ENERGIA DEL FUTURO

Il Piano di Musk per un Gigantesco Impianto Solare

Energia-luce.it, 5 dicembre 2023. Secondo Elon Musk, il fabbisogno energetico degli interi Stati Uniti potrebbe essere soddisfatto da un immenso reattore a fusione che esiste già, è colossale ed esiste da prima dell’esistenza dell’uomo: il Sole.

Il CEO di Tesla,  afferma che un impianto fotovoltaico di circa 160 x 160 chilometri sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico degli Stati Uniti, come ha ricordato nel podcast The Joe Rogan Experience. Musk assicura che questa proposta è del tutto fattibile e sottolinea il potenziale dell’energia solare.

Musk è noto per le sue idee audaci e provocatorie e la sua proposta di sfruttare in modo massiccio l’energia solare non fa eccezione. La sua visione prevede l’uso di batterie per immagazzinare l’energia generata dai pannelli solari. Inoltre, la sua azienda, Tesla, ha acquisito SolarCity e sta investendo molto nello sviluppo di tecnologie di stoccaggio dell’energia, come Powerwall e Powerpack, con l’obiettivo di integrare l’energia solare nella sua missione di transizione verso fonti sostenibili, possibilmente abbassando il prezzo dell’elettricità per i cittadini statunitensi.

L’utilizzo dell’energia solare nel mondo

Il settore dell’energia solare negli Stati Uniti sta vivendo una crescita significativa, con 32 GW di nuova capacità che si prevede verranno aggiunti in un anno, con un aumento del 53% rispetto al 2022. Questa crescita non è esclusiva degli Stati Uniti; anche in Europa si sta assistendo a un aumento significativo della capacità di produzione di energia solare, oltre che a un incremento significativo della diffusione di tariffe per l’elettricità gestita dal solare. In Italia lo sfruttamento dell’energia solare attraverso gli impianti fotovoltaici ha avuto un incremento del 115% rispetto allo stesso periodo del 2022, raggiungendo 3,1 GW, purtroppo la complessità per la richiesta delle autorizzazioni rende difficile uno sviluppo rapido di questa risorsa. In Europa i paesi maggiori in cui l’energia solare viene utilizzata sono Germania, Gran Bretagna e Spagna. Di seguito il confronto mondiale degli stati produttori di energia solare nel 2022.

Font; OurWorldInData.org/renewable-energy

A livello globale, ci sono progetti ancora più ambiziosi che cercano di sfruttare l’energia solare.

L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta esplorando la possibilità di catturare l’energia solare nello spazio e di trasmetterla sulla Terra, per essere gestita da distributori e rivenditori attraverso un concetto noto come SBSP (Solar Based Space Power), attraverso un impianto solare che si troverebbe in orbita a 36.000 km dalla Terra. Nonostante le sfide tecniche e logistiche, iniziative come SOLARIS stanno valutando la fattibilità di tali progetti.

L’agenzia spaziale del Giappone ha fissato come obiettivo la distribuzione di energia solare dallo spazio entro il 2025.

La Cina sta costruendo vaste installazioni solari e proposte come la Sfera di Dyson, presentata negli anni ’60, immaginano una struttura in grado di circondare una stella per catturarne l’energia, anche se questo appartiene ancora al regno della fantascienza.

In conclusione, la visione di Elon Musk di utilizzare in modo massiccio l’energia solare per soddisfare il fabbisogno energetico degli Stati Uniti rappresenta un audace e innovativo approccio verso la sostenibilità. Con il rapido sviluppo tecnologico e l’aumento dell’installazione di impianti fotovoltaici a livello globale, questa visione potrebbe non essere così lontana dalla realtà.

Fonte: https://energia-luce.it/news/piano-musk-per-impianto-solare/




LA NEUROPSICHIATRIA DISCRIMINA I BAMBINI

Sono sempre di più le segnalazioni che arrivano alla nostra associazione Asperger Abruzzo riguardo la Neuropsichiatria della ASL03 Pescara che discrimina i bambini quando tentano di ottenere una valutazione da fuori provincia

di Marie Helene Benedetti, Presidente dell’Associazione Asperger Abruzzo

Pescara, 5 dicembre 2023. Il Servizio Sanitario Nazionale è un servizio pubblico e, in quanto tale, deve rispettare le leggi nazionali di questo Paese civile che di fatto sta diventando sempre più incivile e personalista. Un servizio privato può fare le proprie scelte, un servizio pubblico no.

Sono tantissime le famiglie, le scuole ed i Servizi Sociali che da anni informano la nostra associazione del fatto che la Neuropsichiatria di Pescara discrimina i bambini da fuori provincia rifiutandosi di fare valutazioni se non si è residenti nel territorio della ASL di Pescara.

La legge parla chiaro riguardo i principi del Servizio Sanitario Nazionale, “La salute è diritto di tutti, tutelato dalla Costituzione Italiana” e “I principi fondamentali su cui si basa il SSN dalla sua istituzione, avvenuta con la legge n.833 del 1978, sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità”

“A tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute. Questo è il principio fondamentale che ha il fine di superare le diseguaglianze di accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie”.

Riguardo i principi di centralità della persona c’è anche la “Libertà di scelta del luogo di cura” il cui mancato rispetto è un reato, e la cosa che più ci sconvolge è la serenità con cui questa Unità Operativa di Neuropsichiatria dica anche al telefono, a chiunque chiami, che il bambino non può essere valutato perché non è residente nella provincia di Pescara. Nessun paziente può essere rifiutato per legge e la Neuropsichiatria di Pescara in merito a questi vergognosi atti è stata più volte redarguita.

La Neuropsichiatria di Pescara non può decidere di non prendere in carico pazienti da fuori provincia, né può decidere di far rivalutare un paziente che è già in possesso di una diagnosi e ne richiede le terapie convenzionate.

E per questa ragione che chiediamo alla ASL03 di Pescara e a tutte le loro UVM di smettere questi vergognosi atti discriminatori e di allinearsi alle leggi nazionali di questo Paese di cui fanno parte anche loro, altrimenti saremo costretti a rivolgerci alla Procura della Repubblica che valuterà certamente l’operato di ogni singolo operatore che si rifiuta di prestare il proprio servizio.




ARRIVA L’APERITIVO MARSO

Un modo spiritoso e friendly per promuovere l’immagine del territorio. Un’idea originale per valorizzare le eccellenze della Marsica grazie alla creatività dei barman locali

Avezzano, 5 dicembre 2023. Marsicaland non si ferma e si prepara per le nuove tappe alla scoperta delle prelibatezze del territorio. Archiviato il successo del mercato della terra, iniziativa che ha richiamato oltre 45 standisti in piazza Risorgimento con i loro prodotti e centinaia di curiosi a scoprirli, il direttore scientifico, Ernesto Di Renzo, docente di Antropologia del Gusto e Antropologia dei patrimoni culturali presso l’Università di Tor Vergata e il direttore artistico, Giuliano Montaldi, si sono messi al lavoro per lanciare il nuovo appuntamenti del festival diffuso dell’agroalimentare. In agenda c’è già l’Aperitivo Marso, un’idea singolare per valorizzare le eccellenze della Marsica grazie alla creatività dei barman.

Ideato dalle associazioni di categoria con il supporto del Comune di Avezzano, della Regione Abruzzo, in particolare l’assessorato all’Agricoltura, attraverso il braccio operativo dell’Arap, della Provincia dell’Aquila, del Gal Marsica, del Patto Territoriale della Marsica, del Consorzio di Tutela Igp Patata del Fucino, Marsicaland si vuole aprire alla partecipazione di appassionati, curiosi e famiglie, coinvolgendo in primis le attività territoriali .

Grazie all’Aperitivo Marso si andranno a coinvolgere anche i più giovani, che potranno scoprire i prodotti del comparto agroalimentare a suon di brindisi. Un vero e proprio concorso aperto a tutti i barman locali (le cui modalità saranno rese note nelle prossime settimane), grazie al quale sarà promossa la Marsica e i frutti della sua terra.

“Il progetto nell’intento di rendere il comparto agroalimentare il propulsore di un nuovo modello di sviluppo locale all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, mira a promuovere le peculiarità enogastronomiche, artistico-architettoniche, paesaggistiche, ambientali e culturali dell’intero territorio marsicano al fine di proporle  come obiettivo di una attrattività turistica improntata all’insegna dell’autenticità e della memorabilità dell’esperienza”, ha continuato Di Renzo, “a questo scopo il progetto Marsicaland ritiene che il ruolo degli addetti alle attività di somministrazione delle bevande e dei gestori dei locali pubblici rivesta un ruolo di primissimo piano: sia in termini di originalità dell’offerta, sia in termini di esperienza del gusto, sia in termini di ambasciatori delle tipicità produttive del territorio. Un territorio che ha certamente molto da offrire in termini di ingredienti e di preparati utili alla mixologia grazie alla disponibilità dell’ortofrutta locale (finocchi, carote, pomodori, mele, zafferano, lavanda, mandorle, noci) e al grande repertorio di biodiversità vegetale (more, lamponi, fragoline, prunus, biancospino, ruta, timo, santoreggia) con cui supportare la preparazione di cocktail e aperitivi iconici utili a instillare un senso condiviso della marsicanità. Un senso ludico, giovanile, friendly, da pensarsi e da shakerarsi in un mixing tin”.

Ciò che il progetto Marsicaland si propone di fare, quindi, è quello rilanciare l’immagine territoriale anche a fini turistico-vacanzieri e coinvolgere gli addetti del comparto connesso alla somministrazione delle bevande (snack bar, discoteche, chioschi, caffetterie, wine bar) nella creazione di un cocktail da candidare ad aperitivo icona della Marsica, con cui promuovere e veicolare l’immagine del suo territorio.

“L’aperitivo marso dovrà contenere materie prime collegabili alle tipicità locali”, ha concluso Di Renzo, “e potrà trarre creativamente ispirazione da elementi della storia, della cultura, delle consuetudini produttive comuni all’intero territorio marsicano. Dovrà, inoltre, realizzarsi secondo una specifica dosatura e composizione degli ingredienti che sarà definita nell’apposito regolamento, di cui si darà specifica conoscenza”.




