CUORE DI LEGNO di Gian Luigi Piccioli

A dieci anni dalla scomparsa torna il suo romanzo sull’ambiente

Roma, 26 settembre 2023. Un cedro di ventidue secoli sta per essere tagliato. Siamo a Roma, a Villa Celimontana, e quello «che comincia è l’ultimo giorno di un albero condannato a morte. Dopo averlo molestato per duemila e duecento anni, lo abbatteranno domani, ma non è il caso di farci sopra un romanzo» ed invece come dimostra “Cuore di legno” (Galaad Ed.) di Gian Luigi Piccioli, ne è valsa davvero la pena.

Scomparso nel 2013, Piccioli ha sempre interrogato il suo tempo. Dopo aver osservato i media, l’industria e l’Africa, non poteva esimersi dall’offrire una riflessione sull’ambiente.

Il romanzo verrà presentato dal suo curatore, il giornalista teramano Simone Gambacorta venerdì 29 settembre alle ore 19.00 presso la Biblioteca “Emilia Di Nicola”, in via A. Moro 15 a Pescara. Interverranno il Prof. Giuseppe Filareto ed il Consigliere Cristian Orta per il Comune di Pescara. Dialogheranno con Gambacorta lo scrittore abruzzese Peppe Millanta fondatore della Scuola Macondo di Pescara e la giornalista pescarese Alessandra Renzetti. 

«Gian Luigi Piccioli pensava che uno scrittore dovesse possedere un modo diverso e personale di raccontare. Solo questo, secondo lui, poteva legittimare un percorso autoriale, altrimenti si era nel pleonastico. In quest’ottica si possono perciò comprendere il suo continuo sperimentare e la sua continua ricerca del nuovo. Ma quel lavoro formale, che negli anni ha conosciuto accenti e gradazioni diverse, perché l’atteggiamento intellettuale di Piccioli non era mai coincidente con uno stato di sazietà, diventava anche il modo per affrontare temi e problemi del suo tempo, come i media e il lavoro» spiega Gambacorta.

«In questo quadro – prosegue – si immette Cuore di legno, romanzo del 1990 che parla di ambiente attraverso le peripezie di un albero. Nel 2012 ho firmato con Piccioli un libro-intervista, Tempi simultanei, che ora sta per uscire in una nuova edizione, mentre nel 2018 ho recuperato il suo romanzo sulla televisione, Tempo grande, uscito nel 1984. Adesso, a dieci anni dalla sua scomparsa, perché purtroppo è morto nel 2013, torna Cuore di legno».

«Quando ho conosciuto Gian Luigi, anni fa, della sua opera, stranamente, si parlava pochissimo. Spero che questi libri contribuiscano alla riscoperta di un autore di grande interesse» conclude il giornalista Simone Gambacorta.

Tra i romanzi di Gian Luigi Piccioli (Firenze, 1932 – Roma, 2013): Inorgaggio (Mondadori, 1966), Arnolfini (Feltrinelli, 1970), Epistolario collettivo (Bompiani, 1973) e Sveva (Rusconi, 1979, finalista al Premio Strega).

Per Galaad Edizioni sono usciti Tempi simultanei. Libri e viaggi di uno scrittore (intervista con Simone Gambacorta) e Africa vivi! Taccuini di un reporter (entrambi nel 2012); nel 2018, a cura di Simone Gambacorta, Galaad ha inoltre pubblicato la nuova edizione del romanzo Tempo grande (Rusconi, 1984). Cuore di legno è invece uscito nel 1990 per Rizzoli. Di famiglia abruzzese, Piccioli era profondamente legato a Navelli dove passava lunghi periodi e trascorreva le vacanze a Francavilla al Mare.




L’ACQUA E LA ROCCIA

Risorse fondamentali e radici culturali d’Abruzzo

Avezzano, 26 settembre 2023. Il programma annuale 2023 del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Pescara, diretto dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Stefania Petracca, nell’ambito del programma nazionale #IOSONOAMBIENTE, ha previsto la realizzazione di un progetto denominato “L’acqua e la roccia come risorse fondamentali e radici culturali d’Abruzzo”.

Quattro classi di 71 studenti e 8 docenti dei Licei Scientifico Leonardo da Vinci e Classico D’Annunzio di Pescara hanno effettuato una visita guidata al parco dell’Incile e Galleria Torlonia il 21 settembre 2023.

Le visite sono state proposte dalla DMC Marsica che ha sottoscritto con il Consorzio di Bonifica Ovest e il GAL Marsica un accordo di partenariato pubblico privato finalizzato all’organizzazione dell’accoglienza e alla valorizzazione dell’Incile e della Galleria Torlonia a fini culturali e turistici con l’obiettivo di accrescere la conoscenza del sito da cui parte l’Identità del territorio Marso.

La visita al parco dell’Incile e alla Galleria Torlonia è stata curata dal Direttore del Consorzio di Bonifica Dott. Abramo Bonaldi, dal Presidente della DMC Dott. Stefano Fabrizi e dall’ex Presidente del Consorzio di Bonifica Maestro Francesco Sciarretta.




OCCHIO ALLE TRUFFE

Venerdì 29 tavola rotonda a San Vincenzo Valle Roveto

San Vincenzo Valle Roveto, 26 settembre 2023. Si terrà a San Vincenzo Valle Roveto la tavola rotonda “Occhio alle truffe” promossa da Ada Abruzzo e destinata alle persone anziane che ogni giorno sono vittime dei malintenzionati.  L’associazione che tutela i diritti degli anziani, nell’ambito del progetto Inclusione attiva per la qualità della vita finanziato con i fondi anno 2021 a valere sull’avviso pubblico della Regione Abruzzo: “Per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato associazioni di promozione sociale e fondazioni del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale – di cui all’art 5 del Codice del terzo settore”, ha deciso di promuovere una campagna rivolta alle persone anziane.

In qualità di capofila, e in collaborazione con Ada L’Aquila est, Croce Rossa di Carsoli e Avis comunale San Vincenzo Valle Roveto e Roccavivi, è stata organizzata una tavola rotonda durante la quale sarà presentato il materiale informativo ideato da Ada e sarà fatto il punto su quanto fatto e quanto si può fare per dire basta alle truffe a danno degli anziani.

L’incontro si terrà venerdì 29 settembre nella sala consiliare del Comune di San Vincenzo Valle Roveto e vedrà la partecipazione di Carlo Rossi, sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Eleonora Pensa, presidente Ada Abruzzo, Maresciallo Salvatore Pletto, comandante stazione carabinieri Balsorano, Luciana Di Battista, presidente Avis San Vincenzo – Roccavivi e referente del progetto, Germana Temporin, segretaria regionale Uilp pensionati Abruzzo, e Augusto Di Bastiano, responsabile Centro giuridico del cittadino.




LA MANIFESTAZIONE  AMICO ROM COMPIE TRENT’ANNI

Dal 2 al 5 ottobre eventi tra Roma, Pescara e Lanciano

Lanciano, 26 settembre 2023. Compie trent’anni la manifestazione “Amico Rom” e si presenta all’appuntamento con una edizione ricca di eventi, che pongono Lanciano (Ch) come capitale dell’intercultura a livello transnazionale. Per l’occasione, infatti, personaggi e artisti di caratura mondiale raggiungeranno la città frentana non solo da tutta Europa ma anche dall’Argentina e dalla Russia. Organizzano l’associazione Them Romanò e UCRI – Unione delle Comunità Romanès in Italia.

Il 2 ottobre nel prestigioso Istituto Cervantes, in Piazza Navona a Roma, sarà presentato il progetto europeo ROMHERITAGE, percorso culturale Rom riconosciuto dall’Europa. Sono partner dell’evento l’ERIAC (European Roma Istitute for Art and Culture), organismo culturale finanziato dal Consiglio d’Europa; l’associazione spagnola Presencia Gitana; l’associazione slovena EPEKA e l’associazione italiana Them Romano-International Romani Union con sede a Lanciano (Chieti). Interverranno importanti rappresentanti istituzionali, fra i quali Mattia Peradotto, direttore dell’UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, con sede a Palazzo Chigi – Presidenza del Consiglio dei ministri. L’Unar è il focal point nazionale dell’Unione Europea per la Strategia nazionale dell’inclusione dei Rom e Sinti. E poi musica, con l’Alexian Group, gruppo artistico di successo e di fama internazionale.

 
Lo stesso evento con gli stessi protagonisti sarà riproposto a Lanciano il 4 ottobre, dalle 16, alla Casa di Conversazione, Sala Lanci, davanti ad ospiti e autorità internazionali e alle più alte cariche dell’International Romani Union (organismo che rappresenta i Rom all’ONU) a cui l’amministrazione comunale darà il benvenuto in sala consiliare alle 15. La presentazione del progetto europeo ROMHERITAGE sarà in diretta streaming. “La scelta di Lanciano come sede di presentazione di ROMHERITAGE – spiega il musicista Santino Spinelli, presidente dell’associazione Them Romanò – è data dal fatto che la città sarà una tappa importante dell’itinerario culturale europeo grazie al monumento al Samudaripen, ubicato al Parco delle Memorie e inaugurato il 5 ottobre 2018, e alle 30 edizioni del Concorso artistico Internazionale Amico Rom, un concorso originale che è il più importante e il più longevo al mondo nel settore”.

Il 4 ottobre mattina a Pescara ci sarà un training con gli studenti dell’Istituto Alberghiero De Cecco sul Samudaripen (genocidio nazifascista dei Rom e Sinti) e il contributo alla Resistenza in Europa da parte dei Rom e Sinti. L’incontro è nell’ambito del progetto europeo REGARD.

Il 5 ottobre è la giornata clou con due appuntamenti. Il primo al mattino, alle 10.30 al Parco delle Memorie a Lanciano con la solenne cerimonia della deposizione della corona d’alloro al Monumento al Samudaripen e l’inaugurazione di un nuovo Memoriale Europeo in seno al progetto REGARD (REmembering Genocide Against Roma Discrimination) e la piantumazione di un albero, un leccio, a cura dell’associazione 1000 Alberi di Lanciano, dedicato a Gennaro Spinelli, deportato con la sua famiglia dai fascisti nella sua infanzia.  La sera al Teatro Fenaroli a partire dalle 21 inizierà la cerimonia di premiazione della trentesima edizione del Concorso artistico Internazionale Amico Rom. Tanti i premiati e tante le autorità e le personalità regionali, nazionali e internazionali del mondo dell’arte, della cultura, della politica e dello spettacolo presenti. Allieteranno la manifestazione un gruppo di flamenco e rumba di Barcellona, il noto artista spagnolo Paco Suarez, Evedise Spinelli virtuosa arpista e il coro folkloristico di Picciano che eseguirà l’inno abruzzese Vola Vola per omaggiare i numerosi ospiti giunti dall’estero. La partecipazione è libera e gratuita. Gli appuntamenti del 4 e 5 ottobre saranno trasmessi in diretta streaming da Abruzzolive.tv

I VINCITORI E I PREMIATI

DEL 30° CONCORSO ARTISTICO INTERNAZIONALE “AMICO ROM” 2023

Winners and Runners up of 30th International

“Rom Friend” Arts Competition Award 2023.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE IL 5 OTTOBRE 2023, ORE 21.00 AL

TEATRO F. FENAROLI DI LANCIANO (CHIETI)/

Ceremony of the prize distribution on 5th October, h. 21.00, at Fenaroli Theatre in Lanciano (Chieti)

VINCITRICE ASSOLUTA/

Overall winner:

DELIA GRIGORE (Romania)

PREMIO ECCELLENZA ROMANI 2023/

Romany Excellence Award 2023:

Diego Fernández Jiménez  (Spagna)

Voria Stefanovsky (Argentina)

Karolina Kwiatkowska (Polonia)

PREMIO ALLA CARRIERA 2023/Lifetime Achievement Award 2023:

Jorge Emilio Nedich (Argentina)

PREMIO PHRALIPÉ 2023/ Phralipé Award 2023:

Manuel Martín Ramírez (Spagna)

Fabián Daniel  Sánchez García (Spagna)

Rosa De Fabritiis (Pescara)

Mariusz Shimansky (Pescara)

Marco Vignali (Chieti)

Daniela Lucatti (Pisa)

Paola Severini (Roma)

PREMIO CITTÀ DI LANCIANO 2023/

City of Lanciano Award 2023:

Franco Pasqualone (Chieti)

Stanisław Stankiewicz (Polonia)

Jovan Damianović (Serbia)

PREMIO CITTÀ DI LATERZA 2023/

City of Laterza Award 2023:

Veljko Kajtazi (Croazia)

Jožek Horvat Muc (Slovenia)

Romeo Tiberiade (Romania)

PREMIO INCLUSIONE SCUOLA 2023/

School Inclusion Award 2023:

 I.C. DELEDDA-BOSCO

Istituto Comprensivo Deledda-S.G.Bosco Ginosa. (TA).  Team Inclusione

PREMIO MUSICA 2023/

Music Award 2023:

Samuel Garcia Lopez (Barcellona-Spagna)

CAT. A: POESIA IN LINGUA ROMANÌ / Poetry in romany:

1° Zlatomir Jovanovic (Serbia)

2° Domenico Barbetta (Avellino)

3° Jovanovic Rajko -Ranko (Serbia)

CAT. B   POESIE IN LINGUA ITALIANA, INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLA/ Poetry in Italian, English, French, Spanish:

1° Jeaninne Dubois (Francia)

2° Claudio Caldarelli (Fiano Romano -Roma)

3° Hanks Ellen (Austria)

CAT. C: RACCONTO BREVE INEDITO/ Unpublished Short Story:

1° MARIANGELA ZECCA (Lecce)

2° Deva Paamonte (Brasile)

3° Szabo Janos (Ungheria)

Cat D: TEATRO/ Theatre:

1° Santos Emiliano (Portogallo)

2° Kerstin Fisher (Germania)

3° Zsofia Oikonomon (Grecia)

CAT. E:  RACCONTO O ROMANZO INEDITO/ Unpublished Novel or Short Story:

1° Jakov Knezevne (Croazia) ex aequo Paola Cecchini (Pesaro)

2° Adriana Pedicini (Benevento)

3° Korhonen Alva (Finlandia)

CAT. F: MONOGRAFIA INEDITA/ Unpublished Essay:

1° Chiara Margiotti (Frosinone)

2° Meyer Adalia (Germania)

3° Niemi Noel (Finlandia)

CAT. G: DISEGNO / Painting:

1° Kleric Noa (Croazia)

2° Kyungeun Joan (United Kingdom)

3° Glaser Cloe (Belgio)

CAT. H: FOTOGRAFIA/ Photography:

1° Farkas Eniko (Ungheria),

2° Beaudri Alain (Francia),

3° Dovalil Ernst (Rep. Ceca)

CAT. I:  PITTURA E SCULTURA / Painting and Sculpture:

1° Manuel Gomez Romero (Spagna)

2° Iolanda Morante (Cervinara – AV) ex aequo Nino Camardo (Pisticci  -Matera)

3° Stefy Ponzy (Pescara) ex aequo Roberta Papponetti (Francavilla al Mare) ex aequo Angela Di Teodoro (Pescara)

CAT. L: RACCOLTA DI POESIE / Book of poetry:

1° Maja Jovanovic (Serbia)

2° Ornella Fiorentini (Ravenna)

3° Jannik Virtanen (Finlandia)

CAT. M:  RACCONTO EDITO / Published Short Story

1° Graziella Bergantino (Benevento) 

2° Minea Talarico (Pisa)

3° Jasin Konstantin (Norvegia)

CAT. O: MONOGRAFIA EDITA / Published Essay:

1° Agron Osmani (Francia/Croazia)

2° Ivan Georgev (Bulgaria)

3° Elias Andersson (Svezia)

DIPLOMI D’ONORE/ Diplomas of Honour:

Alexandru Zamfir (Romania), Alessandra D’ortona (Chieti), Patrizia Valerio (Sulmona), Rosetta Clissa (Pescara), Angela Maria Tiberi (Pontinia-LT), Elizaveta Ershow (Roma), Britta Muller (Germania), Ester Trias (Equador), Georgiu Demetra (Grecia), Castagné Jean Pierre (Francia), Burika Sergei (Russia), McCafferty Howard (United Kingdom), Gyorgy Csaba (Ungheria), Henzmann Katharina (Bulgaria), Sunthavy Yeim (Belgio), Toth Maria (Ungheria), Young Albert (Irlanda), Cairns Thomas (Finlandia), Hijos Diaz Almudena (Spagna), Quito Alcala Gustavo (Argentina), Carpintero Aedo Gabriel (Brasile), Anna Caruso (Salerno), Tunde Meszarosne (Bulgaria),  Gruber Andre (Austria), Drakce Mesara (Macedonia), Berg Henrik (Svezia), Nieminen Uoti (Finlandia), Lizorkina Nikita (Lettonia).

