LAVORI ULTIMATI SULLA PROVINCIALE

Alfonsi: “L’intervento ha permesso una riqualificazione delle zone interessate”. Le risorse, per un importo complessivo di 315 mila euro, sono state assegnate dal Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il vicepresidente: “Verranno appaltati ulteriori lavori per 500 mila euro”

L’Aquila, 9 novembre 2024. Sono terminati i lavori di messa in sicurezza sulla strada provinciale 21 “Magoranese”, nei territori di Ortucchio e Gioia dei Marsi, in provincia dell’Aquila. A darne notizia è il vicepresidente della Provincia dell’Aquila, Gianluca Alfonsi, che detiene la delega in materia di Viabilità nella Marsica.

“L’amministrazione provinciale, guidata dal presidente Angelo Caruso, ha già investito numerosi fondi per la messa in sicurezza di questa importante arteria di collegamento – sottolinea Alfonsi – Tanto è stato fatto, ma il nostro impegno prosegue: entro dicembre, infatti, verranno appaltati ulteriori lavori per 500 mila euro per il completamento del tratto fino a Ortucchio e prevediamo nel prossimo bilancio ulteriori risorse per l’illuminazione del tratto Gioia dei Marsi-Lecce nei Marsi”.

In particolare, i lavori hanno riguardato il rifacimento del piano viabile tra gli abitati di Gioia dei Marsi e la frazione gioiese di Casali D’Aschi, la realizzazione di un percorso pedonale in località “laghetto di Ortucchio”, il rifacimento e la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, l’apposizione di guard-rail e la segnaletica orizzontale in alcuni tratti della strada.

L’intervento, appaltato dalla Provincia dell’Aquila all’impresa Feling 2000 Srl di Avezzano (L’Aquila), è il primo dei tre compresi nel programma ministeriale Snai (Strategia nazionale per le Aree interne) per il quale l’Ente provinciale ha ottenuto un finanziamento per gli anni 2021-2026. Le risorse, per un importo complessivo di 315 mila euro, sono state assegnate dal Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza per la manutenzione straordinaria delle strade delle Aree interne.

Il vicepresidente della Provincia, infine, nel ringraziare il dirigente del settore Viabilità della Provincia, l’ingegnere Nicolino D’Amico, il Responsabile del progetto, l’ingegnere Mario Martellone, e il direttore dei lavori, l’ingegnere Gregorio Di Muzio, aggiunge che “la messa in sicurezza dell’arteria stradale ha permesso una riqualificazione delle zone interessate e gli ulteriori interventi sono in corso di attuazione e vedranno la cantierizzazione nel corso del prossimo biennio”.




SOLE OSCURO

Il novantenne de Benis al Fla per Drakon edizioni

Pescara, 9 novembre 2024. Remo Deconte, ottantenne che decide di non cedere al suo imminente declino, incontra la giovane Martina al parco di Villa Borghese. La ragazza ama e dipinge gli acquerelli. È bellissima, ma la poliomielite avuta da bambina le ha menomato una gamba.

Un quadro complesso ma di grande impatto emotivo quello offerto dal romanzo “Sole oscuro” di Bruno de Benis, fiero e vivace signore di novant’anni che ha iniziato a scrivere fin da ragazzino ed oggi si presenta al Fla di Pescara con il suo lavoro per la Drakon edizioni di Villa Raspa di Spoltore (Pe). L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle ore 18.00 presso Sala Unione – Nuovo Spazio Fla a piazza Unione. Dialoga con de Benis, la giornalista Alessandra Renzetti.

Deconte ha un tormento che lo perseguita da anni: da ragazzo rifiutò la compagnia di Elena, una ragazzina graziosa ma disabile, claudicante. Seppe poi che la bellissima Elena, ormai donna, sola e senza amore, aveva posto fine alle sue sofferenze con l’estremo gesto del suicidio.

Martina, per il vecchio Deconte, diventa la gioia delle sue giornate, la sua rinascita spirituale, la possibilità di rimediare in qualche modo alla sua infamia di giovane immaturo, la sua catarsi. Quella straordinaria e dolce intesa che si stabilisce tra “nonno e nipote” ridarà a Martina la dignità che la disabilità le aveva sottratto e riuscirà a realizzare anche il progetto per lei più grande e profondo.

Bruno de Benis viveva a Roma e, incuriosito dai nomi delle vie, cercava notizie su quei personaggi scritti sui muri.

Non aveva nemmeno il vocabolario, e le parole le rubava ascoltando i discorsi dei grandi quando parlavano di guerra o di politica. Crescendo riuscì sempre meglio a incasellare parole e saperi, finché una gentile professoressa gli rivelò del suo talento nella scrittura che sarebbe stato bene coltivare.

E così fu. Finalmente nel ‘71, a Melbourne, vide la luce “Il Complotto”, il suo primo romanzo. Ne seguirono tanti altri, compreso questo che hai tra le mani. Evento gratuito fino ad esaurimento posti.




COMMEMORAZIONE DEGLI EROICI PARTIGIANI DI SANTA BARBARA

di Filippo Paziente

Chieti, 9 novembre 2024. L’8 novembre, ricorrendo l’81° anniversario del loro sacrificio, abbiamo commemorato gli eroici partigiani Francesco Sciucchi e Antonio Aceto, presso il cippo che li ricorda, eretto l’8 novembre 1945 da Alessandro Sciucchi, padre di Francesco. Erano presenti alcuni congiunti, i sindaci di Bucchianico e Palombaro, dirigenti e soci dell’ANPI e dello SPI. Abbiamo scoperto una pietra della Maiella, donata dall’amministrazione di Palombaro, su cui sono impresse le foto dei due Martiri. 

Erano componenti di un nucleo della banda Palombaro operante nella contrada Santa Barbara. Sciucchi, di anni 35, era tenente medico,  aveva partecipato alla campagna d’Albania e prestato servizio nell’ospedale militare di Chieti. Aveva tre fratelli, due sposati e uno celibe.  Con una radio ricetrasmittente, manteneva i collegamenti con gli inglesi, di cui aveva studiato la lingua.  Aceto, di anni 24, aveva quattro figli in tenera età: lavorava come mezzadro nella proprietà del suocero di Carlo Cavorso, fratello di Nicola, uno dei nove partigiani fucilati a Colle Pineta di Pescara l’11 febbraio 1944. Aveva Aveva combattuto in Grecia, in Albania e in Africa. Tornato in patria, si unì al nucleo di Sciucchi, aiutando gli ex prigionieri inglesi ad attraversare il fronte.

In seguito alla delazione di alcune spie prezzolate, furono entrambi arrestati  dai tedeschi, trasportati a un paio di Km sotto Bucchianico e fucilati.

L’8 novembre 1943 furono uccisi dai tedeschi altri due partigiani del nucleo di Santa Barbara: Roberto Agostini e Ruggero Carlone, in modo diverso. Carlone era un giovane contadino di 21 anni. Secondo la testimonianza della signora Anna Carlone, sua lontana parente, “cadde falciato dalla mitragliatrice tedesca  nel disperato tentativo di proteggere Sciucchi mentre stavano per sparargli”. Trasportato agonizzante all’Ospedale Civile, morì il giorno dopo. Agostini era un colonnello di artiglieria; aveva partecipato alla campagna di Grecia accanto al capitano di artiglieria Trieste Del Grosso. Per la sua esperienza, fu nominato componente del comando militare del Comitato Provinciale di Liberazione.  Quando i nazisti spararono un colpo di pistola per segnalare ai camerati la cattura di Sciucchi, il colonnello,  che si era rifugiato in una masseria per sottrarsi ai pericoli dei bombardamenti, udito lo sparo, temendo di essere arrestato,  cercò di scappare, ma fu raggiunto in pieno da una raffica di mitraglia, che lo stese morto sul posto.

Una riflessione sui tre militari partigiani. Nei territori occupati dai fascisti, al pari degli altri militari italiani, anche loro avevano compiuto rastrellamenti  feroci contro i coraggiosi partigiani che combattevano  per liberare la loro patria dagli invasori. Dopo l’8 settembre, tutti i soldati furono posti di fronte al dilemma: che fare? Alcuni, i fascisti “duri e puri”, scelsero di restare fedeli a Mussolini e di entrare nella RSI; altri, come Sciucchi, Aceto e Agostini,  scelsero di combattere per la libertà della propria patria: dopo aver combattuto a fianco dei nazisti contro partigiani dei territori occupati, divennero partigiani italiani combattenti contro i nazifascisti.




PREMIO GIORNALISTICO GIANNI FOSSATI 2024

Giovanni Angelucci vince il premio dell’accademia italiana della cucina. Il giovane teatino, già volto noto del piccolo schermo per i suoi programmi tv di cucina e viaggio intorno al mondo su Gambero Rosso TV, ha ricevuto ieri a Milano il riconoscimento per l’impegno nel suo lavoro

Pescara, 8 novembre 2024. È andato a Giovanni Angelucci il premio istituito in memoria del giornalista Gianni Fossati, morto a causa del Covid nel marzo del 2020.

Il giovane teatino, già volto noto del piccolo schermo per i suoi programmi tv di cucina e viaggio intorno al mondo su Gambero Rosso TV, ha ricevuto il riconoscimento, giunto al quarto anno, per l’impegno nel suo lavoro con il quale valorizza quotidianamente la cucina italiana.

Il premio Gianni Fossati – assegnato dall’antica Accademia Italiana della Cucina, fondata nel 1953 – è stato consegnato a Milano durante la cerimonia del 7 novembre. Alla penna del gastronomo teatino è stato riconosciuto il valore di essere una delle voci che più si sono distinte “per il loro impegno alla riscoperta e alla valorizzazione delle abitudini e tradizioni gastronomiche italiane”, come ha sottolineato il Presidente dell’Accademia Paolo Petroni.

Giovanni Angelucci, approdato ormai da qualche anno sulla scena televisiva, continua a raccontare con passione e dedizione le molteplici storie attorno a cuochi, produttori, ingredienti, tradizioni gastronomiche e continua imperterrito a compiere il giro del mondo in cerca di nuovi sapori e odori da divulgare.

