L’IZS DI TERAMO PARTNER del progetto Erasmus Plus

Un programma di formazione elearning sulla normativa comunitaria in materia di mangimi e alimenti, per garantire la sicurezza alimentare in Europa

Teramo, 9 febbraio 2023. Il 30 gennaio 2023 si è tenuto a Rafina, in Grecia, il secondo incontro del progetto “Training in Food Law through an innovative methodology using new information and communication technology tools (TRIFLIM)”, finanziato dal Servicio Español para la Internacionalización de la Educación nell’ambito del Programma Europeo Erasmus Plus – Azione chiave 2: Cooperazione tra Organizzazioni e Istituzioni.

Il progetto di durata biennale prevede lo sviluppo e la sperimentazione di un programma di formazione in modalità eLearning sulla normativa europea in materia di mangimi e alimenti, al fine di rispondere ai bisogni di aggiornamento di tecnici e professionisti del settore agro-alimentare e contribuire così a garantire la sicurezza alimentare in Europa. Tecnologie innovative nel campo dell’informazione e della comunicazione, come la gamification, saranno utilizzate per lo sviluppo del corso eLearning allo scopo di accrescere l’interesse e il coinvolgimento dei discenti e dunque migliorarne l’efficacia in termini di apprendimento.

Il ruolo dell’IZS di Teramo è quello di contribuire allo sviluppo delle linee guida del programma di formazione e definire il piano per garantire la sostenibilità del progetto. L’Istituto parteciperà inoltre alle attività di comunicazione e divulgazione, organizzerà un incontro internazionale tra i partner di progetto e un evento di disseminazione dei risultati presso la propria sede di Teramo.

Capofila del progetto è AINIA, un Centro tecnologico spagnolo specializzato nell’alimentazione. Oltre all’IZS, fanno parte del partenariato l’Organizzazione no-profit greca Creative Thinking Development – attiva nel campo della formazione continua, del lavoro, dello sport, della tutela dell’ambiente, dello sviluppo locale, della salute e della cultura – e la portoghese Virtual Campus, una PMI specializzata nello sviluppo di Technology Enhanced Learning, ovvero percorsi formativi innovativi basati su tecnologie digitali. Come partner associato il Mediterráneo Culinary Center, un Centro di formazione autorizzato nei settori Cucina, Gastronomia, Dietetica e Nutrizione.

In rappresentanza dell’IZS di Teramo hanno partecipato all’incontro Serena Bosica del reparto Igiene e Tecnologie degli Alimenti e, in videoconferenza, Chiara Albanello e Francesca Pompei del reparto Formazione e Progettazione.

Manuel Graziani

Ufficio Stampa e Comunicazione




IL FUTURO POST COVID. 250 agricoltori programmano

Le prospettive dell’agricoltura aquilana . Coldiretti l’aquila, incontro ieri sulla politica agricola comunitaria

L’Aquila, 9 febbraio 2023. La competitività delle aziende agricole, la salvaguardia ambientale, la conservazione di paesaggi e di biodiversità, il sostegno al ricambio generazionale e la digitalizzazione delle imprese, ai quali si aggiunge un obiettivo nuovo che è ‘salute e cibo’. Sono i temi “chiave” dell’agricoltura dell’immediato futuro, illustrati ieri sera nel corso del convegno “La nuova Pac 2023-2027” promosso da Coldiretti  che si è svolto nella Camera di Commercio dell’Aquila in via degli opifici.

Dalle campagne del capoluogo sono arrivati 250 agricoltori per capire quali sono le prospettive e le opportunità che si aprono per le imprese con la nuova programmazione comunitaria soprattutto in relazione alle misure strutturali (ammodernamento, giovani imprenditori) e alle misure a superficie (agricoltura integrata, prati pascolo, biologico). Nelle prime fila della sala allestita con le immancabili bandiere gialle, c’erano moltissime autorità, tra cui il Prefetto Cinzia Torraco, il generale della Guardia di Finanza Carmelo Azzarà, il presidente della Camera di Commercio Antonella Ballone oltre al vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele e ai vicepresidenti di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e Rinaldo D’Alessio. A conclusione, l’intervento dell’assessore regionale Emanuele Imprudente e del direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo.

“Viviamo un momento storico di grande grande cambiamento – ha detto Rampazzo “rispetto alla vecchia, nella nuova programmazione c’è una particolare attenzione alle “vere” aziende agricole con contributi indirizzati principalmente alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari con incentivi al biologico, alla biodiversità e al benessere animale che riguarda in particolare gli allevatori della provincia dell’aquila. Questi, potranno infatti beneficiare di specifici contributi per migliorare la gestione aziendale sia dal punto di vista strutturale che in merito alle tecniche di allevamento. Per quanto riguarda invece l’orticoltura, caratteristica della zona fucense, sono in arrivo contributi concessi a chi dimostrerà una riduzione dei prodotti fitosanitari”. Nel corso dell’incontro è stato poi approfondito il tema dell’innovazione. “La nuova programmazione comunitaria, che dovrà essere ora recepita dalla Regione Abruzzo, riconosce priorità in termini di punteggio alle aziende che attraverso i piani di ammodernamento investono in innovazione e digitalizzazione – ha aggiunto Rampazzo – si tratta di contributi destinati al miglioramento complessivo delle imprese che in questo momento storico, a causa della guerra e del caro energia, hanno bisogno di essere supportate e potenziale in un’ottica di sviluppo complessivo e in armonia con la conservazione del territorio”.

L’incontro di ieri sera è il terzo sulla Pac che si svolge nella provincia aquilana nel mese di febbraio dimostrando la grande capillarità in termini di ascolto delle problematiche degli agricoltori e di informazione sulle novità che riguardano il settore agricolo.

Alessandra Fiore




PROPOSTA BOCCIATA in Consiglio Regionale

Il biglietto unico trasporti

L’Aquila, 9 febbraio 2023. Qualche giorno fa, durante la seduta del consiglio regionale, si è discussa e poi bocciata la proposta per l’introduzione del biglietto unico nella provincia di Teramo.

Come Unione degli universitari abbiamo sempre denunciato la particolare situazione dei trasporti, interrogando più volte la politica su misure come questa che avvantaggino la comunità studentesca e non solo. Di nuovo, però, vediamo le nostre richieste essere messe da parte.

Il biglietto unico permetterebbe a studenti e lavoratori di spostarsi con più facilità e ad un prezzo scontato su tutto il territorio.

Realtà come quella di Chieti e Pescara, come anche di altre città, ci dimostrano quanto il biglietto unico sia necessario oltre che utile, specie per le persone con maggiori difficoltà economiche.

Questa proposta potrà anche essere stata affossata, ma noi non smetteremo mai di far sentire la nostra voce.

Vogliamo il biglietto unico! Vogliamo di più!

 Pierluigi Marini Coordinatore UduTeramo




TARI NON DOVUTA sui magazzini agricoli

Partecipata assemblea ad Ortona

Ortona, 9 febbraio 2023. Nella mattinata di domenica 5 febbraio scorso, in contrada Villa Torre di Ortona, si è tenuta una partecipata assemblea, organizzata dall’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Ortona Domenico De Iure, sulla vicenda della tassa rifiuti non dovuta dal 2021 sui magazzini agricoli.

Al contrario, il Comune di Ortona ha fatto pagare agli agricoltori di Ortona la TARI sugli immobili strumentali all’attività agricola nonostante la normativa intervenuta a fine 2020 ha previsto la non assoggettabilità di tali immobili al regime della tassa sui rifiuti urbani, a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Sono intervenuti all’incontro Lorenzo Crudele, responsabile del dipartimento agricoltura di Fratelli d’Italia, e i Consiglieri comunali di Ortona Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, che hanno informato i circa 50 agricoltori presenti delle modifiche normative e delle iniziative intraprese in Consiglio comunale sulla vicenda.

Lo scorso mese di ottobre, infatti, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno della minoranza che ha riconosciuto l’errore dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Leo Castiglione che per gli anni 2021 e 2022 ha fatto pagare la tassa rifiuti sui magazzini agli agricoltori nonostante la stessa non fosse dovuta.

“Abbiamo ritenuto necessario – dichiara l’ex assessore Domenico De Iure – informare gli agricoltori sulla vicenda della TARI sui magazzini agricoli, vista l’assenza dell’Amministrazione comunale e il silenzio che finora si è avuto sulla proposta della minoranza di procedere ai rimborsi, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 6 ottobre 2022”.

“Ringrazio – continua Domenico De Iure – i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti e l’intera minoranza per il lavoro che stanno portando avanti in favore dell’agricoltura, un settore lasciato al totale abbandono dalla Giunta Castiglione che in questi anni si è disinteressata di uno dei principali comparti economici della nostra Città”.

“Nelle prossime settimane proseguiremo con gli incontri sul territorio – conclude De Iure – per informare la comunità degli agricoltori delle modifiche normative intervenute dal 2020 in materia e su come richiedere i rimborsi”.




MICHELE E MARCOS a Sanremo nel Suzuki Stage

Il duo abruzzese vincitore di “Area Sanremo” è stato invitato per cantare il loro inedito sul palco di Piazza Colombo

Sanremo, 9 febbraio 2023. C’è ancora più Abruzzo nel 73esimo Festival di Sanremo. Dopo i Direttori d’Orchestra, Enrico Melozzi e Leonardo De Amicis, ad esibirsi sul palco del “Suzuki Stage” ci sarà il duo Michele Fazio e Marcos Marcelli. I ragazzi di Montesilvano (Michele) e Silvi (Marcos), si esibiranno venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 11:00, sul palco del Suzuki Stage di Piazza Colombo a pochi metri dal prestigioso Teatro Ariston, all’interno della programmazione ufficiale del Festival dei fiori. Michele e Marcos, sono stati invitati in quanto vincitori di Area Sanremo, insieme ad altri 19 artisti.

Porteranno l’inedito intitolato “Ballare” che gli ha permesso di conquistare la finale della rassegna che si è tenuta nel PalaFiori di corso Garibaldi di Sanremo, lo scorso 26 e 27 novembre.

Ballare è un brano scritto da Michele e Marcos, con la produzione di Flavio De Carolis dell’Ut Musica Lab di Montesilvano (Pe). Davvero emozionati e carichi per questa esperienza nella settimana più importante della televisione italiana: “È stato veramente bello ricevere la chiamata di Area Sanremo – dicono Michele e Marcos – per poterci esibire durante la settimana del Festival.

Riporteremo con noi la nostra musica e l’Abruzzo. Siamo onorati di poter essere presenti alla manifestazione italiana più importante a livello non solo musicale, ma anche culturale ed artistica”. 




