IN PARTENZA FIABOSCO Academy

La lavorazione della pietra nelle scuole

Sant’Eufemia a Maiella, 3 novembre 2022. Sono oltre 200 i ragazzi che faranno parte del progetto Fiabosco Academy a cura della Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, con il patrocinio del Comune di Sant’Eufemia (Pe) e del Parco Nazionale della Maiella, con il sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe): un progetto che allarga gli orizzonti del parco Fiabosco, e che sta interessando numerosi enti.

La Direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta: Fiabosco Academy prevede per la prima volta la realizzazione da parte degli istituti coinvolti di un’opera scultorea che verrà poi esposta all’interno del Fiabosco di Sant’Eufemia, nato nel 2021, e noto come il primo parco dedicato all’immaginario presente in Italia, che ad oggi ha attirato migliaia di turisti e curiosi come in più occasioni ha sottolineato il sindaco del comune del Parco, Francesco Crivelli, grande sostenitore del progetto; è stato lo stesso Fiabosco a “rivoluzionare” negli ultimi due anni il settore turistico di questo comune montano del pescarese.

“La mission – sottolinea il direttore artistico Millanta – è l’utilizzo dei materiali locali, da parte degli artisti locali, per valorizzare gli spazi locali, per questo motivo come Scuola Macondo stiamo investendo le nostre energie verso gli artisti del domani, ragazzi che potranno alimentare questa filiera virtuosa in futuro, sensibilizzandoli sin da ora. L’auspicio è che nei prossimi anni altri Istituti decidano di partecipare al progetto.”

Hanno aderito a questa prima edizione del Fiabosco Academy: il Liceo Artistico Patini Pudente di Vasto con il referente Prof. Giuseppe Colangelo; il Liceo Artistico Misticoni Bellisario di Pescara con i referenti: il Prof. Emiliano Faraone e il Prof. Marco Piccozzi; il Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele di Chieti con referente il Prof. Francesco D’Incecco ed il Liceo Artistico Palizzi di Lanciano con il referente il Prof. Stefano Donatello.

E proprio con i Professori referenti i ragazzi lavoreranno concretamente durante l’intero anno accademico; questa “nuova materia” che prevede la lavorazione della pietra sfruttando anche i moderni strumenti di realizzazione di base ha incuriosito gli stessi dirigenti scolastici che hanno immediatamente aderito come spiega ad esempio la dirigente Raffaella Cocco del Misticoni Bellisario di Pescara: “Noi siamo stati onorati di essere stati invitati a partecipare in qualità di Liceo Artistico a questo progetto ed abbiamo accolto con entusiasmo tale tematica: per quanto ci riguarda sono impegnate tre classi di indirizzo figurativo delle sede di Viale Kennedy. In questo momento i ragazzi stanno lavorando alla fase progettuale ed i professori sono all’opera per documentare il lavoro. Gli studenti lavoreranno il blocco di pietra in uno spazio molto grande della sede di via Luigi Einaudi, all’aperto. Il progetto ci è piaciuto anche perchè da tanto tempo il nostro istituto era in attesa di svolgere uno studio più compiuto di scultura sulla pietra che è trattata nella nostra scuola ma solo con questi input può realizzarsi concretamente ed inoltre volevamo lasciare sul territorio una testimonianza per tutti”.

La pietra, base del progetto, è pronta per essere trasportata nelle scuole: i giovani artisti si impegneranno per tutto l’anno accademico e lasceranno un segno tangibile del loro studio e del loro impegno sulla pregiata pietra bianca della Maiella. Fiabosco Academy si protrarrà, dunque, fino a maggio, e confluirà nello stesso Fiabosco che a giugno, vedrà l’installazione delle nuove opere a Sant’Eufemia dove il sindaco Francesco Crivelli, accoglierà operatori e turisti per una grande festa “artistica” e “fantastica”, nel mese di giugno.




TU ES PETRUS. Il Rossini Sacro per la Pace

L’Orchestra dell’ISA diretta da Jacopo Sipari nelle Basiliche francescane all’Aquila, Assisi e Roma

Venerdì 4 novembre ore 20.00 – L’Aquila, Basilica San Bernardino

Sabato 5 novembre ore 21.30 – Assisi, Basilica Superiore di San Francesco

Domenica 6 novembre ore 18.30- Roma, Basilica di Santa Maria in Aracoeli

L’Aquila 3 novembre 2022. Un’altra grande produzione che vede protagonista l’ISA diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli. Tre le date per Tu es Petrus. Sulle orme di San Francesco: anteprima all’Aquila, venerdì 4 novembre alle 20.00 nella Basilica di San Bernardino (ingresso gratuito fino a esaurimento posti); secondo appuntamento sabato 5 novembre alle ore 21.30 nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi e conclusione domenica 6 novembre alle 18.30 a Roma presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli.

Di grandissimo prestigio il cast di voci: il soprano Donata D’Annunzio Lombardi, il mezzosoprano Irene Molinari, il tenore Dario Di Vietri e il basso Gaetano Triscari. Con loro l’International Opera Choir preparato dal M° Giovanni Mirabile.

In programma la Petite Messe Solennelle per soli, coro e orchestra di Gioachino Rossini, giustamente annoverata tra le migliori composizioni del genio di Pesaro e considerata una sorta di testamento spirituale la cui prima copia a stampa è in possesso della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi.

Spiega il direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli: “Abbiamo scelto questa altissima pagina di musica italiana per omaggiare Rossini e il suo capolavoro sacro con questa esecuzione. Ci sembra molto significativo farlo in tre Basiliche francescane a Roma, Assisi e all’Aquila, nelle quali il Festival Tu es Petrus compie quest’anno un viaggio di musica e spiritualità. In un momento storico di estrema complessità, di guerra e minacce, vorremmo che la musica fosse strumento di pace e dialogo fra i popoli, di una pace semplice, come semplice è la Regola francescana e come semplice dovrebbe tornare a essere la vita di ciascuno di noi”.

Dice il Direttore Artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il violinista Ettore Pellegrino: “Ringrazio il Direttore Jacopo Sipari Di Pescasseroli, che dirigerà la nostra Orchestra, per averci invitato anche quest’anno a partecipare all’appuntamento autunnale con la musica sacra in luoghi suggestivi e di grande richiamo spirituale. In questa edizione, dedicata alla figura di San Francesco, speriamo che la nostra musica sappia farsi strumento di armonia in un momento di grande preoccupazione internazionale. Con questo auspicio proponiamo in anteprima questo concerto all’Aquila venerdì 4 novembre a San Bernardino, offrendolo in forma gratuita in una delle Basiliche più amate e preziose della città”.

Il concerto del 4 novembre all’Aquila, organizzato dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese, è un’anteprima del Festival “Tu es Petrus”, evento patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Cultura e da International Organisation for Migration insieme alle ambasciate di Stati Uniti, Germania, Grecia, Argentina, Bulgaria, Georgia, Italia, Messico, Principato di Monaco, Serbia e Israele e a Roma Capitale, Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila, Comune di Tagliacozzo ed è realizzato grazie a al sostegno della Società San Colombano Costruzioni nella persona del suo amministratore delegato il dott. Edoardo Vernazza e della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale di cui è Presidente il Prof. Avv. Emmanuele Emanuele. La Fondazione Cultura e Arte opera per la promozione, la realizzazione e la diffusione di iniziative culturali ed artistiche, sulla base dell’assunto fondamentale che l’arte e la cultura – nelle loro molteplici forme e manifestazioni – svolgano un ruolo di primo piano nella crescita integrale della persona, nell’affermazione dei valori di condivisione e solidarietà, e nella formazione della coscienza collettiva, annullando le differenze e appianando i conflitti, a favore dell’inclusione sociale degli individui e del dialogo costruttivo fra i diversi popoli.

L’accesso alla Basilica di San Bernardino sarà consentito al pubblico dalle ore 19.30. Accesso consigliato dall’entrata laterale su Piazza del Teatro.




CONFLITTO O VIOLENZA? La valutazione delle famiglie disfunzionali

XXII Congresso Nazionale di Psicologia Giuridica: Auditorium del Rettorato 4-5 novembre 2022

Chieti, 3 novembre 2022. Venerdì 4 e sabato 5 novembre prossimi, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si svolgerà il XXII Congresso Nazionale di Psicologia Giuridica organizzato dall’Associazione Italiana di Psicologia Giuridica in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia Clinica del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio della “d’Annunzio”. Il tema del Congresso è la valutazione di famiglie in crisi a seguito di una disgregazione della coppia genitoriale, considerando le novità introdotte dalla Riforma Cartabia.

Il programma prevede tre tavole rotonde con un dibattito tra i relatori invitati: il venerdì mattina il focus sarà sulla valutazione dei conflitti endofamiliari nell’ambito di procedimenti civili in tema di separazione e affidamento di figli minorenni, il venerdì pomeriggio sull’impatto dei procedimenti penali sulle responsabilità genitoriali e il sabato mattina sul ruolo dello psicologo nella riforma Cartabia. I relatori invitati sono professionisti di elevata qualificazione che operano nell’ambito forense (magistrati, avvocati, psicologi forensi e assistenti sociali). Il Congresso è patrocinato da: Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, Camera Nazionale Avvocati per le persone, per i minorenni e per le famiglie (Cammino), Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (AMI), Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio (DiSPuTer) dell’Università G. d’Annunzio, Università Europea di Roma, Centro Studi Psicologia Applicata – Istituto di Formazione e Ricerca Scientifica CEIPA.

La rilevanza di questo Congresso – spiega la professoressa Maria Cristina Verrocchio, docente di Psicologia clinica presso il Dipartimento di Scienze psicologiche della Salute e del Territorio (DiSPuTer) della “d’Annunzio” – risiede sia nella presenza di illustri relatori di comprovata esperienza scientifica e professionale sia nell’offrire un confronto tecnico e operativo tra discipline e professioni diverse. Dopo la separazione coniugale, quando i genitori di figli minorenni non riescono a adattarsi e a risolvere le loro controversie, iniziano contenziosi giudiziari spesso lunghi e faticosi per tutti i membri del nucleo familiare. I figli, bambini o adolescenti, soffrono moltissimo e tutti i professionisti coinvolti debbono necessariamente tutelarne il migliore interesse nell’ambito del processo.

Quando viene richiesta da un magistrato una Consulenza tecnica all’interno di un assetto valutativo di responsabilità genitoriale ai fini di affidamento dei figli – aggiunge la professoressa Verrocchio – lo psicologo esperto si trova sempre di fronte a situazioni molto complesse che possono essere espressione di scenari diversi (conflitto temporaneo reattivo, conflitto persistente e radicato, conflitti che degenerano in violenza psicologica e/o fisica di una persona sull’altra). Il Congresso mira a chiarire anche la differenza tra conflitto e violenza, due fattispecie che non possono essere confuse e che richiedono specifiche metodologie di valutazione ed eventualmente di intervento.

Maurizio Adezio




IL CORPO DEL VENTO Poesie di Leandro Di Donato

Conversazione al Mediamuseum

Pescara, 2 novembre 2022. Giovedì 3 novembre 2022 alle ore 18:00 al Mediamuseum di Pescara (piazza Alessandrini 34), Marco Presutti e Giovanni D’Alessandro presenteranno il libro di Leandro Di Donato, Il corpo del vento, (Di Felice Edizioni).

La conversazione costituisce il primo incontro del ciclo di Attualità culturale in dialogo (settimo anno) promosso dalla Fondazione Edoardo Tiboni e dall’Istituto nazionale di Studi crociani.

Leandro Di Donato è Direttore del Museo archeologico nazionale di Campli (TE), e Presidente dell’Istituto internazionale del Teatro del Mediterraneo – Sezione Italiana APS. Ha pubblicato nel 2006 il volume Le strade bianche e alcune sue poesie sono state pubblicate in antologie e in altre sedi di stampa. Paola Marchegiani leggerà alcune poesie tratta dal libro. Sarà presente l’autore.