IL CUORE NEL MONDO. DODICI CITTÀ PER DODICI MESI

Il nuovo libro del giornalista lancianese Giuseppe M. Gnagnarella presentazione martedi’ 5 dicembre 2023 ore 18:30 – circolo tennis Bonacossa Milano

Lanciano, 5 dicembre 2023. Arriva nelle librerie il nuovo libro di Giuseppe M. Gnagnarella. Si tratta di “Il cuore nel mondo. Dodici città per dodici mesi” (Crocetti Omar Editore), scritto dal noto giornalista abruzzese, già corrispondente Rai e volto noto della tv.

Il libro sarà presentato martedì 5 dicembre, alle ore 18.30, al Circolo Tennis Bonacossa di Milano (Via Giuseppe Arimondi, 15). Al tavolo dei relatori Adolfo Vannucci, Francesca Schiavone e Gianfranco Comanducci coordinati dal giornalista Davide D’Amico.

“Ho sempre avuto bisogno di provare quella gioia unica che è il partire per raggiungere posti nuovi e gente sconosciuta. Per vivere la libertà di conoscere, per fare esperienze nuove senza lasciarsi trasportare, conservando il gusto magico, anarchico e sorprendente dell’andare”. Giuseppe Maria Gnagnarella, un passato in Rai come inviato di guerra, cronista e commentatore politico e poi dirigente a Viale Mazzini, riassume così il senso del suo nuovo libro “Il cuore nel mondo. Dodici città per dodici mesi” che sarà presentato il 5 dicembre a Milano al Circolo Tennis Bonacossa.

Un libro completamente diverso dai precedenti di Gnagnarella, libri di storia politica o romanzi, favole come le definisce lui. Questo è quasi un’autobiografia. Il racconto di un mondo assolutamente personale che parte da Gerusalemme (Gnagnarella fu uno dei primi ad arrivare in Israele allo scoppio dell’Intifada) e attraverso Parigi, la città dei sogni quasi sempre presente nei libri di Gnagnarella, il mare di Nizza, i segreti di New York, la confusione di Buenos Aires, l’amica Perth, la dolce Atene, l’amata Roma, la modernità di Singapore, la dolce Siviglia, Tromso, il suo Nord, Torino, a volte amica a tratti avversa ma sempre ricca di fascino, diventa il pretesto per aprire il cassetto dei sogni mentre sullo sfondo sembra di sentire la voce di Ulisse che dice ai suoi “fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtute  e conoscenza”.

Sul retro dell’affascinante copertina con un uomo (l’autore?) che guarda dall’alto una città ricca di monumenti e di verde, l’editore Omar Crocetti, scrive che il libro è “un baedeker della felicità alla scoperta dell’anima dei luoghi e di quella dei suoi abitanti”. Giusta sintesi, quel che resta in parte segreta è l’anima dell’autore: Gnagnarella, sembra, della sua anima resta sempre un po’ geloso. Per fortuna non dei suoi gusti e dei suoi disgusti di viaggiatore pronto a partire “leggero” per andare senza farsi portare. “Non ho mai trascurato”, scrive Gnagnarella, “l’importanza delle radici, ma ho sempre pensato che se abbiamo gambe dobbiamo usarle per andare, penseranno poi loro a riportarci a casa”. Ma la casa di Gnagnarella è in Abruzzo, a Roma, a Milano, a Dublino, a Perth, in Francia o dove…?

Giuseppe Maria Gnagnarella, giornalista, nato a Lanciano, è stato responsabile della comunicazione della Presidenza della Rai, portavoce del Vicedirettore Generale della Rai, capo ufficio stampa di Rai2, responsabile dei rapporti Rai con la Commissione parlamentare di Vigilanza e con gli Enti locali, capo redattore politico del Tg3 e del Giornale Radio, Vaticanista e inviato speciale di guerra in Israele, Libano, Nicaragua ed ex Jugoslavia. Già Consigliere di Amministrazione della LUISS Guido Carli, è autore dei volumi: “1978, l’anno che ha cambiato la Repubblica”, pubblicato da Le Monnier nei “Quaderni di Storia di Spadolini”; “La bella preda”, pubblicato da Carabba e “Storia politica della Rai”, pubblicato da TEXTUS Edizioni. Nel 2016 ha pubblicato il suo primo romanzo “Rendez-Vous a Saing Germain” (Gangemi), mentre è del 2017 “La ragazza con l’accendino” (Kirke). Nel 2018 ha pubblicato “La sposa contesa. Viaggio nella prima Intifada” (Kirke), mentre nel 2021 “Madreselva” (Kirke). Ha insegnato nelle Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, all’Università Salesiana e all’Università di Cassino. Premio “Abruzzese dell’anno” nel 2006, Premio “Penne pulite” nel 1999.




NATALE SOLIDALE. Le iniziative in diocesi

“Insieme a te”, “Vino solidale” e “Un pasto sotto l’albero” per rispondere alle richieste di chi vive in situazioni di svantaggio e marginalità

di Simone Chiappetta

Pescara, 5 dicembre 2023. «Con l’inizio dell’Avvento abbiamo pensato ad alcune proposte per il prossimo Natale che aiutino a consolidare la solidarietà nel nostro territorio. Gesti concreti perché si senta, sempre di più, l’attenzione e il calore della comunità diocesana verso i più fragili che, quotidianamente, accogliamo».

Così, Corrado De Dominicis, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne, presenta le iniziative che la Chiesa locale ha progettato per i giorni di festa. Sarà possibile donare il proprio tempo in favore degli ultimi mettendosi a disposizione, nelle festività natalizie, degli ospiti della Cittadella dell’Accoglienza “Giovanni Paolo II” di Pescara. Un’esperienza di volontariato, insomma, attraverso la campagna “Insieme a Te” rinnovata anche per il 2023.

Un gesto più semplice, ma comunque importante, sarà, inoltre, “Vino Solidale”. Con un contributo volontario si riceverà una confezione da n.2 bottiglie di vino della rinomata azienda vinicola Marramiero. Le offerte raccolte sosterranno progetti in favore delle popolazioni vittime di emergenze nel mondo (Emergenza in Terra Santa, Emergenza alluvione in Libia, Emergenza terremoto Siria e Turchia, Emergenza terremoto Marocco).

Infine “Un pasto sotto l’albero” che, con soli 5 euro, darà la possibilità di donare un pranzo o una cena per coloro che ogni giorno sono accolti della mensa della Cittadella.

«Questi semplici progetti sono stati pensati in un periodo in cui abbiamo rilevato un forte aumento di bisogni – sottolinea in conclusione De Dominicis – Sempre di più sono le  richieste e gli interventi nella maggior parte dei servizi di cui ci occupiamo, dalla distribuzione dei pasti in mensa all’accoglienza di persone senza dimora in dormitorio, dal sostegno delle famiglie presso il Centro d’Ascolto diocesano all’emporio della solidarietà. Un quadro preoccupante, quello rilevato, che ci chiama tutti, a gran voce, a fare la nostra parte in favore di chi vive situazioni di svantaggio e marginalità».




MAIELLA EROICA

I video inediti dei resistenti abruzzesi

Pescara, 5 dicembre 2023. A ottant’anni dalla nascita del “Corpo Volontari della Maiella” (5 dicembre 1943) la Fondazione Brigata Maiella ricorda la storia dei resistenti abruzzesi attraverso documentari rari e video inediti.

Il materiale, proveniente dalla Teche Rai, è una selezione importante che, nell’ambito della ricostruzione giornalistica sulla Campagna condotta dagli Alleati in Italia durante la II Guerra Mondiale, rappresenta anche la vicenda della formazione Brigata Maiella, la cui bandiera è decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Le proiezioni si terranno presso il Cineteatro Massimo di Pescara (via Caduta del Forte 15) solo il 5 e 6 dicembre dalle ore 18.40 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

“La lunga campagna d’Italia” è un documentario del 1965. Il video, partendo dalle battaglie di Montelungo e di San Pietro, infine, segue l’avanzata Alleata verso Cassino, Frosinone e, sul versante Adriatico, verso Ortona e Chieti.

Vengono documentati, inoltre, il Congresso di Bari dei partiti antifascisti del CLN, la precarietà della Repubblica di Mussolini, nata all’ombra dei tedeschi, lo sbarco ad Anzio e alcune tappe dell’aspra battaglia per Montecassino. Seguirà la proiezione del documentario “Quel giorno sul Metauro” relativo all’offensiva che avrebbe portato alla liberazione di Pesaro e alla dissoluzione dell’imponente linea difensiva approntata dai nazifascisti nel settentrione, la linea Gotica, a cui presero parte anche i Maiellini.

Le proiezioni termineranno con i video inediti sulla Brigata Maiella, materiali del tutto originali, inerenti: la cerimonia di consegna della Medaglia d’Oro alla Bandiera, nel corso della manifestazione tenuta a Sulmona nel 1965; la consegna della stessa al Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate all’Altare della Patria a Roma nel 1970 e, infine, l’inaugurazione del Sacrario a Taranta Peligna di Chieti nel 1975. Le proiezioni saranno precedute da brevi saluti istituzionali.

Il Presidente della Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio, sottolinea che con questa iniziativa si apre il ciclo di un triennio di rievocazioni con il doveroso fare memoria, a partire dalle pagine gloriose scritte dai giovani patrioti e partigiani della Brigata Maiella durante la guerra di Liberazione.




COLLEGAMENTO FERROVIARIO PESCARA-MILANO INADEGUATO

È inadeguato sia perché costringe a pagare prezzi eccessivi dei biglietti, sia per la lentezza dei collegamenti.

Pescara, 5 dicembre 2023. Almeno da 15 anni l’Osservatorio della Federconsumatori Aps Abruzzo ribadisce, ad ogni occasione (con comunicati stampa, conferenze stampa, Libro Nero, etc.), che il collegamento ferroviario Pescara-Milano è inadeguato alle esigenze della nostra collettività.

La qualità dei Frecciarossa adriatici è nettamente inferiore a quella degli omologhi  che viaggiano sulla linea ad Alta Velocità Napoli-Milano, mentre il costo chilometrico dei biglietti sul Frecciarossa Pescara-Milano è superiore a quanto pagato di chi viaggia sui veri Frecciarossa della linea Roma-Milano. Inoltre, non solo risulta essere più costoso ma anche inadeguato, poiché è notevolmente più lento. Per tale ragione, la Federconsumatori Aps Abruzzo da anni chiede che il collegamento con il Frecciarossa Pescara-Milano venga velocizzato, riducendo il numero delle fermate.

Finalmente dal prossimo 10 dicembre, alcuni treni Frecciarossa, che viaggiano lungo la linea adriatica, ridurranno sensibilmente i tempi di collegamento Pescara-Milano, diminuendo, proprio, il numero delle fermate.

