TORNA LA MONTESILVANO FUTSAL CUP

L’undicesima edizione dal 22 al 28 giugno. Il torneo internazionale più importante d’Italia, quest’anno 78 squadre iscritte

Montesilvano, 13 giugno 2024.  La Montesilvano Futsal Cup torna anche quest’anno. Dal 22 al 28 giugno,
il più famoso e internazionale torneo giovanile di calcio a 5 disputato in Italia, animerà la provincia di Pescara con numero oltre 200 partite disputate in 7 giorni.

La manifestazione nata nel 2012 è diventata, nel corso degli anni, un’occasione unica per godere dell’eccellenza del futsal internazionale a livello giovanile. Quest’anno saranno 78 le squadre iscritte che
rappresenteranno ben 45 società partecipanti. Le categorie sono 8 per il maschile under 9, under 11, under13, under 15 e under 17 e per il femminile under 15, under 17 e under 19. Le nazioni presenti quest’anno sono 15: Belgio, Brasile, Croazia, Finlandia, Francia, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Spagna, Ucraina, Ungheria e USA. Tra le squadre più prestigiose iscritte ci sono gli spagnoli del Palma Futsal, vincitori negli ultimi due anni della UEFA Futsal Champions League, e la squadra piemontese L84 (tra i suoi soci anche l’ex calciatore di calcio a 11 Claudio Marchisio).

Nella categoria femminile, club che hanno la prima squadra nel massimo campionato nazionale, sono il Tikitaka Planet Francavilla e le spagnole dell’AD Alcorcón FSF. Menzione d’onore la merita il Sokil Hmeljnytskyj, unasocietà dell’Ucraina. Il futsal, in questo caso, è anche strumento per distrarsi vista la delicata situazione che c’è in quella parte di Europa.

L’impianto principale dove si disputa il torneo è quello di Montesilvano, il Palazzetto dello Sport Corrado Roma una struttura storica costruita sul finire degli anni ’90 e che nel tempo ha ospitato partite del massimo campionato di calcio a 5 italiano, i Giochi del Mediterraneo e incontri internazionali valevoli per le qualificazioni ai Mondiali. Tutte le finali verranno proprio giocate in questo campo capace di ospitare quasi 2000 spettatori sugli spalti. In totale, oltre a questo, ci saranno altri 5 campi di gioco coinvolti: il Pala Senna sempre a Montesilvano, il Pala Castagna a Città Sant’Angelo, il Pala D’Amario a Spoltore, il Pala Rigopiano e il Pala Giovanni Paolo II entrambi di Pescara.

Il torneo quest’anno implementerà la copertura mediatica, ogni giorno verranno selezionate due partite che verranno trasmesse in diretta sui canali ufficiali youtube e facebook della manifestazione, per un totale di 87 partite live al termine della manifestazione.

«Siamo arrivati all’undicesima edizione e possiamo definirci un punto fermo del futsal giovanile a livello internazionale – spiega Alessandro Maurizi, organizzatore della MFC – questa è una manifestazione che fa
avvicinare i giovani allo sport toccando anche però temi sociali: come può essere la diversità di genere, essendoci categorie sia maschili che femminili, e la salvaguardia dell’ambiente». La Montesilvano Futsal Cup è, infatti, da diverse edizioni un evento plastic free. A tutti gli atleti viene regalata una borraccia e sono molteplici gli erogatori di acqua posizionati nei vari palazzetti. L’obiettivo è far risparmiare oltre 10.000 di bottigliette di plastica. È, inoltre, un torneo totalmente digitalizzato non essendoci nessun tipo di documento stampato su carta. L’undicesima edizione della Montesilvano Futsal Cup ha il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune di Montesilvano e del Comune di Città Sant’Angelo.




FLAIANO FILM FESTIVAL

Premi Internazionali Flaiano 2024, 51ª edizione

Pescara, 12 giugno 2024  Dal 1 al 6 giugno 2024, il Flaiano Film Festival diretto da Riccardo Milani e il 7 luglio il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.

Si tiene a Pescara, dal 1° al 6 luglio 2024 al Cinema Teatro S. Andrea, a ingresso libero fino a esaurimento posti, nell’ambito della 51ª edizione dei Premi Internazionali Flaiano, il Flaiano Film Festival, diretto dal regista e sceneggiatore Riccardo Milani. La kermesse si chiude il 7 luglio  in Piazza della Rinascita con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.

Fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di “fatti” letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.

Patrimonio prezioso di Pescara e dell’Italia, nella loro composita configurazione, intendono da sempre onorare Ennio Flaiano al di fuori di una fredda prassi commemorativa, attivando al contrario un insieme di manifestazioni nelle quali confluissero motivi concreti di cultura, nel senso più specifico di produzione e divulgazione di fatti letterari, teatrali, cinematografici e televisivi. Nella conferenza di presentazione del festival, Riccardo Milani, direttore artistico dal 2018 e la Presidente Carla Tiboni, hanno illustrato il programma della kermesse e annunciato una prima ospite, l’attrice Kasia Smutniak, che il 3 giugno presenterà il suo esordio alla regia, il docufilm Mur. Tre, come di consueto, le sezioni del festival: il Concorso Flaiano Opera prima e seconda, il Panorama italiano e l’Omaggio, quest’anno dedicato al Centenario della nascita di Marcello Mastroianni.

Il Concorso Flaiano Opera prima e seconda, sezione competitiva del Festival, riservata a film di produzione italiana, che hanno ricevuto il contributo ministeriale, prevede la proiezione delle opere prime come registi di attori e attrici: da Micaela Ramazzotti (Felicità, che aprirà il concorso, alle ore 20:30 di lunedì 1 luglio) a Michele Riondino (Palazzina Laf), passando per Kasia Smutniak (Mur), Alessandro Roia (Con la grazia di un Dio) e Claudio Bisio (L’ultima volta che siamo stati bambini). Una Giuria popolare, composta da 100 appassionati dai 14 anni in poi, voterà il miglior film dopo la visione dell’ultimo film in concorso, venerdì 5 luglio. Il vincitore sarà svelato durante la serata conclusiva dei Premi, domenica 7 luglio.

La sezione Panorama italiano presenta film italiani rappresentativi dell’attuale stagione cinematografica: da Comandante di Edoardo De Angelis, a C’è ancora domani di Paola Cortellesi, Io Capitano di Matteo Garrone, Cento domeniche di Antonio Albanese, Mia di Ivano De Matteo e il film d’animazione di Enzo D’Alò, Mary e lo spirito di mezzanotte. L’Omaggio a Marcello Mastroianni propone una retrospettiva dedicata all’attore, nel centenario della sua nascita. Sarà ricordato con Una giornata particolare e Dramma della gelosia di Ettore Scola, I compagni di Mario Monicelli, Ginger e Fred di Federico Fellini, Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica e Todo Modo di Elio Petri.

“È per me motivo di grande orgoglio – sottolinea Riccardo Milani – dirigere il Flaiano Film Festival, all’interno di un premio così prestigioso come il Flaiano, per il nome e la personalità di Ennio Flaiano, figura di riferimento culturale attualissima. I suoi aforismi e pensieri feroci e autoironici hanno raccontato e raccontano il nostro Paese con arguzia e intelligenza unici”. “Per quanto riguarda la selezione dei film – ha continuato Milani – ho agito come per i miei film: io cerco il pubblico, non mi piace la cinefilia estrema. La qualità al cinema si misura senza autocelebrazioni, ma con la concretezza e questo festival lo vuole dimostrare, con una scelta di film che tiene conto anche della fondamentale fruizione dei più giovani”.

Un legame profondo con la terra abruzzese, da parte di Riccardo Milani, che ha scelto l’Abruzzo in vari titoli della sua filmografia. Tra questi, il recente Un mondo a parte, girato nel piccolo paese di Opi, con alcune scene a Pescasseroli – da dove provengono la maggior parte degli attori non protagonisti – a Villetta Barrea, a Civitella Alfedena, ma anche sul lago di Barrea, a Passo Godi, a L’Aquila e a Gioia dei Marsi. Quindi, datato 2003, Il posto dell’anima, girato in gran parte a Vasto, con scene girate a San Sebastiano dei Marsi. Altro titolo della filmografia ‘abruzzese’ del regista romano, La guerra degli Antò , di cui ricorre il prossimo anno il venticinquesimo anniversario – girato a Montesilvano e nella Piana del Fucino.

“La 51 edizione dei Premi Internazionali Flaiano – dichiara Carla Tiboni, Presidente del Premio rinnova anche quest’anno il desiderio e la volontà di onorare la figura storica del cinema italiano, attraverso le varie sezioni del Premio (cinema teatro televisione giornalismo e poesia). La grande partecipazione di autori anche nel premio di narrativa e in quello di poesia- conclude la Presidente – esaltano un’edizione ricca di presenze artistiche”.

Prima del Flaiano Film Festival, i Premi Internazionali Flaiano continuano il loro percorso il prossimo 22 giugno, con il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e che vede la terna finalista categoria over 35 composta da Cristina Battocletti con il suo Epigenetica, edito da La nave di Teseo; Antonio Franchini con Il fuoco che ti porti dentro, edito da Marsilio e Dario Voltolini con Invernale, edito da La nave di Teseo.

La terna finalista categoria under 35 è invece composta da Greta Olivo con Spilli, edito da Einaudi; Vincenzo Reale con La fortuna del greco, edito da Rubbettino e Marta Zura-Puntaroni con L’olivastro, edito da effequ. Già archiviate, invece, le edizioni 2024 del 25° Festival internazionale Scrittura e immagine dedicato ai cortometraggi e della seconda edizione del Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”.




GEA – GIORNATE EUROPEE DELL’ARCHEOLOGIA

Amiternum, Mammut e MuNDA 14, 15 e 16 giugno

L’Aquila, 12 giugno 2024.  Il MuNDA aderisce anche quest’anno alle Giornate Europee dell’Archeologia (GEA), in programma dal 14 al 16 giugno 2024. L’iniziativa è coordinata dall’ INRAP- Istituto Nazionale Francese di Ricerca Archeologica Preventiva, sotto l’egida del Ministero della Cultura transalpino e con il patrocinio del Consiglio d’Europa.

-Amiternum: Teatro ed Anfiteatro. Aperti venerdì 14 e sabato 15 dalle 8.30 alle 13.30. Per conoscere l’antica città sabina e  il suo straordinario ambito culturale ci saranno, venerdì mattina, due visite guidate gratuite al Teatro condotte dall’archeologo Alessandro Delfino alle ore 10 e 11.30. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.it . Domenica chiuso

-Il Mammut al Castello Cinquecentesco  apertura dalle 9.30 alle 18.30, ultima entrata ore 18, con servizio di accompagnamento didattico incluso nel biglietto. Prenotazione obbligatoria per gruppi da 20 persone e oltre all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.it

-MuNDA in Via Tancredi da Pentima, aperto dalle ore 8.30 alle 19.30 , ultimo ingresso alle ore 19.

Biglietto unico: intero 7 €, ridotto per la fascia d’età 18-25 anni 2 €, gratuito al di sotto dei 18 anni.

I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria oppure sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani.




IL DIAVOLO ENTRA PER LE TASCHE E DISTRUGGE CON LA LINGUA

Il miglior modo per combattere il diavolo è non cadere nella trappola delle sue divisioni e tentazioni, ma impegnarsi sempre a riformare le nostre relazioni come giustizia vuole

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 11 giugno 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».

Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in sé stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro sé stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.

In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». (Mc 3, 20-25 – X TO B).

Quello sul diavolo, nella chiesa cattolica, è un discorso difficile è pericoloso. C’è chi lo vede ovunque e chi, invece non lo vede affatto. La prima trappola è, quindi, evitare di crederci troppo o per niente. Lo spiega Lewis nel suo Lettere di Berlicche: «vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei diavoli. Uno è quello di non credere alla loro esistenza. L’altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I diavoli sono contenti d’ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista e il mago». Come sempre la virtù sta nel mezzo, come insegna Aristotele.

Ricordiamo un po’ di catechismo. Il diavolo esiste e opera. Non è Dio, né lo sarà mai. E’ solo un angelo cattivo che si è ribellato a Dio e la sua opera consiste nell’allontanare da Dio, nel dividerci da Lui: Διάβολος, diábolos in greco vuol dire, appunto, ”dividere”, “colui che divide“.  In un’omelia Papa Francesco spiegava che “il diavolo ha due armi potentissime per distruggere la Chiesa: le divisioni e i soldi. Il diavolo semina gelosie, ambizioni, idee, ma per dividere! O semina cupidigia… E’ una guerra sporca quella delle divisioni è come un terrorismo”. E altrove aggiunge:  «Il diavolo entra per le tasche e distrugge con la lingua, con le chiacchiere che dividono e l’abitudine a chiacchierare è un’abitudine di terrorismo. Il chiacchierone è un terrorista che butta la bomba – la chiacchiera – per distruggere» (9.9.2016).

