CASTEL DEL MONTE, street food a km0 per 120 cavalieri

Equiraduno per celebrare ippovia del Gran Sasso con Campagna Amica e Terranostra

Street food in sella e a contatto con la natura. In occasione dell’equiraduno promosso dalla Fitetrec-ante (Federazione italiana turismo equestre e Trec) per celebrare l’ippovia del Gran Sasso.

L’evento, promosso in collaborazione con gli agriturismi di Terranostra e le aziende di Campagna Amica, è previsto domenica 24 luglio nel centro zootecnico Gran Sasso di Castel del Monte dove verranno accolti oltre 120 cavalieri provenienti dalle diverse regioni di Italia. Un evento che avrà per protagonista un binomio particolare: la passione per  cavalli e l’amore per il cibo a chilometro zero in uno scenario naturale particolarmente suggestivo.

I cavalieri, che scopriranno attraverso l’ippovia gli angoli più belli ed incontaminati d’Abruzzo, gusteranno un singolare street food direttamente “in sella”.

Panini a base di porchetta abruzzese, salumi tipici e formaggi ricercati, oltre a piccoli assaggi di dolci con farine e marmellate locali. “L’iniziativa – spiega Gabriele Maiezza, presidente di Terranostra Abruzzo – nasce nell’ambito di un protocollo di intesa siglato dalla Fitetrec-ante con Campagna Amica e Terranostra. Gli agriturismi e le fattorie di Coldiretti sono chiamati a svolgere sempre più un servizio di presidio del territorio anche attraverso la promozione delle attività equestri, fortemente collegate alla tradizione agricola e turistica,  soprattutto in Abruzzo, regione caratterizzata da parchi, borghi e zone montane a bassa densità di popolazione.

Ricordo inoltre che l’accordo con la Fitetrec-ante permette alle aziende agricole di affiliarsi ad un ente federale sportivo senza dover costituire una associazione sportiva dilettantistica, con una semplificazione notevole della gestione delle attività turistiche sportive di alto livello professionale”.

Alessandra Fiore




MESSA IN DIRETTA su Rai1 con Mons. Lorenzo Leuzzi

Domenica 24 luglio, ore 10.55 – Chiesa SS. Pietro e Paolo

Fano Adriano, 22 luglio 2022.Sarà la chiesa parrocchiale dei “Santi Pietro e Paolo” a Fano Adriano ad ospitare domenica prossima, 24 luglio, la santa Messa in diretta su Rai 1, alle ore 10:55.

«È un’occasione molto bella per valorizzare le nostre comunità montane e allargare gli orizzonti della nostra mente e del nostro cuore a partire da un piccolo comune del Gran Sasso d’Italia – commenta mons. Leuzzi – per vivere la seconda giornata mondiale dei nonni e degli anziani (voluta da Papa Francesco nella domenica vicino alla festa dei Santi Gioacchino e Anna) e non dimenticare proprio coloro che soli, in casa, spesso non possono partecipare alla celebrazione eucaristica nelle parrocchie e sono collegati alla televisione».

A guidare l’Eucarestia sarà il nostro vescovo Lorenzo Leuzzi, accanto al parroco don Jacob Kambale. Animerà la Messa una parte della cappella musicale della cattedrale di Teramo diretta dal maestro Maurizio Vaccarili e all’organo ci sarà il maestro Roberto Marini.

La regia televisiva della Messa, ripresa dalla troupe esterna Rai di Napoli, sarà di Gianni Epifani, responsabile del programma “A Sua Immagine”, mentre il commento liturgico è affidato a Simona De Santis. La diretta dalla chiesa parrocchiale sarà preceduta da una breve “cartolina”, montata con immagini realizzate nel borgo cittadino e nelle bellissime montagne limitrofe. 

Foto: Regione Abruzzo Dipartimento Sviluppo Economico – Turismo




ECCO DECALOGO salva boschi

Incendi: emergenza Abruzzo, con caldo e roghi in pericolo la biodiversità

Per proteggere gli oltre 400mila ettari di foreste abruzzesi, arriva il decalogo salva boschi di Coldiretti, che interviene di fronte al moltiplicarsi degli incendi favoriti, anche in Abruzzo, dal mix esplosivo di caldo e siccità al quale si somma spesso l’azione dolosa dell’uomo o l’incuria.

“Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature e siccità, a preoccupare – sottolinea la Coldiretti Abruzzo – è la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che, a livello nazionale, si stima sia causato volontariamente. Le alte temperature e l’assenza di precipitazioni hanno inaridito i terreni favorendo l’innesco degli incendi nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possono più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente. E’ dunque importante l’azione di prevenzione poiché nelle aree bruciate dagli incendi – continua la Coldiretti – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde. Ogni rogo – stima la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco – precisa la Coldiretti – ci vorranno infatti fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo Ricordiamo che l’Abruzzo ha oltre 400mila ettari di foreste e che le aree naturali protette rappresentano circa il 30% del territorio regionale: un patrimonio inestimabile di tradixioi, bellezza e biodiversità spesso tuttavia colpito dagli incendi, a volte di origine dolosa o dovuti all’incuria, alla disattenzione o alla scarsa manutenzione della risorsa boschiva”.

Per Coldiretti a prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio nel bosco è evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi.

Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autorità responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali.

Alessandra Fiore

Foto Il Tabloid




SENSAZIONI D’ABRUZZO di Alessandro Speca

Presentazione del libro fotografico, lunedì 25 luglio 2022 ore 10:30 presso la sala del Consiglio della Provincia. A cura della pro loco di Garrufo

Teramo 22 luglio 2022. È un debutto quello di Alessandro Speca, laureato in Scienze della Comunicazione, che durante i lockdown ha reinventato la sua vita dedicandosi alla fotografia. Grazie ad una campagna di crowdfunding stampa il suo primo libro fotografico Sensazioni d’Abruzzo con testi in italiano e in inglese. In conferenza stampa con lui ci saranno Biagio Cimini e Marino Camaioni, il vicepresidente della Provincia con delega alla cultura, Luca Frangioni.

Tratto dalla prefazione:

“Immaginiamo di concentrare ore e ore e ore di vagabondaggi in Abruzzo. Tutto in un fantasioso giorno. Il divenire scandito dal sorgere del Sole sul mare, e dal suo lento cammino nel cielo, fino a sparire dietro l’orizzonte maestoso dei monti, per lasciar spazio e tempo all’astro della notte, la Luna, e alla miriade di scintille che sulla volta celeste le fanno da sorridenti ancelle. L’alba, la luce che sale e il calore che lentamente t’avvolge; per poi scemare, l’una e l’altro, accompagnandoti al tramonto. E poi la notte, che tutto sfuma nei suoi silenzi e nelle sue ombre. E lì, sempre qualcosa da dire in ogni momento del ciclo vitale, una Terra con la sua infinita Bellezza e la sua riservata Storia: l’Abruzzo. Aspra e dolce, calda e gelida, rude e confortevole, ammiccante e altera, materna e crudele, antica e moderna; una Terra dove gli opposti si abbracciano, a regalarti sensazioni dai mille riflessi ed emozioni senza limiti. Questo è l’Abruzzo. Iniziamo allora il nostro immaginifico viaggio su questa Terra. Immagini e sensazioni. Mettiamoci comodi e iniziamo a sognare a occhi aperti”.

Pina Manente




PIOGGIA DI RICONOSCIMENTI per Davide Lupinetti

Il regista abruzzese si aggiudica anche il Premio speciale al Festival In Corto di Messina

Un altro rilevante premio per Davide Lupinetti, il promettente regista abruzzese, che, un po’ alla volta, sta guadagnando un posto di rilevo nel panorama della cinematografia d’autore. Stavolta la giuria di Festival In Corto a Messina, lo ha insignito con un Premio speciale per il suo cortometraggio Nautilus (2002) girato interamente nel territorio di Silvi e, segnatamente, nella splendida cornice delle terre del Cerrano. A ritirare il premio, nei giorni scorsi, in suo luogo, l’attrice pescarese Maria Grazia Di Giulio, ospite del Festival. Un altro riconoscimento, per lo stesso lavoro, che fa il paio con la targa di miglior cortometraggio dalla città di Ferrara ricevuta nello scorso mese di giugno dai giurati Estensi.

Nautilus è stato girato a Silvi Marina, mettendo in scena le bellezze autoctone e, segnatamente, quelle delle terre del Cerrano. In una clinica bellissima del litorale abruzzese, nella splendida cornice del mare adriatico, giovani infermiere si prendono cura di un gruppo di anziani. Al suo interno, invitando la sua paziente a spogliarsi, un dottore comincia la sua visita.

Nautilus è un piccolo cortometraggio in cui il regista ha tenuto a mente quella che è stata la produzione cinematografica italiana dei primi anni Settanta: la commedia erotica. In questo gioco del vedere senza vedere, della fantasia ad occhi chiusi, appunto, risiede la ricetta per lo stile di regia. La fotografia è calda, con una patina grumosa, proprio come nei film del tempo, dove i colori sono accesi ma non debordanti, come se nell’aria si respirasse ancora l’ottimismo per un Paese decrepito che, nonostante abbia già un piede nell’obitorio, è ancora capace di fare qualche bella pernacchia. I movimenti sono fluidi e lenti, senza bruschi tagli, come in un lungo spogliarello che si sofferma sul corpo morbido e curvilineo di una bella donna che solletica le fantasie erotiche degli uomini, lasciando intravedere senza mai guardare. Nella seconda parte, quando si seguono gli attori nel corridoio, si scopre che ridere è l’unico modo possibile per non piangere. Qui i colori sono decisamente più sobri.

Nautilus è stato realizzato nel 2021, in piena emergenza covid. Sebbene la pandemia non sia un elemento chiave del film, ma percettibile solo dalle mascherine portate dagli addetti alla clinica, l’opera ricalca, con ancor più forza, lo stato sociale di quelli che potrebbero essere i nostri nonni. È questa la denuncia sociale del film: la terza età, fascia di persone sempre più abbandonata a sé stessa. Non va, infatti, dimenticato che l’Italia è il secondo Paese più vecchio al mondo e il primo in Europa (dato in costante crescita e le previsioni dicono che, nel 2050, un italiano su 3 sarà over 60).

Davide Lupinetti è un regista abruzzese, nato ad Atri e residente a Silvi Marina. Laureato in Media Design e Arti Multimediali alla NABA di Milano, ha vinto una borsa di studio alla San Francisco State University, che, così, gli ha dato l’opportunità di studiare film in California e muovere i primi passi come regista tra i più importanti marchi internazionali (YouTube, Cartier, Jaguar, l’European Council per citarne alcuni). Da liceale, nel prestigioso Spaventa di Città Sant’Angelo, una sua foto è stata premiata da Oliviero Toscani.

Davide Lupinetti ha diretto tre cortometraggi, 50 e 50 (2018), Under the Water (2020) e Nautilus (2021). I suoi corti hanno ricevuto candidatura e premi in più film festival in giro per il mondo. Merita la menzione il premio diversità come valore ad Under the Water, ricevuto alla settantasettesima Mostra del cinema di Venezia. Sempre nel 2021, tra le sue produzioni il documentario sul campione del mondo di canoa, Nicola Zamuner, progetto anch’esso presentato al festival del cinema di Venezia e due videoclip, “dal tramonto all’alba – il più grande omaggio ad Ennio Morricone” e “Cosa sono io per te”, che hanno superato le 100mila visualizzazioni su YouTube.




SECONDO UNO STUDIO dei ricercatori della d’Annunzio

Con la mascherina il cervello legge diversamente le emozioni

Chieti, 21 luglio 2021. È stata documentata una sistematica anomalia nel modo in cui il nostro cervello reagisce ogni qual volta vediamo un volto coperto da una mascherina. Una ricerca appena pubblicata sulla rivista internazionale Neuropsychologia* dal professor Luca Tommasi e dalle ricercatrici Giulia Prete e Anita D’Anselmo del Dipartimento di Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ha dimostrato che il disagio psicologico che sperimentiamo nell’interagire con persone che indossano la mascherina è legato a doppio filo ad un cambiamento oggettivo e misurabile dell’attività cerebrale. Ai partecipanti allo studio condotto dai ricercatori della “d’Annunzio” sono stati mostrati centinaia di volti arrabbiati o felici che indossavano o meno la mascherina mentre veniva registrata la loro attività elettrica cerebrale tramite elettroencefalografia (EEG).

I risultati, oltre a confermare la difficoltà nel riconoscere le emozioni dei volti mascherati, hanno dimostrato che la risposta della corteccia cerebrale è alterata rispetto alla norma durante la visione di quei volti, soprattutto nei partecipanti quotidianamente meno esposti alle mascherine. Queste conclusioni giungono a conferma di altri studi internazionali che hanno già dimostrato l’impressione che le mascherine indeboliscono la nostra capacità di percepire gli altri, rendendo più difficile il riconoscimento di identità ed espressioni emotive.

