IL VIAGGIO

Torna il Presepe vivente il  26 dicembre nel Centro storico la 26° edizione

Giulianova, 4 dicembre 2023. L’associazione Unica Stella porterà in scena nel centro storico di Giulianova,  la 26esima edizione del Presepe Vivente in stile napoletano il prossimo 26 dicembre. Il titolo di questa edizione sarà “Il viaggio”.

Un viaggio fisico, culturale e spirituale. Unico nel suo genere per i costumi e le ambientazioni, che vogliono far immergere lo spettatore nella Napoli del ‘700. 12 saranno le scene. L’ ingresso sarà posto su piazza Buozzi e l’uscita su via della Rocca.

La scena della Natività per la prima volta sarà collocata nella chiesa di Sant’Anna. Sarà un presepe particolarmente musicale, tanti gli strumenti presenti da quelli prettamente napoletani a quelli della cultura folkloristica abruzzese. Infatti, suoneranno: mandolini, chitarre, flauti, fisarmoniche, tamburi, zampogne e dubbotti. L’ingresso sarà sempre gratuito e con prenotazione consigliata attraverso un codice QR (presto disponibile). La manifestazione si aprirà con il corteo dei figuranti alle 17.30 in piazza Buozzi e si protrarrà fino alle 23.00.




LA PATRIA SCONFITTA è il nuovo romanzo storico

Per ricordare gli internati di Borovnica. Anche Armando Volpe, citato nella lapide di Giulianova, trovò la morte a Borovnica. Il ricercatore storico Walter De Berardinis sta cercando i discendenti per il conferimento della  Medaglia d’Onore ai congiunti degli infoibati

Giulianova, 4 dicembre 2023. Dopo il libro “Borovnica e altri campi di Tito (con liste inedite dei prigionieri di Borovnica)”, dell’autore Franco Giuseppe Gobbato e la collaborazione di Giovanni Peco, esce “La Patria Sconfitta” per le Edizioni Ritter. Il nuovo Romanzo storico che copre un periodo che va dal 1943 al 1947. Il soggetto è un uomo, il padre dell’autore, travolto dagli eventi, più grandi di lui e anche di tutta la sua generazione. Quella generazione di diciottenni, di allora, costretti comunque ad una scelta di parte, in entrambi gli ambiti difficile, che vede il protagonista entrare a far parte della R.S.I. in un Battaglione Costiero di Posizione di istanza in Istria. La storia si dipana fra Padova, Gorizia, Pola, Buie, Capodistria nel Carcere mandamentale, Borovnica nel tristemente famoso Campo di Concentramento, Udine, di nuovo Padova per finire a Torino.

La microstoria è inserita negli eventi sconvolgenti della macro-Storia, raccontando anche situazioni poco conosciute e traendo, dalla tragica difesa del confine orientale condotta come possibile dagli ultimi italiani rimasti in armi, i soldati della RSI, spunto per riflessioni sulle anomalie createsi nel Litorale Adriatico, rispetto al resto d’Italia. Anomalie riscontrabili sia durante che nel dopoguerra, non mancando di toccare “l’epurazione” perpetrata anche nel territorio nazionale e le scelte di condotta fatte dal PCI, già dal 1943, con tanto di documenti riprodotti integralmente. Tra i soldati che morirono nello stesso campo, dove era detenuto il papà dell’autore, vi erano quattro abruzzesi: Amantino Alfino di Rocca San Giovanni (disperso in Slovenia dal 7 agosto 1945), Angelo Ippolito di Pescara (disperso in Slovenia dal 31 maggio 1945), Armando Volpe di Castel di Sangro ( disperso dal 22 luglio 1945 e ricordato a Giulianova) e Corradino Liberatore di Castiglione Messer Marino (nome e cognome da verificare)

Anche a Giulianova, sulla lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, posta all’interno del Cimitero monumentale, viene citato un caduto nel campo di concentramento di Borovnica: Armando Volpe, nato a Castel di Sangro il 28 novembre 1919 dal ferroviere Ferdinando e Maria Paolini, trasferito con l’intera famiglia a Fiume (Via Colle del Forno, 5 e successivamente in Via Salita Calvario) insieme ai fratelli: Bruno, Giulio, Gino, Leo ed Elisa Volpe. Il 22 luglio 1945, alle ore 9, moriva all’interno del lager citato nel romanzo di Gobbato. L’intera famiglia, dopo l’esodo Giuliano-Dalmata, fu accolta come profughi a Giulianova. Successivamente all’apposizione della lapide, da parte dell’Associazione Combattenti e Reduci, la famiglia chiese di ricordare il loro congiunto nella lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Lo storico Walter De Berardinis, grazie alla collaborazione dell’autore, sta cercando di rintracciare i discendenti di Armando Volpe per il conferimento della Medaglia d’onore ai congiunti degli infoibati (legge del 30 marzo 2004, n. 92)

Molti invece furono gli abruzzesi che si salvarono da quel campo e tornarono tra l’estate del 1945 e gli inizi del 1946, si segnalano: Guerrino D’Amico e Alfio Ramallo di Pescara; Ermindo D’Annunzio, Arminio D’Aristole, Francesco Ranalli, Guido Ritelli, Domenico Rittoli, Mario Tacconelli, Dino Carducci, Domenico Di Tommaso, Fedele Roddi di Chieti; Francesco Derandi, Gino Rossini di Carpineto della Nora; Fernando Di Tommaso di Cepagatti; Mario Di Valentino di Montorio al Vomano; Raffalele Fantazzi, Florindo Tullio di Balsorano; Donato Genelli di Cugnoli; Dino Mancini e Fido Nardone di Ortona; Guerino Montini, Tito Valentini di Teramo; Ermenegildo Narre di Torricella Sicura; Nicola Colangelo di Pollutri; Antonio Crognale, Giuseppe Crognale, Tommaso Di Donato di Castel Frentano; Giuseppe Petrella di Castiglione Messer Marino; Nicola Lucci di Liscia; Vincenzo Popolare, Eduardo Tritapepe di Lanciano; Fedele Rossi di Monteodorisio;

Franco Giuseppe Gobbato (Vittorio Veneto, 1964), ricercatore storico e scrittore. Nel gennaio 2009 è stato uno degli otto ricercatori del Dipartimento misto (italiani, sloveni e croati) istituito dal Centro Studi e Ricerche Storiche “Si­lentes Loquimur” di Pordenone, per indagare sui fatti tragici avvenuti alla fine della Seconda guerra mondiale sul confine orientale. Dal 2011 è socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche, per il quale ha tenuto diverse conferenze su ricerche storiche effettuate. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”. Nel 2017 è nominato, dal Comune di Vittorio Veneto, referente del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto presso il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto quale ideatore dello stesso. Ha curato la parte storica di diverse mostre fotografiche tenute nel vittoriese ed ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni, l’ultima delle quali si intitola “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023.

Giovanni Peco (Monza, 1962). Da oltre vent’anni si occupa di ricerche storiche sul confine orientale e del periodo 1943-1945. Ha collaborato con l’autore Pierangelo Pavesi al libro “Le vittime dimenticate” e con Franco Giuseppe Gobbato al libro “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023. È socio dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.




SIAMO ALLA VIGILIA DI UN DISASTRO

Fina (Pd): Sul superbonus il governo ignora le richieste di proroga.

Roma, 4 dicembre 2023. “Leggiamo oggi sulla stampa nazionale l’appello dell’Ance rivolto al governo per ottenere una proroga del superbonus per i condomini. Si ribadisce quanto aveva già chiesto più volte tutta la filiera delle costruzioni: oltre all’Ance, CNA Costruzioni, ANAEPA Confartigianato, Rete delle Professioni Tecniche, CONFAPI Aniem, Casartigiani, CLAAI, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federcostruzioni, Legacoop produzione e servizi, AGCI, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil”: lo dichiara il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.

Fina prosegue: “Ormai non si contano più gli appelli e le richieste di proroga, del tutto ignorati dal governo e dai partiti di maggioranza. Lo abbiamo detto in tutti i modi: senza una proroga andremo incontro ad un caos per proprietari, imprese e tecnici. Contenziosi giudiziari e fallimenti delle imprese si conteranno a migliaia, con effetti disastrosi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Serve urgentemente una proroga capace, in concreto, di risolvere il problema: a tal fine ho depositato un emendamento alla manovra che rinvia il termine per i lavori al 31 dicembre 2024 con SAL al 30%. Prevedere altri parametri renderebbe inutilizzabile la proroga. Un governo responsabile non può i




NON È UNA BOMBA DI FARFALLE

di Veronica Chiavaroli

Chieti, 4 dicembre 2023. Il pacchetto fit for 55% (pronti per il 55%) del green deal europeo si propone di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990) e, persino, di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

La neutralità climatica è elencata anche quale obiettivo globale. Nel 2020, la Cina ha annunciato l’obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni di CO₂ entro il 2030 e di smettere di aggiungere carbonio nell’atmosfera entro il 2060.

D’attualità è l’incontro, dal 16 al 18 luglio 2023, tra l’inviato speciale per il clima John Kerry e il primo ministro cinese Li Qiang, a Pechino, per fare opera di tenaci sforzi di dialogo e opinioni di cooperazione in favore della rigenerazione ambientale del pianeta, quantunque, in effettinon siano stati resi noti i dettagli dei temi affrontati.

Speriamo, fiduciosi, sia più proficua la 28sima “Conferenza delle Parti” delle Nazioni Unite (COP 28) a Dubai, tra il 30 novembre e il 12 dicembre 2023, che prevede l’inventario dei conteggi del gas serra prodotti dagli Stati, chiamato global stocktake, e la formulazione collettiva di strategie d’azione, come stabilito nell’Accordo di Parigi, il trattato internazionale delle Nazioni Unite sul clima.

Nell’ambito dell’Unione europea, il green deal, o piano economico verde, è ugualmente un proposito ambizioso che si equipara, citando Ursula Von de Leyen, “allo sbarco sulla luna”. L’intenzione è quella di rivedere ogni aspetto del settore socioeconomico e rimodularlo in modo organizzato e particolareggiato.

Gli sforzi del green deal si dirigono per dare forma (attraverso rilevanti finanziamenti e impegni) a una rigenerazione del pianeta attraverso: 

•L’economia circolare, ossia un modello di produzione e consumo che implica l’autorigenerazione, garantendo l’ecosostenibilità;

•L’energia rinnovabile, vale a dire le fonti energetiche non soggette a esaurimento;

•L’industria sostenibile, che mira al riutilizzo dei prodotti e a rafforzare i processi del riciclo;

•La mobilità sostenibile, ossia diminuire sia gli impatti ambientali (quali inquinamento atmosferico e acustico, congestione stradale, consumo del territorio per realizzazione di strade e infrastrutture), sia i costi degli spostamenti (a carico della comunità e del singolo);

•La biodiversità, che mira al ripristino delle foreste e all’incremento dell’agricoltura biologica.

Per tutto ciò, al singolo cittadino è conteggiata la doviziosa e pragmatica partecipazione civile della gestione dei rifiuti.

Per differenziare di più e più correttamente, bisogna prestare attenzione alle cose di ogni giorno, senza semplificare: foglietti adesivi; cartone della pizza; cristallo; materiale da brucio; abiti usati; sughero; padelle; morchie; biro e pennarelli; siringhe senza ago; scontrini; ossa di pollo; polistirolo; pyrex; medicinali; shampoo pieno; lana di roccia; dispositivi elettronici; olio vegetale; polvere; vaschette di alluminio; ceramiche; stampelle per abiti; scottex; lampadine; rifiuti XL; dentifricio; coppette di gelato.

Successivamente, il riciclaggio deve essere fatto con strumenti conformi (sacchetti, contenitori), in modalità esatte di conferimento (rifiuti personali secondo il domicilio e/o la  residenza e all’interno del dovuto bidone), in giorni e orari definiti dal calendario, poiché diversamente è prevista una multa decisa dai singoli provvedimenti comunali. Anche i turisti devono informarsi sulla pianificazione.

Per diminuire la quantità del secco indifferenziato e rendere il cittadino più responsabile, il CEM Ambiente ha introdotto in molti comuni l’ecuosacco (o sacco rosso), codificato per il rintracciamento, da ritirare, nel numero adeguato alla composizione del nucleo famigliare, presso il municipio per farne uso obbligatoriamente. E se non si differenzia bene, si potranno acquistare, a proprio carico, presso l’Ufficio Ecologia del comune, più sacchi rossi tracciabili: 7.5 € per un rotolo da 15 con capienza di 30 litri.

Per i negozi l’ecuosacco è blu. Anche la brillantezza è politica: la UE porta via le ultime scintille di glamour per raggiungere l’obiettivo. È vietata la commercializzazione di prodotti contenenti glitter sfusi non biodegradabili (cioè composti da microparticelle di polimeri sintetici inferiori a 5 millimetri). Per intanto, la boule de neige (palla di neve)  è prevista quale eccezione del regolamento, e per il resto, aspettiamo, sperando prima di Natale, i brillantini sostenibili, biodegradabili o solubili.

