BILANCIO CONSORZIO PUNTO EUROPA: 178 milioni di euro di progetti per il territorio

In crescita numero dei comuni associati, fatturato (+700%) e accordi fuori regione

AD Lucci: “Anno di svolta, merito del personale qualificato e delle relazioni istituzionali”

Teramo, 17 dicembre 2022. Il Consorzio Punto Europa (COPE) si appresta a chiudere un anno di grandi risultati e importanti riconoscimenti istituzionali.  Nel 2022 nuovi comuni ed Enti pubblici hanno scelto di aderire al COPE rafforzando la compagine societaria. Tra i nuovi associati: Ovindoli (AQ), Arsita (TE), Bisenti (TE), Capitignano (AQ), Rocca di Cambio (AQ), Fano Adriano (TE), Pietracamela (TE), Rocca di Mezzo (AQ), Scoppito (AQ), Tornimparte (AQ) e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga.

Sono state aperte nuove sedi operative e sportelli a Firenze in Via Cavour 31, a L’Aquila presso il GSSI Gran Sasso Science Institute, nel Municipio di Giulianova in Corso Garibaldi e presso l’ANCE L’Aquila (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e da gennaio 2023 a Pescara.

I Progetti europei a gestione diretta aggiudicati in qualità di partner, ammontano a oltre 17 milioni di euro:

FIRESPILL, sul monitoraggio dei rischi ambientali di origine naturale e/o causati dall’uomo con un budget complessivo di 16,5 milioni di euro (a valere sul Programma Interreg Italia- Croazia).

ADRIPROMTOUR, per la valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico a fini turistici con un budget di 590mila euro (a valere sul Programma Interreg Italia-Croazia). INNOXENIA PLUS, per l’innovazione nel settore turistico per 150mila euro (a valere sul Programma Interreg ADRION).

Il COPE è stato prescelto, tra gli altri, da:

Commissione Europea: gestione del centro ufficiale politiche europee “Europe DIRECT Abruzzo” 2021/2025.

Presidenza del Consiglio dei ministri (congiuntamente al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), per scrivere il documento italiano sul Futuro dell’Europa e per organizzare e promuovere incontri nelle regioni del centro sud per conto del Dipartimento delle Politiche Europee di Palazzo Chigi.

Invitalia: gestione sportello Resto al Sud, assistenza per il finanziamento alle imprese. CNR, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche per l’attività di monitoraggio sismico degli edifici pubblici.

Ministero per il Sud. Il Cope ha scritto la strategia ed è assistenza tecnica di due aree: Area II “Valfino-Vestina” di 15 comuni e Area V “Alto Aterno-Gran Sasso Laga” di 19 comuni, che hanno avuto finanziati interventi per 15 milioni di euro nei settori Istruzione, Sanità,

Trasporti, Sviluppo locale/Turismo.

Università degli Studi di Teramo, per la redazione e proposizione di progetti finalizzati all’implementazione e allo sviluppo della ricerca scientifica, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

ANCE L’Aquila, per progetti relativi al Fondo Complementare Sisma e di sviluppo imprenditoriale per tutti gli associati.

Politecnico di Bari, per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.

ENEL X ITALIA, convenzione in materia di comunità energetiche ed efficienza energetica.

Leganet, società della Lega delle Autonomie Locali, ai fini della Predisposizione dei Regolamenti comunali per l’installazione di impianti di tele radiocomunicazione e dei Piani comunali per la localizzazione degli impianti per la telefonia mobile 5G.

ASL TERAMO, per supporto alla redazione del progetto sulle Infrastrutture Sociali finanziato dal Governo con 2,1 milioni di euro.

Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga – Progetto BEAR-SMART CORRIDORS, a valere sul Programma Europeo LIFE, per la salvaguardia degli orsi presenti nelle aree del parco.

Provincia di TERAMO: redazione progetti, assistenza tecnica (Contratti di sviluppo, infrastrutture sociali, comunità energetiche).

Comune di Teramo – assistenza tecnica nell’ambito del POR FESR 2014 – 2020 e in particolare, nello specifico asse prioritario VII ‘Sviluppo Urbano Sostenibile’. Ha inoltre supportato il Comune anche per adeguamento aree urbane, ottenendo due finanziamenti per complessivi 2,3 milioni per impiantistica sportiva.

Collaborazioni e convenzioni anche con: Ruzzo Reti SPA, Anci Abruzzo – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Agenzia per lo sviluppo della Camera di Commercio Gran Sasso Laga, Federazione Italiana Giuoco Handball e Studio Cataldi Roma per il monitoraggio e l’assistenza tecnica specializzata.

“Il Consorzio Punto Europa si appresta a chiudere un anno di grandi risultati – ha commentato l’Amministratore Unico Filippo Lucci – tutti gli indicatori relativi alla gestione di progetti, fatturato, nuove collaborazioni istituzionali, ingresso di nuovi soci, risanamento aziendale, risultano ampiamente positivi”.

“Se abbiamo registrato un aumento del fatturato del 700%, l’ingresso di nuovi Comuni e promosso progetti per 178 milioni di euro complessivi – ha concluso Lucci – il merito è soprattutto del personale qualificato e delle relazioni istituzionali attivate nel corso di questi mesi. Siamo pronti per altre sfide, come la nuova programmazione europea 2021-2027 che proprio in questi giorni sta iniziando il suo cammino e il PNRR che impone tempi stretti di realizzazione e idee chiare”.

“Vorrei sottolineare la valenza strategica del Consorzio Punto Europa per il nostro territorio – aggiunge il Rettore dell’Università di Teramo, Prof. Dino Mastrocola – La sfida che ci pone il PNRR impone professionalità adeguate e una grande capacità di fare retee istituzionale: elementi che il COPE ha dimostrato non solo di avere ma di mettere a frutto in tutte le occasioni che si sono presentate nell’ultimo anno.

Il Cope sta vivendo una fase storica di crescita molto importante: grazie all’instancabile lavoro di Filippo Lucci e di tutti i suoi collaboratori.”.




LA CORTE DEI CONTI FA CHIAREZZA sulla gestione finanziaria del comune

Favorevole sulla dichiarazione di dissesto adottata con delibere n. 44/2021 e 39/2022

Guardiagrele, 17 dicembre 2022. La Corte ha valutato la documentazione contabile del Comune di Guardiagrele ed ha formulato le sue considerazioni sull’operato della precedente amministrazione: la Corte non ha fatto una semplice presa d’atto, come invece sostiene il gruppo consigliare Guardiagrele il bene in comune per coprire le proprie responsabilità e sviare così l’attenzione dei cittadini. La Corte è entrata nel merito della gestione contabile della Giunta Dal Pozzo, rilevandone i fattori di squilibrio finanziario e riconoscendo la congruità delle scelte fatte dall’amministrazione Di Prinzio

In merito alla gestione Dal Pozzo, la Corte, tra le molteplici criticità, ha evidenziato testualmente una situazione di grave tensione finanziaria, con un disavanzo latente occultato nei pregressi esercizi finanziari, attraverso il mancato rispetto del principio di prudenza, con una protratta sovrastima delle entrate, che ha generato il progressivo accumulo negli anni di residui insussistenti, accompagnato da una costante sottostima del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità. Per la Corte, l’Ente ha gestito livelli di spesa che, a priori, non erano sostenibili viste le risorse accertate; la gestione delle scritture contabili è avvenuta in modo non conforme ai principi vigenti; i precedenti rendiconti sono stati alterati dalla presenza dei residui; la mancata congruità del fondo crediti di dubbia esigibilità ha avuto ripercussioni sul risultato di amministrazione. Inoltre, sempre per la Corte dei conti, il Comune ha perseguito bassi tassi di riscossione negli anni precedenti; ci sono state anomalie nella gestione di cassa degli anni 2018 e 2019 e il continuo ricorso ad anticipazioni di tesoreria al 31 dicembre di ogni anno.

Per quanto riguarda la procedura di dissesto finanziario e le scelte compiute dall’Amministrazione Di Prinzio, la Corte dei conti ha accertato la corretta individuazione da parte del Comune di un disavanzo al 31.12.2020 di €. 3.390.015,81, con fattori complessivamente idonei a determinare una situazione di dissesto per ragioni finanziarie, nonché la congruità delle motivazioni; ha qualificato come necessitata la dichiarazione di dissesto; ha rilevato come il dissesto ristabilisca la certezza delle scritture contabili con una imprescindibile cesura rispetto alle gestioni precedenti ed  ha osservato che, se il Consiglio non avesse adottato tale scelta, sarebbe stata avviata la procedura del dissesto guidato, attivabile d’ufficio dalla stessa Corte dei conti

Inoltre, la Corte ribadisce (in risposta a quanto affermato da Dal Pozzo) che la procedura del Piano di riequilibrio NON è obbligatorio e non vi è il vincolo di subordinazione tra le due misure (Piano di riequilibrio e dissesto), ma che lo “stato di dissesto” può essere dichiarato anche con l’adozione del Piano di riequilibrio. E che la regola ragionevole e adeguata rimane quella della procedura di dissesto.

Le trentuno pagine della relazione della Corte dei conti delineano inequivocabilmente le chiare responsabilità della gestione Dal Pozzo.

Avremmo voluto amministrare un Comune sano, invece abbiamo dovuto affrontare una drammatica crisi finanziaria che ci ha portato, dopo una attenta e sofferta riflessione, a percorrere la strada del dissesto. Strada non facile se unita anche ai rincari delle materie prime e alla crisi energetica.

Ci conforta quanto dichiarato dalla Corte dei conti che evidenzia la nostra correttezza nella gestione finanziaria e nella adozione degli atti, per dare soluzione alla crisi.

È la gestione della precedente amministrazione che, di conseguenza, ha prodotto disagi nei confronti dei cittadini e degli operatori economici, nonché difficoltà nella nostra quotidiana attività amministrativa.

Ringrazio l’Assessore al Bilancio Pierluigi Dell’Arciprete per aver condotto tutta la fase di ricognizione e di accertamento con estrema serietà e professionalità, guidando gli uffici in questo gravoso percorso.

Le critiche verso questa amministrazione, da parte di chi in cinque anni ha provocato tale situazione, non mi scalfiscono, perché create ad arte.

Noi ci siamo assunti la responsabilità di affrontare e dare soluzione a questa difficile situazione, Dal Pozzo e il suo gruppo dovrebbero avere altrettanto coraggio nel riconoscere le proprie responsabilità.




MIRIAM DEL BIONDO CONFERMATA segretaria generale Flc Cgil L’Aquila

Si è tenuto venerdì 16 dicembre, presso l’IIS Da Vinci – Colecchi, il V Congresso territoriale della FLC CGIL

L’Aquila, 17 dicembre 2022. I lavori sono iniziati con un’interessante tavola rotonda moderata da Luca d’Innocenzo, avente ad oggetto “L’esercizio del diritto allo studio nelle aree interne”, un tema particolarmente sentito nel territorio aquilano. Sono intervenuti, evidenziando buone pratiche, criticità e proposte per il territorio Luca Santilli (sindaco di Gagliano Aterno), Sergio Natalia (Coord. strategia A.I “Gran Sasso – Valle Subequana), Stefania Mariani (Sindaca di Tione degli Abruzzi), Antonio Lattanzi (dirigente Scolastico), Iside Di Martino (sindaca di Cagnano Amiterno) e Domenico Capanna (coordinatore Punto Luce l’Aquila) e Francesco Marrelli, segretario generale CGIL l’Aquila.

Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con l’intervento delle delegate/i che hanno analizzato la situazione politico-sindacale e le ricadute sul sistema pubblico d’istruzione territoriale.

Sono intervenuti, tra gli altri, la segretaria della CGIL della provincia dell’Aquila Federica Benedetti, che ha sottolineato l’importanza dell’impegno sindacale confederale e della contrattazione sociale nei diversi ambiti che impattano i servizi d’istruzione, e il coordinatore della FLC CGIL Abruzzo Molise Pino La Fratta, che ha rimarcato la contrarietà alle misure contenute nella legge di bilancio che impattano negativamente sul sistema d’Istruzione, con particolare riferimento ai nuovi criteri per il dimensionamento scolastico e al progetto di autonomia differenziata del governo, contro il quale è necessaria una forte mobilitazione. Le conclusioni sono state affidate a Stefania Chiodi del centro nazionale FLC CGIL, che ha evidenziato il costante impegno della FLC CGIL per  dare risposte alle tante emergenze che il mondo della conoscenza sta vivendo.

Infine, si sono svolte le elezioni dei nuovi organismi dirigenti, in particolare del Comitato direttivo e dell’Assemblea Generale, che hanno confermato all’unanimità Miriam Del Biondo segretaria territoriale della FLC CGIL della Provincia dell’Aquila, a conferma del grande impegno e dell’attenzione dimostrata in questi anni alla tutela e alla rappresentanza dei lavoratori e allo sviluppo delle politiche della conoscenza sul territorio.




UNIVERSO PARALLELO: il nuovo ciclo di opere Massimo Piunti

L’artista in mostra domenica alle officine

Fontecchio, 16 dicembre 2022. “Universo parallelo”, questo il nome scelto per la mostra dell’artista Massimo Piunti, che aprirà le porte domenica 18 dicembre alle ore 16.30 a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, nel laboratorio d’arte Le Officine. Sarà per Piunti l’occasione di presentare il nuovo ciclo di opere realizzate tra il settembre e il dicembre di quest’anno, ulteriore sviluppo della sua incessante ricerca stilistica ed espressiva.

Massimo Piunti, classe 1965, originario di Giulianova, da anni vive nella frazione aquilana di Roio, diventando un punto di riferimento per tanti altri artisti e appassionati, e ha recentemente aperto un suo spazio alle Officine di Fontecchio, piccolo borgo medioevale lungo la media valle dell’Aterno, dove da qualche anno a questa parte, tanti artisti e intellettuali sono andati a vivere e lavorare stabilmente da più parti d’Italia e del mondo.

