FRANCESCA FAUSTA GALLO ELETTA DIRETTORE del dipartimento di scienze politiche

Francesca Fausta Gallo è stata eletta Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche. Ha ottenuto 42 preferenze su 43 votanti tra docenti, personale amministrativo e studenti.

Teramo, 9 novembre 2022. Francesca Fausta Gallo, professore ordinario di Storia Moderna, si è laureata a Catania nel 1987, dove ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia moderna nel 1993.

Ricercatrice incaricata dal CNR nell’anno 1989 per uno studio sulla sismologia storica siciliana in età moderna, nel 1998 ha vinto il concorso di ricercatrice a tempo indeterminato in Storia Moderna presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo.

Da quel momento si è trasferita a Teramo e, insieme a un’intensa attività didattica, ha svolto diversi incarichi per la Facoltà e l’Ateneo: ha coordinato i corsi organizzati in collaborazione con il Ministero delle Pari Opportunità e con la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, dal titolo Donne, politiche e istituzioni (2005-2006); ha coordinato il Master di I livello in Turismo religioso (2007-2008); ha presieduto il Corso di laurea specialistica in Progettazione e gestione dei sistemi turistici e negli stessi anni è stata rappresentante dei docenti di Scienze Politiche presso il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Teramo (2005-2009). Nel 2011 è stata componente della Commissione per la Revisione dello Statuto dell’Università di Teramo e dal 2012 al marzo 2019 è stata componente del Nucleo di Valutazione dell’Ateneo. Dal 2013 è iscritta nell’Albo degli esperti di valutazione disciplinare dell’ANVUR.

Ha svolto attività di ricerca a Vienna, Parigi, Madrid, ed è stata invitata più volte come visiting professor in diverse università spagnole.

È tra i fondatori della Società Italiana per la Storia dell’Età moderna.

Fa parte del collegio dei docenti del Dottorato in Studi storici dal Medioevo all’età Contemporanea dell’Università degli Studi di Teramo e ha svolto attività didattica presso diversi corsi di Dottorato italiani e stranieri.

Dal 2019 a oggi è stata Preside della Facoltà di Scienze politiche e membro del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Teramo.

Dal 2021 ha fondato e dirige il Centro di Ricerca Interdipartimentale History Lab.

Ha partecipato e coordinato numerosi progetti di ricerca italiani e stranieri; in particolare, negli anni 2012-2014 ha coordinato il progetto europeo dal titolo European Cosmopolitan and Sites of memory through Generations (ECOSMeG) finanziato all’interno del programma “Europe for Citizens”. Attualmente è coordinatrice dell’unità locale nel quadro del progetto nazionale PRIN The “brigantaggio” revisited. Narratives, practices and political uses throughout Modern and Contemporary Italian History.

Studiosa della storia del Mezzogiorno, della storia dei viaggi e del turismo, del conflitto politico in età moderna, di recente si è occupata della storia politica e culturale dell’Europa del ‘700, pubblicando numerosi saggi e diverse monografie, l’ultima della quale è La congiura di Macchia. Cultura e conflitto politico a Napoli nel primo Settecento (Roma, Viella, 2018).




 CACCIA ALL’AFFARE. Quinta Edizione

Il mercatino del vintage e non solo, fiera di Pescara – 12 e 13 novembre

Pescara, 9 novembre 2022. Ultima occasione dell’anno per Caccia all’affare, il Mercatino del Vintage. Finalmente il mercatino dove fare il vero affare, scoprire il vintage di tendenza e perdersi nel mondo del collezionismo. Abbigliamento d’epoca, musica, accessori, arredo, quadri, libri, elettronica da collezione e tanto tanto altro per tutti i gusti. 

Il luogo ideale per immergersi nell’atmosfera di un vero mercatino vintage, scovare rarità e fare ottimi affari. Ospitato nella comoda struttura del centro fieristico di Pescara (ex centro vaccinale) in Via Tirino 427, il mercatino torna per la quinta volta il 12 e 13 novembre, ultima edizione dell’anno!

Dilaga sempre di più la moda del second hand, abbigliamento vintage che profuma d sostenibilità. Infatti sempre più persone scelgono di acquistare capi più consapevolmente, riciclando vestiti e accessori che hanno già avuto una vita e in questo modo permetterci capi firmati ad un prezzo più abbordabile. Per molti la moda di seconda mano è diventata una componente fondamentale del guardaroba: un capo vintage veste di una storia cui si possono aggiungere ricordi personali. Invece di essere solo un’aggiunta stravagante a un capo fresco di acquisto, il vintage ha lentamente preso il sopravvento, diventando la base di ogni outfit. Questa moda parte proprio dalle case di moda che recuperano stili del passato che sono stati icone di stile e ne hanno fatto oggi una bandiera della sostenibilità.

Caccia all’Affare è anche questo, l’occasione di trovare abbigliamento e accessori vintage da aggiungere al proprio guardaroba.

La moda vintage ha raggiunto da tempo anche le case degli italiani inserendo degli elementi di arredo in un contesto classico. L’epoca dell’usa e getta è arrivata infatti al capolinea! Anche i più giovani hanno preso la buona abitudine di controllare la composizione di un articolo e di preferire un prodotto di qualità rispetto ad uno economico. Non solo: si cerca di fare scelte intelligenti per l’ambiente e che permettano di esprimere la propria unicità.

Lo stesso vale anche nel settore dell’arredamento e del design, dove la tendenza degli ultimi anni è quella di acquistare mobili Vintage e di seconda mano. Scordatevi i grandi magazzini e le librerie componibili, è arrivato il momento di dare un’altra occasione alle cose vecchie!

Dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso 18.30). Bar e parcheggio gratuito. Edizione successiva febbraio 2023




LA STRAGE INFINITA dei morti sul lavoro

Il segretario generale Uil Abruzzo interviene  sulla morte dell’operaio marittimo ad Ortona

Michele Lombardo : “Non sono morti bianche ma omicidi. Bisogna passare dalle chiacchiere ai fatti”

Ortona, 9 novembre 2022. “L’operaio marittimo morto al porto di Ortona è la quindicesima vittima in Abruzzo, se si contano le morti sul lavoro di quest’anno.  È evidente che non si  può più andare avanti così”. Con queste parole il segretario generale della Uil Abruzzo Michele Lombardo commenta quanto accaduto all’operaio quarantunenne della Micoperi che, a causa del cedimento dell’imbracatura di una gru, è stato colpito dal carico della nave e scaraventato in mare.

“Il tema della sicurezza deve diventare, a livello territoriale e nazionale, un elemento di primaria importanza – aggiunge Lombardo -. Bisogna fare in modo che si passi dalle chiacchiere ai fatti, investendo e cercando di costruire, attraverso adeguati finanziamenti,  un’attività che comprenda l’ispezione, il controllo e anche la formazione. È necessario, infatti, entrare nelle scuole per educare le nuove generazioni alla cultura della sicurezza. Non è più accettabile che padri e madri di famiglia escono la mattina per andare a guadagnare il pane per i propri figli e non fanno più rientro a casa, perché muoiono sul posto di lavoro”.

Sono 12.453 gli infortuni denunciati in Abruzzo da gennaio e settembre 2022: 3.868 in provincia di Chieti, 2.281 in quella dell’Aquila, 2.601 in provincia di Pescara e 3.703 in quella di Teramo. 15 gli infortuni mortali a livello regionale: 6 in provincia di Chieti, 3 in provincia dell’Aquila, 2 in provincia di Pescara e 4 in provincia di Teramo. “La Regione Abruzzo – sostiene il segretario regionale  del sindacato – potrebbe mettere a disposizione i fondi del Pnrr e quelli strutturali europei 2021-2027 proprio per realizzare un intervento straordinario a sostegno della sicurezza”.

“Dobbiamo smetterla di chiamare queste morti ‘morti bianche’, questi sono veri e propri omicidi  – conclude Michele Lombardo -. Dobbiamo lavorare tutti velocemente per recuperare il tanto terreno che si è perduto in questi anni e dobbiamo farlo tutti  insieme. Le istituzioni devono capire che il tema della sicurezza non è un fatto residuale ma un argomento di primaria importanza. Non è più sostenibile vedere uomini e donne che muoiono sui posti di lavoro”.




SANT’EUFEMIA PIACE ai turisti

Il sindaco Crivelli con Fiabosco, una scommessa ben riuscita

Sant’Eufemia a Maiella, 9 novembre 2022. “Nel lungo ponte di inizio novembre Fiabosco ha fatto registrare un altro sold-out confermando il suo potenziale destagionalizzante, una grande soddisfazione per chi, come me, ha creduto sin dall’inizio in questa nuova avventura per il comune di Sant’Eufemia a Maiella. Ed ecco che, oggi, il progetto del Fiabosco come auspicato cresce, diventando anche un punto di riferimento per tutta la regione grazie al percorso intrapreso quest’anno con i licei artistici”.

Grande soddisfazione nelle parole del sindaco di Sant’Eufemia (Pe), Francesco Crivelli, che mentre ci si appresta a vedere nuove dinamiche nate intorno al progetto Fiabosco, Riserva Naturale per Creature Fantastiche, riesce già a confermare la crescita del flusso turistico nel suo comune, sottolineando come “Sant’Eufemia di fatto si candida così a diventare uno dei centri più significativi a tutela dell’immaginario e delle tradizioni d’Abruzzo, coniugando la salvaguardia di un bene immateriale come il fantastico abruzzese, e di un bene materiale come la pietra bianca della Maiella, cosa di importanza fondamentale in un contesto di Geoparco tutelato dall’Unesco.

Il Fiabosco ha già registrato numeri di visitatori importanti nei primi due anni, e ci auguriamo che possa continuare a crescere nel futuro”.

Ed ecco come cambia il turismo a Sant’Eufemia, nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, dove la tradizione si sposa perfettamente con i nuovi mezzi di comunicazione e dove anche i giovani sono invitati a essere protagonisti, proprio grazie al progetto Fiabosco Academy, in cui gli artisti saranno proprio gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto.

“Lo consideriamo anche come un modo diverso di fare turismo, che definirei creativo. Le zone interne del nostro territorio devono poter trovare il coraggio di scommettere su idee forti e noi, come già fatto in passato con il Risiko più grande del mondo ed i murales che adornano il nostro paese, abbiamo scommesso su un’idea che all’inizio poteva sembrare azzardata ma siamo contenti per i risultati ottenuti fino a questo momento. – aggiunge il sindaco e conclude – Sottolineiamo anche l’allargamento del format: sta per iniziare infatti la nostra nuova scommessa, il Fiabosco Academy, ed abbiamo sollecitato l’interesse di istituti d’arte che hanno individuato in Fiabosco un’opportunità per mettersi in gioco. È questo uno dei risultati più tangibili di Fiabosco assieme ai tanti visitatori e turisti arrivati, ai numerosi operatori turistici che hanno individuato in Fiabosco una delle possibili offerte, visitabile, con le sue caratteristiche anche paesaggistiche, in tutte le stagioni”.




FESTA ITINERANTE della Castagna

Tappe nei bar del paese, scuola materna e suore zelatrici

L’Aquila, 9 novembre 2022. Una festa della castagna itinerante, con più tappe a toccare i bar di Paganica e San Gregorio, frazioni dell’Aquila, con un evento ieri, coronato da grande partecipazione, nella scuola materna, e con conclusione nella Residenza Maria Ferrari delle Suore Zelatrici del Sacro Cuore.

L’iniziativa è dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio.

Ieri appuntamento  alla scuola materna di Paganica, con fumanti caldarroste distribuite gratuitamente ad adulti e bambini e con special guest l’asinello Luciano e l’agnellino Filippo. Per l’occasione l’Asbuc ha effettuato lavori di manutenzione  degli spazi dell’asilo ed è stata anche riverniciata la struttura donata dalla Germania all’indomani del terremoto del 2009.

Ma nei giorni scorsi, a partire dal 5 novembre ci sono state già tappe nei bar di San Gregorio e Paganica, e a seguire  sempre con distribuzione gratuita delle castagne, sarà la volta, il 10 novembre, del bar Enoà, l’11 novembre del Garden bar, il 12 novembre del bar Iovenitti. L’8 dicembre gran finale con la castagnata con le suore di San Gregorio dove, come ogni anno, l’Asbuc fa visita agli orfanelli di Suor Mirella, con al seguito il calesse trainato dall’asino Luciano e l’agnello Filippo.

“Una iniziativa molto impegnativa – spiega il presidente Asbuc Fernando Galletti –  ma che sta riscuotendo grande  apprezzamento e ci sta dando grande soddisfazione. Abbiamo deciso di rendere itinerante la castagnata di fine anno, invece di localizzarla in un  solo spazio,  per poter meglio intercettare tutte le categorie cittadine nessuna esclusa come le famiglie, gli anziani e i giovani, i lavoratori, gli agricoltori, gli impiegati e quant’altri facciano parte di questa comunità. Pertanto, i bar del paese, che hanno sofferto non poco dal punto di vista economico la pandemia e ora il caro energia, ci sono sembrati i luoghi ideali del nostro tour”.

E aggiunge: “abbiamo finora riscontrato un particolare coinvolgimento dei giovani, che talvolta non sanno dell’esistenza di un’amministrazione che gestisce i loro beni comuni, e che è impegnata quotidianamente sull’ambiente, sulla vita sociale e sulla salvaguardia della proprietà civica di Paganica e San Gregorio”.

Un particolare ringraziamento dell’Asbuc va, per il ruolo svolto nell’organizzazione dell’evento, a Fabio Tollis, Giovanni De Simone, Massimo Pasqua, Water Moro, Giuseppe Ferella e Giovanni Cecili e alla dirigenza scolastica della scuola materna.




AL VIA LAVORI ALLA VILLA E AL PARCO OBLETTER,  la presentazione

Sindaco e assessori Rispoli e Zappalorto: “Progetti esecutivi pronti, contiamo appaltare i lavori entro l’anno per restituire bellezza e sicurezza alle due aree”

Chieti, 9 novembre 2022. Presentati stamane alla Villa comunale gli interventi di riorganizzazione e riqualificazione del verde del polmone centrale della città e quelli relativi al Parco Obletter in presenza del sindaco Diego Ferrara e degli assessori a Lavori Pubblici e Verde urbano Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto. Per entrambi gli interventi la progettazione esecutiva ed entro fine anno si procederà all’appalto dei lavori per un ammontare complessivo di circa 600.000 euro. 