Per un bisogno di festeggiare in modo sostenibile, l’UE conferma il divieto di plastica monouso, tra cui è ricompreso anche il bastoncino usato come supporto per i palloncini che volano. Su iniziative locali non sarà più possibile liberare in aria palloncini in occasione di celebrazioni, manifestazioni, feste o ricorrenze. In una prospettiva ancora più perfezionista e impegnativa, nel futuro c’è un altro modello da raggiungere: l’economia integrale.

Si tratta di “un sistema in cui il valore economico va perseguito sullo sfondo delle relazioni sociali e del valore ambientale” (Massimo Folador, autore insieme a Giuseppe Buffon del libro: “Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa”).

L’economia integrale è l’integrazione dello sviluppo economico, sociale e ambientale, perché il profitto non ha valore se danneggia l’ambiente, la vita e le relazioni. Si configura un altro modello per un altro futuro: ogni cambiamento è preceduto da un’utopia. Perfettamente in linea con il processo di transizione ecologica è la consapevolezza che la triade ambiente, società ed economia è anche un problema di ordine virtuoso dei rapporti umani, quindi un problema di giustizia. 

La questione ha favorito l’istituzione, su tutto il territorio nazionale, di offerte formative, come corsi di laurea e master, che formano operatori giuridici con conoscenze declinate ai temi dell’ambiente, affinché la Pubblica Amministrazione, le imprese e aziende (pubbliche o private) possano avere specifiche e adeguate figure professionali che possiedano una sicura conoscenza del vigente ordinamento interno, comunitario e internazionale, al fine di rispondere pienamente alle nuove richieste emergenti.

Tra le più innovative e accurate proposte formative spicca il corso di studi in “Diritto dell’ambiente e dell’energia”, con sede in Lanciano presso il Palazzo degli Studi. Nondimeno, c’è una diversa realtà, che ha ragioni diverse: la guerra. Il conflitto armato ha un ulteriore costo, certamente non primario: il costo ambientale. Il conflitto ad alta intensità è l’attività in assoluto più distruttiva perché, in aggiunta alle inaudite sofferenze e perdita di vita di civili e soldati, produce anche danni insanabili con pesanti conseguenze sulla scena climatica e sugli ecosistemi.

Il conflitto armato tra forze militari distrugge palazzi, città, infrastrutture, consuma terre rare (ittrio, terbio) e acqua, immette CO₂ (sono 120 milioni le tonnellate emesse in 12 mesi di conflitto tra Ucraina e Russia), considera ordinario l’uso delle detonazioni a cielo aperto che rilasciano cocktail di composti chimici e frammenti metallici, e non esclude, per le ragioni più rilevanti, finanche il bombardamento atomico.

L’UE ha garantito oltre 25 miliardi di euro per mantenere la catena di approvvigionamento di attrezzature per il sostegno militare all’esercito ucraino. Per impegni presi con la Nato, entro il 2024 l’Italia si è impegnata a raggiungere una spesa per la difesa pari al 2 % del Prodotto Interno Lordo per assicurare prontezza militare alla Nato. Tutto ciò è innegabilmente un contraccolpo alla vocazione protettiva volta alla rigenerazione del pianeta, è pari a una logica senza logica.

Senza scivolare in discorsi di retorica e giudizi misti a utopia, proprio perché la società ha regole complesse e delicate, viene però da considerare che l’avvicendamento dei conflitti e degli scontri potrebbe far pensare a proposte avventate come l’eliminazione della tassa sui rifiuti, facendo però salve le eventuali multe, se non si dà il proprio contributo. Poiché capiamo e caldeggiamo finanziariamente le ragioni dei conflitti ad alta intensità, potrebbe anche bastare il dovizioso, doveroso e indifferibile impegno giornaliero, escludendo con tutto ciò, la tassa sul servizio di smaltimento.




VOLONTARIATO SOCIALE E PERIFERIE

La sinergia tra istituzioni e terzo settore, a supporto della cittadinanza

Chieti, 3 dicembre 2023. Sabato 2 dicembre, presso la sala consiliare della Provincia di Chieti, si è svolto il convegno dal titolo “Il ruolo del volontariato sociale nelle periferie cittadine”, organizzato dall’associazione Erga Omnes.

Attraverso il volontariato sociale rigenerare e ripensare le periferie del Paese per farle diventare sempre di più luoghi di inclusione sociale, rete, solidarietà e sostenibilità.

Tra i relatori, collegato in videoconferenza, il prefetto emerito Luigi Savina, già vicecapo della Polizia di Stato, investigatore impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, arrestò il boss di “Cosa nostra” Giovanni Brusca, autore della strage di Capaci.

Inoltre, Paola Di Pietrantonio, Commissario capo Questura di Chieti; Marialaura Di Loreto, sociologa e presidente della Cooperativa sociale Alpha; Mara Maretti, docente Dipartimento Scienze Giuridiche e Sociali dell’UdA; Pasquale Elia, psicologo e presidente di Erga Omnes.

Ha moderato il giornalista Lorenzo Colantonio.

Il convegno ha voluto tracciare la sinergia tra istituzioni e terzo settore, attraverso interventi duraturi e lungimiranti che permettano di contrastare disuguaglianze sociali ed economiche.

Durante l’incontro sono intervenuti: il Questore di Chieti, Aurelio Montaruli; il Rettore dell’Università d’Annunzio, Liborio Stuppia; la Direttrice dell’Azienda per il diritto agli studi universitari, Teresa Mazzarulli; il presidente del CSV (Centro Servizi per il Volontariato) Abruzzo, Casto Di Bonaventura; il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Chieti, Mario Colantonio.

Il volontariato di Erga Omnes è stato portato come esempio di cittadinanza attiva e partecipazione giovanile, a sostegno delle istituzioni, attraverso servizi psico-sociali a supporto dei cittadini, in particolare meno abbienti e con fragilità.




LABORATORIO TEATRALE Vedere ad occhi Chiusi

Il 12, 13 e 14 Dicembre dalle ore 17 alle 20 LA SCENA DELL’INVISIBILE Docente Mario Fracassi Regista, attore e formatore

Città Sant’Angelo, 3 dicembre 2023. Il laboratorio prevede l’esplorazione della materia sensoriale e della memoria individuale attraverso giochi ed esercizi per rinvigorire l’immaginazione e la creatività dei partecipanti lavorando sulle fonti di espressione e creazione sia corporea che drammaturgica e di composizione poetica di uno spazio.

Il laboratorio è aperto anche a chi non ha avuto altre esperienze teatrali. “Vedere ad occhi Chiusi”- LA SCENA DELL’INVISIBILE a Città Sant’Angelo dal 12 al 14 Dicembre dalle ore 17 alle 20 è una proposta di laboratorio con cui indagare il senso profondo di questa dimensione conosciuta, temuta, interrogata, rimossa che è l’ascoltare le storie al buio.

Proprio quel “buio che può rappresentare il terrore, il nulla, ciò che si oppone violentemente alla chiarezza della parola, alla trasparenza di ciò che si vede, alla luce che esplora la conoscenza, e invece è qualcosa che deve essere portato in superficie, perché questo è il cammino della conoscenza in cui capita di sognare quando la coscienza diurna si mette da parte.

Al termine del percorso di laboratorio i partecipanti potranno partecipare come attori allo spettacolo di teatro sensoriale LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI che verrà presentato il 20 e 21 dicembre a Città Sant’Angelo, il 22 dicembre ad Avezzano, Il 28 Dicembre a Pescocostanzo, il 29 e 30 dicembre a Pescara e il 3 gennaio a Sulmona.




FABRIZIO FERRACANE con Fantasmi di Santeramo

Al teatro Zambra il 9 dicembre prossimo

Ortona, 3 dicembre 2023. Fantasmi è un ciclo di drammaturgie di Michele Santeramo, un progetto in collaborazione con Alessandro Brucioni e che sarà sul palco dell’Auditorium Zambra sabato 9 dicembre alle 20.45 grazie ad Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino.

Nel 2022-2023 il ciclo di drammaturgie si è sviluppato in un incontro tra drammaturgia, personaggio e pubblico. Un incontro tra il drammaturgo con il personaggio in relazione stretta e diretta con lo spettatore. Una serata in cui Michele Santeramo si ritrovava per condividere con lo spettatore il senso  del  reciproco “scoprirsi” attraverso il personaggio scritto. Un Michele Santeramo che racconta Bastianazzo. Nel 2023-2024 i Fantasmi cominciano a incarnarsi e subentrano attori e attrici.

Il Fantasma di Bastianazzo viene incarnato da Fabrizio Ferracane. Adesso è l’attore che costruisce una relazione con lo spettatore nel circuito delle apparizioni del Fantasma. La storia di Bastianazzo, uno dei personaggi del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga viene a raccontare della sua condizione, del suo sentirsi estraneo, a dire al pubblico che bisogna avere il coraggio di ammettere d’aver perduto, “a tenerci stretti l’uno con l’altro nel nostro costante farsi del giorno”.

“Perché quelli come me nessuno li aiuta nessuno li guarda e tu lo sai bene che quando le cose si fanno difficili allora l’umanità sparisce”.

Fabrizio Ferracane: attore di carriera essenzialmente teatrale, ha lavorato saltuariamente anche al cinema in Malena di Giuseppe Tornatore, Anime nere di Francesco Munzi, il Traditore di Marco Bellocchio e in varie serie televisive di successo: Il commissario Montalbano, Il capo dei capi, Squadra antimafia – Palermo oggi 2, Il tredicesimo apostolo – La rivelazione, la compagnia del Cigno e The Bad Guy. Riceve numerose candidature come migliore attore, nel 2015 per Anime nere e nel 2022 per Ariaferma di Leonardo Di Costanzo ai David di Donatello. Sempre nel 2015 per Anime nere è candidato come miglior attore non protagonista ai nastri d’Argento, che vince nel 2019 per il film Il Traditore (con Luigi Lo Cascio) di Marco Bellocchio.

Ha lavorato con G. Russo, M. Cuticchio, E. Sideri, P.Sepe, R.Marino, R. Caporossi.




VEGLIARE IN ATTESA DEL SIGNORE: non è mestiere per populisti e imbonitori televisivi

Vegliare non è neanche un dovere. Vegliare può essere solo un desiderio. È attività del cuore quanto della mente. È puro amore.

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 3 dicembre 2023. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.

Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.

Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». (Mc 13, 33-37 – I Avv B).

Per quanto i termini attesa, veglia, speranza non siano termini che rientrano spesso nella logica del nostro mondo tecnologico, tecnocratico e super organizzato è innegabile che… facciano ancora parte del vocabolario e della vita. Attendere vuol dire aspettare e vegliare vuol dire attendere con trepidazione, desiderio, attenzione, senza addormentarsi. Il termine non è un’invenzione del Vangelo, fa parte della realtà stupenda dell’amore umano e divino. Si veglia per chi si ama o perché lo si attende o perché lo si custodisce nel suo sonno, nel suo bisogno, nella sua malattia… Si veglia, stando li, aspettando che gli eventi volgano al meglio; magari con l’aiuto di una preghiera, di un sospiro, di una speranza. Si veglia perché si ama, si ha cura e non si abbandona nessuno, dai nostri cari fino a chi il Signore pone sulla nostra strada. E per il Signore?

Se l’attesa del Signore non fa parte normalmente del nostro stile cristiano non è certo colpa del mondo odierno. Il mondo ha le sue logiche e tempi, stile e razionalità. I cristiani farebbero molto bene, senza accusare il mondo, a chiedersi perché non vegliano più per il Signore. Sarà forse che lo amiamo poco? Il Signore è venuto, viene e verrà. Viene nella nostra vita in tanti e tanti modi. Verrà alla fine della nostra vita come alla fine dei tempi. “Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati”. Veglio per Lui? Prego? Oppure mi rifugio in idiozie e panacee per non affrontare la realtà? Cresce il numero, anche tra i cristiani, di coloro che si rivolgono a maghi e cartomanti. Peccato gravissimo ed emblematico. Su alcuni hanno più potere e convinzione le chiacchiere che sono dette su una carta che il buon Dio; si vuole sapere tutto e subito e non si vuole aspettare; si vuole persino comprare (inutilmente e dilapidando soldi) una risposta di Dio che certamente non arriva per quelle vie.