Resistere al diavolo vuol dire lavorare per l’unità interiore, comunitaria e sociale. “Il regno diviso in se stesso non può restare in piedi”, afferma Gesù. Resistere al diavolo tuo dire ricostruire e rinsaldare relazioni. Interessante è che il brano odierno si conclude con un riferimento alle relazioni. Gesù risponde alle domande sui suoi parenti affermando «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Non è un momento in cui nega di avere parenti, ma è la consacrazione solenne delle relazioni parentali: fare la volontà di Dio per rinsaldare ed levare i propri legami. Per molti aspetti, ma con presupposti filosofici differenti, è quello che scriveva Aristotele: le amicizie si fortificano se sono orientate a crescere nella giustizia.

Il miglior modo per combattere il diavolo è non cadere nella trappola delle sue divisioni e tentazioni, ma impegnarsi sempre a riformare le nostre relazioni come giustizia vuole, direbbe Aristotele; come volontà di Dio comanda, ci ricorda Gesù.




CORSI DI GINNASTICA DOLCE

Allenamente gratuiti per gli over 65 nelle “Stanze del dono” inaugurate a Casoli, Pennadomo e Torricella Peligna nell’ambito del progetto “Il dono donato”.

Casoli, 11 giugno 2024. Corsi di ginnastica dolce e di “allenamente” gratuiti per promuovere la longevità attiva saranno organizzati nelle “Stanze del dono” inaugurate nei giorni scorsi rispettivamente nel foyer del Teatro comunale di Casoli, nella sala polivalente del Comune a Pennadomo e nel centro diurno di Torricella Peligna. L’iniziativa rientra nel progetto “Il dono donato” che ha come capofila l’associazione “Articolo 3” Odv di Pescara e come partner le Avis dei tre territori. Collaborano al progetto anche le rispettive amministrazioni comunali che hanno messo a disposizione i locali per le attività.

I corsi partiranno il 17 giugno e saranno destinati a 30 over 65.

“Agli anziani verranno proposte due sessioni di attività, che viaggeranno in parallelo, proprio nell’intento di offrire un’opportunità di benessere completo, che abbracci tanto la sfera fisica quanto quella mentale. – spiega Antonella Allegrino – L’attività fisica è raccomandata per le persone over 65, alle quali una pratica motoria dolce e regolare può garantire condizioni di maggiore elasticità e tonicità: esercizi semplici e non stancanti dedicati alla cervicale e alle spalle, alla scioltezza di arti superiori e inferiori, alla coordinazione e al rilassamento, alla respirazione. Alla sezione corporea, si affiancherà la ginnastica per la mente, una serie di esercizi di genere enigmistico e neurologico, volti a tenere in allenamento il cervello. È dimostrato che con l’avanzare dell’età e il modificarsi delle situazioni di vita, si perde una certa vivacità: è tanto più vero quando, ad esempio, si vive da soli o si verificano eventi traumatici, personali o sociali. L’ allenamento mentale permetterà di mantenere vivi e reattivi il cervello e il corpo, favorendo una longevità attiva. Le azioni previste dal progetto, oltre ad accrescere il benessere psicofisico degli over 65, promuoveranno l’inclusione sociale e contrasteranno le solitudini involontarie”.

Nelle “Stanze del dono” sono stati esposti gli elaborati realizzati dagli alunni della scuola primaria di Torricella Peligna e secondaria di primo grado di Montenero, che fanno parte dell’Istituto comprensivo “Palena-Torricella Peligna”. Bambini e ragazzi hanno partecipato al concorso “Il dono colorato”, che si concluderà con la scelta di alcuni elaborati che verranno inseriti in una App, creata per facilitare lo scambio gratuito di beni e servizi tra le comunità e le persone in situazioni di disagio

Alle inaugurazioni hanno partecipato Antonella Allegrino, fondatrice dell’Associazione ‘Articolo 3’ odv, i sindaci di Casoli e Pennadomo, Massimo Tiberini e Nicola Frattura, assessori e consiglieri, i presidenti delle Avis di Casoli, Pennadomo e Torricella Peligna Antonio Salino, Marisa Teti e Gianni De Falco, studenti delle classi del liceo scientifico “Algeri Marino” 2L e 2M, le docenti Maria Luciani e Roberta Lillo, l’insegnante della primaria di Torricella Peligna Rosanna Talone.

Gli orari delle attività nei tre Comuni

Torricella Peligna

Ginnastica dolce: tutti i lunedì, dal 17 giugno all’8 luglio, dalle ore 9.30 alle 11.30.

Attività per la mente: tutti venerdì dal 21 giugno al 12 luglio dalle ore 9.30 alle 11.30.

Pennadomo

Ginnastica dolce: tutti i lunedì al 17 giugno all’8 luglio dalle ore 15.30 alle 17.30.

Attività per la mente: tutti venerdì dal 21 giugno al 12 luglio dalle ore 16 alle 18.

Casoli

Ginnastica dolce: tutti i giovedì dal 20 giugno all’11 luglio dalle ore 9 alle 11.

Attività per la mente: mercoledì 19 giugno dalle 16 alle 18. Gli altri mercoledì, dal 26 giugno al 10         luglio, dalle 9.30 alle 11.30




IL BENE COMUNE

Un post pubblicato da Fra’ Emiliano Antenucci, nei giorni delle stravaganti evasioni elettorali

Avezzano, 11 giugno 2024. È il bene comune il fine ultimo della politica.  Questo significa due cose. Anzitutto,  rifiutare la politica come gestione della cosa pubblica per il bene di una parte,  di una corporazione,  di un gruppo di potere o di pressione.

Poi significa mettere al centro la persona,  adottandola come misura di ogni impegno; come principio architettonico di ogni scelta;  come criterio assiologico supremo.

 La persona, non il calcolo di parte.

 La persona, non le astuzie di potere.

 La persona, non le mosse egemoniche.

 La persona, non il prestigio delle fazioni.

+don Tonino Bello, vescovo e servo di Dio




GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE E DEGLI OCEANI

Martinsicuro risponde presente

Giulianova, 10 giugno 2024. Volontari, amministratori e membri dell’associazione Plastic Free si sono dati appuntamento sabato 8 giugno alla foce del Vibrata per dare il via alla raccolta di materiale inquinante.

105 kg di rifiuti, tra cui un seggiolone estratto dall’alveo del fiume, tre gomme d’auto, tanto polistirolo e reti da pesca. Tutto materiale raccolto e portato via grazie anche all’entusiasmo dei passanti che a mano a mano si sono fermati partecipando attivamente alle operazioni.

“Soddisfatti per aver liberato quel tratto di spiaggia da tanti rifiuti – le parole dell’assessore all’Ambiente Marco Cappellacci, presente alla foce del Vibrata insieme all’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Persiani – un po’ meno per la loro quantità, segno che dobbiamo migliorare ancora tanto sotto questo punto di vista. Ripeteremo nei prossimi giorni eventi di raccolta anche nei pressi dei fossi a mare presenti sul nostro territorio e invito già ora i cittadini a partecipare”.




ESA LIFE CHIETI PROMOSSA

Pallanuoto, Esalife vince il campionato Promozione e accede alla Serie C: risultato storico

Chieti, 10 giugno 2024.  Dopo nove anni di assenza, la città di Chieti torna a respirare l’aria della Serie C di pallanuoto grazie alla neonata squadra Esalife Chieti: la formazione allenata da Matteo Costantino ha trionfato nel campionato di Promozione della regione Abruzzo ed è approdata in Serie C, un risultato che segna una svolta storica per la pallanuoto maschile a Chieti.

Lo straordinario successo porta la firma della ESA Energie, guidata da Walter Serpellini, che non ha fatto mai mancare il proprio sostegno, e del presidente Giancarlo Della Rocca che ha garantito un supporto totale. L’allenatore Matteo Costantino, alla guida della squadra formata solo lo scorso anno, ha saputo creare un gruppo coeso, determinato, eterogeneo e con una mentalità vincente.

La formazione Esalife, seppur di giovane costituzione, ha dimostrato una straordinaria capacità di gioco e un’intesa invidiabile, affrontando squadre che hanno maggiore esperienza.

Matteo Costantino ha trasmesso ai suoi atleti la disciplina e la passione necessarie per competere ad alti livelli. “Siamo partiti da zero – dice l’allenatore- ma con il lavoro di squadra e la fiducia nelle nostre capacità, abbiamo raggiunto un traguardo incredibile.”

Il sostegno di ESA Energie e del presidente Giancarlo Della Rocca è stato cruciale per il raggiungimento di questo obiettivo. Walter Serpellini ha espresso grande soddisfazione: “Siamo entusiasti – sottolinea Serpellini –  di aver supportato questa straordinaria squadra. La vittoria del campionato è un risultato che va oltre lo sport, rappresenta un trionfo per tutta la famiglia ESA e la comunità di Chieti.”

“Credo che la città di Chieti possa guardare con fiducia al futuro di questa giovane squadra – dice Della Rocca – e che sia pronta a sostenere i suoi atleti in nuove avventure, e a festeggiare ancora tanti altri successi”.




GIACOMO MATTEOTTI: LO SCEMPIO DEL CADAVERE

di Filippo Paziente

Chieti, 9 giugno 2024. É noto che Giacomo Matteotti fu assassinato a Roma il 10 giugno 1924 da una squadra di cinque sicari della Čeka (organizzazione segreta, precorritrice dell’OVRA, la polizia politica del regime). La squadra era composta da Amerigo Dùmini, giornalista, affarista e pluriomicida; Albino Volpi, falegname, più volte condannato per reati comuni; Giuseppe Viola, commerciante; Amleto Poveromo, macellaio; Augusto Malacria, industriale.

Per descrivere lo scempio del cadavere di  Matteotti, compiuto dalla squadraccia fascista, il noto giornalista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, nel 1° dei 9 capitoli della serie dedicata al deputato socialista, legge un brano  di questo quotidiano pubblicato il 17 agosto 1924. Il cadavere fu interrato in una fossa, scavata dagli assassini, troppo corta rispetto all’altezza di Matteotti. “Coloro che lo seppellirono dovettero indubbiamente spezzargli le gambe al ginocchio o comprimere la testa sul torace.

Questa seconda supposizione sembra la più attendibile, in quanto pare che, vicino al teschio, siano state rinvenute una clavicola e alcune costole spezzate.” La presenza di una lima, lunga 20 cm, conficcata per metà nel petto del cadavere,  “dà adito a intuitive gravissime supposizioni” (la lima sarebbe l’arma usata per uccidere Matteotti).

Lo storico Mauro Canali, nel suo celebre libro “Il delitto Matteotti” (Il Mulino, 2004), diversamente da Cazzullo, per descrivere come fu ucciso e sepolto, non usa la cronaca di un giornale, fonte poco attendibile  anche perché pubblicato il giorno dopo il ritrovamento del corpo,  ma la sentenza del processo Matteotti del 1947, che smentisce alcune affermazioni del cronista del CorSera.

Matteotti fu ucciso con un’arma da punta sulla Lancia Trikappa utilizzata per il rapimento. Il colpo mortale fu sferrato all’altezza del cuore e provocò una forte emorragia, non dovuta a uno sbocco di emottisi, come sostenuto da Dùmini. L’emorragia macchiò la giacca, rinvenuta il 12 agosto, lorda di sangue misto a terriccio, da un cantoniere che stava lavorando lungo la via Flaminia. La lima fu utilizzata solo per scavare la fossa, di forma ovoidale e di una lunghezza massima di m 1,20. Il povero Matteotti fu sepolto completamente nudo, per accelerare la decomposizione del cadavere. Il corpo era rannicchiato e compresso, ma integro.

I  cinque sicari della Ceka furono gli esecutori materiali dell’efferato delitto, il duce fu il mandante, i gerarchi fascisti suoi complici. Ma furono molti i collaboratori degli assassini. In tutto il Paese tutti quelli che commisero e condivisero le violenze fasciste. 

A Chieti, durante il processo  del marzo 1926, collaboratori furono i ceti borghesi e aristocratici, che accolsero trionfalmente gli assassini e applaudirono Roberto Farinacci quando, nell’arringa pronunciata in difesa di Dùmini, coprì di insulti il povero deputato, definendolo disfattista, perché contrario alla guerra, violento e schiavista contro i contadini, perché “li obbligava a un lavoro bestiale”.  Collaboratori  furono anche i giudici dei due processi-farsa: di Chieti nel marzo del 1926, di Roma nell’aprile del 1947.

A Chieti e in gran parte d’Italia sono numerosi i nostalgici del fascismo, che mantengono accesa la fiamma tricolore, simbolo  del partito Fratelli d’Italia e già simbolo dell’MSI. Cari nostalgici, mi permetto di dirvi: finché la fiamma rimarrà accesa, il delitto Matteotti continuerà a pesare sulla vostra coscienza.

E ficcatevi bene in mente le sue parole rivolte  ai carnefici: UCCIDETE PURE ME, MA L’IDEA CHE È IN ME  NON L’UCCIDERETE MAI.




