LA PRIMA SEDE ELETTORALE DELLA REGIONE

Azione inaugurata. Scaparrotta: Il nostro viaggio sarà guidato da valori che ci stanno a cuore: trasparenza, verità, responsabilità e inclusività

San Giovanni Teatino, 23 dicembre 2023. Il candidato governatore Luciano D’Amico, Raffaele Bonanni, membro della segreteria nazionale di Azione e già segretario generale della Cisl e l’onorevole Giulio Sottanelli, segretario regionale di Azione, – tra gli altri – hanno tenuto a battesimo l’inaugurazione della sede elettorale di Antonio Scaparrotta a San Giovanni Teatino. Quella del Dirigente Provinciale, candidato al consiglio regionale nel collegio di Chieti alle elezioni di marzo 2024, è la prima sede di un candidato di azione inaugurata a livello regionale. Tanti amici, sostenitori ed elettori hanno presenziato in corso Italia all’evento, sottolineando con applausi scroscianti il discorso del prof. D’Amico e di Scaparrotta.

Giovane ed appassionato, Scaparrotta è un padre di famiglia ed un professionista già realizzato nel suo settore e sente molto forte il desiderio di costruire un Abruzzo migliore per i suoi tre figli e tutti gli altri bambini di questa splendida regione. È per loro che si deve lavorare con un occhio ad un futuro più prospero per tutti.

“Ogni voce conta e ogni individuo svolge un ruolo cruciale nel plasmare il destino della nostra comunità”, le sue parole, “questa campagna non riguarda solo me perché si  tratta di noi tutti. Bisogna unirci per creare un cambiamento positivo che risuonerà per le generazioni a venire. Il nostro viaggio sarà guidato da una serie di principi che riflettono i valori che ci stanno a cuore: trasparenza, verità, responsabilità e inclusività. Credo nella comunicazione aperta, in cui ogni membro della nostra società abruzzese ha una voce ed è ascoltato. Lavoreremo insieme per costruire un governo trasparente e responsabile che metta al primo posto i bisogni delle persone e che soprattutto dica la verità ai propri cittadini.  Uno dei nostri obiettivi primari è investire nel futuro, nei nostri figli e nelle generazioni che verranno. L’istruzione è la pietra angolare del progresso e dobbiamo garantire che ogni bambino abbia accesso a un’istruzione di qualità che gli fornisca le competenze e le conoscenze necessarie per il successo. Investendo nei nostri giovani, investiamo nella prosperità futura della nostra regione.

L’altra sera sentivo il professor D’Amico proporre di intavolare con il sistema universitario e le facoltà di medicina una progettazione che vada verso una specializzazione anche nella ricerca, perché l’Abruzzo, oggi, non ha nessun istituto di ricerca, ricovero e cura. La crescita economica e la creazione di posti di lavoro saranno in cima alla nostra agenda. Mi impegno a lavorare con le imprese locali, gli imprenditori e i leader delle comunità per promuovere un ambiente che incoraggi l’innovazione, attragga investimenti e crei opportunità di lavoro sostenibili. Insieme, possiamo costruire un’economia locale fiorente a beneficio di tutti. Perché, se l’Abruzzo ha un tasso di spopolamento più alto rispetto alla media nazionale e anche per questo motivo. I nostri ragazzi studiano, ma poi vanno via per non tornare più”.

L’Abruzzo è una delle tre regioni italiane a non aver recuperato i livelli occupazionali pre-Covid, ma ci sono altri temi importantissimi da sviluppare.

“La sanità con le sue liste d’attesa interminabili, ad esempio”, continua Scaparrotta, “le infrastrutture con ferrovie da rifare e con percorsi di metà 800 che vanno riprogettati, autostrade che necessitano assolutamente della terza corsia. A pochi passi da noi c’è un tratto ferroviario che taglia San Giovanni Teatino in due nel quale è previsto un raddoppio che è impensabile realizzarlo qui. Insieme, possiamo creare un luogo in cui tutti hanno l’opportunità di avere successo, in cui nessuno è lasciato indietro e in cui i legami che ci uniscono sono più forti delle sfide che possono sorgere. Costruiremo un futuro di cui tutti possiamo essere orgogliosi, intraprendiamo questo viaggio insieme” 




SODDISFAZIONE E GRANDE RESPONSABILITÀ

Concluso il ciclo di incontri con associazioni e movimenti per il programma del Patto per l’Abruzzo. D’Amico:

Lanciano, 23 dicembre 2023. “Concludiamo una fase importante del nostro percorso con soddisfazione ma anche con la consapevolezza della grande responsabilità che la partecipazione impone”: lo dichiara Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, al termine della serie di incontri con organizzazioni, associazioni e movimenti per la redazione del programma. Dal 12 al 21 dicembre al comitato elettorale di piazza Unione a Pescara si sono tenuti otto tavoli, su: volontariato, terzo settore e sport; diritti, pari opportunità e istituzioni; transizione ecologica; agricoltura, economia e lavoro; infrastrutture e transizione digitale; istruzione, ricerca e formazione; cultura e turismo; salute pubblica.

Le proposte avanzate dai numerosi rappresentanti di associazioni e movimenti rappresentano un filone di idee che si aggiunge a quello costituito dalla possibilità di interagire direttamente attraverso il sito web www.lucianodamico.it, al confronto e all’elaborazione delle forze civiche e politiche che compongono il Patto per l’Abruzzo, agli ulteriori incontri che ci saranno da gennaio dove le cittadine e i cittadini potranno portare il loro contributo di persona.

“Quando presentando il nostro approccio sosteniamo che l’Abruzzo merita molto di più – dice D’Amico – esprimiamo una convinzione profonda, che sta emergendo in tutta la sua evidenza anche in queste fasi di confronto con le abruzzesi e gli abruzzesi. È sufficiente, del resto, soffermarsi su ciascuno dei titoli dei tavoli degli ultimi giorni per comprendere quanto, su ognuno di quei temi e quegli ambiti, la nostra regione deve risolvere problemi, recuperare terreno, esprimere al meglio le sue potenzialità. Il coinvolgimento e la partecipazione servono anche a mettere a frutto questa straordinaria spinta al cambiamento, a rendere concreta e fruttuosa la consapevolezza che il salto di qualità non solo è possibile, ma è nelle corde della nostra regione”.




PORTO E RISERVA DI PUNTA ADERCI

Bocchino (lega): porto ed area industriale non hanno certo pregiudicato la creazione di questa splendida riserva naturale

Vasto, 21 dicembre 2023. Troppo spesso si parla in termini distorti di Riserva naturale di Punta Aderci o di Porto ed area industriale, come se l’una realtà dovesse escludere l’altra nelle dinamiche di valorizzazione del nostro territorio. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino intervenuta nel corso all’incontro Riserva naturale, industrie e porto di Vasto, una convivenza necessaria promosso dall’associazione Oltremuro e moderato dal presidente del sodalizio Michele Cappa.

Abbiamo ereditato uno stato di fatto – ha detto Bocchino dinanzi ad una attenta e numerosa platea di imprenditori di aziende che insistono nell’area industriale di Punta Penna – industrie e Porto realizzati lì dove la natura ha regalato a Vasto uno scorcio meraviglioso di natura selvaggia sulle falesie che baciano l’Adriatico. Eppure, Porto ed area industriale non hanno certo pregiudicato la creazione di questa splendida Riserva naturale diventata punto di riferimento della costa dei trabocchi. Anzi, la nostra Riserva, assieme al tracciato ciclopedonale, sono i principali attrattori del turismo di un vasto territorio che abbraccia non solo i Comuni della costa, ma anche il nostro meraviglioso entroterra.

L’esponente del Carroccio ha quindi snocciolato gli investimenti stanziati dalla Regione Abruzzo per rilanciare questo settore nevralgico, tutto questo non ci impedisce certo di valorizzare sempre di più il nostro Porto. È stato appena concluso l’intervento di escavazione programmato dalla Regione ed attuato da Arap. Quindi Bocchino ha posto l’attenzione sugli interventi previsti per lo scalo portuale per il quale nel pieno rispetto del vigente Piano Regolatore Portuale, la Regione Abruzzo ipotizza il potenziamento in termini di spazi di banchina disponibili e di incremento della sicurezza della navigazione e dell’ormeggio attraverso i seguenti interventi’ con relative stime sommarie: completamento del molo di sopraflutto (Euro 40.000.000,00); esecuzione del molo di sottoflutto (Euro 30.000.000,00); completamento della banchina di levante (Euro 30.000.000,00).’ ‘Con l’esecuzione di queste opere – ha sottolineato Bocchino – l’attuazione del Piano Regolatore Portuale potrà definirsi quasi completa, residuando solo il banchinamento di sottoflutto. Aree commerciali più che raddoppiate, fondali da 12 metri, sicurezza della navigazione e protezione del piede della falesia di Punta Penna diventeranno una realtà.’ ‘Riserva, industrie e Porto – ha detto la consigliera segretaria del Consiglio regionale – sono una ricchezza da tutelare e potenziare. Dobbiamo farlo con sapienza, con profondo senso di responsabilità e con la consapevolezza che generare economie in settori non sovrapponibili comporta il rispetto di un equilibrio che mai deve venire meno.

L’assessore all’Ambiente del Comune di Vasto Gabriele Barisano ha parlato di una convivenza necessaria tra zona industriale e riserva. Negli ultimi 25 anni si è raggiunto una sorta di equilibrio che ha fatto sì che tutte le varie esigenze venissero ascoltate. Per poi evidenziare come ‘uno dei problemi maggiori della riserva è l’afflusso di persone lasciando trasparire l’intenzione di adottare misure che possano arginare la problematica.

È toccato all’Arch. Francesco Paolo D’Adamo ricordare figure importanti nella vicenda della costruzione del porto di Punta Penna il cui primo disegno fu redatto da Angelo Lupi. E, poi, ha ricordato Beniamino Laccetti, ‘commerciante di grani e frutta esotica che allora disse’ 6 milioni di lire li metto io’ per la costruzione dello scalo. Il senatore Francesco Ciccarone che volle il primo faro nel 1906, fino alla famosa comunicazione con cui il 23 maggio del 1946 il sottosegretario agli Interni Giuseppe Spataro scrive al sindaco di Vasto per rassicurarlo sulla ricostruzione del faro.