Vegliamo poco per il Signore. Sarà per questo che ci sono in giro pochi leader “vegliardi”, nella Chiesa come nel mondo. I “vegliardi” sono quelli che scrutano i tempi, ne colgono i segni più importanti e indicano umilmente strade di rinascita, di vita, di autentico sviluppo di tutte le persone. Non sono vegliardi quelli afflitti dalla sindrome di essere “salvatori della patria” o della Chiesa, né quelli che tra populismi e interessi personali promettono di uscire dalla crisi economica e ambientale in quattro e quattr’otto. Quanti ciarlatani alla Chiesa e nel mondo riempiono social, TV e dialoghi col solo fine di mettersi in mostra, carpire consensi e magari rubare risorse. Dobbiamo essere vigili anche verso di loro e star lontano da loro il più possibile, nella Chiesa come nel mondo.

Vegliare non è il mestiere di populisti e imbonitori televisivi. Vegliare non è neanche un dovere. Vegliare può essere solo un desiderio. È attività del cuore quanto della mente. È puro amore. Chi veglia per lavoro, nei tanti nobili mestieri di assistenza, non veglia, ma appunto assiste. Vegliare è di più, molto di più. Vegliare è protendersi verso l’altro finché questi non abbia pienezza di riposo, o salute, o vita. Vegliare è attendere perché ci manca qualcosa, per noi o per gli altri, che ci può arrivare solo come dono, quando Dio vuole. Vegliare è misura di umiltà autentica: attendo perché tutto è dono e non sono padrone di niente.

Vegliamo !




ANNA KARENINA con Galatea Ranzi

Terzo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024. Il grandioso affresco di tipi umani di Tolstoj sul palco del Teatro Maria Caniglia di Sulmona

Sulmona, 2 dicembre 2023. Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone come terzo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 uno dei romanzi più importanti della storia della letteratura: Anna Karenina di Lev Tolstoj, nell’adattamento di Gianni Garrera e Luca De Fusco, una produzione Teatro Stabile di Catania e Teatro Biondo Stabile di Palermo, con Galatea Ranzi, per la regia di Luca De Fusco, in scena al Teatro Maria Caniglia di Sulmona sabato 9 dicembre alle ore 21:00.

Nel suo Anna Karenina Luca De Fusco sceglie di concentrarsi sulle vicende che ruotano intorno alla protagonista, con l’obiettivo di analizzarne l’animo inquieto e le sue relazioni con i personaggi che la circondano; l’adattamento del romanzo, risultato della collaborazione con il drammaturgo Gianni Garrera, non pretende di trasferire sulla scena teatrale tutte le complessità psicologiche e letterarie dell’opera di Tolstoj e si concentra dunque sulle tre coppie del racconto, intese come metafore di tre destini diversi: quello maledetto ma pieno di passione di Anna, Vronjskij e Karenin, quello amaro e fallimentare di Oblonskij e Dolly, e quello sereno e benedetto di Levin e Kitty. La protagonista paga il prezzo della sua estrema sensibilità e il desiderio di vivere pienamente la propria vita, in una società governata dall’ipocrisia e dal perbenismo, e il pubblico non può non ravvisare la contemporaneità e l’universalità dei temi trattati.

Galatea Ranzi nel ruolo di Anna Karenina, Stefano Santospago (Oblonskij), Paolo Serra (Karenin), Giacinto Palmarini (Vronskij), Francesco Biscione (Levin), Debora Bernardi (Dolly), Irene Tetto (Lidija), Giovanna Mangiù (Betsy), Mersilia Sokoli (Kitty), sotto un’attenta guida registica e immersi in una scenografia cinematografica imponente, ci trasportano in un mondo che appare cristallizzato nel tempo, e che porta a chiedersi se lo spirito umano rimane immutato nei secoli o se è la realtà a presentarsi sempre allo stesso modo: lo spirito di servizio, la società, la disperata profondità del sentimento che è l’amore, il lavoro come fuga dai propri problemi, l’ipocrisia della nobiltà, l’assurdità della guerra, il rapporto con i figli, la povertà e le condizioni di vita dei contadini, la continua ricerca del senso della vita.

«Insieme al drammaturgo Gianni Garrera – spiega De Fusco – abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo, ma anzi di valorizzarla. Al di là dei dialoghi, le parti più strettamente narrative o i commenti di Tolstoj sono interpretati dagli stessi attori. I pensieri dei personaggi sono invece detti dai personaggi stessi, seguendo la lezione di Ronconi del Pasticciaccio e configurando degli “a parte”, tipici del linguaggio teatrale, come lo stesso coro. A queste tecniche puramente teatrali ho aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle mie regie».

 Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




LE AREE DELLE EX MINIERE SAMA

Procedono spediti i lavori di ripristino e messa in sicurezza 

Abbateggio, 3 dicembre 2023. Ieri è stata una di quelle giornate che fanno bene al cuore e alla mente, dove vedi realizzato ciò che hai immaginato, nei vari ruoli ricoperti nel corso degli anni, e che pensavi insperato! – dichiara Antonio Di Marco, già sindaco di Abbateggio e presidente emerito della Provincia di Pescara.

Era il 2010 quando avviai l’approfondimento necessario per comprendere se le aree delle ex miniere di Sama ad Abbateggio, in località “Imbocco Pilone”, fossero state ripristinate e messe in sicurezza correttamente; mai avrei immaginato che saremmo arrivati a risultati come quelli che ho visto.

Assieme al sindaco di Abbateggio, Gabriele Di Pierdomenico, al Commissario ad acta per la messa in sicurezza Imbocco Pilone l’Arch. Caterina Di Paolo e al Direttore dei lavori l’Ing. Luca Aceto, ieri (ndr 01.12.2023) abbiamo effettuato un sopralluogo tecnico per vedere il livello di avanzamento dei lavori in corso del primo lotto, per un importo di circa € 300.000,00.

Abbiamo vissuto anni complicati per arrivare a vedere riconosciuto, con il giudizio definitivo del Consiglio di Stato, il diritto di Abbateggio ad avere il ripristino e la messa in sicurezza di questo sito naturalistico e ambientale e la sua piena fruizione turistica – prosegue Di Marco- ; voglio ringraziare l’avvocato Matteo Di Tonno per tutto il prezioso supporto legale fornito in questa vicenda che dieci anni fa sembrava impossibile concludere e vincere e invece oggi questo percorso di affermazione e tutela del patrimonio ambientale e storico delle miniere del territorio comunale di Abbateggio, caparbiamente perseguito, ha dato i suoi frutti!

Devo altrettanto ringraziare le amministrazioni comunali che hanno governato con me per 15 anni e che dal 2010 si sono spesi con me affinché i diritti del nostro borgo e dei suoi cittadini fossero riconosciuti.

Questo risultato ci rende orgogliosi perché è il frutto della tenacia e caparbietà di un piccolo Comune che, più di dieci anni fa, non ha arretrato davanti alla Regione (sin dalla Giunta Chiodi nel 2010) e alla società SAMA, e ricorrendo a TAR e Consiglio di Stato ha fatto valere, sin dall’inizio, i propri diritti di tutela e ripristino ambientale, pretendendo la messa in sicurezza dei siti utilizzati per scavi minerari, come previsto da un regio decreto del 1927! Abbateggio, assieme ai Comuni di Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino e Scafa, fa parte del comprensorio minerario della Maiella, un’area che per decenni è stata oggetto di estrazione della roccia calcarea bituminosa per la produzione di bitume fluido e di manufatti di asfalto e per la lavorazione della roccia calcarea come materiale da costruzione.

Avevamo tutte le ragioni per il nostro territorio e le abbiamo fatte valere.

Saremo attenti affinché Regione Abruzzo eroghi con celerità gli ulteriori step finanziari previsti dalla Legge Regionale e cercheremo di sollecitare la velocizzazione di queste procedure tecnico-contabili per far in modo che la prossima estate luoghi incontaminati, come quelli della Valle del Lejo e nello specifico della località “Imbocco Pilone”, possano essere fruiti turisticamente in modo completo e diventare un volano dal punto di vista culturale, turistico e ambientale.

Ci tengo a precisare che questi interventi non rientrano tra quelli finanziati dal progetto Masterplan, che, rispetto alle aspettative del territorio, ad oggi si ferma alla pista ciclabile a Scafa.

Ringrazio infine l’attuale amministrazione comunale di Abbateggio che sta gestendo la realizzazione delle opere in sinergia con il Commissario ai lavori pubblici per la messa in sicurezza di Imbocco Pilone.




FESTA DEI FUOCHI AD AGNONE

 Comune di Sante Marie e Pro Loco di Santo Stefano protagonisti

Sante Marie, 3 dicembre 2023. Il Comune di Sante Marie e la Pro Loco di Santo Stefano parteciperanno oggi alla seconda edizione della Festa dei fuochi rituali, organizzata dal Comune di Agnone. L’evento si è svolto nella città dell’alto Molise nella suggestiva ieri, dalle ore 17, con 15 comunità dalla Toscana (Abbadia San Salvatore e Pitigliano), dall’Abruzzo (Fara Filiorum Petri e Santo Stefano di Sante Marie), dal Molise (Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Civitanova del Sannio, Mirabello Sannitico, Montefalcone nel Sannio, Oratino, Pietrabbondante, Roccavivara, Salcito) e dalla Puglia (San Marco in Lamis) che si sono uniti per celebrare la tradizione dei fuochi rituali.

Manifestazione, occasione straordinaria per promuovere e condividere le antiche tradizioni culturali legate al fuoco, che hanno un ruolo di rilevanza nella storia e nell’identità di molte comunità italiane. Opportunità di immergersi in un’atmosfera unica, dove la magia dei fuochi illumina la notte.

Un momento significativo della giornata alle 12, quando, nella Residenza Municipale di Agnone, il Sindaco del Comune di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, e la presidente della Pro Loco di Santo Stefano, Annunziata Gagliardi, hanno affiancato i rappresentanti delle altre comunità per firmare ufficialmente il “Protocollo d’intesa per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco delle rispettive comunità”.

Questo accordo mira a preservare e promuovere la ricchezza culturale e storica legata a questa tradizione ultramillenaria, che unisce molte delle comunità rurali della dorsale appenninica. L’intento è quello di allargare il più possibile la partecipazione per dare vita a una vera e propria rete dei fuochi rituali che possa avanzare una candidatura UNESCO quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità e promuovere la partecipazione agli stessi riti, come pure l’organizzare di convegni, mostre e scambi culturali tra le varie comunità per preservare e promuovere le radici culturali che rendono unico il territorio.




SALOTTO CULTURALE

Appuntamento per il 6 dicembre 2023 con la devastazzione de lu ‘nferne

Giulianova, 3 dicembre 2023. Il prossimo 6 Dicembre  2023 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) presenta  l’opera semiseria “La devastazzione de lu ‘nferne” di Ottorino Carloni. Presenta Elisa Di Biagio 

Approfondimenti

La devastazzione de lu ‘nferne:  riscrittura in vernacolo dell’inferno dantesco con un occhio di riguardo agli episodi meno celebrati dell’opera, ai comportamenti  meno commendevoli del poeta e alle situazioni più buffe della cantica. Non uno stravolgimento dell’opera ma , nell’assoluta fedeltà ai contenuti,  una reinterpretazione dei dialoghi e dei rapporti tra i personaggi, con un’unica finalità: invitare al sorriso  mostrando  un Dante più leggero, più vicino al lettore.




DI MARCELLO NUOVO PRESIDENTE UNITEL

Rinnovate le cariche sociali dell’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, sezione Abruzzo

Pescara, 3 dicembre 2023. In una partecipata assemblea tenutasi venerdì 1° dicembre scorso sono state rinnovate le cariche sociali della sezione regionale Abruzzo dell’UNITEL, l’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali.

Alla presenza del presidente nazionale Claudio Esposito, e dei consiglieri nazionali Fabrizio Notarini e Giuseppe De Iuliis, l’assemblea ha eletto i nuovi componenti nelle figure di Raffaele Di Marcello, nominato presidente regionale, di Mario Crivelli, Simona Di Crescenzo e Salvatore Di Bacco.

Il neopresidente, Arch. Raffaele Di Marcello, già direttore del Nuovo Giornale dell’Unitel e presidente emerito dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo, è attualmente funzionario responsabile del Servizio Governo del Territorio del Comune di Giulianova.

L’Ing. Mario Crivelli è responsabile dell’area tecnica del Comune di Rosciano, l’Arch. Simona Di Crescenzo è attualmente istruttore tecnico presso il Comune di Castelfrentano e il Geom. Salvatore Di Bacco è responsabile dell’area urbanistica del Comune di Raiano.

“Il neoeletto direttivo, in continuità con quello uscente – ha dichiarato il neopresidente Di Marcello – si metterà subito al lavoro per affrontare le tematiche più urgenti sia in ambito locale, come l’applicazione della nuova legge urbanistica regionale, che in ambito nazionale. Confidiamo nel contributo dei colleghi e delle colleghe delle strutture tecniche dei 305 Comuni abruzzesi e delle 4 Province, ricordando che la nostra associazione è aperta anche ai tecnici delle altre strutture territoriali e statali della regione Abruzzo”.

Cosa è UNITEL?

