2 RUOTE SICURE. Imparare … divertendosi  raddoppia!!

Maria Assunta Michelangeli (Dirigente Scolastico): La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Mario Aloè (Automobile Club Provinciale Di Chieti): Bisogna diffondere una mentalità tra i più giovani che fa del rispetto delle regole il suo punto di forza.

Chieti, 23 marzo 2024.  Un circuito didattico all’aperto con mini-segnali verticali e orizzontali per riprodurre alcune situazioni critiche urbane reali e educare i ragazzi di scuola secondaria di 1° grado ad affrontarle con maggior sicurezza e nel pieno rispetto delle regole: è quello che l’Automobile Club Chieti propone ogni anno nelle scuole.

E quest’anno le giornate dedicate a questa simpatica, divertente e molto istruttiva iniziativa sono ben due!

Infatti, sono nove classi prime e seconde della Scuola Media “V. Antonelli” di Chieti, per un totale di circa duecento ragazzi, che si cimenteranno, in sella alle loro biciclette, in questo percorso didattico, predisposto appositamente per loro nel piazzale retrostante della propria scuola, oggi e domani, sabato 23 marzo.

I ragazzi hanno partecipato in precedenza ad un ciclo di lezioni di educazione stradale tenuto in aula dal direttore dell’ACI-Automobile Club Provinciale di Chieti, Roberto D’Antuono, imperniato oltre che sulla bicicletta, mezzo tradizionale di spostamento per i ragazzi, anche sui nuovi strumenti di Micromobilità sostenibile, come i monopattini elettrici.

«La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Sono sempre a favore di giornate significative come quella di oggi e domani» fa sapere la prof.ssa Maria Assunta Michelangeli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 3 di Chieti.

«Il nostro Istituto» ha proseguito la Dirigente «ritiene che sia particolarmente importante educare i ragazzi al corretto comportamento in strada, dato che molti di loro già utilizzano la bicicletta e sono quindi tenuti, come tutti, al rispetto dei segnali e delle norme stradali».

«Come ACI, l’ente pubblico che da più di cento anni rappresenta e tutela tutti gli automobilisti italiani» ha aggiunto il Presidente dell’Automobile Club Provinciale, avv. Mario Aloè «dobbiamo e vogliamo fare ancora di più per contribuire a diffondere, soprattutto tra i più giovani, una mentalità e una cultura della mobilità che fa del rispetto delle regole e dei comportamenti responsabili il suo punto di forza”.

All’iniziativa ha partecipato attivamente anche l’autoscuola Orlandi che è appena entrata a far parte del network nazionale di autoscuole a marchio “ACI-Ready2Go”.

Che dire: “Grazie ragazzi. È stato bello avervi, una volta tanto, come protagonisti!”




VINCENTI TITOLO REGIONALE DI HANDBALL

I cadetti dell’IC Rossetti Vasto e le cadette della Savini Teramo a maggio rappresenteranno l’Abruzzo a Palermo

Chieti, 23 marzo 2024. L’IC Rossetti Vasto batte in finale l’IC Pescara 6 e conquista il titolo regionale cadetti, per le cadette la Savini Teramo ha la meglio sulla Fedele Romani di Roseto degli Abruzzi e diventa campione abruzzese nelle Competizioni Sportive Scolastiche 2024.

Le due vincitrici rappresenteranno Abruzzo alle finali nazionali, in programma a Palermo, il prossimo mese di maggio. È l’ultimo atto di una meravigliosa pagina di sport studentesco scritta nel capoluogo teatino. Nella Casa della pallamano di Chieti, infatti, si è svolta la finale regionale delle Competizioni Sportive Scolastiche di Pallamano, categoria Cadette e Cadetti, con la partecipazione di oltre 250 ragazze e ragazzi provenienti dalle Scuole Secondarie di I grado d’Abruzzo.

Lo staff del Coordinamento di Educazione regionale guidato da Antonello Passacantando, sotto l’egida del Direttore Scolastico d’Abruzzo, Massimiliano Nardocci, ha fornito il supporto organizzativo alla manifestazione, con il fattivo contributo della sezione FIGH di Chieti e di Silvano Seca, Team manager nazionale e, sotto l’occhio vigile del presidente CR Abruzzo, Franco Chionchio. Questi gli arbitri che hanno diretto le partite coordinate da Roberta Rogato: Valentin Vasile, Mauro Brescia, Anis Kabtini, Lorenzo Di Martino, Alex Ligoski, Ilenia Zappacosta e Matteo Festa. Le premiazioni sono state consegnate, oltre che dal coordinatore regionale di Educazione fisica, Antonello Passacantando, dal presidente, Franco Chionchio dai quattro responsabili d’ambito:

“È lo sport l’attività che rende migliore la scuola”, chiarisce il direttore scolastico regionale, Massimiliano Nardocci, ” assistere ad appuntamenti come questo che vede la nostra regione misurarsi con una finale di una disciplina, tanto bella quanto nobile come la pallamano, è motivo di vanto. Il nostro ufficio, ormai, è una realtà apprezzata in tutta Italia, perché può fregiarsi di un titolo non proprio trascurabile, quello di aver ospitato diverse finali nazionali dei campionati studenteschi. Un primato che abbiamo tutta l’intenzione di conservare gelosamente”.

A sostegno delle dichiarazioni del direttore scolastico regionale arrivano anche le parole di Antonello Passacantando che è il vero artefice di questo prestigioso risultato. “Senza dubbio”, comincia il coordinatore regionale di Educazione fisica, “lavorare con un direttore così disponibile e sensibile alle tematiche dello sport nella scuola, è più facile. Se siamo arrivati a tanto il merito è soprattutto suo. Noi continuiamo a lavorare per portare la scuola abruzzese sempre più in alto. E, chiusa questa parentesi, si apre ora un altro impegno di livello come le finali nazionali dei campionati studenteschi di atletica leggera di stanza a Pescara”.

“Siamo veramente molto contenti e orgogliosi – rivela Franco Chionchio, presidente regionale FIGH– di aver assistito ad un evento così importante, anche sotto il profilo tecnico. Le squadre che si sono contese il titolo hanno dimostrato un livello di preparazione davvero rilevante. Un aspetto che lascia ben sperare per il futuro se è vero che qui abbiamo visto in campo ragazzi della scuola media di I grado. È da qui che dobbiamo partire – aggiunge Chionchio – per dare alla pallamano una prospettiva importante. Per questo abbiamo stretto una collaborazione con Antonello Passacantando, coordinatore regionale di Educazione Fisica, con cui intercorrono grandi rapporti di cooperazione, per favorire la conoscenza e la diffusione di questo sport nelle scuole. L’occasione”- conclude Chionchio- ” è per ringraziare studenti, insegnanti, arbitri, a cominciare dalla loro coordinatrice, Roberta Rogato, per l’ottima riuscita della manifestazione”.




UN DEFIBRILLATORE IN OGNI LUOGO DI LAVORO

Ieri pomeriggio al Kursaal il lancio del progetto ideato e proposto da Hub Academy & Ecorservizigroup

Giulianova, 23 marzo 2024. In un Kursaal gremito, il Sindaco Jwan Costantini, gli assessori Paolo Giorgini e Marco Di Carlo, ed il Presidente dell’ Ente Porto Valentino Fabrizio Ferrante, hanno aperto ieri pomeriggio l’evento di lancio del progetto “Un defibrillatore in ogni luogo di lavoro” promosso da Hub Academy & Ecoservizi Group, ovvero dal suo fondatore e direttore Marco David.

In sala anche l’assessore Soccorsa Ciliberti ed il Primario del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Giulianova, il dottor Piergiorgio Casaccia.

Obiettivo dell’iniziativa è elevare i livelli di sicurezza nelle aziende italiane. La dotazione di un simile presidio, spesso risolutivo in caso di scompensi cardiaci improvvisi,  permetterebbe infatti di salvare una vita e consentirebbe alla ditta che ne dispone di poter acquisire il marchio di “azienda cardioprotetta”, con conseguente innalzamento degli standard di visibilità, affidabilità e prestigio.




OMAGGIO A DANTE A PESCARA

Una terzina in trecento parole. Dantedì 2024, lunedì 25 marzo alle ore 17, nella Fondazione La Rocca

Pescara, 23 marzo 2024. Il grande scrittore argentino Jorge Luis Borges ha scritto che La Divina Commedia “è un libro che tutti dobbiamo leggere. Non farlo significa privarci del dono più grande che la letteratura possa offrirci, significa condannarci a uno strano ascetismo.”

E, come lui, che è stato uno dei più attenti conoscitori ed estimatori di Dante, tanti altri grandi poeti lo hanno fatto in giro per il mondo. Per esempio, Thomas Stearns Eliot, il quale soleva ripetere che “si può imparare più come scrivere poesia da Dante, che da qualunque poeta inglese”, o Derek Walcott, che ha preso la Divina Commedia come uno dei modelli esemplari per il suo Omeros, premio Nobel per la letteratura 1982, il quale vedeva in Dante la straordinaria capacità “di condensare in un solo verso immagini grandiose”, che ci colpiscono tutti profondamente.

L’elenco potrebbe continuare con Mandelštam, per quale leggere Dante era un lavoro interminabile, e continuamente, nella sua Conversazione su Dante, racconta di sé attraverso i versi del sommo poeta. Citiamo, come ultimo esempio, James Joyce, il quale arriva ad affermare che con Dante “inizia e forse termina la letteratura italiana” a significare che nel suo poema c’è già tutto e nulla forse si può aggiungere.

È questa forse la ragione per la quale Dante, con il suo straordinario uso delle immagini e dell’allegoria, oggi più che in passato, è considerato il poeta più conosciuto, più amato, più letto, più tradotto e più imitato nel grande universo della letteratura mondiale, orgoglioso vanto nel mondo della nostra ricchissima tradizione letteraria, linguistica e culturale. Benissimo ha dunque fatto il Ministero della cultura – sia pure in ritardo a quanto già da tempo si fa per Shakespeare e per Cervantes – a dedicargli un giorno dell’anno, il Dantedì, che cade il 25 marzo, per ricordarlo con molte iniziative in Italia e all’estero.

La casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio, quest’anno insieme alla Fondazione La Rocca, organizza la sua quarta edizione del Dantedì, con il titolo “Omaggio a Dante. Una terzina in trecento parole”. Nel corso della serata, che sarà introdotta da Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia in Abruzzo, che ne è il curatore, e dal presidente della Fondazione La Rocca, Ottorino La Rocca, sedici poeti leggeranno e commenteranno una terzina della Divina Commedia a loro scelta.

“Ci sono versi o terzine indimenticabili del poema dantesco – ha scritto il curatore dell’evento, tra l’altro autore del recente volume  – In viaggio con Dante e con la Commedia (Solfanelli Editore), che raccoglie i suoi contributi e quelli di numerosi altri studiosi di varie parti del mondo – ma anche versi e terzine assai meno noti, in qualche modo legati alla nostra vita, ai nostri ricordi, ai nostri studi, alla nostra immaginazione, che per una qualche ragione ritornano di frequente a fare capolino nella nostra mente. Il 25 marzo i sedici poeti di seguito elencati, si cimenteranno con altrettante terzine della Divina Commedia illustrandone il significato e le ragioni della scelta.”