“Onorato e orgoglioso di contribuire quotidianamente alla valorizzazione della cucina italiana con il mio lavoro. Grazie! – ha dichiarato Angelucci – Un auspicio per me e i miei colleghi: abbiamo la fortuna di svolgere uno dei lavori più belli e romantici del mondo, proviamo a mantenere lo stesso entusiasmo delle prime interviste fatte, dei primi articoli scritti e delle prime cene importanti condivise. Perché sarà quando non ci stupiremo più di cotanta meraviglia che sarà allora giunto il momento di farci delle domande. Per il momento, però, io ho più fame di ieri e sono pronto per ricominciare a viaggiare insieme a voi domani.  Buon appetito e viva la cucina italiana!”.

Insieme a lui sono state premiate la direttrice de ilGusto Eleonora Cozzella e la giornalista e scrittrice Camilla Baresani.




IL CATALOGO DELLA MOSTRA TRASFIGURAZIONI

Incontro tematico con gli artisti e presentazione (4 luglio 2024 – 2 febbraio 2025). Opere di CaCO3 / Marco De Luca a cura di Laura Salerno e Giovanni Gardini

 Venerdì 22 novembre 2024 ore 17:30 Abbazia di Santo Spirito al Morrone

Sulmona, 8 novembre 2024. Venerdì 22 novembre 2024, a partire dalle ore 17.30, presso la sala video del museo dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona, si terrà un focus tematico, a cura dei Musei Archeologici Nazionali di Chieti – Direzione regionale Musei nazionali Abruzzo, con gli artisti e i curatori della mostra intitolata Trasfigurazioni, la quale presenta, all’interno dei suggestivi spazi dell’ex Refettorio, le opere musive di CaCO3 – un collettivo formato da Âniko Ferreira da Silva, Giuseppe Donnaloia e Pavlos Mavromatidis – e Marco De Luca, artisti di spicco nel panorama dell’arte contemporanea.

L’incontro tematico, al quale interverranno Massimo Sericola, Direttore dei Musei Archeologici Nazionali di Chieti – Direzione regionale Musei nazionali Abruzzo, ed Emanuele Cavallini, Direttore dell’Abbazia di S. Spirito, è volto ad analizzare gli assunti e le suggestioni che hanno informato l’esposizione, con la finalità di illustrare al pubblico il concept e le opere da plurimi punti di vista. Con l’occasione verrà presentato il catalogo relativo alla mostra, realizzato nell’ottica di stimolare un profondo dialogo e un proficuo scambio intellettuale con il pubblico invitato a partecipare, che in questi mesi di visita ha già manifestato un generale ampio apprezzamento e un favorevole riscontro. Al termine dell’incontro sarà possibile visitare la rassegna espositiva in compagnia degli artisti e dei curatori, Laura Salerno e Giovanni Gardini.

L’esposizione, nata dalla collaborazione con la Raccolta Lercaro di Bologna – Museo di arte antica, moderna e contemporanea – presenta preziose opere volte a delineare, attraverso linguaggi espressivi che recuperano materiali antichi al fine di ripensare la tradizione e riconvertirla in modernità, l’assunto di Trasfigurazione, declinandolo mediante il potere delle immagini in diverse possibili letture interpretative. La parola viene definita, nel Vocabolario Treccani, come  “L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione”. La materia delle opere, il mosaico, attraverso i giochi di luce e i riflessi generati dall’impiego di materiali rifrangenti (foglia d’oro, smalti traslucidi, pigmenti, paste vitree), trasmuta in sostanza luminosa che si sublima fino a diventare pura essenza.

L’operazione intellettuale posta alla base della tematica illustrata dalla mostra, quindi, non assume solo taglio filosofico, acquisisce anche uno spessore spirituale, nel riecheggiare il racconto evangelico evidenziandone il precipuo aspetto ideologico di un corpo sacro che trascende in puro fulgore, suprema irradiazione, con un sottile sguardo all’imminente Giubileo del 2025. Ulteriore operazione critica sottesa, funzionale a stimolare la parte relazionale con il contesto espositivo e la dimensione fruitiva, è l’allestimento delle opere, le quali perdendo lo statuto di verticalità previsto dall’ancoraggio a parete, invadono lo spazio della fruizione disponendosi in orizzontale, creando un suggestivo tappeto variopinto di tessere musive e cromie smaltate che invitano il riguardante a girargli intorno e ad ammirarlo, analizzarlo, interpretarlo, mediante una visione panottica.

Marco De Luca

Marco De Luca nasce a Medicina. Si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico a Ravenna e nel 1973 all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Le prime esposizioni personali, principalmente dedicate alla pittura, risalgono agli inizi degli anni Settanta. L’atto immediatamente successivo è il riavvicinamento al mosaico, scelto consapevolmente come proprio mezzo espressivo. Questa inclinazione, fondamentale per il successivo percorso artistico, è principalmente dettata da una personale concezione del linguaggio musivo, nel quale scultura e pittura risultano pienamente coinvolte e compenetrate. Nel 1997 collabora con Arnaldo Pomodoro alla realizzazione di un’opera per la Rocca di San Leo, in occasione dell’esposizione «Arnaldo Pomodoro. Sculture per San Leo e per Cagliostro». Ha esposto opere in molti Musei e Gallerie d’arte tra cui si ricordano principalmente, nel 2012, la mostra personale al MAR di Ravenna, nel 2015 l’esposizione personale negli ambienti delle Chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci a Matera, nel 2019 la persona al Museo Diocesano di Faenza.

CaCO3

Il gruppo CaCO3 nasce nel 2006 su iniziativa di Âniko Ferreira da Silva (Ravenna, 1976), Giuseppe Donnaloia (Martina Franca, 1976) e Pavlos Mavromatidis (Kavala, Grecia, 1979) che, dopo l’esperienza di formazione presso la Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, condividono e sviluppano un comune percorso di ricerca artistica dove antico e contemporaneo si innestano alla ricerca di nuove prospettive formali. Formula chimica del carbonato di calcio, o calcare (la pietra), il nome CaCO3 si riferisce a una delle materie prime comunemente utilizzate per la creazione di manufatti musivi, rivelando esplicitamente il valore fondamentale che l’elemento materiale riveste nella ricerca del gruppo. CaCO3 attualmente è rappresentato dalla Galerie Marc Heiremans di Anversa e, inoltre, coopera con vari studi architettonici e di interior design per la realizzazione di opere in ambito privato. Il gruppo opera a Ravenna.




ESTERNALIZZAZIONE DELLA MANUTENZIONE DEL VERDE

Firmato l’accordo tra l’Amministrazione Comunale, Giulianova Patrimonio e le organizzazioni sindacali per il mantenimento dei posti di lavoro. L’assessore Paolo Giorgini: “Siamo soddisfatti. La tutela dei dipendenti è stata una priorità anche quando si decise di procedere al risanamento societario”.

Giulianova, 8 novembre 2024. Firmato ieri l’accordo che mette in sicurezza i posti di lavoro nella Giulianova Patrimonio. L’intesa è stata sottoscritta a palazzo di città dall’ Amministrazione Comunale, da Giulianova Patrimonio e dalle sigle sindacali Flai Cgil Teramo, Nidil Cgil Teramo, Rsa Giulianova Patrimonio e Rsa Lavorint hanno.

L’intesa sottoscritta dalle parti tutela i livelli di occupazione dei lavoratori, anche interinali. L’accordo si è reso necessario all’indomani dell’ esternalizzazione della manutenzione del verde. L’azienda aggiudicataria ha manifestato la volontà di assorbire i 9 addetti al servizio ad oggi direttamente assunti dalla Giulianova Patrimonio. Quest’ultima, ed il Comune, si impegnano invece a mantenere i 4 lavoratori interinali per svolgere attività nel servizio cimiteriale.

“Siamo soddisfatti per il raggiungimento di un obiettivo essenziale – sottolinea l’assessore Paolo Giorgini – La tutela dei lavoratori e delle loro famiglie è sempre stata una nostra priorità. Non è un caso che sia stata determinante anche quando preferimmo il risanamento finanziario alla messa in liquidazione della società. Indispensabile, ora, proseguire sulla strada del rilancio di Giulianova Patrimonio, dei suoi beni e dei suoi servizi”.




PREMIO LUCIUS ANNAEUS SENECA

Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea ad Alessia Pignatelli ancora una volta premiata sul settore giornalistico

Bari, 8 novembre 2024. Si è svolta l’ottava edizione del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea Lucius Annaeus Seneca, organizzato dall’illustre Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari.

L’evento diviso in sezioni (poesia, letteratura e giornalismo), ha visto partecipe Alessia Pignatelli nella categoria giornalismo dove è stata premiata con il suo articolo Riflessioni e messaggi dal nostro Io osservando La Creazione di Adamo di Michelangelo.

L’interessante elaborato, ricco di contenuti emotivi e filosofici, ha incentrato l’importanza dell’arteterapia come via per comprendere la nostra anima, mediante l’interpretazione del capolavoro pittorico di Michelangelo.

Nella dettagliata critica che le è stata stilata dal pluri-accademico, poeta, scrittore di oltre ottanta libri di successo, saggista e recensionista Mauro Montacchiesi leggiamo un piccolo estratto: “L’articolo rende manifesta un’egregia interpretazione del capolavoro di Michelangelo, ed evidenzia i suoi effetti allegorici ed estetici con profonde considerazioni e razionale progressione che ben si amalgamano in una costruzione letteraria compatta”.

Beneficiata da una targa e dall’attestato accademico di merito, il suo articolo giornalistico e la sua personale biografia corredata dalle foto sono state incluse anche nel volume antologico del polo accademico internazionale di libera creazione del pensiero per lo studio e la formazione sul linguaggio filosofico ed artistico e per l’insegnamento delle Lettere, delle Scienze e delle Arti contemporanee. La credibilità e l’autorevolezza dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche essendo state riconosciute a livello istituzionale vantano per il premio Seneca il supporto di enti prestigiosi come il Parlamento Europeo, il Consiglio dei ministri, il Senato della Repubblica, La Camera dei Deputati, il Ministero della Cultura, la Regione Puglia, l’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari con l’insigne medaglia della Camera dei Deputati.

Inoltre, il Premio ha visto una giuria composta da personalità di spicco del mondo culturale, letterario e sociale, che hanno analizzato con scrupolosità le opere presentate coinvolgendo all’evento anche delle preziose e autorevoli presenze estere. Inoltre, anche nel campo artistico per Alessia Pignatelli le soddisfazioni non sono mancate poiché è stata tra le prescelte sul catalogo edito dall’Istituto Nazionale di Cultura “Lo Stato dell’Arte ai tempi della 60esima Biennale di Venezia” curato dal prof. critico e storico dell’arte Giorgio Gregorio Grasso. In tal contesto Alessia Pignatelli con la sua arte pittorica è stata coinvolta in un programma televisivo di Milano condotto dal dott. Grasso al fine di far attenzionare al pubblico alcuni dei suoi lavori.




