UNA IDEA PROGETTUALE per completare la viabilità!

Bisogna necessariamente guardare avanti e pensare al futuro della città

di Tommaso Coletti

Ortona, 4 novembre 2022. Gli enti competenti, Comune e Provincia in simbiosi, al fine di completare le strutture viarie in città, una volta portata a compimento la bretella A14 – Porto, potrebbero mettere in cantiere la realizzazione di un secondo lotto da realizzarsi in due stralci.

Un primo stralcio per collegare la rotonda che sarà realizzata sulla S.S. n. 16, prima della galleria Saraceni con la S. P. n. 62 S. Liberata – Tamarete, qualche centinaio di metri prima dello stadio, sulla quale strada provinciale dovrà realizzarsi una rotonda a raso per proseguire, con il secondo stralcio, fino ad incrociare via Dommarco, all’altezza del Castelletto, passando sotto il colle della Sangritana, dove dovrà essere realizzata un’altra rotonda per innestare le due strade.

Con il primo stralcio, dell’idea progettuale, si potrebbe realizzare anche un accesso su via Don Arturo Morlupi, nel 2° PEEP, risolvendo così anche il collegamento con il quartiere Fonte Grande di cui si discute tanto. Così veramente avremmo completato la rete viaria cittadina! 

Dall’uscita dell’autostrada con la bretella si raggiungerebbe il porto in maniera rapida, si potrebbe accedere rapidamente in città su via Dommarco sotto il Castelletto, si collegherebbe la zona PEEP con il centro urbana e con la viabilità principale per andare a nord, a sud oppure verso l’autostrada. 

In un contesto del genere, alleggerendo il traffico su Via Massari, la stessa potrebbe essere utilizzata in un solo senso e, con dei marciapiedi, anche per quanti volessero raggiungere il centro da Fonte Grande a piedi.

L’obiettivo di una infrastruttura del genere è quello di creare un’arteria preferenziale per la circolazione stradale in entrata e in uscita dall’abitato di Ortona evitando il transito sulla Marrucina (Via Civiltà del Lavoro) con indubbio miglioramento sia della qualità della circolazione in senso stretto, sia delle condizioni di vivibilità, di sicurezza e pubblica incolumità nell’abitato.

Proprio partendo dalle considerazioni sopra riportate, la Provincia di Chieti da me presieduta, a settembre 2007, pensando di poter utilizzare la somma di circa 3 milioni di euro derivanti dal ribasso d’asta dell’appalto per la realizzazione della bretella A14 – porto, ha fatto redigere un progetto preliminare per la realizzazione del secondo lotto dal costo complessivo di circa 5 milioni di euro. Oggi, purtroppo, il ribasso d’asta è stato già utilizzato e l’opera non ancora è stata completata.

Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale affrontasse il problema con la necessaria determinazione per completare l’opera e per mettere in moto la procedura per realizzare anche il secondo lotto come ipotizzato dal progetto preliminare della Provincia, reperendo il necessario finanziamento nei vari programmi che le istituzioni sovracomunali stanno mettendo a disposizione degli enti locali. Con il completamento delle infrastrutture la città diventerebbe competitiva e si potrebbero creare le condizioni per uno sviluppo economico e sociale di cui ha tanto bisogno.

Foto https://sangroaventinoturismo.it/ortona




IL GOVERNO E I MEDICI No Vax

Pacificazione o fuga dalle responsabilità?

4 novembre, 2022

In fin dei conti, i medici “no-wax” reintegrati tornano al loro posto di lavoro, cioè nei reparti dove operavano prima della pandemia, oppure – come sostiene il signor Ministro della nostra salute – sono a disposizione delle Direzioni Sanitarie ospedaliere? E se è così – come appunto sostiene e ribadisce il Ministro nell’intervista concessa al “Corriere della Sera” – che razza di reintegro è? I medici reintegrati sono abilitati a tornare nelle corsie a contatto con i pazienti oppure vanno assegnati ad altre funzioni? Insomma, chi risponde del reinserimento previsto da un provvedimento che, alla fine, si scopre riguarda un’assoluta minoranza, circa lo 0,8%, di cui solo qualche centinaio medici ospedalieri. A conferma che si tratta di un messaggio politico/ideologico piuttosto che di un provvedimento assolutamente necessario per la copertura di uno sguarnito organico.

Il Ministro che lo decreta in termini generali oppure il malcapitato Direttore Sanitario che, all’atto pratico, deve garantire che il tutto avvenga senza timore di alcun nocumento per i pazienti ospedalizzati? Sembra, in buona sostanza, che il Governo riammetta in servizio i medici che non hanno voluto sottoporsi alla vaccinazione, ma, allo stesso tempo, declini ogni responsabilità ed invochi una cautela affidata a chi sta sul campo, come se non se la sentisse di escludere che vi sia un margine di rischio. Senonché, candidamente il Ministro dichiara che il provvedimento è stato assunto anche al fine di una riappacificazione.

Il combinato disposto lascerebbe intuire che si accetta, tanto o poco che sia, almeno l’ipotesi di un possibile rischio sanitario in ambiente ospedaliero, pur di ottenere una “pacificazione”. In effetti, aleggiava il sospetto – che, a suo modo, il Ministro conferma – che la questione fosse tutta di ordine politico o addirittura ideologico.

Le forze di maggioranza – a parte la difesa di un puntiglio, una posizione per lo meno ambigua che data dai tempi del lock-down – hanno qualcosa da dimostrare ai “no-wax”? Di quale “pacificazione” stiamo parlando? Di un mero atto di clemenza come l’abolizione delle multe, oppure si allude ad una sorta di equivalenza tra chi vaccinandosi si fa carico di una responsabilità nei confronti dell’intera collettività e chi, invece, vi si sottrae?




SALVARE Vite Umane Sempre !

Assistiamo all’ennesima diatriba sul salvataggio di vite umane in mare

Inutile dire che il malessere che si riesce a trasmettere sui cittadini sta diventando davvero insostenibile ovvero insopportabile, con tutte le conflittualità sociali che ne derivano. Davvero irritante questa politica ipocrita.

Le vite umane sono vite umane e vanno salvate sempre sin dal loro concepimento; le cose non possono cambiare per convenienze, interessi o posizioni ideologiche. Quando qualcosa non fila secondo logica basta usare il dialogo e non minacce, invettive e scaricabarili di sorta.  

Quando l’impegno diventa istituzionale l’agire diventa, sicuramente, determinante e responsabile; bisogna offrire il meglio ed agire con spirito di servizio altrimenti meglio stare buoni a casa e migliorare la propria formazione e, soprattutto, la propria educazione civica.

Bisogna salvare vite umane e questo vale sia quando si trovano nel grembo materno, sia quando si trovano perduti in mare: la vita è sacra sempre.

NM   

Foto Il Faro




SIMMETRIE / Corpi Ibridi

Mostra personale e performing art di Mirco Mascitelli

Pescara, 3 novembre 2022. Sabato 5 e Domenica 6 novembre dalle 17 a Ci vuole un villaggio – ArtGallery (Via Villetta Barrea 24 a Pescara) inaugurazione della mostra personale dell’artista Mirco Mascitelli Simmetrie/corpi ibridi visitabile fino al 26 novembre. Evento organizzato in collaborazione con AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea. Direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines.

La mostra si inserisce nella programmazione culturale di Ci vuole un villaggio aps che si propone come una grande casa o meglio villaggio per accogliere e proporre discipline innovative e wellness, unite a cultura, arte contemporanea e letteratura.

Sabato 5 e domenica 6 novembre a partire dalle 17 chi verrà a visitare la mostra si troverà coinvolto in una serie di performance curate dallo stesso Mirco Mascitelli, assistente coreografa Arianna Battinelli, collaboratori Mariassunta Peca, Giovanni Rallo, Valentina Mammola, Mario Marzella. Bodypainting, danze urbane di contaminazione saranno interpretate dai giovanissimi performer della Perfexion Kaos Crew, già vincitrice di molti concorsi nazionali.

Mirco Mascitelli, artista: “Penso che l’arte sia indispensabile nella vita di ogni essere umano. È parte integrante dell’uomo fin dai tempi primitivi, è un mezzo per esprimersi, è un bisogno, è creatività e molto altro. Penso che sia un mondo magico dove non sentirsi mai tristi. Sono un artista sempre alla ricerca di nuovi spunti e stimoli, in continua evoluzione. Una personalità travolgente nelle geometrie astratte. Per me l’arte è in ogni cosa, in tutto ciò che ci circonda. Tutto è arte. L’arte è completa libertà, veniamo trasportati da qualcosa che ci travolge e non siamo più costretti a rispettare tecniche e canoni. L’arte è espressione dinamica di emozioni senza tempo.”

Beniamino Cardines, direttore artistico: “Mirco Mascitelli è un giovane artista abruzzese che propone una ricerca pittorica molto vicina all’idea che le arti visive oggi debbano essere necessariamente contaminate. Nel suo caso con le forme geometriche del design d’autore. Ciò nonostante, le sue simmetrie non sono un esercizio virtuoso di bellezza estetica, fredde, inanimate. Piuttosto hanno un’anima, ci troviamo di fronte a delle travolgenti emozioni visive che hanno il potere di coinvolgere l’occhio in una dimensione interiore sensibile e assolutamente nuda, spogliata da qualsiasi sovrastruttura. Con lui lavoreremo anche su un concetto più spettacolare in cui le arti visive rimbalzano nella performing art con danze urbane di contaminazione e bodypainting.”

Ingresso libero




ANTIQUARIATO Aurum

Centro Aurum 5 e 6 novembre 2022

Pescara, 3 novembre 2022. Nello storico edificio Aurum, tra i saloni interni e il cortile, si svolge per la terza edizione la mostra mercato di antiquariato che guarda verso il modernariato. Due giorni di arte, storia, collezionismo e passioni in uno degli edifici più iconici di Pescara.

Tra le vetrate del salone d’Annunzio una mostra di antiquariato di pregio con opere importanti di grandi maestri dell’arte antica con quadri, sculture, mobili e ceramica.

Con il patrocinio del Comune di Pescara, Assessorato alla Cultura, in collaborazione con Aurum – La fabbrica delle idee.

Una manifestazione che dopo il successo dei primi appuntamenti vede il trionfo del bello e della qualità all’interno del suggestivo edificio Aurum, sinonimo di bellezza e di storia, motivo d’orgoglio per l’intera collettività. Per questa terza edizione saranno circa 30 gli antiquari italiani che proporranno i loro tesori di assoluta eccezione, tra oreficeria, ebanisteria, maiolica, ceramica, numismatica, cartografia, dipinti, arredi, mobili e sculture.

Ingresso libero

Orario di apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 20.