Il presidente della DMC Costiera dei Trabocchi e presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe DI Marco ha affermato che è fin troppo evidente che ci troviamo in un particolare momento storico che tiene al centro la sostenibilità ambientale. Un tema che rappresenta la vera sfida del futuro. E Vasto rappresenta un laboratorio importante che tiene sì al centro la sostenibilità ambientale, ma anche quella economica e sociale. Quindi ha acceso i riflettori sulla questione ambientalismo diviso perché la tutela della biodiversità non può prescindere dalla convinzione che gli impianti (eolici, ndr) vanno fatti a terra e a mare perché farla con le sole comunità energetiche è un’utopia. La sfida porto è al centro della transizione ecologica. Bisogna guardare all’intermodalità che fa parte del progetto di mobilità sostenibile. Riferendosi ai fronti che tradizionalmente si confrontano sulla vicenda porto-Riserva Di Marco ha sottolineato che ‘a Vasto abbiamo superato i concetti di divisione e bisogna dialogare con gli industriali perché serve l’industria 4.0. Non siamo più il popolo del no.

A rappresentare la voce degli industriali il direttore di AssoVasto Giuseppe La Rana per il quale ‘avere un’area industriale adiacente la riserva significa cullare il senso del rispetto. Addentrandosi nel rapporto tra necessaria tutela ambientale e sviluppo produttivo ha evidenziato come ‘un terzo dell’Abruzzo è soggetto a tutela, ma l’Abruzzo è anche una regione che in Italia ha un PIL superiore alla media nazionale e quindi rappresentiamo già un esempio di sostenibilità. Se dobbiamo guardare alla riserva dobbiamo farlo con l’intento di migliorarne la fruizione e i servizi, La Riserva va sviluppata come spesso accade in altre realtà nazionali.  – ha aggiunto La Rana – ma dall’altra parte del pianerottolo ci sono imprenditori che hanno investito e stanno investendo, investimenti che sono atti allo sviluppo del nostro territorio, alla tutela dei posti di lavoro, alla creazione di nuovo lavoro. Mai come in questo periodo, però, il mondo imprenditoriale e quello ambientale stanno dialogando.

L’incontro si è chiuso con la proiezione del documentario ‘Riserva naturale, industrie e porto di Vasto, una convivenza necessaria’ realizzato dal Oltremuro in collaborazione con Cquadro in cui si ricostruiscono vari aspetta del rapporto di convivenza tra Porto di Punta Penna e Riserva naturale di Punta Aderci con uno sguardo al futuro. Una proiezione apprezzata in cui vengono riportati anche gli autorevoli pareri del Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo T.V. Stefano Varone e del decano degli industriali dell’area portuale Remo Salvatorelli, entrambi presenti in sala.




IL MOVIMENTO 5 STELLE IN DIFESA DEI PINI

Pescara, 19 dicembre 2023. Ieri mattina a margine della votazione sul Documento Unico di Programmazione è stato approvato un importante ordine del giorno che prevede un attacco deciso alla Cocciniglia Tartarugata (Toumeyella parvicornis), un parassita che sta facendo ammalare tutti i pini domestici della nostra città.  L’infestazione comporta una riduzione nel vigore degli alberi, limita la produzione di semi e porta ad una grande quantità di melata prodotta dal parassita che conferisce agli alberi un aspetto lucido e favorisce il successivo sviluppo di fumaggine che ricopre interamente gli aghi dei pini e i rami. Questa stratificazione porta ad una riduzione della fotosintesi e quindi provoca un inesorabile deperimento delle piante aggredite e spesso porta alla loro morte.

“Già in passato sono stati effettuati alcuni interventi che però, vista .la ridotta portata, non hanno ottenuto i risultati sperati ottenendo solo la migrazione del parassita in altre zone della città” – commentano i consiglieri Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola. – “C’è invece un urgente bisogno di programmare una massiccia campagna che debelli la Cocciniglia Tartarugata da tutto il territorio cittadino. Questo è quello che abbiamo chiesto ed ottenuto questa mattina grazie all’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale del Comune di Pescara.”

Oggi esistono rimedi che hanno dimostrato una buona efficacia nella lotta all’insetto ed un impatto sull’ambiente praticamente nullo: si tratta di sistemi che usano la tecnica dell’endoterapia, iniettando all’interno dell’albero attraverso piccoli fori delle miscele contenenti prodotti curativi. Tale pratica assicura buoni risultati in quanto il prodotto entra nel sistema linfatico della pianta, ha livelli di fitotossicità trascurabili ed è estremamente sicuro per le persone. Questo genere di interventi è richiesto già da un paio di anni dal decreto del 03 giugno 2021 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con cui è stata resa obbligatoria la lotta a questo parassita.

“Con l’ordine del giorno approvato abbiamo chiesto al Sindaco e alla giunta di intraprendere tutte le pratiche necessarie alla cura dei Pini cittadini e a tal fine reperire tutte le possibili risorse con cui finanziare tempestivamente gli interventi endoterapici sopra descritti da utilizzare sull’intero patrimonio arboreo cittadino attaccato dal parassita.” – concludono i consiglieri del Movimento 5 Stelle – “Lo scopo è quello di evitare ai nostri pini la stessa fine che è stata riservata a tutti i lecci che sono stati abbattuti perché malati. Se negli anni passati ci si fosse occupati di loro avremmo di certo evitato la strage a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi”




NULLA È CAMBIATO PER LA STAZIONE DI MARTINSICURO

È in vigore dal 10 dicembre il nuovo orario invernale dei treni. La Regione Abruzzo continua a mortificare la stazione ferroviaria di Martinsicuro

Martinsicuro, 11 dicembre 2023. Lo scorso giugno avevamo segnalato, pochi giorni dopo l’entrata in vigore dell’orario estivo, le poche fermate dei treni nella stazione truentina. Solo a seguito delle nostre denunce la Regione Abruzzo si era mossa per provare a migliorare la situazione aggiungendo la fermata di qualche treno TUA, visto che all’inizio della stagione estiva non erano stati previsti nemmeno i convogli di competenza regionale.

Ora, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, ci risiamo: sono solo 7 i treni che sostano in direzione Nord San Benedetto e solo 5 quelli in direzione Sud verso Pescara.

Continua e permane, quindi, la totale mancanza di attenzione della Regione Abruzzo verso la stazione ferroviaria di Martinsicuro. In sostanza nel passaggio dall’orario estivo a quello invernale, nonostante le accese battaglie, nulla è cambiato nella programmazione delle fermate dei treni che vi transitano, anzi per certi versi la situazione è peggiorata visto che il numero è anche diminuito.

La Regione Abruzzo continua a non capire che, se un treno ferma ad esempio a Tortoreto, lo stesso devo farlo anche a Martinsicuro, altrimenti salta completamente il principio della mobilità fra i comuni.

Con questi risibili numeri, la nuova stazione truentina, non svolge, quindi, la propria mission. Non fungendo da collegamento tra le città della costa, non riduce il traffico e quindi non migliora la sicurezza stradale; non svolge alcun servizio utile ai pendolari, agli studenti e ai lavoratori; non aiuta la Città di Martinsicuro a migliorare la propria attrattività turistica.

Italia Viva, inoltre, aveva chiesto l’implementazione di una linea sperimentale che da Teramo, giungesse a Giulianova per poi proseguire verso nord e quindi transitare per Martinsicuro ed arrivare fino a San Benedetto. Nulla è stato programmato e fatto anche su questo aspetto.

“Questa situazione non è accettabile: una fermata a norma, accessibile ai disabili, costata alcuni milioni di euro, è stata completamente abbandonata dalla Regione Abruzzo che ha deciso in sostanza di non valorizzarla non facendola vivere.” – dichiara Dante Cicchi portavoce Italia Viva Martinsicuro.

“La Regione continua a mortificare la stazione ferroviaria di Martinsicuro. Nonostante gli annunci del Sindaco Vagnoni e del Sottosegretario D’Annuntiis, il dato di fatto è che lo scalo truentino continua ad essere marginale e non centrale nelle politiche di mobilità ferroviaria della Regione Abruzzo.” – conclude Luciano Monticelli Presidente provinciale di Italia Viva Teramo.




FRANCO MARINI E LA VESTINA D’ABRUZZO

Al Senato la presentazione del libro. Domani la presentazione del volume di Teodoro e Gallerati, con Michele Fina e Annamaria Furlan

Pescara, 11 dicembre 2023. Il libro “Franco Marini e la Vestina d’Abruzzo” arriva a Palazzo Madama, dove l’ex deputato abruzzese e storico leader della Cisl è stato presidente dal 2006 al 2008 e senatore fino al 2013.

Il volume dedicato al politico e sindacalista nativo di San Pio delle Camere, edito da Solfanelli e scritto da Maurizio Teodoro e Renzo Gallerati, sarà presentato domani, martedì 12 dicembre, nella sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica.

Un evento promosso e organizzato dal senatore abruzzese Michele Fina, per ricordare la figura istituzionale di Marini e il profilo dell’uomo oltre la sua vita pubblica, anche attraverso il suo legame con quella terra vestina che lo ha eletto più volte parlamentare.

Per Franco – ricorda Michele Fina – la dimensione nazionale e quella locale si intrecciavano indissolubilmente. Sapeva essere duro, tenace, ruvido, eppure allo stesso tempo aveva una innata predisposizione all’ascolto, una vocazione ostinata al dialogo, all’attenzione verso le ragioni diverse dalle sue, anche le più distanti. Un uomo determinato, fiero e forte, a volte aspro, come spesso nei tratti della nostra terra, eppure animato da una grande cultura della mediazione. Era poi un politico popolare e non un populista. Popolare sia nell’accezione valoriale sia nel senso di appartenenza ad una cultura politica e ai suoi principi”.

A Franco Marini – dicono Teodoro e Gallerati, il primo assessore comunale a Pescara nei primi anni Ottanta e consigliere regionale negli anni Duemila, il secondo sindaco di Montesilvano dal 1990 al 2004 e poi vice presidente della Provincia di Pescara fino al 2009 – dobbiamo non solo il ricordo per il suo vissuto di leader sindacale, segretario del rinato Partito Popolare erede moderno di quello fondato nel 1919 da Luigi Sturzo, non solo di Ministro del Lavoro, di europarlamentare, di Presidente del Senato della Repubblica, già deputato eletto nel collegio 11 “Montesilvano-Penne” e due volte candidato al Quirinale. Gli dobbiamo soprattutto l’esempio della sua capacità di analisi, grande trattativista e attenzione per i territori e le loro più operose generazioni. L’Italia e il nostro Abruzzo hanno perso un amico ed un grande protagonista della vita istituzionale, politica e sociale”.