Lanciano 25 set. ’23




IL MUSEO DELLA LETTERA D’AMORE SEMPRE PIÙ RICCO

Chieti, 26 settembre 2023. Si sono concluse le Giornate Europee del Patrimonio, 23 -24 settembre, che hanno interessato anche il Museo della Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina, organizzate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, a cura della funzionaria demoetnoantropologa Mariantonia Crudo, in collaborazione con la Direzione del Museo e con il Patrocinio del Comune di Torrevecchia Teatina, che hanno visto la partecipazione di un elevato numero di visitatori.

Le aperture straordinarie del Museo della Lettera d’Amore di Torrevecchia Teatina hanno offerto letture non stop di lettere e pagine d’amore: da Salinas a Montale, da Pavese a Foscolo, a Shakespeare, la proiezione di video di Rita Dahl, scrittrice finlandese, autrice di Aasi kulkee tie vie hitaasti (A passo d’asino, lento cammino), Davia Piccirilli, dalla reggia di Versailles, che ha letto una lettera d’amore di Napoleone, Sandro Naglia, da un College del New Jersey, una lettera scritta da Johnny Cash a June Carter per il suo compleanno, Donato Renzetti, direttore d’orchestra, Paolo Pitteri una sua opera dedicata all’orso Juan Carrito e ai cuccioli dell’orso Amarena, Nicole Vian in LIS, gli scrittori di fama internazionale Maurizio De Giovanni e Patrick Williamson, il musicista Santino Spinelli, una lettera d’amore di Roger Bonet Segales letta da Alba Rodriguez Valbuena, due di Sibilla Aleramo e Dino Campana interpretate presso la galleria Artemisia di Bodrum (Turchia)  dall’artista Lea Contestabile.

Durante l’evento si è svolta anche la cerimonia di consegna di nuove donazioni, da parte di Annamaria Iovannitti e di Enrico Maria Guerra, rispettivamente di una lettera risalente alla Seconda guerra mondiale e di un epistolario amoroso di notevole valore letterario. Tanti i giovani che hanno partecipato alle letture: Sofia, Riccardo, Ludovica C., Ludovica D.R., Lorenzo, davanti a un numerosissimo pubblico attento e plaudente, proveniente da tutte le parti d’Italia, dalla Lombardia alla Calabria. È in arrivo un altro ricco epistolario composto da 400 lettere che sarà donato da una famiglia di origine siciliana.




LATINO, SCUOLA E SOCIETÀ

Mario De Nonno, Presidente della Consulta di studi latini, interviene all’assemblea della delegazione di Pescara dell’associazione italiana di Cultura Classica

Pescara, 26 settembre 2023. Oggi martedì 26 settembre 2023, ore 18, nella sala conferenze del Mediamuseum, in piazza Alessandrini 34 a Pescara, si svolgerà l’Assemblea dei soci della delegazione di Pescara dell’Associazione Italiana di Cultura Classica, associazione di docenti dell’Università e della Scuola, di studenti e di semplici cittadini che credono fermamente nella perennità dei valori della Cultura Classica, fondamento della moderna Cultura Europea, e si adoperano, per la loro salvaguardia e la loro diffusione. Fondata nel 1897 a Firenze, l’Associazione è una delle centinaia di Società diffuse in ottanta Paesi del mondo, che perseguono le stesse finalità e sono raggruppate nella Fédération Internationale d’Etudes Classiques, organismo internazionale che è sotto l’egida dell’UNESCO.

I lavori dell’Assemblea saranno introdotti da una prolusione del professor Mario De Nonno, Presidente nazionale della Consulta Universitaria di Studi Latini (CUSL) che presenterà il volume Latino, scuola e società edito dalla CUSL  a cura di Francesco Berardi, Maria Luisa Delvigo e Mario De Nonno.

Il volume che affronta la relazione tra latino, società e scuola da prospettive differenti,  permette di cogliere come i testi latini mostrino tutta la vitalità di un insegnamento che, se ben contestualizzato in relazione ai mutamenti sociali e culturali e ai nuovi mezzi di comunicazione, può arricchire non poco il progresso civile e morale della società. Il latino non è solo il passato di una civiltà in cui affonda le sue radici la cultura europea, ma anche il futuro di un mondo i cui cittadini siano molto più consapevoli di sé, più liberi e inclusivi.

Con il prof. De Nonno si confronteranno Francesco Berardi, professore associato in Lingua e Letteratura Latina, e Carmine Catenacci, professore ordinario di Lingua e Letteratura Greca e Prorettore vicario dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara

A seguire si svolgerà l’Assemblea dei soci della delegazione che provvederà al rinnovo dei suoi organi statutari, alla definizione del programma delle attività e all’intitolazione della delegazione stessa al professor Claudio Palma, già Preside del Liceo Ginnasio “Gabriele d’Annunzio di Pescara” che è stato il fondatore dell’AICC a Pescara e il suo presidente.

L’incontro, che sarà moderato da Marco Presutti, è patrocinato dell’Istituto nazionale di Studi crociani, della Fondazione Edoardo Tiboni e dal Liceo Classico “Gabriele d’Annunzio” di Pescara.

Ingresso libero




LA REGINA DI MIELE

Conclusa la diciassettesima edizione

Tornareccio, 25 settembre 2023. Cala il sipario sulla diciassettesima edizione di Tornareccio Regina di Miele, l’evento dedicato al miele e alle eccellenze della terra d’Abruzzo che si è svolto nello scorso fine settimana nella capitale abruzzese del miele. Numerosi visitatori, nonostante l’incertezza del meteo, hanno raggiunto il paese, noto anche per i suoi bellissimi mosaici, per assaggiare le prelibatezze esposte lungo le suggestive vie del centro storico. Sabato mattina il sindaco e l’amministrazione comunale, insieme all’assessore al Turismo della Regione Abruzzo Daniele D’Amario e alla consigliera regionale Sabrina Bocchino, con la partecipazione della pattuglia a cavallo del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (Aq), hanno tagliato il nastro della manifestazione. Oltre alla ricchissima parte espositiva, composta quest’anno da oltre trenta stand, sono stati tanti i momenti di intrattenimento che hanno arricchito la prima giornata di Regina di Miele. Tra questi: i mini tour gratuiti a cura dell’associazione Amici del Mosaico Artistico per poter ammirare il museo a cielo aperto di Tornareccio; la presentazione del gin al sapore di miele d’arancia, a cura dell’apicoltura Luca Finocchio in collaborazione con Sagarese cocktail & dreams; il coinvolgente spettacolo di Maxi Manzo, artista italo argentino di origini tornarecciane e coordinatore per l’Abruzzo nominato dal Ministero degli Esteri nell’ambito del progetto sul Turismo delle radici, che ha accompagnato il pubblico in un emozionante viaggio tra radici e tradizioni, raccontando la storia di sua nonna Dora e di tanti emigranti che hanno lasciato l’Italia alla ricerca di fortuna.

“L’edizione 2023 dell’evento che più caratterizza il nostro territorio si è conclusa – commenta il sindaco Nicola Iannone –  come amministrazione comunale non possiamo che essere estremamente soddisfatti della riuscita dell’iniziativa che ribadisce la sua importanza a livello regionale e anche oltre. Ringraziamo l’Osservatorio nazionale del miele che, con la sua presenza, accresce il prestigio di Regina di Miele.   Un plauso va quest’anno a tutti i ragazzi che hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione, una squadra perfetta che ha mostrato impegno, competenza e amore per il proprio paese”.

Nella giornata di domenica, come di consueto, c’è stato un momento di confronto e dibattito con il convegno “Il mondo delle api e dell’apicoltura. Api, ambiente e territorio”, che ha visto la partecipazione di: Giancarlo Naldi, direttore dell’Osservatorio Nazionale del Miele; Luigi Iacovanelli, presidente dell’associazione Apicoltori Professionisti d’Abruzzo; Rebecca Virtù di Legambiente; l’onorevole Alberto Bagnai; Nicola Campitelli, assessore regionale; Fabrizio Montepara, consigliere regionale; Giuseppe Cefalo, presidente Unaapi; Antonio Giampaolo del Crea-Pb e il sindaco Nicola Iannone. Il problema della riduzione della produzione di miele, la necessità di praticare costi sostenibili per le aziende, la promozione dei prodotti di qualità e della cultura del miele sono stati gli argomenti trattati dal dibattito che si è concluso con la premiazione dei grandi mieli d’Abruzzo nell’ambito del concorso nazionale “Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia”. Sono cinque i grandi mieli abruzzesi che quest’anno si sono aggiudicati le 3 gocce d’oro: il miele di agrumi dell’ADI Apicoltura di Piero Iacovanelli (Tornareccio), il miele di coriandolo prodotto dall’apicoltura Delizie dell’Alveare di Carmine Finocchio (Tornareccio), il miele di marruca dell’apicoltura Maggiolino Angelo (Atessa), il miele millefiori dell’apicoltura Emilio Iacovanelli (Atessa), il miele di timo arbustivo dell’azienda Sangro Salerno di Cinzia Montinari (Atessa). Sono stati premiati con una o due goccie d’oro altri trenta mieli abruzzesi delle aziende: Tartufo degli eremi di Di Donato Ercole (Roccamorice), apicoltura Passione Ape (Tornareccio), azienda agricola Terre di Feronia di Rodrigo Zuppini (Teramo), azienda agricola Turri Marchi di Baci Eleonora (Ari), apicoltura Delizie dell’Alveare di Carmine Finocchio (Tornareccio), La collina sul mare di Di Ciocco Valeria (Vasto), azienda agri premiata bio apicoltura La Girlanda di Iacobacci Mario (Ortona dei Marsi), apicoltura Nicolai di Nicolai Lorenzo (Lettomanoppello), Sangro Salento di Cinzia Montinari (Atessa), Le api di papà di Alfideo Diego (Canosa Sannita), L’ape e l’arnia di Iacovanelli Giulio (Altino), Glam apicoltura di Falcone Giuseppe (Colledimacine), ADI Apicoltura di Piero Iacovanelli (Tornareccio), apicoltura Luca Finocchio (Tornareccio), azienda agricola Amoroso di Palmerio Remo (Caramanico Terme), apicoltura Colle Salera di Pace Cecilia (Pratola Peligna), apicoltura Spineto Rosalba (Campo di Giove), apicoltura Dolce Lavanda di Flamini Annamaria (Pescina).

Oltre alla musica itinerante del Coro Contrappunto di Tornareccio, agli spettacoli di hula hoop e ai mini tour alla scoperta dei mosaici, si è tenuto nella giornata di ieri il concerto “I solisti di Tornareccio Music Camp” con l’ensemble di flauti e al pianoforte Danilo De Lucia.

Tanti i visitatori che hanno espresso la propria preferenza per lo spazio espositivo più accogliente, bello e originale; i risultati del concorso saranno comunicati dagli organizzatori nelle prossime settimane.

“Siamo più che soddisfatti della riuscita dell’evento, nonostante l’incertezza del meteo che ha accompagnato i due giorni di Regina di Miele – commenta Asia Costantini, in rappresentanza del gruppo di ragazzi che quest’anno ha sostenuto l’amministrazione comunale nell’organizzazione dell’evento -. I miei ringraziamenti vanno al sindaco e agli amministratori per l’aiuto, il sostegno e per la fiducia riservata nei miei confronti e nei confronti di tutti i ragazzi dello staff, alla Protezione Civile, agli espositori e a tutti i visitatori che  ribadiscono l’importanza di questo evento”. “È la nostra prima esperienza nell’organizzazione di Regina di Miele e ringraziamo tutti quanti, nonostante la nostra giovane età, si sono affidati a noi –  aggiunge Asia -. Teniamo molto al nostro paese e a quello che questo evento rappresenta per l’intero territorio, per questo ci impegneremo affinché Tornareccio rimanga vivo e sia sempre più attraente per chi vorrà visitarlo”.




ATTIVITÀ CULTURALI DI ATENEO 2023

Manuel Vilas, Leo Sanfelice, Alessandro Gori alias Lo Sgargabonzi, Dario Ferrari ospiti

L’Aquila, 25 settembre 2023. Il cinema di Alfred Hitchcock; la narrazione sospesa tra ricordo, prosa e poesia di Manuel Vilas, uno dei più importanti scrittori spagnoli contemporanei; l’estro e l’imprevedibilità di Leo Sanfelice, accompagnato per l’occasione dalla comicità Alessandro Gori alias Lo Sgargabonzi; le generazioni a confronto con lo spettro del terrorismo anni Settanta raccontate da Dario Ferrari, autore di uno dei romanzi-rivelazione dell’anno, La ricreazione è finita.

È un programma che spazia al solito tra cinema, letteratura e musica quello delle Attività culturali di ateneo 2023 dell’Università dell’Aquila, al via il 26 settembre.

Aurore d’autunno è il titolo scelto per l’edizione 2023 per la rassegna curata dal professor Gianluigi Simonetti, professore di Letteratura italiana contemporanea al Dipartimento di Scienze umane (DSU) e referente di ateneo per le attività culturali. Nome che, spiega Simonetti, viene da una raccolta del poeta statunitense Wallace Stevens: «Le aurore d’au­tunno sono “le notti di primo autunno che a volte a Hartford hanno lo stesso riverbero dell’auro­ra boreale” descritte da Stevens nel novembre 1950 in una lettera all’amico Paul Vidal».