La pandemia da COVID-19 ha influenzato le abitudini e i comportamenti di tutti noi – spiega il professor Luca Tommasi, docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica alla d’Annunzio” -. Fiumi di inchiostro sono stati spesi per commentare gli effetti psicologici e sociali spesso problematici che il virus ha portato con sé anche nella vita quotidiana. È il caso, appunto, delle mascherine, dispositivo di protezione fondamentale per ostacolare la diffusione virale ma che, allo stesso tempo abbiamo sperimentato essere un’interferenza negativa per la nostra vita sociale. Da oltre due anni ci siamo infatti abituati a interagire e parlare con persone con il volto parzialmente coperto dalla mascherina, ed è molto probabile che dovremo continuare a farlo ancora a lungo.  I risultati delle nostre ricerche – sottolinea il professor Tommasi – costituiscono una dimostrazione scientifica di come il nostro cervello si stia adattando a vedere volti mascherati a causa dei vincoli imposti dalla pandemia. Si tratta di un cambiamento cerebrale prevedibile sul piano teorico, ma che nessuno aveva ancora documentato e su cui la comunità scientifica dovrà interrogarsi ancora, anche in vista delle possibili ripercussioni di questo cambiamento sullo sviluppo delle capacità sociali nei bambini, nei quali la normale esposizione ai volti permette sin dalla nascita la costruzione di circuiti cerebrali predisposti a riconoscere le altre persone.

Maurizio Adezio

Foto ADNKronos




LASCIARE UN ANIMALE IN AUTO al caldo è reato

Cosa fare per salvarlo? Si può rompere il finestrino? Le risposte dell’Oipa

L’approfondimento dello Sportello legale dell’associazione e il video-tutorial

Lasciare il cane in auto al caldo mettendo a repentaglio la sua vita o, peggio, facendolo morire è reato. Cosa fare se si vede un cane chiuso in macchina al caldo? Come intervenire per salvarlo? L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) spiega che, se non si trova nelle vicinanze il proprietario del veicolo, anzitutto è nostro dovere contattare immediatamente la forza pubblica: ovunque ci si trovi, si può chiamare il 112, numero di emergenza unico europeo. Le forze dell’ordine hanno il dovere d’intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il detentore del quattro zampe.

È consigliabile trovare testimoni sul posto e far presente, già al telefono, le condizioni di salute dell’animale, al fine di potere intervenire con cure veterinarie in caso di necessità.

Se non è possibile ottenere l’intervento tempestivo delle autorità e l’animale manifesta un malessere, il soccorritore che rompe il finestrino è ritenuto responsabile per danneggiamento del veicolo? «Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale in materia e della coscienza collettiva che impone la tutela degli animali in quanto esseri senzienti, è possibile invocare lo “stato di necessità” nel caso di un’eventuale richiesta d’indennizzo da parte del proprietario del veicolo», risponde l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dello Sportello legale dell’Oipa. «Tuttavia, è sempre consigliabile prima di tutto contattare immediatamente la forza pubblica e, al fine di contestare una responsabilità al detentore dell’animale, avere testimoni e prove come foto e video per dimostrare la necessità d’intervenire per salvare una vita».

Approfondimento a cura dello Sportello legale dell’Oipa

Il trasporto di un animale da compagnia è disciplinato dal Codice della strada, che prevede il dovere di custodirlo in un trasportino omologato o nel vano posteriore del veicolo, in modo da separarlo dal conducente ed evitare qualsiasi pericolo mentre si guida.

Lasciare un animale in auto quando fa caldo, anche per poco tempo, è vietato poiché pericoloso per lo stesso animale e dunque vietato dalla legge.

Molti Regolamenti comunali per la tutela ed il benessere degli animali prevedono il divieto di detenzione all’interno del veicolo come, per esempio, il Regolamento di Roma Capitale, il cui articolo 8 prevede che “è vietato lasciare animali chiusi in qualsiasi autoveicolo e/o rimorchio o altro mezzo di contenzione al sole dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno; è altresì vietato lasciare soli animali chiusi, in autoveicoli e/o rimorchi permanentemente anche se all’ombra e con i finestrini aperti. È altresì vietato trasportare animali in carelli chiusi”. In caso di violazione, scatta una sanzione pecuniaria elevata, da euro 200 a 500 euro.

Tenere un animale in un veicolo fermo al caldo può anche configurare una responsabilità penale per detenzione incompatibile e produttiva di gravi sofferenze.

Diversi sono precedenti in tal senso, che hanno comportato condanne da parte dei giudici: così, per esempio, la Corte di Cassazione, Sezione III penale, con sentenza n. 14250 del 2014 ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale nei confronti di due soggetti alla pena di 1.100 euro di ammenda ciascuno per la violazione dell’art. 727 del Codice penale (Abbandono e detenzione incompatibile di un animale). Secondo la ricostruzione dei fatti, gli agenti di polizia municipale erano stati contattati da alcuni cittadini per la presenza di un beagle in un’autovettura con temperatura esterna di 30 gradi. L’abbaiare del cane sofferente aveva attirato i passanti che, correttamente, hanno subito contattato le forze dell’ordine.

Ancora, la Corte di Cassazione, Sezione III penale, con sentenza n. 175 del 2008, ha confermato la condanna nei confronti di un uomo per aver lasciato il proprio cane nell’automobile parcheggiata al sole a una temperatura elevatissima. I giudici, confermando l’orientamento prevalente, hanno ritenuto responsabile il soggetto anche in assenza della volontà d’infierire sull’animale o di lesioni, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti.




TRE GIORNI DI STAR all’Arena della Civitella

Con Maurizio Battista, LP e Venditti-De Gregori. De Cesare: “Grandi eventi per una stagione che sarà indimenticabile e strategica per l’economia cittadina”

Chieti, 20 luglio 2022. La carrellata di stelle comincia da oggi all’Anfiteatro della Civitella, dove alle 21 si esibirà una delle voci comiche più note e seguite d’Italia, quella di Maurizio Battista. Domani sera sarà la volta della musica internazionale con l’esibizione dell’autrice pop italoamericana LP, per chiudere in bellezza venerdì con il super concerto di Antonello Venditti e Francesco De Gregori. I dettagli sono stati illustrati stamane dal vicesindaco e assessore ai Grandi Eventi Paolo de Cesare, dal direttore del Museo archeologico nazionale “La Civitella” Marcello Iannicca, Gianfilippo Di Felice, di Alhena Entertainment, motori degli eventi con le società Ventidieci ed Elite Agency Group.

“Si apre una serie di appuntamenti di grande pregio – così il vicesindaco e assessore ai Grandi eventi Paolo De Cesare – Succede a un anno dalla convenzione che abbiamo firmato fra la Deputazione teatrale e La Civitella per far tornare viva una struttura bella e strategica, qual è l’Arena, un contenitore eccezionale per pregio, capienza e prestigio, insieme allo Stellario.

Da subito ci siamo messi al lavoro per intercettare sponsor capaci di rendere più appetibile la struttura, a tal proposito voglio ringraziare le aziende Toto e Walter Tosto Spa, che ci hanno consentito di dotarla di un palco di alto livello, che è il Gran Support e delle sedute che sono state anche brandizzate e dunque rimarranno in nostro possesso quale donazione. Ringrazio anche gli imprenditori del settore come Di Felice e Michetti che hanno creduto in questa riorganizzazione e hanno subito proposto un cartellone all’altezza, che vedrà protagonista la città grazie a nomi di levatura anche internazionale.

Si tratta di un’attività che crea un poderoso indotto, perché le oltre tremila persone che andranno a gremire ogni sera l’Arena di fatto porteranno un concreto beneficio a tutta l’economia del centro storico: ci risulta che in questi giorni strutture ricettive e ristoranti siano già pieni e prenotati e questo è il risultato più importante per far ripartire un complesso che può fare da volano a tutta la città. Ringraziamenti anche alla direzione regionale dei Musei con cui abbiamo avviato una sinergia e un lavoro reciproco importante e proficuo, si lavora ora a un mese di settembre con grandi sorprese e un evento che è ancora allo stato embrionale, ma che di certo assicurerà alla Civitella un crescendo, dopo gli appuntamenti di questi giorni”.

“La cultura sostiene l’economia della città – aggiunge il direttore del Museo archeologico la Civitella, Marcello Iannicca – La convenzione firmata con la deputazione, voluta dalla direzione regionale dei Musei sta restituendo l’antico lustro alla Civitella, che con il suo anfiteatro storico sta ritrovando l’antico splendore. Io credo che sia importante farla rivivere in più vesti: come monumento, ma anche come luogo per eventi di qualsiasi natura, perché ha una bellezza che si presta a tale scopo.

La sfida è quella di rendere tutti i luoghi dell’arte fruibili il più possibile, abbiamo uno spazio identitario e prezioso, dobbiamo utilizzare questo scenario come volano per Chieti”.

“Si comincia stasera con Battista, che quando ha visto in foto l’anfiteatro ha voluto essere in città, domani sarà la volta di Laura Pergolizzi in arte LP, una data che abbiamo dovuto rinviare a causa del covid ma che è attesissima  e non solo in Abruzzo – aggiunge Gianfilippo Di Felice di Alhena e a nome degli imprenditori dello spettacolo che organizzano gli eventi – LP ha raggiunto uno straordinario successo internazionale con Lost in You, che ha oltre un miliardo di streams e dopo due anni, la sua presenza è di certo un’esperienza da non perdere per chi ama la sua musica, ma anche un’occasione di marketing territoriale straordinaria qui su Chieti.

Lo stesso per il concerto Venditti-De Gregori, sold out da settimane, che non è solo un duetto fra due colossi della musica italiana, ma il completamento di un progetto nato nel 1972 con “Teoris Campus”, album che fecero insieme ma che non portarono in tour. Dopo 50 anni, arriva un tour, è stato difficile averli in questa data, ma la Civitella ha convinto anche loro con la sua bellezza. Dunque, non vediamo l’ora di accogliere il pubblico in questo straordinario spazio, pronti a fare la nostra perché questa struttura riparta insieme alla città. Questa è la seconda arena d’Italia dopo quella di Verona, con un impatto scenico enorme, che abbiamo scoperto vent’anni fa con l’organizzazione di Notre Dame de Paris e che siamo lieti possa rivivere con i progetti che l’Amministrazione sta portando avanti e che siamo lieti di supportare”.




ECCO IL NUOVO CORSO

Chieti Basket si presenta alla città

Chieti, 20 luglio 2022. Si è tenuta oggi, nello splendido luogo della pinacoteca Costantino Barbella, la conferenza stampa di presentazione di inizio stagione della Chieti Basket 1974: i nostri tifosi potranno trovarla in versione integrale sulla nostra pagina Facebook. Per settembre invece, con tutti i giocatori giunti nel capoluogo teatino, è prevista la presentazione ufficiale della squadra e dello staff alla città.

La Giunta comunale, rappresentata dal sindaco Ferrara, dal vicesindaco Paolo De Cesare e dall’assessore Pantalone ha promesso di essere vicina alla squadra e alla società, parlando anche degli sforzi messi a punto per migliorare la fruibilità del Palazzetto.  La stessa Giunta ha ringraziato il presidente e tutti i soci per il successo nel mantenere la città di Chieti in un palcoscenico importante come quello della Serie A2 e per le numerose iniziative per il sociale messe a punto dalla dirigenza biancorossa.

La Società, rappresentata dal presidente Marchesani, dal direttore sportivo Del Conte, dal general manager Pennetta, dal vice presidente D’Ottavio e dal responsabile della comunicazione Gianluca Di Nino, ha sottolineato il grande impegno per far mantenere alla città la categoria, chiedendo ai tifosi, situati al centro del progetto biancorosso tramite iniziative che verranno successivamente indicate, vicinanza e affetto per la squadra che si sta formando, soprattutto in un campionato impegnativo come quello che ci si prepara ad affrontare.

Coach Rajola, come ben evidenziato da Del Conte, è stato scelto per il suo forte legame con la città e lo stesso tecnico non ha lesinato parole al miele per i colori biancorossi. Nonostante il prossimo campionato di A2 sarà di livello, il coach ha promesso di fare del suo meglio per mettere in risalto le doti di ogni singolo elemento dello scacchiere biancorosso, evidenziando inoltre come ogni giocatore sia stato scelto in sinergia con la società.

Lo stesso coach, come ribadito in seguito dal centro titolare Ancellotti, anch’esso tornato a Chieti per il forte legame che prova con la città, ha dichiarato che la squadra farà di tutto per portare a casa una vittoria, a prescindere dal valore e dal blasone dell’avversario che si avrà di fronte.

Il presidente Marchesani, insieme a Gianluca Di Nino, ha anticipato come nelle divise della stagione, oltre al consueto biancorosso, sarà presente anche il neroverde, in modo da creare una condivisione di colori tra calcio e basket, in modo da veicolare un messaggio importante di identità alla città tutta.

