UN POSTER per la pace

Ecco gli studenti premiati dal Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano

Roseto degli Abruzzi, 22 febbraio 2023. I premi sono stati conquistati da Matteo Fabrizi e Laura Di Marco. Questa mattina (22 febbraio), nella Scuola di Cologna Spiaggia,  la presidente Genny Mummolo e la segretaria Elisabetta Di Gregorio, hanno premiato i vincitori del concorso internazionale d’arte “Un poster per la pace” promosso dal Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano.

Alla cerimonia hanno partecipato la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo 1 di Roseto degli Abruzzi,  Lara Di Luigi e la professoressa Ambrosini referente del progetto.

Quest’anno, il tema proposto agli studenti, Guidare con compassione (nella versione inglese “Lead with Compassion”) portava in sé il concetto di indicare ad altri una direzione, con empatia ed altruismo, comportamenti che conducono all’instaurarsi della pace nel Mondo.

Tra i 118 lavori presentati dal plesso di Cologna Spiaggia, sono stati selezionati due vincitori che accederanno alla successiva fase distrettuale (il concorso, infatti prevede una fase locale, una interregionale, una nazionale ed infine una internazionale). I premi sono stati conquistati da Matteo Fabrizi e Laura Di Marco della classe 3 E.




LE CENERI simbolo della caducità della Vita

…  ma anche di rinascita

di fra Emiliano Antenucci

La quaresima, insieme all’avvento, è un tempo forte ed è un cammino di conversione che la chiesa ci propone. Le ceneri sono il simbolo della caducità della vita, di pentimento, di umiltà, di conversione, di morte, ma anche di rinascita, come la fenice, rinasce dalle sue ceneri. Cenerentola si chiamava così, perché era la storia di una ragazza “addetta alla cenere, al camino”, però alla fine si riscatta e si realizza e scopre la sua bellezza.

La mitologia antica credeva che proprio dalle ceneri rinasce la fenice. La fenice è il simbolo della morte e della resurrezione di Cristo. Dalle ceneri della nostra vita (peccati, fallimenti, tradimenti, umiliazioni, persecuzioni etc.) può rinascere, con il soffio della grazia, una vita nuova, uno sguardo nuovo verso il mondo e verso la realtà.  

L’uomo è “polvere e cenere”, impastato di miseria e di nobiltà, di peccati e di grazia, il papa emerito Benedetto XVI con la sua chiarezza da teologo, dice: “L’uomo è polvere e in polvere ritornerà, ma è polvere preziosa agli occhi di Dio, perché Dio ha creato l’uomo destinandolo all’immortalità. Così la formula liturgica “Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” trova la pienezza del suo significato in riferimento al nuovo Adamo, Cristo”.

Il santo vescovo Don Tonino Bello scrive così in una lettera: “Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri… La cenere ci bruci sul capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnere l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare sui piedi degli altri. Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa. Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi”.

La quaresima è il tempo per fermarsi, fare silenzio, ascoltare il cuore, digiunare dai peccati e dalla mondanità superficiale, fare gesti di carità concreta. Tempo per rimettere la bussola della propria vita e correre nella via della salvezza, insieme ai fratelli e le sorelle che incontriamo per strada.

Papa Francesco nel messaggio della quaresima ci dà due indicazioni per viverla: “Il primo fa riferimento all’imperativo che Dio Padre rivolge ai discepoli sul Tabor, mentre contemplano Gesù trasfigurato. La voce dalla nube dice: «Ascoltatelo» (Mt 17,5). Dunque, la prima indicazione è molto chiara: ascoltare Gesù. La Quaresima è tempo di grazia nella misura in cui ci mettiamo in ascolto di Lui che ci parla. E come ci parla? Anzitutto nella Parola di Dio, che la Chiesa ci offre nella Liturgia: non lasciamola cadere nel vuoto; se non possiamo partecipare sempre alla Messa, leggiamo le Letture bibliche giorno per giorno, anche con l’aiuto di internet. Oltre che nelle Scritture, il Signore ci parla nei fratelli, soprattutto nei volti e nelle storie di coloro che hanno bisogno di aiuto. Ma vorrei aggiungere anche un altro aspetto, molto importante nel processo sinodale: l’ascolto di Cristo passa anche attraverso l’ascolto dei fratelli e delle sorelle nella Chiesa, quell’ascolto reciproco che in alcune fasi è l’obiettivo principale ma che comunque rimane sempre indispensabile nel metodo e nello stile di una Chiesa sinodale.

All’udire la voce del Padre, «i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo» (Mt 17,6-8). Ecco la seconda indicazione per questa Quaresima: non rifugiarsi in una religiosità fatta di eventi straordinari, di esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà con le sue fatiche quotidiane, le sue durezze e le sue contraddizioni. La luce che Gesù mostra ai discepoli è un anticipo della gloria pasquale, e verso quella bisogna andare, seguendo “Lui solo”. La Quaresima è orientata alla Pasqua: il “ritiro” non è fine a sé stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione. Anche il percorso sinodale non deve illuderci di essere arrivati quando Dio ci dona la grazia di alcune esperienze forti di comunione. Anche lì il Signore ci ripete: «Alzatevi e non temete». Scendiamo nella pianura, e la grazia sperimentata ci sostenga nell’essere artigiani di sinodalità nella vita ordinaria delle nostre comunità”.

https://www.interris.it/editoriale/ceneri-sono-simbolo-caducita-vita-ma-anche-rinascita/amp/

Foto di Gini George da Pixabay




TARANTA LA PAURA il 26 febbraio sulle piattaforme digitali

Il nuovo inedito de I Musici

Teramo, 22 febbraio 2023. Il 26 febbraio è il giorno in cui uscirà sulle maggiori piattaforme digitali il nuovo inedito de I MUSICI, dal titolo Taranta la Paura. I MUSICI, artisti della taranta versione Abruzzo, che da alcuni anni fanno ballare le piazze abruzzesi e non solo, al ritmo della pizzica salentina, approdano nel mondo virtuale con un inedito che segna un passaggio fondamentale.

“Il nostro viaggio nel ritmo della musica popolare del Sud, si contamina di nuove vibrazioni, emozioni e melodie. Gli echi del Salento, tuttavia, restano una luce guida al nostro percorso musicale”. Così il band leader del gruppo, Alessio, che racconta le nuove armonie e le immagini che le accompagnano.

TARANTA LA PAURA il nuovo singolo dalle atmosfere vagamente gotiche, ma ricche di passione e voglia di sperimentare, segna un passaggio evolutivo nella storia della band, accoglie contaminazioni e una visione originale del mondo musicale a cui appartengono.

Bio: I Musici sono Alessio Mariani, Doriano Monticelli, Marina Carpineta, Gianluigi Cardelli, Gianluca Ruffini, Cristopher Di Flaviano, Sara e Chiara Di Donato, abruzzesi e teramani doc che portano in giro per l’Italia taranta, pizzica e saltarello, armonie che celebrano i colori e l’energia dei suoni in movimento.




MIGLIOR ALLIEVO degli istituti alberghieri d’Italia

Fabrizio Tucci dell’Ipsaar di Villa Santa Maria medaglia d’argento al concorso nazionale. Con il piatto: Un’idea di baccalà: è tutta questione di testa

Villa Santa Maria, 21 febbraio 2023. Il giovane cuoco Fabrizio Tucci, alunno dell’Ipsaar “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria e socio dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e provincia di Chieti, ha conquistato la medaglia d’argento alla finale nazionale del concorso “Miglior Allievo degli istituti Alberghieri d’Italia”. La competizione, che si è appena conclusa,  è stata organizzata dalla Federazione italiana cuochi e si è tenuta a Rimini, all’interno del padiglione fieristico di “Beer and Food Attraction”.

“Un’idea di Baccalà: è tutta questione di testa” è il nome del piatto – connubio tecnico-concettuale con protagonisti il baccalà e la coppa di suino abruzzese – con il quale Fabrizio Tucci ha rappresentato l’Abruzzo, grazie al sostegno della  scuola alberghiera e del docente di cucina Ermanno Di Paolo che ha guidato  il ragazzo in tutto il percorso di lavorazione del piatto.

Il cuoco si era già aggiudicato, in occasione del secondo memorial Giovanni Spaventa che si è tenuto nella patria dei cuochi, il titolo di  “Miglior allievo dell’Istituto alberghiero Ipssar di Villa Santa Maria”. 

“Una grande soddisfazione per l’associazione e per il territorio – commenta il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e provincia di Chieti Giuseppe Finamore -. Siamo davvero felici del risultato conseguito dal giovane cuoco, a testimonianza dell’eccellenza dell’istituto alberghiero che continua a formare i futuri professionisti della cucina e del riconoscimento che il nostro paese ha in contesti nazionali e internazionali”.

Barbara Del Fallo




L’ASTENSIONISMO una breve riflessione

di Domenico Galbiati

21 FEBBRAIO 2023.

Era inevitabile che i risultati delle ultime elezioni, sia politiche generali, sia quelle regionali, facessero risaltare ancora una volta l’entità del fenomeno dell’astensionismo. Un dato su cui hanno, invece, glissato un po’ tutti. Vincitori e vinti.

Entrambi i fronti si sono limitati a parole di circostanza.

L’astensionismo, infatti, fa comodo ad ambedue gli attori del bipolarismo maggioritario, nella misura in cui, contenendo l’elettorato, incrementa il peso specifico dei reciproci perimetri di appartenenza e d’apparato.

Si autoescludono, in sostanza, ampie fasce di un elettorato meno accessibile ai partiti e poco o nulla prevedibile in quanto all’espressione del consenso.

Fa comodo soprattutto a chi intende proporre la riforma “presidenzialista” della Costituzione e trae spunto anche da questa oggettiva difficoltà della rappresentanza. La quale, al contrario, e a maggior ragione,  chiede di scongiurarlo.

È vero che non si può ricusare l’esito di un voto che vede, comunque, compromessa la sua piena valenza e neppure accogliere ciò che suggeriva Massimo Maniscalco nel suo bell’articolo di due giorni fa sul desolante astensionismo. Eppure, il problema dell’astensionismo va affrontato seriamente, non fatto soltanto oggetto di appelli e perorazione alla buona cittadinanza.




ENOTURISMO ABRUZZO

Il 24 febbraio a Loreto Aprutino

Il Movimento Turismo del Vino Abruzzo dà appuntamento ad addetti ai lavori e appassionati di vino abruzzese per venerdì 24 Febbraio 2023 a Loreto Aprutino, presso il Teatro Comunale “Luigi De Deo” per Enoturismo Abruzzo un momento di formazione e confronto sulle tematiche del settore enoturistico regionale con un respiro però di livello nazionale.

Due tavole rotonde tematiche, una sullo scenario enoturistico italiano e uno su quello abruzzese, che saranno occasione per porre le basi di una manifestazione che vuole segnare l’inizio, per tutti i portatori di interesse privati e istituzionali, di una organizzazione e strutturazione organica di questo segmento di mercato turistico legato al vino e alla gastronomia più in generale.

Per l’occasione in Abruzzo, nella splendida Loreto Aprutino nel cuore nelle Terre dei Vestini, giungeranno alcuni dei massimi esperti di turismo enogastronomico del panorama nazionale: la prima tavola rotonda nazionale sarà infatti aperta dall’intervento di Roberta Garibaldi, già Amministratore Delegato ENIT e docente di Tourism Management all’Università di Bergamo, che riporterà dati e tendenze inquadrate nel suo ormai celebre “Rapporto Annuale sul Turismo Enogastronomico”, quindi il dibattito continuerà con i contributi di Paolo Morbidoni Presidente della Strade del Vino, Olio e dei Sapori, Angelo Radica Presidente Città del Vino, Michele Sonnessa Presidente Città dell’Olio e Nicola D’Auria Presidente del Movimento Turismo del Vino. Al termine dei lavori della prima tavola rotonda, le conclusioni saranno affidate al Sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo.