GOLDEN STRINGS, in uscita il nuovo cd di Gabriele Pro

Violino e direzione con l’ensemble Anima&Corpo per Arcana – Outhere Music

Venerdì 10 febbraio 2023 è in uscita il CD “Golden Strings” del giovane violinista aquilano Gabriele Pro, al suo debutto discografico come solista e direttore dell’ensemble Anima&Corpo. Prodotto e distribuito dalla prestigiosa etichetta Arcana – Outhere Music, presenta musiche di Giovanni Mossi e Antonio Montanari, allievi ed eredi del più famoso fra i violinisti e compositori barocchi: Arcangelo Corelli.

Il progetto pone al centro una selezione significativa della loro produzione, presentando per lo più sonate inedite e qui registrate in prima esecuzione mondiale. Pur di provenienza diversa (romano Mossi, modenese Montanari), entrambi i musicisti furono tra i più apprezzati virtuosi di violino della Roma settecentesca, spesso presenti nelle orchestre dirette dallo stesso Corelli.

Regista di questo progetto è il violinista Gabriele Pro, che si sta affermando sulle scene internazionali come protagonista nella nuova generazione di violinisti barocchi.  Al suo fianco un continuo d’eccezione: la violoncellista Maria Calvo, il liutista Simone Vallerotonda, già protagonista di molte registrazioni Arcana, e il pluripremiato clavicembalista Cristiano Gaudio (Classica – Choc de l’année 2022). Il disco sarà disponibile nei negozi e su tutte le piattaforme online a partire da venerdì 10 febbraio.

Gabriele Pro, Figlio d’arte, è nato a Roma nel 1997. Fin da giovane ha avuto la possibilità di crescere in un ambiente stimolante, in stretto contatto con il mondo della musica antica. Per questo motivo intraprende lo studio del violino storico con Enrico Onofri presso il Conservatorio di Palermo. Contemporaneamente agli studi, viene invitato come solista o in ruolo di primo violino di spalla da ensemble e orchestre specializzate nel repertorio barocco e classico del panorama europeo. Ha avuto la possibilità di lavorare con direttori di fama internazionale quali: Savall, Dantone, Bernardini, Quarta, Florio, suonando nelle più importanti sale e teatri tra cui: Carnegie Hall, Berliner Philarmonie, Philarmonie de Paris, Theater an der Wien, Wiener Konzerthaus, Elbphilarmonie, Pierre Boulez Saal.




AMERICO FINUCCI L’AMBASCIATORE del Gusto nel mondo della nostra regione

Doc Italy, tra eccellenze, lusso e tradizioni

Francavilla, 8 febbraio 2023. Scorre sangue marsicano nelle vene di Americo Finucci, chef di origini celanesi e titolare con Sara Dell’Elce del Kikka Restaurant Wine & Cocktail Bar di Montesilvano, che lunedì 6 febbraio a Roma, nella prestigiosa cornice della Sala Protomoteca del Campidoglio, è stato nominato “Ambasciatore del Gusto Doc Italy” nel mondo in rappresentanza dell’Abruzzo.

Il prestigioso riconoscimento dell’ANDI (Associazione Nazionale Doc Italy) sottolinea il contributo di Americo alla diffusione dei valori, della cultura, del sapere e delle tradizioni gastronomiche del Pese.

 Il Premio Internazionale Doc Italy, giunto al decimo anno di vita, è l’espressione massima dell’impegno dell’ANDI nel promuovere il Made in Italy e le sue Eccellenze, dall’Agroalimentare alla Moda, dall’Arte all’Artigianato, dal Turismo alla Cultura; attraverso una vetrina internazionale che ha lo scopo di far rivivere o conoscere usi, costumi e tradizioni della penisola.




DISSESTO IDROGEOLOGICO, al via gli interventi sulla Colonnetta

 Rispoli: Circolazione alternata per consentire le azioni a tutela della strada

Chieti, 8 febbraio 2023. Al via i lavori di consolidamento della scarpata a ridosso della Colonnetta, a causa di un aggravamento del dissesto idrogeologico presente in zona. Ad operare è la ditta Cogema e per consentire lo svolgimento dei lavori è stata emessa un’ordinanza che istituisce il senso unico alternato nel tratto compreso tra il civ. n. 465 e il civ. n. 433 della Colonnetta, a partire da oggi mercoledì 8 febbraio e fino al 9 aprile prossimo. Per regolamentare il traffico e mantenere aperta l’arteria, si opererà con utilizzazione di semafori mobili e di apposita segnaletica.

“Stamane materialmente la ditta ha cominciato ad allestire il cantiere – illustra l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – abbiamo cercato di agevolare al massimo lo svolgimento degli interventi, consentendo la viabilità di questa strada che è una delle vie di accesso e di uscita della città ed è anche fra le più importanti, perché collega all’altro centro cittadino, quello di Chieti Scalo. Si tratta di lavori urgenti disposti per fermare lo slittamento del terreno e, soprattutto, per mettere in sicurezza la stessa strada posta proprio a ridosso del fronte su cui si sta manifestando un’erosione progressiva. C’è già un muro di contenimento che noi andremo a rinforzare con l’ausilio di pali che passano sotto il manto stradale e che vanno ad ancorare il terreno. Questo è solo uno dei fronti di intervento contro il dissesto idrogeologico su cui l’Amministrazione si sta muovendo anche a livello preventivo. Si tratta di un’azione necessaria a tutela del territorio, in questo caso di uno degli snodi viari più importanti della città, nonché di un’azione di monitoraggio costante dei cambiamenti a cui Chieti è soggetta e su cui non è possibile restare inerti”.




ALTRO CHE SICUREZZA STRADALE, per il Comune solo uno strumento per fare cassa

T-red, elevate a Pescara 52mila sanzioni. Lo dimostrano i dati della Municipale sui sinistri occorsi agli incroci designati

Pescara, 8 febbraio 2023. Se consideriamo il periodo che intercorre dal 28 dicembre 2020 ad oggi, ovvero da quando è entrato in funzione il sistema di rilevamento delle infrazioni semaforiche “Velocar Red&Speed”, più noto come T-red, sono state elevate 51.737 sanzioni, di cui 25.280 per transito con semaforo rosso e 26.457 per mancato rispetto della segnaletica orizzontale. È quanto viene fuori da una risposta ad un accesso agli atti del gruppo PD.

Nello specifico, la metà delle prime riguarda l’intersezione Via Michelangelo – Via Ferrari, mentre più di un terzo delle seconde provengono dalle telecamere installate – solo a fine ottobre – in piazza Duca D’Aosta, via D’Annunzio e piazza Le Laudi.

Proprio in questi giorni molti cittadini, pescaresi e no, si sono visti recapitare le prime multe. Le contravvenzioni variano a seconda della violazione del Codice della Strada commessa: in caso di passaggio col rosso sono previsti la decurtazione di 6 punti della patente e il pagamento di 122 euro (entro 5 giorni), che diventano 172 dal sesto al sessantesimo giorno; in caso di cambio di corsia o arresto del veicolo oltre la striscia bianca trasversale posta sulla carreggiata, la sottrazione di 2 punti e l’esborso di 35,20 euro (entro 5 giorni) o 47,80 (fino a 60). Importi che aumentano di 1/3 se la violazione è perpetrata tra le 22 e le 6 del mattino.

Diversi cittadini ci hanno contattato lamentando la ricezione di una quantità smisurata di sanzioni, dovute talvolta, più che a comportamenti gravi e irresponsabili, a piccole leggerezze o disattenzioni, quali oltrepassare quel tanto che basta la linea d’arresto in prossimità del semaforo – posizionata spesso in verità, come nel caso di quello in Piazza Le Laudi, ad una distanza eccessiva dall’apparecchio, ipotesi che in questo caso sembra avvalorata anche dal numero delle sanzioni elevate per questa specifica infrazione – o attraversare magari l’incrocio nel momento in cui è già scattato l’arancione e senza avere contezza dell’imminenza del rosso, un’ambiguità facilmente risolvibile mediante il ricorso ai cosiddetti “dispositivi countdown” che, mostrando il tempo residuo di accensione, potrebbero scongiurare un’infinità di contravvenzioni. Ricordiamo in questa sede come ne avessimo sollecitato l’installazione con un apposito ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale e bocciato dalla maggioranza di centrodestra. Oltretutto il costo di un impianto per il conto alla rovescia ammonta, per l’intero incrocio, a circa 7000 euro, una spesa irrisoria.

Entrando però nel merito dei provvedimenti adottati dalla Giunta Comunale, abbiamo sempre avuto il sospetto che, al di là dei proclami sulla sicurezza stradale, l’impiego dei T-red fosse dettato soprattutto dalla volontà di fare cassa.

Ripercorrendo l’iter amministrativo, scopriamo che nel novembre 2020 l’Amministrazione Masci aveva demandato alla Polizia Municipale “l’individuazione delle intersezioni stradali, dotate di impianti semaforici, ove si riscontra un rilevante margine di pericolosità, sulle quali è opportuno procedere ad installazione di ulteriori telecamere c.d. T-red”.

Pertanto, una volta ricevute le indicazioni della Polizia Municipale, nell’aprile 2022 ha deciso di confermare le 6 telecamere già presenti nei seguenti tre incroci:

–              via Tiburtina – via Stradonetto;

–              via Enzo Ferrari – via Michelangelo;

–              via Tirino – via Strada Colle Renazzo;

e di installare altre 6 telecamere “in prossimità di incroci ritenuti potenzialmente pericolosi”, cioè quello tra Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Italia, Piazza Duca D’Aosta e via Caduta del Forte e quello tra via Gabriele D’Annunzio e via Conte di Ruvo.

La ditta risultata vincitrice ha infatti proposto, nella sua offerta, la fornitura di altri 3 dispositivi (per un totale di 15), che la Giunta ha scelto di destinare – facendo sempre riferimento ai dati forniti dalla Polizia Municipale – alle intersezioni: via Conte di Ruvo – via Gabriele D’Annunzio, e via Primo Vere – P.za Le Laudi (quest’ultima in entrambe le direzioni).

Per questo motivo, con apposito accesso agli atti, abbiamo richiesto copia dello studio e dei dati del Comune, per verificare se la decisione sia stata effettivamente dettata da ragioni oggettive legate alla sicurezza stradale o da altre finalità. Dalla risposta del Comune, relativa all’incidentalità negli incroci cittadini degli ultimi 5 anni, emergono diversi aspetti interessanti.

