ECCO CHI HA TRADITO L’ABRUZZO

Arcuri e Fars (Rifondazione) sull’autonomia differenziata

Pescara, 1° luglio 2024. “Ecco chi ha tradito l’Abruzzo: i senatori Liris e Sigismondi, i deputati Bagnai, Pagano, Roscani, Silvestri e Testa. Contrari solo Fina, Di Girolamo e Torto.” affermano, in una nota, Viola Arcuri e Marco Fars , co-segreteria Partito della Rifondazione Comunista Abruzzo.

“Dopo tanta retorica sulla patria e il tricolore, il governo di Giorgia Meloni ha dato il via libera alla frantumazione leghista dell’unità nazionale. Il voto sull’autonomia differenzia è lo zuccherino,  amarissimo per l’Abruzzo,  dato alla Lega per il via libera ad un’altra pessima controriforma: la legge sul premierato, ulteriore picconata alla Costituzione.”

“Il disastro della sanità abruzzese è sotto gli occhi di tutti: è il risultato di 21 sistemi sanitari regionalizzati con la riforma del Titolo V della Costituzione; con l’autonomia differenziata salteranno ulteriori vincoli e saranno regionalizzate ulteriori prerogative legislative nazionali come ad esempio l’istruzione. Curarsi o studiare sarà assai diverso da Sud a Nord.”

“La secessione dei ricchi, con in testa le regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, penalizzerà ulteriormente la nostra regione, sicuramente dal punto di vista finanziario, e di conseguenza si tradurrà in meno diritti e tutele per gli abruzzesi.”

“Chi sono i traditori dell’Abruzzo in Parlamento?

Ecco i nomi che andrebbero tenuti ben in mente quando, già oggi, ci sentiamo rispondere che non ci sono i soldi.

Hanno votato a favore del Ddl Calderoli i senatori di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris e  Etel Sigismondi. Non hanno fatto mancare il loro sostegno nella seduta definitiva di mercoledì 19 giugno 2024 alla Camera  i deputati: Alberto Bagnai per la Lega, Nazario Pagano per Forza Italia, Roscani Fabio, Rachele Silvestri e Guerino Testa per Fratelli d’Italia.

E il Presidente del Consiglio dei ministri eletta in Abruzzo Giorgia Meloni? Aveva impegni più importanti, era in missione per festeggiare i 50 anni de Il Giornale di Sallusti.”

“Gli unici voti contrari al Disegno di legge Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni sono arrivati da parte dei senatori Michele Fina (PD) e Gabriella Di Girolamo (M5S), e della deputata Daniela Torto (M5S), mentre Luciano D’Alfonso (PD) e Giulio Sottanelli (Azione) non hanno partecipato alla votazione finale, come Giorgia Meloni avranno avuto altri impegni.

“Ci auguriamo che ora tutte le opposizioni  siano coerenti e unite, confermando anche nei territori il loro No all’autonomia differenziata. Va ricordato che l’autonomia differenziata è stata resa possibile dalla modifica della Costituzione nel 2001 da parte del centrosinistra a cui solo noi di Rifondazione ci opponemmo. Ancora una volta la destra avanza sull’autostrada aperta dal centrosinistra.

In Abruzzo Rifondazione Comunista lotterà contro questo ennesimo scempio. Dai ricorsi alla Corte costituzionale, al blocco delle intese, fino al referendum bisogna impedire che si realizzi l’autonomia differenziata.

Impegniamoci da subito tutte e tutti per la crescita di un largo movimento unitario anche in Abruzzo  per salvare la Costituzione e scongiurare la disgregazione del nostro paese.”, concludono Arcuri e Fars.




TOLTA ANCHE LA SPIROMETRIA

Continua la spoliazione dell’Ospedale Val Vibrata,  Zunica – Italia Viva Val Vibrata

Sant’Omero, 1° luglio 2024. Sei un cittadino della Val Vibrata e hai bisogno di una Spirometria? Da qualche settimana all’Ospedale di S. Omero non la puoi fare più.

Ora, anche per questo semplice ma importante esame pneumologico, almeno per il momento, bisogna spostarsi dalla Val Vibrata ed andare ad Atri o a Teramo, con tutti gli inconvenienti del caso, a cominciare dalle liste di attesa. 

Tra l’altro, a scanso di equivoci, l’apparecchio a supporto della suddetta attività in dotazione da tempo all’ospedale vibratiano è stato trasferito, dicono temporaneamente, presso l’Ospedale di Atri.

Insomma, dopo la soppressione delle due Unità Operative Complesse di Chirurgia e Ostetricia – Ginecologia e quindi di quelli che una volta chiamavamo “Primari”, continua il lento ma inesorabile declino dell’Ospedale Val Vibrata

Come è possibile che un comprensorio come la Val Vibrata, che tra l’altro esprime l’Assessore regionale D’Annuntiis ed il consigliere regionale di maggioranza Di Matteo, venga trattato in una simile maniera, in un settore così importante quale quello della Sanità?

Nei fatti è evidente come i membri vibratiani di questa maggioranza regionale, dopo aver votato favorevolmente alla soppressione delle due unità operative complesse, continuino a non farsi carico di difendere il proprio territorio e quindi gli interessi e i diritti dei propri concittadini.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che per il nostro Ospedale non si intravede nemmeno alcuna seria prospettiva per la carenza di personale, soprattutto medico, che, nei reparti di Cardiologia, Pediatria e Rianimazione, è grave. 

Italia Viva lancia un appello a tutta la politica e a tutti i cittadini vibratiani, affinchè si uniscano al nostro grido di sdegno e di protesta nei confronti di queste decisioni scellerate e drammatiche che continuano a penalizzare il nostro Ospedale e la nostra vallata.

“Dopo il declassamento dell’Ospedale di Sant’Omero, dopo il ridimensionamento della Riabilitazione Territoriale di Nereto, ora è la volta della Spirometria. Quelle che vengono chiamate razionalizzazioni sono in realtà tagli ai servizi sanitari per i cittadini della Val Vibrata, nell’assordante silenzio dei rappresentanti vibratiani dell’attuale maggioranza in Regione.” – conclude Elvezio Zunica membro del coordinamento di Italia Viva Val Vibrata.




SCENARIO FRUTTO SISTEMA MAGGIORITARIO

Con le ultime elezioni europee

Roma, 29 giugno 2024. “Con le ultime elezioni europee si è verificata la creazione naturale di uno scenario politico nazionale come se fosse il frutto di un sistema maggioritario, malgrado le elezioni si siano svolte attraverso il metodo proporzionale. Vedo positivamente questo scenario che da all’Italia solidità politica nazionale e che, speriamo, le consentirà di essere protagonista nella determinazione del futuro dell’Europa che verrà”. Lo ha affermato il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Alfonso Luzzi, commentando il recente voto europei e i prossimi scenari legati all’Unione Europa.

“Credo che molto merito lo abbiano le donne. Meloni e Schlein hanno condotto una campagna elettorale pugnace, ma hanno avuto la capacità di esprimere, nella diversità, con chiarezza le loro posizioni e catalizzare i rispettivi consensi, oltreché hanno dato prova di maturità nella conduzione della vis politica. Ora inizia per il presidente del Consiglio Meloni il confronto con un’altra donna, che non è Ursula Von der Leyen, bensì è la regina Europa. Una regina burocratica e con tendenze assolutiste e un po’ libertine, con una corte piena di principi ambiziosi ma senza autorevolezza e cortigiani assetati, ma che, non dobbiamo dimenticare, da 80 anni, come mai nella sua storia, riesce a garantire la pace ai suoi sudditi e che per farli guarire dall’ultima epidemia li ha curati con duemila miliardi di euro. Una regina che però non può intendere la democrazia come uno strumento contabile necessario solo per ripartire il potere tra coloro che comandano il gioco e che hanno come obiettivo reale la difesa dei loro interessi nazionali, ma come uno strumento politico da utilizzare per la costruzione di una comunità popolare europea che abbia al centro della propria azione il raggiungimento del bene comune rappresentato dalla valorizzazione della persona umana e, quindi, in primis, la pace, il lavoro e la salute delle donne e degli uomini, la famiglia”.




DELLE STRANE IDEE SUL GIORNALISMO

A Giorgia Meloni è proprio andata di traverso la lunga inchiesta giornalistica su quale razza di “allevamento” è stato, anche da lei, messo in piedi nella sua organizzazione di partito, Gioventù Nazionale.

PoliticaInsiem.com, 29 giugno 2024. Non l’è andata giù per tanti motivi. Perché gliel’hanno buttata tra i piedi in un momento delicato nel pieno della definizione degli incarichi europei. Perché è costretta a vedere nello specchio riflesso di un reportage quel che motiva la “pancia” del suo mondo, fatto di modestia intellettuale ed intellettiva. Perché svela la “doppiezza” nel presentarsi diversi da chi si è. Una pratica che non le è del tutto sconosciuta, in particolare, in campo internazionale.

E c’è voluto l’antisemitismo dilagante tra i suoi giovani a svegliarla. Chissà se questo non fosse venuto fuori come avrebbe provato a continuare a fare finta di niente. L’imbarazzo verso ambienti che pure l’hanno sostenuta e la sostengono nonostante tutto, perché sulla questione della razza Giorgio Almirante, che ha formato quasi tutti i dirigenti di Fratelli d’Italia che contano, fa parte dei punti di riferimento suoi e di tanti altri.

Ma si sa, ognuno si cerca i compagni di strada. Salvo poi ritrovarsi di fronte a delle brutte sorprese. E magari qualcuno degli eletti è costretto a scoprire che quella ragazza o quel ragazzo tanto perbenini, e che t’hanno votato, t’hanno aiutato a raccogliere voti, sono in realtà tuoi nemici dentro.

Il punto vero, però, non è solo l’antisemitismo. E finalmente, dopo un lungo silenzio, e anche questa la dice lunga, Giorgia Meloni si è accorta di come stanno le cose. Ma ha pensato bene di rimarcare come il problema principale non fosse l’oggetto della sconvolgente inchiesta, bensì com’è stata realizzata.

È giunta persino a rivolgersi a Mattarella parlando di un metodo da regime. E che c’entra Mattarella?

Questa è un’altra cosa che Giorgia Meloni poteva risparmiarsi. O  cosa vuole insinuare?

E per di più sorvolando su come i suoi stanno gestendo la Rai: questa sì che appare sempre più irreggimentata.

Il giornalismo d’inchiesta, fortunatamente, c’è sempre stato e speriamo che aumenti in un Paese che ha sempre bisogno di trasparenza e di libertà di stampa. Oltre a dimenticare altre inchieste clamorose che hanno pure ricordato la sinistra, forse Giorgia Meloni è troppo giovane per ricordare cosa s’inventavano i giornalisti del passato per scoprire gli altarini dei politici della Prima repubblica.

Avrebbe saputo delle esilaranti gesta di che giunse persino a nascondersi nello studio del Segretario della Dc per carpirne i segreti o affermazioni imbarazzanti. Ma il tutto finì a risate perché nessuno era permaloso, o lo nascondeva bene, come invece sembrano esserlo un po’ tutti quelli di Fratelli d’Italia che ogni giorno annunciano due, tre querele. Certo, nel caso dei suoi giovani ragazzotti c’è un qualcosa che ammette poco umorismo giacché di mezzo ci sono cose tanto odiose come l’antisemitismo e il razzismo.

E allora che Giorgia Meloni spolveri davvero, ma con le grandi pulizie di fine stagione, in casa sua. Getti via, e faccia gettare via, i busti di Mussolini, leghi quelle mani sempre pronte ad alzarsi con il saluto romano e, soprattutto, faccia una scuola di partito vera dove non ci si appassioni solo di ingialliti ricordi di brutti personaggi e di brutte storie, come quelle legate al fascismo e al neofascismo.




L’ESTATE È INIZIATA GIÀ DA UN PO’

Al netto del lungomare sud non ancora terminato nonostante le rassicurazioni del sindaco De Nicolis del fine lavori prima dell’estate, San Salvo Marina come sempre pecca di scarsa o meglio assente manutenzione e programmazione.

A cura del Pd San Salvo

San Salvo, 29 giugno 2024. “Ad oggi, infatti, non è ancora dato sapere quando verrà fatta la manutenzione del verde pubblico. Erba alta e aiuole non curate regnano ovunque. Basta farsi un giro nelle arterie principali come via Magellano, via Caboto, via Andrea Doria e via Vespucci per rendersi conto di quanto indecorosa sia la nostra città. Per non parlare poi delle strade secondarie e dell’Icea”, afferma la consigliera comunale del Pd, Michela Torricella.

“Che San Salvo Marina fosse un quartiere abbandonato dalle amministrazioni di centrodestra in termini di cura del verde e di manutenzione ordinaria durante i mesi invernali era noto a tutti ma almeno una parvenza di attenzione nei tre mesi estivi “Giugno-Settembre” c’era. Ora neanche più quello. Uno schiaffo ai residenti e uno scenario non decoroso per turisti e vacanzieri”, incalza il Capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Emanuela Tascone.

