XXI PREMIO NAZIONALE Maria Grazia Cutuli

I premiati: Enrico Mentana, Antonio Padellaro, Stefania Battistini, Giammarco Sicuro, Nello Scavo, Ennio Bellucci e Piero Paciello

di Goffredo Palmerini

Lucera, 4 settembre 2022. Enrico Mentana, direttore TG La7, Antonio Padellaro, presidente del Fatto Quotidiano, gli inviati di guerra Stefania Battistini (TG1), Giammarco Sicuro (TG2) e Nello Scavo (inviato speciale di Avvenire), Ennio Bellucci (TGR Abruzzo) e Piero Paciello, direttore della testata online L’Attacco di Foggia, sono i vincitori del XXI Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli”, istituito e promosso dal Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, presieduto dalla prof. Rosa Nicoletta Tomasone.

La cerimonia di premiazione si terrà il 18 settembre prossimo alle ore 10:30 al Teatro “G. Garibaldi” di Lucera. Presidente onorario del Premio Cutuli è Marco Clementi, corrispondente RAI da Pechino, membro della giuria con altri due premiati nelle passate edizioni, Hafez Haidar (candidato al Premio Nobel per la Pace e per la Letteratura) e Giorgiana Cristalli (Ansa), e con i docenti Ottavia Iarocci, coordinatrice per le scuole superiori, e Domenico Vasciarelli, segretario del Premio e del Centro “Einaudi”.

È la prima volta il Premio Giornalistico Nazionale Maria Grazia Cutuli si svolge a Lucera, col supporto organizzativo del Sindaco Giuseppe Pitta e della sua Amministrazione. Coordinerà i lavori il caporedattore della TGR Puglia Giancarlo Fiume. Al premio giornalistico si affianca quest’anno anche quello all’Eccellenza, assegnato a Francesco Spada, vicecapo di gabinetto del Ministro del Turismo, originario di San Severo. Il Centro Einaudi insignirà inoltre del prestigioso Premio Rinascimento Cavaliere Europeo di Carlo V la prof. Manuela Mendonça, presidente dell’Accademia nazionale di Storia del Portogallo.

Non ci vuole coraggio ad alzare i muri, ci vuole coraggio a scavalcarli, afferma Rosa Nicoletta Tomasone, presidente di giuria del Premio Cutuli, nato per non dimenticare e per promuovere la pace, citando una frase cara a David Sassoli, il giornalista del TG1 e Presidente del Parlamento Europeo, alla cui memoria è dedicata questa edizione. La presidente Tomasone leggerà, nel corso della cerimonia di premiazione, il messaggio che Alessandra Vittorini Sassoli le ha inviato per ringraziare d’aver dedicato il premio a David Sassoli.

Dall’istituzione del Premio eccellenti giornalisti della carta stampata e della televisione sono stati insigniti, dando così vita ad un Albo d’Oro davvero di gran pregio: Aldo Forbice, Giovanna Botteri, Elisabetta Rosaspina, Michele Santoro, Antonio Ferrari, Duilio Giammaria, Gabriella Simoni, Ferdinando Pellegrini, Tiziana Ferrario, Vittorio Dell’Uva, Lorenzo Cremonesi, Giovanni Porzio, Enzo Nucci, Giuliana Sgrena, Francesco Faranda, Pietro Raschillà, Pino Scaccia, Michele Farina, Francesca Sforza, Carmen Lasorella, Toni Capuozzo, Andrea Nicastro, Stefano Boccardi, Gabriele Torsello, Paolo Conti, Lilli Gruber, Ettore Mo, Barbara Schiavulli, Paolo Di Giannantonio, Lucia Annunziata, Carmela Giglio, Lucia Goracci, Carlo Bollino, Enzo Nucci, Marco Clementi, Enrico Bellano, Claudio Accogli, Marc Innaro, Elvira Serra, Mimmo Candito, Maria Giannitti, Alessandro Plateroti, Marcello Masi, Aldo Cazzullo, Maria Cuffaro, Alessandro Cassieri, Roberto Napoletano, Cecilia Rinaldini, Alberto Negri, Hafez Haidar, Andrea Iacomini, Flavio Mucciante. Targhe di Menzione Speciale sono state tributate a Giacinto Pinto, Giorgiana Cristalli, Sergio De Nicola, Grazia Leone, Beniamino Pascale, Francesco Giorgino, Goffredo Buccini, Massimo Sebastiani, Goffredo Palmerini, Desio Cristalli, Domenico Di Conza, Barbara Carfagna, Filippo Golia, Giorgio Fornoni, Gabriele Micalizzi (alla memoria), Andrea Vianello, Barbara Capponi, Simona De Santis, Giuseppe La Venia, cui vanno ad aggiungersi gli insigniti dell’attuale edizione.

Nel 2021, in un’edizione davvero eccezionale, il Premio è stato conferito a Papa Francesco e consegnato direttamente al Santo Padre da Rosa Nicoletta Tomasone e Domenico Vasciarelli nel corso di un’udienza in Vaticano. Il Premio giornalistico Maria Grazia Cutuli Per non dimenticare e per costruire la Pace, è un evento di caratura nazionale per la difesa dell’informazione, come condizione di libertà e di democrazia, e per la difesa dei diritti e della dignità della persona. Fortemente voluto dalla Presidente del Centro Culturale L. Einaudi, Grand’Ufficiale prof. Rosa Nicoletta Tomasone, il Premio, partendo dal dovere della memoria, si proietta nel futuro e verso quei Paesi ancora all’affannosa ricerca della libertà e della democrazia, e sintetizza il suo impegno nella promozione della Pace.

Inserito nella programmazione di molte Scuole Superiori, iI Premio Maria Grazia Cutuli sollecita gli studenti a leggere, dibattere e confrontarsi, offrendo ai giovani uno stimolo per riflettere sui valori universali della Libertà e della Pace, che vanno coltivati assiduamente e difesi come i beni più preziosi per l’umanità. Il Premio Cutuli è anche un’occasione per avvicinare la grande stampa nazionale, attraverso i suoi giornalisti di punta, all’Itinerario Culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa Le Vie di Carlo V, del quale Rosa Nicoletta Tomasone è Vicepresidente europea. Il Centro L. Einaudi, tra le prestigiose sue attività, annovera infatti studi e ricerche sull’imperatore Carlo V, promuove e realizza, con il Corteo Storico in costumi rinascimentali, importanti manifestazioni in Italia e all’estero, con lo scopo di accrescere e consolidare la rete di città aderenti al progetto Le Vie di Carlo V.

Doverosa, a questo punto, un’annotazione biografica su Maria Grazia Cutuli, cui il Premio è intitolato. Nata a Catania nel 1962, Maria Grazia si laurea in Filosofia con il massimo dei voti e lode all’Università di Catania. Entra subito dopo nel giornalismo, collaborando con il quotidiano La Sicilia e conducendo per l’emittente regionale Telecolor International il telegiornale della sera. Determinata, coraggiosa e tenace, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare per il mensile Marie Claire, ottenendo anche contratti dal settimanale Epoca. Diventata giornalista professionista, inizia una collaborazione con l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, maturando una cospicua esperienza sulle questioni di politica estera, diventata la sua grande passione.

Dopo alcuni contratti temporanei di lavoro presso il Corriere della Sera, nel 1999 viene assunta stabilmente dal prestigioso quotidiano e subito destinata alla redazione Esteri. La svolta della carriera, e della sua vita, arriva due giorni dopo l’attentato dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle di New York, quando il giornale la manda in Afghanistan come inviata, con un temporaneo passaggio in Pakistan. Il 19 novembre 2001, mentre si trova sulla strada che da Jalalabad porta a Kabul, nei pressi di Sarobi ad una quarantina di chilometri dalla capitale afghana, viene assassinata insieme a Julio Fuentes, inviato del quotidiano spagnolo El Mundo, e a due corrispondenti dell’agenzia Reuters, Harry Burton e Hazizullah Haidari. I due afghani imputati per l’omicidio di Maria Grazia Cutuli, già condannati in Afghanistan a 16 e 18 anni e detenuti nel loro Paese d’origine, sono stati condannati con sentenza d’appello dalla Corte d’Assise di Roma a 24 anni di reclusione.

Infine, qualche cenno su Lucera, la città che quest’anno ospita il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli”. Lucera ha origini antichissime. Si narra, infatti, che il suo nome derivi da lessemi etruschi e che Diomede, giunto in terra dauna dopo la guerra di Troia, venerò la dea Minerva nel leggendario tempio a lei dedicato, situato nel bosco sacro che avvolgeva la città. Notevole la presenza di reperti di epoche diverse: da resti neolitici all’età del bronzo a testimonianze di epoca greca, dauna, a reperti di epoca romana e di età moderna. Alleata di Roma contro i Sanniti, Lucera venne elevata a colonia di diritto latino, con larga autonomia, propri magistrati e privilegi fiscali.

Colonia militare in epoca augustea, nel primo secolo a.C. Marco Vecilio Campo vi fece costruire in onore di Ottaviano il maestoso anfiteatro, di forma ellittica, riportato alla luce nel 1932 e perfettamente conservato. Dominata dai Normanni fino al 1200, la storia della città si intrecciò con quella degli Svevi ed in particolare con quella di Federico II, che fece della città una delle roccaforti del suo potere e vi trasferì, nel 1224, una colonia della irrequieta popolazione saracena dalla Sicilia. Lucera sorge su tre colli, sul più alto dei quali l’imperatore Federico II fece costruire la sua splendida dimora, il Palatium (1233), circondato successivamente da imponenti mura a formare la maestosa Fortezza svevo-angioina che ancor oggi domina la città. Negli anni della presenza federiciana Lucera visse un periodo di grande sviluppo civile ed economico e si arricchì di splendide testimonianze dell’arte musulmana – palazzi, moschee, harem -, di cui tuttora si ritrova traccia, visitando la torretta saracena del XIII secolo o il quartiere che sorge nelle “vie alle mura” accanto a Porta Troia.

La stessa Basilica Cattedrale, magnifico esempio di stile gotico-angioino, è sorta agli inizi del Trecento sui resti di una moschea, per celebrare la vittoria degli Angioini sugli “infedeli” e dedicata a Santa Maria, patrona della città. Nello stesso periodo Carlo d’Angiò, principale artefice della sconfitta degli Svevi, fece costruire la Chiesa di San Francesco, oggi Santuario: all’interno sono custodite le spoglie del “Padre Maestro” San Francesco Antonio Fasani (1681-1742), il Santo di Lucera. Di grande bellezza anche le altre Chiese del centro storico cittadino, tra cui quelle di San Domenico, S. Antonio Abate, Santa Caterina, del Carmine ecc.

Anche in epoche successive a quella angioina Lucera svolse un ruolo importante nell’economia del territorio, arricchendosi di nuove istituzioni, come l’Università, il Tribunale, la Biblioteca, il Teatro Garibaldi e di numerosi palazzi gentilizi. Molti di questi palazzi, per lo più privati, conservano splendide corti, arredi sontuosi ed affreschi originali: il centro storico è ricco di cortili, piazzette ed edifici di nobile architettura. Di fronte alla Cattedrale c’è il Palazzo vescovile, che ospita il Museo Diocesano; poco distante dal Duomo, all’interno del Palazzo De Nicastri, il Museo Civico “Fiorelli” offre numerosissime testimonianze sulla vita della città, dall’età preistorica fino ai nostri giorni.




I PIETRALES delle dieci Giornate in Pietra

La cerimonia di presentazione

Lettomanoppello, 3 settembre 2022.  Domani, domenica 4 settembre dalle 10.30 alle 12.30 a Largo Assunta a Lettomanoppello (Pe) ci sarà la cerimonia di presentazione dei Pietrales realizzati durante il simposio a conclusione delle 10 Giornate in Pietra. Dopo giorni di intenso lavoro e di grande convivialità con numerosi appuntamenti in programma, il progetto per questa edizione 2022 volge al termine, lasciando però il risultato di quanto realizzato insieme.

Il progetto presieduto da Giacinto Di  Pietrantonio, sostenuto dalla Regione Abruzzo, con il Patrocinio del Comune di Lettomanoppello, il Parco Nazionale della Maiella e gli sponsor, sulla base del tema Tra Uomo e Ambiente,  “ha visto anche quest’anno collaborare la comunità di Lettomanoppello in maniera sempre più attiva, dando quindi vita a quello che è il senso dell’appuntamento fatto non solo di arte ma anche di integrazione con la tradizione ed il territorio stesso”  come spiega il Direttore artistico Stefano Faccini.

“È stato bello vedere il comune di Lettomanoppello partecipare a questa iniziativa, osservare il lavoro di artisti ed il protrarsi di una tradizione – spiegano il sindaco Simone Romano D’Alfonso e  l’Assessore al Turismo Arianna Barbetta – Ormai si può dire che la comunità è parte integrante di questo progetto e noi ne siamo orgogliosi”.




PER UNA LETTURA DELL’ARTE post pandemia

La Storia culturale dell’espressione artistica tra la fine del ’900 e il nuovo Millennio

di Renato Mammucari

Roma, 3 settembre 2022. Certe grandi mostre che si realizzano ogni anno denotano la crisi del sistema dell’arte contemporanea che perdura ormai da quindici, venti anni se non di più. Il sistema dell’arte contemporanea s’imposta su rudimenti che spesso non richiedono neanche più la ricerca del pregio artistico. Spesso i maggiori avvenimenti dell’arte contemporanea diventano indicazioni di questo peggioramento che il sistema non ha nessuna voglia di affrontare, perché quello che vale sono solo l’eccessivo denaro che può ricavarne. Il vero avverso del concetto di arte sta proprio nel mercato perché non intuisce la ricerca della genialità nel lavoro dell’artista. E se è vero, com’è vero, che l’arte è espressione dei sentimenti, della vita vissuta e dell’essenza di una persona, allora possiamo essere certi che quanto stiamo vivendo, si ripercuoterà necessariamente anche nell’arte, rendendo tangibile e manifesto quel turbinio di emozioni che oggi ci attanaglia più che mai. Siamo sempre più sicuri, specie oggi più che mai, che la storia dell’arte è più rilevante di qualsiasi mercato e denaro. Alla denominazione ‘mercato’ si dovrebbe usare il termine Arte = Crescita civile e morale. Cosicché la creazione delle opere d’arte possa recuperare quei soggetti simbolici e visionari che hanno da sempre caratterizzato l’arte, in quanto esprimente idee universali. In breve, l’arte deve avere quell’impronta individuale, che più delle volte va contro corrente, perché è intrinseca alla visione personale del mondo. Insomma, la vera arte ha sempre qualcosa che ci racconta il mondo e quel qualcosa che la fa rimanere eterna al di fuori di ogni moda.

La Pandemia da Covid-19 ha messo a soqquadro l’intero mondo. Coronavirus, lockdown e crisi economica-sociale hanno messo KO lavoro e imprese, così anche il mondo dell’arte (non certo quello del sistema), ha procurato sottrazione di attività lavorativa e condizioni sfavorevoli per i giovani. Il Coronavirus ha danneggiato intere generazioni, con un grande numero di morti, specie tra gli anziani e ledendo le nuove generazioni, ponendo su tutti un sintomo profondo di malessere nell’animo umano.

