NIENTE PIÙ IVA AL 5% PRODOTTI INFANZIA E ASSORBENTI

Manovra 2024. La Conferenza delle Donne Democratiche Abruzzo si unisce alle forze politiche progressiste nel denunciare la linea del Governo Meloni.

Pescara, 26 ottobre 2023. L’abbassamento dell’IVA degli assorbenti, un bene di prima necessità di cui non si  può fare a meno, è stata l’anno scorso una vittoria giusta, sentita, trasversale. La lotta alla tampon tax è, di fatto, simbolo della battaglia per un welfare equo, solidale e progressista che vogliamo e di cui abbiamo bisogno, in questo momento storico più che mai. È evidente che il governo Meloni non riconosce l’importanza politica e sociale della questione e con la nuova manovra ha deciso di fare cassa rialzando l’IVA al 10%.

Una manovra che confonde le italiane e italiani: con una mano ha concesso gli sgravi fiscali alle mamme lavoratrici e con l’altra se li riprende con l’aumento del 5% sui prodotti igienici della prima infanzia (compreso il latte in polvere).

 Non tralasciando come sempre la questione culturale per cui si delinea una marcata differenza e diversa considerazione per le donne single o conviventi senza figli, alle quali non sembra essere dedicata nessuna azione, e questo nonostante siano tutte le donne italiane a soffrire condizioni di lavoro e di vita pesanti a volte insostenibili: ultime in Europa per occupazione, lontano spesso dal lavoro per occuparsi non solo di eventuali figli ma anche dei genitori anziani, delle persone con disabilità, del mondo.

E proprio a proposito di disabilità, la Conferenza sottolinea anche un’altra scandalosa scelta del Governo: nella Manovra si legge che i 350 milioni destinati ai progetti individuali per le persone con disabilità, previsti dalla nuova legge sulla non autosufficienza, sono stati spostati su altre poste di bilancio, parrebbe su quelle per il superbonus.

La vicenda del rialzo dal 5 al 10% dell’iva di assorbenti e prodotti igienici per le donne e l’infanzia, come anche l’amministrazione squilibrata delle risorse dello Stato, dimostra dunque quanto non basti una donna sola al comando, se circondata da uomini e dentro a una cultura patriarcale.

Conferenza Donne Democratiche Abruzzo




IL MIO TERRITORIO. LA MIA PASSIONE

Bocchino (lega): il 28 ottobre a palazzo d’Avalos il racconto di 55 mesi di impegno in regione con tanti amici. presenti tra gli altri l’europarlamentare Valentino Grant, il presidente della regione Marco Marsilio, il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo,

Vasto, 26 OTTOBRE 2023. Ci saranno il manager Valentino Grant, europarlamentare della Lega e dal 2021 coordinatore regionale della Campania, Maurizio Bucci, segretario provinciale della Lega e sindaco di Gamberale, Massimo Desiati, già assessore regionale al Turismo e attuale coordinatore del progetto Abruzzo regione del benessere e numerosi sindaci, insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e al sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eramo, all’evento “Il mio territorio. La mia passione“, promosso dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino per incontrare la cittadinanza e raccontare 55 mesi di impegno all’interno del Consiglio regionale.

Nella Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto, sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18.00, Bocchino ripercorrerà i momenti più significativi del suo mandato all’Emiciclo, accendendo i riflettori sulle tante cose fatte per dare risposte concrete alle sollecitazioni del territorio, su un lavoro continuo ed attento portato avanti negli anni.

“Sono felice di incontrare la città e il mio territorio che da sempre porto nel cuore – spiega il consigliere regionale – insieme agli amici che saranno al mio fianco, mi confronterò con loro raccontando un viaggio fatto di coerenza e dedizione, di azione e di visione, ma proveremo anche a disegnare le tappe del cammino che ci aspetta nei prossimi cinque anni nei quali, per il buon lavoro svolto, il Centrodestra coeso legittimamente aspira a governare ancora la Regione Abruzzo”.




ELETTO NUOVO SEGRETARIO CIRCOLO PD

Archi, 26 ottobre 2023. Dopo alcuni anni, è stato ricostituito il circolo del Partito Democratico di Archi alla presenza del segretario Provinciale Leo Marongiu, del Capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci e del vice-sindaco di Bomba Salvatore Martorella.

Sono oltre 30, al momento, gli iscritti al circolo che hanno anche eletto i nuovi organismi direttivi all’unanimità dei presenti. Giancarlo Varrenti, consigliere comunale, è stato eletto segretario mentre Luciano Troilo è stato indicato come Vice-Segretario.

Fanno parte del direttivo del circolo il consigliere comunale Franco Carpineta e l’ex Sindaco Nicola Quadrini oltre a Elisa Porreca, Tito Spinelli, Nicola Ceroli, Massimo D’Eramo, Rosa Cicchini e Giuseppe D’Alloro.

“Stiamo procedendo con la riorganizzazione del Partito Democratico sul territorio, dopo il periodo del Covid, mettendo insieme esperienze presenti in amministrazione comunale e forze nuove con l’obiettivo di riavvicinare le persone alla politica fatta dal vivo” commenta il Segretario provinciale Leo Marongiu.

“Dobbiamo raccontare con forza le negligenze in agricoltura del governo Marsilio che peseranno a breve sugli abruzzesi e le difficoltà di accedere alle prestazioni sanitarie specie nelle aree interne e questo possiamo farlo solo con una comunità organizzata e aperta” dichiara il capogruppo Silvio Paolucci.

“Abbiamo il dovere di offrire alla gente di Archi una organizzazione di partito costante e vicina ai problemi reali perché la nostra voce possa arrivare anche in provincia ed in regione. La storia del Partito Democratico di Archi riparte da qui per costruire una alternativa forte a tutti i livelli e le nostre porte sono spalancate a chi vuole darci una mano” chiosa il neo-segretario Giancarlo Varrenti.




MIASMI A PUNTA PENNA

Bocchino (Lega): sulle centraline si sta generando solo confusione. Il progetto Nose già avviato da regione Abruzzo e Arta in altre località risposta concreta al problema. Dobbiamo verificare il traffico veicolare o la natura delle emissioni odorigene?

Vasto, 25 ottobre 2023. Crediamo che sulle centraline di rilevamento si stia creando tanta confusione. Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino riguardo l’impegno assunto dalla Regione Abruzzo di installare una centralina di rilevamento della qualità dell’aria a Punta Penna.

Non siamo contro la nuova centralina, che peraltro ha un costo ai quali si aggiungono le spese per installazione, manutenzione, tecnici, etc – dice l’esponente del Carroccio – ma il fatto che si affermi che possa essere la risposta ai miasmi di quel luogo è quantomeno fuorviante. Le centraline di rilevamento della qualità dell’aria, e come Lega lo abbiamo spiegato già in aprile, servono a rilevare la presenza di agenti inquinanti e tossici (leggasi PM 2,5, PM10, benzene, biossido di azoto, ozono, biossido di zolfo, monossido di carbonio) fortemente correlati al traffico veicolare intenso e al riscaldamento interno. Ed allora se lo scopo è quello, e non la comprensione delle ragioni dei miasmi, ben venga la centralina, ma è bene ricordare che quella zona non ha un intenso traffico veicolare, tranne magari in estate, né una densità insediativa così rilevante, tant’è che tutte le rilevazioni effettuate dall’ARTA nel corso degli anni hanno dato sempre esito negativo.

Per quel che riguarda invece la questione miasmi, che noi insieme alla Regione Abruzzo e ai suoi organi competenti stiamo attenzionando da tempo – sottolinea il consigliere Bocchino – il progetto NOSE che verrà presentato venerdì mattina è la risposta più adeguata. Uno strumento che vede la nostra Regione all’avanguardia e pienamente rispondente all’art. 272-bis del D. Lgs. n. 152/2006 in merito alle emissioni odorigene, ovvero quelle ‘emissioni convogliate o diffuse aventi effetti di natura odorigena’.

‘La scelta di adottare il meccanismo del NOSE è stata fortemente condivisa dalla Lega, dalla Regione Abruzzo e dall’ARTA – evidenzia Sabrina Bocchino – a dimostrazione che di fronte alle parole confuse la Regione sta già facendo più di quanto sia di sua competenza.’

Dopo il sulmonese, il teramano e da qualche giorno la zona di Chieti, presto anche Punta Penna e Piana Sant’Angelo – aggiunge il consigliere regionale della Lega – verranno sottoposte alla vigilanza del NOSE-Network for Odour SEnsitivity, una web app che consente ai cittadini di segnalare in tempo reale i miasmi avvertiti sul territorio, in modalità anonima e georeferenziata, indicando il tipo di odore percepito, la sua intensità, se è accompagnato da disturbi fisici e lasciando un eventuale commento. Quando la soglia critica di segnalazioni verrà raggiunta scatterà un prelievo dell’aria che verrà analizzata dai laboratori ARTA.

Questa – chiosa Sabrina Bocchino – ci pare la risposta migliore ai miasmi e tale scelta è da ascriversi alla volontà del centrodestra, della Lega, della Regione Abruzzo che hanno ben chiare la questione e le finalità dell’intervento.




CONGRESSO DEI POTERI LOCALI E REGIONALI DEL CONSIGLIO D’EUROPA

Bocchino (Lega), a Strasburgo tre giorni di confronto su tematiche importanti e attuali. Il consigliere regionale della lega è membro della delegazione italiana: lavoriamo per promuovere la democrazia e migliorare la governance a livello locale e regionale

Strasburgo, 24 ottobre 2023. Sono tre giorni intensi in cui saranno affrontati in dibattito tematiche importanti come la guerra della Federazione Russa contro l’Ucraina, la vita nelle città nell’era delle trasformazioni, i media locali e regionali guardiani della democrazia e custodi della coesione comunitaria, la violenza contro le persone elette a livello locale e regionale e tanto altro. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino presente a Strasburgo dove è in corso di svolgimento la 45.ma sessione plenaria del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE), l’assemblea politica paneuropea composta da 648 membri che rivestono cariche elettive (consiglieri regionali o comunali, sindaci o presidenti di regioni) e rappresentano oltre 200.000 collettività dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa.

