L’AMORE ai tempi del Coronavirus

Alla Mondadori il libro-rivelazione del giovanissimo Andrea Genovese

Pescara, 12 luglio 2022. Pescara Città che legge è pronta ad ospitare un altro importante appuntamento: la Mondadori di via Milano (Pescara) punta su una vera rivelazione ed infatti venerdì 15 luglio alle ore 18:30 verrà presentato il libro L’amore ai tempi del Coronavirus (Albatros) del giovanissimo autore pescarese, il sedicenne Andrea Genovese. Sarà presente anche l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescara, Maria Rita Carota, molto impegnata nella valorizzazione della cultura del libro. Modera l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

“L’amore ai tempi del Coronavirus” propone una storia di formazione intensa ma non disperata, rappresentando ciò che hanno dovuto sopportare gli adolescenti con l’isolamento attraverso storie apparentemente parallele, ma destinate ad incrociarsi.

Eros Spartano ha i comuni problemi di ogni adolescente: delusioni sentimentali, conflitti con la scuola e incomprensioni da parte del padre. L’unica via di fuga sono le uscite con i suoi amici piuttosto singolari. Un giorno a fare breccia nel loro gruppo è Katy, una misteriosa ragazza che cambierà per sempre le loro vite e i rapporti tra ognuno di loro. Quando scatta il lockdown, la resilienza di Eros verrà messa a dura prova, proponendo alla ragazza di vedersi di notte e di trasgredire le leggi sull’isolamento. Insieme formeranno i Cazzari, sette ragazzi, ognuno con i propri demoni interiori, uniti da un’incrollabile amicizia che lavoreranno sull’accettazione di sé stessi, sentendosi parte di qualcosa di più grande.

Così Andrea Genovese spiega come è nata l’idea di scrivere questo libro: “Scuola superiore: tempo di uscite, di divertimento, di vita. O almeno, così dovrebbe essere. Mi sono guardato intorno e ho notato che per un lungo periodo tutte queste cose sono mancate soprattutto a noi adolescenti. La pandemia ha cambiato il mondo e io non sono rimasto a guardare. Ho sentito la necessità di registrare quanto stava accadendo, proprio come quando si riprende con il telefono qualcosa di eccezionale. E il modo migliore in cui potevo esprimere quei sentimenti nati dall’isolamento era un romanzo che, come affermano più alti nomi, deve avere il vero per soggetto, l’utile per scopo e l’interessante per mezzo. Trattare il fenomeno della pandemia nel romanzo mi avrebbe fornito un soggetto e uno scopo. Non mi rimaneva che lavorare all’interessante, creare quindi una storia, una storia d’amore. L’amore ai tempi del Coronavirus”.

Andrea Genovese nasce nel 2006 a Pescara, dove risiede tuttora. Frequenta il Liceo Classico ‘Gabriele D’Annunzio’ e si allena nel Pescara Pallanuoto. A sedici anni pubblica il suo primo romanzo, L’Amore ai tempi del Coronavirus, con il Gruppo Albatros il Filo nella collana Nuove Voci, con prefazione di Barbara Alberti.




LA NUOVA STAGIONE LIRICA del Teatro Marrucino

Ponte tra tradizione e innovazione

Chieti, 12 luglio 2022. Presentata la Stagione Lirica 2022 del Teatro Marrucino: tre appuntamenti in cartellone e un’anteprima all’Anfiteatro La Civitella il 17 Luglio. Capolavori immortali incontrano temi di scottante attualità sotto la Direzione Artistica del Maestro Giuliano Mazzoccante

Torna dal mese di Ottobre 2022 la Stagione Lirica del Teatro Marrucino, anticipata il 17 Luglio dall’Anteprima all’Anfiteatro La Civitella. Tre titoli in cartellone, Puccini, Mascagni e Donizetti, e il “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart presentato in una veste nuova, giovane e con un’attenzione particolare al tema, sempre più sentito, dell’ambiente.

Sotto la Direzione Artistica del Maestro Giuliano Mazzoccante, la Stagione Lirica 2022 sceglie di tessere un ponte tra tradizione e innovazione, affiancando grandi nomi come il soprano Donata D’Annunzio Lombardi e il tenore Piero Giuliacci, a giovani di indiscutibile talento, tra i quali il Direttore d’orchestra teatino Simone Di Felice che dirigerà la Cavalleria Rusticana in programma a novembre.

Si parte quindi con il Don Giovanni il 17 Luglio, in co-produzione con l’Associazione Amici della Musica Fedele Fenaroli di Lanciano, all’interno del progetto “Riciclando in Opera”, con il sostegno del Ministero dell’Assessorato Regionale all’Urbanistica, Pianificazione Territoriale e Rifiuti.

“Così come il repertorio musicale ci è stato tramandato nei secoli se ben conservato, è bene che noi stessi operiamo positivamente per lasciare un ambiente nelle migliori condizioni alle generazioni che ci succederanno” si legge nelle parole degli organizzatori. La scenografia, firmata da Filippo Iezzi, verrà allestita con materiali di riciclo e coinvolgerà nella parte tecnica di realizzazione una squadra di giovani talenti provenienti dalle scuole di indirizzo del territorio. L’intenzione, come ribadito dallo stesso Maestro Mazzoccante, è quella di coniugare formazione e produzione, consentendo uno straordinario processo di crescita a una pluralità di figure professionali, artistiche e tecniche.

La difesa della natura e la sua fragilità saranno ancora al centro della Madama Butterfly, in programma il 14 e il 16 Ottobre. Un allestimento tutto al femminile con la regia di Manu Lalli e la Direzione d’orchestra della Maestra Gianna Fratta, che vedrà sul palcoscenico il mezzosoprano Annunziata Vestri, nota per le sue spiccate doti recitative, nel ruolo di Suzuki.

La programmazione continua con la Cavalleria Rusticana (18 e 20 Novembre), omaggio al genio compositivo di Pietro Mascagni e allo scrittore siciliano Giovanni Verga nel centenario della morte. Il legame tra Opera e letteratura diventa in questo caso un’opportunità per avvicinare la scuola e l’Università al Teatro, favorendo l’incontro e la sinergia tra realtà culturali a volte ancora distanti tra di loro.

Si chiude infine con l’Opera Buffa “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti (9 e 11 Dicembre), che pone attenzione all’innovazione grazie al lavoro dello scenografo Nicola Rubertelli e del regista Mariano Bauduin. La presenza di una enorme “macchina” rotante in scena sposta l’azione in un contesto quasi futurista, esaltando al contempo l’elemento drammaturgico che ne attraversa la vicenda e i personaggi.

Sperimentazione e innovazione quindi, che vanno di pari passo con la tradizione e si fondono con l’intento di far conoscere ai più giovani il melodramma, la storia e le attività del Teatro Marrucino, e con la volontà di coinvolgere il pubblico in una grande riflessione collettiva sul ruolo dello spettacolo dal vivo.

“Un altro elemento essenziale sarà la multidisciplinarietà” sottolinea ancora il Direttore Artistico “Grande spazio sarà dato negli allestimenti alla mimica e all’espressività corporea che, nella Madama Butterfly ad esempio, concorreranno a raccontare un universo come quello del Giappone, fatto di rituali, simboli e linguaggi non verbali. E ancora la tecnica di scena, l’illuminotecnica e la regia delle luci saranno fondamentali”.

Si dice pienamente soddisfatto anche il Sindaco, Dott. Diego Ferrara: “La musica, nello specifico la Lirica, che avvolge il pubblico con il suo forte impatto emotivo, è di certo uno dei mezzi migliori allo scopo di far tornare il Teatro ad essere per la città una delle occasioni di scoperta e affermazione identitaria. Gli appuntamenti messi insieme dalla Direzione Artistica parlano a tutti i gusti, sia a quelli degli appassionati, sia a quelli di coloro che si avvicinano a questo mondo attratti da una dimensione unica e, grazie proprio alla presenza del Teatro, a portata di mano.”

La stessa soddisfazione riecheggia anche nelle parole del Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Teatro, Dott. Paolo De Cesare: “Usciamo da stagioni di grande successo, sia quella della Prosa che quella della Lirica, che hanno segnato il passo del nuovo corso dopo il covid. Lo facciamo con una guida che ha messo insieme passione e qualità, esprimendo scelte e collezionando un cartellone di tutto rispetto, che porterà gente, attenzione e prestigio anche in questo frangente estivo. Alla città va l’invito a partecipare alle iniziative, continuando a far assolvere al nostro Teatro la sua funzione, quella di divertire, ma anche essere propulsore di sviluppo e rinascita culturale”.

Una Stagione particolarmente interessante quindi, per la varietà di stili e contenuti, per la pluralità dei linguaggi artistici e per la portata dei nomi coinvolti, con l’intento di riportare il Teatro al centro della vita culturale cittadina e per ribadire il ruolo del melodramma come elemento di identità nazionale e, allo stesso tempo, contenitore di messaggi contemporanei.




BILANCIO POSITIVO, incontro tra amministrazione e cittadinanza

Sei le zone coinvolte e rappresentate da sei referenti di contrada

Rocca San Giovanni, 12 luglio 2022.  Si è concluso il primo ciclo di incontri tra l’amministrazione comunale, i referenti di contrada e la cittadinanza con la finalità di attuare i concetti di democrazia dal basso e partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa, fortemente voluti dalla giunta Caravaggio.

Tanti gli argomenti affrontati durante gli appuntamenti. Tra questi l’attenzione alla manutenzione ordinaria della viabilità, la pulizia dei terreni al fine di prevenire incendi e roghi, le azioni messe in campo per contenere il pericolo dei cinghiali, il dialogo costruttivo con gli enti sovracomunali, l’approvvigionamento idrico per l’agricoltura, i finanziamenti già ricevuti e i progetti in cantiere, l’importanza del coinvolgimento di tutte la associazioni, i comitati e gli operatori economici nella vita amministrativa, la riapertura dei sentieri natura e la promozione storica e culturale del paese.

“Sono state occasioni importanti per esporre idee, proposte, problematiche e valide soluzioni, in un’ottica di proficua e fattiva collaborazione, così come previsto dal programma elettorale e nelle linee programmatiche di mandato”, spiega il sindaco Fabio Caravaggio.

Sei le zone del territorio interessate e sei i referenti di contrada che hanno fatto da collante tra i cittadini e il Comune. Il centro storico rappresentato da Leonello De Fidelibus, la contrada Piane Favaro con Italo Marzolo, San Giacomo con Lorenzo Caravaggio, Vallevò con Nino Verì, Santa Calcagna con Loris Di Paolo e località Perazza con Natascia Di Florio.

Durante le riunioni, che si sono svolte tutte in un clima di serenità e trasparenza, nel pieno rispetto delle opinioni di tutti gli intervenuti, con molte domande rivolte al sindaco e agli amministratori, “sono state accolte richieste e messe in campo diverse idee per il prossimo futuro – afferma il vicesindaco Erminio Verì -. L’amministrazione punta molto sulla partecipazione attiva della cittadinanza alla vita pubblica, in una costante situazione di confronto diretto tra cittadini e rappresentanti, a fondamento della democrazia”.

Presenti agli appuntamenti, oltre all’assessore Carmelita Caravaggio, anche gli altri consiglieri comunali ciascuno per la propria delega di competenza.

Barbara Del Fallo




MUSICA ANTICA XXVI Rassegna

I musicanti Potestatis con le musiche nelle corti italiane del XV secolo.

L’Aquila, 12 luglio 2022. Per la prima volta la Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe” promossa dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” e dalla Associazione Musicale “Le Cantrici di Euterpe esce dalle mura della città dell’Aquila e approda a Navelli, uno dei borghi più belli d’Italia.

L’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Comune di Navelli, è per martedì 12 luglio alle ore 21,15 nel cortile monumentale di Palazzo Santucci, situato nella sommità del borgo, luogo di particolare pregio storico e architettonico, dove l’ensemble MusiCanti Potestatis presenta il programma “De Pifari et sonatori voriace essere una compagnia”, l’Alta Cappella nelle corti italiane del XV secolo.

MusiCanti Potestatis si costituisce nel 2011 a Bevagna (Perugia) e il nome rimanda alla frase “Potestatem de cantoribus et musicorum,” che riconosce il legame profondo con la città e il Mercato delle Gaite di musici e cantori del Podestà, storicamente la carica massima dei sistemi comunali del Trecento italiano.

