NATALE: 2022 CONFARTIGIANATO lancia la campagna Compra in Città

Iniziativa dell’associazione Chieti L’Aquila: “Scegliere i prodotti locali per il rilancio dell’economia del territorio”

Chieti, 8 dicembre 2022. Nelle province di Chieti e L’Aquila, a dicembre, mese delle festività natalizie, le famiglie, secondo le stime, spenderanno 248 milioni di euro per prodotti e servizi tipici del Natale. Del totale, 169 milioni di euro sono relativi a prodotti alimentari e bevande. Lo rileva la consueta indagine di dicembre curata dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. L’associazione, in occasione dell’8 dicembre, che apre concretamente il periodo delle festività natalizie, lancia la campagna “Compra in città”, con l’obiettivo di favorire il rilancio dei negozi di prossimità e delle attività artigiane.

Il dato sulla spesa nelle due province rappresenta oltre la metà di quello regionale che si attesta complessivamente a 470 milioni. In particolare, a livello territoriale 138 milioni di euro verranno spesi in provincia di Chieti (94 mln in prodotti alimentari e bevande), 113 in provincia di Pescara (77 mln), 110 milioni in provincia dell’Aquila (75 mln) e 108 in provincia di Teramo (74 mln).

Centrale il ruolo dell’artigianato: un addetto su tre lavora in settori collegati a prodotti e servizi natalizi. Dai dati, infatti, emerge chiaramente quanto le festività natalizie siano importanti per gli artigiani. Il peso sul totale dell’artigianato degli addetti impegnati in prodotti e servizi tipici del Natale è pari al 34,2% nel Chietino (57/ma posizione in Italia) e al 30,7% nell’Aquilano (86/ma posizione). In Abruzzo il dato è pari al 35,4%, dato superiore alla media nazionale (34,8%).

Le imprese artigiane che operano nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sono 2.109 nel Chietino, per un totale di 5.200 addetti, 1.969 dei quali nei settori alimentare, bevande e ristorazione, e 1.528 nell’Aquilano (3.311 addetti; 1.371 nei settori alimentare, bevande e ristorazione). Nel complesso le due province contano 4.037 imprese, pari al 53,2% di quelle regionali (7.584, 19.102 addetti).

“In vista degli acquisti natalizi, abbiamo deciso di lanciare la campagna ‘Compra in città’, affinché gli utenti scelgano i negozi di prossimità, le botteghe artigiane e i prodotti del territorio – sottolineano il presidente ed il direttore di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli – Ora più che mai bisogna sostenere le attività locali, messe in ginocchio dal caro bollette, dalla crisi e dalla concorrenza dell’online. I prodotti del nostro territorio hanno una qualità eccellente. In una logica di promozione, di valorizzazione del ‘made in italy’ e di rilancio dell’economia territoriale, invitiamo la cittadinanza ad acquistare produzioni locali. In questo momento è fondamentale preferire le prelibatezze tipicamente abruzzesi, non solo per un discorso di qualità alimentare, ma anche per contribuire, a partire da un piccolo gesto, quale l’acquisto di un regalo o di un dolce, al rilancio della nostra economia, del nostro artigianato e delle nostre micro e piccole imprese”.




MEDITERRANEO APPENNINICO nella splendida cornice del Palazzetto dei Nobili

Martedì 13 dicembre la prima edizione. Una giornata di laboratori di festa di ascolto di condivisione, una immersione nella musica nel canto nelle danze grazie alla partecipazione di due protagonisti dello studio e della interpretazione della musica popolare italiana: Nando Citarella E Massimiliano Di Carlo. 

L’Aquila, 8 dicembre 2022.  “MEDITERRANEO APPENNINICO” nasce dal desiderio di esplorare Culture e Umanità apparentemente distanti, addentrandoci nelle differenze che quando sono tradizione diventano maggiormente simboliche e rappresentative ma allo stesso tempo capaci di attivare delle frequenze comuni che sono la chiave del dialogo dei popoli. È la cultura la chiave per scardinare le paure e dare maggiore valore alla condivisione, all’incontro e al confronto. “MEDITERRANEO APPENNINICO” è un viaggio attraverso la terra, fra quelle culture che viaggiano, che prendono e danno dall’immenso bacino Mediterraneo fin lungo la dorsale appenninica e viceversa attraverso i filtri delle città portuali che diventano laboratori sociali oltre che culturali. 

L’idea di coinvolgere artisti del calibro di Nando Citarella e Massimiliano Di Carlo nella prima edizione del progetto artistico culturale “MEDITERRANEO APPENNINICO” è sostanziale per conoscere e ascoltare gli studi e le ricerche svolte sul mondo Agro pastorale, culturale e della musica tradizionale dell’Italia centro meridionale fin oltre i confini nazionali. 

Massimiliano Di Carlo affonda le proprie radici e prende le mosse dall’Appennino marchigiano fino ai Monti Lattari e oltre, con collaborazioni che vanno dal nord fino a Napoli, Nando Citarella, dal suo specifico napoletano ha aperto uno studio che va di là dei confini nazionali e riguarda proprio le influenze mediterranee culturali, artistiche e sonore.  

Il programma prevede:

Dalle ore 15.00 i laboratori di canto su tamburo a cura del Maestro Nando Citarella.

Alle ore 19.00 Massimiliano Di Carlo con la sua voce e con strumenti autoscostruiti o ritrovati nelle case dei suonatori, farà ri-suonare il repertorio di tradizione orale dell’Italia centro meridionale grazie al suo “Canto alla Rovescia”.

A seguire concerto di Nando Citarella in “A Fior di pelle”, un progetto che si basa su dialogo, forme di integrazione e incontro attraverso voci, ritmi, percussioni e passi di danze dal tardo ‘500 ad oggi in Italia e nel Mediterraneo, attraverso la matrice popolare relativa alle Musiche e alle Danze del mondo partendo proprio da quelle dell’Italia centro-meridionale e ponendo attenzione su analogie e sincretismi.

Il laboratorio e i concerti saranno accompagnati esclusivamente con musica dal vivo e l’unico suono che trascinerà i partecipanti nel canto e nella danza sarà quello incessante e terapeutico del tamburello, dell’organetto della tammorra …  Per i laboratori con il Maestro Nando Citarella è necessaria la prenotazione entro il 12 dicembre alle ore 20.00

Info e prenotazioni: 328/0822365”




UIL ABRUZZO: la legge di bilancio non ci piace

Il sindacato spiega le motivazioni della mobilitazione regionale. E dà appuntamento alla manifestazione del 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara

Pescara, 8 dicembre 2022. No all’ampliamento dell’utilizzo dei voucher, no all’ennesimo condono fiscale, no al depotenziamento della tassa sugli extra profitti, no al blocco della rivalutazione per le pensioni sopra quattro volte il minimo, no alla mancanza di un intervento per le pensioni dei giovani, no al peggioramento di Opzione donna, no all’abolizione del reddito di cittadinanza, no alla mancata attenzione agli obiettivi di transizione ecologica, no alla mancanza di investimenti in scuola, ricerca, sanità e mezzogiorno.

Sono questi i punti della manovra finanziaria contestati dalla Uil Abruzzo che ha lanciato nei giorni scorsi la mobilitazione regionale, per manifestare la propria contrarietà verso una legge di bilancio considerata iniqua e non espansiva. E che sono stati presentati questa mattina in conferenza stampa da Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e dai componenti della segreteria regionale Uil Abruzzo Fabrizio Truono e Fabiola Ortolano.

La manovra, che secondo la Uil crea solo conflitti nel mondo del lavoro, manca di interventi quali contrattazione collettiva e contratti di qualità, utili a contrastare la precarietà lavorativa, soprattutto delle giovani generazioni. E di una riforma strutturale del sistema previdenziale che tenga presente la necessità di costruire una pensione di garanzia per i giovani.

“La nostra è un’organizzazione che si è sempre distinta  – ha spiegato il segretario regionale Michele Lombardo durante l’incontro con la stampa – perché ha sempre fatto considerazioni scevre da colorazioni politiche rispetto ai governi, ma valutazioni espresse in base al merito e ai contenuti dei temi trattati. Mi auguro che il governo, a partire da questa sera, apra uno spiraglio di dialogo con il sindacato confederale italiano. In caso contrario, porteremo avanti la nostra mobilitazione a tutela dei lavoratori e lavoratrici dipendenti, dei  pensionati e soprattutto dei giovani, che hanno necessità di avere un mondo del lavoro che possa accoglierli in modo normale, contrattuale e non con i contratti ridotti ai minimi termini come spesso accade”.

Le richieste della Uil Abruzzo toccano poi  i temi fiscali –  le richieste sono l’abbattimento del cuneo fiscale di almeno di cinque punti, un fisco equo che non colpisca sempre i soliti noti e il no a una flat tax che premia alcuni e lascia tutto il peso fiscale sugli altri – e la sanità pubblica, che necessita secondo il sindacato di più risorse economiche per realizzare un’adeguata riforma del sistema pubblico sanitario, che permetta di assumere personale medico e paramedico e che impedisca la chiusura degli ospedali. ”In questi due anni ci siamo occupati molto del tema della sanità e, attraverso un percorso durato due anni, siamo riusciti a portare l’attenzione delle istituzioni sulla necessaria riorganizzazione territoriale del comparto – ha commentato Fabrizio Truono -. Adesso le pochissime risorse inserite nella manovra di bilancio ci allontanano dalla possibilità di creare un sistema sanitario regionale che sia efficace, efficiente e di qualità”.

Sulla scuola, Uil Abruzzo ribadisce la necessità di un sistema di istruzione pubblico uguale per tutti che non debba subire tagli di risorse, fatti in base a logiche ragionieristiche. ”In questa manovra mancano gli investimenti sulla scuola – ha spiegato Fabiola Ortolano -. Peraltro l’orientamento governativo è quello di destinare i fondi sulla scuola alle singole regioni, nell’ottica dell’attuazione dell’autonomia differenziata che per la nostra regione rappresenta un danno grossissimo”. “Altro tema che porteremo avanti con forza – ha  aggiunto– è quello della sicurezza sui posti di lavoro. E poi l’attenzione sui giovani, per i quali abbiamo il dovere di lavorare per risolvere concretamente i problemi di lavoro che insistono su questa fascia di età”.

Concetti, questi, che verranno riaffermati e approfonditi durante gli appuntamenti della mobilitazione. Il primo in agenda è la manifestazione prevista per venerdì 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara.

Barbara Del Fallo




REPARTO GERIATRIA dell’ospedale chiuso dal 2020

Stamattina l’incontro sulla situazione del reparto di Geriatria del Presidio Ospedaliero di Penne

Penne, 6 dicembre 2022. Vi hanno partecipato il direttore Generale Asl Vincenzo Ciamponi, il segretario regionale Fials Pasqualone e per l’amministrazione comunale di Penne l’assessore e vicesindaco Pina Tulli e l’ex Sindaco e ex medico del reparto Mario Semproni.

Come si ricorderà il reparto fu chiuso per Covid nel marzo 2020 dopo che ci furono casi di positività sia tra i ricoverati che tra il personale. Fu quindi effettuata una sanificazione trasferendo i ricoverati in altri reparti. Al termine delle procedure, reso quindi nuovamente agibile il reparto, lo stesso non fu mai più riaperto.

Il reparto alla sua apertura era con 24 posti letto di degenza, suddivisi in una sezione uomini e una donna. Con la chiusura tutti i casi sono stati dirottati o su altri reparti dello stesso Ospedale di Penne o su Pescara o su altri Ospedali. Il reparto era riferimento non solo dei residenti ma anche di tanti pazienti geriatrici della Val Tavo e Val Fino.

Attualmente, si assiste che persone presentatesi al Pronto Soccorso di Penne e bisognose di ricovero sono in attesa su barelle essendo l’unico posto utilizzabile il Reparto di Medicina con i suoi 22 posti letto ma che assolutamente non riesce a smaltire le richieste essendo il reparto già pieno. Spesso la soluzione è il trasferimento a Pescara, reparto già in sofferenza e con lista di accesso per i ricoveri.

Non si può assolutamente tenere chiuso un reparto con 24 posti letto.

Nel corso dell’incontro è stata richiesta la immediata riapertura del reparto e anche stati forniti suggerimenti e proposte per quanto riguarda anche l’utilizzo del personale. Lo stesso dott. Mario Semproni, essendo ormai in pensione, si è dichiarato disponibile a svolgere attività di volontariato nel reparto.

Alle richieste e alle proposte il direttore Ciamponi ha dichiarato innanzitutto di essere favorevole alla immediata riapertura di Geriatria a Penne e di ben comprendere come la riapertura sia importante e necessaria non solo per Penne ma anche per la stessa Pescara.

Si è riservato qualche giorno di tempo per valutare le proposte e fornire il piano che intende sviluppare per la riapertura di Geriatria.

Il Segretario Regionale Gabriele Pasqualone




RIME Toscibili

Gino Bucci a Tornimparte giovedi 8 dicembre

Gino Bucci, ideatore, tra l’altro, della seguitissima pagina Facebook L’Abruzzese fuori sede, arriva, finalmente, a Tornimparte per la presentazione del suo libro Rime Toscibili

Innamorato dell’Abruzzo, ironico, divertente, Gino Bucci ha condensato nel suo libro molti dei temi trattati si sui social, ma anche nel corso di seguitissimi incontri “dal vivo”. Al libro hanno contribuito due istituzioni della cultura abruzzese recente, Donatella Di Pietrantonio e Remo Rapino, entrambi recenti vincitori del premio Campiello. 

A Tornimparte i preparativi sono in corso da tempo: la Pro Loco ha curato l’organizzazione mentre il noto ristorante “La Cascina per un Sogno” ha messo a disposizione gratuitamente i locali.

L’appuntamento, quindi, è fissato per Giovedì 8 dicembre, alle 17:30 presso La Cascina per un Sogno, l’ingresso è libero, per una serata che si preannuncia ricchissima di sorprese!