Lo stesso presidente ha inoltre annunciato l’acquisto del primo americano di Chieti, Darryl Joshua Jackson, sul quale coach Rajola ha affermato: “La scelta è ricaduta su Jackson perché si ricercava un giocatore esperto per il campionato italiano, su cui tutti dicono un gran bene. È un ottimo attaccante ma è bravo anche difensivamente e a legare con i propri compagni di squadra”.

Per il secondo americano, invece, il coach vorrebbe un 4/5 dinamico e di grande energia.

Un sentito grazie va infine al giornalista Stanislao Liberatore per aver moderato, ancora una volta e con grande professionalità, l’incontro riservato alla stampa.

Federico Ionata




TORNA CALICI DI STELLE, in Abruzzo

Mai così tanti eventi in cantina e serata clou il 3 Agosto nel Castello Aragonese di Ortona

Per tutti gli amanti del buon vino agosto è il momento di Calici di Stelle, uno degli eventi estivi più importanti nel panorama enoturistico internazionale: cantine, castelli, piazze e interi borghi in tutta Italia letteralmente invasi da migliaia di winelovers tra venerdì 29 Luglio e e lunedì 15 Agosto per vivere esperienze enoiche uniche sotto il cielo stellato del belpaese.

In Abruzzo l’evento regionale andrà in scena mercoledì 3 Agosto alle ore 20.30 nel suggestivo scenario della Castello Aragonese di Ortona, nel cuore della Costa dei Trabocchi, dove 40  cantine associate al Movimento celebreranno i vitigni autoctoni abruzzesi con una incredibile degustazione sotto le stelle di una delle più belle “terrazze” affacciate Mar Adriatico. Non solo il vino protagonista della serata ma anche l’olio evo – con la partecipazione delle aziende del Movimento Turismo Olio Abruzzo -, il cibo e la buona musica per una serata destinata a rimanere nel cuore dei winelovers abruzzesi ma anche dei tanti turisti che ad agosto si trovano lungo nella nostra regione.

Di seguito l’elenco delle cantine partecipanti: Azienda Tilli, Bosco Nestore, Bossanova, Buccicatino, Buzzarone, Cantina DiUbaldo, Cantina Marramiero, Cantina Tollo, Cantina Jasci, Cantine Caravaggio, Cantine Maligni, Cantine Mucci, Casal Thaulero, Cerulli Spinozzi, Codice Citra, Contesa, Colle Moro, Dora Sarchese, Faraone Vini, Fattoria Licia, Feudo Antico, Marchesi de’ Cordano, Monti, Palazzo Battaglini, Paolucci Vini, San Lorenzo, Stefania Pepe, Tenuta Cerulli Spinozzi, Tenuta del Priore, Tenuta Morganti, Tenuta Oderisio, Tenuta Secolo IX, Tenuta Tre Gemme, Torre Zambra, Valle Martello, Vigna Madre Famiglia Di Carlo.

“La serata di Ortona è ormai diventa iconica per gli appassionati di vini abruzzesi e con tante persone che iniziano a contattare la nostra associazione già da inizio Giugno per conoscere la data della manifestazione e programmare le vacanze in Abruzzo o verificare di poter essere presenti.” Dice il Presidente del Movimento Turismo Vino Abruzzo Nicola D’Auria che continua “Il buon lavoro fatto in questi anni è testimoniato dall’attesa dei partecipanti ma anche dalla volontà dei vignaioli abruzzesi di dare continuità a location e format che si confermano sempre più soddisfacenti anche grazie al supporto del Comune di Ortona.”

Non solo Ortona ma anche tanti eventi in cantina, mai come in questa edizione 2022, con un ricco programma che partirà subito l’ultimo fine settimana di luglio con esperienza da Feudo Antico, La Vinarte, San Lorenzo, Tenuta Odorisio, Tenuta Tre Gemme e Vini Paolucci. Poi nei giori a seguire, fino al Ferragosto Cantine Caravaggio, Cantine Mucci e ancora Feudo Antico, La Vinarte e San Lorenzo. Il 10 Agosto un grande “Calici di Stelle diffuso in Abruzzo” con cene e feste in vigna organizzate da Azienda Tilli, Buzzarone, Dora Sarchese, Contesa, San Lorenzo, Stefania Pepe, Tenuta Morganti e Vini Paolucci. Infine, gli ultimi eventi prima del 15 Agosto vedranno partecipare su date diverse: Cantina Frentana, Feudo Antico, Podere della Torre, Stefania Pepe e Tenuta Oderisio. 

“E’ davvero entusiasmante vedere questo fermento nelle cantine associate che hanno messo in piedi programmi ed eventi che niente hanno da invidiare a regioni ben più blasonate dal punto di vista enoturistico” dice sempre D’Auria “fino a qualche anno fa come Movimento facevamo fatica a raccogliere una o due adesioni oltre a quella dell’evento regionale, i motivi vanno ricercati senza dubbio nella crescita turistica che stiamo vivendo nell’ultimo biennio dal punto di vista delle presenze extra-regionali, ma anche da una maggiore intraprendenza di noi vignaioli del movimento che stiamo crescendo nell’offerta enoturistica durante tutto l’anno ed in particolare nel periodo estivo e in quello della vendemmia.”

Programmi e modalità di partecipazione all’evento di Ortona del 3 Agosto così come il calendario completo degli eventi nelle singole cantine, sono consultabili sul sito associativo www.mtvabruzzo.it




PROSEGUIRE L’AZIONE

L’appello dei primi cittadini a Draghi

Anche i sindaci abruzzesi rispondono numerosi all’appello lanciato dai primi cittadini di Firenze, Venezia, Milano, Genova, Bari, Bergamo, Pesaro, Asti, Torino, Ravenna e Roma, per chiedere al Presidente Draghi di proseguire nella sua azione. Nella lettera si legge: “Noi sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo”.

Molto elevata la risposta tra i sindaci aderenti ad ALI Abruzzo, che si schiera senza tentennamenti a favore del prosieguo del governo, in linea con il presidente nazionale Matteo Ricci, tra i promotori dell’appello. Alessandro Paglia, direttore ALI Abruzzo: “In questo momento il nostro unico interesse è dare risposte ai sindaci che sono tutti i giorni al fronte per il contrasto alle fragilità sociali, vista dai territori questa crisi non è comprensibile. Ci troviamo in una tempesta perfetta, tutti facciano un passo indietro e si pensi a tutelare le persone più fragili ed esposte alla crisi”.

Anche il Presidente Giacomo Carnicelli, tra i più attivi nel promuovere l’appello si schiera a sostegno dei sindaci: “Dal territorio arriva una forte domanda di stabilità, occorre dare risposte non creare ulteriore incertezza. Hanno risposto in molti, diversi sindaci di importanti città abruzzesi, i sindaci che vogliono aderire ci contattino, sono i benvenuti”.

La lista dei firmatari:

Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo (TE), Presidente ANCI Abruzzo

Diego Ferrara, sindaco di Chieti (CH)

Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona (AQ)

Domenico Di Berardino, vicesindaco Avezzano (AQ)

Francesco Menna, sindaco di Vasto (CH)

Robert Verrocchio, sindaco di Pineto (TE)

Mario Nugnes, sindaco di Roseto degli Abruzzi (TE)

Chiara Trulli, Sindaca Spoltore (PE)

Enzo Di Natale, sindaco di Aielli (AQ)

Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo (AQ)

Lorenzo Berardinetti, sindaco Sante Marie (AQ), presidente UNCEM Abruzzo

Angelo Radica, sindaco di Tollo (CH)

Fabrizio D’Alessandro, sindaco di Barisciano (AQ)

Giovanni Melchiorre, sindaco di Bellante (TE)

Iside Di Martino, sindaco di Cagnano Amiterno (AQ)

Vincenzo Mammarella, sindaco di Casalincontrada (CH)

Massimo Tiberini, sindaco di Casoli (CH)

Velia Nazzarro, sindaca di Carsoli (AQ)

Giuseppina Perozzi, sindaco di Castellafiume (AQ)

Rinaldo Seca, sindaco di Castelli (TE)

Marisa Valeri, Sindaca di Castelvecchio (AQ)

Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglion Messer Raimondo (TE)

Gianfranco Tedeschi, sindaco di Cerchio (AQ)

Samuele Di Profio, sindaco di Civitaquana (PE)

Antonio Mostacci, sindaco di Collarmele (AQ)

Rosanna Salucci, sindaca di Collelongo (AQ)

Orlando Persia, sindaco di Crognaleto (TE)

Luca Santilli, Sindaco di Gagliano Aterno (AQ)

Simone D’Alfonso, sindaco di Lettomanoppello (PE)

Gabriele Starinieri, sindaco di Loreto Aprutino (PE)

Marivera De Rosa, sindaca di Luco dei Marsi (AQ)

Valter Chiappini, sindaco di Lucoli (AQ)

Giuliano Galiffi, sindaco di Mosciano Sant’Angelo (TE)

Giammatteo Riocci, sindaco di Ocre (AQ)

Antonio Di Santo, sindaco di Opi (AQ)

Giovannino Anastasio, sindaco di Pizzoli (AQ)

Paolo Eusani, sindaco di Prata D’Ansidonia (AQ)

Mauro Di Ciccio, sindaco di Rocca di Mezzo (AQ)

Alessandro D’Ascanio, sindaco di Roccamorice (PE)

Francesco Di Donato, sindaco di Roccaraso (AQ)

Antonio D’Angelo, sindaco di San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE)

Sebastiano Massimiano, sindaco di Serramonacesca (PE)

Giammario Fiori, sindaco di Tornimparte (AQ)




ONE HEALTH AWARD, tra scienza, arte e divulgazione

Il programma della manifestazione che dal 16 al 18 settembre trasformerà Teramo nel palcoscenico della salute globale

Teramo, 19 luglio 2022. Alla base della filosofia di One Health Award c’è la consapevolezza che la salute umana è strettamente connessa alla salute degli animali e dell’ambiente. La pandemia ha reso evidente che per prevenire la diffusione delle malattie bisogna tutelare l’ambiente, quindi ripensare un modello sanitario basato realmente sull’integrazione di discipline diverse come la medicina umana, la medicina veterinaria e l’ecologia.

Si sta precisando e definendo il programma di One Health Award, l’iniziativa promossa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, che dal 16 al 18 settembre 2022 trasformerà Teramo nel palcoscenico della salute globale. Si comincia con un grande ricercatore italiano diventato protagonista assoluto della scena scientifica americana: Stefano Bertuzzi, Ceo dell’American Society for Microbiology. Sarà lui a inaugurare l’evento con una lectio magistralis. Dal lato opposto, alla fine dell’evento troviamo Niko Romito, lo chef pluristellato che sta assiduamente lavorando al rapporto tra cibo e salute globale, ed è su questo argomento che interverrà la domenica mattina, conferendo un sigillo di straordinarietà alla tre giorni. Tra il primo e l’ultimo appuntamento, incontri, interviste, dialoghi e filmati. Il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, notissimo volto della tv, racconterà ai giovani delle scuole e al grande pubblico la necessità della rivoluzione One Health One Earth. E ancora l’arte di Marco Paolini sulla fragilità del nostro mondo tra crisi climatica e transizione ecologia con lo spettacolo “Sani! Teatro tra parentesi”. Spazio anche al dibattito politico con il vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina, il Sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa che insieme a Jean Philippe Dop, vicedirettore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (WOAH), si confronteranno sulle sfide globali dei prossimi anni.

“Approfondire, discutere, riflettere attraverso le parole della scienza che parlano alla nostra parte razionale e le parole dell’arte che stimolano la nostra parte emotiva per prendere coscienza che la salute della natura coincide con la nostra salute, che esiste una sola salute per un solo pianeta” – afferma il Direttore Generale dell’IZS di Teramo Nicola D’Alterio – “Abbiamo strutturato il programma di One Health Award con l’idea di coinvolgere più persone possibili e su più livelli, dai giovani studenti delle scuole ai decisori politici. Gli eventi che si svolgeranno nell’arco dei tre giorni hanno l’obiettivo di tracciare nuove strade e stimolare il confronto pubblico in un’ottica estremamente divulgativa e anche di intrattenimento”.

One Health Award si presenta dunque come l’evento scientifico più rilevante dell’estate. Una importanza confermata dal coinvolgimento come sostenitori e partner delle Istituzioni del territorio: Regione Abruzzo in primo luogo, poi Provincia, Comune, Università degli Studi di Teramo, BIM, ERFAN e FIRA, Finanziaria Regionale Abruzzese. Ad esse si aggiungono, per ora, sponsor privati come Hologic Italia S.r.l. e Paride Società Consortile: l’IZS ha infatti indetto un avviso pubblico finalizzato alla sponsorizzazione di OHA al quale si può partecipare fino al 2 settembre 2022.

Per gli aggiornamenti del programma visitare il sito https://onehealthaward.it/ e i canali Facebook, Instagram e Twitter di OHA.