Giovanni D’Alessandro

Nato a Ravenna, ma sulmonese di origine, vive a Pescara. Avvocato, appassionato d’arte e di letteratura ha esordito come scrittore nel 1996 con il romanzo Se un Dio pietoso, finalista ai premi di Viareggio e Palazzo di Bosco e vincitore del premio Penne-Mosca.

Ha vinto il premio Scanno nel 2004 con I fuochi dei kelt, nel 2006 ha pubblicato  La puttana del tedesco, quindi nel 2008 Il guardiano dei giardini del cielo, nel 2011 Soli e nel 2013 La tana dell’odio.

Foto: lo speciale giornale




EFFICACIA DI FARMACI ANTIPARASSITARI antielmintici per cane e gatto

Donato Traversa unico parassitologo veterinario di un ateneo europeo tra gli autori delle linee guida

Teramo, 2 novembre 2022. Sono state pubblicate le nuove Linee Guida della World Association for the Advancement of Veterinary Parasitology (WAAVP) per la valutazione dell’efficacia dei farmaci antiparassitari antielmintici per cane e gatto:

Si tratta di Linee Guida redatte da un gruppo di parassitologi provenienti da Europa (Multinazionali Boehringer-Ingelheim e Zoetis con sede in Francia e Belgio), USA (University of Georgia e CRO ClinVet International) e Asia (Chulalongkorn Bangkok University) e da Donato Traversa, ordinario dell’Università di Teramo, unico parassitologo veterinario appartenente a un ateneo europeo.

Gli antielmintici sono una categoria di farmaci usati nella medicina umana e veterinaria per eliminare svariati tipi di vermi o elminti che possono infestare l’organismo provocando l’elmintiasi. Questi farmaci sono comunemente chiamati vermicidi o vermifughi.

«Queste Linee Guida – ha spiegato Donato Traversa – indirizzeranno per i prossimi decenni le modalità di valutazione, registrazione e autorizzazione per l’immissione sul mercato internazionale dei farmaci antiparassitari antielmintici destinati a cane e gatto con un’attenzione primaria ai principi delle 3R. Il principio delle 3R – Replacement, Refinement and Reduction (sostituzione, affinamento e riduzione) – è il modello a cui tutti gli scienziati sono tenuti a riferirsi quando progettano ed eseguono uno studio animale. Dal punto di vista giuridico, infatti, il principio delle 3R è alla base della legislazione europea dedicata alla protezione degli animali impiegati nella sperimentazione scientifica.

La WAAVP è la società scientifica mondiale che, tra le altre attività, partecipa allo sviluppo delle linee guida VICH, il programma di cooperazione internazionale trilaterale (UE-Giappone-USA) volto all’armonizzazione dei requisiti tecnici utilizzati dai comitati scientifici dell’European Medicine Agency (EMA) in Europa e della Food & Drug Administration (FDA) negli USA per l’approvazione, la registrazione e la commercializzazione dei farmaci a uso veterinario.




LA FIEREZZA DEL CIRCOLO di Arte e Cultura il Quadrivio

Congratulazioni a vittorio sgarbi per la nomina a sottosegretario

Sulmona, 2 novembre 2022. Il Circolo d’Arte e Cultura “Il Quadrivio” di Sulmona è fiero di apprendere la nomina a Sottosegretario alla Cultura dell’On. Vittorio Sgarbi, Presidente onorario del Premio Sulmona – Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea, che l’anno prossimo approderà alla cinquantesima edizione.

Tale soddisfazione per il meritatissimo riconoscimento segue la nomina a Ministro della Cultura dell’On. Gennaro Sangiuliano, vincitore nell’ambito della stessa manifestazione del Premio Nazionale di Giornalismo 2012 e, già da prima dell’estate, a quella a vicedirettore della Direzione Approfondimenti Informativi del Presidente della Giuria per il Premio Nazionale Giornalismo, Paolo Corsini.

Tali riconoscimenti a personalità il cui nome è legato al Premio Sulmona non fa che corroborarne l’importanza e confermare la validità delle scelte succedutesi negli anni, lasciando sperare in un eccezionale contributo di idee e programmi per l’edizione del cinquantenario.




L’ABRUZZO IN CAMICIA NERA: biografia di ceti e poteri di fronte al regime

Il 4 novembre a Pescara la presentazione con Enzo Fimiani del volume di Luigi Ponziani

Pescara, 1° novembre 2022. Che volto aveva il fascismo di “periferia” agli albori del regime? Come agivano i diversi ceti sociali che si proponeva di rappresentare? Qual era in una regione come la nostra la fisionomia di questo piccolo mondo che guardava all’avvento di Mussolini? A questi ed altri interrogativi si propone di dare risposte il volume “Abruzzo in camicia nera.

Fascisti di provincia alla prova del regime (1919-1929)” realizzato dallo studioso teramano Luigi Ponziani, e da poche settimane nelle librerie, che sarà presentato a Pescara venerdì prossimo, 4 novembre, alle ore 18 nella sala dedicata a Enrico Berlinguer in via Lungaterno sud 76.

Si chiama “Dialoghi sull’Italia fascista: ceti e potere tra centro e periferia” l’iniziativa, voluta dalla Fondazione Abruzzo Riforme, che vedrà lo stesso Ponziani dialogare sui diversi temi sollevati nel suo volume edito da “Ricerche & Redazioni” di Teramo con Enzo Fimiani, docente di Storia Contemporanea all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara: l’incontro sarà introdotto da Arnaldo Mariotti, presidente della Fondazione stessa.

La presentazione del volume coincide con il centenario della marcia su Roma, che nell’ottobre del 1922 segnò simbolicamente l’atto di fondazione del regime che avrebbe di lì a poco instaurato la dittatura con il terribile corredo di scelte.




I FOLLETTI D’ABRUZZO, protagonisti di Macchemito

Su Buongiorno Regione

Non è cattivo ma può essere dispettoso ed un po’ burlone se lo si infastidisce, considerato un messaggero per chi non c’è più, ha un grande cappello rosso, riconoscibile tra i boschi: è il mazzamurello, che popola i boschi d’Abruzzo. Sono proprio i folletti, i protagonisti di un’interessante puntata di Macchemito, andata in onda su “Buongiorno Regione”, rubrica Rai a cura di Paolo Pacitti, con le riprese di Sem Cipriani.

È proprio lo scrittore abruzzese Peppe Millanta a spiegare dal Bosco di Sant’Antonio di Pescocostanzo che “chi riesce a rubare al mazzamurello il cappello rosso che custodisce un segreto, potrà farsi indicare dov’è nascosto il tesoro”.

“Il mazzamarill si manifesta come vortice di vento che scompiglia capelli ma protegge la natura, soprattutto quando è minacciata da interventi umani: vive negli alberi cavi, nelle macerie, e protegge tesori che può aiutare a svelare” – spiega la demo antropologa Adriana Gandolfi.

A dimorar nelle tenebre è invece la Pantafica, che disturba il sonno dei malcapitati sedendo sul loro petto e provocando incubi; tanti sono i nomi e le caratteristiche fisiche che può acquisire poiché tanti sono i paesi che hanno culture e leggende differenti di cui è protagonista.




CONTEMPORARY – REPERTORI POSSIBILI torna a Pescara

L’Auditorium Flaiano ospita due giorni di grande musica con la rassegna organizzata da Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica

Pescara, 31 ottobre 2022. Fa nuovamente tappa a Pescara, l’1 e il 2 novembre presso l’Auditorium Flaiano, “Contemporary – Repertori Possibili”, il festival diffuso di programmazione e ospitalità del Centro Adriatico Produzione Musica.

Martedì 1° novembre alle ore 21:00 la due giorni di musica sarà aperta dall’esibizione del duo composto da Emanuela Di Benedetto (voce) e Giulio Gentile (pianoforte) con “Page Two”. Il duo nasce nel 2012 dall’incontro di due giovani appassionati di musica jazz, divenuti poi studenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, dove hanno entrambi conseguito la laurea di primo e secondo livello con la votazione di 110 lode e menzione speciale.

Nel 2017 sono entrati a far parte dell’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori Italiani guidata dal Maestro Pino Jodice, con cui hanno svolto concerti in importanti festival jazz in tutta Italia, con ospiti quali Fabrizio Bosso, Mario Biondi, Paolo Fresu, Tino Tracanna, Alex Sipiagin, Billy Cobham.

“There’s No Place Like Home” è il loro album d’esordio: prodotto da “Artesuono” di Stefano Amerio, si compone di otto brani, tutte composizioni originali dei due protagonisti, che spesso abbandonano la formazione in duo per aprirsi a sinergie inedite con altri musicisti come Luca Bulgarelli, Marcello Di Leonardo, Jorge Ro, Manuel Trabucco.

A seguire, alle 22:00, sarà la volta di Luca Aquino (tromba) e Giovanni Guidi pianoforte) in “Amore Bello”, un viaggio attraverso canzoni come “Amore bello”, “Over The Rainbow”, “Un giorno dopo l’altro”, “What A Wonderful World”. Brani celebri, che tutti conoscono e che tromba e pianoforte rileggono nella maniera più semplice possibile, quasi non discostandosi dai temi, dalle parole.

La serata di mercoledì 2 novembre, a partire dalle ore 21:00, sarà tutta dedicata a Giovanni Guidi con “100 Comizi D’Amore” – A cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. “Cento comizi d’Amore” sono preghiere, comizi, lettere, canzoni, poesie, e-mail, sms, whatsapp, pensieri, tweet, dediche, dichiarazioni, rimproveri e domande a Pier Paolo Pasolini. E sono solo musica, solo pianoforte. Come Virgilio fu per Dante, come Gramsci fu per Pier Paolo Pasolini, Pier Paolo Pasolini sarà la guida di Giovanni Guidi in un percorso, in continuo dialogo con il Maestro, alla scoperta della storia, dell’amore, del genio, della passione, della spregiudicatezza, della libertà. Cento preghiere a cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, perché tutte e tutti vorremmo che non fosse mai morto.

L’abbonamento per tutta la rassegna è in vendita al prezzo di 12 euro + 1 euro per diritti di prevendita; l’abbonamento giornaliero costa invece 10 euro + 1 euro per diritti di prevendita. Info al numero 329.4291913. Gli abbonamenti sono in vendita sul circuito CiaoTickets, mentre è possibile acquistare il biglietto per ogni singolo concerto, al prezzo di 6 euro, esclusivamente presso la cassa dell’auditorium.

Vincenzo d’Aquino




STAGIONE DI PROSA del Caniglia

I palchetti del Sindaco e della Giunta Comunale saranno a disposizione degli studenti della Città. Un’iniziativa che è stata accolta dagli imprenditori del luogo che la estendono anche al mondo del sociale

Sulmona, 31 ottobre 2022. Un teatro aperto a tutti. Il Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero e la Giunta Comunale hanno messo a completa e gratuita disposizione per l’intera stagione teatrale di prosa i loro palchetti per tutti gli studenti sulmonesi che ne faranno richiesta.

«La promozione della cultura, in ogni sua forma, continua ad essere una priorità della nostra azione amministrativa, specialmente quando essa riesce a coinvolge attivamente i giovani della nostra Città. Il nostro impegno, anche nel prossimo futuro, muoverà sempre in questa direzione attraverso azioni concrete di sensibilizzazione sulle tematiche legate all’inclusione e al contrasto alla povertà educativa» dichiara il sindaco Gianfranco Di Piero.

