O IL MODELLO PESCARA o il modello Barcellona: Decidim!

Barcellona, Al n. 35 di via Pi i Margall, c’è una locandina che annuncia l’inizio dei lavori del nuovo corridoio verde proprio lungo quella via.

Al riguardo l’avviso invita a partecipare a una ennesima sessione informativa, sia in presenza che in remoto, dedicata alla riurbanizzazione (potremmo dire rigenerazione viaria) del carrer de Pi i Margall. Firmato: l’Ajuntament, il Municipio, de Barcelona.

In altri termini, il Comune ha organizzato una lunga serie di incontri in cui ha presentato il progetto, ne ha discusso con i residenti e con i possessori di attività commerciali e stakeholder, ha quindi congiuntamente tratto le conclusioni e definito l’elaborato finale, avendo svolto a monte un percorso partecipato. Ma come hanno fatto?

La risposta alla domanda sta tutta nel titolo della locandina: DECIDIM, intuitivamente traducibile come decidiamo.

Cos’è “DECIDIM”?

È una piattaforma di democrazia partecipativa nata nel 2016 dalla mano del giovane governo comunale di Barcellona.  Il ventaglio di possibilità partecipative su Decidim è ampio e vario: dai processi partecipativi (compresi i bilanci partecipativi e i testi partecipati come le proposte di legge), a consultazioni pubbliche e referendum attraverso l’accesso a un sistema di voto elettronico esterno, a iniziative cittadine come l’iniziativa legislativa popolare (consentendo ai cittadini di presentare proposte e di raccogliere firme a sostegno), fino ad Assemblee e Consigli municipali o settoriali (definizione delle caratteristiche degli organi e della loro composizione attraverso i profili di partecipanti, convocazioni, calendario di riunioni geolocalizzate).

Dunque, i cittadini possono partecipare e interagire in questi spazi utilizzando le funzionalità della piattaforma: fare proposte e dare un parere (voto), commentare e deliberare, monitorare le interazioni, le azioni e i risultati, partecipare a sondaggi, sessioni in e dibattiti aperti con funzionari eletti, esaminare la documentazione prodotta.

Una caratteristica importante di Decidim è permettere di gestire tutti i processi partecipativi del comune in un’unica piattaforma, in una modalità omogenea che rende più facile la partecipazione. Oggi Decidim, oltre che da Barcellona, è utilizzata da altre città Spagnole ed è in fase di test in altre amministrazioni nel mondo.

A Barcellona ci sono 27.010 persone registrate, sono stati aperti 14 processi partecipativi e un’iniziativa cittadina e sono state presentate complessivamente 11.965 proposte, di cui più del 70% sono state adottate come politica pubblica dal comune, il cui controllo e monitoraggio sono attivi e trasparenti.

Una di queste iniziative è la rigenerazione stradale di Via Pi i Margall. Ed ecco il progetto.

La strada, al di là di due marciapiedi già abbastanza ampi, di quasi 5 metri di larghezza, a cantiere aperto è composta di una carreggiata di circa 20 metri, con 4 corsie centrali di marcia in direzioni opposte e parcheggi auto a  spina di pesce su entrambi i lati. Niente piste ciclabili (di cui Barcellona è ricca). Ecco le sezioni riassuntive.

Pi i Margall, c’è scritto, si trasformerà in un asse verde di 600 metri, per dare priorità ai pedoni e alla mobilità sostenibile. Il grafico mostra le sezioni di partenza e di arrivo. Attualmente la sezione stradale è dedicata per il 38% a uso pedonale e il 45% ai mezzi di trasporto (tutti: monopattini, bici, bus, furgoni e soprattutto auto); lo spazio verde ammonta al 15 %. Tra 17 mesi l’uso pedonale sarò portato al 70% , mentre quello veicolare al 30, ma che comprende una corsia bus riservata e anche  una corsia ciclabile mono direzionale in salita. In discesa tutti andranno nella stessa corsia, visto che viene previsto il limite di 30 km/h. Lo spazio verde occuperà l’80% della strada, oltre il 500% in più di quello attuale.

La rigenerazione di Pi i Margall fa parte del nuovo modello stradale dei Superblocchi di Barcellona, esteso a tutta la città, che comprende anche il Piano Natura 2030. In questa nuova configurazione di strade, assume particolare importanza la naturalizzazione , ovvero l’abbondante presenza di vegetazione.

Il nuovo Pi i Margall avrà 142 alberi in più rispetto ad ora , di più di venti specie diverse. La superficie delle aiuole e delle zone arbustive si moltiplica quasi dieci volte e passerà dagli attuali 370 a 3.270 mq. In questo modo l’intera strada sarà ombreggiata all’80%. Allo stesso modo, il suolo avrà un sistema di drenaggio sostenibile che riutilizzerà l’acqua piovana e fornirà agli alberi migliori condizioni di irrigazione e aria. Il progetto prevede la creazione di quattro nuove piazze, allo scopo di dare centralità alla vita di quartiere e al commercio locale. In queste piazze e lungo tutta la strada verranno collocate 42 panchine e 121 sedie e sarà incrementato il numero degli attraversamenti pedonali, da 8 a 14.

Importo dei lavori: 13 ml di euro, per togliere parcheggi e strade e fare spazio ai pedoni, bus, bici e verde. La tentazione di fare il paragone con via Marconi, ma anche con l’area di risulta, e pure con la strada parco, è irrefrenabile e inevitabile.




SOLO PIANO. Maria Gabriella Castiglione in concerto

Società operaia mutuo soccorso in  piazza D’Albenzio, sabato 9 luglio 2022, ore 21

Spoltore, 3 luglio 2022. Ascolteremo un percorso musicale intenso, suggestivo e singolare come lei sa fare da anni coinvolgendo spettatori di tutte le età, interpretando musiche di autori classici come Bach, Chopin, Rachmaninov ai moderni come Piazzolla, Sakamoto, Glass, Nyman, Hisaishi, Tiersen, con una intensità che rapisce l’anima ed il cuore.

Tecnicamente Maria Gabriella, dotata di poliedricità e forza, ma intimamente di rara commozione, quasi a voler conoscere ogni singolo spettatore, percorrendo, attraverso le note vibranti, il cuore di ognuno.

Lei si autodefinisce Artista Indipendente perche fuori da tutte le convenzioni, dalla politica, dai sistemi, ma guidata da uno spirito ribelle ma austero, severo ma anarchico, libera da tutto e tutti.

La sua solitudine interiore l’ha sempre portata a crescere nello studio per cercare di evolversi lontana dalle mode di ogni genere, le sue contraddizioni indicano lo spirito artistico che la contraddistingue da sempre, cavalcando centinaia di palchi da tantissimi anni. Direttore artistico del festival Musicarte nel Parco a Pescara da 25 anni, insegnante infallibile amata dai suoi allievi, riesce a captare ogni momento in ogni nota, seppur di autori di epoche  diverse, ma legati magistralmente da un filo sottile che, solo al termine del concerto lo spettatore sa cogliere, direi un pugno nello stomaco.

Maria Gabriella Castiglione, pluripremiata anche dalla presidenza della repubblica, si esprime anche attraverso la pittura e scrittura, e come lei dice, sceglie l’arte come sopravvivenza e modus vivendi in un mondo ormai disumanizzato in cui molti tradiscono anche mentendo a sé stessi ma la musica è l’unica via per non mentire e ritornare ad amare, perché coinvolge tutti i sensi, la mente e l’evoluzione culturale e umanistica in cui tutti ne abbiamo bisogno. Penso che chi ha modo di conoscerla ed ascoltarla non può dimenticarla mai. È lei: Maria Gabriella Castiglione.

Renato Caldarale




CON ESQUIVE L’ALTA ACROBAZIA racconta le nostre fragilità

Dalla Francia un grande show in anteprima assoluta

Pescara, 3 luglio 2022.Funambolika, festival internazionale del nuovo circo prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, continua il 5 luglio al Teatro d’Annunzio con un appuntamento imperdibile che ancora una volta trasformerà la città di Pescara nella capitale dell’arte più antica e diffusa al mondo, quella del circo.

In anteprima assoluta dalla Francia, arriva infatti la nuova creazione acrobatica che promette di essere il riferimento europeo dei prossimi anni: “Esquive” (dal francese “schivare”), balletto vertiginoso su piattaforme elastiche e pareti oblique, uno spettacolo ipnotico in cui i performer camminano sui muri e si gettano nel vuoto. È un progetto nato durante il lockdown, sul tema del rischio e della caduta, che unisce alta acrobazia, danza contemporanea e musica elettronica. Sostenuto dal Ministero della Cultura Francese, co-prodotto da cinque teatri stabili d’oltralpe, “Esquive” ha accettato l’invito di Funambolika a tenere a Pescara la prima data internazionale, prima ancora di approdare a Parigi. L’idea del progetto è di Gaëtan Levêque, atleta-coreografo che da 25 anni fa del trampolino la propria specialità. Per questo spettacolo ha messo insieme sei acrobati-danzatori fuoriclasse usciti dalle migliori scuole francesi, realizzando una sorprendente macchina scenografica che invaderà l’intero palcoscenico del d’Annunzio, raggiungendo in alcuni momenti un’altezza di dieci metri.

Spiega l’autore francese: «Mettendo in discussione gravità, peso, sospensione e cambiamenti dello stato corporeo, il gesto acrobatico diventa un linguaggio. Ciò traduce le fondamenta intime del circo: l’arte del volo e del rischio, un elogio della fragilità e dell’utopia. “Esquive” è un invito a contemplare il desiderio umano di rialzarsi, a sentire il nostro continuo sforzo di sottrarsi alla caduta».

I sei interpreti in scena saranno Rémi Auzanneau, Hernan Elencwajg, Aris Colangelo,Tanguy Pelayo, Baptiste Petit, Hugo Couturier. Oltre alla regia e alla scenografia di Gaëtan Levêque, la produzione si avvale della coreografia di Sylvain Decure, della creazione musicale di Maxime Delpierre, delle luci di Jérémie Cusenier e dei costumi di Mélinda Mouslim. Lo spettacolo è prodotto dal centro di creazione “Le plus petit cirque du monde (Bagneux)”, in co-produzione con i centri teatrali di Sceaux, Maubeuge, Chalons, Cherbourg, Calais.

«Funambolika è sempre stato un laboratorio, un trampolino di lancio» spiega il fondatore del festival, Raffaele De Ritis; «negli anni abbiamo puntualmente accolto creazioni inusuali da tutto il mondo, ancora sconosciute, che partendo da Pescara sono diventati appuntamenti leggendari a Londra, Sidney, Parigi, Berlino Montreal. Una delle nostre missioni è la scoperta, e con essa stimoliamo la curiosità del pubblico verso territori inesplorati della creazione. Ed è su questa scia anche la scelta di accompagnare nella nascita un progetto creativo e ambizioso come “Esquive”. Il circo resta un linguaggio nel quale la fantasia e l’innovazione non hanno confini».

Al termine dello spettacolo, tornerà anche quest’anno la tradizione del “Funambolika Talk”: dopo i saluti finali, gli artisti rientreranno brevemente in scena per raccontarsi e scambiare con il pubblico domande e curiosità.

Funambolika, giungerà al clou con l’ultimo appuntamento di importanza mondiale: l’8 e il 9 luglio, sempre al Teatro d’Annunzio, andranno in scena le due repliche di quello che è forse il momento più atteso: la quattordicesima edizione del “Gran Gala du Cirque”, che si annuncia favoloso. Lo spettacolo più prestigioso dell’anno raccoglierà le novità da tutto il mondo, tra vincitori di talent show internazionali o vincitori dei massimi concorsi circensi del pianeta.

I biglietti per “Esquive”, che stanno andando a ruba, sono disponibili anche in un convenientissimo carnet in combinazione con il Gran Gala du Cirque.




CON L’AIUTO dei giovani migranti

L’Ente mostra rimette a nuovo il pergolato del Belvedere Santoleri

Guardiagrele, 3 luglio 2022. L’Ente mostra dell’artigianato artistico abruzzese, nell’ambito del programma di iniziative rivolte all’integrazione dei ragazzi extracomunitari ospiti del SAI (il sistema di protezione dei richiedenti asilo) di Guardiagrele, ha risistemato il pergolato del Belvedere Santoleri e ridato splendore alla fontana donata dall’Ente al Comune di Guardiagrele nel 2012, realizzata dall’Artista Polacca Małgorzata Bukowicz. I volenterosi ragazzi stranieri sono stati coordinati dal maestro artigiano Nello Iacovella e dal personale dell’Ente.

L’approccio all’accoglienza proposto nell’ambito dei programmi di accoglienza dei migranti punta ad ottenere un’effettiva emancipazione dal bisogno di ricevere assistenza. Si parla di “accoglienza emancipante” e riguardano tutte le iniziative rivolte all’ospitalità dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale e umanitaria che possano valorizzare le persone e la loro capacità di scelta e di progettazione.

Il presidente Gianfranco Marsibilio fa appello al senso civico di tutti ma avverte che chiunque danneggerà il pergolato del Belvedere sarà facilmente individuato grazie ad un impianto di videosorveglianza. “Vorremmo continuare l’opera di tutela del patrimonio artistico della città – spiega Marsibilio – ma per farlo abbiamo bisogno del sostegno economico degli operatori economici e degli imprenditori della zona”.