NELLA PENOMBRA UN LUCCICHIO

Spazio Matta, via Gran Sasso, 57 Pescara. Martedì 11 giugno 2024 – ore 21:00

Pescara, 9 giugno 2024. Martedì 11 giugno ore 21 presso lo Spazio Matta, via Gran Sasso, 57 sarà presentata la performance NELLA PENOMBRA UN LUCCICHIO a cura di Jörg Grünert e Cam Lecce dell’Associazione Deposito Dei Segni ETS, a conclusione del percorso di pedagogia teatrale ed artistica L’Arte della Performance, che da ottobre a giugno ha  proposto percorsi di scoperta sul linguaggio della performance tra arti sceniche, arti visive e multimedia.

Il titolo  performance NELLA PENOMBRA UN LUCCICHIO è ispirato dai komorebi che della cultura nipponica che sollecitano a riflettere su come osservare e vivere la vita nell’immenso valore della sua reiterazione quotidiana.

È  un’azione performativa che sviluppa sequenze compositive individuali e corali intorno al tema dell’identità. Racconta frammenti di storie illuminate da una luce che filtra tra le foglie degli alberi, komorebi, che ricordano sensazioni immaginifiche tra le pieghe della mutevolezza della vita nella sua apparente monotonia quotidiana.

Un viaggio sentimentale nello spazio scenico per esorcizzare feticci, abbandonare le maschere sociali della rappresentazione quotidiana, liberare emotività, sensibilità e comunicazione.

L’arte è sempre un mezzo magnifico per indagare sé stessi e la sfera delle relazioni sociali esplorando dimensioni espressive istintive, intenzionali e relazionali tra movimento corporeo, segno pittorico, video e testualità poetiche, tra risonanze mimiche ed euritmiche, trasposizioni segniche astratte, concettuali, informali, digitali.  E il performer è autore ed esecutore al contempo della partitura che realizza nel suo divenire.

NELLA PENOMBRA UN LUCCICHIO conclude le attività del laboratorio di pedagogia teatrale ed artistica “L’Arte della Performance”, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert, promosso dall’Associazione Deposito Dei Segni ETS, con il sostegno di Regione Abruzzo L. R. 22 agosto 2022, n. 25, in collaborazione con Artisti per il Matta.




CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE CIVITELLA

Prende il via la XIII edizione con alcune novità e scadenza il 30 settembre

Civitella Alfedena, 9 giugno 2024. Pubblicato il bando della XIII edizione del contest fotografico “Civitella”, rivolto a tutti i fotografi, professionisti, amatori e semplici appassionati di fotografia, realizzato e promosso dal “Cine Foto Club Parco D’Abruzzo” con il  patrocinio del Comune di Civitella Alfedena, della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise) e dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, con il contributo della Ferrarelle Società Benefit.

Questa edizione oltre alle classiche tre sezioni valevoli per le statistiche FIAF: Tema Libero (quattro foto di tutti i generi fotografici); Tema Acqua (quattro immagini a tema); Portfolio creativo (una serie d’immagini da otto a dodici di racconto creativo o reportage); presenta una nuova sezione dedicata esclusivamente al PNALM (quattro immagini sul Parco) che vuole essere uno sguardo nuovo sull’area protetta, offrendo una visione diversa, capace di suscitare emozioni e nuove opportunità per i fotografi coinvolti, ma anche per il territorio che è protagonista.

La fotografia è un potente linguaggio comunicativo e attraverso questo strumento si invitano gli autori a trasmettere le loro immagini in bianconero o a colori, che rappresentino  le affascinanti e complesse realtà in tutte le loro forme sui temi proposti. La scadenza del concorso è prevista per il 30 settembre 2024 e attraverso l’occhio attento di una giuria qualificata guidata dal Prof. Enrico Maddalena (BFI – Sem. FIAF – DAC Docente del Dipartimento Attività Culturali della FIAF– Tutor Fotografico FIAF – Redattore Fotoit) si avrà la scelta del primo assoluto, che, come premio, avrà la novità di vedersi stampare un proprio libro fotografico in 50 copie (22×22 cm a colori o bianco e nero) di 64 pagine copertina plastificata con bandelle e cucitura file a cura della casa editrice specializzata Edart Edizioni sponsor tecnico.

La squadra giudicatrice delle opere presentate è inoltre composta di esperti nazionali FIAF di varia estrazione, giornalisti e fotografi del “CFC Parco D’Abruzzo”: Andrea Fornaro (Tutor Fotografico FIAF), Romano Visci (AFI – BFI),  Giovanni Sarrocco apprezzato fotografo del CFC Parco D’Abruzzo. Integrata per il tema Libero e Acqua da Stefano Pallotta Presidente Ordine Giornalisti d’Abruzzo, per il Portfolio da Giovanni Iovacchini (DAC Docente del Dipartimento Attività Culturali della FIAF), mentre i fotografi naturalistici Valentino Mastrella e Jacopo Ursitti, sono di integrazione per la nuova sezione sul Parco, ai cui vincitori e riservato un buono acquisto per abbigliamento di montagna dallo sponsor locale Franco Sport di Pescasseroli.

Un contest costruito negli anni “con gran fatica” – come dicono gli organizzatori – “ma con una risposta straordinaria sia dei fotografi, ma anche degli operatori della comunità”.




STELLE: MEMORIAL BARBARA PAOLONE

Perché la vita è un viaggio irripetibile. Spettacolo TV martedì 11 giugno in diretta e prima visione su  Rete8.

Pescara, 8 giugno 2024.  Dopo lo straordinario successo di pubblico registrato al teatro Circus di Pescara lo scorso 28 aprile, Stelle, lo spettacolo in memoria di Barbara Paolone, sarà trasmesso in prima visione TV su Rete8. Un’occasione unica e irripetibile per quanti non sono riusciti a seguire il Memorial in  presenza, e per tutti coloro che vorranno rivivere le straordinarie emozioni dello spettacolo che ripercorre intensamente la vita e il ricordo di Barbara Paolone.

Stelle andrà in onda su Rete8 dalle 21.00 alle 24.00 senza interruzioni pubblicitarie e in streaming su https://www.rete8.it/web-tv/diretta/

Lo spettacolo TV di Stelle è stato realizzato grazie alla Cinevideo, montato e ottimizzato da Stefano Monti e Vincenzo Olivieri con l’aggiunta di momenti inediti e immagini di backstage.

Stelle, diretto da Vincenzo Olivieri e Milo Vallone, è uno spettacolo d’arte varia con la partecipazione di molti artisti, ideato da Vincenzo Olivieri e organizzato da Stefano Francioni Produzioni che, attraverso il canto, il racconto, l’ironia, la musica e la danza, vuole simboleggiare il fantastico viaggio della vita e valorizzarlo nella straordinarietà del suo stesso percorso: unico e irripetibile.

Gli artisti coinvolti (attrici, attori, musicisti, cantanti, performer) attraverso la propria esibizione sono i viaggiatori protagonisti. Così Stelle celebra finemente la metafora dell’arte: brillano gli attori a riproporre sulla scena il fascino del firmamento. L’intero ricavato della serata è stato devoluto in beneficenza alla Struttura Semplice dedicata alla Radioterapia dei tumori solidi pediatrici all’interno della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.




LA NUOVA PESCARA Città Verde Europea 2034

Pescara, 8 giugno 2024. Lettere dal futuro alla Pescara di domani 17 luglio 2034 – La Nuova Pescara è stata nominata Città Verde Europea! Percorso fatto dalle grandi capitali europee negli ultimi dieci anni, ed oggi finalmente possiamo vedere anche la Nuova Pescara raggiungere un obiettivo così importante.

Tutto ha avuto inizio con il cambio dello statuto comunale, sul finire del 2024.

La grande novità è stata l’introduzione della “partecipazione” come cardine delle scelte riguardanti la città. Il coinvolgimento di cittadinə è stata utopia per lungo tempo, anni in cui l’attivismo, le associazioni, i comitati, si sono fatti sentire, hanno preso voce pur non riuscendo loro malgrado ad incidere veramente nelle scelte.

Il cambio di passo però è avvenuto nel 2024, quando è iniziato il grande processo partecipativo per il progetto del Parco Centrale nell’area di risulta della stazione. L’Amministrazione comunale dell’epoca puntava a realizzare un grande palazzo che dovesse ospitare la sede regionale, all’ingresso della città e del suo corso verso il mare.

Un’idea che oggi ci sembra del tutto assurda, ma anche allora risultava datata e obsoleta ai più, Sembrava cosa fatta se non fosse stato per la salvifica iniziativa di partecipazione attiva della cittadinanza.

Attraverso un processo di coinvolgimento e progettazione, della cittadinanza, di associazioni, comitati, esercenti, e naturalmente delle figure professionali necessarie (da un pool di architetti ai mobility manager, diventati ormai da anni, figure note in città) si è arrivati al grande polmone verde e vitale della città.

Primo biglietto da visita per il turista che arriva da fuori (anche dai piccoli centri abruzzesi collegati ormai al meglio attraverso la rete ferroviaria): il grande Parco Centrale attendeva di nascere dagli anni ’80.

Oggi, nel 2034, abbiamo ancora un bosco che sta crescendo, ma già i suoi preziosi servizi ecosistemici cominciano a farsi sentire. Un bosco che, come sappiamo, fornisce alla città  aria pulita, traspirabilità del terreno, frescura, ombra, raffreddamento delle temperature (che sono arrivate a temperature altissime per la maggior parte dei mesi dell’anno), biodiversità, insomma, una vera e propria “rigenerazione” urbana.

Con il Parco Centrale la cittadinanza della Nuova Pescara ha un luogo dove incontrarsi nella bellezza e nella salubrità, spostandosi con le bici, con il treno veloce che collega i suoi centri, prendendosi una pausa nei diffusi punti ristoro presenti nel Parco, arrivando al Parco anche per le tante attività culturali che vi si svolgono: dagli incontri teatrali per le varie età, alle seduta di yoga e meditazione, al nord walking, senza dimenticare i gruppi di lettura.

Le attività possibili sono ancora tante e si prevede nell’arco di questo triennio un loro incremento. La continua crescita di presenze si riverbera, come già accade, nell’intero quartiere centrale, con i tanti negozi sorti in questi anni, le botteghe artigianali che hanno fatto riscoprire tantissime attività che stavano scomparendo, diventando quindi un luogo e una città ormai diventata tra le più attrattive, anche a livello europeo.




TORNA SQUILIBRI

Tutto pronto per la terza edizione

Francavilla al Mare, 8 giugno 2024. Torna SquiLibri, Festival delle Narrazioni che accenderà l’estate di piazza Sirena dal 21 al 23 giugno 2023 con un ricco programma culturale possibile grazie all’interazione tra Scuola Macondo di Pescara con Elisa Quinto e Sara Caramanico, il fondatore della Scuola Peppe Millanta, in qualità di Direttore artistico ed il Comune di Francavilla con il sindaco Luisa Russo che ha creduto sin dalla prima proposta al progetto, insieme all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

Già nella serata del 21 giugno ci saranno i finalisti (sestina)del Premio Strega appena decretati e dove l’Abruzzo vanta Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi); e poi Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli); Dario Voltolini, Invernale (La nave di Teseo); Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori); Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio); Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (minimum fax).

Tra gli ospiti del Festival, diluiti tra i tre giorni, ci saranno: Nicola Lagioia, Marino Bartoletti, Francesca Reggiani, Tiziana Ferrario, Stefania Andreoli, Luca Bianchini, Giulia Blasi, Ludovico Tersigni, Rokia, Giulia Ciarapica, Maddalena Crepet, Anna Cherubini (sorella del cantautore Jovanotti), Nicoletta Verna, Luca Romagnoli (Management) con Nicola Ceroli, Dario Sansone, Roberta Recchia, La Compagnia della Polvere, e poi Andrea Magno, Vito Di Battista, Federico Bonadonna, Walter Lazzarin, Roberto Biondi, Maria Rosaria Sisto, Paolo Massari, Silvano Scaruffi, Giulia Alberico. Non mancheranno, inoltre, presentazioni su riscoperte letterarie come Alba De Céspedes e Robert Lowry.

Tra le varie attività previste da questa terza edizione di SquiLibri ci sono la Fiera del Libro e presentazioni in fiera ed  inoltre, Macondo Lab – laboratorio di Scrittura racconti con Kristine Maria Rapino; raccontarsi con la fotografia: laboratorio di scrittura e fotografia a cura di Ri-svegli con Paola Fanelli in collaborazione con Anna Ricca.

Ed inoltre ci sarà l’attività di Storie in giro – Passeggiate letterarie a cura di Fonderie Ars; gli Itinerari del gusto – Mangiare fra le righe in cui ci si baserà su piatti presenti in alcuni famosissimi romanzi ed infatti Squilibri – Festival delle Narrazioni ha coinvolto gli esercenti di piazza Sirena in un itinerario del gusto, ad ogni esercente è affidato un piatto o una bevanda speciale da servire nelle tre giornate.

Tra le varie attività ci sarà anche Steal Book: nelle tre giornate di SquiLibri – Festival delle Narrazioni sarà possibile rubare, ma solo i libri dello Steal Book, una montagna di volumi pronti per essere presi liberamente.

