VIOLENZE CHOC DI UN DETENUTO IN CARCERE

Poi tenta il suicidio. La denuncia del Sappe

Teramo, 18 agosto 2023. Prosegue inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri abruzzesi, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari. L’ultimo grave evento è accaduto a Teramo, come riporta il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Giuseppe Pallini: “Continuano le aggressioni da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria in Abruzzo. Questa volta è il personale in servizio a Teramo ad aver vissuto giornate da incubo. Due detenuti, in mattinata, hanno tenuto in scacco il personale con richieste assurde e strumentali: uno dei due, poi, quello che giorni fa a Rebibbia era salito su una gru per protesta, ha tentato di impiccarsi con i lacci delle scarpe annodate alla grata della finestra della cella del Reparto Osservazione. Il personale di Polizia Penitenziaria, prontamente entrato in cella, gli ha salvato la vita e l’uomo si trova ora piantonato presso L’ospedale Civile di Teramo”.

Pallini, che torna a sollecitare uno sfollamento del carcere di Teramo, evidenzia che, nel corso delle assurde proteste, uno dei due detenuti ha quasi sradicato la porta della cella con la branda del letto.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Teramo ed evidenzia come sia “del tutto evidente che anche questi gravi fatti,  accaduti in carcere a Teramo, sono un chiaro sintomo del malessere che si vive nelle carceri abruzzesi e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di penitenziari regionali che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso mandati qui dal Lazio, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione.

E queste sono anche le gravi conseguenze della chiusura del Provveditorato regionale di Pescara, per una decisione politica tanto assurda quanto dannosa. Ora l’Abruzzo dipende dal Lazio e, come la segreteria regionale del  SAPPE ha denunciato in più occasioni, l’ufficio regionale di Roma si sbarazza dei detenuti più pericolosi e problematici mandandoli nella regione.

Non a caso, buona parte dei gravi eventi critici violenti che accadono vedono protagonisti proprio detenuti assegnati da Roma. Insomma, l’Abruzzo e le sue carceri sono diventati la discarica sociale del Lazio. Questo è inaccettabile! E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. È per noi importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale. È necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie”.




MESSAGGIO DI CORDOGLIO

La morte di Antonio Ascenzo, maestro gelatiere di San Valentino in AC

Antonio Ascenzo non è stato solo il campione italiano di gelateria, capace di fare di San Valentino in AC il luogo di riferimento, per tante generazioni, dove degustare prelibatezze uniche e ineguagliabili. Antonio è stato il punto di riferimento del comprensorio della Maiella in termini di impegno e valutazione oggettiva di ciò che più occorreva rappresentare per il territorio.

Antonio è sempre stato solidale e presente in tutte le iniziative che ho condiviso per le nostre zone. Sostenitore sin dall’inizio del Premio Parco Majella e fervido supporter di tutte le manifestazioni culturali e turistiche promosse nel corso degli anni.

Era oramai tradizione del Premio Parco Majella l’appuntamento con il gelato di San Valentino in AC.!

Tantissimi personaggi noti hanno potuto apprezzare la sua maestria e gustare le deliziose proposte del nostro pluripremiato gelatiere Antonio, da Dacia Maraini a Grazia Francescato, Daniele Mocio, Benedetta Rinaldi, Tara Gandhi, Paola Gassman, Paolo Rumiz, Enzo De Caro, Rosy Bindi, Franco Marini, Ermete Realacci, Michele Mirabella…

Antonio lascia un vuoto incolmabile. L’ultima volta che ci siamo visti, circa 2 settimane fa, passando a prendere un caffè con una pallina di gelato, così come solito ogni volta che ci vedevamo, era visibilmente provato ma forte e determinato a sconfiggere e superare questa dura prova.

Perdo un amico vero e sincero che mi è stato a fianco sempre.

Buon viaggio Antonio caro e sappi che lasci un segno indelebile di cui tutti dobbiamo esserne fieri.

Un abbraccio ad Angela e ai figli.

Antonio Di Marco




PESCASSEROLI LEGGE ospita Vito Mancuso

Nel 2023 una quinta edizione di grandi autrici e autori. Dal 10 al 19 agosto 2023

Pescasseroli, 18 agosto 2023. Il 18 agosto prosegue sotto la direzione artistica di Dacia Maraini la quinta edizione di “Pescasseroli legge” attesa manifestazione che sceglie Pescasseroli, cuore storico del Parco Nazionale d’ Abruzzo-Lazio-Molise per promuovere la lettura. In piazza Umberto sarà la volta del filosofo e teologo Vito Mancuso con il saggio Etica per giorni difficili (Garzanti). Incontro moderato da Flavia Capone e letture di Andrea Casanova Moroni.

La direzione organizzativa della rassegna è affidata a Fiorella Graziani, con il supporto dell’Associazione Pescasseroli È W. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Pescasseroli (AQ) e sostenuta dal Centro per il libro e la lettura.

Sempre venerdì 18 agosto alle ore 21.15, presso l’Abbazia Santi Pietro e Paolo, è in programma il Concerto Coro Decima Sinfonia di Pescasseroli diretto dal Maestro Anna Tranquilla Neri.

In Etica per giorni difficili edito da Garzanti l’8/11/2022 la sensazione più diffusa, in questi giorni difficili, è di smarrimento: viviamo in balia di un consumismo sempre più sfrenato, della paura suscitata da una guerra vicina e assurda, di una crescente incertezza del futuro. Avvertiamo il naturale bisogno di trovare un punto fermo su cui poter fare affidamento, ma al contempo constatiamo come a vincere e prosperare, attorno a noi, sia non di rado l’immoralità. Perché quindi il bene dovrebbe essere preferito al male, se questo risulta più conveniente e piacevole? Aiutandoci a fare chiarezza nel nostro intimo, con questo libro coraggioso e controcorrente Vito Mancuso ingaggia prima un ideale corpo a corpo con il più radicale tra i suoi nemici filosofici, Nietzsche, e poi ci guida, per mezzo di insegnamenti concreti e attraverso la pratica quotidiana dell’agire morale, verso la risoluzione dei tormenti, dubbi e conflitti che attanagliano le coscienze. Perché è solo ritrovando un’etica condivisa, e rinnovando il legame che ci unisce in quanto esseri umani, che le nostre ferite potranno finalmente essere rimarginate. La posta in gioco è altissima: chiamati a invertire la rotta di questa «nave dei folli» in cui si è trasformata la società, dall’esito delle nostre scelte dipenderanno il futuro del pianeta e le sorti delle generazioni future.




LA BELLA ADDORMENTATA

Spettacolo della compagnia Florian Metateatro

Balsorano, 18 agosto 2023. Il Comune in collaborazione con la cooperativa Fantacadabra, presentano, martedì 22 agosto alle ore 21, presso il Cortile ex scuola dell’infanzia, nell’ambito della rassegna itinerante Frequent(I)Azioni lo spettacolo della compagnia Florian Metateatro (Pescara) con lo spettacolo La Bella Addormentata liberamente ispirata alle fiabe di Perrault e Grimm con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio

drammaturgia Mario Fracassi, Flavia Valoppi, Alessio Tessitore regia di Mario Fracassi Tecnica utilizzata: teatro d’attore e di figura. Un desiderio profondo anima la storia dei due sovrani tristi: avere un figlio.

