ORCHESTRA TZIGANA DI BUDAPEST unico concerto in Abruzzo

Teatro Comunale “M.Caniglia” domenica 30 ottobre ore 17:30

Sulmona, 28 ottobre 2022. Per il secondo appuntamento di stagione al Teatro Comunale M. Caniglia di Sulmona, domenica 30 ottobre alle ore 17:30, la Camerata Musicale  propone un viaggio nella musica dei Gitani con l’Orchestra Tzigana di Budapest, nel suo unico concerto in Abruzzo, diretta dal M° Budai Sàndor che ne è anche violino solista.  Prima dell’anno Mille – scrive Alain Weber nel suo Viaggio musicale dei Gitani – inizia l’esodo lento ed errabondo della musica. Un viaggio fisico e mentale tra Mediterraneo ed Europa, dalla Russia ai Balcani, tra violini e ritmi  di Rom e tzigani.

Questa è la storia che l’Orchestra Tzigana di Budapest, fondata nel 1969 da Antal Szalay (per anni direttore e violino solista), racconta tra czardas (danze da taverna della pianura) e verbunkos (danze caratteristiche degli Ussari utilizzate in Ungheria per il reclutamento militare). Sono forme musicali da considerarsi tzigane solo nella pratica, non nelle origini, ma ormai  assorbite in ogni programma musical-popolare che si rispetti. Questa musica così intimamente radicata nelle radici nazionali vive e si trasforma grazie all’entusiasmo che sa trasmettere e che riceve dal pubblico. Gli artisti trovano spazi di improvvisazione grazie allo spiccato virtuosismo che richiedono queste composizioni.

Espressione di una cultura meticcia, suonata regolarmente nei caffè e nei ristoranti di Budapest, questa musica ha saputo arricchire tanto il jazz quanto la moderna world music. Il suono tzigano appartiene ad un bagaglio enorme e ha contagiato anche  numerosissimi compositori classici (Franz Liszt con la “Danza Ungherese n. 5”, Johannes Brahms:canzoni folcloristiche ungheresi e Aram Kaciaturiam: famosissima la“Danza delle spade”). La tradizionale orchestra tzigana che nasce circa 300 anni fa è costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalon e fa rivivere una bellezza esotica che appassiona il pubblico.

 Il Programma

Direttore e violino solista Budai Sándor; Kökény Andor cimbalom; Kovács Károly violoncello

Anonimo, Czardas Focoso

E. Reményi, Vola Mia Rondine

Anonimo, Due Canzoni Folkloristiche

Anonimo, Canzoni “Kurucz”

J. Brahms, Danza Ungherese N°6, N° 5

A. Kachaturian, Danza Delle Spade

G. Renz, Circus Polka

V. Monti, Czardas

F. Liszt,  Rapsodia Ungherese

Anonimo: Fantasia Tzigana

Anonimo, Due Chitarre

G. Boulanger, Sogno Tzigano

G. Pasquale, Danza Zigana Spagnola

G. Dinicu, Hora Di Marzo

G. Dinicu, Horae Usignolo

G. Bregovic, Djelem Djelem

Anonimo, Occhi Neri

Anonimo,  Canti Tradizionali Gitani

M. Theodorakis, La Danza di Zorba

Anonimo Ungherese, Concerto Czardas

Prossimo appuntamento domenica  6 novembre

GERSHWIN SUITE Marco Guidolotti Jazz Quartet

Fiorentina Galterio




VIABILITÀ, incontro in Provincia

Riqualificazione e messa in sicurezza dell’intersezione sp82/sp80

Chieti, 28 ottobre 2022. Questa mattina si è tenuto un incontro tecnico in Provincia di Chieti per la definizione della riqualificazione della viabilità dell’intersezione delle strade provinciali 80 Lanciano-Treglio e 82 Lanciano-San Vito, in località Severini di Treglio. Al tavolo hanno preso parte il vicepresidente della Provincia di Chieti Arturo Scopino, il consigliere provinciale Sergio Furia, i sindaci di Lanciano e Treglio, Filippo Paolini e Massimiliano Berghella con i rispettivi tecnici comunali, il dirigente ing. Nicola Pasquini e la funzionaria ing. Paola Campitelli del servizio viabilità della Provincia di Chieti e l’ingegnere incaricato di redigere il progetto ing. Vincenzo Marchetti.

“Questo primo incontro è stato utile per calibrare al meglio il progetto che dovrà essere presentato per far partire al più presto l’iter dei lavori per riqualificare la viabilità dell’area dove si trova l’innesto tra le due provinciali SP82 e SP80. In questa fase preliminare alla progettazione abbiamo coinvolto i comuni interessati per condividere la migliore soluzione possibile che i tecnici disegneranno per avviare l’iter di un’opera attesa da sempre, in particolare dalla comunità di Treglio. È un intervento a servizio sia delle zone artigianali presenti nell’area che delle migliaia di cittadini che con i mezzi transitano quotidianamente sulla provinciale in entrata e uscita da Lanciano, con l’obiettivo di una maggiore sicurezza e razionalizzazione del traffico dell’area”, sottolinea il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.

“Si tratta di un ulteriore intervento di messa in sicurezza dopo i lavori di asfaltatura in larghi tratti della SP82; in questa fase preliminare i tecnici hanno valutato l’ipotesi di realizzare due rotatorie, ora seguiranno gli approfondimenti necessari per far sì che la Provincia possa realizzare un intervento di estrema importanza per la sicurezza di questa arteria fondamentale che collega la città di Lanciano al casello A14, oltre che con i comuni di Treglio e San Vito.

 Ringrazio tutta la struttura tecnica provinciale impegnata, il vicepresidente Scopino, il consigliere Furia e i sindaci dei comuni interessati per la fattiva collaborazione che consentirà alla Provincia di finanziare e realizzare quest’opera strategica a beneficio della comunità frentana”, conclude il presidente Francesco Menna.

Pier Paolo Di Nenno  

Laura Rongoni 6




UN TAVOLO DI LAVORO per stabilire regole valide per tutti

Pescara Viva: “Non spegnete Piazza Muzii

Pescara, 28 ottobre 2022. “Un punto di mediazione tra le esigenze dei residenti e quelle di chi ha investito, economicamente e professionalmente, su una zona che è diventata il vero cuore della città”: i titolari dei locali che animano piazza Muzii tornano a rivolgersi all’amministrazione comunale e ai cittadini per chiedere che venga trovata una soluzione concreta ai tanti problemi che, giorno dopo giorno, rischiano di portare a un declino poi difficile da recuperare. Lo fanno attraverso l’associazione Pescara Viva, che rilancia la necessità di un intervento di sistema, che tuteli un’area che è diventata il primo distretto per il “food&beverage” in Abruzzo e che rappresenta uno dei motori che fanno girare l’economa del centro di Pescara.

“Se verrà approvato il piano di risanamento acustico, così come disegnato dall’amministrazione comunale molte attività si troveranno costrette a chiudere – affermano i rappresentanti dell’associazione – questo significa una perdita immediata in termini di locazione dei locali, di occupazione, ma anche di sicurezza in quell’area. Non bisogna tornare indietro di molti anni per ricordare com’era via Cesare Battisti prima della riqualificazione, buia, anonima, rischiosa per la vicinanza con la stazione centrale. Oggi è un’area viva e vitale. Sono 68 le famiglie che ostinatamente vogliono il regresso della città, chiedendo anche di pesare sulle tasche dei cittadini con un procedimento civile per risarcimento del danno che saranno tutti i pescaresi a pagare con le loro tasse. Un contrasto evidente con quanto, investendo risorse personali, hanno fatto i tanti commercianti per il centro. Ci sono tante soluzioni possibili, anche ad esempio per la sostituzione di infissi più performanti per quanto riguarda la protezione dai rumori, che potrebbero essere sostenuti anche con una contribuzione pubblica. Continuiamo a chiedere l’incontro, non lo scontro – concludono i commercianti – per mantenere vivo un comparto dell’economia cittadina che, nonostante il periodo di crisi, può costituire ricchezza per tutta la città”.




NUOVO BLITZ contro pescatori di frodo

Capitaneria di Porto e Carabinieri di Ortona sanzionano quattro pugliesi recidivi.

Ortona, 28 ottobre 2022. Continuano le operazioni di contrasto alla pesca di frodo di ricci e polpi per debellare l’annoso fenomeno di depredazione delle coste teatine ad opera di pescatori abusivi provenienti da altre regioni. La storia, purtroppo, è sempre la stessa, ed i protagonisti anche. Questa notte, infatti, intorno alle 03.00, i Carabinieri della Stazione di Ortona hanno intercettato due soggetti nell’area industriale del porto ortonese, all’altezza dell’impianto di Walter Tosto, insospettiti dal veicolo parcheggiato in una traversa di via Cervana, in area soggetta a restrizioni, e subito hanno allertato la Capitaneria di porto intervenuta in supporto.

I due sono risultati essere due volti noti alle forze dell’ordine: un pescatore subacqueo con tanto di muta e bombole e la sua vedetta di supporto a terra, entrambi pugliesi, intenti a caricare a bordo del proprio mezzo circa 400 ricci di mare e diversi kg di polpi appena pescati. Ai due è stata contestata la pesca in zone vietate e la pesca oltre i limiti consentiti di specie soggette a regolamentazione specifica, per una sanzione complessiva di 3.000 €; inoltre l’intero pescato è stato sequestrato e rigettato in mare trattandosi di prodotto ancora vivo. Saranno soggette a confisca, invece, le attrezzature in possesso dei due, anch’esse immediatamente sottoposte a sequestro.

Purtroppo, i due, come detto, sono volti noti, in quanto colti in flagrante per lo stesso tipo di illecito solo due mesi fa, sempre nel porto di Ortona. Evidentemente i profitti del mercato in nero di queste specie ittiche, assai richieste nei ristoranti del sud Italia, inducono gli avventori a ritenere di poco conto il rischio di verbalizzazione e relativo sequestro. Il ripetersi delle stesse figure, negli stessi luoghi, a breve distanza di tempo, inoltre, spinge sempre più a ritenere fondata l’ipotesi che l’assegnazione delle zone venga decisa a monte, in quella che può essere una sorta di vera e propria spartizione del territorio tra “bande”.

Essendo stata accertata la recidività da parte dei soggetti colti in flagranza, gli stessi saranno sottoposti agli accertamenti di rito, attraverso idonea segnalazione alla Questura di Chieti per le successive limitazioni alla mobilità sul territorio nazionale.

Un secondo gruppo di pescatori subacquei, invece, è stato intercettato durante la stessa notte sulla spiaggia dei Saraceni, con un bottino di 500 ricci appena prelevati. A questi, anch’essi provenienti dalla Puglia, è stata invece comminata una sanzione di 1.000 euro oltre al sequestro dell’intero pescato.

Questa volta a fare la differenza è stata la sinergia tra Carabinieri e Guardia Costiera, sempre più impegnati congiuntamente nel tentativo di contrastare questo tipo di illeciti, spesso legato a tipologie di violazioni di ben altra natura.