Un’iniziativa quella del Sindaco e della Giunta comunale che è stata accolta spontaneamente anche da alcuni imprenditori del luogo: Rita Perrotta (Sisley di Sulmona) e Marina Ammazzalorso (Ottica Ammazzalorso) hanno infatti acquistato e destinato dei palchi per gli studenti della città di Sulmona e del comprensorio. Una proposta che si è allargata spontaneamente anche verso il mondo del sociale grazie all’acquisto di alcuni palchi e abbonamenti da parte degli imprenditori Luigi Fracassi (Francassi Events), William di Carlo, Gianni Cirillo (ISE Impianti), Ciesse Edilizia destinati agli ospiti del Centro Diurno “G. Fapore” di Sulmona e della Struttura psichiatrica residenziale ‘Il Morrone’ Pratola Peligna – Dipartimento di Salute Mentale – Asl 1 Abruzzo e di analoghe strutture assistenziali che ne faranno richiesta.

«Iniziare questa nuova stagione di prosa 2022/2023 con l’appoggio e il sostegno non solo dell’Amministrazione comunale ma anche dell’imprenditoria locale ci fa capire quanto il Teatro Maria Caniglia di Sulmona stia diventando sempre più un luogo di aggregazione strettamente connesso al suo tessuto sociale, una vicinanza necessaria e vitale, specialmente in questo periodo di grandi cambiamenti sociali, politici ed economici» ha dichiarato Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa.

Gli studenti interessati, e tutti i destinatari di questa pregevole iniziativa, potranno inviare la propria richiesta di partecipazione agli spettacoli inoltrando un’e-mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com, entro le ore 12:00 del giorno precedente in cui andrà in scena lo spettacolo a cui sceglieranno di assistere. I posti saranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle richieste, fino a esaurimento dei posti disponibili. Per eventuali richieste in esubero l’Associazione Meta propone tariffe agevolate per l’acquisto di biglietti in qualsiasi settore e ordine di posto; Meta Aps sostiene fortemente che la cultura e la bellezza appartengano a tutti, soprattutto ai più giovani, e mette dunque a loro disposizione i posti migliori ad un prezzo calmierato, perché possano godere a pieno di ciò che il Teatro riesce a donare.

Continua intanto la campagna abbonamenti alla stagione di prosa 2022/2023 il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona sito nel Complesso della SS Annunziata in Corso Ovidio – dove è possibile acquistare anche i singoli biglietti per il primo spettacolo che inaugurerà la nuova stagione di prosa: Il Malato Immaginario con Emilio Solfrizzi in scena Sabato 05 Novembre alle ore 21:00.

I biglietti per l’evento sono acquistabili anche sulla piattaforma Oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




CIAK TERAMO E DINTORNI introdotto dall’Istituto Di Poppa-Rozzi

Il Comune di Giulianova partner nel progetto

Sabato scorso  la presentazione nella Sala Ipogea. Icone della città, il santuario dello Splendore ed il brodetto alla giuliese.

Giulianova, 31 ottobre 2022. È stato presentato sabato scorso, 29 ottobre,  il progetto di marketing territoriale “Ciak Teramo e dintorni”, realizzato dall’Istituto “Di Poppa-Rozzi” di Teramo. L’evento si è tenuto nel capoluogo, nella Sala Ipogea di piazza Garibaldi, alla presenza della dirigente scolastica Caterina Provvisiero, del Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi, del Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, dell’ assessore regionale Pietro Quaresimale, del Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e di tutti gli attori del progetto. Ha partecipato, per il Comune di Giulianova, il Vicesindaco Lidia Albani.

“Ciak Teramo e dintorni”  ha preso avvio nel 2020, nelle classi dell’indirizzo “Accoglienza turistica” dell’ Istituto Di Poppa Rozzi, per rendere significativo e fattivo l’apprendimento delle discipline curriculari e per onorare i Patti di comunità, stipulati tra  scuola e istituzioni locali, finalizzati alla promozione del territorio. A dare ulteriore impulso al progetto, il fatto che il 2020 fosse l’anno del Giubileo di San Gabriele. Nei mesi del distanziamento causato dalla pandemia, il pellegrinaggio devozionale avrebbe potuto e dovuto prevedere una dimensione diversa, utile alla conoscenza dei luoghi e alla formazione dei ragazzi. Con questi stimoli, e alla luce di una bella e condivisa intuizione, è nato  dunque “Ciak Teramo e dintorni”, contenitore multimediale curato dall’esperto Gianmaria De Paulis, strumento capace di proporre percorsi religiosi, culturali ed enogastronomici, perfettamente in linea con il principio di coesione territoriale. Il risultato è duplice: la valorizzazione delle risorse della provincia ed insieme la messa a disposizione dei ragazzi di un approccio di studio moderno, di un’esperienza didattica sostanzialmente nuova.

Era stato proprio il Vicesindaco Lidia Albani, il 13 ottobre 2021, ad accogliere i ragazzi e gli insegnanti del Di Poppa- Rozzi al Santuario della Madonna dello Splendore, al centro delle riprese di quel giorno. Insieme al sito religioso, è stato eletto icona della città, ma dal punto di vista gastronomico,  il “brodetto alla giuliese”. Il risultato, come si vede cliccando su https://www.ciakteramoedintorni.it/comuni/giulianova/3-3.html , è sorprendente.

Il sito, www.ciakteramoedintorni.it,  è raggiungibile anche inquadrando un Qr code.

“La Città di Giulianova – ha commentato il Vicesindaco Albani – è onorata della propria partecipazione. Ho apprezzato, quel 13 ottobre dello scorso anno, la serietà, l’educazione, la professionalità di questi studenti. Convinti dell’importanza e della bellezza di iniziative così ben realizzate,  rinnoviamo la disponibilità entusiasta al nostro coinvolgimento. Idee originali ed esperienze condivise, siamo certi, sono la via ideale per esaltare la ricchezza del patrimonio locale, in un’epoca di crescente digitalizzazione della




STORIE DI MUSICA alla Scuola Macondo di Pescara

Presentazione del corso

Pescara, 31 ottobre 2022. Giovedì 3 novembre alle 18.30 la Scuola Macondo di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta, ed amministrata da Elisa Quinto ospiterà la lezione “open” del corso Storie di musica. Tra album intramontabili che verranno ricordati e grandi artisti del passato, per chi ama la musica è la giusta occasione per avvicinare gli allievi al linguaggio musicale esaminando, in maniera chiara e divertente, gli elementi che lo compongono.

I docenti, i musicisti Piero Delle Monache e Umberto Palazzo suoneranno e faranno laboratori tecnici su come è stata prodotta la musica nel passato e come viene prodotta oggi; non mancheranno momenti dedicati all’ascolto della musica e all’osservazione di video.

Le lezioni hanno il fine di rendere comprensibile la mentalità dei musicisti, di spiegare come sia nata e come si sia sviluppata la popular music dal dopoguerra (e prima) a oggi, di osservarla dal punto di vista di chi la fa, senza sottovalutare l’aspetto umano degli artisti e il contesto storico in cui viene prodotta.

Scopo del corso è quello di insegnare a decodificare la musica, a scomporla nei suoi elementi fondamentali e sviluppare un ascolto musicale più consapevole, più gradevole, ma anche più semplice. La popular music e il jazz non saranno più masse misteriose e impenetrabili, ma si riveleranno come sistemi ben organizzati.

In occasione della presentazione, con la presenza del jazzista Delle Monache, sarà possibile iscriversi al corso (online e in presenza).

Alessandra Renzetti




UNA VITA DA INVIATO. Conversazione con Toni Capuozzo

Sabato 5 novembre presso l’Auditorium Comunale Tito Molisani

Casalbordino, 31 ottobre 2022. L’Associazione MeD-mari e deserti annuncia un nuovo evento per sabato 5 novembre. Toni Capuozzo, storico giornalista di guerra e per tanti anni inviato televisivo, ospite per un incontro che racconterà la sua testimonianza pluridecennale in tanti luoghi del mondo, dall’America Latina ai Balcani.

L’appuntamento è alle ore 18 presso l’Auditorium Comunale “Tito Molisani” di Casalbordino in via Martiri dell’11 settembre. L’incontro è patrocinato dal Comune di Casalbordino.

Giornalista professionista dal 1983, Capuozzo ha seguito tutti i principali conflitti bellici degli ultimi decenni. Divenne professionista mentre stava seguendo le vicende dell’America Latina e ha collaborato negli anni con Reporter, Panorama ed Epoca. È noto soprattutto come giornalista televisivo, per le collaborazioni con Tg4, Tg5 e Studio Aperto e la conduzione del programma d’approfondimento Terra.

La sua prima esperienza televisiva risale agli anni Ottanta quando collaborò con Mixer di Giovanni Minoli occupandosi di mafia.

Lucia Valori




L’ARCANGELO MICHELE di Don Marcello Stanzione

Il 4 novembre alle 17:30 presso il Museo Barbella

Chieti, 31 ottobre 2022. Il 4 novembre alle 17:30 presso il Museo Barbella, Don Marcello Stanzione, il maggior esperto di Angeli, terrà una conferenza sulla figura dell’Arcangelo Michele. Interverranno Antonio Di Giosafat, della Nuova  Libreria Bosio, e Angela Rossi, docente di angelologia. Modera l’incontro il critico d’arte, Massimo Pasqualone.

Per l’occasione la pittrice Eugenia Tabellione esporrà un quadro a tema, e Mariacristina Stumpo, della Scuola di Recitazione del Marrucino, reciterà alcune preghiere angeliche.

Il nome dell’Arcangelo Michele, che significa Chi è come Dio ?, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell’Apocalisse di S. Giovanni Evangelista e in tutte le volte egli è considerato Capo supremo dell’esercito celeste, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra.

Dopo l’affermazione del Cristianesimo il culto per  Michele ebbe in Oriente una diffusione enorme, ne sono testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri a lui dedicati; nel secolo IX solo a Costantinopoli, capitale del mondo bizantino, si contavano ben 15 fra santuari e monasteri, più altri 15 nei sobborghi. In Italia sono tanti i luoghi, dove sorgono cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all’Arcangelo Michele, il più noto dei quali è a Monte Sant’Angelo nel Gargano, in cui apparve nel 490 per ben tre volte. Dopo la conversione al cattolicesimo i Longobardi, attribuendo la loro vittoria sui saraceni alla protezione dell’Arcangelo, avvenuta l’8 maggio del 663 a Siponto, diffusero il suo culto in tutta Italia. Nell’iconografia San Michele Arcangelo è comunemente rappresentato alato in armatura con la spada o lancia con cui sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drago. È il comandante dell’esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono precipitati a terra.

È anche rappresentato con una bilancia, con la quale peserà le anime nel Giudizio Universale.

Marcello Stanzione, ordinato sacerdote il 14 novembre 1990, è Parroco di Santa Maria La Nova nel Comune di Campagna (SA) dal 1° gennaio 1991. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica (Milizia di San Michele Arcangelo) per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli. Insieme a Carlo Di Pietro ha creato il sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org.  e scrive su numerose riviste religiose, quotidiani e blog cattolici on line.

Ha creato un Centro di Angelologia, dotato di Biblioteca e Centro Documentazione, con Mostra permanente sulla devozione agli Angeli e il Centro di spiritualità “Oasi di San Michele” per campi scuola, ritiri e convegni. Ogni anno organizza e presiede il Meeting Nazionale di Angelologia.

Ha studiato Teologia alla Pontifica Università Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, Dottrina Sociale della Chiesa alla Pontifica Università Lateranense, Catechetica alla Pontifica Università Salesiana. Conferenziere anche all’estero, è spesso invitato a Programmi televisivi e radiofonici e attualmente cura una rubrica  sugli angeli su Radio Mater e su TeleradiopadrePio. È autore circa 350 libri sugli angeli




CALA IL SIPARIO sul Sulmona International Film Festival

Successo di critica e pubblico per il quarantennale della rassegna

Edizione da record: 50 opere da 25 paesi

Sulmona, 31 ottobre 2022. Applausi, abbracci e commozione hanno accompagnato la conclusione del Sulmona International Film Festival, giunto quest’anno al prestigioso traguardo dei quarant’anni di attività e culminato ieri, domenica 30 ottobre, con la premiazione dei vincitori. Un’edizione dalle forti emozioni e dai grandi numeri, con una qualità cinematografica ancora una volta eccellente e un parterre di ospiti dalle tinte internazionali. Sono state circa 1.200 le iscrizioni provenienti da 85 paesi, di queste ne sono state selezionate 50 da 25 paesi. Festa doveva essere e festa è stata, tra protagonisti autorevoli, cortometraggi che hanno entusiasmato i presenti e un clima di sincera cordialità per ribadire a gran voce che il cinema, in tutte le sue forme e in tutti i suoi linguaggi, gode di un ottimo stato di salute.

