IL BRIGANTE IN CAPO ANACLETO SALUTARI

Il nuovo libro di Massimo Santilli che sarà presentato domenica 6 agosto alle ore 21:30 in piazza Vittorio Emanuele II dove la giornalista Angela Di Giorgio dialogherà con l’autore

Castelvecchio Subequo, 1° agosto 2023. Santilli, affrontando un tema così affascinante qual è quello del brigantaggio post-unitario, ha voluto offrire un omaggio alla memoria di questo personaggio della storia abruzzese che meritava decisamente un tributo di conoscenza e di approfondimento.

L’opera proposta non è, e non vuole essere considerata una trattazione esaustiva del banditismo conseguente all’unità d’Italia nella sua generalità e nel contesto della Valle Subequana, ma intende formulare un dovuto riconoscimento al ricordo di quanti hanno inteso tale avvenimento come opportunità di riscatto contro le oppressioni di un sistema societario ancora di impianto feudale, accentuato dall’ascesa della borghesia e da una marcata pressione fiscale, che nella seconda metà dell’Ottocento si avvertiva in maniera forte e accusativa.

La documentazione d’archivio ottenuta dalla ricerca, unitamente a quella delle fonti bibliografiche e delle testimonianze orali, ha consentito di elaborare riflessioni per una storia vista con gli occhi di un passato connotato da evidenti soprusi e ingiustizie sociali, e all’opposto da spietati e ripetuti episodi di violenza.

Nelle seguenti dichiarazioni di Massimo Santilli la sintesi dei momenti più significativi narrati nel volume: “Era il 1860 quando nella Valle Subequana, e a Castelvecchio Subequo il 13 ottobre, scoppiarono sommosse animate da giovani contadini, fra cui Anacleto Salutari, condannato per gli atti sovversivi insieme agli altri reazionari a dieci anni di reclusione.

 La sua vicenda è per davvero avventurosa: evase ben presto da un carcere piemontese e raggiunse lo Stato Pontificio per difendere i braccianti agricoli sfruttati e malpagati dai proprietari terrieri.

Dalla campagna romana tornò in paese continuando la sua rocambolesca parabola esistenziale nel costituire insieme ad alcuni rivoltosi di Gagliano Aterno una banda di briganti detta, appunto, dei Gaglianesi.

L’epilogo della sua vita travagliata si ebbe quando: “inutilmente ricercato, si consegnò alle autorità e venne condannato ai lavori forzati a vita presso il penitenziario di Procida dove, secondo gli atti giudiziari, morì il 17 agosto del 1873 all’età di 35 anni.

Anacleto Salutari, difensore degli ultimi, divenne un eroe popolare e il suo nome è rimasto impresso nella memoria collettiva delle genti Subequane, e non solo”.

Degne di nota, infine, sono le pregevoli illustrazioni che raffigurano Anacleto Salutari da Marco Palena, illustratore di fama e vincitore di vari concorsi di settore in ambito internazionale.

L’ipotesi di ricostruzione dei tratti somatici di Anacleto Salutari è desunta dalle annotazioni dei suoi connotati trascritte negli interrogatori del 9 Dicembre 1867 e del 20 Aprile1869.




OLTRE AL PIL, FRENANO ANCHE LE PMI

Politicainsieme.com, 1° agosto 2023.L’anno partito bene sembra mostrarci un’Italia un po’ esaurita. vale per il Pil ed altri indicatori economici che, purtroppo, raffreddano gli spiriti bollenti di spacciare l’arrivo di una nuova era.

Anche le imprese patiscono una situazione d’incertezza e di mancanza di prospettive a causa degli alti tassi d’interesse su cui si continua a puntare per tenere sotto controllo un’inflazione che resta a due cifre per ciò che riguarda le spese quotidiane delle famiglie.

Un indicatore importante è costituito dalla contrazione dei prestiti che pesa soprattutto sulle Piccole e medie imprese.

Nel primo semestre del 2023 si è registrato un complessivo -4,2%, ma le conseguenze più gravi le patiscono soprattutto le ditte individuali con il ben più preoccupante -6,5%. Soffrono anche le società di capitali e soprattutto il settore della ristorazione.

Insomma, le condizioni di credito sono peggiorate e i dati su quel che riguarda le Pmi lo confermano. Se crescono le richieste sotto i 5mila euro sono in calo gli importi che vanno oltre i 50 mila.

Quella della stragrande maggioranza delle situazioni regionali è omogenea con quella nazionale: segno che il fenomeno è generalizzato.

https://www.politicainsieme.com/oltre-al-pil-frenano-anche-le-pmi/




REGOLAMENTAZIONE ACCESSO in determinate zone

Nuovo inaccettabile comportamento dei cacciatori nei confronti dell’orsa e del suo piccolo sul sentiero Mandrel

Trento, 1° agosto 2023. L’Associazione Animalisti Italiani è profondamente indignata e sconcertata per l’evento avvenuto da poco verificatosi sul sentiero Mandrel, nelle Giudicarie, in Trentino, dove due giovani cacciatori sono stati inseguiti da un’orsa insieme al suo piccolo.

Il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, esprime con fermezza la sua posizione: “L’atteggiamento dei due cacciatori è assolutamente irresponsabile e non può essere tollerato. Sono stati avvicinati dall’orsa in quanto il plantigrado si è spaventato al loro passaggio e ha cercato di difendere il suo cucciolo. Questo è un comportamento naturale per una madre che cerca di proteggere la propria prole.”

I due giovani, noti essere cacciatori, dichiarano che stavano compiendo un’escursione sul sentiero Mandrel, situato a 1.970 metri di quota, a monte dell’abitato di Roncone. La zona era abitata anche dal cucciolo dell’orsa, che, sorpreso dall’arrivo dei cacciatori, si è sentito minacciato e ha reagito seguendo i propri istinti di protezione.

L’evento ha causato una pericolosa situazione di fuga per i due giovani. Uno dei ragazzi, cercando di mettersi in salvo, si è arrampicato su un albero, ma è stato agganciato e fatto cadere da mamma orsa, riportando una contusione al costato.

Il Presidente Caporale denuncia l’atteggiamento dei cacciatori e solleva dubbi sulla loro presenza in quell’area: “La questione è estremamente preoccupante. Erano realmente diretti a un posto di osservazione di caccia come affermato, o stavano effettivamente praticando bracconaggio, cercavano di uccidere animali selvatici?”.

Condanniamo fermamente l’atteggiamento di coloro che cercano di avvicinarsi o disturbare gli animali selvatici nelle loro abituali zone di vita, minacciando la sicurezza delle creature e delle persone coinvolte. La zona dell’incontro, ricordiamo, si trova a meno di 100 chilometri da dove, lo scorso aprile, l’ormai ‘celebre’ orsa Jj4 attaccò e uccise il runner trentino Andrea Papi. Questi fatti dimostrano l’urgente necessità di una maggiore regolamentazione dell’accesso in determinate zone in certi periodi dell’anno, così come avviene nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Le Associazioni Animaliste lanciano un appello pressante per l’avvio di un tavolo tecnico che coinvolga amministratori, esperti e associazioni protezionistiche al fine di adottare soluzioni concrete per la gestione della fauna selvatica, garantendo la protezione delle specie animali e la sicurezza sia dei residenti che degli escursionisti.

Il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus conclude: “Dobbiamo agire con responsabilità e rispetto verso tutte le creature che condividono il nostro ambiente. Solo attraverso un approccio etico e consapevole possiamo preservare l’equilibrio ecologico e la convivenza armoniosa tra uomo e natura.”




È USCITO IL VIDEOCLIP LAGO

Il nuovo singolo Di Galli e Don Tino

Caramanico Terme, 31 luglio 2023. A distanza di circa un mese dall’ uscita del singolo targato Galli & don Tino, arriva il videoclip della song, targato Noia Vintage con il supporto di Malvestudio,  tra le operatrici Giada Mandaglio e a completare lo staff la ballerina ed attrice Marta Mazzaretto.

Il video è stato girato nella splendida cornice di passo San Leonardo, dove per una giornata intera le note di LAGO hanno risuonato tra i verdi prati dei fantastici monti abruzzesi, attirando l’attenzione di residenti e turisti, che con piacere hanno assistito alle riprese e scambiato opinioni con artisti e tecnici dello  staff.

La canzone LAGO è disponibile su tutte le piattaforme digitale, sui profili social e Spotify dei due artisti abruzzesi,  ma adesso è il momento di godervi il video sull’eterna piattaforma di YouTube.




ODINO FACCIA IN CONCERTO a Pescara per la Pace

Concerto-Evento venerdì 4 agosto ore 21. Stadio del Mare, Piazza I Maggio/Viale della Riviera

Pescara, 31 luglio 2023. Venerdì 4 agosto alle ore 21, presso lo Stadio del Mare di Pescara si terrà il Concerto per la Pace di Odino Faccia, cantante italo-argentino di origini abruzzesi e candidato Premio Nobel per la Pace 2023.

L’evento musicale è promosso e organizzato dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Red Voz por la Paz, in collaborazione con la Fondazione Gorbachev e l’ONG HWPL (Heavenly Culture, World Peace, Restoration of Light) per promuovere e favorire la diffusione della cultura della pace, in continuità con i tanti appelli che anche Papa Francesco rivolge ormai in ogni occasione pubblica, dall’inizio del conflitto russo-ucraino.

Il cantautore italo-argentino, dal 2009 ad oggi, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e premi come quello di Voce per la Pace nel mondo, consegnatogli dal Premio Nobel per la Pace Adolfo Peres Esquivel. Ha composto ed eseguito opere inedite di prosa e poesia scritte da Papa Giovanni Paolo II, come il brano Busca la Paz cantato per la prima volta allo Stadio Azteca in Messico nel 2011 davanti a più di 70.000 persone e nel 2014 in Vaticano, nella storica occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, davanti a Papa Francesco, al Papa emerito Benedetto XVI e in collegamento con centinaia di milioni di telespettatori.

Nel 2015, su richiesta di Papa Francesco, Odino ha cantato il suo Nuovo Inno per la Pace con le parole scritte da Papa Francesco, intitolato “Perché tutti siano una cosa sola”.

Dopo innumerevoli concerti per la Pace tenuti in tutto il mondo, torna in Italia e, in particolare, nella sua terra d’origine, in Abruzzo per un concerto che rappresenta in questo periodo storico un monito per le comunità locali, nazionali e internazionali affinché ricerchino percorsi di pace che favoriscano la cessazione di tutte le guerre.

Odino Faccia è stato scelto per realizzare un album intitolato “A New Beginning” che, tra gli altri, include testi dei maggiori premi Nobel per la pace, come il Dalai Lama, Desmond Tutu, Barack Obama, Adolfo Pérez Esquivel, Rigoberta Menchu Turn, Shirin Ebadi, Leymah Gbowee e Jodie Williams. Si tratta di un album di grande importanza, in cui le parole dei vincitori del Premio sono inserite nelle canzoni per sensibilizzare il mondo alla pace, ai veri valori universali e all’uguaglianza attraverso la musica.

Da 20 anni il cantautore di origini abruzzesi lavora instancabilmente, promuovendo il valore della convivenza, dell’inclusione sociale e della giustizia, arrivando ad essere visto come un punto di riferimento per la Pace e i valori nel mondo, sensibilizzando l’unione dei popoli. Qualora la sua candidatura fosse accolta, sarebbe la prima volta che la cultura e la musica ricevono il Premio Nobel per la Pace.

In foto: Odino Faccia in uno degli incontri con Papa Francesco




LA GOLETTA VERDE a Giulianova

L’assessore Marco Di Carlo alla consegna della Bandiera con le tre Vele di Legambiente ai comuni costieri.

