A CALDO

I veri risultati del voto

Torrevecchia Teatina, 12 giugno 2024. I risultati di queste consultazioni, con i propri numeri inconfondibili, assicurano un altro giro di giostra ai riconfermati ed un nuovo ciclo ai nuovi eletti.

Tralasciando il nuovo corso per le comunità democratiche che hanno avuto la forza e la garanzia di cambiare, per le riconferme c’è solo da piangere.

La democrazia vuole dinamica e ricambio e se questo non avviene la democrazia non funziona. Una comunità che conferma, riconferma e riconferma ancora, ovviamente, non può che essere malata; andrebbe curata e posta sotto osservazione di istituzioni sovraordinate e di controllo che, in democrazia, dovrebbero funzionare.

Funzionano ? Purtroppo, NO.

Nella nostra democrazia non funziona proprio un bel niente. Il voto, il momento più delicato delle regole democratiche non è libero.

Si registrano inenarrabili nefandezze elettorali per il controllo del voto: dagli accostamenti, i suggerimenti, gli inviti, fino al presidio fisso del seggio per ricordare chi comanda. Anche la cabina elettorale oramai sarebbe diventata una sorta di studio fotografico che produce garanzia togliendo ogni dubbio al sistema di potere. Chi controlla, chi verifica, chi si oppone a questo stato di cose ? Nessuno ovviamente.

Ecco, allora, il risultato elettorale diffuso è ampiamente in anticipo che brucia sondaggi, exit pool e addirittura proiezioni. A questo punto inutile anche votare. I portavoce dietro le quinte diffondono in largo anticipo, risultati, numeri e addirittura scale di preferenze: cosa si vuole di più.

Serve ancora la pratica del voto, così come attuale sistema assicura ai gestori e ai fruitori primari?

Un certo popolo, che diserta le urne, ha capito da tempo che il sistema è inutile e ridicolo; un altro popolo, quello sottomesso, oramai è succube e indifferente, non proferisce parola; un altro popolo ancora, cieco e sordo, si ostina nelle tradizioni e nei riti;  c’è un popolo, infine, che si carica puntualmente del pesante fardello della responsabilità ma senza registrare ricezione alcuna: l’orecchio istituzionale è sordo ai richiami di libertà, verità e democrazia.

In una comunità d’irresponsabilità conclamate, ovviamente, ogni responsabilità a chi permette, con il proprio ruolo e la propria funzione, questo stato di cose.

Adesso, in questo momento storico, i danni cominciano a farsi sentire e i responsabili del pesante fardello disarmati sembrano più che stufi: questi sono i risultati su ci riflettere davvero.

nm




IL NOSTRO SISTEMA VOTO

[Se si vuole democrazia bisogna agire per la democrazia]

Una nuova denuncia pubblica per cercare di liberare una comunità letteralmente oppressa da vecchi e tristi sistemi di potere

Torrevecchia Teatina, 3 giugno 2024. Ancora una settimana di campagna elettorale. La campagna elettorale: quella genuina la fanno i ragazzi impegnati con il proprio nome e cognome, con le proprie promesse di servizio, con i propri mezzi, strumenti e le proprie capacità ed incapacità. La campagna vera: quella triste ed angosciante la fanno i soliti comportamenti oscuri ed illeciti specialmente quella degli ultimi momenti di campagna elettorale sin dentro i seggi [attenti tutti].

Proprio in questi giorni, dunque, si tocca l’apice con azioni nefaste che non conoscono pari; ecco dunque apparire d’improvviso ogni strumento di coercizione ed imposizione messe in funzione dalle solite note ed esperte mani.

Ecco un elenco, sicuramente incompleto, del sistema di controllo: telefonata atipica, passeggiata insolita, visita imprevista, presenza inquietante che riappare, ravvicinamenti ed accostamenti improvvisi, ammiccamenti infantili e surreali, giretti dell’ultima ora con regalie e promesse di vario genere ai più fragili, richiami plateali, linguaggi perforanti, perfino minacce, obblighi ed imposizioni d’ogni genere di schieramento, presidio ossessivo dei luoghi di flusso fino al dispiegamento di tutte le guarnigioni disponibili nei seggi elettorali per osservare, verificare, studiare, ricordare e contare ogni voto. Presenza ed occhio attento che accompagna l’elettore fino dentro la cabina nel giorno del voto, con fac-simili pronti all’occorrenza e con la libera tecnologia: telefonini per la foto di rito che conferma, garantisce e toglie ogni dubbio.

Ecco, dunque, il sistema democratico che tutela la regolare consultazione: c’è poco da aggiungere se non l’ennesimo e stancante richiamo al rispetto delle norme, che sono scritte e chiare per tutti (non per i soliti gruppi amanti dell’illecito, sempre presenti lì davanti, con penna e taccuino senza vergogna alcuna).

Il buon cittadino non dovrebbe restare in silenzio di fronte a questi illeciti, potrebbe anche reagire, e speriamo reagisca prima o poi in qualche modo. Questi in elenco sono illeciti gravemente dannosi per la democrazia, per le libertà e per l’immagine della comunità.

Tutti gli elettori sono ligi all’osservanza delle regole, e questo è chiaro per tutti; però, se un 30-35 % disprezza e diserta l’urna, se un altro 10-15 % disprezza il voto annullandolo, se un altro 20-25 % è sottomesso alle imposizioni con tutte le conseguenze nefaste per i malcapitati, cosa rimane del voto libero, cosa rimane della comunità se non squallore, degrado e vergogna.

Tutto anticipato ovviamente per l’ennesima volta; se si vuole democrazia bisogna agire per la democrazia, altrimenti è solo presa in giro.

Si spera quindi di non assistere ancora al teatrino degli illeciti registrati delle ultime consultazioni vissute. Invitiamo i tutori della Legge e le istituzioni preposte a liberare la comunità civile dagli illeciti elettorali e soprattutto a liberare i seggi elettorali dalle truppe nemiche della democrazia, liberarle dai tristi presidi per evitare appunto illeciti perpetrati ai danni della legge, della libertà e dei più deboli (anche loro hanno diritto di voto libero).

[Tantissimi i contributi ricevuti sul teatro elettorale 2019]




IL RITORNO DI RU

Letture che danno il sangue alla testa. #Vannacci #Mussolini

Una classe problematica #Vannacci




DOVE CI STANNO PORTANDO ?

Nel giusto cammino la speranza dei poveri, degli umili e degli ultimi  

Torrevecchia Teatina, 25 marzo 2024. Le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui (9,8%; quota pressoché stabile rispetto al 9,7% del 2022) Invariata anche l’intensità della povertà assoluta a livello nazionale (18,2%) … queste sono le prime righe di un comunicato stampa uscito proprio oggi sul sito ufficiale Istat; dunque, 85 italiani su 1000 oggi sono alla disperazione e il dato peggiora nel centro Italia.

