METTERE A DIMORA ALBERI

Parte la più grande campagna nella Città di Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 30 giugno 2023. Le Guide del Borsacchio, in collaborazione con Città Gentile, Joya, Parkattivo, WWF, IAAP , Collegio dei Periti Agrari Laureati e supporto della Protezione Civile di Roseto e della Forestale, hanno lanciato nel 2022 il Progetto Alberi che punta a mettere a dimora decine, speriamo centinaia, di alberi nel territorio comunale di Roseto degli Abruzzi.

L’obbiettivo del progetto è riqualificare aree verdi con nuove alberature e creare nuovi spazi urbani verdi con alberature.

Tutti noi ormai conosciamo i benefici degli alberi in città e non solo. Gli alberi Assorbono carbonio e donano ossigeno, ogni albero funziona da accumulatore di carbonio, essendo in grado, in un solo anno, di assorbire decine di chilogrammi di anidride carbonica (CO2), contribuendo così a ridurre il famigerato “effetto serra”. Riducono l’inquinamento con le loro fronde costituiscono un prezioso filtro per il particolato fine (le “polveri sottili”), le cui particelle, derivate per lo più dai motori a scoppio, dal riscaldamento domestico e dagli scarichi industriali, sono estremamente dannose per la nostra salute.

Proteggono il suolo con il reticolato formato dalle radici degli alberi è prezioso per rendere più stabili i terreni, limitando di conseguenza il rischio di eventi franosi e mitigando gli effetti di alluvioni e allagamenti. In altre parole, la presenza degli alberi abbassa notevolmente il rischio di dissesti idrogeologici. Ospitano specie animali e valorizzano immobili e aiutano la socialità.

Nel 2022/23 abbiamo già messo a dimora circa 60 alberi e siamo in collaborazione con il Life Europeo A Green Net. Il nostro obiettivo è piantare almeno cento alberi ogni anno e creare boschi urbani.

Per far questo abbiamo nella giornata di ieri ottenuto il patrocinio del comune per lanciare la campagna Adotta un Albero. Ogni cittadino e turista potrà lasciare un segno e donare alla città un albero. Con pochi euro potranno essere messi a dimora tamerici nella riserva, ulivi nelle scuole, pini e alberi da frutto nelle aree urbane e , se si vuole, lasciare una targa.

Il comune ha preso impegno di distribuire tramite IAT e Visit Roseto il materiale per far aderire le attività turistiche e nel fine settimana inizieranno i volontari a distribuire i materiali alla popolazione.

L’obbiettivo è rendere Roseto una città dell’albero , una città vivibile e attrattiva.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ABRUZZO AMORE MÈ un libro un incontro

Le celebrazioni per Franco Cercone a tre anni dalla sua scomparsa

Ortona, 29 giugno 2023. A tre anni dalla scomparsa, Abruzzo Popolare ed il Centro Studi Demo – Antropologici celebrano la memoria di Franco Cercone con un incontro pubblico dal titolo Abruzzo Amore Me.  

All’Eden questo pomeriggio dalle ore 18:00 si succederanno interventi di amici, conoscenti, studiosi, di uomini vicini ed attenti al suo particolare contributo offerto alle genti d’Abruzzo: un’indagine dinamica su un personaggio davvero speciale, Franco Cercone un grande Abruzzese.

Direttore di questo quotidiano on line, sin dalla sua nascita, ho cercato di individuare una linea editoriale la più possibile lontana dalle frenesie delle attuali forme d’informazione, ma legata, in modo intimo e profondo, al mondo delle attività popolari in cammino, quelle della nostra regione più ricca e misteriosa, quelle di un popolo ai margini dei grandi fatti ma presente e concentrato con le proprie capacità a tutto quello che vive intorno.

Ecco; un cammino lontano dal chiasso del mondo caotico e malato del contemporaneo, ma vigile nelle dinamiche concrete di questa umanità oramai in grave disagio.

Forte il richiamo, dunque, ai valori della tradizione, ai valori della storia, delle esperienze e dei sussidi, dei preziosi lasciti delle passate generazioni, per cercare di disegnare il quadro di uno spazio libero ed offrire un’informazione la più ricca, la più utile, la più prossima, quale impegno continuo e scrupoloso, in una viva, quanto mai laboriosa, ricerca.

Franco Cercone, testimone del nostro tempo; ecco dunque una preziosa risorsa per un popolo in cammino, valido riferimento per l’utile approvvigionamento. Franco Cercone, la sua straordinaria bibliografia, la sua grande opera quale luogo di un arricchimento necessario.

Franco Cercone, un testimone del nostro tempo, guida e compagno di un viaggio che proponiamo di vivere ai teleutenti negli originali contributi che pubblicheremo di volta in volta nel nostro quotidiano on – line, in una nuova rubrica, aperta proprio per l’occasione e dal titolo: GLI STUDI DI FRANCO CERCONE

https://www.abruzzopopolare.com/gli-studi-di-franco-cercone/

Foto: incontro pubblico Dicembre 2012, Sala Eden Ortona [da sin. Gen. C. Palumbo, Arch. N. Marinucci, Prof. F. Cercone, Dr. T. Coletti]

Nando Marinucci




ANCHE TU SEI LA PROTEZIONE CIVILE

Il presidente D’Angelo a Castilenti per l’evento del Consorzio Punto Europa

Teramo, 29 giugno 2023. Il Consorzio Punto Europa ha presentato nel convento di Santa Maria di Monte a Castilenti i risultati di “Firespill”, progetto che rientra nell’ambito di un’iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Volontari della Protezione Civile del Gran Sasso.

Il progetto, che ha coinvolto 13 regioni adriatiche, ha avuto come destinatari le istituzioni, i volontari e la popolazione attraverso formazione e informazione in tema di emergenze ambientali, con i cittadini non più potenziali vittime ma parte attiva e responsabile.

Con il progetto Firespill, il Consorzio Punto Europa ha realizzato un bot Telegram (@FirespillBot – https://t.me/FirespillBot) tramite il quale è possibile effettuare segnalazioni in caso di emergenza, fornendo in maniera veloce informazioni essenziali come nome, numero di telefono, posizione geolocalizzata (GPS) e altro.

Il progetto inoltre ha consentito di avviare un processo che tende a uniformare i protocolli di intervento tra Protezioni civili di diverse regioni e nazioni così da operare in maniera coordinata e condivisa, migliorando la comunicazione tra corpi e condividendo le migliori pratiche a livello internazionale.

“Le nuove tecnologia siano al servizio dell’uomo, e non viceversa – dichiara il presidente D’Angelo – un piccolo ma quantomai efficace strumento da utilizzare in caso di emergenza, dove le tempistiche sono fondamentali per un pronto intervento”.




OSSERVATORIO SAIE – ABRUZZO. Ricostruzione in zona sismica

Quinta tappa dei SAIE LAB, una giornata di confronto tra aziende, esperti e istituzioni, promossa da SAIE – La Fiera delle Costruzioni  

Costruzioni: metà delle imprese abruzzesi ha aumentato i ricavi e prevede di assumere nuovi operai. Oltre 9 aziende su 10 si dichiarano soddisfatte dall’andamento economico della filiera. A bloccare la crescita sono soprattutto il costo della forza lavoro e il difficile accesso al credito.

Pescara, 29 giugno 2023. Le costruzioni sono un comparto fondamentale per l’economia dell’Abruzzo. Il terremoto del 2009 ha sottolineato ulteriormente l’importanza strategica di un settore che, al primo trimestre 2023, conta oltre 17mila imprese attive, circa il 14% di tutte le aziende locali . Dopo il sisma di 14 anni fa, lo stato ha stanziato circa 1,78 miliardi di euro per gli “Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016” nel fondo complementare del PNRR. Di questi, 370 milioni sono già stati assegnati all’Abruzzo . L’obiettivo dell’intervento è duplice: permettere un’adeguata ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti e favorire, al contempo, lo sviluppo del comparto. Proprio del tema della ricostruzione in zona sismica si è discusso durante SAIE LAB Pescara, ultima tappa di cinque laboratori itineranti del “saper fare” nelle costruzioni, svolti in preparazione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (dal 19 al 21 Ottobre a Bari presso la Nuova Fiera del Levante). L’evento moderato da Andrea Dari, Direttore di Ingenio, è stato anche l’occasione per presentare i dati abruzzesi dell’Osservatorio SAIE, che analizza periodicamente l’andamento e le opinioni delle aziende di produzione, distribuzione e servizi per il settore delle costruzioni (edilizia e impianti).

Osservatorio SAIE: i numeri della filiera delle costruzioni in Abruzzo

La filiera edile dell’Abruzzo è in ottima salute. Lo dimostrano soprattutto due dati che sottolineano il livello generale di soddisfazione delle imprese: da una parte quello riferito al portafoglio ordini, giudicato adeguato dal 93% delle imprese, e dall’altra il grado di soddisfazione relativo all’attuale andamento economico, positivo per più di 9 aziende su 10. Non solo, rispetto all’anno passato, l’ultimo quadrimestre ha segnato un aumento del fatturato per circa il 50% delle imprese, mentre per più di 1 su 3 i ricavi sono rimasti stabili. Guardando a fine 2023, il 51% si aspetta di chiudere l’anno con un’ulteriore crescita. Buoni anche i dati sull’occupazione: nel II quadrimestre 2023 il 50% prevede di assumere nuovi operai, tra specializzati e no. In generale, va sottolineato come, nonostante l’alta domanda, l’87% delle imprese abbia portato a termine tutti i progetti in cantiere, senza dover rinunciare ad alcuna richiesta. Allo stesso tempo però, il 68% considera il costo della forza lavoro particolarmente elevato; problematica a cui si affianca il difficile accesso al credito, reputato critico da circa 1 azienda su 3 (30%).

Tra le misure ritenute essenziali per il rilancio del comparto edile spiccano soprattutto lo sblocco dei cantieri (59%), gli incentivi (58%) e la riforma della burocrazia (55%). Rimanendo in tema incentivi, tra i più graditi troviamo il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus e il Sismabonus. Passando al capitolo PNRR, tra le misure previste più utili ci sono gli investimenti per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato (82%). Oltre a incentivi e investimenti, occorrono anche azioni concrete che possono fungere da volano per la crescita. Tra queste l’allargamento della propria rete di contatti, aspetto su cui vogliono puntare maggiormente 8 aziende su 10.

SAIE LAB Pescara è stato organizzato da Senaf in collaborazione con ISI – Ingegneria Sismica Italiana e con l’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo e realizzato con il patrocinio di ANCE Abruzzo, ANCE Abruzzo Giovani, ANAPI, ANTEL, CIFI, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Chieti, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Pescara, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Teramo, Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia dell’Aquila, OICE, Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti, Ordine degli Architetti della provincia di Pescara, Ordine degli Architetti della provincia di Teramo, UNI.  Durante l’incontro sono stati approfonditi alcuni casi studio da parte di esperti delle tecnologie in ambito sismico e strutturale. Inoltre, ha fornito agli addetti del settore spunti utili per la ricostruzione post sisma così come per il monitoraggio e la messa in sicurezza di infrastrutture e edifici già esistenti. 

Con l’evento di oggi termina il tour di 5 tappe dei SAIE LAB, la serie di appuntamenti di avvicinamento a SAIE 2023, inaugurate a Torino lo scorso 24 marzo e volte ad esplorare i temi verticali più importanti per il mondo delle costruzioni. Appuntamento ora a SAIE Bari – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, dal 19 al 21 ottobre 2023 alla Nuova Fiera del Levante, dove aziende, professionisti, politica, associazioni, si confronteranno sulle nuove soluzioni di prodotto e, nel dettaglio, sui trend principali dell’edilizia, dell’impiantistica e delle costruzioni: innovazione, sostenibilità, formazione, cantiere, efficienza energetica, digitalizzazione, integrazione edificio-impianto, transizione ecologia, nuove esigenze dell’abitare e del costruire, PNRR. La manifestazione si articolerà in quattro percorsi tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media e in tante iniziative speciali, equilibrando esposizione e formazione grazie ai numerosi workshop e convegni previsti.

Dei temi emersi oggi si parlerà anche a SAIE Bari 2023 – La Fiera delle Costruzioni, soprattutto all’interno delle iniziative speciali SAIE Infrastrutture, SAIE Sostenibilità e SAIE Innovazione, approfondimenti tecnici in cui, grazie alla collaborazione con partner aziendali strategici e associazioni di settore, verranno mostrate le eccellenze dei progetti italiani .

Le dichiarazioni dei protagonisti di SAIE LAB Pescara a margine dell’evento

“La filiera edile è un settore fondamentale per il rilancio dell’economia abruzzese, soprattutto dopo i terremoti del 2009 e 2016 che hanno portato molte imprese a interrompere le attività – ha dichiarato Emilio Bianchi, Direttore Generale di SAIE – Per questo abbiamo scelto l’Abruzzo per affrontare il tema del rischio sismico e della ricostruzione post terremoto. Si tratta di una terra che, come conferma anche il nostro Osservatorio SAIE, ospita tante aziende in crescita e con ulteriori margini di miglioramento. La mattinata è servita ad aziende e professionisti a conoscersi e scambiarsi idee e progetti relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture. Un tema che recupereremo anche in fiera a SAIE 2023 (Bari, 19 – 21 ottobre), con una serie di approfondimenti tecnici che andranno a completare il palinsesto di iniziative, workshop e convegni sugli aspetti determinanti per il domani della filiera. Il tutto dando ampio spazio alle eccellenze del settore e moltiplicando le occasioni di networking, già anticipate negli scorsi mesi con i SAIE LAB in giro per l’Italia.”