“Sono due i fronti di intervento, a partire dalla Villa Comunale alla quale vogliamo restituire l’approccio architettonico e urbanistico di un tempo, con l’allineamento del suo cuore al Corso Marrucino e a San Giustino – illustrano il sindaco Diego Ferrara e gli assessori Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto sul posto dell’intervento maggiore per entità che è quello della Villa comunale – Passo dopo passo, ridaremo senso all’impianto originario della Villa Frigerj con la riqualificazione del piazzale Chiaffredo Bergia sottostante, ridisegnando i percorsi di collegamento con viale IV Novembre e le piantumazioni, tornando all’obiettivo di un tempo, che era quello di creare un camminamento unico che da Villa Frigerj si collegava a Corso Marrucino e alla Cattedrale di San Giustino. Con questi interventi facciamo un importante passo avanti in tal senso, perché i lavori prevedono la modifica della geometria dell’aiuola centrale del piazzale e la messa a dimora di piante ornamentali, con l’obiettivo di arrivare a una riapertura prospettica del luogo, meno utilizzato degli altri spazi, forse anche perché meno visibile a causa del verde cresciuto senza un ordine preciso. Saranno riqualificati anche i vialetti, a cui sarà restituita funzionalità idraulica per consentire lo scorrimento delle acque piovane. Metteremo a dimora anche piante e arbusti ornamentali sulle aiuole di via IV Novembre, sarà ripiantato anche un tiglio in sostituzione di un esemplare rimosso dal viale e provvederemo ad un’accurata pulitura delle colonne dei cosiddetti “archetti”, luoghi storici per tanti ragazzi della città di oggi e di ieri. Un capitolo a parte riguarderà i giochi: dando corso a segnalazioni e sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi, provvederemo alla sostituzione dello scivolo nel parco giochi sotto Villa Frigerj e del tappetino antitrauma dei giochi vicino al laghetto, nella parte bassa della Villa.

Per il Parco Obletter, invece, si interverrà per la manutenzione ed integrazione del verde, anche in funzione di rendere maggiormente fruibili le aree al suo interno, che già oggi sono ritrovo per feste e pic nic, queste aree verranno attrezzate con panche e tavoli per agevolare tale funzione. Anche qui sostituiremo i giochi usurati e tappetini antitrauma, si provvederà alla messa a dimora di siepi e piante ornamentali, sarà sostituita parte della staccionata in legno e si provvederà anche alla riqualificazione della pavimentazione della pista di pattinaggio perché possa essere usata in sicurezza. A questi interventi si aggiungerà a breve anche la riqualificazione del campetto della Villa, per cui abbiamo già i finanziamenti e abbiamo inviato la progettazione esecutiva alla Soprintendenza Architettura Belle Arti e Paesaggio di Chieti Pescara, per avere il necessario via libera anche da loro in modo da fare partire al più presto anche i lavori di quell’intervento atteso e doppiamente importante, perché coniugherà sport e intrattenimento”.




CAMBIO DI VERTICE alla S.G.T. Multiservizi S.r.l.

Il Sindaco Giorgio Di Clemente,  lo scorso  3 novembre,  ha nominato il Dott. Ernesto Anchini come nuovo Amministratore Unico della società.

San Giovanni Teatino, 9 novembre 2022. Il dottor Anchini vanta una lunga esperienza nell’ambito della gestione delle imprese a capitale pubblico, avendo ricoperto il ruolo di Amministratore Unico della società in house SpoltoreServizi S.r.l. del Comune di Spoltore per quasi 8 anni e di Presidente del Consiglio di Amministrazione della San Giovanni Servizi Srl, partecipata per il 51% dal Comune di San Giovanni Teatino, per altri 8 anni.

“Il Dottor Anchini è un professionista la cui esperienza maturata, le capacità e le competenze  saranno un’importante guida per la gestione della S.G.T. Multiservizi S.r.l. A lui vanno i miei migliori auguri per un buono e proficuo lavoro”, così il Sindaco Giorgio Di Clemente.

“Ringrazio il Sindaco  per la fiducia accordatami – ha dichiarato il dott. Anchini subito dopo la nomina. –  La S.G.T. Multiservizi srl, che ho l’onore e l’onere di guidare,  è una società che ha ricoperto e ricopre un ruolo importantissimo per i cittadini di San Giovanni Teatino. Sono certo che, con la piena collaborazione dell’Amministrazione Comunale e con l’ impegno dei lavoratori della S.G.T. Multiservizi S.r.l., si potrà solo migliorare una società che rimane una pedina importante per tutta  la comunità di San Giovanni Teatino” .




L’OLIO EVO AL MUSEO delle Genti d’Abruzzo

Oggi pomeriggio alle 18.30; secondo dei tre incontri organizzati dall’ente Camerale insieme al Movimento Turismo dell’olio Abruzzo, al Consorzio DOP Aprutino Pescarese e all’agenzia Circle.

Pescara, 9 novembre 2022. Tre appuntamenti all’insegna dell’oro d’Abruzzo, fra la provincia di Chieti e quella di Pescara, alla presenza di produttori, esperti del settore ed appassionati, per promuovere la conoscenza e la valorizzazione dell’olio abruzzese.

Oggi, a partire dalle ore 18:30, sarà la volta del museo delle Genti d’Abruzzo (Pescara). Per l’occasione, sarà presentato il progetto Carta dell’Olio, a cura di Camera di Commercio di Chieti Pescara, Movimento Turismo dell’Olio Abruzzo, Consorzio DOP Aprutino Pescarese, Circle.

Argomenti della serata:

“Il ruolo dell’olio EVO nella cultura” – prof Oreste Tolone, antropologo Università degli studi G. D’Annunzio

“Il ruolo dell’olio EVO nella cultura enogastronomica della ristorazione” – Filippo De Sanctis, ristoratore aderente al progetto

Sarà anche possibile degustare assaggi a base di Olio EVO abruzzese a cura dello Chef Guido Brandito.

Eleonora Lopes




L’ITALIAN CONTEMPORARY ORCHESTRA presenta il progetto L’altro Mogol

Il Teatro dei 99  ospita la nuova produzione firmata Adrimusic – Centro Adriatico di Produzione Musica

L’Aquila, 9 ottobre 2022. Giovedì 10 novembre alle ore 21:00 al Teatro dei 99 all’Aquila, all’interno della rassegna “Parola d’autore – Canzoni di oggi e di domani”, il Centro Adriatico Produzione Musica presenta il suo nuovo progetto “L’altro Mogol”, che vedrà il debutto dell’Italian Contemporary Orchestra con un repertorio tutto incentrato sulle canzoni scritte da Mogol per artisti diversi da Lucio Battisti.

Sono tantissimi gli artisti per i quali Mogol ha scritto canzoni di grande successo: da Celentano a Cocciante, passando per Mango, Mina, Vanoni, Dik Dik, Bobby Solo, Fiorella Mannoia, solo per citarne alcuni. Il concerto è dedicato a questo repertorio di brani molto conosciuti, grandi hit che verranno rivisitate con arrangiamenti originali per orchestra scritti per l’occasione. Il concerto, diretto dal Maestro Angelo Valori, vedrà in scena gli impareggiabili Giuseppe Gioni Barbera al piano e la cantante Carlotta Scarlatto, entrambi insegnanti al CET, la celebre scuola che Mogol ha fondato in Umbria.

Giuseppe Gioni Barbera è pianista, arrangiatore e compositore. Diplomato al Conservatorio di Messina, insegna al CET di Mogol dal 1996 ed è coordinatore musicale dei corsi dal 2000. Dal 2009 è iniziato il suo sodalizio artistico con Arisa, che accompagna in tour come pianista, ma di cui è anche arrangiatore, compositore e produttore artistico. Con Mogol, inoltre, allestisce numerosi spettacoli che lo vedono esibirsi nelle maggiori città italiane. Numerose le collaborazioni passate e presenti: da quelle con Mango e Gianni Bella, alle più recenti con Mario Lavezzi, Ron e Giovanni Caccamo col quale ha scritto la musica del brano “Aurora” uscito nel 2021.

Carla Quadraccia, classe’75, è studiosa e ricercatrice di musica e canto. Nel 1998, con lo pseudonimo “Carlotta”, ottiene un contratto con il produttore Francesco Migliacci e con la Carosello Records, con cui pubblica 2 album e 8 singoli, tra cui la hit “Frena” con cui ha vinto “Un disco per l’estate”. Nel 2001 ha partecipato al Festival di Sanremo; nel 2005 ha fondato il progetto “Scarlatto”, con cui si è esibita live presso gli Abbey Road Studios di Londra per la radio americana World Space, unica ospite italiana.

La rassegna “Parola d’autore” non solo vuole evidenziare l’importanza culturale della canzone d’autore e di qualità, ma mette al centro la canzone in tutte le sue molteplici forme, generi e stili. La canzone è una forma d’arte spesso svalutata, sottodimensionata, a volte vilipesa nella terminologia (musica leggera, di consumo, d’uso, canzonetta). In realtà è una forma d’arte che ha inciso profondamente sul linguaggio comune, sugli usi e costumi sociali; che forse non ha cambiato il mondo, ma ha ispirato coloro che il mondo avrebbero voluto migliorarlo, incidendo profondamente sulla cultura e la storia dei nostri tempi. All’interno della rassegna saranno presenti quindi repertori e tematiche utili a capire dove sta andando la canzone di oggi e quali sono i percorsi che ne delineano il futuro. Il biglietto è in vendita al prezzo di 10 euro + 1 euro per diritti di prevendita; info al numero 329.4291913.

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REVOCA DELLE CONCESSIONI Cimiteriali

M5S: “un sopruso mascherato da emergenza”

Pescara, 9 novembre 2022 “Se è vero che c’è un’emergenza, legata alla mancanza di loculi rispetto alle richieste, è altrettanto vero che questa è stata gestita in maniera del tutto approssimativa e a danno di centinaia di cittadini”. Questo il commento del consigliere M5S Paolo Sola dopo che l’amministrazione Masci ha avviato le operazioni per la revoca di tutte le concessioni cimiteriali rilasciate prima del 1975 e per le quali siano trascorsi almeno 50 anni, a causa della carenza ormai cronica di loculi in città, soprattutto nel cimitero di Colle Madonna.

“Sono oltre 600 le persone che – prosegue Paolo Sola – a fronte di una concessione già pagata per 99 anni, ora la vedono revocata con anni e anni di anticipo, dovendosi per di più accollare, seppur in parte, i costi per l’estumulazione e la riduzione in resti. Il tutto in nome di una “emergenza loculi” che in realtà è ben nota ormai da mesi, e per la quale nulla è stato fatto per trovare una reale soluzione, come la programmazione di un ampliamento delle strutture cimiteriali”. Accuse anche rispetto alle modalità di notifica utilizzate dagli uffici che, secondo il Movimento 5 Stelle, sono l’esempio della superficialità con cui l’amministrazione Masci ha gestito la vicenda.

“Un provvedimento così delicato e che arriva all’improvviso nella vita di centinaia di famiglie – proseguono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – non può essere notificato con un avviso sbrigativo affisso sui loculi e pubblicato sull’albo pretorio comunale. Un modo assolutamente inadeguato per pensare di raggiungere persone che magari risiedono anche fuori città e che rischierebbero di ritrovare i propri cari deposti nell’ossario comune senza fare in tempo ad averne neppure notizia. Tra l’altro il termine perentorio di 90 giorni per liberare i loculi – proseguono i consiglieri pentastellati – è indicato in un avviso che non riporta neppure una data, prestando, quindi, anche il fianco a quella che si prevede sarà una pioggia di ricorsi”.

“Ci mettiamo a disposizione di tutte le famiglie raggiunte da questo provvedimento iniquo – concludono infatti Alessandrini, Sola e Di Renzo – per raccogliere le loro segnalazioni e coordinare un eventuale comitato cittadino che possa agire in ogni sede opportuna per il riconoscimento dei propri diritti e quelli dei propri cari”.




#NOCIBOSINTETICO: NEI CAMPI GIOVANI E PENSIONATI danno il via alla raccolta firme

Coldiretti, patto intergenerazionale contro il cibo Frankenstein

Pescara, 8 novembre 2022. Due generazioni a confronto danno battaglia al cibo sintetico. È successo in Abruzzo questa mattina, ad Atri, durante l’incontro regionale dei pensionati che si è svolto nel teatro Comunale in piazza Duomo alla presenza di 250 pensionati  in cui il delegato di Coldiretti Giovani Impresa, Giuseppe Scorrano, ha lanciato la campagna nazionale contro il cibo “frankestein” invitando i pensionati di Coldiretti a dare l’esempio e a farsi promotori della raccolta firme tra famiglie, figli e nipoti. Un patto intergenerazionale per dire no al cibo prodotto in laboratorio e sì ad una sana alimentazione vede in prima linea Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition. A fianco tutte le articolazioni della struttura, tecnici, produttori, senior, donne, coinvolti in un impegno corale a sostegno del “Made in Italy” al quale hanno detto “si”, firmando la petizione, il vicepresidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, il presidente della terza commissione Emiliano Di Matteo, il sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti coinvolti dai vertici di Coldiretti Abruzzo presenti all’incontro.

“Le multinazionali del latte senza vacche, della carne costruita in laboratorio, del pesce finto, stanno cercando di imporre sul mercato un nuovo modo di mangiare – spiega Silvano Di Primio, presidente Coldiretti Abruzzo – che presto potrebbe avere il lascia passare europeo con le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio di produzioni create in laboratorio. È necessario sensibilizzare le famiglie sui rischi e, in tal senso, l’appello dei giovani è stato raccolto immediatamente dai coltivatori pensionati. La demonizzazione di bistecche, braciole, prosciutti, salami, formaggi espressione della tradizione, qualità, identità, coincide in maniera evidente con la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale. Si tratta infatti di una profonda contraddizione che colpisce le tipicità tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che rischiano invece di essere condannate all’estinzione mentre la ‘carne in provetta” ottenuta in laboratorio da cellule in vitro è oggetto di forti investimenti”. “Questo nuovo business – aggiunge Giuseppe Scorrano, delegato Coldiretti Giovani Impresa “nasconde rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea. Serve, dunque, un segnale chiaro dall’Unione Europea che deve dimostrare di stare dalla parte giusta”.

Alessandra Fiore




OPERATIVO LO SPORTELLO ANTIBULLISMO E CYBERBULLISMO nato dalla sinergia fra Comune e associazioni Erga Omnes e Medea

Sindaco, assessore Pantalone e organizzatori: “Un progetto per arrivare a prevenire il fenomeno e dare supporto ai giovani che ne sono vittime, alle loro famiglie e alle scuole dove spesso nascono le dinamiche”

Chieti, 8 novembre 2022. Operativo nella sede dell’associazione Erga Omnes in contrada San Martino, lo sportello antibullismo che nasce dalla sinergia operativa fra Comune di Chieti, Ufficio Politiche Giovanili e le associazioni Erga Omnes e Medea. Il progetto, parte integrante dell’esistente sportello dell’ascolto, si affianca alle altre iniziative dell’Amministrazione volte al monitoraggio e alla prevenzione del fenomeno e all’attivazione della sinergia con le scuole primarie e secondarie della città. Oggi la presentazione dell’iniziativa con il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Politiche giovanili Manuel Pantalone, il consigliere Vincenzo Ginefra e i responsabili di Erga Omnes, Pasquale Elia e Francesco Longobardi di Medea.

