DECLASSATO L’OSPEDALE di Sant’Omero

La Regione Abruzzo taglia i Primari nei reparti di Chirurgia e Ostetricia-Ginecologia!

Sant’Omero, 17 giugno 2023. Questo il titolo del volantino distribuito questa mattina all’esterno dell’Ospedale di Sant’Omero.

Il Coordinamento Italia Viva–Val Vibrata è stato il primo soggetto politico ad uscire pubblicamente denunciando che, per mezzo della nuova Rete Ospedaliera Regionale, il Presidio Ospedaliero vibratiano subirà l’ennesimo saccheggio da parte del centro–destra regionale targato Marsilio: Chirurgia Generale e Ostetricia-Ginecologia passeranno da Unità Operativa Complessa a Unità Operativa Semplice Dipartimentale, in sostanza non ci sarà più quello che un tempo si definiva primario.

Sarebbe l’inizio della fine per i suddetti reparti e di conseguenza per l’intero Ospedale che passerà da 4 a 2 Unità Operative Complesse, con una riduzione quindi del 50% delle stesse.

Come preannunciato qualche giorno fa, Italia Viva–Val Vibrata darà battaglia per bloccare questa decisione scellerata e drammatica.

Il volantinaggio di questa mattinata, organizzato con l’intento di sensibilizzare gli utenti su ciò che sta accadendo, è solo la prima delle azioni che introdurremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per contrastare questa decisione che penalizza fortemente il nostro Ospedale e la nostra vallata.

 Elvezio Zunica – Coordinamento Italia Viva Val Vibrata




NON ABBANDONIAMO i nostri agricoltori

Canosa Sannita, 15 giugno 2023. “È un momento particolarmente difficile per uno dei settori strategici dell’economia abruzzese. L’agricoltura, uno dei volani della nostra economia, ha subito ingenti danni dall’instabilità metereologica di queste settimane e come rappresentante della Commissione Agricoltura della Regione Abruzzo non posso che assicurare la massima attenzione verso l’intero settore e le sue problematiche” lo ha detto la consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino a margine di una serie di incontri tenuti con produttori e agricoltori abruzzesi a Canosa Sannita e Casacanditella che hanno visto la presenza autorevole del Sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo.

“La presenza dello Stato, grazie anche all’impegno del Sottosegretario Luigi D’Eramo – sottolinea la consigliera regionale della Lega – sarà fondamentale per risolvere i tanti problemi che stanno ostacolando la produzione dei nostri agricoltori e, soprattutto, per aiutarli a superare questo nuovo momento di difficoltà.”

“Da un lato – chiosa Sabrina Bocchino – serve una programmazione che possa portare ad interventi strutturali, dall’altra bisogna rispondere con rapidità allo stato emergenziale che ancora una volta ci troviamo ad affrontare. La Regione fin da subito si è dichiarata vicina agli agricoltori e sono certa che opererà nel modo migliore per dare risposte concrete e rapide ai disagi del mondo agricolo.”




I FATTI DI PESCARA non possono lasciare indifferente la politica

 Chi ha agito è stato libero di decidere in nome e per conto del Comune di cui aveva la fiducia

di Silvio Paolucci

Pescara, 15 giugno 2023. I fatti di Pescara non possono lasciare indifferente la politica. Chi ha agito è stato libero di decidere in nome e per conto del Comune di cui aveva la fiducia e, da quanto finora è emerso, di consolidare un vero e proprio sistema che non aveva il bene della comunità come fine. Questo a prescindere se il potere politico effettivamente sapesse o ignorasse ciò che accadeva nelle stanze del settore più sensibile e, soprattutto, più prossimo all’Amministrazione.

La gravità di quanto accaduto sta tutta qui, scolpita nel fatto che le scelte compiute, le condotte portate avanti, la stessa visione della città, finiscono oggi sottoposte al vaglio della magistratura per essere espressione di quel potere e ciò proprio a causa dei ruoli fiduciari che i principali accusati hanno rivestito in questi anni e nel passato amministrativo del centrodestra, non solo a Pescara.

Un potere che, nella migliore delle ipotesi, ha fallito, o ha riposto male la sua fiducia, ma che, peggio ancora, per tutto questo tempo non ha mai controllato.

Non si può restare indifferenti a questo, passare oltre. Non si può quando si è al vertice di istituzioni che rappresentano i cittadini che meritano risposte e scelte all’altezza delle domande. E questo, lo scopriamo oggi, a Pescara non è accaduto.




UN NUOVO FALLIMENTO di Marsilio

Ferrovia Roma-Pescara, il Governo cancella i fondi PNRR, finanziamenti dirottati alla linea ferroviaria Orte-Falconara, nostro competitor per i corridoi europei

Pescara, 11 giugno 2023. “Con la deviazione delle risorse PNRR dalla ferrovia Roma Pescara, l’Abruzzo perde nuovamente l’occasione per la velocizzazione di quella linea. Un altro fallimento targato Marsilio, incapace di portare avanti una strategia di sviluppo che di fatto era stata già avviata dal precedente governo di centrosinistra e di evitare non solo il danno, ma anche la beffa di vedere quei fondi andare al potenziamento della Orte-Falconara, linea che è il nostro principale competitor per quanto riguarda lo sviluppo dei Corridoi europei su reti ten-t. Evidente che, anche politicamente, il Presidente conta poco sulle scelte dell’esecutivo nazionale a trazione Fratelli d’Italia, facendo pagare all’Abruzzo un costo economico e sociale enorme, perché una volta distolti, sarà difficile trovare tanti e tali fondi per portare avanti un’opera che rischia di restare incompiuta già prima di nascere e che ben 17 sigle di associazioni di categoria e sindacali avevano indicato come cruciale per lo sviluppo dell’Abruzzo”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci a commento della possibile revoca dei fondi dal progetto RFI.

Ennesimo fallimento per il presidente, che già non è stato capace di assicurare maggiori risorse al porto di Ortona, in modo che il sistema intermodale per lo sviluppo dei due principali corridoi europei di comunicazione Adriatico-Tirreno e sulla dorsale adriatica avessero come riferimento l’Abruzzo, come la strategia del governo precedente prevedeva, puntando proprio sulle infrastrutture (porti e ferrovia) – incalza Paolucci – Nuova bocciatura, anche, per la linea ferroviaria da parte del centrodestra, che già nel 2008, Governo Berlusconi, penalizzò l’opera di velocizzazione sottraendo i fondi per avviarla.

Chiara, infine, la scelta del Governo, oggi forse più amico dei nostri vicini marchigiani di quanto lo sia dell’Abruzzo di Marsilio, prima inerte e poi intempestivo nel perorare l’opera rendendola possibile secondo i tempi del PNRR. Resta la consapevolezza che le promesse del ministro Salvini di reperire altre risorse per procedere anche da noi sono irrealizzabili, visto che lo Stato sta concentrando su altre grandi opere la sua attenzione, Ponte di Messina in primis; così come senza orizzonte è l’annuncio di Marsilio di destinare allo scopo i fondi della coesione, cosa che sottrarrebbe all’Abruzzo una programmazione con fondi europei per cui è già fra le peggiori performance in Italia, penalizzando ancora una volta gli abruzzesi e lo sviluppo della regione. In definitiva, da attrattori delle risorse PNRR siamo passati a regione deglutita da attrattori più capaci”.




MASCI REGALA LA NOSTRA CITTÀ a Regione Abruzzo per nascondere il proprio fallimento

M5s Pescara sull’approvazione dell’accordo di programma per la sede di regione Abruzzo

Pescara, 10 giugno 2023. Per il Movimento 5 Stelle Pescara l’approvazione dell’accordo di programma per la costruzione della sede di Regione Abruzzo nell’Area di Risulta è l’ennesimo tradimento ad opera del sindaco Masci nei confronti dei cittadini pescaresi.

“Un voto dal sapore amaro quello di ieri notte in Consiglio – commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola – perché ha segnato l’inizio di una iattura lunga 100 anni per la città di Pescara. Il cuore di Pescara è stato ufficialmente messo nelle mani di Regione Abruzzo che, solo sulla base di promesse di futuri interventi attualmente senza copertura finanziaria, avrà carta bianca su ogni aspetto economico – finanziario, progettuale e gestionale del nostro centro città, potendo modificare a proprio piacimento cronoprogramma dei lavori, costo dell’investimento e ridimensionamento dell’intervento senza il comune di Pescara possa opporre alcune resistenze.”

“Ci siamo trovati davanti ad una scena agghiacciante nel consiglio comunale nel quale è stato ratificato l’accordo di programma per il nuovo Pala regione. Da una parte il presidente Antonelli ha tagliato ogni possibilità di dibattito e valutazione degli emendamenti dell’opposizione a causa del ritardo che la maggioranza stessa aveva creato disertando il precedente consiglio, e dall’altra il sindaco che, dopo la figuraccia della seduta deserta di martedì scorso, attraverso la minaccia delle dimissioni, ha imposto alla sua stessa maggioranza di votare il provvedimento a scatola chiusa e senza fiatare, considerando che gli unici interventi effettuati sono stati del solo partito del Sindaco.” proseguono i pentastellati.

“Un sindaco incapace di essere leader che piuttosto che confrontarsi nel merito delle questioni si è cimentato in aula, in modo maldestro e con la solita arroganza, nella denigrazione delle opposizioni. Una sceneggiata stucchevole da parte di chi, invece di coinvolgere la città su scelte così importanti, crede di acquisire autorevolezza nel vano tentativo di sminuire l’avversario politico.

Pescara merita altro, merita un’amministrazione capace, che avrebbe dovuto avviare ormai quattro anni fa la bonifica dei suoli e i primi interventi di manutenzione del terminal bus, della video sorveglianza e della piantumazione del verde, mentre l’inefficienza di Masci e del centrodestra hanno già determinato, a causa dell’inflazione, la perdita di oltre la metà del valore delle risorse messe a disposizione dalla precedente giunta regionale.”

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ribadisce ancora una volta che la sede unica della Regione può essere fatta sugli immobili di sua proprietà in piazza Unione, determinando una vera riqualificazione della città attraverso la demolizione dei palazzi in viale Bovio, al posto dei quali realizzare spazi verdi e parcheggi a vantaggio dei residenti e commercianti della zona di piazza Duca d’Abruzzi, procedendo ad un intervento di riduzione del consumo del suolo in una delle città con la maggiore densità abitativa d’Italia.

“Su questo aspetto, nel ribadire l’apprezzamento per il lavoro svolto del nostro consigliere regionale Domenico Pettinari in tutti questi anni per la Regione Abruzzo, rileviamo che la sua posizione sul mantenimento e ristrutturazione degli edifici regionali in viale Bovio, seppur apprezzabile sotto il profilo dell’interesse patrimoniale dell’Ente che rappresenta, non collima oggi con l’interesse più generale che il Comune di Pescara deve tutelare rispetto al traffico, all’accentramento e potenziamento dei servizi amministrativi con un polo nel quale siano presenti tutti gli uffici pubblici, alla dotazione di parcheggi, alla necessità di ampliare e non ridurre il verde urbano. In poche parole, all’interesse dei pescaresi tutti.