“ANCE condivide e patrocina questi appuntamenti tecnici che stimolano confronti interessanti e favoriscono la conoscenza del settore delle costruzioni – ha commentato Andrea Chiavaroli, vicepresidente ANCE Giovani Abruzzo e presidente ANCE Giovani Chieti-Pescara – I giovani imprenditori delle imprese associate Ance apprezzano i temi, le innovazioni, le nuove tecnologie e gli argomenti che SAIE LAB affronta sul nostro territorio. I tecnici, gli operatori ed i responsabili delle imprese del sistema ANCE Abruzzo con SAIE LAB hanno una buona occasione per ampliare il proprio know-how su uno dei temi che hanno maggiormente contraddistinto negli ultimi anni la nostra regione nel panorama della prevenzione sismica nazionale.”

Durante l’evento, si è tenuta, inoltre, una tavola rotonda moderata da Andrea Dari, Direttore Ingenio, a cui hanno partecipato diversi main sponsor: AMV, CSPfea, ECOSISM, G&P Intech, FIBRE NET, ISAAC e Namirial.

“Recupero dell’esistente privato, collegato ai bonus fiscali, e riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, con le scuole a fare da traino, sono stati i progetti che abbiamo osservato più di frequente fra i modelli di calcolo realizzati dai nostri clienti” – ha affermato Nicola Pieri, Sviluppo Software di AMV.“La nostra missione è permettere agli ingegneri di padroneggiare e sfruttare appieno l’innovazione offerta




SECONDO MEETING la Scienza per la Pace

Nuovi discepoli della conoscenza: il metodo scientifico nel cambiamento d’epoca. A Teramo e Isola del Gran Sasso il 30 giugno e il 1° luglio 2023

Teramo, 28 giugno 2023. Torna, nell’ambito dell’Anno Berardiano in corso, il Meeting Internazionale La Scienza per la Pace. In continuità con la prima edizione del 2021, l’evento 2023 affronterà il tema del metodo scientifico da sviluppare in tutti gli ambiti della ricerca e la cui condivisione, da parte degli uomini e delle donne di scienza, si profila come via privilegiata per costruire la pace e promuovere lo sviluppo dei popoli: tema più che mai attuale davanti ai recenti sviluppi del conflitto alle porte dell’Europa.

Il meeting è promosso da: Diocesi di Teramo-Atri e Università degli Studi di Teramo in collaborazione con la Pontificia Accademia delle Scienze, il Ministero dell’Università e della Ricerca, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso-INFN, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e il Comitato di Coordinamento Regionale delle Università Abruzzesi (C.C.R.U.A).

Tra i relatori della due giorni figurano, insieme a numerosi scienziati provenienti da realtà accademiche di tutto il mondo, Maria Chiara Carrozza (Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche), Antonio Zoccoli (Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Teodoro Valente (Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana), Carlo Doglioni (Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e Marco Tavani (Presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica). In collegamento i saluti della Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.




IL 10% DEGLI ITALIANI VIVE NELLA POVERTÀ ASSOLUTA

La Caritas ha diffuso il primo Report statistico sulle povertà in Italia

Politicainiseme.com, 28 giugno 2023. La povertà in Italia può ormai dirsi un fenomeno strutturale visto che tocca quasi un residente su dieci, il 9,4% della popolazione residente vive infatti, secondo l’Istat, in una condizione di povertà assoluta.

Se si pensa che solo quindici anni fa il fenomeno riguardava appena il 3% della popolazione si comprende quanto siano state compromettenti per l’Italia le gravi crisi globali attraversate a partire dal 2008, dal crollo di Lehman Brothers, alla crisi del debito sovrano, fino alla pandemia da Covid-19, a cui si aggiungono ora gli effetti del conflitto in Ucraina che stanno impattando pesantemente su crescita, inflazione e scambi commerciali.

In termini assoluti si contano 5milioni 571mila persone in stato di povertà assoluta, erano 1,8 milioni solo tre lustri fà.

Il prossimo autunno verranno rilasciate le nuove stime dell’Istat, ricalcolate secondo nuovi parametri europei, e i timori di una ulteriore recrudescenza appaiono fondati.

Le tensioni legate allo scoppio della guerra, infatti, hanno marcatamente condizionato il prezzo dell’energia, che ha registrato straordinari rialzi, contribuendo così al forte aumento dell’inflazione, con un conseguente irrigidimento delle politiche monetarie. In questo clima di incertezza economica e politica la crescita globale è di fatto rallentata.

In Italia la crescita del Pil nel 2022 si è attestata a +3,7% a fronte del +7% registrato nel 2021; il rallentamento si è registrato soprattutto nella seconda parte del 2022 proprio a causa della situazione internazionale e alle dinamiche sopra richiamate.

L’inflazione al consumo ha raggiunto i suoi massimi livelli dal 1985. E in tal senso sono proprio i poveri a pagare il prezzo più alto. Secondo l’ultima relazione annuale di Banca d’Italia gli effetti più marcati dell’inflazione si sono registrati proprio sulle famiglie meno abbienti, in virtù di un paniere di spesa meno diversificato.

Se le fasce più deboli hanno infatti subito un rincaro dei prezzi del 17,9% (era del 5,1% nel dicembre 2021), la parte più ricca si è fermata a + 9,9%. In questa fase di marcata insicurezza globale, dunque, si rafforzano le disuguaglianze tra le famiglie più benestanti e quelle meno abbienti, in continuità con quanto accaduto con la pandemia da Covid-19.

Caritas: il 10% degli italiani vive nella povertà assoluta – Politica Insieme




IL DESTINO DI AGHAVNI il nuovo romanzo di Antonia Arslan

Fondazione La Rocca – Giovedì, 29 giugno alle ore 18.00

Pescara, 28 giugno 2023. L’incontro con Antonia Arslan che si terrà a Pescara il 29 giugno alle ore 18.00, alla Fondazione La Rocca (Via Raffaele Paolucci, 71), organizzato dalla Fondazione Aria, come anteprima della rassegna Stills of Peace and Everyday Life, fa seguito ad un altro incontro che si tenne con la scrittrice nel mese di ottobre dell’anno scorso, in occasione della chiusura della stagione della cultura armena, per la presentazione dell’antologia Canti popolari armeni, curata cento anni fa dallo scrittore e traduttore abruzzese Domenico Ciampoli, e ripubblicata l’anno scorso per la Fondazione Aria dallo stesso editore, Carabba di Lanciano, con l’aggiunta di una approfondita prefazione di Antonia Arslan.

La Fondazione Aria non poteva non averla per l’anteprima dell’apertura della Rassegna del decennale di Stills of Peace, in cui, tra luglio e settembre, dieci Paesi dialogheranno in una serie innumerevole di eventi coordinati da Giovanna Dello Iacono, che si terranno ad Atri e a Pescara da luglio a settembre, sull’attualissimo tema della non violenza. In perfetta sintonia con il tema della rassegna, la Arslan presenterà il suo nuovo romanzo, Il destino di Aghavni (Ares Edizioni), in dialogo con Dante Marianacci, presidente della Fondazione Aria, e Giovanni Gazzaneo, giornalista e critico, direttore tra l’altro della bellissima rivista I luoghi dell’Infinito.

Il destino di Aghavni, un romanzo breve delicato e tragico, fa seguito ad altri fortunati libri di Antonia Arslan, Premio Comisso alla carriera nel 2022, già professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, autrice tra l’altro nel 2004 del fortunato romanzo La masseria delle allodole (Premio Campiello), da cui i Fratelli Taviani hanno tratto nel 2007 l’omonimo film, che ha fatto il giro del mondo.

“Nel maggio del 1915, subito prima dell’inizio del genocidio degli armeni, in una Piccola Città del centro dell’Anatolia, una ragazza di 23 anni che si chiama Aghavnì, esce di casa con i suoi cari, il giovane marito e i due figli, un bambino di sei anni e una bambina di due. Nessuno li vedrà mai più. Scompaiono, semplicemente, senza lasciar traccia.

Sono stati uccisi?

O rapiti?

Ma da chi?

Nonostante le intense ricerche delle due famiglie, nessuno sembra saperne qualcosa. Poi, anche il loro ricordo sbiadisce fino a scomparire, nell’imperversare dei terribili eventi che iniziano proprio in quei giorni, alla fine di maggio 1915. Da una fotografia di questa sorellina di suo nonno, ritrovata a casa di un cugino in America, Antonia Arslan trae un racconto avventuroso di dolore e di riscatto, di morte e di rinascita, che culmina in uno strano Natale, in un misterioso presepio che diventa un riscatto dei cuori”.




INCONTRI MUSICALI INTERNAZIONALI all’Auditorium dell’Annunziata

Venerdì 30 giugno 2023 ore 21.30. Piazzolla-Galliano virtuosi del bandoneon Orchestra Sinfonica di Sanremo, direttore Giancarlo De Lorenzo, fisarmonica e bandoneon Cesare Chiacchiaretta

Sulmona, 27 giugno 2023. Concerto straordinario venerdì 30 giugno alle ore 21:30, anticipazione del VagaLuna Festival (dal 27 luglio), proposto dalla Camerata Musicale Sulmonese, diretta dal M° Gaetano Di Bacco, nell’ambito degli Incontri Musicali Internazionali.

Nella  preziosa e incantevole cornice barocca del Complesso Monumentale SS Annunziata in Sulmona la prestigiosa Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal M° Giancarlo De Lorenzo, in unico appuntamento in Abruzzo, propone una raffinata selezione di brani di Astor Piazzolla e Richard Galliano in cui gli strumenti solisti sono fisarmonica e bandoneon, qui nelle mani dell’abruzzese M° Cesare Chiacchiaretta. Verranno eseguiti di Galliano: “Melodicelli”, “Habanerando”, “La Valse a Margaux”; di Piazzolla il Concerto per bandoneon e orchestra “Aconcagua”, “Adios  nonino”, “Oblivion” e “Escualo”.

Una serata realizzata in collaborazione con AB WINE che, nel magnifico chiostro antistante l’Auditorium, darà il via a una tre giorni di incontri per scoprire la cultura e il valore dei pregiati vini d’Abruzzo.

Richard Galliano, nato a Cannes, da padre italiano, compositore e fisarmonicista di musica jazz e tango, oggi è l’unico fisarmonicista da concerto che registra per la prestigiosa etichetta discografica tedesca Deutsche Grammophon. Di lui è stato detto che “ha cambiato il corso della storia della fisarmonica: si può parlare del prima e del dopo Galiano”. 

Era il mio desiderio più caro: dare un giusto spazio a questo strumento, ingiustamente qualificato come “il pianoforte dei poveri”, mentre la mia fisarmonica è sempre stata uno Steinway con le cinghie, dice lo stesso Galliano in un’intervista.

Astor Piazzzolla, musicista e compositore argentino, morto a Buenos Aires nel 1992, strumentista d’avanguardia, è considerato da alcuni l’esponente più importante della musica argentina e tra i più importanti musicisti del XX secolo. Autore, tra l’altro, di Libertango (dall’unione di Libertad e Tango), una composizione che segna la svolta “elettrica e rivoluzionaria” nella sua produzione.

Con un organico orchestrale di 9 violini, 3 viole, 3 violoncelli, 1 contrabbasso e 1 tastiera l’Orchestra Sinfonica di Sanremo è oggi una delle più antiche realtà musicali italiane.

Nata nel 1905, fa parte delle 12 Istituzioni Concertistico Orchestrali (I.C.O.) riconosciute dallo Stato fin dalla fondazione nel 1967.Nella sua lunga storia ha visto alternarsi i più grandi direttori ed i maggiori solisti internazionali, da Carlo Farina (direttore artistico e stabile dal 1953 al 1979) a Stefan Anton Reck (1990-1993),Roberto Hazon, Alberto Zedda, Bruno Santori. Dal 2015 è Direttore Artistico e Stabile il M° Giancarlo De Lorenzo.  Attenta alla valorizzazione dei giovani talenti, la Sinfonica sanremese è dotata di una grande versatilità che le consente di eseguire  sia il repertorio classico che quello romantico, moderno e contemporaneo. Il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo è la sede principale dei suoi concerti.

Giancarlo De Lorenzo: diploma presso il Conservatorio di Brescia, studia composizione e

direzione d’orchestra presso il D.A.M.S. Direttore stabile dal 1992 dell’Orchestra Vox Auræ di Brescia poi tra 2003 e il  2011 dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza con cui effettua numerosi concerti in Italia ed all’estero. Ha collaborato con solisti come L.G. Uriol, M. Fornaciari, A Bacchetti, S.Krylov, F.

Manara, A.Persichilli, P.Hommage, E.Klein, G.Costa, U.Clerici, B.Engerer, P.Entremont, M.Rudy, E. Virsaladze, S.Mintz, U.Ughi, P.Amoyal, P.Galliano, Hiromi Uehara, Uri Caine, Ramin Bahrami, Mischa Maisky

Ha diretto varie orchestre come: Europa Philarmonie di Magdeburgo, “Mainzer Kammerorchester” di Mainz, Sinfonica di Wroclaw (Polonia), Sinfonica di Kiev, Orchestra dell’Ermitage di S. Pietroburgo, la Helsinki Baroque Ensemble, Filarmonica di Torino, I Virtuosi Italiani, la “Riverside Synphonie Orchestra” (NewJersey), Philarmonie der Nationen nel Festival der Nationen, Orquesta Sinfonica del Estado de Mèxico, Sinfonica do Teatro Nacional de Brasília, Orquestra Clássica da Madeira, Sinfonica di Cipro, Sinfonica di Extremadura, Sinfonica di Maracaíbo, Orchestra Sinfonica di Manaus, Orchestra Metropolitana di Lisbona, Sinfonia Toronto, Sinfonica di Istanbul, Orchestra Filarmonica di Belgrado, Sinfonica di Kalist (Polonia), Philarmony Hradec Kràlovè di Praga Philarmonisches Kammerorchester Munchen e London Mozart Players. Nel 2012,  invitato dal Festivales de Santander  con l’Orchestra Sinfonica di Bilbao , esegue in prima assoluta, la decima sinfonia di Tomàs Marco. Nel campo operistico ha diretto varie produzioni tra cui “ Traviata” di Verdi al Teatro dell’Opera di Tirana. Per l’etichetta Agorà di Milano con l’Orchestra Vox Aurae, registra l’integrale delle Sinfonie per archi di F.Durante, il primo volume di autori italiani del Novecento che hanno scritto in stile Barocco, le Sinfonie per archi di J. Myslivecek, l’integrale delle Sinfonie per archi di F.L. Gassman, ed un CD dedicato ai concerti per pianoforte e orchestra di W.A.Mozart.