Insieme ai due autori e a Fina, interverrà la senatrice Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl dal 2014 al 2021. Sarà possibile seguire l’evento anche online, in diretta streaming dalle ore 19 su webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato.




PANTALONE SI CANDIDA ALLE REGIONALI

L’obiettivo è portare il nostro modello civico e pragmatico in Abruzzo

Chieti, 11 dicembre 2023. Si è svolta questa mattina, alla presenza del Vice Sindaco e leader del gruppo Paolo De Cesare, dell’assessore Tiziana Della Penna e dei consiglieri delle liste Chi Ama Chieti e Chieti C’è, la presentazione della candidatura alle elezioni regionali del 2024 dell’assessore Manuel Pantalone, a sostegno del candidato presidente Luciano D’Amico e in rappresentanza del Polo Civico teatino, all’interno dell’importante lista degli amministratori locali di cui a breve si conosceranno i dettagli e che già si contraddistingue per significatività e competenze.

“Si tratta di una scelta a sostegno del nostro territorio – afferma Pantalone – certificata dai grandi risultati che abbiamo portato in questi anni alla guida della nostra Città. Su sport, commercio e politiche giovanili siamo riusciti a raggiungere obiettivi ambiziosi per la collettività. Tra questi ricordiamo la concretizzazione del centro tecnico federale della pallamano con oltre 500000 euro investite dalla federazione nazionale di disciplina sul nostro Pala Santa Filomena, 1500000 euro di fondi Pnrr sullo sport, oltre 700000 euro di fondi governativi con cui a breve avvieremo i lavori sul campo di Sant’Anna, oltre 600000 euro con cui realizzeremo la cittadella dello sport all’area aperta, 250000 euro con cui abbiamo restituito alla città lo storico campo della villa, i 150000 euro di risorse regionali con cui abbiamo riqualificato il campo di San Martino chiuso da moltissimi anni, l’ efficientamento energetico del Pala Colle dell’Ara con 350000 euro nell’ambito del Pnrr, un pieno efficientamento gestionale con ulteriori 400000 euro di risparmio annuo per l’Ente in seguito agli affidamenti di Stadio Angelini e Palatricalle.

Sul commercio, sin dal post pandemia, ci siamo attivati assicurando sgravi tari per le attività, ed in questi anni abbiamo attivato un fitto calendario di eventi a sostegno della città e del comparto, alcuni dei quali tematici, che si prefiggevano proprio l’obiettivo di dare sostegno e slancio alla categoria. Siamo riusciti a  incrementare il turismo, e la nascita di tante attività ricettive ne è la riprova. Abbiamo puntato su una crescita consapevole del nostro territorio.

In ambito di politiche giovanili tanti sono i progetti avviati in questi anni: il job corner, con oltre 100 giovani che ci si sono rivolti, ha dato la possibilità a 50 di loro di trovare occupazione;

Teate On Air, con 60 mila euro complessivi di investimento, un progetto fatto dai giovani per i giovani della nostra città per una crescita sana delle nuove generazioni, altro aspetto su cui puntiamo con forza.

Per il nostro Abruzzo e per la nostra straordinaria provincia chietina – prosegue Pantalone – abbiamo in mente un programma preciso, che si fonda sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio di bellezze culturali, religiose, marittime, sciistiche ed enogastronomiche di cui il nostro territorio gode attraverso una messa a sistema di tutti gli attori coinvolti. Un’implementazione dell’attrattività ricettiva della nostra Regione che non può assolutamente prescindere da un rilancio deciso del nostro aeroporto”.

“La candidatura di Manuel alla Regione rappresenta al meglio la prosecuzione e l’estensione del grande lavoro che abbiamo compiuto in questi anni per la nostra Città e per il nostro territorio – afferma il Vice Sindaco De Cesare – oltre ai tanti risultati citati da Manuel mi preme ribadire il grande lavoro sinergico che, con i nostri rispettivi assessorati, abbiamo portato avanti in questi anni che hanno dato vita a un tangibile incremento turistico certificato dagli introiti della tassa di soggiorno che in pochi anni sono triplicati e da un trend positivo generalizzato per il nostro tessuto economico. Voglio altresì ricordare gli importanti finanziamenti che ci siamo assicurati per quel che concerne la cultura oltre alla sinergia, esplicitata per il tramite della nostra deputazione teatrale, con il polo museale nella gestione degli eventi all’interno dell’arena della Civitella su cui abbiamo organizzato eventi di caratura internazionale che hanno saputo portare benefici importanti alla nostra Città e alla nostra economia. Questa candidatura è costruttiva perché è di proposta e non di critica come spesso accade in politica. Il nostro polo mantiene la propria veste civica perché sia alle elezioni provinciali, con la candidatura di Silvia Di Pasquale, che alle regionali, con la candidatura di Manuel Pantalone, rimane convintamente nei perimetri del civismo in una coalizione che proprio dalla società civile ha individuato il proprio candidato presidente”.

“In questi anni abbiamo avviato il percorso di risanamento dei conti del nostro Ente – afferma l’assessore Tiziana Della Penna – con grandi capacità e con scelte virtuose. Nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato che il nostro consiglio comunale ha da poco approvato c’è una concreta e fattiva riduzione della spesa che, grazie al nostro lavoro, non ha inciso sui servizi che invece abbiamo potenziato grazie a scelte e a sinergie di grande visione e lungimiranza amministrativa”.

Per la consigliera provinciale e capogruppo di “Chi Ama Chieti” in consiglio comunale Silvia Di Pasquale “si tratta di una candidatura forte e credibile che non rappresenta solo il polo civico ma piuttosto un’occasione straordinaria per la nostra Chieti di avere finalmente una espressione vera e non solo formale in seno al Consiglio Regionale. Manuel è il profilo migliore e lo certificano i grandi risultati che, insieme a tutto il nostro gruppo, ha saputo raggiungere in questi anni per la nostra Città. Votare Manuel significa votare Chieti e il nostro territorio che finalmente potrà vedere le proprie istanze accolte e non ignorate”.

“Chieti e la sua provincia meritano questa occasione – così Il capogruppo in consiglio comunale di “Chieti C’è” Enzo Ginefra – perché con Manuel in Consiglio Regionale entrerà il nostro polo e la nostra squadra che tanto bene ha dimostrato di saper fare in questi anni. La nostra Città e il nostro territorio hanno avuto per troppi anni una decentralità strutturata nei perimetri regionali e con l’elezione di Manuel finalmente tale fenomeno si esaurirà perché Chieti riacquisterà la sua centralità. Tante e troppe sono le sfide che la nostra Città ha perso a causa di una rappresentanza all’Emiciclo che fino ad oggi è stata solo formale e mai sostanziale”.

Per il consigliere comunale di “Chi Ama Chieti” Valerio Giannini “con Manuel il Consiglio Regionale avrà al proprio interno un vero e proprio stacanovista che lavora per gli interessi della collettività dando tutto se stesso dalle prime ore del mattino fino a tarda sera, ed io posso esserne testimone. In questi anni, pur tra le mille difficoltà ereditate, abbiamo sempre buttato il cuore oltre l’ostacolo ascoltando le istanze del territorio e provando a soddisfarle, del resto i tanti risultati ottenuti ne sono la riprova”.

Per le consigliere comunali di “Chi Ama Chieti” Gabriella Ianiro e Nunzia Castelli “con la candidatura di Manuel in Regione estendiamo la nostra azione a sostegno del territorio nell’Ente sovraordinato per antonomasia, e questa sarà una grande opportunità per la nostra Città e per la nostra provincia. In questi anni, attraverso il proficuo lavoro nelle commissioni e in consiglio comunale, abbiamo sempre dato un’impostazione incentrata sugli obiettivi e sui risultati da raggiungere e mai sulla polemica sterile. Questa è la nostra forza, quella di un gruppo di persone concrete ed espressione della società civile”.




PASTICCIO AL COMUNE DI ORTONA

Il concorso da istruttore amministrativo contabile

Ortona, 10 dicembre 2023.  “C’è un castigo dal quale il Comune di Ortona non riesce a sfuggire, quello della superficialità. Per voler essere fiduciosi. Ma quello che è accaduto, nei giorni scorsi con il bando di interpello Asmel per la copertura di sette posizioni da istruttore amministrativo contabile ha, francamente, dell’incredibile”: lo afferma il capogruppo del centrodestra Angelo Di Nardo, dopo aver ricevuto, a riguardo segnalazioni documentate. Ai candidati, oltre cento, è stata somministrata una prova scritta con trenta quesiti a risposta multipla.

E fin qui niente di strano. Peccato che in due casi le terzine proposte non contenessero la risposta esatta. In un caso l’ipotesi di soluzione era scritta persino in una maniera non esattamente comprensibile. Diventa quindi singolare che, al candidato che si è attestato al primo posto in graduatoria, sia stato assegnato un 29 di punteggio provvisorio e finale, quando nell’eventualità le risposte esatte potrebbero essere eventualmente soltanto 28.

“Un fatto gravissimo, che – afferma ancora Di Nardo – a nostro modo di vedere getta un’ombra pesante sull’intero svolgimento della prova. Il passo successivo è quello che ci spinge a chiedere quale sia la ragione per cui il Piano integrativo attività organizzative (Piao) ha previsto nel fabbisogno del personale per il periodo 2023-2025 tre istruttori amministrativi contabili, di cui due ai servizi culturali-bibliotecari e uno ai servizi demografici. Che bisogno c’è in quei settori di questi specifici profili?”

Probabile che per tutto questo esista una spiegazione: “Ma nell’attesa dei chiarimenti – conclude Di Nardo – ci sia consentito pensare che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a una delle fantastiche insensatezze del Comune di Ortona”.




MASSIMINA ERASMI COORDINATRICE IV

Presso il Centro Commerciale Universo di Silvi la prima assemblea del Coordinamento Italia Viva del Cerrano

Silvi, 10 dicembre 2023. Hanno preso parte ai lavori congressuali i coordinatori locali di Italia Viva Pineto Cleto Pallini, Italia Viva Atri Maurizio Faini e Italia Viva Silvi Ernesto Mariani; il Presidente Provinciale Luciano Monticelli ed il candidato alla carica di consigliere provinciale Ernesto Piccari, Sindaco di Montefino.

