GNOMI IN FESTA

Un appuntamento speciale, un fine settimana magico in compagnia di elfi, gnomi, fate e folletti

Montesilvano, 9 maggio 2024. Nella magnifica area verde del Parco della Libertà a Montesilvano sabato 11 e domenica 12 maggio si terrà la prima edizione di “Gnomi In Festa”, manifestazione organizzata da I Guardiani dell’Oca e dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano in collaborazione con il Rifugio Urbano.

Un evento unico e irripetibile, due giorni immersi nella natura dove creature leggendarie prendono vita e decidono di incontrare grandi e piccini. Nata come manifestazione correlata alla più conosciuta Festa Internazionale degli Gnomi (che si tiene ogni anno a Roccaraso nel cuore del Parco Nazionale della Majella in Abruzzo), Gnomi in festa propone la perfetta formula organizzativa e artistica che ha portato alla ribalta nazionale le creature del Piccolo Popolo.

“Gnomi in Festa “ inoltre è inserita all’interno di una serie di relazioni interregionali che portano gli abitanti del Piccolo Popolo a essere presenti anche in Toscana, Puglia, Campania, Marche con eventi di successo e grande afflusso di pubblico. Sabato 11 maggio dalle ore 15 e domenica 12 dalle ore 11.00 nel parco cittadino saranno proposti eventi e spettacoli pensati e costruiti in funzione degli spazi fruibili dagli attori e dal pubblico.

Un percorso divertente e sorprendente ricco di spettacoli, danze, balli, poesia, momenti di gioco creativi e attività laboratoriali per lasciarsi travolgere completamente dalla magia di questo mondo incantato.

“Siamo felici di ospitare un evento che richiamerà moltissimi turisti e tanti cittadini – afferma il sindaco Ottavio De Martinis – Questa manifestazione, che ho fortemente voluto all’interno del Parco della Libertà, regalerà momenti ludici e tante emozioni a grandi e piccoli. Gnomi in Festa aprirà le manifestazioni del cartellone estivo degli eventi montesilvanesi e siamo certi nella riuscita di questo appuntamento che per la prima volta accogliamo con gioia in città”

Il programma della manifestazione è il seguente:

11 Maggio 2024

Dalle ore 15:00 Apertura del Mercatino delle meraviglie

Ore 15.30 – Accoglienza del Piccolo Popolo (animazione con danze, canti e musiche elfiche, itineranti durante le ore pomeridiane) a cura dell’Associazione Culturale I Guardiani dell’Oca.

Dalle ore 15:00 alle 20.00 – Apertura dei laboratori Creativi

Costruisci il tuo cappello dello Gnomo – Laboratorio a cura dell’Associazione Culturale I Guardiani dell’oca.

Agorà dei Piccoli Artisti, laboratori creativi

I Colori dell’incanto, laboratorio di pittura creativa su carta e stoffa, ispirata all’Erbolario dello Gnomo da 3 a 6 anni, a cura di Abruzzo TUCUR

Ore 16.00 – Apertura del Capo Giocondo (I Giochi del Piccolo popolo) – Abruzzo TUCUR teatro

Ore 16.30 – Danza con me – spettacolo di danza elfica – Coreutica magica – I Guardiani dell’oca

Ore 17.30  –  Pulcinella e la cassa magica – Compagnia degli sbuffi – Attori e burattini

Ore 18.30 – Gnomo Anch’io – Animazione itinerante con danza e teatro d’intrattenimento  – I Guardiani dell’oca

Ore 19.00 – Racconti di Primavera – Compagnia degli sbuffi – Attori e burattini

Ore 19.30  –  Soffio di Gnoma  – Spettacolo con attore e bolle di sapone –

19.30 – 20.30 – A Tavola con Gli Gnomi (Apertura dei punti di ristoro)

20.30 – 22.30 – Il Bosco incantato – Spettacolo itinerante serale con lanterne con Gnomi Elfi, Folletti e Fate – Compagnia teatrale I Guardiani dell’oca;

21.30 – Passi di fata – spettacolo di danza elfica – Coreutica magica – I Guardiani dell’oca

12 Maggio 2024

Dalle ore 10.30 alle 12.00  Apertura del Mercatino delle meraviglie ed animazione musicale, danzata e cantata, con gnomi Folletti Elfi e Fate lungo le vie del centro storico.

Ore 12.30  A pranzo con gli gnomi – Apertura dei punti di ristoro

Ore 14,30 – Passi di fata – spettacolo di danza elfica – Coreutica magica – I Guardiani dell’oca

Ore 15.00 – Accoglienza del Piccolo Popolo (animazione con danze, canti e musiche elfiche, itineranti durante le ore pomeridiane) a cura dell’Associazione Culturale I Guardiani dell’oca.

Dalle ore 15:00 alle 20.00 – Apertura dei laboratori Creativi

Costruisci il tuo cappello dello Gnomo – Laboratorio a cura dell’Associazione Culturale I Guardiani dell’Oca.

Agorà dei Piccoli Artisti, laboratori creativi

Scherzi da Folletto, laboratorio di finalizzato alla costruzione di un pupazzo da animare, da 3 a 6 anni

Ore 16.00  – Pulcinella e il castello misterioso – Compagnia degli sbuffi – Attori e burattini

Ore 16.30  –  Bollaria  – Spettacolo con attore e bolle di sapone –

Ore 17.00  –  Danza con me  – spettacolo di danza elfica – Coreutica magica – I Guardiani dell’oca Il

Ore 17.30 – Drago cosetto e la fontana magica – Spettacolo con attore e bolle di sapone –

Dalle ore 17.30 – 20.00  – Il Bosco delle Meraviglie, Spettacolo itinerante con Gnomi, Fate, Streghe e Folletti – Compagnia Teatrale I Guardiani dell’oca.

Ore 18.00 – Racconti di Primavera – Compagnia degli sbuffi – Attori e burattini

19.00 – 20.30 – A Tavola con Gli Gnomi (Apertura dei punti di ristoro)

21.00 –   Danza elfica Collettiva dell’Arrivederci




RITARDI INACCETTABILI PER L’AGRICOLTURA ABRUZZESE

Cia Abruzzo al tavolo verde regionale

Pescara, 9 Maggio 2024. “Nell’ambito del cosiddetto Tavolo Verde sull’agricoltura, tenutosi nei giorni scorsi, emergono decisioni che destano più perplessità che fiducia nel futuro del settore”. Così il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, nel condividere le principali decisioni emerse. Si è affrontato il delicato tema della peronospora che ha colpito duramente le aziende abruzzesi. È stata deliberata un’importante somma di 2.5 milioni di euro per l’annualità 2023, con l’obiettivo di affrontare i danni causati da questa malattia.

“Durante il tavolo, la governance della Fira, ha presentato le scuse per il ritardo inaccettabile accumulato nelle istruttorie delle domande. Ci troviamo di fronte a un’ inefficienza amministrativa senza precedenti. Mentre i produttori affrontano perdite drammatiche, l’amministrazione si arrovella in procedure lente e inutili. Siamo consapevoli delle difficoltà incontrate da alcune aziende nel soddisfare tutti i requisiti richiesti e, per questo motivo, stiamo lavorando per garantire uno scorrimento di graduatoria che possa riflettere equamente le necessità del nostro territorio”, sostiene Sichetti.

“Inoltre, abbiamo preso importanti decisioni riguardo all’impiego dei fondi per l’anno 2024. Abbiamo deciso di attivare un bando volto a ridurre il tasso di interesse per le aziende agricole che hanno subito un calo significativo del fatturato o della produzione. Vogliamo assicurarci che tutte le aziende che hanno bisogno di supporto possano accedere a queste risorse, non solo quelle vitivinicole ma tutte le realtà che operano nel nostro territorio”.

I restanti 5 milioni di euro e 7,5 milioni di euro impegnati ma non ancora finanziati saranno trasferiti all’Agea, che effettuerà pagamenti supplementari alle aziende situate in Abruzzo, utilizzando le graduatorie delle domande in corso di presentazione.

Per quanto riguarda l’Uma, si è deciso di elevare gli anticipi al 95% dell’assegnato 2023 e di conferire alle nuove aziende un’assegnazione a forfait, in attesa della risoluzione delle problematiche tecniche.

“Ancora una volta, ci troviamo di fronte a un’incapacità di gestione che rischia di compromettere l’intero sistema di sostegno alle aziende agricole. Le promesse di risolvere le problematiche tecniche sono ormai come un ritornello stanco, ripetuto all’infinito senza mai tradursi in azioni concrete”, continua il Presidente.

Infine, le criticità connesse all’eco-schema 1 – Livello 1, che penalizzano in modo significativo le regioni del centro Italia, tra cui l’Abruzzo. Le proposte di semplificazione avanzate sono solo l’inizio di un dibattito che dovrebbe coinvolgere non solo le istituzioni regionali ma anche quelle nazionali.

“Le nostre aziende non hanno bisogno di promesse vuote, ma di azioni concrete e immediate. Ci aspettiamo una presa di responsabilità da parte delle istituzioni”, ha concluso Sichetti.




BUON COMPLEANNO NOEMI!

12 anni Senza Mai Arrendersi

Chieti, 8 maggio2024. L’Associazione Progetto Noemi è lieta di annunciare la Festa per il Compleanno di Noemi Sciarretta: un evento speciale che farà divertire, ma come sempre anche emozionare, realizzato insieme alla Uao Spettacoli, in collaborazione con il Kiwanis di Chieti-Pescara. Sabato 8 giugno 2024 alle ore 21.00 presso il Teatro Marrucino di Chieti si terrà una serata indimenticabile dedicata a Noemi e a tutti i bambini che affrontano quotidianamente sfide straordinarie. Noemi, la piccola guerriera, compie dodici anni e desidera condividere la sua gioia con tante persone. La serata sarà un’occasione imperdibile per unire la comunità in un abbraccio di solidarietà e amore.