Nella tre giorni che si concluderà giovedì, e durante la quale ci si confronterà su varie tematiche locali e internazionali, è impegnata anche la delegazione italiana di cui è membro Sabrina Bocchino, che ieri ha partecipato alla riunione della delegazione e questa sera, insieme agli altri delegati, incontrerà l’ambasciatore Roberto Martini, nuovo Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio d’Europa.

Anche questi giorni – sottolinea l’esponente della Lega – sono occasioni che ci consentono, secondo gli scopi di questo organismo internazionale, di lavorare per promuovere la democrazia e migliorare la governance a livello locale e regionale con l’obiettivo ultimo di rafforzare l’autonomia delle attività locali e, nel contempo, la cooperazione transfrontaliera, con uno sguardo proteso verso il futuro e le nuove opportunità.




CHIUSURA CANILE SEMPRE PIÙ VICINA

Bocciata la mozione del m5s che chiedeva la sua messa a norma

Pescara, 24 ottobre 2023. “Oggi tutto il centrodestra pescarese si assume la responsabilità politica di una scelta vergognosa, quella di avallare la decisione della Giunta di chiudere il canile in Via Raiale scartando a priori ogni soluzione alternativa, prima fra tutte quella di spendere la cifra irrisoria di 15mila euro per mettere a norma il rifugio ed evitare così la deportazione di tutti i cani in strutture lontane ed inadeguate”.

Questo il commento del Movimento 5 Stelle che, attraverso le parole del consigliere Paolo Sola, manifesta tutto il suo malcontento per il voto contrario del Consiglio Comunale alla mozione con cui, proprio i pentastellati, chiedevano di impegnare l’amministrazione a realizzare gli interventi di messa a norma dell’attuale rifugio, revocando la delibera con cui la Giunta, nei giorni scorsi, aveva disposto la chiusura entro il termine fissato dalla ASL (31 dicembre 2023).

“Il fatto che Sindaco e Giunta hanno già preso questa decisione con due mesi di tempo ancora a disposizione – prosegue Sola – dimostra come non ci sia mai stata la minima intenzione di valutare altre strade. Nessuno pretende che il canile di Via Raiale resti la dimora definitiva dei nostri cani, ma sicuramente la scelta più ovvia per tutelare il loro benessere oggi sarebbe quella di mettere finalmente a norma l’attuale struttura e consentire anche ai suoi ospiti più fragili di proseguire cure e percorsi di recupero da un passato di violenze e disagi. Cosa che sicuramente non sarebbe possibile trasferendo i cani in una struttura distante 40 km, come quella individuata dalla Giunta Masci a Civitella Casanova, nonostante la stessa ASL – aggiunge Sola – abbia sottolineato l’importanza che questi animali proseguano le proprie terapie affiancati, per almeno 30 giorni, dagli stessi volontari”.

Critiche anche sulla scelta annunciata dalla Giunta Masci di voler favorire le adozioni in questo lasso di tempo, mettendo a disposizione contributi economici a favore di chi volesse accogliere uno degli attuali ospiti del canile. “Una scelta che non favorisce di certo adozioni consapevoli – commentano i consiglieri Erika Alessandrini e Massimo Di Renzo – rischiando di far avvicinare persone non abituate al rapporto con un animale, attratte magari solo dalla prospettiva di un vantaggio economico. Soprattutto se pensiamo alle situazioni complesse di molti degli ospiti del canile, che li rendono già di per sé di difficile adozione”.

La protesta è destinata ad aumentare, con diverse associazioni animaliste pronte ad una serie di iniziative sul territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica ad una vicenda dai contorni sempre più delicati, e con gli stessi consiglieri pentastellati che annunciano l’organizzazione di una imminente manifestazione di piazza che coinvolga tutti i pescaresi sensibili alle tematiche del mondo animale.




REPARTO DI MEDICINA È SEMPRE PIÙ AL COLLASSO

Ospedale di Penne, disattese le promesse della Giunta Marsilio. Pronti a denunciare tutte le criticità alle autorità di controllo

Pescara, 23 ottobre 2023. In questi cinque anni di consiliatura di centrodestra mi sono spesso recato in visita ispettiva all’ospedale di Penne, sollecitando la Regione Abruzzo a potenziare il personale dell’UOC di Medicina del San Massimo con un numero di professionisti sufficiente a garantire l’adeguato funzionamento del reparto. Tuttavia, a fronte degli impegni assunti dal Presidente Marsilio e dall’Assessore Verì, la situazione non è affatto cambiata.

Oltre alla carenza di personale medico, oggi vogliamo sottolineare altri due aspetti: il mancato ripristino del numero di posti letto e la mancata valorizzazione del Day Hospital, che offre quotidianamente prestazioni eccellenti, riconosciute anche da ospedali più blasonati.

1)    Dell’organico insufficiente mi ero già occupato a seguito della visita ispettiva del 19 gennaio 2021, presentando un’interpellanza svolta nel Consiglio regionale del 13 aprile 2021. L’assessore Verì assicurò che con il nuovo concorso la Medicina di Penne sarebbe stata dotata di dieci dirigenti medici. Tuttavia, il concorso è terminato solo lo scorso giugno, e i 5 assunti sono stati assegnati non al nosocomio di Penne bensì a quello di Pescara (3 al reparto di Medicina, 1 alle malattie infettive e 1 all’Ecografia internistica). Oggi, dunque, Medicina può contare solo su 3 medici di ruolo (compreso il Primario), di cui una esentata dalla turnazione per certificazione medica, a cui si aggiunge un altro medico in maternità. Il Primario Di Stefano in realtà non sarebbe nemmeno tenuto a svolgere i turni notturni, ma senza il suo prezioso contributo, anche violando le prescrizioni di legge, sarebbe impossibile coprire l’arco delle ventiquattro ore. Il personale medico trasferito o andato in pensione non è stato mai sostituito, e in aggiunta, proprio in queste settimane, altri due medici assunti durante l’emergenza covid sono andati via. Nel reparto prestano inoltre servizio tre medici specializzandi (un tempo determinato che scade a dicembre e due contratti di collaborazione) che rientrano tra i 16 specializzandi ammessi al concorso. Mi auguro che l’esperienza da loro maturata non venga dispersa e vengano chiamati quanto prima da quelle graduatorie.

Tirando le somme, dopo un concorso durato circa due anni, sono stati assunti solo cinque medici ma nessuno di questi è stato destinato all’ospedale di Penne, dove la situazione è sempre più critica tra orari di lavoro che superano le 12 ore e 50, mancato riposo continuativo e numero di notti superiore a quello consentito. Aspetti che violano sia la L. 161/2014 che le direttive europee, e soprattutto rischiano di pregiudicare la lucidità e l’efficienza anche dei professionisti più qualificati, andando ovviamente a discapito del servizio offerto ai pazienti. In Medicina servirebbero infatti almeno nove medici. Se in settimana non otterremo risposte concrete ci rivolgeremo a chi di dovere per le opportune verifiche.

2)    C’è una seconda questione su cui insisteremo con forza nella discussione sulla rete ospedaliera che dovrebbe iniziare giovedì in Commissione. Il day hospital di Medicina, oltre a svolgere un’importante attività per il San Massimo, ottiene grandi riconoscimenti anche per la collaborazione stretta con altri ospedali e reparti di eccellenza, tra cui la Medicina del trapianto di fegato del Gemelli di Roma. È proprio di qualche giorno fa la notizia di un trapianto di un paziente dell’area vestina portato a termine in virtù della consolidata collaborazione con il Gemelli. Con ogni evidenza, dunque, il Day hospital merita piena autonomia e personale adeguato. Quest’estate, infatti, la presenza di un solo medico ha determinato la mancata fruizione delle ferie. Potremmo dire quindi che il Day hospital esiste nella sostanza – e ribadisco, con ottimi risultati – ma poi sulla carta non è prevista come unità a sé stante. Più di una volta, non a caso, sono circolate voci di chiusura al fine di dirottare altrove le risorse umane impiegate, soluzione che potrebbe essere percorsa probabilmente proprio per sopperire alle promesse disattese dalla Giunta Marsilio. Ma Penne non può perdere anche questa eccellenza. In sede di discussione chiederemo quindi il riconoscimento formale dell’unità in questione nella rete ospedaliera, e qualora la triste prospettiva dovesse trasformarsi in realtà saremo pronti a mobilitarci assieme a tutto il comprensorio vestino e parte di quello della Valle del Fino, che contano un’utenza di oltre 40.000 abitanti.

3)    L’ultimo aspetto riguarda il ripristino del numero di posti letto. Prima del covid il reparto era organizzato su due piani: 22 posti in medicina e 22 posti in geriatria. Nel corso della pandemia i posti sono stati dimezzati, ma una volta terminata l’emergenza non è mai stata ripristinata la dotazione originaria, nonostante il secondo piano sia stato nel frattempo sottoposto ad importanti lavori di riqualificazione. Gli interventi, infatti, sono terminati nel 2021, ma da allora gli spazi non sono mai entrati in funzione.