Il prossimo progetto di restauro in collaborazione con il Comune di Guardiagrele, già inoltrato alla Sovrintendenza dei beni culturali dell’Abruzzo, riguarderà il cancello della grotta di Andrea Bafile a Bocca di Valle realizzato da Aristodemo Di Sciascio e le preziosissime maioliche di Basilio e Tommaso Cascella.




AFTERIMAGE al Maxxi L’Aquila

A cura di Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini

L’Aquila, 2 Luglio 2022 – Presentata in conferenza stampa Afterimage, la nuova mostra del MAXXI L’Aquila a cura di Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI L’Aquila e di Alessandro Rabottini, co-curatore ospite aperta al pubblico da oggi, 2 luglio 2022 fino al 19 febbraio 2023.

26 gli artisti internazionali coinvolti, appartenenti a differenti generazioni, tra pittura, scultura, fotografia, installazione, video e sperimentazione digitale, in un dialogo tra nuove commissioni, installazioni site specific, opere provenienti dalla Collezione della Fondazione MAXXI e importanti prestiti.

Nove le opere site specific frutto di nuove commissioni: Francesco Arena, Benni Bosetto, June Crespo, Thomas Demand, Oliver Laric, Hana Miletić, Luca Monterastelli, Dahn Vo e Dominique White.

Afterimage è una riflessione per immagini sui temi della memoria e della metamorfosi. Il titolo della mostra fa riferimento all’illusione ottica conosciuta come afterimage (in italiano “immagine residua”), un fenomeno per cui uno stimolo visivo – come il flash della macchina fotografica, ad esempio – produce un’impressione sulla retina che persiste anche dopo il proprio passaggio.

A partire da questa suggestione, la mostra è concepita come un poema visivo che riflette sul

coesistere di permanenza e transitorietà come condizione universale, radicata nella natura stessa dell’esistenza umana e dei nostri corpi, nel destino dei manufatti, dei luoghi, dei significati e delle immagini.

Afterimage incoraggia gli spettatori a esplorare le 15 sale del museo e i suoi passaggi, a stabilire associazioni intuitive e spontanee tra le opere, l’architettura di Palazzo Ardinghelli e la storia di L’Aquila, città che testimonia quotidianamente l’equilibrio tra memoria del passato e impulso alla trasformazione, e che quotidianamente rende manifesto quanto il principio della metamorfosi trattenga ciò che è stato e generi ciò che sarà.

Attraverso un’ampia varietà di media, la mostra include sperimentazioni storiche e contemporanee nei campi della fotografia e del film, interventi installativi, pittura e scultura ed esplora la coesistenza di iconografie frammentate, materiali mutevoli, memorie tattili e corpi in trasformazione.

Afferma Bartolomeo Pietromarchi:“Tre fili si intrecciano in Afterimage: le nuove commissioni e le installazioni site-specific di artisti italiani e internazionali, le opere della collezione della Fondazione MAXXI e le memorie che gli spazi di Palazzo Ardinghelli evocano. La molteplicità degli sguardi che gli artisti in mostra portano ciascuno con sé ci pongono in una relazione vitale con lo spazio espositivo, di cui sono esplorate tanto le sale quanto l’esterno e i passaggi funzionali, nel tentativo di guardare all’architettura come un organismo vivente, un luogo che ha attraversato i secoli e che ora abita il presente con una nuova identità, ovvero quella di museo d’arte contemporanea. Afterimage è un dialogo a più voci tra passato e presente, realtà e suggestione, immaginazione e ricordo. La mostra è nata dalla volontà di riconoscere la specificità de L’Aquila e della sua storia senza trasformare la memoria dell’evento sismico del 2009 in un pretesto narrativo ma, al contrario, di aprire lo sguardo e la riflessione su ciò che sopravvive intorno a noi e che insieme a noi si trasforma”.

Aggiunge Alessandro Rabottini “In Afterimage le immagini e le cose, così come i corpi e le storie, sono colti all’interno di una dinamica di perenne trasformazione. I nostri ricordi e gli spazi che abitiamo, le cose che ci circondano così come i simboli che interpretiamo, sono in costante movimento: mutano all’interno della nostra memoria e nella loro stessa essenza materiale. Per quante cose scompaiono altrettante emergono, e Afterimage è il tentativo poetico di guardare ai momenti di fragilità e di impermanenza che punteggiano le nostre vite, ponendosi in ascolto del senso di potenzialità che essi portano con sé. La mostra è anche un omaggio al contesto che la ospita, un contesto che è tanto spaziale quanto umano, nel desiderio di porre in dialogo tra loro opere che provengono da tempi e luoghi differenti ma che qui possono attivare inediti significati e, speriamo, nuove riflessioni”.

NUCLEI NARRATIVI Concepita come un poema visivo, Afterimage si sviluppa attorno a nuclei tematici non circoscritti alle singole sale, secondo un’idea di allestimento che supera il concetto di “sezioni” a favore di quattro percorsi narrativi che attraversano gli spazi incrociandosi tra loro e suggerendo un’architettura formale e immateriale all’interno dell’architettura fisica del museo.

La prima linea narrativa è dedicata al connubio di “Materie e memoria” ed accoglie opere che esplorano la capacità dei materiali, siano essi durevoli o effimeri, di assorbire e restituire il trascorrere del tempo. Le opere di June Crespo (nuova commissione), Anna Maria Maiolino ed Esther Kläs stabiliscono un dialogo tra materia e corpo, tra la temporalità dei gesti e quella delle forme, mentre le nuove commissioni di Francesco Arena e Luca Monterastelli pongono in relazione il tempo geologico della pietra con la transitorietà del tempo umano. Bronwyn Katz e Dominique White (nuova commissione), infine, trasformano materiali comuni e di recupero, vicini alla quotidianità, per raccontare un presente in continua trasformazione e all’interno del quale elaborare traumi del passato.

Altro nucleo di indagine è quello dedicato alla “immagine mutevole” e muove dalla considerazione che le immagini non esistono solo in quanto messaggi e significati ma che, come noi, esse vivono nel tempo e nello spazio, incarnandosi in supporti e materiali che cambiano secondo un destino quasi biologico. È questa l’idea che possiamo rintracciare nelle opere di Mario Cresci, Paolo Gioli e Luca Maria Patella, tre pionieri della sperimentazione fotografica e filmica che, a partire dagli anni Sessanta, hanno ampliato i confini della rappresentazione, esplorando artisticamente limiti e possibilità della pellicola, dell’obiettivo e dei procedimenti di stampa. A questo versante storico e analogico, fanno eco le sperimentazioni digitali contemporanee che troviamo nelle fisionomie mutanti di Massimo Grimaldi e nell’ambiguità percettiva tra immagine fotografica e supporto con cui l’opera di Elisa Sighicelli accoglie gli spettatori all’inizio del percorso espositivo. Il rapporto tra passato e presente, tra la materialità del reperto archeologico e l’immaterialità dell’informazione digitale, è evocato dalla nuova commissione di Oliver Laric, posta in dialogo con le opere pittoriche di Tala Madani e Mario Schifano in cui corpi e schermi sono sospesi tra evanescenza e bagliore.

“Il corpo dischiuso” è il terzo percorso narrativo, e guarda ai corpi umani e alle loro molteplici identità e forme di rappresentazione. Quelli in mostra sono corpi che reagiscono agli eventi e che insieme a loro cambiano, sia sul piano materiale sia su quello metaforico. Nelle opere di Francis Alÿs e di Frida Orupabo, ad esempio, il corpo si scompone e ricompone di continuo, e dai suoi frammenti nascono nuove narrazioni per immagini. Attraverso un corpo instabile e sospeso, Paloma Varga Weisz esplora le possibilità della scultura figurativa di esprimere una condizione umana sospesa tra caduta e salvezza, mentre He Xiangyu offre l’immagine silenziosa di un’adolescente colto tra la solitudine del presente e l’attesa del futuro. Corpi in costante metamorfosi sono anche quelli di Marisa Merz, in un dialogo tra le forme dell’esperienza interiore e quelle della storia dell’arte. Infine, le iconografie tradizionali –  dalla pittura bizantina a quella cubista – agisce sui corpi e sulle figure nella pittura di Pietro Roccasalva in un gioco di continue incarnazioni.

Il quarto filone narrativo, ovvero “L’architettura interiore” muove dalla riflessione che, al pari delle entità geologiche e delle architetture, anche le immagini si stratificano nel tempo, accumulando significati, memorie e trasformazioni. Afterimage è percorsa da opere in cui l’immagine si fa essa stessa spazio e interagisce profondamente con l’architettura di Palazzo Ardinghelli, di cui sono allestite non solo le sale ma anche l’esterno e il ballatoio. Nelle opere tessili di nuova commissione di Hana Miletić, fotografia e spazio urbano si fondono tra loro in maniera tattile, mentre nella grande sala concepita per l’occasione da Thomas Demand la simulazione digitale e la fotografia creano un’architettura nell’architettura, uno spazio sospeso tra la realtà e le potenzialità dell’immaginazione. L’installazione ambientale di Benni Bosetto (anch’essa una nuova commissione) trasforma antiche memorie legate alla tradizione orafa locale in una fantasmagoria di forme umane, animali e vegetali. L’intervento appositamente ideato da Dahn Vo, invece, stabilisce un rapporto con l’architettura del palazzo che ci induce a riflettere sulla necessità di ripensare la relazione tra natura e cultura. Infine, immagini di spazi abitati si incarnano in diversi materiali, rivelando le qualità tattili dell’immagine fotografica, come nelle opere di Stefano Arienti.

PERCORSO DI MOSTRA Afterimage anima ed esplora ogni spazio di Palazzo Ardinghelli a partire dalla facciata e dall’ingresso. Posta sulla soglia del museo, accoglie il visitatore l’opera site specific realizzata per l’occasione da Francesco Arena, Masso con gli ultimi 5 giorni: un blocco di pietra di oltre cinque tonnellate e attraversato da un carotaggio nel quale, ogni giorno, il personale del museo inserirà un quotidiano, così da creare una costante tensione tra il tempo geologico della pietra, indifferente alle vicende umane, e lo stratificarsi delle notizie quotidiane che incessantemente si susseguono. Superata la corte a esedra, l’opera fotografica stampata su raso Senza titolo (5016) di Elisa Sighicelli sovrasta il maestoso scalone dal sapore borrominiano e ci invita ad addentrarci in un percorso in cui immagini e significati mutano costantemente sotto i nostri occhi.

Acquista piena identità di spazio espositivo il ballatoio ad anello che affaccia sulla corte: qui troviamo Saturniidae, opera site specific di Benni Bosetto che trae ispirazione dall’entomologia e dall’astronomia e che, ispirandosi alla tradizione artigiana abruzzese, evoca con forza il principio della metamorfosi.

Una selezione di scatti della serie Interni mossi, realizzata fra il 1967 e il 1979 da Mario Cresci, i dipinti tragicomici Corner Projection (Dog), Screen Ghost e Ghost sitter dell’artista iraniana Tala Madani e il grande dittico su tela Inventario di Mario Schifano animano le pareti della prima sala del piano nobile, al centro della quale campeggia Sleeping Figure, una nuova commissione di Oliver Laric che ha scansionato, ricreato con tecnologia 3D e moltiplicato una statua romana cui ha ricostruito le sembianze originali precedenti a una manomissione del XIX Secolo.

Nella sala successiva, l’opera site specific Untitled dell’artista danese di origini vietnamite Danh Vo interviene nell’ambiente con una struttura in legno concepita in relazione a un monumentale camino di Palazzo Ardinghelli, e all’interno della quale troviamo fotografie di fiori selvatici del giardino dell’artista accompagnate dai nomi latini delle piante trascritti da suo padre, dando così origine a un dialogo tra l’architettura della natura e lo spazio costruito dall’uomo. Nella stessa sala, l’opera dell’artista Bronwyn Katz Groei Grond, realizzata con lana e reti di materassi trovati a Johannesburg, riflette sul destino della città sudafricana attraverso materiali che trattengono le memorie delle persone che li hanno utilizzati, persone che, a seguito della gentrificazione della città, hanno dovuto lasciare le proprie case. Completano l’allestimento della sala opere della serie Cameron Obscura del 1981 di Paolo Gioli, che guarda all’archeologia della tecnica fotografica per attivare una riflessione sui concetti di traccia e memoria.

Di grande impatto l’installazione ambientale site specific realizzata da Thomas Demand nella Sala della Voliera, composta da un intervento a parete e da una serie di opere fotografiche realizzate nell’archivio dello stilista franco-tunisino Azzedine Alaïa (1935-2017). Nella sala centrale di Palazzo Ardinghelli, Demand mette in scena un dialogo tra simulazione e realtà, tra corpo umano e architettura, tra forme digitali e sagome tattili, secondo l’idea che “tutto sia un modello per qualcosa di più grande che verrà” per citare lo stesso artista.

La relazione tra corpo e architettura è presente anche nelle opere Untitled (Voy, sì) di June Crespo, che esplora le possibilità formali ed espressive di materiali tanto duraturi quanto effimeri, mentre nella stessa sala l’installazione di nuova commissione Fiume buio di Luca Monterastelli crea uno spazio in cui la pietra locale e forme che ricordano reperti archeologici paiono misteriosamente riposare.