Giulianova, 31 luglio 2023. C’erano il Comandante della Guardia Costiera, Tenente di Vascello Alessio Fiorentino, l’assessore al Turismo Marco Di Carlo, il presidente ed il direttore dell’ Ente Porto Fabrizio Ferrante e Fabio Di Serafino, insieme agli amministratori degli altri centri costieri teramani, ad accogliere la Goletta Verde, che ieri ha fatto scalo al porto di Giulianova.  A ciascun comune è stata consegnata la Bandiera di Legambiente con le tre Vele della Guida Blu.

“Si tratta di un’ ulteriore conferma – spiega Di Carlo – che premia gran parte del territorio teramano, a testimonianza di quanto siano sentiti e tradotti in azioni concrete il rispetto dell’ambiente e la tutela del mare. Come rappresentante del Comune di Giulianova, ho dato il benvenuto alla Goletta Verde, che da circa dieci anni non approdava più nel nostro porto. Sulla scorta dei prelievi e degli esami effettuati,  la costa teramana ha ottenuto risultati eccellenti.

In Abruzzo solo in due località del chietino sono state riscontrate criticità. Il territorio provinciale può dunque fregiarsi di questo autorevole vessillo, che deve essere per tutti non un punto d’arrivo, ma di partenza, uno stimolo ad intensificare l’impegno sul fronte ambientale. Il turismo riveste un ruolo essenziale ed è prioritario tra le risorse socioeconomiche del territorio.

Preservare il mare, la spiaggia, il porto, il panorama costiero, è dunque un imperativo, che va di pari passo con il miglioramento dei servizi. Giulianova ringrazia Goletta Verde e Legambiente per l’azione di promozione, sensibilizzazione e salvaguardia che continua a realizzare, e garantisce massima attenzione e costante collaborazione”. 




DD2023, la presenza viva di una grande guida

Celebrazioni in memoria di don Danilo Belotti Agosto/Settembre 2023

Torrevecchia Teatina, 30 luglio 2023. Preparativi in corso per le celebrazioni del 2023 dedicate alla memoria del caro don Danilo Belotti sacerdote, autentica guida spirituale, salito al cielo il 20 settembre 2016.

Una presenza sempre viva nella vita degli Apostoli della Croce: un’anima cristiana a lui cara, che si manifesta in una preghiera profonda, silente e costante per chi soffre, per chi vive nel disagio, per abita il tormento.

Un cammino di fede che si rivela negli straordinari incontri di preghiera, nelle speciali manifestazioni che di volta in volta si vivono nei luoghi cari alla preziosa guida spirituale.  

Il programma di quest’anno si divide in due parti: un primo momento, di preparazione, sarà vissuto ad agosto nei santuari: al Volto Santo di Manoppello e all’Assunta di Caramanico Terme e Roccaraso, mentre il secondo momento, quello delle celebrazioni, sarà vissuto a settembre nei luoghi a lui cari di Chieti, Orsogna e Caramanico Terme con il popolo degli Apostoli della Croce e dei suoi cari confratelli sacerdoti.

Programma DD2023

Apertura

Martedì 15 agosto 2023

–              Ore 9:30 SMM 2023: Ritrovo presso Santa Maria Maggiore visita – Caramanico Terme

–              Ore 12:15 Santa Messa nella chiesa di Santa Maria Assunta (Don Isahk) – Roccaraso

–              Ore 13:30 Conviviale

Mercoledì 16 agosto 2023

–              Ore 15:00 Ritrovo e confessioni presso il Santuario del Volto Santo – Manoppello 

–              Ore 16:40 Santa Messa in diretta Radio Maria (Padre Antonio)

–              Ore 18:00 Testimonianze e Saluti 

Celebrazioni

Domenica 17 settembre 2023

–              Ore 11:00 Ritrovo presso cimitero di Orsogna

–              Ore 11:30 Preghiere sulla Tomba e Santo Rosario

–              Ore 12:30 Conviviale

–              Ore 17:30 Ritrovo presso la chiesa di S. Francesco Caracciolo – Chieti

–              Ore 18:00 Confessioni (Don Panfilo) e Santo Rosario

–              Ore 18:30 Santa Messa (Don Michele) a seguire Adorazione Eucaristica (Echi di Luce)

Mercoledì 20 settembre 2023

–              Ore 17:30 Ritrovo presso la chiesa di San Tommaso Beckett – Caramanico Terme

–              Ore 18:00 Santa Messa (Padre Federico), Testimonianze ed Opere

–              Ore 20:00 Conviviale

Domenica 24 settembre 2023

–              Ore 17:30 Ritrovo presso Santa Maria Maggiore – Caramanico Terme

–              Ore 18:00 Santa Messa nella Chiesa della Trinità (Don Angelo)

–              Ore 20:00 Conviviale




I COMPITI DEI TRE ARCANGELI

di Don Marcello Stanzione

Ilnuovoarengario.it, 30 luglio 2023. Sono esemplari le funzioni ed i compiti dei tre Arcangeli a noi ben noti dalla Bibbia: San Gabriele, San Raffaele e San Michele. Li specifichiamo. L’Arcangelo appare comunque e sempre come portatore di una qualità divina; da ciò i nomi angelici che, nella Sacra Scrittura, sono quasi sempre dei nomi di virtù divine.

 È il caso dei nomi dei tre Arcangeli che ci sono stati rivelati. Mikaël: Chi è come Dio? Gabriel: Forza di Dio; Raffaele: Dio guarisce.

San Gabriele: la sua funzione è quella di rivestirci della forza stessa di Dio; egli lotta contro il tentativo più pericoloso di Satana, qual è quello di indebolirci portandoci allo scoraggiamento ed alla lassezza. Quanti di noi si sono fermati, in ragione dell’umana debolezza, sulla via della consacrazione fatta a Dio! La debolezza porta al dubbio, all’incertezza, alla paura, al turbamento.

Questa è la tentazione che usa il demonio per renderci inoffensivi, chiusi su noi stessi, ripiegati sui nostri problemi, incapaci di un veritiero slancio apostolico. Ed ecco allora che l’Arcangelo Gabriele ha il compito di aiutarci a crescere nella fiducia, rivestendoci della forza di Dio ed è così che, ogni giorno, egli ci guida sulla via del coraggio, della fermezza, della fede eroica e pura.

Quanto a San Raffaele, il suo compito è di versare un balsamo sulle nostre ferite. Quante volte Satana riesce a ferirci col pungiglione del peccato, a colpirci con le sue astuzie e le sue seduzioni! Ci fa sentire il peso della nostra miseria, dell’incapacità, della fragilità e ci ferma sulla strada del dono perfetto di noi stessi.

Ed ecco allora che il compito di San Raffaele è quello di accompagnarci sulla via che Dio ha tracciata, dandoci il rimedio che ci guarisce da tutte le malattie spirituali. Ogni giorno, egli rende più sicuro il nostro passo, meno esitanti le nostre risoluzioni, più coraggiosi i nostri atti d’amore e di apostolato e così noi, fortificati dal suo balsamo celeste, combattiamo la nostra battaglia.

Compito di San Michele è, infine, quello di difenderci contro i terribili e temibili attacchi di Satana, scatenato contro di noi. In questi tempi tutti i figli prediletti, che hanno accolto l’invito divino e si sono consacrati al Cuore Immacolato di Maria ed a San Michele, e tutti i figli che sono entrati nella coorte vittoriosa, sono diventati i bersagli visibili, con una rabbia particolare e con ferocia, da parte dell’avversario di Dio e nostro.

Satana ci attacca nel campo spirituale con ogni sorta di tentazioni e di suggestioni, per spingerci al male, alla perplessità, al dubbio ed alla diffidenza. Egli impiega sovente la sua arma preferita, qual è quella della suggestione diabolica e della tentazione impura.

Ci attacca con terribili imboscate; cerca spesso di spingerci nel pericolo, anche fisicamente; attenta alla nostra vita ed alla nostra integrità. È allora che interviene l’Arcangelo Michele che, col suo grande potere, entra nella battaglia per liberarci dal Maligno e dalle sue pericolose imboscate.

Ecco perché i tre Arcangeli del Signore hanno un ruolo così importante nel disegno riguardante la battaglia spirituale che si svolge dentro e fuori di noi: noi dobbiamo vivere sempre in loro compagnia. Essi formano, con noi, la parte più potente della coorte vittoriosa agli ordini del celeste Capo che è Cristo Gesù.




IL GRANDE CUORE DELLA CGIL

Premiati i 30 volontari che hanno preso parte tra maggio e giugno alle attività promosse dalla CGIL Abruzzo Molise, dallo SPI CGIL Abruzzo Molise e dalle Camere del Lavoro Territoriali, a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna

 Pescara, 30 luglio 2023. Al termine dei lavori dell’Assemblea Generale della Cgil Abruzzo Molise, le delegazioni al seguito delle Segreterie della CGIL di Forlì e di Cesena, hanno consegnato un attestato di riconoscimento a tutti i volontari che hanno preso parte alle attività promosse dalla CGIL Abruzzo Molise, dallo SPI CGIL Abruzzo Molise e dalle Camere del Lavoro Territoriali, a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione.

“Il volontariato, grande risorsa della società, valore aggiunto della Cgil”. È quanto si legge a commento dell’attestato di riconoscimento consegnato ai 30 volontari di Abruzzo e Molise che si sono immediatamente messi a disposizione della Cgil rispondendo tra maggio e giugno alla richiesta di aiuto proveniente dall’Emilia Romagna e prestando soccorso di ogni tipo alle popolazioni colpite dal tragico evento.

Tra il 16 e il 17 maggio e nei giorni precedenti si è registrato il record storico di precipitazioni con 23 corsi d’acqua che da lì ai giorni successivi hanno rotto gli argini, hanno allagato campi e città della Romagna, provocando oltre 32 mila sfollati, 15 vittime, più di 930 frane e centinaia di strade interrotte con innumerevoli ponti crollati. La stima provvisoria dei danni supera gli 8,8 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi per riparare gli argini, i reticoli e le strade prima dell’autunno.

Prima della premiazione e alla presenza di Sandro Del Fattore della Cgil Nazionale (già Segretario della Cgil Regionale), è stato proiettato un filmato (https://youtu.be/7yeDI6878MA) denso di fattori altamente emotivi e nel quale sono stati rappresentati sia i momenti drammatici contestuali all’alluvione che i primi momenti legati alla fase dei soccorsi e degli aiuti proveniente da tutto il paese.

Il Segretario Generale della Cgil Abruzzo Molise Carmine Ranieri nell’esprimere nuovamente la vicinanza e la solidarietà di Abruzzo e Molise alle popolazioni emiliane romagnole, ha rammentato ancora una volta i drammatici momenti dell’evento sismico che nel 2009 colpi la città dell’Aquila per il quale scattò, a parti invertite, un’imponente attività di volontariato da parte dell’Emilia-Romagna e a sostegno delle popolazioni aquilane.