Lo stesso Festival sarà anticipato dalla giornata del 20 giugno con “Aspettando SquiLibri”: per l’anteprima di quest’anno ci saranno Massimo Pamio e Monica Ferri con “Chi era Francesco Paolo Michetti”, Giovanni Mancinone con “Mostri. Quando non c’è più l’amore”, Giulio Natali con “Sotto il diluvio”, Luca Pompei con “La vita mi deve ancora un sogno. Storia di Billy”.

Si ricorda che per accedere ad alcuni appuntamenti è necessario prenotare il proprio posto (gratuito) su www.billetto.it pertanto si consiglia di consultare il programma completo sul sito www.squilibrifestival.it.




LA RINASCITA DI THE SCHOOL VOICE

Un progetto scolastico innovativo all’istituto Tecnico Statale Galiani-De Sterlich di Chieti

Chieti, 7 giugno 2024. Nell’era digitale, le opportunità di apprendimento e comunicazione si stanno espandendo a ritmi senza precedenti. Un esempio luminoso di questa evoluzione proviene dall’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Galiani – De Sterlich” di Chieti, dove un progetto scolastico ha portato alla rinascita della web radio “The School Voice”. Grazie alla collaborazione con lo staff di Radio Teate On Air (la web radio teatina guidata dall’associazione Erga Omnes), gli studenti hanno avuto l’opportunità di imparare e mettere in pratica competenze preziose nel campo della comunicazione e della produzione radiofonica.

Questa web radio non è una novità per il Galiani-De Sterlich; tuttavia, è stata recentemente rivitalizzata attraverso un progetto scolastico innovativo fortemente voluto dalla Dirigente Prof.ssa Simonetta Longo e dal gruppo di docenti: Andrea Di Gregorio, Manuela Fusilli,  Gianni Totaro, Maria Concetta Leone.

L’iniziativa ha coinvolto studenti e insegnanti in un percorso formativo intensivo, progettato per insegnare le basi della radiofonia e per sviluppare competenze pratiche che spaziano dalla scrittura, alle interviste, alla gestione tecnica delle trasmissioni e della grafica dei podcast.

Gli studenti coivolti sono stati: Vanessa D’Arcangelo, Alessia Sassano, Melisa Nuhas, Irene Di Carlo, Gaia D’Andrea, Rebecca D’Orazio, Caterina Capuzzi, Serena Torto, Leonardo Ferri, Larisa Burnichioi, Giulia Riccitelli, Alessia Nicolò, Alice Gentile, Achille Marasca

Il successo del progetto deve molto alla collaborazione con Radio Teate On Air. Alcuni membri dello staff composto da Chiara Padula, Maria De Palma, Lorenzo Cugini, Gianmarco Garofalo, Pasquale Elia e Davide Colaiocco hanno offerto una formazione completa agli studenti, condividendo le proprie conoscenze ed esperienze in ambito radiofonico. Questa partnership ha permesso agli studenti di apprendere non solo la teoria, ma anche e soprattutto di acquisire esperienza pratica attraverso sessioni di formazione sul campo.

Il progetto “The School Voice” rappresenta un esempio concreto di come l’educazione può andare oltre i tradizionali metodi di insegnamento in classe. Gli studenti non solo hanno avuto l’opportunità di imparare nuove competenze tecniche, ma hanno anche sviluppato soft skills importanti come il lavoro di squadra, la comunicazione efficace e la gestione del tempo.

Con la formazione ricevuta e l’entusiasmo generato dal progetto, la web radio della scuola è ora pronta a crescere e a diventare una parte integrante della vita scolastica. Gli studenti possono continuare a produrre contenuti, contando sul supporto continuo di Teate On Air, migliorando costantemente la qualità delle loro trasmissioni, sperimentando nuove forme di espressione e coivolgendo i loro compagni.

La rinascita di “The School Voice” rappresenta un traguardo significativo per l’Istituto Galiani-De Sterlich e per la comunità scolastica. In sinergia con la web radio di Chieti “Teate On Air”, ormai punto di riferimento per molti giovani e non solo, gli studenti hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo della comunicazione, acquisendo competenze preziose che potranno utilizzare nel loro futuro accademico e nella vita professionale. Questo progetto dimostra come la scuola possa diventare un laboratorio di innovazione e creatività, capace di preparare i giovani alle sfide del mondo moderno e di stare a contatto con il territorio.

“The School Voice” è disponibile sul sito istituzionale della scuola al seguente indirizzo, oltre che su Instagram e Facebook: https://www.galiani-desterlich.it/radio-web-galiani-de-sterlich




DAL PENDOLO AL RACCORDO URBANO VERDE

Una trasformazione epocale!

Nuova Pescara – 17 luglio 2033. Si chiude quest’anno la definitiva trasformazione della cosiddetta strada “Pendolo” in “Raccordo Urbano Verde” (RUV). Questo progetto è diventato simbolo di sostenibilità e integrazione urbana, mettendo in rete i quartieri periferici con spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, una efficiente rete di trasporto pubblico locale, spazi culturali e sportivi di ritrovo e attività commerciali. Tuttavia, per comprendere appieno questa trasformazione, è essenziale riflettere sulle criticità sociali e di viabilità che l’hanno caratterizzato negli anni passati.

Il progetto originario del Pendolo mirava a spostare il traffico verso la periferia. Questo modello di mobilità, già vecchio quando lo si stava realizzando, prevedeva la proliferazione di strade e superstrade per gli spostamenti in auto, a discapito di altri mezzi e in generale della qualità urbana. Il Pendolo, con le sue quattro corsie, ricordava più un’autostrada che una strada cittadina, con pochi alberi e scarso arredo urbano, trasformandosi da subito in un anonimo asse di solo trasporto.

Insomma, una struttura nata vecchia, contrapposta alla mobilità sostenibile e integrata, che già all’epoca era stata però prevista e progettata con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che fissavano obiettivi ambiziosi (come la riduzione del traffico automobilistico del 50%), anche se il Pendolo lo ignorava.

Lungo il Pendolo, a partire dal 2023, le strutture commerciali e sociali erano praticamente assenti. Emblematico il caso di un negozio alimentare trasformato in sala giochi, lungo via Lago di Capestrano, a riflettere il degrado del tessuto sociale. La strada, progettata per l’automobile, non offriva spazi sicuri e attraenti per pedoni e ciclisti, limitando le opportunità di socializzazione, di commercio e miglioramento della qualità della vita.

Ma torniamo all’oggi. Dopo quasi dieci anni il nuovo Raccordo Urbano Verde è composto da 8 km di super ciclabili in sede propria, 4 per ogni lato, offrendo un percorso sicuro e attraente per persone di tutte le età. Lungo il percorso sono stati piantati 5.000 alberi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a creare un ambiente vivibile per i residenti. Il numero di auto è diminuito significativamente, sostituite da un efficiente sistema di trasporto pubblico (rete di Bus Rapid Transit, e la metropolitana di superficie) in linea con il Green New Deal europeo e con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.

Tutto questo dimostra come una visione integrata e sostenibile possa realmente fare la differenza per le future generazioni, migliorando non solo la viabilità ma anche la qualità della vita urbana.

Radici inComune




UNA SETTIMANA IN BICI IN ABRUZZO

Fra la montagna e il mare l’esperienza del Borracce di poesia Bike tour per 13 cicloturisti fra belgi e italiani con il passaggio nelle quattro province della regione

Abruzzo, 6 giugno 2024. Una settimana in bici in Abruzzo, fra la montagna e il mare. Terminata in questi giorni l’esperienza che ha coinvolto un gruppo di tredici cicloturisti fra belgi e italiani che per una settimana hanno pedalato nella regione verde d’Europa grazie al Borracce di poesia Bike tour, toccando tutte le quattro province della regione.

L’attività è stata organizzata da Alessandro Ricci, accompagnatore cicloturistico, giornalista, autore di guide dedicate alla scoperta dell’Abruzzo in bicicletta e curatore, appunto, del progetto Borracce di poesia. Un’idea nata con la scrittura di rime dedicate al mondo a due ruote ed evolutasi nel tempo con Borracce di poesia Asd-Aps, affiliata Endas Abruzzo. L’associazione sportiva dilettantistica organizza escursioni in bici sul territorio abruzzese, dal Pescara Bike Tour al giro sulla Costa dei Trabocchi fino agli itinerari in montagna. Ultimo lavoro di Alessandro Ricci è Mare d’Abruzzo e Trabocchi in bicicletta (Ediciclo Editore).

L’esperienza è stata organizzata grazie alla collaborazione con un tour operator internazionale nonché di entità del territorio come Il Biciclettaio di Pescara, BikExplora di Vasto, Higher Gran Sasso Activities di Assergi e Zio Giò B&B. 

“Questa avventura in bici organizzata e curata da Borracce di poesia, Asd nostra affiliata, segna un passo importante per il nostro ente – commenta Simone D’Angelo, presidente regionale Endas Abruzzo – e si inserisce nel novero delle tante attività che promuoviamo. In particolare, può essere considerata un punto di partenza per il settore turismo, nel quale l’Endas Abruzzo è pronto a lanciare proposte e iniziative, all’insegna della scoperta e della promozione del territorio”.

I cicloturisti, arrivati all’aeroporto di Pescara, hanno raggiunto Santo Stefano di Sessanio con un transfer per poi pedalare in zona. Ecco, quindi, Campo Imperatore – con sosta e degustazione al Rifugio Racollo i cui gestori hanno anche fornito assistenza logistica – e ancora, Calascio, con un altro momento di degustazione in collaborazione con la Società cooperativa ViviCalascio. Nei giorni successivi i cicloturisti hanno pedalato nella Valle del Tirino, lungo la Costa dei Trabocchi – con visita del villaggio di Art, Bike & Run a Fossacesia Marina – a Pescara e, ancora, lungo la costa nord abruzzese. Fra i vari momenti di scoperta delle peculiarità del territorio, Pizzetta on the Beach allo stabilimento La Tramontana e visita da Arago Design – L’officina delle Invenzioni. Nel capoluogo adriatico sono stati ospiti di Aurum Suites. Nel tour anche un giorno con visita guidata a Sulmona, con la guida turistica Stefania Marcone.




IL MARE RINGRAZIA

Pulifondali e Pulispiagge 350 quintali di rifiuti recuperati. I tesserati della FIPSAS tra plastiche, ferro e lavatrici

Ortona, 6 giugno 2024. Il successo di “Pulifondali” e “Pulispiagge”, l’iniziativa realizzata dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), è certificato dagli oltre 350 quintali di rifiuti catturati sui fondali e sulle spiagge di 40 diverse località italiane dai tesserati e dai volontari impegnati in occasione della “Giornata Mondiale dell’Ambiente”. Con la collaborazione del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, della Rai, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Suzuki, sono state salpate reti fantasma (Amalfi e Conca dei Marini – SA), lavatrici, vecchie macchine da cucire, scafi affondati, motori marini e plastica. Proprio quest’ultima è la triste regina di “Pulifondali” e “Pulispiagge”, il trait d’union che ha legato nord a sud, isole comprese.

“Ogni anno – ha spiegato il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS – chiediamo ai nostri tesserati di “regalarci” una giornata per l’ambiente. Rispetto alla stagione passata, questa volta le località che hanno voluto essere presenti sono raddoppiate. Un segnale bellissimo che ci dà la forza di continuare in un percorso necessario per le generazioni che verranno.”

Le località che hanno aderito a “Pulifondali” e “Pulispiagge” 2024 sono:  Alassio (SV), Amalfi (SA), Ancona, Barcola (TS), Bergeggi (SV), Calatabiano (CT), Castiglione della Pescaia (GR), Catanzaro Lido, Civitavecchia (RM), Conca dei Marini (SA), Follonica (GR), Forio d’Ischia (NA), Genova, Giulianova (TE), Isola di Capo Rizzuto (KR), La Spezia, Latina, Manfredonia (FG), Marina Palmense (FM), Massa Carrara, Messina, Metaponto Lido (MT), Ortona (CH), Ostia (RM), Pesaro, Piedimonte Etneo (CT), Porto Cesareo (LE), Porto Corallo (SU), Portopalo di Capo Passero (SR), Pozzuoli (NA), Reggio Calabria, Rimini, Riva del Garda (TN), Salerno, San Felice Circeo (LT), San Vito Chietino (CH), Sant’Angelo di Serrara Fontana (NA), Siracusa, Venezia e Verbania.




ELEZIONI EUROPEE: LE POSTE IN GIOCO

PoliticaInsieme.com, 5 giugno 2024. Nella complessa configurazione istituzionale dell’Unione Europea le elezioni che si svolgono tra pochi giorni non sono certo l’unico elemento che deciderà la capacità dell’Unione di rispondere adeguatamente alle grandi sfide del momento. Gli orientamenti dei governi dei paesi membri, che sono decisi dalle elezioni nazionali e che si riflettono sulla composizione politica del Consiglio Europeo (dove siedono appunto i capi di governo), sono tuttora di importanza primaria. Non si deve però sottovalutare il peso che avranno il Parlamento Europeo e la sua maggioranza nella investitura del Presidente della Commissione e dei commissari e poi nei prossimi cinque anni nell’attività legislativa della UE. Chi vuole un’Europa più forte sa che il PE potrà dare un contributo importante.