Punti di vista diversi, in ogni caso, rappresentano una ricchezza ed un valore aggiunto per il Movimento 5 Stelle, non certo un nocumento ad personam.”




LA PROPOSTA DEL M5S: alternativa all’area di risulta

Nuova sede di regione Abruzzo: “acquisire il palazzo della camera di commercio e ristrutturare gli edifici di piazza unione”

Pescara, 9 giugno 2023 – Alla vigilia del Consiglio Comunale con cui l’amministrazione Masci si appresta a ratificare la cessione di parte dell’area di risulta alla Regione Abruzzo per la costruzione della nuova sede, il M5S Pescara propone una soluzione alternativa: un progetto che parte dall’acquisizione dell’attuale sede della Camera di Commercio, da poco messa in alienazione, e dalla ristrutturazione con ampliamento degli edifici ad oggi nelle disponibilità di Regione Abruzzo in Piazza Unione.

“Ampliamento che sarebbe possibile – commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – recuperando le volumetrie dalla demolizione delle strutture oggi dismesse e abbandonate in Viale Bovio e Via Raffaello, liberando quelle aree lì dove mancano spazi aperti e fruibili dalla cittadinanza, togliendo cemento da una zona già fortemente urbanizzata”. Una soluzione a “consumo zero” di suolo, recuperando l’esistente, evitando di occupare 10.000 metri quadrati nell’area di risulta, ma creando comunque strutture sufficienti a soddisfare tutte le esigenze di spazio richieste dalla Regione Abruzzo, lì dove ci sono già edifici esistenti e non utilizzati al meglio. “Un vero e proprio polo amministrativo che possa dialogare con i palazzi vicini del Comune di Pescara, con uffici dislocati in più blocchi e in una torre sopraelevata, a fare da contraltare a quella del Palazzo di Città – proseguono Alessandrini, Sola e Di Renzo – e parcheggi all’interno delle stesse strutture, sia di pertinenza dei dipendenti pubblici che al servizio della città. Un’organizzazione degli spazi che, potendo usufruire dell’uscita dell’asse attrezzato a due passi e della vicina stazione di Porta Nuova, consentirebbe di risolvere tutta una serie di criticità senza impattare negativamente sul flusso del traffico urbano, come accadrebbe invece catapultando un edificio ex novo nell’area di risulta, a pochi metri dal centro commerciale naturale della città”.

Altro tema è rappresentato proprio dal fatto che nella proposta del M5S potrebbero ricavarsi spazi, all’interno dell’intero polo, da mettere a disposizione della città per l’organizzazione di convegni, eventi e manifestazioni, andando a creare quindi edifici attrattivi che avrebbero vita anche nei giorni di chiusura degli uffici regionali, cosa che invece non avverrebbe con il progetto nell’area di risulta.

“Una proposta efficiente e sostenibile che innanzitutto dimostra come delle alternative possibili ci fossero e ci siano ancora – concludono Alessandrini, Sola e Di Renzo – a conferma del fatto che nel centrodestra nessuno si sia posto il problema di fare delle considerazioni diverse rispetto ad un progetto calato dall’alto e subito supinamente. È la riprova di come il Sindaco Carlo Masci abbia abdicato ad ogni scelta progettuale su una delle aree più strategiche della città, consegnandosi mani e piedi agli interessi della Regione e sacrificando quelli dei pescaresi”.

“Porteremo questa proposta all’attenzione del Consiglio alla riapertura dei lavori – concludono i pentastellati – senza mollare comunque di un centimetro rispetto a tutti gli  emendamenti e le istanze sospensive presentate alla delibera, per tentare fino all’ultimo di evitare l’ennesima scelta scellerata di un Sindaco che sta distruggendo Pescara”.




POLITICA SENZA VISIONE

L’amministrazione del sindaco Castiglione abbandona il settore agricolo di Ortona

Ortona, 6 giugno 2023. L’amministrazione guidata dal sindaco Castiglione, attraverso l’assessore all’agricoltura Paolo Cieri, ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico con le cantine sociali e le associazioni di categoria per affrontare il grave problema della peronospora, causata dalle piogge torrenziali dello scorso maggio. Tuttavia, le parole dell’assessore e del sindaco che il comune può fare poco, può fare solo sintesi dimostrano una mancanza di impegno concreto e una totale assenza di visione nel fronteggiare una crisi che rischia di mettere in ginocchio l’economia vitivinicola, pilastro fondamentale della nostra città.

Negli ultimi anni, il comparto agricolo ha subito gli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, che si traducono in sfide sempre più grandi per gli agricoltori. Tuttavia, l’amministrazione comunale ha continuato a ignorare le necessità e le preoccupazioni del settore agricolo. È evidente che nel corso dei lunghi anni di governo, l’amministrazione del sindaco Castiglione ha completamente abbandonato il comparto agricolo, lasciando gli agricoltori a fronteggiare da soli le difficoltà.

Il bilancio di previsione votato nell’ultimo consiglio  da una maggioranza risicata dimostra il totale disinteresse dell’amministrazione nei confronti dell’agricoltura.

È inaccettabile che solo 4800 euro siano stati destinati per il 2023 agli investimenti per l’agricoltura e politiche agroalimentari, un settore insieme a quello della pesca, fondamentali per l’economia locale. Questo ammontare irrisorio è un insulto agli agricoltori di Ortona che stanno lottando per far fronte alle sfide ambientali, climatiche ed economiche.

Ancora una volta, la politica senza visione ha avuto la meglio su una prospettiva a lungo termine. È deplorevole che solo quando si verificano disastri di questa portata, l’amministrazione comunale tenti goffamente di correre ai ripari.

L’agricoltura richiede un approccio proattivo e investimenti mirati per affrontare le sfide attuali e future. L’abbandono dell’amministrazione comunale del settore agricolo è un tradimento nei confronti di coloro che lavorano instancabilmente per preservare e sviluppare la nostra economia agricola.

Nonostante la nostra forza politica non sia rappresentata nel consiglio comunale, come comunisti di Ortona intendiamo comunque presentare una proposta di delibera aperta a tutto il consiglio comunale. Questa proposta mira a dare un impulso di cambiamento radicale rispetto all’indifferenza verso l’agricoltura. Sosteniamo l’adozione di politiche attive che promuovano lo sviluppo sostenibile del settore agricolo, garantendo investimenti adeguati, sostegno tecnico e normativo, nonché la creazione di reti di solidarietà tra gli agricoltori e le istituzioni locali.

È fondamentale che l’intero consiglio comunale si impegni a superare l’attuale disinteresse per l’agricoltura e a adottare un approccio lungimirante e responsabile per garantire un futuro prospero per il settore agricolo di Ortona.

Chiediamo all’amministrazione del sindaco Castiglione di porre fine a questa politica senza visione e di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Gli agricoltori di Ortona meritano un supporto reale e concreto da parte delle istituzioni locali, in particolare di coloro che sono stati eletti per rappresentare gli interessi della comunità. È tempo di cambiare, è tempo di agire!

Marco Uccelli

Partito Comunista Italiano di Ortona




SOLIDARIETÀ ALLA SEA EYE 4 sotto sequestro a Ortona

Ortona, 4 giugno 2023. La nave ONG Sea-Eye 4, attraccata a Ortona, è stata posta sotto sequestro amministrativo di 20 giorni in ottemperanza al decreto Piantedosi.

La motivazione?

Dopo aver soccorso e salvato dal mare 17 migranti, nel corso della navigazione verso Ortona (meta molto distante dai luoghi di salvataggio, secondo la criminale strategia del Viminale), ha soccorso ulteriori 32 donne e uomini in difficoltà.

Questo Governo criminalizza e punisce chi salva vite. Esprimiamo solidarietà all’equipaggio della Sea-Eye.

Non è certo in questo modo che si fermeranno le morti in mare, perché pensare di arrestare fenomeni migratori di portata storica con un fermo amministrativo è come tentare di svuotare il mare col cucchiaio.

Chiediamo al Governo di assumersi le sue responsabilità, di porre fine a questo trattamento vessatorio nei confronti di coloro che salvano vite umane e di concentrarsi su soluzioni alle sfide migratorie che affrontiamo come società, che siano sostenibili, non lesive dei diritti umani e che apportino un valore aggiunto alla vita di chi arriva e delle comunità che accolgono.

Comunità come quella di Ortona che vogliamo invece ringraziare, perché fin dal primo sbarco ha dimostrato umanità e grande organizzazione; in particolare ringraziamo il consigliere comunale Riccardo Di Deo, dei Giovani Democratici.

Claudio Mastrangelo, Direzione nazionale Pd e Segretario regionale Gd Abruzzo

Saverio Gileno, Coordinatore della segreteria Gd Abruzzo




DISSESTO IDROGEOLOGICO di Chieti

Interpellanza. Inutile la passerella di Marsilio, dalla Regione serve un impegno concreto. Attivi la compartecipazione alle risorse del FESR Abruzzo 2021/27

L’Aquila, 4 giugno 2023. “Il dissesto idrogeologico di Chieti non può diventare occasione per l’ennesima passerella di Marsilio. Al capoluogo e a tutti gli altri fronti interessati da questo fenomeno serve un sostegno immediato e concreto da parte della Regione, non promesse impossibili da mantenere come quelle fatte dal presidente all’Amministrazione comunale tre giorni fa. Le vie da percorrere sono diverse, prima fra tutte quella di assicurare subito la compartecipazione della Regione all’Obiettivo specifico 2.4 del FESR Abruzzo 2021/2027, che contempla l’intervento e, soprattutto, consente di sbloccare anche le risorse UE, al fine di agire, con urgenza, alla messa in sicurezza di quel territorio, nonché degli altri fronti vulnerabili regionali.

Chiediamo all’Esecutivo se ha contemplato questa fra le risposte da dare e, qualora non lo abbia fatto, come temiamo, quando e come ha intenzione di agire. A parte le chiacchiere di circostanza, la Regione potrebbe percorrere due binari: svegliarsi dall’inerzia che regna nella programmazione europea e che ci vede fra le peggiori performance italiane per la spesa e magari anche farsi promotrice con il Governo nazionale di iniziative che consentano al Comune di attingere a ulteriori fonti di finanziamento, sia per le opere e sia per i ristori ai cittadini che hanno dovuto lasciare le proprie case”, questa la proposta del capogruppo PD Silvio Paolucci contenuta in un’interpellanza che sarà depositata nei prossimi giorni.

“Bisogna agire preventivamente, ma bisogna sapere cosa fare e come farlo – aggiunge Paolucci – Bene ha fatto l’Amministrazione comunale teatina a stabilire che il dissesto idrogeologico è materia tanto importante da non poter stare in secondo piano, ma il Comune da solo non ce la può fare, considerato anche il dissesto economico e finanziario a cui sta andando incontro a causa del pessimo governo della precedente amministrazione della destra. Ma perché Chieti abbia risposte bisogna conoscere la materia e la visita di Marsilio è stata invece accompagnata dalle parole di chi non aveva studiato il dossier.

