SEDE UNICA DI REGIONE ABRUZZO nell’area di risulta

M5S: solo una grande sceneggiata politica per coprire i fallimenti di Masci

Pescara, 13 maggio 2023. Il Movimento 5 Stelle Pescara interviene nel dibattito sulla realizzazione della nuova sede unica di Regione Abruzzo nell’Area di Risulta e tuona contro il centrodestra di Regione e Comune.

“Come cittadini di Pescara siamo invitati inconsapevoli alla più grande messa in scena politica che il centrodestra di Regione e Comune potessero mettere in piedi per nascondere i loro fallimenti” – commentano lapidari i consiglieri del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – “Per il Comune di Pescara il totale fallimento è quello di Carlo Masci proprio sulla progettualità dell’Area di Risulta, in cui prima ha adottato il progetto della giunta Alessandrini contro il quale aveva costruito la sua campagna elettorale, poi ha inserito in quel progetto elementi baldanzosi come la pista da sci e infine ha lanciato una gara europea che è andata deserta, non essendoci stata nemmeno un’impresa nell’intero continente che ha ritenuto valido tale progetto e la sua realizzazione. Oggi, a meno di un anno dalle elezioni il centrodestra sta tentando di camuffare l’incapacità del primo cittadino pescarese senza accorgersi che sta sprofondando con lui nelle contraddizioni, montando un’inutile sceneggiata nella quale lasciano al sindaco Masci il meritato ruolo di comparsa”.

Secondo i consiglieri pentastellati la destra regionale, nel tentativo di correre in soccorso dell’amministrazione pescarese, si confonde e contraddice sé stessa già nella stessa conferenza di presentazione dell’accordo di programma siglato con il Comune di Pescara, proprio per la nuova sede unica regionale nell’Area di Risulta. “Da una parta il presidente del Consiglio regionale, Sospiri, parla di un progetto iconico e sontuoso con una torre alta 50 metri, cioè quanto le torri Camuzzi, e dall’altra Marsilio, parlando di un edificio “decoroso e dignitoso” mette a disposizione risorse pari a 48,5 milioni di euro che, conti alla mano, basterebbero appena alla realizzazione di 20.000 mq di case popolari e non certo di uffici governativi regionali. In poche parole, si potrebbe rispolverare il vecchio adagio “poche idee e ben confuse” proseguono i consiglieri M5S Alessandrini, Sola e Di Renzo.

Infine, rimane l’aspetto più rilevante e concreto del progetto portato avanti dal centrodestra che è rappresentato dalla non corrispondenza tra quanto dichiarato pubblicamente sulle caratteristiche del progetto e quanto emerso ufficialmente nel procedimento di Valutazione di impatto ambientale e denunciato in Consiglio comunale diverse volte dal M5S.

“La Regione Abruzzo ha finalmente ammesso a chiare lettere che nell’Area di Risulta vorrebbe realizzare la sede unica dei suoi uffici pescaresi contraddicendo quanto dichiarato dal Comune di Pescara nei documenti ufficiali della VIA – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – A seguito di interlocuzione con il Comitato Tecnico istituito successivamente alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, è emerso che nella sede regionale nell’area di risulta non saranno insediati tutti gli uffici regionali compresi quelli delle strutture politiche, nonché di gran parte delle società partecipate né ci saranno attività di front-office è quanto scritto sui documenti VIA.”

Questo elemento è dirimente della necessità di sottoporre a VIA l’intero progetto, mentre il Comune di Pescara con tale dichiarazione, pensando di bypassare la procedura ne ha invece dichiarato l’illegittimità che porterà, probabilmente, ad un blocco del progetto e alla perdita di ulteriori risorse economiche pubbliche e di ulteriore tempo.

“Il bene di Pescara e la tutela dei denari pubblici dovrebbe venire prima degli interessi di partito e delle partite elettorali” concludono i consiglieri pentastellati Alessandrini, Sola e Di Renzo “mentre Masci e Sospiri utilizzano la nostra città come una tela dove rinchiudere il proprio ego e vanità, né più né meno che come fece nel romanzo di Oscar Wilde un certo Dorian Grey.”




CAMERA DI COMMERCIO, la richiesta del PD

Escludere dal piano delle alienazioni il palazzo storico di Pescara e il Pala Becci. In caso contrario pronti a richiedere un Consiglio comunale straordinario aperto alla città

Pescara, 13 maggio 2023. La conferenza di una settimana fa sulla paventata vendita dello storico palazzo della Camera di Commercio in Via Conte di Ruvo e del Pala Becci ha prodotto un primo risultato: informare i cittadini del piano della Giunta Camerale ed avviare il dibattito.

Rispettiamo il lavoro della Camera di Commercio e ringraziamo il Presidente Strever per i toni garbati con cui ha inteso illustrare gli obblighi di legge e la posizione della Camera di Commercio, ma le sue dichiarazioni – riportate a dire il vero con qualche asimmetria dai vari organi di stampa -, secondo cui ad oggi non ci sarebbe alcuna disposizione definitiva, cozzano con la delibera della Giunta camerale n. 9 del  31 gennaio 2023, che denota inequivocabilmente una decisione già presa.

Leggiamo nella stessa: «…ritenendo l’ipotesi n. 2 dello stesso piano la più rispondente alle esigenze dell’ente e conforme al D.M. istitutivo 25/9/2015, con la demolizione e la ricostruzione della palazzina uffici del complesso “Foro Boario” di Chieti Scalo, gli interventi di adeguamento statico e miglioramento sismico dei padiglioni “B” e “C” presenti nello stesso complesso, il mantenimento dei locali adibiti a Registro delle Imprese di Pescara, via Conte di Ruvo, 14/16, degli uffici di Via Conte di Ruvo 18-20-22, della sala televisiva e della sala Master e con conseguente messa a reddito o alienazione dei restanti immobili descritti nel piano».

Stando a quanto ci risulta, il prossimo 16 maggio, alle ore 15, è in programma una nuova riunione della Giunta Camerale, avente come primo punto all’ordine del giorno proprio la nostra posizione sulla dismissione degli immobili in questione. Da quel consesso attendiamo questa volta rassicurazioni formali e concrete, in caso contrario chiederemo la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per discutere del tema con la città.

Non possiamo oggi non rilevare come, tra tutti gli interventi, sia mancato quello del Sindaco di Pescara, rimasto stranamente e colpevolmente in silenzio sulla questione. Abbiamo trovato invece più che apprezzabile e ben argomentata la proposta alternativa, pervenuta da alcuni membri di precedenti Giunte Camerali (Ardizzi, Di Carlo e altri), di vendere la sede del Foro Boario a Chieti scalo. Ma in ogni caso non ci diremo contrari ad altre scelte che l’attuale governance dell’ente camerale vorrà assumere, purché si tutelino la sede di Via Conte di Ruvo e il Pala Becci, garantendo la permanenza della sede secondaria a Pescara (prevista dal decreto del MISE), che è cosa ben diversa dalla permanenza di un paio di sportelli.

In questi giorni abbiamo letto e ascoltato indirizzi che ci sembrano un po’ contraddittori.

•             Malgrado il Presidente Strever sostenga come questo avviso vada letto come una semplice ricognizione del mercato immobiliare, la deliberazione del 31 gennaio non lascia adito a molti dubbi, esplicitando come “sarà effettuata la messa a reddito o alienazione“ degli  immobili in questione. Anche perché risulta evidente come le due sedi storiche di Pescara e Chieti,  così come il Pala Becci – un vero fiore all’occhiello della città adriatica proprio in virtù del lavoro della Camera di Commercio -, garantiscano maggiore appetibilità sul mercato rispetto alla sede inagibile del Foro Boario di Chieti Scalo.

•             Abbiamo letto sulla stampa che il piano di razionalizzazione sarebbe stato imposto dal Mef al termine di una visita ispettiva risalente alla scorsa estate. Il Ministero avrebbe preteso la messa a reddito degli immobili inutilizzati a seguito della fusione. La domanda che ci poniamo è: se la sede del Foro Boario non viene usata poiché inagibile, perché vendere il palazzo di Pescara e il Pala Becci, che invece vengono adoperati quotidianamente? Ci sembra una scelta in direzione contraria rispetto alle richieste del Mef.

•             Nel medesimo articolo di stampa, il Presidente prova a rassicurare spiegando come ci sia “invece, l’intenzione di affittare e non vendere le sedi di Pescara e Chieti”. E ancora: “Non affitterei mai né venderei il Pala Becci”. Sotto questo aspetto, innanzitutto occorre sottolineare che anche l’affitto della sede storica comporterebbe un depauperamento della sede pescarese, che accuserebbe senz’altro la perdita di tutta la governance camerale, ogni dirigenza, l’Azienda speciale, oltre al trasferimento di gran parte dei dipendenti e dei relativi servizi cui sono assegnati. Va aggiunto, inoltre, che quanto detto dal Presidente diverge dagli atti adottati dalla Giunta Camerale, il cui piano di razionalizzazione è pienamente operativo e vigente e, da questo punto di vista, definitivo, e comprende anche l’alienazione del Pala Becci.

•             In una dichiarazione dello stesso giorno, apparsa su un altro quotidiano, il Presidente Strever ha spiegato invece che “anche per il Pala Becci ci sarà un’esplorazione per una sua messa a reddito”. Affermazione in questo caso coincidente con gli atti Camerali, ma contraria a quanto riportato sull’altro quotidiano. A questo punto ci chiediamo: quale delle due rappresenta l’orientamento della Camera di Commercio? Attendiamo una formalizzazione che ci auguriamo possa avvenire nella giunta camerale fissata per il 16 maggio.

Volendo tracciare un quadro carte alla mano, abbiamo quindi ancora ragione di temere per la vendita delle sedi pescaresi della Camera di Commercio, con il contentino di qualche servizio per l’utenza lasciato in via Conte di Ruvo, che, come abbiamo già avuto modo di dire, non possono integrare la sede secondaria espressamente prevista nella delibera del MISE a seguito della fusione delle due Camere di Commercio.

Chiediamo dunque alla Giunta Camerale, che ci risulta essere in prorogatio, di non proseguire nel piano di razionalizzazione corrente, che prevede, per Pescara, il semplice “mantenimento di un presidio per i servizi all’utenza”, trasferendo a Chieti Scalo “la quasi totalità del personale della Camera” e la totalità degli uffici e dei servizi, nonché delle dirigenze e della stessa governance, oltre che dell’Azienda Speciale.

Confidiamo che il Presidente Strever e la Giunta Camerale, in virtù dell’intelligenza e la lungimiranza che li contraddistingue, possano tornare sui loro passi mettendo in vendita l’edificio del Foro Boario, paradossalmente il più recente edificio di proprietà della Camera di Commercio (escluso il Pala Becci), ma l’unico inagibile.