Di seguito l’elenco dei 30 volontari premiati:

Spedizione 22 – 23 maggio: Rocco Giardino – Nicola Legnini – Giuseppe Leporini – Pietro De Sanctis – Marcello Calabrese

Spedizione 29 – 31 maggio: Raffaele Scalcione – Roberto Di Francesco – Carlo Albani – Valerio Masciovecchio

Spedizione 5 – 6  giugno: Fiorella Rolandi – Mauro Ceci – Antonello Ferrante – Franca Panara – Mario Borsetti – Stefania Giuliani – Massimo Trifiletti – Antonio Zarrillo – Luigi Antonetti – Federica Ferrara

Spedizione 8 – 10  giugno: Fulvio Valentini – Marco Vivarelli – Beniamino Salvi – Lorenzo Scurti – Serena Andreoli – Carolina Ussorio – Michela Patullo – Gabriele D’Andrea – Dario Mancini – Mirella Purgante




I PARCHI D’ABRUZZO e loro creature

A Fontecchio mostra fotografica il respiro della natura di Luca Di Vincenzo

L’Aquila, 29 luglio 2023. Le forme, i colori, le presenze, in una parola la misteriosa bellezza della natura e delle sue creature incontrate nelle aree protette d’Abruzzo, fotografate con discrezione, rispetto ed empatia.

Gli scatti del fotografo aquilano Luca Di Vincenzo potranno essere ammirati nella mostra “Il respiro della natura”, dall’1 al 31 agosto a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, presso il Bar Ju Spacc.

Luca Di Vincenzo, classe 1979, a 24 anni si è trasferito a Goriano Valli, paese di montagna immerso nella natura selvaggia, dove oggi gestisce un bed & breakfast e coltiva la sua grande passione per la fotografia seguendo le impronte del padre Roberto.

A sostenere l’iniziativa, oltre al bar Ju Spacc di Giulia Balducci, le associazioni Salviamo L’Orso e il Wwf Abruzzo Montano. Tra le foto, quelle che immortalano l’incontro fortuito con l’orso Pallino, o con il lupo in acqua, che porta da mangiare ai suoi piccoli

“L’interesse per la fotografia – spiega Di Vincenzo – è nato in fondo dall’ascoltare i bramiti dei cervi nel periodo degli amori che riecheggiano nelle notti autunnali. Con questa mostra desidero contribuire alla promozione del nostro territorio e sensibilizzare le persone ad un maggior rispetto verso la natura e alla sua grande biodiversità. Sono circa dieci anni che mi dedico alla fotografia naturalistica e solo quando sono tra i boschi mi sento in pace con me stesso e a casa”.

E aggiunge: “i miei incontri con la fauna selvatica sono attimi preziosi che porto dentro di me e mio desiderio è condividere con altre persone questi ricordi ed emozioni, per farle innamorare della natura incontaminata che ci circonda. La presenza intorno a me di lupi, cervi, orsi e piccole volpi e altri animali selvatici, mi rasserenano l’anima. Con questa mia passione ho fatto conoscere questi luoghi a molti altri fotografi e curiosi”.




LA CONDANNA ALL’INDIGENZA

Dal Governo un semplice SMS a migliaia di percettori di Reddito di Cittadinanza

Pescara, 29 luglio 2023. Come denunciato da tempo dalla CGIL Abruzzo Molise da ultimo con la presentazione di qualche giorno fa del rapporto regionale sulle conseguenze del taglio al Reddito di Cittadinanza, puntuale è arrivato al capolinea l’unico sostegno economico per centinaia di migliaia di persone.

Reddito di Cittadinanza che a giugno, secondo i dati forniti ieri dall’INPS, ha visto un aumento delle persone coinvolte sia in Abruzzo che nel Molise. Sono rispettivamente 34.834 le persone che ne hanno beneficiato in Abruzzo (357 in più di giugno) componenti di 18.916 nuclei familiari e 9.795 persone (133 in più dello scorso mese) in Molise (5.204 i nuclei familiari coinvolti).

Con i 169mila SMS inviati dall’INPS nelle giornate di giovedì e venerdì di cui sono stati destinatari anche migliaia di abruzzesi e molisani, infatti, è stato definitivamente comunicato ai nuclei familiari percettori di RdC con componenti tra i 18 e 59 anni, che la misura è sospesa e solo un eventuale intervento dei servizi sociali può riattivarla fino al 31 dicembre. Un sms che ha generato disperazione e sconforto tra chi già quotidianamente deve fare i conti la povertà e tutto quello che questo comporta.

Le reti dei servizi sociali dei comuni delle due regioni però, ad oggi, sia per strutturali carenze di personale che per mancanza di informazioni precise su come attivarsi e nei confronti di chi (non sono ancora chiari, infatti, alcuni passaggi nei rapporti con i Centri per l’Impiego né chi saranno coloro che potranno effettivamente essere presi in carico), non è certo in grado di smaltire tutto il lavoro che questa nuova incombenza comporta.

Un lavoro complesso che, oltre alla presa in carico di soggetti fragili nei confronti dei quali vanno immaginati singoli percorsi di sostegno sociale, prevede anche la comunicazione all’INPS, da parte degli uffici comunali tramite la piattaforma GEPI del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’avvio del percorso stesso. Condizione questa necessaria perché vengano riattivati i pagamenti.

Un lavoro che va inoltre svolto con la massima urgenza: tanto più tempo passerà, quanto più queste persone rimarranno senza quell’unica somma che adesso gli consente di andare avanti e se si dovesse andare oltre il 31 ottobre, verrà meno anche la possibilità di chiedere le somme arretrate.

Come richiesto da CGIL e FP nazionali è quindi subito necessaria una proroga della scadenza che dia il tempo alle strutture comunali di acquisire tutte le informazioni necessarie e predisporre le attività utili per organizzare un adeguato ed efficiente servizio di presa in carico di un’utenza particolarmente fragile.

Al tempo stesso, anche con il sostegno delle strutture regionali dell’Abruzzo e del Molise e dei rispettivi assessorati, i comuni devono attivare una straordinaria azione di tutela nei confronti dei cittadini più deboli. Un’azione che passi anche dalla condivisione con le rappresentanze sindacali delle misure più urgenti da intraprendere, a partire dal rafforzamento del personale stabile dipendente delle singole strutture.

Oggi più che mai è il momento di non lasciare indietro nessuno. Tutte e tutti, a qualsiasi livello, siamo chiamati ad impegnarci perché questo sia possibile.




UNA DIFESA SBAGLIATA DELLA SANTANCHÈ

Politicainsieme.com, 29 luglio 2023. Era inevitabile che la maggioranza facesse quadrato nel difendere la Ministra del turismo, Daniela Santanchè. Così come c’è da attendersi che le opposizioni continueranno a girare il coltello nella piaga.

La maggioranza dev’essere forte del fatto suo. Nel credere che nel comportamento della Ministra non vi sia niente da contestare. E questo sarà vero fino alla conclusione delle indagini che, è bene ricordarlo, non sono state originate dalla Magistratura, ma frutto di controlli di natura fiscale e gestionale condotte sulle aziende fondate da Daniela Santanchè. Poi, sono arrivate le inchieste giornalistiche. Quelle che hanno fatto ascoltare con tanta dovizia di particolari il punto di vista di fiscalisti e di dipendenti che sembrano smentire la difesa introdotta. Ed è questo che fa dire ad una parte delle opposizioni che la Ministra non l’ha raccontata proprio tutta giusta in Parlamento.

La conclusione delle indagini ci diranno come sono andate le cose. O meglio, come la vedono gli inquirenti che, si presume, seguiranno il tutto tenendo conto delle leggi e di ciò che regola la gestione di società che, e questo è fuor di dubbio, non se la sono, e non se la passano bene.

Nel caso di un rinvio a giudizio le cose potrebbero mettersi non bene per la Ministra e per chi ha deciso di sostenerla ad ogni costo. Poi, si potrà sempre dire che, in un’ottica garantista, il tutto dovrà subire il vaglio dei tre gradi di giudizio. Insomma, la classica tiritera cui ci siamo abituati in Italia dove ogni cosa si butta in politica con la conseguenza di diventare non oggetto di una serena ed obiettiva analisi, bensì il frutto di una lotta tra contradaioli.

Però, nel passato la destra si è scatenata contro taluni ministri provenienti dal campo avverso per molto meno. Anche i suoi esponenti sono saliti sulle barricate per accusare, chiedere dimissioni già prima che le cose fossero pienamente chiarite e spesso riferendosi all’art 54 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

In effetti, in altri paesi di democrazia avanzata, politici e ministri si dimettono per vicende molto meno gravi nonostante non abbiano un apposito articolo della Costituzione che li sorregge nel valutare non solo le leggi, ma anche quel criterio di opportunità e ragionevolezza, oltre che di fiducia nella Giustizia, che spesso dovrebbe anche servire a personaggi pubblici per difendersi meglio, e nelle sedi opportune, invece che continuare a tenere in piedi un clima di accuse e di sospetti. Ma ognuno ha il suo stile. E ogni maggioranza valuta quale sia il modo migliore per sopravvivere.

In quel dibattito, però, ha colpito un tipo difesa che è venuta alcuni degli alleati di Fratelli d’Italia che ha lasciato non poco sopresi. E cioè l’affermazione che la mozione di sfiducia andava respinta perché alla Santanchè non venivano mossi rilievi per atti compiuti da Ministra.

Ci si potrebbe spingere a semplificare e a tradurre dicendo che, con questo modo di ragionare, gli alleati ritengono che la Ministra è comunque in torto, ma siccome si tratta di cose non afferenti al Ministero che dirige può benissimo rimanere al proprio posto. Tutto bene, per carità, ma l’articolo 54 che ce l’abbiamo a fare (?) verrebbe da chiedere a chi ha sostenuto questa tesi da alleato, sì, ma a ben guardare da poco amico?

Alessandro Di Severo

https://www.politicainsieme.com/una-difesa-sbagliata-della-santanche/



STOP ALLA SFILATA Miss e Mister Dog

Animalisti italiani denuncia mercificazione animali e sperpero di denaro pubblico

Giulianova, 28 Luglio 2023. “È con grande preoccupazione che esprimiamo il nostro parere riguardo all‘evento Miss e Mister dog, un format televisivo itinerante che varie amministrazioni comunali abruzzesi accolgono da tempo investendo soldi pubblici. A Giulianova, in provincia di Teramo, si farà tappa il 22 agosto.

Sono circa 5000 euro i soldi investiti da altri comuni come quello di Pescara e probabilmente anche dal comune giuliese nell’allestimento di tale opinabile show. Un’iniziativa che, sebbene presentata come una manifestazione a favore degli amici a quattrozampe, è da noi Animalisti Italiani fortemente contestata poiché ritenuta una mercificazione degli animali usati come semplici oggetti di spettacolo.

Non possiamo tacere di fronte all’evidente strumentalizzazione degli animali e all’ipocrisia di un evento che, in realtà, non contribuisce affatto alla sensibilizzazione dei cittadini sul tema dell’adozione dei cani senza padrone o sulla lotta all’abbandono. Al contrario, si tratta di una mera propaganda elettorale travestita da beneficenza che non aiuta in un reale progetto per la salvaguardia dei diritti e del benessere degli animali, né tantomeno nessuna associazione animalista locale” dichiara Walter Caporale, Presidente degli Animalisti Italiani Onlus.

Anche l’Amministrazione comunale di Giulianova, giunta alla fine del suo mandato dopo quattro anni, sembra improvvisamente riscoprire il proprio spirito animalista, cercando di guadagnare consenso promuovendo una sfilata di cani, nella quale, purtroppo, emerge solo l’intento di ottenere voti e di attirare l’attenzione su di sé.

Inoltre, è con profonda indignazione che apprendiamo che l’evento ospitato dal comune di Giulianova dovrebbe donare fondi all’Associazione UNICA BEACH, un’organizzazione che gestisce la “spiaggia per cani” nella zona, e che l’Amministrazione stessa ha cercato di danneggiare e chiudere in passato, arrivando perfino a costringerla a ricorrere al TAR. La stessa spiaggia che hanno rifiutato di identificare in modo definitivo e che vorrebbero spostare annualmente, dimostrando un comportamento discriminatorio, incoerente e dannoso nei confronti di questa preziosa spiaggia per gli amici a quattrozampe.

