INSIEME partecipa

La manifestazione per la pace

Uno dei valori fondativi del partito, richiamato anche nel proprio simbolo – organizzata oggi a Roma

Unendosi a tutte le voci che oggi invocano e pregano per la pace, INSIEME auspica vivamente che tutte le parti del conflitto russo-ucraino dimostrino concrete disponibilità ad avviare un processo di pace che ristabilisca l’integrità e sovranità dell’Ucraina, e ne assicuri la sicurezza nel contesto di un complessivo assetto europeo che includa pienamente anche la Federazione Russa. Un quadro che permetta la ricostruzione delle enormi distruzioni belliche e garantisca pienamente i diritti di tutte le minoranze etniche e linguistiche.

A questo scopo auspica che siano fatti passi concreti che dimostrino la buona volontà delle parti. Che la Russia sospenda immediatamente i bombardamenti di tutte le infrastrutture civili e l’Ucraina proponga una legislazione a piena tutela della minoranza russofona. Che i Paesi europei prospettino un piano di progressiva riduzione delle sanzioni verso la Russia commisurato alla ritirata di questa dai territori occupati.




NELLA CAPITALE a manifestare per la Pace

In piazza della Repubblica a Roma

Pescara, 5 Novembre 2022.  In partenza verso Roma da Pescara, assieme ai cugini grillini di Vasto, Lanciano e Termoli, anche il Movimento 5 Stelle Pescara che sarà oggi nella capitale a manifestare per la pace. Partita la delegazione pronta a sostenere la manifestazione per la pace che si terrà a Roma alle ore 12, col raduno a piazza della Repubblica.

Portavoce, attivisti e simpatizzanti del M5S aderiscono alla manifestazione per la Pace in programma per oggi, sabato 5 novembre a Roma, presenti i consiglieri comunali Erika Alessandrini e Paolo Sola con i consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Francesco Taglieri e l’ex deputata Carmela Grippa.

Saremo presenti nella Capitale per ribadire il convinto NO ad un conflitto insensato che continua a provocare vittime e distruzione tra la popolazione civile. Ci apprestiamo a vivere una grande giornata di partecipazione senza bandiere o simboli politici. Oggi più che mai, riteniamo, che qualsiasi azione introdotta possa contribuire a quel processo di pace tra popoli auspicato da tutti e in

Il concentramento della manifestazione è fissato in Piazza della Repubblica e la partenza del corteo è prevista per le ore 14.




NON C’È NESSUN PROBLEMA Politico

Andiamo avanti per risollevare la città

Chieti, 5 novembre 2022. “Abbiamo preso un impegno con la città e lo porteremo avanti. Ciò che è accaduto in Consiglio oggi pomeriggio è dovuto solo ed esclusivamente a impegni di lavoro di alcuni di noi, anche perché sulla delibera all’ordine del giorno si era trovato un giusto accordo, come dimostrato nella Commissione che si è tenuta oggi pomeriggio alle 15.30 e che ha espresso parere favorevole al provvedimento con i voti di tutti gli esponenti della maggioranza che erano presenti”, così i consiglieri di maggioranza.

“Un’alternativa alla prima stesura dell’atto era stata costruita insieme e nel rispetto di tutti i punti di vista espressi dai vari gruppi ed era pronta per essere discussa in aula. Quanto accaduto non è di certo un atto di sfiducia nei confronti del sindaco, ma risponde a una dinamica fisiologica al Consiglio comunale che non è inedita nella storia amministrativa di Chieti, tant’è che per anni le assemblee civiche sono sempre andate in seconda convocazione, cosa che accadrà anche adesso, senza ipoteche dal punto di vista politico. Questo perché siamo tutti consci che abbiamo troppe cose da realizzare, che sono fondamentali per Chieti e i suoi cittadini, utilizzeremo il tempo per questo, affrontando i veri problemi con l’unico obiettivo di fare fede all’impegno assunto di risanare i conti dell’Ente, restituire a Chieti progetti e programmazione per il futuro e farlo con tutti gli strumenti appropriati, come una vera maggioranza fa e deve fare. E come la città si aspetta, dopo aver vissuto le conseguenze di governi instabili, spaccati e che non sono stati in grado di costruire a Chieti il futuro che merita”.




NUOVA PESCARA. Lucidità e ragionevolezza

Far ripartire il progetto della Città Nuova

Pescara, 28 ottobre 2022. “Nella scorsa legislatura, appena conclusasi, siamo riusciti a portare a casa risorse mai viste per un progetto di fusione per una Città Nuova – a dirlo sono Nicola Maiale e Antonio Caroselli, rispettivamente Segretario provinciale e cittadino del PD Pescarese – e la frettolosità con il quale il progetto sta ripartendo dopo le elezioni politiche non aiuta né ad uno sviluppo quantitativo né qualitativo della nuova Città adriatica”.

“Tutto il lavoro portato a segno in Parlamento, come i 105 milioni di euro per la copertura economica straordinaria per le necessità della Nuova Pescara (emendamento 31.0.15 all’A.S. 2564 c.d. DL Ucraina) e la possibilità per i consiglieri di poter lavorare con dedizione su di essa (emendamento 16.21 all’A.S. 2685 c.d. DL Aiuti-bis), sono frutto di collegialità e scelte unitarie – continuano Maiale e Caroselli – ed ora non possiamo permetterci improvvisazioni di nessun genere”.

“Le differenze di idee è un valore che ci rafforza se è volto a raggiungere questo obiettivo fondamentale – concludono Caroselli e Maiale – nell’interesse delle cittadine e dei cittadini della città nuova che – è bene ricordarlo – hanno votato a maggioranza, in ciascuno dei tre comuni coinvolti, per la disposizione amministrativa di ciò che già è nei fatti: un unico territorio, motore della Regione. È necessario, quindi, lavorare per ottenere una pianta organica dedicata e per garantire processi di crescita territoriale che siano rispettosi delle determinazioni delle comunità (attraverso, anche, un’efficace e innovativa strutturazione municipalista della nuova realtà amministrativa) assumendo un atteggiamento, tutti insieme, teso a risolvere qualsiasi problema”.

Antonio Caroselli – Segr. Unione comunale PD Pescara

Nicola Maiale – Segr. Federazione di Pescara

Saverio Gileno

Foto Ansa




APRE LA CONFERENZA DELLE DONNE democratiche

Primo laboratorio cittadino nella provincia di Chieti

Ortona, 24 ottobre 2022. Si è tenuta oggi, lunedì 24 ottobre, la conferenza stampa che dà l’avvio al primo forum cittadino nella provincia di Chieti della Conferenza delle Donne Democratiche nella città di Ortona.

La Portavoce Provinciale Marta Rapa ha aperto l’incontro chiarendo cosa sia la Conferenza delle Donne Democratiche, quale luogo delle donne per le donne, nato all’interno del Partito Democratico ma con una importante proiezione e sviluppo autonomo all’esterno, che accoglie tutte le donne che vogliono fare rete su svariati ambiti: il lavoro, il sociale, la politica, l’associazionismo, la cultura, lo sport.  La portavoce Provinciale dopo aver espresso grande entusiasmo per la prima realtà cittadina della Conferenza sulla provincia di Chieti, quella di Ortona, ha dato la parola all’avvocata Francesca Di Muzio in rappresentanza del gruppo ortonese.

L’avvocata ha prima di tutto chiarito che la conferenza ad Ortona nasce dalla volontà di un gruppo di donne svincolata dal partito democratico locale, ed afferma:

 “La conferenza delle donne democratiche di Ortona vuole essere un laboratorio di idee e buone prassi, uno spazio di dialogo per le donne, di confronto e di messa in campo di azioni a beneficio di tutto il tessuto sociale della comunità. Un forum aperto a tutte le donne giovani e meno giovani vogliose di essere protagoniste del cambiamento culturale e inclusivo che guardi ai diritti di tutti e tutte e che risponda ai bisogni sempre più complessi delle persone. Una progettualità che guarda al futuro per introdurre attività in dialogo con la politica locale e con tutti i livelli istituzionali.”

L’ultimo intervento è stato quello della delegata e componente dell’esecutivo della Conferenza Donne Democratiche Nazionale, Marielisa Serone D’alò, che si è soffermata sulla situazione regionale e nazionale, sottolineando, in modo particolare, l’impianto femminista che caratterizza la Conferenza nelle sue varie articolazioni.

A tutte le donne che vorranno aderire al manifesto della conferenza nazionale, che contiene la visione delle donne nella società e nel mondo, e pertanto far parte del gruppo ortonese, che prevede già un primo incontro per il 2 novembre ore 18,30, di aderire o inviando una mail a ortona.conferenzadonne@gmail.com o al cel: 3476045938.

È possibile rivedere la conferenza sulla pagina FB della Conferenza Donne Democratiche – Provincia di Chieti.




ALI ABRUZZO CONTRARIA alla modifica della legge elettorale Abruzzese

Preoccupazione per la proposta di riforma della legge elettorale presentata dal Presidente Marsilio, che si ritiene profondamente inopportuna, sia nel merito che nel metodo

Tornimparte, 22 ottobre 2022. Così Giacomo Carnicelli. presidente di ALI (Autonomie Locali Italiane) Abruzzo, che spiega “È inopportuna nel metodo perché  portata aventi senza la necessaria condivisione, che, visto l’argomento, deve essere la più ampia possibile; oltretutto arriva in prossimità della scadenza elettorale.

È sbagliata nel merito perché rischia di minare, in maniera irreversibile, il Diritto di Rappresentanza di interi Territori della nostra Regione; introducendo, infatti, il collegio unico regionale, verrebbero favoriti, ancora una volta, i territori più densamente popolati a scapito delle aree più marginali.

In questa fase storica, nella quale le Autonomie Locali si confrontano con le difficoltà di dare seguito  alle opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed i Cittadini Abruzzesi affrontano una delle peggiori crisi economiche e sociali che il mondo ricordi, ci saremmo aspettati, dal Presidente Marsilio, da un lato, iniziative di sostegno alle famiglie e alle imprese analoghe a quelle già intraprese da altre Regioni, e dall’altro lato provvedimenti che agevolino i Comuni nei percorsi di accesso ai fondi regionali, nazionali ed europei. Chiediamo dunque – conclude Carnicelli – al Presidente Marsilio di desistere dalla modifica della legge elettorale della nostra Regione per affrontare le vere emergenze che questo momento storico ci pone davanti”




IL PARLAMENTO INGLESE È LIBERO, quello italiano no

Esagero ? Non credo più di tanto, proviamo a vedere qualche fatto

di Aquilino Mancini

In pochi mesi in GB i parlamentari della maggioranza di governo per due volte hanno sfiduciato il capo del governo che è anche il loro capo partito ( da loro le due cariche devono coincidere).

Niente scissioni, niente formazione di nuovi partiti, niente intrighi ( come si direbbe da noi) con l’opposizione.