Quali siano le sfide più importanti che abbiamo davanti come Unione e come stati membri credo sia piuttosto chiaro:

1. La ricostruzione di un assetto di pace giusto e solido in Europa dopo l’aggressione russa all’Ucraina e una più efficace capacità di presenza in altre aree critiche del mondo (dal Medio Oriente all’Africa, all’Asia);

2. Una gestione risoluta ma insieme saggia delle politiche di contrasto al cambiamento climatico;

3. La promozione di uno sviluppo economico più rapido ma socialmente equilibrato in un continente come il  nostro che per tanti motivi cresce troppo lentamente.

Questo non vuol dire che non ci siano altri problemi rilevanti ma è prima di tutto sulla capacità di rispondere a quelle tre sfide che si misurerà il successo dell’Unione. Ed è ben chiaro che se anche qualche irresponsabile può scherzare con slogan come “più Italia, meno Europa”, su quei tre fronti nessun paese europeo da solo potrà fare molto.

Se queste sono le sfide non di un domani lontano ma di un oggi che non aspetta, che cosa si deve chiedere, anzi si deve fare per l’Europa?

La prima cosa che ci si aspetta dalla classe politica, ma anche dall’opinione pubblica è evidentemente quella di tenere ben ferma la barra sulle priorità. E poi di focalizzare l’attenzione sugli strumenti necessari per avanzare sulla rotta con uno sguardo lungo ma anche con realismo e senza immaginare salti utopistici.

Per esempio, questo può voler dire di fare tutto quello che è possibile anche con i trattati vigenti o con correzioni parziali di questi senza aspettare la palingenesi di una nuova costituzione europea. Le precedenti crisi ci hanno mostrato che l’Unione può fare molto quando è presente una leadership dotata di visione e con la pazienza di costruire un ampio consenso (ne sono buoni esempi la forte azione anticiclica e di contrasto alla crisi dei debiti sovrani svolta dalla Banca Centrale Europea durante la crisi finanziaria e il Next Generation EU nella crisi del COVID).

In vario modo tutte e tre le sfide citate richiedono, se non si vogliono accrescere le divaricazioni interne tra gli stati membri sulla base della loro diversa disponibilità di spesa e si vogliono ottenere dei risultati significativi, che l’Unione sia dotata di una capacità di bilancio nettamente superiore a quella attuale. Una politica estera senza congrui finanziamenti per la difesa, politiche climatiche senza massicci investimenti nelle nuove tecnologie, e un rilancio dello sviluppo senza una politica industriale dotata di cospicue risorse sarebbero sogni lontani dalla realtà.

Se invece si vuole fare sul serio due passi sono indispensabili: accettare su basi stabili (e non solo provvisorie come è stato con il Next Generation EU) un debito europeo comune e accrescere le risorse proprie della UE con nuove entrate fiscali comunitarie. Se non si persegue gradualmente ma decisamente questa strada tutto resta a livello di chiacchiere.

Naturalmente questa strada richiede la costruzione di un largo consenso (e anche una buona dose di scambi politici). Su alcuni aspetti una strada, anche se non ideale ma realistica, può essere inizialmente quella di una “coalizione dei volenterosi” come avvenne in forme istituzionali con la creazione del MES per aiutare i paesi con crisi del debito sovrano e come sta già accadendo in maniera meno formalizzata per gli aiuti militari all’Ucraina. Purché ci sia la prospettiva di una progressiva incorporazione di queste soluzioni nell’assetto istituzionale dell’Unione. Dai partiti e dai leader europei ci aspetteremmo qualche chiaro pronunciamento su questi tremi almeno negli ultimi giorni di campagna elettorale.

Maurizio Cotta

Elezioni europee: le poste in gioco – di Maurizio Cotta – Politica Insieme




ETTORE TROILO COMMEMORATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

Roma, 5 giugno 2024. Si terrà oggi 5 giugno dalle ore 10:00 nella Sala della Lupa a Montecitorio il convegno “Il socialismo riformista nella storia d’Italia: Ettore Troilo e Giacomo Matteotti”, organizzato dalla Fondazione Brigata Maiella in occasione del cinquantenario della scomparsa del fondatore e comandante dell’unica formazione della Guerra di Liberazione la cui bandiera è decorata di medaglia d’oro al valor militare.     

All’iniziativa interverranno eminenti storici nazionali, i Sindaci di alcuni dei comuni tra i più significativi per la storia dei Maiellini, una rappresentanza di studenti degli Istituti Comprensivi di Casoli – Altino – Palombaro e di Palena – Torricella Peligna, oltre ai famigliari di Ettore Troilo. 

Matteotti fu tra gli artefici principali di quella che è stata definita la “missione impossibile” dei Socialisti Unitari nella lotta al fascismo. Frutto di una crisi extraparlamentare, ricondotta nell’alveo costituzionale dopo l’incarico ricevuto dal Re ed il voto favorevole del Parlamento, il primo governo Mussolini era un’ampia coalizione. I socialisti furono la forza politica che agì in maniera più incisiva nell’attività di opposizione: per tutti valga il discorso di Filippo Turati sulla fiducia, uno dei momenti più alti della storia parlamentare del nostro Paese. Accanto a lui Claudio Treves, Emanuele Modigliani e Giacomo Matteotti, il giovane deputato che tra i primi denunciò in Parlamento i misfatti dello squadrismo fascista nel Polesine e nel Ferrarese, in un rigoroso e costante attivismo che lo condusse fino all’ultimo intervento del 30 maggio 1924.  

Nel medesimo solco si mosse Ettore Troilo. Collaboratore su referenza di Turati alla segreteria dello stesso Matteotti nell’anno del suo cruento assassinio, egli fu un coerente oppositore del fascismo sul duplice piano ideale e dell’azione. Dopo un ventennio vissuto da sorvegliato speciale e la partecipazione alla sfortunata difesa di Roma a Porta San Paolo (8 -10 settembre 1943), si distinse nell’esperienza partigiana contribuendo con la Brigata Maiella a scrivere una delle pagine più originali e significative della storia della Resistenza italiana.

Come uno degli ultimi Prefetti della stagione della Liberazione, a Milano, dal gennaio 1946 al dicembre 1947, forte dell’autorevolezza acquisita da combattente, Ettore mostrò grandi capacità di mediazione nella risoluzione dei conflitti politici e sociali, evitando persino che la sua clamorosa rimozione portasse a pericolose insidie per le rinascenti istituzioni.

Accettò di candidarsi da indipendente nelle liste del fronte popolare nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948, risultando primo dei non eletti nel collegio Milano-Pavia e, nell’intento di colmare un deficit di rappresentanza di un socialismo laico, riformista, libertario, partecipò attivamente ai tentativi di creare un Partito di unità socialista (1951) e un Movimento di autonomia socialista (1953). Per la sua condotta, nel 150° dell’unificazione (2011), è stato inserito tra i 150 italiani protagonisti dell’Italia unita selezionati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.        

 “Realizzare l’evento nella sede della massima assise rappresentativa della comunità nazionale e nella prestigiosa sala della Lupa, è un modo per sottolineare il significativo contributo dato da Ettore Troilo e dalla Brigata Maiella alla sconfitta del nazifascismo e, al tempo stesso, alla riconquista dell’Unità del Paese con dichiarati intenti di ispirazione matteottiana, patriottici, democratici e repubblicani”, sottolinea il Presidente della Fondazione Brigata Maiella, prof. Nicola Mattoscio.      

La manifestazione si svolge con il patrocinio della “Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali” della Presidenza del Consiglio. Saranno presenti il Sindaco di Chieti, Diego Ferrara; Il Sindaco di Casoli, Massimo Tiberini; Il Sindaco di Torricella Peligna, Carmine Ficca; il Sindaco di Montenerodomo, Angelo Piccoli e il Sindaco di Montelapiano Arturo Scopino.




MARGHERITA D’AUSTRIA RITORNA A PENNE

Il 7 giugno un convegno in suo onore

Penne, 5 giugno 2024. Inizia con l’antica capitale degli Stati Farnesiani il ritorno della Madama nelle terre d’Abruzzo. Il 7 giugno, infatti, inizierà in questo modo la “road to”, una serie di eventi organizzata dall’associazione “La Storia in Cammino A.P.S. E.T.S.” di Ortona in concomitanza dell’inaugurazione del primo blocco del Cammino di Margherita.

Sarà quindi Penne ad ospitare il primo degli eventi previsti, per la precisione una giornata studi sulla figura di Margherita d’Austria fortemente voluta dall’ass.ne “La Storia in Cammino A.P.S. E.T.S.” di Ortona. L’iniziativa ha il patrocinio del Comune di Penne e si avvale della preziosa e fattiva collaborazione della Pro Loco di Penne, capitanata dal Presidente Gabriele Vellante, che con l’associazione Italia Nostra – Sede di Penne del presidente Antonio Di Vincenzo ha messo in moto la macchina organizzativa.

“Gli amici di Margherita d’Austria”, questo il titolo del convegno, che vedrà la partecipazione di illustri ospiti che hanno contribuito in modo determinante ad arricchire la bibliografia sulla figura di Margherita d’Austria. Gli eventi inaugurali sono patrocinati dal Ministero del Turismo e dal Consiglio Regionale d’Abruzzo.

“Siamo veramente soddisfatti di poter dare il via in questo modo alla road to”, commentano dall’associazione la Storia in Cammino, “non dimentichiamo che il cammino di Margherita è sì un trekking, ma è anche e soprattutto un modo per studiare e conoscere più da vicino la figura di questo affascinante personaggio storico, che tanto ha dato all’Abruzzo. Tutte le tappe sono state messe in fila grazie alla consulenza di storici e pensando innanzitutto alla loro assonanza con la vita della Madama, e Penne non poteva assolutamente mancare.

Tanti gli ospiti che interverranno e animeranno l’evento. Di seguito il programma:

Ore 09:00 – Accoglienza da parte del Gruppo MUSICI e SBANDIERATORI MARGHERITA D’AUSTRIA con la partecipazione degli alunni degli Istituti “IIS L. Da Penne – M. dei Fiori”

Ore 9:30: Saluti istituzionali del Sindaco di Penne Gilberto Petrucci e Mario Semproni, Ass.re alla Cultura del Comune di Penne.

Ore 10:00: Antonio Di Vincenzo – Presidente dell’Ass.ne Italia Nostra Sede di Penne.

Ore 10:30: Silvana Pasquali – Presidente della Rete delle città Margheritiane.

Ore 11:00 Franco Cespa – Ass.ne “La Storia in Cammino A.P.S. E.T.S.” di Ortona.

Ore 11:15 – La Montagna Reale a cura di Montereale Solidale, associazione di agricoltori.

Ore 11:30: Giuliano Masola – Professore e scrittore di Parma.

Ore 14:30: Don Bruno Mascilongo – Sacerdote della diocesi di Piacenza nella Chiesa di San Sisto.

Ore 15:00: Prof.ssa Patrizia Iarlori – Professoressa e studiosa di Margherita d’Austria.

Ore 15:30: Maria Luisa Orlandi – Archeologa e studiosa.

Ore 16:30:  A cura degli alunni del corso CAT e TUR dell’ ITCG “Marconi” di Penne: “Sulle tracce di Margherita d’Austria”. I luoghi”

Modererà la Presidente della Rete delle città Margheritiane Silvana Pasquali.




ROCK TOUR 2024

Ariannah ad Alanno il prossimo 9 giugno

Alanno, 4 giugno 2024. Il 9 giugno 2024 alle ore 21:00 presso l’Anfiteatro di Parco Valle Cupa, il Comune di Alanno presenta: il “Rock Tour 2024” della cantautrice abruzzese Ariannah. Il Comune di Alanno ospita, per gli eventi estivi 2024, il concerto di Ariannah. Uno spettacolo con quattro elementi (batteria, basso ed Ariannah alla voce e chitarre) prodotto da Sandro Odoardi che sarà presente alla fonia. Ariannah eseguirà i suoi singoli e verranno riproposte alcune delle hit nazionali ed internazionali dagli anni 80 ad oggi, in una nuova veste e con arrangiamenti inediti.

Biografia Ariannah, pseudonimo di Arianna D’Angelo, è una cantautrice abruzzese anno ’96. Pubblica live acustici su YouTube che riscuotono successo ed apre i concerti di Arisa e Rossana Casale. Nel 2018 è co-conduttrice del programma “People Move”, di cui scrive la sigla, sul network radiofonico “Radio Studio Più”. Collaborando con il produttore Sandro Odoardi (compositore di singoli come “Love Shine”, ha lavorato con: Andrea Love, Carl Fanini, Roby Santini e remixer per Fabrizio Moro), partecipa a progetti musicali dance. Reinterpreta la hit “Any Love” e scrive “By your Side” arrangiata da Pieradis Rossini e Sandro Odoardi. Il 14 maggio 2021 esce il brano di debutto “Hope” (BIT Records), con il quale entra nella top10 di Absolute Beginners di Radio Airplay restando in classifica per tre settimane consecutive. Pubblica nell’anno successivo i singoli “Red Traffic Lights”, “In Your Eyes” e “Vecchio Piumone” con quest’ultimo partecipa ad Area Sanremo 2022. Ariannah è tra gli artisti selezionati della XIV edizione del “Premio Anacapri Bruno Lauzi – Canzone d’Autore 2023”. Il 16 Giugno si esibisce sul palco del Radio Bruno Omnia Festival a Prato. Il nuovo singolo “Piano” viene selezionato ed inserito nella rubrica “Singolarmente” di Sky Tg24, ricevendo dal giornalista Fabrizio Basso: “Una menzione speciale va ad Ariannah, coraggiosa ed identitaria, simbolo di una musica che sa osare”. Partecipa ad Area Sanremo 2023 con il singolo “Pale Eoliche” canzone contro la violenza sulle donne. Nel 2024 è tra i protagonisti del format di Rosario Fiorello “E Viva… Il Videobox” in onda su Rai2, dove si esibisce in acustico.