Il premio Best International Short è andato a “Nest” di Hlynur Pálmason (Danimarca): il cinema, nella sua essenza: un’inquadratura fissa che attraverso il lavoro di scrittura, di montaggio e messinscena libera le potenzialità del cortometraggio/film e della sua forza narrativa e immaginifica.

Il premio Best National Short è andato a “L’uomo materasso” di Fulvio Risuleo (Italia): il regista, sfruttando a pieno il linguaggio cinematografico e l’eccellente performance di tutti gli attori, riesce ad ingannarci alla perfezione. L’uomo materasso diventa testimonianza del nostro tempo e con l’umorismo ci invita a riflettere.

Menzione speciale a “Closed to the Light” di Nicola Piovesan (Italia) per l’innovativa e sperimentale regia che, grazie ad un eccellente uso del sonoro e del piano sequenza che sconfina nel tableau vivant, restituisce uno struggente e vibrante fermo immagine dell’orrore, ridando vita a un passato violento e doloroso per illuminare di consapevolezza una sensibilità presente e contemporanea.

“L’entusiasmo e la passione che animano il Sulmona International Film Festival, pur con il passare del tempo, restano intatti. La manifestazione nel corso della sua vita ha cambiato pelle, testimonianza di come la ricerca di nuove sfide sia parte del dna di questo evento che ambisce sempre a esprimere una qualità visiva e contenutistica di prim’ordine. Abbiamo voluto offrire argomenti e proposte che fossero espressione di istanze universali da affrontare insieme al pubblico per questa quarantesima importante edizione. Circa la serata di premiazione, dallo splendido cortometraggio sul dramma delle guerre, che pone l’accento in maniera poetica sul riverbero continuo e inevitabile che esse comportano sulle vite dei rifugiati, fino al toccante intervento di Anita Caprioli in omaggio alle donne iraniane uccise nella loro lotta per la sacrosanta libertà di espressione. Dallo spazio dedicato ai ragazzi delle scuole, protagonisti in qualità di giurati, fino all’introduzione di nuove sezioni su tematiche ambientali. Il nostro impegno è quello di migliorare continuamente e ampliare il programma e il novero di attività e discipline artistiche che dialogano armonicamente con quella cinematografica”, ha dichiarato il presidente dell’associazione Sulmonacinema, Marco Maiorano.

FOTO: Andrea Calvano




CONCLUSIONE DEL PROGETTO ERASMUS:  il sindaco saluta le delegazioni di ritorno in Bulgaria e Turchia&nbsp

Paglieta, 29 ottobre 2022. Le delegazione del progetto Erasmus che ha visto capofila europeo l’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce” di Paglieta , hanno trascorso un soggiorno-studio a Paglieta, dal 24 al 28 (la ripartenza questa mattina).  I giovani  alunni, 12,  e i loro  7 docenti, provenienti da Bulgaria e Turchia,  sono stati accolti  nelle Scuole Secondarie di Primo Grado di Paglieta e  di Torino di Sangro,  in quest’ultimo  comune le scuole fanno  parte dell’Istituto Comprensivo di Paglieta. La cerimonia di benvenuto si era svolta il giorno dell’arrivo in Italia delle delegazioni, il 24 scorso, presso S. Felice di  Torino di Sangro, alla presenza del sindaco di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, del primo cittadino di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, della Dirigente scolastica, prof.ssa Liberata Colanzi, dei docenti e degli studenti. L’evento si era arricchito di momenti musicali: esibizione del coro Renzetti-Cocco di Torino di Sangro, diretto dal M° Mario Polidoro, con Paolo Polidoro (solista) e all’organo Lucia Neri. Nel corso della settimana di permanenza a Paglieta, le delegazioni  hanno ricevuto dai loro coetanei, dagli educatori,  dagli  amministratori ed abitanti del luogo, tanto calore e tante attenzioni,  esperienze di vita e di studio che hanno arricchito  il loro bagaglio culturale. Le delegazioni Erasmus  sono ripartite questa mattina  nei loro Paesi, e ieri gli ospiti sono stai salutati dal sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, accompagnato dall’assessore all’istruzione, Marisa Aquilante.

«Con grande emozione, commenta il sindaco avv. Ernesto Graziani, «ieri pomeriggio alle 17:00, all’interno della scuola media e di quella primaria, ospitate nello stesso edificio, abbiamo salutato i ragazzi e i loro insegnanti, ora in volo verso i loro Paesi d’origine: la Bulgaria e la Turchia.  Come Amministrazione, che ha cercato di essere presente ed attiva, per qualsiasi esigenza richiesta dalla Scuola, abbiamo donato agli alunni e docenti dei dolci tipici, uno zainetto e un inserto fotografico, esplicativo e pubblicitario. I ragazzi sono stati bene nel nostro paese e hanno trascorso un piacevole soggiorno in Abruzzo. In un momento così difficile e triste a causa della guerra in Ucraina, questi scambi tra studenti di Paesi diversi assumono un valore e un significato  molto importante perché aiutano a diffondere il principio della fratellanza tra i popoli perché in fondo, su questa terra, siamo tutti figli della stessa madre. Viva la Turchia, viva la Bulgaria e viva l’Italia». In queste ore i ragazzi e gli educatori che hanno condiviso insieme ai loro alunni questa esperienza di crescita culturale stanno rientrando nelle città di appartenenza, dove riabbracceranno i propri cari.




CONCORSO LETTERARIO. Vittorio Clemente: Terra e Cuore

Terza Edizione. Domani la cerimonia di premiazione del concorso intitolato al poeta dialettale di Bugnara

Sulmona, 28 ottobre 2022. Sensibilizzare i giovani alla bellezza della poesia dialettale e dell’autenticità delle tradizioni locali nel nome di Vittorio Clemente. È con questo intento che il polo liceale “Ovidio” di Sulmona, insieme alla famiglia Tataseo, ha organizzato il concorso letterario “Vittorio Clemente: terra e cuore”, giunto alla terza edizione. L’appuntamento è per domani (sabato 29 ottobre), alle 10:30 nell’aula magna del liceo artistico “Mazara”, con la cerimonia di premiazione, che ha ricevuto il patrocinio dei comuni di Sulmona e di Bugnara.

Il premio è dedicato a Vittorio Clemente (1895-1975), poeta originario di Bugnara, maestro elementare prima, direttore didattico a Teramo e ispettore scolastico a Roma e Rieti poi. Nella Capitale strinse legami con intellettuali e poeti. Si ricorda la sua amicizia con Pier Paolo Pasolini, che definì il poemetto clementiano Acqua de magge «la poesia migliore della letteratura abruzzese […] poiché l’Abruzzo ricompare di scorcio, divenuto l’assolata, echeggiante terra di una personale infanzia». Oltre all’ammirazione, Pasolini nutrì per Clemente profonda gratitudine per il decisivo aiuto a trovare lavoro nella capitale.

Numerosa è stata la partecipazione da parte delle scuole di ogni ordine e grado della Provincia al concorso: un centinaio gli elaborati pervenuti alla commissione, coordinata dalla referente del progetto, Maria Rosa Ferrusi, tra i quali sono stati scelti i vincitori. Questi gli alunni e le scuole che saranno premiati:

– scuola primaria, il primo premio alla classe quinta dell’Istituto Dottrina Cristiana di Sulmona e menzione speciale alla 2B tempo pieno dell’Istituto comprensivo “Collodi-Marini” di Avezzano;

– scuola secondaria di primo, primo premio ad Elena Manna e menzione speciale a Valeria Orfanelli, della classe 3F della “Serafini” di Sulmona;

– per il biennio della scuola secondaria di secondo grado, primo premio ad Aurora D’Amico del liceo Artistico “Mazara” di Sulmona e menzione speciale per Fidelina Palumbo e Brenda Zavarella (2C del liceo “Vico” – indirizzo motorio);

– per il triennio, primo premio ad Elisa Zilioli (classe 4G del liceo “Vico”- indirizzo sociosanitario), secondo posto a Laura di Marco (3L del liceo linguistico “Vico”) e terzo ad Arianna Balassone (4B del liceo classico “Ovidio” di Sulmona); menzione speciale per Alessia Ritrovato (4A liceo “Vico” – indirizzo economico-sociale).

Nel corso della cerimonia anche i più giovani potranno conoscere meglio la figura di Vittorio Clemente, grazie alle relazioni di Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e degli studiosi Cosimo Savastano e Maurilio Di Giangregorio. Interverranno la Dirigente scolastica del polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, Paola e Michele Tataseo, nipoti del poeta Vittorio Clemente.  Gli intermezzi musicali saranno a cura degli studenti del liceo classico “Ovidio” Andrea Salutari (violino) e Cecilia Bonaventura (flauto traverso).

«Attraverso questo concorso», ha detto la dirigente, Caterina Fantauzzi, «la poesia dialettale supera i confini territoriali e le pagine dei libri e diventa materia viva di riflessione e di confronto per i nostri bambini e i nostri ragazzi. L’educazione alla cittadinanza attiva di cui la nostra scuola si fa promotrice passa anche da iniziative come questa, che aprono alla lezione di civiltà di grandi uomini del passato, come Vittorio Clemente, con uno sguardo attento e vivo alle richieste del presente».

Annalisa Civitareale




IRINA FEDORIUK. Fuga nell’irreale

Vernissage della mostra

Sabato 29 ottobre 2022, ore 17:00. Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 28 ottobre 2022. Sabato 29 ottobre, a partire dalle ore 17:00, sarà inaugurata presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo la mostra “Irina Fedoriuk. Fuga nell’irreale”.

Un’esposizione che raccoglie 45 opere mai esibite all’estero fino ad ora, che conservano tutto il fascino della tradizione e della pittura sacra dell’arte orientale, nell’uso della foglia d’oro e d’argento, ma anche dello Jugendstil mitteleuropeo di inizio Novecento. Le intense grafiche di Irina Fedoriuk emanano un’atmosfera luminosa, colorata e onirica, che non si esaurisce nel frammento di “reale” ripreso, ma rivelano una dimensione immaginifica e spirituale del “non reale”, trasportando il visitatore in spazi carichi di sentimenti, emozioni e ricordi dell’artista.

«La pittura di Fedoriuk si arricchisce di colori che potremmo definire mentali, dove non si cerca il realismo della mimesi, bensì una parafrasi poetica del mondo, dei suoi profumi, nel sentimento spirituale e irreale allo stesso tempo», scrive il Prof. Vincenzo Manocchio, curatore e storico dell’arte nella presentazione del catalogo dedicato all’artista e pubblicato dalla Fondazione Pescarabruzzo.

«La Crimea, importante crocevia fra l’Europa e l’Asia, è nota per la ricchezza di reperti archeologici delle antiche civiltà del Mar Nero. Dietro al problema dello status giuridico, terribilmente attuale nella guerra tra Mosca e Kiev, si ripropone, dunque, con veemenza il problema della tutela e della valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale. Anche per rispondere ad una simile “urgenza culturale” la Fondazione Pescarabruzzo ha voluto proporre la mostra “Fuga nell’irreale” di Irina Fedoriuk che nella capitale della Crimea, Sinferopoli, si è formata e si è fatta conoscere artisticamente», scrive Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

Al vernissage, insieme al Presidente Nicola Mattoscio, interverrà Luigi Sansone, Presidente della Banca Popolare delle Province Molisane nonché trait d’union tra l’artista e la Fondazione. Inoltre, in rappresentanza dell’artista, comprensibilmente trattenuta in Crimea, sarà presente Irina Moshkovets, zia della Fedoriuk.