La nutrita e partecipata assemblea, moderata da Silvio Massimi, ha eletto all’unanimità Massimina Erasmi alla carica di Coordinatrice di Italia Viva del Cerrano.

“Il Cerrano, visto come un’unica area aggregata, ha delle enormi potenzialità.” – dichiara Monticelli – “La politica deve avere la capacità di metterle a sistema, di ragionare in ottica di area vasta che oggi rappresenta l’unico modo per portare avanti le necessità del territorio. Molto apprezzato dai tanti iscritti del Cerrano è stato il progetto dell’interramento ferroviario che riguarda i Comuni di Silvi, Pineto e Roseto.” – conclude il Presidente provinciale di Italia Viva.

“Sono orgogliosa che gli iscritti di Italia Viva dell’area del Cerrano abbiano riposto in me la loro fiducia” – dichiara la neo-coordinatrice Erami. – “Il mio impegno e la mia determinazione saranno massimi.”

“Idee e voglia di fare non ci mancano.” – continua la Erasmi – “Metteremo in campo una progettualità politica ambiziosa per il Cerrano. Turismo, cultura, arte, lavoro, valorizzazione del Parco Marino sono alcuni dei temi che affronteremo e per i quali avanzeremo delle nostre proposte nelle prossime settimane. Creeremo un dossier dove descriveremo la nostra Vision per questo territorio. In parallelo il mio compito sarà anche quello di estendere ulteriormente quest’aggregazione alla Val Fino, per dare vita a quello che sarà il Coordinamento di Area vasta del Cerrano – Fino. Il nostro intento è quello di creare le giuste e positive sinergie per un territorio che conta 8 Comunità e 50.000 abitanti.” – conclude la neo Coordinatrice.




L’EUROPA CONFERMA IL TAGLIO DEI FONDI DAL PNRR

Silvio Paolucci (PD):Ferrovia Roma-Pescara, L’Abruzzo resta a secco come avevamo annunciato

Pescara, 7 dicembre 2023.  Paolucci su Ferrovia Roma-Pescara: “L’Europa conferma il taglio dei fondi dal PNRR. L’Abruzzo resta a secco come avevamo annunciato. L’asse Meloni-Marsilio non porta né fondi, né opere e né sviluppo” “Diventa realtà l’allarme da noi lanciato già da diversi mesi sulla perdita dei 620 milioni di fondi PNRR che avrebbero dovuto finanziare il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara.

Le poste andranno a finanziare opere fuori dall’Abruzzo, persino tratti di progetto in competizione con la nostra mobilità su ferro e questo è il risultato della mancanza di governance anche a livello infrastrutturale da parte della Regione di centrodestra che, nonostante il governo amico e l’asse Marsilio-Meloni, perde solo tempi e fondi”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci commenta la notizia dei finanziamenti certi dei progetti del PNRR comunicata dall’Europa.

“Ci risponderanno che l’opera comunque si farà, ma, ancora una volta, pur parlando di un iter che andrà avanti, non saranno in grado di dare certezze né sui tempi, né sulle coperture di un progetto pur importante per l’Abruzzo – aggiunge Paolucci – Più di una certezza comunque c’è: i fondi tagliati al progetto da quando esiste la filiera Meloni-Marsilio sono ingenti, la mancanza di opere infrastrutturali nei cinque anni di governo regionale di centrodestra è sotto gli occhi di tutti e la perdita dei voli a causa della cattiva gestione dello scalo aeroportuale è la conferma dell’assenza di strategie lungimiranti.

Una situazione, quella che riguarda il definanziamento della tratta ferroviaria Roma-Pescara, che si ripercuote sui nostri territori e che risulta imbarazzante, anche alla luce degli impegni presi nei mesi scorsi con cittadini e sindaci. A fronte di una nostra interpellanza sappiamo oggi che al progetto sono stati sottratti fondi per 1 miliardo e 400 milioni, di cui 620 milioni oggetto del precedente finanziamento dei lotti 1 e 2 a valere sul Pnrr e 845 milioni spariti con il documento dell’8 giugno scorso che ha tagliato la tratta interporto Chieti-Pescara e quella Sulmona-Pratola Peligna-Tagliacozzo e Avezzano.

La conferma arriva dall’Europa che ha fissato la dotazione del PNRR, confermando l’assenza della tratta e di fatto cristallizzando un rischio che sarà ancora più concreto con il progetto di autonomia differenziata caro al centrodestra: quello di avere un’Italia non solo a due velocità, ma una che viaggia e l’altra che resta a piedi. Servono certezze che Marsilio e il suo governo regionale non danno, non essendo stati in grado nemmeno di farsi garanti delle opere in essere, visti i tanti fondi persi: col centrodestra alla Regione e la Meloni al governo abbiamo perso almeno un miliardo e mezzo di euro per l’opera e, sempre a livello infrastrutturale, in meno di una stagione abbiamo visto anche cancellare dal nostro aeroporto ben cinque voli. Un governo regionale incapace di contare e relegato a stare in ultima fila rispetto alle altre regioni amiche, sicuramente più attive e pronte a farsi valere di quanto in questi cinque anni sia riuscito a fare Marsilio”.




FDI A CONGRESSO PROVINCIALE

Chieti, 4 dicembre 2023. Si è svolto nella sede della Provincia di Chieti stamattina il Congresso Provinciale di Fratelli d’Italia Chieti. È stato votato da tutti il documento programmatico del candidato unitario Antonio Tavani – portavoce provinciale uscente – eletto Presidente di FDI Chieti.

Insieme a lui sono stati eletti i primi 9 componenti del nuovo esecutivo provinciale: Giuseppe Giampietro con 248 preferenze, Renzo Di Lizio 138, Simona Cinosi 119, Marianna Tano 70, Luigi Nasuti 62, Agostino Di Santo 25, Angelo Rullo 23, Roberto Chiavelli 23, Fabio Tumini 19.

I lavori sono stati presieduti dall’onorevole Sarà Kelany, arrivata da Roma, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Interventi di saluto del Presidente Marsilio, dei parlamentari Testa e Liris, del Coordinatore regionale Senatore Sigismondi e della coordinatrice di Teramo Marilena Rossi. Una decina di contributi della comunità politica ha arricchito il dibattito dopo la relazione del candidato presidente Tavani.

Sara Kelany: “È un onore essere a Chieti per il congresso provinciale, ho trovato oltre ai vecchi amici, una comunità politica vivace e preparata, e sono certa che il presidente e il coordinamento affronteranno il lavoro che li attende con grande serietà, soprattutto in vista dell’importante sfida elettorale regionale che li aspetta. Il presidente Marsilio con la comunità di Chieti può fare affidamento su una grande squadra”.

Così Etel Sigismondi: “Adesso tutti con la testa alle regionali del 10 marzo, le cui liste saranno ufficializzate proprio in questi giorni, per correre alla riconferma storica di Marco Marsilio”.

Sono stati quasi 400 i tesserati in regola al 30 settembre a recarsi al voto, le cui operazioni sono terminate alle 19. Ha chiuso Antonio Tavani “Elezioni regionali, ma non solo. Circoli, militanza, giovani, competenze e una Scuola di formazione politica, tra gli obiettivi del nuovo esecutivo, che completerò nelle prossime settimane”.




SIAMO ALLA VIGILIA DI UN DISASTRO

Fina (Pd): Sul superbonus il governo ignora le richieste di proroga.

Roma, 4 dicembre 2023. “Leggiamo oggi sulla stampa nazionale l’appello dell’Ance rivolto al governo per ottenere una proroga del superbonus per i condomini. Si ribadisce quanto aveva già chiesto più volte tutta la filiera delle costruzioni: oltre all’Ance, CNA Costruzioni, ANAEPA Confartigianato, Rete delle Professioni Tecniche, CONFAPI Aniem, Casartigiani, CLAAI, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federcostruzioni, Legacoop produzione e servizi, AGCI, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil”: lo dichiara il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.

Fina prosegue: “Ormai non si contano più gli appelli e le richieste di proroga, del tutto ignorati dal governo e dai partiti di maggioranza. Lo abbiamo detto in tutti i modi: senza una proroga andremo incontro ad un caos per proprietari, imprese e tecnici. Contenziosi giudiziari e fallimenti delle imprese si conteranno a migliaia, con effetti disastrosi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Serve urgentemente una proroga capace, in concreto, di risolvere il problema: a tal fine ho depositato un emendamento alla manovra che rinvia il termine per i lavori al 31 dicembre 2024 con SAL al 30%. Prevedere altri parametri renderebbe inutilizzabile la proroga. Un governo responsabile non può i




AIDS GIORNATA MONDIALE

Gileno e Di Lorenzo (Gd): “Prevenzione, contraccezione e educazione per prevenire AIDS. Le nostre proposte in regione”

Pescara, 2 dicembre 2023. In occasione della giornata internazionale per la prevenzione dell’AIDS, i Giovani Democratici d’Abruzzo ribadiscono l’importanza della salute e della prevenzione, con particolare attenzione alle esigenze delle e dei giovani.

“Riteniamo fondamentale garantire cure mediche preventive gratuite per ragazzi e ragazze, assicurando l’accesso facilitato a controlli e screening che possono contribuire alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, compreso l’AIDS – affermano Saverio Gileno, segretario regionale Gd e Annachiara Di Lorenzo, responsabile Diritti e Politiche di Genere Gd – L’Istituzione dei servizi di contraccezione gratuita è altresì essenziale per garantire a tutte e tutti la possibilità di scelte consapevoli sulla propria salute e sul proprio futuro”.

“Inoltre, sottolineiamo l’importanza dell’introduzione di un programma di educazione sessuale nelle scuole, finalizzato a fornire informazioni accurate, accessibili e non discriminatorie. Un’educazione sessuale inclusiva è un passo cruciale per garantire che le e i giovani possano prendere decisioni informate sulla propria salute, riducendo il rischio di infezioni e promuovendo relazioni consapevoli e responsabili. Uniti nella lotta contro l’AIDS e per la promozione della salute chiediamo un’immediata azione a sostegno della salute sessuale e riproduttiva attraverso proposte concrete da includere nei programmi per le prossime elezioni regionali”. Concludono i Giovani Dem.




SOLIDARIETÀ AI LAVORATORI DELLA CARBOTECH S.R.L.

