IL SUCCESSO DELLA ELENA DI EURIPIDE sancisce il rinnovo del protocollo d’intesa

In sala quattrocento studenti

Sulmona, 6 dicembre 2022. Un teatro gremito di studenti ha accolto con entusiasmo la rappresentazione della “Elena” di Euripide, la nuova produzione del Centro Sapienza Crea – Università degli Studi di Roma La Sapienza nell’ambito del progetto “Theatron – Teatro antico alla Sapienza” coordinata dalla prof.ssa Anna Maria Belardinelli.

Lo spettacolo, diretto dal Maestro Adriano Evangelisti , che ha visto in scena la partecipazione di oltre 20 giovani studenti attori provenienti dal prestigioso ateneo romano, insignito del 1° posto in Classics & Ancient History nel QS Ranking by Subject 2021, tra i riconoscimenti più prestigiosi per gli atenei di tutto il mondo, ha saputo emozionare e coinvolgere gli studenti intervenuti dai due poli liceali sulmonesi, regalando agli stessi un prezioso momento di confronto.

Con la direzione tecnica di Gabriele Cavallari, le musiche di Chris Haigh e gli elementi di scena realizzati in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Caravaggio, la pièce ha rappresentato anche il consolidamento di un percorso che collega Sulmona ad una delle Istituzioni culturali più importanti del nostro paese, un percorso avviato lo scorso anno con la rappresentazione delle “Nuvole” di Aristofane.

Avviare una proficua e sinergica collaborazione all’insegna della diffusione della cultura classica, della promozione dei testi e del teatro antico con particolare riguardo al coinvolgimento in questo processo delle nuove generazioni: questo infatti l’obiettivo del protocollo d’intesa che è stato rinnovato,  con valenza biennale, tra il Comune di Sulmona, il Centro Sapienza Crea – Nuovo Teatro Ateneo – Università degli Studi di Roma e l’associazione Meta Aps, promotrice dell’iniziativa nell’ambito del suo progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione”.

Sul palco, prima dell’inizio dello spettacolo, i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura della Città di Sulmona Rosanna Tuteri, del direttore artistico del progetto “Theatron – Teatro antico alla Sapienza” Adriano Evangelisti e del direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia e presidente di Meta Aps Patrizio Maria D’Artista.




IN ITALIA L’AMBASCIATRICE lituana Kreiviené

Incontra i connazionali in Abruzzo prima del concerto dei solisti aquilani

L’Aquila, 6 dicembre 2022. L’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviené, accompagnata dall’addetto culturale, Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė, ha incontrato ieri pomeriggio all’Aquila, i connazionali domiciliati in Abruzzo e le autorità civili e militari del capoluogo regionale. L’occasione è stata creata dal console onorario per l’Abruzzo della repubblica baltica, Maurizio Cocciolito, anche direttore artistico dei Solisti Aquilani.

L’orchestra d’archi, per la stagione Musica per la città, infatti, aveva in programma un concerto con la direzione di Raimonda Skabeikaitė, giovane musicista lituana.

«L’evento», ha commentato l’ambasciatrice Kreiviené, «dimostra ancora una volta che la musica unisce i due Paesi. Il pubblico ha goduto di un concerto di rara intensità e bellezza, dove i brani dei compositori lituani contemporanei hanno messo in luce l’impetuosa e coinvolgente direzione di Raimonda Skabeikaitė e il virtuosismo dei Solisti Aquilani».

La direttrice, compositrice e educatrice musicale Raimonda Skabeikaitė è nata nel 1991 a Mažeikiai, in Lituania e dal 2013 vive a Graz, in Austria. Ha iniziato la sua educazione musicale all’età di 8 anni. Durante i suoi studi in Lituania, ha partecipato a diversi concorsi come compositrice. Tra gli altri, nel 2021, ha vinto il concorso internazionale di Direzione d’orchestra “Facchinetti” di Brescia. Dall’estate 2020 si dedica sempre più all’associazione e al collettivo artistico SevenCircles, che esplora la diversità artistica e culturale dei suoi componenti.

Il programma si è aperto con un brano di Bruno Bettinelli, Due invenzioni per orchestra d’archi , per poi proseguire con i brani di alcuni musicisti lituani: Vidmantas Bartulis,      Bolero. Pavane lacrimae, Arvydas Malcys, Milky way e Plexus; Faustas Latėnas, String quartet n. 2 “In loving memory” (trascrizione per orchestra d’archi)




GUITAR SHOW di Luca Stricagnoli

Uno dei chitarristi più seguiti al mondo

Il chitarrista fingerstyle si esibirà il 18 dicembre al Loft 128, tappa del tour italiano dell’artista

Spoltore, 6 dicembre 2022.  Il tour di Luca Stricagnoli, chitarrista fingerstyle famoso in tutto il mondo, arriva a Spoltore (Pe). Il concerto del talento made in Italy, che vanta numerose esibizioni dal vivo in ogni angolo del pianeta – Russia, Germania, Cina, Polonia, Scandinavia, Canada e Stati Uniti – e oltre 200milioni di visualizzazioni dei suoi video on line, si terrà domenica 18 dicembre al Loft 128 di Spoltore.

Luca, classe ’91, nato e cresciuto in Italia, a Varese, è conosciuto e apprezzato per il suo stile creativo unico che, insieme a ore di studio e sperimentazione, lo ha portato ad inventare strumenti come la “chitarra a tre manici invertita” ed il “manico slide invertito”, con i quali ha largamente contribuito all’evoluzione della chitarra acustica. Definito fenomeno e prodigio da giornali e riviste internazionali – La Repubblica, NME, Guitar World, Der Spiegel, Daily Sabah e Frankfurter Allgemeine -, la sua musica gli ha permesso di suonare in più di venti paesi e davanti a decine di migliaia di persone, ottenendo l’attenzione di band come Red Hot Chili Peppers, Metallica e Walk Off The Earth.

Il giovane chitarrista inizia la sua carriera a soli dieci anni, studiando chitarra classica e frequentando il conservatorio. Dopo aver scoperto lo stile di chitarra Fingerstyle, trascorre innumerevoli ore su YouTube, studiando ed imparando nuove tecniche, semplicemente guardando video.

Decisivo per la sua carriera è l’incontro con il liutaio Davide Serracini, con cui stringe una collaborazione per sviluppare le chitarre che hanno contribuito al raggiungimento del suo successo. È così che Luca crea il suo stile esclusivo che include, appunto, l’utilizzo di chitarre multiple in simultanea, archetti da violino, capotasti modificati e accordature insolite.

La grande svolta nella sua carriera arriva quando il suo arrangiamento nel brano “The Last Of The Mohicans” è selezionato dall’etichetta americana Candyrat Records. Da lì raggiunge milioni di visualizzazioni e streaming.  Poi la versione di “Thunderstruck”, contenuta nel suo album di debutto, che  diventa virale con oltre 14 milioni di visualizzazioni, tanto da ricevere inviti da ogni parte del mondo per esibirsi nei migliori teatri, auditorium e festival.

Il secondo album, “What If?”, include molte delle sue idee innovative, tra le quali la creazione del Reversed triple neck guitar, il primo “manico invertito” nella storia della chitarra.

Nel suo quarto album, “Change of Rules”, Luca sviluppa altre innovazioni per migliorare le sue chitarre, come il Guitar ring e il Reversed slide neck, un manico per chitarra rimovibile che riceve un incredibile successo, menzionato anche da New Atlas, una delle pubblicazioni di scienza e tecnologia più note e seguite nel mondo.

Nel corso della sua carriera condivide il palco con finalisti e vincitori di Grammy Awards, come Jim “Kimo” West, Linda Briceño, Debashish Bhattacharya e molti altri artisti. Oggi il canale YouTube del musicista, che ha una sua etichetta discografica ed è regolare capogruppo di International Guitar night,  conta oltre 700mila iscritti e milioni di visualizzazioni.

Insomma, un talento internazionale che l’Abruzzo avrà modo di ascoltare il 18 dicembre al Loft 128. Il concerto, inserito negli appuntamenti del tour italiano dell’artista, inizia alle ore 22.00 e i biglietti sono disponibili sul circuito di vendita Ciaotickets. Per maggiori informazioni relative all’evento, chiamare al numero 085. 2194886, dopo le 18.30.

Barbara Del Fallo




AL VIA LA STAGIONE DEI CONCERTI dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese

Presentazione stagione: Mercoledì 7 dicembre ore 19 Chiesa di Sant’Agostino

L’Aquila 6 Dicembre 2022. Torna la grande musica a Tortoreto, nell’auditorium del Centro Congressi Salinello Village, con i concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: 5 concerti da dicembre a marzo per una stagione fortemente voluta dall’amministrazione comunale che patrocina l’iniziativa che verrà ufficialmente presentata domani mercoledì 7 dicembre alle 19.00 nella Chiesa di Sant’Agostino con un momento musicale aperto a tutta la cittadinanza di cui saranno protagonisti i Solisti dell’ISA guidati dal violinista di fama internazionale Ettore Pellegrino, Direttore Artistico dell’Istituzione.

“Siamo onorati di aver rinnovato la preziosa collaborazione con l’ISA, che contribuisce ad arricchire l’offerta culturale del Comune di Tortoreto e, quindi, ad incentivare i flussi di visitatori nel periodo autunnale e invernale“ ha dichiarato l’Assessore al Turismo, alla Cultura ed alla Promozione del Territorio Giorgio Ripani “Voglio ringraziare il Maestro Ettore Pellegrino per i cinque momenti di altissima musica che vedranno protagonista la nostra città, cui si aggiungerà, in Estate, un ulteriore appuntamento che sorprenderà il pubblico”.

Grandi nomi del concertismo italiano e internazionale, celebri pagine del repertorio sinfonico cui si affiancano proposte ricercate e originali: questi i capisaldi di una proposta artistica che porterà a Tortoreto musicisti del calibro di Giuseppe Andaloro, Alessio Allegrini ed Ettore Pellegrino, fra gli altri.

Primo appuntamento Domenica 11 dicembre con il pianista Giuseppe Andaloro, considerato uno dei più apprezzati artisti della sua generazione e nome di spicco del concertismo italiano. Sotto la direzione di Filippo Arlia sarà protagonista di una grande produzione dedicata ai concerti per pianoforte e orchestra di Šostakovic. I due torneranno di nuovo nel mese di febbraio con una originale proposta, parte di un progetto pluriennale dell’ISA che celebra, a un secolo di distanza, gli Anni Venti del ‘900, periodo di grande fermento artistico, rimasto nella storia come l’epoca dei profondi cambiamenti.

Domenica 29 gennaio, a ridosso della giornata dedicata al Ricordo delle vittime della Shoah, l’ISA dedica un concerto al Giorno della Memoria con il violinista Ettore Pellegrino e Alessio Allegrini, direttore principale ospite dell’ISA, in cui verranno eseguiti i celeberrimi Three pieces from Schindler’s List per violino e orchestra di John Williams oltre alla Sinfonia n. 8 di Schubert e alla Sinfonia n.2 di Kurt Weill, uno dei compositori più colpiti dalla censura nazista. In veste di solista, Alessio Allegrini tornerà poi il 19 marzo ed eseguirà il Concerto n. 2 per corno e orchestra di Richard Strauss – secondo appuntamento dell’integrale dei concerti dell’autore tedesco articolato su diverse annualità – e la celebre Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven. Il concerto è parte del ciclo delle sinfonie pari di Beethoven sviluppato nel corso di questa stagione ISA.

Sempre a marzo, domenica 12, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese propone un appuntamento monografico dedicato a Mozart e alla città di Praga alla quale il compositore era molto legato e dalla quale fu amato e venerato. Direttore Vito Clemente, Maurizio Molfetta al pianoforte.

Dice Ettore Pellegrino, direttore artistico ISA, violinista dalla carriera internazionale e punto di riferimento per il management musicale italiano: “Siamo estremamente felici di confermare anche per questa stagione la presenza dell’ISA Tortoreto e ringraziamo l’Amministrazione Comunale per il sostegno che ci ha concesso. La nostra presenza musicale nel centro adriatico è realtà da ormai qualche anno e l’apprezzamento del pubblico va crescendo come dimostra la sala sempre più piena nonostante le difficoltà degli scorsi anni. Abbiamo deciso di portare quest’anno concerti di primo ordine per qualità degli interpreti ospiti e dei direttori e per la bellezza dei programmi. Siamo convinti che i piccoli centri debbano poter godere della grande musica esattamente come i teatri più blasonati. Va in questo senso il nostro impegno qui e nei centri in cui proponiamo le nostre produzioni. Il pubblico raccoglie benissimo e rilancia con entusiasmo e presenza sempre più numerosa. Siamo sicuri di aver intrapreso la giusta direzione e vogliamo fortemente impegnarci perché il sodalizio con la città di Tortoreto e con la sua Amministrazione Comunale sia lunga e proficua”.

Tutti i concerti previsti a Tortoreto, si svolgono nell’Auditorium del Centro Congressi Salinello Village alle ore 18.00

Gli abbonamenti (euro 30) sono in prevendita sul circuito Ciaotickets, online e nelle rivendite autorizzate così come i biglietti da 10 euro. Tariffe ridotte per under 18 a 1 euro. Acquisto diretto in loco, il giorno del concerto, dalle ore 16.




AQUILA ALTERA e le cantrici di Euterpe

Celebrazioni del 500esimo anniversario della nascita di Margherita d’Austria con il concerto La devota Margherita

L’Aquila, 5 dicembre 2022. L’associazione musicale Aquila Altera presenterà all’Aquila il 10 dicembre 2022 alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze del Convento Santa Chiara, il concerto La devota Margherita Natale alla corte della Duchessa, dedicato a Margherita d’Austria nel 500esimo anniversario della nascita. Donna dalla grande fede e devozione, Madama Margherita ebbe come padri spirituali S. Ignazio di Loyola e il francescano Mariano Racciaccari, vescovo dell’Aquila dal 1579 al 1592. Il concerto a lei dedicato, quindi, prevede l’esecuzione di musiche sacre natalizie risalenti al XVI secolo, presentate dalla prof.ssa Valentina Panzanaro, ed eseguite dalle confraternite e dalle cappelle musicali del tempo. I brani in programma appartengono a codici e a musicisti del Cinquecento e ai luoghi in cui soggiornò la Duchessa.

