VINCE NOIR CASABLANCA

Si Chiude la 17^ edizione delL’Aquila Film Festival

L’Aquila, 30n novembre 2024. È Kamal Lazraq, già vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes, il vincitore della diciassettesima edizione del L’Aquila Film Festival; la sua Casablanca cupa e pericolosa di NOIR CASABLANCA, infatti, è il film più apprezzato dalla Giuria composta da Federico Ruffo, Luca Cococcetta e Attilio Pietrantoni. Il premio per il miglior film breve è invece assegnato direttamente dal voto del pubblico a Cynthia Levitan, regista brasiliana del cortometraggio PIETRA, racconto in stop motion della amicizia tra una una anziana condomina e la sua vicina di casa transgender.

Nessim Chikhaoui si aggiudica il Premio del pubblico grazie alla sua commedia a sfondo sociale STRIKING THE PALACE, film ambientato dentro un hotel di lusso di Parigi tra le donne delle pulizie, sottopagate e invisibili, pronte però alla riscossa e unite dallo spirito di solidarietà.

Flavio Giurato, Rosario Minervini e Francesco Paolucci hanno assegnato il titolo di Miglior documentario a THE PERFORMANCE di Alfredo Chiarappa e Caterina Clerici, storia del ballerino iracheno Hussein che insegue il suo sogno americano in una New York distante e troppo grande.

Gli stessi giurati hanno voluto premiare anche ROGER… ARRIVA IL PRESIDENTE! di Marco Chiarini, racconto naif dell’attesa visita del Presidente Mattarella a Teramo ripresa dal punto di vista di un cane bassotto.

La migliore opera prima è stata L’ALTRA VIA di SAVERIO CAPPIELLO, racconto della amicizia tra un bambino e un calciatore a fine carriera; il premio è stato decretato da Lorenzo Pallotta, Pablo Banegas e Paolo Delle Grazie.

Si è così concluso il L’Aquila Film Festival 2024, al termine di una lunga maratona che ha offerto 43 proiezioni, numerosi spettacoli dal vivo e degustazioni e la partecipazione di 65 ospiti italiani e 11 ospiti internazionali. La quarta edizione dell’Abruzzo Film Industry, sezione professional del LAQFF, ha ospitato 25 tra produttori cinematografici nazionali ed internazionali e circa 30 tra autori e sceneggiatori, coinvolgendo anche l’Abruzzo Film Commission in incontri e location scouting. Nel 2024 i due spin-off del Festival, il Festival delle Culture ed il Festival del Gran Sasso, hanno a loro volta proposto rispettivamente 13 proiezioni, 30 ospiti e una quindicina tra spettacoli, escursioni e degustazioni, e 10 proiezioni, 13 ospiti tra italiani ed internazionali e 6 spettacoli dal vivo offrendo complessivamente una stagione culturale di grande rilevanza con quasi 70 film proposti, 120 ospiti italiani ed internazionali, 24 eventi collaterali e oltre 4000 presenze di pubblico stimate.




SCIOPERO GENERALE IN ABRUZZO

Adesione del 75% per il comparto edilizia, oltre il 66% per l’industria e 43% per i servizi. I lavoratori hanno protestato contro la manovra di bilancio, in 6mila nelle piazze di Chieti, Pescara, L’Aquila e Teramo

Pescara, 30 novembre 2024. Per cambiare il Ddl Bilancio che riduce il welfare universalistico, gli investimenti e i servizi pubblici; per chiedere il ritiro del Ddl Sicurezza e le limitazioni connesse al diritto al dissenso colpendo direttamente il diritto allo sciopero e di manifestazione; per sostenere i rinnovi dei contratti pubblici e privati e la reale salvaguardia delle pensioni; per chiedere di assumere provvedimenti e investimenti diretti a rilanciare le politiche industriali, la sicurezza sul lavoro, i servizi, il turismo e il sistema pubblico; per salvaguardare l’occupazione, sostenere un piano straordinario di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, contrastare la precarietà dei contratti di lavoro.

Sono queste le motivazioni che hanno portato numerosi lavoratori abruzzesi ad aderire allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali. L’adesione si attesta al 75% per il comparto dell’edilizia, oltre il 66% per il settore industria e il 43% per il comparto dei servizi. Seimila le persone che hanno partecipato alle manifestazioni organizzate nelle piazze di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.

“Siamo soddisfatti dell’adesione allo sciopero e delle manifestazioni che si sono svolte nelle quattro piazze abruzzesi – commentano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Uil Abruzzo, Michele Lombardo – . In Abruzzo, nonostante il maltempo e  la pioggia, le persone di Cgil e Uil sono scese in piazza numerose. Questa mattina abbiamo presentato quattro documenti ai prefetti delle quattro province  sulla legge di bilancio e sulle situazioni di criticità che insistono sui territori abruzzesi , rinnovando le posizioni di Cgil e Uil. A partire dalla sanità pubblica che richiede maggiori fondi nella nostra regione, passando per le politiche industriali e le crisi che oggi colpiscono le industrie automotive che iniziano a soffrire in maniera forte, fino alla riforma fiscale e previdenziale e alla  situazione sociale che ci preoccupa in modo particolare. Poiché nel momento in cui cresce la povertà assoluta dobbiamo trovare le giuste soluzioni per garantire un futuro dignitoso alle famiglie abruzzesi”.

Alla Marelli di Sulmona hanno aderito allo sciopero il 40 % dei lavoratori del primo turno. Alla Baltour di Teramo hanno scioperato 12 lavoratori su 15. Alla Kromoss di Aielli (Aq) la percentuale di adesione ha toccato il 70%, alla Siapra di Avezzano il 97%, alla Kone di Pescara il 65%, alla Siniat di Pescara il 72%, alla Pail di Atessa (Ch) il 65%.

Gli interventi dei dirigenti sindacali nazionali e territoriali di Cgil e Uil nelle piazze sono stati i seguenti: a Chieti sono intervenuti il segretario generale della Cgil territoriale, Francesco Spina, il coordinatore confederale Uil Chieti, Nicola Manzi, il responsabile Medici Funzione pubblica Cgil Chieti, Maria Piccone, e Vito Panzarella, della Uil nazionale. All’ Aquila il segretario Cgil territoriale, Francesco Marrelli, e Sandro Colombi, della Uil nazionale. A Pescara ci sono stati gli interventi del coordinatore confederale Uil territoriale, Fabiola Ortolano, e della segretaria nazionale Cgil, Daniela Barbaresi. A Teramo quelli del locale coordinatore confederale Uil, Massimiliano Braco, e di Sandro Del Fattore, della Cgil nazionale.




L’AULA NATURA DI WWF E P&G ITALIA

Oltre 800 piccoli alunni a scuola nel verde

Teramo, 30 novembre 2024. Si espandono gli spazi verdi realizzati da WWF Italia e donati da Procter & Gamble alle scuole italiane per crescere a contatto con la natura e imparare a rispettarla. A Teramo inaugurata la 55° Aula Natura. Obiettivo: realizzarne 60 nelle scuole in tutta Italia, entro il 2024.

Teramo, 26 novembre 2024 – Promuovere e valorizzare spazi verdi per bambini e ragazzi nelle scuole italiane, educando le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente: mette radici in tutto il Paese il progetto Aule Natura del WWF sostenuto dal 2021 da Procter & Gamble – l’azienda che commercializza marchi come Dash, Gillette, Oral-B, Pantene, Swiffer, ZzzQuil – nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, con cui l’azienda sta contribuendo a realizzare azioni concrete di sostenibilità ambientale e sociale su tutto il territorio nazionale. Obiettivo della partnership è realizzare, entro il 2024, 60 Aule Natura nelle scuole di tutta Italia.

Un progetto che permette di trasformare i cortili scolastici in vere e proprie aule a cielo aperto e che oggi è approdato a Teramo, presso l’Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio di Teramo, dove è stata inaugurata la 55° Aula Natura realizzata da WWF e donata da Procter & Gamble.

Dopo il benvenuto della Dirigente Scolastica Dott.ssa Adriana Sigismondi, sono intervenuti a presentare il progetto dell’Aula Natura Adriano Di Michele, Tiziana Bruni e Fausta Filippelli di WWF Teramo, e Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali per WWF Italia. Presenti, inoltre, Don Matteo della Parrocchia Sacro Cuore di Teramo, gli alunni e i docenti della Scuola.

L’Aula Natura di Teramo si sviluppa su un’area di più di 200 mq delimitata da piante mediterranee (alloro, lentisco e corbezzolo), valorizzando i tre meravigliosi pini domestici esistenti nel cortile e ricreando piccoli ecosistemi, come il giardino degli aromi, il giardino delle farfalle e lo stagno, arredato con arbusti e piante aromatiche. L’Aula Natura ospita, inoltre, l’hotel per insetti, mangiatoie e casette nido per gli uccelli, una compostiera e un orto didattico, dove osservare le varie fasi di vita di una pianta, nonché prendersene cura in prima persona. La pompa fotovoltaica, che movimenta l’acqua dello stagno, e la fototrappola arricchiscono l’aula di ulteriori tecnologie innovative e sostenibili, mentre sedute di tronchetti in legno, panchine, una lavagna e pannelli didattici consentono agli insegnati di organizzare lezioni all’aperto. Gli oltre 800 alunni dell’Istituto potranno così conoscere, vedere e toccare con mano fiori, frutti e animali, osservare il cambio delle stagioni, vivere il concetto di biodiversità e diventare anche custodi di tutto questo.

L’Aula Natura di Teramo diventa così un prezioso scrigno verde affidato alla Scuola, che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per i giovani sul territorio teramano, spinto verso una sempre più ampia e disordinata urbanizzazione. E arricchisce l’impegno dell’Istituto, che ha messo al centro di tutto il percorso educativo l’obiettivo della sostenibilità ambientale: fa parte del circuito della Rete Nazionale delle Scuole Green e ha inserito nella programmazione triennale anche un progetto di creazione di un orto botanico “X Green: coltiva…menti”.

«Siamo felici e orgogliosi di donare un’Aula Natura ai numerosissimi alunni dell’Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio di Teramo: questo prezioso scrigno verde darà loro l’opportunità di conoscere da vicino la natura, di viverla ogni giorno, imparando a rispettarla e proteggerla. Ed è proprio questo l’obiettivo che ci siamo posti con la partnership con il WWF Italia, la più grande a tema ambientale avviata da Procter & Gamble nel nostro Paese, e tassello fondamentale del nostro programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, con cui stiamo contribuendo a realizzare iniziative concrete per le persone e per l’ambiente su tutto il territorio nazionale – ha spiegato Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia. Con l’Aula Natura di Teramo, la 55° inaugurata, siamo riusciti a raggiungere oltre 25 mila bambini in tutto il Paese, promuovendo l’educazione al rispetto dell’ambiente nelle scuole italiane».

«La Natura rappresenta la “scuola” fondamentale per le giovani generazioni: come WWF siamo da sempre impegnati nel promuovere la conoscenza della natura e la consapevolezza di essere parte di un sistema di relazioni complesse, che ci lega ai sistemi naturali. In questa visione integrata l’educazione è cruciale – Martina Alemanno, Responsabile Educazione WWF Italia. Privilegiando l’esperienza diretta, entrando in relazione con la Natura e la complessità, si impara a prendersene cura e agire per difenderla. Le Aule Natura, progetto sostenuto e promosso da anni da Procter & Gamble Italia, offrono proprio questo contatto educativo con la natura, riqualificando nelle scuole luoghi dove i giovani possano sperimentare quella complessità che appartiene al mondo reale nel quale vivono ed esercitare la cittadinanza attiva».

IL PROGETTO AULA NATURA

Lanciato dal WWF nel settembre 2020, dopo il primo lockdown, il tradizionale cortile della scuola diventa una piccola oasi di natura, una vera e propria aula all’aperto. L’Aula Natura è uno spazio con pareti fatte da siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi, gabbie per gli insetti ed uno stagno. Una superficie “verde” di minimo 80mq che garantisce il distanziamento ottimale tra i piccoli studenti. Riproduce differenti microhabitat in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di esseri viventi, ma anche la relazione che li collega tra di loro e con noi.

Per la scelta delle Aule Natura il WWF ha seguito tra gli altri anche criteri legati a scuole particolarmente bisognose di recuperare spazi all’aperto, ubicate in zone degradate o periferiche. Le Aule Natura godono del patrocinio dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP).

Dal lancio del progetto sono state realizzate e inaugurate 55 Aule Natura in tutta Italia, per un totale di circa 10.000 mq di giardini scolastici riqualificati (in precedenza abbandonati o in condizioni di degrado) e 25.500 bambini coinvolti.

LA PARTNERSHIP WWF – P&G

La collaborazione tra P&G Italia e WWF prevede quattro aree strategiche di intervento: educazione delle nuove generazioni, all’interno della quale P&G sosterrà il WWF nella realizzazione di 60 Aule Natura entro il 2024; sostegno a progetti di riqualificazione ambientale, tramite cui P&G insieme al WWF riqualificherà più di un milione di metri quadrati di boschi in Italia sostenendo il progetto ReNature; programmi di educazione ad un uso più consapevole e responsabile dei prodotti a casa; formazione dei manager di domani attraverso percorsi di studio creati insieme all’Istituto Europeo per lo Sviluppo Sostenibile.

P&G

I prodotti P&G sono utilizzati da quasi 5 miliardi di persone al mondo. La Procter & Gamble possiede uno dei più importanti portafogli di marchi di qualità tra i quali: Dash®, Fairy®, Lenor®, Mastro Lindo®, Swiffer®, Viakal®, AZ®, Oral B®, Olaz®, Pantene®, Head&Shoulders®, Gillette®, Venus®, Braun®. P&G opera in 70 paesi nel mondo e in Italia è presente dal 1956. Per maggiori informazioni visita il sito https://it.pg.com e segui gli account Instagram (@proctergambleit), Linkedin (@Procter&GambleItalia), Youtube (@proctergambleit).




LA BOHÈME MELODRAMMA IN QUATTRO ATTI di Giacomo Puccini su libretto di L. Illica e G. Giacosa

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane – Coro dell’Opera di Parma dir. M°Ruben Ferrari, Coro voci bianche della Camerata Musicale di Sulmona dir. M°Anna Galterio, Maestro concertatore e direttore Stefano Giaroli regia di Alessandro Brachetti

Sulmona, 29 novembre 2024. Per l’annuale incontro con l’Opera a cura dell’Ateneo Internazionale della Lirica, domenica 1° dicembre alle ore 17 (in anticipo rispetto all’orario tradizionale dei concerti) al Teatro Caniglia di Sulmona va in scena La Bohème di Giacomo Puccini, di cui si celebra quest’anno il centenario della morte.

L’opera è presentata dall’Ateneo Internazionale della Lirica nell’allestimento con l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretta dal M° Stefano Giaroli, il Coro dell’Opera di Parma diretto

dal M° Ruben Ferrari, per la regia di Alessandro Brachetti. Anche quest’anno si riconferma la

presenza del Coro delle voci bianche della Camerata Musicale “ Piccoli Polifonici” diretti dal M°

Anna Galterio.

Il coro dei “Piccoli Polifonici” è composto da 17 ragazzi di età compresa tra 8 e 13 anni, provenienti

dagli Istituti di scuola Media Serafini e Capograssi di Sulmona. Sono 12 ragazze e 5 ragazzi

formatisi presso l’Ateneo della Lirica di Sulmona sotto la direzione del M° Galterio e si sono già

esibiti lo scorso anno nell’allestimento di Turandot al Teatro dei Marsi e al Teatro Caniglia. Questa

per loro rappresenta la seconda occasione di calcare il palcoscenico a fianco di un cast di

professionisti, inseriti in una produzione che li porterà anche nelle altre repliche previste in

Abruzzo.

