CARI GIOVANI,

dopo la breve parentesi estiva torno a voi con la mia lettera mensile la quale, fin dal mio arrivo in mezzo a voi, è un piccolo segno della mia vicinanza e amicizia con tutti voi.

Riprendere non sempre è facile!

Ritornano in mente tutte le domande che forse abbiamo tenuto nascoste nel tempo del riposo.

È possibile ripartire?

Vorrei dirvi, con tutta onestà, che è possibile!

Per molti può sembrare una frase di circostanza, troppo spesso utilizzata.

Se esisto vuol dire che posso ripartire!

Cari amici,

noi viviamo in una situazione particolare in cui sono molte le sollecitazioni a mettere in dubbio che io possa dire: esisto!

Esisto, sì, ma sono qualcosa o qualcuno?

È una domanda che dobbiamo sempre portare con noi nel cuore e nella mente!

Insieme a noi, anzi unito a noi, c’è il Signore Gesù che ci sostiene e ci ripete ogni giorno: sei qualcuno!

Essere qualcuno significa che la mia storia è unica e irripetibile, non omologabile.

Le cose si moltiplicano, ma sono sempre oggetti.

Tu invece sei qualcuno!

La tua esistenza ti è stata donata e deve essere donata per aiutare gli altri a crescere.

Come non ricordare il tema della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona: “Si alzò in fretta!”.

Maria fu chiamata per nome per una missione particolare.

Le cose si chiamano per numero!

Anche noi dobbiamo evitare di chiamare gli amici come se indicassimo un numero. Chiamarli per nome significa che sono importanti per me!

I numeri si moltiplicano ma non partono, anzi non possono ripartire.

Ricordo sempre una frase della mia insegnante elementare: “cambiando il posto degli addendi, la somma non cambia”. I numeri si possono riposizionare, ma la storia non cambia!

Ripensa al tuo nome: sei qualcuno!

Nonostante i tuoi limiti, puoi essere protagonista nella storia, perché la società non è la somma degli oggetti, ma una comunità che vuole camminare insieme.

È il segreto che si nasconde nella regola benedettina: ora et labora.

Vi auguro di saper coniugare insieme la preghiera e il lavoro, che per molti di voi è lo studio.

È la sintesi che ci aiuta a superare tutte le difficoltà che ci sollecitano a rinunciare di rischiare, perchè essere qualcuno significa fare delle scelte.

I numeri non scelgono, ma ripetono!

Tu non ripetere, ma guarda al tuo futuro con fiducia perché sei qualcuno che ha molto da donare agli altri!

Alzati in fretta e riparti!

Non sei solo!

Con la mia preghiera!

+ Lorenzo, vescovo




L’INTRODUZIONE di Franco Cercone

[Contributo pubblicato: Introduzione al Volume “Giovanni Pansa. Miti Leggende e Superstizioni. Scritti inediti e rari” a cura di F. Cercone, Ed. L.U. Japadre, L’Aquila 1979, pagine n. 158]

Sulla scrivania dove Giovanni Pansa aveva infaticabilmente lavorato fino al giorno precedente la sua morte, avvenuta in Sulmona il 19 gennaio 1929, furono rinvenuti alcuni lavori cui egli attendeva e che si riprometteva di completare.

Tra questi, come mi rivelò Donna Clara Pittoni-Pansa, figlia dell’illustre sulmonese, una nuova edizione ampliata su “Ovidio nel medioevo e nella tradizione popolare” nonché il “Quarto supplemento alla Bibliografia storico-topografìca degli Abruzzi”. Malgrado tutte le ricerche effettuate nella biblioteca Pansa, insieme a Donna Clara non mi è stato possibile rintracciare tali manoscritti, andati dispersi in circostanze difficili da accertare. L’acquisto della biblioteca stessa da parte della Provincia di Pescara, avvenuto nell’estate del 1976, ha aumentato inoltre le difficoltà di un loro rinvenimento. Anche se allo stato di bozze, il Pansa aveva portato a compimento altri tre importanti scritti di carattere etnografico, che secondo le intenzioni dell’A. dovevano costituire i primi tre capitoli del terzo volume di “Miti, leggende e superstizioni dell’Abruzzo. Studi comparati”[1] dedicato a B. Croce.

Tali studi, che si possono considerare dei veri e propri rari, vengono ora riproposti all’attenzione degli studiosi poiché furono pubblicati postumi nella loro stesura incompleta, nelle riviste più disparate, alcune delle quali poco note al pubblico qualificato. Essi erano stati già segnalati comunque da G. Profeta nella sua fondamentale Bibliografia delle Tradizioni popolari abruzzesi (Roma 1964) e successivamente nel mio saggio Giovanni Pansa: vita e opere, apparso sul Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria (1973), cui si rinvia per l’indice bibliografico. Gli scritti in questione, disposti da me secondo la loro data di pubblicazione, sono i seguenti:

I. – Picus martius. Studio di esegesi mitica pubblicato in “Il Folklore Italiano”, diretto da R. Corso, an. VI, 1931, fasc. III-IV, pp. 181-199.

Tale scritto, come mi ha rivelato Donna Clara Pittoni-Pansa, costituiva la relazione che G. Pansa avrebbe presentato al Convegno del Folklore Italiano, svoltosi a Firenze il 10 giugno 1929, ed al quale era stato ufficialmente invitato. Lo stato di salute (il Pansa morì infatti nello stesso anno) non gli permise di affrontare il viaggio e tale circostanza impedì al Sulmonese, vissuto isolato e al di fuori delle polemiche che in quel momento s` agitavano intorno alla complessa problematica del Folklore, di entrare in contatto con altri illustri studiosi che parteciparono al suddetto Convegno, come R. Pettazzoni, R. Corso, P. Toschi, G. Cocchiara ecc.

II – L’ordalia totemica dei Marsi ed il Santuario di San Domenico di Cocullo, pubblicato in cinque puntate.

Le prime tre apparvero in “Luci Sannite”, periodico diretto da E. Paterno, Benevento, genn.-apr. 1938, pp. 39-41; magg.-lug. 1938, pp. 33-36; ag.-nov. 1938, pp. 31-32. Le ultime due apparvero invece in “Attraverso l’Abruzzo”, Pescara, magg.-giu. 1957, pp. 1-3 ; ag. 1957, pp. 13-14.

III. – Di uno specchio magico del sec. XV-XVI e della Catoptromanzia degli antichi secondo le leggende medioevali e i racconti popolari, pubblicato in “Lares”, Roma, an. XXVI. 1960, pp. 1-14.

Circa il loro contenuto, tali studi si impongono alla nostra attenzione sia per il rigore scientifico del metodo che per l’importanza degli argomenti trattati e rappresentano pertanto la fase di maggior maturità cui il Pansa era pervenuto negli ultimi anni della sua vita.

Da un punto di vista formale è doveroso rilevare che “Picus Martius” e “Di uno specchio magico” risentono, proprio perché pubblicati allo stato di abbozzo, della mancanza di lima che si nota anche negli altri scritti inediti del Pansa.

Per quanto riguarda invece “L’ordalia totemica dei Marsi” il discorso è alquanto diverso, poiché oltre a mancare di questa limatura finale, è stato poco curato durante la stampa. Infatti specialmente le ultime due puntate sono piene di refusi ed il testo è in molti punti poco comprensibile a causa dei numerosi errori, come è stato segnalato alcuni anni fa da G. Profeta.[2]

Di qui la necessità di una revisione minuziosa del testo che ho effettuato con scrupolo e che potrebbe far considerare, sotto alcuni aspetti, quasi un inedito L’ordalia totemica dei Marsi.

All’attenzione degli studiosi vengono riproposti anche due scritti che per motivi diversi possono essere considerati lo stesso dei rari e cioè: “L’amphidromia” nonché “La Porta di ferro e le leggende del tesoro nascosto”.

Il primo rappresenta il capitolo di uno studio dal titolo: “In Abruzzo. Saggi di Etnografia comparata”, pubblicato nella «Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti» (Teramo 1915, fasc. XI, pp. 561-579) e non inserito dal Pansa in uno dei due volumi di Miti e Leggende.

Del secondo studio invece, pubblicato anch’esso nella suddetta Rivista (Teramo 1917, fasc. VI, pp. 273-284), è inserita in Miti e Leggende solo una minima parte (vol. 1, pag. 48 segg.) in cui manca tra l’altro il tema importante della credenza popolare sull’Anticristo, trattato invece nello studio originario.

Nel presente volume si riporta anche la biografia contenuta nel mio saggio bio-bibliografico sul Pansa, precedentemente citato, che è stata ulteriormente ampliata con notizie di cui sono venuto a conoscenza in questi ultimi due anni ed arricchita da due lettere inedite, a mio avviso importanti, di A. de Nino e G. Cocchiara.

E veniamo agli inediti, la cui pubblicazione devo alla cortesia di Donna Clara Pittoni-Pansa.

Si tratta di quattro scritti di cui uno reca la data appostavi in calce dallo stesso Pansa: Sulmona, giugno

1909, ed ha per titolo “I preti concubinarii in Sulmona nel XIV sec., oggetto di una conferenza svolta al Comune di Sulmona la sera del 30 maggio 1909 ed il cui testo il Nostro non ritenne opportuno pubblicare.[3]

Dato l’argomento trattato, che il Celidonio definì «poco veritiero» in un opuscolo apparso subito dopo la conferenza del Pansa,[4] ritengo che tale scritto possa essere escluso dalla rosa di quelli che nelle sue intenzioni dovevano confluire nel III volume di Miti e Leggende. La stessa osservazione va fatta degli “Usi di Cansano”, una semplice pagina di appunti, e di “Miracoli”, una trattazione che in alcuni punti è resa pesante da elementi teologici e filosofici.

“La leggenda dell’oro in Abruzzo”, l’ultimo scritto in questione, è un abbozzo sulle credenze plutoniche abruzzesi e sulla presenza di giacimenti e vene aurifere nella nostra regione. Si tratta dunque di un argomento di alto interesse etnografico, ma la sua incompletezza ne riduce di molto l’importanza.

Se esistono altri inediti nella biblioteca Pansa è una domanda cui allo stato attuale è difficile rispondere. Io ne dubito, date le ricerche fatte insieme a Donna Clara Pittoni-Pansa circa tre anni fa e l’esito negativo che esse hanno dato.

Occorre rilevare tuttavia che nel 1906 il Pansa fece parte del comitato scelto dal Comune di Sulmona per erigere un monumento ad Ovidio. L’iniziativa non ebbe successo; ma dal Mattiocco si apprende che «nell’aprile 1910 si commemorava a Sulmona la morte del De Nino e in quell’occasione si riparlò del monumento. Giovanni Pansa allo scopo di rinverdire gli entusiasmi … preannunciava una conferenza il cui ricavato sarebbe stato devoluto pro monumento. Il Pansa tenne fede all’annuncio e parlò della pubblica economia e del costume della Sulmona trecentesca››.[5]

Se il Pansa abbia steso il testo della conferenza e l’abbia pubblicato non mi è stato possibile accertare.

Nel 1979 cadrà come è noto l’anniversario del cinquantenario della morte di G. Pansa. Mi auguro che questo mio lavoro, tendente a realizzare quello che certamente fu uno degli ultimi desideri dell’illustre studioso, possa costituire un degno omaggio alla sua memoria.

Franco Cercone


[1] È utile ricordare in tale sede che i primi due volumi, con lo stesso titolo, furono pubblicati entrambi a Sulmona nel 1924 e nel 19277 per i tipi dell’Ed. U. Caroselli. Essi saranno indicati da ora in poi semplicemente con Miti e Leggende.

[2] G. Profeta, Il rito delle serpi di Cocullo in un documento inedito del carteggio di Melchiorre Delfico, in “Atti del Congresso Internazionale di Linguistica e Tradizioni Popolari”, Udine 1969, nota 6, pag. 242.

[3] Il titolo completo della conferenza, da cui il Pansa trasse I Preti concubinarii in Sulmona nel XIV sec., era “La società

Sulmonese del secolo XIV nella pubblica moralità e nel costume”. Cfr. E. Mattiocco, (Un inedito Capitolato di Giovanna d’Aragona, principessa di Sulmona), in «Bullettíno della Deputazione Abruzzese di Storia Patria», vol. II 1975, pag.605, nota 28.

[4] G. Celidonio, I Chierici coniugati in Sulmona, Sulmona 1909.

[5] E. Mattiocco, Sulmona ieri, pag. 64, Sulmona 1972. La notizia è stata stralciata dal Mattiocco da un giornale dell’epoca che non conteneva ulteriori precisazioni circa il titolo della conferenza stessa. Probabilmente, il Pansa deve essersi soffermato sullo stesso argomento trattato nella conferenza dell’anno precedente. Cfr. nota 3.




PER NON PERDERE LE RISORSE delle politiche di coesione

Hub delle Competenze. L’ottavo Focus Group di Regione Abruzzo e Formez Pa

Vasto, 29 settembre 2023. A quasi tre mesi dalla presentazione e dalla firma del protocollo di intesa con Anci e Upi, alla presenza del ministro Zangrillo, Palazzo d’Avalos a Vasto è tornato ad ospitare sindaci, amministratori, dirigenti regionali ed esperti del Formez nell’ambito dell’ottavo Focus Group, l’iniziativa ideata dalla Regione Abruzzo e dal Formez per disseminare valori e obiettivi del progetto sperimentale Hub delle Competenza.

A fare gli onori di casa l’assessore del Comune del Vasto Anna Bosco, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza che i Comuni facciano rete: “Nella nostra regione – ha spiegato – l’85% dei Comuni ha una popolazione inferiore a 5 mila abitanti. Questo indica la necessità di iniziare a guardare ad un metodo di lavoro condiviso, che non ci faccia perdere le sfide legate alle politiche di coesione, con le ingenti risorse ad esse legate”.

A illustrare i dettagli del progetto e le azioni introdotte dalla Regione per venire incontro alle esigenze del territorio, Carmine Cipollone, Autorità di gestione dei Fondi Fesr e Fse: “La Commissione europea ha approvato il nostro piano di finanziamenti che, nello specifico, vede 5 milioni di euro destinati alle strategie per le Aree Funzionali Urbane e 5 milioni di euro per le aree interne. Non possiamo rafforzare le piante organiche dei Comuni, ma possiamo e vogliamo assicurare assistenza tecnica e specialistica, in modo da fronteggiare le difficoltà di organizzazione e i divari inerenti alla capacitazione amministrativa. L’incontro di oggi a Vasto nasce con l’intento di mostrare come la Regione intende attuare concretamente i propositi e le proposte enunciate lo scorso mese di luglio”.

A ribadire la necessità di fare sistema anche il direttore dell’Anci, Massimo Luciani: “Abbiamo sottoscritto a luglio un documento con il quale ci impegniamo a costruire una rete tra gli enti locali e la Regione solo con l’obiettivo di migliorare le performance amministrative e cogliere le opportunità legate ai Fondi nazionali ed europei”. 