Questi i poeti partecipanti: Vittorina Castellano, Rosetta Clissa,  Franca Di Bello, Assunta Di Cintio, Nicoletta Di Gregorio, Elena Malta, Dante Marianacci, Leda Panzone Natale, Sonia Pedroli, Daniela Quieti, Mara Seccia, Stevka Šmitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Marco Tabellione, Patrizia Tocci e Serena Zitti.




SOPRALLUOGO ALL’EX PETER PAN

“Spazi in condizioni pessime, abbiamo chiesto alla Asl che ha l’edificio in comodato di ripristinare i danni e l’igiene nell’area esterna”

Chieti, 23 marzo 2024- Nella mattinata di oggi l’assessore alla Sanità Fabio Stella e il personale degli uffici comunali del settore Patrimonio hanno effettuato un sopralluogo all’esterno della struttura dell’ex asilo Peter Pan per verificare delle segnalazioni arrivate all’Amministrazione sullo stato dell’immobile che da un anno è in comodato d’uso alla Asl 2 per la realizzazione di una struttura sanitaria aperta al territorio di Chieti Scalo.

“A seguito del sopralluogo abbiamo verificato le condizioni peraltro già documentate dalla stampa locale – riferisce l’assessore Fabio Stella – Non avendo le chiavi della struttura, che da un anno è nelle mani della Asl, abbiamo potuto solo fare una verifica visiva esterna, riscontrando diverse criticità che mettono a rischio la sicurezza dell’edificio. I vetri delle finestre sono rotti, all’esterno ci sono tantissimi rifiuti ed escrementi umani, anche recenti, nonché autovetture e furgoni che stazionano nella parte delle pertinenze esterne. A fronte di quanto visto stiamo scrivendo alla Asl perché provveda sia alla tutela del proprio patrimonio, sia pure per il ripristino di condizioni igienico-sanitarie idonee, perché di fronte c’è la scuola dell’infanzia Madonna delle Piane frequentata ogni giorno da bambini e genitori. I danni alla struttura e le condizioni igieniche derivano di certo dal poco senso civico di chi li ha provocati, ma il futuro dell’ex asilo preme al Comune, almeno quanto alla Asl, ci auguriamo quindi che, almeno per quanto riguarda la parte igienico sanitaria la Asl provveda al più presto”.




I DUE PAESI CHE DIVENTARONO UNO

Topografia mutata di Massa D’Albe e Corona dopo il terremoto del 1915 di Fabrizio Galadini

Massa D’Albe, 23 marzo 2024. Dalla quarta di copertina: «Nell’ambito del medesimo territorio danneggiato da un sisma, alla ripetitività delle forme della distruzione si contrappongono esiti delle ricostruzioni sensibilmente diversi. Esempi sono i differenti assetti a seguito delle tante traslazioni degli insediamenti e le relative trasformazioni dei paesaggi. Nel caso della Marsica, regione abruzzese devastata dal terremoto del 1915, le scelte attuate nella fase emergenziale hanno prodotto rifondazioni in aree in precedenza non urbanizzate, con procedure ed effetti tali da alimentare un’ampia e diversificata casistica.

Una delle più nitide manifestazioni è riscontrabile nei raddoppi di vari abitati nell’area colpita dal terremoto. Esatto contrario della duplicazione è invece la rinascita post sisma di Massa d’Albe e Corona (AQ): paesi in origine nettamente separati, sebbene da poche centinaia di metri, e poi uniti – caso più unico che raro – in ragione della peculiare distribuzione dei nuovi fabbricati. La riedificazione e la conseguente congiunzione – avvenute su uno sfondo di macerie persistenti per decenni e poi saldate a quelle dei danni bellici del 1944 – sono qui affrontate con l’analisi dei documenti disponibili in vari archivi, che consentono di descrivere gli interventi per edilizia residenziale e assetto infrastrutturale e quelli volti alla restituzione degli edifici pubblici – scuole, municipio, chiese.

Accanto ai tanti amministratori e funzionari locali succedutisi nel tempo, allo sviluppo del nuovo abitato hanno contribuito in varia misura personalità di rilievo come Camillo Corradini, Gustavo Giovannoni, Sebastiano Bultrini, Giovanni Cena, Alessandro Marcucci, Leopoldo Franchetti, Pio Marcello Bagnoli. Oltre alla singolare mutazione della topografia, le informazioni acquisite, con il dettaglio di tempi e andamento delle pratiche, illustrano la complessità e la difficoltà della ricostruzione – tema attuale anche per i territori appenninici più recentemente danneggiati –, che si dipana per decenni, nel quadro di una precarietà che fa da sfondo ai quotidiani disagi dei residenti».

Il libro, che presenta un ricco apparato di foto e documenti, si chiude con un’Appendice di Antonio Socciarelli, relativa alle relazioni del parroco di Massa, Alfonso Tabacco, sul sisma del 1915 e i suoi effetti sull’abitato. Fabrizio Galadini è dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, insegna “Geologia per il Rischio Sismico” all’Università Roma Tre.

Svolge ricerche geologiche, geo archeologiche e di sismologia storica finalizzate alla caratterizzazione sismica dei territori, alla definizione delle risposte antropiche alle criticità ambientali e all’evoluzione delle conoscenze e dei metodi di indagine nelle scienze della terra. È autore di articoli scientifici e saggi.




I CONCERTI PER FIATI DI MOZART

Per i concerti ISA del fine settimana. Oggi, venerdì 22 marzo ore 21.00, Città Sant’Angelo – Teatro Comunale. Sabato 23 marzo ore 18.00, L’Aquila – Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”. Domenica 24 marzo, ore 17.00 – Atri Teatro Comunale

L’Aquila 22 marzo 2024. Il direttore e cornista Alessio Allegrini, l’arpista Anna Loro e il flautista Andrea Oliva sono gli artisti che condivideranno il palco con i professori d’orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese nei tre concerti in programma questa settimana: oggi, venerdì 22 marzo alle 21:00 nel Teatro Comunale di Città Sant’Angelo per il Città Sant’Angelo Music Festival diretto da Alessandro Mazzocchetti, domani, sabato 23 marzo alle 18:00 a L’Aquila presso il Ridotto del Teatro Comunale per la 49a Stagione dell’ISA e domenica 24 marzo alle 17.00 al Teatro Comunale di Atri per l’ultimo appuntamento del ciclo di concerti 2023-2024 nel centro teramano.

La produzione è parte di un progetto pluriennale che l’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha dedicato ai concerti per fiati di Wolfgang Amadeus Mozart. Il programma prevede l’esecuzione del Concerto n. 1 in re maggiore K. 412 per corno e orchestra in cui convivono momenti di virtuosismo e linee melodiche ampie e cantabili, con una scrittura elegante che esalta la natura dello strumento; segue l’Andante in do maggiore per flauto e orchestra K. 315, brano capace di mostrare la miracolosa vena melodica del genio salisburghese e ormai una delle pagine più celebri del repertorio flautistico regolarmente proposta dai migliori solisti. Sarà poi la volta del Concerto in do maggiore K. 299 per flauto, arpa e orchestra in cui la particolare e insolita combinazione timbrica dei due strumenti solisti risalta splendidamente in una scrittura brillante e raffinatissima. Conclude il programma la Sinfonia n. 31 K. 297 “Parigi” composta da un Mozart appena ventiduenne e accolta con molto favore alla prima esecuzione nella capitale francese.

Per questa produzione torna sul podio dell’ISA il cornista Alessio Allegrini, per diversi anni direttore ospite principale della compagine abruzzese, molto amato da Abbado col quale ha a lungo collaborato, è Primo Corno Solista dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia e della Lucerne Festival Orchestra.

Queste le sue parole: “Sono molto felice di tornare a dirigere questa splendida orchestra con la quale ho condiviso, nel ruolo di direttore ospite principale, i difficilissimi anni del Covid. Nutro per questa istituzione e per questi musicisti un affetto molto profondo. Sono doppiamente grato perché posso lavorare, in questa produzione, con due ottimi musicisti, Andrea Oliva e Anna Loro, miei colleghi e amici della Human Rights Orchestra nella quale sono impegnato”.

Andrea Oliva, Primo flauto dell’Accademia di Santa Cecilia dal 2003, è flautista di punta del panorama internazionale, che Sir James Galway ha definito “uno dei migliori flautisti della sua generazione, una stella brillante nel mondo del flauto”.

L’arpista Anna Loro, vera signora del concertismo italiano, è stata definita dal celebre arpista francese Pierre Jamet “una delle grandi rappresentanti della scuola Arpistica Italiana (…) che possiede il dono di emozionare profondamente coloro che la ascoltano con lo charme che si sprigiona dal suo suono”.

PROSSIMO CONCERTO

Dopo la pausa della settimana di Pasqua, la musica dell’ISA torna giovedì 4 aprile alle ore 19.00 presso la Chiesa di San Silvestro all’Aquila con il Concerto in ricordo delle vittime a 15 anni dal sisma del 2009 (ingresso libero fino a esaurimento posti). Una grande produzione in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “A. Casella”, con la partecipazione della Corale Gran Sasso, della Corale 99 e del Coro del Conservatorio “A. Casella” diretti da Ettore Maria del Romano, Carlo Mantini e Rosalinda Di Marco. Sul podio Pasquale Veleno. Soprano Martina Tragni. Il Concerto verrà poi replicato venerdì 5 aprile a Pescara, presso il Cinema Massimo alle ore 21.00 con il Coro dell’Accademia e il Coro della Virgola e domenica 7 aprile a Sulmona presso il Teatro “M. Caniglia” alle ore 18.00 con il Coro dell’Accademia, il Coro della Virgola, la Corale 99 e la Corale Gran Sasso.




ROSETO PARTECIPA ALL’ORA DELLA TERRA 2024

Sabato sera saranno spente le luci del municipio in piazza della repubblica

Roseto degli Abruzzi, 22 marzo 2024. Anche quest’anno il Comune di Roseto degli Abruzzi partecipa all’Ora della Terra del Wwf spegnendo le luci di uno dei suoi luoghi simbolo nella serata di sabato 23 marzo. Per l’edizione 2024 è stato scelto il Municipio di Piazza della Repubblica che resterà al buio dalle ore 20.30 alle 21.30 con lo scopo di accendere i riflettori sulla crisi climatica e sui problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta.

Per l’occasione sono previste diverse iniziative organizzate da WWF, FIAB, Guide del Borsacchio e IAAP, con il patrocinio del Comune di Roseto degli Abruzzi, tra cui una biciclettata che partirà da piazza della Repubblica per arrivare nella Riserva del Borsacchio.