“Questo sportello è un’importante presenza che attesta la nostra attenzione alle fasce più vulnerabili della nostra società – coì il sindaco Diego Ferrara – Un’attività che si svolge ogni giorno a livello amministrativo, attraverso il potenziamento delle politiche sociali e con la variegata attività del Pronto Intervento sociale che durante gli anni della pandemia ha supportato povertà endemiche e anche nuove povertà, aiutando questa ampia fascia di città ad andare avanti. Per i giovani ci siamo attivati proprio sul fronte della prevenzione, perché specie dopo la pandemia abbiano le necessarie tutele e l’ascolto che serve per accompagnarli al meglio nella crescita. Per questo abbiamo istituito per la prima volta un Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza, l’avvocato Matilde Giammarco, che ha esperienze e competenze che sono oggi a disposizione della comunità, a breve attiveremo anche un numero e una mail da contattare per avere una consulenza completamente gratuita e protetta. Per questo è importante lo sportello, un tassello importante a un’azione composita e condotta insieme alle realtà operative sul territorio”.

“Il progetto nasce dall’interlocuzione con le associazioni che già operano su questo fronte – così l’assessore Manuel Pantalone – si tratta di uno strumento nuovo che va a potenziare lo sportello già esistente e di fatto rappresenta una sorta di primato perché per la prima volta Chieti mette a disposizione un vero e proprio organismo per ascoltare e agire. Alla crescita sana delle nuove generazioni questa Amministrazione tiene molto, lo dimostrano le tante iniziative di supporto di cui è interprete Era Omnes anche attraverso il progetto della web radio di Teate on air e una serie di altre azioni anche in ambito sportivo finalizzate a questo, come “Emozioniamoci”, altro progetto a cura della Medea che ci vede partner di fair play e di monitoraggio dei comportamenti violenti anche sui luoghi dello sport e che ha a che fare con i giovani. Compito dell’Amministrazione è facilitare queste sinergie, specie se sono a vantaggio di soggetti fragili e famiglie, vogliamo farlo ora più che mai, perché con la pandemia le dinamiche psicologiche dei giovani sono molto più complicate e i rischi sono cresciuti. Vanno tutelati.  Questo sportello lo farà”.

“Bullismo, cyberbullismo e anche altre forme di violenza adolescenziale sono ambiti a cui questo progetto consente di dare risposte e saremo i primi in Abruzzo a farlo con uno sportello dedicato e interamente gratuito a cui si potranno rivolgere i cittadini di Chieti e di tutta l’area – così il consigliere comunale Vincenzo Ginefra che ha collaborato alla realizzazione del progetto – Adopereremo tutte le forze in campo per agire e supportare scuole e famiglie, nonché per portare una nuova cultura dell’educazione nello sport per far sì che ci siano comportamenti codificati e tutelati e azioni a favore di chi chiede aiuto”.

“Lo sportello opera nel centro sociale San Martino da dove abbiamo sviluppato le attività per rispondere alle richieste di un’utenza varia e sensibile – spiega Pasquale Elia di Erga Omnes –lo sportello contro il bullismo è fondamentale dopo la pandemia e il supporto alle istituzioni che spesso non riescono ad arrivare a tutte le realtà colpite. Il Comune ha risposto subito alla sinergia fra Erga Omnes e Medea, faremo attività di prevenzione e anche in collaborazione con le scuole, in modo da poter rispondere al grido di aiuto di tante famiglie che in questo periodo storico vivono difficoltà di ogni genere. Lo sportello è già attivo, accoglieremo le richieste tramite una segreteria sempre operativa e in contatto anche con le scuole attraverso il numero 0871/450291 a cui risponderanno psicologi formati per l’accoglienza e prenderanno l’appuntamento coi professionisti per la consulenza psicologica. Al tema dedichiamo anche podcast attraverso l’altro progetto di webradio che è già operativo e che ci ha dato tante opportunità di affrontare il tema del bullismo e farlo anche per mezzo del mondo giovanile”.

“Medea è un ente nazionale che contrasta la violenza attraverso diversi sportelli in tutta Italia – così Francesco Longobardi di Medea – abbiamo lavorato a una serie di progetti per arrivare alla radice delle violenze che molto spesso hanno origine da traumi subiti in famiglia. Questa azione è nata con lo sport e con il progetto Emozioniamoci, che gode del patrocinio del Coni ed è stato presentato anche a Sua Santità Papa Francesco, perché lo sport trasmette sogni di vita e porta benefici nella crescita di un adolescente, ma l’obiettivo primario del progetto è quello di attecchire al territorio e agire.  Da questo nasce l’accordo con Erga Omnes che si innesta alle attività per contrastare la povertà educativa. Lo sportello è un punto di partenza per dare ascolto ai giovani e portare al centro dell’attenzione le tre istituzioni portanti quali: la famiglia, la Pubblica amministrazione e l’associazionismo per coinvolgere i ragazzi anche nelle scuole al fine di metterli al riparo dai rischi”.




EMERGENZA INCIDENTI sul Lavoro

On. Alberto Bagnai sulla tragedia Porto di Ortona più risorse per istruzione, prevenzione e controlli

Chieti, 8 novembre 2022. “La tragedia accaduta oggi al porto di Ortona richiama all’attenzione della politica la drammatica emergenza degli incidenti sul lavoro, che in Italia mietono un numero di vittime impressionante sia per l’entità, con una media di tre caduti al giorno, che per la costanza nel tempo”.

È quanto afferma il deputato della Lega, Alberto Bagnai in merito alla morte di un operaio avvenuta questa mattina nell’area portuale di Ortona (Chieti). L’uomo si trovava a bordo di un’imbarcazione quando è stato colpito dal carico in sospensione e scaraventato in mare.

“Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e ai colleghi di lavoro dell’operaio”, prosegue Alberto Bagnai, “Quello della sicurezza sul lavoro è il tema che porremmo come priorità al nuovo Governo, chiedendo risorse per istruzione, prevenzione e controlli”.




LA CONSULTA DEL TURISMO INCONTRA I PROFESSIONISTI del marketing territoriale della società Thrends del gruppo Team Work

 Giulianova resta al primo posto dei comuni abruzzesi per attrattività e, sul modello di altre città, affila le armi per entrare tra le destinazioni preferite delle famiglie italiane. Obiettivo: centrare le 600.000 presenze a stagione.

Giulianova, 8 novembre 2022. Sarà presentato il prossimo gennaio, il piano di sviluppo turistico e marketing territoriale che da diversi mesi sta impegnando i tecnici della società Thrends del gruppo Team Work di Rimini. L’obiettivo è  portare le 550.000 presenze stagionali a quota 600.000, per quanto il Comune di Giulianova sia tuttora al primo posto nella classifica dei comuni abruzzesi stilata per entità dei flussi turistici.

La Consulta del Turismo si è intanto riunita ieri pomeriggio, nella sala consiliare del municipio, per prendere atto dello stato di avanzamento del piano. Alla riunione hanno partecipato l’assessore al Turismo,  Commercio e Manifestazioni  Marco Di Carlo,  il presidente della Consulta Andrea Tafà, operatori del settore, rappresentanti di sigle.

I tecnici della società affidataria del progetto, sulla base di interviste raccolte nei mesi estivi, hanno delineato i tratti e i contenuti della percezione che i turisti ed i visitatori avevano della città che li stava ospitando.

Partendo dalla certezza che il profilo della clientela classica è quello familiare, si sta lavorando per creare un marchio, cioè un ventaglio di aspetti, peculiarità, prodotti ,che renda Giulianova immediatamente riconoscibile, dunque memorabile.

Uno o più luoghi, un piatto tipico, un evento, un itinerario nelle immediate vicinanze, sono le boe di un percorso su cui, insieme, si dovrà ragionare per arrivare ad una strategia condivisa di sviluppo e promozione. Importante resta il messaggio, specie visivo, offerto sul web ai potenziali visitatori.

“Giulianova è una città policentrica – spiega l’assessore Di Carlo – il cui potenziale è unico, altissimo. L’ Amministrazione ha voluto per questo affidarlo a competenze specifiche. Per raggiungere traguardi importanti è necessario però non si corra soli: Amministrazione, operatori, cittadini, devono sentirsi coinvolti in un impegno collettivo di valorizzazione. Il senso dell’incontro pubblico di gennaio sarà proprio quello di interessare e rendere protagonisti quanti più attori possibili. La sfida, se vinta, avrà ricadute positive sull’economia del nostro territorio e sulla crescita sociale e culturale di questa città”.




ILYA KAMINSKY OSPITE D’ONORE della XXI Edizione Premio Letterario Internazionale

Il poeta ucraino rifugiato politico negli Stati Uniti dedicato a Laudomia Bonanni

L’Aquila, 8 novembre 2022. Il nome è stato annunciato nel corso della conferenza stampa, svoltasi stamane nella sala assemblee di Bper Banca all’Aquila, nell’ambito della presentazione del programma di eventi della XXI edizione del Premio. Alla conferenza erano presenti: Giuseppe Marco Litta, Responsabile BPER Banca direzione territoriale Centro est; Roberto Cipollone, rettore Vicario Università degli Studi dell’Aquila; Stefania Pezzopane, presidente della Giuria; David Iagnemma, segretario della Fondazione Carispaq; Ersilia Lancia, assessore Turismo Comune dell’Aquila; Giuliano Tomassi, segretario del Premio;

Ilya KAMINSKY è nato a Odessa, ex Unione Sovietica nel 1977, ed è arrivato negli Stati Uniti nel 1993, quando la sua famiglia ha ottenuto asilo dal governo americano. È autore di Deaf Republic (Graywolf Press) e Dancing In Odessa (Tupelo Press) e co-editore e co-traduttore di molti altri libri, tra cui Ecco Anthology of International Poetry (Harper Collins) e Dark Elderberry Branch: Poems of Marina Cvetaeva (Libri di Alice James).

Il suo lavoro ha vinto il Los Angeles Times Book Award, l’Anisfield-Wolf Book Award, il National Jewish Book Award, la Guggenheim Fellowship, il Whiting Award, l’American Academy of Arts and Letters’ Metcalf Award, Lannan Fellowship, Academy of American Poets’ Fellowship, NEA Fellowship, Levinson Prize della rivista Poetry ed è stato anche selezionato per il National Book Award, il National Book Critics Circle Award, il Neustadt International Literature Prize e il T.S. Premio Eliot (Regno Unito).

Deaf Republic è stato il libro degno di nota del New York Times per il 2019 ed è stato anche nominato miglior libro del 2019 da dozzine di altre pubblicazioni, tra cui Washington Post, Times Literary Supplement, The Telegraph, Publishers Weekly, The Guardian, Irish Times, Vanity Fair, Lithub, Library Journal e New Statesman. Le sue poesie sono state tradotte in oltre venti lingue e i suoi libri sono pubblicati in molti paesi, tra cui Turchia, Paesi Bassi, Germania, Russia, Francia, Messico, Macedonia, Romania, Spagna e Cina, dove la sua poesia è stata insignita del Premio Internazionale di Poesia Yinchuan . Nel 2019, Kaminsky è stato selezionato dalla BBC come “uno dei 12 artisti che hanno cambiato il mondo”.

Ilya Kaminsky ha lavorato come impiegato legale per il San Francisco Legal Aid e il National Immigration Law Center. Più recentemente, ha lavorato pro-bono come Avvocato speciale nominato dal tribunale per i bambini orfani nel sud della California. Attualmente detiene la Bourne Chair in Poetry presso il Georgia Institute of Technology e vive ad Atlanta.

Programma:

11 novembre ore 10 Giuria degli studenti – Sala assemblee di Bper Banca all’Aquila corso Vittorio Emanuele II L’Aquila

18 novembre ore 11 Incontro con la stampa dell’Ospite d’Onore – Sala assemblee di Bper Banca all’Aquila corso Vittorio Emanuele II L’Aquila

18 novembre ore 17 Incontro “Donne giornaliste di metà ‘900 tra ostacoli e perseveranza, oggi come allora. Laudomia Bonanni e la denuncia politico-sociale della condizione femminile” Organizzato da Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo con crediti formativi – Sala assemblee Fondazione Carispaq corso Vittorio Emanuele II L’Aquila.

19 novembre ore 11 Cerimonia Finale di premiazione – Auditorium del Parco del Castello con la presenza dell’Ospite d’Onore e degli autori finalisti. Gli interventi della Cerimonia sono stati accreditati dall’ODG Abruzzo come crediti Formativi.

“Il Premio di poesia BPER Banca intitolato a Laudomia Bonanni si arricchisce, quest’anno, di un’importante novità”, ha dichiarato Giuseppe Marco Litta, Responsabile BPER Banca direzione territoriale Centro est, “la Banca finanzierà una borsa di studio annuale, del valore di 1.000 euro, da assegnare al miglior elaborato letterario sulla scrittrice aquilana Laudomia Bonanni e sul legame con la città di origine. Il concorso sarà riservato a tutti gli studenti iscritti alle facoltà umanistiche dell’Università dell’Aquila. Un’iniziativa”, ha sottolineato Litta, “che va nella direzione della valorizzazione della cultura locale, con i suoi personaggi di riferimento, e del rafforzamento dell’impegno di BPER Banca a supporto di un settore strategico qual è quello dell’arte e della letteratura, come motore di sviluppo dell’economia. Nei prossimi giorni firmeremo la convenzione con l’Ateneo: un’opportunità, per i giovani universitari, di approfondire lo studio della Bonanni, una figura di assoluto riferimento nel panorama letterario italiano”.

Tra le novità di questa edizione l’istituzione di una borsa di studio da parte di Bper Banca destinata agli studenti dell’Università degli studi dell’Aquila.

Il Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha espresso “grande soddisfazione per l’iniziativa di BPER Banca, che con la borsa istituita per studi su Laudomia Bonanni, si fa interprete di una forte vocazione territoriale consonante con quella dell’Università e rafforza lo spirito di collaborazione interistituzionale, volano di sviluppo e conoscenza”.