Non ha mancato di sottolineare l’importanza di costruire un sistema di competenze la responsabile Formez dell’Hub delle Competenze, Maria Rosaria Russo: “Abbiamo ideato i Focus Group con un unico intento, quello di dare voce al territorio e far capire che la partecipazione è elemento ineludibile per elaborare proposte concrete che possano essere messe in atto dall’amministrazione regionale.”

Il calendario dei Focus Group proseguirà oggi, venerdì 29 settembre, ad Arsita e lunedì 2 ottobre a Oricola.




VORREI UN FUTURO QUI!

Udu Teramo aderisce alla manifestazione nazionale sul caro studio con un flash mob giovedì 28 settembre

Teramo, 29 settembre 2023. CARA università, quanto sei CARA?!: con questo slogan è arrivata anche a Teramo la manifestazione nazionale “Vorrei un futuro qui!” promossa dall’Unione degli Universitari.

Come sindacato studentesco bocciamo le politiche del governo e della regione, denunciando l’assenza di una strategia su alloggi universitari, affitti, utilizzo del PNRR, borse di studio, caro libri, trasporti e salute mentale e per questo abbiamo lanciato un flash-mob davanti alla sede del campus “A. Saliceti” dell’Università di Teramo.

A nulla è servito aver piantato le tende in tutta Italia ad aprile, dopo mesi le lezioni universitarie stanno ricominciando, e la situazione è peggiorata: gli affitti sono aumentati, i libri costano di più e il governo invece di intervenire spreca le risorse del PNRR per studentati di lusso. Gli studenti non possono più essere presi in giro dal mondo della politica, e per questo abbiamo risposto con una mobilitazione nazionale.

Anche a livello regionale i problemi continuano ad essere molteplici: ormai è diventata prassi in Abruzzo che le borse di studio siano per un gran numero di studenti un rimborso spese a causa del problema degli idonei non beneficiari, una situazione non più tollerabile. Inoltre, anche sui trasporti non si vedono miglioramenti rispetto alle richieste che portiamo avanti da anni.

“Nonostante i costi non siano quelli delle grandi città universitarie,” – dichiara Pierluigi Marini, coordinatore dell’Unione degli Universitari di Teramo – “anche nella nostra città comincia a farsi sentire l’aumento del costo della vita per gli studenti universitari. Per questo abbiamo deciso di portare la manifestazione nazionale anche davanti alla sede del nostro Ateneo, per chiedere che il Governo e la Regione comincino ad occuparsi degli studenti e della nostra generazione, con investimenti e programmazione sul diritto allo studio, trasporti, affitti, salute mentale.

Da qui il nostro appello al mondo della politica: Vogliamo poter continuare a vivere nella nostra città, nella nostra regione, nel nostro paese: vogliamo un futuro qui!”




RUOTE NELLA STORIA sulle Orme dei Vestini in Abruzzo

Il raduno di ACI Storico, dedicato alle vetture d’epoca, torna a regalare uno nuovo splendido appuntamento organizzato da AC Pescara a partire dal suggestivo Borgo di Penne

Pescara, 29 settembre 2023. Un nuovo suggestivo appuntamento con il raduno dedicato alle auto d’epoca e voluto da ACI Storico in stretta connessione con l’Automobile Club d’Italia torna a solcare luoghi “magici” e dalla bellezza, oltre che dalla storia, unica del nostro patrimonio paesaggistico e culturale italiano. In questa occasione per la giornata organizzata dall’Automobile Club Pescara, il prossimo 1° ottobre, a fare da cornice a Ruote nella Storia il Borgo di Penne. Il percorso propone un tragitto che ripercorre la via dei Vestini, antico popolo italico, per raggiungere proprio il centro nevralgico del loro possedimento dove si terranno anche delle visite guidate tra le residenze storiche della località in Provincia di Pescara.

Un nuovo viaggio tra la storia, l’arte, la tradizione e i panorami incantati sempre al volante delle automobili d’epoca, continuo esempio non solo della passione, ma anche della cultura del motorismo, gioielli unici che rappresentano l’evoluzione tecnica e tecnologica in tutta la storia dell’automobilismo e della sua evoluzione costante.

Come sempre, in ogni appuntamento con Ruote nella Storia, a rendere possibile la manifestazione la collaborazione degli Automobile Club locali che, in questa occasione, sono rappresentati dall’AC Pescara, presieduto da Giampiero Sartorelli e diretto da Barbara Falcinelli, che ospita la sua terza edizione dell’auto-raduno di ACI Storico.

– “Come Automobile Club Pescara – ha tenuto a sottolineare il Presidente Giampiero Sartorelli –  crediamo molto nel format Ruote nella Storia, che ci consente di valorizzare al meglio il nostro territorio e soprattutto di farlo conoscere ai nostri ospiti. Il successo delle prime due edizioni ci conforta e ci spinge a proseguire nella strada intrapresa, sempre più convinti dell’unicità della manifestazione, un forte connubio tra territorio e motori che richiama sempre tantissimi appassionati lungo il percorso. Penne è un borgo molto bello e ben tenuto della nostra Provincia e per l’AC Pescara rappresenta anche una parte della nostra storia nel mondo del motorismo sportivo, cha ha da sempre caratterizzato la nostra attività, dalla Coppa Acerbo, alla Cronoscalata Svolte di Popoli, al Rally d’Abruzzo. A Penne, infatti, si disputò nel lontano 1925 una delle prima cronoscalate della storia, la Coppa di Natale. Penne, inoltre, ha dato i natali al Marchese Diego de Sterlich, ottimo pilota con numerose vittorie in gare nazionali, soprannominato il ‘Marchese Volante’. Senza dimenticare che fu de Sterlich che aiutò i fratelli Maserati, in un momento di difficoltà, ad iniziare la produzione delle prime auto, oltre ad avere ideato il ‘Tridente’ che sarà poi marchio caratteristico della prestigiosa casa automobilistica. Dopo l’arrivo a Penne, parcheggiate le vetture nella splendida piazza Luca da Penne, saremo ospiti del Sindaco, nella casa comunale, dove verranno proiettati filmati per far conoscere meglio la bellezza e la storia del borgo, ma anche filmati d’epoca sulle gesta sportive del marchese de Sterlich, tanto per restare in tema.”-

Una giornata davvero interessante in cui la tradizione e la cultura di un territorio si intersecano perfettamente con la storia dell’automobilismo creando una sinergia ideale e in esemplare linea con l’obiettivo portato avanti da Ruote nella Storia, ovvero promuovere il patrimonio territoriale nazionale e valorizzare l’importanza del motorismo d’epoca.

Immancabile la partecipazione di vetture dall’estremo valore tra cui, solo per citarne alcune, la vincitrice della categoria “Anni ’50” al Concorso d’Eleganza 2023 di Trieste, l’Alfa Romeo 6C 2500 SS Villa d’Este 1950 del Vice-Presidente dell’Automobile Club di Pescara Ing. Sandro Brozzetti, attese anche una Lancia Appia seconda serie 1957, un’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961, una Fiat Cabriolet del 1963, una Porsche 55 del 1961, una Alfa Romeo 2000 Spider del 1960 e altre meravigliose vetture dal medesimo prestigio ed inestimabile valore.

PROGRAMMA:

Ore 09,00 – 09,30 Arrivo dei partecipanti a Collecorvino presso “Mal Perdedor Padel House” in Viale Italia 16 ed accreditamento equipaggi

Ore 10,00 Partenza per Penne

Ore 10, 30 – 11,00 Arrivo in Piazza Luca da Penne con esposizione delle auto storiche

Ore 11,00 Trasferimento nella Sala consiliare per i saluti istituzionali delle Autorità presenti e proiezione di alcuni brevi filmati

Ore 11,30 Visita guidata ai Musei archeologico civico Diocesano “G.B. Leopardi” e di Arte Moderna e Contemporanea in Piazza Duomo di Penne

Ore 13,00 Partenza per la Contrada Campetto di Penne

Ore 13,15 Pranzo presso il Ristorante “Lu Cannaroz” in Contrada Campetto (zona impianti sportivi

Ore 16,00 Distribuzione omaggi ai partecipanti e saluti

Ore 16,30 Fine manifestazione




PER RICORDARE RODOLFO ZANNI, il Mozart d’Argentina

Un evento a Cordoba, nella città dove il geniale musicista morì, il 26 ottobre sarà proiettato il docufilm sulla sua vita

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 29 settembre 2023.  A Cordoba, la città dove in circostanze sospette e misteriose Rodolfo Zanni morì all’età di 26 anni, il prossimo 26 ottobre al Cine Teatro Real sarà proiettato il film “Enigma in tempo rubato. Un Mozart argentino”, sulla vita del geniale musicista e compositore di origine italiana. Sarà un evento eccezionale che riporterà all’attenzione del mondo della musica un personaggio straordinario, cancellato dalla memoria nonostante avesse illuminato con il suo genio la musica argentina del primo Novecento. Saranno anche eseguite le sue composizioni superstiti. Rodolfo Zanni era nato a Buenos Aires nel 1901 da genitori italiani (suo padre abruzzese di Atri, sua madre genovese), visse solo 26 anni e la sua vita terminò nel 1927 a Cordoba in circostanze sospette e misteriose. Nel breve arco della sua esistenza ebbe una vita avvincente, poi travagliata e infine tragica. Il film, per la regia di Francesco Cordio, scritto da Giuseppe Zanni, con la partecipazione straordinaria del tenore Fabio Armiliato, è stato girato nel 2021 in Italia e in Argentina. Ripercorre con il rigore del documentario la vicenda di gloria e fallimento, di persecuzione e morte del giovane talento musicale, non a caso definito il Mozart argentino.

“Non mi dilungherò sulla sua vita – dichiara l’autore della sceneggiatura Giuseppe Zanni – che potrà essere letta in alcune biografie uscite di recente, oppure sul sito www. Rodolfo Zanni.com, anche in spagnolo e in inglese. Vorrei invece sottolineare che, nel breve lasso di tempo che gli fu concesso (visse tanti anni quanti Pergolesi, cinque meno di Schubert nove meno di Mozart), Rodolfo Zanni compose un’immensa quantità di lavori musicali, quasi 100 opere tra suonate sinfonie balletti, tra cui anche due opere liriche: Rosmunda, su libretto di Sam Benelli, e l’altra Glyceria, su libretto di lui medesimo, come mai nessuno aveva fatto alla sua età. Queste opere sono tutte scomparse – aggiunge Giuseppe Zanni – tranne cinque opere minori, nonostante egli le avesse presentate al Teatro Colon di Buenos Aires in un memorabile Gran Concerto, nel quale egli appena ventunenne diresse un’orchestra di 120 professori e 100 coristi in onore e in presenza del Presidente eletto della Repubblica Argentina Torcuato de Alvear e della sua fascinosa moglie, il soprano Regina Pacini. La persecuzione e la damnatio memoriae messe in atto da forze misteriose erano quasi riuscite a far dimenticare questo musicista dall’immenso talento. Tuttavia, uomini di buona volontà – cantanti come l’indimenticabile Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato, un avvocato legato da rapporti di parentela, uomini di cultura ,ostinati e tenaci ,intolleranti all’ingiustizia e aiutati dalla stampa dalla televisione e dal mondo letterario, scavando e operando per un lungo periodo di tempo, nei luoghi più diversi: in Argentina, in Italia, negli Stati Uniti, in Europa, tanto che a Parigi sono riusciti a far riemergere il giovane compositore e a riportarlo in luce nel mondo musicale. Per la definitiva consacrazione però – conclude Zanni –, si devono ritrovare le opere che deliziarono i suoi contemporanei. Perciò faccio un appello a tutti per ricercare negli archivi, nelle biblioteche, nei cassetti, nelle collezioni pubbliche e private, a sfogliare, indagare, interrogare, per raccogliere ogni testimonianza scritta e orale, racconti di famiglia, lettere, foto, documenti, spartiti, qualunque cosa che possa interessare e essere utile ad aggiungere un tassello alla conoscenza della personalità di Rodolfo Zanni. Ma soprattutto cerchiamo la musica di quasi 100 opere – sinfonie, balletti, romanze e in particolare l’opera lirica Rosmunda che le cronache dell’epoca danno editata dalla Casa Ricordi di Milano, ma che è anch’essa scomparsa. Chiunque abbia notizie su Rodolfo Zanni può comunicare attraverso l’e-mail mozartargentino@gmail.com”

Ora però è bene dare qualche cenno in più sulla vita del grande compositore e direttore d’orchestra, facendo sintesi della ricca biografia tracciata proprio da Giuseppe Zanni, nato a Roma da genitori di Atri, diplomatico in pensione con una carriera passata a Parigi all’OCSE, a Bruxelles presso la Comunità Europea e infine a Roma, come direttore generale presso il Ministero del Tesoro, docente presso l’Università di Teramo e la Libera Università Luiss. Giuseppe, lontano parente del musicista, sta dedicando interamente il suo tempo, dopo essere andato in pensione, alla ricerca di notizie e soprattutto delle opere musicali composte da Rodolfo Zanni, per rendere il doveroso tributo di conoscenza e onore esorcizzando la maledizione che accompagnò la sua burrascosa e tragica vita. Rodolfo Antonio Angelodeo Zanni nasce nel 1901 a Buenos Aires, figlio di emigrati italiani, e muore a Cordoba nel 1927. Bambino prodigio, già a 16 anni è un talentuoso direttore d’orchestra. A 19 anni entra nel corpo dei direttori d’orchestra del prestigioso Teatro Colon di Buenos Aires e il grande Felix Weingartner (1863-1942), allievo prediletto di Liszt, lo sceglie come maestro preparatore e direttore scenico. L’opera che Rodolfo Zanni deve affrontare è una delle musiche più complesse e monumentali: la Tetralogia di Richard Wagner. Rodolfo assolve il compito con grandissimo successo ed elogi da parte della critica e del pubblico.

La sua apoteosi, però, l’ha nel 1922 con un Gran Concerto Sinfonico al Teatro Colon, quando dirige, in onore del Presidente della Repubblica d’Argentina Torcuato de Alvear, un’orchestra di 120 musicisti e un Coro di 100 cantori, presentando solo opere da lui stesso composte, ottenendo uno straordinario successo e, secondo i resoconti stampa dell’epoca, “ovazioni deliranti”. Dopo quel trionfo, però, accade qualcosa d’inspiegabile e l’artista tanto osannato viene allontanato, cancellato, ridotto all’anonimato. Muore nel 1927 in circostanze misteriose e mai chiarite. Il suo corpo, prima sepolto in terra sconsacrata, viene riesumato e scompare, senza che si abbia più notizia delle sue spoglie. Inoltre, fatta eccezione per quattro brani minori, scompaiono pure le 81 composizioni a lui attribuite: sinfonie, ouverture, balletti, romanze e due opere liriche (Rosmunda, quattro atti su libretto di Sem Benelli, e Gliceria, su suo libretto). Immenso era stato il lavoro creativo nella sua breve vita, con una predilezione per la musica su grande scala, di cui quasi nulla è pervenuto fino a noi. Una vera e propria damnatio memoriae. A tutt’oggi si ignora dove siano finiti i suoi spartiti musicali.