PRIMO DERBY DELLA STAGIONE. Domani contro Chieti la Futura a caccia di punti

L’opposto Ragnoli: “Siamo cariche, vogliamo vincere”

Teramo, 28 ottobre 2022. Dopo lo stop casalingo con la Star Volley Bisceglie, la LG UmbyRacing Teramo torna a giocare in trasferta. Domani, le biancorosse saranno di scena a Nocciano per affrontare il Chieti, nel primo derby stagionale che il calendario propone. In casa teramana c’è la voglia di riprendersi dopo lo scivolone interno con le pugliesi e la sfida con la formazione teatina rappresenta lo stimolo giusto per ricominciare a camminare in classifica. Guai però ad abbassare la guardia. Chieti, che ha sostituito l’allenatore affidando temporaneamente la squadra al capitano Diodato, vuole cercare di sbarrare la strada alla Futura, Futura che ha preparato il match con la solita attenzione e determinazione:

“Sappiamo dell’importanza della partita – afferma l’opposto Marzia Ragnoli – Non dobbiamo rilassarci e dobbiamo pensare soltanto al nostro gioco. Non sarà facile, visto che è un derby, ma siamo cariche, determinate e vogliose di tornare a vincere. Abbiamo preparato la gara nel migliore dei modi. Il campionato è appena iniziato e dobbiamo ricordarci il nostro obiettivo. Quindi dico – prosegue Ragnoli- lasciamo perdere il passato. Le sconfitte ci aiutano a crescere come squadra e ci portano sempre a migliorarci limando gli errori. Sono sicura che siamo tutte capaci di reagire. La sfida di domani è importante per tornare a fare punti e muovere la classifica”.

La gara contro Chieti, che si giocherà nel Palazzetto dello Sport di Nocciano, è valida per la 4^ giornata di andata della B2 Girone L, ed avrà inizio alle ore 17:00.

Patrizio Visentin




ALLA CORTE COSTITUZIONALE un dottorando dell’università di Teramo

Agostino Araneo, giovane dottorando di ricerca dell’Università di Teramo in “Governo dell’impresa, dell’amministrazione e della società nella dimensione internazionale” è uno degli otto tirocinanti selezionati dalla Corte costituzionale a livello nazionale per il Programma di stage Corte Costituzionale-Università, offerto dalla Consulta ai più meritevoli studenti iscritti a un percorso post-laurea in materie pubblicistiche.

Teramo, 28 ottobre 2022.  Il dottorato di ricerca è coordinato da Romano Orrù, ordinario di Diritto costituzionale italiano comparato all’Università di Teramo.

«Il programma di stage, della durata di un anno – spiega Romano Orrù – ha come obiettivo l’approfondimento delle tematiche proprie del diritto costituzionale e della giustizia costituzionale tramite l’acquisizione di una conoscenza diretta e concreta dell’attività della Corte costituzionale.

I tirocinanti, tra cui il nostro Agostino Araneo, saranno coinvolti in attività di ricerca e avranno modo di interagire in modo diretto non solo con gli Assistenti di ricerca (studiosi, professori e ricercatori di altissimo profilo) ma anche e soprattutto con i Giudici della Corte. Gli otto stagisti, infatti, saranno affidati ciascuno a un giudice della Corte costituzionale e il dottor Araneo ha iniziato a collaborare con Giulio Prosperetti, giudice della Corte costituzionale dal 2015, con il quale avrà modo di confrontarsi quotidianamente sull’attività di ricerca e sulle questioni di interesse costituzionale».

«L’opportunità offerta dalla Corte costituzionale al giovane dottorando dell’Università di Teramo – conclude Orrù – appare certamente tra le più prestigiose e formative, sia sul piano nazionale che su quello internazionale».

L’attività formativa non si limiterà alle sole attività di ricerca espletate in Consulta. Il programma di tirocinio, infatti, mira a creare una sinergia tra la Corte costituzionale e l’Università di provenienza dello stagista. Le attività di studio e di formazione continueranno pertanto anche in Ateneo dove, nell’ambito del programma di stage, Agostino Araneo, sarà affiancato da Romano Orrù, docente referente del progetto.




TURISMO VERDE e La Spesa in Campagna Abruzzo: si rinnovano i direttivi

Pescara, 28 Ottobre 2022. L’unicità, la scoperta della tradizione locale e il fare qualcosa di emozionante vivendo un’esperienza diretta con la cultura e le persone del posto. È questa la definizione di turismo esperienziale che è emersa durante il dibattito che si è tenuto ieri mattina in occasione dell’Assemblea elettiva delle Associazioni Turismo Verde e La Spesa in Campagna Abruzzo.

Dopo i saluti di Aurelio Natale, Presidente di Turismo Verde Abruzzo, e di Beatrice Tortora, Presidente de La Spesa in Campagna Abruzzo, ad aprire i lavori, coordinati dal Direttore Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, Mariano Nozzi, è stato Carlo Hausmann, esperto Rete Rurale Nazionale che ha sottolineato come migliorare l’ospitalità e potenziare le attività all’aria aperta siano azioni da mettere in campo per promuovere la ripresa post pandemia e creare condizioni di resilienza sempre più adeguate al sistema del turismo rurale.

Sono intervenuti al dibattito Tommaso Buffa, Direttore Nazionale Turismo Verde e La Spesa in Campagna, che ha rinnovato la richiesta di insistere nel fare rete, nel credere nell’Associazione Turismo Verde con l’obiettivo che tutte le Regioni riconoscano la figura dell’Agrichef e dell’educatrice in agricoltura da inserire negli Albi regionali delle figure professionali, e Paolo Setta, Direttore Attività Turistiche Il Bosso, che ha raccontato com’è nata la sua collaborazione con questa importante realtà che si occupa di turismo sostenibile e responsabile, e di educazione ambientale nel cuore d’Abruzzo, a Capestrano nella Valle del Tirino.

A chiudere i lavori il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Tra i prodotti più gettonati in Abruzzo, quelli del turismo all’aria aperta, cicloturismo e trekking, oppure i cammini, non più solo spirituali ma di scoperta delle bellezze naturalistiche, degli aspetti tradizionali, degli usi e costumi dei luoghi attraversati. Si tratta di un’offerta che arricchisce sia domanda che offerta se ben organizzata”.

Sono seguite poi le testimonianze dei Mercati contadini de L’Aquila e di Pescara e il rinnovo dei direttivi delle Associazioni. Per Turismo Verde formato da: Domenica Trovarelli in qualità di Presidente, Dominika Bialek, Viola D’Ambrosio, Antonio Di Lello, Anna Maria Di Furia e Marisa Rosato. Per La Spesa in Campagna è formato da: Donato Caravaggio, Anna Ciccozzi, Annamaria D’Alonzo, Luciano Di Berto, Matteo Griguoli, Nicola Quattrocelli e Anna Maria Ventura.

CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo




PIERLUIGI TORTORA OSPITE da Teatrabile con lo spettacolo ZiFonso

Domenica 30 ottobre alle ore 18.00 presso il “Teatro – Studio” di Via Ficara-Piazza d’Arti (La Casa del Teatro), il panorama teatrale aquilano si arricchisce di un altro importante tassello con Pierluigi Tortora che apre la stagione di Teatrabile con “ZiFonso”

Con questo spettacolo l’autore e regista racconta la storia di Don Alfonso Alfano – sacerdote Salesiano – con uno stile inconfondibile che ci tiene col fiato sospeso. Durante la performance Tortora evoca anche la sua vita, fino a tornare indietro e ritrovarsi ancora ragazzino alle prese con la sua passione per il teatro ai tempi dell’oratorio.

Pierluigi Tortora è un attore esperto, molto amato e apprezzato anche per “Fronte del porto” di Alessandro Gassman (2020). Ha preso parte a varie produzioni dei Teatri Uniti di Napoli (tra cui “Misantropo” e “Le false confidenze” di Toni Servillo) nonché in importanti escursioni nel cinema d’autore come in “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino. Fondatore di “Teatri invisibili” Pierluigi si caratterizza per la sua personalissima ricerca attoriale, basata sullo studio e l’approfondimento del teatro di Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo, visti anche come modelli formativi e non solo nella loro veste di mostri sacri della scena e della letteratura teatrale.

Dopo Tortora, da Teatrabile parte la terza edizione di “Binomio fantastico” con spettacoli adatti a tutti e in particolar modo ai ragazzi. Tra i primi appuntamenti “Hotel Tordò” (Enfant terribles) e “Catastrophic Comedy”. Inoltre, continuerà anche l’amatissimo cult festival “Pentothal”, con performance libere e inedite.




LA RISERVA NATURALE Lama Bianca

Creata il 5 giugno 1987, si trova sul versante occidentale della Maiella, nel Comune di S. Eufemia a Maiella

Chieti, 27 ottobre 2022. Il nome può avere questa spiegazione: LAMA perché la zona è rocciosa, scoscesa e si incontrano diverse RAVE, (canaloni) e BIANCA perché è il colore della pietra della Maiella. La Riserva si raggiunge percorrendo la SR487 verso Passo San Leonardo. Superato l’incrocio per il bellissimo borgo abbandonato di Roccacaramanico, dopo 2.5 KM, c’è un bivio sulla sinistra, con l’indicazione Riserva naturale Lama Bianca, Rava del Ferro. La strada è quasi impercorribile, fra poco si dovrà scegliere obbligatoriamente di farla a piedi. Parcheggiata la vettura in un ampio spazio libero, si inizia il percorso con l’indicazione di Fonte Grotta Zappano. (1245 m). È un percorso ad anello, che per un tratto è percorribile anche dai portatori di disabilità. (Penso che sia uno dei pochi luoghi nella regione Abruzzo, dove sul finire degli anni Ottanta, sono stati realizzati i primi sentieri accessibili ai diversamente abili o meglio ai portatori di disabilità. Questi percorsi sono comodi e adatti a questa categoria di persone, sia con le carrozzelle, che con il bastone per i non vedenti). Dopo pochi minuti, si incontra una piccola cascata, ma con assenza di acqua per la temperatura alta. Il percorso si sviluppa su una salita non molto difficoltosa, ma lunga e termina alla radura Addiaccio della Chiesa, con tanti terrazzamenti. La zona è ancora usata come pascolo per l’abbondanza di acqua ed erba. Nel silenzio e per riposarsi, l’escursionista si ferma per ammirare la grandiosità è ripidità delle RAVE, DURE ED IMPEGNATIVE.  La particolarità è che la partenza delle RAVE per raggiungere la vetta di Monte Amaro a 2793 metri, iniziano dai 1500 metri, quindi circa 1300 metri di dislivello quasi verticale. Dinanzi c’è il RAVONE DELLA VESPA, a sinistra LA RAVA DEL FERRO ed a destra LA RAVA DELLA GIUMENTA BIANCA, oltre ad ampi panorami sul Morrone, la valle Peligna, il Gran Sasso, il mare, in un ambiente boscoso e silenzioso. La giornata soleggiata e fresca, mi ha spronato a seguire la segnaletica Q1 per la valle della Giumenta Bianca. Purtroppo, come indicazione, ho trovato solo alcune piccole pietre con uno spruzzo di vernice rossa. Tabella e picchetto segnavia inesistenti. Arrivato in un fitto ma arioso bosco, pur essendo vicino alla rava, ho preferito tornare indietro. La radura è piena di rovi di Rosa Canina, maturi al punto giusto, con il loro gusto acidulo, fonte di vitamina C, dissetante ed energetico. La bacca carnosa e contenente numerosi semi è gradita alla fauna selvatica, specialmente le volpi. Ne ho fatto una scorpacciata. Si seguita l’escursione verso Fonte della Chiesa con annesso rifugio. Esce poca acqua ma fresca, sufficiente ad accompagnare il panino consumato nel rifugio. Per raggiungere la strada che porta alla Rava del Ferro, la discesa è ripida, ma arrivato alla Rava, (1490 m), un altro momento di contemplazione doverosa, è quella di affacciarmi dentro e con la testa alzata, mi rendo conto, quanto è faticoso farla. Bisogna tornare indietro e seguo il sentiero B4 nel bosco, per raggiungere FONTE LAMA BIANCA, la passerella per i portatori di disabilità e concludere l’anello di LAMA BIANCA.