Per esempio, il treno 8807, che attualmente impiega 4h e 39′ per collegare Milano a Pescara, dal 10 dicembre impiegherà 4h e 09 (30′ in meno), intervenendo sul numero delle fermate. Sicuramente una buona notizia, nonostante effettui fermate a R. Emilia, Bologna, Cesena, Rimini, Pesaro, Ancona, San Benedetto e Pescara.

Ma i tempi di percorrenza potrebbero ridursi ancora di molto, se almeno un paio di Frecciarossa fermassero solo a Pescara, Ancona e Bologna.

Infatti, se venissero eliminate le fermate di R. Emilia, Cesena, Rimini, Pesaro e San Benedetto, soltanto, per un paio di Frecciarossa, il tempo di percorrenza potrebbe ridursi ancora di 30′, a condizioni infrastrutturali invariate. Quindi, un collegamento Pescara a Milano in 3h e 39′.

Tutto ciò è possibile.

La  Regione Abruzzo ha la possibilità di intervenire su Trenitalia, ed ha una grande responsabilità di evitare che il Monopolista continui a fare ciò che è utile a sé e non alla comunità.

Il 10 dicembre, non arriva nessun regalino e la comunità non deve ringraziamenti. E’ un diritto dei consumatori, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati avere dei collegamenti che sono POSSIBILI.

Francesco Trivelli, Presidente Federconsumatori




LA FIRMA DI UN PROTOCOLLO DI INTESA 

Automobile Club Pescara e Comune di Popoli Terme insieme

Popoli, 4 dicembre 2023. Venerdì 1° dicembre presso la sala polivalente Gran Guizza di Popoli Terme è stato sottoscritto un importante accordo di collaborazione tra l’Automobile Club Pescara e il Comune di Popoli Terme.

Questo Protocollo di Intesa è principalmente diretto alla promozione ed alla valorizzazione del territorio, di marchi, luoghi, personaggi, eccellenze sotto l’aspetto motoristico, sportivo, turistico ed anche enogastronomico.

Obiettivo dell’iniziativa congiunta è evidenziare tutte le peculiarità del territorio in ambito culturale, naturalistico e soprattutto “sportivo”.

Il forte legame del Comune di Popoli Terme con il mondo dei motori è ormai provato da una serie di eventi e testimonianze. A cominciare dalla figura dell’Ing. Corradino D’Ascanio, che inventò il prototipo di elicottero moderno e fu il progettista della Vespa Piaggio, per proseguire con la ormai famosa Cronoscalata delle Svolte di Popoli giunta nel 2023 alla sua 61° edizione, e ancora, alla recentissima partecipazione ed inserimento tra i 40 comuni italiani nel progetto Città dei Motori, nonché alla istituzione del Museo dei Motori.

Ma questa cooperazione e collaborazione con l’Automobile Club Pescara si arricchisce e si rinnova anche per eventi, iniziative e progetti condivisi a favore, non solo dello sport automobilistico e della mobilità in genere, ma anche e soprattutto per l’educazione stradale e per la sicurezza stradale. Quest’ultima una fondamentale attività da promuovere e sostenere con le scuole e istituti di ogni ordine e grado e con tutti i giovani popolesi che si affacceranno così a tutto tondo al mondo dei motori con un’attenzione particolare su un tema ormai fondamentale nella nostra attuale società: la sicurezza.

Questo accordo importante consente ad Automobile Club Pescara ed al Comune di Popoli Terme di “percorrere la strada insieme”: collaborare nella progettazione, realizzazione e sviluppo di iniziative, progetti, servizi e attività, convegni e corsi di formazione finalizzati a migliorare la mobilità, la viabilità, l’ambiente, la guida, il trasporto, il turismo e lo sport motoristico.

Questa iniziativa sarà un valore aggiunto per tutta la cittadinanza e consentirà di “accendere i riflettori” su tutto il territorio.

Il Protocollo di Intesa tra Automobile Club Pescara e Comune di Popoli Terme: quando la sinergia funziona!




CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DEL PRESIDENTE GINO SANTARELLI

Pescara, 4 Dicembre 2023. Il presidente Mattia Giansante, il consiglio direttivo e tutti i soci dello Sci Club Aterno esprimono il più sentito cordoglio per la scomparsa di Gino Santarelli, per anni presidente del sodalizio pescarese.

“A lui – sottolinea Giansante – vanno ricondotte alcune delle pagine più prestigiose della storia del nostro club, con tante vittorie e tanti trofei conquistati sulle piste da sci non solo abruzzesi, ma di tutta Italia. Lo ricorderemo sempre con grande affetto, ringraziandolo per l’impegno profuso nei progetti di crescita dello Sci Club e il coinvolgimento di tanti giovani che grazie a lui si sono avvicinati alla pratica sportiva”.

Alla moglie, ai figli e a tutti i familiari giunga l’abbraccio del nostro sodalizio, in particolare al figlio Rocco che tuttora prosegue il lavoro del papà all’interno del nostro consiglio direttivo.




IL DIRITTO DEI CITTADINI DI AVERE UNA GIUSTIZIA VICINA 2

L’Aquila, 4 dicembre 2023. Questa mattina, a seguito della richiesta della Fp Cgil, si è avuto l’incontro presso la sala riunioni della Corte d’Appello di L’Aquila in relazione alla problematica del personale dei Tribunali e delle Procure non provinciali.

All’incontro erano presenti, per la prima volta, oltre il Presidente della Corte d’Appello e il Procuratore regionale, i Presidenti e i Procuratori delle Circoscrizioni di L’Aquila e Teramo e i Presidenti dei rispettivi Ordini degli Avvocati.

La discussione, partecipata da tutte le parti interessate, ha messo in evidenza la difficoltà dei Presidenti e Procuratori dei tribunali e delle Procure non provinciali ad assicurare il Servizio con l’insufficiente personale assegnato. Problema ulteriormente aggravato dalla soppressione delle dotazioni organiche dei tribunali/procure non provinciali con l’accorpamento delle stesse ai Tribunali/Procure Provinciali.

Al fine di arrivare ad una soluzione pragmatica, sebbene nei limiti delle competenze ascritte al Distretto giudiziario di riferimento, la Fp Cgil ha formulato una proposta che andava a facilitare l’assegnazione temporanea dei dipendenti che avessero fatto richiesta, ai sensi del d.l. 44/2023, che avrebbe facilitato l’applicazione di tale istituto.

La proposta della Cgil, poi, era anche rivolta a garantire una sostanziale parità di trattamento dei dipendenti, nonché adottare una prassi in materia condivisa e comune nell’ambito del Distretto giudiziario in quanto, allo stato, si erano verificate applicazioni diversificate della disposizione richiamata.

Purtroppo, al di là della cordialità con cui si è svolta la riunione e di un’analisi condivisa della problematica, la suddetta proposta è ancora in attesa di un riscontro formale da parte degli Uffici giudiziari.

È necessario, poi, da un punto di vista politico, coniugare la proroga dei Tribunali in soppressione con il ripristino immediato delle dotazioni organiche precedentemente cancellate con Decreto Ministeriale, al fine di rendere effettivamente operativi e funzionali i già menzionati uffici giudiziari.

Ringraziamo della disponibilità data dalla Presidente della Corte d’Appello e dal Procuratore Generale e di tutte le parti interessate a discutere della problematica ravvisiamo, però, che sia necessario un ulteriore passo in avanti che, attraverso un orientamento più pragmatico, assicuri una migliore risposta alle carenze di personale di cui in premessa.

Come Fp Cgil proporremo insieme alla CGIL dell’Aquila e di Chieti ulteriori incontri sui territori per condividere la soluzione prospettata e stimolare ulteriori riflessioni che abbiano risvolti pragmatici nel senso della risoluzione del problema.

Luca Fusari, Segretario Regionale FP CGIL Abruzzo Molise           

Anthony Pasqualone, Segretario Generale Fp Cgil L’Aquila                           

Giuseppe Rucci, Segretario Generale Fp Cgil Chieti




PIATTAFORMA DI VALUTAZIONE DEI SERVIZI dedicati alle biciclette e a chi le guida

Quasi 4 posti bici per singolo supermercato

Pescara, 4 dicembre 2023. Nella giornata di domenica 3 dicembre si è chiusa la prima raccolta dati dell’osservatorio sulla mobilità ciclistica (OSMOCI) di ricognizione circa il gradimento dei servizi messi a disposizione di chi si sposta in bici, in particolare a Pescara e, per quanto riguarda il trasporto delle bici sui treni, in tutta la regione Abruzzo.

Sono stati raccolti 332 questionari: 128 relativi all’ambito città, 102 all’ambito stabilimenti balneari, 67 all’ambito treno+bici, 25 all’ambito aziende e solo 10 all’ambito supermercati. A quest’ultimo, in ragione della scarsa adesione, abbiamo riservato un veloce approfondimento di indagine, sia per avere il quadro della diffusione dei punti vendita sul territorio urbano che un’idea di quante bici possano essere parcheggiate presso le singole sedi.

Questi i risultati: 14 marchi commerciali, 47 i punti vendita (il più diffuso è Tigre, con ben 14 sedi, poi CONAD con 8 e con la metà, fino a 1, tutti gli altri), 180 gli stalli disponibili, poco meno di 4 per singolo supermercato.  Il dettaglio dinamico dell’analisi, anche con le localizzazioni geografiche, è disponibile alla pagina MERCATI PLUS.

Nella home page del sito www.osmoci.it è presente la dashboard del flusso in valore assoluto ed in tempo reale dei questonari compilati e una timeline dell’andamento nel tempo.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




FUSILLI LUNGHI BUCATI CON PESTO DI ZUCCHINE

È una pietanza vegetariana ed ottima alternativa al pesto con basilico

Chieti, 4 dicembre 2023.  Il pesto di zucchine è un preparato facile, veloce, gustoso e aromatico. Ottimo come condimento per molte ricette, specialmente della pasta che rende buonissima e cremosa.