La formazione originale del gruppo è quella di una Alta Cappella di Corte, con i suoni tipici e penetranti suoni di cornamuse, cennamelle, trombe e percussioni magistralmente eseguiti da Matteo Nardella, Giacomo Silvestri, Filippo Calandri, Danilo Tamburo e Lorenzo Lolli. Tutti i musicisti hanno approfondito la loro formazione nel Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”, gestito dall’Associazione Micrologus.

Il programma è come un viaggio musicale nelle corti italiane dopo il Concilio di Costanza del 1414-1418 passando dalla corte Estense di Ferrara a Venezia, dai Montefeltro di Urbino ai Medici di Firenze e poi ancora i Gonzaga di Mantova e gli Aragonesi nel sud Italia. Ciascuna delle corti aveva una sua orchestra di “Pifari et sonatori” con musicisti provenienti da tutta Europa. 

I MusiCanti Potestatis ricercano una lettura accurata delle fonti storiche ed un’interpretazione mirata a rendere fruibile la musica antica, facendo immergere gli ascoltatori in antiche sonorità ed al tempo stesso nuove e suggestive atmosfere.




PAPA FRANCESCO e la Porta Santa di Collemaggio

Nuovo libro di Angelo De Nicola, giovedì 14 luglio ore 11 presso dimora Fortebraccio

L’Aquila, 11 luglio 2022. Doppio appuntamento, giovedì prossimo 14 luglio, per l’uscita del nuovo libro del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola “I Papi e Celestino V – La Perdonanza da Bonifacio VII a Francesco” per i tipi della One Edizioni. Il libro si apre con un saggio di don Luigi Maria Epicoco sulla “attualità della Misericordia” tra il messaggio di Celestino V e il magistero di Papa Francesco.

Alle ore 11, presso la sala riunioni del B&B “Dimora Fortebraccio (in via Fortebraccio n.71) presentazione alla stampa dell’iniziativa editoriale. Nel pomeriggio, alle ore 17,30, tradizionale “firmacopie” dell’Autore presso la Libreria Colacchi in Corso Vittorio Emanuele II n.5.

«I rapporti tra i Pontefici che si sono succeduti e Papa Celestino V- dice De Nicola, alla sua sesta pubblicazione sulla Perdonanza e sulla figura dell’Eremita del Morrone-, alla luce dell’analisi in questo volume, sono risultati intensissimi. È stata quasi un chiodo fisso, per i Papi, questa figura sia per “quella” rivoluzionaria Bolla del Perdono sia per “quelle” clamorose dimissioni. L’impressione è che Pietro del Morrone sia stato una sorta di ossessione per i Pontefici.

E che, il famoso verso dantesco, quello che marchierebbe Celestino V di vigliaccheria, sia stato quasi un’“uscita di sicurezza” per molti, anche per la gran parte dei Papi, per cercare di mettere in un cantuccio colui il quale era riuscito a parlare alle coscienze. Colui per il quale «il Perdono è tutto» (“anticamera” di pace, di giustizia, di misericordia) e «il Potere è un servizio».

Il sì di Francesco all’invito a venire ad aprire la Porta Santa al mondo, in occasione della Perdonanza Celestiniana n. 728, è di per sé un altro dono agli aquilani che già beneficiarono dell’immenso regalo di Pietro del Morrone. Con quella “ricetta” del fraticello divenuto Pontefice, L’Aquila volò fino a diventare, di lì a solo un secolo, la seconda città del regno dopo Napoli, al centro di traffici commerciali e intellettuali, italiani ed europei».

«Con il gesto di Papa Francesco, oggi – conclude l’Autore – la città che tredici anni fa venne distrutta e annientata da un terremoto, può far nuovamente cambiare a suo favore il corso della Storia».

SCHEDA DEL LIBRO

L’annunciato, e dal 4 giugno scorso ufficialmente confermato, pellegrinaggio di Papa Francesco il 28 agosto all’Aquila per aprire la Porta Santa della basilica di Santa Maria di Collemaggio, è un evento epocale che può cambiare il Pil dell’intero Abruzzo ma anche il corso della Storia, non solo della Chiesa.

Si tratta, infatti, del primo Pontefice in 728 anni che schiude, il 28 agosto, la prima Porta Santa della Storia, anticipatrice anche del Giubileo, riconoscendo il messaggio di Pace di Papa Celestino V (ancor più di attualità in questi drammatici giorni di guerra) per secoli ignorato e ostracizzato dalla Chiesa per quelle sue clamorose dimissioni il 13 dicembre 1294 dopo soli quattro mesi dall’incoronazione all’Aquila, il 29 agosto di quello stesso anno.

Per celebrare l’evento epocale, questo libro ripercorre l’atteggiamento che i vari Papi, nel corso della Storia, hanno avuto nei confronti della figura di Celestino V e della Perdonanza, ovvero della Bolla con cui, al momento dell’incoronazione all’Aquila, Fra’ Pietro del Morrone concesse il Perdono da tutti i peccati a chi, sinceramente pentito e confessato, fosse passato sotto la Porta Santa di Collemaggio tra il 28 e il 29 agosto di ogni anno.

Un gesto rivoluzionario perché concesso erga omnes e gratis, cioè anche ai poveri che non potevano permettersi di “lucrare” l’indulgenza plenaria.

Dunque, da Bonifacio VIII, il successore di Celestino, che tentò in tutti i modi di annullare (che per l’epoca voleva dire distruggerla fisicamente) la Bolla del Perdono, senza riuscirvi per la coraggiosa resistenza del popolo aquilano che, infatti, ne custodisce la proprietà morale e materiale da 728 anni e, ancora oggi, promuove e organizza ogni anno la Perdonanza Celestinana con l’apertura della Porta Santa che è stata tenuta, nella versione cosiddetta “moderna” (ossia dal 1983 in poi) da 39 Cardinali.

Passando per Clemente V che fece santo, e subito, Celestino V ma significativamente non con il nome da Papa, bensì da Eremita: San Pietro Confessore.

Fino, in epoca moderna, a Paolo VI, il primo a parlare delle dimissioni come di un gesto eroico; a Giovanni Paolo II e soprattutto a Benedetto XVI che, dopo aver fatto un percorso di riabilitazione della damnatio memoriae di Pietro del Morrone, sostenendo che «seppe agire secondo coraggio e in obbedienza a Dio» e smontando così il marchio di vigliaccheria causato dal famoso verso dantesco (vidi l’ombra di colui che per viltade fece il gran rifiuto), fino al punto da dimettersi esattamente come fece il suo predecessore.

E, infine, a Papa Bergoglio che di Celestino V ha detto: «C’è un’idea forte che mi ha colpito, pensando all’eredità di San Celestino V. Lui, come San Francesco d’Assisi, ha avuto un senso fortissimo della misericordia di Dio, e del fatto che la misericordia di Dio rinnova il mondo».

L’AUTORE

Angelo De Nicola (L’Aquila, 1965), giornalista professionista dal 1991, dal 1996 è caposervizio della Cronaca dell’Aquila del quotidiano Il Messaggero. È autore dei saggi “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” (2003, Edizioni Tracce), “Da Tragnone a Fidel Castro, gli eventi che sconvolsero L’Aquila” (2004, Edizioni Textus) e “La centesima rocca” (1998, edito dalla Bnl dell’Aquila) sulla Scuola sottufficiali della Guardia di Finanza dell’Aquila.

Ha pubblicato il diario sul sisma del 6 aprile 2009 “Il nostro terremoto” (2009, One Group Edizioni), e i saggi “Don Attilio Cecchini – Il giornalista di razza, il principe del foro, l’impolitico” (2018, One Group Edizioni) e “Passione & futuro” (2019, One Group Edizioni) sul cinquantennale della Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila.

Sulla figura di Papa Celestino V e sulla Perdonanza Celestiniana ha pubblicato i romanzi “La maschera di Celestino” (2005, Edizioni Textus) e “La missione di Celestino” (2006, Edizioni La Nuova Editrice) e i saggi “Il Mito di Celestino” (2010, One Group Edizioni) e “Trent’anni di Perdonanza” (2014, One Group Edizioni) e “Dante, Silone e la Perdonanza” (2021, One Group Edizioni).




NEL DOTTORATO NAZIONALE sul patrimonio artistico

Anche la facoltà di Scienze della Comunicazione

Teramo, 11 luglio 2022. Anche la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo è entrata nel Dottorato nazionale in Heritage Science, coordinato dall’Università “La Sapienza” di Roma.

Il progetto di alta formazione coinvolge 38 atenei italiani e i referenti scientifici per l’Università di Teramo sono Raffaella Morselli e Paolo Coen, docenti della Facoltà di Scienze della comunicazione.

«La linea di ricerca sviluppata dalla Facoltà di Scienze della comunicazione – spiega Raffaella Morselli – intende indagare sistemi di manufatti e di opere dal medioevo al contemporaneo, nel quadro delle dinamiche caratteristiche del collezionismo e della musealizzazione. L’interesse è focalizzato sui temi di solida tradizione storico-artistica, quali la fruizione, la conservazione, la catalogazione e il mercato, ma anche sui nessi che legano storicamente le opere ai luoghi di provenienza e sulla loro sedimentazione nei contesti museali contemporanei. Nella dimensione del fenomeno del phigital e con la volontà di costruire un ponte tra mondo fisico e digitale, l’obiettivo è far dialogare la materialità degli oggetti e la loro memoria storica e documentaria con i più avanzati sistemi di digitalizzazione open source, fino a raggiungere una reale interazione con le moderne risorse dei musei e degli istituti di ricerca».

Foto AbruzzoLive




CURE PALLIATIVE PEDIATRICHE. Carrozzine Determinate occuperà il consiglio regionale!

L’Assessore regionale Nicoletta Verì ha comunicato che convocherà subito un tavolo tecnico.

L’associazione Carrozzine Determinate a sostegno delle cure palliative pediatriche

Pescara, 11 luglio 2022. Il 3 luglio scorso è stata organizzata dallo Sportello Malattie Rare della Asl di Pescara, con il supporto di Endas Abruzzo e dell’Assessorato alla disabilità del Comune di Pescara Di NISIO, una giornata di sensibilizzazione sulle cure palliative pediatriche. Obiettivo diffondere le informazioni e sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica su un tema importantissimo e poco conosciuto come quello delle cure palliative pediatriche, nonché per spingere all’attuazione della relativa normativa. L’associazione Carrozzine Determinate è intervenuta con precise richieste!

Il presidente cav.  Claudio Ferrante unitamente alla segretaria avv.Mariangela Cilli alla presenza di istituzioni, medici e professionisti del settore ha chiesto una data certa e concreta affinché la politica si prenda carico di un tema così delicato. Le sole parole non sono assolutamente più sufficienti!

Le famiglie hanno bisogno di risposte certe e le istituzioni hanno il dovere di identificare i bisogni dei bambini affetti da malattie inguaribili associate a gravissime disabilità, per garantire la miglior qualità di vita possibile per il bambino e per la famiglia che lo assiste .

Al mancato ascolto di questa richiesta è stata programmata l’occupazione del consiglio regionale da parte dell’associazione Carrozzine Determinate unitamente a tutti i professionisti sanitari intervenuti e alle altre associazioni.

L’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì ha contattato l’associazione Carrozzine Determinate in persona del presidente per  concordare un calendario di incontri di un tavolo di lavoro volto all’attuazione della normativa per le cure palliative pediatriche nella regione Abruzzo.

Un primo grandissimo risultato. Ma non basta!

Ringraziamo l’assessore Verì ma confidiamo che questo tavolo di lavoro porti ad un risultato concreto, che le famiglie aspettano da troppo tempo.

Qualora questo non dovesse verificarsi l’associazione Carrozzine Determinate è pronta per occupare il consiglio regionale!

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




WEEKEND DI SOCCORSI IN MARE sulla costa adriatica

Intensa attività di prevenzione e interventi spesso dovuti ad avvertimenti ignorati

Pescara, 10 luglio 2022. Il Presidente de La Compagnia del Mare Lifeguard Cristian Di Santo: un fine settimana particolarmente intenso, quello appena trascorso sulla costa adriatica, attraversata da un’intensa perturbazione con mare molto mosso ed in alcuni casi agitato. I Bagnini di Salvataggio in forza a La Compagnia del Mare Lifeguard, impegnati in più località costiere, hanno svolto un’intensa attività di prevenzione e, in alcuni casi, effettuato interventi di assistenza, nonché veri e propri soccorsi in mare.