Aggiungiamo che la famosa relazione del MEF del 2022, citata da più parti, a noi risulta non pubblicata. Non l’abbiamo infatti rinvenuta tra gli atti pubblicati dalla Camera di Commercio nella sezione trasparenza. Sarebbe il caso di portarla a conoscenza della città, e siamo pronti a richiederla nel caso dovesse rendersi necessario il Consiglio comunale straordinario.

«Noi crediamo fermamente che Pescara debba conservare la sede della Camera di Commercio» afferma Piero Giampietro. «A questo proposito vogliamo lanciare un’altra proposta: perché non svincolare l’ex Cofa dal progetto Eassitech condiviso con l’ateneo e realizzarlo al Foro Boario di Chieti Scalo?». 

Anche perché, come sostiene Francesco Pagnanelli, «Pescara già conta enormi difficoltà nel recupero degli spazi abbandonati, guardiamo ad esempio all’ex Fea, alla casa di riposo di via Arapietra la cui asta ieri è andata di nuovo deserta. Così rischiamo soltanto di aggiungerne di nuovi e di perdere un luogo come il Pala Becci, l’unico in città in grado di ospitare fiere e convegni di caratura nazionale». Sulla salvaguardia del palazzo storico in via Conte di Ruvo si sofferma invece Marco Presutti: «La questione tocca nel profondo l’identità pescarese, in quanto l’edificio della Camera di Commercio venne progettato specularmente a Palazzo di Città al fine di segnalare la presenza delle istituzioni sull’altra sponda del fiume, la sua dismissione comprometterebbe l’originario disegno armonico della città».

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli

E i Gruppi consiliari Pd,

Sclocco Sindaco e Città Aperta

al Comune di Pescara




ATTACCO INFORMATICO ASL1

Tutto il M5s è stretto intorno a cittadini e operatori sanitari della provincia dell’aquila.

L’Aquila, 12 maggio 2023. Ringrazio il Consigliere regionale Giorgio Fedele per essersi prodigato a informare l’intero territorio aquilano del vile, criminale e devastante attacco informatico subito dalla Asl 1 e ringrazio tutto il gruppo consiliare in Regione del Movimento 5 Stelle per la compattezza che sta dimostrando, così come la senatrice Gabriella Di Girolamo per aver portato in Parlamento un’interrogazione sulla difficile situazione che stiamo vivendo.

La provincia dell’Aquila ha subito un gravissimo attacco informatico e la nostra sanità sta vivendo una delle sue crisi peggiori con servizi bloccati e pazienti abbandonati a sé stessi, eppure il centrodestra abruzzese, guidato dal presidente romano Marco Marsilio, si trincera dietro il silenzio e si rifiuta di dialogare con i cittadini in una situazione di vera e propria emergenza.

Lo chiamano “riserbo”, in realtà si nascondono dietro a frasi fatte mentre il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ci mette la faccia e parla dinanzi a microfoni e telecamere per informare i cittadini di ciò che sta accadendo, esprimendo solidarietà e vicinanza a lavoratrici e lavoratori del comparto sanitario. Cosa che avrebbe dovuto fare Marsilio come presidente di Regione (anche se non sua), l’assessore alla Sanità Verì e il direttore della Asl Romano. Ma nessuno li ha visti né sentiti. In questo momento di enorme difficoltà per cittadini e operatori sanitari non abbiamo mai chiesto che si esprimessero su questioni riservate ma che ci facessero sapere come hanno riorganizzato i servizi.

Da coordinatore provinciale, posso rassicurare cittadini e operatori sanitari che il Movimento 5 Stelle è attento e vigile e farà di tutto per accertare eventuali responsabilità per l’accaduto.

Attilio D’Andrea

Coordinatore Provinciale della provincia dell’Aquila




IL CENTRODESTRA DIFENDA il nostro territorio

I Circoli cittadini del Pd difendono l’operato del sindaco e presidente della Provincia, Francesco Menna “sempre presente ai tavoli per la difesa, la salvaguardia e la promozione del nostro territorio”

Chieti, 26 aprile 2023. La consigliera regionale della destra abruzzese, Sabrina Bocchino invece di accusare il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna di essere assente dai tavoli regionali, avrebbe fatto bene a partecipare alla Commissione sulla sanità di Vasto e Lanciano e farebbe bene a difendere il nostro territorio sbattendo i pugni sui tavoli “che contano”.

È stata eletta per questo!

Difendiamo dunque e condividiamo appieno l’operato del sindaco di Vasto e presidente della Provincia, Francesco Menna che ha sempre difeso il nostro territorio partecipando ed intervenendo ai tavoli e ai dibattiti necessari per la difesa, la salvaguardia e la promozione dello stesso.

Basta ricordare le sole battaglie che sta portando avanti per la salvaguardia del Tribunale e della Procura di Vasto, del San Pio di Vasto, mortificato ed abbandonato dalla destra abruzzese, e il tema della Variante alla Statale 16 dicendo No a viadotti e gallerie che avrebbero deturpato la bellezza di Vasto e di questo nostro lembo d’Abruzzo e dicendo No anche alla mini variante che non solo non avrebbe ulteriormente appesantito il traffico veicolare e dei mezzi pesanti nel tratto da Trave allo svincolo per Montevecchio, ma avrebbe anche creato i presupposti per futuri viadotti e gallerie.

Le elezioni regionali si avvicinano e lo comprendiamo bene dalla discesa in campo di questa inconcludente destra abruzzese che in questi quattro anni di governo deve solo ringraziare i fondi del PNRR, un’iniezione di liquidità europea a causa di una pandemia senza eguali.

Chissà cosa sarebbero venuti a dirci e a raccontarci se non ci fossero stati questi fondi!

Condividiamo inoltre quanto ha affermato il sindaco di Vasto e presidente della Provincia di Chieti in merito alle opere di urbanizzazione del nuovo ospedale che a detta di Schael e Marsilio spettano al Comune di Vasto. Altro modo per scaricare le responsabilità del loro inconcludente governo regionale ad altri! Tipico della destra abruzzese!

Ma i cittadini, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari non solo hanno ben compreso anche loro l’assenza degli esponenti locali in Regione e della giunta regionale stessa, ma hanno anche ben compreso il buon operato del precedente governo regionale e l’operato dell’ex assessore alla Sanità e al Bilancio, Silvio Paolucci che  è bene ricordare, ha ereditato una sanità commissariata….altro che fondi PNRR e nonostante tutto ha aperto reparti e dato servizi al San Pio quali la Stroke Unite, l’Obi, la lungodegenza, chiusa per i malati covid e mai riaperta!

La destra abruzzese, dunque, e i loro esponenti locali invece di incolpare gli altri farebbero bene a dimettersi, o meglio a non ripresentarci alle prossime elezioni regionali! L’Abruzzo non ha bisogno di loro! L’Abruzzo non ha bisogno di spot e slogan! L’Abruzzo ha bisogno di fatti concreti e non di passerelle elettorali!

I Circoli cittadini del Pd di Vasto, San Salvo, Casalbordino, Celenza sul Trigno, Cupello, Fresagrandinaria, Gissi, Lentella, Monteodorisio, Pollutri, Scerni, Torrebruna, Villalfonsina




PAOLUCCI MIGLIOR CANDIDATO alle elezioni regionali

Si avvii subito un confronto per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza. L’Abruzzo ha bisogno di noi

di Francesco Menna [Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia]

Vasto, 24 aprile 2023. In qualità di esponente del Partito Democratico, e nel mio ruolo di presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Vasto, non posso non esimermi dal partecipare in maniera attiva alla composizione della coalizione di centrosinistra in Abruzzo in vista delle prossime elezioni regionali di marzo 2024.

Sento il dovere da uomo di partito e da uomo delle Istituzioni, di stimolare il PD e tutto il centrosinistra ad un dibattito e ad un confronto interno anche con quanti desiderosi di costruire l’alternativa all’attuale governo di centrodestra.

Pertanto, invito e sollecito il mio Partito ad avviare rapidamente questo dialogo e questo confronto per costruire liste forti ed un progetto che metta al centro temi importanti per il futuro dell’Abruzzo quali la sanità, il lavoro, i trasporti, le infrastrutture, l’ambiente, la transizione ecologica e l’inclusione sociale.

Da presidente della Provincia, da sindaco di Vasto e da esponente del Partito Democratico, consapevole che è necessario costruire, formare ed elaborare un programma di governo prima delle indicazioni delle persone che lo devono rappresentare, ma considerato però il poco tempo che abbiamo di fronte, non posso che partire da un suggerimento, spero utile, per uscire dallo stallo in cui stiamo cadendo allo scopo di individuare la personalità che a mio giudizio è la più adeguata a condurre la costruzione di un governo di centrosinistra.

L’unica proposta credibile, è Silvio Paolucci, avendo egli stesso investito gli ultimi dieci anni nella politica regionale, con onestà e credibilità, ricoprendo ruoli significativi ed importanti quali l’Assessorato regionale al Bilancio e alla Sanità e ricoprendo attualmente il ruolo di Capogruppo del maggior partito di opposizione in Consiglio regionale. In questi dieci anni egli ha sicuramente maturato una esperienza di governo regionale importante per essere il Presidente della Regione Abruzzo.

È evidente che la coalizione deve avere il nucleo centrale nell’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle e proprio in quest’ottica, pur essendo convinto che il miglior candidato che il centrosinistra possa esprimere sia Silvio Paolucci, dico che se il Movimento 5 Stelle ha una figura non terza ma spendibile internamente, allora è necessario promuovere fin da ora il necessario quanto improcrastinabile confronto e dialogo. Ma qualora non fosse così, è inutile ricorrere a figure terze o a civici improvvisati vista la imminente scadenza elettorale.

Ed è dunque a loro e a tutti gli esponenti del Partito Democratico abruzzese che dico, in qualità di presidente della Provincia e di sindaco di Vasto, “Sveglia. Muoviamoci. Non abbiamo tempo da perdere!”.

Abbiamo il dovere di unirci e di confrontarci fin da oggi per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza che è più di destra dell’attuale governo nazionale. L’Abruzzo ha bisogno di noi.




UNA CRISI CONCLAMATA

La crisi in comune, che va avanti ormai dal 18 febbraio scorso, giorno delle dimissioni del sindaco Castiglione poi ritirate il 10 marzo, sta portando alla paralisi della città.

di Fabrizio Tucci

Ortona, 24 aprile 2023. Nell’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 aprile, solo il terzo nel 2023, a certificare le difficoltà e la lentezza della macchina operativa, il sindaco non ha avuto la maggioranza per approvare il Documento Unico di Programmazione.

Sono passati oltre due mesi dall’apertura della crisi, e non si registrano novità.

Il sindaco non è riuscito a riformulare una maggioranza forte nei numeri e nella politica, che possa governare con stabilità nel rispetto del mandato che gli è stato affidato dagli elettori alle urne.