A seguire, una successione di sale monografiche, a partire da quella dedicata a Pietro Roccasalva: nelle opere Il Traviatore, From Just Married Machine e The Skeleton Key troviamo la tensione fra ascensione e caduta come metafore del desiderio umano di conoscenza, insieme con il tema della continua generazione e rigenerazione delle iconografie. Immediatamente accanto, la scultura di Paloma Varga Weisz Man, Hanging è sospesa tra il ritratto di un uomo reale e la versione a grandezza naturale di un manichino d’artista e, nella precarietà della sua posizione, diventa simbolo di una condizione esistenziale che percorre l’intera mostra. Il percorso prosegue con la profonda e coinvolgente riflessione sulla figura femminile dell’artista norvegese Frida Orupabo che, attraverso le opere Untitled, Labour Ii, Mother and Child I e Angst riattiva materiali fotografici di archivio per decostruire stereotipi razziali e di genere. Da qui si accede sala dedicata alle opere di Francis Alÿs, con la proiezione di diapositive Sleepers II che ritrae uomini e cani randagi ritratti mentre dormono per le strade di Città del Messico, includendo così nella narrazione visiva della città anche coloro che sono spesso ignorati e la cui presenza risulta invisibile. In mostra anche le due poetiche tavolette dell’opera Untitled (Redemption) e i suoi i relativi studi preparatori, in cui scorgiamo due figure umane immerse nell’acqua intente a scrivere ciascuna sulla schiena dell’altra qualcosa che sarà destinato a scomparire presto.

Il tema della relazione tra il corpo, la sua traccia e la sensibilità dei materiali è al centro delle opere Crescendo, BA/// e Bronzato e di Esther Kläs, poste in dialogo con l’enigmatica scultura in ceramica raku dell’artista italo brasiliana Anna Maria Maiolino.

Anche la sala successiva, dedicata a Stefano Arienti, è ispirata ai concetti di traccia e di impressione, questa volta nella memoria retinica e nella relazione tra fotografia e materiali: gli arazzi tessuti a Penne, in provincia di Pescara, della serie Retina traspongono sulla seta memorie di soggiorni dell’artista sul Gran Sasso, in un dialogo tra elaborazione digitale ed eccellenze artigianali locali. L’elaborazione digitale è al centro anche delle opere di Massimo Grimaldi che, con la serie Scarecrows, presenta immagini processate attraverso filtri ed effetti che, sommati fra loro, producono anatomie distorte e figure a mala pena umane, anticipando l’ormai imminente coesistenza tra un’arte umana e un’arte delle macchine.

Da qui ci si imbatte nell’opera site specific di Dominique White Land, Nation-State, Empire, che esplora in modo viscerale il simbolo della bandiera e i suoi significati culturali, storici e politici fino a mostrarne tanto la fragilità quanto la persistenza attraverso l’accumulo e il deterioramento dei materiali scultorei. Il racconto di Afterimage prosegue con la misteriosa scultura di He Xiangy, Asian Boy, in cui il linguaggio della scultura figurativa e iperrealista traduce gli incerti stati d’animo tipici della giovane età, posti qui in dialogo con le altrettanto enigmatiche immagini della serie Fotofinish di Paolo Gioli, in cui calchi di visi transitano in forme naturali.

Da questa sequenza di sale siamo invitati a percorrere gli spazi curvi del ballatoio, che ospitano la serie Materials dell’artista croata Hana Miletić, in cui immagini scattate nelle città di Zagabria e Sisak dopo gli eventi sismici del 2020 sono trasformate in delicate opere tessili: gesti di riparazione spontanei e provvisori diventano così duraturi e tangibili. Ci si avvia dunque verso la fine della mostra attraverso la sala intima e raccolta che ospita l’opera Senza Titolo di Marisa Merz, un dittico che richiama la forma delle pale d’altare e che suggerisce un’osmosi tra pittura e scultura, tra esseri umani ed esseri angelicati, tra l’atto della creazione artistica e la dimensione della maternità. La mostra si conclude quindi con la sala dedicata alla proiezione dell’opera filmica Terra Animata di Luca Maria Patella, un viaggio onirico tra gli elementi naturali e le azioni umane e che prefigura un paesaggio cromatico dall’aspetto alieno.

PUBLIC PROGRAMM Nella giornata del 2 luglio i protagonisti della mostra Afterimage, moderati dai curatori Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini assieme a Fanny Borel dell’Ufficio Curatoriale del MAXXI L’Aquila, incontrano il pubblico del Museo per raccontare le opere esposte nel nuovo allestimento. Dall’interesse sulla capacità dei materiali di assorbire la memoria, sia che si tratti di supporti duraturi che di materiali più effimeri, alle sperimentazioni digitali contemporanee e dunque al rapporto tra passato e presente, tra materialità e immaterialità.

Un incontro per scoprire e comprendere, attraverso lo sguardo degli artisti, come la coesistenza di permanenza e transitorietà, materico e immateriale, rappresentino una condizione universale, radicata nella natura stessa dell’esistenza umana e dei nostri corpi, nel destino dei manufatti, dei luoghi, dei significati e delle immagini.

Il primo, alle ore 12, avrà come protagonisti Luca Monterastelli, Francesco Arena e Massimo Grimaldi in dialogo con Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI L’Aquila. Nel pomeriggio, alle 15 Paloma Varga Weisz, Hana Miletić e June Crespo in conversazione con Alessandro Rabottini e con Fanny Borel.

Elisa Cerasoli




VIA GLI ANIMALI dagli spettacoli circensi

Si al circo, purché faccia a meno degli animali

Roseto degli Abruzzi, 2 luglio 2022. Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi ha sottoscritto un’apposita ordinanza, la n. 60 del 29 giugno 2022, con cui si vieta nel territorio rosetano l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi, uno spettacolo dove non ci sono fruste o cerchi di fuoco da attraversare solo per produrre un ipotetico divertimento, ma è comunque consentito l’attendamento esclusivamente ai circhi che rispettino i requisiti prescritti dalla Commissione CITES istituita presso la Commissione dell’ambiente, con deliberazione del 10.05.2000 “criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti” e successive modifiche ed integrazioni, emessa in ottemperanza alla Legge 07.02 1992 n. 150 e successive modifiche ed integrazioni.

Rispondendo alle crescenti motivazioni che sono dietro al rifiuto, sempre più forte e coerente, della pratica circense con animali, il primo cittadino Mario Nugnes, con il parere favorevole del servizio veterinario della ASL di Teramo, ha emanato una ordinanza con la quale “è fatto divieto di attendamento, nel territorio comunale, dei circhi con esemplari delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni”.

“Oltre al fatto che continuare a consentire la presenza in città di “certi circhi” sarebbe stato in contrasto con la dichiarazione universale sui diritti degli animali proclamata su iniziativa dell’UNESCO – ha dichiarato il Sindaco Mario Nugnes – la cosa sarebbe stata palesemente in contrasto con un punto importante del nostro programma amministrativo nel quale indichiamo Roseto come una città “pet friendly”, pertanto amica degli animali”. Largo quindi ad un programma che privilegi le abilità artistiche, acrobatiche e comiche di equilibristi, trapezisti, giocolieri e clown, capaci di dare vita ad uno show per tutta la famiglia senza lo sfruttamento di poveri animali.

“Voglio che sia ben chiaro che ho firmato l’ordinanza non perché convinto che in tutti i circhi gli animali vengano maltrattati, perché farei “di tutt’erba un fascio” e questo non appartiene né guida il mio agire di amministratore – ha spiegato il Sindaco – ma l’ho fatto perché i tempi sono cambiati, e sono certo, essendo stato anch’io bambino ed essendo padre di tre figlie, che le nuove generazioni siano più propense ad ammirare spettacoli con contenuti artistici piuttosto assistere ad esibizioni di animali costretti a vivere fuori e in contrarietà ai loro rispettivi habitat”.

“Finalmente diamo attuazione a un sentimento comune e molto forte nella nostra città – ha concluso il primo cittadino – infatti nell’ottobre 2020 la passata Amministrazione portò in Consiglio, su proposta di quattro giovani colleghi, un’apposita risoluzione che, anche dall’opposizione, votai convintamente. Peccato che da quel momento questa è rimasta ferma e non ha mai trovato attuazione, noi invece oggi diamo seguito, con questa ordinanza, a una volontà comune a tanti cittadini rosetani che, ne sono certi, apprezzeranno e appoggeranno questa nostra scelta”.




ALLENARSI PER LA SALUTE into the wild

Alla D’Annunzio il prestigioso riconoscimento della Bocconi School of Management

Chieti, 2 luglio 2022. Alla presenza del Ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, il progetto “Allenarsi per la salute into the wild” del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università “Gabriele d’Annunzio” (DMSI) di Chieti-Pescara è stato premiato dalla “SDA Bocconi School of Management” con una menzione speciale, nella sezione sport del premio “Valore pubblico. La pubblica amministrazione che funziona”. Ideato ed attuato sotto la direzione del professor Giorgio Napolitano e coordinato dal dottor Andrea Di Blasio, ricercatore della “d’Annunzio”, il progetto “Allenarsi per la salute into the wild” è stato realizzato in coordinamento con il DMSI della “d’Annunzio” e con l’Ambulatorio di Medicina Integrata, attivato dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti e dal DMSI presso l’ospedale “G. Bernabeo” di Ortona, a completamento e supporto delle attività della Breast Unit.

Il progetto – spiega il dottor Andrea Di Blasio – è nato con lo scopo di trasformare in pratica i risultati della ricerca di base, per supportare la prevenzione primaria, terziaria a quaternaria del tumore mammario anche attraverso l’allenamento in ambiente naturale. Il progetto è in continuo ampliamento e prevede la ricerca degli effetti psicofisici di diverse discipline e di diversi ambienti naturali, nonché la loro mappatura, e la caratterizzazione di quelli che, in Abruzzo, contengono le caratteristiche più importanti per la salute. L’organizzazione di allenamenti supervisionati ed itineranti, nella nostra regione, lo completano. Nell’A.A. 2020/2021, il progetto ha visto l’istituzione e la realizzazione di un corso di perfezionamento, aperto a laureati in “Scienze e Tecniche delle Attività motorie preventive ed adattate”, volto a creare competenze specifiche, nel territorio, per l’allenamento di trattate per tumore mammario. In forza degli effetti positivi psicofisici dell’esercizio fisico in ambiente naturale, il progetto è replicabile anche in altri contesti, come abbiamo parzialmente fatto col progetto “Not Just Walking”, realizzato per le patologie cardiovascolari e dismetaboliche. Un importante ringraziamento – aggiunge il dottor Di Blasio – va all’Ateneo d’Annunzio, al DMSI ed alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti che hanno reso possibile il progetto, nonché ai nostri partner, “Il Bosso Soc. Coop.”, l’Associazione “ISA” e l’Associazione “Amici per la Vita-Onlus”, che lo hanno in parte sostenuto economicamente con il loro contributo incondizionato. Un ringraziamento particolare va ai nostri borsisti universitari, costantemente coinvolti nella raccolta dati, nelle mappature e nella conduzione degli allenamenti: i dottori Teresa Morano, Federica Lancia, Alessandra Di Marco, Gianluca Viscioni e Simone Grosso. Quello ottenuto, infatti, – conclude il dottor Di Blasio – è un riconoscimento importante al lavoro di un’equipe multidisciplinare sostenuto dalle Istituzioni e da qualificate Associazioni del territorio.

Maurizio Adezio




NUOVO RECORD DEL MONDO per diversamente abili

Una nuova importante sfida vinta. Ilenia Colanero è di nuovo sul tetto del mondo dell’apnea mondiale

Lanciano, 1° luglio 2022. Stavolta l’impresa è stata realizzata in una specialità profondamente differente dalle competizioni in piscina, ovvero l’apnea di profondità lungo un cavo guida. Ilenia, atleta dell’Apnea Team Abruzzo, nelle acque antistanti il Comune di Scarlino (GR) ha stabilito il nuovo record del mondo di specialità organizzato da Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) raggiungendo quota -20 mt in 1’20’’, come certificato dai giudici della Cmas.

Nel campo di gara della ‘Solmine deep water area’ la sicurezza è stata garantita da Guardia Costiera, Croce Rossa e Scarlino Diving Center che in sinergia hanno seguito ogni metro del tuffo nel blu della Colanero. Il tutto in collaborazione con Sos Villaggi per bambini Italia e l’Ambito Maremma Toscana Nord.

“Emozioni indescrivibili, questo record è figlio di quello dell’estate scorsa fatto registrare in occasione dei Giochi del Mare di Vasto – spiega Ilenia Colanero – dove il rapporto con l’acqua è diventato parte integrante della mia vita. Vincere la linea di galleggiamento e cercare la profondità con l’utilizzo di un solo arto è stata una sfida gigantesca perché fino a pochi mesi fa la stessa acqua per me era un limite, avendo addirittura paura della profondità.

Grazie al mio gruppo e al lavoro fatto insieme – chiosa l’atleta lancianese – ho superato le mie paure raggiungendo i miei obiettivi con tenacia e lucida follia convincendomi che questo possa essere solo un nuovo passo verso altri traguardi dipinti di blu. Ritorno in Abruzzo ancora più convinta che la disabilità sia unicamente uno ‘stato mentale’ più che un impedimento fisico”.  