UNA BUSSOLA PER BANDIERA di Simone Sibilio

Presentazione del libro con inediti Poesie dopo Gaza. Biblioteca Piero Angela sabato 9-11-24 ore 17:30  

Spoltore, 8 novembre 2024. In Abruzzo due incontri con Simone Sibilio, poeta e docente di Lingua e Letteratura araba presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo Giulianova Simone Sibilio sabato 9 novembre ore 17.30 sarà a Spoltore, presso la Biblioteca Piero Angela, dove presenterà il libro d’esordio: UNA BUSSOLA PER BANDIERA – con una sezione di inediti POESIE DOPO GAZA.

I versi della sezione Poesie dopo Gaza si aprono con il richiamo a Adorno che ripropone un vecchio tema: si può ancora fare poesia dopo l’orrore?

Sì, è la risposta, e “noi che amiamo la vita”, riecheggiando Mahmud Darwish, lo sappiamo. L’autore dedica il suo libro a chi crede ancora nella poesia immersa nell’umano e nel mondo.

In tutta la raccolta poetica sono riuniti alcuni topoi poetici universali (il viaggio, il nostos, la nostalgia, la perdita, la morte) per esprimere il sentimento del tempo e il disorientamento che l’autore prova di fronte alle distorsioni della nostra epoca, per denunciare poeticamente il progressivo affievolirsi del senso etico e il diradarsi dell’humanitas, per cercare di restituire attraverso la poesia valore e significato ai diritti inalienabili che pertengono a ogni essere umano, senza distinzione “di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”, come recita l’art. 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Simone Sibilio nel 2016 è stato insignito del Premio Poesia Città di Fiumicino per la traduzione di poesia straniera.

Interverranno, oltre all’autore Simone Sibilio, la sindaca Chiara Trulli, l’assessora alla cultura Nada Di Giandomenico, l’editrice Valeria Di Felice, con le letture a cura dell’attrice Cam Lecce.  L’incontro è organizzato dall’Associazione Deposito Dei Segni ETS in collaborazione con il Comune di Spoltore e Di Felice Editore. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.




ARRIVA LA CAMMINATA ENERGETICA SOLIDALE

Per dire no alla violenza sulle donne

Pescara, 8 novembre 2024. Il 10 novembre alle 10:00 in Piazza Salotto a Pescara per compiere 10.000 passi contro la violenza sulle donne. Nell’ambito dell’iniziativa #365 NO alla Violenza sulle Donne promosso dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Pescara, Simona Bucciarelli, trainer e ideatrice di Camminata Energetica promuove una Camminata Solidale in collaborazione con il Centro Antiviolenza ANANKE e destinata a raccogliere fondi interamente destinati all’allestimento dello Spazio Sfera nel Centro ANANKE.

Un modo concreto per offrire supporto a donne vittime di violenza, un momento di riflessione sulla violenza di genere, sul gender gap e sulla discriminazione. Lo sport inteso come calzante metafora della vita. Camminare significa innanzitutto trovare la forza di compiere un primo passo, dare avvio ad un percorso a volte non facile.

Significa superare con coraggio e sacrificio una situazione di immobilismo che troppo spesso si rivela dannosa e tossica per molte donne. Saranno presenti il Vicesindaco del Comune di Pescara Adelchi SULPIZIO, la Presidente dell’Associazione ANANKE Daniela Gagliardone e la Trainer Simona Bucciarelli.

La camminata prenderà avvio da Piazza Salotto e si snoderà nelle vie cittadine. Il 10 novembre alle 10:00 per compiere 10.000 passi contro la violenza sulle donne, ogni passo un NO, un MAI PIÙ, un BASTA. NO sussurrati, sospirati, gridati, ma mai più taciuti.




PULIZIA, CHIOSCHI E MOBILITÀ

Via Verde Costa dei Trabocchi, al via tavoli di lavoro su tre ambiti tematici

Fossacesia, 8 novembre 2024. A seguito degli Stati generali del 17 ottobre scorso, si sono incontrati ieri a Fossacesia nel Parco dei Priori i vari portatori di interesse operativi sulla ciclovia Via Verde della Costa dei Trabocchi. Si tratta di un primo incontro operativo in cui sono state condivise con i partecipanti tre macroaree d’intervento riguardanti la Via Verde Costa dei Trabocchi: “pulizia e raccolta rifiuti“, “chioschi stagionali” e “mobilità, sicurezza e parcheggi“. Ciascuna area sarà oggetto di specifici tavoli di lavoro, il primo dei quali – dedicato a mobilità, sicurezza e parcheggi – è già fissato per martedì 3 dicembre alle ore 15.30 nella sala convegni Colizzi di Rocca San Giovanni. Le date dei successivi incontri verranno comunicate in seguito.

All’incontro, organizzato dalla Provincia di Chieti, hanno partecipato i sindaci Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia) e Fabio Caravaggio (Rocca San Giovanni), la vicesindaca di Vasto Licia Fioravante e il vicesindaco di San Vito Chietino Roberto Nardone. Erano presenti, inoltre, la responsabile del servizio Via Verde della Provincia di Chieti Maria Rosaria Greco, i rappresentanti delle associazioni territoriali, commerciali e diversi operatori economici. A moderare l’incontro e a raccogliere le istanze dei presenti i consiglieri delegati alla Via Verde, Angelo Radica e Alessandro La Verghetta.

“Questi tavoli di lavoro rappresentano un’occasione preziosa per discutere, insieme agli operatori locali e alle associazioni, delle principali esigenze della Via Verde, come la gestione dei rifiuti, la sicurezza e la viabilità, la questione dei chioschi stagionali. La collaborazione attiva tra amministrazioni e realtà locali è essenziale per affrontare le sfide presenti e promuovere lo sviluppo sostenibile di questa area, che deve farsi trovare pronta per essere sempre più apprezzata dai turisti italiani e stranieri. Grazie al supporto dei tecnici provinciali, presenti all’incontro, abbiamo potuto individuare le prime soluzioni concrete e immediate per la valorizzazione e buona gestione della Via Verde“, commentano i consiglieri delegati alla Via Verde Angelo Radica e Alessandro La Verghetta.




STAGIONE TEATRALE DEL SIRENA

Lello Arena e Dee Dee Bridgewater sono i primi due grandi nomi. Il programma completo della stagione 2024/25 verrà annunciato in una conferenza stampa che si terrà nel corso della prossima settimana.

Francavilla al Mare, 8 novembre 2024. Torna la stagione teatrale dell’Auditorium Sirena sostenuta dall’amministrazione comunale di Francavilla al Mare guidata dalla sindaca Luisa Russo e dall’assessorato alla cultura guidato da Cristina Rapino, con la direzione artistica del maestro Davide Cavuti.

I primi due nomi che faranno parte del programma sono quelli del celebre attore Lello Arena, in scena con lo spettacolo “Oh that Chaplin” di cui è anche regista, e della cantante americana Dee Dee Bridgewater, stella della musica mondiale, che sarà in concerto a Francavilla al Mare il 4 aprile 2025. Nel corso della prossima settimana, verranno svelati tutti gli ospiti della “Stagione teatrale 2024/2025”, che, anche per questa edizione, si preannuncia ricca e variegata e con la partecipazione di artisti di primo livello e spettacolo di qualità.

«Siamo felici di annunciare i primi due nomi della stagione teatrale dell’Auditorium Sirena, l’attore Lello Arena e la cantante americana Dee Dee Bridgewater. Sarà una stagione con altri grandi nomi del panorama teatrale e musicale, seguendo la linea tracciata già negli anni passati, auspicando una presenza sempre più numerosa di giovani a teatro» – ha dichiarato Luisa Russo, sindaca di Francavilla al Mare.

«Presenteremo la stagione teatrale con tutti gli appuntamenti tra qualche giorno. Si partirà il 15 dicembre con la prima data, per un cartellone ricco di nomi di spessore e spettacoli di qualità», ha dichiarato Cristina Rapino, Assessore alla Cultura.

«Sarà una stagione artistica con grandi nomi del mondo del teatro e della musica e con spettacoli di spessore, che contribuiranno alla crescita culturale dell’intera città e ad aprire ulteriori spazi alla riflessione», ha dichiarato il maestro Davide Cavuti, direttore artistico dell’Auditorium Sirena.

Come nelle passate edizioni, subito dopo la presentazione dell’intero cartellone, sarà aperta la campagna abbonamenti della stagione teatrale, con diritto di prelazione per i “vecchi abbonati”.




LXVII PREMIO B. CASCELLA

La premiazione

Ortona, 8 novembre 2024. Sabato 9 novembre 2024 si terrà la premiazione del Premio Basilio Cascella, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica. Il tema della LXVIII edizione 2024 è Frammenti di Coscienza, termine con cui il critico d’arte Philippe Daverio definiva chi realmente era espressione dell’Arte rispetto a chi viene venduto o si autodefinisce come artista.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 14 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di intelligenze artificiali e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico, e nella giornata di sabato saranno resi pubblici i vincitori dei premi della critica e popolare delle rispettive sezioni Fotografia e Pittura.

Premiazione: 9 novembre 2024, ore 18:00

Location:  Teatro F. P. Tosti, Corso Garibaldi, 7 – Ortona CH

Autori:

– Fotografi: Francesca Amedeo, Marzia Bernini, Catia Di Mieri, Carola Eirale, Lavinia Paolini, Daisy L. Peluso, Mauro Pinotti, Paola Rizzi. Fuori Concorso: Sebastiano Bianco, Claudio Dell’Osa, Silvia Morgana Di Federico, Mirko Errigo, Alessandro Falco, Annalisa Lenzi, Veronica Liuzzi, Alessandro Passerini, Alessio Trerotoli.

– Pittori: Alessandro Botti, Luisa Campa, Antonio De Blasi, Teresa Luzii, Cesare Pinotti, Tommaso Ricci. Fuori Concorso: Andrea Amaducci, Leonardo Baserni, Agostino Bergo, Ileana Colazzilli, Ornella Di Profio, Maurizio Rapiti, Monica Seksich, Francesco Sgarlata, Luisa Valenzano.