MELONI: SE LO SCONTRO è di Cultura

Sembra evidente, tanti sono i segnali da raccogliere al riguardo, che il Governo di Giorgia Meloni intende riproporre la stagione delle ideologie che, invece, pensavamo fosse il caso di considerare definitivamente superata.

di Giancarlo Infante

3 Novembre, 2022

Alla Presidente del consiglio piace parlare di ragionevolezza. In realtà, vediamo che il mondo che la circonda non è affatto cambiato e che i giornali che la fiancheggiano sfornano di tutto fuorché ragionevolezza. Così come le loro giornaliste e i loro giornalisti nel corso dei talk show. Una politica del doppio binario?

L’impressione è che un certo mondo stia vivendo una fase di grande esaltazione che rischia di farci fare tanti passi indietro. Certamente, d’impedire che le valutazioni sugli atti di governo finiscano per riguardare il cuore in sé delle cose e non tutto ciò che fa loro da contorno. Sembra che San Paolo VI si raccomandasse spesso: poco zelo, per cortesia!

L’impressione è che si voglia trasformare una vittoria alle elezioni in un qualcosa d’altro e di ben più ambizioso. Siamo, però, di fronte ad un Governo “minoritario” nel Paese, e a maggior ragione sono minoritari Giorgia Meloni e i suoi di Fratelli d’Italia. Non hanno ricevuto il mandato di “cambiare” l’Italia secondo i loro criteri e non è stato affidato questo compito a personaggi chiamati addirittura a far parte dell’Esecutivo, sia pure in posizioni da sottosegretario, nonostante si siano sempre apertamente detti nostalgici del bel tempo che fu.

Ha fatto un grande scalpore che tra di essi vi sia Galeazzo Bignami: ha il gusto portare al braccio una fascia con la svastica dei nazisti. Se è questa la battaglia culturale che vuole impostare la signora Meloni, non ci siamo proprio. E questo è un qualcosa su cui è necessaria un’estrema chiarezza.

La nostra Zebretta commenta il provvedimento potenzialmente liberticida licenziato dal Governo con la scusa d’intervenire sui rave party non autorizzati (CLICCA QUI). Due giorni dopo, però, lo sgombero di quello di Modena per il quale sono state applicate le sacrosante norme già previste al riguardo. Anche questo sembra fare parte dell’atteggiamento culturale nuovo della destra italiana, tra le cui file fortunatamente sono presenti ampie parti formate da sinceri democratici e non animati da un mero spirito intollerante e autoritario.

Fatte queste premesse, in ogni caso, ben venga un confronto tra culture politiche.

È anzi quello che da anni sosteniamo necessario affinché la politica ritrovi la nobiltà e l’adeguato spessore troppo traditi nel corso del tempo a causa dello svilimento ideale dei nostri politici e dei partiti interessati solamente alla gestione del potere e alla ricerca del voto per il voto: quello che ha davvero stufato gli italiani costretti a trovare rifugio nell’astensionismo.

Chi vuole partecipare alla vita pubblica sulla base del pensiero forte che viene dall’ispirazione cristiana non può non trovare, anche a fronte dell’intenzione della destra di avviare un vero e proprio Kulturkampf, così come la sinistra ne ha uno tutto suo, la sollecitazione a mettersi in gioco in maniera del tutto specifico ed autonomo.




L’IMPEGNO POLITICO dei cattolici

Zamagni e l’altra idea

Abbiamo parlato del piagnisteo dei cattolici che si lamentano della propria irrilevanza. Una irrilevanza che è frutto anche dell’idea della dispersione in tutte le forze politiche, la famosa diaspora, e del fermarsi alla cosiddetta prepolitica, assieme ad altri vizi che, anche chi si dice cattolico, assorbe nel momento in cui entra a far parte del sistema.

Intervenendo a Bologna, in occasione del convegno «L’impegnò politico dei cattolici nell’attuale passaggio d’epoca. Diagnosi e prospettive» Stefano Zamagni, invece, ha presentato un’idea del tutto diversa sull’impegno politico dei cattolici.

Zamagni è parte dalla considerazione generale che il cristianesimo è una religione incarnata non una religione incartata, cioè sulla carta. Nel senso che sta dentro la storia di uomini che vivono in società. Spicca dunque la dimensione della politica. La diretta implicazione è che un cattolico non può disinteressarsi della politica. Poi, si può ragionare sui modi e sulle forme dell’interessamento.

Zamagni ha ricordato come già il cardinale Newman disse che i cattolici devono difendere la ragione e quindi la politica. Ma non una politica qualunque, bensì quella che si preoccupa della nostra convivenza.

La fase che viviamo –  ha aggiunto – è straordinaria e c’è una discontinuità rispetto al passato che va compresa. Viviamo una grande trasformazione e, quindi, i pensieri che hanno guidato la nostra azione fino ad oggi sono obsolete, ma noi continuiamo a seguirle.

Globalizzazione, intelligenza artificiale obbligano a fare i conti con una realtà nuova.

A suo avviso il difetto non sta nel fatto che mancano cattolici in politica, ma in quello che manca il pensiero cattolico in politica. Così quanti teorizzano la cosiddetta diaspora, utilizzando la metafora del “lievito”, compiono un errore tragico. Perché nell’agire politico in democrazia vale il principio di maggioranza e se di ciò non si tiene conto si sfocia inevitabilmente nell’irrilevanza. Per raggiungere la rilevanza è necessario raggiungere una “soglia critica” di sufficiente influenza da poter determinare certi esiti piuttosto che altri.

Zamagni ha ricordato che Giovanni Paolo II coniò per primo il termine strutture di peccato nella Sollecitudo Rei Socialis, ma questa enciclica non viene mai chiamata in campo e i riferimenti sono sempre all’individuo, mai all’assetto istituzionale. Come si fa a cambiare le strutture di peccato? con la politica. Le strutture si cambiano in Parlamento. E ciò comporta che i cattolici non possono più limitarsi al piano prepolitico.

https://www.politicainsieme.com/zamagni-e-laltra-idea-dellimpegno-politico-dei-cattolici/

Foto lavitacattolica.it




BORGO RURALE si torna a fare festa con vino novello, tipicità e divertimento

Il 12 e il 13 novembre la 23esima edizione dell’evento organizzato dalla Pro Loco

Treglio, 2 novembre 2022  – Il centro storico di Treglio, in provincia di Chieti, torna ad addobbarsi di cantine tradizionali con la 23esima edizione di Borgo Rurale. Lo storico evento dedicato al vino novello, castagne e olio nuovo si svolgerà sabato 12 novembre e domenica 13, dalle ore 18.30 in poi.

La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Treglio, si distingue da oltre un ventennio tra gli eventi nazionali di settore. Quest’anno giungeranno in paese numerosi pullman da ogni regione d’Italia e una comitiva arriverà dall’Austria. Un successo, quello di Borgo Rurale, raggiunto grazie all’organizzazione impeccabile, agli esclusivi allestimenti fatti a mano, alla qualità dei prodotti e alla dedizione dei tregliesi per l’evento che è diventato parte integrante del territorio e delle sue tradizioni. Circa 300 i volontari che lavoreranno all’iniziativa nel prossimo fine settimana. L’esperienza e le competenze di ciascuno di loro saranno preziose, anche quest’anno, per realizzare un evento che da sempre è sinonimo di eccellenza ed esclusività.

“Borgo Rurale è una manifestazione che ha come obiettivo principale la promozione dei prodotti tipici del territorio – ha spiegato durante la conferenza stampa di presentazione Francesco Conserva, presidente della Pro Loco -. Come sempre, noi dell’associazione Pro Loco ci siamo impegnati al massimo, con tanti sacrifici e tanto lavoro, per garantire ai nostri visitatori un evento ben organizzato in termini di sicurezza, di qualità e di accoglienza”.

Più di trenta i punti dove si potranno degustare vino e piatti tipici. Oltre al vino novello le cantine offriranno anche quest’anno Montepulciano abruzzese e vin brulè, delle cantine Collemoro, Citra, Casal Thaulero, Eredi Legonziano, Miglianico, Vini Casalbordino, Valle Martello e Spinelli.

Mentre le proposte gastronomiche saranno: maccarune alla trappitare, pancetta alla brace, arrosticini, pizz’e foje, sagnette ceci e peperone dolce, pallotte cace e ove, tacconi al sugo di baccalà, cif e ciaf, pizza fritta con e senza mortadella, salsicce alla spada, panini con frittata, salsicce e peperoni, pasta con zucca gialla e pancetta, crispelle. E poi i dolci della tradizione contadina e gli immancabili ceci e castagne alla brace. Ci sarà anche uno stand della Caritas, che devolverà in beneficenza il ricavato della vendita dei prodotti, e la famosa ruota della fortuna nella piazza centrale.

“Borgo Rurale è uno straordinario esempio di turismo ed accoglienza – ha commentato il sindaco di Treglio Massimiliano Berghella nella conferenza stampa di questa mattina – una manifestazione che nel tempo ha saputo rinnovarsi, garantendo sempre la qualità del cibo proposto e la cura negli allestimenti, che ricostruiscono perfettamente la tradizione culturale del territorio”.

Tante le note musicali che accompagneranno le due serate. Il sabato si esibiranno: Etnikantaro (piazza San Giorgio), Italy Stereo Sound Band (via Roma), Apollo Rock Band (via Centrale), Acoustic Double Trio (via Orientale), Gruppo Transumanza (largo Cavilloso), Maccabbarri (itinerante). I gruppi di domenica saranno: 60 Special Live Music (piazza San Giorgio), Acoustic Band (via Roma), Greasers (via Orientale), Zullimania (via Centrale), Sketck (largo Cavilloso), Il Grappolo Sonoro (itinerante).

Saranno allestiti angoli riservati ai piatti gluten free, il baby parking per i più piccoli e l’area camper.

Il servizio navetta sarà disponibile dalle ore 17.30 in poi, con partenze dal piazzale della Pietrosa (Lanciano), dal quartiere S. Rita (Lanciano) e dal Thema Polycenter (Rocca S. Giovanni). Inoltre, partiranno autobus da Termoli, Chieti e Pescara.

Come sempre, nulla è lasciato al caso a Borgo Rurale. Le cantine allestite in maniera meticolosa e perfettamente incastonate nell’architettura rurale del borgo, i piatti tipici della cucina frentana preparati al momento dalle massaie del paese e tanto divertimento. La 23esima edizione sarà una grande festa e l’atmosfera gioiosa che riempirà i vicoli del centro storico sarà quella di sempre. Quella che piace tanto ai numerosi visitatori che non perdono un’edizione del festoso e coinvolgente evento. 

Barbara Del Fallo




IL CAMPIONATO CSEN KARATE al Palatricalle

Nell’inclusione uno dei suoi capisaldi

Chieti, 2 novembre 2022. Il 30 ottobre 2022 al Palatricalle di Chieti si è tenuto il campionato regionale Csen di Karate. La competizione sportiva ha coinvolto atleti più piccoli con le prove del Percorso, Gioco Tecnico del Palloncino e Kata; e atleti più grandi di età con lo svolgimento di Kata superiori.