Proveranno di tutto e la corte si animerà di stravaganti figure con fantasiose soluzioni. Dopo l’astrologo di corte, il cuoco, la dama, il maniscalco, finalmente qualcosa avverrà e il loro desiderio sarà esaudito. Una bambina di nome Rosaspina crescerà a corte, tra le mille attenzioni dei novelli genitori, ma qualcosa dovrà ancora accadere, un pericolo che minaccerà la loro felicità. Lo spettacolo, in tournée da vari anni, ha affascinato i bambini di tutta Italia attraverso l’unione della componente popolare dei pupazzi e la sperimentazione dei linguaggi espressivi del corpo e della voce, in un tourbillon di personaggi, voci, costumi che mandano avanti il racconto con leggerezza.

Una scenografia praticabile diventa di volta in volta il castello, il bosco, la stanza della principessa e i due attori con l’ausilio di pochi oggetti si avvicendano nei panni dei personaggi in un divertente rincorrersi, come in un gioco di bambini. La nascita della principessa segna nello spettacolo un cambio di stile, Rosaspina e il Principe, infatti, sono interpretati da due marionette, mosse a vista, che chiuderanno con il bacio la storia de La Bella addormentata. Attraverso un lavoro che unisce la componente popolare dell’uso dei pupazzi alla ricerca teatrale e la sperimentazione sui linguaggi espressivi del corpo e della voce, lo spettacolo si rivolge ai bambini di tutte le fasce d’età a partire dai 4 anni.




NUOVO INNESTO TOMBESI: Carlo Zappacosta

Il laterale mancino, classe 2000, è stato più volte avversario della Tombesi nella scorsa stagione, con la maglia dell’Academy Pescara: «È nata con il tempo una bella rivalità, ma sempre nel rispetto reciproco. Ora sono molto contento di essere a Ortona, lotteremo per traguardi importanti».

Ortona, 17 agosto 2023. Con l’arrivo di Carlo Zappacosta, la Tombesi non si assicura solo il già di per sé importante obiettivo di allungare le rotazioni a disposizione di mister Morena, ma aggiunge un potenziale titolare per la stagione ormai alle porte. 23 anni, Zappacosta è un atleta ancora giovane ma ormai già forte di una buona esperienza, anche lui reduce da una promozione, con l’Academy Pescara, e dotato di una caratteristica tecnica, il piede mancino, sempre preziosa in qualsiasi squadra. Per la prima volta si allontanerà da Pescara, dove ha sempre militato finora tra settore giovanile e prima squadra, ma per restare comunque sulle rive dell’Adriatico, in una nuova avventura in gialloverde:

«Dopo ben sette anni passati fra le diverse squadre pescaresi, desideravo intraprendere una nuova esperienza ed avevo bisogno di nuovi stimoli. Ho scelto la Tombesi innanzitutto perché ritengo che sia una società seria, che pone le sue fondamenta su ragazzi giovani e locali e che sta investendo molto anche sullo staff tecnico. Sin dai primi contatti sono stato estremamente felice del loro interesse e non ho avuto alcun dubbio sullo sposare il loro progetto.

Nel corso degli anni ho affrontato la Tombesi diverse volte, dapprima a livello di giovanili, poi in serie A2 e nella stagione passata in Serie B. Riguardo a quest’ultima, la rivalità è cresciuta con il passare dei mesi: in campionato, nonostante entrambe siano state promosse, si può dire che sia stata l’Academy a spuntarla, avendo terminato il campionato con un solo punto in più; in coppa, invece, è stata la Tombesi a prevalere in gara secca. Proprio riguardo a questa partita, devo dire che, nonostante sia stata per me una sconfitta molto amara, è stata allo stesso tempo una delle partite più emozionanti della mia vita, un vero e proprio spot per questa meravigliosa disciplina. Come ho detto c’è stata (e ci sarà) rivalità fra le due squadre, da intendere però in senso positivo: c’è sempre stato un forte rispetto reciproco ed è stato sempre un piacere potermi misurare contro di loro; un piacere dovuto anche al fatto che non solo conosco e ho giocato già con molti dei miei nuovi compagni, ma siamo anche amici al di fuori del campo».

Quando si parla di obiettivi per la prossima stagione, Carlo ha le idee molto chiare: «A livello di squadra ci dobbiamo necessariamente porre l’obiettivo di fare un campionato di vertice e sono convinto che la squadra abbia tutte le potenzialità e le qualità per farlo. A livello personale, spero di inserirmi bene fin da subito nei meccanismi di un gruppo già fortemente consolidato. Sono molto motivato e concentrato sul cercare di migliorarmi il più possibile, colmare qualche mia lacuna ed accrescere il più possibile la mia esperienza. Non vedo l’ora di iniziare!».




GREENDAYS Tortoreto si tinge di verde  

Un weekend all’insegna della sostenibilità per celebrare la bandiera Spighe Verdi, unico comune rurale della provincia di Teramo

Tortoreto, 17 agosto 2023. Sabato 26 e domenica 27 agosto torna Tortoreto greendays, la manifestazione promossa dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Tortoreto per celebrare l’ottenimento della bandiera Spighe Verdi, il riconoscimento della FEE Italia, la stessa organizzazione che riconosce le Bandiere Blu per il mare, ai comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile. Dopo il grande successo ottenuto con l’edizione dello scorso anno, un nuovo e innovativo format permetterà di far conoscere la Tortoreto Verde con iniziative volte a valorizzare le bellezze paesaggistiche e prelibati prodotti tipici delle aziende agricole locali. 

“Per il quinto anno consecutivo siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento delle Spighe Verdi” – racconta con soddisfazione L’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi – “che conferma la grande attenzione e sensibilità nei confronti dell’entroterra. La cura dell’ambiente, del paesaggio e le pratiche sostenibili ci permettono di orientare la nostra offerta turistica non soltanto sulla costa, ma diversificare verso nuove forme di turismo lento, rurale ed enogastronomico, i quali costituiscono un’attrattiva sempre più richiesta da un pubblico attento e responsabile. Il nostro intento è anche sensibilizzare quante più amministrazioni possibili si possa offrire un territorio di qualità fatto di eccellenze, capace di veicolare in modo più forte l’immagine delle Colline Teramane”.

“La terra incontra il mare” sarà il tema centrale della manifestazione dove l’intento è raggiungere un pubblico quanto più numeroso e consapevole del ruolo della madre terra. 

Si partirà sabato 26 agosto alle ore 10:30 con il Tavolo di Raccordo e Cooperazione Istituzionale presso Terra di EA, che vedrà il coinvolgimento dei 21 amministratori dell’area GAL Terreverdi Teramane.

L’obiettivo è quello di promuovere una sinergia tra Comuni al fine di favorire la riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti e l’avvio delle procedure per l’ottenimento di una certificazione di qualità ambientale su tutto il territorio di riferimento e la diffusione del vessillo Spighe Verdi.

Lo stesso giorno alle ore 16:00, si proseguirà con un momento che coniugherà, passato, presente e futuro con la visita guidata all’interno della Domus delle Muracche, l’antica Villa Rustica di epoca romana risalente al II sec. a.C. al cui interno sono stati rinvenuti numerose testimonianze della profonda vocazione agricola e rurale del territorio di Tortoreto. La partecipazione è libera previa prenotazione obbligatoria sulla piattaforma EventBrite. Al termine verrà servita una degustazione di prodotti tipici locali offerta da GAL Terreverdi Teramane.