E come di consueto ormai, il nuovo primato di Ilenia è stato affiancato dal nuovo record mondiale anche dell’amico Fabrizio Pagani, che, in assetto variabile senza attrezzi, ha raggiunto la profondità di 35 mt in 1’30”.




SISTEMA CULTURA, la possibilità di una nuova consapevolezza ecologica

Ispirati dal filo turchese, installazione artistica di silvana abruzzese

Chieti, 1° luglio 2022. Dopo l’incontro del 29 giugno, dedicato alla Performance >ENOZ-)ZONE( ideata da Cam Lecce e Jörg Grünert del Deposito dei Segni, viaggio attraverso le stagioni della vita con lo speciale stilema del corpo-maschera, gli ultimi due del ciclo di incontri in cui Il filo turchese, installazione artistica di Silvana Abbruzzese, ha rappresentato il senso profondo di una possibilità di introspezione mediante l’arte e di condivisione di stati d’animo, avranno come filo conduttore il Teatro.

Il prossimo 2 luglio dalle ore 19, si terrà Dialoghi sul Teatro e l’ecologia dell’Anima, un incontro con l’attore e regista Edoardo Oliva, a cura del giornalista e docente Americo Carissimo che insieme parleranno di ciò che rimane della forza catartica del teatro come possibilità di guarigione dell’anima, ma anche come strumento politico di critica sociale e crescita di consapevolezza; di un teatro che oggi si rigenera in nuovi spazi come la periferia urbana ed affronta i temi dell’identità culturale, del potere, della seduzione come nell’ultimo lavoro della compagnia Il diavolo a Mosca tratto da Il maestro e Margherita di Bulgakov.

Il 9 luglio alle ore 21:00 sarà dedicato alla rappresentazione Il falò delle vanità. Liberamente ispirato al testo La Commedia delle vanità di Elias Canetti, la rilettura e riscrittura di Giancamillo Marrone portata in scena dai giovani del Laboratorio Actor del Piccolo teatro dello Scalo vuole descrivere un mondo distopico nel quale un governo totalitario stabilisce “per legge” che la vanità è vietata e ogni strumento atto a tenerla in vita, eliminato. Ma non solo. Nella rilettura di Giancamillo Marrone il testo viene riadattato ai giorni d’oggi dove la vanità, attraverso l’uso dei selfie e dei social, imperversa alla grande. Riusciamo ad immaginare un mondo dove tutto ciò dall’oggi al domani diventa vietato? Dove si è obbligati a gettare in un grande falò tutto ciò possa essere oggetto di vanità? Il divieto è sintomo di dittatura? O forse siamo già nella dittatura dei social?

Fino al 10 luglio, finissage della installazione Il filo turchese, auspicio per una nuova umanità, a cura di Francesca Finarelli, con il patrocinio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara e del Comune di Chieti e con il con il contributo di TECNO GLASS, sarà possibile partecipare in prima persona all’opera dell’artista Silvana Abruzzese, lasciando un proprio segno. Tutti sono invitati a partecipare. La mostra continuerà ad essere visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 22. Ingresso gratuito. Info 3358380406.

Zaira Fusco




WELNESS AUTISMO apre il 4 luglio

La nuova struttura dedicata all’autismo

Montorio al Vomano, 30 giugno 2022.  Nella nuova Struttura sono allocati: il Centro diurno semiresidenziale per il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico di minori e adulti e l’Ambulatorio dedicato ai Disturbi dello Spettro Autistico per minori. Il complesso è inserito in uno splendido contesto naturale e può vantare un’equipe multidisciplinare di alto livello costantemente formata sulle tecniche abilitative – riabilitative più aggiornate e innovative Il servizio, gestito dalla Welness Autismo S.r.l., sarà operativo a partire dal prossimo 4 luglio.

La Struttura è situata in Contrada Arola di Montorio al Vomano. Include il Centro Diurno (semiresidenziale) per Adulti e minori e l’Ambulatorio dedicato per i Disturbi dello Spettro Autistico rivolto a minori, accreditati e convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale.

Welness Autismo è inserita in uno splendido contesto verde e può vantare un parco di circa 2.000 mq, in cui è possibile svolgere le attività in ambiente naturale. Realizzata nel massimo rispetto degli standard previsti dalla normativa vigente, offre spazi assistenziali che si caratterizzano per una particolare attenzione nella scelta dei colori e dei materiali tesi a favorire la percezione di comfort e di accoglienza delle persone con autismo, evitando l’acuirsi di situazioni ansiogene caratteristiche del disturbo stesso.

Welness Autismo si avvale di un’equipe multidisciplinare al fine di rispondere efficacemente alle diverse esigenze grazie alla presenza nella sua compagine di differenti figure specializzate quali: Neuropsichiatra Infantile, Psicologi, Logopedisti, Educatori professionali, Neuropsicomotricisti, Fisioterapisti, Terapisti Occupazionali e Operatori specializzati in Arte Terapia (Musicoterapia, Arteterapia, etc.)

Tutti i professionisti partecipano costantemente a corsi di formazione di alta qualità, in modo da essere continuamente aggiornati sugli interventi abilitativi – riabilitativi ritenuti di maggior efficacia dalla comunità scientifica. L’importante progetto è stato realizzato dalla Welness Srl Unipersonale, società che già da anni gestisce a Montorio al Vomano un noto Centro di riabilitazione neuromotoria ex art. 26 Legge 833/78 e fisioterapia, che eroga prestazioni sanitarie sia in regime di convenzione che in forma privata.




LA PIETRA dell’IntegrAzione

Il progetto. Dalla lavorazione della pietra alla botanica

Pennapiedimonte, 30 giugno 2022. Il progetto Pietra dell’IntegrAzione finanziato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali approda concretamente sul territorio di Pennapiedimonte (Ch) e dunque il messaggio inclusivo, educativo, territoriale si sposta nei prossimi giorni sul comune teatino, dove è accolto dal neosindaco Rosalina Di Giorgio.

Dai laboratori in cui gli scultori hanno insegnato tecniche di lavorazione e costruzione di vasi in pietra e che verranno collocati a Pennapiedimonte si passa proprio, in loco, ai laboratori di botanica previsti per il 4 ed il 6 luglio dalle 16 alle 19, il tutto basato su una linea metodologica che collega l’integrazione con la manualità; come spiega il sindaco, “abbiamo partecipato di buon grado a questo progetto in cui ci ha coinvolto Arianna Barbetta Assessore al Turismo per il Comune di Lettomanoppello e si fa promotore di una cultura che noi condividiamo, dedita alla creatività e alla manualità della pietra e si concentra nel territorio del Parco Nazionale della Maiella e dei suoi comuni”.

“Pennapiedimonte accoglie la parte botanica del progetto, nei vasi creati verrà messa della terra e le piante autoctone del Parco – spiega il sindaco; – il nostro comune ha avuto una lunga tradizione di scalpellini, anche molto famosi come per esempio Felice Giuliante, però questa tradizione nel corso del tempo si è persa perché il paese ha subito un forte spopolamento e questi artigiani non hanno avuto eredi. C’è però chi ama ancora questa tradizione e negli ultimi anni si diletta a lavorare la pietra per passione, dopo aver reperito il materiale locale da lavorare – continua il sindaco – siamo lieti di trasformare in realtà questo progetto anche su Pennapiedimonte, i vasi saranno la prova del lavoro svolto, da quel momento tutto il territorio si potrà rendere conto della validità di questo progetto”.

Proprio a Lettomanoppello, Città della Pietra dove la Proloco Tholos si è aggiudicata la realizzazione dell’intero progetto ci sarà l’ultimo appuntamento il 13 luglio dalle 16 alle 19; prezioso si rivela il coinvolgimento di due preziosi Ambiti Sociali, l’ECAD 17 e l’ECAD 13, oltre agli Istituti Superiori del circondario e diverse figure professionali.

Per informazioni, è possibile inviare un’e-mail a pietraintegrazione@gmail.com, oppure contattare la pagina Facebook Pietra dell’IntegrAzione.




ORA TI VEDIAMO. Smettila di abbandonarli

Continua la campagna. Numerosi sopralluoghi con relazioni all’autorità giudiziaria

Teramo, 30 giugno 2022. Numerosi sopralluoghi, anche sulla base delle segnalazioni pervenute con la campagna di comunicazione sociale Ora ti vediamo. Smettila di abbandonarli, su strade provinciali, fossi e scarpate utilizzati come discariche a cielo aperto di rifiuti. Scattate le indagini della Polizia Provinciale che invierà relazioni anche all’autorità giudiziaria.

Fra i luoghi visitati la strada provinciale per Castagneto (comune di Teramo) le provinciali fra i Comuni di Teramo e Torricella, una intersezione sulla Teramo-Mare all’altezza di Sant’Atto che si presenta come una vera e propria discarica a cielo aperto.

“La Provincia sta utilizzando le videotrappole per documentare i comportamenti illeciti e sta redigendo una “mappa” dei luoghi dove andranno posizionate le videotrappole e i cartelli che avvertono i cittadini della videosorveglianza, un elemento che dovrebbe costituire un deterrente – spiega il consigliere delegato all’ambiente e alla Polizia Provinciale, Luca Corona – non è una battaglia che possiamo combattere da soli e anche per questo convocheremo una riunione con tutti i Comuni interessati e le società che si occupano della raccolta e dello smaltimento rifiuti allo scopo di stringere un patto di collaborazione”.

Pina Manente




RIAPRE IL MAXXI L’AQUILA. Intenso programma di eventi

Sabato 2 luglio riapre il MAXXI L’Aquila con le mostre Afterimage e NXT. Venerdì 1° luglio ore 12 conferenza stampa di presentazione. Giovedì 30 giugno alle 18.45 ascolto itinerante in anteprima della Iª puntata del podcast L’Aquila Fenice

L’Aquila, 29 giugno 2022  – Sabato 2 luglio il MAXXI L’Aquila torna ad accogliere i visitatori con la nuova mostra collettiva Afterimage. Curata da Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI L’Aquila e Alessandro Rabottini, curatore ospite, propone un percorso narrativo che include opere di 26 artisti internazionali appartenenti a differenti generazioni e pone in dialogo nuove commissioni concepite per l’occasione con importanti prestiti e con opere della Collezione MAXXI tra pittura, scultura, fotografia, installazione, video e sperimentazione digitale.

Intenso il programma dei giorni di inaugurazione: Venerdì 1° luglio alle 12 nella corte di Palazzo Ardinghelli si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra con i curatori  Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini che, dopo un saluto, guideranno i presenti in una visita in anteprima alla mostra alla presenza di alcuni artisti di Afterimage.

Nella stessa occasione verrà presentata anche la mostra documentaria di NXT che presenta le quattro proposte progettuali sottoposte alla giuria dell’omonimo programma, promosso dalla Fondazione MAXXI con il sostegno e il patrocinio del Comune dell’Aquila, dedicato alla promozione di una giovane generazione di architetti di talento e alla valorizzazione dello spazio pubblico. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 settembre e verrà presentata da Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura.

Verrà presentata anche L’Aquila Fenice, la nuova serie podcast prodotta da Spotify Studios in collaborazione con Chora Media e MAXXI, dedicata all’Aquila e alle vicende della città, dal sisma del 2009 ad oggi con una riflessione sul futuro e sulla sua costante trasformazione, di cui verranno rilasciate le prime due puntate proprio il 1° Luglio su Spotify.  A presentare il progetto sarà Sara Poma, head of branded content di Chora Media.

Il giorno precedente, giovedì 30 giugno dalle 18.45, in anteprima, sarà possibile ascoltare la prima puntata di L’Aquila Fenice durante un evento itinerante guidato dall’autore Alessandro Chiappanuvoli e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti che nelle 6 puntate del podcast condivideranno riflessioni, ricordi e speranze sulla città in metamorfosi. Appuntamento alle 18.45 al MAXXI L’Aquila.

Nella giornata del 2 luglio, invece, giorno di opening, sono in programma due appuntamenti del ciclo Conversazioni d’autore. I protagonisti della mostra Afterimage, moderati dai curatori Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini assieme a Fanny Borel dell’ufficio curatoriale del MAXXI L’Aquila, incontrano il pubblico per raccontare le opere esposte nel nuovo allestimento.

Due momenti per scoprire e comprendere, attraverso lo sguardo degli artisti, come la coesistenza di permanenza e transitorietà, materico e immateriale, rappresentino una condizione universale, radicata nella natura stessa dell’esistenza umana e dei nostri corpi, nel destino dei manufatti, dei luoghi, dei significati e delle immagini.

Il primo dei due incontri si svolgerà alle ore 12 con gli artisti Luca Monterastelli, Francesco Arena e Massimo Grimaldi. Nel pomeriggio, alle 15, sarà la volta di Varga Paloma Weisz, Hana Miletić e June Crespo. Entrambi gli incontri si terranno nella Sala Polifunzionale del Museo con ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Nuovi orari Sabato 2 e domenica 3 luglio, sarà possibile visitare il museo dalle 11 alle 19.

A partire dal mese di luglio e fino a domenica 2 ottobre tante novità per quanto riguarda gli orari di apertura e i prezzi.