L’Associazione Antonio Gramsci – Abruzzo esprime piena e totale solidarietà ai lavoratori della Carbotech s.r.l. di Martinsicuro, in lotta per il rinnovo del contratto collettivo aziendale.

Pescara, 28 novembre 2023. I lavoratori, per affermare le proprie legittime, giuste rivendicazioni, hanno conferito mandato alla R.S.U. ed alla segreteria FILCTEM per proclamare lo stato di agitazione.

La sacrosanta battaglia dei lavoratori della Carbotech si inserisce in una fase di gravissimi attacchi al mondo del lavoro, che hanno come obiettivo, in primo luogo, i salari e poi il diritto di sciopero, garantito dalla Costituzione, che il governo nazionale di ultradestra sta aggredendo con un uso spregiudicato, intimidatorio e politico dell’istituto della precettazione.

Il 62% dei contratti collettivi sono fermi da anni, il blocco dei salari colpisce 7 milioni di lavoratori, mentre il divario fra le dinamiche dei prezzi e quella delle retribuzioni ha raggiunto il punto più alto di sempre.

In questo quadro fosco, la battaglia dei lavoratori della Carbotech assume un valore altissimo: non solo ha il doveroso obiettivo del rinnovo del contratto e dell’adeguamento delle retribuzioni; ma anche quello di reagire alle sopraffazioni di chi, dal governo del Paese, vuole cancellare ogni tutela ed ogni diritto costituzionalmente protetto dei lavoratori.

A fianco dei lavoratori, sempre!

IL LAVORO NELLA COSTITUZIONE

Articolo 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. 

Articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Articolo 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. 

Art. 36: Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.

Articolo 37: La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore.




LA RISPOSTA DEL VICESINDACO E DELLA PRESIDENTE

Comitato Manifestazioni Ortonese: la conferma le perplessità dell’opposizione

Ortona, 28 novembre 2023. La non risposta dell’assessore Cristiana Canosa e della presidente Rosaria Pellegrini ai rilievi sollevati dalla minoranza conferma le criticità nell’affidamento dell’organizzazione delle manifestazioni al Cmo.

“Come consiglieri comunali abbiamo il dovere – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – di fare chiarezza su come vengono utilizzati i soldi degli ortonesi. Non ci appartiene inseguire fantasmi o fare disinformazione. Abbiamo sempre ben documentato qualsiasi nostra attività.”

“Al contrario, rileviamo informazioni inesatte nella risposta dell’assessore Cristiana Canosa e della presidente del Cmo Rosaria Pellegrini – continuano i consiglieri comunali di opposizione – Sulla spesa per le manifestazioni ormai fuori controllo gli stessi revisori del Comune già nel 2020 avevano espresso il proprio dubbio in merito alla corretta gestione delle manifestazioni, invitando l’ente a porre maggiore attenzione nell’esame delle rendicontazioni. Inoltre, agli atti del Comune di Ortona non c’è traccia dei bilanci del Cmo, come da noi richiesto sin dall’agosto 2022, ma semplici rendiconti con allegata una documentazione che ci ha lasciato molto perplessi, trattandosi in diversi casi di scontrini e preventivi di spesa a giustificazione delle ingenti somme trasferite dal Comune al Cmo”.

“Ortona – concludono i Consiglieri comunali di opposizione – è stanca del continuo vittimismo del vicesindaco Cristiana Canosa, che sembra imprigionata in una perenne campagna elettorale. La continua propaganda ha lasciato in eredità alla città, oltre alle ingenti spese per le manifestazioni, tra cui i concerti dello scorso settembre di artisti che inneggiano al sessismo e alla violenza di genere, la scuola di via Mazzini all’abbandono da anni, i discutibili lavori sulla Passeggiata Orientale e in via Giro degli ulivi, la mancata programmazione degli interventi di potenziamento della pubblica illuminazione e di manutenzione delle strade secondo oggettivi criteri di priorità, i gravi ritardi nei lavori di dragaggio del porto, la mancata approvazione del piano regolatore portuale e del piano demaniale marittimo, solo per ricordare alcune vicende. Tutto questo mentre la città ha perso il ruolo di riferimento che ha avuto nel comprensorio. Amministratori non altezza del compito hanno ridotto Ortona ad una semplice comparsa, che non riesce più a dare una prospettiva a quanti vogliono costruire il proprio progetto di vita in quella che un tempo è stata la perla dell’Adriatico.”




PACKAGING

Vuolo (Gruppo PPE-FI): “Orgogliosi delle scelte, rispettati ambiente, imprese e consumatori”

Bruxelles, 28 novembre 2023. «Con orgoglio di aver votato, come europarlamentare del PPE e di Forza Italia, la proposta di regolamento imballaggi. Dopo quasi tre ore di voto, penso una delle votazioni più corpose, ambiziose e lunghe della storia dell’europarlamento, abbiamo saputo dare la giusta premialità a chi ricicla eliminando target insostenibili di riuso» ha esordito l’Onorevole Luca Vuolo, europarlamentare Gruppo PPE – Forza Italia.

Qualche dato. Ciascuno cittadino europeo produce, ogni anno, 180 kg di rifiuti. In dieci anni, l’aumento di spazzatura pro-capite è stato del 20%. 13 miliardi extra di kg di rifiuti in 10 anni. Numeri che hanno richiesto un’azione forte e decisa dall’UE. Il 40% di plastica ed il 50% della carta prodotte in Europa diventano spazzatura. Senza misure contenitive ed alternative, entro il 2030, si stimano in 209 i kili di spazzatura pro capite prodotti in Europa. Durante la plenaria di Strasburgo, appena conclusa, i concetti di riciclo e di riuso sono stati o concetti su cui lo scontro si è fatto duro. A tutto questo è necessario coniugare il mercato italiano: il settore dell’imballaggio in Italia prevede una crescita di circa il 2% entro il 2026. Mentre l’Italia è leader indiscussa del riciclo con 11 milioni di tonnellate di pack avviati a riciclo (tasso di riciclo 75%). Nel dettaglio già dai primi mesi del 2023, oltre il 77% degli imballaggi in acciaio, il 67% degli imballaggi in alluminio, più dell’85% degli imballaggi in carta e cartone, circa il 63% degli imballaggi in legno, quasi il 59% degli imballaggi in plastica e bioplastica, e l’80% circa degli imballaggi in vetro.

«Abbiamo salvaguardato la sicurezza alimentare e la tutela della salute pubblica rivedendo con attenzione la politica degli imballaggi monouso vietati in EU. Abbiamo impedito che la Commissione agisse senza consultare noi europarlamentari sia per il riuso che per il riciclo di un prodotto. Per fare qualche esempio, nei fast-food europei cade il concetto di bicchieri riutilizzabili. Non possiamo pensare l’acqua come un bene illimitato, lo spreco non è ammissibile. Discorso non dissimile per frutta e verdura presenti nei supermercati dove le confezioni garantiranno gli standard a cui, soprattutto in Italia, siamo abituati. Come? La cosa più semplice del mondo: portando da casa propria buste e stoviglie ad esempio. Nella delivery, ovvero la consegna del cibo a casa, sarebbe auspicabile che bicchieri, tovaglioli e posate monouso fossero inseriti solo se esplicitamente richiesti dal consumatore. Insomma, norme di buon senso e pochi traumi immediati ai produttori europei» ha infine dichiarato l’Onorevole Lucia Vuolo.

La battaglia più grande è stata sul concetto del riuso che, nelle mire della Commissione, era legato all’uso, anzi, allo spreco dell’acqua. Sì al riuso, ma con condizioni tali da non sprecare acqua, risorsa giudicata unanimemente come scarsa e da cui dipende la nostra vita. Infine, il riuso degli imballaggi, Nessun problema a patto che sia valutato oggettivamente il ciclo di vita degli imballaggi. Ora il testo passerà ai triloghi con Commissione e Consiglio. Staremo a vedere cosa accadrà per la probabile seconda lettura in Plenaria.




LA CURA DEL FERRO

Consegnato il dossier a Luciano D’Amico

Teramo, 27 novembre 2023. Nei giorni scorsi abbiamo consegnato nelle mani del Candidato Presidente Luciano D’Amico il dossier riguardante l’infrastruttura ferroviaria della provincia di Teramo denominato La cura del ferro.

Il nostro progetto prevede due principali interventi: l’interramento del tratto ferroviario della linea adriatica che insiste nei comuni di Silvi – Pineto – Roseto e oltre, e l’istituzione di un Treno del Parco Gran Sasso – Laga con la creazione del collegamento Teramo – Montorio – Capitignano – L’Aquila.

 Con l’intervento dell’interramento potremmo godere dei seguenti benefici:

•             modernizzazione della rete ferroviaria

•             abbattimento dell’inquinamento acustico senza dover ricorrere alle barriere frangirumore, soluzioni, di fatto, a grande impatto ambientale ed estetico

•             l’interramento evita la dislocazione e quindi l’ulteriore consumo di suolo, oltre al fatto che lo si ottiene alle stesse condizioni preesistenti in termini di accesso e fruibilità per i cittadini

•             le aree di risulta tornerebbero alle Città restituendo valore patrimoniale alle abitazioni che si trovano nei pressi dell’attuale linea ferroviaria e nuove prospettive economiche alle attività commerciali e turistiche che sorgono vicino alla strada ferrata; ampi spazi collettivi, inoltre, potrebbero essere destinati ad aree verdi e parchi

•             recupero delle grandi aree ambientali di pregio come il Parco Marino del Cerrano e la Riserva del Borsacchio

 Il progetto dell’interramento, infine, si inserirebbe perfettamente nello studio che RFI ha commissionato alla Società SIFEL per la riduzione dei tempi di percorrenza tra il Nord e Sud dell’Adriatico, portando la velocità ai 300 Km/h anziché degli attuali 160-180 Km/h.

L’idea del progetto del Treno del Parco Gran Sasso – Laga, invece, che prevede il ripristino della vecchia linea Capitignano – L’Aquila a binario unico ed il ricongiungimento per Montorio e Teramo, nasce dalla volontà di far uscire dall’isolamento e dall’abbandono le nostre Aree interne e dare un’ulteriore spinta turistica alle località sciistiche come Prati di Tivo, alla sospesa stazione di Prato Selva e al Lago di Campotosto.