Il programma avrà inizio alle 20.20 con il raduno in piazza della Repubblica. Alle 20.30, come avverrà in tutto il mondo, ci sarà la cerimonia di spegnimento di Palazzo di Città e, a seguire, la carovana di biciclette partirà alla volta della Riserva dove l’arrivo è previsto per le 21.15 circa. Qui, più precisamente nel luogo della nascita delle tartarughe, sarà dato spazio alle “letture al chiaro di luna” tratte dal libro “La tartaluna e la sue scintille nella Riserva Naturale del Borsacchio”, con Giulia Santomo, Luca Mastrocola e Daniele Di Massimantonio.

Fin dalla sua ideazione nel 2007 Earth Hour, l’Ora della Terra, è nota per il suo momento di “spegnimento delle luci”, a cominciare da quelle di luoghi simbolici in tutto il mondo. Mentre, infatti, i monumenti e le case di tutto il mondo si spengeranno, le persone sono invitate a “Regalare un’ora per la Terra”, dedicando 60 minuti a fare qualcosa – qualsiasi cosa – di utile e positivo per il nostro Pianeta. Nel 2023, oltre 410.000 ore sono state donate al nostro Pianeta da sostenitori in 190 Paesi, che rappresentano il 90% del territorio mondiale, rendendo Earth Hour l’ora più importante per la Terra.

“L’Ora della Terra rappresenta un momento fondamentale per riflettere sull’importanza della tutela ambientale a livello globale e nella nostra amata città – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Si tratta di un atto simbolico in cui spegniamo le luci del Municipio per un’ora, ma il suo significato va ben oltre il gesto stesso. Come Amministrazione ci stiamo impegnando a promuovere politiche e azioni concrete per ridurre l’inquinamento, preservare le risorse naturali e sensibilizzare la comunità sulla necessità di uno stile di vita sostenibile. Invito tutti a partecipare attivamente all’Ora della Terra, e a fare la propria parte per rendere Roseto degli Abruzzi un luogo ancora più pulito, bello e accogliente”.




A SCUOLA DI RIFIUTI ZERO

Gli alunni della 3D ODO IIS Alessandrini intervistano i cittadini

Teramo, 22 marzo 2024. Martedì 19 marzo gli studenti della classe 3D ODO dell’I.I.S. Alessandrini, vestiti i panni di giornalisti, cameramen, e operatori ecologici, hanno percorso strade e piazze di Teramo – accompagnati da Luciana Del Grande e dall’insegnante Antonella Censoni – per intervistare i cittadini e sviluppare idee e proposte da sottoporre all’attenzione del Sindaco per migliorare la gestione dei rifiuti a Teramo. Un’attività che porta anche il nobile sigillo del volontariato perché i ragazzi, lungo il percorso, hanno raccolto piccoli rifiuti abbandonati.

L’uscita didattica esperienziale è parte integrante del progetto A scuola di rifiuti Zero promosso dall’associazione Rifiuti Zero Abruzzo all’interno dell’edizione 2024 di Scuola e Volontariato del CSV Abruzzo  con lo scopo di informare gli studenti delle tante attività di volontariato presenti nel territorio e, nella fattispecie, di diffondere nelle scuole i temi dell’ecosostenibilità (Tutor scolastico per l’orientamento prof.ssa Patrizia De Amicis). Arrivati al Parco Fluviale, dopo aver intervistato alcuni cittadini, i ragazzi hanno rivolto la loro attenzione ad un volontario del TAI (Tutela Animali Invisibili) che ha dirottato l’intervista – con grande gioia dei ragazzi – verso un altro argomento: la protezione degli animali invisibili.

Questo appassionato volontario ha evidenziato la necessità di costruire ponti verdi per permettere agli animali di attraversare autostrade, binari e ogni altra strada che possa rappresentare una barriera difficilmente valicabile troppo spesso letale. Si è poi mostrato soddisfatto della manutenzione del Parco fluviale. Giunti a Piazza Martiri una toccante coreografia contro la guerra del corpo di ballo del Liceo Coreutico ha attirato l’attenzione dei ragazzi che, a fine esibizione, hanno intervistato l’insegnante coreografa. Anche qui è stato affrontato un tema diverso: la mancanza di spazi dedicati all’arte.

Alcune interviste ai passanti e poi l’incontro inaspettato con l’Assessore Antonio Filipponi che, con grande disponibilità, ha risposto alle domande: “Sul tema dei rifiuti ancora c’è da fare, ma c’è tutto l’impegno del Comune affinché si giunga ad una gestione ottimale, ovviamente anche con la collaborazione dei cittadini che dovrebbero mantenere la città pulita, libera dai rifiuti”. Ha poi trattato il tema degli spazi dedicati all’arte, descrivendo tutti i cantieri in attività per la ristrutturazione di alcuni edifici storici della città chiusi dal terremoto 2009, fra cui la Sala San Carlo e il Teatro Comunale. Dopo aver salutato l’Assessore, direzione Villa Comunale, un paio di interviste veloci e di corsa verso la strada del ritorno per poter rientrare in tempo in classe.

Gli studenti hanno partecipato all’attività con entusiasmo e motivazione, elaborando alcune considerazioni sull’esperienza appena conclusa. Sono così scaturiti diversi spunti di riflessione sulle criticità e sulle scelte sostenibili da mettere in pratica a scuola e nella vita di tutti i giorni, da sottoporre al Sindaco Gianguido D’Alberto. Una volta in classe una veloce occhiata al “bottino” che i ragazzi hanno raccolto: una busta piena di piccoli rifiuti da differenziare, per la maggior parte di plastica.

Prima di lasciare l’aula, Luciana Del Grande – per conto dell’associazione Rifiuti Zero Abruzzo – ha donato a ciascun studente una borraccia di acciaio, con la raccomandazione di usarla per contrastare il consumo di acqua in bottiglia di plastica a scuola e nella vita quotidiana, e rendere i ragazzi protagonisti di questa rivoluzione virtuosa con lo scopo di eliminare la dannosa pratica dell’usa e getta. Ha poi ringraziato tutti i ragazzi per l’impegno profuso nelle interviste ai cittadini e nella raccolta rifiuti: Vittoria Greta Ganci; Silvia Maria Pirvù; Anastasia Ranalli; Meriban Muca; Claudio Marinelli; Beatrice Melanì Noto Malta; Nikoleta Palushi; Paik Israt; Anastasia Battipane; Aurora Sallaku.

“Spiegare come ridurre e valorizzare i rifiuti alle giovani generazioni” ha affermato Luciana Del Grande presidente dell’associazione Rifiuti Zero Abruzzo “è la premessa per abbandonare il modello lineare dell’usa e getta e incentivare l’economia circolare che prevede un minor uso di risorse, uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per uno sviluppo sostenibile. Portare l’educazione civica e ambientale in classe coinvolgendo i ragazzi nella visita al centro raccolta rifiuti di Carapollo, nell’incontro con il Sindaco e con l’Assessore all’Ambiente, nelle interviste ai cittadini, nella raccolta dei rifiuti e nella elaborazione di un documento con suggerimenti e proposte, rappresentano un collegamento con la società civile ineludibile per la formazione di futuri cittadini responsabili e informati”.

Il progetto “A scuola di rifiuti zero” è stato molto apprezzato dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Letizia Fatigati, che “ringrazia l’Associazione Rifiuti Zero Abruzzo e il CSV Abruzzo, per la preziosa opportunità offerta, che ben si coniuga nella vocazione educativa green alla quale la scuola non può più sottrarsi”.




IL RIFUGIO SEGRETO

Domenica 24 marzo ore 17.00al Piccolo Teatro Tony Del Monaco, per il quinto e ultimo appuntamento della Stagione Teatrale per i ragazzi e le famiglie 2024

Sulmona, 22 marzo 2024. Lo spettacolo vede in scena Cecilia Cruciani e Laura Tiberi. Le scene e costumi sono di Santo Cicco e Antonella Di Camillo. Le Musiche e le canzoni di Paolo Capodacqua. Ideazione e regia Mario Fracassi Ma perché c’è il vento? Ho paura! Di che? Che quando fa buio resto solo che cos’è la felicità? E la solitudine? Voglio tornare piccolo!

Due amiche si ritrovano, per caso, dopo molti anni, dentro il loro rifugio segreto (una grotta o una soffitta). Ora sono due ragazze grandi e si raccontano di quando erano bambine… Scene di vita quotidiana tra bambini che dialogano sulle cose del mondo. Le storie dei bambini sono tratte da discorsi fatti da bambini e bambine, che abbiamo raccolto.

L’idea ci è venuta osservando direttamente i bambini durante questi difficili anni. Osservando giorno dopo giorno i nostri figli, i loro amici e i nostri giovanissimi allievi, annotando le loro uscite più buffe.

Così è nata l’idea di sviluppare un progetto drammaturgico proprio a partire dalle piccole storie dei bambini, piccolissime, piene di stupore, di meraviglia, di battute serie e spiritose, degli inevitabili perché con i quali i bambini guardano il mondo intorno a loro.

I dialoghi sono organizzati intorno a diversi temi, dai più classici come le domande sul gioco, sull’amore, sul vento, la neve, i disegni, la scuola. per arrivare a interrogarsi sulla felicità e la paura della morte.

E così dall’ansia di crescere accompagnata dal parallelo desiderio, invece, di rimanere per sempre piccoli, dal compagno di scuola con la faccia così, alla famiglia allargata, anche l’attualità che emerge da questi dialoghi tra due bambine sveglie, curiose, sensibili e sicuramente molto spiritose. Una occasione per interrogarci in torno al “mondo dei bambini” per “come appare” e per “come si volesse “che fosse”.




A CONVEGNO SULLA CARETTA CARETTA

Gli alunni del Curie ai lavori organizzati dal Lions Club Giulianova

Giulianova, 22 marzo 2024. Tutela delle specie protette, conoscenza del patrimonio faunistico, rispetto dell’ambiente, sono stati al centro dell’intervento del Sindaco Jwan Costantini , che questa mattina ha aperto i lavori del convegno “Caretta caretta e la costa teramana: un patrimonio di biodiversità inestimabile”.  

L’evento, patrocinato dal Comune di Giulianova, è stato promosso dal Lions Club Giulianova in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’ Università di Teramo, l’ Istituto Zooprofilattico di Teramo, il Centro Studi Cetacei Luigi Cagnolaro di Pescara, le Guide del Borsacchio e l’Area Marina Protetta Torre di Cerrano. Presente in sala il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani.

Al convegno hanno partecipato circa 140 alunni del Liceo Scientifico “Marie Curie”, accompagnati dagli insegnanti e dalla Vicepreside Concetta Savini, oltre ad alcuni studenti della Facoltà di  Medicina Veterinaria dell’ Università di Teramo. 

Dopo il Sindaco Costantini, hanno salutato l’assemblea il presidente del Lions Club di Giulianova Liana Settepanelli, il Presidente Lions della Zona della provincia di Teramo Antonino Orsatti,  il Presidente di Circoscrizione Lions Maurizio Vaccarili, il Comandante dei Carabinieri Forestali Colonnello Luca Brugnola e  il professor Augusto Carluccio, che ha portato i saluti del Magnifico Rettore dell’Unite Dino Mastrocola.

