ANTEPRIMA NAZIONALE DEL DOCUFILM LA CASA VIOLA

Il racconto delle donne vittime di violenza, rifugiate nell’omonima dimora protetta abruzzese

Pescara, 20 novembre 2023. Giovedì 23 novembre, alle ore 21:00, si terrà al Cineteatro Sant’Andrea di Pescara l’anteprima cinematografica nazionale del docufilm “La Casa Viola”, il primo documentario che racconta la vita delle donne vittime di violenza rifugiatesi nell’omonima dimora protetta e segreta abruzzese.

Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, da decenni nel mondo del cinema d’impegno civile e sociale, sono gli autori dell’opera della durata di 52 minuti, coprodotta con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo e la collaborazione delle associazioni per le vittime di violenza, tra le quali Ananke di Pescara.

Le donne protagoniste del docufilm hanno trovato la forza di fuggire, di nascondersi e di ricominciare a vivere. Non vengono mai riprese in viso nel film, per rispettarne la privacy: basta il linguaggio delle mani, degli abbracci, delle attese. E la dimora protetta e segreta diventa (fatto mai accaduto prima al cinema) la protagonista, l’io narrante della storia. Le sue pareti, i suoi ambienti quotidiani trasudano tutte le esperienze femminili avvenute al suo interno. Le speranze, le angosce, gli aneliti di riscatto. L’incrollabile solidarietà tra di loro.

«Sono una casa. Mi hanno costruito qui all’incrocio di arrivi e partenze. Hanno riempito le mie stanze di cuori spezzati. Parole mute, urlate, piante e sospirate sono diventate la mia musica. Nessuno sa che esisto, sono un rifugio segreto. Ma il coraggio che pulsa in me ora lo voglio raccontare».

È “La Casa Viola” che parla, una casa-rifugio per donne che hanno subito violenza di genere o domestica. Accoglie le donne e i bambini (i loro figli) giunti attraverso i centri antiviolenza. Garantisce la segretezza dell’ubicazione per assicurarne la protezione. Vite spezzate, sospese, solidali.

«L’idea del documentario è nata nel 2021, quando siamo venuti in contatto con l’associazione Ananke di Pescara e la sua Casa Viola. L’obiettivo era cercare di capire le cause culturali e sociali alla base della sopportazione della violenza da parte delle donne», spiegano Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra. «Ne abbiamo incontrate tante, tantissime, ospiti delle strutture antiviolenza di tre province su quattro del territorio abruzzese. Quelle che hanno accettato di partecipare al progetto sono state 11. L’hanno fatto con l’unico intento di essere d’aiuto ad altre donne che si trovano nella loro medesima situazione. Le loro storie si somigliano un po’ tutte, purtroppo».

A colpire di più gli autori del film, è stata la loro consapevolezza. «Chi esce dalla violenza fa un grande lavoro su sé stessa, sullo stereotipo culturale che la società patriarcale le ha messo addosso, sulle sue risorse e sulla propria autonomia. Ma forse quello che ci ha stupito maggiormente è la trasformazione della rabbia in una lucida comprensione. Tutte le donne sottolineano, infatti, che il partner è diventato violento perché non è riuscito a corrispondere al canone maschile che la società gli impone. Per essere considerato un uomo devi essere di successo, potente, prestante, avere un buon lavoro. Un punto di riferimento. Compito arduo, in una società precaria come la nostra». È per tale ragione che il prossimo progetto dei due autori, Liguori e Calandra, indagherà il versante maschile.

«Abbiamo scelto di coprodurre questo docufilm poiché emblema del racconto doloroso e coraggioso del processo di rinascita di ogni donna che riprende il controllo della propria vita, anche sfuggendo al suo aggressore, con l’intento di sostenere questo messaggio di consapevolezza e libertà personale, affinché arrivi forte a tutte le donne che vivono una condizione di violenza che una vita diversa è possibile», dichiara Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

All’anteprima nazionale a Pescara, interverranno e dialogheranno con gli autori: Lorenza Fruci, manager culturale ed ex Assessora alla Crescita Culturale di Roma Capitale; Anita Trivelli, Ordinaria di Storia del Cinema all’Università D’Annunzio di Pescara; Brunella Capisciotti, Presidente Associazione Ananke e Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

Ingresso libero alla proiezione, fino a esaurimento posti.




ORDINE DEL GIORNO PER L’ENNESIMO FEMMINICIDIO

Una riflessione seria e trasversale sulla violenza di genere che ha assunto ormai la forma di una vera e propria emergenza sociale

Chieti, 20 novembre 2023. A seguito dell’efferato femminicidio della giovane Giulia Cecchettin che ha ulteriormente scosso la coscienza e la sensibilità di tutti noi, è stato presentato oggi un Ordine del Giorno, a prima firma del Consigliere Di Roberto e congiuntamente ai Gruppi politici di maggioranza (Sinistra con Diego, Chi Ama Chieti, Chieti per Chieti, Movimento 5Stelle, Partito Democratico, Liberi a Sinistra, Chieti c’è, Ferrara Sindaco e Verdi) ma indirizzato a tutta l’Assise comunale di cui si auspica la unanime sottoscrizione, per la riflessione in Aula di un fenomeno che per quanto ci riguarda ha assunto ormai la struttura di una vera e propria emergenza sociale. A pochi giorni dal 25 novembre, ossia della Giornata Internazionale sul contrasto alla violenza sulle donne, quest’ultima tragedia accaduta a Vigonovo (VE) è il 105esimo delitto di genere, ossia dell’uccisione di una donna in quanto tale per mano di un uomo con cui aveva legami sentimentali, intercorso a partire dal gennaio 2023. Numeri impietosi e omicidi che si ripetono senza soluzione ma in una continuità a cui non possiamo né abituarci, né assuefarci, ma che anzi richiedono una unanime condanna sociale, nonché una forte presa di posizione anche a livello istituzionale e di rappresentanza politica.

Con l’intento dunque di approfondire il tema della violenza di genere e di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le Istituzioni a tutti i suoi livelli  rappresentativi, ma soprattutto con la sentita, solidale e commossa partecipazione al dolore della famiglia Cecchettin e di tutta la comunità del Comune di Vigonovo (VE), i Gruppi consiliari sottoscrittori propongono, oggi, al Sindaco Ferrara e al Presidente Febo, di indire un Consiglio Comunale Straordinario sul tema del “contrasto e prevenzione della violenza di genere e di ogni discriminazione nei confronti delle donne”, invitando alla discussione esperti, operatori, rappresentanti istituzionali e tutta la cittadinanza, e ciò al fine di individuare gli ulteriori percorsi da potersi intraprendere, a livello non solo repressivo ma specialmente preventivo che equivale, anche, a mettere in campo forme di educazione al rispetto della donna come soggetto di pari ed eque opportunità di genere, per porre fine all’emergenza che stiamo vivendo e che ha toccato spesso la nostra Regione, Provincia e città.

I gruppi consiliari, inoltre, intendono esprimere vicinanza istituzionale e della città di Chieti, e di tutta la sua comunità residente, agli affetti di Giulia Cecchettin e con lei a tutte le famiglie che piangono la perdita di una loro cara e simbolicamente, ma fermamente, condannano senza giustificazione alcuna la condotta di quanti della violenza contro le donne connotano la propria vita personale, famigliare e sociale. La Città di Chieti, per il tramite della sua Amministrazione si stringe al dolore dei singoli che non può che essere dolore collettivo su cui costruire maggiori azioni concrete di tipo sia normativo che socio-culturale per porre fine alle violenze contro le donne e al femminicidio. 




NON BASTA DIRE BASTA!

Filosofi lungo l’Oglio

Lonato del Garda, 20 novembre 2023. Giovedì 23 Novembre, a partire dalle ore 20:30 avrà luogo il secondo appuntamento della manifestazione NON BASTA DIRE BASTA! una serie di incontri culturali volti a sensibilizzare la società civile tutta su una delle ferite più gravi del nostro tempo e in crescita esponenziale: la violenza sulle donne. Presso la Rocca di Lonato del Garda (via Rocca 2, ingresso da piazza Corlo), interverrà su: Il coraggio della testimonianza, Francesca Nodari filosofa e presidente della Fondazione, incalzata da Maria Luisa Villa, giornalista esperta di parità di genere nei media. All’evento parteciperà anche Anna Maria Gandolfi, consigliera di Parità della Regione Lombardia

L’iniziativa, una vera e propria lectio magistralis, partirà dalla storia personale di Francesca Nodari, dalla quale è sorto il memoir Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto (Mimesis, 2016). Un libro – in cui amore e violenza, maternità e paternità si intrecciano con il filo rosso del pensiero filosofico – e che rappresenta una metafora ‘incarnata’ di un’esistenza sofferta, segnata dalla negazione e dal rifiuto, ma anche dal coraggio di superare l’omertà diffusa: ferite profonde e indelebili che trovano nel racconto e nella condivisione la propria forma catartica, in una lettera dedicata a tutte le donne vittime di violenza.

«Una testimonianza “a fior di pelle”, che costituisce un’occasione propizia per condividere angosce, paure, timori spesso repressi o ritenuti “in-confidabili” dinnanzi ad un male “che è già là” e che, spesso, ci si illude possa allentare la sua morsa o, peggio ancora, scomparire.  Di qui si dà la possibilità di condividere riflessioni di cui si sente la necessità di esplicarne il dolore che spesso rende muti, ribadendo con forza che chi ci ama non ci può umiliare, ferire o, peggio ancora, distruggere. Di qui l’urgenza di ribadire con forza che ciascuna donna vittima di violenza deve denunciare il proprio persecutore senza se e senza ma».

L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento posti.

FRANCESCA NODARI

Filosofa levinasiana allieva del grande e compianto pensatore tedesco Bernhard Casper, Francesca Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Freiburg i. B.), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale.

Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico dell’omonimo Festival, giunto quest’anno alla sua XVIII edizione.

Ha ideato e curato la Rassegna: Fare memoria, nella convinzione di quanto sia necessario e insieme imperativo rendere viva la memoria, con particolare riferimento a quella cesura della storia, che si chiama Shoah conservando, insieme, uno sguardo attento – anche grazie agli insegnamenti di figure del calibro di Amos Luzzatto e di Paolo De Benedetti – alla costruzione del dialogo ebraico cristiano.

Sua è l’intuizione di dare vita, in partnership con Gariwo e in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015), di Barbariga (2019) e di Lograto (2022). Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana 2011; Piovani interprete di Pascal, Massetti Rodella 2012; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale, Giuntina 2013; Quale pane?

Massetti Rodella 2015; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas, Giuntina 2017; Donne e Shoah (con A. Foa), Mimesis 2021. Sua è la nuova edizione critica a Il Tempo e l’Altro di Emmanuel Levinas con un’accurata postfazione: Dalla solitudine all’istante, Mimesis 2022. Inoltre, ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, con C. Uberti e F. R. Massaro, del film: Bocche inutili (2022).

Ha curato i libri-intervista a S. Natoli: La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere, ETS, 2007; ad A. Luzzatto: A proposito di laicità. Dal punto di vista ebraico, Effatà Editrice 2008 e a S. Givone, Il bene di vivere, Morcelliana, 2011. Tra gli altri, sua è la cura di M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019; G. Laras, Il comandamento della memoria, Mimesis 2019; P. De Benedetti, Memoria di Dio, Mimesis 2020; e a Haim Baharier, Generare è rispondere o domandare? Mimesis 2021.

Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con riviste («Studium», «Humanitas», «Nuova Secondaria», «Intersezioni», «Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Teologhie», «Iride») e La domenica de «Il Sole 24 Ore».

È tra le vincitrici del «Premio Donne Leader 2012», conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e, nel 2015, del «Premio Donne che ce l’hanno fatta». Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».

MARIA LUISA VILLA

Giornalista, per 30 anni al “Corriere della Sera”, fa parte dell’associazione “GiULiA Giornaliste” che si occupa di linguaggio e parità di genere nei media. È nel team di 100esperte.it che promuove l’eccellenza femminile sui mezzi di comunicazione.




DONNA, VITA (PACE) LIBERTÀ

Le donne del mondo unite contro ogni violenza

Pescara, 20 novembre 2023. Donna, Vita, Pace, Libertà , queste le parole d’ordine scelte dalla Cgil Abruzzo Molise e dallo Spi Cgil Abruzzo Molise per declinare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Le parole, oramai divenute slogan, sono quelle prese in prestito dalle rivendicazioni delle donne curde, incorporate e assunte poi da una mobilitazione più ampia ed estesa, partita dall’Iran, nel settembre 2022, dopo l’arresto e la morte per mano della polizia morale religiosa di Mahsa Amini. Una lotta che ha guidato il popolo iraniano tutto in una straordinaria mobilitazione di protesta contro il regime di Teheran.