Nei giorni scorsi la capa del partito ha minacciato che i deputati che non votavano la fiducia al governo sarebbero stati espulsi dal partito ( un classico in Italia), è finita che è stata “espulsa” la capa, da capo partito e da primo ministro.

Perché per due volte in pochi mesi i deputati di maggioranza, con una notevole differenza di seggi rispetto all’opposizione,  si ribellano al capo, incuranti della crisi di governo ? Come può succedere che siano i deputati a comandare sul partito e non viceversa come da noi ?

Credo che la risposta possa essere la seguente: i deputati inglesi vengono eletti su piccoli ( rispetto ai nostri) collegi uninominali a turno unico, basta un voto in più degli altri candidati per essere eletti, la candidatura può essere promossa da un partito ma è facile candidarsi  al di fuori dei partiti ( capita spesso che vengono eletti cittadini indipendenti).

Questo sistema elettorale, questa libertà di candidatura, produce che il deputato eletto risponde in prima istanza ai cittadini del suo collegio e solo in seconda istanza, nel caso, al partito che l’ha proposto agli elettori.

Se percepisce che il governo da lui sostenuto in parlamento sta perdendo consensi sul territorio non esita a riportare il malumore del suo collegio dentro l’istituzione, se poi si arriva a dover scegliere tra la fiducia degli elettori e la fiducia al capo del partito, non ha molti dubbi, sceglie chi l’ha eletto e non chi l’ha proposto.

Non teme di essere espulso, non teme di non essere ricandidato, se conserva la fiducia della maggioranza degli elettori del suo territorio si può ricandidare da indipendente ed essere rieletto in barba al partito.

Ma il suo partito non lo punirà ( nonostante avrà fatto cadere il governo), non ha alcun interesse a farlo, perché vorrà candidare su quel collegio il candidato più forte e rappresentativo di quel territorio non il più fedele al capo del partito, altrimenti perde il seggio.

In altre parole, in GB l’equilibrio di potere e di libertà tra il voto degli elettori, i parlamentari eletti  o candidati, il ruolo nelle istituzioni di partiti ed eletti, è tale da innescare un flusso di efficienza ed efficacia democratica dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso che in Italia non c’è.

Per contro in Italia abbiamo il sistema elettorale proporzionale ( il 30% della quota uninominale è un derivato del voto proporzionale), si vota su lista di partito, è praticamente impossibile candidature indipendenti, se non rientri nelle grazie del capo partito sei fuori perché il capo ha bisogno di fedeli e non di rappresentanti di base, popolari tra i cittadini ( il capo partito non può rischiare di saltare facilmente come in GB).

Il voto lo prende il partito e non il candidato, il governo viene fatto non dai deputati ma dai partiti, qualora i deputati non ubbidiscono vengono espulsi dal gruppo ( per fortuna non dal parlamento, ma ci stanno provando da tempo per dare più potere al “partito”).

Il centro del potere, il suo fulcro, non è il parlamentare, né il parlamento, il centro del potere è il partito, ovvero una associazione di privati cittadini ( quando va bene sono formati da migliaia di cittadini, ma il grosso da pochi,  ci sono partiti formati da tre soci, il minimo di legge per registrarlo), che si prendono il potere non sulla base della costituzione ma grazie al combinato disposto del sistema elettorale.

Un sistema, il nostro, definito da Don Sturzo, Pannunzio, Pannella e da tanti altri, non democratico ma partitocratico.

Si, credo proprio che, facendo un confronto sommario, tra il nostro parlamentarismo e quello della GB si possa dire che: i loro parlamentari sono liberi di rispondere agli elettori, i nostri sono liberi di rispondere ai partiti, tutti, perché non è un problema di idee ma di funzione esercitata dal “partito”.

Come può un paese senza una democrazia efficace ed efficiente darsi un futuro migliore ?




VIALE MARCONI SULLA SCIA DEL RECORD della Salerno-Reggio Calabria

Errori e dubbi sulla legittimità degli atti a causa della testardaggine della Giunta Masci, che ha perseverato in un progetto dannoso per la città, controverso e soprattutto sbagliato

Pescara, 22 ottobre 2022. Pensavamo che gli ultimi affidamenti diretti, di cui ci siamo occupati nella conferenza stampa del 5 ottobre 2022, rappresentassero il canto del cigno della Giunta Masci sul progetto di viale Marconi. Evidentemente ci siamo sbagliati, perché oggi siamo qui riuniti per illustrare l’ennesima perizia di variante su questa arteria stradale, presentata come una variante a impatto zero sui conti dell’ente anche se la realtà, ad un attento studio, è ben diversa.

Procediamo con ordine.

La scelta di modificare il progetto originario passando da tre a quattro corsie e la testardaggine dimostrata dal Sindaco e la sua Giunta nel voler perseguire a tutti i costi questo disegno a danno della città, di residenti e commercianti, e contro ogni evidente ragionevolezza, stanno generando a nostro avviso una serie di cantonate e danni economici su cui prima o poi la città verrà chiamata a rispondere. Oggi sveliamo come gli errori progettuali derivati da quella prima variante, approvata dalla Giunta Masci (deliberazione di Giunta Comunale n. 641 del 17 settembre 2021), abbiano comportato interventi aggiuntivi per circa 400.000,00 euro, e come abbiano dissimulato questi errori.

La novità è costituita dalla determina n. 317 del 17 ottobre 2022 con cui la Giunta Masci ha approvato la seconda perizia contrattuale, di variante tecnica senza incremento di importo contrattuale.

Ricordiamo che la ditta che nel 2020 si è aggiudicata la gara per €. 970.078,45 oltre iva 22% è la “Rapino strade e ambiente di Rapino S.r.l. unipersonale s.n.c.” (da qui in avanti “ditta Rapino”), per aver offerto il ribasso dello 0,01% sul prezzo posto a base d’asta.

Con deliberazione di Giunta Comunale n. 641 del 17 settembre 2021 è stata approvata la 1° Perizia di Variante e suppletiva con incremento dell’importo dei lavori da €. 970.078,45 a €. 1.108.970,73.

Non dimentichiamo inoltre che con determina n. 236 del 19 agosto 2022 (di cui ci siamo già occupati) la stessa ditta era risultata destinataria di un affidamento di €. 49.000,00 per il rialzo di tombini e caditoie, sempre sulla stessa strada.

Con questa seconda perizia di variante datata 17 ottobre 2022 si prende atto che nell’esecuzione degli interventi la ditta ha effettuato altri lavori, e in particolare alcune modifiche nel tratto di Viale Marconi compreso tra Via Pepe e l’incrocio con Viale Pindaro. Sono quei lavori che tutti i residenti hanno potuto vedere, fatti e rifatti, quali:

– Allargamenti stradali ove necessari nel tratto compreso tra Via Spaventa e Via D’Ascanio;

– Riconfigurazione area prospiciente Circolo Tennis con realizzazione di aiuola lineare antistante al fine di migliorare l’inserimento ambientale;

– Riconfigurazione incrocio nell’area ex di Bartolomeo, rotatoria innesto Via Pepe e predisposizioni impiantistiche;

– Mantenimento della sezione stradale esistente nel tratto compreso tra Via Elettra e l’incrocio con la rotatoria di Viale Pindaro anche al fine di evitare la riduzione dei parcheggi in tale tratto.

 – Ripristino del sottofondo stradale nelle zone maggiormente deteriorate mediante fresatura per uno spessore medio di 6 cm e successiva posa di bynder, questo al fine di evitare il rapido deterioramento del tappetino di usura (bynder appena fatto, è utile ricordare).

Il primo dato che risalta agli occhi è una perizia di variante – di cui non è pubblicata la relazione sull’albo pretorio – che prende atto dei lavori già eseguiti. Il Comune di Pescara avrebbe dovuto sospendere i lavori, modificare il progetto e poi fare la variante, mentre oggi ci troviamo di fronte ad una variante in sanatoria. Quanto affermiamo lo si evince dalla stessa perizia di variante (allegata). La determina infatti, in maniera pilatesca, specifica che causa della variante non sono né gli errori progettuali né le richieste dell’impresa: «non si evincono errori progettuali e le modifiche contrattuali proposte non dipendono da richieste dell’impresa ma sono legate ad esigenze di esclusivo interesse dell’Amministrazione». Noi oggi intendiamo dimostrare invece che questi problemi derivano tutti dalla prima variante approvata dalla Giunta Masci.

Come secondo aspetto occorre verificare come saranno finanziati questi ulteriori lavori senza aumentare l’importo del contratto, che rimarrebbe dunque pari a €. 1.108.970,73.

Dalla determina veniamo a conoscenza delle somme che sarebbero state “risparmiate” e riutilizzate per altri lavori al fine di mantenere inalterato l’importo:

a)            spese incarico di direttore operativo con funzioni di coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione e di ispettore di cantiere del Geom. Guido Arquilla per €. 27.279,20: visto che il professionista non avrebbe svolto tali lavori (ci chiediamo come sia possibile anche questa circostanza);

b)           sistemazione rotonda a verde di Piazza Unione, lavori già eseguiti dalla ditta “Il Melograno srl” per €. 21.000,00;

c)            riduzione di lavori a misura per circa 200.000,00 €;

d)           Eliminazione dei seguenti impianti semaforici: via M. Polo per €. 44.540,00 – via Colonna per €. 64.257,00 – via Spaventa per €. 34.233,00 –  via Mazzarino per €. 38.488,00 e via Tommaso da Celano per €. 31.393,00 e Piazza Unione per €. 40.017,00 un totale di circa 250.000,00 €.

Queste somme (il cui totale ammonta a €. 453.756,00) sono state impiegate, in base alla nuova variante del 17 ottobre 2022, per le opere edili precedentemente citate, per gli interventi finalizzati alla posa degli impianti semaforici e per l’acquisizione di due soli impianti semaforici: Piazza Unione e parte di quello in via Marino da Caramanico. Quindi oggi possiamo prendere atto che non è affatto vero che questa determina è a saldo invariato, in quanto sono state eseguite molte più opere a causa della carenza di progettazione, e che la stessa cifra complessiva, che ripetiamo è rimasta pari a €. 1.108.970,73, la si ottiene perché l’acquisto e posa degli impianti semaforici, approvata in giunta a assegnata con la prima variante alla ditta Rapino, è stata stralciata e assegnata con un altro appalto in maniera diretta alla ditta Teknosignal s.r.l., con prima determina n. 175 del 29 giugno 2022 e con seconda determina (in variante della prima) n. 312 del 7 ottobre 2022, per un totale di circa 180.000,00 €. Tra l’altro il progetto iniziale di questo appalto prevedeva tre semafori in Via Spaventa, Via Mazzarino e Via T. da Celano, mentre in coincidenza con la seconda variante di Viale Marconi, sono stati spostati in Via Marco Polo, Via F. Masci/Via V. Colonna e quota parte del semaforo di Via Marino da Caramanico/Via dei Sabini.

Riflessioni e interrogativi che chiediamo al Sindaco Masci di spiegare a noi e alla città:

1)            È facile comprendere come il progetto di Viale Marconi non sia costato complessivamente €. 1.108.970,00 ma €. 1.108.970,00 per la Rapino in base alla gara e alle perizie di variante intervenute, cui vanno aggiunti l’affidamento diretto di €. 49.000,00 sempre alla Rapino per i chiusini, €. 25.986,00 per il Melograno per la sistemazione a verde, €. 180.000,00 per i semafori assegnati alla Tecnosignal, per un totale di €. 1.363.956, cifra che è decisamente superiore rispetto alla somma iniziale di €. 970.000,00 più iva, senza considerare poi la segnaletica stradale affidata a parte. Il tutto per coprire errori progettuali, benché la determina tenda a camuffarli con un goffo richiamo, stratagemma adottato perché il progetto avrebbe sforato i limiti consentiti per le varianti (1/5 dell’importo) e avrebbe richiesto un vero progetto aggiuntivo che avrebbe finito per sconfessare proprio il progetto della Giunta Masci su via Marconi, che è del tutto sbagliato.

2)            Come può essere sottratta e stralciata dal progetto aggiudicato alla ditta Rapino la parte riguardante l’acquisto e l’installazione dei semafori (previsti nella variante adottata dalla Giunta Masci con deliberazione di Giunta Comunale n. 641 del 17.09.2021) e poi nuovamente, solo in parte (un semaforo e mezzo), riaffidata a questa società, mentre gli altri impianti vengono assegnati con affidamento diretto alla ditta Teknosignal con un altro appalto? L’unica giustificazione è quella di permettere una variante senza incremento dell’importo contrattuale e a copertura di opere eseguite per un progetto sbagliato.

3)            La questione dei tempi. Ricorderete che nell’accesso civico che ha eseguito il Consigliere Antonio Blasioli si chiedeva se fossero state applicate penali alla ditta per i ritardi. Il Comune rispondeva che non erano state sollevate contestazioni. Il 17 ottobre 2022 però ha concesso all’impresa Rapino altri 232 giorni di lavori, con un termine fissato quindi per il 6 dicembre 2022. Noi non siamo al corrente delle sospensioni che si sono verificate, ma questa determina ci aiuta a capire due cose:

a)            I lavori su viale Marconi sono iniziati il 4 agosto 2020 con una durata prevista di 189 giorni. Qualora dovessero terminare il 6 dicembre (il condizionale è d’obbligo) la durata complessiva raggiungerebbe 852 giorni, cioè ben oltre il quadruplo del tempo previsto;

b)           Il termine di 232 giorni balza agli occhi anche per un altro aspetto. Per una perizia di variante di lavori, che inizialmente avrebbero dovuto protrarsi per 189 giorni, viene concesso addirittura un lasso di tempo aggiuntivo nonostante gli interventi siano già stati eseguiti. Nell’art. 4 dell’atto di sottomissione si legge testualmente: «Per effetto dell’esecuzione dei lavori previsti nella presente perizia di variante tecnica, considerato la variazione di alcuni lavori richiesti dall’Amministrazione e le problematiche per l’approvvigionamento dei componenti elettronici dei semafori noti a livello nazionale, il tempo utile per dare i lavori ultimati, già fissato dal Capitolato d’appalto viene aumentato di giorni 230 naturali e consecutivi». Tuttavia, oggi siamo in Piazza Unione e, come potete vedere, l’impianto semaforico è già presente e lo è anche quello in via Marino da Caramanico (gli unici impianti che ora sono affidati alla ditta Rapino). A cosa serve dunque questo ulteriore tempo?

Avremmo potuto affrontare molti altri aspetti in questa conferenza, ma trattandosi di una materia ostica e molto tecnica preferiamo non mettere troppa carne al fuoco. Ci auguriamo di ricevere tempestivamente risposte dal Sindaco che conosce bene questo progetto. Lo ha fortemente voluto e difeso e ora è tenuto a dare spiegazioni alla città.

Il Consigliere Regionale

 Antonio Blasioli

E i consiglieri del Gruppo Pd al Comune di Pescara

 Piero Giampietro

 Stefania Catalano

 Francesco Pagnanelli

 Marco Presutti




IL PARTITO DEMOCRATICO LANCIA L’ALLARME sullo stato di abbandono dei rioni della Città

Serve concepire un fascicolo manutentivo per i nostri quartieri

Pescara, 20 ottobre 2022. “A Pescara prendere la bici, utilizzare un monopattino o semplicemente passeggiare su un marciapiede sta diventando impresa per pochi!”, a lanciare l’allarme sono il Segretario del PD cittadino, Antonio Caroselli, il Segretario del Circolo Di Vittorio di Pescara, Stefano Alberto Brandimarte e Stefania Catalano, consigliera comunale del PD.

La nostra città è in evidente emergenza manutentiva, un esempio su tutti è Via Giovanni Mezzanotte, nel quartiere di Porta Nuova – dichiarano gli esponenti PD – una arteria importante per la vita del quartiere e di tutto il polo sportivo e ricettivo della città che si sta sgretolando di fronte all’incuria di una amministrazione distratta o troppo confusa dal cantiere infinito di Viale Marconi”.

“Ora basta! – tiene a ribadire Antonio Caroselli, Segretario del PD cittadino – bisogna aprire immediatamente un diffuso fascicolo della manutenzione della Città. Il nostro appello è rivolto al Sindaco e a questa amministrazione: diano la sensazione di amare davvero Pescara e si attivino in fretta”.

“I cittadini del quartiere hanno il diritto di abitare in luoghi sicuri e decorosi – tiene a precisare Stefano Alberto Brandimarte, Segretario del Circolo PD del quartiere – abbiamo raccolto le opinioni e le istanze dei cittadini del quartiere con un questionario e ciò che ne è uscito fuori non lascia interpretazioni: serve una vertenza Porta Nuova!”

“Come gruppo PD abbiamo aperto su tutta Pescara un osservatorio sulla riqualificazione delle are periferiche della Città – dichiara Stefania Catalano, consigliera comunale – porteremo il tema del fascicolo manutentivo in Commissione e in consiglio comunale. Non possiamo permettere che il quartiere di Pescara Porta Nuova come gli altri quartieri lontani dalle attenzioni dell’Amministrazione siano vittima di assenza strategica e programmatoria per Pescara”.




TERME DI CARAMANICO: ancora ritardi

Dalla Regione non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Caramanico Terme, 13 ottobre 2022. La Regione dispone verifiche preliminari sulle acque, l’avvio era previsto per il 15 ottobre ma ad oggi mancano ancora i fondi per eseguirle. E non c’è traccia di aiuti per il Comune e l’intero comprensorio

Sulle iniziative previste a seguito della revoca della concessione delle terme di Caramanico si registra l’ennesimo ritardo della Regione.

La concessione è stata dichiarata deceduta lo scorso 17 giugno ma, prima di procedere ad un nuovo bando di gara per la concessione delle acque, la Giunta Marsilio ha manifestato l’intenzione di svolgere una serie di verifiche preliminari al fine di «conoscere lo stato di manutenzione/efficienza delle opere di presa costituite dalla sorgente “La Salute” e dal pozzo “Gisella” sfruttati dal precedente concessionario, nonché verificare la sussistenza delle peculiari caratteristiche chimico-fisiche delle acque».

Come Partito Democratico abbiamo sottoscritto l’emendamento (inserito nella legge n. 24 del 2 agosto e approvato in tutta fretta) che stanziava €. 80.000 per consentire queste valutazioni prodromiche al bando. Il servizio competente, il 27 luglio ha prontamente avviato una procedura di richiesta preventivi, con termine ultimo di presentazione fissato al 31 agosto, rivolta ad operatori economici interessati ad eseguire le prestazioni in questione, per un importo non superiore a 40mila euro.

Nel corso del Consiglio Regionale del 27 settembre il Presidente Marsilio, rispondendo ad un’interpellanza sul tema, cogliendo l’occasione per descrivere l’urgenza e la celerità con cui la Regione stava lavorando – della quale però non si è accorto nessuno, né a Caramanico né nell’intero comprensorio della Maiella, per il quale al momento oltretutto non sembrano essere previsti aiuti contro la crisi di tutto il settore turistico e ricettivo -, aveva annunciato come per l’avvio delle verifiche mancasse solo l’assegnazione delle somme destinate all’intervento. Tuttavia, siamo ormai al 12 ottobre, a tre giorni – come indicato sulla lettera d’invito – dalla data (15 ottobre) per l’avvio delle attività richieste, e non ci risulta che sia stata predisposta alcuna variazione di bilancio che consenta al Servizio Politica Energetica e Risorse del Territorio di affidare la valutazione.

Senza variazione, ovviamente, non si può procedere ad alcun affidamento e la variazione è una competenza di questa Giunta regionale a guida Marsilio. Nel mentre il tempo continua a trascorrere inesorabile, aggravando la crisi di un territorio ad alta vocazione turistica che continua ad invocare soluzioni tempestive. Se finanche per delle semplici verifiche preliminari assistiamo a ritardi e nuove fasi di stallo, c’è il rischio che per l’indizione del nuovo bando di concessione delle acque dovremo aspettare le calende greche.




LA TUTELA del mondo animale

Protagonista in consiglio comunale

Convocazione straordinaria richiesta dal M5S. Progetto del nuovo canile al centro del dibattito

Pescara, 12 ottobre 2022. Si svolgerà domani, giovedì 13 ottobre alle ore 16:30, il Consiglio Comunale straordinario richiesto dal M5S sulle ormai annose problematiche che affliggono il canile municipale di Via Raiale e sulla loro gestione da parte del Comune, al centro delle critiche di M5S e associazioni animaliste.

Era necessario accendere un riflettore sul mondo animale e su tutte le sue criticità – commenta il consigliere M5S Paolo Sola, primo firmatario della richiesta di convocazione – molte delle quali risiedono nella pessima gestione che l’amministrazione Masci ha portato avanti su questo tema. Tre anni di promesse mirabolanti su un nuovo canile che, ad oggi, non hanno portato a nulla se non ad un progetto da 700mila euro sul territorio di Spoltore che, a quanto pare, sarà comunque difficile da realizzare perché pensato su un terreno incompatibile con la destinazione e le caratteristiche che necessita un rifugio di nuova generazione.

Un terreno, peraltro, di proprietà privata – prosegue il consigliere Sola – promesso al Comune in concessione gratuita ma ad oggi ancora senza alcun tipo di accordo ufficiale. Questo non ha impedito alla Giunta Masci di candidare nei mesi scorsi, in maniera assolutamente spregiudicata, quel progetto e quel sito ad un bando ministeriale, con la conseguenza che, come abbiamo denunciato allora, avremmo rischiato il paradosso di accedere al finanziamento senza poter procedere a realizzare il canile, non avendo ancora la disponibilità del terreno”.