La nostra Associazione, insieme a molti cittadini e sostenitori di UNICA BEACH, respinge con fermezza la proposta di partecipare ad uno spettacolo che non è altro che una farsa elettorale, priva di reale impegno per il benessere e i diritti degli animali. Se l’Amministrazione comunale avesse a disposizione risorse finanziarie, sarebbe auspicabile che le impiegasse per progetti concreti e utili, come la lotta al randagismo, l’assistenza agli animali malati attraverso la fornitura di cure veterinarie, medicine e cibo e l’agevolazione delle adozioni.

Non possiamo e non vogliamo accettare una politica che sfrutta gli animali come strumento propagandistico, e rifiutiamo categoricamente di partecipare a un evento che ignora le reali necessità degli amici a quattrozampe e delle persone che si adoperano per il loro benessere.

Rispondiamo all’Amministrazione Comunale lanciando un evento totalmente gratuito.

 Invitiamo tutti i cittadini alla festa di fine estate che l’Associazione Animalisti Italiani sta organizzando insieme a Unica Beach. Si terrà mercoledì 30 agosto a Giulianova (TE) dalle ore 16 alle 18 presso la spiaggia attrezzata per cani Unica Beach, dove chiuderemo la campagna annuale contro l’abbandono “Restate Insieme” per sensibilizzare attraverso la distribuzione di materiale informativo sulla piaga dell’abbandono e sulle sue conseguenze, non solo a livello etico ma anche a livello legale.

Seguirà un intenso momento di riflessione attraverso la presentazione del libro “Orso. La mia lettera al cane che non si è arreso mai”, scritto dalla veterinaria Giusy Branella, una donna determinata che non si lascia sedurre da false donazioni. Giusy Branella ha, infatti, rifiutato il denaro offerto dal Comune di Giulianova, derivante dagli incassi dei biglietti della discutibile gara di bellezza a pagamento Miss e Mister Dog. Un invito, questo, all’Amministrazione comunale di Giulianova affinché ponga fine a tale pratica anacronistica e superata di sfruttamento degli animali.

Aggiunge la veterinaria Branella: “Ringrazio Walter Caporale per aver inserito nella sua tappa giuliese della campagna contro l’abbandono organizzata dall’Ass.ne Animalisti Italiani la presentazione del mio libro, a cui tengo in modo particolare perché è il mio restare vicina ancora ad Orso. L’Amministrazione giuliese non ha mai mostrato attenzione per gli animali durante tutto il mandato. Non potrà recuperare la faccia con una sfilata di cani a fine estate“.

Chiediamo alle autorità competenti di promuovere progetti seri e sostenibili a favore degli animali e delle associazioni che si adoperano per loro, come UNICA BEACH, e di agire sempre nell’interesse dei cittadini e dei loro amici a quattrozampe.




IL WEEK END D’ARTE nelle due sedi del MuNDA

In quest’ultimo fine settimana di luglio sarà possibile, nelle due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo: visitare il Mammut, al Castello Cinquecentesco, orario 9:30/19:30 (ultima entrata ore 19).

L’Aquila, 28 luglio 2023. Dal 1° agosto l’imponente fossile sarà visitabile  tutti i giorni (compreso lunedì 14 e il 15,  Ferragosto) .  Chiuso solo lunedì 7 e 21. Con il biglietto del Mammut si potrà  entrare anche alla sede del MuNDA, di fronte alle 99 cannelle, fino al 3 settembre.

Al MuNDA, in  via Tancredi da Pentima, visita guidata domenica 30,  ore 17,  alla mostra “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro” curata da Atlante Servizi Culturali. Ultimo appuntamento di luglio per approfondire la conoscenza dell’esposizione che ha ricostituito il più completo ciclo narrativo del XIV secolo dedicato alla figura  di S. Eustachio, oggetto nel 1902 di un incredibile furto delle tavolette che raccontavano la sua drammatica  vita. Entrata con biglietto del Museo

Domenica 6 agosto entrata gratuita nelle due sedi per l’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo




FORTE IL RICHIAMO su politica e magistratura

Mattarella anche sui negazionisti

Politicainsieme.com, 28 luglio 2023. Non è stato un discorso di Capodanno, ma quasi, quello che il Presidente della Repubblica ha fatto ieri incontrando i giornalisti italiani al Quirinale.

Nel suo modo garbato, ma profondo e ficcante, il Presidente della Repubblica ha toccato tutti i temi che hanno animato il dibattito politico, e ancora lo stanno animando. Lo ha fatto, ovviamente, senza entrare nelle altrui competenze, ma comunque ritornando a quei paletti che stanno alla base del dettato costituzionale ed assicurano le garanzie fondamentali per tutti.

Non poteva certo mancare, visto l’uditorio, il tema della libertà d’espressione. Tema su cui la politica si accalora soprattutto se la stampa va a scandagliare l’operato, recente e passato, di chi è chiamato a guidare il Paese.

Mattarella ne ha parlato ricordando che “il bene dell’informazione è strettamente legato a quello della libertà” e che “la democrazia si nutre della libertà di parola e di espressione” e il risultato finale è quello di sostenere “la capacità critica con cui valutare il panorama informativo offerto” in modo tale che la propaganda non si sostituisce ai fatti. per poi aggiungere: “All’informazione libera e indipendente, che ogni giorno, in ogni luogo e in ogni ambito, illumina le zone d’ombra per consentirci la formazione di un’opinione consapevole, le istituzioni devono riconoscimento e tutela massima”, e, dunque, “i giornalisti devono essere al riparo da ogni forma di intimidazione”.

Non sono poi mancati nell’intervento di Sergio Mattarella i riferimenti a questioni attuali e spinose. Come quello del Pnrr sulla cui completa attuazione non mancano interrogativi. Il Presidente della Repubblica è stato molto chiaro: è di “portata decisiva per il nostro futuro”;  “non si tratta di una questione del Governo, di questo o dei due governi precedenti, ma dell’Italia”; “dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l’avvenire dell’Italia e tener conto, pertanto, allo stesso tempo, di non esserne estranei; di esserne, certamente in misure diverse, responsabili; di dover recare apporti costruttivi. Un eventuale insuccesso o un risultato soltanto parziale non sarebbe una sconfitta del Governo ma dell’Italia: così sarebbe visto e interpretato fuori dai nostri confini e così sarebbe nella realtà”.

Non è mancato il riferimento all’annosa questione dei rapporti tra Politica e Magistratura:

“Più volte è stato ricordato, da molte sedi, l’esigenza ineludibile che i vari organismi rispettino i confini delle proprie competenze e che, a livello istituzionale, ciascun potere dello Stato rispetti l’ambito di attribuzioni affidate agli altri poteri.

Così quanto alla necessità che la Magistratura sia consapevole di esser chiamata – in piena autonomia e indipendenza – a operare e a giudicare secondo le norme di legge, interpretandole, anche, correttamente secondo Costituzione, e tenendo conto che le leggi le elabora e le delibera il Parlamento, perché soltanto al Parlamento – nella sua sovranità legislativa – è riservato questo compito dalla Costituzione.

Allo stesso modo, ovviamente, va garantito il rispetto del ruolo della Magistratura nel giudicare, perché soltanto alla Magistratura questo compito è riservato dalla Costituzione.

Iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre attività del Parlamento ai giudizi della Magistratura si collocano al di fuori del recinto della Costituzione e non possono essere praticate. Non esiste un contropotere giudiziario del Parlamento, usato parallelamente o, peggio, in conflitto con l’azione della Magistratura.

Così come non sono le Camere a poter verificare, valutare, giudicare se norme di legge – che il Parlamento stesso ha approvato – siano o meno conformi a Costituzione, perché questo compito è riservato, dall’art.134, in maniera esclusiva, alla Corte costituzionale. Non può esistere una giustizia costituzionale politica.

I ruoli non vanno confusi, anche a tutela dell’ambito di cui si è titolari. È una doverosa esigenza quella della normale e virtuosa logica della collaborazione istituzionale”.

Anche in materia di tutela dell’ambiente, il Presidente della Repubblica è stato sferzante:“Occorre assumere la piena consapevolezza che siamo in ritardo”.

Per poi aggiungere, rivolto ai cosiddetti negazionisti: ”Di fronte alle drammatiche immagini di quel che è accaduto, al Nord, come al Centro, come nel Meridione, tante discussioni sulla fondatezza dei rischi, sul livello dell’allarme, sul grado di preoccupazione che è giusto avere per la realtà che stiamo sperimentando, appaiono sorprendenti.  Bisogna agire, da una parte cercando di incrementare l’impegno a salvaguardia dell’ambiente e per combattere le cause del cambiamento climatico. Sappiamo che sarà un impegno difficile, su scala globale, i cui effetti vedremo nel tempo. Dall’altro lato, è necessario operare per contenere già oggi gli effetti dirompenti di questi cambiamenti, predisponendo strumenti nuovi e modalità di protezione dei territori, che consentano di prevenire e attenuare gli effetti dei fenomeni che si verificano sempre più di frequente”.

https://www.politicainsieme.com/mattarella-forte-il-richiamo-su-politica-e-magistratura-e-ai-negazionisti/



IL VERBO «’NTECCHIÀ»

di Franco Cercone

Articolo pubblicato alla pagina n. 46 del Bollettino Trimestrale ASTRA

[Tradizioni Popolari Abruzzesi. Anno II Numero 3 (aprile-maggio-giugno) 1974]

Quando un giovane di Caramanico aveva «aducchiàte» una ragazza, le metteva un ceppo (ticchie) davanti l’uscio di casa, ciò che equivaleva ad una richiesta formale di matrimonio cui la ragazza era obbligata a rispondere.

Se la mattina dopo il giovane notava che il ceppo era ancora davanti l’uscio, la sua richiesta era da intendersi respinta.

Se invece la ragazza o qualche familiare avevano preso il ceppo portandolo in casa, questo significava che la richiesta era stata accolta.

Di solito il ceppo veniva messo davanti l’uscio di casa di una ragazza nella notte del sabato. La domenica mattina, la ragazza «’ntecchiata›› (conquistata) si recava alla messa grande che si celebra ancora oggi nella bellissima chiesa di Santa Maria Maggiore, accompagnata dal fidanzato, raggiante soprattutto per aver concluso felicemente un lungo periodo di tempo fatto di appostamenti, tacite intese e sguardi fugaci.

Se l’uso di mettere il ceppo davanti l’uscio di casa si riscontra in molti paesi abruzzesi, tuttavia soltanto a Caramanico, Campo di Giove e Roccaraso esiste il verbo ‘ntecchià con il particolare significato di catturare, conquistare.

In qualche altro centro, come per esempio a Capestrano, si usa mettere dietro l’uscio delle ragazze il « ciocco ». E il verbo che ne deriva è « ‘nciacculà ».

Dell’uso particolarissimo di tali verbi non è possibile trovare traccia in nessuno dei nostri folkloristi.




DISSESTO IDROGEOLOGICO, l’Agenzia regionale di Protezione civile di nuovo in città

Il Sindaco: “Si lavora per ottenere ulteriori e urgenti risorse per la messa in sicurezza del territorio e la sistemazione delle scuole sgomberate” 

Chieti, 27 luglio 2023. Nuovo sopralluogo stamane della Protezione civile regionale sui luoghi interessati dal dissesto idrogeologico. Con il sindaco Diego Ferrara, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli e il funzionario comunale responsabile Tommaso Colella, il direttore dell’Agenzia di protezione Civile della Regione Abruzzo, Mauro Casinghini, i funzionari del Dipartimento nazionale di Protezione civile che stanno seguendo la procedura della richiesta dello Stato di emergenza e l’ingegner Giovanni Masciarelli, già funzionario del Genio civile che collabora con il Comune sul tema, nonché il professor Nicola Sciarra dell’Università d’Annunzio che agisce anch’essa in sinergia con il Comune.