Da troppo tempo la montagna teramana è rimasta ai margini dello sviluppo socioeconomico provinciale e regionale. Riteniamo che il nostro Treno del Parco possa rappresentare una grande opportunità, un progetto strategico per la promozione delle aree montane.

Già un secolo fa nasceva dalle pagine del quotidiano socialista Il Risveglio l’idea della costruzione della linea ferroviaria che da Teramo, passando per Montorio, si ricongiungesse con la Capitignano – L’Aquila e che poi arrivasse a Roma tramite la direttrice Sulmona.

Pensiamo che chiedere oggi come cento anni fa una rete ferroviaria che dia ossigeno e connessioni, posti di lavoro e sviluppo turistico sostenibile, in una Regione in grande difficoltà economica ed occupazionale, possa rappresentare un’ottima opportunità per tutto il territorio. L’Abruzzo ed il teramano non possono attendere oltre, abbiamo bisogno di fare presto presto e di correre per recuperare il tempo perduto.

Luciano Monticelli

Presidente provinciale di Italia Viva




AUMENTO COSTO  BIGLIETTI E ABBONAMENTI

Accordo Regione Abruzzo-Trenitalia. Aumento pesantissimo e inaccettabile

Pescara, 26 novembre 2023. Il pesantissimo incremento dei costi dei biglietti e degli abbonamenti previsto dall’accordo siglato tra la Regione Abruzzo, guidata dal Presidente Marco Marsilio, e Trenitalia desta forte preoccupazione, in particolare tra i tanti fruitori del trasporto ferroviario. Si parla di un incremento del 35% nei prossimi 10 anni, con un impatto diretto su studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori e pendolari. Una scure nei confronti delle tante e dei tanti abruzzesi che si muovono sui mezzi del trasporto pubblico, il cui utilizzo andrebbe invece incentivato.

Questa ennesima cattiva notizia per l’Abruzzo si aggiunge al taglio di 350 milioni di euro alla linea adriatica dell’alta velocità previsto dalla Manovra, allo stralcio dal PNRR del finanziamento per la velocizzazione della linea Pescara-Roma e altri importanti progetti per la nostra Regione. In questo modo l’Abruzzo rischia di rimanere isolato, penalizzato dalle politiche infrastrutturali e di mobilità, carenti e sbagliate, adottate da questa destra.

Respingiamo fermamente queste scelte, che danneggiano la qualità della vita e l’accessibilità del territorio. L’Abruzzo ha urgente bisogno di un Governo regionale che investa in mobilità e infrastrutture, pilastri fondamentali per il progresso e la coesione sociale. La nostra regione non può permettersi di rimanere indietro.

Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico

Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici




TAGLI ALLA SPESA PUBBLICA FANNO CRESCERE IL RAPPORTO DEBITO/PIL

Aperta la conferenza internazionale: Euro, Mercati, Democrazia 2023

Pescara, 25 novembre 2023. “I tagli alla spesa pubblica fanno crescere il rapporto debito/PIL”. Lo ha affermato l’economista e deputato della Lega, Alberto Bagnai, nel suo intervento di apertura della conferenza internazionale “Euro, mercati, democrazia 2023”, che si è aperta sabato 25 novembre a Montesilvano (Pescara), citando recenti ricerche del Fondo Monetario Internazionale. L’iniziativa, giunta alla dodicesima edizione, intitolata “Non è come sembra” è organizzata da a/simmetrie – Associazione italiana per lo studio delle asimmetrie economiche, e vede la partecipazione di relatori del calibro di Jens Nordvig, Ginevra Cerrina Feroni, Wolfgang Münchau, Brigitte Granville, Rodrigo Zeidan, Daniela Tafani, Alessandro Mangia e Lidia Undiemi.

Nel corso del suo intervento Bagnai ha spiegato che “nell’Eurozona gli oneri dell’aggiustamento gravano sui soggetti più deboli, che collassano sotto il peso dei tagli, trasformando l’eurozona nel buco nero della domanda mondiale”.




NON SOLO L’OSPEDALE DI SANT’OMERO

Anche i servizi territoriali sono stati ridimensionati

Val Vibrata, 25 novembre 2023. Oltre al declassamento dell’Ospedale Val Vibrata con l’incomprensibile taglio dei “primari” nei reparti di Chirurgia e Ostetricia-Ginecologia che, con la nuova rete ospedaliera, passeranno da Unità Operative Complesse a Unità Operative Semplici Dipartimentali, fatto a cui nessuno ha fornito spiegazioni convincenti, anche i servizi territoriali hanno subito un ridimensionamento. 

Sono sempre più frequenti, infatti, le segnalazioni di disservizi della Riabilitazione Territoriale di Nereto. Dallo scorso giugno l’apertura dello sportello è passata da sei a soli tre giorni settimana. L’apertura del sabato mattina era un servizio molto apprezzato dall’utenza che così poteva usufruire del proprio giorno libero per recarvisi. Inoltre, come facilmente prevedibile, riducendo del 50 per cento i giorni di apertura, ora le file sono maggiori creando notevoli disagi.

Ci siamo presi la briga anche di andare a verificare gli orari di apertura del medesimo ufficio negli altri distretti: a Teramo ci sono quattro aperture settimanali ed Atri ben cinque. Perché a Nereto solo tre? Perché gli utenti della nostra vallata devono essere sempre i più penalizzati?

Tutto ciò, complice anche la macchinosità della modalità di richiesta ed i tanti adempimenti burocratici, non fa altro che aumentare le difficoltà degli utenti.

Tutta la procedura appare complessa e farraginosa, tanto che gli utenti devono attendere anche diverse settimane per la consegna di letti ortopedici, carrozzine o dei semplici pannoloni, tutto a svantaggio di una categoria di cittadini già di per sé fragile.

Come si pretende di poter mantenere un buon livello di servizio se si riducono della metà i giorni di apertura dello sportello? Perché lo si fa in un settore così sensibile vista l’utenza a cui si rivolge?

“Dopo l’Ospedale di Sant’Omero, ora anche la Riabilitazione Territoriale di Nereto, quelle che vengono chiamate razionalizzazioni sono in realtà tagli ai servizi sanitari per i cittadini della Val Vibrata, nell’assordante silenzio dei rappresentanti vibratiani dell’attuale maggioranza in Regione.” – conclude Elvezio Zunica Vicepresidente provinciale di Italia Viva.




DIFENDERE LE VITTIME DI VIOLENZA DI GENERE

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 25 novembre 2023

L’Aquila, 25 novembre 2023. “In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e considerati gli ultimi accadimenti di cronaca, è ancora più doveroso impegnarsi nel difendere le vittime di violenza di genere, sia essa fisica, sessuale o psicologica, come previsto dall’Art. 1 della Dichiarazione ONU sul tema.

Bisogna prestare particolare attenzione alle esigenze di coloro che rappresentano una tutela in tal senso, ossia le organizzazioni che gestiscono i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, per facilitare l’accompagnamento delle donne nel percorso verso la libertà personale e l’autoaffermazione.

È impellente allora la necessità di riformare la Legge Regionale al fine di garantire finanziamenti adeguati stabili e diretti dedicati con programmazione triennale alle attività degli enti coinvolti.

Il nuovo progetto di legge dovrebbe rispondere a tali esigenze istituendo un organismo di supervisione al fine di organizzare e monitorare il fenomeno e implementando azioni di prevenzione e protezione quali, su tutte,  l’introduzione del Codice Rosa per i  Pronto Soccorso.

Forte è la mia volontà a che questi bisogni trovino la giusta attenzione nel veder garantite le politiche volte a prevenire la violenza contro le donne e proteggere coloro che la subiscono oltre che perseguire gli autori di tali violenze: un impegno importante da rispettare quotidianamente, da condurre con determinazione e soprattutto da far osservare con rigore, vista la delicatezza del tema trattato.”

Americo Di Benedetto




ASSURDO CHE SI DEBBA SPERARE DI AVERE FORTUNA

La Di Girolamo (M5S) sulla galleria San Silvestro

Pescara, 23 novembre 2023. Quanto accaduto nella giornata di ieri con la tragedia sfiorata nella galleria San Silvestro è allarmante, solo la fortuna ha evitato il peggio. A questo siamo ridotti, ad affidarci alla fortuna per poter circolare tranquillamente e senza pericoli per le nostre strade e gallerie.

Non voglio strumentalizzare nulla, nel modo più assoluto, ma bisogna prendere coscienza di una situazione di certo non nata l’altro giorno, anzi.

La mia parte politica già diversi anni fa aveva chiesto al ministro delle Infrastrutture di promuovere azioni ispettive, anche tecniche, per verificare eventuali responsabilità sullo stato delle gallerie e sui lavori effettuati, visto che proprio i lavori di manutenzione si sono mostrati tutt’altro che risolutivi. Si è andati avanti con interventi tampone che hanno nascosto il problema, senza pensare a soluzioni concrete anche se ovviamente più impegnative sotto tanti punti di vista.

Parliamoci chiaramente, qualcosa negli anni non ha funzionato e continua a non funzionare. L’incidente di ieri è un urlo assordante, che ci ricorda la fondamentale importanza degli investimenti a tutela del territorio e per arginare il dissesto idrogeologico.

In ballo c’è la sicurezza dei cittadini in un tratto di strada importante e trafficato. Cosa è stato fatto? Sinceramente non saprei dirlo ma mi aspetto delle risposte su questa situazione da parte di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella vicenda.




VIOLENZA DONNE

Pagano: Mai Sole imperativo come uomo e come politico

Roma, 23 novembre 2023. Mai sole è il titolo che avete scelto per questo convegno, ‘mai sole’ è un imperativo che, come uomo e come rappresentante delle Istituzioni, voglio condividere con voi oggi, a poche ore dalla celebrazione della Giornata internazionale dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, che cade proprio il 25 novembre. E un segnale in queste ore arriva proprio dal Parlamento che ha appena approvato all’unanimità il disegno di legge del governo contro la violenza sulle donne. Per vincere questa battaglia è infatti indispensabile rafforzare le misure legislative e investire in campagne di comunicazione, sensibilizzazione e opere di prevenzione.

Non è un caso che in questi giorni, sulla scia dello choc per la sorte toccata a Giulia le chiamate al numero 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, le chiamate quotidiane siano passate dalle 200 alle 400, con picchi di 500.