L’allestimento dell’0pera si avvale delle scene di Gabriele Sassi e costumi di Artemio Cabassi

realizzati da Arte Scenica di Reggio Emilia. Gli interpreti sono Renata Campanella(soprano) che dà

voce a Mimì, Diego Cavazzin (tenore) nelle vesti di Rodolfo, il soprano Scilla Cristiano è Musetta, il

baritono Marzio Giossi è Marcello, Gabriele Nani (baritono) è Schaunard, completano il cast

Massimiliano Catellani (basso) nei panni di Colline e Luca Gallo nella doppia veste di buffo Benoit e Alcindoro. Per consentire al pubblico una miglior comprensione della storia, nel corso della

rappresentazione, su un maxischermo installato in sala scorrerà il testo del libretto dell’opera.

Rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino il 1° febbraio del 1896 La Bohème è

diventata presto una delle opere più rappresentate.

Scritta dal compositore toscano in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica,

ispirato al romanzo di H.Murger “Scene della vita di Bohème”, l’opera nasce da una sfida tra

Puccini e Leoncavallo che gareggiarono a scrivere contemporaneamente due opere tratte dalla

stessa fonte. Dopo oltre un secolo l’opera di Puccini è ancora fra le più popolari al mondo.

La partitura di Bohème scritta in tre anni fu completata a fine novembre del 1895, come testimonia un appunto dello stesso Puccini scritto sul muro della villa che lo ospitava. Pochi mesi dopo fu rappresentata a Torino diretta da un giovane Toscanini, accolta con entusiasmo dal pubblico ma non dalla critica

ufficiale. Due mesi dopo a Palermo nella seconda rappresentazione fu un successo strepitoso che si ripete da oltre 100 anni, rendendola l’opera più conosciuta di Puccini.

La Bohème è approdata anche al cinema . La prima versione cinematografiche è del 1916, King Vidor ne firma una nel 1926 e seguono altre fino al 1988 con il film per la tv di Luigi Comencini e, sempre per la tv è del 2022 la Bohème firmata da Mario Martone.

Il Coro dell’Opera di Parma, gruppo vocale che raccoglie la secolare tradizione corale della città,

nasce dall’esigenza di creare una realtà composta da artisti di ottima preparazione musicale e,

insieme, straordinaria capacità di movimento sulla scena. Partecipa a numerose produzioni liriche

nei principali teatri italiani. Nel 2015 il coro è chiamato da Giovanni Allevi ad incidere un brano che

diventa poi l’Inno ufficiale del campionato di calcio della Serie A. Fondata nel 2003 dal M° Stefano Giaroli per valorizzare giovani musicisti dell’Emilia-Romagna, l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane si caratterizza oggi come una delle più vivaci e dinamiche realtà orchestrali italiane accogliendo elementi di spicco che collaborano con prestigiose orchestre nazionali ed internazionali. Negli anni ha acquisito un vasto repertorio operistico che va dalla quasi totalità delle opere verdiane a tutto Puccini, dalle opere italiane di Mozart a Carmen, dalle opere buffe di Rossini a tutto il più significativo verismo italiano. Annovera esibizioni in Italia e all’estero.

Personaggi e Interpreti

Mimì (soprano) Renata Campanella

Rodolfo (tenore) Diego Cavazzin

Musetta (soprano) Scilla Cristiano

Marcello (baritono) Marzio Giossi

Colline (basso) Massimiliano Catellani

Schaunard (baritono) Diego Savini

Benoit (buffo) Luca Gallo

Alcindoro (buffo) Luca Gallo

Parpignol (tenore) Imanol Laura

PROSSIMO APPUNTAMENTO

ON A MISTY NIGHT

Domenica 8 dicembre ORE 17.30




LASCIARSI SENZA ODIARSI

Il tema del concorso letterario Ester Pasqualoni edizione 2025. Adesioni entro il 15 febbraio

Giulianova, 29 novembre 2024. Pubblicato il bando dell’ottava edizione promossa dalla Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Giulianova, in collaborazione con l’ Assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità.

È pubblicato sul sito istituzionale del Comune il bando dell’ VIII edizione del Concorso letterario “Ester Pasqualoni”. L’iniziativa, rivolta agli studenti della Secondaria di Primo Grado,  promossa dalla Commissione alle Pari Opportunità del Comune di Giulianova in collaborazione con l’ Assessorato alla Pubblica Istruzione e alle Pari Opportunità, affronta quest’anno il tema “ Lasciarsi senza odiarsi”.

Contrastare il fenomeno della violenza di genere è l’obiettivo del concorso, che allo stesso tempo intende tenere vivo il ricordo della dottoressa Ester Pasqualoni, barbaramente uccisa il 21 giugno 2017 nel parcheggio dell’Ospedale “Val Vibrata” di Sant’Omero. La partecipazione è gratuita ed è rivolta agli alunni delle classi Prime, Seconde e Terze delle Scuole Secondarie di I grado della Regione Abruzzo. La scheda di adesione va inoltrata esclusivamente  per via telematica all’ indirizzo Pec: protocollogenerale@comunedigiulianova.it, entro il 15 febbraio 2025, con oggetto:  Adesione al Concorso “Ester Pasqualoni” VIII Edizione.  L’invio della scheda  dovrà essere effettuato dall’Istituto scolastico o dal docente referente di classe.

Il termine ultimo per la spedizione degli elaborati è fissato per le 14:00 del 4 aprile 2025.

“Come riportato anche nel bando – sottolinea la presidente della Cpo Marilena Andreani- è fondamentale promuovere nelle scuole il senso di una affettività sana e di una relazionalità  equilibrata”.

“Ringraziamo la presidente di giuria Mirella Lelli ed invitiamo le classi ad aderire – aggiunge l’ assessore Lidia Albani – Onorare la memoria della dottoressa Pasqualoni ed insieme educare alla costruzione armonica degli affetti è un desiderio condiviso, necessario, una priorità ormai irrinunciabile”.




IL FUTURO DELLA RISERVA NATURALE BORSACCHIO

Audizione in Commissione Ambiente della Regione Abruzzo

Roseto degli Abruzzi, 29 novembre 2024. Il 28 novembre 2024, si è tenuta un’audizione presso la Commissione Ambiente della Regione Abruzzo per discutere il futuro della Riserva Naturale Borsacchio. L’incontro ha visto la partecipazione del Presidente dell’Associazione Guide del Borsacchio, in rappresentanza di oltre 300 associazioni e dei 32.000 firmatari dell’appello per la tutela della riserva.

Per la prima volta dopo anni, il confronto si è svolto in un clima costruttivo e rispettoso, creando le basi per un dialogo necessario. In presenza di Rappresentanti degli agricoltori.  È emerso chiaramente quanto sia importante basarsi su dati scientifici e documenti ufficiali, superando approcci frammentari o influenzati da opinioni personali che, seppur lecite, non incidono su quanto dettato dalle normative nazionali ed europee. Il valore di un’area in termini ambientali non può essere espresso da un parere di un’associazione ambientalista o al contrario da una associazione di categoria del mondo dell’agricoltura. Entrambe le parti non sono titolate a riconoscere il pregio o meno e le relative misure di tutela. La tutela dell’ambiente è una prerogativa dello stato che tutela aree, come la riserva Borsacchio in base a documenti ufficiali redatti con criteri precisi da istituti , università e ricercatori con metodologie oggettive di analisi del territorio.

La Riserva Naturale Borsacchio, istituita con grandi ambizioni quasi vent’anni fa, ha purtroppo subito una mancanza di interventi concreti, come l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico (PAN). Questa lacuna ha penalizzato sia la tutela del patrimonio naturale sia lo sviluppo di attività economiche sostenibili, bloccando ogni parte in campo.

La discussione odierna ha anche sottolineato la necessità di affrontare le criticità sollevate dal recente parere del Ministero dell’Ambiente. È stato ribadito dal Ministero Ambiento che qualsiasi modifica alle riserve naturali deve rispettare leggi nazionali e accordi internazionali, basandosi su studi rigorosi e non su scelte arbitrarie o pareri di soggetti non titolati.  Il Ministero ha infatti evidenziato significative criticità costituzionali nella modifica legislativa del 29 dicembre 2023, che ha di fatto cancellato la riserva. Inoltre, ha ribadito che le Regioni, nel rispetto delle normative nazionali e internazionali presi dall’Italia e dall’Europa per arrivare al 30% di aree protette nei territori, possono solo aumentare i vincoli ambientali, non ridurli. Criticità che hanno spinto la Regione Abruzzo a congelare la situazione e gli effetti della norma cancella Riserva Borsacchio.

Per la Riserva Borsacchio, sono già disponibili numerosi studi scientifici, condotti da prestigiose università italiane, che confermano il valore unico di questo territorio e il seguente obbligo di proteggerla con vincoli ambientali e non solo paesaggistici. Questi documenti rappresentano un punto di riferimento fondamentale per pianificare il futuro della riserva. Documenti ufficiali, pubblici e scientifici che hanno fondato la Riserva Borsacchio.

La discussione odierna ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa impasse, aggravata dal recente parere del Ministero dell’Ambiente.

Un percorso di modifica deve ,per  il ministero e lo stato italiano e le sue leggi ,essere basato su norme e sulla scienza . Per modificare o istituire una riserva, la legge italiana richiede un processo di confronto qualificato fra enti , che sappiamo non è avvenuto, e fondato su studi scientifici. La Riserva Borsacchio vanta una solida base documentale scientifiche effettuate in vent’anni di lavori .

Lo Studio originario istitutivo è dell’Università La Sapienza di Roma , condotto dalla famosissima Vittoria Calzolari e un gruppo di ricercatori che oggi sono importanti riferimenti in Italia ed Europa in tema di Urbanistica e Pianificazione Ambientale. Tale studio ha censito le peculiarità floristiche, faunistiche e geologiche dell’area che per legge di stato devono essere tutelate. A questo seguono gli studi e i documenti ufficiali  del 2009 per il PAN Nigro (mai approvato), firmati da importanti ricercatori, che hanno catalogato centinaia di specie protette, peculiarità geologiche e storiche e siti di interesse comunitario. Ancora nel 2016, per il PAN attualmente in stallo, sono stati effettuati studi ufficiali  che hanno ulteriormente arricchito il quadro delle peculiarità naturali e dei vincoli con una dozzina di siti da tutelare a livello europeo. A tutto questo materiale ufficiale si aggiungono le ricerche recenti delle università di Teramo e L’Aquila, che confermano e individuano il valore assoluto dell’area. Tutto questo lavoro non può essere scalfito da una opinione, legittima, ma scientificamente infondata.

L’attivazione del PAN è il passo decisivo per garantire una gestione efficace e condivisa. Lo stesso Ministero dell’Ambiente ricorda come per lo Stato la strada per risolvere le frizioni fra le parti non è la ri perimetrazione ma il confronto costruttivo , come quello odierno in audizione, e l’individuazione di una mediazione che consenta l’armonia fra le parti e la tutela fondamentale dell’ambiente. Infatti, abbiamo ricordato come delle controversie sono state risolte proprio grazie al lavoro fatto da Regione e Comune nelle osservazioni del PAN . Infatti, uno dei temi chiave di attrito era il famigerato premio per i casolari storici. Nel PAN c’era un bonus del 15% per ristrutturare , difeso da noi ambientalisti , ed i proprietari chiedevano un bonus del 50% , in fase di valutazione Comune e Regione hanno consentito nel PAN un bonus del 30%, che non soddisfa a pieno nessuna delle due parti ma apre , dopo un confronto , a una programmazione e sblocco dell’area. Questo è solo un esempio di collaborazione che è stato già avviato e concluso grazie al compromesso raggiunto sull’ampliamento dei casolari storici, che ha soddisfatto entrambe le parti. È questa la strada e lo strumento.

Per modificare il perimetro oltre che l’iter di consultazione ,lungo anni fra enti e portatori d’interesse , servirebbe rifare anni di studi scientifici con metodologie ufficiali ed in questi studi e anni di monitoraggi . Passerebbero forse altri vent’anni.

L’audizione odierna rappresenta un punto di partenza. È essenziale che la Regione Abruzzo eserciti un ruolo attivo nel coordinare i prossimi passi, approvando il PAN e aggiornando le normative tecniche. Solo così la Riserva Naturale Borsacchio potrà diventare una risorsa per il territorio e un modello virtuoso di tutela ambientale. La palla ora sta alla Regione Abruzzo che ha la responsabilità del PAN, di approvarlo e anche modificare le norme del PAN per cercare mediazioni così come indicato dal ministero.

Come Guide del Borsacchio, siamo pronti a collaborare con tutte le parti coinvolte per costruire un futuro migliore per questa straordinaria area naturale, unendo tutela e opportunità per la comunità. Siamo pronti a confrontarci ascoltare ed essere ascoltati e valutare interventi per il bene comune e dell’ambiente ma con una ferma condanna e opposizione a ogni forma di distruzione e cementificazione dell’area. Su questo punto abbiamo trovato accordo con il Presidente della Commissione Ambiente per fermare ogni tipo di cementificazione in questo iter.

La palla ora è alla Regione Abruzzo che ha il potere di approvare il PAN , accogliere o rigettare osservazioni presentate dalle parti in campo e cercare mediazioni. Il comune ha adottato e valutato le osservazioni ora spetta alla Regione approvare le norme o modificarle.

La Riserva Borsacchio può finalmente trasformarsi in una opportunità per tutti. Siamo pronti a collaborare con tutte le parti per far nascere una riserva che sia un modello di sviluppo sostenibile e di tutela del patrimonio naturale.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




CHIETI CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2025

Conferenza su Evento inaugurale al Centro Tecnico Federale della Pallamano del Pala Santa Filomena, Chieti. Il Presidente del CONI Malagò: “Chieti per la sua storia sportiva merita questo anno di sport e manifestazioni”. Comune e Regione: “Un’occasione per fare da riferimento

Chieti, 28 novembre 2024. Un grande slancio per il mondo dello sport di Chieti e del territorio arriva dal presidente del CONI Giovanni Malagò che stamane ha tenuto a battesimo le manifestazioni dell’anno di Chieti Città Europea dello Sport 2025, nell’evento di inizio organizzato dal Comune insieme a CONI, Federazione FIGH Pallamano, Sport e Salute e Comitato Chieti Città Europea dello Sport 2025. Tutto il mondo sportivo territoriale e regionale è stato chiamato a raccolta nel Centro Federale della FIGH a Chieti Scalo, da dove stamane si è mosso il primo passo ufficiale di questo importante riconoscimento europeo che sarà l’egida sotto cui si animerà un anno ricco di eventi, competizioni, manifestazioni, narrazioni dello sport e della storia sportiva della città, con testimoni di eccezione e con interpreti i talenti delle tantissime discipline praticate. Saluti istituzionali, interventi da parte dei tanti partner, moderati dal giornalista Matteo Aldamonte e, infine, l’esibizione delle ginnaste dell’Armonia d’Abruzzo.