UNITEL – Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali – è la storica Associazione che ha l’obiettivo di valorizzare la posizione professionale e tutelare la posizione giuridica dei tecnici degli Enti Locali, nonché di migliorare il servizio reso alle collettività dalle rispettive Aree Tecniche, che gestiscono rilevanti responsabilità amministrative, con significativi impatti sulla finanza locale e sul sistema socioeconomico dei territori di interesse.

La base associativa UNITEL è distribuita su tutto il territorio nazionale, e permette all’Associazione di cogliere in tempo reale i processi innovativi e le istanze di miglioramento dei Colleghi. Riconosciuta come persona giuridica nell’ottobre 2005 con apposito DPR, l’Unione considera obiettivo prioritario la migliore qualificazione professionale dei professionisti tecnici della Pubblica Amministrazione. A tal fine organizza iniziative di formazione, di aggiornamento tecnico e normativo, realizzate attraverso giornate di studio e convegni. A queste azioni si affiancano il sito Internet www.unitel.it, la pubblicazione trimestrale de “Il Nuovo Giornale dell’UNITEL” nonché contributi tecnici su testate specialistiche nazionali.




KILLER LOOP’S volume due finalmente in lavorazione!

È stato un esordio di successo, quello di Stefano Labbia nel mondo delle graphic novel, decretato dalle tre ristampe all’attivo di Killer Loop’S, la saga Pulp noir firmata dall’autore italo brasiliano, il cui primo volume uscì a cavallo tra il 2019 e il 2020.

Ed ora è ufficiale: l’antieroe per eccellenza Kimberly alias Stuart whitman, ex uomo medio, divenuto mercenario prezzolato per colpa di una società estrema e senza valori, tornerà nel 2024 in tutte le librerie italiane con il secondo volume della sua epopea. A darne l’annuncio, rivelando anche la cover del volume, direttamente l’autore sui suoi social network tramite una storia su Instagram.

Il tam tam mediatico che ne è seguito ha generato attesa e suspence tra addetti ai lavori e fan della serie, che attendono spasmodicamente il proseguire delle gesta del protagonista iniziate su un primo volume – oramai introvabile – edito nel 2019 da una casa editrice del Sud Italia, da qualche anno ormai. Lo scontro tra Kimberly e i suoi acerrimi nemici, il Sindacato criminale internazionale Pauraz, continua, dunque e siamo certi, conoscendo la maestria dell’autore, che i colpi di scena non mancheranno nemmeno in questo secondo volume.

La data di rilascio ufficiale di questa seconda opera non è stata ancora comunicata e l’attesa trepidante continua. Quello che sappiamo però è che, come recita l’hashtag scelto dall’autore e dal suo staff, #kimberlyisalive.




AL MAXXI DIARIO NOTTURNO DI SOGNI incubi e bestiari immaginari

Opere di Bea Bonafini, Thomas Braida, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Caterina De Nicola, Anna Franceschini, Diego Marcon, Valerio Nicolai, Numero Cromatico, Wangechi Mutu, Agnes Questionmark, Jon Rafman e Alice Visentin.

Con il progetto speciale Giuseppe Stampone e le fotografie di Scanno della Collezione Franco e Serena Pomilio realizzate da Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna.

Apertura al pubblico 3 dicembre 2023 – 3 marzo 2024. Opening Sabato 2 dicembre 2023

L’Aquila 2 dicembre 2023. Il MAXXI L’Aquila inaugura Diario notturno, Di sogni, incubi e bestiari immaginari, mostra collettiva, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Chiara Bertini e Fanny Borel, che presenta le opere di Bea Bonafini, Thomas Braida, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Caterina De Nicola, Anna Franceschini, Diego Marcon, Wangechi Mutu, Valerio Nicolai, Numero Cromatico, Agnes Questionmark, Jon Rafman, Alice Visentin, e un progetto speciale di Giuseppe Stampone in dialogo con le fotografie di Scanno della Collezione Franco e Serena Pomilio. Il progetto di allestimento è di Benedetto Turcano.

La mostra, che omaggia nel titolo Diario notturno (1956), uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano, accoglie le opere di tredici artisti internazionali, nati nell’ultimo trentennio del secolo scorso, in un percorso che invita ad abitare i sogni e a esplorare gli incubi del presente. In una contemporaneità caratterizzata da trasformazioni costanti, gli artisti coinvolti propongono un comune approccio immaginifico, ironico o perturbante, che, mutuando un termine riferito all’intelligenza artificiale, potrebbe essere definito “generativo”.

All’interno della mostra, in continuità con l’atmosfera onirica e visionaria delle opere esposte nelle prime sale, si inserisce il progetto speciale di Giuseppe Stampone che reinterpreta alcuni luoghi significativi del territorio abruzzese attraverso disegni su carta e su legno. Le sue opere sono poi poste in un dialogo con le fotografie del suggestivo borgo di Scanno provenienti dalla Collezione Franco e Serena Pomilio e realizzate da Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna: immagini nelle quali si riscontra uno sguardo sulla vita quotidiana di uno dei borghi più rappresentativi d’Abruzzo, con particolare attenzione all’operosità delle donne di cui si riconoscono gli abiti tradizionali.

Dice il curatore Bartolomeo Pietromarchi: “In Diario notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari, abbiamo riunito artisti che si pongono oggi come l’avanguardia di una nuova sensibilità estetica nella comprensione delle sempre più complesse dinamiche del mondo attuale. Un’arte profondamente influenzata dall’ambiente digitale, ma non necessariamente tecnologica, che si interroga sulle trasformazioni e i mutamenti antropologici e culturali in atto. Ne derivano opere in cui scenari inediti sono pervasi da forme e situazioni visionarie e perturbanti, in cui specie animali e vegetali si innestano con quelle fossili, digitali e tecnologiche creando nuovi ibridi, e in cui emigrazioni oniriche ribaltano i piani tra realtà e finzione. La mostra, infine, omaggia l’Abruzzo e la sua capacità narrativa apprezzabile nel lavoro realizzato da Giuseppe Stampone”.

Fino al 7 gennaio 2023, l’atmosfera onirica di Diario Notturno è in relazione nella Project Room del museo con le opere dell’artista aquilana di adozione, Tiziana Fusari (1951-2012) e il suo immaginario, ironico e magico, popolato da creature fantastiche, giochi di parole, ricordi e memorie. L’allestimento è parte di La Comédie Humaine di Tiziana Fusari, mostra diffusa, nata dalla collaborazione tra il MAXXI L’Aquila e la Fondazione Giorgio Bonanni Onlus dell’Aquila.

Percorso di mostra

Già dalla scalinata che conduce al piano nobile di Palazzo Ardinghelli, figure enigmatiche accolgono il visitatore: The Stuffed Shirt Chorus di Anna Franceschini, una “stira camicie antropomorfa” protagonista di una coreografia programmata dall’artista attraverso un algoritmo, e The oldest e Macello, due sculture dalle forme biomorfe innestate in protesi artificiali di Giulia Cenci che animano il corridoio finestrato e introducono alle grandi sale barocche con i ricchi camini. La prima sala accoglie l’universo ironico, criptico e malinconico di Valerio Nicolai con i tre dipinti Castello in corridoio, Due battitori e un pollo bis/ Pollo in acquario, Poveri fichi, rebus senza chiare soluzioni in cui elementi architettonici fantastici sono immersi in un nonsense generale. Le tele sono in dialogo con opere fotografiche di Caterina De Nicola e con due surreali sculture della serie Yet Another Unrealistic Standard in cui gli elementi realizzati dall’artista costituiscono un espediente per riconfigurare il manichino, generalmente espressione di un canone corporeo standardizzato.

Nella seconda delle sale barocche, il visitatore entra in una dimensione marina abitata dall’opera I Carry You Inside Me di Bea Bonafini – uno scheletro di una balena allude a elementi mitologici affiancati da dettagli del corpo umano, come riflessione sulla condivisione di ecosistemi fra specie diverse, sui cicli della natura – e dalla scultura Draco Piscis, alter ego dell’artista Agnes Questionmark, che testimonia la sua ricerca sull’homo aquaticus, creatura acquatica dall’identità mutevole e dalla forma fluida.

Nel salone centrale del museo, Numero Cromatico presenta la nuova opera interattiva e attraversabile Resterai con me per tutta la notte prodotta e pensata per questa mostra, una grande tenda sulla quale si stagliano 80 “pittogrammi antropomorfi” che richiamano le pitture rupestri delle caverne primitive, archetipo di ogni linguaggio espressivo, e alludono a ombre come proiezioni dell’inconscio.

La sala attigua alla Voliera è abitata dalle figure di Guglielmo Castelli che nei suoi quadri evoca un mondo esistenziale, solitario, puerile e distopico che ritroviamo nella scultura Childhood shows the man, nella raffinatissima tela Dressage e in Truth diminishes and illusion increases. Una voce soave attira il visitatore nella sala successiva: è Ludwig di Diego Marcon, un bambino dai capelli biondi intrappolato in un’azione di pochi minuti in un loop ossessivo che si ripete all’infinito.

Ancora una video animazione, The End of Eating Everything di Wangechi Mutu, accoglie il visitatore in un’altra delle piccole sale attigue alla Voliera proponendo una riflessione sul tema dello sfruttamento sregolato delle risorse della Terra di cui è protagonista la cantante Santigold. I suoni disturbanti dell’opera introducono il bestiario surreale e ironico dei disegni onirici di Thomas Braida.

È proprio nel pieno del percorso di mostra di Diario Notturno che si inserisce il progetto speciale Giuseppe Stampone e le fotografie di Scanno della collezione Franco e Serena Pomilio che pone in relazione una serie di nuove opere dell’artista abruzzese, pensate e prodotte per questa occasione, e una selezione di fotografie storiche di Scanno della collezione Pomilio realizzate a partire dall’inizio del secolo scorso, da fotografi di fama internazionale come Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson, Hilde Lotz-Bauer, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna e Mario Giacomelli di cui è presente Il bambino di Scanno, entrata a far parte della collezione del Museum of Modern Art di New York.

Le fotografie forniscono il pretesto a Stampone per un dialogo metafisico e surreale che, riprendendo elementi e personaggi da quelle immagini, le ricontestualizza liberamente nei suoi celebri interni domestici, riprodotti alla maniera della pittura fiamminga seicentesca. Ispirandosi a fatti, cronaca, storia e cultura popolare della profonda trasformazione avvenuta nella piana del Fucino l’artista abruzzese propone una nuova narrazione che tenta “di annullare lo spazio tempo sequenziale didascalico della storia” e stabilire nuove connessioni di senso inedite e sorprendenti.

Diario notturno torna con le sue suggestioni nelle ultime sale: il visitatore è proiettato nel deep web con la video installazione immersiva Counterfeit Poasts di Jon Rafman, e poi condotto, attraverso l’installazione Planète di Alice Visentin, in una originale costellazione in cui, attraverso la combinazione fra immagini e parole, la realtà è magicamente in movimento e assume identità differenti.

Chiudono il percorso espositivo le tre sculture cinetiche The Lady Vanishes In A Triangular Reflection, The Witness, Smooth Operators n.4 di Anna Franceschini che anima oggetti comuni dando corpo a una riflessione sull’ibridazione uomo-macchina, naturale e artificiale ed evoca la grande tradizione delle macchine celibi e degli automi.

Orari di apertura

Diario Notturno è visitabile il giovedì dalle 9 alle 13 e dal venerdì alla domenica dalle 11 alle 19. Per il periodo natalizio, dal 21 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, MAXXI L’Aquila sarà aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19, ad eccezione del 24 e 31 dicembre (apertura 10 – 13) e 25 dicembre (chiuso).




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITÀ

ACI presenta #tuttonormale in occasione della ricorrenza mondiale del 3 dicembre, l’Automobile Club d’Italia torna con una campagna social per i diritti dei disabili

Chieti, 2 dicembre 2023. Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità e in questa occasione ACI ha deciso di riproporre – con una declinazione differente rispetto alla precedente – una nuova campagna social destinata a promuovere l’inclusione nella mobilità sicura e sostenibile.

La campagna, sviluppata attraverso immagini di mobilità quotidiana di facile comprensione e di sicuro impatto, si intitola #tuttonormale ed è stata studiata per illustrare come chi si trova a vivere una situazione di disabilità affronta comunque gli stessi problemi, anche piccoli, che tutti fronteggiano ogni giorno.

Le immagini ripropongono scene della vita di ciascuno di noi, con persone con disabilità alle prese con piccoli contrattempi quotidiani, come aver perduto il telecomando o aver scoperto, una su un mezzo pubblico, di non avere l’abbonamento aggiornato.

Questa campagna conferma l’impegno dell’Automobile Club d’Italia a fianco delle persone con disabilità in continuità con la precedente attività a livello mondiale, condivisa e promossa con la FIA, focalizzata sul principio universale di “tutti uguali nella mobilità“.