Un movimento pro-scelta, femminista e anti-patriarcale che riesce a raccogliere la solidarietà di tutti e che parla a tutti.

Ne discuteranno insieme:

– Mania Mehrabi – attivista di origine iraniana

– Elena L. Pasquini – giornalista freelance e autrice del libro “Meccanica della Pace”

e le sindacaliste Alessandra Tersigni, Loredana Piselli, Sabrina del Pozzo, coordinate da Grazia Minotta.

Il dibattito si terrà il 24 novembre 2023 nella sala Consiliare della Provincia di Pescara alle ore 10,00.

Un’iniziativa tra donne che conoscono bene il nesso profondo che c’è tra patriarcato, estremismi, sopraffazione e violenza. Si parlerà di Afghanistan, dove appena ripreso il potere, i Talebani hanno riportato le donne dentro le case, lontane dalle scuole, sotto “veli/armature” che nascondono i corpi, dell’ Iran, dove la strage delle giovani che si ribellano alle imposizioni misogine del potere islamico non si arresta. Passando per l’ Ucraina, dove le madri rimaste sole ad occuparsi di figli e parenti anziani, sfidano ogni giorno la guerra per cercare risorse per le proprie famiglie.

Per finire alla brutalità dei rapimenti e delle violenze del 7 ottobre in Israele e negli sguardi disperati delle madri a Gaza. Tutto questo nell’assenza assordante delle donne nei tavoli dei negoziati per la pace: donne che solo tra il 2005 e il 2020 sono state escluse dall’80% degli stessi. Anche nel nostro Paese è in atto una regressione culturale globale che è sotto gli occhi di tutti e che riguarda l’autodeterminazione delle donne. Oltre che un aumento delle molestie sui luoghi di lavoro, violenze fisiche e psichiche nelle case, stupri e femminicidi.

Ed è per questo che ogni giorno, dentro e fuori dal sindacato, in rete con le altre organizzazioni e associazioni, è necessario promuovere con parole e fatti concreti, una cultura alternativa a quella violenta del patriarcato. Una cultura della solidarietà, del rispetto delle vite e delle differenze, una nuova cultura della cura: cura del mondo, dell’ambiente, delle persone e dei loro diritti. Cura dell’oggi e del domani.

Alessandra Tersigni Segreteria Cgil Abruzzo Molise

Loredana Piselli Segreteria Spi Cgil Abruzzo Molise




MECSPE BARI 2023

Nove aziende abruzzesi protagoniste a MECSPE Bari dal 23 al 25 novembre.

Bari, 20 novembre 2023. Prossimi a una nuova era manifatturiera: in atto il cambiamento culturale che spinge l’innovazione delle imprese e il loro percorso sostenibile

MECSPE Bari, l’appuntamento di riferimento per l’industria manifatturiera, torna per la seconda volta alla Nuova Fiera del Levante dal 23 al 25 novembre con la nuova edizione Focus Mediterraneo. Innovazione, sostenibilità e formazione sono i temi al centro dell’ecosistema MECSPE

Sono 9 le aziende della regione Abruzzo che parteciperanno alla seconda edizione di MECSPE Bari, la principale fiera italiana dedicata all’industria manifatturiera organizzata da Senaf che si terrà dal 23 al 25 novembre 2023 presso la Nuova Fiera del Levante. In particolare, a livello territoriale saranno presenti 6 aziende della provincia di Chieti e 3 di Teramo.

Dopo il debutto positivo di MECSPE nel 2019 a Bari e i risultati record dell’ultima edizione bolognese, con la nuova edizione Focus Mediterraneo si punteranno i riflettori su uno dei settori più strategici per il nostro Paese. Il comparto manifatturiero, infatti, con le sue quasi 451.500 imprese attive sul territorio nazionale , di cui 11.182 in Abruzzo, rappresenta un asset fondamentale per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e socioeconomico del Paese.

Un ecosistema virtuoso, quello promosso da MECSPE, che si svilupperà su 20.000 mq di superficie espositiva, con 13 saloni tematici, 500 aziende presenti, oltre 100 convegni e workshop, 11 iniziative speciali. Fondamentale il supporto di istituzioni e associazioni, tra cui Regione Puglia, Comune di Bari, Confindustria Bari BAT, Confimi Meccanica, CNA Produzione, Distretto La Nuova Energia, Distretto Produttivo Informatica, AIDAM, ASCOMUT, Sprintx, TMP.

MECSPE si conferma così una guida fondamentale per i tanti imprenditori che continuano a credere nella crescita e che non smettono di investire per rendere la propria azienda innovativa e orientata al futuro. Sicuramente alcune barriere dovranno essere superate, ma su questo i “capitani d’azienda” sono pronti e stanno già spingendo l’acceleratore su temi chiave per tutta l’industria, tra cui l’innovazione, la sostenibilità e la formazione. Temi a cui MECSPE ha dedicato la massima attenzione, con esperti che hanno dato vita a numerosi eventi, attività di networking e attività dimostrative, finalizzati a illustrare i processi di innovazione e le pratiche virtuose implementati nel settore.

Un percorso per stare al passo con la trasformazione dell’industria, che non significa solo adottare nuove tecnologie, per quanto importanti, ma creare i presupposti per un vero cambiamento culturale atteso a livello globale.

Per questo la nuova edizione di MECSPE sarà più vicina alle imprese, toccando i grandi temi che oggi stanno avendo e avranno sempre più un impatto diretto sui piani di sviluppo degli imprenditori, a cominciare dal Cuore Mostra “Transizione energetica e sostenibilità nell’industria manifatturiera”. È questa l’area centrale della fiera che vedrà esperti del mercato e delle tecnologie confrontarsi in merito alle sfide del futuro e all’impatto del comparto sull’ambiente e sulle comunità di riferimento.

Queste tematiche verranno affrontate anche all’interno della Piazza dell’Innovazione, dove si approfondiranno temi come la ricerca e lo sviluppo di materiali e tecnologie innovative per le industrie ad alto livello tecnologico. La Piazza è nata dalla collaborazione con il partner tecnico per l’innovazione CETMA, Centro di Progettazione, Design e Tecnologie dei Materiali.

A mettere in luce le tematiche sostenibili sarà anche il Percorso Obiettivo Sostenibilità, un’iniziativa nata per evidenziare e premiare gli espositori che si sono distinti per le loro pratiche aziendali di ESG (criteri ambientali, sociali e di governance).

Altra new entry sarà la StartUp Factory, che per la prima volta approderà a Bari, dopo il successo dell’edizione di Bologna, offrendo a startup B2B ad alto contenuto tecnologico opportunità di networking e presentazione a un pubblico di aziende e associazioni proveniente dall’industria manifatturiera.

L’attenzione ai giovani talenti proseguirà nel contesto della Piazza della Formazione 4.0, organizzata dalla Fondazione ITS A. Cuccovillo e dalle aziende partner e dell’area dedicata alle attività formative e dimostrative del  Politecnico di Bari.

Uno spazio di incontro che offre nuove opportunità ai giovani e favorisce il contatto tra mondo accademico e aziende e mette gli studenti in relazione diretta con l’industria.

Inoltre, gli studenti che hanno quasi terminato il proprio ciclo di studi potranno mettersi in diretto contatto con le aziende presenti alla ricerca di risorse formate grazie alla sezione MECSPE YOUNG & CAREER.

Tutto questo e molto altro andranno ad animare la tappa barese di MECSPE, che da oltre 20 anni si pone come punto di incontro per favorire lo scambio tecnologico e “culturale” per orientare gli imprenditori verso un’industria sempre più sostenibile e innovativa, adatta ai giovani e con le persone al centro.

IMPRESE/ENTI DELL’ABRUZZO PRESENTI A MECSPE BARI 2023:

(l’elenco è aggiornato al 15 novembre 2023)

PROVINCIA DI CHIETI

Ragione Sociale Città

ADRIATICA COMPONENTI S.A.S. DI MARIA SILVANA NARDONE & C.          Lanciano

CASA DEL BULLONE SRL San Giovanni Teatino

COMEC CNC SRL               Chieti

DEA AUTOMATION SRL San Giovanni Teatino

DEA COBOTICS SRL          Lanciano

Z3 ENGINEERING S.R.L. Lanciano

PROVINCIA DI TERAMO

Ragione Sociale Città

FARAONE INDUSTRIE SPA            Tortoreto

SO.C.C.A.M SRL Pineto

TIPS SRL UNIPERSONALE              Castiglione Messer Raimondo

I NUMERI DI MECSPE BARI 2023

20.000 mq di superficie espositiva, 497 aziende presenti, 105 convegni e workshop, 11 iniziative speciali,3 padiglioni, Cuore Mostra “Transizione energetica e industria 4.0: sostenibilità nell’industria manifatturiera”. Nella scorsa edizione (2019) hanno partecipato 16.243 visitatori professionali.

I numeri di MECSPE BOLOGNA 2023

59.845 visitatori professionali (+52% sul 2022), 92.000 mq di superficie espositiva, 2.034 aziende presenti, 2.000 mq del Cuore Mostra “Transizione energetica e mobilità del futuro”, 20 iniziative speciali.

I saloni di MECSPE

Macchine e Utensili – Macchine utensili, Attrezzature, Utensili e Software di progettazione; Macchine, materiali e lavorazioni della lamiera– Piegatura, Stampaggio, Taglio, Assemblaggio, Saldatura, Materiali e Software; Fabbrica Digitale – Informatica industriale, IoT, Sensoristica industriale, Cloud-manufacturing, Tecnologie di identificazione automatica, Applicazioni, dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’interpretazione e l’interconnessione dei processi; Logistica – Confezionamento, Imballaggio, Movimentazione, Material handling, Lean manufacturing, Software gestionale di magazzino, Supply chain management, Sistemi di Sicurezza, DPI, Terziarizzazione; Subfornitura Meccanica – Lavorazioni meccaniche di precisione, Carpenteria metallica, Costruzioni meccaniche, Fasteners, Fonderie, Minuterie, Lavorazioni del filo metallico, Lavorazioni industriali per conto terzi, Microlavorazioni; Subfornitura Elettronica – Cem (contract electronics manufacturer), Cablaggi, Ems (electronics manufacturing service), Pcb (produttori di circuiti stampati), Studi di Ingegneria e progettazione; Eurostampi – Macchine e subfornitura plastica, gomma e compositi– Lavorazione materie plastiche, gomma e compositi, Macchine e impianti, Attrezzature ausiliarie, Materiali innovativi, Stampaggio, Estrusione, Imballaggio, Soffiaggio, Stampi, Modelli, Componenti normalizzati per stampi, Design, Software di simulazione e progettazione, Microlavorazioni; Additive Manufacturing – Stampa 3D, Prototipazione Rapida, Rapid Manufacturing,  Sistemi e servizi per reverse engineering, Tecnologia additiva, Materiali, Servizi, Hardware: stampanti e scanner 3D, accessori, Software di simulazione e progettazione; Trattamenti e Finiture – Impianti per il trattamento delle superfici, Forni, Galvanica, Processi chimici ed elettronici, Lavaggio, Metallizzazione, Smaltatura, Zincatura, Prodotti e accessori per trattamenti, Trattamenti Termici, Verniciatura; Materiali non ferrosi e leghe – Lavorazioni di materiali non ferrosi (Alluminio, Titanio, Magnesio, Leghe Leggere), Pressofusioni, Fonderie, Lavorazioni industriali conto terzi, Tecnologie, Design, Engineering; Automazione e Robotica – Automazione e Robotica, Assemblaggio, Montaggio e manipolazione; Controllo e Qualità – Certificazione e controllo della qualità, Metrologia, Strumenti di misura, Prove di laboratorio, Taratura, Attrezzature di analisi, Visione; Power Drive – Organi di trasmissione meccanica, Oleodinamica, Pneumatica, Meccatronica, Controllo del movimento, Manutenzione, Aria compressa.




LA SICUREZZA DELLA CULTURA PER UNA CULTURA DELLA SICUREZZA

Con la partecipazione di Pierpaolo Bombardieri

Chieti, 20 novembre 2023. Mercoledì 22 novembre alle ore 9:30, all’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti, in via dei Vestini 134, si terrà l’incontro: La sicurezza della cultura per una cultura della sicurezza, una prospettiva anche di genere. Partecipazione del segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri.