Con le seguenti parole descrive la mostra di domenica prossima Marco Manilla, “La pittura di Piunti è astratta, semi-figurativa, simbolista nello stesso tempo. Ma soprattutto, Piunti è immerso in un mondo poetico e magico. Riappare la poesia, ingenua, generativa, che viaggia nelle terre nere, scure, piene di vita, di minerali umificati, energizzati, di astri magnetici, di uomini e donne colti in una energia sacrale. Nei rari personaggi che volutamente appaiono ritratti dal vero o trasfigurati come totem, l’artista riesce a coglierli nel loro momento vitale, avvolti in una qualche forma di energia. C’è poi il mare, come citazione del suo essere fanciullo, bambino. C’è un elemento nostalgico ma anche invisibile: si vede un gioco, un riflettere la luce marina, un tremolare dell’acqua che ritma il passare del tempo. C’è la musica che si deposita nel profondo delle cose. C’è poi la campagna vista come luogo mentale, ma anche biologico, di natura che si svela tra le mani dell’uomo. Si vede un disperdersi dei colori, si leggono i riflessi dei campi, i versi dei contadini, i fiori che fioriscono per sempre. Nei quadri di Piunti si può fare un viaggio nel sentimento della scienza, della microbiologia, della geologia, ma anche della storia popolare, della realtà degli umili e delle cellule”.

Ad Officine lavorano e creano, oltre a Massimo Piunti, Teresa Ciambellini, con Circolare, studio di progettazione impegnato nell’applicazione dei principi di bioarchitettura e di economia circolare in edilizia. Nopal, laboratorio di stampa in serigrafia (sperimentale), orientato nello sviluppo dell’arte visuale come alternativa alla riproduzione digitale. Debora Panaccione, che si occupa di collage e fotografia analogica e digitale. Gestisce, alle Officine, una camera oscura sperimentale. L’artista messicano Nespy5euro, che si definisce “ladro di scarpe, illustratore e animatore del brutto e il grottesco. Vetri rotti, kitsch, disegni infantili sono i suoi soggetti preferiti”. Debora Frasca, che nel suo spazio sperimenta le diverse forme dell’arte visiva e dell’artigianato, dalla pittura al movimento, principalmente sui temi legati al mondo femminile. Infine, è operativo il Centro di ricerca di ecologia sociale, creatività, energia (Cresce),  progetto del peruviano Sebastian Alvarez che utilizza la ricerca sperimentale, il design, la narrazione, il dialogo informale e altri mezzi creativi di espressione per stimolare discussioni e interventi nell’ambito urbano e nella regione.




FIERA-MENTE una mostra per combattere i pregiudizi

Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale

Francavilla al Mare, 16 dicembre 2022. L’associazione Cosma, presieduta da Tiziana Arista, in partenariato con l’altra associazione che nell’area territoriale di Pescara-Chieti si occupa di salute mentale, Percorsi, presieduta da Eugenio Di Caro, organizza per domani (sabato 17 dicembre) al MuMi – Museo Michetti di Francavilla la mostra Fiera-Mente per presentare le iniziative di arte visiva e musicale in corso.

L’apertura è fissata alle 11 di sabato 17 dicembre quando, alla presenza del sindaco di Francavilla, Luisa Russo, del direttore del Centro di salute mentale di Chieti, Marco Alessandrini, e dei componenti le due associazioni, sarà tagliato il nastro nella struttura francavillese.

“Non bisogna aver paura di parlare della malattia mentale” è il motto di questa e di tutte le iniziative delle due associazioni che si prodigano per aiutare le persone affette da malattia mentale e i loro parenti, a superare le difficoltà di una patologia che, se presa in tempo, può facilmente essere curata. Un altro degli obiettivi principali è combattere lo stigma, l’anacronistica “macchia” che circonda, ancora oggi, le patologie che riguardano la mente e che rallenta, con danni spesso devastanti, l’accettazione della malattia stessa.

«L’arte», spiega Eugenio Di Caro, «come spesso accade, è riuscita ad accomunare e a mettere in relazione realtà differenti che difficilmente riescono a coincidere, consentendo all’individuo di esprimere in maniera creativa il proprio vissuto interiore. L’obiettivo di Fiera-Mente è contribuire, diffondendo la conoscenza, a combattere i pregiudizi legati al tema della salute mentale. Negli stand appositamente allestiti e nella sala conferenza del MuMi verranno esposti quadri e materiali multimediali, digitali e cartacei che illustrano i risultati di attività laboratoriali e psico-educative realizzate dalle due associazioni».

All’interno degli spazi degli stand e nei rispettivi perimetri utenti, volontari e famigliari delle due associazioni condivideranno le attività svolte durante l’anno nell’ottica di una compartecipazione che avvicini, coinvolga e intrattenga la cittadinanza, con lo scopo di sensibilizzare e abbattere barriere e stigmi comunemente legati alle persone affette da psicopatologie.




SATURNALIA a Teate Marrucinorum

Museo archeologico nazionale La Civitella, Chieti musA, concessionario Direzione Regionale Musei di servizi per percorsi educativi e attività culturali in sei musei abruzzesi, organizza, per domenica 18 dicembre, un evento ricco che abbraccia l’antica tradizione delle festività di dicembre nel mondo romano.

Chieti, 16 dicembre 2022. L’evento è sponsorizzato dalla società CLAC Tecnologie Informatiche, con sede operativa a San Giovanni Teatino (CH), la cui lungimiranza nell’investire in eventi culturali travalica la semplicistica visione di apporre un logo di supporto, e patrocinato dal Comune di Chieti. Saturnalia a Teate Marrucinorum racconta, attraverso un dialogo tra due attori professionisti, che impersonano una matrona teatina e uno schiavo, all’interno della Sala dei Frontoni del Museo archeologico nazionale La Civitella, un momento della vigilia dei Saturnalia. Il laboratorio didattico per bambini e la visita guidata ai preziosi tesori del museo coroneranno un evento unico in città, sempre alla ricerca di storie e tradizioni da ricordare. Il programma dell’evento inizia alle ore 16.00 con il laboratorio per bambini Un regalo dal passato. Realizza i tuoi doni per amici e famigliari, in cui si realizzano oggetti in argilla per riscoprire le origini dello scambio dei doni, a cura di Mariangela Terenzio e Roberta Iezzi. Alle ore 17.00, va in scena la pièce teatrale Saturnalia a Teate Marrucinorum, scritta e diretta da Daniele Mancini, con Chiara Colangelo e Alessandro Rapattoni dell’Accademia Teatrale Arotron di Pianella (PE). Alle ore 18.00, visita guidata al museo a cura di Stefania Cocco e Maria Di Iorio. Alle ore 19.00, replica della pièce teatrale.

Il costo per partecipare all’intero evento 15 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Per ingresso alle 19.00, il costo è 10 € a persona, incluso il biglietto di ingresso al museo. Costo per i bambini è di 5 €, che dovranno essere accompagnati da un adulto durante il laboratorio. Chieti, 16 dicembre 2022 Referente per musA dell’evento Daniele Mancini +39 393 9648972




ANNO NUOVO, è possibile sperare?

di Domenico Galbiati

16 dicembre 2022

Siamo sulla soglia dell’ anno nuovo ed i tradizionali auguri hanno un che di beffardo, dato che siamo destinati a portarci appresso, ben oltre Capodanno, dalla guerra alla pandemia tuttora strisciante, dalla crisi ambientale a quella energetica, un ventaglio di questioni che non lasciano intendere soluzioni ravvicinate. Suggeriscono, piuttosto, la convinzione di un’ impotenza della politica, quasi fossimo davanti ad eventi che siano frutto di un fato ineluttabile che trascende la nostra capacità di imprimere un diverso indirizzo alla storia dei giorni nostri.

Il rischio è, dunque, che si aggravi ancora e si avviti la disaffezione nei confronti delle istituzioni già ampiamente documentata, cresca l’ “atomizzazione” del tessuto sociale, che, a sua volta, induce ognuno a rabberciare al meglio la propria condizione, come se ciò fosse possibile solo al di fuori di un quadro di compatibilità generali o addirittura a suo dispetto. Forse ancor più temibile che non l’esplosione di forti tensioni sociali è questo sfarinamento, il progressivo sgranarsi della coesione sociale come se ognuno fosse rassegnato, abbandonato a sé stesso, consegnato all’alea indecifrabile di un’ algida solitudine.

Eppure, la nostra società è percorsa, ad esempio, da un formidabile impegno nel campo del volontariato che, però, per quanto sia diffuso, non riesce a fare sistema, ad uscire, anche qui, da una pluralità encomiabile di nicchie che non fanno rete e, quindi, non creano un sentimento sociale diffuso e coinvolgente che riproduca, sul piano generale, quella cifra di generosità, di impegno gratuito, di reciprocità solidale di cui, per parte loro, danno prova. Né, per quanto sia nato da una recentissima consultazione generale che, da taluni, nel campo dei vincitori, è stata salutata come una catarsi, il riscatto da una stagione tormentata e grigia, il governo Meloni non riesce ad infondere al Paese, se non una speranza, almeno un senso di fiduciosa attesa.

Il governo “governicchia” e traccheggia, inclina dalla parte dei suoi, non trasmette sentimenti di rassicurazione e di effettiva equanimità, non offre una visione che vada al di là del bisticcio su aspetti sostanzialmente marginali, per quanto investiti di forti valenze simboliche. La “precarietà continua ad essere la cifra che prevale ed inquieta la vita dei singoli e della collettività, laddove il Paese avrebbe, al contrario, bisogno di uno sguardo penetrante che dia consistenza, spessore, profondità al tempo in cui ci stiamo inoltrando.

Peraltro, non si può demordere. È ancora possibile coltivare una speranza? L’ Italia – come, del resto, l’Europa – avrebbe bisogno di un’ispirazione, di un’idea forte che dia forma e colore al domani. Avrebbe bisogno di darsi un compito, di adottare un progetto che la proietti al di là dell’ immediata contingenza e susciti un moto di coinvolgimento e, se possibile, di entusiasmo. Senonché, non sembra lecito attendersi che qualcuno sappia dare un colpo d’ala e, dunque, è necessario armarsi di pazienza e ricucire, una dopo l’altra, le lacerazioni più offensive, le diseguaglianze crescenti, e poi via via le mille smagliature che deturpano il volto di una società che pur avrebbe potenzialità straordinarie.

Non si può contare su illusorie semplificazioni, come se si potessero sciogliere d’ incanto nodi che vanno, invece, attraversati esplorando le mille articolazioni della loro complessità. Insomma, ripartire dal basso, ricomporre le relazioni sociali prendendo le mosse dai territori e dalle periferie non è uno slogan, ma forse l’unica strategia ancora possibile per riassorbire la cosiddetta “liquidità” sociale che lamentiamo. E questo ci interroga anche in funzione di quale debba essere oggi, in un contesto talmente diverso, il ruolo che spetta a forze politiche che non siano la fotocopia dei partiti che furono, ma piuttosto rispondano ad istanze inedite.

Nessun dubbio che il loro compito primario sia quello di portare la loro visione dentro l’ordinamento istituzionale del Paese, sapendo che il potere non è “sterco del diavolo”, ma piuttosto quello straordinario strumento che può consentire alla politica di rappresentare la più alta forma di carità. Ma, nel contempo, devono anche saper schiodare la politica dal “palazzo” e riportarla tra la “gente” affinché diventi “popolo”, acquisendo la capacità di “pensare politicamente”, esercitando quel compito di analisi e di vero e proprio discernimento che consenta quel vasto processo di maturazione civile, in carenza del quale le società post-moderne, secolarizzate e globali rischiano di essere ingovernabili, come se fossero sabbia che scivola via dalle mani.




L’ATLANTIDE D’ABRUZZO, il mito di Archippe

Città scomparsa dopo cambiamenti climatici

Anche l’Abruzzo ha la sua “Atlantide” che è anche protagonista dell’ultima puntata di “Macchemito”, in onda su “Buongiorno Regione” a lunedì alterni, rubrica a cura di Paolo Pacitti e riprese Rai di Sem Cipriani.

Come ammette lo stesso scrittore abruzzese Peppe Millanta: “Archippe è una città leggendaria, piena di mistero tanto da aver alimentato nei secoli l’immaginario di scrittori e viaggiatori”, ma questa meravigliosa città scomparve inghiottita dalle acque del Fucino, misteriosamente, rimanendo leggenda. Archippe sarebbe addirittura più antica di Marruvium, nell’attuale San Benedetto dei Marsi (Aq).

“Alla base del mito di Archippe c’è sicuramente un grande cambiamento climatico – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – che ha portato in realtà delle innovazioni soprattutto nelle popolazioni italiche ovvero quello dei grandi centri d’altura posti sulle aree collinari e pedemontane d’Abruzzo”.

Scomparso il Fucino, prosciugato dalla grande impresa di ingegneria di Alessandro Torlonia, in molti si spostarono alla ricerca di Archippe, ma ad oggi il suo mistero continua; un’altra piccola ‘Atlantide d’Abruzzo’ è osservabile a Capodacqua (Aq), dove è possibile inabissarsi per vedere sotto la superficie del lago artificiale un mondo antico da scoprire ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/868520790946514/.