L’appuntamento più importante è fissato per sabato sera alle ore 21:00, dove a Largo Marconi sul lungomare, per la prima volta in assoluto verrà proposto lo spettacolo in piazza “La terra che verrà” un Talk Show dove storia, agricoltura, cultura, enogastronomia e tradizioni si fondono in un connubio unico, con uno sguardo curioso e ottimista verso ciò che il futuro riserva a questi settori essenziali.

Un format dinamico e coinvolgente condotto dalla giornalista Mirella Lelli con interviste, racconti e approfondimenti di autorevoli esperti del calibro del Prof. Leonardo Seghetti, uno dei maggiori esperti italiani di chimica agraria e agroalimentare, guru e autorità nazionale nel campo dell’olivicoltura, accademico dell’olivo e dell’olio, autore di centinaia di pubblicazioni e interventi scientifici e divulgativi.

Sugli aspetti sociali e antropologici saranno presenti il Prof. Gabriele Di Francesco, Accademico dei Gergofili di Firenze e docente di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti e il Prof. Francesco Galiffa, ricercatore in ambito storico e antropoligico, autore del libro “Eravamo contadine”.

Sul palco faranno gli onori di casa il Sindaco Domenico Piccioni, e l’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi che daranno il benvenuto ad altri ospiti simbolo che promuovono e raccontano le bellezze e le bontà del territorio: Umberto D’Annuntiis, Sottosegretario alla Giunta Regionale Abruzzo, il Sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, il secondo comune verde abruzzese, Rosalia Montefusco, Direttore di GAL Terreverdi Teramane, una delle organizzazioni più attive per la promozione del territorio locale, Alessandra Orsini, Fiduciaria di Slowfood Terre Teramane, il movimento culturale per il cibo buono e sano e Giancarlo Pierannunzi, uno dei giornalisti enogastronomici più autorevoli della nostra regione.  

Durante la serata saranno consegnati i riconoscimenti alle aziende agricole di Tortoreto, che attraverso il loro quotidiano lavoro preservano il paesaggio rurale:

Tenuta Terraviva, l’importante azienda vitivinicola localizzata sulla suggestiva collina vista mare che vanta numerose produzioni biologiche;

Olio Monaco, punto di riferimento per la produzione di olio extravergine di oliva biologico di notevole pregio;

Terra di EA, l’azienda agricola multifunzionale, composta da agriturismo, ristorante, fattoria didattica, ettari di natura allo stato puro nel quale si producono prodotti naturali e genuini che vengono prima raccontati e successivamente degustati;

La Capra Fenice, con il loro allevamento di capre camosciate delle alpi dal quale producono formaggi freschi e stagionati di altissima qualità;

Casa di Gaia, una cascina immersa nelle verdi colline che propone produzioni artigianali come miele, zafferano, conserve di verdura e frutta;

La Pinciaia di Cavatassi, che coltiva su terreni a gestione biologica cereali antichi quali Solina e Farro, dal quale ricava le conseguenti farine, oltre che melograni, fichi e numerosi altri alberi da frutta;

Azienda agricola D’Antonio Carlo e Arturo con le sue mucche, la mungitura e i prodotti derivati dal latte;

Azienda Agraria e Agrituristica “Fonte del Ceppo” antichissima masseria immersa in un uliveto secolare dal quale si scorgono ampi e suggestivi panorami;

La società agricola Figliola Antonietta e Antonio De Ascentiis entrambe impegnate per tutelare la biodiversità e preservare le coltivazioni tipiche del territorio.

Tortoreto greendays si concluderà con la Ciclopedalata Enogastronomica sulle Colline Tortoretane di domenica 27 agosto, il modo più lento, salutare ed ecologico di vivere il territorio. Si partirà dalla costa e attraverso il Giro della Tortora, l’itinerario ciclabile permanente ed interamente segnalato di quasi 30 km, si visiterà ogni singola realtà agricola di Tortoreto con brevi soste di degustazione. Anche questa attività è a partecipazione libera, posti limitati previa prenotazione.




NEL SEGNO DEL CANTO: dall’Opera a Noa

La XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmata da Jacopo Sipari di Pescasseroli, domani venerdì 18 agosto omaggerà il canto con un gala dedicato alla memoria di Renata Scotto, in Avezzano, promosso da Donata D’Annunzio Lombardi e in serata a Tagliacozzo la voce senza confini di Noa con l’Orchestra Sinfonica abruzzese diretta da Marco Moresco

Tagliacozzo, 17 agosto 2023. Ultimo week-end per la XXXIX edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, firmato  dal direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, realizzato col patrocinio del M.I.C, della Regione Abruzzo, della Città di Tagliacozzo, fortemente sostenuto dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e del suo Assessore alla cultura Chiara Nanni, della Banca del Fucino e della Fondazione Carispaq, che propone per la giornata di venerdì 18 agosto una riflessione sul canto in tutte le sue sfaccettature.

Si torna a Villa Massimo in Avezzano, tra il verde del Monte Salviano, alle ore 18, con il gala opera degli allievi della Classic Lyric Art  del Maestro Glenn Morton e dell’Accademia di alto perfezionamento vocale, per lo stage Daltrocanto, del Maestro Donata D’Annunzio Lombardi. Un gala questo che sarà dedicato alla figura del soprano Renata Scotto e che la D’Annunzio Lombardi ha così ricordato “Uno dei momenti più belli della mia vita, aver incontrato la Renata Scotto, e aver condiviso il suo sorriso e la sua immensa arte musicale .

Lei la mia Musa , la mia icona che da ideale , entrava nella realtà della mia vita musicale e mi lasciava la sua luce di eterna stella”. Un concerto che varrà anche come eliminatoria per il I Concorso lirico del F.I.M.E., la cui finale si svolgerà in Tagliacozzo il 20 agosto. In palcoscenico compariranno eroine ed eroi del nostro melodramma, due Violette, Ilina Mihayolova e Rosaria Angotti, con la cabaletta di sortita, “E’ strano, Sempre libera!”, da Traviata, due brillanti Norine, Luz García Mora e Rebecca Sois, con “Quel guardo il cavaliere-So’ anch’io la virtù magica”, Marina Nachkebiya sarà la Turandot che evoca la violenza alla sua ava e la nascita della principessa di gelo con “In questa reggia”, Yu Ding sarà il Roberto de’ le Villi, con la sua aria “Torna ai felici dì”, mentre Daniela Esposito vestirà i panni della Santuzza di Cavalleria Rusticana, la rivelazione del ritorno di Turiddu a Lola. Passaggio al Verdi di “Un Ballo in maschera” con Martina Sannino e anche Rosanna Lo Greco (quest’ultima anche la Medora de Il corsaro” con “Non so le tetre immagini”) che daranno voce ad Amelia per l’aria “Morrò ma prima in grazia”, prima di cedere il testimone a Sofia Durante, la Elvira de’ “I Puritani” di Vincenzo Bellini con “Qui la voce sua soave”.