“Per non parlare poi delle strisce blu a San Salvo Marina che tra gestione concessa tardivamente e novità delle aree di parcheggio a pagamento ha creato non poca confusione. Una gestione affidata tardivamente – aggiunge la consigliera Torricella – che non solo ha reso difficile il lavoro della cooperativa nell’ottemperare in “poche ore” agli adempimenti che erano chiamati a compiere, ma che ha mandato anche in confusione i cittadini in merito all’inizio delle strisce blu tra un iniziale 24 giugno ad un successivo 27 giugno, ed un ufficiale 28 giugno come comunicato stamane. Insomma, un gran caos dettato solo dall’evidente incapacità amministrativa di pianificazione e programmazione”.

“Altro punto, infine, sul quale invece dissentiamo nella maniera più netta e categorica – aggiunge la consigliera Tascone – è il parcheggio di piazza Arafat, che di fatto è un “terminal” degli autobus, e che da quest’anno invece è stato messo a pagamento. Una vergogna, un altro schiaffo a cittadini e non che parcheggiano lì perché “diretti” a lavoro nelle aziende a noi vicine quali la Sevel o perché “diretti” a lavoro o ancor peggio (per loro) a Roma per prendere l’aereo o per impegni nella capitale (e quindi con il progetto di restare più giorni nel medesimo parcheggio) con un incremento ancor più gravoso per le tasche dei cittadini. Chi non ha l’abbonamento perché non residente dove dovrebbe parcheggiare?”

“Un inizio stagione dunque pessimo, una pianificazione mancante, una programmazione assente. Nullo di nuovo rispetto agli altri anni, ma almeno San Salvo Marina veniva in qualche modo pulita e resa decorosa. Ora neanche più quello! E pensare che non abbiamo neanche avuto, purtroppo per altri aspetti, un inverno e una primavera piovosa”, concludono la Torricella e la Tascone.




IL DEBITO CRESCERÀ

Di Marco su Sanità Pescarese: A pagare saranno gli utenti. Per coprirlo si devono tagliare le spese superflue e non i servizi

Pescara, 25 giugno 2024. “Il debito e i tagli alla sanità sono emersi in tutta la loro gravità durante la Commissione di oggi con l’audizione del Direttore Generale della Asl di Pescara Vero Michitelli, che ha riferito in merito alla disastrosa situazione economica e finanziaria della ASL3.

Il debito previsto a fine dicembre 2024 pari a 17 milioni 814.595, al netto della manovra di 5milioni di euro, resta grave, perché determinerà comunque un deficit di 12 milioni e 814mila euro che pagheranno i pescaresi-utenti, che si vedranno comunque ridimensionati servizi e prestazioni. Assurdo che il rosso dei conti delle Asl sia emerso solo dopo le regionali e che non si possa coprire rinunciando a spesa non fondamentali, come chiederemo insieme al collega Luciano D’Amico”, così il Consigliere regionale Antonio Di Marco sulla situazione.

“I tagli previsti riguarderanno: la spesa farmaceutica per 500mila euro; il personale non dipendente per altri 500mila euro; le scorte di reparto per 1 milione e 500mila euro; le domande laboratoriali per 1 Milione; i servizi non sanitari per 1 milione e 500mila euro – illustra Di Marco – Mi chiedo e ci chiediamo se tutto questo non si sarebbe potuto dire già prima della campagna elettorale, piuttosto che oltre al danno del deficit far trovare la doppia beffa di dover subire anche le conseguenze dei tagli e ciò senza che vengano risolti due gravi problemi per la Asl di Pescara: le liste d’attesa e l’efficienza del Pronto soccorso della città.

Mi riserverò di richiedere un’ulteriore audizione al direttore generale per conoscere, nello specifico, le difficoltà e le dinamiche riguardanti ciascun presidio sanitario della provincia di Pescara”.




FIRA: BILANCIO 2023 IN ATTIVO

In 3 anni finanziati oltre 7.300 imprese e professionisti con circa 110mln di euro investiti

Pescara, 25 giugno 2024. L’Assemblea dei Soci di FiRA – Finanziaria regionale abruzzese, presieduta dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, alla presenza dell’assessore alle attività produttive, Tiziana Magnacca, ha approvato il Bilancio d’esercizio 2023 della Società, con un utile netto di 52.052 euro e la relazione degli amministratori sulla gestione, che sancisce la sostanziale solidità della in house di Regione Abruzzo.

La Finanziaria regionale guidata dal Presidente Giacomo D’Ignazio anche nel 2023 prosegue la strada del risanamento, lavorando per svolgere un ruolo sempre più centrale nell’economia abruzzese, affiancando l’Ufficio di Presidenza, i Dipartimenti e tutti gli Uffici regionali nella messa in campo di misure e strategie a supporto del comparto produttivo regionale.

I dati – oltre 7.300 imprese e professionisti finanziati con circa 110 milioni di euro investiti negli ultimi 3 anni – certificano il lavoro svolto dall’intero Consiglio di Amministrazione di FiRA, composto dalla vicepresidente Consuelo Di Martino e dai consiglieri Antonio Paraninfi, Stefano Cianciotta e Nicoletta Salvatore.

“C’è voluto coraggio e visione per avviare il processo di fusione tra FiRA e Abruzzo Sviluppo – dichiara il presidente Marsilio – ma il buon lavoro svolto in questo ultimo anno dal CdA di FiRA dimostra che abbiamo avuto ragione a voler dare un’unica e ben definita identità a due enti regionali che spesso si sovrapponevano. Quindi è con particolare soddisfazione che approviamo il Bilancio della finanziaria regionale. Oggi abbiamo un unico ente, sano, forte e veramente strumentale a quelle che sono le esigenze della Regione. Penso, ad esempio, alla gestione delle Naidi, in cui FiRA ha saputo sopperire all’assenza di una specifica in house regionale che potesse fronteggiare, nel minor tempo possibile, tutti gli adempimenti per la riapertura, in breve tempo, degli impianti. Faccio i miei complimenti al CdA e ringrazio tutta la struttura per l’impegno e la professionalità dimostrate. Adesso si va verso la definizione della Finanziaria regionale come organismo intermedio, che sia direttamente responsabile delle attività di programmazione, gestione, controllo e pagamento dei fondi europei”.

“Poter contare sul supporto tecnico e professionale di FiRA – commenta l’assessore Magnacca – ci permette di affrontare al meglio le sfide che il nostro mondo produttivo, in continua evoluzione, è chiamato a intraprendere per tenere il passo delle Regioni più sviluppate e per essere competitivi sui mercati internazionali, ma anche di massimizzare le risorse che l’Europa e il Governo nazionale ci assegnano. La Finanziaria regionale ha dimostrato, nel tempo, di poter coadiuvare Regione Abruzzo non solo nella gestione dei bandi e dei Programmi Operativi, ma anche, ad esempio, di saper lavorare per lo sviluppo del territorio su più fronti: sociale, turismo, istruzione, lavoro, oltre che per il comparto produttivo nella sua accezione più ampia”.

Per Giacomo D’Ignazio: “Anche nel 2023 FiRA ha proseguito la sua opera di risanamento e, al contempo, ha fatto molto per le imprese e i professionisti, come certificano i numeri degli investimenti sull’economia abruzzese. Ma ha anche dato prova di saper diversificare le proprie attività rispetto a quella che è la sua mission, non solo per coadiuvare al meglio la Regione Abruzzo, ma per una precisa scelta di questo CdA: aver intrapreso un percorso di crescita, improntato sull’ascolto del territorio e su una visione di medio-lungo periodo, ci sta permettendo di interpretare i cambiamenti in atto, per migliorare la nostra capacità di adeguamento, mettendo a segno le opportunità offerteci dal Socio unico con l’affidamento di importanti commesse”.

Diversi gli asset su cui FIRA si è concentra in questo ultimo anno: accesso al credito, con la gestione dei bandi per prestiti alle imprese di tutti i settori, compresa la linea dedicata all’agricoltura e a imprese e professionisti che operano in area cratere, nonché con la concessione di garanzie, attraverso i Confidi, a tutto il comparto produttivo e professionale abruzzese; sostegno agli investimenti, con gli incentivi diretti per l’attuazione dei progetti delle imprese e con gli aiuti mirati per il comparto turistico; assistenza tecnica, grazie all’impiego di oltre 150 unità tra personale interno e professionisti esterni per supportare la Regione nel raggiungimento dei target di spesa dei Programmi Operativi e attuare interventi per la crescita del tessuto economico e sociale; attrattività del territorio, con il supporto all’organizzazione dei grandi eventi, dalle Esposizioni universali al Giro d’Italia, con l’obiettivo di incrementare la visibilità e l’afflusso turistico in Abruzzo, in ogni stagione. E infine, partnership strategiche, come il Patto per il Centro, l’accordo sottoscritto con le Finanziarie di Lazio, Umbria e Marche per la messa in campo di azioni di sistema per lo sviluppo territoriale, che segue l’adesione al circuito ANFIR, l’Associazione che riunisce 18 Finanziarie Regionali italiane e l’accordo che domani FiRA sottoscriverà a Roma, con ANCI, per avviare una collaborazione strategica a sostegno dell’imprenditorialità giovanile.

Dopo l’emozionante Grande Partenza del Giro d’Italia dall’Abruzzo lo scorso anno, anche nel 2024 la Finanziaria regionale ha coadiuvato Regione Abruzzo nell’organizzazione delle quattro tappe abruzzesi della corsa rosa, che si conferma una formidabile vetrina per far conoscere al mondo la nostra regione. Da quest’anno, inoltre, in capo a FiRA c’è anche la gestione delle “Naiadi”: dopo anni di chiusura e disagi, dovuti alle precedenti gestioni, con il grande impegno della Finanziaria regionale si è restituito il complesso sportivo alla collettività.

LE MISURE E I NUMERI DEGLI ULTIMI 3 ANNI IN SINTESI

Piccolo Prestito Agrario, prestito diretto a tasso zero alle imprese vitivinicole e relative società di trasformazione che hanno subìto un danno di produzione in seguito all’eccesso di pioggia verificato in Abruzzo da aprile a giugno 2023. Finanziate 231 imprese per oltre 2 milioni di euro.

Piccolo Prestito, concessione di contributi in conto interessi a tasso zero alle imprese abruzzesi, per prestiti da 10 mila a 15 mila euro. Finanziate 308 imprese per un totale di quasi 5 milioni di euro.

Restart Fare Impresa, sostegno all’accesso al credito delle Micro Piccole Imprese e dei professionisti ricadenti nel territorio del cratere sismico 2009. Finanziati 168 progetti (più 6 domande in valutazione) per un totale complessivo di circa 9,5 milioni di euro impegnati.

Abruzzo FRI Start, finanziati 105 nuovi progetti d’impresa per un totale di fondi gestiti di 12 milioni di euro.

Sostegno alle imprese operanti nel settore Turismo (LR 77/2000), per il miglioramento della ricettività e degli standard di qualità delle strutture ricettive. Finanziati 142 progetti d’investimento con 15 milioni di euro.

Aiuti alla ricettività delle imprese turistiche, per miglioramento della ricettività e degli standard di qualità delle strutture ricettive (sostenibilità e promozione, sicurezza e prevenzione sanitaria, miglioramento dell’offerta per turisti con disabilità, ammodernamento macchinari, attrezzature e arredamento, miglioramento dell’offerta turistica). Finanziati 110 progetti di investimento con un fondo di 7 milioni di euro.

Fondo di garanzia PMI (L.R. 10/2017), sostegno alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti abruzzesi con difficoltà di accesso al credito bancario per l’attuazione di piani di impresa, finalizzati allo sviluppo aziendale e/o al capitale circolante. Con le garanzie concesse da FiRA sono stati erogati finanziamenti per oltre 37 milioni di euro a 691 imprese.

Una Tantum, sostegno alle ditte individuali, ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti con un fondo perduto a compensazione della perdita di reddito subita a causa della pandemia da Covid 19. Oltre 4.700 beneficiari per un totale di oltre 10 milioni di euro.

Microcredito – Avviso Liquidità per il sostegno alla liquidità aziendale. Finanziate 693 imprese per un importo totale di 9.491.769 euro.

Caro energia impianti sportivi al chiuso, contributi a favore di gestori di impianti sportivi accessibili al pubblico, al chiuso, per combattere il caro energia nelle strutture fortemente energivore. Finanziate 162 imprese con 1 milione di euro.

Assistenza Tecnica – Supporto alla Regione Abruzzo nella programmazione, gestione, controllo, monitoraggio e certificazione della spesa, a valere su Programmi europei, nazionali e regionali per lo Sviluppo Rurale, Economia del Mare, Sociale, Terzo Settore, Centri per l’Impiego, Investimenti Pubblici. FiRA impiega circa 150 unità, tra personale interno e professionisti esterni per supportare la Regione nel raggiungimento dei target di spesa dei Programmi Operativi e attuare interventi strategici per la crescita e la competitività del tessuto economico-sociale regionale.

Nel 2024 importante spazio anche al comparto agricolo: con il Fondo di Rotazione gestito da FiRA, le imprese agricole, che sono anche beneficiarie del sostegno a fondo perduto concesso per gli investimenti produttivi per la competitività e per ambiente, clima e benessere animale o quelli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, possono accedere al Fondo gestito dalla Finanziaria regionale per richiedere un prestito a tasso zero a copertura della parte di cofinanziamento privato non finanziabile con la sovvenzione a fondo perduto.