Barbara Del Fallo




PREOCCUPAZIONE PER L’OSPEDALE UMBERTO I

Berardinetti: il territorio ha bisogno di questo presidio, va salvaguardato

Tagliacozzo, 20 novembre 2023. “Bene gli emendamenti a tutela dell’ospedale di Tagliacozzo, ora però devono essere approvati e devono essere garantiti i servizi sanitari essenziali per il territorio”. Il sindaco di Sante Marie e presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, è cauto sul futuro dell’Umberto I.

La cancellazione del codice che ne certifica la vitalità e il declassamento dei reparti esistenti – come la riabilitazione cardiologica – potrebbe creare forti disagi alla Marsica occidentale e all’intero territorio che ha nel presidio un punto di riferimento. Per questo Berardinetti auspica che gli emendamenti possano passare e che l’ospedale possa continuare a prestare l’adeguata assistenza alla popolazione.

“Sono certo che i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione saranno in prima linea per difendere l’Umberto I e che il piano, dopo l’approvazione possa tornare al ministero per l’approvazione definitiva”, ha continuato il sindaco di Sante Marie, “vivere nei paesi di montagna come i nostri è spesso difficile perché non si hanno quei servizi essenziali di cui un cittadino ha bisogno. Per questo dobbiamo fare di tutto per poter salvare il nostro ospedale che rappresenta una vera e propria casa della salute per tutta la Marsica occidentale. Bene ha fatto il sindaco di Tagliacozzo, Giovagnorio, a ribadirlo in commissione e bene hanno fatto i rappresentanti del comitato a ricordarlo durante le varie iniziative organizzate per l’Umberto I.

Non si può pensare di declassare l’ospedale di Tagliacozzo e poi proporre misure per far tornare le persone a vivere nei nostri paesi di montagna. Bisogna prima assicurargli dei servizi essenziali, a partire appunto dalla sanità, e poi avviare le iniziative del caso per coinvolgerli. Il presidio sanitario va tutelato per la nostra gente e per il futuro del nostro territorio”.

Foto il Centro




NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

A teatro con La Torre di Babele e Manuela Villa

Pescara, 20 novembre 2023. “Solo perché donna” è un evento a cura dell’Associazione “Officina Culturale – La Torre di Babele” e si inserisce nell’ampio cartellone “#365NO alla violenza sulle donne” organizzato per un sostegno al contrasto della violenza ed in occasione del 25 novembre, data simbolica che rappresenta, appunto, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Possibile grazie all’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia del Comune di Pescara con Adelchi Sulpizio la serata con il teatro è prevista per il 24 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Flaiano di Pescara: “la ferma intenzione – per l’Associazione – è quella di sensibilizzare il pubblico nei riguardi del fenomeno del femminicidio in primis, ma anche di ogni forma di sopruso esercitato nei confronti delle donne che anche nelle ultime ore, in vista di una data così sentita, non arresta la sua corsa vergognosa”.

Nel corso della serata, la Compagnia Teatrale “La Torre di Babele” metterà in scena uno spettacolo dal titolo “Il Circo delle Donne”, scritto e diretto dal Dottor Michele Di Mauro che vedrà protagoniste cinque storie di donne: La sposa bambina, Chocolat, La zingara, La ballerina di carillon e La donna a due facce. L’ambientazione è quella del circo sulla scia del circo Barnum, nel quale cinque donne raccontano se stesse, ripercorrendo le loro storie di abusi, soprusi, maltrattamenti e violento accanimento fino alla morte.

 Il linguaggio metaforico e poetico dello spettacolo servirà ad accompagnare il pubblico in un lungo percorso di consapevolezza senza la crudezza di immagini realistiche ma con altrettanto stimolo alla riflessione. Sul palco oltre allo stesso Di Mauro ci saranno: Denise De Luca, Lina Bartolozzi, Rita De Bonis, Delia Montebello, Paola Ferrante e inoltre Lino Pisciella e Nicky De Chiara. Le musiche dal vivo sono di Rossella Remigio e Antonello Pellegrini.

Oltre a questa pièce, nel corso della serata vi sarà l’esibizione della cantante e attrice Manuela Villa con cui verrà affrontato anche il tema.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ed il vicesindaco Adelchi Sulpizio daranno anche il giusto riconoscimento all’Associazione Ananke che svolge attività di assistenza e supporto a donne vittime di violenza. Modera la serata, la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.




DAL CONSIGLIO REGIONALE

Una borsa di studio intitolata Giuseppe Bolino

Bugnara 20 novembre 2023. Ampia e sentita partecipazione all’evento organizzato dal Centro Studi Nino Ruscitti e dedicato a Giuseppe Bolino. In occasione del Convegno il Comune di Bugnara ha annunciato di voler dedicare uno spazio pubblico alla figura di Bolino mentre dal Consiglio regionale, a nome del Vicepresidente Roberto Santangelo, è stata espressa la volontà di istituire in collaborazione con il Centro Studi di Bugnara, una borsa di studi intitolata allo studioso e politico sulmonese.

Si è tenuto sabato 18 Novembre alle ore 17:30 a Bugnara, presso il Centro Congressi in piazza Annibale de Gasparis, il Convegno di Studi dedicato alla figura dello studioso e politico Giuseppe Bolino. L’iniziativa, promossa dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti” in occasione dei 39 anni dalla sua prematura scomparsa, ha visto la collaborazione dei Comuni di Bugnara, di Sulmona e della Presidenza del Consiglio regionale abruzzese.

L’incontro, ampiamente partecipato, è stata l’occasione per riflettere, a partire dalla testimonianza umana e politica di Giuseppe Bolino, sul rapporto tra cultura e politica. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Taglieri (sindaco di Bugnara) e Roberto Santangelo (Vicepresidente del Consiglio regionale) sono intervenuti il Prof. Fabrizio Politi, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi dell’Aquila, e l’on. Luciano D’Alfonso, parlamentare e Presidente Emerito della Regione Abruzzo.

«La figura di Giuseppe Bolino – ha commentato Domenico Taglieri – caratterizzata da un profondo impegno intellettuale e civico, ci invita a riflettere sulle sinergie virtuose che possono nascere quando la cultura si intreccia con la sfera politica. Giuseppe Bolino, attraverso la sua attività di studioso e di uomo politico, ha dimostrato come la cultura possa essere un faro guida per le decisioni pubbliche e come la politica, intrisa di valori culturali, possa contribuire a costruire una società migliore. Per questa ragione e per il legame che la comunità di Bugnara stringe con la famiglia Bolino, è nostra intenzione intitolare uno spazio pubblico al prof. Giuseppe Bolino» .

«Nel comune di Bugnara si percepisce l’argento vivo – ha esordito nel suo intervento il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo – c’è il fuoco della cultura che tende a svilupparsi e a divampare. È importate quindi sostenere le iniziative perché l’unica cosa che può elevare il nostro essere è lo studio. Studiare le politiche del passato serve anche per guardare con occhi diversi il territorio. È nostra intenzione quindi istituire in collaborazione con il Centro Studi “Nino Ruscitti” una borsa di studio intitolata a Giuseppe Bolino».

«Non si può dimenticare il contributo di Giuseppe Bolino in ambito culturale attraverso la riscoperta dell’opera di Giuseppe Capograssi, il cui pensiero è oggi ancora attuale e oggetto di grande attenzione – ha sostenuto il prof. Fabrizio Politi – come è giusto sottolineare l’eccezionalità del lavoro suo lavoro all’interno della Regione. Un lavoro che fu svolto nell’ambito di un ruolo istituzionale nuovo, che fino ad allora non esisteva, e che venne svolto con grande preparazione e visione. La sua capacità era infatti quella di unire la cultura alla politica, continuando a studiare non per mera erudizione ma per poter affrontare il momento decisionale con la consapevolezza dell’approfondimento e della lunga riflessione».

«Che cosa ha rappresentato Giuseppe Bolino in questa piccola parte di territorio di una provincia importantissima? Ha rappresentato la volontà, riuscendoci, di coniugare cultura e politica al servizio dei progetti di vita dei cittadini; cultura e abilità istituzionali, addirittura affondando le radici nel pensiero religioso» ha affermato Luciano D’Alfonso nel suo intervento di chiusura. «La sua visione religiosa è ciò che lo spingeva a vedere, prima ancora delle scritture contabili e dei vincoli di bilancio, i diritti fondamentali e a vedere in essi il limite da non valicare per garantire la dignità della vivere».

L’evento si è chiuso con la lettura, da parte dell’assessore alla cultura, Antonietta Pace, di un passaggio del discorso di Giuseppe Bolino in Consiglio regionale in occasione della seduta straordinaria del 10 maggio 1978 per la commemorazione di Aldo Moro.




PASTORIZIA ED AGRICOLTURA A PETTORANO SUL GIZIO

In un drammatico documento di Filippo Destephanis del 1859

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” Anno XXXVIII, N 1, 1985 Lanciano. Pgg. 39-42]

«Tempo di pastorizia». Così potrebbe essere definito il periodo compreso tra la primavera e l’autunno del 1983, in cui a più riprese si è discusso in vari convegni abruzzesi sul famoso “progetto transumanza” ideato dal Ministero per i beni culturali ed ambientali. Sono note a tutti le polemiche scoppiate in mento alla scelta dei tratturi e quindi delle aree geografiche da privilegiare mediante interventi statali, diretti alla tutela di tutti i monumenti storici in esse comprese. Nel fervore delle discussioni si è tralasciato, tuttavia, l’approfondimento di alcuni aspetti legati all’attività della pastorizia, come per esempio la compilazione di una carta contenente un censimento di tutte le capanne agropastorali esistenti in Abruzzo e Molise, nonché l’analisi della pastorizia come fenomeno “industriale”, legato cioè agli investimenti, operati nel settore da ricche famiglie, soprattutto romane. Non meno interessanti sarebbero risultate, nell’ambito di tali convegni, delle indagini dirette ad individuare i ritmi d’ascesa economica di alcuni «massari», che da umili pastori si trasformano in breve tempo in veri e propri industriali del settore ovino. Lo stemma infisso su un palazzo settecentesco di Pescocostanzo e contenente una testa di montone al posto delle solite “armi” o insegne nobiliari, rappresenta al riguardo un episodio che non richiede ulteriori commenti.

Il fenomeno poi della «pastorizia di sussistenza», collegato alla cosiddetta “microtransumanza”, resta ancora del tutto inesplorato in relazione al continuo stato di conflittualità fra pastori e contadini locali, come appunto nella conca peligna.  Una drammatica pagina di storia ci viene offerta in tal senso da uno scritto del notaio Filippo Destephanis, di Pettorano sul Gizio, padre dello storico Pietro, che sottoponiamo all’attenzione degli studiosi. Il manoscritto in questione, dal titolo “Memoria sull’origine dei tratturi”, faceva parte del fondo Pietro Destephanis, acquistato dall’antiquario Matteo Tonini, di Ravenna, cui va il nostro ringraziamento per la possibilità che ci ha offerto di pubblicarlo.

Franco Cercone

Da “Memoria sull’origine dei Tratturi”: Per avere una notizia dell’origine dei Tratturi è necessario rimontare fino al tempo in cui i romani riunirono al loro Impero il Sannio e le Puglie. Una parte di questa ultima regione fu destinato al pascolo del gregge in tempo d’inverno, col pagamento di un dazio.

Varrone è il più antico scrittore che ci ha lasciato memoria del passaggio del bestiame dal Sannio alle Puglie. Gli abitanti dell’Abruzzo han sempre esercitata l’industria delle pecore, favoriti dai luoghi montuosi ed alpestri, che si rivestono di eccellente e fertilissimo pascolo nell’estate; ma fu osservata la necessità di evitare la rigidezza del clima, e la Puglia con la sua dolcissima temperatura invitava nell’inverno alla trasmigrazione. Ecco, dunque, la trasmigrazione da un pascolo all’altro secondo le stagioni.

Non occorre parlare come fu alterata questa trasmigrazione di animali coll’occupazione dei Barbari, e come fu rimessa in piedi sotto il dominio de’ Normanni. Dopo tante vicissitudini Alfonso I d’Aragona si studiò di riordinare i pascoli della Puglia. Nel parlamento tenuto il 1443, egli, tra le altre

cose, stabiliva tre diversi cammini negli Abruzzi, col nome di tratturi, per la comoda trasmigrazione degli animali, pagando ai padroni il prezzo delle rispettive terre occupate da detti tratturi, i quali ne’ tempi posteriori furono limitati a 60 passi di larghezza, ognuno di 7 palmi napolitani. E, secondo Stefano di Stefano nella sua “Ragion Pastorale”, lo stesso Re Alfonso fe’ venire dalla Spagna le pecore di lana gentile, le quali distribuì tra gli Abruzzesi, come i più atti e pratici al governo di esse, e come abitanti in luoghi montuosi dove si trovano erbaggi teneri in tempo d’estate.