Tutto il percorso per fare l’anello, sempre immersi nel palcoscenico naturale del FOLIAGE.

Difficoltà E                                                 

Dislivello 500m                                                                                                     

Distanza A/R 10 Km                                                                                                    

Tempo Di Percorrenza A/R 4 Ore Senza Soste    

Luciano Pelelgrini




GARE REGIONALI DI KARATE organizzate dallo Csen domenica 30 ottobre 2022

ChietI, 27 ottobre 2022. Dopo tre anni di fermo causa Covid, ritornano le gare sportive in presenza organizzate dallo Csen Abruzzo del Presidente Ugo Salines.

A tal proposito, domenica 30 ottobre 2022 presso il Palatricalle di Chieti, dalle ore 9.00 alle 19.30, si terranno le gare regionali di Kata, Kata Integrato, Percorso, G.T. Palloncino, organizzate dallo Csen Abruzzo Karate con la collaborazione della ASD Area3 di Chieti della Presidente Claudia Belfatto.
La competizione sportiva, ad ingresso libero, riservata ai tesserati Csen, vede la partecipazione di numerose società affiliate al settore Karate Csen con i propri atleti.

In merito, ha commentato il responsabile regionale Csen Karate Agostino Toppi: “Una gara con lo spirito di promozione e socializzazione, come dimostrano i numerosi iscritti soprattutto fra i più giovani”
Le gare si svolgeranno in questo modo: dalle 9 alle 10.30 ci saranno quelle degli atleti più piccoli con le prove del Percorso,Gioco Tecnico del Palloncino e Kata (Forma), successivamente, dalle 10.30 alle 13.00, quelle dei ragazzi fino a 12 anni con due prove di Kata. Nel pomeriggio, invece, gareggeranno i più grandi di età dai 13 ai 65 anni, con le performance di alto livello di Kata superiori.

“L’ente Csen – ha continuato Agostino Toppi – ha come principio base la promozione e la divulgazione del Karate e dei valori di una sana competizione sportiva che non lascia indietro i più fragili. A tal fine, parteciperanno all’evento anche ragazzi diversamente abili col karate Inclusivo anche detto Karate Integrato”.

Cristiano Vignali




CONTINUA L’IMPEGNO DEL MAXXI a sostegno dell’Ucraina

A Fontecchio, in provincia dell’aquila, un programma di residenza per artiste e artisti Ucraini fino a marzo 2023 progetto realizzato in collaborazione con  Comune di Fontecchio, Fondazione Imago Mundi con il sostegno di  Ministero della Cultura

Oggi questi artisti non sono solo artisti, ma difendono su più fronti la loro patria, l’Europa e il mondo. Solomia Savchuk

Roma, 27 ottobre 2022. Continua l’impegno del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo a sostegno della cultura e dell’arte dell’Ucraina. A fine settembre è partito infatti il programma di residenze dedicato ad artiste e artisti provenienti dal Paese martoriato dalla guerra di Putin. Lucy Ivanova (Dnipro 1989, vive e lavora a Kiev), Petro Ryaska (Bilky 1975, vive e lavora tra Užhorod e Bilky), Andriy Sahaydakovskyy (Leopoli 1957, dove vive e lavora) e Olena Turyanska (Leopoli 1966, dove vive e lavora) vivranno e lavoreranno fino a marzo 2023 a Fontecchio, piccolo borgo medievale vicino all’Aquila che ha puntato su arte e cultura per la rinascita del territorio.

Lucy Ivanova è una delle pittrici più interessanti della sua generazione e un’appassionata di naturalismo mentre Petro Ryaska ha una pratica multimediale e performativa, organizza mostre e cura uno dei più bei programmi di residenza in Ucraina “Sorry, No Rooms Available” a Uzhorod. Di una generazione più grande sono Andriy Sahaydakovskyy, il più importante artista ucraino vivente che attraverso installazioni multimediali rappresenta la quotidianità dell’assurdo, e Olena Turyanska, sperimentatrice della carta, attraverso il disegno e l’intaglio ricerca l’armonia e la simmetria del reale.

Il programma di residenze è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e con la collaborazione del Comune di Fontecchio e della Fondazione Imago Mundi, già partner del museo per la mostra Ukraine. Short Stories. Contemporary artists from Ukraine: 140 opere in formato 12×10 realizzate per la Imago Mundi Collection e ospitate al MAXXI subito dopo l’invasione del Paese.

Gli artisti sono stati individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e curatrice proprio della mostra Ukraine: Short Stories e da Maria Lanko che, insieme a Borys Filonenko e Lizaveta German ha curato il Padiglione dell’Ucraina all Biennale di Venezia, celebre per la sua fuga in macchina da Kiev allo scoppio della guerra con a bordo 78 imbuti di bronzo dell’opera di Pavlo Makov Fountain of Exhaustion, Acqua Alta che, grazie a questo gesto eroico, ha potuto rappresentare l’Ucraina alla Biennale di Venezia.

Durante il periodo di permanenza a Fontecchio, anche grazie al significativo lavoro di mediazione culturale introdotto dal Comune, gli artisti entreranno in contatto con le comunità locali e con la scena culturale del territorio. Saranno protagonisti di incontri, talk, workshop, studio visit, anche al MAXXI L’Aquila. Al termine del periodo di residenza, gli artisti presenteranno al pubblico e al territorio le opere e progetti commissionati dal MAXXI e frutto della loro esperienza e dialogo con il territorio.

Dice Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI: “L’arte è uno strumento di libertà, e parla un linguaggio universale che unisce i popoli e rifiuta ogni forma di violenza. Di fronte a questa guerra di aggressione e ai crimini di Putin, la postura del MAXXI è netta: attraverso l’arte vogliamo continuare a sostenere la resistenza, l’identità e la cultura del popolo ucraino. Ringrazio il Ministero della Cultura che ha reso possibile questo progetto, la Fondazione Imago Mundi, le curatrici Solomia Savchuk e Maria Lanko, il sindaco Sabrina Ciancone per l’entusiamo con cui ha accolto l’idea, rafforzando ancora di più il legame di MAXXI L’Aquila con il territorio abruzzese. Per alcuni mesi, Fontecchio sarà la casa degli artisti ucraini, e sono certa che sarà un’esperienza bella e profonda per tutti. Ma voglio ringraziare soprattutto i cittadini ucraini, artisti e no, che si stanno battendo per la libertà del loro popolo.

E voglio anche annunciare un altro appuntamento dedicato all’Ucraina e alla sua cultura. Il prossimo 24 novembre ospiteremo al MAXXI il reading Piantare un fiore nella terra bruciata, protagoniste le poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva, Oksana Stomina e Elina Sventsytska. Le loro parole – che raccontano il dramma della guerra ma anche la resistenza e la speranza della popolazione – saranno accompagnate dalle immagini del fotoreporter Niccolò Celesti”.

Spiega Solomia Savchuk, curatorial advisor della residenza: “Siamo grati alla Fondazione MAXXI e alle istituzioni culturali italiane per aver avviato il progetto di residenza per artisti ucraini in un momento così difficile per tutti noi. Oggi non si può più sottovalutare l’importanza di costruire reti culturali sostenibili e piattaforme di dialogo che promuovano la comunicazione e la collaborazione.

L’esperienza della ricostruzione di Fontecchio è un modello molto significativo per noi nel contesto della futura ricostruzione del nostro Paese. È chiaro che la cultura e l’arte, e in particolare l’arte contemporanea, svolgono un ruolo speciale in questo processo. Conosciamo il suo potenziale non solo nella ricerca del passato ma anche nella previsione del futuro. Spero che questo progetto sia l’inizio di molti progetti comuni, iniziative ed esperimenti creativi per tutti i partecipanti”.

Aggiunge Maria Lanko: “Ogni residenza è un’occasione di crescita per un artista: l’opportunità di lavorare in un ambiente e in una situazione del tutto estranei si traduce solitamente in risultati inaspettati e fuori dagli schemi sia nella pratica dell’artista che nell’immagine del luogo di residenza stesso. La residenza di quest’anno per gli artisti ucraini a Fontecchio è molto di più: durante l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, offre agli artisti uno spazio sicuro e l’opportunità di lavorare ininterrottamente, senza le onnipresenti sirene antiaeree e le corse verso i rifugi antiatomici. Se il borgo di Fontecchio ha subito una grave distruzione, gli artisti ucraini, ormai esperti di resistenza culturale e artistica, dovrebbero dare un importante contributo alla ricostruzione simbolica del luogo”.

Commenta Enrico Bossan, direttore artistico della Fondazione Imago Mundi: “La Fondazione Imago Mundi ha come missione quella di contribuire, attraverso l’arte contemporanea, alla conoscenza tra culture, anche apparentemente distanti, e al dialogo tra i popoli, in nome di ideali condivisi. Già nel 2014 avevamo dedicato la collezione Short Stories all’Ucraina, e pensiamo che oggi sia ancor più di vitale importanza continuare a sostenere gli artisti. A testimoniare la nostra volontà di restare a al fianco degli artisti ucraini, abbiamo esposto all’ingresso della nostra sede, le Gallerie delle Prigioni di Treviso, l’opera Kollina di Olexa Furdiyak, una grande scultura in ferro che raffigura un uomo inginocchiato in una posa solenne, una sorta di cavaliere contemporaneo che con il suo gesto afferma il valore della libertà. Siamo felici di proseguire la collaborazione con il MAXXI con questo progetto di residenze, che riteniamo un ulteriore strumento per dare voce alle artiste e agli artisti ucraini in questo cruciale momento storico”.

Conclude Sabrina Ciancone, sindaco di Fontecchio: “Dalla scorsa primavera ospitiamo nel nostro Comune amici arrivati dall’Ucraina, in maniera casuale e fortunata, alla ricerca di un angolo di pace. Oggi ospitiamo artisti provenienti da quei territori di guerra e grazie a una felice collaborazione, la Fondazione MAXXI ci permette di avere una guida e una garanzia nella gestione, scelta, cura e nelle relazioni tra artisti e contesto italiano, in quell’oscillazione continua tra lucidità e passione che accomuna il nostro lavoro. Ospitare artisti ucraini oggi non significa offrire rifugio, silenzio e serenità. Significa, invece, darci reciprocamente l’occasione di uno scambio e di un’apertura, rafforzando i rapporti con i luoghi e tra le persone, fra noi, sereni abitanti di un paese tra i monti, e i nostri nuovi amici ucraini”.

About Fontecchio

Arroccato su un’altura, nel verde del Parco naturale regionale Sirente-Velino, Fontecchio è uno dei borghi medievali che costellano il territorio aquilano. Il bel centro storico – un susseguirsi di scorci di antiche case e botteghe, stradine e vicoli di ciottoli bianchi, minuti slarghi e scalinate – è stato fortemente danneggiato dal sisma del 2009 che ha accelerato uno spopolamento già in atto. Ad oggi sono circa 300 gli abitanti del paese. Negli ultimi anni una vivace amministrazione comunale ha scelto arte e cultura come motore di sviluppo anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini. Insieme al restauro del patrimonio storico artistico e architettonico del borgo, la comunità è stata coinvolta in attività culturali e sono stati accolti in residenza giovani artisti e artigiani da diverse parti del mondo che, in alcuni casi, hanno scelto di restare a vivere nel borgo.