ESTATICA 2022, torna Perrotta

Sul palco del Marina di Pescara con la rassegna Teatriamoci

Pescara, 19 luglio 2022. Tre spettacoli diversi tra di loro animeranno il palco dell’arena del Porto Turistico Marina di Pescara caratterizzando la rassegna Teatriamoci ideata dall’attore abruzzese Federico Perrotta per Uao Spettacoli ed inserita all’interno del cartellone di Estatica, anche per l’edizione 2022.

L’appuntamento estivo presso il capoluogo adriatico è possibile grazie alla Camera di Commercio Chieti Pescara, il Marina di Pescara, ed il Comune di Pescara; è la Spray Records, invece, a coordinare magistralmente il corso delle serate.

Tanto divertimento, dunque è previsto in occasione dei tre appuntamenti dove “cercheremo di dare al pubblico ciò che merita: il divertimento. Le persone hanno bisogno di intrattenimento dal vivo e noi ci impegneremo in modo empatico a trasmettere emozioni agli spettatori; i loro volti distesi, le risate e le strette di mano di chi ci dà fiducia, sono la nostra forza, soprattutto emotiva” – commenta Perrotta.

“Teatriamoci” dà spazio anche alla solidarietà e alla cultura, infatti ogni serata sosterrà un’associazione che avrà la possibilità di lanciare un messaggio oltre che di illustrare i propri progetti al pubblico.

Si parte il 3 agosto alle ore 21.30 con lo spettacolo (sold out a Roma) dell’attrice abruzzese Giulia Di Quilio, grande diva di burlesque, per la prima volta in Abruzzo con “Un passato senza veli” una pièce tra performance e monologhi, da cui provengono parole che “mettono a nudo” il corpo e viceversa, dove la femminilità è spontanea e dove la bellezza della donna, così com’è, vuole abbattere i pregiudizi. A sostegno di un messaggio positivo c’è la Cooperativa Sociale On The Road, nata nel 1994 per la tutela dei diritti umani e civili di donne, uomini e bambini: opera a favore dell’inclusione e della difesa, si impegna anche contro la discriminazione e lo sfruttamento e contro ogni tipo di violenza e nella fattispecie, per la serata ci si focalizzerà proprio sull’impegno nella tutela della donna dalla violenza verbale a quella fisica.

Il 17 agosto alle ore 21.30 sarà la volta dello spettacolo di Federico Perrotta e Valentina Olla con Massimiliano Elia in “I Perrollas – Varietà di coppia” tra aneddoti di chi coppia nella vita e nel lavoro, tra musica e cabaret, intrattiene il pubblico con una scanzonata cavalcata della musica di tutti i tempi e generi, il tutto nel nome della passione e dell’amore che fa bene al cuore in tutti i sensi infatti la serata sostiene la fondazione “Cuore Domani” Onlus che si impegna a sostenere la ricerca sulle malattie cardiovascolari anche attraverso la vendita, in loco, del libro del Dott. Michele Di Mauro, “Burn out”, Ianieri Edizioni (i proventi del libro saranno interamente devoluti alla Fondazione).

Il 31 agosto alle ore 21.30, invece la mini rassegna “Teatriamoci” chiuderà con lo spettacolo del Direttore artistico del Teatro7 Roma, il Rugantino del Sistina (già tutto esaurito e riprogrammato per la prossima stagione) e protagonista della fiction “Canonico” su Tv2000 (premio Moige 2022), ossia Michela La Ginestra che porterà a Pescara un nuovo esilarante spettacolo diretto da Roberto Ciufoli dal titolo “M’accompagno da me”, un concentrato di emozioni, di sorrisi, di risate piene, di attimi di commozione, dove la vena umoristica intelligente passa come in un gioco di dissolvenze alla componente più sentimentale intessuta di cortesia e di delicatezza.

La serata sostiene l’associazione pescarese Cultour Moscufo: nata nel piccolo borgo di area vestina, nel 2018, l’associazione porta avanti la sua attività di valorizzazione delle bellezze naturali, artistiche, culturali e monumentali del territorio e dell’intero Abruzzo, perché siano meglio note ed apprezzate anche dai turisti, poiché spesso i piccoli borghi, proprio perché meno noti, vengono penalizzati.




L’AMBIENTALISMO DI JOVANOTTI a Vasto e… nel Vastese

Sono state tante le argomentazioni finora addotte pro e contro il tour sulle spiagge di Jovanotti, tanti sono stati anche i proclami, le invettive, le offese gratuite e le menzogne

Vasto, 18 luglio 2022. Nei giorni scorsi il Consiglio delle sezioni d’Abruzzo di Italia Nostra ha condiviso con l’Arci di Vasto e ha presentato al Comune le  proprie osservazioni alla Valutazione di Incidenza Ambientale redatta dall’organizzazione del tour. Si sintetizza di seguito il contenuto del documento prodotto all’interno di un ragionamento serio e pacato che deve partire necessariamente da premesse oggettive, dai dati insomma, per trarre, poi, le dovute conclusioni.

1) Lo spazio che sarà transennato per il concerto si trova a circa 750 m dalla Riserva Naturale Regionale di Vasto Marina e Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Marina di Vasto”.

Lo Studio di Incidenza Ambientale redatto dall’organizzazione del tour assicura che le emissioni sonore e luminose del concerto non interferiranno sulla fauna e sulla flora della Riserva: ci si può fidare se i parametri saranno sottoposti ad un monitoraggio pubblico o terzo, ma non ci si può fidare se nessuno li controllerà.

Viene invece omesso quasi del tutto il problema più importante sul piano del rischio, quello dell’impatto fisico dei partecipanti con l’elemento geomorfologico dal quale deriva la peculiarità ambientale della Riserva: la duna. Senza le dune non esisterebbe l’habitat tutelato dalla Riserva e dalla Zona Speciale di Conservazione. Come intervento di mitigazione al potenziale impatto del “calpestio”, sempre nello stesso Studio, si “auspica” che il Comune emetta un’ordinanza che vieti la frequentazione umana “nel tratto di arenile interno alla ZSC/Riserva Naturale… a partire dai 2-3 giorni antecedenti la manifestazione e fino al giorno successivo”. Come dire: faremo i bravi, non preoccupatevi! In realtà, chi controllerà le circa 26.000 persone previste per ogni serata, lasciate libere di scorrazzare, bivaccare e stazionare nei paraggi dell’area del concerto e, quindi, anche sulle dune?

Di questo, infatti, non vi è alcuna traccia o riferimento che lasci intendere come, nello specifico, l’Amministrazione comunale intenda procedere per tutelare quegli ambienti che legittimano l’esistenza dell’area protetta.

2) L’area di foce del Fosso del Ponte Marino deve necessariamente rientrare nella superficie individuata per lo svolgimento dei due concerti previsti a Vasto Marina per il 19 e il 20 agosto. Senza di essa, l’evento non potrà tenersi a Vasto Marina, perché l’Area Eventi prevista nel Piano Demaniale Marittimo Comunale di Vasto può assicurare una capienza massima di circa 2000-3000 persone. Nello Studio di Incidenza, però, si sottolinea che il recente intubamento ed interramento della foce del Fosso Marino è “non connesso all’evento del Jova Beach Party”: Excusatio non petita, accusatio manifesta, verrebbe perlomeno da pensare.

Alla fine, l’area di foce del fosso, dopo decenni di abbandono, polemiche ed inutili interventi, è stata definitivamente spianata circa due mesi fa, intubando il corso d’acqua e coprendolo di sabbia. L’indignazione di molti cittadini si è levato immediatamente e sono state prodotte anche delle denunce. Il motivo di tale sdegno risiede nel fatto che nel Piano del Demanio Marittimo Comunale il sito è individuato come area di “Tutela Ambientale e Riqualificazione”, perché conserva un habitat peculiare, come riportato e sottolineato in varie sedi dalle associazioni, in primis la Stazione Ornitologica Abruzzese; nei fatti, la foce del Fosso Marino è stata lasciata colpevolmente all’abbandono per decenni, mentre il Comune avrebbe dovuto prodigarsi in opere di riqualificazione, manutenzione e, perché no, valorizzazione naturalistica. Dopo tanto torpore, a ridosso del concerto, che – si ribadisce – non potrebbe svolgersi a Vasto Marina senza quell’area, in Comune hanno deciso di non seguire il dettato del Piano del Demanio – strumento approvato dal Consiglio Comunale -, ma di spendere 90.000 euro per intubarlo, violando così lo strumento adottato dallo stesso Comune. Lo hanno quindi nascosto sotto la sabbia, distruggendone prima la vegetazione ripariale insieme con il suo preziosissimo habitat – unico fattore di depurazione di quelle acque maleodoranti – e creando, quindi, un’area di superficie omogenea, idonea per il concerto e per future attività turistico-ricreative.

Ai vastesi rimarrà l’effimera fama dei due concerti ed una serie di gravi problemi derivanti da un’opera inutile e dannosa per la fauna ittica, per la flora e la fauna ripariale, per il turismo e per l’immagine di Vasto: forse Vasto continuerà ad avere tante bandiere blu – che, come tutti sospettano, ormai verrebbero assegnate anche a località dove il mare è di tutt’altro colore – ma continuerà anche ad essere sotto i riflettori per l’annoso problema dell’inquinamento delle acque marine, che non si risolve intubando un corso d’acqua per nascondere agli occhi le vergogne. Come tutti ben sanno anche nel Palazzo di Città, il Fosso Marino è inquinato dagli scarichi abusivi sversati a monte del corso d’acqua.

A detta degli esperti di ingegneria idraulica interpellati, le opere edili prodotte dal Comune alla foce del Fosso Marino saranno destinate a sparire alle prime mareggiate e alle prime piogge torrenziali e fino a quando ciò non accadrà, accentueranno i cattivi odori (assenza di fitodepurazione e concentrazione delle acque inquinate). Si provi poi ad immaginare che cosa accadrebbe se nei giorni immediatamente precedenti o nei giorni stessi del concerto, ci sarà uno di quei tipici acquazzoni estivi: che fine faranno le opere eseguite con i 90.000 euro e la spianata per ospitare i concerti? Materiale che potrebbe interessare la Procura della Corte dei Conti.

Quel che desta meraviglia, inoltre, è l’assenza assoluta di un qualsiasi tentativo di dialogo con le associazioni ambientaliste da parte di Jovanotti, che si fa scudo dell’adesione al suo tour del WWF Italia – che tra l’altro ha annunciato in questi giorni di sguarnire le tappe vastesi della sua possente egida -, attaccando con offese, proclami e slogan, senza alcuna argomentazione, chi osa contraddire il suo verbo, che vanta ormai adepti persino tra i sindaci del Vastese, i quali nei giorni scorsi hanno chiesto l’intercessione del Presidente della Provincia di Chieti, nonché sindaco di Vasto, affinché solleciti il cantante a visitare i loro comuni per risollevarne le sorti.

Italia Nostra da quasi settant’anni contribuisce alla tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione, mentre l’ambientalismo di Lorenzo Cherubini parrebbe andare nella direzione opposta. E anche questo è un dato oggettivo.

Italia Nostra continuerà  a difendere il paesaggio e la storia di questo territorio anche chiamando alle proprie responsabilità  gli  amministratori. A questi resterà la magra soddisfazione di aver sacrificato i nostri beni comuni in cambio di un giorno di ‘gloria’ sui giornali.

In foto: Stato della foce del Fosso del Ponte Marino il giorno dopo le esigue piogge di una settimana fa

Pierluigi Vinciguerra

Presidente del Consiglio delle Sezioni d’Abruzzo di Italia Nostra




VIOLA DA GAMBA PROTAGONISTA all’Oratorio de Nardis

XXVI Rassegna Musica Antica

L’Aquila, 18 luglio 2022. Il sesto appuntamento della Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe” promossa dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” e dalla Associazione Musicale “Le Cantrici di Euterpe è in programma oggi, lunedì 18 luglio, e si svolge all’interno dell’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis in via San Marciano con inizio alle ore 21,15.

Protagonista è il quartetto di viole da gamba “Consorteria delle tenebre” formato da Tommaso Baù, Rosita Ippolito, Marco Casonato, Noelia Reverte Reche, tutti musicisti specializzati nella prassi esecutiva antica e che svolgono attività concertistica in Italia e all’estero. Si esibiscono su copie di strumenti storici affrontando brani di autori italiani, francesi e inglesi del periodo rinascimentale e del primissimo barocco e adattandosi con molta versatilità alle diverse esigenze interpretative richieste dai vari stili musicali affrontati. Il programma “Sotto il silentio della notte oscura” è tutt’altro che triste, anzi ricco di stravaganze, capricci, canzon e gagliarde, molto ricercato e di grande suggestione, tratto per la maggior parte dal repertorio tastieristico del periodo a cavallo fra ‘500 e ‘600 di compositori attivi nel Regno di Napoli e nel territorio delle Due Sicilie nella originale versione per consort di viole da gamba.