Giuseppe Zanni e Elio Forcella, autori del romanzo “Desaparecido in do maggiore” (Zecchini Editore, 2014) sulla vita del grande musicista, insieme ad ostinate ricerche condotte in Argentina, hanno cercato di riportare alla luce il compositore dimenticato, con un insperato successo: la Rai (Tg1, Tg2 e Tg3), la radio, i più importanti giornali, persino l’Osservatore Romano, le riviste musicali in Italia e all’estero, con articoli tradotti in più lingue, hanno dato risalto alla straordinaria vicenda umana e artistica di Rodolfo Zanni. La rivista Musica, una delle più autorevoli in Italia, ha promesso 5000 euro a chiunque segnali o ritrovi i suoi spartiti significativi. In Argentina la Radio Nacional ha mandato in onda una lunga trasmissione sul musicista, come pure la radio ufficiale del Teatro Colon ha ricordato ampiamente Rodolfo Zanni e il suo genio musicale. L’Istituto Superiore di Musica “José Hernandez” ha pubblicato un numero monografico della rivista “Atriles” sul musicista e anche un’analisi critica, molto approfondita, del musicologo argentino Lucio Bruno Videla sulle quattro opere rimaste conosciute.

Recentemente, con la collaborazione del prof. Massimo Gentili Tedeschi del Ministero dei Beni Culturali e della prof. Laure Marcel Berlioz, direttrice del Centre de documentation de la Musique Contemporaine di Parigi, si è riusciti ad individuare 12 altre opere dello sfortunato musicista, senza tuttavia riuscire a recuperare gli spartiti, avendo la Società francese degli Autori, Compositori e Editori di Musica depositati solo gli incipit delle opere, comunque recuperati. Molto importante è stata anche la pubblicazione, sulla rivista ufficiale del Teatro Colon di Buenos Aires, di un corposo articolo titolato “Un silencio elocuente”, pieno di interrogativi, dove si chiede come mai fosse stato dimenticato un musicista che il Colon stesso aveva giudicato talmente importante da dedicargli una serata monografica. Un’orchestra di Buenos Aires, diretta dal M°Lucio Bruno Videla, ha messo in repertorio ed eseguito qualche tempo fa La campiña adormecida, il breve poema sinfonico superstite di Rodolfo Zanni. Ora tutto il mondo musicale, dopo l’oblio, tornato alla consapevolezza del talento, del valore e della rilevanza del grande compositore scomparso, è in fermento per ritrovare almeno una parte delle opere per le quali i contemporanei di Zanni lo avevano tanto favorevolmente giudicato ed osannato.

Appassionata e straordinaria l’opera di ricerca messa in campo da Giuseppe Zanni per trovare notizie e soprattutto le musiche composte dal grande genio musicale di cui egli porta il cognome, la consanguineità e le comuni origini abruzzesi. Lo hanno portato nel 2021 a scrivere, finanziare e realizzare, con la regia di Francesco Cordio, il docufilm “Enigma in tempo rubato. Un Mozart argentino” che tra un mese sarà presentato proprio a Cordoba, la città dove Rodolfo Zanni morì. Il film, della durata di 60 minuti, sottotitolato in più lingue, con la straordinaria partecipazione del celebre tenore Fabio Armiliato – che ha recitato con Woody Allen ed Ettore Scola -, racconta la storia sfortunata e drammatica del geniale pianista, compositore e direttore d’orchestra argentino. E’ stato presentato finora a 9 Festival internazionali del Cinema. Il 25 settembre 2022, a cento anni dal celebre concerto al Teatro Colon di Buenos Aires, il Tg1 ha mandato in onda un servizio su Rodolfo Zanni. Qualche tempo prima Giuseppe Zanni, attraverso il programma “Chi l’ha visto?” condotto su Rai3 da Federica Sciarelli, aveva rivolto un caloroso appello per invitare a ricercare gli spartiti delle opere di Rodolfo Zanni e a riferire ogni notizia utile.

Così tra l’altro scriveva nel 2019 la giornalista Elisabetta Piqué, corrispondente da Roma del quotidiano La Nación, in un articolo pubblicato dal suo giornale in Argentina. “[…] La vita dello sconosciuto “Mozart argentino” è davvero degna di un film. “Sullo sfondo vediamo la povertà dell’Abruzzo di fine 1800 e il grande esodo dell’immigrazione verso i lontani paesi dell’America. Il padre di Rodolfo, Nicola, per sfuggire alla miseria lasciò Atri, cittadina di immigrati in provincia di Teramo e si imbarcò dal porto di Genova a Buenos Aires all’inizio del secolo scorso”, racconta Giuseppe Zanni, parlando con passione. Pochi mesi dopo il l’arrivo in Argentina, nel 1901, nacque Rodolfo, senza buoni propositi: la madre rifiutò di averlo e fu riconosciuto solo dal padre. “Ma il piccolo Rodolfo si distinse subito per essere un bambino prodigio: dotato di un talento eccezionale per il pianoforte, componeva già all’età di 9 anni”, sottolinea Giuseppe. Dopo aver studiato al Conservatorio e aver ottenuto l’unica medaglia d’oro dell’istituto, all’età di 16 anni fu direttore d’orchestra. Anni dopo, entrò a far parte del team di direttori del Teatro Colón. Ma l’evento che segnò la sua vita fu una serata apoteotica in quel teatro, il 16 settembre 1922, in cui, all’età di 21 anni, diresse un grande concerto sinfonico in cui furono eseguite le sue opere, in onore del presidente eletto Marcelo Torcuato de Alvear e di sua moglie, il soprano Regina Pacini. “Le notizie di stampa di allora parlano di un successo impressionante e di ‘ovazioni deliranti’, cosa che fu mal digerita dai colleghi musicisti avversari, che furono tutti esclusi dalla serata e che probabilmente giurarono vendetta”, dice Giuseppe, che ha ritrovato il poster di quel famoso concerto al Teatro Colón in un’università del Texas. Quel trionfo al Colón, tempio mondiale della musica, dopo un concerto monografico – privilegio mai concesso prima a nessuno – che significò la sua consacrazione e sembrò consolidare una brillante carriera, segnò però l’inizio della sua fine. In effetti, una specie di ostracismo: inspiegabilmente cominciarono a chiudergli le porte, a impedirgli di lavorare, a provocargli vessazioni. Pochi anni dopo, nel 1927, Rodolfo morì prematuramente in un modesto albergo di Cordoba. Anche se il suo certificato medico parlava di polmonite, tutta la stampa e i necrologi parlarono di un evento imprevisto, inaspettato. “In assenza di parenti, fu sepolto in un luogo sconsacrato, riservato ai ‘dissidenti’: ebrei, omosessuali, massoni, anarchici. E dopo qualche anno, il suo corpo fu riesumato, non si sa da chi, e portato non si sa dove. “Un altro mistero”, dice Giuseppe. […]”

Ci si augura, finalmente, che il rinnovato interesse sul grande musicista italo-argentino possa davvero stimolare in Argentina la collaborazione della comunità italiana – e delle numerose associazioni abruzzesi in particolare – nelle ricerche in ogni angolo del Paese, negli archivi di associazioni musicali, tra gli appassionati di musica, nelle biblioteche, di ogni traccia di notizia, indizio, informazione utile, per poter auspicabilmente ritrovare gli spartiti delle numerose opere composte da Rodolfo Zanni. Come pure per avere risposte sulla strana sorte e sull’emarginazione che ha dovuto subire in vita, nonostante l’indiscusso suo talento, sebbene egli avesse un carattere altero, alieno dai compromessi, e soprattutto libero e amante della libertà, in un periodo purtroppo complicato della vita politica in Argentina. Chissà se con l’apertura degli archivi segreti del Paese e gli archivi della Polizia non si possano chiarire tanti lati oscuri sul trattamento subito dall’artista e dell’inconcepibile dannazione della memoria sua e delle sue opere. Affinché le opere del grande musicista, di cui si auspica il rinvenimento degli spartiti, possano finalmente diventare patrimonio della cultura argentina e della musica mondiale.




WEEK END TUTTO SPORT 

Due eventi che porteranno divertimento e unità alla comunità

Paglieta, 29 settembre 2023. Il Comune di Paglieta comunica  due manifestazioni  che si terranno nel prossimo fine settimana, portando divertimento, sport e convivialità tra la  sua comunità.  Si parte con sabato 30 settembre: in programma c’è il Motoraduno Honda Italia Industriale S.p.A.: Un’Avventura su Due Ruote. E il 30 settembre, Paglieta si prepara a dare il benvenuto a ben 100 centauri, con un totale di 200  partecipanti, pronti a vivere una giornata indimenticabile. Questo evento, organizzato a carattere ricreativo non competitivo e senza finalità di lucro, è riservato agli associati e ai fornitori dell’azienda promotrice del Motoraduno.  La partenza della carovana di biker è fissata alle ore 9:30 dalla sede Honda di Atessa, in via Genova; mentre l’arrivo è previsto presso il  centro sportivo Terzo tempo Sport & Food, intorno alle 12:30. Il percorso del raduno di moto  toccherà diversi comuni della nostra zona, includendo Atessa, Paglieta, Torino di Sangro, Fossacesia, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Frisa Lanciano, Castel Frentano e Sant’eusanio del Sangro.

Il  sindaco di Paglieta, Avvocato Ernesto Graziani: “Siamo onorati di essere uno dei comuni coinvolti nel Motoraduno Honda Italia Industriale S.p.A., un evento che celebra la passione per le due ruote e il senso di comunità. Paglieta è pronta a salutare calorosamente coloro che vi aderiranno  e a garantire loro un’accoglienza speciale.  Il giorno successivo, domenica 1° ottobre, ci aspetta un’altra straordinaria occasione di festa con la 1^Granfondo Cicloturistica Trabocchi-Maiella, che vedrà i 400 atleti iscritti, sfrecciare anche attraverso le nostre strade:  in Piazza Roma tra le 9:00 e le 9:30 ci sarà l’arrivo della cronometro prevista all’interno della Granfondo.  Sarà uno spettacolo emozionante per tutti i presenti.  Nell’occasione, si ringrazia la Scuola di ciclismo Moreno Di Biase, ex ciclista professionista,  per il suo instancabile impegno a trasmettere ai bambini e ragazzi l’amore verso questa disciplina sportiva, insegnando loro come diventare dei bravi ciclisti,  e per aver coinvolto   in questa straordinaria avventura  a due ruote anche nuclei familiari e gli  appassionati di bici. Ci attende, quindi, una domenica di full immersion, dalla Costa dei Trabocchi fino alla Montagna Madre abruzzese: la Maiella”. Il dottor  Antonio Demattia, vicesindaco, ha invece ricordato: “Paglieta, oltre ad avere una gloriosa tradizione nel ciclismo, vanta di tanti appassionati di mototurismo. In paese sono operative ben due associazioni motorbikes, Osso Italia e Paglieta in moto,  che organizzano piacevoli uscite domenicali, soprattutto verso le località della montagna abruzzese”.




RICONOSCIMENTO A FERMENTA PIZZERIA DI CHIETI

Krombacher – Gambero Rosso “Beer Of Choice” Premia “La Miglior Carta Delle Bevande” tra i protagonisti della guida pizzerie 2024. Il birrificio tedesco attribuisce il riconoscimento a pari merito a

Napoli, 29 settembre 2023. Krombacher, “Beer of Choice” del Gambero Rosso, premia “La Migliore Carta delle Bevande” tra i protagonisti della Guida Pizzeria d’Italia del Gambero Rosso. “Il Vecchio e il Mare” di Firenze, “Fermenta Pizzeria” di Chieti e “Framento” di Cagliari sono le tre realtà che a pari merito si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento conferito oggi da Davide Grossi, Country Director di Krombacher Italia, alla Mostra di Oltremare a Napoli.

Giunta alla sua 11esima edizione, la Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso nasce con l’intento di mettere ordine nel mondo della pizza, dando lustro ai grandi maestri e artigiani del settore, convinti della necessità di dialogare con la tradizione, e avviando una riflessione su impasti, lavorazione e selezione delle materie prime, ma anche sui migliori abbinamenti con le bevande per rendere ancora più speciale l’esperienza di degustazione del disco di pasta lievitata più amato al mondo.

“Siamo molto orgogliosi di questo premio – afferma Davide Grossi – che ci aiuta a raccontare i valori che rendono unica e distintiva la nostra birra. Il suo gusto naturale, la sua straordinaria digeribilità e il suo successo negli abbinamenti con la pizza sottolineano quanto una bevanda di alta qualità possa valorizzare l’immensa dedizione di ogni pizzaiolo nel creare il proprio capolavoro. La ricerca della naturalezza è sempre stato il focus di Krombacher e siamo felici di premiare dei professionisti che come noi perseguono l’eccellenza. Tutti i protagonisti di questo premio dimostrano una qualità straordinaria, frutto di un’attenta ricerca e del coraggio nel resistere a scelte commerciali facili. Inoltre, è davvero lodevole il loro impegno nel formare uno staff capace di proporre carte beverage sorprendenti nelle proprie pizzerie”.

Krombacher valorizza la connessione tra birra e pizza – due prodotti considerati complementari -, su cui vale la pena investire. Il birrificio tedesco utilizza infatti solo ingredienti naturali di alta qualità, tra cui l’acqua locale di sorgente, Felsquellwasser®, proveniente da pozzi situati entro un raggio di 3 km dalla struttura di produzione.

La ricerca del “gusto naturale” è sempre stata un punto cardine per Krombacher, che ispira anche il suo format social, ‘Tasted by Krombacher’, un viaggio attraverso il Bel Paese alla ricerca dei migliori locali che raccontano la loro storia e la passione che li ha portati al successo. Proprio come i vincitori de “La Miglior Carta delle Bevande”, tre realtà diverse tra loro, ma unite dalla ricerca dell’eccellenza.

“Il Vecchio e il Mare” non è considerata solo una tra le migliori pizzerie di Firenze – un equilibrio tra tradizione napoletana e farciture e impasti di nuova fattura -, ma è anche un ristorante di pesce con una lunga attività familiare. Il duo composto da Pasquale Naccari (patron) e Mario Cipriano (pizzaiolo) conferma la sua anima vulcanica: il primo cura personalmente l’offerta di vini – con una particolare attenzione agli Champagne – e birre, mentre il secondo è anche istruttore pizzaiolo e tecnico di farine.

“Il nostro ringraziamento – commenta Cipriano – va al Gambero Rosso, a Krombacher e naturalmente alla squadra con la quale tutti i giorni cerchiamo di dare il massimo per offrire ai nostri clienti dei prodotti e un servizio di altissima qualità. La scelta delle bevande fa parte del continuo lavoro di ricerca che facciamo anche sulle farine, sugli impasti e sulle materie prime delle farciture”.

“Siamo molto felici e orgogliosi – aggiunge Naccari – del fatto che il costante lavoro che facciamo nella scelta delle bevande e degli abbinamenti venga riconosciuto. È un impegno che portiamo avanti da anni con l’obiettivo di proporre ai clienti il meglio fra vini e birre, anche in accompagnamento alla pizza”.

La pizza, del resto, non è solo tradizione e innovazione, ma può essere interpretata anche come un mezzo per raccontare il proprio territorio. È questa la mission di “Fermenta Pizzeria” di Chieti, i cui proprietari – Luca Cornacchia, maestro pizzaiolo, e Giorgia Santuccione, esperta di vini e di sala – hanno dato vita insieme alla loro squadra a un percorso a metà tra memorie e sperimentazione interamente dedicato all’Abruzzo.