Segno che l’opera di sensibilizzazione funziona e convince, chi si sente in pericolo, a chiedere aiuto. Occorre allora compiere ogni sforzo a tutti i livelli per perseguire l’obiettivo di educare le giovani generazioni al rispetto e al contrasto di ogni forma di violenza verso le donne e i più fragili. Grazie allora per quanto già fate e quanto farete in questa ottica.

Sappiate che avrete sempre il mio appoggio, il mio sostegno, il mio contributo fattivo. Sono con voi. Mai sole

Nazario Pagano




NUOVA LEGGE URBANISTICA: le dichiarazioni opposizioni  

di Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, Consiglieri regionali Gruppo PD

La destra rifiuta il confronto e ghigliottina i nostri emendamenti, consentendo nuove volumetrie e cemento. Cestinati i suggerimenti di tecnici e associazioni di categoria

di Americo Di Benedetto Consigliere regionale Gruppo LP

Nuova legge urbanistica – Di Benedetto: occasione persa per l’Abruzzo

[Antonio Blasioli e Silvio Paolucci]

L’Aquila, 23 novembre 2023. Il centrodestra cala la maschera e con un colpo di mano ghigliottina tutti gli emendamenti delle opposizioni. A quarant’anni di distanza dall’ultima legge regionale in materia, la maggioranza arriva a dichiarare l’urgenza sul provvedimento, scelta regolamentare mai utilizzata prima, tranciando il dibattito e cancellando voce e contributo delle opposizioni. Una scelta irrazionale, visto pure che gran parte delle proposte di modifica riguardavano modifiche alla legge suggerite da organizzazioni di categoria, ordini e tecnici intervenuti in Commissione. Un metodo inaccettabile, ma famigliare a chi governa l’Abruzzo da cinque anni

Per capire il valore e la necessità delle modifiche, basterebbe fare riferimento alle richieste venute in primis dagli Ordini degli Architetti di Pescara, l’Aquila e Teramo, che hanno spiegato come il nuovo testo di legge, seppur innovativo rispetto alla legge del 1983, si innesti su un sistema di piani regionali, il piano paesistico, il quadro di riferimento, fermi al 2000. È proprio su questa visione che i Comuni abruzzesi saranno tenuti a uniformarsi per la loro pianificazione, con Puc che prendono il posto dei Piani Regolatori e che tra l’altro dovranno essere redatti senza risorse regionali e senza incentivi a farlo insieme, rendendo i territori più omogenei tra loro.

La nuova legge cristallizza la disciplina del Decreto Sviluppo regionale, una norma nata come derogatoria, che diventa però parte di un testo unico, elargendo aumenti di volumetria in caso di demolizione e ricostruzione, questo senza il reperimento di standard e, ancor più, senza piani attuativi specifici. Proprio su questi aspetti, avevamo proposto due emendamenti significativi, falcidiati dalla ghigliottina del Presidente Sospiri. Con il primo si puntava a rendere alternativi gli incrementi di volumetria ad oggi in vigore grazie alla modifica della legge regionale n. 49/2012 (decreto sviluppo) avvenuta con L.R. n. 29/2020. Infatti, al 60% di aumento di volumetria già possibile, in caso di demolizione e ricostruzione, veniva aggiunto il 10% in caso di ricostruzione in classe energetica A più il 15% in caso di ricostruzione in classe energetica superiore. È evidente che per questi ultimi due incentivi, di fatto si dava lo stesso incremento due volte ed era pertanto necessario quanto meno renderli alternativi.

Il secondo emendamento tagliato prevedeva l’inserimento di una fascia di rispetto di 200 metri dal demanio marittimo, in cui non erano applicabili gli aumenti di volumetria. Questo perché il combinato disposto dato dall’85% totale e dall’assenza di una disciplina di vincolo sui litorali, sta di fatto portando alla realizzazione, in quelle zone, di edifici alti, che, da un lato risparmiano suolo, ma dall’altro oscurano tutte i fabbricati retrostanti. L’emendamento trovava forza anche per quello che sta avvenendo sui  litorali dove in assenza di una disciplina di vincolo è possibile un aumento di questa portata.

Incredibile, poi, quanto deciso per i terreni agricoli: viene reso di fatto impossibile costruirvi, poiché le nuove edificazioni sono permesse solo in presenza di un progetto di sviluppo di un’azienda agricola, che dovrà tra l’altro essere approvato dal Consiglio comunale del territorio di appartenenza. Una scelta che farà discutere e sarà causa di liti giudiziarie. Per chiunque non sia un coltivatore diretto o un’azienda agricola sarà altrettanto impossibile realizzare un piccolo edificio in territorio agricolo, anche nel caso si tratti di una porzione di terreno edificabile.

Per l’ennesima il vero volto della destra abruzzese si manifesta: no al confronto, no alla discussione trasparente e sì a norme che dietro l’intenzione del risparmio del suolo, in realtà permettono il dilagare di aumenti volumetrici e cemento.

[Americo Di Benedetto]

L’Aquila, 23 novembre 2023. La legge urbanistica poteva essere per l’Abruzzo l’occasione per porsi al centro del dibattito nazionale ed invece la maggioranza di centrodestra in Regione ha deciso di approvare un testo normativo che, oltre a non offrire strumenti innovativi per il governo del territorio, determinerà seri problemi in particolare nei piccoli Comuni.

Questa legge è nata con l’ambizione di superare definitivamente la precedente del 1983 oggetto più volte di modifiche nel corso degli anni. Per questo, avevo presentato diversi emendamenti con l’obiettivo non solo di risolvere i problemi emersi nel corso delle audizioni ma anche di dare alla nostra Regione un testo innovativo come è stato fatto in altre.

Purtroppo, numerosi emendamenti non sono stati accolti e quindi molte richieste di modifica sono rimaste disattese. Richieste, provenienti soprattutto dall’INU, dagli enti locali e dagli ordini professionali che sanno bene come la norma approvata oggi, al di là dei proclami, non introduce nessuna vera misura di rigenerazione urbana e penalizza invece i territori più deboli.

Penso in particolare alle aree interne per le quali è stato deciso di non introdurre una disciplina degli usi temporanei che, come è stato dimostrato in alcune realtà, costituisce un valido strumento per favorire il ripopolamento e la nascita di nuove iniziative. Tutto questo, senza considerare la decisione di raddoppiare gli oneri di urbanizzazione in favore della Regione e la mancanza di un reale supporto ai Comuni nell’attività di pianificazione.

Un supporto che dovrebbe essere garantito con lo stanziamento di maggiori risorse rispetto alle poche previste nella legge, al fine di non far incorrere molti Comuni in una situazione di inadempimento a fronte della quale è previsto l’esercizio del potere sostitutivo da parte della Regione. In questo quadro nota positiva è il fatto di essere riuscito a far approvare un emendamento per evitare di far scattare l’esercizio del potere sostitutivo quanto meno per i Comuni sotto ai 1500 abitanti e quindi quelli con maggiori difficoltà.

In ultimo, non posso esimermi dall’evidenziare che oggi è stata licenziata una legge urbanistica dopo 40 anni ma con riferimenti strategici a 23 anni fa! In base a quanto previsto, infatti, nelle more dell’approvazione del Piano Territoriale Regionale (senza valenza paesaggistica) troveranno applicazione le disposizioni del Quadro di Riferimento Regionale risalente a gennaio 2000. Insomma, è stato fatto un passo avanti per farne due indietro.




VIOLENZA SULLE DONNE

Marsilio approvi subito la nostra proposta di legge, prevenire educando nelle scuole

 L’Aquila, 21 novembre 2023. L’Abruzzo può fare la differenza nella lotta alla violenza di genere e a favore di un’educazione alla parità approvando subito la nostra proposta di legge già pronta per andare in aula.  Dobbiamo lavorare insieme per l’uguaglianza e farlo adesso coinvolgendo scuole e università: il Consiglio regionale può trasformare la proposta in legge entro il 2023, dandogli le coperture per intervenire e la forza di diventare efficace già da gennaio.  È una questione di volontà, mai come ora dobbiamo dimostrare di averne, il centrodestra lasci perdere le dispute politiche e punti sui tempi, solo così potremo cominciare un nuovo percorse formando persone più inclusive e facendo prevenzione vera.

Silvio Paolucci, Pd Consiglio Regione Abruzzo




DIMISSIONI NAUSICAA CAMELI

In data odierna si conclude la mia esperienza come coordinatrice di Azione a Giulianova e come tesserata del partito

Giulianova, 21 novembre 2023. Una scelta meditata e sofferta ma inevitabile, scaturita dalle scelte fatte dal partito e non condivise dalla sottoscritta. Azione nasce con l’ideale e l’ambizione di ridare vita e forza ad un’area di centro moderata, concreta, liberale e riformista con una propria identità politica e partitica. Un partito, con cui ora  si fa fatica ad affrontare il confronto con il centro dell’asse politico.

A me piace ed è sempre piaciuta la chiarezza nella vita personale, nel lavoro e nella politica, e questa chiarezza non la riscontro più nella mia attuale appartenenza politica. Probabilmente il problema è mio, ma a me piace essere e non sembrare,  pertanto  non mi metto in pausa guardando percorrere una strada che non condivido.

Faccio mie le parole che ha usato l’onorevole Sottanelli all’ultimo congresso provinciale, che condivido totalmente, e cioè che in politica ci si sta per dare e non per prendere ed io non sono più nelle condizioni di dare il mio contributo attraverso il partito di Azione.

Ho creduto davvero al progetto di creare un grande centro, ma piuttosto che seguire scelte che non condivido, preferisco, io insieme a gran parte del direttivo,  andare per la nostra strada, scegliendo quale intraprendere in libertà ed autonomia. Ringrazio e saluto le persone con le quali ho condiviso questo percorso, nel quale ci siamo scambiati, vicendevolmente, successi e crescita politica e personale, certa di continuare con loro un rapporto amichevole, che vada oltre le divergenze politiche.

Nausicaa Cameli




DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

Menna: “Regione si faccia coraggio e chieda al governo meloni di cancellare accorpamenti imposti”

Chieti, 20 novembre 2023.  “Sul dimensionamento scolastico le posizioni sono chiare e riconoscibili ai cittadini, nonostante qualche soldatino in campagna elettorale tenti di fare confusione. Ormai quasi tutte le parti sociali chiedono che la Regione Abruzzo di Marsilio si rivesta di coraggio e affronti una volta per tutte la questione del dimensionamento scolastico con il Governo, affinché la Meloni e il Ministro Valditara tornino sui propri passi per cancellare gli accorpamenti scolastici imposti e incuranti delle esigenze e caratteristiche del territorio”. È quanto dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna a margine del tavolo regionale per il dimensionamento scolastico 2024-2025 tenutosi questa mattina a Pescara con l’Assessore Pietro Quaresimale.