Il mondo è cambiato e nulla può tornare come prima. Siamo concordi a pensare che ci troviamo davanti ad una svolta epocale. Ed a questa nuova epoca dovremo dare necessariamente delle risposte per poterla superare, se vogliamo rispondere in termini di arte, perché l’arte e il sapere sono stati da sempre trainanti anche per le altre discipline e per l’evolversi dell’umanità.

Storia culturale dell’espressione artistica tra la fine del ’900 e il nuovo Millennio

Un’originale lettura dell’arte di fine ’900 ed inizio del nuovo millennio riflette sulla sua relazione con il tempo che stiamo vivendo. Reale e Virtuale, entità alle quali si sente sempre più parlare di cui si possano creare nuove possibilità per i curatori di eventi artistici e letterari. L’arte ha superato i confini dell’isolamento di questi circa tre anni per una nuova visione artistica post Covid che si estende in un approfondimento delle tematiche contemporanee partendo dagli anni ’80 che hanno dato grande vitalità sia in Europa sia in America.

Negli anni ’80 con la Transavanguardia, il Transrealismo, i Graffitisti, riprende una certa pittura e riconsegnano all’artista e agli appassionati d’arte il fascino e il godimento del colore e del disegno, in un periodo in cui l’arte collocava la pittura come qualcosa di trascorso. Gli anni ’80 risanano la ricerca della forma reale e il ritorno all’immagine in criteri certo originali, sul principio, ispiratori della storia dell’arte, che hanno anche contribuito al design, alla pubblicità, ed alla cultura in generale, dando origine ad un composito di legami costruenti e proficui. Gli anni ’80 sono stati il vero viatico, il vitale luogo di indirizzo di un rendiconto che si sarebbe sviluppato nei decenni successivi in cui si rilevano caratteristiche di continuità che persistono ancora oggi. Infatti, la filosofia del realismo è rimasta a condizionare il mondo, influenzando la cultura degli anni Ottanta, il nuovo assetto dei Novanta, e l’era recente che elabora dottrine filosofiche e scientifiche contemperate. Dunque, possiamo ammettere che tutto questo porta ad una successione ancora oggi interminabile portandola ad una successione di favorevoli conseguenze.

Alla fine degli anni ’70 a New York, si era instaurata la nascita di una generazione di artisti formatasi nel quartiere dell’Empire State Building: Jean-Michel Basquiat, Julian Schnabel, David Salle, Eric Fischl, Robert Longo che hanno contribuito assieme ad altri artisti alla ricomparsa del soggetto figurativo. Oltre a quelli americani potremo citare quelli europei come il tedesco Sigmar Polke ed allora, il più giovane, l’artista italiano Francesco Guadagnuolo. Questi artisti lavorano evidenziando un tipo di pittura vicino alla tradizione europea ed alimentando un interesse al nuovo figurativo visionario. Nel passato erroneamente si è considerato il figurativo in netta opposizione all’astratto, invece, negli anni ’80 questa netta distinzione è stata letteralmente cancellata, mentre ha continuato ad esistere una storia consolidata nei secoli di un’arte della realtà europea, se pensiamo che il primo realista del XV secolo è stato Hieronymus Bosch.

Gli anni ’80 hanno avuto un’influenza su un evidente numero di artisti, tra cui Jeff Koons, Julia Wachtel con le sue composizioni fotografiche, Jerry Kearns con le sue opere che passano dal fumetto ad un certo influsso religioso ed ancora Barbara Kruger, Cindy Sherman.

Aveva ragione il filosofo Rosario Assunto quando ha presagito negli anni  ’60 con lucidità mentale la filosofia del realismo di cui è rimasta a condizionare il mondo contemporaneo: “…l’unica realtà che il mondo può avere per l’arte è una realtà estetica, cioè una realtà di forme, una realtà di apparenze… La forma è l’apparenza allo stato puro; è la condizione di possibilità dell’apparenza, come apparenza che non è il contrario della realtà, che non è illusione, ma che, anzi, è la vera realtà, perché l’essere è reale quando appare: sia esso l’essere della pittura che non ci sarebbe se non apparisse, sia l’essere degli esseri viventi, sia il mondo. Il mondo è qui perché appare, è come appare; è come appare vuol dire com’è esteticamente, in quanto forma: la realtà assoluta è forma, la vera arte, quindi, non è altro che perseguimento della forma assoluta, cioè assoluto formalismo… In rapporti puramente misurabili, traducibili in numero ed equazioni, s’inserisce qualche cosa che non è traducibile in numero, cioè che non è quantitativo; avviene una specie di salto che, in fondo, è la rivendicazione della qualità: non contro una visione scientifica, cioè come irrazionale, ma come qualità che, novità qualitativa, emerge dall’interno della stessa visione scientifica, non la nega, ma la integra; va al di là perché la visione scientifica e anche la costruzione scientifica non bastano. Qui è la stessa costruzione scientifica che reclama un salto fantastico, una rottura dei propri schemi rigidi…”.(Rosario Assunto – da Sperimentale p., Quaderno 1964, Ed. Il Bilico, Roma).

Quindi “Arte e Realtà” analizzano oggi le ultime correnti artistiche che hanno cambiato il pensiero sull’arte contemporanea degli ultimi quarant’anni e ci accorgiamo che ridanno autenticità e verità alle opere d’arte degli artisti contemporanei.

Pertanto, tutta l’arte, compresa quella contemporanea, ci deve fare riflettere su quell’impellenza connaturale nell’uomo che traspone il suo pensiero impulsivo, stimolando la metamorfosi creativa che aspira al valore massimo, scoprendo il sovrasensibile e diventando eterna quando è autentica.

Per menzionare un resoconto che nel corso del tempo è diventato ‘Storia culturale dell’espressione artistica’ dagli anni ’80, nel passaggio di fine ’900 e l’inizio del nuovo millennio, esamineremo cosa è successo in alcune Nazioni europee e negli Stati Uniti approfondiremo la storia di alcuni artisti contemporanei con l’opportuna conseguenza di quale futuro potremo parlare per un’arte post pandemia.

Apriamo con l’Italia

Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Nicola De Maria sono gli artisti scelti da Achille Bonito Oliva riuniti sotto il nome di Transavanguardia che attuano una ricerca del citazionismo nell’attraversare la storia dell’arte del ’900 con ricchezza di colore spesso violenta. Mimmo Paladino, tratta una traccia primordiale riprendendo i miti del Sud e le tradizioni popolari con un ingrediente onirico e visionario, in una combinazione di linguaggi. Sandro Chia, sviluppa un’espressione composta di colori eccitati e violenti, con un segno veloce ed espressivo. Si ravvisa in alcuni dipinti Chagall, la metafisica di De Chirico o la rilettura delle avanguardie, tali echi riaffiorano solo trasversalmente nell’energia del suo linguaggio. Mentre Enzo Cucchi ravvisa il senso della materia vigorosamente visionaria, amalgamandosi a rievocare il senso della storia dell’umanità. In Clemente si sente una sospensione del tempo nelle sue composizioni simboliche, mentre per De Maria emerge una qualità poetica attraverso componenti cromatici.

Francesco Guadagnuolo è l’artista scelto da Antonio Gasbarrini in nome del Transrealismo nell’introduzione a L’idea di “visionario”. Dalla 3D alla RV, Angelus Novus 1995 (3D riferisce alla visione tridimensionale, RV sta per Realtà Virtuale) con connessa mostra presso il “Castello Forte Spagnolo” – Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, che notifica a Francesco Guadagnuolo il massimo artista annoverato. Gasbarrini è il primo critico d’arte in Italia che con lungimiranza percepisce il cambiamento avvenuto all’interno della nostra società con l’instaurarsi già negli Stati Uniti dell’era tecnologica digitale, fra arte reale e arte virtuale con interpolazione scientifica. E lo vede in Italia con Francesco Guadagnuolo denominando le sue opere transreali.

Il Transrealismo letterario, nato in America con l’uscita di ‘A Transrealism Manifesto’ stilato nel 1983 dal matematico-scrittore Rudy Rucker, in cui si puntualizza: gli archetipi di una letteratura innovatrice riconosciuta nel combinare immaginativo e presenza reale degli esseri umani nel trasfigurato evolutivo attuale tecnologico e scientifico. Di diverso significato è il Transrealismo artistico italiano che percorre l’analisi pittorica e scultorea di Francesco Guadagnuolo erettasi visionaria e interdisciplinare. Nel contempo egli stesso Direttore artistico nell’esaltante spazio artistico-culturale innovatore “Castelli Arte” a Ciampino – Roma nel periodo che va dal 1990 al 2000, dove nei dieci anni di arte, scienza, letteratura, musica, cinema, poesia, astronomia, informatica, conseguirono trascinanti dibattiti, negli innumerevoli risultati culturali, con l’intervento di rilevanti personaggi internazionali di primo piano di diverse scienze segnando con il Transrealismo l’avanguardia italiana degli anni ’90 divulgando l’idea delle unità delle arti. Un Transrealismo, quello di Francesco Guadagnuolo, originale quanto energico nel progresso neoavanguardistico dell’impaginato composito pittorico e degli schemi formali scultorei. L’artista libera una visionarietà fuori dall’ordinario, esaminando la realtà sociale, politica, letteraria, musicale, tecnologica, scientifica della cui cultura siamo impregnati, in una realtà vigorosamente trascesa, di cui Guadagnuolo fonda e rilancia valori di origine umanistica, etica e religiosa, che riesce a unificare nell’imperversante dimensione incorporea del web.

In America

Julian Schnabel, pittore, scultore, regista cinematografico. Alla base della sua pittura, c’è dietro la storia dell’arte europea, molte volte verso ritratti, immagini di ogni tipo e anche religiose. Le opere di Schnabel hanno momenti ispiratori nell’antica arte musiva, esempio quando usa i piatti rotti incollati su grandi superfici e colorati. Le sue opere anche se hanno un carattere ‘devozionale’ rammentano l’arte popolare con un occhio più distaccato a differenza della tradizione europea. Dal 1980 comincia a sviluppare una pittura e scultura neoespressionistica con assemblage di diversi materiali usurati dal tempo, che hanno dietro una realtà vissuta, manufatti recuperati dipinti con forza e gestualità ed ancora tendoni navali, telai, carta da parati, tutto gli può essere utile. Come dice Schnabel nella sua monografia CVJ (1987): «non credo che la battaglia tra figurazione e astrazione sia anche un problema. Tutto ciò può essere un modello per un dipinto – un albero di pioppo, un’altra pittura, una macchia di sporcizia». Vi si nota nelle sue opere un rapporto di contraddizioni che mostrano il molteplice discorso vitale e reale di Schnabel.

David Salle, esponente del bat painting. Salle ispeziona le relazioni tra soggetto/figurazione in un mondo sovrastato dai media. Le sue pitture fin dalla metà degli anni ’80 si sono distinte da una ripresa alla figurazione, con richiami alle opere di artisti del Barocco: da Bernini a Velázquez, da Cézanne al surrealista Magritte, sino alle figure tormentate di Giacometti, interpretandoli da un punto di vista della cultura americana. Le sue opere si sono evolute seguendo uno stile che l’ha caratterizzato da immagini per lo più tratte da giornali, riviste, fotografie, moda, figurazioni erotiche, fumetti, film, il tutto ben assemblato come farebbe un artista con la tecnica più tradizionale del collage. «Da quando ho cominciato a dipingere – ha chiarito l’artista – ho cercato di ottenere la fluidità e la sorpresa della connessione dell’immagine, la simultaneità del montaggio cinematografico nella pittura». Infatti, servendosi dei metodi cinematografici, le opere di Salle hanno l’idea della simultaneità di stampo ipertestuale. Questi collegamenti vengono particolarmente studiati dall’artista da creare uno spirito nuovo dal punto di vista compositivo.

Tra altri artisti americani potremo menzionare: Holly Solomon, Robert Longo, Troy Brauntuch.

In Germania

Sigmar Polke, tratta la realtà con uno sguardo critico e spietato, meditando sull’egemonia delle immagini della collettività odierna. L’arte di Polke negli anni ’80 oltre al disegno e alla pittura s’incrementa attraverso il percorso dei diversi media che confluiscono e si congiungono: fotografie, fotocopie, installazioni e film che assorbono immagini già esistenti che l’hanno caratterizzato tra i protagonisti del neoespressionismo ed esponente del Neue Wilde. Con gli artisti Gerhard Richter e Konrad Fischer è stato fondatore del Realismo Capitalista, in polemica alla Pop Art, che criticava la poetica del consumismo. Polke con le esecuzioni della fotografia nella pittura, in una forma che ruotava tra figurativo e astrattismo ha manifestato una certa suggestione su alcuni giovani artisti come la scultrice, Annette Messager e gli artisti multimediali, Peter Fischli e David Weiss.

Nella tradizione dell’Espressionismo tedesco abbiamo altri artisti: Anselm Kiefer, Markus Lüpertz, Georg Baselitz, A. R. Penck, Jörg Immendorff, Michael Buthe, Salomé denominati “Nuovi Selvaggi”.

In Francia

Gérard Garouste, interessato all’iconografia religiosa e lettore della Bibbia. Pittore di profondità arcane realizza dipinti mitologici e simbolici, in certe occasioni viene indicato come “pittore post-moderno”. Difensore della rilancio del figurativo, egli non ha timori nel citare artisti del calibro di Tintoretto o il Greco. I suoi quadri,  di grandi dimensioni, rappresentano esseri umani dai corpi infranti all’interno di complessi di elementi impenetrabili che paiono più scolpire la psiche umana sempre accompagnate da un alone di segretezza, potremo dire che le sue opere nascono tra filosofia, letteratura e psicoanalisi.

In Svizzera potremo citare: Martin Disler, Rolf Winnewisser.

In Inghilterra: Tony Cragg.

In Spagna: Miquel Barceló.

Quale futuro propone l’arte post pandemia?

La storia ci ha mostrato che da cicli cupi sono sorte le arti più rivelanti. Si è palesato che prima o poi si sarebbe giunti ad un rinnovamento quello che già è in atto cioè l’era digitale. Perché l’arte s’immette in uno sviluppo di cambiamento storico, una mutazione antropologica profondissima, definiremo epocale con grandi novità: processi mentali e processi formali. Il Transrealismo oggi rappresenta la condizione favorevole da esplorare, sicuri che questa risolutiva metamorfosi diventa la condizione migliore che aiuta ad affrontare anche la vita medesima. È un avvenimento di sviluppo e rinascita per il mondo dell’arte, che destina, non solo agli artisti, ma a tutti i campi della cultura, nuove adeguate ricerche. Si rapporta con l’attuale mondo tecnologico e si presenta l’urgenza di comunicare la realtà mutante per essere meglio compresa, in un criterio totalizzante per conseguire una moderna coscienza che ha tutta la consistenza, la spaziosità di produrre nuovi pensieri, che riconosca nuove visioni e linguaggi nelle opere d’arte. Insomma, il Transrealismo negli anni si è imposto come un movimento essenziale per lo sviluppo di un nuovo modo di concepire l’arte e il ruolo dell’artista.