Proprio nel FESR Abruzzo 2021/2027, c’è una parte dedicata al processo di adattamento ai cambiamenti climatici e alla prevenzione dei rischi di catastrofe e resilienza e prevede risorse per 142,75 Milioni di euro, di cui 60 sono destinati alla difesa del suolo e 20 alla messa in sicurezza di dighe. Sono fondi che possono essere programmati, ma che di fatto sono congelati dalla mancanza di iniziativa del centrodestra. Alla luce di tutto questo diventa ancora più importante mettere nero su bianco volontà, progetti e interventi. A Marsilio un modesto suggerimento: studi i dossier prima di recarsi nei luoghi. Si può girare in lungo e largo l’Abruzzo usando parole di circostanza, oppure scegliere di muoversi in modo circostanziato. Sembra un gioco di parole, ma governare è cosa diversa da improvvisare e per gli abruzzesi la differenza è notevole”.

Silvio Paolucci

Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico

Consiglio Regionale dell’ Abruzzo




IL CONSIGLIO COMUNALE. L’opposizione chiede la convocazione

Di Nardo: non è normale che in una città come Ortona tocchi sempre alla minoranza farsi parte attiva per l’interesse della città ed avanzare richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, mentre il sindaco e la sua giunta minimizzano sullo stato di crisi, disinteressandosi di ogni problema. 

Ortona, 1° giugno 2023. Di fatto, ancora una volta abbiamo depositato richiesta di convocazione dell’Assise civica per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Destinazione di immobile in località Villa Torre a sede polifunzionale degli Enti del Terzo Settore di Ortona;

2. Cancellazione importi residui (art. 1, commi 227 e 229 bis legge 197/2022) e definizione agevolata (art. 1, comma 231 legge 197/2022) dei carichi affidati al concessionario della riscossione”;

3. Interrogazione urgente Piano Regolatore Portuale;

4. Interrogazione urgente lavori strada rurale Colli località Rogatti.

Con il primo punto proponiamo di affidare alle associazioni del Terzo Settore, regolarmente iscritte nel Registro Unico, la gestione di un edificio comunale che lo stesso Ente con propria delibera di Giunta ha dichiarato sotto utilizzato, venendo così incontro alle esigenze di tante Associazioni finora disattese dall’Amministrazione Comunale, mentre con il secondo chiediamo al Comune di aderire alla definizione agevolata dei carichi affidati al concessionario per la riscossione per consentire a chi aderirà di pagare unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica, così che non saranno da corrispondere anche le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio, nonché la rottamazione delle cartelle fino a 1000 euro relative ai carichi 2000/2015.

Di particolare importanza l’interrogazione sul Piano Regolatore Portuale, fermo per inspiegabili motivi nei cassetti del sindaco, visto che il Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Abruzzo, con nota del 24.12.2021, ha rimesso al Comune il proprio verbale e da allora si attende che lEnte, quale Soggetto Proponente, provveda al recepimento delle osservazioni (VAS) per consentire la conclusione dell’iter e dare ad Ortona ed all’intera regione l’importante strumento di pianificazione portuale. Infine, l’interrogazione sulla Strada Colli, in località Rogatti, non praticabile a causa di uno smottamento franoso con gravi problemi per i cittadini interessati ed a cui l’Amministrazione Comunale ha, per ora, risposto con la sua chiusura anziché con la riparazione.

Come opposizione abbiamo deciso di affrontare con serietà l’impegno politico assunto per la città, a prescindere dal ruolo, e così, mentre l’esecutivo Castiglione appare tutto interessato ad accontentare le proprie correnti con difficili equilibri interni, fra rivendicazioni e nuovi ingressi, noi diligentemente stiamo cercando di dare una risposta ai mille problemi che attanagliano la città, molti dei quali creati proprio dalla Giunta Castiglione.

Angelo Di Nardo, Consigliere comunale Ortona




RIAPERTURA DELLA CASA NATALE di Francesco Paolo Michetti

Il Gruppo Consiliare Insieme in Comune Agorà di Tocco da Casauria intende esprimere soddisfazione per il sostegno trasversale incassato per la sottoscrizione del progetto di legge

Tocco da Casauria, 27 maggio 2023. A raccogliere il nostro invito sono stati infatti sia esponenti dell’opposizione che della maggioranza, dai consiglieri regionali  del Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, al consigliere della Lega Vincenzo D’Incecco.

Mentre il consigliere del M5S Domenico Pettinari, impossibilitato a raggiungerci stamane a Tocco a causa di impegni istituzionali, ha manifestato l’intenzione di firmarlo quanto prima. Continueremo a chiedere il sostegno anche agli altri rappresentanti del territorio perché riteniamo fondamentale questo primo passaggio.

Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito  e auspichiamo che la legge venga calendarizzata e approvata nel più breve tempo possibile affinché la casa natale di uno dei più celebri figli di Tocco possa tornare ad essere fruibile per la collettività.




NUOVO CANILE: NO ufficiale dal Comune

M5s: progetto ormai tramontato, a rischio oltre 500 mila euro di finanziamenti e nessuna  

Spoltore, 27 maggio 2023. Dopo mesi di discussione sul progetto del nuovo canile che il Comune di Pescara avrebbe voluto realizzare sul territorio di Spoltore, arriva lo stop ufficiale e (probabilmente) definitivo alla sua realizzazione. A dare la notizia è il Movimento 5 Stelle Pescara che questa mattina, in conferenza stampa insieme a volontari e associazioni animaliste, ha mostrato il diniego formale con cui il Comune di Spoltore nei giorni scorsi ha risposto alla richiesta di permesso presentata dall’amministrazione pescarese per poter avviare la costruzione dell’opera. Alla base del rifiuto c’è quanto stabilito dalla legge regionale n. 47/2013 che attribuisce ai Comuni il compito di “individuare strutture di ricovero deputate alle funzioni di canile rifugio, sul proprio territorio”.

“Una battuta d’arresto che sancisce l’ennesima promessa da marinaio del Sindaco Carlo Masci – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – che dopo aver alimentato per mesi la narrazione di questa opera avveniristica che avrebbe risolto il problema annoso di avere finalmente un’adeguata struttura di ricovero, oggi con il diniego espresso da Spoltore non solo vede tramontare il progetto, ma con esso ormai anche il finanziamento pubblico di oltre 500mila euro il cui termine ultimo era fissato al 31 maggio prossimo. Un epilogo drammatico – aggiunge il consigliere Sola – aggravato dal fatto che, nel frattempo, non è stato fatto nulla per cautelarsi con una soluzione alternativa qualora fosse mancata la disponibilità del Comune di Spoltore. Ipotesi tra l’altro già ampiamente preannunciata, visto che quest’ultimo da tempo lamentava il suo mancato coinvolgimento nelle scelte progettuali dell’opera e della sua collocazione”.

“Non si può non sottolineare però come ci sia una grave corresponsabilità di entrambe le amministrazioni – proseguono i consiglieri Sola, Alessandrini e Di Renzo – perché, se è vero che Pescara possa aver gestito male i rapporti con Spoltore, quest’ultimo è rimasto fermo sulle proprie posizioni negando la disponibilità ad una struttura che potesse accogliere degnamente gli amici animali di entrambi i Comuni. D’altronde, in tema di attenzione alla tutela animale, non ci si poteva aspettare niente di più da un’amministrazione come quella spoltorese che continua a consentire l’allestimento dei circhi sul proprio territorio”.

Grande preoccupazione, ora, anche da parte di volontari e associazioni animaliste che, con il canile di Via Raiale sempre più in sofferenza a causa delle tante problematiche strutturali e sanitarie, temono per eventuali scelte sbrigative dell’amministrazione Masci, come lo smantellamento della struttura e la deportazione di tutti i suoi ospiti in altri rifugi di dubbia gestione.

“Un’eventualità che siamo pronti ad ostacolare in ogni modo – concludono i consiglieri pentastellati – rilanciando il tema affinché si possa, invece, lavorare da subito ad una soluzione alternativa facendo affidamento quantomeno sulla parte di fondi presenti nelle casse comunali, circa 150mila euro, che siamo riusciti a far vincolare nel bilancio 2023. Una somma che, da sola, non risolverebbe il problema di una nuova struttura, ma che può rappresentare una certezza da cui partire, finalmente, con una programmazione seria”.




ECCO LA RIVOLUZIONE targata Marsilio

Sanità. Migliaia di persone in meno curate

L’Aquila, 25 maggio 2023. Con  Marsilio caduta verticale delle prestazioni sanitarie in tutto il territorio. Le percentuali parlano da sole e raccontano bene il cattivo lavoro della destra.

Ora parlano di classificazioni di ospedali per distogliere l’attenzione dal loro fallimento, ma nella realtà non pensano a curare gli abruzzesi e questi sono i risultati.

Ecco la sanità abruzzese nell’era Marsilio tagli, chiusure, disorganizzazione di strutture e reparti, rete ospedaliera e investimenti esistenti solo sulla carta, deficit strutturale nelle Asl, quattro anni di annunci e di mancata programmazione.

A causa di questi numeri, tutti negativi, sempre più abruzzesi sono costretti a farsi curare fuori facendo aumentare la mobilità passiva.

Una fotografia impietosa di uno dei servizi più sensibili e necessari alla comunità.

Silvio Paolucci, PD Consiglio Regionale




LA FERROVIA Pescara Roma

la Lega vuole un Abruzzo moderno e competitivo il centrosinistra no

L’Aquila, 25 maggio 2023. La Lega Abruzzo plaude alla concretezza con cui il ministro Matteo Salvini sta portando avanti i progetti di innovazione e miglioramento delle infrastrutture abruzzesi mantenendo fede agli impegni assunti in campagna elettorale.’ Lo afferma la consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino che aggiunge: ‘è in quest’ottica di modernità ed efficienza, che condividiamo a pieno, che va letta la notizia della conferma dei finanziamenti e della messa in gara a breve dei primi lotti del raddoppio della ferrovia che collegherà Pescara a Roma. Già nelle prossime settimane avremo i bandi e l’apertura dei primi cantieri, come ha chiarito il presidente Marsilio, costituirà il volano per i passi successivi in merito ai finanziamenti e ai nuovi lotti.

Questo è il Paese che la Lega sognava e sta cercando di realizzare grazie al ministro Salvini e insieme alla coalizione di centrodestra – afferma la Bocchino – una visione che vale anche per l’Abruzzo che con questa nuova importante opera, che fa il paio con altri interventi importanti, renderà la nostra regione pronta, connessa, moderna e competitiva in vista delle sfide che ci attendono.