Agitarsi animatamente nello scongiurare l’arrivo del commissario, non può che rappresentare la foglia di fico a copertura di una crisi politica che a soli dieci mesi dalle elezioni ha completamente imbrigliato la macchina amministrativa. Se il sindaco non dovesse essere in grado di andare avanti con una maggioranza vera, che non sia ostaggio del capriccio di un consigliere oggi e l’altro domani, bisogna prendere atto che la politica ha fallito e che la soluzione è ridare la parola agli elettori.

Altre argomentazioni sarebbero effimere e pretestuose.




IL 25 APRILE di Pagano

Patrimonio della Nazione, valori da difendere ogni giorno

Roma, 24 aprile 2023. “Il 25 Aprile è un patrimonio della Nazione, la festa di tutti. Sono convinto che la libertà di pensiero e la democrazia debbano essere valori condivisi nei quali riconoscersi ogni giorno. Ciò che oggi diamo per scontato, come ad esempio la democrazia, la libertà, il benessere e il diritto alla salute, non sono per sempre, ma vanno riconfermati come ci viene purtroppo ricordato dalle recenti guerre in Ucraina e in altri Paesi del mondo. Quest’anno più che mai, nel 75esimo compleanno della nostra Costituzione”.  È quanto dichiarato, al quotidiano Il Centro, dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano.




INTERPELLANZA PAOLUCCI su fondi per l’edilizia sanitaria a Chieti

Marsilio prende in giro la città promettendo interventi senza copertura. La delibera con cui fa campagna elettorale è solo di indirizzo

L’Aquila, 22 aprile 2023. “Quattro anni di chiacchiere e propaganda, l’unica cosa concreta che Marsilio ha fatto per la città di Chieti e i presidi sanitari del suo territorio è stato tagliare reparti, risorse e depotenziare eccellenze e l’importanza dell’ospedale clinicizzato di Colle dell’Ara. È dei giorni scorsi l’annuncio in pompa magna della reingegnerizzazione del presidio ospedaliero, peccato che nonostante Marsilio governi l’Abruzzo e la sanità dal 2019, non solo nulla ha fatto finora e la rivoluzione annunciata è ad oggi scritta solo sulla carta. L’atto presentato non è operativo, è un documento solo programmatico e le risorse di cui ha parlato sono virtuali, come lo sono i tempi in cui ciò accadrà, come chiaramente dice la delibera che lui stesso ha firmato, affermando che “il presente provvedimento risulta di natura esclusivamente programmatoria e che alla iscrizione in bilancio delle risorse di che trattasi potrà procedersi soltanto all’esito della definitiva assegnazione in favore dell’ente”. La smetta di prendere in giro gli abruzzesi, la sanità è un diritto, è occuparsene è una cosa seria”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che annuncia un’interpellanza sull’argomento e l’accesso agli atti su tutta la programmazione inerente all’edilizia sanitaria in Abruzzo. 

“Il concreto timore è che dei 60 milioni di investimenti annunciati non partirà un bel nulla – avverte Paolucci – Vero è che il primo lotto degli interventi, per 50 milioni circa ereditati dai governi precedenti a questo, è fermo perché non c’è alcuna progettazione esecutiva e non sanno come utilizzare i fondi, mentre sul secondo addirittura non sanno ancora dove trovarli! In pratica prima il danno, cioè i ripetuti tagli a Chieti e poi la beffa, annunci impossibili e risorse inesistenti per la sanità del capoluogo che intanto affonda, come dimostra il drammatico calo delle prestazioni nel presidio di Chieti sotto la Giunta Marsilio rispetto alla legislatura precedente: siamo a -17%!!!!

Per questo chiedo di sapere qual è la disponibilità vera ed effettiva dei fondi al momento programmati per poter dare esecuzione agli interventi previsti e richiamati nella DGR n.205 del 6 aprile scorso riguardo l’ospedale di Chieti, così come ritengo indispensabile sapere anche qual è la disponibilità effettiva dei fondi per il secondo lotto funzionale, con risorse programmate di 8.918.430,63 euro. Lo chiedo perché dagli atti che il centrodestra stesso ha scritto e approvato, affiora che l’attuale disponibilità risulta unicamente di 2.578.947,37 di euro, la terza parte del totale e che si tratta di fondi che verranno anticipati dalla ASL2 e che non consentono, a patto che non si facciano miracolose moltiplicazioni, di fare ciò che hanno detto.

Questo significa che tutti i progetti presentati sono virtuali, e che ancora una volta Chieti sarà la cenerentola della sanità, a cui la Regione non dà nemmeno gli spiccioli: dopo aver perso i 30 milioni di euro per il nuovo ospedale deviati altrove, il Dea di II livello, il distretto sanitario di Chieti Scalo, le eccellenze sanitarie del clinicizzato, depauperato di anno in anno e dopo la proposta di dislocare la Cittadella giudiziaria, spogliando il centro storico anche del Tribunale pur di vendere il san Camillo per coprire i milioni di debito accumulato dalla Asl, l’ulteriore presa in giro, il centrodestra per Chieti ha poco meno di 3 milioni di euro. Questa è la considerazione e l’impegno per il capoluogo della provincia più popolosa d’Abruzzo”.




LA SPIAGGIA È UN BENE pubblico

Se la si dà in concessione il privato deve pagare un giusto canone. Inoltre, non tutta la spiaggia va data ai privati

di Michele Marino [vicesegretario provinciale Sinistra Italiana]

Devono rimanere le spiagge libere per chi non vuole dissanguarsi per un lettino ed un ombrellone.  Per queste ragioni accolgo favorevolmente la decisione della Corte di giustizia europea relativa all’applicazione della normativa Bolkestein alle concessioni demaniali italiane.

L’applicazione di questa norma comunitaria potrà mettere fine alla mala gestione delle concessioni balneari in Italia, e quindi anche in Abruzzo. Finalmente si mette la parola fine alla gestione feudale delle spiagge italiane.

Per anni si è assistito alla successione di padre in figlio di tratti di spiaggia pubblica senza che nessuno potesse intaccare ciò che non era più una concessione pubblica ma un privilegio acquisito.

Basta guardare i dati del Ministero delle Infrastrutture (https://dati.mit.gov.it/catalog/dataset/concessioni-demaniali-marittime-a-maggio-2021/resource/5c368853-0890-489d-901d-76846aa1947e) per capire quanto siano irrisori i canoni pagati dagli stabilimenti.

Limitandoci solo alla provincia di Chieti si parte subito male dal momento che mancano i dati su moltissime attività con il caso più grave per San Salvo dove non esistono dati pubblici riguardo nessuna attività balneare (cosa a dir poco scandalosa). Passando a Vasto, la località della provincia con più posti letto (Fonte abruzzo.openpolis.it), la maggior parte delle attività balneari versano meno di tremila euro annui di canone: nulla rispetto agli incassi.

Salendo, a Casalbordino NESSUN stabilimento paga oltre duemila euro annui con addirittura cinque attività che ne versano meno di mille: cosa a dir poco inconcepibile. Per le casse pubbliche non va meglio a Torino di Sangro dove nessun concessionario versa oltre mille euro l’anno. Peggio a Fossacesia dove non è dato sapere quanto versino ben 15 stabilimenti. Caso eccezionale, ma che in realtà dovrebbe essere la norma, ad Ortona dove oltre 30 attività balneari pagano oltre diecimila euro di canone annuale.

E per finire Francavilla dove il canone più alto, diecimila euro annui, è versato da un solo concessionario. Dati alla mano, ci sono balneatori che con l’affitto di un solo ombrellone coprono l’intero costo della concessione. Come se non bastasse gli imprenditori del mare vogliono far passare l’acquisto di due ombrelloni e una passata di antiruggine sulle ringhiere come investimenti in modo tale da avere l’ennesimo ingiusto vantaggio (ovvero punteggi superiori) a fronte delle future gare d’appalto a cui saranno costretti a partecipare.

Per non farci mancare niente poi si è pronti ad affidare ai privati anche gli ultimi lembi di spiaggia libera rimasti rendendo di fatto impossibile usufruire della spiaggia senza dover pagare. In questo modo ad una famiglia con figli che non può permettersi i prezzi d’oro degli ombrelloni degli stabilimenti sarà negata la possibilità di andare al mare. Cosa questa semplicemente inaccettabile. Va perseguita la libera e gratuita fruizione da parte di tutti ed il pagamento di un canone demaniale congruo ed equo.




MEGLIO IL COMMISSARIO dell’amministrazione Castiglione

Dragaggio del porto e piano regolatore portuale. Il Comitato Porto, su iniziativa della minoranza, continua a rilevare gravi ritardi dell’Amministrazione comunale sul dragaggio e sul piano regolatore portuale

Ortona, 19 aprile 2023. Oggi, alla presenza del Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona Salvatore Minervino, del Direttore Generale dell’ARAP Antonio Morgante, dei rappresentanti della Regione Abruzzo Emidio Primavera,. Paolo D’Incecco e Sergio Pepe, e del Comandante in seconda della Capitaneria di Porto Stefano Luciani, si è riunita l’Assemblea Generale del Comitato Porto di Ortona, come sollecitato sin dallo scorso 17 febbraio dai componenti Laura Iubatti, Gianluca Sperati, Antonio Serafini, Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, espressione della minoranza in Consiglio comunale per monitorare lo stato di importanti procedimenti amministrativi che riguardano il porto di Ortona, come i lavori di escavazione dei fondali del bacino portuale, il nuovo Piano Regolatore Portuale e il potenziamento delle infrastrutture portuali (prolungamento molo sud, infrastrutture ferroviarie al servizio del porto, completamento bretella Porto di Ortona – A14, opere sulla banchina di riva).

Nel corso della riunione sono stati confermati, purtroppo, i gravi ritardi dell’Amministrazione comunale per quanto riguarda i lavori di escavazione dei fondali del bacino portuale e il nuovo Piano Regolatore Portuale.

“Purtroppo – dichiarano i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo, Antonio Sorgetti e Gianluca Coletti – abbiamo avuto l’ennesima conferma che ci sono ancora gravissimi ritardi dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Castiglione in merito ai lavori di escavazione dei fondali, all’iter di approvazione del piano regolatore portuale e alla valutazione del Documento di Programmazione Strategica di Sistema. Non a caso l’Assemblea Generale del Comitato Porto è stata riunita con 2 mesi di ritardo, impedendoci di andare avanti con il monitoraggio su interventi che sono strategici per il futuro del nostro porto e dell’economia ortonese”.

“Con quale coraggio – continuano i tre Consiglieri comunali – il Sindaco Leo Castiglione e la sua amministrazione insistono a non rassegnare le proprie dimissioni anche dopo la bocciatura del DUP nell’ultimo Consiglio comunale! Il Commissario straordinario, in attesa del ritorno alle urne della nostra Città, saprà sicuramente fare meglio anche per assicurare l’avvio dei lavori di escavazione dei fondali e il completamento dell’iter di approvazione del piano regolatore portuale.”

