INFODEMIA LXVI Premio B. Cascella 2022

Torna l’esposizione dei finalisti del Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica.

Ortona, 19 novembre 2022. Il tema della LXVI edizione 2022 è infodemia, termine che identifica la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 18 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono già visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di infodemia e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico.

Periodo: dal 20/11/22 al 07/01/2023

Inaugurazione: 20 ottobre 2022, ore 16.30

Location: Spazio Atlantide, via Giudea, 25 –  66026, Ortona (CH)

Artisti:

– Fotografia: Luciana Di Ludovico, Emanuele Di Quattro, Mauro Fumagalli, Davide Gualtieri, Annalisa Lenzi, Simona Nobili, Paola Rizzi, Maria Barbara Tartari, Italikush.

– Pittura: Leonardo Baserni, Antonella Cedro, Gastone Costantini, Edlira Myrselaj, Veronique Pozzi Painè, Nicol Ranci, Grazia Salierno, Luisa Valenzano, Yirui Fang.




CONCERTI A NEW YORK E BOSTON per l’abruzzese Francesco Mammola

Nella top ten dei migliori virtuosi del mandolino, sarà in tour con il chitarrista campano Alfonso Brandi

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 18 novembre 2022. Imminente la partenza per gli Stati Uniti del musicista abruzzese Francesco Mammola, virtuoso mandolinista tra i migliori dieci al mondo, che già a 33 anni può vantare circa 500 concerti in Italia e all’estero (in templi della musica, come a Londra, Berlino, Vilnius, ed altri) o in luoghi di significativo prestigio, quali la Santa Sede, Expo 2015, i Musei vaticani, o al Quirinale alla presenza del Presidente Sergio Mattarella. Ricco il palmares dei riconoscimenti, tra i quali il Premio Abbado, che fanno del M° Mammola, docente al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila, uno dei solisti di mandolino più ricercati e ambiti. Denso il programma dei concerti che si svilupperà tra New York e Boston, dal 21 al 30 novembre 2022.

Nella Grande Mela, capitale mondiale delle culture, i concerti saranno tenuti presso la Libreria Harrison (21 novembre), presso la Columbus Citizens Foundation, (il 22) la Montfort Academy (il 23), Recording session – Teatro Grattacielo (il 24) e il 25 novembre un Private Event; poi a Boston, raffinata città del Massachusetts, il 27 novembre concerto alla St. Joseph Society e il 30 al celebre I Am Books. Il M° Mammola sarà accompagnato dal chitarrista campano Alfonso Brandi, altro musicista di rango. Sarà un’occasione da non perdere per le cospicue comunità italiane delle due città americane, New York, un vero crogiolo di culture, e Boston città intellettuale per antonomasia, avere in concerto questo eccezionale duo di talenti, autentico orgoglio della tradizione musicale italiana. Ancor più lo sarà per le associazioni abruzzesi e campane che orbitano nell’area della Grande Mela e nell’hinterland di Boston.

Francesco Mammola è nato nel 1989 a Pescocostanzo, splendido borgo tra i più belli d’Italia situato nel Parco della Maiella, lungo l’antico tracciato della transumanza e della via degli Abruzzi, che collegava Firenze a Napoli, patria di raffinati artigiani orafi ed ebanisti, del filosofo e matematico Ottavio Colecchi e dell’insigne linguista Francesco Sabatini, attuale Presidente onorario dell’Accademia della Crusca. Il giovane Mammola, diplomato al Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona, avvia gli studi di mandolino presso il Conservatorio “A.Casella” dell’Aquila sotto la guida del Maestro Fabio Giudice. Si laurea nel 2015 con il massimo dei voti, lode e bacio accademico. Si esibisce con artisti di fama internazionale e con Orchestre Sinfoniche. Diverse esibizioni anche nel corso di programmi Rai. Tra le collaborazioni più importanti quelle con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, con il tenore Piero Mazzocchetti, con i Nomadi, con i cantanti Mauro Mengali, Antonella Bucci, Cecilia Gayle e l’attore Rai Enzo Garriamone, ed è stato diretto da Maestri del calibro di Aurelio Canonici, Luciano Bellini, Fabio Maestri.

Vincitore nel 2015 del Premio Nazionale delle Arti “Claudio Abbado”, Francesco Mammola è stato inoltre insignito della medaglia di bronzo del Senato della Repubblica per meriti artistici, della Palma Accademica dell’Accademia internazionale San Giovanni Crisostomo, del Premio “Augusto Daolio” e di vari altri riconoscimenti. Tra i suoi concerti da solista spiccano quelli tenuti presso l’Ambasciata dell’Iraq presso la Santa Sede (Festival internazionale per il Dialogo e la Pace tra popoli e religioni), all’Expo 2015 di Milano, al Premio Abbado, e quello con i Flamentangoproject a Roma, che ha aperto il concerto dei Gipsy King Heritage. Il musicista svolge un’intensa attività concertistica anche in Trio, con Giulia Mangone al pianoforte e Mariano Antonilli al contrabbasso. Nel maggio scorso si è esibito al Quirinale, insieme al famoso gruppo da camera I Solisti Aquilani, in occasione della visita del Presidente della Repubblica d’Algeria Abdelmajid Tebboune al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Attualmente è mandolinista al Teatro dell’Opera di Roma.

Alfonso Brandi è nato nel 1995 a Caserta. Ha studiato presso l’Associazione musicale “Leopoldo Mugnone”, sotto la guida dei maestri Paolo Mauriello e Rosalba Vestini. Ha conseguito col massimo dei voti la laurea in Chitarra Jazz presso il conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno. Ha preso parte a numerose masterclass tenute da insigni chitarristi internazionali. Vincitore di diversi concorsi nazionali ed internazionali, ha collaborato con diversi artisti, come Gino Licata, e con i musicisti Mimi Ciaramella, Pietro Ventrone, Pietro Paolo Veltre. Ha partecipato al Festival Internazionale della chitarra di Rieti, insieme a prestigiosi chitarristi quali Oscar Ghiglia, Osvaldo Lo Iacono, Alessandra Salerno, Pedro Javier Gonzales. Collabora stabilmente con la cantante Antonia Di Maio, con la quale si aggiudica il premio della critica al Festival di Napoli del 2019. Nel 2021 gli è stato tributato Premio “Sicilia Eccellente” in occasione di una rassegna con i più importanti solisti italiani di chitarra, come Francesco Buzzurro, Alessandra Salerno, Osvaldo Lo Iacono, Mario Venuti, Lello Analfino ed altri. Nel 2021 ha partecipato alla 49esima edizione del festival “Settembre al borgo” di Caserta, sotto la direzione artistica di Enzo Avitabile.




GLI ITALIANI DI LIBIA a Pescara per il cinquantenario dell’Airl

Un grande evento che durerà due giorni 19 e 20 novembre, e che vedrà l’incontro di tantissimi libici ritornati in Italia dopo la cacciata di Gheddafi. La mattina del 20 novembre avrà luogo anche un convegno a Montesilvano con importanti relatori

Roma/Pescara, 18 Novembre 2022. “Pescara 1972 – 2022: Gli Italiani di Libia dall’oblio al riscatto” è il titolo dell’evento organizzato dall’Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia che si terrà questo fine settimana.

I prossimi 19 e 20 novembre, Pescara e Montesilvano saranno pronti ad accogliere centinaia di persone da tutt’Italia che ogni anno si radunano per la consueta assemblea. Quest’anno l’emozione sarà ancora più forte perché l’associazione, nata proprio a Pescara, compie 50 anni.

A oltre cinquant’anni dal rimpatrio forzato voluto dal Colonnello Gheddafi, i Rimpatriati non possono ancora mettere la parola fine sulla vicenda dolorosa che li ha visti coinvolti nel 1970. Da una parte, come afferma Bruno Rossi, vicepresidente dell’AIRL, “l’evento sarà l’occasione per ricordare il lungo viaggio che parte da quella estate, nel quale la vita dei Rimpatriati cambiò per sempre, e arriva fino ai giorni nostri. Anni che hanno visto un lavoro infaticabile svolto dall’Associazione: dalle battaglie per gli indennizzi e le pensioni a quelle per la casa e il lavoro, dalla fondazione di Italiani d’Africa alla difficoltà per farsi ascoltare, dalla devastazione del cimitero di Hammangi all’impossibilità di tornare da semplici turisti nel Paese che amavano almeno quanto il loro”.

Dall’altra, molto più concretamente, si vuole fare il punto su quella che è oggi la situazione. I Rimpatriati hanno tuttora in atto un contenzioso con il Ministero dell’Economia, il quale – dopo aver impiegato ben dieci anni a liquidare gli indennizzi agli aventi diritto -, ha indebitamente trattenuto il 10 % dello stanziamento, già insufficiente, previsto dalla legge 7/09 art. 4, norma che li risarciva, in minima parte, dei beni confiscati loro dalla Jamahirya libica. “Abbiamo sempre considerato il Governo italiano, – afferma Giovanna Ortu, già presidente dell’AIRL per oltre quarant’anni- di qualunque posizione politica, responsabile dell’indennizzo per i beni perduti, in quanto la nostra permanenza in Libia era garantita da un trattato internazionale (legge di ratifica n. 843/1957), violato da Gheddafi senza che l’Italia ricorresse alla prevista clausola arbitrale, sacrificando il nostro buon diritto in nome di altri interessi più importanti e strategici”.

Non solo passato. “La preoccupazione per la situazione attuale nel Paese nordafricano, di disperato sacrificio patito dalla popolazione libica a causa della perenne instabilità e del conflitto politico, e non solo, tra le fazioni rivali, crea non poche apprensioni a noi che in quella terra siamo nati e cresciuti e che da sempre consideriamo come una patria – dichiara Francesca Prina Ricotti, attuale presidente dell’AIRL.

“Il sodalizio tra i due Paesi va rinforzato e noi dobbiamo fare la nostra parte: l’obiettivo è quello di gettare  le basi per proseguire con figli, nipoti e pronipoti di quei 20.000 cacciati da Gheddafi una proficua collaborazione con le giovani generazioni di libici provate da una quarantennale dittatura e da un decennio di eventi destabilizzanti. Gli italiani di Libia sono portatori non solo di una memoria storica e culturale che non va dimenticata, ma possono vantare un legame affettivo con il popolo libico come nessuno nel nostro Paese. È dunque immediato accomunare la nostra collettività al futuro della Libia e l’Associazione vuole porsi come punto di riferimento naturale nelle relazioni tra le due sponde del Mediterraneo, specie nei campi della cultura, della piccola imprenditoria e del sociale”, conclude la presidente.

Inoltre, l’evento sarà l’occasione per approfondire i prossimi passi in vista del nuovo anno e concertare insieme le iniziative da intraprendere per veder riconosciuti i nostri diritti e per illustrare i progetti culturali e di salvaguardia della memoria del nostro sodalizio.

La mattina del 20 novembre si svolgerà presso l’hotel Promenade a Montesilvano, un convegno (in allegato la locandina con il programma) che vedrà diversi interventi tra autorità, storici e italiani rimpatriati che porteranno la loro testimonianza.




CENTO ANNI FA nasceva Don Luigi Giussani

A Pescara un concerto per il grande educatore

Pescara, 18 novembre 2022. Appuntamento il 20 novembre all’Auditorium Flaiano con musiche di Mozart e Dvorak, tra gli autori più amati dal fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.

Il 15 ottobre 1922 nasceva don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, movimento ecclesiale molto diffuso anche in Abruzzo. Iniziative per il centenario sono in svolgimento in tutta Italia. A Pescara, domenica 20 novembre alle 18.00 all’Auditorium Flaiano si terrà il concerto dell’orchestra Modulazioni Ensemble, diretta da Valeria Bulferi, violino solista Matteo Pippa. L’evento è promosso dal Centro Culturale di Pescara (informazioni al numero 328 2065367).

In programma, musiche di Mozart e Dvorak, due autori molto cari a don Giussani, che viveva la musica come potente strumento educativo. E proprio l’educazione è l’esperienza che più di altre sintetizza il genio del sacerdote lombardo, nato a Desio e poi vissuto a Milano, dove ha contribuito alla crescita di migliaia di persone, insegnando al Liceo Berchet, prima, e all’Università Cattolica, in seguito. “La mia vicenda – ebbe a dire una volta – è la vicenda di tanti che, volendo bene ai giovani, riescono, per grazia di Dio – in questo senso si può chiamare carisma – a comunicare loro certezze e affettività di cui altrimenti sembrerebbero incapaci”.