Cesare Chiacchiaretta abruzzese di origine, si diploma  presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, perfezionandosi poi con i maestri M. Bonnay, V. Zubitsky e M. Ellegaard. Premiato nei più importanti

concorsi nazionali ed internazionali, primo premio, nel 1993, al Concorso Internazionale “Città di Castelfidardo”. Al suo attivo oltre 1.000 concerti in 35 Paesi, come solista o con importanti orchestre:

Orchestra della Radio Svizzera Italiana, Kaunas Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica di Bacau, Orchestra Sinfonica di Queretaro, Virtuosi di Mosca, Kiev Philarmonica, Baden Baden Philarmonie, Brazos Valley Orchestra-USA, Orchestra da Camera della Filarmonica di Zagabria, East Western Orchestra -Corea del Sud, Salzburg Soloists, Orchestra A.Scarlatti di Napoli.Ha suonato sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti presso il Teatro dell’Opera di Roma.Ha collaborato con Eddie Daniels, Amanda Sandrelli, Elio, Enzo Iacchetti, Giampaolo Bandini, Corrado Giuffredi, Trio di Parma, Enrico Fagone, Fernando Suarez Paz (violinista di Piazzolla). Insegna presso il Conservatorio Statale di Musica – Istituto di Alta Formazione Musicale “Umberto Giordano” di Foggia. Ha inciso per Decca, Naxos, Concerto, Fonè.

Prossimo appuntamento della Camerata in luglio con VagaLuna Festival itinerante nei borghi più belli dei territori della Valle Peligna e Alto Sangro.




MELLOM FJELLENE OG HIMMELEN tra le montagne e il cielo

Tradizione ed eclettismo artistico si fondono nella mostra A palazzo Ferrante di Civita  D’Antino

Civita D’Antinio, 27 giugno 2023. Palazzo Ferrante, un prezioso gioiello del patrimonio artistico italiano, risalente al XVII secolo, si appresta ad accogliere una mostra d’Arte unica nel suo genere, che celebra la connessione tra l’Abruzzo e la Scandinavia. “Mellom fjellene og himmelen/Tra le Montagne e il Cielo” è il titolo di questa straordinaria esposizione, che sarà inaugurata il 1º luglio e si protrarrà per tutta l’estate 2023.

Et sted mellom fjellene og himmelen” (Un luogo tra le montagne e il cielo) è come lo stesso pittore danese Kristian Zahrtmann descrisse la pittoresca cittadina di Civita d’Antino, situata nella provincia dell’Aquila. Cento anni dopo, questa affascinante connessione tra l’Abruzzo e la Scandinavia viene ripristinata grazie alla collaborazione tra l’associazione culturale Palazzo Ferrante e lo spazio espositivo gestito dagli artisti della galleria d’Arte Hulias, con sede ad Oslo, con il supporto di Kunsthøgskolen i Oslo/Oslo National Academy of the Arts.

Le cantine dell’antico palazzo, ricche di storia e fascino, sono state trasformate in uno spazio progettuale dedicato agli artisti scandinavi e italiani. Qui, dodici giovani talenti norvegesi, provenienti da Oslo, Amsterdam e Vishovgrad, presenteranno le loro opere, offrendo un assaggio vivido della vibrante scena artistica contemporanea norvegese. La mostra sarà caratterizzata da una varietà di tecniche e materiali capaci di creare un’esperienza artistica ricca e coinvolgente.

L’apertura ufficiale di “Mellom fjellene og himmelen/Tra le Montagne e il Cielo” segna un momento di rinascita per Civita d’Antino, che si prepara a diventare nuovamente una destinazione ambita per giovani artisti, studenti e appassionati di arte. L’antico Palazzo Ferrante e il suggestivo borgo montano accoglieranno i visitatori, offrendo loro l’opportunità di ammirare le opere degli artisti scandinavi che esporranno i propri lavori a Civita d’Antino.

La mostra rappresenta un’incredibile fusione tra tradizione ed eclettismo artistico, abbracciando il passato e il presente, e aprendo nuove prospettive per il futuro dell’arte. I visitatori saranno immersi in un viaggio emozionante tra le opere di talentuosi artisti contemporanei, scoprendo nuovi orizzonti creativi e connessioni culturali profonde.

Vi invitiamo a partecipare all’apertura di “Mellom fjellene og himmelen/Tra le Montagne e il Cielo” il 1º luglio presso Palazzo Ferrante, dove avrete l’opportunità di esplorare questa straordinaria esposizione e di immergervi nell’arte norvegese contemporanea.




ABBANDONO DEI RIFIUTI. Il controllo del territorio

San Giovanni Teatino, 27 giugno 2023. Attivato da pochi mesi, per volontà del Sindaco Giorgio Di Clemente e dell’Amministrazione Comunale, in sinergia con la San Giovanni Servizi, nella persona del Presidente Roberto Ferraioli ed  in collaborazione con il comando della Polizia Locale, guidata dal Comandante Corrado Tomei, il controllo del territorio sull’abbandono dei rifiuti ha già rilevato ad oggi 45 infrazioni, che sono state sanzionate e  trasmesse a coloro che si sono resi responsabili del mancato rispetto del regolamento comunale, individuati grazie all’analisi visiva dei sacchetti e alle tracce anagrafiche in esso rilevate.

“Non nascondo il grande rammarico per questi comportamenti dovuti ad una mancanza di educazione e di rispetto del nostro territorio – dichiara il Sindaco Giorgio Di Clemente – continueremo a monitorare e sanzionare coloro i quali hanno scelto di non stare nelle regole. Al contempo ringrazio la maggior parte dei cittadini che rispettano l’ambiente, conferendo con correttezza i rifiuti. Faccio appello al loro buon senso civico, sperando che possa esser d’esempio per tutti”.




UN CICLO DI SEMINARI SULL’OSCE per le Università italiane

dAlla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’OSCE

Vienna, 26 giugno 2023. L’Ambasciatore Stefano Baldi ha presentato al Consiglio Permanente dell’OSCE il ciclo di seminari sull’Organizzazione destinato alle Università italiane, organizzato dalla Rappresentanza d’Italia presso l’OSCE, che si è svolto nel primo semestre dell’anno.

Il Ciclo di seminari, dal titolo: The Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE) as a model for multilateral regional diplomacy, si è svolto in lingua inglese da marzo a maggio e si è articolato in 20 ore di formazione. Gli interventi sono stati effettuati in videoconferenza sotto forma di lezioni frontali sul funzionamento dell’OSCE e laboratori/sessioni interattive di approfondimento su specifiche tematiche (case studies) ed hanno permesso ai partecipanti di conoscere da vicino e studiare il ruolo ed i punti di forza dell’Organizzazione.

Novanta studenti provenienti da tredici Università italiane hanno partecipato attivamente al ciclo: Perugia, Roma Tre, Siena, Pavia, Bologna, Ca’ Foscari di Venezia, Firenze, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Trento, Bocconi di Milano, Luiss Guido Carli di Roma, Trieste e Padova. Novità di quest’anno è stata anche la partecipazione di studenti dell’Università di San Marino

I relatori dei seminari hanno incluso diplomatici della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’OSCE e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, funzionari italiani che lavorano presso l’OSCE, altri esperti dell’Organizzazione e professori universitari. Il ciclo di seminari si è concluso con una tavola rotonda interattiva sul ruolo e sulle prospettive dell’OSCE, cui hanno preso parte, in qualità di relatori, diversi Rappresentanti Permanenti di altri Stati partecipanti.

L’Ambasciatore Stefano Baldi, coordinatore del ciclo di seminari, ha così commentato: “Lo scopo dell’iniziativa, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, è quello di promuovere la comprensione del ruolo e delle attività dell’OSCE e di rafforzare la cooperazione tra diplomazia e mondo accademico. Con il suo approccio pragmatico, il ciclo ha anche offerto l’occasione per approfondire aspetti e strumenti della diplomazia multilaterale nel contesto specifico dell’OSCE.”




PREGHIERA al Beato Rosario Livatino

Signore, dammi il peso del coraggio e la forza del Vangelo. Fammi essere una persona d’amore e non di onore, di giustizia e non di corruzione, di perdono e non di vendetta.

Oh Gesù crocifisso, nelle cinque piaghe ci sono le ferite dell’umanità, così nei cinque colpi del martirio del giudice ragazzino, c’è un altro Cristo, uomo giusto e perseguitato per causa della Verità.

Per intercessione del Beato Rosario Livatino, donami il coraggio di agire con il cuore, di fare delle scelte quotidiane, secondo il cuore di Dio, per piacere solo allo Sposo celeste. In tutto quello che faccio, donami umiltà e passione, spirito di sacrificio e onestà, purezza d’intenzione e determinazione.

Fammi essere non solo credente, ma credibile e testimone del Tuo Amore eterno.

Mi metto sotto la tutela di Dio e sotto il manto di Maria per seguire la Via, la Verità e la Vita.

Amen

fra Emiliano Antenucci




PRIMA MEDAGLIA D’ORO PER IL CUS TERAMO

Luigi Case, studente di Scienze della Comunicazione all’Università di Teramo, ha conquistato ieri a Fabriano la medaglia d’oro nel salto in lungo in occasione della 76ª edizione dei Campionati Nazionali Universitari

Teramo, 26 giugno 2023. Luigi Case è stato ricevuto questa mattina dal rettore Dino Mastrocola, dal delegato allo sport dell’Ateneo Luigi Mastrangelo, dalla tutor della Facoltà di Scienze della Comunicazione Rossella Di Federico, dal segretario generale del Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI) Pompeo Leone e dal presidente del CUS Unite Denis Mignini.

L’atleta era accompagnato dal padre Luigi Case e dal tecnico che lo segue Marco Di Marco.

Luigi Case è iscritto all’Università di Teramo grazie al progetto SportUnite – Dual career, attivato in collaborazione con il CUS Unite, per supportare il percorso accademico degli studenti atleti. Lo scopo del progetto è quello di permettere allo studente atleta di combinare la propria carriera sportiva con lo studio in modo flessibile.

Nella foto 01 il Rettore con lo studente atleta Luigi Case

Nella foto 02, da sinistra: Pompeo Leone, Dino Mastrocola, Luigi Case, Rosella Di Federico, Luigi Case, Denis Mignini, Marco Di Marco, Luigi Mastrangelo.




PER UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA E SOLIDALE

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 26 giugno 2023. Un paese che vede almeno metà degli elettori disertare le urne e, cioè, rinunciare al primo ed essenziale diritto di cittadinanza, è, per forza di cose, un paese fragile.

Il sistema politico-istituzionale, fondato da trent’anni anni a questa parte sul bipolarismo maggioritario, ha progressivamente seminato disaffezione e disagio, determinando una pericolosa inerzia civile.

Il leaderismo esasperato, divenuto comune ad ogni forza politica, ha creato un costume di rapporto diretto tra il capo carismatico ed il cittadino comune, tale da oscurare progressivamente il fondamentale ruolo dei corpi intermedi.

Stiamo regredendo dal popolo alla massa. Da una forma organica di reciproco, solidale riconoscimento tra cittadini, che condividono valori ed obiettivi, che disegnano un comune orizzonte di senso compiuto della vita, verso una struttura sociale atomizzata che consegna ciascun cittadino ad una desolante solitudine.

Da una democrazia vissuta e popolare, solidale e partecipata verso una democrazia che pur salvaguardando i riti e le forme istituzionali che le appartengono, va smarrendo i suoi contenuti sostanziali. Ne sono lampante riprova le gravissime diseguaglianze che attraversando, da cima a fondo, il corpo sociale lo frammentano e lo sfilacciano fino a smarrire ogni elemento di compattezza, di coesione e di reciprocità.

LA CENTRALITÀ DEL PARLAMENTO, LA SOCIETA’ COMPLESSA E LA DEMOCRAZIA DIFFUSA

Contro ogni suggestione presidenzialista o altre forme edulcorate di personalizzazione verticale del potere, noi proponiamo la riscoperta della centralità che la Costituzione repubblicana riconosce al Parlamento e alla democrazia rappresentativa.

Per almeno tre decenni abbiamo sacrificato la rappresentanza alla governabilità. Stiamo raccogliendo i frutti amari di questo errore esiziale. Quando s’inciampa nei fondamentali della politica, la catena di involuzioni che ne derivano è difficile da interrompere.

È giunto il momento di cambiare verso e riconoscere che è vero, piuttosto, il contrario. Solo una limpida e trasparente rappresentanza nelle sedi istituzionali, a cominciare dal Parlamento, delle domande sociali e degli interessi settoriali, degli indirizzi di pensiero, delle letture antropologiche del momento storico e delle relative culture politiche può garantire una governabilità efficace.

Questo è particolarmente vero in una società plurale e complessa, ricca di sfumature ed articolazioni che vanno comprese ed accompagnate nell’alveo delle istituzioni democratiche. Anche attraverso forme di democrazia deliberativa e di partecipazione strutturata al discorso pubblico di cui va arricchito il tessuto civile.

RESTITUIRE L’ ITALIA AGLI ITALIANI E CONTRASTARE LA TENTAZIONE “PRESIDENZIALISTA” DELLA DESTRA

A nostro avviso è urgente adottare una legge elettorale “proporzionale” che chiami i cittadini, soprattutto i più giovani, ad una piena e personale assunzione di responsabilità nei confronti dei destini della nostra comunità nazionale. E possa, in tal modo, riaccendere una passione civile spenta, un vivo apprezzamento per la libertà, per la propria capacità critica, per una reale, personale autonomia di giudizio.