HITS & STRINGS Italian Contemporary Orchestra

L’ensemble promosso dal Centro Adriatico di Produzione Musica e diretto da Angelo Valori protagonista di tre concerti a Pescara, Vasto e Pineto

Pescara, 6 dicembre 2022. “Hits & Strings” è titolo del concerto che vedrà protagonista l’Italian Contemporary Orchestra, l’innovativo ensemble promosso dal Centro Adriatico di Produzione Musica e diretto da Angelo Valori, che proporrà un repertorio incentrato su alcune delle più belle melodie tratte dalle colonne sonore di autori come Ennio Morricone e Nino Rota, rielaborate in una originale versione per soli archi. La seconda parte del programma sarà invece composta da celebri hits internazionali, temi straordinari ormai scolpiti nei ricordi di tutti, musiche memorabili ed emozionanti che hanno fatto la storia della musica.

L’Italian Contemporary Orchestra, nata nel novembre 2022 su iniziativa del Centro Adriatico di Produzione Musica – Adrimusic, dedica la propria attività allo studio dei nuovi linguaggi musicali uniti alla tecnologia, con l’obiettivo di essere un vero e proprio ponte tra gli organici della musica classica e quelli più vicini al mondo molteplice e multiforme della musica contemporanea.

L’ensemble rappresenta inoltre anche una preziosa opportunità di lavoro per i migliori talenti musicali diplomati nei nostri conservatori, ai quali offre l’opportunità di esibirsi sui palchi più prestigiosi sia abruzzesi che nazionali.

L’Italian Contemporary Orchestra sarà in concerto il 7 dicembre a Pescara (ore 21.00, Auditorium Flaiano), l’11 dicembre a Vasto (ore 21:15, Teatro Madonna dell’Asilo) e il 12 dicembre a Pineto (ore 21:15, Teatro Polifunzionale); i bigliettio sono in vendita sul circuito CiaoTickets e per informazioni è possibile contattare il numero 329.4291913.




IL SUCCESSO DELLA ELENA DI EURIPIDE sancisce il rinnovo del protocollo d’intesa

In sala quattrocento studenti

Sulmona, 6 dicembre 2022. Un teatro gremito di studenti ha accolto con entusiasmo la rappresentazione della “Elena” di Euripide, la nuova produzione del Centro Sapienza Crea – Università degli Studi di Roma La Sapienza nell’ambito del progetto “Theatron – Teatro antico alla Sapienza” coordinata dalla prof.ssa Anna Maria Belardinelli.

Lo spettacolo, diretto dal Maestro Adriano Evangelisti , che ha visto in scena la partecipazione di oltre 20 giovani studenti attori provenienti dal prestigioso ateneo romano, insignito del 1° posto in Classics & Ancient History nel QS Ranking by Subject 2021, tra i riconoscimenti più prestigiosi per gli atenei di tutto il mondo, ha saputo emozionare e coinvolgere gli studenti intervenuti dai due poli liceali sulmonesi, regalando agli stessi un prezioso momento di confronto.

Con la direzione tecnica di Gabriele Cavallari, le musiche di Chris Haigh e gli elementi di scena realizzati in collaborazione con gli studenti del Liceo Artistico Caravaggio, la pièce ha rappresentato anche il consolidamento di un percorso che collega Sulmona ad una delle Istituzioni culturali più importanti del nostro paese, un percorso avviato lo scorso anno con la rappresentazione delle “Nuvole” di Aristofane.

Avviare una proficua e sinergica collaborazione all’insegna della diffusione della cultura classica, della promozione dei testi e del teatro antico con particolare riguardo al coinvolgimento in questo processo delle nuove generazioni: questo infatti l’obiettivo del protocollo d’intesa che è stato rinnovato,  con valenza biennale, tra il Comune di Sulmona, il Centro Sapienza Crea – Nuovo Teatro Ateneo – Università degli Studi di Roma e l’associazione Meta Aps, promotrice dell’iniziativa nell’ambito del suo progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione”.

Sul palco, prima dell’inizio dello spettacolo, i saluti istituzionali dell’assessore alla Cultura della Città di Sulmona Rosanna Tuteri, del direttore artistico del progetto “Theatron – Teatro antico alla Sapienza” Adriano Evangelisti e del direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia e presidente di Meta Aps Patrizio Maria D’Artista.




PIÙ DI 50 PROPOSTE nel calendario GiuliaEventi Natale 2022

Presentato questa mattina in sala consiliare il programma ufficiale. Tra gli appuntamenti di rilievo, la venticinquesima edizione del Presepe vivente e San Silvestro con Antonio Sorgentone

Giulianova, 6 dicembre 2022. È stato presentato questa mattina, in sala consiliare, il calendario degli eventi che allieteranno le imminenti festività natalizie. Più di 50, le proposte di intrattenimento incluse nel programma “GiuliaEventi 2022” e illustrate, in linea di massima, dagli assessori Marco Di Carlo e Paolo Giorgini. Si va, anche quest’anno, dalla musica all’animazione, dal teatro alla cultura, in un palinsesto ben bilanciato che punta ad animare il centro senza dimenticare la periferia, che sposa la tradizione ma non tralascia di sperimentare il cambiamento…

Il via ufficiale al calendario è fissato per dopo domani, giovedì 8 dicembre, quando all’unisono, alle 17.30,  saranno accese le luminarie cittadine e, alle 18.45, sarà benedetto il grande albero di Natale, in piazza Giovanni XXIII.

La pista di pattinaggio sul ghiaccio, strategicamente posizionata nel cuore di piazza Fosse Ardeatine, sarà il centro attrattivo e propulsivo delle passeggiate in città. Vastissimo il programma musicale, che, oltre al tradizionale concerto del Primo gennaio al Kursaal, prevede l’esibizione (gratuita) di Antonio Sorgentone e i 90 Mania la notte di San Silvestro, in piazza Buozzi. E poi, concerti Gospel ( il 13 dicembre nella chiesa di San Flaviano), musica d’autore nel centro del lido (11 e 17 dicembre) e musica rock-pop l’ 8 gennaio. I Caferza si esibiranno il 18 dicembre, le zampogne itineranti il 23.  Concerti di canti natalizi si terranno il 18 dicembre al Kursaal, il 30 in centro. Ben tre serate, dal 21 al 23, al Kursaal, saranno dedicate al teatro dialettale. Quasi quotidiana, infine,  l’animazione del centro, dove si avvicenderanno figuranti, renne, mascotte, soggetti a tema.

Il 26 dicembre,  come da tradizione, prenderà vita il Presepe vivente in centro storico. Domenico Canazza, presidente dell’associazione organizzatrice  “Unica Stella”, ha spiegato cosa si nasconde dietro il titolo dell’ allestimento 2022, “L’Oltre”. Oltre, ha detto, rimanda all’allentamento della pandemia che consente oggi di guardare al di là, oltre appunto,  per ricominciare a vivere e a inventare. Ma “oltre” è anche lo spazio dell’infinito, l’orizzonte che gli occhi si ostinano a fissare per fare esperienza di Dio. L’edizione di quest’anno, la venticinquesima, sarà un tripudio di personaggi, ambientazioni, situazioni. Tutto, in opulento stile napoletano. La “Compagnia dei folli” di Ascoli Piceno renderà lo spettacolo emozionante, irripetibile. Per quanto sarà possibile accedere al percorso in modo tradizionale, un Qr code consentirà di prenotarsi e di evitare la fila.

L’assessore Paolo Giorgini ha introdotto il calendario degli eventi legati alla cultura, che propone passeggiate guidate e degustazioni  in centro storico,  insieme ai laboratori per bambini curati dalla direzione del Polo Museale. Evento centrale della proposta “colta”, la mostra ” Materia, spazio, significato” che, dal 17 dicembre al 31 gennaio, renderà possibile  e tangibile il connubio tra arte contemporanea e patrimonio storico.

“Ringrazio quanti hanno collaborato alla stesura del programma  – ha sottolineato l’assessore Marco Di Carlo – Ringrazio le associazioni, gli uffici, il dirigente Andrea Sisino, il Polo Museale,  il sindaco, gli assessori e i consiglieri. Tutti sono stati preziosi  in un lavoro che, per quanto lungo e a volte complicato, ha trovato la sintesi nel raggiungimento di un solo obiettivo: promuovere il centro commerciale urbano, facilitare e motivare il passeggio in città, favorire l’aggregazione e la condivisione. Anche quest’anno abbiamo garantito che ci fosse un clima di festa sostenendo economicamente le luminarie, senza perdere di vista il capitolo del risparmio energetico. Attorno alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, i cui costi di alimentazione sono a carico del gestore, si creerà un’atmosfera ogni giorno allegra, positiva, la stessa che abbiamo voluto per il centro storico, che la notte di San Silvestro si trasformerà in un eccezionale palcoscenico.”

“Un programma che ha saputo osare – ha commentato il sindaco – che ha prediletto il classico ma ha voluto battere anche nuove strade. Di questo siamo orgogliosi, visto che la cifra di questa amministrazione è proprio il coraggio, il coraggio di fare, di rischiare, per  permettere alla città di non arrivare impreparata alle sfide dei prossimi anni”.




FERROVIA ROMA PESCARA, superiamo speditamente gli ostacoli

Il Presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca: “Fondi già stanziati, chiediamo al Governo che la velocizzazione della linea ferroviaria Roma Pescara non subisca ritardi”

Pescara, 6 dicembre 2022. “Dobbiamo utilizzare i fondi europei a disposizione, 2,3 miliardi dal Pnrr e 50 milioni per la Zes, per potenziare le infrastrutture: porti, ferrovie, aeroporti, autostrade.  Trasformare l’Abruzzo nella piattaforma logistica di tutto il centro sud. In questo contesto, la velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara è un’opera prioritaria per l’Abruzzo che consentirà uno sviluppo in termini di merci e persone lungo l’asse Est-Ovest. Scommettendo sui Porti di Ortona e Vasto, sugli interporti e sull’aeroporto. Tutto questo per assicurarci un futuro”. Così Silvano Pagliuca, Presidente di Confindustria Chieti Pescara commenta la polemica politica di questi giorni sul raddoppio ferroviario.

E prosegue: “Il raddoppio della linea ferroviaria resti una priorità. Queste grandi infrastrutture devono costituire un network unico collegato fisicamente con le infrastrutture dell’ultimo miglio e digitalmente, per costituire la grande piattaforma logistica dell’Italia Centrale verso i corridoi europei, il basso Mediterraneo e verso la rete infrastrutturale internazionale. Per questo sosteniamo di voler andare velocemente dritti all’obiettivo, ora che gli investimenti e i progetti per la velocizzazione della rete ferroviaria sono tangibili, diventano anche premessa per aspirare all’alta velocità e alta capacità; nella nostra regione più di 1.300.000 cittadini potranno usufruire di un ecosistema economico positivo.

In questo contesto l’opera di RFI è attesa dagli imprenditori abruzzesi poiché da essa ci si aspettano nell’immediato alcuni benefici come la velocizzazione del collegamento Est-Ovest, per persone e merci, migliorando i tempi di time to market dei prodotti e di approvvigionamento delle materie prime.  Ma anche l’aumento dell’attrattività del territorio per investimenti, grazie a una aumentata competitività del sistema logistico e anche una riduzione dell’inquinamento e nel complesso una migliore qualità della vita delle persone. Le ricadute del settore turistico, rilevante settore economico della nostra regione, saranno altresì importantissime se immaginiamo che in tal modo l’Abruzzo diventerà lo sbocco sull’Adriatico e verso il Medio Oriente della regione Lazio e il nostro aeroporto fungerà di fatto da terzo Aeroporto di Roma.




COMMISSIONE EMERGENZA IDRICA, Adoc Abruzzo partecipa all’audizione con Adiconsum e Federconsumatori

La presidente Monica Di Cola: “Manca un canale riservato alle associazioni dei consumatori”

L’Aquila, 6 dicembre 2022.  L’Adoc Abruzzo (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), insieme ad Adiconsum e Federconsumatori, parteciperà domani all’audizione della Commissione d’inchiesta sull’emergenza idrica in Abruzzo, presieduta da Sara Marcozzi. Adoc Abruzzo, che è associazione capofila nelle richieste di audizione, sarà rappresentata dalla presidente Monica Di Cola. Durante l’incontro, che si svolgerà all’Aquila, saranno trattate le problematiche relative all’acqua come bene comune.

”L’acqua è un bene preziosissimo e  indispensabile – dichiara la presidente Adoc Abruzzo Monica Di Cola –  per questa ragione la sua gestione deve rispecchiare principi, struttura, criteri, parametri, requisiti, disciplina e organizzazione di natura pubblica”. “La situazione abruzzese è caratterizzata da un eccessivo numero di società distributrici – spiega -. Manca una carta unica dei servizi che noi riteniamo non solo utile ma indispensabile e un canale, necessario,  riservato alle associazioni dei consumatori”. “Chiediamo inoltre – aggiunge – un  sistema efficiente di conciliazione, di affrontare il problema dei consumi arretrati e quello delle acque reflue. Perché quando parliamo di acqua dobbiamo tenere conto che stiamo  trattando, senza alcun dubbio,  di un bene comune e come tale deve essere gestito, dalle reti al rilevamento, dalla raccolta alla conservazione, dalla trasmissione all’erogazione fino alla raccolta delle acque reflue ed alla loro depurazione”.

“Come associazioni di consumatori – conclude, riferendosi all’impegno congiunto di Adoc Abruzzo, Adiconsum e Federconsumatori –  riteniamo fondamentale sensibilizzare e sollecitare tutti i cittadini ad un uso consapevole, attento, controllato, legato allo stretto bisogno che dev’essere moderato e senza alcuno spreco di questa risorsa. Considerati anche i costi che per un ‘Domestico residente’ sono di almeno 2 € al mc e di minimo 5 € al mc su seconda casa”.

Barbara Del Fallo




VANDALI AL PARCO di Madonna del Freddo

Sindaco e assessore Zappalorto: “Aumenteremo i controlli, la sensibilità della città è altra”.