LA NASCITA DI UNA NUOVA CELLULA

L’annuncio del Partito Comunista Italiano Abruzzese per la città di Vasto e critica la gestione amministrativa del sindaco Menna

Vasto, 22 giugno 2024. Il Partito Comunista Italiano (PCI) Abruzzese è lieto di annunciare la nascita di una nuova cellula nel territorio di Vasto. Questo importante sviluppo testimonia un crescente interesse verso il nostro partito, che in Abruzzo sta vedendo un significativo aumento nel tesseramento. Sempre più cittadini abruzzesi riconoscono nel PCI un partito che pone al centro della propria azione politica gli interessi della collettività, rigettando logiche individualistiche e clientelari.

Il PCI di Vasto esprime una dura critica alla gestione amministrativa del sindaco Francesco Menna, esponente del Partito Democratico. Le scelte politiche dell’attuale amministrazione sono spesso sovrapponibili a quelle del centrodestra, dimostrando una continuità di politiche che non rispondono ai bisogni della nostra comunità. In particolare, il PCI vastese chiede con fermezza le dimissioni del primo cittadino Menna, a causa della fallimentare co-gestione del CIVETA.

Il bando di nomina per la ricerca di un direttore generale lautamente retribuito per il CIVETA, avallato dal primo cittadino, in una fase in cui tale figura non appare necessaria e risulta secondo noi controproducente, rappresenta un esempio lampante delle scelte sbagliate dell’attuale amministrazione e di chi ha condiviso tali scelte. Tuttavia, il PCI intende distanziarsi anche dalle critiche mosse dal centrodestra in consiglio comunale rispetto a questa questione, proponendo una visione alternativa e costruttiva per il futuro della città.

Il PCI, in linea con la propria convinzione politica di più “Stato e meno privato”, ribadisce la necessità di trasformare il CIVETA S.r.l. in una società per azioni (S.p.A.) a totale capitale pubblico, aggiornando l’attuale statuto che non prevede esplicitamente la partecipazione dei privati, ma che permette concessioni a terzi, società miste o l’acquisizione di quote di partecipazione in società con attività complementari. Questo passo è essenziale per garantire una gestione trasparente e orientata al bene comune, superando le inefficienze che a nostro avviso hanno caratterizzato l’amministrazione attuale.

Siamo pronti a collaborare e a proporre soluzioni concrete per il miglioramento della nostra città, invitando tutti i cittadini di Vasto a unirsi a noi in questo percorso di cambiamento e di rinnovamento politico.




TERME DI CARAMANICO: ANCORA IN STANDBY

L’assegnazione in concessione delle acque: i ritardi di Regione e Areacom pregiudicheranno anche l’esito della quinta asta, la cui scadenza è fissata per oggi ?

Caramanico Terme, 18 giugno 2024. Scadrà oggi alle ore 12 il termine per partecipare alla quinta asta per i due lotti della procedura fallimentare relativa alle Terme di Caramanico. Questa volta è cambiata la modalità, si è passati a un’asta online asincrona, oltre a registrare un ulteriore ribasso dei prezzi, fissato questa volta in 5.687.876 euro per il lotto 1 (lo stabilimento termale), la cui perizia fissava il valore a circa 10 milioni di euro, e 7.958.349 euro per il lotto 2 (la spa), il cui valore periziato era pari a circa 14 milioni.

I numeri dimostrano come i beni siano acquistabili oggi ad un valore pari alla metà delle valutazioni iniziali dei periti, ma questa è una materia che non attiene alla politica. Ciò che colpisce invece è che dopo le entusiaste e scomposte reazioni del centrodestra regionale durante la campagna elettorale, nel corso della quale hanno annunciato trionfanti l’assegnazione in concessione dell’utilizzo delle fonti termali, in realtà anche questa asta si sta tenendo, almeno stando alle notizie in nostro possesso e alle mancate risposte di Areacom, senza un formale aggiudicatario delle acque.

Infatti, Areacom, l’Agenzia Regionale per la Committenza, che ha tenuto la gara per la concessione, dallo scorso febbraio sta effettuando la verifica dei requisiti (posizione fiscale, antimafia, etc) della ditta che ha presentato l’offerta vincente, che ricordiamo è la Dre srl, una società che peraltro non vanta esperienze precedenti nella gestione di stabilimenti termali.

A seguito dell’esito del lavoro della commissione di gara, annunciato lo scorso febbraio, abbiamo scritto una prima volta ad Areacom l’11 aprile per avere contezza dei documenti e del fatto che la gara era stata effettivamente aggiudicata. La risposta di Areacom, datata 15 aprile, specificava come la procedura non fosse conclusa poiché era ancora in corso il controllo dei requisiti. Ed infatti, dopo il tanto correre per l’istruttoria della gara, solo dopo la mia richiesta è stata formalizzata la richiesta di verifica dei requisiti.

Abbiamo reiterato la richiesta lo scorso 15 maggio, ricevendo in cambio la stessa risposta, ovvero che i controlli non erano ancora terminati.

Il 31 maggio infine abbiamo scritto per la terza volta ad Areacom, facendo altresì presenti alcuni errori formali contenuti nella determina direttoriale di febbraio, la n. 12/2024, di aggiudicazione della gara. Nella determina era infatti scritto che l’aggiudicazione avveniva sulla base degli articoli 80 e 86 del D. Lgs. 50/2016 (il vecchio codice dei contratti). Tuttavia la procedura era stata effettuata sulla base del D. Lgs. 36/2023, cioè il Codice più recente. Sembra un cambiamento di poco conto e invece non lo è, perché la normativa attuale non avrebbe permesso ad Areacom di effettuare un affidamento subordinato alla verifica dei requisiti, come invece avvenuto. In sostanza, Areacom avrebbe dovuto prima effettuare i controlli e solo in seguito aggiudicare definitivamente la procedura.

Dalla nostra ultima missiva sono trascorsi più di quindici giorni. In questo lasso di tempo non abbiamo ricevuto risposte e devo quindi presumere che la verifica dei requisiti sia ancora in corso. Pertanto, lo stesso centrodestra che a febbraio gioiva per l’assegnazione delle acque dovrebbe ora spiegarci perché abbia permesso che anche la quinta asta si svolgesse senza l’assegnazione delle acque, in mancanza della quale, come ormai risaputo, è alquanto difficile trovare qualcuno disposto ad acquisire gli immobili.

Da parte nostra continuiamo a pensare che riunire in un unico proprietario, cioè la Regione, la gestione delle acque e le strutture immobiliari, sia l’unica possibilità per una concreta e reale possibilità di vendita delle terme di Caramanico. La Regione a guida Marsilio non è di questo avviso, ne siamo consapevoli, ma con questo abissale ritardo sta mortificando, ancora una volta, il comprensorio della Maiella.

Antonio Blasioli

Vicepresidente del Consiglio Regionale




COSA HA DETTO IL VOTO ALLE ELEZIONI COMUNALI

Giulianova, 12 giugno 2024. Innanzitutto, un sentito ringraziamento alle elettrici ed agli elettori che hanno voluto sostenere la candidata sindaca Alberta Ortolani e le liste del Cittadino Governante presenti all’interno della coalizione di centrosinistra formato da Cittadino Governante, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle. I nostri consiglieri eletti onoreranno con impegno il ruolo che gli è stato assegnato: l’opposizione sarà attenta, scrupolosa e costruttiva.

Auguriamo buon lavoro al sindaco Costantini, che sia al servizio di tutti i cittadini. Auguriamo buon lavoro al neoconsigliere Daniele Di Massimantonio.

L’esame dei risultati ci porta a fare alcune valutazioni sugli stessi e delle riflessioni sugli impegni per il futuro.

Il quadro delle recenti elezioni comunali ci consegna questi aspetti:

•             Una vittoria netta della coalizione di centro-destra e del candidato Costantini che ha ottenuto il 61,92%.

•             Un risultato molto al di sotto delle aspettative nel campo progressista e di sinistra dopo il bel risultato della coalizione di centrosinistra alle regionali del 10 marzo scorso quando Luciano D’Amico superò di 9 punti percentuali Marsilio.

•             In questa tornata elettorale nessun candidato del centrosinistra avrebbe potuto fronteggiare la potente macchina elettorale messa in campo da Costantini e la sua coalizione. Non ci sono riusciti Alberta Ortolani che ha ottenuto il 24,21%, né Daniele Di Massimantonio che ha conseguito il 10,75%, nemmeno se avessero sommato i loro voti. E non ci sarebbe riuscito nessun altro candidato.

 Perché è accaduto tutto ciò? A nostro avviso per vari motivi:

•             La definizione della coalizione di centrosinistra in extremis con conseguente entrata in ritardo in campagna elettorale, mentre lo schieramento avverso era al lavoro da mesi con potenti mezzi.

•             Ci sarebbe voluta un’azione di opposizione di tutte le forze sin dal 2019, ma così non è stato perché in consiglio l’opposizione l’abbiamo fatta solo noi in quanto gli altri non c’erano (e non per colpa nostra). Anche in città spesso l’abbiamo dovuta fare da soli promuovendo numerose iniziative, battaglie  e incontri con la popolazione su vari temi invitando  sempre  le altre forze.

•             I non ottimali rapporti fra le varie forze politiche dello schieramento progressista e di sinistra la cui parte più radicale ha voluto presentare comunque un suo candidato anche di fronte  alla candidatura di Alberta Ortolani che aveva il consenso  della maggioranza delle forze del centrosinistra mentre non c’era un candidato che raccogliesse l’unanimità. In questi casi se si è veramente unitari si accettano i principi democratici: se non c’è unanimità si rispetta la volontà della maggioranza. Come dicevamo prima però non sarebbe bastato, comunque,  per vincere.

•             Molti cittadini critici con i comportamenti passati delle amministrazioni di centrosinistra non hanno compreso la nostra alleanza col PD che invece  è motivata dal fatto che il Partito Democratico a Giulianova, seppur in ritardo, ha scelto  la linea del rinnovamento come noi da tempo auspicavamo. Purtroppo la decisione è arrivata in ritardo e abbiamo avuto poco tempo per comunicarla e spiegarla ai cittadini. D’altra parte anche i circa 1000 voti in meno del PD rispetto alle elezioni europee (dove Elly Schlein ha simboleggiato efficacemente il rinnovamento) possono avere la stessa spiegazione. Ormai comunque la rotta è tracciata: l’alleanza tra Cittadino Governante (che ha un consenso complessivo pari al 12%), PD e M5S c’è e continuerà  in città e in consiglio comunale dove salutiamo con piacere il ritorno dei rappresentanti del Partito Democratico. Ora occorrerà comunicare, in maniera chiara e convincente, che siamo insieme sulla strada del rinnovamento riferendoci con coerenza, nella nostra azione politica, all’innovativo programma per la città definito unitariamente.

•             L’informazione a Giulianova è molto schierata col centrodestra e non ha riportato, se non raramente tutto quello che Il Cittadino Governante ha fatto in consiglio comunale ed in città. I cittadini per poter decidere liberamente devono essere informati. Noi l’abbiamo potuto fare, quasi sempre, solo attraverso l’uso dei social.

•             La Giunta Costantini è riuscita a nascondere e a far dimenticare l’oggettiva insufficienza sul piano amministrativo proponendo costantemente l’effimero con eventi festosi e ricreativi (anche molto costosi). Riteniamo che sia stato giusto farlo, magari con una maggiore attenzione alla qualità e alla cultura, ma sarebbe stato perfetto se oltre a questo avesse fatto bene in tutti gli altri settori.

•             La potente macchina elettorale di Costantini che con la propaganda è partito ben prima dell’inizio della campagna elettorale ha sicuramente giocato un ruolo a suo favore: noi vorremmo sapere quali sono le provenienze di tutte le ingenti risorse che sono occorse per pagare manifesti giganti, vele, pubblicità sui media, cene, aperitivi, concerti. La legge prevede che vengano documentate tracciando la fonte. Ricordiamo che la volta scorsa l’importo dichiarato era assolutamente non corrispondente al costo dei mezzi pubblicitari utilizzati.

Quali prospettive?

La coalizione che noi abbiamo auspicato sin dal 2019 ora è già in campo e c’è la ferma convinzione da parte di tutti di andare avanti con impegno.

Il Cittadino Governante, Il PD ed il M5S insieme offrono all’elettorato progressista, di sinistra e ambientalista una prospettiva di una Giulianova migliore, più giusta, più sostenibile, più florida economicamente, più attenta ai bisogni di tutti i cittadini, più vivibile.  Saremo insieme oltre che in consiglio comunale anche nelle iniziative in città dando spazio al protagonismo dei tanti giovani pieni di entusiasmo e di idee che si sono avvicinati e candidati nelle varie liste della coalizione.  Il  rapporto con i cittadini sarà costantemente ricercato per promuovere la cittadinanza attiva.

Naturalmente la coalizione già esistente è aperta alle forze rappresentate in consiglio da Daniele Di Massimantonio  quali Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sinistra italiana e Socialisti. I temi e le problematiche che dovremo affrontare in consiglio comunale costituiranno il terreno su cui avviare  processi unitari che naturalmente auspichiamo.