 Il campionato regionale ha visto la partecipazione di numerosi atleti di tutte le età che hanno in comune una passione nel cuore: il Karate, un vero e proprio stile di vita che si fonda su nobili principi.

Difatti, l’evento Csen ha avuto lo scopo di promuovere il Karate, una disciplina che induce ad una sana competizione sportiva e  l’inclusione è uno dei suoi capi saldi. 

Il campionato regionale diviene così un evento eccezionale dove i Kata (forma in italiano) si trasformano in uno spettacolo dinamico dove entrano in gioco velocità, respirazione, coordinazione, gestualità e ritmo dell’atleta.

A tal proposito ha commentato il Maestro Agostino Toppi, responsabile Karate Csen Abruzzo:

 “Eseguire un kata insegna ad acquisire forza attraverso un movimento fluido e armonioso e in particolar modo a stimolare la concentrazione grazie all’unione di mente e corpo.  Tutti aspetti importantissimi non solo in una gara sportiva, ma fondamentali nella vita di ogni giorno.

Inoltre, – ha spiegato Agostino Toppi- la competizione sportiva si è rivelata un momento prezioso per l’atleta per poter entrare in diretto contatto con l’altro che non è visto più come un semplice avversario, bensì come un’occasione per migliorarsi e per superare i propri limiti. 

Gara dopo gara, – ha continuato Toppi – l’atleta percorre un cammino soprattutto interiore per raggiungere la vittoria più grande: credere nel proprio valore.

Un ringraziamento speciale a tutte le società che hanno partecipato al campionato regionale ed hanno contribuito a rendere questo evento speciale. Un grazie di cuore allo CSEN Abruzzo e alla ASD Area3 di Chieti con la presidente Claudia Belfatto che ha permesso la realizzazione di questo meraviglioso momento di competizione e di crescita” ha ringraziato il Responsabile Karate Csen Abruzzo.




STUDENTI ORTONESI CATALIZZATI con Halloween party presso Megà Disco Dinner

Azione collettiva, socialità, confronto e soprattutto non sballo

Pescara, 2 novembre 2022. La comunità scolaresca di Ortona nella serata del 30 ottobre si è raccolta animosamente per festeggiare Halloween presso Megà Disco Dinner, quale fiore all’occhiello tra i locali notturni di Pescara.

Il festeggiamento ortonese di Halloween si è preposto con animosità e partecipazione alle varie attività disco dinner, con un’intensa azione collettiva, contraddistinta sia dalla funzione sociale a sia da quella più ludica e ricreativa. Il successo di Halloyeen party del 30 ottobre è stato determinato dal sold out della discoteca, per via della viva e nutrita partecipazione dei giovani studenti non solo ortonesi ma, come pure delle zone limitrofe come Lanciano e Orsogna. 

L’evento organizzato dal concittadino Giacomo Radogna, che da sempre porta a cuore i giovani ortonesi, vanta professionalità, appeal e seguito tra i gruppi giovanili e non di Ortona, dato che solitamente si diletta nell’organizzare sulle spiagge locali o presso il Megà Disco Dinner, eventi ludici e socio-aggregativi tra ragazzi di varie fasce di età, al fine della socialità collettiva e del sano e spensierato divertimento.

Halloween party 2022 organizzato, con circa tre settimane di attività e con la complicità sinergica di una rete di ragazzi di tutte le scuole superiori di Ortona, ha determinato un punto catalizzatore di socialità dato che la proposta dell’iniziativa ortonese si è propagata verosimilmente tra svariati soggetti con capacità aggregativa di varie fasce di età e di altre zone attigue e limitrofe come quella frentana.

L’organizzazione dell’evento ha previsto pure servizi navetta da Ortona, Lanciano e Orsogna per meglio raggiungere la Città rivierasca e godersi appieno la tranquillità di poter trascorrere una serata all’insegna del sano divertimento e della spensieratezza dei non solamente i più giovani e non ma, come pure degli adulti in genere. Accorgimenti attenti ancora, come il drink analcolico, il timbro per minorenni e la chiusura della discoteca intorno alle 02.30, rimarcano sempre un divertimento all’insegna della sana socialità e giosità di poter trascorrere una serata all’insegna della felicità. 

Di buon auspicio sono quelle iniziative poste all’insegna del sano divertimento e della socialità come quella di Alloween party giacché genitori titubanti nel mandare i propri figli a trascorrere la serata del 30 ottobre presso una grande discoteca come Megà Disco Dinner di Pescara, ritenuta dagli addetti del settore tra la più di grido e mood non solo del momento ma degli ultimi anni, si sono alla fine complimentati per la riuscita dell’evento cd. “serata top”, per via dell’organizzazione della navetta, del drink analcolico e del trend e dell’atmosfera creatasi intorno all’evento dato che, in continuazione i soggetti si collegavano su instagram e altri social per caricare o vedere storie dirette al fine della sponsorizzazione positiva della serata.

Florani Laura




NO SICUREZZA, No Rave Party

Provvedimento giusto; da rivedere e migliorare per la tutela dei diritti

Sicuramente da migliorare questo provvedimento contro i rave party abusivi, ma un freno agli eventi disordinati, promiscui, imprevedibili che si consumano nei luoghi più strani ed impensabili del nostro territorio, è più che dovuto.

Eventi che richiamano giovani da ogni parte d’Europa, con divertimento, coinvolgimento e socializzazione, ma anche con tanto disordine e terreno fertile per facili illeciti, illegalità, pericoli per la salute e tante altre cose ancora poco confortanti per l’incolumità e la sicurezza pubblica.

Giusto muoversi, giusto intervenire, soprattutto giusto rivedere e migliorare un provvedimento, molto carente per taluni aspetti di tutela dei diritti, ma tutto necessario ed utile nell’interesse generale della comunità civile.

nm




ABBÀ PADRE, del pescarese Roberto Battestini

Nuovo volume a fumetti della collezione Neo Comics, in uscita il 3 novembre 2022

Pescara, 1° novembre 2022. L’autore di questo volume è il fratello di Rolando e Pasquale, membri della Banda Battestini, gruppo criminale che imperversò in centro Italia tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento. In Abbà Padre l’autore riflette sul proprio rapporto con il padre, figura ambigua e sfuggente e, soprattutto, patriarca di questa famiglia dal vissuto così tragico.

Angelo Biasella, Neo Edizioni

ABBÀ PADRE

Roberto è un fumettista che ha scritto e disegnato storie diverse: dissacranti, erotiche, tenere, evangeliche. Roberto è, però, anche il fratello di Pasquale e Rolando, due membri della Banda Battestini che ha imperversato in Italia compiendo omicidi e rapine. Roberto è anche, e forse soprattutto, il figlio di Abbà, termine aramaico usato in ambito biblico che significa una cosa molto semplice e dolce, ma anche terribile: papà. Con questa figura paterna così ingombrante, Roberto non ha mai finito di confrontarsi, nonostante il percorso di cura, emancipazione, conversione e rinascita affrontato. Oscillando tra autolesionismo e sensi di colpa, l’autore affronta con difficoltà la propria relazione con un padre sfuggente e depresso, la cui negatività è per lui fonte di rabbia , mitigata però da sincero amore: una relazione contrastata, ricca di colpi di scena, tradimenti e flashback in cui anche i banali eventi quotidiani assumono un valore simbolico, talvolta comico e dagli sviluppi inaspettati, sullo sfondo della tragica ma anche profondamente umana e tenera storia della famiglia Battestini.

BIO AUTORE

Roberto Battestini è un disegnatore, grafico, e docente di lingue straniere. Come fumettista esordisce nel 1997, collaborando successivamente con alcune delle principali realtà editoriali italiane. Le sue opere, che si muovono tra fumetto erotico, vite di papi e santi, saggistica e autobiografia, vincono diversi premi nazionali. Inizia a raccontare le complesse e dolorose vicende della propria famiglia nel 2009 con Fratelli (Bottero Editore) e poi con A caro sangue (001 edizioni, 2018),  in cui mette a nudo il rapporto con i propri fratelli, membri di una banda criminale. Abbà Padre aggiunge un ulteriore capitolo al racconto della storia dell’autore, concentrandosi sul complesso e spesso difficoltoso rapporto con una figura paterna costantemente avvolta nel mistero.




È NATA UN’ORCHESTRA. Festival  delle Culture 2022

È nata una nuova orchestra a L’Aquila ed è nata come è naturale che avvenga, ovvero attraverso il ritmo, il conoscersi, il suonare insieme, la contaminazione di lingue e strumenti e la voglia naturale di creare.

L’Aquila, 1° novembre 2022. L’occasione è stato il Festival delle Culture 2022, il nuovo format del L’Aquila Film Festival che pone al centro della scena alcuni tra i tanti cittadini aquilani di origine straniera ai quali è stato chiesto di raccontare le proprie Culture di origine.

Incontrandosi e conoscendosi in tanti hanno condiviso la propria passione verso la Musica spingendo così gli organizzatori del L’Aquila Film Festival a dare vita all’Orchestra Poli culturale di Piazza Palazzo organizzando il primo concerto proprio per l’apertura del Festival delle Culture il giorno 2 novembre dalle ore 18:00 insieme all’allestimento di un aperitivo multietnico preparato dai ragazzi della Comunità 24 Luglio.

La prima esibizione in assoluto è fissata per mercoledì 2 novembre alle 18:00 all’Auditorium del Parco, proprio in apertura del 1° Festival delle Culture; si esibiranno dodici artisti provenienti da quattro continenti e otto Nazioni:  Asaref Howladir (Bangladesh, vocalist e ballerino), Loris Coccia Colaiuta (Italia, clarinetto), Bruno Morello (Argentina, chitarra e voce), Alain Jackson Bizimana (Burundi, basso e piano), Armando Rotilio (Italia, percussioni), Sima Mahdiyar (Afghanistan, chitarra), Karaba Coulibali (Burkina Faso, Kora e percussioni), Emanuele Castellano (Italia, pianoforte), Sebastian Alvarez (Perù, percussioni), Tayyab Aziz (Pakistan, voce), Fabrizio De Melis (Italia, violino, chitarra e armonica) e Zamarod Khademi (Afghanistan, chitarra),  Zarifa Hussaini (Afghanistan. voce).

Un battesimo in chiave di violino che non è possibile perdersi con la certezza che la nuova Orchestra Policulturale di Paizza Palazzo non si fermerà qui…

Il programma completo del Festival delle Culture 2022 è disponibile sul sito del L’Aquila Film Festival www.laquilafilmfestival.it




STA NASCENDO UN CAMMINO di seimila chilometri

Si chiamerà il Cammino di Margherita

Ortona, 1° novembre 2022. Sarà questo il nuovo progetto delle associazioni tutte ortonesi Progetto Ortona 2.0, SearchGo e NoveZeroSei per promuovere e valorizzare il territorio abruzzese, nazionale ed europeo.