Questa è l’attenzione della Giunta Marsilio per la sanità vestina. Attendiamo risposte, fatti concreti, non altre promesse. Il personale del reparto di Medicina continua ad essere insufficiente, costringendo i medici a turni massacranti al fine di garantire il funzionamento del reparto. Il Day Hospital si configura come un’eccellenza, eppure rischia di essere sacrificato per far fronte alla carenza di personale malgrado il concorso espletato e le assunzioni annunciate. Infine, nonostante l’ingente spesa per riqualificare il secondo piano, il numero di posti letto originario continua a non essere ripristinato. Aspetti che denotano, malgrado gli annunci altisonanti degli esponenti del centrodestra, un’evidente mortificazione della sanità vestina a scapito di medici e pazienti. Ci opporremo a questo disegno in tutte le sedi opportune.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, segretario del circolo Pd di Penne




CENTRODESTRA PUÒ ASPIRARE CON DIRITTO ALLA RICONFERMA

In Regione licenziati provvedimenti importanti. Consigliere regionale: tra le altre cose, sbloccati crediti incagliati del superbonus e approvata la legge sulla tumulazione degli animali da affezione

Vasto, 22 ottobre 2023. “Nella recente seduta del Consiglio regionale abbiamo dato altre importanti e concrete risposte a cittadini, imprese e territori, proseguendo nell’impegno per l’Abruzzo e gli abruzzesi. Un modo di operare i cui effetti si possono toccare con mano quotidianamente e che saranno certamente riconosciuti anche nel prossimo marzo quando la coalizione di centrodestra aspira con pieno diritto alla storica riconferma alla guida della Regione Abruzzo”.

Lo ha detto con fermezza il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino, commentando l’intensa giornata di lavori in Consiglio regionale di martedì scorso, che ha licenziato “numerosi e produttivi provvedimenti”.

“A cominciare – spiega ancora il consigliere – da quelli per liberare una parte dei crediti incagliati del superbonus edilizio, e per supportare imprese e cittadini del nostro territorio, fino alla approvazione di una legge che, sia come Lega che a titolo personale, abbiamo fortemente voluto sulla sepoltura degli animali da affezione”.

“La Regione Abruzzo, la Lega, il Centrodestra – sottolinea ancora l’esponente del Carroccio – dall’inizio del mandato all’Emiciclo lavora per dare risposte concrete alle esigenze degli abruzzesi anche in momenti particolari e difficili per tutto il Paese. E l’ultima seduta del consiglio ne rappresenta una ulteriore testimonianza”.

“Con le modifiche legislative approvate – entra nel dettaglio dei provvedimenti Bocchino – abbiamo recepito i suggerimenti ministeriali sulle leggi dedicate allo screening di popolazione sul tumore mammario, sulla valorizzazione delle scuole di educazione musicale, sulla gestione dei corsi d’acqua, abbiamo stanziato ulteriori fondi per interventi su economia e strutture, abbiamo riconosciuto un valore importante alla cultura dell’artigianato artistico locale, in primis le realtà di Guardiagrele e Castelli, che come diciamo da sempre, al pari delle ricchezze enogastronomiche e delle tradizioni va tutelato con decisione per la preziosa valenza culturale e, soprattutto, economica che possiede”.

“Al di là di ogni considerazione, ancora una volta il Centrodestra che amministra e bene questa Regione – conclude il consigliere regionale della Lega – coeso e compatto ha messo sulla carta ed approvato provvedimenti importanti per la collettività abruzzese secondo quella che è ormai prassi di chi si prende delle responsabilità ed agisce”.




IL TESORO NASCOSTO DEL COMUNE

Trenta milioni di Imu di enti tenuti a pagare le imposte. Masci e la giunta non rispondono da mesi al M5S sull’effettivo incasso e iscrizione al ruolo di enti e aziende tenute a pagare milioni di euro di Imu.

Pescara, 22 ottobre 2023. La legge parla chiaro. ATER, Regione Abruzzo, il Demanio e gli enti che svolgono funzioni formative dietro il pagamento di un compenso sono tenuti a versare l’IMU, l’imposta sugli immobili e sui terreni edificabili, al Comune di Pescara. Il Movimento 5 Stelle da mesi chiede riscontri dell’effettiva solvenza di questi soggetti ma il Comune di Pescara e la sua partecipata Adriatica Risorse, non hanno avuto la decenza di rispondere.

“Abbiamo preso in esame gli anni dal 2016 ad oggi e i dati parlano chiaro! – commentano i consiglieri del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo. “Stiamo parlando di quasi 30 milioni di euro accumulati considerando gli oltre 3.500 alloggi di proprietà dell’ATER, gli istituti privati paritari come Nostra Signora, Mecenate, l’Istituto Pitagora, l’Istituto Ravasco e le altre scuole religiose in cui il servizio educativo viene svolto a fronte del pagamento di una retta che ne identifica quindi il carattere commerciale. A questi si aggiungono gli oltre 30 edifici di proprietà della Regione Abruzzo che però non vengono utilizzati dall’ente proprietario per i propri fini istituzionali, ma sono in concessione ad altre società pubbliche o private e pertanto risultano sottoposte al tributo. Per esempio, il complesso sportivo delle Naiadi, i terreni edificabili come l’ex Cofa e l’ex FEA, i locali utilizzati dalla TUA come deposito degli autobus in via Aterno e la biglietteria di Corso Vittorio, più tutta una serie di appartamenti e terreni di proprietà.

Lo stesso dicasi per il Demanio, proprietaria di immobili non utilizzati direttamente per proprie finalità istituzionali e quindi sottoposte al pagamento di IMU.” Un gettito su cui il Movimento 5 Stelle vuole vedere chiaro. La rilevanza delle somme a disposizione mette in capo al Comune di Pescara, ancora sottoposto alla procedura di predissesto e conseguente riequilibrio finanziario, capacità di spesa rilevanti negli ambiti delle manutenzioni della viabilità e degli edifici pubblici, dell’assistenza a coloro che versano in difficoltà economiche, del sostegno alle famiglie bisognose di asili nido e tanto altro. Sono tecnicamente “entrate correnti” che offrono annualmente al Comune capacità di spesa che invece in questi anni non abbiamo rilevato all’interno dei gettiti previsti in bilancio.

“Vogliamo sapere dal Comune di Pescara, molto semplicemente, se questi Enti, che per legge sono tenuti a pagare, hanno assolto i loro obblighi nei confronti delle casse comunali o meno. E, in caso non fosse così, cosa sta aspettando il Comune a chiedere che queste somme vengano immediatamente pagate. Non vorremmo scoprire invece che, addirittura, questi enti non siano neppure stati iscritti nell’elenco dei soggetti sottoposti ad IMU e che pertanto il Comune abbia, per così dire, nascosto sotto il tappeto un vero e proprio tesoro”, proseguono i pentastellati.

Nel 2012 l’ATER stesso era ricorso al TAR contro la richiesta di pagamento delle imposte fino ad allora richieste per gli immobili di sua proprietà, vedendosi bocciare il ricorso. “Quei soldi sono stati incassati? E tutte le annualità successive?” incalzano i consiglieri pentastellati. “Purtroppo, ci troviamo a dover denunciare pubblicamente questa situazione perché quando si chiedono chiarimenti sull’effettiva riscossione di queste somme al Comune di Pescara e ad Adriatica Risorse si alzano le nebbie. Adriatica Risorse ci ha comunicato a maggio 2022 che questi dati non potevano essere diffusi dalla società e il Comune di Pescara, a fronte di svariate interrogazioni e ripetuti solleciti, dallo scorso luglio, ancora non ha avuto la decenza di dare una risposta. Basterebbe poco a Carlo Masci e all’assessore Seccia per fare chiarezza su questo aspetto.

Restiamo in attesa delle carte e di risposte chiare ed esaustive sui valori richiesti e su quanto regolarmente pagato. A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca.” concludono i consiglieri pentastellati.




L’AEROPORTO D’ABRUZZO esempio da manuale di potenziale inespresso

Il Dirigente Provinciale Chieti di Azione: “Manca del tutto una visione programmatica di sviluppo e il sistema di incentivazioni risulta inefficiente. È ora di invertire la rotta”

Pescara, 22 ottobre 2023. Le porte d’Abruzzo…quasi chiuse. L’aeroporto internazionale d’Abruzzo, che funge da porta d’accesso ad una bellissima regione con peculiarità uniche a renderla davvero speciale per molteplici aspetti, invece di essere un volano per turismo e sviluppo economico rischia di diventare una splendida occasione sprecata, Il potenziale dell’aeroporto come motore economico e turistico vitale è innegabile, ma un esame critico rivela invece una serie di opportunità mancate, prestazioni deludenti e un’allarmante mancanza di visione strategica che deve invertire presto. Anzi, prestissimo. Tanti e variegati i problemi che frenano lo sviluppo del potenziale dello scalo abruzzese, a partire dalla mancanza di sviluppo infrastrutturale.

“Per un aeroporto che aspira ad attrarre sia turisti sia viaggiatori d’affari, le sue strutture terminali sono obsolete e mal equipaggiate per gestire le esigenze dei moderni viaggi aerei”, sottolinea Antonio Scaparrotta, Dirigente Provinciale Chieti di Azione. “Un altro problema significativo risiede nella connettività dell’aeroporto”, continua Scaparrotta. Se infatti l’Abruzzo vanta un ricco patrimonio culturale e un paesaggio naturale mozzafiato, l’aeroporto fatica a fornire opzioni di volo convenienti e competitive con un numero limitato di compagnie aeree e di destinazioni servite a rendere difficile per i viaggiatori l’accesso alla regione. “Questa mancanza di connettività ha un impatto negativo diretto sulle prospettive turistiche e commerciali”, continua Scaparrotta, Dopo l’addio di ITA e il collegamento con Milano, e la perdita del collegamento importantissimo con Torino, nella stagione invernale da ottobre a marzo i collegamenti scenderanno solo a sei. Si avranno Bergamo con 13 voli settimanali; Londra e Charleroi 3, Bucarest, Francoforte Hahn e Catania 2”. Incrementi di frequenze sono previsti in occasione delle festività di Natale: oltre a Ryanair, le tratte attive sono quelle per Tirana con Wizzair e Lussemburgo con Luxair, ma non basta. Perchè questa situazione? “Manca del tutto una visione programmatica di sviluppo e il sistema di incentivazioni risulta inefficiente”, è la risposta di Scaparrotta. In questo quadro, l’aeroporto di Ancona di tutta risposta fa registrare un aumento delle frequenze dei voli del 13% rispetto all’anno scorso. “L’aeroporto d’Abruzzo è un esempio da manuale di potenziale inespresso. Per sbloccare il pieno potenziale dell’Abruzzo come fiorente destinazione turistica e hub per le attività commerciali, è imperativo che la Regione faccia un cambio di passo e le prossime elezioni regionali del 2024 rappresentano un’ottima occasione per trasformare l’aeroporto in un asset vitale e di successo per l’Abruzzo e, conseguentemente, per l’intero Paese”




IL MIO TERRITORIO. LA MIA PASSIONE

Bocchino (Lega): il 28 ottobre a palazzo d’Avalos il racconto di 55 mesi di impegno in regione

Vasto, 21 ottobre 2023. “Il mio territorio. La mia passione“: è questo il titolo che il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino ha scelto per un evento-incontro con la cittadinanza incentrato sul racconto di 55 mesi di impegno all’interno del Consiglio regionale.