“Ortona e il suo comprensorio – concludono Di Nardo, Sorgetti e Coletti – hanno bisogno delle infrastrutture portuali. Abbiamo, inoltre, ritenuto necessario che l’Assemblea Generale del Comitato Porto prendesse chiaramente posizione contro la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in mare, a poche centinaia di metri dal litorale nord della Città di Ortona. Dopo la non opposizione al progetto del Sindaco di Ortona, è fondamentale una dura presa di posizione contraria anche del Comitato Porto. Il settore della pesca e l’economia del turismo devono essere salvaguardati nell’interesse di tutta la nostra comunità.”




LA MESSA SICUREZZA della Trignina

Dal ministro Salvini rassicurazioni

L’Aquila, 19 aprile 2023. ”È stato un incontro all’insegna della grande disponibilità quello di ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dove il ministro Matteo Salvini ha incontrato sindaci ed amministratori dei comuni che ricadono nella valle del Trigno – Lo dichiara la consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino ringraziando il ministro Salvini – per la sua attenzione alla questione ed apertura ad interventi importanti sulla arteria che riveste un ruolo fondamentale nel collegare le terre di Adriatico e Tirreno”.

Alla presenza dell’amministratore delegato e direttore generale di Anas Aldo Isi, che ha anticipato interventi per 70 milioni di euro tra fondi impegnati e in corso di appalto e quelli stanziati, e del responsabile Anas Abruzzo, Antonio Marasco, “il ministro – dice la Bocchino – ha ascoltato i nostri rilievi e le nostre richieste facendole proprie. In particolare, abbiamo rilevato la necessità di mettere in sicurezza l’intera arteria di 80 km che, purtroppo, ogni giorno la cronaca ci disegna come altamente pericolosa. Inoltre, abbiamo chiesto di valutare la possibilità di un ampliamento della S.S. 650 Fondovalle Trigno, tutte proposte condivise dai presenti all’incontro e di cui ci siamo fatti portavoce”.

“Dal ministro Salvini – sottolinea la Bocchino – che ha promesso una sua visita nel nostro territorio, abbiamo ottenuto le rassicurazioni su interventi di messa di sicurezza, una maggiore manutenzione dell’importante arteria e l’impegno di inserire nel prossimo contratto di programma l’ipotesi di un ampliamento della carreggiata anche con il raddoppio delle corsie almeno per il primo tratto di 40 Km grazie alla conformazione orografica favorevole.”

“L’incontro – chiosa Sabrina Bocchino – ancora una volta ha dato prova della visione della Lega che vuole meno ostacoli burocratici e più opere sbloccate per costruire una Italia moderna con infrastrutture adeguate e sicure che possano aiutare anche la competitività del Paese.”




PATTO DI INSTABILITÀ e crescita inefficiente

Intervento in occasione del convegno a Roma per i 10 anni dell’associazione a/simmetrie

Roma, 16 aprile 2023. “L’esperienza dei due ultimi shock globali, la crisi Lehman e quella del COVID, è la migliore prova dell’inefficienza del Patto di Stabilità e Crescita”. Lo ha affermato il deputato e responsabile economico della Lega Alberto Bagnai oggi a Roma in occasione del convegno Dieci anni di asimmetrie europee. Stabilità, crescita e convergenza a un anno dal voto in Europa, promosso per celebrare i primi dieci anni dell’associazione a/simmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche.

“Dopo la crisi finanziaria del 2009 l’austerità propugnata dal Patto ha causato una visibile e persistente divergenza fra Paesi del Nord e del Sud Europa – ha proseguito Alberto Bagnai – Dopo la crisi pandemica la sospensione del Patto ha permesso ai Paesi membri di rispondere sostenendo le loro economie, e il risultato è stato una immediata ripresa del processo di convergenza”.

Il convegno, in corso della sala convegni del Palazzo della Cooperazione, vede la partecipazione di diversi economisti e politici di varia estrazione scientifica, nello spirito di pluralismo che anima a/simmetrie, concentrandosi su tre concetti chiave della governance europea: stabilità, crescita e convergenza.




GRAZIE A DONNE E UOMINI che incarnano valori Costituzione

Pagano: Grazie a donne e uomini che incarnano valori Costituzione

Roma, 12 aprile 2023. “Nel 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato vorrei rivolgere il mio augurio e un messaggio di gratitudine alle donne e agli uomini che si impegnano quotidianamente per servire il Paese a garanzia della sicurezza e libertà dei cittadini, incarnando i principi della nostra Costituzione. Grazie per esserci sempre”. Così il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, a margine della cerimonia in corso alla Terrazza del Pincio, a Roma.




CON IL NOSTRO IMPEGNO cancellata ingiustizia

La revoca delle concessioni cimiteriali e strappati impegni a favore di ambiente e disabilità

Soddisfazione del comitato cittadino sui loculi:  “riportata giustizia in una vicenda vergognosa”

Pescara, 9 Aprile 2023. Festeggia il comitato cittadino che, nei mesi scorsi, si era costituito intorno alla vicenda della revoca anticipata delle concessioni nel Cimitero di Colle Madonna, dopo la notizia che, durante la sessione di bilancio conclusa nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle è riuscito con caparbietà a far stanziare le somme necessarie a cancellare una vera e propria ingiustizia. La revoca anticipata delle concessioni cimiteriali, anche se già pagate per 99 anni, aveva infatti portato con sé la scelta, da subito contestata, di accollare agli stessi cittadini anche le spese per l’estumulazione, la riduzione in resti e la nuova sistemazione. “Ci siamo battuti per reperire i fondi necessari ad evitare che i cittadini fossero costretti a farsi carico non solo del travaglio emotivo di questa decisione – commentano i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – ma anche dell’accollo delle relative spese, in modo da garantire la quasi completa gratuità delle operazioni per le oltre 600 famiglie colpite da questo provvedimento, sia per coloro che hanno già affrontato la spesa, sia per chi era ancora in attesa, appunto, di una qualche soluzione che restituisse dignità ad una vicenda gestita, invece, con grande mancanza di rispetto da parte della Giunta Masci”.

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia di questo obiettivo raggiunto – commenta l’Avv. Luigi Di Corcia a nome del comitato cittadino – a conferma di quanto siano importanti l’iniziativa e l’azione civica, e la rete di collaborazione con chi, come il Movimento 5 Stelle, è sempre attento alle sollecitazioni che arrivano dai cittadini. Un risultato che “risarcisce” soprattutto l’aspetto morale di una vicenda molto delicata e di una sfera molto intima, come il ricordo dei propri defunti, colpevolmente calpestata da una superficialità inaccettabile dell’amministrazione comunale”.  

Ulteriori impegni sono stati strappati dal Movimento 5 Stelle nella lunga opposizione in aula durante l’intera sessione di bilancio, con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale per avere garanzie sull’approvazione, entro l’anno 2023, del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e del Piano Regolatore Generale del Verde.

In linea con l’impegno per l’ambiente, i cittadini pescaresi avranno accesso alla App di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e sul calendario di raccolta comunale entro i prossimi 90 giorni e, entro lo stesso periodo, sarà installato presso il Mercato Coperto di Via Dei Bastioni un ecocompattatore mangiaplastica, in grado di favorire la differenziata e di creare un nuovo afflusso di utenti in questa struttura strategica. La mozione include anche l’attivazione immediata del Bilancio partecipativo, secondo quanto previsto dal regolamento fatto approvare proprio nelle scorse settimane, e l’avvio di tutte le attività necessarie a redigere ed approvare, nel minor tempo possibile, il Piano di Risanamento ambientale delle Antenne della Città di Pescara, relativo alle SRB di telefonia mobile, un documento non più procrastinabile dopo che già nel 2019 la società Polab segnalava una situazione allarmante per la nostra città.

Inoltre, il gruppo consiliare M5S ha strappato alla Giunta Masci l’impegno a destinare esclusivamente alla riqualificazione della Riserva Dannunziana i fondi erogati dall’assicurazione in favore del Comune dopo il rovinoso incendio dell’agosto 2021, e a nominare, secondo le modalità di Legge, il Direttore della Riserva entro settembre 2023. La mozione prevede inoltre l’estensione e il completamento della raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio comunale entro l’anno, e la redazione del Regolamento comunale per l’installazione delle isole ecologiche.

Infine, l’attivazione di tariffe agevolate della TARI per le attività commerciali incentrate sul riuso e sul riciclo dei materiali, l’incremento dell’utilizzo delle fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti solidi urbani, e la conservazione del vincolo di destinazione sulle risorse finanziarie comunali dedicate alla realizzazione del Nuovo Canile Municipale.

Ci siamo impegnati fortemente per garantire una città più accessibile e verde. Continueremo a lavorare per assicurare che i tempi e le modalità stabilite siano rispettati e che il sindaco e la giunta comunale mantengano fede ai loro impegni”. concludono i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




UN DOCUMENTO GIÀ VECCHIO che certifica il fallimento del centrodestra

Voto contrario del M5S Pescara sul bilancio di previsione. Con i propri emendamenti il M5S finanzia i ristori  a chi ha subito la revoca delle concessioni cimiteriali e strappa impegni  in favore dell’ambiente e della disabilità

Pescara, 7 aprile 2023. Approvato oggi in Consiglio Comunale il Bilancio di Previsione per il prossimo triennio 2023-2025. “Come M5S abbiamo lavorato per migliorare, ove possibile, un bilancio già vecchio prima ancora di essere approvato, in cui le poche attività messe in piedi sul nostro territorio e spacciate da Masci come proprie, sono frutto delle scelte di altri Enti e per le quali i soldi provengono da fonti diverse dal Comune di Pescara. Masci e il centrodestra hanno reso Pescara una città “passacarte” che lavora per esaudire bisogni e desideri della Regione (vedi la sede nell’Area di Risulta), dell’Università (vedi l’area ex-Cofa e l’Urban Center), della ASL (come nel caso del Parco 8 Marzo), dell’ATER (per l’abbattimento del Ferro di Cavallo) ma non è capace di promuovere una propria idea se non quella di vessare i cittadini con i semafori T-Red. Quel poco che Masci e i suoi hanno deciso di fare è rappresentato al meglio dallo sfacelo di via Marconi, su cui sono stati buttati milioni di euro per creare disagi ed incidenti, purtroppo talvolta anche gravi, ai danni dei Pescaresi e dai milioni di euro sperperati attraverso il PNRR per imporre scelte contestate dagli stessi cittadini, cui si tolgono diritti invece di aggiungerne.” questo il commento impietoso del gruppo del Movimento 5 Stelle Pescara composto dai consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo che ha espresso un voto fortemente contrario al bilancio di previsione.