Il dramma Covid è stato un’opportunità per riflettere sul significato di arte e come intendere la cultura artistica del dopo… Se è vero che l’arte testimonia la vita, è proprio in questo tempo 2020/’21/’22 che ci si sente più sedotti dalla vita. Filosofia dell’Arte e filosofia della realtà sono intimamente associate, l’arte è consapevolezza della vita. Dovremo porci un interrogativo: è la Storia Umana che dà vita all’arte o è l’arte che dà vita alla Storia Umana? O meglio è l’arte che dà la percezione del mondo e della vita?

 Guadagnuolo realizza una serie di opere ispirate al Covid-19 e sulla recente guerra Russia-Ucraina. E se c’è un linguaggio d’arte che può tradurre questa condizione inquietante, Guadagnuolo lo fa in forma rivelativa, facendo vedere il senso dell’inquietudine e l’aspettativa del dopo. É come vedere la transitorietà dell’esistenza e immaginare un ipotizzato futuro. Il Transrealismo rappresenta la condizione di poter meglio capire l’Essere, ma più di capire l’Essere in realtà lo traveste nell’intento di capire qualcosa di più rispetto al complesso di elementi che avviluppano il nostro modo di vivere. Arte – cultura e tecnologia diventano rappresentazione di vivere, il modo di intendere la realtà, un incorporarsi l’uno con l’altro divenendo ricerca di un qualcos’altro che avvertiamo come Trans-Realtà, di una realtà che va oltre la stessa realtà, a dar conto della realtà in cui viviamo. Dunque, tra le altre cose l’incombenza del Transrealismo è quella di consentire di immetterci nella filosofia del passaggio che sarebbe quella di trovare una ragione di vita nella grande costellazione di apprensioni, come accade oggi in un mondo accerchiato dalla pandemia con i correlativi virus, le guerre, gli incendi, i nubifragi, carenza energie, gas, cambiamenti climatici ecc., ecc. Tutto questo porta Guadagnuolo artista, ad una nuova meditazione sulla condizione umana con un’espressione evolutiva alla comunicazione elettronica e al valore metaforico. Con un Transrealismo che genera il referto dell’operazione, generando un dibattito che prima non esisteva ed era ancora di più impensabile. Per questa ragione l’arte transreale di Guadagnuolo è filosofia di vita che porta a vivere accompagnata da un consapevole artificio di vita, cioè una sorta di metafora umana comportamentale, in uno stato d’animo colmo di ansia e oscuramente vivente. 

L’artista mette in evidenza, dal punto di vista psicologico, le paure, esprimendo il caos in cui viviamo, da cui assurdamente si cerca riparo e conforto nel meccanismo sociale generato dai social, ciò accade quando viene a mancare specie tra i più giovani il soccorso reale, e si ripara con il soccorso virtuale, un rischio, che sta espandendosi sempre di più con una sottomissione ai social network degli ispiratori virtuali, in cui rappresentazioni e narrazioni, divengono argomento di negazione e imitazione. Per cui è fondamentale argomentare il rapporto tra generazioni per salvaguardare di più gli adolescenti dai pericoli esistenziali derivati dal web. Guadagnuolo fa intendere che non si affrontano, né si risolvono i problemi attraverso i social network ed è così che l’artista mette in evidenza ciò che è marginale da ciò che è rilevante nella vita. Questo provoca una forma di estraniamento di fronte alla realtà, perché questa diventa non più controllabile col pericolo dell’alienazione. Comunque vada, la vita scorre continuamente, nulla può fermarla! Ciò nonostante, la vita potrebbe essere influenzata favorevolmente attraverso complessi di elementi reali e complessi di elementi virtuali che si assommano nella ricerca di una relazione di arte e filosofia per ritrovare l’Essere. Detto ciò, Guadagnuolo si fa carico, attraverso la sua arte-ricerca-verità di una liberata-Arte connotata da un’antologia trans-reale-critica nonché storica-estetica-umana, un’eredità culturale artistica che va salvaguardata negli anni a venire, come uno scorrere della memoria-vissuta e per ogni occasione consultabile.

Filosofia del passaggio di un’Arte-Presagio del mondo questa è una delle tante peculiarità del Transrealismo di Guadagnuolo, egli riesce a catturare il presente attraverso il passato, ma anche un certo futuro. L’artista riesce così a immaginare ciò che potrebbe verificarsi di vicende che possono accadere nel mondo che con l’Arte Presagio ci autorizza ancor prima di avere pronta coscienza. Questo succede quando una moltitudine di uomini e donne si raccolgono attorno ad un pensiero Transreale per avviare un’insolita visione del mondo, applicandola alla realtà sotto lo studio estetico, morale, scientifico e politico. Portando così il Transrealismo a recepire tutti i bisogni dei mutamenti della nostra vita che, in questo caso quando sarà passata la pandemia, la guerra e altre varie situazioni connesse, la storia culturale non sarà più quella di una volta. Allora l’arte può contribuire a cambiare il mondo, la politica può rapportarsi ai contenuti dell’arte coadiuvando al cambiamento. Sarà come andare oltre per una conoscenza universale delle cose e abbandonare i resti dell’umanità e le rovine lasciate sulle illusioni della storia. Guadagnuolo con il suo Transrealismo riesce a porsi al di là del tempo e dello spazio per capire nella totalità cosa significa volgere lo sguardo verso il mondo, verso Dio e l’universo per avere una visione d’insieme. Facendo così mostra gli sconvolgimenti del mondo del suo tempo e l’ambiguità tra il bene e il male, nonché la caducità delle cose terrene. L’arrivo del suo transrealismo è stato travolgente per il supporto delle società moderne. Egli si è mostrato molto più avanti ed è l’iniziatore di una filosofia di cui abbiamo preso consapevolezza dopo, riguardo al suo lavoro precedente. Osservando la sua arte non c’è argomento che non può trattare nell’ interesse per tutto lo scibile umano.

Il Transrealismo è l’occasione per riflettere e valutarne l’importanza come terzo percorro attraversabile all’interno dell’avviato dibattito culturale tra i promotori del Postmodernismo e quelli del Nuovo Realismo fra tanti, i filosofi Gianni Vattimo e Maurizio Ferraris.

Concludendo sul Transrealismo, generato inizialmente negli Stati Uniti come fenomeno letterario, estendendosi oltre all’America Latina poi, come movimento artistico dall’Italia all’Europa. In un’intervista di Christian Besemer a Lawrence Ferlinghetti del 23 Novembre 2012, risponde lo scrittore a proposito della sua poesia: «…trans-realismo. Si, trans-realismo! Prendere immagini visive, utilizzarle in modo inaspettato che incrocia e supera il senso…».




PROGETTO ERASMUS+ KA VALOR,  conferenza internazionale

I risultati dei tre anni di lavoro

L’Aquila, 2 settembre 2022. Ancora pochi giorni e pochi posti disponibili per partecipare alla conferenza finale del progetto Erasmus+ KA VALOR che si terrà presso il palazzetto dei Nobili il prossimo 20 settembre dalle 10:00 alle 13:00. La conferenza internazionale del progetto, unitamente alla Partnership Europea, presenterà i risultati dei tre anni di lavoro.

La Conferenza vede la partecipazione della Partnership VALOR che oltre l ’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è composta da:

–              Parco Nazionale dell’Olimpo, NECCA dalla Grecia;

–              Parco Naturale della Foresta Nera Centro/Nord dalla Germania;

–              Università della Tessaglia, dalla Grecia;

–              Università “Stefan cel Mare” Suaceva, dalla Romania;

–              MAKRO società di sviluppo manageriale e di consulenza, dalla Turchia;

–              Centro di Scienza e Tecnologia Forestale della Catalogna, Spagna;

–              SINTESI, Centro per la Ricerca e l’Educazione, di Cypro;

–              INTEGRA Filder e V., Associazione di promozione sociale che opera con i migranti, dalla Germania.

Sono invitati i rappresentati dei partner associati, i rappresentati del mondo della formazione accademica e no, gli agricoltori esperti e neofiti, i rappresentati delle comunità locali e tutti i portatori di interesse per lo sviluppo di un sistema agricolo resiliente e sostenibile in grado di affrontare le sfide della crisi climatica mondiale.




L’AMICACCI OSPITA LA NAZIONALE di basket in carrozzina

Ieri la visita del Sindaco Jwan Costantini nella sede di via Galilei

Giulianova, 2 settembre 2022. Una visita dovuta, ma fatta con enorme piacere, quella del Sindaco Jwan Costantini, ieri, nella sede della Polisportiva Amicacci Abruzzo, in via Galilei. La pluripremiata squadra giuliese ospita, in questi giorni, gli atleti della Nazionale italiana di Basket in carrozzina. Per il primo cittadino, si è trattato di un ennesimo ritorno tra i ragazzi dell’Amicacci, stavolta con l’emozione di incontrare anche la squadra azzurra.

“Essere qui – ha detto il sindaco – è stare a casa. Questi atleti, tutti, sono i nostri campioni, l’esempio di come lo sport possa migliorare la società e cambiare il destino di una persona. La disabilità è una sfida che è vinta, sempre, quando in campo scendono l’entusiasmo, l’orgoglio, la voglia di vincere. Oggi ringraziamo l’Amicacci Abruzzo, il presidente Edoardo D’Angelo, il patron Peppino Marchionni e tutti questi meravigliosi giovani che, in canotta azzurra o giallorossa, portano in campo, ogni giorno, un messaggio di ottimismo e di rinascita”.




IL DEGRADO del pubblico patrimonio

La Chieti che non t’aspetti nelle immagini di Fabrizio Franceschelli

Chieti, 1° settembre 2022. Immagini brutte, davvero crude quelle che scorrono nel breve filmato registrato a Chieti nei locali pubblici di Villa Frigerj dal noto regista e conduttore televisivo nazionale Fabrizio Franceschelli. Muri imbrattati, poltroncine buttate fuori, arredi rovesciati e smontati, pedane poggiate su libri d’enciclopedia per giochi di bici o skate board, disordine e sporcizia dappertutto sia dentro i locali pubblici che nel cortile.

Vetri rotti, libri ammucchiati, sporcizia varia e tutto quello che può irritare di più l’ignaro cittadino votato al rispetto per la cosa pubblica e al pagamento dei tributi che, purtroppo, fanno questa brutta fine; locali pubblici in passato destinati alla cultura oramai nel degrado più profondo.

Si spera, dopo queste immagini vergognose, che qualche provvedimento possa prendere l’avvio per cercare di ripristinare decoro ma soprattutto dignità per un luogo soprattutto caro alla cultura.

NM




JULIAN ASSANGE Cittadino Onorario

Approvato dal Consiglio Comunale l’ordine del giorno del Movimento 5 Stelle

Pescara, 1° settembre 2022. Julian Assange sarà un cittadino di Pescara dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle.

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione l’esito di questo voto – commenta il consigliere M5S Paolo Sola, primo firmatario della proposta – con cui anche Pescara si unisce al coro di chi, in tutto il mondo, ribadisce la difesa del diritto alla libertà di stampa di cui Julian Assange, con la sua vicenda umana, rappresenta ormai un simbolo”.

Il giornalista, attivista e fondatore del sito WikiLeaks era salito agli onori della cronaca internazionale nel 2010 per aver rivelato documenti statunitensi che dimostravano abusi, violenze e crimini di guerra delle forze armate americane durante i conflitti in Afghanistan e Iraq. Rivelazioni che gli erano costate l’arresto da parte della polizia britannica e la recente estradizione negli Stati Uniti con l’accusa di cospirazione e spionaggio, e richieste che vanno da 175 anni di reclusione fino alla pena capitale. Una vicenda che ha scatenato una grande protesta internazionale e sollevato numerosi appelli per il rilascio del giornalista da parte dell’opinione pubblica e di svariate organizzazioni per i diritti umani.

“Per la sua attività di denuncia – proseguono i consiglieri Sola, Alessandrini e Di Renzo – Julian Assange ha ricevuto, negli anni, numerosi encomi e riconoscimenti, oltre ad essere stato più volte proposto come Premio Nobel per la pace per aver rivelato gli orrori delle guerre occidentali, e gesti come il conferimento della cittadinanza onoraria di Pescara, per quanto simbolici, contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda e testimoniano come anche la comunità pescarese si senta in dovere di dare il proprio contribuito a difesa di ideali come il diritto di informazione e di trasparenza”.




LINEA VERDE IN ABRUZZO, per raccontare il valore artigiano

In onda sabato 3 settembre, alle ore 12, su Rai1 la puntata dedicata alle imprese abruzzesi di Confartigianato

Pescara, 1° settembre 2022. Appuntamento da non perdere il 3 settembre, alle ore 12, su Rai 1. Nelle settimane passate la troupe del celebre programma televisivo Linea Verde Start, condotto dal giornalista Federico Quaranta, ha fatto tappa in Abruzzo per raccontare le storie delle imprese di Confartigianato.

Si tratta di un viaggio alla scoperta di diverse località abruzzesi, che ha finito per svelare le bellezze costiere e i tesori montani di un territorio che ha pochi eguali nel Paese: dalla Riserva Naturale dei Ripari di Giobbe, a nord della costa ortonese, si passerà per le Gole di Aielli, fino ad arrivare al borgo “Universo”, diventato celebre per i murales realizzati sulle facciate del centro storico di Aielli. Inoltre, avremo modo di ammirare le splendide immagini girate nel corso della visita a Villalago e al Lago di Scanno, in provincia dell’Aquila.

La scelta compiuta da Linea Verde Start non appare affatto casuale, considerando che in Abruzzo le imprese a valore artigiano conservano il pregio e l’unicità delle antiche tradizioni manifatturiere. Nella puntata saranno raccontate le storie e le esperienze di imprenditori che intrecciano sensibilità artistica e sapienza artigiana, radici e orgoglio identitario, senso di appartenenza al territorio e alla comunità. È il caso, ad esempio, di uno degli scultori più affermati nella lavorazione della pietra della Majella, Luigi D’Alimonte, le cui opere sono conosciute in tutta Italia e molto apprezzate anche all’estero.

Un’altra storia di grande interesse, raccontata dal programma di Rai 1, è quella delle Ceramiche Liberati di Villamagna. La famiglia Liberati rappresenta la dimostrazione plastica di come sia possibile coniugare, in modo virtuoso e vincente, tradizione e innovazione: l’impresa di Villamagna, attraverso la digitalizzazione, è infatti riuscita ad introdurre nuove tecniche e nuove forme nell’arte della ceramica, riuscendo a realizzare pezzi unici e dal gusto moderno. La troupe di Linea Verde Start è stata anche a San Giovanni Teatino, per fare visita alla Markbass, azienda leader mondiale nella produzione di amplificatori per basso: qui sono stati intervistati il general manager Marco De Virgiliis e il musicista Daniele Mammarella. Spazio anche alla Marsica, con la visita al Castello di Avezzano e l’interessante incontro con il giovane sarto modellista Lorenzo Faricelli.