Dinanzi all’impegno del ministero per le Infrastrutture a reperire finanziamenti per l’opera anche al di là dei fondi PNRR – accusa la consigliera regionale della Lega – il centrosinistra perde un’altra occasione importante per sostenere un intervento strategico per l’economia abruzzese e decide, secondo consuetudine, di provare a mettersi di traverso con il possibile ricorso al TAR mostrando ancora una volta il suo essere orbo dinanzi alle esigenze di una intera regione, dinanzi alla possibilità di investimenti e di occupazione, una mancanza di visione della contemporaneità capace di ingessare aree importanti della nostra regione come la città di Chieti.

La Lega e tutto il centrodestra coeso, invece – chiosa Sabrina Bocchino – mettono lo sviluppo, il lavoro, la famiglia ai primi posti delle priorità ed è per questo che affiancheranno il ministro Salvini in tutti quei passi necessari perché le opere infrastrutturali preventivate e, come dimostrato, sostenute dal MIT possano essere instradate verso la loro realizzazione definitiva, un risultato di cui tutto l’Abruzzo non potrebbe che trovare grande giovamento a tutti i livelli.




LA CASA NATALE di Francesco Paolo Michetti

Da oltre un decennio è chiusa al pubblico perché bisognosa di interventi di manutenzione straordinaria

Tocco da Casauria, 22 maggio 2023. Per l’importanza ed il valore simbolico che questo luogo rappresenta, come Consiglieri Comunali del Comune di Tocco da Casauria, avvertiamo l’urgenza e la necessità che sia di nuovo fruibile per la collettività abruzzese e no.

Al fine di produrre un atto concreto che possa sfociare nella realizzazione degli interventi di ristrutturazione necessari alla riapertura della stessa, il Gruppo Consiliare Insieme in Comune Agorà di Tocco ha presentato il Progetto di Legge: “Riapertura e gestione museale della casa natale di Francesco Paolo Michetti a Tocco da Casauria”.

Un’iniziativa che mira a coinvolgere tutti i Consiglieri Regionali, in particolar modo quelli della Provincia pescarese, nonché il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – originario proprio di Tocco -. Per questo motivo abbiamo rivolto un appello a tutti i massimi rappresentanti regionali, invitandoli a sottoscrivere il PdL in questione a Tocco da Casauria il 27 maggio p.v. nei pressi della casa natale di Michetti, dalle ore 10,00 alle ore 12,30.




DIFFICILE INTESA sulle riforme

È necessario evitare sia le paure che le ipocrisie

di Angela Casilli

Il confronto sul tema delle riforme di qualche settimana fa, com’era prevedibile, è partito male, è successo altre volte, anzi, ogni qualvolta il tema costituzionale, presenzialismo, premierato, elezione diretta del premier è stato riproposto dal governo di turno.

Si ha l’impressione che le forze politiche usino il tema costituzionale per pura propaganda, per rabbonire un’opinione pubblica poco interessata al problema, perché sempre più divisa e disorientata. Come dimostra la sempre più scarsa affluenza alle urne in caso di voto.

Non si va oltre l’enunciazione del problema senza dare o almeno ricercare una soluzione; ci si limita a dire che si tratta di mettere fine alla endemica instabilità dei governi, vera piaga della nostra Repubblica fin dalla sua nascita.

Le uniche  due rilevanti riforme  costituzionali che finora ci sono state, quella del titolo Quinto e quella della riduzione del numero dei parlamentari, sono passate senza grosse resistenze, ma solo perché gradite alla maggior parte delle forze politiche in quanto portavano ad un ulteriore indebolimento sia del governo che del Parlamento , già di per sé deboli.

Altrettanto dicasi del tentativo di riforma voluto da Renzi e bocciato dal referendum del 2016 che, non prevedeva l’elezione diretta del presidente della Repubblica o del premier ma, il supermanto del bicameralismo simmetrico, due camere con uguali poteri e del titolo Quinto.

Il governo ne sarebbe uscito rafforzato ma, il progetto renziano era destinato a fallire, come in effetti fu, per l’opposizione di un gran numero di forze politiche, eterogenee nella loro natura, ma timorose di perdere, con un governo più forte, il loro potere di veto sulle decisioni pubbliche e sulle politiche del Paese.

I padri costituenti, dopo il ventennio fascista,  lavorarono ad una Costituzione che favorisse la formazione di governi deboli e quindi  un sistema istituzionale non già di “ pesi e contrappesi ” ma di soli contrappesi, in modo da bloccare più facilmente l’azione dei governi, anziché favorirla e sostenerla.

L’instabilità e l’inefficienza dei governi furono per molto tempo, almeno fino agli anni ’90, bilanciate da un sistema di partiti forti e radicati nel Paese.

Finita la Prima Repubblica, combinazione di governi deboli e partiti forti, la Repubblica di oggi vede non solo governi deboli a rappresentarla ma anche partiti senza più la solidità e la forza di una volta, chiaro segno dell’indebolimento della politica rappresentativa e del rafforzamento, invece, di apparati amministrativi  con poteri di interdizione e di veto, che lontano da ogni forma di visibilità, nell’ombra, possono esercitare ogni giorno a scapito della politica rappresentativa.

Sarebbe il caso, vista la situazione presente, di fare in modo che sia all’interno del governo, come anche nelle file dell’opposizione, la differenza fra chi vuole veramente rafforzare la politica rappresentativa e chi invece si lascia attrarre da pressioni e lusinghe, alimentate da interessi sempre più numerosi e poteri di veto sempre più radicati, sappia finalmente porsi all’attenzione di tutti.

Altro fallimento fu, proprio agli inizi degli anni Novanta, il cambiamento della legge elettorale, nel vano tentativo  di riformare  l’assetto costituzionale e quindi la forma di governo. Entrambe le riforme, legge elettorale e governo, devono procedere insieme, altrimenti lo  stallo è inevitabile.

L’unico sistema di governo che una società divisa e frammentata si può oggi permettere è quello che abbiamo, trasformistica che, nel tempo, ha garantito alla nostra democrazia l’adattabilità necessaria a fronteggiare ogni genere di pressione.

Verissimo quanto detto ma, senza dimenticare che proprio perché questo è il sistema di governo che abbiamo, le generazioni future si ritroveranno a dover fare i conti con un debito pubblico che si preannuncia    stratosferico, come pure a sprecare la grande occasione rappresentata dai fondi del PNRR, stante l’attuale situazione.

Foto Le Formiche




DECESSO AL PRONTO SOCCORSO di Chieti

Interpellanza Paolucci. L’ultimo fatto di una lunga serie di disagi gravissimi che stanno vivendo i cittadini. Dopo quattro anni e mezzo di Marsilio la sanità abruzzese è in trincea. Basta annunci, servono investimenti e soluzioni

Chieti, 20 maggio 2023. “Il nuovo caso di Chieti riaccende l’attenzione sul pronto soccorso. Chiederò con un’interrogazione a Marsilio quali sono le azioni della Regione per una sanità migliore di quella che abbiamo. Dopo 4 anni e mezzo di centrodestra la programmazione è ancora sulla carta, le strutture sanitarie offrono il 20 per cento in meno di prestazioni, i pazienti fuggono a curarsi fuori regione, le Asl hanno tutte i conti in rosso, la rete ospedaliera non decolla e, soprattutto, i pochi investimenti sul personale costringono utenti e operatori a stare in trincea, in diversi casi, non uscendone”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci sul caso.

“Agli annunci della perenne campagna elettorale, questo esecutivo non ha fatto seguire i fatti – incalza Paolucci – per questo la sanità vive un caos costante, che mette a dura prova il diritto alla salute degli abruzzesi. Lo dicono i numeri. Nei presidi della provincia di Chieti le prestazioni ospedaliere erogate nel 2022 sono diminuite rispetto al 2018: del 12,4% a Chieti, del 46% a Ortona, del 30% a Lanciano, del 26% a Vasto, del 35% ad Atessa. Lo dice anche l’enorme crescita della mobilità passiva rilevata dalla Corte dei conti e, da ultimo, i disagi che l’indecente gestione dell’attacco degli hacker al sistema della Asl aquilana, sta creando ai cittadini e agli altri sistemi operativi sanitari dell’intero territorio regionale. Dopo tanti annunci Marsilio riferisca invece sulle azioni introdotte insieme alle Asl a favore della comunità, gli atti per sostenere le professionalità che ogni giorno fanno il loro meglio in questi reparti per salvare vite e perché i reparti di emergenza siano solo luoghi di passaggio e non dove stazionare giorni a causa della mancanza di programmazione che ormai da quattro anni e mezzo vediamo andare in onda ovunque. La storia della signora deceduta a Chieti è solo l’ultima, in ordine di tempo. Non può essere la norma, né l’immagine di un comparto tanto sensibile, quanto in grandissima sofferenza a causa della mancanza di decisioni efficaci e di investimenti concreti”.




ROSETO PROTAGONISTA a Bruxelles

Grazie all’evento organizzato dall’eurodeputata Elisabetta De Blasis

Roseto degli Abruzzi, 19 maggio 2023. La città di Roseto degli Abruzzi in vetrina a Bruxelles, la Capitale dell’Unione Europea, grazie all’evento organizzato dall’Europarlamentare Elisabetta De Blasis del Gruppo “Identità e Democrazia”.

La manifestazione “Memoria e Identità. Storia di una rinascita”, che si svolgerà il prossimo 23 maggio presso la “Grande Salle” nel Teatro del Conservatorio Reale della Capitale belga, vedrà, tra le tante iniziative previste, l’esibizione in concerto di “RosetOrchestra”, diretta dal Maestro rosetano Daniele Falasca.

Per questo motivo, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e di tutta la comunità rosetana, il Sindaco Mario Nugnes, la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Ricchiuti e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani voleranno fino in Belgio per accompagnare i musicisti, per assistere alla manifestazione e per portare i saluti istituzionali.

L’evento è stato organizzato per dare risalto alle bellezze del territorio abruzzese e per ringraziare le tante comunità che, durante il sisma 2009, hanno accolto gli sfollati aquilani, compresa appunto quella di Roseto degli Abruzzi.

In apertura, dopo una breve conferenza, saranno le note della “RosetOrchestra” a riempire l’aria del teatro del Conservatorio Reale con una esibizione dedicata ai colori del Parco Nazionale, al Gran Sasso e alla nostra Costa. Ad accompagnare l’esecuzione musicale, diretta dal Maestro Falasca, saranno le immagini del fotografo aquilano Roberto Grillo che verranno proiettate sullo sfondo. Immagini dedicate ai temi del terremoto e alla speranza della Ricostruzione post sisma.

In una sala vicina al Teatro, inoltre, sarà allestita una mostra dei gioielli “I love Abruzzo” del maestro orafo Giuliano Montaldi, il quale, per l’occasione, ha realizzato il “Giglio d’Europa”, simbolo di resistenza e resilienza della regione Abruzzo.

La “RosetOrchestra” eseguirà le musiche neoclassiche composte da Falasca. Dei veri e propri “quadri musicali” che si formano attraverso un dialogo fra il pianoforte e un’orchestra utilizzando un linguaggio a metà strada tra la tradizione classica, da cui proviene il compositore, e quella moderna. In programma anche un brano dedicato a Roseto per voci ed orchestra, “Quel mare che” interpretato dal Soprano Fiorella Barnabei e dal Baritono Daniele Di Nunzio, musica di Daniele Falasca e testo del cantautore Rosetano Dante Francani.