Il concerto sarà preceduto dalla straordinaria proiezione del video, realizzato per l’occasione, del Mausoleo di Margherita d’Austria nella Chiesa di San Sisto a Piacenza, dove la stessa duchessa aveva chiesto di essere sepolta, illustrato dal parroco don Paolo Mascilongo. L’evento sarà introdotto dalla prof.ssa Silvia Mantini ed il concerto vedrà la partecipazione dell’ensemble AQUILA ALTERA con Gabriele Pro, viella, violino Matteo Nardella, flauti dritti, flauto e tamburo, ceccola, Antonio Pro, liuto e chitarra a 5 ordini Cristina Ternovec, viola da gamba Veronica Lauricella, organo positivo e de LE CANTRICI DI EUTERPE dirette da Maria Antonietta Cignitti.

L’ingresso è libero

www.aquilaaltera.it




UNA SERATA CULTURALE sull’Itinerario europeo Le vie di Carlo V

Nel V° Centenario della nascita di Margherita d’Austria

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 5 dicembre 2022. Venerdì pomeriggio, 2 dicembre, nella Sala Rivera del cinquecentesco Palazzo Fibbioni, sede provvisoria degli uffici del Sindaco dell’Aquila in attesa della riapertura di municipale Palazzo Margherita d’Austria, si è svolto un interessante incontro ospitato dalla Municipalità. L’evento, programmato nell’ambito delle iniziative del V Centenario della nascita di Margherita d’Austria (Oudenaarde, 1522 – Ortona, 1586), figlia naturale dell’imperatore Carlo V, Governatrice dell’Aquila – città dove Madama Margarita risiedette alcuni anni -, ha visto la partecipazione di una prestigiosa delegazione dalla città di San Severo, in provincia di Foggia. Assente per un lutto familiare la Presidente del Comitato per le celebrazioni Cinquecentenario della nascita di Margherita d’Austria, Avv. Fabrizia Aquilio, la delegazione è stata accolta dalla giornalista e scrittrice Monica Pelliccione, che per i tipi della Daimon Edizioni ha pubblicato il saggio “Alla corte di Margherita”, e dal direttore della sede provinciale dell’Aquila della Banca d’Italia, dr. Giuseppe Ortolani.

Per Aquila, come allora si chiamava la città, fu straordinariamente significativa la presenza della Governatrice “Madama Margarita”. Ella, infatti, riunì attorno a sé, nello splendido Palazzo dalle Cento finestre (in effetti ne sono 138), progettato dal geografo e matematico Gerolamo Pico Fonticulano accanto la trecentesca Torre civica, un ampio ventaglio di artisti, scrittori e intellettuali. Tra essi anche lo speleologo e ingegnere militare Francesco De Marchi, il primo a scalare il Gran Sasso, nell’agosto del 1573, raggiungendo la vetta del Corno Grande (2912 metri) alla veneranda età di 69 anni. Madama Margarita fece rivivere anni di splendore alla città, che viveva uno dei periodi più bui della sua storia, dopo la rivolta del 1528 repressa nel sangue dagli Spagnoli e le dure punizioni che ne seguirono. La città era stata infatti mutilata dai dominatori spagnoli dell’intero demanio del Comitatus Aquilanus – i castelli che avevano fondato la città a metà del Duecento – e costretta alla costruzione a sue spese dell’imponente Forte progettato dall’architetto militare valenciano Luis Pedro Escribas su incarico del viceré di Napoli, Pedro da Toledo.

L’opera aveva dissanguato le casse della città e l’aveva indebitata fino al collo. Diversi viaggi a Ratisbona fece a quel tempo il sindaco della città, Mariangelo Accursio, per perorare presso l’imperatore Carlo V d’Asburgo (Gand, 1500 – Cuacos de Yuste, 1558) almeno la restituzione del demanio, senza purtroppo un esito favorevole, dal che l’inizio di un lungo declino economico e soprattutto politico della città. L’arrivo ad Aquila di Madama Margarita, nel 1572, ne ravvivò invece la vita culturale, artistica e intellettuale, con il vasto stuolo di pensatori che frequentavano la sua corte, ma anche con il forte impulso impresso all’economia cittadina, reso più determinante anche con gli innovativi sistemi di allevamento del bestiame e di selezioni delle colture, applicati nella grande masseria “La Cascina” che la governatrice stessa aveva fatto impiantare appena fuori la cinta muraria della città, nei pressi della Porta di Pile.

Tornando all’evento, come si accennava, è giunta a L’Aquila una delegazione di alto profilo, composta dal Grande Ufficiale dell’OMRI prof. Rosa Nicoletta Tomasone, Vicepresidente della Rete di Cooperazione europea e coordinatrice dell’Itinerario italiano “LE VIE DELL’IMPERATORE CARLO V”, Presidente del Centro culturale internazionale L. Einaudi di San Severo, sodalizio socio della Rete, rappresentato dal Segretario fondatore prof. Domenico Vasciarelli e dal Vicepresidente dr. Francesco Totaro, ricercatore e storico, componente del Comitato storico-scientifico della Rete europea. L’incontro, oltre gli approfondimenti storici su Margherita d’Austria, ha messo in rilievo anzitutto l’opportunità di inserire L’Aquila nella Rete di Città dell’Itinerario “Le Vie di Carlo V”, al quale aderiscono Istituzioni, Enti pubblici, Associazioni culturali, Fondazioni, appartenenti a 20 Stati di tre continenti – Europa, Nord Africa, America latina –, che hanno la storia in comune, o legami con fatti e personaggi del tempo di Carlo V, l’imperatore sul cui regno non tramontava mai il sole.

Davvero rilevanti gli spunti venuti dall’incontro, coordinato dalla giornalista Monica Pelliccione, che ha visto il dotto intervento della prof. Rosa Nicoletta Tomasone, personalità insigne nell’ambito del progetto internazionale dedicato all’imperatore Carlo V, quindi le interessanti annotazioni del dr. Giuseppe Ortolani, sul piano culturale ed economico in riferimento alla vita e le opere di Margherita d’Austria, e le chiose di Monica Pelliccione, con i richiami al suo magnifico volume “Alla Corte di Margherita”.

Nel corso dell’incontro la sorpresa di poter ammirare due figure in sontuosi costumi d’epoca, Carlo V e sua figlia Margherita d’Austria. Ma soprattutto la rivelazione di due preziosi ed eccezionali reperti storici, scoperti dallo studioso e ricercatore Francesco Totaro negli archivi della Spagna. Il primo, davvero rilevante per L’Aquila, è una lettera di un cittadino a nome di tutti gli Aquilani all’imperatore Carlo V, nella quale con grande dignità e fierezza lo implora per la restituzione del demanio alla città, mentre in quello stesso periodo, si afferma nella supplica, era arrivato a corte il sindaco della città per perorare la medesima causa. Quel cittadino rappresenta all’imperatore l’importanza del demanio, altrimenti la città sarebbe snaturata, come un “corpo privato delle membra”. Il secondo documento è un’altra lettera, questa volta dell’imperatore Carlo V, che scrive al vescovo dell’Aquila (si presume possa essere il prelato e diplomatico spagnolo Alvaro de la Quadra), per ringraziarlo della sensibilità avuta nell’andare a rendere visita a Margherita in una città imprecisata (forse Parma), a causa delle precarie condizioni di salute della stessa. È stato lo stesso Totaro che ha letto i due documenti con autentico talento teatrale, destando il vivo apprezzamento del pubblico presente all’incontro. Infine, la Presidente Tomasone ha consegnato una Targa di merito a Monica Pelliccione per l’opera di promozione della figura storica di Margherita d’Austria, attraverso il suo bel libro pubblicato dall’editrice Daimon. Infine, credo sia utile ed opportuno, anziché fare il sunto del denso contributo reso dalla Grand’Ufficiale prof. Tomasone, proporlo nel testo integrale, capace davvero di illuminare a pieno sia la dimensione storica di Carlo V e di Margherita d’Austria, come le straordinarie opportunità che aprirebbe alla città l’ingresso dell’Aquila nella rete europea – e mondiale – degli Itinerari di Carlo V.

***

Presentazione dell’Itinerario Culturale Europeo

“LE VIE DELL’IMPERATORE CARLO V”

riconosciuto nel 2015 dal Consiglio d’Europa

Per Itinerario Culturale Europeo s’intende “un patrimonio culturale, educativo e un progetto turistico di cooperazione per lo sviluppo e la promozione di un circuito o una serie di itinerari sulla base di un itinerario storico, un concetto culturale, una figura o un fenomeno con un’importanza transnazionale, per la comprensione e il rispetto dei valori comuni europei” (Risoluzione CM/Res (2010) 53, che stabilisce un Accordo Parziale Esteso di Itinerari Culturali, adottato dal Comitato dei Ministri in data 8 dicembre 2010, nella sessione 1101ª dei Delegati dei Ministri). Nell’anno in corso il Ministero della Cultura ha organizzato tavoli tecnici di coordinamento e divulgazione degli Itinerari Italiani o europei che passano per l’Italia ed ha pubblicato una brochure, nella quale, a pagina 23, sono definiti il ruolo del Centro Einaudi e le sue attività quale capofila in Italia dell’Itinerario Carlo V. La storia ci ha consentito di suddividere le rotte italiane in: terrestri, marittime, di dominio (come quella dell’Italia dalla Campania alla Sicilia), essendo il regno di Napoli dominio di Carlo V, di conquista, di rapporti diplomatici… e di intrecci famigliari.

Si riportano qui alcuni obiettivi:

1.            Consolidare una vasta Rete di Cooperazione per lo sviluppo di un’offerta culturale e turistica basata sull’eredità europea del sedicesimo secolo e sulla persona dell’Imperatore Carlo V.

2.            Sviluppare un programma di ricerca sulla storia, sull’arte e la cultura all’epoca dell’imperatore Carlo V al fine di facilitare lo sviluppo di attività culturali, ricreazionali, sociali, educative e turistiche comuni.

3.            Promuovere la conservazione e la diffusione del Patrimonio Culturale Europeo del Rinascimento, incoraggiando azioni comuni per la gestione, il ripristino e lo sviluppo sociale dello stesso.

4.            Portare alla luce l’eredità politica di Carlo V attraverso studi, convegni, manifestazioni culturali che tengono vivo il ricordo di questo sovrano pan-europeo del XVI secolo.

5.            Promuovere scambi culturali e educativi con una particolare attenzione rivolta ai contatti tra giovani di regioni e Paesi diversi. Creare programmi di scambio e attività culturali per gruppi di studenti.

6.            Lavorare concretamente alla creazione di prodotti turistici sostenibili finalizzati al miglioramento della qualità della vita della popolazione, miranti alla creazione di posti di lavoro, ad un turismo non esclusivamente stagionale, al miglioramento dello stato di conservazione del patrimonio culturale, affidandogli degli usi specifici in armonia con le sue caratteristiche

La realizzazione di eventi culturali favorisce:

–              La crescita culturale ed economica, crea maggiore attrattività turistica ne destagionalizza i flussi nei territori interessati, favorendo un turismo sostenibile.

–              In linea con quanto previsto nei programmi 2021-27 e dall’Agenda 2030, oltre alla consapevolezza dei valori su cui è incentrata la cultura europea, si mira a promuovere coesione ed inclusione e a promuovere il patrimonio culturale europeo nonché l’euromunicipalismo per un’Europa unificata.

Nei Paesi dell’Itinerario non necessariamente deve esserci stata la presenza fisica dell’Imperatore, ma è importante che ci sia stata la sua politica, la sua influenza nei vari settori della vita pubblica. L’Italia è ricca di testimonianze del grande Imperatore, le nostre città conservano magistrature, castelli, documenti lapidei, toponomastica, torri costiere, opere letterarie, privilegi, lettere, e in molte di esse va considerata, come valore aggiunto, la presenza delle donne, privilegiate da Carlo V, che hanno intrecciato la loro vita e quella delle loro famiglie con le nostre città.

Gli studi continuano incessanti: è del 24 novembre 2022 la notizia che è stata decifrata un’epistola scritta dall’Imperatore nel 1547; era indirizzata al suo ambasciatore a Parigi. Dopo 5 secoli, è stata decriptata da quattro ricercatrici. Per interpretare la missiva, che si trovava nelle collezioni della Biblioteca Stanislas di Nancy, sono stati necessari sei mesi di lavoro e il contributo del laboratorio Lorrain di ricerca in informatica (Loria) associato a quello di una storica dell’università di Piccardia. Il decriptaggio, a 5 secoli di distanza, di quelli che sembravano simboli non “intelligibili”, getta ora una nuova luce sulle relazioni tra il Regno di Francia, all’epoca guidato da Francesco I, e il Sacro Romano Impero Germanico. Credo sia l’unico Imperatore ancora tanto attenzionato. Anche il Sole 24 Ore fa spesso riferimento alla politica economica ai tempi di Carlo V, alla globalizzazione e alla sua influenza nell’Europa di oggi.

Quell’Europa comune che stiamo costruendo, bisogna fondarla sulla nostra comune storia e in questo processo la figura di Carlo V si eleva come un riferimento imprescindibile, perché colui che percorse tutte le strade dell’Europa occidentale, mettendo continuamente a rischio la sua vita per l’Europa cristiana, è già un patrimonio di tutti gli europei. Alcune sue aspirazioni permangono irrisolte e ancora oggi nelle acque del Mediterraneo non si sciolgono i nodi di quella politica che vedeva nell’islamizzazione e nei rapporti con la Turchia e con i Paesi del nord Africa, un crogiolo di eventi che alimentavano conflitti e continue battaglie, il cui ultimo atto risolutivo sembrava dovesse essere la battaglia di Lepanto del 1571.

Per capire quanto e come la politica imperiale fosse volta alla promozione della Pace per tutta la cristianità, bisogna leggere il Testamento lasciato al figlio Filippo II; in esso Carlo V amava dire: “Mi sembra che la prima cosa che debbo ricercare, l’aiuto migliore che Dio potrebbe accordarmi, sia la Pace”. Da tempo ormai si riconosce che l’imperatore Carlo V diede forma a una identità europea senza precedenti. Pertanto la sua eredità ci consente di capire meglio l’Europa di oggi ed è un importante punto di riferimento politico, culturale e storico per molti Paesi dell’Europa centrale ed anche dell’Europa meridionale (Spagna, Italia, ma anche Malta e Nord Africa).