In merito al dissesto idrogeologico, ieri la Giunta ha approvato la delibera contenente la proposta di perimetrazione delle aree pericolose e a rischio non incluse nel Piano di Assetto Idrogeologico inerente il versante nord della Collina di Chieti. La documentazione sarà fornita all’Autorità di Bacino della Regione Abruzzo ai fini dell’atteso avvio della procedura di modifica e variante al PAI.

“Sotto stretto monitoraggio e controllo i luoghi interessati dai provvedimenti di sgombero di condomini e scuole e le procedure per intervenire sulla messa in sicurezza del territorio interessato e sistemare le classi in altre ubicazioni – riferisce il sindaco Diego Ferrara – Prosegue l’iter della richiesta per lo stato di emergenza da noi chiesto e sollecitato alla Regione, perché chieda al Governo di procedere con il riconoscimento. Abbiamo necessità e urgenza di intervenire. Essendo in dissesto, il Comune non ha risorse per poterlo fare da solo, per questo ci siamo rivolti al Governo, attraverso il Dipartimento di Protezione civile nazionale e per questo ci rivolgiamo alla Regione, affinché riconosca alla città risorse per gli interventi che bisogna fare subito, come ha constatato lo stesso presidente Marsilio all’inizio dell’estate, nel suo sopralluogo in città. Oltre che sostegni a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione, servono fondi per sistemare le scuole che abbiamo dovuto sgomberare. Fondi che la Regione può riconoscerci, ma che devono al più presto essere messe in bilancio, perché possiamo utilizzarle per fare gli adeguamenti necessari ai locali che dovranno ospitare le classi che si sono ritrovate senza sede, che non possono avere una sistemazione precaria per tutto il nuovo anno scolastico che sta per cominciare.

Sul fronte del monitoraggio del territorio, oltre agli atti di tutela della pubblica incolumità, con Delibera n. 448 del 14 Giugno 2023 la Giunta comunale ha approvato lo schema di accordo di collaborazione per costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare sul rischio idrogeologico del territorio comunale, già operativo, come dimostra il sopralluogo di oggi e al fine di favorire lo svolgimento di tutte le attività necessarie alla gestione e al superamento dell’emergenza in atto. Lo stiamo facendo, in sinergia anche con la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Protezione Civile che da tempo aveva sollecitato la perimetrazione delle aree abitative coinvolte dal fenomeno franoso e che noi abbiamo sbloccato, affidando un incarico professionale al geologo Mattia Ippolito, per l’elaborazione della proposta di perimetrazione delle aree che sta alla base dell’atto. Attraverso tale aggiornamento, il Comune avrà non solo un quadro fedele della situazione idrogeologica dell’intero perimetro, ma anche la possibilità di accedere a ulteriori linee di finanziamento regionali e nazionali, che ci consentiranno di mettere in campo anche azioni aggiuntive di prevenzione e messa in sicurezza”.

Cosa dice il piano.

“Lo studio realizzato riconosce formalmente e per la prima volta, per tutta l’area immediatamente sovrastante al viadotto di viale Gran Sasso un rischio idrogeologico molto elevato, proponendo una “classificazione R4”, la cui mancanza ha causato nel corso degli anni un rallentamento della risposta alle esigenze dei cittadini residenti – illustra l’ingegner Tommaso Colella, funzionario comunale responsabile del procedimento per la richiesta dello stato di emergenza e della riclassificazione delle aree – Con questa classificazione, che dovrà essere posta ora al vaglio dell’Autorità di Bacino, da un lato daremo risposta al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale e all’Agenzia di Protezione Civile Regionale in relazione all’iter di riconoscimento dello stato di emergenza nazionale, come da richieste da noi formalizzate, dall’altro lato potremo attivare nuove istanze di finanziamento semplificate sulla base delle norme nazionali per i cosiddetti “abitati da consolidare”, questo per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico. Lo studio è stato condiviso con il Dipartimento di Geologia dell’università Chieti D’Annunzio con cui abbiamo da mesi costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare e si basa sulla documentazione bibliografica storica dell’area, sul censimento dei danni degli edifici e sui dati acquisiti sia mediante immagini satellitare che mediante prove in sito commissionate dall’amministrazione nel 2019 e nel 2023”.




L’ABRUZZO AVANZA!

Cerimonia di consegna bandiere

Tortoreto, 27 luglio 2023. Si è svolto l’evento di consegna in presenza delle bandiere di ComuniCiclabili 2023 per i comuni abruzzesi.

“FIAB-ComuniCiclabili non è un premio – ribadisce Alessandro Tursi, Presidente nazionale FIAB e ideatore di ComuniCiclabili – ma uno strumento pensato e sviluppato per aiutare le amministrazioni a valutare, sulla base di precisi criteri, quanto il loro territorio sia realmente a misura di bicicletta per i residenti e per i turisti, e ad accompagnarle in un percorso di costante miglioramento nel tempo.”

La rete dei ComuniCiclabili FIAB sfiora ormai i 180 comuni, che vanno dalle metropoli come Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze e Bari, fino ai piccoli comuni, passando per le decine di capoluoghi, fino a coprire una popolazione totale di 12 milioni di abitanti, pari al 20% di quella italiana.

FIAB-ComuniCiclabili attribuisce ai territori un punteggio da 1 a 5, assegnato sulla base di un’analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile. Le aree di valutazione sono quattro: mobilità urbana (ciclabili urbane/ infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione, cicloturismo.

Un’iniziativa dunque di successo nazionale, nata proprio in Abruzzo, dove è infatti ben radicata vista l’adesione di 18 comuni della nostra regione, tra cui tre dei quattro capoluoghi.

Particolarmente presente lungo la costa, il progetto sta ormai prendendo piede anche nell’entroterra, e quest’anno ben tre comuni abruzzesi ottengono una promozione, con Roseto degli Abruzzi che riconquista il secondo bike smile mentre Martinsicuro conquista il terzo e Tortoreto che raggiunge il quarto, entrambi grazie alla realizzazione della “Città 30” con limite generalizzato dei kmh.

“Sono particolarmente lieto dei progressi che tanti comuni stanno facendo con impegno e coraggio” aggiunge Tursi, “e sono certo che presto vedremo altre promozioni, magari anche con i primi comuni abruzzesi che raggiungeranno il massimo punteggio di cinque bike smile, esclusiva delle città italiane più avanzate come Ferrara, Bolzano e Pesaro”.

Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntis ha portato i saluti della Regione e del Presidente Marco Marsilio, ribadendo che la bicicletta è elemento strategico per lo sviluppo dell’economia turistica e che la Regione prosegue negli sforzi in tale direzione.

Ha partecipato all’evento anche Gianluca Grimi, in qualità di Presidente di Assoturismo – Confesercenti Abruzzo, che la scorsa primavera aveva lanciato, assieme a FIAB, la proposta della “città 30 della costa teramana”. Grimi ha ringraziato le amministrazioni per la sensibilità e l’impegno dimostrati, ribadendo che sostenibilità e sicurezza stradale sono cardini imprescindibili per lo sviluppo turistico e quindi anche economico dei territori.

Unica nota dolente l’impossibilità di rinnovare per quest’anno del vessillo per Avezzano, a causa dei gravi passi indietro dimostrati con lo smantellamento della ciclabile lungo Corso Libertà, che ha spezzato la continuità rete ciclabile esistente. FIAB auspica un ripensamento, o in alternativa la completa e immediata pedonalizzazione di tale asse, così da ripristinare la continuità ciclabile e rientrare di diritto nel novero dei ComuniCiclabili FIAB.

Elenco dei 18 ComuniCiclabili abruzzesi del 2023:

1 bike smile: TERAMO, Rapino, Tocco Da Casauria;

2 bike smile: PESCARA, L’AQUILA, Corropoli, Francavilla a Mare, Giulianova, Montesilvano, Ortona, Roseto Degli Abruzzi, San Salvo, Silvi, Vasto;

3 bike smile: Alba Adriatica, Martinsicuro;

4 bike smile: Pineto, Tortoreto.

L’edizione 2023 di FIAB-ComuniCiclabili è patrocinata da: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ECF-European Cyclists’ Federation, ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani, INU-Istituto Nazionale di Urbanistica, Associazione dei Comuni Virtuosi, ALI-Autonomie Locali Italiane, rete Città in Bici, World Cycling Alliance e WWF. Le candidature da parte dei comuni che desiderano partecipare all’edizione 2024 si aprono il prossimo settembre.




NUOVA OSSESSIONE anche tormentone web

Straordinario successo per la cantante teatina Lavinia Turco

Chieti, 26 luglio 2023. Sta spopolando sul web il videoclip della canzone di Lavinia Turco Nuova ossessione, prodotto da Venus entertainment, con direttore di produzione Ivan Antonio Giampietro, la regia di Andrea Tirimacco, special guest la celebrità televisiva Simone Coccia Colaiuta e la partecipazione delle miss Venus talent show Georgiana Gaman e Chiara Di Cintio.

Quello che è già diventato un tormentone estivo, è la storia di una relazione inusuale, ma che nasce dalla sofferenza di base del rapporto routinario, perché molte donne hanno una relazione con un uomo che non ricambia le attenzioni ed i sentimenti- e- come dice la cantautrice Lavinio Turco- tra donne il rapporto è differente. La cantautrice teatina, vera rivelazione della lirica ed ora del Pop, straordinaria interprete con il suo talento da soprano, non teme le critiche e le polemiche: “Il messaggio viene trasmesso in modo elegante e mai volgare ed il tema è di stretta attualità, come dimostrano le innumerevoli visualizzazioni sul web di Nuova ossessione”.

“Ed infatti – prosegue – l’esigenza di scrivere un brano nasce quando sono preda di un sentimento tanto forte da non poterlo spiegare a parole, una nuova ossessione appunto. Lavinia Turco è un vero fenomeno, riesce ad osare dove gli altri non hanno mai avuto il coraggio di fare: nasce come soprano e unisce una voce potente alla musica pop. Bellezza e talento la contraddistinguono: artista poliedrica, canta, recita, danza fin da quando era piccolina. Quello che la rende unica è, però, la sua voce: un soprano che canta musica pop dance”.

https://www.youtube.com/watch?v=0FVeinFNFYM



CAMBIAMENTI CLIMATICI

Il drammatico studio sul collasso della corrente del golfo

Politicainiseme.com, 26 luglio 2023.  Dall’Università di Copenagen giunge uno studio inquietante secondo il quale tra il 2025 e il 2095  la Corrente del Golfo, che costituisce uno dei grandi sistemi oceanici che regolano l’andamento climatico e le temperature per gran parte dell’Atlantico, potrebbe collassare e provocare gravissime ulteriori alterazioni al cambiamento climatico.

Questa corrente oceanica, che tra gli altri effetti ha quello di non far gelare completamente le terre  che si affacciano sul Nord Atlantico, in primo luogo le Isole britanniche, è sotto osservazione da numerosi anni e già alcune ricerche erano giunte alla conclusione che la sua forza si trova già adesso al livello più basso degli ultimi 1600 anni.