Gli argomenti, per quanto complessi, sono stati trattati dai relatori con esattezza e completezza, e al tempo stesso  resi comprensibili ai giovani partecipanti.

Questi ultimi si sono mostrati molto interessati. Alcuni di loro, al termine dei lavori, hanno posto domande, anche articolate, agli intervenuti.




LE MENZOGNE DI PIAZZA PULITA SULL’ABORTO

Il punto di Carola Profeta

Pescara, 22 marzo 2024. Oggi è la Giornata mondiale delle persone con la sindrome di Down, e sappiamo come una certa cultura eugenetica insinui la menzogna che la vita di un bambino con la sindrome di Down non vale la pena essere vissuta. Purtroppo, la narrazione menzognera a favore dell’aborto che sancisce tale pratica come diritto della donna offusca da moltissimi anni il dibattito pubblico e l’opinione pubblica.

Ne sono un esempio le bugie raccontate durante la puntata del programma Piazza Pulita su LA7 del 29 febbraio e del 7 marzo 2024, e tali bugie possono essere smentite.

Innanzitutto, si è sostenuto che la Ru486, ossia il farmaco che provoca l’aborto farmacologico è meno costoso e meno invasivo: è falso! Intanto è un danno per lo Stato sopprimere la vita, in più la donna è costretta ad abortire a casa, nella totale solitudine, con dolori lancinanti ed emorragie perché di fatto c’è un’espulsione del feto e della placenta, molte donne ne hanno dato la terribile testimonianza dopo aver ritrovato il feto in una mano, questo mi chiedo: è meno traumatico?

La circolare del 2020 del Ministero della Salute, e parliamo di una circolare del Ministro Speranza che è stato mandato a casa nel settembre 2022 dopo i disastri che si sono palesati durante la pandemia, sotto indagine e con una commissione parlamentare d’inchiesta che vuole fare luce sulla sia gestione dell’epidemia Covid, prevede che la Ru486 sia somministrata anche in Consultorio: innanzitutto queste strutture,  per numero di abitanti sul territorio nazionale sono poche, ed un ginecologo non è presente tutti i giorni presso tali strutture, quindi come si può somministrare un farmaco che produce un aborto farmacologico alla donna senza uno stretto controllo medico visti gli effetti già detti? Siamo sicuri che questa circolare sia a favore e tutela della salute della donna? In Abruzzo proprio per questo motivo abbiamo fatto una contro circolare con la collaborazione dell’assessorato alla Sanità, che chiede e non obbliga, di somministrare la Ru486 preferibilmente in ambito ospedaliero e se questa circolare è stata applicata nei consultori abruzzesi significa che i ginecologi, che come tutti i medici rispettano il Giuramento di Ippocrate, non risultano essere a favore della circolare di Speranza; nella trasmissione si dice che bisogna “sposare di più la normativa per facilitare l’aborto”,  cosa che in Abruzzo non avviene secondo quanto viene detto, ma la legge 194, ricordiamo, ha come titolo ‘Norme per la tutela sociale della maternità’.

Secondo la trasmissione di LA7, la Ru486 in Francia viene distribuita in farmacia poiché è un farmaco ‘banale’ quindi sopprimere una vita umana con questo farmaco sarebbe ‘banale’; la pratica dell’aborto non viene scoraggiata e la giornalista Sara Giudice viene sconfessata dai dati pubblicati, giorni fa, fa dal Ministro Roccella, i quali evidenziano che non c’è un’influenza politica, nelle regioni guidate dal centrodestra ci sono più IVG che consultori (ahimè n.d.r.).

Sui finanziamenti a pioggia alle associazioni Pro-vita: secondo quanto evidenziato nel corso della puntata è inconcepibile finanziare associazioni a favore della vita, come se l’interruzione di una gravidanza non sopprimesse una vita. Anche Papa Francesco, fino a pochi giorni fa, ha ribadito che sopprimere una vita non è un diritto, riferendosi al diritto all’aborto introdotto recentemente dalla Costituzione francese.

La Giudice ci accusa di ‘narrazione tossica’ perché ribadiamo che l’embrione è un bambino; mi chiedo: ma la Giudice ha mai visto l’ecografia di un aborto, nel momento in cui il feto si dimena con tutte le sue forze e la forcella stacca le parti del suo corpicino? Ma come si fa a dire che quello non è essere umano? Il giornalista Dragoni de La Verità, che ringrazio, dice che: “la legge 194 non ha sancito il diritto all’aborto ma disciplina la pratica dell’interruzione di gravidanza perché prima di tale legge l’aborto era un reato in quanto si sopprimeva una vita umana nella pancia della mamma; per fare ciò è necessario un medico.”

La legge 194, nel 1978, è passata con 12 voti di scarto, nessun astenuto: si tratta di una legge che ha soppresso 6 milioni di bambini, in una nazione che oggi soffre di denatalità. Non è solo un problema morale, etico e religioso, ma anche economico non risolvibile con l’immigrazione incontrollata. I dati statistici dicono che in Italia nascono più femminucce che maschietti, quindi questi esserini soppressi per lo più sono di sesso femminile: dunque la prima causa di femminicidio in Italia è l’aborto, non il patriarcato, l’applicazione femminista di questa legge non tiene conto della voce dei padri che da quarant’anni subiscono, muti, la perdita di figli senza poter obiettare, cosa non giusta e coerente; ci sono tanti padri che fuggono lasciando sole donne in dolce attesa, ma ci sono anche tanti padri che si occuperebbero dei propri figli.

Formigli continua dicendo che in Abruzzo è difficile abortire ma viene smentito da dati ministeriali e dalla mia diretta testimonianza perché nell’IVG di Penne (PE) si effettua una media di 18/20 aborti a settimana: prima era un fiore all’occhiello come punto nascita, oggi è un punto morte. In Abruzzo dal 1989 ad oggi, sono stati soppressi con la pratica della 194 più di 89mila bambini: ed ora soffriamo lo spopolamento dei centri montani, la denatalità, l’immigrazione di abruzzesi che fuggono e fanno famiglia fuori.

Sempre durante la trasmissione, la giornalista critica la settimana di ripensamento prevista dalla legge (a questo punto se è a favore o contro la legge non si capisce): secondo lei il principio di autodeterminazione della donna passa dal fatto che dal momento in cui scopre di essere incinta, se la gravidanza è indesiderata, deve avere possibilità immediata di abortire altrimenti se c’è una legge che prevede un principio di riflessione è violenza. È falso: la violenza è non rendere consapevole la donna di quello che sta facendo ed è una ferita che si porterà dietro per tutta la vita. E spesso il senso di colpa riaffiora anche nell’età adulta.

Carola Profeta

Responsabile Dipartimento Famiglia, Vita e Valori Fratelli D’Italia Provincia di Pescara




LA VERA STORIA DELLA SIRENETTA

La favola musicale

Pescara, 22 marzo 2024. Sabato 23 e domenica 24 marzo alle ore 17:30 la compagnia teatrale La Favola Bella porta in scena La Vera Storia della Sirenetta, presso l’Auditorium Cerulli, la Casa delle Arti, spettacolo per tutta la Famiglia, liberamente tratto dal racconto di Hans Christian Andersen.

I biglietti sono acquistabili in prevendita presso l’Auditorium Cerulli in Via Francesco Verrotti 42, Pescara oppure online su Ciaotickets. Lo spettacolo a cura di Rossella Micolitti è in collaborazione con la Società del Teatro e della Musica Luigi Barbara e la Fondazione Pescarabruzzo e  sarà replicato in matinèe per le scuole dell’infanzia e della primaria dal 19 al 27 marzo.

LO SPETTACOLO

La piccola Ariel è una sirena irrequieta che vive in fondo al mare con i suoi familiari ed amici. Figlia del Re del Mare, non rispetta le regole e contravvenendo agli ordini paterni si trova spesso a salire in superficie. Ed è proprio sulla terraferma che scopre gli umani: esseri simili a lei ma dotati di gambe. Affascinata dal loro mondo, Ariel dimentica ogni prudenza, e durante un uragano si trova ad entrare in contatto con uno di essi, salvandolo da morte certa, ma vergognandosi del suo stato di sirena, scappa via. Ariel da quando ha conosciuto il principe non capisce più nulla e si rivolgerà alla Strega del mare per avere l’opportunità di incontrarlo. Ma la megera vuole qualcosa in cambio….

Una storia tratta fedelmente dal racconto di Andersen ricca di colpi di scena, che affascinerà grandi e piccini

PERSONAGGI E INTERPRETI

Ariel    Michela Mambella

Sebastiano, Marinaio: Luca Papile

Re Tritone, Principe: Roberto Di Giulio

Strega Del Mare: Rossella Micolitti

Sirena Serena, Gabbiano Arturo, Murena, Figlia Dell’aria  Sirena Andrina, Murena: Simonetta D’Intino

Governante, Figlia Dell’Aria: Michela Ramassone

Regia: Rossella Micolitti

Coreografie: Simonetta D’intino

Scene e Costumi: Audifav

Luci e Suoni: Riccardo Petrazzuolo

Graphic Design: Gabriella Costantini

Assistente Alla Regia: Carolina La Rotonda




CONCERTO DI PASQUA

Nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico tornano protagoniste le note dell’Orchestra e del Coro del Conservatorio G. Braga

Teramo, 21 marzo 2024.  Il tradizionale Concerto di Pasqua (Direttore d’Orchestra: M° Simone Genuini, Maestro del Coro: Paolo Speca) aperto al pubblico e a ingresso libero, si terrà domenica 24 Marzo, dalle ore 18:30.

Sarà una Domenica delle Palme nel segno della bella musica, con un repertorio ogni anno diverso capace di offrire una varietà timbrica ed espressiva che si rinnova ad ogni appuntamento. Quest’anno le protagoniste saranno le musiche di Mozart, Palmeri, Piazzolla, Zingarelli.




OPEN DAY SUL PALLONCINO GASTRICO

Obesità: al centro medico life care il 6 aprile. Nella struttura sanitaria è disponibile il dispositivo per il trattamento di pazienti con eccesso ponderale che non prevede l’utilizzo di chirurgia, endoscopia o anestesia. Open day con colloqui di gruppo gratuiti con gli specialisti sabato 6 aprile dalle 10 alle 13. Prenotazione obbligatoria

Pescara, 21 marzo 2024. Una riduzione del peso corporeo del 10-15% in 16 settimane: è l’obiettivo raggiungibile con il palloncino gastrico, che si ingerisce sotto forma di pillola con un bicchier d’acqua e non richiede chirurgia, endoscopia e anestesia. Per far conoscere questa innovativa opzione terapeutica per combattere l’obesità, sabato 6 aprile dalle 10 alle 13 è stato organizzato al Centro Medico Life Care di Pescara (via Tiburtina Valeria 156) un open day con gli esperti della struttura, la prima ad aver introdotto questo dispositivo nella Regione Abruzzo. L’iniziativa propone colloqui di gruppo gratuiti con specialisti in chirurgia generale e bariatrica e in riabilitazione nutrizionale. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione a questo link: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-perdi-peso-e-cambia-la-tua-vita-con-il-programma-allurion-pescara-860899733277?aff=oddtdtcreator. E’ necessario comunicare oltre al nominativo anche una mail e un recapito telefonico per poter essere contattati dalla struttura. I posti sono limitati.

