LA CONSEGNA DELLE BANDIERE GIALLE

Presenti i Comuni abruzzesi aderenti alla rete

Fossacesia, 13 luglio 2024. Si è tenuta ieri, 12 luglio, presso il Parco dei Priori, la cerimonia regionale per la consegna delle bandiere gialle della rete ComuniCiclabili di Fiab. Presenti i 19 Comuni abruzzesi aderenti alla rete, che a livello nazionale sfiora ormai i 200 ComuniCiclabili, compresi i grandi capoluoghi metropolitani. Sindaci e Assessori hanno ritirato la bandiera con i bike smile (da 1 a 5, secondo il livello ottenuto dalle valutazioni effettuate dalla Fiab) e l’attestato riportante il punteggio ottenuto. In Abruzzo aderisce  la quasi totalità dei comuni costieri, salvo poche eccezioni.

A questi si aggiungono, nell’interno, i capoluoghi Teramo e L’Aquila, e i Comuni di Rapino, Corropoli e Tocco da Casauria. Alla cerimonia hanno partecipato anche diversi amministratori di ulteriori Comuni interessati a candidarsi per l’edizione 2025.

La cerimonia è stata aperta dai saluti di Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia, città entrata nella rete ComuniCiclabili in questa edizione; dal Direttore ANCI Abruzzo, Massimo Luciani; dal presidente regionale UNITEL, Raffaele Di Marcello e dal presidente nazionale FIAB Alessandro Tursi. La moderatrice dell’evento, Genny Gallinelli, ha illustrato punti di forza e criticità di ogni singola valutazione e rinnovato la  disponibilità, da parte di Fiab, a supportare e affiancare ciascun comune nel proprio percorso di miglioramento dei punteggi. A settembre si apriranno le iscrizioni alla nona edizione di ComuniCiclabili, tutte le informazioni e contatti sul sito www.comuniciclabili.it .

Unitel: approfittare dell’obbligo di rinnovare i piani urbanistici comunali per inserire la pianificazione della ciclabilità

Nella cerimonia di ieri, per la consegna delle bandiere gialle dei ComuniCiclabili abruzzesi, organizzata da FIAB e Comune di Fossacesia, era presente anche UNITEL, Unione Nazionale Tecnici Enti Locali, con il presidente regionale Raffaele Di Marcello.

Nel corso degli interventi l’Arch. Raffaele Di Marcello ha sottolineato come la ciclabilità non è relativa solo a piste ciclabili ma riguarda tutta la pianificazione comunale, da quella urbanistica fino a quella trasportistica e anche sociale.

A tal proposito il presidente regionale UNITEL ha sottolineato come l’obbligo, previsto dalla nuova legge regionale, di redigere i nuovi Piani Urbanistici Regionali entro il 2028, sia una opportunità per inserire all’interno degli stessi le tematiche della mobilità ciclistica ed i servizi per chi usa la bicicletta quotidianamente e/o per fini turistici e ricreativi.

Non solo piste ciclabili, quindi, ma Città ciclabili.




LA FESTA DEGLI GNOMI

Best practice per un turismo culturale sostenibile

Roccaraso, 13 luglio 2024. La Festa Nazionale degli Gnomi, quest’anno compie 21 anni. Il 26, 27 e 28 luglio a Roccaraso in località Fonte della Guardia – Aremogna, torna in scena l’appuntamento più Gnomoso dell’estate, una Festa che ancora una volta animerà i boschi abruzzesi con fate, elfi, gnomi, folletti, unicorni e cavalli alati.

L’edizione di quest’anno si preannuncia ancora più ricca di appuntamenti spettacolari, proposti da compagnie dedite al teatro ambiente e al teatro fantasy di rilevanza nazionale e internazionale. Boschi accoglienti, laboratori creativi, racconti animati, passeggiate guidate da personaggi fiabeschi, danze fatate, evoluzioni di unicorni alati e gli immancabili spettacoli notturni illuminati da fioche lanterne, diverranno ancora una volta la perfetta cornice di un mondo fatato capace di restituire il fascino senza tempo del Piccolo Popolo.

Nel corso degli anni, la Festa è diventata un punto di riferimento Nazionale e Internazionale per tutti gli appassionati di un genere fantasy e di un linguaggio teatrale che sa coniugare la forza e il fascino di un ambiente naturale e incontaminato alle storie che quegli stessi luoghi sanno evocare. Oggi, a buon diritto, la Festa Internazionale degli Gnomi è considerata, nel panorama dell’offerta culturale nazionale, una delle più importanti manifestazioni dedicate all’infanzia e alle nuove generaz1om.

“La Festa Internazionale degli Gnomi – ha osservato il Sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al Turismo Daniele D’Amario – è quella che potremmo definire una best practice abruzzese per quanto riguarda lo sviluppo di strategie vincenti in un’ottica di turismo sostenibile e destagionalizzato che vede protagoniste le famiglie. Sicuramente è un evento che ha l’obiettivo di promuovere il nostro territorio, e di sensibilizzare i bambini alla sostenibilità ambientale”.

L’edizione 2024 coinvolgerà oltre 120 artisti che si esibiranno in più di 30 spettacoli e laboratori creativi, in breve questi i numeri: oltre 6300 visitatori nell’edizione precedente, oltre 18.000.

Il tratto di internazionalità della Festa degli Gnomi 2024 è affidato dalla compagnia Alien Voyagers di Amsterdam, presente con le sue fascinazioni ultra-contemporanee nei principali festival europei dediti al teatro di strada e al teatro fantasy.

“È un progetto di successo che ogni anno si rinnova con collaborazioni e spettacoli nuovi mantenendo immutata la sua natura giocosa e rispettosa dell’ambiente”, spiega Zenone Benedetto Direttore Artistico del festival.

L’attenzione ai luoghi naturali e all’ambiente si sposa con la natura stessa del progetto di teatro-ambiente, in cui il luogo diventa esso stesso parte della narrazione e protagonista dell’evento.

Come sottolinea il Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato “Quest’anno abbiamo voluto fare un ulteriore passo per promuovere ancora di più il turismo estivo in una località come Roccaraso già famosa per il suo turismo invernale, grazie ai suoi impianti sciistici. Nell’ambito di riqualificazione del turismo estivo a Roccaraso la Festa Internazionale degli Gnomi può a buon diritto essere considerata il nostro fiore all’occhiello”.

La 21ma edizione la Festa Internazionale degli Gnomi riconferma prestigiosi partner storici quali WWF, Unima Italia (Associazione mondiale della Marionetta), Parco Nazionale della Maiella, Unicef Abruzzo. Main media partner sarà anche per questa edizione Rai Radio Kids.




OLEA ET LABORA

Diventa spettacolo fra gli ulivi delle terre di Arotron

Pianella, 13 luglio 2024.  Si entra nel vivo del programma dell’Estate dell’Aratro che prosegue nelle Terre di Arotron, in simbiosi con la natura e con le colline dell’entroterra abruzzese vestino, ed ecco questa sera alle ore 21 ci sarà l’appuntamento con un omaggio all’olio, all’ulivo e alla terra; il tutto è rappresentato da Olea et labora a cura della Compagnia dell’Aratro di Pianella, per la regia di Franco Mannella. Sul palco: Chiara Colangelo, Francesco Di Censo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni.

Questo sincero inno all’ulivo diventa finalmente uno spettacolo teatrale che va in scena nella sua completezza e come spiega Mannella: “per la prima volta nel luogo in cui è nato, su quello che oggi è il palcoscenico dell’Anfiteatro di Paglia, fra il bosco e gli ulivi delle Terre di Arotron che guardano il Gran Sasso. Abbiamo lavorato mettendoci strettamente in relazione al nostro territorio, si perché noi che siamo del comune vestino di Pianella, ben conosciamo la sacralità di questa pianta, e l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga ed importante tradizione, ed ecco perché per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario”.

Cinque attori, tre leggii, letteratura, poesia, canti della tradizione popolare: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.

Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è Città dell’Olio, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.

La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.

Con Olea et labora anche gli spettatori saranno trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori e profumi che risveglieranno in loro sensazioni ed emozioni profonde ed ancestrali; tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo.

Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.




CERCANDO LA MATERIA OSCURA

L’esperimento XENONnT entra per la prima volta nella nebbia di neutrini

L’Aquila, 12 luglio 2024. Le capacità di rivelazione a bassa energia e il bassissimo rumore di fondo dell’esperimento XENONnT ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN hanno reso possibile la prima misura di neutrini solari da parte di un rivelatore di materia oscura.

In particolare, si tratta della misura di rinculi nucleari di bassa energia prodotti dall’interazione dei neutrini provenienti dal sole con lo xenon contenuto nel rivelatore.  I neutrini sono prodotti nelle reazioni nucleari che avvengono all’interno della nostra stella, quelli studiati coinvolgono l’elemento del boro.

Il risultato dello studio, che è stato presentato al workshop internazionale IDM Identification of Dark Matter 2024 che si è svolto all’Aquila questa settimana, apre un nuovo capitolo nel campo della rivelazione diretta della materia oscura.

Con questa misura, infatti, XENONnT inizia a esplorare la cosiddetta “nebbia di neutrini”, ossia a essere sensibile anche a quei segnali prodotti dalle interazioni dei neutrini con la massa sensibile dell’esperimento. Interazioni che rappresentano un rumore di fondo importante perché può imitare i segnali tipici della materia oscura. E’ quindi fondamentale misurare bene questa componente, per poter poi osservare i segnali di materia oscura in aggiunta ad essi.

Il processo osservato

I neutrini prodotti nel Sole possono interagire con i nuclei degli atomi di xenon del bersaglio di XENONnT tramite un processo chiamato diffusione elastica coerente neutrino-nucleo (CEnNS).  Questo processo, compreso dal modello standard e previsto nel 1974, era stato però misurato per la prima volta solo nel 2017, a causa dei rinculi a energia molto bassa e della natura sfuggente dei neutrini, grazie all’esperimento COHERENT che aveva osservato i neutrini ad alta energia prodotti dalla Spallation Neutron Source a Oak Ridge, in Tennessee. Il risultato ottenuto ora da XENONnT segna dunque la prima misura del processo CEnNS realizzata osservando neutrini di origine astrofisica, in particolare prodotti nei processi che avvengono nel nucleo del Sole e che coinvolgono l’elemento del boro. XENONnT, il cui obiettivo scientifico è la ricerca della materia oscura, si aggiunge così alla lista degli esperimenti in grado di osservare i neutrini solari, che tipicamente sono rivelatori di masse da 10 a 500 volte più grandi.

L’analisi dei dati

L’analisi si è basata sui dati raccolti da XENONnT in un periodo di due anni, dal 7 luglio 2021 all’8 agosto 2023, che equivale a un’esposizione totale di circa 3,5 tonnellate-anno. Con esposizione si intende la quantità di materiale che viene utilizzato per osservare le particelle e la durata della presa dati: per farsi un’idea, è un po’ come avviene nell’attività della pesca, dove si considerano la dimensione della rete e il tempo che bisogna lasciarla in mare per catturare i pesci. L’analisi ha mostrato un eccesso di eventi di rinculo nucleare a bassa energia rispetto al fondo previsto, compatibile con un segnale prodotto dalle interazioni dei neutrini solari di boro-8. Il segnale rivelato ha una significatività statistica di 2,7 sigma, che corrisponde a una probabilità di circa lo 0,35% che esso non sia reale, ma dovuto al fondo.

Le prestazioni dell’esperimento

Da tempo si prevede che i neutrini solari possano essere misurati tramite i rivelatori costruiti per cercare segnali di particelle candidate a costituire la materia oscura, quando questi rivelatori raggiungono esposizione e sensibilità sufficienti. La sensibilità rappresenta la capacità di un rivelatore di osservare anche le particelle più sfuggenti: proseguendo con la metafora della pesca, è un po’ come una rete a maglie molto fini dove anche i pesci più piccoli rimangono imbrigliati.

Osservare questo debole segnale, con energie appena rivelabili negli esperimenti a xenon liquido come XENONnT, richiede ottime prestazioni del rivelatore e sofisticati metodi di discriminazione segnale-rumore. La misura conferma quindi le eccellenti prestazioni di XENONnT nel rivelare segnali rari di bassa energia.

Il contributo UnivAQ

I professori Carla Macolino e Alfredo Davide Ferella, del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Università degli studi dell’Aquila, sono componenti storici della collaborazione sperimentale. Il gruppo è piuttosto attivo e dinamico e lavora in collaborazione con i ricercatori del laboratorio del Gran Sasso; è formato da dodici ricercatori, fra personale ricercatore, dottorandi e laureandi e gioca un ruolo centrale nell’analisi dati dell’esperimento. È inoltre impegnato in attività di ricerca e sviluppo su nuove tecnologie da utilizzare in rivelatori futuri e ancora più sensibili di XENONnT.

Per maggiori dettagli sull’esperimento XENONnT, è possibile visitare direttamente il sito ufficiale di XENON (xenonexperiment.org) o contattare  la collaborazione (xe-pr@lngs.infn.it).




UNA VALLE CHE LEGGE

Evento organizzato dall’Associazione Altofino

Arsita, 12 luglio 2024. Domenica 14 luglio 2024, alle ore 18:30, ad Arsita si terrà il terzo appuntamento della sesta edizione di “Una Valle che Legge”, organizzato dall’Associazione Altofino, presieduta da Caterina Cacciatore.

L’evento ospiterà Paride Vitale, noto imprenditore e personaggio televisivo, che presenterà il suo libro “D’Amore e d’Abruzzo”, una guida sentimentale alla regione Abruzzo pubblicata da Cairo Editore.