Va superata la tenaglia bipolare che, suggerita dalle leggi maggioritarie, sta soffocando il libero confronto democratico nel nostro Paese.

Il fermo contrasto al presidenzialismo – ove effettivamente la destra avanzasse una tale opzione, destinata ad alterare radicalmente il nostro impianto costituzionale – è la premessa di ogni processo di rivitalizzazione di una cultura e di un ordinamento democratico che sappiano affrontare i nodi della transizione epocale in cui siamo immersi. Al contrario, il presidenzialismo rappresenterebbe una deriva involutiva ed entropica della democrazia, destinata a produrre posture rigide e forme di sclerosi ideologica del potere.

A chi condivida questo nostro pensiero rivolgiamo, fin d’ora, un appello a sviluppare congiuntamente un contrasto, anzitutto culturale, e politicamente attivo – ove si rendesse necessario – contro il presidenzialismo o forme similari di personalizzazione del potere. Sviluppando, altresì, un comune impegno diretto verso forme politiche ed istituzionale adatte a disegnare la democrazia del tempo post-moderno.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/per-una-democrazia-partecipata-e-solidale-di-domenico-galbiati/




PARTITO CATTOLICO o d’ispirazione cristiana?

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.it, 25 giugno 2023. Invocata come Patrona della Vita dai cattolici più cattolici degli altri, la Ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, tiene giustamente conto del buon senso e delle leggi dello Stato e viene meno alle attese che in lei sembrano aver riposto i cultori del cosiddetto partito cattolico, di cui pur si conoscono diverse declinazioni.

Non può dispensare i favori, le grazie, men che meno i miracoli sperati da chi opera nel segno della reconquista dei territori occupati dagli infedeli. Vi sono forme di integralismo ottuso che alzano la palla ad altrettanto ottusi laicisti, anch’essi forgiati a tutto tondo.

Di fatto, si alimentano e si sostengono a vicenda. Gli uni si sentirebbero persi senza gli altri, contenti di giocare una partita che si riduce ad uno scontro cieco, il quale, peraltro, assicura il reciproco vantaggio di mantenere vivi ed attivi i rispettivi schieramenti, secondo l’abusata logica dell’ amico/nemico. La quale rappresenta un pericolo esiziale in un momento storico dominato dalla questione antropologica, imposta dalle domande irrinunciabili che l’uomo pone a sé stesso, incalzato dalla cosiddetta tecno-scienza e dalle biotecnologie che ne derivano.

Si rischia di consegnare, dall’una e dall’altra parte, temi delicatissimi ad una deriva che progressivamente li confeziona e li congela in pacchetti di mischia ideologici che oscurano la percezione dei valori umani effettivamente in gioco su queste frontiere.

Tutte le forme di integralismo andrebbero studiate a fondo e ricondotte alle loro ragioni profonde. Spesso hanno a che vedere soprattutto con certi tratti caratteriali di chi le coltiva, tanto sintonici da una parte e dall’altra, quanto contrastanti sono, al contrario, nel merito e nei contenuti per cui militano.

I cattolici che adottano una simile impostazione, in modo particolare, rischiano di arroccarsi in una autoreferenzialità che li condanna ad essere, di fatto, al di là di ogni apparenza, muti o comunque inascoltati di fronte a temi che toccano così immediatamente la loro cultura personalista, in virtù della quale, al contrario, avrebbero molto da dire. A condizione che non se la cantino e non se la suonino tra di loro, confortandosi reciprocamente nella limpida adesione a valori che gratifichino la loro illibata coscienza. Oppure, immaginando di perseguirli attraverso il braccio armato della Legge, piuttosto che testimoniandone, anche sul piano dell’azione politica, la ricchezza umana e civile di cui devono saper dar conto, anche a chi proviene da culture difformi dalla loro.

In questa postura, c’è una forma, si potrebbe dire di egotismo che fa a pugni con quella dimensione di carità intellettuale e di carità politica che i credenti dovrebbero coltivare. Non per cedere, secondo una vulgata del tutto fuori luogo, al compromesso e neppure senza nulla compromettere in una mediazione sbiadita. Ma, piuttosto, facendosi carico dell’onere e della fatica di dire ed argomentare i valori che, in uno con la fede, hanno ricevuto gratuitamente in dono, secondo un linguaggio che ne sappia mostrare quell’ intrinseca ricchezza che li può rendere comprensibili, accettabili, addirittura accattivanti, anche per chi non crede.

La cosa peggiore sta nell’immaginare che la fede piuttosto che un dono sia – pur senza tematizzare l’argomento in tutta evidenza – una sorta di personale accredito che giustifica un certo sentimento di larvata superiorità, scientemente inconfessabile, eppure, a suo modo, confortevole e gradito. Insomma, un che di cui menar vanto o da ergere sui propri vessilli. Senonché, il cristianesimo è incarnazione, anche nel senso dello stare dentro la temperie culturale, sociale e politica del proprio tempo, accettando la fatica – e finanche il rischio – di assumere su di sé la drammaticità delle domande, dei dubbi, delle affannose ricerche che oggi interrogano la nostra auto-comprensione.

È questo l’indirizzo adottato dagli amici che hanno dato vita al partito che abbiamo denominato INSIEME.

Abbiamo attraversato un percorso di confronto, a tratti aspro, con amici che per noi restano tali, anche se non hanno condiviso il nostro orientamento verso una forza organizzata di franca ed esplicita ispirazione cristiana, cioè puntuale e ferma nelle proprie convinzioni ed aperta al confronto con quel vasto pluralismo di visioni e di culture che abita una società compiutamente secolarizzata.

Sappiamo bene di non avere la verità in tasca e sappiamo di doverci confrontare, anzitutto, con noi stessi perché la coerenza con ciò in cui crediamo va conquistata ogni giorno. È quello che abbiamo cercato di fare da quando siamo nati a questa esperienza politica, affrontando espressamente, più e più volte, sul giornale on-line Politica Insieme le cosiddette questioni eticamente sensibili, senza mai discostarci da una puntuale e convinta adesione ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Accolta non per parti separate, ma nella sua dimensione organica e complessiva.




COLIBRÌ ENSEMBLE: presentata l’undicesima stagione dell’Orchestra da Camera

Solisti, personalità, sperimentazioni e novità assolute con 14 appuntamenti in cartellone, all’Auditorium Flaiano, da ottobre ad aprile 2024

Pescara, 24 giugno 2023. Il Colibrì Ensemble ha presentato la Stagione Concertistica 2023-2024 svelando il cartellone di 14 appuntamenti all’Auditorium Flaiano, ricco di solisti e personalità di rilievo internazionale.

Si parte il 7 ottobre, con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.

Di assoluto prestigio è il violoncellista Nicolas Altstaedt, tra i più richiesti e versatili del panorama mondiale, solista con le più autorevoli orchestre al mondo. Ben quattro i pianisti coinvolti che interessano anche nuove generazioni, come Martina Consonni, talenti del territorio ormai affermati, come Leonardo Pierdomenico, musicisti di esperienza e grande sensibilità, come Matteo Fossi, artisti di fama e residenti, come Alexander Lonquich.

Il pubblico avrà inoltre il privilegio di ascoltare due eccezionali strumentisti a fiato: il primo flauto della Bayerische Staatsoper di Monaco, Paolo Taballione e il primo oboe della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Ivan Podyomov, attualmente uno dei migliori oboisti al mondo, vincitore nel 2011 dell’ARD International Competition.

Ma le personalità eccellenti non mancano anche negli appuntamenti che non vedono direttamente coinvolta l’orchestra, come nel caso di The Bass Gang eccezionale poker di contrabbassi, prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dell’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Anche quest’anno diverse occasioni di sinergia tra musica e teatro con attori di rilievo e una nuova collaborazione con la prestigiosa e storica realtà di Teatro Immediato e il suo fondatore, Edoardo Oliva. Il Colibrì, reduce dal sold out di Romeo e Giulietta dello scorso aprile, ripartirà nuovamente nel segno di Shakespeare, il 7 ottobre, con Sogno di una notte di mezza estate.

«Ritorniamo al Flaiano come l’avevamo lasciato – sottolinea il direttore artistico, Andrea Gallo – ovvero con i versi di Shakespeare, questa volta insieme alla musica di Mendelssohn, appositamente scritta dal compositore per il teatro».

Musica e teatro insieme anche nell’appuntamento conclusivo della stagione (20 aprile) quando “la notte” sarà invece quella de Le Mille e una notte e del meraviglioso poema sinfonico di Rimskij Korsakov Scheherazade.

Nel cartellone proseguirà l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven con la serie Beet’up to nine (Quinta e Sesta sinfonia). Da sottolineare, il 16 dicembre, un programma imperdibile che vede insieme Lo Schiaccianoci di Ciaikovskji e il celebre Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov.

Anche quest’anno la programmazione si spinge oltre i confini della musica classica come nel caso dei Four on six una delle realtà jazz manouche più attive in Italia con centinaia di concerti molti dei quali all’estero. Non mancheranno poi novità assolute ed esperimenti come in Brandebur…jazz, un vero e proprio concerto a due volti.

Sperimentazioni e incursioni troveranno la scintilla nella vera novità assoluta della stagione: la nascita dell’Emmet Club, “il club di una volta”, come cita la descrizione. L’orchestra inaugura un live music club, riservato ai soci, ma aperto a chiunque voglia condividere musica a 360 gradi dal jazz, al blues, al rock, punk, metal, pop e cantautori. Ma l’Emmet non sarà solo musica, il suo palcoscenico ospiterà cabaret, teatro, presentazioni ed altre attività culturali.

«L’Emmet non avrà, almeno per il momento, un unico luogo – spie ga Andrea Gallo – Nsce come un’idea, un format, un abito da indossare in più occasioni. Apparentemente niente di nuovo, anzi, “una cosa di una volta”, vintage, elegante, semplice, ma in fondo rara da trovare al giorno d’oggi. Aprirà le porte il prossimo 20 ottobre».

Il 2023 segna anche un traguardo importante: il Colibrì Ensemble è nato infatti il 28 settembre del 2013, dieci anni fa.

«In pochi ci credevano – ricorda Andrea Gallo – sono ormai dieci anni che Pescara può vantare una propria orchestra. Un’orchestra estremamente apprezzata in tutta Italia e stimata anche oltre i confini nazionali, come dimostrano i solisti e i musicisti che ogni anno arrivano sul palco del Flaiano».

«Quest’anno – continua la presidente Gina Barlafante – l’Auditorium Flaiano che con i suoi 490 posti tempo fa ci sembrava difficile da riempire, ci è stato stretto in più di un’occasione. Anche questo è un grande risultato, un segnale che ci spinge ad andare avanti con entusiasmo».

L’orchestra può contare su un pubblico in grande ascesa, la campagna abbonamenti è già a buon punto e viaggia ormai verso il traguardo dei trecento abbonati. È possibile effettuare l’acquisto online sul sito Diyticket.it o presso i punti vendita in città.




EMERGENZE AMBIENTALI

Con l’evento Anche tu sei la protezione civile chiude il Progetto europeo Firespill da 16 milioni di euro sulle. Abruzzo laboratorio di buone pratiche per la salvaguardia del territorio e la sicurezza dei cittadini: creato un Bot su Telegram per segnalare incendi e calamità

Castilenti, 24 giugno 2023 Formazione, innovazione tecnologica e condivisione di protocolli d’intervento in ambito di emergenze ambientali: sono i tre filoni che hanno caratterizzato il progetto europeo Firespill, rivolto alle regioni del bacino Adriatico, finalizzato a prevenire ed arginare al meglio il rischio sismico, gli incendi boschivi e l’inquinamento delle acque dell’Adriatico, coinvolgendo le comunità locali in modo attivo.

Il Consorzio Punto Europa (Cope), partner del progetto del valore complessivo di 16 milioni di euro, ha presentato questa mattina nel convento di Santa Maria di Monte a Castilenti (Teramo), alla presenza delle più importanti autorità militari e civili del territorio intervenute per l’occasione, i risultati di Firespill nell’ambito di una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Volontari della Protezione Civile Gran Sasso.

Il progetto è nato dalla cooperazione interregionale Interreg V Italia- Croazia, che ha coinvolto 13 Regioni adriatiche, e la sua attuazione da parte del Cope sul territorio ha avuto come destinatari le Istituzioni, i Volontari e la popolazione attraverso la formazione specialistica, l’informazione capillare e soprattutto il coinvolgimento delle scuole per creare una collaborazione proattiva ed interattiva.

Un cambio di prospettiva in tema di emergenze ambientali che vede i cittadini non più “potenziali vittime” degli eventi ma consapevoli, partecipi e responsabili. Se per i Volontari l’azione è stata incentrata sulla formazione, per la popolazione civile ci si è concentrati sul concetto di “sensori attivi”, sentinelle cioè capaci di trasferire ai Volontari chiamati ad intervenire in una emergenza un quadro puntuale e preciso del contesto di intervento operativo.

A questo scopo il Cope ha realizzato un Bot, attivato sul canale social Telegram (denominato FirespillBot), tramite il quale è consentito alla popolazione di effettuare apposita segnalazione fornendo i propri dati (nome e numero di cellulare), la posizione geolocalizzata, ed altre informazioni essenziali (foto, video, etc.) per individuare il luogo esatto dell’evento emergenziale.

Il progetto inoltre ha consentito di avviare un processo che tende a uniformare i protocolli di intervento tra Protezioni civili di diverse regioni e nazioni così da operare in maniera coordinata e condivisa, migliorando la comunicazione tra corpi e condividendo le migliori pratiche a livello internazionale.

“Grazie al progetto Firespill – ha spiegato il Presidente del COPE Filippo Lucci – tutti i Volontari della Protezione Civile che hanno conseguito l’abilitazione ad intervenire negli incendi durante i corsi di formazione attivati dal Consorzio Punto Europa, avranno in dotazione i dispositivi di protezione individuale di ultima generazione. Questa attività consentirà a molti Volontari specializzati di poter intervenire in maggior numero e in sicurezza già nella stagione estiva 2023 per contrastare il dilagante fenomeno degli incedi boschivi”.