Linea Verde Start è il programma televisivo di Rai1 realizzato in collaborazione con Confartigianato che racconta l’Italia del valore artigiano. Sulla base degli ottimi risultati ottenuti dalle prime edizioni di Linea Verde Start, il programma è di nuovo in onda il sabato, a partire dalle ore 12, su Rai Uno, con un nuovo ciclo di puntate dedicate alla valorizzazione delle imprese di Confartigianato e delle specificità territoriali del nostro Paese.

“Confartigianato, dedicando al nostro territorio un’intera puntata del programma, ha offerto all’Abruzzo un’occasione unica e straordinaria per pubblicizzare le proprie bellezze artistiche, culturali, manifatturiere e paesaggistiche – sottolinea il presidente regionale di Confartigianato, Giancarlo Di Blasio – siamo entusiasti del lavoro realizzato da questa troupe di grandi professionisti e anche del supporto fornito da tante altre persone, a partire dagli imprenditori locali, che con impegno e passione hanno offerto il proprio contribuito.

Teniamo a ringraziare, in particolar modo, il conduttore Federico Quaranta, tutto lo staff Rai e Marco Ghighi di Confartigianato Imprese – aggiunge Di Blasio – siamo orgogliosi di avere preso parte ad un programma che va in onda ogni settimana sulla prima rete nazionale, con una media di share che sfiora il 15% e siamo certi che anche la puntata dedicata al nostro territorio riuscirà a centrare livelli di audience così alti”.




FUGGITI DALLA NIGERIA, sposi a Fossacesia

La bella storia di Augustine Obina e Bumi

Fossacesia, 31 agosto 2022. Sono arrivati nel 2016 in Italia fuggendo dalla Nigeria, segnata da guerra e distruzione, sono stati accolti presso lo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Fossacesia e venerdì 26 agosto si sono sposati con rito civile.

Questa è la bella storia di Augustine Obina Osuagwu e di Bumi Osuagwu che, tra angosce e tante difficoltà, hanno cercato e avuto l’occasione di riscatto. Quel riscatto per chi è costretto a lasciare la propria terra, martoriata da conflitti, per fuggire in un luogo più sicuro e vivere felici.

Augustine Obina di 36 anni ha trovato lavoro e la stabilità economica è stata decisiva per sposare la sua Obina, di 32 anni. La coppia è residente a Fossacesia, dove hanno avuto due bambini, una famiglia ben integrata.

Venerdì scorso, il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, nell’aula consiliare Falcone-Borsellino, ha celebrato la loro festosa e sentita unione alla presenza dei loro amici e parenti, dei volontari dell’Associazione Il Girasole di Fossacesia, che si occupa di integrazione.

“Aprire la casa comunale a dei cittadini di un paese straniero che scelgono di sposarsi è un modo concreto di accoglierli ed includerli in un tessuto sociale nel quale non si sentono respinti o peggio discriminati – ha detto il Sindaco Di Giuseppantonio – Fossacesia, che si conferma città di pace e dell’accoglienza, ha dato loro la possibilità di realizzare i loro sogni, una città che diventa il luogo in cui la giovane famiglia nigeriana ha scelto di vivere e di chiamare nuova casa, perché non sempre casa è dove si nasce, ma sempre più spesso casa è dove si sta bene e non si rischia la vita ogni giorno, che sia per fame o per guerra”.




GIORGIA MELONI PRESIDENTE del Consiglio dei ministri?

Se  la Destra vincerà le prossime elezioni politiche, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, probabilmente – ma lei non ha dubbi – sarà nominata da Mattarella nuovo Presidente del Consiglio dei ministri

di Paziente Filippo

Chieti, 31 agosto 2022. Rispetterò il risultato del voto democratico, ma non farò salti di gioia.  Per questi motivi:

1) Diversamente da Gianfranco Fini, che, fondando nel Congresso di Fiuggi ( 27 gennaio 1995), il partito di Alleanza Nazionale, ebbe il coraggio di abbandonare i riferimenti ideologici al fascismo, giudicandolo in seguito “male assoluto” e riconoscendo i valori dell’antifascismo presenti nella Costituzione, Meloni non ha ancora rotto tutti i ponti con il passato, nonostante le numerose dichiarazioni fatte durante la campagna elettorale: ”Io non sono fascista. La destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni. Nel Dna di Fratelli d’Italia non c’è nostalgia per fascismo, razzismo o antisemitismo.”  Liliana Segre ha scritto:” “Nella mia vita ho sentito di tutto e di più, le parole pertanto non mi colpiscono più di tanto. Partiamo dai fatti, non dalle parole e dalle ipotesi. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito”.

La Meloni ha risposto: «Con rispetto e stima per la senatrice Segre: la fiamma nel simbolo di FdI  nulla  ha a che fare con il fascismo, ma è il riconoscimento del percorso fatto da una destra democratica nella nostra storia repubblicana. Ne andiamo fieri».

La fiamma tricolore non ha nulla a che fare col fascismo? Arde sulla tomba di Mussolini, il fondatore del Partito Nazionale Fascista. Fu inserita nel 1947 nel simbolo del MSI, partito neofascista fondato il 26 dicembre 1946 da Giorgio Almirante, Pino Romualdi ed altri reduci della Repubblica Sociale Italiana. É  stata conservata da Fini nel simbolo di Alleanza Nazionale e dalla Meloni nel simbolo del partito  di  Fratelli d’Italia, da lei fondato il 21 dicembre 2012  con Guido Crosetto e Ignazio La Russa. É presente nel simbolo depositato per le prossime elezioni politiche. Pertanto, la fiamma tricolore rappresenta la continuità storica e culturale dell’estrema destra dalla fondazione del MSI ai giorni nostri.

2) In un post pubblicato sui social network, il partito della Meloni ha pubblicato un elenco delle “devianze giovanili”, mescolando dipendenze, patologie e comportamenti illegali :  droga, alcolismo, tabagismo, ludopatia, bullismo, baby gang, anoressia, obesità, autolesionismo. Tali devianze possono essere curate incrementando le attività sportive, per far crescere italiani “sani e determinati”. L’elenco ha suscitato indignazione nella politica e nella comunità scientifica.  L’anoressia, l’obesità, l’autolesionismo non sono curabili con lo sport, ma con interventi sanitari e con la prevenzione. Ricordo che anche l’ONB (Opera Nazionale Balilla), istituita da Mussolini con la  legge del 3 aprile 1926,  n. 224 , era “finalizzata… all’assistenza e all’educazione fisica e morale della gioventù, ma anche a inculcare il senso della disciplina e dell’obbedienza”. Ne facevano parte obbligatoriamente i fanciulli e i giovani dai 6 ai 18 anni.

3) La leader di Fratelli d’Italia mantiene un forte legame affettivo con la storia del Movimento Sociale, in particolare col suo principale fondatore, Giorgio Almirante. Il 22 maggio 2020, lo ricordò con questo post  su twitter:

“Ci lasciava 32 anni fa Giorgio Almirante. Un politico di altri tempi stimato dagli amici ma anche dagli avversari, un Patriota. Il suo amore incondizionato per l’Italia, la sua onestà, la sua coerenza, il suo coraggio: valori che ha trasmesso alla Destra italiana e che continueremo a portare avanti ogni giorno.”

Un grande uomo che non dimenticheremo mai.

Nel  libro  “Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee”, pubblicato nel 1921, si dichiara sua figlia spirituale. Non ha mai ricordato che Almirante, prima dell’arresto di Mussolini, fu capo redattore della rivista “La difesa della razza”; dopo l’8 settembre aderì alla RSI,  collaborò coi tedeschi nella campagna antiebraica,  firmò  bandi per la fucilazione alla schiena dei renitenti alla leva  e dei partigiani catturati. Nel secondo dopoguerra, negli anni della strategia della tensione,  contro di lui, neofascista in doppiopetto,  e il suo partito furono mosse accuse di contiguità col terrorismo nero.

4) Non ha mai partecipato il 25 Aprile alla Festa della Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista; non ritiene che la Resistenza abbia contribuito alla nascita della Costituzione e disprezza l’ANPI.

Se la Destra vincerà le elezioni e Fratelli d’Italia otterrà più voti dei partiti alleati,  il Presidente della Repubblica quasi certamente nominerà Presidente del Consiglio di Ministri Giorgia Meloni,  che, davanti a Lui, giurerà pronunciando la seguente formula rituale:

«Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione.»

La leader di Fratelli d’Italia osserverà lealmente la Costituzione, nata dalla Resistenza,  che intende modificare con la proposta di legge sul presidenzialismo ?

 Penso che neppure il Presidente della Repubblica farà salti di gioia.




LA SETTEMBRATA ABRUZZESE compie settant’anni

Annullo postale della cartolina con la riproduzione del testo originale di Vola,Vola, Vola che compie cent’anni

Sabato 3 settembre 2022 Largo Madonna Dei Sette Dolori

Pescara, 31agosto 2022. L’associazione Settembrata Abruzzese che, quest’anno, compirà 70 anni di vita è da sempre protagonista nella valorizzazione del Patrimonio culturale e della tradizione della nostra regione. Uno degli aspetti più importanti è la valorizzazione della poesia dialettale che è da sempre centrale nella vita dell’associazione, sin dalla sua nascita che ormai affonda le radici nel 1952.

Si legge in un articolo pubblicato nel 1953, precisamente il 18 settembre: “Domenica 20 corrente alle ore 18, avrà luogo al Largo Madonna Colli di Castellammare la annunciata audizione delle nuove canzoni della “Seconda Settembrata abruzzese”. Lo spettacolo è imperniato su dieci nuove canzoni, sceneggiate da Oberdan Merciaro, e ritrae nei suoi aspetti poetici e folkloristici i vari momenti della nostra agricoltura; il tutto nella intelligente regia di Francesco Teodori, scenari di Vincenzo Colti e luci di Ferri …(…)  Alla manifestazione, del cui comitato d’onore fanno parte le più spiccate personalità della Regione, fra cui S.E. Spataro, Presidente, S.E. Rocchetti, Senatori e Deputati hanno promesso di essere presenti, oltre ai molti abruzzesi, il Se. Lauro Sindaco di Napoli e l’On. La Pira Sindaco di Firenze, che ha inviato al Comitato due artistici doni da assegnare ai vincitori del concorso Regionale della canzone. Anche l’On. Lauro ha messo a disposizione una coppa”

Segue nell’articolo il programma dello spettacolo diviso in quattro tempi, sottolineando che si esibisce il Coro della Settembrata dei Colli di Castellamare.

L’articolo si chiude con nomi che hanno fatto la storia della cultura abruzzese: “Maestro concertatore e direttore: Cav. Stefano Fiorentino.  Adattamento scenico: O. Merciario; regia: F. Teodori; scene di V. Conti.

Ci preme ricordare i tanti Presidenti che dal 1952 ad oggi si sono alternati nella guida della Settembrata abruzzese:

1952 – Rino Fabiano

1953 – Saverio Sechini

1954- Pierino Malagrida

1955 – Rino Fabiano

1956 – Giuseppe D’Incecco

1957 – Mario Guido Ciattoni

1964/1976 – Rino Fabiano

1977/1990 – Rino Fabiano

1991/2001 – Antonio De Laurentiis

2002/2003 – Aldo Ferri Teodori

2004/2006 – Marcello De Giovanni

2007/2008 – Camillo De Leonardis

2009/2013 – Antonio Luise

2014/2016 – Gabriella Serafini

2017/2019 – Luigi Orsini

Dal 2020 – Licio Di Biase

La nuova stagione che si è aperta, con il rinnovo dei vertici dell’associazione e la mia elezione a Presidente, ha prodotto una nuova spinta per tornare ad essere protagonisti nella valorizzazione del mondo culturale abruzzese dalla poesia al teatro sempre rigidamente dialettali fino alla musica popolare, elemento identitario di caratterizzazione culturale.

La Settembrata è entrata a far parte del comune sentire della nostra regione, ma ora l’obiettivo non può essere quello semplicemente di ripercorrere le strade che ne hanno innalzato il valore, ma andare oltre, occorre aprirsi al mondo globalizzato, ai tanti giovani che vivono nuove esperienze di conoscenza e valorizzazione della culturale popolare e dialettale e, ovviamente, ai nuovi mezzi della comunicazione, sempre in sintonia con quanto affermava Tolstoj: “Se vuoi essere universale, parla del tuo villaggio”, e la Settembrata nell’epoca della globalizzazione parlerà sempre di più e sempre meglio del proprio villaggio e della cultura del proprio villaggio.

Le iniziative per celebrare i 70 anni di vita si intersecheranno con il centenario di Vola, vola, vola, canto identitario per eccellenza dell’Abruzzo. A tal proposito la nostra associazione, unitamente all’Istituto Tostiano di Ortona, ha organizzato con Poste spa per l’annullo POSTALE della cartolina con la riproduzione del testo originale della canzone Vola, Vola, Vola per celebrarne il centenario .




MISERICORDIA E UMILTÀ: le chiavi di Celestino e di Francesco

La Perdonanza è il dono che papa Celestino V, il 29 settembre 1294, un mese dopo la sua incoronazione, fece alla città dell’Aquila, al tempo dilaniata da dure lotte intestine. La Bolla della Perdonanza, che istituiva il primo Giubileo nella storia della Chiesa, prevedeva l’indulgenza plenaria per i peccati commessi a … quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività. (la traduzione dal latino è di A. Clementi).

di Giuseppe Lalli

L’Aquila, 31 agosto 2022. Pietro da Morrone, al secolo Pietro Angelerio (1209/10-1296), eremita della Maiella, fu eletto papa il 5 luglio 1294, al termine di un conclave durato più di due anni e ridotto a soli 12 cardinali, e per giunta in lite tra loro. Sulle prime l’eremita, già molto avanti con gli anni, esitò, accettando poi per dovere e facendo, il 28 luglio 1294, in groppa ad un asinello, sull’esempio di Gesù, il suo ingresso all’Aquila, sulla spianata di Collemaggio, dove trovò ad attenderlo, insieme ad una numerosa ed entusiastica folla, Carlo II d’Angiò (1254-1309), re di Napoli, e suo figlio Carlo Martello (1271-1295).

La sede papale fu trasferita a Napoli, all’ombra del potere angioino. L’ex eremita, avvezzo a vivere nelle ristrettezze delle spelonche dell’Appennino abruzzese, mal sopportando i lussi sontuosi della residenza pontificia, si fece costruire una piccola e sobria cella di legno dove rifugiarsi per ritemprare lo spirito.

Celestino non tardò molto a rendersi conto di essere ingannato da quelli che lo circondavano, a cominciare dal suo protettore, il re di Napoli. Si approfittava della sua inesperienza nel governo della macchina curiale, al tempo già complessa, per strappargli prebende e incarichi, molto spesso del tutto immeritati. E così il vecchio eremita, con lo stesso spirito di servizio col quale aveva accettato il gravoso peso del pontificato, vi rinunciò.

                “Io, Celestino V papa, considerandomi incapace di questa carica, sia a causa della mia ignoranza, sia perché sono vecchio e debole, sia anche per la vita puramente contemplativa sin qui da me condotta, dichiaro di volere abbandonare questo incarico che io non posso più rivestire. Abbandono la dignità papale, i suoi impegni, i suoi onori”.