Il libro esplora le bellezze naturali e culturali dell’Abruzzo e le profonde radici familiari e tradizionali della regione.

La presentazione vedrà la partecipazione della giornalista Veronica Marcattili e di Cristian Moscone della Cooperativa Il Bosso, con accompagnamento musicale di Alessio Fratoni. Saluti iniziali della Sindaca Catiuscia Cacciatore e del Presidente del COPE Filippo Lucci.

L’ingresso è libero e l’evento includerà un bookshop e una degustazione di prodotti tipici locali.

L’iniziativa è patrocinata dai Comuni della Valfino, dalla Regione Abruzzo, dalla Fondazione Tercas, dalla Pro Loco e dall’Ass. Allamanì di Arsita, dall’Istituto Comprensivo “Valle del Fino”, dal Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e dal CAI M. Ciotti – Arsita. 




SETTIMANA DELLA SALUTE

L’idea e la realizzazione

Raiano, 12 luglio 2024. La “Settimana della Salute” è un evento assolutamente originale nei suoi contenuti e modalità. La frase “prevenire è meglio che curare” è abusata nell’utilizzo ma poi, troppo spesso, scarsamente messa in pratica, soprattutto dalle istituzioni, più che dai singoli cittadini. Il nostro istituto ha invece basato la sua vita (curativa, formativa, sociale, commerciale, di ricerca scientifica, di cultura) sul tema “Salute”.

Da queste premesse nasce la Settimana della Salute, che fa incontrare i bisogni dei cittadini nel curarsi e nel tenersi in attività prodromiche alla salute, con i professionisti che basano la loro professione sul benessere umano e sulla cura delle patologie o dei disturbi. Tutte le prestazioni offerte durante l’evento sono a libera donazione per i cittadini, e contribuiscono quindi alle spese vive della settimana e alle sue potenziali future repliche, i professionisti si sono offerti come volontari.

Cittadini e professionisti si incontrano in un contenitore riempito inoltre da aziende che producono prodotti o servizi di tutela della salute ma con un’etica filantropica. Nello stesso contenitore AbeOS promuove la cultura della salute: incontri dove si vuole far crescere la consapevolezza che la salute non è appesa esclusivamente ad una molecola farmacologica.

IL PROGRAMMA

9 Settembre

CONFERENZA STAMPA ONLINE E IN SEDE ABEOS

Conferenza stampa di presentazione dell’evento “la Settimana della Salute”. Durata circa 30/45 minuti,  a Raiano (AQ) c/o la struttura di AbeOS in via Giovanni Falcone, 5 e da remoto per chi non potesse presenziare.

POPOLI TERME, STABILIMENTO TERME INN POPOLI

Screening a libera donazione da parte dei pazienti;

Incontro informativo: ”Circolazione della linfa e del sangue (arterie e vene), la salute nello scorrere liberamente dei fluidi” con il Dr Marcello Luca Marasco, Osteopata.

10 Settembre

COMUNE DI PRATOLA PELIGNA

Screening di saturazione ossigeno, frequenza cardiaca, pressione e glicemia sanguigna a libera donazione da parte dei pazienti con  Marianna Carducci, Infermiera;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati; 

Incontro informativo Parliamo di mal di schiena: “Lombalgia e lombosciatalgia” sono segni e non diagnosi con il Dr Marcello Luca Marasco, Osteopata, c/o il Teatro Comunale D’Andrea.

11 Settembre

CENTRO ATLAS PESCARA

Valutazioni atleti e sportivi a cura del Team GAS (Groupe AbeOS for Sport) e della Clinica dello Sport di AbeOS. Osteopati e fisioterapisti: Andrea Cantera e Marcello Luca Marasco;

Oculistica funzionale con Dottor Pierdomenico D’Andrea, Oftalmologo;

Screening denti e bocca con il Dottor Stefano Ferri, Odontoiatria;

Valutazione della tossicità delle amalgame dentali, illustrazione delle modalità e metodi di intervento con la Dott.ssa Rosanna Giosaffatte, Odontoiatra biologica e Omotossicologa.

ABEOS CAMPUS RAIANO

Trattamenti olistici Ayurvedici con Samira Del Boccio;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati;

Servizio di “Personal Training” con Lavinia Di Benedetto;

Lezioni di Yoga in gravidanza con Eugenia Mastrangioli;

Lezioni di Yoga con Eugenia Mastrangioli;

Incontro “Psicoterapia: dal sintomo alla relazione che cura”, con la Psicoterapeuta Annagrazia Ruscitti [Temi: Illusione e disillusione relazionale. La fragilità come risorsa. Adolescenti a rischio. Narcisismo e relazioni tossiche. Uso errato delle proprie mancanze. La rinascita parte dell’accettazione e dall’amore di sé. Completezza neurologica ed emotiva].

12 Settembre

ABEOS CAMPUS RAIANO

Partenza per il Tour in e-bike verso il Sirente in collaborazione con Alessandro Consalvo;

Valutazioni atleti e sportivi a cura del Team GAS (Groupe AbeOS for Sport) della Clinica dello Sport di AbeOS. Osteopati e fisioterapisti: Andrea Cantera e Marcello Luca Marasco;

Screening di saturazione ossigeno, frequenza cardiaca, pressione e glicemia sanguigna a libera donazione da parte dei pazienti con Marianna Carducci, Infermiera;

Seminario corporeo esperienziale  ”L’energia dei meridiani” con il Maestro di Shiatsu, Alberto Conti;

Visite e trattamenti;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati;

Oculistica funzionale con Dottor Pierdomenico D’Andrea, Oftalmologo;

Incontro informativo “Il sistema intestinale: un universo dove cercare la salute”, con il Dott. Angelo Marinucci, Dott.ssa Veronica Pacella, Inf. Marianna Carducci e Dr Marcello Luca Marasco, Osteopata;

Lezione di prova Back School con Federica Di Bacco, Osteopata.

13 Settembre

ABEOS CAMPUS RAIANO

Visite e trattamenti;

Prima consulenza per le coppie dello stato di fertilità con il Centro Studi per la Fertilità, Dott.ssa Veronica Pacella e Dr Marcello Luca Marasco;

Trattamenti olistici Ayurvedici con Samira Del Boccio;

Partenza per il Tour in e-bike verso l’Eremo di San Venanzio e il museo di Corfinio in collaborazione con Alessandro Consalvo;

“Nozioni di primo e pronto soccorso” , cosa fare nelle situazioni di emergenza. A cura di Misericordia San Benedetto dei Marsi;

Lezione di prova Back School con Marcello Luca Marasco, Osteopata;

Lezioni di prova Ginnastica per la 3ª e 4 ª età con Lavinia Di Benedetto;

Lezioni di prova Ginnastica HIIT con Lavinia Di Benedetto;

Convegno/dibattito “La sanità che verrà tra i passi falsi del passato e la speranza di etica futura”, relatori vari, ospite speciale Dott. Domenico Mastrangelo, Ematologo e Oncologo, ha pubblicato oltre 250 articoli scientifici. Attualmente è molto impegnato nella denuncia di chi fa malaffare nella salute pubblica. Autore di molti libri di denuncia, quello che più colpisce è probabilmente: “Il tradimento di Ippocrate”; relaziona inoltre il Dr. Crescenzo Di Giannantonio, Birkbeck College – University of London, descrivendo il concetto di salute e malattia dal medioevo alla prima era moderna;

Dialogo con Stefano Pavia, “Perché è importante e come fare attività motoria in persone con patologie metaboliche (obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, diabete, ecc)”;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati;

Lezioni di esperienza Yoga con Eugenia Mastrangioli;

Valutazioni e trattamenti di animali domestici con la Dott.ssa Cinzia Ponziani, Osteopata per gli animali; la breve dialogo con l’esperta, sul tema: “Perché l’Osteopatia negli animali?”

Valutazione della tossicità delle amalgame dentali, illustrazione delle modalità e metodi di intervento con la Dott.ssa Rosanna Giosaffatte, Odontoiatra biologica e Omotossicologa.

14 Settembre

ABEOS CAMPUS RAIANO

Visite e trattamenti;

Rieducazione posturale in sospensione con Andrea Cantera, Fisioterapista e Osteopata;

Valutazioni del pavimento pelvico con Berta Gambina, Ostetrica e Marianna Carducci, Infermiera,  reparto di Ginecologia e Ostetricia Ospedale SS Annunziata di Sulmona;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati;

Convegno Medstan: “Inquinamento elettromagnetico: quali danni alla salute da cellulari, antenne telefoniche e alta tensione” a cura di Paolo Polizzi (Medstan), relatori vari;

Convegno scientifico di Abe Scientific Association a cura del Dipartimento di Ricerca AbeOS:

“La qualità del sonno notturno: motore della salute”, relatori vari.

15 Settembre

COMUNE DI PREZZA

Visite, screening e trattamenti;

Controllo capacità uditiva con tecnici specializzati;

Screening di saturazione ossigeno, frequenza cardiaca, pressione e glicemia sanguigna a libera donazione da parte dei pazienti con Marianna Carducci, Infermiera;

Incontro informativo “Preservare la fertilità, dall’adolescenza alla maturità” a cura del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale SS. Annunziata di Sulmona e di Centro Studi per la Fertilità Raiano.




IL SIGNORE DI NOTTE

Caccia all’assassino nella Venezia dei Dogi. Un giallo di Gustavo Vitali 

Venezia, 16 aprile 1605. Viene rinvenuto nella sua modesta dimora il cadavere di un nobile caduto in miseria, primo delitto di un giallo fitto fitto che ha come sfondo la Venezia alle soglie del Barocco.

Sul luogo si precipita il protagonista del racconto, Francesco Barbarigo. Come “Il Signore di Notte”, dà il titolo al racconto e richiama espressamente la magistratura incaricata dell’ordine pubblico, sei giudici e insieme capi della polizia. Si tratta di una persona realmente vissuta ai tempi così come i principali personaggi della storia che, al contrario, è di pura invenzione. Questo particolare ha comportato un copioso lavoro di ricerca come documentato nella bibliografia del libro.

È solo il primo dei delitti che affiorano in una trama intensa e intrigante. Sono coinvolte le figure più varie, da quelle di primo piano, a quelle defilate nei contorni. L’autore apre così un’ampia carrellata su aristocratici ricconi e quelli che vivacchiano malamente, mercanti, usurai, bari, prostitute e altri. Nella vicenda tutti recitano i rispettivi ruoli e la contestualizzano in quella società veneziana che si era appena lasciata alle spalle un secolo di splendore per infilarsi in un lento declino. Compaiono anche personaggi sgradevoli, come i “bravi”, perché il tempo del declino è anche il loro, accomunati agli sgherri da una violenza sordida e sopraffattrice.

Sempre nell’ottica di addentrare il libro nella sua epoca, ecco l’aggiunta di brevi divagazioni su curiosità, usi e costumi, aneddoti, fatti e fatterelli. Costituiscono un bagaglio di informazioni sulla storia della Serenissima, senza interrompere la narrazione e senza che gli attori si defilino da questa.

Un discorso a parte merita la figura del protagonista. Se qualcuno spera nello stereotipo dell’eroe positivo, resterà deluso. Il Barbarigo è un uomo contorto che affronta le indagini con una superficialità pari solo alla sua spocchia. Vorrebbe passare come chi sa il fatto suo, spargere sicurezza, ma nel suo intimo covano ansie e antichi dolori. Non sa come cavarsi dagli impicci, cambia idea e umore da un momento all’altro, insegue ipotesi stravaganti e indaga su persone del tutto estranee al delitto. Il linguaggio è spiccio, crudo, spesso beffardo e dissacratorio, mette in ridicolo difetti e difettucci del protagonista e insieme quelli della società del tempo.

Sull’onda dell’improvvisazione e di una acclarata incapacità non si fa mancare nulla, nemmeno una relazione disinvolta, o quella che lui vorrebbe tale, con una dama tanto bella, quanto indecifrabile. Non capisce nulla neppure di questo strambo amore che gli causa presto nuovi turbamenti.

Cosicché nelle indagini, come pure nel letto, finisce con il collezionare una serie di disfatte clamorose fino a quando in suo aiuto accorre un capitano delle guardie che ha tutta l’esperienza e l’astuzia che mancano al magistrato. Tuttavia, i due dovranno faticare ancora un bel pezzo per scrivere la parola fine a tutto il giallo che nel frattempo si è infittito di colpi di scena, agguati e delitti, compresi quelli che riemergono dal passato. Il finale sarà inaspettato e sorprendente.




A ROMA ARRIVA ARROWSTICINO

Il primo take-away con gli arrosticini finalmente alla brace

Roma, 11 luglio 2024. Gli arrosticini si cucinano rigorosamente alla brace. Partendo da questo assunto nasce – nel cuore di Trastevere – ARROWSTICINO, il primo take-away con i più noti prodotti abruzzesi.

Olive all’ascolana, emblema della contaminazione culinaria del cosiddetto “Marcuzzo” (il confine tra Marche e Abruzzo), le immancabili salsicce alla brace di maialino nero, il formaggio fritto e naturalmente i famosi arrosticini: il classico di pecora, lo special di fegato e quello di pollo per i palati più delicati. Tutte pietanze servite su stecco per essere gustate durante una passeggiata per le vie del centro storico o comodamente seduti sulle panchine di una delle zone più suggestive di Roma.

“Abbiamo deciso di aprire il primo locale take-away nel cuore della Capitale con una fornacella alimentata a carbone e realizzata su misura, ovviamente, da un artigiano abruzzese. Stiamo parlando di una specie di barbecue, stretto e lungo, dove si possono – e si dovrebbero – cucinare solo ed esclusivamente gli arrosticini. Insomma, è l’unico strumento per non rovinare questo prodotto durante la cottura e renderlo gustoso e fragrante” – spiega Ernesto Di Giovanni, imprenditore e co-fondatore di ARROWSTICINO.