“È un momento speciale per l’Italia, non siamo mai andati così bene nella storia sportiva olimpica del Paese e quindi c’è un tributo che era indispensabile riconoscere all’Abruzzo e, in particolare, a Chieti – l’esordio del presidente del CONI Giovanni Malagò, ospite centrale dell’evento di oggi – . Stamattina venendo in macchina, guardando le 11 medaglie olimpiche nella storia dell’Abruzzo, notavo che la cosa curiosa è che la prima medaglia olimpica abruzzese è stata di Ciro Verratti vostro concittadino, che vinse l’oro nel fioretto nel 1936, alle olimpiadi “hitleriane”. Alla luce di questa storia, fa riflettere che anche rispetto ad altre province amiche più popolose, fra cui il capoluogo di regione, delle 11 medaglie nella storia dell’Abruzzo, ben 6 sono state vinte da Chieti e la provincia di Chieti, quindi qui sicuramente c’è terra buona e genetica buona, lo voglio dire. Fa anche fa riflettere il fatto che a differenza di altre province italiane qui a Chieti c’è chi ha vinto con la scherma, chi con la pallanuoto, la ginnastica, il ciclismo, la pallavolo, insomma c’è una multidisciplinarietà che significa che c’è fermento e che le associazioni sportive del territorio locali si danno da fare. Per cui il mio abbraccio a tutti quanti coloro che hanno fatto questa storia va alla “nostra” Fabrizia D’Ottavio che sono felice di vedere qui e che tutti li rappresenta oggi. Tornerò il 13 di dicembre in Abruzzo, a Celano, perché quest’anno il trofeo Coni che coinvolge tutte le regioni sarà in Abruzzo, porterà i suoi numeri impressionanti per partecipanti e discipline. Quindi oltre Chieti Città europea dello sport nel 2025, abbiamo anche l’Abruzzo Regione che ospita tutte le discipline invernali e ciò significa essere da riferimento al mondo. Mi chiedevano stamattina che significa essere Città europea dello sport? È una realtà che scuote gli animi, le coscienze, fa sentire tutti un po’ più importanti, porta entusiasmo e porta i figli a provare una scuola di sport anche amatoriale o agonistica per misurarsi o semplicemente vivere meglio, aiuta l’amministrazione a sistemare gli impianti degradati o che deve essere al centro del sistema sportivo, agita le persone che hanno responsabilità a tutti i livelli, compresi noi dirigenti nazionali, ma muove anche i cittadini e sono certo che ognuno si sentirà orgoglioso di essere cittadino di Chieti. Buon anno di sport, viva il Coni e viva Chieti”.

“Sono lieto di dare il benvenuto a questo importante inizio, anche a nome del sindaco Diego Ferrara che è in convalescenza, ma che è, come tutti noi, soddisfatto e orgoglioso di questo anno che ci apprestiamo a vivere – così il saluto del vicesindaco Paolo De Cesare salutando la platea composta da rappresentanti di tutte le realtà sportive attive in città – . Lo sport è un aggregante straordinario, crea socialità, crea spettacolo, crea turismo ed economia, dà voce ai territori come il nostro che ha una storia importante in tantissime discipline e vanta talenti che si sono distinti nelle competizioni nazionali e internazionali che coinvolgeremo perché raccontino questo valore in tutte le sue espressioni”.

“Una bella occasione per la città di Chieti e per far conoscere l’intero Abruzzo. Un anno dedicato allo sport che prepara anche l’Anno della Cultura nel 2026 all’Aquila – così il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – . Le città abruzzesi si mettono in mostra e sviluppano attività che producono non solo benessere sociale e culturale, ma anche un ritorno turistico importante. Una grande opportunità per la città di Chieti, mi complimento per aver saputo cogliere questo obiettivo e aver ottenuto questa prestigiosa designazione”.

“Si apre uno speciale anno di sport che sarà sotto l’egida di Chieti Città Europea dello Sport, ringraziamo tutte le istituzioni, la Regione, l’Università, ma anche quelle sportive, in primis il CONI, che con il Presidente Malagò e tutta la compagine territoriale, Enzo Imbastaro e Massimo Milozzi, ci sono stati vicino per costruire questo anno, insieme al Comitato che è nato in occasione di questo riconoscimento – così l’assessore allo Sport Manuel Pantalone, presidente del Comitato Chieti Città Europea dello Sport 2025 – . Valorizzeremo tutte le discipline dando spazio e voce a tutti, lo faremo mettendo in risalto titoli, qualità e valori di cui ogni compagine sportiva è portatrice, sempre accompagnati da Sport e Salute, la Spa governativa per la promozione sportiva con cui dialogheremo con le scuole. Stiamo coinvolgendo anche i nostri talenti, che sono tanti e che fanno da volano alla storia sportiva che Chieti ha. Al più presto presenteremo un fittissimo calendario di eventi e di cose che accadranno nel 2025, che vedrà Chieti in un riferimento nazionale e internazionale dello sport a cui invitiamo ad essere parte tutta la città e il comparto economico e turistico”.




GIORNATA DELLA SCUOLA CATTOLICA

Intelligenza artificiale, pedagogia naturale, cibernetica e pedagogia a confronto sull’istruzione. Venerdì 29 novembre 2024, Piccola Casa Santa Maria Aprutina

Teramo, 28 novembre 2024. Domani, venerdì 29 novembre, si è svolgerà presso la scuola Piccola Casa Santa Maria Aprutina, a Teramo, la Giornata per la scuola cattolica, evento nato per volontà del nostro vescovo Lorenzo Leuzzi al fine di sviluppare le potenzialità̀ e l’apertura al territorio delle scuole paritarie cattoliche, favorendo la formazione degli educatori affinché possano rispondere ai bisogni e alle esigenze del nostro tempo.

Da anni ormai la nostra diocesi organizza la Giornata tramite la Fondazione Piccola Casa “Santa Maria Aprutina”. Il tema scelto quest’anno su impulso del Vescovo Lorenzo è “Intelligenza artificiale, pedagogia naturale. Cibernetica e pedagogia a confronto sull’istruzione”.

Con due esperti di altissimo livello, Vittore Mariani – pedagogista, docente Università Cattolica del Sacro Cuore – e Giulia Bovassi – Bioeticista ricercatrice UNESCO – e instradati dalla riflessione di Mons. Lorenzo Leuzzi, si parlerà dei rapporti tra intelligenza artificiale e pedagogia, senza pregiudizi né facili entusiasmi.

Sono temi che riguardano non solo la scuola cattolica e che la Fondazione intende affrontare a beneficio di tutti: l’evento è aperto non solo alle famiglie e al personale della Piccola Casa Santa Maria Aprutina ma all’intera città.

Come nelle precedenti edizioni della Giornata, ci sarà un servizio di accoglienza per i bambini durante la conferenza, per consentire ai genitori di partecipare.




3,6 MILIONI PER I LAVORI AL DELFICO

Via libera del commissario Castelli  

Teramo, 28 novembre 2024. Il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli, attraverso la firma del decreto n. 978, d’intesa con il Presidente Marsilio, ha dato il via libera alla liquidazione all’Usr della Regione Abruzzo di 3,628 milioni di euro per l’intervento di miglioramento sismico del liceo classico Melchiorre Delfico.

L’erogazione rappresenta la prima anticipazione del 20% rispetto all’importo complessivo dell’intervento, pari a 18,1 milioni di euro. Si tratta di una prima, rilevante, tranche destinata ai lavori di questa storica istituzione teramana. Nel mese di ottobre il Commissario Castelli aveva intanto già dato il nulla osta per accelerare e dare l’avvio alla progettazione dell’intervento per il Delfico. Inoltre, per venire incontro alle necessità abitative degli studenti del Convitto, nelle scorse settimane erano state destinate risorse pari a 1 milione e 342 mila euro, finanziati dal Commissario Castelli attraverso fondi del sisma 2016 assegnati con Ordinanza Speciale, finalizzate all’acquisto e all’installazione di strutture prefabbricate.

Il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli ha dichiarato: “Unitamente al Presidente Marsilio, stiamo monitorando con il massimo scrupolo l’attuazione degli interventi di riparazione riguardanti il Delfico. Questo complesso, per la struttura commissariale e per la regione, rappresenta una priorità non soltanto nell’ambito della ricostruzione post-sisma del teramano, ma di tutto l’Appennino centrale. Per questa ragione le azioni compiute in queste ultime settimane sono state sostanziali e improntate al doppio obiettivo di accelerare l’iter dei lavori e di ridurre i disagi per gli studenti. Si tratta di una sfida complessa che ci vede impegnati costantemente, da affrontare e vincere tutti insieme attraverso il lavoro e la collaborazione. I nostri studenti rappresentano il futuro dell’Appennino centrale e abbiamo il dovere di garantire loro una formazione che avvenga in strutture sicure, moderne e sostenibili”.




PREMIO LETTERARIO STORIE DI SPORT

IX^ Edizione dedicato a Rocky Marciano. Invio degli elaborati entro il 30 aprile 2025

Ripa Teatina, 28 novembre 2024. La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara, il Comune di Ripa Teatina guidato dal Sindaco Roberto Luciani e l’Associazione Festival Rocky Marciano Ets presieduta da Gianluca Palladinetti indicono la IX edizione del Premio Letterario Rocky Marciano “Storie di Sport” ideato dallo scrittore sceneggiatore Peppe Millanta, con il fine di diffondere i valori e i principi dello sport considerato nei suoi molteplici aspetti, con particolare evidenza su principi e valori quali diritti umani, salute, cultura, educazione e integrazione. Il premio si inserisce all’interno del medesimo Festival del Direttore artistico Dario Ricci ed in occasione della scorsa edizione ha visto trionfare il giornalista Mimmo Muolo.

La manifestazione è patrocinata da Regione Abruzzo e CONI Abruzzo, ed è realizzata con il contributo di Saquella Caffé.

Si partecipa inviando un unico racconto a tematica sportiva di propria produzione, edito o inedito, in lingua italiana, anche già premiato in altri concorsi, di massimo 7200 caratteri spazi inclusi. Unico requisito per la partecipazione è l’aver compiuto la maggiore età in data 1° gennaio 2025.

L’elaborato va inviato all’indirizzo premioletterariostoriedisport@gmail.com e l’invio del materiale è consentito fino alle ore 24.00 del 30 aprile 2025, come da bando.

Questi i premi:

– Primo classificato: Targa di Merito + 1000 euro (al lordo delle imposte);

– Secondo classificato: Targa di Merito;

– Terzo classificato: Targa di Merito;

È stato istituito anche il Premio “Rocky Mattioli” riservato al miglior racconto redatto da un autore abruzzese.

La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione due borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli. I finalisti e i vincitori saranno avvisati per tempo del giudizio della giuria. La presenza dei vincitori è obbligatoria e conditio sine qua non per l’attribuzione del premio.

La giuria è così composta: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni), Francesco Coscioni (Neo Edizioni), Valerio Valentini (Readerforblind), Raffaele Riba (editor e scrittore), Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore),Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss), Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab) e Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

La cerimonia di premiazione avverrà a luglio (verrà comunicata la data), all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina. La data verrà comunicata ai finalisti a giugno.

Tutte le informazioni sull’andamento del concorso saranno costantemente aggiornate sulla pagina Facebook del Premio Letterario Storie di Sport https://www.facebook.com/premiostoriedisport/ e sul sito del Premio http://www.premiostoriedisport.it/.




CONCERTANDO con Ettore Pellegrino e Silvia Mazzon

Giovedì 28 novembre, nel gioiello barocco di San Giorgio, alle ore 20 ritorna il violinista l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, per un concerto dedicato a Mozart, con una prima assoluta firmata da Roberto Molinelli e due brani del genio salisburghese, ospite della XVI Stagione Concertistica dell’Ofc

Salerno, 27 novembre 2024. Ritorna a Salerno, giovedì 28 novembre alle ore 20, nel gioiello barocco di San Giorgio, il violinista Ettore Pellegrino, ospite della XVI Stagione Concertistica organizzata dall’Ofc di Giulio Marazia, sostenuta dai contributi del MiC e della Regione Campania e patrocinata da Agis e Sistema Med. Il maestro ritorna in doppia veste di Konzertmeister e solista dell’ Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, per una serata (ingresso euro 11) interamente dedicata a Wolfgang Amadeus Mozart, che saluterà anche la partecipazione del violino e viola solista Silvia Mazzon.

“Si cementa con questo concerto – ha dichiarato il direttore artistico dell’OfC Giulio Marazia – la collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese ed Ettore Pellegrino, che quest’anno ha previsto la circuitazione in Abruzzo e in Campania, delle rispettive produzioni delle due orchestre. Questa collaborazione va nella direzione giusta essendo richiesta dal Ministero della Cultura, che vuole gli enti finanziati nell’ambito del Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo, stretti in questo tipo di partnership, che amplia  il raggio d’azione ben fuori dalle rispettive regioni di appartenenza”.

“L’Istituzione Sinfonica Abruzzese – ha continuato Ettore Pellegrino – è estremamente onorata di potersi esibire Salerno, nell’incantevole cornice della Chiesa di San Giorgio, nell’ambito della XVI a Stagione Concertistica dell’Orchestra Filarmonica Campana diretta dal M° Giulio Marazia al quale mi lega una profonda stima umana e professionale e che ringrazio per questa opportunità. Al pubblico salernitano, che sappiamo essere colto e attento, l’Orchestra dell’ISA, con la violista ospite Silvia Mazzon e me nella veste di Konzertmeister e violino solista, offrirà un concerto interamente dedicato a Wolfgang Amadeus Mozart al quale verrà tributato un omaggio con la prima esecuzione assoluta del brano AmadèRondò composto da Roberto Molinelli su Commissione ISA ed ispirato proprio alla grandiosità del genio di Salisburgo. A seguire due composizioni concertanti di Wolfgang Amadeus Mozart di inestimabile valore: il Concertone per due violini  in Do maggiore KV190 e la Sinfonia concertante per violino e viola e orchestra K 364”.

Apertura con la prima assoluta della composizione AmadèRondò di Roberto Molinelli “AmadèRondò è un brano in due movimenti – ha rivelato il compositore marchigiano – costruito interamente su melodie del genio salisburghese, ripensate e rielaborate dal sottoscritto, tratte da numerose sue composizioni strumentali e operistiche (salvo tre giocose ed inaspettate “sorprese”, che subdolamente si inseriscono nell’incedere mozartiano). Il primo movimento, “Spaß Invaders”, vede una serie di “invasori spassosi” che nient’altro sono che citazioni da altre opere e concerti mozartiani che tentano di “disturbare” la struttura del Rondo “Alla Turca”, il cui tema viene ripreso ciclicamente e viene anche sovrapposto ad altri. Nella coda finale, si possono ascoltare ben tre citazioni l’una sull’altra: “Eine Kleine Nachtmusik” sovrapposto al “Molto Allegro” della “Sinfonia n.40”, ed entrambi gravitanti sulla chiosa del già citato Rondo della “Sonata n°11 K 331”.

Il secondo movimento si intitola “Das Zauberorchester” e, come si può intuire, è un divertimento musicale sul “Flauto magico”, del quale citerà l’ouverture e diverse arie. Anche in questo movimento non mancheranno le già accennate “sorprese” e le variazioni strumentali che le combineranno alle immortali melodie del Singspiel mozartiano”. Si passerà quindi, al Concertone per due violini in Do Maggiore KV 190.  Il titolo “Concertone”, che Mozart riserva a questo suo primo concerto con più di un solista, non indica soltanto l’utilizzo di una forma ibrida che nella divisione tra gruppo solistico e tutti ricorda lo schema del concerto grosso di tipo barocco, ma, tolti gli interventi solistici del violoncello principale e del primo oboe, possiamo credere che l’accrescitivo ponga l’accento anche sull’organico strumentale visto che gli archi sono rinforzati da un’ampia sezione di fiati (due oboi, due fagotti, due corni, due trombe)  e dai timpani.

Non si conosce la data di composizione, abrasa sul manoscritto; tuttavia, gli studiosi ritengono di poterla attribuire al maggio del 1773 con il ritorno di Mozart a Salisburgo, dopo il suo ultimo viaggio in Italia. Il brano è articolato in tre movimenti, Allegro spiritoso, Andantino grazioso, Tempo di Minuetto, il Concertone si avvia allegramente in un gioco di contrappunto tra i due violini solisti, l’oboe e l’orchestra. Atmosfera briosa; dopo l’introduzione, viene esposto il primo tema cui ne segue un secondo, subito ripreso dai due solisti. I temi sono riproposti nel ritornello ma non trovano seguito nello sviluppo.

Prima della chiusura si ripetono le quattro battute dell’introduzione. Il secondo movimento, Andantino grazioso, presenta due temi strettamente connessi ed esposti dall’orchestra e dai solisti che dialogano a risposte alternate. Nella lunga coda, l’orchestra ripropone il secondo tema. Il concerto termina con un minuetto ben sostenuto e vivace; nel Trio sono riproposte le parti solistiche. La serata sarà chiusa dalla  Sinfonia concertante per violino e viola e orchestra K 364, composta a Salisburgo nell’estate del 1779. L’opera appartiene al genere del concerto polistrumentale in cui solisti e orchestra sono impegnati in un discorso musicale più intenso e articolato di matrice sinfonica.