Ed è quanto puntualmente accaduto – aggiungono i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – con la conseguenza che ora rischiamo di perdere questi contributi non solo perché il contratto di concessione del terreno tarda ad arrivare, ma perché lo stesso Comune di Spoltore, dopo non essere stato coinvolto in nessun modo nella genesi del progetto, ora solleva degli impedimenti oggettivi alla realizzazione di una struttura di questo tipo in una zona con tutt’altra destinazione, e in un’area in cui sembra essere tecnicamente impossibile procedere. Una situazione che testimonia ancora una volta la totale approssimazione con cui l’amministrazione Masci porta avanti ogni ragionamento su infrastrutture e opere pubbliche, con il solo obiettivo di rincorrere medaglie da mettersi al petto e racimolando, invece, brutte figure e problemi irrisolti”. “Tutto questo – concludono i consiglieri pentastellati – mentre in città decine di associazioni e centinaia di volontari ogni giorno impiegano le proprie forze e risorse per assistere e salvaguardare gli animali del nostro territorio, a dispetto di un’amministrazione comunale che li considera solo come oggetti da fiera. È davanti a loro che domani il Sindaco Masci dovrà spiegare perché dopo 3 anni rimangono soltanto le promesse”.




MISTIPÈ a fianco di Sottanelli

È arrivata la notizia ufficiale del ballottaggio per il seggio alla Camera dei deputati

Vittoria per  Giulio Cesare Sottanelli per  l’Italia Viva e Azione.

A contribuire alla sua vittoria anche il Partito Nazionale Rom e Sinti Mistipè. Giulia Di Rocco Presidente di Mistipè dice:”È la terza volta che Mistipè scende in campo prima con le elezioni comunali di Sulmona (AQ) Abruzzo  e Isernia (IS) Molise ed ora con Sottanelli , in tutti i tre i casi  con una vittoria !!!”.

“Mistipè  dimostra che può e fa  la differenza! la maggior parte dei rom e sinti in Italia  sono cittadini italiana di antico Insediamento (presenti cioè sul territorio italiano già dal 1300) con diritto al voto , ci sono in Italia quasi 200 mila rom di cui 180 mila cittadini italiani, in Abruzzo ne sono presenti quasi 8 mila“

Giulia Di Rocco. assistente legale attivista per i diritti umani membro del Forum RSC ( Rom, Sinti e Camminanti ) , membro dell’IRU International Roma Union che rappresenta i rom presso il Consiglio D’Europa e all’ONU

Presidente del Partito Nazionale Rom e Sinti Mistipè




DARE DIGNITÀ E SICUREZZA ai cimiteri

Sindaco e maggioranza bocciano proposta di FdI

Ortona, 8 ottobre 2022 – “Appare del tutto inspiegabile ed ingiustificabile, se non alla luce dell’arroganza che da sempre caratterizza l’azione del sindaco Castiglione e della sua giunta, la scelta di bocciare, in Consiglio comunale, una mozione presentata dal centrodestra affinché venissero prese in esame una serie di opere di ristrutturazione e manutenzione dei cimiteri comunali”. Così Franco Vanni, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Ortona, in seguito alla bocciatura della mozione che ha presentato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.

“Non si riesce a comprendere come la mozione contenente una disamina su situazioni di evidenti criticità, che lo stesso Assessore ai lavori pubblici non ha potuto che riconoscere e che un consigliere di maggioranza ha condiviso, aggiungendo addirittura altre problematiche, sia stata respinta all’unanimità dal sindaco e dalla maggioranza, mostrando una pericolosa insensibilità verso un argomento che colpisce il cuore dei cittadini ortonesi soprattutto in prossimità della ricorrenza del 2 novembre. Non si chiedeva certo la soluzione immediata di queste criticità – sottolinea Vanni – ma una condivisione e l’impegno, da parte dell’Amministrazione, a garantire la sicurezza dei cittadini in luoghi caratterizzati da condizioni di precarietà e fatiscenza”.




DALLA CRISI ENERGETICA a quella sociale

Anche ai locali commerciali della nostra città stanno arrivando bollette per le utenze (in primo luogo energia elettrica) per migliaia di euro.

Chieti, 4 ottobre 2022. Importi del tutto insostenibili.  Molti locali presto chiuderanno.  Non si tratta di una ipotesi, ma di certezza. Non si può spendere più di quanto si guadagna. Ovviamente chiusura significa disoccupazione, depressione e fame.

Siamo di fronte ad una enorme questione sociale, che inevitabilmente diventerà un problema di ordine pubblico. Negozi chiusi significa vetrine spente, città al buio, gente disperata per strada, tentata da piccoli reati. Molta disoccupazione provocherà disordini, problemi di sicurezza.

In Germania per far fronte al caro energia il Governo ha stanziato più di 200 miliardi. In Italia, a fronte dell’enorme debito pubblico, più che nuovo debito dovremmo ridurre alcune spese.

Si smetta da subito di finanziare la guerra Ucraina, si riducano le spese militari buone solo per i mercanti di morte. Si vari una vera riforma fiscale che chieda il conto ai troppi che ogni anno evadono più di cento miliardi di tasse. E da subito si cerchino aiuti concreti per chi altrimenti chiuderebbe la propria attività.

Anche a livello locale, c’è ancora la possibilità di ridefinire gli sgravi sui tributi locali: TARI, passi carrai, addizionale comunale.  Il Governo cittadino le valuti con attenzione. Prima che sia troppo tardi.

Gennaro Garofalo

Segretario del Circolo Sinistra Italiana di Chieti




AL PD SERVE un nuovo Femminismo

Quello che pensano Chiara Zappalorto e Francesca Buttari, amministratrici locali e dirigenti del partito democratico della Regione Abruzzo
Chieti, 4 ottobre 2022.  Il segretario Enrico Letta ha inviato una lunga lettera agli iscritti. Nel lungo percorso congressuale che ci aspetta, ci sarà la fase dei NODI, per affrontare tutte le questioni che ci sono da chiarire. Il primo, sul quale siamo convinti debba essere aperta una riflessione, è la rappresentatività di genere: il fatto che le donne abbiano le stesse opportunità degli uomini dentro il partito e nelle istituzioni. È ancora un tema attuale, perché dal 2001 siamo al minimo storico di presenza delle donne in parlamento. E la tagliola del numero dei parlamentari ha nuovamente compromesso la rappresentanza femminile, arrestando un percorso, che, seppur lento e non privo di contraddizioni, aveva portato i suoi primi significativi frutti.

Certo è che nella scelta dell’assegnazione dei posti sicuri, i 2/3 sono stati per gli uomini. Così anche nel nostro Abruzzo, che si è presentato alle urne con due capolista maschili, ma ha sperato fino all’ultimo di incassare l’elezione della donna, forse anche per uscire dell'imbarazzo che questa scelta evidentemente si è portata dietro.
La questione della rappresentanza femminile va affrontata come una delle più evidenti e paradossali contraddizioni della nostra proposta politica. Perché abbiamo fatto della parità di genere un punto di forza del nostro programma, ma non l’abbiamo applicata bene, altrimenti non si spiega perché non siamo riusciti a eleggere le donne in condizione paritaria.
E oggi, con l’imminente designazione di una donna di destra quale prima Presidente del Consiglio della storia della Repubblica, abbiamo un problema di credibilità politica. L’imprimatur mancato ci chiama in causa a tutti i livelli, il fatto che la prima donna ad ambire a questa carica non sia di sinistra, ma sia la leader di un partito di destra per giunta anche il più votato dalle donne italiane, è una cartina di tornasole impietosa. Ci dice che tutti i nostri sforzi sono stati inutili, o, quantomeno, non abbastanza efficaci. E ci istilla il dubbio che forse noi donne democratiche viviamo questa situazione in una condizione di complesso. Siamo pronte a competere contro la destra sui contenuti?
Oppure siamo troppo assorbite a trovare il giusto posto nel mondo? C’è un palcoscenico in grado di dare piena alle nostre idee? E, soprattutto, siamo pronte a calcarlo, uscendo dalla soggezione di capire se questo ci sia concesso?
C’è poi la discussione “cervellotica” della differenza fra leadership femminista e femminile, che non guarda alle nuove generazioni. Siamo figlie del femminismo, ma incarniamo valori nuovi, in un mondo diverso, in cui le donne sono profondamente cambiate, ma anche gli uomini. Ha molti più problemi la politica, in termini di parità, che la società civile. Sono lontani I tempi in cui le nostre madri hanno conquistato il diritto all'aborto, al divorzio, all'istruzione paritaria e, in molti casi, anche all'orgasmo. Questo esiste, dobbiamo solo esserne guardiane e sentinelle. Ma oggi le donne hanno prima i problemi di tutti e poi quelli delle donne: dobbiamo far quadrare i conti a fine mese, facendo i conti con la povertà estrema vissuta da molte di noi; lottare per conservare un posto di lavoro indispensabile a sostenere la famiglia; abbiamo a che fare con un mondo fatto di regole maschili.
Per tutte queste dobbiamo lottare sapendo che un vero, profondo e totale cambiamento, ci sarà solo quando la nostra presenza nei luoghi delle decisioni sarà almeno paritaria. Lo dobbiamo fare cambiando le leggi della rappresentanza politica a livello nazionale, con l’auspicio di tornare alle preferenze. Dobbiamo vedere applicati meccanismi regolatori, che garantiscano la parità a tutti i livelli. Una giunta comunale deve avere almeno un terzo di donne e noi ci presentiamo nel governo Draghi con tre ministri uomini?
Solo così avremo un sistema di welfare giusto, la piena valorizzazione del lavoro femminile e la piena emancipazione economica delle donne, attraverso cui passa la lotta contro uno dei fenomeni sociali più preoccupanti del nostro tempo: la violenza di genere.
Siamo ad un bivio con tre strade: una torna indietro, una è senza uscita, la terza è in salita ma ci porterà lontano e consentirà a questo partito di ripartire davvero rigenerato, ma soprattutto rappresentativo anche dell’esigenza di un femminismo nuovo, contemporaneo.
E allora l’auspicio è che la strada nuova del Pd sia donna, a livello nazionale e regionale, non per punire o defraudare qualcuno, ma perché ci sia un concreto cambio di passo, capace di partire da un cambio di visione del mondo e dei territori.




MAXI-BOLLETTE e comunità energetiche

Consiglieri Comunali Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola: Movimento 5 Stelle Pescara sta lavorando alla creazione della prima Comunità Energetica a Pescara che porterà ad una riduzione dei costi energetici richiesta a gran voce da tutti i cittadini.