L’allestimento del locale, il marchio, le grafiche e ogni altro aspetto sono stati pensati e ideati per creare un franchising esportabile e replicabile non solo in altre città ma anche all’estero. “Vogliamo raccontare l’Abruzzo e il nostro amore per gli arrosticini in una maniera pop, capace di coniugare tradizione culinaria e innovazione.”

ARROWSTICINO, il cui nome vuole essere un omaggio a uno noto sketch del comico Maccio Capatonda, non è uno street food bensì un laboratorio artigianale a Vicolo del Cinque n. 30/b, una delle vie più frequentate del quartiere romano Trastevere, all’angolo con la famosa Piazza Trilussa.

Insomma, una sfida tutta “Made in Abruzzo” per portare i sapori autentici e cucinati a regola d’arte di questa Regione nella Capitale.




AUMENTO TARIFFE TUA

Udu: interventi per migliorare il trasporto pubblico, sia in termini economici che di qualità del servizio offerto!

L’Aquila, 11 luglio 2024. La Giunta Regionale D’Abruzzo ha reso noto con una comunicazione ufficiale che a partire dal 1° luglio 2024 le tariffe del trasporto pubblico su gomma subiranno un aumento del 20%.

L’aumento, giustificato come un adeguamento al tasso di inflazione, andrà a colpire quella componente dell’utenza del trasporto pubblico costituita da cittadini a basso reddito, pensionati e soprattutto studenti. I costi sono diventati ormai insostenibili per noi studenti, soprattutto per chi di noi viaggia tutti i giorni da comuni come Pescara, Avezzano, Teramo. Infatti, il costo del biglietto Avezzano – L’Aquila è passato da 6,30 euro a 7,60 euro e il biglietto Pescara – L’Aquila da 9,60 a 11,60.

In entrambi i casi si tratta di aumenti notevoli. La situazione non cambia poi per gli studenti dei comuni limitrofi a L’Aquila, come Scoppito, Tornimparte, Barisciano, Navelli, San Demetrio e tanti altri. In questi comuni, oltre a essere fortemente depotenziato il servizio, con un numero di corse scarso, ora anche i costi aumentano vertiginosamente. Inoltre, manca completamente un’integrazione tra le corse extraurbane e le urbane dell’AMA.

Per esempio, uno studente di Tornimparte senza macchina e che studia ingegneria a Roio, dovrebbe prendere un autobus da Tornimparte fino al Terminal di Collemaggio, aspettare la partenza, se c’è una coincidenza, e prendere un autobus per Roio. Con un totale di quasi due ore di tempo per raggiungere la sede universitaria.

Da anni come Unione degli Universitari segnaliamo che il trasporto pubblico è carente e che i prezzi così elevati non ne favoriscono l’utilizzo da parte degli studenti. Si avverte la mancanza dell’intervento dell’Università che potrebbe, come già accade in altre città virtuose, proporre degli interventi di riduzione dei costi dell’abbonamento per gli studenti. Inoltre, si continua a percepire anche un interesse scarso della regione sul diritto allo studio, che, inevitabilmente, interseca temi come quello del trasporto pubblico.

Continuare a parlare di città universitaria e ignorare questioni come quella del trasporto pubblico è ipocrisia. In questo modo a L’Aquila potrà continuare a studiarci solo chi ha una macchina per viaggiare tutti i giorni dal comune a 30 km dalla città fino alla sede universitaria. Chi la macchina non può permettersela deve arrangiarsi con i quattro autobus extraurbani e i prezzi esorbitanti.

È forse questo il significato di città universitaria?

 Avere la macchina per studiare a L’Aquila è un requisito di ammissione?

Come studenti universitari chiediamo interventi concreti da parte dell’università e della regione per migliorare il trasporto pubblico, sia in termini economici che di qualità del servizio offerto!

Udu L’Aquila




GIRUGIRU, progetto coreografico

Al via la tournée estiva della compagnia GRUPPO e-MOTION

L’Aquila, 11 luglio 2024. La regista e coreografa Francesca La Cava propone al pubblico GIRUGIRU, ultimo progetto coreografico realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila.

Dopo la tappa francese in Corsica, la performance sarà in scena il 18 e 19 luglio a L’Aquila nell’ambito del Festival I cantieri dell’immaginario, dove avrà luogo inoltre una masterclass a cura della coreografa Francesca La Cava, Docente di danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza di Roma (Auditorium del Parco – ore 19:00).

GIRUGIRU è un viaggio nel “viaggio” dove i performer vengono condotti con continuità in alcuni luoghi, procedendo lentamente nella medesima direzione. Esperimenti che riflettono il movimento del “procedere” dalla comunità al singolo individuo, dall’antropologia culturale alla mitologia personale, dalla drammatizzazione alla documentazione e ancora dal testo all’immagine, dall’ensemble alla performance solista.

«Attraverso la conoscenza delle memorie dei differenti miti dei paesi che si affacciano sul mare, ricerchiamo e sperimentiamo un sincretismo culturale acentrico ed eccentrico – dichiara la regista Francesca La Cava – in cui rientrano, nella loro eterogeneità, tutti i fenomeni umani nei quali la cultura si crea e si trasforma. In questo modo lasciamo il posto alla proliferazione dei punti di vista e alla moltiplicazione dei corpi narranti, che si delineano come spia della frammentazione della verità, di una realtà non più assoluta ma relativa e parziale».

In scena una “old dancer” rappresenta il tempo e la trasformazione. Un’interprete accompagna i danzatori per tutta la durata della performance e li conduce in un viaggio verso la liberazione, esortandoli a manifestarsi liberamente e aiutandoli a predisporsi all’accoglimento della sorpresa. La danza e la musica si attraversano vicendevolmente, a volte si incontrano in sincronia gestuale e a volte emotiva, rimanendo due linguaggi indipendenti con una connessione tra loro sempre in mutamento. Due linguaggi nomadi con flussi paralleli.

GRUPPO e-MOTION è una compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero dei Beni delle Attività Culturali. La Compagnia è sostenuta dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila. La ricerca del gesto e quella personale sono alla base degli spettacoli del GRUPPO e-MOTION, le cui performance sono viaggi poetici e introspettivi all’interno dell’essere umano e della società contemporanea.

Giovedì 18 luglio – ore 19:00

Auditorium del Parco | L’Aquila

Festival I Cantieri dell’immaginario

Performance Giru Giru

Venerdì 19 luglio – ore 10:00

Auditorium del Parco | L’Aquila

Festival I Cantieri dell’immaginario

Masterclass con Francesca La Cava




COOPERATIVE DI COMUNITÀ, terza edizione del Festival

L’Abruzzo diventa area pilota a livello europeo. La rete di imprese cooperative Borghi IN finanziata dal progetto Horizon Europe Ruractive

Aielli, 11 luglio 2024. Si terrà ad Aielli, in provincia dell’Aquila, da venerdì 12 a domenica 14 luglio, la terza edizione del Festival delle cooperative di comunità d’Abruzzo.

Dibattiti, incontri, confronto di esperienze comuni, divertimento e convivialità sono gli ingredienti di un evento che promuove il territorio e le sue eccellenze. Le protagoniste dell’iniziativa sono le cooperative di comunità abruzzesi che, riunite nella rete Borghi IN, hanno deciso di sviluppare il benessere economico e sociale delle comunità, creando occasioni di lavoro e tutelando il patrimonio culturale dei borghi. Al momento sono circa trenta i luoghi d’Abruzzo impegnati in questo nuovo cammino che cerca di fronteggiare lo spopolamento e l’abbandono con nuove forme di impresa gestite direttamente dai cittadini.

E il modello Abruzzo sembra avere successo in  tutta Europa. È notizia recente, e sarà ufficializzata proprio durante il festival, che la rete Borghi IN è stata finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Horizon Europe Ruractive, coordinato dall’Università di Bologna. Sono 150mila euro, diluiti in quattro anni, i fondi che arriveranno dall’Europa in Abruzzo per “promuovere azioni basate sulla comunità per società rurali forti, connesse, resilienti e prospere”, si legge nel bando. Le cooperative di comunità abruzzesi – 32 al momento – rappresentano così una delle 15 aree pilota a livello europeo in cui le imprese partecipate dagli abitanti sono in grado di sviluppare nuove economie. Un grande risultato per l’Abruzzo, per le aree interne e per tutti quei cittadini che hanno deciso di cooperare per il bene e per il futuro dell’intera regione.

Non a caso, il leitmotiv del festival di quest’anno è il monito siloniano “che fare?”, celebre frase che conclude il romanzo Fontamara, capolavoro della letteratura del Novecento, interamente trascritto in uno dei murales di Aielli.  Concetto che ha ispirato il titolo dell’evento – “noi siamo che fare” – e che ben rappresenta le cooperative di comunità le quali, nascendo radicate a terra ma con lo sguardo e la mente rivolti all’universo, hanno deciso di costruire l’edizione 2024 del festival partendo dall’identità del territorio ospitante. E di fare propria quella frase che racconta lo stimolo di queste piccole e laboriose imprese locali a innescare un cambiamento.

Il programma delle tre giornate che si terranno in questo fine settimana nel borgo dei murales vedrà la partecipazione non solo di imprese e cooperative, ma anche di rappresentanti politico-istituzionali e professionisti.

Gli appuntamenti di venerdì 12 luglio saranno: il forum istituzionale  con l’incontro tra le cooperative di comunità e le amministrazioni locali, il tour dei murales, l’osservazione astronomica dalla Torre delle stelle e momenti conviviali. Sabato 13 ci sarà il forest bathing a cura della cooperativa di comunità Tufillo, l’apertura del mercatino di comunità, la presentazione del progetto europeo Ruractive, il talk tematico “Un’economia tra terra e stelle. Che fare?”, l’aperitivo letterario con l’Abruzzese fuori sede e lo spettacolo teatrale Cantores a cura della compagnia teatrale “Teatro Simurgh” di Tufillo. Domenica 14 luglio sarà dedicata ai mercatini di comunità e si chiuderà con l’aperitivo di fine evento.

Il Festival delle cooperative di comunità abruzzesi si propone, per il terzo anno consecutivo, come un ricco e formativo momento di incontro e confronto su come dare una risposta immediata ai bisogni di un intero territorio, creando una rete di realtà che si impegnano per la realizzazione di un obiettivo comune. E lo fanno con le forze, le idee e la passione di coloro che il territorio lo abitano e lo vivono in prima persona.

Barbara Del Fallo




TORNA IL BELLO RESTA

Estemporanea di pittura e concorso fotografico dedicati alla memoria di Flavia Di Bonaventura

Roseto degli Abruzzi, 11 luglio 2024. “Il Bello Resta”, il progetto artistico dedicato alla memoria di Flavia Di Bonaventura, torna ad accendere il cuore di Roseto degli Abruzzi e il cuore di tutti i rosetani.

Il concorso artistico, giunto alla seconda edizione e che vivrà due giorni dedicati al tema “Luci e Ombre” (il 27 e il 28 luglio prossimi), è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Sindaco Mario Nugnes, dell’Assessore alla Cultura Francesco Luciani, dell’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio, del Direttore Artistico Bruno Cerasi, dei genitori di Flavia, Antonio e Raffaella, e degli amici e delle amiche della giovane scomparsa nell’agosto del 2022.

IL PROGRAMMA. L’Estemporanea di Pittura, dal tema “Luci e ombre”, si svolgerà sabato 27 luglio, a partire dalle 18.30, nella centrale piazza Dante. Durante l’evento tutti i pittori iscritti realizzeranno opere ispirate al tema del concorso mentre, al contempo, sarà organizzato anche un laboratorio di espressione artistica rivolto ai più piccoli. Prevista anche l’esibizione di artisti di strada.

Il giorno successivo, domenica 28 luglio, ci si sposterà presso la Villa Comunale per l’evento finale. Qui, dalle ore 21, si terrà la cerimonia di premiazione dell’Estemporanea di Pittura e del concorso fotografico, e si potrà assistere all’esibizione degli SHIJO X.

“Il Bello Resta”, giunto alla seconda edizione, è organizzato dall’Associazione Culturale “Celommi”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (Assessorato alla Cultura), con la direzione artistica di Bruno Cerasi e con il contributo essenziale degli amici e delle amiche di Flavia Di Bonaventura.

“Ci sono degli eventi che fanno parlare di Roseto e ci sono eventi, come questo, che fanno parlare Roseto – ha affermato il Sindaco Mario Nugnes – La nostra è una comunità che può parlare diverse lingue e che, in questa occasione, si esprime attraverso un linguaggio fatto di bellezza, di gentilezza e di arte. L’estate scorsa, con la prima edizione de “Il Bello Resta” abbiamo visto il centro della nostra Roseto animarsi di artisti, cittadini e turisti e abbiamo visto la nostra Villa Comunale riaccendersi per la prima volta dopo tanti anni con una mostra dedicata all’estemporanea e al concorso fotografico. Un percorso che prosegue anche quest’anno nel segno e nel ricordo di Flavia”.

“Siamo contenti di vedere questo evento continuare a crescere nel nome di una persona speciale, importante e che resta viva tutti i giorni nei nostri cuori – ha detto l’Assessore Luciani – L’obiettivo è, anche questa volta, portare il bello, l’arte, la cultura, la condivisione e la solarità nel centro della nostra città. Valori che Flavia ci ha insegnato e che continua ad insegnarci tutti i giorni. Si tratta di una manifestazione organizzata dai giovani, dagli amici di Flavia, nel nome di Flavia, con l’intenzione di trasmettere le sue idee. Voglio ringraziare l’Associazione “Celommi” che prosegue il percorso artistico della sua dinastia con questo evento, come voglio ringraziare tutti i ragazzi e le ragazze e tutte le persone che sono state un punto di riferimento nella fase embrionale del progetto”.