Per l’estate, visto il successo fino a qui registrato e per favorire l’accoglienza dei tanti turisti già presenti in città, il museo sarà aperto già dal mercoledì e fino alla domenica secondo il seguente orario: mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 12 alle 20 (ingresso possibile fino a un’ora prima della chiusura, quindi fino alle 19). Il giovedì il museo sarà aperto dalle 16 alle 23 (ultimo ingresso alle 22).

Tariffa Ridotta per i residenti nel Comune dell’Aquila che fino al 2 ottobre avranno diritto all’ingresso con ticket da 5 Euro.




CINEMA E PSICANALISI. Per eccesso o per difetto: ritratti di famiglie

Un progetto ideato e curato dall’associazione ASIPP

Francavilla Al Mare, 29 giugno 2022. L’Auditorium Sirena di Francavilla al Mare si prepara per l’1 e il 2 luglio ad ospitare la seconda edizione di CINEMA E PSICOANALISI Per eccesso o per difetto: ritratti di famiglie, un progetto ideato e curato dall’associazione ASIPP (Associazione per lo Studio e l’Intervento della Psicoterapia Psicoanalitica).

L’ASIPP è un’associazione che si propone finalità culturali, scientifiche e professionali nel campo della psicologia con particolare attenzione alla promozione e la diffusione della cultura psicoanalitica sul territorio abruzzese, facendola anche colloquiare con tutte le forme culturali, dalla letteratura al cinema come in questo caso.

Oltre ad aver organizzato svariate attività clinico-teorico con manifestazioni e convegni, siamo stati promotori del dialogo tra psicoanalisi e letteratura in due edizioni del John Fante Festival e rimanendo nel solco culturale di incontro tra discipline abbiamo organizzato, nell’estate 2019, a Lanciano, la prima rassegna Cinema e Psicoanalisi: vite (non) vissute, evento che ha fatto parte della programmazione LancianoEstate.

Per noi è davvero un piacere essere presenti a Francavilla, città già nota per la ricca offerta culturale e quest’anno ancor di più guidata da un’amministrazione con una bella componente di quote rosa. Era nostro obiettivo portare la manifestazione a Francavilla al Mare già nell’estate 2020, ma purtroppo la pandemia ci ha rallentate, e siamo orgogliose della grande risposta partecipativa, la prima serata è andata sold out a pochi giorni dall’uscita della locandina – afferma la vicepresidente Alessandra Di Giacinto.

CINEMA E PSICOANALISI si inserisce in una già ricca programmazione culturale preesistente, e obiettivo di questa seconda edizione, sarà approfondire i temi, quanto mai attuali, dell’isolamento e della capacità di restare vivi, capacità che consiste non solo nell’affrontare e combattere le pressioni dell’ambiente e i traumi che ne possono derivare, ma anche nel costruire e ricostruire sé stessi lungo tutto il percorso di vita.

In tale ottica, la prima serata vedrà la partecipazione della scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio e verrà proiettato il suo L’arminuta, la seconda serata vedrà la partecipazione della regista Maria Sole Tognazzi e verrà proiettato il suo film documentario Ritratto di mio padre. Dopo la proiezione dei film vi sarà un dibattito aperto, uno spazio di pensiero libero e autentico tra pubblico in sala, registi, psicoanalisti, protagonisti del cinema e intellettuali, un’occasione unica che permetterà di allenare la propria consapevolezza e sondare le proprie emozioni e sensazioni emerse.

Gli ospiti presenti saranno: il dott. Antonio Buonanno (psichiatra, direttore della clinica Le Samadi e membro della Società Psicoanalitica Italiana), il dott. Massimo Di Giannantonio, (psichiatra, presidente della Società di Psichiatria Italiana), la drssa Anatolia Salone (psichiatra psicoanalista SPI), il dott Filippo M. Ferro (psichiatra psicoanalista), la drssa Manuela Fraire (Psicoanalista SPI), la giornalista de La Repubblica Tiziana Lo Porto, il produttore televisivo e cinematografico Riccardo Tozzi e Luca Briasco (editor Minimum Fax). Presenteranno e coordineranno le dr.sse Alessandra Di Giacinto e Daniela Di Sante, rispettivamente Vicepresidente e Presidente ASIPP.

Paola Toro




LA GIOVANE ROVERELLA MASCOTTE del Parco Di Cocco è morta!

Il Co.n.al.pa: il piccolo albero piantato a novembre è stato lasciato all’abbandono, ora è schiacciato dai gazebo

Pescara, 29 giugno 2022. La sezione pescarese del Co.n.al.pa. continua a segnalare le criticità nella gestione dei giovani alberi piantati nella città di Pescara. Decisamente assurda la fine della piccola roverella piantata dai bambini nel Parco Di Cocco lo scorso novembre.

La roverella simbolo di rinascita, mascotte del Parco Di Cocco, è morta dimenticata da tutti uccisa dai gazebo – commenta delusa l’associazione – era il 22 Novembre 2021 quando la giovane pianta è stata messa a dimora nel parco, alla presenza del Vicesindaco Santilli (assessore ai parchi e verde pubblico), dei Carabinieri Forestali e degli studenti della scuola media Antonelli. Tutto questo non solo in occasione dell’annuale festa dell’albero, ma anche per far aderire la città di Pescara all’iniziativa del Ministero della Transizione Ecologica denominata UN ALBERO PER IL FUTURO

Avevano parlato di bella piantina che proteggeremo, albero che donerà ossigeno ed ombra, pianta georeferenziata inserita nel sito del ministero per un bosco diffuso.

Tanti i buoni propositi e le parole spese in una intervista ma il minuscolo albero da quel giorno è stato abbandonato a sé stesso, senza alcuna indicazione e protezione, in un prato dove i bambini giocano a pallone, dove i cani scavano, dove chiunque lo ha calpestato.

Nonostante tutte le difficoltà il piccolo albero, seppur malconcio, sembrava avercela fatta – continua il Co.n.al.pa. – a  maggio del 2022 lo abbiamo dissepolto da un mucchio di terra e sassi, cercando di mettergli attorno gli stessi come aiuola, almeno per far notare a vari passanti che lì c’era una pianta che non doveva essere ulteriormente maltrattata.

Ci eravamo ripromessi di passare in questi giorni per dare un po’ d’acqua al giovane albero che però non si trova più, non perché sia riuscito finalmente a scappare da questa tortura, ma perché è ormai schiacciato e morto sotto il peso dei gazebo montati proprio su quel fazzoletto di terra. Ecco la fine di un essere vivente usato come un pezzo di legno e sacrificato per scopo di inutile propaganda.

Se la cura del verde è questa, non abbiamo futuro – conclude l’associazione.




FESTIVAL DI SQUILIBRI, un evento spettacolare

Entusiasta il sindaco Russo. La prossima edizione sarà ancora più bella

Francavilla al Mare, 28 giugno 2022. “Questa prima edizione è stata ricca di contenuti davvero di valore, non abbiamo mai avuto un evento del genere nel cartellone dell’estate Francavillese ma, stante la risposta del pubblico così calorosa, mancava proprio! Siamo già a lavoro per la prossima edizione che sarà ancor più bella” – e così commenta il Sindaco di Francavilla al Mare (Ch), Luisa Russo, il grande successo di pubblico, ma soprattutto la grande esplosione di emozioni che ha caratterizzato la prima edizione di “SquiLibri – Festival delle Narrazioni” a Francavilla al Mare, un evento che ha soddisfatto il bisogno di “senso di comunità” e di condivisione. 

Il Festival, nato da un’idea dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore Artistico, ed organizzato dal Comune di Francavilla con il Sindaco Russo e l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, si è rivelato una vera e propria “festa del libro e degli autori” che ha caratterizzato durante il week end (dal 24 al 26 giugno) un comune che ben si presta al turismo culturale e che ha offerto scenari magici come i colorati tramonti sul mare, sfondo ideale per il grande evento che ha ospitato anche lo “Strega Tour”, con i sette finalisti del Premio Strega che parteciperanno alla sfida finale il prossimo 7 luglio a Roma.

“È stato per noi un vero onore ospitare per la prima volta, non solo per Francavilla ma per l’Abruzzo, il tour dei finalisti dello Strega ed abbiamo avuto un’importante risposta di pubblico. La Fiera dell’Editoria indipendente è stata una bellissima vetrina per tanti del settore e ringrazio nuovamente il Direttore Artistico Peppe Millanta per l’eccellente lavoro svolto” – commenta l’Assessore.

Ed inoltre musica, letture, presentazioni ed incontri con gli autori, laboratori di scrittura e creativi, street food hanno animato questo appuntamento della stagione estiva francavillese, e sul palco di “SquiLibri” nomi di grande spessore tra i quali, si ricordano, Dacia Maraini, Paolo Crepet, Nina Zilli, Michela Marzano, Pierdante Piccioni (Doc – nelle tue mani), Gabriella Genisi (Lolita Lobosco), Michele Zatta con l’attore Rai, Giacomo Giorgi (Mare fuori – Sopravvissuti), Enrica Tesio, Remo Rapino, Maura Chiulli, Stefano Redaelli, Pierpaolo Capovilla, Paolo Fiorucci, Alessandro Scafi, Cinaski.

Il Festival è stato possibile grazie anche alla collaborazione della Scuola Macondo di Pescara e della Angelozzi Comunicazione, oltre che l’Assessore alla Cultura per la Regione Abruzzo Daniele D’Amario che ha da subito sostenuto l’idea.




ASPETTANDO ROSETO OPERA PRIMA, dal 5 al 15 luglio

Festival Cinematografico per il Riconoscimento e la Diffusione delle Opere Prime Audiovisive

Roseto degli Abruzzi, 28 giugno 2022. A pochi giorni dall’inizio del festival abruzzese diretto da Pino Strabioli, arriva anche Ricky Tognazzi ad arricchire il programma di Aspettando Roseto Opera Prima, la parte dedicata alla letteratura, alla musica e al food, che prenderà corpo dal 5 luglio nella Villa Comunale di Roseto Degli Abruzzi per passare il testimone il 15 luglio alla kermesse cinematografica Roseto Opera Prima, fino al 19 luglio.

Un prefestival lungo dieci giorni, interamente dedicato all’intrattenimento e alla cultura. A dare il via, martedì 5 luglio, sarà la musica con il percussionista di fama internazionale Luigi Morleo, protagonista insieme al coreografo Marco Lattuchelli della performance “Carassio Nero” dopo il taglio del nastro rosso alla presenza del Sindaco Mario Nugnes. Seguirà l’intervista Spettacolo e lo Showcase di Setak, cantautore abruzzese (chitarrista e coautore di Tommaso Paradiso), con la conduzione del giornalista Flavio Massimo. Tutte le sere del prefestival si esibirà il Trio Jazz Una Band Fuori Luogo, a ritmo di swing, blues, rock e dintorni. Dopo i live: spazio alle selezioni musicali dedicate ai maestri del cinema internazionale, da Ennio Morricone in poi “il cinema si fa musica”. Dalle selezioni musicali d’autore fino ai djset dei giorni nostri, il dopo serata va a tempo della #musicainvilla.

Punta di diamante della seconda giornata (mercoledì 6 luglio) il regista, autore e attore Ricky Tognazzi, che presenta il suo libro “Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio”, scritto insieme ai fratelli Gianmarco e Thomas, edito da Rai Libri, con la conduzione della giornalista Francesca Martinelli. In occasione dei cento anni dalla nascita di Ugo Tognazzi, il figlio ricorderà il padre raccontando gli aneddoti più divertenti e i momenti di vita vissuti in famiglia e nei set.

Ad “Aspettando Roseto Opera Prima” non mancano ospiti eclettici e impegnati socialmente come il calciatore-scrittore Arturo Mariani, fondatore della squadra “Roma Calcio Amputati” e autore di “Col piede giusto”; lo scrittore-attore Claudio Pallottini, insieme all’amica Alda D’Eusanio per presentare il libro “Fair Play”, di Marsilio Editori; Patricia Gagliardi che, per l’occasione, illustra la sua raccolta di poesie “Echi dall’Anima”, duettando con l’attrice Alessia Fabiani.

Tra le fila della manifestazione, autori abruzzesi pluripremiati: dal podio degli ultimi David di Donatello la scrittrice e sceneggiatrice Donatella Di Pietrantonio (sabato 9 luglio), con il suo scritto “Borgo Sud”, edito da Giulio Einaudi Editore; “Cronache dalle Terre di Scarciafratta” (edizioni Minimum Fax) è invece l’ultima fatica dello scrittore abruzzese Remo Rapino, già vincitore dal Premio Campiello 2020, che sarà presentato nella serata del 12 luglio.

Tra gli arrivi da segnalare, è senz’altro quello di Luca Bianchini, i cui libri hanno ispirato successi del cinema italiano (tra cui Io che amo solo te, La cena di Natale), che introduce le pagine di “Le mogli hanno sempre ragione”, scritto per Mondadori.

L’edizione della “ripartenza”, com’è stata definita dal Sindaco Mario Nugnes, lascia spazio anche all’ironia e annovera, tra i Big, Riccardo Pirrone, il creativo che ha cambiato il modo di fare comunicazione in Italia: CEO di KiRweb e noto ai più come Social Media Manager di Taffo Funeral Services, racconta del suo libro “Taffo – Ironia della morte”, di Baldini&Castoldi editore.

