IO E LEI Confessioni della Sclerosi Multipla

In anteprima nazionale, in scena il 29 dicembre alle ore 18:00 presso la Sala della Bifora a Palazzo Tabassi  

Sulmona, 20 dicembre 2022. – “A chi mi dice, ‘fossi stata in te mi sarei suicidata’, io rispondo: avresti fatto molto male, la vita è talmente piena di cose meravigliose da fare, anche in sedia a rotelle” – Fiamma Satta

Andrà in scena il 29 dicembre alle ore 18:00 presso Palazzo Tabassi – Sala della Bifora – a Sulmona, nell’ambito degli appuntamenti “oltre la stagione” del Teatro Maria Caniglia promossi dall’associazione Meta l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale “Io E Lei – Confessioni della Sclerosi Multipla” di Fiamma Satta con Melania Giglio a cura di Daniele Salvo con la Produzione Cardellino S.R.L.

Due personaggi femminili legati da una singolare relazione che somiglia a una seduta psicoanalitica bruciante e senza filtri, che dà slancio alla costruzione dell’identità e diventa una spietata cartina di tornasole per la coscienza.  A dire “Io” è una voce narrante del tutto inedita, la Sclerosi Multipla, capace di terrorizzare soltanto col suono del proprio nome, un “gorgoglio  di consonanti scivolose”. Egocentrica come una primadonna, dotata di un’ironia corrosiva, politicamente scorretta, determinata, ingombrante, irriverente, sguaiata, irascibile, maltratta tutto e tutti, a cominciare dai lettori.

La sua vittima prediletta, però, è la “lei” del titolo, quella Mia gentile ospite, amatissima e disprezzata in ugual misura dall’inquietante narratrice: “Sono dentro di lei. Capite? Sono dentro di lei  più di qualsiasi altro. E lei non dovrebbe dimenticarlo mai”. Cos’è, dunque, questo racconto unico e potentissimo? Un memoir graffiante ed emozionante?  Una feroce invettiva? Un implacabile flusso di emozioni? O piuttosto una sconvolgente storia d’amore?  Una storia che turba, diverte e fa riflettere. “Io e lei” parte da una malattia e diventa un vero inno alla vita.

Fiamma Satta, giornalista professionista che sarà presente alla prima di Sulmona il 29 dicembre, vive e lavora a Roma e, nel 1993, le è stata diagnosticata la sclerosi multipla. Ha firmato, condotto e animato numerosi programmi radiofonici, co-sceneggiato Ma che colpa abbiamo noi (2003), il film di Carlo Verdone nominato al David di Donatello e ai Nastri d’Argento per la miglior sceneggiatura. Autrice di molti libri, ha scritto il romanzo Io e lei – Confessioni della Sclerosi Multipla (Mondadori 2017) nel quale per la prima volta in letteratura la voce narrante e protagonista della vicenda è una malattia. Dal novembre 2019 conduce A spasso con te, un suo format inclusivo in onda su Rai 3 all’interno di Geo, il programma pomeridiano presentato da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi. Nel 2022 le è stato assegnato il prestigioso premio giornalistico Premiolino per la sua attività sui media a favore di una migliore inclusione sociale.

Melania Giglio è un’attrice straordinaria, nota alla città di Sulmona e al Teatro Marica Caniglia e apprezzata grazie ai suoi ruoli chiave in “Venere e Adone” e “Il grande Inquisitore” con la regia di Daniele Salvo, che questa volta interpreta una performance dal carattere più intimo e introspettivo.




LA GIORNATA DELLA BIODIVERSITÀ 2022

Campus di Chieti – Aula G. Bettoni – 21 dicembre 2022 – ore 10:00

Chieti, 19 dicembre 2022. All’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara torna il tradizionale appuntamento con la “Giornata delle Biodiversità”, un evento ormai consolidato che il “Giardino dei Semplici” dell’Ateneo propone in prossimità della sospensione didattica per le Festività. Anche quest’anno si parlerà di filiere botaniche per valorizzare quelle realtà locali che, a partire dalle piante, offrono alcune delle eccellenze dell’agroalimentare regionale. “Agricoltura, benessere e sostenibilità” è il tema scelto per l’edizione 2022 che valorizza anche il consolidato partenariato con Coldiretti in molteplici attività divulgative e di sensibilizzazione al corretto stile di vita ed alla consapevolezza della qualità dei prodotti alimentari. Mercoledì 21 dicembre, alle ore 10:00, presso l’aula “G. Bettoni” del Dipartimento di Farmacia, interverrà la responsabile regionale di “Coldiretti Donne Impresa Abruzzo”, dott.ssa Antonella di Tonno, che terrà un seminario interattivo dal titolo “Dalla pianta al calice: sostenibilità e qualità nella filiera vitivinicola”. Selezione varietale, piramide di qualità, certificazioni di sostenibilità e formazione del consumatore sono alcune delle tematiche che saranno proposte anche con approfondimenti in diretta con i laboratori di controllo qualità dell’Azienda vinicola “Talamonti” di Loreto Aprutino e con un preliminare approccio all’analisi sensoriale come strumento chiave per l’acquisizione delle competenze per una scelta consapevole del consumatore. L’evento è patrocinato dalla Società Botanica Italiana.

<L’iniziativa – spiega il professor Luigi Menghini, responsabile dell’Orto botanico Giardino dei Semplici della “d’Annunzio” – completa un ricco programma di attività portato avanti in sinergia con Coldiretti per valorizzare e promuovere tematiche legate alla qualità ambientale, al rapporto tra l’uomo e le piante, alle filiere agricole locali ed alla qualità degli ingredienti alimentari nonché all’acquisizione di una consapevolezza dello stile di vita come primo e più importante strategia per la cura e conservazione del benessere. Anche in questa occasione – precisa il professor Menghini – sarà valorizzata l’interazione con le realtà produttive del territorio e, grazie alla preziosa disponibilità della dottoressa Antonella di Tonno, Responsabile di Coldiretti Donne Impresa Abruzzo, racconteremo la filiera vitivinicola evidenziando le variabili critiche per la costruzione della qualità del prodotto finale, le professionalità coinvolte per la strutturazione dell’intero processo e le possibili strategie per l’educazione del consumatore>

Maurizio Adezio




IL VIRTUOSISMO DI LAKATOS e del suo ensemble

Accende il concerto di Natale dei Solisti Aquilani

L’Aquila, 19 dicembre 2022. L’ultimo appuntamento dell’anno per I Solisti Aquilani è con il concerto di Natale. L’atmosfera festiva sarà allietata dal virtuosismo e dalla verve del violinista Roby Lakatos e del suo ensemble che si uniranno ai nostri musicisti. Domani, martedì 20 dicembre, alle 18, nell’auditorium del Parco all’Aquila, dunque, appuntamento con la stagione Musica per la città dell’orchestra da camera che si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito. 

Il violinista Roby Lakatos, virtuoso geniale, è un musicista di straordinaria versatilità stilistica.   Egualmente a suo agio nella musica classica così come nel jazz e nella musica folkloristica ungherese, l’artista sfugge a qualsiasi classificazione. Viene definito di volta in volta violinista tzigano, violinista del diavolo, strepitoso virtuoso, mago dell’improvvisazione jazz, compositore e arrangiatore.   Lakatos rappresenta quel genere di musicista completo, rarissimo ai giorni nostri, la cui forza interpretativa deriva in primo luogo dalla sua fervida attività di improvvisatore e compositore.

Nato nel 1965, fa parte di una famiglia di musicisti discendenti da Janos Bihari, il re dei violinisti tzigani, è stato un bambino prodigio debuttando a nove anni. Ha perfezionato il suo talento al conservatorio di Budapest, ha collaborato con Vadim Repin e Stéphane Grappelli e il suo stile è stato particolarmente ammirato da Yehudi Menuhin.

Il pubblico, all’Aquila, avrà modo di confrontare il repertorio classico con la ricchissima tradizione culturale magiara. 

Martedì 20 dicembre ore 18

I Solisti Aquilani

Roby Lakatos Ensemble

Brani di Roby Lakatos, Nikolaj Andreevič Rimsky-Korsakov, Astor Piazzolla, Jănos Ivŏ Csampai, Darius Blasband, Jerry Bock, George Boulanger, Vladimir Cosma, Vittorio Monti, Johannes Brahms.




SERATA VINTAGE con l’eccellenza italiana

All’Auditorium Zambra le Satin Dollz

Ortona, 19 dicembre 2022. In pieno clima natalizio il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) ospita un appuntamento a tema con il concerto delle Satin Dollz previsto per il 21 dicembre alle ore 21:00.

La serata, unica nel suo genere, è prodotta e organizzata da Martina Di Martino in collaborazione con Unaltroteatro di Lorenza Sorino, Arturo Scognamiglio e Davide Borgobello.

Le Satin Dollz sono una creazione di Allison Lizzi Mahr, una cantante professionista laureata al Teatro delle Arti dell’Università della California, che nel 2005 ad Hollywood, decide di formare la prima divisione di questo gruppo di Pin Up, cantanti e ballerine che si esibiscono in spettacoli Swing in giro per la nazione.

Negli anni le divisioni delle Satin Dollz si moltiplicano e sbarcano anche in Europa, nascono infatti anche le divisioni di Londra di Parigi e infine anche quella di New York. Ad oggi anche l’Italia può vantare di rappresentare questo marchio, perché dal gennaio 2022 nasce la divisione italiana delle Satin Dollz che debuttavano inizialmente come “Sorelle Rossetto”.

Il trio formato dalle abruzzesi Gabriella Profeta, Giorgia Bellomo e Marika Marrone è stato ideato dalla Profeta che racconta: “È appena uscito il nostro disco ‘Tradizionale’. Lo abbiamo tanto desiderato, ci abbiamo lavorato duramente e lo abbiamo atteso con infinita pazienza. È nato con il nome del trio che ho fondato nel 2019, le Sorelle Rossetto. Abbiamo partecipato a festival vintage e a programmi televisivi come Tu si que vales. Un trio che ha fatto strada ed è diventato, nel gennaio 2022, la quinta divisione mondiale del marchio americano Satin Dollz e ora rappresentiamo l’Italia con la loro divisione italiana”.

Tutte le divisioni si esibiscono con spettacoli dedicati alla musica jazz, allo swing, alla musica hawahiana e al rockabillie rispettando gli stessi arrangiamenti e le stesse coreografie firmate Satin Dollz. Solo la divisione italiana, forte della grande tradizione di musica swing, dedica un angolo speciale ai brani che hanno segnato l’epoca del Dopoguerra.

Ad Ortona si esibiranno in un primo set dedicato principalmente allo swing italiano ‘tradizionale’ come il titolo che hanno dato al loro disco, ultimo lavoro fatto prima del passaggio a Satin Dollz, acquistabile in occasione dell’evento presso l’Auditorium.

“Nei nostri show abbiamo mantenuto l’angolo dedicato al nostro swing tradizionale, siamo sempre state legate alla nostra storia ed è per questo che l’album è un omaggio alla musica che ci ha aiutato a risollevare gli animi tristi colpiti dalla Seconda Guerra Mondiale – continua Profeta. – Ringraziamo chi ha creduto in noi e tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, in particolare Round35 e Stefano Francioni”.

Il secondo set sarà totalmente dedicato al Natale: il repertorio è formato dai più grandi successi di questo magico momento dell’anno e gli arrangiamenti sono in stile Satin Dollz.

“Noi organizzatori, che da anni sosteniamo e crediamo in questo gioiello italiano, siamo felicissimi di ospitare le artiste per questo imperdibile show natalizio” – conclude Martina Di Martino.




SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO, tempio del perdono

La presentazione della guida  di mons. Orlando Antonini martedì 20 dicembre, ore 17:30 al GSSI

L’Aquila, 19 dicembre 2022. A cinque anni esatti dal giorno della riapertura della  Basilica di Collemaggio dopo i pregevoli lavori di restauro dai danni inferti dal terremoto del 2009,  esce per le Edizioni One Group la Guida storico-artistica “Santa Maria di Collemaggio – Tempio del Perdono” di Orlando Antonini.

La Guida storico artistica sarà presentata a L’Aquila martedì 20 dicembre, alle ore 17:30, presso la Sala conferenze del Gran Sasso Science Institute – GSSI (Viale Crispi, 7). All’evento di presentazione, moderato dal giornalista e scrittore Angelo De Nicola, dopo i saluti del Cardinale l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi e del Sindaco Pierluigi Biondi, intervengono oltre all’Autore l’Arch. Maurizio D’Antonio, il prof. Elpidio Valeri, don Federico Palmerini, direttore della Pastorale universitaria, e Francesca Pompa, presidente One Group.

Il volume, altra preziosa opera di Mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico ed insigne studioso di architettura religiosa e urbana, è un ulteriore contributo alla conoscenza della storia e delle valenze artistico-architettoniche del più amato e significativo monumento aquilano, luogo d’arte e di spiritualità dove da secoli l’universale messaggio di perdono di Papa Celestino V s’irradia al mondo con la Perdonanza e L’Aquila diventa “capitale di perdono, pace e riconciliazione”, come Papa Francesco l’ha definita il 28 agosto scorso durante la visita apostolica alla città. 