 Di rilievo è il rapporto paritetico che si insatura tra violino e viola nel corso dei tre movimenti. Alla viola, strumento che Mozart amava e suonava con grande maestria, sono ad esempio rivolte delle attenzioni particolari, come la prescrizione dell’accordatura un semitono sopra per evitare che l’inevitabile brillantezza del timbro del violino relegasse in secondo piano quello della viola. Il dialogo tra i due strumenti ad arco risulta dunque sempre equilibrato a partire dall’Allegro maestoso, dove violino e viola sono parimenti coinvolti in un uno scambio di temi cantabili, all’Andante, pagina di puro lirismo su un accompagnamento orchestrale chiaroscurale, fino al brillante Rondò in chiusura.                                                                       

Biografie:

Ettore Pellegrino (konzertmeister e solista)

Violinista dalla carriera internazionale, svolge intensa attività concertistica in formazioni cameristiche e con istituzioni liriche e sinfoniche, sia come spalla che come solista, esibendosi in Italia ed all’estero. Si è perfezionato con interpreti di fama internazionale quali: G. Carmignola, F. Ayo, F. Gulli, P. Vernikov e I. Grubert. In passato, è stato spalla dell’Orchestra del Gonfalone di Roma e l’Orchestra Regionale del Lazio, del complesso “I Solisti Aquilani” con concerti in Italia, Germania, Spagna, Belgio, Canada, Francia, Stati Uniti, Egitto, Libano, Marocco. Dal 2000 al 2014 è stato spalla stabile presso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e collabora, sempre con il ruolo di prima parte, con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Silvia Mazzon (violino e viola)

Si è formata come violinista con grandi concertisti e didatti P. Vernikov, Z. Gilels, A. Vinnitsky e I. Grubert. Si è diplomata con il massimo dei voti sia in violino che in viola presso il Conservatorio di Adria e ha conseguito il Master of Music al Conservatorium Van Amsterdam. Si è esibita in Italia e all’estero, come solista sotto la direzione di C. Delfrate, B. Aprea, D. Giorgi, E. Bronzi, D. Soga, G. Di Lorenzi con varie orchestre tra cui l’orchestra del Festival Uto Ughi per Roma, I Filarmonici di Roma, I Salzburg Orchester Solisten, l’orchestra di Padova e del Veneto, la Filarmonica di Brasov, la Sinfonica di San Remo e altre. In formazioni cameristiche ha suonato assieme a grandi musicisti tra i quali F. Manara, I. Grubert, E. Dindo, S. Lamberto, A. Taverna, A. Niculescu, A. Padova, M. Mazzoni, F. Vidal, G. Luisi, E. Torquati, O. Semchuk, G. Sollima, O. Mandozzi, E. Pellegrino. È docente di violino presso il Conservatorio di Reggio Emilia.

L’Orchestra dell’ Istituzione Sinfonica Abruzzese

Il 4 novembre 1970, al L’Aquila, viene costituita l’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA), elemento prioritario di un vasto progetto ideato da Nino Carloni nell’immediato dopoguerra che intendeva realizzare all’Aquila un centro di cultura musicale nel quale la produzione, la distribuzione, la didattica della musica realizzassero un punto di riferimento per l’intera regione allargandosi poi alle realtà limitrofe fino ad un incontro e a un confronto nel livello nazionale ed internazionale.

L’Istituzione Sinfonica Abruzzese nasce all’indomani della comparsa degli enti Regione a statuto ordinario e già nel nome manifesta l’intento di essere espressione reale della volontà di rinnovamento musicale di tutto l’Abruzzo e dei territori vicini.

Il debutto musicale avviene all’Aquila, nella Basilica di San Bernardino il 21 Aprile 1974 con la direzione del M° Gianluigi Gelmetti e il pianista Antonello Neri.

Il 17 luglio 1975, l’ISA viene riconosciuta quale Istituzione Concertistico-Orchestrale dotata di propria orchestra stabile. Il progetto dell’Avvocato Carloni che aveva già portato alla creazione di altre importanti istituzioni musicali – la Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli” (1946) e l’orchestra da camera I Solisti Aquilani diretti dal M° Vittorio Antonellini (1968) – l’istituzione di una cattedra di Storia della Musica presso l’Università dell’Aquila e la nascita del Conservatorio “A. Casella” (1968) raggiungeva così compiutezza.




NATALE IN ABBAZIA mostra-mercato street food musica eventi culturali

A Propezzano la quarta edizione. Domenica 1° dicembre e domenica 15 dicembre 2024 due appuntamenti dalle ore 11 alle 22 nel monumento nazionale

Morro d’Oro, 27 novembre 2024. L’associazione culturale The Frame in collaborazione con l’azienda agricola Abbazia di Propezzano, in sinergia con diverse realtà artigianali, organizza, all’interno dell’incantevole complesso monumentale a Morro d’Oro, la quarta edizione di Natale in Abbazia, per promuovere eccellenze territoriali fra gusto, musica, appuntamenti culturali e mostra-mercato, confermando, inoltre, l’importanza di far rete per crescere, a riprova del fatto che l’Abruzzo è the place to be.

Questo Unconventional Christmas Market, alla sua quarta edizione, unisce cultura, enogastronomia, design, fashion ed artigianato di alto livello. Aziende consolidate e progetti strutturati che hanno molto da dire e che hanno deciso di ritrovare i propri amici e clienti nella magica cornice del monastero di Santa Maria di Propezzano.

MERCATO_Ecco i partners che esporranno nelle due date, alcuni dei migliori esempi del tessuto creativo e produttivo della regione a testimonianza dell’identità e autenticità territoriale come volano di promozione: Arcolaio tessuti di tradizione, Vuscichè moda sostenibile, Podere Francesco azienda agricola, Azienda Agricola D’Orazio Vinditti, Coolt studio borse, Adriana Ricci Atelier, Frantoio Montecchia, Abbazia di Propezzano, Ibrido jewelery di Ai Shimoto, Optimum Sancti Petri di Beppe Iaconelli, La porta dei parchi di Nunzio Marcelli, Ferretti dessert, Pastificio grani antichi, le CerAmiche, Cacao Motum, Egret.

I morbidi peluche, Fragile Panettoni (Iodio lobreria bar), Lamantera project, Paolo Pirelli ceramista castelli, Arte e cioccolato, Mirabiliae collection, Fattoria valle magica, Maflower- flower designer, L’oro della terra tartufi, Bottega Montecchia-miele, Aeolus gin, Gina Babic, Cinzia Iezzi textiles, Le gioie di vera, Paesani liquori, Oishi, Thalassa, Enoteca Centrale di Teramo, I pirati del gusto, il Porcellino, Fatto-Bene. L’evento Natale in Abbazia, che in questa edizione coinvolgerà sia il loggiato al piano terra che la parte superiore del trecentesco complesso monastico di Propezzano, vuole essere anche un momento di aggregazione e convivialità, con la possibilità di godere degli ambienti interni ed esterni di un luogo unico, annoverato tra i monumenti storici d’Italia.

CULTURA_ENTRAMBE LE GIORNATE: A partire dalle 14, ogni ora, saranno effettuati dei minitour dell’Abbazia a cura del Prof. Alberto Melarangelo in collaborazione con il Dams dell’università di Teramo per farne conoscere la storia, l’architettura e, soprattutto, l’heritage ed il DNA dell’omonima azienda vitivinicola di cui è sede.

DOMENICA 15 dicembre alle ore 11.30 presso il refettorio dell’abbazia: “l’Abruzzo e la fotografia d’autore” Un talk dedicato alla rappresentazione fotografica dell’Abruzzo, dai primi dell’Ottocento fino agli anni ’60 del Novecento a cura di Emanuela Amadio di Case di Fotografia. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria https://bit.ly/3CCYnEn

MUSICA_Le giornate saranno accompagnate dal Vinyl set di Andv Manente. Alle 17.00 è la volta dell’esibizione di due gruppi musicali: Il il Trio Samba Jazz di Bruno Marcozzi con un repertorio che spazia tra il sound brasiliano e la trazione napoletana (il 1° dicembre 2024) e Vinyl Donuts concentrato di organic soul, natural R’n’b e boho-rap (il 15 dicembre 2024).

GUSTO_La parte food, per questa edizione, sarà gestita da vari riferimenti gastronomici del territorio, un percorso culinario che porterà i visitatori tra la tradizione abruzzese rivisitata dalla sapiente mano dell’Enoteca Centrale (il 1 dicembre) e dalla rinnovata ed originale proposta del ristorante il Porcellino (15 dicembre), agli estrosi taglieri e cicchetti di Orietta con la sua Enosteria Thalassa, alla degustazione dei formaggi del maestro affinatore Beppe iacovelli con Optimum Sancti Petri, fino ad abbracciare le esotiche proposte fusion di Oishi che collega la tradizione giapponese ai migliori sapori mediterranei, per concludere con i Piarti del gusto che ci delizieranno con il caciocavallo impiccato sciolto su irresistibili bruschette. Non mancherà, in dolcezza, l’esperta proposta di Serena Ciprietti di Arte e cioccolato che ci delizierà con le mini-bombette ed il fumante panettone.

AREA KIDS_Dalle 14.30 alle 20.00 è previsto il servizio di animazione per bambini presso il refettorio dell’abbazia a cura di Infabula, eccellenza nell’animazione e organizzazione eventi.

ISTALLAZIONE: IL 1° dicembre un gigantesco orso morbido attenderà tutti gli ospiti nel chiostro per un suggestivo ricordo di Natale.




IL GIARDINO DI ROBERTA. Un giardino dedicato ai malati oncologici

Presentazione del progetto presso l’Hospice di Torrevecchia Teatina il 30 novembre 2024 alle ore 10:30.

Torrevecchia Teatina, 27 novembre 2024. Il 30 novembre alle ore 10:30, presso l’Hospice di Torrevecchia Teatina (CH) , ci sarà la presentazione del progetto “Il Giardino di Roberta”, la riqualificazione di uno spazio verde adiacente l’edificio per trasformarlo in un  meraviglioso giardino dedicato ai malati oncologici e come luogo di bellezza e di biodiversità.

Il giardino è dedicato alla dott.ssa Roberta Cianci, deceduta il 13 aprile 2024 per una grave malattia, dirigente medico della Radiologia di Chieti dal febbraio 2006. Esperta di radiologia addominale/oncologica ha fatto parte di consigli direttivi di società scientifiche nazionali di settore e autrice di numerose pubblicazioni su riviste internazionali.

Il giardino è promosso dal Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Co.n.al.pa. Pescara-Chieti, nella persona della sua presidente Annalisa Petrucciani, dal Coordinamento Regionale Co.n.al.pa. Abruzzo, dallo staff dell’Hospice, dalla dott.ssa Rita Capanna, medico pediatra e amica di Roberta Cianci; la stesura del progetto è stata curata  dal botanico paesaggista Alessia Brignardello, membro dello staff tecnico-scientifico del Co.n.al.pa. Abruzzo; la sua realizzazione vedrà la partecipazione di varie associazioni e cittadini sensibili che finanzieranno una raccolta fondi con donazioni per portare a termine i lavori entro gennaio 2025.

“Si tratta di un progetto molto importante che sarà dedicato a tutte le persone che soffrono per malattie oncologiche e non solo” spiegano i promotori del giardino, “Inoltre questo giardino rappresenterà una importante riqualificazione e valorizzazione di un’area adiacente l’hospice che diventerà luogo di biodiversità e di contemplazione della natura. Nell’area, infatti, è gia’ presente un orto gestito e curato dal personale dell’Hospice,  nascerà quindi un giardino terapeutico di grande importanza naturalistica.”

“Il messaggio è molto importante: attraverso i giardini noi possiamo valorizzare e recuperare il territorio, migliorare la qualità della vita delle persone e regalare bellezza a chi soffre.”

La presentazione inizierà alle ore 10:30. Gli interventi saranno moderati da Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa. nazionale e curatore di giardini. L’introduzione sarà a cura della dott.ssa Mirella Di Prinzio, direttrice dell’Hospice, della dott.ssa Rita Capanna, tra le promotrici del giardino e del Dott. Massimo Caulo, primario del Reparto di Radiologia dell’Ospedale di Chieti, che racconteranno anche la storia di Roberta Cianci e spiegheranno il valore simbolico di questo giardino.

A seguire gli interventi di Annalisa Petrucciani, promotrice del progetto, presidente di Co.n.al.pa. Pescara Chieti, e di Monica d’Aurelio, presidente del Coordinamento regionale Co.n.al.pa. Abruzzo, che spiegheranno le azioni di promozione per la realizzazione del giardino; a seguire l’intervento tecnico del botanico Alessia Brignardello che spiegherà il progetto del giardino con presentazione dell’opera di riqualificazione e messa a dimora di alberi e arbusti.

A conclusione della mattinata ci sarà la messa a dimora del primo albero del “Giardino di Roberta” che inaugurerà l’inizio dei lavori e delle attività per realizzare il nuovo spazio verde.




MATALÉNE fuori il 27 novembre

Lara Molino e Le Cantatrici d’Abruzzo: nuovo singolo su Spotify, YouTube e tutte le piattaforme digitali

San Salvo, 26 novembre 2024. Uscirà il prossimo 27 novembre 2024 il nuovo singolo della cantautrice abruzzese Lara Molino, il titolo è “Mataléne”.

È un canto del lavoro della tradizione popolare abruzzese (titolo originale “So jute a fa la jerve a lu cannete”) che la stessa Molino ha voluto completamente rivisitare. Questo brano è dedicato in particolare alle due nonne di Lara: Maria e Vitalina, grandi lavoratrici e donne instancabili e la sua uscita cade con l’anno del Turismo delle Radici, indetto dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale che ha visto la stessa regione abruzzese protagonista su più fronti.

Numerose sono le soddisfazioni per la Molino in questo 2024 in cui ha da poco ritirato il premio il Serpente d’oro durante la Notte dei Serpenti a Pescara, manifestazione del Direttore artistico, il Maestro Enrico Melozzi o l’invito a cantare in Belgio, a Marcinelle.

Tra gli impegni dell’artista di San Salvo non manca mai quello di studiare, fare ricerca continua, sulla storia abruzzese, sul dialetto e la musica popolare. Oltre a comporre nuove canzoni e scrivere nuovi spettacoli musicali, prosegue con le attività dell’Associazione Culturale Nonsolomusica, fondata nel 2002. Grazie ai corsi di musica organizzati dall’associazione, concerti musicali, saggi di musica, incisione di CD, formazione di cori, tante edizioni di San Salvo Musica Festival, di Spazio Cant’autori, come la stessa Molino ammette, ha avuto la possibilità di conoscere tante persone, tanti musicisti ed “ho cercato – spiega – di realizzare ogni anno nuove e belle iniziative per seminare cultura nel territorio. Da qualche anno ci occupiamo anche di Musicoterapia e dunque ci dedichiamo anche a progetti speciali che prevedono sensibilità e preparazione.

Amo stare con i ragazzi, ma anche con gli anziani, ci sono persone stupende che ho conosciuto e mi è capitato tante volte, durante il lavoro, di provare forti emozioni”.

Ci sono vari elementi nuovi in questa pubblicazione: l’artista infatti pur realizzando una sua personalissima versione, ha scelto di interpretare una canzone non composta in prima persona; “canto per la prima volta insieme ad altre voci femminili, un gruppo vocale, denominato ‘Le Cantatrici d’Abruzzo’ che, voglio sottolineare, nascono in questa occasione, grazie a Mataléne; è una canzone cantata, suonata e arrangiata da sole donne e non è presente il suono della chitarra come in tutti gli altri brani da me composti; è pubblicata in un giorno speciale quello del mio compleanno” – anticipa.