A Margherita di Savoia, sabato alle ore 12:00 circa, Flavio De Rossi recuperava una donna in difficoltà in balia della corrente e, alle ore 16:45 circa, interveniva nuovamente per soccorrere, unitamente al titolare del lido Oasi, un ragazzo a circa 200 metri dalla battigia.

A Termoli, sempre nella giornata di sabato, Fabio Pistillo in servizio su un tratto di spiaggia libera, interveniva con il pattino di salvataggio e con l’ausilio di altri Bagnini delle postazioni limitrofe per soccorrere quattro ragazzi in difficoltà; uno di loro, diciottenne, veniva trasportato con l’ambulanza in ospedale.

Sempre a Termoli, questa volta nel pomeriggio di sabato, nel tratto di mare antistante il lido “Mistral” un altro Bagnino, aiutato da un Bagnante, soccorreva un bambino in difficoltà fortunatamente senza conseguenze.

A Francavilla al Mare, Sabato, Davide Fringuelli in servizio presso il lido Il Faro soccorreva una donna che, allontanatasi incurante dei ripetuti inviti preventivi da parte dello stesso Assistente Bagnanti, non riusciva a riguadagnare la riva; anche in questa circostanza intervento senza conseguenze particolari.

A Margherita di Savoia, domenica alle ore 16:00 circa, una bimba di 8 anni, sfuggita dalla sorveglianza dei genitori, veniva assistita dai Bagnini nel tratto di mare antistante il lido La Conchiglia a pochi metri da riva.

Sempre a Margherita di Savoia, alle ore 13:30, nel tratto di mare antistante il lido Moby Dick, Carlo Seccia soccorreva una donna anziana in difficoltà a circa 100 metri da riva.

Ebbene sottolineare che, gran parte di questi interventi sarebbero evitabili, se solo le persone avessero maggior rispetto per il mare e se aumentasse la cultura per l’ambiente marino stesso e la percezione del pericolo.

Le persone che ignorano gli avvertimenti degli Assistenti Bagnanti devono essere consapevoli che, oltre a mettere a rischio la propria vita, mettono in pericolo quella dei Soccorritori stessi e molto spesso di altri Bagnanti che intervengono per dare una mano.

Sarebbe opportuno, in queste giornate di mare molto mosso, vietare categoricamente la balneazione; non sono questi i momenti migliori per il divertimento e lo svago, attività che possono continuare in spiaggia, ma di certo non in mare.

Diversi altri episodi, fortunatamente di minore entità, hanno caratterizzato questo fine settimana nel quale abbiamo anche registrato, come avviene quasi quotidianamente, alcuni bambini smarriti riaffidati in breve tempo ai genitori.

Infine, ci stringiamo al dolore per il tragico evento registratosi a Fano, sempre nella giornata di sabato, dove un papà di 44 anni e il figlio di 8 anni sono annegati nel tratto di mare davanti alla spiaggia di Gimarra.




GUARDIA TURISTICA, garanzia d’assistenza

I medici di medicina generale non si sono mai tirati indietro

Teramo, 10 luglio 2022. I medici di medicina generale non si sono mai tirati indietro di fronte all’esigenza di garantire assistenza ai turisti: prestare aiuto ai cittadini che si trovano occasionalmente al di fuori del nostro ambito di assistenza, infatti, rientra tra le voci dell’accordo collettivo nazionale che impegna ciascuno di noi. 

Nell’unica nota inviata dalla Asl il 30 giugno, peraltro, non ci è stato chiesto di prestare attività di “guardia turistica”, ma semplicemente comunicato che non sarebbe stato possibile attivare il servizio di assistenza ai turisti specificatamente dedicato.

Nessun medico di famiglia ha mai comunicato in alcun modo la propria indisponibilità!

Aggiungo che se la direzione generale della Asl ci avesse interpellato in tempo utile (ben sapendo che le attività delle USCA sarebbero verosimilmente cessate il 30 giugno e che quindi non sarebbe stato possibile garantire neanche il servizio di assistenza ai turisti), ci saremmo potuti organizzare, magari chiedendo sia ai medici di famiglia che a quelli di continuità assistenziale (ex guardia medica) di svolgere le ore in strutture possibilmente messe a disposizione dall’Asl stessa. In questo modo, avremmo semplificato ai turisti la ricerca del medico e, al contempo, non avremmo appesantito le attività svolte nei nostri ambulatori.

Restiamo infine perplessi nell’apprendere che la Asl, “applicando la normativa nazionale che prevede, fino al 31 dicembre, il prolungamento del contratto dei medici ex Usca, seppur a diverse condizioni, si è attivata per “arruolare” il maggior numero di questi medici”. Quando abbiamo offerto la nostra collaborazione, infatti, anticipando una proposta che poi abbiamo illustrato nell’ultima assemblea straordinaria della Fimmg, la direzione generale dell’Azienda sanitaria ci ha risposto che al 30 giugno, essendo finita l’emergenza, non c’erano più capitoli di spesa dedicati a tali attività ma che comunque la proposta sarebbe stata valutata come fatto in passato.

Nel ribadire la nostra disponibilità a una piena collaborazione, auspichiamo che la direzione generale ci consideri davvero una risorsa e, come tali, meritevoli di essere interpellati nell’organizzazione di quei servizi che sono il nostro pane quotidiano.

Dott. Valentina Antonacci

Segretario provinciale FIMMG Teramo




AUTOSTRADE A24-A25, ACCOLTO INVITO dei sindaci

Già fissato incontro in Senato

In seguito alla revoca della concessione per la Strada dei Parchi, ritengo doveroso che i parlamentari si confrontino ancora una volta con i Sindaci dei 115 Comuni interessati dalle autostrade A24 e A25. Per questo ho accolto immediatamente l’invito arrivato dai primi cittadini per mezzo della loro collega Sindaca di Carsoli, Velia Nazzaro.

Come in precedenti occasioni, non farò mancare il mio supporto ai territori e mi sto già occupando di coinvolgere i parlamentari di maggioranza delle circoscrizioni Lazio e Abruzzo.

Dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato, la senatrice Mariolina Castellone, ho già ricevuto la disponibilità per un incontro da tenersi presso il Senato della Repubblica mercoledì 24 luglio alle ore 19:00.

Dopo avere riaffermato il presidio pubblico su una infrastruttura strategica di proprietà dello Stato, è tempo di restare ancora una volta in ascolto dei territori per garantire ai cittadini sicurezza, efficienza e pedaggi equi.

Sen. Gabriella Di Girolamo                                                                             

Capogruppo M5S Comm. VIII

LL.PP. Trasporti e Comunicazioni




APPLAUSI A SCENA APERTA alla prima di Aulularia

Grande successo per lo spettacolo diretto da Mario Massari con protagonisti gli ospiti del Centro Diurno G. Fapore

Sulmona, 9 luglio 2022.Si chiude con un “buona la prima” per la commedia “Aulularia”, in programma ieri sera presso il cortile di Palazzo SS. Annunziata a Sulmona, la seconda stagione di attività promosse dall’Associazione di Promozione Sociale Meta, previste all’interno del progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di produzione”.

Lo spettacolo, frutto del lavoro svolto dagli ospiti del Centro Diurno ‘G. Fapore’ di Sulmona – Dipartimento di Salute Mentale – Asl 1 Abruzzo, nell’ambito del percorso di alfabetizzazione teatrale promosso dal Teatro Maria Caniglia di Sulmona, che ha interamente finanziato anche la produzione e l’allestimento della rappresentazione, nonostante le incertezze dovute alle precarie condizioni climatiche, è andato in scena regolarmente regalando a noi tutti un’ora di bellezza, passione ed entusiasmo, che ha fatto registrare uno straordinario consenso di pubblico.

“Quello che abbiamo voluto evidenziare, attraverso questa importante iniziativa, è la possibilità che noi tutti abbiamo di poter trasformare il dolore, il pregiudizio, la malattia in forza propulsiva rigenerante attraverso l’esercizio teatrale. Un’arte profondamente umana, i cui unici strumenti sono il corpo, la voce, l’anima, l’immaginazione e la capacità di mettersi nei panni degli altri” commenta il Direttore Artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia di Sulmona, il M Patrizio Maria D’Artista.

“Il teatro per noi ha sempre rappresentato una straordinaria forma di riabilitazione perché consente ai nostri pazienti di potersi rapportare alla propria comunità di riferimento con un ruolo diverso, quello di persone dotate di straordinarie risorse e potenzialità artistiche. Siamo onorati di aver potuto realizzare questo progetto con il Teatro Maria Caniglia di Sulmona. Oggi per noi è la realizzazione di un sogno” queste le sentite parole della Dott.ssa Alessandra Cottone e del Dott. Fabrizio Mancini del Centro Diurno ‘G. Fapore’ di Sulmona – Dipartimento di Salute Mentale.

Graditissimo ospite della serata il Dott. Santo Rullo, presidente dell’associazione italiana di psichiatria sociale e ideatore del progetto “Crazy for Football”, la nazionale italiana di calcio a 5 di pazienti psichiatrici da cui prende spunto l’omonimo film del 2016 vincitore del premio David di Donatello come miglior documentario. A sorpresa l’annuncio della nascita di un nuovo progetto “Crazy for Theatre” nel quale Sulmona reciterà un ruolo da protagonista. Presente anche il Dott. Valerio di Tommaso presidente di Ecos Europe un’organizzazione, con base a Roma, dedita allo studio, alla creazione e alla gestione di progetti volti a migliorare la qualità della vita di ogni persona – con particolare attenzione ai minori, ai giovani e a tutti coloro che appartengono alle categorie sociali più svantaggiate – promuovendo l’utilizzo dello sport e della cultura in attività innovative per diversi contesti dell’assistenza sociosanitaria, della psichiatria e del supporto sociale.




LA NUOVA PESCARA senza confini

D’Alfonso: È una rivoluzione: facciamola bene e nel tempo giusto

Pescara, 9 luglio 2022. Presentato stamattina, in conferenza stampa, nella sala consiliare  del comune di Montesilvano,   l’Evento internazionale di martedì 12 luglio  a Pescara con il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio e i sindaci di Atene e Tirana, organizzata con la Fondazione Europa Prossima dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso: alle 16.30, in via G. D’Annunzio 128,  la cerimonia inaugurale della Giornata Internazionale del Museo dell’Ottocento, e alle 17, presso la sala consiliare di Palazzo di Città, il convegno internazionale “Nuova Pescara: La città senza confini al centro dell’Europa adriatica”.

“Tirana e Atene – ha sottolineato D’Alfonso – sono due grandi città in pieno sviluppo e fermento da cui possiamo solo imparare. Non si può portare avanti con successo questa grande città progetto, se non si assumono informazioni ed esperienze da ciò che hanno già fatto  altre grandi realtà urbane come Tirana e Atene che hanno già lavorato alla fusione.

Per la presenza della Nuova Pescara nello spazio europeo dell’Adriatico è fondamentale, già da ora, coltivare i  rapporti nella Euroregione Adriatico Ionica – ha proseguito D’Alfonso spiegando la presenza del Ministro degli Esteri martedì a Pescara – Luigi Di Maio sarà con noi proprio perché ci aiuterà a pensare iniziative di cooperazione transfrontaliera che vadano nella direzione desiderata perché la nuova Pescara conquisti un ruolo da coprotagonista al centro dell’Europa adriatica”.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco di Montesilvano Paolo Cilli e la sindaca neoeletta di Spoltore Chiara Trulli, il senatore D’Alfonso si  è soffermato sulle direttrici fondamentali del progetto di fusione: “La parola d’ordine non è presagire il grande destino della nuova Pescara, ma è saperlo prefigurare, ossia mettersi subito al lavoro per far sì che si realizzi, nel tempo giusto e non il prima possibile perché rischiamo di non fare bene e di trovarci, poi, davanti a Pescarexit: Nuova Pescara è una rivoluzione, facciamola bene, per produrre capacità di funzionamento, opportunità, comodità e, arriverei a dire, anche più diritti.

I tre elementi fondamentali già ci sono – ha specificato D’Alfonso –  il referendum, la Legge regionale e l’emendamento che la scorsa primavera ha donato 105 milioni di euro in 10 anni al progetto di fusione. Adesso servono altre norme. Quella che consenta ai consiglieri comunali di partecipare agli organi collegiali. Quella che istituisca una pianta organica dedicata dei dipendenti che riconosca il lavoro straordinario che dovranno fare, perché sia chiaro: al centro della capacità di funzionamento della nuova grande città metropolitana non ci sarà lo Statuto, che pure è necessario, ma ci sarà proprio la pianta organica.