Nella Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto, sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18.00, Bocchino ripercorrerà i momenti più significativi del suo mandato all’Emiciclo, accendendo i riflettori sulle tante cose fatte per dare risposte concrete alle sollecitazioni del territorio, su un lavoro continuo ed attento che anche martedì scorso, nella ultima seduta del Consiglio regionale, ha contribuito all’approvazione di importanti provvedimenti.

“Sono felice di incontrare la città e il mio territorio che da sempre porto nel cuore – spiega il consigliere regionale – mi confronterò con loro raccontando un viaggio fatto di coerenza e dedizione, di azione e di visione, ma proveremo anche a disegnare le tappe del cammino che ci aspetta nei prossimi cinque anni nei quali, per il buon lavoro svolto, il Centrodestra coeso legittimamente aspira a governare ancora la Regione Abruzzo”.

All’evento interverranno, tra gli altri, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eramo.

Sabrina Bocchino

Consigliera regionale Lega Abruzzo




CONTRASTARE LA SPECULAZIONE SUL NOSTRO MARE

Di Muzio e Gall (PD) o: restituendo chiarezza al quadro normativo

Francavilla al Mare, 21 ottobre 2023. Gli ultimi provvedimenti approvati in Consiglio sono uno primo passo importante per salvaguardare il territorio. Al Sindaco e alla Giunta il Partito Democratico chiede di portare in Consiglio con velocità i provvedimenti quadro. Non accettiamo lezioni dal Centro Destra

Nell’ultimo consiglio comunale sono stati approvati dei provvedimenti importanti per ridefinire i parametri di sviluppo del territorio, carente di standard; quindi, di spazi destinati ai servizi pubblici, ampliando la zona in cui non è più possibile applicare i bonus volumetrici e impedendo lo spostamento di volumi dalle zone agricole alla zona costiera.

“È un primo passo di questa amministrazione in materia di urbanistica che abbiamo votato convintamente, rispetto al quale ci aspettiamo che seguano con velocità i provvedimenti quadro che il nostro Partito ha chiesto da tempo e nello specifico la modifica delle Norme Tecniche Attuative della zona costiera e la contestuale approvazione del nuovo Regolamento Edilizio. Restituendo chiarezza al quadro normativo volgiamo contrastare la speculazione sul nostro mare” commenta il Capo Gruppo del Partito Democratico Mirko Di Muzio

“Non accettiamo lezioni dal centro destra prosegue il Consigliere Mario Gallo. Abbiamo assistito ad un tentativo di reprimenda in Consiglio Comunale da chi siede dalla parte politica complice di una totale assenza di programmazione e di governo del territorio, che ha consentito la costruzione dell’ecomostro e diverse altre strutture sulla costa ed ha la paternità dell’ultima legge urbanistica regionale che consente di far atterrare volumi dalle zone agricole al mare, che in consiglio comunale abbiamo fermato. La nostra priorità in tema di programmazione e governo del territorio è da sempre quella dello sviluppo sostenibile e che la logica del cemento non prevalga sulla messa in sicurezza del territorio”

“IL PD ha chiesto in questi primi due anni di amministrazione di poter avere strumenti adeguati di programmazione e governo del territorio. Un percorso che abbia come punto di caduta la modifica di tutte le Norme Tecniche Attuative e del PRG, con una riflessione ampia sulla destinazione urbanista di molte zone della nostra città. L’incarico ai professionisti è stato dato un anno fa, ora ci aspettiamo di trovare sotto l’albero almeno i provvedimenti relativi alla zona costiera per chiudere definitivamente il capitolo che vede la trasformazione di villini in palazzi” Conclude Di Muzio




L’AFFONDO DELLA SINDACA DE ROSA

Solito intervento scomposto e fuori luogo del gruppo Luco Nuova, informarsi meglio evita figuracce

Luco dei Marsi, 20 ottobre 2023. “I rappresentanti dell’aspirante opposizione Luco Nuova non perdono occasione per confermare la propria statura politica e la propria caratura di amministratori. I Consiglieri, sempre più di minoranza, con la ridda di sproloqui su libri spariti, in realtà libri indebitamente prelevati e difatti in questi giorni riconsegnati al Comune, sullo stile (!), sull’uso della nuovissima palestra all’aperto e su presunti bandi mancati, hanno dimostrato ancora una volta di ignorare, o di far finta di ignorare, insieme ai compiti e all’etica propri di una dignitosa Rappresentanza in Consiglio, quanti e quali interventi abbiamo realizzato, negli anni, e continuiamo a realizzare, soprattutto  con l’accesso a bandi di vario tipo”. Così la sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De  Rosa, in merito alla nota diffusa nelle scorse ore dal gruppo di minoranza Luco Nuova.

“Opere imponenti, tra cui sono anche gli impianti sportivi, per la maggior parte riportati nella disponibilità dei Cittadini, incluso il campo sportivo comunale, dopo anni di inerzia di chi ci ha preceduti, attraverso lavori di vasta scala, in linea con tutte le norme in materia di sicurezza, accessibilità, risparmio energetico ed efficienza. Inoltre, ai fini dell’ampliamento degli interventi e del miglioramento ulteriore di alcune strutture, abbiamo in corso progettazioni specifiche, proprio per l’ottenimento di finanziamenti di altra misura, necessaria per il tipo di lavori che intendiamo fare, che non avremmo potuto richiedere, come ben sa chi conosce i meccanismi della pubblica amministrazione e della progettazione per l’accesso ai bandi, se avessimo presentato domanda per l’ottenimento dei fondi cui si riferiscono gli ineffabili Consiglieri di minoranza, che bene avrebbero fatto a informarsi meglio prima di lanciarsi in certe dichiarazioni, onde evitare la consueta figuraccia mondiale, e per citare i Nostri suscitando l’ilarità generale, anche al di fuori dei confini del nostro amato paese.

Mi astengo per carità dal soffermarmi su altre spericolate incursioni dei Consiglieri in certi argomenti, e ricordo solo, riguardo alla nuovissima palestra all’aperto che, come è noto, l’uso ne è proibito ai bambini, e che è chiaro a tutti, senza possibilità di interpretazione, a chi è demandato ordinariamente il dovere di vigilanza sui minori. Quanto al resto”, prosegue la Sindaca, “ancora una volta balza agli occhi la tendenza, da parte dei Consiglieri, a dispetto dello spirito fiero e indipendente dei luchesi, alla deferenza nei confronti di certi piccoli personaggi, e in particolare di chi, a dirla generosamente, il nostro territorio lo ha sempre  ignorato…

Una tendenza che va di pari passo con quella a diffondere certi interventi scomposti, tramite tutti i canali, salvo poi imputare a me un certo stile! Cari Consiglieri”, continua la sindaca De Rosa, “L’affronto alla Comunità locale lo fate voi, continuando a disertare ogni appuntamento essenziale per la vita amministrativa, cui a oggi non avete mai fornito un seppur minimo contributo di valore, impegnati solo e sempre, evidentemente mal consigliati, nei vostri sterili tentativi di denigrare me, l’Amministrazione di cui dovreste far parte, ogni opera fatta e in realizzazione, e soprattutto continuando a denigrare questo nostro paese, che confido abbia gli anticorpi rispetto a certa mediocrità. Quanto allo stile”, conclude la Sindaca, “ci mettiamo comodi e vi osserviamo, pronti a prendere nota e buoni esempi, qualora arrivasse qualcosa di diverso rispetto agli imbarazzanti (per voi) numeri nei quali vi siete finora esibiti”.




LICENZIAMENTO ENTRO L’ANNO ALLA JOHNSON & CONTROL

60 lavoratori in forza allo stabilimento di Corropoli. Monticelli: “Vertenza Johnson & Control: Italia Viva sarà presente alla manifestazione di sabato 21 ottobre!”

Corropoli, 18 ottobre 2023. Si è tenuto, infatti, nella giornata di ieri lunedì 16 ottobre, il tavolo convocato in Regione in cui il manager della multinazionale americana ha confermato la volontà della stessa di chiudere la produzione entro dicembre di quest’anno, per delocalizzarla in Messico. Nemmeno la proposta fatta dai sindacati di prorogare di sei mesi il Contratto di Solidarietà per i lavoratori coinvolti è stata accettata. L’azienda ha mostrato, in sintesi, chiusura totale rispetto a qualsiasi soluzione che potesse scongiurare il licenziamento dei 60 dipendenti. 

“Italia Viva, da canto suo, intende quindi manifestare il proprio convinto sostegno e la propria solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori della Johnson Control e sarà al loro fianco partecipando sabato mattina alla manifestazione organizzata dai sindacati.” – conclude Luciano Monticelli segretario provinciale di Italia Viva Teramo.