Beatrice Fabbretti, Francesca Spatola, Camilla Giaccio

Elisa Cerasoli




ENRICO DAINESE ELETTO DIRETTORE del dipartimento di bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali

Teramo, 27 ottobre 2022. Enrico Dainese è stato eletto direttore del Dipartimento di Bioscienze e Tecnologie Agro-alimentari e Ambientali dell’Università di Teramo con 54 preferenze su 66 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti.

«Sono orgoglioso – ha dichiarato Enrico Dainese – di essere stato eletto Direttore di un Dipartimento che risulta essere il primo di Ateneo come numero di docenti, studenti, corsi di laurea e progetti di ricerca finanziati sia da enti pubblici che privati».

Enrico Dainese è professore ordinario di Biochimica, titolare degli insegnamenti di Biochimica strutturale e funzionale, Nutritional and Applied Biochemistry e Meccanismi molecolari e cellulari nel Drug Design.

Laureato in Biologia presso l’Università di Padova, dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca (PhD), ha svolto periodi di ricerca presso l’Istituto di Biofisica Molecolare dell’Università di Mainz (Germania) e presso l’Université Paris-Sud (Francia). Ha insegnato presso atenei e istituti di ricerca internazionali, tra cui la Federal University of Santa Catarina (Brasile), la Saint-Petersburg Chemical and Pharmaceutical Academy (Saint-Petersburg, Russia) e l’Università Pompeu Fabra (UPF, Barcellona, Spagna). 

Componente dell’Editorial Board nonché Associate Editor di riviste scientifiche internazionali tra cui Frontiers in Membrane Physiology and Biophysics, Biotechnology and Applied Biochemistry e Nutritional Epidemiology, Enrico Dainese è autore di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali e autore di un libro di testo universitario dal titolo “Biochimica degli alimenti e della nutrizione” edito dalla Piccin Nuova Libraria. Prorettore per le politiche di qualità e presidente del presidio della qualità, ha gestito attività che hanno portato l’Ateneo di Teramo al pieno accreditamento da parte dell’ANVUR nel 2017.

Enrico Dainese è uno dei maggiori esperti di biologia funzionale e strutturale di recettori ed enzimi coinvolti in patologie infiammatorie e loro interazione funzionale con lipidi bioattivi e membrane biologiche. L’attività di ricerca è focalizzata sull’analisi strutturale e funzionale di composti naturali (anche nutraceutici) e loro derivati per comprendere come questi possano modulare vie di segnale e metaboliche responsabili dei processi infiammatori. Ha costantemente indirizzato gli obiettivi delle proprie attività di ricerca all’applicazione in ambito biomedico per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici, ma anche nel settore dell’analisi e sviluppo di nutraceutici e nel controllo della qualità e della sicurezza degli alimenti.

È stato responsabile scientifico di diversi progetti di ricerca internazionali finanziati in ambito UE, di oltre venti progetti competitivi nazionali, di progetti di ricerca e trasferimento tecnologico finanziati da aziende private e fondatore di Spin-off accademici sia nel settore Agri-food che in ambito Health-Biotech. Attualmente è coordinatore del progetto ETN/ITN “BioInspireSensing” finanziato dall’Unione Europea per Horizon 2020 Marie Skłodowska-Curie, che si concentra sulla formazione di giovani ricercatori nel settore delle biotecnologie per studiare, costruire e produrre una nuova generazione di sensori impiantabili biodegradabili ispirati ai sensori proteici naturalmente presenti negli organismi viventi.




MODIFICHE AL REGOLAMENTO Parklet

M5s: “una stangata a danno dei commercianti”

Pescara, 27 ottobre 2022. Dopo la proroga che nel marzo scorso aveva fissato la scadenza per l’utilizzo dei parklet al 31 ottobre 2022, arriva domani (venerdì 28 ottobre) in Consiglio Comunale la delibera con cui l’amministrazione Masci interviene nuovamente sulla regolamentazione di queste strutture costringendo i commercianti ad adeguare i parklet già esistenti con pannelli in vetro trasparente infrangibile o antisfondamento su appositi telai di metallo. Una scelta fortemente contestata che, secondo il Movimento 5 Stelle, obbligherà i commercianti ad una spesa di migliaia di euro, a fronte di una proroga nell’utilizzo dei parklet di soli 11 mesi.

“Una scelta miope e completamente scollegata dal momento storico che stiamo vivendo – commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – nel quale le attività commerciali, uscite dall’emergenza sanitaria, sono già piombate in quella forse ancora più dura del caro bollette e dovrebbero, pertanto, essere agevolate nell’utilizzo di uno strumento utile, anziché vessate con l’obbligo di inutili investimenti. Già nel marzo scorso – proseguono i consiglieri pentastellati – avevamo sollecitato la Giunta Masci a prendere decisioni definitive in merito all’utilizzo dei parklet, regolamentandone sì l’utilizzo, ma facendolo in maniera permanente definendo in modo chiaro gli elementi estetici, i materiali e le regole di installazione, svincolandoli da qualunque presupposto emergenziale ma acquisendoli in pianta stabile come veri e propri elementi di arredo urbano”.

Alla base della contestazione c’è, infatti, non soltanto la scelta di imporre una soluzione tecnica molto più dispendiosa per le strutture (eliminando la possibilità prevista finora di utilizzare vasi e fioriere per delimitare il perimetro dei parklet), ma anche la decisione di prorogarne l’utilizzo solo fino al 30 settembre 2023. Data dopo la quale le strutture andranno smontate e non saranno più autorizzate in nessuna zona della città.

“Una scelta che, quindi, non consentirebbe ai commercianti di ammortizzare una tale spesa – proseguono Alessandrini, Sola e Di Renzo – costringendoli a smantellare delle strutture che, invece, in questi due anni di emergenza hanno consentito l’attività di somministrazione di cibo e bevande anche in periodi di difficoltà e restrizioni. E tutto questo, dopo che nel marzo scorso proprio la proroga di soli 7 mesi era stata giustificata dal Sindaco in persona con il fatto che le strutture fino ad allora installate erano troppo poche da giustificarne le autorizzazioni. Praticamente poche idee e ben confuse – concludono i consiglieri pentastellati – a dimostrazione di quanto questa Giunta continui ad essere approssimativa e superficiale rispetto ai temi del commercio cittadino”.




10° PREMIO NAZIONALE sul reportage di guerra Antonio Russo

Sabato 29 ottobre 2022; 11.00 – 19.30,  Palazzo Sirena

Francavilla al Mare, 27 ottobre 2022. “Il Premio Antonio Russo porta nuovamente grandi nomi nella città di Francavilla, per un appuntamento culturale particolarmente adatto ad un momento storico complesso come quello che viviamo. Nell’annunciare il ritorno del Premio, abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte della comunità, che ha bisogno di tornare a parlare e ad ascoltare dei valori in cui Antonio Russo credeva come la libertà, la giustizia, i diritti umani, elementi che fanno dell’appuntamento con la manifestazione un momento di confronto di profonda attualità”. Con questa riflessione il sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo e l’assessore alla Cultura, Cristina Rapino, si apprestano a dare il via a un’intensa giornata dedicata ad Antonio Russo, ricordato nell’ambito del 10° Premio Nazionale sul Reportage di Guerra previsto per il 29 ottobre a Palazzo Sirena. L’organizzazione del Premio, la cui direzione artistica è dello scrittore Peppe Millanta, fondatore della Scuola Macondo di Pescara, è a cura dell’agenzia di comunicazione Mirus.

Si parte al mattino alle ore 11.00 con un incontro con le scuole che, come ha anticipato lo stesso assessore Rapino, saranno sempre più coinvolte in questo appuntamento annuale: per i ragazzi il tema sarà Antonio Russo, storia di un reporter di guerra con Jacopo Ottenga (Rai Play Sound) e Francesco Semprini (La Stampa). Modera: Paolo Di Giannantonio, giornalista televisivo.

La sessione pomeridiana prevede dalle ore 15.00 il corso rivolto ai giornalisti per acquisire 4 crediti deontologici per la formazione obbligatoria: La percezione della guerra all’epoca della rete con Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e Simone Gambacorta, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo che daranno il via all’incontro.

Alle 15:30 si prosegue con La congiura del silenzio – Podcast-inchiesta su Antonio Russo e Jacopo Ottenga (Rai Play Sound). Modera: Evelina Frisa, giornalista.

Dalle ore 17.00 si entrerà nel vivo del 10° Premio Nazionale sul Reportage di Guerra con i saluti istituzionali e quelli della giuria composta da Fausto Biloslavo (Il Giornale), Gabriella Simoni (TG5), Guido Alferj (ex Messaggero), Toni Capuozzo (Mediaset) Simone Gambacorta (Odg Abruzzo) e successivo intervento di Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale, per la quale lavorava come inviato Antonio Russo, ricordato nella sua città natale, Francavilla al Mare, in occasione del 22esimo anniversario della morte.

Presenterà la cerimonia di proclamazione dei vincitori il giornalista televisivo, Paolo Di Giannantonio. L’evento prevede anche l’intervento musicale del cantautore abruzzese Setak e il reading dell’attrice Lorenza Sorino, con Lettera di una madre, Beatrice Russo.

Il Premio vede l’alto patrocinio della Regione Abruzzo e il patrocinio di Comune di Francavilla al Mare, Odg Abruzzo, Università degli Studi di Teramo, con la media partnership di Rete 8 e Il Centro. La sponsorship è a cura di Angelo De Cesaris Costruzione e Ambiente. I premi per i giornalisti sono realizzati da Lupo Gioielli, maestri orafi che si sono ispirati all’opera dell’artista Pablo Picasso “Guernica”.




XERA SRL PREMIATA da Il Sole 24 Ore

Il Premio Impresa Sostenibile è stato consegnato all’azienda pescarese su oltre 300 PMI italiane

Roma, 27 ottobre 2022. C’è anche l’Abruzzo tra le 12 aziende italiane premiate, nella Capitale, da Il Sole 24 ore. Il Gruppo Xera, del fondatore Donato Colleluori, che ha sede a Città Sant’Angelo, si è aggiudicato il riconoscimento di Impresa Sostenibile nella categoria “Sostenibilità Ambientale”. Il Sole 24 Ore e la Santa Sede, con il Patrocinio della Pontificia Accademia per la Vita, in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria e con Banco BPM in qualità di main partner, hanno consegnato, a Roma, a 12 PMI italiane il premio “Impresa Sostenibile”, nell’ambito della seconda edizione del “Forum Sostenibilità”, evento dedicato al confronto tra gli esperti, aziende e istituzioni su come trovare i giusti equilibri tra impresa, sviluppo, innovazione, strategia e responsabilità.