Una camminata attraverso i casati e i feudi di Margherita d’Austria, figlia naturale di Carlo V d’Asburgo e governatrice dei Paesi Bassi spagnoli e duchessa di Firenze, Parma e Piacenza.

Si vuole portare il turismo storico dal centro del mediterraneo al nord Europa – annuncia Franco Cespa, responsabile del progetto – ci saranno le tappe obbligate nelle città dove Margherita d’Austria ha vissuto, dove la storia e la gastronomia del XV secolo e quella di oggi fanno da sfondo a rappresentazioni, sfilate e festeggiamenti storici narrati anche dallo spettacolo teatrale dei NoveZeroSei.

“Con questo cammino vogliamo far ripercorrere le vie che Margherita fece durante la sua nobile vita, unendo i paesi, i borghi e i punti d’interesse che si trovano lungo il trekking”. Spiega Francesco Bernabeo, presidente di SearchGo e continua – un progetto ambizioso, di respiro  Europeo e completamente ad impatto zero per l’ambiente. Nel breve tempo partiremo ufficialmente con la realizzazione delle prime tracce, anche grazie ai comuni che decideranno di supportare logisticamente il progetto.

“Entro cinque anni, contiamo di far diventare il Cammino di Margherita e tutte le sue varianti, il trekking più lungo del mondo”.

Il 2 novembre 2022, presso la Sala Eden di Ortona alle ore 10:30, ci sarà la prima presentazione del progetto. Il nostro invito è valido per tutte le aziende, associazioni e privati che vorranno entrare a far parte del progetto e realizzare con noi qualcosa di grandioso.

Foto https://ortona.italiani.it/il-cinquecento-di-ortona-dall-invasione-turca-a-margherita-d-austria/




LE CHIAVI DEL PARADISO andando incontro ai poveri

Domenica, 30 novembre 2022, ore 18:05 Basilica del Volto Santo

Manoppello, 31 ottobre 2022. Dio nella Bibbia ci viene incontro con parole con fatti e con segni. Oggi viene con un fatto. Luca, infatti, mette in evidenza la potenza della Misericordia: Gesù incontra un pubblico peccatore [l’umiltà è molto gradita a Dio] il cui nome è Zaccheo, ladro riconosciuto da tutti perché capo di quelli che raccoglievano le tasse per i Romani arricchendosi.

Zaccheo, di bassa statura, sale sul sicomoro per conoscere Gesù. Un desiderio, come quello di tutti noi, recondito, nascosto. Gesù invece scompone i suoi/nostri piani: si ferma, lo chiama e lo invita a preparargli un pranzo a casa sua, ma la gente mormora [quali sono i ns sentimenti verso le persone disoneste ?]

Questa gente, però, non conosce Gesù che è il buon pastore, che corre alla ricerca della pecora smarrita lasciando il gregge; Gesù viene per i peccatori e non per i giusti, ed oggi dice che è venuto a salvare ciò che era perduto !

Sappiamo dunque che Zaccheo dona la metà ai poveri e risarcisce le vittime delle sue disonestà, dunque, andando incontro ai poveri.

I poveri stanno alle porte del Paradiso ed hanno le chiavi per farci entrare.

Raccogliamo dunque i frutti




CARI GIOVANI, domenica 20 novembre vivremo insieme la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù

In preparazione all’evento di Lisbona, che si terrà nell’agosto 2023

Teramo, 31 ottobre 2022. Papa Francesco ci ha invitati a riflettere sul comportamento di Maria descritto nel Vangelo di Luca: “Si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Maria era stata informata che sua cugina Elisabetta era anche lei in attesa di Giovanni.

Perché Luca ha voluto sottolineare e tramandare a tutti noi un tale atteggiamento che, soprattutto nella nostra società contemporanea, non rivela nulla di nuovo?

Tutti hanno fretta?

Ma per andare dove?

Corro per costruire o per distruggere?

Cari giovani,

accogliendo l’invito di papa Francesco vorrei proporvi di verificare se il nostro alzarci e “andare in fretta” (cf. Lc 1,39) è un’abitudine o una ripartenza, una routine o una scelta di vita.

Per ripartire bisogna essere riposati!

Molti sono sempre di fretta perché non riposano. Dormono ma non riposano.

È importante verificare se il dormire è per dimenticare o per riposare.

Anche noi possiamo dormire, svegliarci ed essere ancora stanchi.  Di fronte a questa esperienza molti preferiscono evitare il sonno, sostituendolo con altre modalità che ci aiutino a dimenticare.

Avere fretta per dimenticare!

Cari amici,

vorrei proporvi di dormire per riposare.

Riposare perché siamo contenti di ciò che abbiamo fatto. Forse potevamo fare di più e meglio: ma ora riposiamo per ripartire domani!

Siamo consapevoli di come abbiamo vissuto il tempo?

Prima di addormentarti fermati e fai la sintesi della tua giornata. Molte volte ci vergogniamo di fare l’esame di coscienza! Una scelta superata!

In realtà è la via per riposare e ripartire! In fretta! È la fretta di chi vuole costruire e non distruggere.

Come Maria!

Lei aveva incontrato Colui che non dorme mai, ma riposa.

Quel Bambino che pian piano cresceva in lei gli ricordava che anche Dio il settimo giorno si riposò (cf. Gen. 2, 2-3).

Dopo l’impegno, il riposo!

Non aver paura del riposo. Evita, invece, il dormire per dimenticare.

Il riposo ti fa alzare e andare in fretta. La perdita della memoria ti illude e ti fa correre per inerzia senza sapere dove stai andando!

Maria si alzò e andò in fretta perché aveva con sé Gesù!

Lui non dorme, ma riposa!

È il riposo di chi vuole servire e partecipare alla costruzione della comunità nella quale siamo inseriti, a cominciare dalla nostra famiglia.

In attesa di incontrarvi nelle diverse tappe che ci prepareranno alla Giornata Mondiale della Gioventù vorrei ricordarvi con grande gioia che Gesù è risorto per aiutarci a riposare e a non dormire!

Alzati e riparti in fretta!

+ Lorenzo, vescovo

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Le prossime tappe

Sabato 5 novembre: Pellegrinaggio dei maturandi e universitari ad Assisi

Sabato 19 novembre a Teramo: Incontro dei giovani in preparazione alla XXXVII Giornata mondiale della gioventù




DUE PESCATORI DI FRODO. Individuati dalla Guardia Costiera Giulianova

Provenivano da fuori regione i due pescatori fermati dagli uomini dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova e dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto degli Abruzzi

Giulianova, 31 ottobre 2022. L’operazione di contrasto alla pesca illegale è stata avviata a seguito di alcune segnalazioni di cittadini rosetani, allertati dalla presenza in mare di luci subacquee a ridosso della costa.

I militari della Capitaneria porto si appostavano in piena notte sul litorale, sorprendendo i due pescatori di frodo appena usciti dall’acqua, che tentavano invano di ritornare in mare.

Accompagnati presso la sede della Guardia Costiera di Giulianova, gli venivano contestate sanzioni di importo pari a 2000 euro, per aver effettuato attività di pesca subacquea in tempi vietati, sequestrate le attrezzature adoperate ed il prodotto ittico pescato illecitamente.

Il Comandante Alessio Fiorentino dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova evidenzia: “Grazie alla collaborazione dei cittadini siamo riusciti a contrastare un fenomeno di pesca illegale, organizzato da soggetti provenienti da altra regione, che causa un danno alla filiera della pesca, poiché queste attività determinano l’immissione di prodotto ittico non tracciato e creano un danno concorrenziale a discapito dei commercianti e dei pescatori che svolgono il proprio lavoro nel rispetto delle regole”.

Il prodotto ittico sequestrato, appena pescato ed in ottimo stato di conservazione, è stato donato alla Caritas diocesana di Teramo-Atri, previa attestazione della Asl di Teramo.

La presenza e le attività della Guardia Costiera, per la deterrenza e repressione della pesca di frodo, continueranno nei prossimi giorni anche nel resto del Circondario marittimo di Giulianova. 




DALL’EUROPA ALLA RISERVA BORSACCHIO a Roseto degli Abruzzi

Quasi cento studenti da Spagna , Germania, Olanda

Roseto degli Abruzzi, 30 ottobre 2022. Grazie ad un progetto Erasmus dell’istituto Comprensivo 2 di Roseto degli Abruzzi,  quasi un centinaio di studenti provenienti da diverse nazioni d’Europa, sono nella nostra città. Fra le molte attività coordinate dall’istituto è stato scelto di svolgere una giornata nella Riserva Borsacchio e nel Borgo di Montepagano con Le guide del Borsacchio e Vecchio borgo.

Le ragazze ed i ragazzi sono rimasti sorpresi nello scoprire la natura della Riserva, le dune, le specie di flora e fauna e le storie e le leggende del nostro territorio.

Dalla Riserva siamo saliti al borgo di Montepagano per visitare l’incredibile museo delle Arti materiali e il borgo grazie a Vecchio Borgo. Una giornata che ancora di più fa comprendere come il futuro passi dalla sostenibilità, dalla valorizzazione del territorio.

Con momenti come questi si creano legami, ricordi e amore per un territorio. Come sempre cerchiamo di essere una voce narrante del territorio per renderlo attrattivo.

Guide del Borsacchio




IN MEMORIA di Antonio Russo

Ecco i cinque premiati del Premio Nazionale sul Reportage di Guerra

Francavilla al Mare, 30 ottobre 2022. Una giornata all’insegna della riflessione quella dedicata al 10° Premio Nazionale sul Reportage di Guerra che si è tenuto (sabato 29 ottobre) a Palazzo Sirena di Francavilla al Mare (Ch) in memoria del reporter di guerra Antonio Russo che è stato ricordato nella sua città natale in occasione del 22esimo anniversario della morte: l’inviato di Radio Radicale fu ucciso vicino a Tbilisi (Georgia), dopo essere stato rapito e torturato nella notte tra il 15 e 16 ottobre del 2000. Proprio il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, ha sottolineato durante l’evento come “Antonio ha raccontato la guerra fuori dai riflettori ed è stato ucciso per questo. Antonio ha scelto una guerra che nessuno raccontava. L’uccisione di un giornalista italiano non ha trovato alcun riscontro serio da parte dell’autorità giudiziaria”.

La giornata è iniziata con la formazione, e quindi con un appuntamento rivolto alle scuole, ed uno dedicato all’aggiornamento professionale per i giornalisti; durante la premiazione poi, parole cariche d’orgoglio e di emozione da parte del sindaco di Francavilla al Mare, Luisa Russo, entusiasmo e grandi propositi per le prossime edizioni nelle parole dell’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino. Tra i giurati presenti alla premiazione: Gabriella Simoni (TG5), Guido Alferj (ex Messaggero), Toni Capuozzo (Mediaset) Simone Gambacorta (Odg Abruzzo).