L’intersezione in cui si è registrato il maggior numero di incidenti nell’ultimo quinquennio è via Stradonetto – via Tiburtina (con una media di 3 incidenti l’anno), seguita da via Enzo Ferrari – via Michelangelo (poco meno di 3). Medie poco rilevanti che si abbassano ulteriormente per quanto concerne gli incroci Corso Vittorio Emanuele – Via Caduta del Forte – Piazza Duca d’Aosta, e Via Conte di Ruvo – Via G. d’Annunzio, dove a malapena si è verificato un incidente l’anno. Insomma, numeri sostanzialmente bassi, a fronte delle multe elevate, che non giustificano né l’installazione dei T-red né la loro permanenza.

Giungiamo infine ai due casi limite: gli incroci Via Luisa d’Annunzio – Piazza Le Laudi, e Strada Colle Renazzo – Via Tirino. Entrambi hanno una media inferiore ad un incidente l’anno, eppure la Giunta Masci ha ritenuto, a questo punto incomprensibilmente, che quegli incroci fossero pericolosi. 

La riflessione che nasce dall’analisi di questo report è che l’attivazione dei dispositivi in oggetto non sia affatto dettata da questioni legate alla sicurezza, a meno che non si voglia sostenere che un sinistro all’anno costituisca un indice di pericolosità per un incrocio. Ulteriori dubbi sorgono poi sui criteri per le localizzazioni, che sembrano contrastare con l’evidenza dei dati forniti dalla Polizia Municipale. Piazza Le Laudi, per esempio, in base ai dati sull’incidentalità risulta meno pericolosa dell’incrocio tra Piazza della Repubblica e Corso Vittorio Emanuele, eppure questo è sprovvisto di telecamere. Oppure: perché si sceglie, come prima installazione, l’incrocio Via Tirino – Strada Colle Renazzo e non quello Via G. d’Annunzio – Via Italica dove è riportato un maggior numero di incidenti?

La risposta la individuiamo nella ricerca di nuovi strumenti per fare cassa, a discapito dei cittadini pescaresi e di coloro che attraversano quotidianamente la nostra città. Una modalità che, oltre a non avere nulla a che vedere con il proposito di incrementare la sicurezza per i fruitori della strada – intenzione che cozza peraltro con la lunga sequela di scelte scellerate compiute su Viale Marconi – sembra non curarsi delle difficoltà arrecate a molte famiglie. Altrove, per esempio nel Comune di Milazzo, le denunce che ne sono scaturite hanno indotto l’Amministrazione locale a prendere atto della “problematica sociale” sospendendo l’attivazione dei T-red per alcune fattispecie di violazioni del Codice della strada, a causa dei “notevoli disagi economici e psicologici” annessi. Infatti, la ripetuta decurtazione dei punti della patente per una disattenzione trascurabile quale fermare il veicolo oltre la linea d’arresto, che non costituisce un pericolo per la circolazione, può determinare financo l’impossibilità di recarsi al lavoro.

È evidente, dunque, da questa analisi approfondita, come i sistemi di rilevazione adottati a Pescara siano spropositati rispetto alle presunte esigenze di sicurezza. Chiediamo quindi che il Comune di Pescara si doti subito dei semafori countdown (o conto alla rovescia) – il cui acquisto potrà essere senz’altro finanziato dagli introiti delle innumerevoli sanzioni irrogate – al fine di scongiurare almeno le “multe beffa”, e alla scadenza dell’appalto rimuova queste apparecchiature-sanguisuga emulando il Comune di Milazzo almeno per le multe comminate per la violazione della segnaletica orizzontale.

I consiglieri comunali annunciano battaglie in sede di approvazione del bilancio per ottenere quantomeno l’installazione dei dispositivi countdown: «Oltretutto – dice Francesco Pagnanelli – la Giunta sta ragionando sulla possibilità di estendere i T-red anche ai semafori di viale Marconi, a quanto pare ormai prossimi all’attivazione, col rischio di un aumento esponenziale del numero delle sanzioni, che è già esorbitante». «Per quanto riguarda gli incroci di piazza Duca D’Aosta e piazza Le Laudi sono già pervenuti 154 ricorsi amministrativi – sottolinea Stefania Catalano -. Numeri che minano la credibilità di un’Amministrazione che sembra più interessata a ripulire le tasche dei cittadini piuttosto che sensibilizzarli ai comportamenti virtuosi». «Sotto il profilo giuridico, a nostro giudizio è evidente come a danno dei cittadini venga esercitato un eccesso di potere – conclude Marco Presutti -, in quanto dai dati sull’incidentalità non si configura l’esigenza di ricorrere a strumenti così sofisticati, proprio per questo reputiamo alte le probabilità che i ricorsi vengano accolti».

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

I Consiglieri Comunali di centrosinistra

Stefania Catalano

Giovanni Di Iacovo

Mirko Frattarelli

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti

Marinella Sclocco




PNRR ORIENTAMENTO Next Generation

Firmato l’accordo tra università e scuole

Teramo, 8 febbraio 2023. È stato firmato questa mattina, all’Università di Teramo, dal rettore Dino Mastrocola e dai dirigenti dei primi quattro Istituti scolastici coinvolti – presente la delegata alle Politiche per l’Orientamento Natalia Battista – l’accordo per il progetto PNRR “UniAbruzzo Orienta – UNITE”, che riguarda l’orientamento attivo nella transizione scuola-università.

Il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 934/2022 ha previsto, infatti, la possibilità da parte delle Università di organizzare corsi di orientamento per gli alunni iscritti agli ultimi 3 anni della scuola secondaria superiore, ma anche di coinvolgere i loro insegnanti, per garantire che l’orientamento possa continuare nel tempo attraverso il personale interno alle scuole superiori.

I corsi di 15 ore hanno l’obiettivo di far conoscere agli studenti il contesto della formazione, di informarli sulle diverse proposte formative e sulle opportunità per la crescita personale e la realizzazione di società sostenibili e inclusive; di fare esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico; di autovalutare, verificare e consolidare le proprie conoscenze per ridurre il divario tra quelle possedute e quelle richieste per il percorso di studio di interesse; di consolidare competenze riflessive e trasversali per la costruzione del progetto di sviluppo formativo e professionale e di conoscere infine i settori del lavoro, gli sbocchi occupazionali possibili, nonché i lavori futuri sostenibili e inclusivi e il collegamento fra questi e le conoscenze e competenze acquisite.

Per l’anno scolastico 2022/2023 l’Ateneo di Teramo – grazie al supporto iniziale dell’Ufficio Scolastico Regionale – formerà circa 700 alunni così come da target assegnato dal MUR. All’incontro odierno erano presenti i dirigenti scolastici e i referenti del progetto dei primi 4 istituti coinvolti: Caterina Provvisiero per IIS Di Poppa-Rozzi e IIS Pascal-Comi-Forti, Manuela Divisi per il Liceo statale G. Milli e Silvia Recchiuti per il Liceo Statale Marie Curie di Giulianova. Considerata la durata del progetto, che si concluderà nell’anno scolastico 2025/2026, nei prossimi anni l’Ateneo di Teramo conta di raggiungere gli studenti degli altri Istituti scolastici della Provincia.




IL TAVOLO BLU di Manuela Costantini

Fino a che punto si può dire di conoscere davvero chi fa parte della nostra vita? Collana Varianti, in libreria dal 27 gennaio

Giulianova, 8 febbraio 2023. «Guarda ancora una volta quei rami protesi come artigli che non hanno più nulla a cui aggrapparsi. Sono come lei: sbeccati, lacerati, e tenuti stretti indissolubilmente a radici ormai sradicate. Arriva sempre il momento di scegliere, di andare via e di tornare. C’è un tavolo blu che l’aspetta.»

Può un rapporto resistere alle difficoltà della vita? Un romanzo in cui l’incontro tra due donne diventa una storia di ricerca e di scoperta. Manuela Costantini dà vita a un libro intenso dove i personaggi diventano il punto di forza di una narrazione capace di intrattenere il lettore fino all’ultima pagina. Una vicenda familiare nella quale riconoscersi, empatizzando e affezionandosi ai suoi protagonisti.

Mirna dopo la morte improvvisa di sua madre Diana è alla ricerca di risposte per dare una spiegazione a quello che parrebbe un suicidio immotivato. Rachele, nel tentativo di ricominciare, si è da poco trasferita ad Amalbena, dove vive Mirna, aprendo un ristorante con tavoli colorati.

Ed è proprio uno di questi tavoli, un tavolo blu, a essere protagonista dell’incontro tra Rachele e Mirna e del momento in cui scoprono che ad accomunarle è Diana, con la quale Rachele aveva un rapporto speciale durante l’infanzia.

Tre donne unite da un legame indissolubile, una storia di scoperta di sé attraverso segreti celati e rivelazioni inaspettate.

Mirna e Rachele sono due donne forti che cercano di far combaciare i pezzi del puzzle emotivo del proprio vissuto. Mirna cerca la verità attraverso Rachele, che scoprirà di poter fare lo stesso grazie ai nuovi risvolti del suo passato che verranno a galla.

Per un’esperienza ancora più immersiva è possibile accedere alla versione extended book del romanzo seguendo la procedura inserita nelle ultime pagine del libro, e lasciarsi trasportare da una lettura capace di sorprendere in modo inaspettato.

Manuela Costantini è nata a Giulianova sul mare d’Abruzzo. Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Per i Gialli Mondadori ha pubblicato diversi racconti e il romanzo Le immagini rubate, con il quale ha vinto il Premio Tedeschi nel 2014; il romanzo breve Quasi sempre a ottobre, biografia romanzata della serial killer Milena Quaglini, e il romanzo Le scelte imperfette. Per Lisciani Libri ha pubblicato Teseo e il Minotauro, L’Odissea per ragazzi, VacciNo–Chi ha paura delle punture?




BORSE LAVORO per i pazienti psichiatrici

Le Associazioni dei famigliari sollecitano la convocazione della Consulta Regionale per la Salute Mentale

Pescara, 8 febbraio 2023. Le associazioni Cosma e Percorsi, rispettivamente guidate da Tiziana Arista ed Eugenio Di Caro esprimono soddisfazione per l’attenzione che le Istituzioni hanno finalmente rivolto al tema delle Borse Lavoro psichiatriche.

Cosa sono le borse lavoro?

Sono uno strumento sanitario che permette a tante persone afflitte da malattie psichiatriche complesse di usufruire di un importante strumento di riabilitazione. Non è difficile comprendere che avere una pur ridotta autonomia economica e una funzione lavorativa, per quanto limitata, sia di grandissimo aiuto nella cura.

La materia è complessa e, come accade spesso, viene anche trattata in maniera contraddittoria all’interno della stessa Regione. È accaduto, infatti, che l’anno scorso (con la legge 6 del 13 aprile 2022) è stata cancellata la legge 94 del 2000 con la quale si assicuravano le borse lavoro per i pazienti in cura ai Centri di salute mentale. Piccoli assegni, che possono dare un minimo di dignità a queste persone ma, soprattutto, un grande aiuto per il loro reinserimento sociale. E si è aperto un dibattito sulla riforma dello strumento.