Alessandra Renzetti




LEONARDO DA VINCI in De Divina Proportione

Evento prodotto dall’Ass.ne Culturale “Oltre Confine” con la Partnership del Comune di Vasto e la collaborazione del museo MUMEC di Arezzo

Vasto, 16 dicembre 2022. La mostra espositiva su Leonardo da Vinci in “De Divina Proportione” si svolgerà nei prestigiosi spazi di Palazzo d’Avalos a Vasto, dove verranno esposti i solidi geometrici, ricavati dai disegni riportati nell’opera di Luca Pacioli e disegnati, all’epoca della stesura del manoscritto, proprio da LEONARDO DA VINCI. Amico di Luca Pacioli, si sono trovati presenti alla Corte di Ludovico il Moro, rispettivamente nel ruolo di matematico Pacioli e di artista ed ingegnere Leonardo. Una delle tematiche della mostra riguarda i “CODICI di LEONARDO” in particolare la “VITE AEREA” o “ELICOTTERO”, del quale abbiamo un esemplare pratico del modello realizzato nel 1952 a Milano, proveniente dalla “Collezione Fausto Casi”; ma non mancheranno i testi antichi dai quali è stato possibile ricavare progetti, descrizioni e modalità d’uso di strumenti scientifici che, all’epoca di Leonardo, venivano utilizzati dagli architetti e ingegneri

Questa mostra è da considerarsi da apripista di un progetto a lungo termine che si prefigge nel corso degli anni di diventare un appuntamento con cadenza annuale, di respiro internazionale nel circuito dell’arte dedicata ai geni italiani. L’associazione culturale “OLTRE CONFINE” affiderà la direzione artistica alla Show Eventi, azienda di esperienza decennale e con curriculum impeccabile, avendo prodotto e diretto eventi di levatura internazionale nel modo dell’arte. Il Museo MUMEC di Arezzo fornirà i cimeli esposti in mostra avvalendosi della consulenza scientifica del Prof. Fausto Casi e della direttrice del Museo Dott.ssa Valentina Casi. La Show Eventi durante il periodo espositivo della mostra proporrà 2 giornate rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, in cui si terranno conferenze/ didattiche con ospiti di livello internazionale ed esperti d’arte sul tema dell’evento 1^ Conferenza/Didattica: ultima settimana di Febbraio 2023 2^ Conferenza/Didattica: prima settimana di Aprile 2023 Leonardo da Vinci ”In De Divina Proportione” sarà supportato da una massiccia e mirata campagna pubblicitaria, con il supporto di media partner come Radio Delta 1 e “Città del Cinema” di Vasto, la circolazione di Camion vela, Manifesti murali, Locandine, Volantini, Brochure, Cartellonistica e testate giornalistiche sia online che su carta stampata; inoltre verrà divulgato sui social network, catalogo multimediale.




KARATE IL TROFEO interregionale dello Csen

In scena domenica 18 dicembre

Cepagatti, 15 dicembre 2022. Domenica 18 dicembre 2022 si terrà nel Palazzetto dello Sport di Cepagatti, una delle gare di Karate più importanti della regione, il Trofeo Csen Interregionale Forme – Kata di Natale, con la partecipazione di 265 atleti di tutte le età e colori di cinture, provenienti da squadre di tutto l’Abruzzo e alcune anche dalle Marche.

In mattinata ci sarà la gara esclusivamente promozionale dei più piccoli dai 4 ai 12 anni ( con percorso, gioco tecnico del palloncino e prova Kata), mentre nel pomeriggio si svolgerà la gara dei più grandi ( dai 13 ai 65 anni, tutti atleti con cinture colorate fino alle Marroni e alle Nere), 

Le finalità di questa gara di Karate sono meno agonistiche del solito, ma principalmente natalizie, promozionali della disciplina e anche inclusive, visto che nel pomeriggio parteciperanno  anche atleti diversamente abili che faranno le prove di Kata  e saliranno sul podio insieme agli altri, ovviamente sempre in base alla fascia di età e alla cintura.

La gara è coordinata dal Maestro Agostino Toppi, Responsabile Karate e Arti Marziali Csen e dal Presidente Regionale e Vicepresidente Nazionale  dello Csen Ugo Salines.

A tal proposito, ha commentato il Maestro Agostino Toppi, Responsabile Regionale Csen Karate ed Arti Marziali:

“L’idea è quella di creare dei mini-gruppi da quattro atleti in base alla fascia di età e alla cintura per premiare tutti. Sono veramente soddisfatto per l’ampia partecipazione a questo evento, un grosso risultato dopo due anni di fermo. Ringrazio il Comune di Cepagatti ed in particolare l’assessorato allo sport. Faccio a tutti i ragazzi un grosso in bocca a lupo e dico un grazie speciale alle società intervenute che hanno capito lo spirito promozionale e solidaristico dell’ evento” ha concluso Agostino Toppi.




 VÍCTOR DEL ÁRBOL a Pescara

Un evento speciale firmato FLA

Venerdì 16 dicembre al Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo lo scrittore spagnolo presenterà il suo nuovo romanzo “Il figlio del padre”

Pescara, 15 dicembre 2022. A circa un mese dalla conclusione del FLA, una ventesima edizione che ha fatto registrare nuovi record sia in termini di pubblico che di copie di libri vendute, il Festival di Libri e Altrecose torna a proporre un appuntamento all’insegna della grande letteratura ospitando lo scrittore spagnolo Víctor del Árbol, autore pluripremiato che negli ultimi anni ha riscosso vastissimo interesse di pubblico e critica anche a livello internazionale: vincitore del prestigioso Premio Nadal de Novel, insignito del titolo di Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, il suo Un millón de gotas (A Million Drops) è stato nominato “Notable Book of the Year” dal Washington Post e dal The Seattle Times.

Venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 presso il Bagno Borbonico del Museo delle Genti d’Abruzzo, e in diretta Facebook sulla pagina del FLA, Víctor del Árbol presenterà Il figlio del padre, pubblicato in Italia da Elliot Edizioni con la traduzione di Pier Paolo Marchetti, romanzo che ha recentemente vinto la prima edizione del premio Blacklladolid in Spagna, un thriller in cui memoria privata e collettiva si intrecciano ripercorrendo tutto il Novecento spagnolo. L’incontro, moderato da Angelo Lupo Timini, è realizzato dal FLA – Festival di Libri e Altrecose in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, il main partner della manifestazione Metamer, la Fondazione Genti d’Abruzzo e Radiostart.

Víctor del Árbol nasce a Barcellona nel 1968 da famiglia originaria dell’Extremadura, una regione spagnola a confine con il Portogallo. Laureato in Storia, dopo aver lavorato per alcuni anni come funzionario di polizia esordisce nel 2006 con il racconto El peso de los muertos, vincendo il Premio Tiflos de Novela. È autore di numerosi titoli, tra cui Respirar por la herida (2013), Por encima de la lluvia (2017) e Antes de los años terribles (2019). I suoi libri, tradotti in numerose lingue, hanno incontrato uno straordinario successo in Francia, dove nel 2018 è stato insignito del titolo di Cavaliere delle Arti e delle Lettere. Sempre in Francia ha vinto il Prix du Polar Européen per La tristeza del samurái nel 2012 e il suo racconto Un millón de gotas si è aggiudicato il Gran Prix de Littérature Policière nel 2015 e il Premio SNCF du Polar nel 2018. Nel 2016 ha vinto in Spagna il prestigioso Premio Nadal de Novela con La víspera de casi todo. Il suo ultimo libro Il figlio del padre (2021) ha vinto la prima edizione del premio Blacklladolid a Valladolid in Spagna.

Il figlio del padre

Diego Martín era un uomo al culmine dell’ascesa sociale, un professore universitario colto e un po’ anonimo. Fino al momento in cui non è diventato un assassino. Figlio di immigrati della Spagna rurale giunti a Barcellona negli anni Cinquanta, Diego aveva prestigio, denaro, un matrimonio idilliaco. Ma, a porte chiuse, chi era Diego Martín? E perché ha ucciso brutalmente un giovane infermiere? Nemmeno lui lo sa. È un uomo pieno di segreti, che non è stato in grado di liberarsi del suo albero genealogico, dello squallore e delle ferite impresse nella memoria familiare. Una maledizione di cui gli parlò suo nonno quando era bambino ha colpito tutti gli uomini della sua famiglia e così anche Diego, il quale pian piano si accorge che è diventato ciò che odia di più: il figlio di suo padre. La sua vita inizia a precipitare proprio quando viene a sapere che il padre, che non vede da vent’anni, è morto. Da lì un viaggio nell’Estremadura, un’eredità legata al passato colonialista spagnolo, la resa dei conti con una sorella, Liria, da sempre rinchiusa in un ospedale psichiatrico.




FICHI DI MARZO di Kristine Maria Rapino

Gruppo di lettura con la docente di scrittura creativa

Pescara, 15 dicembre 2022. La lettura può essere un meritato angolo di solitudine o uno straordinario momento di socialità. I Gruppi di lettura della Scuola Macondo di Pescara gestiti dalla Dottoressa Elisa Quinto vogliono essere proprio questo: un libero spazio di condivisione e confronto, anche a distanza.

L’appuntamento di dicembre prevede l’incontro con Kristine Maria Rapino e il suo romanzo “Fichi di marzo” (Sperling & Kupfer): domani venerdì 16 dicembre alle ore 19:00 sulla piattaforma zoom quanti vorranno potranno conoscere l’emozionante capolavoro dell’autrice nata 1982 e residente a Chieti, dove lavora nel sociale. La Rapino è editor e docente di scrittura creativa alla Scuola Macondo. Ha studiato recitazione e sceneggiatura e ha lavorato per il teatro e a Cinecittà. È stata finalista al Premio Letterario Rai La Giara e concorrente del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. Nel 2014 ha vinto il Premio Letterario Sándor Márai ed è stata finalista al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como.

In “Fichi di Marzo” per la famiglia Guerrieri, la pasta non era mai stata solo un piatto di pasta.

Era un’occasione per ritrovarsi intorno al tavolo, un ricordo di infanzia, un credo tramandato di padre in figlio; il sogno di generazioni di uomini e donne, impiegate davanti alle impastatrici di quell’antico mulino, ai piedi della Maiella, diventato, nel 1907, il Pastificio Guerrieri.

Nella cascina di Roccasinara in cui abitavano da sempre, Giordano Guerrieri aveva provato a trasmettere quella passione ai suoi tre figli, ma Arturo, il maggiore, era diventato uno zoologo più che meticoloso, mentre Eva aveva lasciato il nido per fare carriera a Bologna. Solo Diamante, ventisettenne troppo ribelle e studentessa fuoricorso, era stata impiegata nello spaccio del pastificio.

La morte improvvisa di Giordano, però, riporterà tutti a casa, e davanti a un piatto di pasta ciascuno dovrà fare i conti con quello che l’uomo ha lasciato dietro di sé, strascichi di un’esistenza di menzogne e continue prevaricazioni nei confronti della moglie Gemma e dei figli.

Il loro destino si intreccerà a quello della giovane Anila, di origini albanesi, senza una casa né un posto dove andare, con una bambina in grembo che non vuole e un segreto che toccherà la famiglia molto da vicino. Finché la vita troverà un modo per sorprendere tutti, come un albero capace di dare i fichi a marzo.




GLI STUDENTI chiedono certezze!

Udu L’Aquila, assemblea sul quadro generale di residenzialità e borse di studio

L’Aquila, 15 dicembre 2022. Mercoledì 14 Dicembre alle ore 20:30 si è svolta presso la mensa di Campomizzi, attuale residenza universitaria, l’assemblea riguardante il quadro generale di residenzialità e borse di studio.

A prendere parola è stato il nuovo coordinatore dell’ Udu Giacomo Piccolo affiancato dall’uscente coordinatore Matteo Paoletti. L’assemblea ha visto la partecipazione di più di cento studenti che percepiscono l’instabilità dei loro diritti da studenti universitari.

In particolare, si è discusso animatamente sulla questione relativa allo studentato. A tale proposito Giacomo Piccolo ha dichiarato che la prossima residenza universitaria, secondo la Presidente dell’ADSU, sarà la struttura “il Moro” dell’ATER, in una zona mal collegata e con grandi difficoltà nel raggiungere i poli universitari, senza servizi quali la mensa, aule studio e bar e, come se non bastasse, le utenze saranno a carico degli studenti stessi.

Questo risulta inaccettabile in quanto non cambierebbe nulla rispetto a procedere ad una soluzione residenziale individuale. Quindi la richiesta, non solo dell’Udu ma dell’intero corpo studenti è chiara: “Vogliamo restare a Campomizzi, in quanto ben collegata e dotata di tutti i servizi che uno studentato dignitoso deve avere. Vogliamo restare finché la nuova residenza non sarà costruita e accessibile.” Altra questione critica è quella relativa alle borse di studio.

Così come tutti gli altri anni non è possibile pensare ad una copertura totale delle borse di studio unicamente con i fondi ministeriali. Si invita quindi la Regione a mettere subito la quota che gli è dovuta, ovvero almeno il 40% rispetto a quanto stanziato dal Ministero, in maniera tale che tutti gli studenti possano riceverla in tempo utile. Se la Regione non dovesse stanziare subito i fondi, molti studenti, pur idonei, rimarrebbero fuori dall’erogazione della borsa, finendo così per trovare sul proprio percorso universitario numerose criticità di tipo economico, mentre per qualcuno ciò significherebbe anche l’impossibilità di proseguire gli studi nella nostra città. Quello che si chiede come studenti è che nessuno venga escluso dal diritto allo studio.

In conclusione, il coordinatore Giacomo Piccolo ha ricordato come: “Studiare è un diritto, non è un premio o una concessione. Gli studenti si aspettano risposte da Adsu e Regione, tali da dare certezze sulla residenzialità e sulle borse di studio. Su questo siamo pronti a nuove mobilitazioni”. Udu L’Aquila Responsabili Stampa UduAq Chloe Marrone Martina Coccia Coordinatore UduAq Giacomo Piccolo




CENTRO DI RACCOLTA comunale

Taglio del nastro questa mattina in Via Bolzano per l’avvenuta conclusione dei lavori del Centro di Raccolta Comunale

San Giovanni Teatino, 15 dicembre 2022. Alla presenza del Sindaco Giorgio Di Clemente, del Vicesindaco Ezio Chiacchiaretta, degli Assessori Paolo Cacciagrano, Paola Zuccarini, Gabriella Federico e dei consiglieri Luciano Marinucci, Sabrina Gentile ed Efrem Martelli, la nuova struttura comunale è stata consegnata alla San Giovanni Servizi, che sarà il gestore della stessa.