“Il messaggio di Antonio Russo è più vivo che mai – ha spiegato il giornalista e reporter di guerra Toni Capuozzo – in questi mesi di guerra in Ucraina. Una guerra non lontana che ha generato tifoseria e narrazioni di parte. Antonio aveva scelto una parte, quella dei civili, quella della gente in cui tutti perdono. Il buon giornalismo è scomodo per tutti e deve stare solo dalla parte delle persone”.

Cinque i premi conferiti e realizzati da Lupo Gioielli: il premio alla memoria è stato assegnato ad Andy Rocchelli, fotoreporter freelance ucciso nel 2014 in Donbass da un colpo di mortaio sparato dall’esercito ucraino; a ritirare il premio c’era il padre Rino. Ad Alfredo Bosco, fotoreporter freelance impegnato in Ucraina il premio alla fotografia; a Nico Piro, inviato della redazione esteri TG3 con una lunga esperienza in Afghanistan il premio per la televisione; premio anche per Jacopo Ottenga, giornalista freelance di Ortona (Chieti) autore del podcast sull’uccisione di Russo intitolato ‘La congiura del silenzio’ (podcast); Francesco Semprini, giornalista della Stampa, inviato di guerra in Ucraina è stato premiato per la sezione carta stampata.

La cerimonia di proclamazione dei vincitori è stata presentata dal giornalista Rai, Paolo Di Giannantonio; grande emozione sul palco per l’intervento musicale del cantautore abruzzese Nicola Pomponi, in arte Setak e per il reading dell’attrice Lorenza Sorino, con Lettera di una madre, Beatrice Russo.

L’organizzazione del Premio, la cui direzione artistica è stata affidata allo scrittore Peppe Millanta, fondatore della Scuola Macondo di Pescara, è stata invece curata dell’agenzia di comunicazione Mirus. Tra le istituzioni presenti anche il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e l’Assessore regionale alle Attività produttive, Daniele D’Amario. Sul palco anche i saluti del presidente della Fondazione Antonio Russo, Michele Russo.

Alessandra Renzetti




LA CULTURA DEL VOLONTARIATO e i ricordi degli over 65

Incontri con gli studenti del De Petra e dell’Algeri Marino

Casoli, 29 ottobre 2022. Con una serie di incontri nelle scuole, ha preso il via il progetto “L’Altro e noi – Tra memoria, presente e futuro” che l’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara (capofila) sta attuando grazie al finanziamento stanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo nell’ambito del bando destinato al Terzo Settore. Agli incontri prendono parte gli studenti alcune classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “G. De Petra” e del liceo scientifico dell’Istituto di Istruzione statale superiore “Algeri Marino”.

Il progetto punta a promuovere la cultura del volontariato e della cittadinanza attiva, in particolare tra i minori, a contrastare le solitudini involontarie nella popolazione anziana attraverso azioni di coinvolgimento attivo e partecipato e, infine, a sviluppare e rafforzare il rapporto intergenerazionale tra le due fasce di età per la trasmissione dei saperi. Oltre a Casoli, partecipano alle numerose attività in programma i Comuni di Gessopalena e Torricella Peligna (Chieti).

“Gli incontri nelle scuole sono tenuti dai nostri operatori e incentrati sulla cultura del volontariato e sull’importanza del donarsi agli altri – spiega Antonella Allegrino, presidente dell’Associazione ‘Articolo 3’ – Sono in programma anche le testimonianze dei volontari dell’Avis e quelle di 20 over 65 originari dei tre territori coinvolti nelle attività. Questi ultimi racconteranno ai minori quali erano le modalità del vivere e dell’aiutarsi ai tempi della loro gioventù. I ricordi degli anziani saranno di ispirazione ai giovani per la realizzazione di disegni che parteciperanno a un concorso bandito nelle due scuole. Ne verranno selezionati 5 che serviranno come base per la creazione di 3 murales a Casoli, 1 a Gessopalena e 1 a Torricella Peligna. Proseguiremo con altre attività come i check up medici gratuiti per over 65 e minori, la consegna di scatole con prodotti igienici e farmaci alle famiglie disagiate e l’organizzazione di giochi che coinvolgeranno tutte le fasce di età”.

Il progetto “L’Altro e noi” è stato ideato ed è coordinato dall’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara che ha come partner le Avis comunali di Casoli, Gessopalena e Torricella Peligna e come collaboratori l’Istituto di Istruzione statale superiore “Algeri Marino”, l’Istituto comprensivo “G. De Petra” e il Comune di Casoli; i Comuni di Torricella Peligna e di Gessopalena.

Il progetto è finanziato dal Ministero delle Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo; attuazione artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore – Sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore. Accordo di programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Abruzzo. D.M. n. 9/2021 Risorse Accordo di programma Anno 2021. Determina di approvazione dell’Avviso Pubblico DPG022/54 DEL 28.04.2022. 




QUATTRO GRANDI OPERE per un milione di euro

Tra gli interventi: la messa in sicurezza della pinetina di Vallevò, il consolidamento della frana Novella-Santa Calcagna, il ripascimento delle  scogliere e il progetto Pinqua

Rocca San Giovanni, 29 ottobre 2022 –  Quattro le opere finanziate per un totale di un  milione di euro di investimenti a Rocca San Giovanni, grazie all’impegno fattivo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabio Caravaggio, che incassa importanti risultati dopo mesi di lavoro attento e costante.

Il primo finanziamento ottenuto, pari a 200.000 euro, è destinato al consolidamento della frana in località Novella – Santa Calcagna,  che  nella notte del 18 febbraio 2022 ha messo in ginocchio per alcune settimane la viabilità cittadina. Fondi, questi, ottenuti grazie all’immediata attivazione della procedura prevista dalla L.R. 36/2020 da parte dell’amministrazione comunale, in stretta collaborazione con gli uffici del Genio civile regionale.

È di ieri, invece, la notizia del finanziamento pari a 500.000 euro destinato al ripascimento delle scogliere in località Punta Isolata e in gran parte alla messa in sicurezza della Pinetina di Vallevò. Dopo il devastante incendio dell’estate del 2021 e dopo anni e anni di totale abbandono dell’area, l’amministrazione comunale, appena dopo il suo insediamento, ha introdotto un’intensa attività di intervento sulla pinetina. Squadre di cittadini volontari, associazioni, protezione civile e carabinieri forestali hanno collaborato alla pulizia della zona e alla riapertura dei canali perimetrali di raccolta delle acque, che erano vetusti e mai manutenuti. Un lavoro portato subito all’attenzione dei membri della giunta regionale d’Abruzzo ai quali, invitati dal sindaco sul posto per un sopralluogo, è stata spiegata l’importanza di ottenere risorse necessarie alla salvaguardia, alla tutela e alla rivitalizzazione di questo “polmone verde”. Appello pienamente accolto e la notizia del finanziamento ne è dimostrazione concreta.

Ai 700.000 euro di investimenti su descritti si aggiungono, inoltre, i circa 300.000 euro del Progetto Pinqua destinati a Rocca San Giovanni che è stata inserita tra i 27 Comuni della macroregione “Costa dei Trabocchi”, per interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana. Un progetto sul quale gli uffici tecnici comunali e regionali stanno lavorando in questi giorni.

“Le economie reperite sono frutto di un impegno intenso e costante – afferma il sindaco Fabio Caravaggio – e premiamo tutta la comunità di Rocca San Giovanni.”. “Ringrazio indistintamente  coloro i quali si sono prodigati fattivamente per ottenere questo importante risultato, ribadendo l’importanza della collaborazione tra ente locale ed enti sovracomunali – aggiunge -. Un vivo ringraziamento lo rivolgo al governatore d’Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, e al sottosegretario, Umberto D’Annuntiis, più volte in visita a Rocca San Giovanni per verificare sul posto le nostre serie esigenze. Un doveroso ringraziamento va anche all’assessore regionale all’Ambiente, Nicola Campitelli, che si è adoperato in prima persona per il reperimento delle economie del progetto Pinqua”.

“Sono soddisfatto e felicissimo per i finanziamenti ottenuti grazie alla nostra attenzione e perseveranza –  afferma il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici Erminio Verì – un risultato che premia, tra gli altri, tutta la comunità di Vallevò molto penalizzata dagli eventi funesti subìti nel corso degli ultimi anni. Un grande e concreto esempio di collaborazione e sinergia tra amministrazioni locali, istituzioni e cittadinanza attiva”.

Barbara Del Fallo




HALLOWEEN AL MAXXI L’AQUILA: aperture straordinarie, laboratori e visite gratuite

Da novembre ripartono in museo le attività di educazione e approfondimento culturale con laboratori per famiglie, workshop creativi per adulti, visite guidate, proiezioni e poi concerti, presentazioni di libri e appuntamenti dedicati al Metaverso

L’Aquila, 28 Ottobre2022. Riprendono con l’autunno le attività educative per giovani, adulti e famiglie al MAXXI L’Aquila con un fitto cartellone di date e di eventi a partire dalle giornate dedicate ad Halloween con laboratori, aperture straordinarie e visite guidate gratuite.

Si parte con MAXXI Halloween, un divertente laboratorio per famiglie con bambine e bambini dai 5 anni in su pensato per celebrare la festa più spaventosa dell’anno, alla scoperta di alcune installazioni della mostra Afterimage tra fantasmi, cacciatori e sinistre creature. Già sold out l’appuntamento di domenica 30 novembre. Posti disponibili invece per la data di Lunedì 31 ottobre alle 18. Per partecipare occorre prenotarsi all’indirizzo: https://maxxilaquila.art/evento/maxxi-halloween-31ott2022/.

Sempre nei giorni di Halloween aperure straordinarie del museo nelle giornate di lunedì 31 ottobre (dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17.30 alle 00.30) e di martedì 01 novembre dalle 10:00 alle 19:00. Visite guidate gratuite fino a esaurimento posti previo acquisto del biglietto del museo lunedì 31 ottobre alle 22.30 e  martedì 1° novembre alle ore 17.00.

I laboratori per famiglie andranno avanti nei mesi di novembre e dicembre e saranno dedicati agli artisti presenti nella mostra Afterimage curata da Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini allestita in museo dallo scorso luglio. Si comincia da Hana Miletic il 12 novembre per poi continuare nel mese di dicembre con appuntamenti dedicati a Benni Bosetto (sabato 3), Frida Orupabo (giovedì 8) e Thomas Demand (lunedì 26). A questi si aggiungeranno poi altre date dedicate al Natale.

Una novità per il MAXXI L’Aquila saranno invece i workshop per adulti e ragazzi. Due appuntamenti al mese, in novembre e dicembre, per creare lasciandosi ispirare dalle opere esposte in mostra di Benni Bosetto e Thomas Demand. Continua, inoltre, il  ricco programma di visite guidate per scoprire Palazzo Ardinghelli e la mostra in corso.