Chieti, 6 dicembre 2022. “Saranno aumentati i controlli nel parco giochi che si trova nel cuore del quartiere di Madonna del Freddo che nei giorni scorsi è stato di nuovo meta dei vandali, come ci hanno segnalato sia gli operatori di Formula Ambiente che ne gestiscono la pulizia, sia i cittadini che vivono il parco”, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Chiara Zappalorto.

“Sin dall’inizio del nostro mandato abbiamo cercato di sensibilizzare la comunità alla tutela del bene comune, che sia un parco, un monumento, oppure strade e piazze, che, di fatto, appartengono a tutti – riprendono gli amministratori – purtroppo dobbiamo fare fronte a una realtà che regala brutte sorprese, com’è accaduto nel parchetto frequentato da famiglie e residenti, dove sono stati danneggiati gli arredi, i giochi per i più piccoli e sono stati abbandonati rifiuti. Una grande mancanza di rispetto per quanti frequentano l’area verde, che affronteremo insieme alla gente che vive il parco, con maggiore presenza e controlli, per ridurre un fenomeno, il vandalismo, che a Chieti ha di recente avuto altri episodi, di cui sono stati già individuati i responsabili, grazie all’azione di controllo della nostra Polizia Municipale. Segno, questo, che il rispetto per il pubblico decoro è sentito, insieme faremo in modo che sia sempre più diffuso”.




IN ITALIA L’AMBASCIATRICE lituana Kreiviené

Incontra i connazionali in Abruzzo prima del concerto dei solisti aquilani

L’Aquila, 6 dicembre 2022. L’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviené, accompagnata dall’addetto culturale, Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė, ha incontrato ieri pomeriggio all’Aquila, i connazionali domiciliati in Abruzzo e le autorità civili e militari del capoluogo regionale. L’occasione è stata creata dal console onorario per l’Abruzzo della repubblica baltica, Maurizio Cocciolito, anche direttore artistico dei Solisti Aquilani.

L’orchestra d’archi, per la stagione Musica per la città, infatti, aveva in programma un concerto con la direzione di Raimonda Skabeikaitė, giovane musicista lituana.

«L’evento», ha commentato l’ambasciatrice Kreiviené, «dimostra ancora una volta che la musica unisce i due Paesi. Il pubblico ha goduto di un concerto di rara intensità e bellezza, dove i brani dei compositori lituani contemporanei hanno messo in luce l’impetuosa e coinvolgente direzione di Raimonda Skabeikaitė e il virtuosismo dei Solisti Aquilani».

La direttrice, compositrice e educatrice musicale Raimonda Skabeikaitė è nata nel 1991 a Mažeikiai, in Lituania e dal 2013 vive a Graz, in Austria. Ha iniziato la sua educazione musicale all’età di 8 anni. Durante i suoi studi in Lituania, ha partecipato a diversi concorsi come compositrice. Tra gli altri, nel 2021, ha vinto il concorso internazionale di Direzione d’orchestra “Facchinetti” di Brescia. Dall’estate 2020 si dedica sempre più all’associazione e al collettivo artistico SevenCircles, che esplora la diversità artistica e culturale dei suoi componenti.

Il programma si è aperto con un brano di Bruno Bettinelli, Due invenzioni per orchestra d’archi , per poi proseguire con i brani di alcuni musicisti lituani: Vidmantas Bartulis,      Bolero. Pavane lacrimae, Arvydas Malcys, Milky way e Plexus; Faustas Latėnas, String quartet n. 2 “In loving memory” (trascrizione per orchestra d’archi)




GUITAR SHOW di Luca Stricagnoli

Uno dei chitarristi più seguiti al mondo

Il chitarrista fingerstyle si esibirà il 18 dicembre al Loft 128, tappa del tour italiano dell’artista

Spoltore, 6 dicembre 2022.  Il tour di Luca Stricagnoli, chitarrista fingerstyle famoso in tutto il mondo, arriva a Spoltore (Pe). Il concerto del talento made in Italy, che vanta numerose esibizioni dal vivo in ogni angolo del pianeta – Russia, Germania, Cina, Polonia, Scandinavia, Canada e Stati Uniti – e oltre 200milioni di visualizzazioni dei suoi video on line, si terrà domenica 18 dicembre al Loft 128 di Spoltore.

Luca, classe ’91, nato e cresciuto in Italia, a Varese, è conosciuto e apprezzato per il suo stile creativo unico che, insieme a ore di studio e sperimentazione, lo ha portato ad inventare strumenti come la “chitarra a tre manici invertita” ed il “manico slide invertito”, con i quali ha largamente contribuito all’evoluzione della chitarra acustica. Definito fenomeno e prodigio da giornali e riviste internazionali – La Repubblica, NME, Guitar World, Der Spiegel, Daily Sabah e Frankfurter Allgemeine -, la sua musica gli ha permesso di suonare in più di venti paesi e davanti a decine di migliaia di persone, ottenendo l’attenzione di band come Red Hot Chili Peppers, Metallica e Walk Off The Earth.

Il giovane chitarrista inizia la sua carriera a soli dieci anni, studiando chitarra classica e frequentando il conservatorio. Dopo aver scoperto lo stile di chitarra Fingerstyle, trascorre innumerevoli ore su YouTube, studiando ed imparando nuove tecniche, semplicemente guardando video.

Decisivo per la sua carriera è l’incontro con il liutaio Davide Serracini, con cui stringe una collaborazione per sviluppare le chitarre che hanno contribuito al raggiungimento del suo successo. È così che Luca crea il suo stile esclusivo che include, appunto, l’utilizzo di chitarre multiple in simultanea, archetti da violino, capotasti modificati e accordature insolite.

La grande svolta nella sua carriera arriva quando il suo arrangiamento nel brano “The Last Of The Mohicans” è selezionato dall’etichetta americana Candyrat Records. Da lì raggiunge milioni di visualizzazioni e streaming.  Poi la versione di “Thunderstruck”, contenuta nel suo album di debutto, che  diventa virale con oltre 14 milioni di visualizzazioni, tanto da ricevere inviti da ogni parte del mondo per esibirsi nei migliori teatri, auditorium e festival.

Il secondo album, “What If?”, include molte delle sue idee innovative, tra le quali la creazione del Reversed triple neck guitar, il primo “manico invertito” nella storia della chitarra.

Nel suo quarto album, “Change of Rules”, Luca sviluppa altre innovazioni per migliorare le sue chitarre, come il Guitar ring e il Reversed slide neck, un manico per chitarra rimovibile che riceve un incredibile successo, menzionato anche da New Atlas, una delle pubblicazioni di scienza e tecnologia più note e seguite nel mondo.

Nel corso della sua carriera condivide il palco con finalisti e vincitori di Grammy Awards, come Jim “Kimo” West, Linda Briceño, Debashish Bhattacharya e molti altri artisti. Oggi il canale YouTube del musicista, che ha una sua etichetta discografica ed è regolare capogruppo di International Guitar night,  conta oltre 700mila iscritti e milioni di visualizzazioni.

Insomma, un talento internazionale che l’Abruzzo avrà modo di ascoltare il 18 dicembre al Loft 128. Il concerto, inserito negli appuntamenti del tour italiano dell’artista, inizia alle ore 22.00 e i biglietti sono disponibili sul circuito di vendita Ciaotickets. Per maggiori informazioni relative all’evento, chiamare al numero 085. 2194886, dopo le 18.30.

Barbara Del Fallo




AL VIA LA STAGIONE DEI CONCERTI dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese

Presentazione stagione: Mercoledì 7 dicembre ore 19 Chiesa di Sant’Agostino

L’Aquila 6 Dicembre 2022. Torna la grande musica a Tortoreto, nell’auditorium del Centro Congressi Salinello Village, con i concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: 5 concerti da dicembre a marzo per una stagione fortemente voluta dall’amministrazione comunale che patrocina l’iniziativa che verrà ufficialmente presentata domani mercoledì 7 dicembre alle 19.00 nella Chiesa di Sant’Agostino con un momento musicale aperto a tutta la cittadinanza di cui saranno protagonisti i Solisti dell’ISA guidati dal violinista di fama internazionale Ettore Pellegrino, Direttore Artistico dell’Istituzione.

“Siamo onorati di aver rinnovato la preziosa collaborazione con l’ISA, che contribuisce ad arricchire l’offerta culturale del Comune di Tortoreto e, quindi, ad incentivare i flussi di visitatori nel periodo autunnale e invernale“ ha dichiarato l’Assessore al Turismo, alla Cultura ed alla Promozione del Territorio Giorgio Ripani “Voglio ringraziare il Maestro Ettore Pellegrino per i cinque momenti di altissima musica che vedranno protagonista la nostra città, cui si aggiungerà, in Estate, un ulteriore appuntamento che sorprenderà il pubblico”.

Grandi nomi del concertismo italiano e internazionale, celebri pagine del repertorio sinfonico cui si affiancano proposte ricercate e originali: questi i capisaldi di una proposta artistica che porterà a Tortoreto musicisti del calibro di Giuseppe Andaloro, Alessio Allegrini ed Ettore Pellegrino, fra gli altri.

Primo appuntamento Domenica 11 dicembre con il pianista Giuseppe Andaloro, considerato uno dei più apprezzati artisti della sua generazione e nome di spicco del concertismo italiano. Sotto la direzione di Filippo Arlia sarà protagonista di una grande produzione dedicata ai concerti per pianoforte e orchestra di Šostakovic. I due torneranno di nuovo nel mese di febbraio con una originale proposta, parte di un progetto pluriennale dell’ISA che celebra, a un secolo di distanza, gli Anni Venti del ‘900, periodo di grande fermento artistico, rimasto nella storia come l’epoca dei profondi cambiamenti.

Domenica 29 gennaio, a ridosso della giornata dedicata al Ricordo delle vittime della Shoah, l’ISA dedica un concerto al Giorno della Memoria con il violinista Ettore Pellegrino e Alessio Allegrini, direttore principale ospite dell’ISA, in cui verranno eseguiti i celeberrimi Three pieces from Schindler’s List per violino e orchestra di John Williams oltre alla Sinfonia n. 8 di Schubert e alla Sinfonia n.2 di Kurt Weill, uno dei compositori più colpiti dalla censura nazista. In veste di solista, Alessio Allegrini tornerà poi il 19 marzo ed eseguirà il Concerto n. 2 per corno e orchestra di Richard Strauss – secondo appuntamento dell’integrale dei concerti dell’autore tedesco articolato su diverse annualità – e la celebre Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Beethoven. Il concerto è parte del ciclo delle sinfonie pari di Beethoven sviluppato nel corso di questa stagione ISA.

Sempre a marzo, domenica 12, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese propone un appuntamento monografico dedicato a Mozart e alla città di Praga alla quale il compositore era molto legato e dalla quale fu amato e venerato. Direttore Vito Clemente, Maurizio Molfetta al pianoforte.

Dice Ettore Pellegrino, direttore artistico ISA, violinista dalla carriera internazionale e punto di riferimento per il management musicale italiano: “Siamo estremamente felici di confermare anche per questa stagione la presenza dell’ISA Tortoreto e ringraziamo l’Amministrazione Comunale per il sostegno che ci ha concesso. La nostra presenza musicale nel centro adriatico è realtà da ormai qualche anno e l’apprezzamento del pubblico va crescendo come dimostra la sala sempre più piena nonostante le difficoltà degli scorsi anni. Abbiamo deciso di portare quest’anno concerti di primo ordine per qualità degli interpreti ospiti e dei direttori e per la bellezza dei programmi. Siamo convinti che i piccoli centri debbano poter godere della grande musica esattamente come i teatri più blasonati. Va in questo senso il nostro impegno qui e nei centri in cui proponiamo le nostre produzioni. Il pubblico raccoglie benissimo e rilancia con entusiasmo e presenza sempre più numerosa. Siamo sicuri di aver intrapreso la giusta direzione e vogliamo fortemente impegnarci perché il sodalizio con la città di Tortoreto e con la sua Amministrazione Comunale sia lunga e proficua”.

Tutti i concerti previsti a Tortoreto, si svolgono nell’Auditorium del Centro Congressi Salinello Village alle ore 18.00

Gli abbonamenti (euro 30) sono in prevendita sul circuito Ciaotickets, online e nelle rivendite autorizzate così come i biglietti da 10 euro. Tariffe ridotte per under 18 a 1 euro. Acquisto diretto in loco, il giorno del concerto, dalle ore 16.




SONO SERENO. Ho piena fiducia come sempre nella Magistratura

Grazie a tutti e andiamo avanti, insieme e con serenità e tranquillità.

Vasto, 6 dicembre 2022. Esprimo profonda gratitudine a quanti in queste ore hanno rivolto messaggi di vicinanza e solidarietà alla mia persona, ai miei familiari e alle persone a me più care per quanto accaduto ieri sera.

Il mio grazie dunque ai cittadini, al Prefetto di Chieti, Mario Della Cioppa, al mondo della politica e alle Istituzioni tutte per quanto mi è accaduto.

Fortunatamente non ci sono stati danni a persone e cose ed è questa la cosa più importante e che mi rincuora. Ringrazio poi la Magistratura e le Forze dell’Ordine tutte per il sempre tempestivo e celere intervento.

Gli inquirenti sono già a lavoro da ieri sera per comprendere quanto realmente accaduto. Auspico che si sia trattato di semplice autocombustione e che le fiamme all’auto si siano propagate in maniere del tutto accidentale. Se così non dovesse essere, se dovesse dunque essere un atto doloso, tendo la mano a chi ha compiuto tale gesto con lo spirito del perdono e del dialogo.

La democrazia è bella quando è una battaglia di idee e non di violenza.

Rinnovo dunque la mia profonda gratitudine e riconoscenza per quanti mi sono vicini da ieri sera.

Sono sereno. Ho piena fiducia come sempre nella Magistratura.

Grazie a tutti e andiamo avanti, insieme e con serenità e tranquillità.