Per la seconda tavola rotonda invece, con focus sugli scenari abruzzesi, ci sanno i contributi dell’Assessore Regionale al Turismo Daniele D’Amario, del Direttore del Movimento Turismo del Vino Abruzzo Fausto Di Nella che illustrerà il report sulle attività 2022 dell’associazione, il Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, Enrico Marramiero Presidente dell’Associazione Terre dei Vestini e Claudio Di Dionisio Presidente di CNA Turismo Abruzzo.

A conclusione l’intervento del Presidente MTV Italia ed Abruzzo Nicola D’Auria mentre per tutta la giornata la conduzione dei lavori sarà affidata a Nadia Monetti giornalista TG2 RAI e Maria Grazia D’Agata addetto stampa del Movimento Turismo del Vino.

“Abbiamo deciso di lanciare questa manifestazione” ci dice il Presidente D’Auria “con l’auspicio di riunire in un sol luogo tutte le realtà private ed istituzionali che concorrono alla crescita del settore enoturistico nella nostra regione. Come Movimento Turismo del Vino abbiamo letteralmente inventato l’enoturismo in Italia e nel mondo circa 30 anni fa, in molte regioni della penisola oggi il tema è diventato centrale da un punto di vista istituzionale ed economico e anche in Abruzzo dobbiamo fare questo sforzo di messa a sistema delle tante persone e dei tanti territori che animano la nostra amata regione”.

La giornata prenderà il via alle ore 9.00 con l’accoglienza per tutti gli iscritti LINK quindi dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Loreto Aprutino Gabriele Starinieri e di tutte le autorità presenti cominceranno i lavori che si concluderanno alle ore 13 come da programma. Posti limitati, si raccomanda vivamente l’iscrizione.




PATTINAGGIO CORSA: chiudono i campionati italiani indoor

Si aspettando senior e junior nel prossimo fine settimana

Pescara, 20 febbraio 2023.  Nella giornata conclusiva assegnati sei titoli con la Mens Sana Siena che vince la classifica per società.

Con i sei titoli assegnati oggi, che hanno consacrato ancora una volta la Mens Sana di Siena al vertice della classifica per società, si sono conclusi i Campionati italiani indoor di Pattinaggio Corsa riservati alle categorie Ragazzi-Allievi, ospitati nel capoluogo abruzzese, con il contributo organizzativo della locale A.S.D. Pattinaggio Pescara ed il sostegno del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo.

Da questa entusiasmante edizione pescarese accanto ai brillanti risultati agonistici emergono alcuni aspetti non affatto trascurabili per il Settore Tecnico Corsa e per la FISR. Su tutti, la forza esplosiva del mondo giovanile federale in continua crescita in termini di contenuti tecnici ma anche di tesserati. Segnali di un’attenzione sempre più marcata nel coniugare l’agonismo con la promozione, l’attività sportiva dell’alto livello con quella di base. Siamo uno sport giovane, fatto di giovani!

Ma veniamo alla cronaca della giornata di chiusura di questa tre giorni rotellistica pescarese che oggi prevedeva l’assegnazione dei titoli tricolori nelle gare 1000 metri sprint Allievi, 1,5 giri sprint Ragazzi, e, in conclusione, le classiche gare delle Americane a squadre sulla distanza dei 3000 metri dove si accoppiano le due categorie.

Il primo titolo, sui 1000 mt sprint Allievi, è una fotocopia invertita dell’arrivo del giro sprint ad atleti contrapposti di ieri con la Mens Sana Siena a farla ancora da padrona. Questa volta vince Rita De Gianni davanti a Sofia Paola Chiumento, terza Elisa Folli della Debby Roller Team di Roma. Tra i maschi, dopo l’oro di ieri sui 3000 metri a punti, è ancora un imperioso Giorgio Ghisio Erba della Roma 7 pattinaggio a vincere davanti ad Andrea Di Paola della Roller Green (AP) e ad Adam Maiorca della Città di P.Gargallo (SR).

Nei 1,5 giri sprint Ragazzi è Agnese Fiorati (Savona inline) a conquistare il titolo, seconda Vittoria Andreetta (AHP Padova) e terza Sara Passero (Polisportiva Bellusco). Tra i maschi sono ancora degli atleti romani a dettare legge con Matteo Ponziani (CSEN Roma pattinaggio) che vince il suo secondo oro, davanti al concittadino Simone Piccoli (Debby Roller Team RM) e a Riccardo Gerosa (GP Mobili Cantù CO).

Si chiude con le Americane che con il loro fascino ed il loro entusiasmo hanno davvero surriscaldato l’atmosfera, trascinando gli oltre 1000 spettatori assiepati sugli spalti del pattinodrono “ex Gesuiti”. Siena conferma la netta leadership nel settore giovanile piazzando tra i primi tre ben due team. Matilde Cherubini, Sofia Paola Chiumento e Rita De Gianni salgono sul gradino più alto del podio, Emma Meucci, Chiara Rosucci e Giulia Serafin su quello più basso, mentre in mezzo, seconde, Carola Falco, Sara Gatti e Giulia Marelli della Brianza Inline di Como.

Sono invece i tre moschettieri Mattia Pappalardo, Adam Maiorca e Fabrizio Tagliata della città di P.Gargallo SR a conquistare il tricolore maschile davanti a Lorenzo Maggioni, Matteo Pagani e Thomas Proverbio (GP Mobili Cantù CO), terzi Alessandro Briano, Paolo Di Giampaolo e Matteo Siri (Savona inline).

Al termine delle gare, inno di Mameli, medaglie e maglie tricolori per la cerimonia di premiazione alla presenza delle istituzioni locali, l’Assessore allo Sport Patrizia Martelli e, in testa, il Sindaco di Pescara Carlo Masci che nel saluto sottolinea il forte e consolidato legame che c’è tra la città abruzzese ed il mondo del pattinaggio corsa oltre all’importante ruolo sociale dello sport.

Il Commissario tecnico Massimiliano Presti, che non perde occasione per visionare i migliori anche delle categorie minori, è arrivato a Pescara con la curiosità di scoprire il comportamento delle nuove leve, e può tornare a casa senz’altro sodisfatto. “Alcuni qui a Pescara – è il commento del CT – stanno affrontando la prima esperienza di questo livello dopo il passaggio di categoria e le gare sono state un test importante non solo per loro. Ho avuto da questo Campionato indicazioni utili per impostare il lavoro futuro della nostra Nazionale. Crediamo molto nel settore giovanile e vogliamo ripartire da loro per tornare a primeggiare anche nelle gare di fondo, così come fatto negli ultimi anni nella velocità!”

La classifica completa finale per società ha visto quindi il successo della Mens Sana Siena davanti a Savona Inline, terza città di P.Gargallo SR.




2023 MORIRE SUL LAVORO: continua la mattanza!

Il 16 febbraio un altro lavoratore ha perso la vita lavorando ed un altro è rimasto ferito nell’esplosione di un ordigno nella fabbrica di fuochi d’artificio Fireworks

Teramo, 19 febbraio 2023. Dino Trignani non è tornato a casa dalla propria famiglia, così come altri sette lavoratori abruzzesi (compresi quelli deceduti in itinere) dall’inizio dell’anno.

Nel 2022 sono stati in 48 a morire (compresi quelli in itinere), oltre 13.000 gli infortuni denunciati, a cui vanno aggiunti quelli non denunciati, e l’USB lo scorso 2 dicembre ha manifestato sotto gli uffici della Regione Abruzzo a Pescara per chiedere interventi urgenti.

Nell’occasione avevamo inviato a tutti i gruppi politici della regione Abruzzo un documento con le nostre proposte per fermare quella che è una vera e propria mattanza.

Una nostra delegazione fu ricevuta dai gruppi consiliari del PD e del M5S mentre dagli altri gruppi solo silenzio.

Recentemente l’Assessore alla Salute ha istituito un comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro a cui abbiamo chiesto di essere convocati.

È ora di smetterla con le parole di circostanza, è necessario agire: bisogna introdurre il reato di omicidio sul lavoro, potenziare gli enti di controllo assumendo figure professionali specifiche, prevedere una rotazione periodica dei responsabili degli Enti di controllo, potenziare la figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e prevedere l’obbligatorietà dell’elezione degli stessi, aumentare sensibilmente il numero dei controlli preventivi, introdurre controlli certificati sui macchinari utilizzati dalle aziende con revisione periodica obbligatoria come per le auto, ecc.

Bisogna cambiare passo perché la sola formazione ai lavoratori sulla sicurezza, mantra delle altre organizzazioni sindacali, non è assolutamente sufficiente a risolvere il problema, anche per la precarietà dilagante che non permette loro di far valere le proprie ragioni senza temere ritorsioni. E’ necessaria una vera campagna di prevenzione perché i controlli ex post servono solo a dimostrare che vi sono molte irregolarità che portano a veri e propri omicidi sul lavoro.

La provincia di Teramo nel 2022 è risultata la peggiore tra quelle abruzzesi per morti ed infortuni sul lavoro, e le istituzioni a qualsiasi livello hanno l’obbligo morale di dare il proprio contributo per prendere provvedimenti non più rimandabili.




PROSPETTIVA PERSONA l’attenzione sul grande Benedetto Croce

Fra i più autorevoli intellettuali e personaggi morali della prima parte Novecento

Teramo, 18 febbraio 2023. Mercoledì 22 Febbraio 2023 alle ore 18:15, nella  Sala dell’Annunziata, proseguono gli incontri culturali settimanali  del Salotto “Prospettiva Persona” (patrocinio  Fondazione Tercas). Il Salotto focalizza l’attenzione sul grande Benedetto Croce, tra i più autorevoli intellettuali e personaggi morali della prima parte Novecento, a cura di Emilia Perri

In presenza: Sala ‘Annunziata’, via N. Palma, 31, 64100- Tramo

A distanza: Google meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com

APPROFONDIMENTO

Il cristianesimo, la libertà, l’antifascismo. L’attualità di Benedetto Croce a 70 anni dalla morte.

Nel 1942, quando il nazifascismo stava conducendo una guerra mostruosa per asservire i popoli europei e per sterminare milioni di esseri umani appartenenti a “razze inferiori”, il più grande filosofo italiano, Benedetto Croce, pubblicò sulla sua rivista “La critica” un saggio stupendo, che recava il titolo: Perché non possiamo non dirci cristiani. “Il cristianesimo – egli scrisse – è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuta: così grande, così comprensiva e profonda, così feconda di conseguenze, così inaspettata e irresistibile nel suo attuarsi, che non meraviglia che sia apparsa o possa ancora apparire un miracolo, una rivoluzione dall’alto, un diretto intervento di Dio nelle cose umane, che da lui hanno ricevuto legge e indirizzo affatto nuovo”. Tutte le altre rivoluzioni che segnano epoche della storia umana, diceva ancora Croce, non sostengono il suo confronto, parendo rispetto a lei particolari e limitate. “La ragione di ciò è che la rivoluzione cristiana operò nel centro dell’anima, nella coscienza morale, e, conferendo risalto all’intimo e al proprio di tale coscienza, quasi apparve che le acquistasse una nuova virtù, una nuova qualità spirituale, che fin allora era mancata all’umanità”. E ciò perché il suo affetto fu affetto di amore, “amore verso tutti gli uomini, senza distinzione di genti e di classi, di liberi e schiavi, verso tutte le creature, verso il mondo che è opera di Dio e Dio che è Dio d’amore, e non sta distaccato dall’uomo, e verso l’uomo  discende, e nel quale tutti siamo, viviamo e ci moviamo”.




