Il concorso letterario terrà la cerimonia di premiazione il 6 ottobre 2022 a Roma, presso la Dante
di Goffredo Palmerini
Prende ufficialmente il via la IX edizione del Premio Internazionale “Città del Galateo – Antonio De Ferrariis”, organizzato dall’associazione culturale VerbumlandiArt di Galatone (Lecce), presieduta dall’infaticabile operatrice culturale Regina Resta. Il prestigioso concorso letterario, che negli anni ha visto crescere la partecipazione di Autori da tutta Italia e dall’estero – nell’edizione 2021 hanno concorso oltre un migliaio di autori da 20 paesi di quattro continenti – è insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica e gode del Patrocinio della Società Dante Alighieri, nella cui sede centrale in Roma, Sala del Primaticcio, si terrà la cerimonia di premiazione il 6 ottobre 2022. Il Premio gode inoltre del Patrocinio morale del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e della Regione Lazio. Unico sponsor della manifestazione il Gruppo CF Assicurazioni, una realtà dinamica e innovativa nel settore assicurativo e-business, con sede legale a Roma.
Il Premio, nato per onorare il grande medico e umanista salentino Antonio De Ferrariis (Galatone, 1444 – Lecce, 1517), oltre ai vincitori del concorso letterario, assegnerà Riconoscimenti speciali a Personalità d’Eccellenza, italiane e straniere, per i loro meriti in campo culturale, accademico, scientifico, artistico, diplomatico, istituzionale, dei diritti umani e della comunicazione. Presidente Onorario del Premio “Città del Galateo” è il dr. Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, storico dell’arte, scrittore ed accademico.
Presidente della Giuria del Premio l’insigne poeta e psicologo Sergio Camellini: la sezione per gli autori italiani è composta da Sergio Camellini, Annella Prisco, Fiorella Franchini, Goffredo Palmerini, Marilisa Palazzone, Roberto Sciarrone, Tiziana Grassi, coordinatrice Regina Resta. La sezione di Giuria per gli autori stranieri è costituita da Claudia Piccinno, Elisabetta Bagli, Mirjana Dobrilla. Con l’ufficializzazione della Giuria e con la pubblicazione del bando inizia l’impegnativo percorso del Premio, che avrà la manifestazione conclusiva con la premiazione dei vincitori e degli insigniti speciali il 6 ottobre a Roma. Intanto il regolamento di partecipazione per tutte le sezioni del Premio è consultabile sul sito dell’associazione al seguente link.
Con questa nona edizione del Premio “Città del Galateo” continua il significativo impegno culturale dell’associazione Verbumlandiart Aps, che da 9 anni l’organizza e promuove, in costante progressione di prestigio, sia in Italia che nel mondo. Cultura, Arte, Legalità, Pace, Diritti umani, Solidarietà, Difesa dell’Ambiente sono i campi d’elezione per l’Associazione, nella convinzione che anche in essi risieda una prelazione strategica del futuro del nostro Paese, consapevole della propria storia, della propria identità e della capacità di promuovere creatività e innovazione nel far maturare linguaggi utili all’accrescimento culturale. Il Premio ha infatti l’obiettivo di valorizzare le Eccellenze italiane e straniere per le doti, i pregi e le peculiarità che si identificano nei valori del merito e del talento. La specifica sezione del Premio d’Eccellenza è dedicata ad insigni Personalità che si sono distinte per la straordinaria rilevanza del loro operato in campo professionale e culturale. I loro nomi saranno proposti dal Comitato scientifico e sarà l’Associazione Verbumlandiart, unitamente alla Giuria del Premio, a deliberare il conferimento dei riconoscimenti.
Qualche annotazione, infine, sull’umanista e medico salentino cui il Premio è intitolato. Antonio De Ferrariis nacque nel 1444 a Galatone, in provincia di Lecce, di qui la denominazione di “Galateo”. Figlio del notaio Pietro e Giovanna D’Alessandro, resta incerto l’anno di nascita, anche se gran parte degli studiosi e la tradizione critica ha costantemente indicato il 1444. Rimasto orfano di padre, il giovane Antonio ricevette i primi rudimenti del sapere dai frati basiliani di Galatone, completando poi gli studi a Nardò, in quegli anni il maggiore centro culturale del Salento. Studiò con particolare interesse la letteratura greca e latina, la filosofia antica, la geografia e la medicina. Intorno al 1465 si recò a Napoli, per approfondire gli studi umanistici e apprendere l’arte medica. Verso il 1470 fu ammesso all’Accademia napoletana e qui intrecciò amicizia e lavoro con numerosi intellettuali.
Il 3 agosto 1474, aiutato dall’amico medico estense Girolamo Castello, conseguì nello Studio di Ferrara il “Privilegium in artibus et medicina”; soggiornò brevemente a Venezia poi rientrò a Napoli. Qualche tempo dopo si ritirò a Gallipoli e nel 1478 sposò la nobile Maria Lubelli dei baroni di Sanarica, da cui ebbe cinque figli. Durante la guerra contro i Turchi che avevano invaso Otranto (1480-81), si rifugiò a Lecce. Da questi avvenimenti trasse spunti, presenti in alcune sue opere. Dal 1485 e per dieci anni visse a Napoli, alternando frequenti rientri in Puglia a numerosi viaggi nella capitale partenopea, dove le sue arti mediche erano assai apprezzate presso la corte aragonese di Ferdinando I.
Prediligeva la civiltà classica e autori me Omero, Senofonte, Plutarco, Terenzio, Catullo, Ovidio, Seneca, Svetonio, Virgilio e Orazio, unitamente alle opere in volgare di Dante, Petrarca, Morgante e Sannazaro, interessandosi anche delle opere di Strabone, Tolomeo e Plinio. A questo patrimonio di conoscenze associò lo studio della medicina, iniziando dal mondo classico con Ippocrate e Galeno, e arabo con Serapione il Vecchio. Nonostante questa cultura ampia e multiforme Antonio De Ferrariis non trascurò gli usi ed i costumi della sua terra d’origine, descrivendo nel dettaglio l’area del Salento. Ma non gli sfuggì il contesto generale della società dei suoi tempi e della corruzione morale e politica che la corrodeva. Dunque, davvero opportuno che l’associazione Verbumlandiart, fondata a Galatone per iniziativa di Regina Resta, scegliesse Antonio De Ferrariis, l’insigne umanista nato nella bella cittadina salentina, per intitolargli il Premio internazionale che con la letteratura e l’arte celebra anche molte delle discipline dell’ingegno umano.