Ed ecco Attila, che sarà il basso Dayan Vatchkov con l’aria “Mentre gonfiarsi l’anima”, la Gilda Sofia Gotch, per “Caro Nome”, Giorgio Germont con “Di Provenza”, ci sono Mimì (Ginevra Gentile) e Musetta (Claudia Spiga), per le arie “Donde lieta uscì” e “Quando m’en vo’”. Avanzerà, quindi, Carmen, col suo tema obliquo, della celebrata Habanera, individuato dal suo personale intervallo e con il tono scuro della tessitura vocale, che sarà quella di Ester Esposito, mentre giunge Don Giovanni (Carlos Arcos) per elevare la sua serenata “Deh, vieni alla finestra”. La calda vena melodica di “Mon coeur s’ouvre à ta voix” inonderà, poi, la platea: Dalila, Valentina Pernozzoli, seduce con quest’aria Sansone, di lei segretamente innamorato, con l’intento di carpirgli il segreto della sua forza, cuore del II atto del Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns.

Liù sarà Maria Grazia Aletto con “Signore ascolta”, Simona Karafili, invece, si calerà nel ruolo di Odabella per “Santo di Patria, “Ebben, ne andrò lontana” l’aria di Wally sarà affidata a Julianne Casey e l’aria di Lèonore di Guzman da La Favorita di Gaetano Donizetti, sarà eseguita da Nadiya Tryshnevska. Compito non facile per Rieka Sakai nei panni di Rusalka  per il suo “Mesìcku na nebi hlubokèm”. Ci sarà anche la Marshallin del Der Rosenkavalier di Strauss con l’aria “Wie du warst”. Ribalta quindi, per la voce del mezzosoprano Ayuko Naruse, la quale sarà la Charlotte del Werther di Jules Massenet, per “Va! Laisse couler mes larmes”, la grande emozione di Charlotte che in orchestra si svela su di una sorta di anticlimax del sax alto, Lorenzo Martelli, con “È la solita storia del pastore” nota come il “Lamento di Federico” dall’ Arlesiana di Francesco Cilea, canonizzata da Enrico Caruso, Marina Fita si cimenterà con “Je veux vivre” la virtuosistica e celeberrima ariette di Juliette dall’ opera di Charles Gounod, ed ecco la Dorabella del “Così fan tutte” Ilaria Iris Facoetti con “Ah scostati…smanie implacabili”, apparirà quindi Banco, interpetrato da Biagio Calorio per “Come dal ciel precipita” dal Macbeth di Verdi, per chiudere con la grande musica da camera tedesca, il Mädchenlied (Canto di fanciulla), op. 107 n. 5di Johannes Brahms, nella interpretazione di Maddy Manning-Bi.

Alle ore 18, ci si ritroverà nel Cortile d’arme del palazzo ducale, per la presentazione del volume

La rotta dei brand di Alberto Improda in libreria per  le edizioni Mincione.  Misurando l’altezza delle stelle, il sestante permette ai marinai di calcolare la loro posizione. L’angolo tra l’astro e l’orizzonte indica alla nave a che punto è nella rotta. L’ultima opera di Alberto Improda si comporta come questo strumento, calcolando però l’angolo tra il brand e noi. Dà quindi le coordinate di dove ci troviamo, nella società contemporanea, nel percorso dei brand. E dato che il brand oggi non è più solo la vendita di un prodotto ma è la costruzione di un’identità di valori queste coordinate hanno qualcosa da insegnare su come ci comportiamo, su cosa siamo.

Un brand è, come nel cinema, nella letteratura, scrivere una storia e trasmetterla alle persone. Finale alle ore 21,15, musica d’autore nel chiostro di San Francesco in Tagliacozzo con il progetto sinfonico di Noa, nel suo nome il significato di portatrice di pace, di sorella, la cantante yemenita con la sua vocalità istrionica, sapiente e mutevole, che sa passare dal pop al folk, dal soul alle melodie della sua terra tratte ispirate dal Diwan, il libro delle tradizionali canzoni cerimoniali, e dal Silsulim, la quale darà vita ad un repertorio che lambisce entrambi gli emisferi culturali. Noa si presenterà al pubblico del festival con Gil Dor, e alle spalle l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Marco Moresco. Virate decise verso la country music, speziata di jazz, attraverso velate citazioni spazianti dal severo contrapunctus bachiano, che ascolteremo in un duo con Gil Dor, alla villanella napoletana, queste le armonie che faranno da colonna sonora al sorriso e all’energia di Noa.

Uri e Mishaela, un originale gioco tra spontaneità “popolare” ed educata modulazione “lirica”, con la prima song, una intensa melodia in lingua yemenita, che ci farà tornare alla mente una pagina di Heschel, in cui afferma che la musica non è un prodotto dell’uomo, non è creazione nel senso consueto del termine, ma che essa sta nell’uomo, è la sua stessa vita,  è il ritmo interiore ed esteriore che regola il suo comportamento, è la legge liberamente assunta che modula dall’interno ogni sua ora, è il tempo che prende forma e che non viene lasciato, così,  fluire senza argini, come acqua su pietra. La melodia rappresenta l’estremo tentativo umano di catturare l’uniformità del tempo nel suo scorrere ineluttabile e disperante, di piegarlo alla sua volontà creatrice, costringendolo in ritmi che esprimano le scansioni interiori della vita. È per questo che ci accingiamo a definire il sentire musicale di Noa musica delle azioni, fedele specchio di un crogiuolo di culture e di storie, anche politiche, precarie e instabili.

Donna senza ombre, i capelli sciolti, guarda alla luna in “Look at the moon”, che potrebbe essere anche la tammorra di Gil, e in Child of Man, chissà non avvii uno “sparring four” con il pubblico. Motivi amerindi sgorgheranno da ritmi tribali, il samba e qualche gridolino carioca ondeggerà tra i suoi bonghi frenetici: nonostante tutto, Shalom, Shalom, ma anche Salam e la rumbetta di La vita è (sempre) bella! La melodia napoletana di Santa Lucia Luntana ornerà la sua gola, anche se ancora senza i veli della nostra personale “Napolitanìa”, così come una Torna a Surriento, che giocherà interamente sul registro acuto, pur essendo una serenata. Noa, grande interprete d’atmosfere e di emozioni, farà suo l’uditorio, augurando a tutti Pace, Felicità, Bellezza e Amore, racchiusi in una gioiosa danza del sogno.

Prossimo appuntamento:  Sabato 18 agosto in piazza Duca degli Abruzzi, teatro in musica con Rocco Papaleo, in trio, col suo progetto “Divertissement” : È un diario che raccoglie pensieri di giorni differenti da sfogliare a caso. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle ora. Non è che un diario racchiuda una vita, di certo però, dentro, trovi cose che ti appartengono, e nel mio caso l’azzardo che su alcune di quelle pagine valesse la pena di farci orecchiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia di ascoltare”.




VILLA IN FERMENTO: torna l’evento

Venerdì 18 e sabato 19 agosto è in programma la sesta edizione, evento estivo di grande richiamo in tutto l’Alto Sangro. Tra i sei concerti in calendario, spiccano quelli del cantautore abruzzese Setak (venerdì alle 20) e i Meganoidi (sabato alle 22). Tra le novità di quest’anno, un servizio di navetta gratuita andata e ritorno in partenza da Castel di Sangro.