“Non sono voluto mancare ad un evento così importante – dichiara il Direttore Regionale della Protezione Civile dell’Abruzzo Dr. Mauro Casinghini – che coniuga valorizzazione delle risorse di Protezione Civile, innovazione degli strumenti a tutela del territorio e coinvolgimento proattivo della cittadinanza, nell’ottica dell’efficientamento della capacità operativa dell’organizzazione dei volontari”.

L’Assessore regionale alla formazione della Regione Abruzzo, Dr. Pietro Quaresimale, ha sottolineato il valore strategico della formazione in una Regione particolarmente fragile sotto il profilo ambientale.

“Grazie al Consorzio Punto Europa – ha dichiarato il Direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia – per la qualità della progettazione europea a favore del nostro territorio e ai volontari di protezione civile per l’instancabile lavoro durante la trascorsa pandemia”.

Particolarmente toccante è stata la testimonianza della volontaria di Protezione civile Antonella Calabrese, intervenuta a supporto della popolazione, in occasione della recente alluvione in Emilia-Romagna, che ha raccontato un’esperienza di straordinaria accoglienza ed empatia, da parte di chi aveva perso tutto, e della vicinanza dimostrata ai corpi provinciali teramani intervenuti sul territorio.

Il convegno Anche tu sei la Protezione Civile di Castilenti è stato anche l’occasione per consegnare 37 riconoscimenti di merito ai Volontari di Protezione civile delle Associazioni del territorio intervenuti nelle ultime settimane in Emilia Romagna in seguito alla recente alluvione e annunciare la consegna, nelle prossime settimane di 45 dispositivi di protezione individuale ai Volontari che sono risultati abilitati a seguito dei corsi di formazione specialistica in antincendio boschivo organizzati dal Consorzio in seno al progetto Firespill.




INCONTRO A SCOPO BENEFICO dedicato al networking referenziale targato BNI

Il prossimo 30 giugno ad Atri tutti i capitoli BNI d’Abruzzo si incontreranno per un appuntamento dedicato alla formazione imprenditoriale, allo scambio di referenze e al networking aziendale. L’intero ricavato sarà devoluto in beneficienza in favore dell’assistenza alle persone affette da fibrosi cistica.

Atri, 24 giugno 2023. Si svolgerà il prossimo venerdì 30 giugno ad Atri l’evento dedicato al networking referenziale organizzato da BNI, Business Network International. Tutti i capitoli d’Abruzzo si riuniranno all’Hotel Du Parc a partire dalle ore 14:30, per una giornata di formazione imprenditoriale, scambio di referenze, analisi dei risultati raggiunti e, soprattutto, impegno sociale.

L’intero ricavato dell’iniziativa, infatti, verrà devoluto alla Lega fibrosi cistica Abruzzo, che si occupa di assistere le persone affette da questa patologia.

BNI è un’organizzazione internazionale attiva dal 1985 che riunisce oltre 300 mila imprenditori sparsi in tutto il mondo interessati allo scambio di referenze. I membri dei circa 9 mila capitoli presenti in tutto il globo si scambiano contatti ed informazioni con la finalità di accrescere il proprio business attraverso la formula givers gain: dare, per ricevere.

Scambiando referenze e testimonianze e mettendo in contatto le aziende con la propria rete lavorativa, gli imprenditori aiutano altri imprenditori a trovare nuovi clienti e sfruttare nuove potenzialità del mercato.

La finalità di BNI è la crescita collettiva dei propri membri; pertanto, in ogni capitolo è ammesso un solo rappresentante per ogni settore lavorativo, al fine di non creare concorrenza interna. In ogni capitolo, dunque, potrà esserci una sola azienda per ogni categoria: ad esempio, può esserci una sola azienda di marketing, oppure una sola industria elettronica e via discorrendo.

La giornata di venerdì 30 giugno si dividerà in due parti, una dedicata alla formazione e un’altra più improntata verso lo scambio di referenze. L’appuntamento si aprirà con le interviste a Paola d’Amario, titolare di Pan Ducale, Erika Rastelli di Aran Cucine e Piero Pavone, ceo di Hadrianum srl. I tre imprenditori illustreranno il proprio percorso e le sfide che hanno dovuto superare lungo il cammino.

Successivamente prenderà la parola il relatore dell’evento, Marcello Boccardo, che tratterà l’argomento Relazione e fiducia come driver di crescita. Al termine del suo intervento, verranno illustrati i risultati raggiunti nel corso dell’ultimo anno dai membri e dai capitoli del BNI presenti in Abruzzo e saranno premiati coloro che avranno dato maggior impulso al business regionale attraverso referenze e contatti.

Dopodiché, la giornata proseguirà con la fase dedicata al networking referenziale, prima con i tavoli di lavoro e poi durante un aperitivo. I membri dei capitoli del BNI d’Abruzzo avranno così la possibilità di conoscere altre realtà alle quali chiedere, e fornire, contatti, referenze ed informazioni.

L’appuntamento è fissato dunque per il prossimo 30 giugno alle ore 14:30, quando comincerà la registrazione degli ospiti che parteciperanno all’evento, all’Hotel Du Parc di Atri. Il costo è di 35 euro e l’intero incasso sarà devoluto all’assistenza alle persone affette da fibrosi cistica.




GRATTERI E LA N’DRANGHETA. Fuori dai confini

Francavilla al Mare, 24 GIUGNO 2023. Al Festival di SquiLibri verrà presentato l’ultimo libro del procuratore che lancia l’allarme su droghe sintetiche e sulle armi in Ucraina: “il mondo delle droghe è un mondo in continua evoluzione. Muta, cambia”, un allarme quello di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, che interverrà questa sera alle ore 22.30 a piazza della Stazione con il libro “Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo” (ed. Mondadori). Il magistrato dialogherà con il giornalista Paolo Mastri (Il Messaggero); l’appuntamento è in collaborazione con Angelozzi Comunicazione.

Gratteri e Antonio Nicaso tornano con un libro dedicato alla più potente organizzazione criminale italiana indagando sulle diramazioni nel mondo.

Per la ’ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Il conflitto in Ucraina, per esempio, è una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei. Una ghiotta opportunità che segue la lunga stagione del Covid-19, durante la quale la mafia calabrese si è prodigata in azioni «filantropiche » a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà, innescando un meccanismo di dipendenza da sfruttare a tempo debito.

Pur conservando la propria base in Calabria, la ‘ndrangheta ha ormai ben poco della mafia rurale d’un tempo: è sempre più globale, più connessa, più ramificata. È attiva in gran parte delle regioni del Nord Italia e dei paesi europei, Germania in testa, poi in Africa, in America, in Australia, e guarda con interesse all’Asia. Il suo «sguardo presbite» non ha confini.

In questo nuovo libro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso svelano i territori in cui la presenza della ‘ndrangheta è più forte, mostrandoci come essa si premuri di rimanere al passo coi tempi.

Certo, il traffico di droga e di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili, ma contano sempre più lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale, con il frequente ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web. Senza dimenticare il riciclaggio, perché

la «modernità» della ‘ndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all’interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l’area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell’imprenditoria.

Anche le mafie, come i virus, mutano in continuazione per adattarsi ai cambiamenti dell’organismo sociale che le ospita. La nuova parola d’ordine della ’ndrangheta è «centellinare la violenza e normalizzare la propria condotta», per non lasciarsi scappare nessuna occasione. In qualunque paese del mondo si trovi.

Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Insieme ad Antonio Nicaso, ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller: Fratelli di sangue, La malapianta, La giustizia è una cosa seria, La mafia fa schifo, Dire e non dire, Acqua santissima, Oro bianco, Padrini e padroni, Fiumi d’oro, Storia segreta della ’ndrangheta, La rete degli invisibili, Ossigeno illegale e Complici e colpevoli.

Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l’altro, Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Ha scritto oltre 40 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali. Da Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo. È autore, con Maria Barillà e Vittorio Amaddeo, di Quando la ’ndrangheta scoprì l’America.

Il Festival è possibile grazie alla collaborazione tra Scuola Macondo di Pescara, con il Direttore artistico Peppe Millanta ed il Comune di Francavilla al Mare guidato dal sindaco Luisa Russo e grazie all’Assessore alla Cultura Cristina Rapino. Il festival gode anche del patrocinio della Regione Abruzzo. Tra i partner: il Festival di Francavilla “Filosofia a Mare”, il Touring Club di Pescara, l’Alphaville, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano.

Si ricorda che per accedere ad alcuni appuntamenti è necessario prenotare il proprio posto (gratuito) su www.billetto.it pertanto si consiglia di consultare il programma completo sul sito www.squilibrifestival.it.




LA NOTTE ROMANTICA nei borghi più belli d’Italia

Il 24 giugno in Abruzzo e Molise

Abruzzo, 23 Giugno 2023.  Al via l’evento nazionale dedicato all’Amore più atteso dell’anno: la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia – 8^ edizione. Più di 1000 eventi diffusi negli oltre 220 borghi partecipanti. Lo speciale focus Flash Mob Unplugged confermato anche per questa edizione.

Sabato 24 giugno, il sabato successivo al solstizio d’estate, come è consuetudine da ormai otto anni I Borghi più belli d’Italia diventeranno i protagonisti di una serata indimenticabile, dedicata a tutti gli innamorati: la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia.

Già dal primo anno, nel 2015, La Notte Romantica si è rivelata uno degli eventi più interessanti del panorama di manifestazioni turistico-culturali e di intrattenimento del nostro Paese, registrando grandi consensi e grande partecipazione di pubblico, con ogni anno una media di 500.000 visitatori nei borghi della rete che organizzano l’evento. Anche quest’anno si registra una grande adesione e partecipazione da parte dei Comuni: saranno infatti più di 220 i borghi che fanno parte dell’Associazione che organizzeranno questa magica serata.

L’evento è molto sentito dagli amministratori, proloco e associazioni locali: la promozione e la valorizzazione dei piccoli borghi è strettamente legata anche agli eventi, elemento imprescindibile nella strategia di attrazione di flussi turistici dei territori. Come sappiamo, la crisi innescata dalla pandemia ha contribuito a mettere ancora più in luce le infinite possibilità di turismo sostenibile, lento ed esperienziale che questi gioielli dell’Italia Nascosta offrono, e ciò è stato possibile anche grazie agli eventi.

Ogni borgo è al lavoro per predisporre il proprio programma della Notte Romantica, nel rispetto del format base indicato dall’Associazione: via libera, dunque, alla creatività e alla fantasia, per celebrare amore e romanticismo in una serata magica, dove riscoprirsi “romantici” nell’atmosfera dell’Italia dei Borghi.

Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tutti i Borghi che proporranno l’evento saranno illuminati a lume di candela e offriranno un ricco programma di iniziative: attraverso il teatro, la musica, la danza, il cinema, mostre, proiezioni, concorsi e tanto altro, l’amore e il romanticismo saranno rappresentati e celebrati nelle piazze, nei palazzi e nelle vie dei Borghi. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo pensato di ripetere anche per questa edizione il Focus “Flash- Mob Unplugged”, un invito a tutti i partecipanti che suonano uno strumento a recarsi nei borghi per esibirsi in maniera spontanea suonando la propria musica negli angoli più caratteristici dei borghi.

Due i momenti caratterizzanti e unificanti:

–              il dessert “Pensiero d’amore”, servito in tutti i ristoranti dei borghi e come ogni anno appositamente creato per la manifestazione da uno chef famoso: per il secondo anno consecutivo il dessert porta la firma di Iginio Massari, famoso chef-influencer e personaggio televisivo;

–              il consueto bacio di mezzanotte coronato dal lancio nel cielo di migliaia di palloncini – brandizzati Notte Romantica e totalmente biodegradabili – a suggellare il successo di un evento che riesce ogni anno ad andare oltre le più rosee aspettative.

Anche quest’anno le associazioni analoghe alla nostra di Spagna, Francia Vallonia (Belgio) e Giappone organizzeranno l’evento: Los Pueblos Mas Bonitos de España, Les Plus Beaux Villages de France, Les Plus Beaux Villages de Wallonie e The Most Beautiful Villages of Japan, che insieme ai Borghi più belli d’Italia aderiscono alla Federazione Mondiale Les Plus Beaux Villages de la Terre, già da qualche anno hanno accolto con entusiasmo l’invito del Presidente Primi a celebrare la Notte Romantica nei loro Paesi, con l’auspicio che l’evento possa presto diventare una manifestazione che unisca tutti i Paesi, europei e non.

Questo evento – dichiara il Presidente dell’Associazione Fiorello Primi – che ogni anno coinvolge sempre più borghi e un numero sempre maggiore di coppie in cerca di una serata all’insegna del romanticismo e della bellezza dei luoghi, è un’ulteriore occasione che l’associazione fornisce ai propri aderenti per aumentarne visibilità e conoscenza. È un appuntamento nazionale importante che rientra nella strategia finalizzata a rafforzare il legame tra le persone e i luoghi, in questo caso i Borghi, che sono i depositari della storia, delle tradizioni e del sistema sociale di cui l’Italia è sicuramente la massima espressione sia in termini di quantità che di qualità. Partecipare a questo evento significa dare un piccolo sostegno alle comunità che si sforzano di mantenere in vita questi luoghi della storia e dell’anima.

L’elenco dei Borghi partecipanti alla Notte Romantica è disponibile sul sito  www.borghipiubelliditalia.it

Un’occasione per celebrare l’amore e il romanticismo nella magia delle piazze, dei vicoli, dei palazzi nei Borghi più belli d’Italia abruzzesi e molisani – afferma Antonio Di Marco,  Presidente dell’ Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise – Una serata indimenticabile, a lume di candela, in un’atmosfera raccolta che caratterizzerà le vie dei nostri centri storici per gustare i menù studiati per l’occasione. Un evento per gli appassionati e gli innamorati, che potranno ammirare la bellezza dei nostri Borghi in ogni forma: non solo l’inestimabile patrimonio storico, artistico e culturale ma anche angoli suggestivi, paesaggi incontaminati, filosofia del buon vivere e prelibatezze enogastronomiche.

In Abruzzo e Molise saranno 20 i borghi nei quali ci si potrà dichiarare amore:

•             Abbateggio

•             Anversa degli Abruzzi

•             Bugnara

•             Campli

•             Caramanico Terme

•             Casoli

•             Castel del Monte

•             Castelli

•             Città Sant’Angelo

•             Fornelli

•             Guardiagrele

•             Navelli

•             Oratino

•             Pacentro

•             Penne

•             Pettorano sul Gizio

•             Rocca San Giovanni

•             Scanno

•             Sepino

•             Tagliacozzo




VINCO ABRUZZO: apre la prima cantina di spumanti d’Abruzzo

Ortona, 23 Giugno 2023. Nel giorno più lungo dell’anno, il 21 Giugno alle 16:57, per celebrare l’estate, apre le porte VINCO, la prima cantina in Abruzzo specializzata nella produzione di spumanti da uve autoctone. Una data simbolica, il Solstizio d’Estate, che segna l’avvio di una nuova stagione per l’Abruzzo e i suoi vini.

VINCO è la prima realtà cooperativa abruzzese nata dopo gli anni ’70, un esempio di come la cooperazione abruzzese si sia evoluta e voglia continuare a innovarsi.

Avviata nel 2018, grazie ad un progetto di valorizzazione della filiera vitivinicola, raggruppa dieci cantine cooperative della provincia di Chieti, dà vita al coraggio e alla grinta di tanti vignaioli con un grande sogno: far conoscere e valorizzare i vitigni autoctoni producendo spumanti con Metodo Italiano da una filiera agricola tutta made in Abruzzo. Allo stesso tempo, VINCO vuole essere un luogo aperto per tutti coloro che vorranno entrare a far parte del Movimento delle bollicine abruzzesi.

Nel logo VINCO c’è una sintesi esatta di quanto questa nuova cantina vuole esprimere: promuovere e mostrare l’anima spumeggiante dell’Abruzzo racchiusa negli spumanti TRABOCCO. Il marchio collettivo TRABOCCO è, infatti, il primo Metodo Italiano dall’identità tutta abruzzese: realizzato con uve autoctone (Pecorino, Passerina, Cococciola, Montonico, Montepulciano e Trebbiano abruzzese Sbagarina) vinificate con metodo italiano da filiera produttiva interamente regionale.

“Siamo sicuri che questa sia un’iniziativa di portata storica per l’Abruzzo – dichiara Luciano Di Labio, Presidente VINCO – e rappresenti una nuova stagione, un’importante opportunità per la valorizzazione dei nostri vitigni e il futuro di tutta la viticoltura regionale. Il marchio collettivo Trabocco, lo Spumante d’Abruzzo DOC Metodo Italiano sarà un elemento di identificazione unico e innovativo per la nostra regione.”

“Questa nuova realtà darà la possibilità a tanti vignaioli di valorizzare il proprio lavoro, – afferma Valentino Di Campli, Direttore Generale VINCO – grazie a quei vitigni autoctoni che loro hanno saputo custodire e sono naturalmente vocati alla produzione di spumanti anche in un territorio del Sud-Italia. Il Trabocco è un’icona dell’Abruzzo e attraverso le nostre bollicine potremmo farlo conoscere e degustare in tutto il mondo.”

“Inizia in Abruzzo un nuovo percorso che arricchirà tutto il comparto vitivinicolo regionale. La nascita di un’azienda che spumantizzerà i vitigni autoctoni è un’occasione unica, insieme al marchio collettivo Trabocco, per far crescere il mondo enologico abruzzese. – dichiara Emanuele Imprudente, Vicepresidente della Giunta Regionale e Assessore con delega all’Agricoltura – Un progetto su cui la Regione Abruzzo ha creduto fin dall’inizio, una grande soddisfazione e momento di orgoglio è vedere la sua realizzazione”.




DUE NUOVI PRETI per la Chiesa di Teramo

Francesco De Bellis e Raffaele Mazzarelli saranno ordinati sabato 24 giugno alle 11 nella Cattedrale di Teramo

Teramo, 22 giugno 2023. La Chiesa diocesana annuncia con gioia che sabato 24 giugno 2023, festa della Natività di San Giovanni Battista, alle ore 11.00 nella Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta in Teramo, Francesco De Bellis e Raffaele Mazzarelli saranno ordinati presbiteri per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo di Teramo-Atri, Sua Eccellenza Monsignor Lorenzo Leuzzi.

Francesco De Bellis è nato a Bari il 10 settembre 1993. È cresciuto a Rutigliano (BA) ed è entrato nel Seminario Minore San Michele Arcangelo di Conversano appartenente alla Diocesi di Conversano-Monopoli. Ha frequentato il Liceo San Benedetto a Conversano. Dopo aver conseguito la maturità ha fatto una piccola esperienza nella comunità dei Padri Passionisti, affascinato dal carisma di San Paolo della Croce. Al termine di un attento discernimento riprende il cammino verso il sacerdozio diocesano nella diocesi di Teramo-Atri. Ha frequentato gli studi teologici a Roma nel Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae retto dalla Congregazione dei Legionari di Cristo e attualmente sta terminando la licenza in Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo nell’Urbe. Ordinato diacono transeunte a Teramo il 22 ottobre 2022, ha svolto il servizio diaconale nella Parrocchia di San Flaviano in Giulianova sotto la guida di don Enzo Manes.

Raffaele Mazzarelli è nato a Roma il 27 agosto 1992. Ha frequentato il Liceo Classico Statale Socrate di Roma, studiando nel contempo organo e composizione al Conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Terminato il Liceo inizia la sua esperienza vocazionale all’interno della comunità religiosa francescana nell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata. Ha poi proseguito la sua esperienza vocazione all’interno della diocesi di Teramo-Atri. Parallelamente ha terminato il ciclo istituzionale di studi conseguendo anche la licenza in Filosofia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Nella nostra diocesi ha completato l’anno pastorale nella parrocchia di San Michele Arcangelo di Tottea. Dal 2021, sotto la guida di don Enzo Pichelli, svolge servizio pastorale nella parrocchia dei Santi Antonio e Vincenzo in Castelnuovo Vomano, dove ha esercitato anche il suo ministero diaconale dopo l’ordinazione come diacono transeunte avvenuta il 22 ottobre 2022 a Teramo. Attualmente è iscritto al primo anno del Triennio in Direzione d’orchestra al Conservatorio G. Braga di Teramo.




SI VA VERSO L’ARROSTICINO DOP

Coldiretti soddisfatta per la risoluzione sulla denominazione di origine

Pescara, 22 giugno 2023. Coldiretti Abruzzo esprime soddisfazione alla notizia della risoluzione presentata dal consigliere regionale Massimo Verrecchia al presidente della terza commissione Emiliano De Matteo che impegna il presidente della giunta Marco Marsilio ad intraprendere tutte le azioni necessarie per il riconoscimento della denominazione di origine protetta dell’arrosticino abruzzese.

“Si parla finalmente di Dop – dice Coldiretti Abruzzo  – l’unica denominazione che, nel caso dell’arrosticino, porterebbe alla piena tutela del settore zootecnico locale e all’esigenza di trasparenza del consumatore. La denominazione di origine protetta sarà di fatto la certificazione dell’origine della carne ovina dalla stalla alla tavola, con la certezza per chi mangia di non imbattersi in carni allevate fuori Italia ma macellate in Abruzzo al puro scopo di fregiarsi del nome”.

Dopo anni di lotte e sensibilizzazione, la richiesta inoltrata al presidente della terza commissione è quindi per Coldiretti un primo passo per la rivitalizzazione del settore zootecnico che negli ultimi anni – complici le conseguenze della pandemia e della guerra in Ucraina – ha subito un forte decremento a causa del mancato ricambio generazionale.

“La zootecnia ha costi di gestione altissimi e rispetto agli altri settori agricoli è sicuramente quello più svantaggiato per condizioni ambientali, sociali ed economiche – sottolinea la Coldiretti – di fronte a queste difficoltà il settore sopravvive ma ha bisogno di prospettive di sviluppo.

La Dop per l’arrosticino abruzzese è tra queste, oltre ad essere una garanzia di trasparenza per il consumatore e un forte richiamo per i turisti. Siamo ovviamente consapevoli – aggiunge Coldiretti Abruzzo – che, attualmente, la disponibilità di carne ovina non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno ma siamo altrettanto convinti che è necessario rendere trasparente l’origine della materia prima anche come volano di sviluppo turistico.

Si pensi, per esempio, alla eco prodotta durante il giro d’Italia, quando una azienda Coldiretti ha offerto ai ciclisti in corsa degli arrosticini di vera carne abruzzese quale formidabile simbolo della nostra regione. Ci auguriamo pertanto con queste premesse – chiude Coldiretti Abruzzo – che la risoluzione abbia buon esito e sia il primo passo verso il riconoscimento definitivo della Dop”.




TASSARE LE GRANDI RICCHEZZE

… per contrastare i cambiamenti climatici?

Politicainiseme.com, 22 giugno 2023. L’Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea) sostiene la necessità che aumentino i finanziamenti per il sostegno di progetti di energia pulita nei paesi in via di sviluppo ed emergenti di ben sette volte entro un decennio se si vuole limitare il riscaldamento globale a livelli tollerabili.

Per evitare che le temperature salgano ai livelli catastrofici previsti sulla base degli odierni andamenti, gli investimenti annuali in energia da combustibili non fossili nei paesi del Sud del mondo dovrebbero passare da 260 miliardi a quasi 2 trilioni di dollari.

Intanto, un gruppo di oltre cento economisti di tutto il mondo ha scritto ai governanti più importanti affinché procedano ad introdurre tasse più alte per i super ricchi e coprire così i costi derivanti per i paesi più poveri dai danni causati dal clima ai più poveri.

Secondo loro, in questo modo, si sarebbe in grado di raccogliere una somma dal valore di varie migliaia di miliardi di dollari da utilizzare per la trasformazione dei sistemi economici delle parti più povere del mondo, puntando cioè alla riduzione delle emissioni nell’atmosfera e contrastare il cambiamento climatico. Quel cambiamento che alla fine finisce per essere pagato particolarmente dai paesi più arretrati.

Gli economisti scrivono che a loro avviso l’introduzione di una tassa del solo 2% consentirebbe di raccogliere  circa 2,5 trilioni di dollari all’anno. Del resto, essi sostengono, che le persone più ricche sono anche le maggiori responsabili delle emissioni di gas che creano l’effetto serra ed hanno valutato che l’1% più ricco del mondo è responsabile del doppio dell’inquinamento di quanto non sia determinato dalla metà più povera del mondo. I danni subiti dai paesi meno sviluppati sarebbero stati calcolati per un valore di  sei trilioni di dollari all’anno.

https://www.politicainsieme.com/tassare-le-grandi-ricchezze-per-contrastare-i-cambiamenti-climatici/




GLI ANGELI di san Leonardo Murialdo

di Don Marcello Stanzione e Carmine Alvino – Recensione Cosimo Cicalese

Ilnuovoarengario.it, 22 giugno 2023

“Gli Angeli di san Leonardo Murialdo”, di Don Marcello Stanzione e Carmine Alvino, è tra le recentissime novità edite da Segno.

Leonardo Murialdo, che la Chiesa festeggia come santo il 30 marzo, nacque a Torino nel 1828 ed ivi morì nel 1900 dopo aver fondato la Pia Società Torinese di San Giuseppe. La sua famiglia è benestante e molto stimata nella Torino ottocentesca. Fama d’integrità di padre in figlio, religione professata e vissuta. A 16 anni dopo lo studio presso I padri Scolopi di Savona, è incerto se diventare ufficiale di re Carlo Alberto o ingegnere. E invece a 23 anni (1851) eccolo ordinato sacerdote, dopo una splendida laurea in teologia all’università di Torino (che all’epoca ha pure la facoltà teologica). Ma non diventa un illustre cattedratico, come molti prevedono. Nel 1857 lo troviamo circondato da ragazzi scatenati e vocianti: dirige un oratorio a Torino, perché glielo ha chiesto Don Bosco. Poi, all’età di 37 anni, ridiventa “seminarista”, lui e la sua laurea. Ma in un seminario speciale, quello parigino di Saint – Suplice. È un’immersione totale nelle novità educative e culturali d’Europa. Guardare oltre il muro di casa, andare oltre le usanze. Questo teologo dall’aspetto di solitario erudito è più avanti del suo tempo.

È un prete ottocentesco – tanto per dire – che pratica nuoto e alpinismo, che invece di discutere di giornali ne fonda uno, ancora vivo al giorno d’oggi, la Voce del Popolo. Tornato da Parigi gli chiedono (lo supplicano anche in ginocchio) di salvare il collegio Artigianelli di Torino, un’opera splendida creata da Don Giovanni Cocchi, ma ora sull’orlo della rovina. Lui ne è come atterrito, ma poi accetta “provvisoriamente”. Tremando. Ma non trema più quando si mette all’opera. Nei ragazzi orfani e abbandonati trova ora la ragione di tutte le sue scelte, lo scopo di tutti i suoi studi. I ragazzi valgono tutti i trentaquattro anni di vita che dedicherà loro, con fatiche, affanni, angosce e tanto silenzio. Così salva il collegio. Ma scopre che occorre dargli crescita, espansione; e che lui deve perciò trasformarsi in fondatore. Come Don Giovanni Bosco, come il Cottolengo. E così sarà. Nel 1873 fonda la Pia Società Torinese di san Giuseppe, congregazione religiosa ora nota come “Giuseppini del Murialdo”. E dal collegio torinese si arriverà alle case giuseppine del Duemila, in Europa, Africa, America. Interviene poi nella questione sociale, stimolando i cattolici del suo tempo a non gridare semplicemente l’allarme contro il socialismo “e poi rimanere nell’inerzia”. Lui vuole quell’ascesa, nel concreto e nell’essenziale, ad esempio prolungando l’obbligo scolastico dai 9 anni ai 12 anni e meglio ancora ai 14 anni. I poveri “ascendono” soltanto col sapere, e bisogna darglielo. Leonardo muore consumato dalle fatiche, arricchendo Torino e la Chiesa di “questa santità così semplice, così vera, così silenziosa e così feconda”, come ha detto Paolo VI scrivendo il suo nome tra i santi, il 3 maggio 1970.