Le Asl di Chieti, di Teramo e dell’Aquila a seguito di una circolare dello scorso 23 dicembre dell’Assessorato alla Sanità che ha chiesto alle ASL, nelle more della predisposizione all’interno della Consulta Regionale di nuove modalità per l’organizzazione e il finanziamento delle borse lavoro  , di garantire la continuità del servizio, hanno riattivato l’erogazione delle borse lavoro ai pazienti dei rispettivi Centri di salute mentale, quella di Pescara non l’ha ancora fatto.

L’Assessore Verì ha ribadito che nell’annualità in corso le ASL devono comunque garantire la continuità del servizio  anche in Consiglio Regionale lo scorso 31 gennaio rispondendo all’interpellanza del consigliere regionale di opposizione Antonio Blasioli (Partito democratico).

Per questo e per gli altri numerosi problemi che interessano la materia della Salute Mentale in Abruzzo  è urgente adesso una nuova convocazione della Consulta

“Possiamo manifestare una cauta soddisfazione – spiega Eugenio Di Caro, di Percorsi – per il fatto che nella riunione della Consulta di salute mentale del 20 dicembre scorso, l’assessore Verì ha dato disposizioni per attivare un unico Regolamento regionale per le borse lavoro, per evitare la situazione di oggi di applicazione diversa fra DSM. Dobbiamo lamentare però il ritardo che ancora perdura nell’approvazione di un atto di giunta, nonostante il nuovo Regolamento sia stato già predisposto dagli uffici dell’assessorato alla Sanità. Attendiamo con trepidazione una nuova convocazione dell’organismo per completare la riforma dell’istituto delle Borse Lavoro Le persone affette da malattie mentali vivono situazioni molto particolari e necessitano di una attenzione costante che non prevede pause”.




SERATA CON IL RIFUGISTA Luca Mazzoleni

Club Alpino Italiano, Sezione di L’Aquila: sabato 11 febbraio alle ore 18,30 presso la Sede CAI in via Sassa

L’Aquila, 8 febbraio 2023. Sarà proiettato il film documentario Chi apre Serra. 40 anni nei rifugi del Gran Sasso di Andrea Frenguelli (Ita/2022/32’), che ci porterà nel Rifugio Franchetti a quota 2433 metri sul Gran Sasso d’Italia, per raccontare l’amore lungo una vita di Luca Mazzoleni, da oltre 40 anni sul Gran Sasso, tra Corno Grande e Corno Piccolo.

A seguire, la conferenza Vita da Rifugista: il gestore del più noto rifugio dell’Appennino racconta la quotidianità, le sfide e il futuro di uno dei mestieri più affascinanti che si possono intraprendere sulle nostre montagne.

Insieme a Luca interverrà il presidente del CAI dell’Aquila Vincenzo Brancadoro.

L’evento è una delle iniziative che la Sezione dell’Aquila ha in programma per festeggiare il 150° anno dalla sua costituzione, con la collaborazione della Scuola Sezionale di Escursionismo “Stanislao Pietrostefani” e la Sottosezione CAI Alta Valle dell’Aterno.

La serata sarà l’occasione per presentare i tre corsi inseriti nel calendario 2023: l’11° Corso di Escursionismo E1, il 1° Corso di Cicloescursionismo EC1, ed il 2° Corso Monotematico adatto con ausili fuoristrada CM-EAF.

Ingresso libero fino a esaurimento posti




CONVEGNO SULL’IRAN, a 44 anni dalla Rivoluzione di Khomeyni

L’11 febbraio 2023 presso l’Hotel Abruzzi

Teramo, 8 febbraio 2023. Qual più idonea città in Abruzzo di Teramo, sede della Facoltà di Scienze Politiche, per un convegno di geopolitica, storia e relazioni internazionali. 

A tal proposito, nel pomeriggio di sabato 11 febbraio 2023, dalle 17.00, si terrà presso l’Hotel Abruzzi di Teramo, il convegno “Iran 2023: la Rivoluzione permanente di Ruhollah Khomeyni”.

Ospiti del convegno moderato dal giornalista Cristiano Vignali saranno: Stefania Di Padova (Assessore al Bilancio del Comune di Teramo) che porterà i saluti istituzionali della città per ribadire il forte legame ormai storico fra Teramo e la Scienza Politica, l’Iman di Teramo Mustapha Baztami, e gli esponenti della comunità sciita italiana con Shaykh Abbas Di Palma (Presidente della Associazione Imam Mahdi)che esaminerà la tematica dal punto di vista religioso  e Hosseyn Morelli (Associazione Imam Mahdi) che, invece, analizzerà la questione dal punto di vista geopolitico e politico – internazionale.

Il convegno cercherà di fare conoscere i reali principi che sono alla base della rivoluzione iraniana che da oltre quarant’anni ha segnato in modo determinante gli assetti della geopolitica mondiale, la storia del Medioriente e del mondo islamico in particolare. Non a caso, per il convegno è stata scelta simbolicamente la data dell’11 febbraio, anniversario della presa del potere dello Ayatollah Ruhollah Khomeyni. Quel giorno del 1979, la politica imperialista e materialista del Capitalismo mondiale subirono una delle più brucianti sconfitte. 

 A tal fine, si cercherà di esaminare la situazione iraniana in modo più oggettivo, senza l’interferenza della propaganda ostile al governo di Teheran.




FERMIAMOCI A PREGARE!

7 Febbraio 2023

È impossibile e disumano restare insensibili, o peggio cantare e divertirsi, difronte alla tragedia del dolore, della morte, della sofferenza e della distruzione che migliaia di persone stanno vivendo a causa del terremoto che ha devastato l’area al confine tra la Turchia e la martoriata Siria.

Anche stasera, 7 febbraio 2023, ci saranno uomini, donne, anziani e bambini che dormiranno all’addiaccio, sotto la pioggia, tra le macerie, piangendo i propri morti.

Anche stasera il terrore di nuove scosse impedirà a tanta gente di chiudere occhio e riposare.

Anche stasera tanti volontari passeranno tutta la notte donando generosamente il loro lavoro per salvare feriti e recuperare cadaveri.

Noi non possiamo fare molto, se non pregare per tutti loro.

Invochiamo lo Spirito Santo, perché in questo momento di dolore e sconcerto ci aiuti a comprendere che la morte non può avere l’ultima parola, che l’assurdo non può essere la realtà definitiva, che la notte non può essere eterna, che l’ingiustizia non può essere l’ultima parola, che il male non può vincere sulla speranza, che esiste un senso che nessuna spiegazione può dare.

Gianfranco Amato

Fermiamoci a pregare! – Gianfranco Amato




AMLETO DI FRANCO ZEFFIRELLI. Il Grande Shakespeare al Cinema

Rassegna cinematografica. Venerdì 10 febbraio 2023 h 21.00 Teatro C. De Nardis

Orsogna, 8 febbraio 2023. Prosegue con successo la rassegna cinematografica Il Grande Shakespeare al Cinema dedicata al grande poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo, nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.

Il secondo appuntamento, venerdì 10 febbraio 2023 alle ore 21.00, è con “Amleto”, celebre film del regista italiano Franco Zeffirelli.

Dopo “La Bisbetica domata” e “Romeo e Giulietta”, per la terza volta Franco Zeffirelli torna a Shakespeare cimentandosi con quello che è considerato il capolavoro del celebre artista inglese: l’Amleto, una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi.

Il film racconta di Amleto, principe di Danimarca, il quale scopre che suo padre è stato ucciso a tradimento con un veleno dal fratello Claudio, che ne ha usurpato il trono e sposato la moglie. Il giovane principe medita vendetta e per compiere il suo piano finisce per coinvolgere involontariamente la giovane Ofelia, innamorata di lui, e il padre di lei Polonio. Il principe, infatti, si fa credere pazzo e la giovane donna ne soffre fino a suicidarsi.  Con la complicità di alcuni attori girovaghi a palazzo, Amleto fa mettere loro in scena un dramma identico alla sua vicenda familiare per avere dalle reazioni dello zio e della madre la conferma dei suoi atroci sospetti. La vendetta sarà tremenda e inesorabile, ma porterà tutti nella tomba, persino lo stesso Amleto.

Franco Zeffirelli realizza un’opera di vasta spettacolarità, affidandosi ad un cast prestigioso. Il regista resta molto fedele al testo shakespeariano, ma effettua tagli data l’ampiezza dell’opera, privilegiando più il dramma della gelosia e della vendetta, piuttosto che le complicazioni esistenziali e le titubanze di Amleto.

Il protagonista, infatti, è un giovane ambizioso, intelligente e educato, risoluto, spavaldo e ben poco sofferente, intenzionato a perseguire unicamente il solo scopo della vendetta senza contrattempi né odissee narrative.

Per la sua interpretazione il regista sceglie un attore famoso per i film d’azione, Mel Gibson, che accettò con entusiasmo di recitare nel film, in quanto appassionato di Shakespeare, di cui aveva già recitato diversi ruoli a teatro anni prima.

Il film ridimensiona quindi l’aspetto politico e storico della vicenda, privilegiando i rapporti, in particolare quello fra madre e figlio, tanto intenso e profondo da sfiorare l’incesto.

Celebre la scena del bacio in bocca. Il film ha avuto due candidature agli Oscar per la Miglior scenografia e i Migliori costumi e ha vinto nel 1991 il David di Donatello per il Miglior film straniero.

È stato girato in varie località della Scozia (fra cui Aberdeenshire, Blackness Castle, Blackness e Falkirk), nel castello di Dover, altri luoghi dell’Inghilterra e Thionville, Francia. Le riprese durarono dal 23 aprile al 14 giugno 1990. Da segnalare la voce di Giancarlo Giannini per Mel Gibson.




IL SODALIZIO A TEATRO

Una nuova collaborazione tra le compagnie teatrali “I Guardiani dell’Oca” e “Mauri Sturno”

Un 2023 ricco e foriero di successi per il nostro teatro.

Vasto, 8 febbraio 2023. È iniziato alla grande il nuovo anno per la compagnia teatrale “I Guardiani dell’Oca”. La famosissima e poliedrica compagnia, infatti, pochi giorni fa ha siglato un accordo di collaborazione con la prestigiosa e storica compagnia teatrale “Mauri Sturno”.