L’esposizione sarà visitabile fino al 27 novembre 2022, dal mercoledì al venerdì dalle ore 17:00 alle 20:00, il sabato dalle 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00. L’ingresso è libero.

In foto: manifesto della mostra e una delle opere grafiche con inserti di foglie d’oro




FESTIVAL DELLE CULTURE 2022 – 1° Edizione

L’Aquila, dal 2 al 5 Novembre

Il Festival delle Culture è il nuovo format finanziato dal Ministero della Cultura e dal Comune dell’Aquila attraverso il Fondo Restart e ideato e realizzato dal L’Aquila Film Festival in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane e il Centro Linguistico dell’università dell’Aquila, con diverse associazioni che si occupano di accoglienza, con il Centro Culturale “Le Officine” di Fontecchio e diversi operatori culturali cittadini.

“Si tratta di un progetto davvero sperimentale nel senso che l’abbiamo pensato e scritto sulla base di un entusiasmo innovativo e con il timore concreto che ne uscisse fuori soltanto poco più o poco meno di un pasticcio. E passando poi dalla carta alla realtà, dalle idee alle persone, effettivamente è uscito fuori proprio il pasticcio che avevamo temuto ma il cui sapore oggi ci sembra essere davvero buono”

Federico Vittorini, L’Aquila Film Festival

Il Festival si propone di offrire un punto di vista su alcuni Paesi e sulle loro Culture attraverso lo sguardo dei nostri concittadini stranieri. E addirittura arriva a fondare un’orchestra Policulturale…!

Aprirà con un Apericoncerto dai sapori multietnici per poi concentrarsi sul fenomeno tragico delle migrazioni, sul Sud America, sull’Afghanistan, sulle seconde generazioni di immigrati e sulla questione scottante e attuale dei diritti delle donne in Iran….

“Il Festival delle Culture rappresenta il compendio di un percorso che ha avvicinato una polifonia di voci, intendendolo alla lettera, di culture, usanze ed abitudini, legandole insieme col nastro simbolico del Cinema e del suo parlare universale.

La settimana che andrà dal 2 al 5 novembre offrirà alla Città tante proposte diverse, dalla Musica al Cinema, passando per incontri, approfondimenti e cibo multietnico, con i singoli contributi delle tante Culture che sono a L’Aquila e delle quali, a volte, nemmeno si conosce l’esistenza. Il Festival sarà un’occasione per conoscersi e riconoscersi, stare insieme e parlarsi, in tante, ricchissime e stupende, lingue diverse che poi, in fin dei conti, sono una sola.”

Patrizia Passi, L’Aquila Film Festival

La prima parte di questo progetto è stata dedicata alla formazione di un gruppo di ragazzi migranti, grazie al contributo di Ornella Calvarese del Centro Linguistico Univaq e di Filippo Giuseppe Grimaldi, dottorando del DSU, un prezioso laboratorio ad opera del regista Francesco Paolucci ed anche con l’intervento speciale del regista Daniele Gaglianone, finalizzato a consentirne l’inserimento nello staff operativo.

“Un’esperienza che dimostra come la cooperazione e la messa a disposizione di ciascuno delle sue capacità e conoscenze permetta di realizzare, con poco, qualcosa di rilevante per dei ragazzi che arrivano in Italia e si ritrovano senza punti di riferimento, pur manifestando il desiderio di integrarsi nella comunità ed essere coinvolti al suo interno.”

Filippo Giuseppe Grimaldi, dottorando DSU Univaq, formatore nel progetto

“Ogni volta che mi trovo a lavorare e incrociare la mia strada professionale e umana con chi viene da luoghi lontani,  chi si porta dietro un bagaglio di esperienze incredibili e ha uno sguardo differente sul mondo, non posso che sentirmi fortunato. Perché negli occhi di questi esseri umani, oltre alla sofferenza, c’è qualcosa di molto più forte e importante: l’utopia e il coraggio di andare avanti.

L’occasione di collaborare con il Festival delle  Culture, quindi, mi ha dato l’occasione di realizzare, insieme ad un gruppo affiatato, un piccolo laboratorio audiovisivo per cercare mettere in luce il valore che  porta con sé chi arriva in Italia dopo mille peripezie. “

Francesco Paolucci, in qualità di formatore

Da mercoledì 2 novembre il Festival aprirà le porte al pubblico con un Apericoncerto realizzato per la parte musicale dalla neocostituita Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo e per il catering dai ragazzi della Comunità 24 Luglio.

L’Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo è nata proprio in occasione del Festival delle Culture ed è costituita da nove elementi di nazionalità diverse: Asaref Howladir (Bangladesh, vocalist e ballerino), Bruno Morello (Argentina, chitarra e voce), Alain Jackson Bizimana (Burundi, basso e piano), Armando Rotilio (Italia, percussioni), Karaba Coulibali (Burkina Faso, Kora e percussioni), Emanuele Castellano (Italia, pianoforte), Sebastian Alvarez (Perù, percussioni), Tayyab Aziz (Pakistan, voce), Fabrizio De Melis (Italia, violino, chitarra e armonica).

La sera stessa sarà poi proposto il documentario Feneen di Giulia Rosco che interverrà in sala insieme ai produttori Jennifer Caodaglio e Frank Sativa incontrando gli artisti della nostra Orchestra; il documentario, infatti, racconta la realtà urbana musicale contemporanea senegalese.

Il 3 novembre sarà proiettato il documentario del regista aquilano Francesco Paolucci I senza nome e inaugurata l’omonima mostra del fotografo Andrea Mancini; regista e fotografo incontreranno il pubblico sul tragico tema delle morti in mare dei migranti.

“Sarà proiettato il mio ultimo  documentario “I Senza Nome”, prodotto dalla Fondazione Barba Varley, che racconta la storia dolorosa del cimitero di Lampedusa dove sono sepolti, insieme agli abitanti dell’isola, anche i migranti morti nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa. Morti senza identità.

A completare il racconto, oltre al documentario, sarà inaugurata la mostra omonima delle foto del mio compagno di viaggio Andrea Mancini elaborate con l’intervento artistico di Valentina Equizi”.

Francesco Paolucci, regista

A seguire l’artista interdisciplinare e regista Sebastian Alvarez, peruviano, proietterà estratti delle sue opere raccontando del suo vissuto artistico ed umano e delle differenti realtà di Brasilia e dell’immensa voragine delle miniere di Cerro de Pasco in Perù.

La sera del 4 novembre sarà interamente dedicata alle due Dame della Perdonanza Celestiniana 2022, Kawsar Abulfazil e Adriana Carolina Pinate, rispettivamente originarie dell’Afghanistan e del Venezuela; entrambe racconteranno i due volti dei loro Paesi, i problemi e le crisi ma anche il forte senso di Umanità presente.

Il giorno 5 novembre sarà ospite Phaim Bhuiyan, regista e protagonista del fortunato Bangla, commedia brillante sulla condizione degli immigrati di seconda generazione, sempre sospesi tra la cultura di origine e quella del Paese in cui sono cresciuti.

La chiusura sarà dedicata al tema dei diritti delle donne in Iran, in queste settimane di drammatica attualità: sarà proiettato il documentario Be my voice di Nahid Persson ed interverranno gli esponenti della Comunità iraniana dell’Aquila, tra i quali il dott. Homayoun Effati e l’Avv. Daniela De Nuntis.

“Un festival fatto della stessa sostanza di ciò che vuole raccontare è una originalità assoluta di questa 1° edizione del Festival delle Culture. Quale sostanza? Incontri casuali, amicizie improvvise, intuizioni di chi organizza migrando da un luogo all’altra, dall’Auditoium al Palazzetto, dal CAI alla terrazza di un bar per raccontare la gente che atttraversa oceani e deserti, città e campgne alla scoperta del mondo o in cerca di un futuro migliore (migliore?).

Questo è un festival che non si nutre della retorica politicamente corretta sulla migrazione, ma che fa del migrare una risorsa, che intreccia, lega, assembla, diventa ponte e poi piazza, perché ciò che deve accadere accada: l’incontro vero con l’altro, con tutti gli “altri”.”

Ornella Calvarese, docente Centro Linguistico Univaq

Foto Il Capoluogo




ORCHESTRA TZIGANA DI BUDAPEST unico concerto in Abruzzo

Teatro Comunale “M.Caniglia” domenica 30 ottobre ore 17:30

Sulmona, 28 ottobre 2022. Per il secondo appuntamento di stagione al Teatro Comunale M. Caniglia di Sulmona, domenica 30 ottobre alle ore 17:30, la Camerata Musicale  propone un viaggio nella musica dei Gitani con l’Orchestra Tzigana di Budapest, nel suo unico concerto in Abruzzo, diretta dal M° Budai Sàndor che ne è anche violino solista.  Prima dell’anno Mille – scrive Alain Weber nel suo Viaggio musicale dei Gitani – inizia l’esodo lento ed errabondo della musica. Un viaggio fisico e mentale tra Mediterraneo ed Europa, dalla Russia ai Balcani, tra violini e ritmi  di Rom e tzigani.

Questa è la storia che l’Orchestra Tzigana di Budapest, fondata nel 1969 da Antal Szalay (per anni direttore e violino solista), racconta tra czardas (danze da taverna della pianura) e verbunkos (danze caratteristiche degli Ussari utilizzate in Ungheria per il reclutamento militare). Sono forme musicali da considerarsi tzigane solo nella pratica, non nelle origini, ma ormai  assorbite in ogni programma musical-popolare che si rispetti. Questa musica così intimamente radicata nelle radici nazionali vive e si trasforma grazie all’entusiasmo che sa trasmettere e che riceve dal pubblico. Gli artisti trovano spazi di improvvisazione grazie allo spiccato virtuosismo che richiedono queste composizioni.

Espressione di una cultura meticcia, suonata regolarmente nei caffè e nei ristoranti di Budapest, questa musica ha saputo arricchire tanto il jazz quanto la moderna world music. Il suono tzigano appartiene ad un bagaglio enorme e ha contagiato anche  numerosissimi compositori classici (Franz Liszt con la “Danza Ungherese n. 5”, Johannes Brahms:canzoni folcloristiche ungheresi e Aram Kaciaturiam: famosissima la“Danza delle spade”). La tradizionale orchestra tzigana che nasce circa 300 anni fa è costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalon e fa rivivere una bellezza esotica che appassiona il pubblico.

 Il Programma

Direttore e violino solista Budai Sándor; Kökény Andor cimbalom; Kovács Károly violoncello

Anonimo, Czardas Focoso

E. Reményi, Vola Mia Rondine

Anonimo, Due Canzoni Folkloristiche

Anonimo, Canzoni “Kurucz”

J. Brahms, Danza Ungherese N°6, N° 5

A. Kachaturian, Danza Delle Spade

G. Renz, Circus Polka

V. Monti, Czardas

F. Liszt,  Rapsodia Ungherese

Anonimo: Fantasia Tzigana

Anonimo, Due Chitarre

G. Boulanger, Sogno Tzigano

G. Pasquale, Danza Zigana Spagnola

G. Dinicu, Hora Di Marzo

G. Dinicu, Horae Usignolo

G. Bregovic, Djelem Djelem

Anonimo, Occhi Neri

Anonimo,  Canti Tradizionali Gitani

M. Theodorakis, La Danza di Zorba

Anonimo Ungherese, Concerto Czardas

Prossimo appuntamento domenica  6 novembre

GERSHWIN SUITE Marco Guidolotti Jazz Quartet

Fiorentina Galterio




PIERLUIGI TORTORA OSPITE da Teatrabile con lo spettacolo ZiFonso

Domenica 30 ottobre alle ore 18.00 presso il “Teatro – Studio” di Via Ficara-Piazza d’Arti (La Casa del Teatro), il panorama teatrale aquilano si arricchisce di un altro importante tassello con Pierluigi Tortora che apre la stagione di Teatrabile con “ZiFonso”

Con questo spettacolo l’autore e regista racconta la storia di Don Alfonso Alfano – sacerdote Salesiano – con uno stile inconfondibile che ci tiene col fiato sospeso. Durante la performance Tortora evoca anche la sua vita, fino a tornare indietro e ritrovarsi ancora ragazzino alle prese con la sua passione per il teatro ai tempi dell’oratorio.