L’accessibilità e l’inclusività nella mobilità è infatti un tema sociale attuale di primaria importanza, basti pensare che solo in Italia – secondo i dati ufficiali Istat – le persone che soffrono di disabilità sono circa 3,1 milioni ovvero il 5,2% della popolazione nazionale.  Quasi la metà, un milione e mezzo, ha più di 75 anni.

“La disabilità – ha detto il Presidente dell’ACI Sticchi Damiani – non deve significare esclusione. L’impegno delle donne e degli uomini che lavorano per ACI è proprio quello di garantire accessibilità e inclusione anche a chi si trovi in questa delicata condizione, con particolare riguardo al versante che l’Automobile Club presidia, quello della mobilità che deve essere un diritto per chiunque. Campagne come #tuttonornale costituiscono una parte fondamentale del nostro contributo per una società, anche in questo senso, più giusta e accogliente”.




TURANDOT l’ultimo capolavoro di Giacomo Puccini

La Camerata Musicale di Sulmona rende omaggio al grande musicista toscano. Domenica 3 dicembre ore 17:30 Teatro Comunale M. Caniglia

Sulmona, 2 dicembre 2023. La serata dedicata all’opera, al Teatro Caniglia di Sulmona domenica 3 dicembre, presentata dall’Ateneo Internazionale della Lirica, nell’allestimento con l’ Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretta dal M° Stefano Giaroli, il Coro dell’Opera di Parma diretto dal M° Ruben Ferrari e con la regia a cura di Alessandro Brachetti, offre al pubblico abruzzese una simpatica sorpresa: 19 piccoli musicisti del territorio di Sulmona saranno sul palco insieme agli interpreti di Turandot.

I ragazzi, di età compresa tra i dieci e undici anni, sotto la direzione del M° Anna Galterio, compongono il coro delle voci bianche che è previsto nella partitura dell’opera pucciniana. I piccoli interpreti, alunni degli Istituti Comprensivi a indirizzo musicale delle Scuole Medie Serafini e Capograssi di Sulmona, tutti iscritti alla prima media sono stati selezionali appositamente per il tour in Abruzzo della produzione di “Turandot” 2023/24.

“È anche questo un modo di avvicinare i ragazzi alla musica più impegnativa, coinvolgendoli in una “avventura unica” e facendoli diventare, anche solo per poco, interpreti nell’allestimento di un’opera che viene rappresentata in teatri prestigiosi come il Teatro M. Caniglia di Sulmona” dice il Direttore Artistico della Camerata Gaetano Di Bacco. Sono 19 gli allievi che, sotto la direzione del M° Anna Galterio, e la regia di Alessandro Brachetti, calcheranno la scena a Sulmona, e al Teatro dei Marsi di Avezzano (2 dicembre). Si tratta di 13 ragazze e 6 ragazzi di cui 7 (Melissa Colalancia, Aurora De Santis, Alessia Drago, Alessandra Piili.

Leonardo Polverino, Alessandro Ramicone e Riccardo Salce) sono allievi iscritti all’I.C. Scuola media “Panfilo Serafini” di Sulmona e 12 (Nina Accardi, Andrea Basile, Anna Bolognesi, Giorgia Ciavarella, Sara Di Natale, Anna Leonzi, Gemma Masciosci, Antonello Massaro, Fediura Miroslava, Gabriele Palmisano, Noemi Patella e Chiara Valentini), allunni dell’ I.C. Scuola Media CapograssI di Sulmona. Il coro di voci bianche,come previsto dalla partitura, è accompagnato al sassofono da Lorenzo Del Monaco, anche lui giovane musicista del territorio, già protagonista nei Concerti del giovedì al foyer del Teatro Caniglia il novembre scorso. Sarà per tutti loro un’esperienza da non dimenticare.




AVVIO AL LAVORO: SI PUÒ FARE! Se ne parla molto negli ultimi tempi

Diversi gli esempi positivi e finalmente l’autistico esce dallo stereotipo della persona che può fare solo alcune semplici attività. Essenziale è comprendere le loro attitudini e svilupparle attraverso realtà attente e disponibili. Lo abbiamo sempre sostenuto e siamo convinti che questa sia la strada migliore per costruire un percorso di vita autonoma per i ragazzi e consapevole per le loro famiglie.

L’Aquila, 2 dicembre 2023. Ma quando venite a trovarmi?!” Ogni volta che abbiamo incontrato Natalia Nurzia questa era la prima esclamazione. Da un paio di settimane abbiamo avviato un ciclo di incontri con il gruppo dei ragazzi e operatori con l’intento di far conoscere il personale del sito di produzione, le modalità operative e le regole da rispettare all’interno del sito. Negli incontri di avvicinamento i ragazzi hanno iniziato ad esplorare la procedura di preparazione del torrone nelle diverse fasi di produzione e sono sempre più volenterosi e preparati. Si sono destreggiati nell’impacchettamento dei torroni, nel confezionamento e nell’imballaggio degli scatoloni per la pronta consegna.

Il grande interesse riscontrato dai ragazzi e la disponibilità degli addetti ci permette di pianificare due incontri settimanali presso l’Azienda dei Fratelli Nurzia, produttrice dell’inimitabile torrone tenero tradizionale, per far conoscere anche ai nostri giovani il mondo del lavoro, accogliendoli direttamente all’interno dell’azienda e facendo loro provare il necessario impegno nelle attività lavorative.

Si tratta di una rilevante azione di innovazione sociale con possibili soluzioni  nei confronti di un bisogno che la società non riconosce ancora come tale; grazie a questa azione, inoltre, si innescano nuove e migliori relazioni sociali e si instaurano collaborazioni virtuose tra il mondo produttivo e non profit. Questa innovazione interviene in maniera tangibile ed efficace su un’esigenza sociale che non si fatica a riconoscere come primaria: ciascuna mente ha diritto ad essere impegnata. Alla società l’onere e l’onore di soddisfare questo diritto.

Desideriamo dare massima visibilità a queste azioni per raggiungere la massa critica affinché queste idee possano essere capillarmente adottate e, non ultimo, innescare cambiamenti positivi nei modi di pensare e agire riguardo l’avvio al lavoro di ragazzi e adulti con autismo.

Abbiamo proposto agli ambiti sociali di sostenere azioni di questo tipo con i fondi del Decreto Stefani (interventi per l’inclusione sociale delle persone autistiche); noi dal nostro canto saremo al loro fianco per la loro attivazione.




BANDIERA AZZURRA FIDAL

L’ex campione olimpico Maurizio Damilano la consegna al Sindaco Jwan Costantini. Presenti il consigliere con delega allo Sport Livio Persiani, il Presidente di Ecologica G Gigi Chiodi, il tesserato Maurizio Pizzuti

Giulianova, 2 dicembre 2023. Ai vessilli già detenuti dal Comune di Giulianova, si è aggiunto questa mattina quello assegnato dalla Federazione italiana di Atletica Leggera. La Bandiera azzurra Fidal è arrivata infatti oggi in sala consiliare, grazie all’adesione dell’ Amministrazione Comunale alla proposta della Federazione e di Anci. Per ottenere il riconoscimento è stato necessario  individuare un percorso, rendendolo riconoscibile da appositi cartelli, ritenuto ideale per la camminata, la marcia o la corsa. Ha seguito l’iter il consigliere Livio Persiani, di concerto con gli organizzatori e con il supporto di Ecologica G.

Questa mattina, dunque, la consegna, da parte di Maurizio Damilano (campione olimpico nel 1980, campione del mondo nel 1987 e  nel 1991 sui 20 chilometri di marcia), accompagnato dalla moglie, signora Fernanda. Erano presenti il Sindaco Jwan Costantini, il consigliere Livio Persiani, il Presidente di Ecologica G Gigi Chiodi ed il tesserato Maurizio Pizzuti.

“Il progetto Bandiera Azzurra – ha spiegato Damilano- nasce dalla sinergia di Anci e Fidal, e da un obiettivo condiviso: promuovere l’attività fisica non agonistica, incentivare la popolazione, di ogni fascia d’età, a muoversi a piedi, sostenere le politiche di avviamento alla pratica sportiva. Un percorso opportunamente contrassegnato costituisce un incentivo al movimento, di cui anche il turista, oltre al residente, può beneficiare”.

Il Sindaco Costantini ed il consigliere Persiani hanno espresso soddisfazione per un riconoscimento che premia Giulianova, unico comune in provincia di Teramo. Da entrambi, l’impegno a potenziare le strutture esistenti e a rendere più agevole la mobilità  sostenibile e le buone pratiche di vita , in centro e in periferia.




DIARIO DI VIAGGIO ITINERANTE in Abruzzo

Raccolta di poesie, pensieri e filastrocche, ispirata dal Vate Gabriele D’Annunzio

Chieti, 2 dicembre 2023.  “Diario di Viaggio Itinerante in Abruzzo” é la raccolta di poesie, pensieri e filastrocche in rima libera di Cristiano Vignali, Presidente di Abruzzo Tourism e “Vate Teatino”, dedicata ad alcune città, borghi, località e luoghi visitati durante delle attività di ricerca e dei tour esperienziali, ispirata dal “Vate d’Italia”, l’abruzzese Gabriele D’Annunzio. Il libro edito dalla Casa Editrice Youcanprint può essere acquistato direttamente dall’autore, su ordinazione presso le maggiori librerie nazionali, oppure online, in vendita sui portali dei maggiori distributori librari italiani.

A tal proposito, ha commentato Cristiano Vignali: “Durante i miei giri per l’Abruzzo nel 2018/2019 – ha spiegato Vignali – in cui ho realizzato le interviste per il libro “Gli Antichi Mestieri d’Abruzzo”, una notte ho sognato di trovarmi in una grotta a pranzo con Aligi e Mila di Codra, personaggi del dramma dannunziano “La Figlia di Jorio”, in cui il Vate d’Italia, il Poeta Soldato Gabriele D’Annunzio, mostra una delle anime più ancestrali e selvagge dell’Abruzzo.

In quel periodo – ha continuato l’autore – avevo iniziato anche a scrivere un diario con poesie libere, filastrocche a rime e pensieri su alcuni paesi d’Abruzzo che visitavo nei miei giri.

Proprio in quel momento, ho cominciato a sentire con sogni, luoghi visitati e fatti avvenuti lo spirito del “Vate d’Italia”, l’abruzzese Gabriele D’Annunzio vicino a me nelle mie ricerche e nel mio viaggio alla scoperta di quello che rimane nel XXI secolo dell’Abruzzo più vero e selvaggio che fu proprio il poeta nato a Pescara, all’epoca centro marinaro della Provincia di Chieti, uno dei primi a documentare e a fare conoscere al panorama internazionale  (quando la digitalizzazione era una cosa ancora lontana, futuristica e fantasiosa…), la nostra bella regione, l’Abruzzo,  attualmente una delle cinque dove si vive meglio in Europa e dove ci sono posti rimasti come una volta, almeno secondo la stampa americana.

Ho portato avanti per circa due anni – ha detto Cristiano Vignali – questo lavoro di ricerca che stavo completando, risparmiando fondi per la pubblicazione, proprio prima dello scoppio della Pandemia da Covid19, ispirato dal sommo poeta D’Annunzio, come Dante da Virgilio; ma, poi nel 2020-2021, troppa acqua è passata sotto i ponti e la storia, la vita, troppe cose ha mutato, spazzando via tutti i progetti che mi ero posto, così per non fare andare persa anche questa mia raccolta, consapevole che spesso le cose più semplici sono quelle che riescono meglio, ho deciso di pubblicare le circa 60 frasi che avevo già scritto nel diario, dividendole in parte con ordine cronologico di mia visita, in parte in base alle aree geografiche visitate, comunque sia come mi ha guidato il cuore” ha concluso Cristiano Vignali




IL BUON USO DELLA DISTANZA Romanzo Di Vito di Battista

Come può un inganno diventare destino? Una storia in cui niente è vero, tranne la finzione.

Lanciano, 2 dicembre 2023. Doppio appuntamento per l’autore Vito Di Battista in Abruzzo: 5 Dicembre a San Vito e il 7 Dicembre a Lanciano. Dopo l’anteprima nazionale al FLA, il tour di presentazioni dell’autore Vito Di Battista arriva in Abruzzo dove l’autore è nato per proseguire a Roma a PLPL Più Libri più Liberi Fiera dell’editoria alla Nuvola.

Il 5 Dicembre alle ore 18 sarà nel suo paese natale a San Vito nella Sala Consiliare (Largo Altobelli) in compagnia di Marco Nardini e letture a cura di Marco Iezzi. Il 7 Dicembre alle ore 18 alla Nuova Libreria Barbati in Via Martiri VI Ottobre, 60 in compagnia della giornalista Pina De Felice.