UN MESE DI ARTE ED EVENTI NELLA PICCOLA CORBELLINO

OMNI: Grande successo mostra nella chiesa  simbolo di rinascita

L’Aquila, 8 novembre 2024. “Questo legno che scivola sull’acqua, sfida la velocità del suono e della luce, attaccato ad una gomena. E con fiocina e rampone, vuoi uccidere l’ossessione che ti nutre? Tu sai che quella è l’essenza stessa del creato, della vita? Se ne sta nascosta nei fondali a giocare con la sua coda a pelo d’acqua. Un segreto basta a sé come la bellezza, Achab!”

Le parole dell’attore Marco Valeri ispirate al Mody Dick di Herman Melville, sono state scandite nel silenzio di una chiesa sconsacrata, rannicchiato nel grand tronco trafitto dalle frecce dell’artista peruviano Sebastian Alvarez, ad evocare il martirio di San Sebastiano,  l’eterno ritorno degli elementi e chissà cosa altro, come uno degli ultimi atti della la mostra d’arte “Omni – Omnia mutantur, nihil interit”, ideata e organizzata dall’associazione 1Cona di San Demetrio né Vestini, in provincia dell’Aquila, dedicata al tema della metamorfosi e declinata nelle opere di dieci artisti, nella suggestiva chiesa seicentesca sconsacrata, e ora centro culturale, di San Sebastiano di Corbellino, una delle frazione del comune diffuso di Fagnano Alto, in provincia dell’Aquila.

Evento premiato da un grande successo in un mese che ha offerto anche reading, performance artistiche, escursioni e passeggiate patrimoniali, workshop, ultimo dei quali, in occasione del finissage, quello di serigrafia su tessuto a cura di Ida Tuia Fornasiero, attirando nel minuscolo borgo della media valle dell’Aterno centinaia di persone, anche da fuori regione.

La mostra, con la curatela di Irene Marotta, Alessandra Bianchi e Debora Bella. A sostenere l’iniziativa l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, i Comuni di Fagnano Alto e di San Demetrio ne’ Vestini, il Parco Regionale Sirente Velino, Arti e spettacolo di San Demetrio Ne’ Vestini.  

Molto soddisfatto il presidente del Parco Regionale Sirente Velino, Francesco D’Amore: “Quando 1cona ci ha contattato ci siamo messi subito a disposizione, questa chiesa è uno dei simboli della rinascita post sismica, che dopo il restauro e la riconversione a centro culturale ospita concerti, convegni, teatro. La mostra ha attratto tantissimi visitatori e questo conferma che l’arte è un fermento per il nostro territorio. La vera battaglia è quella di rendere questi luoghi appetibili per nuovi residenti e giovani, offrendo servizi essenziali, abitazioni, connessioni Internet che possano consentire lo smart working. E poi serve anche una offerta culturale e di svago all’altezza, anch’essa un  bisogno primario, per i residenti, oltre che per i turisti” 

Irene Marotta ha ricordato “la prima volta che sono entrata nella chiesa di San Sebastiano. È stato emozionante e ricordo che noi di 1cona ci siamo guardate negli occhi e abbiamo deciso subito di utilizzare questa chiesa come il luogo che avrebbe ospitato la nostra prossima mostra”

Ha dunque aggiunto Debora Bella: “Omni è stata una sfida, è stato un viaggio, è stata un’esperienza che è andata oltre una semplice esposizione. anche la chiesa stessa parlava di trasformazione e di metamorfosi, rinata dalle ceneri e dai rovi dalla natura che si era ripresa quello che una volta era suo ha resistito ed è arrivata a noi oggi come luogo che non ha più la funzione per la quale è stato creato, ma continua ad evolversi, mutare, trasformarsi in continuazione”.

Infine, Alessandra Bianchi:  “con Omni ci siamo messe in gioco: avevamo due grandi paure, una era l’incomprensione e l’altra la partecipazione. Eppure, alla fine di questo mese di mostra, credo proprio che la parte più gratificante sia stata incontrare conoscere e scambiare racconti e vissuti con le persone che abitano a Fagnano. La cosa più bella è stata leggere la commozione negli occhi delle persone che ci sono cresciute, dentro questa chiesa. Per quanto l’arte contemporanea resti incomprensibile per qualcuno è stato il  mezzo che ci ha permesso di ricostruire  ancora di più, quella che è la storia stessa di questo posto”.

Ad esporre la piemontese Elena Mussi, pescarese acquisita, con “L’ombelico del mondo”, “Cervo di mare” e “Abisso”,  la venezuelana Yoselin Giovani, che ora vive a Popoli, con “Movimenti-Statici”, la napoletana Roberta Matuozzo, ora a L’Aquila a frequentare l’Accademia di belle arti, con “Chi è Marco Cavallo?”, il giuliese ma che vive a Bellante, Silvio Cascioli, con “Il seme della vita”, il chietino Davide Febbo, con il “Il reale è razionale”, Debora Panaccione, originaria di  Atina nel Lazio, ora residente a Fontecchio, borgo a poca distanza da Fagnano, con la sua ricerca fotografica sul concetto dei Buchi Bianchi, il peruviano Sebastian Alvarez, anche lui residente a Fontecchio, con l’installazione monumentale “Il martirio di San Sebastiano”, la tessitrice Valeria Befani, di origini romane, da anni residente a Rocca Calascio, con le “metamorfosi della lana”, Pasquale Liberatore, di San Demetrio ne’ Vestini, con “I corpi e le forme dei semi”. Infine  le intime visioni fatte della materia della pietra di Pasquale De Carolis,  noto come lo “scultore degli uccelli”, che ha segnato un’epoca con la bottega artigiana di San Demetrio ne’ Vestini, scomparso a 96 anni nell’aprile di quest’anno.

Coinvolte in Omni anche le associazioni ed imprese locali come Foresta Modello Valle dell’Aterno, Frequenze dal Gran Sasso ETS,  Cuore Nero d’Abruzzo e le Proloco del territorio.




RIPARTONO I LABORATORI PER LE SCUOLE

Montesilvano investe nell’educazione ambientale

Montesilvano, 8 novembre 2024. A partire da lunedì 11 novembre, le scuole di Montesilvano si trasformeranno in veri e propri laboratori a cielo aperto per scoprire i segreti della biodiversità del fiume e del mare. Il progetto “Montesilvano per l’Ambiente 2024/2025”, patrocinato dal Comune e organizzato dall’Associazione Amare Montesilvano in collaborazione con Nuovo Saline, offrirà a circa 300 studenti un’esperienza unica di apprendimento e sensibilizzazione ambientale.

“L’educazione ambientale è un pilastro fondamentale per costruire un futuro sostenibile“, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura, identità e territorio, Corinna Sandias. “Siamo lieti di sostenere questo progetto che, attraverso laboratori coinvolgenti e interattivi, avvicina i nostri ragazzi alla natura e li rende consapevoli dell’importanza di proteggere il nostro prezioso patrimonio ambientale. Con questa iniziativa, non solo diamo seguito agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, ma promuoviamo anche un approccio educativo che integra la teoria con la pratica, coinvolgendo attivamente le scuole e le famiglie”.

Grazie alla competenza dei tecnici di Nuovo Saline, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare il mondo della zoologia fluviale e terrestre, scoprendo le caratteristiche degli ecosistemi acquatici e terrestri e l’importanza della biodiversità. Le lezioni, tenute sia in aula che in ambienti esterni, saranno arricchite da attività pratiche e dall’osservazione diretta di numerosi reperti.

“Ringraziamo l’Associazione Amare Montesilvano e Nuovo Saline per il loro impegno e la loro professionalità”, ha proseguito l’Assessore Sandias. “La loro collaborazione è fondamentale per realizzare progetti di successo che contribuiscono a migliorare la qualità della vita della nostra comunità”.

Il progetto “Montesilvano per l’Ambiente” si rivolge principalmente agli alunni delle scuole primarie e proseguirà fino a maggio 2025, offrendo un’ampia gamma di attività didattiche e laboratori su temi ambientali di grande attualità.




ECHI DEL PASSATO

Rievocazione storica nell’anno delle radici italiane nel mondo a Caramanico Terme il 2 settembre scorso

Chieti, 8 novembre 2024. Il pomeriggio di sabato scorso, 2 novembre, è stato memorabile per la comunità di Caramanico. Sala del consiglio comunale gremita, tante persone in piedi, presenza di persone giunte da tutta la regione. Tutti hanno mostrato attenzione e interesse nell’ascoltare gli studiosi che si sono succeduti al tavolo dei relatori, nel corso del convegno sulla “Storia brigantaggio nei territori della Maiella”.

È stato il momento più solenne della due giorni (2 e 3 novembre) dedicati alle radici e ai concittadini emigrati all’estero a Caramanico, dal titolo “Echi del Passato: Rievocazione Storica di Caramanico Terme – 2024 – Anno delle Radici Italiane nel Mondo”, organizzato dall’Amministrazione comunale grazie al sostegno del MAECI come “Comune delle Radici”.

All’evento ha partecipato anche Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il quale si è detto soddisfatto nel vedere la grande partecipazione della cittadinanza e delle persone giunte da fuori, e ha ripercorso le tappe del percorso perseguito dal Ministero per arrivare al progetto Italea, che ha animato moltissimi borghi del Paese. Solo in Abruzzo, infatti, sono stati 44 i piccoli Comuni che hanno raccolto l’invito del Ministero a celebrare l’Anno delle Radici valorizzando la storia e le tradizioni del proprio paese, o promuovendo i viaggi di ritorno di discendenti di famiglie emigrate nel secolo scorso.

Al convegno del 2 novembre hanno partecipato anche Maximiliano Manzo, coordinatore regionale Abruzzo del Progetto Pnrr “Turismo delle Radici” e il vicepresidente dell’APS “La Visceglia” che gestisce il progetto Italea Abruzzo, Ivan Serafini. Dopo la conferenza i partecipanti sono stati invitati lungo le vie del centro storico, teatro di una rievocazione narrata e cantata sulla storia dei briganti, ad opera di un gruppo di cantori e strumentisti che hanno offerto un viaggio tra storie e canti tradizionali della Majella. Un’atmosfera magica, complice la giornata limpida e lo spettacolo del tramonto con vista sulla Majella.