Il palcoscenico del Teatro Marrucino si animerà con performance coinvolgenti, ospiti speciali e sorprese che lasceranno il pubblico incantato. Presenta la serata l’attore e produttore Federico Perrotta: “Noemi è una vera forza della natura, in questa occasione ci piace celebrare non solo il compleanno ma anche la vita; ci auguriamo che la voglia di vivere e la forza che caratterizzano questa famiglia siano un volàno per affrontare le difficoltà con più leggerezza, più amore e senza perdersi d’animo. Ringraziamo tutti coloro che parteciperanno e che ci aiuteranno anche concretamente ad intervenire”.

L’evento che in passato ha visto partecipare nomi del calibro di Lino Guanciale, Claudio Lauretta, Gabriele Cirilli, Dado, Mariella Nava, N’Duccio, Vincenzo Olivieri, Fabrizio Moro e tanti altri, non solo celebrerà il compleanno di Noemi, ma sarà anche un’opportunità per sensibilizzare le persone sulla missione dell’Associazione Progetto Noemi e raccogliere fondi per sostenere i numerosi progetti a favore dei bambini con disabilità gravissime e delle loro famiglie.

L’intero ricavato della serata sarà devoluto all’Associazione Progetto Noemi, permettendo di portare avanti il nostro lavoro con ancora più determinazione. Saranno presenza e generosità a fare la differenza nella vita di tanti bambini. “Ringraziamo di cuore il Comune di Chieti per il patrocinio, il Teatro Marrucino per l’ospitalità, la Uao Spettacoli, Kiwanis Club Chieti-Pescara G.D’Annunzio e i media che ci supportano – interviene il papà di Noemi, Andrea Sciarretta. – Vi invitiamo a partecipare numerosi a questa serata speciale, per festeggiare la forza straordinaria della vita e dell amore”. Partner dell’evento sono Radio Delta 1, Il Centro-Quotidiano D’Abruzzo e Rete8. L’incasso sarà interamente devoluto al Progetto Noemi Odv/Ets. I biglietti per l’evento sono disponibili al numero 333. 500 1699, sul sito www.ciaotickets.com o presso il Teatro Marrucino di Chieti.




L’IMPORTANZA DELLA DONAZIONE

L’Avis di Sante Marie incontra i bambini della primaria

Sante Marie, 8 maggio 2024. L’Avis di Sante Marie incontra i bambini della scuola primaria Lombardo Radice per spiegare loro l’importanza della donazione. Il presidente dell’associazione, Paolo Nanni, ha incontrato insieme alla consigliera, Giorgia Bernardini, gli alunni delle classi quarta e quinta, insieme alle loro insegnanti Giovanna Di Giovanni ed Enrichetta Di Battista, per raccontare loro l’operato dell’Avis e spiegargli concretamente come funziona il sistema sanguigno e perché è così importante donare sangue.

Durante l’incontro, al quale hanno preso parte anche il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, e l’assessore alle politiche sociali, Simonetta Lattanzi, si è parlato anche della storia dell’Avis di Sante Marie, fondata 36 anni fa, che vanta un alto numero di donazioni rispetto al numero degli abitanti del paese.

“L’Avis rappresenta una vera colonna del mondo dell’associazionismo a Sante Marie”, ha raccontato il primo cittadino Berardinetti, “prima con lo storico presidente, Giovanni Stefanucci, poi con tutti gli altri che si sono succeduti e con i volontari si è riusciti sempre a portare avanti un’attività di sensibilizzazione per coinvolgere sempre più persone nella donazione di sangue”.

I volontari Alessandra Cambise e Vincenzo Venturini della consulta Avis provinciale hanno proposto attività educative molto coinvolgenti e, con l’ausilio di un video, hanno parlato dell’associazione, del sangue, dell’apparato circolatorio, dei vari gruppi sanguigni e dell’importanza di donare sangue per se stessi e per gli altri.

“La presenza dell’associazione a scuola”, ha spiegato l’assessore Lattanzi, “vuole esprimere la vicinanza del mondo del volontariato ai più piccoli allo scopo di formare una futura cittadinanza attiva, informata e consapevole”.

Gli studenti sono stati poi coinvolti in un gioco di gruppo in palestra ispirato al mondo del sangue. Al termine della mattinata tutti hanno ricevuto i gadget dell’Avis: una penna e una borraccia da utilizzare ogni giorno.




ENDOCRINE DISRUPTORS SYMPOSIUM

Deciphering the impact on human organ systems

Aula Multimediale del Rettorato – 10 maggio 2024 – 9:30-13:00

Chieti, 8 maggio 2024. Gli effetti degli interferenti endocrini (IE) sulla salute, le informazioni sui rischi derivanti dall’esposizione di sostanze chimiche presenti in oggetti di utilizzo quotidiano e le scelte di comportamenti consapevoli per ridurre tali rischi saranno al centro del simposio che si terrà il 10 maggio prossimo, presso l’Aula Multimediale del Rettorato, nel Campus di Chieti. L’evento è stato organizzato dal gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Angela Di Baldassarre, Docente di Anatomia Umana presso il Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

I lavori saranno aperti dai saluti del Magnifico Rettore della “d’Annunzio”, professor Liborio Stuppia, e dell’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì. Il simposio vedrà la partecipazione di scienziati ed esperti del mondo accademico che, con approccio interdisciplinare e apporti di ricerca innovativi, forniranno una visione completa degli effetti avversi degli IE sulla salute umana.

 Saranno presenti, tra gli altri, Andrea Lenzi, Presidente del “Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita” della presidenza del Consiglio dei Ministri, e cattedra UNESCO, eminenti endocrinologi italiani quali Francesco Lombardo ed Andrea Isidori (Università degli Studi di Roma “La Sapienza”), Alberto Ferlin (Università degli Studi di Padova) e Agostino Consoli (Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara), pediatri come Francesco Chiarelli (Università “d’Annunzio”) e neurologi come Stefano Sensi (Università “d’Annunzio), oltre allo stesso professor Liborio Stuppia come Direttore del “Green Lab di Genetica Molecolare” della “d’Annunzio”.

“Gli interferenti endocrini – spiega la professoressa Angela Di Baldassarre – comprendono un’ampia gamma di sostanze chimiche presenti nell’ambiente che interferiscono con la funzione del sistema endocrino, mimando o bloccando i segnali ormonali. Si tratta di sostanze ubiquitarie perché presenti in pesticidi, erbicidi, giocattoli, farmaci, prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene personale, oggetti di plastica, vernici, apparecchiature sanitarie, arredamenti, vestiario, polveri.

Vengono in contatto con il nostro organismo attraverso diverse modalità (soprattutto per ingestione, ma anche per contatto cutaneo, o per inalazione perché presenti nell’atmosfera). Gli IE – precisa la professoressa Di Baldassarre – possono alterare l’equilibrio ormonale che è fondamentale per la salute del feto, del bambino e dell’adulto: pensiamo al ruolo di estrogeni e testosterone per il corretto sviluppo sessuale e la pubertà, o degli ormoni tiroidei per lo sviluppo cerebrale. I danni prodotti dagli IE sono confermati da ricerche mediche che indicano che le persone più esposte hanno un maggiore rischio di sviluppare patologie riproduttive (infertilità, abortività, endometriosi, ecc.), disturbi comportamentali nell’infanzia, disordini metabolici quali obesità e diabete ed alcuni tipi di cancro.

Studi recenti suggeriscono che gli IE hanno anche effetti neurotossici predisponendo allo sviluppo di disturbi cognitivi e malattie neurodegenerative. L’esposizione agli IE – conclude la professoressa Angela Di Baldassarre – rappresenta pertanto un sostanziale problema per la salute pubblica, che necessita di strategie proattive per mitigarne le conseguenze”.




TENZONE BRONZEA SULMONA 2024

Ufficializzati i nove gruppi in gara

Sulmona, 7 maggio 2024. Sono stati ufficializzati ieri i nomi dei nove gruppi di musici e sbandieratori storici che si affronteranno nella Tenzone Bronzea a Sulmona, in programma il prossimo 7 luglio in Piazza Garibaldi. A renderlo noto è una nota della FISB, Federazione Italiana Sbandieratori, nella quale si legge: “Il Consiglio Direttivo ha stilato i due gironi relativi alla Tenzone Bronzea 2024. La suddivisione è stata realizzata in base alla distanza chilometrica ed alle preferenze inviate dai gruppi”.

I nove gruppi iscritti al girone sono: Associazione Culturale Sestiere Porta Bonomini di Sulmona; Associazione Giovani Maestri di Motta Sant’Anastasia (CT); Borgo San Nicolò – Le Cinque Contrade di Cava de’ Tirreni (SA); Casa Normanna – Rione Vecchia Matrice di Motta Sant’Anastasia (CT); Gruppo Sbandieratori e Musici del Niballo di Faenza (RA); Musici e Sbandieratori Castelfranco di Sotto APS (LU); Rione Cento di Lugo (RA); Rione Madonna delle Stuoie di Lugo (RA) e Contrada Rione San Paolo di Ferrara.

“Siamo molto contenti e onorati – commenta Filippo Ficorilli, Capitano del Borgo San Panfilo – in quanto organizzatori dell’evento, di poter ospitare nella nostra città e nella nostra Piazza Garibaldi, i nove gruppi iscritti; ci sono diversi gruppi che sono stati, per anni, ai massimi livelli nazionali. Adesso ci sarà da lavorare tanto per portare a Sulmona un evento all’altezza della storia e della bellezza della nostra città ma anche per lasciare emozioni positive nei gruppi iscritti, come abbiamo già fatto nell’edizione 2011 e 2022”.

Con l’ufficializzazione dei gruppi, vengono confermate le aspettative di un campionato contrassegnato da una massiccia presenza di atleti ma, soprattutto, dall’elevato livello tecnico dei partecipanti. Sono molti, infatti, i gruppi che vantano una grande storia al vertice del mondo dei musici e sbandieratori. Tra i partecipanti alla Tenzone Bronzea 2024 di Sulmona spicca, senza dubbio, il Gruppo Sbandieratori e Musici del Niballo di Faenza, 13 volte campione d’Italia, più di chiunque altro, l’ultima nel 2022, gruppo che per primo portò a Sulmona l’arte della bandiera trent’anni fa.