Il programma per perdere peso prevede una presa in carico multidisciplinare con gli specialisti della struttura e del Gruppo Policlinico Abano, di cui Life Care fa parte, che hanno maturato in questo campo un’esperienza ultradecennale riconosciuta anche dalle principali società scientifiche di riferimento in questo settore.

“L’obesità – spiega il dottor Camillo Ezio Di Flaviano, responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Nutrizionale – è una malattia causata da fattori costituzionali, psicologici, culturali e ambientali che favoriscono se non determinano abitudini di vita sbilanciate che provocano un accumulo di grasso tale da nuocere alla salute con conseguenze sia mediche che psicologiche che, a loro volta, ostacolano il cambiamento delle abitudini disfunzionali perpetuandole”.

Si tratta di una patologia cronica, ma si può affrontare con armi sempre più efficaci. “La cura – prosegue lo specialista – non consiste solo nella riduzione del grasso corporeo, quindi nel dimagrimento, ma, soprattutto, nel contrastare i meccanismi endocrino-metabolici che causano il recupero del peso, per il 50% entro un anno, l’80% entro due anni”.

I pazienti, dunque, devono essere presi in carico in un percorso di cura multidisciplinare che può prevedere la terapia nutrizionale, il palloncino gastrico o la chirurgia bariatrica, sempre con il supporto psicologico-motivazionale. “Da una parte, bisogna individuare – conclude Di Flaviano – le abitudini di vita che non funzionano e sviluppare un concreto programma di cambiamento, dall’altra attenuare o risolvere le cause che perpetuano le abitudini disfunzionali”.

Il 6 aprile sarà dunque l’occasione per conoscere più da vicino la nuova metodica e gli specialisti della struttura. Oltre al dottor Di Flaviano interverranno, infatti, anche Martino Zucchella, responsabile della Chirurgia Generale di Villa Igea ad Ancona, e la psicologa Paola Bartolini.

Come funziona il posizionamento

Una volta ingerito con un sorso d’acqua, il palloncino si gonfierà all’interno dello stomaco e darà al paziente una sensazione di sazietà che lo aiuterà a mangiare di meno anche grazie a un regime alimentare personalizzato, supporto psicologico e medico.

Il programma consente di perdere una media del 10 – 15% di peso corporeo in 16 settimane, al termine delle quali il palloncino gastrico si sgonfierà naturalmente e passerà attraverso il tratto intestinale per essere espulso. Durante questo periodo, la squadra della struttura aiuterà il paziente a reimpostare il rapporto con il cibo, così da rendere i risultati duraturi nel tempo.

 “Possiamo proporre una possibilità terapeutica in più ai pazienti obesi – dichiara Roberto Moroni, responsabile della Chirurgia Bariatrica del Gruppo Policlinico Abano –. Il nostro Gruppo da molti anni ha consolidato un percorso per dare una risposta di salute concreta a tutti quei pazienti che necessitano di perdere peso gestito con professionisti afferenti all’area chirurgica, internistico-nutrizionale e psico-comportamentale”.

Indicazioni

La scelta di affidarsi al palloncino gastrico per perdere peso va effettuata con la consulenza di uno specialista che, a fronte delle indicazioni previste, individuerà i candidati adatti a sottoporsi a questa procedura.

  “Il ricorso a questa nuova tipologia di palloncino gastrico – spiega Moroni – è possibile per quelle persone che hanno un indice di massa corporea superiore a 27, un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, non abusano di sostanze alcoliche e hanno già provato a mettersi a dieta ma con scarsi risultati. Sta comunque al medico valutare lo stato di salute ed eventuali problematiche del paziente per confermare la candidabilità e, in caso contrario, proporre percorsi diversi”.

Le conseguenze e le problematiche causate dall’obesità, infatti, sono molte e bisogna intervenire per tempo, perché essa si complica con l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie, osteo-articolari, del diabete mellito di tipo 2, dell’insufficienza respiratoria, di patologie tumorali, che incidono negativamente sulla qualità e sull’aspettativa di vita di questi pazienti.




PREMIO ERCOLE OLIVARIO ALLE ECCELLENZE OLEARIE ABRUZZESI

La proclamazione dei cinque produttori che concorreranno a Perugia all’ambito riconoscimento nazionale

Pescara, 21 marzo 2024 – 32 edizioni, diecimila produttori coinvolti, una nuova finale, quella del 2024, che vede cinque aziende abruzzesi su 161 partecipanti a concorrere per un premio sinonimo di qualità ed integrità. Questi sono i numeri dell’Ercole Olivario, uno dei più antichi riconoscimenti italiani in materia di produzioni olearie, la cui finale ci sarà a Perugia il 5 ed il 6 aprile.

In gara cinque produttori abruzzesi con dodici bottiglie: La Selvotta Vasto (Ch); Sandro Di Giacomo Pianella (Pe); Palusci Marina Pianella (Pe); Tommaso Masciantonio Casoli (Ch); Frantoio Mercurius di Penne (Pe).

“Un premio – afferma il presidente Strever nella conferenza stampa di questa mattina in Camera di commercio a Pescara – in grado di potenziare le eccellenze olearie dei tanti territori, sostenere gli operatori del settore che tendono al miglioramento con operazioni che li aiutino a contraddistinguersi sul mercato globale, valorizzare la figura dell’assaggiatore in quanto professionista nel promuovere l’eccellenza in Italia e all’estero. Da quando l’olio extra vergine di oliva è stato riconosciuto come un prodotto fondamentale della dieta mediterranea, abbiamo fatto tanta strada. Ora ci attendono nuove sfide: dal cambiamento climatico al mercato unico europeo, dalle norme stringenti sulle certificazioni ai vincoli sulle produzioni sempre più stringenti. Ma con questa iniziativa e con tutte le altre di cui ci faremo promotori cercheremo di puntare sulla sostenibilità e l’innovazione, difendendo la qualità come unico fattore competitivo in un mercato sempre più globalizzato”.

Il Premio è promosso da Unioncamere – l’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, con la collaborazione della Camera di Commercio dell’Umbria. Si avvale del sostegno di ICE – Agenzia per la Promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, del Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste ed il Ministero delle imprese e del Made in Italy. È rivolto a olivicoltori, produttori di olio in proprio, ai frantoi le cui olive provengano dal territorio in cui è sita la struttura, a consorzi, cooperative, reti di impresa e a soggetti sottoposti al sistema dei controlli, detentori, nella relativa zona d’origine, di prodotto pronto per l’immissione al consumo, con certificazione a denominazione d’origine. 

“Ringrazio il presidente Gennaro Strever ed il Segretario generale Michele De Vita, oltre tutta la struttura, che ci ha permesso, in tempi brevi, di organizzare questa iniziativa regionale” afferma Federico Sisti segretario generale della Camera di commercio dell’Umbria presente alla conferenza. “Il nostro paese è l’unico che non lascia insoddisfatti in materia di olio. È il vero prodotto italiano che racconta il territorio. La qualità ha un valore sociale e nutritivo che ha un costo. Il sei aprile, in occasione del conferimento del Premio nazionale, lanceremo un nuovo progetto: la carta dell’olio. I ristoranti venderanno per conto dei produttori bottiglie da 0.10L ed i ricavati andranno alla comunità dei produttori. Inoltre, promuoveremo con il network Mirabilia anche il turismo dell’olio, fondamentale per il conto economico delle aziende, avviando un percorso di assistenza e sviluppo delle competenze.”

Assegnato, anche, il premio unico per la sezione Abruzzo Goccia d’Ercole alla ditta Frantoio Tini di Castilenti Teramo.




SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI

Secondo incontro

Castiglione Messer Marino, 21 marzo 2024. Il secondo incontro della Scuola dei Piccoli Comuni, “Gli Appennini e le loro civiltà: storie, geografie ed economie delle montagna abitate”, e fissato per venerdì 22 marzo nell’istituto scolastico di Castiglione M.M. dalle ore 14, con iscritti provenienti dall’Abruzzo, dal Molise e da altre regioni italiane; vedrà la partecipazione di Augusto Ciuffetti, docente dell’Università Politecnica delle Marche, e quella del Comune di Biccari, con il sindaco Gianfilippo Mignogna.

Il focus sarà sugli Appennini in particolare quelli centrali, in considerazione del fatto che la dorsale appenninica dell’Italia centrale si configura come lo spazio di una civiltà che si è definita nel basso medioevo con delle specifiche caratteristiche, che rimandano ai suoi paesaggi.

“I modelli economici e culturali costruiti nel lungo periodo – dice il docente Augusto Ciuffetti – hanno permesso alle comunità montane di mantenere un saldo equilibrio demografico e sociale, almeno fino agli anni Cinquanta del Novecento. Lo spopolamento e un fenomeno che si presenta soltanto nella seconda metà del XX secolo. Può essere utile, allora, individuare i caratteri originari di questo modello”.

Uno di questi modelli, può essere proprio quello di Biccari, Comune montano della provincia di Foggia, che con il sindaco Gianfilippo Mignogna, esporrà il processo in atto nel suo Comune per tentare di invertire i processi di spopolamento e che, nei fatti, ha già dato i primi risultati. Infatti, per combattere lo spopolamento e aumentare le opportunità per i residenti, Biccari ha lavorato in questi anni ad una strategia denominata “comunità ospitale” che prevede la valorizzazione turistica di risorse dormienti, l’accoglienza di nuovi cittadini da ogni parte del mondo e l’abilitazione della comunità locale intesa come primo vero agente di sviluppo locale.

 “La costruzione di una destinazione turistica montana – dice il sindaco – la vendita delle case sfitte del centro storico, la realizzazione di progetti strutturati di accoglienza di argentini, sudamericani in generale e rifugiati, la sperimentazione di modelli innovativi come la Cooperativa di Comunità, hanno aiutato Biccari a contenere la perdita di abitanti (in qualche caso ad aumentarli) e soprattutto ad essere un paese vivo, con opportunità sempre crescenti e aperto alle sfide del proprio tempo”. Per ulteriori informazioni e iscrizioni, www.comune.castiglionemessermarino.ch.it.




TEATRO D’ANNUNZIO INAGIBILE

Destinato a restare chiuso per molti mesi: il silenzio dell’amministrazione comunale nasconde disattenzione e sperpero di denaro?

Pescara, 21 marzo 2024. Oggi vogliamo comunicare alla città di Pescara una notizia, una notizia difficile da digerire perché riguarda un luogo storico e centrale per le politiche culturali e turistiche non solo della nostra città ma dell’Abruzzo intero.