La sessione di bilancio ha visto il Movimento 5 Stelle presentare quasi 700 emendamenti per arrivare ad ottenere gli stanziamenti necessari a colmare un’ingiustizia intollerabile e inaccettabile per i cittadini di Pescara, relativamente alla scelta della giunta Masci di revocare le concessioni cimiteriali per liberare i loculi occupati a fronte di concessioni già pagate per 99 anni nel cimitero di Colle Madonna, accollando ai cittadini le spese necessarie per l’estumulazione, la riduzione in resti e la nuova sistemazione. “Ci siamo battuti per reperire i fondi necessari ed evitare che i cittadini siano costretti a farsi carico non solo del travaglio emotivo di questa decisione ma anche dell’accollo economico di tutte le operazioni, in modo da garantire un ristoro per le circa 100 famiglie che hanno già intrapreso le attività di liberazione dei loculi e garantire la quasi completa gratuità per le ulteriori 500 famiglie colpite dalla revoca e che devono ancora iniziare l’iter.” spiegano i 3 consiglieri pentastellati.

Ulteriori impegni sono stati strappati al centrodestra attraverso il voto unanime del Consiglio di una mozione allegata al bilancio per avere garanzie sull’approvazione, entro l’anno 2023, del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e del Piano Regolatore Generale del Verde.

In linea con l’impegno per l’ambiente, i cittadini pescaresi avranno accesso alla App di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e sul calendario di raccolta comunale entro i prossimi 90 giorni e, entro lo stesso periodo, sarà installato presso la struttura mercatale comunale di via Dei Bastioni l’ecocompattatore Mangiaplastica, in grado di favorire la differenziata e di creare un nuovo afflusso di utenti in questa struttura mercatale. La mozione include anche l’attivazione immediata del Bilancio partecipativo, secondo quanto previsto dal regolamento vigente, e l’avvio di attività per la redazione e la più celere approvazione, da parte del competente organo, del Piano di Risanamento ambientale delle Antenne della Città di Pescara, relativo alle SRB di telefonia mobile.

Inoltre, il gruppo consiliare comunale del Movimento 5 Stelle ha sollecitato la giunta comunale di Pescara a destinare esclusivamente alla Riserva Naturale della Pineta Dannunziana i fondi erogati dall’assicurazione in favore del Comune di Pescara a seguito del rovinoso incendio dell’agosto 2021, e a nominare, secondo le modalità di Legge, il Direttore della Riserva Dannunziana entro settembre 2023.

La mozione prevede inoltre l’estensione e il completamento delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani attraverso il cosiddetto “porta a porta” su tutto il territorio comunale entro l’anno, e la redazione del Regolamento comunale per l’installazione delle isole ecologiche.

Infine, il gruppo consiliare comunale ha ottenuto l’attivazione di tariffe agevolate della TARI per le attività commerciali incentrate sul riuso e sul riciclo dei materiali, l’incremento dell’utilizzo delle fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti solidi urbani, e la conservazione del vincolo di destinazione sulle risorse finanziarie comunali dedicate alla realizzazione del Nuovo Canile Municipale.

“Ci siamo impegnati fortemente per garantire una città più accessibile e verde. Continueremo a lavorare per assicurare che i tempi e le modalità stabilite siano rispettati e che il sindaco e la giunta comunale mantengano fede ai loro impegni”. concludono i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




FONDI PNRR: il Comune utilizza impropriamente le risorse

Fondi destinati alle piste ciclabili per il rifacimento della pavimentazione stradale su Corso Vittorio. Primi lavori attesi dopo Pasqua, rischio paralisi in città

Pescara, 4 aprile 2023. In questi giorni abbiamo avuto modo più volte di sottolineare l’uso improprio dei fondi Pnrr da parte del Comune di Pescara. Finanziamenti destinati alla transizione ecologica ed impiegati in spregio alle finalità perseguite.

Abbiamo visto progettare strutture di rilevanza per la collettività, quali asili e case della Comunità, all’interno di parchi e orti urbani. Un contrasto che stride con i bandi da cui derivano gli stessi finanziamenti, basati sul principio di non arrecare danni all’ambiente. E abbiamo appurato come i fondi del Pnrr siano stati utilizzati per piantare i fiori sulla riviera in occasione del Giro d’Italia.

Oggi vogliamo mettere in evidenza come queste anomalie costituiscano ormai per il Comune di Pescara un modus operandi consolidato, dato che ha interessano svariati progetti.

Tratteremo nello specifico dell’intervento sulle ciclovie urbane, frutto di un finanziamento di € 2.995.109,00 finalizzato alla realizzazione di 11 km di percorsi ciclabili (i primi 4 km da ultimare entro il 31 dicembre 2023 e gli altri 7 entro il 30 giugno 2026), che in seguito è stato incrementato di ulteriori 450.000,00 euro (totale € 3.444.375,35) portando i chilometri di piste ciclabili a 13. Opere preziose, poiché in grado di incentivare la mobilità sostenibile favorendo il ripensamento di quella cittadina. Proprio per questo occorre vigilare affinché le risorse vengano effettivamente spese per le finalità per cui sono state erogate.

L’intervento, come si può capire, è piuttosto ampio e merita ulteriore approfondimento. Tuttavia, alcuni elementi hanno già destato la nostra attenzione, in considerazione del fatto che, stando agli annunci dell’Amministrazione, dopo Pasqua partiranno già i primi lavori. Ed è proprio su questi che intendiamo soffermarci.

Il primo aspetto riguarda la realizzazione della “pista ciclabile” su Corso Vittorio Emanuele, di lunghezza pari a 1,5 km sommando entrambi i sensi di marcia. Ciò che balza subito agli occhi dalla lettura del progetto è che larga parte dei fondi viene impiegata non tanto per la ciclabile, il cui costo è davvero minimo, bensì per il rifacimento dell’intera pavimentazione stradale. Un intervento senz’altro necessario, che andrebbe però perfezionato con fondi dedicati, senza sottrarre risorse alla mobilità ciclistica.

Alcuni aspetti di quest’opera meritano tuttavia un discorso a parte:

•             Il primo è che questo lavoro riguarda anche la parte pavimentata di Corso Vittorio Emanuele, oggetto di lavori nel 2014 quando la città era amministrata dalla Giunta di centrodestra guidata da Mascia (con Masci sindaco ombra). Per riqualificare i primi 305 metri lineari, che vanno da Corso Umberto a via Genova, si spenderanno € 369.678,30. Il dettaglio dei costi lo si legge nel riepilogo del computo metrico: € 100.000,00 per la demolizione totale, € 249.736,00 per il rifacimento e solo 11.744,00 per la segnaletica orizzontale, nella cui voce rientra la pista ciclabile. È del tutto evidente come le risorse destinate alla ciclabile – che rappresenta lo scopo per il quale è stato ottenuto il finanziamento – siano residuali rispetto all’intero intervento. Per la Giunta Masci quindi l’obiettivo non sembra essere la creazione dei percorsi ciclabili ma tutt’altro, e ci chiediamo se sia possibile raggiungerlo utilizzando i fondi in questione.

•             Il secondo riguarda la motivazione alla base delle modalità realizzative scelte. Nella relazione allegata al progetto, parte integrante della delibera, si legge che la pavimentazione in calcestruzzo ultimata su Corso Vittorio in fretta e furia prima delle elezioni del 2014 dalla Giunta Mascia, sulla base di uno studio del 2016 commissionato alla società “STS mobile” non avrebbe lo spessore indicato all’epoca, ovvero 20 cm, e non sarebbe dunque idonea a consentire il transito dei mezzi pubblici e della filovia. Per questo motivo l’Amministrazione ha pensato di ripristinare l’asfalto. Un ritorno al passato che desta più di un interrogativo visto che sulla delibera è apposta la firma dello stesso dirigente dei lavori pubblici che era in carica nel 2014. Non passa inosservato neanche che la relazione rimette chiaramente la paternità di questa scelta all’amministrazione comunale. Possibile che ad avvalorare lo studio che attesta imperfezioni nei precedenti lavori di rifacimento del manto stradale sia proprio il dirigente che ha disposto quegli stessi interventi? E per quale motivo allora non viene intentata una causa alla ditta che ha realizzato maldestramente quei lavori?

•             C’è un terzo aspetto su cui ci auguriamo il Comune voglia ragionare. L’inizio dei lavori è atteso dopo le festività pasquali. Se l’obiettivo, come da cronoprogramma, è la realizzazione di 4 km di ciclovie entro il 31 dicembre 2023, considerando che si tratterebbe di soli 700 metri lineari su Corso Vittorio Emanuele, non sarebbe il caso di posticipare l’intervento ad un periodo meno traumatico, come quello estivo, quando le scuole sono chiuse? Oppure si vuole costringere esercenti, lavoratori, mezzi del trasporto pubblico, studenti e famiglie ad affrontare un calvario lungo un mese o più senza una valida giustificazione?

Sicuramente ci sarà modo di sviscerare meglio l’intero progetto, specialmente in relazione agli altri percorsi ciclabili attesi. Vogliamo tuttavia fornire un ultimo spunto di riflessione. La pista ciclabile immaginata su Corso Vittorio Emanuele termina in Piazza Unione, tagliando fuori ancora una volta il primo tratto di viale Marconi, salvo prevedere un nuovo percorso riservato alle due ruote su via Marco Polo fino a Piazza della Marina. Possibile che viale Marconi non meriti neanche una pista ciclabile in sede promiscua sulla corsia riservata agli autobus?

Il Consigliere Regionale Pd

Antonio Blasioli

I Gruppi Consiliari Pd, Sclocco Sindaco, Città Aperta del Comune di Pescara




NINO DI FONSO SI RICANDIDA a Sindaco

Presentata la lista Torino di Sangro nel cuore. Il candidato sindaco: “Di nuovo insieme per continuare a far crescere il nostro paese” 

Torino di Sangro , 3 aprile 2023. Grande partecipazione alla presentazione  della lista Torino di Sangro nel cuore – che si è tenuta sabato sera all’hotel Le Morge –  in vista delle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio. Il candidato sindaco è Nino Di Fonso che ripropone la sua candidatura, dopo cinque anni da primo cittadino.

“Cinque anni fa la cittadinanza ci ha chiesto un cambiamento – commenta Di Fonso –, gli elettori ci hanno dato fiducia affinché potessimo realizzare quel rinnovamento, nella squadra e nei programmi, che abbiamo cercato di concretizzare nel nostro primo mandato. Siamo ancora insieme per continuare a crescere e per concludere la realizzazione della programmazione iniziata nel 2018”.