“La formula della seconda edizione de “Il Bello Resta” è simile a quella dello scorso anno ma è arricchita dall’inserimento dei laboratori per bambini e dalla scelta della Villa Comunale come sede per la premiazione – ha aggiunto Bruno Cerasi – Lavorare con i giovani ci permette di vedere la crescita di ognuno di essi e di vedere come si lavora con il cuore, senza interessi e senza personalismi. Oltre a loro voglio ringraziare gli sponsor, i partner, tutti coloro che stanno credendo in questo progetto. Ringrazio ovviamente la famiglia di Flavia per la sua collaborazione e la sua generosità, l’Associazione “Celommi”, l’Amministrazione Comunale sempre presente. “Il Bello Resta” è un progetto di tutti, che mette il ricordo di un’amica e di un’artista al centro di tutto e sono certo che grazie a questi valori continuerà a farci vivere la sua bellezza anche in futuro”.

I genitori di Flavia, nel loro intervento, dopo aver ringraziato tutti gli organizzatori e i sostenitori, hanno sottolineato che “il vero motore della rassegna sono le amiche e gli amici di Flavia che hanno voluto fortemente questo progetto. Ogni edizione de “Il Bello Resta” da un lato riaccende in noi il dolore per la scomparsa di Flavia ma, dall’altro lato, siamo sicuri che lei sarebbe la prima ad essere orgogliosa di quello che è stato creato”.




LA GRANDE FESTA POPOLARE LUCHESE

Edizione speciale con frittelle abruzzesi, enogastronomia del territorio, tarantelle e ritmi mediterranei

Luco dei Marsi, 10 luglio 2024. Arriva la seconda scintillante edizione della Festa Popolare a Luco dei Marsi. L’evento, nato lo scorso anno nell’ambito delle Vacanze luchesi, tradizionale rassegna estiva del centro fucense, torna in un’edizione speciale ancora più ricca e invitante, con una golosa proposta culinaria mirata ad esaltare i sapori della tradizione, particolare attenzione ai prodotti della terra fucense e con lo sguardo alla genuina cucina casalinga, non a caso affidata alle mani esperte delle “Femm’n de na ‘ota”, insieme a una rassegna musicale d’eccezione, a cura del gruppo I Musici, pronto a scatenare balli ed entusiasmi a ritmo di tarantelle, salterelli, pizzica e di tutti i suoni delle diverse culture musicali popolari.

La Band, abruzzese doc, porta in tutta Italia, in un tripudio di colori e ritmi mediterranei, le canzoni della tradizione popolare accompagnate da strepitose coreografie, passi e musiche avvincenti che, nello svolazzare di gonne e nel serrato scandire dei passi, “celebrano l’energia, la gioia, l’amore, l’avvicendarsi delle stagioni e la vittoria della vitalità riconquistata” fuori dai grigiori invernali. L’appuntamento è per sabato, 13 luglio, dalle 19, in piazza Umberto I a Luco dei Marsi.

Ad accogliere luchesi e visitatori nella maestosa piazza centrale, i profumi delle frittelle, le amate “pizzonte abruzzesi”, preparate al momento, delle grigliate composte dalla norcineria locale con le verdure miste, il sapore delle patate fucensi, ma anche i sapori delle sagne e fagioli, dei primi dell’orto mediterraneo o piccantini, le pesche dolci al cioccolato, accanto ai vini della terra d’Abruzzo. Una Festa Popolare, quella pronta ad accendere il sabato marsicano, a forte impronta locale, che si avvale della partecipazione della locale Pro Loco, dell’associazione volontari Pensionati, e della fattiva attenzione dei rappresentanti del tessuto produttivo luchese e fucense che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, tra cui la società cooperativa agricola Covalpa Abruzzo, la Cantina del Fucino, i supermercati Decò, di Gallese Claudio, e Coal di Gallese Walter, il Gruppo Fidanza, la Casa Moderna, il Molino Carattoli, la Norcineria Fatato, Amna Mahmoud Wasfy Mansour Frutta, Dolce e Pane Candida e il Forno del Velino, Venditti Food.

“Sono tantissimi, anche quest’anno, gli eventi socioculturali e artistici annoverati nella nostra rassegna estiva, ma quella in programma per sabato è un’iniziativa ancora più speciale, perché è una festa che celebra il territorio e l’”essere Comunità” nei loro aspetti più genuini”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “mette al centro le produzioni locali nate dalla nostra generosa terra, la cucina tradizionale, nelle sue preparazioni più semplici eppure più gustose, lo stare insieme e il condividere in allegria, alla maniera dei nostri nonni, in un modo un po’ vintage ma super rigenerante, così come pure celebra l’estate, la sua energia, la sua vitalità. Una Festa popolare vera, che sarà una vera festa per il palato, per gli occhi e per lo spirito. Invito tutti a non mancare!”




L’ORCHESTRA DELL’ISA DEBUTTA

Ai Cantieri dell’immaginario con la prima data di un tour dedicato ai Pink Floyd

L’Aquila, 10 Luglio 2024. Dopo il successo dell’inaugurazione di ieri, lunedì 8 luglio con il M° Daniel Oren sul podio, torna sul Palco di San Bernardino l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una proposta musicale completamente differente: Pink Floyd’s Legend.

Giovedì 11 Luglio alle 21:30, diretta dall’eclettico Roberto Molinelli, volto ormai noto al grande pubblico per le sue numerose apparizioni televisive, l’Orchestra dell’ISA presenta un progetto sinfonico crossover dedicato a una delle icone della musica rock del XX Secolo: i Pink Floyd, pionieri della psichedelia e coraggiosi esploratori di nuove frontiere musicali.

Sul palco con i professori dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese si esibiranno alcuni allievi del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila. Con loro David Mancinelli e Paolo Fiorini, voce e chitarra e la vocalist Daniela Canova.

Dopo i progetti degli scorsi anni, tutti firmati Roberto Molinelli e dedicati a Queen, Abba e Michael Jackson, quest’anno sarà la volta di compiere un viaggio nel tempo attraverso i brani che hanno segnato la storia del gruppo britannico dagli anni Sessanta fino ad oggi: un omaggio ad una band la cui musica è ormai entrata nel repertorio classico, superando classificazioni e stereotipi: nel corso della loro lunghissima carriera, questi artisti hanno spostato i limiti del pop e del rock sposando l’elettronica e approfondendo la ricerca sonora in una serie di album giudicati pietre miliari della musica del Novecento.

In scaletta alcuni tra i brani più belli ed epici della storia dei Pink Floyd – Da Shine on you crazy diamond a Time, da Wish you where here a Run like hell, e ancora: Money, The great gig in the sky, The trial e l’irrinunciabile Another brick in the wall, brano del 1979 a pieno titolo fra i grandi classici del ‘900 – impreziositi dalle sonorità dell’orchestra sinfonica attraverso gli inediti arrangiamenti firmati dall’eclettico Roberto Molinelli.

I biglietti sono in vendita su ciaotickets.com.

IL TOUR Dopo la data aquilana, la produzione toccherà, oltre all’Abruzzo anche Lazio e Basilicata in un tour di 10 date che verrà proposto nel mese di Luglio a: Tortoreto (venerdì 12) per l’Estate Tortoretana, Avezzano (sabato 13) per il Festival Terre Emerse, Lanciano (domenica 14) per l’Estate Musicale Frentana, Roccasinibalda (Mercoledì17) per il Festival Rocca in Musica, Giulianova (giovedì 18), Pignola in Basilicata (venerdì 19) per il Festival Cortocircuito, Cantalice (Domenica 21) per Artem Fetival, Chieti (Martedì 23) e Castelbasso (domenica 28) per il Festival di Castelbasso organizzato dalla Fondazione Menegaz.

BIO ROBERTO MOLINELLI Nato ad Ancona, si diploma in viola con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro.

Nel 1978 fonda, insieme ad un gruppo di amici musicisti, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in cui ricoprirà poi il ruolo di Prima Viola fino ai primi anni 2000 per poi dedicarsi alla carriera di direttore d’orchestra, arrangiatore e compositore vincendo primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali ed esibendosi in alcune delle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere come New York, Washington, Connecticut, Texas, Mosca, Cairo, Bruxelles, Mosca.

Come direttore, compositore e arrangiatore nel corso degli anni ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali Josè Carreras, Andrea Bocelli, Celine Byrne, Gaston Rivero, Erwin Schrott, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Giovanni Sollima o Domenico Nordio.

Numerose sono anche le sue collaborazioni con famosi artisti del mondo del cinema, del teatro e della pop music: Tony Hadley, Amii Stewart, Mahamood, Enrico Montesano, Lady Blackbird, Luca Barbarossa, Antonella Ruggiero, Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Extraliscio, Mauro Ermanno Giovanardi, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu e tanti altri.

Ha diretto e arrangiato l’orchestra del Festival di Sanremo in varie edizioni, ottenendo la votazione come miglior arrangiamento della Giuria di Qualità per Biancaneve (Mogol-Lavezzi), interpretata da Alexia e Mario Lavezzi, mentre, al Festival di Sanremo 2021, ha ottenuto il 3° posto per gli arrangiamenti Bianca Luce Nera e Medley Rosamunda, scritti per gli Extraliscio, che ha anche diretto in tutte le serate.




PERCORSI ESPERIENZIALI

Terramàne presenta i suoi in collaborazione con abbazie jazz festival

Nereto, 10 luglio 2024. Il Gal Terreverdi Teramane propone percorsi esperienziali ideati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo. Tra questi spicca il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” e offrirà a chi è già in vacanza sul territorio la possibilità, oltre ad assistere ad un concerto, di vivere un’esperienza autentica.

Dall’11 luglio al 3 agosto 2024 in quattro Comuni del territorio del Gal Terreverdi Teramane si avvicenderanno rinomati jazzisti del panorama musicale nazionale e internazionale. Da questo mese il Gal propone alcuni percorsi esperienziali ideati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo, tra cui spicca il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” che offrirà a chi è già in vacanza sul territorio la possibilità di vivere un’esperienza autentica, oltre ad assistere ad un concerto.

Durante l’Abbazie Jazz Festival, che si terrà nella provincia di Teramo dal 11 luglio al 5 agosto, i quattro Comuni di Terramàne, Cellino Attanasio, Mosciano Sant’Angelo, Morro D’Oro e Castellalto ospiteranno grandi musicisti e band emergenti all’interno di splendidi contesti monumentali e paesaggistici.

Inoltre, unico esempio in Italia, il 13 luglio il borgo di Cellino Attanasio ospiterà Abbazie Jazz Rave, il nuovo format di Abbazie Jazz Festival (concertidelleabbazie.it): 10 ore di musica no-stop all’insegna del jazz e del divertimento, accompagnate da aree food di enogastronomia locale a cura della Filiera Corta del Medio Vomano, progetto sostenuto dal Gal a favore delle aziende agricole del territorio.

Terramàne è un marchio che racconta l’autenticità del territorio collinare teramano, compreso tra il Gran Sasso e la costa adriatica, rappresentativo dei 21 Comuni che si distinguono per le loro bellezze naturali, le tradizioni secolari e un forte senso di comunità. Dai borghi marinari di Alba Adriatica fino a Silvi, passando per l’entroterra da Sant’Egidio alla Vibrata a Cellino Attanasio, in ogni borgo si intreccia una storia di passione e profondo attaccamento alla propria terra.

Il marchio nasce all’interno dell’azione “Turismo Sostenibile” del Piano di Sviluppo Locale del Gal Terreverdi Teramane, denominato “Insieme per un territorio di qualità che cresce”, in attuazione della Misura 19 LEADER del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 della Regione Abruzzo.

Per promuovere i percorsi esperienziali il Gal ha avviato lo scorso ottobre il percorso di co-progettazione “CreaTurismo” con l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del territorio ad essere protagonisti della destinazione Terramàne – Colline verdi d’Abruzzo e del suo sviluppo.  Partendo da quelle che sono le specificità degli operatori pubblici e privati, attraverso un percorso che, nei primi mesi dell’anno, ha previsto alcuni incontri di co-creazione di pacchetti tematici, sono stati realizzati dei percorsi per rendere il territorio del Gal Terreverdi Teramane sempre più accogliente ed attrattivo.

“Nel corso del 2024, il GAL Terreverdi Teramane – ci spiega Pasquale Cantoro Presidente del Gal Terreverdi Teramane – attraverso CreaTurismo sta proponendo una serie di pacchetti esperienziali pensati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo che saranno proposti sul mercato da tour operator. Tra questi nei prossimi giorni c’è il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” che offrirà, a chi è già in vacanza sul territorio o si reca ad un concerto in programma, di vivere un’esperienza completa e memorabile includendo varie attività oltre al concerto“.

Per i concerti che si terranno nei Comuni del territorio del Gal saranno svolte attività di promozione delle filiere corte, raccontando la storia dei produttori locali e delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Per chi esplora per la prima volta il territorio, sono disponibili pacchetti dedicati, di coppia o gruppo, che comprendono due pernottamenti, una visita guidata del borgo ospitante l’evento musicale e un’esperienza locale unica. Le attività sono organizzate per permettere agli ospiti di vivere una giornata tra le colline verdi d’Abruzzo, godendo della bellezza della natura, delle tradizioni culinarie e della magia della musica dal vivo. È possibile partecipare a laboratori di pane, pasta, cosmetica e saponificazione, passeggiare tra gli olivi e raccogliere le erbe spontanee, alla scoperta della biodiversità. Tra le attività disponibili immancabili sono la degustazione di ottimi vini in cantina, yoga al tramonto, il tiro con l’arco, vivere il parco avventura e il noleggio di e-bike per esplorare i percorsi più affascinanti. Per gruppi, sono previsti anche un percorso guidato in un giardino officinale e la degustazione Wine Tech, che completano un’esperienza indimenticabile.