Alfonso, dunque, accrebbe l’industria delle pecore attribuendo le migliori terre del suo regno al pascolo. Oggi si comprende bene che un sistema pastorale non conviene che a popoli erranti e poco inciviliti, ma ciò che è cattivo nei tempi nostri non lo era ne’tempi antichi. Pertanto, sarebbe stato più sano consiglio ristabilire il cittadino insiememente (sic) pastore ed agricoltore.

Posteriormente per le doglianze de’ Pugliesi nel 1457, lo stesso Alfonso accordò loro di coltivare una determinata quantità di terre. Cresciuto il bisogno della coltivazione nel 1536, il Regno supplicava l’imperatore Carlo V per libertà dell’agricoltura nella Capitanata, ma non fu esaudito perché la domanda era opposta dall’interesse de’locati. Queste determinazioni contrastanti la prima sussistenza de’popoli, ad altro non servirono che a mettere in una perpetua guerra i pastori e gli agricoltori.

Le cose si portavano ad estremità pericolose, e si stimò vano il consiglio di non molestare coloro che avevano occupati i tratturi. Perché ancora ristretta l’agricoltura nella Puglia, il Regno fu travagliato da una carestia; il che obbligò il Governo nel 1555 ad accrescere altre terre all’agricoltura, come similmente fu fatto nel 1745.

Il secondo dei tre tratturi stabilito da Alfonso, incominciando da Celano per Popoli e Sulmona, svolgesi nella pianura lungo il fiume Gizio, e, passando vicino le mura di Pettorano, taglia a questi cittadini i più fecondi terreni e più adatti all’agricoltura, perché son là dove gli Appennini quasi dividendosi aprono il bacino peligno: i più atti dico e più fertili, non solo per la migliore qualità della terra, che per lo scolo di tutti gli umori delle due montagne.

Mentre poi tali terre, sì perché site nel piano fra le due montagne, perciò cretose; sì perché intersecate dalla strada consolare, il polverio di questa, innalzato nella primavera e nell’autunno dalla colluttazione dei venti, naturalmente inaridisce l’erba, e disseccandola fa si, che nel passaggio degli armenti non si ha più l’erba tenera e fresca, ma arida e secca.

Il che non avverrebbe se il tratturo volgesse e si portasse lungo la falda della montagna orientale, cioè in una zona tra l’inculto macchioso, e le terre coltive. La quale incominciando dalle Pietreregie, confine dei due territori di Sulmona e Pettorano, montando lievemente e poi prendendo una linea orizzontale lungo le coste e man mano rispetto a quest’ultima Terra, andrebbe pianamente a ricongiungersi col tratturo che traversa il tenimento di Roccavallescura.

Il poco bisogno dei terreni, per lo scarso numero degli abitanti, non facea pensare, in tempo che si stabilirono i tratturi, che alienando queste terre si toglieva alla popolazione ventura il mezzo della sussistenza. A questo si unisce pure l’occupazione degli Introdacquesi nelle altre terre anche migliori del Comune, le quali, ad essi alienate dagl’infelici Pettoranesi, formano la loro dimora coll’avervi stabilite case rurali, e prese altre terre a colonia. I Pettoranesi son rimasti colle terre sui monti o sul dorso di essi, le quali, per la scarsezza del ricolto, non son per nulla sufficienti ai bisogni della popolazione cresciuta.

Esuberando le braccia sono obbligati i meschini andar raminghi l’inverno, o nell’Agro Romano, o a Terra di Lavoro, o alle Puglie, imitando gli armenti, pervéro anche in Calabria, dove guadambiando il vitto gli uomini, riportano poche monete alla famiglia, che per lo più a stenti ha tirato l’invernata. Da alquanto tempo anche la State [estate] son costretti uscir dal paese a guadambiare un tantino per pagare i fitti delle terre coltivate dalle donne e bastanti neppure per la sussistenza di queste. Ed oh quante volte il marito, il padre, dovendo ripartire all’incominciar dell’inverno, lascia la moglie, la famiglia in mezzo alle premure del locatore che domanda il fitto del piccolo campicello! e senza la sussistenza per l’intera vernata.

 È causa di dolore e di dispiacere il vedere terre attissime all’agricoltura giacere inutili per un sol passaggio di armenti; mentre terre arenose e fresche, produttrici di erbaggi teneri, son rimaste all’agricoltura. Sorge perciò nell’Università il desiderio di domandare un cambiamento pel tratturo e questo volgere a coltura. 

Il Comune ha tanta poca rendita che per pagare i pesi comunali è obbligato mettere tanti balzelli che rendono più poveri gli abitanti. Col cambiamento del tratturo verrebbe ad acquistarsi rendita sufficiente per pagare questi pesi. Quindi inutili balzelli. Ed il contadino, preso a coltura dal Comune una porzione della terra occupata dal tratturo, vi ritrarrebbe la sussistenza per l’intera famiglia. Oltre a ciò: il cambio che si propone del tratturo può essere vantaggioso tanto ai Pettoranesi, per le esposte ragioni, essendo il terreno dove trovasi attualmente ben atto all’ agricoltura. Vantaggioso alla pastorizia, dappoiché, trovandosi l’attuale tratturo all’uscita del paese, l’erbaggio ne vien distrutto da’ continui usi degli abitanti; nel mentre che il tratturo nel luogo proposto resterebbe pieno in ogni stagione dell’anno di erba copiosa ed eccellente.

Non giova dire che le contravvenzioni al regolamento del 14 Decembre 1858 son punite. Certo che i tratturi per la loro destinazione (art. 1° del detto regolamento) debbono prestare copioso erbaggio sì nell’autunno quando il bestiame scende nelle Puglie; sì nella primavera quando fa ritorno sui monti.

Ma intanto il Paese per tempo inveterato, solito a servirsi di tale estensione di terreno per i diversi usi: cioè per la trebbiatura del grano, macerazione di canape, assolamento e disseccamento di vivai e fieno, passaggio continuo di animali, non potrebbe senza notabil danno difficilmente esserne impedito.  D’altronde col cambiamento del tratturo verrebbe ad essere compensato il disvantaggio con l’accresciuto ricolto: primo e necessario bisogno dell’uomo!

Questo è l’unico mezzo che può prospettarsi al Direttore del Tavoliere per rimuovere l’impedimento dell’uso cui è destinato il Tratturo, ed il meno vantaggioso per avere abbondante erbaggio nel transito de’ greggi e degli armenti de’ censuari pastori del Tavoliere.

Sia quindi tutto zelo dell’amministrazione il rimettere una ragionata domanda di cambiamento di suolo al Tavoliere di Puglia; perché compreso dell’utilità della cosa ne possa provocare la Sovrana Sanzione (Filippo De-stephanis).

Il dì 23 marzo 1859.




LA GENTE È CON NOI

Vinceremo ancora per continuare la nostra opera

Grande successo a lanciano, nella seconda tappa del ‘viaggio’ nel territorio provinciale del consigliere regionale della lega e ricandidata alle elezioni di marzo, per illustrare “i risultati di 55 mesi di impegno in consiglio regionale”

Bagnai: “ottimo lavoro del partito in Abruzzo, una squadra dove ognuno porta le sue competenze e non fa proclami ma comunica azioni concrete”.

D’Eramo: “200 incontri per la campagna elettorale, 50 per ogni provincia, per essere vicini alle esigenze di tutti i paesi, alle persone e alle aziende della regione”

Lanciano, 19 novembre 2023. “Noi che facciamo politica vera sul territorio che ambiamo con decisione alla riconferma in Consiglio regionale. E questo sulla base di dati certi: il buon lavoro svolto come Lega e come Centrodestra, in questi cinque anni durante i quali ci siamo battuti per il riconoscimento del valore di città come Chieti, Vasto, Lanciano, Francavilla, Ortona e tutti gli altri comuni e centri della provincia, e in generale per il nostro Abruzzo. In questa prima parte di campagna elettorale abbiamo capito che la gente è con noi. E vinceremo ancora per continuare la nostra opera”.

È il messaggio lanciato dal consigliere regionale della lega Sabrina Bocchino nell’incontro con la cittadinanza di ieri sera a Lanciano. Si tratta della seconda tappa del ‘viaggio’ nella provincia, dopo quella di Vasto, per illustrare alla gente i risultati di “55 mesi di impegno in consiglio regionale” come ricandidata ufficiale del carroccio alle elezioni del prossimo mese di marzo.

“Ho cominciato gli incontri sul territorio da Vasto, la mia città, e ho scelto Lanciano come seconda tappa perché è una città fondamentale per la nostra provincia. Una provincia, quella di Chieti, che va ricordato, ha il Pil più alto del nostro Abruzzo, una provincia che deve quindi contare sempre di più”.

Nella Sala Benito Lanci, nel Municipio del capoluogo frentano, tanti sostenitori, amici, cittadini hanno partecipato all’incontro. Sul palco si sono alternati, oltre a Bocchino, il responsabile economico nazionale della Lega, l’onorevole Alberto Bagnai, deputato eletto nel collegio di Chieti, il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Luigi D’Eramo, coordinatore regionale abruzzese della Lega, il commissario provinciale della Lega Abruzzo e sindaco del comune di Gamberale (Chieti), Maurizio Bucci, Cinzia Amoroso, segretario della Lega di Lanciano e assessore comunale,

Sono intervenuti anche l’ex presidente del Consiglio comunale di Francavilla, Rocco Paolini, Mario Colantonio, capogruppo del Consiglio comunale a Chieti, e l’imprenditore Donato di Campli, questi ultimi tre candidati nelle liste della Lega alle prossime regionali.

Presenti, tra gli altri, Andrea Laudadio, consigliere comunale di Lama dei Peligni, l’avvocato Angelo Paladino, referente del partito nell’area del vastese, Giovanni Angelucci, consigliere comunale di Francavilla al Mare, Evelina Odorisio, consigliere comunale di Guardiagrele e Fabrizio Leonelli, responsabile degli enti locali.

Nell’incontro Bocchino ha evidenziato più volte la sua coerenza politica “da oltre trent’anni. Per me, e per la Lega, la coerenza e la lealtà sono dei valori fondamentali, non solo in politica ma anche nella vita: chi tradisce nella politica, tradisce nella vita e viceversa”.

Sul suo impegno in 55 mesi in consiglio regionale, ha poi aggiunto: “Tanto è stato fatto in questi anni, malgrado le difficoltà legate a grandi eventi negativi, come la pandemia e le guerre, che non hanno fermato il nostro lavoro: sotto covid sono stata la prima firmataria delle leggi per le partite iva, legge che è stata quella con maggiore capienza fatta in Abruzzo. Sono state approvate tante norme a favore delle famiglie e dei minori, per l’agricoltura, sono stati approvati tantissimi finanziamenti per lavori di sistemazione, valorizzazione di tutti i centri della provincia. C’è ancora tanto da fare, ma sono convinta che non abbiamo deluso la fiducia di chi ci ha votato e che avremo la possibilità di portare avanti tutti i nostri progetti”.

Per Bagnai, “questa legislatura regionale si è svolta in un periodo storico caratterizzato da luci, da ombre e da eventi drammatici, un fatto da non dimenticare mai, nel quale in chi amministrava incombeva il diritto di continuità amministrativa e la tenuta dei territori. Questa Amministrazione ci è riuscita, anche grazie al contributo del nostro partito e al contributo di donne come Sabrina”.

“Il metodo di governo della Lega è fatto di lavoro, concretezza e comunicazione sui risultati, non basato sui proclami – ha proseguito Bagnai -. Uno stile che è anche lo stile di Sabrina, che è anche lo stile della squadra della Lega in questa in questa provincia. Un partito è una squadra di persone dove ognuno porta le sue competenze: il segretario porta la sua lunga esperienza politica e la sua conoscenza dei territori, gli eletti regionali portano istanze specifiche dei loro territori, e chi come me viene da un percorso accademico, porta le sue competenze nell’area di competenza, nel mio caso quella economica. Poi, ci sono anche circostanze in cui magari un partito può essere visto come un taxi non possiamo escludere che questo accada però, diciamo, non è lo stile della Lega”.

D’Eramo ha ringraziato Bocchino “per il lavoro portato avanti in questi cinque anni” aggiungendo che “sono contento di aver condiviso insieme a te ormai quasi trent’anni di attività, politica ed istituzionale, ma sono soprattutto contento che ancora una volta metti a disposizione la tua persona, la tua esperienza, la tua professionalità, la tua bontà e il tuo equilibrio per un territorio che adori, che ami: quello della provincia di Chieti”.