Pescara, 23 settembre 2022.La nostra mozione approvata in Consiglio Comunale permetterà ai cittadini di contenere gli aumenti sull’energia elettrica che, soprattutto nei prossimi mesi, ridurranno notevolmente la capacità di spesa delle famiglie.

La possibilità di ottenere incentivi statali grazie all’istituzione dell’autoconsumo collettivo e delle prime Comunità Energetiche aiuterà a tamponare una situazione che sta per diventare esplosiva – dichiara il Consigliere Comunale del M5S Massimo Di Renzo – Nella mozione del Movimento 5 Stelle approvata ad aprile del 2021 avevamo chiesto che il Comune si facesse parte attiva per la creazione della prima Comunità Energetica della città e che si creasse un punto informativo per i cittadini interessati.

In questo periodo ho avuto modo di partecipare alle numerose riunioni del gruppo di lavoro creato presso Pescara Energia e tra poche settimane sarà online il sito in cui i cittadini potranno raccogliere informazioni e dare la loro disponibilità a aderire alla Comunità Energetica.”

La mozione dei tre consiglieri Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola riprende il lavoro fatto dal Movimento 5 Stelle sia nel Parlamento Europeo che nel Parlamento italiano ed ha impegnato Pescara Energia a lavorare con decisione a questo progetto. Grazie al lavoro costantemente portato avanti dal gruppo di lavoro tra qualche mese i cittadini pescaresi potranno avere un aiuto concreto per affrontare gli aumenti previsti nelle bollette dell’energia elettrica.




PRESENTAZIONE dei candidati

Elezioni. La Lega domani in piazza

Teramo, 19 settembre 2022. Domani, martedì 20 settembre, alle ore 19 presso l’Hotel Abruzzi, in Viale G. Mazzini 18, si terrà l’incontro pubblico di presentazione dei candidati della Lega alla Camera e al Senato, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Parteciperanno il segretario regionale Luigi D’Eramo, candidato capolista alla Camera dei Deputati, il deputato uscente Antonio Zennaro, candidato nel collegio plurinominale Abruzzo alla Camera dei Deputati, la consigliera regionale Sabrina Bocchino, candidata al Senato, il direttore generale Arap Abruzzo, Antonio Morgante, candidato al Senato, il coordinatore provinciale della Lega e sindaco di Giulianova, Jwan Costantini, la coordinatrice comunale Arianna Fasulo, con gli assessori, consiglieri e dirigenti del partito in Abruzzo. Dopo la presentazione seguirà un aperitivo.




CARO ENERGIA: sostenere imprese e famiglie

Le proposte del centrosinistra nella risoluzione, presentata all’esecutivo

I consiglieri: “La Regione istituisca un fondo per imprese e famiglia e promuova azioni in tempi stretti. Pronti a dare pieno sostegno”

L’Aquila, 17 settembre 2022. “Pronti a lavorare con la Regione al fine di introdurre misure a sostegno di imprese e famiglie contro il caro energia che si sta profilando per il prossimo autunno. Dei 106 miliardi di euro di costi aggiuntivi stimati da una rilevazione del centro studi Cgia a carico delle imprese italiane, oltre 2 miliardi riguardano solo quelle abruzzesi, specie le medie e piccole che avranno più problemi ad ammortizzarli. I rincari annunciati rischiano di mettere in ginocchio anche migliaia di famiglie, specie quelle che vivono nelle aree interne e montane, che saranno le più esposte alla lotta contro il freddo. L’Abruzzo promuova la nascita di un fondo da cui attingere incentivi a fondo perduto o fondo rotativo di finanza agevolata per le imprese, funzionale alla riduzione dei consumi energetici e, dunque, delle emissioni, e all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. Per le famiglie, invece, occorre adottare idonei strumenti per sostenere le famiglie abruzzesi in difficoltà, soprattutto quelle residenti nei comuni montani, su cui peserà maggiormente il peso degli aumenti del gas necessario al riscaldamento invernale, attraverso agevolazioni (finanziarie o fiscali), contributi o bonus sociali;” queste alcune delle proposte dei consiglieri dei gruppi Pd, Legnini presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto hanno tenuto a Pescara per illustrare la risoluzione presentata al Governo regionale.

“Molte regioni si stanno già muovendo, non è possibile restare inerti, in attesa dei provvedimenti governativi – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo di Benedetto, Sandro Mariani, Marianna Scoccia –Faremo la nostra parte, com’è accaduto ogni volta che abbiamo promosso o appoggiato sostegni diretti alla comunità o ai comparti produttivi ed economici della nostra regione. La faremo anche dando voce al grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dalle sigle rappresentative del mondo dell’artigianato, del commercio, della piccola industria, dei servizi e del turismo (Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), perché si dia spazio ad azioni e misure tanto straordinarie quanto necessarie ad evitare che molte realtà economiche chiudano e che le famiglie debbano privarsi ancora di linfa necessaria per vivere e riprendersi dai due terribili anni di pandemia”.

LA SITUAZIONE – Il rapporto del 23 luglio scorso dell’Ufficio Studi CGIA su dati Terna, Arera, Eurostat e GME stima a +105.955 milioni di euro il costo aggiuntivo che le imprese italiane subiranno quest’anno a causa dei rincari di energia elettrica e gas rispetto al 2019. L’incremento per la sola regione Abruzzo è pari a +2.368 milioni euro. Lo stesso studio precisa che i “106 miliardi di extra costo, tuttavia, potrebbero essere addirittura sottostimati. Se dal prossimo autunno la Russia dovesse chiudere ulteriormente le forniture di gas verso l’Europa, è probabile che il prezzo di questa materia prima subirà un’impennata che spingerà il costo medio dell’ultima parte dell’anno ad un livello molto superiore a quello registrato nei primi sei mesi del 2022. Una crisi riassunta in modo netto nelle cifre del monitoraggio di Nomisma per Confcommercio. La rilevazione di giugno 2022 vede salire al 140 per cento gli aumenti si base annuale la cui impennata al 70 per cento era già risultata pesante per imprese e famiglie. Nel complesso, i comparti macro del commercio nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, cioè da 11 miliardi di spesa nel 2021 a 27 nel 2022. Forte l’impatto anche sulla spesa media annuale delle famiglie: che passa dai 540 euro dell’anno scorso ai 1.116 di oggi, a fronte di consumi medi sempre uguali e pari a 2.700 kWh.

LE PROPOSTE – La Regione deve introdurre azioni e strumenti per la promozione dell’efficienza energetica e dell’uso di energia rinnovabile delle imprese, così da concorrere al conseguimento degli obiettivi Europei e Nazionali funzionali a ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi, salvaguardare l’ambiente e, come mai in questo momento, contrastare l’impennata dei costi energetici per non perdere competitività sui mercati. Quali:

Costituire un fondo regionale per erogare alle imprese incentivi (fondo perduto/fondo rotativo di finanza agevolata) finalizzati alla riduzione dei consumi energetici (e, dunque, delle emissioni) e a all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza;

Favorire check-up energetici gratuiti per le PMI e per le microimprese, al fine di consentire investimenti mirati a consentire il miglior risparmio energetico, con minori risorse finanziare possibili, senza sprechi. Vanno inoltre previste anche misure strutturali, a partire dalla formazione, inserendo nel catalogo formativo figure professionali specialistiche che operano nel campo dei servizi energetici, delineandone ruolo, funzioni, compiti e prospettive di sviluppo a vantaggio delle PMI.

Approvare interventi urgenti nei confronti delle famiglie abruzzesi in difficoltà, soprattutto quelle residenti nei comuni montani, su cui peserà maggiormente il peso degli aumenti del gas necessario al riscaldamento invernale, attraverso agevolazioni (finanziarie o fiscali), contributi o bonus sociali.

LE RISORSE – Sostegni utili e doverosi, ma anche possibili, utilizzando in questa fase emergenziale i 41,21 mln di euro derivanti dalla scadenza delle cartolarizzazioni per i disavanzi sulla sanità, i 17 mln di euro di minore spesa legati al piano di rientro e, a partire dal 2023, le maggiori risorse provenienti dai canoni idrici. Ma non solo. Occorre infatti prevedere accanto alle misure urgenti per fronteggiare il caro energia anche interventi strutturali finalizzati all’efficienza energetica degli edifici e dei processi produttivi, attraverso le ingenti risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quelle del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi EU 2021/2027, che stenta a partire, ma anche i fondi a disposizione del POR FESR 2014/2020, che conta ancora 122,65 milioni che non sono ancora oggetto di pagamenti.

I CONSUMI E LE FONTI RINNOVABILI IN ABRUZZO – La quota percentuale dei Consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili, escluso il settore dei trasporti, nella Regione Abruzzo è pari al 28 per cento, secondo il rapporto di monitoraggio del luglio 2022 dal GSE. Un valore che, seppur più elevato rispetto alle previsioni del D.M. burden sharing (il dato qui è 19,1%), risulta nettamente inferiore ad altre Regioni e Province Autonome. Inoltre, dei 279 Ktep di energia elettrica prodotta in Abruzzo da fonti rinnovabili nel 2020, più della metà è di natura idroelettrica (149Ktep, 53%); a seguire il solare (81Ktep, 23%); l’eolico (31Ktep, 12%) e biogas, biomasse solide e bioliquidi sostenibili per la parte restante.

COSA FANNO LE ALTRE REGIONI – Lombardia: destinazione degli extraprofitti delle grandi imprese produttrici di energia siano destinate integralmente a una misura regionale di sostegno nel pagamento dei consumi energetici rivolta alle famiglie lombarde e alle piccole e medie imprese. Emilia Romagna: istituzione del Fondo Energia che interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 70% dalle risorse pubbliche del Fondo (Por Fesr 2014-2020) e per il restante 30% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati per l’efficientamento energetico imprese; richiesta al Governo di un tavolo di confronto per fissare tetto del prezzo del gas, incentivare la riconversione ad altre energie rinnovabili, rilasciare concessioni per utilizzo di canali già esistenti. Campania: pronto un Piano da 400 milioni per coprire l’aumento dei costi energetici alle imprese e che scelgono impianti a energia rinnovabile e bonus alle famiglie per alleggerire il costo delle bollette. Val d’Aosta: stanziamento di 12 milioni, 8 per imprese e 4 per le famiglie valdostane con ISEE non maggiore di 20.000 euro. Friuli-Venezia Giulia: le misure di supporto al sistema produttivo della regione per restituire liquidità alle imprese, aiuti di importo limitato, fino a 500 mila euro per impresa; altri aiuti saranno previsti per i maggiori costi dovuti ad aumenti eccezionalmente marcati dei prezzi del gas naturale e dell’energia elettrica che coprono i costi aggiuntivi per le imprese dal primo Febbraio ai 31 dicembre 2022, per un importo complessivo non superiore ai 2 milioni di euro.