LE DIMISSIONI RAIMONDI

Ferrara: Perdiamo una delle menti migliori, stima umana e politica restano immutate. Gli auguro il meglio per la sua professione. Nessun nuovo ingresso in Giunta fino al bilancio

Chieti, 17 ottobre 2023. “Le dimissioni dell’avvocato Enrico Raimondi, quantunque suscitino scalpore, rappresentano l’epilogo condiviso di una serie di riflessioni tra me e lui che procedono da settimane. Dopo una cena con alcuni consiglieri e assessori mi aveva confidato che gli impegni professionali del suo studio, le lezioni all’università e un’imminente e prestigioso incarico istituzionale, a livello nazionale, gli avrebbero impedito una costante e proficua presenza in Giunta. L’esecutivo è però alle prese con una serie di impegni importanti ed emergenti per via della redazione del bilancio stabilmente riequilibrato, l’anticipazione del suo intento deriva da questo”, così il sindaco Diego Ferrara.

“Nutro per Enrico stima e affetto che restano immutati e gli auguro il meglio, specie a livello professionale proprio perché ero al corrente che avremmo ricevuto le sue dimissioni. Ne abbiamo parlato anche sabato pomeriggio incontrandoci con il presidente del Consiglio Febo. Avevo posto il problema della imminente Giunta per il bilancio previsionale stabilmente riequilibrato e altre delibere importanti e quindi invitato a procrastinarle. Ma ieri sera mi ha comunicato di non poter presenziare le prossime giunte per motivi professionali e da lì la decisione necessaria e irrevocabile.

Con l’uscita di Enrico perdo una delle menti più brillanti della mia squadra, che resterà immutata finché non approveremo il bilancio, perché la priorità, come detto, per la città è quella, ma sarebbe egoista, da parte mia, trattenerlo chiedendogli di sacrificare la sua carriera professionale, perché so quanto conta per lui”.




FOSSO MARINO VERA E PROPRIA EMERGENZA

Bocchino, Lega: Inserita come priorità nella lista di interventi finanziabili con i fondi comunitari Fsc, anche se sosterremo la lista delle altre opere. Già dal 2019 fondi dalla regione Abruzzo, ora battaglia definitiva per rimuovere un ostacolo che non fa bene al turismo

Vasto, 16 ottobre 2023. “Fosso Marino è una vera e propria emergenza e quindi confrontandomi istituzionalmente con il sindaco di Vasto, Francesco Menna, ho deciso di dare priorità a questo intervento risolutivo nell’ambito della ripartizione dei fondi comunitari per lo sviluppo e la coesione. Questo per risolvere un problema che è di ostacolo alla completa valorizzazione del turismo determinante nelle nostre zone. Certo, ci occuperemo anche della lista di interventi, per la verità un po’ troppo ambiziosa, mandata da Menna alla Regione, ma la prima battaglia che faremo è per Fosso Marino”. 

Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino affrontando la vicenda che riguarda l’area litoranea e i possibili sviluppi futuri sottolineando che “la Regione Abruzzo, grazie al mio  interessamento, della Lega e del Centrodestra, nel 2019, ha già stanziato 80 mila euro utilizzati per la pulizia e la bonifica di Fosso Marino, nell’ambito della operazione del Jova Beach Party, interventi che dovevano conservare la loro efficacia anche successivamente e a prescindere dall’evento”.

“Fosso Marino – prosegue Bocchino – rappresenta uno dei luoghi più discussi del litorale vastese, spesso al centro di polemiche in special modo nella stagione estiva quando la forza delle mareggiate fa riemergere il problema dei liquami, a causa dei quali, non di rado, il sindaco di Vasto è costretto a imporre divieti di balneazione per l’innalzamento dei valori batterici delle acque. Immagini che certamente non fanno bene al turismo e alla economia di una località come Vasto”.

“Si tratta di interventi non risolutivi – chiarisce Sabrina Bocchino – ed allora di fronte alla possibilità di ripartire risorse dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione ho sottoposto al Sindaco di Vasto la possibilità di inserire Fosso Marino tra i possibili interventi che la Regione Abruzzo potesse valutare ai fini di un possibile stanziamento, peraltro oneroso, ma che consentirebbe di scrivere la parola fine sulla vicenda. E non solo – aggiunge – perché al sindaco ne ho segnalati altri, così come ne ho raccolti altri da lui, in una lista che sottoporrò e sosterrò in Regione Abruzzo”.

“Vasto, però, è una città che deve avere una piena vocazione turistica – spiega con forza l’esponente della Lega – e la soluzione definitiva all’annosa questione di Fosso Marino ci sembra una vera priorità che va affrontata con decisione. Perché questo è quello che deve fare la politica: individuare i percorsi migliori per aiutare le Comunità, le nostre città e noi lo abbiamo fatto e lo faremo, come testimoniano anche tutti gli altri interventi per i quali siamo riusciti ad ottenere risorse, misure e provvedimenti”.

Poi Bocchino annuncia un evento “su quanto fatto, su ciò che è in itinere e sui progetti che abbiamo intenzione di mettere in campo”. 

“Faremo il punto il prossimo 28 ottobre pomeriggio, nella Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, con il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, On. Luigi D’Eramo”.




RISTRUTTURAZIONE OSPEDALE DI PENNE

Marsilio, Sospiri, D’Incecco, Verì e D’Addazio hanno spiegato all’area vestina perché ha subìto lo scippo di 12,5 milioni già stanziati?

Pescara, 16 ottobre 2023. Dopo cinque lunghi anni di attesa, questa mattina sono ufficialmente partiti i lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Terminata la consueta passerella degli esponenti del centrodestra regionale e comunale, crediamo sia il caso di precisare ancora una volta alcuni aspetti.

L’intervento in questione è frutto di risorse intercettate dal centrosinistra e lasciate in eredità all’attuale Governo regionale, che provengono dal fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. La precedente Giunta di centrosinistra aveva però  destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne una cifra ben superiore a quella attualmente impiegata, ovvero 25 milioni di euro. La Giunta Marsilio ha deciso arbitrariamente di tagliare una metà dei fondi (12,5 milioni) per dirottarla sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano, senza incontrare alcuna opposizione da parte dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese.

Ora, noi non siamo assolutamente contrari al potenziamento degli altri ospedali abruzzesi, anzi crediamo fermamente che la rete ospedaliera necessiti di importanti interventi strutturali. Temiamo però che la somma oggi destinata non sia sufficiente a risolvere le numerose criticità che affliggono il San Massimo, a garantire a quindi un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Un timore motivato dal fatto che lo stanziamento dei 25 milioni risale ormai al 2017, e a distanza di sette anni le condizioni del San Massimo non sono affatto migliorate, anzi gli interventi di ristrutturazione sono sempre più necessari.

Il presidente Marsilio e l’assessore Verì dovrebbero inoltre rivelare come i lavori non saranno più esclusivamente a carico dello Stato. Dei 16 milioni introdotti complessivamente per ammodernare la struttura, la differenza rispetto ai 12,5 milioni del fondo nazionale per l’edilizia sanitaria, ovvero 3,5 milioni, verrà infatti coperta con fondi Asl e Regionali. Somma che risente oltretutto dell’ingente ritardo accumulato – l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 -, che ha fatto lievitare, per via dell’aumento dei costi di energia e materiali, il costo dell’intervento di almeno 1 milione di euro.

Solo una volta conclusi i lavori inoltre – e quindi non prima di settembre 2025 – si procederà al potenziamento dell’organico medico e infermieristico, malgrado la carenza di personale rappresenti da tempo una delle principali criticità dell’ospedale vestino, la cui normale funzionalità (specie per quanto riguarda il Pronto Soccorso e i reparti di Medicina e Anestesia) è praticamente affidata all’abnegazione dei dipendenti, professionisti costretti a turni massacranti.

Continueremo a vigilare affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie, incalzando la maggioranza fin quando il San Massimo non tornerà ad essere un ospedale moderno ed efficiente.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd




LUCIANO D’AMICO scelta di grande livello per l’Abruzzo

Scaparrotta, Dirigente Provinciale  Azione: “Nome di alto profilo per una coalizione che ha una visione ed una progettualità per la nostra regione”

Chieti, 14 ottobre 2023. Azione ha scelto in modo convinto di sostenere Luciano D’Amico come prossimo candidato governatore dell’Abruzzo. “È una scelta di grande livello”, dichiara Antonio Scaparrotta, Dirigente Provinciale Chieti del partito.

“Si tratta di un nome di alto profilo per una coalizione che ha una visione ed una progettualità per la nostra regione, a differenza di quella del centrodestra il cui lavoro negli ultimi quattro anni e mezzo è sotto gli occhi di tutti e di certo non può essere reputato minimamente positivo. La coalizione del presidente Marsilio sta imbarcando chiunque, è oggi solo un cartello elettorale. Non si spiega altrimenti la scelta di farne parte di persone che sino a ieri avevano aspramente e quasi quotidianamente criticato l’operato dell’attuale Giunta regionale e della stessa coalizione di farli salire a bordo”.

Adesso è tempo però di lavorare per il bene comune. “La nostra visione poggia su un accordo programmatico e di buon governo, nella quale Azione farà la sua parte”, continua Scaparrotta. “A questa regione serve una progettualità nel futuro, per rispondere ai bisogni dei cittadini che veramente vogliono una Regione attrattiva, competente ed efficace. Nel Patto per l’Abruzzo c’è forte un senso di responsabilità di tutte le forze coinvolte, che sanno che i prossimi cinque anni saranno cruciali per la nostra regione perché ci mettono di fronte sfide importanti. Da un perimetro di idee comuni è nata quindi una vera alternativa al governo Marsilio che guarda al domani ed è ben consapevole che le cittadine e i cittadini abruzzesi vogliono risposte chiare, concrete e tempestive ai loro bisogni”.