Francesco Menna

Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti




LA CASA DI OLIMPIA apre al pubblico

Ospita la mostra d’arte Fontamara

Luco dei Marsi, 6 dicembre 2022. Apre le porte a Luco dei Marsi la Casa della Cultura “La Casa di Olimpia”, dedicata a Olimpia Proia, tra le prime e più attive imprenditrici marsicane, che volle destinare la costruzione, posta lungo il viale Duca degli Abruzzi, al Comune e alla comunità luchese. La struttura sarà inaugurata l’8 dicembre, alle 11, e ospiterà eventi culturali a tutto tondo, a partire dalla Personale dell’artista Eliseo Parisse, che sarà aperta contestualmente.

La mostra, a tema: “Fontamara”, Proiezioni Siloniane – Rilettura di un artista tra collage e ombre cinesi, organizzata dall’associazione culturale Lucus, sarà accessibile giovedì 8 e domenica, 11 dicembre, dalle 11 alle 19; venerdì, 9 dicembre, dalle 9 alle 13; sabato, 10 dicembre, dalle 16 alle 20. L’evento dà il via alla rassegna natalizia proposta dall’Amministrazione comunale luchese, che proseguirà fino al 6 gennaio del nuovo anno.

“È con orgoglio che ci apprestiamo a inaugurare la Casa di Olimpia. É la “nostra” casa della cultura, della difesa dei diritti e in particolare dei diritti delle donne, dello sprone all’attivismo e alla condivisione, in particolare per i giovani, da sempre. Da sempre così la immaginiamo, pensando alla cara Olimpia Proia, tra le prime imprenditrici marsicane quando questo, per una donna, era davvero un’eccezione e una conquista non certo scontata.

Olimpia è stata l’erede e la testimone di una storia familiare di lotta per i diritti, la libertà e la giustizia, e noi raccogliamo con emozione questa eredità di valori, che ci impegneremo a mantenere viva e a trasmettere, in particolare ai giovani, attraverso la cultura e l’arte che Olimpia tanto amava. Come prima iniziativa abbiamo scelto la Personale di uno straordinario artista come Eliseo Parisse, e non a caso su un tema tanto emblematico della storia della famiglia di Olimpia e della nostra comune di marsicani. Invito tutti a partecipare”.




GIOCALIBRO. Al via la seconda edizione

Il laboratorio creativo

Spoltore, 6 dicembre 2022. Anche quest’anno la 2° edizione del laboratorio artistico pluridisciplinare GIOCALIBRO si svolgerà presso l’accogliente Biblioteca Comunale di Spoltore capoluogo in Via Dietro le Mura, 10. Appuntamento a cadenza settimanale, il lunedì dalle 17:00 alle 19:00, dedicato a bambine e bambini, ragazze e ragazzi dagli 8 ai 14 anni protagonisti novelli scrittori, illustratori, stampatori, piccoli artigiani artistici. Inventare una storia con le funzioni essenziali della scrittura creativa, narrarla in sequenze, illustrarla con differenti stili rappresentativi, realizzare ciascuno un libro Leporello, stare insieme creativamente, imparare imparando, acquisendo metodi per giocare sapientemente, per leggere insieme agli amici, ai genitori e a tutti coloro che desiderano ascoltare le storie originali che sappiamo inventare.

Iscrizioni aperte. Per info inviare whatsApp al 3487426429 o a depositodeisegni@gmail.com

Riduzioni per i soci della Proloco Terra dei 5 Borghi e soci Intercral. Progetto a cura dell’Associazione Deposito Dei Segni Onlus, promosso dal Comune di Spoltore e dalla Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con Proloco Spoltore Terra dei 5 Borghi.




ONORIFICENZA  a Bruno  Montefalcone

Il poeta e scrittore Bruno Montefalcone ottiene il Riconoscimento Comunale dal Sindaco Filippo Paolini e dall’Assessore Graziella Di Campli

Lanciano, 6 dicembre 2022. Il poeta e scrittore lancianese Bruno Montefalcone ha ottenuto una Onorificenza da parte dell’Amministrazione Comunale, il giorno 05 dicembre 2022, nella Sala Consiliare del Comune di Lanciano.   Il Sindaco Avv. Filippo Paolini e l’Assessore Prof.ssa Graziella Di Campli hanno premiato l’Autore frentano con una targa riconoscimento riportante la seguente motivazione:

“AL POETA E SCRITTORE BRUNO MONTEFALCONE che con passione e dedizione quale poeta e scrittore ha raggiunto importanti traguardi e può essere indicato quale splendido esempio per tutti i giovani del nostro territorio al quale ha dato lustro con il Suo impegno. L’Amministrazione Comunale tutta, a nome anche della Comunità Lancianese, plaude”.

Il sindaco, dopo aver espresso parole d’encomio nei riguardi di Bruno Montefalcone, e dopo aver letto il motivo di tale Riconoscimento civico, ha premiato l’artista lancianese, il tutto conciliato da un applauso corale.  Successivamente la Prof.ssa Graziella Di Campli ha riportato le parole di Montefalcone sull’importanza di questo premio che, tra tutti quelli ricevuti durante quest’anno e in passato, è stato quello più emozionante e bello poiché consegnatogli nella sua Città natia.

L’Autore, molto emozionato e al contempo gratificato per l’immenso onore ricevuto, ha sentitamente ringraziato le Autorità e i presenti in sala. Il suddetto tributo giunge a conclusione di un anno di numerosi e rilevanti premi e riconoscimenti ottenuti a livello nazionale in competizioni caratterizzate da un elevato numero di partecipanti in gara, quali: XXXVIII Premio Firenze; Premio Letterario Nazionale di Poesia per la Shoah 2022; Premio Internazionale di Poesia Léopold Sédar Senghor 2022 a Roma; Premio Internazionale Città di Viterbo 2022; Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno 2022; e a metà ottobre scorso l’Autore frentano è stato premiato al Teatro Cordova di Pescara con la sua poesia inedita dal titolo “La sua casa di cartone” al Premio Letterario Nazionale Costa Edizioni 2022.     

Il poeta e scrittore Bruno Montefalcone è nato a Lanciano nel 1982. Si è laureato in Economia a 23 anni. Dopo vari corsi di scrittura, ha esordito nel mondo della letteratura a 24 anni con la sua prima pubblicazione dal titolo “Ombre e luci”.

Ha ottenuto numerosi e prestigiosi Premi e Riconoscimenti Letterari: Finalista/Premiato al XXXVIII Premio Firenze 2021 con la poesia “Il cammino della luce”. L’Autore è stato premiato a dicembre 2021 dal Presidente On. Marco Cellai allo storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze; 1° Premio Speciale Poesia: Oscar Europeo d’Arte e Letteratura – I Grandi maestri contemporanei 2012 con la poesia “Continuare a vivere”, premiata dal Prof. Franco Pedrinzani, Presidente Onorario – Associazione San Domenichino – e dal Prof. Manrico Testi, Critico Letterario; 1° Premio al Concorso Nazionale d’Arte e Letteratura 2012 – Colori del Lago di Bolsena con la poesia “Il cuore di carta”; 2° premio alla IV Rassegna D’Arte e Letteratura di Viareggio; premiato alla XV Edizione del Premio Città di Empoli con la poesia “Sui binari della povertà”; premiato alla XX Edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Massimiliano Kolbe con la poesia “16670” a Savigliano, in Piemonte; 1° Premio Speciale Poesia alla XXVII Ed. del Premio Omaggio al Carnevale di Viareggio 2013; Premio Speciale alla XIV Ed. del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Nicola Mirto” 2013, in Sicilia, con la poesia “Saluto, padre, il tuo cuore”; 3° posto al Concorso d’Arte e Letteratura “Omaggio a Giacomo Puccini” con il libro Sotto gli occhi del cielo, a Torre del Lago Puccini nel 2013; premiato alla XVI Ed. del “Domenico Rea” nella Sezione C – Poesia Religiosa –, in Toscana nel 2014; Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia per la Shoah 2021/’22, a Soriano Calabro con la poesia “Tutti meritano la vita”; Menzione di Merito al Premio Internazionale Léopold Sédar Senghor 2021/’22, a Roma con la poesia “I volti dell’esistenza umana”; Menzione d’Onore al Premio Internazionale Città di Viterbo – Tuscia Libris 2022 con la poesia “Vivere anche quando il cuore lacrima”; Premio Speciale Targa Città di Chieti al Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno 2022 con la poesia “Un percorso”. All’Autore è stato assegnato il Premio ad Ascoli Piceno dalla poetessa e scrittrice Rosanna di Iorio, Presidente del Premio Letterario Nazionale Città di Chieti; Riconoscimento di Merito al Premio Letterario Nazionale Costa Edizioni 2022, con la poesia inedita dal titolo “La sua casa di cartone”, evento svoltosi al Teatro Cordova di Pescara.

Ha pubblicato i Libri di Poesia: Ombre e luci, Il Filo (2007); Tu sei Amore, Il Filo (2008); L’anima che ama, Gruppo Albatros (2010); Sotto gli occhi del cielo, Gruppo Albatros (2013). Inoltre, alcune sue poesie sono state inserite in prestigiose e note Antologie Nazionali ed Internazionali quali: Pensieri D’Autore – XV e XVI Edizione (2012 e 2013); Le parole per dirlo, mamma (2012); Il Cantavita (2012); Solo le farfalle sono libere (2022); Premio Internazionale Città di Viterbo 2022 (2022); Premio Letterario Nazionale Costa Edizioni – Seconda Edizione (2022).

Le sue Opere sono state esposte alle Fiere Nazionali del libro di Roma e di Pisa e a quelle Internazionali di Torino, America e Francoforte. L’autore infine ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche (“La luna e i falò” e intervista su Radio Galileo) e televisive (“Se scrivendo” e “10 Libri” su SKY; “In punta di lingua” su TRSP).

Tra i progetti futuri la prossima pubblicazione della sua quinta opera poetica.




MONTEPAGANO SI TRASFORMA in un borgo incantato

Nel segno dell’inclusività

Roseto degli Abruzzi, 6 dicembre 2022. Le strade e le piazze della frazione di Montepagano si trasformano in un mondo pieno di magia grazie all’evento “Il Borgo Incantato” che si svolgerà dall’8 all’11 dicembre prossimi. La presentazione della manifestazione, caratterizzata anche da una spiccata sensibilità riguardo al Sociale, si è svolta questa mattina nella sala consiliare del Municipio di Roseto degli Abruzzi alla presenza del Sindaco Mario Nugnes, dell’Assessore al Turismo Lorena Mastrilli, della Presidente dell’Associazione organizzatrice “Sociale e Civismo” Eleonora Parnanzini, del Segretario Stefano Passamonti, del responsabile della sicurezza Massimiliano Di Furia. Presente in sala anche Tina Pastore, rappresentante dell’Associazione “Make a Wish” che, assieme a Rurabilandia e “Dalla mia parte” ha collaborato alla realizzazione dell’evento.

Sono ben 18 le aree allestite nel cuore storico del borgo di Montepagano e caratterizzate ognuna da attività differenti e “magiche”. Il programma della manifestazione, con il taglio ufficiale del nastro che si terrà giovedì 8 dicembre alle 8.30 alla presenza degli Amministratori Comunali, prevede: la Scuola di Magia, il Magic Tour e altre attività aperte a tutti e attività extra come “Il mantello dell’invisibilità”, la “Scacchiera Gigante”, la “Scenografia delle Scope Volanti”, i Laboratori creativi, la Via dello Shopping e tanto altro. Previsto, inoltre, un servizio di bus navetta con partenza dal Palazzetto dello Sport di Roseto.

“Il “Borgo Incantato” rappresenta una opportunità importante e coinvolgente per tutto il nostro territorio – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Quello che ha portato alla realizzazione di questo progetto è stato un percorso lungo ma, come amo dire, le cose importanti meritano di essere attese. Buona parte della “magia” che caratterizza il cartellone degli eventi natalizi di Roseto nasce proprio da questa iniziativa che è riuscita a regalare al territorio un sogno che, grazie all’impegno di tanti, si è concretizzato nella realtà. Le iniziative previste nel “Borgo Incantato” rappresentano un tema che appassiona tutti, grandi e piccini e che aiuta anche noi “grandi” a riscoprire il bambino che è in noi. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione del progetto, a partire da Eleonora Parnanzini, dai volontari, passando per tutte le associazioni coinvolte e dai giovani rosetani che si sono subito messi all’opera per dare il necessario supporto”.

“Il progetto del “Borgo Incantato” nasce dal sogno di una mamma diventato realtà – aggiunge l’Assessore Lorena Mastrilli – Si tratta di un evento di grandissima portata perché trasformare un intero borgo, allestendo importanti scenografie e coinvolgendo attori, non è un’impresa facile per gli organizzatori che hanno avuto il coraggio di investire somme importanti. Mi piace sottolineare, inoltre, l’impatto che il “Borgo Incantato” avrà anche sul comparto turistico e alberghiero di Roseto con le tante prenotazioni già arrivate da parte di famiglie che arriveranno per partecipare alla manifestazione. Un esempio virtuoso della capacità di destagionalizzazione che il nostro territorio può offrire. Infine, voglio porre l’accento sulla sensibilità dimostrata nei confronti dei bambini speciali che avranno la possibilità di accedere a tutte le attività grazie all’assistenza giornaliera garantita dall’inizio alla fine della manifestazione”.

Il valore dell’inclusione è stato sottolineato anche dalla Presidente di “Sociale e Civismo”. “Uno degli elementi fondanti del progetto è l’inclusione – continua Eleonora Parnanzini – Essere inclusi significa soprattutto sentirsi accolti: appartenere a qualcosa, a un gruppo di persone, a una società e godere a pieno di tutte le opportunità che questa appartenenza comporta. Proprio per questo i confini del nostro evento sono aperti a tutti insegnando a grandi e piccini che cambiare le prospettive è possibile”.