“Dopo l’anteprima primaverile Maggio Selvaggio, dove abbiamo avuto come ospiti Giancarlo De Cataldo che ci ha parlato di Georges Simenon, Lo Sgargabonzi che ha dialogato con Pippo Sowlo e i Diaframma” sottolinea Simonetti “tornano come ogni anno le Attività culturali di ateneo, che si articoleranno in due parti. La prima si svolgerà da settembre a novembre, e sarà dedicata a cinema, musica e letteratura, mentre la seconda, dedicata al teatro contemporaneo attraverso il festival Aria, curato dalla professoressa Doriana Legge, si terrà a novembre. L’edizione di quest’anno di Aria è caratterizzata da importanti novità e nuove collaborazioni, per cui abbiamo deciso di dedicarle una presentazione a parte più avanti”.

Per quanto riguarda il cartellone delle Attività culturali, si inizia martedì 26 settembre alle 18.15 al Palazzetto dei Nobili con la presentazione del libro di Roy Menarini Hitchcock: La donna che visse due volte (Carocci). A dialogare con l’autore ci saranno i professori UnivAQ Massimo Fusillo e Mirko Lino. Seguirà la proiezione dell’omonimo film del regista americano interpretato da James Stewart e Kim Novak.

Il 18 ottobre, nell’aula magna Vincenzo Rivera del centro congressi di ateneo Luigi Zordan, sarà ospite Manuel Vilas, uno degli autori spagnoli più amati nel mondo. Originario di Barbastro, Vilas, che si divide tra Madrid e Iowa City, collaborando regolarmente con varie testate, ha pubblicato raccolte di poesie e romanzi, tra cui España, indicato dalla rivista Quimera come uno dei dieci romanzi in lingua spagnola più importanti del primo decennio del secolo, e In tutto c’è stata bellezza (Guanda 2019), un successo mondiale tradotto in oltre venti lingue, con dodici edizioni in un anno solo in Italia. A colloquio con la studiosa e traduttrice Monica Bedana, Vilas presenterà all’Aquila il suo ultimo romanzo, Amor costante, in uscita proprio in questi giorni per Guanda. L’incontro è organizzato in collaborazione con l’Instituto Cervantes.

Il 20 ottobre spazio alla musica con il concerto di Leo Sanfelice, uno dei più straordinari interpreti della canzone italiana, soprattutto quella legata al jazz, agli anni Venti e Trenta del Novecento e al varietà. Scoperto da Renzo Arbore, con cui ha collaborato a lungo, Sanfelice è uno showman che si è formato nei piccoli circoli musicali sullo stile dei Café Chantant. Il suo talento è in grado di costruire uno spettacolo fatto di musica e comicità arguta. Insieme a lui, sul palco dell’Auditorium del Parco, salirà Alessandro Gori, alias Lo Sgargabonzi, scrittore, comico e autore televisivo.

La rassegna si chiuderà il 9 novembre con la presentazione del romanzo La ricreazione è finita (Sellerio), dello scrittore viareggino Dario Ferrari, uno dei casi letterari del 2023. Un libro che in realtà ne contiene due. In uno c’è la corrosiva messinscena del mondo universitario italiano odierno e nell’altro la lotta armata degli anni Settanta, vista dalla prospettiva della provincia e dalla generazione dei Millennials. A dialogare con l’autore, alla libreria Colacchi, sarà Lucia Faienza.

Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito.




L’ABRUZZO AQUILANO ALLE FINALI degli Studenteschi di CALCIO A 5

Soddisfazione per lo sport scolastico abruzzese rappresentato da Avezzano e Sulmona

Palermo, 25 settembre 2023. L’Abruzzo alle Finali Nazionali dei Campionati Studenteschi di CALCIO A 5 di stanza a Palermo, da oggi (25) al 29 settembre prossimi. Si tratta di un’altra bella affermazione per il mondo sportivo e scolastico abruzzese che, nell’ultimo decennio, ha particolarmente brillato nell’organizzazione e la partecipazione. L’Ufficio scolastico regionale, guidato da Massimiliano Nardocci e il Coordinamento di Educazione Fisica retto da Antonello Passacantando portano, infatti, in Trinacria tutta l’esperienza e l’impegno maturato nel tempo. A guadagnarsi l’accesso alle finali, stavolta, vanno due istituti della provincia dell’Aquila: uno di Sulmona l’altro di Avezzano.  La delegazione abruzzese sarà rappresentata, nella categoria allieve, dall’Istituto Ovidio di Sulmona mentre, nella categoria Allievi, dall’Istituto Vitruvio Pollione di Avezzano. Le studentesse dell’Istituto Ovidio di Sulmona saranno accompagnate dalle docenti Sonia Indiciani e Antonella Zarrillo. Gli studenti dell’Istituto Vitruvio Pollione dai docenti Lorenzo De Foglio e Marco Buzzelli. Eccoli nell’ordine: Studentesse IIS Ovidio Sulmona- Nicoletta Carlini – Federica Cavallaro – Ludovica D’Amaro – Benedetta D’Amico – Giulia Di Bacco – Martina Di Cioccio – Martina Di Sabatino – Joanne Di Silvio – Cornelia Fasciani Vacarenco – Giorgia Federici.

Studenti IIS Vitruvio Pollione Avezzano: Giuseppe Addari – Riccardo Ciaccia – Simone De Leonardis – Samir Guglietti – Nico Maceroni –Emanuel Neri – Nicolò Onnembo – Simone Ranieri – Francesco Rozzi – Davide Scatena. Capo delegazione è l’insegnante Lorenzo De Foglio.

Le categorie ALLIEVI e ALLIEVE contemplano gli anni di nascita 2006-2007-2008 (2009 nei casi di studenti in anticipo scolastico se frequentanti la classe 1^ della scuola secondaria di II grado nell’a.s. 2022/23). Sono ammesse a partecipare le rappresentative delle Istituzioni Scolastiche maschili e femminili di II grado vincitrici delle finali regionali dei Campionati Studenteschi nell’a.s. 2022/23. Tutte le gare vengono disputate su 2 campi di calcio a 11 in erba sintetica omologati dalla FIGC e suddivisi in 4 terreni di gioco per calcio a 5, situati nei comuni di Palermo e provincia. Le partite di finale 1° e 2° posto di entrambe le categorie si disputeranno nel Palazzetto PalaOreto di Palermo.  L’esperienza va, comunque, al di là del mero impegno sportivo, ed ha come obiettivo di promuovere la socializzazione, la partecipazione attiva e l’acquisizione di avvicinare studenti e studentesse allo sport come forma di aggregazione sociale e di favorire la conoscenza del calcio per educare al rispetto di sé, degli altri e delle regole. Per questo ci sarà spazio anche per vivere tre giorni le bellezze, l’arte e la cultura della Sicilia. Dopo la sistemazione in Hotel, infatti, i partecipanti avranno un ruolo da protagonisti alla cerimonia d’Apertura. In ognuna delle tre giornate, al termine delle gare, le varie delegazioni avranno in programma anche il tempo da dedicare per la visita culturale città di Palermo e al museo regionale a palazzo D’Aumale a Terrasini, particolarmente attesa, poi, la Festa delle regioni sulla Terrazza Hotel città del Mare.




ABBA DAY 2023. La seconda edizione della Festa del Pane

L’accento sui valori dei Fornai Esploratori e apre le porte a giornalisti e invitati. L’evento di mercato del pane che celebra in Abruzzo l’arte della panificazione

Turrivalignani, 25 settembre 2023. Per il secondo anno consecutivo torna l’Abba Day, l’evento attraverso il quale Mercato del Pane celebra in Abruzzo l’arte della panificazione. Fare il pane non è solo impastare, preparare le pagnotte, lasciar lievitare e cuocere. Fare il pane è un atto agricolo: il modo in cui si coltiva il grano cambia il paesaggio intorno a noi.

Lo sanno bene i 43 Fornai Esploratori che domenica 24 settembre sono tornati a fare squadra, questa volta non per accogliere e servire i clienti, ma per lavorare insieme sui valori aziendali e condividere esperienze di scambio e socialità. Per l’occasione i punti vendita e il forno hanno chiuso i battenti, mentre quest’ultimo si è trasformato nel luogo in cui confrontarsi, dare vita a nuove idee, generare valore.

Durante la mattina, infatti, si è svolto un lavoro a porte chiuse dove i Fornai Esploratori, coordinati dalla Dott.ssa Anna Di Girolamo, consulente, formatrice e Agile Coach certificata, si sono messi in gioco per definire e rafforzare i valori alla base del loro fare quotidiano. Al termine dell’attività di team working la scelta è ricaduta su orgoglio, trasparenza, fiducia, collaborazione, curiosità, disciplina come saper apprendere e uguaglianza: sono questi i 7 valori sui quali oggi si fonda la filosofia di Mercato del Pane e con i quali di identificano i Fornai Esploratori che in Abruzzo guidano la Bread Revolution.

 Nel pomeriggio, per la prima volta, l’evento ha visto la partecipazione di giornalisti e invitati che hanno avuto l’occasione di partecipare ad una vera e proprio “festa del pane”. Alla semina simbolica del grano duro sui terreni di Abbateggio ha fatto seguito la costruzione di un’opera collettiva, intitolata “Noi siamo natura”, in compagnia dell’artista Angelo Bellobono, conosciuto e apprezzato per la sua dedizione nell’indagare il rapporto tra antropologia, geologia, identità, confine e territorio.

A concludere l’evento un momento di convivialità a tavola, imbandita per l’occasione non solo con pane di filiera, il fiore all’occhiello di Mercato del Pane che produce pagnotte nate da un grano coltivato in modo sostenibile e trasparente, ma anche con tanti altri prodotti del territorio. Un modo per ricordare che la natura può essere abbracciata ogni giorno e in ogni occasione, a partire da ciò scegliamo di mettere nei nostri piatti.




CACCIA AL TESORO

Il primo di una serie di eventi riservati ai più piccoli

Lanciano, 25 settembre 2023. Scorreranno nei quattro quartieri del Centro Storico gli oltre 80 bambini di quarta elementare dei quattro istituti di Lanciano, guidati da un simpatico Pappagallo di fantasia (un imprevedibile Calopside) che sarà il personaggio-guida anche di un fumetto e di altre iniziative.

Il quattro è il numero magico al centro del Piano Pluriennale per la Cultura, annunciato già nel Dicembre 2022 dal Vicesindaco Ranieri, che la Città di Lanciano ha voluto avviare in collaborazione con la Fondazione Europea ENOTRIA. Un salto di qualità nella programmazione che, al di là di obiettivi immediati, vuole predisporre una griglia utile a tutti colori che amministreranno la Città fino al 2034.

La Caccia al Tesoro è il primo di una serie di eventi riservati ai più piccoli come agli adolescenti e agli universitari. Oltre alla popolazione adulta di Lanciano, che verrà via via intercettata dall’operazione.

“Senza una sensibilità diffusa all’idea di Lanciano Città della Cultura appare velleitario pensare che un Piano Tecnico-Scientifico possa essere condiviso” ha dichiarato il coordinatore Maurizio Quagliuolo.

Lo sviluppo del Piano, oltre al supporto di eventi a sostegno, verrà infatti discusso con cinque Comitati: Scientifico (con nomi di eccezione), Tecnico in loco, della Società Civile, Istituzionale ed Economico.

La caccia al Tesoro partirà alle 9.00 da Piazza del Plebiscito, dove si svolgerà anche la premiazione delle 13.00.

Fotografie L. L’Altrella




IL BENESSERE PSICOLOGICO

L’associazione InOltreAPS apre le sue porte

Pescara, 25 settembre 2023. Domenica 1° ottobre 2023, in occasione del mese del benessere psicologico, col Patrocinio dell’Ordine degli Psicologi della regione Abruzzo, l’associazione InOltre APS apre le sue porte!

Con una giornata ricca di eventi, sarà possibile conoscere la sede, i professionisti e gli obiettivi che si perseguono, primo fra tutti la sensibilizzazione all’importanza del benessere psicologico.

Gli interventi della giornata saranno 5:

–             In Ansia: non aver paura della tua paura

–             In Evoluzione: parti di sé in trasformazione

–             InDipendenza: come liberarsi dai legami tossici

–             InCostanti: le relazioni ai tempi delle dating app

–             InQuanti? Dalla monogamia al poliamore

L’evento, aperto a tutti, è gratuito e avrà luogo a Pescara presso il Centro MeTe, su Corso Vittorio Emanuele II, 269.




TESTI INEDITI SUL CULTO DI SANT’ANTONIO ABATE IN ABRUZZO

[Relazioni pubblicate alle pagine n. 256-265, in Appendice al volume di A. Di Nola, Gli Aspetti magico-religiosi di una cultura subalterna italiana, Torino, Boringhieri Edizioni, 1975.]

di Franco Cercone

“Diamo qui di seguito i testi delle relazioni trasmesse da F. Cercone che ha compiuto nel 1974 una ricerca campione in un ristretto territorio, prevalentemente della Valle Peligna. I risultati, che sono stati frequentemente utilizzati nel presente studio, sono di vivo interesse perché documentano l’estensione residua del culto” (A. Di Nola)

1-Ateleta (provincia dell’Aquila)

Pur essendo protettore del paese san Gioacchino, la festa di sant’Antonio si svolge con particolare solennità e con grande concorso di popolazione. Fra i diversi rioni si scatena una corsa frenetica per erigere la catasta di legna da accendere per la sera del 17 gennaio. La legna viene raccolta casa per casa da gruppi di giovani. Un comitato formatosi alcuni giorni prima della ricorrenza effettua una questua per il paese per acquistare un maialetto. Il 17 mattina il maialetto viene condotto davanti al sagrato della chiesa madre e viene benedetto. Subito dopo gli viene tagliato un orecchio e messo in libertà, senza campanello. Dove si ferma gli viene offerto da mangiare. Il pomeriggio si svolge la processione con banda e spari. Finita la processione, alcuni carri sfilano per il paese insieme a coppie mascherate. C’è anche la sfilata di maschere su cavalli pittorescamente addobbati. È stabilito un premio per la coppia più bella e per quella più brutta. Attorno al grande falò acceso in piazza, danzano, a suon di banda, numerose maschere.

Il porcellino, al quale è stato amputato l’orecchio, viene ucciso a ottobre e venduto tramite asta. Il ricavato servirà per l’acquisto di un altro porcellino a gennaio e per la costituzione di un fondo

destinato ai festeggiamenti del santo.

Non c’è l’usanza di cantare dietro le porte. Anche le frazioni di Ateleta festeggiano il 17 gennaio con l’accensione di grandi fuochi. (informatrice: signora Adelina Le Donne in D’Amico, di anni 51, casalinga)

2a- Cansano (provincia dell’Aquila)

Il porcellino è acquistato da devote nella prima settimana di novembre ed è alimentato a carico pubblico. Lo si macella tre, quattro giorni prima del 17 gennaio. Le carni sono vendute all’asta e il ricavato è destinato alle spese per officiare la messa solenne, per la banda, per la processione, per i mortaretti. Il maiale porta il campanello.

2b- Cansano (provincia dell’Aquila)

Incantesimo per gli animali:

“Sante Crisimare

médiche lu cape,

Sante Siste

médiche de Gesù Criste,

Sant’Antuone

médiche buone,

médiche quella vena

che tanta guerra mèna.”