“L’idea di registrare ‘Mataléne’ – spiega Lara Molino – mi è venuta una sera durante delle prove musicali con una collega, Maria Aurelia Del Casale. Lei ha iniziato a suonare una particolare ritmica col suo tamburo ed io ho iniziato ad improvvisare con la voce. Mi sono subito accorta che era successo qualcosa di speciale. Qualche settimana più tardi ho avuto l’opportunità di fare ascoltare questa canzone, ancora in fase embrionale, ad un grande artista e Maestro di tammorra, Luca Rossi che mi ha esortato ad andare avanti e registrare: così è nata ‘Mataléne’.

Questo singolo è stato registrato tra l’Abruzzo e la Toscana, un matrimonio che vede la nascita di questo nuovo progetto al femminile ossia Le Cantatrici d’Abruzzo con la stessa Molino ed inoltre Maria Aurelia Del Casale che ha suonato anche le percussioni, Emanuela Molino e Carla Magnoni: un progetto in divenire; infatti, sono previsti nuovi ingressi e nuove collaborazioni.

“Sono fiera di questo lavoro che segna l’inizio di un percorso nuovo. Sto preparando infatti un importante spettacolo teatrale e musicale che spero venga accolto e supportato come merita. Da mesi sto componendo nuovi brani, scrivendo monologhi e dialoghi da interpretare: è un periodo molto bello, di intensa ricerca e studio” – conclude l’artista abruzzese.

Credits del nuovo singolo

Voce solista: Lara Molino

Percussioni: Maria Aurelia Del Casale

Voci: Carla Magnoni, Maria Aurelia Del Casale, Emanuela Molino

Arrangiamenti, Produzione Artistica: Carla Magnoni

Produzione esecutiva: Lara Molino e Ass. Culturale “Nonsolomusica” (San Salvo – CH)

Recording : Francesco Apolloni presso P.I.M.S. Studio di Vasto (CH)

Mixering e Mastering: Carla Magnoni presso Il Pollaio Music Studio di Chiusi (SI)

Dal 27 novembre, “Mataléne” è presente su tutte le piattaforme digitali, come Spotify, ITunes, Deezer, ecc. ed anche in formato video su YouTube.

Lara Molino

Cantautrice, musicoterapista, educatrice musicale nel suo Abruzzo, è una delle musiciste abruzzesi più attive, autrice di oltre duecento canzoni, di quattro album e di due recitals. A tredici anni inizia a suonare la chitarra e si scopre immediatamente autrice, tanto da ottenere importanti riconoscimenti, sin da adolescente, alle varie rassegne a cui partecipa con le sue canzoni.

Grazie alla frequentazione della Hope Music School di Roma, Lara si confronta con musicisti prestigiosi quali Mario Lavezzi, Maurizio Fabrizio, e Oscar Prudente, così viene notata e intraprende la sua prima attività concertistica. Tra le varie e importanti esperienze sono da segnalare l’apertura del concerto teatino di Gianni Morandi nel 2009, la collaborazione con il violinista Michele Gazich, il premio speciale al “Festival della Canzone Dialettale d’Autore” di Ospedaletti, assegnatole da Giorgio Calabrese in persona, presidente della giuria, il premio internazionale Dean

Martin. Figura tanto canonica quanto anomala di cantautrice, impegnata nel sociale e nel volontariato, Lara Molino scrive i suoi testi in italiano e in dialetto abruzzese, e si accompagna con chitarra e armonica a bocca. La sua prolifica vena creativa si è espressa negli anni attraverso le numerose canzoni ma anche in quattro album: Tra le mie braccia (2006), Il mio angolo di cielo (2009 – prodotto da Massimo Varini), Fòrte e gendìle (2017 – prodotto da Michele Gazich), Amoremé (2022 – prodotto da Carla Magnoni). È autrice di due recitals: “Grazie, Scusa, Permesso” e “La terra è di chi la canta”.




SERATA INTERNAZIONALE CON IL MAESTRO LÜ JIA

Note di Speranza, 2° appuntamento della Rassegna Concertistica

Pescara, 26 novembre 2024. II appuntamento della Rassegna concertistica per la Pace “Note di Speranza”, organizzato dall’Arcidiocesi di Pescara-Penne con il contributo della Fondazione PescarAbruzzo, per giovedì, 28 novembre.

Concerto a ingresso libero, alle ore 21, presso la Chiesa Spirito Santo di Pescara, con la partecipazione straordinaria del Maestro Lü Jia.

«È una serata internazionale speciale – spiega Roberta Fioravanti, direttrice artistica della Rassegna giunta alla quarta edizione – proprio perché abbiamo l’onore di ospitare il Maestro Lü Jia grazie al sodalizio personale con il Maestro Paolo Morena. Lü Jia vanta una prestigiosa carriera non solo in Cina, suo Paese d’origine dove tuttora ricopre importanti incarichi artistici, ma in tutto il mondo con una presenza significativa in Italia, dall’Orchestra di Santa Cecilia all’opera di Verona e alla Scala di Milano, solo per citarne alcune»,

Sotto la sua direzione il Maestro Paolo Morena eseguirà il Concerto per violino e orchestra di Max Bruch. A completare il programma del Concerto la VII sinfonia di Ludwig van Beethoven eseguita dall’Orchestra Filarmonica di Pescara.




IMPORTANTE ESPERIENZA NELLA MEDIAZIONE CULTURALE

Studenti del Polo Liceale Ovidio di Sulmona a Parigi

Sulmona, 26 novembre 2024. Nei giorni scorsi, nel quadro delle opportunità offerte dal Ministero dell’Istruzione per lo sviluppo di competenze trasversali (PCTO), 22 studenti del liceo linguistico dell’Istituto “Ovidio” di Sulmona hanno partecipato ad una settimana di formazione intensiva sulla professione interdisciplinare di “guide-conférencier”. L’agenzia “Parigirando”, dedita alla mediazione culturale, alla valorizzazione del patrimonio artistico e allo sviluppo del turismo sostenibile in Europa, ha coordinato e costruito l’attività di stage con Emanuela Cosentino e Cinzia Anzellotti, professoresse di Francese e Storia dell’arte del gruppo scolastico sulmonese, in esplorazione attraverso la Villa Lumière.

I moduli formativi sono stati predisposti dalla guida ministeriale e bi-nazionale Simone Prosperi (responsabile del progetto e fondatore dell’agenzia Parigirando), in cooperazione con Emanuela de Camillis e Margherita Cavenago, anche loro guide franco-italiane.

Dal 18 al 22 novembre, gli studenti hanno partecipato a corsi intensivi su diverse tematiche legate alla figura poliedrica del mediatore culturale di “guide-conférencier“. Hanno studiato gli aspetti tecnici della professione e poi si sono lanciati nella progettazione di itinerari guidati e nella redazione di articoli turistici su Web, focalizzandosi anche sull’uso di strumenti digitali per la promozione culturale. Il gruppo scolastico ha potuto immergersi nel mondo delle visite culturali della città di Parigi, apprezzandone al meglio storia ed evoluzione, non solo come fruitore, ma come attore. Gli studenti, infatti, accompagnati ed istruiti da Simone, Emanuela a Margherita, hanno infatti avuto anche il ruolo da guide. Ogni attività è stata affiancata da valutazioni interattive che hanno permesso loro di testare le competenze acquisite.

Indispensabile, e di notevole sagacia e precisione, è stata l’opera di co-costruzione condotta dalle professoresse Emanuela Cosentino e Cinzia Anzellotti che hanno accompagnato i ragazzi nel percorso formativo fin da principio. Le professoresse hanno facilitato l’integrazione degli studenti al programma, garantendo una partecipazione valorizzabile in futuro, e rendendo l’esperienza una vera e propria opportunità di crescita.

Al termine dello stage, gli studenti hanno conseguito una certificazione scolastico-formativa.  «Esperienze arricchiscono il bagaglio di competenze dei nostri studenti, proiettandoli in una dimensione internazionale e rafforzando il legame tra scuola e mondo del lavoro. Gli scambi internazionali sono una risorsa preziosissima anche in questa direzione. Ringrazio per questo le docenti e i nostri partner internazionali che credono e lavorano con passione e impegno nel portare avanti tali attività.»come queste», ha affermato il dirigente dell’IIS Ovidio, Caterina Fantauzzi «Grande soddisfazione per l’alto livello dello stage è stata espressa dalle docenti accompagnatrice e dai partner internazionali.

«I ragazzi hanno dimostrato una preparazione linguistica eccellente e una notevole curiosità culturale, qualità fondamentali per eccellere in questo settore», è stato il commento di Simone Prosperi. «La loro passione e dedizione sono state un esempio di come il nostro patrimonio umano sia ricco e promettente.»




NECESSARIO INVERTIRE LA ROTTA!

Ortona in regresso, perde residenti, dinamica ed attrattiva, contrariamente all’andamento demografico delle realtà costiere limitrofe.

Ortona, 25 novembre 2024. Fenomeno davvero controverso quello che si registra ad Ortona; realtà vicine come Francavilla, S. Giovanni Teatino e Vasto crescono in ogni ordine e misura, Ortona regredisce; sempre meno residenti, circa mille in pochi anni, sempre meno dinamiche economiche, sempre meno attrattiva.

Una riflessione è quanto meno auspicabile fra le forze politiche locali e quanti si accingono a proporsi per amministrare la città.

Inutile e dannosa l’aggregazione conveniente per il solo scopo di raggiungere un potere; la città ha bisogno di uno scatto d’orgoglio; ha necessità di riprendere la strada della crescita, dello sviluppo economico e sociale, utilizzando le risorse che lo Stato e la Regione mettono a disposizione.

Questa è la strada giusta da percorrere per il rilancio; un cammino che si apre solo con le giuste analisi che si calano nella realtà, con idee autentiche e veri progetti che si possono concretizzare e con i programmi che vanno attuati e monitorati.

Ecco, per il rilancio di una cittadina, di un porto, di una realtà cardine della dinamica economico – sociale della costa adriatica, serve davvero invertire la rotta.

La prossima amministrazione comunale dovrà necessariamente definire il ruolo della città nel panorama abruzzese al fine di completare le infrastrutture (Porto, Bretella A14 – Porto, Viabilità, Piste ciclopedonali, ecc.) al fine di attrarre nuovi investimenti compatibili con la vocazione turistica del suo territorio e creare le condizioni per la nascita di nuove opportunità lavorative per i giovani che, purtroppo, oggi sono costretti a guardare altrove, spesso all’estero.

La nuova amministrazione comunale dovrà necessariamente chiarire chi governa la nostra area industriale! Siamo fuori dall’ARAP (l’Agenzia Regionale per le Attività Produttive istituita nel 2011 con la Presidenza della Regione di Chiodi) e non abbiamo riferimenti certi per invogliare eventuali investitori a scegliere il nostro territorio.

È necessario, quindi, che la prossima amministrazione comunale chieda con forza alla Regione Abruzzo di inserire la città di Ortona nell’ARAP da cui è stata esclusa nel momento in cui è stata istituita con L.R. n. 29 luglio 2011, n. 23; è l’ARAP che gestisce le aree produttive del territorio regionale creando le condizioni per lo sviluppo e la crescita delle varie aree della Regione.

La prossima amministrazione, inoltre, dovrà avere la capacità politica di completare le infrastrutture turistiche della città: messa in sicurezza delle aree dei Saraceni, recupero delle Fornaci in località Saraceni, il completamento e la gestione della pista ciclopedonale, il completamento delle infrastrutture turistiche nella zona nord, gli accessi al mare, i parcheggi e l’illuminazione sulla Postilli – Riccio e l’approvazione del Piano Demaniale Marittimo per consentire la nascita di ulteriori stabilimenti balneari.

Interventi indispensabili per la città sono necessari anche per il centro urbano come il recupero degli alloggi popolari nel quartiere San Giuseppe; in questa zona ci sono delle palazzine in forte degrado, oltre alle altre quattro abbandonate e disabitate perché inagibili.

È necessario trovare una soluzione con l’ATER, ente gestore, magari coinvolgendo anche imprese private, per ridare decoro e dignità ad una delle zone più belle della città.

Un discorso più complicato riguarda il problema dei parcheggi che sta turbando i commercianti e i residenti delle zone interessate. Insieme al gestore che ha il contratto di gestione per quindici anni, bisogna trovare l’accordo per alleviare il peso che attualmente grava sui cittadini, soprattutto su quelli residenti nelle zone tutte blu!

La prossima amministrazione, inoltre, dovrà impegnarsi notevolmente per la salvaguardia di un settore dell’economia locale che nel passato ha avuto un ruolo importante per la crescita della nostra comunità;  pur avendo poche competenze sul settore dell’Agricoltura, l’Amministrazione Comunale dovrà incentivare l’Unione delle cantine sociali locali, una operazione che sicuramente porterà maggiore benessere per gli agricoltori soci delle stesse cantine.

Un discorso a parte merita il problema della sanità ortonese e dell’Ospedale di Ortona.

Dopo le vicende del passato che hanno visto il declassamento del nostro nosocomio a stabilimento dell’Ospedale di Chieti, con la chiusura di numerosi reparti che funzionavano regolarmente, con la nuova rete ospedaliera approvata il 12 dicembre 2023 dal Consiglio Regionale, al nosocomio ortonese G. Bernabeo è stata restituita la dignità di Ospedale con la classificazione di Ospedale di Base. 

Questa classificazione, secondo la legge, comporta il ripristino di alcuni reparti che nel passato sono stati soppressi. Secondo questa nuova classificazione l’Ospedale di Ortona dovrà avere i reparti autonomi di Medicina, Chirurgia Generale, Ortopedia, il Servizio di Anestesia, La Radiologia, il Laboratorio di Analisi, l’Emeroteca, letti per osservazione breve intensiva, oltre al Pronto Soccorso attivo 24 ore su 24.

Purtroppo, dopo circa un anno dall’approvazione della nuova rete ospedaliera da parte del Consiglio Regionale, non ci sono segnali per il ripristino di quanto previsto per legge e che i cittadini si aspettano. Le forze politiche locali e l’Amministrazione Comunale anche su  questo problema dovranno  far sentire pesantemente  la loro voce.

In conclusione, per riprendere la via della crescita la città ha bisogno di una amministrazione che, indipendentemente dalla casacca politica che indossa, abbia come unica finalità il bene comune ed abbia la capacità di sostenere, con forza, le ragioni della città e del suo comprensorio, nelle sedi dove si assumono le decisioni.

Per queste motivazioni le forze politiche locali dovranno avere la capacità di dialogare e, dopo il necessario confronto, sostenere le stesse ragioni nei confronti degli enti sovracomunali.

La Redazione




BASTARDE SENZA GLORIA

Contrasto alla violenza sulle donne

Pescara, 25 novembre 2024. Anche la Uao Spettacoli, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne invia un forte messaggio sul palco con lo spettacolo teatrale “Bastarde senza gloria”, questa sera, 25 novembre alle ore 21:00 sarà a Pescara al Teatro Sant’Andrea (piazza Sant’Andrea, 7): lo spettacolo di Gianni Quinto con Gegia, Manuela Villa, Valentina Olla, Morgana Giovannetti, Sabrina Pellegrino, Giulia Perini, Eugenia Bardanzellu è una produzionedella stessaUaoSpettacoli con la collaborazione del Teatro Stabile d’Abruzzo.

L’adattamento e la regia dello spettacolo sono di Siddhartha Prestinari:è un testo contemporaneo che ha già emozionato molti teatri d’Italia proprio perché affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda.

A causa di insindacabili tagli al personale infatti, viene richiesto loro di nominare una collega da fare fuori. Ed ecco che ci si trova di fronte ad una grande sfida, quella di sette donne da raccontare nelle loro fragilità e imperfezioni, nei loro cliché e desideri irrealizzabili: si tratta di uno spettacolo tragicomico ricco di battute al vetriolo, in cui ridere e sbeffeggiare i piccoli, grandi drammi che la vita preserva; qui una pausa caffè si trasforma in uno stillicidio di accuse, giudizi, condanne, in una lotta alla sopravvivenza in cui tutto è lecito.