Nata il 22 ottobre scorso, l’Orchestra ha già inciso diverse composizioni e il primo Concerto è stato quello del Capodanno 2023, organizzato dal Comune di Roseto degli Abruzzi. Al concerto era presente anche l’Eurodeputata Elisabetta De Blasis, (particolarmente sensibile all’arte della musica), che proprio in quella occasione decise di invitare l’orchestra a Bruxelles.

“Ringraziamo l’Onorevole De Blasis per l’invito e per aver organizzato una splendida iniziativa che coinvolge in modo concreto anche la Città di Roseto degli Abruzzi e le sue eccellenze artistiche – affermano il Sindaco Mario Nugnes e la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti – Essere a Bruxelles in rappresentanza della nostra comunità per noi è un grande onore, come è un onore poter vedere il Maestro Falasca e la RosetOrchestra esibirsi in uno dei templi della musica europea. Chi vive il ruolo istituzionale in maniera autentica e sincera riesce a coniugare la valorizzazione del territorio e il rispetto delle Istituzioni”.




I CONTI NON TORNANO

Quando la realtà si impone sull’apparenza.

Montorio al Vomano, 18 maggio 2023. Il consiglio comunale di domani a Montorio metterà a dura prova la tenuta di questa amministrazione, perché i conti non tornano e sarà assai difficile rimediare una maggioranza d’emergenza disposta ad approvare il rendiconto già bocciato nella precedente seduta di sabato scorso.

Ieri, intanto, dai 6 consiglieri di opposizione che col voto negativo allo scorso consiglio si erano espressi criticamente sul rendiconto di gestione 2022 è stato trasmesso all’indirizzo della responsabile ufficio finanziario e del revisore un documento di analisi che evidenzia diverse anomalie rilevate nelle scritture contabili. Le conclusioni dell’esame condotto congiuntamente dai consiglieri di “Montorio Guarda Avanti” (Eleonora Magno e Andrea Guizzetti) di “Montorio impegno comune” (Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori) e della lista del sindaco “Un’altra Montorio” (Raniero Barnabei e Adele Ricci) rappresentano una situazione molto diversa rispetto alla versione offerta dal sindaco: il suo racconto di bilancio florido e di avanzo di € 874.336.33 è addirittura capovolto e l’opposizione ipotizza che il comune si trovi in realtà un disavanzo di amministrazione di importo significativo.

Quello che più sconcerta e che in prospettiva futura non può che destare preoccupazione per la nostra comunità, è l’assoluta disinvoltura con la quale è stato gestito il bilancio del nostro Comune sia nelle previsioni di entrata che nell’utilizzo che ne è stato fatto sul fronte della spesa.

L’allarme era già suonato da tempo, non è un caso che nel ruolo di responsabile dell’ufficio finanziario si siano avvicendate ben sei persone in poco più di due anni come non è un caso che l’attuale segretario generale sia il terzo dall’inizio del mandato Altitonante.

Assolutamente inconsueto è stato, a nostro avviso, il ricorso ad una consulenza contabile esterna che costa alla comunità oltre 36.000,00 euro l’anno, visti anche i risultati che stiamo registrando, e che denota la confusione generata da un piano di assunzione del personale che non ha sempre tenuto conto del reale fabbisogno di specifiche competenze.

Ci preme ricordare come fino a qualche anno fa l’ufficio finanziario del nostro Comune si sia sempre distinto per la professionalità e per la capacità di assolvere in pieno i propri compiti, evidentemente persone capaci non sempre soddisfano le ambizioni di chi governa.

La spinosa situazione solleva evidentemente preoccupazione sul futuro del paese e sull’affidabilità dell’attuale amministrazione che, secondo il parere formalmente emesso dal revisore dei conti, è chiamata a superare con urgenza l’attuale “confusione contabile”. Ma ancora più significativo appare il dato politico, perché rende scoperta l’estrema fragilità della maggioranza che si trova a governare il nostro paese in un momento decisivo per orientarne la ricostruzione e lo sviluppo futuro.

I consiglieri

Eleonora Magno e Andrea Guizzetti di “Montorio Guarda Avanti”

Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori di “Montorio impegno comune”

Raniero Barnabei e Adele Ricci di “Un’altra Montorio”




UNITI PER ORTONA  illustra la crisi politico-amministrativa

Sabato 20 maggio presso la Sala Eden alle ore 18:30

Ortona 18 maggio 2023. “Ci presentiamo tutti insieme di fronte ai cittadini per confermare la nostra scelta: quella di procedere uniti per Ortona”. Gli otto consiglieri comunali di opposizione Franco Vanni, Angelo Di Nardo, Ilario Cocciola, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti hanno organizzato per sabato prossimo, 20 maggio, un evento nella Sala Eden di Ortona, con inizio alle ore 18:30.

Incontreranno i cittadini per spiegare il perché di un’esperienza condivisa, che vuole recuperare la città alla progettualità e alla buona amministrazione. Il primo anno di giunta Castiglione non ha prodotto per Ortona alcun risultato, la città continua a impoverirsi e sta perdendo il ruolo di punto di riferimento nel territorio. Idee, confronto e progetti sono scomparsi. Per questo i consiglieri comunali invitano tutti i cittadini ad essere presenti e ad ascoltare le loro proposte.




STATO DI ABBANDONO del cimitero

Un atteggiamento indegno che non può essere tollerato

San Salvo, 18 maggio 2023. “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Emanuela De Nicolis non solo non abbassa le tasse ai cittadini e agli imprenditori nonostante il periodo storico-economico che stiamo vivendo, ma lascia anche la città all’abbandono, senza la dovuta manutenzione che San Salvo merita. Come lo meritano anche i nostri defunti e i cittadini che si recano al Cimitero per pregare e far visita ai loro cari e che devono farsi spazio tra l’erbaccia alta e le sterpaglie. Un atteggiamento indegno che non può essere tollerato”. A denunciare lo stato di abbandono del Cimitero sono i Consiglieri comunali del PD, Antonio Boschetti ed Emanuela Tascone che si fanno portavoce delle numerose segnalazioni giunte dai cittadini.

“Oltre allo stato di abbandono del cimitero non possiamo non segnalare le condizioni in cui versano le strade urbane che continuano ad essere delle mulattiere, oltre all’erba alta e alla manutenzione del verde pubblico che sono completamente assenti. Davvero non comprendiamo cosa ci faccia l’amministrazione De Nicolis con le tasse e le imposte che i cittadini pagano. Non hanno neanche rispetto per i defunti. Una vergogna”, incalzano Boschetti e Tascone.

“Mi associo a quanto affermato dai consiglieri comunali Boschetti e Tascone circa lo stato di abbandono del cimitero. Le segnalazioni che ci giungono sono davvero numerose e la situazione non è accettabile”, aggiunge il leader della coalizione del centrosinistra, Fabio Travaglini.

“Adesso siamo convinti – concludono Boschetti, Tascone e Travaglini – che dopo questa denuncia l’amministrazione comunale provvederà a fare la dovuta e necessaria manutenzione al cimitero. Una manutenzione che dovrebbe essere ordinaria, ma come per tutte le cose diventa straordinaria. Noi continueremo a sollevare e denunciare, visto che, a quanto pare, l’amministrazione interviene solo dopo segnalazione dei cittadini e da parte nostra”.




 SEDE REGIONE nell’area di risulta

L’Accordo di Programma stravolge il Protocollo d’intesa firmato a settembre: dopo i trucchi di magia di Voldemort, stavolta il richiamo è alla celebre vendita della Fontana di Trevi di Totò, malgrado non ci sia nulla di comico

Pescara, 18 maggio 2023. Con la conferenza di questa mattina, il Gruppo regionale del PD e i gruppi consiliari di centrosinistra al Comune di Pescara intendono passare al setaccio l’Accordo di programma sottoscritto il 12 maggio tra il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo.

Abbiamo già avuto modo, in varie occasioni, di esporre le ragioni della nostra contrarietà alla realizzazione del Palazzo della Regione all’interno dell’area risulta, pur riconoscendo la necessità che la Nuova Pescara abbia un’unica sede regionale. Le ricapitoliamo:

·      L’ubicazione a nostro giudizio errata, poiché vanifica l’opportunità di riqualificare zone della città più periferiche e degradate, e finirà per determinare un incremento del volume di traffico nel centro città;

·      Il progetto pregiudica irrimediabilmente l’auspicabile funzione culturale e aggregativa dell’area, e quindi la sua capacità attrattiva, soprattutto nel fine settimana quando gli uffici istituzionali sono chiusi;

·      Riduce il verde e aumenta il consumo di suolo.

Tuttavia, oggi vogliamo fare un’operazione verità sul percorso che ha portato dal Protocollo di intesa del 20 settembre 2022 all’Accordo di programma stipulato il 12 maggio 2023, un iter tutt’altro che lineare, come invece vorrebbero farci credere, e che vogliamo esaminare nel dettaglio, soffermandoci su alcuni aspetti.

1)    In base al punto 8 del protocollo d’intesa, la Regione Abruzzo, in cambio dei 10.000 mq del cd. “Campo” presente nell’area di risulta, avrebbe dovuto: prendere in carico il sito, progettare e realizzare l’immobile e le strutture complementari, finanziare le opere infrastrutturali di viabilità e parcheggi pubblici compensative della disponibilità del sito. L’Accordo di programma, all’Articolo 6.2, ha stravolto le carte in tavola. Nel documento si legge infatti che la Regione “si impegna, nell’ambito della programmazione FSC 2021-2027 ovvero nell’ambito di altre programmazioni utilizzabili a tal fine, al finanziamento delle opere relative al completamento del Progetto del Parco Centrale”. Una stima che inizialmente avrebbe dovuto superare i 35 mln di €.

Tradotto: non ci sono risorse per le opere di compensazione, solo un generico impegno, o meglio, una semplice cambiale. Non c’è infatti alcuna previsione certa delle risorse che la Regione intende utilizzare, né il loro preciso ammontare. E soprattutto sarà una Convenzione, che interverrà dopo la ratifica del Consiglio comunale e il Decreto del Presidente Marsilio, a specificare se e quali opere verranno finanziati. In sostanza, ad oggi verrebbero realizzate con certezza solo le opere già finanziate con i 15.300.000,00 del Masterplan di centrosinistra: bonifica di parte del sito, silos sud di 800/900 posti auto e la porzione di parco finanziata dalla Fondazione Pescara Abruzzo. Mentre resterebbero in sospeso:

– la bonifica della restante parte dell’area di risulta;

– il silos nord (700/850 posti auto);

– la porzione di parco nell’area nord (il Parco Centrale rischia dunque di rimanere incompleto);

– l’interramento della strada antistante la stazione (presente nel precedente progetto di centrosinistra);

– il parcheggio sotterraneo di 400 posti auto;

– il terminal dei bus extra urbani.