I percorsi esperienziali sono commercializzati da Geosfera Viaggi, di Globe Inside srl, garantendo una gestione professionale e un’attenzione particolare ai dettagli. (Per coloro che fossero interessati all’acquisto dei percorsi possono scrivere a terramane@geosferaviaggi.it o chiamare Denise al 338 2504815).

“Il nostro obiettivo – ha concluso Rosalia Montefusco, Direttore del GAL Terreverdi Teramane – è offrire ai visitatori un’esperienza immersiva che combini la ricchezza culturale e paesaggistica di Terramàne con l’emozione della musica jazz e i nostri pacchetti sono pensati per far vivere a pieno la bellezza e l’autenticità del nostro territorio”.




CRISI DI MERCATO O PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO?

Usb su Stellantis di Atessa

Atessa, 9 luglio 2024. Quello che sta accadendo nello stabilimento Stellantis di Atessa ha dell’incredibile: a giugno è stata richiesta la cassa integrazione parziale, che coinvolgeva alcune centinaia di lavoratori prevalentemente in lastratura e verniciatura mentre nell’officina montaggio erano pochi, poi a luglio avviene un cambio di strategia in cui l’azienda comunica la fermata in CIGO del solo turno pomeridiano nell’officina montaggio per un calo di richieste di mercato non solo dei modelli cabinati ma anche dei furgonati.

Inizialmente la direzione ha concesso la possibilità per una parte di lavoratori del turno pomeridiano di poter lavorare, su base volontaria e subordinata alle esigenze aziendali, sui turni del mattino o su quello notturno(non strutturale), salvo poi imporre a molti lavoratori di svolgere il turno di mattina, pregiudicando loro la conciliazione dei tempi vita lavoro con le esigenze familiari.

Con il calo produttivo da 870 veicoli/die a 800 la direzione ha deciso di eliminare sostanzialmente il turno pomeridiano, lasciando in vigore inspiegabilmente invariato quello notturno con retribuzioni maggiorate. Dove sarebbe l’evidente calo di mercato tale da giustificare la fermata di un intero turno? A quale gioco sta giocando Stellantis? Si cerca di sperimentare la produzione con meno lavoratori e determinare il numero di esuberi preannunciato di circa 400 operai?

In tutto ciò i sindacalisti della FIM, UILM, FISMIC negli incontri che sono avvenuti con l’azienda cosa hanno detto?

Hanno chiesto del perché si sceglie di produrre in due turni quasi la stessa produzione dei tre turni?

Hanno chiesto di risolvere il problema di coloro, che per seri motivi di salute sono costretti a fare il solo turno pomeridiano, e sono sempre in CIGO perdendo retribuzione e ratei?

Hanno chiesto il perché dell’obbligo di prestazioni sul turno opposto e non della volontarietà preannunciata?

Hanno chiesto la soluzione al problema di molti nella gestione dei figli minori per la collocazione sul medesimo turno di entrambi i genitori?

Hanno richiesto di anticipare il periodo feriale di agosto, fissato in solo due settimane, invece di ricorrere alla CIGO che incide negativamente sui salari, con ulteriore rischio concreto di mancata maturazione dei ratei?

Hanno detto qualcosa sull’intensificazione dei ritmi e carichi di lavoro ?

Hanno chiesto in merito al persistere di ingiustificati atteggiamenti arroganti dei responsabili aziendali che colpiscono numerosi operai con contestazioni disciplinari pretestuose?

USB e SLAI COBAS stanno portando avanti una battaglia ardua su tali temi, mentre nessun’altra organizzazione si degna di affrontarli, perseverando nel solito modus operandi, continuando con le nominate Rsa a fare i cacciatori di tessere e rifugiarsi nelle salette sindacali a compilare pratiche varie invece di preoccuparsi delle reali condizioni di salute ed economiche operaie.

La strategia Stellantis mira ad ottimizzare i costi, facendo felici gli azionisti, ma gli effetti collaterali si ripercuotono sui lavoratori anche dell’indotto e la preannunciata separation con centinaia di esuberi, se non contrastata dai politici locali e nazionali e sindacali, prefigura un futuro incerto per il nostro territorio.

Atessa (Chieti) – Sevel



PESCARA JAZZ 2024

Mercoledì 10 luglio 2024 ore 21:15. Arena del porto turistico

Pescara, 9 luglio 2024. Ad aprire domani, mercoledì 10 luglio, all’ Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara e al Teatro Massimo, la 52° edizione del Pescara Jazz, con la direzione artistica del M° Angelo Valori e organizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, un doppio appuntamento, in apertura, Bokantè e a seguire Ada Montellanico Quintet.

Bokanté è il nuovo progetto creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, un progetto che affonda le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano. Bokanté significa “Scambio” in creolo, la lingua della giovane cantante Malika Tirolien. Malika Tirolien è la voce del gruppo, una donna cresciuta nell’isola caribica di Guadalupa.

Otto musicisti provenienti da 4 diversi Continenti che portano sul palco la propria conoscenza e la propria tradizione. Insieme a Michael League (che per l’occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) anche altri due Snarky Puppy. Sono: Chris McQueen e Bob Lanzetti. A completare la formazione: il grande percussionista Jamey Haddad (Paul Simon, Sting), il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier (Lee Boys, Karl Denson), il percussionista André Ferrari (Väsen) e Keita Ogawa (Banda Magda, Yo-Yo Ma).

Con due Grammy Award e un implacabile successo planetario (anche con la sua etichetta GroundUp music) League torna a rimettersi in gioco esordiendo con un progetto che promette essere esplosivo.La maggior parte delle musiche sono state elaborate da League mentre era in tour con altre band e inviate alla Tirolien per la scrittura del testo. Molti dei musicisti non si erano mai incontrati fino al primo giorno della registrazione nei leggendari Dreamland Studios di New York. Prima della fine della settimana della registrazione, la band si senta coesa in un modo incredibile. Durante il concerto, Bokanté presenterà brani tratti dai loro album acclamati dalla critica, come “Strange Circles” e “What Heat”, trasportando il pubblico in un viaggio sonoro che attraversa continenti e culture. Con le voci potenti e le intricate tessiture strumentali, la band promette di regalare una performance energica e indimenticabile.

A seguire Ada Montellanico Quintetto con nuovo progetto “Canto Pribito”.

Canto Proibito è la nuova proposta di Ada Montellanico artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale. Negli ultimi progetti artistici ha voluto soffermarsi sull’espressività femminile come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; oppure ai lavori discografici di grande successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana e, più estensivamente, di colore. Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato sempre in chiave jazzistica, e ora continuando questo percorso la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, un’era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione molto presente negli stati cattolici proibivano e imponevano divieti e censure: il teatro era considerato luogo di perdizione, gli spettacoli furono interdetti. Alle donne, considerate da sempre esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi pubblicamente per quanto proprio in quel periodo alcune coraggiose artiste si affacciassero sulla scena socio culturale; per i ruoli femminili subentrarono i castrati, ragazzi a cui in età pre-puberale veniva inflitta una atroce violenza.

Ma nonostante tutto la musica persistette nei palazzi dei nobili aristocratici o in stati più liberali e fiorirono pagine di scrittura straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore.

Da qui nasce il nome Canto Proibito per il quale sono stati scelte alcune magnifiche composizioni degli autori più rappresentativi di quella epoca: F.Handel, A.Scarlatti, A. Caldara, M.A. Cesti, G. G. Carissimi, F. Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, meravigliose e rare compositrici di quei tempi.

Per affrontare un progetto così ambizioso e complesso, e per poterlo restituire attraverso una lettura personale e moderna, Ada ha scelto nuovamente di affidare gli arrangiamenti a Giovanni Falzone, artista tra i più innovativi della scena attuale, a cui è legata da un forte sodalizio nato più di dieci anni fa a partire dall’album Suono di donna a cui è seguito nel 2017 il riuscitissimo Abbey’s road. E proprio per l’originale alchimia sonora creata nel tributo ad Abbey Lincoln, Ada per questa nuova avventura musicale ha voluto scegliere la stessa formazione, costituita da Falzone alla tromba e da straordinari musicisti che ormai rappresentano la nuova espressione del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria.

BOKANTÈ

Malika Tirolien, voce

 Michael League, chitarra

Chris McQueen, chitarra

 Bob Lanzetti, chitarra

Jamey Haddad, percussioni

 Roosevelt Collier, pedal e lap steel

 Keita Ogawa, percussioni;

Weedie Braimah percussioni

A seguire

ADA MONTELLANICO QUINTETTO

 feat. GIOVANNI FALZONE “CANTO PROIBITO”

Ada Montellanico, voce

 Giovanni Falzone, tromba

Filippo Vignato, trombone

 Gabriele Evangelista, contrabbasso

 Ermanno Baron, batteria




TRA LE REGINE DELLE METE BALNEARI

Tra le venti destinazioni nazionali preferite dagli italiani

Roseto degli Abruzzi, 9 luglio 2024. L’eccezionale risultato è stato ottenuto nelle recenti classifiche dell’Osservatorio Italiano JFC delle Destinazioni Balneari. Roseto degli Abruzzi ha conquistato posizioni di rilievo nella classifica generale, in quella delle destinazioni più rilassanti e in quella delle mete più adatte alle famiglie.

L’indagine dell‘Osservatorio Italiano JFC, che ha coinvolto oltre mille italiani, ha visto Roseto degli Abruzzi distinguersi come una delle destinazioni balneari preferite per le prossime vacanze. In particolare, la nostra città si è classificata al 18esimo posto tra le destinazioni nella classifica generale, segno di un apprezzamento trasversale che abbraccia diversi aspetti dell’offerta turistica.

Classifica Generale: Roseto degli Abruzzi, new entry in questa speciale classifica, ha ottenuto un eccellente posizionamento (18esimo posto) consolidando la sua reputazione come una delle mete turistiche più ambite d’Italia e unica realtà in Abruzzo presente tra le migliori 20. Questo riconoscimento è il risultato di un impegno costante nel migliorare l’offerta turistica e la comunicazione, garantendo servizi di qualità e un’accoglienza calorosa a tutti i visitatori.

Destinazioni più Rilassanti: Roseto è stata riconosciuta anche come una delle destinazioni più rilassanti, posizionandosi al 9° posto di questa classifica. Le spiagge serene, i paesaggi incantevoli e le numerose opportunità di relax fanno di Roseto degli Abruzzi il luogo ideale per chi cerca tranquillità e benessere.

Destinazioni più adatte a Famiglie: Un altro importante traguardo è stato raggiunto nella classifica delle destinazioni più adatte alle famiglie (12esimo posto). Roseto degli Abruzzi si distingue per le strutture a misura di bambino, le attività ricreative e le iniziative pensate per garantire divertimento e sicurezza a tutta la famiglia.

“Nel 2023 Roseto degli Abruzzi era presente nella speciale classifica delle destinazioni più rilassanti e più adatte alle famiglie. Nel 2024, c’è stato un chiaro aumento della qualità percepita dell’offerta turistica della nostra città, portando Roseto degli Abruzzi tra le destinazioni balneari migliori d’Italia – dichiara l’assessore Annalisa D’Elpidio – questo risultato è anche frutto di un lavoro di promozione turistica avviata poco più di un anno fa e che sta iniziando a portare frutti”.

“Siamo estremamente orgogliosi di questi risultati che confermano il grande valore di Roseto degli Abruzzi come destinazione turistica di eccellenza – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Questo risultato è frutto del lavoro congiunto di amministrazione, cittadini e operatori turistici, e ci sprona a continuare a investire nel miglioramento della nostra offerta turistica”.




ABRUZZO DELLE RADICI

 Convegno: un successo per il territorio!

Chieti, 8 luglio 2024. Si è svolto sabato 6 luglio nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia di Chieti, il convegno “Abruzzo delle Radici”, organizzato dall’Associazione Italea Abruzzo in collaborazione con la Provincia di Chieti, nell’ambito dell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo. Il tema centrale dell’evento è stato: “Quali opportunità per il nostro territorio”.

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali di Silvia Di Pasquale, Consigliera provinciale di Chieti, e di Nicola Campitelli, Consigliere regionale con delega all’Urbanistica e al Paesaggio, intervenuto in remoto.

Presente l’Assessore Daniele D’Amario, Sottosegretario della Regione Abruzzo con delega al Turismo e alla Programmazione, che ha sottolineato l’opportuntià di trasformare l’emigrazione in un’opportunità positiva, coinvolgendo enti locali e finanche le parrocchie per rispondere alle richieste degli emigrati alla ricerca delle loro origini.

Successivamente, Marco Cirulli e Ivan Serafini, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Italea Abruzzo, hanno introdotto il tema del convegno.

Gianmaria Tantimonaco, Segretario dell’Associazione, ne ha quindi illustrato le attività, partendo dalla recente partecipazione a un evento svoltosi a Toronto. Ha annunciato futuri impegni in Argentina, Australia e nord America e ha presentato il sito multilingua dell’Associazione nonché la Italea Card, un sistema di convenzioni per i viaggiatori delle radici che, grazie ad un accordo con il Ministero degli Affari Esteri, consentirà di praticare sconti ai “viaggiatori delle radici”, con benefici anche per gli iscritti all’AIRE.