La zucchina è una pianta erbacea rampicante. È uno degli ortaggi più salutari per il corpo umano e, quindi, da introdurre nella nostra alimentazione. È ricca di fibre alimentari, vitamine C/A/K/B e minerali, specialmente il potassio, ideale nell’alimentazione degli sportivi. Ha proprietà antivirali, antiossidanti e analgesiche.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Zucchine 100 g

Olio extravergine di oliva 4 cucchiai      

Sale fino 1 g

Parmigiano reggiano 1 cucchiaio e mezzo 

Basilico 5 g

Pecorino 15 g

Granella di nocciole 15 g

Una Sottiletta al parmigiano

Pepe e peperoncino piccante, chi lo gradisce

PREPARAZIONE

Lavare le zucchine e tagliare le estremità. Con una grattugia dai fori larghi, ridurle in pezzetti minuti. Per far perdere il liquido, salarle e metterle in un colino per circa venti minuti. Trascorso il tempo, fare pressione sulle zucchine con il pugno chiuso, uscirà ancora acqua. Poi, metterle nel mixer insieme alla granella di nocciole, alle foglie di basilico pulite, al parmigiano reggiano grattugiato, al pecorino e due cucchiai di olio extravergine di oliva. Quindi, fare funzionare il mixer per circa venti secondi. Dopo, aggiungere altri due cucchiai di olio extravergine di oliva, accendere nuovamente il mixer sino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Lessiamo la pasta, la scoliamo, uniamo il pesto di zucchine, la fettina di sottiletta al parmigiano, (rende più cremoso il piatto) e mescoliamo. Per non far attaccare la pasta, versiamo un filo di olio e un po’ di acqua di cottura. Portiamo in tavola e a gusto, chi lo gradisce, aggiunge il pepe, o peperoncino piccante e, parmigiano reggiano. Il pesto si … arrotola attorno al fusillo… e lo rende più gustoso. Come bevanda, io preferisco il vino rosso, ma chiunque può scegliere il vino a seconda dei propri gusti.

Ho decorato il piatto con qualche foglia di basilico e piccole fettine di zucchina cruda, (si può anche non mangiare, serve solo per abbellimento). 

Luciano Pellegrini




GUERRA HAMAS ISRAELE quattrocentomila palestinesi hanno perso il lavoro

Diecimila bombardamenti e quindicimila morti finora

Politicainsieme.com, 4 dicembre 2023. Mentre si è giunti al numero di 10.000 bombardamenti effettuati da parte di Israele sulla Striscia di Gaza, che finora hanno provocato più di 15 mila morti, la guerra con Hamas comincia a far sentire anche gli affetti collaterali di natura economica. E così, entrambe le popolazioni, gli israeliani e i palestinesi devono fare i conti con una consistente riduzione delle attività professionali ed economiche. Nasce ovviamente il quesito su quanto anche Israele sia in grado di reggere una guerra che, ancora più di prima, influisce sulla vita quotidiana. Cosa che non riguarda più solamente le parti più vicine al confine con Gaza, là dove fu sferrato il sanguinoso attacco del 7 ottobre da parte di Hamas e delle altre fazioni palestinesi militarizzate.

Intanto sappiamo che centinaia di migliaia di famiglie palestinesi si ritrovano senza entrate perché sono almeno 400 mila quelli che hanno perso il lavoro o si sono visti congelare gli stipendi dopo che le autorità israeliane hanno annullato i loro permessi d’ingresso.

Secondo la Ilo, Organizzazione Internazionale del Lavoro, fino a due mesi fa erano circa 182.000 i residenti di Gaza che quotidianamente lasciavano la Striscia e lavoravano in Israele. E sempre secondo la stessa Agenzia delle Nazioni Unite, nel corso degli ultimi due mesi, è andata persa anche il 24% dell’occupazione in Cisgiordania, circa altri 210.000 occupati.

Sempre secondo l’Ilo, altri 160.000 lavoratori della Cisgiordania hanno perso il lavoro in Israele e negli insediamenti dei coloni  o rischiano di perderlo “a causa delle restrizioni imposte all’accesso dei palestinesi al mercato del lavoro israeliano”, oltre che per la chiusura dei valichi dalla Cisgiordania verso Israele e gli insediamenti.

Vi sono conseguenze anche per l’Autorità Palestinese perché gli accordi di pace provvisori prevedevano che fosse il Ministro delle finanze israeliano a trasferirle i ricavi delle tasse applicate alle remunerazioni dei lavoratori palestinesi e che sono trattenute da Israele. Per cui, al momento, l’Autorità Palestinese non è quindi in grado di pagare i suoi dipendenti visto il rifiuto delle autorità dello Stato ebraico di effettuare i versamenti previsti.

Per il momento, Israele ha concesso permessi temporanei per l’attraversamento di 8.000 lavoratori provenienti dalla Cisgiordania impegnati nei settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dei servizi fortemente dipendenti della manodopera palestinese. Questi lavoratori in molti casi sono costretti a indossare braccialetti elettronici al momento del passaggio del confine per poi restituirli all’uscita dal territorio israeliano.




FDI A CONGRESSO PROVINCIALE

Chieti, 4 dicembre 2023. Si è svolto nella sede della Provincia di Chieti stamattina il Congresso Provinciale di Fratelli d’Italia Chieti. È stato votato da tutti il documento programmatico del candidato unitario Antonio Tavani – portavoce provinciale uscente – eletto Presidente di FDI Chieti.

Insieme a lui sono stati eletti i primi 9 componenti del nuovo esecutivo provinciale: Giuseppe Giampietro con 248 preferenze, Renzo Di Lizio 138, Simona Cinosi 119, Marianna Tano 70, Luigi Nasuti 62, Agostino Di Santo 25, Angelo Rullo 23, Roberto Chiavelli 23, Fabio Tumini 19.

I lavori sono stati presieduti dall’onorevole Sarà Kelany, arrivata da Roma, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera. Interventi di saluto del Presidente Marsilio, dei parlamentari Testa e Liris, del Coordinatore regionale Senatore Sigismondi e della coordinatrice di Teramo Marilena Rossi. Una decina di contributi della comunità politica ha arricchito il dibattito dopo la relazione del candidato presidente Tavani.

Sara Kelany: “È un onore essere a Chieti per il congresso provinciale, ho trovato oltre ai vecchi amici, una comunità politica vivace e preparata, e sono certa che il presidente e il coordinamento affronteranno il lavoro che li attende con grande serietà, soprattutto in vista dell’importante sfida elettorale regionale che li aspetta. Il presidente Marsilio con la comunità di Chieti può fare affidamento su una grande squadra”.

Così Etel Sigismondi: “Adesso tutti con la testa alle regionali del 10 marzo, le cui liste saranno ufficializzate proprio in questi giorni, per correre alla riconferma storica di Marco Marsilio”.

Sono stati quasi 400 i tesserati in regola al 30 settembre a recarsi al voto, le cui operazioni sono terminate alle 19. Ha chiuso Antonio Tavani “Elezioni regionali, ma non solo. Circoli, militanza, giovani, competenze e una Scuola di formazione politica, tra gli obiettivi del nuovo esecutivo, che completerò nelle prossime settimane”.




IL VIAGGIO

Torna il Presepe vivente il  26 dicembre nel Centro storico la 26° edizione

Giulianova, 4 dicembre 2023. L’associazione Unica Stella porterà in scena nel centro storico di Giulianova,  la 26esima edizione del Presepe Vivente in stile napoletano il prossimo 26 dicembre. Il titolo di questa edizione sarà “Il viaggio”.

Un viaggio fisico, culturale e spirituale. Unico nel suo genere per i costumi e le ambientazioni, che vogliono far immergere lo spettatore nella Napoli del ‘700. 12 saranno le scene. L’ ingresso sarà posto su piazza Buozzi e l’uscita su via della Rocca.

La scena della Natività per la prima volta sarà collocata nella chiesa di Sant’Anna. Sarà un presepe particolarmente musicale, tanti gli strumenti presenti da quelli prettamente napoletani a quelli della cultura folkloristica abruzzese. Infatti, suoneranno: mandolini, chitarre, flauti, fisarmoniche, tamburi, zampogne e dubbotti. L’ingresso sarà sempre gratuito e con prenotazione consigliata attraverso un codice QR (presto disponibile). La manifestazione si aprirà con il corteo dei figuranti alle 17.30 in piazza Buozzi e si protrarrà fino alle 23.00.




LA PATRIA SCONFITTA è il nuovo romanzo storico

Per ricordare gli internati di Borovnica. Anche Armando Volpe, citato nella lapide di Giulianova, trovò la morte a Borovnica. Il ricercatore storico Walter De Berardinis sta cercando i discendenti per il conferimento della  Medaglia d’Onore ai congiunti degli infoibati

Giulianova, 4 dicembre 2023. Dopo il libro “Borovnica e altri campi di Tito (con liste inedite dei prigionieri di Borovnica)”, dell’autore Franco Giuseppe Gobbato e la collaborazione di Giovanni Peco, esce “La Patria Sconfitta” per le Edizioni Ritter. Il nuovo Romanzo storico che copre un periodo che va dal 1943 al 1947. Il soggetto è un uomo, il padre dell’autore, travolto dagli eventi, più grandi di lui e anche di tutta la sua generazione. Quella generazione di diciottenni, di allora, costretti comunque ad una scelta di parte, in entrambi gli ambiti difficile, che vede il protagonista entrare a far parte della R.S.I. in un Battaglione Costiero di Posizione di istanza in Istria. La storia si dipana fra Padova, Gorizia, Pola, Buie, Capodistria nel Carcere mandamentale, Borovnica nel tristemente famoso Campo di Concentramento, Udine, di nuovo Padova per finire a Torino.