2)    Il protocollo d’intesa prescriveva che la nuova sede regionale avrebbe dovuto essere dotata di parcheggi pertinenziali in coerenza con le prescrizioni di cui all’art. 41 sexies della L. 1150 del 1942. Leggendo però l’Accordo di programma scopriamo che i parcheggi pertinenziali non sono più contemplati, dal documento scompare ogni riferimento alla Legge Tognoli (forse qualcuno vorrebbe sostenere che per gli enti pubblici non si applica?) e si lascia il campo alla possibilità di “sottrarre” posti auto dal silos che il Comune dovrebbe realizzare sul lato nord dell’area di risulta (circa 700/850 posti), al momento tra l’altro non finanziato. Una volta rinvenute le risorse, il Comune sarà dunque tenuto a riservare circa 300 posti auto ad uso esclusivo della Regione, ridimensionando la quota di parcheggi pubblici a circa 1750 stalli. Un bel paradosso, specie se si considera che proprio sul numero dei parcheggi si era concentrata la principale campagna denigratoria del centrodestra sul progetto del centrosinistra.

3)    Risorse per la realizzazione: Quanto all’aspetto economico va specificato che la Regione intende finanziare parte dei costi per la nuova sede con proventi dall’alienazione delle vecchie sedi di Viale Bovio e Via Raffaello, stimati in 8,5 milioni di euro. Tuttavia, con l’Articolo 12 della Legge Regionale 32/2022, la Regione ha previsto che il ricavato della vendita dei due immobili venga utilizzato  per “la realizzazione di interventi infrastrutturali nell’area territoriale della Provincia dell’Aquila, da individuarsi con successivi provvedimenti e ciò sino alla concorrenza dell’ammontare di 6 milioni di euro, ovvero dell’eventuale minor valore di realizzo”. Dunque, le risorse sono già destinate ad altre opere – ricorderete a questo proposito le rimostranze del consigliere Blasioli in aula e sugli organi di informazione. La legge, tra l’altro, valuta in 6 milioni (o minor valore) l’ammontare del ricavato, una cifra comunque inferiore agli 8,5 milioni indicati nell’Accordo di programma.

4)    Risorse per la progettazione: La Regione quantifica inoltre spese tecniche per 3,7 milioni di euro, necessari per la progettazione e quindi l’avvio di tutto il procedimento. Fondi di cui non si dispone poiché, come già denunciato all’epoca, con il comma 15 dell’Articolo 2 della L.R. 29/2022, a tale scopo sono stati destinati solo 1,9 milioni di euro, spendibili tuttavia per tutti gli immobili regionali, non solo per la sede di Pescara.

5)    I tempi: Il protocollo d’intesa al punto 11 individuava come termine per la stipula dell’Accordo di programma il 30 novembre 2022. Ci sono voluti invece quasi 8 mesi (siamo arrivati al 12 maggio 2023) e altro tempo ancora dovrà trascorrere a causa della mancanza di fondi relativi alla progettazione (senza i quali non potrà essere messa a gara) e alla realizzazione di una sede di pregevole fattura, per cui occorreranno molto più dei 49 milioni stimati nel Piano finanziario.

6)    Iconicità dell’intervento: Non ci sarà alcuna iconicità dell’intervento e stentiamo a credere che possa essere rispettata l’alta qualità della proposta architettonica. La Regione Abruzzo stima la realizzazione sulla base dei costi necessari per un mq di edilizia residenziale pubblica, indicati nella D.G.R. n. 615/2020, rivalutata ad oggi con indici Istat e aumentata del 20% fino a un importo di € 1862,62/mq. Tuttavia, per un edificio del genere, occorrerebbero almeno € 2500/mq.

7)    Pronta nel 2027: È a dir poco improbabile che il cronoprogramma possa essere rispettato. Alla progettazione sono stati destinati 3,7 milioni di euro, che dovranno necessariamente essere reperiti prima di pubblicare il bando (gara europea per via dell’importo), per cui potremo disporre del progetto non prima di due anni, precisamente 500 giorni dopo l’avvio della gara di progettazione, che al momento tuttavia non può essere pubblicata in mancanza dei fondi necessari. Infine, seguirà la gara per la realizzazione. Snodi che dimostrano come la sede regionale (nella malaugurata ipotesi in cui non dovessimo riuscire a fermarla) vedrà la luce ben oltre il 2027. Non a caso la somma degli affitti che attualmente la Regione corrisponde su Pescara viene computata solo dal sesto anno, in quanto si renderanno ancora necessari per altri sei anni, e sicuramente anche oltre.

8)    Biblioteca: Non ci sarà alcuna biblioteca pubblica, contrariamente a quanto riferito, ma sarà una biblioteca a servizio della sola Giunta regionale.

Il Comune di Pescara utilizza la procedura di cui all’art. 34 del TUEL (Accordo di programma tra pubbliche amministrazioni), che prevederà un solo passaggio, da perfezionare entro 30 giorni in Consiglio comunale, prima dell’adozione del Decreto del Presidente della Giunta Regionale, che definirà la procedura senza che la città ne sia stata adeguatamente informata. Una scelta dettata non dalla necessità di snellire i tempi – ampiamente disattesi come dimostrano i tempi dilatati per la stipula dell’Accordo di programma -, bensì dalla volontà di nascondere alla città gli aspetti che oggi abbiamo messo in evidenza: il mancato finanziamento delle opere compensative, la riduzione dei parcheggi a disposizione della cittadinanza e la mancanza di fondi per procedere a progettazione e realizzazione.

La domanda che ci poniamo è: come può un Consiglio comunale ratificare un Accordo di programma che prevede una cambiale? Come può un Consiglio comunale ratificare un Accordo di programma che rimette ad una successiva Convenzione, accettando quindi di essere tagliato fuori, l’indicazione delle opere che verranno finanziati dalla Regione, per le quali non c’è neanche uno stralcio di progettazione che ne determini l’ammontare?

Il PD regionale e comunale, assieme alle altre forze di centrosinistra in Consiglio comunale, si prodigheranno con ogni mezzo e in ogni occasione utile per impedire la realizzazione della sede della Regione Abruzzo all’interno del Parco centrale, a partire dal Consiglio comunale che dovrà ratificare questo accordo. Allo stesso tempo continueremo a sostenere, come abbiamo fatto dall’inizio, il ricorso di Italia Nostra per bloccare questa iniziativa scellerata.




SEDE UNICA DI REGIONE ABRUZZO nell’area di risulta

M5S: solo una grande sceneggiata politica per coprire i fallimenti di Masci

Pescara, 13 maggio 2023. Il Movimento 5 Stelle Pescara interviene nel dibattito sulla realizzazione della nuova sede unica di Regione Abruzzo nell’Area di Risulta e tuona contro il centrodestra di Regione e Comune.

“Come cittadini di Pescara siamo invitati inconsapevoli alla più grande messa in scena politica che il centrodestra di Regione e Comune potessero mettere in piedi per nascondere i loro fallimenti” – commentano lapidari i consiglieri del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – “Per il Comune di Pescara il totale fallimento è quello di Carlo Masci proprio sulla progettualità dell’Area di Risulta, in cui prima ha adottato il progetto della giunta Alessandrini contro il quale aveva costruito la sua campagna elettorale, poi ha inserito in quel progetto elementi baldanzosi come la pista da sci e infine ha lanciato una gara europea che è andata deserta, non essendoci stata nemmeno un’impresa nell’intero continente che ha ritenuto valido tale progetto e la sua realizzazione. Oggi, a meno di un anno dalle elezioni il centrodestra sta tentando di camuffare l’incapacità del primo cittadino pescarese senza accorgersi che sta sprofondando con lui nelle contraddizioni, montando un’inutile sceneggiata nella quale lasciano al sindaco Masci il meritato ruolo di comparsa”.

Secondo i consiglieri pentastellati la destra regionale, nel tentativo di correre in soccorso dell’amministrazione pescarese, si confonde e contraddice sé stessa già nella stessa conferenza di presentazione dell’accordo di programma siglato con il Comune di Pescara, proprio per la nuova sede unica regionale nell’Area di Risulta. “Da una parta il presidente del Consiglio regionale, Sospiri, parla di un progetto iconico e sontuoso con una torre alta 50 metri, cioè quanto le torri Camuzzi, e dall’altra Marsilio, parlando di un edificio “decoroso e dignitoso” mette a disposizione risorse pari a 48,5 milioni di euro che, conti alla mano, basterebbero appena alla realizzazione di 20.000 mq di case popolari e non certo di uffici governativi regionali. In poche parole, si potrebbe rispolverare il vecchio adagio “poche idee e ben confuse” proseguono i consiglieri M5S Alessandrini, Sola e Di Renzo.

Infine, rimane l’aspetto più rilevante e concreto del progetto portato avanti dal centrodestra che è rappresentato dalla non corrispondenza tra quanto dichiarato pubblicamente sulle caratteristiche del progetto e quanto emerso ufficialmente nel procedimento di Valutazione di impatto ambientale e denunciato in Consiglio comunale diverse volte dal M5S.

“La Regione Abruzzo ha finalmente ammesso a chiare lettere che nell’Area di Risulta vorrebbe realizzare la sede unica dei suoi uffici pescaresi contraddicendo quanto dichiarato dal Comune di Pescara nei documenti ufficiali della VIA – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – A seguito di interlocuzione con il Comitato Tecnico istituito successivamente alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, è emerso che nella sede regionale nell’area di risulta non saranno insediati tutti gli uffici regionali compresi quelli delle strutture politiche, nonché di gran parte delle società partecipate né ci saranno attività di front-office è quanto scritto sui documenti VIA.”

Questo elemento è dirimente della necessità di sottoporre a VIA l’intero progetto, mentre il Comune di Pescara con tale dichiarazione, pensando di bypassare la procedura ne ha invece dichiarato l’illegittimità che porterà, probabilmente, ad un blocco del progetto e alla perdita di ulteriori risorse economiche pubbliche e di ulteriore tempo.

“Il bene di Pescara e la tutela dei denari pubblici dovrebbe venire prima degli interessi di partito e delle partite elettorali” concludono i consiglieri pentastellati Alessandrini, Sola e Di Renzo “mentre Masci e Sospiri utilizzano la nostra città come una tela dove rinchiudere il proprio ego e vanità, né più né meno che come fece nel romanzo di Oscar Wilde un certo Dorian Grey.”




CAMERA DI COMMERCIO, la richiesta del PD

Escludere dal piano delle alienazioni il palazzo storico di Pescara e il Pala Becci. In caso contrario pronti a richiedere un Consiglio comunale straordinario aperto alla città

Pescara, 13 maggio 2023. La conferenza di una settimana fa sulla paventata vendita dello storico palazzo della Camera di Commercio in Via Conte di Ruvo e del Pala Becci ha prodotto un primo risultato: informare i cittadini del piano della Giunta Camerale ed avviare il dibattito.