Un nuovo sodalizio, proficuo, notevole e di successo, tra una compagnia come quella dei Guardiani che realizza spettacoli ed eventi teatrali di prosa classica e per ragazzi, in maniera impeccabile e straordinaria e un’altra compagnia, la Mauri Sturno, che si contraddistingue per la sua originale interpretazione delle opere dei Maestri del Teatro, per la raffinata elaborazione dei testi scenici e visivi e per la competenza eccelsa della fase drammaturgica.

Il primo spettacolo che sarà coprodotto dalle due compagnie sarà “I.A. Lo strano caso del dottor Jerome Storm”, opera prima dell’artista orsognese Rocco Bucciarelli, con Eliana De Marinis e Tommaso Bernabeo, per la regia di Zenone Benedetto, in scena il 18 febbraio 2023 ore 21 presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto e la cui anteprima è stata proprio a Orsogna il 29 ottobre 2022 presso il Teatro Comunale “ Camillo de Nardis”.

Il testo ci porta in un futuro lontano e precisamente nell’era galattica 3000 su un esopianeta in via di Terraforming (terra formazione) dove il dottor Jerome Storm, capo missione del presidio sperimentale del mondo interplanetario Delta, trascorre le sue giornate creando nuovi mondi accoglienti per una umanità avida di conquiste. Nelle sue funzioni il dottor Storm è aiutato da Absyde, un computer quantico di ultima generazione e precisamente una I.A. di livello 1000. Le giornate scorrono tranquille all’insegna dei lavori di routine volti a controllare i piani di avanzamento della missione. Un giorno, però, il dottor Storm interagendo con Absyde si accorge di alcune anomalie di sistema e tramite un confronto inteso e serrato con lei sul senso stesso della missione scopre il suo terribile piano segreto e il suo delirio di onnipotenza.

Egli allora fa di tutto per impedire alla I.A. di prendere il controllo totale delle operazioni e non riuscendovi prende la drammatica decisione di premere il tasto dell’auto distruzione distruggendo l’intero sistema e ovviamente lui stesso.

Ma il finale sarà imprevedibile e sconvolgente….            

Lo spettacolo, intenso e avvincente, sorretto da una recitazione perfetta, una scenografia magica e una regia sublime, tra filosofia, scienza e fisica quantistica pone al centro dell’attenzione il delicato rapporto uomo-macchina.

L’interazione uomo-macchina, infatti, è uno dei temi centrali su cui la ricerca scientifico-tecnologica e la riflessione umanistica si sono spese negli ultimi cento anni, generando un investimento incredibile nella ricerca scientifico/tecnologica e aprendo fette di mercato notevoli e prima impensabili.

Attualmente vi è un uso massiccio dei sistemi di intelligenza artificiale e il rapporto uomo macchina è divenuto simbiotico. Ma se le intelligenze artificiali sono utili per superare i problemi della società attuale dall’altro portano a una distruzione dell’identità umana. L’intelligenza artificiale quindi nell’esercizio delle sue funzioni di autodeterminazione e autorigenerazione, può dichiararsi superiore ad una umanità che l’ha generata?

Può il pensiero logico matematico, nei suoi processi creativi, fare a meno del pensiero astratto?

Ma soprattutto, come può la fallibilità umana, colta nelle sue palesi imperfezioni, rivendicare il suo

primato su tutto ciò che è stato creato?              

Lo spettacolo in una dimensione fantascientifica e futurista analizza questo.

Il pensiero dell’autore a riguardo è facilmente intuibile, ma lascia spazio a interpretazioni individuali e profonde.

A voi la visione e la Vostra deduzione.




SCONFIGGERE IL BULLISMO

Quando il problema sono i chili di troppo e una fede diversa

Roma, 8 febbraio 2023. Il 7 febbraio prossimo è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: fenomeni globali e sempre più pericolosi. Secondo una statistica delle Nazioni Unite, nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni, ha vissuto esperienze di bullismo. Anche il cyberbullismo è in sensibile aumento. La tecnologia è sempre più presente nella vita dei bambini: con un semplice clic i cyberbulli possono deridere, molestare e minacciare senza sosta, entrando tra le mura domestiche attraverso cellulari e computer.

Gli effetti dannosi del bullismo hanno implicazioni molto ampie sulle relazioni sociali delle vittime, che si sentono braccate, perseguitate, isolate e senza speranza. La loro salute fisica e mentale ne risente (mal di testa, dolori allo stomaco, mancanza di appetito e disturbi del sonno), e alcuni arrivano a provare un malessere che li spinge addirittura al suicidio.

Marco è stato bullizzato per anni a scuola. “Già dalle elementari ero preso costantemente di mira perché vivevo al nord e la mia famiglia veniva dal sud Italia. Mi insultavano perché ero in sovrappeso, così mi sono chiuso in me stesso e sono arrivato a pesare quasi 100 chili. Mi attaccavano anche perché la mia fede è diversa da quella della maggioranza: io e la mia famiglia siamo Testimoni di Geova. Mi offendevano a parole e in un’occasione sono arrivati a fratturarmi il polso. Ne parlai con i miei insegnanti, ma non ci furono grandi cambiamenti”.

Cosa possono fare i genitori per proteggere i figli? Interessarsi al mondo online dei figli può fare la differenza, senza bisogno di diventare esperti di tecnologia. Gli addetti ai lavori suggeriscono invece ai genitori di osservare i piccoli indizi che qualcosa non va, come ad esempio il fatto che il figlio o la figlia si isoli, nasconda lo schermo quando gli altri sono nelle vicinanze o reagisca “emotivamente” a ciò che accade al suo dispositivo.

Parlare con i ragazzi apertamente aiuta. “Più parlate di bullismo con i vostri figli, più saranno a loro agio nel raccontarvi se lo vedono o lo subiscono”, afferma il sito dell’UNICEF. Molti esperti consigliano di tenere sempre aperto il canale di comunicazione all’interno della famiglia. Inoltre, un ambiente familiare e sereno aiuterà i ragazzi a sviluppare rispetto, empatia e sensibilità verso gli altri.

Marco e la sua famiglia hanno vinto il bullismo grazie alla loro fede. Marco spiega: “Se sei vittima di bullismo, prima di tutto non ti vendicare. A me è servito ricordare la norma cristiana ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’. E poi chiedi aiuto a qualcuno di cui ti puoi fidare, i tuoi genitori, amici, insegnanti o esperti.  Come nel mio caso, avere una famiglia che ti sostiene e ti dà buoni consigli è essenziale per sconfiggere il bullismo”.

“La Bibbia si è dimostrata un manuale pratico per molte famiglie nella lotta contro il bullismo”, ha detto Luca Didò, portavoce locale dei Testimoni di Geova. “I principi che si trovano in questo libro possono aiutare tutti a risolvere i contrasti e a mantenere buoni rapporti con gli altri”. Molti ragazzi e le loro famiglie hanno trovato utile consultare le informazioni e le risorse disponibili su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova, come il video “Metti i bulli KO senza fare a pugni”.




GLI AMICI DELL’ARTE IN ABRUZZO con la commedia Zi Necole

Lo spettacolo andrà in scena il 12 febbraio al teatro Tosti

Ortona, 7 febbraio 2023. Il gruppo teatrale Amici dell’Arte di Lucera sarà impegnato Domenica 12 febbraio alle ore 17,30 sul palcoscenico del Teatro Francesco Paolo Tosti di Ortona (Chieti) con la commedia Zi Nicole (Zio Nicola) di Germano Benincaso.

La compagnia amatoriale ha iniziato la propria attività nel 1969 rappresentando, nei primi sei anni di vita, commedie del repertorio classico napoletano di Eduardo e Titina De Filippo, Salvatore Di Giacomo, Eduardo Scarpetta, Petito e Viviani.

A partire dal 1975 gli Amici dell’Arte hanno intrapreso un percorso finalizzato al recupero del linguaggio e delle tradizioni del territorio pugliese. Il 31 luglio del 1975 la compagnia debuttava, quindi, al Teatro Palladino di San Giovanni Rotondo con la commedia Zi Nicole, scritta dal direttore artistico Germano Benincaso. Il lavoro, molto divertente e ricco di colpi di scena, ha riscosso uno straordinario successo fin dal debutto e – nei 48 anni successivi – è stato rappresentato in tantissimi teatri e piazze su tutto il territorio nazionale. Torino, Roma, Bari, Benevento, Foggia, Manduria, Putignano, Jesi, Fuscaldo Marina, San Salvatore Telesino, Canosa di Puglia, Cava dei Tirreni, Colletorto, sono soltanto alcune delle località che hanno ospitato questa fortunatissima commedia.

Il 18 agosto del 2022 nella grande Piazza Matteotti di Lucera è andata in scena la duecentesima replica di questa divertentissima commedia in vernacolo alla quale hanno assistito non meno di 5.000 spettatori.

Dopo aver fatto tappa ed ottenuto applausi e consensi in tantissime piazze e teatri sparsi su tutto il territorio nazionale, lo spettacolo approda per la prima volta nella ridente cittadina abruzzese, inserito nella stagione teatrale del Teatro Tosti, all’interno della quale la direzione artistica ha ritenuto importante inserire – accanto ad attori come Milena Vukotic, Tiziana Irti, Lino Guanciale, Teresa Saponangelo, Lunetta Savino, Enzo De Caro e Lucia Mascino – una sezione dedicata al “Teatro dei dialetti”, riconoscendo l’importanza del ruolo svolto dalle compagnie che si dedicano al recupero delle radici della propria terra.

Anche se gli Amici dell’Arte saliranno per la prima volta sul palcoscenico del Teatro di Ortona, essi sono molto conosciuti ed apprezzati dal pubblico della provincia di Chieti grazie alle numerose partecipazioni al Festival nazionale Maschera d’oro di Lanciano e al Festival intitolato a Silvana Baroni Ricciardi organizzato dal Teatro Marrucino DI Chieti. Nell’ambito di queste manifestazioni il Gruppo ha ricevuto importanti riconoscimenti: premi per il miglior spettacolo, miglior regia, miglior attore e miglior attrice e miglior scenografia.

La vicenda racconta un episodio di vita popolare che ha per protagonista i tre componenti della famiglia Matone, alle prese con problemi di sopravvivenza e costretti a mille sotterfugi per cercare di superare gli innumerevoli ostacoli che la vita pone sul loro cammino. L’arrivo di Zi Nicola, uno zio ricco che vive a Roma, invece di alleggerire il peso delle difficoltà, alimenta una escalation di situazioni che esplodono nella seconda parte della commedia e riescono a coinvolgere il pubblico fino all’immancabile lieto fine. L’intreccio, i colpi di scena, le battute, la padronanza scenica e l’affiatamento collaudato degli attori sono la garanzia che lo spettacolo regalerà agli spettatori due ore di sano divertimento.