Quali ragionamenti si possono ricavare, quali scelte possiamo fare, quali indirizzi possibili dai decisori dell’amministrazione pubblica nel 2024 ?  

Ecco, trovare qualche parola utile per risolvere questa vergogna, negli ambienti delle decisioni e del potere, è un’impresa impossibile; come impossibile è ascoltare o leggere le parole di conforto dal mondo dei denari, del lusso e dello sfarzo.

Sei povero è colpa tua! Ecco lo squallido messaggio di un mondo in perenne guerra …  sì, proprio in guerra, anche l’Italia e questi sono solo dati ed i numeri della triste realtà, che nasconde, sicuramente, altri numeri, altri dati, altri fatti, altre storie, altre vergogne di questo massacro quotidiano.

Cosa aggiungere?

Nulla, se non la constatazione di condividere con i figli di Caino un cammino doloroso, e la gratificazione di una salvezza sempre viva nella speranza dei poveri, degli umili e degli ultimi.  

nm

Foto: www.difesapopolo.it

https://www.difesapopolo.it/Archivio/Sociale/Istat-quasi-5-milioni-di-persone-vivono-in-poverta-assoluta-in-Italia




SORRISI INCONFONDIBILI

Che belle facce. Possono stringersi sicuramente la mano questi due criminali del XXI° secolo; due emeriti delinquenti assassini che possono condividere il primo posto per diffusione di sangue, morte e distruzione in ogni ordine di misura e grandezza nel mondo; una criminalità raggiunta da far rabbrividire perfino i più sanguinari demoni del passato che memoria d’uomo possa ricordare

Torrevecchia Teatina, 20 marzo 2024. Assurti al potere con tecniche misteriose ed inquietanti, dotati adesso di strumentazioni, sistemi collaudati e tecnologie avanzate, possono ancora fare peggio di quanto dimostrato e visto finora.

Se non si trova il filo logico di una ragione condivisa, nel mondo del cosiddetto buon senso, è certa l’amplificazione delle disgrazie nel mondo, con tutte le conseguenze nefaste per il futuro.

Se il disinteresse, il distacco, l’indifferenza continueranno a caratterizzare il comportamento indolente di questo nostro mondo libero e popolare, arginare l’effetto malefico di questi demoni sarà pressoché impossibile.

La partecipazione, la preoccupazione e l’interesse per i fatti importanti, possono cambiare le sorti d’ogni male. Ecco, questi sono i cardini di un movimento giusto per i forti , liberi e giusti; il movimento lineare e soprattutto decisivo per evitare che il potere cadi pericolosamente e rimanga in mani criminali.

Quando si delega ad occhi chiusi, quando si lascia la decisione ad altri, quando si crede che i valori del bene siano inviolabili nella realtà, quando si vive nell’esclusivo mondo degli ebeti ecco emergere preponente il male in tutte le sue forme, i suoi modi, i suoi tempi, soprattutto con le sue facce sorridenti ed inconfondibili.

Giunge il momento di riprendere tutti insieme il cammino per un impegno vero, per condividere il bene, il buono ed il giusto, altrimenti è la fine.

nm




IL MANGANELLO DEL PRESIDENTE

Torrevecchia Teatina, 25 febbraio 2024. Dopo gli ennesimi atti di violenza contro giovani manifestanti ecco, finalmente, il pubblico richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  alle autorità d’ordine pubblico; una vera e propria manganellata agli autori di quelle scene vergognose che provengono da Pisa.

Le immagini rivelano che si è consumato un nuovo capitolo d’inspiegabile violenza contro giovani ed indifesi: queste cose non sono più sopportabili. Non è più possibile assistere silenti ed impotenti a squallide scene di manganelli pubblici vibrati su cittadini inermi.

Stiamo impazzendo ?

Una comunità civile non può e non deve essere dotata di questi, chiamiamoli, servizi d’ordine stranamente duri e violenti solo con i deboli.

A Pisa si sono registrati squallore e miseria inaudita; unitamente alle dichiarazioni del Presidente Mattarella, sono solo il sintomo di una Italia Gravemente Malata.

Verso questo stato di cose, oramai, bisogna rivolgere particolare attenzione e una cura delicata e doviziosa: bene ha fatto, dunque, il Presidente della Repubblica.

Dal Quirinale

Mattarella sente il ministro Piantedosi: tutelare la libertà di manifestare il proprio pensiero

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”

https://www.quirinale.it/elementi/107701




VERGOGNOSO

Israele, con il suo ambasciatore, si lamenta definendo vergognoso il palco di San Remo

Torrevecchia Teatina, 11 febbraio 2024. “Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”. Così in un post su X l’ambasciatore di Israele a Roma, Alon Bar …

Tanta vergogna davvero nel mondo, magari anche per il palco citato che non può sottrarsi sicuramente all’ipocrisia, ma vergogna per tutti partendo dall’alto, ovviamente. Chi ha più responsabilità cominci.

Vergogna, dunque, per questo mondo ipocrita dove tutti diffondono odio e provocazioni usando ogni sorta di strumento, ma la profonda vergogna, inutile discuterci sopra, parte proprio dal mondo perverso dei poteri, dei denari, delle armi, delle guerre, del sangue e della morte.

Da quel mondo di cui anche l’ambasciatore d’Israele in Italia si fa portavoce dovrebbero giungere i migliori esempi di vergogna, ma nulla di tutto ciò: solo prosopopea e tanta superiorità inutile, ovviamente.

Iniziamo dall’alto se si vuole dare un esempio; un bell’atto di vergogna è in attesa da molto tempo dagli autori degli scempi, dei macelli e delle porcherie più squallide nel mondo, ma nulla, anzi da loro, se non arrivano sfruttamenti, bombe, morte e distruzione, ecco pervenire dettati, ordini, minacce ed offese d’ogni forma, anche per il lontano mondo dell’effimero, del superfluo e delle canzonette.

Un potere che non ammette nemmeno l’esistenza di un lontano pensiero se non allineato.

Fin quando non si è direttamente interessati, però, tutti indifferenti; ma i tempi sembrano offrire un indirizzo chiaro d’impegno comune e diffuso per la sana convivenza, per la libertà, per la Verità. Rispondere non è un obbligo ma un consiglio per difendere almeno qualcosa di quello che è rimasto.
nm

ADN Kronos, 11 febbraio 2024. Sanremo, ambasciatore Israele contro Festival: “Vergognoso”
“Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”. Così in un post su X l’ambasciatore di Israele a Roma, Alon Bar … https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/sanremo-ambasciatore-israele-contro-festival-vergognoso_7fdaGOhrRykpVLdb5ng7g3#Echobox=1707649893




UCCISA LA PICCOLA HIND

Se siamo ancora uomini questi fatti non possono lasciare indifferenti

Torrevecchia Teatina, 10 febbraio 2024. L’uccisione di questa bambina ci lascia ancora senza parole. Uccisa da uomini adulti armati fino ai denti per il gusto di uccidere e per i soliti giochi di denaro e potere perverso in quelle terre infernali.