Perché tutto sia facilitato ci aspettiamo che si smetta di raccontare in maniera non veritiera i comportamenti del Cittadino Governante cercando di mettere in cattiva luce i suoi esponenti. Il Cittadino Governante è nato per richiamare alla coerenza i partiti di sinistra che hanno governato in passato Giulianova. Per questo, in solitudine,  si è speso a lungo in consiglio comunale ed ha promosso numerose battaglie ed iniziative su temi cari alla Sinistra e all’Ambientalismo tra i cittadini. Questo dice la storia degli ultimi 20 anni della vita pubblica giuliese. Attualmente l’associazione è più viva che mai (non a caso è riuscita a promuovere 3 liste in poco tempo) e si è rafforzata con l’ingresso di tanti cittadini, anche giovani pieni di passione civile e politica. Ora se anche altre forze sono interessate alla prospettiva di cambiamento mettiamo volentieri a disposizione di tutte le forze progressiste, di sinistra ed ambientaliste il nostro impegno ed il nostro patrimonio di elaborazione per un progetto di vero cambiamento della nostra città. Noi lo stiamo già facendo con il PD ed il M5S.

Il Cittadino Governante           Associazione di cultura politica




INSULTI E OFFESE ALLE CANDIDATE

Dura condanna della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Teramo e delle associazioni di categoria

Cellino Attanasio, 6 giugno 2024. “Oltremodo deplorevole e oltraggioso il gesto di questi soggetti”. Parole forti quelle della presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo, l’avvocata Amelide Francia, cui si uniscono le voci delle associazioni del Protocollo di Rete il Guscio Aps, la cooperativa sociale L’Elefante scs, On the Road Cooperativa Sociale, Fidapa Teramo, Cittadinanzattiva Aps, Thana Onlus Associazione, Niche Associazione, Francesco De Finis, Soroptimist Teramo e il coordinamento “Ester sono io”.

Manifesti elettorali imbrattati con il pennarello, insulti sessisti e “offese che sanno di patriarcato antico”, come riportato da diverse testate online. L’avvocata Amelide Francia, le componenti della CPO provinciale e le associazioni del Protocollo di Rete – che si sono riunite nel primo “Tavolo Tecnico di Rete” – nel mostrare solidarietà per le donne attaccate, condannano il gesto come “oltremodo deplorevole e oltraggioso, retaggio di un passato che oggi, nel ventunesimo secolo, alcuni ancora non riescono a superare”.

“Comportamenti spregevoli e penalmente rilevanti volti ad impedire il sereno e legittimo esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, per tutte e tutti, e che rappresentano un vile attacco denigratorio e sessista che condanniamo con fermezza, ribadendo tutto l’impegno quotidiano e tutti i risultati raggiunti per le donne, al fianco delle donne, e per il raggiungimento di una VERA parità di genere, anche in ambito politico. Piena solidarietà per le candidate coinvolte da questo increscioso e spiacevole attacco. Ribadiamo, ieri come oggi, l’importanza del rispetto, della conoscenza e della consapevolezza della centralità della dignità umana, in tutti gli ambiti, nessuno escluso”, conclude l’avvocata Amelide Francia.




QUARTIERE COMPLETAMENTE ABBANDONATO

Carlo Costantini a Fontanelle: per noi il rilancio delle periferie è prioritario

Pescara, 31 maggio 2024. “A distanza di cinque anni, fatta eccezione per i lavori programmati dal centrosinistra con i fondi delle periferie, il quartiere risulta completamente abbandonato. Nessuna iniziativa nuova della Giunta Masci e abbandono delle procedure per l’affidamento di abitazioni per disabili, di locali per le associazioni e del campo sportivo, mai affidato e mai reso fruibile. Le strade di accesso alle case sono piene di buche, alcune di grosse dimensioni, mentre i locali sotto alle case non avrebbero ottenuto ancora l’agibilità, dopo cinque anni di promesse, e di fatto sono inutilizzati”.

A lanciare l’allarme sulle condizioni di via Caduti per Servizio, nel quartiere Fontanelle, è il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini.

Il punto della situazione è stato fatto stamani nel corso di una conferenza stampa, presenti Costantini e il consigliere regionale Antonio Blasioli.

“Una volta eletti – ha annunciato il candidato sindaco – ci impegneremo per completare le procedure per l’agibilità e metteremo questi locali a disposizione di realtà associative. È evidente ed innegabile che, dopo cinque anni, tali strutture non sono ancora state assegnate. Abbiamo sempre sostenuto che la sicurezza di un quartiere come questo è garantita dalla presenza della Polizia locale, che deve essere costante, assieme ed in coordinamento con le altre forze dell’ordine, ma un quartiere sicuro è anche un quartiere vissuto, con tante attività e tante associazioni che vi operano costantemente”.

“Proprio per questo, il centrosinistra, quando era al governo della città – ha sottolineato Costantini – ha completato e affidato la palestra, che è funzionante, ed ha previsto l’investimento dei fondi per le periferie per realizzare un campo di calcetto accanto alla palestra e una piazza per l’aggregazione sociale. Il campo di calcetto, completato nel 2021, però è chiuso, non affidato e, soprattutto, precluso anche ai bambini del quartiere. Ormai in zona l’associazione ‘Amici di Fontanelle’ è un’istituzione che potrebbe averlo in gestione, almeno in alcune ore o fino a che non si concluda un avviso per l’affidamento, che non è stato ancora pubblicato dopo quattro anni. Sta di fatto che, nonostante quel campetto sia stato completato a marzo del 2021, oggi i bambini giocano ancora in strada o in piazza”.

“Stessa triste situazione – ha proseguito – per le case per i disabili, ricavate dal centrosinistra sotto agli androni dei palazzi, che erano prima luogo di spaccio. Sono state ricavate 23 abitazioni nei piani terra, che dovevano servire a soddisfare le necessità abitative di famiglie con persone limitate nella mobilità, ma la quasi totalità degli alloggi non è stata assegnata. A tutto questo si aggiungono le condizioni delle strade degli androni delle abitazioni. Le prime non ospitano più buche, ma vere e proprie voragini. Per esempio, al civico 52, 53 e 55 la situazione è imbarazzante, mentre alcuni ingressi delle abitazioni sono privi di vetri, rendendo di fatto accessibile il palazzo a tutti, in qualsiasi ora del giorno e della notte.”

“Questa situazione – ha osservato il candidato sindaco – è emblematica dello stato di abbandono in cui versano le periferie di Pescara. Quando sarò eletto sindaco, mi metterò subito al lavoro per portare a compimento il nostro progetto di riqualificazione dei quartieri più difficili, con l’obiettivo di portare al superamento delle disuguaglianze tra le diverse zone. Abbiamo in mente un’idea di città diffusa e policentrica, con il raccordo infrastrutturale fra centro e periferie. Per farlo realizzeremo una efficiente e diffusa rete dei servizi, con l’implementazione del trasporto pubblico, la presenza di uffici pubblici, scuole, impianti sportivi e presidi socioculturali. Garantiremo in ogni modo la cura e la riqualificazione degli spazi pubblici e del verde urbano, prevedendo la manutenzione di strade, piazze, marciapiedi, piste ciclabili e parchi urbani. Valorizzeremo, infine, le migliori esperienze del programma Periferie. Per noi – ha concluso Carlo Costantini – non esistono quartieri di serie A e quartieri di serie B e ci impegneremo quotidianamente per superare ogni forma di distinzione”.




LA PICIERNO IN ABRUZZO

La vicepresidente del Parlamento Europeo: con l’Europa L’Abruzzo, nel cuore dell’Italia, riveste un ruolo fondamentale nel panorama europeo

Lanciano, 31 maggio 2024. La regione, ricca di storia, cultura e bellezze naturali, guarda con interesse al continente, individuando in alcuni temi chiave le proprie priorità per un futuro prospero e sostenibile. Questi alcuni temi che Pina Picierno affronterà anche con la candidata abruzzese Manola Di Pasquale, Antonio Decaro e alla presenza del capogruppo Silvio Paolucci, di sindaci e dirigenti PD, e i tanti abruzzesi che incontreremo ancora in questa bellissima campagna elettorale di prossimità.

In una fitta agenda di incontri ci confronteremo con cittadini, amministratori, imprese, artigiani, sindacati, lavoratrici e lavoratori, studenti e operatori del terzo settore che conoscono l’importanza vitale di un dialogo stretto, locale ma capace di essere compreso con le istituzioni europee. Tra gli appuntamenti vi saranno diversi incontri pubblici.

Alle ore 12 a Pineto per un incontro largo con amministratori e operatori del territorio. Alle 17:15 si riunirà l’area del centro sud della provincia di Chieti a Lanciano presso il circolo PD per aprire importanti dossier sulla città, sull’automotive e sulla connessione infrastrutturale dell’area produttiva maggiormente sensibile ai temi europei.

Segue poi l’incontro sulla città di Pescara al Teatro Sant’Andrea e l’incontro con le realtà della provincia dell’Aquila alle 20:30 a Barisciano, per chiudere con una bella festa al Parco di Villa Bianca a Scafa alle 21:30. Approfondiremo opportunità e sfide della transizione verde, per cui l’Abruzzo è protagonista storico di un modello di sviluppo capace di coniugare eccellenza industriale e bellezze naturali, alla transizione digitale per connettere l’Abruzzo al futuro, ancora indietro in molte aree regionali. L’Europa ha gli strumenti per favorire la coesione sociale, per costruire una regione per tutti capace di ridurre le disuguaglianze e promuovere l’inclusione sociale, garantendo pari opportunità a tutti i cittadini.

L’Abruzzo deve porre più attenzione alle fasce più vulnerabili, come disoccupati, persone con fragilità e anziani, offrendo loro il sostegno necessario per inserirsi attivamente nel tessuto sociale ed economico e alle zone maggiormente lontane dai servizi. Con un focus speciale sulle aree interne. I Fondi europei devono essere vero sostegno al progresso che serve.

L’Abruzzo deve ottenere di più e spendersi meglio nei programmi europei che mettono a disposizione risorse per supportare la regione. I Fondi strutturali e di investimento europei e il NextGenerationEU rappresentano un’importante opportunità per finanziare progetti strategici in settori chiave come l’innovazione, la ricerca, l’istruzione e la formazione, la connessione infrastrutturale e viaria verso l’interno e per le imprese. Bisogna anche stimolare la regione che programma e applica troppo poco le opportunità. Con Pina Picierno, Antonio Decaro e Manola Di Pasquale l’Abruzzo sarà protagonista nell’Europa del futuro. L’8 e il 9 giugno votando PD, Pina Picierno e i nostri canditati portiamo la voce abruzzese in Europa.




PESCARA FUTURA: presentata la lista civica

Masci ai candidati: “Avrete un risultato incredibile”

Pescara, 30 maggio 2024. Grande entusiasmo, ieri mattina, nel comitato elettorale di Carlo Masci per la presentazione della lista civica “Pescara Futura” che ha visto la partecipazione, insieme al candidato sindaco Masci, di Michele Lepore, uno dei fondatori, e Berardino Fiorilli.

“Quella di Pescara futura è una lista eccezionale, completa, e sono certo che avrà un risultato incredibile, un grande risultato come è accaduto ogni volta che Pescara futura – nata nel 1998 – si è misurata alle elezioni comunali, provinciali e regionali”, ha detto Masci rispondendo ai giornalisti. “Come è sempre stato, questa lista è espressione della società civile, vogliosa di partecipare al cambiamento della città, e ha al suo interno professionisti, imprenditori, impiegati, gente che vive il territorio. Da sempre rappresenta una Pescara viva, effervescente che vuole migliorare. Pescara futura è quel civismo che ha resistito di più nel tempo, e sono legato particolarmente a questa realtà perché mi ricorda tutta la mia vita politica, anche ora che sono in Forza Italia. È l’espressione vera di chi vuole vivere la politica in maniera più vicina alle persone e questa lista ci proietta al futuro, come dice il suo nome, con la visione di Pescara che cresce. Arriveremo all’obiettivo, ha concluso Masci, perché siamo coesi e compatti, come coalizione, e perché a Pescara abbiamo lavorato davvero tanto”. Il capolista è Luigi Albore Mascia, ex sindaco di Pescara e attuale assessore ai Lavori pubblici. “Questa non è una lista civica ma la lista civica, ha detto Albore Mascia: una formazione nata con uno spirito civico ma poi diventata parte integrante dei governi cittadini. Dobbiamo puntare a un obiettivo ambizioso, ha aggiunto rivolgendosi agli altri candidati, e cioè a un risultato a doppia cifra. Con una lista straordinaria come la nostra, la partita sarà chiusa al primo turno, dando a Carlo Masci forza e continuità di idee”.

“Sarete protagonisti e potrete dire ‘Io c’ero, per questa vittoria importante”, ha commentato Masci a questo proposito prima di sottolineare il ruolo centrale di Lepore, “un riferimento forte della lista”.