VELEGGIATA DEI TRABOCCHI

3^ Trofeo Banca Generali

Pescara, 7 maggio 2024. Venerdì 10 maggio alle ore 10:30 presso la terrazza del nuovo Yachting Bar della Club House Circolo Nautico Pescara 2018 conferenza stampa di presentazione della “Veleggiata dei Trabocchi 3^ Trofeo Banca Generali”.

La competizione, riservata alle imbarcazioni d’Altura, si svolgerà sabato 11 maggio con rientro libero domenica 12 e consiste nella classica “lunga” costiera di 30 miglia marine con partenza dal porto turistico Marina di Pescara, un giro di boa di fronte al Trabocco Turchino di Ortona e arrivo in località Punta Penna di Vasto.

Un appuntamento tradizionale organizzato insieme dal CNP2018 e dal Circolo Nautico di Vasto che, oltre allo scopo sportivo, tende a valorizzare il territorio abruzzese nel tratto di costa adriatica punteggiato dai Trabocchi e caratterizzato dalla Via Verde ciclabile. Un ulteriore tassello per la promozione turistica che il mondo della vela, sempre più in espansione, ci tiene a incasellare nell’immagine dell’Abruzzo.

Presenti in conferenza stampa i Consigli Direttivi dei due circoli nautici organizzatori e in particolare:

Alessandro Pavone presidente Circolo Nautico Pescara 2018, Nicola Mastrovincenzo presidente del Circolo Nautico di Vasto, Alessandro Di Tunno District Manager di Banca Generali Private, Andrea Di Nicolantonio e Andrea Venditti consiglieri CNP2018 e organizzatori dell’evento. Presente anche come rappresentante della Regione Abruzzo il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri.

A seguire aperitivo di benvenuto e possibilità di interviste ai velisti in barca ormeggiata.




8° DOQ FILM FESTIVAL 2024

Giunge alla sua ottava edizione la sezione del L’Aquila Film Festival dedicata al cinema documentario.

L’Aquila, 7 maggio 2024. La manifestazione, che avrà luogo al Palazzetto dei Nobili tra il 7 e il 17 maggio, sarà composta di una rassegna e dello spazio della competizione, oltre ad uno spazio riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Le proiezioni saranno arricchite dalla presenza di registi, ospiti e relatori e saranno “Erasmus Friendly”, vale a dire fruibili anche in lingua inglese per studenti Erasmus, lavoratori stranieri, turisti e migranti.

La rassegna aprirà con il film “Vengo anch’io – Enzo Jannacci” di Giorgio Verdelli e la presenza in sala dello stesso regista e dei componenti dell’Ochestra Policulturali di Piazza Palazzo che eseguirà alcuni brani del grande cantautore milanese. Il 14 maggio sarà la volta di “20 days in Mariupol” di Mstyslav Chernov; la proiezione, organizzata in collaborazione con l’Associazione “24 febbraio” dell’Aquila riporta le immagini riprese dal reporter nella sua recente permanenza a Mariupol e sarà introdotta da Maria Kristina Ilnytska.

Il 15 maggio il regista Pappi Corsicato, accolto da Luigia Lonardelli, curatrice senior del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo presenterà al pubblico del Festival il suo “Jeff Koons – Un ritratto privato”. Lo stesso giorno sarà proiettato (visione V.M. 18 anni) “Sesso, Cinema e Potere – Brainwashed” di Nina Menkes, una lucida analisi sulla correlazione tra il ruolo della donna nel mondo professionale del Cinema e la sua rappresentazione nelle pellicole. Interverranno la prof.ssa Serena Guarracino e il Collettivo Fuori Genere.

Il 16 maggio la rassegna chiuderà con la proiezione del film “Innocence” di Guy Davidi sullo stato di guerra permanente in Israele e il conseguente arruolamento generalizzato di ragazzi e ragazze.

Sono quattro, invece, i film selezionati per il concorso: “LA CASA VIOLA” di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, che racconta di tante storie di donne che hanno abitato una Casa Rifugio a seguito di maltrattamenti; “IN GALERA” di Michele Rho, che racconta dell’omonimo ristorante stellato aperto nel carcere di Bollate e nel quale operano i detenuti mettendosi così alla prova in vista del loro reinserimento in società. Interverrà l’attore Pietro Becattini, attore teatrale e autore del progetto “Don Chisciotte dietro le sbarre”; “ROGER… ARRIVA IL PRESIDENTE!” di Marco Chiarini, racconto atipico di una Teramo in attesa della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; “THE PERFORMANCE” di Caterina Clerici e Alfredo Chiarappa, racconto del sogno americano di un ballerino curdo in cerca di fama.

Tutti i film in concorso saranno presentati dagli autori. Tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito a biglietto etico; è fortemente consigliata la prenotazione.




MULINO, MONASTERO, TOMBA, PIPISTRELLO, CASCATA RUSCELLO RIO

Chieti, 6 maggio 2024. Una seconda esplorazione accompagnato da Antonio de Acetis, esperto del suo territorio. Essendo questo percorso abbastanza impegnativo ed impervio, c’era anche un altro amico, Claudio. Non c’è sentiero, né indicazioni, alcuni passaggi molto difficoltosi, specialmente scendere alla GROTTA DEL PIPISTRELLO ED ALLA CASCATA DEL RUSCELLO RIO. Il fitto bosco è un groviglio di rami e rovi spinosi, avvolti e intrecciati fra loro, quindi è facile inciampare. Necessario procedere lentamente, aiutati dai bastoncini che tuttavia, se non si è esperti, procura problemi. Iniziamo dal vecchio mulino Olivieri, costruito più o meno, a fine anno del 1800. Bellissima, elegante e capiente costruzione, realizzata con rocce appoggiate l’una sull’altra e con ingressi a volta. Oggi è ricoperta da erba ed alberi. Sono rimasto affascinato nel vedere un’opera d’arte naturale, i fusti dell’edera rampicante, che escono dal muro del mulino. Incredibile… mi ha lasciato silenzioso, concentrato! 

È visibile sia l’ingresso che l’uscita dell’acqua. Il ruscello RIO aveva una grande portata di acqua, che si accumulava in un bacino a monte del mulino, dove veniva deviato per fare funzionare le pale.  Il RUSCELLO RIO ha origine nelle vicinanze di Fonte D’Acero, si sviluppa per circa 4 chilometri e si immette nel fiume ORTA, a monte del ponte Luco. La caratteristica di questo breve ruscello è, che s’inabissa nelle cavità carsiche dell’ambiente di rocce calcaree dove scorre, per poi riemergere in superficie. Ora inizia il percorso tecnico, ripido, scivoloso e con qualche passaggio esposto. I rami dell’orniello, chiamato volgarmente anche frassino da manna, (la manna è la linfa estratta dalla corteccia), hanno garantito la sicurezza, perché sono flessibili e resistenti. Il rumore rilassante del ruscello che scorre in un ambiente naturale, fra alberi e rocce, le piccole cascate che riempiono le vasche di un colore verde smeraldo, ispirano uno spettacolo fiabesco e, mentre godiamo del “RUMORE DEL SILENZIO”, arriviamo alla grotta. L’ingresso di piccola dimensione è di forma conica, ed all’interno, c’è un buio immenso. Non devi fare nessun rumore, quasi quasi …neanche respirare, ed ecco… il piccolo pipistrello appeso a testa in giù, è il suo ricovero naturale. All’angolo della grotta, il rumore e l’incanto della cascata del RUSCELLO RIO.

Immagino di stare in Amazzonia! Risalire è stato difficoltoso, perché ripido e fra i rovi, i rami, le liane, devi cercare di appoggiare al meglio i piedi al terreno per non cadere. Proseguiamo sino al Colle Paterno di San Tommaso. Attraversiamo la piana, un prato che era usato a coltivazione, dimostrato dai tanti terrazzamenti. IL Ruscello RIO era abbondante di acqua, necessaria sia al bisogno delle comunità locali, che per le coltivazioni e gli animali. Non terminano qui le scoperte e, nella fitta ed incolta boscaglia, si intravvedono i ruderi di un antico monastero, una muraglia semi circolare ed una tomba. Luogo sacro, con un silenzio tombale che rispecchia il luogo dove ci troviamo. Continuiamo a camminare, ancora un attraversamento di un prato per arrivare in località Vignali, a monte di Paterno. Si suppone che il nome ha origine dalla cospicua coltivazione delle viti. Sul percorso ci sono alcune sorgenti. L’acqua non esce dalla roccia, ma dal terreno carsico…

 Ecco IL POZZO DI PAPE’. Si racconta che PAPE’, (era il soprannome di questa persona), trovò la morte in questo pozzo, per cause ignote. L’acqua del pozzo era usata per la coltivazione del terreno ed altra esplorazione, quella di due ricoveri pastorali, di cui uno ipogeo, perché più basso del terreno. Concludendo, sono venuto a conoscenza di tante informazioni di una comunità agricola pastorale, che viveva in questi luoghi, con ciò che offriva il terreno e l’acqua. E come erano creativi nel realizzare qualsiasi idea, per sfamare la famiglia! 

Luciano Pellegrini




PIETRO GRASSO A TERAMO

In aula magna dialoga con gli studenti

Teramo, 5 maggio 2024. Lunedì 6 maggio, alle ore 11, nell’Aula Magna dell’Università di Teramo, l’ex magistrato Pietro Grasso dialogherà con studenti universitari e degli istituti superiori di secondo grado.

Pietro Grasso è presidente della Fondazione Scintille di futuro che ha lo scopo «di contribuire allo sviluppo della cittadinanza attiva e consapevole e dell’etica della responsabilità, di incentivare la realizzazione dei valori costituzionali e il rispetto delle leggi e delle regole di convivenza civile, di analizzare, studiare e diffondere la conoscenza dei fenomeni mafiosi e della criminalità organizzata, di stimolare la ricerca interdisciplinare e promuovere la collaborazione nel contrasto alla criminalità organizzata».

L’incontro è stato organizzato dalla Scuola di legalità e giustizia dell’Università di Teramo, coordinata da Fiammetta Ricci, che introdurrà l’evento.

Sono previsti i saluti del rettore Dino Mastrocola e dell’amministratore delegato di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando, mentre il confronto con gli studenti sarà moderato da Maria Cristina Alfieri, direttrice della Fondazione Conad ETS.