“Mi presento – aggiunge – con una squadra unica, compatta, la stessa di cinque anni fa. Con le stesse persone, a eccezione di una sola novità, con le quali ho condiviso il percorso di questi anni”

I candidati della lista Torino di Sangro nel cuore sono:  Giancarlo De Grandis,  imprenditore agricolo; Paola Di Blasio, dottoressa in scienze della comunicazione; Fausto Fontana, operatore ecologico; Antonio Giorgio,  poliziotto penitenziario; Sabrina Paolucci, dottoressa in economia; Giuseppe detto Pippo Polidoro, assistente socio-sanitario; Antonio Priori, operaio metalmeccanico; Filippo Priori, architetto; Claudio Schipsi, operaio metalmeccanico; Antonietta detta Antonella Vara, operaia tessile.

Il programma completo sarà reso noto nelle prossime settimane e riguarderà il potenziamento dei servizi per l’intera comunità, l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza della viabilità, il rafforzamento dei servizi per anziani e ragazzi, con un occhio attento alle persone fragili.

“Abbiamo sicuramente sofferto – spiega Nino Di Fonso – il periodo  di stallo imposto dalla pandemia. Ma questo non ci ha impedito di realizzare molte opere sul territorio, dalla biblioteca comunale alla palestra all’aperto al mare. Abbiamo partecipato a moltissimi bandi e stiamo aspettando diversi finanziamenti. Tra questi quelli destinati alla Borgata Marina che tra qualche anno sarà la nostra ciliegina sulla torta della Costa dei Trabocchi”.

“In tutto questo percorso la presenza e il coinvolgimento della cittadinanza sono stati preziosi – conclude –. Siamo di nuovo qui a chiedere la fiducia ai nostri concittadini perché crediamo che insieme, e solo insieme, si possano fare grandi cose per il nostro territorio”.




TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE.  Approvata la richiesta M5s

La rete fognaria in via lago di Bracciano e via lago di Bolsena

Pescara, 29 marzo 2023. Prosegue ormai da due settimane il dibattito in Consiglio Comunale sulla sessione di bilancio 2023-2025, con la discussione arrivata in questi giorni all’analisi del triennale delle opere pubbliche. Soddisfazione del M5S per l’inserimento nella programmazione di un intervento segnalato e richiesto a gran voce da tempo, come la realizzazione della rete fognaria in Via Lago di Bracciano e Via Lago di Bolsena, richiesta approvata questa mattina in Consiglio Comunale.

“Da oltre un anno e mezzo portiamo avanti questa richiesta – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – a tutela di una di quelle zone della nostra città che, ancora oggi nel 2023, incredibilmente non dispone di un servizio essenziale e primario come la rete fognaria comunale. Con l’inserimento della nostra richiesta nella programmazione dei prossimi interventi dell’amministrazione – prosegue Sola – finalmente si pone rimedio ad una situazione annosa, stanziando le somme necessarie a realizzare finalmente un intervento non più procrastinabile”.

Già nell’ottobre del 2021, durante il Consiglio Comunale straordinario sull’emergenza idrica, il M5S aveva segnalato, proprio con un intervento del consigliere Sola, come non ci fosse alcuna mappatura sulle reti fognarie cittadine, e quindi nessuna consapevolezza su quante e quali vie della città, come Via Lago di Bracciano e Via Lago di Bolsena, soffrissero ancora questa mancanza di servizi.

“Oggi finalmente, dopo le interlocuzioni dei mesi scorsi con il settore lavori pubblici e con la dirigenza dell’ACA – conclude Sola – si gettano le basi per quello che speriamo sia il primo passo verso una pianificazione complessiva e organica anche nel resto della città. Ringrazio il collega Massimo Pastore, presidente della Commissione LLPP, che ha saputo recepire la rilevanza del problema e tradurla in una volontà politica condivisa e trasversale”.




SOPRALLUOGO AI TRE MONTI e aggiornamenti sugli interventi

Bonifica discarica di Bussi. Impiegate due modalità differenti nonostante il soggetto inquinatore sia lo stesso. Come mai dopo tutti questi mesi la bonifica di Dec Deme non parte?

Pescara, 29 marzo 2023. Questa mattina il Gruppo Regionale PD intende fare il punto della situazione sia sulla bonifica in corso a Bussi in località “I Tre Monti”, di cui abbiamo appena preso visione grazie ad un sopralluogo effettuato in compagnia della dott.ssa Paola Gigli della Tremonti srl – che ringraziamo -, sia sullo stato di avanzamento dell’iter procedurale per intervenire anche sulle aree ex 2A ed ex 2B.

L’inizio dei lavori di bonifica in località “I Tre Monti” costituisce senz’altro un’ottima notizia, per cui il PD ringrazia la Procura della Repubblica, il Corpo forestale dello Stato e i tanti tecnici dell’Arta per l’abnegazione con cui hanno svolto i rispettivi compiti, in quanto l’area in questione è quella di massima criticità e che ha più influito sull’inquinamento del Campo Pozzi e quindi sull’acqua contaminata che hanno bevuto in Val Pescara e a Pescara città.

Il risanamento dell’area “I Tre Monti”, localizzata sotto al cavalcavia dell’autostrada e in prossimità della stazione ferroviaria di Bussi sul Tirino, è ad opera della società Tremonti s.r.l., costituita ad hoc per la bonifica, il cui subentro ad Edison – soggetto ritenuto inquinatore con sentenza passata in giudicato – è stato riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente con decreto n. 165 del 29 settembre 2021.

Parliamo di un’area di circa 30.000 mq, sita nel Comune di Bussi, che si sviluppa lungo il fondovalle del Fiume Pescara, sulla sponda sinistra e in prossimità della confluenza con il fiume Tirino. La stima quantitativa di materiale antropico è di 130.000 m³, con rifiuti che hanno uno spessore che varia tra i 3 e i 6 metri nella parte settentrionale e tra 2 e 4 metri nella parte meridionale. La mega discarica è stata scoperta nel 2007 dagli agenti del Corpo forestale nell’ambito di un’indagine commissionata l’anno precedente dalla Procura della Repubblica di Pescara.

Iniziata a fine 2021, la bonifica dovrebbe protrarsi per altri tre anni, per un importo totale che supera i 37 milioni di euro. Oggi abbiamo constatato come nella parte a sud si stia procedendo alla rimozione dei rifiuti, mentre nella parte a nord si stia adoperando la tecnica del desorbimento termico. Un processo del tutto sperimentale, che consiste nel riscaldamento del terreno mediante iniezioni di vapore che consentono lo strippaggio dei contaminanti organici volatili che vengono poi convogliati in una rete di estrazione off gas e trattati. Un test pilota per cui chiediamo ad Arta grande attenzione anche nella fase di valutazione.

Questa vuole essere anche l’occasione per rimarcare ancora una volta quanto tempo sia stato perso per la bonifica delle aree ex 2A e 2B. Ci eravamo già recati sul posto lo scorso 20 settembre 2022, data in cui sarebbe dovuto iniziare l’intervento. A distanza di sei mesi siamo tornati sul sito per questa conferenza stampa, e dobbiamo sottolineare come non solo non sia iniziata la bonifica delle aree suddette, ma non sia stata nemmeno approntata la progettazione esecutiva da parte del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il risanamento dopo un contenzioso, pur sapendo che l’organismo di validazione si è espresso a novembre 2022 sulla progettazione preliminare sulla base del Progetto dell’ex commissario Goio. Come mai? Una volta siglato il contratto, infatti, RTP Dec Deme avrebbe dovuto predisporre i sondaggi, l’esatta quantificazione della quantità di rifiuti da rimuovere e infine la progettazione esecutiva.

Al Presidente Marsilio vogliamo rivolgere tre semplici domande:

1)            Cosa sta facendo il Governo Meloni? Come mai la bonifica non è stata avviata, come annunciato, a settembre 2022, e anzi l’impresa vincitrice, che a novembre ha ottenuto la validazione della progettazione preliminare della R.T.P. Inarcheck/Conteco/No Gap Controls, organismo di controllo accreditato (società di valutazione), a norma dell’art. 26 comma 6 del D.Lgs. 50/2016, non ha prodotto la progettazione esecutiva? Quali sono le ragioni ostative?;

2)            Sulla base di un divieto previsto dall’art. 106 comma 7 del D.lgs 50 del 2016, qualora l’importo dei lavori dovesse superare il 50% dell’importo di gara, quindi essere superiore a 15 milioni di euro, non sarà possibile dare inizio ai lavori. Il Presidente Marsilio è al corrente di questo vincolo? Chi risarcirà l’Abruzzo per queste scelte e per il tempo perso con l’inquinamento in corso? (fonte Arta);

3)            Il Presidente Marsilio è a conoscenza dell’Accordo di Programma sottoscritto il 3 maggio 2017 tra MATTM e Regione Abruzzo, che all’art. 4 pone a carico della Regione le somme in più rispetto ai 38 milioni residui dello stanziamento della L. 10/2011? Sa che senza questi fondi non si potrà proseguire con la bonifica?

Le decisioni della Regione a guida Marsilio e del Comune di Bussi sul Tirino hanno fatto sì che, a differenza della località “I Tre Monti”, dove oggi chi ha inquinato esegue la bonifica, per le aree 2A e 2B si proceda con fondi pubblici (cioè di tutti), con un progetto che tarda ad essere prodotto e che potrebbe creare non pochi problemi alla Regione Abruzzo.

I Consiglieri regionali PD

Antonio Blasioli

Silvio Paolucci




LE PRIORITÀ secondo Luigi Febo

Il progetto scelto dai cittadini va proseguito, abbiamo un carico di lavoro importante e di sostanza da portare avanti

Chieti, 29 marzo 2023. “L’Amministrazione Ferrara ha un monte di lavoro delicato e importante da affrontare, questo è l’orizzonte a cui guardare, per questo è sostanziale rinunciare alla polemica e andare avanti” così Luigi Febo, promotore della lista Chieti per Chieti.

“La delibera votata in Consiglio era un tassello di un percorso che andava fatto. Preso atto di questo, è necessario concretizzare la fiducia avuta dalla cittadinanza che due anni e mezzo fa ha scelto questa maggioranza per risollevare la città – continua Febo – Con il polo civico abbiamo costruito un programma di mandato che è nostro dovere portare avanti, facendo del confronto, da sempre presente nella coalizione, un fattore di forza e non di debolezza e della responsabilità verso la città, l’orizzonte e la priorità a cui guardare.

Stanno per partire i cantieri del PNRR e una rigenerazione urbana mai programmata in città, che nascono dal lavoro di tutte le forze politiche rappresentate in questo governo cittadino.

È aperto il percorso di risanamento dei conti e ci saranno scelte che dovremo continuare a fare per restituire respiro e programmazione alla nostra Chieti. Tutto questo appartiene a un programma politico e amministrativo di valore ed è a quello che dobbiamo pensare: polemiche e spaccature non ne fanno parte”.