VECCHIO PIUMONE il nuovo singolo in italiano

Ariannah, esce in radio e in digitale

Dal 16 dicembre 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale Vecchio Piumone (BIT Records), il nuovo singolo di Ariannah. Vecchio Piumone è il primo singolo in italiano di Ariannah, una ballad natalizia e malinconica dalle sonorità indie/folk americane. Vecchio Piumone è una dedica alle persone care che abbiamo perso e che vorremmo avere con noi ogni giorno.

“La nostra vita cambia radicalmente quando perdiamo il nostro punto di riferimento, ogni giorno ci sembra uguale ed inutile. Con questa canzone vorrei trasmettere l’importanza di amare la propria famiglia e non darla per scontato.”

Biografia

Ariannah, pseudonimo di Arianna D’Angelo, è una cantautrice abruzzese anno ’96. Avvia il suo percorso musicale pubblicando live acustici su YouTube che riscuotono successo in breve tempo ed apre i concerti di artisti nazionali come Arisa e Rossana Casale.

Ariannah riesce ad emozionare con la sua sensibilità e semplicità. Ciò che la rende particolare è il suo timbro chiaro e il suo stile di scrittura versatile e riconoscibile. Nel 2018 è co-conduttrice del programma People Move, di cui scrive la sigla, sul network radiofonico Radio Studio Più.

Collaborando con il produttore Sandro Odoardi (compositore di singoli come Love Shine, ha lavorato con: Andrea Love, Carl Fanini, Roby Santini e remixer per Fabrizio Moro), pubblica Fuori Tempo e partecipa a progetti musicali dance che le aprono il mondo verso la scrittura in inglese.

Il 14 maggio 2021 esce il brano di debutto Hope (BIT Records), con il quale entra nella top10 di Absolute Beginners di Radio Airplay alla 9 posizione e sale alla 7 posizione restando in classifica per tre settimane consecutive.

Dopo il successo ottenuto con le ultime due pubblicazioni Red Traffic Lights  ed In Your Eyes arriva il primo singolo di Ariannah in italiano Vecchio Piumone canzone con la quale è arrivata alle semifinali di Area Sanremo 2022, su etichetta BIT Records.




AI TRENT’ANNI di prospettiva persona

Ospiti eccellenti: Vescovo, Rettore, Presidente Fondazione Tercas

Teramo, 18 dicembre 2022. Il Vescovo di Teramo Lorenzo Leuzzi, il Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola e il Presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, hanno partecipato  venerdì pomeriggio, nella sala della Caritas a Teramo, ai  festeggiamenti per i trent’anni della Rivista “Prospettiva Persona” creata “da due autorevoli ed apprezzati intellettuali teramani: Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese”.

L’incontro è stato aperto dal  nuovo Direttore della Rivista Flavio Felice,  ordinario di Storia delle Dottrine Politiche dell’Università del Molise,  che – dopo aver ringraziato Pietro D’Alimonte, nuovo capo Redattore della Rivista e Sandra D’Antonio collaboratrice storica della redazione  e che rappresentava tutti gli altri partecipanti delle 24  redazioni   decentrate- ha  ascoltato compiaciuto i saluti di accoglienza della Presidente Crp Giuseppina Bizzarri,  il saluto impegnativo del Vescovo Leuzzi che ha invitato Flavio Felice a tenere alta la direzione etica  della rivista, impegnandosi a diffonderla “per contribuire al rinnovamento spirituale del territorio, dell’Italia e dell’Europa, promuovendo la dignità della persona umana, di ogni persona”.  Il rettore Dino Mastrocola ha ricordato di seguire da tempo lo sviluppo della rivista e ha apprezzato “la caratterizzazione della qualità scientifica certificata da oltre dieci anni dall’Anvur, augurandosi un maggiore coinvolgimento dei ricercatori della Unite”. La presidente  della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante si è detta impegnata  con il CDA nel sostenere  il progetto  Prospettiva Persona (già patrocinato da alcuni anni) con uno spazio  “Prospettiva civitas”  utile alla declinazione economico-sociale sul piano  teorico e anche pratico nella segnalazione delle best practices che la Fondazione promuove sul territorio” .  Felice dopo aver ringraziato ha dapprima illustrato i contenuti dell’ultimo numero appena fresco di stampa e quindi ricordato gli eventi più salienti di trent’anni di appassionato lavoro per promuovere la “cultura personalista”; un lavoro  condotto anche con il coinvolgimento di studiosi di diverse parti del mondo  citando il grande Filosofo Paul Ricoeur, cittadino di Teramo dal 1993 e grande estimatore della nascente rivista dal 1992 al 2010; il filosofo Brasiliano Alino Lorenzon dell’Università Di Rio de Janeiro, intellettuale cattolico Giorgio Campanini dell’ Università di Parma –  ha dato poi la parola a Dario Antiseri e Robert Royal che sono intervenuti con collegamento a distanza.

In particolare, Dario Antiseri ha sottolineato “il valore di un’impresa culturale a servizio della persona, che ha resistito nel tempo anche quando erano in pochi a scommetterci”. Robert Royal, già venuto più volte nella nostra Teramo e  già Presidente Onorario che si è collegato da Washington DC, ha confermato il suo pieno appoggio ad una rivista che “guarda al futuro, mantenendo le radici nella ispirazione cristiana della cultura, pur aprendosi ad un dialogo fecondo con la laicità sullo stile dei rapporti dialettici tra Sartre e Mounier agli inizi della rivista “Esprit”.  Nei loro commossi interventi Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese hanno ringraziato i collaboratori e amici di questi 30 anni, gli editori che si sono coinvolti, (in particolare Rubbettino), gli scrittori famosi e meno famosi. Si sono rallegrati col nuovo direttore e il caporedattore e hanno ribadito gli obiettivi di “dialogo a tutto campo tra visioni del mondo, che, pur differenti, mantengono integri gli l’obiettivi di coerenza, il legame teoria prassi, l’indipendenza politica ed economica, facendo riferimento alla dignità della Persona (“profetico il titolo scelto per la rivista”).

L’incontro si è concluso con i saluti  in presenza ( ai 30 partecipanti) e in collegamento ( ai 18 in streaming) di alcuni storici amici  e collaboratori della Rivista:

Maria Chiara Mattesini, (docente Università di Roma), che ha ripercorso la storia della rivista, Francesco Bellino (ordinario di Filosofia e bioetica all’Università di Bari),  amico del Centro Personalista dai primi tempi, autore di numerosi articoli, organizzatore di convegni); Settimio Luciano (Preside ITAM, responsabile  della sezione “Prospettiva Logos”, saggista); Giovanni Giorgio (teologo già Preside ITAM, saggista e filosofo, primo redattore capo); Francesca Brezzi (professore ordinario di filosofia morale dell’Universita’ Roma 3, amica  di Ricoeur, organizzatrice di incontri e convegni nell’ottica personalista); Marisa Forcina (Ordinario di Storia delle dottrine politiche dell’Università del Salento e  responsabile della filosofia di genere),  a Andrea Giambetti (Ordinario di filosofia nei Licei, autore di articoli e un saggio su Ricoeur); Giovanni Marcotullio ( già caporedattore della rivista, giornalista, traduttore, saggista, di formazione umanistica, filosofica e teologica. Specializzato in patristica).

I saluti di Danniella Iannotta ( traduttrice dell’Opera di Ricoeur in Italia e Docente dell’Università Roma 3 e della Luiss) e di Nunzio Bombaci (Università di Macerata, studioso di filosofia dialogica, autore di una dotta biografia di Mounier e di saggi su personalisti europei) sono stati letti, rispettivamente da Lucia Pompei  del Salotto CRP e Vincenzo Di Marco, presidente de Filippone Thaulero di Roseto.




ARTISTS FOR PEACE. Mostra collettiva

A cura di Berardo Montebello. Presentazione: Marialuisa De Santis e Paolo Giorgini. Introduzione: Carmine Galiè. Nel Catalogo: testi di Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello,  elaborazione grafica di Jessica Montebello. Dal 20 dicembre 2022 al 7 gennaio 2023

Giulianova, 18 dicembre 2022. La RespirArt Gallery è lieta di presentare “Artists for Peace” a cura di Berardo Montebello, mostra collettiva di arte contemporanea con opere di 20 artisti internazionali dedicate al tema della pace.

L’inaugurazione si terrà il 20 dicembre nella RespirArt Gallery di Giulianova alle ore 18 con gli interventi di Marialuisa De Santis, Paolo Giorgini (Assessore alla Cultura di Giulianova), e Carmine Galiè, oltre alla presentazione del catalogo. La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio, dal lunedì al sabato esclusi festivi.

Artisti partecipanti:

Sonia Babini, Antonio Carbone, Beatriz Cardenas, Nicola Caroppo, Marisa Cesanelli, Mario Di Paolo, Camillo Fait, Marco Fattori, Pina Fiori, Lucio Monaco, Emidio Mozzoni, Gramoz Mukja, Gary Paller, Antonio Pallotta, Carina Pieroni, Pino Procopio, Italo Pulcini, Miriam Salvalai, Isabela Seralio, Lucia Spagnuolo.

Testi in catalogo di Marialuisa De Santis e Maurizio Vitiello, elaborazione grafica di Jessica Montebello.

«Quest’anno gli artisti di tutto il mondo si sono spesi per invocare la fine delle violenze: la loro voce passa attraverso espressioni artistiche che direttamente o indirettamente finiscono per creare un coro di dissenso e mirano alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. In questa mostra plasticamente si chiudono in un abbraccio simbolico diversi linguaggi artistici: acrilici, oli e tecniche miste su diversi supporti, stampe su acetati e due bronzi particolarmente significativi. Quello di Camillo Fait mostra cavalli di diversi e fantastici colori che si librano in aria e sembrano congiungersi armoniosamente in una coreografia intonata e solidale: la richiesta di una vita libera e pacifica; l’altro, di Pino Procopio, con ironia surreale propone una sorta di pingue cavallo di Troia cavalcato da due indimenticabili innamorati. C’è chi sulla tela diluisce il colore in gradazioni cromatiche e tonali, estenuandolo o a volte aggrumandolo con una resa quasi onirica (Sonia Babini); Antonio Carbone invece usa il colore in modo minimale e cerca variazioni appena percepibili per poi contrapporle delicatamente a forme perfette. Per Beatriz Cardenas la ricerca è nel confronto di geometrie colorate; per Nicola Caroppo nella scomposizione e ricomposizione di volti in un gioco teso a creare ombre e giochi di luce. La ricerca può portare a materiali di recupero, piegati con sapienza ad esprimere il “non materiale” (Marisa Cesanelli) o a lavorare per una icona essenziale e riconoscibile, sia pure nella sua originalità strutturale come avviene per Marco Fattori. E c’è chi da questo cuore ha fatto nascere la sua passione per la natura (Pina Fiori). Non manca la tecnica del collage e del décollage di Lucio Monaco che propone un ricordo del pacifista John Lennon. E c’è chi invece ripropone l’immagine universale della colomba della pace in un caleidoscopio sorprendente di forme e colori ( Emidio Mozzoni). Sembrano un invito al gioco e alla condivisione i fiori di Antonio Pallotta. Decisamente più inquietante la rappresentazione di Gramoz Mukja: un uomo rannicchiato in posizione fetale e legato da un lungo e inestricabile laccio rosso È possibile che sulla tela la stesura delle onde del mare acquistino la fluidità di un’ala (Carina Pieroni) o possano essere scrutate misteriosamente dalla riva con accanto un orologio che aspetta di essere aperto come fosse una serratura (Italo Pulcini). Mario Di Paolo ci consegna un’opera in cui un uccello in volo sembra distruggersi nel cielo e lasciare piume sfrangiate in una terra in fiamme. Poi il colore usato con impeto quasi gestuale ma sapientemente avvolgente da Henry Paller ci investe in modo energizzante. E le corde di Miriam Salvalai, collegamento, unione tra coscienza umana e essenza spirituale ma anche tra cielo e terra e tra gli uomini tutti. Isabela Seralio con una pittura densa e materica ci propone due mani tese a significare che la pace è nelle mani degli uomini e Lucia Spagnuolo una sorta di libro non scritto e un gioco segnico di lettere che sta a noi trovare. La meraviglia di questa mostra è tutta però nella diversità degli artisti e del loro codice espressivo. Nell’unione che hanno dimostrato nel rispondere all’appello di Berardo Montebello e nel voler testimoniare insieme la loro speranza, la loro voglia di dare un’altra chance alla pace, come cantava John Lennon.»

Marialuisa De Santis

«Il nuovo progetto della RespirArt Gallery, ideato da Berardo Montebello, ci fa comprendere la vitalità dell’arte contemporanea. Protagonisti artisti con crediti alle spalle, in una collettiva sagace, hanno scritto un lungo messaggio di pace. Simboli e figure, astrazioni multiple hanno interpretato i respiri del mondo; colori e segni hanno posizionato un fronte di futuro sereno e aperto.E’ emersa una coscienza di menti esperte proiettate nella vita, nonché si è delineato un incontro di multiculturalità per una piattaforma di un divenire autentico e di forte creatività sorgiva.