Il riconoscimento, introdotto quest’anno e che ha visto arrivare quasi 300 candidature in poco più di tre mesi, è nato per dare risalto a storie di PMI che hanno fatto della sostenibilità una chiave fondamentale per affrontare e superare le crisi di questi ultimi anni, affinché il loro percorso possa rappresentare uno stimolo ed esempio per il rilancio del sistema economico e sociale. Il premio, lanciato a Trento in occasione del Festival dell’Economia, organizzato da questo anno dal Sole 24 Ore, è particolarmente significativo perché pone l’accento sulle PMI per le quali, al contrario delle aziende di maggiori dimensioni, le scelte improntate alla sostenibilità sono spesso considerate in termini di maggiori costi e non di opportunità.

La giuria del premio è stata composta da: Giovanni Baroni, Presidente Piccola Industria Confindustria; Marina Brogi, Dipartimento di Management, Facoltà di Economia Università di Roma “La Sapienza”; Edoardo Garrone, Presidente Gruppo 24 ORE; Mons. Renzo Pegoraro, Cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita; Fabio Tamburini, Direttore Il Sole 24 Ore; Massimo Tononi, Presidente Banco BPM; Mons. Dario Edoardo Viganò, Vicecancelliere della Pontificia Accademia e delle Scienze Sociali. “Il premio sostenibilità, è per noi un traguardo che ci rende orgogliosi – commenta Donato Colleluori CEO di Xera – e che ci dimostra, ancora di più, che il tema della sostenibilità sia il futuro per le aziende, la Nazione e il mondo intero. La nostra è una realtà leader nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni tecnologiche, innovative e green, per le aziende.

Con il progetto chiamato “Weeko” ci siamo posti l’obiettivo di rispondere, in maniera concreta, ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Per questo abbiamo creato l’agenda 2025 di Weeko che ingloba un programma d’azione nell’ambito della gestione “pulita e inclusiva” della tecnologia a fine vita, per un totale di 10 obiettivi finalizzati allo sviluppo del lavoro sociale dignitoso, della riduzione della disuguaglianza tecnologica e, non per ultimo, dell’inquinamento ambientale. Il progetto Weeko è nato nel 2010 e, attraverso l’Agenda 2025, si cercano le partnership per il raggiungimento degli obiettivi nell’arco dei prossimi 3 anni: insieme si somma l’impegno per portare il mondo sulla strada della sostenibilità. Infine, ringrazio tutta la squadra di Xera che, quotidianamente e instancabilmente, rendono possibile la crescita e i traguardi che stiamo raggiungendo”.




COME SEMPRE i nostri lavori andranno in porto

Sono ben altre le cose infinite: Marivera De Rosa:

Luco dei Marsi, 27 10 2022. “A fronte dell’ennesimo esercizio di inutile e puramente strumentale polemica, con grande sprezzo del ridicolo affidata alla stampa da parte della minoranza, ci troviamo a trattare ancora una volta questioni già più volte e in diversi modi affrontate, pubblicamente come anche in sede di consiglio comunale”. Non usa mezzi termini la sindaca Marivera De Rosa, che così risponde all’attacco del gruppo di minoranza “Luco Nuova”, che aveva puntato il dito contro l’Amministrazione per i lavori relativi ai nuovi loculi e all’asilo, evocando anche “fumosi timori di incompiute”.

“Data la situazione di gravissima carenza di posti e lo stato di abbandono in cui versava  il cimitero comunale, abbiamo dato corso, fin dagli anni addietro, a tutte le pratiche utili a garantire dignitose condizioni e spazi necessari alle sepolture”, ricorda la sindaca De Rosa, “A partire dal ripristino strutturale in tanti punti fino al riordino del campo delle sepolture a terra, per arrivare infine alla progettazione di nuovi loculi, attesi da decenni. É stata un’impresa immane, perché la zona del cimitero insiste in un’area di interesse archeologico e pertanto è stato necessario affrontare un iter ancora più complesso, che ha incluso persino una nuova campagna di scavi, e un lavoro costante in sinergia con la Soprintendenza.

I lavori, affidati a una ditta locale, dopo un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di sicurezza a tutela della zona interessata, sono in procinto di partire. Per quanto riguarda l’asilo in costruzione abbiamo più volte specificato che, a fronte di criticità emerse, riconducibili con chiarezza ad aspetti tecnici rilevanti,  la nostra Amministrazione ha scelto di percorrere come sempre la strada del massimo rigore e della massima prudenza, dato tra l’altro che sono strutture che dovranno accogliere bambini. Le responsabilità di dette criticità, per noi chiare, saranno accertate dalle autorità competenti, malgrado i maldestri tentativi di qualcuno di confondere le acque, tentare un discarico di responsabilità e perdere ulteriore tempo, avventurandosi in iter legali con fantasiose motivazioni, di cui sarà chiamato a rispondere”, sottolinea la Sindaca. “Di fatto, però, stiamo al contempo operando perché comunque si arrivi in tempi certi a poter riaprire i battenti dell’asilo comunale, ed è nostro orgoglio, intanto, non aver mandato “in trasferta” in altri paesi i nostri alunni, e neanche averli confinati in strutture precarie, in quanto oggi l’asilo è incluso nella struttura centrale dell’Istituto Comprensivo, rinnovata e sicura. Tanto premesso, constatiamo, riguardo a entrambi i casi richiamati dalla minoranza, che parla a sproposito persino di “voci di popolo” rispetto a legittimi atti invece ben chiari nei documenti, che ancora una volta i suoi rappresentanti dimostrano l’assoluta ignoranza delle procedure, dei tempi e delle possibili complicanze connesse all’attività dell’amministrazione. E figuriamoci, verrebbe da dire, delle possibili soluzioni.

Un elemento evidente tanto per i consiglieri alla prima esperienza quanto, notiamo ancora una volta con sconcerto, per chi, come Antonello Gallese, in precedenza è stato persino assessore in altre amministrazioni. In quest’ultimo caso ciò si spiega, probabilmente, col fatto che il consigliere in questione certi problemi li abbia accuratamente evitati limitandosi a non fare nulla, con riguardo alla ”emergenza cimitero” come anche rimandando indietro un finanziamento di circa mezzo milione di euro, che oggi ci avrebbe permesso di avere da tempo un asilo nido in paese. Confermo che i nostri lavori pubblici, correnti e futuri, andranno in porto come è sempre stato. Parafrasando una celebre frase, solo due cose sono infinite: l’universo e l’inutilità di questa minoranza inconcludente, ma riguardo alla prima ho ancora dei dubbi”.




PUBBLICATO L’AVVISO per iscriversi all’Albo dei cittadini attivi

Città Sant’Angelo, 27 Ottobre 2022. In questi giorni sono stati aperti i termini per presentare all’ufficio protocollo dell’ente entro il 31 dicembre la domanda di iscrizione all’albo dei soggetti interessati a svolgere prestazioni in favore del Comune in cambio di esenzioni fiscali. L’agevolazione prevede un’esenzione del tributo TARI per ogni cittadino che parteciperà efficacemente al progetto di cittadinanza attiva.

I requisiti,  le attività previste dal programma ed ulteriori informazioni sono consultabili tramite l’avviso pubblicato sul sito istituzionale del Comune. Il beneficio verrà applicato l’anno successivo a quello in cui svolge l’attività, la cui durata, di massimo 80 ore annuali, è da proporzionare all’entità dell’impegno per il quale il cittadino darà disponibilità.

Il Sindaco Matteo Perazzetti riferisce in merito: “Si è deciso di riattivare questa formula di agevolazioni sociali per venire in contro ai cittadini nell’ambito del pagamento delle tasse, anche a causa delle difficoltà che oggi si trovano ad affrontare. L’obiettivo è quello sempre di rendere l’Amministrazione Comunale  reattiva di fronte alle esigenze della comunità e coinvolgere il più possibile quest’ultima nella vita comune.”




ESPLOSIONE A BORDO della nave cisterna

Spandimento di biodiesel in mare: esercitazione della Capitaneria di Porto di Ortona nel porto di Vasto.

Ortona, 27 ottobre 2022. Si è svolta ieri mattina (mercoledì), all’interno del porto di Vasto, un’esercitazione complessa antinquinamento ed antincendio che ha coinvolto tutti i soggetti, istituzionali e no, attorno a cui ruota l’organizzazione generale dello scalo marittimo.

L’esercitazione, pianificata e coordinata dalla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ortona e dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, in collaborazione con la Prefettura di Chieti, ha visto coinvolti, tra le istituzioni, la Questura di Chieti, l’Autorità di Sistema Portuale di Ancona, il ROAN GDF di Pescara, il Commissariato PS di Vasto, il Servizio 118, la Protezione Civile della Regione Abruzzo, la Croce Rossa Italiana, il Comune di Vasto, Polizia Locale di Vasto e l’Arta Abruzzo.

Per quanto riguarda privati e società, invece, vi hanno preso parte il Consorzio Castalia, organo cui il Ministero della Transizione Ecologica ha affidato a livello nazionale il servizio di antinquinamento in mare, la Società Ecofox, titolare dell’impianto di biodiesel presente nel porto di Vasto, i Servizi Tecnico Nautici, e la ditta Servimar, specializzata per l’antinquinamento in porto.

L’esercitazione è stata simulata durante le operazioni di caricazione del biodiesel in banchina, un passaggio sicuro ma assai delicato, che richiede innumerevoli precauzioni di sicurezza, in quanto il prodotto interessato, sebbene diverso dagli idrocarburi tradizionali, presenta comunque un elevato potere inquinante. Durante il momento addestrativo è stato possibile verificare sul campo la bontà ed efficacia delle procedure approvate nell’ambito dei vigenti piani antincendio portuale ed antinquinamento Compartimentale, e la loro facilità di consultazione e gestione per tutti gli operatori coinvolti. È stata testata, inoltre, la capacità operativa delle società private coinvolte, prima fra tutte la Ecofox, che in qualità di noleggiatore della nave e terminalista del deposito costiero ha messo a piena disposizione sia la nave cisterna sia che la port facility. Durante l’esercitazione sono state schierate le diverse forze di Polizia disponibili, sia in mare che a terra, per realizzare la necessaria cornice di sicurezza che, in eventi disastrosi come quello ipotizzato, divengono imprescindibili per scongiurare ogni possibile collegamento con azioni dolose intenzionali e consentire agli addetti al soccorso di operare in massima sicurezza.

Particolarmente significativo si è rivelato l’impiego, sul posto, dei mezzi disinquinanti di Castalia e della Servimar, che hanno realmente messo in funzione gli skimmer e le panne assorbenti per simulare il confinamento e la raccolta del biodiesel che, in una situazione reale, potrebbe riversarsi in mare in quantità consistenti.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Ortona ha voluto ringraziare personalmente tutti i partecipanti, a partire dalla Prefettura e dalle Forze di Polizia intervenute, perché con la propria disponibilità e consueta professionalità hanno consentito di testare in maniera utile tutte le componenti della sicurezza. Le esercitazioni in questo campo sono fondamentali poiché sono in gioco la salvaguardia della vita umana e la tutela dell’ambiente marino, e tutto deve essere pianificato e gestito al meglio, senza lasciare spazio all’improvvisazione.




L’UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ e del Tempo libero

 Inaugurazione al Kursaal il XXV Anno accademico

Incontri, seminari, corsi di lingua, viaggi, mostre e concerti. Il programma è ricchissimo anche quest’anno, a conferma della straordinaria vitalità dell’associazione.

Giulianova, 27 ottobre 2022. È stato inaugurato ieri pomeriggio, nella sala Kursaal, il XXV Anno Accademico dell’ “Università della Terza età  e del Tempo Libero”, consolidata iniziativa dell’associazione culturale “Sergio Liberovici”.