Le tradizionali rotte di mare e di terra, usate personalmente dall’Imperatore, hanno avuto un ruolo fondamentale nella configurazione del grande paesaggio culturale degli inizi dell’era moderna. Sicché l’interesse dell’Itinerario non è limitato alla storia e all’arte, ma comprende l’ambiente, il paesaggio, l’architettura, la vita quotidiana, gli studi medici, matematici, musicali, scientifici, filosofici e quant’altro. Gli Itinerari trasmettono valori democratici e diritti umani e contribuiscono allo sviluppo dei territori, creano lavoro e favoriscono il dialogo fra le diversità culturali. Mobilità, globalizzazione e comunicazione accrescono i processi osmotici tra i popoli, determinando una contaminazione culturale che nei secoli abbiamo ampiamente vissuto e che continuiamo a vivere in Italia. L’influenza di questo processo avutosi ai tempi della dominazione spagnola è oggetto di studio oggi ancor più approfondito e circostanziato, stimolati dall’apporto dell’Itinerario Culturale “Le Vie di Carlo V”.

Ed è così che l’Itinerario, promosso come stiamo facendo, nelle varie sedi istituzionali, nelle scuole e fra la gente, diventa motore di sviluppo e propulsore di diplomazia culturale. E questa diplomazia è stata spesso affidata alle DONNE che nella società cortigiana hanno avuto un ruolo molto importante. La corte è stata teatro di potere e di intrighi, ma anche luogo di amori segreti, di segrete sofferenze e molto spesso, per alcune donne, luogo di diplomazia. Penso alle cognate Isabella D’Este marchesa di Mantova e Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara. E come non pensare a Margarita d’Austria. Con loro si evidenzia la cultura delle donne del Rinascimento, una novità tutta umanistico-rinascimentale che prevedeva anche la possibilità di dover esercitare il governo. Queste brevi riflessioni sulla situazione della donna nel Rinascimento è l’ordito testuale che funge da introduzione alla presentazione di alcune figure femminili del tempo, legate al grande imperatore Carlo V e con loro si comprenderà la vita, la società, la filosofia, la scienza, la poesia, l’arte, la cultura  e le riconosceremo come soggetto di desiderio, di potere e di sapere in un’ontologia dell’umano e del sociale in cui si legge l’inquieto divenire dell’essere nella contingenza del vivere. Le donne diventano punti di riferimento fondamentali e ineludibili per la comprensione critica della condizione umana, sociale e politica del tempo.

Le donne di Carlo V sono un connubio di sottomissione e amore. Sono state amate dall’Imperatore come moglie o sorelle, zia o figlia, sono state stimate e onorate come donne di cultura o amazzoni e per questo privilegiate e onorate. Ma non dimentichiamo che le decisioni imperiali, le scelte, i destini venivano calati su queste donne come cappa di piombo ed esse diventavano merce di scambio: i matrimoni erano frutto di accordi diplomatici, sancivano i rapporti tra stati, non si parlava d’amore né si ascoltava il volere delle donne. La tristezza, l’infelicità, gli intrighi, i tradimenti, i delitti spegnevano ogni sorriso. La donna subiva ed accettava la scelta impostale anche in giovanissima età e nello stesso tempo ancora molto giovane assumeva incarichi di governo durante l’assenza del marito, come Isabella d’Aviz moglie di Carlo V, o veniva mandata a governare regioni lontane e turbolente come le Fiandre e pensiamo alla zia Margherita d’Austria, autorevole e diplomatica, in grado di firmare, unitamente a Maria Luisa di Savoia, la Pace delle Due Dame nel 1529 a Cambrai.

Alle donne legate al grande imperatore dobbiamo altresì riconoscere il ruolo che ebbero nella geopolitica di Carlo V. Fu un fine e moderno stratega, proprio in virtù delle scelte dei matrimoni, delle cariche politiche che le donne ricoprirono, della loro collocazione nei punti nevralgici e conflittuali del grande impero. A L’Aquila siamo nella casa della figlia Margarita, andata sposa ad Alessandro dei Medici prima e ad Ottavio Farnese poi, anch’essa governatrice delle Fiandre, anch’essa in grado di adattarsi alle situazioni più difficili e a rimanere donna, sposa e madre.

Questo delle DONNE è uno dei tanti argomenti che possono portare la Città dell’Aquila a far parte dell’ITINERARIO e che potrebbero rendere il Capoluogo d’Abruzzo volano di sviluppo dell’intera Regione. Solo ad esempio se pensiamo all’artigianato, nelle tante sue forme: dalle lanerie all’arte orafa, alle ceramiche, all’enogastronomia, al settore dolciario; alla letteratura, ai musei, ai castelli, torri e borghi che possono esprimere l’identità di un popolo e creare attrattività e non solo. Tutto questo patrimonio palese e nascosto, unitamente ai TRATTURI – antiche vie d’erba della TRANSUMANZA, dichiarata dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità – precursori degli Itinerari, può essere conosciuto e diffuso in tutti i Paesi della Rete intercontinentale e possono essere argomento di Progetti per attrarre finanziamenti e per promuovere un turismo culturale di elevata sostenibilità. Ora tocca alla Municipalità aquilana fare i passi in questo senso, il percorso è già tracciato.

Prof. Rosa Nicoletta Tomasone

Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana

Vicepresidente europea della Rete di cooperazione “Le Vie di Carlo V”




MARSICA MEDIEVALE. Torri e castelli una guida illustrata

L’uscita del libro del liceo artistico ‘V. Bellisario’” a cura di Veneranda Rubeo

Avezano, 5 dicembre 2022. Il lavoro racchiuso in queste pagine deriva dal progetto interdisciplinare Marsica medievale: di torri e di castelli (progetto PON), sviluppato da un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Vincenzo Bellisario” (Avezzano, AQ) all’interno dei moduli didattici Medieval Tour e Research and Exploration Tour nel corso dell’anno scolastico 2018-2019. Essi hanno prodotto testi, disegni, immagini fotografiche e narrazioni di episodi storici e di leggende legati a luoghi e figure del medioevo marsicano, individuando la forte impronta che i lunghi secoli del Medioevo hanno lasciato su questo territorio d’Abruzzo, con l’obiettivo di evidenziare e contribuire a valorizzare le emergenze urbanistiche e architettoniche che di quel periodo storico e dei suoi processi costituiscono la testimonianza più tangibile e appariscente. Questa guida intende offrire ai lettori un percorso di fruizione culturale e “turistica” della Marsica medievale attraverso un prodotto agile, ma attendibile nei propri contenuti, significativo in termini di rappresentatività dell’epoca considerata e delle sue diverse istanze, e anche attraente nella sua veste grafica per la qualità e il valore artistico del materiale presentato




GONE. Per le feste di Natale il nostro regalo ai visitatori!

Sabato 10 dicembre, ore 17:30. Entrata gratuita fino a capienza

L’Aquila, 5 dicembre 2022. Sassofono, fisarmonica e chitarra. È il trio Gianluca Lusi, Luigi Masciari e Simone Zanchini in concerto Sabato 10 dicembre ore 17.30 nella Sala Francescana del MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, che proporrà al pubblico brani del nuovo album “Gone”.

In questa formazione Lusi, sassofonista, clarinettista, compositore e arrangiatore, si avvale della collaborazione di Simone Zanchini, fisarmonicista fra i più interessanti nel panorama internazionale, e del chitarrista Luigi Masciari, apprezzato arrangiatore e compositore.

Una produzione che sperimenta contaminazione fra mondi sonori diversi e , fra un  equilibrio d’insieme e corposi assoli,  si muove coniugando comunicazione e condivisione.

Condividere, appunto. Non è un caso, quindi, se il brano Beregynia’s Waltz, prima traccia dell’album,  omaggi  lo spirito femminile della mitologia slava, che rappresenta la madre terra, simbolo della famiglia, protettrice della casa e dei figli.

È il regalo che il MuNDA fa ai suoi visitatori con ingresso gratuito fino a capienza.

GLI  ARTISTI

Gianluca Lusi, sassofonista, clarinettista, compositore e arrangiatore. Consegue i diplomi in sassofono e in discipline musicali jazz con il massimo dei voti in Conservatorio, frequenta il corso di perfezionamento di musica jazz, improvvisazione e musica d’insieme alla Berklee Summer School. Molto intensa la sua attività di concertista, ha avuto modo di suonare nei grandi circuiti italiani ed esteri con artisti di fama internazionale italiani e stranieri. Ha pubblicato diversi album, tra cui Gotha 17 (Splasc(h) Records), Rune (Blue Serge), Loose (Tosky Records), What’s New (Caligola Records), Never Fault Behind The Scenes (Tosky Records).

Simone Zanchini, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione. Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Vincitore nel 2016 del premio “Orpheus Award 2016” come miglior album dell’anno. Nel 2018 pubblica “Cinema Paradiso” progetto sulle musiche di Nino Rota.

Luigi Masciari, ha collaborato dal vivo e in studio con alcuni tra i nomi più prestigiosi della scena jazzistica nazionale ed internazionale. Diversi i dischi all’attivo, ha registrato, fra gli altri, con Aaron Parks, Jason, Danilo Rea, Paolo Damiani, Alfredo Paixão, Francesco Bearzatti. È Vincitore del prestigioso premio statunitense “Betty Carter’s Jazz Ahead for performers and composers”, Washington D.C, 2007, attribuitogli da musicisti leggendari come Curtis Fuller e Dr. Billy Taylor. Suoi gli arrangiamenti e la direzione musicale del concerto racconto Viva De André di Luigi Viva. È titolare della cattedra di Chitarra Jazz presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze

I BRANI

1. Beregynia’s Waltz (G.Lusi)

 2. Give Me Another Chance (G.Lusi)

 3. Brothers (G.Lusi)

 4. Little Brown Sugar (G.Lusi)

 5. Red Sand (L.Masciari)

 6. Gone (G.Lusi)

 7. Song For S (G.Lusi)

 8. Tiny Crazy Blues (G.Lusi)

 9. Smile please (bonus track) (S.Zanchini)




UN FIORE DI MONTAGNA a Palermo

È il Calicanto di Annalisa Amorosi, gioiello realizzato per il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa

L’artista Annalisa Amorosi al Premio Nadia Toffa

Lama dei peligni, 5 dicembre 2022. Durante la cerimonia conclusiva all’Auditorum San Mattia ai Crociferi, l’artista di Lama Dei Peligni è intervenuta per presentare la sua opera, consegnata dagli organizzatori a Margherita Rebuffoni, madre della celebre Iena scomparsa prematuramente. Alla serata, condotta da un altro inviato delle Iene, Ismaele La Vardera, hanno partecipato vari amici e colleghi di Nadia Toffa.

Il Premio è dedicato a libri, poesie e inchieste con particolare attenzione al mondo delle donne. Sono state premiate Angela Iantosca, giornalista per varie testate, tra cui La vita in diretta, e la scrittrice italo-siriana Asmae Dachan.

Nel 2018 Nadia Toffa ha pubblicato il libro “Fiorire d’inverno”, con cui ha raccontato una vita passata “a correre veloce, mentre gli altri dormono ancora”. Era una metafora per rappresentare la capacità di fiorire come i calicanti, che non sentono il freddo e sbocciano anche con la neve.

“Abbiamo commissionato un gioiello” ha spiegato Antonietta Greco, presidente dell’associazione culturale Archetipa e promotrice dell’evento, “che rappresentasse ciò che era Nadia, appunto un fiore che sboccia anche con la neve, una donna che non si è mai arresa. E Annalisa Amorosi ha realizzato questo gioiello con tutto l’amore del mondo.”

“È stata un’emozione speciale” ha dichiarato a margine della cerimonia l’orafa abruzzese “anche perché non vivendo a Palermo, la scelta di affidare a me questo gioiello mi ha reso ancora più felice ed entusiasta. È stato un grande onore condividere questa esperienza con grandi personalità del giornalismo e dell’editoria”.

Annalisa Amorosi è titolare del laboratorio “Arte Orafa” di Lama dei Peligni e si è distinta soprattutto in Abruzzo per una serie di gioielli legati al territorio. Ha esposto anche fuori regione in contesti rilevanti come l’Expo 2015 a Milano e il Premio Nazionale “Alda Merini” a Imola. L’arte è di famiglia, infatti suo marito è Franco Coccopalmeri, orafo e artista di Roccaraso, distintosi per mostre di prestigio in Italia e all’estero.

“Ma l’aspetto più toccante” ha aggiunto Annalisa Amorosi “è stato ascoltare il ricordo di Nadia Toffa da parte di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla”.

Il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa 2022 ha il patrocinio della Regione Sicilia, del Comune di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Durante l’evento è stato presentato anche il progetto “Non fate i bravi”, nome ripreso dalla frase ironica ripetuta spesso da Nadia Toffa, che ha come obiettivo il completamento della sala d’aspetto e della ludoteca del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo.




NONNO ANGELO il singolo dedicato ai nonni di Pamela Lancia

Con la partecipazione dell’attore andrea roncato

Chieti, 5 dicembre 2022. Una canzone dedicata a tutti i nonni d’Italia per ringraziarli del contributo che ogni giorno danno alla società e alle famiglie italiane. È il tema della canzone “Nonno Angelo”, della cantautrice abruzzese Pamela (attualmente al timone del programma “Pamela viaggia in Latin” su Rai Isoradio), in uscita martedì 6 dicembre su tutte le piattaforme digitali (distribuzione Altafonte Italia).

Il brano, che vede la partecipazione dell’attore Andrea Roncato, sarà presentato in occasione del convegno “Un’esperienza di futuro” della Federazione Nazionale Pensionati CISL Lazio, in programma martedì 6 dicembre, dalle ore 10, a Roma, all’Auditorium di via Rieti 13. Il brano è stato scritto dalla stessa Pamela con Diego Righini.