“Pescara futura c’è da ben 26 anni, ha ricordato Michele Lepore, e in questo periodo è stato l’unico movimento politico ad essere rappresentato continuamente, senza interruzione, in Consiglio comunale. Abbiamo fondato insieme Pescara Futura, con Carlo Masci, con la scommessa di dimostrare a tutti che si può avere una visione etica della politica e non essere estromessi dal sistema. Pensavamo a Pescara come alla città per le future generazioni, per i nostri figli e questa idea è valida ancora oggi e continua ad emozionarmi. Con i risultati in Provincia e in Regione, non si può più dire che è una lista civica ma un movimento radicato. Alle ultime comunali Pescara Futura, con tutti candidati nuovi, ha riportato il 6% dei consensi e ha preso due seggi. Ora non abbiamo solo il sindaco fondatore ma un ex sindaco tra i candidati, Albore Mascia, questo ci onora. E contiamo di avere un bel risultato”.

Questo l’elenco dei 32 candidati in “Pescara Futura”:

Albore Mascia Luigi detto Arbore; Scurti Adamo; Balan Mariana; Buccella Federica; Calvani Michele Ilio Gino detto Calvani; Centorame Laura; Ciccotti Giammaria Claudia detta Claudia Ciccotti; De Santis Lanfranco detto De Sanctis; Di Alberti Luigi; Di Biase Giampiero detto Giampiero; Di Giovanni Andrea; Di Marco Michele; D’Incecco Della Torre Vincenzo; Faricelli Romina; Ferri Franchini Smeraldo detto Smeraldo; Fidanza Daniela; Fragasso Fabrizio; Lazic Aleksandra detta Labarile; Mammarella Giuliano; Marini Marino; Marinucci Livio; Martone Fernanda; Massacese Simona; Micozzi Giovanni detto Gianni Micozzi; Natale Patrizia; Nuvolari Francesco Maria detto Francesco Nuvolari; Oprica Ionel detto Ionel; Pasetti Luciano; Ponziani Riccardo; Rainaldi Sisto; Scudieri Mariacarla; Toro Lorenzo.




UN’ESTATE SENZA IL TEATRO D’ANNUNZIO

Carlo Costantini: situazione inaccettabile

Pescara, 30 maggio 2024. “Pescara si appresta a vivere per la prima volta un’estate senza il Teatro D’Annunzio. La struttura, infatti, è chiusa a causa di un pasticcio, neppure comunicato ai cittadini, relativo alla lunghissima procedura di verifica della staticità e della vulnerabilità sismica. Mentre i dubbi e gli interrogativi sulla vicenda sono tanti, non si può non sottolineare come questa situazione sia davvero inaccettabile, per una città in cui la bella stagione, gli eventi e gli spettacoli dovrebbero essere il volano dello sviluppo commerciale e turistico”. Lo ha detto il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, a proposito della chiusura del Teatro D’Annunzio.

Il punto della situazione è stato fatto stamani nel corso di una conferenza stampa davanti al teatro. Presenti, oltre a Costantini, Michela Di Stefano e Piero Giampietro, candidati consiglieri per il Pd.

“Resta da chiarire – ha sottolineato Costantini – per quale ragione non vi sia traccia, nei contratti resi pubblici, delle precise prescrizioni rilasciate dai tecnici negli ultimi anni sulla capienza massima del teatro. Sorge quindi il dubbio legittimo che la struttura sia stata riempita fino al massimo della capienza, nonostante questo fosse espressamente vietato”.

“Ai dubbi più volte espressi in questi anni sulla trasparenza nella gestione di alcune partite dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, gestore del teatro – ha proseguito il candidato sindaco – si aggiungono due questioni imbarazzanti: il 30 aprile è scaduta la convenzione fra il Comune e l’Ente Manifestazioni Pescaresi e quest’ultimo non è ancora riuscito ad approvare il bilancio 2023 perché il 24 maggio l’assemblea dei soci non è riuscita a riunirsi. Risultano, inoltre, tensioni finanziarie che si sono ripercosse sulla regolarità e sulla puntualità del pagamento degli stipendi del personale, nonostante l’enorme ed inedita quantità di risorse gestite dall’Ente”.

“All’indomani del voto, quando sarò sindaco e saremo chiamati ad amministrare la città – ha aggiunto Costantini – fra i primi atti di cui ci occuperemo, lavoreremo subito per riorganizzare il settore, per scegliere manager di altissima qualità al fine di rilanciare l’Ente Manifestazioni Pescaresi e per ridare a Pescara il Teatro D’Annunzio”.

“Quello della cultura – ha detto ancora – è un tema prioritario nel nostro programma. Lavoreremo affinché dalla cultura si passi alla politica della cultura. Il concetto di programmazione sarà centrale. Ci impegneremo sia dal punto di vista materiale sia da quello immateriale. Dal punto di vista materiale, riapriremo le strutture oggi chiuse, non solo il D’Annunzio, ma anche il Teatro Michetti, avremo certezza delle risorse, valorizzeremo la qualità dell’offerta culturale. Dal punto di vista immateriale, creeremo un luogo virtuale quotidianamente aggiornato per rendere disponibile in tutto il mondo il programma delle iniziative in città. La promozione di Pescara, infatti, non si fa in città, ma si fa in Abruzzo, in Italia e in Europa. Noi – ha concluso Carlo Costantini – vogliamo che Pescara venga scelta anche e soprattutto per la qualità dei luoghi della cultura e per tutto ciò che la città può offrire dal punto di vista culturale”.




A SCUOLA (NON) SI FA POLITICA

È questa la frase più falsa che io abbia mai sentito

Pescara, 28 maggio 2024.  Falsa perché a scuola si fa politica, cattiva politica, ogni volta che i posti negli asili nidi comunali, nelle scuole materne o nelle scuole a tempo pieno non sono sufficienti per garantire a tutte le bambine e a tutti i bambini il diritto ad esperienze formative imprescindibili per il loro pieno sviluppo, ogni volta che questa mancanza comporta povertà educativa per gli alunni provenienti da situazioni socio-economiche svantaggiate, ogni volta che l’assenza di strutture demanda la cura dei piccoli alle famiglie e, nelle famiglie, alle donne ricacciandole così indietro dal mondo del lavoro, ogni volta che si alza il costo dei pasti delle mense scolastiche, alla faccia dell’inflazione galoppante e di un lavoro familiare sempre più precario, ogni volta che non c’è una palestra o un laboratorio o una sala mensa, ogni volta che una barriera architettonica rende faticoso l’accesso a scuola di un alunno diversamente abile, ogni volta che un bambino straniero si disorienta in classe perché non ha un mediatore linguistico che gli renda comprensibile ciò che gli accade intorno e mille, mille altre “ogni volta”.

Noi di Radici in Comune vogliamo che la scuola sia il luogo della buona politica, della politica che comprende che a scuola cresce il nostro futuro, che è consapevole che se la scuola funziona oggi, domani funzionerà la società.

Per questo vogliamo servizi educativi di qualità per l’infanzia, dal nido alle sezioni primavera che accolgono bambine e bambini di due anni e mezzo le cui esigenze sono ben diverse da quelle dei bambini di tre anni, alle scuole dell’infanzia, per garantire ai più piccoli un’esperienza organizzata di vita, di relazione, di apprendimento che si svolga in continuità con servizi quali spazi giochi per esperienze di socialità, centri per bambini e famiglie che offrano attività per i piccoli e possibilità di incontro e confronto sui temi dell’educazione e della genitorialità, temi sui quali si registra sempre maggior difficoltà nelle famiglie. Servono cioè poli per l’infanzia, in cui realizzare un progetto educativo coerente e articolato in un disegno istituzionale che esige coordinamento e sinergia tra Enti locali, Regioni e Stato per l’attuazione dei diritti e del benessere delle nuove generazioni.

Vogliamo, con queste strutture, combattere disuguaglianze e povertà perché è noto che la partecipazione a programmi prescolastici di alta qualità da parte di bambine e bambini provenienti da famiglie svantaggiate porta al conseguimento di competenze cognitive e socio-emotive migliori che avranno effetti positivi nel loro futuro percorso sociale, scolastico e lavorativo.

Servono scuole primarie e scuole “medie” sicure, a norma, pulite, con spazi polifunzionali, laboratori attrezzati, palestre o almeno spazi adatti per l’attività motoria, spazi esterni verdi e non cementificati, curati e sicuri, arredi funzionali, insomma scuole belle perché solo se facciamo vivere i ragazzi nel decoro, potranno imparare il rispetto e la cura dei beni di tutti. Servono strutture adeguate per supportare progetti educativi di qualità.

Servono investimenti per Scuole a tempo pieno per combattere la povertà educativa, servono mediatori linguistici e culturali per alunni stranieri, servono servizi di supporto per l’inclusione dei diversamente abili, servono servizi di trasporto scolastico efficienti, serve potenziare la sicurezza stradale e i servizi di accompagnamento per permettere ai bambini di andare a scuola a piedi, anche in periferia, serve rafforzare le proposte di allargamento dell’offerta formativa per favorire l’inclusione e fermare il fenomeno della dispersione che troppo spesso colpisce alunni delle zone cittadine più disagiate. Servono scuole aperte oltre l’orario che si trasformino in centri di vita comunitaria che offrono un’ampia gamma di attività per far sperimentare agli adolescenti una modalità costruttiva dello stare insieme e combattere il disagio giovanile. Servono servizi qualificati per progetti di orientamento per prevenire l’abbandono scolastico, servono scuole che interagiscano con il territorio su cui insistono rilevandone i reali bisogni, serve fare rete con i più diversi servizi per rispondere a questi bisogni nell’ottica di una reale continuità orizzontale.

Serve, insomma, una città attenta alla crescita del suo futuro.

Radici inComune




MONTESILVANO/ELEZIONI

La biciclettata sulla strada parco con Fabrizio D’Addazio e Carlo Costantini.


Montesilvano, 28 maggio 2024
. Tanti di cittadini da Pescara e Montesilvano. D’Addazio in ascolto dei cittadini. I Candidati sindaco si centro sinistra sono partiti da Pescara e Montesilvano per incontrarsi sul confine tra le due città.

“Il filobus è opera incompiuta la cui funzione va ripensata: in un’ottica futura si può pensare a un tracciato che va da Cappelle sul Tavo, attraverso Montesilvano per arrivare ai confini con Francavilla a mare, allo stesso tempo, da Pescara fino all’aeroporto.” Così Fabrizio D’Addazio ha ribadito alla biciclettata di domenica sulla strada parco. “Se dobbiamo togliere la strada parco, gradita ai cittadini, dobbiamo dare un servizio che funzioni, efficace, utile, per tutta la città, Nuova Pescara, che vada ad inserirsi in un piano urbano del traffico.”

Sono saliti sul palco entrambi i candidati sindaci di centro sinistra, Fabrizio D’Addazio Montesilvano e Carlo Costantini di Pescara per esprimere la propria idea sulla strada parco.

Il candidato civico Sindaco D’Addazio ha sottolineato quali sono i problemi riferiti dai cittadini della zona: “in primis problemi di sicurezza, abbandono, scarsa manutenzioni e soprattutto un grave problema di urbanistica che approfondirò e studierò con i consiglieri di opposizione uscenti.” L’imprenditore sottolinea la gravità del divario tra cittadino e amministrazione politica che accentua lo scollamento tra collettività e Comune. D’Addazio dichiara che tornerà presto durante questa campagna elettorale, con il comitato mobile, “il mio impegno è venire qui dai cittadini e proporre una concreta soluzione – tiene a ribadire l’imprenditore – verrò con dei tecnici di supporto per analizzare bene la situazione. È ora di risolvere le criticità di sicurezza e scarsa manutenzione.”




SCELTA GIUSTA PER IL RILANCIO DELLE PERIFERIE

Carlo Costantini alla presentazione della candidatura di Piernicola Teodoro

Pescara, 27 maggio 2024. “La candidatura di Piernicola Teodoro è una risposta importantissima al tema delle periferie, che in questi anni sono state completamente abbandonate dall’attuale amministrazione. Le centinaia di persone presenti qui sono la dimostrazione di come si tratti una scelta giusta: un intero quartiere si è stretto attorno a Piernicola per esprimere sostegno al nostro progetto e voglia di cambiamento”. Così il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, in occasione dell’evento di presentazione della candidatura di Piernicola Teodoro nella lista Carlo Costantini Sindaco di Pescara.

L’iniziativa, a cui hanno partecipato centinaia di persone, si è svolta ieri pomeriggio nel centro polivalente ‘Mons. Gustavo Britti’. Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico, l’ex sindaco Marco Alessandrini, Gianni Teodoro, fratello di Piernicola, e tutti coloro che stanno contribuendo al progetto di Teodoro.

“Sono convinto che grazie all’esperienza e alle capacità di Teodoro – ha detto Costantini – potremo portare a compimento il nostro progetto di riqualificazione dei quartieri più difficili, ai quali destineremo la maggior parte delle risorse disponibili, con l’obiettivo di portare al superamento delle disuguaglianze tra le diverse zone della città”.