Infatti, oltre al desiderio di far conoscere al pubblico il bellissimo e vasto repertorio musicale per quartetto di viole, l’ensemble ha l’obiettivo di accostarsi al repertorio vocale rinascimentale ed eseguirlo in chiave strumentale attraverso le viole da gamba desiderando imitare il più possibile le capacità espressive della voce umana.




APPUNTAMENTO IN ADRIATICO, tappa giuliese

Grande successo per l’iniziativa

Giulianova, 17 luglio 2022. È stata una giornata ricca di spunti e piena di delizie quella che oggi a Giulianova ha visto protagonisti gli equipaggi della XXXIV edizione di Appuntamento in Adriatico.

La tappa giuliese della manifestazione sportiva non competitiva organizzata da Assonautica Italiana per promuovere il turismo nautico sulle coste mediterranee è stata, infatti, occasione di un’azione congiunta di promozione del territorio organizzata dal GAL Terreverdi Teramane in collaborazione con Assonautica Teramo. Con l’intento di rilanciare il turismo attraverso una sistema integrato capace di valorizzare le eccellenze del territorio tra mare e colline teramane, la giornata si è aperta con il convegno dal titolo “Il diporto nautico quale prodotto turistico nel quadro della Blue Economy” nella sede della Lega Navale Sezione di Giulianova.

Gli equipaggi sono stati poi accompagnati nel territorio di Morro d’Oro per vivere un’esperienza sensoriale promossa dall’Azienda Agricola “Giardino Officinale” a cura di Filippo Torzolini. Gli ospiti hanno anche approfittato di una passeggiata in vigna con degustazione e approfondimenti enologici, culturali e paesaggistici alla Tenuta di Propezzano, a cura del vignaiolo Paolo Savini de Strasser e dello storico dell’arte Prof. Alberto Melarangelo. 

A completare i tour: una visita al complesso monumentale di Santa Maria di Propezzano e alle sue stanze nascoste, l’incontro con i produttori del territorio del Gal Terrevedi Teramane e il concerto dell’Orchestra “Duchi d’Acquaviva” diretta da Natalya Gonchak nel chiostro dell’abbazia di Propezzano.

“L’obiettivo del GAL – ha spiegato il Presidente del GAL Terreverdi Teramane  Pasquale Cantoro – è quello di realizzare la strategia “Insieme per un territorio di qualità che cresce” e le iniziative messe in campo, tra cui Appuntamento in Adriatico, vanno nella direzione di creare le opportune sinergie affinché il territorio, nel suo insieme ed esaltando le singole specificità, possa rappresentarsi ad un pubblico sempre più ampio ed attento ai temi della sostenibilità. Abbiamo così programmato – ha concluso il Presidente del GAL – una serie di eventi che dal mese di luglio a metà settembre di questo anno accompagneranno questo processo di evoluzione dell’offerta del turismo rurale”.

“Questa giornata – ha detto Rosalia Montefusco, Direttore del GAL Terreverdi Teramane – è stata un’occasione unica per dare una nuova spinta ai patrimoni locali sfruttando le potenzialità del turismo nautico insieme a quello rurale. L’iniziativa – ha concluso – è stata anche una vetrina per presentare gli itinerari Tour Terreverdi Teramane – Rete Turistica Sostenibile con cui il GAL mira a sostenere lo sviluppo dell’attrattività del territorio e dei sui protagonisti”.

“Quest’anno Appuntamento in Adriatico ha avuto un valore ancora più importante cadendo nel 50° Anniversario di Assonautica Italiana – ha spiegato Gloriano Lanciotti, Presidente di Assonautica Teramo – e non potevamo esimerci dal rendere protagonista la nostra terra all’interno di questa manifestazione. Giulianova è ormai diventata una tappa fissa per tutti gli amici che ogni anno da Trieste a Otranto partecipano a questa meravigliosa iniziativa e questo momento è fondamentale per dare una spinta all’economia del mare in Abruzzo, a partire dalla filiera cantieristica e passando per il turismo, i parchi marini, la pesca e i trasporti”.

“Il diporto è stato finalmente riconosciuto come un asset per il turismo nazionale ed è una svolta storica – ha dichiarato il vicepresidente di Assonautica Italiana Roberto Di Gioia – siamo in un settore che già ha i numeri e che bisogna riportare al centro, valorizzando i porti turistici e mirando alla sostenibilità. Negli anni – ha continuato Di Gioia – abbiamo costruito le strutture, come il Porto Turistico di Pescara ben ci ricorda, ma ora è tempo di promuoverle. Solo creando una rete e proponendo un’offerta turistica integrata riusciremo nello sviluppo del territorio.”




CAMPIONATI DEL MONDO di Karate Wukf

Da Spoltore a Fort Lauderdale in Florida

Spoltore, 17 luglio 2022. La scuola superiore di arti marziali Sport Academy ASD ha regalato grandi emozioni all’Abruzzo con la partecipazione ai campionati del mondo di Karate WUKF (World Union of Karate-Do Federations) a Fort Lauderdale in Florida che si sono conclusi il 7 luglio.

Tre i ragazzi rappresentati dalla Squadra Nazionale della Fesik (Federazione Educativa Sportiva Italiana Karate e discipline associate): Roberto Samuel che sfiora le finali in entrambe le categorie di Kata Senior Shito e Kata Open Senior, e su 38 atleti riporta a casa il settimo posto; Chiara Berardocco e Altea Gaeta si sono distinte in due categorie di Kata: la Shitoryu e la Open Juniores, 18 atlete nella prima e 40 atlete nella seconda, provenienti da 10 nazioni diverse, ed hanno riportato in Italia rispettivamente due medaglie d’oro e due d’argento.

Con loro, presente a sostenerli nelle discipline e moralmente la loro insegnante Puca Iris che dichiara: “Sono onorata di veder crescere dei ragazzi che si dividono tra sport, studio e lavoro e che rinunciano ad ogni momento libero per dedicarsi con sacrificio agli allenamenti. Vederli perseverare giorno dopo giorno, affiancarli durante i momenti di sconforto e durante i momenti di gioia mi rende fiera. Amo far comprendere loro che vale sempre la pena credere in ciò che si fa, senza mai mollare la presa. Noi insegnanti non siamo altro che mediatori, possiamo solo accompagnarli e a volte, se siamo capaci, indicargli la strada, ma sono loro a fare tutto. Posso solo dire che i ragazzi che diventano atleti, saranno sicuramente grandi uomini e grandi donne. E loro, per me, già lo sono. Sono orgogliosa dei traguardi raggiunti fino a questo momento, medaglie a parte”.




LA VOCE della tromba

Paolo Fresu interpreta la Norma di Bellini

Pescara, 17 luglio 2022. Dopo l’appuntamento con le canzoni di Enrico Intra e il concerto evento di Vijay Iyer Trio, domenica 17 luglio sarà la volta di un altro grande musicista: sul palco del Pescara Jazz, organizzato e promosso dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, con la direzione artistica di Angelo Valori, arriva Paolo Fresu, straordinario trombettista di fama internazionale.

Il concerto è una rivisitazione in una moderna chiave jazzistica e strumentale di Norma, il capolavoro operistico di Vincenzo Bellini, simbolo del compiuto melodramma romantico italiano della prima metà dell’Ottocento, che continua a stupire grazie a Fresu e agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, in scena nei panni di direttore dell’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori.

“Questa operazione è molto complessa, poiché esprime il concetto cardine di questa edizione del festival, cioè il rapporto tra il jazz e la melodia, la vocalità e la musica con il testo, che in questo caso è di stampo teatrale”, commenta Angelo Valori, direttore artistico del Pescara Jazz. 

Lo spettacolo è dunque una rivisitazione in chiave strumentale, di alcune delle bellissime arie della Norma, con al centro la meravigliosa “voce” della tromba e del flicorno di Paolo Fresu, che prendono il posto delle grandi voci soprano che hanno reso celebre quest’opera meravigliosa di difficile interpretazione ed esecuzione, prima tra tutte Maria Callas.

Non è certamente facile fare incrociare le partiture di un vero e proprio capolavoro operistico quale la Norma di Vincenzo Bellini e il mondo del jazz. Ma Paolo Fresu, vero onnivoro dell’arte musicale contemporanea, omaggia con il massimo rispetto la meraviglia belliniana, limitandosi a definire questo progetto come: “È semplicemente la rivisitazione, in versione strumentale dove la tromba prende il posto della voce, di alcune delle bellissime arie della Norma di Bellini, prodotta proprio a Catania”.

Il progetto, commissionato nel 2017 da I Art – Sicilia Jazz Festival e dall’Orchestra Jazz del Mediterraneo, in un primo tempo era stato pensato limitatamente ad una rivisitazione delle arie più famose di Vincenzo Bellini, ma durante il lavoro di arrangiamento è stata maturata l’idea di creare una versione moderna di Norma, lasciando quasi inalterate le melodie, mantenendone spesso la forma simile alle canzoni popolari del nostro tempo e rielaborando l’armonia e la strumentazione in uno stile jazzistico. Il riferimento è andato immediatamente alla “Porgy and Bess” di George Gershwin interpretata da Miles Davis e arrangiata da Gil Evans, ed in particolare a quell’orchestrazione con sonorità “profonde” più tipiche dei colori sinfonici della musica classica dei primi anni del ‘900 e della tradizione delle big band americane.

Anche in questo lavoro solista è una tromba, quella di Paolo Fresu, che in qualche caso utilizza la sordina Harmon e il flicorno, alla quale sono affidate le melodie e buona parte degli assoli improvvisati su strutture armoniche elaborate dai brani originali. In breve, “Norma”, il capolavoro di Vincenzo Bellini, è stata “ripensata” secondo i canoni stilistici propri della musica jazz grazie ad un ensemble orchestrale e la tromba di Paolo Fresu. Le melodie sono stata lasciate intatte ma il gioco creativo è quello di ampliare i colori propri dell’esplorazione artistica e, visto il risultato è qualcosa non solo per curiosi e onnivori.

Paolo Fresu. La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un’incredibile e veloce crescita stilistica. Paolo Fresu c’è riuscito proprio in un paese come l’Italia dove – per troppo tempo -la cultura jazz era conosciuta quanto Shakespeare o le tele di Matisse, dove Louis Armstrong è stato poco più che fenomeno da baraccone d’insane vetrine sanremesi e Miles Davis scoperto “nero” e bravo ben dopo gli anni di massima creatività. La “magia” sta nell’immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua appunto magica terra nella più preziosa e libera delle arti. Dentro al suono della sua tromba c’è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole “naturalmente” nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l’enorme e inesauribile passione che lo sorregge da sempre. Il presente di Paolo è turbinoso, degno dell’artista onnivoro e creativo che tutti riconoscono in lui.

Paolo Silvestri, compositore, pianista, arrangiatore e direttore d’orchestra, ha realizzato numerosi progetti con orchestre sinfoniche, che spesso hanno avuto un esito discografico, incontrando in queste occasioni musicisti come Gato Barbieri, Jimmy Cobb, Kenny Wheeler, Tony Scott, Stefano Bollani, Enrico Pieranunzi, Dulce Pontes, Ivano Fossati, Paolo Conte, Gino Paoli, Armando Trovaioli, Peppe Servillo, Sergio Cammariere, Barbara Casini, Fabrizio Bosso, Javier Girotto ed in particolare Enrico Rava con cui collabora dal 96. In queste occasioni ha diretto prestigiose orchestre sinfoniche come l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Arturo Toscanini, la Roma Sinfonietta, l’Orchestra di Roma e del Lazio, l’Orchestra della Provincia di Bari, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ed importanti orchestre jazz. L’ultimo disco si intitola “Rava On The Road” con Enrico Rava e l’Orchestra del Teatro Regio di Torino uscito nell’autunno del 2013 con La Repubblica e L’Espresso. Ha composto numerose colonne sonore di film e musiche per moltissimi spettacoli teatrali, musicali e di danza, tra i quali si ricordano “Un Certo Signor G”, da Giorgio Gaber, interpretato da Neri Marcorè, che ha vinto il Biglietto d’Oro per la stagione 2007/2008, e poi ancora “Monsieur Malaussene”” e “La lunga notte del Dottor Galvan”” di Daniel Pennac, “Il bar sotto il mare”, “Amlieto” e “La misteriosa scomparsa di W” di Stefano Benni. Insegna Composizione Jazz al Conservatorio di Adria e al Conservatorio di Ferrara.

L’Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori Italiani è stata istituita nell’anno accademico 2016/2017 ed è un progetto educativo finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione dell’Istruzione Superiore, ospitato e gestito dal Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, che è stato designato, dall’anno accademico 2016/2017 e per un triennio fino all’anno accademico 2018/2019, sede dell’Orchestra. A partire dal luglio 2017, l’Orchestra ha inaugurato una prestigiosa serie di concerti in Italia, tra i quali l’appuntamento al Pescara Jazz Festival, accolto con grande calore da pubblico e critica.