IL PNRR PER LA SANITÀ è in ritardo

Oltre 3 milioni di finanziamenti revocati alla Giunta lenta!!! Vengono meno i fondi per i progetti destinati a ospedali e case di comunità

Pescara, 29 marzo 2023. “A causa dei ritardi sulla tabella di marcia del PNRR sanità, l’Abruzzo si vede revocati quasi 3,73 milioni di euro. Si tratta delle prime revoche dei finanziamenti precedentemente assegnati, strettamente connessi ai ritardi nell’affidamento dei servizi di progettazione, rispetto a un piano che prevede per la sanità abruzzese 216,5 milioni di fondi e che testimoniano il grande ritardo della Regione sull’intero PNRR sanità Abruzzo. Ci chiediamo se questo sia il vantaggio per la nostra regione dei buoni rapporti che il presidente Marsilio dice di avere con il governo nazionale e che lui ha più volte richiamato”, una pubblica richiesta da parte dei consiglieri dei gruppi Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto che stamattina a L’Aquila hanno tenuto una conferenza sul tema.

L’interpellanza. “Con la nostra interpellanza chiediamo a Marsilio di chiarire le ragioni del ritardo e di capire cosa la Regione stia facendo per evitare il rischio di ulteriori revoche – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani – A questo punto è indispensabile conoscere nel dettaglio quali sono i progetti esecutivi approvati dalle stazioni appaltanti e le tempistiche necessarie alla cantierizzazione degli interventi a valere sulle risorse PNRR per la sanità abruzzese e anche gli effetti che tale ritardo causerà agli obiettivi sanitari al centro del Piano. Qual è il valore aggiunto del governo amico così tanto vantato da Marsilio? Ci chiediamo se il grande ascendente che lui dice di avere sull’attuale maggioranza governativa giovi davvero all’Abruzzo, perché queste revoche ci sono state e sono arrivate senza essere precedute da richiami o inviti a adempiere. Altra cosa è la propaganda che il centrodestra, Marsilio in primis, ormai hanno elevato a sistema di governo, ma che agli abruzzesi e, in questo caso, alla nostra sanità, non porta nulla, anzi toglie”.

Un ritardo grave. La revoca testimonia la complessiva lentezza di marcia sul PNRR salute, specie sugli obiettivi di edilizia sanitaria – illustrano i consiglieri – La data da rispettare era quella del 31 dicembre 2022 per la presentazione della progettazione, per i progetti revocati la Regione aveva chiesto la possibilità di attingere risorse al fondo per l’avvio delle opere indifferibili, opzione riconosciuta a livello governativo al fine di ottenere fondi capaci di compensare l’aumento dei costi dei materiali che si è riscontrato nell’ultimo anno. Risorse che avevano una tempistica precisa che ad oggi non è stata rispettata e che sono state revocate perché la Regione non ha prodotto i progetti esecutivi che avrebbero dovuto essere prodotti a dicembre, perché si possa procedere agli appalti in tempo con le scadenze previste per i prossimi mesi. Un ritardo che chiama in causa anche il ruolo dell’Aric e che fa rischiare all’Abruzzo di non centrare gli obiettivi del PNRR salute, con particolare riferimento all’edilizia sanitaria degli ospedali e case di comunità per oltre cento milioni di euro.

Indispensabile parlare chiaro. Ulteriori ritardi rispetto a quelli già accumulati potrebbero mettere un’ipoteca significativa sull’effettiva realizzazione degli investimenti in ambito sanitario in Abruzzo, grazie all’irripetibile quanto straordinaria occasione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

I fondi revocati. Un rischio tangibile dalle prime revoche. Uno dei nodi di queste sta nell’individuazione dei progettisti, che doveva concludersi nel luglio 2022, ma che si è perfezionato solo a gennaio 2023.

Il PNRR sanità. La quota più alta delle risorse finora revocate riguarda le Case della Comunità e presa in carico della persona, che con oltre cento milioni di euro sono anche la voce più imponente nella distribuzione dei fondi PNRR per la sanità della Regione. L’altra quota riguarda invece il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità).  Blocco di testo, pronto per il tuo contenuto




CESSATE IL FUOCO e pace in Ucraina

Italexit Abruzzo. Dopo il flash mob davanti alla sede della Regione a Pescara

Pescara, 28 marzo 2023. Dopo il riuscito flash mob di venerdì scorso davanti alla sede della Regione a Pescara, Italexit Abruzzo intende spendersi per un ruolo di primo piano nella pressione al governo italiano contro l’invio di armi all’Ucraina e a favore dell’apertura di negoziati.

Il direttivo abruzzese del partito di Gianluigi Paragone si è riunito sotto la direzione del commissario regionale Massimo Pietrangeli per mettere a punto la sua azione.  La mobilitazione di Pescara è soltanto l’apertura di una serie di iniziative che spingeranno verso un ripensamento del ruolo dell’Italia nella guerra che ogni giorno registra un’escalation tale da avvicinare l’eventualità di un conflitto nucleare allargato all’intera Europa.

«Ringrazio i partecipanti al flash mob su un tema molto importante e sentito in tutto il nostro Paese», ha dichiarato alla fine della riunione Eliseo Bernabei, coordinatore provinciale per Pescara di Italexit. «La maggioranza degli italiani – ha proseguito – è contro questa guerra i cui effetti economici stanno devastando in primis la nostra economia.

È assurdo che il governo non trovi i soldi per abbassare le accise sul carburante mentre, di contro, investe miliardi di euro nell’invio di armi. Non è altresì possibile che l’Occidente minacci la fornitura di proiettili all’uranio impoverito – accusa Bernabei – il cui utilizzo è stato più volte deplorato dallo stesso parlamento europeo a partire dal lontano 2008. Noi di Italexit siamo per un immediato e incondizionato cessate il fuoco; questa guerra tra Nato e Russia, combattuta per procura dall’Ucraina e che sta mietendo migliaia di morti, deve terminare all’istante. Continueremo a batterci per questo, cercando di coinvolgere sempre più persone».

Andrea Di Ciano, coordinatore provinciale per Chieti: «va chiesto con forza e convinzione lo stop all’invio di armi e l’apertura di una Conferenza Internazionale per la pace che impegni tutti gli Stati al rispetto del diritto internazionale e alla riduzione delle spese militari. Sono le popolazioni civili – sottolinea Di Ciano – a pagare il prezzo di questa guerra e delle tante altre dimenticate. La guerra è davvero “una scelta scellerata’’; è bene che sia chiaro in questo clima assurdamente guerrafondaio».

«Constatata la numerosa partecipazione della gente comune che venerdì scorso si è unita a noi per manifestare il sentimento per la pace che è prevalente negli italiani, ciò che l’establishment fa finta di aver dimenticato, il nostro ringraziamento va a tutti quelli che vedono in Italexit un punto di riferimento», ha spiegato Marius Creati, coordinatore dell’area metropolitana pescarese. «Bisogna sensibilizzare sul problema del conflitto, che da oscuro presagio poco più di un anno fa si è trasformato in realtà devastante, come lo era del resto già da otto anni per le popolazioni del Donbass. Noi siamo per un ‘no’ categorico al prosieguo del conflitto – annota Creati – per un ‘no’ intransigente all’invio di armi e all’approvazione di ulteriori stanziamenti per la militarizzazione ulteriore dell’Ucraina; infine, per un ‘sì’ deciso ai negoziati. Gli italiani desiderano la pace, e noi siamo con loro».




DA EUROPOL CONTRIBUTO Prezioso

Come contrastare il traffico esseri umani

Stoccolma, 27 marzo 2023. “Il traffico dei migranti è una forma di criminalità che richiede una risposta prioritaria e adeguata a livello europeo. L’Ue, nel corso degli anni, ha certamente rafforzato gli strumenti di contrasto ma occorre affinare ulteriormente l’azione preventiva e repressiva, cui Europol offre un contributo inestimabile”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, intervenendo alla Dodicesima riunione del Gruppo di controllo parlamentare congiunto su Europol (JPSG) in corso a Stoccolma.

“Ogni intervento in questo ambito sarà insufficiente se l’Unione non svilupperà una reale politica migratoria, in coerenza con i principi della equa ripartizione degli oneri e della solidarietà previsti dai Trattati in modo da non lasciare soli l’Italia e gli altri Paesi di primo approdo” ha detto Pagano che poi ha aggiunto: “Ciò presuppone da un lato una strategia organica che consenta l’accesso al nostro Continente attraverso vie sicure a chi ne ha titolo, dall’altro occorre un intervento di medio e lungo periodo sulle cause stesse delle migrazioni, accompagnando lo sviluppo, in senso sostenibile, dei Paesi di provenienza dei migranti. Confido che la Commissione e la Presidenza svedese sapranno operare in questa direzione”.

Foto: corriere.it




FRATELLI D’ITALIA ATTACCA le aree protette

Fina (PD) “Preoccupazione, difendere e aumentare le aree protette”

L’Aquila, 26 marzo 2023. “L’attacco dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, all’idea stessa dei parchi nazionali e della legge quadro sulle aree protette 394/91, andato in scena all’Università dell’Aquila è talmente diretto e profondo da suscitare profonda preoccupazione, tanto più perché Fratelli d’Italia controlla l’intera filiera di potere dalla Regione fino al governo nazionale.

I parchi sono un’eccellenza dell’Abruzzo, regione verde d’Europa, fonte di sviluppo turistico e luoghi in cui sperimentare un diverso rapporto tra uomo e natura. Assistiamo quotidianamente ad arretramenti sulle politiche di contrasto al cambiamento climatico e tutela ambientale, ora addirittura si chiede l’abolizione delle aree protette, quando in realtà dovremmo aumentarle. Questo è il vero volto della destra”. Afferma il Senatore del Partito Democratico Michele Fina




IL DIRETTIVO del Partito Democratico

Un incontro proficuo

Scerni, 26 marzo 2023.  Si è tenuto ieri sera il direttivo del Circolo cittadino del Pd di Scerni. “Un incontro proficuo per affrontare e per confrontarci sulle questioni quotidiane della nostra Comunità e sul suo futuro”, afferma la Segretaria del Pd di Scerni, Claudia D’Ercole che, nel ringraziare i membri del Direttivo per la presenza e la sempre costante dedizione al Partito Democratico e alle problematiche della comunità locale, sottolinea al contempo la grande voglia riscontrata ieri sera di ripartire, “con più forza ed energia per ridare a Scerni una guida di centrosinistra e con quanti desiderosi di portare e di apportare crescita e sviluppo della nostra Comunità. Dialogheremo anche con la società civile aprendoci alla costruzione di un centrosinistra allargato che abbia come priorità il bene di Scerni e la sua affermazione”.