La microstoria è inserita negli eventi sconvolgenti della macro-Storia, raccontando anche situazioni poco conosciute e traendo, dalla tragica difesa del confine orientale condotta come possibile dagli ultimi italiani rimasti in armi, i soldati della RSI, spunto per riflessioni sulle anomalie createsi nel Litorale Adriatico, rispetto al resto d’Italia. Anomalie riscontrabili sia durante che nel dopoguerra, non mancando di toccare “l’epurazione” perpetrata anche nel territorio nazionale e le scelte di condotta fatte dal PCI, già dal 1943, con tanto di documenti riprodotti integralmente. Tra i soldati che morirono nello stesso campo, dove era detenuto il papà dell’autore, vi erano quattro abruzzesi: Amantino Alfino di Rocca San Giovanni (disperso in Slovenia dal 7 agosto 1945), Angelo Ippolito di Pescara (disperso in Slovenia dal 31 maggio 1945), Armando Volpe di Castel di Sangro ( disperso dal 22 luglio 1945 e ricordato a Giulianova) e Corradino Liberatore di Castiglione Messer Marino (nome e cognome da verificare)

Anche a Giulianova, sulla lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, posta all’interno del Cimitero monumentale, viene citato un caduto nel campo di concentramento di Borovnica: Armando Volpe, nato a Castel di Sangro il 28 novembre 1919 dal ferroviere Ferdinando e Maria Paolini, trasferito con l’intera famiglia a Fiume (Via Colle del Forno, 5 e successivamente in Via Salita Calvario) insieme ai fratelli: Bruno, Giulio, Gino, Leo ed Elisa Volpe. Il 22 luglio 1945, alle ore 9, moriva all’interno del lager citato nel romanzo di Gobbato. L’intera famiglia, dopo l’esodo Giuliano-Dalmata, fu accolta come profughi a Giulianova. Successivamente all’apposizione della lapide, da parte dell’Associazione Combattenti e Reduci, la famiglia chiese di ricordare il loro congiunto nella lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Lo storico Walter De Berardinis, grazie alla collaborazione dell’autore, sta cercando di rintracciare i discendenti di Armando Volpe per il conferimento della Medaglia d’onore ai congiunti degli infoibati (legge del 30 marzo 2004, n. 92)

Molti invece furono gli abruzzesi che si salvarono da quel campo e tornarono tra l’estate del 1945 e gli inizi del 1946, si segnalano: Guerrino D’Amico e Alfio Ramallo di Pescara; Ermindo D’Annunzio, Arminio D’Aristole, Francesco Ranalli, Guido Ritelli, Domenico Rittoli, Mario Tacconelli, Dino Carducci, Domenico Di Tommaso, Fedele Roddi di Chieti; Francesco Derandi, Gino Rossini di Carpineto della Nora; Fernando Di Tommaso di Cepagatti; Mario Di Valentino di Montorio al Vomano; Raffalele Fantazzi, Florindo Tullio di Balsorano; Donato Genelli di Cugnoli; Dino Mancini e Fido Nardone di Ortona; Guerino Montini, Tito Valentini di Teramo; Ermenegildo Narre di Torricella Sicura; Nicola Colangelo di Pollutri; Antonio Crognale, Giuseppe Crognale, Tommaso Di Donato di Castel Frentano; Giuseppe Petrella di Castiglione Messer Marino; Nicola Lucci di Liscia; Vincenzo Popolare, Eduardo Tritapepe di Lanciano; Fedele Rossi di Monteodorisio;

Franco Giuseppe Gobbato (Vittorio Veneto, 1964), ricercatore storico e scrittore. Nel gennaio 2009 è stato uno degli otto ricercatori del Dipartimento misto (italiani, sloveni e croati) istituito dal Centro Studi e Ricerche Storiche “Si­lentes Loquimur” di Pordenone, per indagare sui fatti tragici avvenuti alla fine della Seconda guerra mondiale sul confine orientale. Dal 2011 è socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche, per il quale ha tenuto diverse conferenze su ricerche storiche effettuate. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”. Nel 2017 è nominato, dal Comune di Vittorio Veneto, referente del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto presso il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto quale ideatore dello stesso. Ha curato la parte storica di diverse mostre fotografiche tenute nel vittoriese ed ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni, l’ultima delle quali si intitola “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023.

Giovanni Peco (Monza, 1962). Da oltre vent’anni si occupa di ricerche storiche sul confine orientale e del periodo 1943-1945. Ha collaborato con l’autore Pierangelo Pavesi al libro “Le vittime dimenticate” e con Franco Giuseppe Gobbato al libro “Borovnica e altri campi di Tito” – Ritter Edizioni – 2023. È socio dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.




SIAMO ALLA VIGILIA DI UN DISASTRO

Fina (Pd): Sul superbonus il governo ignora le richieste di proroga.

Roma, 4 dicembre 2023. “Leggiamo oggi sulla stampa nazionale l’appello dell’Ance rivolto al governo per ottenere una proroga del superbonus per i condomini. Si ribadisce quanto aveva già chiesto più volte tutta la filiera delle costruzioni: oltre all’Ance, CNA Costruzioni, ANAEPA Confartigianato, Rete delle Professioni Tecniche, CONFAPI Aniem, Casartigiani, CLAAI, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federcostruzioni, Legacoop produzione e servizi, AGCI, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil”: lo dichiara il senatore Michele Fina, tesoriere nazionale del Partito Democratico.

Fina prosegue: “Ormai non si contano più gli appelli e le richieste di proroga, del tutto ignorati dal governo e dai partiti di maggioranza. Lo abbiamo detto in tutti i modi: senza una proroga andremo incontro ad un caos per proprietari, imprese e tecnici. Contenziosi giudiziari e fallimenti delle imprese si conteranno a migliaia, con effetti disastrosi per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti. Serve urgentemente una proroga capace, in concreto, di risolvere il problema: a tal fine ho depositato un emendamento alla manovra che rinvia il termine per i lavori al 31 dicembre 2024 con SAL al 30%. Prevedere altri parametri renderebbe inutilizzabile la proroga. Un governo responsabile non può i




GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE il 6 dicembre

Raccolta delle firme per L’istituzione del reato di Omicidio sul Lavoro

Chieti, 4 dicembre 2023. USB Abruzzo e Molise richiama l’attenzione di tutte e tutti sull’importanza di continuare con più forza sulla raccolta firme a sostegno della proposta di legge per l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro promossa da Rete ISIDE ONLUS.

Ogni giorno siamo costretti a fare il conto dei morti e degli invalidi permanenti tra chi va al lavoro e non torna più a casa, nel frastuono ipocrita di chi cerca di scaricare ogni volta una responsabilità che sta solo nella ricerca del maggior profitto da parte delle aziende.

Ultimo in ordine di tempo quanto accaduto pochi giorni fa sulla linea Corigliano Calabro/Rossano, con la morte del giovane autista del camion e della capotreno del convoglio che lo ha investito.

È una guerra di cui nessuno vuol parlare!

Negli ultimi 5 anni in Italia oltre 4 mila lavoratrici e lavoratori sono morti sui luoghi di lavoro, quasi 4 milioni hanno riportato ferite a causa di tagli, schiacciamenti, urti, cadute dall’alto…, circa 300 mila hanno subito un danno permanente, oltre 300 mila si sono ammalati perché esposti ad agenti inquinanti ed a ritmi di lavoro usuranti. A fronte di questi numeri impressionanti le pene comminate ai responsabili della mancata osservanza delle previsioni di legge in materia di prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro sono pochissime e spesso irrilevanti.

Con la proposta di Legge di Iniziativa Popolare si intende prevedere nel nostro ordinamento il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi-gravissime, alla stregua della recente introduzione del reato di omicidio stradale, nonché un sistema di sanzioni e di pene che determinino un potere di deterrenza efficace nei confronti di chi, con l’obbiettivo di ridurre i costi ed aumentare il profitto, deliberatamente violi gli obblighi di legge e provochi infortuni mortali e lesioni gravi per lavoratrici e lavoratori.

Nell’occasione del 16°’anniversario della strage della Thyssenkrupp in cui morirono sette operai, l’USB ha indetto una giornata di mobilitazione nazionale invitando tutte le strutture del sindacato a tornare nelle piazze, ad organizzare quanti più banchetti possibili per fermare questa strage che non conosce tregua.

Conferenza Stampa 6 dicembre 2023. Chieti – Piazza Giambattista Vico ore 17:00 raccolta firme dalle ore 17:00 alle ore 20:00. leggeomicidiosullavoro.it

FIRMA LA PROPOSTA DI LEGGE ONLINE, VAI SUL SITO POTRAI FARLO CON SPID O FIRMA DIGITALE CERTIFICATA




GUARDANDO AL FUTURO CON RADICI PROFONDE

Identità, valorizzazione e sostenibilità della filiera olivicola: riflessioni e proposte. 4 dicembre 2023, ore 9:30

Chieti, 4 dicembre 2023. Si terrà domani, martedì 5 dicembre alle ore 9:30 presso Mood Hotel di Città Sant’Angelo (Pe), il Forum Olivicolo dal titolo “Guardando al futuro con radici profonde”: Identità, valorizzazione e sostenibilità della filiera olivicola: riflessioni e proposte, organizzato da Cia Chieti-Pescara con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dell’Olivo e dell’Olio.

L’evento sarà l’occasione per confrontarsi sulle azioni per il rilancio del settore, discutere delle ultime innovazioni, affrontare le sfide attuali ed esplorare le prospettive future dell’industria olivicola. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, del Presidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Gennaro Strever e del Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, introduzione del presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba e apertura dei lavori. A seguire tavola rotonda con esperti del settore moderati dal giornalista Enrico Giancristoforo. Saranno presenti l’Assessore alle politiche agricole, Emanuele Imprudente e il Vicepresidente Cia nazionale, Gennaro Sicolo.




NON È UNA BOMBA DI FARFALLE

di Veronica Chiavaroli

Chieti, 4 dicembre 2023. Il pacchetto fit for 55% (pronti per il 55%) del green deal europeo si propone di ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990) e, persino, di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

La neutralità climatica è elencata anche quale obiettivo globale. Nel 2020, la Cina ha annunciato l’obiettivo di raggiungere il picco delle emissioni di CO₂ entro il 2030 e di smettere di aggiungere carbonio nell’atmosfera entro il 2060.

D’attualità è l’incontro, dal 16 al 18 luglio 2023, tra l’inviato speciale per il clima John Kerry e il primo ministro cinese Li Qiang, a Pechino, per fare opera di tenaci sforzi di dialogo e opinioni di cooperazione in favore della rigenerazione ambientale del pianeta, quantunque, in effettinon siano stati resi noti i dettagli dei temi affrontati.

Speriamo, fiduciosi, sia più proficua la 28sima “Conferenza delle Parti” delle Nazioni Unite (COP 28) a Dubai, tra il 30 novembre e il 12 dicembre 2023, che prevede l’inventario dei conteggi del gas serra prodotti dagli Stati, chiamato global stocktake, e la formulazione collettiva di strategie d’azione, come stabilito nell’Accordo di Parigi, il trattato internazionale delle Nazioni Unite sul clima.

Nell’ambito dell’Unione europea, il green deal, o piano economico verde, è ugualmente un proposito ambizioso che si equipara, citando Ursula Von de Leyen, “allo sbarco sulla luna”. L’intenzione è quella di rivedere ogni aspetto del settore socioeconomico e rimodularlo in modo organizzato e particolareggiato.