Chiaramente siamo di fronte a esseri senza capacità di ragione; esseri bestiali rimasti al giurassico con bastoni, randelli e clave in mano per risolvere ogni cosa. Strumenti che oggi si trasformano in armi infernali e che non lasciano scampo nemmeno alla più piccola, innocente, indifesa e minuscola bambina.

Non sono solo crimini questi, sono cose che vanno oltre, ma molto oltre.

Uno squallido macello in quelle terre per il gusto ed il gioco di un potere perverso e diabolico senza fine.

Possiamo rimanere senza parole ma diffondere almeno il disgusto per queste cose aiuta comunque l’attuale ragione umana a prenderne coscienza; aiuta a rimuovere quella sorta di profonda indolenza che impone inezia e frivolezze d’ogni genere, origine d’ogni nostro male.  

nm

Gaza, 10 febbraio 2024. Uccisa la piccola Hind. Dall’auto fra i cadaveri «Il carro armato è accanto a me. Si sta muovendo. Verrai a prendermi? Ho tanta paura». Hanno fatto il giro del mondo le ultime parole di Hind Rajab, 6 anni, nell’audio della telefonata registrata dagli operatori della Mezzaluna Rossa e diffusa dalla BBBC

https://www.avvenire.it/mondo/pagine/gaza-morta-la-piccola-hind-implorava-venite-a-prendermi




OGNI SPERANZA NELLE MANI DELL’ETERNO

Torniamo indietro nel tempo, ma non proprio

Torrevecchia Teatina, 2 febbraio 2024. A volte tornano in mente ricordi, fatti ed eventi memorabili: momenti da incorniciare, come foto della propria vita, nella grande sala dei ricordi. Solite circostanze del quotidiano, i soliti saluti incrociando amici e conoscenti ed ecco quelle due o tre parole veloci e secche che si fissano nella mente e che d’improvviso ti risolvono ogni arcano, ogni dubbio e ti sciolgono d’un tratto quell’assillante nodo gordiano.

Il più classico dei commenti di un conoscente sulle note questioni amministrative e politiche del momento:  

“Non ci si capisce più niente. Incredibile… siamo tornati indietro di cinquant’anni!”  

Ecco puntuale ed immediata la risposta di un noto prelato scomparso qualche tempo fa:

“La verità è che siete rimasti fermi. Non siete mai andati avanti!”

Cosa aggiungere a questa chiara, veloce ed inconfutabile analisi con verifica e risposta immediata?  

Nulla di più per un mondo cristallizzato nell’oscuro passato, con i suoi singolari cammini fra tristi simulacri, per svanire nelle più anonime delle conclusioni. Siamo rimasti imprigionati nel passato.

Si possono tentare analisi, ragionamenti per cercare di capire le proprie sciagure, i propri guai, le proprie ansie e tutto il male che ci scoraggia: i fatti sono sempre lì presenti, che si succedono uno dopo l’altro  per sconfessare tutti e tutto.

C’è poco da ragionare quando la ragione è ferma.

Se si è asserviti a quell’ego ossessivo e perverso che condensa solo superbia, invidia e tradimento, rimangono poche possibilità di salvezza. Per chi vuole tentare il cammino è duro sicuramente, intanto bisogna svegliarsi.

Cercare, poi, di rimettere in moto la propria ragione intorpidita per capire, almeno, dove ci si trova ed affrontare in coscienza il male, il malessere con tutte le sue derivazioni; dunque, cercare di trovare i giusti strumenti del buon senso per abbattere questo maledetto male e distruggerlo fin nei più insignificanti ma nocivi residui, per rinascere, infine, nella piena bellezza. Tutto questo solo se connessi con la volontà.

Se il noto prelato, alla fine, anche lui abbandonò l’ultimo dei tentativi scuotendo la polvere sotto i suoi piedi, le possibilità di rinascita, a questo punto, non possono essere riservate che all’Eterno.

[Nelle Sue mani ogni nostra speranza].

nm




ANCORA E SEMPRE ELEZIONI!

Lamentarsi si… ma poi prepararsi bene al voto in modo serio, convinto e soprattutto intelligente

Torrevecchia Teatina, 30 gennaio 2024. Gennaio oramai andato: il 2024 è partito e le attività dei politici sono riprese più dinamiche che mai con un popolo un po’ sconnesso. Mancano pochi giorni alla scadenza della presentazione delle candidature per le Elezioni Regionali, che si terranno il 10 marzo prossimo, ed è tutto un fermento per i professionisti della politica; a sfogliare le pagine web dei vari social, almeno così appare.

Presso la Corte di Appello de L’Aquila il 9 ed il 10 febbraio saranno consegnate le liste dei candidati consiglieri e governatori. Proprio allora avremo modo di verificare quale scelta sarà possibile all’elettore, al cittadino che, stufo davvero di questa attuale politica capricciosa, bugiarda e piangiona ma smaniosa ed ambiziosa, avrà il compito di scegliere gli uomini di propria fiducia al governo regionale, sempre che  questo sia possibile cercarli nei lunghissimi elenchi che saranno pubblicati.

Tanti simboli, i soliti uomini più o meno simpatici, poi nomi a scorrere per la maggior parte sconosciuti, ed infine immagini e colori d’ogni tipo a generare distrazioni e confusione. In questo marasma ecco le scelte per il cittadino comune per definire il quadro dei 31 rappresentanti al governo regionale. Un governo che ci costa circa 30 milioni di euro per l’intero quinquennio. Ecco la democrazia rappresentativa con i suoi costi; quella che dovrà realizzare le scelte utili per la comunità, almeno questo sembrerebbe dalle disposizioni di Leggi.

Questo esercizio del voto il cittadino dovrà ripeterlo almeno altre due volte, quest’anno.

Manca qualche mese ancora per le elezioni amministrative comunali e per quelle Europee; il 9 e 10 giugno sono i giorni per l’Election Day, però c’è tanto altro tempo ancora per definire questi due quadri. Comunque, è utile ricordare che se per i Comuni le spese per i rappresentanti sono di tipo modesto quelle per le europee sono proprio da capogiro.

I costi per la democrazia rappresentativa sono sempre più alti quanto più vai in alto, e per quanto si va in alto le spettanze sembrano non bastare mai: stranamente, ma non proprio, questo rappresentante vuole sempre di più. Non ci sono più limiti quando il potere genera potere e denaro e potere ancora. Tutto in un vortice che adesso sta letteralmente mandando in rovina tutti e tutto: siamo entrati in un momento storico di convergenze molto negative per la democrazia. Basterebbe alzare le antenne per comprendere quali gravi rischi si corrono in questi momenti.