“Abbiamo in mente un’idea di città diffusa e policentrica – ha ribadito il candidato sindaco – con il raccordo infrastrutturale fra centro e periferie. Per farlo realizzeremo una efficiente e diffusa rete dei servizi, con l’implementazione del trasporto pubblico, la presenza di uffici pubblici, scuole, impianti sportivi e presidi socioculturali. Garantiremo in ogni modo la cura e la riqualificazione degli spazi pubblici e del verde urbano, prevedendo la manutenzione di strade, piazze, marciapiedi, piste ciclabili e parchi urbani. Valorizzeremo, infine, le migliori esperienze del programma Periferie. Per noi non esistono quartieri di serie A e quartieri di serie B e ci impegneremo quotidianamente per superare ogni forma di distinzione”.

“La mia candidatura alle elezioni amministrative – ha detto Piernicola Teodoro – rappresenta la prosecuzione del mio impegno per la città in cui sono nato. Il bene di Pescara è la linea guida del mio operare quotidiano e continuerà ad esserlo per il futuro. Carlo Costantini, con il suo progetto e la sua visione per Pescara, è l’interprete più adatto a sostenerci in questo percorso, per rilanciare la città. L’impegno che continuerò a mettere in campo è rivolto, principalmente, alle periferie della città, senza tralasciare i bisogni delle aree centrali, guardando soprattutto ai più deboli e ai più bisognevoli di aiuto da parte dell’amministrazione comunale”.

“Tra gli obiettivi della nostra coalizione c’è quello di impedire la realizzazione del palazzo della Regione Abruzzo nell’Area di risulta: una volta raggiunto questo obiettivo – ha concluso Teodoro – proporrò di costruirlo dove un tempo sorgeva il Ferro di cavallo, a dimostrazione dell’attenzione che intendiamo rivolgere alle periferie”.




MAXI BICICLETTATA SULLA STRADA PARCO

L’evento di Costantini e d’Addazio tra Pescara e Montesilvano

Pescara, 26 maggio 2024.Una maxi-biciclettata lungo la Strada parco, con partenze da Pescara e Montesilvano e arrivo in un punto tra le due città, nei pressi di quel confine che dal 2027 verrà meno dopo la nascita di Nuova Pescara. È l’iniziativa promossa dai candidati a sindaco di Pescara e Montesilvano per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini e Fabrizio D’Addazio. L’evento, aperto a tutti i cittadini, si svolgerà stamattina, domenica 26 maggio, dopo che la scorsa settimana l’iniziativa era stata rinviata a causa del maltempo.

Il gruppo che parte da Pescara, guidato da Costantini in sella alla sua bici, si riunirà alle ore 10:30 all’ingresso della Strada parco, all’altezza di via Muzii. Quello in partenza da Montesilvano, guidato da D’Addazio, anche lui in bici, si incontrerà alla stessa ora all’inizio del tracciato, all’altezza di viale Europa. Candidati e cittadini, percorrendo la Strada parco, si riuniranno alle 11:00 nei pressi del PalaRoma, dove i due aspiranti sindaci prenderanno la parola.

“Si tratta di un’iniziativa pensata e fortemente voluta da me e da D’Addazio – afferma Carlo Costantini – L’idea è quella di incontrarci nei pressi del confine che separa Pescara e Montesilvano. Quello stesso confine che dal primo gennaio 2027, con la nascita di Nuova Pescara, non esisterà più. Candidati e simpatizzanti percorreranno la Strada parco per riappropriarsi simbolicamente del più grande parco lineare che unisce le due città. Si tratta di un’occasione speciale non solo per parlare dei nostri programmi, che hanno molti punti in comune, ma anche per ribadire come per noi la Strada parco sia uno spazio che deve restare patrimonio dei cittadini”.

“La Nuova Pescara – dice Fabrizio D’Addazio – per Montesilvano è una grande opportunità. Questo evento è importante per discutere assieme le sinergie e i progetti comuni partendo da una visione più ampia per il futuro”.




PRESENTATA LA LISTA MASCI SINDACO

Per Pescara unica  sono 32 i candidati della seconda civica a sostegno del Sindaco uscente

Pescara, 25 maggio 2024. “Masci sindaco per Pescara unica. Si chiama così una delle due liste civiche che appoggiano la candidatura a sindaco di Carlo Masci (in tutto le liste sono sei). Stamani, nella sede di via Parini, l’incontro di Masci con i candidati al consiglio comunale e con Berardino Fiorilli, uno dei promotori. “Una lista caratterizzata dalla presenza di giovani e persone di esperienza, anche esperienza politica. Per la maggior parte sono neofiti che vogliono  iniziare un percorso con noi“, ha detto Masci, definendo i candidati “appassionati, determinati, convinti ad impegnarsi per la città, accompagnati da un grande entusiasmo. Sono quattro le parole chiave della lista, e cioè ambiente, sport, cultura e solidarietà: sono i temi che stanno particolarmente a cuore a questa lista, e in questi settori abbiamo fatto molto in questi 5 anni“, ha proseguito Masci. “Al mio fianco, con Pescara unica, ho 32 persone motivate, determinate ad intercettare il voto di tutti coloro che la pensano come noi“. 

Pescara unica è la vera novità di queste elezioni“, ha commentato Fiorilli. “Mi piace definirla la “primavera” di Pescara Futura, l’altra lista civica che invece rappresenta ormai un civismo forte e consolidato, capace attirare anche figure apicali della politica cittadina.

Pescara Unica è il nuovo civismo, giovane, fresco, che offre l’opportunità a chiunque di essere eletto, conservando l’entusiasmo e quello spirito del civismo che sono fondamentali nelle tornate elettorali.  Sono felice di poter trasferire la mia esperienza in questa nuova formazione e sicuro che sarà la sorpresa delle amministrative dell’8 e 9 giugno, con un ottimo risultato“, ha concluso Fiorilli salutando i candidati (il più giovane ha venti anni).

Elenco candidati “Masci Sindaco per Pescara Unica”:

Lettere Giampiero, Agata Lucia, Agresta Mariella, Aquilio Stefano, Bandinu Valentino, Benedetti Claudio, Benvenuto Amelia detta Emy, De Toma Fatima Pia detta Fatima, Di Blasio Stefania, Di Felice Gianluca, Di Giovanni Italo, Di Napoli Tania, Di Pasquale Celestina detta Celeste, D’intino Lorenzo Giuseppe detto Lorenzo D’intino, Febo Alessandro, Grifone Marco, Iervese Stefania, Lasaponara Fabio, Lombardi Domenico, Maccarone Fabio, Mambella Enrico, Marchizza Mario, Marino Debora, Orlando Vincenzo, Panichella Luciano, Paolini Diego, Papponetti Gianni, Piccinini Luana, Santurbano Valeriano, Spadano Camillo, Tarquini Domenico detto Paolo Tarquini, Wiring Sandra Detta Zamponi.




TAPPE ELETTORALI

Teramo, 25 maggio 2024. L’avvocata Manola Di Pasquale ed il giornalista Sandro Ruotolo, entrambi candidati alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno nella lista del PD – Circoscrizione Meridionale.

Di Pasquale e Ruotolo domenica 26 maggio alle 10.30 saranno insieme a Campli per incontrare cittadini e commercianti in occasione del mercato settimanale.

Alle 12.15 i candidati saranno ad Atri, in piazza Duomo, per un incontro con la cittadinanza.




POTERE AL POPOLO! ABRUZZO è solidale …

… con la protesta dell’assemblea per la Palestina di Pescara al Parco ex Caserma Di Cocco

Pescara, 23 maggio 2024.

Da sabato 18 maggio 2024, i giovani dell’Assemblea per la Palestina di Pescara sono accampati presso il Parco ex Caserma Di Cocco a Pescara, l’azione è svolta in connessione con le tante altre assemblee presenti in molte città italiane ed estere ed è finalizzata a sensibilizzare sulla situazione del massacro in corso in Palestina e per dire:

• Stop al genocidio del popolo palestinese.

• Stop agli accordi tra istituzioni e università israeliane.

• No alla repressione del dissenso.

• Per la liberazione dei palestinesi arrestati per reati d’opinione.

• No alla cultura della militarizzazione nel sistema formativo.

• Per il rispetto rigoroso del dettato costituzionale in tema di guerra e soluzione dei

conflitti.

Potere al Popolo da sempre appoggia la lotta del popolo palestinese e sostiene e partecipa a livello nazionale alle azioni di protesta. Anche noi, come PaP Abruzzo, sosteniamo e solidarizziamo con chi ha a cuore i destini di un popolo che è, da decenni, oppresso e derubato dall’occupazione e colonizzazione israeliana e a cui è impedito di vivere una vita dignitosa, che vengono definiti dalle maggiori cariche politiche di Israele come “bestie”, “da uccidere fin nelle culle”, il tutto con la complicità di USA e dei governi europei.

Ogni dissenso, ogni pensiero non allineato al mainstream occidentale è ormai punito duramente, pensiamo all’aggressione di diversi attivisti palestinesi e all’ultimo grave pestaggio fascio-sionista di Chef Rubio. Ora è sempre più chiaro che antifascismo = antisionismo.

 Respingiamo queste intimidazioni di stampo mafioso, che segnalano la degenerazione morale dei cosiddetti “sostenitori del mondo libero”. Israele ha superato la soglia degli orrori della guerra e sta compiendo un genocidio scientemente organizzato del popolo palestinese, tanto da colpire anche operatori umanitari e convogli di cibo e medicine per le popolazioni. Occorre una mobilitazione continua su questi temi a partire dall’esempio dell’Assemblea per la Palestina di Pescara.

Foto: Rainews.it




NEL LUOGO SIMBOLICO DELLA PERIFERIA

Apertura della campagna elettorale del Sindaco uscente. Masci: “Felice di aver portato qui tanta gente nell’area dell’ex Ferro di Cavallo”

Pescara, 18 maggio 2024. Ha preso ufficialmente il via la campagna elettorale del candidato sindaco del centrodestra, Carlo Masci. Il Sindaco uscente della città dannunziana ha scelto un luogo simbolico, e cioè l’area in cui sorgeva il Ferro di Cavallo, in via Tavo, per incontrare i cittadini insieme ai rappresentanti della coalizione che sostiene la sua candidatura, al presidente della Regione Marco Marsilio e i parlamentari Guerino Testa e Nazario Pagano. “Sono soddisfatto di avervi portato qui”, ha detto Masci dopo aver visto scorrere le immagini delle aggressioni, al Ferro di cavallo, di Piervincenzi e Brumotti .

“L’abbattimento del Ferro di Cavallo era una delle promesse impossibili di 5 anni fa, insieme alla Bandiera blu (che abbiamo conquistato per 4 anni consecutivi), e insieme a tante altre promesse che abbiamo trasformato in realtà”, ha proseguito Masci, accolto da un lungo applauso. Sul palco allestito per l’occasione nel luogo che era un fortino della criminalità, il primo cittadino uscente ha accolto tutta la coalizione di centrodestra, unita per la riconferma di Masci e determinata, anzi certa, di cogliere questo obiettivo al primo turno. Sul palco, insieme al candidato sindaco, c’era l’attore Federico Perrotta che ha “intervistato” Masci per far emergere alcuni aspetti più personali che politici, ispirandosi al format di “Belve”,  programma di punta della RAI. Masci si è descritto come “un leone, perché combatto per le cose in cui credo”, ma anche “come un’aquila, perché volo alto, e un delfino, un simbolo per Pescara. Un pregio? Sono determinato, mi impegno con costanza sugli obiettivi.

Un difetto? A volte sono troppo buono”.

Masci ha parlato, tra l’altro, della “squadra bellissima e fortissima” che lo ha affiancato in questi anni, consiglieri e assessori con i quali “ho lavorato all’unisono cogliendo a pieno gli obiettivi, e uno tra tutti è quello del Ferro di cavallo abbattuto. Dobbiamo avere la capacità di sognare, come abbiamo sempre fatto”, ha proseguito sapendo di poter contare sulla “squadra che avremo in Comune, su quelle in Regione e al Governo e, spero, anche al Parlamento europeo”.

Poi un lungo discorso per ricordare i momenti più complessi del mandato che si sta per concludere, come il periodo pandemico, e i tanti risultati di questi anni, come l’abbattimento dei palazzi di via Lago di Borgiano (dove si sta per realizzare una piazza), il grande lavoro sul sociale a Villa del fuoco, grazie a tante associazioni, l’aumento del verde in città (il bilancio arboreo è di 2.277 piante in più), il bilancio comunale ripianato, i 120 milioni di euro di lavori in corso, e alcuni interventi sui quali aveva creduto molto 5 anni fa, come la riqualificazione di corso Umberto e piazza Sacro Cuore. Dopo un excursus su quanto realizzato Masci ha parlato del futuro, annunciando che intende piantare “10mila alberi nei prossimi tre anni per fare di Pescara la città del verde per le piante e del blu per il mare”.

Tra temi che ha a cuore, la trasformazione dell’area di risulta con la realizzazione della sede della Regione, una sede simbolo con auditorium e biblioteca, nel verde, la creazione di una passeggiata, “la più bella d’Italia”, sulla diga foranea, il Parco Nord vicino alle Naiadi, la valorizzazione del fiume, la rinaturalizzazione e l’ampliamento della Pineta. “E poi dobbiamo diventare la città dei dati e la città della cooperazione”. Tra le prossime sfide per Pescara c’è la riunione del G7 che “deve essere un punto di partenza e non di arrivo”.