Si pongono su un piatto, incrociate, due chiavi, un maschio e una femmina. Si ripete tre volte. L’animale accasciato si rialza subito. (informatrice: signora Angela Di Paolo, anni 74)

3- Pescasseroli (provincia dell’Aquila)

La sera del 17 ha luogo la processione. La statua del santo, al quale molto tempo fa era stata dedicata una chiesa, ora diruta, si trova nella chiesa di Santa Lucia. Sant’Antonio reca in una mano il bastone, mentre nell’altra un libro dal quale si sprigionano le fiamme. in Piazza Sant’Antonio avviene la benedizione degli animali. Subito dopo si accende un gran fuoco. ln un grande caldaio viene benedetta l’acqua. Dopo il rito ciascuno riporta a casa un po’ di acqua benedetta e alcuni carboni, anch’essi benedetti. Questi ultimi sono sparsi nella stalla e hanno il potere di proteggere gli animali che vi dimorano. ln caso di incendio, sia della casa sia della stalla, vi viene portata la statua del santo, nel caso in cui vi siano difficoltà per spegnere l’incendio.

Grande è la devozione per il santo, assai temuto. Alcuni anni prima della Seconda guerra mondiale, tre giovani di Pescasseroli si fecero avanti alla statua durante la processione del 17 gennaio. Uno di essi esclamò: “Fuma, sant’Antò! “, facendo l’atto di offrire un sigaro al santo. Ebbene tutti e tre hanno fatto una “brutta fine”.

ln particolare il giovane che offri il sigaro è diventato muto e pazzo.

Il 17 gennaio segna anche l’inizio di Carnevale. Gruppi di giovani e ragazze, ancora oggi, vanno a visitare parenti e amici, cantando dietro le porte la seguente canzone:

“Bona sera,

signora patrona [= padrona di casa],

sem venute a visità.

Chesta sera [= questa sera]

è sant’Antonie

che ce deve aiutà.

Sant’Antonie nel deserte

allevève i maialette [= il maialetto].

Lu demonie maledette

ce l’andava a disturbà.

Se ci-avete le pecurelle,

sant’Antonio è lu pasturelle.

Se ci-avete le galline,

sant’Antonie le benedice;

Se ci-avete cavalle e bighe,

sant’Antonio le benedice.

Se ci-avete la farine,

ce facemme glie tagliarine [= tagliolini].

Se ci-avete la recotte [= ricotta],

ce ne ime [= andiamo] porte porte [= subito subito].

Se ci-avete larde e presutte [= prosciutto],

sant’Antonio accette tutte.

Se ci-avete ‘ne fiasche de vine,

ce ne ime [=andiamo] a la cantina.

Se ci-avete na coppia de pane,

ce facemmo na settimane.”

Finito il canto, il padrone di casa apre l’uscio e offre i regali. Non esiste a Pescasseroli la tradizione del maialetto allevato. Se nevica prima del 17 gennaio si dice: “Sant’Antonie s’ha misse la barba” [=si è messa la barba]. (informatore: signor Paolo Papa, contadino, di anni 76)

4- Pescocostanzo (provincia dell’Aquila)

In questo centro, che conserva intatta una piazza a struttura cinquecentesca, è una chiesa dedicata al santo. In essa si ammira un bel quadro di sant’Antonio, risalente al Quattrocento. Attorno al quadro sono piccoli affreschi, forse coevi, che illustrano le tentazioni del demonio nel deserto. Tra Cansano e Pescocostanzo è inoltre il “bosco di Sant’Antonio”, con piante secolari.

Da qualche anno la festa non si svolge più con molta solennità. La mattina del 17 gennaio un comitato va in giro per il paese con i trattori muniti di campanelli per la questua della legna. ll trattore ha sostituito una slitta caratteristica, chiamata traja, molto adatta, prima della meccanizzazione, al trasporto della legna e del latte sulla neve (Pescocostanzo è a quasi 1300 m. sul livello del mare).

Finita la questua della legna, il comitato effettua una cernita: la “legna buona”, cioè i tronchi lunghi, di solito di faggio, suscettibili di essere lavorati per ricavarne utensili, viene accatastata in piazza e venduta con un’asta pubblica. La “legna cattiva” viene invece destinata al falò che si accende la sera. Il ricavato dell’asta è destinato alla manutenzione della chiesa di Sant’Antonio.

Anni addietro un comitato acquistava il maialetto che circolava, con un campanello appeso al collo, attraverso le strade e riceveva da mangiare. Il 17 gennaio veniva venduto in una pubblica lotteria: in un recipiente venivano introdotti cinquecento cartoncini numerati da 1 a 500, e tre cartoncini distinti con il numero 17. Vinceva il maialetto il possessore del biglietto uscito dopo l’estrazione di uno dei tre 17.

Perdura, invece, l’usanza di rappresentare scenicamente le tentazioni del santo, fra angeli e diavolo tentatore. Gruppi di giovani (alcuni dei quali sono vestiti da angeli, uno da diavolo e un altro con cappa, barba lunga bianca e bastone impersona il santo) vanno cantando dietro le porte.

Presso l’uscio il coro canta:

“Sant’Antò, sant’Antò”.

Si apre la porta ed entrano tutti eccetto il diavolo che resta fuori.

Riprende il canto:

Sant’Antonio:

Nel deserto sono stato,

dal demonio fui tentato.

Per le strade e per le vie

vado pregando sempre Dio

Diavolo (spalancando la porta):

Si spalancano ormai le porte.

D’un vecchietto vado incontro.

Se sarà per questi dintorni

da me sarà tentato.

Sant’Antonio (facendo scongiuri):

Va via, poltrone,

al tuo destino!

Lascia il divino.

Non è per te.

(Il demonio scompare)

Angeli (con spade di legno in mano):

Non temere, Antonio bello.

Se il Demonio si ribella.

noi la spada impugneremo

e il demonio scacceremo.

Eremiti:

Elemosina, elemosina!

A noi poveri eremiti

con la barba incanutita,

fate a noi la carità.

(È importante ricordare che, secondo l’informatore, questi versi erano una volta in dialetto.)

A questo punto il padrone di casa offre da bere e regala salami, formaggio ecc.

Esisteva un altro canto, in dialetto, in onore del santo. Veniva cantato in coro dietro le porte, senza rappresentazione. Ecco il testo:

Sant’Antonie de gennare [= di gennaio],

mezza paja a ju pajare [= mezza paglia al pagliaio, forse perché l’inverno è a metà],

mezza paja e mezze fiene [= fieno].

So nu povere pellegrine,

vade cercande i quattrine.

I quattrine nu’n ce ne stianne [= non ci sono].

Dacce quaccose da magnà [= dacci qualche cosa da mangiare].

Se ce daje na ventresche [= se ci dai una ventresca],

sant’Antonie se renfresche [= si rinfresca].

Se ce daje nu presutte [= un prosciutto],

lu magnême asciutte asciutte [= senza pane].

Se ce daje nu cacecavalle [= un caciocavallo],

lu magnème lu mese de magge [= lo mangiamo il mese di maggio].

Se ce daje na recotte [= una ricotta],

la magnème a mezza notte.

Se il padrone di casa non apriva l’uscio, il coro intonava alcuni ‘versi a dispetto’:

Tutt’i cheuve che tié a la porte [= tutti i chiodi che hai alla porta],

i diauvle che se i porte [= che il diavolo se li porti].

(informatore: signor Giuseppe Cocco, sarto, di anni 56)

5- Pietransieri, frazione di Roccaraso (provincia dell’Aquila)

Si acquista, di solito verso la fine di ottobre, un maialetto al quale si allaccia al collo un nastro con campanello. Dove si ferma gli viene offerto da mangiare. La notte viene ricoverato nella stalla del contadino che per ultimo gli ha dato da mangiare. La mattina viene rimesso in libertà. Il 17 gennaio viene venduto all’asta. L’uso è ancora presente.

(informatrice: signora Carmela Di Gragorio. casalinga, anni 52)

6- Rionero Sannitico (Isernia)

Fino a circa dieci anni fa, da parte di un fedele o di un gruppo di fedeli veniva acquistato un maialetto, di solito a gennaio, che, benedetto dal prete, era messo in libertà con un nastro rosso al collo, senza campanella. Il maialetto era nutrito dall’intera popolazione. Il 13 giugno, festa di sant’Antonio di Padova, veniva venduto e il ricavato offerto al parroco per la chiesa. Si verificava spesso, tuttavia, che il fedele o gruppo di fedeli costituitosi in comitato, acquistassero il maiale già grande alcune settimane prima del 13 giugno e in tale data lo offrissero all’asta.

(informatore: signor Domenico Antonelli, agricoltore, anni 61)

7- Roccacasale (provincia dell’Aquila)

Il 17 gennaio si svolgeva la processione in onore di sant’Antonio. Il pomeriggio si benedicevano gli animali. Da qualche anno l’uso va attenuandosi.

Fino a qualche anno fa, la sera del 17 gruppi di giovani andavano cantando dietro le porte di amici e parenti. Ecco il testo recitato da un giovane con barba bianca impersonante il santo:

Sant’Antonie de la Rocche [= di Roccacasale],

hai sapute che sci ccise lu puorche [= ho saputo che hai ucciso il porco],

e ne le può queste nega [= e non puoi questo negare],

pecchè l’aie antese de strellà [= perché l’ho inteso strillare].

Se me date na salcicce,

me la magne a cicce cicce;

se me date nu fegatuzze [=salciccia di fegato],

demane matine me c’encazze [= ci faccio festa].

Se me date na ventresca,

me la magne fresca fresca.

Se me date nu presciutte,

mele magne asciutte asciutte.

Se me date nu salame,

me le mette a la catàne [= tasca della giacca].

Se me date na galline,

demane ce facce gli tagliuline._

E se voi ng me dà niente [= se non vuoi darmi niente];

Sant’Antonie te fa casca gli diente.

Un altro canto del 17 gennaio era il seguente:

Sant’Antonio a lu deserte

ce teneva nu stipette [= uno stipetto].

Ce se metteva le cauzette [= calzini].

Lu demonie maledette

glie se le piglie e glie se le mette.

Pe’ dispette a lu demonie,

facemme [= facciamo] la festa a Sant’Antonio.

Sant’Antonie è nu grande sante,

benedice tutte quante.

Sanr’Antonie viechiarieglie [= vecchierello]

mette fuoco a l’armantielle [= albero, legna, ceppo],

pe’ scallà Notre Signore [= per riscaldare nostro signore].

Canta canta bielle fiore! [= bel fiore]

Belle fiore a già cantate:

tante grazie lu Signore ce l’ha mandate.

Un diverso canto, sempre del 17, viene rivolto ai vigneti. Il padrone di un vigneto è molto grato alla “cumpagnia”, cioè al gruppo dei cantori, se questi rivolgono canti augurali al suo podere.

Il pomeriggio del 17, il capo della “cumpagnia” avverte un certo proprietario di un vigneto che a un’ora stabilita la truppa sarà presso il suo podere. Qui arrivati, i giovani cantano:

Sant’Antonie de bunigne [= apportatore di bene],

famme entrà dentr’a sta  vigne [= fammi entrare in questa vigna].

N ‘azzappa [= non zappare],

n’azzulfanà [= non irrorare con la miscela di zolfo),

n’assumenà [= non diserbare],

né recigne [= non recingere il podere],

né rabbatte [= non attaccare i rami della vite ai sostegni],

né rattocche [= non rimuovere le zolle alla radice della vite],

ma soltanto a velegnà [= ma soltanto vendemmiare].

E cioè il proprietario, dopo tale augurio, non aveva più bisogno di compiere i lavori descritti per ottenere un raccolto abbondante.

(informatore: signor Antonio D’Eliseo, anni 90)

8- Rocca Pia (provincia dell’Aquila)

Si acquistava, di solito a ottobre, un maialetto. Gli si metteva al collo un nastro con il campanello e lo si lasciava in giro per il paese.

Tutti gli davano qualcosa da mangiare. Il 17 gennaio veniva venduto  e il ricavato andava alla chiesa. Nel giorno di sant’Antonio tutti portavano gli animali in piazza perché il prete li benediva. La mattina del 17 si mettevano a cuocere i “granati”, cioè il granturco, quando era lessato, si mandava un piatto di “granate” ad amici e parenti.

Il piatto di granturco lesso, che si dona per devozione a parenti e amici nel giorno di sant’Antonio, è usanza comune in territorio peligno. ln proposito l’informatore signor Salvatore Colaiacovo di anni 62, da Pratola Peligna, dice che, quando qualcuno riceveva il 17 gennaio un piatto d “granate”, ringraziava ripetendo:

Tante vache mi sci date,

tante some puozze refà,

[e cioè: “Tanti chicchi di granturco mi hai dato, tante some di granturco possa ricavare dal raccolto dell’anno”, avendo presente che la soma equivale a tre tomoli di 46 chilogrammi ciascuno].

(informatrice: signora Pia Amicucci, di anni 55)

9- Roccaraso (provincia dell’Aquila)

Si acquistava alcuni mesi prima della festa un maialetto e al collo gli si legava un nastro con campanello. Il maialetto, subito benedetto, cominciava a girare per il paese. Al suono del campanello tutti aprivano l’uscio per offrirgli qualcosa. Se qualcuno non aveva niente da offrire, si rivolgeva al maiale con queste parole:

“Antuò, vattenne! Nen tienghe niente!”

Il 17 gennaio gruppi di giovani raccoglievano casa per casa pezzi di legna per il grande fuoco da farsi in piazza. Veniva raccolta anche una certa quantità di farina per fare delle “pagnottelle”, che dopo essere state benedette in chiesa venivano offerte alla popolazione.

ll maiale veniva venduto il 17 gennaio tramite lotteria. Dopo la distruzione del paese nell’ultimo conflitto è scomparso l’uso. L’informatore, che è nativo di San Pietro Avellana (provincia di Campobasso), racconta un episodio avvenuto in quel centro. Una madre, assentatasi un momento da casa, non trovò più al suo ritorno il bambino di appena un anno, che aveva lasciato nella culla. Disperata si rivolse al maialetto di sant’Antonio che, per pura coincidenza, stava per entrare nella sua casa: “Antuò! dò sta la creatura?” [= dove sta il bambino] Il maialetto si diresse immediatamente sotto la culla, dove appunto era caduto il bambino, e con grugniti attirò la madre.

(informatore: signor Vincenzo Acquafondata, artigiano, anni 65)

10- Santo Stefano di Sessanio (provincia dell’Aquila)

La sera del 17 gennaio gruppi di giovani cantano dietro le porte questo ritornello:

Sant’Antonie de jennare [=di gennaio]

mese [= mezzo?] grane a lu granare

e mesa [= mezza?] paglie a lu pagliare.

Il gruppo era introdotto in casa e gli si offriva formaggi, salsicce ecc.