Stefania Pezzopane, presidente della Giuria del Premio: “L’ospite d’onore Ilya KAMINSKY di quest’anno è un poeta che racconta la guerra e il suo paese. Un momento in cui la guerra in Ucraina concentra le attenzioni di tutto il mondo. Quindi la sua figura lega il Premio all’attualità internazionale. La giuria quest’anno ha degli importanti innesti. Dopo Alda Merini, Maria Luisa Spaziani e Sergio Zavali, i grandi nomi del passato. Le colonne portanti del presente: Renato Minore, Francesco Sabatini, Liliana Biondi e Anna Maria Giancarli accolgono i nuovi giurati Elio Pecora, uno dei grandi riferimenti della poesia contemporanea, Romano De Marco uno stimato giallista. Questa figura ha dotato la Giuria di un punto di vista più trasversale. Infine Simone Gambacorta, critico letterario e vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo. Quest’anno tornano in gioco anche i giovani, sia per la giuria degli studenti che collabora fattivamente alla scelta del vincitore del Premio, sia per la categoria di concorso di poesia per gli studenti. Il sostegno che Bper da ogni anno a questo Premio è sintomo di un’apertura mentale e culturale, un vero dono di cui la città fruisce”.

“La Fondazione Carispaq è parte attiva di questo Premio Internazionale che è anche momento imprescindibile della vita culturale del nostro territorio”  ha dichiarato il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri. “Il legame con  Bper è per noi molto importante sia per motivi istituzionali che per la collaborazione fattiva che abbiamo in eventi culturali di grande qualità come questo presentato oggi. Sono, inoltre, molto felice che la fondazione da semplice sostenitore, sia diventata parte attiva della manifestazione collaborando all’organizzazione delle due giornate nel dare ospitalità al primo evento del Premio che quest’anno è il convegno dedicato alle donne giornaliste di metà ‘900.  Questa iniziativa, inoltre, è una prova della grande vivacità culturale della città dell’Aquila, segno che si stanno superando sta le criticità maggiori del post sisma. Ribadisco il piacere di lavorare con Bper e da quest’anno con l’Università dell’Aquila anche per questa iniziativa. Vorrei da ultimo ringraziare  tutti coloro che, con grande abnegazione,  portano avanti da ventuno anni questa iniziativa di carattere internazionale“.

Ersilia Lancia, assessore Turismo Comune dell’Aquila:

“Il Comune sostiene anche questa edizione del Premio perché la cultura è una caratteristica identitaria di questa città.  Ancora una volta Bper Banca e Fondazione Carispaq sono presenti  con il premio e ci riempie di gratitudine. Il Comune è sempre presente per intercettare nuovi modi a favore della crescita della comunità. Attraverso questo Premio ricordiamo la figura di una grande aquilana, ma soprattutto la figura di una poetessa, scrittrice e giornalista di respiro nazionale che ha segnato profondamente la letteratura del ‘900 italiano”.

Giuliano Tomassi segretario del Premio:

Un’edizione densa di novità. Il rinnovamento della Giuria, il coinvolgimento dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e il ritorno della sezione di poesia degli studenti  e della giuria degli studenti. L’obiettivo del premio è stato sempre quello di rivolgerci soprattutto ai giovani. È importante dar loro voce perché abbiamo constatato negli anni che nei cassetti degli studenti giaccio numerose poesie, molto spesso di grande valore. Auspichiamo, infine, nella prossima edizione di poter reintrodurre anche la sezione del concorso della poesia per i detenuti, soppressa dal Covid”.




INCIDENTE A BORDO di una unità ormeggiata nel porto

Ad Ortona muore un marittimo filippino

Ortona, 8 novembre 2022. Un tragico incidente si è verificato questa mattina, intorno alle ore 09:00, a bordo di un Galleggiante ormeggiato nel porto di Ortona, alla banchina di “Riva Nuova”, che ha visto il decesso di un marittimo di nazionalità filippina.

Il mezzo in questione è il Micourier 2, un galleggiante con porto base nel sorgitore di Ortona, solitamente impiegato come supporto alle piattaforme, e l’incidente sarebbe avvenuto mentre a bordo erano in corso operazioni di trasbordo del carico, per via del cedimento strutturale dell’imbragatura che ha portato alla caduta del materiale che era all’interno della stessa. Il marittimo, M. C. P., di anni 41, è stato violentemente colpito alla testa dalle fasce dell’imbragatura e dal materiale caduto, ed è successivamente stato sbalzato in acqua.

Il malcapitato, che è stato recuperato dall’acqua direttamente dai suoi colleghi, era ancora in vita all’arrivo del 118, ed il trasferimento verso il pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, effettuato in elicottero, lasciava qualche barlume di speranza.

Purtroppo, però alle 11.30 circa è arrivata la notizia del suo decesso.  Sul posto si è recato il personale della Capitaneria di Porto di Ortona e del servizio SPSAL della ASL, cui il Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Chieti ha delegato le indagini volte a ricostruire cause e responsabilità, disponendo altresì il sequestro dell’area e delle dotazioni di bordo presenti nello spazio dell’infortunio

Dell’accaduto sono state avvisate le competenti autorità filippine presenti sul territorio italiano.




LA DUE GIORNI DI FESTIVAL dell’Innovazione

La manifestazione di Confindustria Chieti Pescara vuole stimolare la collaborazione fra imprese, università, multinazionali e istituzioni

Venerdì 11 novembre dalle ore 10:45; sabato 12 novembre dalle ore 9:00 – Aurum di Pescara

Pescara, 8 novembre 2022. Si rinnova per il nono anno l’atteso appuntamento con l’evento InnovAzioni, promosso dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara – con la collaborazione del Gruppo Giovani Imprenditori e il patrocinio del Comune di Pescara – e con i suoi Premi, che tradizionalmente porta la città di Pescara al centro dell’attenzione del mondo dell’innovazione.

Così nelle parole del Presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca: “Siamo in una catena dove tutti gli anelli, a prescindere dalla grandezza e dallo spessore, sono determinanti; dobbiamo contaminarci, ognuno prendendo dall’altro. C’è anche un fermento nuovo in chi fa impresa, che mette al centro il valore, l’unicità e la competenza delle persone in grado di generare sviluppo sostenibile e slancio verso un futuro da costruire insieme. In quest’ottica, con InnovAzioni 2022 abbiamo voluto portare a Pescara una grande opportunità di crescita e riflessione per ogni componente della nostra società, dai giovani studenti ai capitani d’azienda, dai docenti universitari ai rappresentanti delle istituzioni.

InnovAzioni significa 48 ore dedicate all’innovazione: gruppi di studenti universitari si sfidano nella gara di idee InnovAtion Hackathon; PMI, STARTUP e SPINOFF universitari presentano i loro progetti innovativi al contest Campioni di InnovAzioni; grandi imprenditori, divulgatori scientifici, visionari e testimonial d’eccezione si confrontano sui grandi temi dell’innovazione del presente e del futuro.”

L’evento è aperto a tutti e potrà essere seguito in presenza all’Aurum di Pescara, con ingresso gratuito ma su prenotazione tramite sito ufficiale, o in streaming sul sito www.innovazioni.camp.

In allegato il programma e foto del Presidente Pagliuca.

Gli organi di informazione sono invitati ad intervenire all’Aurum di Pescara i giorni 11 e 12 novembre.

L’evento si avvale inoltre della collaborazione di Confindustria Salerno, Premio Best Practice per l’Innovazione, Fastweb Digital Academy, CDTI-Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione, Università G. D’Annunzio, Università Politecnica delle Marche, Università degli studi dell’Aquila, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “LUISS”.

InnovAzioni è un format diventato di successo grazie anche alla stretta collaborazione con le aziende del territorio e le multinazionali che credono nel valore del fare impresa unendo creatività, valori ed economia.




ALLO ZAMBRA di Ortona

Unaltroteatro e CiakCity, giovedì l’apertura del Cinema

Ortona, 8 novembre 2022. È prevista per giovedì 10 novembre alle 18.00 l’apertura del cinema Zambra di Ortona: dopo una pausa lunga 8 anni, la struttura gestita oggi dalla produzione Unaltroteatro di Lorenza Sorino, Arturo Scognamiglio e Davide Borgobello, riparte alla grande con le sue attività.

Ha aperto le danze con la stagione teatrale il 30 settembre affiancata dalla formazione targata UT Factory, ed ora, in vista della stagione invernale, si prosegue, con il tanto atteso appuntamento con la programmazione cinematografica grazie anche alla collaborazione con CiakCity. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Leo Castiglione che ha ristrutturato l’edificio, ha voluto credere fortemente nella possibilità di restituire un cinema alla Città di Ortona: l’incontro tra Unaltroteatro e CiakCity ha concretizzato il progetto.

Contestualmente al taglio del nastro per il cinema ci sarà anche l’inaugurazione di una mostra fotografica dell’artista ortonese Christian Bruni, visitabile nel foyer dell’Auditorium che si protrarrà fino alla fine del mese di novembre.

Come rivelano i Direttori artistici di Unaltroteatro a poche ore dall’inizio di una nuova esperienza:” ‘È tempo di essere coraggiosi’ è il titolo della nostra campagna, chiamata così proprio perché c’è bisogno di coraggio in un periodo come questo per farsi carico di una responsabilità così grande come l’apertura di uno spazio di cultura; ci troviamo in un momento in cui non è scontato farcela, e siamo molto orgogliosi del fatto che l’amministrazione di Ortona ha creduto in noi. Ci auguriamo che con l’apertura del cinema, Ortona possa respirare aria di novità, ma soprattutto ci auguriamo che il mondo del cinema dopo esser stato penalizzato dall’emergenza sanitaria, possa tornare a vivere“.

La risposta positiva ed entusiasta è arrivata anche da CiakCity nelle persone dell’Ing. Alfredo Di Nardo, Francesco Di Nardo e Tony Zitella che hanno accolto e sostenuto il programma, investendo insieme ad Unaltroteatro affinché Ortona tornasse ad avere il cinema con film in prima visione.

Come ammettono: “l’attenzione più grande è sempre nei confronti delle nuove generazioni nella speranza che inizino a riconoscere questo luogo come un punto di riferimento anche grazie alla presenza del nuovo cinema”.

Si parte con il film La Stranezza, una commedia del 2022, diretto da Roberto Andò, con Toni Servillo e Salvatore Ficarra distribuito da Medusa Film.




QUANDO LA TERRA diventa Arte

Presentato il programma della manifestazione, 12 novembre – 10 dicembre 2022

Loreto Aprutino, 8 novembre 2022. Dal 12 novembre al 10 dicembre si terrà a Loreto Aprutino la rassegna di eventi “Quando la Terra diventa Arte. Loreto Aprutino e le sue eccellenze”, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue produzioni di qualità, artistiche ed enogastronomiche, dentro e fuori i Musei Civici di Loreto, con percorsi di visita alternativi a quelli comunemente offerti dal sistema museale locale.

L’iniziativa è promossa e realizzata dalla Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino, dal Comune di Loreto Aprutino e dalla Fondazione Pescarabruzzo, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Chieti e Pescara, in collaborazione con il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti-Pescara, il presidio Slow Food Abruzzo-Molise, la rete d’imprese Custodes Laureti e Generali Spa.

La tutela del patrimonio paesaggistico territoriale è al centro del progetto, verranno inoltre approfonditi negli incontri i legami esistenti tra patrimonio tangibile e intangibile, affinché anche la comunità possa riflettere per progettare il futuro del suo territorio.

Due le mostre temporanee che verranno inaugurate sabato 12 novembre: “La suggestione del paesaggio abruzzese nelle maioliche castellane di età barocca” dedicata alla pittura di paesaggio nella manifattura castellana, esposta presso il Museo Acerbo a cura della Direzione Musei Civici e “Paesaggi e visioni nella pittura di Maurizio Romani” un percorso espositivo di 25 dipinti del Maestro Maurizio Romani, a cura di Maria Cristina Ricciardi, Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti-Pescara.

In coincidenza con lo svolgimento delle due esposizioni temporanee, ai visitatori sarà offerta la possibilità di visitare il parco botanico dei ligustri, dove saranno organizzate visite guidate tematiche sulla storia delle essenze presenti al suo interno.

«La Fondazione Pescarabruzzo è lieta di contribuire a questa pregevole rassegna di eventi artistici e culturali, prima di tutto per il legame storico con Loreto, città dove è nato l’Istituto, e in secondo luogo per la grande capacità di creare un’ampia rete che promuova – anche con queste importanti iniziative – l’arte, la cultura e l’enogastronomia del territorio vestino», ha dichiarato Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo.

In sintonia, anche le parole di Gabriele Starinieri, Sindaco di Loreto Aprutino: «Grazie ai curatori e tutti gli enti che hanno collaborato, il valore di Loreto Aprutino ne esce cresciuto e rinforzato nei suoi contenuti, che rappresentano una preziosa linfa vitale nei rapporti umani e culturali della città».

Nell’approfondire il programma degli eventi, sia Pierluigi Evangelista, Direttore dei Musei Civici di Loreto Aprutino, sia Antonella Di Tonno, Presidente di Custodes Laureti hanno espresso l’importanza di affrontare il tema della tutela e della valorizzazione del paesaggio rurale, oltre che dei suoi prodotti di eccellenza e delle risorse storiche e artistiche. L’intento è di innescare un processo di sviluppo sostenibile basato sul concetto di “coscienza di luogo”, intesa come riconoscimento di un territorio che è bene comune e da cui possano scaturire modelli di comportamento sociale autoregolati e virtuosi.

In conclusione, Laura La Spada, Slow Food Abruzzo-Molise: «Loreto Aprutino è un territorio con cui Slow Food è in perfetta sintonia, il progetto è espressione di valori condivisi: preservare le tradizioni agricole locali e rivitalizzare, tramite le stesse, le aree produttive; promuovere e sostenere chi lavora e rispettare la terra, secondo pratiche agricole sostenibili».

Si inizierà sabato 12 novembre con la tavola rotonda organizzata sul tema “Sostenibilità, agricoltura e territorio” e, a seguire, nel pomeriggio si prosegue con l’inaugurazione delle due mostre d’arte. A seguire, un mese di iniziative sul territorio.

Tutti gli appuntamenti

12 NOVEMBRE

ore 10:30 – Teatro Comunale “L. De Deo”, tavola rotonda organizzata da Slow Food Abruzzo-Molise insieme all’Associazione Custodes Laureti sul tema “Sostenibilità, agricoltura e territorio” e presentazione del progetto: “Quando la terra diventa arte”;

ore 12:30 – Teatro Comunale “L. De Deo”, finger di prodotti tipici lauretani e degustazione di olio nuovo e vini dei Custodes Laureti;

ore 16:00 – Museo Acerbo, Inaugurazione mostra “La suggestione del paesaggio abruzzese nelle maioliche castellane di età barocca”;

ore 17:00 – Museo dell’olio, Inaugurazione mostra “Paesaggi e visioni nella pittura di Maurizio Romani”;

Apertura settimanale delle due mostre: sabato e domenica ore 9:30 – 12:30 e 16:00 – 18:00, mentre dal martedì al venerdì solo su prenotazione.