FORMARE VOLONTARI alla difesa e promozione dell’area protetta dimenticata

La Riserva Borsacchio lancia il nuovo corso Guide del Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 18 febbraio 2023. Da nove anni le Guide del Borsacchio sono un baluardo a Roseto degli Abruzzi e non solo per difendere la natura e promuovere nuove forme di turismo sostenibile.

La storia delle Guide del Borsacchio nasce da vent’anni di impegno per difendere uno dei rari tratti incontaminati della costa teramana. In questi anni sono state effettuate centinaia di attività ed eventi con decina di migliaia di turisti, cittadini e scolaresche accompagnate. Oltre diciannove progetti di tutela di flora e fauna in corso che stanno salvando le specie protette in attesa di un’azione da parte degli enti. Non è mistero che da 19 anni la Riserva è senza fondi, senza gestione e senza regolamento.

Tutto resiste grazie ai volontari delle guide del Borsacchio che, oltre di ambiente, si occupano di sociale e in tutte le emergenze sono state chiamate pesantemente per aiutare la città e gli ultimi.

Il nuovo corso guide partirà il 4 Marzo 2023 in una serie di lezioni in aula al Palazzo del Mare di Roseto e altre sul campo in Riserva.

Il corso ha ottenuto il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo e del Comune di Roseto e dell’Area Marina Protetta. Svolto con formatori e docenti di fama nazionale delle grandi Associazioni come WWF, Istituto Abruzzese Aree Protette, Centro Studi per L’appenino, Centro Studi Cetacei . Professionisti affermati come: Il Presidente del Parco Gran Sasso Dott. Tommaso Navarra, L’ex Commissario e direttore AMP Dott Fabio Vallarola, Il Coordinatore IAAP Dott. Andrea Natale, L’ornitologo Stefano De Ritiis del SalvaFratino, l’esperto habitat dunali del Life Calliope Ottavio Di Carlo , Claudia Borgatti coordinatrice del Centro Studi Cetacei, Francesca Trenta Andrea Gallizzia e Matteo Ferretti del Centro Studi Appeninici e l’Avv. Fabio Celommi.

Il corso come sempre sarà gratuito e rilascerà attestato con le sigle degli enti e associazioni in campo.

Ancora una volta ringraziamo i docenti che , per l’occasione, svolgeranno gratuitamente le attività per far la loro parte e continuare a sostenere la Riserva Borsacchio.

Ora l’invito a tutte e tutti coloro che vogliono non solo amare la natura ma esserne difensori e promotori. Molti luoghi meritano di essere visti, visitati ed amati , la Riserva Borsacchio deve essere anche difesa.

Informazioni ed iscrizioni sul sito : https://www.guidedellariservaborsacchio.it/3-corso-guide-del-borsacchio

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




QUANDO IL DESTINO (e l’elettorato) è cinico e baro

di Domenico Galbiati

18 febbraio 2023

Quando il destino (e l’elettorato) è cinico e baro – di Domenico Galbiati

Quando il partito socialdemocratico, nelle politiche del 1953, dimezzò i suoi voti, Giuseppe Saragat – dieci anni dopo Presidente della Repubblica – se la prese con il “destino cinico e baro”.

In altri termini, un leader prestigioso del movimento socialista, protagonista con Sandro Pertini della Resistenza, pensava che gli elettori, branco di incapaci e di incolti, avessero sbagliato. Ora lo sostiene anche Calenda che argomenta la sua posizione sostenendo che oggi il consenso elettorale si esprime “contro”, secondo la logica perversa del cosiddetto “voto utile”, oppure si vota seguendo la “moda” di turno. E fin qui si può convenire purché si ammetta che le motivazioni, che pur Calenda adduce, sono sovrastate soprattutto da una logica maggioritaria che stringe il voto in una tenaglia bipolare. La quale lo rende, per un verso, se non scontato, stretto in una alternativa obbligata che non riconosce quell’articolazione ampia di possibili opzioni che dovrebbe corrisponde alla ricchezza plurale di una società moderna ed avanzata.

Per altro verso, lo trasforma in una sorta di oggetto contundente da scagliare contro il “nemico”, cosicché andare alle urne rischia di diventare uno sfogo sterile di rabbie mal digerite e, per di più, inefficaci. La questione, dunque, è di carattere “sistemico” e tale profilo non può essere eluso, scaricandolo sulla presunta dabbenaggine degli elettori.

Del resto, cosa vuol dire che l’elettorato sbaglia? Non si fa sfoggio, in tal modo, di una concezione supponente ed elitaria della politica? Ma soprattutto, chi pronuncia questa sorta di anatema cade in una inferenza prettamente ideologica. Chi decide secondo quali parametri si può dire che l’elettorato abbia votato bene o male? Di fatto, si butta lì un giudizio fondato su criteri di valutazione assunti in modo più o meno apodittico, cioè largamente soggettivi e tali da poter essere contraddetti da chi, riferendosi a tutt’altri principi, pur giunga alla stessa imputazione nei confronti degli elettori.

In effetti, è per definizione che non si può sostenere che l’elettorato sbagli. Non solo perché la legge dei grandi numeri sostanzialmente garantisce che il suo pronunciamento, qualunque esso sia, abbia, in ogni caso, un senso ed esprima un indirizzo. Ma anche nella misura in cui il responso delle urne è paragonabile ad una risorgiva, fontanella o sorgente spontanea che, in determinate condizioni, porta allo scoperto una falda acquifera che viene da lontano, ha scavato meandri carsici nel sottosuolo e fornisce un’ acqua, la quale esaminata attentamente dà puntualmente ragione della composizione geologica dei terreni che ha attraversato. Che sia limpida e cristallina, torbida o limacciosa è in ogni caso un’acqua sincera e così il voto che non attesta, hic e nunc, qualcosa di vagamente aleatorio, bensì rende conto di processi che sono sedimentati nel tempo più di quanto non appaia.

Non basta rilevare la volubilità dell’ elettorato e la transitorietà delle leadership. Occorre risalire a monte per giungere, al di là ed oltre il fenomeno, alla causa. Dal sintomo all’etiologia della sindrome.




CARNEVALE POPOLARE Teatino 2023

Chieti,  17 febbraio 2023. Volontari al lavoro per la realizzazione del Carnevale popolare teatino che con i suoi abiti colorati e la musica tradizionale si snoderà, martedì 21 febbraio, dalle ore 17, per le vie del centro di Chieti. Sarà una festa all’insegna dell’allegria e della sostenibilità, per grandi e piccini, colorata e rumorosa come da tradizione per scacciare tristezza e malinconia e dare spazio alla gioia.

“Quella di quest’anno è la quindicesima edizione  ed avrà come tema il rispetto per l’ambiente – spiega Anna La Rovere coordinatrice del Laboratorio Tradizionale che si occupa del carnevale  –  Il corteo che Martedì Grasso percorrerà le strade cittadine sarà all’insegna della sostenibilità ambientale. “Con le poche risorse a disposizione – aggiunge Ubaldo Iezzi dell’associazione presieduta da Frank William Marinelli – ci siamo impegnati a trovare soluzioni economiche e innovative. La scelta è stata quella di confermare l’eliminazione dei carri allegorici trainati dai trattori d’epoca: un ulteriore passo in avanti nell’acquisizione di consapevolezza, rispetto per l’ambiente e diminuzione delle emissioni di CO2 dannose per la vita sul pianeta”.

Come da tradizione la manifestazione prenderà il via da piazza Malta, attraverserà un breve tratto di via Arniense, si immetterà lungo corso Marrucino per giungere in piazza Vico. Lungo il percorso i componenti del Laboratorio Tradizionale sfileranno indossando gli abiti storici abruzzesi accompagnati dal suono delle zampogne e degli organetti e da gruppi di danzatori coordinati da Anna Anconitano.

Ad accompagnare il corteo saranno i tradizionali pulcinella colorati, allegri e festosi che, ogni anno, aprono anche le festività del Natale lungo Napolitano nel centro storico di Napoli da ormai sette anni tanto da essere inseriti nel calendario ufficiale delle manifestazioni della città partenopea.

“Il nostro Pulcinella – specificano i volontari di Camminando Insieme – indossa pantaloni e casacca bianchi, realizzati con vecchie lenzuola, arricchiti e colorati con nastri, bottoni, coccarde e un alto copricapo conico anch’esso riccamente addobbato, il  cinturone in vita porta campanacci il cui suono allontana gli spiriti maligni”.

Alla fine del percorso si terrà il classico processo a Re Carnevale cui seguirà l’incendio del fantoccio. “L’idea ispiratrice – spiegano i volontari di Camminando Insieme – è quella della critica al potere che nel passato non era sempre permesso. Re Carnevale è un personaggio che incarna le debolezze umane con tutti i suoi difetti: grottesco, sfila tra le persone deriso dalla gente, processato, condannato e, infine, bruciato. Le sue ceneri venivano sparse sui campi come atto propiziatorio al raccolto  della imminente nuova stagione: è la funzione purificatrice e rigeneratrice del fuoco”.

Camminando Insieme invita tutti i cittadini, bambine e bambini a partecipare all’evento, all’insegna del divertimento, con un corteo allegro e festoso. Alla manifestazione prenderanno parte delegazioni delle associazioni Fontevecchia,  I colori del territorio di Spoltore (Pe), Le zampogne d’Abruzzo, Vacri senza porte. 




L’AGRICOLTURA CUSTODE, giovani idee per conservare il territorio

Coldiretti, tra le finaliste nazionali di oscar green anche la Biocantina di Orsogna. Intanto l’Abruzzo è prima regione per aumento di giovani agricoltori negli ultimi 10 anni

Roma, 17 febbraio 2023. C’è anche una azienda agricola abruzzese tra le finaliste nazionali di Oscar Green 2023, il concorso sull’innovazione promosso da Coldiretti Giovani impresa che si è concluso questa mattina a Palazzo Rospigliosi a Roma con le premiazioni delle aziende che hanno conquistato l’ambito podio. Tra le imprese agricole arrivate in finale (tre per ogni categoria, diciotto in tutto su sei categorie), anche la Biocantina Orsogna 1964 nella categoria Custodi d’Italia con il progetto presentato al concorso da Sara Del Monte.

La cantina, presieduta da Giuseppe Micozzi e diretta da Camillo Zulli,  è arrivata in finale con i vini fermentati con lieviti mbriachelli, progetto realizzato in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella (insieme a ricercatori di un laboratorio di microbiologia e all’Università degli studi di Teramo) con l’obiettivo di tutelare e conservare la biodiversità dell’ecosistema abruzzese. Si tratta di una gamma di vini chiamata Vola Volè Maiella National Park: vini biologici, vegani, certificati per la biodiversità e senza solfiti aggiunti, ma soprattutto fermentati con i lieviti autoctoni dei frutti ‘mbriachelli, chiamati così perché fermentando producono bevande a bassa gradazione alcolica. La selezione di lieviti è avvenuta su 7 specie autoctone e in 7 diverse fasce altimetriche della Maiella.

“Ogni anno – ha spiegato Sara Del Monte, 33 anni che ha ritirato il premio per la cantina abruzzese – a conclusione delle prove di microvinificazione viene scelto il lievito da utilizzare nelle fermentazioni dei vini. I lieviti selezionati dai frutti sono conservati presso la ceppoteca della Banca di conservazione del Germoplasma del Parco della Maiella e sono a disposizione della comunità. Per la nostra cantina è un onore essere arrivati in finale, segno che stiamo lavorando bene soprattutto grazie alla grande capacità progettuale del direttore Zulli e dall’organo politico nella persona di Micozzi”.

Alla premiazione di questa mattina, alla presenza del Presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e del Segretario Generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, c’erano anche il ministro del Masaf Francesco Lollobridiga e il ministro allo sport e ai giovani Andrea Abodi e la delegata nazionale dei Giovani di Coldiretti Veronica Barbati insieme al segretario Stefano Leporati, che hanno inaugurato il salone della creatività made in Italy “Generazione In campo”.

Dall’Abruzzo, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, i delegati di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano (regionale) e Pietro De Sanctis (L’Aquila), il presidente della Cantina Orsogna 1964 Giuseppe Micozzi e  il direttore del parco nazionale della Maiella Luciano Di Martino, partner della Cantina Orsogna 1964. Nel corso dell’evento, è stato inoltre presentato un dossier sui giovani agricoltori realizzato dal centro studi Divulga da cui emerge che l’Abruzzo è al primo posto della classifica nazionale per aumento di giovani negli ultimi dieci anni impegnati in agricoltura (+16 per cento).

“Una decisa inversione di rotta rispetto al passato, segno che l’agricoltura abruzzese cresce. Abbiamo un aumento di titolari ma anche di occupati  – commenta Giuseppe Scorrano, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo – nelle campagne servono figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e per la vendemmia. Non vanno dimenticati poi i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale o la produzione di energie rinnovabili. Per questo è necessario un piano integrato di formazione che coinvolga le scuole anche per recuperare le conoscenze antiche e vincere le sfida della rivoluzione digitale nelle campagne”.

Per quanto riguarda esclusivamente i titolari di impresa, dal dossier Divulga emerge che le aziende guidate da under 35 – sottolinea Coldiretti – hanno una superficie (Sau) superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Si tratta di imprese con almeno un’attività connessa, indirizzate verso la pratica biologica e verso la commercializzazione dei prodotti aziendali, estremamente digitalizzate. Basti pensare che più di una su tre (34%) è informatizzata e una su quattro (24%) ha realizzato innovazioni in azienda nell’ultimo triennio, secondo l’analisi Coldiretti su dati del Censimento Istat.

Quasi un giovane imprenditore su cinque (19%) è peraltro laureato. Sul piano produttivo emerge come la maggioranza dei giovani imprenditori è impegnato nella coltivazione di ortaggi (13% del totale) ma una quota importante risulta anche ricoperta dal settore delle produzioni agricole associate all’allevamento di animali (11%) e a seguire il vino (10%).

Ad ostacolare la crescita delle giovani imprese agricole restano però – rileva Coldiretti – le difficoltà legate all’accesso alla terra e quello al credito. Il prezzo medio di un ettaro di terreno agricolo in Italia è di 20.900 euro con differenze sensibili a livello regionale e leggermente inferiore nel centro Italia  – dice Scorrano – in tal senso occorre sostenere il ritorno alla terra dei giovani e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento”.




L’AUMENTO DEL COSTO DELL’ENERGIA fa crescere di oltre cento milioni i poveri estremi

17 febbraio 2023

Un gruppo internazionale di scienziati ha pubblicato su Nature Energy (CLICCA QUI) uno studio che dimostra come l’impennata dei prezzi dell’energia innescata dal conflitto Russia-Ucraina potrebbe portare tra i 78 e i 141 milioni di persone nella povertà più estrema.

Gli studiosi, che hanno esaminato la situazione di 116 paesi, che coprono circa l’87,4% della popolazione mondiale, ricordano come il conflitto tra Russia e Ucraina abbia innescato una crisi energetica che ha colpito direttamente i costi energetici delle famiglie per il riscaldamento, il raffreddamento e la mobilità e, indirettamente, fatto aumentare i costi di altri beni e servizi.

Sulla base di una serie di analisi dei prezzi dell’energia, la ricerca mostra che i costi energetici totali delle famiglie aumenterebbero di una forbice che va dal 62,6 al 112,9%, contribuendo a un aumento del 2,7–4,8% della loro spesa. Si tratta, ovviamente di un’indicazione di media perché gli oneri dei costi energetici tra i gruppi di famiglie variano a causa delle differenze nella struttura della catena di approvvigionamento, nei modelli di consumo e nel fabbisogno energetico.

Secondo la ricerca, l’impennata dei prezzi del cibo e dell’energia potrebbe persistere per i prossimi due anni e, nonostante gli sforzi dei governi per ridurre gli aumenti dei prezzi, la spesa complessiva delle famiglie è aumentata tra il 2,7% e il 4,8%,colpendo in particolare le fasce più deboli.

Gli alti prezzi dell’energia colpiscono le finanze delle famiglie in maniera diretta con l’aumento del prezzo del carburante che porta a più costose bollette energetiche, ma influiscono sulla produrre di beni e servizi facendo crescere i prezzi anche per quei prodotti, e in particolare per gli alimenti, che riguardano indirettamente le famiglie.

I prezzi globali dell’energia, dice il rapporto, aumentano a causa di una varietà di fattori, tra cui il conflitto geopolitico in corso, una rapida ripresa economica globale post-pandemia, la continua elevata dipendenza dai combustibili fossili e il grave squilibrio tra domanda e offerta di energia. Le economie emergenti risentono degli elevati costi di importazione del carburante e della carenza di carburante. Le opportunità mancate nel riorientare gli investimenti dopo la crisi del COVID-19, con enormi quantità di denaro utilizzate per rilanciare l’economia, e i precedenti lenti progressi nella transizione energetica si riflettono e hanno amplificato la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e influito sul costo della vita.

https://www.politicainsieme.com/laumento-del-costo-dellenergia-fa-crescere-di-oltre-100-milioni-i-poveri-estremi/




SANT’ALBERTO MAGNO: i diavoli non sono eterei e vedono il futuro

Per il santo, maestro di Tommaso d’Aquino, i demoni possiedono ancora il libero arbitrio e hanno anche una scienza naturale e acquisita

di don Marcello Stanzione

17 febbraio 23

Il grande teologo domenicano sant’Alberto Magno (Lauingen, 1193-1205-1206 – Colonia, 15 novembre 1280) parla dei demoni in due opere principali, nel Commento alle Sentenze e nella Somma teologica esponendo alcuni concetti ripresi da sant’Anselmo, Agostino e Gregorio Magno. Afferma che gli angeli sono stati creati in stato di grazia e Dio non poteva crearli cattivi. Essi hanno peccato poco dopo la loro creazione e non hanno potuto prevedere la loro colpa.

Il primo peccato

Il primo peccato del diavolo, secondo Alberto Magno – maestro di san Tommaso d’Aquino – fu l’orgoglio, poiché ha avuto un desiderio indebito della propria dignità. Il male non sta nell’aver aspirato alla perfezione o beatitudine, ma nell’aver creduto di poterla raggiungere con le proprie forze, senza la grazia di Dio.

L’errore del diavolo

Il diavolo ha scelto di anteporre la sua volontà a quella di Dio, la sua potenza a quella divina; ha preteso di possedere la totale podestà su sé stesso come la possiede Dio.

Lucifero era superiore a tutti

Lucifero, secondo sant’Alberto Magno, apparteneva senza dubbio agli angeli superiori o semplicemente era superiore a tutti. Molti lo hanno seguito, lo hanno stimato degno di essere uguale a Dio e di possedere la potestà di governare sé stesso e gli altri. Dunque sono precipitati dal cielo per la loro libera volontà, destinati all’inferno, sebbene attualmente abitano nell’aria tenebrosa, presso gli uomini per tentarli in ragione del loro ufficio, fino al giorno del giudizio.

Libero arbitrio

Sant’Alberto Magno sostiene che i demoni possiedono ancora il libero arbitrio e hanno anche una scienza naturale e acquisita, con cui possono conoscere in qualche modo le cose future. Lucifero persiste nel suo errore e si compiace di esso, anche se ha orrore nella pena che subisce. In forza di questa ostinazione, egli vuole e fa soltanto male, non avendo in sé alcuna virtù.

Non sono sostanze spirituali

Circa la corporeità dei demoni, sant’Alberto Magno afferma che non sono sostanze spirituali e neppure corpi uniti alle anime. Infine, dichiara che solo Dio conosce il numero degli angeli caduti e il numero degli eletti destinati a rimpiazzarli.

https://it.aleteia.org/2023/02/17/santalberto-magno-i-diavoli-non-sono-eterei-e-vedono-il-futuro/




LAVORATORI QUALIFICATI INTROVABILI: è allarme in Abruzzo

Confartigianato: “I dati dimostrano che mancano profili idonei soprattutto nelle imprese artigiane, occorre cambiare marcia”

Abruzzo, 16 febbraio 2023. I posti di lavoro in Italia ci sarebbero, ma non i candidati con i requisiti adeguati. Lo dimostra un rapporto di Confartigianato, basato su dati Unioncamere-Anpal, in merito al tema dell’emergenza manodopera. Nel 2022 le piccole imprese, a livello nazionale, evidenziano difficoltà a reperire 1.406.440 lavoratori, pari al 42,7% delle assunzioni complessivamente previste. Se si restringe il campo al settore dell’artigianato, la quota sale al 50,2%, pari a 263.980 lavoratori introvabili.

I dati abruzzesi, in linea con la tendenza nazionale, nell’anno 2022 rilevano un mancato reperimento di profili idonei pari al 42,1% rispetto al totale delle assunzioni programmate dalle imprese fino a 49 dipendenti.

La situazione peggiora nel comparto dell’artigianato, nell’ambito del quale l’Abruzzo, con una percentuale del 50,8%, si colloca al di sopra della media nazionale, sullo stesso gradino delle Marche. In sostanza l’Abruzzo è tra le regioni del Centro-Sud che fanno più fatica ad incrociare domanda e offerta di lavoro: le cose, in questa fascia del territorio italiano, vanno meglio in Toscana (50,2%), Lazio (48,9%), Liguria (47,1%), Sardegna (46,3%), Campania (43,9%), Molise (42,5%), Calabria (42,1%), Sicilia e Basilicata (41,4%), Puglia (40,1), mentre al Nord vanno peggio soltanto in Trentino Alto Adige (57,1%), Friuli-Venezia Giulia (56,4%), Veneto (55,1%), Umbria (54,1%), Piemonte e Valle d’Aosta (53,1%), Lombardia (52,8%) e Emilia Romagna (52,6%).

Le province abruzzesi in cui le imprese artigiane e non artigiane scontano maggiori difficoltà nel reperire il personale, con percentuali superiori alla media provinciale del Paese (40,5%), sono L’Aquila e Chieti (43,6%), mentre leggermente al di sotto si piazzano Pescara (38,5%) e Teramo (38%).

Difficoltà di reperimento per settore

Dallo studio emerge che nel 2022, a livello nazionale, i settori in cui si registrano le maggiori criticità nel reperimento di profili professionali idonei sono, in ambito manifatturiero, i comparti della metallurgia e dei prodotti in metallo con il 55%. A seguire apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche e medicali (52,1%); macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto (51,6%); legno e mobili (50,9%); beni per la casa, tempo libero e altre manifatturiere (49,3%); tessili, abbigliamento e calzature (46,3%). Forte mismatch tra domanda e offerta anche nel settore delle costruzioni, con il 52,8%, e nel terziario, dove il fenomeno risulta più marcato per il commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (57,5%), seguito da servizi informatici e telecomunicazioni (52,3%) e servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (47,2%).

Le principali figure che risultano di difficile reperimento sono quelle dei progettisti e amministratori di sistemi (83,9%); analisti e progettisti di software (80,8%); intonacatori (78%); specialisti di saldatura elettrica (77,7%); idraulici (70,1%); meccanici (69,9%); installatori di infissi e serramenti (67,6%); tecnici programmatori (66,8%); saldatori (66,8%).

La tendenza del 2023 in Abruzzo

Con l’inizio del nuovo anno la situazione non sembra migliorare e anzi, da un esame dei dati rilevati nel primo mese del 2023, l’Abruzzo, con una percentuale del 48,1% (superiore alla media nazionale pari al 45,6%) vede aumentare le difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata del 7,7% rispetto all’anno precedente. Numeri che collocano l’Abruzzo al primo posto, in tutto il Centro-Sud Italia, nella poco ambita classifica delle regioni che fanno fatica ad intercettare i profili lavorativi di cui hanno bisogno le aziende. Ampliando lo sguardo all’intero Paese, l’Abruzzo si piazza al settimo posto della graduatoria nazionale: hanno maggiori problemi solo Trentino-Alto Adige (56,7%), Friuli-Venezia Giulia (55,5%), Valle d’Aosta (54,8%), Emilia-Romagna (50,1%), Umbria e Veneto (49,7), Piemonte (49,3).

Tra i profili più difficili da trovare, a livello nazionale, ad inizio anno figurano gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (55,8%), in particolare gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (63,4%), gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (61%) e gli operai specializzati nelle industrie del legno e della carta (59,2%).

I fattori del mismatch tra domanda e offerta di lavoro

La crisi demografica, determinata da denatalità e invecchiamento della popolazione, si riverbera sul mercato del lavoro, riducendo gli attivi e incrementando la difficoltà di reperimento di manodopera. Nell’arco degli ultimi dieci anni, gli under 35 attivi sul mercato del lavoro – occupati e in cerca di occupazione – sono diminuiti del 10,4 %, che in termini assoluti si traduce in un calo di 716 mila unità. Per i prossimi trent’anni è peraltro prevista una ulteriore diminuzione, del 23,6%, della popolazione in età da lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. L’Abruzzo è tra le regioni che, sulla base delle previsioni, andrà incontro alla più elevata intensità del calo demografico, con una diminuzione del 30%, collocandosi ben al di sopra della media nazionale. Sarà peggio solo per Campania (-30,7%), Sicilia (-33,4%), Puglia (-34,1%) Calabria (-34,7%), Molise (-34,8%), Basilicata (-39,5%) e Sardegna (-40,4%).

“Il difficile reperimento della manodopera rappresenta la punta dell’iceberg di una società complessa e caratterizzata da un mercato del lavoro turbolento – osservano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, Giancarlo Di Blasio e Daniele Di Marzio – i molteplici fattori che, insieme al calo demografico, incidono sul fenomeno, hanno a che vedere con l’adeguatezza del percorso scolastico-formativo, con la precedente esperienza lavorativa, con la retribuzione offerta dall’azienda, con l’accesso a strumenti di welfare aziendale e con la flessibilità degli orari”. Di Blasio e Di Marzio aggiungono che “la rapidità del progresso tecnologico, nell’ambito della transizione digitale in corso, genera una maggiore difficoltà di aggiornamento del sistema scolastico, senza dimenticare che sull’offerta di lavoro incidono i flussi migratori, in ingresso e in uscita, caratterizzati anche dalla fuga di giovani cervelli”.

Secondo i massimi esponenti dell’associazione di categoria, “occorre programmare tutti gli aspetti, in modo particolare quello della formazione e preparazione delle risorse. La carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato degli interventi di politica economica e delle misure per riattivare il mercato del lavoro. Notevole è l’impegno nell’artigianato – concludono Di Blasio e Di Marzio – ad investire sulla qualità della contrattazione collettiva, che prevede importanti forme di welfare aziendale”.




LAVORO PER I GIOVANI, in agricoltura c’è

Anche l’Abruzzo a Roma al salone innovazioni green di Coldiretti

In agricoltura c’è lavoro per i giovani che vogliono fare impresa con idee innovative o trovare una occupazione all’aria aperta lontano dal traffico e dallo smog della città. L’appuntamento è per domani, venerdì 17 febbraio dalle ore 9:00 a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti, in via 24 Maggio 43, dove con agricoltori provenienti da tutte le regioni italiane, tra cui anche l’Abruzzo apre il primo salone della creatività Made in Italy “Generazione in campo” per vedere dal vivo e toccare con mano le ultime innovazioni del 2023 con l’assegnazione degli Oscar Green ai giovani agricoltori e alle loro rivoluzionarie idee. Esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma scende in campo con soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

Assieme ai tanti giovani ci sarà il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina. Dall’Abruzzo, parteciperanno il direttore regionale Coldiretti Roberto Rampazzo, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano e i dirigenti provinciali dei giovani.

Sarà presentato lo studio Coldiretti Lavoro per i giovani, in agricoltura c’è con l’analisi dei fabbisogni occupazionali nelle campagne per la prossima stagione, le opportunità offerte dalla nuova normativa nazionale e comunitaria ma anche gli ostacoli da superare con i consigli dei “Tutor delle nuove imprese” promossi in tutte le regioni dai giovani della Coldiretti.

Alessandra Fiore

Foto Avvenire




PATTINAGGIO CORSA: campionati italiani indoor

Pescara torna ad ospitare la manifestazione. Aracu: “Grande evento di promozione per l’intera regione”

Pescara, 16 febbraio 2023. A Pescara arrivano i big del pattinaggio Corsa. L’Abruzzo, a distanza di due anni, torna ad accogliere i Campionati Italiani Indoor 2023. L’evento presentato oggi  presso la sala della Giunta Comunale. Quest’anno la grande Kermesse sportiva del pattinaggio a rotelle prevede una formula divisa in due fine settimana. Dal 17 al 19 febbraio in pista le categorie Ragazzi, Ragazzi12 e Allievi, mentre dal 24 al 26 toccherà a Senior e Junior contendersi i titoli italiani. Ad ospitare l’evento saranno i 175 metri della storica pista a curve sopraelevate con pendenza costante del Pattinodromo comunale “Ex Gesuiti”, uno dei migliori impianti coperti dello Stivale.

“Non è la prima volta che l’Abruzzo coglie l’occasione per mostrare le proprie potenzialità attraverso un grande evento sportivo, come questi Campionati Indoor – ha sottolineato il presidente federale FISR e World Skate, Sabatino Aracu, nel corso della conferenza stampa di questa mattina – La manifestazione rappresenta un volano anche per il turismo ed è diventata nel corso degli anni un appuntamento fisso. Voglio ringraziare la Regione e la Città di Pescara che sanno benissimo come attraverso eventi di questo genere sia possibile promuovere l’intero Abruzzo, una terra stupenda che merita di essere visitata”.

Grandi i numeri per il massimo evento indoor della stagione che porterà nel capoluogo adriatico i più importanti interpreti della disciplina. 28 i titoli tricolore da assegnare, circa 800 atleti da tutta Italia e oltre 70 società, con la nutrita partecipazione di pattinatori abruzzesi. Tra questi, plurimedagliati a livello mondiale, come la pescarese Asja Varani, campionessa italiana, europea e argento agli ultimi World Skate Games 2022. L’evento è organizzato dalla A.S.D. Pattinaggio Pescara, in collaborazione con FISR, Comitato Regionale FISR Abruzzo e con il contributo del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo.

“È un onore per noi ospitare nella nostra città una manifestazione di questa importanza – ha detto il sindaco di Pescara, Carlo Masci – Sarà l’occasione perfetta per promuovere il nostro territorio. Farlo grazie allo sport è un valore aggiunto. Una festa per le famiglie e per i ragazzi che praticano il pattinaggio. La Federazione ha sempre messo al centro dei suoi progetti Pescara e l’Abruzzo e va ringraziata per questo”.

La Federazione Italiana Sport Rotellistici ha scelto di riportare, per il quarto anno nell’ultimo quinquennio, i Campionati italiani indoor a Pescara, sia per il suo impianto, forse il migliore in Italia nel suo genere, per la cui trasformazione in centro federale la FISR ha formalizzato una proposta all’Amministrazione comunale, e sia per la grande tradizione e passione che l’Abruzzo ha sempre dimostrato verso il pattinaggio.

L’evento aprirà un’intensa stagione sportiva per la nostra regione, contraddistinta dagli sport a rotelle, in particolare tra maggio e luglio, con appuntamenti come: Il Circuito Artistico Inline di Pescara; Il Campionato Italiano Divisioni Nazionali Libero e Coppia Artistico e il Trofeo Primi Passi e Giovani Promesse, entrambi a Roccaraso; Il Campionato Italiano Solo Dance e Coppia Danza Categorie Nazionali e Divisione di Montesilvano, Il Campionato Italiano Corsa su Pista Ragazzi e Allievi di Martinsicuro a fine luglio.

La manifestazione sarà interamente visibile in diretta streaming sulla FisrTV, con il commento tecnico curato dai massimi esperti della disciplina




LA FATICA DELLA DEMOCRAZIA e il prezzo della libertà

di Domenico Galbiati

15 Febbraio 2023

Il crollo della partecipazione al voto – in Lombardia e Lazio, due Regioni di primo piano – segnala una condizione che non può essere affrontata, né qui né altrove, con fervorini e perorazioni scontate, dirette a sollecitare – …. la prossimo volta …. – la responsabilità degli elettori. Né bastano giaculatorie che, imputando alle forze politiche le loro colpe, vorrebbero, in una qualche misura, esorcizzarle. Assolvendo, in ogni caso, la società civile e le sue mille articolazioni che sarebbero proditoriamente vessate dai partiti e dunque, per definizione, innocenti, laddove la storia insegna che ogni qual volta la democrazia langue, c’è pur sempre il concorso di chi, persone o gruppi sociali, si rassegna ad un ruolo subalterno ed assume una postura comoda e passiva, di fatto connivente e complice.

Il fenomeno dell’ astensionismo, a questo punto, denuncia, in sostanza, una crisi epocale del nostro ordinamento e va, dunque, affrontato entro una visione ampia della possibile evoluzione del nostro sistema politico-istituzionale.

La corrosione progressiva delle percentuali di partecipazione al voto segnala processi di sfarinamento, come se la democrazia, piuttosto che essere soprattutto ferita da un attacco violento ed esogeno, si svuotasse dal di dentro. Per una sorta di inattitudine strutturale maturata nel tempo della secolarizzazione e subentrata alla rarefazione del vincolo sociale, cosicché, fatte salve le apparenze, dietro la facciata resti poco o nulla. Allude ad uno spegnimento progressivo, lento eppure ineluttabile, come succede alla fiamma di una candela che, posta sotto una campana di vetro, impallidisce e trema fino alla consumazione dell’ultima molecola di ossigeno. Quasi che la democrazia, la stessa libertà, la personale autonomia di giudizio vengano a noia, oberate da una fatica cognitiva, psicologica ed anche di ordine morale, il cui prezzo non vale la candela a fronte di un voto che appare inutile, attesa l’inefficacia della politica, per forza di cose obbligato o dall’ una o dall’altra parte, confinato nel limbo del cosiddetto “voto utile”, dato a dispetto, funzionale ad una contrapposizione spinta fino alla reciproca delegittimazione delle parti.

L’inaridirsi del discorso pubblico e della politica determina il progressivo “default” della sovranità popolare e genera un vuoto, che, come tale, in natura non può esistere e quindi, quasi vi fossero attratti ex-vacuum, viene colonizzato, stabilmente occupato da poteri “altri” – anzitutto la comunicazione, la tecnica, la finanza ed il mercato – accomunati da una sostanziale indifferenza, anzi insofferenza, ostilità, nei confronti di ogni criterio democratico, inclini piuttosto ad adottare automatismi che oggi, a maggior ragione, vengono codificati nella forma degli algoritmi. E’ una condizione sulla quale, in modo particolare da credenti, dobbiamo riflettere a fondo.

Le possibili risposte – a grandi linee, ma dovremo tornarci sopra – si declinano secondo due possibili opzioni: una illusoria centralizzazione, personalizzazione dell’ assetto istituzionale del potere che, lasciata alla sua china, conduce al “culto della personalità” ed, al contrario, una più ricca valorizzazione della democrazia parlamentare e della rappresentanza, cui dobbiamo lavorare.

A mio personale avviso, sicuro di interpretare il pensiero ed il sentimento di molti amici, per INSIEME vale solo la seconda.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/la-fatica-della-democrazia-e-il-prezzo-della-liberta-di-domenico-galbiati/




IN NOME DEL PADRE. Dodici incontri di spiritualità e musica

6 gennaio – 16 aprile | Roma

Murdèvele Messa Romanì con la partecipazione del più famoso musicista rom italiano Alexian Santino Spinelli presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere Roma 19 febbraio 2023 ore 16.00

Lanciano, 15 febbraio 2023. Proseguono gli appuntamenti di IN NOME DEL PADRE, la ricca e suggestiva rassegna di incontri musicali legati alla spiritualità, presentata fino al 16 aprile nelle più belle chiese di Roma dal Municipio I in collaborazione con il Vicariato di Roma. Domenica 19 febbraio, alle ore 16.00 la Basilica di Santa Maria in Trastevere ospiterà la Messa in Romanì “Murdèvele” con la partecipazione del più famoso musicista rom italiano Alexian Santino Spinelli. Insieme al suo gruppo Alexian Group e a Padre Marco Gnavi parteciperanno alla liturgia membri della comunità Lazio.

IN NOME DEL PADRE è un progetto del Municipio I per promuovere la conoscenza e il dialogo tra le culture in dodici straordinarie chiese di Roma. Ciascun luogo di culto ospita un diverso appuntamento che al suo interno contiene una riflessione di preghiera e un concerto di musiche di ispirazione religiosa, in un ventaglio di stili dal popolare al colto. Testimonianze di uomini di fede si uniscono a un caleidoscopio di musiche che partono dalla Musica antica quali la Messa Gregoriana e le Cantate barocche di Bach per coro e orchestra, per arrivare alla musica Popolare Italiana, Africana, Latino-americana, Asiatica, Araba, Gitana e Gospel.

«La progettualità interculturale di In Nome del Padre – spiega l’ideatore della rassegna Oscar Pizzo -, si coniuga con un pensiero profondamente spirituale per offrire alla città motivi per un vero dialogo inclusivo in vista del prossimo giubileo. Unire musica e parola, rappresentando valori quali il Rispetto, la Comprensione e l’Armonia, con le tradizioni culturali colte e multietniche vuol dire preparare e dar valore a una società aperta».

Santino Spinelli in arte Alexian è un Rom italiano residente a Lanciano in Abruzzo. È il più famoso musicista di lingua Romanì in Italia. Il suo Alexian Group è stato scelto nell’ottobre 2022 per eseguire alcune composizioni musicali, tra cui il Murdevele (il Padre Nostro in lingua Romanì) alla presenza del Santo Padre nella Sala Nervi gremita di Rom e Sinti provenienti da tutto il mondo. Santino Spinelli ha due lauree, in Lingue e Letterature Straniere Moderne e  in Musicologia, e insegna lingua e Cultura Romaní in diverse Università. di Chieti. È vicepresidente mondiale dell’Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Presidente nazionale dell’Associazione Them è tra i fondatori di UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia). Nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, in virtù della sua instancabile opera, esemplificata non solo nelle attività accademiche, istituzionali e sociali ma nella sua stessa vita d’artista affermato.




IL BAMBOLO IN PLASTICA, rifugio di una Donna

La comica tragedia allo Zambra

Ortona, 14 febbraio 2023. Il Cinema Auditorium Zambra gestito dall’impresa di produzione Unaltroteatro, si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento della stagione teatrale con lo spettacolo Il Bambolo di Irene Petra Zani con Linda Caridi e regia di Giampiero Judica, il volto italiano di Boardwalk Empire al fianco di Steve Buscemi, ha lavorato in serie come Il commissario Nardone e R.I.S. – Delitti Imperfetti, serie Angeli con Raoul Bova e a teatro con Pierfrancesco Favino nelle repliche di Servo per due e non solo.

L’appuntamento con Il Bambolo è per il 18 febbraio alle ore 21.00, ed è così che prosegue una fortunata stagione di riapertura per l’Auditorium di Ortona.

Nome di grande prestigio Linda Caridi: protagonista della terza stagione de Il Cacciatore al fianco di Francesco Montanari nel 2021 è anche nel cast di Supereroi film di Paolo Genovese insieme a Jasmine Trinca ed Alessandro Borghi. E sempre nello stesso anno è sul set di Diabolik 2; attrice, inoltre, in L’Ultima notte di amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, che verrà presentato al 73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special Gala.

Un monologo, scritto dalla stessa Zani, per una Donna e un Bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo. Potrebbe essere estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi. La Donna e il Bambolo stanno insieme da più di diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione.

La plastica è il materiale principale della scena e dei costumi, che rafforzano la dimensione non realistica e l’identificazione nella quale la coppia si trova immersa. Il testo inizia nel momento in cui nella relazione entra l’istruttrice di nuoto, che spezza gradualmente la dualità simbiotica della coppia, portando la Donna a vedere il Bambolo come un oggetto inanimato e ad uscire dall’allucinazione salvifica alla quale si è aggrappata per sopravvivere a una ferita indicibile: un abuso familiare subìto durante l’infanzia.

Il testo affronta anche la patologia dell’anoressia, intesa nella sua accezione di sintomo e difesa a seguito di tale abuso. Il Bambolo è la rappresentazione dell’impossibilità di cicatrizzazione di tale ferita ed è, allo stesso tempo, la rappresentazione della sua rimozione. La Donna, infatti, non ricorda i pezzi più oscuri della sua storia e quando questi affiorano alla sua mente, li attribuisce al Bambolo, proiettando su di lui le parti di sé che non è pronta a vedere.

Il Bambolo è anche la rappresentazione della distorsione percettiva del corpo propria dell’anoressia ed è inoltre una risposta surrogata a una domanda d’amore che fa sentire la Donna al sicuro da un reale incontro con l’Altro. Il monologo è strutturato in tre quadri. Tra un quadro e l’altro passano cinquemila anni. Dal primo al terzo quadro la Donna si libera progressivamente degli strati di vestiti di plastica che ha indosso e il pubblico assiste alla graduale presa di consapevolezza del personaggio e alla conseguente rottura della relazione con il Bambolo, che da partner relazionale diventa sempre più uno spettatore muto che partecipa, insieme al pubblico, al percorso della protagonista.

Quando la Donna riesce a rivelare a sé stessa i segreti della sua infanzia può dire addio al Bambolo, che sgonfia in un abbraccio, ed è pronta per entrare nel mare da sola e, finalmente, nuotare.

Alessandra Renzetti




A RISCHIO LE STRUTTURE democratiche del paese

di Guido Puccio

14 febbraio 2023

Ha votato meno della metà degli elettori. In Lombardia il quaranta per cento, a Roma città addirittura il trenta. Un crollo verticale che ha largamente premiato il partito che fino a ieri rappresentava la destra estrema.

Viene da chiedersi, come ha fatto recentemente Domenico Galbiati su queste colonne, se questo Paese ha nostalgia del principio di autorità, come quello della borghesia conservatrice postunitaria fino all’assolutismo del ventennio. Dai cannoni di Bava Becccaris fino alla famosa marcia su Roma.

I quarant’anni dei grandi partiti popolari, che ci hanno dato la Costituzione e la più impressionante crescita economica e civile italiana sembrano ormai appartenere un’altra epoca.

Avrà pure un senso il fatto che PD, Terzo Polo e Cinque Stelle insieme non raggiungono i voti del centrodestra. E quest’ultimo ha ben poche sembianze dei conservatori inglesi o della scuola economica austriaca, identificati come moderati e rappresentanti della borghesia tradizionale o del mercato. Hanno capito che il Paese vuole più autorità e presto non ci sorprenderà anche qualche sussulto di sovranismo.

Gravissima la responsabilità del PD che cincischia tra primarie e “bolognine” varie, annunciando un congresso che non arriva mai. Ciò che restava dei grandi partiti popolari, come frazioni dentro il PD, si è rivelato un insieme impotente che ha cambiato dieci leader in quindici anni, agitato e confuso, con capi, capetti e aspiranti capi e aspiranti capetti. In sostanza, incapace di parlare agli elettori.

Ora il rischio è quello di vedere in difficoltà le stesse strutture democratiche, a cominciare dalle fumose intenzioni di revisioni costituzionali della attuale maggioranza, uscita vincitrice alla grande da queste elezioni in due regioni fondamentali.

Con buona pace di quelli che dovrebbero rappresentare le opposizioni, grandi o piccole, che continueranno a litigare come in queste ore già stanno facendo.

Come i polli di Renzo.

Guido Puccio

https://www.politicainsieme.com/ora-sono-a-rischio-le-strutture-democratiche-del-paese-di-guido-puccio/




IL PONZIO PILATO da Bisenti

La nuova puntata di Macchemito! Viaggio nell’Abruzzo fantastico

Un personaggio controverso, Ponzio Pilato, a cui sono legate però molte leggende della tradizione abruzzese esplorate nella puntata odierna dedicatagli con il format “Macchemito” di Paolo Pacitti su Buongiorno Regione, con le riprese Rai di Sem Cipriani, e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Sempre secondo la leggenda, Pilato sarebbe originario di Bisenti (Te), appartenente alla famiglia sannita dei Ponzi: un suo avo avrebbe partecipato alla congiura che uccise Giulio Cesare e per questa ragione venne mandato in esilio a Bisenti. C’è un edificio che, secondo la credenza popolare, è la casa di Ponzio Pilato, proprio nel comune teramano, dove sono visibili le caratteristiche di una domus romana preesistente.

“Nel Medioevo nascono leggende con personaggi realmente vissuti – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – si tratta prevalentemente di persone legate alla vita di Gesù e proprio per motivi politico religiosi, anche in Abruzzo avvengono determinati fenomeni un po’ come in tutta la Penisola”.

Alcune cronache raccontano che nel marzo del 1580 dentro uno scrigno trovato ad Amiternum er custodito un documento eccezionale ossia, la sentenza di morte scritta da Pilato contro Gesù, infame sentenza portata con sé dopo il rientro dalla Giudea ma per saperne di più è possibile guardare la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1706324866510111.

Alessandra Renzetti




BIT 2023. Apnea: DisabilidAmare, il successo è servito

Ilenia Colanero porta l’Abruzzo in Sicilia

Lanciano, 13 febbraio 2023. Come far sparire la disabilità tramutandola in normalità assoluta: Ilenia Colanero, abruzzese di Lanciano, campionessa del mondo di apnea per disabili sarà nuovamente alla guida insieme a Fabrizio Pagani (campione del mondo in apnea per disabili) e Stefano Makula, pluricampione del mondo, normodotato, di ‘DisabilidAmare’, il format della Gianfaby che porta in acqua un gruppo di 15 ragazzi e ragazze disabili insegnando acquaticità, tecniche di respirazione ed apnea.

La Bit, Borsa internazionale del Turismo, di Milano è stato lo scenario dove il Comune di Castellammare del Golfo (Tp) ha presentato il progetto che si terrà tra il 18 e il 21 maggio prossimo in collaborazione con la Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), la Guardia Costiera e la Rai.  “DisabilidAmare è il nostro segno distintivo attraverso il quale, da diversi anni, ci proponiamo di dare una luce nuova al il mondo della disabilità – ha spiegato il Sindaco, Nicolò Rizzo – e non potevamo non chiedere ad Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani di tornare a lavorare in Sicilia. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le distanze, eliminare le barriere nel segno della totale inclusione: vedremo i ragazzi salire anche a bordo delle imbarcazioni della Lega Navale, interagire e dimostrare che le barriere esistono solo nelle teste di chi non riesce ad “andare oltre” e sarà una tra le cose più emozionanti che potremo registrare”.

Gli fa eco Ilenia Colanero, atleta azzurra dell’Apnea Team Abruzzo che in occasione dei Giochi del Mare 2021 ha stabilito il suo primo record del mondo: “È un onore per me tornare tra Castellammare e Scopello, portare il ‘mio’ Abruzzo in Sicilia. I miei record, gli sforzi fisici e gli allenamenti servono a poco se non sono seguiti dal travaso di competenze verso chi – disabile o no – ha voglia di raggiungere in acqua nuovi traguardi. Sarò emozionata e al tempo stesso concreta con la certezza di tornare a casa con un meraviglioso bagaglio di emozioni”.




BUONI DA MORIRE, la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti

Domenica 26 febbraio alle ore 18:00 sul palco del Teatro Talia

Tagliacozzo, 13 febbraio 2023. Dopo l’appuntamento musicale della scorsa domenica con “André-A” – il concerto tributo al celebre cantautore italiano Fabrizio D’André – torna sul palco del Talia di Tagliacozzo, la prosa. Andrà in scena domenica 26 febbraio alle ore 18:00 “Buoni da Morire” la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti.

Lo spettacolo ci racconta le vicende di una coppia borghese, lui cardiochirurgo, lei moglie in ansia per un figlio allo sbando, che decidono di passare una Vigilia di Natale diversa, unendosi a dei volontari che portano dei generi di conforto ai vari barboni sparsi sui marciapiedi o sotto i colonnati della città. Una notte piena di gratificazione, di linfa vitale per un rapporto evidentemente stanco, annoiato. E la coppia sembra riscoprire un modo nuovo di condividere le cose semplici, ma fondamentali della vita: fratellanza, compassione, solidarietà.

L’esperienza induce quindi la coppia a una riflessione più ampia sul senso stesso della vita e a provare, per la prima volta dopo tanto tempo, una strana sensazione di appagamento. Essere buoni non è poi così difficile. È con questo sapore che Emilio e Barbara si coricano e, probabilmente, dopo tanto tempo tornano a fare l’amore.

Al mattino seguente, il giorno di Natale, il campanello di casa squilla. Sulla porta Ivano, cinquantenne, decisamente alticcio, con tanto di dreadlocks e abbigliamento sudicio. Ivano è un vecchio compagno di classe di Emilio e Barbara ed ha rintracciato l’indirizzo perché un biglietto da visita di Emilio è inavvertitamente caduto dal suo portafogli. Fuori sta scendendo la sera e una tempesta di neve sta spazzando la città.

È la dura realtà a bussare la mattina di Natale al portone di Emilio e Barbara. Non è più una semplice digressione esistenziale quella che hanno davanti ai loro occhi. C’è da prendere una decisione. Il divano Chesterfield da migliaia di euro sembra impallidire di fronte a quell’ammasso di stracci pestilenziali! Che fare?

Con la regia di Emilio Solfrizzi e l’assistenza alla regia con Viviana Altieri e Giorgio Melone, il disegno luci è di Pietro Sperduti, i costumi di Sandra Cardini, le scene di Alessandro Chiti e le foto di Riccardo Bagnoli.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




ESORDIO NEI PLAY-OFF con vittoria

La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo supera 72-57 la Self Group Millennium Padova nella gara di andata dei quarti di finale.

Giulianova, 12 febbraio 2023. Un margine importante da difendere nel ritorno in programma sabato prossimo in Veneto, che deciderà l’accesso alla semifinale scudetto, sulla base della differenza canestri.

La squadra di coach Di Giusto è determinata sin dalla palla a due, con un 8-0 immediato firmato Vigoda, Cavagnini e Barbibay. I padovani però reagiscono e riportano in equilibrio il match, trovando persino il sorpasso con i canestri di Raourahi e Scandolaro, prima dell’appoggio di Benvenuto che permette all’Amicacci di chiudere avanti il primo quarto (17-16).

Gli abruzzesi iniziano forte anche il secondo quarto sospinti dalle triple di Vigoda e guidati dalla regia di Barbibay, portandosi in doppia cifra di vantaggio. Gli ospiti provano ad invertire la rotta con Casagrande ma il finale di tempo è tutto a favore della Deco Metalferro, che anche grazie alle giocate di Cavagnini può andare all’intervallo sul +15 (43-28).

La ripresa vede ancora la squadra di casa comandare il gioco, con una grande difesa e trascinata in attacco dai canestri di Barbibay e Benvenuto, ampliando il proprio margine nel corso del terzo quarto (60-39).

Si entra nell’ultimo quarto con l’Amicacci in controllo che respinge i tentativi del Padova Millennium di ridurre lo svantaggio in chiave doppio confronto, affidandosi ancora ad un Gabriel Benvenuto in grande splvero, top scorer del match con 22 punti e 10/12 dal campo. Il finale ridà qualche speranza ai veneti in vista del ritorno, che recuperano qualche punto nei secondi finali con la tripla di Boughania e Gamri in contropiede (72-57).

Un successo convincente che arriva dopo la qualificazione alle finali di EuroCup 2 ottenuta a Bilbao nella finestra europea, a confermare la crescita dei ragazzi di coach Di Giusto, contro un avversario reduce da un’ottima regular season e nonostante l’assenza per infortunio di un giocatore importante come l’azzurro Stupenengo. Poche sorprese nelle altre sfide dei quarti di finale di Serie A con le nette vittorie in gara 1 delle favorite alla vigilia Santo Stefano, Dinamo Lab e Briantea Cantù.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Benvenuto 22 (5reb), Marchionni 3, Blasiotti, Messina, Minella, Cavagnini 18 (13reb), Vigoda 11 (5reb, 6ass), Baho 2, Ion, Barbibay 16 (10ass). All: Di Giusto.

Self Group Millennium Padova: Bargo 10, Foffano 5, Rado, Casagrande 9, Scantamburlo 2, Raourahi 10, Scandolaro 6, Boughania 11, Gamri 4, Leita Giovannini. All: Castellucci.

Serie A – Quarti di finale Play-off Scudetto

Gara di andata (11/02)

Farmacia Pellicanò Reggio Calabria – Santo Stefano Kos Group 72-93

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Self Group Millennium Padova 72-57

Menarini Volpi Rosse Firenze – Dinamo Lab Banco di Sardegna 52-71

Special Bergamo Sport Montello – UnipolSai Briantea84 Cantù 37-64

Gara di ritorno (18/02)

Stefano D’Andreagiovanni




LA FUTURA VOLLEY TERAMO torna al successo

Liquidata la pratica Bio Gustiamo Cerignola 3-0. Tre punti importanti e prima vittoria per il neo-coach Luca Nanni

Teramo, 12 febbraio 2023. Torna al successo la LG UmbyRacing Futura Teramo superando 3-0 la Bio Gustiamo Cerignola dopo appena un’ora e 15 di gioco. Le biancorosse conquistano tre punti fondamentali, muovendo la classifica, dopo aver giocato una buona pallavolo davanti ad una squadra volenterosa che ha cercato in tutte le maniere, soprattutto nel secondo set, di sbarrare la strada alle teramane.

Per Luca Nanni, neo-coach biancorosso, si tratta del primo successo da quando ha preso possesso della panchina. Il primo set ha visto le ragazze di casa dominare sin dalle prime battute, 4-0, 10-3, 20-10, fino al 25-15. Nel secondo parziale Cerignola ha alzato l’asticella, complice un calo di tensione della Futura. Ne è uscito fuori un set equilibrato  con le pugliesi avanti sino al 14-17.

Poi il muro biancorosso e le battute precise hanno fatto la differenza: fino al 20-17. La squadra ospite, però, non ha mai mollato e così si è arrivati sul 24-24, quando la Futura ha premuto sull’acceleratore vincendo 26-24. Nell’ultimo set la compagine di Nanni ha condotto facilmente 20-12, 20-14, 21-14, fino al 25-20 finale. Per le biancorosse si tratta di una vittoria importante che permette soprattutto di recuperare le forze mentali per i prossimi impegni che saranno, sabato prossimo a Bisceglie contro la Star volley ed a Pescara il 4 di Marzo, inframezzate le due partite, dal turno di riposo per il ritiro del Chieti dal campionato.

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO     3

Peroni, Ragnoli 12, Cipriani, Di Diego 4, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 12, D’Egidio, Mazzagatti 10, Di Carlo 9, Di Sabatino, Ventura, Lestini 13. All. Nanni.

BIO GUSTIAMO CERIGNOLA                     0

Mancini, Sollaku, Fanizzi 8, Casa 9, Mansi 5, Fracchiolla 1, Viscito 12, Cellamare 5, Puro, Frate 2, Lupi All. Tauro

ARBITRI: Santinelli (Corridonia) e Valeri (Jesi).

PARZIALI: 25-15 (28 minuti); 26-24 (28 minuti), 25-20 (25 minuti).

Patrizio Visentin




L’ABRUZZO IN CENTRO ASIA per una Nuova Geografia Universale

Cooperazione e sviluppo turistico internazionale nella prossima missione Explora

Teramo , 12 febbraio 2023. Venerdì 17 febbraio 2023 alle ore 11.00 presso l’Aeroporto d’Abruzzo (Pescara) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della missione scientifica ed esplorativa ‘Tabyayabyum 2023’ (montagna sacra in Himalaya da cui prende nome la spedizione).

Gli obiettivi della missione sono: la ricerca scientifica sul DNA antico dei popoli e degli animali himalayani adattati all’ambiente ipossico; l’esplorazione dell’area oltre i 5.000 m per lo sviluppo turistico internazionale del ‘Percorso Bonatti, dal Gran Sasso all’Himalaya’.

La spedizione è organizzata dall’associazione Explora Nunaat International Odv in collaborazione con la Dreamers Destination Ltd di Kathmandu (Nepal) ed è la continuità dello storico evento del maggio 2019 che ha permesso il posizionamento della Bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest-Sagarmatha (8.848 m). La missione è supportata dalla Regione Abruzzo.

Interverranno in conferenza stampa: Vittorio Catone, Presidente SAGA Aeroporto d’Abruzzo; Davide Peluzzi, Presidente Explora Nunaat International e capo spedizione; Simona Cardinali, Consigliera della Regione Abruzzo; Daniele D’Amario, Assessore al Turismo della Regione Abruzzo; Vincenzo D’Incecco, Consigliere della Regione Abruzzo; Tommaso Navarra, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gli interventi saranno moderati dalla conduttrice Lidia Di Blasio.

La squadra Explora partirà il 30 marzo 2023 ed è composto da: Davide Peluzzi, Giorgio Marinelli, Phurba Tenjing Sherpa, Paolo Cocco, Massimiliano Tiriticco, Pthang Sherpa e portatori.