Vito di Battista è nato nel 1986 in un paese d’Abruzzo a trecento gradini sul mare e vive a Bologna. Nel 2012 è stato selezionato per il Cantiere di Scritture Giovani del Festivaletteratura di Mantova. Agente letterario, editor e traduttore, ha scritto su “Futura”, la newsletter del “Corriere della Sera”, e su “Nuovi Argomenti”. Il suo primo romanzo, uscito nel 2018, è L’ultima diva dice addio.

Parigi, 1976.

Il romanzo si ispira liberamente alla figura dello scrittore francese Romain Gary che, nell’ultimo decennio della sua vita, dopo aver già raggiunto la notorietà sia di critica che di pubblico, diede alle stampe quattro romanzi sotto lo pseudonimo di Émile Ajar. La vera identità dell’autore di questi romanzi è stata svelata solo dopo la morte di Gary.




AIDS GIORNATA MONDIALE

Gileno e Di Lorenzo (Gd): “Prevenzione, contraccezione e educazione per prevenire AIDS. Le nostre proposte in regione”

Pescara, 2 dicembre 2023. In occasione della giornata internazionale per la prevenzione dell’AIDS, i Giovani Democratici d’Abruzzo ribadiscono l’importanza della salute e della prevenzione, con particolare attenzione alle esigenze delle e dei giovani.

“Riteniamo fondamentale garantire cure mediche preventive gratuite per ragazzi e ragazze, assicurando l’accesso facilitato a controlli e screening che possono contribuire alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, compreso l’AIDS – affermano Saverio Gileno, segretario regionale Gd e Annachiara Di Lorenzo, responsabile Diritti e Politiche di Genere Gd – L’Istituzione dei servizi di contraccezione gratuita è altresì essenziale per garantire a tutte e tutti la possibilità di scelte consapevoli sulla propria salute e sul proprio futuro”.

“Inoltre, sottolineiamo l’importanza dell’introduzione di un programma di educazione sessuale nelle scuole, finalizzato a fornire informazioni accurate, accessibili e non discriminatorie. Un’educazione sessuale inclusiva è un passo cruciale per garantire che le e i giovani possano prendere decisioni informate sulla propria salute, riducendo il rischio di infezioni e promuovendo relazioni consapevoli e responsabili. Uniti nella lotta contro l’AIDS e per la promozione della salute chiediamo un’immediata azione a sostegno della salute sessuale e riproduttiva attraverso proposte concrete da includere nei programmi per le prossime elezioni regionali”. Concludono i Giovani Dem.




IN CONSIGLIO COMUNALE MANCA IL NUMERO LEGALE

Salta l’approvazione della variazione di bilancio. Maggioranza di nuovo sotto, a causa dell’assenza dell’assessore al bilancio Francesco Ciarrocchi. Nuova figuraccia di altitonante e del suo precario entourage. Comune citato in giudizio dinanzi al tribunale di Teramo dalla Bff Bank spa per i debiti contratti per l’energia elettrica.

Montorio, 2 dicembre 2023. Nel consiglio comunale di ieri sera, la maggioranza, ormai ridotta al lumicino, non è riuscita a garantire il numero legale necessario per la votazione ed è saltata l’approvazione della variazione di bilancio. Come è noto, l’art 175, comma 3, del TUEL (Decreto Legislativo n. 267/2000) dispone che le variazioni al bilancio possano essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno. Tuttavia, per alcune tipologie di variazioni si può arrivare fino al 31 dicembre. Ora il Sindaco, dopo la nuova approvazione in giunta, sarà costretto comunque a tornare in consiglio entro fine anno. Arrogante e sterile poi il rifiuto del sindaco di invertire l’ordine dei punti in discussione, così impedendo di deliberare su altre questioni all’attenzione del consiglio e urgenti per i cittadini.

Se il gruppo di maggioranza mostra evidenti segni di logoramento e dissidio interno, le opposizioni restano compatte nel ribadire i numerosi errori contabili nella stesura del bilancio consuntivo e di conseguenza su quello di previsione, fatture per diverse centinaia di migliaia di euro non pagate ai diversi fornitori, per il consumo di energia elettrica, per la manutenzione del verde e da ultimo per la raccolta differenziata dei rifiuti, che hanno già generato una voragine, che a giugno era stimata in un milione e settecentomila euro, e che ora sarà notevolmente lievitata.

E proprio in questi giorni, per le fatture non pagate, è arrivato il primo pericoloso contenzioso, infatti la BFF BANK S.p.a. ha citato in giudizio il Comune di Montorio dinanzi al tribunale di Teramo, pare emettendo anche un decreto ingiuntivo per una somma che si aggira intorno alle 700 mila euro per le fatture di energia elettrica non pagate. Da tempo denunciamo la condotta spregiudicata sulle finanze pubbliche di questa amministrazione ed oggi la conferma che abbiamo ragione. Siamo molto preoccupati perché all’orizzonte c’è anche il contenzioso per somme notevoli per le fatture non pagate alla MOTE per la gestione dei rifiuti. Ma dove vuole arrivare il sindaco e la sua ormai esigua maggioranza ? Temiamo che dalla voragine finanziaria già generata si stia arrivando concretamente al dissesto e a pagarne le conseguenze saranno inevitabilmente i cittadini.

Il sindaco e l’assessore al bilancio sono stati capaci addirittura di sforare di oltre 14 mila euro il Fondo Risorse per la contrattazione decentrata, su cui ora dovranno rientrare come hanno dovuto correggere alcuni dei grossolani errori presenti nella prima stesura del bilancio, segnalati, con varie sollecitazioni, dai consiglieri di opposizione e dai due consiglieri di maggioranza Raniero Barnabei e Adele Ricci. Ieri sera però in consiglio comunale qualcosa è andato storto, tant’è che l’assenza dell’assessore al bilancio Francesco Ciarrocchi e l’incapacità del sindaco di tenere unita la maggioranza o quel che ne resta, sono state le uniche vere cause della mancanza del numero legale necessario a votare la variazione di bilancio.

Ora il sindaco Fabio Altitonante prenda atto degli enormi problemi interni alla sua maggioranza e valuti un cambiamento di passo: eviti le spese pazze che nulla stanno producendo se non debiti per le generazioni future, si concentri a dare più servizi, a fare qualcosa per il lavoro e l’occupazione, perché fino ad oggi, nonostante le promesse in campagna elettorale, non ha fatto nulla di significativo per evitare che le persone continuino inesorabilmente a lasciare questo paese. Infine, e lo ripetiamo per l’ennesima volta, firmi tutti i decreti di concessione dei contributi già approvati dall’Ufficio speciale per far partire i cantieri della ricostruzione post sisma: le risorse economiche sono disponibili nelle casse comunali da tanto tempo e lui le tiene bloccate inventando continuamente scuse.

Ci auguriamo che questo teatrino degli assessori che a turno non si presentano ai consigli non diventi un prezzo troppo alto da pagare per i cittadini. Verifichi bene il sindaco se ha ancora una maggioranza su cui contare.

I consiglieri

Eleonora Magno, Andrea Guizzetti, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori




EDILIZIA SCOLASTICA: consegnati i lavori

L’ampliamento del liceo Curie di Giulianova

Teramo, 2 dicembre 2023. Fondi PNRR per l’ampliamento del Liceo Scientifico “M. Curie” di Giulianova: un intervento che prevede la realizzazione di un nuovo edificio con ulteriori spazi per laboratori, attività parascolastiche, ristoro e altre aule.

Come da progetto presentato e approvato, verrà realizzato un nuovo plesso di 3 piani con 10 aule, un auditorium al piano seminterrato con 158 posti a sedere, una biblioteca al primo piano ed un’area ristoro ed attività libere, oltre ad ampi spazi per le attività collettive: si potrà passare quindi dalle attuali 30 classi a 40, ed aumentare dunque la capacità della popolazione studentesca dagli attuali 750 a circa 1000 studenti.

Il campo di pallavolo esterno, che verrà demolito poiché rientra nell’area di costruzione del nuovo plesso, sarà rimpiazzato da un campo polivalente (calcetto e pallavolo) da realizzare a sud della palestra. Infine, 25 nuovi posti auto per le aree di sosta.

Il consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Luca Lattanzi, ringraziando gli uffici di via Mario Capuani per l’obiettivo raggiunto, commenta così: “È un’importante opera di ampliamento di un edificio centrale nel panorama dell’istruzione della nostra provincia. Con l’avvio di questi lavori, si compie un passo importante verso la riqualificazione della sede del Curie con un ampliamento delle potenzialità della struttura. Aver centrato l’obiettivo di avvio entro i termini previsti rappresenta, infine, un grande risultato di questa amministrazione provinciale che prosegue nel lavoro di miglioramento delle strutture scolastiche”.




TAR ABRUZZO ANNULLA DETERMINE COMUNE

L’Aquila, 2 dicembre 2023. Il Tar Abruzzo, con sentenza pubblicata il 28 novembre, ha annullato la determina del Comune dell’Aquila, con la quale era stato ridefinito l’assetto organizzativo della Polizia municipale e, di conseguenza, ha annullato anche la nota del sindaco dell’Aquila, con la quale il primo cittadino aveva individuato i direttori di dipartimenti, tra cui il dirigente Tiziano Amorosi, nominato al vertice della struttura.

Ad annunciarlo è la Fp Cgil che nelle scorse settimane, con il supporto dell’avvocato Carlo De Marchis, si era posta a sostegno di un dipendente del Comune dell’Aquila che aveva fatto ricorso.

“I giudici – hanno spiegato in sintesi i rappresentanti sindacali – hanno sostenuto che la nomina del capo della polizia urbana di un dipendente non appartenente al Corpo, già preposto alla guida di altro settore, cumula i poteri amministrativi attivi violando i dettami della legge regionale del 2013. Ed è dunque illegittima”.

Questo verdetto potrà essere impugnato dall’ente al Consiglio di Stato.

“Con la sentenza inoltre – ricorda il sindacato – viene anche ribadito il principio secondo cui, al comandante di Polizia locale, non possono essere attribuite funzioni amministrative rispetto alle quali la Polizia municipale svolge istituzionalmente compiti operative, di controllo e repressioni di violazioni”.

Un’altra vittoria per il Sindacato, per le lavoratrici e per i lavoratori del Comune dell’Aquila; una battaglia portata avanti a sostegno della legalità e nell’interesse collettivo.

La Fp Cgil coglie l’occasione per ringraziare l’Avv. Carlo de Marchis  per il prezioso lavoro svolto a sostegno della Funzione Pubblica Cgil della provincia dell’Aquila. 

Proprio questo tema è stato al centro della V Commissione consiliare, Garanzia e Controllo, riunitasi questa mattina nella sede comunale di Villa Gioia.

“L’intenzione di questa Commissione è cercare di avere risposte su una vicenda che ormai si tracina da anni e che è ormai un contenzioso infinito tra tribunali e Comune dell’Aquila“, spiega il presidente Stefano Palumbo.




IL FUTURO IN VOLO

Rover Ibrido Made in Abruzzo Rivoluziona la Tecnologia e la Sicurezza”. Il Prototipo di Rover potrà essere utilizzato in diversi scenari, anche catastrofici, per salvare vite umane

L’Aquila, 2 dicembre 2023. Nell’incantevole cuore dell’Abruzzo, la terra di confine tra antico e moderno, è nato un prodigio dell’ingegno umano: un rover ibrido capace di solcare sia i cieli che la terra, dando vita a un nuovo capitolo nell’evoluzione della tecnologia . Ideato e progettato dai coniugi Granati Giovanni e Athena Jitariuc, noti pionieri nel connubio tra le tecnologie all’avanguardia e le arti storiche naturalistiche, questo mezzo promette di rivoluzionare diversi settori, dall’ecologia alla sicurezza.

Già celebri per i loro progetti internazionali, i coniugi Granati e Jitariuc uniscono la loro passione per la natura alle moderne tecnologie, aprendo la strada a soluzioni uniche e innovative. Uno dei loro precedenti droni, battezzato “UFO”, è stato progettato per essere inseguito come preda dai falchi in riabilitazione, ottenendo un successo straordinario in diversi campi, con presentazioni e meeting in tutto il mondo.

Granati Giovanni condivide la chiave del loro successo: “Il volo, in particolare quello dei rapaci è la nostra prima fonte di ispirazione per idee innovative. Studiando la natura e le sue peculiarità, come fecero grandi predecessori come Leonardo da Vinci, riusciamo a plasmare la natura in oggetti tecnologici che possono assistere l’uomo.” Queste parole sottolineano il connubio tra tradizione e innovazione, aprendo le porte a un nuovo capitolo nella storia della tecnologia.

Il nuovo prototipo, denominato “UFO Wall-E”, rappresenta una fusione armoniosa tra la robustezza dei cingoli meccanici e la leggerezza di un quadricottero. Le sue dimensioni compatte, circa 40 cm di larghezza e lunghezza per 15 cm di altezza, conferiscono una sorprendente agilità, permettendogli di muoversi con facilità anche nei luoghi più angusti e impervi.