Pierluigi Tortora è un attore esperto, molto amato e apprezzato anche per “Fronte del porto” di Alessandro Gassman (2020). Ha preso parte a varie produzioni dei Teatri Uniti di Napoli (tra cui “Misantropo” e “Le false confidenze” di Toni Servillo) nonché in importanti escursioni nel cinema d’autore come in “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino. Fondatore di “Teatri invisibili” Pierluigi si caratterizza per la sua personalissima ricerca attoriale, basata sullo studio e l’approfondimento del teatro di Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo, visti anche come modelli formativi e non solo nella loro veste di mostri sacri della scena e della letteratura teatrale.

Dopo Tortora, da Teatrabile parte la terza edizione di “Binomio fantastico” con spettacoli adatti a tutti e in particolar modo ai ragazzi. Tra i primi appuntamenti “Hotel Tordò” (Enfant terribles) e “Catastrophic Comedy”. Inoltre, continuerà anche l’amatissimo cult festival “Pentothal”, con performance libere e inedite.




CONTINUA L’IMPEGNO DEL MAXXI a sostegno dell’Ucraina

A Fontecchio, in provincia dell’aquila, un programma di residenza per artiste e artisti Ucraini fino a marzo 2023 progetto realizzato in collaborazione con  Comune di Fontecchio, Fondazione Imago Mundi con il sostegno di  Ministero della Cultura

Oggi questi artisti non sono solo artisti, ma difendono su più fronti la loro patria, l’Europa e il mondo. Solomia Savchuk

Roma, 27 ottobre 2022. Continua l’impegno del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo a sostegno della cultura e dell’arte dell’Ucraina. A fine settembre è partito infatti il programma di residenze dedicato ad artiste e artisti provenienti dal Paese martoriato dalla guerra di Putin. Lucy Ivanova (Dnipro 1989, vive e lavora a Kiev), Petro Ryaska (Bilky 1975, vive e lavora tra Užhorod e Bilky), Andriy Sahaydakovskyy (Leopoli 1957, dove vive e lavora) e Olena Turyanska (Leopoli 1966, dove vive e lavora) vivranno e lavoreranno fino a marzo 2023 a Fontecchio, piccolo borgo medievale vicino all’Aquila che ha puntato su arte e cultura per la rinascita del territorio.

Lucy Ivanova è una delle pittrici più interessanti della sua generazione e un’appassionata di naturalismo mentre Petro Ryaska ha una pratica multimediale e performativa, organizza mostre e cura uno dei più bei programmi di residenza in Ucraina “Sorry, No Rooms Available” a Uzhorod. Di una generazione più grande sono Andriy Sahaydakovskyy, il più importante artista ucraino vivente che attraverso installazioni multimediali rappresenta la quotidianità dell’assurdo, e Olena Turyanska, sperimentatrice della carta, attraverso il disegno e l’intaglio ricerca l’armonia e la simmetria del reale.

Il programma di residenze è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e con la collaborazione del Comune di Fontecchio e della Fondazione Imago Mundi, già partner del museo per la mostra Ukraine. Short Stories. Contemporary artists from Ukraine: 140 opere in formato 12×10 realizzate per la Imago Mundi Collection e ospitate al MAXXI subito dopo l’invasione del Paese.

Gli artisti sono stati individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e curatrice proprio della mostra Ukraine: Short Stories e da Maria Lanko che, insieme a Borys Filonenko e Lizaveta German ha curato il Padiglione dell’Ucraina all Biennale di Venezia, celebre per la sua fuga in macchina da Kiev allo scoppio della guerra con a bordo 78 imbuti di bronzo dell’opera di Pavlo Makov Fountain of Exhaustion, Acqua Alta che, grazie a questo gesto eroico, ha potuto rappresentare l’Ucraina alla Biennale di Venezia.

Durante il periodo di permanenza a Fontecchio, anche grazie al significativo lavoro di mediazione culturale introdotto dal Comune, gli artisti entreranno in contatto con le comunità locali e con la scena culturale del territorio. Saranno protagonisti di incontri, talk, workshop, studio visit, anche al MAXXI L’Aquila. Al termine del periodo di residenza, gli artisti presenteranno al pubblico e al territorio le opere e progetti commissionati dal MAXXI e frutto della loro esperienza e dialogo con il territorio.

Dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “L’arte è uno strumento di libertà, e parla un linguaggio universale che unisce i popoli e rifiuta ogni forma di violenza. Di fronte a questa guerra di aggressione e ai crimini di Putin, la postura del MAXXI è netta: attraverso l’arte vogliamo continuare a sostenere la resistenza, l’identità e la cultura del popolo ucraino. Ringrazio il Ministero della Cultura che ha reso possibile questo progetto, la Fondazione Imago Mundi, le curatrici Solomia Savchuk e Maria Lanko, il sindaco Sabrina Ciancone per l’entusiamo con cui ha accolto l’idea, rafforzando ancora di più il legame di MAXXI L’Aquila con il territorio abruzzese. Per alcuni mesi, Fontecchio sarà la casa degli artisti ucraini, e sono certa che sarà un’esperienza bella e profonda per tutti. Ma voglio ringraziare soprattutto i cittadini ucraini, artisti e no, che si stanno battendo per la libertà del loro popolo.

E voglio anche annunciare un altro appuntamento dedicato all’Ucraina e alla sua cultura. Il prossimo 24 novembre ospiteremo al MAXXI il reading Piantare un fiore nella terra bruciata, protagoniste le poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva, Oksana Stomina e Elina Sventsytska. Le loro parole – che raccontano il dramma della guerra ma anche la resistenza e la speranza della popolazione – saranno accompagnate dalle immagini del fotoreporter Niccolò Celesti”.

Spiega Solomia Savchuk, curatorial advisor della residenza: “Siamo grati alla Fondazione MAXXI e alle istituzioni culturali italiane per aver avviato il progetto di residenza per artisti ucraini in un momento così difficile per tutti noi. Oggi non si può più sottovalutare l’importanza di costruire reti culturali sostenibili e piattaforme di dialogo che promuovano la comunicazione e la collaborazione.

L’esperienza della ricostruzione di Fontecchio è un modello molto significativo per noi nel contesto della futura ricostruzione del nostro Paese. È chiaro che la cultura e l’arte, e in particolare l’arte contemporanea, svolgono un ruolo speciale in questo processo. Conosciamo il suo potenziale non solo nella ricerca del passato ma anche nella previsione del futuro. Spero che questo progetto sia l’inizio di molti progetti comuni, iniziative ed esperimenti creativi per tutti i partecipanti”.

Aggiunge Maria Lanko: “Ogni residenza è un’occasione di crescita per un artista: l’opportunità di lavorare in un ambiente e in una situazione del tutto estranei si traduce solitamente in risultati inaspettati e fuori dagli schemi sia nella pratica dell’artista che nell’immagine del luogo di residenza stesso. La residenza di quest’anno per gli artisti ucraini a Fontecchio è molto di più: durante l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, offre agli artisti uno spazio sicuro e l’opportunità di lavorare ininterrottamente, senza le onnipresenti sirene antiaeree e le corse verso i rifugi antiatomici. Se il borgo di Fontecchio ha subito una grave distruzione, gli artisti ucraini, ormai esperti di resistenza culturale e artistica, dovrebbero dare un importante contributo alla ricostruzione simbolica del luogo”.

Commenta Enrico Bossan, direttore artistico della Fondazione Imago Mundi: “La Fondazione Imago Mundi ha come missione quella di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla conoscenza tra culture, anche apparentemente distanti, e al dialogo tra i popoli, in nome di ideali condivisi. Già nel 2014 avevamo dedicato la collezione Short Stories all’Ucraina, e pensiamo che oggi sia ancor più di vitale importanza continuare a sostenere gli artisti. A testimoniare la nostra volontà di restare a al fianco degli artisti ucraini, abbiamo esposto all’ingresso della nostra sede, le Gallerie delle Prigioni di Treviso, l’opera Kollina di Olexa Furdiyak, una grande scultura in ferro che raffigura un uomo inginocchiato in una posa solenne, una sorta di cavaliere contemporaneo che con il suo gesto afferma il valore della libertà. Siamo felici di proseguire la collaborazione con il MAXXI con questo progetto di residenze, che riteniamo un ulteriore strumento per dare voce alle artiste e agli artisti ucraini in questo cruciale momento storico”.

Conclude Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio: “Dalla scorsa primavera ospitiamo nel nostro Comune amici arrivati dall’Ucraina, in maniera casuale e fortunata, alla ricerca di un angolo di pace. Oggi ospitiamo artisti provenienti da quei territori di guerra e grazie a una felice collaborazione, la Fondazione MAXXI ci permette di avere una guida e una garanzia nella gestione, scelta, cura e nelle relazioni tra artisti e contesto italiano, in quell’oscillazione continua tra lucidità e passione che accomuna il nostro lavoro. Ospitare artisti ucraini oggi non significa offrire rifugio, silenzio e serenità. Significa, invece, darci reciprocamente l’occasione di uno scambio e di un’apertura, rafforzando i rapporti con i luoghi e tra le persone, fra noi, sereni abitanti di un paese tra i monti, e i nostri nuovi amici ucraini”.

About Fontecchio

Arroccato su un’altura, nel verde del Parco naturale regionale Sirente-Velino, Fontecchio è uno dei borghi medievali che costellano il territorio aquilano. Il bel centro storico – un susseguirsi di scorci di antiche case e botteghe, stradine e vicoli di ciottoli bianchi, minuti slarghi e scalinate – è stato fortemente danneggiato dal sisma del 2009 che ha accelerato uno spopolamento già in atto. Ad oggi sono circa 300 gli abitanti del paese. Negli ultimi anni una vivace amministrazione comunale ha scelto arte e cultura come motore di sviluppo anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini. Insieme al restauro del patrimonio storico artistico e architettonico del borgo, la comunità è stata coinvolta in attività culturali e sono stati accolti in residenza giovani artisti e artigiani da diverse parti del mondo che, in alcuni casi, hanno scelto di restare a vivere nel borgo.

Beatrice Fabbretti, Francesca Spatola, Camilla Giaccio

Elisa Cerasoli




ENRICO DAINESE ELETTO DIRETTORE del dipartimento di bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali

Teramo, 27 ottobre 2022. Enrico Dainese è stato eletto direttore del Dipartimento di Bioscienze e Tecnologie Agro-alimentari e Ambientali dell’Università di Teramo con 54 preferenze su 66 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti.

«Sono orgoglioso – ha dichiarato Enrico Dainese – di essere stato eletto Direttore di un Dipartimento che risulta essere il primo di Ateneo come numero di docenti, studenti, corsi di laurea e progetti di ricerca finanziati sia da enti pubblici che privati».

Enrico Dainese è professore ordinario di Biochimica, titolare degli insegnamenti di Biochimica strutturale e funzionale, Nutritional and Applied Biochemistry e Meccanismi molecolari e cellulari nel Drug Design.

Laureato in Biologia presso l’Università di Padova, dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca (PhD), ha svolto periodi di ricerca presso l’Istituto di Biofisica Molecolare dell’Università di Mainz (Germania) e presso l’Université Paris-Sud (Francia). Ha insegnato presso atenei e istituti di ricerca internazionali, tra cui la Federal University of Santa Catarina (Brasile), la Saint-Petersburg Chemical and Pharmaceutical Academy (Saint-Petersburg, Russia) e l’Università Pompeu Fabra (UPF, Barcellona, Spagna). 