“Questo brano nasce dall’amore verso tutti i nostri nonni, e per ricordare il periodo di solitudine che hanno vissuto durante la pandemia”, spiega la cantautrice Pamela, “Il testo racconta di Nonno Angelo, che è poi il nome di mio nonno, che scrive una lettera alla nipote, raccontando il suo stato d’animo rispetto alla situazione che sta vivendo. È un lascito che questa persona offre al mondo come ricordo di tutti i suoi amici. Un’intera generazione che ha contribuito a fondare l’Italia con amore e il lavoro delle mani”. Il brano è impreziosito dal featuring dell’attore Andrea Roncato, che recita e dà la voce a nonno Angelo.

Pamela D’Amico, cantautrice italo-brasiliana, conduttrice e percussionista, ha origini a metà tra Chieti in Abruzzo e il nord-est del Brasile, nella colorata Salvador de Bahia. Seguendo la sua innata passione per la musica, ha vissuto in altre città del mondo: Brasile, Germania e Russia. Canta in 8 lingue. Nel cinema italiano, in collaborazione con il compositore Paolo Vivaldi, scrive e canta in portoghese il brano “A vida vai rolar” inserito nel film “Brutti e Cattivi” del regista Cosimo Gomes. Con Claudio Santamaria e uscito in tutte le sale italiane nel 2017, prodotto dalla Casanova di Luca Barbareschi e Rai Cinema. Poi scrive i testi in italiano delle colonne sonore del film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari e “La freccia del Sud” di Ricky Tognazzi, facendole diventare canzoni. Da agosto 2020 è autrice e conduttrice insieme a Max De Tomassi, del programma “Radio2 Brasil” dalla sede storica di Via Asiago 10, con il ruolo di ponte tra i due Paesi, l’Italia e il Brasile. Tra i suoi maggiori successo il singolo “Vivo nel mondo”, brano realizzato per ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), con cui ha ottenuto il premio “Sorriso Diverso Menzione Speciale”, consegnato dal maestro Vince Tempera al Festival internazionale del film corto Tulipani di seta nera, e che viene realizzato in collaborazione con Rai Cinema e Rai per il Sociale. Da novembre 2022 è autrice e conduttrice su Rai Isoradio della trasmissione “Pamela viaggia in Latin”.

Marialuisa Roscino




PREMIO SOCIALIS 2022 alla dottoressa Virginia Spadaccini

Assegnato il prestigioso ad una laureata della d’Annunzio

Chieti, 5 dicembre 2022. Il 2 dicembre si è svolta a Roma, presso l’auditorium dell’Ara Pacis, la cerimonia di consegna del “Premio Socialis 2022” (XX edizione) per le migliori tesi di laurea sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile. La qualificata giuria del Premio ha attribuito la “Menzione speciale” alla dottoressa Virginia Spadaccini, che si è laureata in Beni archeologici e storico-artistici presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Carmine Catenacci.

La dottoressa Spadaccini è stata premiata per la sua tesi di laurea dal titolo “Museologia di moda. I musei della moda e del costume in Italia”, di cui è stata relatrice la professoressa Ilaria Miarelli Mariani, docente di Museologia e Critica artistica e del restauro della “d’Annunzio”.

 La tesi traccia un’originale storia dei musei della moda in Italia e affronta temi quali la responsabilità sociale dell’impresa moda, le politiche inclusive, il ruolo dei Corporate Museums, il rapporto tra il mondo della moda e l’economia della cultura. Attualmente Virginia Spadaccini prosegue il suo lavoro di ricerca, focalizzato sulla “Fashion Museology” applicata a un contesto territoriale particolare quale l’Abruzzo, come borsista del corso di dottorato in “Cultural Heritage Studies. Texts, Writings, Images”, attivo presso la Scuola Superiore dell’Università “Gabriele d’Annunzio” diretta dal professor Angelo Cichelli.

<Il successo di Virginia Spadaccini nel “Premio Socialis”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per le migliori tesi di laurea sulla Corporate Social Responsability e lo sviluppo sostenibile realizzate da studenti delle Università di tutta Italia, – commenta il professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimenti di Lettere, Arti e Scienze Sociali della “d’Annunzio” – è un’ottima dimostrazione della qualità dei corsi di studio del nostro Dipartimento e delle rilevanti opportunità che si aprono ai laureati in discipline umanistiche, anche nel campo in piena espansione dell’impresa culturale>.

Maurizio Adezio




L’OMAGGIO ALLA LITUANIA dei Solisti Aquilani

Con la direzione di Raimonda Skabeikaité. Ospite d’onore l’ambasciatrice in Italia Kreiviené

L’Aquila, 3 dicembre 2022. È un omaggio alla Lituania, Paese d’origine di Raimonda Skabeikaitė che dirigerà I Solisti Aquilani, il programma del concerto di lunedì 5 dicembre, alle 18, nell’auditorium del Parco all’Aquila. L’apertura è affidata a un brano dell’italiano Bruno Bettinelli.

Si tratta del sesto appuntamento della rassegna Musica per la città che l’orchestra d’archi, con la direzione artistica di Maurizio Cocciolito, presenta nel capoluogo regionale.

Ospite d’onore l’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviené, che sarà accompagnata dall’addetto culturale, Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė. L’ambasciatrice sarà accolta dal console onorario per l’Abruzzo, Maurizio Cocciolito, e dalle autorità civili e militari.

La direttrice, compositrice ed educatrice musicale Raimonda Skabeikaitė è nata nel 1991 a Mažeikiai, in Lituania e dal 2013 vive a Graz, in Austria. Ha iniziato la sua educazione musicale all’età di 8 anni. Durante i suoi studi in Lituania, ha partecipato a diversi concorsi come compositrice. Nel maggio 2022 ha vinto il concorso internazionale di direzione d’orchestra “Nino Rota”. Dall’estate 2020 si dedica sempre più all’associazione e al collettivo artistico SevenCircles, che esplora la diversità artistica e culturale dei suoi componenti.

Bolero. Pavane lacrimae di Vidmantas Bartulis (1954-2020) è un esteso dittico con violoncello solista – afferma Alessandro Mastropietro nelle note di sala – nel quale un diffuso clima dolente e assorto si combina in modo timbricamente fascinoso con evidenti reminescenze delle Quattro stagioni vivaldiane. In Plexus (2007) di Arvydas Malcys (1956) emergono, in alcuni pannelli, tratti vicini alla seconda generazione dei minimalisti (ancor più netti in Milky Way, 2004), in cui l’iterazione si combina con una pianificazione della fraseologia e della densità armonica-melodica. Faustas Latėnas (1956-2020) è stato anche un operatore e un personaggio della politica culturale lituana, nonché autore di molta musica di scena per il teatro; il suo In loving memory, qui nella versione per orchestra d’archi (originale per quartetto, 1986), dedicato agli amici emigrati dalla Lituania, sottopone materiali stilisticamente molto denotati – perfino ‘triviali’ – a un travestimento che va dalla deformazione sarcastica al commosso epicedio.

Il programma

I Solisti Aquilani

Raimonda Skabeikaitė direttore

Bruno Bettinelli                                Due invenzioni per orchestra d’archi

Vidmantas Bartulis                                         Bolero. Pavane lacrimae

Arvydas Malcys                                Milky way

                                                                               Plexus

Faustas Latėnas                                String quartet n. 2 “In loving memory”

                                                                               (trascrizione per orchestra d’archi)




PESCARABRUZZO INAUGURA il CLAP Museum

8 dicembre 2022 a partire dalle ore 15:00 Via Nicola Fabrizi, n. 194

Pescara, 3 dicembre 2022. Il Sottosegretario per la Cultura, Vittorio Sgarbi, e “il Michelangelo del Fumetto”, Tanino Liberatore, aprono la giornata di cerimonia con le autorità e con il pubblico

Giovedì 8 dicembre la Fondazione Pescarabruzzo inaugura ufficialmente il CLAP Museum (Comics · Lab · Art · Pescara), il nuovo polo espositivo dedicato al fumetto, in via Nicola Fabrizi, n. 194.

La struttura di originale architettura moderna, disposta su quattro livelli, è stata acquistata e riqualificata dalla Fondazione con un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro, destinandola a polo espositivo e laboratoriale per il fumetto, considerato parte integrante della cultura popolare, soprattutto giovanile, e fenomeno artistico sempre più diffuso a livello internazionale.

Negli anni, anche con un’attenta partecipazione a numerose aste, la Pescarabruzzo ha acquisito una cospicua quantità di opere di Andrea Pazienza, considerato dalla critica l’Omero della Nona Arte e che a lungo si è formato e ha operato nel capoluogo adriatico. Si aggiunge una importante donazione di ben 128 opere dell’artista prematuramente scomparso, a favore della Fondazione, fatta dal Maestro Sandro Visca, professore di Andrea al Liceo Misticoni.

Una delle più significative collezioni fra quelle dedicate a Pazienza (324 opere in totale), arricchite nell’occasione da nove capolavori del periodo di Convergenze provvisoriamente prestate dalla signora Rita, vedova del fondatore della galleria Peppino D’Emilio, viene esposta dall’8 dicembre in modo permanente nelle attrezzate sale espositive del Livello 1 e del Livello 2 del CLAP Museum. Mentre i Livelli 0 e -1 ospitano la prima mostra temporanea del nuovo spazio museale: Tanino Liberatore. Di corpi e frammenti, un percorso di oltre 100 opere, di cui 70 inedite e mai esposte in Italia, con sezioni speciali dedicate all’eros, al leggendario personaggio Ranxerox, alla reinterpretazione che Liberatore fa dei supereroi e al rapporto dell’artista con musica, storia e poesia.

«Siamo lieti, come Fondazione Pescarabruzzo, di potere inaugurare questo nuovo spazio dedicato alla Nona Arte con una collezione così importante di opere del mitico Andrea Pazienza e con una originale temporanea di Tanino Liberatore. Quest’ultimo è insignito, tra gli altri riconoscimenti, del

“Romics d’Oro” 2005, il più alto tributo conferito ai maestri del fumetto, dell’illustrazione e del cinema internazionale, nonché del “Premio Internazionale Corradino d’Ascanio” 2022. Entrambi gli artisti sono stati contaminati, anche per esperienze umane realmente vissute, dal fertile laboratorio sperimentale e culturale pescarese degli anni ’70. Le mostre a loro dedicate vogliono essere l’emblema stesso del luogo che li ospita: uno spazio simbolo insieme della modernità e dell’archeologia industriale, trasgressivo e alternativo, cantiere aperto ai fermenti più vivi e alla libera e potente espressione della Nona Arte», dichiara Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione.

La giornata di inaugurazione del CLAP Museum avrà due momenti distinti.

Inizierà con una cerimonia riservata alle istituzioni, alla presenza degli esponenti dei più prestigiosi enti culturali di prossimità, a partire dalle ore 15:00. La cerimonia vedrà protagonista il Sottosegretario di Stato per la Cultura, Vittorio Sgarbi, accolto dal Presidente della Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, dal Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, da S.E. il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, dal Presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, Gennaro Strever, dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi, Don Francesco Santuccione, e dai Sindaci della Nuova Pescara: Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Chiara Trulli, Sindaco di Spoltore, Ottavio De Martinis, Sindaco di Montesilvano e Presidente della Provincia. L’evento inizierà all’esterno del polo museale con il taglio del nastro e proseguirà all’interno con un breve tour attraverso le esposizioni permanenti e temporanee. Chiuderanno la cerimonia i saluti istituzionali con le conclusioni del Sottosegretario, Vittorio Sgarbi.

Alle ore 16:30 il CLAP Museum aprirà le porte al pubblico alla presenza di Tanino Liberatore, definito da Frank Zappa “il Michelangelo del fumetto”, protagonista della mostra Di corpi e frammenti. L’artista incontrerà e guiderà il pubblico in visita all’esposizione personale insieme alla curatrice della temporanea, Paola Damiano.

A seguire, alle 17:30, l’appuntamento è con i fumettisti, animatori e autori Simone Angelini e Marco Taddei che dialogheranno con Luca Raffaelli, giornalista, autore e storico del fumetto, e con Claudio Curcio, Presidente di COMICON – International Pop Culture Festival (organizzatore e partner della Fondazione per la mostra temporanea).

Concluderà la cerimonia inaugurale il genio di Tanino Liberatore che si esibirà in una spettacolare performance di disegno dal vivo per il pubblico. Infine, per l’occasione, una speciale statua di Ranxerox realizzata con moderne tecniche 3D sarà esposta da subito, entrando a far parte della collezione permanente, grazie alla donazione dell’artista e di COMICON al CLAP Museum.




SORELLE TUTTE. Prosegue la stagione del Salotto culturale Prospettiva Persona 2022

Mercoledì 7 Dicembre 2022 alle ore 18  nella  Sede Annunziata. Serata a cura di Vincenzo Di Marco e Antonio Moscianese Santori

Teramo, 3 dicembre 2022. “Sorelle tutte, povere in quanto al potere, all’avere, ai diritti e per questo capaci di scoprire la grande dignità dell’uomo “fatto di terra”, fragile, ma capace, nella sua debolezza di custodire il germe della vita divina che ci rende tutti fratelli in quanto figli del Padre di tutti.

La lettera enciclica “Fratelli tutti” affronta una pluralità di argomenti nella quale la parola “fratelli”, volendo essere inclusiva di tutti, si presta fin troppo facilmente all’esclusione di molte e molti: c’è, infatti, un silenzio importante che riguarda la vita delle donne.

La “sororità” non è semplicemente il parallelo equivalente e di segno femminile della fraternità, ma è pratica di frattura rispetto ad un mondo presunto “neutrale e universale” che in realtà è solo maschile; il rigido binarismo di genere maschile-femminile è tutt’altro che uniformemente testimoniato nella spiritualità e nella teologia tradizionale, benché abbia subito nella tradizione ecclesiale il destino di una dimenticanza.

Far venire alla luce le “sorelle” anche solo nel linguaggio significherebbe influire sulla concezione patriarcale dei rapporti di forza relazionali e simbolici fra i sessi, dove il femminile è definito e riconosciuto solo ed esclusivamente per sottrazione. Occorre superare – con verità e misericordia – ciò che ci divide mantenendo vivo “un fondamentale senso di appartenenza” e tenendo bene a mente che condizioni di ingiustizia impediscono la pace.”




