ECHI DI BELLEZZA di Luciano Primavera
A cura di Giuseppe Bacci. Ascoli Piceno Tacconi art space, Zona Industriale Campolungo, Via 328/ma, 2-4, (di fronte al Centro Commerciale Città delle Stelle) 2 Febbraio – 4 Marzo 2024. Inaugurazione Venerdì 2 Febbraio 2024 ore 18:00. Calendario catalogo Grafiche Tacconi Group in mostra
Chieti, 1° febbraio 2024. Venerdì 2 Febbraio alle ore 18,00 si inaugura, nello spazio espositivo Tacconi Art Space all’interno degli ampi spazi dello stabilimento Grafiche Tacconi Group di Ascoli Piceno, la mostra Echi di bellezza di Luciano Primavera, a cura di Giuseppe Bacci.
L’esposizione, voluta per illustrare l’annuale calendario-catalogo delle Grafiche Tacconi Group, sottolinea la validità della collaborazione tra arte e industria, presentando una selezione di opere tra le più̀ significative della produzione artistica di Luciano Primavera, realizzate in un arco temporale che narra l’evoluzione della loro poetica in relazione all’innovazione del linguaggio della pittura permeato di sperimentazioni artistiche concretizzate con colori, forma e luce a lui consone, che ci permettono di cogliere una visione totalizzante dell’intenso lavoro dell’artista.
In mostra sono presenti una ventina di opere in cui la poetica stilistica si esprime in una svettante dinamicità che le rende “voce del vento”, cosicché la tridimensionalità è tessuta in un vigoroso rincorrersi di superfici fascicolari, che disegnano il corpo umano senza mai coprire del tutto le superfici pittoriche. Si contrappongono, dunque, vigore e leggerezza tanto da muovere l’immaginazione a fare dell’opera una figura di vento il cui sibilo, concesso dal gioco delle vesti, infonde un’aura monumentale e sacrale, quasi a significare che la storia di un’anima non si può catturare e fermare in un’immagine. Per l’artista abruzzese, la pittura è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma, al tempo stesso, aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini contemporanee. Le forme artistiche di Primavera dipendono dunque dal contesto culturale, cioè dal modo di concepire e di rappresentare il soggetto. La variabilità dei contesti è dovuta al rapporto tra abilità tecnica, genio creativo, convincimenti personali, impostazione pittorica, ambiente naturale.
Scrive in proposito il curatore Giuseppe Bacci: “L’artista rielabora la pittura, lasciandola vivere di luce propria e il simbolismo adottato per esprimere le passioni dell’anima si desume dal decorativismo ornamentale e dalla forma che dà all’opera con sobria modernità, dialogando ed interagendo con la natura. Nell’ammanierata semplicità di volumi puri, la pittura e la scultura di Luciano Primavera si riempiono di bellezza e luminosità materica.
Luciano Primavera aggiunge la propria voce al mirabile concetto di bellezza, che appartiene tanto ai poeti quanto ai pittori e scultori, e questo Calendario delle Grafiche Tacconi Group ne è una fattiva dimostrazione: è una festa di luce”.
E Carlo Fabrizi Carli scrive: “La pittura di Luciano Primavera è un canto votato alla bellezza. Più esattamente, vorrei parlare di canto elegiaco, perché una vena malinconica percorre e sottende costantemente ai dipinti dell’artista guardiese, in quanto tutta la realtà è labile e più fugace ancora è la bellezza. Ma proprio all’arte è stato affidato il prodigio, un po’ magico e sciamanico, di salvare parvenze di appagante pienezza e di sottrarle agli artigli impietosi del fisico decadere e dissolversi delle forme”.
La serata inaugurale della mostra procederà con la tradizionale apericena in collaborazione con Osteria Ophis a cura dello chef Daniele Citeroni accompagnata dalla musica live del gruppo World Trio. Il calendario-catalogo, edito da Grafiche Tacconi Group, con testi di Giuseppe Bacci, Carlo Fabrizio Carli, Giampiero Perrotti, Domenico Purificato e con dedica dell’artista, sarà donato ai presenti.
La mostra proseguirà fino al 1° marzo 2024. Calendario-catalogo in mostra a cura delle Grafiche Tacconi Group di Ascoli Piceno.
Nota biografica
Luciano Primavera
Luciano Primavera, pittore/scultore, è nato in Abruzzo, a Guardiagrele (Chieti), nel cuore di quella che spesso ama definire la “sua” Maiella. Giovanissimo si è trovato a fronteggiare in prima persona, e spesso in compagnia del suo solo coraggio, gli orrori di una guerra che non potrà mai dimenticare e che spesso torna nella memoria soprattutto come monito alla tristezza.
Il suo estro e la sua passione per tutto ciò che è colore e forma cominciano a prendere vita attraverso semplici strumenti: un pezzo di carbone e un muro di casa diventano ben presto il suo pennello e la sua tela. Dopo le prime esperienze, inizia un percorso di studi lungo ed appassionato: dall’Istituto d’Arte di Chieti al diploma del Magistero d’Arte di Porta Romana a Firenze sotto la preziosa guida di grandi maestri, fino alla specializzazione al Corso libero del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti sempre a Firenze dove compie tutta la sua formazione artistica.