Pietro Grasso, magistrato e uomo politico italiano, nel 1984 ha ricoperto l’incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa Nostra ed è stato estensore della sentenza che ha inflitto 19 ergastoli e oltre 2.600 anni di reclusione. Consulente della Commissione Antimafia, nel 1991 viene nominato consigliere alla Direzione Affari Penali del Ministero di Grazia e Giustizia e componente della Commissione centrale per i pentiti. A Palermo è stato Procuratore della Repubblica dal 1999 al 2004. Dal 2005 al 2012 è stato Procuratore nazionale antimafia. Alle elezioni del 2013 è stato eletto senatore e nello stesso anno è stato eletto Presidente del Senato, ruolo ricoperto fino al 22 marzo del 2018.

Tra le sue pubblicazioni: La mafia invisibile. La nuova strategia di Cosa Nostra (con S. Lodato, 2001); Pizzini, veleni e cicoria. La mafia prima e dopo Provenzano (con F. La Licata, 2008); Per non morire di mafia (con A. La Volpe, 2009); Soldi sporchi. Come le mafie riciclano miliardi e inquinano l’economia mondiale (con E. Bellavia, 2011); Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia (2012); Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (2017); Paolo Borsellino parla ai ragazzi (2020).




#DOMENICALMUSEO

MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, domenica 5 maggio entrata gratuita

L’Aquila, 5 maggio 2024. Il 5 maggio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.

Il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila  sarà aperto nelle due sedi con i consueti orari:

-MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19.00. La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.

-Il Mammut  al Castello Cinquecentesco orario 9.30/18.30. Ultima entrata ore 18.00. In occasione del 70° dal ritrovamento del Mammut mostra documentaria al Bastione Est per ripercorrere le fasi della scoperta, recupero e studio dell’esemplare sotto la direzione della professoressa Angiola Maria Maccagno, direttrice dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma. Le recenti ricerche d’archivio impongono la revisione della data del ritrovamento. È infatti del 17 marzo 1954 l’informativa dell’Anonima Materiali Argillosi alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise con la quale si comunicava il rinvenimento dei primi resti. La notizia fu poi diffusa  il 25 marzo dal Corriere della Sera e ripresa da altre testate i giorni successivi. Il 15 novembre 1957 il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, dichiara il suo interessamento nel garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco.




L’EUROPA NEL NUOVO ORDINE MULTIPOLARE

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 4 maggio 2024. Le contumelie che si scambiano i leader “scesi in campo” per le europee, ormai ad un tiro di schioppo, poco o nulla hanno a che vedere con le prospettive che si dovrebbero indicare per le istituzioni dell’ Europa e per il loro cammino verso una effettiva unità politica. Per dirla schietta, si tratta di sapere quale e quanta sovranità – e in quale forma – vogliamo riconoscere alle istituzioni europee. Anziché gingillarci con dichiarazioni più o meno forbite ed eleganti che, almeno da parte di taluni, inneggiano all’ ideale europeo, ma non affondano il coltello nella questione.

“Riconoscere” si diceva sopra, non “attribuire” sovranità all’ Europa. Nel senso che vi sono ambiti di “sovranità” che, di fatto, per quanto appunto non riconosciuti, esistono di per sé e, sia pure negletti, stanno, per forza di cose, in capo al vecchio continente o meglio esisterebbero effettivamente solo a condizione che venissero presi in carico secondo la dimensione sovranazionale che ad essi strutturalmente compete.

In sostanza, l’Europa soffre il deficit di una “sovranità” necessaria, cioè scritta nell’ ordine naturale delle cose. In carenza della quale, tutto l’impianto europeo traballa, come fosse sbullonato, perché gli viene meno il termine “ad quem” Cioè quel punto di riferimento conclusivo che funzioni da “attrattore” e risucchi, in un certo senso, il processo politico in corso verso il suo storico approdo finale. Senonché, la sovranità non è un pranzo servito, gratis, a tavola.

La sovranità costa ed il prezzo non lo paga un’ entità astratta, un po’ fantasmatica che si chiama Europa e si arrangia lei. Sono gli europei, uno per uno, che – a costo di una certa sobrietà di vita fin qui trascurata, ma forse necessaria – devono mettersi le mani in tasca. Inutile girarci in giro.

Se non ci difendiamo da soli, se da noi stessi non sappiamo stare nella competizione tecno-scientifica globale, ad esempio, non avremo mai la forza necessaria per stare da protagonisti sulla scena mondiale, al di là dei tanti auspici e delle belle parole con cui lastrichiamo la strada delle buone intenzioni.

 È in grado l’Europa, ha la credibilità necessaria per chiedere, ad esempio, che l’Alleanza Atlantica, ovviamente da tenerci stretta, i paesi che ne fanno parte possano declinare la loro cooperazione non solo sul piano militare, ma anche ricercando un nuovo approccio al tema dello sviluppo, della giustizia e dell’ equilibrio internazionale?

Ha la forza, a fronte della guerra e delle tensioni che stiamo soffrendo, di proporre la piattaforma di una nuova conferenza sulla sicurezza in Europa, come fu ad Helsinki?

È capace di dotarsi di strumenti istituzionali che siano in grado di stabilire rapporti formali, stabili e strutturati con i Paesi dell’ Africa, a cominciare dal bacino del Mediterraneo, per dare una valenza strategica ad una sorta di aggregato intercontinentale?

È consapevole che il fenomeno migratorio allude ad uno sviluppo di società multietniche sul suolo europeo che rappresenterà una sfida secolare e dirimente per il suo futuro?

Insomma, l’Europa può esistere solo se è in grado di guardare al di là dei suoi confini e riconoscersi in un compito di civiltà, di equilibrio e di pace a livello internazionale. Deve decidere a che altezza vuole porre l’ asticella delle sue ambizioni e se intende corrispondervi.




IL POLO MUSEALE COMUNALE  

Nascerà a Villa Santa Maria

Villa Santa Maria, 4 maggio 2024. Nella famosa patria dei cuochi nascerà il Polo museale comunale, volto a valorizzare il patrimonio artistico e culturale del paese. Il Polo, che avrà sede a Palazzo Caracciolo,  racchiuderà i tre musei già presenti sul territorio: il Museo dei cuochi, il Museo di San Francesco Caracciolo e il Museo del Casco, che sarà inaugurato ad agosto prossimo.

“Il nostro intento – spiega il sindaco Giuseppe Finamore – è quello di creare un centro culturale e educativo permanente, al servizio della comunità e aperto al pubblico, che custodisce, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza del patrimonio culturale della città e del territorio di riferimento. Come amministrazione comunale, ci adopereremo affinché  il Polo diventi regionale, in quanto vogliamo che le ricchezze custodite nel nostro borgo possano avere  la giusta visibilità e la completa tutela, non solo a livello comunale”.

Il Museo dei cuochi raccoglie le testimonianze vive degli chef che si sono formati all’istituto alberghiero di Villa Santa Maria e che hanno avuto la considerazione dei migliori alberghi e ristoranti nel mondo. Dalle testimonianze raccolte nel museo, si evince che non c’è forse nel mondo un prestigioso ristorante o un grande albergo che non abbia avuto tra il suo personale cuoco, maître o portieri, nativi di Villa S. Maria o che hanno studiato alla scuola alberghiera.

Il Museo di San Francesco Caracciolo è dedicato al Patrono dei Cuochi d’Italia, al quale Villa Santa Maria ha dato i natali. Nel 1996, i cuochi hanno scelto e voluto come loro Patrono il Santo, non solo perché San Francesco Caracciolo è nato nella patria dei cuochi, ma anche perché, secondo una

tradizione antica, il primo prototipo di scuola alberghiera è stato realizzato proprio a Villa S. Maria dalla famiglia Caracciolo nel XVI secolo.

Il Museo del Casco sarà inaugurato ad agosto e racconterà tutte le testimonianze e gli aneddoti legati a questa geniale invenzione, creata da Luciano Di Lello, nato a Villa Santa Maria.

“L’amministrazione comunale – conclude il sindaco Finamore – analizzerà ogni possibilità di finanziamento per la realizzazione del Polo museale e si occuperà di redigere i progetti necessari alla presentazione delle candidature ai relativi bandi”.

Barbara Del Fallo




GRAVE OFFESA ALLA STAMPA

Comportamento inaccettabile da parte di un sindaco

Pescara, 3 maggio  2024. Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi stigmatizza il comportamento del Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes che dopo aver convocato un punto stampa in Municipio lo scorso 30 aprile, ha inteso far partecipare alcuni giornalisti escludendone deliberatamente altri che intendevano intervenire. Inoltre, evidentemente non ancora pienamente soddisfatto, ha rimproverato un collega del quotidiano il Centro per la titolazione di un articolo a sua firma.

Un comportamento inaccettabile da parte di un politico e di una figura istituzionale, che offende in primo luogo i colleghi ammessi alla conferenza stampa, considerati nelle intenzioni alla stregua di portavoce del sindaco e non giornalisti terzi e indipendenti, poi l’intera categoria e infine l’opinione pubblica rosetana, che ha diritto a un’informazione completa e plurale su argomenti di rilevante importanza per la comunità.

Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi




GIRO D’ITALIA AMATORI

Tra scorci mozzafiato ed eccellenze gastronomiche

Campli, 3 maggio 2024. Non solo ciclismo nella dodicesima edizione della corsa rosa. A Campli, epicentro dell’evento, tanti tesori architettonici da visitare e la celebre porchetta da assaggiare. Anche Vittorio Sgarbi a Campli con il sindaco Federico Agostinelli.

Il piacere della condivisione, la promozione del territorio e la passione anteposta all’agonismo. Sono questi gli ingredienti principali della dodicesima edizione del Giro d’Italia Amatori, la rassegna di Fabio Zappacenere e Marina Campi in programma dal 30 maggio al 2 giugno nell’incantevole scenario dell’Abruzzo.