Attesa per l’ultima serata di “Aspettando Roseto Opera Prima” che, il 14 luglio si addentra nel clou del festival cinematografico, accogliendo Enrico Vanzina, tra i più iconici rappresentanti del cinema italiano, per la presentazione del suo libro “Diario Diurno”, edito da Harper&Collins: un Vanzina inedito, un diario adulto, iniziato da un uomo di 62 anni, che non ne aveva mai tenuto uno.

Il 15 luglio partiranno le cinque giornate di Roseto Opera Prima destinate alle proiezioni dei film in gara, ma apriranno con un preludio letterario ad opera di Candida Di Bonaventura, che accoglie in primissima serata l’autore best-seller Daniel Lumera (venerdì 15 luglio), per la presentazione del suo ultimo scritto dal titolo “Ecologia Interiore”, edito da Mondador,i e per parlare del Movimento Italia Gentile, raccontando così dal suo ideatore: “ Il Movimento è un’onda virale positivamente contagiosa, che si propaga nel tempo e nello spazio coinvolgendo persone, enti, imprese e istituzioni per diffondere il valore della Gentilezza e trasformarlo in progetti concreti ad alto impatto sociale”.

Per ampliare la proposta d’intrattenimento e realizzare al meglio quella culinaria, la produzione Fuori Luogo srl – organizzatrice insieme al Comune di Roseto degli Abruzzi -, dà il benvenuto in squadra al premiato Chef Francesco Auricchiella, esperto protagonista delle cucine nazionali e d’oltreconfine, nonché appassionato conoscitore della tradizione culinaria abruzzese ed italiana, da lui riproposte sempre in chiave creativa all’interno del suo Bistrot24, aperto nel recente passato proprio a Roseto.

Carla Fabi

Roberta Savona




SARAULLO NUOVO PRESIDENTE. L’assemblea dei soci nomina il nuovo Consiglio direttivo

Approvato bilancio 2021. Pronti ad affrontare le sfide del momento

Chieti, 28 giugno 2022. Camillo Saraullo è il nuovo presidente di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. Resterà in carica per quattro anni. Succede a Francesco Angelozzi, alla guida dell’associazione artigiana per due mandati.  Al fianco di Saraullo ci saranno i due vicepresidenti, che sono stati confermati: Carlo De Luca, anche con la funzione di vicepresidente vicario, e Alberto De Cesare. Il rinnovo dei vertici dell’associazione è stato deciso dall’assemblea ordinaria dei soci, che si è svolta ieri a Chieti.

Quarantuno anni, profondo conoscitore dell’artigianato e delle esigenze del tessuto produttivo del territorio, dirigente già impegnato all’interno dell’associazione, Saraullo è titolare della I.C.A.F. srl, impresa di San Giovanni Teatino attiva dal 2002 e operante nel settore della carpenteria metallica e degli infissi. Il nuovo Consiglio direttivo di Confartigianato Chieti L’Aquila è così composto: Francesco Angelozzi, Daniele Braccia, Piero Di Pillo, Rocco Lucia, Luigi Serano (presidente pensionati – Anap), Matteo Pantalone (presidente Giovani Imprenditori), Erika Liberati (presidente Donne Impresa).

Nominati, inoltre, i presidenti territoriali (Giuseppe Rossi a Chieti, Angelo Taffo a L’Aquila e Marco Stella a Lanciano) e i presidenti di categoria: Mario Baglioni per gli Impianti; Alessandra Ciancarella per la Meccanica; Piero Di Pillo per l’Autoriparazione;  Elisa Colaiuda per Servizi e terziario; Maurizio Antonioli (Odontotecnici), Debora Cerone (Acconciatori), Francesca Pace (Estetica) per il Benessere; Chiara Galizia (Grafici) e Matteo Pantalone (Fotografi) per la Comunicazione; Valerio Angelucci per il Trasporto; Alberto De Cesare per l’Edilizia; Erika Liberati per l’Artistico; Antonio Barbone per Legno arredo; Gaudenzio D’Angelo per l’Alimentazione; Daniele Braccia per Sostenibilità e transizione ecologica; Marcello Natarelli per Confarte (Cultura, turismo e spettacolo); Niki Sprecacenere per il Commercio; Ernesto Petricca per la Piccola industria.

L’assemblea ha anche approvato il bilancio di esercizio 2021 che si è chiuso con risultati positivi, nonostante la pandemia e le conseguenti difficoltà.

“Consentitemi di ringraziare il mio predecessore Francesco Angelozzi, che ha fatto, insieme al nostro direttore, Daniele Giangiulli, un ottimo lavoro di sviluppo dell’associazione, in tempi difficili segnati dalla pandemia e dalla guerra – afferma Camillo Saraullo – Ringrazio tutti per la fiducia che mi è stata accordata e che mi consente di intraprendere un nuovo percorso. In un mondo in continua evoluzione, in un mercato caratterizzato da cambiamenti repentini, il nostro impegno deve essere finalizzato a dare risposte concrete e tempestive alle imprese del territorio. Tante le sfide che, giorno dopo giorno, ci troveremo davanti: in tal senso garantisco il mio massimo impegno. Oltre al rafforzamento della Confederazione sui territori delle province di Chieti e L’Aquila, sono tanti i progetti su cui l’associazione è impegnata, a partire dal digitale e dal turismo, con l’obiettivo di dare un contributo concreto e slancio alle imprese del territorio”.




LA CITTÀ SI È ESPRESSA e la sua scelta deve essere accettata

Amaro in bocca per la millimetrica differenza

Ortona, 27 giugno 2022. Dunque, auguri a Castiglione ed alla sua squadra. Nell’immediato mi verrebbe da intervenire con una risposta ai tanti accademici ed esperti di politica unitisi tra loro in una sorta di azione in autotutela e sempre pronti a spiegarmi quali errori siano stati commessi, ma (non me ne vogliano) sono il passato, poiché sono gli stessi (esigui per fortuna) che hanno applaudito in due stanze diverse e dunque non riesco a pensare a loro. Il futuro di questa città, invece, è rappresentato da altri e non risiede in chi ha solo parlato senza mai rimboccarsi le maniche.

Il futuro di Ortona è nelle tante persone che hanno raccolto una sfida difficile e tentato di scalare una montagna, ben sapendo che sarebbe stata un’impresa ardua per le numerose insidie presenti sul terreno. Nomi non rientranti nella piccola nomenclatura di facciata della politica ortonese, ma cittadini attivi, che con il loro impegno hanno abbracciato il progetto di una città diversa. Dunque, consentitemi, il mio grazie per questa impresa, più epica di un tappeto di asfalto così tanto gradito all’elettore, va a questa nuova classe dirigente che mi ha affiancato giorno dopo giorno e che non apprezza chi gioca al nascondino della politica ma che si impegna per la propria città credendo nei sogni.

Dunque, emerge che un cospicuo numero di cittadini si è espresso in favore di un diverso modello amministrativo, anche se non in maniera sufficiente, e questi ortonesi hanno votato loro, non me; hanno votato i tanti che in questi mesi hanno accantonato lavoro e studio e si sono messi a disposizione di un collettivo per elaborare un programma per far alzare la testa a questa città. Solo loro potranno dire: noi ci abbiamo provato perché questa è la nostra città .

Rimpianti? Pochi.

Forse ci dovevamo spendere meglio per dire ai cittadini di Ortona di esercitare il proprio diritto di voto, ma la loro assenza dalle urne, unita al voto dato a questo progetto, fa emergere una città divisa, che non si identifica in questa amministrazione e che in qualche modo deve essere tenuta in considerazione.

In tanti mi hanno chiesto: E ora cosa succede?

Vedremo. Certo è che una grande eredità dovrà essere raccolta da chi ha condiviso questo percorso e noi tutti chiariamo che non saremo mai con quanti abbiamo combattuto in questi giorni, direttamente come candidati ed indirettamente come registi. Dunque, questa volta i capi saldi della rinnovata amministrazione comunale facciano qualcosa di più degli incontri politici con nascoste strette di mano ed espongano alla città i propri compagni di viaggio nelle prossime sfide elettorali, perché noi non saremo con loro.

Un abbraccio grande, grande va allo staff che ha supportato questa squadra mettendo passione ed impegno senza tornaconti personali. Grazie davvero, siete l’orgoglio del nostro gruppo.

Ho votato anche io, dunque da cittadino dico grazie agli ortonesi che con l’attivismo e con il voto hanno cercato di realizzare un sogno per le future generazioni.

Ilario Cocciola, candidato sindaco




CELESTE VINCE la Cerasuolo d’Abruzzo Cup

Applausi per la manifestazione velica del Circolo Nautico Pescara

Pescara, 27 giugno 2022. Grande successo per la prima edizione della Cerasuolo d’Abruzzo Cup, regata-veleggiata d’altura nata dal matrimonio della Vela col Vino cerasuolo, uno dei prodotti più tipici del territorio, ed organizzata dal Circolo Nautico (Cnp2018) nel Porto Turistico Marina di Pescara sotto l’egida della Federazione Italiana Vela IX Zona Abruzzo e Molise.

Due giorni di regate per un totale di circa 36 miglia percorse tra Montesilvano, Pescara e Ortona da

una trentina di imbarcazioni d’altura partecipanti provenienti dai circoli velici di Giulianova, Vasto, Ortona e Pescara, abbracciando così idealmente tutta la costa abruzzese.

Ad accompagnare l’evento in ogni suo passo il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo che conta attualmente 210 soci tra cantine private e cooperative e che ha scelto il colore del Cerasuolo per abbracciare l’iniziativa e idealmente il colore delle vele.

Tanta allegria e voglia di andar per mare hanno coinvolto gli equipaggi che hanno affrontato un buon vento di circa 15 nodi durante la prima giornata nel tragitto tra Pescara e Ortona, mentre hanno incontrato un po’ di bonaccia il secondo giorno.

Il premio più ambito, il Challenger Cerasuolo d’Abruzzo Cup, l’ha conquistato Celeste 2, l’Este 39 degli armatori D’Annunzio e Mori che ha sbaragliato tutti in overall ma anche in tempo reale. Vincitore nella Categoria A Il Piacere 2, il First 44.7 Benetteau di Luciano Leone seguito da MGS di Alessandro Pavone e Barbalandra di Paola Galeota.

Prima in categoria B ancora Celeste 2 degli armatori D’Annunzio e Mori, mentre seconda si è piazzata Trilli di Massimo Di Bernardo seguito da Mascè di Roberto Di Nisio. Nella categoria C l’ha spuntata Selvaggia di Vittorio Ferrara, seconda Tana Bianca dell’armatore Dario Cianci e terza Flipper di Salvatore Longo. Premio anche alla barca più bella che è andato a Shaula di Franco Aurisicchio.

A premiare gli equipaggi l’assessore allo Sport del Comune di Pescara Patrizia Martelli, il presidente della IX Zona FIV Abruzzo e Molise Domenico Guidotti, la vicepresidente Fiv Alessandra Berghella, Nino Venditti presidente del Circolo Nautico e l’imprenditrice Chiara Chiavolich per il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Nino Venditti, presidente del Circolo Nautico Pescara: “È stato un evento coinvolgente sia da un punto di vista sportivo che sociale e ha dimostrato quanto sia importante fare squadra. Noi ci crediamo e pensiamo che questa manifestazione possa continuare a crescere negli anni coinvolgendo sempre più realtà territoriali. E per questo ringrazio tutti i marchi abruzzesi che ci hanno sostenuto e appoggiato e lo chef Massimo che ci ha cucinato ottimi pranzi e cene. Intanto ci prepariamo con lo stesso entusiasmo alla prossima regata, la “lunga” Pescara-Tremiti, tra poco più

di una settimana”.

Grazie agli sponsor e partners che si sono aggiunti al Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ossia Giosport, Autoepi, Saquella, Spiedì, Rustichella d’Abruzzo, AssoPanificatori Abruzzo-Molise, New York Grafics Banca Generali Private, Ferretti Gioielleria, Locman, Vittoria Rms.




>ENOZ-)ZONE( performance

Spazio Matta domani sera ore 21:00

Pescara, 27 giugno 2022. La performance tenta un racconto, un viaggio attraverso le stagioni della vita con lo speciale stilema del corpo-maschera. Una coralità che attraversa dimensioni espressive, istintive, intenzionali tra le risonanze mimesiche ed astratte.

Tutto quello che si desidera conoscere può essere trovato?

Rose dei venti e bussole orientano percorsi se c’è una consapevole ricerca?

Ognuno ascende inseguendo mete o illusioni?

Cosa è biodiversità per l’equilibrio e la sopravvivenza del pianeta? 

E quale possibilità può nascere smettendo di essere fuggitivi ed entrando in ascolto e in relazione con sé stessi, gli altri, la natura?

Le maschere in cartapesta, indossate in scena, sono state modellate e realizzate dai partecipanti durante il laboratorio L’Arte della Performance – Il Corpo e la Maschera, ideato e condotto da Cam Lecce e Jörg Grünert dell’Associazione Deposito Dei Segni Onlus, in collaborazione con Spazio Matta.