Ecco, dunque, ancora la democrazia rappresentativa che vuole offrirci garanzie. A registrare le ultime urne semivuote sembrerebbe davvero un’offerta che non trova più gradimento.

Il sistema scricchiola e ci regala segni di forte cedimento; un regalo per ogni tipo d’amministrazione: un regalo continuo in tasse, imposte, tributi, concessioni, negazioni, negligenze, lungaggini stancanti, sperperi vari e brutture d’ogni genere; tralasciando ovviamente tutti gli aspetti giudiziari i più oscuri, c’è poco da rallegrarsi per le varie porcherie che si registrano da tempo ed i limiti raggiunti.

Una democrazia dal volto deforme che non lascia tempo e spazio per dimostrare questa forte crisi.

Utili potrebbero sembrare adesso le parole di un noto pensatore del passato; parole ancora vive e che sembrerebbero davvero interessanti se meditate e messe in relazione, per quello che si può e almeno in questo periodo elettorale, con le parole Potere e Denaro. Due parole magiche per la democrazia,  estremamente labili, ma di una potenza ancora inspiegabile. Lo strano binomio del compiacimento estremo.

Se nel vil Denaro ogni ragione può perdersi nelle più lerce quanto mai assurde perversioni, nel Potere la ragione può infiammare ancora qualche fragile e recondito pensiero umano ed ecco le straordinarie quanto mai vive parole del Montesquieu. Scriveva: “chiunque abbia potere è portato ad abusarne; […] arriva sin dove non trova limiti. Chi lo direbbe perfino la virtù ha bisogno di limiti. Perché non si possa abusare del potere occorre che nella disposizione delle cose il potere arresti il potere”.

Se le mani sapienti, che dispongono le cose giuste di potere, rimangono sempre difficili da trovare, resta comunque aperta la speranza di poterle trovare sempre nel futuro. Ancora puntuali e presenti le occasioni e le possibilità di ricerca, prepariamoci, dunque, al voto in modo serio, convinto ed intelligente, evitando scelte banali, scelte inutili, scelte scaltre, scelte sclerotiche, scelte d’impulso, scelte croniche ovvero nessuna scelta.

nm




LA VENDETTA, LA PAROLA E I MIRACOLI

“La comunità ebraica è molto delusa dal Vaticano” questo è quanto dichiara Riccardo Di Segni sul quotidiano il Foglio di oggi

https://www.ilfoglio.it/chiesa/2024/01/22/news/-la-comunita-ebraica-e-molto-delusa-dal-vaticano-dice-il-rabbino-capo-di-roma-6126670/

Il rabbino capo di Roma torna a parlare della distanza che si è creata dopo gli attacchi del 7 ottobre: “Mi auguro che la mia denuncia solleciti un dibattito”.

“Delusi da questo Israele che sfida tutto e tutti pur di prevalere nelle sue distorte idee di vendetta” diciamo noi.

“Una democrazia che usa solo ed esclusivamente vendetta per i propri fini non è democrazia. Ecco, per tutte le questioni di relazione, bisogna provare il dialogo se mai è stato usato o conosciuto in quelle terre in questi ultimi tempi.

Chiudiamola questa pagina di sangue e morte, poniamo fine alle logiche della vendetta e cominciamo ad usare la Parola che è il vero ed unico strumento che risolve ogni cosa e, per la verità, fa anche miracoli.”

nm




ECCO LE STRANE ELEZIONI REGIONALI

Andare a votare, ma chi votare ?

Chieti, 14 gennaio 2024.  Fra poco gli elettori abruzzesi saranno chiamati al voto per il rinnovo degli organi di governo regionale. Tralasciando l’aspetto sull’utilità o meno per i cittadini di questo costosissimo Ente e sulle dinamiche formative sempre meno democratiche dei raggruppamenti politici, molto utile invece sembrerebbe indirizzare la nostra attenzione sui candidati che si offrono al cosiddetto servizio amministrativo, lautamente rimunerato.

L’appuntamento del 10 marzo prossimo è già alle porte, due sono i raggruppamenti che si contenderanno il governo regionale. I due raggruppamenti maggiori, dunque, con le proprie e rispettive liste a supporto, oramai, appaiono qua e là nei classici luoghi della più scontata propaganda.

Manifesti, simboli e faccioni sui muri della mobilità; incontri, convegni ed inaugurazioni varie, a ritirare indennizzi elettorali per un servizio, un impegno una promessa; dibattiti di rito, passaggi televisivi e comunicazioni di simpatia varia a confermare una presenza istituzionale utile; a dirimere, comunque, ogni dubbio sulle questioni di potere sugli altri e del notevole denaro in gioco.

Ecco, dunque, si ripresentano le Elezioni Regionali, per la gioia dei contendenti vincenti.

Tristi ambizioni, subdolo agire e tecniche d’ogni genere per raggiungere quel luogo di potere, per rivestire quel ruolo strapagato, quello strano mondo nelle mani di una partitocrazia oramai in una fase più che decadente.   

Chi votare allora ?

Fatte le più che dovute considerazioni, intanto, non rimane che andare a votare e poi affidarsi al quadro, delle scelte, che si presenta alla vigilia.

Tutt’altro che chiusa la questione candidati nelle liste, definitivi invece i nomi dei due contendenti alla presidenza: il piacione e fascinoso Marsilio e il D’Amico discreto e timido. Due uomini che arrivano a conquistare ruolo leader per diversi e reconditi motivi; tutt’altro che aperti. Due uomini, comunque, che sembrano lontani anni luce dal mondo reale dei problemi veri del disagio, della sofferenza e del dolore umano.

Tutto si sceglie, si risceglie e si decide ai vertici fra pochi intimi ed illuminati: ecco la democrazia tanto elargita e reclamizzata. Se da una parte rimane impossibile la partecipazione alle scelte preliminari, nell’altra si ricorda solo qualche condivisione e lontane primarie; tutto il resto è solo questione d’ambizioso potere, con le sue relative e subdole tecniche d’agire umano.

Tornando al quadro: oggi si presentano i due prescelti alla presidenza; due uomini che circolano disordinati sul territorio, guidati da una schiera di candidati, più o meno della stessa estrazione, già in consiglio alcuni, già trombati altri, fuori del tutto quelli che restano.