Durante la conferenza stampa verrà proiettato il video trailer del Network TV ‘Universal Geographic’ che riassume 30 anni di esplorazioni e collaborazioni universitarie nel mondo da parte dell’Explora. Nel video sarà possibile vedere alcuni momenti della salita sull’Everest.

Ispirato al geografo rivoluzionario Élisée Reclus e alla sua opera ‘Nuova Geografia Universale’, il portale web contribuirà alla comprensione della Terra e dei popoli del mondo grazie alle pubblicazioni di carattere scientifico e antropologico. Il portale web è consultabile su www.universalgeographic.it

RICERCA SCIENTIFICA

La missione scientifica prevede attività di indagine, ricerca e analisi di antropologia molecolare e archeogenetica in un’area inesplorata della Rolwaling Himal (Nepal): il massiccio della montagna sacra del Tabyayabyum. Verranno prelevati campioni di sedimenti ipotetici di resti animali e/o umani da cui verrà estratto il DNA, al fine di individuare ecologia e dinamiche delle popolazioni dell’area del Gaurishankar Everest.

La collaborazione dell’Explora con l’università di Bologna, Dipartimento BiGeA Alma Mater Studiorum, è iniziata nel 2008 con lo studio del popolo Inuit della Groenlandia ed è proseguita con i popoli del Centro Asia nelle successive missioni del 2011, 2013, 2015, 2017 e 2019.

Nel 2023 la collaborazione si amplia con il Laboratorio del DNA antico, Campus Ravenna della UniBO.

“Questo campionamento ha dato importanti risultati sull’interazione tra il genoma degli Sherpa e il loro microbioma, rivelando che la loro coevoluzione è alla base di tante patologie e di forme di adattamento all’ipossia” dichiara la Prof.ssa Donata Luiselli.

COOPERAZIONE E TURISMO INTERNAZIONALE

La decennale cooperazione internazionale tra l’Explora Nunaat International Odv e la Dreamers Destination Ltd ha già permesso in diverse occasioni di promuovere la Regione Abruzzo nel mondo: dal gemellaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con la Riserva Naturale del Gaurishankar, in Nepal; agli aiuti umanitari durante il terremoto 7.8 Richter del 2015; alla realizzazione nel 2017 e nel 2019 della prima via Ferrata d’Himalaya che ha messo in sicurezza i portatori al servizio di turisti, ricercatori e himalaisti; fino al posizionamento della bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest nel 2019.

L’esplorazione del massiccio Tabyayabyum, nel prossimo mese di aprile, consoliderà la cooperazione tra l’Abruzzo e il Nepal. L’interazione con le comunità locali e la documentazione video-fotografica delle valli glaciali, foreste pluviali, laghi e vette verticali del distretto del Buddismo Tantrico Himalayano svilupperanno nuove forme di turismo internazionale.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga donerà un telefono satellitare agli abitanti, trekkers e alpinisti nel villaggio di Na (4.200 m) per rafforzare il gemellaggio Abruzzo-Rolwaling e garantire sicurezza nelle telecomunicazioni lungo il Percorso Bonatti ‘dal Gran Sasso all’Himalaya’.




UNA NUOVA UNIONE Europea

Per una nuova Europa

di Maurizio Cotta

12 febbraio 2023

Il discorso del presidente ucraino Zelenski di fronte al Parlamento europeo, e subito dopo la sua partecipazione al Consiglio Europeo, cioè l’incontro con le due istituzioni dell’Unione Europea che rappresentano la rappresentanza democratica diretta dell’intero popolo dell’Unione la prima e la rappresentanza degli stati membri la seconda, segna un momento di altissimo simbolismo politico non solo per l’Unione Europea ma anche per l’Europa più vasta che non è contenuta nei confini dell’UE e in particolare per l’Ucraina. Vedremo meglio nelle prossime settimane e mesi quali ricadute concrete avrà questo momento sulla terribile vicenda della guerra. E tuttavia nella vita politica non si deve mai trascurare l’importanza di eventi simbolici forti per la loro capacità di orientare e riorientare gli schemi mentali che poi guidano concretamente le azioni politiche.

Quale è questo simbolismo? Mi pare stia tutto nel dialogo che si propone con forza nel buio di una guerra terribile originata dall’aggressione di una grande potenza come la Russia nei confronti di uno stato più piccolo, collocato in quell’area grigia del continente che non aveva nessun forte ancoraggio politico e militare. E’ il dialogo tra uno stato europeo aggredito che non fa parte dell’Unione Europea, ma a questa si rivolge perché sente che in qualche modo non può non sentirsi parte di una Unione che non è solo un’unione economica, ma ancor prima un’unione di democrazie, di stati di diritto, di stati sociali, e che pur con tutti i suoi limiti rappresenta la più avanzata forma di organizzazione pacifica dello spazio europeo (o perlomeno di una parte molto grande di questo).

Per l’Ucraina è chiara la grande importanza di questa calorosa accoglienza da parte dell’Unione europea attraverso le sue più alte istituzioni (aggiungiamo per completare il quadro la recente visita della Commissione europea a Kiev). Conferma l’impegno dell’Unione e dei singoli stati membri alla continuazione dell’invio di aiuti militari e civili all’Ucraina per resistere all’invasione russa e ristabilire la sovranità e integrità del paese. Trasmette al Cremlino l’immagine plastica del consolidarsi dell’unità di intenti dell’UE che il leader russo sperava di incrinare.

Ma credo che non dobbiamo sottovalutare l’importanza di questo momento per l’Unione Europea stessa. Significa che l’Unione prende atto in maniera politicamente ufficiale e solenne delle sue responsabilità nei confronti dell’intero continente, anche di quelle parti che non sono nell’UE. Naturalmente non è che questo avvenga all’improvviso. Nei lunghi mesi della guerra l’Unione e si suoi stati membri hanno già più volte ribadito a parole e nei fatti concreti questa presa di responsabilità. Ma la solennità istituzionale di questa giornata dà un rilievo inedito a questa posizione.

Con la sua grande e pacifica espansione degli ultimi decenni, l’Unione europea ha acquistato una tale dimensione sul continente (e in realtà anche nel mondo) da non potersi più accontentare dello “sguardo verso l’interno”, cioè delle preoccupazioni certamente non banali che derivano dalla necessità di armonizzare 27 paesi e le loro politiche economiche e di bilancio (per non parlare di altre).

 È diventato chiaro che deve affiancargli lo “sguardo verso l’esterno”, che vuol dire prima di tutto mettere a fuoco il problema di un ordine pacifico da restaurare e costruire nel continente. Da questo punto di vista deve essere, in retrospettiva, pienamente rivalutata la positività dell’allargamento dell’Unione ai paesi dell’Europa centro-orientale (contrariamente ad una opinione diffusa presso molti che essa fosse prematura).  Pur assumendosi con quella scelta molti problemi di coordinamento interno, l’Unione europea ha contribuito a creare un’area di pacificazione in una parte importante di quella che era un’area grigia tra Ovest ed Est, aperta a molte possibili tensioni. Semmai c’è da rammaricarsi che non si siano con sufficiente attenzione e serietà considerati i problemi ben più complessi che si ponevano per il grande paese che restava fuori, cioè l’Ucraina.

Non è certo il momento di approfondire le questioni del passato anche se necessariamente nel pensare al futuro bisognerà tenere conto degli errori e omissioni preteriti.

Ora è il momento in cui la presa di coscienza da parte dei paesi dell’Unione Europea che, in un mondo in cui gli elementi di incertezza globali e regionali sono in chiaro aumento, il futuro del grande spazio economico e sociale unificato che è stato il grande risultato storico di decenni di lento e paziente lavoro non può essere garantito se l’Unione Europea non riesce a sviluppare una capacità di visione e azione che abbracci i temi della sicurezza e della pace. Questo vale oggi in maniera drammatica a Oriente con la guerra di aggressione russa ma anche verso Sud, il mediterraneo e l’Africa, che richiedono una nuova consapevolezza collettiva europea.

In questo momento storico nulla sembra di più appropriato nella sua icasticità che l’appello di Papa Francesco sulla scia dei precedenti pontefici: “Europa ritrova te stessa! Ritrova dunque i tuoi ideali cha hanno radici profonde. Sii te stessa!” (dal messaggio del 2020 per i 50 anni delle relazioni tra Santa Sede e Unione Europea).

Ciò significa ricordare che il cammino dell’integrazione europea è partito proprio da una visione politica che aveva al suo centro il problema della costruzione di un ordine di pace e sicurezza in Europa, inizialmente concentrato sul superamento dell’ostilità franco-tedesca, ma aperto ad un orizzonte più ampio. E se le contingenze storiche hanno poi reso più facile sviluppare gli aspetti economici e di unificazione dei mercati di questo progetto, la costruzione del sistema europeo non ha mai negato le valenze più ampie, le hanno semplicemente lasciate “dormire”. Oggi è giunto il momento di iniziare a completare, gradualmente ma con determinazione, la costruzione europea sul versante politico. Come spesso è successo nella storia dell’Unione Europea anche oggi è una grave crisi che da un lato evidenzia le serie insufficienze degli assetti esistenti, ma dall’altro lato sollecita e attiva le capacità potenziali dell’Unione e del suo sistema istituzionale di andare oltre lo status quo per far fronte alle nuove responsabilità.

Quali sono allora i temi da approfondire della sfida alla quale l’Unione europea ha cominciato a rispondere? Il primo tema è appunto l’assunzione convinta di una corresponsabilità nella costruzione di un ordine giusto e pacifico per l’Europa intera. Il che vuol dire anche ripensare priorità e assetti della stessa Unione Europea. Il secondo è il pieno riconoscimento che la precondizione per questo obiettivo è di contribuire con decisione a fermare e respingere il disegno di Putin di asservimento dell’Ucraina, con tutto quello che comporta in termini di aiuti civili e militari. Il terzo è quello di prepararsi a immaginare un ordine europeo nel quale anche la Russia del dopo Putin possa trovare uno spazio che rispetti i suoi giusti interessi. Un vasto programma certamente, ma questa guerra ci ha insegnato che il semplice cabotaggio non è più sufficiente. Sarà capace l’Unione Europea di affrontare questo cammino con la necessaria serietà e determinazione? Lo vedremo presto.

Maurizio Cotta

https://www.politicainsieme.com/una-nuova-unione-europea-per-una-nuova-europa-di-maurizio-cotta/




TERZO SOLD OUT per la stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia

L’erba del vicino è sempre più verde” che andrà in scena questa sera sabato 11 febbraio fa registrare il tutto esaurito

Sulmona, 11 febbraio 2023. Quello di sabato 11 febbraio 2023 sarà il terzo sold out per la stagione di prosa 2022/23 del Teatro Maria Caniglia. Anche lo spettacolo che andrà in scena questa sera alle ore 21:00 “L’erba del vicino è sempre più verde” di e con Carlo Buccirosso ha fatto registrare il tutto esaurito e tornerà a restituirci nuovamente l’immagine di un teatro pieno in ogni ordine e grado e di posto.

Uno straordinario successo di gradimento e partecipazione, quello che sta riscuotendo la stagione di prosa promossa da Meta Aps e diretta da Patrizio Maria D’Artista, che continua a sorprendere e che fa bene alla Città e al suo teatro, un luogo sempre più familiare e caro ai sulmonesi, vissuto e apprezzato da tutta la sua comunità e dai molti spettatori provenienti da tutta la regione ed oltre.

Prossimo appuntamento in programma sarà “La Madre” di Florian Zeller con Lunetta Savino, una tra le più apprezzate attrici italiane, sabato 25 febbraio 2023 alle ore 21:00.

I biglietti per i successivi spettacoli della stagione sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo i biglietti sono disponibili all’acquisto sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329.9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com