Oggi il movimento da lui fondato – inizialmente Gioventù Studentesca e, dopo il Sessantotto, Comunione e Liberazione -, è diffuso in tutto il mondo. Al riguardo, in uno degli ultimi scritti, don Giussani sottolineò che “Non solo non ho mai inteso fondare niente, ma ritengo che il genio del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l’urgenza di proclamare la necessità di ritornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta”. Originalità espressa a partire da un’intuizione avuta al seminario di Venegono: “Il Verbo di Dio, ovvero ciò di cui tutto consiste, si è fatto carne. Perciò la bellezza s’è fatta carne, la bontà s’è fatta carne, la giustizia s’è fatta carne, l’amore, la vita, la verità s’è fatta carne: l’essere non sta in un iperuranio platonico, si è fatto carne, è uno tra noi”.

Innumerevoli le sue pubblicazioni, tra cui il PerCorso, l’insieme dei volumi Il senso religioso, All’origine della pretesa cristiana e Perché la Chiesa, il primo dei quali tradotto in 23 lingue. Don Giussani è morto il 22 febbraio 2005. Sette anni dopo, è iniziata la causa di beatificazione del Servo di Dio. Lo scorso 15 ottobre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza in piazza San Pietro tutti gli aderenti al movimento. Nel corso del suo discorso, il pontefice ha detto che “Don Giussani è stato padre e maestro, è stato servitore di tutte le inquietudini e le situazioni umane che andava incontrando nella sua passione educativa e missionaria. La Chiesa riconosce la sua genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’utilità comune. Non è una mera nostalgia ciò che ci porta a celebrare questo centenario, ma è la memoria grata della sua presenza: non solo nelle nostre biografie e nei nostri cuori, bensì nella comunione dei santi, da dove intercede per tutti i suoi”.




IL CORSO DI LAUREA in Scienze Geologiche

L’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio celebra dei 30 anni

Auditorium del Rettorato – 22 novembre 2022 – ore 9:30

Chieti, 18 novembre 2022. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara celebra i trent’anni di Geologia nell’Ateneo e nella regione Abruzzo. Nell’anno accademico 1992/93, infatti, nascevano, presso l’Università “d’Annunzio”, il Corso di Laurea in Scienze Geologiche e la Facoltà di Scienze Naturali, Fisiche e Matematiche. La manifestazione celebrativa è prevista per martedì’ prossimo, 22 novembre, alle 9:30 presso l’Auditorium del Rettorato, nel Campus universitario di Chieti. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo. La giornata celebrativa inizierà con i saluti istituzionali, tra i quali quelli del “padre fondatore”, il professor Uberto Crescenti, ex-Rettore ed oggi Professore Emerito della “d’Annunzio”, e vedrà la presenza di nomi importanti della Geologia italiana, come il Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, professor Carlo Doglioni, il Presidente della Società Geologica Italiana, professor Sandro Conticelli, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, dottor Francesco Violo, l’ex-Senatore Ruggiero Quarto, già docente di Geofisica Applicata all’Università di Bari e il professor Marco Petitta, Vice Presidente della Sezione Italiana dell’Associazione internazionale degli Idrogeologi. Uno spazio importante sarà dedicato anche ai Geologi che operano nel mondo delle Imprese. Nella giornata del trentennale saranno premiati i vincitori del Photo Contest “La Geologia intorno a te”. Le 12 immagini scelte saranno riprodotte nel calendario 2023 edito dall’Ordine Regionale dei Geologi d’Abruzzo. Nel pomeriggio è prevista la Tavola Rotonda “Studiare all’Ud’A e poi…”  alla quale parteciperanno alcuni ex laureati della “d’Annunzio”. Ad essa seguirà la premiazione dei migliori poster prodotti da laureandi e laureati sulle attività di ricerca che li hanno visti coinvolti.

<Fortemente voluto, realizzato e sostenuto dall’allora Rettore, Uberto Crescenti, Geologo, Ordinario di Geologia Applicata, – dichiara il Prof. Mario Luigi Rainone, che coordina il Comitato Organizzatore del trentennale – il Corso di Laurea in Scienze Geologiche ha rappresentato e rappresenta ancora un punto di riferimento importante per le discipline delle Scienze della Terra nel nostro Paese. In trent’anni più di 3.000 studenti si sono iscritti al Corso di Laurea, circa 750 i laureati del Vecchio Ordinamento e della attuale Magistrale, più di 1400 i laureati totali comprendendo anche la Laurea triennale, dati che sono perfettamente in linea con quelli nazionali. Negli ultimi anni abbiamo assistito, anche a livello nazionale, ad una progressiva diminuzione nel numero degli iscritti. Ma – precisa il professor Rainone – i nostri laureati non conoscono la disoccupazione. Questa giornata di celebrazione – conclude il professor Rainone –  è anche occasione per dare rinnovata visibilità ad un offerta formativa che prepara tecnici e ricercatori nel campo delle Scienze della Terra sempre più centrale per affrontare correttamente le complesse problematiche ambientali sempre presenti e preoccupanti: i cambiamenti climatici, la ricerca di fonti energetiche e di materie prime, la ricerca e salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee, la prevenzione e difesa dai fenomeni naturali  come frane, alluvioni, terremoti>.

Maurizio Adezio




SILONE OGGI in Italia e all’estero

Presentazione del libro  di Antonio Gasbarrini

Pescina, 18 novembre 2022.  A ridosso dell’avvenuta presentazione a L’Aquila nella storica libreria Colacchi, il secondo appuntamento con il libro “Silone oggi in Italia e all’estero” – fresco di stampa, con l’introduzione di Liliana Biondi  nella coedizione di Angelus Novus e One Group Edizioni, – avverrà, con la presenza dell’autore  Antonio Gasbarrini, a Pescina sabato 19 novembre alle ore 17 nella Sala Convegni Ignazio Silone.

L’incontro “Salotto Letterario” a più voci di scrittori, poeti e saggisti ( inserito all’interno del nutrito evento  3° Cammino Letterario italiano” (consultabile all’indirizzo https://www.parchiletterari.com/eventi-scheda.php?ID=05881),  è moderato dall’editore Alessio Masciulli.

Oltre alla pubblicazione degli Atti dell’omonima Tavola rotonda tenuta al Mediamusem di Pescara, Antonio Gasbarrini propone nel suo volume quattro testi dello scrittore abruzzese (due dei quali inediti) coprenti l’arco temporale 1928-1947 al fine di far riscoprire la straordinaria figura dell’ “Ignazio Silone in Europa e per l’Europa”.

Dagli stessi, tre dei quali redatti mentre era in esilio in Francia e in Svizzera, è possibile ripercorrere, già dagli eloquenti titoli degli inediti Questione della lotta per il diritto d’asilo e, scritta in francese, Una lettera autografa dal carcere Svizzero (rispettivamente del 1928 e 1942), Il Terzo Fronte, Missione europea del socialismo (1947), la meno nota figura del rivoluzionario comunista pescinese Secondino Tranquilli (alias Ignazio Silone) prima e del «cristiano senza chiesa e socialista senza partito», poi.

Una serie di altri documenti pubblicati nel libro – reperiti  sempre dall’autore in vari archivi – fanno poi da basso continuo alla tesi di fondo esplicitata nel suo saggio finale “Le false accuse contro Ignazio Silone”. Dalla cui lettura è possibile rendersi conto della totale inconsistenza della delegittimazione etico-politica siloniana tentata, a suon di scoop, da alcuni storici revisionisti, e non solo. Ad emergere così, tra un’ incalzante pagina e l’altra, è la possente figura non solo del grande scrittore abruzzese che continua ad essere letto e tradotto in tutto il mondo, ma di uno dei più importanti pensatori ed intellettuali europei del Novecento.

Aspetto quest’ultimo già approfondito nei precedenti volumi, scritti a quattro mani da Antonio Gasbarrini con Annibale Gentile – Ignazio Silone tra l’Abruzzo e il mondo (1979), Ignazio Silone comunista (1989), La Scuola “delle” Libertà nella Fontamara d’Ignazio Silone (2015) – e nei suoi altri numerosi articoli e saggi usciti su giornali e riviste.




LA PERENNE NOVITÀ dell’ispirazione Cristiana

18 novembre 2022

di Domenico Galbiati

Cosa significa proporsi quale forza organizzata che intende improntare la propria azione politica ad una visione cristiana della vita e della storia?

INSIEME è nato nel solco di tale ambizione, oggettivamente audace, a fronte della quale – come su queste pagine è stato osservato in più occasioni – chi ha concorso a tale impresa sa di essere impari alla prova. Eppure, la questione è in trascendibile e, quindi, va posta e riproposta, sapendo, peraltro, come sia inesauribile, nel senso che va meditata e rimeditata, almeno ad ogni mutare del frangente storico, come succede dopo la consultazione elettorale dello scorso 25 settembre.

La prima e più attendibile proposta di lavoro consiste nell’ immaginare che l’ispirazione cristiana si esprima, anzitutto – lontano da evocazioni retoriche e scontate dell’ abusata “centralità” della persona – nella fatica di costruire una cultura della politica ed una conseguente prassi per la quale criterio di orientamento delle scelte da operare e metro di giudizio degli esiti attesi sia il “valore umano”, piuttosto che quello meramente economico e mercantile, che ogni determinazione assunta mette in gioco.

In una società sgranata o addirittura liquida, cioè destrutturata e tendenzialmente informe, attraversata da mille conflitti ed altrettante contraddizioni, povera in quanto a coesione sociale, priva di un sentimento di reciprocità e di appartenenza ad un orizzonte comune, dove sta quel “punto di composizione del conflitto” di cui, quando si tratta di singole persone, si occupano, con maggiore o minor fortuna, psicoterapeuti di varia estrazione o psichiatri?

Basta comporre un ordinato mosaico sociale fatto di momenti aggregativi, di forze politiche e sindacali, di categorie economiche e produttive, di libere associazioni di volontariato che operano in ogni campo, di soggetti del Terzo Settore, di istituzioni educative e culturali, insomma di cosiddetti “corpi intermedi” di varia natura, entro i quali il singolo cittadino possa trovare forti suggestioni che supportino la comprensione che ognuno ha di sé stesso, concorrano a formare la sua identità personologica e, dunque , siano fattori di rassicurazione e di stabilità emotiva, per ottenere una efficace governabilità del contesto sociale in cui viviamo? Oppure il punto di equilibrio e di reciproca compensazione tra istanze, spinte, sollecitazioni difformi e disorganiche va rintracciato altrove, in una dimensione che va oltre il piano delle relazioni sociali e, piuttosto, lambisce o addirittura invade l’ interiorità della coscienza di ciascuno?

Nella “società della conoscenza” in cui le informazioni si accavallano furiosamente le une sulle altre, non è forse vero che un irrompere così incalzante di mille stimoli esige un’opera di selezione e di discernimento, in carenza della quale l’individuo non si pone più come tale, cioè effettivamente uno, compatto, davvero non divisibile, ed è, al contrario, come se fosse smembrato, quasi che la “persona” non sia più un nodo di aggregazione e di consolidamento consapevole e critico delle infinite relazioni che via via le danno forma, ma diventi, piuttosto, un mero luogo, si potrebbe dire, di transito, attraversato da un flusso ininterrotto di esperienze che la sovrastano, senonché non lasciano memoria e traccia del loro passaggio?

La cosiddetta “liquidità”, insomma, attraversa e scompone, fluidifica la trama delle relazioni sociali ed interpersonali oppure produce gli stessi effetti nel cuore della persona come tale, ne compromette la consistenza e l’unitarietà, l’originalità di ognuna, favorendo, a valle, processi di omologazione anonimi ed amorfi? La persona si risolve e si dissolve nella fenomenica del vissuto quotidiano oppure vive di una consistenza originaria, strutturale ed ontologica?

E tutto questo evapora nel limbo di un discorso astratto oppure ha qualcosa a che vedere perfino con la spietata e necessaria concretezza della politica?

È possibile o pura utopia immaginare una trasformazione per cui la politica industriale del Paese privilegi anzitutto la piena occupazione e sappia premiare la responsabilità sociale dell’imprenditore, pur senza sacrificare produttività ed innovazione, ma senza farne un mito a prescindere da ogni altro valore?

La scuola educhi, anzitutto, all’ autonomia di giudizio, al gusto del pensiero critico, alla fatica della responsabilità personale piuttosto che provvedere, esclusivamente o quasi, ad un mero approntamento professionale. La politica sanitaria si faccia carico, in primo luogo, dell’educazione alla salute e della medicina preventiva perché i cittadini, anziché il terminale passivo di tante prestazioni sofisticate, siano protagonisti attivi del loro progetto di salute. La cultura non sia solo occasione di consumo di contenuti sia pure di alto livello, ma già confezionati, bensì anche momento di produzione culturale e, per le più giovani generazioni, luogo di invenzione e di libera affermazione della loro creatività.