La benedizione avviene però il 13 giugno, festa di sant’Antonio di Padova. Alcuni giorni prima del 13 giugno, tutti i proprietari di cavalli, muli e asini si recano in montagna per raccogliere la legna che, accatastata, viene venduta all’asta. Il ricavato rappresenta un contributo per la festa del santo. Il 13 giugno si fa la processione con benedizione degli animali. Né il 17 gennaio né il 13 giugno si accendono i fuochi. Pur essendo santo Stefano protettore del paese, la devozione popolare della maggioranza della popolazione, una volta costituita in prevalenza da boscaioli e proprietari di animali, è rivolta a sant’Antonio di Padova.

(informatrice: signora Maria Florio, di anni 81)

11- Scanno (provincia dell’Aquila)

Il 17 gennaio, di mattina presto si ripete un’antichissima tradizione, della quale sono attualmente depositari i signori Di Rienzo di Scanno. Davanti casa Di Rienzo viene acceso un grande falò dai fattori di questo signore, proprietario di greggi in Puglia. Un enorme caldaio viene posto sopra il fuoco e si inizia a cuocere un pasto caratteristico dei pastori, gli ‘stuppelli’, cioè una pasta di farina dura, insieme con ricotta. A poco a poco la piazzetta dove avviene la cottura di tale pasto si anima di vecchie che recano ‘camelle’, cioè piccoli recipienti di stagno o di rame. Ciascuna riporta a casa un po’ di tale pasto che viene offerto per devozione all’assaggio di tutti i familiari. Coloro che vengono a prelevare il pasto recano con se anche un piccolo sgabello e durante la cottura siedono intorno al fuoco.

Non c’è la tradizionale processione, ma solo la benedizione degli animali, che avviene il pomeriggio. Non esiste nemmeno l’uso di cantare dietro le porte.

(informatore: signor Marco Notarmuzi, di anni 57)




BIO CUCINA MEDITERRANEA

Il 27 settembre alla Regione Abruzzo lo chef Capretta spiega come far stare bene esaltando il territorio

Pescara, 25 settembre 2023. presentazione di “Bio Cucina Mediterranea”, il volume del premiato chef Massimiliano Capretta (edizioni Minerva), mercoledì 27 settembre, dalle ore 10:30, presso la Regione Abruzzo, Sala Corradino D’Ascanio 3° piano, piazza Unione 13 Pescara.

La valorizzazione del territorio abruzzese sarà il leitmotiv dell’incontro cui interverranno lo chef Massimiliano Capretta, il pastry chef Dalila Capretta, Enzo Dota, promotore del progetto Localtourism, e l’assessore alle Attività produttive, turismo e attività culturali della Regione, Daniele D’Amario, che ha deciso di ospitare l’evento proprio considerato che questo volume, parlando di nutrimento e materie prime d’eccellenza del territorio, rappresenta un particolare biglietto da visita dell’Abruzzo.

Non a caso un posto d’onore, nel libro come anche all’incontro, è riservato ai produttori e fornitori che collaborano con Capretta contribuendo “con le loro meraviglie – come dice lo stesso chef – alla creazione di una cucina più giusta, più buona, più bella, più sana”.

In “Bio cucina mediterranea” Capretta racconta la cucina come gesto d’amore per far stare bene a tavola, e far sentire bene dopo aver mangiato. La sua filosofia è racchiusa nel titolo: Bio, perché la materia prima che deve essere bio certificata o tracciata, in modo da avere la certezza della qualità dei prodotti; Cucina, che vuol richiamare l’attenzione sulle “tecniche di cottura”, elemento fondamentale per mantenere bontà, salubrità, qualità degli alimenti; Mediterranea, perché lo chef abbandona ogni tipo di estremismo basandosi su uno stile che ha in sé i principi della dieta patrimonio dell’umanità.

I segreti e le esperienze maturate dallo chef in lunghi anni di studi e ricerche, in Italia e all’estero, sono racchiusi in questo volume, uno “scrigno” di soprese, indicazioni, spunti e persino ricette che consentono di entrare nel mondo di Capretta, in cui tutto ruota attorno alla selezione della materia prima. E dunque “Bio Cucina Mediterranea” racconta un’intera regione, perché contiene tanti diversi modi per declinare la ricca biodiversità abruzzese.

All’incontro sarà inoltre presentato Localtourism.it, l’innovativo e rivoluzionario progetto creato per valorizzare territori, produttori e attività locali, creando una rete che funga da moltiplicatore del valore dei produttori locali, in perfetta sintonia con la filosofia di Massimiliano Capretta.  




ROBERTA PAPPONETTI PREMIATA

Al 30 concorso Internazionale Amico Rom 2023

Lanciano, 25 settembre 2023. Roberta Papponetti ha aderito ad un concorso molto importante con artisti provenienti da tutto il mondo. L’opera  candidata e vincitrice è un dipinto a tempera del 2013, un campo nomade ove la scenografia evidenzia proprio dettagli della vita rom.

Il vecchio carrozzone, il falò per scaldare gli artisti Ron dopo uno spettacolo nel circo, evanescenti immagini, da lontano si nota un cavallo bianco con un fantino. La composizione stilistica è molto interessante sia nelle forme morbide che nel contenuto, il tutto eseguito a spatola, la spatola è uno strumento di lavoro pittorico amato e utilizzare sempre dalla pittrice Roberta Papponetti, per poter ottenere sfumature e movimenti che determinano la forma di ogni singolo piano e dettaglio.

Il 5 ottobre alle ore 21 sarà premiata tra tanti altri artisti vincitori, nel Teatro Fenaroli di Lanciano, dalla commissione scientifica. Un periodo ricco di soddisfazioni nel mondo dell’arte.




VIOLENZA SULLE DONNE

Venerdì 6 ottobre sarà presentato alla provincia di Salerno il romanzo di Michela Bilotta

Salerno, 25 settembre 2025. Sarà presentato in anteprima assoluta venerdì 6 Ottobre alle 17.30, presso Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, il romanzo “La metrica dell’oltraggio”, di Michela Bilotta.

Il libro dell’autrice salernitana si configura come un lungo viaggio da Milano alla Basilicata per indagare il fenomeno dei femminicidi.

La protagonista, Beatrice De Sanctis, è una giornalista alla quale viene affidato l’incarico di andare a Valsinni, in provincia di Matera, per scrivere un articolo su Isabella Morra, poetessa del Cinquecento assassinata dai fratelli. Inizia, così, un viaggio dal Nord al Sud del nostro Paese, che è prima di tutto un simbolico percorso di crescita e di consapevolezza per parlare di violenza sulle donne da molteplici angolazioni: dalla strumentalizzazione mediatica del fenomeno all’influenza che gli stereotipi linguistici esercitano sui comportamenti quotidiani, dalla piaga delle spose bambine alla detenzione manicomiale delle donne prima della legge Basaglia. Sullo sfondo, la bellezza struggente e spesso oltraggiata dell’Italia minore, che si fa protagonista silenzioso del romanzo.

“Con questo libro ho voluto rievocare il triste destino di Isabella Morra facendolo convergere con la sorte delle tante donne vittime di femminicidio oggi. Perché è tempo di sradicare la cultura patriarcale che crediamo superata e nella quale siamo, invece, ancora immersi, spesso inconsapevolmente” – afferma Michela Bilotta.

Ne parlano con l’autrice l’avvocata Stefania de Martino, esperta di politiche di genere, Maria Rosaria Pelizzari, professoressa di Storia delle donne e studi di genere presso l’Università degli Studi di Salerno, Andrea Raguzzino, editore della Jack Edizioni. Al talento dell’attrice Maria Rosaria Marena è affidato il compito di emozionare il pubblico attraverso la lettura di alcuni brani del libro.

“Sono circa ottanta le donne vittime di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno. Questo incontro diventa momento prezioso di riflessione e approfondimento su un fenomeno che ha assunto connotazioni di estrema gravità e che richiede interventi urgenti e trasversali, che chiamino in causa tutti, dalla scuola alle famiglie, dalla politica alle istituzioni” – conclude Stefania de Martino.




EMACS2023 DUE ORI PER I RUNNERS PESCARA

Serra e Buccella, si sono imposti nella Cross Country

Pescara, 25 settembre 2023. Proseguono a ritmo serrato gli Europei Master di Atletica Leggera. Ogni giorno, 6000 atleti si sfidano nelle 30 discipline nei tre stadi principali di Pescara, Montesilvano e Francavilla al Mare. Un grandissimo successo, con spalti pieni nonostante il maltempo. Nella giornata di domenica 24 settembre, a distinguersi tra le varie gare ci ha pensato Venere Serra, all’età di 75 anni e tesserata con l’ASD Runners Pescara. Serra, si è imposta nella Cross Country F75 conquistando la medaglia d’oro. Nella stessa gara, si è aggiudicato la medaglia d’oro nella categoria maschile 65 anni, Domenico Buccella, dell’ASD Runners Pescara, rappresentando l’Italia e superando Spagna e Germania. Grande soddisfazione da parte del Presidente dell’ASD Runners Pescara, Pietro Nardone: “Gli europei procedono a gonfie vele, con un grande successo degli atleti e di partecipazione sugli spalti. Questi due ori, però, sono la ciliegina sulla torta. I due nostri atleti che si sono aggiudicati l’oro ci rendono orgogliosi. Con sacrificio e dedizione hanno tagliato un traguardo prestigioso e noi siamo felicissimi”.




TOPOGRAFIA E DEMOGRAFIA della Sulmona medievale

Contributo pubblicato in ABRUZZOSETTE [Settimanale indipendente fondato da Remo Celaia], del 13 aprile 1978

di Franco Cercone

Fresco di stampa è apparso per i tipi della Labor di Sulmona un importante ed impegnativo lavoro di E. Mattiocco dal titolo “Struttura urbana e società della Sulmona medievale”. È inutile ricordare in tale sede i contributi d’alto valore scientifico apportati dal Dott. Mattiocco nel campo archeologico, storico e dell’oreficeria medievale, campo quest’ultimo in cui l`A. viene annoverato fra i maggiori studiosi a livello nazionale.

Questa recente fatica del ricercatore sulmonese viene a completare una serie di decisivi scritti sulla storia del capoluogo peligno apparsi negli ultimi tempi: cioè Sulmona nell’800 e Sulmona ieri, impostisi all’attenzione degli studiosi anche per l’abbondante materiale fotografico inedito nonché per gli apporti di squisito carattere etnografico.

Nella “Struttura urbana e società della Sulmona medievale” il Mattiocco ha applicato un efficace quanto, sotto molti aspetti, nuovo metodo d’indagine diretto a stabilire i mutamenti della popolazione con la conseguente trasformazione della primitiva cinta muraria della città d’Ovidio, la quale dimostra l’A., era ancora nel sec. XI quella risalente all’epoca romana.

Le vicende demografiche poi, e qui rileviamo uno dei tanti pregi dell’opera, non vengono seguite con un’ottica esclusivamente fissata su Sulmona, bensì con lo sguardo più ampio rivolto alla situazione europea in generale ed italiana in particolare, di cui il capoluogo peligno risente comunque gli influssi.

«A partire dalla metà dell`XI sec. Sottolinea l`A. in tutto l’occidente si avvertirono i segni di un diffuso incremento demografico e tecnico» per cui la cinta primitiva che accoglieva 2.000 abitanti circa risulta insufficiente di fronte alla nuova spinta proveniente soprattutto dal mondo contadino peligno e ciò provoca la formazione di nuovi borghi attaccati alla cinta primitiva. L’esigenza della loro difesa in cui fanno spicco attivi forenses del circondario. Conduce nel sec. XIV all’allargamento della cinta muraria con la Porta S. Amico a nord e Porta Napoli a sud. ed alla conseguente ripartizione della Città in sei Distretti. cui vengono abbinati i forenses del circondario.

Si apprende cosi. particolare ignorato da molti studiosi, che tali abbinamenti non erano affatto casuali ma determinati dal percorso che i forenses compivano per raggiungere Sulmona e quindi dalla Porta d’ingresso alla Città che portava poi lo stesso nome di quello del Distretto. Cosi al Distretto di Porta Salvatoris erano ascritti i Forense: di castro pectorani e de castro cansani, mentre a quello di Porta Maranesca (è vana a proposito ogni spiegazione, come quella di R. Colapietra, se non ricondotta a «Maranesca – perché conducente alle – Marane›› di Sulmona) i Forenses de castro pacentri e campi jovis. Tutti questi rilievi vengono condotti in base ad una attenta lettura che il Mattiocco fa di un eccezionale Documento, quale è appunto il Catasto del 1376, esaminato sommariamente dall’altro storico sulmonese N.F Faraglia nella prefazione al suo pur fondamentale Codice Diplomatico Sulmonese (Lanciano 1888).

Lo studio fatto dal Faraglia su tale Catasto – nota il Mattiocco – era stato condotto essenzialmente sulle rubriche, senza rilevare l’alterata progressione in cui erano state sistemate le pagine, prive di numerazione, al momento della rilegatura del volume. Ne derivano errori nel computo degli accatastati, che l’A. riconduce poi, esclusi i Forenses, al numero di 1212.

Anche da ciò è derivato in seguito un sorprendente errore di valutazione della popolazione sulmonese dell’epoca, cui incorse non solo il Faraglia ma anche il Pansa, influendo negativamente su tutti gli studiosi successivi.

Il Faraglia infatti «sistemò la popolazione sulmonese del tempo intorno ai 15.000 abitanti», cifra certamente esagerata commenta a ragione il Mattiocco, che riconduce in base a severi calcoli sui fuochi e cartografici intorno alle 7.000 unità. Queste sono ovviamente solo alcune fra le numerose considerazioni suscitate dalla fondamentale opera di E. Mattiocco sulla quale ritorneremo ancora a parlare. Ciò che comunque va sottolineato è che essa costituisce un felice mezzo d’indagine da cui gli studiosi potranno trarre non pochi suggerimenti metodologici. 




LA MATEMATICA È UNA RICERCA della fantasia in modo logico

Teatro Fenaroli gremito per Sandra Di Rocco, XXIV Frentano D’oro

Lanciano, 24 settembre 2023. Un teatro Fenaroli gremito e festante ha accolto ieri sera, a Lanciano, Sandra Di Rocco, docente di matematica pura al KTH di Stoccolma, alla quale è stato conferito il XXIV Frentano d’Oro. Il prestigioso premio, promosso dall’omonima associazione culturale, si è rivelato, ancora una volta, un’iniziativa prestigiosa, di grande spessore morale e culturale, capace di risvegliare nei frentani quel senso forte di appartenenza alla propria terra d’origine, senza scadere mai nello sterile campanilismo. La cerimonia di premiazione, condotta da Mario Giancristofaro, decano dei giornalisti d’Abruzzo e coordinatore del premio, è stata ricca e varia, cadenzata dagli intermezzi musicali di Angelo Naccari e Francesco Luciani, allievi della Scuola Civica Fedele Fenaroli, da alcune video-testimonianze, a cura di alcuni colleghi e amici di Di Rocco, da una breve intervista alla premiata, guidata dallo stesso Giancristofaro e dalla giornalista Leda D’Alonzo; un’intervista dalla quale è emersa la personalità sfaccettata del Frentano d’Oro in carica, donna schietta e mite, solare e appassionata, incline in egual misura alla fermezza e alla dolcezza, al sogno quanto alla concretezza, tanto da dichiarare, unendo opposti apparentemente inconciliabili, che “la matematica non è complessa. È una ricerca della fantasia che si fa in modo logico”. Tempra d’acciaio in abito da sera, Di Rocco ha scardinato le false credenze e i luoghi comuni che si affastellano intorno al mondo della matematica ed è riuscita a riunire, sotto un’insegna comune, il pubblico di Lanciano – città dove è nata – e quello accorso in gran numero da Vasto – città dell’infanzia e dell’adolescenza –, riuniti in unico abbraccio anche attraverso la presenza in veste istituzionale dei due sindaci, Filippo Paolini e Francesco Menna. “Ho un grande senso di gratitudine – ha affermato, infatti, Menna – nei confronti di Sandra Di Rocco, che riesce con un’operazione matematica a unire i nostri territori”. Paolini, ricordando la figura di Ennio De Benedictis, motore del premio, ha auspicato che le grandi menti frentane in un prossimo futuro possano rimanere in patria: “Mi auguro che i talenti possano rimanere in Abruzzo e che ci diano un grande sostegno: ne abbiamo veramente bisogno”.