“Chi dice solo no sembra arrivato dalla luna, ha continuato, perché non ha visto cosa è accaduto in questi anni a Pescara”, ha detto rivolgendosi agli avversari tra cui quelli “che mi contestavano sul verde ma che forse cercavano solo un po’ di pubblicità per poi candidarsi”.  “Andiamo a vincere queste elezioni tutti insieme” ha detto Masci ai candidati prima di una foto ricordo: sullo sfondo lo “spazio che abbiamo riconquistato” che prima era occupato dal Ferro di cavallo. Tanti i messaggi positivi, per il lavoro svolto e per il risultato elettorale da cogliere al primo turno, arrivati dai rappresentanti della coalizione: Vincenzo D’Incecco (Lega), Lorenzo Sospiri (Forza Italia), Andrea Cocchini (Fdi), Berardino Fiorilli (Masci Sindaco per Pescara Unica 2024), Paolo D’Incecco (Udc)e Michele Lepore (Pescara Futura). “Siamo tutti determinati al tuo fianco”, ha detto Marsilio a Masci. “Pescara è sempre più una città europea”, per Testa, e “il coraggio di fare rappresenta il tuo modo di essere”, ha sottolineato Pagano riferendosi allo slogan elettorale di Masci.




ALL’ISTITUTO ABBANDONATO DI VIA MONTE SIELLA

Carlo Costantini: “restituiremo al quartiere dell’ospedale le sue scuole e rimedieremo al disastro firmato Masci – Santilli”

Pescara, 17 maggio 2024. “Una questione denunciata decine di volte che, per la sua gravità e per il riflesso che ha su un intero quartiere, oltre che su una intera generazione di bambini, non abbiamo intenzione di perdere di vista. Siamo qui perché ci impegniamo, una volta vinte le elezioni, a porre fine a questo disastro creato dal duo Masci – Santili. Vogliamo restituire a questo quartiere le sue scuole e la tranquillità perduta. Oggi prendiamo un impegno ben preciso con i cittadini, questo è il motivo della nostra presenza qui”. Lo ha affermato il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, a proposito della situazione delle scuole nel quartiere dell’Ospedale e, in particolare, dell’istituto di via Monte Siella.

Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa davanti alla scuola ormai abbandonata. Presenti, oltre a Costantini, il consigliere regionale Antonio Blasioli, Stefania Catalano, Maria Ida D’Antonio, Piero Giampietro e altri candidati consiglieri in vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno prossimi.           

“Nel quartiere Ospedale – ha spiegato Costantini – la Scuola Michetti è chiusa da ormai quattro anni, quella di Via Monte Siella, che ospitava scuola primaria e dell’infanzia addirittura da cinque. Tutti gli studenti sono stati trasferiti nella scuola di Villa Fabio, assolutamente inadatta a ospitare così tanti alunni, di diverse età e con esigenze educative ben diverse. Nel frattempo, le due scuole non solo sono chiuse, ma sono effettivamente abbandonate, preda di vandalismo, rifugio di senzatetto, con erba alta e topi indisturbati. Aver trasformato due plessi scolastici, punto di riferimento di tutto il quartiere, in dei detrattori ambientali è una colpa ancor più grave, se c’è qualcosa di più grave di non aver adeguato e riaperto le scuole. Questa situazione crea anche allarme sociale in tutte le abitazioni limitrofe. Basta ricordare l’incendio di domenica 12 maggio in via Monte Siella, dove un episodio analogo era già avvenuto a novembre scorso”.

“Le cause di questa situazione di abbandono – ha aggiunto il candidato sindaco – sono diverse, ma hanno una causa comune: l’amministrazione Masci – Santilli. Nel caso della scuola Michetti, infatti, i lavori di adeguamento sismico e antincendio, finanziati dal centrosinistra nel 2018 e appaltati solo nel 2021 dalla Giunta Masci, sarebbero dovuti durare otto mesi, ma sono fermi praticamente da tre anni per problematiche tra il Comune e la ditta appaltatrice. Problemi che, seppure emersi subito, sono sempre stati sottovalutati dall’assessore Santilli, fino ad arrivare alla situazione odierna, in cui si parla della revoca dell’appalto, che però non ancora si concretizza. Così come non c’è ancora stata l’approvazione del nuovo progetto dei lavori della scuola Michetti”.

“Per Via Monte Siella, forse – ha detto ancora Costantini – la situazione è ancora peggiore: la scuola è stata liberata nel 2019 per inidoneità sismica, ma da allora, se si esclude la partecipazione a un bando ministeriale, il Comune non ha fatto nulla per sistemarla. Nel frattempo, grazie al Pnrr, sono piovuti interventi in molte scuole della città, ma questa evidentemente non è stata ritenuta degna di considerazione”.

“La questione, su nostra sollecitazione – ha affermato Blasioli – è stata oggetto di moltissime Commissioni Comunali, così come da consigliere regionale ho inviato decine di lettere al Comune per la sicurezza dell’area, segnalando erba alta, necessità di disinfestazione, alberi pericolanti, intrusioni sia nell’area di cantiere sia nella scuola abbandonata. La situazione che si è creata in termini di insicurezza fa ancora più scalpore perché l’istituto – ha concluso il consigliere regionale – è proprio accanto al Comando della Polizia Municipale”.




ELEZIONI NEL SEGNO DELLE GRAVI SPESE LEGALI

Quindici anni di cause perse ed esborsi continui a danno del cittadino

Torrevecchia Teatina, 17 maggio 2024. La campagna elettorale è iniziata da qualche giorno. Due liste in competizione: Uniti per Torrevecchia, capeggiata da Francesco Seccia, e Torrevecchia Libera, capeggiata da Massimo Pasqualone. Qualche candidato vecchio, tanti candidati nuovi, comunque tutti in circolazione per la cittadina, in questi giorni, con la candida ansia di una performance.

Rinnovamento, dunque, in entrambe le liste che si ripresentano, manca quella di Salvatore Di Nino, che si è ritirato.

La lista del Seccia conta 10 candidati su 12 possibili, di cui quattro uscenti (uno proveniente dalla lista opposta). La lista di Pasqualone, che prende il posto di Nando Marinucci, invece è al completo con 12 candidati consiglieri su 12 possibili, di cui solo uno uscente.

Corpo elettorale di circa 3.800 aventi diritto, per una percentuale d’affluenza prevista al di sotto delle ultime consultazioni. A registrare le diffuse voci, si prevede un forte astensionismo; difficile se non impossibile raggiungere il 71 % del 2019.

Tanti i motivi di questo astensionismo dilagante; c’è stanchezza per l’inutilità del voto ovviamente. Tante le motivazioni per questo distacco: dal disagio amministrativo vissuto per le promesse e le tutele disattese, ai chiari limiti politici più che dimostrati; dai gravi danni erariali registrati ed in corso di valutazione in questi ultimi giorni fino alle condotte politiche legate più al potere che al servizio. Tanta sfiducia per quest’attuale politica; partendo dall’alto dei quadri nazionali e regionali per arrivare al nostro piccolo, una caterva di errori sistemici che fanno riflettere davvero sull’attuale democrazia.

Oramai è più che chiaro, il vero problema politico risiede nell’incredibile ma reale congiuntura fra vanità ossessiva e scaltrezza dissennata dei politici e la metodica ingenuità elettorale.

Una miscela esplosiva che sta producendo danni inenarrabili e che solo le future generazioni potranno rilevare in tutta la loro mostruosità: un popolo fragile che, inconsapevole, con il proprio voto brucia denaro per un gusto ancora inspiegabile.

Tanti denari persi e bruciati a Torrevecchia; in oltre 15 anni di attività amministrative della compagine Mincone/Genobile, guidata prima dalla Baboro e adesso dal Seccia, protese al dispendio dissennato di denaro pubblico bruciati nelle diatribe giudiziarie le più folli ed incomprensibili: si parla di oltre il milione di euro.

Dalla Methapower all’ACA, alla questione del saldo del risarcimento inerente il grave sinistro stradale oggetto della causa eredi Sacco/Polidoro di importo ingente e che essendo fuori massimale di copertura assicurativa era posto parzialmente a carico del Comune, alle questioni rifiuti consorziali e alle tante altre ancora, l’ultima delle quali la temeraria azione proposta in danno dell’Avv. G. Rocchetti il quale, nel 2014 è stato ingiustamente citato in giudizio dal Comune per asserite, infondate ed inesistenti colpe professionali che invece erano sin dall’origine attribuibili ad altro difensore. Ciò nonostante l’Amministrazione comunale dal 2014 in poi ha ritenuto di continuare ad accusare ingiustamente un professionista di grande valore (la cui famiglia è ben nota al Comune di Torrevecchia) ciò facendo in modo del tutto errato tant’è, dopo 10 anni di giudizi ed una chiara sentenza d’Appello sfavorevole per l’Ente, la terza sezione della Corte di Cassazione, con ordinanza n. 9584 dello scorso aprile, ha ritenuto il professionista teatino esente da ogni e qualsiasi colpa professionale evidenziando invece a chi questa colpa appartenesse o facesse capo. Tutto ciò ha comportato e comporterà gravissimi danni economici per le casse pubbliche. Infatti, a prescindere dalle spese dei tre giudizi da pagare a favore della parte vincente che ammontano ad oltre 50 mila euro, (oltre costo registrazione sentenze per oltre 13000 euro) e che il Comune dovrà sopportare per aver citato in giudizio il professionista sbagliato spingendosi sino alla Corte di Cassazione (con ricorso dichiarato inammissibile) andranno aggiunti tutti i danni anche da lesa immagine professionale dell’avvocato G. Rocchetti, che ammonteranno a cifre elevatissime. Si tenga poi conto delle spese che il Comune avrà pagato ai tre avvocati che aveva officiato per attaccare il noto professionista teatino attribuendogli colpe inesistenti. Danaro pubblico quindi che non andava impiegato nel modo in cui si è operato a partire dal 2014 al 2021, anno del ricorso in Cassazione.

Tante perplessità ed una paura malcelata, dunque, per i tanti problemi stanno sicuramente tormentando la nostra comunità, togliendo qualche appetito di potere ai più oculati che si stanno chiamando fuori da tempo.

La stragrande maggioranza degli amministratori, di questi ultimi 15 anni, non ha riconfermato la propria candidatura. Una lista, quella che si ripropone di amministrare il paese, incompleta per il sindaco Seccia, e suo entourage, che insiste nonostante le continue e ripetute sconfitte. Tante, troppe défaillance nel suo gruppo, per non comprendere i rischi per i pericoli diffusi lungo il cammino: la Corte dei Conti è l’organo di controllo e non conosce limiti di tempo per il recupero del denaro bruciato: tanti sono i danni erariali perpetrati per rimanere indifferenti.

Per chi gestisce il potere in Paese, comunque, sono utili i silenzi, utili le distrazioni, utile l’inesperienza per una campagna che si ripresenta, dunque, con il solito schema.

Sempre novità da sacrificare per la conservazione del potere e la gioia di un paese, consapevole o meno, pronto a pagare ancora il giro di giostra, ma questo è ancora da vedere.




IL CANDIDATO SOSTENIBILE

Una sfida imprescindibile. Costantini ottiene la certificazione è l’unico candidato sindaco di Pescara ad avere il marchio della Rete dei Comuni sostenibili

Pescara, 15 maggio 2024. “Pescara sta diventando una grande città metropolitana. La sfida della sostenibilità nel raggiungimento degli obiettivi è essenziale, imprescindibile. Non si può continuare a pensare e progettare come veniva fatto dieci o 15 anni fa. Questa consapevolezza ha prodotto un programma di impatto nelle azioni e nei principi e per testimoniare questa importante svolta ho sottoscritto l’iniziativa della Rete dei Comuni sostenibili, ottenendo il logo di ‘Candidato Sostenibile’, che mi impegnerà, una volta divenuto sindaco, a mettere in atto tutta una serie di azioni”. Lo afferma il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, unico aspirante primo cittadino ad aver ottenuto il certificato di ‘Candidato Sostenibile’.

Ad illustrare il significato di quel simbolo ed i principi alla base del programma della Rete dei Comuni sostenibili, di cui in Abruzzo fanno parte solo quattro piccoli Comuni (San Valentino in A.C., Opi, Tollo e Tornimparte), è stato lo stesso Costantini, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamani nel suo comitato elettorale di via Nicola Fabrizi, insieme a Simona Barba, candidata consigliera nella lista “Avs – Radici in Comune”.

“Il marchio ‘Candidato Sostenibile’ mi impegna, una volta al governo della città – sottolinea Costantini – ad inserire la sostenibilità nello Statuto Comunale: la salvaguardia dell’ambiente, la tutela delle future generazioni e il concetto di sviluppo sostenibile sono entrati nella Costituzione Italiana ed è un dovere delle amministrazioni locali attuare tali principi. Bisognerà inoltre adottare un sistema di monitoraggio volontario delle politiche con indicatori locali di sostenibilità per misurare in modo oggettivo, scientifico e autorevole l’effetto delle scelte dell’amministrazione su tutti gli ambiti di Agenda 2030: ambientale, economico, sociale e istituzionale”.