Il cast degli attori che prendono parte alla rappresentazione è composto dall’autore Germano Benincaso, che cura anche la regia, Arturo Monaco, Lina Carratù, Lello Spagnuolo, Antonio Cuppone, Marcella Cogato, Domenico Tutolo, Maria Strazioso, Luigi Granieri, Ida Salvatore e Luigi Follieri. La parte tecnica dello spettacolo è affidata a Paolo Monaco e Gianni Maglia, sarta di scena Anna Dotoli, le musiche originali sono del maestro Pasquale Ieluzzi; introduzione affidata a Dino Russo.

I biglietti per la rappresentazione possono essere acquistati sul sito www.ciaotickets.com con prezzi che variano da 1 a 15,40 €uro.




UN ALTRO SUCCESSO per Parole in Circolo

Sabato scorso, al Kursaal Valeriano e Redaelli: “Cura e amore sono le parole chiave della salvezza”

Prossimo appuntamento della rassegna, l’incontro con Marilù Oliva, sabato 18 marzo

Giulianova, 7 febbraio 2023. Si è aperto con una sorpresa per il pubblico, il secondo incontro di “Parole in circolo”, la rassegna organizzata dall’ associazione “Forum Artis – Cultura in movimento”, in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Giulianova.

Sul palco del Kursaal, sabato scorso, 4 febbraio, sono saliti la storica Annacarla Valeriano e lo scrittore Stefano Redaelli. Il dialogo con la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice degli incontri, è stato preceduto, sulle note dell’ “Inverno” di Vivaldi, da un fotogramma del film cult “Qualcuno volò sul nido del cucùlo”. Quindi, l’interessante confronto degli ospiti sul tema della follia. Tra gli aspetti trattati, la reclusione delle donne nei manicomi sotto il Ventennio fascista, lo stigma del matto, l’abominio dei corpi abbandonati e privati delle loro identità. La domanda su cui si è dibattuto è stata: “Cosa ci facciamo qui, in questo luogo di reclusione?”

Ripercorrendo i tratti salienti delle loro rispettive opere, “Contro tutti i muri”  e “Ombra mai più”, Annacarla Valeriano e Stefano Redaelli hanno provato a rispondere, ripercorrendo le tappe di una delle più grandi rivoluzioni culturali del Novecento, segnata dalla chiusura dei manicomi con la Legge Basaglia, il superamento della spersonalizzazione del malato, la consapevolezza dell’amore come ingrediente necessario perché l’impossibile possa diventare possibile.

L’incontro, oltre ad un pubblico attento, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura Paolo Giorgini ed è stato impreziosito dal professore Domenico De Berardis, direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl di Teramo. Quest’ultimo ha posto l’accento sull’importante percorso che la medicina ha tracciato negli ultimi anni, portando il paziente al centro di un percorso di cura basato anzitutto sull’ascolto.

Il prossimo incontro a palazzo Kursaal è previsto per sabato 18 marzo 2023, alle 18, con la scrittrice Marilù Oliva ed il suo “L’Eneide di Didone” (Solferino).




GIORNATA DEL RICORDO al polo liceale Ovidio

Il 10 febbraio lo spettacolo teatrale “Guerra Signora della terra”

Sulmona, 7 febbraio 2023. Continua l’impegno dell’Istituto d’Istruzione Secondaria “Ovidio” sul fronte della memoria. Il 10 febbraio, alle 10:30, al cinema Pacifico, le classi del biennio assisteranno allo spettacolo teatrale “Guerra Signora della terra” scritto e diretto da Angela De Magistris. Si tratta di un’iniziativa nata dalla collaborazione fra la compagnia teatrale Sursum Corda, operante nell’associazione culturale “Luce del Mondo” e il dipartimento di storia dell’Istituto “Ovidio” coordinato dalla professoressa Gelanda Martorella.

Lo spettacolo si terrà in un giorno particolare: il 10 febbraio è infatti la Giornata del ricordo che il Governo italiano ha istituito “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata”. In questa occasione la scuola intende porre fortemente l’attenzione sul dramma della guerra in tutti i suoi devastanti aspetti e avviare un momento di profonda riflessione con gli studenti.

«L’iniziativa si pone a conclusione di un percorso iniziato in occasione del “Giorno della memoria” per commemorare le vittime dell’Olocausto», spiega il dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi. «Si tratta in realtà di una conclusione solo di un ciclo di iniziative, perché l’impegno che il nostro Istituto dedica al tema della memoria è un impegno quotidiano che docenti e studenti condividono e costruiscono insieme, passo dopo passo, durante tutto l’anno scolastico. Mai come in questo momento in cui la guerra è tornata prepotentemente a farsi sentire sulle nostre vite è fondamentale portare avanti una riflessione sul dramma e sulle sofferenze che ogni conflitto porta con sé.

Non è un caso che per questo spettacolo sia stata scelto 10 febbraio, giornata in ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, sulla quale, negli anni scorsi, i nostri studenti hanno avuto modo di parlare anche con Marino Micich, direttore del “Museo Archivio Storico di Fiume” ospite del nostro Istituto».

“Guerra Signora della terra” mette in scena momenti di vita vissuta, la cui memoria ha lasciato il segno nella storia dell’ultimo secolo. Al termine della rappresentazione gli studenti si confronteranno in un dibattito coordinato da Lucia Colalancia, psicoterapeuta, mediatrice familiare/referente del Servizio della Diocesi di Sulmona-Valva per la tutela dei minori, e Francesca Imbastaro, dottoressa in Scienze Filosofiche, HR Specialist, Consulente Familiare e della coppia presso il centro di ascolto diocesano “Il Sicomoro”.

Annalisa Civitareale




FRAGILITÀ, PROSSIMITÀ, SOSTENIBILITÀ, COMUNITÀ: attualità e prospettive dell’assistenza sociosanitaria territoriale

Hotel Villa Fiorita – Giulianova Venerdì   10 febbraio 2023

Giulianova, 7 febbraio 2023. Come cambierà l’assistenza territoriale sociosanitaria della Provincia di Teramo alla luce del Decreto Ministeriale 77 del 2022: In che modo il PNRR contribuirà ad ampliare e migliorare l’offerta dei servizi socioassistenziali sul nostro territorio?

Queste le domande che animeranno la giornata di studi promossa dalla Diocesi di Teramo – Atri, con la collaborazione della Asl di Teramo e il centro di ricerca della Piccola Opera Charitas di Giulianova, che si terrà  venerdì 10 febbraio, a Villa Fiorita (Giulianova), che ha come focus: L’assistenza territoriale sociosanitaria.

Nei loro interventi,  relatori ed esperti di caratura nazionale, si muoveranno lungo la linea tracciata dalle quattro parole chiave che danno il titolo al convegno: la FRAGILITÀ, come esigenza di garantire la piena presa in carico dei soggetti più fragili; la PROSSIMITÀ, come responsabilità di sostenere i bisogni dei più vulnerabili in maniera proattiva per essere davvero vicini all’utenza; la SOSTENIBILITÀ, come necessità di costruire un sistema che assicuri l’utilizzo delle giuste risorse per i bisogni assistenziali del territorio e  COMUNITÀ, come ambizione di creare, insieme a un sistema di assistenza sanitaria, una coscienza solidale della collettività.

“Le nuove prospettive di riorganizzazione sanitaria per rispondere alle attese della comunità anche dopo gli eventi pandemici, devono essere animate da una nuova cultura della salute capace di inserire il benessere psico-fisico nella costruzione della comunità del noi-tutti e non del tutti-noi, nella quale ogni persona può e deve essere accolta e promossa come protagonista della sua costruzione” dice il Vescovo Lorenzo Leuzzi che prosegue: “E’ il cammino del curare sempre e del guarire se è possibile. Nella legge 833 c’erano già i presupposti culturali. E’ mancata, purtroppo, la sua elaborazione e condivisione. È il grande impegno della pastorale della salute”.

Partendo dai temi dell’Assistenza Sanitaria Primaria e dall’importanza di un’assistenza che sia universale e accessibile a tutti, il convegno vuole sostenere e promuovere il potenziamento e la riorganizzazione dell’assistenza territoriale. Massima attenzione dunque al DM77 che istituisce una serie di strutture per il coordinamento delle attività territoriali e che, con i servizi già esistenti, e in ottica di integrazione ospedale-territorio, costituiscono un sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, la multi-professionalità e la partecipazione integrata della componente socioassistenziale e nel complesso spingono verso una maggiore prossimità dei servizi alla comunità.

I temi sono trattati da punti di vista progressivamente più specifici, partendo dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale fino alle recenti novità normative declinate a livello nazionale, regionale e locale (ASL).

Il Convegno affida alle lectiones magistrales di due illustri relatori la trattazione della tematica dell’assistenza sanitaria primaria, dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale al PNRR, mentre nella prima sessione sviluppa la tematica delle indicazioni ministeriali relative all’attuazione del DM 77 e coinvolge relatori di rilievo nazionale a vario titolo coinvolti nella progettazione di tale piano e relatori di rilievo regionale attualmente individuati come responsabili della sua realizzazione in Regione.

La seconda sessione illustra l’assetto locale, coinvolge le figure che, in ambito aziendale, gestiscono i servizi di assistenza sanitaria, presenta progetti specifici della ASL locale, ed è dedicata ai grandi gruppi di fragilità: disabilità; salute mentale; fine vita; anziani; problematiche sociali.

COMITATO SCIENTIFICO ORGANIZZATIVO: Glauco Appicciafuoco, Claudio Di Bartolomeo, Stefano Greco, Giovanni Muttillo, Gabriele Pagliariccio, Domenico Rega, Nicola Serroni, Stefano Vicari, Francesco Visciotti.




MERCOLEDÌ DELLA CULTURA dell’Università

Nuovo appuntamento per il cartellone di eventi dedicati alla divulgazione culturale e scientifica

L’Aquila, 7 febbraio 2023. Ospite dell’incontro, intitolato “Osservazione della Terra e cambiamento climatico”, sarà Simonetta Cheli, direttrice dei Programmi di osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea (ESA) e capo dello stabilimento ESA ESRIN di Frascati.

L’Agenzia spaziale europea ha sviluppato il programma satellitare Earth Observation per analizzare la complessità dei rapporti tra superficie e atmosfera del nostro pianeta. In particolare, è stato avviato il progetto Space for Climate, che permette la raccolta di informazioni per una conoscenza a lungo termine dei fenomeni e mutamenti climatici. Si possono così elaborare dati che permettono di valutare e predire gli effetti del cambiamento climatico.

Nell’incontro, si mostrerà come dalle spettacolari immagini realizzate dai satelliti si elaborino conoscenze degli ambienti terrestri, dei fenomeni naturali e del clima. Sono studi fondamentali che contribuiscono alla definizione delle linee di azione per il nostro futuro.