Il principio di sussidiarietà che, in ultima analisi, si rifà ad un’antropologia di carattere personalista, sia nella dimensione verticale delle gerarchie istituzionali, sia nell’ orizzontalità delle relazioni sociali. Così per quanto concerne una concezione “generativa” del welfare che consenta, anche nelle condizioni di precarietà sociale o esistenziale, di ricercare la valorizzazione delle capacità e delle autonomie funzionali residue che il soggetto mostra di conservare ancora. I linguaggi del sapere, quello umanistico e quello tecno-scientifico, anziché divaricare le loro letture, le compongano in una matura e compiuta consapevolezza della realtà.

Insomma, oltre il riformismo, quel processo di “trasformazione” di cui parla il nostro originario Manifesto passa anche da qui, per quanto l’invenzione di questi nuovi percorsi sia quanto mai difficoltosa ed esiga una “metanoia” che non sembra bussare alle porte di questi nostri giorni tormentati.

La conclusione che da tutto ciò si può trarre è che, quanto più la società è complessa, tanto più il luogo della composizione del conflitto sta nella coscienza interiore di ogni persona. E, conseguentemente, la complessiva governabilità del sistema di relazioni in cui viviamo, mai come oggi, dipende fortemente dal tasso di personale maturità civile che ciascuno di noi è in grado di raggiungere. Anche per questo è necessaria una cultura politica che, nel solco della lezione cristiana, abbia il suo fondamento in una filosofia integrale della persona, ontologicamente pensata.




UN SOPRALLUGO al centro polivalente

La visita del consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci

Luco dei Marsi, 18 novembre 2022. “Una struttura straordinaria, che può essere funzionale allo sviluppo non solo del comune di Luco dei Marsi ma dell’intera Vallelonga e di tanta parte dell’area fucense, e diventare centro e propulsore di iniziative di grande potenzialità. Confido che, al di là delle distanze politiche, tutti in Regione possano contribuire a questa realizzazione, l’atto migliore che potremmo fare noi tutti che abbiamo vissuto questo Consiglio regionale, dato che di questo centro potrebbe beneficiare un’area importante della Marsica“. Così il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci in visita a Luco dei Marsi, dove ha effettuato, con la sindaca Marivera De Rosa, un sopralluogo nel centro polivalente, sorto nel cuore del paese e a tutt’oggi da completare.

La realizzazione dell’edificio, che include un teatro e ampi spazi destinati ad attività socioculturali, fu avviata circa due decenni fa, per poi arenarsi con il progressivo assottigliarsi delle risorse del Comune e l’avvicendarsi delle amministrazioni. La struttura ha subito di recente atti vandalici, oggetto di denuncia da parte dell’Amministrazione e di un duro intervento della Sindaca, diffuso via social. “Sono grata al consigliere Pietrucci, a oggi primo e unico rappresentante regionale a dimostrare questa sensibilità, che ha raccolto le istanze del nostro territorio e ha voluto essere presente qui a Luco per avere una idea più definita di quello che è quest’opera, per il cui completamento ci stiamo battendo da tempo”, ha sottolineato la sindaca De Rosa.

“Abbiamo continuato a percorrere tutte le strade, interpellando più volte la Regione, fin dal 2017 e ancora nei mesi scorsi, rinviando anche il progetto, che necessita unicamente degli aggiornamenti del caso per la cantierabilità, e tenendo un costante contatto con gli Uffici di riferimento, oltre a incontri specifici nella sede regionale aquilana.

A oggi senza nessun riscontro concreto. Eppure, le somme necessarie all’ultimazione dell’opera non sono certo inarrivabili per un bilancio regionale, anche considerato che a Luco dei Marsi, ai cittadini di Luco dei Marsi, abruzzesi come gli altri, non è arrivato un centesimo dalla Regione per le opere pubbliche, e che tutte quelle realizzate sono state affrontate con fondi nostri o fondi reperiti da bandi diversi. Questo centro polivalente potrebbe essere un eccellente punto di riferimento per la Cultura e il Sociale non solo di Luco, che ha una grande tradizione culturale a tutto campo, e penso alla storica Compagnia di teatro dialettale, alla Corale che da decenni raccoglie onori all’estero e in Italia, al fiorente tessuto creativo artistico musicale e letterario, ma per l’intera area della Vallelonga e non solo. Auspico che i Rappresentanti regionali abbiano consapevolezza del valore che può rappresentare l’opera per l’intera zona ed esprimano in concreto attenzione per il nostro territorio, da tempo trascurato”.




XI WORLD PREMATURITY DAY. Giornata Mondiale del Neonato Prematuro

Incontro, partecipazione, dibattito e riflessione sul mondo della prematurità

Teramo, 18 novembre 2022. Per il secondo anno consecutivo l’associazione “L’abbraccio dei Prematuri” assieme al Dipartimento Materno Infantile e per la prima volta assieme all’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) della Provincia di Teramo celebrano la giornata mondiale della prematurità proponendo un evento di partecipazione, dibattito e riflessione sul mondo di questa tematica.

Ieri l’evento è stato aperto con i saluti delle autorità presenti, il Direttore Generale della ASL Teramo Dr. Maurizio Di Giosia, il Sindaco di Teramo Dr. Gianguido D’Alberto e il Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi che hanno sottolineato l’importanza di eventi simili e della sinergia che deve essere sempre più presente tra la parte sociale e la parte sanitaria come bene comune per l’intera comunità, auspicando un approccio non solo dal punto di vista scientifico ma anche umanistico da parte di tutte le parti coinvolte. Tra gli scopi di questa particolare celebrazione evidenziamo la necessità di sensibilizzare le persone, i professionisti sanitari, le istituzioni e il volontariato sul tema dei neonati prematuri e aumentare la consapevolezza sulle sfide che devono affrontare i nostri piccoli nati in anticipo.

L’incontro si è svolto suddiviso in due sessioni, la prima di natura scientifica dove come moderatori si sono alternati il Direttore del Dipartimento Materno Infantile della ASL di Teramo Dr. Antonio Sisto e il Presidente dell’OPI Teramo Dr Cristian Pediconi.

Sono stati trattate tematiche assistenziali inerenti il neonato prematuro:

il Dott. Franco Di Lollo ha evidenziato l’importanza dell’approccio multidisciplinare in neonatologia, della stretta collaborazione tra le professioni sanitarie nel percorso di cura e di gestione assistenziale del neonato prematuro; è stata poi la volta di due infermiere della Neonatologia di Teramo, la Dott.ssa Arianna Priore, che ha illustrato la Care del neonato prematuro basata su evidenze scientifiche delle cure infermieristiche e il percorso assistenziale del neonato prematuro e la Dott.ssa Monica Beltramba che ha illustrato i benefici della Kangaroo Care-marsupio-terapia, enfatizzando così anche lo slogan della giornata odierna: “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Consenti il contatto pelle a pelle dal momento della nascita”.

A seguire la Tavola rotonda dal tema: “L’abbraccio di un genitore – una terapia potente – consenti il contatto pelle a pelle dal momento della nascita” moderata e animata dal Dott. Giovanni Muttillo, Dirigente delle Professioni Sanitarie della ASL di Teramo.

Hanno partecipato alla Tavola rotonda: Luisa di Nicola, Presidente dell’Associazione L’abbraccio dei Prematuri; Tiziana Di Sante Presidente Fondazione Tercas TE; Ilaria De Sanctis, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Teramo; Valentina Reginaldi Psicologa e Don Pietro il nuovo Cappellano dell’Ospedale di Teramo. I primi interventi hanno rappresentato il bilancio positivo riscontrato in questo primo anno di convenzione avviata dalla ASL Teramo con l’Associazione L’abbraccio dei Prematuri ripercorrendo il sostegno alle famiglie e i progetti avviati, a partire dalla poltrona donata all’Unità Operativa di Pediatria e Neonatologia dalla Fondazione Tercas per favorire la marsupio terapia.   Essendo molto importante il ruolo dell’Associazione anche sul territorio, anche il Comune di Teramo vuole sostenere l’attività dei volontari inserendo l’Associazione L’abbraccio dei Prematuri nella rete comunale  del volontariato. In chiusura la riflessione sul sostegno psicologico e formativo rivolto alle mamme e ai volontari. Il messaggio di questa giornata e il volontariato è un’esperienza umana e sociale riconosciuta e che impegna nel nostro territorio persone e associazioni di diversa cultura e ispirazione.  La Chiesa, la comunità nelle dimensioni diocesane e parrocchiali, vede nel volontariato che nasce da queste motivazioni un segno concreto e di uno stile di vita cristiana della persona che fonda la propria esistenza a partire da alcuni valori fondativi quali: la gratuità e il dono.




MATTA IN SCENA 2022. Rassegna di teatro, danza e altri linguaggi

Sconfinamenti. Promosso da artisti per il Matta

Pescara, 18 novembre 2022. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara

Torna Matta in Scena, la rassegna promossa dalla rete Artisti per il Matta che vuole diffondere una nuova sensibilità del contemporaneo, inteso come sguardo critico nella prospettiva di costruire un dialogo consapevole con la complessità del presente.  Giunta ormai alla settima edizione, la rassegna vuole comunicare che lo spettacolo dal vivo è un’esperienza emotiva coinvolgente accessibile a tutti e che non si rivolge solo a una nicchia di persone.

“Sconfinamenti” è il tema dell’edizione 2022 che indaga le relazioni tra lo spettacolo dal vivo e altri linguaggi artistici, partendo dall’esperienza delle avanguardie storiche del Bauhaus fino ad arrivare all’attualità del fumetto che approda al teatro.  Le scelte artistiche sono orientate verso proposte di qualità. Si sono, infatti, contraddistinte nel panorama italiano e internazionale per la ricerca che hanno compiuto nell’ambito dei linguaggi, le compagnie ospiti, protagoniste dell’edizione 2022.

La direzione artistica, in linea con la natura di rete di Artisti per il Matta a più voci, vede un curatore dedicato per ogni ambito artistico. L’edizione 2022 dedica, infine, una cura particolare al pubblico giovane: sono stati scelti alcuni spettacoli che utilizzeranno canali comunicativi accattivanti e toccano temi vicini alle nuove generazioni come la sostenibilità ambientale e i diritti di genere. A tal fine verranno accostate agli spettacoli delle attività di formazione dello spettatore: incontri tematici, presentazioni di libri.  La rassegna, non è concepita  dunque solo come vetrina di spettacoli, ma come un contesto capace di mettere in risalto il processo creativo e la relazione con lo spettatore.

Si inizia il 26 novembre con la sezione teatro a cura di Annamaria Talone, che porta a Pescara lo spettacolo L’amica geniale a fumetti il recital tratto dalla Graphic Novel di  Mara Cerri e Chiara Lagani (Coconino/Fandango) sull’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O).

La storia narra dell’amicizia tra Raffaella ed Elena, Lila e Lenù. Un legame indissolubile che inizia con due bambine che si prendono per mano – per trovare il coraggio di affrontare Don Achille, l’orco della loro infanzia – e segue passo dopo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo, un rione miserabile della Napoli anni Cinquanta, città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano a delinearsi con nettezza.  Ciclo di romanzi, serie televisiva, spettacolo teatrale l’opera più iconica di Elena Ferrante è diventata ora una graphic novel, con l’adattamento di Chiara Lagani e le illustrazioni di Mara Cerri.

Un adattamento appassionante che, sfruttando le potenzialità espressive del linguaggio del fumetto, rilegge e illumina da nuove angolazioni l’opera più iconica e amata di Elena Ferrante, grazie allo sguardo e alla sensibilità artistica di Cerri, una delle migliori illustratrici contemporanee, e alla sapienza narrativa di Lagani, drammaturga e fondatrice della compagnia teatrale Fanny & Alexander (che ha recentemente festeggiato con diverse iniziative di prestigio il proprio trentennale). La trasposizione grafica si avvale inoltre della supervisione artistica del ravennate Davide Reviati, uno degli autori più importanti del fumetto contemporaneo.

Matta in Scena proseguirà con la sezione danza a cura di Anouscka  Brodacz e la presentazione il giorno 2 dicembre alle ore 21 dell’incontro dedicato al Balletto Triadico di Oskar Schlemmer.