La notizia riguarda la chiusura del teatro D’Annunzio, disposta lo scorso 8 marzo ma mai comunicata dalla Giunta Masci. L’inagibilità segue uno studio di vulnerabilità sismica le cui risultanze hanno determinato l’assoluto divieto di utilizzo del Teatro, che sembrerebbe avere bisogno di interventi stimati per circa 2 milioni di euro.

Ci saremmo aspettati che questa notizia fosse diramata ai cittadini, ma né il Comune né in subordine l’Ente manifestazioni pescaresi, che ne detiene la gestione, ha ritenuto opportuno farlo.

Abbiamo chiesto gli atti ai servizi competenti ma quelli in nostro possesso già ci consentono di sintetizzare una storia che ha dell’incredibile, fatta di disattenzione e sperpero di denaro pubblico.

L’Amministrazione Comunale era a conoscenza delle criticità del Teatro D’Annunzio già dal 2019. Infatti, con determina n. 1181 del 13 giugno 2019, venne affidato un incarico alla società Vema progetti srl per il collaudo statico della struttura. Dalle risultanze emerse un indice di vulnerabilità statica prossima allo zero e quindi molto negativo. Successivamente vennero eseguite opere provvisionali di puntellamento temporaneo dei solai (dalla Edil Persico SAS per € 37.857,70, affidati con determina n. 75 del 6 agosto 2020) ma, a causa della gravità dell’indice statico, si rese necessario affidare sempre alla Vema progetti srl un supplemento di studio sullo stato di salute di tutti gli elementi strutturali portanti (travi, pilastri e solai), e cioè un vero e proprio studio di vulnerabilità sismica LC2.

Oggi ci poniamo alcuni interrogativi.

L’incarico per la vulnerabilità sismica è stato affidato con la determina n. 81 del 28 agosto 2020. In attesa di avere accesso a tutta la documentazione richiesta, appare quanto meno curioso che, nonostante le criticità già riscontrate su una struttura così importante e destinata a grandi eventi, siano stati necessari quattro anni di tempo per portarlo a termine. Quali erano i tempi previsti per la realizzazione dello studio, costato per altro 16.500,00 euro? E come è stato possibile nel frattempo eseguire manifestazioni dalla grande affluenza in una struttura che staticamente era stata già ampiamente bocciata e che aveva in corso anche una procedura di vulnerabilità sismica LC2?

A questo punto sorge spontaneo un altro quesito circa i lavori eseguiti l’anno scorso sul Teatro d’Annunzio, lavori oggetto di polemiche in quanto eseguiti a ridosso della manifestazione dei Premi Flaiano. Ricorderete tutti gli interventi di efficientamento energetico e il volto sorridente del nostro Sindaco mentre inaugurava i nuovi seggiolini color rosso. Parliamo di un progetto approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 209 del 23 marzo 2023 per 435.000,00 euro. Com’è stato possibile investire una somma così ingente per un Teatro che presentava un pessimo indice di vulnerabilità statica?

Ci poniamo infine un’altra domanda. La Giunta Masci è a conoscenza delle reali condizioni del Teatro dalla fine del 2019, tanto che ha dovuto puntellare la struttura e commissionare uno studio più completo di vulnerabilità sismica che deve a questo punto costituire un trattato di scienza se veramente sono stati impiegati tutti questi anni. Quello che ci chiediamo però è: possibile che nel corso di quasi cinque anni di amministrazione la Giunta di centrodestra non sia riuscita a trovare, nel proprio bilancio, nei fondi del PNRR, nei fondi regionali o in quelli della programmazione 2021/2027, i fondi per gli interventi del tutto prevedibili da eseguire su una struttura così identitaria per la città?

Sospendiamo per ora le domande, ma in attesa di entrare in possesso di tutta la documentazione non possiamo non rilevare come nel silenzio più assordante, già dall’8 marzo, la Giunta Masci abbia reso inagibile il teatro d’Annunzio, con tutto quello che ne deriverà per il calendario dell’ente Manifestazioni pescaresi, per i Premi Flaiano, per le manifestazioni private, lasciando un’eredità tristissima, quella di un Teatro con i cancelli sbarrati, privo dei fondi per essere riaperto, e con manifestazioni già programmate che dovranno optare per luoghi alternativi e con maggiori costi. Un altro aspetto da tenere a mente in vista delle elezioni amministrative di giugno.

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

I Consiglieri Comunali

Stefania Catalano

Giovanni Di Iacovo

Mirko Frattarelli

Piero Giampietro

Francesco Pagnanelli

Marco Presutti




UNISTEM DAY 2024

Studenti abruzzesi in aula magna per la giornata europea dedicata alla divulgazione sulle cellule staminali.

Teramo, 21 marzo 2024. Venerdì 22 marzo l’Università di Teramo parteciperà all’UniStem Day, «l’infinito viaggio della ricerca scientifica» alla sua sedicesima edizione.

L’iniziativa è organizzata a livello centrale dalla docente della Statale di Milano e senatrice a vita Elena Cattaneo con il gruppo di UniStem – il Centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’Università di Milano – e sarà coordinata a Teramo da Natalia Battista e Cinzia Rapino del Dipartimento di Bioscienze.

Così nella giornata del 22 marzo, alle ore 9.00, atenei e centri di ricerca in tutto il mondo avvieranno in contemporanea il più grande evento europeo di divulgazione scientifica per parlare di scienza e cellule staminali insieme agli studenti delle scuole superiori che potranno scoprire che «la ricerca scientifica è divertente e favorisce relazioni personali e sociali costruite sulle prove, sul coraggio e sull’integrità».

L’evento dell’Università di Teramo, alle ore 9.00 in Aula Magna, si aprirà con i saluti del rettore Dino Mastrocola. Seguiranno la proiezione del video “Stem cells Spotlight” a cura del dottorando di ricerca Adrian Cervero Varona e gli interventi di Valentina Russo dell’Università di Teramo dal titolo “Il futuro delle cellule staminali nella cura del danno tendineo” e Luca Palazzese sempre dell’Ateneo teramano con la relazione “L’embriologia sperimentale come preservazione della biodiversità”.

La mattinata si concluderà con un momento interattivo dal titolo A “spasso” nella giungla del One-Health, un gioco a squadre condotto da Serena Ghezzi, grafico specializzato in disegno scientifico.

«UNISTEM Day – ha spiegato Natalia Battista – è un appuntamento immancabile non solo per il nostro Ateneo ma anche per le scuole della regione che partecipano sempre con molto entusiasmo. Per noi è un’altra grande occasione per promuovere l’educazione alla cultura e alla formazione superiore a partire dal tema delle cellule staminali. La sfida che ci poniamo ogni anno con Cinzia Rapino è quella di proporre un programma ricco di interventi originali e attuali con attività stimolanti per gli oltre 500 studenti che ospitiamo in Aula Magna. Per questa edizione i giovani partecipanti prenderanno parte a un gioco di ruolo sul One-Health e verrà premiato il miglior video girato, in preparazione all’evento, su questo tema».

UniStem Day coinvolge 99 Atenei e Centri di Ricerca in Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Singapore, Spagna, Svezia, Ungheria.




EWA

Sabato 23 Marzo 2024 Ore 21 | Spazio Matta. La rassegna Matta in Scena 2024. Rassegna di Teatro, Danza, Musica e Altri Linguaggi

Pescara, 21 marzo 2024. Nuovo appuntamento per Matta in scena, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0.

Sabato 23 marzo la sezione Danza, a cura di Anouscka Brodacz, ospita EWA, di e con Simona Lisi, alle ore 21, allo spazio Matta, in Via Gran Sasso, 57 a Pescara

EWA è uno spettacolo in cui suono, danza e design si incontrano in modalità fluida, nella ibridazione dei linguaggi. Una tessitura fisica scandita da abiti malleabili come “sculture in movimento”, quasi case da abitare e riempire di senso.

Sullo sfondo il tema di Eva, la prima donna, colei che incarna l’errore, la tentazione del “conoscere”. Attraverso un ambiente reattivo il lavoro immerge lo spettatore in una partitura mutevole che non spiega ma suggerisce possibili vie di comprensione e revisione del mito. Oggetti primari gli abiti, quasi delle carcasse, resti animali di passate trasformazioni, ma anche impalcatura scenografica in movimento dove l’apparato visuale si dispiega nella relazione con la tecnologia. Un futuro ancestrale, sospeso nel tempo dove nella continua metamorfosi, la donna è di volta in volta fiore, totem, un carapace o una deità.

Musica e Live Electronics Paolo Bragaglia, Lighting e Visual Design Pietro Cardarelli, Costumi Stefania Cempni. Produzione Associazione Ventottozerosei in collaborazione con Cinematica Festival e AMAT.




CONCORSO NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO

Lasciami volare, studenti dell’IIS Ovidio in gara

Sulmona, 21 marzo 2024. Studenti dell’IIS Ovidio protagonisti del concorso e mostra-evento Lasciami Volare in programma al Moysa di Milano, il 6 aprile il 10.

L’iniziativa, per dire no all’escalation di violenza e fenomeni di bullismo tra i giovani, è organizzata da Seven Art Srl, Stardust e il Movimento Spirale di luce. Obiettivo è quello di unire l’arte al sociale e sensibilizzare le nuove generazioni. Gli studenti del liceo classico “Ovidio” e del liceo artistico “Mazara” sono stati selezionati per partecipare al concorso dagli organizzatori. Realizzeranno, individualmente o in gruppo, lavori video e grafico-pittorici che hanno l’obiettivo di rappresentazione della bellezza, della gentilezza e dell’amicizia. La commissione sarà composta da esperti di arte e di comunicazione.

Il vincitore vedrà la propria opera diventare un’opera virtuale NFT, con tanto di proprietà digitale, e messo in vendita nella galleria virtuale di Seven Art – l’arte incontra la blockchain: il ricavato della vendita sarà devoluto interamente al vincitore / vincitori. Ma tanti riconoscimenti saranno a disposizione degli altri partecipanti. Anche il solo invito a partecipare al concorso, aperto su selezione, è un ottimo punto di partenza per gli studenti del polo liceale “Ovidio”, che metteranno, nella realizzazione delle opere per il concorso, tutto l’impegno di cui sono capaci, nella speranza di essere tra i vincitori e poter partecipare all’evento in programma a Milano.

Alla giornata di premiazione parteciperanno anche il Magistrato Fabio Roia, attuale Presidente del Tribunale di Milano nonché due noti influencer di Stardust, che arricchiranno la conversazione coinvolgendo il giovane pubblico, e artisti contemporanei. Sarà presente anche Francesco Boccia, cantautore e compositore della canzone “Grande Amore” del gruppo musicale Il Volo, il quale per l’occasione presenterà l’inedito “Lasciami volare”, canzone che intende diventare l’emblema musicale del “no al bullismo”. A conclusione dell’evento saranno annunciati i vincitori del concorso artistico indetto da Seven Art Srl a cui hanno partecipato i giovani studenti. L’evento sarà presentato dalla scrittrice e giornalista Giuliana Poli insieme ad Alan Tonetti tra i maggiori  nft strategist 1 al mondo.




ONU GIORNATA MONDIALE DELLA FELICITÀ

I ragazzi scoprono la felicità e diventano Sentinelle.