La storia dell’Uomo è successione di guerre con pochi spazi temporali governati dalla Pace.

Al di là delle note contingenze politico-militari ai confini dell’Europa, il sogno della Pace è stato corroborato, convintamente, e ogni opera è un tassello costruttivo.

Fabbricare e inseguire l’armonia significa un ampio esercizio di libertà.

Su una base memoriale, è stato sviluppato un coordinamento essenziale e proficuo per poter registrare e incanalare quelle forze necessarie ad alimentare la coscienza del mutamento.

Questo momento ci permette di rivedere l’arte in azione, nonostante la scia della conclusione pandemica, dovuta al Covid-19 con tutte le sue varianti, da Delta a Omicron 1, 2 e 3, e della conseguenziale “follia” della guerra Ucraina-Russia, pagina che ci ha turbato, profondamente, da ascrivere a un demoralizzante “cahier de doléances”.

Il 2022 ha rideterminato le coste dei canali della resilienza e questa rassegna comprende un significativo “corpus”, agitato dalla frontiera di un’inarrestabile voglia di creatività e di esserci.

Gli artisti da “viaggiatori dell’anima” hanno fissato “le loro identità” declinando conoscenza ed esperienza in vari codici linguistici, rilanciando vicende formative e sunti della propria esistenza.

Questi operatori, in un gioco di rimandi, hanno racchiuso un “sentiment”, collegato a un “esprit”, nonché determinato proiezioni estetiche, convertite in parallele sequenze sociologiche, e pulsazioni e vibrazioni, orientate al domani.

Con questa mostra sono proposti accenti di novità e conferme di pulsanti indirizzi e di vigili orientamenti.

È stato un vero sostegno sociologico all’incontro e allo sguardo per nutrire parabole visive.

Giulianova con quest’iniziativa, ha manifestato una sensibilità appropriata e riscuote, acor di più, considerazione e attenzione.»

Maurizio Vitiello




INAUGURATA LA MOSTRA Spazio_Materia_Significato

 Ospitata fino al 29  gennaio negli spazi dei Musei Civici

Giulianova, 18 dicembre 2022.È stata inaugurata oggi, e presentata al pubblico nella sala “Bruno Buozzi” di Giulianova, la mostra “Spazio_ Materia _Significato”, promossa dall’Assessorato alla Cultura, con il Patrocinio della Soprintendenza Archeologica delle Belle arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo ed il sostegno del Bim. Fino al 29 gennaio, rimarranno esposte, nel Polo museale Civico di Giulianova, opere degli artisti abruzzesi  Capobianco alias Sebastiano De Laurentiis, Elio Di Blasio, Marcello Mariani, Giancarlo Sciannella e Franco Summa. Il progetto espositivo e il catalogo si deve a Giovanni Tavano e dalla Carsa Edizioni.

Sedevano al tavolo dei relatori, questo pomeriggio, il Sindaco Jwan Costantini, l’ Assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il critico d’arte Antonio Zimarino e il direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante. Presenti in sala il Rettore dell’ Università di Teramo Dino Mastrocola, l’ Assessore al Bilancio del Comune di Giulianova Soccorsa Ciliberti,  il Presidente del Bim Marco Di Nicola.




LA SETTIMANA della solidarietà

Il via alla Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 17 dicembre 2022. Oggi, 17 dicembre, con la conferenza stampa di presentazione tenuta dal Presidente, Nicola Mattoscio, la Fondazione Pescarabruzzo rilancia il sostegno a favore di una Settimana della Solidarietà: giornate dedicate all’impegno dell’Istituto verso le persone più fragili e svantaggiate del territorio, in prossimità delle festività natalizie, per il tramite delle associazioni che più conoscono i bisogni e le difficoltà della comunità pescarese.

Già ieri pomeriggio, in anteprima, con il concerto di beneficenza “Mille volte grazie” a supporto del reparto Covid dell’Ospedale di Pescara, la Fondazione ha voluto rafforzare ulteriormente il proprio impegno nei confronti di tutti i sanitari. Per l’occasione è stato realizzato anche il CD del concerto “Filarmonica di Moscufo & Friends”, sia per ringraziare tutti gli operatori sanitari di quanto fatto in questi anni di pandemia, sia per raccogliere fondi per incrementare la degenza del reparto Covid dell’Ospedale di Pescara.

La settimana prosegue con l’impegno dell’Istituto a sostenere, attraverso un contributo economico, le associazioni che si occupano di disagio economico e sociale sul territorio quali: Centro Antiviolenza Ananke Pescara, Caritas Diocesana Pescara-Penne, Associazione On the road, Banco Alimentare Abruzzo, Mensa di San Francesco (parrocchia Sant’Antonio), Gruppo di volontariato Vincenziano, Associazione Adricesta e Associazione Domenico Allegrino.

Inoltre, durante la settimana prenatalizia, la Fondazione donerà panettoni, pandori e volumi delle proprie collane editoriali alla Casa Circondariale di Pescara per arricchire la biblioteca interna del penitenziario, quale iniziativa per accrescere la formazione culturale dei detenuti.

«L’impegno della Fondazione vuole essere quest’anno ancor più consistente e incisivo verso le persone che stanno vivendo maggiormente la crisi economica e sociale in questi tempi di guerra, in ascolto dei bisogni e delle necessità dei più fragili. Le associazioni del territorio, che ringrazio per la disponibilità e l’impegno da sempre profuso verso i più deboli, saranno il braccio operativo di questo impegno corale e comunitario», ha dichiarato il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio.




BAMBINI ALLA SCOPERTA DEL MARE e della tutela ambientale con il teatro dei burattini

Al via il progetto “La scuola del mare” del Flag Costa dei Trabocchi

Costa dei Trabocchi, 17 dicembre 2022. È iniziato questa settimana e andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico il progetto “La scuola del mare”, un’iniziativa promossa dal Flag Costa dei Trabocchi, in collaborazione con gli istituti comprensivi della fascia costiera chietina. Il progetto, finanziato con fondi del Po-Feamp 2014/2020 sotto la regia della Regione Abruzzo, rientra nella misura “1.C.3 – Mare vivo” del piano di azione locale del Flag e, in particolare, fa parte delle iniziative finalizzate alla crescita culturale della popolazione in materia di pesca, tradizioni e consumo del pescato locale.

Il progetto, la cui realizzazione è stata affidata all’associazione di promozione sociale Fonderie Ars di Francavilla al Mare, coinvolgerà oltre 300 bambini delle scuole dell’infanzia e primarie che avranno la possibilità di assistere a uno spettacolo di burattini dal titolo “Fucsia e basta”, scritto e portato in scena da Annalica Bates con Vincenzo Lorito. La storia trae spunto da un’immagine reale e racconta l’avventura di un cavalluccio marino di nome Ciarli che un giorno incontra una cannuccia e la scambia per un suo simile. Saranno i suoi amici, un vecchio delfino e una tartaruga zoppa, a spiegargli l’amara verità e le insidie della plastica per gli abitanti del mare.

«Abbiamo scommesso su un progetto di conoscenza e sensibilizzazione del mondo ittico», evidenzia il presidente del Flag Costa dei Trabocchi, Franco Ricci, «rivolto ai cittadini del futuro che, già da così piccoli, possono compiere scelte responsabili e trasformarsi, a loro volta, in portavoce ed “educatori” per le proprie famiglie. Abbiamo puntato sul linguaggio del teatro e della narrazione dal vivo avvalendoci di attori, cantastorie e burattinai in grado di trasmettere i valori e i saperi legati al mondo del mare, della pesca e della Costa dei Trabocchi in maniera originale e coinvolgente».

Il progetto “La scuola del mare” prevede anche uno spettacolo di teatro-danza rivolto agli studenti delle scuole superiori dal titolo “Lampara” di Caterina Merolli e Raffaella Simoncini per la regia di Annalica Bates. La rappresentazione teatrale andrà in scena a partire da gennaio 2023 coinvolgendo circa 800 adolescenti del territorio costiero di riferimento del Flag, compreso tra Francavilla al mare e San Salvo. 




DIBATTITO SULLE PARI OPPORTUNITÀ con la presidente del CPO di Milano

Dobbiamo superare le evidenti arretratezze su questi temi

Teramo, 17 dicembre 2022. Funzioni, competenze, ambito di operatività e autonomia del comitato pari opportunità come organismo interno a enti e istituzioni sono stati gli argomenti al centro del convegno, tenutosi all’Università degli Studi di Teramo e promosso dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

L’incontro, introdotto da Antonio Lessiani, presidente dell’Ordine di Teramo, Diana Giuliani, presidente del CPO dell’Ordine, e Fiammetta Ricci, delegata del rettore per le pari opportunità, ha visto la partecipazione di Tatiana Biagioni, presidente del Cpo dell’Ordine degli Avvocati di Milano, e di Franca D’Amario, consigliera dell’Ordine degli avvocati di Teramo, le quali hanno svolto specifiche relazioni sul tema.

“Occuparsi di pari opportunità – ha sottolineato Tatiana Biagioni – significa non solo esplorare nuove occasioni lavorative ma anche promuovere il ruolo sociale della avvocatura, ruolo centrale di un Paese democratico. Bisogna avere rispetto per la nostra professione e mirare a raggiungere l’obiettivo di una avvocatura matura e moderna: ciò è fondamentale per aiutare il Paese a superare le evidenti arretratezze sui temi delle pari opportunità e delle discriminazioni”.

“Ci tenevo particolarmente a questo evento – ha aggiunto Diana Giuliani – sia per il tema trattato che per la presenza della collega Biagioni, avvocata simbolo delle pari opportunità a livello forense e non solo. Il valore sociale della avvocatura impone una consapevolezza piena e attuale circa la centralità delle pari opportunità”.




RASSEGNA DI TEATRO DIALETTALE. Quarto trofeo F.I.T.A. Abruzzo

In ricordo di Roberto Falone 2022 – 2023 Quarto spettacolo domenica 18 Dicembre  – ore 17:00

Compagnia “I SESTINI” di Teramo commedia “Lu piacione”

Pescara, 17 dicembre 2022. Domenica 18 dicembre alle ore 17:00  presso il Teatro Auditorium Giovanni Paolo II (Parrocchia Madonna Del Rosario) in Via Cavour a Pescara ci sarà il quarto spettacolo della Rassegna di teatro dialettale “4° Trofeo F.I.T.A. Abruzzo – in ricordo di Roberto Falone” organizzata dal Comitato Regionale F.I.T.A. Abruzzo (Federazione Italiana Teatro Amatori), presieduto dal Presidente Antonio Potere, autore di numerose opere teatrali, nonchè Presidente e regista della Compagnia “I Marrucini” di Chieti con ben 48 anni di attività teatrale nel ruolo di Direttore Artistico di numerose rassegne amatoriali abruzzesi.

La rassegna è iniziata domenica 6 novembre 2022 alle ore 17:00 con la compagnia “Il Carrozzone” di Morro D’Oro, domenica 20 novembre si è esibita la compagnia teatrale “Theatre Ensemble” di Torino di Sangro, domenica 4 dicembre è salita sul palco la compagnia “Da grande voglio crescere” di Chieti, e finirà domenica 26 marzo 2023, con ben 10 spettacoli, di cui 9 in concorso e uno fuori concorso che si terrà dopo la Cerimonia di Premiazione della Rassegna.

Le nove compagnie teatrali saranno giudicate da due giurie: popolare e tecnica. La Giuria Popolare composta esclusivamente dagli abbonati, che avranno diritto al voto e assegneranno  il premio la Migliore Compagnia gradita dal pubblico abbonato.

La Giuria Tecnica composta da ben sei membri: dal Presidente della Giuria Professore Massimo Pasqualone, nonchè docente universitario e noto critico d’arte a livello nazionale; dal Vice Presidente, segretario e addetto stampa Fita Abruzzo Ambra Porreca, nonchè aiuto regista e attrice della Compagnia “I Marrucini” di Chieti e presentatrice ufficiale della rassegna; dall’organizzatrice di eventi Argia Tontodonati; dalla docente e regista teatrale Laura De Vincentiis; dal dottor Alberto Cremonese e dal poeta, autore e attore teatrale Gabriele Di Camillo.

La Giuria Tecnica avrà l’arduo compito di aggiudicare i seguenti premi: la Migliore Compagnia conquisterà il premio più importante ovvero il 4° Trofeo F.I.T.A. Abruzzo, il Migliore Allestimento Scenografico, la Migliore Regia, il Migliore Attore Protagonista, la Migliore Attrice Protagoista, il Migliore Attore Caratterista, la Migliore Attrice Caratterista, la Migliore Attrice Non Protagonista e il Migliore Attore Non Protagonista.