GLI AUSPICI di Italia Viva Val Vibrata

Massima solidarietà ai lavoratori della Johnson Control

Val Vibrata, 14 ottobre 2023. Ancora una delocalizzazione, ancora una decisione unilaterale coinvolge la Val Vibrata, la ex Valle dell’Eden della Provincia. La Johnson Control di Corropoli ha manifestato l’intenzione di chiudere i battenti e per 60 lavoratori si profila il rischio della disoccupazione.

Italia Viva Val Vibrata auspica un esito positivo per questa vertenza ed esprime massima solidarietà a tutti i lavoratori.

La Val Vibrata, purtroppo, come la storia recente ci ricorda, è stata una delle primissime zone a subire gli effetti della delocalizzazione, con pesanti ripercussioni sull’occupazione e sull’economia locale. In tanti sostennero, a spiegazione del declino industriale, che la pelletteria ed il tessile non potessero competere con i cosiddetti Paesi low cost. Johnson Control, però, produce particolari tecnologici di ottimo livello, eppure i problemi rimangono gli stessi.

L’Azienda era da due anni in Solidarietà; eppure, nessuno in Regione si è posto il Problema che quella condizione potesse essere a termine.

E allora ci chiediamo: perché non si convocano i tavoli prima? Perché non si aprono momenti di confronto per tempo invece di dover sempre “rincorrere” gli eventi? Perché, in sostanza, si utilizza sempre un approccio che prevede solo “cure” escludendo a priori qualsiasi tipo di “prevenzione”? Ma quale “cura” può essere efficace per un lavoratore che vede la sua Azienda spostare tutto in Messico o Repubblica Ceca?

Chi ha ruoli di Governo non può ogni volta farsi sorprendere, ma deve farsi promotore di creare un tavolo permanente con i rappresentanti dei lavoratori, degli industriali e con tutti gli attori del settore che possono e devono dare il proprio contributo.

“Non è più possibile, in questa grande fase di transizione industriale, pensare di continuare a gestire solo le “emergenze” convocando “tavoli d’urgenza” presso gli Uffici Regionali” – conclude Andrea Fasan del Coordinamento Italia Viva Val Vibrata.




IL CENTRODESTRA PREFERISCE CHIUDERE

M5S: Il canile comunale può essere ancora salvato con 15 mila euro

Pescara, 14 ottobre 2023 – La vicenda del canile di Via Raiale, esplosa nelle ultime settimane, si arricchisce di elementi nuovi denunciati questa mattina dal Movimento 5 Stelle, in una conferenza stampa volta a chiarire lo scenario delle responsabilità e delle possibili soluzioni.

“Dopo quanto emerso nelle ultime ore dalla Commissione Controllo e Garanzia – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – per prima cosa è stata smentita la narrazione della Giunta Masci che aveva cercato vigliaccamente di addossare alla Lega del Cane, gestore del canile, tutta la responsabilità per l’ordinanza di chiusura arrivata dalla ASL. Ordinanza che, invece, nasce dal fatto che le ormai croniche difformità della struttura non siano mai state affrontate dal Comune, impedendo quindi il rilascio dell’autorizzazione sanitaria, e la colpa di questo lassismo – prosegue Sola – è da imputare completamente all’amministrazione Masci, che per un anno e mezzo ha rincorso il miraggio di realizzare un nuovo canile a Spoltore finendo, invece, col perdere il finanziamento di 600mila euro, ottenuto a quello scopo, e abbandonando a se stessa la struttura di Via Raiale. Ora, dopo un anno e mezzo dalla prima diffida, la ASL non ha potuto far altro che dare seguito a quell’atto e disporre il trasferimento dei cani in una struttura adeguata o  la messa a norma di quella esistente”.

Ed è su questo aspetto che monta la protesta del Movimento 5 Stelle e delle associazioni animaliste, dopo la scoperta di alcuni documenti in merito alla vicenda. “Mentre da una parte la risposta del Sindaco Masci a questa situazione è quella di chiudere il canile e trasferire tutti i cani a Civitella Casanova (nel Parco Zoo La Rupe) – prosegue Sola – dall’altra abbiamo scoperto come l’amministrazione comunale fosse già consapevole della spesa necessaria alla messa a norma di Via Raiale, avendo fatto predisporre relazioni e preventivi che indicavano una somma necessaria di 15mila euro, peraltro già disponibile. Una cifra irrisoria che non può certo valere più del benessere di oltre 50 cani, tra quelli al momento ospitati nel canile e quelli in altre strutture private di ricovero”.

“Quello che va detto chiaramente, quindi – proseguono i consiglieri Sola, Alessandrini e Di Renzo – è che l’opzione della chiusura è una scelta solo ed esclusivamente politica, e questa amministrazione dovrebbe spiegare alla città per quale motivo preferisce smantellare il proprio canile e trasferire tutti i cani a 40 km da Pescara piuttosto che investire 15mila euro per metterlo finalmente a norma! L’assessore Di Nisio, che ha la delega alla tutela del mondo animale, dovrebbe preoccuparsi proprio di questo: fare la scelta migliore per garantire il benessere dei nostri animali. Se non fosse in grado di farlo dovrebbe rassegnare le sue dimissioni”.

A queste parole fa eco la rabbia dei tanti volontari ed associazioni animaliste, presenti anche questa mattina in conferenza stampa, che si preparano a dare battaglia per impedire lo scenario ignobile della chiusura del canile e del trasferimento di tutti i suoi ospiti.

“Organizzeremo nelle prossime settimane una grande manifestazione di protesta – concludono i consiglieri pentastellati – a cui chiamiamo sin d’ora a partecipare tutti i pescaresi che hanno a cuore le sorti dei nostri amici a quattro zampe, per difendere i cani di Via Raiale dalle scelte folli di un’amministrazione vergognosa”.




INCONTRO PUBBLICO Uniti per Ortona

Ortona, 14 ottobre 2023. La città non può più essere governata senza un progetto unitario ed anche ambizioso. Oggi è prigioniera di una crisi che la sta isolando e le ha fatto perdere il ruolo di riferimento sul territorio che ha sempre avuto. Vi raccontiamo cosa sta succedendo, vi spieghiamo cosa abbiamo fatto e cosa vogliamo fare ancora.

Uniti Per Ortona




LA RISPOSTA DI TUA ?

Mentalità vecchia come i treni acquistati

Pescara, 14 ottobre 2023. La TUA risponde alla mia nota critica sull’acquisto di tre mezzi vetusti a nafta, le Aln 776, materiale che ha sulle spalle oltre 40 anni di onorato servizio, senza però chiarire la scelta o dando numeri e dati attendibili e verificabili, in sostanza, prova a mettere le pezze ad un acquisto sbagliato. Ormai alla fine del 2023, mentre si teorizza e si investe ovunque su treni a idrogeno o treni elettrici che accumulano energia in batterie con grande autonomia, acquistare Aln 776 a nafta, per quanto mi riguarda, è sbagliato. Siccome lo fa in un’azienda a totale capitale pubblico della mia Regione la cosa la contesto, politicamente e convintamente. Sono le parole del Vicesegretario Regionale di Azione, Giovanni Luciano, in risposta al comunicato stampa Tua sull’acquisto di treni vetusti a nafta.

“La TUA afferma che la scelta è dettata  dalla forte ascesa relativa alla crescita turistica in Abruzzo, affermazione purtroppo non supportata dai dati che stanno uscendo in questi giorni e che purtroppo vedono un calo nelle presenze in Abruzzo, ovviamente, anche questo frutto della “capacità” della giunta Marsilio. La TUA parla di presenze incredibili, ma non da un dato e non entra nel merito della valutazione dei costi-benefici. Si declini almeno un numero circa i “diversi tour operator” che richiedono “continuamente” servizi sulla Avezzano Roccasecca e per i “sold out” del “treno delle castagne”.

“Se si comprano treni obsoleti e inquinanti per la festa delle castagne, capiamo perché questa Regione non avrà un futuro turistico” sottolinea Luciano.

“Ci sono tante e troppe domande che meriterebbero una risposta seria: quanto costano i treni, quanto costa revampizzarli, quanti anni servono per ammortizzare l’investimento, quanto si ritiene di incassare, quanti sono i turisti previsti, quanto è il danno ambientale. Insomma, trasparenza su ricavi, costi e sostenibilità almeno una volta. Qualche domanda ulteriore, sempre per “trasparenza” sorge. Si dice che il rame è in un deposito della TUA? Bene. Da quanti anni è stato comprato e perché è stoccato da tutto questo tempo?  Per elettrificare quale linea? Quanto costa sorvegliarlo? ll motivo per cui non si può attivare il collegamento tra la ferrovia adriatica da Fossacesia ad Archi, aprendola vivaddio al trasporto pubblico locale, unico interesse vero della Val di Sangro oltre al traffico merci da e per le fabbriche, è perché il sistema operativo di TUA è lo stesso sistema usato sulle linee ad Alta Velocità, il cosiddetto ERTMS che non è ancora operativo sulla linea adriatica. RFI ha ancora sistemi più sobri. Perché è stato comprato un sistema buono per i Frecciarossa laddove dovrebbero passare i trenini regionali? Sarebbe davvero trasparente saperlo. Soprattutto, quando finirà questo stillicidio e quanto bisognerà aspettare ancora? Questo non viene mai detto” ci tiene a precisare Luciano.

“Da questa risposta sta in piedi o meno tutto il resto, perché altrimenti, dopo 120 milioni già spesi (questo dato non sia confutato) ci troviamo di fronte al solo processo di riattivazione della tratta storica Archi-Villa Santa Maria. Una ferrovia come in un “acquario”, isolata a valle e a monte.