“Da Fermenta – spiegano i due – gira tutto intorno alla nostra terra, l’Abruzzo. E questo vale, oltre che per la pizza e le materie prime, anche per la costruzione della carta del beverage. Il lavoro di ricerca è grande: prediligiamo vini autoctoni, che mettano bene in luce tutte le peculiarità di questo territorio, senza dimenticare le eccellenze nazionali ed internazionali; lo stesso dicasi per le birre, con un occhio di riguardo per i microbirrifici artigianali della zona. Lavoriamo sodo per scovare eccellenze e per creare sinergie con chi, come noi, non dimentica mai le proprie radici”.

Reinterpretare la pizza mantenendo saldo il legame con il territorio d’origine è ciò che caratterizza anche il lavoro di ricerca di “Framento” di Cagliari. Qui lo chef Pierluigi Fais, insieme a un team affiatato di pizzaioli animato dalla stessa filosofia, utilizza materie prime di altissima qualità, farine integrali macinate a pietra e semole locali per creare una pizza che unisce ingredienti autoctoni a uno stile più contemporaneo. Il suo tratto distintivo sono gli eccellenti topping ideati da chef Fais, che dichiara: “Ogni pizza del menu di Framento è studiata nei minimi particolari ed è espressione di una filosofia ben precisa, che si fonda sulla stagionalità dei prodotti e sul rispetto delle materie prime e della loro origine. Per rendere unica l’esperienza gustativa dei nostri clienti abbiamo inserito nel menu una selezione ‘frizzante’ di birre locali, nazionali e internazionali, che spazia tra i molteplici metodi di produzione con l’obiettivo di individuare di volta in volta l’accostamento migliore”.

La consegna del premio “La Miglior Carta delle Bevande” è solo il primo di una serie di appuntamenti che coinvolge Krombacher – il più grande birrificio familiare tedesco – e Gambero Rosso. Nel 2023 Krombacher continua ad affiancare il gruppo editoriale enogastronomico nel premiare le migliori eccellenze di quattro delle sue storiche guide: Guida Pizzerie d’Italia, in cui rientra appunto il premio speciale “La Miglior Carta delle Bevande”; Guida Ristoranti d’Italia, con il premio speciale “No Food Waste”, dedicato al locale che combatte con azioni concrete lo spreco alimentare; Guida Roma e il meglio del Lazio e, da quest’anno, anche Guida Lombardia – Il meglio di Milano e delle altre province, entrambe con il premio speciale “La Novità dell’Anno”.

About Krombacher

Dal 1803 il birrificio Krombacher, a conduzione familiare, produce birra premium in armonia con la natura, esclusivamente nella valle di Krombach, nella Germania centrale. Qui i metodi tradizionali di produzione della birra artigianale incontrano una tecnologia all’avanguardia. Per le sue birre di alta qualità il birrificio utilizza solo ingredienti naturali pregiati, come la preziosa Felsquellwasser®, acqua locale che si trova in circa 50 pozzi entro un raggio di 3 km dal sito di produzione. Quest’acqua speciale è naturalmente morbida e povera di sali minerali, conferendo alla birra il suo gusto unico, rinfrescante e brioso. Leader di mercato in Germania e tra i più moderni fornitori di bevande in Europa, Krombacher è presente con le sue birre in oltre 50 mercati in tutto il mondo.




CICLISMO: L’ASD CONFETTI PELINO

Sabato 30 settembre la cerimonia delle divise 2023

Sulmona, 29 settembre 2023. Sabato 30 settembre, alle ore 18.30, nella terrazza del B&B Sei Stelle di Sulmona, ci sarà la presentazione dell’Asd Confetti Pelino Sulmona per la stagione 2023.

Anche quest’anno si svolgerà la consueta cerimonia per gli atleti della storica società ciclistica peligna sono pronti a ripartire nelle varie categorie. Anche quest’anno il patron Mario Pelino non ha voluto far mancare tutto il sostegno alla squadra. Proprio Pelino sarà il protagonista della serata, che vedrà anche la presentazione delle divise della stagione 2023.

Ad aprire la conviviale sarà la presidente dell’Asd Confetti Pelino, Antonietta Ramunno, che ha chiamato a raccolta autorità e istituzioni del territorio e dello sport, che si ritroveranno nella splendida cornice del B&B Sei Stelle di Piazza Giovanni Minzoni, gentilmente concesso dal Cavaliere Filippo Frattaroli e da suo nipote Davide. Saranno presenti tutti gli atleti.

Sono attesi, tra gli altri, il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, l’assessore allo sport del comune di Sulmona, Attilio D’Andrea, il delegato provinciale della Federazione Ciclistica L’Aquila, Agostino Caprarese, il Presidente Amici della Fondazione ISAL e Vice Presidente Fondazione ISAL, Gianvincenzo D’Andrea, il presidente del Panathlon International Club di Sulmona, Alessandro Carnevale, il past president Luigi La Civita e il segretario Armando Di Rocco, il presidente della Giostra Cavalleresca di Sulmona, Maurizio Antonini, la vice presidente della DMC “Terre d’amore”, Mariadora Santacroce, e il fiduciario CONI di Sulmona, Domenico Carrozza.




RUOTE NELLA STORIA TRA CASALI, castelli e conventi nell’aquilano

Il suggestivo appuntamento con l’auto-raduno di ACI Storico torna con un’altra tappa che si svilupperà in tre giorni attraverso paesaggi e luoghi unici della Provincia abruzzese

L’Aquila 29 settembre 2023. Non si ferma il viaggio di Ruote nella Storia alla scoperta di paesaggi unici e suggestivi offerti dalla meraviglia paesaggistica e tradizionale del nostro patrimonio nazionale. Questa volta il prestigioso raduno di ACI Storico nato in sinergia con l’Automobile Club d’Italia fa tappa nella Provincia de L’Aquila con una tre giorni, 29-30 settembre e 1° ottobre, dedicata alla riscoperta di luoghi, spesso, inesplorati ma dalla bellezza e il fascino esclusivi. Il tutto, ovviamente, al volante delle incredibili e ricche di valore auto d’epoca, protagoniste indiscusse della manifestazione.

A rendere possibile l’evento, come sempre, la collaborazione attiva nell’organizzazione da parte degli Automobile Club locali che, in questa sede, tornano ad essere rappresentati dall’Automobile Club L’Aquila, presieduto da Marfisa Luciani e diretto da Paolo Riccobono. Importante anche il contributo dell’AS.D.AU.S.CUL.TER. – Automobili Storiche Cultura e Territorio, Club Affiliato ACI Storico.

-“Una manifestazione importante – tiene a sottolineare la Presidente dell’Automobile Club L’Aquila Avv. Marfisa Luciani – che, utilizzando l’ormai classico format di Ruote nella Storia, consente di far conoscere agli equipaggi provenienti da tutta Italia, luoghi di interesse storico, culturale e paesaggistico normalmente fuori dai percorsi del turismo classico, senza dimenticare le tante eccellenze gastronomiche che caratterizzano tali territori. Inoltre, i cittadini delle tante località toccate dalla manifestazione nei tre giorni, avranno l’occasione di ammirare automobili rare e di grandissimo valore storico”.-

Nell’appuntamento che prende il titolo di Casali, Castelli e Conventi, le prestigiose automobili d’epoca, che hanno fatto la storia del motorismo mondiale e che continuano ad essere simbolo di evoluzione in questo ambito, sfileranno tra Carsoli, Rieti ed il lago del Turano. La partenza è dal Convento di S. Francesco a Poggio Cinolfo, per poi raggiungere le Grotte di Pietrasecca per una visita speleologica dove, a luci spente, i partecipanti all’evento potranno vivere un momento molto suggestivo. Si passerà poi a Rocca di Botte per visitare la casa natale di San Pietro Eremita dove verrà acceso il forno utilizzato dallo stesso Santo e si potrà preparare il pane che verrà condiviso tra i presenti. Transito previsto, inoltre, per Riofreddo, Vallinfreda, Orvinio, Vivaro Romano, Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Stipes e la Diga del Turano. Un momento interessante il passaggio in ogni Comune dove saranno gli stessi Sindaci a raccontare attivamente la propria località.

Attese vetture da tutta Italia e dal valore inestimabile, oltre 40 splenditi modelli tra cui una Lancia Flaminia Touring 2,8 3C, una Lancia Aurelia B24 Convertibile del 1956, una Lancia Flaminia SS Zagato del 1965, una Itala 56 del 1923, una Austin Healey MK1 3000 Spider del 1960, una Triumph TR3 del 1957, una Osi 1200S Cabrio 1963, una Porsche 356 Bis del 1960, una Ferrari F355s del 1996, una Porsche 912 Targa del 1969, oltre ad altrettanti modelli dallo stesso fascino e prestigio indiscusso.

PROGRAMMA:

Venerdì 29 SETTEMBRE

Ore 12:00 Ritrovo a Carsoli (AQ): Casale Colle della Corte- S.P. Turanense, Località Casabianca.

Ore 13:00 Pranzo al Casale.

Ore 15:00 Visita guidata alle Grotte di Pietrasecca (scarpe da trekking ed abbigliamento pesante).

Ore16.30 Visita al Centro Prove della AISICO, Pereto (AQ), dove, se confermato, si potrà assistere ad un “Crash Test” di sicurezza delle barriere stradali.In alternativa visita guidata al Santuario Madonna dei Bisognosi, VI sec, con affreschi del XV sec.

Ore 19.00 Rientro a Carsoli nei rispettivi alloggi Ore  20:00 Cena a Carsoli (AQ), in ristorante tipico.

Sabato 30 SETTEMBRE

Ore 08.30- 10.00 Raduno e registrazione dei partecipanti al Convento di S. Francesco in Poggio Cinolfo di Carsoli.

Ore 10.15 Briefing.

Ore 10.30 Partenza manifestazione.

Ore 10.40 Transito vetture a Carsoli e presentazione degli equipaggi, a seguire prove di abilità (Via Tiburtina Vecchia – Civita di Oricola).

Ore 11.45 Rocca di Botte, visita guidata del centro storico, in particolare: Casa natale di San Pietro Eremita; Santa Maria della febbre; Chiesa parrocchiale.

Ore 13.00 Trasferimento a Oricola: sosta pranzo (piatti tipici locali).

Ore 15.00 Prove di abilità (Via San Panfilo – Oricola).

A seguire, attraversamento di Riofreddo (RM), Vallinfreda (RM), Orvinio, Vivaro Romano (RM), Lago del Turano, Rieti.

Ore 17.30 Rieti, sosta in Piazza Municipio e visita guidata della Cattedrale, della Cripta e del Salone Papale dell’Episcopio.

Ore 20.30 Cena di gala al Park Hotel Villa Potenziani (4 *). Serata musicale.

Domenica 1° OTTOBRE

Ore 11.00 Partenza da Rieti, transito per Rocca Sinibalda, Longone Sabino, Stipes, Diga del Turano

Ore 12.00 Arrivo a Colle di Tora, visita del Borgo, pranzo, premiazioni e saluti.

Il programma potrà subire variazioni, dovute a cause di forza maggiore, che verranno comunque comunicate tempestivamente.

N.B. Per le prove di abilità è consentito solo l’uso dei CRONOMETRI MECCANICI.




IL CENTENARIO DI ANDREA BAFILE

Celebrazioni della traslazione delle spoglie

Guardiagrele, 28 settembre 2023.  Si concluderanno il prossimo fine settimana, nelle giornate del 29 e 30 settembre, le celebrazioni per il centenario della traslazione delle spoglie del Tenente di Vascello Andrea Bafile, Eroe e Medaglia d’Oro al valor militare.

Nella mattinata di venerdì 29 settembre alle ore 10:30 presso il Cinema Teatro Garden si terrà il convegno dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di Guardiagrele, ed aperto alla cittadinanza, sullo studio delle maioliche dei maestri Cascella presenti all’interno del sacrario, sulle attività diagnostiche effettuate e sui luoghi dedicati ai caduti in Abruzzo, monumenti, viali e parchi, a cura della Soprintendenza A.B.A.P – Chieti e Pescara e dell’I.S.P.C. del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Si proseguirà poi alle ore 17:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Guardiagrele, con il gemellaggio tra i Gruppi ANMI di Jesolo e Pescara, con la partecipazione del Sindaco di Jesolo ed una delegazione di rappresentati.

A concludere la giornata il concerto dei Marinaretti “Red Rocks” a cura dell’Accademia Musicale di Spoltore in scena alle ore 21:30 presso Piazza San Francesco .

La cerimonia principale sarà invece svolta a partire dalle 9:30 di sabato 30 settembre presso il Sacrario di Bocca di Valle, con la presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa con delega alla Marina Militare, l’On. Matteo Perego di Cremnago, insieme al Comandante del Comando Marittimo Sud, l’Amm. di Divisione Flavio Biaggi, in rappresentanza dello Stato Maggiore della Marina, che si uniranno alle altre Autorità Civili e Militari presenti per la commemorazione dell’Eroe guardiese.

La cerimonia militare prevede lo svolgimento dei principali onori quali l’alza bandiera e la deposizione di una corona d’alloro, la benedizione del Cappellano Don Antonio Zimbone, concludendo con l’apposizione della bandiera italiana sulle spoglie, grazie ad un percorso mare-monti eseguito da un gruppo di bikers di Guardiagrele che partiranno nella prima mattinata di sabato dalla Capitaneria di Porto di Ortona, dove riceveranno il vessillo, per poi proseguire verso il sacrario e rendere omaggio all’eroe Andrea Bafile.

La cerimonia sarà presieduta dal picchetto d’onore del Battaglione San Marco e dalla Fanfara della Marina Militare di Taranto.

Al termine delle solennità militari, le celebrazioni proseguiranno presso la Villa Comunale di Guardiagrele, dove tutti i partecipanti sfileranno per le vie del centro storico fino a raggiungere Largo Garibaldi in cui si terrà il momento commemorativo svolto dall’A.N.M.I. insieme alla Marina Militare ed ai Sindaci di Guardiagrele e Jesolo, con il sorvolo della manifestazione da parte di un mezzo del Nucleo Aereo della Guardia costiera di Pescara.

Si concluderà poi con il concerto musicale della Fanfara della Marina Militare di Taranto in scena alle ore 18:30 in Piazza San Francesco.

Soddisfatto ed emozionato il Sindaco di Guardiagrele Donatello Di Prinzio: “È un grande onore poter celebrare a Guardiagrele l’Eroe Andrea Bafile alla presenza di alcune tra le più alte cariche militari italiane. Invito tutta la cittadinanza a partecipare numerosa ad un evento che non solo renderà omaggio all’Eroe Bafile ed a tutti i militari, ma regalerà alla Città momenti di condivisione unici”.