Villa Scontrone, 17 agosto 2023. C’è attesa a Villa Scontrone, dove venerdì 18 e sabato 19 agosto è in programma la sesta edizione di Villa in Fermento, evento estivo di grande richiamo in tutto l’Alto Sangro.

Il Festival, organizzato a partire dal 2016 dalla locale associazione ConGiovani con il patrocinio del Comune di Scontrone, da anni si distingue per la capacità di attrarre un pubblico assai eterogeneo per età, gusti e provenienza geografica. Il collaudato format prevede tre temi principali, attorno ai quali ruoteranno le due giornate: musica dal vivo con sei concerti (tutti gratuiti) in due giorni, street food locale e birre artigianali con la partecipazione del Birrificio Abruzzese di Castel di Sangro, il microbirrificio Donkey Beer di Atri (Teramo) e il birrificio La Monna di Pizzoli (L’Aquila).

La manifestazione si aprirà entrambi i giorni alle 17, con i laboratori del Circo d’Abruzzo, la scuola di clown e teatro di strada guidata dall’artista Emmanuel Gallot-Lavallée. Per le famiglie con bambini è previsto anche un servizio gratuito di “baby parking” a cura del centro estivo “La Olla magica” di Alfedena. Alle 18 l’apertura dei birrifici e, novità di quest’anno, la possibilità per gli avventori di fare un aperitivo accompagnando le birre con un piatto di prodotti tipici. Alle 20 aprono gli stand gastronomici, con street food a km zero.

Ampio spazio anche alla musica, con tre concerti al giorno. Venerdì 18 alle 20 spicca quello del cantautore abruzzese Setak, per quella che sarà l’unica tappa in Alto Sangro del tour “Canzoni a fondo perduto”. Alle 22 invece saliranno sul palco i Veeble, coinvolgente gypsy band romana ma conosciuta anche all’estero, che fonde le atmosfere del blues alle sonorità balcaniche e sudamericane con una musica circense e piratesca. A seguire lo street concert dei Bifolki, band campana che rivisita in chiave folk i più famosi brani del cantautorato italiano. Sabato 19 alle 20 si esibiranno i Ma Lorelle, giovane formazione locale che propone cover italiane e straniere. Alle 22 sarà il turno dei Meganoidi, band nata a Genova nel 1997 che combina punk, rock, elettronica e ska e ancora oggi continua ad entusiasmare il pubblico. Gran finale a tutto swing con gli aquilani Crazy Stompin’ Club.

Altra importante novità di quest’anno, un servizio di navetta gratuita andata e ritorno con partenza da Castel di Sangro (fermata in Piazza Patini, lato banca), ogni ora dalle 18 alle 3 per entrambe le giornate. Un’iniziativa finanziata dall’associazione ConGiovani con l’obiettivo di favorire il divertimento in sicurezza, diminuire il traffico di veicoli sulle strade del comprensorio e dare un piccolo ma simbolico contributo all’ambiente.




MISS ABRUZZO. Il 1° settembre la finalissima

Le ultime fasce regionali saranno assegnate nelle tappe di Celano, Tortoreto e Colonnella

Torricella Sicura, 17 agosto 2023. Ultime tappe della selezione abruzzese del concorso nazionale di Miss Italia. Le ragazze che hanno superato le selezioni si contenderanno le ultime fasce regionali che danno diritto d’accesso sia alle prefinali nazionali che al titolo di Miss Abruzzo rappresentando, così, la nostra regione.

Domani ultima tappa aquilana, a Celano, dove le ragazze partecipano al titolo di Miss Rocchetta. La serata si svolgerà in piazza IV Novembre e sarà presentata dal conduttore Luca Di Nicola. Poi, chiusura tutta teramana del concorso di bellezza femminile per eccellenza.

Domenica 20 agosto, Miss Italia farà tappa a Tortoreto sul lungomare per il titolo di Miss Miluna, il 22 a Colonnella, nella suggestiva scalinata di piazza Garibaldi, per eleggere Miss Cinema e, poi, finalissima per il titolo di Miss Abruzzo a Torricella Sicura. Le serate saranno condotte dal presentatore e giornalista Alex De Palo. Start ore 21:30. Organizzazione agenzia Pai.




GO GIANNI GO!

Domani, sulla banchina di riva, l’attesa tappa giuliese del tour estivo 2023 di Gianni Morandi

Giulianova, 17 agosto 2023. L’assessore Marco Di Carlo: “Una bellissima vetrina per la città, un grande appuntamento musicale ed una festa per celebrare i 60 anni dall’ultima esibizione dell’eterno ragazzo a Giulianova”.

Sarà, quella di domani, la sera della grande musica leggera italiana. Dalle 21, Gianni Morandi si esibirà sulla banchina di riva del porto nell’unica tappa, oltre a quella di Senigallia del 6 luglio,  del suo tour estivo nel Centro Italia.

Go Gianni Go! promette di essere uno show trascinante, capace come pochi di coinvolgere il pubblico di un’amplissima fascia d’età. I classici del suo repertorio si alterneranno in scioltezza ai pezzi di quest’anno, a conferma del fatto che la musica di Morandi, oltre ad essere espressione artistica, è anche un autentico fenomeno di costume.

“Siamo onorati di avere a Giulianova Gianni Morandi – commenta l’assessore Marco Di Carlo – La sua presenza, oltre a dare grande visibilità alla città,  eleva la varietà e soprattutto la qualità dell’intrattenimento musicale. Gianni Morandi, eterno ragazzo in scena, è icona della cultura melodica del nostro Paese. Il suo concerto segnerà momenti indimenticabili  e sarà occasione per  festeggiare, con lui, il sessantesimo anniversario della sua ultima esibizione in città. Dall’agosto 1963 è trascorsa una vita. Ricorderemo quei giorni senza cedere alla nostalgia, rinnovando semplicemente l’immenso piacere di poter riascoltare dal vivo un grande artista, nella meravigliosa cornice del porto”.




CALA IL SIPARIO sull’edizione 2023 

Spoltore Ensemble, cinque giorni di cultura, arte, bellezza e di tante emozioni in scena. Artisti internazionali e spettacoli sold out per il salotto artistico e culturale d’Abruzzo

Spoltore, 17 agosto 2023. Cala il sipario sulla quarantunesima edizione di Spoltore Ensemble. Musica, teatro, cabaret, danza e arte in tutte le sue sfaccettature hanno dato vita per cinque giorni, dal 12 al 16 agosto, alla grande festa diffusa che ha coinvolto ogni angolo del centro storico di Spoltore. Da largo San Giovanni, l’arena del festival, dove si sono svolti gli spettacoli di punta, al fascino del Convento di San Panfilo che ha accolto esclusive ed eleganti performance, fino a piazza D’Albenzio dove si sono tenuti gli show di seconda serata. La direzione artistica del festival, promosso dal Comune di Spoltore, è stata curata dal maestro Giuliano Mazzoccante che ha così commentato la chiusura dell’evento: “È stato bellissimo vedere i numerosi amanti di musica e di arte partecipare agli appuntamenti del festival, in questo momento provo tanta soddisfazione e tanta gioia. Quello che ho trovato qui a Spoltore è un gruppo di persone, a partire dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura fino a tutti coloro che si sono prodigati affinché questo evento potesse riuscire così come meritava, una squadra straordinaria, di persone impegnate che hanno dato all’arte la possibilità di esprimersi veramente al massimo. E questo ha permesso di lasciare un buon ricordo in tutti gli artisti che hanno partecipato allo Spoltore Ensemble, che ne hanno apprezzato l’organizzazione e il programma, e di far sì che il nome di Spoltore e dell’Abruzzo intero viaggi in tutto il mondo.”