Maxi Manzo, Coordinatore regionale Italea, ha condiviso la sua esperienza sul turismo delle radici soffermandosi sull’importanza del ruolo centrale dei piccoli comuni.

Ivan Serafini ha quindi raccontato l’esperienza di Toronto, dove l’Associazione ha avuto modo di incontrare 13 tour operator canadesi. Roberta Di Battista, social media manager, ha evidenziato il potenziale turistico delle aree interne della Provincia di Chieti, certamente ricche di tradizioni ma da supportare con una buona rete di servizi.

Dopo l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte di Elizabeth Ridolfi, violinista di origine italo argentina, viaggatrice delle radici per un tour artistico in Abruzzo, il convegno si è concluso con gli interventi di Emidio Spinogatti, Presidente di Abruzzo Genealogy, e Massimiliano Cossu, Amministratore delegato di Destination Italia, che si intrattenuto in remoto sul tema della valorizzazione commerciale del territorio.

L’evento ha rappresentato un importante momento di riflessione e condivisione sulle opportunità che il turismo delle radici può offrire per lo sviluppo del territorio abruzzese.




IL FINE DEL CATTOLICESIMO POLITICO

Non è il potere ma promuovere i valori di giustizia e di pace. Come dice il Papa La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 8 luglio 2024. “Come cattolici, in questo orizzonte, non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. No. Dobbiamo essere voce, voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Tanti, tanti non hanno voce. Tanti. Questo è l’amore politico…”. Del bel discorso di papa Francesco a Trieste (50° Settimana sociale, 7.7.24) mi ha colpito molto questa sintetica affermazione.

La frase sembra implicitamente rispondere a una domanda difficilissima: in Italia c’è ancora un cattolicesimo politico?

E gode di buona salute?

Certamente apparteniamo a un Paese e a una Chiesa cattolica nazionale che ha detto e fatto molto in termini di testimonianza e attività politiche di ispirazione cattolica. Non c’è stata solo la DC, ci sono stati i cattolici impegnati nel sindacato, volontariato, mondo economico e culturale. Ci sono ancora?

Ovviamente si. Ma possono oggi definirsi come un filone culturale e politico che incide nel tessuto del Paese, come, per esempio, nel secondo dopoguerra?

Con molta difficoltà.

Quando si ha una grande tradizione alle spalle è normale farsi prendere dalla nostalgia, che riassumerei nella battuta: “Quelli si che erano bei tempi!”.

Malattia anche presente in altre forze sociali e politiche. Nessuno può negare le valide testimonianze di quei cattolici che con coscienza, competenza e sacrifici hanno contribuito a costruire il Paese. La loro testimonianza resta certamente, ma il loro tempo è passato, le lancette dell’orologio non possono essere sposate indietro, il mondo va avanti, anche tra crisi sanitarie ed economiche-sociali, neofascismi e derive autoritarie e populiste, non autenticamente per il popolo, come ha ricordato anche il papa.

Porre ancora il problema del “partito cattolico” è una cosa così stucchevole e fuori luogo che distoglie dai problemi cruciali. Che piaccia o meno il punto di partenza è quanto il Vaticano II, Paolo VI, Francesco hanno detto chiaramente: si può essere cattolici e operare in schieramenti politici diversi, purché si sia, sempre e comunque, coerenti con la propria fede.

Accettato ciò si pone il problema della testimonianza, la coerenza dei cattolici presenti nella vita sociale e politica, in qualsiasi ambito o responsabilità. Il papa ha invitato loro a “prendersi cura del tutto”. Il fine del cattolicesimo politico non è assumere potere, ottenere maggioranze o egemonie culturali. Il fine è testimoniare il Vangelo, aiutare la costruzione del Regno di Dio già su questa terra. “Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”, ha detto il papa. 

Non sono in quest’ottica gli pseudo cattolici che, sbandierando rosari o posizioni contro aborto ed eutanasia, si autoiscrivono a tradizioni culturali e religiose da cui sono lontani miglia. Ci sono anche i cattolici, pastori e laici, che corrompono e si fanno corrompere, che imprecano contro i migranti, trascurano giustizia e pace, vanno a braccetto con i potentati economici, specie quelli generosi con pingui offerte per diocesi, parrocchie e gruppi vari. Semplicemente dovremmo dire che non sono cattolici, piuttosto sono figli e nipoti degli “atei devoti” (descritti da Beniamino Andreatta) e che trattano la fede come un’ideologia. Ma le ideologie, ricorda il papa, “sono seduttrici. Qualcuno le comparava a quello che a Hamelin suonava il flauto; seducono, ma ti portano ad annegarti”. 

In questo invito alla partecipazione autentica e coerente il papa fa un ulteriore richiamo: “Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale”.

Questo è certamente un nodo delicatissimo: cattolici e democrazia. La Chiesa non è una democrazia e la democrazia è una forma di potere e partecipazione politiche. Le due istituzioni hanno fondamenti, prassi e storie completamente diverse. Confonderle crea più caos di quanto già ne esista. In materia, qui, pongo solo una domanda: ma che esperienza di democrazia fanno i cattolici nelle comunità di appartenenza?

Il cammino sinodale – mia personalissima opinione – ha fatto e fa molto fatica ad attecchire in ambito cattolico. In molti casi non è partito affatto. Anzi sono ancora vigorose tutte quelle forme accentratrici di potere, da parte di vescovi, preti e super laici, che non aiutano a pensare in termini partecipativi, democratici si direbbe nel mondo. Il clericalismo, le forme di accentramento di potere hanno ancora la meglio in nomine ecclesiastiche, amministrazione di denaro e beni comunitari, aperture alla partecipazione di tutti.

Dovremmo essere un po’ più umili quando chiediamo alle istituzioni laiche di essere più democratiche e dimentichiamo le tante “travi” nei nostri occhi. La democrazia si costruisce con persone mature, preparate e probe, che non potranno mai “sbocciare” in ambienti clericali e preconciliari. I processi democratici che il papa ci chiede di avviare partano da nuove e fondate formazione, cultura e prassi ecclesiali.

Non è solo la storia a testimoniarlo, ma anche il Vangelo: è il lievito a fermentare la massa (Mt 13). Non viceversa.

Il fine del cattolicesimo politico non è il potere ma promuovere i valori di giustizia e di pace (globalist.it)




EVASIONE

Una storia, tre racconti Archeomusic Edizione 2024

L’Aquila, 8 luglio 2024. Il 14 luglio alle ore 19:00 presso il Castello di Sant’Eusanio Forconese (AQ) si terrà Evasione – una storia, tre racconti un recital/concerto originale, con le musiche di Nicola Paparusso e i testi di Riccardo Biscetti entrambi musicisti professionisti con diversi anni di attività alle spalle, questa volta all’esordio compositivo e di scrittura. La voce protagonista sarà quella di Marco Valeri apprezzatissimo attore aquilano. I musicisti coinvolti saranno appunto Nicola Paparusso (chitarra e basso) e Riccardo Biscetti (chitarra e basso) accompagnati da Arianna Campolongo (viola e violino) e Alessandro Gizzi (percussioni). Scenografia e costumi sono di Alessandra Bianchi e Ilde Mastrangeli. La performance prende vita da uno spunto di riflessione sulla modernità e si sviluppa attraverso una narrazione in tre racconti, apparentemente slegati l’uno dall’altro ma in realtà uniti da un unico filo conduttore.

L’evento si inscrive all’interno di un progetto più ampio Archeomusic arrivato quest’anno alla terza edizione che ha l’obiettivo di unire arte e luoghi di rilevanza storico/culturale del territorio. Gli eventi di Archeomusic generalmente hanno, prima della performance, una fase preliminare in cui si fa divulgazione sul luogo ospitante con una visita guidata da studiosi e esperti. La location di quest’anno è il castello medievale di Sant’Eusanio Forconese che si staglia sulla sommità del monte Cerro, così che lo spettatore sia immerso in una atmosfera suggestiva e determinante per godere a pieno della performance. Dal cortile, inoltre, si può godere di una vista panoramica mozzafato con il Gran Sasso e il Sirente a portata di sguardo. Il pomeriggio sarà molto intenso perchè ci si ritroverà alle 17:00 presso il villaggio M.A.P. di Sant’Eusanio Forconese per il controllo biglietti per poi proseguire alle 17:30 con visita guidata a gruppi a cura del Prof. Gianni Cucci, fino ad arrivare alle 19:00 con l’inizio della performance e a seguire per le 20:30 ci sarà un aperitivo nell’area antistante l’ex scuola.

Archeomusic nasce dalla volontà dei ragazzi di 1CONA APS-ETS un’associazione culturale nata a marzo del 2022 a San Demetrio Ne’ Vestini (AQ). Fondata da un gruppo di persone di tre paesi delle aree interne dell’aquilano (San Demetrio Ne’ Vestini, Villa Sant’Angelo e Prata d’Ansidonia). Promuove arte, cultura e discipline legate al benessere psicofisico, con l’obiettivo di creare socializzazione e contribuire allo sviluppo locale. L’associazione collabora con enti locali, imprese e associazioni del territorio.

Per info e prenotazione obbligatoria biglietti: 3454817736, 3498807471

Costo del biglietto comprende visita guidata e spettacolo: 15€ non tesserati (costo tessera inclusa)

10€ tesserati

7€ residenti di Sant’Eusanio Forconese

Gratuito per i bambini fno a 10 anni

*Il costo dell’aperitivo non è compreso nel prezzo del biglietto

**Sarà disponibile il servizio navetta gratuito per persone con diffcoltà




MODERNISTA, COMUNISTA, INOPPORTUNO

Come cercano di zittire chi vuole il rinnovamento civile (e anche ecclesiale)

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 7 luglio 2024. Don Milani era profetico, ma per molti laici e pastori cattolici era “inopportuno”, come fu definito il suo famoso Esperienze pastorali”. E spesso accuse inerenti alla dottrina sono usate ridurre al silenzio. Ma oggi c’è Francesco…

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.

Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando (Mc 6, 1-6 – XIV TO/B).

Non ci sono dubbi sul fatto che la nostra fede cristiana, a partire dalla sua radice ebraica, sia sostanzialmente profetica. La profezia è modo con cui il buon Dio rivela il Suo volere, indica la sua strada alle singole persone e a gruppi e comunità, che ovviamente credono in Lui. E’ rivelazione del piano di Dio nella storia e, al tempo stesso, è giudizio sulla comunità dei credenti e sul mondo perché questi ritornino a Lui con tutto il cuore (cfr. Gl 2, 12-17). La profezia è continua presenza di Dio in mezzo al suo popolo: Dio parla “molte volte e in diversi modi per mezzo dei profeti, e sommamente parla per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo” (cfr. Eb 1). La profezia è impegno affidato ai discepoli dal Cristo perché siano suo segno nel mondo “predicando il Vangelo e compiendo prodigi” (cfr. Mc 16, 17-20).

Tutto ciò è molto chiaro nella nostra fede, ma ha diversi problemi nella pratica. Il brano odierno ci riporta a una verità antica e sempre nuova: i profeti non sono mai tanto piaciuti perché mettono in crisi, chiamano a conversione, sconvolgono per rinnovare persone, gruppi e istituzioni. Ieri come oggi, come sempre, non mancano infatti profeti, manca, invece, l’attenzione e l’accoglienza di essi. Ciò accade nelle comunità di fede religiosa come nell’ambiente laico, con culture e sensibilità diverse. Un po’ succede quello che è successo a Gesù: essere rifiutato, non dagli sconosciuti, ma da quelli che lo conoscevano.

Il Vangelo odierno dice che Gesù “era per loro motivo di scandalo”, specie per quelli che non erano pronti ad accoglierlo, ad aprirsi a parole e segni nuovi, a una salvezza che visitava in maniera diversa dalle attese tradizionali. Sono tanti, anche oggi. Permettetemi di citare don Milani e una sua pagina dura, cruda, anche per la parolaccia che contiene.

Nel 1965 scrive all’amico don Ezio: “Ecco, dunque l’unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto (cioè in grazia di Dio), mirare in alto (per noi e per gli altri) e sfottere crudelmente non chi è in basso, ma chi mira basso. Rinceffargli ogni giorno la sua vuotezza, la sua miseria, la sua inutilità, la sua incoerenza. Star sui coglioni a tutti come sono stati i profeti innanzi e dopo Cristo. Rendersi antipatici noiosi odiosi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce. E splendenti e attraenti solo per quelli che hanno Grazia sufficiente da gustare altri valori che non siano quelli del mondo. La gente viene a Dio solo se Dio ce la chiama. E se invece che Dio la chiama il prete (cioè l’uomo, il simpatico, il ping-pong) allora la gente viene all’uomo e non trova Dio. Ma io tutte queste cose ti ho già detto a sazietà e dimostrato coi fatti alla mano e son riuscito a attirare gente io che sono in grazia di Dio una volta sì e dieci no… e tu ti sgomenti che stai in grazia di Dio dalla mattina alla sera? Sei tanto bischero! Un abbraccio affettuoso e scrivi spesso, tuo Lorenzo”. 

Milani era profetico, ma per molti laici e pastori cattolici era “inopportuno”, come fu definito il suo famoso testo “Esperienze pastorali”. Potrà sembrare di poco conto, ma non lo è affatto, ma il termine inopportuno sembra essere uno dei più citati, in un certo gergo ecclesiastico, quando vengono valutate persone e realtà comunitarie profetiche. Diversi esponenti della gerarchia cattolica, non riscontrando elementi contrari alla dottrina, in materia di fede e di morale, si trincerano dietro una presunta inopportunità della prassi e dei testi che stanno giudicando. Forse il termine inopportuno, oggigiorno, ha la stessa funzione dell’accusa di modernismo nel passato remoto e di quello di comunismo in un passato più recente, se non proprio prossimo.