GIORNATA DEL RICORDO A ORTONA

Un tributo al sacrificio e alla memoria per rafforzare il legame storico con il Canada

Roma, 8 novembre 2024. L’Ambasciatrice del Canada in Italia Elissa Golberg annuncia le commemorazioni per la Giornata del Ricordo che si terranno lunedì 11 novembre a Ortona. Le cerimonie rendono omaggio al coraggio e al sacrificio dei Canadesi che hanno combattuto per la liberazione dell’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare i 26,000 feriti e i circa 6000 morti, tra cui i 1375 caduti per liberare la città di Ortona nel 1943. Alle 09:20 avrà luogo in Piazza degli Eroi Canadesi una breve cerimonia per la deposizione di una corona commemorativa al Monumento. Il Prezzo della Pace.

La cerimonia della Giornata del Ricordo inizierà alle 10:30 presso il Cimitero di Guerra del Fiume Moro e sarà concertata dal direttore e dagli studenti del Canadian College di Lanciano che da anni tengono viva la fiamma del ricordo. Sarà una toccante e coinvolgente celebrazione che prevede l’esecuzione degli inni nazionali, l’allocuzione dell’Ambasciatrice, la lettura dell’Atto di memoria e Impegno a Ricordare, le preghiere, i due minuti di  silenzio, la Sveglia e la deposizione delle corone al Monumento ai caduti. 

Insieme all’Ambasciatrice Golberg saranno presenti il Tenente Generale Peter K. Scott Vice Comandante Comando Congiunto delle Forze di Napoli, l’Addetto militare delle FF.AA. Canadesi Colonello Julien Richard, il Colonnello onorario delle Prime Nazioni John Newman, il Ranger Onorario e artista Jean Miso, il Commissario straordinario di Ortona dottor Gianluca Braga, autorità locali, membri delle forze armate di Italia e degli Stati Uniti d’America,  studenti, cittadini canadesi e italiani, e rappresentanti delle associazioni locali, uniti nel rendere omaggio a chi ha dato la vita per la pace e la libertà. 

La Giornata del Ricordo rappresenta un momento di profonda riflessione e riconoscenza, che rafforza il legame speciale e duraturo tra l’Italia e il Canada, e tra Ortona e il Canada. Questo rapporto è fondato sul sacrificio condiviso durante la battaglia di Ortona, nota come la “Piccola Stalingrado” per la sua intensità e per le numerose perdite, e continua oggi attraverso le nuove generazioni italiane e canadesi. 

“Ricordiamo oggi migliaia di coraggiosi canadesi, indigeni e no, che hanno combattuto contro l’autoritarismo e per la democrazia, contro la paura e per la speranza, contro l’odio e il  razzismo e per i diritti umani”, ha detto l’Ambasciatrice Golberg. “Qui, con la gente di Ortona, onoriamo un legame che persiste nel tempo, per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della memoria storica.”

Infine, chiosa l’Ambasciatrice “abbiamo la responsabilità di opporci all’aggressione e al terrorismo, di evitare la compiacenza e l’indifferenza, di mostrare gentilezza, di difendere la dignità di ciascuno e di agire per la pace.”

Ortona e il Canada sono unite da oltre 80 anni da una memoria collettiva che ha gettato le basi per un’amicizia solida, trasformando la storia di guerra in un’opportunità di dialogo e di costruzione di pace.




TEMPI LUNGHI PER LA RIAPERTURA DELLA PISCINA COMUNALE

Tar dell’Aquila accoglie il ricorso presentato dal precedente gestore

Montorio al Vomano, 8 novembre 2024.  Tanto tuonò che piovve. La prepotenza e l’arroganza del Sindaco Altitonante continuano a generare soltanto guai per la comunità amministrata. Infatti, il TAR Abruzzo – L’Aquila nell’accogliere il ricorso presentato dal precedente gestore della piscina comunale, evidenziando l’illegittima esclusione dello stesso oltre ad inadempienze nella procedura amministrativa, ha sospeso l’efficacia dell’atto impugnato.

In questo caso oltre alle spese legali da sostenere e ad un probabile risarcimento danni c’è l’aggravante di un servizio essenziale che non sarà garantito ai cittadini utenti quanto meno fino al 12 dicembre 2024, giorno in cui è stata fissata l’udienza di merito. Ci dispiace per i nostri concittadini e per quanti attendevano impazientemente la riapertura della piscina comunale, purtroppo temiamo che i rilievi già emersi potrebbero rendere necessario l’avvio di un nuovo iter amministrativo ed in tal caso la riapertura della struttura slitterà ulteriormente, altro che il 14 novembre alle ore 10.00 come annunciato dal sindaco.

L’ennesima brutta figura per l’amministrazione comunale ed una risposta decisa ai toni di onnipotenza del sindaco, allergico alle più elementari regole di trasparenza e buona condotta amministrativa. Ribadiamo che il buon governo di un paese si misura anche da un’attenta programmazione e da una rigorosa gestione delle procedure amministrative, evitando lo sperpero di risorse pubbliche alimentando liti e contenziosi.

I consiglieri comunali

Eleonora Magno

Andrea Guizzetti

Alessandro Di Giambattista

Alessia Nori

Raniero Barnabei

Adele Ricci




INAUGURAZIONE DELLA BIBLIOTECA POLO PESCARA

Il plauso di Blasioli: “Un investimento sul futuro e sulla crescita culturale dell’università e dei nostri studenti”

Pescara, 8 novembre 2024. Oggi è un giorno di grande significato per la comunità accademica dell’università degli studi G. d’Annunzio e per l’intera città di Pescara. L’inaugurazione dei nuovi spazi della Biblioteca Polo Pescara, a cui ho voluto partecipare, rappresenta un investimento sul futuro, sulla crescita culturale del nostro ateneo e sullo sviluppo sociale della popolazione studentesca. Un traguardo per i nostri ragazzi, da sempre alla ricerca di spazi in cui studiare e fare ricerche.

Come vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, intendo esprimere il mio più sincero apprezzamento per la bellezza e la funzionalità della nuova struttura.  È un onore aver partecipato questa mattina alla cerimonia d’inaugurazione dei locali, in un edificio moderno e funzionale annesso alla sede universitaria di viale Pindaro. Il rettore Liborio Stuppia, il prorettore del campus di Pescara, Tonio Di Battista, e il direttore delle biblioteche di ateneo, Enzo Fimiani, hanno scommesso sul valore pedagogico della biblioteca e sono riusciti a concludere la ristrutturazione in tempi record.

Oggi l’edificio si presenta non solo come un luogo di studio, ma soprattutto come uno spazio aperto a disposizione della città, dotato di un’ampia gamma di servizi all’avanguardia per stimolare la riflessione e dare libero sfogo  alla curiosità intellettuale di studenti e ricercatori. Le sale studio, l’area per la consultazione e la nuova sala riviste, finalmente tornata nella sede originaria, sono ambienti perfettamente attrezzati per l’approfondimento e la ricerca. In un’epoca in cui gli spazi pubblici dedicati allo studio individuale e di gruppo sono sempre più richiesti, la Biblioteca Polo Pescara diventa un simbolo della crescita del nostro ateneo e una risorsa preziosa al servizio della comunità.

Sono certo che, con il progetto di allungamento degli orari di apertura dalle 19 fino a mezzanotte, così come annunciato dai vertici dell’ateneo d’Annunzio, si riuscirà a venire ulteriormente incontro alle reali necessità di una popolazione studentesca sempre più dinamica e con ritmi di vita frenetici. È dovere delle istituzioni offrire ai giovani spazi sicuri e stimolanti dove poter approfondire i percorsi accademici anche durante le ore serali, quando le biblioteche tradizionali chiudono i battenti.

Concludo ringraziando in primis l’appassionato personale in servizio in biblioteca e anche tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, un segnale chiaro della volontà di offrire ai nostri ragazzi le migliori condizioni e gli ambienti ideali per studiare e crescere professionalmente.

Antonio Blasioli




ELEZIONE TRUMP

Bagnai (lega): “Dazi? Più preoccupante crisi Germania e Francia”

Roma, 8 novembre 2024. “Gli scenari che si aprono non sono così catastrofici come sono stati rappresentati. Per la nostra economia ci dovrebbe preoccupare maggiormente la crisi della Francia e della Germania, che sono molto più importanti per la tenuta della nostra crescita piuttosto che l’ipotetico dazio sugli spaghetti, che probabilmente non ci sarà.” Così il deputato della Lega, Alberto Bagnai, commentando l’esito delle elezioni Americane del 5 novembre, stamane nel corso della trasmissione Sky Start.

“La crisi della Germania – spiega Bagnai – deriva dall’aver distrutto i suoi clienti principali con le politiche di austerità. Adesso i tedeschi devono scegliere se distruggere anche loro stessi con le politiche di austerità o se è il caso di rivedere le politiche di governance europea”.




HELLO! MR. GERSHWIN!

Quartetto di Sassofoni Accademia. Gaetano Di Bacco sassofono soprano Enzo Filippetti sassofono alto, Giuseppe Berardini sassofono tenore Fabrizio Paoletti sassofono baritono, Giuliano Mazzoccante pianoforte. domenica 10 novembre  ore 17.30 Teatro Comunale M. Caniglia

Sulmona, 8 novembre 2024. Prosegue l’avventura musicale della Camerata M. di Sulmona che raggiunge così il traguardo dei 1.523 concerti in 72 stagioni. Domenica 10 novembre al Teatro Comunale “Maria Caniglia” quattro sassofonisti di primo piano: Gaetano Di Bacco, Enzo  Filippetti,  Giuseppe Berardini e Fabrizio Paoletti,  riuniti nella formazione di  “Quartetto di Sassofoni Accademia”, festeggiano un sodalizio lungo 40 anni sulle note di Gershwin,  ritmi sudamericani  e  melodie senza tempo della canzone popolare napoletana. Per questa speciale occasione il Quartetto di sax si arricchisce della presenza del pianoforte con  special  guest Giuliano Mazzoccante.

Il concerto “Hello! Mr. Gershwin!” è dedicato al musicista americano in occasione dei 100 anni della sua Rapsodia in Blue eseguita per la prima volta a New York il 12 febbraio del 1924, in una rassegna intitolata “An Experiment in modern Music”. Tra il pubblico c’erano  Igor Stravinskij, Sergej Rachmaninov, Fritz Kreisler e Leopold Stokowski. Fu subito un successo. L’opera, della durata di 16 minuti, venne usata come colonna sonora da Woody Allen nel film “Manhattan”  e accompagnò la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Los Angeles del 1984  eseguita da 80 pianisti. Scritta a 26 anni da un Gershwin ancora sconosciuto, nella versione per due pianoforti, da lui stesso eseguita al piano nella prima rappresentazione,  è oggi considerata il  suo capolavoro.