“Dovremo poi realizzare il Rapporto di Sostenibilità del Comune – prosegue il candidato sindaco – al fine di monitorare i risultati delle azioni, migliorare le performance degli indicatori, comunicare i traguardi raggiunti e coinvolgere le comunità locali. Bisognerà, infine, diffondere tra la comunità locale l’importanza dello sviluppo sostenibile attraverso iniziative, a cominciare dalle scuole, e un percorso partecipato rivolto a cittadini, imprese e associazioni per la definizione degli strumenti di pianificazione strategica del Comune. Una volta che la nostra coalizione sarà chiamata ad amministrare la città, Pescara farà la sua parte con fatti concreti e non solo con le parole. Percorreremo una strada ben precisa, finalizzata a raggiungere i grandi obiettivi di sostenibilità con la pianificazione strategica dell’amministrazione comunale”.

“La Rete dei Comuni Sostenibili – ricorda Simona Barba – è l’associazione nazionale più grande in Europa di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli Obiettivi di Agenda 2030 con un monitoraggio volontario delle politiche locali. Si tratta di una comunità di condivisione di buone pratiche ed esperienze, un progetto innovativo, un network di servizi e partnership utili alle amministrazioni locali”.

“L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – spiega ancora la candidata – è un programma di azioni concrete per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni. Le città sono il fronte più esposto, se si pensa che nel 2030 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città. Proprio per questo, un obiettivo dell’Agenda, il numero 11, è dedicato alle azioni concrete da effettuarsi per rendere vivibili e sostenibili le città. Il protagonismo dei Comuni e delle comunità locali, dal basso, diventa quindi essenziale”.




ABBATTERE I MURI CHE OCCULTANO LUCE E MARE

Residenti abbandonati tra prostituzione e degrado

Montesilvano, 15 maggio 2024. Il tour dell’imprenditore Fabrizio D’Addazio, candidato sindaco del centro sinistra di Montesilvano, arriva alle Palazzine Gemelli, un quartiere tra il mare e la pineta, il cui potenziale è invalidato da una mancanza di attenzione alle criticità.

Fabrizio D’Addazio, candidato civico a sindaco, questa mattina ha ascoltato con molta attenzione le segnalazioni e le richieste dei residenti. Presente la residente e candidata nella Lista civica D’Addazio Sindaco, Daniela Taricco, che ha elencato una serie di problematiche: la prostituzione che interferisce con la viabilità notturna; la mancanza di sicurezza; la Pineta è “sporca, abbandonata e buia”.

“Una volta erano piene di negozi, le palazzine Gemelli accoglievano tanti turisti in estate. Ora siamo rimasti in pochi!” Così interviene un’artigiana che è ha l’attività sin dal 1976 e ha visto cambiare nel tempo questi luoghi. La viabilità mette a rischio pedoni e ciclisti, i residenti chiedono che vada affrontata: “su questa strada, nel retro-pineta, corrono come matti. È veramente pericoloso.”

“È ora di pianificare una rete di telecamere che vigili sui punti scoperti della città, quelli più rischio, al fine di individuare i trasgressori e sanzionarli, per stroncare l’elevata velocità e la prostituzione”. Fabrizio D’Addazio raccoglie le proposte dei residenti e le fa proprie. “Ci vuole più luce in questi luoghi” afferma, “la visuale del Lungomare è occultata dal muretto e dalle fronde, infondono un senso di chiusura, per questo è buia e impraticabile la sera”. Nella visione futura dell’imprenditore D’Addazio “il mare merita di essere visto anche dal retro Pineta, per questo è opportuno abbattere gli ostacoli visivi che rabbuiano la zona e aprirla al mare”. In estate, “l’isola pedonale potrebbe essere prolungata, creare eventi anche in questa parte della Riviera, i residenti dicono che non sono mai stati organizzati, e incentivare, così, gli stabilimenti a restare aperti la sera”.

Era presente anche Enrico Paolini, già assessore regionale al turismo, abitante nel quartiere rivierasco, che in merito alla Pineta ha suggerito: “Potrebbe diventare un Parco Regionale, otterrebbe dei benefici, si potrebbe chiedere un presidio di Carabinieri a Cavallo ad esempio.”




CRITICITÀ DEL SISTEMA IRRIGUO A PESCARA COLLI

Interventi in corso semplice palliativo, il Consorzio di Bonifica reclama un intervento risolutivo di concerto con il Comune. Il Pd è pronto a fare la sua parte con la nuova Giunta

Pescara, 14 maggio 2024. Lo scorso giugno, assieme al consigliere comunale Piero Giampietro, ci eravamo occupati delle criticità che interessano la rete irrigua in zona Colli, dove centinaia di utenti, pur pagando regolarmente il canone al Consorzio Bonifica Centro, non dispongono dell’acqua. Un problema da ricondurre alle condotte piuttosto datate che, specialmente nei pressi di Strada Vicinale Case Salvatore, si snodano a sei metri di profondità tra le abitazioni e registrano perdite significative.

A seguito del nostro intervento e delle lettere da noi inviate, il presidente del Consorzio Enisio Tocco si è attivato per riparare le tubazioni. I lavori, come abbiamo potuto appurare nel corso di un nuovo sopralluogo, sono ormai in via di conclusione e dovrebbero senz’altro attenuare le criticità in vista dell’estate ormai alle porte.

Tuttavia, come specificato dal presidente Tocco nella lettera di risposta a noi inviata, non si tratta di un intervento risolutivo, che richiederebbe invece la realizzazione di una variante in Strada Vicinale Case Salvatore, ovvero collocare una nuova condotta molto più in superficie, praticamente al di sotto del manto stradale, per una più efficiente distribuzione dell’acqua.

Un’operazione senza dubbio più onerosa e da pianificare di concerto con gli enti competenti: Regione e Comune. Noi siamo pronti ad attivarci in sinergia con la nuova amministrazione che scaturirà dalle prossime elezioni comunali, e intanto abbiamo chiesto al Consorzio un preventivo per la soluzione definitiva. Un impegno che intendiamo rispettare non appena insediata la nuova Giunta, così da andare incontro alle esigenze di centinaia di utenti e risolvere una volta per tutte la questione.

Antonio Blasioli

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Piero Giampietro

Consigliere Comunale




CARLO COSTANTINI PRESENTA LA SUA SQUADRA

Insieme ci lasceremo alle spalle questi cinque anni difficili

Pescara, 11 maggio 2024. “Tutti hanno dovuto pagare un prezzo in questi cinque anni. I commercianti sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Ma anche gli sportivi, con la chiusura delle Naiadi che oggi riaprono solo per finta; gli automobilisti, con le multe; i bambini e le famiglie, con i parchi sostituiti dal cemento; i residenti dei quartieri periferici con l’abbandono e l’emarginazione; i pescatori con le imbarcazioni incagliate. Cosa faremo per non ripetere questi errori? Ascolteremo, prima di decidere o di fare. Inseriremo nello Statuto comunale il principio della partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Nessuna decisione sarà mai più presa senza un percorso che parta dal basso. Ascolto e condivisione diventeranno la regola. Veniamo da cinque anni difficili, ma ce li lasceremo alle spalle”. Lo ha detto il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, nel corso dell’evento per la presentazione dei candidati delle cinque liste che lo sostengono.

All’iniziativa, che si è svolta nel pomeriggio in piazza Muzii, hanno partecipato diverse centinaia di persone. Presente, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico, già candidato presidente di Regione alle recenti elezioni regionali, che ha aperto l’evento. L’appuntamento è iniziato con la proiezione dello spot di Carlo Costantini. Il video racconta una giornata dall’alba al tramonto. Un viaggio emozionale dentro la città, con il candidato sindaco protagonista, per raccontare cosa sarà la Nuova Pescara attraverso la capacità di rinnovarsi e di connettersi con il futuro. Cuore pulsante del filmato è l’iconico “Ponte del Mare”, simbolo della città e metafora dell’unione e del progresso.

Subito dopo Costantini ha presentato i candidati delle cinque liste che lo sostengono: Alleanza Verdi Sinistra – Radici in Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Faremo Grande Pescara e Carlo Costantini Sindaco di Pescara. Sono 153, nel complesso, i candidati. Una squadra fatta di 75 donne e 78 uomini, in larga parte espressione della società civile, “portatori di esperienze umane e professionali straordinarie”, ha sottolineato il candidato sindaco.

“In queste settimane abbiamo già gettato le basi di quella che sarà la nostra idea di città. Sarà un governo che non tollererà prepotenze, ma che metterà al centro il valore dell’ascolto e della condivisione. Per fare in modo che mai più debbano rendersi necessari dei passi indietro, perché a pagare le scelte sbagliate sono i cittadini”, ha detto il candidato sindaco, citando, tra l’altro, le vicende degli autovelox ai Colli, le multe ai semafori e il progetto di viale Marconi.

A proposito delle vicende del distretto food and beverage di piazza Muzii, secondo Costantini “si è alimentata una contrapposizione tra residenti ed esercenti per meri fini di speculazione politica. Un massacro – ha detto – che rischia di produrre la desertificazione commerciale. E’ possibile convivere rispettandosi. Con il confronto, con interventi mirati e con un vero e proprio patto tra residenti ed esercenti riusciremo a ricostruire un’alleanza che fa bene a tutti. Perché gli esercizi commerciali, non dimentichiamolo, presidiano il territorio, valorizzano gli immobili, rendono attrattiva la città”.

Citando tutti i punti prioritari del suo programma, dalla mobilità e dal superamento del progetto del filobus sulla Strada parco allo stop al palazzo della Regione nell’area di risulta, dal verde, “valore imprescindibile per il benessere di tutta la città”, alle infrastrutture e alla riqualificazione delle periferie, Costantini ha ribadito l’importanza dell’ascolto e della partecipazione ed ha annunciato in tal senso eventi annuali dedicati, come gli Stati generali della mobilità urbana.

“Veniamo da cinque anni difficili, ma vi assicuro che riapriremo Pescara alla bellezza, al commercio, al turismo, ai diritti, agli anziani, alle persone con disabilità. E non sarà difficile, perché Pescara ha tutto ciò che serve per lasciarsi questi cinque anni alle spalle. E bastano due giorni, l’8 e il 9 giugno – ha concluso Carlo Costantini – per cambiarla davvero”.




NECESSARIO UN FRONTE UNITARIO

Di Marco e Chiacchia su ruolo della Provincia perché la regione prenda in considerazione la fattibilità della variante plus

Pescara, 7 maggio 2024. Ieri mattina, su richiesta dei consiglieri provinciali Chiacchia, Giampietro e Bartoli, è stato tenuto in Provincia un consiglio aperto per sottoporre all’attenzione del presidente De Martinis e alla maggioranza la questione del raddoppio ferroviario relativo ai Lotti 1 e 2 sulla tratta Manoppello-Scafa.

L’obiettivo della seduta è stato quello di trovare nella Provincia un sostegno forte per permettere alla cittadinanza, interessata dai lavori ferroviari, di continuare a far sentire le proprie ragioni.

La situazione, ha detto Chiacchia, può avere esito diverso se c’è una forte e consapevole volontà politica, utilizzando tutti i livelli amministrativi, in questo caso la provincia, per rappresentare le soluzioni alternative che i cittadini chiedono. In modo particolare va considerata la diversa natura dei fondi stanziati per l’opera, che inizialmente legati al PNRR con vincoli temporali molto stretti, sono stati poi riferiti ai fondi FSC, che hanno tempistiche molto meno stringenti.

Purtroppo, dopo più di tre ore di seduta, la maggioranza ha bocciato la richiesta fatta, adducendo come giustificazione la volontà di non dare ai cittadini intervenuti false speranze sul ruolo meramente rappresentativo della provincia in una questione giudicata non di sua diretta competenza.

Una decisione che in realtà è figlia del rifiuto di mettersi in contrasto con le alte cariche della Regione ha osservato Antonio Di Marco: “Perché di fatto, come ha sottolineato l’onorevole D’Alfonso, nelle delibere regionali assunte tra il 2022 e il 2023 dalla giunta Marsilio, si passa da un’iniziale considerazione di un progetto alternativo a quello iniziale, a un definitivo rigetto della variante proposta. Quello che però manca tra i due momenti è uno studio concreto che prenda davvero in esame se la cosiddetta Variante Plus sia fattibile o meno.

Come consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Infrastrutture ritengo che questa mancanza di chiarezza nella definizione del progetto alternativo vada sostituita da una efficiente analisi della fattibilità della Variante plus.

Ieri ho assistito ad un consiglio gestito dalla maggioranza con un atteggiamento dimesso e rassegnato alle decisioni di RFI ed evidentemente sottoposto alle direttive superiori della Regione; privo di qualunque atto di volontà autonoma, che ci si aspetterebbe dai consiglieri rappresentanti dei comuni, che dovrebbero strenuamente difendere”.

La richiesta dei cittadini deve essere considerata, non rimessa a volontà superiori o velata da un dibattito pubblico, di fatto solo formale e non attento alle proposte alternative.

Non possiamo lasciare nulla di intentato rispetto alla possibilità di evitare che un territorio sia completamente modificato nel suo tessuto oltreché geografico e urbano anche sociale.