PULIFONDALI  E PULISPIAGGE

La Fipsas scende in campo nella giornata mondiale dell’ambiente

Ortona, 4 giugno 2024. Domani, 5 giugno, la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato), in occasione della “Giornata Mondiale dell’Ambiente”, ritornerà in acqua e sulle spiagge per proporre Pulifondali e Pulispiagge: saranno ben 40 le località coinvolte da nord a sud della penisola.

I tesserati della Federazione saranno in azione per ripulire porzioni di acque, arenili e i moli drammaticamente invasi dai rifiuti. L’obiettivo è quello di raddoppiare i numeri già importanti della scorsa stagione, quando furono “pescati” 175 quintali tra reti fantasma, plastiche, copertoni e materiali ferrosi, che sono “riemersi” dagli abissi grazie al meticoloso lavoro dei tesserati FIPSAS, che si sono anche occupati – con l’aiuto di oltre duemila studenti – di liberare dalla sporcizia gli arenili.

“Lo scorso anno l’iniziativa ha avuto un enorme successo – spiega il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS – ragion per cui dobbiamo continuare su questa strada perché la salvaguardia dell’ambiente è una necessità impellente, non ha colori ed è necessaria da nord a sud. Vogliamo fornire un contributo tangibile e ogni singolo rifiuto che verrà raccolto sarà correttamente smaltito grazie ai Comuni interessati. L’aumento delle località coinvolte non può che renderci orgogliosi del nostro operato, è la dimostrazione tangibile del senso civico che pervade tutti i nostri tesserati, che, anche quest’anno, saranno in prima linea per la difesa del nostro habitat”.

Sarà Venezia il punto centrale dell’iniziativa Pulifondali e Pulispiagge 2024, che sarà accompagnata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e dalla Rai, che garantirà una copertura a 360° con le Direzioni di Rai per la Sostenibilità, TgR, Rai Italia, Rai News 24 e Rainews.it. A supporto dell’iniziativa anche Suzuki, che metterà a disposizione i suoi motori marini rispettosi dell’ambiente.

Le località che hanno aderito a “Pulifondali” e “Pulispiagge” 2024 sono: Alassio (SV), Amalfi (SA), Ancona, Barcola (TS), Bergeggi (SV), Calatabiano (CT), Castiglione della Pescaia (GR), Catanzaro Lido, Civitavecchia (RM), Conca dei Marini (SA), Follonica (GR), Forio d’Ischia (NA), Genova, Giulianova (TE), Isola di Capo Rizzuto (KR), La Spezia, Latina, Manfredonia (FG), Marina Palmense (FM), Massa Carrara, Messina, Metaponto Lido (MT), Ortona (CH), Ostia (RM), Pesaro, Piedimonte Etneo (CT), Porto Cesareo (LE), Porto Corallo (SU), Portopalo di Capo Passero (SR), Pozzuoli (NA), Reggio Calabria, Rimini, Riva del Garda (TN), Salerno, San Felice Circeo (LT), San Vito Chietino (CH), Sant’Angelo di Serrara Fontana (NA), Siracusa, Venezia e Verbania.




LA BICIPATTINATA ADRIATICA 2024

Tante presenze nonostante la pioggia

Roseto degli Abruzzi, 3 giugno 2024. Il 2 giugno si è tenuta la manifestazione, quest’anno alla tredicesima edizione, è nata nel 2011 per sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessità di una mobilità più sostenibile e per il completamento del tratto Marchigiano-Abruzzese della Ciclovia Adriatica. Tante le criticità rilevate lungo il percorso.

Conclusa la tredicesima edizione della Bici pattinata Adriatica, manifestazione nata quattordici anni fa da un gruppo di appassionati della mobilità ciclistica per portare all’attenzione delle istituzioni le tematiche relative alla mobilità ciclistica.

Centinaia i ciclisti ed i pedalatori intervenuti anche se, causa maltempo, molti hanno percorso solo un tratto dell’itinerario proposto, preferendo tornare indietro con il treno o con gli stessi mezzi, anche per motivi di sicurezza.

L’accoglienza, a Roseto, ha comunque visto decine di ciclisti e pattinatori, accolti dal sindaco Mario Nugnes, fare festa sotto la pioggia battente che non ha spento l’entusiasmo.

La bici pattinata, come ogni anno, ha preso atto dei tanti progressi fatti per il completamento del tratto marchigiano-abruzzese della Ciclovia Adriatica, riscontrato, però, non poche criticità.

Il percorso – sottolinea la FIAB – non è ancora adatto a tutti, con ampi tratti inaccessibili a pattinatori e ad alcune tipologie di biciclette, causa il fondo sterrato. Parliamo, ad esempio, della ciclabile nella riserva del Borsacchio, del tratto antistante la Torre di Cerrano e del percorso che congiunge il ponte sul Vomano alla ciclabile di Scerne. Inoltre, mancano servizi per i ciclisti e le poche piazzole attrezzate, come quelle realizzate in prossimità del ponte ciclopedonale sul Vomano, sono imbarazzanti per come sono state pensate e realizzate”.

Anche la manutenzione di alcuni tratti e le scelte progettuali ha creato non pochi problemi a ciclisti e pattinatori come “il fondo colorato in alcune zone, in caso di pioggia, è viscido è favorisce le cadute, e ci sono punti dove le radici degli alberi hanno creato dossi e avvallamenti”.

Non mancano le eccellenze, come le ampie corsie ciclabili di Tortoreto, Alba Adriatica e parte di Giulianova e Pineto, ben distinte dai percorsi pedonali, mentre in altre zone la promiscuità con i pedoni, che aumenta in estate, rende quasi impossibile l’utilizzo in alcuni periodi.

Resta, però – dichiara il presidente FIAB Teramo Gianni Di Francesco – ancora molto da fare, in quanto la ciclovia Adriatica, nel tratto Abruzzese, presenta ancora diverse interruzioni e criticità, e non risulta percorribile da tutti gli utenti in bici o sui pattini, in quanto spesso ha un fondo inadatto o dimensioni inadeguate. Manca, inoltre, a livello regionale, una chiara strategia sulla mobilità ciclistica.”.

In generale si nota – conclude FIAB – una mancanza di coordinamento nella realizzazione dell’opera, assenza di segnaletica e di servizi dedicati ai ciclisti, poca attenzione per la piena accessibilità dei percorsi, ed è necessario che l’intero percorso venga rivisto nell’ottica di una uniformità, verso l’alto, dei parametri previsti per le “Ciclovie di rilevanza nazionale, quale è la Ciclovia Adriatica”.

Molte luci, quindi, e qualche ombra, su una infrastruttura che vorrebbe essere un fiore all’occhiello per la Regione Abruzzo, ma che ha ancora bisogno di migliore e di un cambio di mentalità che porti a considerare i percorsi ciclabili strategici per le nostre città .

È doveroso un grazie a quanti hanno collaborato – conclude FIAB – ai tanti volontari delle numerose associazioni che ci hanno supportato, alle polizie locali e ai Comuni attraversati, in particolare a quello di Rosego che ci ha accolto. L’appuntamento è al prossimo anno, sperando di trovare un percorso perfetto e il ponte sul Tronto finalmente realizzato.”




RASSEGNA ORGANISTICA

Quarta edizione. Chiesa della SS. Annunziata Sulmona  6 – 13 -20 giugno ore 18 ingresso libero

Sulmona, 3 giugno 2024.  Dopo un anno di assenza torna a Sulmona la quarta edizione della Rassegna Organistica proposta dalla Camerata Musicale nella preziosa cornice barocca della chiesa del Complesso Monumentale SS. Annunziata. Tre gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, per tre giovedì consecutivi, a partire dal 6, 13 e 20 giugno alle ore 18. 

Un progetto avviato nel 2018 dal Direttore Artistico Gaetano Di Bacco con l’intento di promuovere presso le nuove generazioni e dare il giusto spazio ad uno strumento importante come l’organo, assente nella stagione dei concerti al Teatro “ M.Caniglia”. “Abbiamo pensato di offrire un’opportunità al pubblico della Camerata -dice Di Bacco-   di poter ascoltare quei capolavori della storia della musica che grandi compositori hanno dedicato all’organo”.  Apre la rassegna il Duo Alphorn & Organ con Carlo Torlontano (Corno delle Alpi) e Francesco Di Lernia all’0rgano.

Giovedì 13 si esibirà all’organo Svetlana Berezhnaya in un programma dal titolo “Passeggiata Francese”, la rassegna si conclude giovedì 20 giugno con un’abbinata speciale: Gaetano Di Bacco al sassofono e all’organo Italo Di Cioccio   in “Saxorgan Duo” con un ventaglio di proposte di autori dal ‘600 al ‘900.

Si parte giovedì 6 giugno con il “Duo Alphorn & Organ” composto da Carlo Torlontano (corno delle Alpi) e dall’organista Francesco Di Lernia. Eseguono brani di autori tra ‘600 e ‘900 come: In der Alpen  (Traditional), Silent mountains (Bartesch), Sinfonia Pastoritia (A.Zimmermann), B.Pasquini (1637- 1710), G.D’Aquila (1966), B.Galuppi (1706-1785), Arvo Pärt(1935), fino a Tenor di Napoli di Anonimo(sec. XVII-XVIII), per concludere con Sinfonia Pastorella di L. Mozart (1719-1787).

Un concerto dedicato all’universo e i suoi contrasti, suoni che accompagnano in viaggi immaginari; emozioni, sentimenti e moti dell’animo umano di fronte alla magnificenza della natura: sono tutti questi gli elementi che contribuiscono a rendere il concerto del duo Torlontano – Di Lernia un’esperienza unica che, grazie alle sue sonorità, crea atmosfere suggestive evocando memorie del passato e dei paesi lontani.

Il duo Alphorn & Organ si è esibito nell’ambito di rassegne e festival internazionali come Mitte Europa Festival, Festival Santander, Madeira Organ Festival, Canne al vento Bolzano, Orgel-Akente Wuppertal Historische Stadthalle, Festival ‘Organ and’ Andorra, Vox Organi, La Vénerie Wiemesmeer, Les Canisius Fribourg, Lahti Organ Festival, Festival Organistico Internazionale di Bari, Ciclo de Música Sacra de Badajoz, Festival Musica Sacra Klagenfurt, Festspelen i Piteå, ‘Musica per rinascere’ Sant’Anna di Stazzema, Festival “Organo e” Milano, Orgel Plus Leuven, Joroinen Music Festival, Rassegna Organistica Società dei Concerti “B.Barattelli” L’Aquila, eseguendo composizioni originali per Corno delle Alpi di Reiner Bartesch, Anton Zimmerman, Giovanni D’Aquila, Arvo Pärt, Nicola Samale, Leopold Mozart.

Carlo Torlontano si è esibito con il suo Corno delle Alpi in tutto il mondo, per conto delle istituzioni più importanti come la Filarmonica di S. Pietroburgo, Filarmonica di Berlino, Filarmonica di Varsavia, Proms Praga, Mainly Mozart San Diego, Beethovenhalle Bonn, Kuhmo Chamber Festival, Salle Pollak Montréal, Brisbane Festival, Newport Festival, Filarmonica Enescu. Ha eseguito il concerto di L. Mozart in occasione delle celebrazioni degli anniversari della nascita di Amadeus (250°) al Mozarteum di Salisburgo e di Leopold (300°) alla Konzerthalle di Augsburg. È stato il primo interprete della parte originale scritta da Strauss per la scena d’apertura della “Daphné” che ha eseguito all’Opera di Göteborg, al Teatro di Basilea e alla Filarmonica di Berlino. Ha collaborato con prestigiosi direttori d’orchestra, ha partecipato nel 1994 all’incontro del G7 e nel 2003 è stato invitato al “Martha Argerich & Friends”. Si è diplomato in corno con il massimo dei voti ed è stato per molti anni il 1° Corno dell’Orchestra della RAI e del Teatro di San Carlo di Napoli. È professore di corno presso il Conservatorio di Pescara.