“Ringrazio Eleonora e l’Amministrazione per avermi coinvolto – aggiunge Stefano Passamonti che, nel suo intervento, si è focalizzato sui programmi speciali che animeranno le mattine e i pomeriggi nel borgo – La mattina sarà caratterizzata dalla “Scuola di Magia” dove i bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni verranno catapultati direttamente nel mondo magico, attraverso un percorso che porterà, alla fine, alla cerimonia di consegna del diploma di Mago specializzato nella Magia dell’inclusione. Il pomeriggio sarà dedicato, invece, al “Magic Tour” che prevede la visita al negozio di bacchette magiche, la visita alla casa del custode gigante, la visita alla scuola di magia e all’ufficio del preside, gli spettacoli interattivi di Pozioni magiche e Falconeria, la Camera dei Segreti e tante altre sorprese”.

L’Ingegner Di Furia ha sottolineato che “si tratta di un evento senza precedenti per il Borgo di Montepagano, sia dal punto di vista tecnico, per quel che riguarda la sicurezza, che per le dimensioni. Voglio ringraziare l’Amministrazione Comunale per averci messo nelle condizioni ideali per sbrigare tutte le pratiche necessarie, gli organizzatori e, non da ultimi, i tanti volontari che si metteranno a disposizione per tutte e quattro le giornate”.




AQUILA ALTERA e le cantrici di Euterpe

Celebrazioni del 500esimo anniversario della nascita di Margherita d’Austria con il concerto La devota Margherita

L’Aquila, 5 dicembre 2022. L’associazione musicale Aquila Altera presenterà all’Aquila il 10 dicembre 2022 alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze del Convento Santa Chiara, il concerto La devota Margherita Natale alla corte della Duchessa, dedicato a Margherita d’Austria nel 500esimo anniversario della nascita. Donna dalla grande fede e devozione, Madama Margherita ebbe come padri spirituali S. Ignazio di Loyola e il francescano Mariano Racciaccari, vescovo dell’Aquila dal 1579 al 1592. Il concerto a lei dedicato, quindi, prevede l’esecuzione di musiche sacre natalizie risalenti al XVI secolo, presentate dalla prof.ssa Valentina Panzanaro, ed eseguite dalle confraternite e dalle cappelle musicali del tempo. I brani in programma appartengono a codici e a musicisti del Cinquecento e ai luoghi in cui soggiornò la Duchessa.

Il concerto sarà preceduto dalla straordinaria proiezione del video, realizzato per l’occasione, del Mausoleo di Margherita d’Austria nella Chiesa di San Sisto a Piacenza, dove la stessa duchessa aveva chiesto di essere sepolta, illustrato dal parroco don Paolo Mascilongo. L’evento sarà introdotto dalla prof.ssa Silvia Mantini ed il concerto vedrà la partecipazione dell’ensemble AQUILA ALTERA con Gabriele Pro, viella, violino Matteo Nardella, flauti dritti, flauto e tamburo, ceccola, Antonio Pro, liuto e chitarra a 5 ordini Cristina Ternovec, viola da gamba Veronica Lauricella, organo positivo e de LE CANTRICI DI EUTERPE dirette da Maria Antonietta Cignitti.

L’ingresso è libero

www.aquilaaltera.it




L’INGANNO riflettere insieme sull’importante tema della legalità

Giovedì 8 dicembre alle 18:00 alla Sala Eden di Ortona, in corso Giuseppe Garibaldi 1, la sezione Anpi Dario Serafini di Ortona e il presidio Attilio Romanò di Libera-Chieti, in collaborazione con il Teatro delle briciole diretto da Giuliano Tenisci

Ortona, 5 dicembre 2022. Al centro della serata “L’Inganno”, monologo tratto da una storia vera di e con Alessandro Gallo di Caracò teatro. Gallo continua la sua strada verso la narrazione dell’educazione criminale. In scena un uomo e la sua biografia fatta di continui inganni e di menzogne alla quale, attraverso il teatro, ne restituirà una dignità mancata.

Partendo dal suo vissuto disegna, con ironia, rabbia e dolore, i volti di una Napoli madre-coraggio che si scontra, quotidianamente, contro il peso claustrofobico di un familismo che trasforma la bellezza dei vincoli solidali tra famiglie in comportamenti omertosi, in silenzi e sguardi dalle sfumature mafiose. Il legame di sangue diventa un vincolo, una cerniera arrugginita che ne ostacola l‘ingresso di un qualcosa o di un qualcuno, uomo o divino che sia, che ne voglia riscrivere un cambiamento.

Una biografia che si annoda tra due dimensioni nelle quali il protagonista è costretto a muoversi con parsimonia: la dimensione narrativa che si affida all’esercizio democratico della denuncia contro le mafie e una dimensione onirica di contatto e di scontro con un piccolo branco di corpi che ne vorranno impedire la narrazione stessa. “Lo spettacolo di Gallo è una narrazione civile che, proponendo un punto di vista interno alle pedagogie mafiose e camorriste, apre riflessioni significative sul nostro presente”, sottolinea Tito Viola di Libera-Chieti.

“Una narrazione intensa e diretta che sollecita una presa di coscienza, per il pubblico cittadino, sui temi della legalità”, aggiunge Antonio Tucci dell’Anpi, “dimostrando che il teatro può essere non solo intrattenimento, ma anche condivisione di esperienze per aprirsi al confronto, all’informazione e alla partecipazione alla vita collettiva e civile”.

“Pensare che il fenomeno della criminalità organizzata e mafiosa sia qualcosa che non ci riguarda direttamente è sbagliato”, conclude Antonio Pellegrini, presidente Anpi Ortona, “le parole portate in scena da Gallo ci spingono a riflettere su una realtà che non è certamente circoscritta a determinati territori, ma che è in continua ricerca di luoghi e spazi dove mettere radici molto ingannevoli”.

A conclusione del monologo si terrà un confronto aperto sull’importante tema della legalità e Anpi e Libera invitano tutti alla partecipazione.




UNA SERATA CULTURALE sull’Itinerario europeo Le vie di Carlo V

Nel V° Centenario della nascita di Margherita d’Austria

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 5 dicembre 2022. Venerdì pomeriggio, 2 dicembre, nella Sala Rivera del cinquecentesco Palazzo Fibbioni, sede provvisoria degli uffici del Sindaco dell’Aquila in attesa della riapertura di municipale Palazzo Margherita d’Austria, si è svolto un interessante incontro ospitato dalla Municipalità. L’evento, programmato nell’ambito delle iniziative del V Centenario della nascita di Margherita d’Austria (Oudenaarde, 1522 – Ortona, 1586), figlia naturale dell’imperatore Carlo V, Governatrice dell’Aquila – città dove Madama Margarita risiedette alcuni anni -, ha visto la partecipazione di una prestigiosa delegazione dalla città di San Severo, in provincia di Foggia. Assente per un lutto familiare la Presidente del Comitato per le celebrazioni Cinquecentenario della nascita di Margherita d’Austria, Avv. Fabrizia Aquilio, la delegazione è stata accolta dalla giornalista e scrittrice Monica Pelliccione, che per i tipi della Daimon Edizioni ha pubblicato il saggio “Alla corte di Margherita”, e dal direttore della sede provinciale dell’Aquila della Banca d’Italia, dr. Giuseppe Ortolani.

Per Aquila, come allora si chiamava la città, fu straordinariamente significativa la presenza della Governatrice “Madama Margarita”. Ella, infatti, riunì attorno a sé, nello splendido Palazzo dalle Cento finestre (in effetti ne sono 138), progettato dal geografo e matematico Gerolamo Pico Fonticulano accanto la trecentesca Torre civica, un ampio ventaglio di artisti, scrittori e intellettuali. Tra essi anche lo speleologo e ingegnere militare Francesco De Marchi, il primo a scalare il Gran Sasso, nell’agosto del 1573, raggiungendo la vetta del Corno Grande (2912 metri) alla veneranda età di 69 anni. Madama Margarita fece rivivere anni di splendore alla città, che viveva uno dei periodi più bui della sua storia, dopo la rivolta del 1528 repressa nel sangue dagli Spagnoli e le dure punizioni che ne seguirono. La città era stata infatti mutilata dai dominatori spagnoli dell’intero demanio del Comitatus Aquilanus – i castelli che avevano fondato la città a metà del Duecento – e costretta alla costruzione a sue spese dell’imponente Forte progettato dall’architetto militare valenciano Luis Pedro Escribas su incarico del viceré di Napoli, Pedro da Toledo.

L’opera aveva dissanguato le casse della città e l’aveva indebitata fino al collo. Diversi viaggi a Ratisbona fece a quel tempo il sindaco della città, Mariangelo Accursio, per perorare presso l’imperatore Carlo V d’Asburgo (Gand, 1500 – Cuacos de Yuste, 1558) almeno la restituzione del demanio, senza purtroppo un esito favorevole, dal che l’inizio di un lungo declino economico e soprattutto politico della città. L’arrivo ad Aquila di Madama Margarita, nel 1572, ne ravvivò invece la vita culturale, artistica e intellettuale, con il vasto stuolo di pensatori che frequentavano la sua corte, ma anche con il forte impulso impresso all’economia cittadina, reso più determinante anche con gli innovativi sistemi di allevamento del bestiame e di selezioni delle colture, applicati nella grande masseria “La Cascina” che la governatrice stessa aveva fatto impiantare appena fuori la cinta muraria della città, nei pressi della Porta di Pile.

Tornando all’evento, come si accennava, è giunta a L’Aquila una delegazione di alto profilo, composta dal Grande Ufficiale dell’OMRI prof. Rosa Nicoletta Tomasone, Vicepresidente della Rete di Cooperazione europea e coordinatrice dell’Itinerario italiano “LE VIE DELL’IMPERATORE CARLO V”, Presidente del Centro culturale internazionale L. Einaudi di San Severo, sodalizio socio della Rete, rappresentato dal Segretario fondatore prof. Domenico Vasciarelli e dal Vicepresidente dr. Francesco Totaro, ricercatore e storico, componente del Comitato storico-scientifico della Rete europea. L’incontro, oltre gli approfondimenti storici su Margherita d’Austria, ha messo in rilievo anzitutto l’opportunità di inserire L’Aquila nella Rete di Città dell’Itinerario “Le Vie di Carlo V”, al quale aderiscono Istituzioni, Enti pubblici, Associazioni culturali, Fondazioni, appartenenti a 20 Stati di tre continenti – Europa, Nord Africa, America latina –, che hanno la storia in comune, o legami con fatti e personaggi del tempo di Carlo V, l’imperatore sul cui regno non tramontava mai il sole.

Davvero rilevanti gli spunti venuti dall’incontro, coordinato dalla giornalista Monica Pelliccione, che ha visto il dotto intervento della prof. Rosa Nicoletta Tomasone, personalità insigne nell’ambito del progetto internazionale dedicato all’imperatore Carlo V, quindi le interessanti annotazioni del dr. Giuseppe Ortolani, sul piano culturale ed economico in riferimento alla vita e le opere di Margherita d’Austria, e le chiose di Monica Pelliccione, con i richiami al suo magnifico volume “Alla Corte di Margherita”.

Nel corso dell’incontro la sorpresa di poter ammirare due figure in sontuosi costumi d’epoca, Carlo V e sua figlia Margherita d’Austria. Ma soprattutto la rivelazione di due preziosi ed eccezionali reperti storici, scoperti dallo studioso e ricercatore Francesco Totaro negli archivi della Spagna. Il primo, davvero rilevante per L’Aquila, è una lettera di un cittadino a nome di tutti gli Aquilani all’imperatore Carlo V, nella quale con grande dignità e fierezza lo implora per la restituzione del demanio alla città, mentre in quello stesso periodo, si afferma nella supplica, era arrivato a corte il sindaco della città per perorare la medesima causa. Quel cittadino rappresenta all’imperatore l’importanza del demanio, altrimenti la città sarebbe snaturata, come un “corpo privato delle membra”. Il secondo documento è un’altra lettera, questa volta dell’imperatore Carlo V, che scrive al vescovo dell’Aquila (si presume possa essere il prelato e diplomatico spagnolo Alvaro de la Quadra), per ringraziarlo della sensibilità avuta nell’andare a rendere visita a Margherita in una città imprecisata (forse Parma), a causa delle precarie condizioni di salute della stessa. È stato lo stesso Totaro che ha letto i due documenti con autentico talento teatrale, destando il vivo apprezzamento del pubblico presente all’incontro. Infine, la Presidente Tomasone ha consegnato una Targa di merito a Monica Pelliccione per l’opera di promozione della figura storica di Margherita d’Austria, attraverso il suo bel libro pubblicato dall’editrice Daimon. Infine, credo sia utile ed opportuno, anziché fare il sunto del denso contributo reso dalla Grand’Ufficiale prof. Tomasone, proporlo nel testo integrale, capace davvero di illuminare a pieno sia la dimensione storica di Carlo V e di Margherita d’Austria, come le straordinarie opportunità che aprirebbe alla città l’ingresso dell’Aquila nella rete europea – e mondiale – degli Itinerari di Carlo V.

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Presentazione dell’Itinerario Culturale Europeo

“LE VIE DELL’IMPERATORE CARLO V”

riconosciuto nel 2015 dal Consiglio d’Europa

Per Itinerario Culturale Europeo s’intende “un patrimonio culturale, educativo e un progetto turistico di cooperazione per lo sviluppo e la promozione di un circuito o una serie di itinerari sulla base di un itinerario storico, un concetto culturale, una figura o un fenomeno con un’importanza transnazionale, per la comprensione e il rispetto dei valori comuni europei” (Risoluzione CM/Res (2010) 53, che stabilisce un Accordo Parziale Esteso di Itinerari Culturali, adottato dal Comitato dei Ministri in data 8 dicembre 2010, nella sessione 1101ª dei Delegati dei Ministri). Nell’anno in corso il Ministero della Cultura ha organizzato tavoli tecnici di coordinamento e divulgazione degli Itinerari Italiani o europei che passano per l’Italia ed ha pubblicato una brochure, nella quale, a pagina 23, sono definiti il ruolo del Centro Einaudi e le sue attività quale capofila in Italia dell’Itinerario Carlo V. La storia ci ha consentito di suddividere le rotte italiane in: terrestri, marittime, di dominio (come quella dell’Italia dalla Campania alla Sicilia), essendo il regno di Napoli dominio di Carlo V, di conquista, di rapporti diplomatici… e di intrecci famigliari.