L’Arena del festival, sempre gremita di pubblico, ha ospitato lo spettacolo di Roma Tre Orchestra con lo splendido e toccante omaggio al maestro Ennio Morricone, l’esibizione di danza del Balletto di Roma, i due spettacoli, in anteprima assoluta, di Sergio Rubini, “Racconti di fame e d’amore” con la partecipazione di Federico Perrotta e dell’Orchestra dei Virtuosi di Kiev, e di Gabriele Cirilli, “Nun te regg più”, il fascino intramontabile del tango argentino con “Dreams of Tango”, con la partecipazione del tanguero Pablo Valentin Moyano. Il Convento di San Panfilo invece ha accolto la musica di Antonio Tinelli & Mèditerranèe Clarinet Ensemble in “Cinema, Opera e … Jazz!”, il concerto dei solisti internazionali di Chieti Classica, l’omaggio alla canzone d’autore e alle musiche da film con Marco Vignali e Cristian Caprarese, la chitarra fingerstyle di Daniele Mammarella e il concerto Gianfranco Continenza Overflow. Tanti gli spettacoli in seconda serata: il cabaret di Massimiliano Elia, di Francesco Arienzo e di Stefano Vigilante; la musica di Emilia Zamuner feat Daniele Sepe con la partecipazione straordinaria di Massimo Moriconi, “Sound Archives” di Maurizio Rolli, con il chitarrista internazionale Randy Bernsen,  il concerto di Piero Di Blasio “Frank Sinatra & Friends-Italiani alla conquista dell’America”, il rock’n roll anni Cinquanta e Sessanta dei Fuzzy Dice e il concerto-tributo ai Pink Floyd con i Terzacorsia in “Floyd On The Wing”.

Il Sindaco Chiara Trulli: “Siamo molto felici di aver creato in cinque giorni tanta cultura e tanta bellezza, realizzando un vero e partecipato salotto culturale dell’area metropolitana che faccia sì che Spoltore si affermi nel panorama culturale locale, regionale e nazionale. La perfetta  direzione artistica e lo staff di altissimo livello, ci fa guardare all’edizione 2024 con tante energie, tante sorprese e tante novità che metteremo da subito in campo. La scelta del maestro Giuliano Mazzoccante alla direzione del festival è stata ponderata, perché volevamo una grande personalità che potesse rilanciare la manifestazione e, grazie  alla sinergia che abbiamo trovato con la direzione artistica, siamo riusciti a realizzare ciò che volevamo”.

Fondamentale è stato il lavoro delle associazioni del territorio, dall’Accademia degli Insepolti a I Colori del territorio, alla Centenaria di Spoltore e alla Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi, che hanno curato appuntamenti artistici e letterari di grande rilievo: la mostra personale di Albano Paolinelli  “Mutazioni”, “Dimore Ensemble”, “Spoltore nascosta” e tanto altro.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Spoltore Roberta Rullo: “Siamo davvero molto soddisfatti  perché abbiamo aperto la nostra Spoltore a tutti i visitatori, grazie alla partecipazione delle associazioni che hanno riportato l’arte in città con una specificità più significativa e  al direttore artistico che ha coordinato con noi tutte le iniziative della quarantunesima edizione che, nella continuità, si è completamente rinnovata nelle proposte e nei contenuti. Spoltore ha tutti quegli spazi che inducono a riflettere, ad emozionarsi e a lasciarsi coinvolgere da ciò che è la struttura medioevale del paese, e ha la preziosa partecipazione dei cittadini che aprono i loro spazi speciali e accolgono l’arte in tutte le sue forme. Fare cultura significa crescere insieme per costruire un futuro migliore nella nostra Spoltore”.

A completare il cartellone degli eventi, ci sono stati gli spettacoli per bambini e famiglie, le mostre, le presentazioni di libri e di opere musicali. E poi il toccante messaggio di pace lanciato dal palco dell’Arena del festival da Sindaco e amministratori della città di Spoltore, e dal direttore artistico, alla presenza del presidente della fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio e con la partecipazione, in collegamento dall’Argentina, di Odino Faccia, cantante italo  argentino di origini abruzzesi e presidente della Fondazione Red Voz por la Paz, che ha conferito a Spoltore il diploma di riconoscimento di città impegnata per la pace e i valori. “Nell’ambito della manifestazione più importante della nostra comunità, proprio in un momento di gioia e di serenità, e alla presenza degli artisti dell’orchestra di Kiev – ha spiegato il Sindaco Chiara Trulli –  non possiamo dimenticare quello che sta accadendo nella vicina Ucraina. È necessario sensibilizzare tutti ai valori universali della pace”.

Barbara Del Fallo




OCCUPAZIONE ABUSIVA di spiaggia libera

Sequestri della Capitaneria di porto

Ortona, 17 agosto 2023. La Capitaneria di porto di Ortona ha posto sotto sequestro attrezzature balneari posizionate abusivamente, su spiaggia libera, per circa 1000 m2 di superficie, presso diverse aree della giurisdizione.

Purtroppo, è usanza diffusa quella di accaparrarsi un posto in prima fila sulle spiagge libere lasciando posizionati, anche a ridosso del bagnasciuga, ombrellone e lettini. Così facendo viene di fatto snaturato il concetto stesso di libera fruizione: l’ordinanza balneare della Regione Abruzzo, infatti, anche a garanzia di chi non ha la possibilità di effettuare lunghi soggiorni nelle località turistiche, ma vuole comunque godersi una singola giornata di mare, ha vietato a chiunque di lasciar occupate le spiagge non in concessione con attrezzature balneari durante la notte, dando così a tutti la possibilità di ritagliarsi, al mattino successivo,  uno spazio per il proprio relax.

L’intervento dei militari della Guardia Costiera, disposto anche a seguito di diverse segnalazioni di cittadini, è stato mirato su alcune aree dove il fenomeno aveva effettivamente assunto dimensioni notevoli. Nelle sole serate a cavallo del Ferragosto sono stati così rimossi, e posti sotto sequestro, circa un centinaio di pezzi tra ombrelloni e lettini su diverse spiagge di Francavilla al Mare e Fossacesia, restituendo alla libera fruizione oltre 1000 m2 di litorale. Ovviamente l’attrezzatura non sarà, per il momento, confiscata, ed è a disposizione dei legittimi proprietari che volessero recuperarla previo pagamento della sanzione prevista.

L’attività di contrasto all’utilizzo scorretto delle spiagge libere va ad aggiungersi ai numerosi interventi già effettuati, nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro 2023” e sin dall’inizio della stagione estiva, dai militari della Capitaneria di porto Ortona nei confronti di alcuni concessionari di stabilimenti balneari che, in eccedenza rispetto allo spazio concesso con regolare provvedimento del Comune competente, avevano deliberatamente occupato anche limitrofe porzioni di spiaggia libera per aumentare illegittimamente la ricettività delle proprie strutture.