Nel 1873 a Torino, come abbiamo scritto, san Leonardo Murialdo fonda la Congregazione di san Giuseppe, la quale “ha per suo patrono primario san Giuseppe, sposo castissimo di Maria Vergine e padre putativo di Gesù, esercita il suo patrocinio specialmente sui poveri ed artigiani…e su coloro che si accingono alla loro istruzione ed educazione”. Osservano i suoi biografi: “La missione affidata al Murialdo dalla provvidenza fra gli artigianelli e poi fra gli operai cattolici, lo aveva fatto avvicinare di più alla paterna figura di san Giuseppe, modello e patrono dei lavoratori. Ma un’altra ragione, più intima, spiega la sua accesa devozione per il santo Patriarca. Il silenzio, il nascondimento, l’umiltà, che furono la parte assegnata allo sposo verginale di Maria nel piano della redenzione, lo spirito di vita interiore, che lo fecero partecipe dei segreti di Dio, quel “fare e tacere” quasi incarnato in san Giuseppe, quali risonanze suscitavano nell’animo del Murialdo!”. Nel motto che si era scelto: “Fare e tacere” si nasconde la sintonia degli animi, ossia la sua personale affinità spirituale con san Giuseppe, del quale ammirava e imitava l’unione con Dio, il silenzio interiore, la laboriosità, la calma, la serenità, la pace e la gioia. Don Murialdo essendo devoto di san Giuseppe non poteva necessariamente non essere devoto pure degli Angeli, come i nostri due autori Carmine Alvino e Marcello Stanzione mettono ben in evidenza in questo testo.

Gli Angeli parlano spesso nei sogni a San Giuseppe. Un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò” (Mt. 2, 13). Immediatamente San Giuseppe, senza dubitare, va dalla Palestina in Egitto. Lo stesso faticoso itine­rario, la Sacra Famiglia dovrà ripetere alcuni mesi dopo quando: “Morto Erode, un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e disse: `Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e va’ nel paese d’Israele, perché sono morti coloro che volevano la vita del Bambino” (Mt. 2, 19-20). L’Angelo attraverso il sogno aiuta i suoi protetti ad evitare gravi pericoli e indica quale soluzione adottare. L’Ange­lo ha poi una funzione di consolazione e di illuminazione, cioè di chiarimento di fatti della vita difficil­mente comprensibili. Sempre nella vita di San Giuseppe, conosciamo il suo grande turbamento e confu­sione nell’apprendere che Maria, sua promessa sposa, è incinta. Nel sogno l’Angelo gli dà la chiave che illumina sia la sua mente sia la sua emotività; l’Angelo gli dice: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con Te Maria tua sposa. Perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli, infatti, salverà il suo popolo dai peccati” (Mt. 1,20-22).

Non è quindi un’ipotesi assurda il ritenere che, oltre alle varie mansioni di custodire e proteg­gere gli esseri umani, questi esseri celesti abbiano ricevuto da Dio anche il compito di elevare i contatti dell’uomo con la sua sottile dimensione onirica. Non è giusto dire che Giuseppe si sia sognato un angelo –cosa comunissima – ma che “un Angelo apparve in sogno a Giuseppe”. Il dolore che lo tortura per la gravidanza di Maria, l’ira di Erode o il desiderio di rimpatriare possono aver continuato ad agire nel sogno,  mentre il suo spirito è angustiato da questi pensieri, l’Angelo si presenta a Giuseppe e indica con tale chiarezza la via, e san Giuseppe obbedisce sicuro e tranquillo. Il sogno di Giuseppe non era quindi unicamente il compimento di un desiderio o di una preoccupazione: nel sogno si verificò un reale contatto con un angelo. Questo trasformò il sogno in una rivelazione divina. Questo contatto angelico presuppone in san Giuseppe un grande affinità e sintonia per il mondo celeste. Giuseppe rimaneva aperto all’aldilà anche in sogno. Egli deve aver avuto per quel mondo una recettività finissima, così  fine da vibrare anche alla minima oscillazione prodotta dalle ali angeliche. Ed i pensieri così comunicatigli li percepiva tanto chiaramente che appena svegliato li eseguiva con sicurezza.

Con questo libro su San Murialdo e gli Angeli, la collana ideata da don Stanzione e dall’avvocato Alvino si arricchisce di un ulteriore contributo importante. Ricordo che nella collana edita dall’editrice Segno vi è il rapporto con gli Angeli di Bartolo Longo, di  Dolindo Ruotolo, di Annibale Maria di Francia, di Giustino Russolillo, di Giacomo Alberione e altri titoli usciranno tra breve.




FESTIVAL VASTO D’AUTORE

Sabato 24 giugno l’anteprima e date degli incontri con la cultura, la musica, le storie

Vasto, 21 giugno 2023. Prende inizio il 24 giugno il Festival Vasto d’Autore con una importante anteprima per poi proseguire nei giorni 6, 7, 8 e 9 luglio nei Giardini di Palazzo d’Avalos. Ad aprire sabato 24 giugno l’attesissimo appuntamento con il procuratore della Repubblica del tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri e a seguire Sabina Guzzanti.

Tra le iniziative anche le passeggiate nel centro storico guidate dai Giovani del Fai di Vasto, per visitare la bellezza dei luoghi pieni di storia e fascino. Grande è l’attesa per l’anteprima sabato 24 giugno alle ore 19 con l’incontro con il procuratore della Repubblica del tribunale di Catanzaro Nicola Gratteri e alle ore 21 con Sabina Guzzanti entrambi a presentare i loro libri.

Dal 6 al 9 luglio Vasto la seconda edizione del Festival Vasto d’Autore con un programma ricco di nomi di rilievo del mondo della cultura, del giornalismo d’inchiesta e della narrazione. Presenti nomi illustri dell’editoria nazionale in veste di relatori. Quindici autori, tre per ogni sera a dialogare con i relatori e il pubblico in una formula coinvolgente. Ogni serata vedrà la conclusione in una breve performance musicale.

“Il Festival Vasto d’Autore – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta – vuole essere un format che, insieme ad altre rassegne programmate, intendono valorizzare l’investimento sull’educazione alla lettura che è, al contempo, passione per la cultura e formazione umana di cui tutti devono beneficiare, a partire dalle giovani generazioni”. A darne l’annuncio il sindaco Francesco Menna e l’assessore alla cultura Nicola Della Gatta.

IL FESTIVAL 6 – 7 – 8 – 9  luglio

Antonella Presutti, scrittrice e docente, Carola Carulli, giornalista TG2 e scrittrice, Alessio Romano e Christian Carano con “La Compagnia della polvere

La storia segreta della Beat Generation” in un concerto tributo con le musiche di Bob Dylan. Marco Bova, giornalista d’inchiesta, con il suo libro su Matteo Messina Denaro, Bruno Luverà, giornalista TG1 Rai, con il suo graphic novel, Michelangelo Iossa, con accompagnamento musicale di Luca Raimondi e la Piccola Underground Orchestra con musiche di Rino Gaetano.

Enza Alfano, scrittrice e giornalista de Il Corriere del Mezzogiorno, dal suo romanzo è stato realizzato un film per Rai1 con la regia di Roberto Faenza.

Loretta Santini, Editrice Elliot, e Laura Pezzino, Vanity Fair, a presentare il Premio Strega Giovani 2023, Come D’Aria, di Ada D’Adamo.

Peppe Millanta con chitarra e fisarmonica e musiche sudamericane

Elena Mearini, autrice e poetessa, Micol Sarfatti, giornalista di Sette Il Corriere e scrittrice, Michele Zatta, produttore Rai Fiction Italia e International con l’attore Vincenzo Ferrera.

I moderatori: Giovanna Frastalli, giornalista, Eleonora Molisani, giornalista Tu Style e scrittrice, Francesco Coscioni, editore, Giuseppe Ritucci, giornalista. Stefano Redaelli, docente e scrittore, Laura Pezzino, Vanity Fair, Maura Chiulli, scrittrice, Anna Maria Riva, agenzia Comunica Valore (editoria), Peppe Millanta, scrittore, e Micol Sarfatti, giornalista per Sette Il Corriere.

Hanno collaborato le librerie Mondadori Bookstore, Universal e La nuova libreria di Vasto, la Cooperativa Archeologia gestore dei Musei Civici, il Fai Giovani di Vasto e i volontari che hanno scelto di esserci.




CO.N.AL.PA. ABRUZZO Monica D’Aurelio la nuova presidente

Eletto il nuovo consiglio regionale

Si è svolta nei giorni scorsi l’elezione dei nuovi rappresentanti del Coordinamento Regionale Co.n.al.pa. Abruzzo, (struttura del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio) organo direttivo che va a rappresentare le varie sezioni dell’associazione presenti sul territorio abruzzese.

Il nuovo consiglio è composto da: Monica D’Aurelio presidente, Alessia Brignardello vicepresidente, consiglieri Annalisa Petrucciani, Ana Marà, Carmelita Patacca, Alessandro del Gaudio, Dario D’Onofrio, Antonio Talia, Antonietta Masciangelo.

Il Co.n.al.pa. Abruzzo, rispettando gli obiettivi e le finalità dell’associazione, si è sempre impegnato per promuovere la cultura degli alberi a livello regionale, organizzando eventi, intervenendo per la salvaguardia e valorizzazione dei beni ambientali e del paesaggio.

Monica D’Aurelio, attivista di lunga data del Co.n.al.pa. e già presidente della sezione Terre del Cerrano e consigliera nel precedente consiglio regionale, si è distinta negli ultimi anni per numerose azioni di salvaguardia del patrimonio arboreo e per aver organizzato eventi di successo dedicati agli alberi, invitando esperti di fama internazionale in Abruzzo. 

“Sono onorata di questa carica – commenta la neopresidente Monica D’Aurelio – il nuovo consiglio regionale è composto da persone straordinarie, amanti del verde, con cui faremo tantissimo. In qualità di presidente mi impegnerò affinché il Coordinamento Regionale continui a crescere promuovendo lo sviluppo di nuove sezioni e valorizzando al meglio la nostra associazione. Credo molto nel Co.n.al.pa., che ritengo un importante strumento di partecipazione per tutti gli amanti del verde in Abruzzo, attraverso il quale continueremo a realizzare cultura, progetti ed eventi, azioni di sensibilizzazione, oltre a accogliere idee e proposte per continuare la salvaguardia e la valorizzazione dei nostri amati alberi e del paesaggio abruzzese.”

“Continueremo ad essere presenti sul territorio, promuovendo la rete di contatti e collaborazioni con le altre organizzazioni di tutela ambientale e interverremo contro gli scempi che vengono perpetrati contro il patrimonio arboreo e paesaggistico” conclude la presidente D’Aurelio.




GARABANDAL: aspetti problematici sulle presunte apparizioni

di don Marcello Stanzione          

Miliziadisanmichelearcangelo.org, 20 giugno 2023. Si dice, da parte dei suoi fautori, che nel villaggio di Garabandal vi sia stato un evento di apparizioni angeliche e mariane paragonabili a quello delle apparizioni di Fatima, quest’ultime riconosciute ufficialmente dalla Chiesa.

La vicenda, che il mio libro intitolato Le apparizioni e le profezie di Garabandal edito dalla Mimep- Docete   analizzerà nel modo più imparziale possibile, si svolge fra il 18 giugno 1961 e il 13 novembre 1965:…

La Madonna e l’Arcangelo Michele sarebbero apparsi tantissime volte nel paesino spagnolo di san Sebastian de Garabandal, nella diocesi di Santander.

Bisogna considerare che sugli eventi di Garabandal si contano oltre 200 titoli in francese, spagnolo, italiano, tedesco, fiammingo, polacco, inglese e alcune lingue meno diffuse. Inoltre, ci sono state tre importanti programmi televisivi in mondovisione in occasione di questi avvenimenti e nel 2018 è stato prodotto un film spagnolo dal titolo originale: «Garabandal, solo Dios lo sabe» distribuito da Mater Spei.

I pochi libri stampati in italiano su Garabandal (non più di 6 o 7) sono tutti favorevoli a spada tratta alle presunte apparizioni spagnole, il mio testo invece cerca di essere obiettivo e non di parte e nel capitolo conclusivo presenterà gli aspetti positivi del messaggio di Garabandal ma pure gli aspetti problematici e le zone d’ombra che per certi aspetti sono alquanto inquietanti…

Una cosa però è certissima: il nucleo centrale del messaggio di Garabandal rispecchia la sana dottrina cattolica di sempre, esso ci invita sia ad una vita di intensa preghiera (in particolarmente attraverso l’adorazione eucaristica e la devozione alla Madonna e ai santi Angeli di Dio in particolare san Michele) sia a condurre una vita lontana dal peccato e ad esercitare la penitenza e l’espiazione per i peccati commessi nel passato affinché il Signore ci perdoni e allontani da noi i suoi giusti castighi. 

Non mancano sulla vicenda di Garabandal diversi aspetti problematici che adesso esamineremo brevemente.

In una delle Rivelazioni, Conchita avrebbe affermato che la Vergine avrebbe dichiarato che nel giorno del grande miracolo, un uomo cieco l’americano Joey Lomangino, uno dei più grandi propagandisti di Garabandal negli Usa, avrebbe riacquistato la vista e avrebbe visto con i suoi occhi sanati il miracolo.