IL PROGRAMMA:

26 NOVEMBRE 2022

1) ore 17.30  Fondazione Pescarabruzzo – Corso Vittorio Emanuele I, 87 – Pescara

Presentazione libro L’amica geniale a fumetti

Graphic Novel di Mara Cerri e Chiara Lagani ( Coconino/Fandango ) sull’amica geniale di Elena Ferrante ( Edizioni E/O )

Ingresso gratuito

2 ) ore 21.00 Spazio Matta- Via Gran Sasso, 57-Pescara

Spettacolo L’amica geniale a fumetti.

Un recital tratto dalla Graphic Novel di Mara Cerri e Chiara Lagani (Coconino/Fandango) sull’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O)

di e con Chiara Lagani

disegni animati di Mara Cerri

regia video musiche, Luigi De Angelis

cura del suono e supervisione tecnica Vincenzo Scorza

una produzione Fanny & Alexander

organizzazione Maria Donnoli Marco Molduzzi

comunicazione e promozione Maria Donnoli

Ingresso 12 euro

Ridotto 10 euro (studenti, pensionati, soci Coop Alleanza 3.0)




NASCE IL PREMIO MAJANO: tanti appuntamenti dal 30 novembre al 3 dicembre

Michele Placido è il presidente di Giuria, Gianni Letta il presidente onorario. Davide Cavuti il direttore artistico

Chieti, 18 novembre 2022. Nasce il “Premio Internazionale Majano”, un riconoscimento istituito dall’Amministrazione comunale e costruito con la Deputazione del Teatro Marrucino, al fine di restituire storia e memoria a un concittadino illustre, un creativo che con il suo contributo ha segnato la vita culturale e televisiva del Paese e ha regalato agli spettatori italiani le prime fiction rimaste modelli storici di televisione e regia.

Tante le attività della prima edizione che si terrà a Chieti dal 30 novembre al 3 dicembre con una manifestazione ricca di eventi e che vedrà la partecipazione di personaggi del mondo del cinema, della televisione e della cultura, con il sostegno dell’assessorato alla Cultura e della “Camera di Commercio di Chieti-Pescara.

Anton Giulio Majano è nato a Chieti il 5 luglio 1909. Una carriera lunga e fortunata, durante la quale ha realizzato alcuni dei capolavori assoluti della storia della televisione tratti da romanzi e testi di grandi autori. Tra le sue tante regie, ricordiamo “Capitan Fracassa” (1958), “L’isola del tesoro” (1959), “Delitto e castigo” (1963), “La cittadella” (1964),“Tenente Sheridan: La donna di fiori” (1965), “La freccia nera” (1968-1969), “E le stelle stanno a guardare” (1971) e molti altri ancora.

“Anton Giulio Majano è stato un grande personaggio della cultura italiana, una figura che va meritatamente collocata tra le più illustri nella storia della nostra città dove è nato e cresciuto il suo genio – così il vice-sindaco Paolo De Cesare – Per il Premio è stato costituito un comitato istituzionale che rafforza il prestigio della manifestazione di cui sarà presidente onorario Gianni Letta, mentre presidente del comitato tecnico scientifico è Michele Placido. La direzione artistica del Premio è del maestro Davide Cavuti.  Mi auguro che questo appuntamento celebrativo di un talentuoso e indimenticabile personaggio della nostra terra, possa offrire un ulteriore contributo alla crescita culturale dell’intera comunità. In questo progetto coinvolgeremo personaggi di rilevanza internazionale, che hanno conosciuto o lavorato con il regista Anton Giulio Majano, che per primo ha portato in tv le opere letterarie, facendo la storia della televisione e creando personaggi rimasti impressi fino a oggi nella memoria del pubblico di allora. Il premio sarà articolato, nasce con l’intento di farlo conoscere e di mostrare soprattutto ai giovani delle scuole superiori della città i suoi lavori, affinché anche le nuove generazioni percepiscano la sua grandezza e contribuiscano a mantenerne viva la memoria sia come amanti e promotori della cultura, sia pure come teatini”.

“Il premio è sicuramente un riconoscimento forte a un formidabile genio creativo che ci onoriamo di annoverare fra i nostri concittadini illustri – così il sindaco Diego Ferrara – Grazie alla sinergia fra l’Assessorato alla Cultura e il Marrucino, con il Premio questo personaggio diventerà anche più noto alle giovani generazioni, alle quali manca un pezzo della storia cinematografica e televisiva che è stata fondamentale per l’Italia e per la cultura del Paese. Con questo Premio Chieti fa la sua parte, ponendo rimedio insieme a un parterre di tutto rispetto che siamo certi porterà ancora più in alto il nome e la storia della nostra città”.

“Il premio intitolato alla figura di Anton Giulio Majano vuole rendere omaggio alla sua immensa produzione nel campo della regia televisiva e cinematografica – aggiunge il maestro Davide Cavuti – Auspico che questa iniziativa possa contribuire a divulgare l’opera di un illustre figlio della nostra terra. Il Premio verrà realizzato con la collaborazione di prestigiosi enti che operano nel mondo del cinema e vedrà la partecipazione di noti personaggi che hanno preso parte alle sue opere”.

La kermesse ha la direzione artistica del maestro Davide Cavuti, compositore e regista per il cinema e il teatro. Stamane sono stati svelati i componenti della commissione tecnico scientifica che vedrà, oltre a Michele Placido, presidente di giuria, la partecipazione del critico e scrittore Masolino D’Amico, figlio della sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico; del maestro Bruno Zambrini, compositore cinematografico che lavorò con Majano in “Qui squadra mobile” (1973) e autore di numerose canzoni per Gianni Morandi; dell’attrice Laura Efrikian, interprete degli sceneggiati “La Cittadella (1964) e “David Copperfield” (1965) diretti da Majano; del direttore Gabriele Antinolfi, dirigente del Centro Sperimentale di Cinematografia; di Marco Giudici, già direttore di Rai International, di Paola Majano, doppiatrice e figlia del regista.

Nel comitato istituzionale, con l’On. Gianni Letta in qualità di presidente onorario, sono presenti il sindaco di Chieti Diego Ferrara; il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio; Gennaro Strever, Presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara; Aurelio Bigi ideatore del Premio nel 2003; Carla Tiboni presidente dei Premi Flaiano; Sergio Caputi, Rettore dell’Università G. d’Annunzio; Giustino Angeloni, Presidente “Deputazione Teatrale Teatro Marrucino”; Cesare Di Martino, direttore amministrativo del Teatro Marrucino; Paolo De Cesare, presidente del Premio e altre personalità del mondo delle istituzioni e della cultura.




ESSERE PROTAGONISTI DI QUESTA NUOVA FASE DEL NOSTRO PARTITO realizzando proposte concrete in grado di lanciare messaggi chiari sul progetto del partito per il territorio

Il concetto espresso unanimemente dai segretari di circolo del Partito Democratico di San Giovanni Teatino Domenico Di Michele, dell’unione Comunale di Chieti Enrico Iacobitti, di Chieti Scalo Riccardo Petaccia, di Francavilla al Mare Livio Bove e dei Giovani Democratici di Chieti Davide Teti.

Chieti, 17 novembre 2022. Riuniti presso il circolo Franca Chiacchiaretta di San Giovanni Teatino nella serata del 15 Novembre, l’incontro ha fornito l’occasione per fare il punto sul momento che sta caratterizzando il partito a livello nazionale, in attesa che prendano il via le fasi congressuali annunciate dal Segretario Enrico Letta. La volontà comune è quella di lanciare un segnale alla comunità democratica Abruzzese, invitandola a una riflessione attiva che non resti in attesa inerte delle decisioni che saranno prese a livello nazionale, strutturando principi, idee e contenuti che partono proprio dalla base dei militanti, dai circoli e degli amministratori che vorranno unirsi a noi e che cominceremo a stilare e promuovere nei prossimi giorni.

Quello che sta nascendo è un laboratorio politico dell’area teatina che punta a coinvolgere i cittadini e le cittadine sui temi che condivideremo, per costruire un terreno di confronto interno ed esterno in grado di contribuire fattivamente e concretamente a definire le caratteristiche dell’offerta politica del Partito Democratico nella nostra regione, anche in vista delle elezioni del 2024.

È evidente che i segretari di circolo si stiano impegnando fortemente in un costante confronto con la base per raccogliere idee, perplessità, proposte su quello che dovrà essere il ruolo del partito. Sostenere un circolo, anche dal punto di vista economico, è un’impresa che nasce dalla partecipazione: occorre pertanto un’operazione che coinvolga e crei entusiasmo tra iscritti e simpatizzanti. Obiettivo di questo progetto è proprio quello di riportare l’attenzione nei territori dopo che, complici anche il taglio dei parlamentari e la legge elettorale, questi hanno perso totalmente una loro rappresentanza.

L’auspicio è che l’incontro di ieri sera possa fungere da apripista per altre realtà della nostra amata regione che come noi colgano l’opportunità di unirsi allo scopo di stimolare un dibattito vero, schietto e in grado di leggere l’attualità con occhi diversi, che soprattutto riesca a ridisegnare lo sviluppo sostenibile dell’Abruzzo.

Coordinamento PD Area Teatina




MATRIMONIO NEL BORGO, in Abruzzo la prima masterclass dedicata alla ‘wedding destination’

Il 25 e 26 novembre, a Città Sant’Angelo, l’iniziativa promossa da Academy ForMe. “Mercato dal potenziale enorme, ma ancora poco sfruttato nella nostra regione”

Chieti, 17 novembre 2022. Per la prima volta in Abruzzo una masterclass dedicata alla Wedding Destination, ovvero quel mercato turistico generato dai matrimoni in cui gli sposi scelgono di organizzare le nozze in un paese diverso dal proprio, spostando di conseguenza anche tutti gli invitati e trasformando la celebrazione in una vera e propria vacanza. Un mercato dal potenziale enorme, ma ancora poco sfruttato in Abruzzo. A promuovere il corso è Academy ForMe, scuola di formazione di Confartigianato Chieti L’Aquila, in collaborazione con esperti del settore come The Destination Wedding Hub – Wedding Bureau Consulting e Buy Wedding in Italy.

L’iniziativa, rivolta a chi ha già una formazione di base in ambito turistico o della wedding industry, si svolgerà venerdì 25 e sabato 26 novembre, nella prestigiosa cornice del Teatro comunale di Città Sant’Angelo, comune che ospita il progetto pilota nazionale Matrimonio nel Borgo. Più di venti, al momento, gli operatori iscritti, non solo dall’Abruzzo, ma anche da altre regioni. Le iscrizioni sono ancora aperte: ultimi posti disponibili.

 Il corso prevede 16 ore di docenza ed è valido per i crediti formativi dell’aggiornamento professionale UNI/PdR 61:2019 “Servizio wedding planner e del destination wedding planner”.

Di grande rilievo i formatori, che sono vere e proprie eccellenze nazionali del settore: la Destination Wedding planner Veronica Tasciotti Amati, il Destination manager Gianluca Tedesco, la celebrante e presidente Federcelebranti Liana Moca e la responsabile del Servizio demografico nonché ufficiale di stato civile del Comune di Città Sant’Angelo, Franca Crocetta.

Il corso apre una panoramica trasversale alle tematiche dell’accoglienza turistica e dell’organizzazione di matrimoni, che sempre più necessitano di convivere in un’unica figura professionale, capace di relazionarsi con clienti provenienti da ogni parte del mondo e di rispondere con abilità ed efficienza alle esigenze di culture e tradizioni differenti, pur sempre nella valorizzazione del territorio su cui opera. Previsto, tra l’altro, un particolare focus sulle potenzialità dell’Abruzzo.

Il mercato della Wedding destination è un business dal potenziale enorme, ma è poco sfruttato in Abruzzo. Il mercato in questione, che vede l’Italia come una delle più corteggiate mete per i viaggi matrimoniali, è quasi totalmente occupato da Toscana, laghi, Lazio, Puglia e Costiera Amalfitana. L’Abruzzo è riuscito a ritagliarsi una quota solo dell’1%, ma le potenzialità di sviluppo, considerando le peculiarità della regione in termini di paesaggio, ambiente, natura e presenza di borghi, sono moltissime.

“Solo per avere un’idea, nel 2019, prima della pandemia – sottolinea il direttore di Academy ForMe, Daniele Giangiulli – in Italia il giro d’affari legato ai matrimoni di stranieri è stato di circa mezzo miliardo di euro. I dati per le prenotazioni 2023-2024 segnano un incremento del più 20%. L’Abruzzo ha tutte le potenzialità per intercettare questo mercato e la nostra iniziativa va proprio in questa direzione. In collaborazione con Wedding Bureau Consulting, vogliamo inaugurare in Abruzzo, un calendario di corsi specializzati sulla tematica della wedding destination, con l’obiettivo di formare e proporre operatori capaci di rispondere con altissima professionalità a questo potenziale e nascente mercato”.