Panorama della città di Campli

L’evento rosa, che quest’anno nasce sotto l’egida dell’Acsi, si disputerà tra le località di Campli, Teramo, Civitella e Notaresco, un territorio affascinante che ha subito attirato l’attenzione degli appassionati. Le iscrizioni infatti, sul portale my.raceresult.com procedono a gonfie vele anche grazie al prezioso traino del “Giro dei Borghi” con cui l’evento è gemellato.

La corsa ciclistica, come detto, si snoderà lungo quattro tappe: si parte giovedì 30 maggio con la cronometro individuale sulla distanza di 10 chilometri da Campli a Civitella del Tronto. Il giorno seguente, a Campli, la prima tappa denominata 3° Memorial Diego Barbieri. Il primo giugno seconda tappa con partenza e arrivo a Notaresco, la chiusura domenica 2 giugno a Nepezzano (Teramo) con il prestigioso Gran Premio Villa Marini.

Piazza Vittorio Emanuele II

La kermesse offrirà anche l’opportunità di visitare uno degli angoli più belli d’Italia. La località di Campli, in particolare, arroccata a 393 metri sul livello del mare, è un piccolo borgo di origini molto antiche che offre alcuni tesori architettonici da non perdere.

Tra le opere da visitare ricordiamo la Cattedrale di Santa Maria in Platea, eretta a fine Trecento, piazza Vittorio Emanuele II, una meraviglia architettonica con un interno ricco di importanti capolavori d’arte, Palazzo Farnese, attuale sede del Municipio, la Casa del Medico e dello Speziale, un luogo nascosto di rara bellezza, la Chiesa di San Francesco del Trecento, il Museo Archeologico e la Chiesa di San Paolo con la vicina e famosa Scala Santa.

Cattedrale di Santa Maria in Platea

E poiché l’aspetto agonistico non è l’elemento centrale del Giro d’Italia Amatori, i ciclisti potranno anche concedersi qualche tipica degustazione della gastronomia abruzzese, come la celebre Porchetta italica di Campli, simbolo della cultura culinaria della città. Prodotto celebrato anche nella famosa Sagra della Porchetta, la più antica manifestazione gastronomica d’Abruzzo (la prima edizione risale al lontano 1964!). Un’altra specialità locale è il tartufo, che abbonda nella frazione di Campovalano, alle pendici dei Monti Gemelli.




IL CAMMINO DEI BRIGANTI

Record di presenze; 250 partenze in cinque giorni

Teramo, 3 maggio 2024. Record di partenze per il Cammino dei Briganti: in cinque giorni 250 camminatori da tutta Italia nella Marsica per percorrerlo. Il sentiero escursionistico di 108 chilometri che attraversa l’Abruzzo e il Lazio, ha registrato un successo strepitoso negli ultimi cinque giorni con ben 250 persone che si sono messe in cammino per immergersi nella bellezza selvaggia di questi luoghi.

Questo dato rappresenta un vero e proprio boom per il Cammino, che si conferma come un’iniziativa di grande valore per la promozione del territorio e lo sviluppo della microeconomia locale. I camminatori, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, stanno apprezzando non solo la bellezza paesaggistica del percorso, ma anche l’accoglienza calorosa dei borghi attraversati e la qualità dei prodotti tipici locali.

Il Cammino dei Briganti, ideato da Luca Gianotti e inserito per primo nel registro dei cammini della Regione Abruzzo, rappresenta un modello virtuoso di turismo sostenibile, in grado di coniugare la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale con lo sviluppo economico delle comunità locali. La sua nascita, infatti, ha favorito l’avvio di nuove attività ricettive e di accoglienza, linfa vitale per le piccole comunità attraversate.

“Il grande successo riscosso dal Cammino dei Briganti negli ultimi cinque giorni è un segnale incoraggiante per la stagione e per il futuro – ha commentato il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti – nonostante il maltempo c’è stato un via vai di camminatori che hanno riempito le nostre piazze, le nostre strade e i nostri vicoli. Ben 250 camminatori sono partiti negli ultimi cinque giorni, 400 dall’inizio dell’anno. Il Cammino dei Briganti, con i numerosi riconoscimenti arrivati negli ultimi mesi, ha tutte le carte in regola per crescere ulteriormente e diventare un punto di riferimento importante per il turismo sostenibile in Abruzzo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale dei territori attraversati”.




QUESTI POLITICI SEMPRE PIÙ DEPRIMENTI …

… e la società civile con encefalogramma piatto. Gli italiani vittime di loro stessi. Dei loro pregi e dei loro difetti

PoliticaInsieme.com, 2 maggio 2024.L’individualismo che rasenta l’autolesionismo, la furbizia e l’opportunismo che franano sulle grandi questioni di cui si trova posto di fronte ciascuno di noi al momento del dunque. Così, l’utilizzare il diffuso sistema basato sull’amichettismo e sullo scambio  ci si rivolta contro quando vorremmo non avere a che fare con l’allungarsi delle liste d’attesa della sanità, con la burocrazia che non funziona a dispetto degli annunci roboanti, con una Giustizia approssimativa, dai tempi lunghi e, spesso, dipendente della scommessa sul giudice che trovi… soprattutto se sei un “povero cristo” che ha a che fare con chi conta davvero.

Ogni popolo ha i politici, la magistratura, i giornalisti che merita. È vero che c’è una cesura, spesso, tra chi ha il potere, per quanto esso sia piccolo, e chi quel potere lo subisce. Quella che fa il famoso popolo bue, insomma. Ma è altrettanto vero che tutti costoro sono la nostra emanazione, perché non ci organizziamo per diventare come quelle nelle società davvero civili dove tutti, dal primo ministro, eventualmente persino da un re, all’ultimo dei vigili urbani sono civil servant, cioè al servizio del cittadino.

È qui che si pone il problema della cittadinanza attiva del pretendere che chi assume responsabilità pubbliche, a tutti i livelli e di qualsiasi rilevanza, non ci tratti come sudditi. E non ci si può certamente fare incantare da chi sta correndo ad invitarci a scrivere sulla scheda elettorale il proprio nome, o un soprannome appena inventato, per racimolare qualche voto in più spendendosi in una confidenzialità del tutto non sincera. Non si è così donna o uomo del popolo.

Anche ieri sera abbiamo sentito in televisione dei servi sciocchi, a cui interessa solo il loro lauto stipendio, che hanno provato ad esaltare la decisione di candidarsi, a partire da Giorgia Meloni, per un’Europa in cui molti mai andranno. Cose che succedono solo alle nostre latitudini. E poi ci vengono a raccontare che l’Italia conta di più in un consesso in cui, anche alla luce di ciò che sta accadendo, semmai, saremo sempre più disprezzati.

Anche la composizione delle liste, un po’ da parte di tutti,  rende ancora più spiacevole lo spettacolo offerto in queste ore da parte di leader e leaderotti.  Spiace, in particolare, per quelli che dopo essersi spesi per superare sia la destra, sia la sinistra finiscono per sposarne tutti i metodi e, quindi, per non dare affatto il senso della novità che dicono di voler rappresentare. Vale il raggiungimento del 4% alle europee, con un pugnetto di parlamentari che a Strasburgo faranno fatica a far notare le loro mani alzate, il buttare alle ortiche un progetto di trasformazione del nostro sistema politico?

Questi politici sempre più deprimenti e la società civile con encefalogramma piatto – Politica Insieme




PIÙ SICUREZZA SUI POSTI DI LAVORO

Dalla manifestazione del Primo Maggio la richiesta Uil Abruzzo

Giulianova, 2 maggio 2024. “Più sicurezza sui luoghi di lavoro”, è la richiesta che arriva dalla Uil Abruzzo che questa mattina ha partecipato, insieme a Cgil Abruzzo Molise, alla manifestazione del Primo Maggio che si è svolta a Giulianova, in provincia di Teramo.

Dopo il corteo che ha attraversato via Matteotti, i delegati sindacali sono intervenuti in piazza della Libertà ribadendo i concetti chiave delle iniziative sindacali in corso, primo tra tutti quello della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un tema che il sindacato porta avanti da tempo attraverso la campagna nazionale zero morti sul lavoro, tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sicurezza sul lavoro. Che, secondo il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo “è un’emergenza vera di questo Paese che conta oltre tre morti al giorno. Bisogna intervenire subito. E non con decisioni spot, come l’omicidio nautico. Sì alla patente a punti, ma con vere regole che la rendano afflittiva e funzionale. Crediamo che la vita di una persona non può valere solo 20 punti e che la vita di più persone, come quelle strappate alle famiglie nelle tragedie di Firenze e Suviana, non possano valere complessivamente solo 20 punti”.

Le altre richieste che arrivano dal palco di Giulianova sono la reintroduzione del cartellino identificativo per chi entra nei siti produttivi, per poter verificare la regolarità del rapporto di lavoro, l’estensione completa del codice degli appalti pubblici al settore privato, la definizione dei decreti attuativi ancora mancanti dal decreto 81/2008, la formazione per tutti i lavoratori, soprattutto per chi ha contratti precari.

E poi l’importanza del confronto con le parti sociali, tema sostenuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è stato pubblicamente ringraziato a Giulianova.  “Il presidente Mattarella –  ha sottolineato il segretario Lombardo – ogni giorno ci rende orgogliosi dell’istituzione che rappresenta. Nel discorso di ieri ha ricordato che il movimento sindacale è un interlocutore insopprimibile. Grazie Presidente!”




PRIMO MAGGIO: INIZIATIVE IN ABRUZZO E MOLISE

Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale

Pescara, 1° maggio 2024. “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. È lo slogan scelto da Cgil, Cisl e Uil per celebrare, anche quest’anno, il Primo Maggio. Diverse le iniziative programmate sia in Abruzzo che in Molise, che si aggiungono a quelle organizzate a livello nazionale, a partire dalla manifestazione che si terrà a Monfalcone, in provincia di Gorizia, con la partecipazione dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, e dal classico Concertone del Primo Maggio a Roma.

In particolare, in provincia di Teramo è prevista a Giulianova, in via Matteotti, a partire dalle ore 9:30, la partenza del tradizionale e storico corteo che si concluderà in piazza della Libertà con gli interventi di delegate e delegati sindacali e con le conclusioni affidate a Maria Grazia Gabrielli, segretaria nazionale Cgil.