ABRUZZO. CHE SORPRESA! La nostra regione anche quest’anno protagonista con le sue bellezze storiche e paesaggistiche

Premio Tonino Di Venanzio: il 3 e il 6 dicembre premiazione del Concorso fotografico nazionale e conferimento del Premio 2022 a Mauro Vitale

San Valentino in Abruzzi Citeriore, 2 dicembre 2022. Il bianco e nero del profilo delle montagne di Campo Imperatore, gli sguardi di due bambine che giocano nella luce e un nudo artistico che sembra scolpito nel gioco plastico del chiaroscuro. Sono questi i soggetti degli scatti dei primi classificati del Concorso fotografico Premio “Tonino Di Venanzio”, che sabato 3 dicembre celebra la sua ottava edizione con la premiazione dei vincitori a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe), ore 17, nella sala “Giannino Ammirati” (ingresso libero).

Fotografi professionisti e amatori, immagini provenienti da tutta Italia al concorso dedicato alla figura di Tonino Di Venanzio, originario proprio di San Valentino, uno dei fotografi più rappresentativi dell’Abruzzo, dal periodo fascista, al Dopoguerra, alla rinascita democratica, fino al boom degli anni ’60.

Fotografo, artista e artigiano, Di Venanzio incarna la storia del fotografo di paese dei primi decenni del Novecento. «Nella sua camera oscura, scorrevano i fotogrammi della vita quotidiana di una comunità. Nel suo archivio, si custodisce la storia, un dono prezioso per la memoria collettiva» – è il commento di Andrea Morelli responsabile insieme a Giovanni Bucci e Antonio Antinucci della programmazione artistica del Premio.

L’edizione 2022 si concluderà con il conferimento del Premio “Tonino Di Venanzio” al fotografo Mauro Vitale, impegnato da sempre in tematiche etnografiche all’estero e anche nella sua terra abruzzese. La cerimonia si svolgerà martedì 6 dicembre (ore 18), nei locali del Circolo Aternino a Pescara, con l’inaugurazione della mostra Retrospective (dal 6 al 10 dicembre, ingresso libero).

L’attrice teatrale Tiziana Di Tonno sarà madrina e conduttrice del Premio Di Venanzio 2022, agli appuntamenti di San Valentino e Pescara, accompagnata dalle melodie popolari de “La viella del vecchio” e il Maestro Marcello Caldarelli.

Questi i vincitori del concorso fotografico “Tonino Di Venanzio” Premio 2022:

– Luciano Sergiacomo – 1° Premio categoria Abruzzo. Che sorpresa! con l’opera Il pascolo;

– Giuseppe Sabella – 1° Premio Tema libero con l’opera Luce;

– Maria Teresa Carniti – Premio Speciale “Elda Menna Di Venanzio” alla migliore immagine valutata con criteri di post-produzione creativa, con l’opera Golden.

Alla Giuria tecnica del concorso hanno preso parte Fabio Antonio Di Venanzio (Amministratore Di Venanzio Optical), Giovanni Bucci (critico d’arte, fotografo), Daniela D’Alimonte (dirigente scolastico, ricercatrice linguistica), Marco De Angelis (presidente Aternum Fotoamatori, delegato regionale FIAF), Enzo Federico (fotografo), Mino Gelsomoro (fotografo professionista), Andrea Morelli (fotografo, BFI Fiaf), Mauro Vitale (fotografo), coordinatore Antonio Antinucci (visual designer).

Il Premio nasce nel 2015 grazie alla volontà della famiglia Di Venanzio, con la preziosa sinergia tra l’Associazione Culturale “Tonino Di Venanzio”, il Comune di San Valentino, con il patrocinio dell’associazione nazionale fotografica FIAF, del Consiglio regionale d’Abruzzo e del Comune di Pescara.

Main sponsor del Premio: Di Venanzio Optical, Confetti Pelino e Hoya Lens Italia.




GAE AULENTI, Riflessioni e pensieri sull’Architetto Geniale

Interverranno l’autrice Annarita Briganti  gli architetti Maria Giulia Zunino e Massimiliano Scuderi

Venerdì 2 Dicembre 2022 | ore 18.00

Pescara, 2 dicembre 2022.  A dieci anni dalla scomparsa dell’architetto Gae Aulenti, prestigiosa firma dell’architettura internazionale e del design italiano, nell’accezione più ampia del termine, la Fondazione Zimei dedica un approfondimento su questa figura, come donna e professionista, grazie ad un’occasione preziosa rappresentata dalla recente uscita nelle librerie del volume dedicato all’architetto della scrittrice, giornalista e opinionista Annarita Briganti .

L’evento è organizzato in collaborazione con Cairo editore, la Urban Gallery e con il patrocinio dell’Ordine degli architetti di Pescara, e si avvarrà del contributo dell’autrice, di Maria Giulia Zunino, giornalista architetto, già caporedattore della rivista Abitare, e del direttore della Fondazione Zimei, l’architetto Massimiliano Scuderi.

In uno spazio immersivo, restituito grazie all’allestimento di pezzi iconici del design di Gae Aulenti, si potranno apprezzare i tratti di una delle figure più importanti della cultura internazionale del XX° e XXI° secolo.

L’Architetto Geniale, al maschile, come amava definirsi, l’italiana che ha fatto il Musée d’Orsay a Parigi e che ha realizzato molte altre opere in Italia e all’estero, la leonessa, la zia, l’intellettuale, la gran signora. Gae Aulenti è una personalità poliedrica, difficile da ingabbiare in un’unica definizione. Tra le poche donne del suo tempo laureate al Politecnico di Milano (è nata nel 1927), è un esempio luminoso di come è possibile realizzarsi senza perdere mai la voglia di amare, di avere una famiglia, di esplorare, di creare, dall’architettura al design, al teatro. La sua è una storia italiana, dal sapore internazionale, che tutti dovrebbero conoscere. Nomade nel dna – è nata in provincia di Udine da padre di origini pugliesi e madre napoletano-calabrese, è cresciuta tra Veneto e Piemonte e si è trasferita a Milano a metà degli anni Settanta – Gaetana Emilia Aulenti ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo, renderlo più bello. In pagine appassionate, l’autrice ci fa conoscere i suoi tanti volti e lo fa attraverso il patrimonio che questa grande donna ci ha lasciato: da piazzale Cadorna e dalle Esposizioni Internazionali in Triennale nella sua Milano (città dove c’è anche una piazza intitolata a lei in tempi record) a Palazzo Grassi a Venezia, dalla Leopolda di Firenze alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal metrò di Napoli a Palazzo Branciforte a Palermo, al Musée d’Orsay, che le è valso la Legione d’Onore. Un libro frutto di studi e ricerche sul campo, negli archivi e sui media, con interviste ai testimoni e a chi oggi porta avanti la sua eredità artistica, culturale e di «genere». Per riflettere su un concetto fondamentale: cosa significa costruire e, visti i tempi, ricostruire? Per ricominciare a sognare in grande, per essere felici e per avere una vera parità.

Annarita Briganti è giornalista, scrittrice e opinionista. Si occupa in particolare di grandi temi, di donne, di Cultura in ogni sua forma, della lotta contro tutti i tipi di discriminazioni. Collabora con Repubblica, Robinson, con le altre testate del Gruppo GEDI e con Donna Moderna. In televisione partecipa ai talk di Mediaset. Per Cairo ha pubblicato i romanzi Non chiedermi come sei nata (2014), L’amore è una favola (2015) e Quello che non sappiamo (2018) e i saggi Alda Merini. L’eroina del caos (2019) e Coco Chanel. Una donna del nostro tempo (2021) premiati e protagonisti di tour in Italia e all’estero. Vorrebbe una società più umana.

Promosso da FONDAZIONE ZIMEI

In collaborazione con Summit Lab  Colussi Legnami Libreria dell’Università Pescara




CAMERATA MUSICALE SULMONESE. 70a stagione

 Teatro Comunale “M. Caniglia” Sulmona – domenica  4 dicembre ore 17.30

“…So’ sempre parole d’Ammore”

Napoli in Versi e Musica con Archetipo Ensemble

Sulmona, 2 dicembre 2022. Una serata dedicata alla Canzone Napoletana, un viaggio musicale dal ‘300 ad oggi è quello che propone l’Archetipo Ensemble, domenica 4 dicembre alle ore 17,30 al Teatro “M.Caniglia” di Sulmona per il 10 appuntamento della stagione della Camerata Musicale  diretta dal M°Gaetano Di Bacco.

La Canzone Napoletana è una delle espressioni d’eccellenza di una città (Nea-Polis ) le cui origini (Parthenope) si perdono nella leggenda e nel mito; capitale antica di cultura e di arte, palcoscenico di mille colori, suoni e sapori, ancora oggi ricca di un fascino misterioso. Con i suoi ottocento anni di storia documentata, la canzone napoletana è sicuramente un mosaico di rara bellezza, universalmente riconosciuto ed apprezzato. In essa si fondono diverse forme espressive stilisticamente rintracciabili in quelle culture dell’area mediterranea con le quali Napoli, vero e proprio crocevia del Mare Nostrum, è venuta continuamente a contatto.

La meravigliosa fioritura della lirica vocale sorta già nel Trecento, le Villanelle del Quattrocento, la tradizione popolare delle Moresche, delle Tammurriate e delle Calascionate, la produzione colta della settecentesca Scuola Napoletana, le immortali composizioni  Ottocentesche, costituiscono i riferimenti storici e stilistici della proposta musicale dell’Ensemble che mette in evidenza l’ampiezza della produzione in lingua Napoletana. Un’attenta analisi è alla base di questa ricerca condotta dall’Ensemble nell’arco di un ventennio, in collaborazione con studiosi e cultori della Canzone Napoletana che hanno contribuito ad arricchire quanto già tramandato da illustri esperti di questa espressione musicale.

Questo spettacolo racconta Napoli e la sua lunga tradizione mostrandone, con canti e danze, le due “anime” (popolare e classica) nel rispetto delle sonorità originarie. L’avvicendarsi dei vari stili, espressione di epoche storiche diverse, evidenzia il percorso seguito dalla Canzone Napoletana e mette in luce le molteplici contaminazioni ricevute dal contatto con altre culture. Una breve ma efficace descrizione di un genere musicale ormai riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità.

L’ Archetipo Ensemble è una formazione di ispirazione acustica, composta da strumenti della tradizione mediterranea (chitarre, plettri e tamburi a cornice) che accompagnano voci femminili. Maria Ausilia D’Antona voce e mandola, Maria Assunta Recalina percussioni, Marilena Serafini liuto cantabile,Gabriele Falcone chitarra, Sergio Trojse chitarra, Alfredo Trojse basso acustico.

Attualmente la convivenza della energia tipica della musica popolare  e della raffinatezza caratteristica della musica colta, rappresenta la cifra distintiva del gruppo che, nato nel 2010  proseguendo un’attività iniziata fin dal 1995, ha dato vita a diverse proposte musicali caratterizzate da una forte impronta personale e basate, sempre, su un attento lavoro di ricerca storica e musicale. Nel corso della ultraventennale attività si contano un migliaio di concerti e molte collaborazioni.

ARCHETIPO ENSEMBLE

Napoli in Versi e Musica

programma

Michelammà (Anonimo del 1600)

Fenesta Vascia (Anonimo del 1500)

Oi mamma ca mo’ vene (tradizionale del 1600)

Lo Cardillo (Labriola – Del Prete)

La tarantella (Florimo – De Lauzieres)

Palummella (Piccinni – Cottrau)

Canzone del Paniere (A. Perrucci)

Io te vurria vasà (V. Russo – Di Capua)

Guapparia (Bovio – Falvo)

Reginella (Bovio – Lama)

Era de Maggio (Di Giacomo – Costa)

‘E Spingule francese (Di Giacomo – De Leva)

Scalinatella (Bonagura – Cioffi)

Dicitincello vuje (Fusco – Falvo)

Vesuvio (‘E Zezi)

Tammurriata nera (E.A. Mario – Nicolardi)

‘A Rumba d’ ‘e scugnizze (R. Viviani)

Prossimo appuntamento

domenica 11 dicembre Teatro “M. Caniglia” ore 17:30

JOSEF EDOARDO MOSSALI vincitore Premio Nazionale delle Arti 2021

Pianoforte

S.Rachmaninov-C.Debussy-M.Ravel




SCIENZA E COMUNICAZIONE dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici

Alla  d’Annunzio sono aperte le iscrizioni al nuovo Master

Chieti, 1° dicembre 2022. Sono aperte e si chiuderanno 19 dicembre prossimo le iscrizioni al nuovo Master di II livello in “Scienza e Comunicazione dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici” attivato dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara attraverso il Dipartimento di Farmacia, diretto dalla professoressa Amelia Cataldi. Il Master ha l’obiettivo di formare laureati nelle discipline Tecniche, Regolatorie e Scientifiche di pertinenza della Cosmetologia. Diretto dalla professoressa Piera Di Martino, che vanta un’esperienza ultradecennale nella direzione di Master in Cosmetologia maturata in importanti Atenei italiani, il nuovo Master offre una concreta opportunità di accesso alle diverse professioni del settore cosmetologico, dal farmacista esperto in cosmetologia al formulatore all’interno delle aziende cosmetiche, al responsabile della produzione, all’esperto nel regolatorio e nell’area marketing.

Offre anche la possibilità a chi già opera nel settore di scoprire nuovi orizzonti lavorativi o di accrescere competenze e professionalità. Oltre ad approfondire tematiche quali la formulazione e la conoscenza delle materie prime che compongono un cosmetico, l’approccio originale di questo Master è nell’attenzione riservata alla comunicazione del prodotto cosmetico nelle sue diverse sfaccettature e nei diversi canali. La grande crescita del cosmetico e del dermocosmetico registrata in Italia, in particolare nel settore farmacia e parafarmacia, nonché nei canali professionali di marketing e sales (SPA, centri estetici, strutture turistiche incluse quelle termali, centri per la cura del capello), richiede figure professionalmente preparate, in grado di formulare e valorizzare, anche in fase di comunicazione, il prodotto cosmetico.