Gli sforzi del green deal si dirigono per dare forma (attraverso rilevanti finanziamenti e impegni) a una rigenerazione del pianeta attraverso: 

•L’economia circolare, ossia un modello di produzione e consumo che implica l’autorigenerazione, garantendo l’ecosostenibilità;

•L’energia rinnovabile, vale a dire le fonti energetiche non soggette a esaurimento;

•L’industria sostenibile, che mira al riutilizzo dei prodotti e a rafforzare i processi del riciclo;

•La mobilità sostenibile, ossia diminuire sia gli impatti ambientali (quali inquinamento atmosferico e acustico, congestione stradale, consumo del territorio per realizzazione di strade e infrastrutture), sia i costi degli spostamenti (a carico della comunità e del singolo);

•La biodiversità, che mira al ripristino delle foreste e all’incremento dell’agricoltura biologica.

Per tutto ciò, al singolo cittadino è conteggiata la doviziosa e pragmatica partecipazione civile della gestione dei rifiuti.

Per differenziare di più e più correttamente, bisogna prestare attenzione alle cose di ogni giorno, senza semplificare: foglietti adesivi; cartone della pizza; cristallo; materiale da brucio; abiti usati; sughero; padelle; morchie; biro e pennarelli; siringhe senza ago; scontrini; ossa di pollo; polistirolo; pyrex; medicinali; shampoo pieno; lana di roccia; dispositivi elettronici; olio vegetale; polvere; vaschette di alluminio; ceramiche; stampelle per abiti; scottex; lampadine; rifiuti XL; dentifricio; coppette di gelato.

Successivamente, il riciclaggio deve essere fatto con strumenti conformi (sacchetti, contenitori), in modalità esatte di conferimento (rifiuti personali secondo il domicilio e/o la  residenza e all’interno del dovuto bidone), in giorni e orari definiti dal calendario, poiché diversamente è prevista una multa decisa dai singoli provvedimenti comunali. Anche i turisti devono informarsi sulla pianificazione.

Per diminuire la quantità del secco indifferenziato e rendere il cittadino più responsabile, il CEM Ambiente ha introdotto in molti comuni l’ecuosacco (o sacco rosso), codificato per il rintracciamento, da ritirare, nel numero adeguato alla composizione del nucleo famigliare, presso il municipio per farne uso obbligatoriamente. E se non si differenzia bene, si potranno acquistare, a proprio carico, presso l’Ufficio Ecologia del comune, più sacchi rossi tracciabili: 7.5 € per un rotolo da 15 con capienza di 30 litri.

Per i negozi l’ecuosacco è blu. Anche la brillantezza è politica: la UE porta via le ultime scintille di glamour per raggiungere l’obiettivo. È vietata la commercializzazione di prodotti contenenti glitter sfusi non biodegradabili (cioè composti da microparticelle di polimeri sintetici inferiori a 5 millimetri). Per intanto, la boule de neige (palla di neve)  è prevista quale eccezione del regolamento, e per il resto, aspettiamo, sperando prima di Natale, i brillantini sostenibili, biodegradabili o solubili.

Per un bisogno di festeggiare in modo sostenibile, l’UE conferma il divieto di plastica monouso, tra cui è ricompreso anche il bastoncino usato come supporto per i palloncini che volano. Su iniziative locali non sarà più possibile liberare in aria palloncini in occasione di celebrazioni, manifestazioni, feste o ricorrenze. In una prospettiva ancora più perfezionista e impegnativa, nel futuro c’è un altro modello da raggiungere: l’economia integrale.

Si tratta di “un sistema in cui il valore economico va perseguito sullo sfondo delle relazioni sociali e del valore ambientale” (Massimo Folador, autore insieme a Giuseppe Buffon del libro: “Verso un’economia integrale. La via italiana alla ripresa”).

L’economia integrale è l’integrazione dello sviluppo economico, sociale e ambientale, perché il profitto non ha valore se danneggia l’ambiente, la vita e le relazioni. Si configura un altro modello per un altro futuro: ogni cambiamento è preceduto da un’utopia. Perfettamente in linea con il processo di transizione ecologica è la consapevolezza che la triade ambiente, società ed economia è anche un problema di ordine virtuoso dei rapporti umani, quindi un problema di giustizia. 

La questione ha favorito l’istituzione, su tutto il territorio nazionale, di offerte formative, come corsi di laurea e master, che formano operatori giuridici con conoscenze declinate ai temi dell’ambiente, affinché la Pubblica Amministrazione, le imprese e aziende (pubbliche o private) possano avere specifiche e adeguate figure professionali che possiedano una sicura conoscenza del vigente ordinamento interno, comunitario e internazionale, al fine di rispondere pienamente alle nuove richieste emergenti.

Tra le più innovative e accurate proposte formative spicca il corso di studi in “Diritto dell’ambiente e dell’energia”, con sede in Lanciano presso il Palazzo degli Studi. Nondimeno, c’è una diversa realtà, che ha ragioni diverse: la guerra. Il conflitto armato ha un ulteriore costo, certamente non primario: il costo ambientale. Il conflitto ad alta intensità è l’attività in assoluto più distruttiva perché, in aggiunta alle inaudite sofferenze e perdita di vita di civili e soldati, produce anche danni insanabili con pesanti conseguenze sulla scena climatica e sugli ecosistemi.

Il conflitto armato tra forze militari distrugge palazzi, città, infrastrutture, consuma terre rare (ittrio, terbio) e acqua, immette CO₂ (sono 120 milioni le tonnellate emesse in 12 mesi di conflitto tra Ucraina e Russia), considera ordinario l’uso delle detonazioni a cielo aperto che rilasciano cocktail di composti chimici e frammenti metallici, e non esclude, per le ragioni più rilevanti, finanche il bombardamento atomico.

L’UE ha garantito oltre 25 miliardi di euro per mantenere la catena di approvvigionamento di attrezzature per il sostegno militare all’esercito ucraino. Per impegni presi con la Nato, entro il 2024 l’Italia si è impegnata a raggiungere una spesa per la difesa pari al 2 % del Prodotto Interno Lordo per assicurare prontezza militare alla Nato. Tutto ciò è innegabilmente un contraccolpo alla vocazione protettiva volta alla rigenerazione del pianeta, è pari a una logica senza logica.

Senza scivolare in discorsi di retorica e giudizi misti a utopia, proprio perché la società ha regole complesse e delicate, viene però da considerare che l’avvicendamento dei conflitti e degli scontri potrebbe far pensare a proposte avventate come l’eliminazione della tassa sui rifiuti, facendo però salve le eventuali multe, se non si dà il proprio contributo. Poiché capiamo e caldeggiamo finanziariamente le ragioni dei conflitti ad alta intensità, potrebbe anche bastare il dovizioso, doveroso e indifferibile impegno giornaliero, escludendo con tutto ciò, la tassa sul servizio di smaltimento.




VOLONTARIATO SOCIALE E PERIFERIE

La sinergia tra istituzioni e terzo settore, a supporto della cittadinanza

Chieti, 3 dicembre 2023. Sabato 2 dicembre, presso la sala consiliare della Provincia di Chieti, si è svolto il convegno dal titolo “Il ruolo del volontariato sociale nelle periferie cittadine”, organizzato dall’associazione Erga Omnes.

Attraverso il volontariato sociale rigenerare e ripensare le periferie del Paese per farle diventare sempre di più luoghi di inclusione sociale, rete, solidarietà e sostenibilità.

Tra i relatori, collegato in videoconferenza, il prefetto emerito Luigi Savina, già vicecapo della Polizia di Stato, investigatore impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, arrestò il boss di “Cosa nostra” Giovanni Brusca, autore della strage di Capaci.

Inoltre, Paola Di Pietrantonio, Commissario capo Questura di Chieti; Marialaura Di Loreto, sociologa e presidente della Cooperativa sociale Alpha; Mara Maretti, docente Dipartimento Scienze Giuridiche e Sociali dell’UdA; Pasquale Elia, psicologo e presidente di Erga Omnes.

Ha moderato il giornalista Lorenzo Colantonio.

Il convegno ha voluto tracciare la sinergia tra istituzioni e terzo settore, attraverso interventi duraturi e lungimiranti che permettano di contrastare disuguaglianze sociali ed economiche.

Durante l’incontro sono intervenuti: il Questore di Chieti, Aurelio Montaruli; il Rettore dell’Università d’Annunzio, Liborio Stuppia; la Direttrice dell’Azienda per il diritto agli studi universitari, Teresa Mazzarulli; il presidente del CSV (Centro Servizi per il Volontariato) Abruzzo, Casto Di Bonaventura; il presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Chieti, Mario Colantonio.

Il volontariato di Erga Omnes è stato portato come esempio di cittadinanza attiva e partecipazione giovanile, a sostegno delle istituzioni, attraverso servizi psico-sociali a supporto dei cittadini, in particolare meno abbienti e con fragilità.




LABORATORIO TEATRALE Vedere ad occhi Chiusi

Il 12, 13 e 14 Dicembre dalle ore 17 alle 20 LA SCENA DELL’INVISIBILE Docente Mario Fracassi Regista, attore e formatore

Città Sant’Angelo, 3 dicembre 2023. Il laboratorio prevede l’esplorazione della materia sensoriale e della memoria individuale attraverso giochi ed esercizi per rinvigorire l’immaginazione e la creatività dei partecipanti lavorando sulle fonti di espressione e creazione sia corporea che drammaturgica e di composizione poetica di uno spazio.

Il laboratorio è aperto anche a chi non ha avuto altre esperienze teatrali. “Vedere ad occhi Chiusi”- LA SCENA DELL’INVISIBILE a Città Sant’Angelo dal 12 al 14 Dicembre dalle ore 17 alle 20 è una proposta di laboratorio con cui indagare il senso profondo di questa dimensione conosciuta, temuta, interrogata, rimossa che è l’ascoltare le storie al buio.

Proprio quel “buio che può rappresentare il terrore, il nulla, ciò che si oppone violentemente alla chiarezza della parola, alla trasparenza di ciò che si vede, alla luce che esplora la conoscenza, e invece è qualcosa che deve essere portato in superficie, perché questo è il cammino della conoscenza in cui capita di sognare quando la coscienza diurna si mette da parte.

Al termine del percorso di laboratorio i partecipanti potranno partecipare come attori allo spettacolo di teatro sensoriale LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI che verrà presentato il 20 e 21 dicembre a Città Sant’Angelo, il 22 dicembre ad Avezzano, Il 28 Dicembre a Pescocostanzo, il 29 e 30 dicembre a Pescara e il 3 gennaio a Sulmona.