Questo fu il suo semplice ed inequivocabile atto di rinuncia. Riconoscendo i propri limiti umani, dava un esempio eroico di umiltà, e salvava l’unità della Chiesa. Non ci fu alcuna viltade nel fare il gran rifiuto, con buona pace di quel Dante Alighieri (1265-1321), che – sempre ammesso che sia Pietro da Morrone il destinatario dei suoi versi diventati celebri – fu sì poeta sublime, ma fu grande anche nella passionalità dei suoi risentimenti (con la sua rinuncia Celestino avrebbe avuto il grande torto, agli occhi del poeta, di aprire le porte del papato a quel Bonifacio VIII (Benedetto Caetani – 1235-1303) che Dante riteneva il principale responsabile delle sue disgrazie).

Deciso a far ritorno nel suo eremo abruzzese, dopo molte peripezie, fu recluso, vittima della impietosa ragion di stato di Bonifacio VIII, suo successore, che intendeva sottrarlo alla strumentalizzazione di fazioni a lui avverse, nella rocca di Fumone, dove Celestino rese l’anima a Dio il 19 maggio 1296. Sarà l’inizio della gloria in Cielo e in terra. Nel 1313 Clemente V (Bertrand de Got – 1264-1314), il primo papa avignonese, ne riconobbe le virtù eroiche, sia pure limitatamente al periodo precedente alla elezione a papa (pesava l’episodio delle dimissioni).

Il gesto di rinuncia di Celestino V è stato assai spesso caricato di significati che hanno a che fare più col romanzo che con la storia, la cui nota dominante – non bisogna dimenticarlo – è sempre il chiaroscuro. La rivelazione ebraico-cristiana, nel suo realismo antropologico, come oggi si direbbe, ci parla di una creatura umana che, fintanto che cammina sulla terra, è un angelo con le ali appesantite dal fango del peccato originale.

La Bolla della Perdonanza, che invano papa Caetani cercherà di sottrarre alla città dell’Aquila, fu opportunità di misericordia data a uomini e donne, dono inestimabile di Celestino V alla sua città che da solo può “giustificare” il suo brevissimo pontificato. Celestino fu maestro di misericordia ed esempio eroico di umiltà. All’umile eremita del Morrone l’effimero e tormentato governo della Chiesa nulla tolse e molto aggiunse alla sua santità, la quale è intreccio di virtù cristiane con tutte le miserie e umane debolezze, che ne sono superate, come ebbe a scrivere un altro papa che meditò le dimissioni, quel Paolo VI (Gianni Battista Montini – 1897/1978) grande e un po’ dimenticato.

Di umiltà e misericordia ha parlato anche papa Francesco, in visita all’Aquila per la 728esima edizione della Perdonanza, nella sua bella omelia di domenica 28 agosto. Ha usato immagini assai eloquenti. A proposito della misericordia, ha evocato la difficoltà incontrata dal pilota dell’elicottero che lo portava all’Aquila ad atterrare a causa della fitta nebbia che era scesa sul capoluogo abruzzese. Alla fine ha trovato un buco e ci si è ficcato: ha detto proprio così Francesco con quel suo stile semplice e folgorante.

La misericordia – ha insinuato poi con un sorrisetto rischiarato da uno sguardo pieno di luce – è come quel buco: una via di uscita che Dio sempre ci offre. Parlando poi dell’umiltà, virtù cristiana richiamata dal passo del Vangelo del giorno:

                “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti ‘Cedigli il posto!’… Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 14, 1. 7-14).

Francesco ha invitato a considerare che per il cristiano non è il posto che si occupa in società quello che conta, ma quello che si occupa nel cuore di Gesù e vicino alla sua croce. Parole semplici e chiare, dirette a tutti, anche, ovviamente, ai signori che occupavano la prima fila, ma rivolte soprattutto alle tante persone che stavano in carrozzella, come Francesco in questi ultimi tempi, che assistevano alla messa, tra le quali io che scrivo ho riconosciuto facce che rassomigliano molto a Gesù sofferente, e che erano i veri pezzi grossi presenti alla celebrazione eucaristica.

Misericordia e umiltà: questa è la lezione che ci viene da Pietro Celestino, l’eremita diventato papa. L’errore di questi nostri confusi tempi è quello di aver collocato lo spirito troppo in alto e di aver confinato la santità, cioè lo sforzo del cristiano per essere coerente col Vangelo, in una zona rarefatta, irraggiungibile agli sforzi umani. Il cristiano non ha bisogno di miti, ma di seguire il suo Maestro vivendo nel mondo insieme ai suoi fratelli e non avendo paura di sporcarsi le mani.

                “Il cielo e la terra, figli miei – scriveva un grande direttore di anime del secolo scorso – sembra che si uniscano laggiù, sulla linea dell’orizzonte. E invece no, è nei vostri cuori che si fondono davvero, quando vivete santamente la vita ordinaria…”.

Si tratta di trasformare in endecasillabi sciolti la prosa quotidiana. È più facile coltivare il mito del papa angelico che durare ogni giorno la fatica di essere migliori nelle circostanze in cui Dio ci pone.

Il Giubileo siamo chiamati a farlo non una volta all’anno, ma tutti i giorni: in famiglia, con gli amici, e sul luogo di lavoro.




ALTALENA PREZZO GAS, dimostra che è solo speculazione

La dichiarazione del Presidente di FederPetroli Italia

Roma, 30 Agosto 2022. “L’altalena dei prezzi del Gas e le continue forti oscillazioni a rialzo o ribasso sono dimostrazione solo di una forte speculazione che si è innescata a seguito del conflitto russo-ucraino. Stanno creando solo panico sui mercati” – lo dichiara il Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia all’Agenzia di Stampa internazionale LaPresse.

“Un Price-Cap non ha senso, se dovesse cessare il conflitto, come successo per altre situazioni belliche, tutto ritorna alla normalità. In questo momento per l’Italia serve una Politica Energetica e non elettorale. Stiamo rincorrendo rigassificatori ed altre strutture senza capire che, sono importanti ma nell’immediato valgono zero e le famiglie ed aziende italiane vertono in gravi difficoltà per il pagamento delle bollette”.

Sul capitolo degli extra-profitti per Marsiglia “Non esiste alcuna morosità da parte delle aziende energetiche, una tassa uguale definita Robin Tax e voluta dall’ex ministro Tremonti a suo tempo fu dichiarata incostituzionale, quindi quella sugli extra-profitti è uguale. La nuova tassa ha generato solo ricorsi. Bisogna modificare la norma e stabilire la tassazione solo di alcune aziende, altrimenti si crea solo crisi economica”.

In merito alle voci su un possibile Ministero dell’Energia il Presidente di FederPetroli Italia “E’ anche ora, esiste in diversi stati, o meglio, dove vi è energia. Che sia costruito con persone competenti in materia e che si occupi solo di energia. Paradossale a dirlo ma siamo una nazione con molteplici risorse energetiche; quindi, questo possibile nuovo Dicastero avrà da lavorare”.




STUDIO INTERNAZIONALE DELLA D’ANNUNZIO per la diagnosi di infezione congenita da Citomegalovirus

Integrazione tra ecografia e risonanza magnetica

Chieti, 30 agosto 2022. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara è ancora una volta protagonista nel settore della ricerca sulla medicina prenatale. La Clinica Ostetrica e Ginecologica, diretta dal professor Marco Liberati, è autrice di uno studio internazionale, pubblicato su “Ultrasound in Obstetrics and Ginecology”, che rappresenta il risultato di una collaborazione tra i più importanti centri di medicina prenatale in Europa e Canada e che riporta come l’integrazione tra l’ecografia prenatale e la risonanza magnetica si associa ad un aumento dell’accuratezza diagnostica nella predizione dell’infezione congenita da Citomegalovirus. Lo studio è stato disegnato dal professor Francesco D’Antonio, Specialista in Medicina e Chirurgia Fetale, rientrato alla “d’Annunzio”, dove ha studiato e si è laureato, dopo un periodo di nove anni all’estero, tra Regno Unito e Scandinavia, ed il professor Massimo Caulo, docente di Diagnostica per immagini e Radioterapia nonché Direttore U.O.C di Radiodiagnostica presso il Policlinico “SS. Annunziata” di Chieti, ed ha visto il coinvolgimento attivo del dottor Danilo Buca, dirigente medico presso la UOC di Ginecologia ed Ostetricia e la dottoressa Luigia Gentile, dirigente medico della UOC di Radiologia.

La pubblicazione di questo studio testimonia la qualificata collaborazione scientifica tra la Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università “d’Annunzio” ed i più importanti centri internazionali interessati alla ricerca in Medicina Prenatale ed alla Chirurgia Fetale. L’attività di ricerca svolta a livello universitario è fortemente interconnessa con l’attività clinica del “Centro di Medicina Prenatale e Gravidanza a Rischio” del Policlinico “SS. Annunziata” di Chieti, volta ad assicurare la migliore assistenza alle future madri ed al loro nascituro. Tra le sue attività, il centro di Medicina Prenatale si occupa della gestione delle donne in gravidanza con infezione da Citomegalovirus, in congiunzione con la UO di Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale diretta dal professor Diego Gazzolo e la UOC di malattie Infettive diretta dal professor Jacopo Vecchiet.

I risultati di questo studio – spiega il professor Francesco D’Antonio – dimostrano come l’integrazione tra ecografia prenatale e risonanza magnetica fetale aumenta l’accuratezza diagnostica di infezione congenita da Citomegalovirus. Questo studio conferma inoltre che, contrariamente a quanto riportato in passato, la prognosi dei bambini con infezione congenita da Citomegalovirus ed ecografia o risonanza magnetica nella norma, risulta ottima in una larghissima percentuale di casi.

Maurizio Adezio

Foto: saperesalute.it




PROGETTO ERASMUS + BREED. Il Parco promuove formazione e allevamento suino di razze rustiche

Assergi, 30 agosto 2022. La tutela delle attività antropiche, in un’area protetta fortemente legata alle pratiche agro-zootecniche, rappresenta per il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga una necessità ma anche un’opportunità di rilancio di un’economia rurale che, per generazioni, ha garantito la sussistenza di popoli anche in zone impervie.

La maggior parte di queste attività vedono prevalere l’adozione di tecniche estensive con produzioni tradizionali di qualità; in ambito zootecnico il settore ovi-caprino e bovino risulta predominante, favorito nel periodo primaverile ed estivo, dalla disponibilità di pascoli caratterizzati da una tale varietà di specie pabulari da conferire a latte e carne particolari proprietà aromatiche.

Per quanto riguarda il comparto suinicolo, pur in presenza di una tradizione norcina molto radicata e dalle origini antiche, nell’Area protetta si riscontra la presenza di un numero relativamente modesto di allevamenti: negli ultimi tempi, tuttavia, è costantemente cresciuto l’interessamento degli operatori locali nei riguardi dell’allevamento del maiale, ai fini della diversificazione del reddito e dell’offerta di carni di qualità da utilizzare nelle successive fasi di trasformazione.

Il ricorso a razze autoctone e all’allevamento all’aperto di piccoli nuclei di animali sta prendendo sempre più piede e rappresenta un’opportunità che consente di coniugare benessere animale, difesa dell’ambiente, conservazione della natura e qualità delle produzioni.

Particolare interesse sta suscitando il Suino Nero d’Abruzzo, animale rustico, di medie dimensioni, dal pelo ispido di colore nero caratterizzato da grandi orecchie ricadenti sugli occhi, tradizionalmente allevato in tutto l’Abruzzo e presente anche nel territorio dell’Area protetta.

Una spinta al recupero di questa antica razza è stata svolta dal Consorzio Allevatori Suino Nero d’Abruzzo, che ne cura la fase di promozione e valorizzazione definendo al contempo, attraverso uno specifico Disciplinare di Produzione, aspetti zootecnici e gestionali ritenuti fondamentali.

Le caratteristiche organolettiche del prodotto finale, quindi, sono il risultato della predisposizione genetica dell’animale ma anche di mirate tecniche di allevamento e rispondenza a particolari requisiti quali ad esempio, la presenza di aree sufficientemente estese da consentire all’animale di muoversi, pascolare, espletare le funzioni fisiologiche, etologiche e sociali e un’alimentazione fornita da farine aziendali o locali opportunamente miscelate, atte a garantire una dieta bilanciata.

Generalmente i soggetti di Suino Nero d’Abruzzo, al pari di molte razze rustiche allevate all’aperto, mostrano accrescimenti in peso più lenti, con pesi delle carcasse inferiori ai suini commerciali allevati al chiuso, pur garantendo buone rese di macellazione.

La carne che ne deriva, si presenta più rossa e con un lardo più compatto e resistente ai processi di ossidazione lipidica e quindi più adatta alla trasformazione e conservazione.

Il consumatore moderno è attento e sensibile a queste prerogative ed è disponibile a pagare un prezzo superiore per l’acquisto di salumi e insaccati ottenuti dalla carne di questi animali.

Appare chiaro, quindi, che per sfruttare in pieno ed in modo rispettoso le potenzialità di questa razza, l’allevatore deve necessariamente possedere capacità ed esperienza acquisite anche attraverso un processo di formazione continua.

È fuori dubbio che l’operatore zootecnico deve essere aiutato e indirizzato nella fase di accrescimento professionale ed un ruolo fondamentale può essere sicuramente svolto anche dalle Istituzioni pubbliche.

L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, attento anche a questo aspetto, ha implementato uno specifico corso di formazione online sull’allevamento del suino di qualità denominato BREED.

Il progetto Erasmus + “BREED – Rafforzamento del sistema di formazione professionale attraverso il sostegno all’imprenditorialità sostenibile nell’allevamento suinicolo di qualità” co-finanziato dall’Unione Europea, infatti, mira a supportare le aziende suinicole nell’affrontare i tre principali pilastri della sostenibilità: benessere degli animali, redditività e impatto ambientale, con un approccio moderno e intuitivo.

Il partenariato europeo coinvolto nella realizzazione del progetto BREED vede la presenza di Enti, Istituti e Organizzazioni di notevole competenza e caratura internazionale ed è composto da:

             Dinamica, Italia;

             Szkola Glowna Gospodarstwa Wiejskiego, Polonia;

             Università della Tessaglia, Grecia;

             Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Zanelli”, Italia;

             Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Italia;

             Escola Profissional Cooperativa EPRALIMA, Portogallo;

             Association Minities Bites, Lituania.

Obiettivo principale di BREED è quello di mettere a disposizione degli operatori ma anche degli studenti, tecnici e portatori di interesse un pacchetto completo di formazione di alta qualità, allo scopo di fornire gratuitamente online, l’opportunità di acquisire o ampliare le loro competenze nel settore suinicolo.

Il progetto, iniziato a settembre 2019 ha portato alla realizzazione di tre principali strumenti:

             una guida all’allevamento suinicolo di qualità per formatori, a supporto dei docenti per favorire l’uso migliore del corso BREED all’interno dei loro programmi educativi e formativi e per incoraggiare l’autoapprendimento degli utilizzatori;

             il corso online vero e proprio, composto da 14 moduli formativi per l’approfondimento delle principali tematiche legate all’allevamento del maiale, alla trasformazione delle carni e alla vendita del prodotto finale;

             una guida motivazionale all’allevamento del suino di qualità atta ad incentivare e stimolare l’iscrizione e la frequenza al corso di formazione BREED.