Per la prossima campagna elettorale D’Eramo ha poi annunciato“ 200 incontri pubblici nei i prossimi mesi, 50 incontri pubblici per provincia perché non vogliamo soltanto essere presenti in ogni comune e in ogni territorio di questa regione, ma perché avvertiamo la necessità e l’urgenza di rinnovare un confronto diretto, costante, quotidiano, che non si interrompa mai, come non si è interrotto in questi cinque anni, con l’elettorato, con la popolazione, con gli amministratori, con i sindaci, con i consiglieri comunali, con gli ordini di associazioni, con i commercianti, gli artigiani. Perché più si ha la capacità di ascoltare anche le evoluzioni delle problematiche che mutano e cambiano di settimana in settimana e più si ha la possibilità di interpretare al meglio quelle che sono le istanze della gente e gli obiettivi da cogliere”.

“Per quello che riguarda la Lega – ha detto ancora -, sarà una campagna elettorale di grande equilibrio, di grande serietà, di grande ascolto e di grande presenza sui territori. Perché la Lega è una comunità dove si condividono i percorsi, ci si confronta, si costruiscono progetti, è un partito che ha dimostrato coerenza, credibilità, equilibrio, buoni propositi, capacità di visione e di programmazione. Una proposta politica che la Lega porta avanti da cinque anni a questa parte all’interno dei lavori del Consiglio regionale e che ci porterà a fare un grande risultato come partito e come coalizione di centrodestra nella tornata elettorale di marzo”.

Infine, sui risultati raggiunti dalla Lega in questi cinque anni di Amministrazione regionale, Bucci ha messo in evidenza come “la correlazione delle aree interne e quelle aree costiere della regione è un punto centrale nell’attuale visione della Lega, e sicuramente sarà un punto su cui concentrarsi nella prossima legislatura per portare l’Abruzzo ad essere una delle regioni più importanti in Italia”.

E sul tema sanità ha aggiunto: “come Lega, in questi cinque anni, siamo riusciti a portare a casa dei grandi risultati, con dei progetti di legge che oggi hanno delle ricadute importantissime sul territorio. Non da ultimo quello della rete ospedaliera che sicuramente avrà un impatto notevole, perché la sanità è centrale, soprattutto in un paese come l’Italia che tende ad un invecchiamento costante”.




ROSA ROSATI ROSÉ

La guida al bere rosa 2024

Ancarano, 19 novembre 2023. Il 27 Novembre dalle ore 14:00 alle Tenute Antonini  Strada Vicinale Casette  Ancarano TE La presentazione itinerante della Sesta Edizione  




RIFORME

Pagano (FI), Sarà legislatura costituente, con premierato e nuova L. Elettorale Paese più forte

Pescara 19 novembre. Fin dal nostro insediamento abbiamo avuto l’obiettivo di lavorare per una Legislatura costituente, mettendo al centro dell’azione parlamentare un percorso di riforme istituzionali. L’avvio dell’iter di approvazione della legge per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio costituisce un atto di rispetto nei confronti delle istanze espresse dai cittadini e, allo stesso tempo, un’assunzione di responsabilità della politica per rafforzare la nostra democrazia”. Lo ha scritto, in un intervento per il quotidiano Il Centro, il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano di Forza Italia.

“Il premierato risponde a tre ordini di problemi: garantisce governabilità e stabilità agli esecutivi, ridà forza e autorevolezza al premier e restituisce valore al voto dei cittadini. Il Parlamento – ha aggiunto – dovrà discutere e apportare migliorie al testo proposto dal Governo. Dovranno dire la loro anche le opposizioni: le regole del gioco sarebbe bene scriverle insieme.

Tuttavia, bisogna evitare che si diffondano informazioni distorte. Si è parlato di un affievolimento dei poteri del Presidente della Repubblica, ma questo non risponde alla realtà dei fatti: già oggi il Presidente della Repubblica non ha poteri discrezionali in merito alla nomina del Presidente del Consiglio, e con la riforma conserva appieno la sua facoltà di nomina dei ministri su indicazione del premier. Andrà invece aperta una discussione seria sulla legge elettorale che è assolutamente necessaria e andava approvata da tempo.

Il ddl di riforma, per la prima volta, introduce in Costituzione un premio di maggioranza al partito o coalizione che ottenga il maggior numero di voti validamente espressi: prevede cioè un sistema capace di garantire una coalizione forte, che sia in grado di governare senza continue fibrillazioni. Con la nostra riforma costituzionale avremo Governi più stabili, guidati da premier indicati dai cittadini per portare avanti i programmi che servono al Paese. Lasceremo alle spalle – ha concluso Pagano – le stagioni degli Esecutivi tecnici, dei continui cambi di maggioranza e dei giochi di potere per inaugurare una nuova fase politica e dare all’Italia, finalmente, un sistema democratico più forte, moderno e maturo” ha concluso Pagano.




VULVODINIA ED ENDOMETRIOSI. Voce al dolore e al silenzio

Ieri il convegno al Kursaal promosso dalla Commissione Pari Opportunità in collaborazione con il Comune di Giulianova e l’ Assessorato alle Pari Opportunità.

Giulianova, 19 novembre 2023.  Grande interesse ha suscitato, nella serata di ieri, il convegno promosso dalla Commissione Pari Opportunità in collaborazione con il Comune di Giulianova e l’Assessorato alle Pari Opportunità, nell’ambito di Giulia in Rosa,  il tradizionale appuntamento autunnale che da sei anni mira ad approfondire problematiche , note e meno note, legate alla salute delle donne. In sala, non solo donne, ma tutti gli interessati a due problemi che hanno innegabili ripercussioni sul piano psicologico e sociale.

Sotto i riflettori, ieri, l’endometriosi e la vulvodinia, patologie non infrequenti, molto complesse e, specie per quanto concerne la seconda, ancora soggette a diagnosi tardiva. Moderati da Sara Palladini, hanno relazionato sull’argomento il neuro-urologo  modenese Marco Galizia, le dottoresse Giuseppina Franzone,  Mariaclaudia D’Amico e Paola Melchiorre, il dottor Alessandro Santarelli, primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ Ospedale Val Vibrata di Sant’ Omero.

Ad aprire il convegno, iniziato con un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin, sono stati il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini,  il Vicesindaco con delega alle Pari Opportunità Lidia Albani, il direttore sanitario della Asl di Teramo, dottor Maurizio Brucchi. Ha portato il saluto della presidente Marilena Andreani, convalescente, la componente della Cpo Marisa Recinelli. Dopo di lei è intervenuta la dottoressa Fiammetta Ielo, titolare dell’omonima farmacia, consolidato sponsor dell’iniziativa.

In sala, un pubblico non solo femminile, a testimonianza di un coinvolgimento non di genere, ma giustamente orientato alla comprensione dei risvolti psicologici e sociali delle due patologie. Di vulvodinia soffre il 15% delle donne. Non si guarisce, è stato detto, ma la malattia può essere tenuta sotto controllo.

La Commissione Pari Opportunità e l’ Amministrazione Comunale ringraziano i relatori per aver messo a disposizione il loro tempo e fattivamente contribuito alla divulgazione medico-scientifica mirata, che è poi l’obiettivo primario di “Giulia in Rosa”.




DALLA GIORNATA DELL’ALBERO ALLA CITTÀ DELL’ALBERO

Un serie di sei giornate per mettere a dimora alberi donati dai cittadini

Roseto degli Abruzzi, 19 novembre 2023. Non solo il 21 Novembre ma la fine del 2023 ci saranno una serie di giornate per rendere Roseto la Città dell’Albero partendo dalle scuole. Il prossimo 21 Novembre 2023 sarà la Giornata dell’albero. A Roseto degli Abruzzi le Guide del Borsacchio continuano il progetto “La città dell’albero”.

Nel corso dell’estate è stata lanciata una campagna di crowdfunding “Adotta un Albero” con cui cittadini e turisti hanno donato alberi all’associazione. Nel mese di novembre e dicembre, i più favorevoli per la messa a dimora, continueremo la campagna di messa a dimora di alberi nelle scuole e sui terreni pubblici.

La scorsa stagione, in collaborazione con WWF, IAAP, Joya,Città Gentile, Parkattivo, abbiamo piantumato 58 alberi fra scuole , parchi e Riserva Borsacchio.

Il nostro modello è coinvolgere i giovani delle scuole non solo con piccole lezioni di educazione e laboratori ma con azioni pratiche di messa a dimora. Per quel che è possibile facciamo scavare, posizionare, ricoprire e diamo compiti per irrigare l’albero nell’anno scolastico.

Tutto questo per far capire alle nuove generazioni come un albero sia un tesoro di socialità, benessere ma al tempo stesso è un tesoro lento che vedranno crescere nel corso della loro vita e che sono da preservare.

L’evento principale sarà alla Villa Comunale di Roseto il 21 Novembre alle 11.30 dove posizioneremo due alberi di ciliegio con tutte le scuole di Roseto.

Le prossime giornate di piantumazione sono:

20 Novembre – 9.30 Scuola Cologna Spiaggia

20 Novembre – 11.30 Scuola Schiazza

21 Novembre – 9.30 Scuola D’Annunzio

21 Novembre – 11.30 Villa Comunale

29 Novembre Scuola Cologna Paese

Tutte le domeniche di dicembre nella Riserva Borsacchio

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




RADICI D’AMARE

Prima data di arti nel contraddittorio

Teramo, 19 novembre 2023.  Il 25 novembre ore 11:00 la prima data di Arti nel contraddittorio con uno spettacolo dedicato al mondo femminile in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Lo spettacolo, ad ingresso a soli 5 euro grazie alla compartecipazione del gruppo d’Archivio, si terrà all’interno della sala Falcone Borsellino, che vuol essere cassa di risonanza per la riqualificazione del concetto di giustizia che, nell’era moderna sembra frammentarsi.

Partner del progetto di Attori senza sipario ideato da Nancy Fazzini (attrice), Sara Palladini (educatrice attrice e regista e lenia Molinis (danzatrice), il Presidente del Tribunale Carlo Calvaresi, il procuratore della repubblica di Teramo Ettore Picardi (che sarà anche attore di rilievo), l’Avv. Giuliani Diana, la presidente delle CPO Amelide Francia la psicologa Alessandra Martelli e gli attori Roberto Di Donato e Daniele Di Furia (avvocato attore).




LA GRATITUDINE INCREMENTA LA RESPONSABILITÀ e allontana l’invidia

Non abbiamo nessun merito, come insegnavano i Padri, se non quello della misericordia di Dio, che non è un merito ma un dono

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 19 novembre 2023. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.

Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sottoterra: ecco ciò che è tuo”.

Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza, ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”» (Mt 25, 14-30 – XXXIII TO/A).

Nella fede cristiana non ci sono meriti – con buona pace di chi nel Governo, con una infelicissima idea, ha voluto aggiungere il termine nel Ministero dell’istruzione e del merito. Non abbiamo nessun merito, come insegnavano i Padri, se non quello della misericordia di Dio, che non è un merito ma un dono. È il primo e sommo dono: per amore siamo stati creati, immessi nel mondo e nelle relazioni; per amore Dio si prende cura di noi, provvede a noi e ci guida. Tutto è grazia; tutto è dono, anche in termini strettamente personali.

Ognuno di noi ha ricevuto dei talenti, dei doni; di ogni specie e in diversa quantità. Doni fisici, intellettuali, emotivi, professionali, relazionali, economici… tanti e diversi.

Non importa confrontare se ne abbiamo ricevuto meno o più degli altri; questo potrebbe distrarci o farci cadere in forme di invidia e competitività malsane. E l’invidia è il più potente fattore distruttivo di famiglie, gruppi e istituzioni (da Caino e Abele fino ad oggi). E i doni che abbiamo sempre lì dobbiamo mettere a disposizione degli altri, senza invidie, competizioni, autorefenzialità, egoismo, corruzione… ma facendo solo e solamente bene.

Bando all’invidia, allora! Bando anche ai meriti!

Ognuno ha i suoi talenti e di questi renderà conto: dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro, dice Gesù. Quindi il regolamento di conti avverrà relativamente al modo in cui ho impiegato i miei talenti, né più, né meno. Forse qualche volta non farebbe male rifarci le domande più semplici. Quelle che si fanno ai bambini: conosco i talenti che ho ricevuto?

Come li faccio fruttificare?

Mi ricordo quanto Gesù mi chiede sui modi per farle fruttificare?

Ai bambini, in questo caso, si spiega che anche che i mafiosi, i ladri, i corrotti, gli assassini, gli invidiosi e i delinquenti di ogni specie fanno fruttificare i loro talenti (anzi, spesso sono anche più bravi dei buoni), ma ciò che loro guadagnano non interessa al Signore, anzi lui detesta questi frutti e detesterebbe, con loro, anche noi, se ci comportassimo così.