L’ABITO MULIEBRE DI SCANNO. Il futuro della memoria

Vernissage della mostra Venerdì 29 settembre 2023, ore 17:00 Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo Corso Umberto I, 83

Pescara, 28 settembre 2023. Venerdì 29 settembre, alle ore 17:00 presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà il vernissage della mostra “L’abito muliebre di Scanno. Il futuro della memoria”. L’esposizione intende far cogliere il ruolo vitale che riveste il costume al fine di valorizzare una tradizione locale, come patrimonio culturale dal forte significato sociale, che merita di essere riproposto all’attenzione delle future generazioni. L’allestimento si compone di costumi, fotografie storiche, opere d’arte, video-istallazioni, proiezioni, lavorazioni al tombolo, gioielli e pubblicazioni.

Immortalato da grandi fotografi tra i più affermati al mondo, l’abito tradizionale costituisce un tratto unico dell’ambito scannese e abruzzese. In virtù di questa peculiarità, la Fondazione Pescarabruzzo ha dedicato alla sua preziosità un’importante mostra, realizzata in collaborazione con il Comune di Scanno, la Fondazione F.A.S.T.I. (Fondo Abito Scanno Tradizione e Innovazione) e l’Associazione Culture Tracks. 

L’affascinante costume consente ancora oggi di testimoniare ed esaltare i ruoli che la pastorizia, la lavorazione e colorazione della lana, la sartoria, l’arte orafa, il tombolo hanno avuto nei secoli per assicurare un generale benessere economico alle comunità delle nostre montagne ed una crescente evidenza pubblica alle donne, nel loro complesso percorso di emancipazione e di conquista della parità di genere.

«Abbiamo avviato, come amministrazione comunale, la procedura per candidare l’Abito tradizionale muliebre di Scanno ad essere iscritto nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. La visione della “conservazione” del costume come patrimonio culturale, intesa come “memoria del passato”, va indubbiamente superata dalla consapevolezza che il patrimonio culturale risiede in un flusso di valori e che anche la sua reinterpretazione può consentirne la vitalità nel presente e la proiezione nel futuro», ha dichiarato Giovanni Mastrogiovanni, Sindaco di Scanno.

«Il progetto di tutela del costume impone che antico e moderno possano convivere in nuove forme, capaci ancora di stupire ed esaltare la grande ricchezza ereditata. Negli anni, anche l’ENIT, Ente Nazionale Italiano del Turismo, ha scelto il costume di Scanno per gli splendidi manifesti creati per la promozione turistica della Regione Abruzzo. Questa mostra si rivolge a tutti. Una particolare attenzione è riservata agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e dell’Università, con particolare riferimento ai settori della moda e del design», ha commentato Maria Pia Silla, Presidente della Fondazione F.A.S.T.I.

«Suggellare l’avvio della candidatura UNESCO dell’abito muliebre con un’esposizione tanto rappresentativa di Scanno, nella sua emblematica e prestigiosa sintesi dell’esperienza storica dell’intero Abruzzo, è motivo di orgoglio per la Fondazione, che contribuisce con questa mostra a veicolare quello che si può definire “codice Scanno”. Si tratta di un immaginario collettivo interpretato magistralmente da un abito, che racchiude tutta la potenzialità espressiva e documentale di una lunga storia, nei profili antropologici, sociali, culturali e delle attività economiche», evidenzia Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, che introdurrà l’evento inaugurale.

Al vernissage, oltre al Prof. Mattoscio, porteranno i saluti istituzionali il Presidente del Consiglio comunale di Pescara, Marcello Antonelli e il Sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni. A seguire, interverranno: Maria Pia Silla, Presidente della Fondazione F.A.S.T.I., Corinna Lotz, figlia della fotografa Hilde Lotz Bauer (che tanta attenzione dedicò a quei territori abruzzesi), ed Ernesto Di Renzo, Docente di Antropologia del Turismo e Antropologia dei patrimoni culturali, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.




PALLAMANO. PRESENTAZIONE DELLA SQUADRA federale Campus Italia

Conferenza della FIGH – Federazione Italiana Giuoco Handball e il Comune di Chieti

Chieti, 28 settembre 2023. Conferenza stampa di presentazione della stagione 2023/24 della squadra federale Campus Italia. L’accademia della Federhandball coinvolgerà da quest’anno – e fino al 2025 – un nuovo gruppo di 20 atleti di 16 e 17 anni provenienti da tutta Italia e partecipanti al campionato nazionale di Serie A Gold.

La presentazione avrà luogo venerdì 29 settembre, con inizio alle ore 11:00, presso il Museo archeologico nazionale La Civitella di Chieti (via Giuseppe Salvatore Pianell, 1).

Nell’occasione sarà presentata la programmazione degli eventi internazionali ne «La Casa della Pallamano» di Chieti durante il periodo ottobre-dicembre 2023.




WOMEN ON BOARD ARRIVA A PESCARA

Il modulo formativo del progetto pensato per favorire l’ingresso delle donne nei CDA  delle imprese

Pescara, 28 settembre 2023. A Pescara arriva il modulo formativo di “Women on Board”. Un’idea nata con l’intenzione di favorire l’ingresso delle donne nei Consigli di amministrazione delle imprese, pubbliche e private. È un progetto che ha preso vita nel 2022 con l’adesione e il patrocinio delle Regioni: Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Abruzzo e Marche. Successivamente hanno aderito le Consigliere di Parità regionali , le Commissioni Pari Opportunità regionali e gli ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro dell’Emilia e Romagna, promosso da Manager Italia, Federmanager, Donne Manager di Manager Italia e da Federmanager-Minerva, insieme a AIDP Emilia e Romagna. Martedì 3 ottobre 2023, dalle 17:00 alle 20:00, nella sede di Confindustria Pescara-Chieti, ci sarà l’incontro formativo intitolato “rendicontazione dei parametri non finanziari del bilancio di Sostenibilità”.

L’incontro di martedì 3 ottobre 2023, prevede gli interventi di:

•             Florio Corneli Presidente Federmanager Abruzzo Molise

•             Dino Elisei Presidente Manageritalia Marche

•             Sara Cirone Federmanager Minerva, Presidente Hub del Territorio ER

•             Marzia Benelli Presidente AIDP Marche

•             Maura Zuccarini Presidente AIDP Abruzzo Molise

•             Maria Lina Vitturini Presidente CPO Marche

•             Mariafranca d’Agostino Presidente CPO Abruzzo

COORDINATRICI

•             Irini Pervolaraki Vicepresidente Federmanager Abruzzo

•             Stefania Cimino Executive Professional – Manageritalia Marche

RELATORE

•             Andrea Ragazzini Sustainability & ESG Advisor

TESTIMONIAL

•             Marco Feliziani CEO Gruppo Simonelli

•             Daniele Eccher dall’ECO Corporate Sustainability Senior Manager Fater Spa

La frequentazione del modulo, grazie alla collaborazione con gli Ordini professionali dei commercialisti, dei consulenti del lavoro, dell’Ordine degli Avvocati, darà diritto anche ai crediti formativi previsti dai rispettivi ordini. I partecipanti avranno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando, così, le loro competenze, esperienze e capacità di analisi.




LA SIECO VINCE IL PRIMO SET

Poi cede il passo ai padroni di casa

Ortona, 28 settembre 2023. La Sieco macina gioco e chilometri ricambiando la visita della Yuasa Battery Grottazzolina raggiungendo la cittadina marchigiana per un nuovo allenamento congiunto.

Anche se era soltanto una gara di allenamento, le due squadre di certo non si sono risparmiate dando vita ad un incontro di alto livello con parziali ravvicinati (basti pensare al secondo set vinto dai padroni di casa 31-29) e dal risultato quasi mai scontato.

Parte bene la SIECO nel primo set. Con Bertoli a riposo in campo c’è un altro veterano della zona 4: Francesco Del Vecchio. Ferrato distribuisce il gioco con uniformità e alla fine del set spiccheranno le prestazioni di Cantagalli (6 punti), Capitan Marshall (5 punti) e del centrale Patriarca (3 punti). Set equilibratissimo fino allo sprint finale della Sieco che si aggiudica il parziale

Il riscatto della Yuasa Battery ha inizio da un lunghissimo secondo set. Alla fine, il tabellone indicherà 31-29 per i padroni di casa che fanno affidamento al solito opposto Nielsen che cresce, mettendo a segno ben 9 punti. Ortona risponde con una nuova importante prestazione del terzetto che aveva già fatto bene nel precedente set. Questa volta Cantagalli metterà a segno 7 punti, Marshal conferma i suoi 5 e Patriarca sale di uno e fa 4. Da sottolineare che la Sieco aveva scavato un buon margine ad inizio set: un 3-8 che è andato sgretolandosi punto dopo punto fino a giungere al 31-29 finale

Agguantato il pareggio, i padroni di casa sono decisi a passare in vantaggio. Di contro, la SIECO ha ancora molto da dire. Le due squadre si affrontano a viso aperto giocando punto a punto un parziale che rimane sul filo di lana fino al guizzo finale dei marchigiani per il 25-23. Miglior realizzatore per gli ortonesi è Tognoni, subentrato a Fabi. Quattro punti per il centrale neo-impavido.

Dopo l’ennesimo set tiratissimo, la Sieco cede e i padroni di casa dilagano vincendo 25-14 e aggiudicandosi anche la gara di ritorno.

Yuasa Battery Grottazzolina – Sieco Service Impavida Ortona 3-1 (21-25 / 31-29 / 25-23 / 25-14)

Durata Set:     I: 21′

                        II: 28′

                        III: 23′

                        IV: 17′

Durata Incontro: 1h 29′

Sieco Service Ortona: Fabi 3, Broccatelli (L) 80% – perfetta 30%, Bertoli n.e., Benedicenti (L) 65% – 41% perfetta, Del Vecchio 7, Marshall 14, Patriarca 11, Cantagalli 17, Falcone n.e, Tognoni 6, Donatelli n.e., Ferrato 2, Di Giulio n.e, Lanci E. n.e. Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces:  3 – Errori Al Servizio: 15  – Muri punto: 13

Yuasa Battery Grottazzolina: Cubito n.e., Vecchi 9, Luisetti n.e., Canella 12, Mattei 11, Nielsen 24, Bellomo n.e., Mitkov n.e., Romiti n.e, Fedrizzi n.e, Marchiani 4, Romiti (L) n.e, Marchisio (L) 70% – perfetta 35%, Cattaneo 1. Coach: Ortenzi M. Vice: Minnoni M.

Aces: 9 – Errori Al Servizio: 18 – Muri punto – 11




CARMINE CATENACCI ELETTO PRESIDENTE

Intitolata a Claudio Palma la delegazione di Pescara dell’Associazione Italiana di Cultura Classica

Pescara, 28 settembre 2023. Si è svolta martedì 26 settembre, nella sala conferenze del Mediamuseum in piazza Alessandrini, l’Assemblea dei soci della Delegazione di Pescara dell’Associazione Italiana di Cultura Classica. L’Assemblea è stata introdotta da una prolusione del professor Mario De Nonno, presidente nazionale della Consulta Universitaria di Studi Latini (CUSL) che ha presentato il volume Latino, scuola e società edito dalla CUSL a cura di Francesco Berardi, Maria Luisa Delvigo e Mario De Nonno.

Il professore De Nonno si è soffermato sulla valenza della lingua latina come risorsa fondamentale per la comprensione consapevole della tradizione culturale e sulla necessità di adattarne l’insegnamento alla complessità del tempo presente, che a ben vedere può trovare nella ricchezza logica ed espressiva del latino uno strumento efficace di interpretazione e di interazione con la realtà nel suo cambiamento. Quindi l’Assemblea ha eletto gli organi della Delegazione per il triennio 2023-2026.

In particolare, è stato eletto Presidente il professore Carmine Catenacci professore ordinario di Lingua e Letteratura Greca e Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara. Dirige la rivista «Quaderni Urbinati di Cultura Classica». I suoi interessi di ricerca sono rivolti soprattutto verso la poesia greca di età arcaica e il teatro classico. Altri interessi di studio riguardano l’interazione fra tradizioni poetico-letterarie e tradizioni iconografiche (Saffo, Ipponatte, Medea, il ritratto greco) e la ricezione dei classici greci e latini nella cultura contemporanea. Tra le sue pubblicazioni I poeti del canone lirico nella Grecia antica, Feltrinelli, Milano 2010 (con B. Gentili), Il tiranno e l’eroe. Storia e mito nella Grecia antica, Carocci, Roma 2012 (II ed.), Pindaro. Le Olimpiche, A. Mondadori (Fondazione Lorenzo Valla), Milano 2013 (con B. Gentili-P. Giannini-L. Lomiento). Sta lavorando all’edizione dei Lirici greci per la Fondazione Lorenzo Valla.

Vicepresidente e Tesoriere è stato eletto Francesco Berardi, professore associato in Lingua e Letteratura Latina nell’Università degli Studi di Chieti-Pescara. È stato confermato nel ruolo di Segretario Marco Presutti, docente di lettere. Su proposta del direttivo uscente l’Assemblea ha deliberato l’intitolazione della Delegazione di Pescara a Claudio Palma, Claudio Palma, già Preside del Liceo Ginnasio “Gabriele d’Annunzio di Pescara”, che è stato il fondatore dell’AICC a Pescara e il suo presidente.

Tra i futuri impegni della Delegazione c’è la partecipazione all’iniziativa “Abruzzo antico e moderno” in collaborazione con la Delegazione AICC “Antico e Moderno” che si terrà il prossimo 26 ottobre. Oltre all’organizzazione di conferenze e di eventi di promozione e di approfondimento della cultura classica è previsto lo svolgimento di un corso di formazione per docenti sui temi della didattica del greco e del latino.




TUTTO PRONTO ALLA D’ANNUNZIO

La nuova edizione de La Notte Europea dei Ricercatori al Campus universitario di Chieti – 29 settembre 2023 – dalle ore 16:00

Chieti, 28 settembre 2023. Nel grande Campus universitario di Chieti si stanno curando gli ultimi preparativi in vista della nuova edizione de “La Notte Europea dei Ricercatori”, organizzata dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara attraverso il Gruppo coordinato dalla professoressa Elisabetta Dimauro, prima donna ad aver gestito questo complesso e impegnativo incarico organizzativo.

L’evento, dopo il suo prologo allo Stella Maris di Montesilvano con il concerto “Canzoni per sempre” di Giò Di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone, si aprirà domani, 29 settembre, alle ore 16:00, con una breve ma importante cerimonia inaugurale alla quale parteciperà tutta la comunità accademica della “d’Annunzio”, a partire dal Rettore, Liborio Stuppia, al Direttore Generale, Giovanni Cucullo, alla professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo che organizza “La Notte Europea dei Ricercatori 2023” e che coinvolgerà i tanti alunni e studenti che, nel mentre, saranno arrivati nel Campus universitario di Chieti. Poi avranno inizio le tante attività divulgative, gli esperimenti e gli incontri previsti dal programma, distribuiti nelle aule didattiche e nei laboratori dei Centri di ricerca, delle Scuole e dei Dipartimenti alle quali si aggiungeranno seminari e spettacoli.