13 NOVEMBRE

Pomeriggio – Apertura straordinaria della chiesa di Santa Maria in Piano con visita guidata;

19 NOVEMBRE

ore 16:00 – Museo dell’olio, tavola rotonda “Le nozze Amorotti – Baldini Palladini, nel racconto di Gaetano Carboni e Loris Di Giovanni”. A seguire, presentazione della ristampa anastatica della pubblicazione di Pasquale Castagna: “Loreto Aprutino”, da “Il Regno delle Due Sicilie. Descritto ed Illustrato – 1857”;

26 NOVEMBRE – TEATRO COMUNALE “L. De Deo”

ore 17:00 – Incontro “Il racconto sull’olio” con Luciano Pollastri e Piero di Paolo;

ore 18:30 – Rappresentazione teatrale “Mio nonno l’ulivo” di Fausto Roncone;

ore 19:30 – Degustazione dell’olio nuovo di Loreto Aprutino e dei vini dei produttori Custodes Laureti;

9 DICEMBRE

Presentazione del Presidio Slow Food del fagiolo tondino del Tavo, ultimo costituito in Abruzzo, che viene ampliato e rilanciato con l’adesione di nuovi produttori.




BORSE DI STUDIO del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali

Prorogati i termini per la presentazione delle domande

Chieti, 8 novembre 2022. Il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha prorogato i termini di due bandi destinati all’assegnazione di borse di studio. Si tratta della scadenza di due avvisi relativi al “conferimento di borse di studio destinate a studenti meritevoli ed in condizione di svantaggio socio-economico, ovvero studenti con disabilità e/ DSA che si sono immatricolati e si immatricoleranno nell’anno accademico 2022/2023 ad uno dei Corsi di Laurea, triennale o magistrale, afferenti al Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali”.

Gli studenti interessati, in forza del provvedimento appena adottato dal Consiglio di Dipartimento, hanno tempo fino al 31 dicembre prossimo per inviare la domanda via PEC, domanda che potrà essere anche consegnata direttamente a mano, fino al 23 dicembre prossimo (essendo poi le strutture universitarie chiuse per il periodo natalizio), presso la Segreteria del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali, nel Campus di Pescara, in viale Pindaro 42, -1° piano – Blocco Economia – nei giorni di martedì e giovedì, dalle 9.00 alle 12.00. I due avvisi, i cui termini sono stati prorogati, originariamente riguardavano 16 borse di studio ciascuno. Con la proroga stabilita, chi proporrà domanda di assegnazione potrà farlo solo per le borse residue rispetto a quelle che saranno preventivamente assegnate a chi ha proposto domanda entro i termini inizialmente previsti. 

I requisiti richiesti e le modalità di presentazione delle domande sono indicati nei relativi bandi: https://www.albo-pretorio.it/albo/archivio4_atto_0_464988_0_3.html

L’iniziativa – spiega il professor Fabrizio Fornari, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali della d’Annunzio – costituisce  l’attuazione del piano progettuale dipartimentale relativo all’utilizzo delle risorse assegnate dal MUR e, in linea con quanto stabilito dalla normativa vigente, è diretta a “rimuovere le disuguaglianze, connesse alla condizione sociale e personale, che determinano disparità nell’accesso alla formazione superiore, nella regolarità degli studi e nei tempi di conseguimento del titolo di studio.

Considerata la disponibilità di altri fondi che consentono l’assegnazione delle borse di studio a favore di nostri studenti che si trovano in particolari condizioni di merito e di svantaggio sociale – precisa il professor Fornari – abbiamo dedicato una speciale attenzione per consentire di garantire tutte le risorse disponibili per questo anno accademico senza voler correre il rischio che anche una piccola parte di esse restasse non impegnata e quindi restituita al ministero. Il Consiglio di Dipartimento e le sue strutture amministrative – conclude il professor Forrnari – hanno prontamente accolto la mia proposta di prorogare i termini e di andare così incontro sia agli studenti neo-immatricolati che non hanno avuto conoscenza dei bandi sia agli studenti che si stanno immatricolando in questi giorni e che potranno così avere il tempo di presentare le proprie domande per ottenere questi sostegni importanti e socialmente molto significativi.

Maurizio Adezio




MASTERPLAN ABRUZZO, conclusi i lavori

Messa in sicurezza delle strade dell’unione montana dei comuni del sangro

Chieti, 8 novembre 2022. Il Presidente dell’Unione montana dei Comuni del Sangro, Arturo Scopino, comunica che sono stati ultimati gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali ricadenti nel territorio dell’alto medio Sangro per un importo di 2.300.000 euro.

I lavori sono stati finanziati con fondi del Masterplan Abruzzo varato dalla giunta regionale D’Alfonso e realizzati dalla ditta Colanzi Srl di Casoli a seguito dell’affidamento dei lavori dopo la gara espletata dalla centrale unica di committenza dell’Unione montana dei Comuni del Sangro. Gli interventi sono stati affidati con questa procedura grazie alla convenzione sottoscritta tra Regione Abruzzo e Provincia di Chieti nel 2018 e alla manifestazione di interesse dell’Unione dei Comuni del Sangro ad assumere l’onere di realizzare le procedure di gara e affidamento lavori.

La messa in sicurezza ha riguardato la parziale riasfaltatura delle principali strade provinciali del distretto quattro area Sangro, la risagomatura dell’asse viario, il consolidamento di un costone e la sistemazione di alcuni tratti più ammalorati, tra cui un ponte. I lavori hanno riguardato la SP 169 Giuliopoli, la SP 180 Rosello-Guado di Liscia e la SP 155 Colledimezzo-Borrello.

Arturo Scopino, Presidente Unione Montana dei Comuni del Sangro




IL GIOVANE DJ DODOJ  ALLA FINALE Nazionale del Tour Music Fest

Altra grande soddisfazione per Dodoj, nome d’arte di Edoardo Cutropia, dj quattordicenne di San Giovanni Teatino che lo scorso agosto si è esibito in due serate ad Olbia per il Red Valley Festival, anticipando le entrate in scena di Blanco, Irama e Martin Garrix.

San Giovanni Teatino, 8 novembre 2022. Infattim il giovanissimo artista abruzzese, dopo aver effettuato due live audition di cui l’ultima a Roma, ha avuto accesso alla Finale Nazionale della XIV edizione italiana del Tour Music Fest – The European Music Contest 2022. Quest’anno le fasi finali del Tour Music Fest danno vita al “Music, Meeting & Festival” che dal 22 al 27 novembre prossimi nella Repubblica di San Marino regalerà 6 giorni dedicati alla nuova musica e alla sua storia, oltre 50 eventi tra concerti, masterclass, music contest, spettacoli e incontri artistici con tantissimi artisti e professionisti del mondo della musica.

Dodoj sarà accompagnato da Antonio Veneruso della label Guerilla Crew di Pescara di cui ne fa parte già da due anni. Si tratta dunque di un grande risultato raggiunto da parte di Dodoj che, in termini di consapevolezza nei propri mezzi, potrebbero aiutare l’artista a raggiungere altri importanti obiettivi.




NEL RICORDO di Giorgio La Pira

Un messaggio di Mons.  Gastone Simoni

di Nino Giordano

8 novembre 2022

Sento – attraverso il messaggio del cuore – che anche dal Cielo della Luce Divina mons. Gastone Simoni segue le nostre vicende terrene sulla guerra in Ucraina e su tutte le guerre in atto.

E così ho immaginato – in mezzo alla letizia concorde del Paradiso – una sua ampia e personale riflessione sulle tante e costanti azioni per la promozione della pace  del prof. Giorgio La Pira e sul suo convincimento che la pace è un bene da raggiungere e comunque, per la sopravvivenza dell’umanità, inevitabile.

Oggi avremmo bisogno di una figura come il prof. Giorgio la Pira: lui non avrebbe avuto dubbi! Avrebbe fatto di tutto per recarsi a Mosca a capo di una delegazione di sindaci di cento città più rappresentavi del mondo, insieme con Papa Francesco e parlare direttamente con Putin; per poi recarsi a Kiev per un dialogo disarmato tra le parti: inutili gli sforzi di pace se le culture che si incontrano non riescono ad impostare un dialogo disarmato. Lui, ci invita in tutti i modi a mettere allo stesso tavolo realtà contrapposte quando farlo sembra impossibili. Sogno o utopia?

“ Carissimi, è singolare ed anche questo un segno dei tempi che proprio il 5 Novembre si è svolta una Manifestazione per la Pace lo stesso giorno (era il 5 Novembre del 1977) in cui il professore ci ha lasciati per il regno della Luce divina dove è lui stesso a ripetercelo più volte: “Non crediate che io qui stia fermo: No! Lavorerò e chiederò con insistenza, tormenterò Nostro Signore che dovrà concedermi ciò che chiedo”.

Ricordo ancora quella sera, quando entrai nella sua stanza di Villa Cherubini con Fioretta Mazzei, Olivero Oliveri, Antinesca Tilli, Giovanni Pallanti; poi quando il prof. Sergio Briani staccò la maschera, io assieme a due frati domenicani intonammo la Salve Regina.

Traspariva in tutti la certezza che avevamo dinanzi a noi – già in terra – un beato.

Non posso parlare di lui senza sentirmi contagiato da un senso di pace che traspare ancora in cielo sempre in preghiera davanti al Signore: il primo atto con cui iniziare la giornata.

Giorgio La Pira è stata una delle coscienze più alte e singolari della politica e del cattolicesimo moderno.

“Carissimi, ricordatevi costantemente di richiamarvi al suo pensiero e al suo agire per l’attualità delle sue intuizioni di strategia politica.

Oggi più che mai occorre riprendere il suo modo di agire per la pace e per il dialogo; ha promosso una mentalità di pace, guardando con realismo ai fatti e ai problemi cercando la soluzione con realismo: con la visione politica dei piccoli passi e con la pazienza necessaria ai processi di pace di lungo periodo.

Vi ricordo tra i tanti tentativi di questo straordinario ed instancabile messaggero di pace due episodi significativi: la sua amicizia con Senghor e il significativo viaggio di pace in Israele dopo lo scoppio della guerra nel Medio Oriente del 6 giugno 1967.

Li riprendo dai dialoghi documentati che Nino Giordano, appassionato studioso di La Pira, ha ricostruito nel suo libro “Un cristiano per la città sul monte”.

Il 4 Ottobre 1962 per la festa di San Francesco, il professore invitava Leopold Sedar Senghor, primo presidente della nuova repubblica indipendente del Senegal, a parlare in Palazzo Vecchio dei popoli africani avviati all’indipendenza e per inviare un messaggio di speranza ai popoli di Europa e di tutti i continenti. Seguiamo il dialogo….

La Pira : Signor Presidente, che piacere accompagnarla nella città di Dante.

Senghor: Sono sempre felice di parlare con lei, un innamorato come me della poesia.

La Pira : Molte cose ci accomunano. La donna nera della sua celebre poesia ha la stessa bellezza della Madonna Niura di Tindari.

Senghor: (non comprende) Niura?

La Pira : La Madonna nera venerata sul colle di Tindari in Sicilia. Conosce la bellissima poesia “Vento a Tindari” del mio grande amico, Quasimodo’?

Senghor: Sono un suo ammiratore. Lui …il poeta della Sicilia mitica; eppure, orgogliosa: la sua è una poesia mediterranea.

La Pira: È un mio fratello spirituale: insieme abbiamo condiviso che l’arte è una forma di conoscenza oltre che una forma di lode del Creatore.

Senghor: Per certi versi anche io e lei siamo fratelli, perché la sua Pozzallo è di fronte alla mia Africa.

La Pira : È una terrazza sul Mediterraneo…sul lago di Tiberiade, terrazza come lo è Firenze sul Mondo.

Senghor: Ed io sono felice che lei mi abbia invitato a parlare dei popoli africani proprio da questa terrazza.

La Pira : Credo che i popoli africani potranno portare, un contributo alla pace, ora che hanno conosciuto il valore della libertà e conquistato l’indipendenza.

Senghor: La nostra Negritude è  la nostra rinascenza.

La Pira : Nella festività di San Francesco, preghiamo perché un giorno i popoli africani siano i costruttori della nuova Gerusalemme.

Senghor: Lei ha sempre parole di speranza!

La Pira : Come dice Mounier è la morte del dialogo a produrre le guerre.

Senghor: Le nostre formule di saluto sono le stesse: Hai tu la Pace? La Pace, La Pace soltanto… Shalòm! Pax tecum! Pace a Voi!

Il 25 maggio 1967 Radio Cairo diffuse il messaggio del presidente egiziano Nasser: “Bisogna cancellare Israele dalle mappe”. Tre giorni dopo anche altri quattro stati arabi Siria, Iraq, Giordania e Arabia Saudita schierarono i loro eserciti lungo il confine. Israele decise che l’attacco preventivo era l’unico modo per sopravvivere all’offensiva. La guerra durò sei giorni. Vinsero gli israeliani.

Per il professore il Mediterraneo , come un’oasi di pace che da fossato che è per diventare un grande lago di Tiberiade, deve avere un obiettivo primario: abolire tutte le ragioni conflittuali, da quelle economiche a quelle politiche.

Per questo occorre fare leva sulla fede nel medesimo Dio: “la componente religiosa della rivelazione divina che trova in Abramo, il patriarca dei credenti, la radice soprannaturale comune”.

Nel dicembre del 1967 Giorgio La Pira decise di recarsi a Gerusalemme a Betlemme e a Hebron, in un fraterno dialogo tra le tre religioni abramite.

Colloquio tra Leo Levi, amico del Professore e suo figlio Josef.

Leo Levi: Joseph, oggi verrà a trovarci il professor Giorgio La Pira.

Joseph Levi: Il sindaco della bella Firenze…

Leo Levi: Assieme ad altri ha salvato tanti nostri fratelli durante la guerra.

Joseph Levi: Quando lo hai conosciuto?

Leo Levi: Qualche anno fa a Firenze. Nell’autunno del 1958 organizzò un convegno tra ebrei, cristiani e musulmani. Lo volle chiamare il “Primo Colloquio Mediterraneo”.

Joseph Levi: Deve essere una persona coraggiosa se ha scelto di venire qui dopo la guerra dei sei giorni.

Leo Levi: È venuto per facilitare gli incontri tra i sindaci di Israele e della Cisgiordania, per continuare questo dialogo.

Joseph Levi: E il governo israeliano cosa ne pensa?

Leo Levi: Non sembra particolarmente entusiasta.

Joseph Levi: Ha già incontrato qualcuno?

Leo Levi: Si, il sindaco di Gerusalemme; noi andremo a incontrarlo a Betlemme e poi proseguiremo insieme per Hebron.