Posso anticipare – ha concluso D’Alfonso – che entro la fine dell’anno queste norme occorrenti saranno assicurate da un nuovo emendamento che anche stavolta sarà con i nomi di tutti: D’Alfonso, Pagano, Bagnai, Castaldi, De Bertoldi,  D’Alessandro,  saremo tutti insieme a spingere nella stessa direzione desiderata”.




AUTISTI SENZA STIPENDI, da mesi

Trasporto scolastico: situazione drammatica e insostenibile

Teramo , 9 luglio 2022. I lavoratori, autisti e assistenti dipendenti della ditta Scoppio di Gioia del Colle (Bari), che si è aggiudicata per tre anni l’appalto per la gestione del trasporto scolastico a Teramo, dei ragazzi delle scuole: infanzia, elementari, medie, nonché i ragazzi disabili del nostro comune e delle frazioni limitrofe, hanno percepito l’ultimo stipendio ad aprile, oggi siamo quasi a metà luglio e delle altre mensilità arretrate neanche l’ombra.

Il solito brutto vizio dell’impresa di pagare i lavoratori quando questo gli rimane più comodo e cioè con evidenti ed enormi ritardi.

Purtroppo, questo è un settore dove prevale la logica degli appalti e delle esternalizzazioni del servizio, molti comuni oramai adottano questa pratica e quindi vi è un avvicendamento costante delle aziende, e  i problemi per i lavoratori si rilevano sempre gli stessi, è consuetudine per queste imprese il non rispetto dei contratti vigenti e delle regole basilari previste dalle norme.

La ditta Scoppio non fa differenza, infatti, oltre a non applicare il contratto previsto dal bando, (ne applica un altro naturalmente e manco a dirlo penalizzante per i lavoratori, con una paga oraria inferiore), non riconosce nemmeno quelle competenze previste dalla contrattazione come, ad esempio, un ticket giornaliero ai lavoratori, per ogni giornata di presenza.

Facciamo appello all’amministrazione comunale nel mettere fine a queste ingiustizie, non possiamo permettere a nessuno di trattare le maestranze in questo modo, i lavoratori e le lavoratrici sono allo stremo, non hanno più soldi per fare la spesa, per pagare le bollette, per sopravvivere, Facciamo un appello anche al Prefetto prima che scoppi una bomba sociale.

Serve un impegno concreto e celere da parte delle istituzioni, chiediamo al sindaco D’Alberto di intervenire e prevedere un incontro a breve al fine di porre fine a questa problematica, allo stesso tempo invitiamo il primo cittadino nel valutare la possibilità di re internalizzare questo delicato servizio, avvalendosi della società pubblica TEAM.

Aurelio di Eugenio e Maurizio De Iuliis

FILT-CGIL  TERAMO




CONDANNATA A MORTE la storica Roverella

Un grave danno per il paesaggio e per l’ambiente

Moscufo, 9 luglio 2022. La splendida roverella storica sulla Statale 151 è stata condannata a morte. Dopo l’indignazione dei residenti, scesi in campo per difendere la quercia, sulla questione interviene anche il Coordinamento Regionale Co.n.al.pa. Abruzzo. “Una scelta senza senso che va a impoverire il patrimonio arboreo della Val Tavo e della stessa area Vestina.” commenta l’associazione, “Il grande albero, da sempre punto di riferimento di questa zona di Moscufo, in prossimità dell’area industriale, ha svolto egregiamente, per più di 80 anni, i suoi servizi ecosistemici per tutta la comunità.

La colpa della sua condanna a morte? La nuova rotatoria sull’incrocio e una presunta sicurezza stradale. Certo, stiamo parlando di una delle strade più pericolose e trafficate d’Abruzzo, dove avvengono incidenti spesso mortali, ma bisogna smetterla di dare la colpa sempre agli alberi. Forse bisognerebbe prendersela con la disattenzione e la velocità degli automobilisti.”

“Pur apprezzando i lavori per la messa in sicurezza di una strada così pericolosa, la nostra associazione non può assolutamente accettare la logica del “tabula rasa” di tutti gli alberi presenti. Un albero non può essere ritenuto “pericoloso” solo perchè si trova in prossimità di una strada. La presunta pericolosità di un albero dovrebbe essere valutata scientificamente, attraverso analisi strumentali, dettagliate ed eseguite da personale altamente qualificato.”

“Un albero di queste dimensioni, sano e in salute, aiuta a combattere il particolato atmosferico“, continua l’associazione, “contribuisce alla mitigazione della canicola estiva ed è una grande casa per avifauna e biodiversità. Inoltre, questa roverella rappresenta un simbolo del paesaggio agreste locale. È un sopravvissuto eccellente che per decenni ha scandito la storia di questi luoghi e allietato la visione di automobilisti e residenti.”

“Stiamo parlando di un patrimonio che appartiene a tutta la comunità. Le soluzioni ci sono e si possono trovare e attuare immediatamente. Basterebbe un minimo di buona volontà e di partecipazione, lavorando insieme per il territorio, amministratori, associazioni, addetti ai lavori, esperti del settore, cittadini ecc… Quali possono essere le soluzioni? In primis le potature di pulizia del secco e dei rami pericolanti, se ci sono. Poi occorre migliorare lo spazio vitale della pianta e la famosa “rizosfera”. In tal caso il terreno intorno è stato quasi tutto cementificato, a danno dell’albero stesso. Bisognerà intervenire per ripristinare lo stato naturale dei luoghi.”

“Abbattere questo storico albero sarà come togliere di mezzo un grande climatizzatore naturale che produce ossigeno, aria pulita, ampia ombra e mitigazione del clima torrido. Insomma, tanti benefici scaturiscono da un albero di questa grandezza.”

“Non si potrà tornare indietro una volta fatto lo scempio.” continua l’associazione, “Assolutamente fuori luogo la scelta di piantare solo due nuovi alberi come compensazione. In realtà due alberelli giovani non possono eguagliare i servizi ecosistemici di una grande quercia di 80 anni. Per sviluppare tali servizi ecosistemici, in assoluta perfezione, un albero impiega almeno 50 anni tra cure, innaffiature, corretta gestione ecc.…”

“C’è sempre un prezzo da pagare, elevatissimo, quando si distruggono i grandi alberi“, conclude l’associazione, “In questo caso i danni colpiranno un territorio e una comunità. Ci sarà maggiore inquinamento atmosferico e niente ombra sulla SS-151. I cittadini e i residenti saranno i primi a pagarne le conseguenze. Un appello agli amministratori: si trovino tutte le soluzioni per evitare un simile scempio.“




GRANDE PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE: il primo passo

Stadio Fattori: al via lavori per rifacimento terreno di gioco

L’Aquila, 9 luglio 2022. “Tutto è pronto per l’avvio dei lavori, già la prossima settimana, per il rifacimento del terreno di gioco dello stadio Tommaso Fattori, solo il primo passo di un grande progetto di riqualificazione del tempio dello sport aquilano, che sarà la casa non solo della Rugby L’Aquila, ma di tutti i cittadini”

Ad annunciarlo Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power e presidente della Rugby L’Aquila, all’indomani della consegna delle chiavi del prestigioso stadio, da parte del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.

Questo in virtù di una apposita convenzione, della durata di un anno, approvata dalla giunta comunale l’8 giugno scorso, con la Rugby L’Aquila che si è impegnata, oltre che a farsi carico degli ingenti costi di gestione, anche ad effettuare 80mila euro di lavori.

Il Comune parallelamente investirà 1,5 milioni di fondi del Pnrr, con progetti già approvati, per l’installazione di nuove torri faro, la ristrutturazione del velodromo, l’efficientamento energetico degli spogliatoi e la ristrutturazione dell’impianto, compreso l’ingresso del settore distinti. 

“Abbiamo chiuso il primo anno di vita con la promozione in serie B, all’esito di uno straordinario campionato, il primo che abbiamo disputato – prosegue il presidente Scopano. Apriamo la seconda stagione trovando casa, ponendo le basi di un progetto sportivo e imprenditoriale ambizioso, sostenibile economicamente, e di medio-lungo periodo. Va ricordato che siano la prima società sportiva che prende in gestione lo stadio Tommaso Fattori, una scommessa che ci riempie di orgoglio e responsabilità”.

Scopano passa, dunque, ad illustrare nel dettaglio le tempistiche degli interventi che la società effettuerà, grazie a fondi propri.

“Il terreno di gioco ci ha dato non pochi problemi nel corso del campionato – sottolinea innanzitutto il presidente -, a causa delle pessime condizioni del manto erboso, e degli  avvallamenti e irregolarità, che hanno determinato anche infortuni ai giocatori. Per questa ragione già dalla prossima settimana si procederà con il primo step del cronoprogramma, che prevede l’eliminazione di tutte le erbe infestanti, mediante un intervento chirurgico e certosino. Si procederà dunque al livellamento de terreno e ad inizio agosto alla semina del nuovo prato. Interverremo anche sull’impianto di irrigazione, che ad oggi funziona in modo parziale e insoddisfacente. L’obiettivo è ovviamente quello di avere un eccellente campo da gioco entro ottobre, per l’avvio del campionato di serie B, aspetto non secondario in termini di spettacolo agonistico e di sicurezza”.

Parallelamente, prosegue Scopano, “interverremo su due locali interni, sotto la tribuna, che saranno poi adibiti, anche in questo caso entro ottobre, a sede della segreteria della società, e a sala stampa e studio televisivo, dove tra le altre cose sarà realizzata la trasmissione 80° minuto”.

Infine, “sarà sostituito il cartellone luminoso, ora non funzionante, fondamentale per comunicare con i tifosi durante le partite, per mettere in onda il tabellino aggiornato e per proporre gli spot dei nostri sponsor”.




L’ABRUZZO con gli occhi di Escher

Inizia il festival itinerante del turismo esperienziale nell’Abruzzo aquilano

L’Aquila, 8 luglio 2022. Sabato 9 luglio a Goriano Sicoli parte il primo festival del turismo esperienziale, “In festa con Escher”, che toccherà alcuni borghi visitati dall’artista olandese nei primi decenni del Novecento. Il progetto “Con gli occhi di Escher.

Riflessioni di viaggio”, sostenuto dalla Fondazione Carispaq e ideato e coordinato dall’Associazione Cuore dei confini, comprende una serie di eventi esperienziali già partiti ad aprile e che si concluderanno a settembre: si è iniziato con le visite guidate nei borghi, per passare alle escursioni nei territori interessati e ora, a conclusione, c’è “In festa con Escher”, un calendario ricco di attività che impegnerà tutti i fine settimana le associazioni, le cooperative, le aziende e le proloco, per costruire insieme una programmazione turistica e culturale alla scoperta delle peculiarità di questi luoghi.

L’obiettivo è quello di creare un’offerta attraente per un turista/viaggiatore che ama vivere esperienze dirette, un turista che non “compera” solo servizi, ma che vuole incontrare i luoghi e le loro identità culturali: dalla storia alla gastronomia, dall’architettura all’ambiente. La risposta delle amministrazioni comunali, degli operatori economici e delle associazioni è stata positiva. Questa collaborazione, e condivisione di intenti, sarà la formula vincente per la riuscita dell’intero evento e sarà la base per continuare, e ampliare, nei prossimi anni una proposta culturale capace di offrire un’idea nuova di turismo in Abruzzo, sempre “con gli occhi di Escher”.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Carispaq con il contributo delle Amministrazioni comunali di Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Goriano Sicoli, Opi, Pettorano sul Gizio, Villalago con il patrocinio del Comune di Barrea, del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, del Parco Regionale Sirente-Velino in collaborazione con la Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario, la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, la Riserva Naturale Regionale Lago di San Domenico e Lago Pio; le cooperative “Daphne”, “Il Bosso”, “Valleluna”, “Vallis Regia”; le Pro Loco di Barrea, Cocullo, Pettorano sul Gizio; le associazioni “Antico Borgo”, “G.E.G.S.” (Gruppo Escursionistico Goriano Sicoli), “Borgo Fattoria didattica”. In allegato il depliant con il programma completo e di seguito i link per rimanere aggiornati.