Il repertorio dell’Orchestra non si rifà soltanto alla grande storia del jazz, ma propone anche progetti originali, come quelli dedicati alla rilettura delle colonne sonore scritte per il cinema. L’Orchestra vuole essere un laboratorio musicale permanente, in cui si accolgono gli stimoli provenienti dalla riflessione storica sul jazz orchestrale: si parte dalle formazioni di Kansas City passando per il Be-Bop e le Avanguardie americane ed europee fino ai giorni nostri, contemplando musiche etniche di paesi lontani e vicini, come l’Africa o le nostre metropoli multiculturali, e gli echi della musica colta contemporanea. Grande importanza rivestono lo studio delle musiche dei grandi musicisti del passato e del presente, rilette e reinterpretate anche alla luce degli esiti offerti dalla produzione musicale dei nuovi leader internazionali.

PROGRAMMA PESCARA JAZZ

& Songs

Teatro D’Annunzio

17/07                    Paolo Fresu “Norma”

Orchestra Nazionale Jazz dei Conservatori

Paolo Fresu, tromba, flicorno, effetti; direttore, Paolo Silvestri

23/07                    Fiorella Mannoia “La versione di Fiorella Tour”

26/07                    Noa “30th anniversary Tour”

Noa, voce; Gil Dor, direttore musicale e chitarra; Ruslan Sirota, piano; Omri Abramov, sax e EWI




TORNA PESCASSEROLI LEGGE, la rassegna di libri

Diretta da Dacia Maraini e organizzata da Fiorella Graziani. Quarta edizione di grandi autrici e autori

Pescasseroli, 16 luglio 2022. Sarà un’estate ricca di idee di scambio tra autrici, autori e i loro appassionati lettori, con uno sguardo attento su alcune novità significative della letteratura e della saggistica. La quarta edizione di “Pescasseroli legge” sarà un antidoto all’isolamento dei nostri pensieri, un fertile dialogo tra le scrittrici e gli scrittori invitati e un pubblico che ama la lettura o vuole imparare ad amarla.        

Tutte le presentazioni si svolgeranno in Piazza Umberto I, avranno inizio alle 18:15 e vedranno la partecipazione della direttrice artistica Dacia Maraini che così presenta la nuova edizione: “Anche quest’anno Pescasseroli si accinge a presentare alcuni dei libri più significativi pubblicati fra il 2021 e il 2022 e a incontrarne gli autori. Dopo due anni di restrizioni che hanno ridotto l’incontro vivo fra le persone, è bello vedere una piazza riempirsi di lettori attenti che vogliono ascoltare le parole degli autori invitati. Sentire il respiro di una piazza in ascolto, in un piccolo centro di montagna dalle grandi aspirazioni, di fronte e accanto ai suoi nuovi amministratori, a cui facciamo i nostri auguri, dà sicurezza e fiducia. Solo ragionando insieme si crea un futuro comune, una progettualità basata sullo scambio di emozioni etiche ed estetiche”.

La direzione organizzativa della rassegna è affidata a Fiorella Graziani, con il supporto dell’Associazione Pescasseroli È W. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Pescasseroli.

Si partirà il 4 agosto con Elly Schlein e il suo La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme (Mondadori). La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, già parlamentare europea, racconta la sua idea di politica e le sue battaglie per la giustizia sociale e ambientale, da unire attorno a una visione condivisa: ecologista, progressista e femminista insieme. Dacia Maraini e Maria Rosaria La Morgia dialogheranno con l’autrice, letture a cura di Barbara Amodio.

Il 6 agosto Pescasseroli Legge ospiterà Roberto Saviano con Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo (Bompiani). In questo libro lo scrittore onora la memoria del giudice palermitano, strappandolo alla fissità dell’icona e ripercorrendone i passi, senza limitarsi a una ricostruzione fondata su uno studio attentissimo delle fonti, degli atti dei processi, delle testimonianze, ma spingendo la narrazione fino a quello “spazio intimo dove le scelte cruciali maturano prima di accadere”.

L’8 agosto saranno sul palco con Dacia Maraini l’Arcivescovo Monsignor Vincenzo Paglia e Roberto Pazzi, che presenterà il suo Hotel Padreterno (La nave di Teseo), un romanzo sulla costante aspirazione dell’uomo all’immortalità, che è al tempo stesso una lucida riflessione su inquietudini e nevrosi dei nostri tempi, in una società che si sente giunta al tramonto, impaurita di lasciare la propria eredità. Sempre l’ 8 agosto, alle ore 21:30, nell’Abbazia Santi Pietro e Paolo, si terrà il Concerto “Dalla canzone popolare italiana alla canzone della tradizione abruzzese” del Coro Decima Sinfonia di Pescasseroli, diretto dal Maestro Anna Tranquilla Neri con Antonello Iannotta alle percussioni, Luca Casbarro alla zampogna e fisarmonica.

L’11 agosto si tornerà a parlare di coraggio e lotta alle mafie con Nicola Gratteri, autore di Complici e colpevoli. Come il nord ha aperto le porte alla ‘ndrangheta (Mondadori) insieme ad Antonio Nicaso. I 46 «locali» di ‘ndrangheta finora scoperti al Nord, i 5 consigli comunali sciolti per infiltrazioni mafiose e le 169.870 imprese riconducibili a contesti di criminalità organizzata dimostrano che nessuna zona d’Italia può ritenersi impermeabile alla penetrazione dei clan. Nel loro saggio gli autori mettono in evidenza i nuovi volti delle associazioni mafiose, troppo a lungo sottovalutate in alcune regioni del nostro Paese. Modererà il dialogo il giornalista Eugenio Murrali, letture a cura di Andrea Casanova Moroni.

La serata di chiusura, il 12 agosto, nel segno della natura, del rispetto ambientale, del legame tra esseri umani e animali, sarà anche un modo per celebrare i 100 anni dalla nascita del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. In questa occasione l’autrice Giuliana Gabriella Corea presenterà Con gli occhi di un guardaparco. Storie di uomini e animali narrate da guardaparchi, carabinieri forestali e personaggi storici (con foto di Fabio Cianchi e altri, Pandion edizioni). “Dialoghi succosi, interviste simpatiche, appunti illuminanti, tutti, risultato (e questa è la novità più importante del libro) di incontri sul posto di lavoro, sia esso una palude, una vallata, una costa. E si parla di falchi e di farfalle, di pesci e di cavalli, sempre con amore e saggezza”, scrive nella prefazione Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF. Luciano Sammarone, direttore del PNALM, dialogherà con l’autrice e la direttrice artistica.

La rassegna è sostenuta dal Centro per il Libro e la Lettura (CEPELL), dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dalla Concessionaria Sterpetti, dalla Cantina Tollo e da Assicurazioni Di Cola & Antonangelo.

Giovanna Nicolai




BENE IL FONDO di solidarietà bilaterale

Uil Abruzzo: tutelati tanti lavoratori durante la pandemia

Pescara, 15 luglio 2022. “È stato un periodo davvero intenso e faticoso ma siamo soddisfatti del lavoro svolto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto artigiano. In Abruzzo si registra una vera partenza della bilateralità nel settore, garantendo diritti e tutele a una più ampia platea di lavoratrici e lavoratori. E senza dubbio Fsba ha svolto nel periodo covid un ruolo fondamentale in tale direzione”. Lo affermano Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e Ernesto D’Eliseo, responsabile Uil Artigianato Abruzzo.

Infatti, secondo un report realizzato dal Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato (Fsba), inviato nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro, durante la pandemia covid nel periodo 2020-2021, Fsba ha dato risposta complessivamente a oltre 800.000 addetti e le aziende che hanno beneficiato del fondo ammontano a oltre 224.000, per un totale di oltre 444.000 domande presentate. Sono numeri che confermano il grande impegno svolto dalla bilateralità artigiana negli ultimi due anni, insieme al ruolo delle parti sociali, degli amministratori della bilateralità e dei delegati di bacino.

“In Abruzzo – dicono Lombardo e D’Eliseo – nel periodo 2020-21 a Fsba sono state presentate 10.331 domande per 4.890 aziende e 15.869 lavoratori. Stiamo assistendo allo sviluppo della conoscenza degli strumenti bilaterali e a una maggiore consapevolezza delle prestazioni offerte dalla bilateralità artigiana sul territorio”.

La crescita e il rafforzamento della bilateralità artigiana non ha interessato soltanto Fsba ma anche le prestazioni della bilateralità regionale, il lavoro svolto da Sanarti e dagli sportelli sul territorio, mentre Fondartigianato si è dotato di una nuova offerta formativa per garantire la formazione professionale dei lavoratori di comparto e una maggiore competitività delle imprese artigiane sul mercato.

“Un impegno che ha visto partecipe e attiva su tutto il territorio la Uil Artigianato Abruzzo, con il coinvolgimento di tutti i suoi operatori sindacali. È fondamentale che i lavoratori e le imprese che hanno conosciuto Fsba durante la pandemia, e che vivono oggi le criticità derivanti dalla guerra, il rincaro dei prezzi e l’impossibilità a reperire alcune risorse produttive, conoscano i vantaggi offerti da tutti gli strumenti artigiani di comparto, come previsto dalla contrattazione di primo e di secondo livello. L’artigianato ha quasi concluso la fase dei rinnovi contrattuali. Ma non possiamo fermarci ed è importante continuare a sostenere le tutele necessarie per le lavoratrici e i lavoratori di comparto. Importante è anche che le lavoratrici e i lavoratori dell’artigianato abbiano sempre più contezza dei diritti esistenti in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro, attraverso il lavoro svolto dai Rlst (i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) e dall’Opra (organismo paritetico regionale dell’artigianato). La Uil Abruzzo – concludono – sostiene la campagna Zero Morti sul lavoro, proprio per favorire una più ampia sensibilizzazione su questo tema sul territorio. Ci attende un lungo cammino da percorrere con forza e determinazione”.

Piergiorgio Greco




MEMENTO, esposizione di pittura e scultura

In esposizione dal 21.07 al 12.08. Piazzetta del Porto Turistico di Pescara

Apre al pubblico “Memento”, presso la Piazzetta del Porto Turistico di Pescara: il 21 Luglio dalle ore 19:30 al 12 agosto, Anja Kunze e Armando Di Nunzio saranno in mostra in una bipersonale che pone in relazione i due linguaggi più antichi del “fare arte”, pittura e scultura.

MEMENTO è il titolo scelto per il dialogo tra il candore delle sculture in pietra della Maiella e i colori a smalto brillanti su tela attraverso forme astratte, sinuose e fluide in cui riaffiorano i ricordi della memoria.

MEMENTO è la storia della pietra impressa nell’unicità dei pezzi che dalle loro venature e caratteristiche tecniche imprimono le condizioni della scultura. Che sia una venatura o una scheggia di conchiglia, del passato, l’opera su pietra è obbligata a fare i conti con la storia del materiale.  “MEMENTO” è l’intuito creativo di chi, come per Anja Kunze, si mette in ascolto del proprio sentire e ogni opera diviene preghiera.

Massimiliano Stella, proprietario dell’agenzia immobiliare ITUTOR.IT, ha pensato all’agenzia come luogo di incontro e di relazioni in cui l’arte possa essere il mezzo per meglio veicolare le emozioni tra persone; come accade per una casa, un dipinto o una scultura capaci di esprimere le personalità di ciascuno.

Anja Kunze (1983, Reichenbach/Germania) è pittrice. Si forma alla Scuola d’arte, teatro e musica Clara-Wieck-Gymnasium di Zwickau e la scuola per la creatività, scultura e pittura di Berufliches Schul-und Bildungszentrum a Plauen. Dopo le prime personali in Germania, nei primi anni del 2000 si trasferisce in Italia al fianco dell’architetto e designer Paolo Torresan come suo curatore e art advisor, inserendosi nel mercato lombardo. Giunta in Abruzzo, espone al Museo delle Genti d’Abruzzo, ai Musei Michetti e Barbella, ma non mancano le partecipazioni in diverse città d’Italia. Oggi Kunze è in collaborazione esclusiva con Phi Hotels, a Francavilla, che ospita le sue opere in una collezione permanente.

Armando Di Nunzio (1976, Pescara) è artista e scultore. Si diploma all’Istituto d’Arte di Pescara attraversando diversi linguaggi: pittura, fotografia, teatro, danza fino ad approdare alla scultura su pietra con il maestro Walter Zuccarini, co-fondatore dell’associazione “La Casa per le Arti” di Chieti. Partecipa in mostre collettive nazionali ed internazionali: la Valletta (Malta), a Pescara espone all’Aurum, al Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, nella galleria di Cesare Manzo, a Roma nell’Atelier Montez. Nel settembre 2020 Di Nunzio partecipa al Simposio Internazionale di scultura di Lettomanoppello, le “10 Giornate in Pietra”, con l’opera “Vita Nova”. Oggi Di Nunzio si divide tra la sua arte e i progetti di coordinazione.