Componente dell’Editorial Board nonché Associate Editor di riviste scientifiche internazionali tra cui Frontiers in Membrane Physiology and Biophysics, Biotechnology and Applied Biochemistry e Nutritional Epidemiology, Enrico Dainese è autore di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali e autore di un libro di testo universitario dal titolo “Biochimica degli alimenti e della nutrizione” edito dalla Piccin Nuova Libraria. Prorettore per le politiche di qualità e presidente del presidio della qualità, ha gestito attività che hanno portato l’Ateneo di Teramo al pieno accreditamento da parte dell’ANVUR nel 2017.

Enrico Dainese è uno dei maggiori esperti di biologia funzionale e strutturale di recettori ed enzimi coinvolti in patologie infiammatorie e loro interazione funzionale con lipidi bioattivi e membrane biologiche. L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi strutturale e funzionale di composti naturali (anche nutraceutici) e loro derivati per comprendere come questi possano modulare vie di segnale e metaboliche responsabili dei processi infiammatori. Ha costantemente indirizzato gli obiettivi delle proprie attività di ricerca all’applicazione in ambito biomedico per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici, ma anche nel settore dell’analisi e sviluppo di nutraceutici e nel controllo della qualità e della sicurezza degli alimenti.

È stato responsabile scientifico di diversi progetti di ricerca internazionali finanziati in ambito UE, di oltre venti progetti competitivi nazionali, di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico finanziati da aziende private e fondatore di Spin-off accademici sia nel settore Agri-food che in ambito Health-Biotech. Attualmente è coordinatore del progetto ETN/ITN “BioInspireSensing” finanziato dall’Unione Europea per Horizon 2020 Marie Skłodowska-Curie, che si concentra sulla formazione di giovani ricercatori nel settore delle biotecnologie per studiare, costruire e produrre una nuova generazione di sensori impiantabili biodegradabili ispirati ai sensori proteici naturalmente presenti negli organismi viventi.




10° PREMIO NAZIONALE sul reportage di guerra Antonio Russo

Sabato 29 ottobre 2022; 11.00 – 19.30,  Palazzo Sirena

Francavilla al Mare, 27 ottobre 2022. “Il Premio Antonio Russo porta nuovamente grandi nomi nella città di Francavilla, per un appuntamento culturale particolarmente adatto ad un momento storico complesso come quello che viviamo. Nell’annunciare il ritorno del Premio, abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte della comunità, che ha bisogno di tornare a parlare e ad ascoltare dei valori in cui Antonio Russo credeva come la libertà, la giustizia, i diritti umani, elementi che fanno dell’appuntamento con la manifestazione un momento di confronto di profonda attualità”. Con questa riflessione il sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo e l’assessore alla Cultura, Cristina Rapino, si apprestano a dare il via a un’intensa giornata dedicata ad Antonio Russo, ricordato nell’ambito del 10° Premio Nazionale sul Reportage di Guerra previsto per il 29 ottobre a Palazzo Sirena. L’organizzazione del Premio, la cui direzione artistica è dello scrittore Peppe Millanta, fondatore della Scuola Macondo di Pescara, è a cura dell’agenzia di comunicazione Mirus.

Si parte al mattino alle ore 11.00 con un incontro con le scuole che, come ha anticipato lo stesso assessore Rapino, saranno sempre più coinvolte in questo appuntamento annuale: per i ragazzi il tema sarà Antonio Russo, storia di un reporter di guerra con Jacopo Ottenga (Rai Play Sound) e Francesco Semprini (La Stampa). Modera: Paolo Di Giannantonio, giornalista televisivo.

La sessione pomeridiana prevede dalle ore 15.00 il corso rivolto ai giornalisti per acquisire 4 crediti deontologici per la formazione obbligatoria: La percezione della guerra all’epoca della rete con Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e Simone Gambacorta, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo che daranno il via all’incontro.

Alle 15:30 si prosegue con La congiura del silenzio – Podcast-inchiesta su Antonio Russo e Jacopo Ottenga (Rai Play Sound). Modera: Evelina Frisa, giornalista.

Dalle ore 17.00 si entrerà nel vivo del 10° Premio Nazionale sul Reportage di Guerra con i saluti istituzionali e quelli della giuria composta da Fausto Biloslavo (Il Giornale), Gabriella Simoni (TG5), Guido Alferj (ex Messaggero), Toni Capuozzo (Mediaset) Simone Gambacorta (Odg Abruzzo) e successivo intervento di Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale, per la quale lavorava come inviato Antonio Russo, ricordato nella sua città natale, Francavilla al Mare, in occasione del 22esimo anniversario della morte.

Presenterà la cerimonia di proclamazione dei vincitori il giornalista televisivo, Paolo Di Giannantonio. L’evento prevede anche l’intervento musicale del cantautore abruzzese Setak e il reading dell’attrice Lorenza Sorino, con Lettera di una madre, Beatrice Russo.

Il Premio vede l’alto patrocinio della Regione Abruzzo e il patrocinio di Comune di Francavilla al Mare, Odg Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, con la media partnership di Rete 8 e Il Centro. La sponsorship è a cura di Angelo De Cesaris Costruzione e Ambiente. I premi per i giornalisti sono realizzati da Lupo Gioielli, maestri orafi che si sono ispirati all’opera dell’artista Pablo Picasso “Guernica”.




NUOVA STAGIONE DI PROSA 2022/2023 al Teatro Maria Caniglia

Ad inaugurarla il 5 novembre alle ore 21:00  sarà Emilio Solfrizzi nei panni de “Il Malato immaginario” di Molière

Sulmona, 27 ottobre 2022. Sabato 05 Novembre alle ore 21:00 riparte la grande prosa al Teatro Maria Caniglia Sulmona. Ad inaugurare la stagione 2022/2023 sarà Emilio Solfrizzi nei panni de “Il Malto immaginario” in onore del quattrocentesimo anniversario dalla nascita del grande commediografo e attore francese.

Con la regia di Guglielmo Ferro, la pièce ci racconta di Argante un malato immaginario che ha più paura di vivere che di morire. Il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ci mette davanti. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui. Insieme ad Emilio Solfrizzi, saliranno sul palco sabato 05 novembre alle ore 21:00 Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro e con Rosario Coppolino.

«Non potevamo inaugurare in modo migliore la nostra stagione e siamo felicissimi che a farlo sia la pungente ed acuta critica sociale che Molière non risparmiava alla società del suo tempo. Lo faremo con un grande allestimento, che vedrà in scena uno degli attori più amati dal grande pubblico, Emilio Solfrizzi, per un’opera straordinariamente attuale, perché questo fuggire dall’esistere e dal vivere è un problema del nostro quotidiano e specialmente del nostro recente passato» ha dichiarato Patrizio Maria D’Artista, Direttore artistico della stagione di prosa.

I biglietti sono in vendita presso l’Ufficio Servizi Turistici di Sulmona  – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




FONDAMENTO DI QUALSIASI ETICA non può che essere il rispetto della vita in tutte le sue forme

Questo assunto di Albert Schweitzer sviluppato nel volume “Ecobioetica” di Max Giusio

di Nicola F. Pomponio

Nel 1915, durante la terribile grande guerra, un teologo e musicologo tedesco, che aveva rinunciato a onori e incarichi universitari per fondare un lebbrosario in Africa, scendeva in canoa lungo un fiume tropicale quando ebbe una illuminazione interiore. Come scrisse qualche anno dopo, Albert Schweitzer (è di lui che si sta parlando) all’improvviso, in mezzo a un branco di ippopotami, realizzò che il fondamento di qualsiasi etica non poteva che essere il rispetto della vita in tutte le sue manifestazioni: umana, animale e vegetale.

Il testo che qui si presenta – Max Giusio, “Ecobioetica”, Accademia d’Idee, 2022 – potrebbe essere posto in ideale continuità con questa affermazione; una continuità che però, giustamente, tiene conto del fatto che è passato più di un secolo dall’episodio riportato. Il libro di Max Giusio (brillante avvocato e survivalista) affronta in modo teoreticamente nuovo, coinvolgente, informato una serie di questioni dalla rilevanza enorme per il vivere e il sopravvivere della nostra specie.

Tre sono i campi individuati fin dal titolo: ecologia, biologia, etica, ma su di loro si allunga potente, liberatoria e al contempo minacciosa l’ombra della tecnica. L’autore, correttamente, parte dall’assunto che il “Prometeo scatenato” della modernità, la tecnica, più che servire l’uomo corre il rischio di   asservirlo nel momento in cui una razionalità puramente strumentale e spesso dipendente dalla legge del profitto, o addirittura da una eugenetica distorta, diventa l’unico indirizzo nella ricerca e nell’applicazione dei risultati ottenuti.

Urge ripensare la vita, nel senso più ampio del termine concentrandosi non solo sull’uomo ma sull’intero pianeta, a partire dalle conseguenze che l’attività umana, attraverso la tecnica, sviluppa; il che significa ripensare biologia ed ecologia alla luce di un’etica che assuma il principio di responsabilità come cardine delle proprie riflessioni. Da un lato quindi la bioetica non deve rinchiudersi solo nei problemi del fine e inizio vita, ma affrontare le questioni poste dall’ingegneria genetica, dal transumano, dall’ibridazione con altre forme di vita e con le macchine e i computer (molto opportunamente si parla nel libro di neuroetica, ovvero etica concernente gli studi sul cervello umano). Dall’altro l’ecologia non deve ridursi ad appuntamenti talvolta carnascialeschi e paternalisticamente incoraggiati ma “deve allargare le proprie analisi morali a sfere in precedenza trascurate” (pag.39) quali la salute, il benessere, la responsabilità. E’ soprattutto su quest’ultimo aspetto che si segnala uno degli aspetti più originali di questo agile libro. Responsabilità verso chi?

Per l’autore non vi sono dubbi: la responsabilità è non solo verso gli uomini e il mondo che ci circonda ma anche, e soprattutto, verso chi verrà dopo di noi, verso coloro che non esistendo ancora, non hanno alcuna voce in capitolo. E’ una posizione dagli sviluppi molto interessanti poiché l’agire attuale ha ripercussioni per noi, nell’immediato, ma si prolunga nel tempo e ipoteca la vita che verrà dopo di noi. Da questo punto di vista la tecnica assume una rilevanza centrale. Ogni progresso tecnico è un’arma a doppio taglio: semplificandoci la vita, raggrinzisce le nostre capacità come il navigatore che, controllandoci, ci porta a destinazione ma impoverisce radicalmente la nostra percezione, la nostra esperienza dello spazio nonché la nostra capacità e il nostro istinto di orientamento, per tacere dell’enorme apparato satellitare necessario a far funzionare il sistema con le relative necessità di materiali particolari e l’utilizzo di metalli rari.

Il problema è che non esistono soluzioni a saldo zero. Come la mobilità elettrica che dovrebbe risolvere il problema dell’inquinamento ma aumenta a dismisura la necessità di energia elettrica, ogni nostra scelta implica una conseguenza su ciò che ci circonda e che, prolungandosi nel tempo, influenza le prossime generazioni. Esiste quindi la responsabilità individuale e collettiva delle scelte ed è ad essa che l’autore si appella per delineare la “ecobioetica”: lo scritturale “rispetto per la vita” di Schweitzer è qui ripreso e arricchito dal rispetto per la vita che verrà.

E’ un percorso stretto, accidentato, periglioso; l’autore rivendica il valore di qualsiasi forma di vita (presente e futura) a prescindere dalle umane logiche utilitaristiche o economiche. E’ una posizione di lucida coerenza morale, ma Giusio è cosciente delle difficoltà insistendo nel suo tentativo di sfuggire alla Scilla del catastrofismo senza cadere nella Cariddi dell’indifferenza quindi, come chiosa quasi al termine del testo, “bisogna crederci con forza” (pag. 82). L’etica orientata non sul singolo, come tradizionalmente è stata impostata, ma su tutto l’esistente e su ciò che ancora non è, rappresenta il tentativo di uscire da questa impasse.