La prossima settimana verrà firmato il contratto tra il Comune e la S.G.S. che, a subito dopo la firma, avrà alcuni adempimenti burocratici da completare, per poter quindi dare il via all’attività del Centro di Raccolta che entrerà così in funzione ed al servizio della cittadinanza.

“Dopo anni di sacrifici – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Di Clemente, che ha tagliato il nastro insieme con il Presidente della S.G.S. Roberto Ferraioli e l’Assessore all’ambiente e Transizione Ecologica Gabriella Federico,  – possiamo dire che finalmente abbiamo ultimato i lavori di questo importante Centro di Raccolta che, mi permetto di dire, è davvero un fiore all’occhiello per la Città di San Giovanni Teatino e punto di riferimento per le città limitrofe. Un grazie di cuore a tutti quelli che in questi anni hanno portato avanti con costanza il lavoro, anche quando ci sono stati blocchi e ritardi importanti, non dovuti di certo all’amministrazione. Grazie all’Ufficio Tecnico dei Lavori Pubblici, in particolare all’Arch. Di Tullio e all’Arch. Enrico Vecchiotti; grazie alla San Giovanni Servizi, al suo presidente Roberto Ferraioli ed ai suoi predecessori, che hanno iniziato con noi questo percorso, per il prezioso lavoro svolto; grazie anche governance della parte privata della S.G.S. rappresentata dalla ditta Rieco, al dott. Berardocco ed al dott. Galasso ; grazie al mio predecessore Luciano Marinucci che ha condiviso con me questo percorso negli anni addietro, condividendo soprattutto la pazienza nello stare dietro alla burocrazia per raggiungere l’obiettivo che oggi è finalmente diventato realtà.

“Questa è forse l’opera pubblica più attesa da questa città – ha proseguito l’Assessore Gabriella Federico – visto che per anni i cittadini mi hanno chiesto quando avrebbe aperto questo centro di raccolta. Sono certa che ci sarà una richiesta molto forte di utilizzo di questa struttura, con un grandissimo afflusso; per questo abbiamo il dovere di organizzare il suo funzionamento in maniera molto efficiente. Spero, infine, che questo possa essere anche un luogo dell’educazione e della motivazione al riciclo consapevole”.

“Sottolineo  con grande gioia – ha concluso il Sindaco Giorgio Di Clemente – che è in fase di ultimazione proprio qui accanto anche il nuovo deposito, con rimessa automezzi della San Giovanni Servizi. Presto sarà alzato anche un piano dove verranno sistemati gli uffici. La famiglia cresce se andiamo avanti tutti insieme. Per questo rinnovo l’invito a maggioranza e opposizione a fare politica, come è giusto che sia, ma allo stesso tempo a pensare al bene della nostra città. Città che io amo e che sono certo voi amate come me”.




A NATALE si può fare di più

Le creazioni dei bambini della scuola primaria francesco rossi esposte in sedi associazioni e attività commerciali. Prima mostra evento alla sala civica sabato 17 dicembre

L’Aquila, 15 dicembre 2022. In occasione delle festività natalizie, l’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, sostiene il progetto “A Natale si può fare di più!”, promosso dalla scuola primaria “Francesco Rossi”.

I bambini di tutte le 18 classi hanno realizzato disegni, cartelloni, locandine, manufatti, poesie, filastrocche e testi che sarà possibile ammirare in esposizione sabato 17 dicembre dalle 16 alle 19, al centro civico della villa di Paganica. Per i più piccoli tanti dolcetti a disposizione.

Successivamente le creazioni saranno esposte nei bar, locali, attività commerciali, nelle sedi di associazioni sportive, culturali e di altre realtà di Paganica e San Gregorio, e resteranno in esposizione fino al 6 gennaio, sia per consolidare il rapporto con il territorio di appartenenza, sia per donare auguri e sorrisi a tutti i cittadini che potranno ammirarli nel periodo più magico dell’anno.

“In una società in cui il consumismo, il benessere personale, l’egoismo fanno da padroni, si vuole far scoprire ai bambini il piacere di donare qualcosa senza un tornaconto materiale immediato – commenta il presidente Asbuc, Fernando Galletti -. E quale periodo migliore per scoprire e riscoprire insieme il piacere di donare se non il Natale? Il progetto vuole far scoprire alle nuove generazioni, nate e cresciute nell’agio, che il dono può andare al di là dell’aspetto materiale. Si possono donare emozioni, sensazioni, pensieri solo per il piacere di farlo. Donarsi all’altro attraverso l’arte e la poesia, provoca un piacere e un benessere a lungo termine in chi dà e in chi riceve”.

Conclude Galletti: riteniamo doveroso sostenere l’impegno che i docenti mettono nella realizzazione di questi obiettivi per dare la migliore educazione possibile ai nostri figli e nipoti, che oggi sono dei bambini, ma domani saranno il futuro della nostra comunità. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro sostegno a questa iniziativa e per augurare un felice Natale a tutta la comunità”.

Oltre che nella sala Civica e nel centro parrocchiale S. Giustino, sarà possibile ammirare le creazioni dei bambini fino al 6 gennaio 2023 presso le seguenti attività commerciali e associazioni sportive: A. S. D. Il Moro Calcio, A.S.D. Il Moro Volley, bar Garden, bar River, bar Tabacchi Iovenitti, Barrio, BCC – Banca di credito cooperativo, Caffè del Forno di San Gregorio, Caffè il Moro, centro estetico Anna Manganaro, Cherry pizzeria e rosticceria, Chiaravalle Gisa di Tennina Annarita, Ciuffetelli supermercato, Dottor Tech, Enoà, farmacia Alessandroni, farmacia insieme, Gemini, Gli antichi sapori del Gran Sasso F.lli De Paulis, Hair Mode di Polidoro Elena, Il giardino dei sapori, Il giardino della frutta, La bottega dei golosi, La rana verde, Le Métèque,  ambulatorio veterinario, L’edicola, L’elogio delle farine, Madame Hair & BeautyMai di Lunedi, Minimarket di Marina, parrucchiera Veronica, pasticceria Regina, Piccinini Olivio & C.  s.n.c., Poco Loco, Paganica Rugby e Supermercato Coal (De Angelis).




ELETTI SINDACO E GIUNTA il nuovo Consiglio dei Ragazzi

Luco dei Marsi, 15 dicembre 2022.  La calda atmosfera delle Feste imminenti ha incorniciato ad hoc, nella mattinata di oggi, giovedì, 15 dicembre, l’insediamento ufficiale del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR), che ha visto l’elezione del sindaco, Alessandro Lauri, del vicesindaco, Alessandro Ripaldi, e la nomina degli assessori “baby” Biagio Di Pietro, Vilma Farina e Sofia Santellocco. Si tratta, per l’iniziativa, di un felice ritorno dopo lo stop obbligato dalla pandemia,  e vivifica una tradizione che a Luco dei Marsi, come ricordato con orgoglio dai piccoli neo Consiglieri, è già attiva da oltre un decennio.

Il progetto ‘Crescere partecipando – Crescere cittadini attivi nell’educazione alla partecipazione’, promosso nel tempo dall’I. C. ‘Ignazio Silone’ di Luco dei Marsi in sinergia con l’Amministrazione comunale, si sviluppa come un percorso formativo che vede alunni e studenti impegnati nella conoscenza di istituzioni, principi e regole alla base della convivenza civile, ma anche nella sperimentazione diretta dell’esercizio democratico, dall’individuazione ed elezione dei propri rappresentanti alla partecipazione alle iniziative di maggior rilievo condotte dall’Amministrazione.

Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale, alla presenza della Giunta e della quasi totalità dei Consiglieri comunali, i giovani neoconsiglieri del CCR, precedentemente eletti dalle scolaresche e candidati a sindaco, hanno illustrato le loro proposte, dai diversi laboratori, da tenersi in orario pomeridiano, alle visite guidate alla scoperta delle ricchezze naturali e storiche del territorio, fino al tutoraggio solidale a favore dei compagni più in difficoltà. “Il Consiglio Comunale dei Ragazzi si è rivelato, nel tempo, una vera fucina di cittadinanza, in grado di catalizzare crescente passione e interesse da parte degli studenti.

Questi ragazzi ci hanno ancora una volta colpiti positivamente, non solo per la maturità mostrata e per l’impegno, ma anche per il forte senso di appartenenza alla nostra Comunità, apertamente espresso, che non può che renderci orgogliosi”, spiega la sindaca Marivera De Rosa che nel corso dell’incontro, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva, su tutti i piani, alla vita del paese, ricordando il valore delle istituzioni e della democrazia da cui discendono e da cui traggono linfa. Grande apprezzamento per il Territorio e la sua comunità è stato espresso dalla professoressa Claudia Scipioni, da pochi mesi dirigente dell’’I. C. “I. Silone”, che ha rimarcato come il progetto sia un valido e concreto esempio del “compito di realtà” previsto nella più moderna didattica.

Presenti per la scuola, con la Dirigente, la collaboratrice vicaria Rebecca Palma, il professor Antonio Candeloro, referente di progetto, e le docenti Maddalena Angelucci e Valeria Marcelli. I consiglieri del CCR eletti, oltre ai componenti della Giunta: Agnese Angelucci, Francesco Angelucci, Greta Bianchi, Elisabetta Candeloro, Martina Ciangoli, Antonella Ciocci, David Collalto, Domenico D’Alanno, Jasmine Danese, Hiba El Kamouni, Gea Galli, Leandro Massaro, Francesco Organtini, Cesare Panella, Fausto Recinelli, Alice Tacconella, Lina Venditti.




SPAZIO_MATERIA_SIGNIFICATO. Presentata la mostra

Cinque artisti abruzzesi protagonisti del Novecento nel Polo Museale Civico. Inaugurazione, sabato 17 dicembre, alle 17, nella sala  Bruno Buozzi

 Giulianova, 15 dicembre 2022. Presentata questo pomeriggio, in conferenza stampa con una visita in anteprima, la mostra “Spazio_ Materia_ Significato” che sarà inaugurata sabato prossimo, 17 dicembre, alle 17, in sala Buozzi , per chiudersi il 29 gennaio 2023.

Sostenuta dall’Assessorato alla Cultura, curata dal critico d’arte Antonio Zimarino e dal Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante, la mostra sviluppa e dà forma ad un progetto originale ed ambizioso. Essa, infatti, colloca opere di cinque importanti artisti abruzzesi del paesaggio contemporaneo negli spazi museali giuliesi. Il contatto con i luoghi rinascimentali e le antiche collezioni è destinato a generare una contaminazione capace come poche di suscitare profondità e riflessioni sui legami profondi con il territorio. L’evento si fregia del patrocinio della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per L’Aquila e Teramo ed è stato realizzato grazie al Bim Vomano Tordino.

Capobianco alias Sebastiano De Laurentiis, Elio Di Blasio, Marcello Mariani, Giancarlo Sciannella e Franco Summa, protagonisti abruzzesi del Novecento italiano, sono i cinque artisti coinvolti. Le loro opere saranno esposte nel loggiato Riccardo Cerulli sotto piazza Belvedere, nella Pinacoteca Civica in Corso Garibaldi, nel Museo archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo. Il progetto espositivo e il catalogo sono stati curati da Giovanni Tavano e dalla Carsa Edizioni.

“Questa mostra – spiega Antonio Zimarino –  rappresenta una preziosa occasione per riflettere su un’ identità storica e culturale che forse sfugge anche a chi, in questi luoghi, vive e opera. Solo ripartendo  dalle riflessioni, dalle idee, dalle proposte, dalle testimonianze dei suoi migliori artisti e pensatori, è in realtà possibile concepire il “territorio” non come spazio geografico, ma come luogo mentale, teatro di un infinito, continuo dialogo con chiunque, con l’ altro”.

“Nostro obiettivo – sottolinea il Direttore dei Musei Civici Sirio Maria Pomante – è di nuovo valorizzare e accentuare la  dimensione urbana del museo, come anche l’eredità degli studi sull’Abruzzo e sugli artisti abruzzesi di Vincenzo Bindi, a 170  anni dalla nascita. Questo, non solo nell’ambito della conservazione dell’esistente, ma anche delle strategie di fruizione del patrimonio culturale. Si tratta, in realtà, di un sistema elaborato e polifonico che deve lavorare ogni giorno sulla propria missione per non paralizzarsi sulla sola celebrazione della memoria. Ecco allora l’urgenza di far incontrare l’eredità del passato con la comunità che l’ha ricevuta, di intessere un discorso costante per aprire porte, stabilire ponti, connessioni”.

“L’ Amministrazione Comunale – commenta l’ Assessore alla Cultura Paolo Giorgini – è stata felice di raccogliere la sfida, di praticare, in un tempo distratto e spesso indifferente, una strada originale, dissonante, orientata al godimento non convenzionale del patrimonio d’arte. Siamo certi di essere in questo compresi, assecondati, gratificati dalla risposta entusiasta di molti.”

Orari dal 18 dicembre al 29 gennaio:

dal martedì al venerdì, 16-20;

sabato, domenica e festivi, 10-12.30/16-20; 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle 18.

1° gennaio 16-20.

Lunedì chiuso.

Sedi della mostra:

– Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere

– Pinacoteca civica “Vincenzo Bindi”, corso Garibaldi 14

– Museo civico archeologico “Torrione La Rocca”, via del Popolo

Ingresso con biglietto unico del Polo Museale Civico.