L’invito che viene dal cuore è quello di cercare di individuare in questa massa di candidati, che a breve si scatenerà nella più delirante delle dinamiche elettorali, la persona che potrà garantire un servizio il più serio e vicino possibile. Tanti di questi nomi circolano oramai in modo più che convincente, nomi come quelli di Francesco Ricci, Mario Pupillo, Marco Alessandrini e Fabrizio Montepara, ex sindaci di Chieti, Lanciano, Pescara ed Orsogna; Mario Colantonio, Marinella Sclocco, Raffaele Daniele, Franco Vanni, Carla Zinni e Domenico Molino, consiglieri comunali di Chieti, Pescara, L’Aquila, Ortona, Casalbordino e Vasto; Domenico Pettinari, Antonio Blasioli, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Sabrina Bocchino, Simone Angelosante, Daniele Damario, Pierpaolo Petrucci e Paolo Gatti, consiglieri regionali uscenti ed ex assessori regionali.

Ecco, mancheranno altri nomi, forse anche più bravi, sembra comunque abbastanza facile individuare un proprio candidato di fiducia, se si adottano criteri di buon senso.

Abbandonando ogni fisima di chiusura e fissazione mentale, scegliere la persona di servizio, dunque, non rimarrà difficile. Con il patetico quadro  istituzionale attuale, con quella poca democrazia rimasta, con l’eclissi dei buoni riferimenti e con la decadenza culturale in atto da tempo, non rimane altro che affidarsi all’uomo vero e vicino, con il proprio bagaglio di preparazione, di etica e di onestà provata; considerando che la novità comunque fa sempre bene all’istituzione democratica.

nm




MA QUALI DISCORSI ?

Ecco, siamo giunti all’ultimo giorno, si chiude l’anno: quali discorsi? Bisogna solo cambiare davvero

Torrevecchia Teatina, 31 dicembre 2023. Per noi italiani c’è poco da dire. Il quadro dell’Italia che viviamo rimane per così dire triste, disordinato e degradato. Un’Italia che scivola lentamente e sempre più nell’indecenza, nell’abbandono, nella vergogna più profonda. La nostra bella Italia peggiora sempre di più, senza alcun motivo di resistenza a questa ineluttabile sorte.

Nulla da aggiungere alle solite cose che ritornano alla memoria in questo 2023: solite prepotenze, solite ruberie, soliti abusi, soli crimini, solito sperpero, soliti familismi, solite arroganze, solite violenze, solite zozzerie, soliti imbrogli, solite porcherie, solita finanza, soliti media, soliti disturbi, solito potere, solite perversioni, soliti gruppi, soliti clan, solito denaro, solito dominio, solite quattro famiglie, solita grottesca umanità che si ricorda della fine dell’anno solo per registrare ogni schema, ogni strategia, ogni progetto per il proprio piano di controllo e gestione del potere con le belle feste, le belle copertine, le belle immagini ed i bei discorsi di fine anno.

Tutto sempre uguale, si direbbe, nel mondo di sopra, ma una nota di pietà umana si rende essenziale per il mondo di sotto: quello che, senza risorse, senza tutele, senza garanzie continua a lavorare, a mandare avanti tutte le cose vere. Un mondo che forse capisce tutto anzi, con l’avvento del web, sicuramente di più di prima, ma in silenzio continua ad assicurare, con sacrifici e dolore, più energia per la macchina, per il sistema, per tutta l’ltalia intera, soprattutto per quella che comanda, quella arrogante, sfacciata ed insolente che continua a sfruttare ogni propria possibile opportunità per i propri godimenti.

Ecco l’Italia di sopra con i suoi discorsi di fine anno che si ripropone per dire nulla o forse anche meno; ecco l’Italia di sotto che, stanca ma poco preoccupata, che ascolta inebetita: ecco l’Italia vera in attesa dell’evento, di quello giusto che è in arrivo con tutti i suoi propri nefasti o propizi colori.  

Quali discorsi vogliamo fare ? Solo una preghiera vera e devota per chiudere in santa pace ringraziando per come è finita quest’anno e ripartire con buon senso e speranza di conversione umana per il futuro. Ecco: bisogna cambiare davvero.

BUON ANNO DAVVERO …!!!    

nm




Un Natale: IL NATALE

Ecco il Natale un giorno straordinario, oltremodo, un giorno in cui si apre la possibilità di un momento di profonda riflessione sulla nostra vita, sulla nostra società, sul nostro mondo, sulle nostre cose.

Ecco l’evento più grande, la festa delle feste, la celebrazione delle celebrazioni; dunque, si ripropone l’opportunità di poter cogliere l’invito di concludere ogni nostra ricerca di appagamento, di gratificazione o compiacimento di sorta.

Ecco l’invito. L’appello ad orientare verso il giusto ed il vero la nostra vita e la nostra visione del mondo. Un appello che sembra abbia raggiunto ogni luogo, ogni mondo, ogni testa.

Volontà, tempi, capacità o meno a parte, quell’indolenza triste e primitiva che pervade, affascina ed inganna ancora l’umanità, rimane di fatto il nostro grande ed oscuro nemico; ma la luce, quella vera, comunque è lì, a nostra disposizione, anche quest’anno.

Una luce che illumina, ravviva e rivela, senza dubbio alcuno, ogni nostra bellezza.

Ecco l’occasione per sottrarsi al buio, al promiscuo e al caos, abbandonando all’oscurità ogni nostra miseria e triste vergogna quindi, avvicinandosi a quella straordinaria fonte di luce che appare davanti a noi, e lasciarsi conquistare dalla sua esclusiva e luminosa verità: il Natale.
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SEMPRE TUTTI RESPONSABILI

Ad un mese dal conflitto, nella striscia di Gaza sono stati ammazzati oltre 10.000 palestinesi, mentre nell’attacco di Hamas in Israele sono stati ammazzati oltre 1.100 israeliani; dati che sono in aggiornamento continuo, visti gli intenti di quelli che attaccano sopra e di quelli che rispondono sotto … e viceversa.

Secondo fonti SIR il numero dei bambini uccisi è il dato più terrificante; sono oltre 4.000 quelli palestinesi, oltre 30 quelli israeliani: una strage d’innocenti.

Inutile confermare la malvagità raggiunta da quest’attuale umanità, con la propria civiltà, con i propri governi, con le proprie democrazie strampalate, che oramai riesce a confondere in modo regolare diritti alla difesa con quelli di sterminio.

Intanto l’album degli orrori e dei crimini si arricchisce di altre raccapriccianti immagini di guerra, di sangue e di morte.

Oltre a farci sentire giustamente in colpa per la nostra appartenenza a quel mondo inerte che guarda, chiacchiera e dissimula, cosa può rappresentare, allora, questa ossessione mediatica nel pubblicare foto di bimbi massacrati, se non un loro strumentale uso per occultare ogni sorta di barbarie?

Tentativi di schieramento inutili quando tutto converge alla morte.

Comunque lontani e superflui, sempre tutti responsabili.

nm




LA VERA LOTTA

Qualche tempo fa ho avuto la fortuna di ascoltare alcune parole confortanti e rassicuranti di un sacerdote sulle nostre importanti scelte che di volta in volta si presentano nella nostra vita.