“Idee e progetti ci sono ed è necessario partire fin da ora, e lo faremo – prosegue la D’Ercole – anche dando alla nostra comunità una sede nella quale ritrovarsi e confrontarsi. Dobbiamo e vogliamo guardare al domani curando l’oggi perché solo così potremmo, tutti insieme, costruire un bel progetto da presentare alla città fatto di idee, di concretezza e di persone che credono nello sviluppo e nella crescita di Scerni”.

“Colgo l’occasione – aggiunge la D’Ercole – per ringraziare i tanti cittadini che il giorno delle primarie del Partito Democratico si sono recati a votare esprimendo il loro voto per il rinnovo del Segretario nazionale del PD. E’ stata una bella e partecipata giornata di festa e di democrazia. Con Elly Schlein Segretaria nazionale del Pd, con Stefano Bonaccini, Presidente e con il territorio, lavoreremo e daremo il nostro apporto e supporto per contrastare il centrodestra”. 

“Quella di ieri sera – conclude la D’Ercole – è stata decisamente una bella serata. Presto ci riuniremo nuovamente per dare seguito a questa che posso definire la “ripartenza”. E lo faremo con l’esperienza di chi in questi anni c’è stato e con chi vorrà esserci. Ringrazio, a nome di tutto il Direttivo, il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna per essere venuto ieri sera e che non solo ci ha delucidato su tematiche territoriali quali il Civeta e sugli iter avviati in Provincia riguardanti la nostra Comunità, ma si è anche fatto carico delle istanze da noi presentate”.




AMMINISTRATIVE TERAMO Forza Italia propone

Carlo Antonetti candidato sindaco ideale per l’intero centrodestra

Teramo, 25 marzo 2023. “Carlo Antonetti è un professionista stimato e capace, il candidato ideale al ruolo di sindaco e sono pienamente soddisfatto della compattezza raggiunta dalla coalizione di centrodestra sul suo nominativo per le prossime elezioni amministrative nella città di Teramo”. Lo ha dichiarato il coordinatore regionale di Forza Italia Abruzzo, on. Nazario Pagano, nel corso della conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco dello schieramento di centrodestra.

“Il centrodestra è riuscito ad individuare un candidato che fosse una autentica espressione civica della città  di Teramo. Antonetti, infatti, può vantare anche il sostegno di un nutrito gruppo di rappresentanti delle forze civiche impegnati da tempo ad affermare e promuovere l’immagine e le potenzialità della Città di Teramo. Sono sicuro che riusciremo a raggiungere un risultato vincente.”




NON NELLA MIA CITTÀ, la manifestazione

Il movimento 5 stelle al fianco dei cittadini

Pescara, 24 marzo 2023. “Hanno detto ai cittadini che non hanno diritto di parola, che per avere voce in capitolo devono candidarsi alle elezioni. E ora, di fronte ad un’amministrazione che, dopo quasi quattro anni, continua ad ignorare e calpestare le loro opinioni, associazioni e comitati hanno deciso di scendere in piazza facendo fronte comune. E noi saremo al loro fianco per ribadire che la città non è quella della politica, ma quella dei cittadini”.

Questo il commento dei consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, alla vigilia della grande manifestazione che domani, sabato 25 marzo, promette di portare in piazza la voce di centinaia di cittadini contro le tante scelte criticate della Giunta Masci.

“Dal massacro di Via Marconi, ai parchi urbani calpestati, passando per i continui tagli del verde, le strade dissestate, l’accanimento contro la strada parco e le vessazioni contro i commercianti – proseguono i consiglieri pentastellati – sono solo alcune delle scelte che ormai l’intera città contesta e che domani saranno al centro di una grande manifestazione all’insegna della partecipazione, per rivendicare una Pescara diversa, più inclusiva, più verde, più attenta all’interesse pubblico”.

L’appuntamento è per domani, sabato 25 marzo, alle ore 11:00 in Piazza Sacro Cuore a Pescara.




ALLA VAL DI SANGRO SERVE VISIONE e … azioni concrete di rilancio

Paolucci su risposta interpellanza ex Sevel

 L’Aquila, 23 marzo 2023. Paolucci su Sevel: “La Regione senza visione strategica. Le risorse ci sono, occorrono un orizzonte e azioni concrete per rafforzare infrastrutture e servizi nella Val di Sangro.”

“Voglio considerare la risposta data in aula dall’assessore D’Amario alla nostra interpellanza sulle azioni finalizzate a incentivare la competitività della ex Sevel un primo momento di confronto sulle azioni da mettere in campo a favore di un comparto e di un’area che sono il motore del nostro e che da solo rappresenta il 13 per cento del nostro PIL.

Ferme restando le iniziative nazionali ed europee su un comparto in profonda trasformazione, chiediamo alla Regione un’iniziativa concreta e di respiro per quanto di competenza e di condividere con il Consiglio e le Commissioni una strategia capace di rafforzare il comparto e che dia risposte anche dal punto di vista infrastrutturale, perché lo stato delle strade, ferrovie, dei servizi, così pure come l’approvvigionamento energetico, è il tema centrale della debolezza di oggi. Un tema che negli ultimi quattro anni il Governo regionale non ha affrontato, pur avendo risorse e mezzi per farlo” il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci durante i lavori del Consiglio.

“Si tratta di un problema serio, bisogna fare una riflessione approfondita sia dei punti di forza, sia di quelli di debolezza e intervenire su entrambi – spiega Paolucci – Uno dei punti di forza è la presenza di un numero elevatissimo di aziende fornitrici di parti essenziali della produzione di Sevel, che per anni sono state la forza di Honda e oggi lo sono di Sevel. Così come Honda ha fatto un contratto di filiera con tali realtà, altrettanto oggi sarebbe necessario valorizzare tutta l’attività a monte e a valle della produzione di Sevel, perché questo è un fattore competitivo essenziale rispetto agli altri territori. I punti di debolezza sono i ritardi infrastrutturali e i costi energetici che rendono il nostro territorio meno competitivo rispetto ad altri, serviti e riforniti meglio.

Consapevole di tale situazione, la Giunta regionale precedente, con molte meno risorse di quella attuale, aveva collocato qui gli interventi principali con il Masterplan, perché cambiassero in meglio la realtà, ma oggi nulla è cambiato, basti pensare alla situazione della Fondovalle Sangro, opera che il governo di centrosinistra aveva finanziato e preparato a decollare, ma il cui iter ha subito un brusco rallentamento, per non parlare di altre arterie, come la ferrovia, fondamentale anche per i corridoi Tirreno-Adriatico. Strade colabrodo, buie e pericolose, la mancanza di una strategia anche sull’approvvigionamento e sui parchi energetici, tutto questo incide sui costi di produzione dei prodotti della Val di Sangro.

Su questi aspetti auspicherei un confronto deciso per rafforzare quel sito e l’intero comprensorio, che sono importantissimi per le generazioni future, ma che scontano la mancanza di azioni di sostegno efficaci da parte della Regione. Tanto si può fare, coinvolgendo anche le forze sindacali, le istituzioni e i soggetti portatori di interesse, per non sbagliare strategie e scegliere quelle in grado di produrre economia e sviluppo”.




POLITICHE PER UN MONDO NUOVO. Venerdì 24 marzo a Silvi Marina

Convegno con Antonio Maria Rinaldi, Luigi D’eramo, Alberto Bagnai, Claudio Borghi e Andrea Scordella

Silvi Marina, 22 marzo 2023. Politiche per un mondo nuovo è il tema del convegno in programma venerdì 24 marzo, alle ore 18, all’Abruzzo Marina Hotel di Silvia Marina. Obiettivo dell’iniziativa è quello di fare il punto su analisi e previsioni sulle questioni economiche che riguardano l’Italia e l’Europa.

L’evento è parte di un tour promosso dall’onorevole Alberto Bagnai, professore dell’Università “Gabriele d’Annunzio” eletto in Abruzzo nel collegio uninominale di Chieti e responsabile economia della Lega, con il senatore Claudio Borghi, membro del Copasir, e l’eurodeputato Antonio Maria Rinaldi, membro della Commissione ECON al Parlamento Europeo, anch’esso vicino all’Abruzzo, in quanto già docente di Finanza aziendale all’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara.

“Dopo anni di sostanziale stagnazione e deflazione dell’economia – afferma Alberto Bagnai – gli anni Venti di questo secolo ci presentano un contesto da molto tempo inconsueto di inflazione persistente, causata da una serie di shock dal lato dell’offerta, primo fra tutti la crisi energetica. Vogliamo aprire una riflessione su come la politica economica debba agire in questo mondo nuovo, sulle sfide che esso presenta per la distribuzione del reddito, su come la transizione ecologica abbia contribuito a creare certe criticità e su come si dovrebbe intervenire per disinnescarle”.

Nel corso dell’appuntamento interverranno il Sottosegretario al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Luigi D’Eramo, e il sindaco di Silvi Marina, Andrea Scordella. L’ingresso al convegno, che si tiene a Silvi Marina all’Abruzzo Marina Hotel (Via Garibaldi, 242), è libero, ma occorre, come per tutti gli incontri organizzati dagli organismi UE, prenotarsi scrivendo i propri dati all’indirizzo mail: antonio.rinaldi-office@europarl.europa.eu

Foto:ilFattoQuotidiano.it




NULLA PER RILANCIARE i territori

Aree interne: Marsilio scarica sui Comuni le situazioni debitorie delle Comunità montane

L’Aquila, 15 marzo 2023. “Qual è l’idea di sviluppo per colmare il divario fra la costa e le aree montane? Con quali risorse si agirà? Dalla norma discussa oggi in prima Commissione regionale non si chiariscono né le intenzioni, né le strategie del Governo regionale, né si annunciano investimenti su mobilità, istruzione e sanità che sono le maggiori priorità di azione per il rilancio. Si avverte, invece, l’urgenza di sistemare le posizioni debitorie delle Comunità montane, trasformandole in Unioni comunali, cosa per cui non serve una norma, visto che le aggregazioni sono già possibili per legge. Più che altro sembra un tentativo maldestro di trasferire ai Comuni montani i passivi delle Comunità, dopo anni di inerzia. In quattro anni, infatti, Marsilio non ha fatto investimenti, ha solo tagliato presidi sanitari e di emergenza a questi territori, prima di discutere la norma aspettiamo di sapere, invece, se e come intende rilanciarli e attingendo a quali risorse”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci dopo la Commissione riunita sull’argomento.

“Un disegno di legge calato dall’alto e non condiviso con le istituzioni, che più volte hanno chiesto, attraverso sindaci e forze sociali e culturali, ascolto e attenzione – incalza Paolucci – Sulle aree interne si dovrebbero concentrare investimenti per il rilancio, basi di uno sviluppo che non si realizza con il passaggio da Comunità a Unioni, come propone la norma in discussione, ma che diventa possibile solo con progetti e investimenti di risorse che ad oggi non abbiamo ancora visto operare sul territorio”.