Francesco Di Lernia ha studiato organo in Italia e in Germania e ha conseguito il Konzertexamen con lode alla Musikhochschule di Lubecca. Svolge da anni la sua attività artistica nell’ambito dei maggiori festival di tutto il mondo, tra cui Orgelkunst Vienna, Gallus Hall Lubiana, Estate Carinziana, L’Europe & L’Orgue Maastricht, St. Bavo Haarlem, Mushashino Hall Tokyo, Festival Int. di Toledo, International Organ Week di Granada, Organ Week Rio de Janeiro. Ha collaborato, inoltre, con numerosi solisti, gruppi e orchestre, tra cui i Wiener Philharmoniker, la Wiener Akademie, l’OPV ecc. Per Universal ha pubblicato vari volumi, tra cui l’opera completa per tastiera di J.K. Kerll e ha inciso per numerose case discografiche ottenendo riconoscimenti dalla stampa specializzata. Tiene conferenze, corsi e seminari presso importanti accademie ed è membro di commissione in concorsi organistici internazionali.

È professore di organo presso il Conservatorio di Foggia, istituto che ha diretto dal 2011 al 2017.




VITE X LA VITA. DONAZIONE E TRAPIANTO

Chiusura Convegno internazionale a Palazzo d’Avalos, sabato 1° giugno 2024

Vasto, 2 giugno 2024. Dal 2013 più di un milione di italiani ha ricevuto un trapianto, con una media di un intervento ogni 2 ore e mezza. L’anno scorso il Centro nazionale trapianti di Roma ha compiuto 10 anni. Operativo h24, coordina i prelievi e assegna secondo criteri d’urgenza organi e tessuti da destinare in tutt’Italia, tentando di assottigliare liste d’attesa che oggi registrano 8mila persone speranzose di tornare a vivere. Ogni regione, tranne Molise e Val d’Aosta, ha una sede locale. In Abruzzo si trova nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila e opera in convenzione con il Policlinico Gemelli di Roma.

Il capoluogo abruzzese vanta un importante primato nazionale, cioè quello di aver avuto nel 1966 la prima donatrice vivente di rene che ha permesso a una giovane donna di ricevere il primo trapianto di quest’organo effettuato a Roma. A ricordarlo è stato il prof. Francesco Pisani dell’Università aquilana, moderatore della prima parte del convegno, al quale ha fatto eco Daniela Maccarone, attuale responsabile del Centro Trapianti Abruzzo-Molise che ha illustrato il sistema di funzionamento della Rete nazionale “Donazione e trapianti”, sottolineando come tutto parte da un “Sì” del donatore con la firma del consenso informato.

Intervenendo nel dibattito Francesca Leonardis del Policlinico Tor Vergata di Roma, dopo aver precisato che il trapianto rientra tra i livelli essenziali di assistenza (LEA), ha informato il folto pubblico presente in sala che nelle liste d’attesa di trapianti, ci sono più uomini che donne, al 50 % tra i 40-60 anni e che la restante parte è diviso tra bambini e anziani, molti dei quali in attesa di un trapianto multiorgano.

Sui dubbi che ancora permangono attorno ai trapianti, si è soffermata invece Anna Teresa Mazzeo, docente e direttore dell’UOC di Anestesia dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico “Gaetano Martino” di Messina, la quale ha affermato che ai familiari che si trovano a dover decidere in fretta se donare gli organi del proprio caro, bisogna far sapere che esistono regole (Criteri di Harvard), uguali e ferree in tutto il mondo per diagnosticare la morte cerebrale, stabilite nel nostro Paese dalla legge n. 578 del 1993.

Fabio Vistoli, direttore UOC Chirurgia generale e trapianti dell’Università degli studi di L’Aquila si è concentrato sul trapianto di rene in Abruzzo da donatore deceduto e da quello in vita. Ha reso noto che oltre 200 persone aspettano un trapianto in regione. La donazione a cuore fermo non è ancora attivata nella nostra regione e la mortalità di coloro che aspettano un trapianto si attesta al 2%. Roberto Cacciola, docente di Chirurgia generale e Trapianti dell’Università di Messina, ha ricordato il primo prelievo di rene avvenuto per via laparoscopica nel 1995 da un donatore vivente rilevando che c’è una carenza cronica di quest’organo, in quanto l’incompatibilità per gruppo sanguigno rappresenta una delle principali barriere al trapianto.

In videocollegamento è poi intervenuto Duilio Pagano, professore associato all’Università di Pittsburgh (USA), e chirurgo di trapianti di fegato negli istituti IRCCS-ISMETT-UPCM di Palermo, il quale ha sottolineato la necessità di incrementare i prelievi da donatore vivente. Esistono oggi procedure chirurgiche sempre più sofisticate, come la laparoscopia e la robotica che rendono l’operazione più sicura. La mortalità dei pazienti in lista d’attesa si attesta al 5,1%. Nel 2022, in Toscana, un evento straordinario senza precedenti al mondo: un trapianto di fegato donato da una donna deceduta all’età di 100 anni.

Il rapporto con i pazienti e l’aspetto umano nella terapia post trapianto sono stati invece i temi principali della relazione di Luca Toti, professore UOC di Chirurgia epatobiliare e trapianti del Policlinico Tor Vergata di Roma, nonché “salvatore” del giovane attore Filippo Laganà, protagonista di “Amici per la pelle” (2022) prodotto da Rai Cinema con la regia di Pierluigi Di Lallo, che racconta proprio l’esperienza vissuta di trapianto di fegato.

La seconda sessione della mattinata è stata moderata dai dottori Ornella Bastonno e Antonio Spadaccini di Vasto e dall’ematologo Luigi Dell’Orso del Centro regionale trapianti dell’Aquila. Ad aprirla sono stati Cristian D’Ovidio, docente di Medicina legale all’UdA di Chieti-Pescara, e l’avvocato Arnaldo Tascione, i quali si sono soffermati sugli aspetti legislativi relativi alla donazione della salma ai fini della ricerca scientifica e al trapianto d’organi, con particolare riferimento alle innovazioni previste dalla legge 10 del 2020, figlia dell’era Covid.

Le problematiche connesse alla donazione del sangue sono state infine illustrate da Pasquale Colamartino, coordinatore Servizi trasfusionali della Commissione Salute presso la Conferenza delle Regioni, il quale ha dato un quadro confortante della situazione nazionale in materia, che si può riassumere con queste cifre: tre milioni di donazioni di sangue, circa 5 donatori ogni 100 abitanti (più di un milione e mezzo); 1750 persone circa che ogni giorno hanno accesso alle trasfusioni. Con alcuni problemi insorti di recente: invecchiamento della popolazione, aumento delle malattie croniche, inquinamento, zoonosi, colture intensive e deforestazione.

Maura Faraci, direttore dell’UO Cellule staminali emopoietiche – Istituto “G. Gaslini” di Genova, ha quindi illustrato il trapianto di midollo osseo, con un occhio di riguardo ai piccoli pazienti, sostenendo come in età pediatrica si preferisce la donazione da parte dei genitori o di familiari compatibili.

È stata poi la volta di Giuseppina Gallo, che ha portato la sua testimonianza di direttore anestesista-rianimatore dell’ospedale di Vasto, a cui spetta occuparsi del prelievo-trattamento degli organi e della gestione del trapianto stesso, e quindi del dirigente Antonino D’Ercole, coordinatore trapianti del San Pio, il quale ha mostrato gli aspetti tecnici relativi al prelievo, trasporto e consegna dell’organo che deve avvenire entro 12, massimo 24 ore. All’interessante dibattito sugli aspetti tecnici e giuridici relativi alla donazione ed al trapianto ha fatto seguito nel pomeriggio la premiazione dei lavori eseguiti dagli studenti dei quattro istituti scolastici che hanno partecipato al bando annesso al convegno.

La consegna dei diplomi e delle menzioni speciali è stata affidata ai docenti Rosa Lo Sasso e Orlando Raspa, coadiuvati da Loredana Lammanda (Loredana Eventi) che ha curato l’allestimento e gli aspetti tecnico-organizzativi del convegno.  A seguire le testimonianze toccanti di Angelo Fabrizio, Davide Donini, Adamo De Michele e Clemente Fusco che hanno ricevuto un trapianto d’organi e di Francesca Naglieri, figlia del donatore Gino.

Tra gli applausi dei presenti e con un “arrivederci al prossimo anno per fare di Vasto la città capofila in Abruzzo della campagna di promozione della donazione di organi”, pronunziato dalla professoressa Iolanda Russo Menna e dall’avvocato Giuseppe Tagliente, ideatori e promotori dell’evento, il convegno ha chiuso i battenti lasciando una platea più informata con la consapevolezza del grande atto d’amore che la donazione rappresenta.

L’associazione “San Michele” e il Comitato organizzatore ringraziano:

–              Vini del Golfo “Terre del Tosone”;

–              Gli sponsor;

–              Avis, Admo, Aido e Croce Rossa Italiana;

–              Polo Liceale Mattioli e Pantini Pudente, Itset Palizzi, Istituto comprensivo 1 Vasto;

–              Le hostess Sofia, Sara, Angela e Fabiola;

–              Massimo Molino e Pino Rosini, fotografia;

–              Andrea Pelusi, impianto tecnico e digitale;

–              Rossana Pagliaroli, ufficio stampa.




L’EUCARISTIA E I PARTICOLARI

di Rocco D’Ambrosio*

Cercasiunfine.it, 2 giugno 2024. Il Vangelo odierno: Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?»

Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”

Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».

I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi (Mc 14, 12-26 – Corpus Domini).

Quello della prima cena eucaristica è un evento preparato sin nei minimi particolari. “Il buon Dio è nei dettagli” scriveva Flaubert. E come non ricordarsi di ciò quando si riflette sui  particolari di questo brano?

“Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”

Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi”. Il brano sembra essere una sceneggiatura  in cui il regista – il buon Dio dei dettagli – ha scritto tutto e ha già contattato tutti perché la Cena sia secondo il suo volere, “come Dio comanda”.

Ma cosa sono i particolari? Perché sono così importanti? Essi rivelano aspetti importanti, ma non evidenti, oppure confermano quelli evidenti, in altri modi. Del resto, quante volte nella vita del cuore, come della mente, è stato un particolare ad aprirci nuove relazioni e conoscenze. Ci vuole un cuore vigile e una mente attenta per riconoscerli e saper leggerli. Ci vuole molto allenamento. Tutti elementi non molto comuni in una società che corre, inonda i canali di parole, spesso chiacchiere, immagini e suoni e così via. In questo marasma, spesso, i particolari sfuggono, nel mondo come nelle relazioni quotidiane, nella natura come nei grandi processi sociali e politici. Comunque, bisogna allenarsi a non perdere o trascurare i particolari. Sempre. Chi è saggio, direbbero gli inglesi, “he/she doesn’t miss a trick” – non gli sfugge niente!

Sono (anche) i particolari che ci portano a meditare più profondamente la ricchezza dell’Eucaristia, affinché possiamo “diventare quello che riceviamo”, cioè il corpo di Cristo, come insegna Agostino. Temo alcune volte che intorno all’Eucaristia si siano addensate nubi fanatiche: ritorno al latino, riti pomposi, canti più per un concerto che per un coinvolgimento dell’assemblea, atteggiamenti più da TV che da comunità che celebra il Risorto presente in mezzo a noi, ritualismo e rubricismo esasperati. Oppure persistono, all’opposto, sciatteria, superficialità, poco coinvolgimento, mancanza di rispetto delle regole universali e locali.

La virtù sta ancora nel mezzo, come diceva Aristotele, e ciò vale anche per come celebriamo la messa. È interessante notare che si parla poco della devozione del celebrante e dell’assemblea nella partecipazione alla messa. Eppure, essa ha molto a che fare con quella virtù celebrativa, che sta nel mezzo, perché l’attenzione al rito (e alle sue regole) devono essere sempre e comunque aiuto per entrare in comunione con Dio. La devozione, infatti, è fatta di corpo, cuore e mente protesi all’incontro con il Signore.

La prima cena eucaristica fu preparata nei particolari e Dio si rivelò nei particolari. Fu semplice e intensa, intima e profonda, autenticamente devota.

Sono così le nostre Eucaristie?

Le prepariamo nei particolari?

Ricerchiamo in esse i particolari che ci portano a Dio oppure ci aspettiamo qualcosa di hollywoodiano di vento, terremoti e fuochi?

“Il buon Dio è nei dettagli”.

È in molti dettagli dell’Eucaristia, della mia vita, della vita del mondo. È. Ci sta.

*[presbitero, docente di filosofia politica, Pontificia Università Gregoriana, Roma; presidente di Cercasi un fine APS]




PREMIO MAJA A SR. ALESSANDRA SMERILLI

Assegnato alla donna abruzzese dell’anno: la consegna il 3 giugno

Chieti, 2 giugno 2024. Alle 19:30, presso la Sala Cascella della Camera di Commercio in piazza Vico a Chieti, la Segretaria del Dicastero vaticano per lo Sviluppo economico ritirerà il riconoscimento alla presenza del presidente nazionale ACLI, Emiliano Manfredonia.