FUCINO, POCHE PIOGGE e canali semivuoti

Coldiretti, per allarme siccità subito assegnazione gasolio agricolo

Abruzzo, 8 luglio 2022. Nonostante i temporali delle ultime ore, annunciati dal bollettino della Protezione civile, i canali del Fucino restano semivuoti aumentando la preoccupazione degli agricoltori. A lanciare l’allarme è Coldiretti L’Aquila. “Le annunciate piogge – dice Domenico Roselli, direttore provinciale Coldiretti L’Aquila – hanno causato alcuni danni strutturali senza apportare alcun giovamento ai canali che, come hanno constatato questa mattina gli imprenditori, presentano livelli di accumulo di acqua preoccupanti per la loro scarsità”. Una situazione che penalizza in questo momento la raccolta degli ortaggi e delle produzioni agricole locali.

Secondo Coldiretti L’Aquila la siccità che si sta vivendo nel Fucino può essere affrontata attraverso due direttrici che devono viaggiare all’unisono: da una parte far funzionare i pozzi e, dall’altra, continuare far rispettare le ordinanze sul divieto dell’utilizzo dell’acqua nei fine settimana. 

È necessario – continua Roselli – che il Consorzio di bonifica continui, come fatto la scorsa settimana, a far funzionare i pozzi nei week end e, nello stesso tempo, che si attui l’attività di controllo attraverso gli organi preposti come previsto nel protocollo, proposto per prima da Coldiretti nel mese di febbraio e condiviso dai sindaci delle zone interessate. Purtroppo –  prosegue il Direttore di Coldiretti L’Aquila – la crisi idrica si innesta e si aggiunge ad una situazione difficile che stanno vivendo gli imprenditori agricoli a causa dell’aumento dei costi di gestione.

Nelle prossime ore Coldiretti presenterà la richiesta di supplemento del gasolio agricolo per i territori fucensi che confidiamo sia prontamente recepita ed attuata senza dubbi e indugio di alcuno. C’è da fare in fretta a tutti i livelli – rincara Roselli – Non possiamo soprassedere davanti alle esigenze legittime dei nostri imprenditori agricoli fucensi molti dei quali sono ancora in attesa del rilascio dei libretti per l’ottenimento del gasolio agevolato con le conseguenze evidenti”.

Alessandra Fiore




NESSUN INADEMPIMENTO, la revoca è un sopruso

Strada dei Parchi S.p.A. apprende via stampa, senza alcuna comunicazione preventiva, che con un’inaudita e immotivata decisione, tesa a  umiliare e penalizzare un gruppo imprenditoriale il cui solo torto è di aver investito in Italia credendo nell’apprezzamento delle istituzioni, il Governo ha ritenuto di attivare l’art. 35 del Decreto Legge 30.12.2019 n. 162, revocando  la concessione delle Autostrade A24-A25, della quale S.d.P era  divenuta titolare nel 2002 vincendo la gara europea che lo Stato fece dopo aver preso atto di due successivi default delle società dell’Anas che gestivano i due tratti autostradali.

Roma, 8 luglio 2022. Strada dei Parchi S.p.A. apprende via stampa, senza alcuna comunicazione preventiva, che con un’inaudita e immotivata decisione, tesa a  umiliare e penalizzare un gruppo imprenditoriale il cui solo torto è di aver investito in Italia credendo nell’apprezzamento delle istituzioni, il Governo ha ritenuto di attivare l’art. 35 del Decreto Legge 30.12.2019 n. 162, revocando  la concessione delle Autostrade A24-A25, della quale S.d.P. era  divenuta titolare nel 2002 vincendo la gara europea che lo Stato fece dopo aver preso atto di due successivi default delle società dell’Anas che gestivano i due tratti autostradali.

Si tratta di una scelta ritorsiva del tutto ingiustificata, sia per ragioni di procedura che di merito.

Prima di tutto, perché giunge fuori tempo massimo, visto che S.d.P ha notificato in data 12 maggio c.a. ai ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia la propria unilaterale decisione di avvio delle procedure per il recesso e la cessazione anticipata della concessione (ai sensi dell’articolo 11.11 della convenzione stessa), essendo venute definitivamente meno le condizioni minime in grado di garantire una efficace operatività in una condizione di equilibrio economico-finanziario. È dunque S.d.P che ha deciso di risolvere in via anticipata il contratto, la cui scadenza naturale è fissata al 2030, ed è a questa decisione che il Mims ha il dovere di rispondere attivando le procedure per definire l’indennizzo dovuto, come previsto dalla concessione medesima.

Tale sofferta decisione è maturata dopo la bocciatura da parte del Cipess dell’ennesimo Piano economico e finanziario (Pef) – cioè lo strumento per mettere in sicurezza l’infrastruttura dal rischio terremoti e adeguarla alle nuove normative europee e nazionali – e di fronte alla constatazione che pur essendo il Pef iniziale di S.d.P scaduto nel 2013, da allora, nonostante 18 diverse proposte sviluppate da parte di S.d.P, recependo indicazioni e parametri forniti dal concedente, nulla è mai stato deciso.

In secondo luogo, non sussistono le ragioni giuridiche per l’applicazione dell’art. 35, che anzi viola apertamente e senza giusta causa i contratti in essere. Intanto perché S.d.P non è inadempiente – anzi ha provveduto a pagare in proprio interventi urgenti che non le competevano e ha sopportato il blocco delle tariffe dal 2015 – e nessuna sentenza, neppure di primo grado, ha mai condannato la Società o i suoi amministratori. Inoltre, le prove di carico ordinate da alcuni Tribunali abruzzesi a periti professionisti hanno accertato senza ombra di dubbio che non sussiste alcun rischio per le infrastrutture autostradali e dunque non è a rischio la sicurezza degli utenti, mentre una sentenza della Corte di Giustizia ha stabilito che tutti i lavori di manutenzione fin qui affidati in house erano e sono perfettamente legittimi.

Tuttavia, c’è una ragione dirimente, che obtorto collo siamo costretti ad evocare, per respingere l’art. 35. Tale articolo e la legge che lo contiene furono scritti subito dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova, vicenda drammatica che ha responsabilità ben specifiche ma ha scatenato nel Paese una generalizzata riprovazione morale nei confronti di tutti i titolari di concessioni pubbliche, autostradali e non, inducendo le forze politiche a “cavalcare” populisticamente tale sentimento. Peccato che nel caso di Genova, a torto o a ragione, l’art. 35 non sia stato usato, nonostante le reiterate minacce di farlo a fronte dell’indignazione dell’opinione pubblica scossa dalle conseguenze tragiche dell’accaduto. Mentre lo si pretende di applicare a S.d.P, soltanto in base all’asserito presupposto, immaginato dal Ministero senza alcun elemento probante, che prima o poi possa accadere un qualche incidente.

Peraltro, la decisione poggia su una raccolta di documentazione che si ferma al 2019: da allora, se il pericolo fosse stato davvero acclarato, perché sono stati fatti passare inutilmente tre anni? E con quale credibilità tale provvedimento viene messo in atto dalla stessa istituzione, il Mims, a cui per legge è demandata la funzione di vigilanza sulle infrastrutture autostradali e la loro manutenzione, e che in questo ruolo mai ha espresso rilievi al concessionario?

Per tutti questi motivi, S.d.P, di fronte alla formalizzazione di un atto che non esita a definire un sopruso, ha deciso di difendere in tutte le sedi il proprio buon nome e gli interessi legittimi che rappresenta, che sono quelli di un gruppo italiano che garantisce lavoro a 1700 dipendenti e produce ricchezza pari all’8% del pil della regione Abruzzo.

Gianluca Colace




UN NUOVO PATTO SOCIALE per la crescita

Si sono aperti a Città Sant’Angelo i lavori dell’XI Congresso regionale con la relazione di Lombardo, l’intervento di Marsilio e quello del commissario per la zona economica speciale

Città Sant’Angelo, 7 luglio 2022. Un nuovo patto per l’Abruzzo, perché tutti possano contribuire al rilancio della nostra regione. È quanto ha chiesto Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo, nel corso della relazione che ha aperto oggi pomeriggio l’XI Congresso regionale. Una prima giornata intensa, che ha visto la partecipazione tra gli altri anche del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e del professor Mauro Miccio, commissario della Zes, la zona economica speciale.

“L’Abruzzo – ha detto Lombardo – è la regione, ad oggi, più attiva tra quelle del Mezzogiorno nell’export, con punte del 65 per cento delle merci in uscita solo nella provincia di Chieti, dove la presenza dei grandi gruppi industriali di livello internazionale contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di tale obiettivo. Tuttavia, il 90 per cento del nostro apparato produttivo ha una forma societaria elementare, il 7,5 per cento delle strutture societarie è rappresentato da società di capitali, l’80 per cento da società individuali e il 12,5 per cento da società di persone. Dato straordinario invece è quello relativo alle aziende in rosa, dirette da donne abruzzesi, esse sono 30.470 pari al 25,71 per cento, contro una media nazionale che si attesta al 20 per cento. La Lombardia è al 18 per cento. Possiamo dire, quindi, che l’Abruzzo continua ad essere una regione a forte vocazione industriale: mentre nel Mezzogiorno d’Italia l’industria incide del 9 per cento nella costruzione del pil regionale, in Abruzzo esso incide per il 26 per cento”.

Per consolidare tutto questo, il segretario ha rimarcato la necessità di raggiungere tre obiettivi: “Consentire al territorio di essere sempre più competitivo e in grado di ottenere nuovi investimenti; saper rispondere alle sempre nuove esigenze infrastrutturali, digitali, logistiche, energetiche che consentono di favorire il radicamento e lo sviluppo del nostro apparato industriale evitando le fughe e l’abbandono; favorire la crescita dimensionale, innovativa, digitale, ambientale delle nostre Pmi e del nostro tessuto produttivo dell’artigianato, con agevolazioni al credito e una efficace “rete della conoscenza” la quale consenta di dare a questi settori qualità e sviluppo”.

Note dolenti, poi, sul fronte occupazione: “Tra il quarto trimestre del 2021 e il primo del 2022 il numero di occupati nei settori produttivi abruzzesi ha registrato una flessione di ben 28 mila unità. In termini percentuali la flessione è stata del 5,5 per cento, rispetto a quella nazionale che è stata dello 0,8 per cento. In particolare, abbiamo perso 2000 occupati nell’industria, 11.000 nel commercio, ristorazione e alberghi e 17.000 nei servizi, abbiamo recuperato leggermente nei comparti dell’agricoltura e dell’edilizia dove abbiamo avuto un incremento di 1000 addetti in entrambe i settori. Tale flessione fa registrare il peggior risultato a livello nazionale. Rispetto a ciò ne consegue che oggi più che mai il tema del sostegno ai livelli occupazionali regionali diventa una delle maggiori priorità per il quadro istituzionale regionale”.

Per quanto riguarda, poi, le strategie da attuare, Lombardo ha rimarcato che la Uil Abruzzo apprezza “il lavoro che il commissario del governo, professor Miccio, porta avanti sulla Zes. La nostra organizzazione sindacale ha sempre visto lo sviluppo della Zes come parte integrante di un progetto più ampio e di crescita dell’intero Abruzzo. La Zes è legata in modo indissolubile alla richiesta di inserimento dell’Abruzzo nei due corridoi europei Ten-T”. Particolarmente importante, poi, il rilancio delle infrastrutture è “velocizzare gli investimenti per ammodernare e mettere in sicurezza le nostre infrastrutture viarie a partire dalle autostrade A24, A25, A14. Bisogna mettere a terra velocemente gli 87 milioni di euro del masterplan per rendere il porto di Ortona fruibile anche dalle navi ad Alta capacità di trasporto delle merci e dei passeggeri, far quindi diventare veramente il porto di Ortona il porto regionale di riferimento”.

Incisivo il passaggio sulla sanità regionale: “Da tempo immemore il sindacato confederale abruzzese sostiene che sulla sanità regionale dobbiamo cambiare registro. La sanità in Abruzzo ha bisogno di una nuova stagione programmatica, basata su una progettazione condivisa, su una maggiore attenzione e su risorse maggiori. Servono risorse per le strutture, serve soprattutto personale. Dobbiamo avere la capacità di invertire la rotta, è necessario, rendere le strutture ospedaliere tecnologicamente avanzate, ma la vera sfida da vincere è rappresentata dal potenziamento della prevenzione e dalla crescita della rete territoriale di assistenza. Noi pensiamo ad un livello sanitario territoriale in grado di erogare assistenza sociosanitaria di prossimità, riorganizzando le cure a partire da quelle primarie, mettendo in essere una vera integrazione tra le professionalità dei medici di base con le altre professioni sanitarie. Non smetteremo mai di chiedere all’assessore al ramo un urgente piano di assunzioni, ricordando che mancano all’appello circa 2500 nuove assunzioni in sanità in Abruzzo”.