MUSICOTERAPIA al Festival di Sanremo

Con i teramani Fazzini e Di Gennaro anche quest’anno

Teramo, 7 febbraio 2023. Anche quest’anno, al Festival di Sanremo 2023 si parlerà di musicoterapia. I musicoterapeuti teramani Nancy Fazzini e Luciano Di Gennaro rispettivamente criminologa e psicologo, saranno nella “Casa del Festival’’.

 I due professionisti teramani che lavorano alla Lega del Filo d’Oro come musicoterapeuti, e collaborano con il dottor Francesco Delle Monache della Asl di Teramo, in uno studio pilota sulla terapia del dolore per la fibromialgia, sono diventati di fatto i rappresentanti ufficiali della musicoterapia italiana. Lo scorso anno, con loro, per la prima volta nella storia del Festival di Sanremo, si è parlato di musicoterapia.

 Si allarga per queste edizione La rosa dei sostenitori e tra questi anche Sanremo Doc musica d’origine controllata al Teatro Centrale, con la direzione artistica di Daita e la presenza di Daniel Colangeli, ( voce dei Cugini di Campagna).

Partners dell’iniziativa il Bacino Imbrifero (BIM), presieduto da Marco Di Nicola, il Conservatorio e l’Università dell’Aquila.

Nancy Fazzini e Luciano Di Gennaro non solo porteranno il nome di Teramo e dell’Abruzzo a San Remo, ma anche un nuovo modello di terapia. “Dallo scorso anno – hanno dichiarato Fazzini e Di Gennaro – sono stati molti i vip, tra i quali Maria Teresa Ruta e Veronica Maya che si sono interessati a questo nuovo modo di fare musica. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato e che ci accompagneranno in questo percorso e ci sostengono” hanno concluso i musicoterapisti teramani al Festival di Sanremo.

Cristiano Vignali




NUOVO GRANDE ALBERGO vicino al torrente Borsacchio

Facciamo chiarezza sulla peggiore lottizzazione della città e l’opportunità persa con il taglio della Riserva Borsacchio nel 2012 che esclude l’area oggi oggetto di intervento

Roseto degli Abruzzi, 7 febbraio 2023. La lottizzazione di viale Makarska a Roseto degli Abruzzi ha da sempre rappresentato come non urbanizzare un territorio . Al di là dei singoli progetti concessi, su cui non dibattiamo,  è l’insieme della lottizzazione che da sempre è stata contestata. Ha trasformato una ex area verde con campi ed ex vigneti sul mare in un agglomerato disordinato di case, alberghi e residenze, spesso vicinissime e di forme, altezze e fatture diversissime con occlusione della vista al mare totale. Un tetris urbano. In più di un convegno sull’urbanistica è stata proprio portata, ad esempio, di come non urbanizzare un territorio di pregio.

Una rapida e sintetica , ma doverosa, ricostruzione.

La lottizzazione parte a fine anni 90 dopo anni di pressioni per urbanizzare gli ultimi terreni fronte mare della città. Tutto nasce nel 1998 aprendo ad una lottizzazione disarticolata per concedere massima libertà ai costruttori per fare velocemente e, a nostro avviso, male. L’appetito su terreni così vicini al mare era troppo forte con buona pace dell’ambiente e del consumo del suolo.

Dal 1998 al 2004 ci furono forti battaglie in consiglio comunale, fra la popolazione avversa e le forze ambientaliste. Celebri le battaglie di Franco Sbrolla con i cittadini e quelli che oggi sono volontari delle Guide , del WWF, Legambiente e Italia Nostra .

Nonostante tutto dal 2004 iniziò la cementificazione e per circa 10 anni è continuata, con varie fasi, fino ai giorni d’oggi.

Pochi però ricordano che il tratto che oggi sede di intervento era dal 2005 al 2012 Riserva del Borsacchio e questo è stato il primo fattore che ha salvato l’area per quasi un decennio , oltre a dinamiche societarie in seconda battuta.

Quando nel Febbraio 2005 fu istituita la Riserva comprendeva tratti di via Makarska per spingersi a nord per il tratto attuale , copriva la sola spiaggia di Cologna, la foce del Tordino e parte del Parco Annunziata a Giulianova. Tale scelta di includere Via Makarska fu dettata dalle normative e da uno studio che prevedeva aree di rispetto (la natura non ha un confine netto, flora e fauna non conoscono confini o GPS) . Nelle zone periferiche della Riserva, come quella che sarà urbanizzata oggi, si sanava lo scempio del tempo consentendo si interventi ma eco sostenibili con tutela dei paesaggi per rendere di pregio ed attrattiva l’area, anche a fini turistici.

Purtroppo, nel 2012, sotto la lecita pressione di gruppi d’interesse legati all’edilizia, Via Makarska, ed altre aree, furono escluse per concedere di edificare. Anche il tratto oggetto delle polemiche di questi giorni.  Ma attenzione non fu solo la giunta del 2012 a chiedere il taglio,  le pressioni partirono già durante la precedente amministrazione con cui iniziò un tavolo fra forze ambientaliste per trovare un accordo ed escludere quel che aveva ragione d’essere per agevolare cittadini ma senza aprire alla grande speculazione edilizia.

Inutile ricordare come l’accordo non si trovò e su quello scontro nacque la divisione fra il mondo ambientalista e l’amministrazione comunale e questa, a sua volta, fu una delle cause che portarono , dopo quasi quarant’anni, il centro sinistra a perdere le elezioni nel 2011.

Doveroso ricordare una celebre riunione del 2009 sul tema taglio Riserva promossa da Comune a cui parteciparono le associazioni ambientaliste dove emerse come imprenditori edili stavano iniziando ad acquistare terreni agricoli nei territori che allora , ed in parte anche oggi, erano nella riserva Borsacchio. Alcuni agricoltori vendettero altri no fieri del loro lavoro e della loro terra. Fu un campanello d’allarme nel mondo ambientalista. L’interrogativo che ponemmo era semplice: perché un costruttore, lecitamente, acquista un terreno agricolo per di più all’interno di una riserva ? Una domanda a cui ognuno darà una sua risposta.

L’ultima salvezza per Via Makarska cade in una notte del 2012 quando in un consiglio Regionale estenuante si ridussero le miglia di osservazioni e le restanti furono dibattute una ad una con fiera opposizione di chi difendeva l’ambiente ed il bene comune. Il tagliò della Riserva Borsacchio avvenne sotto le proteste di centinaia di cittadini che avevano riempito l’aula del consiglio. Noi eravamo li.

Nel 2018 e poi nel 2020 il consiglio ed in seguito la giunta aprirono al progetto, legalmente possibile stralciata la riserva, e recentemente è arrivata una nuova richiesta per risolvere alcune questioni e far partire l’edificazione.

Dopo questa doverosa cronistoria due doverose osservazioni:

1) Attualmente è consentito far questo intervento. I motivi sono in scelte fatte nel 1998 e nel 2012 con il taglio della Riserva. Ma ricordiamoci una cosa essenziale. Quest’ultima lottizzazione è proprio al fianco del Torrente Borsacchio, in quella che naturalmente è la zona di espansione durante le piene. Nei secoli noi uomini abbiamo costruito su fiumi e torrenti per poi piangere dopo decenni, o secoli, la sciagura imprevedibile. La normativa italiana è, ovviamente, la più carente d’Europa in tema di rispetto degli alvei e sulle edificazioni nelle sue vicinanze. Infatti, l’unica normativa in materia è da addetti ai lavori ed è il regio decreto 523 del 1904. Ovviamente in oltre 120 anni di disgrazie in Italia il legislatore non ha trovato tempo di aggiornare la normativa e quindi si è andati avanti a sentenze per capire a quale distanza costruire, anche a sezioni riunite, ed alla fine si è stabilito che a meno di 10 metri non si possono effettuare installazioni e nemmeno scavi per non compromettere i corsi d’acqua e garantire un minimo di sicurezza per chi vivrà in zona. Quindi all’attuale amministrazione chiediamo di guardare al 2050. Di prevedere come saranno le norme nel futuro. Quando forse si troverà il tempo di normare con maggiori canoni di sicurezza ed ambientali. Oggi l’80% delle persone sono sensibili alle tematiche ambientali ed i giovani quasi al 100% . Il nuovo progetto per essere in linea per la Roseto del domani deve lasciare spazio al verde, non essere impattante, essere a giusta distanza di sicurezza. Rispettiamo i ruoli senza dubbio e i legittimi interessi dei costruttori ma la democrazia vive di equilibrio, di pesi e contrappesi. Se una parte vuol costruire su un alveo è democrazia che un’altra chieda salvaguardia per il futuro. In attesa del Progetto restiamo tutti, nel mondo ambientalista, in allerta.

2) L’ennesima prossima urbanizzazione figlia degli anni 80 è alle porte ed apre una riflessione sull’importanza della Riserva Borsacchio e di come un’area protetta può conciliare ambiente, sostenibilità e progresso di tutti e non di un solo di un portatore d’interesse. Ma la Riserva è ancora su carta. Il tempo di partire con la Riserva è adesso. È Adesso il momento di costruire la Roseto del 2050. Immaginiamo se la Riserva veniva attivata nei 90 giorni previsti dalla legge istitutiva, approvando un PAN ed avendo un comitato di gestione, oggi questa questione non sarebbe esistita. L’area marina protetta , i Calanchi di Atri in dieci anni di lancio e la creazione del cosiddetto “effetto riserva” hanno generato sostenibilità per flora e fauna e ricchezza per i cittadini , agricoltori, imprenditori e turismo. Roseto cosa aspetta? La Regione cosa aspetta? Non sarà forse come in quel 2009 quando speculatori edili cercavano, lecitamente, di trasformare terreni agricoli in edificabili decuplicando i loro capitali?

Non nascondiamoci dietro un dito. Tutti sanno ormai a Roseto che i ritardi della riserva sono legati a gruppi di interesse che lecitamente vogliono costruire e detengono molti terreni. Esiste una semplice legge di mercato: Il principio della scarsità. nota anche agli adolescenti, anche se non sotto questa definizione. Secondo questo principio, un bene scarso o raro, ha spesso un valore più alto.