Sono domande semplici, da bambini infatti. Ma sono domande necessarie anche per gli adulti. Specie quando, a furia di leggere e rileggere il Vangelo, ci siamo così abituati, da fargli perdere la forza innovativa. O, ancor peggio, ci siamo costruiti tanti giochi mentali per evitare le domande e declinare le nostre responsabilità. Oppure passiamo il tempo a invidiare chi ha di più, se non proprio a fargli guerra.

A pensarci bene i talenti sono il sale della nostra vita. Sono quelli che la rendono unica e irripetibile. I miei doni possono anche essere simili a quelli di altri, ma non sono mai identici a essi. Dei nostri doni dobbiamo sempre gioire, anche se alcune volte ci portano dolore. Ma soprattutto dobbiamo essere grati al Signore. Perché, ogni qualvolta gli diciamo grazie, riconosciamo che è Lui, e solo Lui, l’autore e datore di ogni dono nella mia vita e nel mondo.

La gratitudine incrementa la responsabilità e viceversa. Non c’è nessun merito, li abbiamo ricevuti e solo Dio sa perché quelli o non altri, tanti o pochi che siano. E più siamo grati per il dono della vita e per gli altri doni e più diventiamo responsabili, verso noi stessi e gli altri.

E gratitudine e responsabilità ci portano ad abbandonarci nelle sue mani, sempre e comunque, per portare frutti come Lui vuole, con il suo aiuto. Solo così non avremo più paura del giorno in cui ci chiederà come li abbiamo utilizzati. Sarà un giorno, un momento di giustizia e misericordia, insieme; cosa molto difficile da capire per le nostre ristrette menti. Ma sarà così: ci giudicherà ma ci  farà anche parte della sua gioia. Nessuna paura se gli portiamo frutti autentici dei nostri doni, ci sarà dato anche di più e saremo nell’abbondanza. 




VÈSTITI DI ROSSO ED ILLUMINA DI ROSSO

La discriminazione e persecuzione dei cristiani. 19-26 novembre

di Giacomo König

PoliticaInsieme.com, 19 novembre 2023. Vèstiti di rosso ed illumina di rosso (wear red, light red). Durante l’edizione 2023 della così detta Red Week, la Settimana rossa che va da oggi al 26 novembre, l’organizzazione cattolica internazionale Aid to the Church in Need (Aiuto alla Chiesa che Soffre) invita ad indossare capi di vestiario rosso o ad illuminare chiese, edifici e monumenti di rosso, per ricordare il dramma della discriminazione e della persecuzione dei cristiani nel mondo. Un’azione globale che ACS propone con grande successo di adesione ormai da otto anni. La campagna in rosso iniziò infatti in Brasile nel 2015, quando l’ufficio locale di ACS fece illuminare la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro per simboleggiare la persecuzione dei cristiani in Iraq.

Il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo 2023 di ACS, pubblicato lo scorso giugno, fornisce dati e risultati preoccupanti sul fenomeno che fanno da sfondo a questa iniziativa di sensibilizzazione. La ricerca ha evidenziato infatti violazioni della libertà religiosa in 61 paesi. In 28 paesi (13 solo in Africa), segnalati col colore rosso, la situazione è peggiorata rispetto al passato. Africa e Asia i continenti più pericolosi. Anche se è difficile precisare la dimensione numerica della persecuzione dei cristiani nel mondo, una stima realistica ed orientativa è 325 milioni.

All’invito di ACS alla Red Week per il 2023 hanno già aderito circa diecimila persone in più di una dozzina di paesi, che stanno annunciando iniziative in rosso, per ricordare simbolicamente il sangue dei cristiani.

Oltre venti cattedrali nel mondo saranno illuminate di rosso. Tra di esse la cattedrale di San San Patrick a Melbourne, in Australia, che ospiterà la seconda edizione annuale della Notte dei Testimoni il 22 novembre, con la presenza del Patriarca della Chiesa cattolica melchita, Joseph Absi, invitato a parlare della situazione dei cristiani in Siria e Medio Oriente.

In Austria già oltre cento parrocchie hanno confermato la loro partecipazione all’iniziativa. Chiese ed edifici pubblici, compreso il Parlamento austriaco, saranno illuminati di rosso. Nella Stephansplatz di Vienna sono previsti un flashmob e un incontro con il Presidente del Parlamento austriaco, Wolfgang Sobotka.

In Slovacchia saranno illuminati di rosso i castelli di Nitra e Bratislava e la cattedrale di Santa Elisabetta a Kosice.

In Germania oltre cento chiese – tra cui le cattedrali di Passau, Ratisbona, Friburgo, Dresda e Paderborn – saranno illuminate di rosso. Si svolgeranno momenti di preghiera e sono attese le testimonianze del vescovo Magar Ashkarian, di Aleppo, in Siria, e dell’arcivescovo Sebastian Francis Shaw di Lahore, in Pakistan, due Paesi in cui i cristiani non possono professare la loro fede liberamente.

Convinta adesione all’iniziativa anche da parte dell’Olanda. Circa 150 parrocchie, cattoliche e protestanti, che ospiteranno attività varie e conferenze sul tema. Molte chiese celebreranno messe, servizi di preghiera e incontri ecumenici, o apriranno le porte ai fedeli per pregare e accendere candele per i cristiani in condizioni di difficoltà.

L’Inghilterra dedicherà alla sensibilizzazione sul problema dei cristiani tutto il “Red Wednesday”, mercoledì 22 novembre, concentrandosi sulla situazione in Africa, con la presentazione di un rapporto sulla libertà religiosa in quel continente.

In Francia si illumineranno di rosso le cattedrali di Chartres, Bayonne, Reims, Angers, Caen, Bourges e Versailles. A Parigi si terranno veglie di preghiera e di informazione, nella Basilica di Montmartre e nella Santissima Trinità.

La sensibilizzazione in rosso invaderà anche l’America. In Canada si svolgeranno eventi nell’Oratorio di San Giuseppe a Montreal e nella Cattedrale di Maria Regina del Mondo. A Toronto si terranno veglie di preghiera nella Cattedrale di San Michele. Nell’America Latina iniziative per la Red Week sono attese in Messico e in Colombia, dove il santuario di Las Lajas sarà illuminato di rosso. Anche a Cali e Bogotá si terranno diversi eventi, rivolti soprattutto ai giovani, tra cui una “Via Lucis” in cui i partecipanti potranno ascoltare la testimonianza di un sacerdote dell’Uganda e di una suora missionaria del Venezuela che lavorano nella regione del Pacifico in Colombia.




COLPA DELL’INPS

TUA: quello scivolo pensionistico che non trova soluzione … bloccando le assunzioni

Pescara, 19 novembre 2023. Lo scorso 13 ottobre, al Ministero del Lavoro, TUA (l’azienda di trasporto pubblico locale), ha firmato con le organizzazioni sindacali un Contratto di Espansione che prevedeva la pensione anticipata per 28 lavoratori e altrettante nuove assunzioni.

Per stabilire chi dovessero essere i 28 che avrebbero anticipato l’uscita dal lavoro, come sempre in questi casi, si è deciso di stilare una graduatoria che dia precedenza a chi ha il minor numero di mesi residui per il raggiungimento del requisito per la pensione di vecchiaia o di anzianità. L’azienda, seguendo la normale prassi, ha quindi dato la possibilità ai potenziali interessati di manifestare la propria adesione all’uscita anticipata; richiesta raccolta da 92 lavoratori.

È stato quindi inviato all’INPS l’elenco dei 92, chiedendo, come previsto dalla procedura, di indicare individualmente i mesi residui prima della maturazione del requisito pensionistico. L’INPS però, in base a quanto previsto da una propria circolare interna che non trova nessuna rispondenza nella normativa, ha di fatto impedito di dare seguito a quanto previsto dall’accordo. Sono stati infatti soltanto 34 i lavoratori (dei 92 iniziali) di cui ha ritenuto di dover calcolare il tempo rimanente prima della pensione, lasciandone scoperti 58 e impedendo di fatto che la graduatoria potesse essere compilata.

A questo punto, considerato che il termine ultimo per le uscite e le nuove assunzioni è il prossimo 30 novembre, si sta rischiando che, a causa di un mancato adempimento dell’INPS, saltino sia le prime che le seconde. Da un lato, infatti, nonostante l’azienda abbia anche stanziato delle risorse per finanziare lo scivolo, 28 persone saranno costrette a lavorare ancora fino al naturale raggiungimento del requisito pensionistico.

Dall’altro si impedisce, nell’ottica di un turnover che ovviamente così non potrà esserci, a 28 ragazze e ragazzi, di trovare quell’occupazione stabile e sicura che sempre di più, in particolare in un territorio come quello abruzzese, sta diventando una chimera. Il tempo è poco, ma se l’INPS lavorasse subito tutte le posizioni, si riuscirebbe ancora a garantire un’opportunità a queste lavoratrici e lavoratori ed a sostenere un pezzo importante di economia del territorio.

Deve quindi essere impegno di tutti, a partire dall’INPS fino ad arrivare a tutte le Istituzioni locali, far sì che venga garantito il diritto al lavoro, alla pensione e ad al futuro economico e sociale della regione, mettendo in condizione TUA, la società di trasporto pubblico di dare seguito a quanto condiviso con le Organizzazioni sindacali nel Contratto di Espansione.

Segreterie Regionali

Aurelio Di Eugenio FILT-CGIL

Andrea Mascitti FIT-CISL

Vincenzo Marcotullio UILTRASPORTI

Luciano Lizzi FAISA-CISAL




AL VIA LA SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI

Partenariato di Anci, Uncem, Unpli, Slow Food, Confcooperative, CAI, Avis, Gal Maiella Verde e l’Istituto Comprensivo di Castiglione

Teramo, 19 novembre 2023. Prende il via la Scuola dei Piccoli Comuni, nata per iniziativa del Comune di Castiglione Messere Marino con il partenariato di Anci, Uncem, Unpli, Slow Food, Confcooperative, CAI, Avis, Gal Maiella Verde e l’Istituto Comprensivo di Castiglione. L’obiettivo principale è fare formazione e diffondere pratiche per la rigenerazione delle aree interne. Martedì 21 novembre, alle ore 11, presso la sala consiliare del Comune di Castiglione, sarà presentata al pubblico e alla stampa con l’indicazione delle prime attività, che partiranno nei primi mesi del 2024. 

Istituita dal Comune dopo un lavoro condiviso tra varie realtà provenienti dal mondo della ricerca e dell’Università, dell’associazionismo e degli enti locali, la Scuola intende mettere a disposizione di amministratori locali e operatori del territorio facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura dei piccoli comuni, una cassetta degli attrezzi per alimentare, avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica, di mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento delle aree interne italiane, vede come partner. 

Le attività della Scuola, che verrà presentato il prossimo 21 novembre, coinvolgeranno docenti universitari, ricercatori e esperti provenienti da tutta Italia, e tutti gli incontri avranno sia una parte seminariale sia una laboratoriale, con la prima lezione prevista a febbraio 2024. Alla presentazione di martedì interverranno il sindaco di Castiglione Messer Marino Silvana Di Palma, Rossano Pazzagli, nominato direttore della Scuola dei Piccoli Comuni e docente di Storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise, Nicholas Tomeo, dottorando in Ecologia e territorio presso l’Università del Molise, Massimo Luciani, direttore di Anci Abruzzo, e Sara Franceschelli, docente dell’Università “G. D’annunzio” di Chieti-Pescara.




SEMBRA QUASI UN MARE L’ERBA

Diritto, cultura e società negli anni ’70: convegno all’università di Teramo

Teramo, 19 novembre 2023. Il 23 e il 24 novembre 2023, nella Sala delle lauree del Polo didattico Silvio Spaventa, si terrà il convegno Sembra quasi un mare l’erba. Diritto, cultura e società negli anni ’70. L’evento, organizzato dal Sistema bibliotecario dell’Ateneo, è dedicato al decennio simbolo delle libertà, delle lotte politiche e della creatività: un decennio attraversato da eventi che hanno avuto effetti sulla società, sulla politica e sulla cultura.

Il programma, articolato in quattro sessioni, è caratterizzato da parole chiave, sintesi degli anni Settanta: dissenso, riconciliazione, impegno e partecipazione.