Informazioni: 0858021290 – museicivici@comune.giulianova.te.it – www.pinacotecabindi.it




ENSEMBLE ZAMPOGNE LUCANE. Suoni della danza e della devozione

Auditorium del Parco, 17 dicembre 2022

L’Aquila, 15 dicembre 2022. Tra sacro e profano, un viaggio tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata, dalla piccola surdulina fino alle zampogne giganti di 6 e 8 palmi, in un concerto fortemente intonato al clima natalizio

Promosso dalla Società Aquilana dei concerti “Bonaventura Barattelli”, nell’ambito del Progetto speciale del Ministero della Cultura, in collaborazione con Squilibri editore, un concerto fortemente intonato al clima natalizio: il 17 dicembre, alle ore 18, all’Auditorium del Parco dell’Aquila, l’Ensemble di zampogne lucane con Suoni della danza e della devozione per un’immersione tra gli strumenti e i repertori tradizionali della Basilicata.

Al confine con la Campania, nella zona che si estende dalle montagne del Pollino fino al Cilento, si trova una delle più straordinarie tradizioni musicali legate alle zampogne e alle ciaramelle, ancora oggi fortemente rappresentata da importanti suonatori e costruttori, tra i quali anche numerosi giovani che negli ultimi anni hanno ripreso in modo sempre più intenso l’uso di questi strumenti. La tipologia di strumenti è assai varia, dalla piccola surdulina, che monta ance semplici, alla più ampia famiglia delle ance doppie, che comprende le ciaramelle, suonate spesso in coppia, e le zampogne a chiave, con dimensioni variabili, fino agli esemplari giganti di 6 palmi. Molteplici le occasioni per l’uso di questi strumenti: feste civili e religiose, eventi rituali e appuntamenti calendariali, con particolare riferimento al Natale e ai pellegrinaggi mariani, con le lunghe salite ai sacri monti seguendo gli antichi percorsi della transumanza. Nel corso di queste processioni devozionali si formano veri e propri complessi estemporanei di zampogne, ciaramelle e organetti, accompagnati anche da tamburelli e bottiglie percosse con chiavi.

Il concerto del 17 dicembre intende offrire un’ampia panoramica sul mondo della zampogna lucana, sia dal punto di vista della morfologia dello strumento che dei repertori musicali. Anche per questo verrà usata un’ampia gamma di strumenti a rappresentarne la varietà di tipologie e dimensioni delle zampogne tradizionali alle quali si aggiunge anche la grande zampogna a chiave di 8 palmi, opera di Vincenzo Di Sanzo. Inoltre, verranno proposti brani musicali con surdulina e zampogna a chiave, tipici della zona del Pollino, le musiche per zampogna a chiave e ciaramella, tipiche della Val d’Agri, fino ad arrivare alle grandi formazioni di ance doppie usate in occasione dei pellegrinaggi.

Il concerto sarà coordinato e introdotto da Nicola Scaldaferri, virtuoso della zampogna ma anche docente di Etnomusicologia all’Università di Milano ed autore di studi di grande importanza sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, tra i quali il fondamentale volume Nel paese dei cupa cupa. Suoni e immagini della tradizione lucana, che costituisce un riferimento ideale anche per il concerto dato che rappresenta la più ampia ricognizione mai realizzata sulle musiche di tradizione orale della Basilicata, con un vasto corredo fotografico ad opera di Stefano Vaja, un CD antologico e, nella più recente edizione, anche inediti materiali video.

Con Scaldaferri, sul palco dell’Auditorium, gli altri componenti dell’Ensemble:  Vincenzo Di Sanzo, Alberico Larato, Quirino Valvano e Mauro Venezia.

Elena Salvatorelli




TALE HUMAN BUILDING IN AZIENDA: la fiaba di Aladino per imparare l’arte di innovare

Sabato 17 dicembre alle 10 a Villa Maria Hotel Spa di (Chieti)

Manuela Toto, esperta in fiabaterapia, terrà un workshop gratuito dal titolo Aladino e l’innovazione. Dedicato a imprenditori, HR aziendali e professionisti

Francavilla al Mare, 15 dicembre 2022.  Un’ora e mezza gratuita, dedicata a sperimentare, attraverso il linguaggio delle fiabe e dell’arte immersiva, come sviluppare le nostre capacità creative e immaginative, nonché la fondamentale capacità di desiderare, che nutre ogni spinta di innovazione. Sabato 17 dicembre alle 10, a Villa Maria Hotel Spa di Francavilla al Mare (Chieti), Manuela Toto, scrittrice, formatrice, esperta in fiabaterapia, fondatrice del metodo FabuLab® e di SouLab® Academy, condurrà un workshop gratuito di crescita interiore, definita come Tale Human Building, rivolto a imprenditori, HR aziendali e professionisti, dal titolo “Aladino e l’innovazione”.

Saranno presenti Francesca Manso, ad di BayWa r.e. Global, player nel settore delle energie rinnovabili, Angelo Bandinu, fondatore della start up pescarese Nakpack, che produce l’imballaggio ecologico, in cellulosa, per le bottiglie di vino,  e Luisiana D’Angelo, capo HR di Almacis, azienda abruzzese che produce innovazione nei settori dell’energia, delle costruzioni, delle reti.

Innovare significa “fare nuovo”, cioè predisporre un cambiamento che per scelta comporti un miglioramento della situazione precedente in termini di stupore. Ciò che davvero è innovativo ci stupisce, perché esce fuori dalle nostre aspettative e da ciò che già conosciamo e pensiamo di sapere. Siamo soliti pensare all’innovazione come a qualcosa che riguarda innanzitutto il campo aziendale, la produzione di nuove idee che generano soluzioni alternative e migliori rispetto alle precedenti in campo produttivo. E invece è una capacità che parte innanzitutto dal singolo.

Quindi possiamo chiederci: quali caratteristiche deve avere una persona che sa innovare?

L’atteggiamento innovativo si nutre di particolari competenze personali: esso riguarda la possibilità di pensare fuori dagli schemi e di sfruttare il proprio genio interiore fino a recuperare la propria capacità di desiderare, cioè di vedere un futuro migliore. A tal proposito, le fiabe sono per eccellenza storie che insegnano a risolvere i problemi uscendo fuori dagli schemi.

Nemo Lab

Mettendo insieme strategie che ruotano attorno alle fiabe e all’arte, attraverso le video-installazioni artistiche multimediali realizzate dall’Associazione Nemo Arte, la dottoressa Toto ha creato veri e propri laboratori narrativi ed esperienziali, definiti Nemo Lab, per approfondire i contenuti interiori di cui la fiaba è portatrice. In questo modo accompagna singoli, gruppi e team aziendali in percorsi di conoscenza interiore e crescita umana, per tornare a essere protagonisti della propria vita.

Il libro e la presentazione

È disponibile dal 28 novembre il secondo libro della Toto: “C’era una volta ma c’è ancora, un viaggio dentro sé stessi attraverso le fiabe” (Engage Editore), un vero e proprio manuale di crescita personale destinato ai singoli, nonché ai professionisti, agli imprenditori e agli HR aziendali, con al centro le fiabe e le trasformazioni dei loro protagonisti, per tirare fuori la testa dalla sabbia e prendere in mano la propria vita. Un viaggio dentro noi stessi per capire il nostro mondo interiore e superare le nostre difficoltà.

Il libro verrà presentato nella stessa sede, nel pomeriggio del 17 dicembre, alle 17.30 alla presenza di Catiuscia Ceccarelli, giornalista e scrittrice. Durante l’evento (gratuito) sarà possibile acquistare il volume.

Manuela Toto

Classe 1979 residente a Chieti, Manuela Toto è consulente familiare, esperta in fiabaterapia, scrittrice, founder della Community Soulab per la crescita interiore e dell’Associazione Nemo Arte, che ha l’obiettivo di usare l’arte come strumento di consapevolezza. Il suo scopo è rendere la crescita interiore accessibile a tutti, attraverso contenuti e strumenti immediati e comprensibili per permettere a ciascuno di scoprire il grande potenziale di cambiamento presente dentro di sé.  Toto ha pubblicato cinque raccolte di poesie: Sotto le scale, Edizioni Tabula Fati 2019; Monere, Edizioni Tabula Fati 2019; Domus, Edizioni Tabula Fati 2020 – libro vincitore del Primo Premio dell’Editoria Abruzzese sez. poesia 2020; Origo: l’origine (2021), La formica matura (2021).

Infine, nel dicembre 2021, ha pubblicato “Cenerentola non era una sfigata – e Wendy ha lasciato Peter Pan”.




A PIANELLA IL ROSONE D’ORO e la xxiii edizione del Premio Giuseppe Porto

Hafez Haidar, Antonella Santuccione Chadha, Venceslao Di Persio e Rosanna Pallotta gli insigniti del Rosone

di Goffredo Palmerini

Pescara, 15 dicembre 2022. Sabato 17 dicembre, alle ore 17, nella splendida cornice della chiesa monumentale di Santa Maria Maggiore di Pianella (Pescara), si svolgerà la cerimonia di premiazione dei finalisti del Premio Rosone d’Oro di Lettere – Arte – Scienze “Città di Pianella” e del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla XXIII edizione. Il Premio, nato nel 2012, viene organizzato dalla Pro Loco di Pianella e si svolge nell’ambito del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”, giunto alla sua XXIII edizione. Il Premio nasce con l’intento di riprendere le tracce lasciate dal prestigioso Premio Internazionale “Rosone d’Oro”, promosso ed organizzato dal 1986 al 1996 sempre dalla Pro Loco di Pianella.

La Giuria dei due contest, composta da Roberto Sergiacomo, Remo Di Leonardo, Daniela D’Alimonte, Elena Malta, Gabriella Serafini, Dante Marianacci, Alessandro Morelli, Marco Tabellione, Loris Di Giovanni, ha deliberato di conferire, per l’anno 2022, il Rosone d’Oro alle seguenti personalità: Hafez HAIDAR, (per le Lettere), Antonella SANTUCCIONE CHADHA (per le Scienze), Venceslao DI PERSIO e Rosanna PALLOTTA (per l’Arte). Ha inoltre deciso di conferire il Rosone d’Argento al Maestro Danilo di SILVESTRO (personaggio abruzzese), direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma.

HAFEZ HAIDAR è scrittore e poeta d’origine libanese (è nato a Baalbeck il 25 maggio 1953), da molti anni cittadino italiano. All’Università di Beirut ha studiato Filosofia greca ed araba. Trasferitosi in Italia, all’Università Statale di Milano si è laureato in Lettere Moderne e specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Abbandonata la carriera diplomatica, nel 1986 si è dedicato all’insegnamento e alla scrittura, impegnandosi in un’intensa attività tesa a costruire collaborazioni tra popoli e culture, creando occasioni di conoscenza e di dialogo tra Cristianesimo e Islam. E’ stato docente di Lingua e Letteratura araba all’Università di Pavia. Rilevante l’attività editoriale come romanziere, poeta, saggista e traduttore, ha pubblicato per Mondadori, Piemme, Rizzoli, Bompiani, Fabbri, Tea, Guanda, Diarkos, Aletti, Marotta e Cafiero ed altri editori. Per la sua attività culturale mirata a favorire in campo internazionale il dialogo interreligioso e la convivenza pacifica tra popoli di culture diverse, per due volte è stato candidato al Premio Nobel per la Pace. Considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni monoteistiche a livello mondiale, è anche il massimo studioso di Khalil Gibran, per le cui opere – e per quelle di altri autori arabi – è stato traduttore e curatore delle edizioni in lingua italiana. La sua traduzione di Le mille e una notte, per la collana Oscar Mondadori, è diventato un best seller, per molto tempo nelle prime posizioni della graduatoria delle vendite. Recentemente ha curato la traduzione del Corano, pubblicata dall’editore Diarkos. Ha inoltre curato e tradotto numerose altre opere letterarie, e tra queste la traduzione in arabo di alcuni libri di Oriana Fallaci. Autore di numerose opere di narrativa, poesia e saggistica, per brevità si citano La letteratura araba. Dalle origini all’età degli Abbasidi (Rizzoli, 1995), Dove nasce l’amore: 100 racconti per arrivare al cuore Piemme, 2001), Il custode del Corano (Piemme, 2006), Come sigillo sul tuo cuore. Le storie d’amore nella Bibbia e nel Corano (Piemme, 2006), Le donne che amavano Maometto (Piemme, 2007), Maometto e i diamanti del Corano (Oscar Mondadori, 2007), Il viaggio notturno del Profeta (Piemme, 2008), La prediletta del Profeta (Piemme, 2010), Miriam a Gerusalemme (La Meridiana, 2010), Le mille e una notte (Helicon, 2014), Il complotto delle donne di Maometto (Di Felice, 2014), L’ultimo profeta. Gibran nel mio cuore (Tracce, 2014), Il nuovo profeta (Helicon, 2017), Lezioni di Pace. Il Corano, l’Islam e il terrorismo spiegato ai miei allievi (Imprimatur, 2017). Insignito di numerosi riconoscimenti per meriti letterari, è componente di prestigiose istituzioni culturali, in Italia e all’estero, e direttore generale della Camerata dei Poeti di Firenze. Candidato al Premio Nobel per la Letteratura, nel 2022 è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.

ANTONELLA SANTUCCIONE CHADHA è nata nel 1974 a Cepagatti, in provincia di Pescara. Patologa, neuroscienziata, esperta delle malattie della mente e del cervello, soprattutto Alzheimer, è pioniera della medicina di precisione orientata alla comprensione dell’influenza che sesso e genere hanno sulle malattie neurologiche. Da 15 anni vive a Zurigo con il marito indiano Avrath Chadha. Il suo libro Una bambina senza testa (2021), dove racconta storie di chi ha avuto la vita sconvolta dalla malattia, diventerà presto una serie tv. Nel 2021 ha ricevuto il premio “Numeri Uno” dell’Ambasciata italiana a Berna per il tempestivo contributo reso nella gestione del Covid in Abruzzo.