Ad una platea foltissima ha parlato la Presidente dell’associazione Nadia Potenza, preceduta dal Sindaco Jwan Costantini.

“Il Comune di Giulianova – ha sottolineato il Primo cittadino – sostiene da sempre questa realtà, che, lo ammetto continua a stupirci. Sorprendente non è solo l’elevato numero delle adesioni, testimoniato, peraltro, dalle tante presenze, oggi, in questa sala, ma dall’entusiasmo con cui, ogni anno, viene proposto e portato avanti un programma ricchissimo ed un calendario fitto di iniziative, dai seminari alle lezioni, dagli incontri ai viaggi, alle mostre e ai concerti. Evidentemente, poco ha a che fare, questa associazione, con la “terza età”, laddove il termine venga identificato con l’ “anzianità”. “Terza età”, piuttosto, è una bella e positiva stagione in cui è più facile dare un senso al proprio tempo libero, arricchendolo, in questo caso grazie all’ Università, con esperienze di conoscenza e approfondimento. Quando il “sociale” incontra così proficuamente il “culturale”, la fantasia, la curiosità, il desiderio di sapere prendono il sopravvento, con un risultato ben evidenziato dalla longevità e dal successo di questa associazione”.

La presidente Nadia Potenza ha ringraziato il Sindaco e l’ Amministrazione comunale per la fiducia, la collaborazione ed il sostegno. Agli interventi ha fatto seguito il concerto “Dal classico al tango” di Giammarco Alcini e Manuel Marchegiani del “Mythos Duo”.

Le lezioni, che si terranno al Kursaal,  inizieranno mercoledì 9 novembre.




NUOVA STAGIONE DI PROSA 2022/2023 al Teatro Maria Caniglia

Ad inaugurarla il 5 novembre alle ore 21:00  sarà Emilio Solfrizzi nei panni de “Il Malato immaginario” di Molière

Sulmona, 27 ottobre 2022. Sabato 05 Novembre alle ore 21:00 riparte la grande prosa al Teatro Maria Caniglia Sulmona. Ad inaugurare la stagione 2022/2023 sarà Emilio Solfrizzi nei panni de “Il Malto immaginario” in onore del quattrocentesimo anniversario dalla nascita del grande commediografo e attore francese.

Con la regia di Guglielmo Ferro, la pièce ci racconta di Argante un malato immaginario che ha più paura di vivere che di morire. Il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che un’esistenza ci mette davanti. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo, Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui. Insieme ad Emilio Solfrizzi, saliranno sul palco sabato 05 novembre alle ore 21:00 Lisa Galantini, Antonella Piccolo, Sergio Basile, Viviana Altieri, Cristiano Dessì, Cecilia D’Amico, Luca Massaro e con Rosario Coppolino.

«Non potevamo inaugurare in modo migliore la nostra stagione e siamo felicissimi che a farlo sia la pungente ed acuta critica sociale che Molière non risparmiava alla società del suo tempo. Lo faremo con un grande allestimento, che vedrà in scena uno degli attori più amati dal grande pubblico, Emilio Solfrizzi, per un’opera straordinariamente attuale, perché questo fuggire dall’esistere e dal vivere è un problema del nostro quotidiano e specialmente del nostro recente passato» ha dichiarato Patrizio Maria D’Artista, Direttore artistico della stagione di prosa.

I biglietti sono in vendita presso l’Ufficio Servizi Turistici di Sulmona  – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




FONDAMENTO DI QUALSIASI ETICA non può che essere il rispetto della vita in tutte le sue forme

Questo assunto di Albert Schweitzer sviluppato nel volume “Ecobioetica” di Max Giusio

di Nicola F. Pomponio

Nel 1915, durante la terribile grande guerra, un teologo e musicologo tedesco, che aveva rinunciato a onori e incarichi universitari per fondare un lebbrosario in Africa, scendeva in canoa lungo un fiume tropicale quando ebbe una illuminazione interiore. Come scrisse qualche anno dopo, Albert Schweitzer (è di lui che si sta parlando) all’improvviso, in mezzo a un branco di ippopotami, realizzò che il fondamento di qualsiasi etica non poteva che essere il rispetto della vita in tutte le sue manifestazioni: umana, animale e vegetale.

Il testo che qui si presenta – Max Giusio, “Ecobioetica”, Accademia d’Idee, 2022 – potrebbe essere posto in ideale continuità con questa affermazione; una continuità che però, giustamente, tiene conto del fatto che è passato più di un secolo dall’episodio riportato. Il libro di Max Giusio (brillante avvocato e survivalista) affronta in modo teoreticamente nuovo, coinvolgente, informato una serie di questioni dalla rilevanza enorme per il vivere e il sopravvivere della nostra specie.

Tre sono i campi individuati fin dal titolo: ecologia, biologia, etica, ma su di loro si allunga potente, liberatoria e al contempo minacciosa l’ombra della tecnica. L’autore, correttamente, parte dall’assunto che il “Prometeo scatenato” della modernità, la tecnica, più che servire l’uomo corre il rischio di   asservirlo nel momento in cui una razionalità puramente strumentale e spesso dipendente dalla legge del profitto, o addirittura da una eugenetica distorta, diventa l’unico indirizzo nella ricerca e nell’applicazione dei risultati ottenuti.

Urge ripensare la vita, nel senso più ampio del termine concentrandosi non solo sull’uomo ma sull’intero pianeta, a partire dalle conseguenze che l’attività umana, attraverso la tecnica, sviluppa; il che significa ripensare biologia ed ecologia alla luce di un’etica che assuma il principio di responsabilità come cardine delle proprie riflessioni. Da un lato quindi la bioetica non deve rinchiudersi solo nei problemi del fine e inizio vita, ma affrontare le questioni poste dall’ingegneria genetica, dal transumano, dall’ibridazione con altre forme di vita e con le macchine e i computer (molto opportunamente si parla nel libro di neuroetica, ovvero etica concernente gli studi sul cervello umano). Dall’altro l’ecologia non deve ridursi ad appuntamenti talvolta carnascialeschi e paternalisticamente incoraggiati ma “deve allargare le proprie analisi morali a sfere in precedenza trascurate” (pag.39) quali la salute, il benessere, la responsabilità. E’ soprattutto su quest’ultimo aspetto che si segnala uno degli aspetti più originali di questo agile libro. Responsabilità verso chi?

Per l’autore non vi sono dubbi: la responsabilità è non solo verso gli uomini e il mondo che ci circonda ma anche, e soprattutto, verso chi verrà dopo di noi, verso coloro che non esistendo ancora, non hanno alcuna voce in capitolo. E’ una posizione dagli sviluppi molto interessanti poiché l’agire attuale ha ripercussioni per noi, nell’immediato, ma si prolunga nel tempo e ipoteca la vita che verrà dopo di noi. Da questo punto di vista la tecnica assume una rilevanza centrale. Ogni progresso tecnico è un’arma a doppio taglio: semplificandoci la vita, raggrinzisce le nostre capacità come il navigatore che, controllandoci, ci porta a destinazione ma impoverisce radicalmente la nostra percezione, la nostra esperienza dello spazio nonché la nostra capacità e il nostro istinto di orientamento, per tacere dell’enorme apparato satellitare necessario a far funzionare il sistema con le relative necessità di materiali particolari e l’utilizzo di metalli rari.

Il problema è che non esistono soluzioni a saldo zero. Come la mobilità elettrica che dovrebbe risolvere il problema dell’inquinamento ma aumenta a dismisura la necessità di energia elettrica, ogni nostra scelta implica una conseguenza su ciò che ci circonda e che, prolungandosi nel tempo, influenza le prossime generazioni. Esiste quindi la responsabilità individuale e collettiva delle scelte ed è ad essa che l’autore si appella per delineare la “ecobioetica”: lo scritturale “rispetto per la vita” di Schweitzer è qui ripreso e arricchito dal rispetto per la vita che verrà.

E’ un percorso stretto, accidentato, periglioso; l’autore rivendica il valore di qualsiasi forma di vita (presente e futura) a prescindere dalle umane logiche utilitaristiche o economiche. E’ una posizione di lucida coerenza morale, ma Giusio è cosciente delle difficoltà insistendo nel suo tentativo di sfuggire alla Scilla del catastrofismo senza cadere nella Cariddi dell’indifferenza quindi, come chiosa quasi al termine del testo, “bisogna crederci con forza” (pag. 82). L’etica orientata non sul singolo, come tradizionalmente è stata impostata, ma su tutto l’esistente e su ciò che ancora non è, rappresenta il tentativo di uscire da questa impasse.




XI CONGRESSO DELL’UDU Teramo

Ieri presso l’Università degli Studi di Teramo rinnovo delle cariche associative

Teramo, 26 ottobre 2022. Si è trattato di un momento di fondamentale importanza per l’intera organizzazione, utile per fare un’analisi dei risultati raggiunti, e per disegnare e discutere gli obiettivi futuri che la nostra organizzazione si troverà ad affrontare.

L’elaborazione congressuale ci pone di fronte a nuove molteplici sfide, oltre a rinnovare le storiche battaglie su trasporto urbano, didattica e diritto allo studio.

L’assemblea è stata arricchita degli interventi del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Prof. Dino Mastrocola, del Segretario Generale della CGIL Teramo, Giovanni Timoteo, e dei Segretari delle altre categorie della CGIL, di esponenti di vari partiti ed associazioni, del coordinatore nazionale dell’UDU, Giovanni Sotgiu, e dei rappresentanti di numerose altre basi territoriali dell’UDU.

Al termine dei lavori congressuali l’assemblea congressuale, nel ringraziare l’esecutivo uscente e il coordinatore Jakub Medda per il lavoro svolto, ha eletto il nuovo esecutivo composto da Pierluigi Marini nel ruolo di coordinatore, da Walter Verrigni nel ruolo di responsabile organizzazione, e da Alycia Costantini, Veronica De Risio e Mehdi Bakyou come membri dell’esecutivo.




IL SULMONA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL spalanca le porte ai valori dell’immaginario collettivo

Seicento studenti coinvolti e incontri tra poesia, letteratura e cinema. Da domani la tre giorni di proiezioni

Sulmona, 26 ottobre 2022. Poesia e letteratura, incontri e dibattiti, formazione e informazione: la quarantesima edizione del Sulmona International Film Festival ha preso il via tra l’entusiasmo e la partecipazione di oltre seicento studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio, ma anche di tantissimi appassionati e addetti ai lavori tra giornalisti, cineasti, professori e semplici curiosi. Una prima tranche di appuntamenti in grado di coinvolgere un pubblico trasversale e di tutte le età, desideroso di immergersi all’interno di quell’universo culturale che la manifestazione ha saputo allestire in occasione di un’edizione che è già destinata a rimanere negli annali per la qualità della proposta artistica espressa.