Giovedì 23 novembre si terranno le sessioni Dissenso (ore 9.00) e Riconciliazione (ore 15.00) moderate rispettivamente dai giornalisti Pina Manente e Simone Gambacorta. Parteciperanno: Paolo Morando, giornalista; Chiara Bonaiuti, dell’Università di Pisa; Barbara Pezzini, dell’Università di Bergamo; Francesco Caccamo, dell’Università di Chieti-Pescara; Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF; Lorenzo Canova, dell’Università del Molise; Nika Tomasevic, Andrea Sangiovanni, Roberto Armiento, Paolo Marchetti, Pasquale Iuso e Alessandra Bitumi, dell’Università di Teramo.

Venerdì 24 novembre si parlerà di Impegno (ore 9.00) e di Partecipazione (ore 15.00). Le sessioni saranno presiedute da Paolo Coen e Paola Besutti, dell’Università di Teramo. Interverranno Walter De Berardinis, giornalista; Massimo Luciani, dell’Università Sapienza di Roma; Donatella Morana, dell’Università di Roma Tor Vergata; Antonio Cantaro, dell’Università di Urbino; Matteo Santandrea, dell’Università di Roma Tre; Agnese Galeffi, del Sistema Bibliotecario dell’Università Sapienza di Roma; Antonio Marchesi, Federica Marsico e Fiammetta Ricci, dell’Università di Teramo. Le conclusioni saranno affidate allo scrittore Fulvio Abbate.

Le due giornate saranno precedute dalla presentazione del libro La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito del giornalista Paolo Morando, che si terrà mercoledì 22 novembre alle ore 18.00 nella Biblioteca Melchiorre Delfico di Teramo. A margine dell’evento una esposizione di moto degli anni ’70 e una mostra d’arte curata da docenti e studenti del DAMS dell’Ateneo teramano, che sarà inaugurata mercoledì 22 novembre alle ore 19.30 nello Spazio espositivo di Via Nicola Palma 16 a Teramo.

All’iniziativa, promossa Enzo Di Salvatore e Valeria De Bartolomeis, rispettivamente delegato e responsabile del Sistema bibliotecario, hanno collaborato i docenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza, Scienze della comunicazione, Scienze politiche e Bioscienze. All’organizzazione dell’evento hanno contribuito Carla Colombati, Omar Makimov Pallotta, Alessandro Lancione, Giovanni Provvisiero, Matteo Battistelli, El Mehdi Bakyou, tutti dell’Università di Teramo.




BASTA MORTI E FERITI IN STRADA!

Il 19 novembre è la giornata mondiale in memoria delle vittime di violenza stradale.

Teramo, 18 novembre 2023. In numerose città italiane centinaia di attivisti e associazioni si mobilitano in contemporanea con Viva la strada, per chiedere strade più sicure per le persone. L’appuntamento è per il 19 novembre, per la Giornata mondiale in memoria delle vittime di violenza stradale.

Nel 2022 si sono verificati in Abruzzo 2.824 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 59 persone e il ferimento di altre 3.975. In provincia di Teramo gli incidenti nello stesso anno sono stati 784, con 23 morti e 1.097 feriti.

In tutta Italia i numeri sono ancora più impressionanti, con 16.889 incidenti che hanno provocato 3.159 morti e 223.475 feriti, molti con danni permanenti.

I dati regionali ci dicono che l’incidentalità è alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS16, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (57, con 97 feriti), e delle strade SS17 (51, 2 morti e 83 feriti) e SS80 (47, 4 morti e 70 feriti)

Inoltre, la provincia di Teramo ha un primato non invidiabile: l’indice di mortalità cresce mentre diminuisce in tutte le altre province.

Risulta, dunque, evidente la necessità di attuare delle misure efficaci per garantire la compresenza pacifica dei vari utenti, con particolare attenzione nei confronti di quelli più vulnerabili.

Per questo FIAB Teramo fa suo l’appello di Viva la Strada manifestando grande preoccupazione e disaccordo per il nuovo Codice della Strada che in questi giorni è in discussione alla Camera dei Deputati.

Ecco le richieste di Viva la strada.

Sul nuovo Codice della Strada in discussione: stralciare le norme che limitano lo spazio per la mobilità attiva e riducono l’autonomia dei Comuni nella determinazione delle politiche di mobilità urbana; consentire e incentivare l’installazione di autovelox in ambito urbano per il controllo dei limiti di velocità;

Promuovere la legge nazionale per l’istituzione della Città 30 in tutte le città italiane, come è stato fatto dalla Spagna nel 2021;

Prevedere strade scolastiche pedonali davanti ad ogni scuola italiana;

Ripristinare le risorse economiche per progettazione di infrastrutture ciclabili urbane, tagliate mesi fa dal Governo Meloni, per rendere tutte le strade sicure per gli utenti in bicicletta.

Introdurre l’obbligo di installazione del dispositivo ISA (intelligent speed assistance), che limita la velocità dell’automobile per tutti i veicoli dal 7 luglio 2024, estendendone

l’installazione su tutti i veicoli circolanti, non solo sulle nuove immatricolazioni, e vietando la possibilità di disattivare l’ISA da parte del guidatore.

FIAB chiede, inoltre, a livello locale, a Regione, Provincia e Comuni, di mettere in atto tutte le azioni necessarie per la sicurezza degli utenti della strada, pedoni e ciclisti in primis, promuovendo campagne di sensibilizzazione, in particolare verso gli automobilisti, e adottando tutte le misure di competenza per la sicurezza attiva e passiva delle infrastrutture stradali, come la creazione di zone 30 e di strade scolastiche, la creazione e il miglioramento di percorsi pedonali e ciclabili, l’installazione di sistemi di moderazione della velocità, ecc., ricordando che i morti e feriti che ogni giorno dobbiamo annotare negli elenchi statistici si riferiscono ad esseri umani, uomini e donne, anziani e bambini, madri, padri, figli e figlie, affetti che vengono recisi, vite spezzate da una strage di cui, ognuno di noi, ha responsabilità.




MONDIALI DI APNEA PER PERSONE CON DISABILITA

Due ori e due record del mondo per Ilenia Colanero. A Lignano Sabbiadoro l’atleta dell’apnea team Abruzzo si conferma una stella

Lignano Sabbiadoro, 18 novembre 2023. È quantomai visibile la gioia di Ilenia Colanero che in tarda mattina, nella prima edizione dello CMAS Freediving and Finswimming World Championship for Disabled, il mondiale di apnea e nuoto pinnato indoor per persone con disabilità, ha messo il suo sigillo sulla gara sulla quale riversava le maggiori aspettative, l’apnea dinamica con attrezzi in piscina da 50 metri class n° 3.

Oro e nuovo record del mondo con la misura di 110,73 per l’atleta dell’Apnea Team Abruzzo e della nazionale italiana che proprio su quella gara aveva concentrato i suoi sforzi durante la preparazione forzatamente ridotta a causa di un ricovero cui si era sottoposta durante l’estate.

E nonostante una forma inseguita per settimane insieme alle persone che le sono state accanto e delle condizioni fisiche che aveva definito non delle migliori, Ilenia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ed ha spinto l’asticella del primato un po’ più in là.

La medaglia d’oro più cercata fa il paio con quella già conquistata ieri nella apnea dinamica senza attrezzi in vasca da 50 metri nella quale aveva stabilito il nuovo record mondiale in piscina lunga con la distanza di 55,57 metri. Prestazioni che confermano il valore indiscutibile dell’atleta frentana ormai di livello mondiale.

Ci hai sperato e alla fine il risultato che cercavi è arrivato. Cosa provi?

“Dopo la gara di ieri mi sentivo sollevata perché quella era la gara che temevo di più a livello di stanchezza, ma sapevo che anche oggi non sarebbe stata una passeggiata. La mia prestazione, però, è stata quella che avevo in mente e a prescindere dal risultato e dal titolo mondiale – dice Ilenia Colanero – oggi mi sono davvero divertita sott’acqua e nell’apnea se non ti diverti molli tutto, come accade in ogni sport. Non deve mai diventare una forzatura la prestazione perché altrimenti perdiamo il divertimento.”

Due giorni di gara, due medagli d’oro. A chi dedichi queste medaglie?

“Avere una medaglia della CMAS al collo penso sia il sogno di ogni atleta di apnea. Io le mie voglio dedicarle ad ogni singolo/a ragazzo/a presente oggi in questa competizione – sottolinea l’atleta dell’Apnea Team Abruzzo – A tutti loro che meritano di aver partecipato a questo mondiale più di qualsiasi altra cosa. Abbiamo scritto i libri dell’apnea e lo abbiamo fatto tutti insieme.”

Un pensiero su questo primo Campionato mondiale.

“Con questo primo mondiale abbiamo fatto la storia dell’apnea paralimpica – dice Ilenia – È stata un’emozione indescrivibile essere qui, per me e per tutti i ragazzi presenti. Credo che questa goccia farà nascere un oceano, ne sono convinta e voglio esprimere profonda gratitudine alla nostra federazione la Fipsas che ci ha creduto.”




LA MORTE DI GIULIA CECCHETTIN

Profeta “troppa indifferenza di fronte ad una situazione che degenera”

Pescara, 18 novembre 2023. “Oggi un’altra giovane donna strappata alla vita perché aveva deciso, liberamente, di porre fine ad una relazione sentimentale. Oggi l’ennesima notizia che non avremmo voluto sentire, Giulia Cecchettin trovata morta.

Il suo ex era ossessivo: lo diceva Giulia, lo dicono le amiche, lo dice persino il padre di lui. Eppure, Giulia esce con lui, da sola, per mangiare un panino insieme. Probabilmente una donna pensa sempre: non mi farà mai del male, ma ingenuamente e talvolta probabilmente spinta da una grande premura o da un inutile senso di colpa non riesce a captare i segnali.

Noi genitori dobbiamo educare i nostri figli al rispetto delle donne, ma dobbiamo anche insegnare alle nostre figlie la prudenza. Da mamma ho di nuovo il cuore spezzato. È una mattanza, neanche la mafia ha fatto così tanto scalpore in così poco tempo.

Ci si focalizza sul fatto che sia indispensabile la certezza della pena: tutti i Governi di destra e di sinistra hanno varato norme nuove e sempre più stringenti, ma poi la Magistratura non le applica; a testimonianza di questa visione riporto il caso della donna bengalese che ha denunciato il marito: il Giudice lo ha assolto dicendo che faceva parte della loro cultura.

A ragion del vero si dice che bisogna prevenire con la cultura soprattutto nelle scuole: ci sono dei progetti educativi finalizzati al contrasto della violenza di genere molto validi e che talvolta, pur con dei finanziamenti, non vengono presi nemmeno in considerazione  a favore di altri progetti discutibili e così il tempo passa e ci si adagia sul nulla quasi senza intervenire a gamba tesa su una situazione preoccupante e che merita di essere attenzionata da subito, anzi è già tardi, ma non è mai tardi per proteggere i nostri giovani da un futuro che non appare semplice.

Ormai le donne vittime di femminicidio ci lasciano indifferenti. Come tutte le altre brutte notizie, ci siamo abituati. No, io non mi abituerò mai, perché Giulia poteva essere mia figlia, mia nipote, mia sorella, mia amica.  Sono vicina al dolore di papà Gino e alla sorella di Giulia, Elena”.

Carola Profeta

Dipartimento Famiglia Fratelli d’Italia Provincia di Pescara




ELECTION DAY per il Consiglio delle ragazze e dei ragazzi

Lunedì 20 novembre in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’infanzia e Adolescenza

Chieti, 18 novembre 2023. Lunedì 20 novembre, Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, si terrà in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Chieti l’ELECTION DAY per il rinnovo del Consiglio Comunale Delle Ragazze E Dei Ragazzi.

“Dal mese di ottobre i ragazzi delle scuole sono stati impegnati in un compito di realtà di Educazione Civica per comprendere, vivendola, cosa significa Democrazia Rappresentativa, che hanno vissuto con grande interesse ed impegno – così il sindaco Diego Ferrara, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino, la Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza Matilde Giammarco, la Coordinatrice del CCR Carmela Caiani – Nel corso di Assemblee di classe e di plesso, da noi coadiuvate, hanno avuto la possibilità di esprimere le loro idee ed hanno stilato dei programmi di interventi volti alla crescita culturale e sociale della città.

Questi programmi sono stati sintetizzati con dei simboli che sono diventati il logo delle liste di candidati che intendono assumersi la responsabilità di rappresentare le esigenze ed aspettative dei ragazzi concittadini. Sono state rispettate tutte le fasi richieste da un’elezione democratica in piena regola: è stata anche nominata una Commissione Elettorale con il compito di redigere gli elenchi degli elettori ed i certificati elettorali e di verificare l’ammissibilità delle liste presentate. I candidati hanno avuto una settimana di tempo per la campagna elettorale. E’ stato allestito il seggio elettorale in ogni scuola e un’urna per garantire la segretezza del voto; sono stati nominati il Presidente del seggio, il segretario e gli scrutatori che hanno vidimato le schede elettorali e predisposto i documenti necessari per lo spoglio, in modo che tutto sia pronto per l’Election Day.