Joseph Levi: Sulle orme di Abramo!

Leo Levi: Proprio così… alla terrazza di Abramo.

A Betlemme La Pira e Leo Levi si abbracciano fraternamente e ricordano il loro incontro a Firenze; il giovane Joseph Levi fa la sua conoscenza. Dopo la sosta di preghiera nella chiesa della Natività, la partenza per Hebron.  L’incontro con il sindaco islamico di Hebron.

Il sindaco islamico di Hebron: Salâm âleikum, la pace sia con voi.

La Pira : Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus bonae voluntatis.

Il sindaco islamico: Voi capite bene qual è la nostra attuale condizione… ma sono onorato di potervi ospitare in una tenda come è nostra tradizione.

La Pira : Dobbiamo solo seguire il sogno di unità di Abramo. Ora tutti insieme andiamo a pregare nella grotta dei padri.

Il sindaco islamico: Come dice Jalâl âlDîn Rûmî, “Il San Francesco dei Sufi”, «Le vie sono diverse, la meta è unica».

La Pira : Per questo vi propongo di leggere insieme alcuni salmi sulla pace della città santa, Gerusalemme. (estrae di tasca la Bibbia)

La Pira, Joseph Levi e Leo Levi: (leggono insieme) Dal canto delle salite, di Davide: «Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore!».

Il sindaco islamico: (legge dal Corano… capitolo III, paragrafo 57 ) «O gente del Libro! Venite a un accordo equo fra noi e voi e di non associare a Lui cosa alcuna, di non sceglierci fra noi padrone che non sia Dio».

Sono tutti raccolti in preghiera. La grotta sembrava immersa in un’atmosfera d’incanto. Arabi e israeliani pregano insieme…

La Pira : Conserveremo nel cuore la sacralità di questo dialogo: tra i cristiani, i rabbini e gli imam, nella comunanza religiosa.

Joseph Levi: E nella ricerca di Dio.

La Pira: Joseph, io ti auguro che tu o altri dopo di te possano realizzare tutto ciò. Una rondine non annuncia la primavera, ma due forse sì. (porge un rametto al palestinese, un rametto a un ebreo e uno lo tiene per sé) E noi in questo momento siamo in cinque!

Riunirsi a pregare per la pace e contro la guerra non è compiere un’azione meramente simbolica. La preghiera è un vero atto di potere benefico che influisce misteriosamente nella vita e nella storia.

“Affinché la pace regni è necessario- scriveva il professore-  non solo compiere l’atto introduttivo del disarmo, ma altresì assicurare istituzionalmente ai suoi cittadini i beni essenziali per una autentica esistenza umana: quei beni, cioè, che includono ordinatamente secondo una autentica gerarchia dei valori, il pane del corpo e del pane dell’anima; i valori dell’economia e quelli della preghiera; i valori della tecnica e quelli della poesia; le cose del tempo e quelle dell’eternità; l’azione che affatica e la contemplazione che riposa… La vera guerra è quella destinata a liberare l’uomo dalla schiavitù della miseria, della disoccupazione, della ignoranza, della malattia, della materialità: per elevarlo alla gioia della casa e della famiglia”.

L’etica dei doveri, della reciprocità e della pace, nel rifiuto assoluto del ricorso alle armi.

Ciò che La Pira ricordava come l’essenza della giurisdizione del pretore romano: “Vim fieri veto” = “faccio divieto di usare la forza” per qualunque motivo e obbligare a riporre tutto nel civile confronto sulle reciproche pretese; e guardando all’operato di Augusto, il Ianus clausus, cioè la chiusura di quel tempio che custodiva le armi di difesa: una abolizione degli eserciti, perché la pace si difende con le leggi e non con le armi.

La Pira non è una personalità consegnata al passato. Vi è in lui la ricerca, perfino “provocatoria” di punti fermi che orientino il cammino della storia. E questa ricerca non ha scadenza. “Bisogna risvegliare tutte le forze unificatrici che sono latenti nel più profondo dell’animo e far scaturire la santità, la preghiera, la bellezza, il gusto delle cose elevate”.

“Carissimi, ancora oggi, a 45 anni dalla morte, l’azione di La Pira scuote e interpella invitando cristiani e laici, credenti e non credenti, a rimboccarsi le maniche e agire in funzione della pace.

Le guerre non sono secondo il desiderio di Dio, sono un impazzimento degli uomini.

Pregare per la pace significa operare per la difesa della vita umana dal suo stato embrionale al suo stato terminale, oltre che operare con la parola, la testimonianza, la cultura, l’interessamento sociale e politico a favore della tutela della famiglia, del lavoro per tutti, della giustizia da rendere alle innumerevoli popolazioni oppresse da miserie d’ogni genere e che costituiscono la maggior parte dell’umanità.

Chi decide che sono esauriti tutti i mezzi pacifici che il Diritto Internazionale mette a disposizione, si assume una grande responsabilità di fronte a Dio, alla sua coscienza e alla storia”.




IN RICORDO DI VITO BERGAMOTTO

di Goffredo Palmerini

Paganica, 7 novembre 2022

Vorrei esprimere un tributo di affetto e stima per Vito Bergamotto. E un velo di tristezza per la sua scomparsa. Le considerazioni qui espresse esulano dall’amicizia personale e della mia famiglia verso quella di Vito, e tuttavia rendono ancora più intensa la commozione per la sua dipartita. Queste modeste annotazioni vogliono invece rendere un omaggio, sentito e autentico, all’uomo pubblico, ai suoi valori, al servizio che egli ha reso alla comunità aquilana e, in particolare, alla comunità paganichese in seno alla quale egli è nato ed è vissuto.

Vito Bergamotto è stato Consigliere comunale e Assessore nelle due amministrazioni guidate da Biagio Tempesta dal 1998 al 2007, e Consigliere di Amministrazione dell’Accademia dell’Immagine. È stato un uomo vivace nella vita politica, fortemente legato agli ideali che hanno contrassegnato la sua esistenza. Era enorme la distanza che separava le nostre convinzioni politiche, quanta lo può essere quella di chi quelle scelte le vive con coerenza e le testimonia con dirittura nei comportamenti. Eppure, con Vito, per quanto incompatibili fossero le posizioni politiche, quasi sempre, sulle questioni che riguardavano il Bene comune e sulle scelte che andavano a favore della comunità, con il dialogo si riusciva a trovare una sintesi, un’intesa, un compromesso elevato. Sia quando egli non aveva responsabilità dirette nell’amministrazione civica, sia quando è stato chiamato ad amministrare il Comune dell’Aquila.

Intendo sottolineare proprio questi aspetti del suo agire politico. Denotano quella sapienza che oggi appare così scarsamente presente, quanto invece sarebbe necessaria per attraversare il difficile tempo che viviamo. Quella sapienza, appunto, che alla politica sguaiata e conflittuale per puntiglio, ricerca invece le cose che uniscono piuttosto di quelle che dividono, a beneficio dei cittadini. Vito non è venuto mai meno alle sue idee politiche, per le quali è sempre stato impegnato con una straordinaria passione. Eppure, ha sempre esercitato questa dialogante saggezza del buon padre di famiglia, nell’amministrare la cosa pubblica. Di lui voglio anche sottolineare la lealtà, la schiettezza, l’onestà intellettuale, che ho sempre riconosciuto ed apprezzato.

Forse è per questo stesso motivo che, anche dopo accese discussioni su un argomento, con lui si riusciva a trovare un’onorevole mediazione, che è poi l’arte nobile della politica. E ancora un’altra annotazione. Vito veniva politicamente da lontano, aveva spirito tenace, combattivo, però mai sarebbe venuta da lui una parola che sconfinasse nell’attacco alla persona, nell’insulto gratuito, come talvolta oggi si ha la tristezza di osservare anche nelle Aule delle Istituzioni dove si esercita il dibattito democratico.

Posso confermare a ragion veduta che questa lealtà e correttezza Vito l’ha sempre rigorosamente espressa, nella comunità paganichese anche in momenti di contestazione e di protesta, di per sé legittime nel merito, men che meno nelle forme assai discutibili, talvolta sfociate nell’offesa e nell’attacco alla persona. Di lui voglio infine rimarcare il valore come imprenditore, l’attaccamento al lavoro, la serietà e la qualità dell’impresa familiare che con il fratello Aldo da tanti anni ha saputo portare all’affermazione.

Grazie Vito, per l’amicizia sincera che hai sempre testimoniato, per la capacità di stare in compagnia, per l’ironia che connotava il piacere dello stare insieme. La nostra comunità perde un cittadino di valore. Tua moglie Doretta, i tuoi figli Maurizio, Ugo ed Enrico, i familiari e congiunti tutti possono davvero andare orgogliosi di te, del tuo esempio nel lavoro e nel servizio reso alla comunità: è l’eredità più bella che potessero sperare.




È TEMPO DI LIBRI vince il bando Educare alla lettura 2020

Il progetto della Cooperativa Il Pensiero si avvia verso la sua attuazione

Lanciano, 7 novembre 2022. Promosso e realizzato con il finanziamento del Cepell, Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, “È tempo di libri” è un percorso formativo di Reading Literacy per docenti di tutte le discipline della scuola secondaria di primo grado, bibliotecari e operatori culturali che vogliano sviluppare e sperimentare attività didattiche innovative, condivise e partecipate, di educazione alla lettura.

Il progetto ha il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lanciano, della Biblioteca Comunale “R. Liberatore” e del Patto Locale per la Lettura della città ed è aperto anche ai docenti e ai bibliotecari dei comuni limitrofi, interessati a promuovere la lettura negli istituti scolastici e nelle biblioteche.

Il percorso formativo è gratuito e accompagnerà l’anno scolastico 2022/2023. Sarà di 25 ore, al termine delle quali, i partecipanti riceveranno l’attestazione, autorizzata dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del MiC, e valida ai fini della formazione del personale docente della scuola.

Tra i formatori, oltre al personale bibliotecario della Cooperativa, lo scrittore e giornalista Beniamino Sidoti, esperto in didattica ludica e animazione alla lettura, Eva Martelli autrice e regista teatrale, Manuel Trivilino ingegnere informatico per la programmazione e lo sviluppo degli aspetti digitali e del web. Le iscrizioni sono aperte e tutte le informazioni sono disponibili sul sito della Cooperativa Il Pensiero: https://www.cooperativailpensiero.com/e-tempo-di-libri/




I LUOGHI DEL CUORE  XI° censimento

Ultime settimane per partecipare, fino al 15 dicembre si possono votare i luoghi italiani più amati

Ecco la classifica provvisoria dei luoghi finora più votati in ABRUZZO

Mancano poche settimane alla conclusione della 11ª edizione de “I Luoghi del Cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Fino al 15 dicembre 2022 sarà possibile votare i propri luoghi più cari, che consideriamo speciali e che, per questo, vogliamo proteggere e far conoscere a sempre più persone. L’Italia, con il suo paesaggio, i monumenti, le tradizioni, i borghi e le città d’arte, ha un patrimonio straordinario che ognuno di noi può contribuire a tutelare, valorizzare o salvare da degrado e abbandono attraverso la partecipazione al censimento del FAI: votare uno o più luoghi del cuore è un gesto semplice e concreto, uno strumento di impegno civile che permette di fare del bene al nostro Paese, prendendo parte alla cura e alla valorizzazione dei suoi beni d’arte e di natura.

Superato il milione di voti ricevuti fino a oggi per questa edizione lanciata il 12 maggio, con la classifica nazionale provvisoria dei luoghi più amati dagli italiani – consultabile sul sito www.iluoghidelcuore.it – che registra continui cambi di posizione tra gli oltre 37.000 luoghi votati. Ai primi tre posti per il momento restano saldi il Museo dei Misteri di Campobasso, con le sue macchine processionali settecentesche, la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), realizzata tra XII e XII secolo e bisognosa di recupero, e la Fonderia di Campane Achille Mazzola di Valduggia (VC), luogo di eccellenza artigiana in attività dal XV secolo al 2003 e oggi da valorizzare. Tra le novità, l’ingresso nelle prime dieci posizioni della Via Vandelli, strada che tocca diverse località in Emilia-Romagna e Toscana, voluta nel XVIII secolo dal duca Francesco III d’Este, della Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, e della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, paesaggio culturale frutto di secoli di interazione tra uomo e ambiente, rispettivamente al quarto, settimo e decimo posto.

La classifica speciale dedicata a “I Borghi e i loro luoghi” – frutto dell’attenzione che il FAI dedica da tempo alle aree interne, di cui i borghi, ovvero i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, rappresentano il tipico tessuto insediativo, nonché i custodi di importanti patrimoni d’arte e natura – è per ora guidata dalla Fonderia Mazzola di Valduggia (VC), seguita dal Castello e Borgo medievale di Cremolino (AL), insediamento storico dell’Alto Monferrato, che ha passeggiate e punti panoramici bisognosi di manutenzione, e dal Cimitero Vecchio di Santo Stefano di Camastra (ME), le cui 90 antiche tombe, originariamente rivestite di maioliche, necessitano di restauro.

I giochi sono ancora apertissimi perché si sta entrando nella fase finale, la più intensa, in cui si moltiplicano le iniziative dei comitati attivi nelle raccolte firme e ogni voto si può condividere, affinché i propri luoghi del cuore diventino anche quelli di altri. Il censimento del FAI ha dunque una preziosa valenza culturale, ma anche sociale. È il più importante progetto nazionale che offre una voce alle comunità, oltre che ai singoli cittadini: sono quasi 1.000 i comitati spontanei e le associazioni – di cui 142 quelli registrati finora quest’anno – che dal 2003 a oggi vi hanno partecipato, mobilitando sindaci, scuole, testimonial e popolando piazze e feste locali per far votare beni bisognosi di recupero e attenzione. In molti casi sono accaduti dei “piccoli miracoli”: la visibilità ottenuta grazie a “I Luoghi del Cuore”, anche al di là del sostegno diretto del FAI e di Intesa Sanpaolo, ha dato vita a circoli virtuosi e attratto fondi. Luoghi in abbandono da decenni sono stati così restaurati e riaperti al pubblico, ritrovando un futuro.