XI CONGRESSO DELL’UDU Teramo

Ieri presso l’Università degli Studi di Teramo rinnovo delle cariche associative

Teramo, 26 ottobre 2022. Si è trattato di un momento di fondamentale importanza per l’intera organizzazione, utile per fare un’analisi dei risultati raggiunti, e per disegnare e discutere gli obiettivi futuri che la nostra organizzazione si troverà ad affrontare.

L’elaborazione congressuale ci pone di fronte a nuove molteplici sfide, oltre a rinnovare le storiche battaglie su trasporto urbano, didattica e diritto allo studio.

L’assemblea è stata arricchita degli interventi del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Prof. Dino Mastrocola, del Segretario Generale della CGIL Teramo, Giovanni Timoteo, e dei Segretari delle altre categorie della CGIL, di esponenti di vari partiti ed associazioni, del coordinatore nazionale dell’UDU, Giovanni Sotgiu, e dei rappresentanti di numerose altre basi territoriali dell’UDU.

Al termine dei lavori congressuali l’assemblea congressuale, nel ringraziare l’esecutivo uscente e il coordinatore Jakub Medda per il lavoro svolto, ha eletto il nuovo esecutivo composto da Pierluigi Marini nel ruolo di coordinatore, da Walter Verrigni nel ruolo di responsabile organizzazione, e da Alycia Costantini, Veronica De Risio e Mehdi Bakyou come membri dell’esecutivo.




IL SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL spalanca le porte ai valori dell’immaginario collettivo

Seicento studenti coinvolti e incontri tra poesia, letteratura e cinema. Da domani la tre giorni di proiezioni

Sulmona, 26 ottobre 2022. Poesia e letteratura, incontri e dibattiti, formazione e informazione: la quarantesima edizione del Sulmona International Film Festival ha preso il via tra l’entusiasmo e la partecipazione di oltre seicento studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio, ma anche di tantissimi appassionati e addetti ai lavori tra giornalisti, cineasti, professori e semplici curiosi. Una prima tranche di appuntamenti in grado di coinvolgere un pubblico trasversale e di tutte le età, desideroso di immergersi all’interno di quell’universo culturale che la manifestazione ha saputo allestire in occasione di un’edizione che è già destinata a rimanere negli annali per la qualità della proposta artistica espressa.

Nella due giorni di lunedì 24 e martedì 25 il Teatro Maria Caniglia, culla della cultura sulmonese, ha ospitato dapprima l’incontro con la poetessa Vivian Lamarque, in un dialogo intimo e profondo condotto dallo scrittore e poeta Valerio Grutt, e poi la presentazione del libro “Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo”, opera dello scrittore marsicano Renzo Paris. La poetessa italiana si è soffermata sul rapporto tra l’arte della scrittura e quella cinematografica, sottolineando i vari punti in comune e ponendo l’accento sull’espressività che queste due nobili arti tramandano di generazione in generazione. Il numeroso pubblico presente l’ha tributata con calorosi e sinceri applausi. Anche per lo scrittore Paris, intervistato dalla giornalista Chiara Buccini, non sono mancati unanimi consensi, sincero indice di gradimento verso il suo scritto che ha aperto a numerosi spunti di riflessione. Nel corso della sua lunga carriera Paris ha avuto a lungo frequentazioni con numerosi intellettuali del Novecento, fra i quali, appunto, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, entrambi dotati una spiccata personalità artistica e per molti versi simili: a volte in simbiosi, altre volte in contrapposizione. Celebre il dialogo tra i due, riportato nel documentario “Comizi d’amore” del 1963”.

Come da volontà dell’associazione Sulmonacinema, ricercata e preziosa è stata la partecipazione degli studenti della Valle Peligna i quali, grazie agli incontri e le proiezioni cui hanno preso parte, hanno potuto rivestire un ruolo da protagonisti in questa prima parte del festival. Sono loro il futuro e per loro è giusto spendersi affinché la loro coscienza sociale e culturale possa essere coltivata fin dall’età adolescenziale.

Il SIFF è un evento capace di coinvolgere anche l’intero centro città mediante iniziative parallele. In questi giorni le strutture alberghiere della città sono piene, così come i luoghi di aggregazione vivono la presenza di turisti e di coloro che sono in loco per la rassegna cinematografica. Passeggiando su via Roma e dirigendosi verso il cinema Pacifico dove, da domani giovedì 27, entrerà nel vivo la rassegna dei cortometraggi, si potrà entrare nel clima del festival e respirare la sua storia grazie alla mostra diffusa “40, scatti e ricordi dall’Archivio Sulmonacinema”, che consentirà di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo tra fotografie, molte delle quali inedite, e cataloghi della manifestazione.

Domani prenderà il via la tre giorni di proiezioni. Tra gli ospiti presenti, anche alcuni attori e registi delle varie opere in programma, come il cast tecnico e attoriale di “Riders”, Simone Bozzelli per il corto fuori concorso “Giochi”, e Francesco Patanè per il lungometraggio “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa.

Si ricorda che tessere e abbonamenti per assistere alle proiezioni sono disponibili al botteghino del Cinema Pacifico, dalle ore 18, tutti i giorni.

Programma 40° Sulmona International Film Festival – giovedì 27 ottobre

Ore 15:45

apertura concorso

“Monsters” by Taisia Deeva – UCRAINA

“Not waving” by Angelo Cerisara – ITALIA

Ore 16:00

“The last day of patriarchy” by Olmo Omerzu – REPUBBLICA CECA

“Act of God” by Spencer Cook & Parker Smith – STATI UNITI

“Betsy & Irv” by Nicole Noren

“Memoir of veering storm” by Sofia Georgovassili  GRECIA

“Free fall” by Emmanuel Tenenbaum – FRANCIA

“Riders” by Andrea Russo – ITALIA

Ore 18:00

“Nest” by Hlynur Pálmason – DANIMARCA

“L’uomo materasso” by Fulvio Risuleo – ITALIA

“Mr. Spam gets a new hat” by William Joyce – REGNO UNITO

“Closed to the light” by Nicola Piovesan – ITALIA

“Lucienne in a world without solitude” by Geordy Couturiau – FRANCIA

“Ice merchants” by João Gonzalez – PORTOGALLO

FUORI CONCORSO

“Giochi” by Simone Bozzelli – ITALIA

Ore 21:15

“Ti mangio il cuore” by Pippo Mezzapesa




CHRISTIAN CORSI ELETTO DIRETTORE del dipartimento di scienze della comunicazione

È il primo direttore ad essere eletto, dopo la recente trasformazione delle Facoltà dell’Università di Teramo in Dipartimenti

Teramo, 26 ottobre 2022. Christian Corsi ha ottenuto 37 preferenze su 40 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti. Tre le schede bianche.

Christian Corsi è professore ordinario di Economia aziendale presso il Dipartimento Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo dove insegna Comunicazione d’impresa ed Economia e gestione delle imprese. Preside dal 2019 alla guida della omonima Facoltà, è coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca in Economic and social sciences.

Ha insegnato all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed è stato coordinatore del Corso di laurea magistrale in lingua inglese Economics and communication for management and innovation in partenariato con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stato prorettore all’Orientamento in entrata, al Placement e al Welfare studentesco dal 2014 al 2018.

È responsabile scientifico di diversi progetti e gruppi di ricerca nazionali e internazionali, tra cui quello denominato Elementi e dinamiche evolutive di crescita degli spin-off universitari. Approcci d’analisi multilivello e transnazionali svolti in collaborazione con l’Università della Coruña e l’Università di Santiago de Compostela.

È componente dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali, tra le quali l’International Journal of Business Environment, il Journal of Business Economics and Management, l’International Journal of Business Competition and Growth e Management Control.

Ha pubblicato numerosi articoli e monografie scientifiche con editori nazionali e internazionali sul trasferimento tecnologico universitario, sugli spin-off universitari e accademici, sulle performance economico-finanziarie, innovative e sociali, nonché sulle dinamiche di corporate governance, di startup e collegate imprese ad alto contenuto tecnologico e conoscitivo, di PMI e di modelli aziendali orientati alla sostenibilità.

Tra le diverse pubblicazioni si ricordano: Unmasking Intellectual Capital from gender and nationality diversity in University Spin-Offs boards. A study on non-linear effects upon firm innovation (2022); Monopolistic professional closure, family credentials and examination procedures in the Venetian College of Accountants (16th-17th century) (2020); Influence of the regional entrepreneurial ecosystem and its knowledge spillovers in developing successful university spin-offs (2020); High-tech entrepreneurial firms’ innovation in different institutional settings. Do venture capital and private equity have complementary or substitute effects? (2019); The role of venture capitalist to enhance the growth of Spanish and Italian university spin-offs (2018); A quality evaluation approach to disclosing third mission activities and intellectual capital in Italian universities (2018); Improving the external financing in independent high-tech SMEs. Does the foreign ownership matter? (2017).




IL VIOLINO DI CARMIGNOLA. Per un omaggio a Vivaldi

Venerdì 28 ottobre il concerto di musica per la città

L’Aquila, 26 ottobre 2022. Sarà Giuliano Carmignola l’ospite dei Solisti nel concerto di venerdì 28 ottobre all’auditorium del Parco dell’Aquila (ingresso ore 18). L’appuntamento si inserisce nel-la rassegna Musica per la città, allestita dall’ensemble cameristico che si avvale del-la direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Carmignola è considerato uno dei più brillanti strumentisti nel panorama internazionale. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti come il Diapason d’or e lo Choc du monde. È stato, inoltre, insignito del titolo di accademico della Reale Accademia Filarmonica di Bologna e di accademico di Santa Cecilia.

Con lo stesso programma Carmignola si è esibito con I Solisti Aquilani il 3 ottobre scorso al teatro Carlo Felice di Genova, per la stagione della Gog (Giovine orchestra genovese).

Johann Sebastian Bach, scrive Alessandro Mastropietro nelle note di sala, assimilò la forma e lo stile del concerto a più strumenti di scuola italiana copiando e trascrivendo gli esempi capitali dell’opera terza (L’Estro Armonico) di Antonio Vivaldi (1678 – 1741), nella quale varie tipologie e geometrie di relazione tra soli (quattro o due violini con violoncello, violino solista) e tutti vengono dispiegate nei dodici brani della raccolta. L’odierna, estesa conoscenza della vastissima produzione di Vivaldi entro questo genere, percorso dal veneziano nelle più svariate e fantasiose soluzioni di accosta-mento di timbri strumentali, consente di opinare sul famoso giudizio di Stravinskij, secondo il quale Vivaldi compose centinaia di volte sempre lo stesso concerto: dentro la relativa invarianza delle macrostrutture, la fantasia inventiva e le combinazioni di comportamenti sonori diversificati rinnovano ogni volta i brani vivaldiani.

Venerdì 28 ottobre ore 18 – auditorium del Parco dell’Aquila

I Solisti Aquilani

Giuliano Carmignola violino

Daniele Orlando violino

Antonio Vivaldi                 Concerto in re maggiore RV 121 per archi e basso continuo.

Allegro molto – Adagio – Allegro

Antonio Vivaldi                Concerto in mi minore per violino, archi e b.c. RV 281

Allegro – Largo – Allegro

Concerto in la minore per 2 violini, archi e b.c. RV 523

Allegro molto – Largo – Allegro (non troppo)

Concerto in sol maggiore RV 149 per archi e b.c.

Allegro molto – Andante – Allegro

Concerto in re maggiore per violino, archi e b.c. RV 232

Allegro – Largo – Allegro

Johann Sebastian Bach  Concerto in re minore per due violini, archi e b.c.  BWV 1043

Vivace – Largo ma non tanto – Allegro