I quattro potenti motori brushless, responsabili del controllo del quadricottero, garantiscono al rover stabilità e agilità sia durante il volo che negli spostamenti a terra, assicurando un’autonomia di circa 30 minuti. Sebbene ancora in fase prototipale, questo miracolo tecnologico trova già applicazioni concrete nel campo del bird control , dove sarà utilizzato per ispezioni a distanza.

Athena Jitariuc vede nel rover ibrido un alleato prezioso anche in scenari di emergenza. “Immaginate situazioni catastrofiche come terremoti o alluvioni, dove l’intervento tempestivo e la sicurezza sono fondamentali. Con il nostro UFO Wall-E, è possibile ispezionare ed esplorare edifici senza mettere a rischio altre vite umane, in modo rapido ed efficiente.”

La versatilità di questo rover ibrido si estende oltre l’ambito ecologico, presentandosi come una risorsa indispensabile anche in scenari come rapine, supporto alle forze dell’ordine o per ispezioni in luoghi pericolosi ed impervi, dove l’intervento tempestivo può fare la differenza tra vita e morte.




PASQUALE SALVUCCI filosofo abruzzese tra i più importanti del Novecento

Un volume della Editrice Carabba.  L’opera farà il suo esordio  ad Urbino, dove Salvucci ha vissuto ed ha insegnato, in occasione delle celebrazioni per la Giornata Mondiale della Filosofia Unesco

Lanciano, 1° dicembre 2023. Un racconto dell’uomo, del politico e del filosofo-educatore. La storica casa editrice “Carabba” di Lanciano (Ch) ha appena pubblicato il libro “Pasquale Salvucci”, che narra la vita di uno dei più importanti esponenti della cultura filosofica italiana del Novecento. Il volume, di Gianfranco Bellucci, “ci restituisce tutto intero – si legge nella presentazione dell’opera – il profilo di un uomo che ha saputo dare espressione concreta a quei valori di moralità e di eticità espressi dai grandi maestri della filosofia classica tedesca.

Questo delicato omaggio alla sua memoria mostra come la sterminata produzione scientifica, la dedizione e la cura con la quale preparava le lezioni universitarie, l’impegno politico come Senatore della Repubblica andavano in perfetta armonia con una dimensione privata orientata al culto dell’amicizia, all’attenzione ai più deboli, al profondo rispetto delle persone al di là di ogni steccato politico: tutte cose che ci restituiscono il prezioso ritratto di un uomo di cultura che è stato anche maestro di vita”.

Nato ad Ortona (Ch) nel 1924 e poi trasferito a Casoli (Ch), Salvucci è morto nel 1996 ad Urbino, dove si era laureato ed aveva insegnato. Dapprima è stato docente di Storia delle dottrine politiche e di Storia della filosofia nella Facoltà di lettere e filosofia, e poi di Filosofia e Storia della filosofia alla Facoltà di magistero, di cui fu eletto preside nel 1974. È stato direttore dell’Istituto di Scienze filosofiche e pedagogiche, che post mortem gli è stato intitolato, e coordinatore del dottorato di Ricerca in filosofia.

Ha pubblicato studi soprattutto su  Condillac, Kant, Fichte, Ferguson ed Hegel. Esponente del Partito Comunista Italiano, fu consigliere e assessore comunale ad Urbino e nel 1976 fu eletto senatore. Rieletto nel 1979, si dimise nel 1983 e fu sostituito da Alfredo Caprari. Nel 1981, il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, lo ha insignito della Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte. Diverse, a seguire, le onorificenze inanellate. È scomparso all’età di 75 anni.

“Abbiamo voluto valorizzare la sua dimensione umana – spiega lo storico Gianni Orecchioni, presidente della “Editrice Carabba” – anche a livello fotografico, dato che il testo è ampiamente corredato di immagini. Lui – aggiunge – era molto apprezzato dalla gente. In tanti lo cercavano e lo fermavano per un consiglio, ad esempio. Attorno a lui spesso si radunavano capannelli di lavoratori, come i netturbini, che amavano conversare e ascoltarlo…”.

Il volume farà il suo “esordio” proprio ad Urbino, il prossimo 5 dicembre, in una giornata di studio in memoria del filosofo, a 100 anni dalla nascita, dal titolo “Filosofia e vita”, organizzata dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Urbino e dalla Società Filosofica Italiana (Sfi), sezioni di Ancona e di Urbino, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata mondiale della Filosofia firmata Unesco. Tra i relatori lo stesso Orecchioni, che dice: “Sarà un momento importante, anche di confronto, in cui verranno trattati vari aspetti dell’opera di Salvucci. Si parlerà anche di scritti inediti”.

Nota sull’autore. Gianfranco Bellucci, ex insegnante di Lettere nella scuola media inferiore, è sempre stato attratto dalle arti umanistiche. Le sue pubblicazioni più recenti, tutte presso Argalìa editore, sono: Pasquale Salvucci ovvero il sorriso della filosofia, 2017; Bricolage con l’alfabeto, 1. Poesie, forse, 2017; Apina di Anatole France. Con 10 illustrazioni (1935) di Francesco Carnevali, 2018 (20192); Una vita di ordinario eroismo al femminile, 2108; Bricolage con l’alfabeto, 2. Poesie, anche (1998-2015), 2020; Thoinot Arbeau, Orchesografia (1588-1589), 2021; Urbino. Una ventosa geometria di luci e idealità, 2023.




IL RESTYLING CONTINUA

Al posto dei lecci ormai morti si pianteranno solo agrifogli! Al posto dei lecci ormai morti si pianteranno solo agrifogli!

Pescara, 1° dicembre 2023. A Pescara si tagliano tutti i lecci ormai distrutti dalla cocciniglia, morti perché non sono stati curati per lungo tempo. Per la sezione pescarese del Co.n.al.pa., il verde urbano subisce e sconta i danni di una gestione non ottimale del passato e del presente in cui si tagliano alberi a volontà.

“Continua questa discutibile e imponente opera di restyling che il Comune sta portando avanti, cancellando pezzi di storia pescarese.”, commenta l’associazione,

‘Per prima cosa non condividiamo affatto la scelta delle nuove specie prevalentemente arbustive che saranno piantate intorno al palazzo comunale e non solo. In una città che soffre l’isola di calore urbana, schiacciata da cemento e polveri sottili, si continua ad evitare la progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi.

Da come si legge nelle dichiarazioni del Comune il nuovo campione del verde urbano è e sarà un agrifoglio, l’Ilex Nellie Stevens, un ibrido a crescita media, che impiega decenni per arrivare a massimo 8 metri di altezza. Un arbusto o piccolo albero ornamentale,  costoso, che si utilizza in giardini e parchi in associazione però ad altre specie,  ma che in questo caso andrà a sostituire tutti i lecci malati.”

“A nostro avviso un passo indietro perché inflazionare il verde urbano pescarese solo con agrifogli, palme, canfore e qualche piantina aromatica nelle aiuole non può essere definita riforestazione urbana o creazione di infrastrutture verdi che, come detto altre volte, sono formate da migliaia di piante, molteplici specie botaniche arboree e arbustive con capacità antiinquinamento e per produzione di servizi ecosistemici. “

“Non capiamo come mai il Comune intende rifiutare formidabili alberature con tiglio e bagolaro che sono stati definiti dal CNR e da molteplici ricercatori come tra i migliori alberi contro lo smog, perfetti per l’ombra e molto resistenti all’inquinamento. Oppure perché non utilizzare siepi di Eleagnus e Ligustro, anch’esse molto toste contro il particolato fine.

Siamo molto preoccupati per queste scelte a nostro avviso sempre più discutibili nella gestione del verde urbano pescarese che, oltre a non prevedere la realizzazione di infrastrutture verdi, rifugge dalla scelta di alberi e arbusti nobili di indubbio valore ecologico. Come si dice, gli errori si pagano. In una città così complessa abbiamo bisogno di alberature che possano fare ombra e schermare l’inquinamento.”




DAKAR 2024 IN ARABIA

La quinta volta in gara dei fratelli Tito e Silvio Totani. L’equipaggio aquilano pronto a vivere le emozioni del più famoso Rally al mondo

L’Aquila 1° dicembre 2023. Grande pubblico e grande entusiasmo ieri sera nel vasto salone del Centro auto e veicoli “off road” Totani Company, a Pianola alle porte dell’Aquila, per la presentazione della quinta spedizione alla Dakar dei fratelli Tito e Silvio Totani e del loro equipaggio. Amici, conoscenti e clienti della Totani Company hanno riempito il grande autosalone per questa vetrina della nuova impresa, con la partecipazione al Rally più famoso del mondo, il Dakar 2024, che si svolgerà interamente sul territorio dell’Arabia Saudita dal 5 al 19 gennaio 2024. Lo storico rally Parigi-Dakar, abbandonata l’Africa a causa del terrorismo, lasciato il Sud America (Argentina, Cile, Perù) per via del difficile andamento economico in quell’area, da qualche anno si tiene in Arabia.

I due piloti aquilani e il loro equipaggio partiranno a gennaio prossimo per vivere per la quinta volta le emozioni e gli sbalzi di adrenalina della più famosa gara fuori strada al mondo. Felice e orgoglioso il patron dell’azienda, Orazio Totani, vero anfitrione della serata, alla guida dell’impresa fondata nel 1947 ed ampiamente affermatasi nel campo del commercio e dell’assistenza di grandi marchi automobilistici, ma soprattutto tra le prime nel Paese nella preparazione di auto e motori off road sotto il brand Totani Motors, con clienti da tutta Italia e anche dall’estero.   

All’evento di presentazione, condotto dal giornalista Marco Signori, è intervenuto il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, a portare il suo saluto e quello della comunità aquilana quale miglior auspicio a questa nuova impresa del team Totani. Ha anche richiamato, nel suo intervento, le doti dei fratelli Silvio e Tito – evocando Nietzsche – l’uno dall’indole apollinea, l’altro di indole dionisiaca. Silvio, stimolato dalle domande di Marco Signori, ha espresso soddisfazione per la preparazione dell’imminente nuova avventura nel deserto, sottolineando gli interventi tecnici effettuati sull’auto (la loro “storica” Nissan Patrol), rivisitata nel motore e rinnovata in molte parti meccaniche, anche ricordando la sua prima volta alla Parigi-Dakar, in gara con un camion. L’auto, partita ieri mattina per Barcellona, dove avrà le analisi di omologazione, partirà in nave insieme a quelle degli altri team in gara alla vota dell’Arabia Saudita.

“Siamo pronti alla nuova sfida. Il percorso è leggermente diverso da quello di due anni fa e la nostra auto è sempre la stessa. L’obiettivo? Resta quello di arrivare al traguardo!”, così in estrema sintesi lo spirito di Tito e Silvio Totani nell’apprestarsi a correre la Dakar 2024, la più prestigiosa, dura e suggestiva gara di Rally al mondo. “Abbiamo fatto diversi lavori sulla macchina”, dicono, “abbiamo rivisto motore, trasmissione e raffreddamento. Il percorso è più difficile, essendoci due nuove tappe Marathon. In gara ci sono 434 partecipanti, un record assoluto, e tra le auto noi siamo tra i pochissimi che partecipano ancora con una macchina di vecchia generazione”. Tito ha sottolineato l’eccezionale messa in prova per ogni concorrente, e particolarmente di sé stesso, del sistema psicologico e fisico, per lo stress adrenalinico che accompagna la gara, che non consente di pensare ad altro se non alla prova stessa.

Per i due imprenditori aquilani, come si diceva, si tratta della quinta partecipazione, due in assistenza e tre in gara, al Rally che fino al 2007 prevedeva la tappa finale a Dakar, capitale del Senegal nell’Africa occidentale. L’auto, salvo appunto alcuni adeguamenti, è la stessa con cui hanno corso nel 2022: una Nissan Patrol GR Y62, 4.800 cc benzina, 6 cilindri, 320 cavalli, allestita con cerchi Braid, ammortizzatori Oram, pneumatici Toyo M/T Open Country. L’equipaggio, tutto abruzzese, partirà ad inizio d’anno per l’Arabia Saudita e sarà impegnato nell’impresa dal 5 al 19 gennaio prossimo.

L’equipaggio è uno dei pochissimi italiani iscritti nella categoria “T1 quattro ruote motrici” e i Totani hanno alle loro spalle i successi della Dakar 2012 in Sud America e della Dakar 2022 in Arabia: nel primo caso furono gli unici italiani a tagliare il traguardo della terribile gara che li vide affrontare i picchi andini del Cile fino alle spiagge oceaniche del Perù, mentre nell’ultima partecipazione si sono piazzati al sessantesimo posto in classifica generale, primi tra gli equipaggi italiani e primi tra le auto a ponti rigidi. Questa è la quinta volta che l’Arabia Saudita ospita l’evento. La gara inizierà dalla millenaria città di Al Ula, attraversando il Paese in direzione dell’Empty Quarter e arrivo a Yanbu sulle rive del Mar Rosso. Un prologo, 12 tappe e 14 giorni di corsa su un percorso che coprirà una distanza equivalente di 9.000 chilometri, con il 60% di tratti completamente nuovi. Un totale di nove bivacchi sarà allestito su un’ampia fascia che corre da ovest a est, incrociando il percorso in entrambe le direzioni fino all’arrivo finale a Yanbu.