Sandra Di Rocco ha ricevuto la scultura dell’artista Mario Ceroli, emblema del Frentano d’Oro, dalle mani del suo predecessore, il Maestro Massimo Spadano, al quale si sono aggiunti sul palco altri Frentani d’Oro illustri: Vincenzo Russi, Remo Rapino, Sonia Albanese, Luigi Schips, Lucio Trojano. “Il calore che ho ricevuto da voi questa sera – ha affermato Di Rocco, riferendosi a tutto il pubblico presente, ai suoi predecessori e al direttivo del Frentano d’Oro – mi aiuterà non solo nei giorni ma negli anni a venire”. E ha concluso rivolgendo un pensiero ai suoi familiari: “Questo premio è un tributo al loro insegnamento. Se sono quello che sono lo devo a loro”.  Si è compiuto ancora una volta il miracolo del Frentano d’Oro, la cui formula magica risiede in quel concentrato di “amore e bellezza”, di cui ha parlato il Presidente dell’Associazione, Stefano Graziani, e che ha sempre mosso i passi del suo fondatore, Ennio De Benedictis.




UNALTROTEATRO parte con la stagione 2023/24

Cinema Auditorium Zambra. Artisti, appuntamenti, formazione e tante novità per la stagione “Le tue emozioni dalla A alla Z”

Ortona, 24 settembre 2023. L’impresa di produzione Unaltroteatro dà il via alla stagione 2023/2024 nello spazio teatrale e cinematografico del Comune di Ortona (Chieti): proprio ieri sera, durante la “Festa di riapertura” dello spazio culturale che dà il via al secondo anno di attività dopo la sua rinascita, Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino hanno aperto ufficialmente la campagna abbonamenti illustrando non solo gli spettacoli che animeranno lo spazio, ma anche le diverse attività e collaborazioni che andranno ad impreziosire la struttura.

Si parte il 15 ottobre alle ore 20.45 con lo spettacolo “Every Brilliant Thing”: per la regia di Fabrizio Arcuri direttore artistico del CSS di Udine con protagonista Filippo Nigro, attore noto per numerosi film tra i quali “Le fati ignoranti”, “La finestra di fronte” o serie come “Suburra”, “Tutto chiede salvezza” solo per citarne alcuni.

L’11 novembre alle 20.45 ci sarà “Un giorno come un altro” di Giacomo Ciarrapico con Luca Amorosino e Carlo De Ruggieri. Si prosegue il 9 dicembre alle ore 20.45 con “Fantasmi – Bastianazzo” con Fabrizio Ferracane: è un ciclo di drammaturgie di Michele Santeramo.

Il 18 febbraio alle 18.30 è la volta di “Pasqualino e Alessiuccia”, una storia d’amore e musica, la cui architettura è costituita dalla musica di Pino Daniele dove testo e regia sono di Tony Laudadio.

Il 21 marzo alle 20.45 è previsto “Molière uanmensció”, scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Falco e prodotto da Casa del Contemporaneo. Il 18 aprile alle ore 20.45, invece, si chiude con “Dall’altra parte 2+2” di Emanuele D’Errico/ Puteca Celidonia.

Tra gli eventi speciali, non in abbonamento, sono previsti lo spettacolo “Marina”, da un racconto di Dacia Maraini, riscritto per la scena dalla stessa, prodotto da Effimera Produzioni che è inserito all’interno di un progetto più ampio “AMORI RUBATI” che si sviluppa a livello nazionale durante il mese di Novembre. “Fantasmi”: un progetto di Unaltroteatro, a cura di Michele Santeramo, realizzato grazie anche al contributo del Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo del MiC per i progetti speciali e “Blakbird” con testo di Arturo Scognamiglio e regia di Lorenza Sorino realizzato in collaborazione con la compagnia Novezerosei.

Inoltre, sono state annunciate collaborazioni con l’istituto Tostiano alla presenza del presidente Remo Di Martino e con l’associazione Crossroads alla presenza della presidente Angela Arnone che sarà ospitata dallo Zambra con due eventi legati all’ottantesimo della battaglia a Ortona.

Si è aperta dunque, ieri 23 settembre, anche la campagna abbonamenti che prevede i sei spettacoli con cadenza mensile e una promozione: se si acquista l’abbonamento entro il 15 ottobre si avrà uno spettacolo degli eventi speciali in omaggio.

Contestualmente, come è stato preannunciato durante l’evento si riparte anche con la Ut Factory con i corsi di recitazione per varie fasce di età dai principianti all’avanzato, con logopedia, voce artistica, canto e interpretazione, combattimento scenico principianti e avanzato, scenografia, scrittura, dizione e tante altre novità, il tutto con insegnanti professionisti riconosciuti a livello nazionale.

Le iscrizioni sono aperte dal 25 settembre. Per prenotare la lezione di prova è possibile contattare il 3454367809 o scrivere a info@unaltroteatro.com.




GIOVANI DEMOCRATICI annunciata la segreteria regionale

Gileno (GD): “A lavoro per il futuro dell’Abruzzo: diritto allo studio, contro la precarietà, per la parità di genere. Incontreremo il candidato presidente Luciano D’Amico”

Pescara, 24 settembre 2023. Si è tenuta la prima riunione della nuova Segreteria regionale, dopo il Congresso regionale, dei Giovani Democratici d’Abruzzo, l’organizzazione giovanile del Partito Democratico.

“Abbiamo composto una squadra di undici ragazze e ragazzi da tutta la regione – annuncia il segretario regionale Saverio Gileno – Pronti ad affrontare le prossime sfide, a partire dalle elezioni regionali, e per dare voce alle istanze della nostra generazione. Tante le questioni delle quali vogliamo occuparci: lavoro e precariato, università e diritto allo studio, scuola, ambiente e transizione ecologica, politiche di genere, sport e mondo dell’associazionismo, cultura. Pensiamo che Luciano D’Amico, candidato presidente per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali, con la propria esperienza saprà raccogliere le istanze della nostra generazione. Gli chiediamo di incontrarci a breve per iniziare ad affrontare le fratture generazionali d’Abruzzo”.

La segreteria è composta come segue:

Saverio Gileno, segretario regionale – classe 2000, studente in politiche pubbliche, già dirigente nazionale dell’Unione Degli Studenti

Flavia Cantoro, Presidente dell’Assemblea – classe 1995, di Teramo, laureata in ingegneria gestionale e candidata con il Pd alle passate elezioni Amministrative di Teramo

Pia Finoli, Vicesegretaria con delega alla Scuola – classe 2005, di Atessa, studentessa al Liceo Scientifico e rappresentante degli studenti

Paolo Antonelli, Tesoriere e segretario provinciale dell’Aquila – classe 2001, di L’Aquila, studente di Giurisprudenza, già rappresentante degli studenti al Liceo Classico “Cotugno”

Annachiara Di Lorenzo, segretaria provinciale di Chieti con delega alle politiche di genere e Transfemminismo – classe 2000, di Chieti, laureanda in scienze geologiche e tra le promotrici della proposta nazionale “Libera di Abortire”

Silvia Sbaraglia, segretaria provinciale di Pescara con delega alla cultura – classe 1996, di Francavilla Al Mare, laureanda in editoria e scrittura, stagista in una agenzia di comunicazione

Ilaria Barnabei, segretaria provinciale di Teramo con delega a lavoro e welfare – classe 1996, di Crognaleto, praticante avvocato, in assemblea nazionale del Partito Democratico e già candidata alle passate elezioni Amministrative di Teramo

Matteo Santarelli, responsabile dell’organizzazione – classe 1998, di Pineto, studente di relazioni internazionali e segretario di circolo “Cerrano” dei Giovani Democratici

Monaim Mouatamid, con delega all’università ed al diritto allo studio – classe 1996, di Pescara, laureato in lingue per l’impresa e la cooperazione internazionale, già rappresentante degli studenti in Senato Accademico all’Università D’Annunzio

Alina Carusi, con delega a sport e associazionismo – classe 1995, di Celano, dirigente di una squadra sportiva femminile a Celano

Christian Valvano, con delega ad ambiente, transizione ecologica ed energetica – classe 2000, di Chieti, laureato in Scienze geologiche, studente in Geologia applicata ambientale e segretario di circolo “Chieti Città” dei Giovani Democratici




PEPERONCINO PICCANTE SOTTOLIO

Chieti, 24 settembre 2023. L’autunno è una stagione rilassante. Settembre, in particolare, è un mese per provvedere alle riserve invernali. Le conserve Sottolio e Sottaceto – Le Marmellate – I Liquori. Ho fatto così, una provvista del Peperoncino Piccante in Barattolo, con Olio.

Purtroppo, questo vegetale che si vende in gran quantità in questo mese, quest’anno se ne è trovato poco, quindi il prezzo è aumentato. Si può spiegare che il PEPERONCINO PICCANTE, è la prima medicina naturale e, il SUO regolare consumo, può essere considerato un benefico per la nostra salute.

Per preparare i barattoli, ci vuole pazienza, ma la filiera alimentare, è semplice: occorrono I Guanti, Un Panno Umido, Il Tagliere, Il Coltello, Le Forbici e il Sale. Mettere i guanti, con un panno umido, pulire i peperoncini da essiccare e successivamente, con il coltello, rimuovere il picciolo.

Con le forbici tagliare verticalmente i peperoncini. Rimuovere i semi, che insieme al tessuto placentare che li regge e, alle membrane bianche interne, sono un concentrato di capsaicina, (è la sostanza che dà la piccantezza al peperoncino). La capsaicina è indicata come prevenzione di molte patologie croniche, ed è una buona fonte di vitamina C. Ora, i peperoncini, si possono tagliare a pezzetti e posizionarli su una teglia da forno o vassoio, ricoperti da carta da cucina assorbente.

Versare il sale, perché assorbe l’acqua, sistemare il peperoncino piccante in un solo strato e aggiungere altro sale. Mettere il vassoio in un posto molto assolato, così in una settimana, i peperoncini si seccano. Ogni due giorni, è meglio rimescolare. Al tramonto, coprire i peperoncini con uno strofinaccio, per evitare l’umidità. Ultimo lavoro della filiera alimentare, è imbarattolare il peperoncino secco con olio extra vergine di oliva e, con un cucchiaio pressarli, così da evitare bolle di aria.

Quindi chiudere con il coperchio ed aspettare di consumarlo. Durante la lavorazione, evitare di toccare telefoni cellulari e altri oggetti, considerando che la capsaicina, viene lasciata in tutte le cose che si toccano. Guai a strofinarsi occhi o mucose. Il latte è considerato il rimedio più efficace per alleviare il senso di bruciore, che invade la bocca, dopo aver mangiato il peperoncino. Grazie alla caseina, il latte è in grado di rimuovere abbastanza rapidamente la capsaicina, dal cavo orale.

Luciano Pellegrini




FEBAR 2.0 festival delle birre artigianali

Prima edizione fra degustazioni, prodotti locali, laboratori, musei e musica dal vivo

Torrevecchia Teatina, 23 settembre 2023. Da venerdì 29 a domenica 1° ottobre 2023, nel Palazzo Ducale Valignani di Torrevecchia Teatina, c’è la prima edizione di Febar 2.0, festival delle birre artigianali. Una manifestazione organizzata dal birrificio Birra Deb’s, in collaborazione con Slow Food Chieti e Unionbirrai sezione Abruzzo, con il patrocinio del Comune di Torrevecchia Teatina. Tre giorni dedicati non solo alla degustazione delle birre di quattro birrifici artigianali abruzzesi e dei prodotti locali tutelati da Slow Food, ma anche all’intrattenimento musicale dal vivo, alla cultura e ai segreti del mondo della birra, con i laboratori gratuiti dedicati. 

Protagonisti della rassegna sono quattro birrifici artigianali di alta qualità, che proporranno la propria gamma di birre ai visitatori: si tratta di Birra Almond ’22 di Loreto Aprutino, Birrificio Maiella di Pretoro, Birra Nabò di Canosa Sannita e Birra Deb’s di Caramanico Terme.

Ogni sera, a partire dalle ore 18, all’interno di Palazzo Ducale, sarà possibile scegliere fra le varie proposte dei birrifici presenti e dei numerosi stand gastronomici, che offriranno anche una scelta culinaria per vegetariani, oltre agli immancabili arrosticini, porchetta, pallotte, panini con hamburger o wurstel, stinco di maiale, dolci tipici locali. Ad animare le tre serate, la musica dal vivo dei Banda Larga, Lu Blues e Bicchierino. 

Ma è soprattutto l’appuntamento con i laboratori a distinguere Febar 2.0 dalle altre manifestazioni. Ogni sera, infatti, dalle ore 20 alle 21, sempre all’interno di Palazzo Ducale, sarà possibile seguire un laboratorio gratuito, della durata di un’ora, con un mastro birraio. Gli appuntamenti sono organizzati da Ivano Trugli, in collaborazione con Slow Food Chieti e Unionbirrai sezione Abruzzo. Ivano Trugli è sommelier e docente Assosommelier, degustatore Unionbirrai e recente giudice al World Gluten Free Beer Awards (concorso mondiale delle birre senza glutine) e al Best Bio Beer 2023.

«Sarà l’occasione – ha detto il sindaco di Torrevecchia Teatina, Francesco Seccia, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento – di conoscere non solo la bontà e la freschezza dei nostri prodotti abruzzesi, ma anche di far apprezzare ai tanti visitatori il fascino del Palazzo dei Baroni Valignani con i suoi due magnifici musei».

«Per la prima volta – ha aggiunto – c’è una manifestazione del genere a Torrevecchia. Si tratta di un evento importante, che mi auguro possa andare avanti il più possibile. I birrifici ospitati nel giardino di Palazzo Ducale sono di qualità, noti nella zona e possono aiutare anche a far conoscere il territorio. Speriamo che sia solo l’inizio di un progetto che possa arricchirsi negli anni».

«La scelta del luogo in cui organizzare il festival – ha spiegato Debora Franceschelli, titolare di Birra Deb’s e organizzatrice di Febar 2.0 – è caduta su Torrevecchia per la sua posizione strategica. La partecipazione e la degustazione sono libere; oltre alle varie offerte di birra e gastronomia, ci sarà una sezione dedicata al sigaro toscano».