Punto di forza del corso BREED, consiste nella possibilità da parte di chi lo frequenta, di affrontare i vari moduli tematici in completa autonomia, secondo propri tempi e possibilità e di verificare il grado di apprendimento attraverso lo svolgimento di un semplice test di autovalutazione al termine di ogni modulo.

L’Ente Parco, nella convinzione che la qualità di un prodotto agroalimentare derivi dalle caratteristiche dell’area di produzione, dalle buone pratiche zootecniche adottate e da idonee tecniche di produzione, attraverso il corso BREED, vuole essere di aiuto agli operatori che puntano all’impiego di razze autoctone, espressione di biodiversità zootecnica del territorio.

Stando ai primi feedback relativi all’andamento degli iscritti al corso e al numero di visualizzazioni del sito web dedicato www.pigbreedtraining.eu, l’idea progettuale BREED sembra soddisfare pienamente le aspettative.




INVESTIMENTO GREEN: cento nuovi bus a metano per TUA

De Angelis: “Rispetto per l’ambiente, rinnovo della flotta per la collettività e abbattimento dei costi” Un ordine per cento nuovi autobus a metano.

Pescara, 30 agosto 2022. È stato questo il primo atto licenziato dal nuovo Consiglio di Amministrazione della TUA, guidato da Gabriele De Angelis, che ieri si è riunito per la prima volta dalla nomina. Cento nuovi bus interurbani, ordinati tramite la piattaforma Consip, per un investimento complessivo di circa 26 milioni di euro.

L’inserimento nella flotta TUA dei cento nuovi bus è previsto dal Piano Strategico Triennale degli Investimenti, autorizzato dalla Regione Abruzzo. I primi 25 bus a metano saranno a disposizione di TUA a partire dal prossimo mese di aprile, con step quadrimestrali successivi di consegna; sostituiranno i bus Euro 3 in dismissione entro la fine del 2023.

“Un investimento green che sottende – ha spiegato il presidente TUA, Gabriele De Angelis – un triplice riflesso positivo: il primo – ha continuato – si inquadra nel pieno rispetto ambientale, con un’alimentazione rispettosa e non impattante.

I nuovi autobus, inoltre, contribuiranno a sostituire quelli omologati Euro 3 e, di riflesso, anche ad abbassare complessivamente l’età media della nostra flotta. Infine, grazie anche agli investimenti già fatti e da farsi sugli impianti di rifornimento di metano gassoso, verranno abbattuti in modo significativo i costi relativi al carburante”.




CAMPIONATI EUROPEI di pattinaggio corsa

Dal 4 all’11 settembre a L’Aquila

Aracu: Il capoluogo abruzzese, già protagonista nel 2004 con i Campionati mondiali, ospiterà il più grande evento rotellistico internazionale dell’anno

L’Aquila, 30 agosto 2022. “L’Aquila, dopo essere stata protagonista nel 2004 con i Campionati mondiali di pattinaggio Corsa, si appresta ad ospitare il più grande evento rotellistico internazionale dell’anno. Sono convinto che, ancora una volta, la città celestiniana saprà essere all’altezza e ripagare la fiducia riposta dalla Federazione europea ed italiana, dando un ulteriore segnale della sua ormai consolidata rinascita. Da aquilano, poi, sono particolarmente onorato ed orgoglioso che il pattinaggio, nell’anno del suo Centenario, torni da protagonista in Abruzzo, subito dopo la presenza di Papa Francesco, all’apertura della Porta Santa della Perdonanza!”

Così il Presidente Fisr e World Skate, Sabatino Aracu, commenta l’imminente inizio dei Campionati Europei di pattinaggio corsa su Pista, Strada e Maratona che, dal 4 all’11 settembre prossimi, saranno protagonisti nel capoluogo abruzzese, con i 66 titoli da assegnare nelle categorie Youth, Junior e Senior previsti dalla massima competizione continentale.

La manifestazione sportiva è organizzata dall’ormai collaudato Centro Polisportivo Giovanile Aquilano, coordinato da Mario Miconi, con il supporto dell’Amministrazione comunale e provinciale dell’Aquila e della Regione Abruzzo. Tutto pronto ad accogliere gli oltre 600 atleti che arriveranno da tutta Europa per arricchire il già nutrito calendario di eventi previsto per il 2022, anno in cui L’Aquila è stata indicata come Città europea dello Sport.

I tre campionati di Pista (4-6 settembre), Strada (8-9 settembre) e Maratona (11 settembre) si articoleranno rispettivamente lungo i 200 metri della pista Vesmaco di Santa Barbara, di recente rinnovata per l’occasione, l’anello asfaltato di 320 metri presso l’Aeroporto dei Parchi di Preturo ed il circuito stradale di viale Corrado IV.

La squadra azzurra del Commissario tecnico Massimiliano Presti, che ha trascorso i giorni scorsi con i suoi ragazzi in ritiro sul territorio aquilano, sembra ben carico e pronto a recitare il ruolo di protagonista in questi Campionati Europei.

Giovani Centenari   




VELA D’ALTURA, Seconda  Edizione Trofeo D’Annunzio

Domenica la veleggiata organizzata dal Cnp all’interno del Festival dannunziano Io l’onda in misura conduco, così scrive Gabriele d’Annunzio nella poesia Undulna (L’onda), inserita nella sua raccolta di liriche Alcyone (1903)

Pescara, 29 agosto 2022. Cento versi in un’unica strofa nella quale il Poeta rievoca il suono e il ritmo delle onde, ricreando quasi una melodia. E sono questi i versi adottati come motto della seconda edizione della “Dannunziana”, appuntamento velico che rientra nella settimana di celebrazione dedicata al Vate organizzata dalla presidenza del Consiglio regionale con il supporto del Comune di Pescara. La veleggiata “Dannunziana” fa parte del calendario delle iniziative sportive del Circolo Nautico Pescara (Cnp2018) ed è in programma domenica 4 settembre. A pochi giorni dalla partenza sono circa 40 le imbarcazioni di vela d’altura iscritte che si misureranno nel classico percorso in mare tra il centro di Pescara e la Stele dannunziana.

Ma con una novità: la partenza e il traguardo quest’anno sono previste al largo della Nave di Cascella, in modo che le barche con le loro vele colorate siano ben visibili dalla spiaggia dove si potrà seguire la regata. Dopo lo start alle ore 11 le imbarcazioni faranno rotta verso sud e poi ritorno di nuovo al traverso di Largo Mediterraneo. Un percorso a triangolo di circa 3 miglia da ripetere due volte (6 miglia in tutto) e che vede la Stele come punto di riferimento per un inchino culturale ideale a D’Annunzio. Le imbarcazioni partecipanti, tutte tra i 9 e i 15 metri, provengono da Ortona, Vasto, Giulianova, Roseto oltre che da Pescara. Il rientro al Marina è previsto per le ore 15 con premiazione alle ore 17.

Nella vigilia della veleggiata, sabato 3, armatori ed equipaggi si ritrovano alle ore 19 nel ristorante Osea del porto turistico per l’aperitivo inaugurale e per l’immancabile alzabandiera, incarico affidato quest’anno all’assessore allo Sport del Comune di Pescara Patrizia Martelli. Con lei ospiti della serata anche il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri e il sindaco Carlo Masci. Gli equipaggi sono invitati poi alle 21 nel Teatro D’Annunzio per lo spettacolo che celebra i 100 anni del Conservatorio “Luisa D’Annunzio” Andrea Venditti e Andrea Di Nicolantonio, componenti dello staff operativo del Cnp, in particolare per questa veleggiata: “La Dannunziana è solo l’ultimo evento in ordine di tempo di una stagione velica di successo, ricca di impegni e soddisfazioni, che ha visto coinvolto il Circolo Nautico.

Basti ricordare la “Cerasuolo d’Abruzzo Cup”, la “Pescara-Vasto”, il ritorno della “Pescara-Tremiti”, a cui si aggiungerà ad ottobre la seconda edizione della gustosa “Cooking Cup”. Questo secondo Trofeo d’Annunzio rappresenta la parte più classica e poetica della vela legata al territorio, e siamo orgogliosi di far parte di questa settimana di celebrazione del nostro grande Poeta”.

È importante ricordare che tutto il calendario degli eventi e delle regate del Circolo Nautico Pescara si svolgono anche grazie ai principali sponsor: Banca Generali Private, Ferretti Gioielleria, Locman Italy e Vittoria Rms.




L’ESITO DEL SONDAGGIO sulle intenzioni di voto degli abruzzesi

Effettuato da G.D.C. Sondaggi con metodo di campionamento probabilistico e rilevazione CAWI, CATI e CAPI, nel periodo dal 25 al 28 agosto 2022

Roma, 29 agosto 2022. Al sondaggio sono stati interessati 3.921 cittadini maggiorenni residenti nella regione Abruzzo,1.050 dei quali, pari al 26,78% hanno partecipato e risposto, mentre 2.871, pari al 73,22%, hanno rifiutato di rispondere alle domande oggetto dell’indagine.

L’alto numero di risposte alla domanda oggetto del sondaggio costituisce una campionatura ampiamente rappresentativa dell’intera popolazione maggiorenne della regione Abruzzo, con un margine di errore massimo del 3%.

Nei due quesiti previsti dall’indagine è stato chiesto agli abruzzesi di esprimere la propria intenzione di voto in vista delle prossime elezioni politiche, in riferimento alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.

Esito del Sondaggio

In entrambi i rami del Parlamento il risultato dell’indagine premia numericamente il centrodestra che  risulta la coalizione più gradita agli elettori abruzzesi con il 47,8% dei consensi (identica percentuale per Camera e Senato). Fratelli d’Italia si consolida il partito più apprezzato con il 24,5% di gradimento (+ 0,7%  rispetto alla precedente rilevazione del 3 agosto), seguito dalla Lega con il 12,2% che, però perde l’1,7% rispetto alla precedente rilevazione, da Forza Italia con il 7,9% (- 0,3%) e da Noi Moderati che raccoglie il 3,2% (nella precedente rilevazione non era presente).

Distanziata di quasi 18 punti percentuale la coalizione di centrosinistra che ottiene il 29,9% di consenso alla Camera e il 29,8% al Senato. A trainare l’alleanza è il Partito Democratico che sia alla Camera che al Senato registra il 23,1% dei consensi, mentre risultano distanziate le tre restanti formazioni politiche del campo progressista: l’Alleanza Verdi-sinistra si assesta al 2,7% alla Camera e al 2,6 al Senato, mentre + Europa, che nel precedente sondaggio è stata rilevata insieme ad Azione, vede attribuirsi il 2,9% delle intenzioni di voto. Appena sopra la soglia del 1% Impegno Civico di Di Maio (1,2%).

Distanziato dalle due coalizioni principali, ma in costante miglioramento rispetto alla rilevazione del 3 Agosto, dove Italia Viva e Azione erano separate, è il dato del Terzo Polo. Il Partito di Calenda e Renzi, infatti, registra una media regionale del 6,7 % di consensi, dovuto sostanzialmente al dato del Senato dove si assesta al 7,1%, ben 0,8% superiore al dato dello stesso partito alla Camera. Crescono anche il Movimento 5 Stelle 10,1% (+0,4% rispetto alla precedente rilevazione) alla Camera e 10,0% al Senato, e Italexit (2,3,+ 0.7%). Altri partiti non ottengono nel complesso percentuali significative e raggiungono insieme il 3,6% alla Camera e il 2,9% al Senato.

Alta la percentuale degli astenuti, che in Abruzzo rispecchia il dato nazionale. Ad oggi, nonostante l’avvio della campagna elettorale e l’ufficialità dei candidati locali che correranno nei diversi collegi uninominali e proporzionali, il 37,7% degli intervistati ha dichiarato che non andrà a votare. Si conferma anche il dato degli indecisi che risulta ancora alto. Il 21% degli intervistati, infatti, non ha ancora elaborato la convinzione su quale partito indirizzare la propria preferenza.

ABRUZZO

Intenzione di voto per coalizione

CAMERA SENATO
Centrodestra 47,8% Centrodestra 47,8%
Centrosinistra 29,9% Centrosinistra 29,8%
Movimento 5 Stelle 10,1% Movimento 5 Stelle 10,0%
Azione-Italia Viva 6,3% Azione/Italia viva 7,1%
Italexit 2,3% Italexit 2,3%
Altri 3,6% Altri 3%

Intenzione di voto per partito

CAMERA SENATO
+ Europa 2,9% + Europa 2,9%
Alternativa per l’Italia 0,4% Alternativa per l’Italia 0,4%
Azione / Italia Viva 6,3% Azione / Italia Viva 7,1%
Forza Italia 7,9% Forza Italia 7,9%
Fratelli d’Italia 24,5% Fratelli d’Italia 24,5%
Impegno Civico 1,2% Impegno Civico 1,2%
Italexit 2,3% Italexit 2,3%
Italia Sovrana e Popolare 0,7% Italia Sovrana e Popolare 0,3%
Lega 12,2% Lega 12,2%
Movimento 5 Stelle 10,1% Movimento 5 Stelle 10,0%
Noi Moderati 3,2% Noi Moderati 3,2%
Partito Democratico 23,1% Partito Democratico 23,1%
Sinistra Italiana-Verdi 2,7% Sinistra Italiana-Verdi 2,6%
Sud chiama Nord 0,4% Sud chiama Nord 0,3%
Unione Popolare De Magistris 1,6% Unione Popolare De Magistris 1,6%
Vita 0,5% Vita 0,4%



INCONTRI MUSICALI Internazionali

Concerto della pianista Maria Perrotta all’auditorium dell’Annunziata. Sabato 3 settembre 2022, ore 17

Riconoscimento alla carriera al maestro Paolo Cavallone

Sulmona, 29 agosto 2022. Riprende con un evento fuori programma l’attività della più antica istituzione culturale sulmonese. Anticipando la stagione 2022/2023, che segna il 70° anniversario dalla fondazione, torna la Camerata Musicale Sulmonese, fondata da Filippo Tella nel 1953 e attualmente affidata alla direzione artistica del M.o Gaetano Di Bacco.

L’appuntamento con gli “Incontri musicali Internazionali”, in programma sabato 3 settembre, alle ore 17, nell’Auditorium del Palazzo Annunziata di Sulmona (L’Aquila), prevede due momenti dedicati alla musica. Si inizierà con la presentazione del libro del musicologo Renzo Cresti dal titolo “Musica presente. Tendenze e compositori di oggi” (LIM-Libreria Musicale Italiana). Un volume dedicato ai compositori della musica dal secondo ‘900 a oggi.

Seguirà, nella seconda parte, il concerto della nota pianista Maria Perrotta che proporrà un programma con musiche di Beethoven, Bach, Chopin, e di tre affermati compositori viventi: Paolo Cavallone, Luke Dahn e Girolamo Deraco, di cui si occupa anche il libro di Cresti.  L’evento offrirà l’occasione per un confronto diretto tra l’autore del libro Renzo Cresti e un altro musicologo, Francesco Zimei che lo presenterà e introdurrà nell’analisi.