“Se il male ed il maligno lo trovi di fronte: lo combatti, non scappi…!”

Una risposta secca e precisa pronunciata da un sacerdote in risposta ad accuse a lui rivolte da certi ambienti, cosiddetti osservanti, per un esercizio religioso contro il maligno.

Le regole umane soffrono sempre e tutte di qualche ipocrisia, quelle eterne invece sono chiare, determinanti e conclusive.

Non fuggi dal male e dal maligno dice il sacerdote; non ti tiri indietro per chiedere prima i nulla osta, o permessi o tutte le autorizzazioni del mondo per agire; il male va combattuto sempre, subito ed ovunque altrimenti fai il suo il suo gioco e diventi sua parte essenziale.

C’è poco da aggiungere; nella vita le scelte fra il male e il bene si presentano sempre puntuali, specialmente quando si tratta di potere e di metterci la faccia.

Ci vuole tanta maturità, conoscenza e sapienza nel distinguere il bene dal male; certezza, fermezza e determinazione nel decidere di scegliere il bene per il male, ma tutto, comunque, risiede solo nella Fede … che è una cosa seria…!

NM




POLVERIERA IN MEDIO ORIENTE

Tutte le informazioni del momento, che giungono dal Medio Oriente, disegnano il quadro di una polveriera che sta per esplodere da un momento all’altro. Uomo instabile laggiù; ma uomo instabile in ogni luogo oramai. Le guerre in corso nel mondo non si contano più, ma la più spaventosa oramai sembra alle porte.

Tutto converge in quell’angolo di mondo dove tutto parla di sangue, di guerra, di morte, d’ogni sorta di male immaginabile ed inimmaginabile.

Tutto converge in un tempo incredibilmente vicino a quello che stiamo vivendo.

L’uomo è sempre lo stesso; un essere fluttuante tra bellezza e bruttezza, tra buono e cattivo, tra forte e fragile, tra razionale e irrazionale, tra angelico e demoniaco ma gli strumenti che ha in dotazione adesso sono terribilmente potenti e possono produrre danni irreversibili davvero.

Inutile negarlo, nell’aria tanto zolfo effuso e tanto timore diffuso per una polveriera che sta per esplodere.

Dopo averle provate tutte, per sedare questo spirito malefico non rimane che la preghiera, la più potente delle armi che chiama in causa il Padreterno, dunque, uniti in preghiera.




FRA LE NUBI 

La luce di una realtà fissa, sfuggente ma luminosa   

Torrevecchia Teatina, 16 ottobre 2023. Solo un po’ d’impegno in più per individuarla nello spazio ed in una informazione nebulosa e fuorviante: la luce di una informazione giusta e reale viene fuori chiara e precisa.

Inutile ogni tentativo di manipolarla, per chi la desidera, la realtà è lì fissa, sfuggente ma luminosa: siamo tutti in conflitto, tutti nella ragione ma tutti, sempre e comunque, per il potere e per il denaro in una vita breve e consumata nel sangue.

Restiamo ancora una miserabile umanità.




IL NOSTRO TEMPO

Potere oscuro, verità inconfutabili e scelte ineludibili

Ecco l’Autunno, riprendono le attività; dopo la stagione del riposo e delle vacanze si ripresenta il classico quadro degli impegni e degli obblighi quotidiani.

Ognuno avrà vissuto, a proprio modo, la sosta migliore; riposo sì, ma con la mente sempre proiettata ai doveri e alle responsabilità di tutti i giorni. Mente dunque fissata sulla famiglia, sul lavoro, sulla garanzia delle certezze per le proprie economie di vita.

Presi dal lavoro, concentrati nelle prime necessità, impegnati nelle proprie cose, ovviamente, si perde tutto il resto e tutto il resto è il mondo che ci circonda, il mondo delle altre cose, quello degli altri bei colori, delle altre belle forme e di tutto quello che ci vive accanto e ci gira intorno e ci garantisce.

Il tempo passa, gli eventi si succedono, gli obiettivi si raggiungono o sfumano, ecco la vita nel nostro esclusivo tempo con i suoi cicli: tutto gratificante, nulla gratificante, ma quali gratificazioni? Armonia diffusa, armonia illusoria, ma quale armonia?

Ecco il quadro che abbiamo disegnato e che ritocchiamo di volta in volta ad ogni sosta. Un quadro gratificante o deludente: certamente sempre più complesso, così sembrerebbe a seguire i media correnti.

Con tutta la buona volontà, tutto l’ottimismo e tutta la fiducia possibile si riprende il cammino con lo sguardo proteso in avanti, cercando di superare le oscurità di questo mondo dei poteri tristi che non riusciamo a comprendere ma che ci domina e che ci presenta sempre novità, imprevisti e cose incredibili, perlopiù negative.

Sempre pronti, attenti e, con i nostri limiti, preparati alle sorprese per evitare problemi e guai d’ogni sorta.

Il nostro tempo, la nostra preparazione, la nostra organizzazione, le nostre capacità, le nostre convinzioni, le nostre verità, i nostri lamenti, le nostre recriminazioni, le nostre proteste, i nostri errori che si ripresentano puntuali e sempre più dannosi, sempre più deleteri, sempre più umani e miserabili di fronte alle verità che di volta in volta emergono, si ripresentano e ci mortificano con tutta la loro potenza e cruda realtà.

Sembrerebbe difficile, se non impossibile, distogliere lo sguardo dalle proprie cose, ma di volta in volta sarebbe davvero utile cercare di comprendere tutto quello che c’è lì fuori, impegnarsi anche per la società, per la cosa pubblica.

Sarebbe utile ed anche necessario comprendere tutto quello che riguarda le cose del mondo, con le loro organizzazioni di forze, poteri e denaro che agiscono intorno a noi, con noi, per noi e su di noi.

Non limitiamo questi argomenti a sole occasioni d’elargizione saperi o vanesie convinzioni; questi argomenti assicurano relazioni, servizi, approvvigionamenti, bellezze d’ogni genere: ecco (forse) ci sono altre verità alle quali dobbiamo riservare attenzioni maggiori e specialmente nei momenti in cui si è chiamati a rispondere e a contribuire in prima persona: e allora attenzione al momento di quelle decisioni.

Tutto il brutto che viviamo e che regolarmente denunciamo, inutile sforzarsi nel cercare altre motivazioni o giustificazioni, è solo frutto di decisioni negligenti dovute a nostre scelte sbadate. Nostre: nessuno escluso.

nm




DEMOCRAZIA IMPOSSIBILE

La resistenza alla sovranità popolare, purtroppo, si esprime nell’omicidio dell’avversario e degli oppositori, nei casi estremi e nei paesi fragili

Nella stragrande maggioranza de casi, nel nostro occidente civile ed evoluto, si esprime in forme  inquietanti, spregiudicate ed ancora sconosciute alla gran massa di popolo.