I CAPOLAVORI DELL’800 PER PIANOFORTE nel recital di Antonio Di Cristofano per l’Isa

L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini Sabato 19 novembre ore 18.00

Il 25 e 26 novembre l’Orchestra ISA ospita Enrico Dindo ad Atri e L’Aquila

L’Aquila, 17 Novembre 2022 – Il pianoforte protagonista del prossimo appuntamento della 48° Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con il M° Antonio Di Cristofano pianista di fama internazionale, attivo su prestigiosi palcoscenici italiani e stranieri. Appuntamento sabato 19 novembre alle 18.00 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila.

In programma un affascinante viaggio sui tasti che racchiude i passaggi più significativi di un intero secolo, l’800, percorso dalle perle del Romanticismo più puro con l’Arabeske op.18 di Robert Schumann, fino alle nuove sperimentazioni novecentesche di Alban Berg di cui verrà proposta la Sonata op.1. Il programma di questa sera offre una lettura di alcune delle pagine più rappresentative della letteratura pianistica degli anni immediatamente a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, un periodo di grande fermento culturale in cui si sovrappongono le ultime propaggini tardoromantiche alle nuove forme espressive. I titoli proposti saranno dunque:

tre brani dei Klavierstücke op.118 di Johannes Brahms, il Preludio op. 23 n. 4 e l’Elegia op.3 di Sergej Vasil’evic Rachmaninoff e la Sonata n. 1 in fa minore op. 6 di Alexander Scriabin.

Il programma propone alcuni titoli particolarmente cari al M° Di Cristofano che vanta centinaia di recital e di concerti con grandi orchestre sinfoniche e da camere in tutto il mondo, attività che coniuga con quella di docente e di presidente, da ben 25 anni, dell’Orchestra Sinfonica di Grosseto, sua città natale.

I biglietti per il concerto possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Ancora disponibili, sullo stesso circuito, abbonamenti all’intera stagione. Il giorno del concerto, il botteghino del Ridotto del Teatro aprirà due ore prima del concerto.

Per info www.sinfonicaabruzzese.eu

È questa la seconda serata di musica da camera delle tre in cartellone nell’intera stagione offerta al pubblico aquilano mentre i professori dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese sono a Chieti, impegnati in un innovativo allestimento del capolavoro di Pietro Mascagni, Cavalleria Rusticana, con la regia di Danilo Capezzani e la direzione musicale del M° Simone Di Felice. Debutto venerdì 18 novembre alle 20.30 con replica domenica 20 alle 18.30.

L’Orchestra dell’ISA tornerà ad esibirsi regolarmente in concerto dall’ultimo fine settimana di novembre: venerdì 25 alle 21.00 ad Atri con replica sabato 26 alle 18.00 all’Aquila ospiterà uno dei più grandi musicisti italiani a livello internazionale: il violoncellista Enrico Dindo che in veste di direttore e solista si confronterà con brani di Dvořák, Čajkovskij e Beethoven.




MURI PARLANTI 3.0. Finanziato il progetto della provincia

Progetto che vede la Provincia di Chieti capofila è stato approvato e finanziato con un contributo di circa 50.000 euro dall’Unione Province Italiane nell’ambito dell’avviso pubblico “Azione provincEgiovani 2021”

Chieti, 17 novembre 2022. “Accogliamo la notizia con grande soddisfazione, siamo particolarmente felici di iniziare un percorso creativo rivolto ai giovani della nostra provincia in qualità di capofila di un partenariato qualificato che si è attivato dal territorio per ottenere insieme a noi questo contributo importante destinato al contrasto del disagio giovanile”, dichiara il Presidente della Provincia Francesco Menna.

“È la prima volta che un progetto della Provincia di Chieti partecipa e viene finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico di Unione Province Italiane, destinato a promuovere interventi nell’ambito delle Politiche Giovanili Azione provincEgiovani anno 2021. Promuoveremo con i partner la progettazione e la realizzazione di murales sulle pareti di alcuni istituti superiori da parte dei giovani studenti delle scuole, con il coinvolgimento e il coordinamento di artisti di fama nazionale e internazionale di questa modalità espressiva liberamente fruibile da tutti, non solo dal mondo scolastico ma da tutti i cittadini. Un intervento che dà la parola ai muri e soprattutto ai nostri giovani, autentici protagonisti di un intervento di rigenerazione urbana oltre che di valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico della Provincia che saprà restituire uno sguardo originale delle nostre radici e del nostro futuro.

Un intervento speciale riguarderà anche la Via Verde, infrastruttura di proprietà della Provincia, con un murales dedicato al tema del cicloturismo e della bellezza che tutto il mondo conoscerà grazie alla grande partenza del Giro d’Italia di sabato 6 maggio 2023 con la tappa a cronometro Costa dei Trabocchi”, sottolinea il Presidente della Provincia Francesco Menna.

“La Provincia di Chieti è una realtà capace di fare rete nel territorio, come dimostra questo progetto dedicato alla crescita culturale, sociale, civica dei nostri giovani e delle nostre comunità. Ringrazio i partner che hanno attivato insieme alla Provincia questo percorso virtuoso, Unpli Chieti, Picsat Abruzzo e Istituto scolastico superiore V. Emanuele II di Lanciano: con loro avvieremo a breve tutte le attività necessarie per iniziare a coinvolgere i circa cento giovani del territorio beneficiari del progetto, attraverso le scuole.

Il nostro obiettivo è dare continuità a questa iniziativa con un progetto di lungo respiro, almeno triennale, che possa coinvolgere e raggiungere tutti i 23 istituti scolastici superiori della Provincia con un murales realizzato da artisti in collaborazione con gli studenti”, dichiara il Consigliere provinciale con delega alle Politiche giovanili Davide Caporale.




SAN FLAVIANO 2022, sabato 19 e domenica 20

Musei civici festeggiano il patrono proponendo un itinerario guidato sulle tracce del culto secolare al patriarca di Costantinopoli e con due laboratori tra archeologia e arte

Giulianova, 17 novembre 2022. In occasione dei festeggiamenti del Santo patrono previsti per domenica 20 novembre nel centro storico di Giulianova, con la processione mattutina, la fiera e concerti in piazza e in Duomo (programma su https://www.visitgiulianova.com/evento.php?id=278), il Polo Museale Civico accompagnerà i visitatori in un itinerario storico e artistico sulle tracce del culto millenario di San Flaviano, patriarca di Costantinopoli e martire.

Il percorso prenderà vita dal Museo civico archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo alle 15.30, per terminare nel Duomo dove si potrà ammirare lo scrigno reliquiario del Santo.

È prevista la partecipazione con biglietto dei musei civici (3 euro intero/2 euro ridotto), che deve essere prenotata entro sabato 19 novembre chiamando il numero 0858021290 o scrivendo a  museicivici@comune.giulianova.te.it.

Per i più piccoli invece i musei propongono due laboratori per conoscere il passato romano e medievale della città, custode secolare del corpo di San Flaviano di Costantinopoli.

“Fiat lux” è il titolo della prima attività che si svolgerà nel Museo civico archeologico “Torrione La Rocca” alle 16.30 di sabato 19 novembre. I giovanissimi archeologi saranno dapprima guidati nel museo prestando particolare attenzione alle lucerne figurate di Castrum Novum Piceni, oggetti che ritroviamo nelle case ma anche all’interno dei corredi funebre. A seguire, la realizzazione di una lucerna personalizzata da portare a casa, con la dimostrazione del suo funzionamento.

Domenica 20, alle 16.30, nel Loggiato sotto piazza Belvedere, sarà la volta di “San Flaviano a sbalzo!”. Prendendo spunto dal valore espressivo della linea che definisce contorni e forme, movimento e rilievo secondo andamenti lineari o spezzati, circolari o ondulati si rivolgerà uno sguardo originale verso il rilievo medievale del IX secolo proveniente dall’antica basilica di San Flaviano, oggi completamente scomparsa. Bambine e bambini, seguendo la loro modalità espressiva, interpreteranno la scultura su fogli di rame decorati a sbalzo: bottonature, rosette a petali rotanti, nastri, gigli, archivolti intrecciati e ciascuno realizzerà un bassorilievo montato su cartone. Durante la fase creativa e di ideazione del proprio bozzetto di decorazione, si guarderanno tanti esempi di transenne e plutei coevi attestati nel territorio abruzzese.

I laboratori sono ideati per ragazzi tra i 6 e i 12 anni e devono essere obbligatoriamente prenotati entro venerdì 18 novembre al numero 0858021290, inviando una mail a museicivici@comune.giulianova.te.it o scrivendo alle pagine social del Polo Museale Civico. L’attività ha un costo di 10 euro a partecipante.

Si ricorda che la Pinacoteca Civica “Vincenzo Bindi” è aperta alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.




AMORI RUBATI: il Teatro Maria Caniglia anche quest’anno al fianco delle donne

Due appuntamenti in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Sulmona, 17 novembre 2022. Anche quest’anno l’Associazione “Meta” nell’ambito del progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione” intende promuovere, in collaborazione con Effimera S.r.l. la rassegna “Amori Rubati”: un progetto che racchiude teatro, performance, incontri e riflessioni sul tema comune della lotta contro la violenza sulle donne.

Due giornate, che si terranno il 25 e 26 novembre che saranno condotte dalla giornalista Chiara Buccini e che vedranno alternarsi numerosi ospiti della sanità, del mondo dell’assistenza, della cultura, della politica e rappresentanti di associazioni territoriali impegnate su questa tematica ma non solo. “Amori Rubati” è un’iniziativa che si svolgerà contestualmente ed in sinergia, con ospiti e trattazioni diverse, presso il Teatro dei Documenti di Roma, il Teatro Fellini di Pontinia ed il Teatro Sant’Orsola di Mantova.

Gli incontri sulmonesi avranno inizio venerdì 25 novembre alle ore 18:00 presso il foyer del Teatro Maria Caniglia di Sulmona. La giornata vedrà alternarsi gli interventi: della Dott.ssa Irene De Amicis (Psicologa Psicoterapeuta esperta in Violenza di Genere) con “Il percorso psicologico della donna: dalla paura che isola alle relazioni che curano”; della Dott.ssa Barbara Fucile (Psicologa della Cooperativa Horizon Service) con “Dalla Violenza al femminicidio. Fenomenologia della violenza domestica”; della Dott.ssa Lilybeth Fontanesi (Psicoterapeuta e ricercatrice presso l’Università degli Studi di Chieti- Pescara; Docente di Psicologia della sessualità e Psicologia Forense) con “Dalla Rape Culture ai moderni Incel: psicopatologia del carnefice”. A fine incontro seguirà la lettura di “«E’l modo ancor m’offende» Voci di donne vittime di femminicidio” di Maria Dell’Anno a cura di Sara Di Sciullo

La rassegna continuerà il giorno successivo, Sabato 26 novembre alle ore 18:00 presso la Sala della Bifora di Palazzo Tabassi di Sulmona e vedrà alternarsi gli interventi della Dott.ssa Lucia Colalancia (Psicologa Psicoterapeuta esperta in Mediazione Familiare e Referente della Tutela ai Minori Diocesi Sulmona Valva) con “Non posso vivere senza te. Dipendenza affettiva e violenza nelle relazioni di coppia”; della Dott.ssa Luisa Taglieri (Avvocato e Presidente dell’Associazione Voci di Donne) con “La violenza psicologica silenziosa maligna (gaslinghting)”; della Dott.ssa Mariachiara Pagone (Psicologa Psicoterapeuta) comn “Arteterapia: violare l’inviolabile” in collaborazione degli utenti dal Centro Diurno Giuliana Fapore CSM Sulmona; della Dott.ssa  Rosanna Tuteri (Assessore alla Cultura con delega alle pari opportunità). A fine incontro seguirà la lettura di “Un livido nell’anima. Invisibile pesantezza della violenza psicologica” di Pamela Pace a cura di Daniela Venditti e Patrizia Di Genova.

L’ingresso ai due appuntamenti avrà un costo simbolico di € 5,00 e sarà possibile acquistare i biglietti direttamente sul luogo di svolgimento degli stessi. Il ricavato delle due giornate sarà integralmente devoluto a sostegno del Centro Antiviolenza “La Libellula” di Sulmona.




GIORNATA INTERNAZIONALE degli studenti

Il 18 novembre a Teramo corteo studentesco da piazza dante e sit-in a piazza sant’Anna

Teramo, 17 novembre 2022. In occasione della giornata internazionale degli studenti, l’UDU Teramo ha organizzato per il 18 novembre un corteo il cui raduno è previsto alle 8.30 a Piazza Dante, e vedrà il suo culmine con l’arrivo a Piazza Sant’Anna, dove gli studenti porranno l’attenzione sui temi attualmente per loro più urgenti quali: diritto allo studio, trasporti, questione abitativa, spazi, salute mentale.