La manifestazione avrà il suo lungo ed intenso momento conclusivo sul palco centrale, dove, dalle 18:00 in poi, si susseguiranno lo spettacolo “Nostos” con Irida Gjergji, l’intervento del professor Vincenzo Schettini con “La Fisica che ci piace”, il cameo canoro della soprano Chiara Tarquini e l’esibizione del Coro “UdA InCanto”, diretto dal maestro Christian Starinieri. La notte, infine, sarà animata dal DJ Set “Ritmi e scoperte”. Sarà possibile raggiungere comodamente il Campus universitario di Chieti utilizzando il servizio gratuito di navette organizzato per l’occasione dal Gruppo organizzatore de “La Notte Europea dei Ricercatori 2023” che consente di arrivare all’ingresso del Rettorato, in via dei Vestini, direttamente da Pescara (capolinea Viale Pindaro), dai parcheggi di scambio, anch’essi gratuiti, del “Palatricalle”, di Piazza Mediterraneo e del Foro Boario della Camera di Commercio o utilizzando la “Linea 1” servita dai filobus de “La Panoramica” da Piazzale Sant’Anna, Largo Cavallerizza (Piazza San Giustino), Grande Albergo Abruzzo, Stazione di Chieti Scalo.   

Sono molto felice di essere arrivata al traguardo di una data speciale per molti Atenei europei, compreso il nostro. Abbiamo lavorato affinché questa edizione potesse richiamare l’attenzione sui grandi temi e le missioni che la Ricerca ogni giorno si pone come obiettivo. La Notte della Ricerca è una data condivisa con tutti, non solo per gli addetti ai lavori ed ha come principale obiettivo quello di divulgare la scienza e di informare su ciò che è previsto “nell’agenda” del nostro futuro – spiega la professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo che organizza l’evento -. Ringrazio tutto lo staff Ud’A che mi ha accompagnato in questa bellissima organizzazione; ringrazio la governance di Ateneo, a cominciare dal prof. Sergio Caputi, che qualche mese fa, in qualità di Rettore della d’Annunzio, mi ha affidato questa grande macchina organizzativa; ringrazio l’attuale Magnifico Rettore, Liborio Stuppia, per aver preso subito in carico l’avvio dei lavori organizzativi e il Direttore Generale, Giovanni Cucullo, che ha lavorato con me e ed il Personale Tecnico Amministrativo dell’Ateneo costantemente per la realizzazione di tutto; ringrazio il comitato scientifico dei docenti che ha scelto e selezionato con me il corposo programma che vi proponiamo. Invito tutti – conclude la professoressa Dimauro – a questa che è una grande festa della ricerca.  

Maurizio Adezio




SIT-IN DELL’UDU

Questa mattina di fronte la Ex Caserma Campomizzi.

L’Aquila, 28 settembre 2023. L’UDU questa mattina ha convocato un sit-in di fronte la Ex Caserma Campomizzi. Il sit-in organizzato aderisce alla campagna dell’UDU Nazionale dal titolo: “Vorrei un futuro qui!”. La manifestazione ha avuto lo scopo di portare all’attenzione la situazione della residenzialità pubblica nella città de L’Aquila e a livello nazionale.

Ha sottolineato come la gestione dei fondi PNRR non abbia sortito nessun miglioramento per tutte le studentesse e gli studenti che vogliono usufruire del diritto allo studio. Questi fondi sono stati usati da enti privati per creare posti letto messi poi sul mercato a prezzi molto più alti e rendendoli poco accessibili.

Questa mattina UduAQ ha protestato in quanto la realtà locale risulta disastrosa: posti letto diminuiti, sedicente “cittadella universitaria” non vera, difficoltà a trovare una reale soluzione alle problematiche che ogni anno fanno scendere in piazza le studentesse e gli studenti universitari.

È una situazione inaccettabile anche alla luce dei problemi riguardanti i ritardi nella liquidazione delle borse di studio, che ormai arrivano sempre a fine anno accademico. L’Udu L’Aquila è scesa nuovamente per portare avanti tutte quelle rivendicazioni, per dare voce a tutti gli studenti che ogni anno vengono dimenticati. UDU L’Aquila Responsabili stampa UduAQ: Chloe Marrone Martina Coccia Coordinatore UduAQ: Giacomo Piccolo




SISMA 2016: VALORIZZAZIONE BORGHI

Commissario Castelli incontra Sgarbi e imprenditore Kihlgren

Il Commissario al sisma 2016: “Venerdì un convegno per riproporre nell’Appennino centrale il ‘modello’ Santo Stefano di Sessanio”

Roma, 27 Settembre 2023. “Oggi al Ministero della Cultura con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e Daniele Kihlgren, lungimirante imprenditore che nello splendido borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio ha creato un albergo diffuso che si estende in tutto l’abitato. Con noi erano presenti anche i soprintendenti di Roma e della provincia di Rieti, Lisa Lambusier, e delle province di Ancona e Pesaro e Urbino, Cecilia Carlorosi. Una storia di successo quella scritta da Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio, che possiamo riproporre nei luoghi e nei borghi dell’Appennino centrale ferito dal sisma.

Ed è proprio di questo che parleremo venerdì mattina a Camerino, in un convegno promosso dalla Struttura commissariale e dall’Anci Marche per ascoltare la voce di amministratori, tecnici e operatori economici impegnati su questo tema. Sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico e sistema imprenditoriale sulle opportunità e prospettive di promozione dei borghi dell’Appennino centrale. Un’opportunità di crescita, di lavoro e riqualificazione, da realizzare attraverso un approccio sistemico, che preveda anche l’attrazione di investimenti, che rientra nella strategia di riparazione dei nostri territori”, questo il commento del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli a margine dell’incontro.




CINQUE ANNI PER AVVIARE I LAVORI

Ospedale di Penne: la Giunta Marsilio taglia metà dei fondi per la ristrutturazione

Pescara, 27 settembre 2023. Nei giorni scorsi è stata finalmente effettuata la consegna dei lavori di riqualificazione e ampliamento dell’ospedale San Massimo di Penne. Il cantiere verrà aperto il prossimo 16 ottobre, una notizia a lungo attesa dall’intera comunità vestina. Considerati i toni trionfalistici utilizzati dal centrodestra regionale e comunale – oltretutto immotivati, a fronte di un ritardo di ben 5 anni – ci preme ribadire alcuni concetti attraverso una breve e circostanziata operazione verità.

Innanzitutto, occorre rammentare come l’intervento in questione sia frutto di risorse intercettate e lasciate in eredità all’attuale Governo regionale dal centrosinistra, mediante il fondo per l’edilizia sanitaria finanziato dalla legge 205/2017 approvata dal governo Gentiloni. Entrando nel dettaglio, la precedente Giunta di centrosinistra aveva destinato alla ristrutturazione del nosocomio di Penne la bellezza di 25 milioni di euro, ma la Giunta Marsilio ha poi scelto arbitrariamente – e nel silenzio più assoluto dell’Amministrazione comunale di Penne e dei consiglieri regionali del pescarese – di tagliare una metà di quei fondi (12,5 milioni) e dirottarli sugli ospedali di Lanciano, Vasto e Avezzano.

Già nel precedente comunicato di fine luglio ci eravamo chiesti se la metà residua fosse sufficiente a venire a capo di tutte le criticità che affliggono il San Massimo, e quindi a garantire un’organizzazione degli spazi e un servizio più efficienti. Oltretutto, se nel 2017 veniva destinata all’ospedale vestino la somma di 25 milioni di euro, a rigor di logica dopo 7 anni quei fondi dovrebbero risultare ancora più necessari. Anche perché, a causa dell’ingente ritardo accumulato – l’avvio dei lavori era stato inizialmente annunciato per l’aprile del 2021 –, il costo dell’intervento è lievitato di circa 1 milione di euro per via dell’aumento dei costi di energia e materiali. Un incremento di spesa a cui ha dovuto far fronte la Regione Abruzzo, che impiegando fondi Asl e regionali è arrivata a introdurre complessivamente oltre 16 milioni di euro.

Stando alle dichiarazioni degli esponenti di centrodestra, all’ampliamento della struttura seguirà poi anche un potenziamento dell’organico medico e infermieristico. Ciò significa che, malgrado l’ospedale vestino accusi da anni una cronica carenza di personale, con un Pronto Soccorso e interi reparti (specie Medicina e Anestesia) che si reggono esclusivamente sull’encomiabile abnegazione di professionisti costretti a turni massacranti e a volte persino contrari alle leggi, le nuove assunzioni non verranno formalizzate prima di settembre 2025, ovvero la data prevista per l’ultimazione dei lavori. Una notizia che dovrebbe provocare forti reazioni tra l’utenza.

Insomma, l’entusiasmo esibito dal centrodestra ci sembra a dir poco fuori luogo. Noi ci auguriamo che i fondi stanziati dalla Giunta Marsilio siano sufficienti per trasformare una parte del San Massimo in un ospedale sicuro, moderno e funzionale, ma la vera sfida di questo Governo regionale sarà ritrovare i 12,5 milioni che erano stati destinati al San Massimo e sono stati scippati. Nel frattempo, continueremo a denunciare la carenza di personale e le altre criticità irrisolte, vigilando affinché i lavori procedano nei tempi stabiliti e senza interferire con le prestazioni sanitarie.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd

Luciano Procacci, Segretario del Circolo Pd di Penne

Angela Pizzi, Consigliere comunale




OSMOCI ENTRA IN COMUNE

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 27 settembre 2023. Venerdì 22 settembre scorso si è conclusa la Settimana Europea della Mobilità, e quanto prima usciranno i report da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato.

Per quanto riguarda OSMOCI, sono nell’occasione maturate le disponibilità di alcune aziende, e in particolare di RFI, di cui abbiamo già detto e che ha distribuito i tagliandi in tutte le stazioni ferroviarie della Regione (79), di TUA, che ha affisso il materiale promozionale sui convogli di propria pertinenza (almeno 6), dei Presidi Sanitari della Clinica Pierangeli e della ASL di Pescara, con i suoi distretti sanitari ospedaliero, e poi a sud e a nord della città, e infine il Comune di Pescara, con le sue sedi di Piazza Italia.

Tranne che per TUA, che copre il settore del trasporto bici, per il resto si tratta di aziende generatrici di traffico, in quanto nodi di aggregazione di servizi, e quindi punti di riferimento che in qualche modo interferiscono con la mobilità ciclistica, e conseguentemente con l’esigenza di posteggi, possibilmente agevoli, pratici e sicuri.




MURI PARLANTI – TALKING WALLS 3.0

I giovani presentano le opere di street-art realizzate nelle scuole della provincia

Chieti, 27 settembre 2023. Colore, bellezza, partecipazione, muri che “raccontano” il punto di vista dei giovani studenti della Provincia di Chieti. Saranno gli oltre 100 giovani partecipanti del progetto Muri Parlanti-Talking Walls 3.0 i protagonisti delle presentazioni pubbliche che si terranno nel mese di ottobre a Chieti, Lanciano e Vasto: l’obiettivo è raccontare e presentare alle rispettive comunità scolastiche e cittadine le opere di street-art realizzate sulle pareti di alcune scuole superiori di proprietà della Provincia di Chieti.

“Muri Parlanti – Talking Walls 3.0” – progetto che vede la Provincia  di Chieti capofila di un partenariato composto da Unpli Chieti, Picsat Abruzzo, Istituto superiore “V. Emanuele II” di Lanciano e Art Bike Run+Wine – è un’iniziativa rivolta a 100 giovani studenti della Provincia di Chieti che intende promuovere l’arte urbana come strumento di espressione, creatività e inclusione sociale tra i giovani. Gli studenti delle scuole coinvolte in questa prima esperienza – Itcg De Sterlich di Chieti, Liceo scientifico Galilei di Lanciano, Polo liceale Pantini-Pudente di Vasto e Liceo classico V.Emanuele II di Lanciano – hanno espresso e condiviso il loro talento artistico realizzando opere di street-art sulle pareti delle scuole che raccontano storie, speranze e le sfide della loro generazione. Tutor d’eccezione del progetto sono stati gli studenti del Liceo artistico “Palizzi” di Lanciano, che negli anni precedenti hanno realizzato diversi interventi di street-art sulle pareti dell’istituto con la partecipazione di artisti di livello internazionale.

Le presentazioni pubbliche dei murales realizzati si terranno mercoledì 4 ottobre a Vasto, davanti la palestra della sede del liceo delle Scienze umane di via Madonna dell’Asilo; giovedì 12 ottobre a Chieti, nel cortile interno dell’Itc De Sterlich in via Colonnetta 99; mercoledì 18 ottobre a Lanciano, nel cortile di ingresso del Liceo scientifico Galilei in via don Minzoni; lunedì 23 ottobre a Lanciano, nel cortile interno del Liceo classico V.Emanuele II con ingresso da via Bologna. Tutte le presentazioni avranno inizio alle ore 11. Durante gli eventi in programma, i giovani presenteranno le opere e racconteranno l’esperienza vissuta durante il processo creativo, coordinato dal direttore artistico del progetto Nicola Di Totto.

“Le opere realizzate dai giovani non solo decorano le pareti delle scuole, ma sono capaci di lasciare un segno significativo nel contesto urbano in cui gli istituti sono inseriti, portando bellezza e colore per un ideale museo a cielo aperto, liberamente fruibile da tutti. Questa è l’idea alla base di Muri Parlanti, un progetto che abbiamo raccolto ed esteso alla comunità studentesca provinciale dalla felice intuizione dell’allora assessora alla Cultura Marusca Miscia, che nel 2020 diede vita a questa iniziativa a Lanciano. Anche Vasto di recente ha accolto questa esperienza d’arte portandola nel quartiere San Paolo, grazie all’interessamento dell’assessore alle Politiche sociali Paola Cianci. Le presentazioni pubbliche saranno occasioni preziose per condividere con le nostre giovani riflessioni sui concetti di bene comune, ambiente, cultura, futuro e per rafforzare il legame tra le giovani generazioni e le comunità in cui vivono”, dichiara il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.

“Il progetto Muri Parlanti – Talking Walls 3.0 non sarebbe stato possibile senza il sostegno di Unione Province Italiane che ha accolto la nostra iniziativa nell’ambito di Azione Province Giovani, finanziandola attraverso il dipartimento delle Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri. Un particolare ringraziamento va alle dirigenti e ai docenti degli istituti scolastici coinvolti e ai preziosi partner del progetto: tutti loro hanno contribuito a rendere concreta questa iniziativa straordinaria per gli oltre cento giovani, veri protagonisti di creatività e arte urbana nella Provincia di Chieti”, sottolinea il consigliere delegato alle politiche giovanili Davide Caporale.

Informazioni su “Muri Parlanti – Talking Walls 3.0”

Il progetto “Muri Parlanti – Talking Walls 3.0” è un’iniziativa di street art che coinvolge oltre 100 giovani artisti delle scuole della Provincia di Chieti. Il programma promuove l’arte urbana come mezzo di espressione e inclusione sociale, permettendo ai giovani di trasformare le pareti delle scuole in opere d’arte significative. Il progetto è stato promosso nell’ambito di Azione Province Giovani di Unione Province Italiane e finanziato dal dipartimento delle Politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri. Sono state realizzati interventi di street-art nelle scuole superiori Itc De Sterlich Chieti, Liceo scientifico Galilei Lanciano, Polo liceale Pantini-Pudente Vasto e Liceo classico V.Emanuele II Lanciano, oltre che lungo la ciclopedonale Via Verde Costa dei Trabocchi.