Si riportano qui alcuni obiettivi:

1.            Consolidare una vasta Rete di Cooperazione per lo sviluppo di un’offerta culturale e turistica basata sull’eredità europea del sedicesimo secolo e sulla persona dell’Imperatore Carlo V.

2.            Sviluppare un programma di ricerca sulla storia, sull’arte e la cultura all’epoca dell’imperatore Carlo V al fine di facilitare lo sviluppo di attività culturali, ricreazionali, sociali, educative e turistiche comuni.

3.            Promuovere la conservazione e la diffusione del Patrimonio Culturale Europeo del Rinascimento, incoraggiando azioni comuni per la gestione, il ripristino e lo sviluppo sociale dello stesso.

4.            Portare alla luce l’eredità politica di Carlo V attraverso studi, convegni, manifestazioni culturali che tengono vivo il ricordo di questo sovrano pan-europeo del XVI secolo.

5.            Promuovere scambi culturali e educativi con una particolare attenzione rivolta ai contatti tra giovani di regioni e Paesi diversi. Creare programmi di scambio e attività culturali per gruppi di studenti.

6.            Lavorare concretamente alla creazione di prodotti turistici sostenibili finalizzati al miglioramento della qualità della vita della popolazione, miranti alla creazione di posti di lavoro, ad un turismo non esclusivamente stagionale, al miglioramento dello stato di conservazione del patrimonio culturale, affidandogli degli usi specifici in armonia con le sue caratteristiche

La realizzazione di eventi culturali favorisce:

–              La crescita culturale ed economica, crea maggiore attrattività turistica ne destagionalizza i flussi nei territori interessati, favorendo un turismo sostenibile.

–              In linea con quanto previsto nei programmi 2021-27 e dall’Agenda 2030, oltre alla consapevolezza dei valori su cui è incentrata la cultura europea, si mira a promuovere coesione ed inclusione e a promuovere il patrimonio culturale europeo nonché l’euromunicipalismo per un’Europa unificata.

Nei Paesi dell’Itinerario non necessariamente deve esserci stata la presenza fisica dell’Imperatore, ma è importante che ci sia stata la sua politica, la sua influenza nei vari settori della vita pubblica. L’Italia è ricca di testimonianze del grande Imperatore, le nostre città conservano magistrature, castelli, documenti lapidei, toponomastica, torri costiere, opere letterarie, privilegi, lettere, e in molte di esse va considerata, come valore aggiunto, la presenza delle donne, privilegiate da Carlo V, che hanno intrecciato la loro vita e quella delle loro famiglie con le nostre città.

Gli studi continuano incessanti: è del 24 novembre 2022 la notizia che è stata decifrata un’epistola scritta dall’Imperatore nel 1547; era indirizzata al suo ambasciatore a Parigi. Dopo 5 secoli, è stata decriptata da quattro ricercatrici. Per interpretare la missiva, che si trovava nelle collezioni della Biblioteca Stanislas di Nancy, sono stati necessari sei mesi di lavoro e il contributo del laboratorio Lorrain di ricerca in informatica (Loria) associato a quello di una storica dell’università di Piccardia. Il decriptaggio, a 5 secoli di distanza, di quelli che sembravano simboli non “intelligibili”, getta ora una nuova luce sulle relazioni tra il Regno di Francia, all’epoca guidato da Francesco I, e il Sacro Romano Impero Germanico. Credo sia l’unico Imperatore ancora tanto attenzionato. Anche il Sole 24 Ore fa spesso riferimento alla politica economica ai tempi di Carlo V, alla globalizzazione e alla sua influenza nell’Europa di oggi.

Quell’Europa comune che stiamo costruendo, bisogna fondarla sulla nostra comune storia e in questo processo la figura di Carlo V si eleva come un riferimento imprescindibile, perché colui che percorse tutte le strade dell’Europa occidentale, mettendo continuamente a rischio la sua vita per l’Europa cristiana, è già un patrimonio di tutti gli europei. Alcune sue aspirazioni permangono irrisolte e ancora oggi nelle acque del Mediterraneo non si sciolgono i nodi di quella politica che vedeva nell’islamizzazione e nei rapporti con la Turchia e con i Paesi del nord Africa, un crogiolo di eventi che alimentavano conflitti e continue battaglie, il cui ultimo atto risolutivo sembrava dovesse essere la battaglia di Lepanto del 1571.

Per capire quanto e come la politica imperiale fosse volta alla promozione della Pace per tutta la cristianità, bisogna leggere il Testamento lasciato al figlio Filippo II; in esso Carlo V amava dire: “Mi sembra che la prima cosa che debbo ricercare, l’aiuto migliore che Dio potrebbe accordarmi, sia la Pace”. Da tempo ormai si riconosce che l’imperatore Carlo V diede forma a una identità europea senza precedenti. Pertanto la sua eredità ci consente di capire meglio l’Europa di oggi ed è un importante punto di riferimento politico, culturale e storico per molti Paesi dell’Europa centrale ed anche dell’Europa meridionale (Spagna, Italia, ma anche Malta e Nord Africa).

Le tradizionali rotte di mare e di terra, usate personalmente dall’Imperatore, hanno avuto un ruolo fondamentale nella configurazione del grande paesaggio culturale degli inizi dell’era moderna. Sicché l’interesse dell’Itinerario non è limitato alla storia e all’arte, ma comprende l’ambiente, il paesaggio, l’architettura, la vita quotidiana, gli studi medici, matematici, musicali, scientifici, filosofici e quant’altro. Gli Itinerari trasmettono valori democratici e diritti umani e contribuiscono allo sviluppo dei territori, creano lavoro e favoriscono il dialogo fra le diversità culturali. Mobilità, globalizzazione e comunicazione accrescono i processi osmotici tra i popoli, determinando una contaminazione culturale che nei secoli abbiamo ampiamente vissuto e che continuiamo a vivere in Italia. L’influenza di questo processo avutosi ai tempi della dominazione spagnola è oggetto di studio oggi ancor più approfondito e circostanziato, stimolati dall’apporto dell’Itinerario Culturale “Le Vie di Carlo V”.

Ed è così che l’Itinerario, promosso come stiamo facendo, nelle varie sedi istituzionali, nelle scuole e fra la gente, diventa motore di sviluppo e propulsore di diplomazia culturale. E questa diplomazia è stata spesso affidata alle DONNE che nella società cortigiana hanno avuto un ruolo molto importante. La corte è stata teatro di potere e di intrighi, ma anche luogo di amori segreti, di segrete sofferenze e molto spesso, per alcune donne, luogo di diplomazia. Penso alle cognate Isabella D’Este marchesa di Mantova e Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara. E come non pensare a Margarita d’Austria. Con loro si evidenzia la cultura delle donne del Rinascimento, una novità tutta umanistico-rinascimentale che prevedeva anche la possibilità di dover esercitare il governo. Queste brevi riflessioni sulla situazione della donna nel Rinascimento è l’ordito testuale che funge da introduzione alla presentazione di alcune figure femminili del tempo, legate al grande imperatore Carlo V e con loro si comprenderà la vita, la società, la filosofia, la scienza, la poesia, l’arte, la cultura  e le riconosceremo come soggetto di desiderio, di potere e di sapere in un’ontologia dell’umano e del sociale in cui si legge l’inquieto divenire dell’essere nella contingenza del vivere. Le donne diventano punti di riferimento fondamentali e ineludibili per la comprensione critica della condizione umana, sociale e politica del tempo.

Le donne di Carlo V sono un connubio di sottomissione e amore. Sono state amate dall’Imperatore come moglie o sorelle, zia o figlia, sono state stimate e onorate come donne di cultura o amazzoni e per questo privilegiate e onorate. Ma non dimentichiamo che le decisioni imperiali, le scelte, i destini venivano calati su queste donne come cappa di piombo ed esse diventavano merce di scambio: i matrimoni erano frutto di accordi diplomatici, sancivano i rapporti tra stati, non si parlava d’amore né si ascoltava il volere delle donne. La tristezza, l’infelicità, gli intrighi, i tradimenti, i delitti spegnevano ogni sorriso. La donna subiva ed accettava la scelta impostale anche in giovanissima età e nello stesso tempo ancora molto giovane assumeva incarichi di governo durante l’assenza del marito, come Isabella d’Aviz moglie di Carlo V, o veniva mandata a governare regioni lontane e turbolente come le Fiandre e pensiamo alla zia Margherita d’Austria, autorevole e diplomatica, in grado di firmare, unitamente a Maria Luisa di Savoia, la Pace delle Due Dame nel 1529 a Cambrai.

Alle donne legate al grande imperatore dobbiamo altresì riconoscere il ruolo che ebbero nella geopolitica di Carlo V. Fu un fine e moderno stratega, proprio in virtù delle scelte dei matrimoni, delle cariche politiche che le donne ricoprirono, della loro collocazione nei punti nevralgici e conflittuali del grande impero. A L’Aquila siamo nella casa della figlia Margarita, andata sposa ad Alessandro dei Medici prima e ad Ottavio Farnese poi, anch’essa governatrice delle Fiandre, anch’essa in grado di adattarsi alle situazioni più difficili e a rimanere donna, sposa e madre.

Questo delle DONNE è uno dei tanti argomenti che possono portare la Città dell’Aquila a far parte dell’ITINERARIO e che potrebbero rendere il Capoluogo d’Abruzzo volano di sviluppo dell’intera Regione. Solo ad esempio se pensiamo all’artigianato, nelle tante sue forme: dalle lanerie all’arte orafa, alle ceramiche, all’enogastronomia, al settore dolciario; alla letteratura, ai musei, ai castelli, torri e borghi che possono esprimere l’identità di un popolo e creare attrattività e non solo. Tutto questo patrimonio palese e nascosto, unitamente ai TRATTURI – antiche vie d’erba della TRANSUMANZA, dichiarata dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità – precursori degli Itinerari, può essere conosciuto e diffuso in tutti i Paesi della Rete intercontinentale e possono essere argomento di Progetti per attrarre finanziamenti e per promuovere un turismo culturale di elevata sostenibilità. Ora tocca alla Municipalità aquilana fare i passi in questo senso, il percorso è già tracciato.

Prof. Rosa Nicoletta Tomasone

Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana

Vicepresidente europea della Rete di cooperazione “Le Vie di Carlo V”




MARSICA MEDIEVALE. Torri e castelli una guida illustrata

L’uscita del libro del liceo artistico ‘V. Bellisario’” a cura di Veneranda Rubeo

Avezano, 5 dicembre 2022. Il lavoro racchiuso in queste pagine deriva dal progetto interdisciplinare Marsica medievale: di torri e di castelli (progetto PON), sviluppato da un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Vincenzo Bellisario” (Avezzano, AQ) all’interno dei moduli didattici Medieval Tour e Research and Exploration Tour nel corso dell’anno scolastico 2018-2019. Essi hanno prodotto testi, disegni, immagini fotografiche e narrazioni di episodi storici e di leggende legati a luoghi e figure del medioevo marsicano, individuando la forte impronta che i lunghi secoli del Medioevo hanno lasciato su questo territorio d’Abruzzo, con l’obiettivo di evidenziare e contribuire a valorizzare le emergenze urbanistiche e architettoniche che di quel periodo storico e dei suoi processi costituiscono la testimonianza più tangibile e appariscente. Questa guida intende offrire ai lettori un percorso di fruizione culturale e “turistica” della Marsica medievale attraverso un prodotto agile, ma attendibile nei propri contenuti, significativo in termini di rappresentatività dell’epoca considerata e delle sue diverse istanze, e anche attraente nella sua veste grafica per la qualità e il valore artistico del materiale presentato




GONE. Per le feste di Natale il nostro regalo ai visitatori!

Sabato 10 dicembre, ore 17:30. Entrata gratuita fino a capienza

L’Aquila, 5 dicembre 2022. Sassofono, fisarmonica e chitarra. È il trio Gianluca Lusi, Luigi Masciari e Simone Zanchini in concerto Sabato 10 dicembre ore 17.30 nella Sala Francescana del MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, che proporrà al pubblico brani del nuovo album “Gone”.

In questa formazione Lusi, sassofonista, clarinettista, compositore e arrangiatore, si avvale della collaborazione di Simone Zanchini, fisarmonicista fra i più interessanti nel panorama internazionale, e del chitarrista Luigi Masciari, apprezzato arrangiatore e compositore.

Una produzione che sperimenta contaminazione fra mondi sonori diversi e , fra un  equilibrio d’insieme e corposi assoli,  si muove coniugando comunicazione e condivisione.

Condividere, appunto. Non è un caso, quindi, se il brano Beregynia’s Waltz, prima traccia dell’album,  omaggi  lo spirito femminile della mitologia slava, che rappresenta la madre terra, simbolo della famiglia, protettrice della casa e dei figli.

È il regalo che il MuNDA fa ai suoi visitatori con ingresso gratuito fino a capienza.

GLI  ARTISTI

Gianluca Lusi, sassofonista, clarinettista, compositore e arrangiatore. Consegue i diplomi in sassofono e in discipline musicali jazz con il massimo dei voti in Conservatorio, frequenta il corso di perfezionamento di musica jazz, improvvisazione e musica d’insieme alla Berklee Summer School. Molto intensa la sua attività di concertista, ha avuto modo di suonare nei grandi circuiti italiani ed esteri con artisti di fama internazionale italiani e stranieri. Ha pubblicato diversi album, tra cui Gotha 17 (Splasc(h) Records), Rune (Blue Serge), Loose (Tosky Records), What’s New (Caligola Records), Never Fault Behind The Scenes (Tosky Records).

Simone Zanchini, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione. Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, Vincitore nel 2016 del premio “Orpheus Award 2016” come miglior album dell’anno. Nel 2018 pubblica “Cinema Paradiso” progetto sulle musiche di Nino Rota.