Due dei compositori analizzati nel libro di Cresti, Girolamo Deraco e Paolo Cavallone, interverranno nel corso della presentazione e vedranno nella seconda parte della serata eseguite alcune loro opere dalla pianista Maria Perrotta, tra cui “Studio Eterno n. 1” di Deraco e, in prima esecuzione italiana, “Immagini d’Argilla” di Cavallone. Diplomata al Conservatorio Giuseppe Verdi (Milano), alla École Normale de Musique di Parigi ed all’Accademia nazionale di Santa Cecilia di Roma, Maria Perrotta ha vinto primi premi in numerosi concorsi, tra cui il Concorso Pianistico Internazionale Shura Cherkasy di Milano del 2009 ed al Concorso Pianistico Internazionale Bach di Saarbrücken del 2004, dove ha anche guadagnato il plauso della critica. È venuta alla ribalta nel 2012, quando si è esibita nelle Variazioni Goldberg di Bach durante il suo nono mese di gravidanza. La performance live, pubblicata su CD dalla Decca, ha ricevuto recensioni entusiastiche. Nel 2013 Decca ha pubblicato un CD con le sonate per pianoforte di Beethoven 30, 31 e 32 suonate dal vivo.

Paolo Cavallone, compositore di origine abruzzese, vive in Francia e le sue opere vengono eseguite in tutto il mondo. Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo brani di assoluto rilievo come Metamorfosi d’amore, Porte – entrambi per orchestra- il concerto per flauto Hóros, Identificazione di un ritratto per jazz band e la sonata per pianoforte Confini.

Il musicista, a cui Cresti dedica ampio spazio nel suo libro, a conclusione della serata evento, riceverà dal Direttore Artistico della Camerata Musicale Sulmonese, Gaetano Di Bacco, un riconoscimento speciale alla carriera.




MISS ITALIA Regione Abruzzo

Sabato scorso presso il super glamour Bagni Riviera

Giulianova, 28 agosto 2022. Le 18 concorrenti erano provenienti da tutto l’Abruzzo. La vincitrice del titolo regionale di Miss Abruzzo è Paola Finocchio, ventenne di San Vito Chietino, una splendida ragazza dalla bellezza mozzafiato e un sorriso luminoso. Ballerina fin da quando è più piccina, attualmente studia a Roma, all’Accademia di Danza. Il suo sogno nel cassetto, tuttavia, è quello di poter continuare a calcare le passerelle del mondo della moda, e perché no, magari lavorare nel mondo dello spettacolo o del cinema.

Il titolo Miss Abruzzo dà a Paola l’accesso diretto alle prossime prefinali nazionali del concorso Miss Italia.

L’hanno premiata Andrea di Sante, Andrea Forgini e Sergio Bruno titolari della struttura e l’uscente miss Abruzzo 2021 Francesca Casmiri. In omaggio, per Paola anche un cappello made in Italy del noto marchio di cappelli Carlo Forti di Montappone. Altre tre miss sono state premiate con titoli regionali:

– Alessandra Agostinone, ventiduenne di Avezzano e studentessa all’Accademia del Cinema a Roma, che è stata eletta MISS KISSIMO BIANCALUNA ABRUZZO 2022

-Jenny Galliè, ventenne di Nereto, incoronata con il titolo di MISS MILUNA ABRUZZO 2022, la fascia regionale dedicata allo sponsor ufficiale del concorso Miss Italia “Gioielli Miluna”

– Siria Di Giacomo, diciottenne di Roccacasale e già detentrice del titolo regionale Miss Sport Givova Abruzzo e incoronata durante la serata anche Miss Social Abruzzo

Tutti i titoli regionali sopracitati danno alle miss l’accesso alle prefinali nazionali del concorso.

Oltre alle miss sopracitate, a  rappresentare la nostra regione alle prefinali nazionali sono:

– BEATRICE GIOIA, diciottenne di Martinsicuro con il titolo di miss sorriso Abruzzo

– ELEONORA IOMMI, ventiduenne di Avezzano con il titolo di Miss Rocchetta Bellezza

– FRANCESCA SCAMPOLI, ventenne di Pescara con il titolo di Miss Eleganza Abruzzo

– GIORGIA GJNAJ, diciottenne di Teramo con il titolo di Miss Cinema Abruzzo

Tra i membri della giuria erano presenti diverse Miss elette nel 2021, come Miss Abruzzo 2021, Francesca Casmiri, Miss Sorriso Abruzzo 2021, Vivian La Penna, Miss Cinema Abruzzo 2021, Martina Valenti, Miss Sorriso Marche 2021, Rebecca Bonfiglio. La serata è stata condotta da Alex De Palo, tra gli ospiti la cantante Antonella Scellini e le ballerine Shila di Bonaventura e Ilaria Antonucci




LA BOLLA DEL PERDONO

LA LEZIONE
[Umili e perdenti, ma veri vincitori quando si confida nel Signore e si conosce la Sua volontà]

L’Aquila, 28 agosto 2022. Oggi si celebra la Perdonanza Celestiniana a L’Aquila con la straordinaria presenza del Papa alle celebrazioni di Collemaggio. Evento di profonda spiritualità prima ancora che commemorazione storica, celebrazione civica o avvenimento sociale.

Celestino V ci lascia la Bolla del Perdono. Un documento tanto antico quanto potente da cui emergono, in ogni occasione e circostanza, straordinari motivi di riflessione e meditazione; momenti di crescita feconda, momenti d’utile approvvigionamento … per tutti.

L’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo. Il 29 agosto 1294 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, costruita per sua stessa volontà e consacrata nel 1288, fu eletto papa. Alla cerimonia solenne parteciparono oltre ai due re, cardinali e nobili, ma soprattutto un immenso popolo, composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria.

«Celestino Vescovo servo dei servi di Dio, a tutti i fedeli di Cristo che prenderanno visione di questa lettera, salute e apostolica benedizione. Tra le feste solenni che ricordano i santi è da annoverare tra le più importanti quella di San Giovanni Battista in quanto questi, pur provenendo dal grembo di una madre sterile per vecchiezza, tuttavia fu ricolmo di virtù e fonte abbondante di sacri doni, fu voce degli Apostoli, avendo concluso il ciclo dei profeti, ed annunziò la presenza di Cristo in terra mediante l’annuncio del Verbo e miracolose indicazioni, annunziò quel Cristo che fu luce nella nebbia del mondo e delle tenebre dell’ignoranza che avvolgevano la terra, per cui per il Battista seguì il glorioso martirio, misteriosamente imposto dall’arbitrio di una donna impudica in virtù del compito affidatole. Noi, che nel giorno della decollazione di San Giovanni, nella chiesa benedettina di Santa Maria di Collemaggio in Aquila ricevemmo sul nostro capo la tiara, desideriamo che con ancor più venerazione tal Santo venga onorato mediante inni, canti religiosi e devote preghiere dei fedeli. Affinché, dunque, in questa chiesa la festività della decollazione di San Giovanni sia esaltata con segnalate cerimonie e sia celebrata con il concorso devoto del popolo di Dio, e tanto più devotamente e fervidamente lo sia quanto più in tale chiesa la supplice richiesta di coloro che cercano Dio troveranno tesori della Chiesa che risplendono dei doni spirituali che gioveranno nella futura vita, forti della misericordia di Dio onnipotente e dell’autorità dei suoi apostoli SS. Pietro e Paolo, in ogni ricorrenza annuale della festività assolviamo dalla colpa e dalla pena, conseguenti a tutti i loro peccati commessi sin dal Battesimo, quanti sinceramente pentiti e confessati saranno entrati nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività. Dato in Aquila, 29 settembre, nell’anno primo del nostro pontificato».

La traduzione è stata curata dal prof. Alessandro Clementi.




CORPUS CELESTINIANO di Stefania Di Carlo e Di Iorio

La presentazione nella chiesa della Madonna dei Raccomandati

Ocre, 28 agosto 2022. L’opera, Celestino V… l’umile servo della vigna del Signore… Il Testamento del cardinale celestino Tommaso da Ocre e la Vita di San Pietro Celestino V a firma dell’agostiniano Maffeo Vegio (edizioni Seripoint- Spazioarte), è uscita alla vigilia della visita di Sua Santità, Papa Francesco, per la Perdonanza 2022.

Il moderatore, Prof. Emilio Marcone, Dirigente Scolastico f.r. Del Liceo classico di Atri ha evidenziato il 2005, quando il Dott. Marcello Sgattoni, ex Direttore Fondo di Abruzzesistica della Biblioteca Delfico di Teramo consegnò, nel corso di un incontro nell’abbazia di S. Maria di Mejulano di Corropoli (TE) il Testamento di Tommaso da Ocre alla Prof.ssa Stefania Di Carlo.

Il Sindaco di Ocre, Avv. Gianmatteo Riocci ha sottolineato l’importanza di conoscere la storia in cui “ci si riconosce nonché le emergenze del territorio costituite dai monasteri di S. Angelo e di Santo Spirito e le chiese di tutte le ville d’Ocre poiché l’obbligo e il dovere di ogni amministratore è nel valorizzare il territorio”. “La pubblicazione su Tommaso da Ocre- ha detto – rientra in questo quadro”.

La Dott.ssa Gemma Di Iorio, figlia dello scomparso Ilio Di Iorio, ha ringraziato per quest’ennesimo lavoro che “l’altra figlia, l’intellettuale Stefania ha dato alle spalle sempre con le traduzioni di suo padre”. Ha ricordato in sintesi la vita intensa di Ilio Di Iorio dagli studi in lettere classiche, al Seminario comboniano, agli studi di teologia e filosofia, al ruolo di docente e poi di Preside; infine, le sue conoscenze non solo delle lingue classiche (latino e greco), ma anche di inglese, francese e tedesco (quest’ultimo appreso durante la prigionia nel campo di concentramento in Germania.

S.E. Mons. Claudio Palumbo, Vescovo di Trivento, ha iniziato ricordando il suo maestro e direttore del Seminario, originario di Ocre, Padre Raimondo Corona che l’ha istradato nella ricerca e nel Seminario cui ha dedicato il libro su S. Giovanni da Capestrano, poi la condivisione di cattedra all’issr dell’aquila con Stefania Di Carlo.  Ha, quindi, rimarcato l’importante tassello su Celestino V offerto dalla pubblicazione su Tommaso da Ocre e su Maffeo Vegio. Ha fatto notare quanto sia stata importante la figura della madre per Celestino come per altri santi; aspetto messo in evidenza da Vegio, unitamente a Segni scambiata per castel di Sangro. Ha detto: “Il santo Padre, Francesco ci sta educando a valorizzare la figura femminile”. Per giunta l’opera di Maffeo Vegio sembra rispondere all’interrogativo: “Un fervente umanista può rimanere buon cristiano?”. “Solo Cristo ha parole – ha detto – che possano soddisfare l’uomo”. Perciò si può parlare di “umanesimo cristiano”.

S.E. Mons. Orlando Antonini, Nunzio Apostolico, ha sottolineato di Celestino “la sensibilità artistica”. Ha ricordato  il cardinale Jacopo Caetani Stefaneschi che nell’opus metricum ha segnalato l’esistenza di una “splendida chiesa a Sulmona, lui che era abituato alle chiese romane!”. Poi ha analizzato “gli affreschi a Sant’Onofrio del pittore Gentile da Rocca (morice), lo stesso che è autore di lavori a S. Maria ad Cryptas di Fossa, a Ronzano e a Pescosansonesco, dell’ambiente ipogeo nella basilica di Collemaggio”. Una parte del suo intervento è stata incentrata sulla visita di Papa Francesco “invitato” dal cardinale Petrocchi a aprire la Porta Santa.

La Prof.ssa Stefania Di Carlo, docente Storia della Chiesa Antica e Medievale “Fides et Ratio” dell’aquila, ha concluso evidenziando del cardinale Tommaso da Ocre la statura intellettuale, la ricchezza in provisini, fiorini, oggetti d’argenteria e ornamenti religiosi, la capacità manageriale per cui fu ben accetto agli Angioini che lo esentarono da tasse, i rapporti con Celestino che lo nominò nel Concistoro del 1294  e di cui officiò la messa funebre a Fumone, il ruolo di Camerlengo sotto Papa Bonifacio VIII. Il Testamento è stato anche in parte riassunto anche dal Prof. Giancaterino in un breve intervento finale. Sulla Vita di Maffeo Vegio la Prof.ssa Di Carlo ha sottolineato i natali di Celestino in Marruvium; ciò dettato dalla corruzione del termine e dalla disinformazione di Vegio che non considerò il Morrone come monte, ma che conosceva i Morroni di S. Benedetto dei Marsi e il papa del luogo Bonifacio IV. Infine, sono stati segnalati tutti i luoghi celestini marsicani: Celano, Aielli, Trasacco.

All’evento, cui hanno partecipato moltissime persone e non solo dell’aquilano ma anche di Bussi, Rieti, Sulmona, Avezzano, erano presenti la Dott.ssa Marta Vittorini, Direttrice Archivio di Stato dell’aquila, la Dott.ssa Giuseppina Rigatuso, Soprintendente Archivistica e Bibliografica Abruzzo e Molise, il Dott. Marino Di Domenico, Presidente Consiglio Comunale di Tortoreto.




CELESTINO V, il Papa del Silenzio

Tutti felici per il papa a L’Aquila ed è giusto e doveroso. Bisogna ricordare però che Celestino V oltre ad essere il papa della Perdonanza e anche il santo per eccellenza del silenzio

Avezzano, 27 agosto 2022.  Il gigante eremita, San Pietro del Morrone, ci ricorda la vita nascosta di Nazareth di Gesù. Una vita di semplicità, di sacrificio, di quotidianità e di umiltà.

I carrieristi, gli arrampicatori e i raccomandati nella chiesa e nella società sono proprio l’opposto della spiritualità del Santo del Gran Rifiuto.

La vera carriera è il sudore e il sacrificio quotidiano; la vera carriera è lo spendersi per gli altri; la vera carriera per i santi e per chi cerca sinceramente Dio è il Paradiso.

Fra Emiliano Antenucci




LE 10 GIORNATE IN PIETRA, si parte domani a Lettomanoppello

LE 10 GIORNATE IN PIETRA, si parte domani a Lettomanoppello

Tutto pronto nel comune guidato dal sindaco Simone Romano D’Alfonso, con il Presidente Giacinto di Pietrantonio: si parte domani domenica 28 agosto alle ore 18:00 a Largo Assunta, con la presentazione degli artisti che prenderanno parte al simposio e si proseguirà in serata con la musica tradizionale dall’Abruzzo alla Sicilia con Denis Di Donato, Lorenzo Di Stefano e Serena Mutani e con i balli del gruppo Lecto in Folk sul Belvedere Falcone e Borsellino mentre lunedì 29 agosto dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00 ci sarà il laboratorio di scultura di Felice Tagliaferri a Largo Assunta che poi alle 18.30 ospiterà con lo stesso artista un incontro tematico a chiusura del progetto Pietra dell’IntegrAzione.