L’uso di questi aggettivi – modernista, comunista, inopportuno – è semplicemente, molte volte, la dimostrazione dell’attacco indiscriminato a veri credenti, sia laici che preti, alla loro sensibilità umana, cristiana, ecclesiale, sociale e politica, al loro impegno nel rinnovare il tessuto ecclesiale e civile, più che a particolari aspetti dottrinali o prassi personali non conformi al magistero ecclesiale. In altri termini per i profeti, in diversi tempi e luoghi del vivere ecclesiale, si è ripetuto un clichè molto diffuso in tutte le istituzioni: spesso non potendo zittire chi denuncia una prassi poco coerente della comunità e dei suoi responsabili, nel nostro caso poco evangelica, ci si serve – senza dimostrarle accuratamente – di accuse inerenti alla dottrina per ridurlo al silenzio.

Ma la persecuzione non si è chiusa con i tempi di Milani, continua; anzi, ai giorni nostri, si riveste di particolare vigore in quanto viviamo un momento critico della vita ecclesiale; un momento in cui le novità conciliari – la riforma ecclesiale, quella liturgica e lo stile evangelico di presenza nel mondo – sono riproposte con forza da papa Francesco e diversi laici e pastori, che sono considerati “inopportuni”: ovviamente non sono cose dette pubblicamente, ma sussurrate nei corridoi, scritte nelle lettere di ammonizione, inserite nei resoconti ufficiali e cosi via. E’ inopportuno…

Che Dio ci aiuti!




IL PIÙ PROFONDO PRESENTE

Esser profeta significa conoscere ben più che il futuro (Ernst Jünger)

da fra Emiliano Antenucci

Interris.it, 7 luglio 2024. Gli uomini rifiutano i profeti e li uccidono. Ma adorano i martiri e onorano coloro che hanno ucciso. (Fëdor Dostoevskij)

Il Vangelo di oggi è molto forte: “Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando (Mc 6,4-6)”.

Nessuno è profeta in patria, cioè nella sua famiglia, parrocchia, comunità, società etc. Quanti profeti ci sono stati e ci sono nel mondo e nella chiesa? Il profeta è un “visionario” che vede oltre la realtà e il presente. Il profeta è scomodo per quelli che sono intorno a lui, perché non è diplomatico, non cerca il proprio interesse, ma la volontà di Dio con uno sguardo di luce.

Con il battesimo abbiamo ricevuto tre grandi doni e compiti quello di essere sacerdoti, re e profeti. Li esercitiamo questi “incarichi divini” nella vita quotidiana?

Essere sacerdoti (tutti abbiamo ricevuto il sacerdozio battesimale), significa partecipare al grande sacerdozio di Cristo sulla croce, con la preghiera, l’offerta e il dono della propria vita secondo lo stato di cui uno appartiene.

Essere re, significa che con Gesù siamo tutti figli del Re dei re, siamo ognuno di “sangue blu”, cioè un’origine nobile. Bisogna trattare ogni persona con rispetto e con amore, perché riscattata dal prezioso sangue di Cristo. Vivere la regalità di Cristo significa evangelizzare per portare a tutti il regno di Dio che è un regno di pace, di amore e di misericordia.

Bisogna essere profetici nelle parole e nelle opere. Il profeta non è un indovino, ma uno che guarda oltre, attraverso gli occhi di Dio, il futuro pieno di speranza. Se si legge attentamente la storia della Chiesa tutte le “profezie” non sono state comprese e accolte subito, ma con il tempo. San Benedetto, San Francesco, don Bosco, San Pio e tanti altri santi sono stati profetici nei loro tempi.

Oggi bisogna essere profeti della pace, in un mondo pieno di guerre e di violenze (ci sono circa 60 conflitti bellici in corso). Dobbiamo essere profeti di speranza, in una società dove regnano lo scoraggiamento e la disperazione. Profeti evangelici, per portare a tutti la bella notizia che Gesù è vivo, vero, morto e risorto per amore.

Concludo con le parole “profetiche” del venerabile politico servo di Dio Giorgio La Pira:

“Il futuro è oggi”

“Il profeta parte dal presente,

lo scruta, lo critica,

ma come momento

di un progetto più ampio

che distende le sue sponde

sul passato remoto

e sull’avvenire più lontano,

non per lasciarlo ai margini,

per limitarsi a denunciarne la precarietà,

bensì per metterlo in moto,

per destarne la potenzialità

e svilupparne gli impliciti frutti,

per lanciarlo verso le mete finali

della storia e oltre la storia”.

https://www.interris.it/editoriale/essere-profetici-parole-opere

Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay




PREMIO MICHETTI 2024

Crossmediale e innovativo: il 75° Premio Michetti nel segno di Italo Calvino

Francavilla al Mare, 7 luglio 2024.  Stefano Arienti, Elisabetta Benassi, Claire Fontaine, Paolo Icaro, Eugenio Tibaldi. Sezione Speciale: Giulio Paolini (omaggio a Italo Calvino). Premio Michetti Giovani: Beatrice Celli, Gaia De Megni, Giulia Poppi, Danilo Sciorilli a cura di Simone Ciglia. Inaugurazione 20 luglio 2024, ore 18 palazzo san Domenico, 1

LE NOVITÀ NELL’EDIZIONE 2024

La 75ma edizione del Premio Michetti nel segno di Italo Calvino. “6 memo per questo millennio” è il titolo dell’edizione 2024 del Premio Michetti, tra i più longevi e prestigiosi premi d’arte contemporanea italiani. La nuova edizione è curata da Simone Ciglia, storico dell’arte e career instructor presso l’Università dell’Oregon. Saranno cinque gli artisti in gara: Stefano Arienti, Elisabetta Benassi, Claire Fontaine, Paolo Icaro, Eugenio Tibaldi, le cui opere saranno ispirate ai sei concetti chiave delle celebri Lezioni americane di Italo Calvino: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza. Una sezione speciale della mostra fuori concorso sarà dedicata alle opere di Giulio Paolini, tra gli artisti più vicini allo scrittore.

“L’edizione 75 del Premio Michetti – spiega Andrea Lombardinilo, presidente della Fondazione Michetti – vuole lasciare il segno e Italo Calvino ne è il perfetto ispiratore. La Fondazione celebra i tre quarti di secolo del Premio con artisti di assoluto rilievo, selezionati da Simone Ciglia. Al Premio si affiancherà l’esposizione delle opere di proprietà della Fondazione, tra cui molti dei lavori vincitori delle edizioni passate. La Fondazione Michetti continua il suo viaggio nell’arte contemporanea, tra tradizione e innovazione”.  

CALVINO ISPIRATORE

L’edizione 2024 prende spunto dalle Norton Lectures che Italo Calvino era stato invitato a tenere ad Harvard nel 1985. Lo scrittore aveva pensato di articolare il proprio intervento intorno a sei nozioni da lui definite come “valori o qualità o specificità della letteratura” (nell’originale inglese memos). Così Simone Ciglia: “Il millennio prossimo per Calvino è diventato il nostro presente e le proposte dello scrittore confermano la loro attualità, oltrepassando l’ambito privilegiato del suo discorso – quello letterario – per investire il fenomeno artistico in senso più ampio. I memo appaiono categorie utili per osservare anche l’arte contemporanea e, in occasione della settantacinquesima edizione del Premio Michetti, è sembrato generativo applicarle al paesaggio creativo presente. La mostra 6 memo per questo millennio si articola così secondo le proposte calviniane, ciascuna rappresentata da artisti contemporanei di diversa generazione e provenienza”.

MICHETTI GIOVANI

L’edizione 2024 conferma l’attenzione che storicamente il Premio Michetti ha rivolto alla scena giovane. Una sezione della mostra sarà dedicata a una selezione di alcuni fra i nomi più promettenti della generazione under 35: Beatrice Celli, Gaia De Megni, Giulia Poppi, Danilo Sciorilli. Gli artisti sono stati segnalati da critici e curatori attenti al panorama più recente: Giacinto Di Pietrantonio, critico e curatore d’arte; Francesca Guerisoli, critica d’arte presso Fondazione la Quadriennale di Roma e direttrice artistica della Fondazione La Rocca di Pescara; Caterina Riva, Direttrice MACTE, Museo d’Arte Contemporanea di Termoli; Saverio Verini, Direttore dei Musei Civici di Spoleto.

LA GIURIA DELL’EDIZIONE 75

La giuria dell’edizione 75 del Premio sarà presieduta da Angelo Piero Cappello, Direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e sarà così composta: Francesca Barbi Marinetti, Giuliana Benassi, Andrea Lombardinilo, Anna Mattirolo, Cristina Ricciardi. La giuria si riunirà la mattina del 20 luglio per visionare le opere in concorso e selezionare l’opera vincitrice, che sarà annunciata nel tardo pomeriggio nel corso della serata inaugurale. 

IL COMITATO TECNICO 2024

Nel corso dell’inaugurazione del 20 luglio (Palazzo San Domenico 1, ore 18), sarà inoltre presentato il rinnovato Comitato tecnico della Fondazione Michetti, così composto: Angelo Piero Cappello (Direttore generale Creatività contemporanea, MIC), Andrea Lombardinilo (Presidente della Fondazione Michetti), Costantino D’Orazio (Direttore Galleria nazionale dell’Umbria), Nunzio Giustozzi (Archeologo, storico dell’arte e consulente Electa), Lella Mazzoli, Professoressa emerita di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Direttrice dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino, Ilaria Miarelli Mariani, Professoressa ordinaria di Museologia e critica artistica e del restauro e Direttrice dei Musei civici della Sovrintendenza di Roma, Anna Lisa Tota, Professoressa ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università di Roma Tre, Daniela Garofalo, Storica e critica d’arte contemporanea.




#DOMENICALMUSEO

MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila 7 luglio entrata gratuita

L’Aquila, 6 luglio 2024. Il 7 luglio torna #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.  

Sarà possibile visitare le due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo nei consueti  orari di apertura:

MuNDA, in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle, orario 8.30/19.30, ultima entrata ore 19.

Sono state riallestite in questi giorni due importanti opere tornate dopo il restauro: il dipinto su tavola di Saturnino Gatti Madonna in trono con bambino, seconda metà del XV sec.,  restauro della società Abacus sas di Nicoletta Naldoni; l’olio su tavola di Cola dell’Amatrice  La Sacra Parentela del terzo decennio del XVI sec., Anna Borzomati restauratrice

Il Mammut al Castello Cinquecentesco sarà aperto dalle 9 alle 19.00. 

Inoltre, aderendo al Festival delle Città del Medioevo,   organizzato dall’Università degli Studi e dal Comune dell’Aquila sul grande tema “Le città e l’acqua”,   si osserverà l’apertura serale straordinaria  venerdì 5 sabato 6 e domenica 7 luglio  dalle  19.00/23.00, chiusura biglietteria alle 22.30. Biglietto 7 €, ridotto 2 €, gratuito al di sotto dei 18 anni . Domenica 7 gratuito

Sempre nell’ambito del Festival delle Città del Medioevo la Dott.ssa Federica Zalabra, direttrice del MuNDA, terrà un intervento dal titolo “Da acqua e da Spirito. Significati e simbologie nelle opere del Museo Nazionale d’Abruzzo”  sabato 6 luglio alle ore 11.30 presso l’Auditorium del Parco. Entrata libera

I biglietti di ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente nella biglietteria del Castello o sul portale e sull’app dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it




LA RISERVA E IL TEAM BUILDING

Importante Iniziativa nel Riservo Borsacchio il 5 Luglio 2024

Roseto degli Abruzzi, 6 luglio 2024. Il 5 luglio 2024 si è svolta un’importante iniziativa presso la Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, in collaborazione con una rinomata azienda nazionale. L’obiettivo principale dell’evento era sviluppare sinergie tra la comunità locale e il mondo imprenditoriale, attraverso attività di team building e volontariato che le guide del Borsacchio svolgono da anni gratuitamente all’interno della Riserva.

Il tema della giornata è stato il team building, mirato a creare progetti concreti che contribuiscano alla salvaguardia e valorizzazione del Borsacchio. L’iniziativa ha avuto inizio con un incontro introduttivo nell’area al confine con la Riserva, dove dopo un caloroso benvenuto e alcune spiegazioni, i partecipanti sono stati suddivisi in due squadre.

La prima squadra si è recata alla Fonte d’Accolle per le consuete attività mensili di pulizia, manutenzione del verde e sistemazione delle strutture murarie della fonte. La seconda squadra, invece, ha operato sulla spiaggia, dedicandosi alla raccolta dei rifiuti, al ripristino delle delimitazioni distrutte da atti vandalici e alla posa di nuovi cartelli informativi sul fratino, sulle dune e sulle specie che abitano la Riserva.

La giornata si è conclusa con un pranzo comune, consolidando l’esperienza di legame tra la fatica del volontariato e il mondo dell’impresa. Questo evento ha rafforzato la consapevolezza che il nostro territorio è un luogo straordinario, spesso sottovalutato, che richiede impegno costante per essere preservato. La Riserva del Borsacchio, purtroppo, affronta numerose difficoltà, tra cui la mancanza di fondi, l’assenza di una gestione  e le pressioni costanti per progetti edilizi che minacciano la sua integrità.

Le Guide del Borsacchio ringraziano tutti i partecipanti per la loro dedizione e sperano che questa iniziativa sia solo l’inizio di una proficua collaborazione tra volontariato e imprenditoria, a beneficio della Riserva e di tutta la comunità.