Salirà sul palcoscenico la Compagnia teatrale “I Sestini” di Teramo. Viene costituita  nel giugno 2017 all’interno dell’Associazione Culturale Cultura e Vangelo di Villa Mosca. Essa rappresenta la principale attività dell’associazione e prende il nome in ricordo della Sig.ra Antonella Sesti, prematuramente scomparsa nell’agosto del 2003 dopo una grave malattia. Fondatori della compagnia sono Angelo Del Sordo e Lucia Ognibene, rispettivamente Presidente e consigliere della medesima associazione, orientando l’attività teatrale verso il  genere comico brillante dialettale. La compagnia è composta da persone che oltre a condividere la passione per il  teatro, fondono insieme valori di amicizia, cordialità e generosità, innescando una vera e propria complicità al fine di donare un momento di serenità al proprio pubblico.

Tornano in scena Dopo la strepitosa esperienza con la commedia comico brillante “N’upirazione a la banche e une a l’uspidale“ di Antonio Capuani, diretta e traslata in vernacolo teramano da Angelo Del Sordo, con la quale la compagnia si è affermata  nei migliori siti teatrali regionali, riscontrando notevole apprezzamento ed interesse da parte della platea.

La compagnia rappresenterà la commedia comico brillante in due atti e un quadro intitolata “Lu piacione” scritta e diretta da Angelo Del Sordo. Tratta tematiche attuali di interesse sociale e di approfondimento collettivo, tenendo sempre attiva l’attenzione mediatica in chiave satirica comico brillante.

Racconta la quotidianità di una semplice famiglia dei giorni nostri, due genitori lavoratori, un figlio agli studi, un famigliare invalido a carico, e in un giorno di maggio si ritrovano a rimodularsi nel quotidiano per affrontare la nuova vita, e tra malintesi, conquiste  amorose  e affari, le sorprese sicuramente non mancano.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO TEATRALE DI QUESTA RASSEGNA: DOMENICA 15 GENNAIO ALLE ORE 17 SI ESIBIRÀ LA COMPAGNIA “LU PASSATEMPE” DI PENNE CON LA COMMEDIA “PIJEMECE NU CAFÈ” SCRITTA DA TONINO RANALLI E DIRETTA DA VALERIA ALMONTI.

Ingresso Unico €10,00. Acquista anche online su www.ciaotickets.com e nei punti vendita autorizzati di CIAOTICKETS oppure presso il botteghino del Teatro dalle ore 15 prima di ogni spettacolo. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i seguenti numeri 3392314718 – 3291519907 – 3385948617 oppure si può visitare su Facebook la Pagina “Fita Abruzzo” e il gruppo “F.I.T.A. ABRUZZO




UNIVERSO PARALLELO: il nuovo ciclo di opere Massimo Piunti

L’artista in mostra domenica alle officine

Fontecchio, 16 dicembre 2022. “Universo parallelo”, questo il nome scelto per la mostra dell’artista Massimo Piunti, che aprirà le porte domenica 18 dicembre alle ore 16.30 a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, nel laboratorio d’arte Le Officine. Sarà per Piunti l’occasione di presentare il nuovo ciclo di opere realizzate tra il settembre e il dicembre di quest’anno, ulteriore sviluppo della sua incessante ricerca stilistica ed espressiva.

Massimo Piunti, classe 1965, originario di Giulianova, da anni vive nella frazione aquilana di Roio, diventando un punto di riferimento per tanti altri artisti e appassionati, e ha recentemente aperto un suo spazio alle Officine di Fontecchio, piccolo borgo medioevale lungo la media valle dell’Aterno, dove da qualche anno a questa parte, tanti artisti e intellettuali sono andati a vivere e lavorare stabilmente da più parti d’Italia e del mondo.

Con le seguenti parole descrive la mostra di domenica prossima Marco Manilla, “La pittura di Piunti è astratta, semi-figurativa, simbolista nello stesso tempo. Ma soprattutto, Piunti è immerso in un mondo poetico e magico. Riappare la poesia, ingenua, generativa, che viaggia nelle terre nere, scure, piene di vita, di minerali umificati, energizzati, di astri magnetici, di uomini e donne colti in una energia sacrale. Nei rari personaggi che volutamente appaiono ritratti dal vero o trasfigurati come totem, l’artista riesce a coglierli nel loro momento vitale, avvolti in una qualche forma di energia. C’è poi il mare, come citazione del suo essere fanciullo, bambino. C’è un elemento nostalgico ma anche invisibile: si vede un gioco, un riflettere la luce marina, un tremolare dell’acqua che ritma il passare del tempo. C’è la musica che si deposita nel profondo delle cose. C’è poi la campagna vista come luogo mentale, ma anche biologico, di natura che si svela tra le mani dell’uomo. Si vede un disperdersi dei colori, si leggono i riflessi dei campi, i versi dei contadini, i fiori che fioriscono per sempre. Nei quadri di Piunti si può fare un viaggio nel sentimento della scienza, della microbiologia, della geologia, ma anche della storia popolare, della realtà degli umili e delle cellule”.

Ad Officine lavorano e creano, oltre a Massimo Piunti, Teresa Ciambellini, con Circolare, studio di progettazione impegnato nell’applicazione dei principi di bioarchitettura e di economia circolare in edilizia. Nopal, laboratorio di stampa in serigrafia (sperimentale), orientato nello sviluppo dell’arte visuale come alternativa alla riproduzione digitale. Debora Panaccione, che si occupa di collage e fotografia analogica e digitale. Gestisce, alle Officine, una camera oscura sperimentale. L’artista messicano Nespy5euro, che si definisce “ladro di scarpe, illustratore e animatore del brutto e il grottesco. Vetri rotti, kitsch, disegni infantili sono i suoi soggetti preferiti”. Debora Frasca, che nel suo spazio sperimenta le diverse forme dell’arte visiva e dell’artigianato, dalla pittura al movimento, principalmente sui temi legati al mondo femminile. Infine, è operativo il Centro di ricerca di ecologia sociale, creatività, energia (Cresce),  progetto del peruviano Sebastian Alvarez che utilizza la ricerca sperimentale, il design, la narrazione, il dialogo informale e altri mezzi creativi di espressione per stimolare discussioni e interventi nell’ambito urbano e nella regione.




FIERA-MENTE una mostra per combattere i pregiudizi

Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale

Francavilla al Mare, 16 dicembre 2022. L’associazione Cosma, presieduta da Tiziana Arista, in partenariato con l’altra associazione che nell’area territoriale di Pescara-Chieti si occupa di salute mentale, Percorsi, presieduta da Eugenio Di Caro, organizza per domani (sabato 17 dicembre) al MuMi – Museo Michetti di Francavilla la mostra Fiera-Mente per presentare le iniziative di arte visiva e musicale in corso.

L’apertura è fissata alle 11 di sabato 17 dicembre quando, alla presenza del sindaco di Francavilla, Luisa Russo, del direttore del Centro di salute mentale di Chieti, Marco Alessandrini, e dei componenti le due associazioni, sarà tagliato il nastro nella struttura francavillese.

“Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale” è il motto di questa e di tutte le iniziative delle due associazioni che si prodigano per aiutare le persone affette da malattia mentale e i loro parenti, a superare le difficoltà di una patologia che, se presa in tempo, può facilmente essere curata. Un altro degli obiettivi principali è combattere lo stigma, l’anacronistica “macchia” che circonda, ancora oggi, le patologie che riguardano la mente e che rallenta, con danni spesso devastanti, l’accettazione della malattia stessa.

«L’arte», spiega Eugenio Di Caro, «come spesso accade, è riuscita ad accomunare e a mettere in relazione realtà differenti che difficilmente riescono a coincidere, consentendo all’individuo di esprimere in maniera creativa il proprio vissuto interiore. L’obiettivo di Fiera-Mente è contribuire, diffondendo la conoscenza, a combattere i pregiudizi legati al tema della salute mentale. Negli stand appositamente allestiti e nella sala conferenza del MuMi verranno esposti quadri e materiali multimediali, digitali e cartacei che illustrano i risultati di attività laboratoriali e psico-educative realizzate dalle due associazioni».

All’interno degli spazi degli stand e nei rispettivi perimetri utenti, volontari e famigliari delle due associazioni condivideranno le attività svolte durante l’anno nell’ottica di una compartecipazione che avvicini, coinvolga e intrattenga la cittadinanza, con lo scopo di sensibilizzare e abbattere barriere e stigmi comunemente legati alle persone affette da psicopatologie.




SATURNALIA a Teate Marrucinorum

Museo archeologico nazionale La Civitella, Chieti musA, concessionario Direzione Regionale Musei di servizi per percorsi educativi e attività culturali in sei musei abruzzesi, organizza, per domenica 18 dicembre, un evento ricco che abbraccia l’antica tradizione delle festività di dicembre nel mondo romano.

Chieti, 16 dicembre 2022. L’evento è sponsorizzato dalla società CLAC Tecnologie Informatiche, con sede operativa a San Giovanni Teatino (CH), la cui lungimiranza nell’investire in eventi culturali travalica la semplicistica visione di apporre un logo di supporto, e patrocinato dal Comune di Chieti. Saturnalia a Teate Marrucinorum racconta, attraverso un dialogo tra due attori professionisti, che impersonano una matrona teatina e uno schiavo, all’interno della Sala dei Frontoni del Museo archeologico nazionale La Civitella, un momento della vigilia dei Saturnalia. Il laboratorio didattico per bambini e la visita guidata ai preziosi tesori del museo coroneranno un evento unico in città, sempre alla ricerca di storie e tradizioni da ricordare. Il programma dell’evento inizia alle ore 16.00 con il laboratorio per bambini Un regalo dal passato. Realizza i tuoi doni per amici e famigliari, in cui si realizzano oggetti in argilla per riscoprire le origini dello scambio dei doni, a cura di Mariangela Terenzio e Roberta Iezzi. Alle ore 17.00, va in scena la pièce teatrale Saturnalia a Teate Marrucinorum, scritta e diretta da Daniele Mancini, con Chiara Colangelo e Alessandro Rapattoni dell’Accademia Teatrale Arotron di Pianella (PE). Alle ore 18.00, visita guidata al museo a cura di Stefania Cocco e Maria Di Iorio. Alle ore 19.00, replica della pièce teatrale.

Il costo per partecipare all’intero evento 15 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Per ingresso alle 19.00, il costo è 10 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Costo per i bambini è di 5 €, che dovranno essere accompagnati da un adulto durante il laboratorio. Chieti, 16 dicembre 2022 Referente per musA dell’evento Daniele Mancini +39 393 9648972




L’ATLANTIDE D’ABRUZZO, il mito di Archippe

Città scomparsa dopo cambiamenti climatici

Anche l’Abruzzo ha la sua “Atlantide” che è anche protagonista dell’ultima puntata di “Macchemito”, in onda su “Buongiorno Regione” a lunedì alterni, rubrica a cura di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani.

Come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Archippe è una città leggendaria, piena di mistero tanto da aver alimentato nei secoli l’immaginario di scrittori e viaggiatori”, ma questa meravigliosa città scomparve inghiottita dalle acque del Fucino, misteriosamente, rimanendo leggenda. Archippe sarebbe addirittura più antica di Marruvium, nell’attuale San Benedetto dei Marsi (Aq).

“Alla base del mito di Archippe c’è sicuramente un grande cambiamento climatico – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – che ha portato in realtà delle innovazioni soprattutto nelle popolazioni italiche ovvero quello dei grandi centri d’altura posti sulle aree collinari e pedemontane d’Abruzzo”.

Scomparso il Fucino, prosciugato dalla grande impresa di ingegneria di Alessandro Torlonia, in molti si spostarono alla ricerca di Archippe, ma ad oggi il suo mistero continua; un’altra piccola ‘Atlantide d’Abruzzo’ è osservabile a Capodacqua (Aq), dove è possibile inabissarsi per vedere sotto la superficie del lago artificiale un mondo antico da scoprire ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/868520790946514/.

Alessandra Renzetti




 VÍCTOR DEL ÁRBOL a Pescara

Un evento speciale firmato FLA

Venerdì 16 dicembre al Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo lo scrittore spagnolo presenterà il suo nuovo romanzo “Il figlio del padre”

Pescara, 15 dicembre 2022. A circa un mese dalla conclusione del FLA, una ventesima edizione che ha fatto registrare nuovi record sia in termini di pubblico che di copie di libri vendute, il Festival di Libri e Altrecose torna a proporre un appuntamento all’insegna della grande letteratura ospitando lo scrittore spagnolo Víctor del Árbol, autore pluripremiato che negli ultimi anni ha riscosso vastissimo interesse di pubblico e critica anche a livello internazionale: vincitore del prestigioso Premio Nadal de Novel, insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, il suo Un millón de gotas (A Million Drops) è stato nominato “Notable Book of the Year” dal Washington Post e dal The Seattle Times.

Venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo, e in diretta Facebook sulla pagina del FLA, Víctor del Árbol presenterà Il figlio del padre, pubblicato in Italia da Elliot Edizioni con la traduzione di Pier Paolo Marchetti, romanzo che ha recentemente vinto la prima edizione del premio Blacklladolid in Spagna, un thriller in cui memoria privata e collettiva si intrecciano ripercorrendo tutto il Novecento spagnolo. L’incontro, moderato da Angelo Lupo Timini, è realizzato dal FLA – Festival di Libri e Altrecose in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, il main partner della manifestazione Metamer, la Fondazione Genti d’Abruzzo e Radiostart.