FABRIZIO FERRACANE con Fantasmi di Santeramo

Al teatro Zambra il 9 dicembre prossimo

Ortona, 3 dicembre 2023. Fantasmi è un ciclo di drammaturgie di Michele Santeramo, un progetto in collaborazione con Alessandro Brucioni e che sarà sul palco dell’Auditorium Zambra sabato 9 dicembre alle 20.45 grazie ad Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino.

Nel 2022-2023 il ciclo di drammaturgie si è sviluppato in un incontro tra drammaturgia, personaggio e pubblico. Un incontro tra il drammaturgo con il personaggio in relazione stretta e diretta con lo spettatore. Una serata in cui Michele Santeramo si ritrovava per condividere con lo spettatore il senso  del  reciproco “scoprirsi” attraverso il personaggio scritto. Un Michele Santeramo che racconta Bastianazzo. Nel 2023-2024 i Fantasmi cominciano a incarnarsi e subentrano attori e attrici.

Il Fantasma di Bastianazzo viene incarnato da Fabrizio Ferracane. Adesso è l’attore che costruisce una relazione con lo spettatore nel circuito delle apparizioni del Fantasma. La storia di Bastianazzo, uno dei personaggi del romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga viene a raccontare della sua condizione, del suo sentirsi estraneo, a dire al pubblico che bisogna avere il coraggio di ammettere d’aver perduto, “a tenerci stretti l’uno con l’altro nel nostro costante farsi del giorno”.

“Perché quelli come me nessuno li aiuta nessuno li guarda e tu lo sai bene che quando le cose si fanno difficili allora l’umanità sparisce”.

Fabrizio Ferracane: attore di carriera essenzialmente teatrale, ha lavorato saltuariamente anche al cinema in Malena di Giuseppe Tornatore, Anime nere di Francesco Munzi, il Traditore di Marco Bellocchio e in varie serie televisive di successo: Il commissario Montalbano, Il capo dei capi, Squadra antimafia – Palermo oggi 2, Il tredicesimo apostolo – La rivelazione, la compagnia del Cigno e The Bad Guy. Riceve numerose candidature come migliore attore, nel 2015 per Anime nere e nel 2022 per Ariaferma di Leonardo Di Costanzo ai David di Donatello. Sempre nel 2015 per Anime nere è candidato come miglior attore non protagonista ai nastri d’Argento, che vince nel 2019 per il film Il Traditore (con Luigi Lo Cascio) di Marco Bellocchio.

Ha lavorato con G. Russo, M. Cuticchio, E. Sideri, P.Sepe, R.Marino, R. Caporossi.




VEGLIARE IN ATTESA DEL SIGNORE: non è mestiere per populisti e imbonitori televisivi

Vegliare non è neanche un dovere. Vegliare può essere solo un desiderio. È attività del cuore quanto della mente. È puro amore.

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 3 dicembre 2023. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.

Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.

Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». (Mc 13, 33-37 – I Avv B).

Per quanto i termini attesa, veglia, speranza non siano termini che rientrano spesso nella logica del nostro mondo tecnologico, tecnocratico e super organizzato è innegabile che… facciano ancora parte del vocabolario e della vita. Attendere vuol dire aspettare e vegliare vuol dire attendere con trepidazione, desiderio, attenzione, senza addormentarsi. Il termine non è un’invenzione del Vangelo, fa parte della realtà stupenda dell’amore umano e divino. Si veglia per chi si ama o perché lo si attende o perché lo si custodisce nel suo sonno, nel suo bisogno, nella sua malattia… Si veglia, stando li, aspettando che gli eventi volgano al meglio; magari con l’aiuto di una preghiera, di un sospiro, di una speranza. Si veglia perché si ama, si ha cura e non si abbandona nessuno, dai nostri cari fino a chi il Signore pone sulla nostra strada. E per il Signore?

Se l’attesa del Signore non fa parte normalmente del nostro stile cristiano non è certo colpa del mondo odierno. Il mondo ha le sue logiche e tempi, stile e razionalità. I cristiani farebbero molto bene, senza accusare il mondo, a chiedersi perché non vegliano più per il Signore. Sarà forse che lo amiamo poco? Il Signore è venuto, viene e verrà. Viene nella nostra vita in tanti e tanti modi. Verrà alla fine della nostra vita come alla fine dei tempi. “Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati”. Veglio per Lui? Prego? Oppure mi rifugio in idiozie e panacee per non affrontare la realtà? Cresce il numero, anche tra i cristiani, di coloro che si rivolgono a maghi e cartomanti. Peccato gravissimo ed emblematico. Su alcuni hanno più potere e convinzione le chiacchiere che sono dette su una carta che il buon Dio; si vuole sapere tutto e subito e non si vuole aspettare; si vuole persino comprare (inutilmente e dilapidando soldi) una risposta di Dio che certamente non arriva per quelle vie.

Vegliamo poco per il Signore. Sarà per questo che ci sono in giro pochi leader “vegliardi”, nella Chiesa come nel mondo. I “vegliardi” sono quelli che scrutano i tempi, ne colgono i segni più importanti e indicano umilmente strade di rinascita, di vita, di autentico sviluppo di tutte le persone. Non sono vegliardi quelli afflitti dalla sindrome di essere “salvatori della patria” o della Chiesa, né quelli che tra populismi e interessi personali promettono di uscire dalla crisi economica e ambientale in quattro e quattr’otto. Quanti ciarlatani alla Chiesa e nel mondo riempiono social, TV e dialoghi col solo fine di mettersi in mostra, carpire consensi e magari rubare risorse. Dobbiamo essere vigili anche verso di loro e star lontano da loro il più possibile, nella Chiesa come nel mondo.

Vegliare non è il mestiere di populisti e imbonitori televisivi. Vegliare non è neanche un dovere. Vegliare può essere solo un desiderio. È attività del cuore quanto della mente. È puro amore. Chi veglia per lavoro, nei tanti nobili mestieri di assistenza, non veglia, ma appunto assiste. Vegliare è di più, molto di più. Vegliare è protendersi verso l’altro finché questi non abbia pienezza di riposo, o salute, o vita. Vegliare è attendere perché ci manca qualcosa, per noi o per gli altri, che ci può arrivare solo come dono, quando Dio vuole. Vegliare è misura di umiltà autentica: attendo perché tutto è dono e non sono padrone di niente.

Vegliamo !




ANNA KARENINA con Galatea Ranzi

Terzo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024. Il grandioso affresco di tipi umani di Tolstoj sul palco del Teatro Maria Caniglia di Sulmona

Sulmona, 2 dicembre 2023. Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone come terzo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 uno dei romanzi più importanti della storia della letteratura: Anna Karenina di Lev Tolstoj, nell’adattamento di Gianni Garrera e Luca De Fusco, una produzione Teatro Stabile di Catania e Teatro Biondo Stabile di Palermo, con Galatea Ranzi, per la regia di Luca De Fusco, in scena al Teatro Maria Caniglia di Sulmona sabato 9 dicembre alle ore 21:00.

Nel suo Anna Karenina Luca De Fusco sceglie di concentrarsi sulle vicende che ruotano intorno alla protagonista, con l’obiettivo di analizzarne l’animo inquieto e le sue relazioni con i personaggi che la circondano; l’adattamento del romanzo, risultato della collaborazione con il drammaturgo Gianni Garrera, non pretende di trasferire sulla scena teatrale tutte le complessità psicologiche e letterarie dell’opera di Tolstoj e si concentra dunque sulle tre coppie del racconto, intese come metafore di tre destini diversi: quello maledetto ma pieno di passione di Anna, Vronjskij e Karenin, quello amaro e fallimentare di Oblonskij e Dolly, e quello sereno e benedetto di Levin e Kitty. La protagonista paga il prezzo della sua estrema sensibilità e il desiderio di vivere pienamente la propria vita, in una società governata dall’ipocrisia e dal perbenismo, e il pubblico non può non ravvisare la contemporaneità e l’universalità dei temi trattati.

Galatea Ranzi nel ruolo di Anna Karenina, Stefano Santospago (Oblonskij), Paolo Serra (Karenin), Giacinto Palmarini (Vronskij), Francesco Biscione (Levin), Debora Bernardi (Dolly), Irene Tetto (Lidija), Giovanna Mangiù (Betsy), Mersilia Sokoli (Kitty), sotto un’attenta guida registica e immersi in una scenografia cinematografica imponente, ci trasportano in un mondo che appare cristallizzato nel tempo, e che porta a chiedersi se lo spirito umano rimane immutato nei secoli o se è la realtà a presentarsi sempre allo stesso modo: lo spirito di servizio, la società, la disperata profondità del sentimento che è l’amore, il lavoro come fuga dai propri problemi, l’ipocrisia della nobiltà, l’assurdità della guerra, il rapporto con i figli, la povertà e le condizioni di vita dei contadini, la continua ricerca del senso della vita.

«Insieme al drammaturgo Gianni Garrera – spiega De Fusco – abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo, ma anzi di valorizzarla. Al di là dei dialoghi, le parti più strettamente narrative o i commenti di Tolstoj sono interpretati dagli stessi attori. I pensieri dei personaggi sono invece detti dai personaggi stessi, seguendo la lezione di Ronconi del Pasticciaccio e configurando degli “a parte”, tipici del linguaggio teatrale, come lo stesso coro. A queste tecniche puramente teatrali ho aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle mie regie».

 Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




LE AREE DELLE EX MINIERE SAMA

Procedono spediti i lavori di ripristino e messa in sicurezza 

Abbateggio, 3 dicembre 2023. Ieri è stata una di quelle giornate che fanno bene al cuore e alla mente, dove vedi realizzato ciò che hai immaginato, nei vari ruoli ricoperti nel corso degli anni, e che pensavi insperato! – dichiara Antonio Di Marco, già sindaco di Abbateggio e presidente emerito della Provincia di Pescara.

Era il 2010 quando avviai l’approfondimento necessario per comprendere se le aree delle ex miniere di Sama ad Abbateggio, in località “Imbocco Pilone”, fossero state ripristinate e messe in sicurezza correttamente; mai avrei immaginato che saremmo arrivati a risultati come quelli che ho visto.