In provincia de L’Aquila, la Festa dei Lavoratori si articolerà su tre iniziative finalizzate a diffondere la Carovana dei diritti sull’intero territorio provinciale. Nel capoluogo, a partire dalle ore 8:30, è in programma in piazzale Fonte Cerreto un Flash Mob per denunciare, (ironia della sorte proprio dal 1° maggio) l’impossibilità di utilizzo della Funivia del Gran Sasso, con ciò che ne può conseguire in termini di perdita occupazionale e salariale oltre la compromissione del sistema turistico presente nell’appennino abruzzese.

A Luco dei Marsi, in piazza Umberto I, alle 10:30 è prevista la tradizionale festa delle Lavoratrici e dei Lavoratori, con lo sguardo rivolto alle lotte contadine per l’emancipazione e il riscatto che ancora oggi sono attuali e ci consegnano l’esempio per immaginare il futuro. Le iniziative della provincia de L’Aquila si concluderanno a Sulmona, alle ore 17:00, in piazza XX Settembre, per approfondire tematiche quali il depauperamento del tessuto industriale, lo spopolamento, la carenza di servizi e le aggressioni ambientali.

In provincia di Chieti si segnala, per la prima volta, un’iniziativa unitaria Cgil Chieti e Cgil Molise che si terrà alle ore 9:30 a San Salvo Marina presso il palazzetto dello sport, finalizzata ad un confronto tra le due realtà di confine ed i rispettivi rappresentanti Istituzionali rispetto alla necessità di creare una prospettiva di crescita, occupazione e tutela della salute.

Infine, in provincia di Pescara, oltre al tradizionale appuntamento alle ore 10:00, presso il Palazzo della Provincia con la premiazione del Lavoratore ideale 2024 rendendo omaggio a chi si è particolarmente distinto sul posto di lavoro, si segnala, a Manoppello, alle ore 10:00, in corso Santarelli, un corteo di lavoratrici, lavoratori e cittadini che si concluderà con la deposizione di una corona in onore dei caduti sul Lavoro.

“Un mix di iniziative importanti volte a ricordare e sottolineare l’importanza del lavoro su cui si fonda la nostra Costituzione”, commenta la Cgil Abruzzo Molise.




PRIMO MAGGIO 1920

Chieti celebra la Festa dei Lavoratori

Chieti, 1° maggio 2024. É un giorno memorabile. Un lungo corteo, partito dalla Villa Comunale, attraversa il Corso Marrucino, cantando Bandiera Rossa al suono della banda di Bucchianico, e  giunge in Piazza Valignani. Ci sono proprio tutti: sarti, calzolai, tipografi, ferrovieri, elettricisti, panettieri, falegnami, salariati del comune, postelegrafonici, pensionati dello Stato. Hanno emblemi e fiori rossi all’occhiello.

Inviato dalla Direzione nazionale del Partito,  alla testa del corteo marcia il deputato Giacomo Matteotti, a fianco  di Guido Torrese, un giovane professore che insegna Lettere italiane e latine nel Regio Liceo Ginnasio  G. B. Vico. Il primo giugno 1919 ha fondato il settimanale socialista La Conquista Proletaria e il 6 luglio  la prima Camera del Lavoro.

Sul palco lo  presenta ai cittadini: ”Il compagno Giacomo Matteotti viene dalla provincia di Rovigo. Irriducibile antimilitarista, si è opposto alla guerra libica e al conflitto europeo. Per punizione lo hanno spedito in Sicilia. Nel 1919 ha guidato le lotte bracciantili nel Polesine e ha subito aggressioni da parte degli agrari. A novembre è stato eletto deputato nel collegio di Rovigo-Ferrara.”

Prende la parola Giacomo Matteotti: “La classe borghese è nemica dei lavoratori. Vogliamo costruire la società socialista non con eversioni violente, ma a gradi, con l’educazione politica delle masse, nelle organizzazioni economiche di classe e nelle amministrazioni locali. I vecchi sistemi amministrativi sono corrotti e inefficienti.” Le sue parole suscitano l’entusiasmo dei lavoratori e l’avversione di nobili e borghesi.

Dopo una bicchierata nella sede della Camera del Lavoro, in via dello Zingaro, accompagnato da Torrese, Matteotti compie un giro di propaganda in Provincia. Incontra alcuni giovani intellettuali, provenienti dalle file liberali, ma orientati a impegnarsi in politica a favore dei ceti più deboli: a Orsogna l’avv. Pasquale Galliano Magno, a Guardiagrele l’avv. Luigi Orlando, a Casoli il farmacista Germano De Cinque, a Bomba il dr. Gabriele Impicciatore, ad Atessa il notaio Ottorino De Francesco, a San Vito l’avv. Antonio Dazio, a Paglieta il geometra Canziano Di Nella e altri. Incontra anche molti contadini. 

I colloqui con Matteotti favoriranno la maturazione politica dei giovani intellettuali (organizzeranno nei loro Comuni sezioni socialiste) e accresceranno nei contadini la coscienza dei propri diritti:  organizzati  in leghe e cooperative, promuoveranno i primi scioperi e rivendicheranno l’occupazione delle terre incolte.

Nelle elezioni politiche d’autunno i socialisti  conquisteranno alcuni Comuni. Giovani borghesi e combattenti reagiranno, organizzando con la violenza i primi fasci di combattimento.

Filippo Paziente




FESTA DI SANTA MARIA DI PENNALUCE 2024

Vasto, 1° maggio 2024. Come da tradizione, domenica 5 maggio 2024, la prima del mese dedicato alla Madonna, la statua di Santa Maria di Pennaluce sarà portata in processione, dalla piccola Chiesa a lei dedicata in località Punta Penna alla Chiesa parrocchiale di San Paolo Apostolo, nel cuore del popoloso e omonimo quartiere.

Questa “prima processione via terra” partirà per le ore 16:30, mentre l’arrivo nella Chiesa di San Paolo è previsto per l’inizio della Messa delle ore 19:00.

Sabato 11 maggio 2024 la statua tornerà nel piccolo Santuario a lei dedicato e inizierà la “seconda processione via terra” con partenza da San Paolo alle ore 15:30, sosta presso il Santuario di Santa Maria Incoronata e arrivo previsto per la MESSA delle ore 19:00. 

Domenica 12 maggio 2024 alle ore 8:30 l’appuntamento è con la “terza processione per mare” con imbarco dal Porto di Punta Penna alle ore 9:00 e sbarco alle ore 10:30. A seguire, ci sarà la Santa Messa nella Chiesa di Punta Penna alle ore 11:00.

Ci auguriamo che in tanti si uniranno alla nostra preghiera partecipando con fede e devozione alle processioni  seguendo la Madonna prima via terra e poi per mare. Affidiamo a Maria ogni proposito con uno stralcio della supplica alla Mamma Celeste scritta da don Gianni nel 2020: “Cara Mamma Celeste, ci rivolgiamo a te per dirti grazie. Il nostro è un atto di riconoscenza per le tante cose che ci hai donato. Grazie per aver detto sì al Signore. Grazie per aver pronunciato il tuo “Eccomi”. Grazie per averci indicato la via del servire.

Vi aspettiamo

don Gianni, don Aro e la Comunità di San Paolo Apostolo




I RISCHI PER LA LIBERTÀ DI STAMPA IN EUROPA

PoliticaInsieme.com, 30 aprile 2024. Quanto è a rischio la libertà di stampa e di comunicazione nelle contrade d’Europa?

La domanda sorge spontanea dopo la pubblicazione del rapporto annuale sulla libertà dei media della Civil Liberties Union for Europe di Berlino, e le cui conclusioni sono che siamo finiti “pericolosamente vicini al punto di rottura” in diversi paesi.

La ricerca è stata realizzata da 37 organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani in 19 paesi secondo le quali “la libertà dei media è costante declino” in tutta l’UE a causa di danni deliberatamente inflitti o dalla negligenza di molti governi nazionali.

Eva Simon, una legale tra le principali animatrici  di Civil Liberties Union for Europe sostiene che “il declino della libertà dei media va di pari passo con quello dello stato di diritto. C’è una stretta correlazione tra i due. Questo è il programma dei regimi autoritari”.

Lo studio ha tenuto conto dei numerosi casi di minacce, intimidazioni e violenza emersi contro i giornalisti in diversi Stati membri, nonché delle restrizioni alla libertà di espressione e all’accesso alle informazioni in tutta l’Europa.

Il rapporto registra i casi in cui giornalisti di paesi come Croazia, Francia, Germania, Grecia e Italia hanno subito attacchi nel 2023, mentre in Ungheria e Slovacchia sono stati fatti oggetto di abusi e minacce da parte di politici e parlamentari. Inoltre, segnalati i casi di operatori della stampa posti sotto sorveglianza attraverso l’utilizzazione di “spyware” del tipo Pegasus e Predator, come accaduto in Germania, Grecia, Paesi Bassi e Polonia.

La concentrazione della proprietà dei media è definita in Croazia, Francia, Ungheria, Polonia, Paesi Bassi e Slovacchia dove molte società di media sono nelle mani di pochi individui, minacciando il pluralismo.

Particolarmente critica la situazione in Ungheria dove è cresciuto il controllo dei media del servizio da parte del governo e del partito al potere Fidesz e crescenti sono le preoccupazioni per i comportamenti dei governi di Croazia e Italia.




IL TITOLO DI CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT

A Roma la consegna. Riconoscimento importante che farà crescere Chieti e il territorio

Chieti, 30 aprile 2024.   Nella mattinata di oggi la Città di Chieti ha ricevuto il titolo di Città Europea dello Sport. La cerimonia di proclamazione si è tenuta a Roma, nella sede del Coni, per l’Amministrazione era presente l’assessore allo Sport Manuel Pantalone.