Pineto 21 marzo 2024. Torna anche nel teramano e precisamente questa volta a Pineto il Progetto Sentinelle di Civiltà e Felicità di Claudio Ferrante, sotto la spinta dell’ex sindaco Robert Verrocchio e dell’ex assessore Jessica Martella che già lo scorso anno avevano voluto questo percorso nel loro territorio.

Nuove sentinelle nella scuola media Giovanni XXIII, le tre classi seconde si sono misurate con le richieste, le prove empatiche e i circle time proposti da Ferrante e i risultati sono stati come sempre entusiasmanti.

“Questo progetto mi ha fatto capire il vero significato di felicità, cioè che la felicità sta anche nelle piccole cose, noi non ce ne accorgiamo perché non ci basta mai nulla” le dichiarazioni dell’alunna Gaia 2° D. “La mia valigia degli attrezzi non era pronta …Claudio grazie per avermi aiutato a scegliere gli attrezzi giusti” così si è espresso Ismaele della 2° C riferendosi al bagaglio culturale che accompagna la vita di tutti.

I ragazzi si sono confrontati sui temi della felicità, anche in considerazione della giornata internazionale della felicità stabilita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 marzo, della gentilezza, del pregiudizio e della solidarietà e vissuto momenti emozionanti “il momento dell’abbraccio è stato il mio preferito, ho provato un senso di liberazione “dice Annalisa della 2° G.

Scortati da un’agente di polizia municipale messa a disposizione dal Comandante Giovanni Cichella, gli studenti hanno poi affrontato la prova della passeggiata empatica in carrozzina per le strade vicine alla scuola provando direttamente la rabbia e le frustrazioni causate dalle barriere architettoniche, vera ed unica causa di percezione della disabilità.

Barriere architettoniche e barriere culturali e come abbatterle, questo l’obiettivo di tutti i ragazzi coinvolti nel progetto patrocinato dall’associazione Carrozzine Determinate presente con la Segretaria Mariangela Cilli per parlare di Convenzione Onu, discriminazione e diritti Umani “io in primis mi impegnerò per rendere questo mondo un posto migliore perché il futuro dipende solo da noi “dice in modo caparbio Alessia della 2° D .

Si è concluso così anche questo percorso dal grande valore pedagogico grazie alla collaborazione della dirigente scolastica Sabrina Del Gaone e anche della sanitaria Artes di Montesilvano che ci sostiene in questo percorso pedagogico con la fornitura delle carrozzine.

Alla fine del percorso tutti i 59 studenti hanno dichiarato di essere felici 10 e lode!

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




‘NDA FACIAME? La mindfulness secondo Il Pretuziano

Il vulcanico doppiatore abruzzese propone la sua ricetta per la felicità

Montorio al Vomano, 21 marzo 2024. Una risata vi salverà. O vi seppellirà, dipende dai punti di vista… Ma l’importante, nell’attesa di arrivare a destinazione (si spera il più tardi possibile) è godersi il viaggio tappa dopo tappa, senza preoccuparsi e affannarsi troppo. E se non lo capite con le buone, Marino Cardelli alias Il Pretuziano veste i panni del poco diplomatico “Motivazionatore” Abruzzese e attraverso battute sferzanti, metafore un po’ agricole e tanta ironia, state pur certi che riuscirà a convincervi che conviene davvero prendere la vita con più leggerezza.

Nella vita tutti dobbiamo fare i conti con lo stress, con la frenesia, con le frustrazioni – Racconta Marino – e, soprattutto, con la persona che ti guarda dall’altra parte dello specchio. Era da tanto che pensavamo ad un libro simpatico ma “serio”, che potesse in qualche modo offrire degli spunti di riflessione per aiutare le persone a fermarsi un momento, arflatà e concentrarsi non tanto su quello che non funziona, ma sulle piccole conquiste, sulle piccole gioie che rendono ognuno l’eroe della propria storia.”

Il libro è illustrato e curato da Cristiano Catalini (Agenda Agricola Abruzzese) e prosegue nel solco della ricerca di quella veracità tutta abruzzese che si discosta da cliché un po’ troppo abusati e pecorecci.

“Si tratta di un modo originale di affrontare un argomento delicato in maniera leggera – dice Catalini – una parodia semiseria di tanti manuali di autoaiuto che, nel suo piccolo, sicuramente contribuirà a portare un po’ di buonumore nelle vite di chi avrà il piacere di leggerlo. Noi cerchiamo di preservare il dialetto anche attualizzandolo, come in questo caso, inserendolo in contesti nei quali mai ti aspetteresti di trovarlo… Ma si sa, molto spesso, i migliori consigli per prendere la vita con filosofia vengono proprio dalle parole di persone semplici: genitori, nonni… E dalla genuinità della lingua della nostra terra”.




DANTEDÌ

Punti di contatto tra Dante il divin poeta e Michelangelo l’artista divino

Magliano De’ Marsi, 21 marzo 2024. L’assessorato alla Cultura del Comune di Magliano de’ Marsi, guidato dal Consigliere Dr. Marco Di Norcia rinnova, Sabato 23 marzo 2024 alle ore 18:15 presso la Chiesa di Santa Maria di Loreto, l’appuntamento con il Dantedì per celebrare la giornata nazionale istituita dal Ministero della Cultura in memoria del poeta Dante Alighieri.

Una preziosa occasione di confronto. “Punti di contatto tra Dante il divin poeta e Michelangelo l’artista divino”.

Un dialogo tra anime affini che ben conoscono la solitudine del genio per comprendere l’eternità e, come “l’uom s’etterna”.

Saluto istituzionale del Sindaco del Comune di Magliano de’ Marsi Pasqualino Di Cristofano.

Relatrice la Dott.ssa Carla Pietrobattista

Modera la Dott.ssa Luisa Novorio




SALUTE E SICUREZZA

Incontro pubblico su Stellantis

Lanciano, 20 marzo 2024. Sabato 23 marzo, presso la Sala convegni B. Lanci – Sala di Conversazione a Lanciano (Palazzo comunale) dalle ore 15:00, l’USB organizza un incontro pubblico sul tema della salute e sicurezza in Stellantis.

Le grandi aziende hanno complesse organizzazioni del lavoro che possono generare effetti non di poco conto sulla salute dei lavoratori e in Italia gli enti pubblici preposti ai controlli non hanno risorse e personale sufficiente per garantire accertamenti meticolosi su tali processi produttivi.

La presenza di un grande insediamento industriale come quello di Stellantis in Val di Sangro è una risorsa importante per la regione e per l’economia del territorio poiché occupa migliaia di lavoratori e genera occupazione nell’imponente indotto ad esso legato.

Lo stabilimento negli anni si è guadagnato l’appellativo di stabilimento dei record, arrivando ad essere il primo in Europa nella produzione di veicoli leggeri, ma in pochi si sono interrogati sugli effetti e le ricadute che possono generare sulla salute dei lavoratori.

Il numero di lavoratori RCL (Ridotte capacità lavorative) è importante ed ha delle ricadute anche dal punto di vista dei costi sociali sostenuti dalla collettività.

Le metriche di lavoro introdotte da oltre un decennio, fortemente volute dall’allora FCA, avevano l’ambizioso obiettivo di aumentare la produttività, rendere il lavoro dei dipendenti meno faticoso e ridurre sensibilmente le patologie che da sempre caratterizzano il lavoro nel settore: ma è andata davvero così? Quali connessioni ci sono tra record produttivi e salute dei lavoratori?

L’USB da tempo rivendica condizioni di lavoro meno estenuanti e, in ottica di un percorso intrapreso, intende affrontare pubblicamente il tema con esperti in materia di salute e sicurezza nel lavoro, con cui i lavoratori e il pubblico potranno confrontarsi, quali sono il Dott. Francesco Tuccino (esperto in ergonomia e sicurezza di RETE ISIDE), il Dott. Claudio Mendicino (Medico del lavoro – già Organo di Vigilanza ATS di Milano), la Dott.ssa Anna Rita Pecoraro (Dirigente Medico dell’INAIL di Chieti) e l’Avv. Carlo Guglielmi (Giuslavorista di CeinG).




IL DOLORE DELLA LUCE E I SENTIMENTI

Dell’amore nella scrittura di David Ferrante

di Alessandra Melideo*

«Ci sfioriamo ogni giorno nei luoghi, nel tempo e nei pensieri; senza mai afferrarci. Ci sfioriamo come una lama affilata accarezza dolcemente la pelle lasciando profondi tagli; il profumo del sangue delle nostre ferite ci permette di riconoscerci.»

Chieti, 20 marzo 2024. Agli inizi nel 2024 è uscita la nuova edizione del libro di David Ferrante, Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e d’amore. Silloge che era stata pubblicata nel 2023 in edizione limitata e firmata dall’autore e che racchiude cinque storie che trattano altrettante leggende che si confondono nella realtà e nella vita quotidiana. Elementi dell’irrazionale e ambientazioni oniriche che si amalgamano con tematiche quali il dolore, la morte, la paura, il desiderio e la ricerca della luce, archetipi da sempre connaturati nell’uomo e nella storia dei popoli.

David Ferrante, è noto per il suo progetto l’Abruzzo Magico. La sua vasta operazione letteraria è divulgativa ha il merito di promuovere la valorizzazione e la tutela della cultura del nostro territorio, attraverso la ricerca e la narrazione dei grandi miti, delle leggende, degli aspetti folkloristici che caratterizzano la storia del nostro Abruzzo.

Il dolore della luce rappresenta un nuovo percorso che ricerca l’analisi del sentimento dell’amore nella sua complessità e contraddizione che emerge in un susseguirsi di contrasti e binomi che costituiscono il focus degli eventi narrati. Il percorso descritto nei racconti della silloge, disposti secondo una struttura crescente di analisi ed evoluzione spirituale, prevede un viaggio che dalle tenebre del dolore segue la ricerca della luce, elemento di contatto con l’assoluto.

Cinque racconti: Tre croci sulla pelle; Il dolore della luce; Un tulipano d’acqua con cinque fiori di luppolo; Raccontate di me; Come incubo. Commistioni fra il gothic-folk, la ghost-story, la fiaba nera e una lacrima di horror. Un viaggio tra passato e presente, tra fantasia e verità, che si traduce in un sofferto amalgama di crudeltà e amore.

Cinque leggende: la Scurnachiera, la processione di anime che la notte dei morti dal cimitero va in chiesa per partecipare alla messa in loro onore, celebrata da un sacerdote defunto. Lu lope janare, nascita e morte del lupo mannaro; il fantasma di una magrissima donna che faceva gettare tra le lame di un pozzo le persone a lei non gradite; la Dama bianca, il fantasma della donna che si fece uccidere dall’uomo che amava e da quello che doveva amare; la pantafica, la creatura della notte che succhia il respiro paralizzando chi dorme.

Da lettrice sono rimasta particolarmente colpita dal titolo, “Il dolore della luce” costituito da due termini che rimandano a campi semantici antitetici, quasi antipodi esistenziali opposti. Goethe nella sua “Teoria dei colori” afferma che i colori si originano dall’incontro della luce con le tenebre.