Assieme al sindaco di Abbateggio, Gabriele Di Pierdomenico, al Commissario ad acta per la messa in sicurezza Imbocco Pilone l’Arch. Caterina Di Paolo e al Direttore dei lavori l’Ing. Luca Aceto, ieri (ndr 01.12.2023) abbiamo effettuato un sopralluogo tecnico per vedere il livello di avanzamento dei lavori in corso del primo lotto, per un importo di circa € 300.000,00.

Abbiamo vissuto anni complicati per arrivare a vedere riconosciuto, con il giudizio definitivo del Consiglio di Stato, il diritto di Abbateggio ad avere il ripristino e la messa in sicurezza di questo sito naturalistico e ambientale e la sua piena fruizione turistica – prosegue Di Marco- ; voglio ringraziare l’avvocato Matteo Di Tonno per tutto il prezioso supporto legale fornito in questa vicenda che dieci anni fa sembrava impossibile concludere e vincere e invece oggi questo percorso di affermazione e tutela del patrimonio ambientale e storico delle miniere del territorio comunale di Abbateggio, caparbiamente perseguito, ha dato i suoi frutti!

Devo altrettanto ringraziare le amministrazioni comunali che hanno governato con me per 15 anni e che dal 2010 si sono spesi con me affinché i diritti del nostro borgo e dei suoi cittadini fossero riconosciuti.

Questo risultato ci rende orgogliosi perché è il frutto della tenacia e caparbietà di un piccolo Comune che, più di dieci anni fa, non ha arretrato davanti alla Regione (sin dalla Giunta Chiodi nel 2010) e alla società SAMA, e ricorrendo a TAR e Consiglio di Stato ha fatto valere, sin dall’inizio, i propri diritti di tutela e ripristino ambientale, pretendendo la messa in sicurezza dei siti utilizzati per scavi minerari, come previsto da un regio decreto del 1927! Abbateggio, assieme ai Comuni di Lettomanoppello, Manoppello, Roccamorice, San Valentino e Scafa, fa parte del comprensorio minerario della Maiella, un’area che per decenni è stata oggetto di estrazione della roccia calcarea bituminosa per la produzione di bitume fluido e di manufatti di asfalto e per la lavorazione della roccia calcarea come materiale da costruzione.

Avevamo tutte le ragioni per il nostro territorio e le abbiamo fatte valere.

Saremo attenti affinché Regione Abruzzo eroghi con celerità gli ulteriori step finanziari previsti dalla Legge Regionale e cercheremo di sollecitare la velocizzazione di queste procedure tecnico-contabili per far in modo che la prossima estate luoghi incontaminati, come quelli della Valle del Lejo e nello specifico della località “Imbocco Pilone”, possano essere fruiti turisticamente in modo completo e diventare un volano dal punto di vista culturale, turistico e ambientale.

Ci tengo a precisare che questi interventi non rientrano tra quelli finanziati dal progetto Masterplan, che, rispetto alle aspettative del territorio, ad oggi si ferma alla pista ciclabile a Scafa.

Ringrazio infine l’attuale amministrazione comunale di Abbateggio che sta gestendo la realizzazione delle opere in sinergia con il Commissario ai lavori pubblici per la messa in sicurezza di Imbocco Pilone.




FESTA DEI FUOCHI AD AGNONE

 Comune di Sante Marie e Pro Loco di Santo Stefano protagonisti

Sante Marie, 3 dicembre 2023. Il Comune di Sante Marie e la Pro Loco di Santo Stefano parteciperanno oggi alla seconda edizione della Festa dei fuochi rituali, organizzata dal Comune di Agnone. L’evento si è svolto nella città dell’alto Molise nella suggestiva ieri, dalle ore 17, con 15 comunità dalla Toscana (Abbadia San Salvatore e Pitigliano), dall’Abruzzo (Fara Filiorum Petri e Santo Stefano di Sante Marie), dal Molise (Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Civitanova del Sannio, Mirabello Sannitico, Montefalcone nel Sannio, Oratino, Pietrabbondante, Roccavivara, Salcito) e dalla Puglia (San Marco in Lamis) che si sono uniti per celebrare la tradizione dei fuochi rituali.

Manifestazione, occasione straordinaria per promuovere e condividere le antiche tradizioni culturali legate al fuoco, che hanno un ruolo di rilevanza nella storia e nell’identità di molte comunità italiane. Opportunità di immergersi in un’atmosfera unica, dove la magia dei fuochi illumina la notte.

Un momento significativo della giornata alle 12, quando, nella Residenza Municipale di Agnone, il Sindaco del Comune di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, e la presidente della Pro Loco di Santo Stefano, Annunziata Gagliardi, hanno affiancato i rappresentanti delle altre comunità per firmare ufficialmente il “Protocollo d’intesa per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco delle rispettive comunità”.

Questo accordo mira a preservare e promuovere la ricchezza culturale e storica legata a questa tradizione ultramillenaria, che unisce molte delle comunità rurali della dorsale appenninica. L’intento è quello di allargare il più possibile la partecipazione per dare vita a una vera e propria rete dei fuochi rituali che possa avanzare una candidatura UNESCO quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità e promuovere la partecipazione agli stessi riti, come pure l’organizzare di convegni, mostre e scambi culturali tra le varie comunità per preservare e promuovere le radici culturali che rendono unico il territorio.




SALOTTO CULTURALE

Appuntamento per il 6 dicembre 2023 con la devastazzione de lu ‘nferne

Giulianova, 3 dicembre 2023. Il prossimo 6 Dicembre  2023 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) presenta  l’opera semiseria “La devastazzione de lu ‘nferne” di Ottorino Carloni. Presenta Elisa Di Biagio 

Approfondimenti

La devastazzione de lu ‘nferne:  riscrittura in vernacolo dell’inferno dantesco con un occhio di riguardo agli episodi meno celebrati dell’opera, ai comportamenti  meno commendevoli del poeta e alle situazioni più buffe della cantica. Non uno stravolgimento dell’opera ma , nell’assoluta fedeltà ai contenuti,  una reinterpretazione dei dialoghi e dei rapporti tra i personaggi, con un’unica finalità: invitare al sorriso  mostrando  un Dante più leggero, più vicino al lettore.




DI MARCELLO NUOVO PRESIDENTE UNITEL

Rinnovate le cariche sociali dell’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, sezione Abruzzo

Pescara, 3 dicembre 2023. In una partecipata assemblea tenutasi venerdì 1° dicembre scorso sono state rinnovate le cariche sociali della sezione regionale Abruzzo dell’UNITEL, l’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali.

Alla presenza del presidente nazionale Claudio Esposito, e dei consiglieri nazionali Fabrizio Notarini e Giuseppe De Iuliis, l’assemblea ha eletto i nuovi componenti nelle figure di Raffaele Di Marcello, nominato presidente regionale, di Mario Crivelli, Simona Di Crescenzo e Salvatore Di Bacco.

Il neopresidente, Arch. Raffaele Di Marcello, già direttore del Nuovo Giornale dell’Unitel e presidente emerito dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo, è attualmente funzionario responsabile del Servizio Governo del Territorio del Comune di Giulianova.

L’Ing. Mario Crivelli è responsabile dell’area tecnica del Comune di Rosciano, l’Arch. Simona Di Crescenzo è attualmente istruttore tecnico presso il Comune di Castelfrentano e il Geom. Salvatore Di Bacco è responsabile dell’area urbanistica del Comune di Raiano.

“Il neoeletto direttivo, in continuità con quello uscente – ha dichiarato il neopresidente Di Marcello – si metterà subito al lavoro per affrontare le tematiche più urgenti sia in ambito locale, come l’applicazione della nuova legge urbanistica regionale, che in ambito nazionale. Confidiamo nel contributo dei colleghi e delle colleghe delle strutture tecniche dei 305 Comuni abruzzesi e delle 4 Province, ricordando che la nostra associazione è aperta anche ai tecnici delle altre strutture territoriali e statali della regione Abruzzo”.

Cosa è UNITEL?

UNITEL – Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali – è la storica Associazione che ha l’obiettivo di valorizzare la posizione professionale e tutelare la posizione giuridica dei tecnici degli Enti Locali, nonché di migliorare il servizio reso alle collettività dalle rispettive Aree Tecniche, che gestiscono rilevanti responsabilità amministrative, con significativi impatti sulla finanza locale e sul sistema socioeconomico dei territori di interesse.

La base associativa UNITEL è distribuita su tutto il territorio nazionale, e permette all’Associazione di cogliere in tempo reale i processi innovativi e le istanze di miglioramento dei Colleghi. Riconosciuta come persona giuridica nell’ottobre 2005 con apposito DPR, l’Unione considera obiettivo prioritario la migliore qualificazione professionale dei professionisti tecnici della Pubblica Amministrazione. A tal fine organizza iniziative di formazione, di aggiornamento tecnico e normativo, realizzate attraverso giornate di studio e convegni. A queste azioni si affiancano il sito Internet www.unitel.it, la pubblicazione trimestrale de “Il Nuovo Giornale dell’UNITEL” nonché contributi tecnici su testate specialistiche nazionali.




KILLER LOOP’S volume due finalmente in lavorazione!

È stato un esordio di successo, quello di Stefano Labbia nel mondo delle graphic novel, decretato dalle tre ristampe all’attivo di Killer Loop’S, la saga Pulp noir firmata dall’autore italo brasiliano, il cui primo volume uscì a cavallo tra il 2019 e il 2020.

Ed ora è ufficiale: l’antieroe per eccellenza Kimberly alias Stuart whitman, ex uomo medio, divenuto mercenario prezzolato per colpa di una società estrema e senza valori, tornerà nel 2024 in tutte le librerie italiane con il secondo volume della sua epopea. A darne l’annuncio, rivelando anche la cover del volume, direttamente l’autore sui suoi social network tramite una storia su Instagram.

Il tam tam mediatico che ne è seguito ha generato attesa e suspence tra addetti ai lavori e fan della serie, che attendono spasmodicamente il proseguire delle gesta del protagonista iniziate su un primo volume – oramai introvabile – edito nel 2019 da una casa editrice del Sud Italia, da qualche anno ormai. Lo scontro tra Kimberly e i suoi acerrimi nemici, il Sindacato criminale internazionale Pauraz, continua, dunque e siamo certi, conoscendo la maestria dell’autore, che i colpi di scena non mancheranno nemmeno in questo secondo volume.

La data di rilascio ufficiale di questa seconda opera non è stata ancora comunicata e l’attesa trepidante continua. Quello che sappiamo però è che, come recita l’hashtag scelto dall’autore e dal suo staff, #kimberlyisalive.