IRAN CONTEMPORANEO, presentazione del libro

‘Auditorium San Nicola venerdì 18 agosto alle ore 17:30

Pescocostanzo, 17 agosto 2023. Il comune nell’ambito delle iniziative culturali estive ospita, venerdì 18 agosto alle ore 17:30, nell’Auditorium San Nicola la presentazione del libro Iran contemporaneo di Carlo G. Cereti (Editore: Brioschi pagine: 288 p., ill., Brossura). Oltre al Sindaco Roberto Sciullo, interverrà anche il giornalista abruzzese Pierluigi Franco per raccontare della sua esperienza di inviato dell’agenzia giornalistica ANSA a Theran. L’evento sarà moderato dalla giornalista Tiziana Buccico.

La Repubblica Islamica d’Iran, nata in seguito alla rivoluzione del 1979, è sopravvissuta alla violenta contrapposizione con gli Stati Uniti e il resto dell’Occidente. Eppure, oggi, il paese si trova di fronte a uno dei momenti più difficili della sua storia recente: deve fare i conti con la disaffezione di una parte sempre più significativa della popolazione.

Donne, giovani, intellettuali sono alla testa di un movimento d’opposizione che chiede a gran voce profondi cambiamenti nella sfera sociale e politica. Questo volume ripercorre la storia dell’Iran contemporaneo, ne delinea le proiezioni geopolitiche e propone una serie di testimonianze dirette di chi in quella realtà opera – artisti, imprenditori, giornalisti. L’intento è stato quello di dare vita a una sintesi di prospettive originali, ben lontana dal mero giudizio dei fatti, nella speranza di aiutare i lettori a comprendere gli avvenimenti odierni e a immaginare gli scenari futuri.

Pierluigi Franco (Sulmona, 1957), laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista, ha lavorato per trent’anni all’Agenzia ANSA dove, nella redazione Esteri, è stato capo del servizio ANSAmed (Mediterraneo e Medio Oriente) e ideatore di ANSA Nuova Europa (Est Europa e Balcani), che ha coordinato dalla sede di Trieste.

È stato poi capo dell’ufficio di corrispondenza dell’ANSA a Teheran ed è stato l’ultimo giornalista occidentale a operare stabilmente nella Repubblica Islamica dell’Iran. Prima di approdare all’ANSA ha lavorato nei quotidiani romani Il Messaggero, dove ha svolto il praticantato, e Il Tempo, oltre a varie collaborazioni, tra le quali quelle con Il Sole 24 Ore, con Radio 24 e con la Tv pubblica tedesca Zdf. Ha collaborato con l’Istituto Nazionale di Studi Crociani per il quale ha pubblicato lavori sull’opera e sul pensiero di Benedetto Croce.

È stato componente della giuria del Premio Hemingway. Ha svolto consulenze e docenze in ambito di Forze Armate. Ha operato in diverse aree tra le quali Est Europa, Balcani, Medio Oriente, Asia Centrale e Sud-Est asiatico. È componente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria.   




CACCIA ALL’AFFARE. Mercatino del Vintage

Villa Comunale 19 e 20 agosto 2023, orario sabato 10/23 domenica 10/20

Sulmona, 17 agosto 2023.  Boom di presenze a Caccia all’affare, il mercatino del Vintage nella sua terza edizione a Sulmona. Il mercatino del vintage e non solo: abbigliamento d’epoca, accessori, arredo, quadri, elettronica da collezione, ceramica, numismatica, modernariato industriale e vinili!

Il luogo ideale per immergersi nell’atmosfera di un vero mercatino vintage, scovare rarità e fare ottimi affari. Ospitato nella romantica Villa Comunale di Sulmona, il mercatino aprirà le sue porte il 19 e 20 agosto con il Patrocinio del Comune di Sulmona.

Caccia all’Affare è un marchio ormai conosciuto in Abruzzo perché nasce a Pescara dove si svolge nel periodo invernale tutti i mesi alla fiera di via Tirino e adesso, per la versione estiva, arriva a Sulmona con le tante proposte in vendita.

Si parlerà di vintage, un settore di grande tendenza in questo momento che ha anche l’obiettivo di sostenere il riuso degli oggetti oltre alla valorizzazione delle tradizioni che le opere del passato si portano dietro. Quadri, piccolo mobilio, accessori e abbigliamento degli anni ’50 ‘ 60 ’70, libri rari e introvabili, bijoux d’epoca e collezionismo americano del ‘900, borse e monili della nonna, c’è veramente di tutto a Curiosando, per grandi e piccini, esperti collezionisti o avventori alle prime armi. Il divertimento di girovagare, di ricercare tra i mercatini una chicca retrò rimane sempre un’occasione di divertimento, di scoperta e conoscenza, un’offerta turistica diversa e accattivante per tanti, a tutte le età.

Ultima edizione dell’anno da non perdere con una presenza importante di espositori specializzati provenienti da tutta Italia.




FESTA DELLA BANDIERA BLU

Le note e le parole del grande maestro Battiato omaggiano il 22esimo sigillo

Fossacesia, 16 agosto 2023. Per quest’anno l’Amministrazione Comunale di Fossacesia omaggerà la ventiduesima bandiera blu dallo splendido scenario dell’Abbazia di San Giovanni in Venere e lo farà in prima assoluta con le note, le parole, i testi, le musiche e le omissioni del grande maestro Franco Battiato.

Sentinè, che vedi? È il titolo della performance artistica, interamente autoprodotta dal collettivo artistico Musica in Crescendo, con cui sabato 19 Agosto alle ore 21:30, sul sagrato dell’Abbazia benedettina dominante l’intera Costa dei Trabocchi, si celebrerà il prezioso sigillo che il mare di Fossacesia conquista ormai da ben 22 anni consecutivi.

“Anche per quest’anno abbiamo voluto organizzare una grande festa in onore della bandiera blu e abbiamo voluto farlo non solo in un luogo incantevole qual è l’Abbazia di San Giovanni in Venere, da cui è possibile mirare il nostro splendido mare, ma anche in un modo quasi solenne, attraverso le note del grande Maestro Battiato che durante la sua vita terrena tanto fece per la tutela del nostro ambiente, della nostra terra e del nostro mare – dichiara il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – Crediamo fortemente nel programma della Bandiera Blu, il prezioso sigillo conferito dalla Fee a tutte le località di mare che si distinguono per l’eccellenza delle proprie acque, per i servizi resi, in particolare in favore delle persone disabili, per il sistema di raccolta differenziata, per l’impegno nelle attività di sensibilizzazione alle tematiche ambientali ed è proprio per questa ragione che cerchiamo di mantenere sempre alti gli standard richiesti ed ogni anno in cui la conquistiamo cerchiamo di omaggiarla al meglio e quest’anno lo faremo in modo davvero speciale, con questa  meravigliosa performance.”

Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è il frutto, infatti, di un’esperienza straordinaria, ispirata al Viaggio come l’ha immaginato un grande della musica, qual è appunto Battiato. Un’ode alla sua genialità, con profonde emozioni tra narrazione, musica, danza, e immagini. Questo incredibile evento, ideato e realizzato con passione da un collettivo artistico locale, celebra il grande Maestro che ci ha lasciato due anni fa.