Il tema dell’indefinito diventa centrale e si confonde con il mondo reale fino a diventarne una metafora, con la conseguente paura dell’uomo di fronte alla morte e all’ignoto.  La ricerca della luce diventa esigenza vitale: le visioni assumono corporeità e significati diversi, diventano un tramite per capire il senso della realtà effimera ed evanescente. La difficoltà di essere, trovare e vivere la luce quando si è nel buio più profondo. Ma il messaggio trasmesso è un messaggio di speranza: il dolore può generare luce attraverso un percorso obbligato, che ricalca le contraddizioni di un sentimento complesso e di difficile definizione, qual è l’amore.

L’amore è generativo, senza morte (a-mors): può condurre alla salvezza tramite il dolore.

La paura e il dolore assumono dunque una forma, un significato.

Il tema dell’amore distruttivo, come nel primo racconto, viene narrato attraverso i contrasti tra protezione e distruzione, amore e morte, che si assommano, nel secondo, con quelli di luce-ombra, bianco-nero, gioia dolore, binomi che diventano essenza della complessità del sentimento.

Il fascino dell’occulto e del mistero aleggia nel susseguirsi degli eventi narrati, nei simbolismi e nei messaggi nascosti tra le pagine del libro di David. Vengono evocati i paesaggi notturni e con connotazioni oniriche, propri della fase della giornata in cui l’uomo si trova di fronte al suo inconscio, ad affrontare i propri incubi, i propri demoni. Se il racconto Un tulipano d’acqua con cinque fiori di luppolo diviene l’immagine cardine e metafora della fenomenologia dell’amore ingannato, mentre Come Incubo ne propone la rinascita.

David Ferrante è scrittore e sociologo, appassionato studioso della cultura popolare che divulga attraverso opere di saggistica e narrativa. Sulle credenze magiche e misteriose ha al suo attivo, oltre a vari racconti, diverse pubblicazioni tra le quali: Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno. San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese (2018-2021-2023) e le antologie delle quali è ideaotre e curatore L’Ammidia, Storie di streghe in Abruzzo (2019), Fate, Pantafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo (2020); Magare. Storie di Streghe d’Abruzzo (2021) e Anime sperse. Storie di Fantasmi d’Abruzzo e Molise (2024) nelle quali ha coinvolto decine di scrittori provenienti da tutte le regioni italiane.  Pubblicazioni dalle quali emerge la volontà di trasmettere, consegnare al lettore senza nome e senza tempo, un patrimonio culturale che rischia di essere dimenticato. Il termine tradizione deriva, infatti, dal latino “tradere” e significa trasmettere, consegnare da una generazione a un’altra con una finalità costruttiva per chi la riceve. Molte leggende citate all’interno delle opere di Ferrante sono, infatti, il frutto di una raccolta e rielaborazione dei racconti ascoltati dai nonni e appresi dalla lettura di testi demologici e di narrativa. Parliamo, ad esempio, della leggenda della pantafica, figura spettrale che per metonimia diventa la personificazione della paura, oppure il fantasma della Dama Bianca di Popoli, il mazzamurello, creatura fantastica della tradizione folclorico-fiabesca, del lupo mannaro, delle streghe, dei fantasmi, ecc. ecc.

Come in una grande teogonia di Esiodo, il nostro autore cerca di preservare l’identità della cultura popolare abruzzese attraverso la rievocazione di racconti che diventano strumento di memoria. 

«Io sono solo il narratore che parla a chi vorrà ascoltare, colui che scrive per un lettore senza nome e senza tempo. Senza nomi e senza tempo come nelle mie cinque storie di una vita che ha un nome e un cognome e giorni ben scanditi. L’indefinito si confonde con la realtà fino a diventarne parte o metafora. Solo così la vita assume le forme, i colori e la poesia che riesco a guardare, quelli che profumano di buio.»

*docente del Liceo Scientifico F. Masci di Chieti




CAMPIONATI MONDIALI DI POKÉMON

L’eSport abruzzese vola alle Hawaii

Abruzzo, 20 marzo 2024.  La e-Team Abruzzo eSports di Paolo Marra si qualifica ai Pokémon World Championships e vola oltreoceano a caccia di un titolo mondiale.

Confermata la qualifica dell’Atleta ecuadoreno Paul Ruiz (già campione del mondo 2018) e di altri cinque atleti ai Campionati Mondiali che si terranno ad Honolulu ad Agosto 2024.

Una prima volta storica per una società e-Sportiva, e senz’altro un orgoglio per la Regione Abruzzo e le nuove discipline giovanili. Grazie al brillante lavoro del Team Manager Alessio Fuscà, la e-Team Abruzzo eSports supera i confini nazionali vincendo i Campionati regionali in Polonia.

Ora testa agli internazionali di Londra, e agli appuntamenti di Stoccolma e Bologna per ottenere nuove qualifiche. Un in bocca al lupo ai nuovi ingressi da Giappone, Australia e Finlandia che si apprestano a giocare la Desafio VCL nella lega Sudamericana.

L’Abruzzo resta ancora una volta al passo sedendo ai migliori tavoli internazionali della categoria.




MEMORIAL EMILIO DELLA PENNA

Presentazione, sabato prossimo, in sala Buozzi, del X Torneo. Nel corso dell’evento, saranno conferiti il premio “Orgoglio giuliese” a Nicola Tribuiani, il “Leo Giannattasio” al Circolo Colibrì. 

Giulianova, 20 marzo 2024. Si terrà sabato prossimo, 23 marzo, alle 11, nella sala Bruno Buozzi, la conferenza stampa di presentazione della X Edizione del Torneo Nazionale di Calcio Giovanile “Memorial Emilio Della Penna”.

Il torneo, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, è riservato ai nati dal 2011 al 2017. Previsto l’arrivo di circa 100 squadre provenienti da diverse regioni italiane (Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Lazio, Umbria Lombardia). Tante le società professionistiche aderenti: la Juventus FC, l’AS Roma, il Bologna FC 1909, il Modena FC 1912, l’Ascoli Calcio 1898, il Pescara Calcio 1936, il Perugia Calcio 1905 ed il Mantova 1911.

La manifestazione, ormai un appuntamento fisso della primavera, è dedicata ad Emilio Della Penna, pioniere del calcio giovanile a Giulianova e fondatore della nostra Scuola Calcio. Intento degli organizzatori è mettere in risalto la funzione educativa e sociale dello sport, ed insieme  promuovere   Giulianova e il territorio da un punto di vista turistico.

Alla conferenza stampa di sabato, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, interverranno il Sindaco Jwan Costantini e Giulio Ettorre, presidente dell’associazione organizzatrice Ludo Sport. Nel corso dell’incontro, sarà conferito a Nicola Tribuiani il premio “Orgoglio giuliese”e al Circolo Colibrì il premio “Leo Giannattasio”.




CAMBIO DELLA VIABILITÀ E DIVIETI

Zona di Fonte dell’Olmo per i lavori di demolizione della palestra della Fedele Romani

Roseto degli Abruzzi, 20 Marzo 2024. Cambio di viabilità a partire da oggi, mercoledì 20 marzo, nella zona di Fonte dell’Olmo per permettere l’avvio dei lavori di demolizione della palestra della Scuola Fedele Romani nell’ambito dell’intervento di ricostruzione del plesso da 10 milioni di euro.

La modifica si è resa necessaria per questioni di sicurezza ma, grazie alla sinergia tra uffici comunali, Polizia Locale, ditta esecutrice e Istituto Comprensivo sono stati individuati percorsi alternativi (carrabili e pedonali) per permettere a cittadini e studenti di accedere nel plesso scolastico e nelle strutture della Cittadella dello Sport.

Sul posto è stata posizionata un’apposita segnaletica riportante tutte le modifiche al traffico, i divieti e i percorsi da seguire per raggiungere le strutture interessate, inoltre è stata individuata una percorrenza alternativa riservata ai soli scuolabus per permettere di trasportare gli studenti da e verso la scuola. Infine, in zona, sarà presente una pattuglia della Polizia Locale per regolare il traffico e supportare gli automobilisti in difficoltà.

L’Istituto Comprensivo Roseto 2 ha provveduto, attraverso una puntuale comunicazione della Dirigente Scolastica Anna Elisa Barbone, ad informare anche tutte le famiglie interessate, il corpo docenti e il personale.

“Il cambio di viabilità nella zona del cantiere è il segnale dell’avvio della parte più corposa dei lavori che andranno a donare a Roseto una nuova scuola all’avanguardia – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Ancora una volta, grazie allo spirito di collaborazione che ha contraddistinto il percorso per la progettazione e la realizzazione dell’opera, siamo riusciti a trovare una soluzione efficace in accordo con l’Istituzione Scolastica, con la Ditta Esecutrice “Penzi Costruzioni” e con la Polizia Locale, cercando di ridurre al massimo i disagi ai cittadini”.




LA SETTIMANA SANTA ECCE HOMO

Mostra nell’auditorium Diocleziano

Lanciano, 20 marzo 2024. L’associazione artistico – culturale “Amici di Lancianovecchia” in collaborazione con il Comune di Lanciano e l’arciconfraternita “Morte e Orazione” San Filippo Neri, organizza nell’auditorium Diocleziano di Lanciano la mostra dal titolo “La Settimana Santa Ecce Homo”.

“Ecce Homo” (letteralmente tradotto con “Ecco l’uomo”) è la frase che secondo la Vulgata, Ponzio Pilato, allora governatore romano della Giudea, pronunciò mostrando alla folla Gesù Flagellato: questa espressione indica per estensione anche la stessa Passione del Cristo ed una particolare iconografia del Messia raffigurato emaciato e sfigurato dal dolore.

L’esposizione sarà visitabile dal 22 marzo al 7 aprile e vedrà esposte numerose opere d’arte legate ai temi della Passione e Morte di Gesù Cristo.

Tra gli artisti che proporranno le loro composizioni ci sono Aldo Angelucci, Beppe Candeloro, Antonio Di Campli e Emanuela Pancella. Saranno inoltre visibili alcune opere provenienti da una collezione privata, ed ispirate ai grandi capolavori dell’arte italiana in un arco cronologico che va dal 1300 al 1600. Un particolare allestimento scenico riproducente il Golgota, realizzato dal cavaliere Vitaliano Di Virgilio, sarà visibile sul palco dell’auditorium.

Video ed immagini racconteranno i riti pasquali della tradizione frentana, tra cui l’allestimento del sepolcro, la Processione degli Incappucciati e quella solenne del Venerdì Santo, curati da secoli dall’arciconfraternita “Morte e Orazione” che ha sede nella chiesa di Santa Chiara.

Non mancheranno le note con la musica del coro “Pierino Liberati” di Castelfrentano che martedì 26 marzo alle 18, eseguirà tre le antiche arcate del Diocleziano, i canti della passione tramandati dalla tradizione abruzzese.

L’esposizione sarà visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.