Rispettiamo il lavoro della Camera di Commercio e ringraziamo il Presidente Strever per i toni garbati con cui ha inteso illustrare gli obblighi di legge e la posizione della Camera di Commercio, ma le sue dichiarazioni – riportate a dire il vero con qualche asimmetria dai vari organi di stampa -, secondo cui ad oggi non ci sarebbe alcuna disposizione definitiva, cozzano con la delibera della Giunta camerale n. 9 del  31 gennaio 2023, che denota inequivocabilmente una decisione già presa.

Leggiamo nella stessa: «…ritenendo l’ipotesi n. 2 dello stesso piano la più rispondente alle esigenze dell’ente e conforme al D.M. istitutivo 25/9/2015, con la demolizione e la ricostruzione della palazzina uffici del complesso “Foro Boario” di Chieti Scalo, gli interventi di adeguamento statico e miglioramento sismico dei padiglioni “B” e “C” presenti nello stesso complesso, il mantenimento dei locali adibiti a Registro delle Imprese di Pescara, via Conte di Ruvo, 14/16, degli uffici di Via Conte di Ruvo 18-20-22, della sala televisiva e della sala Master e con conseguente messa a reddito o alienazione dei restanti immobili descritti nel piano».

Stando a quanto ci risulta, il prossimo 16 maggio, alle ore 15, è in programma una nuova riunione della Giunta Camerale, avente come primo punto all’ordine del giorno proprio la nostra posizione sulla dismissione degli immobili in questione. Da quel consesso attendiamo questa volta rassicurazioni formali e concrete, in caso contrario chiederemo la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per discutere del tema con la città.

Non possiamo oggi non rilevare come, tra tutti gli interventi, sia mancato quello del Sindaco di Pescara, rimasto stranamente e colpevolmente in silenzio sulla questione. Abbiamo trovato invece più che apprezzabile e ben argomentata la proposta alternativa, pervenuta da alcuni membri di precedenti Giunte Camerali (Ardizzi, Di Carlo e altri), di vendere la sede del Foro Boario a Chieti scalo. Ma in ogni caso non ci diremo contrari ad altre scelte che l’attuale governance dell’ente camerale vorrà assumere, purché si tutelino la sede di Via Conte di Ruvo e il Pala Becci, garantendo la permanenza della sede secondaria a Pescara (prevista dal decreto del MISE), che è cosa ben diversa dalla permanenza di un paio di sportelli.

In questi giorni abbiamo letto e ascoltato indirizzi che ci sembrano un po’ contraddittori.

•             Malgrado il Presidente Strever sostenga come questo avviso vada letto come una semplice ricognizione del mercato immobiliare, la deliberazione del 31 gennaio non lascia adito a molti dubbi, esplicitando come “sarà effettuata la messa a reddito o alienazione“ degli  immobili in questione. Anche perché risulta evidente come le due sedi storiche di Pescara e Chieti,  così come il Pala Becci – un vero fiore all’occhiello della città adriatica proprio in virtù del lavoro della Camera di Commercio -, garantiscano maggiore appetibilità sul mercato rispetto alla sede inagibile del Foro Boario di Chieti Scalo.

•             Abbiamo letto sulla stampa che il piano di razionalizzazione sarebbe stato imposto dal Mef al termine di una visita ispettiva risalente alla scorsa estate. Il Ministero avrebbe preteso la messa a reddito degli immobili inutilizzati a seguito della fusione. La domanda che ci poniamo è: se la sede del Foro Boario non viene usata poiché inagibile, perché vendere il palazzo di Pescara e il Pala Becci, che invece vengono adoperati quotidianamente? Ci sembra una scelta in direzione contraria rispetto alle richieste del Mef.

•             Nel medesimo articolo di stampa, il Presidente prova a rassicurare spiegando come ci sia “invece, l’intenzione di affittare e non vendere le sedi di Pescara e Chieti”. E ancora: “Non affitterei mai né venderei il Pala Becci”. Sotto questo aspetto, innanzitutto occorre sottolineare che anche l’affitto della sede storica comporterebbe un depauperamento della sede pescarese, che accuserebbe senz’altro la perdita di tutta la governance camerale, ogni dirigenza, l’Azienda speciale, oltre al trasferimento di gran parte dei dipendenti e dei relativi servizi cui sono assegnati. Va aggiunto, inoltre, che quanto detto dal Presidente diverge dagli atti adottati dalla Giunta Camerale, il cui piano di razionalizzazione è pienamente operativo e vigente e, da questo punto di vista, definitivo, e comprende anche l’alienazione del Pala Becci.

•             In una dichiarazione dello stesso giorno, apparsa su un altro quotidiano, il Presidente Strever ha spiegato invece che “anche per il Pala Becci ci sarà un’esplorazione per una sua messa a reddito”. Affermazione in questo caso coincidente con gli atti Camerali, ma contraria a quanto riportato sull’altro quotidiano. A questo punto ci chiediamo: quale delle due rappresenta l’orientamento della Camera di Commercio? Attendiamo una formalizzazione che ci auguriamo possa avvenire nella giunta camerale fissata per il 16 maggio.

Volendo tracciare un quadro carte alla mano, abbiamo quindi ancora ragione di temere per la vendita delle sedi pescaresi della Camera di Commercio, con il contentino di qualche servizio per l’utenza lasciato in via Conte di Ruvo, che, come abbiamo già avuto modo di dire, non possono integrare la sede secondaria espressamente prevista nella delibera del MISE a seguito della fusione delle due Camere di Commercio.

Chiediamo dunque alla Giunta Camerale, che ci risulta essere in prorogatio, di non proseguire nel piano di razionalizzazione corrente, che prevede, per Pescara, il semplice “mantenimento di un presidio per i servizi all’utenza”, trasferendo a Chieti Scalo “la quasi totalità del personale della Camera” e la totalità degli uffici e dei servizi, nonché delle dirigenze e della stessa governance, oltre che dell’Azienda Speciale.

Confidiamo che il Presidente Strever e la Giunta Camerale, in virtù dell’intelligenza e la lungimiranza che li contraddistingue, possano tornare sui loro passi mettendo in vendita l’edificio del Foro Boario, paradossalmente il più recente edificio di proprietà della Camera di Commercio (escluso il Pala Becci), ma l’unico inagibile.

Aggiungiamo che la famosa relazione del MEF del 2022, citata da più parti, a noi risulta non pubblicata. Non l’abbiamo infatti rinvenuta tra gli atti pubblicati dalla Camera di Commercio nella sezione trasparenza. Sarebbe il caso di portarla a conoscenza della città, e siamo pronti a richiederla nel caso dovesse rendersi necessario il Consiglio comunale straordinario.

«Noi crediamo fermamente che Pescara debba conservare la sede della Camera di Commercio» afferma Piero Giampietro. «A questo proposito vogliamo lanciare un’altra proposta: perché non svincolare l’ex Cofa dal progetto Eassitech condiviso con l’ateneo e realizzarlo al Foro Boario di Chieti Scalo?». 

Anche perché, come sostiene Francesco Pagnanelli, «Pescara già conta enormi difficoltà nel recupero degli spazi abbandonati, guardiamo ad esempio all’ex Fea, alla casa di riposo di via Arapietra la cui asta ieri è andata di nuovo deserta. Così rischiamo soltanto di aggiungerne di nuovi e di perdere un luogo come il Pala Becci, l’unico in città in grado di ospitare fiere e convegni di caratura nazionale». Sulla salvaguardia del palazzo storico in via Conte di Ruvo si sofferma invece Marco Presutti: «La questione tocca nel profondo l’identità pescarese, in quanto l’edificio della Camera di Commercio venne progettato specularmente a Palazzo di Città al fine di segnalare la presenza delle istituzioni sull’altra sponda del fiume, la sua dismissione comprometterebbe l’originario disegno armonico della città».

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

E i Gruppi consiliari Pd,

Sclocco Sindaco e Città Aperta

al Comune di Pescara




ATTACCO INFORMATICO ASL1

Tutto il M5s è stretto intorno a cittadini e operatori sanitari della provincia dell’aquila.

L’Aquila, 12 maggio 2023. Ringrazio il Consigliere regionale Giorgio Fedele per essersi prodigato a informare l’intero territorio aquilano del vile, criminale e devastante attacco informatico subito dalla Asl 1 e ringrazio tutto il gruppo consiliare in Regione del Movimento 5 Stelle per la compattezza che sta dimostrando, così come la senatrice Gabriella Di Girolamo per aver portato in Parlamento un’interrogazione sulla difficile situazione che stiamo vivendo.

La provincia dell’Aquila ha subito un gravissimo attacco informatico e la nostra sanità sta vivendo una delle sue crisi peggiori con servizi bloccati e pazienti abbandonati a sé stessi, eppure il centrodestra abruzzese, guidato dal presidente romano Marco Marsilio, si trincera dietro il silenzio e si rifiuta di dialogare con i cittadini in una situazione di vera e propria emergenza.

Lo chiamano “riserbo”, in realtà si nascondono dietro a frasi fatte mentre il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ci mette la faccia e parla dinanzi a microfoni e telecamere per informare i cittadini di ciò che sta accadendo, esprimendo solidarietà e vicinanza a lavoratrici e lavoratori del comparto sanitario. Cosa che avrebbe dovuto fare Marsilio come presidente di Regione (anche se non sua), l’assessore alla Sanità Verì e il direttore della Asl Romano. Ma nessuno li ha visti né sentiti. In questo momento di enorme difficoltà per cittadini e operatori sanitari non abbiamo mai chiesto che si esprimessero su questioni riservate ma che ci facessero sapere come hanno riorganizzato i servizi.

Da coordinatore provinciale, posso rassicurare cittadini e operatori sanitari che il Movimento 5 Stelle è attento e vigile e farà di tutto per accertare eventuali responsabilità per l’accaduto.

Attilio D’Andrea

Coordinatore Provinciale della provincia dell’Aquila




IL CENTRODESTRA DIFENDA il nostro territorio

I Circoli cittadini del Pd difendono l’operato del sindaco e presidente della Provincia, Francesco Menna “sempre presente ai tavoli per la difesa, la salvaguardia e la promozione del nostro territorio”

Chieti, 26 aprile 2023. La consigliera regionale della destra abruzzese, Sabrina Bocchino invece di accusare il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna di essere assente dai tavoli regionali, avrebbe fatto bene a partecipare alla Commissione sulla sanità di Vasto e Lanciano e farebbe bene a difendere il nostro territorio sbattendo i pugni sui tavoli “che contano”.

È stata eletta per questo!

Difendiamo dunque e condividiamo appieno l’operato del sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna che ha sempre difeso il nostro territorio partecipando ed intervenendo ai tavoli e ai dibattiti necessari per la difesa, la salvaguardia e la promozione dello stesso.