Luigi Masciari, ha collaborato dal vivo e in studio con alcuni tra i nomi più prestigiosi della scena jazzistica nazionale ed internazionale. Diversi i dischi all’attivo, ha registrato, fra gli altri, con Aaron Parks, Jason, Danilo Rea, Paolo Damiani, Alfredo Paixão, Francesco Bearzatti. È Vincitore del prestigioso premio statunitense “Betty Carter’s Jazz Ahead for performers and composers”, Washington D.C, 2007, attribuitogli da musicisti leggendari come Curtis Fuller e Dr. Billy Taylor. Suoi gli arrangiamenti e la direzione musicale del concerto racconto Viva De André di Luigi Viva. È titolare della cattedra di Chitarra Jazz presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze

I BRANI

1. Beregynia’s Waltz (G.Lusi)

 2. Give Me Another Chance (G.Lusi)

 3. Brothers (G.Lusi)

 4. Little Brown Sugar (G.Lusi)

 5. Red Sand (L.Masciari)

 6. Gone (G.Lusi)

 7. Song For S (G.Lusi)

 8. Tiny Crazy Blues (G.Lusi)

 9. Smile please (bonus track) (S.Zanchini)




PER LA SALVAGUARDIA di Villa Agresti

Per la difesa della riviera nord

Pescara, 5 dicembre 2022. Abbiamo accolto con favore e interesse l’Ordine del Giorno approvato recentemente all’unanimità dal Consiglio Comunale perché sia sventata la demolizione di una significativa architettura della nostra città: Villa Agresti per la quale l’infaticabile Patrizia Agresti aveva cercato, contando sempre sul sostegno di Italia Nostra, i modi per assicurarne la tutela.

Siamo grati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province di Pescara e di Chieti per la solerzia con cui ha avviato il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale, ai sensi dell’art. 10 del Dl. 42/2004, del prezioso immobile.

Ci auguriamo una positiva conclusione del procedimento con l’emanazione definitiva del provvedimento di tutela a conclusione di una battaglia ormai più che decennale che Italia Nostra ha condotto con tanti cittadini e associazioni culturali della città, ma anche l’avvio di una azione di tutela dei caratteri paesaggistici della nostra riviera.

Gli strumenti urbanistici sopravvenuti, infatti, hanno consentito un’edificazione massiccia; molti grandi palazzi hanno sostituito la precedente tipologia estensiva ed alterato il rapporto con il litorale, come oggi vediamo. Adesso, ancora una volta, gli intensivi interventi minacciano quel che resta di quell’impianto; tuttavia, ancora permangono cospicue tracce di quella stagione in molti villini tra le due guerre ed in alcuni di quelli della ricostruzione, tutti dotati di considerevole qualità architettonica, di un misurato rapporto con il lotto, spesso ricercando l’arretramento dalla strada e la costruzione di pregiati giardini.

La Sezione di Italia Nostra negli ultimi anni ha dovuto accrescere il proprio impegno per contrastare interventi edilizi sempre più vistosi, che determinano la progressiva cancellazione dell’architettura del Novecento in città; un periodo storico, questo, che ne definisce la precipua identità urbana. Il rilancio delle attività edilizie viene attuato soprattutto in sostituzione della città storica e qui, addirittura, incentivato; esso invece deve essere indirizzato alla riqualificazione urbana di zone degradate.

Quindi salviamo Villa Agresti ma non fermiamoci: troviamo gli strumenti perché la sostituzione edilizia in atto non distrugga le testimonianze storico architettoniche ancora presenti cancellando definitivamente il paesaggio urbano della riviera.

Invitiamo pertanto l’Amministrazione Comunale ad assumere con convinzione iniziative perché tale obiettivo sia raggiunto, attivando i rapporti con gli enti istituzionali competenti e con le parti interessate. Riteniamo necessario istituire un tavolo di lavoro tra Comune e Soprintendenza, cui possano partecipare anche specialisti e associazioni, per valutare i provvedimenti più utili che i due Enti possono introdurre per la tutela del fronte a mare della città.

Italia Nostra non farà mancare il proprio contributo a questa azione meritoria e si impegna a promuovere iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei cittadini.

Massimo Palladini

Presidente della Sezione di Italia Nostra Pescara




UN FIORE DI MONTAGNA a Palermo

È il Calicanto di Annalisa Amorosi, gioiello realizzato per il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa

L’artista Annalisa Amorosi al Premio Nadia Toffa

Lama dei peligni, 5 dicembre 2022. Durante la cerimonia conclusiva all’Auditorum San Mattia ai Crociferi, l’artista di Lama Dei Peligni è intervenuta per presentare la sua opera, consegnata dagli organizzatori a Margherita Rebuffoni, madre della celebre Iena scomparsa prematuramente. Alla serata, condotta da un altro inviato delle Iene, Ismaele La Vardera, hanno partecipato vari amici e colleghi di Nadia Toffa.

Il Premio è dedicato a libri, poesie e inchieste con particolare attenzione al mondo delle donne. Sono state premiate Angela Iantosca, giornalista per varie testate, tra cui La vita in diretta, e la scrittrice italo-siriana Asmae Dachan.

Nel 2018 Nadia Toffa ha pubblicato il libro “Fiorire d’inverno”, con cui ha raccontato una vita passata “a correre veloce, mentre gli altri dormono ancora”. Era una metafora per rappresentare la capacità di fiorire come i calicanti, che non sentono il freddo e sbocciano anche con la neve.

“Abbiamo commissionato un gioiello” ha spiegato Antonietta Greco, presidente dell’associazione culturale Archetipa e promotrice dell’evento, “che rappresentasse ciò che era Nadia, appunto un fiore che sboccia anche con la neve, una donna che non si è mai arresa. E Annalisa Amorosi ha realizzato questo gioiello con tutto l’amore del mondo.”

“È stata un’emozione speciale” ha dichiarato a margine della cerimonia l’orafa abruzzese “anche perché non vivendo a Palermo, la scelta di affidare a me questo gioiello mi ha reso ancora più felice ed entusiasta. È stato un grande onore condividere questa esperienza con grandi personalità del giornalismo e dell’editoria”.

Annalisa Amorosi è titolare del laboratorio “Arte Orafa” di Lama dei Peligni e si è distinta soprattutto in Abruzzo per una serie di gioielli legati al territorio. Ha esposto anche fuori regione in contesti rilevanti come l’Expo 2015 a Milano e il Premio Nazionale “Alda Merini” a Imola. L’arte è di famiglia, infatti suo marito è Franco Coccopalmeri, orafo e artista di Roccaraso, distintosi per mostre di prestigio in Italia e all’estero.

“Ma l’aspetto più toccante” ha aggiunto Annalisa Amorosi “è stato ascoltare il ricordo di Nadia Toffa da parte di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla”.

Il Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa 2022 ha il patrocinio della Regione Sicilia, del Comune di Palermo, della Città Metropolitana di Palermo, dell’Università degli Studi di Palermo e dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Durante l’evento è stato presentato anche il progetto “Non fate i bravi”, nome ripreso dalla frase ironica ripetuta spesso da Nadia Toffa, che ha come obiettivo il completamento della sala d’aspetto e della ludoteca del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo.




NONNO ANGELO il singolo dedicato ai nonni di Pamela Lancia

Con la partecipazione dell’attore andrea roncato

Chieti, 5 dicembre 2022. Una canzone dedicata a tutti i nonni d’Italia per ringraziarli del contributo che ogni giorno danno alla società e alle famiglie italiane. È il tema della canzone “Nonno Angelo”, della cantautrice abruzzese Pamela (attualmente al timone del programma “Pamela viaggia in Latin” su Rai Isoradio), in uscita martedì 6 dicembre su tutte le piattaforme digitali (distribuzione Altafonte Italia).

Il brano, che vede la partecipazione dell’attore Andrea Roncato, sarà presentato in occasione del convegno “Un’esperienza di futuro” della Federazione Nazionale Pensionati CISL Lazio, in programma martedì 6 dicembre, dalle ore 10, a Roma, all’Auditorium di via Rieti 13. Il brano è stato scritto dalla stessa Pamela con Diego Righini.

“Questo brano nasce dall’amore verso tutti i nostri nonni, e per ricordare il periodo di solitudine che hanno vissuto durante la pandemia”, spiega la cantautrice Pamela, “Il testo racconta di Nonno Angelo, che è poi il nome di mio nonno, che scrive una lettera alla nipote, raccontando il suo stato d’animo rispetto alla situazione che sta vivendo. È un lascito che questa persona offre al mondo come ricordo di tutti i suoi amici. Un’intera generazione che ha contribuito a fondare l’Italia con amore e il lavoro delle mani”. Il brano è impreziosito dal featuring dell’attore Andrea Roncato, che recita e dà la voce a nonno Angelo.

Pamela D’Amico, cantautrice italo-brasiliana, conduttrice e percussionista, ha origini a metà tra Chieti in Abruzzo e il nord-est del Brasile, nella colorata Salvador de Bahia. Seguendo la sua innata passione per la musica, ha vissuto in altre città del mondo: Brasile, Germania e Russia. Canta in 8 lingue. Nel cinema italiano, in collaborazione con il compositore Paolo Vivaldi, scrive e canta in portoghese il brano “A vida vai rolar” inserito nel film “Brutti e Cattivi” del regista Cosimo Gomes. Con Claudio Santamaria e uscito in tutte le sale italiane nel 2017, prodotto dalla Casanova di Luca Barbareschi e Rai Cinema. Poi scrive i testi in italiano delle colonne sonore del film “Non essere cattivo” di Claudio Caligari e “La freccia del Sud” di Ricky Tognazzi, facendole diventare canzoni. Da agosto 2020 è autrice e conduttrice insieme a Max De Tomassi, del programma “Radio2 Brasil” dalla sede storica di Via Asiago 10, con il ruolo di ponte tra i due Paesi, l’Italia e il Brasile. Tra i suoi maggiori successo il singolo “Vivo nel mondo”, brano realizzato per ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), con cui ha ottenuto il premio “Sorriso Diverso Menzione Speciale”, consegnato dal maestro Vince Tempera al Festival internazionale del film corto Tulipani di seta nera, e che viene realizzato in collaborazione con Rai Cinema e Rai per il Sociale. Da novembre 2022 è autrice e conduttrice su Rai Isoradio della trasmissione “Pamela viaggia in Latin”.

Marialuisa Roscino




PREMIO SOCIALIS 2022 alla dottoressa Virginia Spadaccini

Assegnato il prestigioso ad una laureata della d’Annunzio

Chieti, 5 dicembre 2022. Il 2 dicembre si è svolta a Roma, presso l’auditorium dell’Ara Pacis, la cerimonia di consegna del “Premio Socialis 2022” (XX edizione) per le migliori tesi di laurea sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile. La qualificata giuria del Premio ha attribuito la “Menzione speciale” alla dottoressa Virginia Spadaccini, che si è laureata in Beni archeologici e storico-artistici presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Carmine Catenacci.

La dottoressa Spadaccini è stata premiata per la sua tesi di laurea dal titolo “Museologia di moda. I musei della moda e del costume in Italia”, di cui è stata relatrice la professoressa Ilaria Miarelli Mariani, docente di Museologia e Critica artistica e del restauro della “d’Annunzio”.

 La tesi traccia un’originale storia dei musei della moda in Italia e affronta temi quali la responsabilità sociale dell’impresa moda, le politiche inclusive, il ruolo dei Corporate Museums, il rapporto tra il mondo della moda e l’economia della cultura. Attualmente Virginia Spadaccini prosegue il suo lavoro di ricerca, focalizzato sulla “Fashion Museology” applicata a un contesto territoriale particolare quale l’Abruzzo, come borsista del corso di dottorato in “Cultural Heritage Studies. Texts, Writings, Images”, attivo presso la Scuola Superiore dell’Università “Gabriele d’Annunzio” diretta dal professor Angelo Cichelli.

<Il successo di Virginia Spadaccini nel “Premio Socialis”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per le migliori tesi di laurea sulla Corporate Social Responsability e lo sviluppo sostenibile realizzate da studenti delle Università di tutta Italia, – commenta il professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimenti di Lettere, Arti e Scienze Sociali della “d’Annunzio” – è un’ottima dimostrazione della qualità dei corsi di studio del nostro Dipartimento e delle rilevanti opportunità che si aprono ai laureati in discipline umanistiche, anche nel campo in piena espansione dell’impresa culturale>.

Maurizio Adezio




CONCLUSE LE GIORNATE DEDICATE al Wellness per tutti

Progetto L’Altro e noi” dell’associazione Articolo 3 Odv

Torricella Peligna, 5 dicembre 2022. Si è conclusa l’iniziativa “Wellness per tutti” promossa nell’ambito del progetto “L’altro e noi – Tra memoria, presente e futuro” di cui è capofila l’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara. Il check up medico gratuito è stato eseguito su over 65 di Gessopalena e Torricella Peligna (Chieti) in due giornate organizzate in collaborazione con le Avis comunali. I controlli sugli anziani sono stati effettuati attraverso la misurazione della pressione arteriosa, della saturazione, una verifica sul regime nutrizionale e un questionario sul benessere psicologico post Covid. I minori sono stati sottoposti a controlli nutrizionali e posturali e a un questionario sugli effetti della pandemia.

 “Dopo Casoli, anche a Gessopalena e Torricella Peligna abbiamo riscontrato un’adesione alta e un forte gradimento da parte della popolazione – sottolinea Antonella Allegrino, presidente dell’associazione Articolo 3 – Gli over 65 hanno modo di verificare il proprio stato di salute e ricevere consigli su una corretta alimentazione e su abitudini quotidiane da modificare. I minori, oltre che consigli per un rapporto salutare con il cibo, hanno ricevuto anche una valutazione posturale. I risultati dei test psicologici sugli effetti del Covid verranno elaborati e messi a confronto per comprendere quale sia stata la diversa reazione alla pandemia degli appartenenti alle due fasce di età”. 