“Una cerimonia emozionante, perché la nostra città viene insignita di un titolo che ci porta fuori dal territorio regionale e in un ambito europeo capace di creare economia e sviluppo – riferisce l’assessore Manuel Pantalone alla fine della cerimonia – . Si tratta di un riconoscimento importante per la nostra città, a cui come Amministrazione abbiamo lavorato insieme agli uffici comunali che colgo l’occasione di ringraziare e, soprattutto con il vasto e vivo mondo dello sport sul territorio, che, insieme al lavoro sugli impianti comunali, al patrimonio strutturale e alla nostra storia sportiva, è stato un valore aggiunto essenziale per varcare questo traguardo.  Sarà un anno, il 2025, all’insegna dello sport, dei grandi eventi sportivi, delle iniziative in cui coinvolgeremo le massime autorità sportive nazionali. Ringraziamo Aces Europe, il Coni nazionale, Sport e salute e il Dipartimento lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e tutte le istituzioni che accompagnano questo riconoscimento per aver puntato su di noi e aver riconosciuto il potenziale di Chieti. Comincia una fase di lavoro serrato in preparazione degli eventi, a brevissimo avvieremo anche il processo di costituzione del Comitato organizzativo appunto della Città europea dello sport e avvieremo ulteriori potenziamenti degli impianti, a partire dal centro tecnico federale della pallamano, al pala Santa Filomena su cui orienteremo i finanziamenti ottenuti dal fondo di coesione. Il 2025 sarà un anno veramente importante che saprà portare tanto alla nostra città anche in termini di turismo ed economia, di cui beneficerà oltre a tutto il comparto sportivo anche quello turistico, ricettivo e commerciale”.




CACCIA ALL’AFFARE

Mercatino del Vintage alla Villa Comunale il 1° maggio 2024 orario 9/19

Sulmona, 30 aprile 2024.   Una bella novità in arrivo a Sulmona: Caccia all’affare. Il mercatino del vintage e non solo: abbigliamento d’epoca, accessori, arredo, quadri, elettronica da collezione, ceramica, numismatica, modernariato industriale e vinili!

Il luogo ideale per immergersi nell’atmosfera di un vero mercatino vintage, scovare rarità e fare ottimi affari. Ospitato nella romantica Villa Comunale di Sulmona, il mercatino aprirà le sue porte il 1° maggio con il Patrocinio del Comune di Sulmona.

Caccia all’Affare è un marchio ormai conosciuto in Abruzzo perché nasce a Pescara dove si svolge nel periodo invernale tutti i mesi alla fiera di via Tirino e adesso, per la versione estiva, arriva a Sulmona con le tante proposte in vendita.

Si parlerà di vintage, un settore di grande tendenza in questo momento che ha anche l’obiettivo di sostenere il riuso degli oggetti oltre alla valorizzazione delle tradizioni che le opere del passato si portano dietro. Quadri, piccolo mobilio, accessori e abbigliamento degli anni ’50 ‘ 60 ’70, libri rari e introvabili, bijoux d’epoca e collezionismo americano del ‘900, borse e monili della nonna, c’è veramente di tutto a Curiosando, per grandi e piccini, esperti collezionisti o avventori alle prime armi. Il divertimento di girovagare, di ricercare tra i mercatini una chicca retrò rimane sempre un’occasione di divertimento, di scoperta e conoscenza, un’offerta turistica diversa e accattivante per tanti, a tutte le età!

Prossima edizione: 1 e 2 giugno 2024




GIORGIA ALLA RICERCA DEL PLEBISCITO

PoliticaInsieme.com, 29 aprile 2024.  “Scrivete solo Giorgia sulla scheda elettorale”. Giorgia Meloni conferma la mala pratica di candidarsi per concorrere ad un seggio che mai onorerà. L’hanno annunciato anche Eddy Schlein ed altri. Molti di quelli che si danno da soli la patente di leader.

Nel convulso trentennio del bipolarismo, nel corso del quale sono emersi i tanti vizi della personalizzazione della politica, delle nomine dei parlamentari venute dall’alto e della distruzione del sano e necessario rapporto tra eletti ed elettori, abbiamo già viste un po’ di cose di questo genere. Nonostante la fine dei totalitarismi nazifascista e comunista avesse chiuso il perverso e nefasto rapporto tra il “capo” e le masse di cui ci hanno parlato tanti storici, come Geroge Mosse, e gli psicologi delle folle, la tentazione, diciamo provinciale all’italiana? si è ripresentata e, ancora, si ripresenta.

Berlusconi e Renzi ne sono stati gli epigoni più significativi. Seguiti a ruota dal rampante Salvini, il grande mattatore della fine del nostro primo ventennio di secolo, fino alla brutta caduta da cavallo del 2019. I risultati li abbiamo visti. Al punto che in molti hanno ritenuto che il nostro sistema politico bipolare fosse giunto al capolinea. E in effetti, è comunque così, anche se Giorgia Meloni si rimette adesso a scaldare i motori dello stesso autobus e a ripartire lungo la stessa strada, in vista delle elezioni europee. Cerca la vittoria in “solitaria” del Giro d’Italia.

È che lei ne ha assolutamente bisogno. Le serve il plebiscito, un successo personale il prossimo giugno. Sarà molto improbabile, infatti, che dal voto per il Parlamento di Strasburgo  venga il risultato che le destre stanno promettendo al grido “cambieremo l’Europa”. È più realistico aspettarsi che i suoi “conservatori e riformisti” diventino, sì più forti, ma senza la possibilità d’incidere più di tanto. E può darsi che la Meloni sarà costretta, invece, a riconoscere la necessità di essere lei a “farsi cambiare” per evitare d’imboccare  la via del tramonto come accadde a Salvini quando si mise di traverso all’Europa per continuare a stare con Putin.

Ma per poi fare ogni cambiamento, Giorgia Meloni ha bisogno di un risultato importante che la rafforzi come leader unica ed esclusiva di un coacervo di gente di destra che va dal piccolo borghese, spaventato dalle novità del mondo, a quello che il mondo nuovo non l’ha mai accettato come se fosse un giapponese sbandato in una delle giungle delle isole del Pacifico dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

Basti però che non dimentichi il detto orientale, scordato invece da Renzi dopo il grande successo raggiunto quando raccolse il 40% del 40% dei votanti: “ora che hai vinto indossa l’armatura”.




VANNACCI E I DISABILI

Testimoni privilegiati della nostra umanità

PoliticaInsieme.com, 29 aprile 2024. Il più bel commento alle farneticazioni del Generale Vannacci lo ha fatto Mons. Francesco Savino, vicepresidente della CEI, in una intervista comparsa ieri sul Corriere:  “Provate a stare con le persone diversamente abili per un po’, venite e vedete, e poi ditemi se ci vogliono classi separate. Perché il cosiddetto disabile, in una classe, è una presenza preziosa. La migliora. I diversamente abili diventano il collante della classe, la uniscono, sono i protagonisti attorno ai quali si costruisce il cammino educativo”.

Non c’è altro da aggiungere. Tanto basta per misurare quanta – incolmabile? – distanza corre tra una concezione dell’uomo, non necessariamente d’ordine religioso e d’ispirazione cristiana, ma del tutto laicamente umanistica, ed un’antropologia che sia, consapevolmente o meno, d’impronta razzista.

I leghisti che prendono le distanze dal loro candidato – di fatto, checché ne dicano, eletto a bandiera del loro partito – sono benvenuti tra tutti coloro che respingono sentimenti di derisione, di ricercata emarginazione per le persone più deboli. Da lì fino a scivolare giù per una china di odio, ci vuole poco. Può succedere, perfino, senza volerlo. Attraverso un meccanismo psicologico perverso, l’odio per il “diverso”, cioè la negazione radicale del suo valore, diventa, paradossalmente, l’alibi, la giustificazione di quel disprezzo pregiudiziale che si coltiva nei suoi confronti e del quale, sia pure oscuramente, si avverte il peso morale difficilmente sopportabile.

È tempo di affermare che, al contrario, i disabili sono testimoni privilegiati della nostra umanità. I più gravi, in modo particolare. Quanto più sono compromesse le loro autonomie funzionali, tanto più appare, nella sua nuda essenza, il valore originario ed incondizionato della loro umanità, la ricchezza irriducibile della loro persona.




LA MOSTRA DEL FIORE FLORVIVA

Apre la stagione degli eventi al Marina. Oggi ultimo giorno per la manifestazione che ogni anno conquista Pescara

Pescara, 28 aprile 2024. Ultimo giorno, ma anche quello in cui si registrerà il boom di partecipanti, oggi al porto turistico di Pescara, per la 46esima edizione della Mostra del Fiore Florviva, iniziata il 25 aprile e promossa da Arfa e Assoflora in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara e il Comune di Pescara.

Un evento che ogni anno è in grado di attrarre circa 100mila visitatori e che rappresenta l’apertura ufficiale delle manifestazioni primaverili e estive del Marina di Pescara che, da questo momento in poi, si popolerà di pubblico, composto sia da residenti che da turisti, grazie a un fitto calendario di eventi di ogni genere.  

«Sono molto soddisfatto di questa edizione della Mostra del Fiore Florviva che, con oltre i suoi 150 espositori, si riconferma l’appuntamento di apertura della stagione di eventi al porto turistico Marina di Pescara», commenta il presidente della Camera di commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever.

«Non posso non fare un plauso alle donne imprenditrici presenti alla fiera che, con la loro passione e dialettica, stanno aprendo un varco tutto rosa ad uno dei settori trainanti della nostra economia regionale. Mi aspetto che, in futuro, la fiera possa diventare, anche grazie alla  concomitanza con ponti e festività nazionali, un evento in grado di richiamare visitatori e turisti da tutta Italia. Come Camera di commercio Chieti Pescara siamo disponibili a dare tutto il nostro supporto professionale agli organizzatori».

«Ancora una volta il Marina di Pescara, per la sua posizione strategica al centro della città», aggiunge il direttore del porto turistico, Bruno Santori, «si conferma un polo turistico e fieristico di primaria importanza. Così come è centrale dal punto di vista della fruizione dei cittadini, è centrale anche dal punto di vista delle rotte in Adriatico per tutti i diportisti che decidono di frequentarlo. Questo felice connubio tra mare e terra trova nel Marina di Pescara la sua perfetta espressione. La Mostra del Fiore Florviva è un evento importante che inaugura la stagione estiva, almeno dal punto di vista degli eventi, e fa da apripista a Sottocosta, che si svolgerà dal 3 al 5 maggio, e a tutti gli eventi che animeranno il porto turistico in estate, come Fermenti d’Abruzzo, proseguendo fino all’autunno inoltrato».