Anja Kunze

Armando Di Nunzio

Massimiliano Stella




UNA POLVERIERA pronta ad esplodere

Aggredito ispettore ed agente penitenziario

FP CGIL: basta teatri di violenze. Tutelare il lavoro. Incondizionata solidarietà da tutto l’apparato sindacale.

Sulmona, 15 luglio 2022. Il sindacato di categoria, la Funzione Pubblica CGIL, ebbe già a denunciare, qualche giorno fa, disagi organizzativi e gestionali presso il carcere di Sulmona. Pochi agenti e educatori, eccessivi carichi di lavori e alto numero di detenuti.

“Nella mattinata di ieri, un detenuto ha aggredito, con inaudita veemenza, un ispettore ed agente della Polizia Penitenziaria, i quali sono dovuti ricorrere presso il locale infermeria per le cure ed accertamenti del caso – sostiene Giuseppe Merola Segretario FP CGIL L’Aquila – Il personale di Polizia Penitenziaria opera in condizioni di reale disagio, con preoccupante esposizione quotidiana a rischi per la propria incolumità psico-fisica, bisogna urgentemente porre rimedio a questo inaccettabile scempio. Esprimiamo la nostra massima ed incondizionata solidarietà al personale aggredito e tutto. La FP CGIL ha anche chiesto un sano confronto con la Direzione, ma serve intervenire subito o sarà troppo tardi”.

“Urgono serie politiche a salvaguardia della collettività penitenziaria sulmonese. Da tempo si stanno registrando criticità che mettono in ginocchio il sistema – conclude Mirko Manna FP CGIL Nazionale –  L’Istituto di Sulmona ha bisogno di stabilità dirigenziale ed un’attenzione particolare, vista la delicata peculiarità organizzativa”.




LE STANZE DEL TEMPO, tra storia e memoria

Nel cuore del centro storico di Luco dei Marsi

Un ideale viaggio nella storia e nella memoria delle terre fucensi e del prosciugamento del Fucino, in una formula di grande potenza suggestiva ed evocativa. É l’evento a tema “Le Stanze del Tempo”, in programma per oggi, venerdì, 15 luglio, alle 21, a Luco dei Marsi, che vedrà protagonista la compagnia teatrale “Lanciavicchio”. Cornice d’eccezione della rappresentazione, la piazza centrale, gli antichi vicoli – le rue – e le piazzole del borgo storico, per l’occasione peculiari “stanze della memoria”, in cui gli Artisti accompagneranno i partecipanti a ripercorrere tempi,  luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione, e in cui storia, storie e leggende si intrecceranno in una narrazione avvincente, tra la luce delle candele, i suoni e le parole che riportano l’eco profonda di realtà che non sono più ma che permeano la memoria e la fisionomia profonda delle terre fucensi.

“Un appuntamento culturale straordinario, che invito a non perdere”, ha spiegato la sindaca Marivera De Rosa, “Il Teatro Lanciavicchio dà vita, come sempre, a progetti di assoluto rilievo, in grado di appassionare un ampio pubblico e di avvicinare al teatro anche sensibilità meno allenate al genere, con grande valenza artistica e la capacità di generare produzioni suggestive e di grande spessore”. Lo spettacolo, in forma itinerante, vedrà gli spettatori, suddivisi in piccoli gruppi,  visitare le diverse “Stanze”, “Ognuna delle quali restituisce tempi, luoghi e personaggi della storia del Prosciugamento del Fucino, il terzo lago d’Italia per estensione. […]. In ogni stanza dello spettacolo storie e leggende si fondono con elementi narrativi ricavati dai dettagli tecnici della colossale opera di ingegneria idraulica, dal patrimonio bibliografico, e da paesaggi della memoria collettiva. Una memoria collettiva scandita da un tempo frammentato e rimodulato, ogni volta diverso ad ogni passaggio di stanza. Un viaggio che restituisce l’immagine di un Abruzzo arcaico; eppure, al centro di profondi processi di innovazione: un Abruzzo sempre distante dalla percezione emotiva dei più, eppure in grado di trasformarsi e rinnovarsi nella sua stessa natura”, come nella presentazione della Compagnia.

Ideazione, Drammaturgia e Testo di Stefania Evandro, regia di Stefania Evandro e Antonio Silvagni




CRESCENDO. La musica come non l’avete mai vista

Al via la quarta edizione – in anteprima estiva – della stagione musicale

Lanciano, 14 luglio 2022. Torna l’atteso appuntamento dell’Associazione Musart con Crescendo, la musica come non l’avete mai vista, a Lanciano, in veste estiva.

Il format che unisce musica classica e forme artistiche a 360 gradi, inclusa quella tecnologica, è sempre protagonista della stagione, che inizia domenica 17 luglio alle ore 19<ì:00 presso l’Auditorium Diocleziano di Lanciano con Agosto con una Dea sconosciuta – un percorso poetico e musicale di e con Marcello Sebastiani al contrabasso e la voce narrante di Icks Borea.

L’opera è una riflessione in versi ed in musica su quanto è accaduto in due anni di pandemia, sul silenzio che spesso ha imposto. Una meditazione musicale per lenire le pene del corpo e della mente dopo che un evento inatteso ha sconvolto il mondo (cit. Paolo Di Vincenzo).

Un appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz e della poesia.

L’introduzione all’evento è a cura di Paolo Rosato e l’ingresso è libero.

La stagione estiva di Crescendo prosegue poi il 30 luglio con La notte della Milonga presso le Torri Montanare di Lanciano, un concerto da ascoltare e da ballare.

Crescendo, edizione estiva 2022, è patrocinata dal Comune di Lanciano ed è inserita nel cartellone degli eventi estivi della città.




CASO ROVERELLE al Parco Di Cocco

La risposta del Co.n.al.pa. Pescara a Santilli

Non si piantano alberelli in estate con il caldo torrido

Pescara, 14 luglio 2022. La sezione pescarese del Co.n.al.pa. risponde al vicesindaco Santilli in merito al caso delle roverelle nel Parco Di Cocco. “Signor Vicesindaco, apprezziamo molto la sua dedizione nella cura del patrimonio arboreo cittadino, tuttavia credo abbia sbagliato stagione per piantare alberi, in quanto siamo in piena estate e con temperature molto elevate”, commenta la presidente della sezione pescarese Annalisa Petrucciani, riferendosi alle fotografie comparse recentemente sul web in cui si piantano alberelli al Parco Di Cocco.

“È regola primaria, in qualsiasi gestione del verde, piantare alberi sempre in periodo autunnale-invernale e non certo nei mesi di canicola estiva. Questo perché in estate le giovani piante soffrono molto e possono morire per la siccità e poi c’è un aumento dei costi di gestione, a cominciare dalle innaffiature. Inoltre, piantare alberi in autunno-inverno permette una migliore ripresa vegetativa e capacità di resistenza soprattutto nei periodi caldi.

A volte la fretta può creare degli spiacevoli risultati. Spero il Comune abbia pianificato tutti gli accorgimenti per far sì che le due roverelle possano sopravvivere nella lunga estate calda che stiamo vivendo. Voglio sperare che il Comune si impegni a trovare tutte le soluzioni per proteggere le radici con pacciamatura e innaffiare le piantine quando ne avranno bisogno oltre a salvaguardarle da atti vandalici e calpestio.”

“Alla nostra associazione interessa la buona gestione del verde cittadino che è patrimonio di tutti.”, continua Petrucciani, “Non c’è nessuna strumentalizzazione politica nei nostri interventi sul verde, né attacchi violenti, come qualcuno ha paventato su Facebook e in qualche articolo giornalistico. Siamo sempre aperti al confronto, se interessa veramente il dialogo con le associazioni. Il nostro lavoro è segnalare quello che non va e produrre soluzioni, condivise anche con i cittadini che ci segnalano continui problemi. Il nostro comitato scientifico, formato da esperti in materia, è ben lieto di contribuire fattivamente per la sopravvivenza degli alberi e del verde urbano.”

Sulla questione della Roverella morta e poi risorta interviene invece il consigliere del Co.n.al.pa. Pescara Stefano La Sorda, che ha fatto periodici sopralluoghi nel Parco Di Cocco per monitorare la piantina e gli altri alberi. “Ho potuto vedere con i miei occhi, documentando tutto con fotografie e video, che purtroppo lo stato di salute delle nuove Roverelle piantate nei giardini non è dei migliori, una delle due è ingiallita e sembra stia appassendo. Alberelli veramente troppo piccoli per stare in piena terra, in un’area assolata, sottoposta a forte disturbo antropico.

Sulla famosa Roverella di novembre, risorta miracolosamente con un nuovo aspetto dopo le amorevoli cure del Vicesindaco, beh, ne siamo molto felici; gli alberi hanno capacità incredibili, come ritornare a vivere nonostante siano in condizioni disastrose o in fin di vita. Tuttavia, ricordiamo che quella povera piantina, essendo stata abbandonata dall’inizio, ha avuto un’infanzia estremamente difficile, dopo mesi e mesi di calpestio. Siamo preoccupati per il futuro suo e delle altre piantine. Per la nostra associazione è importante salvaguardare gli alberi in quanto sono esseri viventi e non beni usa e getta.

A Pescara abbiamo bisogno di tanto verde di qualità. E poi dobbiamo fare felici le scolaresche che tanto si impegnano a partecipare agli eventi di educazione ambientale. Attendiamo risposte esaurienti… e siamo sempre pronti al dialogo e a dare il nostro contributo per il verde cittadino.”




LE NUOVE STRADE di Pescara

L’esempio di Barcellona

A proposito di certe nuove strade in corso di realizzazione nella nostra città, che ormai fanno parte del passato in altre …

Barcellona – Ideata dall’ingegnere e urbanista Ildefonso Cerdà, la realizzazione di Avinguda Diagonal (in catalano) venne iniziata oltre un secolo e mezzo fa (dal 1860 in avanti) quando un regio decreto della Regina Isabella II di Spagna e il Governo spagnolo a Madrid Leopoldo O’Donnell concesse l’autorizzazione alla costruzione del viale. Si tratta di un asse viario di rilevanti dimensioni: oltre 10 km di lunghezza per almeno 30 di larghezza (e oltre), che attraversa “diagonalmente” Barcellona, progettata proprio per rompere l’ortogonalità della metropoli catalana.

Nata non certamente per le auto, nel tempo però l’intero tracciato è diventato un grande snodo automobilistico del centro urbano. Ora il municipio di Barcellona, sotto la guida della Sindaca Ada Colau, ha deciso di cambiarne drasticamente la destinazione d’uso.

Lo scorso anno, infatti, la Commissione Ecologia, Urbanistica, Infrastrutture e Mobilità del Municipio ha dato il via libera al progetto di riqualificazione urbana dell’intero asse, per un importo di oltre 60 ml di €, al fine di realizzare un grande collegamento tramviario che consentirà a Barcellona di implementare il proprio sistema di trasporto pubblico per l’intera area metropolitana. La proposta prevede una riorganizzazione degli usi attuali con una robusta riduzione del traffico motorizzato privato a beneficio di un miglioramento e ampliamento degli spazi pedonali, ciclabili e aree verdi.

L’arteria, in ragione della sua lunghezza, sarà articolata in diverse sezioni: nel tronco centrale di ognuna di queste è comunque prevista un’ampia pista ciclabile bidirezionale di circa 4 metri e la banchina tranviaria e queste saranno a loro vota separate tra loro da una fascia verde di 3/4 metri dove sono allocate le fermate del tram. Inoltre, si estendono gli attuali marciapiedi laterali di 3 metri a larghezze superiori ai 7 metri. Il traffico motorizzato privato è ridotto a due corsie per senso di marcia e si trova ai lati tra i due filari di alberi per lato, consentendo la connettività con il resto delle strade senza interferire con il tram o la pista ciclabile.

In altre parole, mediamente l’Avenida Diagonal perde tutte le corsie interne (anche 6), per una larghezza di circa 18 metri, a favore del tram per almeno 6 metri, delle bici per almeno 4, e la restante parte, cioè 8 metri, per pedoni e spazi verdi. Per il traffico motorizzato restano solo 4 corsie laterali che dovranno fare spazio ai marciapiedi che saranno ulteriormente allargati.

Certamente si tratta di un sistema complesso, ma che va in una chiarissima direzione, almeno di attribuzione di spazi funzionali evidente, in cui viene privilegiato in misura esorbitante quello riservato al verde, quindi ai pedoni (o a cittadini, come dice Salvador Rueda, padre delle famose Superillas), poi alle due ruote, al tram e infine alle auto.

Venendo alla nostra città, all’annosa questione del destino della Strada parco, poi di Via Marconi, del proseguimento dell’asse attrezzato lungo il tratto adiacente Via Andrea Doria, e ora al Pendolo, addirittura dentro la Riserva, non possono essere fatte ovviamente similitudini dimensionali, ma di scelte di orientamento d’uso e di attribuzione di spazi credo senz’altro di si. Le sistemazioni di oggi non saranno riviste domani e danno il senso dell’approccio odierno locale alla mobilità urbana che rimarrà tale almeno fino al 2030. Forse.