La gara nacque nel 1976 da un’idea di Thierry Sabine il quale, dopo essersi smarrito nel deserto durante il percorso da Abidjan a Nizza, decise di creare un Rally che percorresse la direzione inversa. Nel 1979 la corsa debuttò sotto la denominazione di Oasis, salvo poi prendere il nome di Parigi-Dakar dall’edizione successiva. Nei primi anni il rally fu caratterizzato da un’organizzazione molto semplice: ai concorrenti veniva garantita un’assistenza minima tra una tappa e l’altra e, mancando le grandi case automobilistiche e motociclistiche in quanto non erano a conoscenza della competizione, concorrevano esclusivamente piloti privati. L’edizione 1982, invece, fu caratterizzata dalla costosissima missione internazionale di ricerca e salvataggio di Mark Thatcher, figlio dell’allora Primo Ministro britannico Margaret Thatcher, smarritosi nel deserto del Sahara mentre partecipava alla competizione. Mark, per interessamento della madre, il 14 gennaio 1982 fu ritrovato grazie all’avvistamento di un aereo dell’aviazione militare algerina. La notizia ebbe immediata e vastissima eco nei mass media di tutto il mondo e questo permise alla Dakar di assurgere agli onori delle cronache. Nell’edizione del 1992, la corsa arrivò in Sudafrica, a Città del Capo, attraversando quasi tutti i paesi dell’Africa occidentale. Dopo l’annullamento dell’edizione 2008 a causa di potenziali attentati terroristici, la corsa ha spostato il suo percorso dapprima in Sud America e poi, dal 2020, in Arabia Saudita, conservando comunque la denominazione Dakar. Alla gara partecipano autovetture, motociclette, camion, quad, e side by side. I mezzi che intraprendono questa durissima gara sono dotati di sistema Gps e vengono opportunamente rinforzati a livello meccanico per resistere alle alte temperature e alle forti sollecitazioni.

Goffredo Palmerini




PESCARA IN TILT: via al countdown

Lo show unico al mondo dei Top Performers di Le Cirque. La compagnia: «Spettacolo elettrizzante, imprevedibile, romantico e rock. Emozioni assicurate»

Pescara, 1° dicembre 2023.  Al Teatro Massimo, dall’8 al 10 dicembre, emozioni assicurate con i migliori artisti e le superstar mondiali del Nouveau Cirque. Ha incantato più di 50 mila spettatori di qualsiasi età con tre tournée che hanno fatto tappa in sedici città italiane, calcando i palcoscenici più prestigiosi, registrando infiniti sold out e collezionando un successo di pubblico e di critica dietro l’altro, come confermano i titoli della stampa nazionale.

Con un cast composto dai migliori artisti dal Cirque du Soleil e dalle Superstar Mondiali del Nouveau Cirque, TILT (www.tilticket.it), l’imperdibile show prodotto da Le Cirque Top Performers nel 2019, è pronto a emozionare, meravigliare e sorprendere, con un atto unico di circa un’ora e trenta minuti, il pubblico del Teatro Massimo di Pescara, presentando nuovi, affascinanti numeri al limite dell’immaginazione e delle capacità umane, in cui non sono coinvolti gli animali.

TILT ha debuttato nel 2019 ed è la seconda produzione internazionale della compagnia Le Cirque Top Performers, la stessa che ha ideato e prodotto il celebre Gran Gala ALIS (in tournée dal 2016), applaudito, in Italia e all’estero, da più di 300 mila spettatori. Ingaggiando solo ed esclusivamente i migliori artisti del mondo, Le Cirque Top Performers ha riunito nelle sue produzioni arti circensi, musica, teatro e danza. È considerata dagli addetti ai lavori la realtà europea più importante in questo genere di spettacoli.

Non chiamatele repliche: ogni singolo show di TILT è unico, irripetibile, originale, mai identico al precedente. Queste le parole di Gianpiero Garelli (Founder, Creator & Guide di Le Cirque Top Performers e Show Director & Author di ALIS e di TILT): «TILT è stata la nostra seconda “creatura” e oggi continua a collezionare incredibili successi di pubblico a qualsiasi latitudine. Non abbiamo fissato un punto di arrivo. Ogni data del Christmas Tour 2023-2024 di TILT sarà più spettacolare di quella precedente, per emozionare e meravigliare di nuovo il nostro amato pubblico. Il cast internazionale di TILT è composto da ventinove artisti provenienti da Francia, Spagna, Italia e Ucraina. Dall’8 al 10 dicembre, sorprenderemo e incanteremo gli spettatori del Teatro Massimo di Pescara con uno show imperdibile: un atto unico di circa un’ora e trenta minuti impossibile da dimenticare».

Accompagnato ovunque dal trionfale plauso della stampa e della critica, che in ogni luogo ne hanno celebrato l’unicità, la straordinarietà e la spettacolarità, il Christmas Tour 2023-2024 di TILT ha debuttato al TeatroLyrick di Assisi dal 24 al 26 novembre. Proseguirà, quindi, al Teatro Olimpico di Roma (dal 29 novembre al 3 dicembre), al Teatro Massimo di Pescara (dall’8 al 10 dicembre), al TeatroTeam di Bari (dal 15 al 17 dicembre), al Teatro Metropolitan di Catania (dal 21 al 23 dicembre) e al Teatro Bellini di Napoli (dal 29 dicembre al 7 gennaio 2024). La tournée invernale di TILT farà tappa, per la prima volta in assoluto nella storia di Le Cirque Top Performers, nelle città poc’anzi menzionate.

Acclamato e applaudito in qualsiasi luogo, TILT prende per mano lo spettatore, rendendolo partecipe sin dal primo istante e riducendo al minimo la distanza fra il pubblico e l’artista. Lo spettacolo, liberamente ispirato al film capolavoro Ready Player One di Steven Spielberg, ha entusiasmato il pubblico di ogni teatro in cui è andato in scena. TILT è un viaggio fra realtà virtuale e mondo reale, ma dove tutto ciò che accade sul palcoscenico è vero. Novanta minuti a ritmo incalzante, senza interruzioni, traboccanti di energia e di spettacolarità. Ogni elemento artistico, coreografico, scenografico e musicale esalta le magnifiche performance. A rendere possibile tutto questo, un gruppo di Top Performers mondiali di prim’ordine, artefici di incredibili numeri – aerei e a terra – che emozionano e tolgono il respiro.

Lo show rilegge il mondo virtuale, per poi affermare quanto siano più importanti la realtà e i valori dell’amicizia, dell’alleanza, della verità e dell’amore. Ammirando le formidabili performance soliste e di gruppo – che tendono ai limiti dell’immaginazione e delle possibilità umane –, si comprende appieno il messaggio di fondo di TILT: un invito a vivere le proprie emozioni, a essere ciò che si è, a credere in se stessi e nelle proprie capacità; infatti, proprio come ricordano le parole del film di Steven Spielberg: «Per quanto dolorosa a volte sia, la realtà rimane l’unico posto in cui mangiare un pasto decente».

In scena, un collettivo di caratura internazionale, formato da ventinove Top Performers, selezionati fra i migliori del Nouveau Cirque. Molti di loro vantano partecipazioni in alcune delle produzioni di maggior successo del Cirque du Soleil. All’interno del cast vi sono Superstar acclamate sui palcoscenici di tutto il mondo, pluripremiate con i riconoscimenti più ambìti e prestigiosi per le performance che le hanno rese celebri, e che – per l’occasione – offriranno al pubblico anche alcune anteprime create ad hoc per TILT. Artisti di prim’ordine presenteranno dodici numeri – aerei e a terra – eccezionali e mozzafiato che tenderanno ai limiti dell’immaginazione e delle capacità umane.

In pochi anni (dal 2019 ad oggi, escludendo il periodo di “stop” imposto dalle misure atte a limitare la diffusione del Covid-19), TILT ha permesso alla compagnia Le Cirque Top Performers di essere considerata dagli addetti ai lavori la realtà europea più importante in questo genere di spettacoli. A confermare il successo di questa produzione internazionale, il crescente interesse da parte del pubblico, ma anche i titoli della stampa nazionale, che, sin da subito, ha sempre sottolineato e ribadito l’importanza e l’unicità delle produzioni che portano la firma di Le Cirque Top Performers.

Giorno dopo giorno, anche sui social e sul web, cresce l’attesa per le date del Christmas Tour 2023-2024 di TILT. La società Le Cirque WTP, infatti, da alcuni mesi, ha già aperto le prevendite dei biglietti dell’imperdibile show. I tickets ancora disponibili si possono acquistare sul sito-web ufficiale di Le Cirque Top Performers (www.lecirquetopperformers.it). Per una consultazione più rapida, si può fare riferimento alla seguente pagina-web: www.tilticket.it.

LE CIRQUE TOP PERFORMERS: LA PIÙ GRANDE COMPAGNIA D’EUROPA DI NOUVEAU CIRQUE

LA STORIA – Dopo aver ideato e prodotto lo spettacolo ALIS nel 2016, ottenendo un successo immediato che si è spinto ben oltre le aspettative iniziali (e sempre con investimenti privati, senza, quindi, alcuna sovvenzione pubblica), nel 2019 Le Cirque Top Performers ha prodotto il secondo spettacolo, TILT e, due anni dopo, nel 2021, ha ideato e debuttato con LA BELLE VIE, un format innovativo, moderno, dinamico ed elastico, che si adatta facilmente a molte situazioni, laddove le grandi produzioni, come ALIS e TILT, richiederebbero sforzi economici importanti. LA BELLE VIE è un «concetto» che alle arti circensi unisce cabaret, musica e danza; si propone al pubblico con format diversi: Show classico oppure in setup AperoTime, AfterDinner Gala e Convention. Uno show di qualità, quindi, della durata di circa quarantacinque minuti, di grande appeal e atmosfera.

Dal suo debutto, Le Cirque WTP vanta una collaborazione con più di 110 artisti Top Performers provenienti da tutto il mondo. Dagli addetti ai lavori, la compagnia è considerata la realtà europea più importante in questo genere di spettacoli. Con il loro talento e i loro numeri, i Top Performers di ALIS e di TILT (provenienti da quindici Paesi) rappresentano l’eccellenza del Nouveau Cirque a livello mondiale. Le Cirque Top Performers li ha scelti per un progetto europeo senza precedenti. In sette anni sono stati prodotti quindici tour di successo con infiniti sold out e record di spettatori. Le Cirque WTP è una storia tutta italiana che porta la firma di Gianpiero e Alessandro Garelli. Il futuro, per Le Cirque Top Performers, è una pagina tutta da scrivere: una stagione ricca di sogni da realizzare e obiettivi da raggiungere.

CALENDARIO – Le date di Pescara del Christmas Tour 2023-2024 di TILT

PESCARA – Teatro Massimo:

– venerdì 8 dicembre 2023, alle ore 21;

– sabato 9 dicembre 2023, alle ore 17 e alle ore 21;

– domenica 10 dicembre 2023, alle ore 17;

L’ARTISTIC DIRECTOR & GUEST STAR DI TILT – Anatolii Zalevskyi

La sua carriera è strepitosa. Artista di punta nelle produzioni più applaudite del Cirque du Soleil, Anatolii Zalevskyi ha vinto i premi internazionali più ambìti, fra i quali la Medaglia d’Oro al Festival Mondial du Cirque de Demain di Parigi nel 1998 e il Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte-Carlo nel 1999. Lunedì 25 settembre 2023 ha ricevuto il prestigioso Salieri Award di Platino alla carriera. È acclamato in tutto il mondo e il suo Paese natale lo ha insignito del titolo di Artista Onorario dell’Ucraina. Ha fondato un centro di formazione delle arti circensi e la compagnia Rizoma, dalla quale ha selezionato alcuni straordinari performer che, durante lo spettacolo, condividono il palcoscenico con le altre Superstar del Nouveau Cirque che formano il cast di TILT. È il Direttore Artistico dello show, nonché protagonista in scena con il numero che lo ha reso celebre e che gli ha permesso di essere considerato una stella mondiale: il suo romantico «White Act» è tra i momenti più suggestivi ed emozionanti di TILT. Ciò che riesce a fare con il corpo è sorprendente: tutti i movimenti sono perfetti e in armonia fra loro. È una magnifica dimostrazione di forza, energia ed equilibrio. La sua performance è scandita da una colonna sonora evocativa, capace di far sognare il pubblico sin dal primo istante.