Purtroppo, Lomangino è defunto ancora cieco nel giugno 2014.

Il miracolo annunciato nel 1961 dopo ben 43 anni non si era ancora realizzato. 

In un’altra intervista Conchita parla del gesuita defunto padre Andreu: “Domanda: Puoi dirci qualche cosa su Padre Luis Andreu?

R. Si. Questo sacerdote veniva spesso al villaggio per vedere se le apparizioni erano vere o no. Dopo un po’ ha creduto. Una volta, mentre noi eravamo in estasi ai pini cominciò a gridare: Miracolo, miracolo, miracolo!”

Quando questo accadde la Vergine disse: “in questo momento il sacerdote vede Me e il Miracolo che accadrà.

D. Padre Luis ha visto realmente il miracolo?

R. Si. Lo stesso giorno, mentre tornava a casa disse ai suoi amici: Questo è il giorno più felice della mia vita. Che grande Madre abbiamo in Cielo. Le apparizioni sono vere”.

Appena dette queste parole, morì. “D. La Vergine disse che sarebbe successo qualcosa il giorno del Miracolo riguardo a Padre Andreu? R. Si. Ha detto che nel giorno del Miracolo il suo corpo sarebbe stato trovato incorrotto”.

Ovviamente il corpo del pio gesuita defunto è stato scavato già da diversi anni e non è stato trovato incorrotto.

Il 3 giugno 1963 una grande notizia si sparse velocemente in ogni parte del mondo: È morto il Papa.

Tale notizia suscitò una viva emozione, poiché papa Giovanni XXIII aveva acquisito grande popolarità. Anche le campane dell’umile chiesa di san Sebastiàn de Garabandal suonarono a morto per lui.

Fu allora che, apertamente, Conchita disse a sua madre, e lo ripeté poi ad altre persone: Ora restano solo tre papi.

–          Ma come fai saperlo?

–          Me l’ha detto la Madonna.

–          Allora sta per venite la fine del mondo?

–          La Madonna non ha parlato di fine del mondo ma di fine dei tempi.

–          E che differenza c’è?

Questo non lo so; so solo che mi ha detto che dopo questo Papa ce ne saranno solo altri tre: poi giungerà la fine dei tempi.

È possibile che la Vergine abbia parlato di questo argomento in diverse occasioni. Sappiamo con certezza che ne parlò il mattino del 20 dicembre 1962 durante un’estasi di Conchita.

Lo sappiamo con assoluta certezza dalle precise annotazioni che scisse allora un testimone di riguardo, il signor Francisco Clapes Magmò, di Barcellona.

Lo scrittore spagnolo De Pesquera dichiara: “Ne ho avuto conferma da una lettera che Maximina scrisse il giorno stesso alla famiglia Pifarrè, nella quale si legge: Oggi Conchita ha detto che ci saranno solo più tre Papi”.

L’asserzione della Vergine venne come una rettifica a una domanda fatta dalla ragazza a proposito di qualcosa che aveva udito ma non capito bene: “Dice Mercedes (la scrittrice Mercedes Salisachs, lì presente) che secondo le profezie di san Malachia sui papi, ne restano solo due”.

La Vergine rispose che ci sarebbero stati ancora tre papi e non due; dopo di che, dopo di che, sarebbe giunta la fine dei tempi.

Questo annuncio profetico non è mai stato smentito da Conchita nemmeno una volta; al contrario, l’ha ripetuto, per iscritto e oralmente, ogni volta che è stato necessario. Così come la ragazza ha sempre detto di non aver mai udito che, dopo i tre pontefici successivi a papa Giovanni XXIII, sarebbe venuta la fine del mondo, bensì la fine dei tempi; e che lei ignora quale differenza può esserci fra l’una e l’altra cosa.

Comunque, dopo papa Giovanni ci sono stati: Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e l’attuale Francesco I… quindi siamo a quota cinque papi!!!

Molti mi hanno detto di credere a Garabandal perché secondo loro padre Pio da Pietrelcina si sarebbe fatto garante dell’autenticità delle apparizioni. Ma veramente san Pio ha detto questo?

Le quattro veggenti avrebbero ricevuto una missiva in italiano il 3 marzo del 1962.

In quell’occasione, corse in loro aiuto Feliz Lopez, allora seminarista del Seminario Maggiore di Derio (Bilbao), che riuscì non solo a tradurre la lettera, ma ipotizzò un possibile mittente, riconoscendo un particolare stile, quello di san Pio da Pietrelcina.

La conferma arrivò direttamente dalla Madonna, il mittente non poteva che essere il Santo di Pietrelcina. La lettera recitava così: “Care fanciulle, alle ore nove di questa mattina la Santa Vergine Maria mi ha parlato di voi, o care fanciulle, delle vostre visioni e mi ha detto di dirvi: O benedette fanciulle di San Sebastián de Garabandal, Io vi prometto che sarò con voi sino alla fine dei secoli e voi sarete con Me sino alla fine del mondo, e poi unite a Me nel gaudio del Paradiso”.

Continuava la lettera: “Allegato alla presente vi rimetto la copia del Santo Rosario di Fatima, che la Santa Vergine mi ha ordinato di spedirvi. Questo Rosario è stato dalla Santa Vergine dettato, e vuole che sia propagandato per la salvazione dei peccatori e la preservazione dell’umanità da peggiori castighi, che il buon Dio sta minacciando. Una sola è la raccomandazione: pregate e fate pregare, perché il mondo è sulla via della perdizione. Non credono in voi e nei vostri colloqui con la bianca Signora, ma ci crederanno quando sarà troppo tardi”.

Dopo aver tradotto la lettera dall’italiano allo spagnolo, Feliz Lopez aiutò la giovane Conchita a preparare una lettera di gratitudine nei confronti di Padre Pio. Conclusa la lettera, Conchita entrò in stato di estasi, pregando il Santo Rosario. Durante la sua preghiera, le apparve la Vergine e le confermò che la lettera era stata scritta da san Pio.

La Vergine diede poi una risposta segreta da mandare al santo cappuccino del Gargano. Una delle profezie di Nostra Signora di Garabandal riguardanti il Miracolo, era che Padre Pio lo avrebbe visto da qualunque luogo si fosse trovato. Ma padre Pio morì il 23 settembre del 1968. 

Era il 1968 quando Conchita ricevette un telegramma che le chiedeva di recarsi a Lourdes.

Ivi, la veggente incontrò padre Bernardino Cennamo, che si auto qualificava come emissario di padre Pio al quale la giovane manifestò la sua amarezza: “Perché la Vergine mi disse che Padre Pio avrebbe visto il Miracolo e poi è morto?”

Ma il padre Cennamo la tranquillizzò: “Lui vide il Miracolo prima di morire, me lo disse lui stesso”.

Bisogna verificare se questo episodio è vero e che attendibilità avrebbe questo padre Cennamo…

È chiaro invece che la lettera non è di Padre Pio perché manca la sua firma o quella dei suoi segretari incaricati di mantenere la corrispondenza epistolare del santo cappuccino, peraltro c’era pure un frate addetto per le lettere in lingua spagnola.

Inoltre, appunto, padre Pio è morto e non ha visto alcun miracolo e questo velo funebre che padre Cennamo avrebbe dato a Conchita più che un velo sembra la classica pezza a colori…

Il sottoscritto sacerdote autore di questo libro da molti anni diffonde insieme ad Elia Lucchini il quaderno dell’Amore scritto dal figlio spirituale di Padre Pio il farmacista Luigi Gaspari. Il dottor Gaspari è stato intimo di Padre Pio per ben 14 anni ed è morto nel 1991. 

Elia Lucchini che lo ha frequentato negli ultimi anni mi ha detto di aver sentito raccontare da Gaspari in persona che una volta chiese a Padre Pio di voler andare a Garabandal e Padre Pio gli avrebbe risposto: “Luigi se vuoi andare in Spagna per le vacanze vai pure, ma se devi andare per le apparizioni di Garabandal lascia perdere!!!”

Se questa dichiarazione di padre Pio riportatami è vera, allora è evidente che si fa un uso strumentale di san Pio affermando che sarebbe stato favorevole a Garabandal. 

Diversi autori come, ad esempio, lo spagnolo Juan Corbella Margalef ed il gesuita polacco Joseph Warszawski sostengono la tesi dell’origine diabolica dei fenomeni di Garabandal.  

Più precisamente i curiosi eventi estatici sono obiettivamente molto strani e fuori da quello che è il contesto generalmente conosciuto nella storia dei profeti/veggenti, infatti leggendo la storia di queste quattro bambine, si rimane meravigliati per come i loro corpi siano stati usati come marionette, per fare corse pazze e camminando pure all’indietro, e movimenti non possibili all’essere umano, molto simili a certe manifestazioni di natura non umana che si notano nei posseduti o in coloro che magari dotati di capacità medianiche vanno in trance spiritica.

Da quelle che sono le conoscenze ad oggi degli eventi soprannaturali di santi, beati, profeti, ecc., non si è mai verificato un atteggiamento di questo tipo, perché la Vergine non usa far fare cose così strane e inconsuete.

Inoltre, le apparizioni ammonterebbero a 2300 e in certi giorni ci sarebbero stati centinaia di visioni e di apparizioni nei luoghi più impensati e che alcune volte tali apparizioni duravano anche otto ore e addirittura di notte le bambine nel freddo e nel ghiaccio invernale sarebbero state chiamate dalla Madonna ad uscire all’aperto.

È giusto meditare e recitare il santo Rosario con calma e non in fretta ma il modo di recitare il rosario delle bambine durante le estasi, o secondo alcuni studiosi forse sarebbe meglio dire in trance, e talmente lento e strano che a molti viene una profonda inquietudine quando si ascoltano le registrazioni riportate dai documentari dell’epoca.

Alcuni altri studiosi invece parlano di bambine isteriche in un periodo delicato della pubertà…

In un villaggio dalla vita monotona e sempre uguale sarebbero partite con un gioco di bugie che poi gli era sfuggito di mano.

È certo, e anche il film Garabandal, solo Dios lo sabe ammette che a volte le bambine avessero fatto finta di avere le estasi per far contenti i pellegrini venuti da fuori. Ci chiediamo allora ma quante centinaia di volte le bambine hanno operato questo inganno?

http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/3993/99/lang,it/




SALVATO UN UOMO IN MARE

Guardiani del mare: prevenzione con gli Angeli del Mare FISA

Pescara, 20 giugno 2023. Il coraggioso intervento del Soccorritore Acquatico Angeli del Mare FISA / Federazione Italiana Salvamento Acquatico, salva la vita a un uomo in difficoltà in acqua.

Salvataggio in mare a Pescara domenica scorsa.

Dopo quella della settimana scorsa, un’altra straordinaria dimostrazione di coraggio e abilità, da parte dei Soccorritori Acquatici F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico). Salvato un uomo in difficoltà a 250 metri dalla costa, altezza Stabilimento Pepito Beach a Pescara.

Emanuele Di Sabatino, FISA Angeli Del Mare: “Mi trovavo sopra la torretta a guardare e osservare lo specchio d’acqua con bandiera bianca e mare calmo, quando verso le 13:29 ho notato una persona visibilmente affaticata nel nuotare che si trovava vicino a un pattino affittabile vicino alla scogliera, appena ho notato che la persona faceva fatica a nuotare ho preso con me il Baywatch e ho raggiunto la persona con il moscone, egli si trovava a circa 250 metri dalla scogliera adiacente Stabilimento Pepito Beach di Pescara Centro. Una volta arrivato ho chiesto se aveva bisogno di aiuto e appena mi ha confermato di non stare bene l’ho aiutato a salire sul moscone e l’ho portato a riva sano e salvo”.

Marco schiavone, presidente angeli del Mare: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Inoltre, chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare.”




RETROTOPIA FUTURA tra passato e presente la cultura si rinnova

Montorio al Vomano, 20 giugno 2023. Il 23, 24 e 25 giugno la splendida cornice del Chiostro degli zoccolanti ospiterà una tre giorni all’insegna della cultura pop dei tempi andati: quella dei nostri nonni, della tradizione contadina che, attraverso le iniziative di chi guarda avanti senza dimenticare da dove è partito, si rinnova, si reinventa in forme e modi che sappiano parlare di quel mondo anche ai più giovani. La rassegna si terrà all’interno degli eventi che animeranno la tre giorni di Weekend’Arte, manifestazione promossa dall’omonima associazione culturale di Montorio al Vomano giunta alla sua decima edizione.

Saranno presenti tanti protagonisti del mondo social come Marino Cardelli Il Pretuziano che presenterà il libro Sabbetta, commara d’Abruzzo, ispirato alle fantasmagoriche avventure della regina Elisabetta II di Scorrano e illustrata magistralmente da Mattia Pompei, Gino Bucci, Alias L’Abruzzese Fuori Sede, Gen.ziana con i suoi proverbi trasformati in oggetti di design.

Ma non solo: nel corso della rassegna parleranno del loro lavoro artisti di fama internazionale come Carmine Di Giandomenico e Francesco Colafella, che hanno raccontato l’Abruzzo nel loro Leone. Appunti di una vita, opera pluripremiata e pubblicata anche negli USA. E ancora Alessia Bronico col romanzo Splendora, Peppe Millanta col suo Cronache da Dinterbild, Elsa Flacco con Italico, Lucio Taraborrelli e Il demone dell’imbrunire. Inoltre, personalità che portano avanti importanti progetti sul territorio, come la direttrice dell’Accademia del Fumetto di Pescara Alba Di Ferdinando e i creatori del progetto L’A.

A condurre le danze saranno Cristiano Catalini, che racconta l’Abruzzo con le pubblicazioni dell’Agenda Agricola Abruzzese e Domenico Di Felice, divulgatore dalla cultura enciclopedica e noto al pubblico del web per Le avventure di Pericle Pazzini.