Víctor del Árbol nasce a Barcellona nel 1968 da famiglia originaria dell’Extremadura, una regione spagnola a confine con il Portogallo. Laureato in Storia, dopo aver lavorato per alcuni anni come funzionario di polizia esordisce nel 2006 con il racconto El peso de los muertos, vincendo il Premio Tiflos de Novela. È autore di numerosi titoli, tra cui Respirar por la herida (2013), Por encima de la lluvia (2017) e Antes de los años terribles (2019). I suoi libri, tradotti in numerose lingue, hanno incontrato uno straordinario successo in Francia, dove nel 2018 è stato insignito del titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Sempre in Francia ha vinto il Prix du Polar Européen per La tristeza del samurái nel 2012 e il suo racconto Un millón de gotas si è aggiudicato il Gran Prix de Littérature Policière nel 2015 e il Premio SNCF du Polar nel 2018. Nel 2016 ha vinto in Spagna il prestigioso Premio Nadal de Novela con La víspera de casi todo. Il suo ultimo libro Il figlio del padre (2021) ha vinto la prima edizione del premio Blacklladolid a Valladolid in Spagna.

Il figlio del padre

Diego Martín era un uomo al culmine dell’ascesa sociale, un professore universitario colto e un po’ anonimo. Fino al momento in cui non è diventato un assassino. Figlio di immigrati della Spagna rurale giunti a Barcellona negli anni Cinquanta, Diego aveva prestigio, denaro, un matrimonio idilliaco. Ma, a porte chiuse, chi era Diego Martín? E perché ha ucciso brutalmente un giovane infermiere? Nemmeno lui lo sa. È un uomo pieno di segreti, che non è stato in grado di liberarsi del suo albero genealogico, dello squallore e delle ferite impresse nella memoria familiare. Una maledizione di cui gli parlò suo nonno quando era bambino ha colpito tutti gli uomini della sua famiglia e così anche Diego, il quale pian piano si accorge che è diventato ciò che odia di più: il figlio di suo padre. La sua vita inizia a precipitare proprio quando viene a sapere che il padre, che non vede da vent’anni, è morto. Da lì un viaggio nell’Estremadura, un’eredità legata al passato colonialista spagnolo, la resa dei conti con una sorella, Liria, da sempre rinchiusa in un ospedale psichiatrico.




FICHI DI MARZO di Kristine Maria Rapino

Gruppo di lettura con la docente di scrittura creativa

Pescara, 15 dicembre 2022. La lettura può essere un meritato angolo di solitudine o uno straordinario momento di socialità. I Gruppi di lettura della Scuola Macondo di Pescara gestiti dalla Dottoressa Elisa Quinto vogliono essere proprio questo: un libero spazio di condivisione e confronto, anche a distanza.

L’appuntamento di dicembre prevede l’incontro con Kristine Maria Rapino e il suo romanzo “Fichi di marzo” (Sperling & Kupfer): domani venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 sulla piattaforma zoom quanti vorranno potranno conoscere l’emozionante capolavoro dell’autrice nata 1982 e residente a Chieti, dove lavora nel sociale. La Rapino è editor e docente di scrittura creativa alla Scuola Macondo. Ha studiato recitazione e sceneggiatura e ha lavorato per il teatro e a Cinecittà. È stata finalista al Premio Letterario Rai La Giara e concorrente del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. Nel 2014 ha vinto il Premio Letterario Sándor Márai ed è stata finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como.

In “Fichi di Marzo” per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta.

Era un’occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell’antico mulino, ai piedi della Maiella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri.

Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio.

La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l’uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un’esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli.

Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.




SPAZIO_MATERIA_SIGNIFICATO. Presentata la mostra

Cinque artisti abruzzesi protagonisti del Novecento nel Polo Museale Civico. Inaugurazione, sabato 17 dicembre, alle 17, nella sala  Bruno Buozzi

 Giulianova, 15 dicembre 2022. Presentata questo pomeriggio, in conferenza stampa con una visita in anteprima, la mostra “Spazio_ Materia_ Significato” che sarà inaugurata sabato prossimo, 17 dicembre, alle 17, in sala Buozzi , per chiudersi il 29 gennaio 2023.

Sostenuta dall’Assessorato alla Cultura, curata dal critico d’arte Antonio Zimarino e dal Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, la mostra sviluppa e dà forma ad un progetto originale ed ambizioso. Essa, infatti, colloca opere di cinque importanti artisti abruzzesi del paesaggio contemporaneo negli spazi museali giuliesi. Il contatto con i luoghi rinascimentali e le antiche collezioni è destinato a generare una contaminazione capace come poche di suscitare profondità e riflessioni sui legami profondi con il territorio. L’evento si fregia del patrocinio della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per L’Aquila e Teramo ed è stato realizzato grazie al Bim Vomano Tordino.

Capobianco alias Sebastiano De Laurentiis, Elio Di Blasio, Marcello Mariani, Giancarlo Sciannella e Franco Summa, protagonisti abruzzesi del Novecento italiano, sono i cinque artisti coinvolti. Le loro opere saranno esposte nel loggiato Riccardo Cerulli sotto piazza Belvedere, nella Pinacoteca Civica in Corso Garibaldi, nel Museo archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo. Il progetto espositivo e il catalogo sono stati curati da Giovanni Tavano e dalla Carsa Edizioni.

“Questa mostra – spiega Antonio Zimarino –  rappresenta una preziosa occasione per riflettere su un’ identità storica e culturale che forse sfugge anche a chi, in questi luoghi, vive e opera. Solo ripartendo  dalle riflessioni, dalle idee, dalle proposte, dalle testimonianze dei suoi migliori artisti e pensatori, è in realtà possibile concepire il “territorio” non come spazio geografico, ma come luogo mentale, teatro di un infinito, continuo dialogo con chiunque, con l’ altro”.

“Nostro obiettivo – sottolinea il Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante – è di nuovo valorizzare e accentuare la  dimensione urbana del museo, come anche l’eredità degli studi sull’Abruzzo e sugli artisti abruzzesi di Vincenzo Bindi, a 170  anni dalla nascita. Questo, non solo nell’ambito della conservazione dell’esistente, ma anche delle strategie di fruizione del patrimonio culturale. Si tratta, in realtà, di un sistema elaborato e polifonico che deve lavorare ogni giorno sulla propria missione per non paralizzarsi sulla sola celebrazione della memoria. Ecco allora l’urgenza di far incontrare l’eredità del passato con la comunità che l’ha ricevuta, di intessere un discorso costante per aprire porte, stabilire ponti, connessioni”.

“L’ Amministrazione Comunale – commenta l’ Assessore alla Cultura Paolo Giorgini – è stata felice di raccogliere la sfida, di praticare, in un tempo distratto e spesso indifferente, una strada originale, dissonante, orientata al godimento non convenzionale del patrimonio d’arte. Siamo certi di essere in questo compresi, assecondati, gratificati dalla risposta entusiasta di molti.”

Orari dal 18 dicembre al 29 gennaio:

dal martedì al venerdì, 16-20;

sabato, domenica e festivi, 10-12.30/16-20; 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle 18.

1° gennaio 16-20.

Lunedì chiuso.

Sedi della mostra:

– Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere

– Pinacoteca civica “Vincenzo Bindi”, corso Garibaldi 14

– Museo civico archeologico “Torrione La Rocca”, via del Popolo

Ingresso con biglietto unico del Polo Museale Civico.

Informazioni: 0858021290 – museicivici@comune.giulianova.te.it – www.pinacotecabindi.it




ENSEMBLE ZAMPOGNE LUCANE. Suoni della danza e della devozione

Auditorium del Parco, 17 dicembre 2022

L’Aquila, 15 dicembre 2022. Tra sacro e profano, un viaggio tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata, dalla piccola surdulina fino alle zampogne giganti di 6 e 8 palmi, in un concerto fortemente intonato al clima natalizio

Promosso dalla Società Aquilana dei concerti “Bonaventura Barattelli”, nell’ambito del Progetto speciale del Ministero della Cultura, in collaborazione con Squilibri editore, un concerto fortemente intonato al clima natalizio: il 17 dicembre, alle ore 18, all’Auditorium del Parco dell’Aquila, l’Ensemble di zampogne lucane con Suoni della danza e della devozione per un’immersione tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata.

Al confine con la Campania, nella zona che si estende dalle montagne del Pollino fino al Cilento, si trova una delle più straordinarie tradizioni musicali legate alle zampogne e alle ciaramelle, ancora oggi fortemente rappresentata da importanti suonatori e costruttori, tra i quali anche numerosi giovani che negli ultimi anni hanno ripreso in modo sempre più intenso l’uso di questi strumenti. La tipologia di strumenti è assai varia, dalla piccola surdulina, che monta ance semplici, alla più ampia famiglia delle ance doppie, che comprende le ciaramelle, suonate spesso in coppia, e le zampogne a chiave, con dimensioni variabili, fino agli esemplari giganti di 6 palmi. Molteplici le occasioni per l’uso di questi strumenti: feste civili e religiose, eventi rituali e appuntamenti calendariali, con particolare riferimento al Natale e ai pellegrinaggi mariani, con le lunghe salite ai sacri monti seguendo gli antichi percorsi della transumanza. Nel corso di queste processioni devozionali si formano veri e propri complessi estemporanei di zampogne, ciaramelle e organetti, accompagnati anche da tamburelli e bottiglie percosse con chiavi.

Il concerto del 17 dicembre intende offrire un’ampia panoramica sul mondo della zampogna lucana, sia dal punto di vista della morfologia dello strumento che dei repertori musicali. Anche per questo verrà usata un’ampia gamma di strumenti a rappresentarne la varietà di tipologie e dimensioni delle zampogne tradizionali alle quali si aggiunge anche la grande zampogna a chiave di 8 palmi, opera di Vincenzo Di Sanzo. Inoltre, verranno proposti brani musicali con surdulina e zampogna a chiave, tipici della zona del Pollino, le musiche per zampogna a chiave e ciaramella, tipiche della Val d’Agri, fino ad arrivare alle grandi formazioni di ance doppie usate in occasione dei pellegrinaggi.

Il concerto sarà coordinato e introdotto da Nicola Scaldaferri, virtuoso della zampogna ma anche docente di Etnomusicologia all’Università di Milano ed autore di studi di grande importanza sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, tra i quali il fondamentale volume Nel paese dei cupa cupa. Suoni e immagini della tradizione lucana, che costituisce un riferimento ideale anche per il concerto dato che rappresenta la più ampia ricognizione mai realizzata sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, con un vasto corredo fotografico ad opera di Stefano Vaja, un CD antologico e, nella più recente edizione, anche inediti materiali video.

Con Scaldaferri, sul palco dell’Auditorium, gli altri componenti dell’Ensemble:  Vincenzo Di Sanzo, Alberico Larato, Quirino Valvano e Mauro Venezia.

Elena Salvatorelli




TALE HUMAN BUILDING IN AZIENDA: la fiaba di Aladino per imparare l’arte di innovare

Sabato 17 dicembre alle 10 a Villa Maria Hotel Spa di (Chieti)

Manuela Toto, esperta in fiabaterapia, terrà un workshop gratuito dal titolo Aladino e l’innovazione. Dedicato a imprenditori, HR aziendali e professionisti

Francavilla al Mare, 15 dicembre 2022.  Un’ora e mezza gratuita, dedicata a sperimentare, attraverso il linguaggio delle fiabe e dell’arte immersiva, come sviluppare le nostre capacità creative e immaginative, nonché la fondamentale capacità di desiderare, che nutre ogni spinta di innovazione. Sabato 17 dicembre alle 10, a Villa Maria Hotel Spa di Francavilla al Mare (Chieti), Manuela Toto, scrittrice, formatrice, esperta in fiabaterapia, fondatrice del metodo FabuLab® e di SouLab® Academy, condurrà un workshop gratuito di crescita interiore, definita come Tale Human Building, rivolto a imprenditori, HR aziendali e professionisti, dal titolo “Aladino e l’innovazione”.

Saranno presenti Francesca Manso, ad di BayWa r.e. Global, player nel settore delle energie rinnovabili, Angelo Bandinu, fondatore della start up pescarese Nakpack, che produce l’imballaggio ecologico, in cellulosa, per le bottiglie di vino,  e Luisiana D’Angelo, capo HR di Almacis, azienda abruzzese che produce innovazione nei settori dell’energia, delle costruzioni, delle reti.

Innovare significa “fare nuovo”, cioè predisporre un cambiamento che per scelta comporti un miglioramento della situazione precedente in termini di stupore. Ciò che davvero è innovativo ci stupisce, perché esce fuori dalle nostre aspettative e da ciò che già conosciamo e pensiamo di sapere. Siamo soliti pensare all’innovazione come a qualcosa che riguarda innanzitutto il campo aziendale, la produzione di nuove idee che generano soluzioni alternative e migliori rispetto alle precedenti in campo produttivo. E invece è una capacità che parte innanzitutto dal singolo.

Quindi possiamo chiederci: quali caratteristiche deve avere una persona che sa innovare?