VENCESLAO DI PERSIO e sua moglie ROSANNA PALLOTTA sono due mecenati pescaresi. A loro si deve la realizzazione del Museo dell’Ottocento– Fondazione Di Persio Pallotta, prestigiosa struttura culturale inaugurata lo scorso 18 settembre alla presenza del ministro Garavaglia e del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Quindici sale dislocate su tre piani, ordinate per temi, scuole e tendenze, custodiscono circa 260 opere della loro collezione, frutto di 35 anni di ricerca, da ora a disposizione della collettività, nel Museo dell’Ottocento.

DANILO DI SILVESTRO, Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, è nato a Pescara nel 1969. Diplomatosi presso il Conservatorio di Pescara, si perfeziona in “Direzione di Banda” presso l’Accademia Musicale Pescarese e in “Strumentazione per Banda” presso il Conservatorio di Frosinone. Nominato nel 1997 Maestro direttore della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma, svolge un’intensa attività concertistica e istituzionale, esibendosi in piazze e teatri italiani ed esteri. Ha diretto complessi bandistici internazionali quali l’Atlantic Brass Band dello stato del New Jersey, la Crawly Millenium Concert Band di Londra, la Marecchusse dei Paesi Bassi e la Banda Città di Torrevieja in Spagna. Autore di numerose composizioni e trascrizioni per banda, spesso viene nominato presidente o membro di giuria in concorsi bandistici nazionali.

Come da valutazioni della Giuria, di seguito i nomi dei vincitori della XXIII edizione del Premio di Poesia “Giuseppe Porto”.

Sezione poesia a tema libero in lingua italiana

1° classificato Rosanna DI IORIO; 2° classificato Valeria D’AMICO; 3° classificato Claudio SARMIENTO.

Sezione poesia a tema libero in dialetto

1° classificato Ireneo RECCHIA; 2° classificato Floredana DE FELICIBUS; 3° classificati ex aequo Giuliana CICCHETTI NAVARRA e Gabriele DI GIORGIO.

Menzione d’Onore al poeta pianellese Nicola PRIMANTE.

Sezione riservata agli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, e delle prime, seconde e terze classi della Scuola Secondaria

Giorgio D’ALOISIO, classe 5^A Scuola primaria; Eliana BRANCATO, classe 5^B Scuola primaria; Edoardo PROVINCIALI, classe 5^ B Scuola primaria; Aurora MARINUCCI, Viola FAZI, Iris D’ATTANASIO, classe 5^D Scuola primaria.

Infine, qualche notizia sul magnificente contesto monumentale nel quale si terrà l’evento. La chiesa di Santa Maria Maggiore a Pianella risale all’epoca dell’espansione monastica dei Benedettini in Abruzzo, nei primi secoli dopo il Mille. Arrivati nei secoli VIII e IX i Benedettini iniziarono la loro espansione in Abruzzo intorno al XII secolo, con la costruzione o ristrutturazione delle grandi abbazie intorno ai nuclei abitati alto-medievali. In questo contesto s’inserisce la chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita a fine XII secolo, ma le sue origini sono certamente più antiche. La chiesa rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura romanica in Abruzzo e presenta tutte le caratteristiche d’un edificio medievale: struttura compatta, poche piccole aperture, largo spessore dei muri, elementi artistici e decorativi che arricchiscono la struttura sobria. Quella attuale è la risultante d’una serie di interventi di trasformazione e restauro succedutisi nel corso dei secoli, che hanno coinvolto la struttura più generale ma anche i singoli elementi, come la facciata, il portale e il rosone. L’architettura è quella d’una basilica a tre navate tipica delle chiese romaniche abruzzesi. Il mattone, materiale protagonista della costruzione, produce effetti decorativi e cromatici soprattutto all’esterno della chiesa. Il portale a sesto acuto, probabile opera di Maestro Acuto, è scolpito a bassorilievo, così come l’architrave decorato con raffigurazioni di otto personaggi riconoscibili grazie alle iscrizioni. Il rosone è sicuramente l’elemento di spicco della facciata, principale fonte di luce all’interno della chiesa, una ruota decorativa tra le più belle del patrimonio regionale. Nel rosone il Maestro Acuto ha impiegato gli stessi motivi già utilizzati nell’ambone e nel portale, ma anche nuovi elementi decorativi. La torre campanaria risale alla fine del XII secolo e completato dal XV al XVIII secolo. L’interno della chiesa presenta un assetto architettonico riferibile alla prima metà del XII secolo che ha subito interventi di sopraelevazione nel corso del Quattrocento. Nella chiesa s’avverte l’influenza lombarda innestata su precedenti forme classiche di matrice romana o paleocristiana. Sono inoltre presenti opere di grande rilievo artistico. Tra queste spicca lo splendido ambone, opera di Maestro Acuto, un importante ciclo di affreschi realizzato all’epoca delle grandi opere scultoree, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e affreschi di influenza benedettina del XII secolo, un affresco di fine ‘300 o inizio ‘400 raffigurante l’Eterno benedicente. Affreschi sparsi si trovano anche su colonne e pilastri e di particolare rilievo è quello della navata destra raffigurante scene della vita di San Francesco e di San Berardino da Siena, databile tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. Queste opere pittoriche risentono chiaramente di influssi della pittura meridionale che raccoglie la lezione dell’arte bizantina diffusa all’epoca nell’Italia meridionale.

ROSONE D’ORO 1986

Giorgio BASSANI, per le Lettere

Cesare MUSATTI, per le Scienze

Ernesto GIAMMARCO, per la Glottologia

ROSONE D’ORO 1987                

Ernesto SABATO, per le lettere

Antonio ZICHICHI, per le scienze

Elio DI BLASIO, per la pittura

ROSONE D’ORO 1988

Eugenio EVTUSCENKO, per le Lettere

Rita Levi MONTALCINI, per le Scienze

Giovanni CARADENTE, per l’Arte

Ermanno CIRCEO, per la critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1989

Alberto MORAVIA, per le Lettere

Francesco ALBERONI, per le Scienze

Andrea CASCELLA, per l’Arte

Vittoriano Esposito, per la Critica

ROSONE D’ORO 1990

Michele PRISCO, per le Lettere

Cesare PESCHLE, per le Scienze

Corrado GIZZI, per la Cultura Abruzzese

Paola QUATTRINI, per l’Arte

ROSONE D’ORO 1991

Mario LUZI, per le Lettere

Aldo VISALBERGHI, per le Scienze

Giuseppe DI STEFANO, per l’Arte

Edoardo TIBONI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1992

Carlo SGORLON, per le Lettere

Danilo MAINARDI, per le Scienze

Venanzo CROCETTI, per l’Arte

Francesco DESIDERIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1993

John OSBORNE, per le Lettere

Alberto OLIVIERO, per le Scienze

Marcello DE GIOVANNI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1994

Raffaele LA CAPRIA, per le Lettere

Domenico PARISI, per le Scienze

Antonietta STELLA, per l’Arte

Gianni OLIVA, per la Critica Letteraria

ROSONE D’ORO 1995

Ivan V. LALIC, per le Lettere

Massimo PIATTELLI PALMARINI, per le Scienze

Pasquale SALVUCCI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1996

Junna MORIC, per le Lettere

Tomàs MALDONADO, per le Scienze

Nicola OCCHIOCUPO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 1997

Almudena GRANDES, per le Lettere

Vincent COUTILLOT, per le Scienze

Carlo MARCANTONIO, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2012

Francesco SABATINI, per le Lettere

ROSONE D’ARGENTO

Mira CANCELLI, per l’Arte

Daniela MUSINI, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2013

Massimo PAMIO, per le Lettere

Ennio CALABRIA, per la Pittura

Donato RENZETTI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Giorgio PAGANNONE, per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2014

Franco FERRAROTTI, per le Scienze

Marco PATRICELLI, per le Lettere

Gigino FALCONE, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

M° Donato DI MARTILE per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2015

Alessandro MOLA, per le Lettere

Nicola MATTOSCIO, per le Scienze

Giorgio TANI, per l’Arte

ROSONE D’ARGENTO

Cornelia DITMAR per la Cultura Abruzzese

ROSONE D’ORO 2016

Franco NEMBRINI per le Lettere

Giuliano OTTAVIANI, per l’Arte

Stefano RAGAZZI, per le Scienze

ROSONE D’ARGENTO

Franco BATTISTELLA




VERNISSAGE di Manuela Prosperi

L’artista montesilvanese allieva di Guccini e Macchiavelli

Quadri, 15 dicembre 2022. Una grande novità artistica da scoprire. Pittura e poesia nel Vernissage della poliedrica artista che coinvolge tante personalità e noti personaggi locali nella declamazione di Versi di Donne della storia. Un evento unico nel suo genere andrà in scena nella Sala Consiliare di Quadri, in provincia di Chieti, il 17 e il 18 dicembre, organizzato dall’artista montesilvanese Manuela Prosperi.

Un week end per riflettere e emozionarsi insieme a un’artista completa e innovativa. Un omaggio culturale e artistico quello di Manuela Prosperi, residente da alcuni anni a Quadri, che, sostenuta dagli altri artisti del paese, vuole donare al Comune in cui vive, nei giorni magici del Natale.Sabato 17 dalle ore 16 è prevista l’apertura del Vernissage, con le tele inedite di Prosperi accanto a quelle del pittore Sebastiano Di Pietro del salotto del musicista Alexian Santino Spinelli. Il visitatore può ammirare un percorso di 25 tele di Prosperi, divise in 5 temi, ognuno accompagnato da dipinti di Di Pietro.

Domenica 18, alle ore 16, prosegue l’evento con la Declamazione di Versi di Donne, un recital di Versi di donne della storia e di poesie composte dalla stessa Prosperi, con il sottofondo musicale dell’associazione Quadricordo di Quadri, diretta dal Maestro Nicolino Di Pietro. A declamare sono diversi lettori e lettrici, cantanti, persone di cultura e la giornalista attrice Montesilvanese Angela Curatolo, alla presenza del sindaco di Quadri Assunta Fagnilli.

A far da scenario, durante la Declamazione, 8 antiche giare in vetro da lei ridipinte e trattate come tele in uno scenario insolito e surreale, con temi come “Parthenope”, la sirena di Ulisse o “Gli Amanti Tristi” di Romeo e Giulietta. Sottolinea: “Questa è la vera novità artistica del Vernissage.”

In questo momento, sempre in cammino, sta studiando in un selettivo laboratorio di scrittura creativa sotto la guida di nomi quali Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini. A fine esperienza, uscirà un volume di racconti lunghi, che si potrà acquistare in tutti gli store. Manuela, grecista e latinista, scrive per Zaffiromagazine.com ed è nel cast di Bubù Tagghete su la web radio rtradioterapia.it, come esperta conoscitrice di Paganesimo, culture precristiane, Buddismo, digiuno spirituale.

Pluri premiata per le sue poesie musicate, vanta collaborazioni con Elio Pecora, diverse menzioni di merito con il poeta Aletti e Mogol. Il suo libro Petali di Rosa è stato portato in scena in un reading, con il gruppo jazz pescarese Sweet and low. Le sue decorazioni, quest’anno, sono tra quelle dell’albero del Papa a San Pietro. Questa mostra è una piccola parte della sua Anima. “L’arte non è il mio lavoro, non una missione, l’arte non mi fa dormire, è una cosa tremenda che mi tormenta, l’arte è tutta la mia vita”

Angela Curatolo




SQUILIBRI Festival delle Narrazioni 2022/23

Iniziative culturali per le scuole primarie

Francavilla al Mare, 15 dicembre 2022. torna a far capolino, tra le varie iniziative in corso, anche “Squilibri”- Festival delle Narrazioni, che si prepara per la seconda edizione, dopo un esordio dai grandi numeri.

L’edizione 2022/23 presenta già delle grandi novità, come per esempio “Raccontami una storia”, iniziativa proposta per le scuole che partirà il 16 dicembre in orario scolastico che ha lo scopo di spingere i più giovani verso la lettura facendo scoprire loro il meraviglioso mondo della narrazione avvicinandoli altresì alla riscoperta delle storie narrate e dell’ascolto; per i piccoli saranno momenti di grande condivisione anche di temi importanti oltre che di inclusione, vissuti direttamente in sede scolastica.

È l’Istituto Comprensivo F. Masci di Francavilla al Mare ad aderire al progetto, e sono più di cento i bimbi che parteciperanno con i loro docenti ai cinque appuntamenti del progetto coordinato da Nadia Tortora, con la direzione artistica di Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), anche ideatore del Festival delle Narrazioni; il tutto è possibile grazie al Comune di Francavilla al Mare guidato dal sindaco Luisa Russo e all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

“È un privilegio – spiega la Tortora – poter tornare nelle scuole e raccontare ai più piccole storie che parlano di inclusione, ambiente, educazione civica e solidarietà. Squilibri è il Festival delle Narrazioni e le storie più belle nascono proprio dall’incontro con i bambini, così spontanei ed uniti tra di loro”.

Il progetto vede la collaborazione della casa editrice Chiaredizioni, che da anni è impegnata nel contrasto dell’analfabetismo funzionale, detto anche “analfabetismo di ritorno”. Con questa espressione si indicano persone che, nonostante siano istruite e sappiano leggere e scrivere, non sono più in grado di usare la lettura e la scrittura per il proprio sviluppo cognitivo, per interagire nella vita collettiva e per esprimere le proprie emozioni.

Il primo tema proposto è proprio quello dell’inclusione, uno degli argomenti più importanti da affrontare con i ragazzi, poiché la diversità che caratterizza tutto ciò che li circonda e che fa parte della quotidianità è un valore aggiunto di cui prendere coscienza fin dalla tenera età.