La cosmetologia affascina sempre di più – spiega professoressa Piera Di Martino, Direttrice del nuovo Master – perché offre la possibilità di lavorare all’interno di un settore creativo, dinamico, e che tecnologicamente accoglie sfide sempre più sofisticate e ambiziose. L’Italia è leader nella produzione e nell’esportazione di prodotti cosmetici in tutto il mondo e il settore è in continua crescita ed espansione.  Nonostante l’avvicendarsi di crisi economiche e pandemiche, le aziende cosmetiche italiane godono di ottima salute e le possibilità di impiego per i nostri giovani laureati sono consistenti. Inoltre, la farmacia dei servizi, che parla sempre di più alla persona sana e l’accompagna nel preservare la propria salute, è diventata luogo di consiglio prezioso nella cura della salute della nostra pelle.

È importante sottolineare – conclude la professoressa Di Martino – che, grazie a questa formazione supplementare, i diplomati del Master riescono a trovare un impiego commisurato alle proprie aspettative professionali e alla propria formazione, riuscendo a soddisfare anche quella esigenza di creatività e di lavoro di squadra tipico di certe figure professionali.

Il nostro Master in “Scienza e Comunicazione dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici” – aggiunge la professoressa Amelia Cataldi, Direttrice del Dipartimento di Farmacia della “d’Annunzio” – ha una durata annuale. Le prime lezioni partiranno a gennaio 2023. Grazie all’esperienza maturata durante la pandemia, sarà possibile seguire le lezioni online o in presenza, mentre le attività di laboratorio e le esercitazioni si terranno presso le strutture del Dipartimento. Oltre ai docenti della “d’Annunzio” saranno coinvolti qualificati professionisti che operano nel settore della cosmetologia, del counselling e del marketing. 

Maurizio Adezio




RAFFAELE CASARANO. Venerdì 2 dicembre presenta all’Auditorium Flaiano

In anteprima nazionale, il suo nuovo lavoro Anì

Pescara, 1° dicembre 2022. Un viaggio intenso tra le ambientazioni suggestive del Mediterraneo, i colori del jazz, la world music e il rap: “Anì”, il nuovo lavoro del sassofonista Raffaele Casarano, verrà presentato in anteprima nazionale venerdì 2 dicembre alle ore 21:00 all’Auditorium Flaiano di Pescara, in un concerto prodotto dal Centro Adriatico di Produzione Musica che vedrà la partecipazione di tantissimi ospiti speciali tra cui Dhafer Youssef, che ha contribuito al nuovo progetto musicale di Casarano con la sua insostituibile voce e il suono inconfondibile dell’oud.

“Anì” è il settimo album solista di Raffaele Casarano e il quinto pubblicato dalla Tǔk Music, ed è dedicato alla figlia Anita Maria, nata all’inizio di quest’anno. Questa ispirazione rappresenta una svolta nel percorso artistico del sassofonista salentino e offre alla musica una inedita levità, proiettandola in una dimensione più spirituale/trascendentale. Casarano si è cimentato con tutti gli strumenti in fase di registrazione, e ha poi chiamato alcuni fidati collaboratori per interventi specifici: Dhafer Youssef all’oud e alla voce, il rapper e attivista M1 componente del duo dead prez, il producer Bonnot all’elettronica (anche coproduttore del disco), oltre agli storici Mirko Signorile al piano e Alessandro Monteduro alle percussioni, e alla new entry Marco D’Orlando alla batteria.

Per tracciare le coordinate musicali degli otto brani inediti che costituiscono il nuovo album, il sassofonista è partito dalle proprie radici, il Salento, e ha quindi allargato i confini prima verso Sud, in direzione del calore mediterraneo del Nord Africa e della Tunisia, per poi risalire a Nord, fino ad arrivare ai suoni più rarefatti della Norvegia.

Raffaele Casarano è direttore artistico e ideatore del “Locomotive Jazz Festival”. Incide nel 2005 il primo disco, “Legend”, mentre è del 2008 “Replay”. Entrambi i lavori vedono la partecipazione come ospite di Paolo Fresu. Nel 2010 partecipa come sax solista alla composizione delle realizzate da Giuliano Sangiorgi per “Koltès”, lo spettacolo dell’attore Claudio Santamaria. Nel 2011 e nel 2012 continua la serie di fortunate collaborazioni con Giuliano Sangiorgi, che chiama spesso Raffaele ad esibirsi in forma di duo anche durante diverse date dei tour Negramaro. Il 2013 è l’anno della maturità: lavora in diverse date del tour internazionale della formazione di Manu Katché e pubblica “Noè”, il nuovo disco del suo Locomotive Quartet. Ha collaborato e inciso con Buena Vista Social Club, Sting, Paolo Fresu, Noa, Giuliano Sangiorgi, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Daniele Silvestri, Paola Turci, Piero Pelù, Simona Molinari, Manu Katché, Richard Bona, Peppe Servillo, Eugenio Finardi, Stefania Rocca, Fabrizio Bosso e molti altri.

Il biglietto per il concerto è in vendita sul circuito CiaoTickets al costo di 7 euro compresa prevendita, per informazioni è possibile contattare il numero 329.4291913.




IL PREMIO MAJANO entra nel vivo

Ecco gli appuntamenti in attesa del gala di sabato 3 dicembre

Chieti, 1° dicembre 2022. Mentre si accorciano le distanze con il gala di sabato sera con la parata di stelle della prima edizione del Premio Internazionale Majano, continuano gli appuntamenti introdotti dall’Amministrazione comunale con la Deputazione del Teatro Marrucino, il sostegno dell’assessorato alla Cultura e della “Camera di Commercio di Chieti-Pescara. Una galleria di occasioni per conoscere meglio e a fondo personalità e talento di un concittadino illustre qual è Anton Giulio Majano, che ha segnato la vita culturale e televisiva del Paese, regalando agli spettatori italiani le prime fiction rimaste modelli storici di televisione e regia.

“Domani da non perdere sarà l’incontro con gli studenti delle scuole cittadine che all’Auditorium Cianfarani saranno accolti da Federico Perrotta – così il vicesindaco Paolo De Cesare, presidente del Premio – Un vero e proprio abbraccio non solo del nostro concittadino cabarettista amato e celebrato sui palcoscenici di tutta Italia, ma anche un incontro ravvicinato con lo spessore culturale di Majano, insieme ad Aurelio Bigi e al direttore del Premio Davide Cavuti. Faremo il punto sulla prima edizione e sull’importanza della memoria di questo incredibile personaggio, perché le giovani generazioni lo conoscano e ne apprezzino l’opera. Ci prepareremo così al gran finale con la parata di premiati che sfileranno sul palco del Marrucino sabato sera, in un appuntamento celebrativo dell’estro e della versatilità artistica del nostro regista e sceneggiatore, ma anche dei testimoni che oggi, attraverso le proprie carriere, continuano a dare lustro a un genere che Majano di fatto ha creato con la sua arte”.

Il programma dei prossimi giorni:

Venerdì 2 dicembre (ore 10,30) è previsto l’incontro con gli studenti delle scuole all’interno dell’Auditorium Cianfarani e la partecipazione di Aurelio Bigi, di Paolo De Cesare, di Davide Cavuti e dell’attore e cabarettista Federico Perrotta.

Sabato 3 dicembre (ore 20.30) la serata di gala al Marrucino con la consegna ai premiati dell’”Achille d’argento”, opera realizzata da Treddy, azienda leader nel campo delle produzioni 3D. L’evento sarà condotto dalla giornalista Mila Cantagallo.

Questo l’elenco dei vincitori: Giancarlo Giannini, Eleonora Giorgi, Pino Donaggio, Tembi Locke, Eugenio Bennato, Violante Placido, Carmine Elia, Pupi Avati, Edoardo Siravo, Lucrezia Guidone, Vanessa Gravina e Remo Rapino.

I premi alla carriera sono stati assegnati a: Giancarlo Giannini protagonista in «David Copperfield» (1966) e «…E le stelle stanno a guardare» (1971); Eleonora Giorgi protagonista di «Castigo» (1977); Pino Donaggio compositore e autore della colonna sonora di «Strada senza uscita» (1986). Gli altri riconoscimenti sono stati suddivisi in varie sezioni: il «Premio come miglior regista» è andato a Carmine Elia per aver diretto «La porta rossa» (2017) e «Sopravvissuti» (2022); per la sezione «miglior interpretazione femminile» a Violante Placido per l’interpretazione del ruolo di Elena Ranieri in «Fino all’ultimo battito» (2021); a Edoardo Siravo il premio per la sezione «interprete maschile» per il ruolo di Valter in «Le fate ignoranti – la serie» (2022) di Ferzan Özpetek; il premio per la sezione «miglior interprete di serie internazionale» è andato a Lucrezia Guidone per «Fedeltà» (2022), trasmessa sulla piattaforma Netflix; a Vanessa Gravina è stato assegnato il riconoscimento per «Il paradiso delle signore» (2015-2022) e per le numerose partecipazioni a fiction televisive di successo. Il premio per la sezione “serie internazionale” è stato attribuito alla scrittrice americana Tembi Locke, co-autrice di «From Scratch» (2022), serie trasmessa da Netflix e tratta dal suo omonimo Best Seller; il premio per la sezione “musica” è stato assegnato a Eugenio Bennato, autore, inoltre della colonna sonora dello sceneggiato “L’eredità della priora” (1980) diretto sempre da Majano; per la sezione «letteratura» il riconoscimento è stato attribuito allo scrittore Remo Rapino. Il Comitato Istituzionale, che annovera Gianni Letta come presidente onorario, ha voluto, inoltre, omaggiare con il “Premio Majano” il regista Pupi Avati per le sue numerose regie cinematografiche e televisive e in particolar modo per il suo ultimo lavoro “Dante”, presentato in prima assoluta lo scorso 16 giugno a Roma.

Biografia e opere. Anton Giulio Majano è nato a Chieti il 5 luglio 1909. Una carriera lunga e fortunata, durante la quale ha realizzato alcuni dei capolavori assoluti della storia della televisione tratti da romanzi e testi di grandi autori. Tra le sue tante regie, ricordiamo “Capitan Fracassa” (1958), “L’isola del tesoro” (1959), “Delitto e castigo” (1963), “La cittadella” (1964),“Tenente Sheridan: La donna di fiori” (1965), “La freccia nera” (1968-1969), “E le stelle stanno a guardare” (1971) e molti altri ancora.




RESTAURATI I DUE PREZIOSI VOLUMI dei Monumenti storici e artistici degli Abruzzi della Biblioteca civica

A 170° Anniversario della nascita di Vincenzo Bindi (1852-2022)

Giulianova, 1° dicembre 2022. Prosegue la sinergia tra la Soprintendenza archivistica e bibliografica per l’Abruzzo e il Molise e la Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova nelle azioni di conservazione dell’importante patrimonio bibliografico e archivistico bindiano, tesoro cittadino di raro e inestimabile valore culturale.

Ieri mattina, infatti,  tre importanti volumi sono stati riconsegnati dalla squadra delle restauratrici incaricate della Deltòs di Firenze, nelle mani del Soprintendente, la dottoressa Giuseppina Rigatuso, e da questa alla direzione della Biblioteca civica. Si tratta della “Vita e purgatorio di San Patritio” di Juan Pérez de Montalván, stampato a L’Aquila nel 1641, e dei due grandi tomi di “Monumenti storici e artistici degli Abruzzi dal sec. IV al sec. XVIII” del 1889, la più impegnativa campagna di ricerca, nonchè grande impresa editoriale, che è valso a Vincenzo Bindi il titolo di fondatore della storia dell’arte abruzzese.

Le attività sul patrimonio, richieste dalla direzione della Biblioteca e sostenute dal Ministero, hanno preso inizio lo scorso anno con la depolveratura di tutto il fondo antico e della sezione “abruzzese” della Biblioteca, e soprattutto con il restauro e la digitalizzazione del prezioso Album, oggi esposto nelle sale della Pinacoteca civica, e della raccolta in esso contenuta di centinaia di prestigiosi autografi di illustri personaggi del mondo letterario, artistico, politico ed ecclesiatico, riunita dal generoso umanista giuliese: da Vittorio Emanuele II, a Giusppe Garibaldi, da Giacomo Leopardi ad Alessandro Manzoni, Gabriele D’Annunzio, Gioacchino Rossini, solo per citare alcuni tra i più noti.

“L’attività di tutela e di conservazione dei beni culturali ci permette di studiare il passato e di comprendere meglio il presente – spiega la Soprintendente Rigatuso – oltre ad essere una proficua testimonianza dell’intensa pratica di studio delle epoche passate.  È in questo solco che si pone la collaborazione tra la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise e la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” di Giulianova che ha permesso di realizzare un importante progetto di restauro. Le due opere restaurate sono preziose esemplari di altrettante preziose opere, in particolare “Monumenti storici ed artistici degli Abruzzi” di Vincenzo Bindi, che in due volumi – testo e tavole – ci consegna un’immagine dettagliata dell’Abruzzo del suo tempo”.




TORNARECCIO RICORDA Alfredo Paglione

Il sindaco Nicola Iannone: “Va via un tornarecciano che ha dato tanto al suo paese e un uomo straordinario che amava l’arte e la bellezza”

Tornareccio, 1° dicembre 2022. Tornareccio si stringe intorno al dolore dell’intero mondo dell’arte per la scomparsa di Alfredo Paglione, noto gallerista, collezionista e generoso mecenate, da sempre appassionato dell’arte e della bellezza. E proprio di bellezza ha ricoperto il suo paese natio, Tornareccio, che tanto amava , ideando nel 2006 la rassegna Un Mosaico per Tornareccio, che nel corso degli anni ha contribuito a far diventare il borgo un museo a cielo aperto, con numerosi e bellissimi mosaici installati sulle facciate delle case.

”Tanti progetti abbiamo realizzato insieme ad Alfredo e tanti avremmo dovuto ancora fare – racconta il sindaco Nicola Iannone -. Sono molto addolorato, avevamo un rapporto speciale e ci siamo sentiti telefonicamente fino agli ultimi giorni. Era entusiasta per i progetti che avevamo per la nostra Tornareccio. Confrontarsi con lui era sempre un’occasione di arricchimento. Va via un tornarecciano, un cittadino che ha dato tanto al suo paese e tutta la comunità è molto triste per questa grande perdita. Va via un uomo straordinario che era appassionato della nostra terra e dei nostri giovani, ai quali si rivolgeva costantemente, rendendoli protagonisti dei suoi progetti. Va via quel ragazzino gioioso e pieno di sogni, che ci mancherà davvero tanto”.