Sarà suor Angela Smerilli, economista, classe 1974, nativa di Vasto, oggi segretaria del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale dal 26 agosto 2021 e docente di Economia politica e Statistica presso la Pontificia facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, a ricevere quest’anno il «Premio Maja – Donna abruzzese dell’anno», assegnato dalle ACLI di Chieti riservato alle Donne abruzzesi distintesi nella professione, nell’impresa, nel lavoro, nella famiglia, nel volontariato, nell’arte, nello sport e nelle attività sociali. La cerimonia di conferimento del Premio si terrà lunedì 3 giugno 2024, alle 19.30, presso la “Sala Cascella” della Camera di Commercio in piazza G. B. Vico, a Chieti. Saranno presenti: il presidente nazionale delle ACLI, Emiliano Manfredonia, e l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte.

Suor Angela Smerilli era stata indicata dalla giuria del premio sin dal maggio 2022. La cerimonia si tiene adesso, cogliendo uno dei rari momenti in cui la religiosa riesce a tornare nel suo Abruzzo: insegna anche economia, etica e finanza presso la Facoltà di filosofia dell’Università Pontificia Salesiana e nel Master in Economia civile e non-profit presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca; è membro del Comitato scientifico e organizzativo delle “Settimane sociali dei cattolici italiani” dal 2008, Segretario dello stesso dal 2013, membro del Comitato etico del consorzio CHARIS, membro del Comitato etico di Banca Popolare Etica ed Etica Sgr SpA, socio fondatore della Scuola di Economia Civile.

Nel 2017, anno di istituzione del premio, esso fu assegnato alla Chef, Angela Di Crescenzo, contitolare del ristorante stellato «Villa Maiella» di Guardiagrele e, successivamente, a Barbara Morgante, amministratrice delegata di Trenitalia, a Paola Bucciarelli, funzionaria UE, e, dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, ad Arianna Secondini, giornalista Rai.

Il presidente della giuria del «Premio Maja – Donna abruzzese dell’anno», Mimmo D’Alessio, illustra i motivi che hanno determinato l’attribuzione di questo premio fortemente voluto dai giurati: «Economista di chiara fama, ha dedicato i suoi studi all’etica dell’economia, un tema spesso accantonato dalla grande accademia, ma che non è sfuggito a papa Francesco, che l’ha voluta prima come Consigliera di Stato della Città del Vaticano, poi anche consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Ha coordinato la task-force “Economia” della Commissione vaticana per il COVID-19, proponendo innovative risposte per le sfide socioeconomiche del futuro. Membro della commissione “Donne per un nuovo Rinascimento”, istituita dal ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti, è stata insignita dell’Ordine della Stella d’Italia per i suoi risultati accademici e per il suo impegno per i principi etici negli affari e nella finanza».

«Siamo oltremodo felici – spiega Antonello Antonelli, Presidente Provinciale delle ACLI di Chieti – che sr. Angela Smerilli abbia fatto di tutto, come ci aveva promesso ad inizio anno, per essere in Città per ricevere questo Premio che celebra il genio femminile abruzzese, apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo come un’eccellenza. Paola Vacchina, Presidente nazionale di Enaip-ACLI, alla cerimonia della prima edizione, disse – ricorda il Presidente Antonelli – “questo Premio dimostra che le Donne non sono bambole, anzi, sono impegnate, preparate, capaci, pronte per dare il loro contributo al lavoro, pur venendo pagate meno dei colleghi uomini e pur non riuscendo facilmente a raggiungere posizioni di vertice”. Suor Smerilli ha raggiunto posizioni di vertice in uno degli ambienti tradizionalmente riservati agli uomini, la Curia Vaticana, – sottolinea Antonello Antonelli  –  grazie alle sue competenze e al suo brillante curriculum accademico, oltre che al suo carattere determinato, tipico degli abruzzesi. Papa Francesco, che già ha aperto molte porte al genio femminile nella Chiesa, ha voluto affidarle il dicastero da lui stesso creato per trattare le questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura. Le ACLI – conclude il Presidente provinciale, Antonelli – sono da sempre in prima fila per il riconoscimento del grande contributo delle Donne all’economia e al mondo del lavoro. Il “Premio Maja” è un piccolo, grande segno di un’attenzione che non è mai venuta meno, come dimostra la presenza a Chieti del presidente nazionale Emiliano Manfredonia, che sarà con noi all’indomani della grande udienza concessa dal Papa a tutte le donne e a tutti gli uomini delle ACLI per celebrare l’ottantesimo anniversario della nostra associazione».   

Maurizio Adezio




78° ANNIVERSARIO DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA 

di Filippo Paziente

Chieti, 2 giugno 2024. Quando, il 10 giugno 1946, la  Corte di cassazione proclamò il risultato nazionale del referendum, i chietini non festeggiarono la vittoria della Repubblica (con 12.718.641 voti, pari al  54,27%; la Monarchia prese 10.718.502, pari al  45,73%), perché nel Comune di  Chieti avevano stravinto i monarchici, con questo risultato: Monarchia 14.248  78,20%; Repubblica 3.973 21,80%. Avevano stravinto anche in provincia: su  99 comuni, ne conquistarono 73. Hanno votato a favore della Monarchia la Dc, il  Partito Liberale e il partito dell’ Uomo Qualunque (fondato da tre ex fascisti: il  barone Giovanni Zambra, il notaio Giuseppe Moscarini e il professore Luigi Capozucco).  Per la Repubblica hanno votato  il PCI, il PSI, il P. d’Azione e l’Unione Democratica Repubblicana.

Tre sono le principali ragioni di questa clamorosa vittoria nel comune di Chieti (di pochissimo inferiore a quella del comune di Napoli: 79,94%) :

1) La prima:  la costante fedeltà della classe dirigente, nobiliare e altoborghese, proprietaria e conservatrice, alla “gloriosa Dinastia Sabauda”, che non fu tradita nemmeno quando  il sovrano Umberto I  premiò il generale Fiorenzo Bava Beccaris con la concessione della Croce di Grand’Ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia, “per il grande servizio reso alle istituzioni e alla civiltà”:  a Milano aveva sparato cannonate sulla folla in rivolta, dal 6 al 9 maggio, per l’aumento del prezzo del pane, massacrando un centinaio di persone, uomini, donne e persino bambini.

2) La seconda: le condizioni economiche, sociali e politiche della città e dell’intera provincia. Per i nove lunghi mesi dell’ occupazione tedesca la popolazione ha sofferto i bombardamenti, le malattie, lo sfollamento, la convivenza con i profughi, le retate degli uomini da inviare al fronte, soprattutto la fame. Dopo la liberazione, a Chieti la Prefettura e l’Amministrazione comunale hanno dovuto fronteggiare una situazione difficilissima. Folle di cittadini, spinte dalla necessità di soddisfare i bisogni primari della quotidiana sopravvivenza, hanno fatto ressa alle porte del municipio, delle chiese, dell’Inps, dell’Ufficio provinciale del lavoro, degli enti assistenziali (Sepral, Postbellica, UNRRA), chiedendo cibo, vestiario, scarpe, case, medicine, sussidi per la disoccupazione. Quando i tre enti, gestiti dalla classe dirigente, sono stati messi sotto accusa per irregolarità commesse nell’opera di assistenza, il 1° e 2 maggio 1945 i ceti popolari hanno dato sfogo a una rabbiosa protesta: hanno invaso la Prefettura e il municipio, incendiando i registri delle tasse.

3) La terza: l’intervento dell’Arcivescovo Giuseppe Venturi, nel Referendum e nell’elezione dell’Assemblea costituente. Era già intervenuto nelle prime elezioni amministrative del 7 aprile 1946, favorendo la vittoria della neonata Democrazia Cristiana, che nella campagna elettorale aveva orientato il voto del popolo, esaltandone il sentimento di riconoscenza  verso l’arcivescovo, “ salvatore della città dallo sfollamento e dalla distruzione”,  e aveva conquistato il Comune eleggendo 28 consiglieri su 40.

La scelta di Venturi  sul problema istituzionale è esposta in una interessante relazione sull’orientamento politico del clero, inviata il 17 maggio dal comandante dei CC. RR. di Chieti al prefetto. Il comandante lo informa che l’arcivescovo si adopera, con una propaganda intensa ma sotterranea, a orientare verso l’istituto monarchico le masse che aderiscono alla DC, e guarda con simpatia anche al fronte dell’ UQ perché si mostra favorevole alla ricostruzione morale e materiale della Patria.

Venturi interviene anche sull’elezione dell’Assemblea costituente. Nel corso di una conferenza regionale tenuta a Chieti, insieme con gli altri presuli firma la “Pastorale”, che contiene suggerimenti e norme sul comportamento degli elettori:  li esorta a non tradire la propria coscienza cristiana dando il voto ai partiti che si ispirano alle ideologie marxiste e liberali, e a eleggere deputati che sappiano difendere, nella Costituzione e nella promulgazione delle leggi dello Stato,  i diritti di Dio e della Chiesa. Il contenuto della “Pastorale” è comunicato ai sacerdoti e fedeli delle rispettive diocesi con un manifesto,  affisso alle porte di tutte le chiese e letto dall’altare in tutte le messe festive.




ALBERI A  PESCARA

Tra dissesto arboreo e rifiuti ingombranti!

Pescara, 1° giugno 2024. I social locali restituiscono di continuo immagini ormai divenute note in questi anni, e cioè di potature, radicali o meno, e di alberi tagliati  per presunte ragioni sanitarie o a rischio di cedimento, di caduta, di schianto, a tutela dell’incolumità fisica di persone e beni.

Alberi sempre pericolosi, quindi, tanto che in questa città, crediamo unica in Italia, è stato coniato il termine “dissesto arboreo”, ripetutamente rinvenibile nei documenti di pianificazione, come il Documento Unico di Programmazione (DUP), per cui sono stati assunti impegni di spesa nei Piani Pluriennali di Lavori Pubblici finalizzati alla rimozione di questa causa “naturale” di rischio di danneggiamento del territorio, in questo caso urbano.

Un albero che con le proprie fronde invade lo spazio aereo circostante e che con le proprie radici quello ipogeo, cercando in questo modo il proprio nutrimento per riprodursi e quindi per vivere, può essere fonte di pericolo. Quando ormai è grande e non può più essere “guidato/educato” nella crescita, va potato/capitozzato e nei casi più gravi rimosso!

Questo accade, ovunque esso sia, che si tratti di un cortile, di una strada, di una piazza, di un giardino, di un parco, di un’area protetta, con un evidente risultato finale comune a tutte le operazioni: il legname viene rimosso e portato via. Dove? Non si sa. Nessuno lo sa.

Recenti immagini, commentate come esempio di virtuosa attività delle maestranze, le ultime in particolare di Ambiente spa, impegnate a ripulire la Riserva Dannunziana da rami e tronchi scambiati per “rifiuti ingombranti”, ma anche di imprese dedite a prevenire il rischio di danneggiamento di edifici e auto e a tutelare la vita dei cittadini, sembrano raccontare una storia di solerte efficienza e di accudimento della comunità in difesa dal “dissesto arboreo”!

Quello che nel frattempo accade, in particolare, e che ovviamente non si nota, è che con detti interventi viene asportato dal territorio un quantitativo ingente di “anidride carbonica” (CO2, quella dell’effetto serra e del riscaldamento climatico) che gli alberi con la loro attività fotosintetica hanno sequestrato negli anni dall’atmosfera e poi stoccato al loro interno, sotto forma di legname. Che fine fa questo materiale? Come viene utilizzato?

Sono domande ripetutamente sottoposte all’Amministrazione Comunale, anche in ragione di norme vigenti in materia e che la stessa deve, non può, adottare in materia di appalti pubblici, in particolare nella gestione del verde. Si chiamano “Codice degli appalti” e “Criteri ambientali minimi (CAM)”, in base ai quali il legname rimosso, prelevato dal territorio, deve rimanere allo stesso, con la formula del compostaggio in loco o presso impianti dedicati, ovvero tramite trasformazione in manufatti.

Non solo: questa pratica deve essere accompagnata, per ogni appalto, da attività informativa e di comunicazione ambientale rivolta alla cittadinanza, che nessun cittadino crediamo abbia mai avuto modo di riscontrare in questi anni. E per questi anni intendiamo gli ultimi 5, in particolare dal 2020, quando le suddette norme sono entrate pienamente in vigore.

A fronte dei massicci prelievi richiamati, testimoniati in ultimo ma non ultimi, dalla catasta di legname visibile all’interno della Riserva Dannunziana e incredibilmente messo all’asta per essere destinato al mercato della combustione e quindi della produzione di CO2, quale bilancio di sostenibilità può presentare questa Amministrazione per giustificare il proprio operato in termini di azioni di contrasto al cambiamento climatico, in adesione al Piano Nazionale d’Azione per la Sostenibilità Ambientale a cui ogni Comune è chiamato ed è tenuto ad aderire per dare il proprio contributo?

Al di là di quello “arboreo” (a questo punto proprio “dissesto”), di recente pubblicato, che testimonia l’inconsistenza del rinnovamento solo apparentemente numerico del patrimonio forestale urbano, affiancato dalla perla della curiosa sostituzione del suolo con mattonelle sostenibili di Piazza Sacro Cuore, il bilancio sollecitato, tra l’altro già dichiarato dal Comune stesso non valutabile, crediamo di poter affermare sia gravemente negativo!

Radici inComune