SALVINI a Vasto

La politica deve aiutare le persone a vivere meglio

Vasto, 15 settembre 2022. Nonostante la mattinata lavorativa e le condizioni climatiche incerte oltre 100 persone questa mattina hanno atteso la visita a Vasto del segretario federale della Lega Matteo Salvini giunto poco dopo le 10.00 in piazza Barbacani, nei pressi del Palazzo di Città, dopo un collegamento in diretta con Canale 5. Un piccolo palco addobbato a dovere, l’attesa dei presenti, gli amici candidati ai due rami del Parlamento, Alberto Bagnai, Luigi D’Eramo, Vincenzo D’Incecco, Antonio Zennaro, Antonio Morgante e Sabrina Bocchino, che, da vastese che ha fortemente voluto l’incontro tra Salvini e i vastesi, ha fatto gli onori di casa. ‘Sono nella mia città, nella città che mi vuole bene e alla quale voglio tantissimo bene. Cerco di spendermi come meglio posso facendo la consigliera regionale e qualche risultato importante per Vasto e per il nostro territorio siamo riusciti a portarli e questo per me è un grande onore.’ ‘Io sono fiduciosa – ha chiosato la Bocchino – perché so che il popolo italiano Il popolo abruzzese sa perfettamente in chi credere e cosa votare. Io credo in voi e Matteo Salvini crede in voi e crede che l’Italia finalmente possa cambiare’.

Dopo i saluti del capogruppo in consiglio regionale e candidato al Senato Vincenzo D’Incecco, la parola a Matteo Salvini che tra passaggi enfatizzati, battute ironiche, frecciate al PD e al Movimento 5 Stelle per una quindicina di minuti si è rivolto ai presenti affrontando le tematiche tanto care al partito della Lega. E non si è lasciato scappare l’occasione di bacchettare anche l’Amministrazione comunale sulla necessità di intervenire sul sistema idrico e fognario che deve essere efficiente per una città a vocazione turistica.

‘L’Abruzzo è una terra straordinaria’ ha detto Salvini prima di snocciolare le proposte della Lega, dalla cancellazione della Legge Fornero che ha definito una ‘schifezza’ alla difesa dell’occupazione e del lavoro, dal momento che ci sono aziende che stanno mettendo i dipendenti in cassa integrazione e sono a rischio chiusura circa 800mila tra botteghe e negozi secondo l’allarme di Confartigianato e 70 milia aziende del settore agroalimentare. E poi revisione del reddito di cittadinanza, cancellazione del numero chiuso alle facoltà di Medicina e Chirurgia, interventi urgenti contro il caro bollette e la scelta del nucleare di ultima generazione come risposta alla sudditanza energetica, arginamento della immigrazione irregolare ed incremento del numero di uomini delle Forze dell’Ordine. Alcuni dei temi sui quali Salvini si è soffermato con decisione lanciando nuovamente un appello ‘a tutti gli altri colleghi di tutti gli altri partiti. Approviamo un decreto da 30 miliardi adesso per bloccare gli aumenti della luce e del gas, altrimenti l’Italia salta per aria come durante il covid’. Ed ancora riforma del fisco, flat tax, rottamazione cartelle, perché ‘la politica deve intervenire nella vita delle persone, non è solo filosofia, i grandi sistemi internazionali, ma è cercare non di far miracoli, ma di aiutare la persone a vivere meglio’. ‘La lega e il centrodestra vinceranno in tutti i collegi d’Abruzzo’ il pronostico di Matteo Salvini che ha chiuso l’evento, andato al di là di ogni attesa, con tanti applausi e tanti selfie anche con i giovanissimi.




EFREM MARTELLI ENTRA In Fratelli D’Italia

Efrem Martelli, già Consigliere Privinciale di Chieti e candidato Sindaco a San Giovanni Teatino oggi Consigliere Comunale annuncia con un post su Facebook il suo ingresso in Fratelli d’Italia.

San Giovanni Teatino, 15 settembre 2022.  Sono stato sempre un uomo di Centro-destra e su questo credo che ci siano pochi dubbi.

Il mio ingresso in Fratelli d’Italia nasce dalla doppia considerazione”, le sue parole, “innanzitutto mi sento che ho ancora tanto da dare e poi credo che Fratelli D’Italia sia la mia casa naturale sia da un punto di vista ideologico sia sotto un punto di vista amicale, nel senso che ho molti amici che militano in questo partito a partire dal Coordinatore Regionale Sigismondi, il Coordinatore Provinciale Tavani, la Consigliera Provinciale Di Biase, la mia collega in Consiglio Comunale Elia e tantissimi altri che mi hanno dimostrato già alle scorse comunali la stima nei miei confronti, appoggiando la mia candidatura a Sindaco nonostante la consapevolezza che non sarebbe stata la scelta più semplice”.

Scelgo di entrare in questo momento perché credo che sia un momento decisivo per il futuro dell’Italia e voglio dare il mio contributo per quella che credo sia la scelta giusta per il futuro della nostra amata Italia, ossia Meloni Premier e, perché no, vedere tutti i nostri rappresentanti locali in Parlamento”, chiude Martelli.




RIAPERTURA DELLE TERME di Caramanico

Gruppo Pd in Regione e Uniti per Caramanico propongono tre soluzioni percorribili in risposta all’inerzia della Giunta Marsilio

Pescara, 12 settembre 2022. Questa mattina, presso la Sala Corradino D’Ascanio della sede pescarese del Consiglio Regionale, si è svolta una conferenza stampa congiunta di Gruppo Consiliare del Partito Democratico, Gruppo Comunale Uniti per Caramanico e l’ex sindaco Mario Mazzocca, incentrata sul futuro delle terme, chiuse ormai da anni a causa del fallimento dell’ex concessionaria con evidenti ripercussioni su una parte caratterizzante dell’offerta turistica abruzzese.

Il crack della Società delle Terme e la conseguente chiusura del complesso non giustificano l’atteggiamento passivo di Giunta Regionale e Comune di Caramanico, che stanno dando prova di inerzia impelagandosi in attività istituzionali confuse, inconsistenti e indecifrabili, prive di prospettive che garantiscano una concreta soluzione del problema già dalla prossima estate.

Dopo l’ennesimo ed infruttuoso tentativo di stimolare una riflessione e un intervento nell’ultimo Consiglio regionale di agosto, con la presentazione dell’emendamento a firma dei Consiglieri Blasioli e Paolucci per il ristoro delle attività turistico-ricettive del comprensorio della Maiella, le più penalizzate dalla chiusura, – emendamento che verrà riproposto anche nel prossimo Consiglio – il Gruppo Pd in Regione e il Gruppo Uniti per Caramanico hanno pianificato e portato avanti varie interlocuzioni con la curatela fallimentare e tecnici esperti del settore termale, al fine di individuare soluzioni percorribili che consentano la riapertura delle terme nel più breve tempo possibile.

La curatela fallimentare, che ringraziamo per aver accettato l’incontro ed esplicitato le difficoltà dell’incarico, auspica che si possa procedere alla vendita dei beni del fallimento in autunno. Se costi e tempistiche precludono di fatto la riattivazione delle terme in capo alla stessa curatela, è altresì probabile, come spesso accade nelle aste, che non vada a buon fine la prima vendita, anche perché la cessione dello stabilimento svincolata dalla concessione delle acque – in capo alla Regione e anch’essa da assegnare con evidenza pubblica -, rischia di rendere poco appetibile l’investimento per i privati. Un ulteriore ritardo che potrebbe infliggere un colpo fatale all’economia della comunità di Caramanico e dell’intero comprensorio della Maiella.

Per questo intendiamo proporre, con spirito costruttivo, alla maggioranza di centro-destra e all’opinione pubblica tre strade alternative. Scelgano loro quella percorribile e più vantaggiosa, ma si esca dal pantano e dalle scuse di improcedibilità causa fallimento fornendo garanzie sulla riapertura delle terme.

1)            La prima si rinviene nella legge regionale 15/2002. L’art. 67 prevede che la Regione, attraverso la FIRA, possa sottoscrivere quote di partecipazione nelle società termali. In sostanza si potrebbe attuare per qualche anno una gestione in house delle terme, modello che questo Governo regionale aveva in precedenza prospettato per l’impianto natatorio delle Naiadi, e che permetterebbe inoltre di avvalersi dell’esperienza lavorativa dei dipendenti che a lungo hanno curato la struttura e saprebbero valorizzarla. I vantaggi che deriverebbero da questa scelta sono innegabili: la riattivazione in tempi brevi e certi del complesso termale e dello sfruttamento della risorsa idrica, scongiurando la compromissione della qualità delle acque, che per non deteriorarsi necessitano di un deflusso costante.

2)            Se la Regione venisse in possesso, mediante esproprio, dei beni necessari all’attività termale, oltre a quelli pertinenziali che già le spettano per legge, potrebbe indire un unico bando tanto per lo stabilimento termale che per la concessione delle acque.

3)            L’ultima opzione, senz’altro più complessa ma quantomeno da verificare, sarebbe quella del partenariato pubblico-privato, che dovrebbe coinvolgere la curatela e avrebbe bisogno di un vaglio del giudice fallimentare.

C’è infine la questione della piscina termale pubblica, la cui realizzazione (relativamente al 1° lotto del progetto) all’interno del parco termale era stata finanziata nel 2017 dalla Giunta D’Alfonso con un importo pari a 600mila euro. «Ad oggi i lavori non sono stati ancora avviati, pur essendo stati appaltati alla fine del 2019 dal Comune di Caramanico, che un anno dopo ha incomprensibilmente avanzato richiesta di delocalizzazione dell’opera ad appalto concluso» ha sottolineato Mario Mazzocca. «Viene spontaneo chiedersi se il finanziamento sia ancora in essere, perché i lavori siano fermi e se sia stato attribuito il successivo finanziamento di 1 milione di euro per il 2° ed ultimo lotto. Domande a cui la Regione non ha mai risposto, ignorando una richiesta di accesso agli atti formalizzata 14 mesi fa e trascurando il fatto che oggi, qualora il cronoprogramma degli interventi fosse stato rispettato, la comunità avrebbe potuto disporre di un’opera strategica e già funzionante, che costituirebbe – per la prima volta dopo 80 anni – un solido presidio (pubblico) all’interno dello storico stabilimento termale (privato) in grado di sopperire, seppur parzialmente, alla situazione di perdurante stallo e di grave crisi che l’intero territorio sta vivendo».

«Quella del Partito Democratico è un’iniziativa lodevole – hanno evidenziato il consigliere comunale Luca La Selva e l’ex assessore Rita Silvaggi del gruppo Uniti per Caramanico -, in quanto per la prima volta, a livello istituzionale, un soggetto politico mette sul tavolo delle proposte concrete. Trattandosi di una vertenza di primaria importanza, anche per la profonda crisi strutturale dell’indotto che ne deriva, stupisce che l’assunzione di responsabilità venga da un gruppo di opposizione e non dalla maggioranza, che continua invece a dimostrare una totale assenza di visione, nascondendosi dietro la procedura fallimentare».