Questo spettacolo, che ha matrici drammatiche, è una commedia che vede l’eterno colpo di fioretto tra dramma e comicità, in un mix agrodolce in cui ridere è l’unica possibilità per sopravvivere. E’ una lente d’ingrandimento sulla paura che, anarchica, compie scelte inaspettate e tira fuori il nero seppia dell’anima: io contro te.

La donna in fabbrica: madre, moglie, amante, lesbica o straniera, non smette di essere donna con tutta la sua complessità e fragilità ma indossando sempre la sua fiera ironia. Si scaglia come un felino, ride di sé stessa, ferisce per sbaglio, uccide se necessario ma rinasce come una fenice, anche a costo di perdere.




(RI)COSTRUIRE LA PACE IN EUROPA

Dopo 1000 giorni di guerra

di Maurizio Cotta

PoliticaInsieme, 25 novembre 2024. Mille giorni di guerra terribile al centro del continente europeo, con centinaia di migliaia di morti e feriti, danni incalcolabili alle strutture civili, milioni di persone in fuga dalle zone di guerra, rendono chiaro quanto distruttivo sia il venire meno della pace e quanto grande sia il bisogno di ricostruirla.  Appunto ricostruirla, perché la pace non basta invocarla bisogna mettere in atto le condizioni che la rendano possibile e non effimera.

La pace non è un semplice cessate il fuoco (anche se questo può essere un primo utile passo). Va inoltre precisato che non ogni pace è uguale: la pace può essere più o meno giusta e l’equilibrio tra benefici e costi per le parti interessate (cioè in definitiva le persone concrete che la vivono) può variare significativamente contribuendo così anche alla sua maggiore o minore accettabilità. Poiché ogni serio discorso sulla pace richiede una riflessione sulle condizioni che la rendono possibile e stabile conviene partire dal lungo periodo di pace del quale ha prevalentemente goduto l’Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale fino all’aggressione russa all’ Ucraina del febbraio 2022 (senza dimenticare però che nell’area post-jugoslava ci sono stati periodi drammatici di guerra interetnica e che nelle zone di confine tra Russia e Ucraina già dal 2014 c’è stata una guerra strisciante).

A essere precisi, e per imparare meglio dalla storia di un’epoca di pace oggi messa in discussione, questo lungo periodo va suddiviso in due periodi caratterizzati da assetti di pace diversi. Il primo dall’inizio della guerra fredda nel 1947 al crollo dell’Unione Sovietica nel 1989-1991, il secondo da quel momento alla aggressione russa del 2022. La pace per l’Europa nel primo periodo è stata assicurata essenzialmente dall’equilibrio militare basato su deterrenza atomica e convenzionale tra i due blocchi guidati dagli Stati Uniti e dall’Unione Sovietica. Le due parti dell’Europa divisa hanno goduto in maniera molto diversa dei benefici della pace. I paesi dell’Europa occidentale hanno potuto

che ha nella forza militare la sua principale risorsa e non esita ad usarla per raggiungere i suoi fini. A questo si deve aggiungere il nuovo Presidente americano le cui intenzioni verso l’Europa sono altamente incerte.

In questo contesto e sulla base di un esame realistico delle condizioni createsi sul campo e delle prospettive che lasciano intravedere (anche se possono non piacerci), occorre mettere a fuoco quali siano gli interessi primari da salvaguardare negli scenari di chiusura della guerra che oggi sono forse raggiungibili. Il primo è quello di garantire la sopravvivenza dell’Ucraina come paese libero e indipendente e con prospettive di futuro, il secondo è quello di assicurare che anche i paesi dell’Unione Europea (in particolare quelli orientali) siano protetti da minacce russe

alla loro sicurezza. Questo richiede innanzitutto che l’Ucraina, con la continuazione degli aiuti militari americani ed europei, sia messa nelle condizioni di contenere il tentativo di Putin di una ulteriore avanzata che metta rischio le grandi città di Kharchiv, Dnipro e Odessa e che quindi fallisca il tentativo russo di assoggettare il paese. Un esito diverso getterebbe su tutta l’Europa un’ombra gravissima di incertezza. Da questo risultato dovrebbe partire l’azione diplomatica per arrestare stabilmente la guerra.

Poiché sembra oggi altamente improbabile che la guerra sia chiusa da un trattato di pace che definisca giuridicamente la situazione (e che sancirebbe la legittimità dell’annessione di ampi territori ucraini), una soluzione armistiziale che congeli la situazione sul campo e rinvii a tempi migliori una pacifica soluzione dei confini tra Russia e Ucraina è oggi l’alternativa più realistica da perseguire. Il non piccolo prezzo di questa soluzione per il paese aggredito è quello di dover rinunciare a recuperare i territori illegalmente sottrattigli; questo prezzo dovrebbe essere compensato dalla prospettiva per la popolazione ucraina di un futuro pacifico e dedicato alla ricostruzione (non diversamente da quello di cui hanno goduto ai loro tempi la Germania occidentale e la Corea del Sud).

Naturalmente, la chiave di questa soluzione sono garanzie a tutta prova che un’aggressione russa non si ripeta. A questo fine sembra difficile immaginare una soluzione che non preveda anche la presenza di consistenti truppe (europee) sul territorio ucraino (con un mandato ONU?). Va inoltre aggiunta un’integrazione accelerata con l’Unione Europea per la ricostruzione dell’Ucraina. Una soluzione del genere potrebbe forse far guadagnare il tempo necessario perché in Russia maturi una riflessione sul terribile disastro che l’operazione speciale di Putin ha rappresentato (sul piano economico, geopolitico e ancor più delle perdite umane) per il Paese stesso e si possa riprendere un dialogo di cooperazione tra le due parti del Continente europeo.

Come nelle due fasi precedenti di pace è necessario contare ancora sul ruolo di garanzia degli Stati Uniti, ma il ruolo dei paesi europei integrati nell’Unione dovrebbe raggiungere un livello ancora più alto. Una seria politica estera e di difesa europea non é più procrastinabile.




GESÙ, PILATO E LE MALATTIE POLITICHE del sovranismo e del populismo

Quando il nostro modo di concepire e vivere il potere è molto simile a quello di Caifa o di Pilato o del popolo sobillato, stiamo tradendo il Signore, stiamo tradendo la democrazia

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 24 novembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?».

Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?»

Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?»

Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?»

Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re.

Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (Gv 18, 33-37 – XXXIV TO/B Cristo Re).

Una delle parole del momento è “sovranismo”. È in coppia con un’altra malattia politica: populismo. Non so quanti cristiani abbiano mai pensato che il Vangelo è anche annuncio per coloro che vogliono pensare e fare la politica. Lo è, in particolare, questo brano: il colloquio tra Gesù e Pilato, che è una fonte inesauribile per coloro che vogliono capire un po’ più di potere e rischi annessi e connessi. Meditarci su, nella domenica in cui celebriamo la festa di Cristo Re è un ottimo modo per togliere la festa da un ritualismo vuoto e fuori luogo. Certo Gesù è re, lo è e lo resterà sempre, fino alla fine dei tempi e oltre. Tuttavia, questo re non è fuori del tempo, è qui tra noi e ha molto da insegnare ai poteri e ai cittadini di questo mondo.

Il miglior commento, che abbia mai letto, al dialogo tra Gesù e Pilato, è il testo di Gustavo Zagrebelsky: “Crucifige e la democrazia” (Einaudi).   L’autore descrive il dialogo tra Gesù e Pilato come l’eterno scontro tra chi serve la democrazia e chi se ne serve, tra le ragioni del potere, della forza, dell’ideologia, del fondamentalismo, e quelle della ricerca comune, del dialogo attento, della mitezza e insieme dell’intransigenza. In questi giorni, in cui le nostre democrazie si interrogano, sulla loro natura, perché scosse violentemente da terrore e guerra e messe alla prova da populismi e sovranismi, la lezione assume una sua drammaticità e pregnanza.

Zagrebelsky spiega che l’intero brano porta a individuare almeno tre modi di intendere la democrazia. Il primo è quello della “democrazia dogmatica”: sostenuta da chi, come Caifa,  come ogni autorità dogmatica, “difende sé stessa difendendo il dogma e viceversa, onde non si può mai sapere con sicurezza se il potere serve il dogma, o se il dogma serve il potere”.

Ci sono, poi, i seguaci della “democrazia scettica”, come Pilato. Per l’autore “lo scettico, poichè non crede in nulla, può tanto accettare la democrazia quanto ripudiarla. Se è davvero scettico, non troverà nessuna ragione per preferire la democrazia all’autocrazia. O meglio, troverà una ragione non nella fede in qualche principio, ma in una convenienza. Potrà cioè essere democratico, fino a quando lo sarà, non per idealismo ma per il realismo del proprio interesse, cioè per opportunismo.”

Infine, ci sono coloro che credono nella “democrazia critica”: “A questi due modi di pensiero – opposti nel fondamento ma convergenti nella strumentalizzazione – una teoria come fine e non solo come mezzo deve saper contrapporne un altro, che non presuma di possedere la verità e la giustizia ma nemmeno ne consideri insensata la ricerca. È questo il pensiero della possibilità che è proprio di coloro che rigettano tanto l’arroganza della verità posseduta quanto la rinuncia della realtà accettata”.

Ovviamente il libro è molto più ricco di queste brevi citazioni. Il testo può essere un ottimo aiuto per non cadere nelle trappole delle democrazie malsane e degeneri. Gesù è ben cosciente che il “suo Regno non è di questo mondo”, eppure ha molto da dire sulle nostre democrazie. Quando il nostro modo di concepire e vivere il potere è molto simile a quello di Caifa o di Pilato o del popolo sobillato, stiamo tradendo il Signore, stiamo tradendo la democrazia.

Gesù, Pilato e le malattie politiche del sovranismo e del populismo




IL FOLIAGE: FOGLIAME AUTUNNALE

di Luciano Pellegrini

Sulmona, 24 novembre 2024. Il 21 novembre si celebra la Giornata Nazionale degli alberi. Il suo scopo è salvaguardare il nostro ecosistema, con la cura e la valorizzazione degli alberi, che hanno il loro ruolo essenziale, nei boschi, per il verde urbano, per la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’inquinamento.

Io lo ricordo con il Foliage: Fogliame Autunnale. È un magico spettacolo della natura, un incantesimo, una fiaba, dove gli alberi impongono i propri colori delle foglie, dal giallo canarino al rosso porpora, dal verde intenso all’arancione, dall’ocra al marrone. Per me è una ricerca, un piacere osservare questo cambiamento cromatico delle foglie, una policromia di colori per incorniciare la natura, che nessun pittore riuscirà a realizzare. Purtroppo, da alcuni anni, (e quest’anno è stato il peggiore), il Fogliame Autunnale, tarda a mostrarsi e dura poco, a causa del cambiamento climatico e di conseguenza, per il riscaldamento globale.

La conferma del clima pazzo, è stato che all’improvviso, dal caldo estivo, si è passati al freddo intenso, con una precipitazione nevosa. Per trovare il Fogliame Autunnale, appena la temperatura è aumentata e quindi la neve sui 1300 metri si è sciolta, ho percorso la carrareccia D1, che da Passo Lanciano (1310 m), Parco Nazionale della Maiella, conduce ai Piani di Tarica, per proseguire verso Serramonacesca PE. È un percorso boschivo, che mi ha offerto la possibilità di vedere e fotografare il Fogliame Autunnale.

La difficoltà è che nell’andata si va in discesa ma nel ritorno, bisogna salire. Arrivo in un pianoro, c’è una casa pastorale ben conservata (750 m), dove ho deciso di fermarmi. Confesso che molti tratti in discesa sono stati molto scivolosi, per la poca neve trasformata in vetrato. In questo territorio, (e sono ancora visibili), ci sono i resti delle costruzioni dei centri fortificati megalitici, che presidiavano le alture e gli accessi ai pascoli della civiltà italica (secoli IX – VI a.C.). Terminata la salita abbastanza faticosa, non potevo non fermarmi al Piano di Rienzi, alla Capanna Pastorale di Cerrone. È una curiosa roccia a forma tronco conica, un capolavoro realizzato da Alfonso Cerrone, che nacque a Vittorito di Caramanico PE nel 1845. Appassionato di montagna, ha realizzato questa capanna nel pieno delle forze, fra i 35 e 45 anni. Fu un esperto scalpellino che con tenacia e pazienza, riuscì a scavare questa roccia abitabile, con i principali arredi. Una scultorea porta con incisioni, un camino con focolare, alcuni ripostigli, un giaciglio. Alfonso Cerrone morì quasi centenario a Lettomanoppello PE.

Conclusione

Un percorso panoramico, storico, eremitico, dove si possono contemplare le capanne di pietra, l’ampio panorama Mare Monti e che, in questo periodo, mi ha offerto di godere Il Foliame Autunnale nel silenzio, distratto solo dalle orme della fauna selvatica.

Distanza A/R 8 km

Dislivello +/- 560 m

Tempo 3 ore senza sosta

Difficoltà E




COME È POSSIBILE!!!!!

Ortona, 24 novembre 2024. Fa bene a lamentarsi il Presidente della Tombesi (società sportiva calcio a cinque) per il costo orario elevato per l’uso della palestra a Fonte Grande!

Il subentro alla gestione delle strutture sportive a Fonte Grande è stato autorizzato dalla Giunta Comunale con delibera n. 33 del 17 febbraio 2022 alle medesime condizioni previste dal contratto con il gestore uscente così come si legge nel dispositivo della delibera in questione:

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso…………

a voti unanimi

DELIBERA

  1. Autorizzare, per i motivi di cui in narrativa, il subentro nella gestione del Centro Sportivo di Fonte Grande in favore della “SOLUR Sas di Sebastiani Daniele & C” in luogo dell’attuale gestore Cotellessa Mauro Alan Riccardo, fino alla naturale scadenza del contratto ed alle medesime condizioni previste nella convenzione stipulata il 18.1.2011, rep. 2166.
  2. Demandare ai dirigenti competenti gli atti consequenziali.

Non credo che la convenzione stipulata il 18 gennaio 2011 tra Comune e soggetto gestore dia la possibilità di aumentare i prezzi per l’utilizzo delle strutture sportive in maniera arbitraria!!!!!

Sarebbe opportuno che chi di competenza facesse gli opportuni approfondimenti su tutta la vicenda, a partire dal subentro, al fine di dare certezze alle numerose società sportive ortonesi che operano sul territorio e che raccolgono tantissimi ragazzi!

Tommaso Coletti




LA DIOCESI IN ASCOLTO DEI GIOVANI

Ti Ascolto:  oggi apre nei locali del Caritas Point di Teramo uno spazio di orientamento e supporto a giovani e adolescenti

Teramo, 23 novembre 2024. Sono in preoccupante incremento i casi di sofferenza, dolore e violenza tra i minori. Il disagio individuale si è fatto ormai allarme sociale e desta ancora più inquietudine la frequente difficoltà nel cogliere i segnali di disturbo, che spesso covano invisibili prima di manifestarsi in maniera drammatica.

Per questo la Diocesi di Teramo-Atri ha deciso di aprire nei locali del Caritas Point in piazza Orsini n. 4, a Teramo, uno sportello di ascolto che metterà a disposizione dei ragazzi e delle ragazze in cerca di supporto psicologico un’equipe di professionisti in grado di aiutarli, e che lavorerà in rete con tutte le realtà del territorio competenti.

Lo sportello sarà aperto il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 20.00 previo appuntamento da fissare attraverso il numero verde 800031936 o tramite e-mail all’indirizzo spaziogiovaniteramo@gmail.com. Il servizio è coordinato dall’Ufficio diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili, in collaborazione con la Caritas diocesana e con gli Uffici diocesani di Pastorale Giovanile, di Pastorale Universitaria e di Pastorale Scolastica.