NESSUNA PROROGA per i fondi destinati al nuovo canile

M5s: ”smascherata la farsa della giunta Masci, ora senza alternative il canile di via raiale rischia davvero la chiusura”. La rabbia di associazioni e volontari pronti alla mobilitazione per difendere gli ospiti della struttura

Pescara, 23 settembre 2023 – La vicenda del presunto nuovo canile da realizzare nel Comune di Spoltore si arricchisce di un nuovo capitolo che sembra chiudere definitivamente ogni possibilità, oltre ad aprire scenari preoccupanti per l’attuale struttura in Via Raiale a Pescara. A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle che questa mattina, in conferenza stampa, ha illustrato la risposta all’interrogazione presentata nel mese di agosto con cui si chiedeva conto dell’effettiva presenza o meno di una proroga ufficiale del finanziamento da parte del Ministero.

“Da mesi assistiamo ad uno stucchevole rimbalzo di responsabilità e carte bollate tra Pescara e Spoltore – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – quando il vero problema, come abbiamo denunciato mesi fa, è che il finanziamento fosse già scaduto nel maggio scorso, e quindi ormai perso. E la risposta all’interrogazione non ha potuto far altro che confermare, infatti, che ad oggi non esiste alcuna proroga ufficiale da parte del Ministero, considerando quindi svanito, di fatto, il finanziamento di circa 600 mila euro”.

“Ci chiediamo quindi a cosa sia servito fare ricorso al TAR contro l’opposizione del Comune di Spoltore a realizzare il nuovo canile nel sito individuato dal progetto – prosegue il consigliere Sola – visto che il presupposto per realizzarlo, cioè il finanziamento, è ormai perduto. Un’iniziativa che evidentemente serve solo alla Giunta Masci per provare a salvare la faccia, facendo credere di aver fatto tutto il possibile, ma che rappresenta invece l’ennesimo grave spreco di denaro pubblico, di cui il Sindaco dovrà rendere conto alla città”.

Indipendentemente, quindi, dall’esito del ricorso al TAR, previsto per i prossimi giorni, si apre a questo punto una prospettiva davvero preoccupante per l’attuale struttura in Via Raiale, che da anni versa in condizioni precarie e non a norma, per le quali già a gennaio 2022 era stata raggiunta da una diffida della ASL che ne preannunciava la chiusura qualora il Comune non avesse predisposto una sistemazione alternativa ed adeguata per i suoi ospiti.

“Sistemazione che in quasi due anni la Giunta Masci non ha fatto nulla per individuare – proseguono i consiglieri Alessandrini, Sola e Di Renzo – avendo puntato tutto su questo avventuroso progetto sul terreno donato dall’imprenditore Daniele Kihlgren, con il pericolo ora di subire la chiusura del canile di Via Raiale da parte della ASL senza alcuna prospettiva che non sia quella di disperdere tutti gli animali lì presenti in giro per l’Abruzzo e con il rischio che finiscano magari in strutture lager fuori controllo”.

Prospettiva che ha già scatenato, comprensibilmente, la preoccupazione sia dei volontari impegnati quotidianamente nella gestione della struttura, che dei tanti cittadini ed associazioni sempre attenti alle vicende del mondo animale.

“Associazioni con le quali, se dovesse verificarsi questo scenario, siamo già pronti a scendere in strada per difendere i nostri amici a quattro zampe”, concludono i consiglieri pentastellati.




A RISCHIO LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ e il nostro futuro

Apicoltura: Bocchino (lega), indispensabile il sostegno al settore. Il consigliere regionale, ‘grazie al costante sostegno del sottosegretario d’Eramo siamo impegnati a sostenere i nostri apicoltori e il loro prezioso contributo a tutta l’agricoltura’.

Tornareccio, 23 settembre 2023. ‘Sostenere il comparto dell’apicoltura significa sostenere il nostro futuro.’ Lo ha detto il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino partecipando all’inaugurazione della 17.ma edizione di ‘Tornareccio regina del miele’, la manifestazione interamente dedicata alla promozione della produzione del miele d’Abruzzo.

‘Mi complimento con il Comune di Tornareccio e il Sindaco Nicola Iannone – ha detto l’esponente del Carroccio – per il prestigioso evento che ogni anno vede crescere il numero degli espositori e che giustamente ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Abruzzo e della Provincia di Chieti.

‘Un evento, però – ha sottolineato Sabrina Bocchino – che, sulla scia di quanto abbiamo sempre fatto in questi anni, ci ha dato l’opportunità di confrontarci con gli stakeholders, ovvero gli apicoltori abruzzesi, sulle problematiche che stanno affliggendo l’intero settore, uno di quelli nevralgici dell’intero ambito agroalimentare e sul quale si stanno concentrando le attenzioni anche e soprattutto del sottosegretario al Masaf, l’abruzzese Luigi D’Eramo, che ha la delega specifica al settore.’

‘I fenomeni climatici estremi, la necessità di ricorrere a nutrizione di soccorso per gli sciami in alveare e il notevole aumento dei costi di produzione – ha sottolineato la Bocchino – oltretutto pesano gravemente sulla sopravvivenza di molte aziende e non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio così importante e di così alta qualità, senza dimenticare che la sopravvivenza delle api è uno dei temi centrali di molteplici campagne di sensibilizzazione proprio per il ruolo che essa riveste nella difesa della biodiversità.’

‘Se è vero come è vero che gran parte del miele consumato nel nostro Paese proviene dai Paesi dell’Europa orientale ed altri Paesi – chiosa Sabrina Bocchino – noi grazie al costante sostegno dell’On. D’Eramo siamo impegnati a sostenere i nostri apicoltori e il loro prezioso contributo a tutta l’agricoltura in tutti i modi che abbiamo a disposizione, anche chiedendo in UE una etichettatura sempre più trasparente per difendere e valorizzare il Made in Italy e il Made in Abruzzo.’




TUA, LE NOVITÀ FERROVIARIE

In arrivo tre nuovi treni destinati al turismo ferroviario. A Tallinn per le giornate europee sulla sicurezza ferroviaria. La società TUA attiva sul versante ferroviario. Novità, infatti, sia sul piano della sicurezza ferroviaria a livello europeo, sia con l’ulteriore rafforzamento della flotta dei treni. Partiamo da quest’ultimo aspetto.

Pescara, 23 settembre 2023. In arrivo a Lanciano tre treni del tipo ALn 776 destinati prevalentemente al turismo ferroviario.

I treni sono stati acquistati dalla TUA dalle ex Ferrovie Centrali Umbre (oggi Busitalia); nel proprio parco veicoli, la TUA è già proprietaria e soggetto responsabile della manutenzione di altri due treni della stessa tipologia di quelli appena acquistati.

I convogli ALn776 dovranno essere oggetto di una serie di passaggi formali che la divisione ferroviaria ha già messo in atto valutando la modifica nel proprio sistema di gestione della sicurezza e in quello della manutenzione.

Al termine di questi passaggi tecnici, i tre treni potranno iniziare a circolare.

I convogli arriveranno a Lanciano dall’Umbria nel corso della prossima settimana e inizierà subito dopo la fase di applicazione delle nuove livree TUA.

“Un investimento importante per la nostra ferrovia – ha annunciato Enrico Dolfi, direttore della divisione ferroviaria della TUA – perché va ad arricchire un’offerta che TUA potrà garantire anche in termini turistici e sul quale questa divisione ferroviaria sta puntando molto, anche perché il turismo ferroviario rappresenta una leva di spostamento molto apprezzata. Pensiamo anche – ha sottolineato Enrico Dolfi – al valore aggiunto che potrebbe rappresentare un servizio turistico in treno in una regione così bella e piena di prospettive da scoprire come l’Abruzzo.  I tre treni – ha proseguito Dolfi – arricchiscono il nostro parco veicoli ferroviari che, tra l’altro, già conta di alcuni modelli di ALn 776. I tre nuovi veicoli sono un importante investimento in quanto siamo detentori di un know-how stratificato soprattutto in termini di gestione operativa e di manutenzione”.

I treni possono circolare su tutta la rete di RFI e sono in fase di estensione di area d’uso sulla tratta Lanciano-San Vito. Il che significa che, potenzialmente, possono essere raggiunte tutte le stazioni. Ed i servizi turistici potrebbero essere attivati già da questo autunno, valorizzando, ad esempio, le tante iniziative che si svolgono in tutto l’Abruzzo. Da raggiungere in treno, osservando le bellezze del territorio dal finestrino.

I SAFETY DAYS A TALLINN CON ERA E LA PARTECIPAZIONE DI ANSFISA

A Tallinn, capitale dell’Estonia, invece, il tema principale è stato quello della cultura della sicurezza, declinata soprattutto per gli aspetti di “apprendimento dagli incidenti e dai near misses”. Ad organizzare l’evento continentale, l’European Union Agency for Railways (ERA), cioè la massima autorità europea in fatto di regolamentazione della sicurezza delle ferrovie europee.

La partecipazione a questo tipo di eventi si inquadra anche in un discorso di mantenimento di competenze per alcune figure molto tecniche previste dai sistemi di gestione della sicurezza degli operatori ferroviari.

A partecipare per la Tua ai Safety Days del 20 e 21 settembre è stato il responsabile del sistema di gestione della sicurezza dell’impresa ferroviaria Alessio Giancristofaro

L’appuntamento ha acquistato un’importanza strategica per il mondo della sicurezza ferroviaria; infatti, hanno partecipato i principali operatori delle ferrovie di tutta Europa (circa 250) e anche i “big” del trasporto ferroviario italiano.

I Safety Days 2023 si sono concentrati su come coltivare un sistema di gestione della sicurezza che sappia apprendere e mettere a disposizione in modo efficace quanto appreso.

Nella due giorni estone sono state fornite diverse presentazioni in lingua inglese da parte di esperti e leader delle ferrovie e di altri settori ad alto rischio come quello aeronautico e quello nucleare. Ad aprire i lavori anche il ministro del Clima estone Sander Salma.

Alla convention europea hanno partecipato anche l’Ansfisa con la responsabile del settore ispettorato e controllo italiano Ilaria Castriota che ha moderato la sessione “Learning from monitoring”.

“Ho voluto fortemente che la TUA aumentasse sempre di più la sua partecipazione agli eventi formativi così qualificati e specifici come questo organizzato a livello europeo dall’ERA – ha spiegato Gabriele De Angelis – perché sono occasioni di crescita e rappresentano, tra l’altro, momenti importanti per il mantenimento delle competenze di alcune figure molto specifiche del settore ferroviario come gli RSGS. In questi appuntamenti c’è la convergenza di tutti gli operatori delle ferrovie europee e, quindi, rappresentano un momento di crescita non solo per la TUA ma per tutto il comparto. Anche l’articolazione del summit lo ritengo molto interessante, infatti la partecipazione interattiva dei rappresentanti delle varie ferrovie europee nei vari workshop si traduce in una fonte di apprendimento fondamentale. Come Divisione Ferroviaria – ha continuato il presidente Tua – stiamo concretizzando tante opportunità che hanno e che devono sempre avere il minimo comune denominatore imprescindibile rappresentato dalla sicurezza”.

Aspetto fondamentale dei Safety Days sono stati i workshop, come ha spiegato il responsabile del sistema di gestione della sicurezza dell’impresa ferroviaria Tua Alessio Giancristofaro: “Abbiamo partecipato a due workshop, il primo intitolato “Breaking Through the Noise. How to communicate effectively on safety”, il secondo “Improving performance by task observation and coaching” che ci ha permesso di capire, ad esempio, quali sono le aree di criticità a fattor comune dei vari operatori ferroviari dell’Europa nel tradurre le buone pratiche attraverso un’attività efficace di comunicazione meglio orientata nei confronti del personale che svolge mansione di sicurezza. L’importanza di un approccio metodologico ben strutturato per la formazione specifica e di quella non tecnica rappresentano un valore aggiunto per tutti gli operatori ferroviari, indipendentemente dal numero di addetti che operano all’interno delle diverse organizzazioni”.

In arrivo tre nuovi treni destinati al turismo ferroviario. A Tallinn per le giornate europee sulla sicurezza ferroviaria. La società TUA attiva sul versante ferroviario. Novità, infatti, sia sul piano della sicurezza ferroviaria a livello europeo, sia con l’ulteriore rafforzamento della flotta dei treni. Partiamo da quest’ultimo aspetto.




SI TORNA SUI BANCHI DELLA MACONDO, ecco corsi e docenti

Per la Scuola Macondo è tempo di tornare “in classe” ed in vista di questo nuovo anno accademico 2023/24, ecco i docenti impegnati ed i corsi proposti da Elisa Quinto e Sara Caramanico.

Pescara, 23 settembre 2023. Si parte la prima settimana di ottobre con corso di “Scrittura Creativa”; tra i  docenti ci sono: Peppe Millanta, Francesco Coscioni, Alessandro Di Zio, Alessio Romano, Kristine Rapino, Elisa Quinto, Letizia Russo, Alice Rifelli, Roberto Di Pietro, Arturo Bernava. Il corso vuole formare, attraverso esercitazioni e lezioni frontali, la figura del narratore moderno, capace di esprimere le proprie idee e le proprie fantasie in qualunque forma. Durante il corso vengono affrontati tutti gli aspetti della narrazione, al fine di fornire all’aspirante scrittore gli strumenti e le metodologie necessarie. Stimola in modo sistematico, le attitudini e le capacità degli allievi attraverso esercizi specifici e laboratori.

In partenza ad ottobre è anche il corso “Leggere a voce alta” con Riccardo Pellegrini, Lorenza Sorino, Alessandro Rapattoni: è un corso annuale per imparare a leggere a voce alta, ma anche utile per chi vuole migliorare la propria oralità e la propria capacità di esporre in pubblico. Un percorso che prevede sia una parte tecnica relativa alla dizione, respirazione ma anche un percorso che prende in considerazione gli aspetti interpretativi e tecnici della lettura a voce alta.

“Scrittura Poetica”, in partenza ad ottobre con Barbara Giuliani e Matteo Auciello, è un corso per imparare i meccanismi che si celano dietro la costruzione di un testo poetico. Le lezioni frontali sulla storia della poesia, elementi fondamentali della scrittura poetica, laboratorio di scrittura poetica e laboratorio artistico-poetico, approfondimenti sulla parola come strumento poetico, commistione tra le varie arti e la poesia sono utili per orientarsi nel mondo stesso della poesia, organizzare e scrivere un testo poetico, e per la scrittura condivisa e individuale.

“Scrittura Autobiografica”, il corso parte a novembre con la scrittrice Maura Chiulli: è rivolto a chi vuole approfondire la conoscenza di sé attraverso un meccanismo tanto potente quanto affascinante come la scrittura. È rivolto a chi ha voglia di entrare in confidenza con la propria storia con l’obiettivo di arrivare ad una nuova e limpida consapevolezza. Tutto questo lo si fa a partire da storie di scrittrici e scrittori, attraverso l’indagine e la scrittura della propria e altrui storia. Utile per acquisire gli strumenti della scrittura per scrivere quello che è già nel proprio animo.