“Alcune semplici domande: la Regione Abruzzo di Marsilio, così vicina al Governo Meloni, perché ha accettato il criterio di ripartizione imposto dal Ministro Valditara che penalizza l’Abruzzo rispetto ad altre regioni per gli istituti scolastici da accorpare? Perché la Regione ha supinamente accettato di tagliare le dirigenze da 190 a 179 in Abruzzo, quindi cancellandone 11? Perché la Provincia di Chieti tra tutte le province è quella più colpita da questi tagli avendone previste 2 per Pescara e Teramo e 3 per L’Aquila, nonostante un territorio molto più ampio e montano di Teramo e Pescara dove si prevede la metà dei tagli? Perché la Regione Abruzzo, deliberando tardivamente a metà ottobre una deroga a 400 iscritti per i comuni montani e 600 per gli altri comuni, non ha determinato i nuovi criteri per i quali la Provincia avrebbe potuto e dovuto convocare i tavoli con comuni e sindacati per gli accorpamenti? Perché la Regione Abruzzo non ha proceduto a presentare ricorso contro la decisione unilaterale del Governo come hanno fatto altre regioni?”, dichiara Menna.

“Le domande sono semplici e le abbiamo poste ai tavoli regionali, l’ultimo questa mattina. Le risposte sono un po’ più difficili per chi a chiacchiere dice di voler tutelare le aree interne della nostra Provincia e nei fatti la penalizza, come testimoniano le bocciature della proposta della Giunta Marsilio anche da parte di Teramo e Pescara”, aggiunge Menna.

“I tagli delle dirigenze gravano in maniera consistente solo sulla Provincia di Chieti. Questa ripartizione non tiene adeguatamente conto delle caratteristiche e peculiarità dei nostri territori che presentano ampie zone montane. Respingiamo questo modo di operare della Regione, come per altro hanno fatto anche le altre Province di Teramo e Pescara, che hanno bocciato la proposta regionale. Bisogna avviare le operazioni di dimensionamento scolastico con i dovuti tempi e modi, anche per raccogliere le istanze dei territori e permettere di presentare proposte concrete condivise. Noi siamo abituati a condividere le decisioni con le comunità e le parti sociali, non ci piace decidere senza ascoltare prima le istanze dei cittadini, delle scuole, dei sindacati e dei Sindaci”, conclude il consigliere delegato provinciale Massimo Tiberini.




LA CONSEGNA DEL NUOVO SCUOLABUS

Quando si uniscono le forze e si fa la buona politica i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti

Monteodorisio, 20 novembre 2023.  “Una giornata di festa perché, come diceva Catia, quando si uniscono le forze e si fa la buona politica i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti. Poi, quando questi risultati servono soprattutto ai bambini e ai ragazzi la soddisfazione è ancora più grande.” Così il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino nel corso della cerimonia di benedizione, celebrata ieri mattina, del nuovo scuolabus acquistato dal Comune di Monteodorisio grazie a contributi regionali ottenuti grazie al suo interessamento, un mezzo che da questa mattina è divenuto pienamente operativo.

Chiamata ad intervenire all’evento dal Sindaco Catia Di Fabio, insieme alla quale ha proceduto al taglio del nastro, Bocchino ha voluto sottolineare l’impegno per questo risultato dei consiglieri comunali di Legati per Monteodorisio Nicola Generoso e Pierfrancesco Galante. “Il centrodestra è a fine mandato – ha aggiunto Sabrina Bocchino – ma in questi cinque anni non è mai mancato lo stress – termine pronunciato con un sorriso – di Nicola e Pierfrancesco, perché quando un consigliere comunale, un sindaco, una maggioranza tutta ‘stressa’ i politici di riferimento in Regione per avere qualche cosa per i propri concittadini credo che sia sempre a fin di bene. Questa è la politica che noi della Lega vogliamo fare.”

“Io l’avevo promesso cinque anni fa e credo di averla mantenuta la promessa – ha detto Bocchino – sono stata sempre vicina al territorio. A Monteodorisio non ho mai fatto mancare il mio apporto, il mio aiuto, continuerò a farlo, spero, per i prossimi cinque anni. Grazie ai cittadini di Monteodorisio che non ci fanno mai mancare il loro appoggio.”




ABRUZZO: LE VIE DELLO SVILUPPO

La regione ha sofferto scelte effettuate in modo avventato sui tavoli europei

L’Aquila, 20 novembre 2023. Nell’ultimo decennio è crollata la presenza degli Istituti bancari in Abruzzo. È quanto emerge dallo studio “Abruzzo: le vie dello sviluppo”, ricerca sull’economia abruzzese realizzata dalla Banca del Fucino e presentata oggi all’Aquila.

Alla presentazione è intervenuto il deputato e responsabile economico della Lega Alberto Bagnai.  “I drammatici dati sul crollo della presenza del settore bancario in Abruzzo”, ha affermato Bagnai, “enunciati dal Presidente della Banca del Fucino Mauro Masi, in termini di istituti, di filiali, di sportelli, e in particolare la loro accelerazione a partire dal 2015, in corrispondenza con lo svilupparsi dell’Unione Bancaria, fanno intuire con drammatica concretezza quanto la Regione Abruzzo abbia sofferto di scelte effettuate in modo avventato sui tavoli europei da parte dei Governi nazionali, nell’indifferenza o peggio ancora col plauso di associazioni di categoria poco preveggenti. Una lezione che questo Governo sta tenendo presente in un momento come questo in cui altre regole, quelle di bilancio, sono in discussione in Europa”.




AREACOM REVOCA L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA per l’affidamento ventennale delle Naiadi

Alla base della motivazione parte dei dubbi da noi avanzati. Perché la decisione è arrivata solo dopo l’intervento della procura?

Pescara, 20 novembre 2023. È dallo scorso mese di luglio che andiamo segnalando i problemi relativi alla gara per l’affidamento ventennale della gestione dell’impianto sportivo “Le Naiadi” di Pescara. La scelta dell’affidamento diretto a seguito della richiesta di proroga di un partecipante a termini già scaduti, quella di affidare l’impianto per quattro mesi a spese della comunità in pendenza della proroga, e la circostanza che nessuno abbia dato seguito all’affidamento temporaneo, sono solo alcune delle anomalie evidenziate. Abbiamo anche messo in evidenza come la polizza fideiussoria provvisoria (requisito richiesto a pena di nullità e non sanabile) fosse stata rilasciata da una società non iscritta nelle liste previste dal capitolato.

Alla Giunta Marsilio abbiamo ripetutamente chiesto di non prorogare i termini per la partecipazione ad un bando nato male e con costi di gestione troppo alti – a detta di chiunque avesse un minimo di esperienza nel settore -, suggerendo altresì una via alternativa, l’affidamento ad un soggetto pubblico, magari verificando l’interesse mostrato dall’Università D’Annunzio, o sondando quello della FIN, o valutando una possibile sinergia tra ateneo e Federazione. Anche perché il nostro solo ed unico obiettivo è sempre stato quello di  garantire una gestione trasparente, duratura e scevra da interessi di parte ad una struttura fondamentale per l’intera area metropolitana e in particolar modo per i Comuni di Pescara e Montesilvano.

In questo lungo intervallo di tempo nessuno si è sentito in dovere di rispondere alle numerose anomalie procedurali da noi evidenziate, costringendoci a presentare un esposto proprio in virtù delle reiterata omissione degli atti. In compenso però siamo finiti costantemente nel mirino del Presidente Marsilio, dall’assessore Quaglieri, del Presidente Sospiri, una corrida di attacchi strumentali a cui si sono aggiunti anche l’Onorevole Testa, alcuni consiglieri di maggioranza del Comune di Pescara e infine i due consiglieri regionali De Renzis e D’Addazio, che assicuravano che il 20 novembre sarei stato smentito in punta di diritto.

Ebbene, il 20 novembre è arrivato, e l’Areacom ha smentito l’intera maggioranza di centrodestra revocando in autotutela l’aggiudicazione della gara per l’affidamento ventennale.

C’è del rammarico perché solo a seguito dell’intervento della Procura – su cui come di consueto preferisco non esprimere giudizi – l’Areacom si è decisa a tornare sui propri passi rilevando come «ad un più attento esame dell’intera procedura e di tutta la documentazione di gara è emerso che nell’ambito della documentazione amministrativa è stata presentata una garanzia provvisoria non conforme».

Certo non si può pensare che questi ed altri aspetti fossero sconosciuti all’Agenzia Regionale per la Committenza, considerate le svariate conferenze stampa, interpellanze e richieste di accesso agli atti indirizzate ad Areacom e agli organi politici di questa Regione. Come mai dunque questo “approfondito esame” non è stato svolto in precedenza?

A distanza di un mese dal tuffo con cui il Presidente Marsilio aveva ufficialmente inaugurato la nuova gestione, l’impianto dunque si fermerà di nuovo non appena il dirigente del servizio programmazione sportiva notificherà il provvedimento al soggetto privato. Più che una falsa partenza, il gesto atletico verrà ricordato come uno scivolone e resterà associato ad uno dei punti più bassi della sua Presidenza.

Ora, in attesa degli sviluppi e al fine di scongiurare una nuova chiusura prolungata, rinnovo l’invito ad avviare subito un’interlocuzione con tutti i soggetti pubblici potenzialmente interessati (Università, Federazione Italiana Nuoto). I lavori eseguiti, specie quelli sulle utenze, dovrebbero infatti consentire una riapertura abbastanza celere. La possibile indizione di una nuova gara, emersa dalla determina di revoca (n°368), non mi sembra invece percorribile, in quanto le condizioni di quel capitolato rendono di fatto inappetibile la gestione e si perderebbero molti mesi.

Mi auguro che, arrivati a questo punto, la Regione salvi quantomeno la faccia trovando un guizzo per salvare l’impianto e restituire dignità ai dipendenti, che assieme a sportivi e semplici cittadini non meritano affatto lo spettacolo penoso andato in onda fino a questo momento.

Così come mi auguro che nel Consiglio regionale di domani il Presidente Marsilio possa chiarire in aula.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd