SIGNORI E SIGNORE, ringrazio il giudice per la decisione coraggiosa, in merito alla sentenza del Tribunale dell’Aquila

Il concorso di colpa delle vittime del terremoto; hanno avuto una condotta incauta, dovevano scappare: il tribunale distribuisce richiama le responsabilità all’interno delle Comunità, taglia il risarcimento.

Brescia 17 ottobre 2022. Più che altro leviamo i sentimentalismi visto che questa sentenza come giusto che sia non vuole che l’emotività entri in questioni giudiziarie. Il Tribunale civile dell’Aquila dichiara che è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse. Significa quindi che, secondo la nota della sentenza redatta dal Giudice, una percentuale non indifferente di colpa per la loro stessa morte è delle vittime, perché non hanno avuto l’accortezza di allontanarsi dalla propria abitazione.

Sentenza responsabilità (d. civ.) (d. amm.) e contabile: conseguenza della violazione di un dovere comportamentale di qui il cittadino e la Comunità, non è mai stato informato/ti?

Purtroppo, la sensazione che ho e abbiamo, vivendo nelle nostre Comunità, e per chi frequenta quotidianamente i luoghi di lavoro, è che la prevenzione cioè essere informati come comportarsi in caso di calamità naturali e incidenti di siti vicino alle comunità, vengano troppo spesso considerati valori relativi e non assoluti. Quindi il richiamo alla responsabilità dei cittadini, oggettivamente, realmente, NON INFORMATI, che livello di responsabilità la si può attribuire?

Cortesi Sindaci/che, organi Istituzionali, continua a mancare la cultura-informazione della prevenzione del territorio della sicurezza in ambito lavorativo che dovrebbe essere la base dalla quale partire, una comune percezione di certi valori come fondanti non negoziabili e quindi assunti come punto di riferimento nelle nostre Comunità, per qualsiasi attività svolta in ambito lavorativo.

Mentre oggi purtroppo, troppo spesso, l’informazione come comportarsi in caso di eventi straordinari naturali, oltre alle norme a tutela della salute e sicurezza in ambito nelle nostre abitazioni, dove sono in agguato piccoli e grandi pericoli, vengono considerate inutili orpelli, lussi che non ci si può permettere o quando va molto bene niente di più che fastidiosi intralci alla Comunità e ai siti-realtà produttivi.

Il Giudice del Tribunale civile dell’Aquila dichiara che è fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta… Significa quindi che, secondo la nota della sentenza redatta dal tribunale, una percentuale non indifferente di colpa per la loro stessa morte è delle vittime, perché non hanno avuto l’accortezza di allontanarsi dalla propria abitazione.

È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta, dei Sindaci o autorità preposte.

Serve un cambio di cultura per il rispetto della vita umana a partire da un coinvolgimento delle nostre Comunità, degli studenti degli insegnanti e delle scuole; ben venuto PNRR per mettere in sicurezza i contenitori dove il nostro patrimonio umano sarà responsabile del proseguo delle nostre comunità.

Serve che in questi contenitori-scolastici e comunità ci sia l’obbligo dell’informazione nel solco culturale della prevenzione.

Cortesi Sindaci/che, Voi che avete in primis la responsabilità della nostra Sicurezza, serve farlo e chi ha il potere del governo e delle leggi deve farlo.

La Protezione Civile, INAIL, e altre categorie di volontariato sono da tempo impegnati, nel REAS.

Il claim della campagna Io non rischio – buone pratiche di protezione civile.

Strumenti e Mezzi, Donne e Uomini, se ben formati, possono essere utilizzati in ogni comunità per entrare, concretamente e costantemente, nelle scuole e nelle nostre Comunità, altrimenti si rimane soli in piazza vuote: il cittadino non percepisce!!

Quindi, i Sindaci devono assolutamente iniziare ad inserire nei loro bilanci il capitolo spese per la voce Protezione Civile, informazione e formazione, comunicazione al territorio, cultura nelle scuole ogni grado-ordine, allora sì che si mettono le basi per una cultura del territorio e della sicurezza.

Bisogna inserire soprattutto la cultura del rischio… altrimenti ci sarà sempre un giudice che applicherà, spalmerà e richiamerà le responsabilità… territoriali a chi non applica l’informazione, per garantire il rispetto della vita umana delle nostre Comunità e di chi lavora.

Il Giudice vuole contrastare l’ipocrisia post mortem delle inutili chiacchiere di circostanza e di fronte ad una strage quotidiana.

La sentenza è un coraggioso richiamo alle responsabilità soprattutto di chi è chiamato e votato dal popolo per tutelare la salute-sicurezza nelle nostre Comunità sui luoghi di lavoro, anche con investimenti mirati, tipo nuove voci nei bilanci Comunali.

Piccole risorse tasse dei cittadini … allora sarà un vero inizio per la cultura della prevenzione.

Papa Francesco recentemente all’Aquila per la 728esima Perdonanza celestiniana dice che è fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, tra le istituzioni e gli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante per i figli, per i nipoti, per il futuro.

Serve l’impegno di tutti, tutti insieme. Sottolineando questo tutti insieme, il Pontefice rivolgendosi alla folla dice: sinergia e concordia per ricostruire.

Ai familiari delle vittime esprimo la mia, vicinanza e quella della mia città Brescia e sottolineo la grande capacità di questo popolo di rialzarsi: Voi, gente aquilana, e altre Comunità, avete dimostrato un carattere resiliente. Radicato nella vostra tradizione cristiana e civica, ha consentito di reggere l’urto del sisma e di avviare subito il lavoro coraggioso e paziente di ricostruzione.

La sentenza eticamente coraggiosa del Giudice richiama ogni soggetto che vive nelle comunità alle responsabilità, un richiamo alle responsabilità per i figli, per i nipoti. Per il futuro.

Aggiungo: Cortese Sig. Sindaco, nell’opera cultura di prevenzione, anche le chiese, la casa dei cittadini, meritano un’attenzione particolare per simulazione di protezione. Sono patrimonio della comunità, non solo in senso storico e culturale, anche in senso identitario. Quelle pietre sono impregnate della fede e dei valori del popolo, e i templi di fede e di rappresentanza sono luoghi propulsivi della sua vita, della sua speranza.

Quanti morti ancora e altre coraggiose Sentenze dovranno esserci affinché Governo, Regioni e Sindaci/che e politica si destino dal sonno?

Iniziare a mettere piccola voce nei bilanci, per la Protezione Civile.

Celso Vassalini

Volontario Vicepresidente Aifos Protezione Civile




Lettera Aperta

al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri

e pc al Presidente Regione Abruzzo Marco Marsilio

La vera differenza tra una comunità civile ed una in via di sviluppo, sta nella diversa valorizzazione del bene pubblico. Tra i servizi pubblici offerti ai cittadini ci sono anche i trasporti. Naturalmente è importante che il servizio dei trasporti ci sia, ma quasi più importante è che esistano sufficienti informazioni sull’offerta degli stessi servizi. Altrimenti i servizi sono da considerare come se non esistessero. Non è un caso che i Regolamenti Europei insistano molto sulla essenzialità delle informazioni per la valorizzazione dell’investimento pubblico in ambito trasporti.

Consideriamo adesso l’offerta tramite Bus in partenza da Roma Tiburtina. Un cittadino interessato ad utilizzare un Bus per Pescara (per esempio) non è informato da un quadro generale riassuntivo delle partenze. Non sa quando parte il primo autobus, e non sa perciò neanche presso l’ufficio di quale Azienda di Trasporto dovrà recarsi per acquistare il biglietto. Dovrà perciò prima mettersi in fila presso gli sportelli delle diverse Aziende che effettuano quel servizio; informarsi su quando parte il primo bus; e solo dopo effettuare nuovamente la fila per acquistare il biglietto dall’Azienda che offre il servizio cui è interessato. In questo modo, l’acquisto del biglietto a Roma Tiburtina per poter viaggiare con i Bus diventa una fatica incredibile.

Il danno che viene sofferto dai viaggiatori per poter viaggiare diventa un danno al servizio pubblico dei Trasporti. Perciò un danno all’investimento pubblico, ed anche alla civiltà di una comunità. Eppure, sarebbe facilissimo fare in modo che il Quadro riassuntivo di tutte le partenze e gli arrivi dei Bus da Roma Tiburtina funzionasse regolarmente e non fosse desolatamente spento come peraltro riscontrabile dall’allegata documentazione fotografica. Costituirebbe un modo per semplificare la vita ai cittadini, e valorizzare così l’offerta del Servizio Pubblico nel campo dei Trasporti.

Segretario Regionale Abruzzo e Molise FILT-CGIL

Franco Rolandi

Responsabile Osservatorio sulla mobilità Federconsumatori Abruzzo

Tino Di Cicco

FEDERCONSUMATORI




Egregio Dott. Armando FORGIONE

Prefetto della Provincia di 66100 CHIETI

protocollo.prefch@pec.interno.it

Oggetto: Richiesta Parere Di Legittimità Delibera Di Giunta Comunale

Gentilissimo Signor Prefetto,

la Giunta Comunale di Cupello in data 4 agosto 2022 ha adottato la delibera numero 78 dal titolo “Conferimento incarico legale per tutela dell’onorabilità e dell’immagine del Comune di Cupello”, che alleghiamo alla presente nota.

La suddetta delibera prende spunto da una presunta diffamazione fatta da un privato cittadino nei confronti dell’Amministrazione Comunale per il tramite del canale social Facebook.

Riteniamo l’adozione della delibera da parte della Giunta Comunale fuorviante sul piano del metodo, nonché intimidatoria sul piano del merito poiché, da ora in poi, qualsiasi privato cittadino che liberamente e legittimamente esprima un giudizio critico nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della maggioranza che la sostiene rischia di trovarsi querelata per diffamazione.

È una delibera di Giunta che ci lascia esterrefatti e che riteniamo fortemente inopportuna, in quanto nei tempi correnti i canali social sono divenuti lo strumento predominante del confronto politico e istituzionale e la stessa Amministrazione Comunale di Cupello ne ha fatto il proprio stile, tanto che con frequenza quotidiana autocelebra e pubblicizza le proprie attività, comprese quelle più ordinarie.

Riteniamo che, qualora l’Amministrazione Comunale si fosse ritenuta offesa da qualche libero commento apparso su Facebook, avrebbe avuto il pieno diritto di affidare l’ incarico ad un proprio legale di fiducia, anche considerando che ne dispone in numero notevole, senza ricorrere a una delibera di Giunta.

Si tratta, a nostro avviso, di un’azione dal chiaro intento intimidatorio.

Con la presente CHIEDIAMO alla SV Ill.ma di valutarne e verificarne la legittimità e, laddove necessario, invitare la Giunta Comunale al ritiro o ad una sostanziale modifica dei contenuti.

In attesa di un Suo cortese e solerte riscontro La salutiamo cordialmente.

Cupello 11/08/2022

I Consiglieri Comunali

Roberta BOSCHETTI

Camillo D’AMICO

Marco ANTENUCCI

Michele D’ALBERTO




CRISI IDRICA e climatica

Pretendiamo delle risposte dalla regione, dalla provincia di Chieti e dalla Sasi spa!

Al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio

Al Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna

Al Presidente della Sasi SpA Gianfranco Basterebbe

Gentili presidenti,

ci ritroviamo ormai dinanzi agli indiscutibili cambiamenti climatici le cui evidenze sono

quotidianamente confermate dalla comunità scientifica internazionale, e l’emergenza idrica che sta

attraversando l’Italia espone a grandi rischi ambientali, sociali ed economici i territori. Anche il

nostro.

Certamente la mancanza delle piogge gioca un ruolo fondamentale in questa crisi, ma anche la

scarsità di politiche lungimiranti e strategiche ha colpe innegabili.

Basti pensare che la rete idrica, costruita a metà del secolo scorso con i finanziamenti della Cassa

per il Mezzogiorno, non è mai stata ammodernata, ma si è sempre proceduto con piccoli interventi

manutentivi o, termine non fu mai più azzeccato, tappabuchi.

In Abruzzo, secondo i dati Istat, oltre il 50% dell’acqua immessa nella rete idrica viene dispersa, e la

provincia di Chieti risulta addirittura essere la peggiore in Italia con oltre il 70% dell’acqua dispersa:

per capire ancora meglio, 7 litri su 10 non arrivano nelle case delle persone o non vengono

conteggiati dai contatori a causa degli allacci abusivi!

Solo nel mese di giugno 2022 (fino al 29 giugno), sono stati emessi dalla Sasi S.p.A. ben 68 avvisi

di interruzione o sospensione del servizio idrico. Ripetiamo: 68 avvisi in 29 giorni. Eppure, nei

principi fondamentali della carta dei servizi della società si legge che “È garantito l’impegno ad

erogare un servizio continuo, regolare e senza interruzioni… È perseguito l’obiettivo del

progressivo miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del servizio, adottando le soluzioni

tecnologiche, organizzative e procedurali più funzionali allo scopo”.

Vogliamo ricordare e ribadire che, nonostante il servizio idrico venga gestito da una società per

azioni, il diritto all’acqua è un diritto garantito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani!

Questa crisi idrica è divenuta ormai la normalità nella nostra regione e nella nostra provincia, e la

situazione è diventata ormai insostenibile.

A questo punto chiediamo al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e al presidente

Provincia di Chieti Francesco Menna: quali azioni concrete si intendono attuare per

affrontare l’ennesima emergenza idrica e quali azioni intendono attuare affinché se ne

possano prevenire in futuro? Con quali tempistiche?

Alla Sasi SpA, inoltre, chiediamo: quali sono le azioni che intende adottare, e con quali tempistiche,

per ridurre e contrastare la dispersione di acqua lungo la rete idrica che gestisce?

Cordiali saluti.

Forum Civico Ecologista

ARCI prov. Chieti

Italia Nostra del Vastese

Stazione Ornitologica Abruzzese

Gruppo Fratino Vasto

Forum H2O




Al Sindaco

Tiziana Magnacca. Al Presidente del Consiglio Comunale: Eugenio Spadano. Al Segretario Comunale: Aldo D’Ambrosio

Ieri si è svolto l’ultimo consiglio comunale della consiliatura che mi ha visto tra gli eletti.  Ho cercato in questi anni di adempiere al mio ruolo “con disciplina e onore” così come impone la Costituzione Italiana. Cosciente della grande opportunità e del grande onore che la cittadinanza mi ha generosamente donato, colgo l’occasione per salutare il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale e tutti i colleghi consiglieri.

Saluto inoltre il segretario comunale e tutti i dipendenti comunali, sempre disponibili e attenti. Con tutti ho cercato, in questi anni di instaurare un leale rapporto di proficua collaborazione, nell’interesse generale della Città. Mi rammarico per la mia assenza alle operazioni di voto nel Consiglio Comunale di ieri, per il rispetto che nutro per il ruolo ricoperto e per i cittadini di San Salvo, tengo a precisare che è stata dovuta esclusivamente a motivi professionali e ad impegni non prorogabili presi prima della convocazione del Consiglio. Rivolgo infine il mio in bocca al lupo a tutti i candidati, ed il mio augurio più grande per un proficuo lavoro a quanti siederanno nel prossimo Consiglio Comunale.

Gennaro Luciano




AI SINDACI dei Comuni della Regione Abruzzo

Gentile Sindaco,

si torna ancora a parlare di riduzioni di sportelli bancari nei territori dell’Abruzzo. Purtroppo, è, oramai, da anni che il processo va avanti in modo imponente, senza alcuna programmazione e, soprattutto, senza l’ascolto attivo degli stakelholder e di coloro che vivono le ricadute di tali scelte. Il 24 settembre 2021, tutte le Organizzazioni Sindacali di settore, hanno manifestato davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara, proprio in ragione del mutamento delle realtà bancarie sul territorio, anche, e soprattutto, a seguito della scomparsa delle banche locali (Banca Popolare Lanciano e Sulmona, Banca Carichieti, Banca Caripe, Banca Carispaq e Banca Tercas), ad eccezione delle poche Banche di Credito Cooperativo che continuano, con difficoltà, a svolgere un ruolo importante sul territorio. In questa occasione, le scriventi OO.SS., intendono coinvolgere, non solo i Sindaci di quei Comuni, che saranno interessati dalle prossime chiusure, ma tutti i primi cittadini dei 305 Comuni della Regione.

Nel 2010, le filiali bancarie operanti in Abruzzo erano 701. Nei primi sei mesi del 2022, si ridurranno ancora, per effetto di chiusure ed accorpamenti, a 429, con una differenza di 272 sportelli. Nello stesso periodo in esame, i Comuni serviti dagli Istituti di Credito, erano 171, su 305, mentre il numero dei Comuni che manterranno almeno uno sportello bancario, scenderà a 126. Purtroppo, il fenomeno, è ancora in forte progressione, ed anche in assenza di piani industriali le principali banche italiane si concentrano su ulteriori razionalizzazioni. Occorre prevenire il fenomeno dell’abbandono e della desertificazione bancaria, che ha effetti devastanti principalmente sui territori interni e/o montani. Il venir meno di essenziali servizi bancari, produce l’aumento delle diseguaglianze e, allo stesso tempo, diminuisce le inclusioni dei cittadini, dei piccoli imprenditori, delle lavoratrici e dei lavoratori e, ancor di più, dei pensionati. La dinamica delle imprese attive, prevalentemente micro e piccole, negli ultimi anni, è negativa e di molto superiore a quanto accade a livello nazionale. Il forte calo è molto accentuato non soltanto nei territori interni e montani ma sta interessando anche i Comuni ubicati nella fascia costiera. I dati numerici, al riguardo, denunciano un fenomeno nuovo che deve essere approfondito, soprattutto se si tiene conto del fatto che, tale calo, procede in parallelo con gli effetti di diminuzione demografica specialmente dei giovani e con l’abbandono del territorio da parte degli Istituti di Credito. Le priorità delle aziende bancarie non possono essere basate esclusivamente sul profitto ma devono riconsiderare anche lo sviluppo sostenibile dei territori e il benessere diffuso dei cittadini.

Per tale ragione, La invitiamo a discutere con noi all’iniziativa dal titolo

L’UGUAGLIANZA POSSIBILE – LE BANCHE NEI COMUNI DEL FUTURO

9 giugno 2022, alle ore 9:30

Sala Ipogea del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo, Palazzo Emiciclo – L’Aquila.

Le Segreterie

FIRST CISL Regionale

FISAC CGIL Regionale

UIL.CA Regionale




OPERA DISPENDIOSA nella esecuzione e nella gestione

I balneatori protestano sul progetto del lungomare

San Salvo, 19 maggio 2022. A seguito della presentazione dei lavori che interesseranno una importante porzione del lungomare della nostra cittadina l’Associazione Balneatori e Turismo San Salvo non può esimersi dal constatare come il progetto proposto risulta non idoneo alle necessità che il nostro litorale necessita.

Una progettazione che non ha tenuto conto delle peculiarità intrinseche del nostro lungomare, legata principalmente a problematiche di tipo meteorologico e che d’altronde è stata realizzata senza la minima collaborazione con i più diretti interessati che sono gli stabilimenti balneari che insistono su quel tratto di arenile, non può incontrare il favore della nostra associazione. La riqualificazione di quella porzione di lungomare porterà alla realizzazione di un’opera economicamente dispendiosa sia dal punto di vista esecutivo sia, soprattutto, di gestione.

Il nostro rammarico è legato alla scelta di un progetto che presenta delle problematiche che in sede di presentazione sono state espresse da tutti i componenti dell’associazione presenti. Rimaniamo fiduciosi che le modifiche richieste siano ancora apportabili a quello che è un progetto esecutivo e già in fase di preventiva realizzazione.

Rimarchiamo allo stesso tempo la totale assenza di concertazione tra amministrazione e associazioni di categoria. Carenza di confronto che porta ad interventi repentini e tardivi rispetto ad un iter condiviso in fase di progettazione.

Associazione Balneatori e Turismo San Salvo




Costruire la pace

Un nuovo rinascimento per l’Europa

Teramo, 25 febbraio 2022 –

Cari fratelli e sorelle,

questa mattina ci siamo svegliati con le tristi e preoccupanti notizie che provengono dall’Europa dell’Est. Poche ore prima avevo partecipato alla organizzazione del prossimo Forum internazionale del Gran Sasso che avrà per tema: “Un nuovo rinascimento per l’Europa”.

Con il cuore e la mente protesi verso la chiusura del Giubileo di San Gabriele, il Signore affida a tutta la Chiesa e a tutti gli uomini di buona volontà una grande responsabilità: costruire la pace in Europa e nel mondo.

   Accogliendo l’invito di papa Francesco desidero dedicare la celebrazione della Santa Messa che presiederò nel Santuario di San Gabriele Domenica 27 febbraio alle ore 16 alla preghiera per la Pace.

    Invito tutte le comunità ecclesiali ad unirsi nella preghiera e a prepararsi alla Giornata di digiuno per la Pace con la quale, Mercoledì delle Ceneri, inizieremo la Santa Quaresima, guidati dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2022.

         Alle ore 18.30 presiederò la Santa Messa e il rito dell’imposizione delle ceneri nella Cattedrale di Teramo.

         Nei prossimi giorni Vi invierò la mia lettera ai giovani per il mese di marzo.

           Augurando a tutti un fecondo cammino quaresimale, Vi benedico di cuore.

Vostro

X Lorenzo, vescovo




 Al presidente Marsilio

Le inadempienze del management della Tua S.p.A. mettono a rischio servizi e lavoro

Abruzzo, 20 gennaio 2022 –

È un grido di allarme quello lanciato dalle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal: “La lotta alla pandemia, tuttora in corso, ha generato risorse e normative che non possono essere sprecate, anche nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale.

La Giunta regionale, presieduta dal Governatore Marsilio, ha scommesso sul rilancio occupazionale della Società regionale di TPL, TUA S.p.A., ma le inadempienze del management, unitamente a consulenze esterne di discutibile efficacia (peraltro affidate molto spesso a ex funzionari aziendali collocati di recente in pensione!), stanno mettendo seriamente a rischio il raggiungimento dell’obiettivo“.

Questa la sintesi della posizione delle Organizzazioni sindacali, impegnate a cercare un confronto che possa portare a risultati importanti per la nostra Regione: “lo scorso 19 ottobre 2021, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, il Presidente Marsilio ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni, parlando di un’importante iniezione di fiducia e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire occupazione stabile e superamento del precariato.

Tutto questo sarebbe stato possibile attraverso la sottoscrizione con le parti sociali di un “Contratto di Espansione”, ovvero di uno strumento legislativo atto ad ottenere ricambio generazionale abbinato a percorsi formativi per fornire nuove competenze.

Da parte nostra, condividendo appieno le finalità evidenziate dal Presidente Marsilio, abbiamo lavorato per la sottoscrizione in tempi celeri degli accordi necessari risultando la prima realtà in Italia a redigere un testo condiviso di Contratto di Espansione nel trasporto pubblico locale.

Non c’è stata altrettanta attenzione al tema da parte della dirigenza di TUA, e questo pressapochismo mette a rischio il raggiungimento degli importanti obiettivi prefissati.”

In merito a quest’ultima affermazione le Organizzazioni Sindacali mettono in evidenza tre inadempienze che sono alla base del rischio di fallimento del progetto occupazionale stabile e tutelato, dell’accordo sindacale e quindi del buon esito dell’iter relativo al Contratto di Espansione:

  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO – Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011: IMPEGNO DISATTESO
  3. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa: IMPEGNO DISATTESO

Su questo ultimo aspetto, peraltro, ci preme evidenziare che la norma legislativa per il Contratto di espansione, prevede espressamente che l’azienda presenti obbligatoriamente una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi previsti.

Il dato drammatico si evidenzia ancor di più analizzando l’andamento occupazionale in TUA dalla sua nascita ad oggi:

“la gestione della TUA SpA, ha prodotto una diminuzione della forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 a poco meno di 1300 di oggi, con una perdita secca per la Società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro, il tutto con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in house e con un aumento delle corse bis causa Covid.

Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno e ammontano a 22702 le giornate in somministrazione (lavoro interinale) che la TUA SpA ha utilizzato.

“L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e lotta al precariato auspicato dal Presidente Marsilio e da noi condiviso.”

A poco è servito l’immissione di lavoratori precari che peraltro pur essendo stati “sfruttati” in termini salariali e normativi, rischiano addirittura la beffa di non poter partecipare al concorso pubblico in ragione dei limiti di età e dei requisiti previsti per le assunzioni con contratti di apprendistato.

I disservizi all’utenza aumentano esponenzialmente. Lavoratori pendolari e studenti vengono continuamente appiedati a causa della carenza di conducenti.

Numerose corse, in particolare sulle relazioni di traffico più frequentate, vengono quotidianamente soppresse.

Alla luce di quanto sopra esposto, le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno chiesto  un confronto con il Presidente della Giunta per evitare il fallimento del progetto occupazionale di una delle più importanti realtà lavorative della nostra Regione.

SEGRETERIE REGIONALI

Franco Rolandi FILT CGIL           

Andrea Mascitti FIT CISL            

Vincenzo Marcotullio UILTRASPORTI          

Luciano Lizzi FAISA CISAL

                                                         Sig. Presidente Regione Abruzzo

                                                         Dott. Marco MARSILIO

                                                  e p.c.             Agli organi di stampa

Oggetto: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO MARCO MARSILIO

Sig. Presidente,

circa tre mesi fa, esattamente lo scorso 19 ottobre 2021, Lei è stato artefice, unitamente al Presidente di TUA Spa, di una conferenza stampa  nella quale, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni da distribuire in un arco temporale di 14 mesi, (una notizia che peraltro venne anticipata nel mese di giugno dello stesso anno e sempre con un comunicato stampa dallo stesso Presidente Giuliante, alla vigilia della sottoscrizione con le parti sociali di un “contratto di espansione”).

Parlando di un’importante “iniezione di fiducia” e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire “occupazione stabile e superamento del precariato“, sono state altresì esplicitate e specificate le 127 posizioni oggetto di assunzione da tenersi anche attraverso il contratto di apprendistato per il quale, come è noto, la legge di bilancio 2022 ha confermato lo sgravio contributivo totale per le aziende che ne facciano ricorso.

Assunzioni mediante concorso pubblico che, soprattutto per il personale addetto alla guida degli autobus, costituirebbero una novità attesa da ben 7 anni. Risale infatti al 5 marzo 2015 (TUA non era ancora nata) quando a firma dell’allora presidente di Arpa SpA, la pubblicazione del bando per l’assunzione di autisti part time.

Da allora ad oggi, tra affidamenti (sottocosto e in sub concessione) a vettori privati prevalentemente a conduzione familiare (non a caso nessuna impresa privata abruzzese degnamente strutturata ha formulato offerte per aggiudicarsi tali servizi) e con ricorsi massicci al precariato e ai contratti di somministrazione, la società regionale di trasporto, nello stesso arco temporale, ha visto dilapidare la propria forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 (anno in cui nacque TUA Spa) a poco meno di 1300 di oggi con una perdita secca per la società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro. Il tutto, va precisato, con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in-house ed i ristori derivanti dall’emergenza covid.

            Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno, ammontando a 22702 le giornate in somministrazione lavoro che la TUA SpA ha utilizzato. L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e di lotta al precariato da Lei auspicato e da noi condiviso.

Le immissioni di nuovo personale dipendente, abbinate alle trasformazioni a tempo pieno degli attuali lavoratori TUA che da anni operano con prestazioni part time e con retribuzioni altrettanto ridotte, sono state peraltro oggetto del summenzionato Contratto di Espansione(1) che le scriventi organizzazioni sindacali hanno responsabilmente sottoscritto, prime in Italia nell’ambito del TPL, lo scorso 12 agosto 2021 presso il Ministero del Lavoro, condividendo con l’impresa la necessità di agevolare il turn over generazionale mediante l’inserimento di nuove risorse da assegnare a specifici percorsi formativi.

Il programma di assunzioni che l’azienda intende perseguire attraverso il solo contratto di apprendistato (e che peraltro impedisce ai tanti lavoratori interinali con età maggiore di 29 anni e che finora hanno prestato la propria attività in TUA, di poter partecipare al concorso con la speranza di un rapporto stabile) , il progetto di formazione e di riqualificazione del personale, il piano di riorganizzazione dell’impresa nonché il piano d’esodo, costituiscono parte integrante del verbale di che trattasi (di cui si allega copia), siglato, come detto, oltre che dalle parti sociali, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla società TUA (assistita peraltro – e a differenza delle parti sociali – dallo studio legale Pessi e associati e dallo studio di consulenza del lavoro Brisciani& Partners Stp).

Ebbene a fronte di questa ampia premessa, siamo a segnalarLe una serie di gravi inadempienze aziendali, che non attengono soltanto gli impegni assunti in conferenza stampa rispetto all’immissione di nuovo personale, ma che disattendono anche quanto sottoscritto in sede ministeriale e nei verbali di accordo correlati e risalenti al 30 giugno 2021.

A tal proposito e per avvalorare le nostre affermazioni, ci permettiamo di elencare sinteticamente le inadempienze e le anomalie:

  • CONTRATTO DI ESPANSIONE (accordo Ministero del Lavoro del 12 agosto 2021)
  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO –Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011:

IMPEGNO DISATTESO

  1. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria (2) a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa:

IMPEGNO DISATTESO

            Premesso che Ad oggi la forte carenza di organico produce disservizi giornalieri all’utenza, numerose corse nell’area metropolitana vengono regolarmente soppresse, studenti e pendolari Lavoratori vengono privati del servizio minimo contribuito dalla regione, le scriventi Segreterie, con il fine di poter dare un fattivo contributo agli obiettivi che la sua Giunta si prefigge, chiedono un incontro, certi di poterLe fornire elementi e considerazioni utili ad una valutazione complessiva delle prospettive aziendali e dell’operato dell’attuale management.

  1. di cui all’art. 41 del d.lgs. n 14/2015, come sostituito dall’articolo 26-quater del decreto-legge n.34/2019 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 58/2019 e successivamente modificato dall’art.1, comma 349, legge 178/2020 e dall’art.39 del D.L.73/2021
  2. Il comma 5-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato dall’articolo 1, comma 349, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 prevede che il datore di lavoro, allo scopo di dare attuazione al contratto di cui al comma 1, sia obbligato a presentare una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi prescritti dalla norma.La fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto… (omissis)…Il datore di lavoro esodante deve consegnare alla Struttura territoriale presso la quale assolvei propri obblighi contributivi il documento bancario attestante la fideiussione a garanzia degli obblighi di cui al programma di esodo. La predetta Struttura territoriale, verificata la conformità della fideiussione agli obblighi indicati nel prospetto INPS, ne comunica l’accettazione al datore di lavoro e alla banca… (omissis)…In caso di mancato versamento della provvista in unica soluzione e di mancata sottoscrizione della fideiussione, l’Istituto provvederà a dare comunicazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per gli eventuali adempimenti di competenza. Come sopra precisato, la fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto aventi ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e per la contribuzione correlata.

FILT CGIL (Rolandi)

FIT CISL (Mascitti)  

UILTRASPORTI (Marcotullio) 

FAISA CISAL (Lizzi)




Lettera al sindaco

In risposta al comunicato sull’antenna

Anversa degli Abruzzi, 11 maggio 2021 –

Caro Sindaco,

nel comunicato si afferma: “A seguito della richiesta di installazione pervenuta nel 2018, è stato avviato l’iter previsto dalla legge per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie.” Dire 2018 è troppo vago. Ti prego di specificare la data precisa della prima richiesta della Wind. Quindi, vediamo un po’, ti è arrivata la richiesta e subito ti sei attivato per le autorizzazioni. Ma che solerzia! Che efficienza! 

Nella richiesta veniva specificato il sito in questione o andava bene qualsiasi sito?

In altre parole, nella prima richiesta della Wind veniva specificato anche il sito?

O c’è stata una trattativa?

Se sì su quali punti si è trattato?

Ma una domanda impertinente mi sorge: siete stati voi a fare la richiesta alla Wind o quest’ultima a voi?

Come puoi ben immaginare non è cosa di poco conto. E chiedo venia ma la discussione tra i membri dell’amministrazione (come quelle che facevamo su ogni argomento importante) c’è stata?

E con chi?

Nel 2018 sono stato fisso a Castro e passavo spesso in comune chiedendoti se c’era qualcosa di importante di cui discutere, ma di questa fantomatica richiesta della Wind non mi è stato mai fatto cenno.

La corretta governance o prassi decisionale per una richiesta così delicata prevede prima un passaggio in consiglio con discussione e forte della decisione consiliare procedere alla richiesta delle autorizzazioni. Si è sempre proceduto in questo modo, dove delle volte al posto del consiglio, ci riunivamo nella stanza del sindaco per trovare un consenso generale su progetti importanti.

In questo caso non si è proceduto in questo modo ed in più la richiesta della Wind è stata tenuta volutamente sottotraccia e comunicata solo ad altri due consiglieri. Alcuni consiglieri storici non ne sapevano nulla perché stavano subendo un processo di marginalizzazione proprio in quel periodo. Mi riferisco a Gabriele Gianni.

L’allora ed attuale sindaco Gianni Di Cesare sapeva e sa benissimo della mia sensibilità verso il rispetto del paesaggio e più volte mi ero lamentato con lui dello stato di abbandono delle antenne sul colle di S. Michele e gli avevo esternato la necessità di un intervento. A maggior ragione avrei dovuto essere informato per prima visto che una delle mie proprietà ovvero l’ara di Camillo confina con il sito del serbatoio dell’acqua. Invece ripeto che sono stato tenuto all’oscuro di tutto e a questo punto posso affermare che solo pochi fedelissimi lo sapevano.

Un punto sul quale sto indagando in questi giorni e se l’ufficio tecnico del comune era in potere di richiedere le autorizzazioni senza una delibera consiliare. È evidente, infatti, che in questo caso il carro è stato messo davanti ai buoi! Mi sembra quanto meno strano di essere stato tenuto informato su tutti i progetti importanti ma, guarda caso, su questo no. In questi giorni mi sono chiesto il perché di questo comportamento peculiare della vecchia politica anversana, da cui mi avevano messo in guardia personaggi storici della opposizione anversana. Mi riferisco ovviamente a Nunzio Marcelli.

Durante le mie passeggiate solitarie su quest’isola sperduta nel Mediterraneo, mi sono chiesto con rabbia, delusione e incredulità il perché di uno sfregio così macroscopico ad un gioiello così importante per il territorio e per l’intero Abruzzo. Per stupidi e banali 5000 euri si deturpa Castrovalva?

L’amministrazione non aveva bisogno di questa entrata. Il bilancio sempre chiuso in pareggio come da legge. La copertura WiFi di Castro?

Ma quando mai!

A Castrovalva avevo più copertura che in Toscana e sin dal 2012 con il servizio offerto da SINET lavoravo da casa quando ne avevo bisogno. Copertura WiFi di Anversa?

Si poteva scegliere la sede delle altre antenne a Colle S. Michele. Tra le altre cose questa antenna non serve nemmeno per la banda larga che arriverà con la fibra (che è arrivata a Casale di Cocullo). Consiglio a tutti gli Anversani di andare al min 44 della registrazione streaming del consiglio comunale del 23/4/2021 per scoprire che il comune sta creando un ponte radio tra Cocullo e Castro per dare la banda larga in anticipo al comune di Anversa per rientrare all’interno di un censimento di due università del nord sui comuni adatti allo Smart working (a me sembra assurdo). Ovviamente la società che sta offrendo questo servizio è la SINET. Ma allora questa antenna Wind a cosa serve?

Ovvio per la continuità territoriale del servizio Wind per la copertura del tratto autostradale. Ma perché sfregiare Castro per una simile necessità? Devo dire che ci ho messo un paio di giorni ma dopo ho fatto due più due ed ecco la ragione. Nel 2018 si era iniziato a discutere cosa fare della vecchia scuola di Anversa ed ex sede della comunità psichiatrica. Se ne discuteva spesso sia in consiglio che nelle riunioni nella stanza del sindaco alla presenza di vari consiglieri. C’era un problema: lo stato di conservazione interna dello stabile non era dei migliori e da una stima richiesta i lavori avrebbero richiesto una spesa di ca 100mila euro.

Dove trovarli. Un mutuo ventennale per quella cifra significava uno sbilancio di ca 6mila euro annui. E il comune non poteva chiudere il bilancio senza una entrata di finanziamento. Se ne discuteva sempre. Ma ad un certo punto è tutto uscito fuori dal radar. Ora si scopre che il finanziamento lo avevano trovato ma comportava lo sfregio. Ma non si doveva informare gli altri e specialmente il sottoscritto. Ovviamente hanno informato la consigliera storica di Castrovalva ma non me, perché avrebbero trovato un muro su quella localizzazione e non per il mio orticello ma per rispetto a Castro. La consigliera storica la dovevano coinvolgere per rendere accettabile lo sfregio presso gli abitanti e i proprietari che si sarebbero di sicuro lamentati una volta messi di fronte al fatto compiuto. Quindi il flusso annuo di entrata per accendere un mutuo per il riordino interno della ex sede della comunità è stato trovato con la svendita del paesaggio e seguendo un processo decisionale opaco, truffaldino e sotterraneo che ha coinvolto tutta l’amministrazione per la maggior parte ignara. Ovviamente nessuna decisione condivisa ma solo decisione finale in consiglio dove il sindaco sa di avere la maggioranza.

Vedi, caro sindaco, per quel poco che ti conosco, so perfettamente che ti vergogni di questo sfregio a Castrovalva, anzi te ne vergogni profondamente, ma, moralmente e politicamente, ti senti giustificato dal fatto che lo hai fatto per la comunità, perché vuoi ristrutturare un immobile da mettere a sua disposizione. Ma, caro Gianni, hai negoziato un tuo desiderio politico con la bellezza di Castrovalva. Ne prendi coscienza per favore! Questa bellezza è un assoluto che non puoi negoziare perché non è né tua né mia e nemmeno dei castresi; questa bellezza è dell’umanità.

Castro non è negoziabile!

Se vuoi riparare a questa improvvida decisione, dalla quale non ti ho potuto difendere o consigliare perché me ne hai tenuto all’oscuro, è necessario da parte tua un comportamento di umiltà e schierarti a fianco di tutti gli abruzzesi e chiedere alla Wind di spostare l’antenna sul colle di S. Michele. Questo sarebbe un comportamento da nuova politica di cui noi abbiamo bisogno per riacquistare la fiducia nei tuoi confronti. La riunione che hai avuto con la Wind per un intervento di mitigazione dell’impatto (che la dice tutta della superficialità con la quale hai preso questa decisione) non va in questa direzione. La mitigazione della bruttezza non genererà mai bellezza!

Noi siamo qui ad attendere un tuo atto di presa di coscienza ma se si continua su questa strada attenditi una stagione infuocata di manifestazioni e rimostranze in cui chiameremo in campo tutte le associazioni abruzzesi e nazionali.

Ed ovviamente porteremo in tribunale il comune ed il tuo operato in questa decisione. Sta a te decidere cosa è meglio per l’attuale amministrazione. Un tuo atto di umiltà liberebbe anche la consigliera storica di Castrovalva che si è spinta financo a scrivere che il sottoscritto non ha mai dimostrato amore per il paese di Escher.

L’umiltà è la più grande delle virtù perché ti libera dai tuoi fantasmi e ti apre al futuro!

Un caro abbraccio, Roberto Isidoro