L’atteggiamento innovativo si nutre di particolari competenze personali: esso riguarda la possibilità di pensare fuori dagli schemi e di sfruttare il proprio genio interiore fino a recuperare la propria capacità di desiderare, cioè di vedere un futuro migliore. A tal proposito, le fiabe sono per eccellenza storie che insegnano a risolvere i problemi uscendo fuori dagli schemi.

Nemo Lab

Mettendo insieme strategie che ruotano attorno alle fiabe e all’arte, attraverso le video-installazioni artistiche multimediali realizzate dall’Associazione Nemo Arte, la dottoressa Toto ha creato veri e propri laboratori narrativi ed esperienziali, definiti Nemo Lab, per approfondire i contenuti interiori di cui la fiaba è portatrice. In questo modo accompagna singoli, gruppi e team aziendali in percorsi di conoscenza interiore e crescita umana, per tornare a essere protagonisti della propria vita.

Il libro e la presentazione

È disponibile dal 28 novembre il secondo libro della Toto: “C’era una volta ma c’è ancora, un viaggio dentro sé stessi attraverso le fiabe” (Engage Editore), un vero e proprio manuale di crescita personale destinato ai singoli, nonché ai professionisti, agli imprenditori e agli HR aziendali, con al centro le fiabe e le trasformazioni dei loro protagonisti, per tirare fuori la testa dalla sabbia e prendere in mano la propria vita. Un viaggio dentro noi stessi per capire il nostro mondo interiore e superare le nostre difficoltà.

Il libro verrà presentato nella stessa sede, nel pomeriggio del 17 dicembre, alle 17.30 alla presenza di Catiuscia Ceccarelli, giornalista e scrittrice. Durante l’evento (gratuito) sarà possibile acquistare il volume.

Manuela Toto

Classe 1979 residente a Chieti, Manuela Toto è consulente familiare, esperta in fiabaterapia, scrittrice, founder della Community Soulab per la crescita interiore e dell’Associazione Nemo Arte, che ha l’obiettivo di usare l’arte come strumento di consapevolezza. Il suo scopo è rendere la crescita interiore accessibile a tutti, attraverso contenuti e strumenti immediati e comprensibili per permettere a ciascuno di scoprire il grande potenziale di cambiamento presente dentro di sé.  Toto ha pubblicato cinque raccolte di poesie: Sotto le scale, Edizioni Tabula Fati 2019; Monere, Edizioni Tabula Fati 2019; Domus, Edizioni Tabula Fati 2020 – libro vincitore del Primo Premio dell’Editoria Abruzzese sez. poesia 2020; Origo: l’origine (2021), La formica matura (2021).

Infine, nel dicembre 2021, ha pubblicato “Cenerentola non era una sfigata – e Wendy ha lasciato Peter Pan”.




A PIANELLA IL ROSONE D’ORO e la xxiii edizione del Premio Giuseppe Porto

Hafez Haidar, Antonella Santuccione Chadha, Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta gli insigniti del Rosone

di Goffredo Palmerini

Pescara, 15 dicembre 2022. Sabato 17 dicembre, alle ore 17, nella splendida cornice della chiesa monumentale di Santa Maria Maggiore di Pianella (Pescara), si svolgerà la cerimonia di premiazione dei finalisti del Premio Rosone d’Oro di Lettere – Arte – Scienze “Città di Pianella” e del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla XXIII edizione. Il Premio, nato nel 2012, viene organizzato dalla Pro Loco di Pianella e si svolge nell’ambito del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla sua XXIII edizione. Il Premio nasce con l’intento di riprendere le tracce lasciate dal prestigioso Premio Internazionale “Rosone d’Oro”, promosso ed organizzato dal 1986 al 1996 sempre dalla Pro Loco di Pianella.

La Giuria dei due contest, composta da Roberto Sergiacomo, Remo Di Leonardo, Daniela D’Alimonte, Elena Malta, Gabriella Serafini, Dante Marianacci, Alessandro Morelli, Marco Tabellione, Loris Di Giovanni, ha deliberato di conferire, per l’anno 2022, il Rosone d’Oro alle seguenti personalità: Hafez HAIDAR, (per le Lettere), Antonella SANTUCCIONE CHADHA (per le Scienze), Venceslao DI PERSIO e Rosanna PALLOTTA (per l’Arte). Ha inoltre deciso di conferire il Rosone d’Argento al Maestro Danilo di SILVESTRO (personaggio abruzzese), direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma.

HAFEZ HAIDAR è scrittore e poeta d’origine libanese (è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953), da molti anni cittadino italiano. All’Università di Beirut ha studiato Filosofia greca ed araba. Trasferitosi in Italia, all’Università Statale di Milano si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Abbandonata la carriera diplomatica, nel 1986 si è dedicato all’insegnamento e alla scrittura, impegnandosi in un’intensa attività tesa a costruire collaborazioni tra popoli e culture, creando occasioni di conoscenza e di dialogo tra Cristianesimo e Islam. E’ stato docente di Lingua e Letteratura araba all’Università di Pavia. Rilevante l’attività editoriale come romanziere, poeta, saggista e traduttore, ha pubblicato per Mondadori, Piemme, Rizzoli, Bompiani, Fabbri, Tea, Guanda, Diarkos, Aletti, Marotta e Cafiero ed altri editori. Per la sua attività culturale mirata a favorire in campo internazionale il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica tra popoli di culture diverse, per due volte è stato candidato al Premio Nobel per la Pace. Considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni monoteistiche a livello mondiale, è anche il massimo studioso di Khalil Gibran, per le cui opere – e per quelle di altri autori arabi – è stato traduttore e curatore delle edizioni in lingua italiana. La sua traduzione di Le mille e una notte, per la collana Oscar Mondadori, è diventato un best seller, per molto tempo nelle prime posizioni della graduatoria delle vendite. Recentemente ha curato la traduzione del Corano, pubblicata dall’editore Diarkos. Ha inoltre curato e tradotto numerose altre opere letterarie, e tra queste la traduzione in arabo di alcuni libri di Oriana Fallaci. Autore di numerose opere di narrativa, poesia e saggistica, per brevità si citano La letteratura araba. Dalle origini all’età degli Abbasidi (Rizzoli, 1995), Dove nasce l’amore: 100 racconti per arrivare al cuore Piemme, 2001), Il custode del Corano (Piemme, 2006), Come sigillo sul tuo cuore. Le storie d’amore nella Bibbia e nel Corano (Piemme, 2006), Le donne che amavano Maometto (Piemme, 2007), Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori, 2007), Il viaggio notturno del Profeta (Piemme, 2008), La prediletta del Profeta (Piemme, 2010), Miriam a Gerusalemme (La Meridiana, 2010), Le mille e una notte (Helicon, 2014), Il complotto delle donne di Maometto (Di Felice, 2014), L’ultimo profeta. Gibran nel mio cuore (Tracce, 2014), Il nuovo profeta (Helicon, 2017), Lezioni di Pace. Il Corano, l’Islam e il terrorismo spiegato ai miei allievi (Imprimatur, 2017). Insignito di numerosi riconoscimenti per meriti letterari, è componente di prestigiose istituzioni culturali, in Italia e all’estero, e direttore generale della Camerata dei Poeti di Firenze. Candidato al Premio Nobel per la Letteratura, nel 2022 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

ANTONELLA SANTUCCIONE CHADHA è nata nel 1974 a Cepagatti, in provincia di Pescara. Patologa, neuroscienziata, esperta delle malattie della mente e del cervello, soprattutto Alzheimer, è pioniera della medicina di precisione orientata alla comprensione dell’influenza che sesso e genere hanno sulle malattie neurologiche. Da 15 anni vive a Zurigo con il marito indiano Avrath Chadha. Il suo libro Una bambina senza testa (2021), dove racconta storie di chi ha avuto la vita sconvolta dalla malattia, diventerà presto una serie tv. Nel 2021 ha ricevuto il premio “Numeri Uno” dell’Ambasciata italiana a Berna per il tempestivo contributo reso nella gestione del Covid in Abruzzo.

VENCESLAO DI PERSIO e sua moglie ROSANNA PALLOTTA sono due mecenati pescaresi. A loro si deve la realizzazione del Museo dell’Ottocento– Fondazione Di Persio Pallotta, prestigiosa struttura culturale inaugurata lo scorso 18 settembre alla presenza del ministro Garavaglia e del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Quindici sale dislocate su tre piani, ordinate per temi, scuole e tendenze, custodiscono circa 260 opere della loro collezione, frutto di 35 anni di ricerca, da ora a disposizione della collettività, nel Museo dell’Ottocento.

DANILO DI SILVESTRO, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, è nato a Pescara nel 1969. Diplomatosi presso il Conservatorio di Pescara, si perfeziona in “Direzione di Banda” presso l’Accademia Musicale Pescarese e in “Strumentazione per Banda” presso il Conservatorio di Frosinone. Nominato nel 1997 Maestro direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma, svolge un’intensa attività concertistica e istituzionale, esibendosi in piazze e teatri italiani ed esteri. Ha diretto complessi bandistici internazionali quali l’Atlantic Brass Band dello stato del New Jersey, la Crawly Millenium Concert Band di Londra, la Marecchusse dei Paesi Bassi e la Banda Città di Torrevieja in Spagna. Autore di numerose composizioni e trascrizioni per banda, spesso viene nominato presidente o membro di giuria in concorsi bandistici nazionali.

Come da valutazioni della Giuria, di seguito i nomi dei vincitori della XXIII edizione del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”.

Sezione poesia a tema libero in lingua italiana

1° classificato Rosanna DI IORIO; 2° classificato Valeria D’AMICO; 3° classificato Claudio SARMIENTO.

Sezione poesia a tema libero in dialetto

1° classificato Ireneo RECCHIA; 2° classificato Floredana DE FELICIBUS; 3° classificati ex aequo Giuliana CICCHETTI NAVARRA e Gabriele DI GIORGIO.

Menzione d’Onore al poeta pianellese Nicola PRIMANTE.

Sezione riservata agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, e delle prime, seconde e terze classi della Scuola Secondaria

Giorgio D’ALOISIO, classe 5^A Scuola primaria; Eliana BRANCATO, classe 5^B Scuola primaria; Edoardo PROVINCIALI, classe 5^ B Scuola primaria; Aurora MARINUCCI, Viola FAZI, Iris D’ATTANASIO, classe 5^D Scuola primaria.

Infine, qualche notizia sul magnificente contesto monumentale nel quale si terrà l’evento. La chiesa di Santa Maria Maggiore a Pianella risale all’epoca dell’espansione monastica dei Benedettini in Abruzzo, nei primi secoli dopo il Mille. Arrivati nei secoli VIII e IX i Benedettini iniziarono la loro espansione in Abruzzo intorno al XII secolo, con la costruzione o ristrutturazione delle grandi abbazie intorno ai nuclei abitati alto-medievali. In questo contesto s’inserisce la chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita a fine XII secolo, ma le sue origini sono certamente più antiche. La chiesa rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura romanica in Abruzzo e presenta tutte le caratteristiche d’un edificio medievale: struttura compatta, poche piccole aperture, largo spessore dei muri, elementi artistici e decorativi che arricchiscono la struttura sobria. Quella attuale è la risultante d’una serie di interventi di trasformazione e restauro succedutisi nel corso dei secoli, che hanno coinvolto la struttura più generale ma anche i singoli elementi, come la facciata, il portale e il rosone. L’architettura è quella d’una basilica a tre navate tipica delle chiese romaniche abruzzesi. Il mattone, materiale protagonista della costruzione, produce effetti decorativi e cromatici soprattutto all’esterno della chiesa. Il portale a sesto acuto, probabile opera di Maestro Acuto, è scolpito a bassorilievo, così come l’architrave decorato con raffigurazioni di otto personaggi riconoscibili grazie alle iscrizioni. Il rosone è sicuramente l’elemento di spicco della facciata, principale fonte di luce all’interno della chiesa, una ruota decorativa tra le più belle del patrimonio regionale. Nel rosone il Maestro Acuto ha impiegato gli stessi motivi già utilizzati nell’ambone e nel portale, ma anche nuovi elementi decorativi. La torre campanaria risale alla fine del XII secolo e completato dal XV al XVIII secolo. L’interno della chiesa presenta un assetto architettonico riferibile alla prima metà del XII secolo che ha subito interventi di sopraelevazione nel corso del Quattrocento. Nella chiesa s’avverte l’influenza lombarda innestata su precedenti forme classiche di matrice romana o paleocristiana. Sono inoltre presenti opere di grande rilievo artistico. Tra queste spicca lo splendido ambone, opera di Maestro Acuto, un importante ciclo di affreschi realizzato all’epoca delle grandi opere scultoree, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e affreschi di influenza benedettina del XII secolo, un affresco di fine ‘300 o inizio ‘400 raffigurante l’Eterno benedicente. Affreschi sparsi si trovano anche su colonne e pilastri e di particolare rilievo è quello della navata destra raffigurante scene della vita di San Francesco e di San Berardino da Siena, databile tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. Queste opere pittoriche risentono chiaramente di influssi della pittura meridionale che raccoglie la lezione dell’arte bizantina diffusa all’epoca nell’Italia meridionale.