Altrettanto importante il richiamo all’unità sindacale: Sono abituato a dire sempre con schiettezza e onestà intellettuale quello che penso, e quello che sta accadendo da qualche tempo ai rapporti fra le nostre confederazioni non mi piace; i conflitti tra le nostre associazioni non portano bene al mondo del lavoro”. L’ambizione della Uil Abruzzo è di fatto “quella di stimolare un dibattito con L’Abruzzo istituzionale, l’Abruzzo politico, l’Abruzzo sociale, l’Abruzzo economico, l’Abruzzo intellettuale e della conoscenza per far nascere una nuova cultura che elevi il sentimento di appartenenza ad una unica comunità regionale che ponga  al centro il bene comune della nostra terra d’Abruzzo, insomma lavoriamo tutti insieme per un nuovo patto per l’Abruzzo!”.

Infine, la Uil di Lombardo è in buona salute: “In questo ultimo quadriennio, lo dico con una punta di orgoglio, abbiamo sfondato il tetto dei 55 mila iscritti. Le ultime elezioni per il rinnovo del pubblico impiego hanno registrato un’altissima partecipazione democratica dei lavoratori al voto, attestandosi a oltre l’85 per cento degli addetti che si è recata a votare. Le nostre liste dalle Asl agli enti locali, dalle amministrazioni centrali dello stato alla scuola e all’università, hanno avuto un grande successo elettorale. Un esempio su tutti, la Uil è il primo sindacato nella sanità pubblica regionale”.

Da parte sua, il governatore Marco Marsilio, ha ribadito gli impegni della Regione in tutti i campi, specificando che “è più facile reperire fondi che realizzare progetti”. Il commissario alla zes, Mauro Miccio, ha colto invece la palla al balzo e ha proposto ai sindacati e alle imprese di lavorare insieme: “Solo insieme possiamo fare strada. Per questo, intendo coinvolgere Uil, Cisl e Cgil e Confindustria nel comitato di coordinamento della Zes”. Un coinvolgimento ancora più importante oggi visto che “ci sono davvero moltissimi fondi da spendere, ma manca una capacità progettuale. Tutti insieme allora dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi che tutti si aspettano”.

Piergiorgio Greco




SANITÀ ABRUZZO ALLO SBANDO Cgil diffida Regione e Asl

Pronto soccorso al collasso, reparti accorpati, carenza nelle cure, mancanza di personale: sono solo alcune delle criticità, riguardanti la sanità abruzzese, su cui si soffermano la Cgil Abruzzo Molise, la Fp Cgil Abruzzo Molise e la Fp Cgil Medici e Dirigenti sanitari, che stamani hanno inviato una formale diffida all’assessorato regionale e ai direttori generali delle quattro Asl abruzzesi.

Pescara, 7 luglio 2022. Nel corso di una conferenza stampa, i segretari delle tre sigle, Carmine Ranieri (Cgil Abruzzo Molise), Paola Puglielli (Fp Cgil) e Maria Piccone (Fp Cgil Medici e Dirigenti sanitari), hanno denunciato la difficilissima situazione in cui si trova la sanità abruzzese, “strangolata dalle carenze di personale che, in assenza di dati certi circa i Piani del Fabbisogno ed in concomitanza con le ferie estive, determina carenze nelle cure e accorpamento di reparti”.

Nella diffida inviata ad assessorato ed Asl, le tre sigle denunciano “l’attuale situazione dei Pronto soccorso abruzzesi, nei quali si adottano, nella tardiva ricerca di soluzioni anche per le criticità estive, procedure che di fatto sviliscono la professionalità degli operatori senza risolvere i problemi. La situazione è tale – sottolineano Ranieri, Puglielli e Piccone – che non si riesce neppure a garantire una adeguata risposta ai bisogni dell’utenza”.

I segretari denunciano, inoltre, “la grave situazione delle liste di attesa che, al pari delle attese nei Pronto soccorso, sviliscono il nostro servizio sanitario regionale: di fatto viene meno il diritto costituzionale ad essere curati”.

“La Giunta Regionale – affermano Ranieri, Puglielli e Piccone – affronti seriamente il tema del rafforzamento della rete territoriale e della riorganizzazione di quella ospedaliera. L’acuirsi della situazione di emergenza nei presidi, con annunciate chiusure di Unità Operative, a cui si fa fronte con spostamento e turni aggiuntivi del personale, determina il peggioramento non solo delle condizioni di lavoro, ma anche dei servizi offerti alla cittadinanza. Tutto questo mentre continuano le bocciature della Regione Abruzzo sul tavolo nazionale di monitoraggio e aumenta la mobilità passiva extra regionale. Tradotto, vuol dire che i cittadini abruzzesi vanno a curarsi fuori regione”.

“Dopo due anni che chiediamo di sapere con quali dotazioni organiche vengono programmate le future reti ospedaliere e territoriali – dicono ancora i segretari – la Regione Abruzzo sceglie di non sottoscrivere nessun accordo quadro con le organizzazioni sindacali su tutte le possibili forme di superamento del precariato previste nella legge di Bilancio e, al contempo, ne modifica i principi generali prevedendo deroghe che rischiano non solo di generare paradossali effetti per lavoratrici e lavoratori precari della sanità, ma anche e soprattutto il prodursi di numerosi ricorsi ed il conseguente rallentamento delle attività di reclutamento. È ora di cambiare passo – concludono Ranieri, Puglielli e Piccone – i cittadini abruzzesi non possono attendere oltre”.




PREMIATA A ROMA giovane allevatrice abruzzese

Anna Bilanzola Custode del Gran Sasso

Pietracamela, 7 luglio 2022. C’è anche una giovane abruzzese tra i cinque imprenditori agricoli premiati a Roma, nell’auditorium Parco della Musica, nell’ambito della cerimonia per il Piccolo Comune Amico, promosso dal Codacons e rivolto ai Comuni sotto 5000 mila abitanti che hanno partecipato in varie categorie, tra cui la categoria “Agroalimentare”.

Quest’anno, per la prima volta, è stata consegnata, in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa, la menzione speciale di Giovane Imprenditore Agricolo agli agricoltori che operano nei piccoli Comuni italiani, contribuendo ad arricchire il valore agricolo del Comune stesso e del territorio circostante.

Tra i cinque selezionati, il premio è andato anche ad Anna Bilanzola, della società agricola Tre punto Zero che, a soli 22 anni, nella sua azienda, alleva oltre 200 ovini, dai quali ricava il latte per la produzione di formaggi; chiudendo l’intero ciclo produttivo nel piccolo paese di Pietracamela sul Gran Sasso.

A caratterizzare l’attività aziendale è anche l’antica tradizione della transumanza verticale con cui Anna e le sue sorelle Grazia ed Emma conducono le greggi dalla montagna al mare.

“Come Anna sono tanti i giovani e le giovani che scelgono l’agricoltura – dice Coldiretti Abruzzo – un segnale di speranza e di ottimismo soprattutto in relazione all’allevamento, settore particolarmente segnato e penalizzato negli ultimi anni da Covid e cambiamento climatico. La presenza di giovani in piccoli comuni, spesso svantaggiati, va quindi incentivata e premiata anche per aprire la strada a nuovi insediamenti e a nuovi custodi del territorio”.

Alessandra Fiore




SICCITÀ: nel teatino e nell’aquilano

L’emergenza idrica colpisce 662 artigiani con 1.884 addetti

Studio Confartigianato: reti colabrodo, Chieti maglia nera d’Italia per dispersione

Chieti, 6 luglio 2022. L’emergenza idrica coinvolge in Abruzzo 1.312 imprese artigiane con 4.045 addetti che operano nei comparti manifatturieri con la maggiore intensità di utilizzo dell’acqua. Del totale, 411 imprese sono nel Chietino (1.270 addetti), 251 nell’Aquilano (614 addetti), 356 nel Teramano (1.274 addetti) e 294 nel Pescarese (887 addetti). Una delle criticità principali è la dispersione della risorsa idrica. In tal senso Chieti è maglia nera d’Italia: nel comune si perde il 71,7% dell’acqua immessa in rete. E’ quanto emerge da un approfondimento del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che ha elaborato dati della Confederazione nazionale.

Tra i settori più idro-esigenti Confartigianato indica quello estrattivo, seguito da tessile, petrolchimico, farmaceutico, gomma, materie plastiche, vetro, ceramica, cemento, carta e prodotti in metallo. Notevole l’impatto del deficit idrico sulle piccole imprese.

Non volendosi soffermare solo sull’artigianato, in Abruzzo nel complesso sono 2.467 le imprese colpite dalla crisi idrica, per un totale di 28.814 addetti: 819 imprese sono nel Chietino (11.236 addetti), 413 nell’Aquilano (2.122 addetti), 737 nel Teramano (8.329 addetti) e 498 nel Pescarese (5.128 addetti).

Tra le criticità segnalate da Confartigianato, il calo della produzione idroelettrica nei primi cinque mesi del 2022 e la dispersione della risorsa idrica a causa delle cattive condizioni delle infrastrutture. Tre comuni capoluogo su quattro, in Abruzzo, registrano dati allarmanti e superano la media nazionale (36,2%): in testa c’è Chieti, maglia nera d’Italia, con il 71,7% di dispersione, seguita da Pescara (58,9%, undicesimo posto) e da L’Aquila (50,7%, 25/mo posto). Si salva solo Teramo, in 72/ma posizione con il 28,6%. Le perdite superano i cento metri cubi al giorno per chilometro di rete a Chieti e a Pescara; all’Aquila la dispersione va dai 25 ai 39 metri cubi al giorno per chilometro di rete.

“Le imprese, già messe a durissima prova dalla pandemia prima e dalla guerra dopo, con tutto ciò che ne è conseguito in termini di aumento dei costi dell’energia e delle materie prime – affermano il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo, e il direttore generale Daniele Giangiulli – devono ora fare i conti anche con i danni derivanti dall’emergenza idrica. I numeri parlano chiaro: ci troviamo di fronte a reti colabrodo. I dati fotografano l’inadeguatezza del sistema idrico abruzzese, che di efficiente ha ben poco, nonostante i costi alti sostenuti da utenti e imprese. I cittadini, gli artigiani e il sistema produttivo abruzzese, al contrario, meritano un sistema idrico efficiente e moderno”.




TAGLIO DEI PINI a Via Monte  Bove

Il Co.n.al.pa.: In questa città l’ombra degli alberi non ha alcun valore

Pescara, 6 luglio 2022. A Pescara, in Via Monte Bove, sono stati tagliati tutti i pini presenti trasformando radicalmente il paesaggio urbano che si ritrova brullo, assolato e privo di ombra, oltretutto in giornate caldissime come quelle che stiamo vivendo.

Per la sezione pescarese del Co.n.al.pa. è l’ennesimo attacco al patrimonio arboreo cittadino: “A seguito delle segnalazioni dei cittadini, rimaniamo sconcertati di fronte a questo taglio di alberi in Via Monte Bove. Nella nostra città l’ombra degli alberi non ha alcun valore. Dopo alberi secchi, morenti e dimenticati, ora ci tocca assistere anche al taglio di alberi in piena canicola estiva, esponendo palazzi e cittadini a un solleone spietato e a temperature proibitive. Si continua a subire la poca attenzione verso il verde cittadino e la poca conoscenza dei servizi ecosistemici degli alberi, fondamentali per il miglioramento degli spazi urbani.”

“In una estate come quella che stiamo vivendo, con temperature decisamente elevate, mantenere una copertura arborea all’interno delle vie cittadine è una salvezza per tutti.”, spiega l’associazione, “La vegetazione arborea impedisce l’eccessivo riscaldamento delle superfici solide degli edifici e delle strade. Le chiome, attraverso il fogliame, creano una formidabile schermatura contro la canicola: la temperatura può abbassarsi di 2-3°C , impedendo i molteplici disagi derivanti dal caldo torrido.”

“Tagliare quei pini in un periodo di forte canicola estiva, qualunque sia stata la motivazione, non ha alcun senso.” continua l’associazione, “Ricordiamo ancora una volta l’Isola di Calore Urbana e i suoi effetti negativi sulla salute umana. Recentemente Pescara è stata tra le città più calde d’Italia. Gli alberi sono gli unici esseri viventi in grado di combattere l’isola di calore cittadina. Nella nostra città abbiamo bisogno di tanto verde, di qualità e ben gestito, in grado produrre servizi ecosistemici per tutti.”

“L’ombra degli alberi è un dono prezioso che, purtroppo, si comprende solo quando non c’è più.” conclude l’associazione.