Ci interessa che, dopo decenni di linea ferroviaria pronta attualmente utilizzata come raccordo industriale solo fino alla ex Sevel, si attivi presto un servizio di trasporto vero, a disposizione degli abitanti della Val di Sangro per spostarsi per studio e lavoro e , per tutti gli altri, per turismo. Fino al lago di Bomba e, volesse il cielo, anche fino a Castel di Sangro. Con il trasporto bici a bordo”.

“Passano gli anni, i binari invecchiano senza essere usati e le chiacchiere fanno le scintille. Rispondete con dati e date! Sarò il primo a tessere gli elogi se si farà in fretta a colmare il gap che resta enorme, ma partendo da Fossacesia ad Archi, non da Archi a Villa Santa Maria. A disposizione per qualunque confronto pubblico su queste questioni per il bene dell’Abruzzo” conclude Luciano.




GIOVANI DEM CON LUCIANO D’AMICO

Domenica l’iniziativa per le Regionali d’Abruzzo

Pescara, 14 ottobre 2023. Questa domenica, 15 ottobre, alle ore 18.00, a Chieti Scalo presso il Piccolo Teatro dello Scalo in Via Pescara 205/A, si terrà l’iniziativa dei Giovani Democratici d’Abruzzo con il candidato Presidente di Regione Luciano D’Amico.

“Vogliamo dare voce ai bisogni della nostra generazione per poter scegliere di vivere, studiare e lavorare in Abruzzo – affermano il segretario Saverio Gileno e la presidente Flavia Cantoro – per questo con Luciano D’Amico daremo voce alla ‘generazione per l’Abruzzo’”.

Saranno presenti, tra gli altri, il segretario regionale dei Gd Saverio Gileno, il segretario regionale del Pd Daniele Marinelli, il capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il candidato Presidente Luciano D’Amico.




ZONA DUE PINI, FONDI DALLA REGIONE PER RIQUALIFICARE

Si faccia il possibile per salvare il verde

Vasto, 11 ottobre 2023. Le delibere licenziate dalla Giunta comunale che, di fatto, hanno dato il via libera alla totale riqualificazione del quartiere Due Pini rappresenta una ulteriore prova di quanto la nostra città sia stata attenzionata dalla Regione Abruzzo, che, ancora una volta, dinanzi ad un problema ha posto le basi concrete per trovare una soluzione. Lo afferma il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino commentando le decisioni assunte dalla Giunta vastese.

75mila euro di fondi che cambieranno il volto di un’area che, come riportano le delibere 235 e 236 del 26 settembre scorso, è fortemente dissestata, difficilmente accessibile e fruibile da parte delle auto, dei pedoni e delle persone con disabilità – aggiunge la Bocchino – i finanziamenti che grazie anche al nostro interessamento sono stati garantiti alla città del Vasto consentiranno di ridare dignità lì dove insiste un luogo intitolato ad uno dei paladini della legalità, piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa.

‘Va evidenziato, però, che la Regione ha posto le basi solide su cui poggiare un intervento di riqualificazione improcrastinabile – chiarisce il consigliere regionale della Lega – ma non detta le regole né le modalità tecniche, progettuali e realizzative con cui intervenire che sono di competenza altrui. È ovvio, però, che noi per primi speriamo nella salvaguardia del verde e pertanto invitiamo chi di dovere a cercare ogni forma possibile di tutela dei pini marittimi, magari limitandosi, qualora ulteriori approfondimenti e confronti ne evidenzino la fattibilità e la sufficienza, ad asportare gli alberi già rinsecchiti e mai rimossi.’

L’intervento al quartiere Due pini fa da corollario ad altri interventi realizzati e da realizzare grazie a fondi messi a disposizione dalla Regione Abruzzo per riqualificare aree ai quattro angoli della città vastese – dice ancora l’esponente del Carroccio – dal quartiere S. Antonio Abate all’Arena alle Grazie, dalla pista di pattinaggio alla Marina agli impianti della parrocchia di S. Maria del Sabato Santo fino alla zona Due Pini, appunto, tanti soldi cui si aggiungeranno anche i fondi del progetto PINQuA per la riqualificazione a sfondo ambientale dei quartieri di via Alborato e di San Paolo.

Un percorso che ha visto tutto il nostro impegno e la nostra condivisione – chiosa Sabrina Bocchino – come testimoniano gli atti, e che riflette quella visione di modernità e funzionalità che appartiene al DNA della Lega.




SOSTEGNO ALLE DICHIARAZIONI di Manuela Candelori

Lo smantellamento del consultorio a Roseto degli Abruzzi

Teramo, 10 ottobre 2023. La Conferenza delle Donne Democratiche della Provincia di Teramo, insieme a quella regionale Abruzzo, supporta le dichiarazioni di Manuela Candelori,  In qualità di delegata all’assemblea nazionale del Pd e come membro della conferenza, in merito all’incresciosa vicenda avvenuta a Roseto degli Abruzzi:

“Avverto il dovere e il bisogno di rivolgermi in particolare a tutte le donne democratiche in questa sede, e a tutte in generale, per sottoporre alla vostra attenzione quanto sta accadendo nel nostro comune di Roseto degli Abruzzi in riferimento allo smantellamento del consultorio che, ricordo, era un presidio di rilevanza strategica per la prevenzione delle principali patologie che affliggono l’universo femminile, le dolorose fragilità adolescenziali e le criticità delle famiglie in generale.” Dice Candelori, in una sua dichiarazione.

Candelori continua “Ciò premesso, risulta difficile da accettare che il Sindaco Nugnes e la giunta di un comune così importante per la nostra provincia abbiano potuto trascurare una risorsa così importante per la cura dei nostri cittadini, i quali dovranno arrangiarsi, con non poco disagio, alle strutture presenti nei comuni limitrofi o, peggio ancora, nelle strutture private…per chi potrà permetterselo.”

Già da un anno, infatti, in Sindaco sapeva di questo smantellamento, ma, come riporta una nota del Partito Democratico di Roseto degli Abruzzi, “ha preferito tacere a spese, come al solito, delle/dei cittadine/i”.

Pertanto, come Conferenza delle donne Democratiche della provincia di Teramo e regione Abruzzo, sosteniamo la critica mossa da Manuela Candelori insieme al Partito Democratico di Roseto, in quanto troppo spesso la salute viene messa da parte a vantaggio di pochi, e troppo spesso a discapito delle donne.




IMPARZIALITÀ TRADITA

L’opposizione chiede la revoca del Presidente del Consiglio comunale

Ortona, 8 ottobre 2023. Con la sua attività e ancor più con la sua costante resistenza passiva in difesa della giunta Castiglione ha violato tutte le regole di grammatica istituzionale che un presidente del Consiglio comunale è chiamato a rispettare: per questa ragione i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Lucia Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco chiedono la revoca dall’incarico di Vincenzo Polidori.

“La figura del Presidente del Consiglio comunale – sottolineano i consiglieri – riveste un carattere istituzionale e, di conseguenza, la revoca non può essere che causata dal cattivo esercizio di tale funzione, tale da comprometterne la neutralità, non potendo essere motivata sulla base di una valutazione fiduciaria di tipo strettamente politico. La figura del Presidente, in particolare, è posta a garanzia del corretto funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza”.

E proprio a questo dovere di imparzialità Polidori è più volte venuto meno, facendosi di fatto strumento della maggioranza. Tanto che per ottenere la convocazione dell’assemblea civica l’opposizione ha dovuto fa ricorso ad un formale atto di diffida. Gli episodi sono tanti nel documento si ricorda, ad esempio “esercizio della funzione politica di maggioranza da parte del Presidente del Consiglio comunale, come dichiarato dallo stesso nella seduta della Conferenza dei capigruppo del 23.06.2023, violando così il rispetto della funzione super partes assegnata allo stesso Presidente del Consiglio comunale a tutela delle prerogative dei consiglieri comunali di minoranza” oppure, l’ultima perla “richiesta immotivata della verifica del numero legale e successivo abbandono dell’aula, che ha causato il venir meno del numero legale e la dichiarazione di seduta deserta, in occasione della seduta del Consiglio comunale del 21 settembre 2023”.

La verità è che ogni carica all’interno dell’amministrazione Castiglione è, come affermano i consiglieri di opposizione “utilizzata per tentare di risolvere una crisi politica che si trascina da un anno. Tutto ciò, ovviamente, non può guardare al bene della città, ma esclusivamente alla conservazione di rendite di posizioni utili a un controllo che avvantaggia soltanto chi lo esercita. Utilizzare il ruolo istituzionale di garanzia del presidente del Consiglio comunale per tentare di risolvere la crisi politica è quanto di più grave sta accadendo. A questo sindaco delle condizioni in cui è precipitata la città non interessa nulla. Ha la sola necessità di continuare a fare e a disfare per garantire sé stesso e il circoletto di persone che lo appoggiano. Ogni incarico, ogni carica sono per lui merce di scambio, con buona pace delle esigenze della città e dei cittadini”.




MARCONI NELLO STAFF DEL SINDACO !

Inopportuna l’assunzione secondo Italia Viva Val Vibrata

Tortoreto, 8 ottobre 2023. Il Sindaco di Tortoreto Piccioni, con proprio decreto, ha selezionato, come membro del suo staff, il capogruppo di opposizione di Alba Adriatica Massimo Marconi.

Il leader del raggruppamento civico Siamo Alba era in aspettativa non retribuita, in quanto incompatibile il suo ruolo svolto all’interno del consiglio comunale albense con la sua professione di agente di polizia locale dello stesso Comune.

Marconi, ora, presterà servizio nello staff del Sindaco di Tortoreto 6 ore al giorno per 3 giorni alla settimana per un totale, quindi, di 18 ore settimanali. La durata dell’incarico va dal 9 ottobre c.m. al 31 dicembre 2023, salvo proroghe e comunque non oltre la durata del mandato del Sindaco.