ROSONE D’ORO 1986

Giorgio BASSANI, per le Lettere

Cesare MUSATTI, per le Scienze

Ernesto GIAMMARCO, per la Glottologia

ROSONE D’ORO 1987                

Ernesto SABATO, per le lettere

Antonio ZICHICHI, per le scienze

Elio DI BLASIO, per la pittura

ROSONE D’ORO 1988

Eugenio EVTUSCENKO, per le Lettere

Rita Levi MONTALCINI, per le Scienze

Giovanni CARADENTE, per l’Arte

Ermanno CIRCEO, per la critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1989

Alberto MORAVIA, per le Lettere

Francesco ALBERONI, per le Scienze

Andrea CASCELLA, per l’Arte

Vittoriano Esposito, per la Critica

ROSONE D’ORO 1990

Michele PRISCO, per le Lettere

Cesare PESCHLE, per le Scienze

Corrado GIZZI, per la Cultura Abruzzese

Paola QUATTRINI, per l’Arte

ROSONE D’ORO 1991

Mario LUZI, per le Lettere

Aldo VISALBERGHI, per le Scienze

Giuseppe DI STEFANO, per l’Arte

Edoardo TIBONI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1992

Carlo SGORLON, per le Lettere

Danilo MAINARDI, per le Scienze

Venanzo CROCETTI, per l’Arte

Francesco DESIDERIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1993

John OSBORNE, per le Lettere

Alberto OLIVIERO, per le Scienze

Marcello DE GIOVANNI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1994

Raffaele LA CAPRIA, per le Lettere

Domenico PARISI, per le Scienze

Antonietta STELLA, per l’Arte

Gianni OLIVA, per la Critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1995

Ivan V. LALIC, per le Lettere

Massimo PIATTELLI PALMARINI, per le Scienze

Pasquale SALVUCCI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1996

Junna MORIC, per le Lettere

Tomàs MALDONADO, per le Scienze

Nicola OCCHIOCUPO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1997

Almudena GRANDES, per le Lettere

Vincent COUTILLOT, per le Scienze

Carlo MARCANTONIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2012

Francesco SABATINI, per le Lettere

ROSONE D’ARGENTO

Mira CANCELLI, per l’Arte

Daniela MUSINI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2013

Massimo PAMIO, per le Lettere

Ennio CALABRIA, per la Pittura

Donato RENZETTI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Giorgio PAGANNONE, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2014

Franco FERRAROTTI, per le Scienze

Marco PATRICELLI, per le Lettere

Gigino FALCONE, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

M° Donato DI MARTILE per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2015

Alessandro MOLA, per le Lettere

Nicola MATTOSCIO, per le Scienze

Giorgio TANI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Cornelia DITMAR per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2016

Franco NEMBRINI per le Lettere

Giuliano OTTAVIANI, per l’Arte

Stefano RAGAZZI, per le Scienze

ROSONE D’ARGENTO

Franco BATTISTELLA




VERNISSAGE di Manuela Prosperi

L’artista montesilvanese allieva di Guccini e Macchiavelli

Quadri, 15 dicembre 2022. Una grande novità artistica da scoprire. Pittura e poesia nel Vernissage della poliedrica artista che coinvolge tante personalità e noti personaggi locali nella declamazione di Versi di Donne della storia. Un evento unico nel suo genere andrà in scena nella Sala Consiliare di Quadri, in provincia di Chieti, il 17 e il 18 dicembre, organizzato dall’artista montesilvanese Manuela Prosperi.

Un week end per riflettere e emozionarsi insieme a un’artista completa e innovativa. Un omaggio culturale e artistico quello di Manuela Prosperi, residente da alcuni anni a Quadri, che, sostenuta dagli altri artisti del paese, vuole donare al Comune in cui vive, nei giorni magici del Natale.Sabato 17 dalle ore 16 è prevista l’apertura del Vernissage, con le tele inedite di Prosperi accanto a quelle del pittore Sebastiano Di Pietro del salotto del musicista Alexian Santino Spinelli. Il visitatore può ammirare un percorso di 25 tele di Prosperi, divise in 5 temi, ognuno accompagnato da dipinti di Di Pietro.

Domenica 18, alle ore 16, prosegue l’evento con la Declamazione di Versi di Donne, un recital di Versi di donne della storia e di poesie composte dalla stessa Prosperi, con il sottofondo musicale dell’associazione Quadricordo di Quadri, diretta dal Maestro Nicolino Di Pietro. A declamare sono diversi lettori e lettrici, cantanti, persone di cultura e la giornalista attrice Montesilvanese Angela Curatolo, alla presenza del sindaco di Quadri Assunta Fagnilli.

A far da scenario, durante la Declamazione, 8 antiche giare in vetro da lei ridipinte e trattate come tele in uno scenario insolito e surreale, con temi come “Parthenope”, la sirena di Ulisse o “Gli Amanti Tristi” di Romeo e Giulietta. Sottolinea: “Questa è la vera novità artistica del Vernissage.”

In questo momento, sempre in cammino, sta studiando in un selettivo laboratorio di scrittura creativa sotto la guida di nomi quali Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini. A fine esperienza, uscirà un volume di racconti lunghi, che si potrà acquistare in tutti gli store. Manuela, grecista e latinista, scrive per Zaffiromagazine.com ed è nel cast di Bubù Tagghete su la web radio rtradioterapia.it, come esperta conoscitrice di Paganesimo, culture precristiane, Buddismo, digiuno spirituale.

Pluri premiata per le sue poesie musicate, vanta collaborazioni con Elio Pecora, diverse menzioni di merito con il poeta Aletti e Mogol. Il suo libro Petali di Rosa è stato portato in scena in un reading, con il gruppo jazz pescarese Sweet and low. Le sue decorazioni, quest’anno, sono tra quelle dell’albero del Papa a San Pietro. Questa mostra è una piccola parte della sua Anima. “L’arte non è il mio lavoro, non una missione, l’arte non mi fa dormire, è una cosa tremenda che mi tormenta, l’arte è tutta la mia vita”

Angela Curatolo




SQUILIBRI Festival delle Narrazioni 2022/23

Iniziative culturali per le scuole primarie

Francavilla al Mare, 15 dicembre 2022. torna a far capolino, tra le varie iniziative in corso, anche “Squilibri”- Festival delle Narrazioni, che si prepara per la seconda edizione, dopo un esordio dai grandi numeri.

L’edizione 2022/23 presenta già delle grandi novità, come per esempio “Raccontami una storia”, iniziativa proposta per le scuole che partirà il 16 dicembre in orario scolastico che ha lo scopo di spingere i più giovani verso la lettura facendo scoprire loro il meraviglioso mondo della narrazione avvicinandoli altresì alla riscoperta delle storie narrate e dell’ascolto; per i piccoli saranno momenti di grande condivisione anche di temi importanti oltre che di inclusione, vissuti direttamente in sede scolastica.

È l’Istituto Comprensivo F. Masci di Francavilla al Mare ad aderire al progetto, e sono più di cento i bimbi che parteciperanno con i loro docenti ai cinque appuntamenti del progetto coordinato da Nadia Tortora, con la direzione artistica di Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), anche ideatore del Festival delle Narrazioni; il tutto è possibile grazie al Comune di Francavilla al Mare guidato dal sindaco Luisa Russo e all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

“È un privilegio – spiega la Tortora – poter tornare nelle scuole e raccontare ai più piccole storie che parlano di inclusione, ambiente, educazione civica e solidarietà. Squilibri è il Festival delle Narrazioni e le storie più belle nascono proprio dall’incontro con i bambini, così spontanei ed uniti tra di loro”.

Il progetto vede la collaborazione della casa editrice Chiaredizioni, che da anni è impegnata nel contrasto dell’analfabetismo funzionale, detto anche “analfabetismo di ritorno”. Con questa espressione si indicano persone che, nonostante siano istruite e sappiano leggere e scrivere, non sono più in grado di usare la lettura e la scrittura per il proprio sviluppo cognitivo, per interagire nella vita collettiva e per esprimere le proprie emozioni.

Il primo tema proposto è proprio quello dell’inclusione, uno degli argomenti più importanti da affrontare con i ragazzi, poiché la diversità che caratterizza tutto ciò che li circonda e che fa parte della quotidianità è un valore aggiunto di cui prendere coscienza fin dalla tenera età.

Ecco perché alle porte del Natale, dunque il 16 dicembre il progetto inizia con il “dono della condivisione”: il Natale, infatti, è quel momento dell’anno in cui il tempo sembra subire una sospensione, è un’attesa in cui presente, passato e futuro si fondono nella sua atmosfera magica, nei suoi odori tipici, ma soprattutto nelle emozioni che evoca e rievoca, le stesse che riportano gli adulti ai bambini che sono stati e, con un po’ di fortuna, al bambino che è ancora in loro. Quest’attesa, gli adulti la vivono rievocando il Natale della loro infanzia e la trasmettono ai loro bambini che, immersi nel desiderio, la declinano nella figura di Babbo Natale e dei suoi amici elfi. E quale modo migliore per introdurre loro questi personaggi, simbolo di creatività ma anche e soprattutto del dono della condivisione, se non tramite delle storie fiabesche?

Ed ecco che con Fabio Di Cocco è stato pensato il laboratorio creativo “Il segreto di Babbo Natale” per i bimbi dai 6 anni in su, insieme ai burattini di spugna, nonché personaggi del libro, Muschio e Pinolo, per creare insieme una letterina magica con la tecnica degli origami che racchiuderà un messaggio molto importante.

A. Renzetti




IO, LUCIO E TU omaggio a Lucio Battisti in due atti

Il prossimo 17 dicembre al Circus per la Casa di Cristina, evento di solidarietà 

Pescara, 15 dicembre 2022. Io, Lucio e tu omaggio musicale a Lucio Battisti in due atti sarà di scena al Circus di Pescara, sabato 17 dicembre alle ore 21, per un appuntamento davvero speciale, organizzato da La Casa di Cristina. Un evento di solidarietà realizzato in collaborazione con Dario De Ruggeriis e Tatiana Beloussova, la serata sarà presentata da Tiziana Di Tonno. I Prendila Così, la nota tribute band di Mogol-Battisti metterà in scena un omaggio in due atti al genio di Poggio Bustone (RI). Per l’occasione il popolare gruppo musicale abruzzese si avvarrà della prestigiosissima presenza della cantante-chitarrista Nicole Tuzii, protagonista di X-Factor 5 e con un grande curriculum alle spalle, nonostante la giovane età. L’artista, di origini sulmonesi e con un avviato studio di produzione a Montesilvano chiamato Ut music lab, darà così un valore aggiunto allo spettacolo in programma sabato sera al Circus.

Il lavoro, Io, Lucio e tu, diretto da Graziano Gabriele, è firmato a più mani, oltre che dallo stesso regista, anche da Flavio, Paolo e Valerio De Carolis. Si tratta di una vera e propria novità, un’idea originalissima che mai nessuno aveva osato realizzare. Non ci sono tracce, infatti, di un’esperienza così ardua come quella di portare sul palcoscenico la vicenda umana e professionale di Lucio Battisti, uno dei più discussi e amati protagonisti e vero innovatore della canzone pop italiana.

Lo spettacolo nasce dall’idea di tendere il filo della narrazione, attraverso la linea della storia rappresentata da un chiaro elemento scenografico, verso un colloquio piuttosto verosimile con ‪Lucio Battisti. L’uomo e l’artista, conosciuti attraverso aneddoti e fatti che, nel corso del lavoro, emergono anche nella loro assoluta originalità. Questo lavoro, suggestivo in teatro per struttura testuale, soggetto e modalità, si ferma al solo ed esclusivo percorso artistico compiuto da Lucio Battisti con Giulio Rapetti Mogol e vive sulle ali simboliche di una valigia come elemento imprescindibile di un viaggio, sensu latu‪. La vicenda si snoda in un percorso lineare in cui sono facilmente individuabili due elementi temporali: il passato, visto attraverso il “panno” del ricordo, dei sentimenti, delle storie vere e documentate, rivissute attraverso fatti documentati da fonti ufficiali e provati con un finale a sorpresa ma anche toccante e, poi, il presente, vissuto come momento “eterno” in cui le canzoni dei due diventano immortali e svuotano, così, il peso del tempo. Nel corso della rappresentazione vengono eseguiti, infatti, i brani più conosciuti ed orecchiabili dal gruppo musicale presente in scena: I Prendila Così, una tribute band che, da circa 20 anni nelle varie piazze del centro-Italia, perpetua le suggestioni dei brani intramontabili create dal più amato sodalizio artistico italiano, appunto a Mogol/Battisti. L’intenzione è, anche, di percorrere, con il diretto coinvolgimento del pubblico, le atmosfere degli anni 60’,’70 e 80’ del Novecento. In recitazione due “attori”, uno nelle vesti di ‪Lucio Battisti, l’altro in quelle di un giornalista, insieme alla vivacità di altre comparse che hanno, poi, il compito di trasformarsi, quasi per magia, in musicisti veri. Insomma, una storia “nuova” che viene presentata in modo semplice e accattivante, dentro la quale si diluiscono armonicamente le “emozioni” dolci e amare che sono proprio anche della sua esistenza artistica.