«Sul web sono facilmente reperibili i video in cui esponenti della maggioranza annunciavano che sotto la loro amministrazione le terme non avrebbero mai chiuso – le dichiarazioni dei consiglieri Blasioli e Paolucci -. E invece non solo questo non è avvenuto, ma sono state anche stornate le risorse stanziate senza introdurre nuovi fondi. Invitiamo dunque la Giunta, già nel prossimo Consiglio regionale, ad esaminare seriamente ciascuna delle soluzioni da noi prospettate al fine di scongiurare che le terme restino chiuse per il terzo anno consecutivo. E a rispondere alle esigenze di un’intera comunità approvando l’emendamento sui ristori che intendiamo riproporre». 

I Consiglieri Regionali

 Antonio Blasioli

 Silvio Paolucci

E il Gruppo Uniti per Caramanico




LA CANDIDATA incontra i cittadini

Domani, Emanuela Pistoia in piazza Martiri della Libertà

Teramo, 12 settembre 2022. La lista Calenda prosegue la sua marcia verso l’appuntamento elettorale del prossimo 25 settembre. Una marcia che porta i candidati sul territorio, fra i cittadini, in un’ottica di ascolto, confronto e approfondimento dei punti del programma di governo.

Martedì 13 settembre, a partire dalle ore 19, la professoressa Emanuela Pistoia, candidata per la lista Calenda alla Camera dei deputati (collegio uninominale Teramo-L‘Aquila) sarà in piazza Martiri della Libertà a Teramo per un incontro con la cittadinanza che vedrà la presenza dell’Onorevole Giulio Cesare Sottanelli, Capolista alla Camera dei deputati – Abruzzo, e di Camillo D’Alessandro, Capolista al Senato della Repubblica – Abruzzo.

«L’incontro in piazza Martiri a Teramo è per me un grandissimo onore e una bellissima opportunità perché tutta la mia vita accademica, dal dottorato di ricerca al recente ordinariato, si è svolta nell’Ateneo di questa città alla quale sono fortemente legata», dice la professoressa Pistoia, docente di diritto dell’Unione Europea a Teramo.

«Il mio auspicio è, con la candidatura alla Camera, di poter restituire a questa città almeno una piccola parte di quanto le devo. Le mie competenze, la mia professionalità e la passione per la politica saranno a disposizione di questo territorio. Invito i cittadini a raggiungerci in piazza Martiri per confrontarci e approfondire insieme i punti del nostro programma di governo», conclude la professoressa Pistoia.




LA REGIONE ISTITUISCA UN FONDO per imprese e famiglie

Investimenti su fonti alternative

Pescara, 10 settembre 2022. “Dei 106 miliardi di euro di costi aggiuntivi di cui le imprese italiane dovranno farsi carico quest’anno a causa dei rincari di energia elettrica e gas, rispetto all’era pre-Covid (2019), oltre 2 miliardi sono solo in Abruzzo, riferisce una simulazione dell’Ufficio studi Cgia. I rincari previsti in autunno rischiano di mettere in ginocchio migliaia di imprese abruzzesi, soprattutto quelle piccole e medie e di togliere respiro alle famiglie che non possono reggere il peso di così tanti rincari. Accanto agli interventi governativi serve dunque un impegno forte anche della Regione. L’Abruzzo deve promuovere un fondo da cui attingere incentivi a fondo perduto o di finanza agevolata, nonché investimenti all’insegna dell’efficienza energetica e dell’uso di energia rinnovabile delle imprese, in modo da sostenere chi rischia di chiudere e, al contempo, centrare gli obiettivi europei e nazionali per restare competitivi e soprattutto ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi, salvaguardare l’ambiente e, come mai in questo momento, contrastare l’impennata dei costi energetici”, questa la proposta del capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, contenuta nella risoluzione che sarà presentata nei prossimi giorni all’Esecutivo e illustrata in una conferenza stampa sulla misura.

“È importante favorire investimenti in fonti energetiche alternative, efficientare edifici e cicli produttivi, così come è importante favorire il check-up energetici gratuiti per le microimprese e quelle piccole e medie, proprio per intervenire in modo mirato il miglior risparmio con minori risorse possibili, senza sprechi – così il capogruppo Paolucci – In questo modo si possono tutelare centinaia, se non migliaia di imprese abruzzesi che altrimenti non ce la faranno. Ma non basta, nella risoluzione si chiedono interventi a sostegno anche delle famiglie abruzzesi, specie quelle che vivono nelle zone interne e montane perché dovranno fare i conti con la rigidità dell’inverno, utilizzando allo scopo i 41.21 mln di euro derivanti dalla scadenza delle cartolarizzazioni per i disavanzi sulla sanità e i 17 mln di euro di minore spesa legata al piano di rientro, unitamente alle maggiori disponibilità dal 2023 relative ai canoni idrici.  Sostegni utili e doverosi, ma anche possibili, utilizzando bene le risorse sia del piano di resilienza, nonché quelle del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi EU 2021/2027, ma anche i fondi del POR FESR 2014/2020, che conta ancora 122,65 milioni che non sono ancora oggetto di pagamenti. Stiamo vivendo un momento di contrazione dell’economia che il comparto produttivo non regge, così come la comunità, con l’esplosione dei costi energetici. Siamo certi che la Regione possa avere un ruolo attivo nel mettere in campo azioni, strumenti e misure straordinarie nel fronteggiare l’emergenza energetica e siamo pronti a lavorare, insieme, a supporto di questo percorso, che deve coinvolgere anche il mondo datoriale e sindacale. Il caro energia deve diventare la priorità per chi governa la nostra regione, favorendo gli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, privilegiando quelle in autoconsumo, alternative ai combustibili fossili la cui impennata di costi stanno mettendo a rischio l’intero tessuto produttivo abruzzese e le famiglie, soprattutto delle aree montane, per le quali occorre prevedere agevolazioni finanziarie o fiscali urgenti”.




IL SUO NOME è Rahel Seium

Arci Pescara sostiene una candidatura del territorio con radici lontane.

Pescara, 9 settembre 2022. Arci Pescara sostiene Rahel Seium, chiamata ad affrontare una sfida importante come candidata alle Politiche del 25 Settembre, capolista alla Camera in Abruzzo, condividendo, da indipendente, il progetto politico di Sinistra Italiana e Europa Verde – Verdi. Nata ad Asmara, in Eritrea, 42 anni fa, Rahel Seium ha studiato Lingue, letterature e culture straniere presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara, lavora nell’associazionismo, si occupa di progetti del terzo settore, è presidente del movimento giovanile eritreo YPFDJ.

“È con grande emozione, orgoglio e senso di responsabilità – questo il sentire di Rahel –  e ringrazio le forze politiche per avermi dato l’opportunità di mettere a servizio della comunità il mio impegno”.

Arrivata in Italia all’età di nove anni, sin da subito ha compreso il ruolo di ponte fra culture differenti che avrebbe caratterizzato la sua vita. Sempre a disposizione del prossimo, con senso di dovere e di umiltà, per colmare i divari economici e ridurre le barriere culturali, cercando di trovare soluzioni, con pazienza ma anche con la gioia del vivere.

La sua è la forza della mediazione e poi mediare è diventato anche il suo lavoro quotidiano, in qualità di dirigente di ARCI Pescara, dove si occupa di intercultura e amministrazione, con la convinzione di dare rappresentanza in Parlamento a coloro i quali ancora non l’hanno.

Temi come giustizia sociale, lavoro e pari opportunità’, sono stati la spinta verso questa candidatura, nel solco di quel che l’Arci porta avanti da oltre sessant’anni e di quel che ancora può dare con una presenza come quella di Rahel nelle istituzioni del nostro paese. È con questo spirito che invitiamo tutti ad eleggere la nostra Rahel.




ALL’OSPEDALE S. PIO, necessarie nuove strumentazioni

Bocchino: i fondi ci sarebbero

Vasto, 6 settembre 2022. In attesa che venga realizzato il nuovo ospedale di Vasto non si può e non si deve lasciare il vecchio San Pio da Pietrelcina versi in uno stato di lenta agonia che ne infici la funzionalità e la possibilità di garantire una adeguata assistenza sanitaria ad un intero territorio. Lo dichiara la portavoce della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino.

In particolare – rileva la consigliera regionale – la struttura vastese evidenzia molteplici inadeguatezze strutturali, tecnologiche, organizzative e di risorse che mettono a rischio l’erogazione dei LEA nel rispetto degli standard di qualità e sicurezza per l’utenza e per gli operatori sanitari della ASL’. ‘L’83% delle attrezzature elettromedicali risale a periodi antecedenti il 2012 – sottolinea la Bocchino – e non possiamo più procrastinare interventi nella direzione di un ammodernamento del parco attrezzature a cominciare dal blocco operatorio che rappresenta il motore di un ospedale.

Azioni che potrebbero essere portate avanti utilizzando una parte dei residui del finanziamento concesso per la realizzazione del Presidio Ospedaliero di Vasto di cui alla determina di assegnazione DG2/64 del 30/11/2004. Infatti, al netto delle spese già sostenute (quali l’acquisto del terreno e le spese per la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economico) e da sostenere, risultano ancora disponibili oltre 6 milioni di euro, tre dei quali potrebbero essere distratti e utilizzati per coprire parzialmente gli oltre 4 milioni di euro necessari ad interventi di riqualificazione strumentale (e conseguentemente funzionale) di alcuni reparti del nosocomio.

In particolare – evidenzia la Bocchino – il blocco operatorio assorbirebbe gran parte degli investimenti dal momento che sono necessari i tavoli operatori, le scialitiche, le autoclavi, lavaferri, apparecchi per anestesia e tanto altro. E poi è da rifare l’intero strumentario della Gastroenterologia. In Ortopedia non è possibile constatare la mancanza di letti elettrici e ausili per movimentare i pazienti operati, così come va rafforzato con la dotazione di strumentazione diagnostica il reparto di Urologia le cui condizioni attuali obbligano spesso i pazienti e muoversi verso l’ospedale di Chieti. Interventi sono necessari anche per Ostetricia e Ginecologia (cardiotocografi, scialitiche e poltrone per sala parto), Pediatria e Nido (isola neonatale, incubatrici, letti pediatrici ed altro), Cardiologia (ecografo palmare e sonda vascolare, sistema per ablazione fibrillazione atriale, etc.), Laboratorio di analisi (microscopio, centrifuga, etc.), Centro trasfusionale, Endoscopia digestiva, Oculistica, Otorinolaringoiatria e Radiologia.

Ammonterebbero a 4.067.150,40 euro gli investimenti necessari a rispondere totalmente a queste esigenze strumentali, ma intanto crediamo che vi siano interventi improcrastinabili che potrebbero trovare la necessaria copertura attraverso le modalità esposte.