«Sentiamo il bisogno di scendere in piazza – afferma Pierluigi Marini, coordinatore dell’UDU Teramo – per mantenere alta l’attenzione sui temi dirimenti per la popolazione studentesca e per la nostra generazione in generale. Il nuovo Governo finora, dalle dichiarazioni programmatiche, non ha dimostrato di voler intervenire in maniera incisiva sui temi da noi evidenziati, ma piuttosto vuole attuare misure che rischiano solo di aumentare le diseguaglianze sul piano socioeconomico e della possibilità di accesso all’istruzione, come dimostrato anche dall’aggiunta della parola “merito” al nome del Ministero dell’Istruzione. Vogliamo di più, e chiediamo di essere ascoltati.»

Pierluigi Marini, UDU Teramo




GIORNATA REGIONALE sulle dipendenze patologiche

Al Kursaal dalle 16 alle 19 il laboratorio psicologico aperto a tutti “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno”.

Giulianova, 17 novembre 2022. Si terrà nel pomeriggio di oggi, al Kursaal, l’ interessante laboratorio “Dalla bacchetta spezzata alla realizzazione di un sogno” il cui intento è far luce sui meccanismi psicologici che favoriscono l’insorgenza delle dipendenze patologiche. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare all’incontro, tenuto, dalle 16 alle 19, dalla dottoressa Isabella Marchionne, che trarrà spunti dal film “Il concerto”.

Cura l’evento il Ser.d. di Giulianova nell’ambito della “Giornata  regionale sulle dipendenze patologiche” che si celebra oggi, 17 Novembre. Porterà il saluto dell’ Amministrazione Comunale il Vicesindaco Lidia Albani. Il programma delle iniziative, promosso dalla Asl di Teramo,  prevede in primo luogo il convegno dal titolo  “Sinergie che promuovono la salute: Vivere Indipendenti” e la successiva tavola rotonda “Nuove dipendenze: prevenire per promuovere ben-Essere”, entrambe organizzate ad Atri. A San Nicolò, nel pomeriggio, un triangolare di calcio per sensibilizzare la popolazione al problema delle dipendenze, evento che unirà mondo dello sport, istituzioni, Università e Diocesi.




GRUPPO DI LETTURA della Scuola Macondo

Appuntamento con Maura Chiulli

Pescara, 17 novembre 2022. Leggere è condividere una passione: per questo la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara fondata da Peppe Millanta e gestita da Elisa Quinto, prosegue con gli appuntamenti on line del Gruppo di Lettura. Il prossimo evento è previsto per domani venerdì 18 novembre alle ore 19,00 con Maura Chiulli e il suo romanzo “Ho amato anche la terra” (Hacca).

Per Livia la felicità non è un approdo, un rifugio dove stare, ma un affaccio sull’abisso; lo è da quando, bambina, ha visto i suoi desideri e le sue domande cambiare forma a contatto con il mondo, trasformarsi in coltellate: “Ho amato anche la terra” è la storia struggente di una donna che si inabissa e riemerge, che affonda i propri desideri, che mette distanze per non farsi attraversare, che inganna per non incontrare la verità. Solo quando crederà di aver perso tutto e soprattutto l’amore, sceglierà di ricominciare e di affrontare il suo vero nemico: Corpo, che è la casa del suo cuore, il custode di tutti i segreti e la mappa delle sue cicatrici.

Maura Chiulli

Pescara, 1981. Scrittrice, mangiafuoco. Si interessa di body art e arte performativa. Esordisce con il romanzo Piacere Maria (Editrice Socialmente, Bologna, 2010), cui sono seguiti i saggi Maledetti Froci & Maledette Lesbiche (Ed. Aliberti Castelvecchi, Roma, 2011) e Out. La discriminazione degli omosessuali (Ed. Internazionali Riuniti, Roma, 2012), i romanzi Dieci giorni (Hacca, 2013) e Nel nostro fuoco (Hacca, 2018). In uscita a maggio Ho amato anche la terra (Hacca, 2022).

Maura è docente di Scrittura autobiografica alla scuola Macondo, a Pescara.




RITORNA DIGI E LODE: scuole abruzzesi in corsa per aggiudicarsi fondi per la digitalizzazione

L’iniziativa del Gruppo Hera lega i comportamenti green dei clienti a contributi economici spendibili in strumenti e attrezzature per la didattica digitale. Alle scuole vincitrici 2.500 euro ciascuna

Pescara, 17 novembre 2022. Torna anche per l’anno scolastico 2022/23 Digi e Lode, l’iniziativa di Hera per sostenere la digitalizzazione delle scuole primarie e secondarie di primo grado abruzzesi, attraverso i comportamenti sostenibili dei clienti.

Dai tablet alla progettazione tridimensionale: già distribuiti 75.000 euro

Il progetto, giunto in Abruzzo alla quarta edizione, ha consentito in questi anni di distribuire sul territorio 75 mila euro a decine di scuole, tutti destinati all’acquisto di strumenti e attrezzature per favorire la digitalizzazione della scuola. Ad esempio, monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook, tablet, webcam, stampanti 3D. Ma anche microscopi elettronici o percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale. Senza dimenticare gli strumenti ludici per percorsi di apprendimento innovativi, come, ad esempio, i mappamondi digitali.

Per ogni scuola la possibilità di aggiudicarsi 2.500 euro

Per l’edizione appena partita, le prime 10 scuole avranno la possibilità di aggiudicarsi 2.500 € ciascuna, spendibili, appunto, in tecnologia didattica. Cinque saranno premiate al termine del primo quadrimestre, mentre per il secondo la classifica proseguirà e a fine anno ci saranno altri cinque istituti vincitori.

Una classifica fra scuole in base ai servizi digital attivati dai clienti Hera

Il meccanismo di Digi e Lode è molto semplice: ogni volta che un cliente con forniture energetiche Hera attiverà uno o più servizi digitali gratuiti, tutti con una ricaduta ambientale positiva, concorrerà a incrementare un punteggio ripartito poi tra le scuole del suo comune, originando una classifica, da cui emergeranno gli istituti vincitori. Il cliente dovrà semplicemente attivare il servizio: l’attribuzione dei punti avverrà automaticamente, a cura di Hera.

Servizi digitali che aiutano la sostenibilità e gli obiettivi ONU al 2030

I servizi attivabili sono l’autolettura digitale, che permette di avere bollette sempre allineate ai consumi reali, il Fast Check-up dei consumi, la domiciliazione bancaria. Il download dell’app My Hera e l’iscrizione ai servizi online. Si tratta di servizi che oltre a portare maggiore comodità nella gestione della fornitura, hanno un impatto positivo per l’ambiente. Ad esempio, il Fast Check-up consente di acquisire immediata consapevolezza circa i propri consumi domestici, con un forte incentivo a ridurli, la bolletta digitale porta a un risparmio di carta, o, ancora, la domiciliazione bancaria evita gli spostamenti per procedere ai pagamenti. Insomma, alle scelte green dei clienti corrisponde un incentivo economico di Hera verso le scuole: un’azione win-win a tutti gli effetti, che concorre a raggiungere ben 5 dei 17 dell’Agenda ONU al 2030 per lo sviluppo sostenibile del Pianeta (“Istruzione di qualità”, “Città e comunità sostenibili”, “Industria, innovazione e infrastrutture”, “Consumo e produzione responsabili”, “Partnership per gli obiettivi”).

Scegliendo una scuola specifica, punti moltiplicati per cinque

Collegandosi al sito web dedicato all’iniziativa, http://digielode.gruppohera.it/, il cliente potrà, inoltre scegliere una scuola specifica a cui attribuire il punteggio acquisito. In questo modo, automaticamente, i suoi punti saranno moltiplicati per cinque. Molto importante sottolineare come uno specifico algoritmo nell’attribuzione dei punteggi evita che siano penalizzate le scuole ubicate nei centri meno popolati che, per forza di cose, avrebbero meno punti di quelle localizzate nei centri maggiori.

Un progetto sovraregionale che ha già distribuito 565 mila euro

Digi e Lode, non riparte solo in Abruzzo, ma in tutti i territori in cui è presente il Gruppo Hera. Si tratta, infatti, di un’iniziativa sovraregionale, che ha portato sino ad ora a distribuire complessivamente 565 mila euro a 226 scuole di Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia.

Fabbri: “con le comunità locali per generare impatti ambientali e sociali nel lungo termine”

“Il progetto continua a raccogliere un ottimo riscontro da parte dei nostri clienti e del territorio e questo ci rende molto soddisfatti e orgogliosi – commenta Cristian Fabbri, Direttore Centrale Mercato del Gruppo Hera e Amministratore Delegato di Hera Comm – perché si tratta di risorse preziose per le scuole. Con Digi e Lode vogliamo contribuire a sostenere questo impegno sui nostri territori di riferimento. Lavorando insieme, azienda e comunità locali possono generare nel lungo termine un impatto ambientale e sociale tangibile e invitiamo quindi tutti i nostri clienti a partecipare sempre più numerosi”.  




LA PESTE SUINA AFRICANA. Emergenza a livello nazionale

Particolare riferimento al Centro Italia. Seminario di approfondimento tematico

Teramo, 17 novembre 2022. Si terrà domani, venerdì 18 novembre 2022, alle ore 9:30 presso la Sala convegni della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, via Francesco Savini 48, a Teramo, una giornata informativa sulla peste suina africana organizzata da Cia Abruzzo. Conoscere e approfondire il tema permette, se necessario, tempestività e immediatezza nell’attuare contromisure incisive ed evitare i danni conseguenti. Dopo l’apertura dei lavori affidata al Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, seguiranno le relazioni e gli interventi degli esperti in materia. Interventi istituzionali dell’Assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì e dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.

Serena Colecchia




PERFORMARE IL SOCIALE il progetto orchestra dei ragazzi senior come comunità educante

Di Paola Besutti e Francesca Piccone. Collana di Culture musicali e Arti Performative per l’Abruzzo e il Centro-Sud

Venerdì 25 novembre 2022, ore 18:30 presso l’auditorium centro servizi culturali

Avezzano, 17 novembre 2022. Il libro, già presentato in anteprima lo scorso 18 agosto a Catania, all’interno del Workshop nazionale del Movimento dei lavoratori di Azione Cattolica, testimonia le profonde interazioni che le attività musicali hanno dato vita sull’intero territorio regionale: fra queste, il sodalizio formativo con l’unico corso Dams abruzzese dell’Università degli Studi di Teramo.

Attraverso tre sezioni il volume riporta e illustra le azioni artistiche e didattico-formative sviluppate nel corso degli otto mesi di progetto, contestualizzando lo studio dell’impatto sul territorio in una prospettiva storica, parimenti nell’attuale dibattito sulla costruzione di comunità educanti, per una nuova “generatività sociale”.

Parteciperanno alla presentazione, insieme alle Autrici: Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi; Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana; Domenico Di Berardino, Vicesindaco Città di Avezzano con delega al sociale; Maurizio Biasci, Vicesegretario Movimento dei Lavoratori di Azione Cattolica; Graziella Giardino, Referente Equipe di Progettazione sociale (MLAC); Gianmarco Di Cosimo, Presidente Orchestra Giovanile Diocesi dei Marsi. Gli interventi saranno affidati a Carla Conti, Conservatorio di musica “Santa Cecilia” Roma e Edoardo Puglielli, Università degli Studi dell’Aquila. Momenti musicali a cura dell’Orchestra dei Ragazzi Senior (dir. M° Massimiliano De Foglio).

Tutti i proventi derivanti dalla vendita del libro verranno devoluti a favore delle attività formative dell’orchestra.




SEDE DELLA REGIONE nell’Area di Risulta

Il Comune prova ad eludere anche le verifiche ambientali dopo essersi sottratto al confronto con i cittadini. Triplica i volumi edificabili, ridimensiona le aree verdi e crea una barriera stradale tra stazione e parco

Pescara, 16 novembre 2022. Non nutrivamo grande fiducia sul fatto che un’Amministrazione incapace di tornare sui propri passi, persino di fronte a un disastro conclamato come quello di Viale Marconi, potesse cambiare idea dinanzi alle proteste della società civile e alle rilevanti prese di posizione di associazioni e cittadini, contrari alla realizzazione della sede Regionale nell’Area di Risulta.