Per permettere di conteggiare i tanti voti che arriveranno in chiusura di censimento, la classifica definitiva verrà comunicata entro marzo 2023. Ma l’azione benefica de “I Luoghi del Cuore” non si ferma con l’annuncio dei risultati. Nelle dieci edizioni a oggi concluse, FAI e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto 139 progetti di restauro e valorizzazione in 19 regioni. Grazie a questa iniziativa e alla massiccia partecipazione delle persone, il destino dei luoghi può davvero cambiare. Ecco in che modo:

•             dopo l’annuncio dei risultati finali, a fronte della presentazione di un progetto concreto verranno assegnati rispettivamente 50.000, 40.000 e 30.000 euro ai primi 3 luoghi classificati e 20.000 euro al bene al primo posto della classifica speciale “I Borghi e i loro Luoghi” (N.B. i premi non sono cumulabili);

•             tutti i proprietari – pubblici o non profit – e i portatori di interesse dei luoghi che al termine del censimento avranno ricevuto almeno 2.500 voti potranno accedere al consueto Bando per la selezione degli interventi e presentare al FAI una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria di cui verrà poi valutata l’idoneità a ricevere i fondi resi disponibili da Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto. Il numero di voti è uno degli otto parametri di valutazione e maggiore è la loro quantità più alto è il punteggio in palio;

•             in molti casi la visibilità ottenuta dai luoghi più votati può far nascere collaborazioni virtuose tra istituzioni e stakeholder del territorio, stimolando, come già accaduto in passato, lo stanziamento di ulteriori contributi.

Ecco i luoghi che sono, per ora, ai primi posti della classifica provvisoria dell’Abruzzo (a seguire le descrizioni):

–              Via Crucis sulla Collina di Santa Croce, San Demetrio ne’ Vestini (AQ)

–              Ferrovia del Centro Italia, Abruzzo – Umbria – Lazio

–              Panorama del Castello di Rocca Calascio (AQ)

–              Eremo e grotta di Sant’Angelo, Civitella del Tronto (TE)

Fino al 15 dicembre 2022 è possibile votare i propri “Luoghi del Cuore”:

1.            Collegandosi al sito www.iluoghidelcuore.it

2.            Con i moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni luogo, scaricabili dal sito www.iluoghidelcuore.it

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza della Banca distribuita in tutte le regioni italiane.

Il censimento “I Luoghi del Cuore” è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.

Anche in occasione dell’XI edizione dell’iniziativa, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del censimento 2022 anche grazie alla collaborazione di Rai per il Sociale.

***

Ecco la classifica provvisoria dei luoghi più votati in ABRUZZO:

Via Crucis sulla Collina di Santa Croce, San Demetrio ne’ Vestini (AQ)

Il Comune di San Demetrio ne’ Vestini (AQ) si trova nell’area montana interna aquilana e ha poco meno di 2.000 abitanti. È costituito da sette piccoli borghi, o “ville”, e una frazione, Stiffe, dove si trovano le omonime grotte. A partire dalla frazione di Cardabello si sviluppa una Via Crucis che si inerpica sulla brulla collina del Calvario, fino alla Chiesa di Santa Croce. Il percorso devozionale, illuminato nelle ore notturne, era molto caro agli abitanti che vi salivano in processione la sera di ogni Venerdì Santo. Il comitato “Amici della Via Crucis”, di cui fanno parte la Parrocchia di San Demetrio Martire, la Croce Rossa e l’Associazione Culturale ANCeSCAO, si sta impegnando nella raccolta voti nell’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” per promuovere la conoscenza del sito e la sua storia.

La “Via Crucis sulla Colline di Santa Croce” è inserita nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Ferrovia del Centro Italia, Abruzzo – Umbria – Lazio

Quasi a rappresentare la cintura del nostro Paese, la Ferrovia del Centro Italia si snoda tra le regioni Abruzzo, Umbria e Lazio. Percorrendo oltre 163 chilometri, da Sulmona arriva a Terni passando per L’Aquila e Rieti. Il suo punto più alto si trova in corrispondenza della Sella di Corno (989 metri s.l.m.) ed è anche quello con maggior pendenza dell’intera rete ferroviaria a scartamento ridotto. Inaugurata il 28 ottobre 1883, nei suoi quasi 140 anni di vita la ferrovia è stata essenziale per gli spostamenti dei pendolari anche se nella seconda metà del Novecento, con lo sviluppo del trasporto su strada, ha perso la sua funzione di struttura strategica nei trasporti interregionali. Negli ultimi anni è stata riscoperta, grazie alla diffusione di un turismo lento legato agli antichi mezzi di trasporto e ai borghi che collega. In questo senso, anche i diversissimi e scenografici paesaggi che attraversa hanno molto influito sul suo rilancio: la Valle Peligna fino alle strette gole di San Venanzio (Abruzzo), la via Salaria costruita dai romani più di duemila anni fa, i campanili medievali che svettano sulla città di Rieti. E ancora, è possibile sostare a Contigliano per visitare la Chiesa Collegiata, a Greccio dove San Francesco nella notte di Natale del 1223 diede inizio alla tradizione del presepe, oppure alla Cascata delle Marmore, la più alta cascata artificiale d’Europa con i suoi 165 metri di altezza. Il comitato “Ferrovia del Centro Italia” si è attivato al censimento “I Luoghi del Cuore” 2022 per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di conservazione e cura di questa antica infrastruttura che ha un grande potenziale nell’ambito del turismo ferroviario.

Panorama del Castello di Rocca Calascio (AQ)

Dallo sperone roccioso che domina il borgo di Rocca Calascio, a quota 1464 metri s.l.m., il panorama è immenso: lo sguardo spazia dalla Catena del Gran Sasso, a nord, fino alla Majella e al Parco Naturale del Velino-Silente. Il luogo, che si compone di una rocca fortificata, di una chiesa seicentesca ottagonale e di un borgo, è talmente suggestivo che è stato scelto come set di importanti film internazionali, quali Il nome della Rosa e Ladyhawke. La fortezza, documentata già dall’anno Mille, era utilizzata come punto di avvistamento militare. Nel XV secolo fu dotata delle quattro torri perimetrali cilindriche, costruite da Antonio Todeschini Piccolomini, capostipite di un’importante casata del Regno di Napoli. Durante il Medioevo, alle pendici della rocca si sviluppò il borgo di Rocca Calascio: rocca e borgo compongono un unico organismo fortificato che, nel 1579, fu acquistato dai Medici. Oggi il borgo è quasi del tutto abbandonato, ma gli abruzzesi sono molto affezionati al Castello di Rocca Calascio e lo votano col desiderio di valorizzarlo e di renderlo ancora più noto.

Il luogo rientra nella classifica speciale “I Borghi e i loro luoghi”.

Eremo e grotta di Sant’Angelo, Civitella del Tronto (TE)

Nel territorio di Ripe, una frazione del borgo fortificato di Civitella del Tronto, sono state censite ben 44 grotte. Erose naturalmente nelle pendici della Montagna dei Fiori, si trovano all’inizio del sentiero per le gole del Salinello. La cavità calcarea più imponente, alta 30 metri, è quella dedicata a San Michele Arcangelo che fu, per mille anni, dimora di eremiti. Diverse grotte sono dedicate a questo Santo: la leggenda narra, infatti, che l’Arcangelo, dopo aver sconfitto Lucifero, lo relegò nelle viscere della terra. In realtà, questo luogo di culto ha un’origine molto più antica degli altari medievali qui lasciati dagli eremiti. Scavi archeologici hanno restituito importanti reperti che vanno dal Neolitico all’età del Bronzo, fino all’età del Ferro: oltre alle incisioni rupestri, sono stati rinvenuti diversi strumenti sia in pietra che in ceramica, oggi custoditi nel Museo archeologico di Teramo. La grotta è interessante anche dal punto di vista geologico: l’assoluta assenza di stalattiti e stalagmiti lascia evidente la successione degli strati rocciosi. Vi si contempla la magnificenza dei fenomeni naturali e la loro stretta relazione con la storia dell’uomo e del divino. Tutt’oggi il luogo è meta di pellegrinaggi: ogni anno il 1° maggio e il 29 settembre vi si celebra ancora messa.

Per consultare la classifica provvisoria dei “Luoghi del Cuore” in ABRUZZO:

https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/classifica?regione=13

È possibile filtrare le classifiche anche per Provincia, Comune o tipologia di luogo

dalla pagina cerca un luogo su www.iluoghidelcuore.it

FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS

Ufficio Comunicazione Stampa e New Media – Elisabetta Cozzi tel. 349 5572117; e.cozzi@fondoambiente.it

Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334 6516702; n.mirri@fondoambiente.it

Intesa Sanpaolo

Rapporti con i Media – Silvana Scannicchio tel. 335 7282324; stampa@intesasanpaolo.com




LE MODIFICHE CHE RISCHIANO di generare un far west

La Giunta Marsilio e alla legge urbanistica

Pescara, 7 novembre 2022. La Giunta Marsilio sta riuscendo nell’intento di celebrare i quarant’anni della legge urbanistica regionale (l.r. n. 18/1983), malgrado i ripetuti annunci di un tempestivo aggiornamento e gli impegni presi e mai mantenuti con il Consiglio regionale.

Nonostante la transizione ecologica e l’azzeramento del consumo di suolo costituiscano ormai obiettivi indifferibili per le pubbliche amministrazioni – e quindi presupposti imprescindibili nella maggior parte degli interventi -, la Regione Abruzzo continua ad essere subordinata ad una legge urbanistica obsoleta e non al passo con le nuove strategie di pianificazione.

Non sono mancati però in questi anni attacchi alla diligenza e alterazioni ad hoc, supportate più dall’esigenza di risolvere qualche problema specifico che da una visione di insieme.

•             A settembre 2020 (L.R. n. 29/2020), in piena pandemia, il covid è stato utilizzato come pretesto per una cospicua modifica della legge dell’83, fortunatamente poi, almeno in parte, cassata dal Governo.

•             Con la recente L. R. n. 28/2022 dell’ottobre 2022, la Giunta Marsilio ha invece introdotto il “condono preventivo”, un’ulteriore modifica che ha come unico scopo quello di incentivare la realizzazione di sottotetti “abitabili” con promessa di sicura sanatoria, riuscendo a superare persino la Regione Lombardia, dove il recupero abitativo è possibile a tre anni dall’agibilità (non uno come in Abruzzo).

•             Ora, infine, la Giunta ha proposto un progetto di legge (PDL n. 252/2022) che sotto il vessillo della riduzione del consumo di suolo, del recupero del patrimonio edilizio e della rigenerazione urbana rischia di celare un duro attacco ai nostri paesaggi rurali ma anche ai borghi e alle zone “B” di testimonianza culturale.

Il gruppo del PD in Consiglio regionale ha richiesto l’audizione dell’Istituto nazionale di urbanistica (INU), di Italia Nostra, di Slow food, della Federazione interregionale degli ordini degli architetti PPC Abruzzo-Molise, del WWF e della Provincia di Chieti e non ultima la “Soprintendenza Archeologica, beni ambientali e paesaggio”, che hanno fornito dei suggerimenti migliorativi per centrare il reale obiettivo del consumo di suolo zero, in una Regione in cui il dato in questione, stando all’ultimo rapporto Ispra, è tra i peggiori d’Italia.

Anche il PD ha proposto oltre 60 emendamenti di merito, nell’ottica di favorire il recupero della permeabilità dei suoli, preservare e tutelare il paesaggio e l’ambiente.

Tuttavia, nessuna delle proposte presentate da ordini professionali, associazioni ed enti è stata accolta. Idem per gli emendamenti, che non sono stati neanche messi in discussione, sfruttando l’art. 70 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale che prevede la possibilità di andare direttamente in aula se sono trascorsi 45 giorni dal deposito del progetto di legge.

Oggi in questa conferenza stampa, che vede la partecipazione anche di Quirino Crosta, Responsabile del dipartimento delle politiche urbane e territoriali del PD regionale, non vogliamo soltanto sottolineare come, a 16 mesi dalla fine di questa consiliatura, ci sia il rischio che venga tradito da parte della Giunta Marsilio l’obiettivo di una nuova legge urbanistica regionale, ma svelare come dietro questa promessa disattesa ci sia in realtà la volontà di stravolgere a fine edificatori la pianificazione regionale, mortificando i PRG comunali.

E del resto, se veramente questo provvedimento di riordino territoriale fosse davvero pronto, come ci comunicano, perché velocizzare l’approvazione di una legge così “improvvisata e deleteria”?

Nel testo si parla di contenimento del consumo di suolo, riordino territoriale e valorizzazione di terreni agricoli ma, come dimostreremo, si ottiene un risultato esattamente opposto, con delocalizzazione di volumetrie nei centri antropizzati, senza le procedure già previste dall’art. 2 della legge 49/2012 (recepimento del decreto sviluppo), con le premialità del decreto sviluppo, la monetizzazione degli standard qualora assenti e la riduzione dei contributi di costruzione fino al 50% se destinata all’abitazione del proprietario o all’avente titolo.

Le previsioni di questa proposta di legge dispongono che, le volumetrie dei fabbricati “a prevalente destinazione residenziale” ubicate in:

–              zona agricola e non più funzionali all’attività agricola

–              aree caratterizzate da dissesto idro-geomorfologico e suscettibili di instabilità sismoindotta

–              aree ad alta valenza paesaggistica, aree protette e aree soggette a vincolo di tutela ai sensi del codice dei beni culturali

–              aree individuate dai Comuni nei propri piani urbanistici come non più compatibili con gli indirizzi di pianificazione comunale

possano essere delocalizzate, nell’ambito dello stesso Comune, nelle zone B e C di Piano regolatore, potendo usufruire di tutte le premialità del decreto sviluppo (sia al livello di cubature che di monetizzazione) e con incentivanti riduzioni dei contributi di costruzione (del 50%).

Abbiamo evidenziato delle criticità cui abbiamo cercato di porre rimedio con i nostri emendamenti – di merito e non ostruzionistici -, che riproporremo in aula aggiungendone di nuovi.

Manca un’indagine conoscitiva del contesto territoriale, che tenga conto di quegli immobili che sono una realtà testimoniale del paesaggio rurale delle nostre colline e delle nostre vallate, e che sebbene non espressamente sottoposti a tutela, sono manufatti perfettamente compatibili con il territorio. Delocalizzare questi edifici, senza alcun discrimine, rappresenterebbe un depauperamento del paesaggio. Questa indagine non può essere rimessa ai Comuni, che non hanno gli strumenti per farla; del resto, è stata proprio la Regione in passato a redigere il censimento delle case di terra e dei muri a secco, e potrebbe fare quindi altrettanto anche in questo caso, censendo gli edifici di pregio distinguendoli dai detrattori ambientali. Una valutazione analoga andrebbe effettuata anche per le aree di “atterraggio” delle volumetrie, le aree “B” dei piani regolatori, che spesso ospitano un tessuto risalente ai primi anni 30 e 40 del ‘900, e raramente tutelato da schede apposite del PRG. Con la prevista “densificazione” e le volumetrie premiali, questo tessuto rischia di essere modificato in modo irreversibile compromettendone sia la funzione di testimonianza che la bellezza. Uno studio conoscitivo a monte è fondamentale per individuare gli ambiti in cui è necessaria la valorizzazione con la demolizione degli edificati e per capire cosa accadrà agli ambiti sottoposti a densificazione.