Lo studio ha trovato però lo scetticismo di altri scienziati in relazione all’arco temporale indicato dai ricercatori danesi, ma senza per questo contestare i dati preoccupanti raccolti che fanno temere sullo stato di salute di quello che scientificamente è chiamato Amoc, il quale ha la funzione di portare acqua calda verso il Nord dell’Atlantico. Adesso però, la corrente si scontra con l’acqua dolce che finisce in mare a seguito dello scioglimento dei ghiacci perenni della calotta artica.

Gli scienziati fanno notare che il collasso della Corrente del Golfo avrebbe l’effetto di interrompere, anche in maniera consistente, le piogge su gran parte dell’Africa occidentale, le Americhe e l’Europa.

Secondo gli studiosi che hanno pubblicato le conclusioni dei loro studi su Nature Communications, gli aumenti delle temperature globali avrebbero fatto superare almeno cinque parametri critici che, adesso, sono fonte di estrema preoccupazione.

I ricercatori ritengono che sia necessario affrontare più seriamente la questione del rilascio di sostanze inquinanti nell’atmosfera che con la creazione dei cosiddetti gas serra fanno crescere le temperature medie globali.

https://www.politicainsieme.com/cambiamenti-climatici-e-il-drammatico-studio-sul-collasso-della-corrente-del-golfo/



LA MADONNA IN TRONO CON IL BAMBINO torna nella chiesa di Cerqueto

La statua lignea rubata 47 anni fa, sarà restituita il 27 luglio dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bari e dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto

Teramo, 25 luglio 2023. Le chiese della nostra Diocesi, specie quelle delle parrocchie montane già ferite dagli eventi sismici degli ultimi anni, sono state oggetto nel tempo di diversi trafugamenti. Molte delle opere sottratte, però, sono state recuperate recentemente dalle Forze dell’Ordine.

È questo il caso della statua lignea della “Madonna in trono con il Bambino” del XIV secolo, rubata 47 anni fa e che giovedì 27 luglio sarà restituita alla Parrocchia di Sant’Egidio Abate in Cerqueto di Fano Adriano, grazie a un lavoro investigativo incessante e sinergico dei Carabinieri del Nucleo per la Tutela dei Beni Culturali di Bari con il Comando della Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto.

Alla cerimonia di restituzione saranno presenti il Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, il Presidente della Provincia di Teramo, Ing. Camillo D’Angelo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, Colonnello Pasquale Saccone, il Presidente BIM (Bacino Imbrifero Montano) di Teramo, Marco Di Nicola, il Vicesindaco del Comune di Fano Adriano, Antonio Di Battista. L’opera sarà consegnata dalle mani del Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Bari, Tenente Colonnello Giovanni Di Bella e del Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Bitonto (BA), Capitano Caterina Sibillo.

L’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici diocesano, costantemente impegnato in attività di monitoraggio, conservazione e recupero dei beni storico-artistici, esprime con questa nota la sua soddisfazione:

La riconsegna della statua raffigurante la Madonna con Bambino segna un momento felice per gli abitanti di Cerqueto, che tornano in possesso di un bene dall’indubbio valore artistico e culturale. Soprattutto però, quello che emoziona è vedere una comunità festante per il ritorno di un simbolo di fede, di comunione e di appartenenza. Come Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici esprimiamo un sentito ringraziamento al Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Bari e alla Guardia di Finanza di Bitonto e alla Soprintendenza per la Città Metropolitana di Bari. Un grazie doveroso alle Forze dell’Ordine e alle Soprintendenze che operano nel territorio abruzzese per il costante impegno profuso nella salvaguardia dei beni storico artistici.

Il programma dettagliato della giornata di festeggiamenti:

Ore 15.00

Arrivo del vescovo s.e. mons. Lorenzo Leuzzi e incontro del Vescovo con la comunità di Cerqueto

Ore 16.30

Arrivo della statua della madonna nel piazzale del presepe vivente, trasportata dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale di Bari e dai finanzieri della tenenza di Bitonto

Ore 16.30

Accoglienza da parte della comunità insieme alla banda di Montorio al Vomano

Ore 17.15

Piccola processione fino alla chiesa di sant’Egidio abate

Ore 17.25

Santa Messa

Ore 18.15

Ringraziamenti della comunità di Cerqueto

Discorsi autorità

Ore 18.30

Fine della cerimonia religiosa e discorsi

Ore 18.40

Momento di ristoro e cordialità presso il museo della civiltà pastorale del gran sasso




LA TUTELA DEL CAMOSCIO APPENNINICO

Al via il numero chiuso controllato. Esempio da seguire in altre zone d’Italia

Milano, 25 luglio 2023. Per la tutela del camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata), nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) da sabato prossimo, 29 luglio, al 10 settembre entrerà in vigore una particolare regolamentazione per l’accesso ad alcuni sentieri. «Ancora una volta la gestione di questo Ente Parco dimostra di essere seria e attenta alla difesa della fauna: un esempio per altri territori scrigni di biodiversità i cui amministratori non sembrano altrettanto attenti e, anzi, talvolta mettono in secondo piano la tutela degli animali selvatici e omettono di lavorare per una serena convivenza con loro». Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

La regolamentazione del flusso turistico, che sarà a “numero chiuso controllato”, riguarderà i sentieri I1, F1, L1.

“La Val di Rose, il Monte Amaro e il Monte Meta sono cattedrali di biodiversità da visitare in punta di piedi, con quello stesso rispetto che si porta dinnanzi ad opere d’arte e monumenti del passato”, si legge nel sito web del Parco.

“Questi tre luoghi iconici del Parco sono habitat del camoscio appenninico, specie endemica simbolo del Parco, che riesce a prosperare in questi ecosistemi ricchi, complessi ma al tempo stesso fragili. Ecosistemi che rischiano di essere degradati, se non compromessi, dal carico derivante dalla grande affluenza turistica tipica dei periodi di alta stagione”.

«Il Parco in questo periodo introduce il numero chiuso controllato per gestire le presenze degli escursionisti sui sentieri più famosi e frequentati, in tal modo accordando le esigenze della conservazione con quelle della fruizione, e lo fa da oltre trent’anni», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.

«Si tratta di una gestione illuminata rispetto a quella di altre Amministrazioni che considerano secondaria la tutela della biodiversità rispetto alle attività umane e neppure attuano una seria politica di prevenzione per evitare eventuali danni determinati dalla fauna selvatica: circostanze che talvolta hanno causato gravi conseguenze sia per gli animali sia per gli umani».

OIPA Italia Odv

Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007) e dal Ministero della Salute (Decreto n. 6/2021 En. As. del 26/10/2021). Iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore (numero di repertorio 98178). Indirizzo: Via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 1782206601




GEOINGEGNERIA NEI CIELI d’Italia

Cosa c’è nei cieli di strano in questo tempo difficile che segue il corso del tempo pandemico

e guerresco in cui l’Italia è sprofondata?

Verona, 25 luglio 2023. Se osserviamo i cieli non possiamo non rimanere stupiti nel vederli spesso a strisce, incroci o croci e di osservare che da quelle strisce, incroci e croci si sviluppino a ventaglio velature che rendono opaco l’azzurro, lattiginoso e nebbioso il nostro cielo.

Si tratta del problema della geoingegneria, un progetto portato avanti per accordi intercorsi tra i governi Berlusconi-Bush il 19 luglio 2001 a Genova e perfezionati il 22 gennaio 2002 a Roma e che continua non solo in Italia, ma variamente in tutti i cieli d’Europa e nel mondo.

Il progetto, attuato con il presunto scopo di contrastare la deriva climatica, in realtà, attraverso le erogazioni di nanoparticelle di metalli quali alluminio, bario, cadmio e altri componenti è andato, invece, in questi vent’anni, ad alterare la normale formazione delle nuvole e quindi a modificare il ciclo naturale dell’acqua (evaporazione, condensazione, precipitazione, deflusso).

Il risultato è la siccità che funesta le nostre terre. Le precipitazioni violente, le bombe d’acqua, le trombe d’aria, la grandine grossa come mele, sono l’altra faccia della stessa medaglia, che prende il nome di geoingegneria atmosferica.

La narrazione attuale è quella di addebitare tali fenomeni all’eccesso di CO2 nell’aria di cui sarebbero responsabili le produzioni industriali, gli allevamenti intensivi, gli incendi per l’agricoltura di sussistenza dei paesi in via di sviluppo, l’abbattimento di foreste pluviali ed equatoriali, l’uso di motori diesel e, oggi, addirittura l’uso della caldaia a gas metano o del nostro caminetto!

La fisica ci insegna che troppa CO2 inquina, ma i parametri che ci vengono comunicati corrispondono a verità?

Un folto gruppo di 1574 scienziati riunitisi nella fondazione Clintel e provenienti da ogni Paese, sostiene che la narrazione del cambiamento climatico non corrisponde a verità e che, anzi, siamo nella parte finale della piccola glaciazione terrestre cominciata nel 1600.

Una cosa è il cambiamento climatico, altra cosa è l’inquinamento della terra.

Concetti da non confondersi fra loro. Additare gli uomini come gli unici responsabili dei fattori inquinanti omettendo la citazione della massima causa dell’inquinamento, che è la geoingegneria atmosferica, è veramente una stortura della realtà. Oggi, addirittura, la geoingegneria atmosferica compare nei libri di testo delle scuole, descritta come mezzo di contrasto al riscaldamento terrestre di cui, in realtà, è la prima responsabile.

Sono nati in Italia, da più di vent’anni, molti movimenti che hanno preso consapevolezza della gravità di questo fenomeno e lo denunciano a tutti i livelli, pur riscontrando enormi difficoltà anche per il fatto che il presidente Napolitano ha posto il Segreto di Stato su questa attività. L’ultimo nato si chiama “I guardiani del cielo” e conta già più di 30.000 persone fra gruppo nazionale e gruppi regionali.

Inoltre, numerosi convegni si stanno svolgendo su questo tema in tutta Italia.

L’Italia ha una grande occasione per uscire da questa morsa opprimente: gli italiani debbono tornare ad alzare gli occhi al cielo e ad osservarlo con attenzione, oltreché a lottare per renderlo di nuovo limpido come natura vuole, di quel blu cobalto che appartiene ai nostri più cari ricordi e che ci fa stare tanto bene…difendiamo la nostra terra da teorie astruse e provvedimenti dannosi per la popolazione, per la sua incolumità e la sua salute.

Giulia Cortella

Verona




LA GIOSTRA CAVALLERESCA dalla parte degli animali

Al bando frustini, speroni, sbarra di partenza. Musica classica nelle scuderie. Regina dello storico evento, Ornella Muti

Sulmona, 24 luglio 2023. Sempre più dalla parte degli animali. La Giostra Cavalleresca di Sulmona, uno dei luoghi più incantevoli dell’Abruzzo, prosegue il suo viaggio nel tempo e nelle tradizioni, ma con un percorso formulato in assoluta sicurezza per i cavalli che sabato 29 e domenica 30 luglio torneranno protagonisti dell’evento storico targato 2023.

Non è certo un caso se la scelta della Regina vedrà sul trono la bellissima attrice Ornella Muti, icona del cinema italiano, da sempre amante degli animali e pronta a difendere i loro diritti in numerose battaglie portate avanti con la figlia Naike.  La kermesse di grande risonanza culturale e turistica, che ogni anno porta nella città di Ovidio migliaia di visitatori affascinati dalla sapiente ricostruzione “living history” del suo corteo, come sempre ha messo al bando frustini e speroni, nessuna sbarra alla partenza ma solo due persone nel ruolo di “palafrenieri” in campo e l’intensificazione del numero di visite ed esami veterinari, comprensivi di controlli antidoping.