La Mostra del Fiore Florviva, anche in questa edizione 2024, conferma dunque il suo stretto rapporto di collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara e con il Marina di Pescara, ma anche il suo legame con la città che da diversi anni, ormai, ospita la manifestazione dedicata al settore florovivaistico e nella quale anche l’amministrazione comunale ha dimostrato di credere fermamente.

«Noi, come ogni anno, siamo molto soddisfatti di questa bellissima iniziativa che coinvolge tutte le associazioni», evidenzia l’assessore pescarese Giovanni Santilli. «Proprio per questa ragione, quest’anno abbiamo deciso di essere presenti, come Comune, anche con un contributo perché teniamo molto alle iniziative che rafforzano la bellezza di Pescara. La Mostra del Fiore Florviva attrae tantissima gente e si svolge sul nostro territorio, per cui siamo molto orgogliosi anche per lo straordinario risultato ottenuto in termini di partecipazione».  

L’evento è a ingresso gratuito e aperto al pubblico dalle 10 alle 20.

Programma completo:

OGGI, DOMENICA 28 APRILE

Ore 10.00 Recital di poesia a cura di Ass. Culturale Teatranti D’Abruzzo

Ore 12.00 Laboratorio orchidee a cura di A.T.A.O. – Phalaenopsis: Cura e Concimazione

Ore 15.30 Laboratorio piante succulente a cura di A.I.A.S. – Come difendersi dalla Cocciniglia

Ore 16.30 Il mondo dei Bonsai a cura di Amatori Bonsai

Antonella Luccitti




LA MERAVIGLIOSA PAZIENZA DI DIO

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 28 aprile 2024. “Verrà un giorno in cui questa grande patria, che è il mondo, ritroverà in buona parte, in mezzo a mali anch’essi nuovi, secondo la logica della storia del mondo, il fine vero per cui è stata creata, un giorno in cui una nuova civiltà darà agli uomini, non certo una felicità perfetta, ma un ordinamento più degno di loro e li renderà più felici sulla terra. Perché io penso che la meravigliosa pazienza di Dio non sia ancora esaurita”.

Sono parole che Jacques Maritain disse, nel settembre 1973, in quella che fu la sua ultima intervista, poche settimane prima di morire. Per quanto le sue radici cristiane siano state neglette nei documenti costitutive dell’ Unione, a cominciare dalla Carta di Nizza – anno 2000 – la capacità di rinverdire una visione cristiana della storia sarebbe di fondamentale rilievo perché l’Europa possa intendere il ruolo che la sua vicenda millenaria le assegna e, dunque, necessariamente, le tocca prendere in carico, nel contesto internazionale. Soprattutto, in una fase storica che, superata la dicotomia tra le due grandi super-potenze della guerra fredda, si sta chiaramente avviando verso un nuovo ordine multipolare, che richiederà una lunga e complessa fase di assestamento.

Se questa dovesse venire giocata solo in termini di confronto muscolare tra potenze grandi, medie o piccole, il cammino dell’intera umanità si avviterebbe su sé stesso, come se girassimo in tondo da una guerra all’ altra.

Tornando, in un certo senso, a quella concezione ciclica del tempo, dalla quale solo il cristianesimo ha saputo trarre fuori il mondo classico.

Anche oggi rischiamo di cadere in una spirale che si ripercuote su sé stessa, in un movimento circolare, abusato e ripetitivo di guerre e di conflitti minori che, su scale territoriali differenti, generano un assordante, incontenibile frastuono bellico e, nel contempo, una povertà stagnante di relazioni internazionali che non sono in grado di imprimere un indirizzo alla cascata di eventi che accompagnano ed assediano la nostra vita quotidiana.

L’Europa, al contrario, dovrebbe saper rispondere all’appello che, a Santiago di Compostela – eravamo nel novembre 1982 – le rivolse Giovanni Paolo II: “Tu puoi essere ancora faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo. Gli altri continenti guardano a te ed anche sperano da te la medesima risposta che San Giacomo diede a Cristo: sì, posso”. In queste parole di Papa Woityla si incontrano due versanti dell’universalismo cattolico.

Quell’“andare oltre” che concerne insieme il tempo e lo spazio. Due dimensioni che l’Europa dovrebbe fare proprie se volesse respirare a tutto campo, secondo l’“intelligenza storica” che pur le appartiene e, così, tornare ad essere protagonista sul piano internazionale. Senonché, a prevalere sono tuttora le “storie” dei Paesi e dei popoli europei. Le quali, anziché comporsi in una sintesi condivisa e carica di valori umani ed universali, pesano ancora come una palla di piombo divisiva al piede della coscienza europea.

Tutto ciò, purtroppo, volge “ad intra”, come dimostra su ogni fronte anche la campagna elettorale in corso, il confronto politico in atto nel cosiddetto “vecchio continente”, anziché spingere lo sguardo dell’ Europa al di là dei suoi confini. Solo se fosse capace di quest’ atto di coraggio, se avesse di sé stessa una fiducia che, al contrario, le manca, se sapesse guardare alla scena del mondo con uno sguardo complessivo che ne colga le contraddizioni, l’Europa potrebbe comprendere come debbano essere relativizzate, fino a superarle, le tensioni, le incertezze, i vicendevoli timori che ancora impediscono il pieno dispiegarsi, anzitutto, di una effettiva e comune azione nel campo della politica estera.

È vero che l’Europa è debole e scoordinata sul piano della difesa, ma è pur vero che l’autorevolezza politica si sostanzia non solo delle armi, bensì anche di quei valori di civiltà, culturali e morali di cui tutti i Paesi dell’ Unione Europea sono, ciascuno per la sua parte, straordinariamente ricchi.

“… La meravigliosa pazienza di Dio …” – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




TRE GIUNTE AZZERATE IN MENO DI UN ANNO

Una città svuotata di ogni prerogativa nel suo ruolo di riferimento sul territorio

Ortona, 27 aprile 2024. È solo grazie all’atto di responsabilità dei consiglieri comunali che oggi la città può prepararsi per tornare alle urne e per dare ai cittadini la possibilità di imprimere con il loro voto un cambiamento decisivo per il futuro. Nel corso dell’evento di oggi nella Sala Eden i consiglieri comunali Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Simona Rabottini, Italia Cocco, Simonetta Schiazza, Antonio Sorgetti e Gianluca Coletti hanno, di nuovo, messo in evidenza la grande responsabilità politica del sindaco Leo Castiglione assolutamente incapace di amministrare la città e persino di tenere insieme i pezzi della sua maggioranza.

“Ortona ha pagato un prezzo molto alto – hanno sottolineato i consiglieri – all’ostinazione di un sindaco incapace di attuare anche una parte infinitesimale del programma che aveva presentato e sul quale aveva chiesto la fiducia dei cittadini. Il Consiglio comunale aveva di fatto sfiduciato lui e la sua Giunta già un anno fa, ma Castiglione ha rifiutato di prendere atto di una situazione che si era fatta evidentemente insostenibile.

Dopodiché non è riuscito neppure ad arrivare all’approvazione del bilancio, facendo precipitare il Comune in gestione provvisoria”. In questi mesi Ortona ha perso qualsiasi forma di rappresentanza nello scacchiere provinciale, si è ritrovata spogliata di qualsiasi ruolo e fortemente impoverita economicamente. Peraltro, oltre la metà dei Consigli comunali (12 su 22) è stata convocata su iniziativa e con proposte proprio dei consiglieri di opposizione”.

“Il senso di responsabilità della maggioranza dei consiglieri ha consentito di sbloccare una situazione ingessata e non più tollerabile – sottolineano ancora i componenti del gruppo che è stato all’opposizione –   consentendo l’arrivo di un Commissario prefettizio che ha già dato dimostrazione e prova di capacità e competenza, e il cui lavoro inizia già a farsi vedere. Ora tocca alla città rispondere. Noi abbiamo avviato un progetto che sta già dando i suoi frutti nel confronto costante delle idee: siamo un cantiere in costruzione – concludono i consiglieri  – ripartiamo da qui, dalla buona politica e da tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per migliorare la comunità in cui viviamo”.




SOLENNITÀ DI SAN PANFILO

Modello di fede e unità per tutti. Mons. Fusco: uomo di pace, interceda per i popoli dell’Ucraina e della Terra Santa

Sulmona, 27 aprile 2024. “In questo tempo di festa, non possiamo non rivolgere un pensiero a quanti soffrono a causa della guerra in Ucraina e Terra Santa – sono queste le parole rilasciate dal Vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Michele Fusco, in prossimità dei festeggiamenti in onore del santo Patrono, Panfilo, che  continua – fu uomo di pace e comunione: affidiamo alla sua intercessione i popoli dell’Ucraina e della Terra Santa affinché cessi al più presto questa inutile strage di innocenti”.

Stasera alle 19:30, nella vigilia della festa, Mons. Fusco presiederà i Primi Vespri Solenni nella Basilica Cattedrale di Sulmona con i Canonici del Capitolo della Cattedrale e domenica 28, alle 17:00, la S. Messa nella Solennità del Santo, alla quale seguirà la processione liturgica per le vie della città.

Accorato l’appello di Mons. Fusco alle Istituzioni cittadine in questa occasione perché assicurino ai cittadini Sulmonesi stabilità nel governo della cosa pubblica e, guardando a San Panfilo, modello di fede e di unità per tutti, perseguano i valori e gli obiettivi di interesse comune: “in un tempo di incertezze globali – afferma il vescovo Michele – è quanto mai necessario salvaguardare i cittadini con un governo saldo e compatto che abbia a cuore soltanto il benessere dei cittadini e delle imprese locali”.

“Il mio augurio per Sulmona – conclude Mons. Fusco – viene dal Vangelo di oggi che, nella sua metafora rurale, si fa quanto mai vicino alla nostra vallata peligna: restando unita al Signore, come la vite ai tralci, possa sempre più riappropriarsi della sua identità di fede per riscoprire la sua bellezza e il suo gusto unici”.