Basta ricordare le sole battaglie che sta portando avanti per la salvaguardia del Tribunale e della Procura di Vasto, del San Pio di Vasto, mortificato ed abbandonato dalla destra abruzzese, e il tema della Variante alla Statale 16 dicendo No a viadotti e gallerie che avrebbero deturpato la bellezza di Vasto e di questo nostro lembo d’Abruzzo e dicendo No anche alla mini variante che non solo non avrebbe ulteriormente appesantito il traffico veicolare e dei mezzi pesanti nel tratto da Trave allo svincolo per Montevecchio, ma avrebbe anche creato i presupposti per futuri viadotti e gallerie.

Le elezioni regionali si avvicinano e lo comprendiamo bene dalla discesa in campo di questa inconcludente destra abruzzese che in questi quattro anni di governo deve solo ringraziare i fondi del PNRR, un’iniezione di liquidità europea a causa di una pandemia senza eguali.

Chissà cosa sarebbero venuti a dirci e a raccontarci se non ci fossero stati questi fondi!

Condividiamo inoltre quanto ha affermato il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti in merito alle opere di urbanizzazione del nuovo ospedale che a detta di Schael e Marsilio spettano al Comune di Vasto. Altro modo per scaricare le responsabilità del loro inconcludente governo regionale ad altri! Tipico della destra abruzzese!

Ma i cittadini, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari non solo hanno ben compreso anche loro l’assenza degli esponenti locali in Regione e della giunta regionale stessa, ma hanno anche ben compreso il buon operato del precedente governo regionale e l’operato dell’ex assessore alla Sanità e al Bilancio, Silvio Paolucci che  è bene ricordare, ha ereditato una sanità commissariata….altro che fondi PNRR e nonostante tutto ha aperto reparti e dato servizi al San Pio quali la Stroke Unite, l’Obi, la lungodegenza, chiusa per i malati covid e mai riaperta!

La destra abruzzese, dunque, e i loro esponenti locali invece di incolpare gli altri farebbero bene a dimettersi, o meglio a non ripresentarci alle prossime elezioni regionali! L’Abruzzo non ha bisogno di loro! L’Abruzzo non ha bisogno di spot e slogan! L’Abruzzo ha bisogno di fatti concreti e non di passerelle elettorali!

I Circoli cittadini del Pd di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Celenza sul Trigno, Cupello, Fresagrandinaria, Gissi, Lentella, Monteodorisio, Pollutri, Scerni, Torrebruna, Villalfonsina




PAOLUCCI MIGLIOR CANDIDATO alle elezioni regionali

Si avvii subito un confronto per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza. L’Abruzzo ha bisogno di noi

di Francesco Menna [Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia]

Vasto, 24 aprile 2023. In qualità di esponente del Partito Democratico, e nel mio ruolo di presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Vasto, non posso non esimermi dal partecipare in maniera attiva alla composizione della coalizione di centrosinistra in Abruzzo in vista delle prossime elezioni regionali di marzo 2024.

Sento il dovere da uomo di partito e da uomo delle Istituzioni, di stimolare il PD e tutto il centrosinistra ad un dibattito e ad un confronto interno anche con quanti desiderosi di costruire l’alternativa all’attuale governo di centrodestra.

Pertanto, invito e sollecito il mio Partito ad avviare rapidamente questo dialogo e questo confronto per costruire liste forti ed un progetto che metta al centro temi importanti per il futuro dell’Abruzzo quali la sanità, il lavoro, i trasporti, le infrastrutture, l’ambiente, la transizione ecologica e l’inclusione sociale.

Da presidente della Provincia, da sindaco di Vasto e da esponente del Partito Democratico, consapevole che è necessario costruire, formare ed elaborare un programma di governo prima delle indicazioni delle persone che lo devono rappresentare, ma considerato però il poco tempo che abbiamo di fronte, non posso che partire da un suggerimento, spero utile, per uscire dallo stallo in cui stiamo cadendo allo scopo di individuare la personalità che a mio giudizio è la più adeguata a condurre la costruzione di un governo di centrosinistra.

L’unica proposta credibile, è Silvio Paolucci, avendo egli stesso investito gli ultimi dieci anni nella politica regionale, con onestà e credibilità, ricoprendo ruoli significativi ed importanti quali l’Assessorato regionale al Bilancio e alla Sanità e ricoprendo attualmente il ruolo di Capogruppo del maggior partito di opposizione in Consiglio regionale. In questi dieci anni egli ha sicuramente maturato una esperienza di governo regionale importante per essere il Presidente della Regione Abruzzo.

È evidente che la coalizione deve avere il nucleo centrale nell’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle e proprio in quest’ottica, pur essendo convinto che il miglior candidato che il centrosinistra possa esprimere sia Silvio Paolucci, dico che se il Movimento 5 Stelle ha una figura non terza ma spendibile internamente, allora è necessario promuovere fin da ora il necessario quanto improcrastinabile confronto e dialogo. Ma qualora non fosse così, è inutile ricorrere a figure terze o a civici improvvisati vista la imminente scadenza elettorale.

Ed è dunque a loro e a tutti gli esponenti del Partito Democratico abruzzese che dico, in qualità di presidente della Provincia e di sindaco di Vasto, “Sveglia. Muoviamoci. Non abbiamo tempo da perdere!”.

Abbiamo il dovere di unirci e di confrontarci fin da oggi per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza che è più di destra dell’attuale governo nazionale. L’Abruzzo ha bisogno di noi.




UNA CRISI CONCLAMATA

La crisi in comune, che va avanti ormai dal 18 febbraio scorso, giorno delle dimissioni del sindaco Castiglione poi ritirate il 10 marzo, sta portando alla paralisi della città.

di Fabrizio Tucci

Ortona, 24 aprile 2023. Nell’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 aprile, solo il terzo nel 2023, a certificare le difficoltà e la lentezza della macchina operativa, il sindaco non ha avuto la maggioranza per approvare il Documento Unico di Programmazione.

Sono passati oltre due mesi dall’apertura della crisi, e non si registrano novità.

Il sindaco non è riuscito a riformulare una maggioranza forte nei numeri e nella politica, che possa governare con stabilità nel rispetto del mandato che gli è stato affidato dagli elettori alle urne.

Agitarsi animatamente nello scongiurare l’arrivo del commissario, non può che rappresentare la foglia di fico a copertura di una crisi politica che a soli dieci mesi dalle elezioni ha completamente imbrigliato la macchina amministrativa. Se il sindaco non dovesse essere in grado di andare avanti con una maggioranza vera, che non sia ostaggio del capriccio di un consigliere oggi e l’altro domani, bisogna prendere atto che la politica ha fallito e che la soluzione è ridare la parola agli elettori.

Altre argomentazioni sarebbero effimere e pretestuose.




IL 25 APRILE di Pagano

Patrimonio della Nazione, valori da difendere ogni giorno

Roma, 24 aprile 2023. “Il 25 Aprile è un patrimonio della Nazione, la festa di tutti. Sono convinto che la libertà di pensiero e la democrazia debbano essere valori condivisi nei quali riconoscersi ogni giorno. Ciò che oggi diamo per scontato, come ad esempio la democrazia, la libertà, il benessere e il diritto alla salute, non sono per sempre, ma vanno riconfermati come ci viene purtroppo ricordato dalle recenti guerre in Ucraina e in altri Paesi del mondo. Quest’anno più che mai, nel 75esimo compleanno della nostra Costituzione”.  È quanto dichiarato, al quotidiano Il Centro, dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano.




INTERPELLANZA PAOLUCCI su fondi per l’edilizia sanitaria a Chieti

Marsilio prende in giro la città promettendo interventi senza copertura. La delibera con cui fa campagna elettorale è solo di indirizzo

L’Aquila, 22 aprile 2023. “Quattro anni di chiacchiere e propaganda, l’unica cosa concreta che Marsilio ha fatto per la città di Chieti e i presidi sanitari del suo territorio è stato tagliare reparti, risorse e depotenziare eccellenze e l’importanza dell’ospedale clinicizzato di Colle dell’Ara. È dei giorni scorsi l’annuncio in pompa magna della reingegnerizzazione del presidio ospedaliero, peccato che nonostante Marsilio governi l’Abruzzo e la sanità dal 2019, non solo nulla ha fatto finora e la rivoluzione annunciata è ad oggi scritta solo sulla carta. L’atto presentato non è operativo, è un documento solo programmatico e le risorse di cui ha parlato sono virtuali, come lo sono i tempi in cui ciò accadrà, come chiaramente dice la delibera che lui stesso ha firmato, affermando che “il presente provvedimento risulta di natura esclusivamente programmatoria e che alla iscrizione in bilancio delle risorse di che trattasi potrà procedersi soltanto all’esito della definitiva assegnazione in favore dell’ente”. La smetta di prendere in giro gli abruzzesi, la sanità è un diritto, è occuparsene è una cosa seria”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che annuncia un’interpellanza sull’argomento e l’accesso agli atti su tutta la programmazione inerente all’edilizia sanitaria in Abruzzo. 

“Il concreto timore è che dei 60 milioni di investimenti annunciati non partirà un bel nulla – avverte Paolucci – Vero è che il primo lotto degli interventi, per 50 milioni circa ereditati dai governi precedenti a questo, è fermo perché non c’è alcuna progettazione esecutiva e non sanno come utilizzare i fondi, mentre sul secondo addirittura non sanno ancora dove trovarli! In pratica prima il danno, cioè i ripetuti tagli a Chieti e poi la beffa, annunci impossibili e risorse inesistenti per la sanità del capoluogo che intanto affonda, come dimostra il drammatico calo delle prestazioni nel presidio di Chieti sotto la Giunta Marsilio rispetto alla legislatura precedente: siamo a -17%!!!!

Per questo chiedo di sapere qual è la disponibilità vera ed effettiva dei fondi al momento programmati per poter dare esecuzione agli interventi previsti e richiamati nella DGR n.205 del 6 aprile scorso riguardo l’ospedale di Chieti, così come ritengo indispensabile sapere anche qual è la disponibilità effettiva dei fondi per il secondo lotto funzionale, con risorse programmate di 8.918.430,63 euro. Lo chiedo perché dagli atti che il centrodestra stesso ha scritto e approvato, affiora che l’attuale disponibilità risulta unicamente di 2.578.947,37 di euro, la terza parte del totale e che si tratta di fondi che verranno anticipati dalla ASL2 e che non consentono, a patto che non si facciano miracolose moltiplicazioni, di fare ciò che hanno detto.

Questo significa che tutti i progetti presentati sono virtuali, e che ancora una volta Chieti sarà la cenerentola della sanità, a cui la Regione non dà nemmeno gli spiccioli: dopo aver perso i 30 milioni di euro per il nuovo ospedale deviati altrove, il Dea di II livello, il distretto sanitario di Chieti Scalo, le eccellenze sanitarie del clinicizzato, depauperato di anno in anno e dopo la proposta di dislocare la Cittadella giudiziaria, spogliando il centro storico anche del Tribunale pur di vendere il san Camillo per coprire i milioni di debito accumulato dalla Asl, l’ulteriore presa in giro, il centrodestra per Chieti ha poco meno di 3 milioni di euro. Questa è la considerazione e l’impegno per il capoluogo della provincia più popolosa d’Abruzzo”.