“Siamo pienamente soddisfatti di aver aderito al progetto – afferma Mario Zulli, sindaco di Gessopalena – È un’iniziativa lodevole perché, oltre a mettere a confronto generazioni diverse attraverso l’incontro di giovani e meno giovani (e ne è testimonianza l’attività fatta anche a scuola), ha consentito agli utenti di fruire in maniera gratuita di un servizio importantissimo qual è stato quello del check up. In un paese delle aree interne come il nostro, con le mille difficoltà che investono purtroppo anche la sanità, non possiamo che apprezzare quanto realizzato a questo progetto”.

Il progetto “L’altro e noi” è stato ideato ed è coordinato dall’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara (capofila) che ha come partner le Avis di Casoli, Gessopalena e Torricella Peligna e come collaboratori i tre Comuni e gli istituti scolastici “De Petra” e “Algeri Marino” di Casoli. Il territorio interessato dalle azioni è nella provincia di Chieti.

Il progetto è finanziato dal Ministero delle Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo; attuazione artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore – Sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore. Accordo di programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Abruzzo. D.M. n. 9/2021 Risorse Accordo di programma Anno 2021. Determina di approvazione dell’Avviso Pubblico DPG022/54 DEL 28.04.2022. Determina di approvazione esiti DPG022/123 del 15/09/2022.




IL COLLASSO DEL SSN: è solo questione di tempo

Diverse sono le ragioni del collasso del SSN, sia sistemiche che interne al modello adottato.

di Massimo Molteni

5 dicembre 2022

Una società con un benessere diffuso e con un livello di istruzione di base elevato ha attese e richieste di salute via via crescenti: legittimamente.

Un microcosmo sociale disgregato riduce le risorse di auto-aiuto.  Una crescente insicurezza legata allo sbriciolarsi dei rapporti interpersonali incidentalmente accompagnatasi alla globalizzazione spinge a vivere ogni disagio fisico o psicologico come stato di salute inadeguato cui cercare di avere immediato ristoro.

La domanda di servizi sanitari diventa tumultuosa, non mediata, con elevate aspettative di rapida risposta.

Un modello economico fondato sul consumo è fatalmente e facilmente traslato anche nel campo della salute con conseguente implicito bisogno di avere risposte in termini di “oggetti di cura” (farmaci – dispositivi-  prestazioni – integratori- terapie) da avere subito a disposizione così come avviene per tutti i beni di consumo desiderati.

L’esplosione dei social media ha reso disponibile una infinita quantità di informazioni non filtrate né filtrabili dal cittadino, che finisce per dare naturalmente maggiore credibilità alle voci provenienti da fonti ritenute a lui simili rispetto a quelle dei professionisti (di solito, di loro abbastanza “pedanti”)  e a cercare di dare immediata attuazione  alla possibile soluzione dei propri problemi di salute attraverso l’acquisto (diretto o per il tramite del SSN) del “prodotto” (test, farmaco, presidio, prestazione) ritenuto in grado di risolvere il problema in tempi rapidi (eccellenza/efficienza sono il binomio magico), aumentando la pressione sugli operatori del settore, con inevitabile ulteriore aumento della domanda, spesso disordinata e confusa.

Una popolazione sempre più anziana è maggiormente bisogno di servizi sociosanitari sempre più complessi e che tendono a crescere nel tempo: maggiore è la capacità del sistema di far fronte alle malattie, anche a quelle croniche/degenerative, più elevato e lungo nel tempo il bisogno di cure.

Simultaneamente una società con una popolazione che vede prevalere il numero degli anziani rispetto ai giovani va incontro ad una naturale contrazione del PIL: produzione di ricchezza stagnante a fronte di una necessità continua di aumento della spesa sociale che – per forza di cose – deve prima di tutto farsi carico della spesa pensionistica, riducendo i margini di manovra per far fronte al continuo aumento della domanda nel campo dei servizi sanitari e sociosanitari.

E l’invecchiamento non colpisce solo la popolazione ma anche chi lavora nel campo sociosanitario: una età media avanzata rende più faticosi, e a volte anche meno efficienti, i processi assistenziali, tende a rallentare i processi di cambiamento, specie se incidentalmente ci si trova ad operare in un contesto con rapide innovazioni tecnologiche che richiederebbero molta flessibilità che nel naturale processo di invecchiamento tende invece a ridursi.

Lo straordinario sviluppo tecnologico e scientifico ha reso disponibili conoscenze e successivamente soluzioni innovative assolutamente impensabili nei decenni precedenti: questo enorme miglioramento delle qualità tecnologica di cura è stata resa possibile dallo straordinario sviluppo industriale conseguenza di un dinamico mercato della salute.

Conoscenze, tecnologie, risorse, mercato, hanno reso disponibili molti prodotti per la cura delle malattie: anche se non tutti sempre così straordinari come spesso narrato.

Mantenere questa spinta innovativa continua è possibile solo all’interno di dinamiche di consumo molto sostenute, altrimenti il circolo “investimenti – prodotti – aumento della catena del valore – investimenti” si interromperebbe. Naturale conseguenza: continua pressione al consumo dei prodotti e conseguentemente spinta continua alla innovazione anche per sostenere la domanda, dinamiche dei prezzi dei beni prodotti in continua tensione al rialzo, specie nelle società opulente, specie se la domanda  è garantita per tutti dallo Stato: il “mercato” con il suo dinamismo ancorato alla legge della domanda e dell’offerta, da solo non è sempre in grado di autoregolarsi, men che meno nei prodotti essenziali, peggio ancora se la domanda non è comprimibile.

In un simile scenario esterno, la spinta al continuo aumento della spesa per la salute e per i sistemi sanitari è assolutamente inevitabile: più domanda, più costi, in una spirale continua.

Incomprimibili i costi dei beni, per le dinamiche proprie della produzione industriale tipica del mercato capitalistico, non resta che comprimere le spese del personale: ed è quello che è avvenuto negli ultimi trent’anni, sia con un progressivo rallentamento delle dinamiche salariali, sia con la progressiva  contrazione del numero degli addetti in termini sia relativi (in relazione alla domanda) ma anche assoluti, in alcuni settori:  con l’aggravante della temeraria riduzione anche delle persone in formazione.

Altra azione intrapresa è stata l’apertura del sistema sanitario alle strutture private for profit: molto diverse da quelle appartenenti alla secolare tradizione degli ordini religiosi, con una connotazione molto aziendale, indubitabilmente efficiente e spesso capaci anche di grande innovazione.

Questa apertura aveva anche l’obiettivo (forse un po’ irrealistico e forse non in perfetta buona fede) di rendere più efficiente il sistema pubblico attraverso la competizione e la concorrenza con il sistema privato. E’ noto a tutti che l’organizzazione statale non è mai produttivisticamente efficiente come quelle privata, in ogni settore: il capitale privato è mosso dalla assoluta necessità di aumentare la catena del valore economico, pena il proprio concreto fallimento.

Senza un sistema “valoriale” molto forte e socialmente molto condiviso, ingenuo immaginare che il sistema pubblico possa “efficientarsi” attraverso una competizione economica, che non può avvenire perché mancante della leva economica del mercato; se si lascia fare solo al “mercato”, inevitabilmente vengono tagliati fuori i settori che oggettivamente non possono far aumentare la “catena del valore economico”: in campo socio-sanitario e assistenziale questi ambiti sono molti.

L’immissione di aziende private nel SSN ha, nel breve periodo, aumentato l’’offerta complessiva di prestazioni – anche di qualità –  del sistema, con costi sicuramente inferiori a quelli che si sarebbero sopportati nel pubblico e con una velocità di adattamento molto più rapida.

La dinamica consumistica insita nel mercato privato ha però ben presto portato non solo più efficienza e più offerta con costi unitari minori,  ma  anche una serie di fattori distorsivi: spinta nell’offerta di consumo di beni e prestazioni sanitarie, non sempre necessarie, selezione delle tipologie di risposta al bisogno in relazione al rapporto costi/ricavi e non in relazione solo al bisogno o al contenimento della spesa pubblica (in una dinamica di mercato, la impossibilità ad agire sul fronte dei prezzi perché amministrati e imposti dallo Stato, obbliga a selezionare l’offerta, per equilibrare il rapporto costi/ricavi), con maggiore ricaduta sulle aziende pubbliche dei processi con un profilo sfavorevole sul piano dell’impegno assistenziale: la spesa è andata conseguentemente sempre più in tensione, senza peraltro rispondere a tutti i bisogni emergenti e a volte anche indotti.

Ulteriore passaggio è stata la introduzione di tetti di budget sulla produzione, a valere ovviamente per il privato.  Risultato: contrazione dell’offerta complessiva e aumento consequenziale delle liste d’attesa, perché nel frattempo la domanda, per le dinamiche prima esposte, ha continuato a crescere.

E la risposta, ingenua, è stata quella di immaginare di inseguire la domanda aumentando l’offerta di prestazioni: spirale infinita e del tutto ingovernabile.

Per tenere sotto controllo la spesa sanitaria e socio-sanitaria, è stata messa in atto una contrazione dei  posti-letto ospedalieri e una rapida riduzione  della durata dei ricoveri stessi, così che il numero minore dei posti-letto non compromettesse troppo la capacità di risposta al bisogno: il settore privato for profit, più flessibile, ne ha tratto ulteriore giovamento, in termini economici; il settore pubblico, già in affanno con la riduzione forzata degli organici e dovendo comunque far fronte alle  situazioni più croniche e fragili, meno facilmente gestibili, si è ulteriormente appesantito, scaricando sul comparto territoriale e domiciliare una domanda di assistenza non più gestita completamente negli ospedali. E la riduzione dei posti-letto in alcune specialità ha portato a livelli di carenza assoluta e preoccupante, come la pandemia ha poi messo drammaticamente in mostra.

L’idea un po’ semplicistica era che il territorio, il “mitico territorio”, avrebbe dovuto filtrare meglio la domanda, governandola, e avrebbe dovuto saper gestire le dimissioni sempre più rapide dagli ospedali: frantumazione dei legami famigliari, ridotta capacità solidale, popolazione più anziana e sempre più sola, assai improbabile che in queste condizioni anche il territorio più virtuoso potesse reggere l’urto

E il nostro territorio, dopo decenni di abbandono, non era attrezzato per l’ordinario men che meno per far fronte a questo urto riorganizzativo.

Probabilmente, ha guidato questo convincimento anche qualche pensiero malizioso di tipo economico: la spesa ospedaliera è quantificabile e quindi “gestibile”. Il territorio è concetto un po’ più aleatorio: tolti i medici delle cure primarie e i farmaci (su cui peraltro da anni si lavora per contrarre i costi e non potendo far leva sui prezzi – dettati dalle industrie – si è cercato di lavorare sui consumi, imbrigliandone la prescrizione), il resto è “narrazione”: sviluppare una appena passabile continuità assistenziale domiciliare, in assenza di contesti famigliari  con legami di solidarietà in grado di gestire i diversi bisogni di una persona ammalata, ha costi assolutamente proibitivi e insostenibili per qualsiasi sistema economico: ci vorrebbe un welfare generativo e circolare che possa e sappia valorizzare il lavoro assistenziale dei contesti su cui innestare l’intervento assistenziale specialistico (infermiere – terapista – medico etc.).

Neanche a parlarne: da una parte l’ideologia del welfare state, idolo speculare al “libero mercato”, dall’altro l’industria della salute, rendono impossibile anche solo pensare e teorizzare un modello economico differente.

Adesso si è aperta la stagione delle “case della salute” e delle Cot: difficile che possano funzionare.

Continua similmente a imperversare un dirigismo sanitario velleitario e inconcludente (percorsi di cura “obbligati”, PDTA, tentativo di legare l’onere assicurativo sulla adesione ai vincoli dati) che può solo distruggere ulteriormente l’unico capitale vero su cui i sistemi sociosanitari si possono reggere: competenza/passione e relazione di cura, ossia i valori fondanti dei servizi alla persona su cui innestare l’organizzazione dei servizi.

Il collasso del SSN è già in essere: non sono le liste d’attesa, ma le disequità sempre più evidenti e i bisogni dei più fragili sempre più inevasi.

Continua a mancare, ed è questa la colpa grave della politica, una coraggiosa visione del “bene comune” declinata nell’ambito dei servizi sociosanitari che sappia orientare le dinamiche sociali all’interno dell’alveo della sostenibilità e della equità, favorendo la attiva partecipazione di tutti i corpi intermedi.

Necessaria una rivoluzione copernicana, ineluttabile e dolorosa: per ricostruire su nuove basi il sistema sanitario nazionale e regionale.

L’idea che basti l’autonomia differenziata per le regioni più ricche e virtuose è solo illusione (forse efficace in qualche contesto nel brevissimo periodo, ma destinata a fallire come tutte le altre azioni messe in atto da almeno vent’anni)

Purtroppo la cosiddetta “sinistra” pur partendo da buoni propositi di principio, è totalmente e irrimediabilmente incapace di affrancarsi dalla sua ideologia perversa che poggia sulla autoaffermazione dei diritti, garantiti un tempo dall’ideale comunista e poi dallo stato strumento  del popolo, e adesso da una élite borghese  e radical-snob che si è auto assunta il compito di definire cosa è diritto e cosa no, facendolo ratificare dal popolo dei social, sapientemente manipolato: lo “schwa” è il manifesto di tale follia.

E ugualmente il Mercato, pur essendo stato capace di dare risposte di assoluta eccellenza ai bisogni di salute, vede tutto solamente in funzione delle “trimestrali” e delle quotazioni di borsa: e, ad eccezione di qualche sbuffo filantropico e compassionevole, sacrifica tutto con distaccato cinismo al sacro equilibrio dei conti economici.

Ecco perché serve un partito come INSIEME: umile, perché consapevole della fallibilità umana, disposto al dialogo con tutti e a lavorare insieme per trovare vie radicalmente nuove per la società del terzo millennio; mite, perché consapevole dei propri limiti e del bisogno continuo di misericordia; roccioso e tenace, perché i “poveri” (e nelle varie forme sono la stragrande maggioranza del genere umano) sono la “missione” che ci è stata affidata e che ci sentiamo cucita addosso.