Nella due giorni di lunedì 24 e martedì 25 il Teatro Maria Caniglia, culla della cultura sulmonese, ha ospitato dapprima l’incontro con la poetessa Vivian Lamarque, in un dialogo intimo e profondo condotto dallo scrittore e poeta Valerio Grutt, e poi la presentazione del libro “Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo”, opera dello scrittore marsicano Renzo Paris. La poetessa italiana si è soffermata sul rapporto tra l’arte della scrittura e quella cinematografica, sottolineando i vari punti in comune e ponendo l’accento sull’espressività che queste due nobili arti tramandano di generazione in generazione. Il numeroso pubblico presente l’ha tributata con calorosi e sinceri applausi. Anche per lo scrittore Paris, intervistato dalla giornalista Chiara Buccini, non sono mancati unanimi consensi, sincero indice di gradimento verso il suo scritto che ha aperto a numerosi spunti di riflessione. Nel corso della sua lunga carriera Paris ha avuto a lungo frequentazioni con numerosi intellettuali del Novecento, fra i quali, appunto, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini, entrambi dotati una spiccata personalità artistica e per molti versi simili: a volte in simbiosi, altre volte in contrapposizione. Celebre il dialogo tra i due, riportato nel documentario “Comizi d’amore” del 1963”.

Come da volontà dell’associazione Sulmonacinema, ricercata e preziosa è stata la partecipazione degli studenti della Valle Peligna i quali, grazie agli incontri e le proiezioni cui hanno preso parte, hanno potuto rivestire un ruolo da protagonisti in questa prima parte del festival. Sono loro il futuro e per loro è giusto spendersi affinché la loro coscienza sociale e culturale possa essere coltivata fin dall’età adolescenziale.

Il SIFF è un evento capace di coinvolgere anche l’intero centro città mediante iniziative parallele. In questi giorni le strutture alberghiere della città sono piene, così come i luoghi di aggregazione vivono la presenza di turisti e di coloro che sono in loco per la rassegna cinematografica. Passeggiando su via Roma e dirigendosi verso il cinema Pacifico dove, da domani giovedì 27, entrerà nel vivo la rassegna dei cortometraggi, si potrà entrare nel clima del festival e respirare la sua storia grazie alla mostra diffusa “40, scatti e ricordi dall’Archivio Sulmonacinema”, che consentirà di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo tra fotografie, molte delle quali inedite, e cataloghi della manifestazione.

Domani prenderà il via la tre giorni di proiezioni. Tra gli ospiti presenti, anche alcuni attori e registi delle varie opere in programma, come il cast tecnico e attoriale di “Riders”, Simone Bozzelli per il corto fuori concorso “Giochi”, e Francesco Patanè per il lungometraggio “Ti mangio il cuore” di Pippo Mezzapesa.

Si ricorda che tessere e abbonamenti per assistere alle proiezioni sono disponibili al botteghino del Cinema Pacifico, dalle ore 18, tutti i giorni.

Programma 40° Sulmona International Film Festival – giovedì 27 ottobre

Ore 15:45

apertura concorso

“Monsters” by Taisia Deeva – UCRAINA

“Not waving” by Angelo Cerisara – ITALIA

Ore 16:00

“The last day of patriarchy” by Olmo Omerzu – REPUBBLICA CECA

“Act of God” by Spencer Cook & Parker Smith – STATI UNITI

“Betsy & Irv” by Nicole Noren

“Memoir of veering storm” by Sofia Georgovassili  GRECIA

“Free fall” by Emmanuel Tenenbaum – FRANCIA

“Riders” by Andrea Russo – ITALIA

Ore 18:00

“Nest” by Hlynur Pálmason – DANIMARCA

“L’uomo materasso” by Fulvio Risuleo – ITALIA

“Mr. Spam gets a new hat” by William Joyce – REGNO UNITO

“Closed to the light” by Nicola Piovesan – ITALIA

“Lucienne in a world without solitude” by Geordy Couturiau – FRANCIA

“Ice merchants” by João Gonzalez – PORTOGALLO

FUORI CONCORSO

“Giochi” by Simone Bozzelli – ITALIA

Ore 21:15

“Ti mangio il cuore” by Pippo Mezzapesa




CHRISTIAN CORSI ELETTO DIRETTORE del dipartimento di scienze della comunicazione

È il primo direttore ad essere eletto, dopo la recente trasformazione delle Facoltà dell’Università di Teramo in Dipartimenti

Teramo, 26 ottobre 2022. Christian Corsi ha ottenuto 37 preferenze su 40 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti. Tre le schede bianche.

Christian Corsi è professore ordinario di Economia aziendale presso il Dipartimento Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo dove insegna Comunicazione d’impresa ed Economia e gestione delle imprese. Preside dal 2019 alla guida della omonima Facoltà, è coordinatore del Corso di Dottorato di ricerca in Economic and social sciences.

Ha insegnato all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed è stato coordinatore del Corso di laurea magistrale in lingua inglese Economics and communication for management and innovation in partenariato con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stato prorettore all’Orientamento in entrata, al Placement e al Welfare studentesco dal 2014 al 2018.

È responsabile scientifico di diversi progetti e gruppi di ricerca nazionali e internazionali, tra cui quello denominato Elementi e dinamiche evolutive di crescita degli spin-off universitari. Approcci d’analisi multilivello e transnazionali svolti in collaborazione con l’Università della Coruña e l’Università di Santiago de Compostela.

È componente dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali, tra le quali l’International Journal of Business Environment, il Journal of Business Economics and Management, l’International Journal of Business Competition and Growth e Management Control.

Ha pubblicato numerosi articoli e monografie scientifiche con editori nazionali e internazionali sul trasferimento tecnologico universitario, sugli spin-off universitari e accademici, sulle performance economico-finanziarie, innovative e sociali, nonché sulle dinamiche di corporate governance, di startup e collegate imprese ad alto contenuto tecnologico e conoscitivo, di PMI e di modelli aziendali orientati alla sostenibilità.

Tra le diverse pubblicazioni si ricordano: Unmasking Intellectual Capital from gender and nationality diversity in University Spin-Offs boards. A study on non-linear effects upon firm innovation (2022); Monopolistic professional closure, family credentials and examination procedures in the Venetian College of Accountants (16th-17th century) (2020); Influence of the regional entrepreneurial ecosystem and its knowledge spillovers in developing successful university spin-offs (2020); High-tech entrepreneurial firms’ innovation in different institutional settings. Do venture capital and private equity have complementary or substitute effects? (2019); The role of venture capitalist to enhance the growth of Spanish and Italian university spin-offs (2018); A quality evaluation approach to disclosing third mission activities and intellectual capital in Italian universities (2018); Improving the external financing in independent high-tech SMEs. Does the foreign ownership matter? (2017).




È ARRIVATA CARRY la tartaruga di mare

Pubblicato il volume realizzato dal settore della Comunicazione Istituzionale in collaborazione con il reparto Ecosistemi Acquatici e Terrestri dell’IZS di Teramo

Teramo, 26 ottobre 2022. Ciao! Io sono Carry! Tuffiamoci insieme è la quarta pubblicazione ideata e progettata dal settore della Comunicazione Istituzionale dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”: un piccolo volume illustrato, destinato agli alunni delle scuole primarie per avvicinarli all’ecosistema acquatico e agli animali marini, la cui vita è molto influenzata dai comportamenti dell’uomo.

Dopo aver parlato del Gatto Ragù “Miaooo! GATTOniamo insieme a RAGÙ, del Cane Polpetta “A spasso con l’amico POLPETTA e di Coros il Coronavirus, l’Istituto, che ha come obiettivo prioritario quello di favorire la salvaguardia della biodiversità attraverso progetti di ricerca e monitoraggio dedicati alla fauna terrestre e acquatica, ha ritenuto di approfondire il mondo del mare, mettendo al centro della storia la Tartaruga Caretta Caretta Carry e i suoi amici.

“Le tartarughe, tra tutti gli animali marini”, spiega Carla De Iuliis, responsabile del settore Comunicazione Istituzionale dell’IZS di Teramo e autrice dei disegni da colorare del libricino,  “sono quelle che riscuotono da sempre la simpatia di adulti e bambini; abituate a nuotare e a spostarsi per tanti chilometri per sfamarsi, riprodursi e fuggire dalle “non tanto amate” acque fredde, nel corso della loro lunga vita, vengono di frequente a contatto con i rifiuti, presenti in grande quantità nel mare, diventando così per loro estremamente dannosi. L’Istituto di Teramo, assieme al Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine di Pescara e ad altre Istituzioni coinvolte, svolge un ruolo significativo nel recupero delle carcasse degli animali spiaggiati e nell’effettuazione degli esami diagnostici. Questo serve per reperire preziose informazioni sullo stato di salute degli animali e dell’ambiente in cui vivono. E ci è sembrato opportuno spiegare ai bambini, in parole semplici e grazie alla competenza dei nostri esperti, sia il lavoro svolto dall’Istituto e sia le conseguenze dannose che l’abbandono dei rifiuti in mare possa causare all’ecosistema acquatico”.

Martedì 25 ottobre “Ciao! Io sono Carry! Tuffiamoci insieme” è stato presentato nella Scuola Don Giulio Testa di Venafro (Isernia), alla presenza del corpo docente, del Presidente del CDA dell’IZS di Teramo, Alfonso Cantone e degli alunni delle classi IV C e V B, coinvolti il passato anno scolastico nell’elaborazione di disegni sulle tartarughe, presi poi come base e fulcro del calendarietto da tavolo 2023, sempre realizzato dal settore della Comunicazione Istituzionale e distribuito a corredo del volumetto.

In occasione della presentazione e della consegna dei libri e del calendarietto, la dott.ssa Gabriella Di Francesco, veterinaria e autrice dei testi assieme alla collega Ludovica di Renzo, ha raccontato, in una breve lezione, il mondo delle tartarughe marine, le loro abitudini, i pericoli ai quali sono maggiormente esposte, ma soprattutto le cause di spiaggiamento e morte e i comportamenti corretti da seguire per salvaguardare l’ecosistema marino.

“Le cause di morte antropiche sono sicuramente tra le più diffuse, seguite poi da quelle naturali”, ci spiega la dott.ssa Di Francesco. “Queste ultime sono causate da microorganismi patogeni di vario genere, tra cui l’Escherichia e il Vibrio; di recente, sono state segnalate sia una forma setticemica causata da Listeria monocytogenes (agente patogeno responsabile di focolai di malattia nell’uomo e negli animali) e sia complicanze dovute a forme parassitarie da nematodi come Anisakis. E’ bene sapere che le tartarughe marine (molto diffuse nel Mediterraneo), svolgono per le nostre ricerche un ruolo “sentinella”, quali indicatori della salute dell’ecosistema marino. Proprio per questo motivo” –  conclude la dott.ssa Di Francesco – “risulta fondamentale un loro monitoraggio costante anche per comprendere meglio la diffusione delle malattie nell’ecosistema acquatico”.

Carla De Iuliis

Servizi Bibliotecari e Comunicazione IZS Teramo




IL VIOLINO DI CARMIGNOLA. Per un omaggio a Vivaldi

Venerdì 28 ottobre il concerto di musica per la città

L’Aquila, 26 ottobre 2022. Sarà Giuliano Carmignola l’ospite dei Solisti nel concerto di venerdì 28 ottobre all’auditorium del Parco dell’Aquila (ingresso ore 18). L’appuntamento si inserisce nel-la rassegna Musica per la città, allestita dall’ensemble cameristico che si avvale del-la direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Carmignola è considerato uno dei più brillanti strumentisti nel panorama internazionale. Le sue registrazioni hanno ottenuto numerosi e importanti riconoscimenti come il Diapason d’or e lo Choc du monde. È stato, inoltre, insignito del titolo di accademico della Reale Accademia Filarmonica di Bologna e di accademico di Santa Cecilia.