“Ti ascolto” è uno spazio che nasce dal progetto “Costruiamo insieme il futuro”, finanziato anche dalla Regione Abruzzo e dai fondi 8xmille della Chiesa Cattolica, con lo scopo di promuovere l’accompagnamento, il benessere psicologico e l’impulso alla partecipazione nelle nuove generazioni.

L’inaugurazione dello sportello avverrà al termine di un’altra iniziativa dedicata ai giovani: la XXXIX Giornata Mondiale della Gioventù diocesana in programma sabato 23 novembre a Teramo, sul tema “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi” (Is 40, 31) scelto da Papa Francesco. I giovani della diocesi, convocati a questo importante momento di Chiesa, si incontreranno alle 15.30 sul piazzale del Santuario della Madonna delle Grazie. Da lì muoveranno in pellegrinaggio verso la Cattedrale, dove riceveranno dalle mani del Vescovo Lorenzo Leuzzi il Vangelo di Luca. A seguire (ore 17.30) il taglio del nastro allo sportello d’ascolto.




PMI DAY DI CONFINDUSTRIA ABRUZZO MEDIO ADRIATICO

Le piccole e medie imprese associate aprono le porte agli studenti per la XV giornata nazionale

Pescara, 23 novembre 2024. Si è celebrata ieri, 22 novembre, la XV Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese – PMI DAY, un’iniziativa promossa dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico che, anche quest’anno, ha coinvolto studenti, imprenditori e istituzioni per valorizzare il ruolo cruciale delle PMI nel tessuto economico e sociale del territorio. 

Protagonisti 130 studenti provenienti da 6 scuole superiori, ospitati da 6 aziende eccellenti nelle province di Chieti, Pescara e Teramo. Attraverso visite guidate, testimonianze e attività pratiche, gli studenti hanno avuto l’opportunità di scoprire da vicino il talento, la dedizione e l’innovazione che caratterizzano il lavoro delle imprese del territorio. 

Il ruolo delle PMI nell’economia abruzzese 

Le PMI rappresentano il cuore pulsante dell’economia abruzzese, costituendo circa il 99% delle imprese regionali e generando oltre il 65% del valore aggiunto locale. Particolarmente attive nei settori manifatturiero, agroalimentare, turismo e servizi, esse impiegano più del 70% della forza lavoro regionale, dimostrando un ruolo insostituibile nella creazione di posti di lavoro e nella crescita economica del territorio. 

Il PMI DAY è un’occasione per evidenziare l’importanza di queste aziende nel promuovere non solo sviluppo economico, ma anche innovazione, sostenibilità e benessere sociale, soprattutto in un contesto di trasformazione digitale e sfide globali. 

I numeri del PMI DAY

Le Aziende partecipanti sono state Aumatech S.r.l. (San Salvo), con Marco Monaco e Luigi Tereo, che ha ospitato l’ITIS “E. Mattei” di Vasto; Citra Vini S.C.A. (Ortona), rappresentata da Sandro Spella e Giuseppe Colantonio, che ha ospitato l’IPSSEOA “F. De Cecco” di Pescara; Menozzi 1836 S.r.l. (Atri), con Angelo Menozzi, che ha ospitato l’IIS “Adone Zoli” di Atri; Pomilio Blumm S.r.l. (Pescara), sotto la guida di Massimo Pomilio, che ha ospitato l’IIS “Alessandrini” di Montesilvano; Faraone S.p.A. (Tortoreto), rappresentata da Piero Faraone, che ha ospitato l’IIS “Crocetti Cerulli” di Giulianova; Dyloan Bond Factory S.r.l. (Chieti Scalo), con Federica Di Giandomenico e Simone Angeloni che ha ospitato il Liceo Scientifico “F. Masci” di Chieti. 

Testimonial della Piccola Industria sono stati anche gli imprenditori associati Antonio Monteferrante di Monteferrante s.r.l., Giuseppe Ranalli di Ranalli S.r.l., Stefano Perazzelli di Team Consulting Payroll & Legal s.r.l., Roberto Di Domenico di SPIEDI’ s.r.l., Luca Di Giammatteo di Adecco SPA e Alessandro Addari di Top Solutions che, incontrando gli studenti, hanno sottolineato l’importanza di costruire ponti tra scuola e impresa, per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Il tema di quest’anno è stato infatti “COSTRUIRE”, un verbo tramite il quale il sistema nazionale Confindustria ha invitato i giovani a riflettere sulle molteplici dimensioni e obiettivi dell’azione di costruire:  consapevolezza delle proprie aspirazioni e opportunità;  competenze per affrontare il futuro del lavoro;  innovazione sfruttando tecnologie digitali e intelligenza artificiale;  dialogo e relazioni per promuovere inclusione e rispetto reciproco;  ponti tra scuola e impresa, per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. 

Gli studenti si sono recati nelle aziende assegnate: dopo l’introduzione al ruolo delle PMI nell’economia locale, si è svolta la presentazione dell’azienda ospitante e delle sue attività, terminando poi con una visita guidata agli impianti produttivi. 

Il PMI day non si esaurisce però in una giornata perché gli studenti da lunedì lavoreranno su un esercizio di problem solving affidato loro dall’Associazione, ovvero creare post e contenuti social (anche in inglese) per raccontare il valore delle aziende madrine. Gli elaborati saranno valutati in un evento collegiale a gennaio 2025, dove verranno decretati i vincitori. 

Il Presidente del Comitato PI dell’Associazione Massimo Pomilio ha sottolineato: “Costruire il futuro significa investire nelle nuove generazioni, creando opportunità di dialogo tra scuola e impresa. Il PMI DAY è la dimostrazione che le PMI possono essere una straordinaria palestra per il talento e la creatività dei giovani. Con questa iniziativa, le PMI abruzzesi confermano il loro impegno nel promuovere cultura d’impresa, orientamento e formazione, consolidando il loro ruolo di pilastri dell’economia locale e motore di sviluppo per le generazioni future”. 




TESTIMONIANZE DI FEDE E CARITÀ

Claudia Koll torna in Abruzzo; 22-24 Novembre 2024

Pescara, 22 novembre 2024. Fine settimana tutto da vivere con la Chiesa di Pescara; testimonianza oggi pomeriggio presso la parrocchia della Madonna del Fuoco a Pescara e domani, sabato pomeriggio presso la parrocchia di San Nicola Vescovo a Villanova di Cepagatti. Domenica mattina insieme per la Santa Messa a Santa Lucia di Cepagatti.




NASCE SQUADRA DI NUOTO PARALIMPICO

All’interno della società Lanciano Nuoto

Lanciano, 22 novembre 2024. L’iniziativa è stata presentata questa mattina al Lanciano Sport Center (ex Le Gemelle) a Lanciano. Sono intervenuti il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini; Cinzia Amoroso, assessore alle Politiche sociali e Giovanili del Comune di Lanciano; il vicesindaco e assessore allo Sport, Danilo Ranieri; Ilenia Colanero, campionessa paralimpica di nuoto pinnato e apnea; Pierpaolo Addesi, cittì della Nazionale di ciclismo paralimpico; Luca Fasoli, responsabile settore acqua del Lanciano Nuoto e Cinzia Romanelli, allenatrice di nuoto paralimpico.

La squadra, che già conta diversi iscritti, sarà capitanata da Ilenia Colanero, che da tempo accarezzava l’idea di dar vita ad un progetto che “potesse dare ai ragazzi con disabilità delle opportunità concrete. Perché – ha detto – non devono mai smettere di avere obiettivi, sogni, passioni, anche quando tutto sembra essere finito, perché tutto è possibile. Si dovrebbe cominciare dalla scuola con atteggiamenti inclusivi, senza pietismi e retorica e pure i genitori dovrebbero avere meno timori e più fiducia nelle opportunità che i loro figli possono avere. Al di là dei successi agonistici e dei premi vorrei trasmettere un messaggio di positività, di fiducia a quei giovani che vivono una condizione difficile, che li fa sentire emarginati e diversi. Sono contenta, quindi, di fare parte di questo progetto e ringrazio Franco D’Intino, presidente del Lanciano Nuoto e del Lanciano Sport Center, di questa occasione”. 

Cinzia Romanelli, allenatrice di nuoto paralimpico ha spiegato: “Spesso sono proprio i ragazzi ad insegnarci che dalle diversità dobbiamo cercare i punti di forza e che i loro limiti sono come dei trampolini di lancio, volti anche a raggiungere obiettivi importanti. In acqua cambiano tutti i riferimenti, sensoriali, spaziali, di equilibrio e orientamento. Quindi come allenatrice cerco di trovare una strategia didattica adatta alle capacità, alle potenzialità e al bisogno di ogni atleta disabile. Questo lavoro viene fatto gradualmente trovando la chiave giusta per motivare i ragazzi, per farli credere in loro stessi, per indurli a superare le fatiche e i propri limiti. Come allenatrice tengo conto anche della centralità del nucleo familiare, riconosciuto come motore che dà la forza al bambino /ragazzo. Lavoriamo insieme alle associazioni del territorio, con terapisti e con insegnanti di sostegno proprio per affermare il concetto di corresponsabilità educativa, di ascolto attivo e di empatia. Con questa nuova iniziativa siamo pronti a introdurre tutta la nostra professionalità in un settore che richiede abnegazione e impegno”.

Luca Fasoli, responsabile settore acqua del Lanciano Nuoto: “Siamo orgogliosi di poter dare, da oggi, un’opportunità in più ai ragazzi con disabilità che volessero cimentarsi nelle discipline natatorie. Infatti, oltre all’attività didattica e riabilitativa, che già svolgiamo da anni qui in struttura, per la prima volta, per quello che riguarda la città di Lanciano, abbiamo la possibilità di includere all’attività agonistica e quindi alle competizioni di nuoto, tramite la Federazione Italiana nuoto paralimpico (Finp), anche i ragazzi con disabilità.”

“È un’apertura importante – ha commentato Pierpaolo Addesi, commissario tecnico della Nazionale di ciclismo paralimpico – Si tratta di una realtà sportiva nuova che dà linfa al movimento paralimpico. Dà la possibilità ai ragazzi di svolgere attività, non solo ludica e motoria ma anche agonistica. Molto importante è la parte tecnica perché richiede conoscenza e preparazione. Ci vorrà tempo, ma sono sicuro che i risultati arriveranno”.

Si è detto soddisfatto il sindaco Paolini che ha evidenziato come il “Lanciano Sport Center con le sue attività sta dando impulso al settore sportivo. Abbiamo scommesso su questa struttura e abbiamo avuto ragione”. Il vicesindaco, Danilo Ranieri, ha rimarcato che “l’amministrazione comunale sta puntando molto sullo sport e sul sociale, ambiti nei quali sta lavorando alacremente, per dare sempre maggiori servizi e opportunità. Benvenga, dunque – ha evidenziato – questa nuova iniziativa, che darà lustro al territorio”. L’assessore Cinzia Amoroso: “Sono davvero felice della nascita di questa nuova realtà, ne sono fiera e orgogliosa. Nel nostro territorio ci sono persone che abbracciano queste idee come Franco D’Intino, che sono un faro della nebbia. Unire il sociale allo sport è il massimo per parlare di inclusione”.




UNA SINGOLARE CURA CONTRO LA SORDITÀ

[Articolo di Cercone Franco sul culto di S. Ippolito, pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno LXIII – N 4, Lanciano 2010]

Fra i particolari culti idroterapici pervenuti a noi ab antiquo e mediati dal Cristianesimo fin dai bassi tempi del medioevo, va ricordato un singolare rituale costituito come ricorda il De Nino nel primo volume dei suoi scritti Inediti e rari curati dal Mosca, dalle abluzioni votive che si svolgevano (ed in parte ancora si svolgono) a Corfinio il 13 agosto alla sorgente di “Santo Puto”, cioè Sant’Ippolito, il quale – scrive il De Nino – “ridava l’udito ai sordi che volevano sentire, giacché purtroppo, ce n’è di quelli che non vogliono sentire” .

Secondo la mitologia classica Ippolito è fatto a pezzi perché collegato, sottolinea A. Seppilli in Mito e magia (Torino 1980) alle varie fasi della luna che “ogni giorno perde un poco di sé stessa per poi risorgere e rinascere”.

Tuttavia, di questo culto lunare si è perso in agro corfiniese ogni ricordo e si è tramandato invece solo il potere terapeutico attribuito all’acqua della sorgente (sita non lungi dal centro abitato), ritenuta per le sue caratteristiche intrinseche capace di guarire la sordità, un tempo assai diffusa nel mondo rurale e presso le comunità di minatori.

Va ricordato, sottolinea V. Dini nel saggio “Il potere delle antiche Madri” (Torino 1980) che i patronati attribuiti ad alcuni Santi e riconosciuti dalla Chiesa, come appunto quello di Sant’Ippolito, costituiscono spesso il risultato di una vera “inventio” della cultura subalterna per la risoluzione di crisi individuali, come appunto la sordità: “Nelle regioni dell’Europa contadina – scrive il Dini – sono state attribuite ad alcuni Santi delle virtù speciali derivate dai loro stessi nomi. Così in Francia il vescovo di Blois … ha riferito che durante una visita pastorale un contadino affetto da sordità gli ha chiesto una preghiera efficace da rivolgere a San Sordino”, un santo di cui egli supponeva la reale esistenza!

Tuttavia, fra sordo e San Sordino sussiste una affinità fonetica che non si rinviene invece fra il nome Ippolito e l’aggettivo surdus. Inoltre, secondo l’agiografia valvense (cfr. Officia in Dioecesi Valvensi et Sulmonensi recitanda, Napoli 1884) che si ricollega al Peristephanon di Prudenzio, Ippolito era un “romanus miles” che il 13 agosto subisce il martirio sotto Valeriano extra Tiburtinam Portam, legato a cavalli che ne straziano il corpo. Ciò lascia intuire secondo i Bollandisti che la Passio si sia diffusa lungo la Tiburtina-Valeria fino a Corfinium, entrando a far parte, come per esempio a Roccaraso di cui S. Ippolito è Protettore, del gruppo dei Santi che sono “puniti” dai fedeli in caso di mancato esaudimento delle loro preci. Nei primi decenni del secolo scorso, infatti, la statua di Sant’Ippolito, come abbiamo appreso da fonti orali anni addietro registrate, veniva condotta in processione capovolta se durante l’inverno non era scesa sufficiente neve per la pratica dello sci.

Nella sua monografia storica su “Pentima” (1856) il De Stephanis ignora completamente questo interessante capitolo di religiosità popolare peligna, ancora vivo alla metà degli Anni Settanta del secolo scorso per nostra diretta testimonianza, ed altrettanto dicasi del De Mattheis (Memorie istoriche de’ Peligni, XVII secolo).

Tace inoltre sull’argomento G. Pansa e soprattutto il De Nino, il quale al di fuori della scarna nota riferita in precedenza, ignora del tutto l’argomento nel quinto volume dei suoi Usi e costumi abruzzesi, dedicato proprio alle Malattie e rimedi!

 Va ricordato che ancora oggi vi sono dei fedeli i quali si recano in pellegrinaggio il 13 agosto (dies natalis) alla sorgente di Sant’Ippolito, dove attingono l’acqua con un ditale e la versano nell’orecchio affetto da sordità. La sacralità di questa sorgente è confermata da molti bronzetti venuti alla luce a seguito di scavi, che attestano la presenza in loco di un altare dedicato ad Ercole, diventato forse volutamente ‘sordo’ a tutte le suppliche dei fedeli.

Egli non era riuscito infatti a far comprendere ai suoi fedeli che la sordità è un bene supremo e da salvaguardare, perché solo “chi non sente” (specie i cosiddetti “discorsi” dei nostri politici) mantiene la sua psiche integra e campa più di cent’anni.

A’ bon entendeur, salut !