L’anno prossimo Tornareccio installerà il centesimo mosaico e lo farà in occasione della rassegna ideata da Paglione che è diventata simbolo della cittadina.  “Un Mosaico per Tornareccio è stato, da parte di Alfredo, un atto di amore e fiducia nei confronti del nostro territorio”, queste le parole di Elsa Betti, presidente dell’Associazione Amici del Mosaico Artistico di Tornareccio, che con molta commozione aggiunge: “Noi dell’associazione Ama abbiamo avuto il privilegio di essere il suo braccio operativo nel dare forma a questo progetto. Nel corso degli anni abbiamo  seguito il suo sguardo vivace e divertito,  abbiamo respirato il suo amore per la vita e per le sue sfumature di bellezza, abbiamo ammirato la cura e  il rispetto che  aveva per gli artisti e per le loro opere.  Alfredo Paglione in questi anni ha regalato a tutti noi uno sguardo nuovo. Ha dato a tutti coloro che lo hanno conosciuto la possibilità di riconoscersi nel segno del bello. Ha donato al nostro territorio nuove radici e ha arricchito l’anima degli abitanti di Tornareccio della consapevolezza e dell’orgoglio di essere i protagonisti di una rivoluzione silenziosa, quella di una quotidianità illuminata dall’arte”.

E il suo paese, dove Paglione è nato nel 1936 e dove amava tornare spesso, è pronto a dedicargli una piazza e il museo a cielo aperto che lui stesso ha creato. “Condivideremo con la cittadinanza questa  nostra idea. Intitolare ad Alfredo ciò che ha creato – annuncia il sindaco Nicola Iannone –, è il modo per restituire tutto quello che in questi anni ci ha donato e per rendere immortali il suo operato e il suo ricordo”. E sarà grazie  al ricordo di chi non c’è più, mantenuto costantemente vivo, e al lavoro di coloro che porteranno avanti con orgoglio i suoi sogni, che “a Tornareccio la bellezza regnerà per sempre sovrana”. Così come aveva sognato e amava dire Alfredo Paglione.




COL… MARE LE DISTANZE. Stefano Alisi mostra personale e laboratorio fashion show Urban Frip

Ci vuole un villaggio ArtGallery

Pescara, 1° dicembre 2022. Inaugurazione Sabato 3 e Domenica 4 dicembre dalle 17 a Ci vuole un villaggio – ArtGallery (Via Villetta Barrea 24 a Pescara) inaugurazione della mostra personale dell’artista M° Stefano Alisi “Col… mare le distanze” visitabile fino al 12 gennaio 2023. Evento organizzato in collaborazione con AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea. Direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines.

La mostra si inserisce nella programmazione culturale di Ci vuole un villaggio aps che si propone come una grande casa o meglio “villaggio” per accogliere e proporre discipline innovative e wellness, unite a cultura, arte contemporanea e letteratura.

Sabato 3 dicembre dalle 17 (primo giorno inaugurazione): “Laboratorio di disegno” tenuto dal M° Stefano Alisi, rivolto a ragazzi e ragazze, bambini e famiglie, adulti.

Domenica 4 dicembre dalle 17 (secondo giorno inaugurazione): in collaborazione con Urban Frip Pescara si terrà un Fashion Show di abiti vintage d’alta moda, a cura di Mirko Galante e Daniele Piccirilli. In collaborazione con La Casa di Cristina onlus, Bibliodrammatica aps, Prossimità alle Istituzioni, Eracle aps.

Stefano Alisi, artista: “L’Arte deve essere in grado di “mescolare le carte”, dunque non deve rappresentare lo “status quo”, che sia naturalistico o astratto. L’Arte deve rompere la catena dei significati esistenti per offrire sempre una nuova visione del Mondo. Perché l’arte, attraverso la rappresentazione del Bello, getta un taglio di luce profondo su ciò che potremmo considerare l’essenza della vita umana.”

Beniamino Cardines, direttore artistico: “C’è molto da scoprire nei quadri di Stefano Alisi, ma forse prima ancora, c’è da osservare e chiedersi che cosa sta accadendo? Dove ci vuole portare il pittore? Ogni suo quadro è un piccolo mondo dove affacciarsi e cercare una collocazione. Sì,  piccoli mondi dove cercare rifugio, dove vorremmo entrare per stare, magari giocare o magari semplicemente farne parte perché è bello così. Siamo di fronte a un’arte della libertà, un’arte liberata alla quale tutti possono partecipare. I suoi quadri invitano alla democraticità, all’inclusione, al dialogo interculturale. Una forma di dialogo, di confronto, di pacificazione proprio attraverso il linguaggio artistico.”




IL CARDINALE TROIANO ACQUAVIVA D’ARAGONA, giuliese illustre ed eminente erudito

Presentazione della  nuova opera di Roberto Ricci in sala Buozzi sul mecenate del Settecento, sabato 3 dicembre

Giulianova, 30 novembre 2022. Sarà presentato sabato 3 dicembre, alle ore 17,  nella Sala “Buozzi” di Giulianova Alta, a cura della Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”, la nuova opera del professor Roberto Ricci, storico, membro della Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi e dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea di Roma, dal titolo “Il cardinale Troiano Acquaviva d’Aragona tra erudizione e storia”, pubblicato quest’anno da Hatria.

Oltre all’autore interverranno Ottavio Di Stanislao, direttore emerito dell’Archivio di Stato di Teramo e direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche, e Sirio Maria Pomante, direttore della Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” e del Polo Museale Civico di Giulianova.

Il volume rappresenta la prima biografia del cardinale Troiano Acquaviva d’Aragona, ambasciatore di Filippo V e Carlo III di Borbone a Roma (1735 – 1747), risultato dei personali e diversi contributi dell’autore svolti tra Italia e Spagna, attraverso anni di ricerche negli archivi e nelle biblioteche in entrambi i paesi.

Insieme all’opera storiografica del suo bibliotecario Baldassarre Storace, “Istoria della famiglia Acquaviva Reale d’Aragona” (Roma, Bernabò 1738), che si acclude in un elegante cofanetto, rappresenta una sintesi dell’opera del cardinale di Atri che ha così una sua importante collocazione storica e storiografica.

“Un personaggio di rilievo nella storia italiana della prima metà del ‘ 700 – spiega l’autore – fu tra i protagonisti della Successione e la nascita del nuovo regno di Napoli con Carlo di Borbone nel 1738. Legatissimo allo “Stato d’ Atri ” e alla sua Giulianova, dove nacque. Fu  mecenate verso l’ arte e la storia. Tra l’altro  a  lui si deve il patrocinio della terza edizione della Scienza Nuova di Giovan Battista Vico nel 1744.”




CON L’ISA a Città Sant’Angelo e L’Aquila

Adriana Ferreira e Calogero Palermo suonano Mozart

Venerdì 2 dicembre, ore 21.00 – Città Sant’Angelo, Teatro Comunale

Sabato 3 dicembre, ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

L’Aquila 30 Novembre 2022 – Due incredibili solisti per un concerto che offre al pubblico una coppia di capolavori di Wolfgang Amadeus Mozart. Sul palco dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, diretta dal M° Giancarlo De Lorenzo, i musicisti AdrianaFerreira e Calogero Palermo, rispettivamente primo Flauto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e primo clarinetto solista dell’Orchestra Royal Concertgebouw di Amsterdam.

Due gli appuntamenti: sabato 3 dicembre alle 18.00 al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” venerdì alle 21.00 al Teatro Comunale di Città Sant’Angelo per il Città Sant’Angelo Music Festival e replica, sabato 3 dicembre alle 18.00 al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila.

Il Concerto, parte di una produzione realizzata in collaborazione con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo che ne condivide i contenuti e i protagonisti, completa il ciclo di concerti della 48° stagione ISA dedicati alle più belle pagine composte dal genio di Salisburgo per strumenti a fiato dopo il primo appuntamento dello scorso ottobre, diretto da Andrea De Rosa.

Il programma prevede l’esecuzione del Concerto in sol maggiore K. 313 di Mozart, un autentico capolavoro, fra i capisaldi della letteratura per questo strumento di cui l’autore riesce ad esaltare le qualità tecniche ed espressive in maniera straordinaria. Nel secondo tempo verrà proposto il Concerto per clarinetto e orchestra K. 622, un’opera che ha cambiato il destino del clarinetto e che offre un universo sonoro in cui si resta avvolti e coinvolti emotivamente e sensorialmente.

Con questo concerto, l’Orchestra dell’ISA torna per la prima volta nell’ambito della sua 48° Stagione sul palco del Città Sant’Angelo Music Festival.

Così Alessandro Mazzocchetti, direttore del Festival: “Sono molto contento che anche quest’anno si rinnovi la preziosa collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, ospite della nostra stagione dal 2019, presente quest’anno con la sua Orchestra in tre concerti nel nostro cartellone. La condivisione delle produzioni, della musica di qualità, di giovani e di importanti solisti, è un aspetto fondamentale per permettere a tutti di emozionarsi insieme. Ogni realtà è diversa per peculiarità territoriali e per forza produttiva, ma è fondamentale una costruttiva condivisione di progetti perché la vera vittoria oggi è di chi, trovata l’idea migliore, la mette a disposizione di un’utenza quanto più vasta”.

I biglietti per i due concerti potranno essere acquistati presso i rispettivi botteghini due ore prima dell’ora di inizio. Per il solo concerto dell’Aquila è possibile acquistare il titolo di ingresso in prevendita su ciaotickets.com e presso le rivendite autorizzate.




ADDIO ad Alfredo Paglione

Una vita da mecenate coraggioso e appassionato

Pescara, 30 novembre 2022. La Fondazione Pescarabruzzo si unisce al cordoglio per la perdita di Alfredo Paglione, gallerista e mecenate italiano, nato a Tornareccio (Chieti) il 3 marzo 1936.

Ha allestito mostre d’arte negli USA, in Canada, in Giappone e in vari paesi del Sud America, oltre che nella sua “Galleria 32”, in Piazza della Repubblica 32 a Milano, diventando il crocevia di tutti i più grandi nomi del panorama artistico nazionale ed internazionale del secondo ‘900.

Paglione è stato, tra le altre cose, il collezionista che più di tutti ha donato all’Abruzzo opere di enorme valore artistico (circa 1500). Alla Fondazione Pescarabruzzo ha donato l’intera collezione dedicata all’arte figurativa: 131 opere tra dipinti, serigrafie e sculture, dal 2021 esposte in mostra permanente all’Imago Museum di Pescara. Un ricco novero di artisti, ben 73 tra pittori e scultori, attivi soprattutto nella seconda metà del Novecento (tra i quali Ortega, Hernandez, Mensa, Maya, Quetglas della realidad spagnola; Rivers, Caroll, Forrestall e altri tra gli autori nordamericani; Aligi Sassu, Omar Galliani e Ruggero Savinio della scuola figurativa italiana).

«Ho voluto rendere visibile questa mia sfida a favore dell’arte per immagini, della grande arte italiana ed europea, creando nella mia regione un’isola felice per offrire una bellezza da contemplare, soprattutto per i giovani», scriveva Alfredo Paglione nel volume Una vita per la bellezza, edizioni Crocevia 2016.

«Alfredo, oltre alla importante donazione fatta alla Fondazione Pescarabruzzo, ha liberamente offerto le sue opere, acquisite lungo una vita intera, a tante altre istituzioni e musei dell’Abruzzo: Vasto, Atessa, Chieti, all’Università degli studi Chieti-Pescara e tante altre città. La gratitudine della Fondazione per il suo gesto a favore della comunità abruzzese e dei suoi concittadini è infinita. Lascia in eredità le sue opere ma anche tanto di sé: la bellezza di colui che sa guardare oltre», ha dichiarato Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.




L’AQUILA FILM FESTIVAL. Si conclude tra ospiti d’onore e film vincitori

Grandissimo l’entusiasmo del pubblico presente in sala

L’Aquila, 30 novembre 2022. Nella serata di martedì 29 novembre sono calati i titoli di coda sulla quindicesima edizione del L’Aquila Film Festival, – sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Comune dell’Aquila, dalla Fondazione Carispaq – che ha portato nel capoluogo abruzzese ospiti nazionali ed internazionali di elevatissima fama, capaci di unire generazioni di amanti del Cinema. Se l’apertura del Festival ha offerto al pubblico aquilano l’occasione di incontrare l’immenso Toni Servillo, nella serata conclusiva si è confrontato col pubblico il giovane attore Federico Cesari, già punto di riferimento del Cinema e della Serialità televisiva italiani, amatissimo dalle più giovani e dai più giovani. Grandissima è stata la risposta del pubblico all’intero Festival e alla sua serata finale, nella quale sono state annunciate e premiate le opere vincitrici dei due Concorsi del L’Aquila Film Festival, quello dei Cortometraggi e quello dei Lungometraggi. Il Concorso Cortometraggi ha avuto una giuria selezionatrice d’eccezione: le ragazze ed i ragazzi del PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) degli istituti aquilani Andrea Bafile e Domenico Cotugno. Nel corso dei mesi di ottobre e novembre le studentesse e gli studenti hanno avuto modo di vivere la vita organizzativa di un Festival, in tutte le sue attività. Tra queste, la selezione della rosa dei Cortometraggi da proporre al pubblico cittadino.

Dei nove Corti proposti in Concorso è stato proprio il pubblico a decretare il vincitore, in una modalità, ormai diventata abitudine, che ogni anno risulta assai gradita. “Un’Ora Sola”, di Serena Corvaglia, vince il Concorso Cortometraggi del Quindicesimo LAQFF. Serena Corvaglia è stata ospite della serata finale e ha raccontato al pubblico del suo lavoro, dei suoi progetti futuri e della collaborazione con il grande Giuliano Montaldo, che di “Un’Ora Sola” è stato attore protagonista. Quanto al Concorso dedicato ai Lungometraggi, due sono state le giurie chiamate a decretare il Film migliore tra i cinque proposti e proiettati a L’Aquila da ottobre a metà novembre: una giuria tecnica, composta da Michelangelo Iuliano, Giornalista Mediaset, Andrea Magnani, Regista, Sceneggiatore e Produttore, ed Eleonora Nascimben, Reporter e Comunicatrice sociale, ed una giuria UnivAQ composta da tre studenti tirocinanti del DSU UnivAQ, Luca Cialfi, Leonardo Di Pietrantonio e Arianna Tomassini.