Ecco perché alle porte del Natale, dunque il 16 dicembre il progetto inizia con il “dono della condivisione”: il Natale, infatti, è quel momento dell’anno in cui il tempo sembra subire una sospensione, è un’attesa in cui presente, passato e futuro si fondono nella sua atmosfera magica, nei suoi odori tipici, ma soprattutto nelle emozioni che evoca e rievoca, le stesse che riportano gli adulti ai bambini che sono stati e, con un po’ di fortuna, al bambino che è ancora in loro. Quest’attesa, gli adulti la vivono rievocando il Natale della loro infanzia e la trasmettono ai loro bambini che, immersi nel desiderio, la declinano nella figura di Babbo Natale e dei suoi amici elfi. E quale modo migliore per introdurre loro questi personaggi, simbolo di creatività ma anche e soprattutto del dono della condivisione, se non tramite delle storie fiabesche?

Ed ecco che con Fabio Di Cocco è stato pensato il laboratorio creativo “Il segreto di Babbo Natale” per i bimbi dai 6 anni in su, insieme ai burattini di spugna, nonché personaggi del libro, Muschio e Pinolo, per creare insieme una letterina magica con la tecnica degli origami che racchiuderà un messaggio molto importante.

A. Renzetti




IO, LUCIO E TU omaggio a Lucio Battisti in due atti

Il prossimo 17 dicembre al Circus per la Casa di Cristina, evento di solidarietà 

Pescara, 15 dicembre 2022. Io, Lucio e tu omaggio musicale a Lucio Battisti in due atti sarà di scena al Circus di Pescara, sabato 17 dicembre alle ore 21, per un appuntamento davvero speciale, organizzato da La Casa di Cristina. Un evento di solidarietà realizzato in collaborazione con Dario De Ruggeriis e Tatiana Beloussova, la serata sarà presentata da Tiziana Di Tonno. I Prendila Così, la nota tribute band di Mogol-Battisti metterà in scena un omaggio in due atti al genio di Poggio Bustone (RI). Per l’occasione il popolare gruppo musicale abruzzese si avvarrà della prestigiosissima presenza della cantante-chitarrista Nicole Tuzii, protagonista di X-Factor 5 e con un grande curriculum alle spalle, nonostante la giovane età. L’artista, di origini sulmonesi e con un avviato studio di produzione a Montesilvano chiamato Ut music lab, darà così un valore aggiunto allo spettacolo in programma sabato sera al Circus.

Il lavoro, Io, Lucio e tu, diretto da Graziano Gabriele, è firmato a più mani, oltre che dallo stesso regista, anche da Flavio, Paolo e Valerio De Carolis. Si tratta di una vera e propria novità, un’idea originalissima che mai nessuno aveva osato realizzare. Non ci sono tracce, infatti, di un’esperienza così ardua come quella di portare sul palcoscenico la vicenda umana e professionale di Lucio Battisti, uno dei più discussi e amati protagonisti e vero innovatore della canzone pop italiana.

Lo spettacolo nasce dall’idea di tendere il filo della narrazione, attraverso la linea della storia rappresentata da un chiaro elemento scenografico, verso un colloquio piuttosto verosimile con ‪Lucio Battisti. L’uomo e l’artista, conosciuti attraverso aneddoti e fatti che, nel corso del lavoro, emergono anche nella loro assoluta originalità. Questo lavoro, suggestivo in teatro per struttura testuale, soggetto e modalità, si ferma al solo ed esclusivo percorso artistico compiuto da Lucio Battisti con Giulio Rapetti Mogol e vive sulle ali simboliche di una valigia come elemento imprescindibile di un viaggio, sensu latu‪. La vicenda si snoda in un percorso lineare in cui sono facilmente individuabili due elementi temporali: il passato, visto attraverso il “panno” del ricordo, dei sentimenti, delle storie vere e documentate, rivissute attraverso fatti documentati da fonti ufficiali e provati con un finale a sorpresa ma anche toccante e, poi, il presente, vissuto come momento “eterno” in cui le canzoni dei due diventano immortali e svuotano, così, il peso del tempo. Nel corso della rappresentazione vengono eseguiti, infatti, i brani più conosciuti ed orecchiabili dal gruppo musicale presente in scena: I Prendila Così, una tribute band che, da circa 20 anni nelle varie piazze del centro-Italia, perpetua le suggestioni dei brani intramontabili create dal più amato sodalizio artistico italiano, appunto a Mogol/Battisti. L’intenzione è, anche, di percorrere, con il diretto coinvolgimento del pubblico, le atmosfere degli anni 60’,’70 e 80’ del Novecento. In recitazione due “attori”, uno nelle vesti di ‪Lucio Battisti, l’altro in quelle di un giornalista, insieme alla vivacità di altre comparse che hanno, poi, il compito di trasformarsi, quasi per magia, in musicisti veri. Insomma, una storia “nuova” che viene presentata in modo semplice e accattivante, dentro la quale si diluiscono armonicamente le “emozioni” dolci e amare che sono proprio anche della sua esistenza artistica.

Dello spettacolo ne parla anche, Germana Di Rino, una delle organizzatrici: “Quest’anno le note di solidarietà della Casa di Cristina affidate ad un gruppo fenomenale: “Prendila così Tribute Band”. Paolo De Carolis, giornalista e docente di materie letterarie alle superiori, è il fondatore del gruppo che propone, in una versione molto fedele, le canzoni del fantasmagorico sodalizio artistico Mogol-Battisti.  Da molti anni si appassiona allo studio e alla ricerca della vita e musica del genio di Poggio Bustone (Ri) e scava, con interviste mirate nella carriera del più grande autore di testi della musica pop italiana: Giulio Rapetti Mogol. Il progetto di Paolo De Carolis, da sempre, è quello di portare sul palcoscenico la storia di Lucio Battisti e della nascita della musica rock in Italia. Le grandi doti di musicista consentono al professore di realizzare il suo sogno nel 2015, la prima volta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.

La straordinaria musica di Battisti, magicamente eseguita, accompagna la rappresentazione teatrale della sua vita e trascina il pubblico che canta con la band pezzi intramontabili.

Sarà così anche il prossimo 17 dicembre al Circus, per una serata indimenticabile, per questo, non potete proprio mancare!”

Io, Lucio e tu di Flavio, Paolo, Valerio De Carolis e Graziano Gabriele. Omaggio a Lucio Battisti in 2 atti. Personaggi e interpreti: Lucio Battisti- Paolo De Carolis; Giornalista- Graziano Gabriele; Batterista- Stefano Berarducci; Chitarrista- Luca Iurisci; Tastierista- Ottavio Sabatino; Bassista- Bruno D’Alfonso, Special guest: Nicole Tuzii. Regia- Graziano Gabriele.

L’ Associazione ” La casa di Cristina Onlus ” nasce nel 2011, dai sogni e i bisogni di alcuni ragazzi per un progetto comune. Grazie all’aiuto dei genitori tutto questo è diventato realtà. Oggi “La casa di Cristina” è un gruppo composto da tanti amici di cui: ragazzi e ragazze, volontari, tirocinanti dell’università Gabriele d’ Annunzio di Chieti – Pescara, esperti di vari ambiti educativi e ricreativi, con i quali si realizzano attività di varia natura come spettacoli, mostre, concerti e prodotti multimediali che vengono presentati, ogni anno, ad un numeroso pubblico.

Il “lavoro” è occasione, per tutti i partecipanti, di conoscersi, conoscerci e crescere insieme in maniera spontanea, nella libertà di espressione delle proprie capacità e abilità.

La Casa di Cristina non è solo un luogo, ma è un’opportunità per tutti, un modo nuovo di ” guardare il mondo e vivere nel mondo, semplicemente per come siamo “.

La sede è in Via Adige 71/73 a Montesilvano (Pe), aperta il lunedì, mercoledì, venerdì pomeriggio dalle 16,00 alle 19,00 ed il martedì giovedì e sabato mattina dalle 9,00 alle 12,00.

Per lo spettacolo “Io, Lucio e tu” rivolgersi a Paolo: 3471649984 e a Francesca 3386716840 or 3200782670.




IN VISITA AL PORTO di Giulianova

La giornata speciale del presidente della federazione italiana vela

Giulianova, 15 dicembre 2022. È stata una giornata di convivialità e condivisione di progetti e nuove iniziative, quella trascorsa nel fine settimana con il Presidente della Federazione Italiana Vela nel porto giuliese.

Il Dott. Francesco Ettorre, nativo di Giulianova, ha avuto modo di incontrare il Comandante del porto di Giulianova, T.V. (CP) Alessio Fiorentino presso la sede dell’Ufficio Circondariale marittimo. Un incontro davvero importante, ulteriormente arricchito dall’esperienza di esser riuscito ad assistere in prima persona alla gestione delle emergenze da parte della Guardia Costiera. Nel corso della visita, infatti, il personale della Capitaneria era impegnato in operazioni di assistenza ad un natante a vela, arenatosi nel comune di Roseto degli Abruzzi.

Tanti altri temi rilevanti sono stati affrontati alla presenza del Presidente del Circolo Nautico Migliori, Dott. Enrico Orsini, fautore dell’incontro, e dei membri del Consiglio Direttivo Dott. Pietro Campanaro ed Alberto Di Giulio, assieme al Presidente dell’Ente Porto Valentino Fabrizio Ferrante. Fra questi, in un clima di cordiale empatia, sono stati discussi progetti di inclusione per i velisti disabili, il funzionamento delle scuole nautiche sotto egida FIV, le questioni riguardanti il demanio marittimo, e non meno importante, l’accresciuta consapevolezza della cultura del mare nei giovani.

Il Comandante Fiorentino ha voluto fare dono al Presidente Francesco Ettorre, del crest dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova, omaggio ricambiato dal Presidente con pin e cravatta della FIV.

A seguire, dopo un sopralluogo effettuato in porto finalizzato a comprendere la possibilità di sviluppare nuove sinergie per il prossimo futuro, il Presidente Ettore accompagnato dal Comandante Fiorentino ha fatto visita al Circolo nautico V. Migliori, del quale è membro, accolto dal Presidente Enrico Orsini e da alcuni soci, dove, dopo un caloroso brindisi di ben tornato, ha avuto modo di approfondire ulteriormente le potenzialità della nautica a Giulianova ed in particolare delle attività del Circolo nel campo della vela.




THE MULTITUDES di Alessandra D’Ortona

Nuova pittura italiana a Paglieta dal 17 al 30 dicembre

Paglieta, 15 dicembre 2022. Dal 17 al 30 dicembre arriva “The Multitudes” mostra personale di Alessandra D’Ortona esponente di spicco della nuova pittura italiana contemporanea, molto amata dai giovani collezionisti.

Nel contesto del ricco calendario di eventi delle festività natalizie a Paglieta (CH), l’Amministrazione comunale, la Biblioteca comunale e il Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni” presentano il vernissage – “The Multitudes”, mostra  d’arte contemporanea di Alessandra D’Ortona, artista che vive e opera a Paglieta (CH).

La mostra sarà inaugurata il 17 dicembre 2022 e resterà visitabile fino al 30 dicembre, dalle ore 9-12 e dalle 15-19, presso la Sala Polivalente Sandro Pertini, in Via Martelli Di Matteo (Paglieta – CH).

Il 17 dicembre, giorno dell’inaugurazione della prestigiosa mostra, con commento critico di Maurizio Vitiello (critico d’arte e sociologo), questi gli interventi in scaletta che introdurranno l’artista Alessandra D’Ortona: saluti istituzionali del sindaco, avv. Ernesto Graziani; la prof.ssa Esmeralda Pagano, presidente del Museo delle Tradizioni popolari “Nelli-Polsoni”; Nicola Ranieri, scrittore e critico cinematografico e di arte pittorica; Rita Bartolucci, docente di materie letterarie, scrittrice e poetessa; Beniamino Cardines, fondatore di AP/ArteProssima pinacoteca d’arte contemporanea, scrittore candidato “Autore dell’anno 2022-2023” LFA Publisher Italia-Spagna, ed Emiliana Petti, poetessa e scrittrice.

Alessandra D’Ortona, per  descrive la sua arte, fa riferimento alla nota critica dello scrittore Beniamino Cardines  «Sono una pittrice che cerca. Un’artista che ha bisogno di comunicare perché da qualche parte ha trovato qualcosa o piuttosto, ha visto qualcosa. Quel qualcosa che solo l’arte può dire. In questo senso i miei quadri sono investigativi del sociale, frutto di un cercare ciò che è sepolto. Ricerca paziente di chi ha l’amore per le tracce manche quando non sono così evidenti, facili. Anzi difficili e scomode. Osservo le forme della mia pittura, da lontano e da vicino, cercando e scoprendo i soggetti tra i gesti, tra le forme, tra le fusioni cromatiche. E trovo volti, corpi, figure, noi tutti. Nessuno resterà mai visto. Nessuno è dimenticato nell’anonimato periferico o tutti i dimenticati presenti. I miei quadri sembrano pezzi di muro, graffiti metropolitani, segni e movimenti che richiamano in parte Keith Haring, come anche la grande pittura in movimento di Jackson Pollock».

“The Multitudes” resterà visitabile fino al 30 dicembre, dalle ore 9-12 e dalle 15-19, presso la Sala Polivalente Sandro Pertini, in Via Martelli Di Matteo (Paglieta – CH). 




ANCORA  BUON NATALE

Nonostante le povertà, la guerra, le crisi

Teramo, 14 dicembre 2022.  Grazie per la collaborazione sin qui prestata a Prospettiva Persona (quest’anno ha compiuto 30 anni), a La Tenda (49 anni, di cui 19 col CRP), al Salotto culturale (23 anni), ai siti prospettivapersona.it e centropersonalista.it. Noi stessi siamo sorpresi per avercela fatta così a lungo. Se ciò è accaduto – nel bel mezzo della crisi economica e della relativa difficoltà delle istituzioni – è grazie a quanti hanno creduto nel volontariato culturale personalista ed hanno supportato, nella misura del possibile, la ricerca, il dialogo, la formazione, le riviste.