“Storytelling multimediale”: il corso è previsto per ottobre, con Giovanni Di Iacovo; è utile per raccontare una storia utilizzando media differenti attraverso le tecniche della scrittura creativa ma le amplia, aggiungendo affluenti che generano altre narrazioni, altri media e altri linguaggi, cioè tutte quelle narrazioni in cui ci si immerge oggi.

Inoltre, sono previsti i laboratori di lettura a cura di Peppe Millanta ed Elisa Quinto di “Lettura creativa” e “Donne che corrono con i libri”.

Anche per i più piccoli della Macondo Kids ci sono appuntamenti dedicati oltre ai doposcuola con lezioni singole e di gruppo:

  1. “Pop-Up Lab” per scrivere e costruire il proprio libro animato con Irene Speziale per bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni;
  2. “Fabbricanti di storie”, scrittura creativa per bambini e ragazzi dai 10 ai 14 anni con Serena D’Orazio;
  3. “Libri a rovescio”, laboratorio di letture animate per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni con Annalica Casasanta.

Per info più dettagliate, i contatti sono il numero 370.3525381 e la mail scuolamacondo@gmail.com. È possibile visitare il sito www.scuolamacondo.it .

Sui social è possibile seguire le attività e le news alla voce @scuolamacondo.




STATO, NON SARAI IL MIO DIO

Nazione, Patria, Libertà

di Giuseppe Lalli

Viene prima lo Stato o la Nazione? In una dimensione ancestrale è difficile dirlo. È come dire: l’homo sapiens sente più forte il senso dell’appartenenza o quello della sicurezza? L’homo sapiens sapiens (il nostro progenitore), scuro di pelle, che dal “Corno d’Africa” viene in Europa e finisce per scontrarsi con l’europeo homo di Neanderthal, bianco, si porta dietro un’idea di appartenenza o solo il bisogno di sopravvivenza?

Sta di fatto, però, che l’homo sapiens, ancorché meno dotato fisicamente, riuscì a vincere il suo cugino perché possedeva un linguaggio articolato, a differenza di quello “proposizionale” dell’homo di Neanderthal. Il sapiens finì per prevalere perché capace di comunicare meglio e quindi di adottare una strategia di gruppo, ciò che depone a favore dell’organizzazione, ancorché sia arduo, in questo contesto, parlare di Stato e Nazione. Una cosa, tuttavia, è certa: entrambe le specie pare che praticassero il culto dei morti, segno che la religione è un tratto distintivo assai profondo dell’umanità, e sicuramente precede sia l’idea della Nazione che dello Stato.

In termini per così dire “moderni”, con la nascita delle “civiltà”, non c’è dubbio che il senso di appartenenza, la Nazione quindi, nella coscienza delle persone, precede il senso dello Stato: lo Stato, nell’epoca “civile”, è “al servizio” della Nazione, non il contrario. La travagliata storia del popolo ebraico ne è la più fulgida dimostrazione: la nazione ebraica sopravvive alla disfatta dello Stato, durante tutta la sua millenaria e commovente storia. Israele è una Nazione che reclama uno Stato: è questa una verità che caratterizza la sua vicenda umana da Abramo in poi.

Nel nostro tempo, abbiamo constatato che il crollo dei regimi comunisti dell’Europa centro–orientale, compresa la Russia, ha indebolito le strutture statali ma ha visto il riemergere dalle macerie il nazionalismo, fenomeno che, sia pure in forma patologica, è espressione del senso dell’appartenenza ad una Nazione. La Nazione, dunque, precede lo Stato ed è destinata a sopravvivergli. Il primato dello Stato è solo apparente, è un primato “psicologico”, il primato della Nazione è reale, è “ontologico”.

Il confronto tra queste due grandi istanze della convivenza umana si porta dietro altri concetti, quali Patria, Libertà, Sicurezza. L’idea di Patria è la stessa idea di “nazione” ma vissuta in una dimensione più sentimentale: richiama le comuni radici in maniera più immediata di quanto non faccia l’idea di Nazione. Non è un caso che il nazionalismo appare – ed è – una degenerazione, ed evoca l’idea di espansione a danno di altre nazioni. La patria invece, che può indicare anche una porzione di territorio più piccola della nazione di appartenenza, evoca la difesa, e si lega più facilmente all’idea di Libertà.

Quest’ultima indica un bisogno profondo, insopprimibile della persona umana, alla quale si può rinunciare, ma solo in via provvisoria, in nome della Sicurezza, sentimento anch’esso forte, perché ha a che fare con l’istinto di sopravvivenza. La Patria è un sentimento più forte di quanto si è voluto far credere da parte di una mentalità cosmopolita e astratta, quella esaltata da una certa ideologia sessantottina e prima ancora dall’internazionalismo di stampo marxista–leninista.

Volendo rifarsi alla storia politica italiana del ‘900, c’è da osservare che pochi storici hanno sottolineato il fatto che Benito Mussolini (1883–1945), alla fine dei travagliati anni che seguirono alla Grande Guerra, vinse la partita politica anche perché comprese che l’ideale della patria, esaltato dalla vittoria dell’Italia nel grande conflitto mondiale, che aveva cementato, nel fango delle trincee, l’appartenenza ad una stessa comunità nazionale, era, al di là della retorica, un sentimento naturale ben più profondo dell’appartenenza ad una classe sociale (Il socialismo, per il futuro “duce”, era stato, peraltro, solo un istinto ereditato). In altri termini, il giovane direttore di «Il popolo d’Italia» comprese che gli abitanti della Penisola, nonostante tutto, si sentivano prima italiani e poi operai o contadini, ragion per cui la “rivoluzione proletaria” era estranea al sentimento prevalente nella nazione.

“Patria e Libertà” può essere un binomio vincente. Fu quello adottato, se non alla lettera come orientamento ideale di fondo, da una parte della Resistenza antifascista, quella più consapevole, minoritaria ma profetica e densa di avvenire. La Nazione, dunque, viene prima di ogni sistema politico e prima dello Stato, come si è mostrato, e questo fu, invece, ciò che Mussolini non comprese. E non lo comprese nemmeno il grande suggeritore del regime, Giovanni Gentile (1875–1944), teorico del cosiddetto “Stato etico”, vale a dire uno Stato che si arroga il diritto di essere fonte originaria di moralità. Uno Stato che si fa Dio: una riforma “religiosa” oltre che politica, che a Gentile gli deriva dalla cattiva lezione appresa da G. W. Friedrich Hegel (1770–1831), che nella sua visione dello Spirito che si invera nella Storia, pone al vertice del processo non la Religione ma la Ragione.

Nella visione del filosofo di Caltagirone la religione, che in Italia ha assunto, storicamente, la forma del cattolicesimo, è ontologicamente inferiore alla filosofia, e il catechismo, che egli ammette nell’insegnamento scolastico, è solo la “filosofia dei piccoli”, un modo per modellare la mente dei bambini alla speculazione astratta. La polemica tra il filosofo dell’Attualismo e Agostino Gemelli (1878–1959), il fondatore dell’Università Cattolica, verteva proprio su questo, ed era questa anche la vera posta in gioco nella diatriba che negli ‘30 oppone i vertici della Chiesa a quelli del regime fascista attorno alle organizzazioni cattoliche (bisogna rispondere, in ultima istanza, a Dio o allo Stato?).

Quello di Hegel e di Gentile è il regno dell’immanenza (Deus qui manet in nobis), a cui non ha accesso alcuna religione rivelata. La trascendenza, che è, a ben riflettere, fonte di libertà, viene così negata alla radice, e lo Stato, che è la meta ultima dell’«incedere di Dio nella Storia», diviene l’unico Dio nel cui seno l’uomo può riposare, il giudice ultimo del bene e del male. Dietro ogni totalitarismo c’è questa grande eresia: uno Stato che si fa Dio e che può assumere, volta per volta, una “ragione sociale” diversa e una diversa idea totalizzante (lo “stato organico”, la “razza”, “la classe”).

Nulla a che vedere con il Dio della rivelazione giudaico–cristiana: il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Gesù Cristo, il Dio dei vivi e non dei morti, vuole uomini liberi e responsabili. Contro il virus del totalitarismo, che tante tragedie ha provocato nel Novecento, il vaccino c’è: la trascendenza, la fede in un Dio che è al di là della storia, la sola che può garantire l’alleanza tra lo spirito di libertà e lo spirito di religione. «Sono incline a pensare – scriveva Alexis de Tocqueville (1805–1859) – che, se non ha fede, bisogna che serva e, se è libero, che creda».




IMPRESA DEL FUTURO: grande successo per il convegno

Tra digitalizzazione, competenze, sostenibilità: le soluzioni alle sfide della crescita economica nell’intervento organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Chieti, con il patrocinio di Confindustria Chieti Pescara, la partecipazione dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara e del Polo Innovazione Automotive

Santa Maria Imbaro, 23 settembre 2023. Un incontro fruttuoso, quello che ieri ha animato l’Auditorium del Patto Sangro Aventino a Santa Maria Imbaro e che, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Chieti, con il patrocinio di Confindustria Chieti Pescara e la partecipazione dell’Agenzia di Sviluppo della Camera di Commercio Chieti Pescara e del Polo Innovazione Automotive, ha messo al centro del dibattito le sfide e le soluzioni per conciliare la tutela dell’ambiente, la crescita economica e la qualità della vita dell’uomo con l’innovazione tecnologica.

Dopo i saluti istituzionali, in cui Daniele D’Amario, Assessore Regionale Attività Produttive Regione Abruzzo, ha sottolineato come, per le imprese, la partita da giocare per il futuro sia lo sviluppo delle competenze e soprattutto di quelle legate al territorio, la giornata è stata aperta da Lino Olivastri, Consigliere Nazionale Confindustria servizi innovativi e tecnologici, con la presentazione dei dati relativi alla digitalizzazione delle imprese abruzzesi. A seguire sono state delineate le strategie a sostegno delle imprese e dei professionisti per il digitale e l’internazionalizzazione, con l’intervento di Giovanni Marcantonio, Responsabile operativo Agenzia di Sviluppo Camera di Commercio Chieti Pescara. Ampio spazio, poi, è stato dato alle imprese, tra gli altri interventi quelli di Honda, Stellantis – Sevel e Pastificio Cav. Cocco. All’unisono la voce imprenditoriale ha reclamato la necessità di garantire la competitività sul territorio e di promuovere un’innovazione tecnologica che faciliti i lavoratori. Paolo Raschiatore, Presidente Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy Sistema Meccanica, ha invece incentrato il suo intervento sul tema del lavoro e della carenza di competenze tecniche.

Il dibattito si è poi esteso alla digitalizzazione green, tema centrale nella programmazione dei fondi europei per la competitività e lo sviluppo sostenibile dei prossimi anni, con particolare riguardo al tema della sostenibilità delle imprese, del rispetto delle risorse materiali e immateriali a disposizione, delle competenze necessarie per l’avvenire, delle opportunità di promuovere un’innovazione tecnologica etica e delle politiche nazionali che saranno operate dal governo italiano in tema di transizione 5.0 nei prossimi 3 anni. L’onorevole Fausta Bergamotto, Sottosegretaria al Ministero delle imprese e del Made in Italy ha così sottolineato che “La transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, che possono innovare prodotti e processi rendendoli più competitivi. Tutto ciò è una grande sfida e richiede investimenti significativi, competenze adeguate e una visione strategica e non ideologica. Il Governo ha abbracciato questo paradigma e sta lavorando in tal senso”. 

“Ingegneri, decisori politici e imprenditori da sempre hanno un punto in comune – ha spiegato a margine dell’evento, Massimo Staniscia, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti – guardare avanti e pianificare il futuro. Oggi, siamo fieri di aver messo a confronto tecnici, politici e imprese per affrontare insieme la sfida della transizione digitale e green e assumerci la responsabilità di costruire un futuro in cui non solo si possa conciliare innovazione tecnologica con la sostenibilità ambientale e qualità della vita, ma si possa immaginare il territorio abruzzese al centro di questa trasformazione. Andiamo nell’ottica di interventi strutturati, condivisi e di visione, attraverso una progettazione efficace ed integrata con il sistema territorio, le filiere produttive ed un costante dialogo tra tutte le imprese, siano esse di grandi o piccole dimensioni. Per questo abbiamo rafforzato la collaborazione con Confindustria, Camera di Commercio Chieti Pescara e con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy Sistema Meccatronica”.

“La digitalizzazione e la sostenibilità – ha commentato Luigi Di Giosaffatte, direttore Generale Confindustria Chieti Pescara – sono dei driver di crescita che richiedono professionalità: non riusciamo però a trovarne sul territorio. Attraverso la formazione e il reskilling, anche in collaborazione con le nostre imprese associate, contiamo di creare una rete virtuosa di opportunità per i giovani.  Le imprese sono infatti nel mezzo di una doppia transizione, verde e digitale: questi fattori indirizzano sia gli investimenti che la competitività, tra loro strettamente connessi.  Il coinvolgimento delle PMI nei processi di innovazione, lo sviluppo di competenze, gli investimenti in tecnologie 4.0, la creazione di una cultura digitale restano priorità da affrontare.  Abbiamo evidenze che tra le imprese italiane il livello di digitalizzazione aumenta al crescere delle dimensioni e questo significa che per le imprese più piccole il processo di innovazione è più lento, soprattutto per carenza di competenze”.

Annalisa Spinelli




LUCIANO D’AMICO CANDIDATO

Per la coalizione Abruzzo Insieme alla Presidenza della Regione Abruzzo

Francavilla al Mare, 23 settembre 2023. La coalizione, unita, ha indicato Luciano D’Amico,  già Rettore dell’Università di Teramo, come candidato Presidente per ABRUZZO INSIEME. una proposta forte per la nostra Regione.

Una scelta unitaria, inclusiva, larga, abruzzese, civica: Luciano D’Amico, è l’uomo del Noi, il nome per costruire un nuovo futuro per la nostra terra, così malgovernata da Marsilio.

Con lui l’Abruzzo può avere una grande possibilità, con lui ora abbiamo un’occasione costruita con un grande e inedito lavoro di squadra, allargato con generosità alle forze più vive che si sono messe insieme ed hanno raccolto e rafforzato questo percorso.

La scelta di Luciano D’Amico contiene un Abruzzo diverso da quello che abbiamo conosciuto nei 56 lunghi mesi di governo della destra. Che ha fallito su tutto: spopolamento, migrazione giovanile, sanità, trasporti, infrastrutture, impoverimento, la destra ha rappresentato per l’Abruzzo solo perdita di opportunità e di diritti.

Subito al lavoro, quindi, per la nostra terra: al lavoro per il nostro Abruzzo, senza tempo da perdere!  Ieri a Francavilla un piacevole caffè con Luciano D’Amico.

Una mattinata di ascolto e confronto, in cui abbiamo parlato dei nostri territori, dei tanti problemi lasciati dalla giunta Marsilio ma soprattutto con entusiasmo e rinnovata speranza di idee e progetti concreti per la nostra Regione.

Ognuno deve fare la sua parte, perché la sfida è grande e importante, ci riguarda tutti. Forza, verso un altro Abruzzo, INSIEME.

Silvio Paolucci