La decisione delle due giurie è stata unanime nell’incoronare vincitore “Rebel”, film belga dei Registi Adil El Arbi e Bilall Fallah. Adil e Bilall, che con Rebel sono tornati a girare in Europa dopo numerose esperienze ad Hollywood, sono stati graditissimi ospiti della serata conclusiva, accolti in maniera festosa dal pubblico aquilano che non li ha risparmiati quanto a foto, selfie e autografi. La Prof.ssa Ornella Calvarese, Docente del Centro linguistico di Ateneo presso UnivAQ, ha dialogato con i due Registi. Ospite d’onore e padrino del Festival è stato Federico Cesari, amatissimo dagli spettatori e dalle spettatrici più e meno giovani, dato l’incandescente successo delle Serie TV “Skam Italia” e “Tutto chiede salvezza”. A dialogare con Cesari, che è stato subissato di domande dalla sala gremita, è stato il Prof. Gianluigi Rossini, Docente di Televisione e Serialità di UnivAQ e UniTE. Anche per Cesari c’è stato l’immancabile momento di entusiasmo popolare, con foto, selfie e autografi. L’Orchestra di Piazza Palazzo, formata da Armando Rotilio, Loris Coccia Colaiuta, Emanuele Castellano, Fabrizio De Melis e Alain Jackson Bizimana, poliedrica e polistrumentista,ha accompagnato l’intera serata. Quella del 29 novembre è stata una serata che ha posto il sigillo su una stagione di Cinema ricchissima e polisemica, qualificandosi come il miglior auspicio possibile per un’edizione 2023 che confermi le ambizioni e il livello qualitativo che stabilmente il Festival mette a disposizione della Città.




IL MAXXI L’AQUILA ACCOGLIE il mese di dicembre

Aperture prolungate ed eventi per grandi e piccoli

L’Aquila, 30 Novembre 2022 – Già protagonista della mostra di inaugurazione del MAXXI L’Aquila Punto di equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti, torna a Palazzo Ardinghelli venerdì 2 dicembre dalle 16.30, il fotografo Stefano Cerio che, nell’ambito de Il territorio non è indifferente. Forme d’arte all’Aquila, offrirà al pubblico la performance Aquila. Nella corte del Museo verrà montata dall’artista una chiesa gonfiabile con la forma di quella di Onna, uno dei borghi più colpiti dal terremoto del 2009 e già soggetto degli scatti presentanti in Museo. La performance prevede un gonfiaggio della struttura molto rapido, in contrapposizione ai tempi lunghi necessari per la ricostruzione dell’intero centro alla periferia est del capoluogo abruzzese.

A seguire, nella Sala Polifunzionale, una conversazione realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e Hatje Cantz. Introduce il direttore del MAXXI L’Aquila, Bartolomeo Pietromarchi. Interventi di Stefano Cerio, fotografo e videoartista; Stefano Chiodi, storico dell’arte, critico e curatore; Maria D’Alesio e Barbara Drudi, rispettivamente direttrice e vicedirettrice Accademia di Belle Arti dell’Aquila; Francesca Franco, docente di Storia dell’arte contemporanea sempre dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

L’incontro unisce il libro dedicato al progetto di Stefano Cerio al volume Joseph Beuys: l’uso della parola e del linguaggio è una forma d’arte, che raccoglie da un lato ricerche bibliografiche e d’archivio sull’attività didattica, artistica e politica messa in opera dall’artista tedesco sin dai primi anni di insegnamento, e dall’altro, approfondisce le vicende biografiche dell’artista durante gli anni della sua lunga collaborazione con i coniugi Durini a Bolognano (Pescara).

L’ingresso libero fino a esaurimento posti.

Dal 2 al 4 dicembre, inoltre, il MAXXI L’Aquila ospita con MAXXI Mobile Lab il workshop di “lettura diffrattiva” Le storie dello Chthulucene sul testo Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto di Donna Haraway, che interroga la centralità delle narrazioni legate al progresso, alla crescita infinita e alla natura come mera risorsa passiva. Il workshop, a cura di Isabella Pinto, con Donatella Saroli e Fanny Borel, coinvolge alcune realtà artistiche, culturali e sociali del territorio aquilano. Oltre trenta i partecipanti che hanno aderito nei giorni scorsi tramite registrazione sul sito del Museo.

APERTURE STRAORDINARIE PER L’IMMACOLATA: La prossima settimana aperture prolungate: da giovedì 8 a domenica 12 dicembre il museo sarà aperto dalle 10 alle 19.

Giovedì 8 dicembre 2022 alle 11.00 inoltre, per le famiglie con bambini dali 5 agli 11 anni si terrà il laboratorio “Ritratti di gruppo” nell’Edulab e nelle sale del Museo. I partecipanti esploreranno la mostra Afterimage e, ispirati dall’opera dell’artista Frida Orupabo, si cimenteranno nella realizzazione di un autoritratto tramite la tecnica del collage. Scambiando poi le parti del proprio autoritratto, ciascuno darà forma a personaggi nuovi, veri e propri ritratti collettivi.

Per partecipare è necessario prenotare il proprio posto sul sito del Museo all’indirizzo: https://maxxilaquila.art/evento/ritratti-di-gruppo/: Il costo è di 5 euro a bambino oltre al biglietto d’ingresso ridotto a 5 euro per l’adulto accompagnatore.

E ancora, giovedì 8 e sabato 10 dicembre, alle ore 17.00, visita guidata per adulti alla mostra Afterimage . Prenotazioni sul sito del museo o direttamente in biglietteria fino a esaurimento posti. Costo della visita 5 euro più 5 di biglietto ridotto.

Venerdì 2 dicembre ore 16:30 performance e talk | Il territorio non è indifferente. Forme d’arte all’Aquila

Venerdì 2 – Domenica 4 dicembre Workshop | Le storie dello Chthulucene

8 dicembre ore 11.30 | laboratorio per famiglie | Ritratti di gruppo

8 e 10 dicembre ore 17| visita guidata




ART SOUP. Impara l’arte e non metterla da parte

Si chiama così il nuovo programma Rai ideato, scritto e condotto da  Jenny Pacini e prodotto da Mente Locale. Quindici puntate, in onda dal 30 novembre alle 16.40 su Rai Kids, con un focus dedicato all’Abruzzo. In programma interviste a personaggi come Eike Schmidt, Millo, Zuzu, Murubutu e una caccia al tesoro organizzata al Maxxi L’Aquila

30 novembre 2022

Andrà in onda su Rai Kids a partire dal 30 novembre il nuovo programma Rai ideato, scritto e condotto da Jenny Pacini, giornalista abruzzese, e prodotto da Mente Locale, dal titolo “Art Soup – Impara l’arte e non metterla da parte”. Ben quindici le puntate registrate da Nord a Sud dello Stivale, con un focus dedicato anche all’Abruzzo.

La serie tv live action dedicata al mondo dell’arte e rivolta ai più giovani, è caratterizzata da un linguaggio e un approccio freschi, accattivanti nella loro naturalezza, né accademici né verticali. Sarà disponibile in anteprima a partire dal 25 novembre su RaiPlay e in seguito, da mercoledì 30, su Rai Kids, canale 42, alle 16,40 tutti i giorni tranne il martedì e il sabato.

“L’arte è una forma universale d’espressione – dichiara la giornalista Jenny Pacini – ed è fatta della stessa sostanza della libertà. Con questo programma mi rivolgo ai ragazzi con l’intento di far scoprire loro come possa essere uno strumento arricchente. Sia per il piacere della fruizione, sia, perché no, per quello della creazione stessa di un’opera”.

“Art Soup – Impara l’arte e non metterla da parte – spiega Vincenzo d’Aquino, titolare di Mente Locale – è la seconda produzione nazionale per Rai Ragazzi che ci vede impegnati in veste di producer insieme a Jenny Pacini come autrice e conduttrice, dopo l’esordio dello scorso anno con “GoWild – Animali in città”, ossia venti puntate dedicate agli animali selvatici in città. Ancora disponibile su Rai Play”.

La nuova serie tv vede un team proveniente da tutta Italia: oltre agli abruzzesi Vincenzo d’Aquino, producer, Jenny Pacini nei panni di ideatrice, autrice e conduttrice e Maurizio Di Fazio, giornalista e scrittore di respiro nazionale nonché coautore del programma, ci sono: Riccardo Alessandri, regista; Fabrizio Trematore, direttore della fotografia; Cosimo Franchini, responsabile di postproduzione; Stella Controguerra, assistente di produzione; Alessandro Romeo, autore delle musiche e Housdada, società torinese che si è occupata dell’ideazione e realizzazione della sigla e delle grafiche. 

In ogni puntata, di dieci minuti l’una, ci sarà un ospite principale tra artisti digitali e analogici, direttori di realtà museali, curatori, divulgatori ed educatori artistici, street artist, fumettisti, galleristi, illustratori, art sharer e influencer di settore, e ci saranno i ragazzi, parte attiva degli episodi e delle esperienze formative.

“Abbiamo puntato molto sulle scuole e sui più giovani – aggiunge la giornalista – pensando che imparare divertendosi sia sempre il miglior motore per arrivare alla conoscenza. Ringrazio a questo proposito tutti i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo al programma inclusi gli studenti del Liceo Artistico Musicale Coreutico Misticoni Bellisario e quelli dell’istituto e dell’IIS A. Volta di Pescara, ma ce ne sono tanti altri e in tutta Italia”.

E così, dagli Uffizi di Firenze al Museo in grotta di Matera; dall’arte digitale di Giacomo Costa alla Sugar Art di Barbara Regini, fino al Museo egizio di Torino e ai musei immersivi di Napoli, si avrà una panoramica ricca e variegata sui capolavori d’Italia e d’Abruzzo e mille spunti per riflettere sull’importanza dell’arte.

Interessanti anche le puntate dedicate al territorio che vedono come protagonisti, ad esempio, Millo, uno degli street art più apprezzati al mondo, che Pacini ha incontrato per parlare delle sue ultime opere e di Aielli (AQ), paese più volte terremotato e tornato a risplendere grazie ai colorati murales a grandezza naturale che gli hanno ridato una nuova vita. Presente anche il nuovo museo Imago, a Pescara, dove l’autrice e conduttrice ha incontrato il presidente Nicola Mattoscio e i ragazzi dello staff. Inaugurato nel 2021 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Imago è una vera e propria eccellenza nel panorama del medio-adriatico. Museo in love è, invece, una puntata dedicata alle lettere d’amore e al museo di Torrevecchia Teatina (CH), che ne raccoglie circa 20mila esemplari di diverse epoche. Protagonisti il direttore Massimo Pamio con sua moglie Giuseppina Verdoliva, e il rapper letterario Murubuto, intervistato a Reggio Emilia.

Prevista poi una caccia al tesoro al MAXXI L’Aquila dove il museo, voluto dal Ministero per i Beni e le attività culturali, ha il duplice scopo di potenziare la rinascita di una città e avvicinare i visitatori più giovani all’arte, facendogliene scoprire la bellezza. C’è inoltre un Ritorno al futuro, puntata dedicata al museo ElettroLudica di Avezzano (AQ), dove è possibile visitare la più grande esposizione permanente di videogame vintage e modernariato tecno-ludico. Durante la puntata grandi e piccoli giocheranno con alcuni dei videogiochi presenti, pezzi davvero rarissimi. E non manca Stefano Schirato nell’episodio dedicato all’arte di fotografare e al suo metodo “Prima di scattare, pensa”.

Girata in circa 6 mesi nel 2022, la serie è un condensato d’arte, tocca diverse epoche e si presenta come una vera e propria “zuppa” che, nella sigla e nel logo, omaggia la famosa lattina della Campbell’s Soup, diventata iconica e pop grazie ad Andy Warhol, tra i più influenti artisti del XX secolo.




UNA TERRA PROMESSA. Viaggio alla ricerca della felicità attraverso le musiche di Händel

Spettacolo del progetto europeo vincitore di Europa Creativa Let’s Sing Oratorio Music!

5 Dicembre 2022 – Nuovo Teatro Orione

Roma, 29 novembre 2022. Centinaia di bambini e ragazzi si ritroveranno il 5 Dicembre alle ore 10:30  presso il Nuovo Teatro Orione di Roma per la  Prima Assoluta, de  “Una Terra Promessa – A Promised Land”, viaggio alla ricerca della Felicità. Lo spettacolo, prodotto dall’Accademia Musicale Europea con la direzione artistica di Daniela de Marco, racconta attraverso la musica di Händel – di quattro amici che fuggono dalla guerra per approdare nella Nuova Terra Promessa: l’Europa.

I “4 amici” sono i cantanti vincitori del Concorso Internazionale Musica Sacra – Francesca Mannino, Aurora Faggioli, Raffaele Feo e Giordano Farina e le loro emozioni saranno raccontate dal noto attore Vincenzo Bocciarelli, dalla Nova Amadeus Chamber Orchestra diretta dal M.° Stefano Sovrani e dal Coro da Camera Italiano. Lo spettacolo – studiato in modo da affascinare e coinvolgere i ragazzi con storytelling, movimenti di scena, luci evocative durerà 80 minuti circa.

Lo spettacolo è parte del progetto europeo “Let’s Sing Oratorio Music” vincitore del Programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Il Direttore Artistico Daniela de Marco dichiara durante la conferenza stampa: “Questo spettacolo unisce lo splendore della musica alle emozioni, alla bellezza e alla positività per trasmettere ai bambini nuove conoscenze trasversali unite a una sana dose di entusiasmo e ottimismo”.

“Il viaggio verso la felicità è da sempre lo scopo dell’uomo e oggi più che mai è una metafora dei tempi che stiamo vivendo”, aggiunge Vincenzo Bocciarelli. Da sinistra: il Direttore d’Orchestra Stefano Sovrani, il Direttore Artistico Daniela de Marco, l’attore Vincenzo Bocciarelli, il Basso Giordano Farina.

Nel Maggio 2022 il primo spettacolo di Let’s Sing Oratorio Music:La Creazione di Haydn con centinaia di bambini e ragazzi entusiasti