Il video documentario di Muri Parlanti: www.youtube.com/watch?v=Y55DgempVJU

Calendario presentazioni pubbliche Muri Parlanti-Talking Walls 3.0

4 ottobre ore 11 – Palestra liceo Scienze Umane via Madonna dell’Asilo 37 Vasto

12 ottobre ore 11 – Itc De Sterlich via Colonnetta 99 Chieti

18 ottobre ore 11 – Liceo scientifico Galilei via don Minzoni 11 Lanciano

23 ottobre ore 11 – Liceo classico V.Emanuele II via Bologna 8 Lanciano




SERVIZIO DI NAVETTE GRATUITE da Pescara e per la Città di Chieti

La Notte Europea dei Ricercatori 2023

Chieti, 27 settembre 2023. In occasione de “La Notte Europea dei Ricercatori”, prevista per il 29 settembre prossimo, è stato predisposto un sistema gratuito di navette che porteranno i visitatori al Campus universitario di Chieti, luogo destinato ad ospitare in tutta sicurezza questo grande evento che prenderà il via alle 16,00, presso il palco centrale, con una breve ma significativa cerimonia di inaugurazione alla presenza di tutta la comunità accademica della “d’Annunzio” ed alla quale parteciperanno il Rettore, Liborio Stuppia, il Direttore Generale, Giovanni Cucullo, e la professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo che organizza la manifestazione.

Per chi vorrà arrivare da Pescara sarà disponibile una navetta – Linea 3 -, gestita da “Cerella Autosevizi”, da Viale Pindaro a via dei Vestini a Chieti, con cadenza di 30 minuti, partire dalle 14,30 con ultima corsa da Chieti alle 00,05 del successivo 30 settembre.

Per chi deve arrivare a Chieti da altre località ci saranno tre parcheggi di scambio riservati e anch’essi gratuiti, quello del “Palatricalle”, concesso cortesemente dal Comune di Chieti (da qui prima corsa della Linea 3 alle 15,30 ultima di rientro alle 00,30 del successivo 30 settembre), quello del “Foro Boario”, gentilmente concesso dalla Camera di Commercio Industria Agricultura e Artigianato di Chieti-Pescara e quello del Villaggio Mediterraneo (da qui prima corsa della Linea 4 alle 15,30 ultima di rientro a mezzanotte). Da questi parcheggi le navette saranno continue grazie al supporto di “Clikbus” della “Di Fonzo Autolinee” (Linea 4) e di “La Panoramica” (Linea 3).

Sarà infine disponibile gratuitamente la “Linea 1” del sevizio urbano di Chieti, gestito anche in questo caso da “La Panoramica”, con partenze e rientri a Piazzale Sant’Anna, Largo Cavallerizza (Piazza San Giustino), Grande Albergo Abruzzo, Piazzale Marconi (Stazione di Chieti Scalo), via Benedetto Croce/incrocio via dei Vestini (Giansante auto), via dei Vestini ingresso del Campus (prima corsa alle 15,00 dal capolinea di Sant’Anna a Chieti e ultima coda dall’Università alle 00,30 del 30 settembre). 

Come ogni altra informazione relativa alla manifestazione, su  https://www.unich.it/ndr2023 sono pubblicate mappe e orari dettagliati dei servizi navetta dedicati a “La Notte Europea dei Ricercatori 2023”.         

<Vogliamo consentire a tutti – spiega la professoressa Elisabetta Dimauro, Coordinatore del Gruppo organizzatore de “La Notte Europea della Ricerca 2023” – di arrivare al Campus universitario di Chieti comodamente e in piena sicurezza, utilizzando sia i parcheggi di scambio sia le navette che porteranno tutti proprio davanti all’ingresso del Rettorato, da dove si verrà indirizzati verso il percorso con i tanti ed interessanti eventi previsti dal programma di questa grande manifestazione>.

Maurizio Adezio




PIAZZA SAN GIUSTINO SI PRESENTA

Domani l’evento di riconsegna alla città. Amministrazione e Soprintendenza

Chieti, 27 settembre 2023. Presentato stamane Museo Costantino Barbella in una conferenza congiunta Comune-Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara l’evento di riconsegna alla città di Piazza San Giustino che si terrà domani, giovedì 29 settembre dalle ore 19. A illustrare il percorso fatto e il programma della cerimonia di inaugurazione il sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco Paolo de Cesare, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli, la Soprintendente arch. Cristina Collettini e rappresentanti della struttura comunale, dell’impresa realizzatrice, i funzionari della Soprintendenza, i responsabili di cantiere e degli scavi, nonché i sostenitori e promotori l’evento di riconsegna.

Programma

Ore 19.00: Inizio cerimonia di inaugurazione presentata dall’artista e conduttrice Rai teatina, Pamela D’Amico

–           L’esibizione dei Virtuosi di Kiev e delle ragazze della ginnastica ritmica di Armonia d’Abruzzo agevolerà il taglio del nastro da tutte le vie che affacciano sulla piazza.

Ore 19.10: Benedizione della piazza e saluti istituzionali del Vescovo, della Soprintendente e del Sindaco.

Ore 19.45: Esibizione dei Virtuosi di Kiev con brani di Pachelbell, Haydn e Mozart

Ore 19.50: Esibizione del coro “Giacomo Puccini” del Maestro Loris Medoro che eseguirà “Va pensiero” dal Nabucco, il Coro delle zingarelle e quello dei Mattatori La Traviata di Verdi e di due operette “La vedova allegra” di Lehár e “Al cavallin” di Stolz.

Ore 20.15: Proiezione video, “La piazza si racconta” a cura di Online Display

Ore 20.20: Accensione della piazza ed esibizione di Pamela D’Amico che canterà due brani del suo repertorio

Dalle 20.30 alle ore 22 i reperti affiorati dagli scavi della piazza saranno esposti a Palazzo Zambra.

Esito conferenza stampa e dichiarazioni

“Vogliamo considerare una grande festa, una giornata in cui finalmente la città potrà riavere il suo cuore pulsante – esordisce la Soprintendente Cristina Collettini – La chiusura dei lavori di recupero e riqualificazione della piazza San Giustino di Chieti costituisce per la collettività teatina e non solo un’occasione straordinaria per riappropriarsi di uno dei luoghi più antichi e identitari della città. Il giusto equilibrio che è sempre necessario raggiungere per interventi di questo tipo, tra istanze conservative e di valorizzazione, è stato a mio avviso pienamente raggiunto con un intervento che ha approfondito gli aspetti archeologici per ricostruire la storia della città e ha al contempo restituito un’area fulcro la cui valenza è amplificata dalle straordinarie quinte architettoniche che la perimetrano, come palazzo Mezzanotte, il Tribunale, il fronte laterale di San Giustino, oggetto di un vero e proprio progetto di ricostruzione in stile medievale da parte dell’architetto Guido Cirilli negli anni Trenta del Novecento, il palazzo Valignani, sede storica del comune di Chieti e il Palazzo Sirolli. La piena sinergia tra le istituzioni coinvolte e professionisti di elevata qualità che hanno dedicato in questi anni le loro competenze al recupero dell’area ha consentito di far rivivere lo spazio urbano fulcro delle relazioni sociali, quella piazza che è centro propulsore della vita cittadina al pari del foro dell’antica Roma e dell’agorà della polis greca”.

“Abbiamo lavorato insieme per veder rinascere piazza San Giustino con una finalità del tutto nuova e moderna – così l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – Sarà un luogo di elevata qualità e fruibilità, come deve essere per la piazza principale e di riferimento in una città come la nostra. I materiali, le architetture, gli arredi che arriveranno a breve sono in linea con l’esigenza di esaltare la storicità della piazza, di tutto quello che abbiamo trovato realizzandola e che sarà in mostra negli spazi ubicati sotto il Palazzo comunale, dove nascerà uno spazio espositivo dei reperti emersi dagli scavi e virtuale per ciò che non si è potuto far emergere. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per dire un enorme grazie a tutti quanti coloro che ne sono stati interpreti perché dietro questa realizzazione c’è un grande e delicato lavoro di squadra per valorizzare il punto centrale della città. Ci abbiamo messo tempo, perché non poteva essere affrontata in fretta la rinascita di piazza San Giustino, considerato anche il patrimonio di reperti che è emerso, ma abbiamo fatto di tutto per sfruttare al massimo le risorse a disposizione, tant’è che abbiamo chiesto e ottenuto dalla Presidenza del consiglio la possibilità di utilizzare anche il ribasso dell’appalto, che abbiamo devoluto proprio al proseguimento dell’attività di indagine degli archeologi che hanno lavorato per noi. Non solo l’archeologia ha scandito tempi diversi da quelli che ci saremmo aspettati sui lavori, ma anche le esigenze del cantiere e la necessità di rimodulare il progetto per affrontare gli intoppi trovati durante il percorso e consequenziali al cambiamento dei costi delle materie prime dopo la guerra russo-ucraina e il covid, per avere copertura con le risorse e soprattutto per arrivare alla riconsegna alla città. Sarebbe stato immorale fare attendere ancora la riqualificazione. Questi lavori hanno una storia, noi non vogliamo prenderci il merito di averli fatti, ma con essi di certo abbiamo realizzato uno scopo che ci eravamo prefissi: portarli a termine. Infine, non vogliamo considerare un traguardo la riconsegna di domani, la piazza è il punto di partenza di una riqualificazione di tutta la città che noi, questo sì, abbiamo avviato, cercando risorse per farla rinascere e avviando progetti che a giorni diventeranno cantieri”.

“Doverosi i ringraziamenti a tutti coloro che sono stati parte e interpreti di questo lavoro – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – Domani sarà un giorno di festa perché quando si riqualifica qualcosa di importante per la città è così che deve essere, a maggior ragione quando si tratta della piazza principale. Il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti ed è di qualità. La nuova piazza recuperata, rinata, torna ad avere un’attività, quella che ha anche avuto in passato: oggi la piazza è davvero bellissima e straordinaria, pronta per ospitare grandi eventi e devo ringraziare quanti si sono preoccupati di darle questo potenziale che non aveva prima. È stato fatto il massimo, oggi credo ci sia una grande soddisfazione perché valorizzeremo anche tutto ciò che è stato rinvenuto nel sottosuolo, tanto importante da diventare immagine della città, perché ciò è successo per la testina di Venere emersa dalla piazza e che domani sarà esposta, reperti a cui dedicheremo un punto espositivo pronto per essere fruito dalla cittadinanza e dai turisti. Domani avremo una serie di intrattenimenti ed esibizioni, voglio a tal proposito ringraziare il Maestro Loris Medoro che con il coro Puccini darà voce alla serata, come lo sarà il Maestro Mazzoccante che con l’esibizione dei Virtuosi di Kiev imperniata sulla pace sarà la musica e anche Pamela D’Amico la nostra concittadina che conduce una trasmissione in Rai ed ha una splendida voce e le ginnaste dell’Armonia d’Abruzzo. Sono certo che sarà una bellissima giornata di festa, e lo sarà anche per la città che invitiamo a partecipare numerosa a questo primo e importante evento di rinascita cittadina”.

“Ho atteso tanto questa conferenza, tante volte ho immaginato il momento in cui avremmo riconsegnato alla città la sua piazza principale e oggi che il momento arrivato, sono veramente felice di poter voltare una pagina bella quanto complessa per la nostra Amministrazione – conclude il sindaco Diego Ferrara – Quando ci siamo insediati il cantiere era appena partito ed era anche ignaro delle tante incognite che i lavori avrebbero incontrato lungo il cammino. Il progetto arriva da lontano, già prima della precedente amministrazione, la Giunta Ricci aveva indetto un concorso internazionale per restituire modernità alla piazza. Una riqualificazione tanto attesa, perché necessaria a restituire allo spazio la sua funzione e la sua bellezza. Ma la rinascita non è mai andata avanti, si fermò quella avviata ed è rimasta a lungo ferma anche quella partita un mese prima del nostro insediamento.  Nel frattempo, le esigenze della piazza e della città sono cambiate dalla prima stesura e, poi, i ritrovamenti preziosi, la pandemia, i rincari delle materie prime, del lavoro e delle fonti energetiche, le difficoltà economiche del Comune, le tante emergenze, hanno reso i lavori una vera e propria sfida. Ma oggi possiamo dire che è una sfida vinta. E possiamo aggiungere che ci premeva molto, perché questa riconsegna segna l’avvio di una rigenerazione urbana del nostro centro storico e di tutto il territorio della città, che è stata la nostra occupazione principale in questi tre anni e mezzo. Salvare Chieti e riattivare le sue funzioni culturali, sociali, storiche, strategiche restituendo vita a piazza San Giustino e rendendola sostenibile.  Sarà una piazza dove aggregarsi, dove torneranno le persone e non le auto, perché la sosta in città avrà altri luoghi che stiamo approntando per dare risposta anche al problema dei parcheggi, ma voglio ricordare, qui, un fatto di 30 anni fa, quando in piazza perse prematuramente la vita un ragazzo 16enne, Fabio Bianchi, venuto qui a studiare da Fara Filiorum Petri. Quel fatto segnò fortemente la città e la funzione della piazza, perché il sedicenne morì fra due autobus, voglio ricordarlo, perché oggi qui si realizza una funzione diversa che restituisce a questo luogo il giusto valore. Sono infine lieto che la festa si apra con i Virtuosi di Kiev, l’orchestra d’archi ucraina che abbiamo strappato al fronte oltre un anno fa e adottato dando loro la possibilità di continuare a suonare bellezza nella casa italiana del nostro Teatro Marrucino. Che la loro musica sia viatico di pace e di lunga vita per la nostra piazza”.




PROGETTO PIZZONE II

La chiara posizione del PNALM

Pescasseroli, 27 settembre 2023. Continua la mobilitazione dei cittadini rispetto al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Pizzone, nel cui merito il Parco ha rappresentato il proprio parere negativo a inizio settembre con una nota trasmessa al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.

Nella nota è stata comunicata l’assoluta improcedibilità dell’istanza, presentata da parte della società di produzione elettrica, per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco. Ovviamente, alla base del riscontro del Parco vi sono delle solide motivazioni giuridiche che qui di seguito vengono sintetizzate:

•             L’area interessata ricade nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, territorio sottoposto, ai sensi della legge  394/91 (legge quadro sulle aree protette), ad uno speciale regime di tutela allo scopo di perseguire, tra l’altro, la conservazione di specie animali e vegetali, di habitat, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici nonché la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici (art. 1 L. 394/91). Tale destinazione, dunque, preclude ogni ipotesi di modificazione degli habitat dei loro equilibri indispensabili per la tutela di specie minacciate di estinzione.

•             In aggiunta, l’art. 11 della legge 394/91, al comma 3, stabilisce che nei Parchi, sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali. In particolare, alla lettera c) sono vietati la modificazione del regime delle acque.