Anche per l’area centrale della città, l’ultima capace di assicurare un futuro al centro cittadino, Masci e i suoi accoliti si stanno sottraendo al confronto con la comunità pescarese e lo fanno non solo evitando una discussione pubblica, nelle sedi consiliari e fuori da queste, ma anche tentando di bypassare le necessarie procedure ambientali.

Abbiamo scoperto infatti che, prima ancora della firma della Convenzione (per ora c’è solo un protocollo d’intesa con la Regione che rimanda alla Convenzione da cui possono nascere obblighi per i due enti), in sordina e senza avvertire né la città né i consiglieri comunali, il Sindaco Masci lo scorso 10 novembre ha presentato una richiesta di Valutazione preliminare ex art. 6 del Codice dell’Ambiente. Il Comitato VIA si dovrà esprimere entro trenta giorni ma da voci regionali sembrerebbe già fissata la data per il 24 novembre.

Lo ha fatto, sostenendo che le modifiche al Progetto comportano “assenza di potenziali impatti ambientali significativi e negativi”, che consentirebbero, quindi, di derogare alla procedura di verifica di assoggettabilità a Via.

Se il Comitato VIA accordasse la deroga, verrebbero meno sia l’opportunità di operare una verifica più approfondita, che noi riteniamo invece imprescindibile, sia la fase di partecipazione, e quindi il vaglio delle osservazioni presentate da cittadini e associazioni. E pensare che attuali consiglieri regionali e deputati, oggi alla guida della Regione, esercitarono invece questo diritto nella precedente verifica di assoggettabilità, chiedendo e ottenendo di essere ascoltati.

Noi riteniamo che il Comune stia sottovalutando l’impatto ambientale del progetto e che le valutazioni dell’ente siano errate e soprattutto fuorvianti.

1)  La prima critica, facilmente verificabile è quella legata alla superficie edificabile, che viene di fatto triplicata, passando da un massimo di 7.000 mq – distribuiti però su tre tipologie (servizi, commerciale, residenziale) e in parte realizzati con strutture “leggere” – a 21.000 mq (20.000 dei quali destinati alla sede regionale) sicuramente “non leggeri”, a cui vanno aggiunti tra l’altro altri 6.000 mq di parcheggi interrati a servizio esclusivo della Regione. Una modifica sicuramente non di poco conto.

Il Comune, inoltre, nella relazione inviata, paragona l’impatto dei 134 residenti (stimati in base a un calcolo previsionale sui possibili abitanti nei due edifici residenziali originariamente previsti e poi stralciati già nel 2020) con quello degli almeno 900 dipendenti della Regione. A nostro modo di vedere in maniera assolutamente impropria, perché la presenza di questi ultimi insisterebbe nell’area per una media di sole 8 ore al giorno. Sempre secondo il Comune, questo numero di presenze non avrebbe riflessi sul traffico in virtù della prossimità delle stazioni ferroviaria e degli autobus. È evidente che, anche nel caso in cui solo una piccola parte di essi – meno della metà dei dipendenti della Regione – dovesse preferire il mezzo privato, ciò produrrebbe un inevitabile un incremento del traffico, senza considerare poi il peso, sia per quanto concerne il carico antropico che quello del traffico, degli utenti che quotidianamente si recherebbero nella nuova sede della Regione.

2) Il secondo aspetto che balza agli occhi è la sostituzione della dicitura “Bosco Centrale” con “Parco Centrale”. Ricordiamo a questo proposito il Giudizio della Commissione V.I.A. del novembre 2020, che affermava come “il progetto di forestazione urbana (Bosco Urbano), caratterizzato dall’impianto di alberi ad alto fusto, diventerà strumento per miglioramento della qualità della vita in termini di ossigeno, abbattimento delle polveri, mitigazione dell’isola di calore urbano e miglioramento delle condizioni ambientali”. Potrebbe sembrare una semplice questione lessicale ma non è così. La definizione di bosco urbano è qualcosa di profondamente diverso da quella di parco, e non vorremmo che in luogo degli alberi ad alto fusto fossero piantumati alberi simili a quelli di Corso Vittorio Emanuele, o per assurdo le palme tanto amate dal nostro Sindaco. A conferma di ciò, a titolo di esempio, una parte del verde sarà rappresentata da una “serra geodetica” realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo, e un’altra dall’attuale parcheggio davanti al Bingo che però è poco più di uno spartitraffico, semplici palliativi con zero ricadute sul miglioramento dell’ambiente cittadino. 

3) Terzo punto critico, non per importanza, è che nel progetto attuale scompare un ettaro di verde, quello in cui viene ipotizzata la sede della Regione. Il Comune definisce questo cambiamento privo di impatto, in quanto, come già dichiarato pubblicamente dal Sindaco, su quello spazio avrebbe probabilmente trovato posto una struttura culturale. Tuttavia, è evidente come non sia possibile paragonare l’impatto di una struttura di 20.000 metri quadrati, con 6.000 metri quadrati di parcheggi interrati, alta almeno 25 metri, con quello di una qualsiasi struttura culturale, sia esso un teatro moderno o un auditorium, sia da un punto di vista edilizio che antropico. Il cosiddetto “attrattore culturale” avrebbe potuto benissimo essere anche uno spazio aperto e multifunzionale, valido per ospitare grandi eventi, e senza quindi la presenza di strutture fisse. Tra l’altro è lo stesso Comune, nella relazione inviata alla Regione, a spiegare che: “la mancata realizzazione di una piccola quota di Parco Urbano (10.000 mq), in termini di bilancio di permeabilità, potrebbe essere compensata dalle aree permeabili del lotto d’intervento della Regione Abruzzo, stimabili pari al 35%”. Se dunque, di questo spazio, con i suoi 20.000 mq la sede della Regione ne occuperà almeno il 65%, è del tutto evidente che qualsiasi struttura culturale – fatto salvo per ipotesi legate alla megalomania del Sindaco Masci – ne avrebbe occupato una porzione decisamente inferiore, quasi sicuramente inferiore al 50%. Giusto per fare un esempio, la cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è grande 3.656 mq, quindi la metà della sede regionale, e, potendo contenere fino a 5.000 persone, sarebbe persino sovradimensionata per la nostra città, per la quale basterebbe una struttura ben più piccola.

4) Nel complesso, rispetto al progetto originario, il totale delle aree a verde viene ridotto dal 51% al 49%. Sotto l’aspetto quantitativo se il cambiamento può sembrare poco rilevante (è comunque una riduzione rispetto ad una triplicazione del cemento) è senz’altro significativo dal punto di vista qualitativo, e per le conseguenze che rischia di produrre da un punto di vista ambientale, esplicitate dallo stesso Comune nella relazione, quando spiega che tale scelta “potrebbe determinare effetti peggiorativi sulla qualità dell’aria in quanto una minor quantità di superfici a verde avrà una ridotta capacità di ridurre le isole di calore urbano, inquinanti atmosferici e intrappolare anidride carbonica”.

5) C’è poi un altro dettaglio che appare alquanto strano: viene eliminato, o meglio, inserito solo come possibilità futura, l’interramento della strada davanti la stazione ferroviaria (quella che oggi viene indicata come via Bassani-Pavone), dalla quale scompare anche la destinazione a viabilità di servizio della stazione. Innanzitutto, appare evidente come la rinuncia di fatto all’interramento della strada crei una barriera fisica tra la stazione e il Parco, oltre ad inserire al bordo di questa una strada comunque trafficata in cui transitano anche i mezzi del tpl. Sulla questione della strada, tra l’altro, occorre ricordare che il Presidente Sospiri, all’epoca Consigliere Regionale di opposizione, si presentò alla seduta del Comitato Via del 5/10/2017 – che poi diede il giudizio favorevole con prescrizioni sul progetto del Comune di Pescara – con una serie di osservazioni, tra cui quella per cui “la classificazione della strada di attraversamento come “strada urbana di quartiere cat. E”è in evidente contrasto con lo stato di fatto e con le previsioni future, in quanto si tratta di strada urbana di scorrimento con carreggiate separate da spartitraffico, categoria “D”, perché questo tratto si configura come raccordo di Via De Gasperi (S.S. 16-bis) e Via Silvio Pellico e quindi opera sottoposta a V.I.A. regionale (All. 3 punto a) f-bis) Strade Urbane di scorrimento”. Evidentemente Sospiri, tra l’altro smentito allora dal Comitato Via, deve aver cambiato idea, al punto da vedere di buon occhio non solo la permanenza di quella strada ma addirittura la sua permanenza in superficie.

Ci auguriamo quindi che il Comitato VIA non sia complice di questa scelta scellerata e miope dell’amministrazione Masci, e valuti con attenzione il nuovo progetto del Comune di Pescara e l’impatto negativo delle nuove scelte, e proceda, come sembra corretto, a una nuova verifica di assoggettabilità a V.I.A. che possa contemplare il coinvolgimento, tramite le osservazioni, dei cittadini e di tutti i soggetti pubblici interessati, giungendo così a una nuova valutazione sul progetto.

Su queste criticità, e su altre che per brevità non indichiamo in questa sede, vigileremo sperando che il Comitato Via, destinatario di una mia nota, si esprima per l’inderogabilità della verifica di assoggettabilità a VIA. E nel frattempo ribadisco la necessità che del progetto, che pochi conoscono, si discuta con la città, nelle sedi istituzionali e fuori da queste.

Antonio Blasioli




ROSETO CONTRO LA VIOLENZA di Genere

Il programma degli eventi per il mese

Roseto degli Abruzzi, 17 novembre 2022. In occasione della ricorrenza del 25 novembre, data che l’ONU ha identificato come Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a nome dell’Amministrazione Comunale che mi onoro di presiedere, desidero invitarti a partecipare agli eventi compresi nel programma realizzato con la Commissione Pari Opportunità del nostro Comune, in collaborazione con Amnesty International, con le Associazioni “Ester sono io” e “Il Guscio” e con la compagnia “Mercanti di Sogni”.

di Mario Nugnes, Sindaco

Il programma.

Venerdì 18 Novembre alle ore 10,00 presso il Liceo “Saffo”

“La violenza di genere” e presentazione della campagna “IoLoChiedo”, a cura della CPO Roseto e del gruppo Amnesty International di Teramo

Domenica 20 Novembre alle ore 18,00 presso la Sala “Guerrieri Piamarta”

“Di madre in figlia”, spettacolo teatrale della compagnia “I mercanti di sogni”, per la regia di Candida Di Bonaventura

Venerdì 25 Novembre alle ore 10,00 presso l’Istituto “Moretti”

“La violenza di genere” e presentazione della campagna “IoLoChiedo”, a cura della CPO Roseto e del gruppo Amnesty International di Teramo

Venerdì 25 Novembre alle ore 18,30 presso la Sala Consiliare

Cerimonia di premiazione “Premio Donna Roseto 2022”

Sabato 26 Novembre alle ore 18,00 presso il Palazzo del Mare

Proiezione del corto “Benvenuti nel guscio”, a cura dell’Associazione “Il Guscio” di Roseto, per la regia di Andreina Moretti

La violenza contro donne rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti, una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra uomini e donne.

Per tutti noi i momenti di confronto rappresentano un’importante occasione per attivare percorsi di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione.

La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo migliore in cui non ci si limiti ad individuare una data per lottare contro la violenza e la discriminazione.




CONCERTI DEL GIOVEDÌ. Foyer del Teatro Comunale “M. Caniglia”

Giovedì 17 novembre ore 17.30

Sulmona, 17 novembre 2022. Tornano protagonisti i giovani al Foyer del Teatro “M.Caniglia”di Sulmona per il secondo appuntamento dei “Concerti del Giovedì”, istituiti dal direttore artistico Gaetano Di Bacco per dare spazio anche alle nuove leve tra i talenti musicali del territorio.  Una occasione rara per gli allievi dei conservatori e delle scuole di musica d’Abruzzo: esibirsi in uno spazio prestigioso come il Teatro lirico dedicato al soprano Maria Caniglia. Una grande opportunità quella di suonare calcando un palcoscenico su cui sono passati i più grandi musicisti, i nomi più famosi dello scenario internazionale nel corso dei 70 anni di attività della Camerata Musicale Sulmonese.  

Dal Conservatorio di L’Aquila arriva il duo Daniele Aretano  e Francesco Giancaterina che si esibiscono alla chitarra. Formatosi nel 2020 con scopo prettamente accademico, sotto la guida del Maestro Roberto Vallini,  dati gli ottimi risultati ottenuti con gli esami in conservatorio, nel giro di due anni il duo si esibisce in svariate  occasioni pubbliche tra cui: la Festa della Musica ( Castellafiume), “Arte & Parte” organizzata dal Maestro Gizzi a Tivoli e si classifica finalista al “Premio Alfredo Casella” del Conservatorio dell’Aquila.