L’evento come sempre è patrocinato da Regione Abruzzo , Provincia di Teramo e Comune di Roseto .

Come sempre la comunità e da oggi risponde con compattezza all’appello per salvare la Riserva Borsacchio dal tentativo di cancellarla.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




IL CENTRODESTRA DIALOGA CON LA CITTÀ

Proficuo incontro con i movimenti civici Ortona Popolare e Alleanza per Ortona

Ortona, 5 luglio 2024. Nella giornata di mercoledì scorso, 3 luglio, su invito dei dirigenti ortonesi di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi moderati e UDC, si è tenuto un incontro tra il centrodestra locale ed i rappresentanti di alcuni movimenti civici, tra cui Ortona Popolare, da dieci anni riferimento di proposta politica nella città, e Alleanza per Ortona, gruppo di riferimento degli ex amministratori Simonetta Faraone, Paolo Cieri e Fabrizio Leonzio.

I rappresentanti dei partiti, Franco Vanni per Fratelli d’Italia, Daniele D’Amario per Forza Italia, Franco Cespa per la Lega, Valentino Di Carlo per Noi moderati, Carlo Ricci per l’UDC, acclarata l’unità del centrodestra, hanno ritenuto incontrare le formazioni civiche per avviare un confronto politico-amministrativo e programmatico in vista delle prossime elezioni comunali che si terranno nella primavera 2025.

Il confronto, basato soprattutto su contenuti programmatici, ha anche stabilito un cronoprogramma delle  attività a partire dal prossimo incontro che si terrà entro la fine di luglio.  In maniera unanime tutte le forze politiche di centrodestra si sono espresse in una prospettiva costruttiva: “Vogliamo presentare presto un programma amministrativo da condividere con cittadini, imprese, professionisti ed associazioni, nonché individuare una figura capace di fare la sintesi di una coalizione che vuole proporsi come valida alternativa per il governo della Città.”

Dal canto loro anche i gruppi civici hanno ritenuto proficuo l’incontro: “Abbiamo apprezzato l’unità di intenti che anima il centrodestra ortonese e il riconoscimento del lavoro fin qui svolto dai nostri rappresentanti in Consiglio comunale, dichiarano Leonardo Vespasiano, presidente di Ortona Popolare, e Paolo Cieri, presidente di Alleanza per Ortona. Siamo ben consapevoli delle criticità che la prossima amministrazione comunale dovrà affrontare, come ad esempio il completamento delle infrastrutture portuali e della bretella porto/A14, l’attuazione delle nuove disposizioni in materia di turismo, impiantistica sportiva e politiche sociali, l’attuazione della nuova legge urbanistica regionale, che comporterà la perimetrazione del territorio urbanizzato, la redazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale e l’applicazione del regolamento edilizio tipo, l’applicazione dei nuovi vincoli in materia di programmazione economico-finanziaria e di bilancio derivanti dai regolamenti UE approvati di recente sulla nuova governance economica europea.”

“Riteniamo – concludono i rappresentanti dei gruppi civici – che ci potrebbero essere tutti i presupposti per ridare alla Città di Ortona una classe dirigente all’altezza del compito, facendo uscire definitivamente la comunità ortonese da una stagione infelice che ha fatto perdere tempo ed opportunità preziose. La priorità è favorire gli investimenti delle imprese per incrementare l’offerta di lavoro nei vari settori, in particolare nell’agricoltura, nei servizi e nel turismo, e promuovere crescita e benessere per la comunità da un punto di vista non solo economico, ma anche culturale e sociale.”




MOBILITÀ SOSTENIBILE: decolla il progetto integrato Comune, Tua e Vaimoo

Sindaco e assessore Rispoli: “Da lunedì saranno installate le stazioni delle bici elettriche. Sul territorio saranno 18 le postazioni a disposizione della cittadinanza”

Chieti, 5 luglio 2024. Partirà l’8 luglio il progetto di mobility sharing integrato al TPL a cura della VAIMOO Srl e proposto dalla Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA) Spa. Da lunedì sarà avviato il processo di installazione delle stazioni del servizio in diversi comuni Abruzzesi, oltre Chieti in provincia sarà anche a Ortona e San Vito Chietino e in provincia di Teramo. Sul territorio abruzzese si prepara una flotta totale di 280 e-bike in 80 stazioni con l’obiettivo di offrire ai cittadini un sistema integrato tra i servizi di trasporto pubblico operati da TUA e il nuovo bike sharing di VAIMOO.

L’integrazione prevede, inoltre, rilevanti scontistiche sull’utilizzo del servizio per gli utenti in possesso di un titolo di viaggio TUA in corso di validità. Ogni stazione, in fase di realizzazione in questi giorni, è contraddistinta da segnaletica specifica e diventerà il luogo nel quale si potrà prelevare e rilasciare una bicicletta elettrica del servizio, scaricando l’apposita app. La presentazione e l’avvio del servizio sono previsti nei giorni successivi al completamento della realizzazione delle stazioni ed alla presenza delle autorità e degli operatori che informeranno la cittadinanza sul funzionamento del nuovo sistema di trasporto.

“Si tratta di un progetto di mobilità dolce reso possibile dal decreto interministeriale n. 417/2022, che ha messo a disposizione risorse destinate al finanziamento di progetti e servizi di mobility sharing, con l’obiettivo di diffondere il più possibile l’idea di veicolo condiviso – spiegano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Mobilità Stefano Rispoli – È un sistema sperimentato in molti Paesi e capitali “ciclabili” ed è nato per promuovere e potenziare gli spostamenti in e-bike e la cultura della mobilità urbana sostenibile a Chieti, per avvicinarla agli standard delle grandi città italiane ed europee. Vogliamo farlo coniugando azioni mirate alla tutela ambientale, in modo da fornire servizi moderni e fruibili alla comunità, ma che si pongano in linea con passi concreti anche sul percorso della transizione ecologica.

Abbiamo aderito perché vogliamo potenziare gli spostamenti sostenibili, integrandoli al trasporto pubblico si centrano due obiettivi cambiando in meglio la mobilità dei cittadini e magari catturando anche fasce di utenza nuove e giovani con la conseguenza di ridurre progressivamente il tasso di motorizzazione del mezzo privato in tutto l’ambito urbano. Il piano per Chieti prevede 18 stazioni virtuali dove posizionare le e-bike, raggiungibili anche attraverso l’app che attiva il servizio. Vale inoltre la pena rimarcare che si tratta anche di una scelta economicamente sostenibile, perché a costo zero per l’Ente, con un potenziale importante, migliorare gli spostamenti interni alla città, sia dei cittadini e sia di chi sceglie Chieti per motivi di lavoro o turismo”.




A PAGARE SONO SEMPRE GLI STESSI!

Piano di razionalizzazione Asl 1: parziale blocco  del turnover,  riduzione di personale, contrazione sulla spesa farmaceutica

L’Aquila, 5 luglio 2024. La scrivente Organizzazione Sindacale, già nel 2017, aveva denunciato la grave sperequazione esistente tra la ASL1 della Provincia dell’Aquila e le altre ASL della Regione Abruzzo, con la successiva proclamazione di uno stato di agitazione seguito dalla convocazione in sede prefettizia e da innumerevoli incontri presso la Commissione Regionale Sanità ed il Comitato Ristretto dei Sindaci. Tali circostanze di disuguaglianza e di squilibrio sul territorio della Regione Abruzzo, tuttora persistenti, ora come allora, rischiano di compromettere il corretto funzionamento del servizio sanitario pubblico.

Mancano, infatti, gli investimenti necessari e adeguati alla conformazione e alle esigenze della Provincia Aquilana, in virtù della peculiarità delle aree interne di pertinenza.

Oggi, dopo oltre sette anni, la Direzione Strategica della ASL1 licenzia un documento che raccoglie le denunce della CGIL, senza però arrivare ad un coinvolgimento corretto e propositivo dei decisori politici, che ancora oggi sfuggono alle soluzioni da intraprendere e, addirittura, anche dal confronto con le parti sociali.

Il Piano di Razionalizzazione della spesa sanitaria della ASL1, nonostante riconosca la sperequazione effettiva attuale, propone, infatti, i soliti tagli ai servizi ed al personale, con conseguente riduzione degli investimenti, nonostante le indicazioni fornite e gli impegni assunti dall’assessorato regionale alla salute sul non ridimensionamento dei livelli occupazionali.

A quanto pare, dopo anni, e, soprattutto, dopo la pandemia, si torna al blocco parziale del turnover, che si stima essere tra il 30% ed il 50% del personale impiegato nel sistema sanitario ma che la stessa ASL 1, a tutt’oggi, non ha quantificato; ciò vuol dire che, con il predetto blocco del turnover, ci troveremo con 50/60 unità lavorative del personale sanitario in meno. Infatti, nel documento si esplicita a chiare lettere che “Si prevede di procedere a un reintegro solo parziale del cessati dell’anno 2024, nei limiti delle esigenze di contenimento della spesa…omissis…”, quantizzandone anche il risparmio in 2.172.041,29 euro, rispetto ad un complessivo taglio sul costo del personale, pari ad € 2.443.341.

Di nuovo, quindi, vengono scaricate sulle lavoratrici e sui lavoratori le conseguenze di un buco di bilancio di oltre 46 milioni di euro. Non v’è chi non veda come una siffatta gestione delle risorse determinerà, a breve, ulteriori ed inaccettabili ricadute sui livelli occupazionali ed assistenziali di una ASL1 già in affanno per carenza di personale, tagli delle risorse, mancati investimenti e mancati acquisti di farmaci ed emoderivati ( meno 2.800.000) e dispositivi sanitari.

Una sorte ugualmente tragica toccherà al personale assunto tramite cooperative e/o società esterne alla ASL1; invero, come recita il già menzionato Piano, si procederà ad una “riduzione dei contratti di servizio a prevalente componente di manodopera” con un taglio complessivo sui servizi appaltati pari ad € 2.150.000. I predetti tagli al personale, tra l’altro, rischiano di pregiudicare gli investimenti in corso per le case e gli ospedali di comunità che non avranno le risorse umane necessarie ed andranno ulteriormente a compromettere le attività attualmente esternalizzate con evidenti ripercussioni sui servizi e sul personale.

In altre parole, possiamo pacificamente dichiarare che a pagare sono sempre gli stessi, e cioè lavoratrici e lavoratori impiegati nel servizio sanitario e cittadine e cittadini della Provincia dell’Aquila aventi diritto alle cure.  Invero, come già anticipato, per il personale sanitario, verranno ulteriormente ridotti gli spazi assunzionali, con carichi di lavoro che, per i pochi che restano, giocoforza aumenteranno, determinando, sin d’ora, accorpamenti di reparti e blocco delle ferie; mentre, per le cittadine e per i cittadini verranno ulteriormente tagliati i servizi di prevenzione e cura, con conseguente aumento delle disuguaglianze già esistenti tra coloro che hanno le risorse per curarsi altrove e coloro che, invece, non hanno modo né maniera di recarsi presso strutture private e/o fuori dalla Provincia dell’Aquila per curarsi.

La scrivente ritiene inaccettabile un Piano di razionalizzazione che aggraverà ancora di più le condizioni dei livelli quali-quantitativi delle prestazioni sanitarie, e le condizioni di lavoro a cui è costretto tutto il personale. È un obbligo del Sistema Sanitario Pubblico rispondere ai bisogni della comunità secondo  i  principi di equità, universalità, gratuità e prossimità, che si realizzano attraverso maggiori investimenti in personale e tecnologia tornando a rendere effettivamente attrattivo il Sistema Sanitario Provinciale.

            Il Segretario Generale CGIL                                          Il Segretario Generale FP CGIL

                  Provincia dell’Aquila                                         Provincia dell’Aquila

                     Francesco Marrelli                                                      Anthony Pasqualone




IL PROGETTO LA SCUOLA CHE VORREI

Una nuova iniziativa nell’ambito del Centro Estivo 2024

Pescara, 5 luglio 2024. Il prossimo lunedì 8 luglio partirà la rassegna di spettacoli per ragazzi Frequent’Azioni. L’attività è promossa dalla Cooperativa Fantacadabra, in partenariato con la Sgi Formazione, Cooperativa Leonardo, APS I Girasoli, Ass. Skimuniti, Ass. Expleo, Ass. Rindertimi, Comune e Istituti Comprensivi di Avezzano.

La rassegna vuole rappresentare una proposta innovativa in grado di offrire un’esperienza di teatro dove bambini e ragazzi hanno la possibilità di interagire con uno o più attori in uno spazio alternativo, senza rinunciare all’irripetibilità dello spettacolo dal vivo. Una iniziativa che arricchisce l’offerta culturale della Città
puntando sulle nuove generazioni. Il teatro per ragazzi, in sintonia con il mondo della scuola, è un ottimo strumento di formazione e arricchimento culturale, un’arte che stimola la fantasia e il pensiero
critico, apre alle diversità e alla socializzazione.

Diffondendo bellezza, cultura e arte, il teatro è universalmente riconosciuto come un potente messaggero di valori e messaggi positivi. Dedicato all’infanzia e ai giovani, la Rassegna Frequent’Azioni nasce per offrire
un bel programma ricco di spettacoli da vivere insieme. Questo il programma: 8 e 9 luglio, rappresenteremo lo spettacolo “Sedie”; il 16 e 17 Luglio lo spettacolo “La vera storia del Gatto con gli stivali”; il 23 e 24 Luglio lo spettacolo “La storia dell’Anatra zoppa e del Gallo cieco” ; Il 29 e 30 Luglio lo spettacolo “La favola della Fame: Hansel e Gretel”.