Nella città toscana, centro d’arte per eccellenza, viene invitato, ancora giovanissimo, dalla Galleria d’arte L’Indiano del grande Piero Santi e inserito nel gruppo degli artisti toscani contemporanei tra i quali spiccavano Ottone Rosai, Mino Maccari e altri. I primi anni Cinquanta si rivelano un momento importante di ricerca e di crescita per Luciano Primavera che espone con successo agli Incontri con la gioventù (1953-1955) vincendo il premio per la grafica e la scultura sia nella manifestazione tenutasi a Chieti che nella manifestazione tenutasi a Roma a Palazzo Barberini. A Firenze espone al Chiosco Nuovo e al Grande Italia e si aggiudica il premio Primavera.
Critici d’arte, scrittori e poeti fiorentini lo stimano e gli riconosco un gran talento. In questo periodo Luciano Primavera ha l’occasione di conoscere e frequentare molti di essi: Alessandro Parronchi, suo professore, Alfonso Gatto, Giorgio La Pira, Pietro Annigoni, Antonio Berti, Piero Bargellini, Giovanni Papini, e tanti altri. Il Maestro Mario Moschi lo assume come assistente a scuola e nel suo studio di Via degli Artisti 18, vicino Piazza Donatello. Con la vicinanza di questo grande maestro, Luciano Primavera completa la sua formazione collaborando alla realizzazione e realizzando “ab initio” numerosi monumenti.
La seconda metà degli anni Cinquanta segna l’inizio della partecipazione alle rassegne pittoriche ai concorsi alle collettive e alle personali. La sua attività creativa è inesauribile e sono molteplici gli ambiti in cui il suo estro spazia: oltre alle opere di pittura e scultura la sua creazione artistica si amplia verso le produzioni grafiche realizzate con le più svariate tecniche. Le esposizioni si susseguono anno dopo anno, le sue opere cominciano a rintracciarsi da un capo all’altro della penisola: da Palazzo Serbelloni a Milano (Mostra dell’autoritratto) fino a Messina presso la Galleria dell’O.S.P.E. di Antonio Saitta e a Taormina a Palazzo Corvaja.
Nel giugno 1960 è a La Puy en Veley (Francia) con una personale. Con questa esposizione intraprende inconsapevolmente la strada del mercato estero dove le sue qualità di artista italiano vengono particolarmente apprezzate. Nel 1963 gli viene assegnato il 1° premio per la scultura alla III Biennale di Arte/Sport di Firenze, ma le sue esposizioni cominciano pian piano a spostarsi oltre il confine nazionale. Negli anni successivi si trova a Parigi (Francia) all’Exposition de la Peinture Italienne Salon Babylon; a Palma de Mallorca (Spagna) presso la Galleria Rincon de l’artista; a Lugano (Svizzera) alla Galleria La Madonnetta; a Toronto (Canada) all’O.I.S.E. Negli anni a seguire si sposta verso Est dove espone a Kofu-Yamanashi (Giappone) alla Galleria d’Arte Athoire e al Method -Eurographica di Bucarest (Romania). Ancora una volta torna a Kofu-Yamanashi dove espone al palazzo della Provincia, mentre nel 1977 e nel 1979 espone nella Madison Gallery di Toronto (Canada). Queste esposizioni suscitano grande entusiasmo nei collezionisti locali. Il canale televisivo 47 Multilingual utilizza un dipinto di Luciano Primavera per una sigla televisiva e la stampa locale accoglie con grande entusiasmo l’iniziativa e l’arte espressa nel dipinto.
Durante questi anni l’attività di Luciano Primavera non si svolge solo all’estero. In Italia partecipa al Premio Vasto, con una mostra omaggio, e al Premio Michetti. Si aggiudica l’Antonello da Messina e il Tibidabo d’oro ad Ostia e numerosi altri riconoscimenti. Realizza in questi anni il monumento a grandezza naturale del pugile Rocky Marciano, che oggi troneggia nella città natia del pugile, nonché numerosi monumenti dedicati ai caduti della Grande Guerra e ai donatori dell’Avis.
Nel 1987 inizia ad esplorare per la prima volta il mercato americano che lo accoglie con entusiasmo e ammirazione presso la Galleria d’Arte Michel Ottin di Dallas (Texas, USA), al Cedar Springs di Dallas e all’Historical Museum di Waxahachie (Texas, USA). Negli ultimi venti anni sono tantissime le mostre tra collettive e personali come quella Mille e un colore realizzata presso la prestigiosa sede del Palazzo Valentino di Roma e come la personale alla Banca Monte Paschi di Bruxelles, e la personale a Breil Sur Roya in Francia e al World Art Museum di Pechino (Cina).
Luciano Primavera non è solo il pittore della luce con colori entusiasmanti e dalle forme echeggianti l’arte classica. Egli è infatti considerato uno dei pochi artisti che hanno portato avanti il discorso del recupero della forma e della potenzialità dei colori. I suoi soggetti, ora nature silenti, ora figure, non sono altro che un pretesto per realizzare un altro tassello della sua ricerca. La sua poliedrica attività spazia dalla pittura ad olio all’affresco, dalla scultura alla grafica, dalla satira alla pura illustrazione in decine e decine di pubblicazioni.
Per quanto concerne la scultura, Luciano Primavera ha realizzato in molti spazi pubblici e chiese numerose statue dalle dimensioni imponenti. Si annoverano tra queste le statue raffiguranti i patroni di Chieti e Pescara, rispettivamente San Giustino e San Cetteo, San Camillo de Lellis, presente all’ingresso dell’Ospedale Clinicizzato di Chieti, Padre Alessandro Valignano e la statua del Sacro Cuore di Gesù presente all’interno del giardino del Seminario Regionale di Chieti. Nel maggio 2006 Luciano Primavera è stato insignito dal Santo Padre Benedetto XVI della onorificenza Augustae Crucis Insigne Pro Ecclesia et Pontefice.