Con lo stesso programma Carmignola si è esibito con I Solisti Aquilani il 3 ottobre scorso al teatro Carlo Felice di Genova, per la stagione della Gog (Giovine orchestra genovese).

Johann Sebastian Bach, scrive Alessandro Mastropietro nelle note di sala, assimilò la forma e lo stile del concerto a più strumenti di scuola italiana copiando e trascrivendo gli esempi capitali dell’opera terza (L’Estro Armonico) di Antonio Vivaldi (1678 – 1741), nella quale varie tipologie e geometrie di relazione tra soli (quattro o due violini con violoncello, violino solista) e tutti vengono dispiegate nei dodici brani della raccolta. L’odierna, estesa conoscenza della vastissima produzione di Vivaldi entro questo genere, percorso dal veneziano nelle più svariate e fantasiose soluzioni di accosta-mento di timbri strumentali, consente di opinare sul famoso giudizio di Stravinskij, secondo il quale Vivaldi compose centinaia di volte sempre lo stesso concerto: dentro la relativa invarianza delle macrostrutture, la fantasia inventiva e le combinazioni di comportamenti sonori diversificati rinnovano ogni volta i brani vivaldiani.

Venerdì 28 ottobre ore 18 – auditorium del Parco dell’Aquila

I Solisti Aquilani

Giuliano Carmignola violino

Daniele Orlando violino

Antonio Vivaldi                 Concerto in re maggiore RV 121 per archi e basso continuo.

Allegro molto – Adagio – Allegro

Antonio Vivaldi                Concerto in mi minore per violino, archi e b.c. RV 281

Allegro – Largo – Allegro

Concerto in la minore per 2 violini, archi e b.c. RV 523

Allegro molto – Largo – Allegro (non troppo)

Concerto in sol maggiore RV 149 per archi e b.c.

Allegro molto – Andante – Allegro

Concerto in re maggiore per violino, archi e b.c. RV 232

Allegro – Largo – Allegro

Johann Sebastian Bach  Concerto in re minore per due violini, archi e b.c.  BWV 1043

Vivace – Largo ma non tanto – Allegro




PRESTO LA MESSA IN SICUREZZA di cinque arterie provinciali

Ecco quali: la Palmoli–Fondo Valle Trigno, la Palmoli–Dogliola SS650, la Torrebruna-Fondo Valle Trigno, la Cupello–Scerni, la Variante per Tufillo, la Traversa di Palmoli, la Traversa di Fresagrandinaria e la Palmoli–Fondo Valle Treste

Chieti, 26 ottobre 2022. “Rifacimento del manto stradale e della segnaletica orizzontale e verticale, il ripristino delle barriere di sicurezza, lo sfalcio della vegetazione arborea e la pulizia delle cunette e dei tombini. Sono questi gli interventi che verranno presto effettuati su cinque strade provinciali ricomprese tutte nel Distretto manutentivo 5”. Lo rende noto il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna che annuncia che le arterie provinciali oggetto degli interventi saranno la SP 192 Palmoli–Fondo Valle Trigno, la SP 207 Palmoli–Dogliola SS650, la SP 202 Torrebruna-Fondo Valle Trigno, la SP 139 Cupello–Scerni, la SP 196 Variante per Tufillo, la SP 190 Traversa di Palmoli, la SP 191 Traversa di Fresagrandinaria e la SP 185 Palmoli–Fondo Valle Treste.

“Il progetto definitivo-esecutivo approvato nei giorni scorsi per un importo complessivo di quasi 550mila euro (546.604,03 euro IVA e spese incluse) prevede interventi che – aggiunge il Presidente Menna – verranno effettuati sui tratti maggiormente ammalorati e pericolosi per la circolazione stradale con lo scopo di ripristinare le condizioni di sicurezza della viabilità”.

“Queste strade provinciali – specifica Menna – presentano al momento un piano viabile usurato e dissestato e in alcuni tratti sono presenti anche frane e smottamenti, con la segnaletica orizzontale e verticale usurata e per la gran parte non più visibile, le barriere di protezione sono carenti e non risultano più a norma in alcuni punti, così come la vegetazione che interferisce con il piano viabile e le cunette e i tombini che sono in gran parte ostruiti. Si è dunque reso necessario intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza di alcuni tratti viari che risultano particolarmente pericolosi e che mettono a rischio la vita di quanti li percorrono”.

“Prosegue dunque il nostro impegno per la messa in sicurezza delle strade del nostro territorio. Questi interventi, unitamente a quelli già effettuati e a quelli che prenderanno il via a breve mostrano come la nostra azione sia improntata alla concretezza e alla risoluzione delle problematiche che amministratori e cittadini ci sollevano e che con i tecnici e con gli uffici, che ringrazio per il lavoro che svolgono, stiamo affrontando e risolvendo”, conclude il Presidente Menna.




IL ROMANO LUCIANO MARRONE RICEVUTO oggi in municipio dal Sindaco Jwan Costantini

Marrone ha percorso in 5 anni 200.000 chilometri, dal Polo Sud al Polo Nord, con Rugida, Ida Ruggieri, la mamma novantenne nata a Giulianova, scomparsa nel 2015.

Giulianova, 25 ottobre 2022. 200.000 chilometri in 5 anni, in Motorhome, una speciale casa su ruote di fabbricazione americana. Li ha percorsi Luciano Marrone, romano, che, nel suo spettacolare viaggio dal Polo Sud al Polo Nord, lungo l’intero continente americano, ha portato anche la mamma, Ida Ruggieri, 94 anni, nata a Giulianova. La storia di Luciano e della signora Ida è “entrata” oggi in municipio. Luciano è stato accolto dal Sindaco Jwan Costantini, che ha donato una pergamena ricordo, complimentandosi per un’avventura che, conclusasi nel 2014, ha dell’incredibile.

È un primato mondiale, infatti, quello di Luciano Marrone, un primato raccontato in un libro, “From ice to ice”, che, oltre al resoconto, contiene 350 foto. L’itinerario, iniziato a Tampa (Stati Uniti) nel 2010, ha toccato Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Belize, El Salvador, Costa Rica, Panama, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Cile, Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay, Guyana Francese, Suriname, Guyana britannica, decine di stati Usa, Canada, Alaska.

La tristezza in cui era precipitata nel 2009 Ida Ruggieri, classe 1921, arrivata ragazzina da Giulianova a Roma, è stata spazzata via da un viaggio senza precedenti. Dopo aver perso tre figli in pochi anni, la signora Ida ha scelto infatti di vedere il mondo. Con l’unico figlio vivente, Luciano, ha sfidato il vento, gli uragani, i capricci del clima, le situazioni più impensabili. Quando è morta, nel 2015, Ida aveva visto quasi la metà del mondo e vissuto in cinque anni un’esperienza che pare uscita da un libro di Jules Verne. Luciano Marroni, che a Giulianova ha cercato e trovato le origini della mamma, a partire dall’ indirizzo della sua casa natale, ha raccontato oggi di sé e di “Rugida”, giuliese di ferro, che ha vinto il dolore assaporando le suggestioni della Terra del Fuoco, delle stelle del Perù, del ghiaccio dell’ Alaska.




BRACCIO A MARE, porticciolo di Roseto, riunione con la Regione

La richiesta della Provincia: usare le economie del ribasso per sistemare l’abbassamento dei fondali

Teramo 25 ottobre 2022. Riunione congiunta, questa mattina, in Regione Abruzzo, a Pescara,  con il sottosegretario della Presidenza alle opere Pubbliche, Umberto De Annuntiis,  con il dirigente del servizio Infrastrutture Paolo D’Incecco e i rappresentanti istituzionali dell’Amministrazione Comunale di Roseto Degli Abruzzi.

Tema della riunione il completamento del braccio a mare che la Provincia sta realizzando al porticciolo turistico della cittadina costiera con un intervento di 1 milione e 700 mila euro. Durante i lavori sono emersi imprevisti di tipo tecnico essenzialmente riconducibili all’abbassamento dei fondali e alla necessità di aumentare la fornitura di massi da sistemare nel braccio a mare. “Per noi è fondamentale completare l’opera entro dicembre – ha spiegato il presidente Diego Di Bonaventura – e abbiamo chiesto alle strutture regionali che sovrintendono gli aspetti amministrativi e contabili del finanziamento di poter utilizzare le economie del ribasso per questo ulteriore lavoro”.

“Il quadro tecnico ed economico che abbiamo presentato alla Regione è molto dettagliato – commenta il consigliere delegato Lanfranco Cardinale – abbiamo rendicontato con precisione le opere già eseguite e le motivazioni per le quali necessita una variante in corso d’opera. Una variante totalmente funzionale al completamento funzionale dell’intervento in corso”.

All’incontro, oltre al Presidente e al Consigliere hanno preso parte il sindaco di Roseto, Mario Nugnes e il vicesindaco Angelo Marcone, il dirigente provinciale Francesco Ranieri, l’ingegnera funzionaria provinciale, Monica di Mattia, il Rup Marco Scorrano.

Pina Manente




PARTITI I LAVORI DI MITIGAZIONE del rischio idraulico

Un milione di euro. Intervento avviato con la pulizia del fosso Castelli

Roseto degli Abruzzi, 25 ottobre 2022. Partiti finalmente i lavori da un milione di euro contro il dissesto idrogeologico nella zona di Roseto Capoluogo. La svolta è arrivata grazie alla “variante di perizia al progetto di mitigazione del rischio idraulico a Roseto Nord” approvata con la Delibera di Giunta Comunale numero 337, del 20 ottobre scorso. Il primo intervento concreto della variante, e del conseguente avvio dei lavori di mitigazione, è rappresentato dalla pulizia e dalla sagomatura del fosso “Castelli”: un’operazione attesa da decenni e che ridurrà sensibilmente il rischio di esondazione del fosso stesso. Ad essa faranno seguito, poi, tutti i lavori connessi alla regimentazione delle acque.

La Delibera, promossa dal Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Marcone, chiarisce come la perizia di variante non comporterà alcuna maggiore spesa rispetto all’importo contrattuale e rispetto all’importo originariamente finanziato, pari ad un milione di euro. Al tempo stesso, però, è servita a sbloccare l’intervento, e permetterà ai lavori di procedere in maniera spedita e senza intoppi e a sanare eventuali problemi sopraggiunti in corso d’opera. Inoltre, ha permesso di inserire e avviare, a costo zero, nuovi interventi come, appunto, quello del fosso “Castelli”, già in corso d’opera.

“Grazie alla perizia di variante, varata per volontà di tutta l’amministrazione, siamo riusciti a sbloccare dei lavori fondamentali per il nostro territorio, che prevedono un cospicuo investimento. Abbiamo iniziato con la pulizia del fosso “Castelli” – affermano il Sindaco Mario Nugnes e il Vicesindaco Angelo Marcone – un lavoro che interessa il miglioramento del deflusso delle acque in una zona molto popolosa, quella di Roseto Nord, e che punta a diminuire i rischi in vista della stagione delle piogge. L’intervento di mitigazione, infatti, renderà più efficace il processo di canalizzazione e il deflusso delle acque in tutta la zona circostante. Questo tipo di lavoro deve diventare la normalità per il nostro territorio e, come riscontrato in tempi brevi, è stato subito apprezzato da cittadini e operatori che hanno manifestato il loro stupore dopo anni di abbandono. Qualcuno ci ha anche scritto complimentandosi e dicendo che la pulizia del fosso era attesa da chi vive in zona da quasi 35 anni”.