 Franco Cercone                                      




CONCORSO INTERNAZIONALE DI CANTO M. CANIGLIA

XXXVIII^ Edizione: Sulmona 21 – 24 novembre 2024

Sulmona, 21 novembre 2024. Da oggi, giovedì 21 novembre, presso il Teatro Comunale M. Caniglia, avranno inizio le selezioni per il Concorso Internazionale di Canto Lirico dedicato al soprano abruzzese e giunto alla sua 38ª Edizione. La giuria composta da personalità del mondo della lirica italiano ed europeo, sarà presieduta dal soprano Giovanna Casolla che ha accettato quest’anno l’incarico. Sostituisce Cecilia Gasdia che lo ha ricoperto per due edizioni e che, come veterana tra i giurati, con 12 edizioni alle spalle, mantiene la carica di Presidente Onorario. I componenti della giuria 2024 si riconfermano Mauro Gabrieli, Direttore Area Artistica, Casting e Programmazione al Teatro Comunale di Bologna, Daniel Serafin Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Steinbruck (Austria) , già presenti in giuria nella precedente edizione, mentre si aggiungono quest’anno due nuovi giurati: Elena Rizzo, Area Casting del Teatro Petruzzelli di Bari e Marc Clemeur, Amministratore  Gémeration Opéra di Parigi.

La nuova Presidente di Giuria, il soprano Giovanna Casolla napoletana doc, diplomata al Conservatorio San Pietro a Majella debutta al Festival dei Due Mondi diretta dal M° Nino Rota per la prima mondiale della sua opera “Napoli Milionaria” con la regia di Eduardo De Filippo. In proposito lei afferma: “Questa esperienza mi è rimasta nel cuore e  mi ha dato tutto. Quello che mi ha insegnato Eduardo nessun regista al mondo me l’ha più dato. Mi ha tirato fuori tutto quello che avevo”. Nella sua lunga e straordinaria carriera, da vera fuoriclasse, Giovanna Casolla è stata  Tosca per 560 volte e Turandot per altre 500. Il critico Giancarlo Landini l’ha definita“Turandot di riferimento degli ultimi decenni”. Non a caso Zubin Metha l’ha voluta protagonista nella fastosa edizione dell’opera di Puccini nella Città Proibita di Pechino con la regia di Zhang Yimou.

Quest’anno sono state 70  le domande di partecipazione arrivate alla Segreteria del Concorso Caniglia, 63 quelle accettate. I partecipanti, di  14 nazioni di origine, sono principalmente di Corea del Sud (20  iscritti), seguono Giappone, Cina, Russia e Ucraina, Slovacchia, Polonia, Georgia, Lituania, Kazakistan, Israele, Francia e Germania. L’Italia è rappresentata da 14 giovani cantanti, principalmente voci femminili (8 soprani e 2  mezzosoprani).

Le prove eliminatorie, suddivise in due giornate, porteranno alla semifinale di sabato con la scelta dei concorrenti che si sfideranno poi sul palcoscenico domenica 24 novembre, alle ore 17.30 alla presenza del pubblico e accompagnati al pianoforte, come di consueto, dal M°  Leonardo Angelini. La Giuria,  a conclusione delle esibizioni dei finalisti, e dopo una breve riunione, renderà nota la classifica dei vincitori della XXXVIII Edizione del Concorso Internazionale di Canto”Maria Caniglia”. 

La serata condotta dalla giovane pianista e influencer veneta Giulia Vazzoler, si concluderà con la consegna ufficiale dei premi ( 4.000, 2.500 e 1.500 euro ) alla terna vincente.

Fondato  nel 1984 il Concorso di Canto M.Caniglia è una realtà importante, una vetrina per tutti i giovani cantanti. Organizzato dall’Associazione Musicale Maria Caniglia, di cui è Presidente Vittorio Masci e Direttore Artistico  il M° Gaetano Di Bacco, rappresenta un fiore all’occhiello per la città ovidiana e, a 40 anni dalla fondazione, continua a svolgere un ruolo di trampolino per le voci nuove della lirica internazionale.

Personalità di spicco nel mondo della musica hanno fatto parte delle giurie delle passate edizioni: da Teresa Berganza a Donald Sulzen, Fiorenza Cossotto, Francesco Ernani, Gianni Raimondi, Giorgio Vidusso, Giulietta Simionato, June Anderson, Magda Olivero, Nagatake Yoshiyuky,  Renato Bruson, Enzo Dara, Luis Alva e Wilma Lipp.

I  concorrenti, provenienti da tutto il mondo, sanno di partecipare  ad una competizione seria e trasparente, ma anche ad una vera audizione, che consente loro di essere ascoltati o segnalati ai direttori artistici di importanti teatri italiani ed europei (come la vincitrice dello scorso anno, subito ingaggiata dall’Arena di Verona).Per molti dei vincitori ha segnato l’ inizio di  una luminosa carriera. Nell’albo d’oro del Premio si leggono nomi di  talenti, allora emergenti, divenuti poi protagonisti nei più grandi teatri lirici. Al concorso (inizialmente riservato alle voci femminili) sono ammessi da tempo tutti i registri di voce, di tutte le nazionalità.

La manifestazione  è promossa da Ministero della Cultura,  Regione Abruzzo, Comune di Sulmona, Fondazione Carispaq e BCC di Pratola Peligna, Lions e Rotary Club.

Brevi Note

Sono 133 (con 22 ex-aequo) i vincitori delle terne delle passate edizioni. Per molti di loro, entrati a far parte di importanti cast, si sono aperte le porte del successo. 

Alcuni nomi dall’Albo d’Oro

Desiree Rancatore , siciliana (1° premio 1996) riconosciuta tra le voci più brillanti della sua generazione,  una importante carriera da protagonista (La Scala, Salzburg Festival, Covent Garden di Londra, Wiener  Staatsoper, Opera National de Paris, Opernhaus di Zurigo, Teatro Real de Madrid con direttori come Chung, Maazel, Muti).

Teresa Iervolino, mezzosoprano irpino (1° premio 2012)  una ascesa verso una carriera da protagonista (Bayerische Staatsoper, La Fenice, Duch National Opera – Amsterdam, Teatro Real di Madrid, Arena di Verona, San Carlo di Napoli). 

Helena Prokina, russa (1° premio 1991),  una delle più straordinarie cantanti russe della sua generazione, successo in tutto il mondo nel repertorio russo e nei ruoli italiani e francesi (Verdi, Puccini, Gounod, Poulenc).

Valeria Esposito (2° premio 1989) ha avuto la fortuna di esibirsi sotto la direzione dei più grandi direttori (Claudio Abbado a Daniel Baremboim, Bruno Campanella, Riccardo Chailly, Spiros Argiris, Lù Ja, Gustav Kuhn, Peter Maag, Riccardo Muti, Daniel Oren).

Iride Martinez , costaricana (1°premio 1993)  dopo essersi esibita nei teatri più prestigiosi, oggi nel suo paese, è presidente di una fondazione che dà supporto a giovani  cantanti lirici.

E gli stessi vincitori dell’ultima edizione (2023)  sono stati scritturati per le produzioni della stagione all’Arena di Verona.




VISIONARIA: PROCLAMATI I VINCITORI

Il Super Contest dedicato a start up e idee innovative d’Abruzzo

Pescara, 21 novembre 2024. Si è conclusa la prima giornata del forum dell’Adriatico dedicato all’innovazione in programma al Marina di Pescara fino al 22 novembre. Proclamati i vincitori del premio Visionaria 2024.

Ad aggiudicarsi il primo premio di settemila euro per migliore start up di impresa Exo Lab Italia. Il premio come migliore idea di impresa, pari a tremila euro, va invece a Myconic. Ai vincitori anche i servizi messi in palio dall’Agenzia di sviluppo della Camera di commercio Chieti Pescara come la partecipazione al percorso di accompagnamento SPRINT  “Start up innovative” e la partecipazione al percorso “aspiranti imprenditori”.

Menzioni, poi, per miglior “Progetto di impresa” a Heart Beat test; “Innovazione Sociale” a Trusty; “Ambiente o Tecnologia 4.0” a Spin Life; Imprenditorialità femminile, Pan y Mar.

Dieci le caratteristiche dei progetti valutate da una giuria composta da professionisti, imprenditori e docenti universitari, capitanata dal componente di giunta camerale Enrico Marramiero: soddisfacimento di un bisogno; originalità dell’idea; valore del contenuto tecnologico; realizzabilità del progetto; potenzialità di sviluppo;  adeguatezza delle competenze del team; attrattività del mercato di riferimento; sostenibilità sociale; sostenibilità ambientale; qualità e completezza della documentazione.

La cerimonia di consegna del premio si è svolta nell’ambito del primo giorno di Visionaria, il forum dell’Adriatico dedicato ai temi dell’innovazione e della transizione energetica ed ambientale, organizzato da Camera di commercio Chieti Pescara ed Agenzia di sviluppo, in programma al  Porto turistico Marina di Pescara fino al 22 novembre.

Il premio Visionaria rappresenta <<il premio dei premi>> – dichiara il presidente Gennaro Strever in apertura – <<in quanto prevede che vi partecipino, di diritto, i vincitori dei contest di innovazione del territorio. <<Ringrazio le associazioni di categoria per il lavoro svolto – continua il presidente della Camera di commercio Chieti Pescara – È grazie alla loro capacità di scoprire e valorizzare le eccellenze che Visionaria riesce a mettere in luce ciò che di meglio il nostro sistema imprenditoriale è in grado di offrire>>.

Al premio hanno, quindi, partecipato di diritto i vincitori dei contest “InnovAzioni” (Confindustria Abruzzo Medio Adriatico), Oscar Green (Coldiretti), Cambiamenti (Cna), Startcup Abruzzo e, per la prima volta, le vincitrici dei premi “Impresa in rosa: che storia!” ed “Impresa in rosa: che idea!”, organizzati, da otto anni consecutivi, dal Comitato per l’imprenditoria femminile dell’ente camerale. A questi, si sono aggiunti ulteriori startupper ed aspiranti imprenditori proprio perché interessati al premio Visionaria.

In totale venti squadre di talenti che hanno avuto tre minuti ciascuno per presentare la propria idea. Il segreto per poter attrarre gli investitori sta nel preparare un buona presentazione che dovrebbe: <<Chiarire bene quale problema il progetto risolve, chi ha questo problema, che vantaggi dà risolverlo e perché è arrivato il momento di farlo>>. A dirlo, Augusto Coppola partner di Cloud accelerator, un veicolo di investimento per start up in fase iniziale.

Visionaria si è aperta, questa mattina, con la madrina della manifestazione, Antonella Santuccione Chada, neuropsichiatra e fondatrice di “Women’s brain” che studia l’impatto del genere sulle malattie mentali e desidera aprire un centro di medicina di precisione dedicata all’impatto che il genere ha sulle malattie legate alla mente in Abruzzo. E’ proseguita con due tavole rotonde sulla transizione energetica e la sostenibilità ambientale con illustri esperti del settore: Alberto Geri – professore ordinario di Sistemi Elettrici per l’energia presso l’Università “La Sapienza ”; Roberto Spezie – responsabile tecnologie Terna Spa; Stefano Cianciotta – AD Fira Spa ed esperto tecnico al comitato europeo delle regioni sulla transizione energetica; Claudia Canevari – Capo Unità DG Energia – Commissione europea; Paolo Arrigoni – Presidente GSE Gestore dei servizi energetici SpA; Edoardo Alesse – rettore dell’Università dell’Aquila; Ilaria Bertini – direttrice del dipartimento Unità per l’efficienza Energetica (DUEE) di ENEA; Antonio Romeo, direttore generale di Dintec.

Domani si continua con il premio Storie di alternanza che premia i migliori progetti di alternanza scuola lavoro delle scuole superiori di Chieti Pescara e con panel, il pomeriggio, dedicati all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla pa e sulle imprese. Venerdì, invece, sarà il giorno di SMAU Abruzzo.

Per tutta la durata della manifestazione, sarà possibile immergersi in VisionArt, un’area esperienziale organizzata in collaborazione con il dipartimento attività produttive della Regione Abruzzo, nel quale attrezzature ed esperti sono a disposizione per mostrare come le nuove tecnologie possono essere applicate al settore dell’artigianato.




MOTORSPORT FOR PEOPLE OVVERO INCLUSION-È

Chieti ospita il progetto Aci per promuovere la disciplina sportiva del Simracing con innovativi simulatori di guida per Persone con disabilità

Chieti, 21 novembre 2024. “Motorsport for People”, ovvero “Inclusion-E”: si chiama così un bel progetto promosso dalla Federazione ACI e dalla Commissione ACI Esport Nazionale in collaborazione con l’Associazione Racesport ETS APS (partner ufficiale), per la progressiva diffusione, nei confronti delle persone con disabilità, della disciplina sportiva automobilistica ‘virtuale’ denominata SimRacing, riconosciuta, a livello nazionale, da CONI e ACI e, a livello internazionale, dalla F.I.A. (Federazione Internazionale dell’Automobilismo).

I simulatori di guida inclusivi saranno a disposizione, gratuitamente, presso il Centro Commerciale “CENTAURO” di Chieti, in Via Filippo Masci, nella giornata di sabato 23 novembre dalle ore 10,00 fino a tardo pomeriggio.

«La prima fase del progetto», finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo,  ha spiegato Michele Del Grosso, Presidente di Racesport «è stata quella di promuovere un simulatore di guida inclusivo, con uno specifico design zero barriere, ossia con un accesso facilitato per le persone con disabilità motoria paraplegia, oltreché un innovativo volante, la cui tecnologia consente di ottimizzare sia l’ergonomia che le funzionalità di guida, a vantaggio della performance sportiva durante l’utilizzo da parte di una persona con disabilità».

«Di lì a poco» ha proseguito Michele Del Grosso «è nata l’idea di programmare un “Inclusion-E Tour” nazionale, che avrebbe permesso di far conoscere meglio l’iniziativa e, soprattutto, di far provare ad un ampio pubblico questo nuovo simulatore di guida inclusivo, in piena ottica di riduzione delle disuguaglianze».

L’iniziativa ha immediatamente suscitato l’interesse di diversi organismi appartenenti al mondo istituzionale, scientifico e del terzo settore nazionale, primo fra tutti ACI ESport.

«E come rappresentanti dell’ACI sul territorio provinciale siamo orgogliosissimi di aver trovato l’appoggio del Centro Commerciale ‘CENTAURO’ di Chieti per poter accogliere questa importante iniziativa nella nostra città per la prima volta, dando la possibilità di testare questi innovativi simulatori di guida inclusivi che permettono alle persone con disabilità motoria-paraplegia di praticare la guida simulata, sullo stesso piano e con le stesse opportunità di una persona senza disabilità» ha affermato Roberto D’Antuono, Direttore dell’Automobile Club provinciale di Chieti.

«Dopo l’accordo siglato ad inizio anno con la Commissione Medica Locale della Asl per rendere più semplice, grazie al supporto fornito dalle nostre Delegazioni ACI presenti sul territorio provinciale, il disbrigo delle pratiche per il rilascio delle patenti di guida alle persone con disabilità e ai cittadini affetti da patologie importanti, ecco un’altra importante opportunità che l’Automobile Club Chieti offre ai soggetti più svantaggiati. Riteniamo, infatti, che lo sport non debba essere visto soltanto come semplice e sano agonismo, ma possa, anzi debba, costituire un fattore di inclusività e un collante per l’intera comunità, che, negli ultimi anni, ha sempre più bisogno di punti di riferimento. L’obiettivo ACI per il sociale è quello di far sì che sempre più persone con disabilità possano praticare sport, promuovendo le migliori tecnologie che possano agevolare la pratica della simulazione di guida, creare ambienti inclusivi favorevoli alla salute e sviluppare abilità personali; per questo motivo non abbiamo perso tempo a sostenere il progetto Inclusion-E di ACI Esport» è stato il commento finale di Mario Aloè, Presidente dell’Automobile Club Chieti.