Nella serata dedicata a Gershwin oltre alla Rapsodia in Blue, verrà eseguita, di Gaetano Di Bacco, Four Saxes in Paris Fantasia  su “An American in Paris” dello stesso autore. La seconda parte del programma prosegue con  Cuarteto Latinoamericano para saxofones  Fandango Serenata Chôro y Tango  di Aldemaro Romero pianista e compositore venezuelano scomparso nel 2007.

La serata si conclude con un  pot-pourri di indimenticabili melodie napoletane da Funiculì funiculà  a O sole mio, Torna a Surriento, Core ‘ngrato,  O surdate ‘nnamurate, Te voglio bene assaje e  Sul mare luccica, riproposte in Napoli, Napoli, Napoli del musicista giapponese Rika Ishikawa.  

Costituitosi nel 1984 il  Quartetto di Sassofoni Accademia è composto da Gaetano Di Bacco al sassofono soprano, Enzo Filippetti al  sassofono alto, Giuseppe Berardini sassofono tenore e Fabrizio Paoletti sassofono baritono. Considerato a livello internazionale tra i gruppi italiani più attivi nel suo genere, ha sempre mantenuto la stessa formazione e spazia sia nell’ambito della musica contemporanea (più di 70 opere scritte e dedicate) che nella ricerca delle rare composizioni musicali per sassofono, in particolare dei compositori francesi dell’Ottocento. Si contano più di 1500 concerti in Italia e all’estero con  70 tournée in 26 Paesi (Europa, America del Nord e Sud, Medio ed Estremo Oriente, Africa) Il gruppo si è esibito per importanti istituzioni musicali e festival in sedi prestigiose (Biennale di Venezia, Mozarteum di Salisburgo, Conservatoire National Superieur de Musique de Paris, Cappella Paolina al Quirinale, Teatro “Teresa Carreño” di Caracas, Palau de La Musica di Valencia, Konzerthaus di Berna, Museo di Arte Contemporanea di Barcellona,  Centro “Bellas Artes” di Madrid).

 Il Quartetto tiene corsi, master-class e conferenze e i suoi componenti sono docenti di sassofono nei Conservatori di Musica di Roma, Udine, Pescara e L’Aquila. Come attività discografica  si  contano una dozzina di cd per Nuova Era, Dynamic, Edipan, Iktius, BMG-Ariola, Paganmusic e Riverberi Sonori.

Giuliano Mazzoccante  riconosciuto   come uno dei migliori pianisti italiani della sua generazione, ha studiato al  Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze  e all’Accademia Chigiana di Siena. Presso l’Accademia Europea di Musica di Erba (Como), con Lazar Berman,  si è perfezionato con particolare attenzione alla musica di F. Liszt.   Oltre cinquanta premi ottenuti  tra cui il “4th Tbilisi International Piano Competition” in Georgia (WFIMC). Si è esibito in tutta Europa, Asia e Stati Uniti ed ha suonato come solista con importanti orchestre sinfoniche. Ha inciso per Dynamic, Wide Classique, DAD Records, Camerata Tokyo, Radio Vaticana, Phoenix Classics. E’ fondatore e Direttore Artistico dell’Accademia Music and Art International a Chieti, dove è anche Direttore artistico del Teatro Marrucino.  È docente presso il Conservatorio L.D’Annunzio di Pescara.

 PROSSIMI APPUNTAMENTI

Concerti del GIOVEDI –  Foyer del Teatro  14 dicembre ore 17,30

Orchestra Sinfonica Città di Grosseto – domenica 17 novembre




FIGLI E GENITORI DI OGGI

Domenica il secondo incontro dell’assessorato alle pari opportunità con la Città. In comune parla la mamma della piccola Noemi

Pescara, 8 novembre 2024. Si parlerà di genitorialità nel secondo incontro della rassegna “Le Domeniche delle Donne”, organizzata dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Pescara per il mese di novembre. L’appuntamento è per domenica 10 novembre alle ore 17, nella sala consiliare del Comune, e il dialogo con la città, stavolta, sarà affidato allo psicologo psicoterapeuta Massimo Ippoliti e alla Pediatra Silvia Di Michele, esperta di malattie rare. Interverrà anche Tahereh Pisciotta, caregiver e madre di Noemi, la dodicenne di Guardiagrele affetta da una grave malattia, l’Atrofia Muscolare Spinale. In suo nome è stata creata dai genitori una associazione, Progetto Noemi, e la madre è vice presidente. 

Annuncia questo secondo appuntamento l’assessore comunale alle Pari opportunità, Valeria Toppetti. “In questo incontro”, dice, “il focus si sposterà sui nostri figli e sul rapporto genitori-figli. Il mondo digitale ha invaso ogni momento della nostra giornata e ogni sfera della nostra vita entrando anche nella intimità delle nostre case e accompagnando costantemente i giovani, nativi digitali, catalizzando spesso tutta la loro attenzione. Telefoni, pc e consolle sono diventanti un ostacolo al confronto all’interno del nucleo familiare per cui noi genitori dobbiamo guidare i nostri figli ad un uso controllato della tecnologia e dobbiamo istruirli a difendersi dalla dipendenza dal digitale.

Dobbiamo conoscere i rischi derivanti dall’eccessivo utilizzo degli smartphone e soprattutto dei social media che danno l’illusione di essere “insieme” ad altri coetanei ma in realtà isolati nelle loro camere oppure solo virtualmente “amici” di persone con le quali, in realtà, non hanno alcun rapporto interpersonale. Per i nostri bambini invece la criticità è costituita dai videogames, incentrati sempre più su dinamiche di violenza, che li proiettano in un realtà virtuale distorsiva per molti di loro”. In questo scenario, suggerisce Toppetti, i genitori devono “non solo gestire il dialogo sulla scelta dei videogiochi ma concordare i tempi di gioco e favorire sempre più incontri con i coetanei e lo sport, oltre allo studio. Per riuscirci è importante fare rete e supportarci, per gestire queste dinamiche, facendosi supportare da professionisti come quelli che incontreremo domenica”.  E’ previsto anche un momento musicale, come già avvenuto domenica scorsa, con la band di Primiano Calà, “per vivere con serenità e gioia un importante momento di confronto, stimolo e approfondimento sui temi tanto cari a noi donne. Invito tutta la cittadinanza a non perdere una occasione così importante per la vita all’interno delle nostre famiglie e quindi della nostra città”.




CENTO ANNI DOPO IL DELITTO MATTEOTTI

Se ne parla a Sulmona con Di Tizio ed il suo libro “La giustizia del Duce”

Sulmona, 8 novembre 2024. A 100 anni dal delitto Matteotti è Luciano Di Tizio che ne parla senza tralasciare particolari con La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza edito da Ianieri Edizioni: sabato 9 novembre alle ore 18.00 infatti sarà alla Libreria Ubik di Sulmona (Aq) dove dialogherà con il Professor Oreste Tolone (Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara).

Gli anni della presa del potere del fascismo, tra violenze nel territorio e progressivo asservimento dello Stato alla dittatura con, al centro, le vicende del rapimento e dell’assassinio di Giacomo Matteotti e il successivo processo-farsa agli autori materiali dell’aggressione. La narrazione prende le mosse dal contesto sociale, economico e ideologico negli anni della nascita e della crescita del fascismo tra connivenze, complicità e sottovalutazioni dalle drammatiche conseguenze, allargando il racconto ad altre aggressioni e ad altre vicende giudiziarie, alcune con conclusioni ben diverse.

Di Tizio nel 2006 ha pubblicato un volume “La giustizia negata. Dietro le quinte del processo Matteotti” interamente dedicato a quella vicenda giudiziaria ed oggi riprende il discorso ampliandolo con uno sguardo d’insieme sugli anni nei quali il fascismo con le sue violenze ha creato un regime dittatoriale grazie a circostanze favorevoli, connivenze più o meno dichiarate e a gravi sottovalutazioni.

Una visione a tutto campo nella quale il delitto e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.

Luciano Di Tizio, laureato in storia e filosofia, dopo un’esperienza da docente nei Licei, ha operato per molti anni come giornalista professionista collaborando con quotidiani, radio e tv, nazionali e locali, e infine come caposervizio de “Il Tempo” in Abruzzo. Autore di alcuni saggi storici, si è sempre occupato di ambiente con numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Nel 2022 è stato eletto presidente del WWF Italia.




LA COMMEMORAZIONE DEI PARTIGIANI DELLA BANDA PALOMBARO

Chieti, 8 novembre 2024. Questa mattina, alle ore 10.30, presso il Cippo, Strada Statale 81, Picena Aprutina, (Località Iconicella – Bucchianico) il Sindacato dei Pensionati Italiani della Cgil e la Sezione dell’Anpi di Chieti A. Grifone, organizzano insieme alle autorità la commemorazione dei Partigiani della Banda Palombaro, Francesco Sciucchi e Antonio Aceto, catturati con la complicità delle spie fasciste di Chieti e barbaramente giustiziati dai nazisti di stanza a Bucchianico.

 Parteciperanno alla cerimonia i parenti dei caduti; il sindaco di Bucchianico Renzo Di Lizio; il sindaco di Chieti Diego Ferrara; il Sindaco di Palombaro Rosalia Di Martino; il Segretario Provinciale dello Spi-Cgil di Chieti Maurizio Di Martino; il Presidente dell’Anpi Sezione di Chieti

Gianluca Antonucci.

A conclusione della cerimonia interverrà il Presidente della Lega Spi-Cgil di Chieti, Antonio D’Orazio, con la deposizione della corona commemorativa.




IL SINDACO IN COMMISSIONE AMBIENTE

Borsacchio, disponibili alla concertazione ma solo dopo l’approvazione del pan e nel rispetto della Legge

Roseto degli Abruzzi, 8 novembre 2024. Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ieri ha partecipato in audizione alla Seconda Commissione Consiliare della Regione – Territorio, Ambiente, Infrastrutture, convocata per discutere della riperimetrazione della Riserva del Borsacchio e, nello specifico, della Proposta di Legge N.12/2024 riguardante la Delibera di Giunta Regionale N. 311/C.