CACCIA AL CINGHIALE nelle ore notturne

L’Italcaccia contro il nuovo disciplinare

Gabriele Ermesino: l’attività venatoria come imposto dalla Regione va sospesa

Pescara, 6 luglio 2022. Da pochi giorni la Regione Abruzzo, attraverso una modifica al nuovo disciplinare ha introdotto la possibilità del prolungamento dell’orario di prelievo dei cinghiali fino alle ore 24, con il ricorso a strumenti per il miglioramento della visione notturna, come visori a infrarossi, visori termici, torce e fari e, per la prima volta in Abruzzo, l’utilizzo dell’arco, che risulta una tecnica a bassa invasività e un’alternativa valida laddove l’utilizzo di un’arma da fuoco può risultare inopportuno per via del disturbo.

“L’atto emanato dalla Regione potrebbe ritenersi illegittimo in quanto in pieno contrasto con la legge nazionale 157/92 che vieta espressamente l’esercizio dell’attività venatoria nelle ore notturne soprattutto con l’uso di strumentazione non contemplata (visori infrarossi, torce, fari ecc..) e prevista nella legge stessa”.  A dirlo, senza giri di parole, è Gabriele Ermesino, presidente provinciale della sezione di Pescara dell’Italcaccia.

“In merito alle autorizzazioni concesse all’utilizzo delle armi rigate per il controllo/ caccia/abbattimenti selettivi ecc. delle popolazioni di ungulati in pianura o terreni collinari densamente abitati e coltivati – prosegue Ermesino – ci si chiede se in territorio pianeggiante, il tiro con armi rigate può anche avvenire in condizioni sicure: visibilità di tutto lo spazio percorso dalla traiettoria e con zona di impatto finale in forte declivio, comunque ampiamente visibile , al contrario lo stesso tiro in zone densamente coltivate inframezzate da zone cespugliate, con coltivi ad altezza d’uomo (ad es. granturco , vigneti noccioleti o frutteti a spalliera) percorse da strade comunali ma anche provinciali e statali, costituisce ad avviso dello scrivente un forte azzardo con estremo pericolo per la vita umana”.

“La legge prescrive – aggiunge il presidente della sezione di Pescara – che per l’uso delle armi da caccia si debba considerare come indispensabile un raggio d’azione sicuro di una volta e mezzo la gittata massima del binomio arma munizione impiegata”.

“Pertanto – sollecita il massimo rappresentante dell’associazione venatoria provinciale – l’Italcaccia provinciale, chiede che, con i poteri di pubblica sicurezza, si vieti la caccia con armi rigate e arco in tutte le aree di pianura o collinari soprattutto nelle ore notturne”.

“Altro aspetto da non tralasciare – puntualizza Ermesino – è che attualmente il cinghiale è in piena riproduzione e allattamento dei cuccioli pertanto va, rispettato e tutelato come ogni altra specie cacciabile.

Il controllo degli ungulati può essere tranquillamente risolto in molteplici altre soluzioni che, sicuramente non arrecano pericolo all’incolumità pubblica e soprattutto non arrecano pericoli ai singoli imprenditori agricoli che nelle ore notturne, molte volte, sono impegnati nel lavoro dei campi.

A fronte di una netta diminuzione degli agenti preposti alla vigilanza venatoria, la possibilità di caccia durante le ore notturne porterà ad un aumento esponenziale del bracconaggio e del disturbo della fauna selvatica (non ungulati) che solitamente nelle ore notturne escono per cibarsi.

Un provvedimento quello adottato dalla regione Abruzzo – chiosa Ermesino – che già fa storcere il naso ai tecnici e allo stesso mondo venatorio, il quale ormai da diversi decenni è stanco di sopportare i continui disallineamenti con la legge nazionale 157/92”.




SCOMPARSO FRANCESCO GIANNINI il cavatore transumante

Grande esperto delle tradizioni abruzzesi

Chieti, 5 luglio 2022. É venuto a mancare all’età di 77 anni l’amico Francesco Giannini, uno dei più grandi esperti di questo inizio del Terzo Millennio delle tradizioni popolari abruzzesi.  

Francesco Giannini, soprannominato il cavatore transumante, parlava fluentemente il tedesco, poiché aveva girato da giovane il centro e l’Europa settentrionale in bicicletta; era il presidente dell’Arca (Associazione Regionale Cavatori Abruzzesi), studioso della Transumanza, aveva creato l’associazione degli zampognari abruzzesi, conosceva praticamente ogni curiosità e particolarità di ogni luogo storico, natural8uuu7 ancestrale, esoterico d’Abruzzo.

Di recente si era scagliato contro l’omologazione culturale della Globalizzazione e contro la tecnocrazia che diceva alienava gli uomini dalla loro umanità. 

Si definì provocatoriamente un “,Barbone di Stato” non tagliandosi la barba per lungo tempo, quando a causa della burocrazia italiana vide economicamente penalizzata la sua azienda. 

Lo avevo incontrato a Bolognano (Pe) al consueto  incontro annuale col gruppo dei botanici tedeschi di Hildesheim, guidati dal corrisponde consolare, il Cav. Enzo Iacovozzi, originario di un paese del vastese, Palmoli (Ch), partito da Chieti con la famiglia in Germania alla fine degli anni Sessanta. 

In quella occasione, mi aveva parlato brevemente dei suoi problemi di salute, ma era felice di stare insieme a tanti amici e lo avevo elogiato pubblicamente per le sue qualità, immortalandolo in una foto in compagnia, sperando che quella non fosse l’ultima volta che ci saremmo visti.

Ma, purtroppo, è arrivata la tragica notizia che tutti i suoi amici, conoscenti e gli amanti delle tradizioni popolari abruzzesi non avrebbero mai voluto sapere.

Chieti e l’Abruzzo perdono una grande mente libera e pensante che avevo anche inserito nel mio libro “Gli Antichi Mestieri d’Abruzzo”, dove aveva parlato del mestiere del cavatore. 

Caro Francesco, non temere, la tua eredità culturale non andrà persa , conserveremo la memoria dell’identità storica della nostra terra degli Avi, continuando a batterci contro l’omologazione culturale che cancella le memorie identitarie collettive. 

Cristiano Vignali

Presidente di Abruzzo Tourism  




IL FESTIVAL Alice nel paese del teatro

Torna quest’estate dal 5 al 12 agosto

Pescasseroli, 5 luglio 2022. Torna il FESTIVAL Alice nel paese del teatro, il festival di teatro per ragazzi promosso dal Comune di Pescasseroli e dalla Pro Loco di Pescasseroli in collaborazione con la Cooperativa Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo e il sostegno della Regione Abruzzo e del FUS del Mibact. L’appuntamento sarà una delle tappe del Festival Internazionale “Marameo che quest’anno coinvolgerà, oltre Pescasseroli, anche il Lazio, la Puglia, la Calabria …

il FESTIVAL “Alice nel paese del teatro” è un Festival di spettacoli e laboratori teatrali per ragazzi Pescasseroli 5 – 12 agosto Progetto di Teatro per l’infanzia e la gioventù Il progetto nasce per promuovere un’intensa e significativa attività di programmazione di spettacoli teatrali di qualità e laboratori rivolti al mondo dell’infanzia e della gioventù .Un Festival Estivo come fucina di attività espressiva degli artisti tesa anche alla riqualificazione e animazione del centro storico di Pescasseroli. Un evento fatto di tanti eventi che si rincorrono e si intrecciano sul filo della magia dello spettacolo, del sogno, del ritrovare sé stessi per perdersi in un mare di emozioni e sensazioni come fa “Alice in un affascinante viaggio nel paese del teatro”.

“Alice nel paese del teatro” vuole essere l’occasione per scoprire come tutti noi somigliamo a quella bambina speciale che è speciale perché è un po’ come tutti noi… che ha imparato a diventare piccola e grande, che ha imparato ad accettare la sua trasformazione, che ha conosciuto la sua innocenza attraverso l’esperienza, che ha incontrato personaggi incredibili che le hanno fatto scoprire sé stessa. Laboratori, spettacoli, racconti, giochi, danze, canti sono gli elementi che compongono il girotondo in cui saranno coinvolti i bambini e adulti.

Accanto alla visione degli spettacoli consideriamo comunque fondamentale un coinvolgimento più diretto e partecipe dei ragazzi. Presentiamo quindi anche una proposta di Laboratori Teatrali con l’intento di avvicinare i ragazzi interessati alle specifiche tecniche del linguaggio teatrale, ai codici e ai simboli di un’arte che affonda le sue radici nella storia dell’uomo.

Il filo conduttore del FESTIVAL “Alice nel paese del teatro” a Pescasseroli, sarà è lo spettacolo teatrale per ragazzi come strumento di crescita e di sviluppo della creatività che deriva dal rapporto tra gli artisti delle compagnie teatrali, il giovane pubblico e gli adulti, genitori o educatori. Per questo abbiamo voluto presentare un progetto in cui le compagnie, presentino anche linguaggi diversi: il teatro di figura, il teatro musicale, l’utilizzo di oggetti e di tecniche diverse; permettendo così al pubblico di incontrare spettacoli di diverse poetiche e gusti, di punti di vista diversi riguardo le pedagogie teatrali, attraverso la visione degli spettacoli si vuole stimolare il senso critico e la conoscenza nei confronti di ciò che la società esprime e trasmette. Gli spettacoli proposti saranno produzioni di Compagnie del settore, provenienti da tutta Italia, realizzando un confronto trasversale tra metodologie già sperimentate ed altre di recente ideazione.

Una componente fondamentale del Festival sarà rappresentata dai LABORATORI

Laboratorio di Arti Sceniche: “ALICE” E- STATE IN SCENA sarà un Laboratorio Teatrale estivo a cura degli animatori dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione della cooperativa Fantacadabra. Il laboratorio teatrale “ALICE ESTATE IN SCENA” sarà aperto a tutti coloro che desiderano un primo approccio al mondo della recitazione o che siano semplicemente curiosi di imparare cosa significa stare sulla scena per favorire la creatività, l’autostima individuale, aumentare la consapevolezza delle proprie qualità motorie, gestuali, relazionali, sviluppare la fantasia incentivando gli aspetti ludici legati agli strumenti dell’espressività, sviluppare l’ascolto. Un laboratorio estivo per scoprire, conoscere e vivere il teatro in tutti i suoi aspetti partendo dal gioco per diventare attori, scenografi, autori e costumisti, scoprendo questo mondo sia sul palco che dietro le quinte.

Il laboratorio sarà articolato su FASCIA DI ETÀ e si terrà tutti i giorni dal 5 al 11 agosto dalle ore 15.30 alle 17.30. E infine, il 12 agosto alle ore 11 “CIRCO MATTO – Bambini in Festa”. Al termine dei laboratori, i gruppi di ragazzi coinvolti, faranno confluire tutto il loro lavoro all’interno di un unico evento non solo teatrale da allestire all’interno del centro storico. Sarà uno spazio espressivo in cui giocare con il corpo e la voce, cercare il personaggio teatrale e dargli vita attraverso il “faccio finta che…”, affinare la percezione attraverso le attività sensoriali, stimolare l’ascolto attivo attraverso la fiaba e il racconto e tanto altro ancora… Una festa teatrale, in cui i ragazzi coinvolti nel laboratorio presenteranno le loro produzioni spettacolari e artistiche, una festa, dove predisporre spazi attrezzati per mostre e installazioni, dove incontrarsi e stare insieme, bambini e adulti, nel segno della creatività. Bambini in Festa sarà anche l’occasione per sperimentare, a cura della cooperativa FANTACADABRA e dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione uno spazio di esplorazione creativa in cui i bambini, giocando, possano contattare le proprie risorse espressive e sperimentarle.

– Un Festival di Teatro all’aperto di teatro. – 6 giorni di programmazione con sei spettacoli e sei letture animate, ogni giorno verranno presentati una lettura animata e uno spettacolo per i ragazzi e le famiglie;

5 AGOSTO ORE 17.00

Compagnia Gli Sbuffi di Castellammare di Stabia

”TOZZABANCONE&FITTIFITTI”

Parata Spettacolo Itinerante

5 AGOSTO ORE 18.30

Compagnia Gli Sbuffi di Castellammare di Stabia

“HANSEL, GRETEL E LA CASA DA MANGIARE”

6 AGOSTO ORE 18.30

Compagnia Fantacadabra

“A CHE ORA ARRIVA L’ARCA DI NOÈ”

7 AGOSTO ORE 18.30

Compagnia Room To Play di Barletta

“LUPO LUPASTRO!”