DISSERVIZI INGIUSTIFICABILI nel XXI secolo

È inutile che qualcuno che alza la voce faccia finta di non avere colpe

di Sabrina Bocchino, Lega Abruzzo

È una vera e propria emergenza quella sanitaria che sta attanagliando tutto il sistemo ospedaliero teatino e lo denunciamo da tempo. Le problematiche che abbiamo sollevato nelle scorse settimane per l’ospedale S. Pio da Pietrelcina sono affiancate da quanto inopinatamente sta accadendo per i nosocomi più importanti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti e denotano un momento di difficoltà che non può essere sottaciuto. Lo dichiara la portavoce della Lega Abruzzo Sabrina Bocchino che rileva come ci sono malanni che hanno radici profonde nel passato anche recente, ma che nel corso di questi anni non hanno trovato adeguate risposte e non è possibile più attendere.

La nostra non è una guerra dei campanili che non porta da nessuna parte, ma la richiesta di politiche chiare e definite per tutto il sistema sanitario teatino. Non si può intervenire solo a tamponare le criticità quando diventano intollerabili, ma bisogna agire pianificando secondo una visione di efficienza ed efficacia che da anni sembra mancare.

Sono anni, ed è inutile che qualcuno che alza la voce faccia finta di non avere colpe, che gli ospedali teatini sono oggetto di continui tagli di personale e servizi a scapito dei cittadini utenti chiamati a fare i conti con disservizi davvero ingiustificabili nel XXI secolo.

Arrivare a chiudere il reparto di geriatria della Clinica universitaria, lì dove gli studenti dovrebbero apprendere tecniche e metodiche, determinare la sospensione di servizi come l’ortopedia a Vasto, ridurre le prestazioni in molti servizi sanitari dei tre grandi ospedali della Asl 02 colpiscono in maniera innegabili i pazienti e soprattutto quelli più fragili e non possiamo condividere questo modo di operare.

Riteniamo, e lo diciamo da tempo, che sia giunto il momento di accelerare verso una modernizzazione del sistema sanitario abruzzese e, soprattutto, nel chietino che non si possa basare su contratti a tempo determinato e sul precariato in genere. Ci vuole organizzazione, programmazione, reperimento fondi e finanziamento ad ogni possibile livello di intervento ed in tempi rapidi per quanto possibile ed è questo l’impegno che chiediamo e con forza al direttore Schael. Non servono più promesse, inaugurazioni, presentazioni, è necessario dare concretezza alle parole.




COLIBRÌ ENSEMBLE: presentata la X stagione

L’Orchestra da Camera di Pescara. 14 appuntamenti in cartellone, all’Auditorium Flaiano, da ottobre ad aprile 2023

Pescara, 26 giugno 2022. Il Colibrì Ensemble Orchestra da Camera di Pescara festeggia la decima stagione di concerti con un cartellone ricco di novità. Se restano 14 gli appuntamenti da ottobre ad aprile alle 19.00 presso l’Auditorium Flaiano, davvero particolari e innovative sono le offerte in cartellone, unite alla presenza di  grandi nomi del panorama internazionale.

Si partirà l’8 ottobre con un concerto sinfonico nella sua forma classica che vedrà in veste di solista la presenza di una superstar, il Premio Paganini 2021 Giuseppe Gibboni, violinista eccezionale, talento italiano in grado di riportare in Italia questo prestigioso premio dopo ben 24 anni. In programma naturalmente il concerto n.1 di Paganini. Ma la caratteristica rivoluzionaria di questo decimo cartellone è nei quattro colori a segnare le quattro diverse tipologie di spettacoli che vedono la simbiosi tra teatro, musica, letteratura e cinema.

«Spesso diventa necessario definire cosa si va “a vedere” la sera. Se è un concerto è un concerto. Se è teatro è teatro.Questa stagione nasce invece con l’idea di mettere in difficoltà il pubblico – spiega il direttore artistico Andrea Gallo -. Talvolta sarà semplice dire di cosa si tratta, talvolta impossibile. Prendetela come un percorso di degustazione, dove gli ingredienti saranno talvolta assoluti, talvolta scomposti in esperimenti di teatro e musica o nella serie firmata Beethoven».

Beeth’ up to nine (Beethoven fino a nove) è infatti una vera e propria “serie” dedicata alle nove Sinfonie del grande compositore. Quest’anno andranno in scena i primi tre episodi durante i quali attori e musicisti ci accompagneranno in un viaggio dalla prima alla quarta sinfonia (5 novembre, 11 marzo, 15 aprile).

La stagione ospita anche un appuntamento di “teatro puro”: Riccardo Terzo – Atto primo (19 novembre) con la regia di Franco Mannella, sul palco anche investe di attore. Con l’Associazione Arotron è nato nel tempo un prezioso sodalizio mosso da ideali comuni. Non mancheranno naturalmente i concerti nella loro forma classica, ben sette, la maggior parte sinfonici con musicisti di spicco, quali Alexander Lonquich (28 gennaio), Calogero Palermo (11 febbraio), uniti a giovani abruzzesi in veste di solisti o di compositori, grazie alla collaborazione con il Conservatorio A. Casella de L’Aquila. Negli appuntamenti da camera spicca il concerto del Quartetto Klimt (22 ottobre) uno dei più prestigiosi quartetti italiani.

Tre appuntamenti saranno quelli di Teatro-Musica. In Appalachian Before (3 dicembre), nella prima parte saranno protagonisti mimo e linguaggio del corpo per poi lasciare spazio, nella seconda parte, al concerto per flauto e arpa di Mozart. La stanza di Fellini (25 febbraio) ci porterà in un viaggio immaginario nell’atto creativo dove il vuoto e il silenzio sono risorse preziose. La musica sarà quella del grande Nino Rota.

Ritroviamo Shakespeare nel concerto conclusivo affidato alla storia d’amore più famosa di sempre: Romeo e Giulietta(29 aprile). Convivranno insieme i versi del grande poeta e la musica di Tchaikovsky e Prokofiev, per uno spettacolo davvero imperdibile. «Il decimo cartellone segna un risultato memorabile, forse insperato fino a pochi anni fa, ma reso possibile da tutti coloro che hanno creduto, e continuano a farlo, nel grandissimo potere della musica, dell’arte, della cultura. – dichiara Gina Barlafante Presidente dell’orchestra -. Questo traguardo è suggellato anche dal riconoscimento nel 2021da parte del Ministero della Cultura del Colibrì Ensemble come complesso orchestrale meritevole di essere sostenuto per il valore del livello artistico».

La campagna abbonamenti è già iniziata ed è possibile effettuare l’acquisto online sul sito Ciaotickets.it o presso i punti vendita in città.




LA FESTA di San Paolo Apostolo 2022

Una festa di famiglia e per le famiglie

Vasto, 26 giugno 2022. Riparte, dopo due anni di pausa obbligata, la Festa San Paolo Apostolo, il tanto atteso appuntamento che si svolge a Vasto all’ombra del campanile della Chiesa dedicata al grande Santo e che fa convergere nel quartiere, in un clima gioioso di devozione e di preghiera, centinaia di persone provenienti da tutta la città e non solo. Una festa di famiglia e per le famiglie, in cui tutti possono trovare spazio e accoglienza, ascoltando buona musica e gustando cibo genuino.

Si comincia mercoledì 29 giugno, Solennità dei Santi Pietro e Paolo, con la Santa Messa alle ore 19.00 e, a seguire, la Processione per le vie del quartiere accompagnata dalla banda musicale “San Martino”.

Nel fine settimana la festa continua con due giorni in cui la preghiera si intervalla ai momenti di sano divertimento per tutti.

Sabato 2 luglio alle ore 21.00 ad allietare la serata ci saranno i Dik Dik, che ripercorreranno la loro lunga carriera musicale, composta da brani che fanno ormai parte della storia della musica pop italiana. Un gruppo che riesce sempre ad entusiasmare un pubblico vasto e variegato per gusti e fasce d’età.

Domenica 3 luglio, alle ore 21.00, sarà la volta del Tributo a Lucio Dalla. La somiglianza fisica e vocale del leader del gruppo, Valentino Aquilano, insieme alla bravura dei musicisti che lo accompagnano sul palco, daranno vita ad uno spettacolo unico nel ricordo del grande Lucio Dalla, a dieci anni dalla sua scomparsa.

L’offerta gastronomica per entrambe le serate è, come sempre, molto invitante. La sagra dei cavatelli e della frittura di paranza è giunta alla diciassettesima edizione e il Menù Sagra è ormai un appuntamento con il gusto a cui non si può rinunciare. Per accontentare i palati di tutte le età, però, ci sono altri stand gastronomici (panini, arrosticini, patatine) e il banco dolci (scrippelle e altri dolci tipici).

Per i più piccoli, già dalle ore 17.00 il divertimento è assicurato con i giochi gonfiabili e con i tanti premi della PESCA di BENEFICIENZA. Per le signore, ci saranno le tante offerte del Banco ricami e del Banco bigiotteria; per tutti il Banco degli articoli religiosi.

«È necessario tornare a “fare festa”. È festa e letizia, volontà di stare insieme, gioia di parlarsi e di prolungare l’incontro, è convivialità, è condivisione, è riposo, è anche sano divertimento. Tutto ciò è autentico quando si radica nella gioia cristiana; nessuna festa è vera, se non si esprime nella letizia che viene dalla comunione con Dio, che edifica e sorregge la comunità ecclesiale, che è segno di speranza da dare al mondo» (CEI, Il giorno del Signore).

TORNIAMO TUTTI A FARE FESTA!

Don Gianni Sciorra, Parroco di San Paolo Apostolo in Vasto

Foto Histonium




HUMANAE VITAE Incontro al Kursaal

Presente il Vescovo Monsignor Lorenzo Leuzzi

Giulianova, 25 giugno 2022. Promosso dalla Diocesi di Teramo-Atri nell’ambito del “X Incontro mondiale delle famiglie” e patrocinato dal Comune di Giulianova, il convegno ha visto la partecipazione di tutte le parrocchie giuliesi.

Il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Lidia Albani ha aperto ieri sera, al Kursaal,  il convegno “Humanae Vitae: la profezia dell’amore coniugale come esempio e fondamento di una comunità di famiglie generativa e solidale”.

L’ evento, patrocinato dal Comune di Giulianova, si è tenuto nell’ambito di un ciclo di iniziative promosso dalla Diocesi di Teramo in occasione del X° incontro mondiale delle famiglie.

Il convegno è valso soprattutto a sottolineare come l’ amore coniugale sia tratto distintivo della dignità della persona e valore fondante della Chiesa e della società. I numerosi presenti hanno potuto ascoltare i coniugi Carla Di Lello e Vincenzo Bassi, presidente delle Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa.

All’appuntamento hanno risposto positivamente l’ Amministrazione comunale, le parrocchie e i parroci giuliesi.




APPROVATA NUOVA AREA Valle Del Sagittario e Alto Sangro

Aree interne sindaci plaudono all’assessore Liris

L’Aquila, 25 giugno 2022. La Strategia Nazionale delle Aree Interne si arricchisce, per la programmazione 2021-2027, di 23 nuove aree approvate dal Comitato Tecnico Aree Interne (Ctai) nella seduta del 22 giugno scorso.

Tra queste, in Abruzzo c’è l’area Valle del Sagittario e Alto Sangro comprendente i Comuni di Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Barrea, Bugnara, Civitella Alfedena, Cocullo, Introdacqua, Opi, Pescasseroli, Scanno, Scontrone, Villalago e Villetta Barrea, tutti in provincia dell’Aquila.

Ciascuna delle nuove aree approvate avrà un finanziamento iniziale di quattro milioni di euro per potenziare i servizi alla cittadinanza, promuovere iniziative per lo sviluppo economico e l’occupazione e per arrestare il fenomeno dello spopolamento.

“L’approvazione dell’area rappresenta un’occasione unica per il territorio – affermano in una nota congiunta i sindaci dei Comuni interessati – la accogliamo con grande soddisfazione nella consapevolezza della grande responsabilità cui saremo chiamati, per svolgere un lavoro sinergico e collegiale per il raggiungimento degli obiettivi della strategia”.

“Da parte nostra – aggiungono – è doveroso un unanime e corale ringraziamento all’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, e alla competente struttura regionale per aver attenzionato il territorio della Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro candidandola alla proposta 2021-2027”.

“Il ruolo della Regione e dell’assessore – chiosano gli amministratori – è stato determinante perché a loro si deve la genesi della proposta, che è stata programmata e condivisa con noi sindaci da un lato, e con il Ministero dall’altro”.

La Snai, sviluppata nell’ambito del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nasce per far fronte alla situazione di marginalizzazione di territori interni e valorizzarne le potenzialità inespresse. Obiettivo della Strategia è ricostruire le comunità a partire dall’inversione delle tendenze demografiche e dal miglioramento dell’inclusione sociale: rendere i territori a rischio di abbandono nuovamente attrattivi per la cittadinanza permette, infatti, di creare nuova domanda e nuova offerta lavorativa e di incentivare lo sviluppo dell’area. Per renderlo possibile, si agisce principalmente sui servizi di base, ossia quelli che definiscono il diritto alla cittadinanza, che spesso sono carenti, se non assenti, nei comuni selezionati: maggiore offerta formativa, livelli di istruzione nella media italiana, strutture sanitarie diffuse, incremento dei trasporti e delle connessioni internet.

La Snai opera su due direttrici: i progetti di sviluppo locale, da finanziare principalmente con i fondi europei; gli interventi sui servizi essenziali, da finanziare con i fondi nazionali.