Inoltre, nelle scuderie dei sette borghi e sestieri, che concorrono per la Giostra, quest’anno i cavalli saranno messi in una condizione di ulteriore relax, non solo per l’attenzione verso la cura e l’igiene dei bellissimi esemplari, ma perché a contribuire al loro benessere arriverà la musica classica che, secondo numerosi studi scientifici, aumenta le sensazioni positive degli animali. Gli effetti benefici che le note producono sono oggetto di studio della Zoomusicologia, la branca che analizza gli effetti della musica sugli animali.

“Alcune melodie più di altre, soprattutto nell’ambito classico,  possono aiutare le varie specie a sentirsi più a loro agio o anche a superare situazioni stressanti – lo sottolinea Erika Zoi, direttore d’orchestra, compositrice e pianista – per questo cani, pecore, gatti, lupi, cavalli, maiali e tanti altri ascoltano con piacere certi suoni. Li aiutano a distendersi, rilassarsi. Loro stessi, d’altronde, producono comunicazioni sonore che spesso noi non riusciamo a udire, meno che mai decifrare, a dimostrazione del fatto che la musica non è una forma d’arte esclusiva solo per gli esseri umani e che la bellezza della natura può riservarci meravigliose sorprese”.

La musica di Erika Zoi, che proprio per questo metterà a disposizione gratuitamente la sua opera Calma, diffusa nelle scuderie durante gli allenamenti unitamente a brani di Mozart e Beethoven, è affidata al lento scorrimento temporale del pianoforte che accompagna tutto il brano scandendo quel respiro largo e ampio dove gli archi sono i protagonisti e cantano quella melodia che porta al senso della pace e alla scoperta di un equilibrio interno guidato dalla luce.

Ad oltre tre secoli di distanza la magia della Giostra assume, quindi, una maggiore consapevolezza nel rispetto dell’antico legame tra animali e uomini, grazie al progetto messo in atto prima dal Comitato Promotore e poi dall’omonima Associazione Culturale, diretta dal Presidente Maurizio Walter Antonini, che intende trasmettere alle future generazioni i sani valori legati alla storia, alla  tradizione, alla cultura del proprio territorio e al rispetto per l’ambiente e le sue creature.

Ad aprire la Giostra di questa XXVII sarà una delegazione del Palio del Niballo di Faenza, in segno di vicinanza e solidarietà alla regione fortemente colpita dall’alluvione dei mesi scorsi. Il palio, come da tradizione, è invece realizzato da un grande artista e per questa rievocazione è stata scelta Luna Berlusconi, figlia di Paolo e nipote dell’ex Premier Silvio (recentemente scomparso). Altra novità della Giostra il patrocinio del Ministero della Cultura, che sarà rappresentato dal Sottosegretario Vittorio Sgarbi, presente alle gare nella splendida cornice di Piazza Maggiore.




REDDITO DI CITTADINANZA, formazione e social card 2023

La Cgil presenta il rapporto sull’Abruzzo

Pescara, 24 luglio 2023. Oltre 24mila percettori di reddito o pensione di cittadinanza; di questi, 14.700 rimarranno senza il sostegno a partire dal 31 luglio prossimo. Circa 31mila i cittadini che beneficeranno della Social card da usare per l’acquisto di generi alimentari. Questi i numeri per l’Abruzzo, illustrati e analizzati dalla Cgil Abruzzo Molise, nel suo rapporto regionale “Reddito di Cittadinanza, formazione e social card 2023”.

Il punto della situazione, stamani, nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, Federica Benedetti, della segreteria del sindacato regionale, il coordinatore regionale del Patronato Inca Cgil, Mirco D’Ignazio, il presidente regionale di Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, e, in videoconferenza, l’assessore regionale al Lavoro, Pietro Quaresimale. Obiettivo della diffusione del rapporto è proprio quello di avviare un confronto con la politica e con le amministrazioni locali.

Per quanto riguarda il reddito o la pensione di cittadinanza, in Abruzzo sono 24.213 i nuclei familiari percettori: erano 32.271 nel 2022, 33.928 nel 2021, 30.993 nel 2020 e 23.334 nel 2019.

Ad oggi, a partire dagli oltre 24mila percettori, le persone coinvolte a livello regionale dalla misura di sostegno sono 45.857. L’importo medio mensile dell’assegno è di 530,88 euro.

A livello territoriale, in testa, per numero di percettori del reddito di cittadinanza, c’è la provincia di Chieti, con 4.702 nuclei familiari, per un totale di 9.044 persone coinvolte (importo medio 572,8 euro), seguita dal Pescarese (4.671 nuclei, 9.391 persone coinvolte, 576,55 euro), dalla provincia dell’Aquila (3.936 nuclei, 7.413 persone, 540,51 euro) e da quella di Teramo (3.205 nuclei, 6.151 persone, 561,76 euro).

Sul fronte pensione di cittadinanza, in testa c’è la provincia di Pescara, con 679 nuclei familiari (767 persone coinvolte, importo medio 278,84 euro), seguita dalla provincia dell’Aquila (553 nuclei, 626 persone, 319,61 euro), dal Chietino (545 nuclei, 608 persone, 272,19 euro) e dal Teramano (420 nuclei, 477 persone, 315,46 euro).

Dal 31 luglio il reddito di cittadinanza cesserà per 14.700 persone: 4.100 in provincia di Pescara, 4.000 in provincia di Chieti, 3.550 nell’Aquilano e 3.050 nel Teramano. Da settembre continueranno a percepire il reddito di cittadinanza (fino al 31 dicembre 2023) solo quei nuclei familiari al cui interno c’è un minore, un disabile o un ultrasessantacinquenne.

A partire dal primo gennaio, queste famiglie potranno chiedere l’Assegno di inclusione. Ai nuclei familiari con componenti dai 18 ai 59 anni, il pagamento del Reddito di Cittadinanza cesserà a luglio 2023; da settembre potranno eventualmente accedere al “Supporto per la formazione e il Lavoro”, una nuova misura del valore di 350 euro mensili, che saranno erogati solo nei mesi in cui saranno attivi percorsi formativi. Non per tutti però sarà possibile accedere a corsi di formazione gratuiti e comunque, ad oggi, i corsi disponibili avrebbero una durata sicuramente inferiore ai 12 mesi. In tal senso, infatti, la Cgil esprime “preoccupazione per il fatto che la formazione non sarà prevista per tutti i percettori e, soprattutto, perché non si conosce né la durata dei percorsi formativi né se questi siano effettivamente utili per la ricollocazione lavorativa”.

Per quanto riguarda la Social card 2023, sono 31.322 gli abruzzesi che potranno andare in ufficio postale per ritirare la carta prepagata “Dedicata a te” del valore di 382,50 euro da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari: 9.310 in provincia di Chieti, 7.962 in provincia di Teramo, 7.551 in provincia di Pescara e 6.499 in provincia dell’Aquila.

I comuni con un maggior numero di carte assegnate sono Montesilvano (1.572), Pescara (1.310), Vasto (840), Avezzano (773) e L’Aquila (762). Hanno diritto alla carta i nuclei familiari di almeno tre componenti e Isee inferiore a 15.000 euro, a condizione che rientrino tra i beneficiari nella graduatoria comunale.

La carta non sarà quindi emessa a tutti coloro che ne avrebbero teoricamente diritto, ma solo ad una parte di questi (circa un terzo).

Sono esclusi coloro che nel mese di luglio percepivano Reddito o Pensione di Cittadinanza, Naspi, cassa integrazione o altri sostegni, così come sono esclusi tutti i nuclei familiari di 1 o 2 componenti a prescindere dal reddito.

Nel corso del suo intervento, Quaresimale ha evidenziato le difficoltà che le aziende incontrano a reperire maestranze ed ha sottolineato che la Regione Abruzzo, “estremamente attenta al tema delle competenze”, sta introducendo azioni ben precise, annunciando per i prossimi giorni una “serie di incentivi alle assunzioni”.

D’Alberto si è soffermato sull’aumento delle povertà in Abruzzo, certificato anche dal rapporto Bankitalia 2022, sottolineando che “tutti i soggetti istituzionali devono adottare misure”. Il presidente dell’Anci Abruzzo ha poi auspicato una “revisione complessiva del sistema dei Centri per l’impiego e la revisione degli ammortizzatori sociali, in un contesto che vede sullo sfondo il tema del salario minimo”.

Altresì necessaria una revisione della pianificazione sociale della Regione Abruzzo per far fronte alle nuove emergenze derivanti dal venir meno del reddito di cittadinanza. 

“Le preoccupazioni – affermano Benedetti, D’Ignazio e Ranieri – riguardano l’intero impianto del decreto Lavoro e, in particolare, le misure di politica attiva che dovranno essere introdotte. Per quanto riguarda la formazione, sarebbe interessante sapere quanti corsi sono stati attivati e la tipologia di corsi offerti nel catalogo formativo regionale, perché riteniamo che la formazione, per essere una vera opportunità di inserimento lavorativo, debba rispondere alle esigenze produttive e alle peculiarità dei territori, altrimenti rischia di diventare sterile e inadeguata. Ci auguriamo, inoltre, che gli incentivi annunciati dall’assessore Quaresimale siano finalizzati al lavoro stabile e di qualità”.




LA SPAGNA SGONFIA LE BALLE

Nessuna onda di destra in Europa

Politicainsieme.com, 24 luglio 2023. Non è la prima volta che le balle raccontate per mesi da politici interessati e stampa compiacente vengono miseramente smentiti dai fatti. Questa volta ci hanno pensato gli elettori spagnoli a chiarire le cose. Anche in Spagna l’estrema destra post-franchista  è netta minoranza.

Il Vox per cui si è tanto spesa Giorgia Meloni ha addirittura perso dei seggi e ne ha raccolto meno del 10%. Ora, dovremo vedere se si va verso la costituzione di un governo minoritario dei popolari, o una coalizione con i socialisti, oppure, se gli spagnoli saranno chiamati a votare nuovamente. Anche se il vincitore, il popolare Alberto Nunez Feijoo, si dice intenzionato a formare un governo per non lasciare gli iberici nell’incertezza.

Se ne dovrà fare una ragione anche quel popolare Manfred Weber che, a dispetto di ogni logica ed ogni coerenza, cui è stato richiamato da altri esponenti del popolarismo europeo, si era messo a lavorare nell’illusione che i futuri equilibri europei saranno condizionati dagli estremisti razzisti e xenofobi. Lui ha perso in Spagna come Giorgia Meloni.

Il risultato spagnolo, allo stato delle cose dell’oggi, fa prevedere che alle prossime europee sarà difficile non veder confermata quella che oggi regge il Parlamento e la Commissione, cioè la cosiddetta Maggioranza Ursula.

https://www.politicainsieme.com/la-spagna-sgonfia-le-balle-sullonda-di-destra-in-europa/



TERZA GIORNATA MONDIALE dei Nonni e degli Anziani

Monsignor Bruno Forte celebra Messa all’Istituto delle Suore Compassioniste di Chieti Scalo

Chieti, 23 luglio 2023. Oggi, domenica 23 luglio, in occasione della Terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, Padre Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti Vasto, ha celebrato la Santa Messa nella sala grande dell’Istituto delle Suore Compassioniste Serve di Maria di Chieti Scalo.

Tantissimi fedeli hanno partecipato alle celebrazioni; religiose, che gestiscono la casa di accoglienza per anziani, ospiti dell’istituto, familiari ed operatori.

Come ha ricordato Padre Bruno durante la liturgia, la festa dei nonni e degli anziani sono stati fortemente voluti da Papa Francesco ed istituita in coincidenza della quarta domenica di luglio di ogni anno, in prossimità della ricorrenza dei Santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù, nell’intento di favorire l’incontro tra generazioni tra nonni e nipoti; di custodire le radici e tramandarle.