Il Prossimo 16 dicembre 2022 ore 16 a Teramo presso la Sala Caritas in via Veneto 11, festeggeremo il Trentennale con una serie di testimonianze che si possono seguire anche  in diretta streaming. Link alla videochiamata del 16 dicembre ore 16: https://meet.google.com/hty-mjzo-rne ; Oppure digita: ??(IT) +39 02 3041 9862 PIN: ??807 285 052#

Ringraziamo tutti augurando un sereno periodo natalizio e invocando  la pace per l’Ukraina. 

Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese a nome di tutti gli amici del CRP che rendono possibile la diffusione della cultura personalista.




28 DICEMBRE: l’amministrazione riporti la memoria al centro

Il giorno in cui la città si risveglia dall’incubo della guerra, della battaglia che si è combattuta strada per strada, casa per casa, che le è valsa, suo malgrado, l’appellativo di Piccola Stalingrado

Ortona, 14 dicembre 2022. A terra restano 1314 civili, l’80% del patrimonio monumentale e edilizio è raso al suolo. Le donne, che hanno retto il tessuto sociale di una città sventrata nei giorni più difficili della sua storia, sono stremate, rimaste a guardare le macerie della loro vita distrutta in ogni aspetto.

All’enorme sacrificio della città e al coraggio dei suoi abitanti venne assegnata la Medaglia d’oro al Valor Civile con queste parole: “…Con fierissimo contegno resisteva intrepida ai soprusi degli invasori in armi, mai piegando nella sua purissima fede in un’Italia migliore, libera e democratica. Si prodigava con cuore di madre nel soccorso dei feriti e dei sofferenti affermando, negli orrori della guerra, il più alto spirito di solidarietà umana”.

Nel ricordo di quegli eventi, l’ANPI-Ortona si dissocia dalla scelta dell’Amministrazione Comunale di voler celebrare il 79esimo Anniversario della Liberazione di Ortona puntando ad una spicciola operazione di marketing promozionale che oscura e distorce il significato di una giornata che invece deve essere dedicata all’impegno e al dovere della Memoria intesa, per citare Lia Levi, come “l’eterno presente di tutto ciò che ha senso e valore”.

Il 28 dicembre è ricordare ciò che è stato affinché non accada più, è la necessità di far conoscere alle giovani generazioni il sacrificio dei loro concittadini e di ragazzi della loro età venuti dall’altra parte dell’oceano per permetterci oggi di vivere in uno Stato democratico e civile. È l’occasione per trasformare vite e famiglie distrutte dalla guerra in un messaggio di pace, perché Ortona questo deve diventare: una città simbolo di pace nella promozione dei diritti umani, della giustizia e della solidarietà.

A questo proposito, lontano dai clamori e dai riflettori dei media, al fine di restituire alla giornata del 28 dicembre i suoi autentici significati e contenuti, la sezione “Dario Serafini” dell’ANPI di Ortona intende organizzare il 27 dicembre un “percorso della Memoria”, aperto alla Città e alla sua società civile (associazioni, organizzazioni, partiti e singoli cittadini), che partirà dalla chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e si concluderà al Sacrario delle vittime civili al cimitero di Ortona per ricordare ed onorare coloro che hanno combattuto, hanno sofferto e sono caduti nei tragici eventi della Battaglia di Ortona e per riaffermare, soprattutto per le giovani generazioni, il valore primario della pace e della fratellanza tra i popoli.

La sezione Dario Serafini- ANPI Ortona




MAFIA e Costituzione

Evento della scuola di legalità e giustizia dell’università

Teramo, 14 dicembre 2022. Venerdì 16 dicembre, alle ore 9.30 in Aula Magna, si terrà un incontro dal titolo Mafia e Costituzione, organizzato dalla Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo.

L’incontro, moderato dall’avvocato Mirko Di Donato, sarà introdotto da Fiammetta Ricci, delegata del Rettore alla Formazione per la legalità all’Università di Teramo.

Interverranno Giuseppe Marazzita, ordinario di Diritto Costituzionale dell’Ateneo teramano; Ettore Picardi, procuratore della Repubblica di Teramo; Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino, che sarà in collegamento da “La casa di Paolo” a Palermo.

La Scuola di legalità e giustizia dell’Università degli Studi di Teramo è stata fondata nel 2018, in collaborazione con l’Associazione “Falcone e Borsellino”, per favorire la promozione culturale, la riflessione e il dibattito sui temi della legalità e del contrasto alle mafie e sviluppare negli studenti una cultura di impegno sociale e civile per fornire conoscenze adeguate e dare senso a un’opera di contrasto alle mafie, in ogni loro forma e tipologia, consapevole, motivata ed efficace. Le attività della Scuola sono rivolte innanzitutto agli studenti delle ultime classi degli Istituti Superiori di Secondo grado, ma aperte anche agli studenti universitari.




DISSERVIZI E DISAGI all’utenza

Con i nuovi servizi invernali  del trasporto ferroviario regionale

Pescara, 14 dicembre 2022. I due vettori (Trenitalia e TUA) non si parlano e ancora una volta la Regione paga lo scotto di non essersi confrontata con i cittadini-consumatori, ma si fa ancora in tempo a rimediare…

Peccato ! In Italia la legge  del 24-12-2007 n. 244 – art. 2 comma 461 2008, non è stata mai applicata. Stiamo parlando della norma che prevede la tutela dei diritti dei cittadini consumatori fruitori dei servizi pubblici.

Nel 2015 la Federconsumatori Abruzzo, con l’avallo di tutte le altre associazioni a tutela dei consumatori, ha proposto un ricorso al TAR dell’Aquila, affinché la legge venisse finalmente applicata.

Nel 2021 il TAR dell’Aquila ha accolto integralmente il ricorso, obbligando la Regione Abruzzo a modificare, con un addendum, il Contratto di Servizio che lega la Regione a Trenitalia.

Eppure, nonostante la legge e nonostante la sentenza del TAR, ancora oggi le Associazioni dei consumatori non riescono a dare il loro contributo al servizio ferroviario così come prevede la legge e questa problematica attiene entrambi i gestori che assicurano il trasporto regionale su rotaia ovvero sia Trenitalia che TUA (quest’ultima peraltro è anche un’azienda regionale). Con la conseguenza, tra l’altro , che gli orari ferroviari vengono realizzati senza che la voce dei cittadini-consumatori possa farsi sentire nei luoghi dove vengono assunte le decisioni.

La conseguenza: quel treno soppresso senza un perché – peccato ! Perché forse sarebbe stato possibile evitare la soppressione del treno della TUA 23916 in partenza da Sulmona alle ore 11.30, per arrivare a Pescara alle ore 12.40. Treno che da notizie assunte direttamente dai pendolari, sembra essere stato molto frequentato (la realtà della frequentazione del treno dovrebbe essere conoscibile anche dalle associazioni dei consumatori attraverso gli uffici che dispongono di quelle informazioni, ma come detto nessuno le coinvolge e debbono perciò ragionare con i “si dice”).

Quell’integrazione tariffaria rimasta una grande incompiuta – A rendere ancora più grave la situazione per i pendolari tra Chieti e Pescara, è la mancata integrazione del trasporto pubblico locale e del sistema tariffario tra queste due città. Da anni, in verità, esiste una integrazione tra tutti i vettori su strada nella relazione tra Chieti e Pescara (cosiddetto biglietto unico introdotto nel 2006 e peraltro nella sola area metropolitana). Questa integrazione, tuttavia, riguarda due soli vettori (TUA e PANORAMICA) ma non contempla affatto il trasporto ferroviario anche se incide sulla stessa relazione.

E per i pendolari oltre al danno una vera beffa – L’assurda conseguenza di questa vicenda è che i pendolari che utilizzavano il treno regionale 23916 nella relazione Chieti-Pescara, oltre ad aver subito un danno per la soppressione di un servizio essenziale, hanno altresì subito la beffa di non potersi nemmeno avvalere per tornare a casa, di un servizio sostitutivo con gli autobus se non adattandosi ad altri orari e soprattutto sostenendo l’onere di un altro abbonamento. Il tutto rammentando che Treni e pullman sono contributi entrambi dalla regione Abruzzo con i soldi dei cittadini abruzzesi.

Dietro il taglio del servizio una incredibile compensazione – Sempre e purtroppo solo per sentito dire, sembrerebbe che dietro la motivazione di TUA di sopprimere questo servizio essenziale (e senza magari coinvolgere per un eventuale subentro l’altro vettore ovvero Trenitalia), vi sia una sorta di incredibile “compensazione chilometrica” scaturita dall’introduzione contestuale di una nuova coppia di treni che dalla stessa data (11 dicembre 2022) collega Pescara e L’Aquila con partenza dal Capoluogo adriatico alle 9.51 e arrivo nel Capoluogo di Regione alle 12.23 (dopo 2 ore e 32 minuti per percorrere poco più di 100 Km su una tratta dedicata !). Per inciso la corsa di ritorno parte da L’Aquila alle 14.58 ed arriva a Pescara alle 17.42 (in questo caso dopo 2 ore e 44 minuti).

Tempi di percorrenza biblici e assurde penalizzazioni – Aldilà dei lunghi tempi di percorrenza non esattamente in linea con le aspettative dell’utenza, vi è l’ulteriore paradosso che la nuova tratta in questione nel garantire numerose fermate intermedie (ben 13) escluda proprio quella di Chieti (Madonna delle Piane) che assicurerebbe una importante risposta e offerta di trasporto pubblico all’utenza studentesca/universitaria nonché ai pendolari che operano nel vicino polo ospedaliero.

I due vettori non si parlano tra di loro e si vede – Insomma una bella dimostrazione di aziende ferroviarie che non parlano tra di loro e soprattutto operano senza rispondere alle reali esigenze dei fruitori del servizio. Se a tutto questo aggiungessimo che per conoscere la situazione dell’offerta dei treni abruzzesi, i viaggiatori debbano cercarli su due diversi orari (quello di Trenitalia e quella della TUA), così come per acquistare i biglietti il cui sistema informatico non è stato uniformato e ancora oggi non contempla la possibilità per uno stesso servizio di trasporto regionale, di optare indistintamente su entrambi i vettori, si comprende benissimo come i viaggiatori del TPL abruzzese siano trattati come ostaggi piuttosto che clienti.

Peccato che nel nostro Paese non siano sufficienti né le leggi, né le sentenze per modificare la realtà. Basta studiare sui testi di Quinto Fabio Massimo “il Temporeggiatore”, e prima o poi, tutti dimenticheremo tutto.

Tino Di Cicco Federconsumatori Abruzzo             

Franco Rolandi Filt Cgil Abruzzo Molise




FUTURO NAIADI. Non si ripetano gli errori del 2019

Il consigliere regionale Blasioli fa suo l’appello di lavoratori, sindacati e associazioni sportive

Pescara, 14 dicembre 2022. Questa mattina, raccogliendo l’invito della CGIL, mi sono recato alle Naiadi per partecipare alla conferenza stampa organizzata dal sindacato per fare il punto sul futuro occupazionale di lavoratori e collaboratori sportivi della struttura. Nel ruolo di consigliere regionale che siede all’opposizione, ho assunto l’impegno di verificare le intenzioni della Giunta Regionale, che ad un anno e mezzo dal noto Consiglio Comunale straordinario, tenutosi fuori dal centro sportivo il 24 giugno 2021, non ha ancora deciso quale strada intraprendere.

L’impianto oggi è regolarmente operativo e funzionante, e riscuote apprezzamenti da utenti e atleti; tuttavia, ad agosto scadrà il termine biennale della gestione provvisoria. Purtroppo, non siamo in condizione di fare promesse agli attuali gestori, che stanno ricevendo grandi elogi per l’impegno profuso, in quanto la Regione, come tutti gli enti pubblici, è soggetta all’evidenza pubblica.

La Giunta regionale ha due strade dinanzi a sé. Perseguire il project rimodulato e metterlo a gara o scegliere la via della gestione pluriennale, sempre con gara. In entrambi i casi, estendere la durata della gestione consentirebbe investimenti in una struttura con impianti datati e quindi particolarmente energivora. Ma soprattutto, dare continuità all’impianto assicurerebbe maggiori garanzie a lavoratori e fruitori.

Le sedute che si apriranno la prossima settimana sul bilancio regionale saranno l’occasione per fare chiarezza. Al momento la Commissione ha ritenuto tecnicamente valido il project financing di circa cinque milioni di euro di iniziativa privata, ma la Giunta regionale non si è ancora espressa a riguardo. Qualora dovesse dichiararsi favorevole, occorrerà poi procedere alla pubblicazione del bando, e gli 8 mesi che ci separano da qui ad agosto potrebbero non essere sufficienti per l’aggiudicazione. Mi auguro che non si ripetano gli stessi errori commessi nel 2019, quando la Giunta regionale tergiversò oltremodo sul primo project financing. Quei ritardi, e per giunta l’arrivo della pandemia, hanno ulteriormente peggiorato le cose, determinando perdita di interesse e la consequenziale rimodulazione. Per cui, se l’orientamento della Giunta è indirizzato verso il project questa volta si agisca tempestivamente, altrimenti si inizi a lavorare subito sul bando per la gestione pluriennale.

Le Naiadi, come le altre piscine, sono tra gli impianti che accusano maggiormente il caro-energia, ed oggi è stata l’occasione anche per illustrare ai presenti il lavoro svolto dalle forze di centrosinistra, nel Consiglio regionale del 29 novembre 2022, per lo stanziamento di un finanziamento di 1 milione per il caro energia degli impianti sportivi al chiuso e di € 970.000,00 per gli impianti natatori.