Per la serata al Foyer del Teatro Caniglia i due giovani musicisti eseguono musiche di Mario Gangi (Fabulae, suite italiana per 2 chitarre) e del brasiliano Paulo Bellinati (Jongo).   

Andrea Salutari (15 anni) inizia lo studio del violino a soli 4 anni, sotto la guida del Maestro Fanny Forcucci presso la Scuola Popolare di Musica di Sulmona.   A 6 anni viene ammesso nel Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara nella classe di Violino del Prof. Pierluigi Mencattini. Attualmente sotto l, a guida del Maestro Riccardo Bonaccini, perfeziona le capacità tecniche, artistiche ed espressive. Ha preso parte a 16 Concorsi musicali nazionali ed internazionali aggiudicandosi per la maggior parte dei casi il primo premio. A 12 anni, nel 2019, entra nella sezione Young della Juniorchestra, l’orchestra giovanile dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, con la quale si è esibito in numerosi concerti presso l’Auditorium “Parco della Musica” a Roma.

Tra il 2015 e 2018 partecipa a varie  masterclass  e per due anni suona con con l’Orchestra d’archi “I Violoncellieri” diretta dal Maestro Gianluigi Fiordaliso e formata di soli bambini.  Suona  per vari enti e associazioni in molte occasioni pubbliche e partecipa a molti eventi. Collabora con la Giostra Cavalleresca di Sulmona per cui ha scritto alcuni pezzi eseguiti in occasione della Cordesca 2019. Nel febbraio 2020 è protagonista di una puntata di “Explorers” per  Rai Gulp.

Suona un violino del 1894, opera del liutaio tedesco Adolf Romer.

Il suo programma della serata al Foyer del Teatro Caniglia prevede musiche di J. S. Bach (Partita n. 3 in Mi maggiore, BWV 1006) e N. Paganini (Capriccio n. 16 in Sol minore,  Capriccio n. 20 in Re maggiore, Capriccio n. 24 in La minore).




STELLANTIS: se 8 ore non bastano…!

Molti paesi sperimentano la settimana corta e relativa riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, con risultati positivi per produttività e benefici per i lavoratori, Stellantis nello stabilimento di Melfi sonda il terreno con i “sindacati amici” per portare i turni lavorativi da 8 a 10 ore giornalieri.

Quando si dice che si va contro la storia: la digitalizzazione, i ritmi forsennati imposti dalla metrica del lavoro imposta ai lavoratori (Ergo Uas), la transizione all’elettrico, conducono ad una notevole riduzione di bisogno di forza lavoro e porta ad un calo occupazionale già in atto in tutti gli stabilimenti italiani: a Melfi più di 1000 lavoratori incentivati all’esodo, in Sevel ad Atessa circa 1000 lavoratori somministrati non confermati nello scorso anno, a Termoli, oltre ai posti persi con incentivazione all’esodo, regna la cassa integrazione guadagni e la prospettiva che la nascente Giga factory, che ha tempi imprecisati, possa non ricollocare molti lavoratori attualmente presenti in fabbrica è più che una certezza, a Cassino così come in tanti altri stabilimenti ormai siamo di fronte ad una deindustrializzazione che è iniziata da tempo.

In questi giorni a Melfi saranno riuniti tutti i manager dei plant Stellantis e a noi ciò appare solo come un’occasione per mettere in piedi ulteriori strategie per ridurre i costi spremendo i lavoratori fino all’ultima goccia di sudore.

La nostra preoccupazione sulla vendita di FCA a Stellantis si sta materializzando con la marginalizzazione prevedibile degli stabilimenti italiani ed un processo progressivo di disimpegno dell’azienda nel nostro paese a vantaggio di altri paesi europei.

Le responsabilità di questa situazione vanno equamente ripartiti tra governi colpevolmente assenti, sindacati compiacenti che hanno preferito difendere le loro posizioni di rendita attraverso il CCSL.

Forse è tardi per invertire un processo così avanzato ma se non si vuole vedere completamente sparire l’automotive in Italia, che coinvolge circa 1 milione di lavoratori, è necessario rilanciare il conflitto di classe che è in atto contro i lavoratori, che mira a mettere in competizione quelli di vari paesi europei, e non, in una competizione anomala e tutta interna alla stessa Stellantis.

L’USB già da tempo ha dettato la linea per uscire da una situazione che altrimenti diventerà irrimediabilmente irreversibile: riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, rappresentanza sindacale democratica, forti investimenti statali in ricerca nel settore, soprattutto sulla tecnologia basata su utilizzo alimentazione ad idrogeno che rappresenta l’alternativa all’elettrico su cui siamo notevolmente indietro, un nuovo piano per la mobilità nazionale con nazionalizzazione delle aziende, ingresso dello stato italiano nella società di Stellantis come ha provveduto a fare la Francia.

Stiamo vivendo una nuova rivoluzione industriale, i cui effetti negativi per i lavoratori sono acuiti dalla guerra in Ucraina, e solo un risveglio della coscienza di classe dei lavoratori, sopita da troppo tempo, potrà portare alla salvezza di un intero settore da sempre strategico per l’occupazione nel nostro paese.

Stellantis in Italia fa i propri comodi senza colpo ferire e sta ai lavoratori porre un argine a tale deriva padronale sapendo che l’USB sarà sempre al loro fianco, solo al loro fianco però.

USB Lavoro privato Settore Industria

USB Lavoro Privato




IL SECOLO DI VITA. La pandemia aveva penalizzato la festa

La signora Ida Di Domenico, più forte del Covid, brinda oggi ai  101 anni, nell’abbraccio della sua famiglia.

Il segreto della longevità: mani d’oro ed un carattere di ferro. Poi l’ uncinetto, la lettura, il buon vino e le partite a scopa.

Giulianova, 17 novembre 2022. Una carica di ottimismo, vivacità e presenza di spirito. Come dire, la “carica dei 101”. 101, non a caso, sono gli anni compiuti oggi dalla signora Ida Di Domenico e festeggiati in allegria nella sua casa di via traversa Turati. La pandemia, nel 2021, aveva imposto restrizioni “allo spumante”, ma per i dodici mesi che hanno scavalcato il secolo il brindisi c’è stato, e grande.

Questa mattina, il Vicesindaco Lidia Albani le ha portato di persona gli auguri: i suoi personali, dell’ Amministrazione Comunale, della città. In una pergamena-ricordo, tutto l’affetto della comunità giuliese, che plaude ad una vita vissuta con una risolutezza, un’energia e una positività che hanno dell’incredibile.

Ricamatrice e cuoca virtuosissima, la signora Ida ha cresciuto con amore figli e nipoti. Ancora oggi, è il punto di riferimento della famiglia. Trascorre le giornate leggendo e facendo l’uncinetto, senza bisogno degli occhiali. La sua dieta è varia e non prevede rinunce: immancabile il vino a tavola ed anche il peperoncino è ben accetto. Ama giocare a carte e dicono che a scopa non perda una partita.

Stamattina, tutto era pronto per il gran giorno. I figli Loriana e Giancarlo, i nipoti Cristina, Lorenzo, Alessandra, Luca e Paolo, la pronipote Aurora, tutti i parenti, gli amici, i vicini di casa, hanno voluto far festa alla nonna Ida, un esempio di fortezza, generosità, dedizione totale alla famiglia e al prossimo. Un cuore buono, il suo, che non ha mai detto di no e che ancora oggi non si tira indietro.

Ha superato di recente la frattura di un femore e, lo scorso anno, anche il Covid. Vaccinata, ha avuto solo qualche problema polmonare.  Al virus la signora Ida ha opposto la forza e la bellezza del suo secolo vissuto. E la battaglia col destino, anche stavolta, l’ha vinta lei.




GUARDIE ZOOFILE Leidaa

Al via il 20 novembre il corso provinciale

Orsogna, 16 novembre 2022. Il 20 novembre 2022 partirà il corso per Guardie Zoofile della LEIDAA, i corsi si terranno nella sede nel Palazzo delle Associazioni in Via Achille Rosica che l’Amministrazione Comunale di Orsogna ha assegnato al Nucleo Provinciale di Chieti. Nella foto, il Sindaco di Orsogna Ernesto Salerni che consegna le chiavi della sede a Nunzia Perrot Coordinatore Provinciale LEIDAA Chieti, alla presenza del delegato comunale al randagismo Tommaso Bucci.   

“Ringraziamo il Sindaco di Orsogna che ha rimarcato la volontà dell’Amministrazione Comunale di dare un concreto supporto a chi si prodiga nel sociale ed in questo caso a chi fa del volontariato a supporto delle Istituzioni” ha dichiarato Nunzia Perrot.

Il corso formerà Guardie Zoofile Volontarie con funzioni di polizia giudiziaria che opereranno in tutta la Provincia di Chieti.

Alla prima lezione interverranno il dirigente nazionale della LEIDAA Daniele D’Annibale ed il Sindaco di Orsogna Ernesto Salerni.

C. Vignali




A PERENNE MEMORIA. in ricordo di Gino Fasoli

Il 24 novembre a Milano la Giornata della Virtù civile 2022

di Luca Cellini

Milano, 16 novembre 2022. Si svolgerà il prossimo 24 novembre al Conservatorio della musica Verdi di Milano la Giornata della Virtù Civile 2022, dedicata quest’anno al medico Gino Fasoli e al tema “Solidarietà”, ossia il sentimento di fratellanza e di reciproco sostegno che lega i singoli individui di una collettività nella consapevolezza dei comuni interessi e delle comuni finalità, elementi essenziali per costruire una società equa, giusta, coesa.

L’occasione sarà far sì che vi sia momento di riflessione e ricordo per uno dei medici che ha perso la vita nel periodo più duro ed intenso del Covid, mentre stava facendo il suo lavoro di sanitario e stava affrontando il contatto con i primi malati di una pandemia che poi ha colpito mortalmente 180 mila persone. Ad organizzare la Giornata della Virtu’ Civile è ogni anno l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli che vuole dare un segno tangibile di riconoscenza e di solennità alla figura di un medico che ha perso la vita ‘sul campo’ compiendo fino in fondo il proprio dovere.

Nato a Sulmona il 9 dicembre 1946 Gino Fasoli è rimasto presto orfano e si è trasferito a Penne adottato di fatto da dei frati, per poi studiare a Roma medicina. È stato il primo medico in pensione tornato in servizio per contrastare la pandemia ad aver trovato la morte mentre era in servizio. Per molti anni fu medico di base a Cazzago San Martino, in provincia di Brescia e ricoprì il ruolo di direttore sanitario del Pronto Soccorso della vicina Bornato.

Fra le sue esperienze da menzionare il fatto che fu sostenitore di Emergency e collaboratore di Medici senza Frontiere, per poi divenire presidente dell’Unitalsi di Brescia e, sempre nel bresciano, prestò servizio gratuito presso una residenza per anziani. Un anno dopo la sua scomparsa gli è stato conferito il Grosso d’Oro alla memoria, massimo riconoscimento civico della città di Brescia. Toccanti in memoria di Gino Fasoli le parole dell’allora presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, che lo ha ricordato nel giorno del compleanno, il 9 dicembre, in questo modo: “Gino l’ha data, una mano, Una mano tesa all’umanità. Sta a noi, solo a noi, essere all’altezza del suo sacrificio. E, se possibile, non dimenticarlo”.

Il prossimo 24 novembre si svolgerà a Milano, dunque, evento a lui dedicato con l’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli che colpita dalla sua storia, ha scelto la sua figura per ricordare un po’ tutti quei medici che hanno messo la loro professionalità e la propria disponibilità nel provare a contrastare il Covid. “Gino Fasoli non è un nome troppo conosciuto al grande pubblico, ma è un eroe dei nostri tempi-ha raccontato Umberto Ambrosoli, presidente onorario dell’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli-. È un esempio di solidarietà mostrata da tanti medici durante la pandemia.

In un momento in cui c’è stata un’emergenza clamorosa, drammatica, c’è stata anche la capacità di farsi carico tutti di quella criticità, e lui si è messo a disposizione per provare a superarla quella criticità. Alla solidarietà dedichiamo la giornata del prossimo 24 novembre e chi meglio di Gino Fasoli per rappresentarla”. Nel corso della giornata previsto un dibattito che coinvolgerà il pubblico che accorrerà all’evento per riflettere sul tema solidarietà, la partecipazione di alcune scuole che sono state protagoniste di un concorso sempre legato alla solidarietà, ed un concerto della serata della Virtu’ civile per chiudere con un momento di riflessione che possa vedere tutta la cittadinanza intervenuta coinvolta.