FA CALDO ma si può scegliere …

… una escursione piacevolmente fredda

di Luciano Pellegrini

Caldo afoso, temperatura alta, cappa irrespirabile, assenza di vento, cielo con colore bianco pallido, è il caso di andare in montagna? Se però si trova un percorso boscoso e con fontane, si può…  Da Rapino CH, percorrendo la S.S. 263 in direzione Bocca di Valle, dopo circa 2,5 Km, prendere l’indicazione per Forcatura. Al termine della strada asfaltata, (700 m), parcheggiare ed iniziare a camminare prendendo la carrareccia di destra e no quella di sinistra per Forcatura. Ci troviamo nel Parco Nazionale della Maiella. Proseguendo sulla carrareccia, lungo la Valle Rossa, si arriva nei pressi dei ruderi del monastero benedettino, (850m), località “cunvèndë majèllë “, (Eremo Majella).

Un altro nomignolo per il luogo è “purtónë majèllë”. Fiancheggiando il torrente dell’Acquafredda, molto copiosa di acqua, si arriva a Fonte Matteo, (950m). Fontana provvidenziale per bere e rinfrescarsi! Si prosegue seguendo la segnaletica per Pagliarone, (930m). Si cammina sempre nell’ombra di un bosco di faggi e con alberi da frutto, (melo, ciliegio, noci).

I fiori sono in grande quantità, dalle margherite che impreziosiscono il sentiero erboso con un tappeto bianco, ed altri fiori con i colori viola, ciclamino, giallo, blé, come la Hepatica nobilis, comunemente nota come erba trinità, e la Primula Gialla. Il territorio è come l’Eden, il Paradiso Terrestre. Si arriva, dopo aver superato uno stazzo in muratura ed una capanna pastorale, a Fonte Pagliarone, (930m), dove c’è un’area da Picnic. ACQUA E PANINO. Volendo, si può raggiungere Pretoro per la bella valle del Foro. Nel silenzio totale, ho trovato un amico che mi ha fatto compagnia per quattro ore.

Il cuculo, un uccello bellissimo che non ama farsi vedere, col suo lamentoso, ripetitivo, monotono, cucù…cucù…, una sola nota, alla quale io rispondevo. Non ci siamo annoiati, abbiamo parlato di ambiente, chi più di lui ha notizie… è preoccupato, mi ha raccontato delle tante moto, SUV, Quad, che passano sui sentieri montani, rumorosi e danno fastidio sia a lei, che a tutta la fauna selvatica. Ci siamo salutati con un arrivederci!

Dislivello 400m

Difficoltà E

Tempo di percorrenza 4 ore A/R senza soste

Distanza 10 KM A/R




YOUTH FOR TPNW. Un’attivista pescarese a Vienna

Rappresentare l’Italia alla Conferenza Giovanile delle Nazioni Unite per l’abolizione delle armi nucleari

Pescara, 24 giugno 2022. È stata scelta un’attivista pescarese per rappresentare l’Italia alla prima conferenza giovanile delle Nazioni Unite sull’abolizione delle armi nucleari. Il 21 giugno, Sofia Torlontano, 23 anni e originaria di Pescara, si è unita ad altri delegati da tutto il mondo per il primo incontro dei giovani degli Stati Firmatari del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), organizzato dal movimento globale Youth for TPNW.

La conferenza si è tenuta presso l’ufficio delle Nazioni Unite a Vienna, in occasione della prima riunione degli Stati firmatari del TPNW. Gli Stati parti del trattato si sono riuniti per impegnarsi in azioni concrete per adempiere ai propri obblighi; tra queste, la fornitura di assistenza alle vittime dell’uso e dei test di armi nucleari, l’inizio della bonifica degli ambienti contaminati, la fissazione di una scadenza per l’eliminazione di tutte le armi nucleari nel mondo. Insieme ai rappresentanti degli Stati, erano presenti diverse agenzie delle Nazioni Unite, altre organizzazioni e istituzioni internazionali, ONG e rappresentanti statali che hanno partecipato in qualità di osservatori. Il Governo italiano non era purtroppo presente.

Sofia è stata una degli oltre cento delegati presenti a Vienna per parlare delle priorità dei giovani nell’ambito del disarmo nucleare, nonché delle intersezioni tra armi nucleari e altre questioni di attualità, come la crisi climatica, il colonialismo e la discriminazione di genere. Sofia ha esortato l’Italia a firmare e ratificare il TPNW il prima possibile, nonché a impegnarsi con e verso i giovani nel processo di disarmo.

Dai giovani delegati presenti è emerso uno statement (disponibile qui in lingua inglese), presentato alla conferenza inaugurale del Meeting degli Stati Firmatari del trattato; le raccomandazioni chiave portate avanti dai giovani includono la creazione di un programma di delegati per i giovani e un comitato consultivo formato da giovani per il TPNW.

Sofia ha dichiarato: “Per me è stato molto importante portare le preoccupazioni della mia generazione al centro delle discussioni. I giovani sono i leader di oggi e continueremo a sostenere il TPNW e l’eliminazione totale delle armi nucleari, nonché la giustizia per le comunità colpite. Le armi nucleari sono sempre state immorali, e da un anno a questa parte sono anche illegali. È bello vedere giovani da tutto il mondo che si battono per un mondo sicuro, equo, e libero dalla minaccia nucleare.”




INCONTRO MONDIALE delle Famiglie

I prossimi appuntamenti nella Diocesi di Teramo-Atri

Teramo, 24 giugno 2022. Siamo ormai vicini alla celebrazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie nella diocesi di Teramo-Atri. Un evento a carattere multicentrico e diffuso, che vedrà il suo culmine domenica 26 Giugno.

A Roma, con Papa Francesco, dal 22 al 26 giugno, vi saranno i delegati delle diocesi di tutto il mondo. Il tema scelto per questo X incontro Mondiale è “L’amore familiare Vocazione e Via di Santità”.

Nella nostra diocesi, le famiglie hanno avuto e avranno l’opportunità di partecipare e offrire il loro contributo a momenti formativi e di condivisione, promossi dall’Ufficio per la Pastorale della Famiglia in collaborazione con Foranie, Associazioni e Movimenti presenti nel territorio, per condividere questa preziosa esperienza di partecipazione, comunione e missione, nell’ottica di un cammino Sinodale.

Questi I prossimi appuntamenti per vivere in diocesi il X Incontro Mondiale delle Famiglie in sintonia con Papa Francesco:

Venerdì 24 Giugno ore 20.30 presso la sala Kursaal di Giulianova, ci ritroveremo con i coniugi Carla Di Lello e Vincenzo bassi per riflettere su “Humanae Vitae: la profezia dell’amore coniugale come esempio e fondamento di una comunità di famiglie generativa e solidale”.

Vincenzo Bassi, è il primo Presidente italiano della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (FAFCE), la più importante rete associativa familiare di ispirazione cristiana, con sede a Bruxelles, alla quale aderiscono una ventina di associazioni nazionali di altrettanti Paesi europei in rappresentanza di diverse decine di milioni di famiglie. Insieme a sua moglie Carla, ci aiuterà a comprendere come la funzione generativa e solidale, esercitata dalle famiglie, aiuti ad eliminare gli ostacoli, perché essa possa essere testimone e via di santità.

Domenica 26 Giugno ore 17 ci ritroveremo per il “Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia”.  Una tradizione che, a partire dal 2007, di anno in anno si rinnova: famiglie insieme nella preghiera del Santo Rosario. È promosso dal Rinnovamento nello Spirito, dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI e dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari e ci vede quest’anno uniti con la preghiera di Papa Francesco, a conclusione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie nella nostra diocesi.

Si partirà insieme verso il Santuario della Madonna delle Grazie, dalla Chiesa del Cuore Immacolato di Maria in Piazza Garibaldi, facendo tappa nel cuore della città di Teramo, in Largo San Matteo, Piazza Martiri della Libertà, Largo Sant’Antonio ed infine Largo Madonna delle Grazie, dove alle 19 concluderemo con l’atto di affidamento delle famiglie a Maria e la celebrazione della Santa Messa con il Nostro Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi.

L’evento si inserirà nel programma religioso dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, promossa dal Santuario.

Le famiglie e tutta la cittadinanza sono invitati ad unirsi a questo momento di preghiera e di festa.




BALLOTTAGGIO Comunali Ortona

Ilario Cocciola:  con noi la città tornerà protagonista

Ortona, 24 giugno 2022. Ultime ore di campagna elettorale per il candidato sindaco Ilario Cocciola in vista del ballottaggio di domenica contro il sindaco uscente Leo Castiglione. Cocciola si presenta agli elettori con un’alleanza di programma che comprende le sette liste che lo hanno sostenuto al primo turno, alle quali si sono apparentate ufficialmente le cinque liste guidate da Angelo Di Nardo. Un fronte comune, dice Cocciola, “deciso per contrastare un patto spartitorio che, nell’idea dei miei avversari, doveva bloccare la nascita di nuove iniziative per il cambiamento della città”. Cocciola sottolinea che la decisione,  storica per Ortona, di costituire una grande alleanza tra tutte le forze che negli ultimi 5 anni si sono opposte all’amministrazione uscente, è stata presa da tutti i rappresentanti delle liste. “Io per correttezza non ho partecipato alla riunione”, dice il candidato sindaco, “ho chiesto loro di scegliere il meglio per il bene della città”. Domenica quindi a sostenere Cocciola ci saranno le liste  Democratici per Ortona, Ortona popolare, Ortona Coraggiosa, Il Faro, Ortona Cambia, Udc, Ortona Territorio, che il 12 giugno hanno incassato il 35,13 per cento dei consensi: con le liste guidate da Angelo Di Nardo forti del 20,39 per cento dei consensi del primo turno (Lega, Libertà e bene comune per Ortona, Ortona sociale, Fratelli d’Italia, Ortona Futura). “Abbiamo riscontrato un forte consenso rispetto a questa scelta”, dice Cocciola, “a Ortona c’è una grande voglia di cambiamento. Noi diamo una risposta forte e decisa, con un’alleanza basata sui programmi. D’altro canto a chi si è scandalizzato dice: a Roma succedono cose analoghe in Parlamento, basta guardare le forze che sostengono il premier Draghi, non vedo perché a Ortona non si possa fare lo stesso o anche di più”.

I COMIZI DI CHIUSURA. Domani venerdì 24Ilario  Cocciola concluderà la campagna elettorale con i comizi programmati a Ortona in piazza della Repubblica (ore 19,30), a Fontegrande (ore 21), a Caldari (ore 22).

Saranno anche ore decisive per recuperare parte della larga fetta di astensionismo registrato a Ortona, un esito, commenta Cocciola, “della disaffezione e della delusione dell’elettorato rispetto all’immobilismo dell’amministrazione”.

LE PRIORITA’ DEL PROGRAMMA. Quanto all’azione che si propone di portare avanti come sindaco, Cocciola individua tre fasi temporali: breve termine, medio e lungo termine. “Al breve termine sono legate le emergenze dell’estate. Ne indico tre: dobbiamo mettere subito in campo azioni per riguadagnare la Bandiera blu nel 2023. E dobbiamo pensarci oggi, Ci sono 33 parametri da rispettare, Ortona li ha bucati tutti, dobbiamo rimediare subito. Seconda questione: l’acqua. C’è una forte e cronica carenza idrica. Dobbiamo subito aprire un tavolo di lavoro con la Sasi e verificare se nel decreto Draghi sull’emergenza idrica ci sono canali di finanziamento per noi. Terza questione: i parcheggi. Va fatto subito un piano per moltiplicarli. C’è infine la questione degli eventi estivi. I giovani la sera fuggono da Ortona. Dobbiamo fare una programmazione di eventi che riesca a coinvolgerli. Una programmazione ricca ma senza sprechi, che coinvolga stabilimenti balneari, il centro cittadino e le contrade”.

LE INZIATIVE A BREVE E LUNGO TERMINE.  “Le iniziative a medio e lungo termine” aggiunge Cocciola, “riguardano il ruolo che Ortona vuole assumere rispetto allo sviluppo della Zes, la Zona economica speciale, e al Pnrr, il piano di ripresa e rinascita.   Fino a oggi Ortona è stata ferma, mentre, per esempio, Vasto ha aperto un ufficio Zes e altri comuni si stanno muovendo per i progetti del Pnrr. Noi dobbiamo assolutamente aprire un ufficio Zes e un ufficio Pnrr e cogliere questa occasione storica per attrarre nuove imprese, sviluppare ulteriormente il porto e portare nuovo lavoro in città. Naturalmente bisognerà continuare a lavorare per risolvere la crisi idrica e per incrementare i parcheggi, sfruttando per esempio le aree della ex Sangritana, che in parte possono essere riconvertite in una ciclopedonale”.

La ciclopedonale apre il discorso turismo, sul quale Cocciola ha dedicato ampia parte del suo programma (si pensi allo sviluppo del porto turistico, oggi fermo, o alle potenzialità del turismo religioso legato a San Tommaso). “Fondamentale per noi sarà anche l’arretramento del depuratore che libererà un’area interessante per il turismo della costa”. “Infine” conclude Cocciola, “ribadiamo l’importanza del rapporto tra contrade e centro cittadino. Non a caso nella prossima giunta, l’assessore all’Agricoltura avrà anche la delega al rapporto con le contrade”.