Sempre nel mese di novembre, il MAXXI L’Aquila ospita il ciclo Film Screening con la proiezione di lavori dedicati alla vita e alle opere di tre grandi interpreti della creatività contemporanea: Aldo Rossi Design di Francesca Molteni e Mattia Colombo (12 novembre), Alik Cavaliere. L’universo verde di Nino Cannatà (19 novembre) e Beverly Pepper – a passage of time di Luca Cococcetta e Marco Zaccarelli (26 novembre). Tutti gli appuntamenti del ciclo sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Un novembre particolarmente ricco durante il quale in museo si terranno anche presentazioni di libri, concerti e appuntamenti dedicati al MAXXIVERSO, la sede virtuale che il MAXXI ha aperto nel metaverso. Il calendario è in costante aggiornamento e tutti gli appuntamenti vengono pubblicati sul sito maxxilaquila.art.

Il MAXXI L’Aquila osserva al momento l’orario invernale con le seguenti aperture: giovedì 9 – 13

venerdì  9 – 13 e 16 – 19, sabato e domenica 10 – 19.

Elisa Cerasoli




L’INVERSIONE DEI POLI. Cosa è successo in politica da Nilde Iotti a Giorgia Meloni?

Riflessioni sullo storico risultato elettorale dell’Italia del 25 settembre 2022.

di Mira Carpineta

Nel 2012, ma per diversi anni prima e dopo, in un periodo di tranquilla decadenza culturale, si diffusero una serie di teorie: complottiste, apocalittiche, di sconvolgimenti globali, di nuove filosofie e nuovi concetti sociali, che profetizzavano ogni genere di iattura per il pianeta. Dalla profezia dei maya alla new age, dal piano Kalergy all’asteroide in rotta di collisione, tutto indicava una fine imminente. Una di queste teorie riguardava l’inversione dei poli magnetici terrestri con relative disastrose conseguenze.

Nel frattempo, il villaggio diventava sempre più globale anche e soprattutto grazie all’esplosione della tecnologia legata alla rete internet.  L’economia si omologava in tutti gli stati e si amalgamava in un composto che travalicava i confini. L’Unione Europea disquisiva sulla curvatura delle banane e le sue direttive annullavano le diversità materiali dei prodotti, le peculiarità dei territori, dall’alimentazione, all’agricoltura, dal manifatturiero all’energia, dagli appalti pubblici alle regole produttive. Nasceva il Mercato Unico Globale con annessi e connessi onori e oneri. Generalmente gli onori riguardavano le grandi multinazionali e gli oneri i piccoli imprenditori locali, sempre più sopraffatti dalle forze impari in campo.

E la politica?

In questo melting pot economico finanziario la politica ha avuto un ruolo determinante, accogliendo o favorendo azioni, che spesso sono andate a discapito del Paese che le recepiva, in nome di un globalismo che avrebbe, in teoria, arricchito le società ampliando la platea di mercato.

In Italia la fine del berlusconismo coincide con una profonda crisi economica, deflagrata nel 2009 in America con il fallimento della Banca Lehman Brothers e della cosiddetta “finanza creativa” che coinvolse l’intero sistema economico-finanziario mondiale.  L’Europa intera si trovò a fare i conti con un mostro chiamato “spread” e che altro non era che un mostruoso debito degli Stati, contagiati dalle innumerevoli reti che collegavano, come in un gigantesco gioco di scatole cinesi, tutti gli istituti finanziari in sofferenza, del pianeta.

Un autorevole e autoritario Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, decise di staccare la spina prima della morte del paziente e nominò al Governo il tecnico per antonomasia: Mario Monti, il bocconiano, economista. Il 13 novembre 2011 il professor Monti (nominato senatore a vita solo il giorno precedente) riceveva l’incarico di formare un Governo con il compito di domare lo spread e di arginare il fallimento della Repubblica. Ciò avviene con una serie di impopolarissime azioni di cui il premier è consapevole, ma che ritiene necessarie. Rimarranno nella Storia le lacrime del Ministro Elsa Fornero, autrice di una drammatica e vituperata riforma pensionistica, ancora in essere, anche se calmierata da annuali interventi in deroga.

I politici italiani subiscono lo shock dell’esautorazione e iniziano un percorso di “rinnovamento” dei rispettivi principi ispiratori con un restyling delle diverse compagini e con lo scopo di recuperare le posizioni perse, ma soprattutto la fiducia degli elettori, abbandonati alla “cura del bisturi” degli accademici.

Intanto arriva sulla scena politica italiana il Movimento 5 Stelle, che grazie alle geniali intuizioni comunicative di Gianroberto Casaleggio, raccoglie tutta la rabbia e il malcontento di un Paese deluso e disgustato dal malcostume della politica e desideroso di una rivincita della società civile. Al grido di Onestà, onestà e senza lesinare inviti ad andare… in luoghi più consoni ai responsabili dello stato di precarietà, guidati da un comico genovese abituato ad arringare dai palcoscenici dei teatri, arrivano in Parlamento i cosiddetti cittadini.

Il populismo assurge agli scranni più alti dello Stato, anche grazie ad una legge elettorale, tuttora vigente, che non consente di esprimere una maggioranza netta. Indelebile il ricordo di un desolato Pierluigi Bersani che tenta un disperato approccio con i nuovi arrivati per creare un Governo, ma lo streaming dell’incontro segna il punto più basso e triste della storia del PD.

Per rincorrere la riconquista dei ruoli i Partiti iniziano a cambiare pelle. La Sinistra vira verso il mondo industriale e bancario abbandonando a poco a poco i temi da sempre nella sua storia: lavoratori, diritti sociali, tutele delle fasce più deboli, a favore di politiche di privatizzazioni spinte e abbattimento di storiche conquiste sindacali. Il Jobs Act di Matteo Renzi segna lo spartiacque della virata.

Con il sovrapporsi, in corsa, dei governi Letta e Renzi poi, l’attenzione della politica di sinistra si sposta sempre più verso argomenti lontani dal vivere comune: finanza, banche, tassi, spread e un tentativo di riforma della Costituzione che, rimandata agli elettori in un fatale referendum, segnano l’uscita di scena (apparente), vincolata al risultato, di Matteo Renzi, il giovane rampante del PD ammiratore senza riserve di Barak Obama. La forbice sociale si allarga sempre più a sfavore delle fasce più deboli. Molte conquiste civili, date per scontate cominciano a vacillare mentre il mondo bancario e finanziario riceve più attenzioni delle necessità della società civile.

Un ruolo molto importante nella debacle della sinistra riguarda i diritti civili e la questione femminile. La questione immigrazione, che la sinistra favorisce senza regole e chiedendo riconoscimenti come ius soli, politiche economiche assistenzialiste con vistose falle nell’applicazione,  come il Reddito di Cittadinanza, fortemente voluto dai 5S, insieme alle controverse questioni legate alle rivendicazioni delle comunità LGBT, che confliggono con i diritti delle donne, dei loro corpi e della mercantilizzazione di tecniche come la GPA( la surrogazione di maternità legalizzata), aumentano ancora di più la distanza tra la domanda sociale e la risposta politica.

Alla Destra non sfugge il vuoto rappresentativo che si viene a creare con queste scelte della sinistra e, cavalcando il populismo malpancista, sulla scia del successo dei 5Stelle, inizia ad occuparsi del grido di dolore della società vittima della crisi: disoccupati, imprenditori falliti, giovani e meno giovani, minoranze, disperati. Inizia così l’inversione dei poli della politica italiana. La sinistra si allontana sempre più dalla base della società, che ha costituito da sempre il suo ambito di competenza, mentre la destra occupa sempre più quei territori abbandonati raccogliendo le richieste di aiuto delle vittime della crisi.

Così la Lega raccoglie il grido di dolore dei giovani disoccupati iniziando la crociata contro la Legge Fornero, che impedisce il turn over nell’occupazione. Il senso di insicurezza evocato da una immigrazione incontrollata, che agita le fasce più deboli e disagiate. Il richiamo a valori come la famiglia, la religione, il lavoro, i fallimenti di piccoli imprenditori che lasciano una lunga e drammatica scia di suicidi anche per il senso di abbandono da parte delle istituzioni. Il successo di Matteo Salvini traina il polo di destra conquistando il primato delle preferenze nella consultazione elettorale del 2018.

Tuttavia, la famigerata legge elettorale non permette di esprimere una maggioranza netta e dopo 100 giorni dalle votazioni nasce il primo Governo Conte, composto da una maggioranza di Destra e dal Movimento 5Stelle finalmente al Governo. La difficile convivenza di due anime politiche distanti, ma che aggregano diverse richieste di aiuto provoca la crisi solo un anno dopo, nel 2019, quando Salvini esce dall’esecutivo in piena estate. Nel vuoto appena creatosi si inserisce il piccolo partito di Matteo Renzi che, lungi dall’aver mantenuto il proposito di abbandonare la politica dopo il disastroso referendum del 2016, si presta a sostenere un secondo governo a guida di Giuseppe Conte, avvocato pugliese, accademico, al servizio del Movimento 5Stelle.

Ma la tempesta perfetta è in arrivo dalla Cina, dove nel gennaio 2020 esplode la pandemia di Covid19. La gestione della pandemia, che in Italia porterà al tragico bilancio di circa 180000 vittime, segna il definitivo fallimento del governo di coalizione e un disperato Presidente Sergio Mattarella prende l’estrema decisione di chiamare Mario Draghi, ex presidente della BCE, a tentare l’impossibile: tenere insieme il Paese e traghettarlo fuori dalla tragedia. Draghi riassume attorno a sé una coalizione enorme, investendo la politica delle responsabilità che il momento storico esige. Una sola voce rimane fuori: il piccolo partito di Fratelli D’Italia, figlio della destra storica, guidato da Giorgia Meloni. Una donna di 45 anni di cui 30 passati in politica.

Il compimento dell’epocale capovolgimento si realizza così nel 2022, quando alle macerie della crisi economica e i due anni di pandemia si aggiunge lo spettro di una terza guerra mondiale alle porte dell’Europa. Il 25 settembre 2022 il polo formato da Fratelli D’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia con il redivivo Silvio Berlusconi vince le elezioni in modo schiacciante sulla coalizione del Partito Democratico di Enrico Letta, di Italia Viva di Matteo Renzi, di Azione di Carlo Calenda e di ciò che rimane del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte.

Meloni, unica donna in Italia leader di partito, da sola ha gestito l’opposizione, garantendo così la democrazia. Nel giro di pochi anni, da un peso del 4%, forte di argomenti inconfutabili, di una passione, forza e coerenza viscerali, riesce a portare il suo partito al 20% e fino al 28% alle consultazioni del 25 settembre 2022, quando viene definitivamente consacrata prima forza politica del Paese e prima donna Presidente del Consiglio dei ministri.

A rimarcare il peso della sconfitta e del declino della sinistra italiana, la vittoria di Giorgia Meloni rappresenta l’ulteriore fallimento del partito che non è mai riuscito ad esprimere il primato di una figura femminile di pari prestigio, nonostante la presenza di numerose donne negli esecutivi e sugli scranni parlamentari. Figure politiche come Nilde Iotti, Tina Anselmi, Filomena Delli Castelli sono lontane anni luce dalle donne espresse dalla politica di sinistra degli ultimi 30 anni.