Gli elettori sono 2.331 e dovranno scegliere 35 rappresentanti, attribuiti in proporzione al numero degli iscritti in ciascuna scuola. A tutti, in questa speciale giornata, arrivi l’in bocca al lupo dell’Amministrazione




CICLO DI INCONTRI CON  I QUARTIERI

Si parte lunedì 20 novembre, ore 20:30, con il comitato del quartiere Giardino. L’appuntamento si terrà al Bar La Pausa Caffè in via Roma 405.

Martinsicuro, 18 novembre 2023. “Una serie di incontri fortemente voluti dall’amministrazione comunale – le parole del consigliere con delega ai comitati di quartiere, Marco Massetti – per andare ad ascoltare da vicino eventuali problematiche di ogni zona della città e per condividere idee e soluzioni. L’obiettivo è quello di rafforzare la sinergia con i quartieri coinvolgendo  sempre più i cittadini nell’amministrazione della città”.

“Gli incontri – aggiunge il Sindaco, Massimo Vagnoni – saranno occasione, non solo di confronto sulle diverse esigenze delle varie zone, ma anche momento di comunicazione delle diverse iniziative messe in campo in diversi settori per migliorare la nostra città. I comitati di quartiere di Martinsicuro devono continuare ad essere il perno della vita della cittadina, sia come interlocutori dell’amministrazione sia come motore delle iniziative sociali e culturali e su questo stiamo lavorando con la massima collaborazione”.

Nei prossimi giorni verranno resi noti tutti gli appuntamenti nei diversi quartieri.




#BLINDSIDE: LA CAMPAGNA ONLINE

L’Aci  Chieti e Pescara per la sicurezza stradale

Chieti, Pescara, 18 novembre 2023.  Nella Giornata mondiale 2023 in memoria delle vittime della strada del 19 novembre, l’Automobile Club d’Italia promuove sui social il valore della mobilità responsabile

Si chiama #blindside la campagna di sensibilizzazione per la mobilità responsabile che l’Automobile Club d’Italia lancerà da domani sui social, in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada: “la sicurezza è una linea sottile… non oltrepassarla” è il monito che accompagna immagini di auto, moto, bici e monopattini, attraversate dal confine – decisivo quanto sottile – tra la mobilità sicura e l’incidentalità stradale.

I contenuti sono elaborati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, per stimolare la coscienza degli utenti della strada e facilitare la velocità di propagazione attraverso i canali digitali.

L’hashtag #blindside è un forte richiamo al rispetto delle regole di circolazione e alla cautela verso gli altri utenti della strada. Il termine blind side (punto cieco) si riferisce a situazioni in cui si potrebbe erroneamente pensare di poter infrangere il Codice della Strada senza conseguenze.

Nella campagna #blindside, la connessione tra il punto cieco dei mezzi di trasporto e la mancanza di attenzione alla guida è cruciale. La disattenzione durante la guida può creare situazioni pericolose simili a zone cieche, in cui non si è consapevoli di ciò che accade intorno a noi. La campagna ACI sollecita la consapevolezza di queste “zone cieche” nella guida e nel nostro comportamento al volante.

Del resto nell’ultimo anno in Italia si sono contati oltre 3.000 morti, 220.000 feriti e 18 miliardi di euro di spesa sociale ed è stato chiaramente accertato che la distrazione è stata la causa più frequente degli incidenti stradali.

Nel 2022, sulle strade della provincia di Chieti, si sono registrati 691 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 14 morti e 1.005 feriti.

“Voglio riprendere le parole del Presidente dell’ACI Sticchi Damiani” – è il commento del Presidente dell’Automobile Club Chieti, Mario Aloè – “per riaffermare con forza che l’educazione deve essere il primo elemento strategico nella politica di contrasto degli incidenti stradali. Con #blindside l’ACI va a rafforzare il suo presidio social per la sicurezza: solo negli ultimi cinque anni, infatti, ha lanciato più di 40 campagne di sensibilizzazione su Instagram, Youtube, Facebook, Twitter e LinkedIn, raggiungendo mediamente oltre un milione di persone in ognuna di esse”.

“Nel nostro piccolo” – prosegue Aloè – “l’Automobile Club Chieti cerca di contrastare il fenomeno degli incidenti stradali erogando, già da parecchi anni, corsi di educazioni stradale di svariate tipologie in diversi Istituti Scolastici della provincia, partendo dai bambini delle scuole dell’Infanzia per arrivare fino ai ragazzi prossimi alla patente, ai quali propone il metodo ‘ACI-Ready2Go’, che viene ormai utilizzato in cinque autoscuole della provincia. È di fondamentale importanza riuscire ad educare fin da piccoli al rispetto delle regole tutti coloro che saranno i futuri automobilisti di domani!!”.

Nella Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada del 19 novembre, l’Automobile Club d’Italia promuove sui social il valore della mobilità responsabile

In occasione della Giornata Mondiale del ricordo delle vittime della strada, l’Automobile Club d’Italia lancia una nuova campagna di sensibilizzazione.

La campagna, denominata #blindside, si fonda su un messaggio che, nella sua semplicità e linearità, è di grande efficacia: “la sicurezza è una linea sottile… non oltrepassarla” è infatti il monito che accompagna immagini di auto, moto, bici e monopattini, attraversate dal confine – decisivo quanto sottile – tra la mobilità sicura e l’incidentalità stradale.

L’hashtag #blindside è un forte richiamo al rispetto delle regole di circolazione, alla cautela e, soprattutto, al rispetto degli altri utenti della strada.

Nella campagna, si pone l’accento sulla disattenzione durante la guida, che può creare situazioni pericolose simili a zone cieche, in cui non si è consapevoli di ciò che accade intorno a noi.

Dal nostro punto di vista, un fattore di grande valore strategico nella politica di contrasto degli incidenti stradali è l’educazione ed è per questo che l’Automobile Club d’Italia si batte affinché l’educazione stradale sia inserita come materia di studio nelle scuole.

Nell’ultimo anno in Italia vi sono stati oltre 3.000 morti, 220.000 feriti e 18 miliardi di euro di spesa sociale; nella nostra regione gli incidenti registrati nel 2022 sono stati 2.824; i decessi per fortuna sono nettamente diminuiti mentre è tornato a salire il numero dei feriti, che sono stati 3.975.

Nella Provincia di Pescara gli incidenti sono stati 804, i morti 9, mentre i feriti sono 1.054.

Con #blindside, ACI rafforza il suo presidio social per la sicurezza: solo negli ultimi cinque anni, infatti, sono state lanciate più di 40 campagne di sensibilizzazione su Instagram, Youtube, Facebook, Twitter e LinkedIn, raggiungendo mediamente oltre un milione di persone in ognuna di esse.




LA  RACCOLTA POETICA di E. Mazzarella

Ne discuteranno sotto la presidenza e il coordinamento di Enrica Lisciani Petrini, Adriano Ardovino, Simone Gambacorta, Vincenzo Lisciani Petrini, il prossimo 22 novembre alle 18,15  il Salotto culturale di Prospettiva persona presenta

Teramo, 18 novembre 2023. Cerimoniale (Poesia di “visioni”, questa di Eugenio Mazzarella. Visioni che si accendono a farsi parola, “sopra pensiero”, nella “cosa che pensa” – “che dubita, che concepisce, che afferma, che nega, che vuole, che non vuole, che immagina anche, e che sente”. Cartesio che si fa Abacuc, il profeta che aspetta che cosa gli dia da scrivere il Signore. In una lunghissima calma, poesia che guarda il sorgere e il perire delle cose, il loro andare per il mondo che va via, a cominciare dagli occhi di chi guarda; che trascrive il dettato del “Golgota delle cose” che la coscienza ha voluto vedere scalando le mura del giardino della natura, per vedere fuori. E trovando fuori – dalla fisica, dalla natura – solo la fisica che muore, cioè noi, l’unica metafisica conosciuta. E tuttavia un’illusione – “che l’anima potesse essere casa/ presidio di qualcosa” – in cui tenere campo con dignità in un “cerimoniale” di presenza, “perché nella vita/ il posto è/ dove trovi posto”. Cerimoniale che chiude Opera sesta, silloge che considera   “il grande Sistema del Silenzio” davanti alla Sapienza – il Poemetto di chiusura – che perdona.)

Eugenio Mazzarella (Eugenio Mazzarella è professore emerito di Filosofia Teoretica all’Università Federico II di Napoli, dove è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

È stato parlamentare nella XVI Legislatura. Tra i maggiori interpreti di Heidegger e Nietzsche, cui ha dedicato studi considerati classici, ha sviluppato una riflessione antropologica il cui focus filosofico è un programma di “tenuta” dell’umano conosciuto: Vie d’uscita. L’identità umana come programma stazionario metafisico (il Melangolo 2004); L’uomo che deve rimanere. La smoralizzazione del mondo (Quodlibet 2017). Ha trattato il nesso poesia-ontologia in Perché i poeti. La parola necessaria (Neri Pozza 2020).

Ha pubblicato quattro raccolte di poesia: Il singolare tenace (I Quaderni del Battello Ebbro 1993), Un mondo ordinato (Palomar 1999), Opera media (il Melangolo 2004) e Anima Madre (Artstudio Paparo 2015).




REGINA THE REAL QUEEN EXPERIENCE

Apertura in musica per la stagione di prosa, cinema e musica del teatro Talia  

Tagliacozzo, 18 novembre 2023 – A far accendere luci e ritmo sul palco del Teatro Talia di Tagliacozzo domenica 26 novembre alle ore 18.00 sarà lo spettacolo musicale Regina the real Queen Experience, cui spetta il compito di inaugurare la Stagione di prosa, musica e cinema 2023/24 promossa da Meta Aps.

Per la seconda annualità Meta Aps propone una stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali che andranno ad alternarsi per donare al pubblico un’esperienza a tutto tondo all’interno dell’incantevole cornice del Teatro Talia.

La band protagonista dell’apertura di stagione, i Regina the real Queen Experience, nasce nel 1999, da musicisti italiani, grandi amanti e conoscitori dei Queen; negli anni hanno avuto modo di farsi apprezzare in tutta Italia, riscontrando un successo da parte del pubblico tale da convincerli a mettere in moto un progetto ben più definito e accurato. Il loro spettacolo si attesta come uno dei migliori in assoluto, sia per la fedeltà dei suoni nelle esecuzioni sia per la tecnica, riproponendo un ventaglio di brani che va dalla prima “epoca Queen”, passando dalla più famosa esibizione al Wembley Stadium del 1986, sino agli ultimi brani mai eseguiti dal vivo dalla leggendaria band. Non possono mancare i caratteristici vestiti di scena e il maestoso impatto sonoro, per garantire un’esperienza esaltante da regalare al pubblico.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro. È possibile, inoltre, sottoscrivere l’abbonamento alla stagione 2023/2024 fino al 26 novembre esclusivamente presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point.




PARITÀ DI GENERE. Un convegno sulla certificazione

Iniziativa del CPO delle avvocate e degli avvocati di Teramo

Teramo, 18 novembre 2023. Il Comitato Pari opportunità delle avvocate e degli avvocati di Teramo ha organizzato un convegno, dal titolo “Diversità e inclusione. Le regole per la certificazione sulla parità di genere”, che si svolgerà martedì 21 novembre, alle ore 15, nell’aula Falcone e Borsellino del tribunale di Teramo.

All’incontro interverranno il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Antonio Lessiani; la presidente del CPO delle avvocate e degli avvocati, Diana Giuliani; la presidente AGI (Avvocati Giuslavoristi Italiani) Abruzzo e Molise, Lola Aristone; la presidente nazionale AGI, Tatiana Biagioni; e l’avvocato e docente Ciro Cafiero, autore del volume edito da Giuffrè Francis Lefebvre da cui è tratto il titolo del convegno e che, tra le altre cose, si propone di esplorare l’evoluzione della normativa sull’inclusione lavorativa (dalla parità di genere e generazionale al collocamento mirato dei disabili) oltre che far luce sulla certificazione per la parità di genere introdotta dalla legge 162 del 2021.

“Il convegno è importante – dichiara Diana Giuliani, presidente del CPO delle avvocate e degli avvocati di Teramo – per sensibilizzare gli operatori del diritto e le aziende al tema della inclusione femminile nel mondo del lavoro. La certificazione di genere rappresenta per le aziende un valido strumento per assicurare maggiore qualità del lavoro femminile, e per il mondo forense è una opportunità di specializzazione attuale e concreta”.