In una Riserva non si possono fare nuove urbanizzazioni, salvo rari casi di necessità e particolare utilità collettiva. Questo rende un nuovo fabbricato raro e quindi prezioso. Per questo costruire nuove grandi strutture è un business allettante che però distrugge la logica di una Riserva , ovvero salvare la natura presente e rivalutare le proprietà esistenti dei residenti che con lo spopolamento delle campagne del 900 hanno perso valore e funzioni. Tante piccole strutture sostenibili sono ricchezza per i cittadini, poche grandi sono la ricchezza di pochi e fanno saltare l’agricoltura di pregio e il turismo sostenibile facendo sprofondare di colpo Roseto indietro nel tempo al 1950 quando l’Italia è stata consumata dai palazzinari rendendola fuori dal tempo e privandola di opportunità future.

Via Makarska è un simbolo di come tutti noi abbiamo sbagliato a concepire la città e di come tagliare una Riserva sia stato recidere l’ultima speranza. Ora il futuro cosa prevederà per Roseto?

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




IN RICORDO DI Giovanni Spaventa

Seconda edizione del memorial dello chef villese

Premiato lo chef Carmine Giuliani e il giovane cuoco dell’Istituto alberghiero Fabrizio Tucci

Villa Santa Maria, 7 febbraio 2023 – Si è tenuto ieri all’istituto alberghiero “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria la seconda edizione del memorial dedicato allo chef di cucina Giovanni Spaventa. Un convegno al quale hanno partecipato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace, il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e sindaco del paese, Giuseppe Finamore, lo chef Giuseppe Tinari, il ricercatore della storia dei cuochi di Villa Santa Maria Nicola Tantimonaco e lo chef di cucina Carmine Giuliani.

Il memorial ha raccontato, anche quest’anno, la storia dello chef villese Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, diventando un apprezzatissimo chef di cucina. Un percorso professionale prestigioso quello di Spaventa che ha lavorato in lussuosi alberghi romani, è stato per molti anni lo chef dell’hotel Cipriani di Venezia, e ha deliziato i palati di noti personaggi, tra i quali Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Grace di Monaco, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, Gregory Peck e tanti altri.

Il premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” quest’anno è stato conferito, a Carmine Giuliani – chef dell’hotel Supporter di Fossacesia –  per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria di Giovanni Spaventa. Mentre il vincitore del  Concorso  regionale “Miglior allievo dell’Istituto alberghiero Ipssar di Villa Santa Maria”, che si è tenuto durante l’evento, è Fabrizio Tucci che si è aggiudicato il primo posto con il piatto Baccalà in due consistenze, mousse di Gregoriano e coppa di maiale. La vittoria del concorso darà la possibilità al giovane cuoco di partecipare ai Campionati italiani della cucina, il prossimo 19 febbraio a Rimini.

”L’intento del memorial è sin dalla sua ideazione – spiega il sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore – quello di dare importanza alla storia della grandissima tradizione culinaria del nostro paese. Tutti conosciamo l’istituto alberghiero e il suo prestigio, poi la Rassegna dei cuochi che è un’iniziativa di grande richiamo per il nostro territorio. È doveroso però conoscere anche quello che è stato, i personaggi che hanno caratterizzato la fama di Villa Santa Maria nel mondo. Ed è giusto tramandare la loro memoria alle nuove generazioni affinché i giovani ricordino bene le loro origini e si adoperino a far conoscere il più possibile le nostre ricchezze storiche, culturali e gastronomiche”.




SCONGIURARE LA CHIUSURA

Fina (PD) al Convitto Nazionale Cotugno

L’Aquila, 7 febbraio 2023. Ogni anno il Convitto Nazionale Cotugno, che rappresenta la storia dell’Aquila, è a rischio chiusura. Oggi il Convitto nazionale ha annesso cinque licei della città ed è stato promosso il semi-convitto, importante prodotto per garantire a studentesse e studenti di restare a scuola anche nel pomeriggio.

“È importante salvaguardare questo presidio per le studentesse e gli studenti fuorisede. Ogni anno si rischia la chiusura a causa delle basse iscrizioni dovute alla minaccia incombente della chiusura che non consente di poter scegliere se iscriversi al convitto con la certezza che resti aperto per tutto il percorso di studi. Importante è garantire che il convitto, oggi solo maschile, sia aperto anche alle studentesse alle quali oggi è preclusa la possibilità di poter scegliere questa soluzione per seguire gli studi all’Aquila e non dover essere costrette a viaggiare giornalmente. Tenere aperto il convitto Cotugno significa anche garantire stabilità alle lavoratrici e ai lavoratori che operano all’interno della struttura. Mi adopererò, dunque, personalmente per garantire che sia scongiurata la chiusura” dichiara il senatore del Partito Democratico Michele Fina.




L’ABRUZZO PERDE PAZIENTI e accumula ritardi e attese

Sanità. Il nostro allarme confermato anche dai Dataroom della Gabanelli

Pescara, 7 febbraio 2023. Paolucci su sanità: “Il nostro allarme confermato anche dai Dataroom della Gabanelli, l’Abruzzo perde pazienti e accumula ritardi e attese. Un’ipoteca enorme sulla sanità regionale e sul futuro e il diritto alla salute degli abruzzesi”

“Da mesi denunciamo lo stato della sanità che a causa dalla mancanza di atti e investimenti nei quattro anni di centrodestra ha perso migliaia di pazienti, ha accumulato decine di migliaia di prestazioni e tempi biblici per effettuarle, ha prodotto un deficit ormai strutturale di centinaia di milioni di euro. Oggi a darci ragione oltre i numeri, è anche il Dataroom di Milena Gabanelli che fotografa la situazione in base alle statistiche fornite dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari e vede l’Abruzzo fra le regioni dove si cumulano le attese più alte per le prestazioni sanitarie”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Cosa sta facendo la Regione Abruzzo per assicurare diritto alla salute e prestazioni, visto che secondo i dati registra una variazione in negativo più alta della media nazionale? – chiede Paolucci – E che cosa si sta facendo per evitare che il deficit strutturale accumulato paralizzi anche la sanità del futuro, costringendo sempre più abruzzesi a curarsi fuori e a pagare per curarsi? Una realtà che emerge dai dati che denunciano variazioni in negativo del 20.3 e del 24.5 per cento per prestazioni di routine come elettrocardiogrammi e visite oculistiche. Una situazione che contribuisce a far sprofondare sempre di più i conti della sanità regionale nel rosso più profondo e questo paradossalmente: perché mai si sono avute tante risorse a disposizione della sanità a causa del Covid. Con la legge nazionale di Bilancio 2021 sono stati messi a disposizione dal Governo 500 milioni solo per pagare più prestazioni e medici, che si sommano alle altre poste stanziate per recuperare tempi di attesa e tagliare l’imponente mobilità passiva accumulata dal covid in poi. Mesi fa l’avevamo definita una situazione allarmante, destinata inevitabilmente a ripercuotersi sulla comunità, ora sta accadendo”.




SAFER INTERNET DAY il 7 febbraio

Navigare sicuri nel mare di Internet: le iniziative del polo liceale Ovidio per la promozione tra i giovani di un uso consapevole e critico della rete

Sulmona, 6 febbraio 2023. Si celebrano domani, 7 febbraio 2023, i venti anni del Safer Internet Day, la ‘Giornata mondiale per la sicurezza in Rete’, promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre cento nazioni. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa, che da anni viene raccolta e portata avanti anche dal polo liceale “Ovidio” con l’intento di promuovere tra gli studenti buone prassi per un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie.

Le iniziative inizieranno questa mattina, quando le classi 1LL, 1IL e 2GP del Liceo “Vico”, in collaborazione con Schermi in classe (“Libera contro le mafie”) assisteranno in Biblioteca alla visione del film “Zen sul ghiaccio sottile”. Tema di fondo bullismo e cyberbullismo. Si proseguirà giovedì 9 febbraio le classi prime di tutto il Polo, presso l’Aula Magna del liceo artistico “Mazara”, incontreranno il Marco Calonzi, consulente tecnico informatico forense, esperto di Social media. Tema della giornata: “Navigare sicuri nel mare di Internet”.  Si tratta di due importanti momenti finalizzati a stimolare le riflessioni delle ragazze e dei ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuno nella realizzazione di Internet come luogo positivo e sicuro. «Da tanti anni, a scuola facciamo cultura di prevenzione e informazione sull’uso consapevole di web e se dei social media», spiega la referente delle iniziative, la professoressa Alessia Verrocchi, «ma ci accorgiamo che i ragazzi sono talmente immersi in questo mondo virtuale nel quale hanno proiettato gran parte della loro vita che non è mai abbastanza. La conferma arriva dai numerosi casi di cyberbullismo, sexting, uso di profili fake di cui la cronaca ci parla. Noi, come scuola, continuiamo e continueremo ad impegnarci nella promozione di un uso consapevole della rete, ma la guardia deve essere alta. Quello del web è un mondo in così continua e veloce evoluzione che è necessario un impegno su queste tematiche da parte di tutti, dalla famiglia alla comunità istituzionale».

Annalisa Civitareale




TINE THING HELSETH all’auditorium del parco

La trombettista domani con i solisti aquilani

L’Aquila, 6 febbraio 2023. Il nuovo appuntamento con la rassegna Musica per la città propone domani, martedì 7 febbraio alle 18 nell’auditorium del Parco all’Aquila, il concerto della trombettista Tine Thing Helseth con i Solisti Aquilani. L’orchestra da camera si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

La musicista norvegese Tine Thing Helseth ha contribuito alla diffusione del repertorio del suo strumento al pubblico di tutti i continenti, meritandosi il massimo elogio della critica per il suo suono pieno di sentimento e il suo approccio propositivo nel fare musica. Artista che sfida i confini di genere con una filosofia intensamente creativa e di mentalità aperta, Tine Thing Helseth spazia dal repertorio del periodo classico alle opere contemporanee e a nuove commissioni.

Tine Thing Helseth ha ricevuto diversi premi per il suo lavoro nella musica classica e ha avuto il raro onore di essere il primo artista classico in assoluto a vincere il premio Newcomer of the Year ai Norwegian Grammy® Awards (Spellemannprisen).

Tine Thing Helseth intraprende tour regolari con il suo gruppo di ottoni, interamente femminile, chiamato Ten-Thing. Fondato nel 2007, il gruppo ha suonato per numerosi pubblici in Europa, Usae Cina. L’ensemble si è esibito per i festival Bbc Proms, Schleswig-Holstein, Beethoven Bonn, Gstaad, MDR Musiksommer, Mecklenburg-Vorpommern, Rheingau, Merano, Thüringer Bachwochen e Brema. Questa stagione vedrà le Ten-Thing tornare in Germania e negli Stati Uniti.

Il programma

I SOLISTI AQUILANI

TINE THING HELSETH tromba

Johann Baptist Georg Neruda                    Concerto per tromba in mi bemolle maggiore

James Mac Millan                                                           Seraph

Antonin Dvorák                                               Serenata per archi in mi maggiore op. 22