Un popolo considerato ancora pecorume silente, credulone ed  ignorante … sono le forme di dominio corrente più diffuse anche nel nostro piccolo mondo … ma dirlo e renderlo noto non serve ancora a nulla …  

https://www.corriere.it/…/ecuador-ucciso-termine-un…

Ecuador, ucciso al termine di un comizio il candidato alle presidenziali Villavicencio

Tra i pochi candidati a opporsi ai legami tra criminalità organizzata e politica.

Il giornalista e politico è stato colpito da numerosi colpi d’arma da fuoco. Si opponeva al potere delle bande e dei cartelli. L’omicidio rivendicato dai «Los Lobos»




L’ITALIA DELLE MERAVIGLIE

La bellezza dell’Italia di questo momento storico, che piace tanto ad un certo popolo triste ed implacabile, sembra stia raggiungendo l’apice, tutta la sua espansione.

Chi si sarebbe mai immaginato di vivere un mondo gestito e governato con la leggerezza e la mediocrità di questi giorni, la conflittualità infantile che si registra ogni giorno che passa e con personaggi di una preparazione, una statura ed una visione politica così limitata…?

Davvero tutto disarmante.   

Nonostante la buona volontà, la buona fede e tutto l’amore possibile, vista oltremodo la frequenza dell’urna, l’impressione vera è che tutto si stia riducendo ad una inquietante e generale barzelletta, per non dire altro ovviamente.

Ripercorrendo a ritroso la storia degli ultimi tempi, a leggere i fatti, a registrare le trasformazioni, a valutare i personaggi che si sono succeduti uno dopo l’altro al potere, l’impressione che si va materializzando nei fatti è che la nostra umanità sta vivendo realmente una decadenza epocale, lenta e crudele; un degrado sociopolitico che ha davvero dell’angosciante.

Dall’Italia dell’orrore e delle guerre, passando per quella della cruda realtà della ricostruzione, della verità, del sacrificio e poi del boom economico, all’Italia delle mafie, del danaro e del potere perverso, a quello del terrore, del sangue e del ribrezzo, della prepotenza, dello squallore e della miseria diffusa: ecco l’Italia dei nostri tempi in mano ad una politica bizzarra, inesperta ma famelica, ambiziosa, sicuramente incosciente: un potere maligno in ogni ordine e misura che si espande ancora, purtroppo.

Ecco, dunque, l’Italia che fantastichiamo, l’Italia delle nostre idee inzuppate d’inutile ed inguaribile relativismo.

Ecco l’Italia delle Meraviglie messa in mano, adesso stranamente, a due donne pervase da politiche disorganiche, sbadate ed inconsistenti ma con la benedizione dei grandi del mondo che adesso vengono fuori con tutta la loro potenza aggressiva e distruttiva …

nm




L’HO SCAMPATA BELLA

Sempre in attività quella certa Italia che ti vuole morto

Torrevecchia Teatina, 2 agosto 2023. Per pura casualità sono scampato a quella strage; il nostro treno passò poco prima per la stazione di Bologna.

Io e mio cugino, quel giorno eravamo diretti in Germania, da nostro zio che ci aspettava al ristorante a

Landau in der Pfalz, al Cortina per un aiuto per una vacanza.

Abbiamo appreso dell’attentato a Basilea in Svizzera, dopo una breve telefonata a casa, in attesa di una coincidenza.

Ripensare a quelle cose, dopo tanti anni, vengono solo pensieri inquietanti: c’è solo da rabbrividire. Ecco, viene da pensare, credere e verificare l’esistenza di una certa Italia, quella della perversa brama di potere che, dal 1861 ad oggi, non vede altro che LA TUA MORTE.

[Quella volta io l’ho scampata, ma quei poveri 85 italiani sono rimasti sotto le macerie]

Nando Marinucci

Foto https://www.adriaeco.eu/2023/08/02/2-agosto-del-1980-la-strage-di-bologna/




IL CREPUSCOLO

“La cosa che mi fa più paura è la GUERRA NUCLEARE, a cui sfortunatamente ci stiamo avvicinando sempre di più. Anche se vi fosse una bassa probabilità è comunque troppo: stiamo andando in una direzione sbagliata”

Questa è l’ultima dichiarazione del Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi.

Ci fidiamo delle informazioni diffuse dai canali istituzionali; e da quanto possiamo raccogliere, soprattutto dalle dichiarazioni dei più affidabili, le cose non vanno proprio bene anzi degenerano.

Cosa possiamo fare…?

Possiamo solo migliorarci; cercare di fare bene ogni cosa, ognuno per proprio conto e nel campo in cui si è chiamati ad agire.

La direzione imbroccata da questa umanità in questi ultimi tempi, principalmente da quella di vertice, è decisamente la peggiore che si potesse scegliere.

Questo corso storico, comunque, sta per chiudersi; le luci del crepuscolo sono oramai più che evidenti. Si spera solo che i danni prodotti siano i più limitati possibili.

Anche se agli uomini di potere mancheranno i tempi della vittoria e del dominio; per gli uomini di buona volontà sono sempre vivi quelli della ricostruzione e della Verità.

NM




PREGHIERE E RINGRAZIENTI

Le vere raccomandazioni vanno vissute, prima che comprese

L’invito a non sprecare le parole nella preghiera può sembrare strano, forse duro, ma il Padreterno conosce l’intimità di ognuno. Inutile perdersi, dunque, nelle richieste personali cercando di piegare alle nostre volontà i disegni divini.

Nel Padre Nostro, la preghiera delle preghiere, emergono le categoriche, giuste ed illuminanti indicazioni.

Padre Nostro, dunque non Padre mio; ecco l’incredibile relazione con chi ci vive intorno.

Un dono imponente verso il quale possiamo rivolgere solo un piccolo e misero ringraziamento.

Un ringraziamento, comunque, vero e profondo a tutti quelli che sono vicini nel cuore, nella mente e nella vita per condividere il pane quotidiano: abbiamo bisogno di poco, di quanto basta, non abbiamo bisogno di più.

La felicità: volerci bene, fidarci dell’Eterno …

nm




[VIVA LA FESTA … DELLA REPUBBLICA ?]

Ricorrenza istituzionale; anche se non appare negli eventi che corrono per lo stivale, ognuno di noi può celebrarla nel proprio intimo, sicuramente, anche nelle proprie case

Una Repubblica che, nonostante i 77 anni trascorsi, ovviamente, non ancora raggiunge la sua maturità per via delle note resistenze di potere e denaro.