Lo diciamo da tempo – chiosa la Bocchino – garantire una assistenza sanitaria adeguata ai cittadini deve essere una delle priorità della politica e come facciamo in ogni sede torniamo a sollecitare interventi concreti per il S. Pio di Vasto oltretutto con la dovuta copertura finanziaria.




I RISTORI PER LE ATTIVITÀ danneggiate durante il Covid!

Più di 5.000 imprese dalla zona rossa attendono da oltre un anno e mezzo

Paolucci: Questo succede con le promesse di Fratelli d’Italia al governo della Regione

Pescara, 5 settembre 2022. “Più di 5.000 imprese attendono da oltre un anno e mezzo i ristori per le attività danneggiate dalla zona rossa durante il Covid: a distanza di sei mesi dalla nostra denuncia, dal governo regionale non arriva nessuna risposta. Questa è l’efficienza della Regione governata da Fratelli d’Italia, che non ha mai erogato i 10 milioni di euro destinati a quanti hanno dovuto chiudere i battenti durante il Covid. Noi stiamo con chi aspetta invano quelle cifre decise dal Consiglio regionale all’unanimità e reclamate oggi a gran voce anche dai sindacati. Insieme a loro chiediamo che fine hanno fatto quei fondi e perché tanto tempo per erogarli”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci, promotore anche di un’interpellanza sull’argomento, mesi fa.

“Da più di un anno associazioni di categoria e le piccole e medie imprese, già messe a dura prova dalla pandemia, vengono prese in giro dalla maggioranza di centrodestra – riprende Paolucci – la stessa che dopo l’approvazione di quei ristori si vantava che sarebbero stati pagati subito e che dopo la nostra interpellanza, addirittura annunciava che l’attesa sarebbe durata pochi giorni, salvo poi scaricare le responsabilità di oltre un anno di ritardi su altri, per poter passare ora ad annunci nuovi di zecca in vista della campagna elettorale. Il presidente di Fratelli d’Italia non si interessa affatto delle difficoltà che vivono le imprese, le famiglie e i lavoratori in un periodo segnato, oltre che dal Covid, dai rincari e dall’aumento dei prezzi dell’energia. Anche questa volta le imprese abruzzesi sono state prese in giro, un comportamento inspiegabile in un periodo così difficile. La Regione dia risposte serie al comparto che aspetta quei fondi e sostenga le imprese, specie quelle piccole, visto che in questi anni nulla ha fatto a tutela dell’economia abruzzese e dei suoi motori”.




LA SICUREZZA, drammatica attualità

Questione prioritaria anche nel vastese

Vasto, 3 settembre 2022. La questione sicurezza è, purtroppo, costantemente di drammatica attualità e rappresenta uno dei temi più sentiti anche nel confronto continuo che il coordinamento della Lega Abruzzo sta avendo con tutti gli amministratori locali. Incontri dai quali emergenze l’urgenza di interventi atti a limitare l’incidenza di episodi di brutalità, microcriminalità, baby gang. Tutto il territorio abruzzese lamenta episodi del genere che non hanno risparmiato neppure città come Avezzano, Vasto e San Salvo.

Di fronte a questa diffusa preoccupazione sociale che stiamo toccando con mano ogni giorno – dice la portavoce della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino – come Lega richiamiamo la politica alle proprie responsabilità chiedendo interventi concreti su tutto il territorio abruzzese.

Come dimenticare gli episodi che hanno caratterizzato l’estate anche di Vasto e San Salvo – aggiunge la Bocchino – ora servono decisioni e la Lega da sempre fa della questione sicurezza uno dei suoi cavalli di battaglia e da sempre, come ha già fatto in materia di edilizia scolastica, sanità e tanto altro, porta avanti le sue battaglie in favore di tutto il territorio abruzzese.

Il potenziamento degli organici delle forze dell’ordine, maggiori investimenti per dotare le stesse di strumenti che le aiutino a contrastare efficacemente la criminalità, il potenziamento degli impianti di videosorveglianza non solo nelle città ma su tutti i territori, il rimpatrio immediato dei delinquenti, un deciso freno agli sbarchi e alla immigrazione incontrollata – ricorda la portavoce della Lega – sono i rimedi improcrastinabili che la Lega, mette sul piatto della bilancia all’indomani anche della presentazione in Senato del DDL Salvini sulla lotta alle baby gang. Un piano che condividiamo e che non potrebbe non avere ricadute positive tangibili anche nei nostri territori – chiosa la Bocchino, che ricorda come le battaglie sul tema sicurezza saranno al centro dell’attività che la Lega continuerà a portare avanti anche nella prossima legislatura.




GRAZIE al Movimento 5 Stelle

Finalmente il  direttore per la riserva dannunziana

Pescara, 2 Settembre 2022. Approvato durante il Consiglio Comunale del 31 agosto l’ordine del giorno del Movimento 5 stelle che chiedeva di avviare l’iter amministrativo utile alla costituzione del “Comitato di Gestione della Riserva”, la definizione dell’assetto e delle modalità di funzionamento dell’ufficio di Direzione della Riserva e la nomina del Direttore della Riserva Naturale della Pineta Dannunziana tutte funzioni previste nel Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale della Pineta Dannunziana approvato dalla Regione Abruzzo già a luglio 2020.

“Dopo diversi tentativi e tanta insistenza siamo finalmente riusciti ad ottenere un impegno a rispettare quanto disposto da una legge regionale approvata da due anni e che attendeva solo di essere applicata. – dichiara il consigliere del M5S Pescara Massimo Di Renzo – La Pineta Dannunziana nei prossimi anni andrà incontro ad una profonda trasformazione e questo processo non può essere affrontato solo da un punto di vista politico/amministrativo ma deve tenere conto soprattutto degli aspetti ambientali propri di una riserva naturale”.

D’altronde da una lettura attenta della norma è facile verificare che i termini previsti per l’istituzione del Comitato di Gestione della Riserva e per la nomina del Direttore della Riserva Naturale della Pineta Dannunziana sono ormai passati da tempo. Infatti, all’articolo 26 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Assetto Naturalistico della Pineta Dannunziana è previsto che “il Consiglio Comunale definisce, entro 90 giorni dalla data di adozione del PAN, l’assetto e le modalità di funzionamento dell’ufficio di Direzione della Riserva.

“Grazie all’approvazione del nostro Ordine del Giorno potremo affidarci a persone dotate di comprovata formazione scientifica e grande esperienza in ambito ambientale” – aggiungono i consiglieri Erika Alessandrini e Paolo Sola – “Il futuro di uno dei gioielli della nostra città ha bisogno di tutto il supporto possibile soprattutto dopo le ferite inferte dall’incendio dell’anno scorso”.

“Abbiamo voluto sottoporre al Consiglio Comunale questo documento per sottolineare che la politica non può sempre considerarsi sufficiente a sé stessa e che la gestione della Pineta Dannunziana è cosa ben diversa da quella di un semplice parco cittadino. – concludono i Consiglieri del M5S Pescara – Siamo di fronte ad una vera riserva naturale e grazie al Comitato di Gestione e al Direttore della Riserva tutte le decisioni verranno prese solo dopo il vaglio di persone che hanno le capacità tecniche per valutare tutte le implicazioni e le conseguenze conseguenti alle azioni decise.”




L’ABRUZZO E L’ITALIA devono risorgere

Giustino D’Uva ha presentato alla stampa il programma elettorale

Pescara, 2 settembre 2022. “L’Abruzzo si sta progressivamente spopolando, vittima di una classe politica inadeguata – ha dichiarato D’Uva – il nostro impegno si volge nel senso dell’uscita dell’Italia dall’UE e dalla Nato, ai fini del riscatto dell’indipendenza e delle sovranità, economica e politica. Dopodiché sarà necessario un intervento mirato ad attrarre le grandi aziende nel territorio regionale, il cui tessuto industriale è oggi depauperato. Ciò al fine di consentire che i giovani restino in abruzzo e non siamo costretti a raggiungere le grandi città per poter lavorare.

Noi entreremo in Parlamento – conclude D’Uva – per rappresentare l’autentica ed unica opposizione al sistema di potere, che va dal centrodestra al centrosinistra, al fine di ridare speranza alla Nazione che, con la giusta classe politica che ne sappia sfruttare adeguatamente le risorse, può tornare ad essere una grande potenza, svincolandosi dalla sudditanza verso poteri sovranazionali tecnocratici e finanziari”.




ZENNARO IN VAL VIBRATA, incontra rappresentanti aziende

Distretto strategico per tutta la regione, lavorare per inserimento nella Zes

Ancarano, 1° settembre 2022. “Oggi è stata una giornata di incontri, prima al mercato di Sant’Egidio e di  Ancarano, dove ci siamo confrontati con tanti cittadini per spiegare il nostro programma elettorale, poi con i rappresentanti delle aziende della Val Vibrata, contesto industriale strategico per tutta la regione Abruzzo” ha dichiarato il deputato Antonio Zennaro della Lega, che oggi ha fatto tappa in Val Vibrata durante il tour elettorale in programma su tutto il territorio.

“La Lega e tutto il centrodestra daranno priorità allo sviluppo delle imprese sostenendone la competitività, è importante puntare sull’innovazione tecnologica e sulla reingegnerizzazione, dove necessario” continua Zennaro “è stato un grave errore del centrosinistra quello di escludere la Val Vibrata dalle Zone Economiche Speciali, sarà un nostro impegno implementare le ZES inserendo la Val Vibrata, per aiutare il rilancio degli investimenti, aumentare il livello di occupazione, incrementare l’attrattività e creare nuovi modelli di produzione e diversificazione economica. Sono tanti i punti in programma a sostegno delle imprese, dalle incentivazioni fiscali e contributive, flat tax, pace fiscale, tra le priorità lo scostamento di bilancio di 30 miliardi, proposto dalla Lega, per fronteggiare l’emergenza del caro-energia.”

Tema importante, evidenziato in un incontro con il Sindaco di Ancarano, Angelo Panichi ed il consigliere regionale della Lega Emiliano di Matteo,  il ponte sull’ancaranese che collegherà Marche ed Abruzzo per lo sviluppo infrastrutturale della Val Vibrata.

“Abbiamo raccolto le istanze del Sindaco e lavoreremo, sia a livello regionale che nazionale, per trovare le risorse per la realizzazione dell’importante opera infrastrutturale” hanno dichiarato Di Matte e Zennaro.

Domani il deputato Antonio Zennaro, candidato  per la Lega nel Collegio Plurinominale Abruzzo alla Camera dei Deputati,  insieme agli altri rappresentanti  e amministratori della Lega, sarà al Porto di Giulianova alle ore 10.30, alle ore 12 a Castellalto per visitare alcune aziende, alle ore 16 di nuovo a Giulianova presso un ente no profit, infine alle ore 18 a Mosciano Sant’Angelo a Palazzo Ventilj.