•             La portata effettiva di tale divieto è stata chiarita dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con Sentenza n.19389 del 09/11/2012. Secondo la Suprema Corte tale norma impone, inequivocabilmente, nei Parchi, il divieto di tutte, indistintamente, le attività e le opere che possano comunque recare pregiudizio alla salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati. In particolare, l’attività citata alla lettera c) – la modificazione del regime delle acque – è ritenuta direttamente inibita dalla legge, in quanto, ritenuta di per sé idonea a compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati e, di conseguenza, vietata già in astratto ed indipendentemente da ogni valutazione circa la pericolosità dell’opera oppure i relativi benefici. La volontà di vietare direttamente ogni modificazione del regime delle acque, si desume anche dalla lettura complessiva del citato comma 3, laddove la modificazione del regime delle acque è ricompresa tra le attività che sono vietate in termini assoluti, diversamente da quelle contemplate alle lettere d, f ed h, che lo sono, in senso relativo, ovvero “se non autorizzate” dall’Ente Parco. Sempre nella medesima sentenza della Suprema Corte, si asserisce come essendo la finalità della legge sulle aree protette dichiaratamente quella di garantire e promuovere, in attuazione degli art. 9 e 32 della Costituzione nel rispetto degli accordi internazionali, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese, nei territori dei Parchi Nazionali, la tutela dell’ambiente è di rilievo preminente su qualsiasi altro interesse, anche di primaria importanza.

“Alla luce di quanto rappresentato, anche formalmente – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – non ci resta che ribadire, visto lo stato attuale delle problematiche ambientali, che urge sempre più dare senso pieno e dignità alla parola sostenibilità, intendendola nella sua accezione più forte e olistica, senza previsione alcuna della piena sostituibilità tra capitali ambientale, economico e sociale. Un risultato al quale è possibile dare seguito solamente attraverso decisioni nette e azioni programmatiche chiare”




UNA NUOVA VIA PER L’ABRUZZO

Collega San Vito Chietino a Castel Frentano. È questo l’obiettivo del nuovo progetto finanziato dalla Regione Abruzzo e dal MASE. L’evento di presentazione si svolgerà venerdì 29 settembre a Lanciano in Corso Trento e Trieste

Lanciano, 27 settembre 2023. Continuano le azioni della Regione Abruzzo verso la mobilità sostenibile. Ultimo nato è il progetto UNA NUOVA VIA PER L’ABRUZZO che verrà presentato venerdì 29 settembre a Lanciano in Corso Trento e Trieste dalle ore 18 in poi e che intende collegare San Vito Chietino a Castel Frentano. Il progetto è finanziato dalla Regione Abruzzo e dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e vedrà nello specifico la realizzazione di un percorso lungo 21 chilometri sull’area di sedime della ferrovia dismessa che collegherà i Comuni di San Vito Chietino, Treglio, Rocca San Giovanni, Lanciano e Castel Frentano, riconvertendo il tracciato ferroviario esistente e non più utilizzato.

L’iniziativa è promossa dall’assessorato all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale nell’ambito delle iniziative denominate Terra’, l’ambiente in cui vivremo, che è il Forum della transazione energetica promosso dalla Regione Abruzzo, giunto alla sua seconda edizione.

Incentivare la mobilità sostenibile mediante interventi di potenziamento dell’intermodalità bici-treno per collegare l’area frentana con la Via Verde della Costa dei Trabocchi, il percorso ciclo-pedonale che si sviluppa sull’ex tracciato ferroviario in uno dei tratti più suggestivi del litorale abruzzese, è questa la strada che sta percorrendo la Regione Abruzzo. Lo sa bene Nicola Campitelli, assessore regionale all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale che ha dichiarato: ”Questa della Nuova Via Per l’Abruzzo, rappresenta la conferma che la Regione e il mio assessorato stanno lavorando per promuovere a 360 gradi la mobilità sostenibile. Questo progetto ha una duplice valenza, quella turistica e quella di tutela e sviluppo di un territorio, quello interno, che se opportunamente collegato con la costa può contribuire allo sviluppo dell’intera Regione Abruzzo”.

Per presentare il progetto nei dettagli, avrà luogo un convegno, venerdì 29 settembre alle ore 18 a Lanciano in Corso Trento e Trieste, al quale interverranno: Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, assessore regionale all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, Salvatore Corroppolo, esperto in materia ambientale e in programmazione Fondi SIE e FSC del MASE, Filippo Paolini, sindaco di Lanciano e Gabriele De Angelis, presidente TUA Abruzzo.

In caso di pioggia l’evento, che è aperto al pubblico, si svolgerà negli spazi dell’Officina Storica della TUA in Via Del Mancino.




MAFIA DEI PASCOLI plauso di Coldiretti Abruzzo

Martinelli: “Necessario fare chiarezza e non abbassare la guardia”. Ventiquattro milioni DI euro il volume d’affari delle agromafie

Pescara, 27 settembre 2023. “Un forte apprezzamento e un sentito plauso alla magistratura e alle forze dell’ordine per i risultati della maxioperazione Transumanza, condotta dalla Guardia di finanza di Pescara, diretta e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di L’Aquila”. Lo dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli in riferimento all’indagine che ha portato a 25 arresti per truffa all’unione Europea con l’obiettivo di intascare fondi pubblici per pascoli inesistenti.

“La mafia dei pascoli è un fenomeno criminoso che nuoce alle aziende, agli allevamenti e alla nostra economia che, ancora oggi, si riconosce nell’onestà delle aziende zootecniche che in Abruzzo continuano una tradizione millenaria con sacrificio e passione – dice Martinelli – chiediamo che venga fatta chiarezza per rispetto degli allevatori che lavorano onestamente e che sono direttamente ed indirettamente penalizzati da questo e dai diversi fenomeni di illegalità che colpiscono il settore agroalimentare e su cui Coldiretti si è più volte espressa anche attraverso la costituzione dell’osservatorio nazionale sulle agromafie, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli.

Lo stesso Osservatorio – conclude martinelli – ha stimato un volume d’affari complessivo annuale delle agromafie di 24,5 miliardi di euro con un balzo del 12,4% nell’ultimo anno e con una crescita che sembra non risentire della stagnazione dell’economia italiana e internazionale”.




MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago

Alcune riflessioni e precisazioni

Villalago, 27 settembre 2023. Quest’opera non è frutto di una stesura affrettata, ma è il risultato di mesi di impegno, dedizione e attenzione da parte dell’Associazione no profit di Villalago Antico Borgo che ne è autrice. La pubblicazione era prevista già da un anno, ma per ragioni personali è stata posticipata.

La mia stretta connessione con Villalago, luogo della mia infanzia e scenario di questi eventi, dovrebbe essere una testimonianza evidente della nostra sincera intenzione: celebrare la storia di Amarena, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare le generazioni attuali e future.

È importante sottolineare che il libro non ha alcun fine di speculazione o lucro. Abbiamo da subito espresso la volontà di devolvere i proventi a Enti o Associazioni che operano a favore della tutela degli orsi e della fauna selvatica in generale. La nostra adesione a iniziative come quella per la piantumazione di alberi a Villalago ne è un esempio concreto.

Condividiamo la vostra preoccupazione riguardo alle reazioni sui social media, e ci dispiace che ci possa essere stata una percezione errata del nostro progetto. Tuttavia, riteniamo che la polemica non sia produttiva. Piuttosto, ci auguriamo che possa nascere un dialogo costruttivo tra le nostre parti, per valorizzare al meglio la nostra comune passione e missione di tutela della natura.

Concludendo, ci mettiamo a vostra completa disposizione. Inizialmente, vorremmo offrirvi alcune copie del libro. Ma, ancor di più, speriamo in una potenziale collaborazione con voi, per poter realizzare insieme progetti che portino a una sempre maggiore sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

Jacopo Lupi Editore




IL CORO ACQUAVIVA. Open day il Primo Ottobre

Il progetto, promosso dall’ Accademia Acquaviva in convenzione con il Conservatorio Braga di Teramo, è rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni

Giulianova, 27 settembre 2023. Per i bambini ed i ragazzi di Giulianova è arrivato il momento di cantare. Non da soli e non senza una formazione musicale di base, ma in quello che sarà il Coro della Città di Giulianova, il Coro “Acquaviva”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune,  è dell’ Accademia Acquaviva, in convenzione con il Conservatorio Braga di Teramo. Collabora il Polo Museale Civico.

Il “Coro Acquaviva” avrà una doppia articolazione: un ensemble corale di voci bianche, riservato a bambini dai 6 ai 10 anni, ed uno giovanile, destinato a ragazzi dagli 11 ai 13 anni. Per domenica prossima, Primo Ottobre è stato organizzato al Kursaal, negli spazi del Conservatorio, un incontro aperto a tutti,  con inizio alle 10.30,  per capire e conoscere meglio la proposta.

Le lezioni si svolgeranno in orario extra scolastico nelle giornate e negli orari concordati.

Gli alunni verranno inizialmente  convocati a piccoli gruppi. I primi incontri saranno improntati sulla suddivisione del coro in voci e sulla conoscenza della propria vocalità (timbro ed estensione).

“Il canto corale – sottolinea il Maestro del coro Francesca Formichella – promuove la socializzazione, il rispetto e la stima verso se stessi e gli altri. Cantare insieme significa crescere umanamente imparando ad ascoltare l’altro. In un momento difficile, in cui i ragazzi fanno fatica all’ascolto reciproco, il coro rappresenta un’ occasione unica che distrae dalle trappole tecnologiche del nostro tempo.

Cantare è divertente e fa bene, scioglie le tensioni; si impara a padroneggiare voce e respirazione, si guadagna in ottimismo e sicurezza.

Bambini e ragazzi, grazie ad una prima alfabetizzazione musicale, impareranno a leggere la musica con una metodologia divertente e coinvolgente, a respirare bene, a conoscere altre lingue grazie allo studio ed interpretazione di un repertorio internazionale. Non mancheranno occasioni e appuntamenti particolari nei quali il coro potrà esibirsi in determinati momenti dell’anno.”




MAXXI L’AQUILA | GLI EVENTI DAL 28 SETTEMBRE AL 1° OTTOBRE

Giovedì 28 settembre ore 19 | MAXXI L’Aquila Sala Polifunzionale | Talk | Sharper | Gola Hundun al lago di Capodacqua

Venerdì 29 settembre ore 10 | Università di Pescara | Giornata di Studi in onore di Franco Summa

Domenica 1° ottobre ore 20 | MAXXI L’Aquila Sala della Voliera | Teatro | rEVOLUTION

L’Aquila, 26 settembre 2023. Archiviata la terza riuscitissima edizione di Performative, il MAXXI L’Aquila ospita un fine settimana di eventi dedicati all’arte, alla scienza, all’architettura e al teatro.

Primo appuntamento Giovedì 28 settembre alle ore 19 in Sala Polifunzionale, in occasione di Sharper – La notte europea dei ricercatori, con l’incontro “Gola Hundun al lago di Capodacqua. Pratiche artistiche, approcci empirici e teorici oltre l’antropocentrismo” organizzato nell’ambito della collaborazione triennale di MAXXI L’Aquila con i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare su Sharper. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Sarà presentato il lavoro di Gola Hondun, che ha allestito una sua opera nel lago di Capodacqua a Capestrano, offrendo l’occasione per una riflessione sull’ambiente antropizzato e rinaturalizzato. Partecipano con l’artista: Dante Cetrioli, Presidente Associazione Atlantide, che racconta le vicende del lago di Capodacqua a confronto con l’esperienza Giulia Fiocca e Lorenzo Romito (Stalker) del lago Bullicante di Roma; nel suo intervento Matteo de Marco di VIVIAMOLAq indaga invece sul valore del progettare al di fuori della centralità dell’uomo, e Isabella Pinto, ricercatrice transdisciplinare indipendente, esplora come coltivare relazioni multispecie simpoietiche in questi spazi. Introduce Fanny Borel (Ufficio curatoriale MAXXI L’Aquila) e moderano Donatella Saroli (Ufficio curatoriale MAXXI) e Alessandra Arpino (Curatrice indipendente).

Venerdì 29 settembre, invece, attenzione rivolta a Pescara dove, presso il dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi G. d’Annunzio Chieti/Pescara, il MAXXI L’Aquila organizza una giornata di studi in onore di Franco Summa (Pescara 1938 – 2020) con la collaborazione con la Fondazione Summa, l’Università di Pescara e l’Università de L’Aquila. L’incontro, aperto al pubblico e curato da Maria Alicata e Giuseppe di Natale, è ideale proseguimento del lavoro di studio intorno alla figura di Franco Summa intrapresa dal Museo con il Focus dedicatogli nel dicembre 2022.

La giornata di studi vuole essere un momento di approfondimento e di riflessione teorica sull’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito dell’arte ambientale e sociale e il suo forte legame con il territorio abruzzese a partire dagli anni Settanta. Gli interventi prenderanno in esame sia il contesto storico in cui Summa operò che i differenti aspetti del suo lavoro, con una particolare attenzione al legame con lo spazio pubblico, dalle prime azioni fino ai progetti a scala Urbana come la Porta del Mare a Pescara. Sarà “un’importante occasione per continuare ad indagare da differenti prospettive, grazie alla partecipazione di importanti personalità, la figura di un artista che ha avuto un ruolo importante nella formazione di un pensiero intorno al ruolo sociale dell’arte” dicono i curatori, mentre il Presidente della Fondazione Summa, Ottorino La Rocca, sottolinea che la giornata “testimonia l’impegno costante della Fondazione Summa di continuare l’azione di divulgazione del concetto di arte urbana intrapresa da Franco per migliorare la qualità dei luoghi cittadini alla ricerca di un ideale equilibrio tra uomo e ambiente favorito dall’arte”.

Domenica 1° ottobre alle 20, invece, torna il teatro al MAXXI L’Aquila con rEVOLUTION, interpretato da Emanuele Morgese, con la regia di Rolando Macrini e prodotto da Teatrozeta in collaborazione con La MaMa Umbria International. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Due i fili narrativi che si intrecciano quasi in forma di una sconvolgente mise en abyme: il mito della straordinaria rivoluzione popolare di Masaniello che diventa il leader di una rivolta popolare contro gli Asburgo di Spagna a Napoli nel 1647 e la potente rivoluzione russa del 1917 che decreta la fine dell’Impero Russo, generando, fra l’altro, due rivoluzioni, e determinando la nascita della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa e l’era del comunismo. rEVOLUTION è una sperimentale e provocatoria sovrapposizione di storie, di lingue e di generi teatrali dove si riproduce una lotta senza vincitori né vinti che, invece di portare all’instaurazione di una democrazia, genera solamente il  trasferimento del potere da un dittatore all’altro e una fittizia sensazione di libertà, nascosta invece dall’inasprimento delle libertà civili.

Per tutta la settimana continuano poi le attività regolari del museo con la mostra Marisa Merz Shilpa Gupta visibileinvisibile prorogata fino al 5 novembre. Per scoprirla al meglio domenica 1° ottobre alle 17 è possibile partecipare ad una visita guidata al costo di 5 euro più biglietto ridotto al Museo. Giovedì 28 settembre, invece, saranno i docenti delle scuole aquilane a visitare palazzo Ardinghelli e a conoscere l’offerta formativa del museo con la giornata dei docenti già sold out.