Dello spettacolo ne parla anche, Germana Di Rino, una delle organizzatrici: “Quest’anno le note di solidarietà della Casa di Cristina affidate ad un gruppo fenomenale: “Prendila così Tribute Band”. Paolo De Carolis, giornalista e docente di materie letterarie alle superiori, è il fondatore del gruppo che propone, in una versione molto fedele, le canzoni del fantasmagorico sodalizio artistico Mogol-Battisti.  Da molti anni si appassiona allo studio e alla ricerca della vita e musica del genio di Poggio Bustone (Ri) e scava, con interviste mirate nella carriera del più grande autore di testi della musica pop italiana: Giulio Rapetti Mogol. Il progetto di Paolo De Carolis, da sempre, è quello di portare sul palcoscenico la storia di Lucio Battisti e della nascita della musica rock in Italia. Le grandi doti di musicista consentono al professore di realizzare il suo sogno nel 2015, la prima volta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

La straordinaria musica di Battisti, magicamente eseguita, accompagna la rappresentazione teatrale della sua vita e trascina il pubblico che canta con la band pezzi intramontabili.

Sarà così anche il prossimo 17 dicembre al Circus, per una serata indimenticabile, per questo, non potete proprio mancare!”

Io, Lucio e tu di Flavio, Paolo, Valerio De Carolis e Graziano Gabriele. Omaggio a Lucio Battisti in 2 atti. Personaggi e interpreti: Lucio Battisti- Paolo De Carolis; Giornalista- Graziano Gabriele; Batterista- Stefano Berarducci; Chitarrista- Luca Iurisci; Tastierista- Ottavio Sabatino; Bassista- Bruno D’Alfonso, Special guest: Nicole Tuzii. Regia- Graziano Gabriele.

L’ Associazione ” La casa di Cristina Onlus ” nasce nel 2011, dai sogni e i bisogni di alcuni ragazzi per un progetto comune. Grazie all’aiuto dei genitori tutto questo è diventato realtà. Oggi “La casa di Cristina” è un gruppo composto da tanti amici di cui: ragazzi e ragazze, volontari, tirocinanti dell’università Gabriele d’ Annunzio di Chieti – Pescara, esperti di vari ambiti educativi e ricreativi, con i quali si realizzano attività di varia natura come spettacoli, mostre, concerti e prodotti multimediali che vengono presentati, ogni anno, ad un numeroso pubblico.

Il “lavoro” è occasione, per tutti i partecipanti, di conoscersi, conoscerci e crescere insieme in maniera spontanea, nella libertà di espressione delle proprie capacità e abilità.

La Casa di Cristina non è solo un luogo, ma è un’opportunità per tutti, un modo nuovo di ” guardare il mondo e vivere nel mondo, semplicemente per come siamo “.

La sede è in Via Adige 71/73 a Montesilvano (Pe), aperta il lunedì, mercoledì, venerdì pomeriggio dalle 16,00 alle 19,00 ed il martedì giovedì e sabato mattina dalle 9,00 alle 12,00.

Per lo spettacolo “Io, Lucio e tu” rivolgersi a Paolo: 3471649984 e a Francesca 3386716840 or 3200782670.




THE MULTITUDES di Alessandra D’Ortona

Nuova pittura italiana a Paglieta dal 17 al 30 dicembre

Paglieta, 15 dicembre 2022. Dal 17 al 30 dicembre arriva “The Multitudes” mostra personale di Alessandra D’Ortona esponente di spicco della nuova pittura italiana contemporanea, molto amata dai giovani collezionisti.

Nel contesto del ricco calendario di eventi delle festività natalizie a Paglieta (CH), l’Amministrazione comunale, la Biblioteca comunale e il Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni” presentano il vernissage – “The Multitudes”, mostra  d’arte contemporanea di Alessandra D’Ortona, artista che vive e opera a Paglieta (CH).

La mostra sarà inaugurata il 17 dicembre 2022 e resterà visitabile fino al 30 dicembre, dalle ore 9-12 e dalle 15-19, presso la Sala Polivalente Sandro Pertini, in Via Martelli Di Matteo (Paglieta – CH).

Il 17 dicembre, giorno dell’inaugurazione della prestigiosa mostra, con commento critico di Maurizio Vitiello (critico d’arte e sociologo), questi gli interventi in scaletta che introdurranno l’artista Alessandra D’Ortona: saluti istituzionali del sindaco, avv. Ernesto Graziani; la prof.ssa Esmeralda Pagano, presidente del Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni”; Nicola Ranieri, scrittore e critico cinematografico e di arte pittorica; Rita Bartolucci, docente di materie letterarie, scrittrice e poetessa; Beniamino Cardines, fondatore di AP/ArteProssima pinacoteca d’arte contemporanea, scrittore candidato “Autore dell’anno 2022-2023” LFA Publisher Italia-Spagna, ed Emiliana Petti, poetessa e scrittrice.

Alessandra D’Ortona, per  descrive la sua arte, fa riferimento alla nota critica dello scrittore Beniamino Cardines  «Sono una pittrice che cerca. Un’artista che ha bisogno di comunicare perché da qualche parte ha trovato qualcosa o piuttosto, ha visto qualcosa. Quel qualcosa che solo l’arte può dire. In questo senso i miei quadri sono investigativi del sociale, frutto di un cercare ciò che è sepolto. Ricerca paziente di chi ha l’amore per le tracce manche quando non sono così evidenti, facili. Anzi difficili e scomode. Osservo le forme della mia pittura, da lontano e da vicino, cercando e scoprendo i soggetti tra i gesti, tra le forme, tra le fusioni cromatiche. E trovo volti, corpi, figure, noi tutti. Nessuno resterà mai visto. Nessuno è dimenticato nell’anonimato periferico o tutti i dimenticati presenti. I miei quadri sembrano pezzi di muro, graffiti metropolitani, segni e movimenti che richiamano in parte Keith Haring, come anche la grande pittura in movimento di Jackson Pollock».

“The Multitudes” resterà visitabile fino al 30 dicembre, dalle ore 9-12 e dalle 15-19, presso la Sala Polivalente Sandro Pertini, in Via Martelli Di Matteo (Paglieta – CH). 




MAFIA e Costituzione

Evento della scuola di legalità e giustizia dell’università

Teramo, 14 dicembre 2022. Venerdì 16 dicembre, alle ore 9.30 in Aula Magna, si terrà un incontro dal titolo Mafia e Costituzione, organizzato dalla Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo.

L’incontro, moderato dall’avvocato Mirko Di Donato, sarà introdotto da Fiammetta Ricci, delegata del Rettore alla Formazione per la legalità all’Università di Teramo.

Interverranno Giuseppe Marazzita, ordinario di Diritto Costituzionale dell’Ateneo teramano; Ettore Picardi, procuratore della Repubblica di Teramo; Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino, che sarà in collegamento da “La casa di Paolo” a Palermo.

La Scuola di legalità e giustizia dell’Università degli Studi di Teramo è stata fondata nel 2018, in collaborazione con l’Associazione “Falcone e Borsellino”, per favorire la promozione culturale, la riflessione e il dibattito sui temi della legalità e del contrasto alle mafie e sviluppare negli studenti una cultura di impegno sociale e civile per fornire conoscenze adeguate e dare senso a un’opera di contrasto alle mafie, in ogni loro forma e tipologia, consapevole, motivata ed efficace. Le attività della Scuola sono rivolte innanzitutto agli studenti delle ultime classi degli Istituti Superiori di Secondo grado, ma aperte anche agli studenti universitari.




I SOPRANI DE LE DIV4S in una grande produzione con l’Isa

In programma il debutto di the seasons e brani natalizi

16 dicembre ore 21.00 – Lanciano -Teatro “F. Fenaroli”

17 dicembre ore 18.00 L’Aquila -Ridotto del Teatro Comunale “V. Antoneliini”

18 dicembre ore 21.30 – Chieti Teatro Marrucino

L’Aquila 14 Dicembre 2022. Parte dall’Abruzzo il progetto artistico The Seasons de LE DIV4S, il gruppo di soprano che coniuga la vocalità classica con sound pop e contemporanei, con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta dall’eclettico Roberto Molinelli che firma anche gli arrangiamenti della produzione.

Tre le date: venerdì 16 dicembre alle 21.00 al Teatro “F. Fenaroli” di Lanciano per la stagione dell’Associazione “Amici della Musica F. Fenaroli”, sabato 17 dicembre alle 18.00 all’Aquila – Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” per la 48° Stagione dei Concerti ISA e domenica alle 21.30 al Teatro Marrucino di Chieti per la manifestazione AmamiTeatro.

La produzione è il debutto del progetto dedicato a una rivisitazione per quattro voci ed orchestra firmata da Molinelli de Le Quattro stagioni di Antonio Vivaldi. Accompagnate dall’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Le DIV4S – Federica Caseti Balucani, Arianna Lorenzi, Laura Macri e Anna Konovalova – si cimenteranno in un una narrazione di grande effetto con parole tratte dai Sonetti di Vivaldi, le stesse parole con cui l’autore descriveva le sue stagioni: una sfida vocalmente ardua ed impegnativa. Completa il programma un ventaglio di musiche natalizie adatte al periodo e di classici della musica leggera internazionale.

Un lavoro reso possibile grazie al genio e al talento ineguagliabile del Maestro Roberto Molinelli, violista, direttore d’orchestra, compositore, arrangiatore fantasioso e brillante e responsabile dei Progetti Special ISA.

È questa una produzione che inaugura la collaborazione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con LE DIV4S, ensemble vocale femminile nato per divulgare l’eccellenza della musica italiana attraverso l’interpretazione di celebri pagine d’opera italiane riviste a quattro voci e attraverso la rielaborazione di brani di grande popolarità, sia italiani che internazionali, proposti in una veste classico-operistica, eseguiti con la grande orchestra con contaminazioni di sonorità e ritmi pop. LE DIV4S hanno debuttato a Roma nel 2008 a fianco del Maestro Andrea Bocelli.

BIGLIETTI: per la data di Lanciano i titoli di ingresso possono essere acquistati online sul circuito ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate o, in alternativa, presso la sede dell’Associazione, Largo dell’Appello 2, a Lanciano, il martedì e giovedì, dalle 9 alle 13 e al botteghino del Teatro “F. Fenaroli” a partire da un’ora prima dello spettacolo.

Per il concerto dell’Aquila i biglietti sono acquistabili sul circuito ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate o direttamente il giorno del concerto preso il botteghino del Ridotto del Teatro dalle ore 16.

Per la data di Chieti, realizzata nell’ambito di AmamiTeatro invece, ingresso sarà libero fino a esaurimento posti.




I GRANDI DISCORSI della storia

La Uao Spettacoli nel segno dell’inclusione

Chieti, 14 dicembre 2022. Sarà il Teatro Marrucino di Chieti, ad ospitare il nuovo progetto della Uao Spettacoli con una compagnia integrata da abilità differenti per dare una svolta contemporanea alle grandi voci che hanno cambiato la storia: si tratta de “I grandi discorsi della storia”, che nasce grazie al sostegno del Fondo Unico per lo spettacolo dal vivo, annualità 2022, a progetti speciali.

Dopo il primo appuntamento sul palco del Teatro Marconi di Roma con  l’Associazione “Perchè no?” dello scorso 10 dicembre, ora è la volta di Chieti: il 16 dicembre lo spettacolo sarà in replica, con i ragazzi dell’Anffas Chieti, sul palco del Marrucino alle ore 19.00 all’interno della grande rassegna teatrale “Amami Teatro”.

C’è un nuovo modo di concepire il teatro dietro lo spettacolo scritto dagli attori Valentina Olla e Federico Perrotta, per la regia di quest’ultimo: emozione, divertimento, arte saranno collegati dal filo rosso di un nuovo collettore ossia l’ amore, quello vero per “l’essere un gruppo” ed infatti sul palco ci sarà una compagnia teatrale speciale composta da attori professionisti e persone con disabilità ed abilità differenti, prima fra tutte la capacità desiderata di superare determinate barriere fisiche e psicologiche.

Come spiegano gli ideatori del progetto: “al centro dello spettacolo ci sono attori che amano davvero il teatro, che diventa nello specifico uno strumento di ricerca ed analisi di quei discorsi che hanno fatto veramente grande la storia, scandita da forti esperienze condivise”.

“Inoltre – proseguono – è qui che il teatro rivela la sua finalità terapeutica e sociale poichè non ci sono diversità sul palco e soprattutto si è tutti parte di un’unica dimensione lavorativa fatta di persone che hanno lo scopo di divertirsi e di imparare anche importanti lezioni di vita, infatti volere è potere”.

Oltre a Federico Perrotta e Valentina Olla, e ai tanti ragazzi che si metteranno in gioco, il cast è composto anche da Marco D’Angelo, Giacomo Rasetti, Giulia Perini, Federico Lima Roque, Gianmarco Crò, Eugenia Bardanzellu.