Parlare di Repubblica con i limiti di questo strano corpo elettorale che non vota, di questa improbabile giustizia in forte disagio, tralasciando i Gratteri nazionali, di questa classe politica di portaborse salita al potere senza capacità, di queste potenti corporazioni e di queste famiglie d’élite poste solo al comando e che non mollano l’osso, di questi tutori della costituzione che sostengono istituzioni perverse e soprattutto lasciano strafare gli enti marginali [vere valvole di sfogo per il potere che conta] enti locali allo sbando con assolutismo davvero inquietante, parlare di Repubblica adesso è RIDUTTIVO, se non insignificante per i tempi che viviamo… Poi, poco da aggiungere, si registra solo povertà dilagante.

Viva sempre la Repubblica; ma quella dei Padri, dei Martiri e dei Pensatori liberi ed Onesti:
VIVA DAVVERO

Ps. Per il resto tanta ma tanta miseria umana, adesso.

nm




[L’UNICO LOTTATORE RIMASTO]

Della finale dell’Europa League di quest’anno, nonostante le immagini, i colori, il grande movimento mediatico e le singolarità del web, non rimane che il solo e semplice sfogo di Mourinho contro l’arbitro nei parcheggi sotterranei dello stadio di Budapest.  

Personaggio atipico sicuramente questo portoghese, ma quel carattere deciso ed impavido lo rende comunque il migliore della categoria. Non le manda a dire, sempre attento e vigile, non lo prendi certamente in giro: quando vede la ragione, strumentalizzazioni a parte, penetra fino in fondo con denuncia vera ed in prima persona: è un lottatore vero, forse l’unico rimasto, visto ciò che offre il momento e la miseria dei media guida.     

Fra le tante indecenze di questo mondo non può mancare quella della classe arbitrale che vive, candidamente, nel grande movimento di denaro e dell’alta finanza del Calcio moderno. Un mondo, per quanto si voglia pensar bene, che si può definire ai margini ?

Manco per sogno; se da quel fischietto si può decidere sorti e destini d’ogni genere, possiamo immaginare tutto e di più, se poi ogni critica viene puntualmente e rigorosamente stoppata con sanzioni, indagini, querele e tutto quello che offre la ditta, cosa si può dedurre se non una infantile difesa di un fortino diroccato.

Con occhio distaccato, non si può che rilevare questa anomala relazione fra uomini, denaro e strumenti perversi di relazione che emergono purtroppo sul campo, in qualche inchiesta televisiva e forse in qualche tribunale, quando questi contano: comunque dove c’è denaro e di quelle sproporzioni tutto può degenerare e degenera puntualmente, come al solito: la cronaca ufficiale ci racconta poco, ma da quel poco si capisce tutto.

Inutile girarci intorno, tralasciando la [torda] tifoseria che non fa testo e le difese di cartello interessate, tutto sembra perso e perverso dunque, e contro la perversione di un mondo arbitrale dai contorni sempre più inquietanti, c’è poco da ragionare.

Per ogni gara, solo prestazioni di astuzie, inganni, indifferenza, superbia ma soprattutto miserabili ingiustizie che davvero adesso stanno diventando insopportabili.

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI, SAREBBE OPPORTUNO COMINCIARE A RIFONDARE QUESTO MONDO PARTENDO DAL DNA.




[LE ORIGINI]

Ron De Santis, sangue abruzzese alla Casa Bianca ? Tutto è possibile.

Tralasciando le questioni politiche americane molto dinamiche in questo momento, è utile soffermarsi su questo nuovo personaggio d’origini italiane, abruzzesi i suoi bisnonni paterni: erano di Bugnara e Cansano, che appare d’improvviso sulla scena mondiale. Ron De Santis ieri sera ha lanciato la sfida per raggiungere la Casa Bianca.

Si definisce cattolico ma propone alcune politiche molto discutibili sulle armi, sulla sanità e sull’istruzione … da verificare; per il resto sembra un personaggio che può davvero dare una spallata decisiva all’America delle mummie e soprattutto alle cose del mondo.

Bella presenza, bella famiglia, giovane, studi alla Harward, plurititolato, parlata dinamica, sintetica e convincete, amatissimo nella sua Florida di cui è presidente, rieletto con maggioranza schiacciante … e sembrerebbe oltremodo sostenuto [?] da quel fenomeno chiamato Elon Musk.

Intanto non può che far piacere seguire le sorti dei figli di nostri emigrati che alla fine ce la fanno: ecco il volto di quegli Stati Uniti che a volte ti disarmano davvero.

nm




[LE APPARENZE]

Si sì … i grandi della terra onorano i morti ?

Proprio in questi giorni i sette potenti della terra si ritrovano in Giappone, ad Hiroshima per le grandi decisioni per il mondo e nel frattempo trovano occasione di onorare i morti dell’Atomica.

Poi nel mondo ogni giorno registriamo ancora guerre, distruzioni e morte appunto.

Oggi, sono in corso almeno un centinaio di guerre cruente nelle diverse aree calde del globo, con migliaia di morti quotidiane dovute ad armi prodotte da questi cosiddetti grandi … dai cosiddetti grandi interessi ovviamente e dalle grandi lacrime.

Cosa dire?

Siamo solo di fronte ad un mondo malato, che vive nel delirio e che fa dell’apparenza uno strumento fondamentale del proprio agire perverso appunto.

nm




[IL DISORDINE]

Il rapporto dell’uomo con il mondo vive stagioni tribolate. Al disordine dell’agire corrisponde quello degli effetti.

Oltre un secolo di attività sul territorio con la forte esigenza di progresso possono seguire tutti i dettati e i protocolli imposti, i risultati sono sempre gli stessi: il disordine.

Registrando tutto quello che accade oramai da tempo immemore, senza tralasciare le strambe istituzioni delle inutili scartoffie e del potere perverso, possiamo confermare che questo disordine, oramai, regna ovunque.

Si possono indirizzare, come al solito, giustificazioni e responsabilità su altre questioni ed ecco dunque pronto il cambiamento climatico; ma è chiaro, si tratta sempre e solo dell’utile e necessario container delle parole e delle economie del delirio umano.

[Ps. Il problema rimane sempre e comunque l’enorme denaro e potere diffuso nelle varie istituzioni del nulla. Provare a dimostrare il contrario, se ci si riesce.]

nm




[LA FOTO]

Non è proprio una bella foto ma disegna molto bene lo stato delle cose nel Mondo

Il nostro Papa, arguto e deciso come sempre, con questa foto ci pone domande profonde sul mondo e sullo stato dei nostri pensieri e del nostro agire.

Poteva offrirci una foto diversa per il 13 maggio per la ricorrenza delle apparizioni di Fatima, invece ha scelto questa, e, come vediamo, le reazioni, anche nel nostro piccolo, sono e sono state sicuramente diverse, le più disparate, per lo più negative.

Il fatto più importante, comunque, è che questa foto invita a riflettere davvero adesso, ecco: obiettivo centrato.