L’audizione del Primo cittadino di Roseto di fronte alla Commissione, promossa dal Capogruppo Regionale di Azione Enio Pavone, è servita per ribadire quanto espresso nell’ultimo Consiglio Comunale attraverso un’apposita Delibera votata all’unanimità dei presenti. Il Sindaco Nugnes, in rappresentanza quindi della comunità rosetana e dell’assise civica, ha sottolineato la necessità di procedere con il ripristino del perimetro originario dell’area protetta, con l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico da parte della Regione e, solo successivamente, con l’indizione di un tavolo di confronto istituzionale sulla nuova eventuale riperimetrazione, alla presenza di tutti i portatori d’interesse e secondo quanto previsto dalla Norma. Il Sindaco ha partecipato alla Commissione in rappresentanza dell’intero Consiglio Comunale che, in tre distinte occasioni, si è espresso in modo netto e all’unanimità dei presenti contro la riperimetrazione della Riserva naturale guidata Borsacchio.

“Ringrazio il Presidente e i Commissari per aver concesso alla Città di Roseto degli Abruzzi di essere ascoltata in questa sede, un ringraziamento particolare va al Capogruppo di Azione Enio Pavone per aver sollecitato questa audizione – ha affermato il Sindaco Nugnes – Oggi ribadiamo con forza la nostra richiesta di abrogare l’articolo 25 della Legge Regionale n. 4 del 25 gennaio 2024, che ha ridotto il perimetro della Riserva, e di ripristinare il perimetro originario, così come stabilito dalla Legge Regionale n. 29 del 26 giugno 2012. Sollecitiamo, inoltre, l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico (PAN), le cui osservazioni, a seguito di un lungo lavoro col supporto dell’Ufficio Parchi e Riserve della Regione, sono state contro dedotte con la Deliberazione consiliare n. 2 del 27 gennaio 2024, delineando i presupposti per la relativa approvazione da parte della Regione. Esso rappresenta lo strumento essenziale per garantire una gestione sostenibile e partecipata della Riserva, strumento che ora è esclusivamente nelle mani dell’Ente Regionale. Solo a seguito di questi due adempimenti saremo pronti a partecipare attivamente a un tavolo di concertazione tecnico-politico, come proposto anche durante la scorsa audizione, per discutere eventuali rimodulazioni del perimetro della Riserva, ma solo nell’esclusivo interesse della collettività e nel rispetto della normativa vigente. L’interesse generale deve sempre prevalere su quello particolare, e per la nostra città bisogna trovare una soluzione che permetta lo sviluppo del territorio e la salvaguardia della natura. Fa piacere aver visto il Presidente della Commissione Emiliano Di Matteo concorde rispetto alla necessità di convocare un tavolo di concertazione ma, ribadisco, prima di farlo c’è una procedura da seguire e, soprattutto, c’è un PAN da approvare che non può essere cestinato così facilmente”.




MENO CINGHIALI  NELLA GROTTA DELLE FARFALLE

Il Piano di controllo dà ottimi risultati nella Riserva naturale. I sindaci Fabio Caravaggio ed Emiliano Bozzelli: “Iniziativa d’avanguardia per salvaguardare l’agricoltura, la sicurezza stradale e le bellezze naturalistiche”

Rocca San Giovanni, 8 novembre 2024. Sono stati presentati ieri mattina nella Riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle, a Rocca San Giovanni, i risultati del Piano triennale (2023-2025) di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale presenti nell’area naturale che interessa i territori di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino. A illustrare la relazione alla stampa sono stati Fabio Caravaggio, sindaco Comune di Rocca San Giovanni, Erminio Verì, vicesindaco Comune di Rocca San Giovanni, Emiliano Bozzelli, sindaco San Vito Chietino, Fabio De Marinis, biologo e tecnico faunistico, e  Antonio Miri, comandante Polizia provinciale.

Il censimento, contenuto nel Piano attuale, che segna una continuità rispetto a quello precedente scaduto a dicembre 2022, ha fatto registrare una diminuzione di capi censiti che nel 2024 sono 96 rispetto ai 122 animali censiti nel 2023, ai 236 del 2022 e ai 257 del 2021. Dati che sottolineano come la popolazione di cinghiale della Riserva sta diminuendo per effetto del Piano di controllo. La riduzione è avvenuta con la tecnica dell’abbattimento selettivo da postazioni fisse, con carabina dotata di ottica di mira e munizioni atossiche. Nel corso delle 18 uscite effettuate da giugno 2023 a maggio 2024,  sono stati abbattuti complessivamente 25 cinghiali i quali, se sommati ai 198 abbattuti negli anni precedenti, fanno un totale di 223 cinghiali in meno dall’inizio delle attività di controllo, che porta la data del 3 giugno 2020. Gli interventi, inoltre, hanno ridotto i danni alle coltivazioni, limitato il numero degli incidenti stradali e preservato l’aspetto naturalistico nei 500 ettari di Riserva coinvolti dal progetto.

I metodi ecologici utilizzati negli ultimi due anni all’interno dell’area protetta sono stati le recinzioni elettrificate a protezione di colture di medio e piccole dimensioni, nonché il controllo dell’assenza di risorse trofiche aggiuntive nei pressi della Riserva in grado di attirare i selvatici.

“Dopo il bilancio positivo ottenuto con il Piano triennale 2020-2022 di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale nella Riserva naturale regionale Grotta delle Farfalle, nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino – spiega il sindaco di Rocca San Giovanni, Fabio Caravaggio – abbiamo voluto replicare lo strumento anche per il triennio 2023-2025 con risultati ancor più soddisfacenti. I risultati scientifici, nonché i dati statici, stanno dimostrando come le azioni introdotte sono in grado di tutelare il lavoro dei nostri agricoltori, proteggendone i raccolti e preservando le colture. Per questo ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per l’attuazione del Piano a partire dal dott. De Marinis, fino al Comandante Miri, ai selecontrollori e ai cittadini che prontamente hanno segnalato la presenza di ungulati sul territorio. Per il prossimo anno abbiamo in programma di utilizzare anche metodi alternativi di contenimento dei cinghiali attraverso recinti e chiusini. Vogliamo fare tutto il possibile per salvaguardare le nostre bellezze e le nostre attività economiche”.

“Il fatto che il nostro Piano pluriennale di controllo del cinghiale in Riserva sia entrato in un progetto nazionale guidato dall’Istituto zooprofilattico di Teramo e finanziato dalla Regione Abruzzo, a cui aderiscono anche Ispra e università di Ferrara e  – aggiunge il sindaco di San Vito Chietino, Emiliano Bozzelli – conferma innanzitutto la rilevanza dei risultati ottenuti in questi anni da un’iniziativa d’avanguardia, ma anche la concretezza delle amministrazioni comunali di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, impegnatesi effettivamente a tutela dell’agricoltura e della sicurezza stradale, con una drastica riduzione dei danni. Conferma, infine, l’importanza di una leale collaborazione tra le istituzioni, in questo caso tra due Comuni limitrofi e la Polizia provinciale, per il raggiungimento di obiettivi comuni”.




SOTTO LE ALI DI SANTA CECILIA

L’Associazione Musicale Le Cantrici di Euterpe festeggia i suoi primi trent’anni di musica antica con due eventi

L’Aquila, 8 novembre 2024. L’Associazione Musicale Le Cantrici di Euterpe festeggia l’anniversario del suo trentesimo anno dalla fondazione con due eventi straordinari.

Il primo evento è il concerto che si terrà sabato 16 novembre 2024, alle ore 19.30, presso la Basilica di San Bernardino.

Le splendide voci del soprano Carlotta Colombo e del mezzosoprano Maria Elena Pepi insieme alle Cantrici di Euterpe, accompagnate dall’ensemble barocco Anima&Corpo, sotto la direzione del M° Gabriele Pro, eseguiranno lo Stabat Mater di Pergolesi e il Credo KV 591 di Vivaldi, in una speciale versione a 4 voci femminili.

Protagoniste del concerto, oltre a Le Cantrici di Euterpe, la cui fondazione risale al 1994 da un’idea della direttrice artistica Maria Antonietta Cignitti, saranno il soprano Carlotta Colombo, che ha al suo attivo una intesa attività concertistica in Italia e all’estero cantando in importanti festival e sale da concerto internazionali, tra cui la Scala di Milano, il Teatro Real di Madrid e il Wiener Konzerthaus e il mezzosoprano romano Maria Elena Pepi, che si è esibita in festival e stagioni concertistiche in teatri come il Teatro Olimpico di Vicenza e il Teatro Torlonia di Roma. Direttore del concerto sarà il violinista Gabriele Pro, descritto dalla rivista Gramophone come “uno dei giovani nomi più emozionanti” del panorama internazionale. Gabriele Pro ha suonato nei principali festival e sale da concerto d’Europa, Asia e Stati Uniti, come il MA Festival Brugge, il Festival di Salisburgo e la Philarmonie de Parigi. Nel 2015 fonda l’ensemble Anima&Corpo, con cui ha pubblicato un album su sonate di Giovanni Mossi e Antonio Montanari e nel 2023 è stato nominato direttore musicale dell’Enea Barock Orchestra di Roma.

Il secondo appuntamento avrà luogo sabato 23 novembre 2024, presso il Parlatorio antico del monastero di Sant’Amico. Durante la giornata, sarà allestita una mostra di strumenti antichi, visitabile dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Alle ore 17.30 si terrà la conferenza dal titolo “Cappellani… e Cantori che dal Capitolo si paganoLa Cappella musicale di San Massimo all’Aquila nei documenti dell’archivio diocesano” con le dott.sse Maria Antonietta Cignitti, direttrice artistica dell’associazione musicale Le Cantrici di Euterpe, Valentina Panzanaro, docente a contratto dell’Università degli Studi dell’Aquila e l’intervento della dott.ssa Paola Poli, responsabile dell’Archivio Diocesano dell’Aquila. Un evento rivolto a evidenziare l’attività musicale nell’Aquila del Seicento, con particolare riferimento alla consolidata tradizione corale che ha visto la Cappella di San Massimo della Cattedrale aquilana, tra i principali attori di tale contesto musicale e culturale.

L’ingresso a entrambi gli eventi è libero fino ad esaurimento posti.