POSSIBILE ABRUZZO: in piazza a Pescara

Con ANPI per Antifascismo e Costituzione

Pescara, 28 ottobre 2022. “Oggi, venerdì 28 ottobre, sentiamo doveroso e imprescindibile essere alle 18:30 in Piazza Sacro Cuore a Pescara alla mobilitazione 100 anni dalla marcia su Roma – Fascismo, tragedia e inconciliabilità con la democrazia – Ricordare per capire, mai più fascismo promossa da ANPI Pescara ed a cui abbiamo aderito con convinzione.

In un periodo in cui le forze democratiche e antifasciste sono chiamate ad una netta opposizione e Resistenza all’estrema destra che ci governa riteniamo quanto mai necessario convergere nelle piazze e rispondere senza tentennamenti all’appello di ANPI perché il centenario della marcia su Roma sia occasione per un inequivocabile e collettivo pronunciamento antifascista.

Mai ci sarà spazio per il fascismo laddove esisterà voglia di costruire una cultura di libertà e democrazia nel rispetto dei valori sanciti dalla nostra Costituzione antifascista, oggi più che mai sotto attacco.

Viva la Resistenza, viva l’Antifascismo, viva la Costituzione repubblicana.”

Possibile Abruzzo




BARBARA, L’ORSA SENZA CONFINI. Era già stata catturata in passato

È un’orsa che ora ha nuovamente un radiocollare GPS che consentirà di monitorare i suoi spostamenti nei prossimi mesi, poiché è stata catturata nei giorni scorsi nella Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio (RNRMGAG) dopo un attento monitoraggio che ne aveva rilevato la presenza nei boschi sopra Pettorano sul Gizio.

Pescasseroli, 27 ottobre 2022. Un territorio che l’orsa frequenta con una certa assiduità e che si accentua nel periodo dell’iperfagia, la fase durante la quale gli orsi mangiano molto per accumulare grasso prima dell’ibernazione invernale, confermando la grandissima importanza di quest’area per la popolazione di Orso bruno marsicano, ad oggi, una delle principali aree di espansione dall’areale storico del Parco nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM).

Barbara è una femmina di circa 8 anni, pesa 138 chili – un peso considerevole per una femmina di orso – e, da oggi, grazie ai dati raccolti dal radiocollare potrà aiutarci ad acquisire informazioni importanti anche sul processo di espansione della popolazione dove, in definitiva, si gioca la partita della conservazione di questa specie. Dati concreti, acquisiti dai tecnici delle due aree protette in grado di mostrare spostamenti, abitudini, e anche le criticità che l’orsa incontrerà sul suo cammino prima di iniziare l’ibernazione invernale, così come al suo risveglio fino al periodo riproduttivo primaverile, che potrebbe segnare l’avvio di una nuova fase e, magari, la nascita di cuccioli.

Già in passato la presenza del radiocollare ci aveva indicato che Barbara stava svernando in un sito fuori dalle aree protette in un’area usata per l’addestramento dei cani da caccia. Grazie alla presenza del collare, al lavoro sinergico degli enti e alla collaborazione con i cacciatori fu possibile posticipare il periodo di addestramento e lasciare l’orsa indisturbata.

Per gli orsi, gli spostamenti, e con essi le esigenze di conservazione e di gestione, richiedono capacità di vedere e pensare oltre i confini amministrativi, che siano del Parco o della Riserva, tutti concetti superati dall’indole del plantigrado, abituato a muoversi in cerca di cibo e di luoghi sicuri, senza troppo chiedersi quali e quanti confini amministrativi debba attraversare. Abitudini che richiedono agli uomini di organizzarsi affinché tra confini amministrativi diversi ci sia sinergia e la stessa capacità di gestione.

La cattura di Barbara è il frutto, l’ennesimo, di una buona sinergia tra alcuni dei principali Enti preposti alla tutela ed alla conservazione dell’orso marsicano su scala vasta, pensata, organizzata, e realizzata tra i tecnici del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che hanno gestito la cattura e l’applicazione del radiocollare, in collaborazione con i tecnici della Riserva, che hanno rilevato la presenza dell’orsa e l’hanno monitorata nelle settimane antecedenti.

Una sinergia che ha portato frutti e che rappresenta solo uno dei risultati dell’intensa e proficua attività di collaborazione tecnico-istituzionale che gli Enti hanno introdotto, a partire dalla sottoscrizione della Carta del Genzana (PNALM, Parco Maiella, Riserva Monte Genzana e Legambiente). Una collaborazione che si è sviluppata con la Rete di Monitoraggio dell’Orso bruno marsicano in Abruzzo e Molise; la diffusione capillare di sistemi di prevenzione dei danni; la creazione di gruppi di intervento; il coordinamento delle ricerche scientifiche; la realizzazione del progetto life Bear Smart Corridors, che coinvolge anche altre associazioni (Rewilding Europe, Rewilding Apennines, Salviamo l’Orso) e aree protette (Parco regionale Sirente Velino e Parco nazionale del Gran Sasso).

Un sistema di supporto vicendevole e duraturo che mira a consolidare le condizioni migliori possibili per la sopravvivenza dell’orso in un areale che, finalmente, sembra essere in graduale espansione.




I CONCERTI DI MOZART per fiati e orchestra

Secondo Appuntamento Isa. Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini Sabato 29 ottobre ore 18.00

L’Aquila 27 ottobre 2022. Dopo il successo dell’inaugurazione della scorsa settimana, torna l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una grande produzione dedicata ai concerti per fiati e orchestra del genio di Wolfgang Amadeus Mozart.

Appuntamento sabato 29 ottobre alle ore 18.00 all’Aquila presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”. Repliche in Umbria, a Terni per la Stagione della Filarmonica Umbra, e nelle Marche, a Montegranaro, in provincia di Fermo.

Sul palco si esibiranno come solisti le prime parti dei Fiati dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma: Francesco Di Rosa, oboista e direttore, Andrea Oliva flautista, Francesco Zucco al fagotto e Guglielmo Pellarin al corno.

La serata è parte di un progetto articolato in due produzioni dedicate ai concerti per fiati di Mozart, realizzate in collaborazione con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo che ne condivide i contenuti e i protagonisti.

In programma i concerti per fiati e orchestra di Mozart: Concerto per fagotto e orchestra K. 191, Concerto per oboe e orchestra “Ferlendis” K. 271k, Concerto per corno e orchestra n. 3 K. 447, Sinfonia concertante per flauto, oboe, fagotto, corno e orchestra K. 297b.

La produzione segna anche il debutto sul podio dell’Oboista Francesco Di Rosa.

Le sue parole: “Questo per me è il debutto alla direzione d’orchestra ed è quindi un concerto al quale tengo particolarmente. Con Mozart si va sempre sul sicuro, ma questo programma è davvero una rarità: non capita spesso, infatti, di poter ascoltare quattro concerti per quattro strumenti diversi nella stessa sera. Sono emozionato e onorato, inoltre, di condividere il palco con tre grandi colleghi di Santa Cecilia, qui in veste di solisti. Offriremo al pubblico l’ascolto di capolavori di Mozart molto amati per l’eleganza, la raffinatezza, la briosità che esprimono e per il virtuosismo di alcuni celebri passaggi”.

I biglietti per il concerto possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Ancora disponibili, sullo stesso circuito, abbonamenti all’intera stagione. Il giorno del concerto, il botteghino del Ridotto del Teatro aprirà due ore prima del concerto.




100° ANNIVERSARIO della marcia su Roma

La partecipazione degli squadristi  di Chieti

Chieti, 27 ottobre 2022. Il fascio di combattimento nasce a Chieti l’11 dicembre 1920, per iniziativa di una quarantina di giovani ex combattenti e di studenti, capeggiati dai fratelli Cesare, Umberto e Giuseppe Taralli e da Raffaele e Francesco Di Pretoro. (Alla data del 31 dicembre 1921, gli iscritti  saliranno a 206; composizione sociale: studenti, ex combattenti, impiegati, commercianti, possidenti, professionisti, artigiani). Per l’organizzazione e la propaganda, hanno ricevuto da Mussolini 150 lire e un pacchetto di opuscoli. In rapida successione, altri fasci sono  organizzati in diversi  comuni della provincia. I promotori del fascio di Chieti  precisano la direttiva  del nascente movimento:

“Combattere sino all’ultimo sangue l’abbietto partito che si propone di mascherare l’Italia alla moda di Lenin. E combatteremo con le armi”.

     Sono i socialisti i nemici da abbattere con la violenza. Nell’immediato dopoguerra si sono riorganizzati e si stanno  espandendo pericolosamente. A Chieti, con Torrese, hanno costituito la Camera del lavoro e pubblicano il settimanale “La Conquista Proletaria”. Nel 1920 hanno celebrato il 1° Maggio col deputato Giacomo Matteotti. Nelle elezioni amministrative di ottobre hanno conquistato la maggioranza in 13 comuni e la minoranza in altri 11 – compreso il capoluogo –  e hanno eletto 3 consiglieri provinciali.

     Per combattere il pericolo “bolscevico”, i fascisti  trasformano il movimento in partito e costituiscono squadre di azione militarmente inquadrate e disciplinate: a Chieti la “Pacifico Taralli” e la “Me ne frego”; a Vasto la “Squadra Mussolini”; a Guardiagrele la “Squadra dei Lupi”, guidata da Guido Cristini; a Bomba “La Spaventa”, comandata da Aminta Ciarrapico.

     Approfittando del disorientamento dei socialisti dopo la scissione al Congresso di Livorno (21 gennaio 1921), lo squadrismo fascista entra  in azione durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 5 maggio 1921, definite da “ La Conquista Proletaria” “elezioni di terrore e di sangue”, per i numerosi  episodi di violenza: imboscate, invasione a mano armata delle case, scontri a fuoco, distruzioni delle organizzazioni economiche (leghe, cooperative, camere del lavoro – incendio della Camera di Vasto, minacce d’incendio di quella di Chieti – ).

I principali episodi nel capoluogo:

– minacciano di morte Guido Torrese: lo costringono a lasciare la città e a rifugiarsi ad Anzio;

– 26 aprile: 9 squadristi, armati di pugnali, coltelli e bastoni, sfondano la porta di casa  del socialista

 Luigi Zulli e, dopo aver minacciato le sorelle e il padre, lo aggrediscono con calci e pugni, restando impuniti;

– 5 maggio:  20 squadristi della “Me ne frego” compiono una spedizione punitiva contro i socialisti della  contrada Brecciarola, per distruggerne la cooperativa “La Fratellanza”;  scontro armato  tra gli aggressori e gli aggrediti, con feriti da entrambe le parti. Corre pericolo di morte il capo della cooperativa  Giustino Falasca: per sfuggire all’arresto, si rifugia su per la cappa del camino; colpito da un fascista, cade al suolo; altri fascisti gli sparano a bruciapelo per ammazzarlo; sono fermati da un carabiniere; ferito gravemente, è trasportato in ospedale.