“Sono stati otto i candidati risultati idonei come da determina n. 604 del 28 settembre scorso e allora alcuni quesiti ci vengono spontanei.

Perché Piccioni ha scelto proprio Marconi?

Non c’era nessun altro tra gli otto risultati idonei che potesse ricoprire questo incarico fiduciario?

Ci sono logiche di appartenenza politica dietro a questa scelta?

Ci dobbiamo già aspettare che quest’incarico sarà prorogato dopo il 31 dicembre?

Il Sindaco non ritiene questa nomina politicamente inopportuna?

Inoltre, perché se dopo sei anni di amministrazione Piccioni non si è mai ravvisata la necessità di istituire uno staff, lo si fa proprio ora?

Cosa è accaduto negli ultimi mesi nell’attività politico – istituzionale del Sindaco di così rilevante tanto da indurlo a compiere questa scelta?

E poi, quale sarebbe l’utilità per la Comunità di Tortoreto su cui ricade il costo di questo contratto?

I membri della Giunta, infine, sapevano di questa scelta?

Se sì, la condividono?

Altrimenti ci attendiamo una presa di posizione pubblica.

Noi di Italia Viva, a differenza del Sindaco Piccioni, riteniamo questa decisione assolutamente inopportuna e ci dichiariamo assolutamente contrari a questa scelta che nulla ha a che fare con l’amministrare il nostro Comune” – la dichiarazione di Antonio Lupi e Daniela Mignini del Coordinamento Italia Viva Val Vibrata.




LA CHIUSURA DEL CANILE DI VIA RAIALE

M5S: responsabilità politica dietro ad un disastro annunciato

Pescara, 8 ottobre 2023. “Per mesi abbiamo denunciato il pericolo che si arrivasse ad una chiusura del canile in Via Raiale, per via delle note irregolarità mai sanate dal Comune, e come fosse sbagliato e pericoloso puntare tutto sull’idea di un nuovo canile a Spoltore senza avere un’alternativa valida. E ora che il finanziamento ministeriale per quel progetto è ormai perso per la sciatteria con cui è stata gestita la procedura, il disastro dell’amministrazione Masci è completo”. Questo il commento del Movimento 5 Stelle, attraverso le parole del consigliere Paolo Sola, che esprime tutto il suo disappunto per una situazione che ora si fa davvero drammatica per gli ospiti del canile comunale, di cui l’assessore Di Nisio ha annunciato ieri l’imminente chiusura in seguito all’ordinanza della ASL.

“La situazione era nota da tempo – prosegue Sola – perché la ASL aveva già diffidato il Comune a gennaio 2022, indicando quali fossero le difformità da risolvere nella struttura o sollecitando l’individuazione di una sistemazione alternativa. Un allarme che la Giunta Masci ha scelto deliberatamente di ignorare, inseguendo il miraggio del progetto sul territorio di Spoltore, ben consapevole che quella strada non fosse più percorribile. Ora che il tempo è scaduto – aggiunge Sola – anziché ammettere la propria inadeguatezza, l’assessore Di Nisio sembra voglia far credere che la responsabilità della chiusura di Via Raiale sia di altri, con la stessa sfacciataggine con cui ha cercato di addossare completamente a Spoltore il naufragio del progetto del nuovo canile”.

“Ora a farne le spese – proseguono i consiglieri Alessandrini e Di Renzo – saranno i 38 cani nel rifugio di Via Raiale e gli altri, circa 20, ospitati temporaneamente in altre strutture di ricovero, destinati ad una vera e propria deportazione a Civitella Casanova, in una sorta di parco zoo tristemente noto per vicende del recente passato che lo rendono completamente inadatto ad accogliere esemplari fragili e problematici, come molti degli ospiti di Via Raiale. Una situazione che cercheremo di impedire con ogni mezzo – concludono i consiglieri pentastellati – dal coinvolgimento dell’opinione pubblica e della stampa nazionale, fino ad una vera e propria mobilitazione di massa al fianco di tutti i volontari e le associazioni che vorranno scendere in piazza per difendere i nostri amici a quattro zampe dai fallimenti di una politica incapace”.




LA  REPLICA ALL’INTERGRUPPO

Il sindaco e l’assessore Rispoli: “Nomina regolare, fatta sulla base delle competenze della professionista in questione, che ha lavorato anche nelle passate amministrazioni”

Chieti, 6 ottobre 2023. “Sulle nomine c’è la massima trasparenza, specie quelle che vengono effettuate sulla base di una competenza ampiamente riconosciuta, com’è il caso di quella finita sotto accusa attraverso deliranti dichiarazioni di parte della minoranza. La persona a cui si fa riferimento è innanzitutto un’archeologa con una professionalità e competenza di lungo corso, tant’è che il suo nome è previsto nella lista della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, l’incarico è coperto da risorse del PNRR, come tutto l’intervento ed è stato fatto anche prima dell’ottobre 2020 come consulente dei cantieri cittadini, cioè da quando questa Amministrazione governa Chieti. E questo non perché sia moglie o parente di qualcuno, come magari è consuetudine a livello governativo di questi tempi, bensì perché ha requisiti ed esperienza per essere scelta per un ruolo così delicato qual è quello di accompagnare il cantiere di riqualificazione di piazza Garibaldi, che prevede lavori di scavo e, dunque, necessita della sinergia con la Soprintendenza.

Sulla situazione economica e finanziaria dell’Ente poco resta da dire, abbiamo problemi che non ci consentono di fare molte cose, ad esempio la mensa, e stiamo lavorando duro per svincolare le risorse da erogare alle famiglie e i disabili per libri, assegni di cura e assistenza domiciliare, ci arriveremo, speriamo presto, perché il meccanismo del dissesto condiziona ogni cosa, specie se si tratta di risorse incamerate nel 2022, mentre riserva la disponibilità di quelle per il 2023 al bilancio stabilmente equilibrato in fase di redazione.

In merito alle altre accuse, a partire dal mito degli aumenti di stipendio, è una tigre ormai incavalcabile nonostante la campagna elettorale imminente, perché lo sanno tutti che a Chieti e in tutta Italia, nessuno si è aumentato nulla, ma gli importi sono cambiati per tutti i comuni nazionali perché è cambiata una legge durante il Governo Draghi, che ha riconosciuto il lavoro e le responsabilità legate a questo ruolo e a quello di amministratori pubblici, commisurandolo alle altre indennità della Repubblica. È triste e anche assurdo doversi vergognare di questo. Se fosse accaduto il contrario, se ci fossero stati tagli, io sarei sempre sindaco e noi non staremmo qui a parlarne. Infine, Piazza San Giustino e il regolamento che sarà discusso in più commissioni proprio in virtù della più ampia condivisione possibile: fra chi contesta il metodo nella nota c’è chi si fotografava con i piedi su una contestata mattonella istituzionale regalata dalla ditta che ha fornito il marmo per la pavimentazione, come a voler mettere i piedi in faccia a chi governa. Bene: la classe non è acqua, ma di certo non è fango. E la politica è ben altra cosa che questo”.




A SOSTEGNO DEL DISEGNO DI LEGGE M5S

Salario minimo: il movimento 5 stelle Pescara domenica in piazza 1° maggio per la raccolta firme

Pescara, 6 ottobre 2023. Domenica 8 ottobre, in piazza 1° maggio a Pescara, dalle 10.00, si potrà firmare la petizione lanciata dal Movimento 5 Stelle in favore del salario minimo. Il gazebo, allestito dal Movimento 5 Stelle Pescara, sarà presente anche per spiegare in che cosa consiste la proposta di legge, voluta per assicurare una retribuzione equa, a partire da un salario minimo garantito per legge. L’obiettivo del M5S Pescara, rappresentato dai consiglieri comunali Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo, insieme ai tanti attivisti che instancabilmente lavorano al loro fianco, è appunto quello di informare i cittadini, coinvolgendoli in questa battaglia di civiltà.

 “I principali punti della nostra proposta – riassume la consigliera M5S Erika Alessandrini – sono chiari: introdurre una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, garantendo che nessun lavoratore possa essere retribuito al di sotto di questa cifra e riconoscere al lavoratore  – di ogni settore economico – un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative, a livello nazionale nel settore in cui opera l’azienda.”

 “Le nostre iniziative non si fermano qui – proseguono i consiglieri M5S Paolo Sola e Massimo Di Renzo – Da tempo è attiva una raccolta firme a sostegno della nostra iniziativa sul sito www.salariominimosubito.it , che, a differenza delle fake news circolate tra i banchi del Governo di centrodestra, rappresenterebbe un rafforzamento della contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, porterebbe a un aumento medio di 804 euro nelle retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.”

Come dichiarato nella Costituzione, l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, il quale deve essere retribuito in modo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto. Questo viene sancito nell’articolo 36 della Costituzione. Molto spesso, invece, le retribuzioni non assicurano a tutti un’esistenza decorosa. Sono anni che il Movimento 5 Stelle si batte per l’introduzione di un salario minimo orario di 9 euro, da estendersi anche alle lavoratrici, ai lavoratori subordinati e a buona parte degli autonomi, al fine di rafforzare il ruolo della contrattazione collettiva e contrastare i contratti pirata, le false imprese e le false cooperative. Il salario minimo legale è già una realtà in 22 Paesi europei su 27, nei quali ha dimostrato di contribuire all’aumento degli stipendi di coloro che venivano pagati meno.

“Il salario minimo, al contrario di quanto afferma il Governo Meloni, è da stimolo all’occupazione e alla produttività. Fingere che il salario minimo sia un problema all’economia significa mistificare la realtà e continuare a calpestare i diritti e la dignità delle persone – concludono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – Invitiamo i cittadini a venire a sostenere questa proposta con la propria firma perché il salario minimo possa diventare legge e garantire che ogni lavoratrice e lavoratore abbia una retribuzione dignitosa per la propria opera.”