Al termine della Messa, animata dal coro delle suore, Padre Bruno ha benedetto i presenti; mentre Suor Maddalena, Madre Superiora dell’Istituto, lo ha ringraziato per il dono della sua presenza, donandogli un’immagine sacra a ricordo della giornata trascorsa insieme agli ospiti della Casa.

Le Suore Compassioniste Serve di Maria costituiscono una congregazione religiosa fondata nel 1869 dalla Beata Suor Maria Maddalena della Passione, approvata da Pio XI nel 1928. Da molti anni sono presenti a Chieti, ove hanno fondato una nota casa di accoglienza per anziani ubicata in Via Pescara.

Il Coro

La Superiora




IL RISPETTO DEGLI ANIMALI attraverso il gioco

Cinque appuntamenti alle colonie estive

Ortona, 23 luglio 2023. La Lisa ha partecipato nelle scorse settimane ad un progetto di sensibilizzazione e di educazione al rispetto degli animali che ha visto partecipare più di 100 bambini delle colonie estive marine organizzate dal Comune di Ortona.

L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Ortona nella persona dell’assessore alle politiche sociali e al mondo animale Paola di Sipio.

Il progetto si è svolto in cinque giornate e i volontari ed educatori cinofili della Lida di Ortona hanno affrontato temi quali il rispetto degli animali del mare e della spiaggia spesso oggetto di inutili sofferenze tra lettini e secchielli, il linguaggio dei cani, il rispetto delle diversità, l’educazione alla convivenza con il cane e il gatto, la relazione con il gatto attraverso giochi, attività creative, letture e interazione con cani e gattini.

Un animale, infatti, educa alla “diversità”, perché dimostra al bambino che non esistiamo solo noi umani ma anche altri esseri viventi che meritano rispetto e che possono offrirci tanto affetto.

Il contributo ricevuto dal Comune di Ortona per l’attività educativa svolta sarà interamente destinato dalla LIDA alla sterilizzazione di una ventina circa di gatti di strada laddove sia più urgente intervenire.

La L.I.D.A. DI ORTONA, associazione impegnata nella tutela degli animali da ormai 12 anni sul territorio abruzzese,  ringrazia il Sindaco Leo Castiglione e l’Assessore Paola Di Sipio per aver creduto nell’iniziativa e auspica che la collaborazione tra il volontariato animalista e le attività educative e di promozione sociale  organizzate dal Comune di Ortona possa proseguire nel futuro sia al fine di sensibilizzare e formare le nuove generazioni sui diritti degli animali sia per consentire con nuovi progetti congiunti di intervenire fattivamente per il benessere animale dei gatti di strada di Ortona




TRISTE RISVEGLIO 

Questa  mattina è tornato nella Casa del Signore il mio amico e collaboratore Manfredi Pulsinelli

Ortona, 22 luglio 2023. un vero signore della politica e delle istituzioni.

Pulsinelli è stato Sindaco di Palena, Presidente dell’ATER di Chieti e Presidente della Provincia di Chieti dal 1995 al 1999. 

Nel 2004, quando sono stato eletto Presidente della Provincia, l’ho chiamato a dirigere il mio staff in qualità di Capo di Gabinetto ed è stato il mio più stretto collaboratore fino alla fine del mio mandato(2009). 

Manfredi è stato un rappresentante della politica sana, quella fatta per la gente e per il territorio. Politico corretto, onestissimo, rispettoso delle altrui opinioni, sempre pronto al confronto con il solo scopo di trovare le soluzioni giuste ai problemi della collettività.

Manfredi per me è stato un valido supporto per i suoi validi consigli derivanti dalla sua lunga esperienza amministrativa. Spesso, su mia delega, ha rappresentato la Provincia di Chieti su importanti tavoli istituzionali riportando sempre risultati eccellenti.

Con la sua scomparsa, la Provincia di Chieti perde un autorevole amministratore legato al suo territorio, soprattutto alle zone interne, di cui era un attento interprete delle esigenze delle popolazioni che, con notevoli sacrifici, fanno vivere una parte di territorio, paesaggisticamente invidiabile ma con problemi quotidiani legati ai disagi del viverci stabilmente.

Caro Manfredi grazie per quello che hai fatto per il nostro territorio, grazie per la Tua preziosa e squisita collaborazione che hai fornito alla mia amministrazione, grazie per tutto quello che hai fatto per le nostre bellissime zone montane , che, insieme al nostro bellissimo territorio costiero e collinare, fanno della Provincia di Chieti la meta preferita di tanti turisti.

Caro Manfredi, Ti ho sempre apprezzato e ti ho voluto sempre bene. Hai sopportato, in silenzio e con molta dignità, le sofferenze che la vita ti ha riservato. Adesso Riposa in Pace.

Un abbraccio ai tuoi familiari che ti sono stati sempre vicini, alla bravissima Signora Marisa che spesso ti accompagnava in Provincia, ai figli stupendi Francesco e Domenico che non ti hanno mai fatto mancare il loro sostegno ed il loro affetto e un abbraccio ideale al caro figlio Piero volato in cielo in maniera prematura.

Ricorderemo sempre i Tuoi insegnamenti e i Tuoi validi consigli. 

Un abbraccio Manfredi. Buon viaggio!

Tommaso Coletti




GLI ITALIANI E IL MUTAMENTO CLIMATICO

Politicainisieme.com, 21 luglio 2023. Quanto sono consapevoli gli europei, in generale, e gli italiani, in particolare, delle sfide determinate dal cambiamento climatico?

È la domanda cui cerca di rispondere lo studio condotto da Maurizio Ferrera e  finanziato da Lottomatica.  Quella che segue è l’introduzione della ricerca intitolata “Gli italiani e il mutamento climatico: un barometro eco-sociale”

Combattere il cambiamento climatico è un imperativo per il futuro dell’Europa e dell’intero pianeta. Nel 2019 il Green Deal ha impegnato la Ue a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Ciò implica ridurre il più possibile le emissioni inquinanti e compensare quelle eventualmente rimanenti, in modo da arrivare a un bilancio fra emissioni e compensazioni pari a zero. Solo il raggiungimento di questo obiettivo può consentire di neutralizzare l’effetto serra e le sue drammatiche conseguenze.

Il Green Deal comprende un’ampia gamma di misure: incentivi per tecnologie rispettose dell’ambiente, il sostegno all’innovazione, la promozione di forme di trasporto più pulite, la decarbonizzazione del settore energetico. La transizione verde toccherà ogni aspetto della vita quotidiana, dai muri e dalle finestre delle abitazioni agli elettrodomestici, dal modo in cui ci spostiamo all’alimentazione. Per questo il Green Deal è simbolicamente basato su un patto europeo per il clima, rivolto non solo a governi e imprese, ma a tutte le comunità, le organizzazioni della società civile, le famiglie e i cittadini. Solo se l’emergenza climatica e gli obiettivi del patto riusciranno a coinvolgere le singole persone e a cambiare alcuni loro orientamenti e comportamenti, sarà realmente possibile raggiungere gli obiettivi del Green Deal.

La transizione verso una società più sostenibile non sarà certa una passeggiata sul piano dei costi: finanziari, economici, sociali e politici. Mentre i benefici della transizione saranno di natura diffusa, ossia riguarderanno tutti (attenuazione degli effetti negativi legati al cambiamento climatico, meno inquinamento, mobilità sostenibile, accesso a una alimentazione più sana e così via), la maggior parte dei costi sarà invece concentrata su specifici settori produttivi, categorie sociali e territori (sostanzialmente, quelli dove è maggiore l’incidenza di mestieri e produzioni legate alle energie fossili) . Emergeranno dunque tensioni distributive non facili da gestire. Come ha mostrato la guerra in Ucraina, vi è anche il rischio di shock improvvisi (nel caso specifico, l’aumento del prezzo del gas) che possono causare ostacoli e ritardi nel percorso di adattamento.

Le conseguenze del mutamento climatico si fanno ormai sentire concretamente in tutte le regioni europee: siccità, inondazioni, frane, incendi e così via. La crescita improvvisa delle bollette e della benzina nella seconda metà del 2022 ha iniziato a incidere sulle tasche dei cittadini. L’annuncio di provvedimenti regolativi (messa fuori mercato delle auto a carburante fossile, riduzione delle emissioni da allevamento di bestiame ed efficientamento energetico degli edifici) ha già attivato varie forme di protesta. E il percorso è appena agli inizi. Non a caso gli studiosi prevedono l’emergenza di conflitti eco-sociali sempre più acuti come tratto distintivo della politica europea nei prossimi decenni.

Per affrontare al meglio questo insieme di sfide è indispensabile partire da alcuni dati di conoscenza, a cominciare dagli orientamenti dell’opinione pubblica. Il presente Barometro riporta i dati di un recente sondaggio effettuato in sette Paesi europei alla fine del 2022.

Il questionario ha coperto i seguenti ambiti:

la conoscenza dei cittadini circa il mutamento climatico e l’importanza ad esso attribuita;

le preoccupazioni e i timori connessi alle conseguenze di questo fenomeno;

le azioni ecologicamente responsabili che i cittadini hanno già intrapreso nella loro vita quotidiana;

le loro preferenze circa le priorità dei governi e la distribuzione dei costi della transizione.

Come si vedrà, il quadro che emerge contiene luci e ombre. I cittadini dei sette Paesi (Italia compresa) sono adeguatamente informati circa l’emergenza climatica, la ritengono importante e questo giudizio si riflette in comportamenti quotidiani in linea con l’agenda verde.

Emerge anche una paura diffusa rispetto all’impatto che tale emergenza può avere sulle condizioni di vita, dal posto di lavoro al reddito. Coerentemente, la maggioranza degli intervistati di ciascun Paese ritiene che l’obiettivo della sostenibilità ambientale vada previlegiato rispetto al tradizionale obiettivo della crescita economica tout court.

Le ombre che emergono dal sondaggio riguardano soprattutto i costi e i risvolti distributivi della transizione. Vi è una netta avversione alla riduzione del welfare esistente, pochi sembrano disposti a sacrifici in termini di standard di vita, se fosse necessario. Basso anche il favore ai sussidi per le imprese.

Come si è detto, la transizione verde non può essere un pasto gratis: a qualcosa si dovrà rinunciare. Se non si è disposti a rinunce (ad esempio, un po’ meno welfare o un po’ più tasse), la transizione rischia di non avvenire o di essere troppo lenta.

Se messi alle strette e costretti in qualche modo a scegliere fra sostenibilità ambientale, crescita economica e protezione sociale, a quali obiettivi darebbero priorità gli italiani? Come vedremo, una certa parte di cittadini si dice a favore di una mediazione fra i tre. Si nota però anche una polarizzazione fra chi sostiene la coppia ambiente e welfare, anche a scapito della crescita, e chi invece la coppia crescita e welfare, anche a scapito della sostenibilità. Sembra esserci, in altre parole, il potenziale per una nuova linea di conflitto “eco-sociale”, come previsto dal dibattito fra studiosi.

Quanto è preoccupante questa prospettiva?

E si può fare qualcosa per evitare o contenere il conflitto?

Prima di rispondere a questi interrogativi è necessario analizzare bene i dati. Nelle prossime sezioni di questo rapporto presenteremo perciò le indicazioni più salienti emerse dal sondaggio.

https://www.politicainsieme.com/gli-italiani-e-il-mutamento-climatico/

https://www.fondazionelottomatica.it/wp-content/uploads/2023/07/Gli-italiani-e-il-mutamento-climatico-un-barometro-eco-sociale.pdf

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