Lettomanoppello, 27 agosto 2022. Il 30 agosto alle 21:30 a piazza Umberto I è previsto un tuffo nel passato con racconti dal padre putativo degli scalpellini lettesi Evangelista Gizzarelli nel bicentenario della sua morte alla famiglia Donatelli a cura di Sandra Di Felice con videoproiezione di Scalpellini di ieri e di oggi; mercoledì 31 agosto invece la stessa piazza ospiterà alle 21.30 Stone Balance, l’armonia nelle pietre di Cico Stone con Laboratorio di equilibrio litico mentre giovedì 1 settembre alle ore 21:30 ci saranno i RadioVintage in concerto in piazza Falcone e Borsellino. Il 2 settembre Giacinto Di Pietrantonio sarà protagonista di un incontro a piazza Umberto I alle 21:30  La Pietra che parla mentre alle 22 si procede con la musica del DJ Andrea D’Alimonte, voice Marcello Larrosa. Sabato 3 settembre  dalle 22 alle 23 Letto a Teatro presenta “Racconti scolpiti”, spettacolo itinerante tra i Pietrales da piazza Umberto I che dalle 23 ospiterà Dj Matteo Conti. Domenica 4 settembre a Largo Assunta ci sarà l’inaugurazione dei Pietrales realizzati durante il simposio.

Tutti i giorni da lunedì 29 agosto a venerdì 2 settembre dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00  a Largo Assunto si potranno osservare al lavoro i 15 scultori che mostreranno tecniche e attrezzature mentre tutti i pomeriggi da martedì 30 agosto a sabato 3 settembre dalle 15:30 alle 18:30 sarà possibile partecipare a un laboratorio aperto al pubblico guidato dal maestro scalpellino Riccardo Di Ienno.

Il progetto sostenuto dalla Regione Abruzzo, con il Patrocinio del Comune di Lettomanoppello, il Parco Nazionale della Maiella e gli sponsor, ha come tema per l’edizione 2022 Tra Uomo e Ambiente, nato in seguito a considerazioni fatte anche su cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico e non solo, e come spiega il Direttore artistico Stefano Faccini “la comunità di Lettomanoppello sta collaborando in maniera sempre più attiva al progetto in quanto questa manifestazione nasce dalla relazione con gli artisti internazionali che raccolgono l’importanza del valore della lavorazione della pietra e riescono a riportare le influenze che percepiscono durante questa settimana di simposio. L’incontro tra questi artisti internazionali con il territorio crea un matrimonio tra mondi apparentemente lontani ma fondamentalmente molto vicini nell’animo”.

Tutto pronto nel comune guidato dal sindaco Simone Romano D’Alfonso, con il Presidente Giacinto di Pietrantonio: si parte domani domenica 28 agosto alle ore 18:00 a Largo Assunta, con la presentazione degli artisti che prenderanno parte al simposio e si proseguirà in serata con la musica tradizionale dall’Abruzzo alla Sicilia con Denis Di Donato, Lorenzo Di Stefano e Serena Mutani e con i balli del gruppo Lecto in Folk sul Belvedere Falcone e Borsellino mentre lunedì 29 agosto dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00 ci sarà il laboratorio di scultura di Felice Tagliaferri a Largo Assunta che poi alle 18.30 ospiterà con lo stesso artista un incontro tematico a chiusura del progetto Pietra dell’IntegrAzione.

Lettomanoppello, 27 agosto 2022. Il 30 agosto alle 21:30 a piazza Umberto I è previsto un tuffo nel passato con racconti dal padre putativo degli scalpellini lettesi Evangelista Gizzarelli nel bicentenario della sua morte alla famiglia Donatelli a cura di Sandra Di Felice con videoproiezione di Scalpellini di ieri e di oggi; mercoledì 31 agosto invece la stessa piazza ospiterà alle 21:30 Stone Balance, l’armonia nelle pietre di Cico Stone con Laboratorio di equilibrio litico mentre giovedì 1 settembre alle ore 21:30 ci saranno i RadioVintage in concerto in piazza Falcone e Borsellino. Il 2 settembre Giacinto Di Pietrantonio sarà protagonista di un incontro a piazza Umberto I alle 21:30  La Pietra che parla mentre alle 22 si procede con la musica del DJ Andrea D’Alimonte, voice Marcello Larrosa. Sabato 3 settembre  dalle 22 alle 23 Letto a Teatro presenta “Racconti scolpiti”, spettacolo itinerante tra i Pietrales da piazza Umberto I che dalle 23 ospiterà Dj Matteo Conti. Domenica 4 settembre a Largo Assunta ci sarà l’inaugurazione dei Pietrales realizzati durante il simposio.

Tutti i giorni da lunedì 29 agosto a venerdì 2 settembre dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00  a Largo Assunto si potranno osservare al lavoro i 15 scultori che mostreranno tecniche e attrezzature mentre tutti i pomeriggi da martedì 30 agosto a sabato 3 settembre dalle 15:30 alle 18:30 sarà possibile partecipare a un laboratorio aperto al pubblico guidato dal maestro scalpellino Riccardo Di Ienno.

Il progetto sostenuto dalla Regione Abruzzo, con il Patrocinio del Comune di Lettomanoppello, il Parco Nazionale della Maiella e gli sponsor, ha come tema per l’edizione 2022 Tra Uomo e Ambiente, nato in seguito a considerazioni fatte anche su cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico e non solo, e come spiega il Direttore artistico Stefano Faccini “la comunità di Lettomanoppello sta collaborando in maniera sempre più attiva al progetto in quanto questa manifestazione nasce dalla relazione con gli artisti internazionali che raccolgono l’importanza del valore della lavorazione della pietra e riescono a riportare le influenze che percepiscono durante questa settimana di simposio. L’incontro tra questi artisti internazionali con il territorio crea un matrimonio tra mondi apparentemente lontani ma fondamentalmente molto vicini nell’animo”.




GIORNATA DI ARRAMPICATA allo Sperone Franchetti

Sabato 3 Settembre, il progetto compie un anno!

Nel 2021, di questi giorni, venivano terminati i lavori di apertura delle vie allo Sperone Franchetti. Tre vie a più tiri e sei vie di una sola lunghezza sono nate in questo luogo incantevole ai piedi del Rifugio Franchetti nella cornice del Gran Sasso teramano.

Respira Gran Sasso con la Guida Alpina Riccardo Quaranta ha pensato di festeggiare questo primo anno di vita con una riunione che si terrà proprio nella falesia il giorno sabato 3 settembre. Sarà un’occasione di condivisone per chi ama arrampicare ed una possibilità di farlo affiancati dalla Guida Alpina per chi non fosse autonomo.

L’appuntamento per sabato è alle ore 8:30 presso il bar Gran Baita di Prati di Tivo. Da qui, tramite la funivia e poi con un’ora circa di sentiero, si raggiungerà lo Sperone dove si potrà arrampicare in totale libertà.

Per le attività affiancate dalla guida alpina saranno così suddivise: dalle 10:30 alle 12:00 prove di arrampicata: per chi è alle primissime armi e voglia provare questa fantastica disciplina dalle 12:30 alle 15:00 prove di arrampicata su via multipitch: per chi già arrampica e voglia provare l’esperienza di una via a più tiri.

Per entrambe queste attività è necessario prenotarsi scrivendo una e-mail a info@riccardoclimbing.com; non c’è quota d’iscrizione ma una semplice donazione volontaria con cui si contribuirà all’acquisto del materiale per ampliare le vie del sito. I posti sono limitati.

Antonio Scipioni

foto discover prati di tivo




WEEKEND  A SCANNO per gli appassionati di fotografia

Oltre a tutte le altre bellezze, momenti di fotografia legati al territorio: dal 26 al 28 di agosto

Aielli, 26 agosto 2022. L’Associazione Culturale INABRUZZO onlus, con sede in Aielli e la pro Loco di Scanno vi propongono un weekend di fotografia a Scanno. Da oggi 26 Agosto fino a domenica 28 Agosto è visitabile la mostra fotografica La giornata romantica in fotografia edizione 2022.

La mostra è esposta presso la Volta delle idee, dalle ore 10:00 alle ore 23:00, in via Ciorla 25A Scanno.

Le fotografie esposte sono 17 e gli autori sono: Andrea Golino, Anna Maria Costa, Antonina Orlando, Bianca La Pietra, Cesidio Silla, Corrado Nannarone, Davide Cetrone, Diana Santomartino, Edoardo Ferrini, Errico Fioretti, Eugenio Quattrocelli, Massimo Galeazzi, Michele Sinesio, Milena Falcone, Nicola Piscitelli, Rocco Spinetta, Umberto D’Eramo

Nella giornata di domenica, oltre alla premiazione di vincitori del contest che si terrà alle ore 18:00 è previsto uno shooting fotografico con illustrazione e narrazione della storia del costume scannese.

Carmine Frigioni




PREMI AD ARTIGIANI E STUDENTI che hanno voluto giocare

Alla 52^ mostra dell’artigianato artistico

Guardiagrele, 26 agosto 2022. La 52^ mostra dell’artigianato artistico è giunta oramai all’epilogo e domenica sera (28 agosto), durante la cerimonia di chiusura in largo Pignatari, assegnerà i premi dei concorsi nazionali riservati agli artigiani, ai designers e agli studenti dei licei artistici italiani che si sono cimentati con il tema del gioco.

Per il concorso nazionale, nella sezione riservata ai maestri artigiani e designer, il primo premio del valore di 1.500 euro è stato assegnato all’autrice dei tarocchi Visconti Sforza, Annarita Di Cocco di Guardiagrele. La targa del Comune di Guardiagrele all’opera “Castello di sabbia – Castello di Rocca Calascio” di Arago Design di Pescara. La targa dell’Ente mostra per l’elaborato “Scacchiera italica” di Colleen Corradi Brannigan di Pescara.

Sono stati segnalati dalla commissione di esperti, i manufatti di Olga Verna di Pescara; Annamaria Pavone di San Giovanni Teatino; Domenico Accusato di Colledimacine; Assunta Perilli di Campotosto; Valeria Gallese di Santo Stefano di Sessanio; Francesco Carullo di Orsogna; Franco Di Virgilio di Casacanditella; Lorenzo Liberati di Villamagna; Daniele Di Renzo di Civitaquana; Giuliano Basilico di Vasto; i fratelli Verna di Pescara; Bruno Zenobio di Roseto degli Abruzzi; Giuliana Breccolotti di Miglianico; Giancamillo Rossi di Pescara.

Per la sezione riservata agli studenti dei licei artistici e delle scuole di design che hanno messo a frutto la loro fantasia, il premio borsa lavoro stage Formativo Rotary Club di Chieti è stato attribuito all’elaborato “A volte non è un gioco” dell’alunna Valentina Maltoni del liceo artistico e musicale “Antonio Canova” di Forlì. La targa dell’Ente mostra andrà a Mattia Coletta del liceo artistico “Vincenzo Bellisario” di Avezzano per il suo “Mirò il giocoliere”; La Targa CAMS se l’è aggiudicata Alice Di Domenico, studentessa del liceo artistico “Pantini-Pudente” di Vasto; La targa Rotary Club Chieti sarà consegnata a Caterina Di Mattia del liceo artistico statale “Vincenzo Bellisario” di Avezzano; la seconda targa Rotary Club Chieti è stata conferita al liceo artistico “Anton Giulio Bragaglia” di Frosinone.




BUCCI RUNNER MEMORIAL tanti partecipanti alla seconda edizione

Targa dedicata ad Antonio Bucci consegnata al sindaco di Fossacesia

Fossacesia, 26 agosto 2022. A consegnarla, Renato Menna, membro del comitato organizzatore dell’Atletica Fossacesia. Alla manifestazione podistica, che si è corsa il 5 agosto scorso, vi hanno preso parte 560 atleti, un numero nettamente superiore alle iscrizioni registrate nella prima edizione. Da sottolineare la partecipazione di tanti bambini e ragazzi, che in base all’età (0/5 anni, 6/7, 8/9, 10/11, 12/13 e 14/15), hanno provato l’emozione di gareggiare.

“Siamo particolarmente soddisfatti del successo che il Memorial Bucci ha riscosso – hanno detto il Sindaco Di Giuseppantonio e l’Assessore allo Sport, Maura Sgrignuoli – I nostri complimenti ed il nostro grazie, a nome di tutta la città, vanno agli organizzatori, che quest’anno hanno deciso il percorso della gara, portando i podisti ad attraversare luoghi suggestivi come l’area monumentale di San Giovanni in Venere. Siamo contenti dei risultati ottenuti soprattutto perché si è commemorato nel migliore dei modi Antonio Bucci, podista conosciuto e molto apprezzato nella nostra regione, scomparso prematuramente nel 2020”.

Nel consegnare la targa ricordo della manifestazione al Sindaco Di Giuseppantonio, Renato Menna, rappresentando tutti i soci dell’Atletica Fossacesia, ha dichiarato: “Ringrazio tutti i partecipanti, i volontari, le forze dell’ordine, che con la loro presenza hanno garantito agli atleti e ai bambini che hanno corso che tutto si svolgesse in piena sicurezza e senza incidenti. Tutte le società che hanno preso parte alla seconda edizione del Bucci Runner Memorial sono state favorevolmente colpite dalla scelta del luogo, un percorso che ha visto i podisti correre tra natura e la bellezza dell’abbazia di San Giovanni in Venere. Molti hanno paragonato il campo di gara simile a quello di competizioni molto più importanti e questo per noi è stato un grande riconoscimento”.




LA NAZIONALE IN RITIRO di preparazione al Campionato Mondiale di Dubai

Guidata da coach Carlo Di Giusto si ritroverà a Giulianova dal 26 agosto al 2 settembre

Giulianova, 25 agosto 2022. Gli azzurri saranno ospitati nella sede Amicacci presso il Centro Roland Costantini, mentre gli allenamenti si terranno al Palasport di Alba Adriatica causa indisponibilità del Palacastrum per lavori.

A disposizione del direttore tecnico ci saranno i seguenti giocatori:

Sabri Bedzeti (S. Stefano Sport), Alessandro Boccacci (Volpi Rosse Firenze), Joel Joseph Boganelli (Volpi Rosse Firenze), Luka Buksa (Briantea84), Filippo Carossino (Briantea84), Matteo Cavagnini (Amicacci Abruzzo), Simone De Maggi (Briantea84), Andrea Giaretti (S. Stefano Sport), Francesco Minella (Amicacci Abruzzo), Giulio Maria Papi (Briantea84), Ahmed Raourahi (Padova Millennium Basket), Driss Saaid (Briantea84), Davide Schiera (S. Stefano Sport), Dimitri Tanghe (S. Stefano Sport).

Lo staff tecnico di Di Giusto è completato dai tecnici Roberto Ceriscioli e Mathew Foden, dalla fisio Scheila Bellito e dal meccanico Claudio Possamai.

Il programma prevede l’arrivo della squadra azzurra nel corso della giornata di venerdì 26 agosto e prevede due sedute di allenamento al giorno fino alla ripartenza del 2 settembre.

FOTO FIPIC