Giancarlo Odoardi




UTILIZZO DI DETENUTI a servizio della città

Intesa fra Comune-Casa circondariale e vari enti

Chieti, 13 luglio 2022. Pronta a decollare l’intesa volta alla costituzione della rete per l’inclusione sociale delle persone con fragilità sottoposte ad esecuzione penale della città di Chieti. Oggi la prima presentazione, con la maggior parte dei soggetti in cordata con il Comune di Chieti e diversi enti. Erano presenti il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti, il Garante regionale per i detenuti Giammarco Cifaldi, il direttore della Casa Circondariale di Chieti Franco Pettinelli e, ancora Elena Paradiso  dell’Ufficio distrettuale di Esecuzione Penale Esterna, Luciano Longobardi per il Centro per l’Impiego di Chieti, Marialaura Di Loreto della Cooperativa Alpha, don Luca Corazzari per la Caritas Diocesana, Luca Fortunato della Comunità Papa Giovanni XXIII, la CNA/Patronato Epasa, Casto di Bonaventura per il CSV, Lino Farao dell’ARCAT, Anna Maria Bruno dell’Associazione Solineando APS-ETS, suor Vera D’Agostino della fondazione “Figlie dell’amore  di Gesù e Maria” Onlus.

“Per la firma di questo protocollo ci riferiamo alla legge 328 del 2000 sulla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali – così il sindaco Diego Ferrara – ma anche la legge Biagi, la legge 354 del 1975, che in vari articoli parla proprio di partecipazione dei detenuti ad attività formative e di reinserimento sociale. Negli anni ci sono stati tanti protocolli fra il Ministero, la Direzione generale penale e la conferenza nazionale del volontariato, in cui si riconosce il protagonismo del terzo settore per il reinserimento delle persone che hanno al proprio attivo un percorso di rieducazione penale. La nostra Amministrazione ha da subito preso in carico la situazione di persone che avevano una vulnerabilità e il Comune di Chieti aderisce all’accordo di collaborazione per questa inedita rete per l’inclusione sociale anche per dare l’ennesima riprova di quanto ci eravamo detti prima di salire al governo della città, cioè che le politiche sociali sarebbero state di riferimento per la nostra azione amministrativa e questo oggi sta accadendo”.

“Mi fa piacere che questo Comune sia un esempio virtuoso con la nascita di una rete efficace ed efficiente e che si pone come traguardo quello di rendere omogenei dei partner complessi e delicati, vista la fragilità delle persone che sono il cuore di questo accordo – così il Garante regionale dei detenuti, Gianmarco Cifaldi – Un’azione di grande importanza in questo speciale momento post pandemico per cui ci preme ringraziare l’Ufficio di esecuzione penale esterna. La rete che si sta costituendo è un modello da riproporre anche in altre realtà comunali, cosa che sarà mia premura fare, perché è importante estendere l’azione, quanto pure ampliare la partecipazione all’accordo a tutti quei soggetti che hanno attenzione per le persone fragili”.

“Sono a Chieti da circa 4 anni e da subito ho lavorato per prendere contatti con il territorio perché il nostro lavoro è rieducare le persone e reintegrarle nel tessuto sociale locale – così il direttore della Casa circondariale di Chieti, Franco Pettinelli – Da soli non possiamo farlo e per necessità ci siamo rivolti agli enti del territorio. Così abbiamo iniziato con ognuno, singolarmente, un percorso, ma questo rapporto per essere efficace doveva essere esteso, non a uno a uno e abbiamo così pensato di mettere in sinergia tutti gli enti con cui dialogavamo per dare all’azione efficacia ed efficienza. Una finalità subito condivisa dall’Amministrazione, quella di mettere in comune le forze. L’accordo si riferisce ai detenuti, ma si potrebbe espandere a tutte le persone fragili del territorio, perché si pone a livello sociale un obiettivo importante anche sul fronte della sicurezza: perché queste persone, se recuperate, abbasseranno la probabilità che commettano altri reati. Il vantaggio, dunque, è per tutti, sia per noi che lavoriamo al loro recupero, sia per la città intera”.

“Ringrazio tutti i partecipanti alla rete poiché questa unità d’intenti porta al superamento di uno dei punti di debolezza dell’azione sociale a livello locale verso il superamento quel rapporto uno a uno tra enti e organizzazioni che è stato la norma del lavoro sociale svolto in questi anni – così l’assessore Mara Maretti –Ambiamo ad una presa in carico globale di soggetti fragili e multiproblematici, una presa in carico “di comunità” che deve necessariamente prevedere la stretta collaborazione delle istituzioni e delle organizzazioni attive sul territorio. Chieti ha già al suo attivo la buona pratica della rete antiviolenza e questo accordo ha l’intento di replicare e potenziare il metodo per garantire un’inclusione vera e sostenibile di soggetti fragili. Si tratta di un percorso virtuoso e innovativo, che si coniuga all’azione che il Comune sta già consolidando in città, con una serie di misure di contrasto alla povertà rese possibili da strumenti finanziari come il PNRR, o il progetto PrIns. Stanno per essere avviati servizi del tutto nuovi nell’ambito della neonata area adulti delle politiche sociali del Comune, come il Pronto intervento sociale, l’housing first, il centro servizi per l’inclusione, l’Sos sociale 24 h su 24. La rete è aperta e la disponibilità ad allargare le maglie di questo accordo è piena, accogliendo anche altri enti che oggi non sono coinvolti, per poter intervenire nel modo più ampio e capillare possibile. Voglio ringraziare le assistenti sociali del Comune per la fattiva collaborazione, nonché Chieti Solidale come diramazione dell’Ente e il direttore della Casa circondariale che ci ha sollecitato e guidato perché potessimo cogliere questa sfida”.




VELA, ritorna la Pescara Tremiti

Tre giorni alla classica veleggiata legata al Circolo Nautico Pescara

Pescara, 13 luglio 2022. Alla conquista del Trofeo Ferretti-Locman Cup. Su le vele e rotta per le Tremiti. Tutto pronto per ritornare in barca inseguendo il vento migliore. L’occasione è la Pescara-Tremiti, storica regata lunga di vela d’altura che dopo anni rientra nel calendario della Federazione Italiana Vela con l’organizzazione del Circolo Nautico Pescara e battezzata Ferretti-Locman Cup.

Il via per la veleggiata/regata è previsto per venerdì 15 alle ore 19, dopo il briefing, dal porto turistico Marina di Pescara con rotta sud-ovest sulle Isole Tremiti. Il traguardo è fissato al traverso della punta del faro San Domino, sulla Punta del Diavolo.

L’arrivo è previsto per sabato 16, con tempo limite per rientrare in classifica fino alle ore 19. In serata festa per armatori ed equipaggi a San Domino, presso il ristorante La Fenice. Ripartenza libera, ma qualcuno sicuramente ne approfitterà per una vacanza nel limpido mare dell’arcipelago della Riserva naturale marina di fronte alla costa pugliese. All’imbarcazione prima classificata “overall” secondo il punteggio acquisito nelle classi Fiv in tempo compensato andrà il Trofeo Locman Cup, premi anche per i primi tre classificati nelle categorie A, B e C. Tutte le barche che arrivano entro il tempo limite parteciperanno all’estrazione di un orologio Locman MARE 300 mt.

Le imbarcazioni iscritte alla competizione velica sono una ventina provenienti dai vari porti abruzzesi, il percorso da coprire in mare corrisponde a circa 60 miglia marine, per un tempo stimato di navigazione di circa 10 ore, a seconda delle condizioni meteomarine. La “Pescara-Tremiti” è l’ultima in ordine di tempo di una ricca serie di regate organizzate dal Circolo Nautico Pescara (Cnp 2018).

Dal campionato primaverile alla indimenticabile “Cerasuolo d’Abruzzo Cup”. Dopo la pausa di agosto il calendario del Circolo prevede un’altra classica, la regata “Dannunziana”, in onore di Gabriele d’Annunzio e nell’ambito delle manifestazioni in suo ricordo. Poi sarà la volta della intramontabile Cooking Cup.




AL CAMPEGGIO con don Raimondo

Ma perché è finito così presto?

San Salvo, 13 luglio 2022. Quest’anno abbiamo voluto ripartire con i campeggi ed è stato davvero bello ripartire con i bambini e i ragazzi delle elementari che abbiamo portato a Lettopalena dal 4 al 9 luglio. Il tempo è trascorso molto velocemente ma sono sicuro che chi ci è stato si porterà dentro l’attenzione alle proprie emozioni che vivranno nelle varie fasi della propria vita.

All’inizio del campo avevo notato che tanti bambini facevano difficoltà a relazionarsi con gli altri. Forse saranno stati anche questi due anni di pandemia che li hanno costretti ad essere più isolati e distanti ma poi nello stare insieme tutti sperimentavano la bellezza del superare ogni cosa: il relazionarsi l’uno con l’altro, la difficoltà della camminata, il mangiare ciò che era previsto anche se non era del proprio gusto.

L’ultima sera ci siamo ritrovati tutti intorno a un fuoco e nell’esprimere ciò che avevamo vissuto durante il campo, mi ha riempito di gioia sentire dalla bocca dei ragazzi: “Ma perché è finito così presto?”

Una frase che ho trovato su un testo mi ha colpito e che può sintetizzare quanto vissuto in questo campo è: “Le cose più belle del mondo non possono essere viste e nemmeno toccate. Bisogna sentirle con il cuore.” (Ellen Keller)

Tema del campo sono state le quattro emozioni che influenzano la nostra esistenza e quindi il nostro innato desiderio di essere felici: gioia, rabbia, paura e tristezza.

È stato veramente bello vivere questa esperienza con i ragazzi delle elementari perché hanno vissuto bene le loro emozioni anche se non sempre forse sono riusciti a distinguere quelle  che potevano rinnovare la loro vita e quelli invece che li allontanano dagli altri.

Sono tutte emozioni che dipendono da come li leggiamo perché non a tutti provoca la stessa cosa. La gioia così come la rabbia, la paura e la tristezza ci sono e a volte bisogna fermarsi per riuscire a distinguerli e scoprire quanta bellezza c’è che in noi e attorno a noi.

I ragazzi si sono divertiti e hanno ballato, cantato e giocato in mezzo al verde. Anche per i genitori che ci hanno raggiunto nell’ultimo giorno è stato un momento per riflettere e gioire anche per le mille cose belle che abbiamo nella vita e che spesso diamo per scontate. Oltre alle attività con i ragazzi ho fatto un momento di riflessione partendo da un racconto che poteva di aiutarli a conoscere meglio ciò che li aspetta nella vita.

Un grazie di cuore ai collaboratori, agli animatori e in particolare ai genitori che hanno mandato i loro figli anche se stiamo vivendo questo tempo particolare.




CURIOSANDO. Mercatino del Vintage

Lungomare Villafiore 16 e 17 luglio

Alba Adriatica, 12 luglio 2022. Dopo il successo delle edizioni 2020 e 2021, torna ad Alba Adriatica Curiosando, il mercatino di vintage e collezionismo più diffuso della riviera adriatica!

Il 16 e 17 luglio, unica data per il 2022, Curiosando apre i battenti nel Lungomare sud, zona Pinete, dove vintagisti e collezionisti accoglieranno gli appassionati e i curiosi alla ricerca di oggetti rari e preziosi.

Un mercatino di circa 50 stand che animano il cuore della città con una proposta vastissima di oggetti rari e preziosi. In mostra oggetti rustici ed attrezzi in legno, tipici della tradizione contadina locale, ma anche pezzi raffinati provenienti da dimore nobili e borghesi. Senza dimenticare le curiosità anni ’50, le stampe, i lumi, i giocattoli, i mobili antichi, i libri, la biancheria ed i pizzi della nonna, cartoline ingiallite dal tempo, pubblicità di marchi storici, libri, dischi in vinile  e tante altre curiosità che vi sorprenderanno.

Curiosando, evento organizzato dalla ditta Brandozzi A. & C. snc che opera nel settore delle mostre di antiquariato da oltre trent’anni, è un marchio registrato, nato nel 1997 nella riviera teramana con i primi mercatini di antiquariato e collezionismo che in estate intrattenevano turisti e cittadini. Negli anni il Mercatino Curiosando si è consolidato, diventando punto di riferimento delle mostre evento di antiquariato nel centro Italia, varcando i confini regionali. Espositori professionisti del settore antiquario riconoscono in Curiosando un marchio di qualità, garanzia di alto livello degli espositori partecipanti.

L’appuntamento di Alba Adriatica si inserisce all’interno del Tour 2022 di Curiosando che ogni anno coinvolge oltre 100 mila visitatori e oltre 300 antiquari.