8 agosto ore 18.30

Compagnia Florian Metateatro di Pescara

“LE MANI DI EFESTO”

9 AGOSTO ORE 18.30

Compagnia Fantacadabra

“FAVOLE AL TELEFONO”

10 AGOSTO ORE 18.30

Compagnia Tieffeu di Perugia

“I SEGRETI DEL BOSCO”

Ovvero “Tu civetta io pipistrello così vicini ma così lontani”




IL CAMMINO DELL’ARTE. Rimettere in moto la cultura e riscoprire luoghi abbandonati

Il progetto di Gabriele Altobelli, in arte GALT-MATERICALART

Alba Fucens, 5 luglio 2022. Una Antologica itinerante è la proposta artistica dell’artista Gabriele Altobelli più conosciuto con il suo logo d’arte GALT-MATERICALART, che offre l’opportunità di riscoprire i luoghi storico-naturalistici abbandonati o poco fruiti, attraverso l’esposizione e le istallazioni di opere d’arte. Il progetto ha la doppia valenza di rimettere in moto il movimento culturale legato all’arte e la riscoperta di luoghi storico-naturalistici abbandonati.

Il territorio che l’artista si propone di riscoprire e rivalorizzare è l’estesa area della provincia dell’Aquila dove tantissimi borghi hanno subito lo spopolamento e di conseguenza l’abbandono per molteplici cause. Terremoti susseguitisi nei secoli, l’abbandono dell’agricoltura e dell’allevamento, la mancanza di lavoro, la totale assenza di servizi, la crisi idrica, l’impossibilità di reti viarie fruibili con mezzi di trasporto agevoli, tutto questo e molte altre cause hanno determinato la desertificazione socioeconomica di una miriade di micro aree antropizzate fin dall’antichità ed ormai da molti lustri lasciate in totale abbandono o in difficili e precarie condizioni di fruibilità.

Il progetto di Gabriele Altobelli vuole rimettere in moto l’industria culturale con l’obiettivo di far comprendere l’importanza di ricorrere al piacere artistico e farne un bene economico e di sviluppo per far rinascere il territorio proponendo un’esperienza che sollevi questioni di metodo per rivitalizzare i territori delegando all’arte ed agli artisti il compito di nuove ed inedite interpretazioni. Di grande successo di pubblico e molto apprezzata è stata la proposta sperimentale dell’artista che ha aperto l’iniziativa il cammino dell’Arte con l’istallazione artistica La Resurrezione, in ferro e pietra, impiantata per quarantottore tra le rovine del Borgo Medioevale di Alba Fucens distrutto dal terremoto nel 1915, che colpì un territorio vastissimo in provincia dell’Aquila.

Gabriele Altobelli ha già nel suo cammino d’arte allestimenti che riescono a trovare spazi ideali dando vita a dialoghi storico-artistici in siti archeologici, siti medioevali, rinascimentali, ambienti religiosi della cristianità come chiese, conventi, abbazie. Sue opere impreziosiscono anche luoghi della contemporaneità come l’opera permanente Metamorfosi di una città visibile in Largo del Popolo a Tagliacozzo. L’Arte deve entrare nella vita di tutti e in tutti i luoghi possibili per darci gli strumenti per riflettere sul percorso dell’Uomo, confrontandoci col passato per un futuro migliore.




L’UNIVERSITÀ DI TERAMO PROTAGONISTA alla conferenza europea

Ingegneria dei tessuti e la medicina rigenerativa

Teramo 4 luglio 2022. Una sessione plenaria della Conferenza Europea 2022 della “Tissue Engineering and Regenerative Medicine International Society (TERMIS)”, che si è conclusa il 1° luglio a Cracovia, è stata dedicata al progetto europeo dell’Università di Teramo dal titolo Perspectives for Future Innovation in Tendon Repair – P4fit (Prospettive per la futura innovazione nella riparazione dei tendini)  con una relazione centrale  tenuta da Barbara Barboni, delegata del rettore per lo sviluppo dell’Alta Formazione in ricerca.

Il tema centrale della Conferenza ha riguardato le “Prospettive e sfide nella medicina rigenerativa” in coerenza con la missione della Società che è leader mondiale nel promuovere l’ingegneria tissutale per migliorare i risultati dei pazienti a livello globale.

“Gli oltre 2000 ricercatori e scienziati che hanno partecipato alla Conferenza dopo due anni di pausa – ha spiegato Barbara Barboni – hanno avuto l’opportunità di ritrovarsi, fare rete, apprendere e condividere idee innovative in un settore in crescita esponenziale, mettendo insieme esperti di biologia cellulare, biomateriali, biofabbricazione, sviluppo di tessuti e organi 3D, metodi numerici e sperimentali e applicazioni cliniche. Sono due i giovani ricercatori dell’Università di Teramo che si sono distinti alla Conferenza. La post doc Maria Rita Citeroni è stata selezionata per una presentazione nella prestigiosa sessione Novel strategies to assess cellular response to biomaterials (Nuove strategie per valutare la risposta cellulare ai biomateriali) avendo così l’opportunità di presentare davanti ad una platea di esperti una tematica di ricerca del nostro Ateneo che mira a identificare il ruolo del GRAPHENE OXIDE, un materiale emergente, nel modulare le proprietà immunomodulatorie delle cellule staminali e renderle così più performanti durante i processi di rigenerazione tessutale”.

“Altrettanto di rilievo – ha proseguito la Barboni –  il riconoscimento ricevuto dal nostro dottorando Adrián Cerveró-Varona che è stato selezionato fra gli oltre 500 poster presentati alla Conferenza e premiato al termine del convegno come secondo miglior poster. Anche in questo caso la tematica si rivolgeva alla comprensione dei meccanismi immunomodulatori delle cellule staminali con la finalità pratica di attivarli artificialmente per produrre medium arricchiti di molecole bioattive da usare nei trattamenti di medicina rigenerativa tendinea”.




ATTIVITÀ ASSISTITA con animali

Avvicinamento al cavallo al Circolo Ippico Cavalieri dell’Antea

Vittorito, 4 luglio 2022. Grazie alla collaborazione tra Circolo Ippico I Cavalieri dell’Antea  di Vittorito, il dr. Giuseppe Angelone e Autismo Abruzzo sarà possibile fruire delle attività con animali e avvicinamento al cavallo.

Un’azione di grande sensibilità da parte del Circolo Ippico che permetterà a tante persone di avvicinarsi ad un mondo poco conosciuto, ricco di stimoli e di esperienze e che certamente aprirà a nuove possibilità di inclusione.

Bambini, ragazzi e adulti autistici della Valle Peligna potranno dunque fruire delle attività proposte dal Dr. Giuseppe Angelone presso il circolo ippico I Cavalieri dell’Antea tutti i venerdì dalle  9:30 alle 17:30 (pausa pranzo 12:30 – 14:30). Tale collaborazione sarà attiva per tutto l’anno in corso.

Le modalità di accesso al Circolo e l’utilizzazione dei servizi saranno comunque sottomessi al rispetto delle regole del Circolo Ippico, inclusi gli eventuali oneri fissi stabiliti dalla struttura.




IL PREMIO MICHETTI RADDOPPIA e si apre al digitale

Al via Figura, figurae. L’immagine delle immagini, 13 artisti in concorso.

Francavilla al Mare,4 luglio 2022. Costantino D’Orazio presidente di giuria. Le opere saranno esposte dal 30 luglio al 25 settembre a Palazzo San Domenico, Francavilla al Mare Francavilla al Mare (CH) – Sono 13 gli artisti italiani in concorso per la settantatreesima edizione del Premio Michetti, dal titolo “Figura, figurae. L’immagine delle immagini”, a cura di Nunzio Giustozzi, in collaborazione con il Museo Barbella di Chieti e con l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. Il Premio Michetti sarà assegnato nel corso dell’inaugurazione in programma il prossimo 30 luglio, alle ore 19, nella sede della Fondazione Michetti, Palazzo San Domenico a Francavilla al Mare. Presidente della Giuria dell’edizione 73 è lo storico dell’arte Costantino D’Orazio, Curatore presso la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali.

Membri della giuria: Angelo Piero Cappello (Direttore del Centro per libro e la lettura), Alessandro Caruso (Vicedirettore The Watcher Post), Lella Mazzoli (Direttore dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino), Cristina Ricciardi (Storica dell’arte dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara), Daniela Simoni (Presidente del Centro Studi Osvaldo Licini) e Andrea Lombardinilo (Presidente della Fondazione Michetti).

Il Premio Michetti è realizzato con il sostegno della Regione Abruzzo e del Comune di Francavilla al Mare.

Questi gli artisti in concorso: Giulio Catelli, Paolo Delle Monache, Roberto De Santis, Monica Ferrando, Giovanni Gasparro, Elena Giustozzi, Matteo Massagrande, Luca Pignatelli, Luigi Spina, Marzio Tamer, Sandro Trotti, Velasco Vitali, Rita Vitali Rosati.

La novità del 2022 è la prima edizione del Premio Digital Michetti, che sarà assegnato dal voto digitale degli appassionati d’arte e degli affezionati del Premio Michetti, che potranno votare le opere in concorso a partire dal 1° agosto 2022, su fondazionemichetti.it. Il Premio sarà assegnato a conclusione della rassegna. Così il curatore del Premio Michetti 2022, Nunzio Giustozzi: “L’obiettivo di quest’anno è tornare alla sacralità della pittura, della scultura, della fotografia, alla viva e vera figurazione, da troppo tempo ingiustamente ai margini del complicato circuito dell’arte contemporanea.

Nel solco di un insospettabile innovatore di linguaggi nella tradizione come Francesco Paolo Michetti, i 13 invitati alla rassegna, alcuni dei nomi più convincenti del panorama artistico italiano, presenteranno un nucleo consistente di opere recenti, inedite o create per l’occasione, a confermare, nel XXI secolo, le infinite possibilità di sperimentare, di interpretare originalmente generi, temi e soggetti classici, di affrontare la natura. Perché, come sosteneva Karl Kraus, in presenza dell’arte la realtà è solo un’illusione ottica. Di qui la scelta del titolo in latino della manifestazione, singolare e plurale nelle sue diverse declinazioni, e del sottotitolo dannunziano: E il Corpus Domini era per tutti noi, cercatori irrequieti di un’arte nuova, il Verbo dipinto; era, nella nostra chiesa, l’immagine delle immagini”.

Il Presidente di giuria, Costantino D’Orazio, ribadisce l’originalità del progetto che ispira l’edizione 73 del Premio: “Spesso si sente dire che la pittura sia morta, travolta dai linguaggi che si servono delle nuove tecnologie: la qualità degli artisti presenti al Premio Michetti dimostra il contrario. La pittura continua ad essere uno degli strumenti più efficaci per esplorare il mondo contemporaneo, le sue contraddizioni e le sue speranze”.

“La nuova edizione del Premio – conclude il Presidente della Fondazione Michetti, Andrea Lombardinilo – si muove nel rispetto della tradizione con artisti di primissimo livello, con la novità del primo Premio Digital Michetti, assegnato con voto digitale. La multiformità delle opere in concorso è un’ulteriore prova dell’impegno della Fondazione Michetti nel suo lungo percorso di valorizzazione del territorio nel contesto regionale e nazionale, nel pieno rispetto della tradizione, e con grande attenzione all’innovazione. Aspetti che Francavilla al Mare e l’Abruzzo incarnano perfettamente”.

FONDAZIONE E PREMIO MICHETTI Costituita nel 1952, sulla scia di successo del Premio Michetti nato nel 1947, la Fondazione Michetti diventa Ente Morale nel 1955. Tra i curatori del Premio Michetti si annoverano Palazzeschi, Angioletti, Apollonio, Bellonzi, D’Amico, Caramel, Daverio. Il Premio coniuga da sempre spinte moderniste e linguaggi della tradizione artistica, in un processo di equilibrio tra valorizzazione della realtà locale e nazionale. Numerose le mostre dedicate a Francesco Paolo Michetti. Ultimo omaggio al Maestro di Francavilla a Roma, con la retrospettiva del 1999 a Palazzo Venezia. Il Museo Michetti (Mumi) di Francavilla al Mare, ospita le cosiddette due tele giganti del maestro, Le serpi e Gli storpi, realizzate intorno al 1900. Il Mumi è ospitato nella sala ipogea posta a fianco di Palazzo San Domenico, storica sede della Fondazione.