     Nell’estate del 1922, con la complicità degli organi dello Stato, i fascisti procedono nella bonifica della provincia dal “bolscevismo”:  costringono alla chiusura “La Conquista Proletaria” e le sezioni socialiste, e alle dimissioni i tre consiglieri provinciali; avviano lo smantellamento e la “conquista” dei comuni rossi.

     Alla vigilia della “marcia su Roma”,  ordinati per squadre e armati di moschetti e pistole, sono pronti per partecipare al movimento insurrezionale. Alla squadra di Chieti, composta da 34 camicie nere e guidata dall’avv. Giustino Troilo, segretario politico della federazione provinciale, si uniscono quelle di Francavilla, Ortona, Vasto, Orsogna, Casalbordino, Paglieta, dei paesi della montagna (al comando di Cristini) e di Pescara. Le squadre si aggregano alla legione abruzzese-molisana, che, sotto il comando militare del console Ettore Giannantonio, via treno raggiunge Tivoli e si unisce alla colonna abruzzese-marchigiana  affidata a Giuseppe Bottai, attendendo l’ordine di marciare sulla capitale. Da Tivoli, il 28 ottobre, dopo che Vittorio Emanuele III, rifiutando di firmare il decreto sullo stato d’assedio, ha di fatto consegnato il governo nelle mani di Mussolini, il console annuncia agli abruzzesi e alle famiglie degli squadristi partiti la “buona novella”, con il seguente proclama:

COMANDO GENERALE SQUADRE D’AZIONE

SEZIONE D’ABRUZZO E MOLISE

“In alto i cuori! La Vittoria è nostra! L’Italia è redenta! Di ora in ora attendiamo di entrare vittoriosi a Roma e purificarla dalle lordure che non sono riuscite a fuggire! L’esercito è tutto con noi! L’entusiasmo, l’ordine e la disciplina sono superiori ad ogni immaginativa! L’ora per la redenzione del nostro popolo è giunta! Arrestate i propalatori di notizie false! Se in mala fede puniteli! Con l’aiuto di Dio vinciamo la nostra battaglia!

VIVA L’ITALIA! VIVA MUSSOLINI! VIVA IL FASCISMO!

ETTORE GIANNANTONIO

CONSOLE

     Dopo il proclama, la colonna Bottai, composta da 2.400 abruzzesi, marciando a piedi (la linea ferroviaria è stata danneggiata da ferrovieri rossi), il 30 ottobre entra a Roma attraversando  il quartiere San Lorenzo, accolta a revolverate e  lanci di sanpietrini da gruppi di Arditi del Popolo.

     I 34 squadristi tornano incolumi a Chieti,  accolti da una grande manifestazione popolare e un corteo di camicie nere,  che inneggiano alla rivoluzione compiuta a difesa dello Stato, della Monarchia, delle Leggi e dell’Esercito. Segue un banchetto al Ristorante Pace (menù: maccheroni “alla Fascista”, budini “alla Nazionale”, dolce “alla Marcia su Roma”). La sera, al Teatro Marrucino, gran “Ballo fascista” con l’orchestra diretta dal maestro Tommaso Ciampella.

Filippo Paziente

storico




BANDI NextAppennino

Prorogata al 7 novembre la scadenza per presentare le domande

Roma, 27 Ottobre 2022. Sono stati prorogati al 7 novembre prossimo i termini di chiusura delle procedure a graduatoria per la presentazione delle domande relative ai bandi, tuttora aperti, di NexAppennino. La proroga, stabilita con decreto del Commissario Sisma 2016, Giovanni Legnini, è stata decisa tenendo conto delle istanze rappresentate dagli enti pubblici e dalle associazioni di categoria impegnate nell’attuazione delle misure del fondo, finanziato con le risorse del Fondo nazionale complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016.

Lo slittamento dei termini riguarda, in particolare, i bandi che offrono incentivi per l’avvio, la crescita e il rientro delle microimprese (bando B 1.3.a) e delle piccole e medie imprese (bando B 1.3.c), gli investimenti innovativi delle Pmi (B 1.3.b), i progetti che riguardano cultura, turismo e sport (B 2.1), l’inclusione sociale, la cooperazione e il terzo settore (B 2.3), l’economia circolare e le filiere agroalimentari (bando B 3.2). Nel complesso, questi bandi mettono a disposizione delle imprese dei due crateri 365 milioni di euro.

Resta aperto fino al 15 novembre, invece, il bando da 80 milioni per sostenere i progetti di partenariato per la valorizzazione del patrimonio pubblico (B 2.2), così come quello per finanziare la costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili promosse dai comuni e dagli enti locali, che mette a disposizione 68 milioni di euro, e che resterà aperto fino al 20 novembre.

Foto Vivere Camerino




COLLETTA DEL LIBRO, settima edizione

Sabato 29 ottobre 2022 in diverse librerie si svolgerà l’iniziativa promossa dall’associazione Stella del Mare e dalla Casa Circondariale di Pescara con il patrocinio del Comune di Pescara, e la collaborazione del Centro Servizi per il Volontariato.

Pescara, 26 ottobre 2022. Verrà chiesto di acquistare uno o più libri e poi donarli all’uscita ai volontari; tutti i libri raccolti sono destinati ai detenuti del carcere, ai loro figli o a minori in affido. La dott.ssa Paolone, Presidente di Stella del Mare, ha dichiarato: ”Siamo certi che dare la possibilità di elevare la cultura delle persone, li aiuti nel loro percorso di recupero e inserimento nella società civile”.

Nelle passate edizioni sono stati raccolti e donati più di mille libri. Anche quest’anno tra i volontari che si alterneranno davanti le librerie coinvolte, ci saranno dieci detenuti in permesso speciale che chiederanno di acquistare i libri. Per loro è un’occasione per rendersi utili e prendere coscienza del male fatto e poter restituire in parte alla società il loro contributo.

Anche attraverso piccoli gesti come la Colletta del Libro, hanno speranza in un futuro diverso e di un loro reinserimento nella vita quotidiana una volta fuori dal carcere. Per questa ragione si può scrivere una dedica sui libri donati, per instaurare un dialogo con chi leggerà quel libro. Le librerie coinvolte sono: Pescara: Edizioni San Paolo (Corso Vittorio Emanuele), Feltrinelli (Via Milano), Ubik in via Firenze: Spoltore: Giunti al Punto (Centro commerciale Arca); o altre librerie che esporranno la locandina della Colletta del Libro.

Libri non usati ma nuovi perché per introdurli in strutture pubbliche dovrebbero essere sanitizzati, con problemi di costo e organizzazione diversa. Tutti quelli che vogliono coinvolgersi, volontari per un giorno per 1 o 2 ore da dedicare a questa iniziativa, possono contattare il n. 347 9549548 o per mail: info@lastelladelmare.org




REDDITI E PENSIONI DI CITTADINANZA: la situazione in Abruzzo e in Molise

I dati dei nuclei familiari richiedenti Reddito o Pensione di Cittadinanza in Abruzzo e Molise, rispecchiano la situazione di crisi e di difficoltà che sta colpendo principalmente i soggetti più fragili, le cui condizioni sociali ed economiche stanno rapidamente peggiorando.

Pescara, 26 ottobre 2022. Sono, infatti, 1.924 in più le famiglie che nel 2022 hanno richiesto questa misura in Abruzzo e 833 in Molise. Complessivamente i nuclei coinvolti sono stati, quest’anno (fino al 30 settembre) rispettivamente 22.890 e 6.184.

Un dato in linea con la crescita che si è registrata a livello nazionale: come lo scorso anno, infatti, le famiglie abruzzesi richiedenti sono l’1,9% del totale nazionale e lo 0,5% quelle molisane.

In Abruzzo, continua ad essere Pescara la provincia con il maggior numero di richieste (6.652, 827 in più rispetto al 2021), seguita da Chieti (6.315 domande, 819 in più dello scorso anno), L’Aquila con 5.551 domande (+106) ed infine Teramo con 4.552 richieste (172 in più del 2021).

In Molise, invece, con 4.639, si registra una forte crescita di domande in provincia di Campobasso (+757), mentre il dato di Isernia rimane stabile a 1.545 (+76).

Numeri che rimandano ad una situazione di disagio sociale, solo parzialmente mitigata da una misura che mediamente vale, per ogni nucleo, 521€ in Abruzzo e 524€ in Molise. Complessivamente le persone che hanno beneficiato del sostegno sono state, nell’anno in corso, 61.903 in Abruzzo e 16.726 in Molise.

Ben più ampia la platea dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, rispetto alla Pensione di Cittadinanza. Beneficiano del primo, infatti, il 95% del totale sia in Abruzzo che in Molise, a conferma che la mancanza di occupazione che garantisca un reddito dignitoso, è la principale causa della povertà.

In Abruzzo e Molise, così come nel resto del Paese, i nuclei familiari maggiormente coinvolti dal sostegno, sono quelli con un solo componente e quelli con 4 componenti di cui almeno un figlio minore.

In un momento storico come l’attuale, dove i venti di guerra fanno i sentire i loro echi con bollette sempre più care e nella difficoltà generale di trovare lavoro, non è quindi immaginabile tagliare una misura che garantisce la sopravvivenza a tanti e tante.

È evidente che, ad oggi, così come per gli altri ammortizzatori sociali (NASPI e cassa integrazione straordinaria in primis) a dover essere migliorate sono le politiche attive del lavoro: aiuto e sostegno concreto alla ricerca di un lavoro che consenta un’esistenza dignitosa a chi oggi non ce l’ha.

Ben vengano quindi, le politiche formative, di competenza delle singole Regioni e finanziate principalmente dalle risorse del PNRR, che si stanno mettendo in campo. Ma si faccia di tutto affinché siano davvero funzionali a dare  risposte ai bisogni di chi non ha un’occupazione e non si limitino ad essere un “sostegno” ad enti formativi privati. È necessario, infatti, che da un lato si costruiscano competenze utili per le opportunità che il territorio offre, dall’altro che si monitorino costantemente i risultati della formazione che viene fatta, misurandone anche gli effetti in termini di nuova occupazione prodotta.

La CGIL Abruzzo e Molise continuerà a sostenere queste battaglie di giustizia sociale che da sempre la vedono protagonista nelle piazze regionali e nazionali, a prescindere dal colore dei Governi che si succedono, con l’unico obiettivo di migliorare le condizioni di vita e lavoro di lavoratrici e lavoratori e di pensionate e pensionati, affinché nessuno rimanga indietro.

Il Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Carmine Ranieri

Il Coordinatore regionale Patronato INCA CGIL, Mirco D’Ignazio

Foto Avvenire