IL QUARTIERE DI FILIPPONE DA OGGI HA IL SUO PARCO

L’Amministrazione: “L’area verde che ha preso il posto del degrado che ha regnato per anni è la prima opera compiuta con fondi PNRR. Uno spazio per la città”

Chieti, 8 novembre 2024. Aperto al pubblico il Parco di Filippone, prima opera compiuta dall’Amministrazione con i fondi del PNRR. Una consegna alla cittadinanza che vive in uno dei quartieri più popolosi della città. Taglio del nastro con i bambini della scuola d’infanzia e primaria Sant’Andrea ubicata a breve distanza dal parco.

“Dopo gli interventi vedremo finalmente venire alla luce il parco di Filippone – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori ai Lavori Pubblici e al Verde Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto – . Il progetto è nato per realizzare un’area verde attrezzata, la prima opera conclusa con fondi PNRR, inclusiva e sostenibile, che ha fatto rinascere un fazzoletto di terra che per anni è stato preda del degrado e dell’abbandono. A Filippone oggi c’è un angolo capace di rispondere alle tante richieste da parte dei residenti, comprensivo anche di un’area di sgambettamento e di restituire a questa parte della città dove vivono almeno 5.000 persone, servizi, bellezza e vivibilità. L’investimento per realizzare questo polmone verde è stato pari a circa 200.000 euro, arredi, giochi, un prato che crescerà, un’area completamente bonificata da tutti i materiali e rifiuti speciali accumulati negli anni. L’idea progettuale è nata dalla volontà di utilizzare dei materiali ecocompatibili e resistenti, già presenti all’interno dei parchi comunali, che soddisfino i criteri di sostenibilità ambientale ed economica, che questa Amministrazione si è prefissata per lo sviluppo del progetto. Con la nascita del parco, di fatto, abbiamo creato una nuova area verde per la città, che era un’esigenza in aree a vocazione residenziale come questa. Siamo certi che il quartiere ne trarrà beneficio e valore, già oggi abbiamo ricevuto dai cittadini proposte e disponibilità ad adottare lo spazio perché resti sempre tutelato e sicuro e possa essere vissuto di più e anche meglio, grazie alla sua sostenibilità che mette la città al passo con gli obiettivi europei. Il ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, dal RUP Tina Maiorino a tutto il settore Lavori Pubblici, la ditta e gli amministrativi che hanno lavorato perché questo parco nascesse, nonché alla scuola di Sant’Andrea, che ha tagliato il nastro con noi e che siamo certi diventerà un simbolico tutore di questo parchetto”.




PARCO NORD: CRITICITÀ E PROPOSTE PER UNA GESTIONE PARTECIPATIVA E SOSTENIBILE

Pescara, 8 novembre 2024. Ieri pomeriggio, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera sul progetto di fattibilità economico-finanziaria per la realizzazione del Parco Nord, un progetto che rappresenta sicuramente un importante intervento di valorizzazione territoriale  (anche se appena 4 ettari, contro ad esempio i 600 dell’omonimo Parco di Milano), ma che solleva alcuni dubbi circa il metodo di mancato coinvolgimento della cittadinanza. Pur accogliendo parzialmente le richieste della nostra associazione con la riduzione delle dimensioni previste per lo skate park, avanziamo ancora ulteriori osservazioni critiche.

Il progetto, soprattutto in sede di progettazione esecutiva, potrebbe ancora essere migliorato per rispondere meglio alle esigenze della comunità e alle finalità ambientali di un’area che ha una vocazione  prettamente naturalistica i di cui si vogliono potenziare i servizi ecosistemici (come ripetutamente dichiarato nel progetto). Tra le proposte che abbiamo avanzato, e che riteniamo fondamentali per un intervento più sostenibile e attento ai bisogni di chi vivrà questo nuovo spazio, includiamo:

la rivalutazione del progetto dello skate park: sebbene sia stato accolto il dimezzamento delle dimensioni, restiamo convinti che il luogo dell’impianto poteva essere completamente ripensato, possibilmente prevedendone la realizzazione in un’altra area urbana e lasciando libera questa sezione del Parco Nord per altre attività a vocazione più naturalistica;

la sostituzione del laghetto artificiale: proponiamo che il lago artificiale previsto di circa 500 mq sia riprogettato per includere piccole pozze o stagni in una zona più decentrata del parco, creando una zona umida più ridotta e finalizzata alla protezione e sviluppo della biodiversità locale. Questo intervento, coerente con l’adozione di metodologie SUDs (Sistemi di Drenaggio Urbano Sostenibile), sarebbe perfetto per attività didattiche legate all’educazione ambientale (vista anche l’adiacente Riserva Naturale Statale Pineta Dannunziana);

l’adozione di misure compensative di rigenerazione del suolo: per preservare e migliorare i servizi ecosistemici previsti dal progetto, auspichiamo l’individuazione di nuove aree urbane per operazioni di de-pavimentazione, liberando dal cemento e dall’asfalto almeno 10.000 mq di superfici urbane come piazze e strade. Questa rigenerazione garantirebbe la compensazione delle superfici impermeabilizzate previste dal progetto, promuovendo il ritorno di aree verdi e alberate in città.

Non va tralasciato lo spazio di progettazione partecipata, per tener conto delle esigenze e delle aspettative dei cittadini, con l’obiettivo di assicurare in modo condiviso e consapevole la sostenibilità e la fruibilità di questo nuovo spazio pubblico al fine di ottenere soluzioni che garantiscano al Parco Nord una gestione più inclusiva e rispettosa dell’ambiente.

Simona BARBA – Consigliera comunale Pescara




MESSA IN SICUREZZA DEL SISTEMA IDRICO DEL GRAN SASSO

Il Commissario Straordinario esprime soddisfazione per l’esito dell’incontro pubblico che si è tenuto ieri alla sala Ipogea del Consiglio Regionale all’Aquila.

L’Aquila, 7 novembre 2024. Pur con pareri discordanti sull’utilità dei sondaggi geognostici da realizzare sotto il Gran Sasso, il workshop sul tema della tutela dell’acquifero ha avuto il merito di ribadire le questioni essenziali del lavoro intrapreso dalla struttura commissariale, chiarendo ancora una volta che il lavoro avviato è stato caratterizzato dal coinvolgimento di tutte le strutture istituzionali interessate ed ha risposto ai criteri di trasparenza dovuti ai percorsi di evidenza pubblica.

Nel suo intervento il Commissario straordinario ha potuto approfondire il tema dei sondaggi e della loro necessità a fini conoscitivi.

L’occasione è stata utile per chiarire alcune interpretazioni non rispondenti alle intenzioni e al procedimento intrapreso eliminando al contempo alcune polemiche espresse nei giorni scorsi. Il Commissario ha chiarito ancora una volta che “i sondaggi non sono finalizzati alla ricerca di nuovi punti di captazione ma solo ad integrare le conoscenze attuali e tutti hanno convenuto che gli stessi non determinano criticità per il sistema idrogeologico.”

“I sondaggi non servono per nuove captazioni, che non rientrano nel mio mandato”, ha detto Caputi, “ma servono per avere ulteriori informazioni sulla circolazione dell’acqua, conoscere meglio il sistema da mettere in sicurezza e predisporre progetti adeguati”.

Il Commissario ha poi ribadito che su tutte le proposte solutive che saranno avanzate è previsto un confronto tecnico ai massimi livelli ed è auspicabile un ampio confronto istituzionale e collettivo, così come previsto dalla legge.

Il dibattito, molto partecipato, ha rimarcato ancora una volta che la messa in sicurezza dell’acquifero del Gran Sasso è un’opera, come da normativa, non più rinviabile perché riguarda la salute di migliaia di cittadini di tutto l’Abruzzo.

Il commissario Caputi ha ringraziato tutti gli intervenuti per gli apprezzamenti personali, in particolare l’Ing. Morelli ed Augusto De Sanctis per il confronto tecnico “laico” e costruttivo, ed ha espresso grande stima a tutti gli esperti della materia geologica che sono intervenuti al dibattito.




SEDE DISTACCATA DI GIURISPRUDENZA È SALVA

Sottoscritta questa mattina la convenzione che concede al Comune di Avezzano parte dell’immobile dell’Istituto d’istruzione superiore “Galileo Galilei”. Caruso e Alfonsi: “Scongiurato il rischio di perdere un punto di riferimento per l’intero territorio”

Avezzano, 7 novembre 2024. “Avezzano non perderà la facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo teramano. La sede distaccata è ufficialmente salva”. Lo rendono noto il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e il vicepresidente dell’Ente provinciale, Gianluca Alfonsi.

Questa mattina è stata sottoscritta la convenzione per la concessione in uso al Comune di Avezzano (L’Aquila) di parte dell’immobile di proprietà della Provincia, che ospita l’Istituto d’istruzione superiore Galileo Galilei, messo a disposizione per le lezioni universitarie che partiranno il prossimo 11 novembre.

Spetterebbe infatti al Comune di Avezzano, alla luce della convenzione con l’Ateneo di Teramo, mettere a disposizione dell’Università locali idonei per gli studenti, tuttavia nelle scorse settimane per una serie di problematiche economiche, come si legge nella convenzione, i locali del Crua (Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo), che ospitavano le aule della sede distaccata, sono stati dichiarati non più utilizzabili. Motivo che ha spinto l’amministrazione comunale a chiedere il sostegno della Provincia dell’Aquila.

“Con la firma odierna abbiamo finalmente messo un punto a questa situazione, scongiurando il rischio di uno stop dell’anno accademico e la possibile delocalizzazione delle lezioni – ha sottolineato il presidente Caruso – Una ipotesi che avrebbe rappresentato una grave circostanza per i nostri studenti che frequentano l’Ateneo”.

La durata della concessione è di tre anni dalla data odierna, con possibilità di rinnovo.

Soddisfatto il vicepresidente Alfonsi, che parla di una grande risposta della Provincia dell’Aquila, resa possibile “grazie all’impegno del direttore generale dell’Ente, Paolo Collacciani, e del dirigente del settore Edilizia scolastica e pubblica, Alessia Fagnani”.

“Un impegno – ha concluso Alfonsi – che ha permesso in tempi brevissimi di chiudere la convenzione, garantendo la disponibilità in sicurezza dei locali. Avezzano, la Marsica e l’intero territorio provinciale rischiavano di perdere un punto di riferimento, un baluardo della cultura, oggi mantenuto grazie a questa amministrazione”.