Manca la previsione di un osservatorio che a distanza di un anno, e poi ciclicamente, sia in grado di vagliare l’efficacia della norma sul territorio, evidenziando cosa si sta delocalizzando e cosa andrebbe eventualmente migliorato, oltre a strumenti gestionali di controllo.

Come si può sostenere che la delocalizzazione di immobili delle zone agricole comporti una riduzione del consumo di suolo se le volumetrie verrebbero comunque ricostruite, seppure in altre zone dello stesso Comune, e per giunta accresciute dalle premialità del decreto sviluppo (fino al 50% in più rispetto a quelle originarie)?

Non si specifica adeguatamente in cosa consista la “previa demolizione dell’edificio originario” (prevista dall’art. 3 comma 3). È previsto il totale recupero della permeabilità del suolo agricolo, la sua rinaturalizzazione con opere naturali, o solo la demolizione? Andrebbe specificato.

La delocalizzazione delle volumetrie è una possibilità già prevista dal decreto sviluppo nazionale (DL 70/2011), recepita al livello regionale con la L.R. n. 49/2012. Tuttavia, attualmente, la Legge Regionale prevede che la delocalizzazione possa avvenire tramite interventi di recupero urbano ai sensi e per gli effetti dell’articolo 30-bis della L.R. 18/1983, quindi una procedura sotto il controllo dei Comuni e inserita in una più ampia programmazione territoriale. Il nuovo testo di legge, invece, da un lato pone una disciplina contraddittoria, liberalizzando il trasferimento delle volumetrie, dall’altro inserisce una nuova disciplina per il trasferimento delle stesse da alcune aree specifiche e garantendo premialità. Perché non modificare direttamente la L.R. 49/2012? Oltretutto questa norma, se approvata, supererebbe i piani comunali e l’autonomia dei Comuni nella realizzazione dei piani di recupero?

Tra l’altro, occorrerebbe definire meglio le aree di atterraggio, passando dalla generica definizione “totalmente o parzialmente edificate e totalmente urbanizzate diverse dalle Zone A” a una che specifichi la conformità residenziale di queste, escludendo quindi qualsiasi possibilità di variante urbanistica.

La ricostruzione a seguito delle demolizioni di cui alla nuova legge, invece, avverrebbe in deroga agli strumenti urbanistici comunali vigenti, in sostanza sarà sufficiente il solo permesso a costruire. I Comuni possono tuttavia deliberare degli ambiti di esclusione, in cui le disposizioni della legge non trovano applicazione, ma dietro quella che sembra un’apparente misura di salvaguardia, in realtà, c’è il problema che tanti Comuni non sono nelle condizioni di redigere una delibera di tale complessità, e quindi, senza misure di sospensione, rischiano di arrivare tardi ad approvarla o di non arrivarci proprio.

Tra l’altro, lo spostamento di volumi verso zone a più alto valore di mercato, già di per sé produce una plusvalenza, cui si aggiunge quella data dagli ulteriori volumi realizzati grazie alle premialità, che possono essere realizzate anche in zone non dotate di standard urbanistici, con conseguente monetizzazione degli stessi. Limitare o annullare la premialità volumetrica, visto che lo spostamento da un’area rurale a un’area urbana è già un buon risultato, limiterebbe gli acquisti di ruderi e abitazioni rurali da parte dei costruttori, per trasformarle in volumetrie in aree più appetibili.

La norma prevede la monetizzazione degli standard mancanti, applicando il Decreto Sviluppo, ma occorrerebbe confrontarsi affinché queste risorse vengano meglio impiegate, ovvero per interventi di miglioramento ambientale, produzione di energia, permeabilità del suolo, incremento del patrimonio arboreo, realizzazione delle zone scolastiche a norma dell’art. 3 del Codice della strada e di mobilità sostenibile. È inoltre possibile prevedere appositi capitoli di entrata nei bilanci comunali per evitare che non si perdano e vengano effettivamente diretti a questi scopi?

La premialità sulla ricostruzione si applica sull’intero volume demolito o sul portato volumetrico differenziale tra la volumetria che delocalizzo e ciò che è previsto nel sito di atterraggio della volumetria? Un altro aspetto centrale che non viene specificato.

È possibile introdurre dei criteri che valutino l’impatto ambientale sulle aree in cui vengono delocalizzate le volumetrie? Ad esempio, il bilancio di suolo, la verifica delle invarianze idrauliche, al fine di rispettare i principi della transizione ecologica.

Se non c’è alcuna intenzione speculativa, perché non sono previste misure per gli insediamenti industriali dismessi, i depositi e financo le stalle? Penso ad esempio all’area industriale di Pescara, Montesilvano e San Giovanni Teatino ma anche ad altre zone dell’Abruzzo che naturalmente conserverebbero la stessa destinazione di partenza (non residenziale). Sono sicuramente ecomostri e detrattori ambientali, molto più incisivi per il recupero del valore della terra e dell’ambiente rispetto alle abitazioni.

Altra contraddizione: si prevede che la volumetria possa essere dislocata anche nelle zone “C” di piano, ma queste aree risultano ad “attuazione indiretta”, mentre la proposta di legge prevede solo zone a intervento diretto.

La proposta di legge non specifica neanche come si individuano i “fabbricati esistenti a prevalente destinazione residenziale”. Sono ricompresi fabbricati misti commerciali e/o artigianali? Inoltre l’art. 69 comma 1 lett. C della LUR assegna al PRG il compito di individuare gli immobili rurali non più utili alle esigenze agricole e quindi soggetti a recupero e ciò determinerebbe un altro contrasto con la legge che si vorrebbe approvare.

Cosa succede per i ruderi o collabenti? Si applica la stessa norma o, poiché in disuso e non più residenziali, ne sono esclusi? Ed eventualmente, anche questi godono della premialità volumetrica?

Ancora una volta alla giunta Marsilio manca una visione ampia e d’insieme, l’unica che avrebbe consentito di ridurre il consumo di suolo in vista degli obiettivi del 2030. Si sceglie piuttosto di modificare alcuni aspetti della legge urbanistica regionale nascondendoli dietro ambizioni che vengono sovvertite nella reale applicazione della norma. Un modus operandi che per la prima volta viene applicato ad una materia delicata come quella urbanistica, che dovrebbe contemplare il coinvolgimento di tutte le forze sociali, associative e politiche, e invece viene affrontata senza alcuna discussione, neppure degli emendamenti presentati. Un vero attacco alla diligenza, senza alcun confronto.

I Consiglieri Regionali

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci

Dino Pepe

Pierpaolo Pietrucci

Il responsabile del dipartimento delle politiche urbane e territoriali del PD regionale

Quirino Crosta




GUARDIAGRELE APRE simbolicamente

La Porta del Parco delle Maiella

Guardiagrele, 7 novembre 2022. Una cerimonia simbolica, semplice, ma piena di significati e che vuole proporre nuove prospettive di valorizzazione territoriale,  quella che si tiene Sabato 12 novembre a Guardiagrele per “aprire” la Porta del Parco Nazionale della Maiella e “Maiella Geopark” dell’Unesco, nella città sede ufficiale dell’istituzione più prestigiosa di protezione della biodiversità in Abruzzo, insieme al Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La cerimonia, denominata “Riprendiamoci la Maiella in tutti i sensi” e che si terrà nella sede del Municipio, con inizio alle ore 10:00m, corona una prima forma di collaborazione istituzionale e culturale tra la FIGE (Federazione Italiana Giornalisti Enogastronomici), con sede a Chieti, e il Comune di Guardiagrele, con la presentazione ufficiale del “Manifesto della Sensualità”. L’obiettivo è rivitalizzare le comunità delle nostre montagne ed esaltare la “capacità attrattiva della natura” che “grazie ai fiori, alle erbe, e alle piante” fa sì che tutti “siamo i profumi che respiriamo e le emozioni che diffondiamo”, in un’area naturalistica, come quella della Maiella, che offre a chi la frequenta un fascino sensoriale incredibile, legato a tutti i sensi, sesto compreso, quello dell’intuizione”.

Appuntamento, quindi, alle ore 10:00, nel Chiostro del Municipio di Guardiagrele per l’inaugurazione della Mostra pittorica: “I Colori della Maiella”, con esposizione di opere di Sabrina D’Angelo, Marilena Santomaggio, Valeria Verlengia e Iryna Scherbakova.

Interventi del Sindaco Donatello Di Prinzio, Massimo Pasqualone, critico d’arte, Gianfranco Marsibilio, Presidente della Mostra dell’Artigianato.

Alle ore 11:00, nella Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele, è prevista la presentazione del “Manifesto della Sensualità”, con interventi di Donatello Di Prinzio, Donato Fioriti, Segretario aggiunto della UNARGA-FNSI, Ugo Iezzi, presidente della FIGE, Mario Palmerio, ex Sindaco e Direttore del periodico “Aelion”, Massimo Pasqualone, Lucio Zazzara, Presidente del Parco Nazionale della Maiella, con coda “poetica” a cura del giornalista e storico Mario D’Alessandro.

Colonna sonora affidata alle musiche di “Abruzzo Clarinet Ensemble” composto da Marcello Di Millo, Manuele Filoso, Leontino Iezzi.




IL SISTEMA CARCERARIO abruzzese, l’attuale stato

Le condizioni nelle quali versano gli Istituti penitenziari regionali e i detenuti ivi reclusi.

L’Aquila, 7 novembre 2022. Venerdì 28 Ottobre si è svolto, presso la sede della Regione Abruzzo, l’incontro tra il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Prof. Gianmarco Cifaldi e i delegati dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, Andrea Cocchini, nella veste di componente della Giunta Nazionale, Elio Carlino, in qualità di componente dell’Ufficio Legislativo, Fernando Alfonsi, quale coordinatore della Regione Abruzzo ed Elisa Di Giacomo, consigliere della Sezione di Avezzano

Il confronto ha avuto ad oggetto l’attuale stato del sistema carcerario abruzzese con particolare riferimento alle condizioni nelle quali versano gli Istituti penitenziari regionali e i detenuti ivi reclusi.

I delegati AIGA hanno avuto la possibilità di presentare al Garante l’Osservatorio Nazionale AIGA sulle Carceri (ONAC), istituito dall’Associazione per accendere i riflettori in un momento come quello attuale (prossimo all’entrata in vigore di importanti riforme) sulla condizione delle carceri italiane e che ha già consentito alla giovane avvocatura di accedere, nella scorsa Domenica delle Palme, negli istituti penitenziari del nostro Paese grazie all’autorizzazione ottenuta dal DAP e dal Ministero della Giustizia

La suddetta iniziativa, ha raccontato l’avv. Andrea Cocchini: “ha avuto il pregio di consentire di fotografare le reali condizioni delle carceri, dare ascolto alla voce dei detenuti, e verificare la validità delle iniziative di reinserimento sociale oggi praticate e, all’esito, elaborare un documento di sintesi delle attività svolte”.

Punto di forza del neocostituito Osservatorio, come precisato dall’ avv. Elio Carlino: “è quello di poter garantire, grazie alle 130 sedi dell’Associazione sparse su tutto il territorio nazionale, una concreta mappatura di tutti gli Istituti Penitenziari mentre l’obiettivo è quello di, da una parte, sensibilizzare l’opinione pubblica e, dall’altra, attirare l’attenzione del legislatore sulla tematica delle carceri al fine di avviare un serio dibattito sulla riforma dell’ordinamento penitenziario”.

Il Garante ha quindi (dopo aver dato il proprio positivo riscontro e apprezzamento alle attività promosse da Aiga) avuto il merito e la lungimiranza di proporre una fattiva collaborazione tra i delegati Aiga e il proprio Ufficio al fine di intensificare l’attività di osservazione e visita delle strutture carcerarie abruzzesi.

Dal suddetto incontro e grazie alla sensibilità mostrata dal Garante, dunque, è nata una “sinergia di risorse umane”, come spiegato dall’avv. Fernando Alfonsi: “che rende la ragione Abruzzo capofila rispetto a tutto il territorio nazionale, sul quale potrà peraltro, ovviamente, replicarsi ed estendersi l’ideato progetto attraverso la collaborazione dei rispettivi referenti territoriali”. 

Conclude quindi, l’avv. Elisa Di Giacomo con i ringraziamenti al Garante “costantemente impegnato ad assicurare nelle carceri Abruzzesi, attraverso l’attività di osservazione e dialogo, il rispetto alla salvaguardia di diritti e comportamenti conformi alla legge e che ha avuto il merito di garantire, anche alla giovane avvocatura, uno spazio di ascolto e costruttivo confronto”.




ALLA FESTA PROVINCIALE Anp Chieti-Pescara

Oltre 400 pensionati

Pescara,  7  Novembre 2022. Oltre 400 pensionati si sono riuniti sabato 5 novembre in occasione della Festa Provinciale Anp Chieti Pescara, dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia, dove le manifestazioni sono state costrette a fare un passo indietro. La giornata è stata un’occasione per sensibilizzare la platea ad adottare un’alimentazione e uno stile di vita sano con la relazione della biologa nutrizionista Angela Giuliani, tra le più affermate in Abruzzo. Come da consuetudine, dopo i saluti del Presidente Cia Chieti-Pescara Domenico Bomba, ad aprire i lavori, moderati dal direttore Cia Chieti-Pescara, Alfonso Ottaviano, è stato il Presidente provinciale Anp, Valterio Paolucci, “L’epidemia del Covid-19 ha aumentato le diseguaglianze sociali e provocato un peggioramento delle condizioni di vita di tante persone, soprattutto tra i pensionati con assegni al minimo”, ha affermato Paolucci soffermandosi anche sulle criticità in tema di servizi socio-sanitari nelle aree interne e rurali.  Il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti ha poi riportato l’attenzione su quanto sia importante avere come obiettivo fondamentale dell’associazione quello di far sì che si possano soddisfare le condizioni per garantire una migliore qualità della vita a fronte delle criticità post Covid esacerbate dalla guerra in Ucraina. Parola poi al Presidente nazionale Inac, Alessandro Mastrocinque, che ha riportato i dati delle pensioni sottolineando il fatto che in Italia in 32% degli anziani non raggiungono la soglia minima della pensione. “I pensionati ricoprono un importante ruolo nella società, soprattutto in ambito familiare, e il peso, anche in termini anagrafici, di questa fascia della popolazione costituisce i presupposti per attuare misure politiche e servizi adeguati”, ha detto Franco Fiori, vicepresidente nazionale Anp.

Conclusioni affidati a Mariano Nozzi, direttore Cia regionale, e Maurizio Scaccia, direttore nazionale Caf.

La giornata è proseguita con il pranzo e l’intrattenimento musicale.

CIA – Agricoltori Italiani Abruzzo