L’ANELLO DEL CASTELLO Cantelmo di Popoli

Sigla sentiero: S1 Intersezione con: S2 dal Castello Cantelmo di Popoli all’incrocio Sentiero P. Località di inizio ed arrivo: S.S. 5 (Tiburtina Valeria) – parcheggio a Km. 182,200 – (250 m)

di Luciano Pellegrini 

Chieti, 16 agosto 2023. Ho scelto di andare a visitare un castello, immerso nella natura, attraversando un fitto bosco… il Castello Cantelmo, nella montagna del MORRONE, la Montagna Sacra” del Parco Nazionale della Maiella, che domina POPOLI PE (254 m). Montagna Sacra, perché l’eremita Pietro da Morrone, divenuto papa col nome di Celestino V, vi trovò rifugio e, qui costruì (o ristrutturò) straordinari eremi.

Si parcheggia in uno spiazzo ben visibile, (254 m), della strada statale 5 – Tiburtina Valeria. C’è un tabellone e un segnale verticale, con i colori BIANCO ROSSO E SENTIERO – S1. Si oltrepassa un cancello e si continua per la carrareccia, direzione NORD/EST, che per un lungo tratto, (circa mezz’ora), è parallela alla S.S.5 – Arrivato al rudere di una casa, si comincia a salire gradualmente nel bosco, sempre sulla carrareccia, posso dire in ottime condizioni di viabilità. Raggiunto un bivio, il punto più alto (540 m), c’è l’incrocio con il sentiero S2. Seguire le indicazioni e scendere verso il castello, (456 m). C’è un’area da PIC NIC, dove volentieri ci siamo riposati.

Il panorama è immenso, sia sulla Conca Peligna, che il Gran Sasso. (Sono curioso di conoscere, come hanno fatto a portare il materiale per costruire il castello, considerata la ripidità del posto). Ora c’è il sentiero di discesa, a tratti ripido, ma breve. Si arriva alla grande croce metallica, datata 1833, che domina il centro storico di Popoli, (254 m), e permette una bella veduta sul sottostante fiume Pescara. A seguire, la via Crucis e la fine del sentiero, (300 m). Si procede su una stradina che raggiunge le case poste a monte del borgo e si entra in un bosco parallelo alla tiburtina. In circa 700 metri si arriva al parcheggio. Se non si riesce a intravvedere il sentiero che entra nel bosco, si può scendere la scalinata della Trinità, che raggiunge Piazza della Libertà, la chiesa di San Francesco e la statale tiburtina, al   cartello stradale Km 183.  Purtroppo, si deve camminare sull’asfalto e non c’è marciapiede, ma ugualmente in circa 700 metri, si arriva al parcheggio.

Un percorso dove è presente: storia – cultura – tradizione – natura –  il silenzio, dove puoi ascoltarlo e godere… IL RUMORE DEL SILENZIO. C’è anche religiosità e preghiere, con le stazioni della VIA CRUCIS e la CROCE. A proposito delle croci di vetta, c’è una discussione se rimuoverle, anche se sono un segno delle radici culturali e storiche. Un simbolo e un valore che ha accompagnato la conquista delle vette alte.

N.B. Il Castello Cantelmo, (456 m), era una fortezza difensiva, costruita tra il 970 d.C. e il 1016 d.C. dal vescovo di Valva AQ e, rappresenta uno dei primi castelli nella Valle Peligna. Dal 1269 d.C. e per circa due secoli, fu residenza di una famiglia di guerrieri feudatari, I CANTELMO, per volere di Carlo I d’Angiò. Successivamente la famiglia si trasferì nel Palazzo Ducale di Popoli. La struttura di questa fortezza è del tipo “castello a recinto”, a pianta triangolare, con tre torri che ne chiudono i vertici. La torre più alta del triangolo, con basamento pentagonale, era la torre d’avvistamento, mentre più in basso, si trovano una torre a pianta quadrata e un torrione cilindrico, costruiti successivamente. Il torrione cilindrico, in particolare, è rinascimentale, fatto costruire dal conte Restaino IV Cantelmo. Il castello fu edificato su un terreno molto ripido che ne rese difficile la costruzione. In compenso ebbe un’importanza strategica e bellica fondamentale. Il castello fu ristrutturato dopo il terremoto del 1456.

I SIMBOLI DELLA VIA CRUCIS

1. Gesù è flagellato, deriso e condannato a morte

2. Gesù è caricato della croce

3. Gesù cade per la prima volta

4. Gesù incontra sua Madre

5. Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene

6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù

7. Gesù cade per la seconda volta

8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme

9. Gesù cade per la terza volta

10. Gesù è spogliato delle vesti

11. Gesù è inchiodato sulla croce

12. Gesù muore in croce

13. Gesù è deposto dalla croce 

14. Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

DISTANZA  Km 8,200 circa

DISLIVELLO 320 m circa    

TEMPO di percorrenza: 3,15 h senza soste

DIFFICOLTA’ E




TUTTO PRONTO!

La Festa della Pizza Fritta di Acciano e della birra artigianale.Da giovedì 17 fino a sabato 19 agosto nel bellissimo  borgo di Acciano torna l’appuntamento

L’Aquila, 16 agosto 2023. L’associazione culturale Achillopoli, con il contributo dell’amministrazione comunale, invita tutti a visitare il bellissimo e magico borgo medievale sito all’interno del parco regionale Sirente-Velino. Moltissime prelibatezze aspettano tutti quelli che interverranno all’undicesima edizione dell’evento che vede la simbiosi delle spettacolari Valle Subequana e Valle dell’Aterno.

Le mani esperte delle donne che conservano e tramandano da generazioni la ricetta della rinomatissima pizza fritta accianese le propongono farcite alla caprese con pomodoro mozzarella e basilico, alla tricolore con speck , grana  e mortadella e per i più golosi con la nutella o con lo zucchero. La pizza fritta accianese è una prelibatezza unica che insieme alle patatine fritte,  gli arrosticini, le salsicce e altre specialità locali faranno compagnia alla birra artigianale del pluripremiato birrificio Anbra di fossa. Musica dal vivo e dj set allieteranno le serate …

A partire dalle 19:30 nel piazzale di Capo l’Aia in via della montagna. Ampia possibilità di parcheggio.




FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SANTA MARIA ASSUNTA. Grande partecipazione

Lungomare strapieno per i tradizionali fuochi di Ferragosto.

Roseto degli Abruzzi, 16 agosto 2023. Tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo dei fuochi pirotecnici che illuminano il cielo e si riflettono nel mare. Si sono conclusi così, come da tradizione, i festeggiamenti in onore di Santa Maria Assunta che ieri, giornata di Ferragosto, hanno fatto registrare il pienone a Roseto degli Abruzzi.

Tutto è filato liscio anche dal punto di vista organizzativo e per quel che riguarda la sicurezza con migliaia di persone che hanno potuto trascorrere la festa in totale tranquillità, assistendo senza alcun problema alle tante iniziative civili e religiose organizzate per l’occasione.

Una giornata entusiasmante fin dalla mattina, con le spiagge piene di turisti e con le vie della città brulicanti di persone. Nel pomeriggio si è svolto il programma organizzato dall’Amministrazione Comunale di concerto con la Parrocchia di Santa Maria Assunta che ha vissuto una serie di eventi emozionanti e coinvolgenti anche dal punto di vista spirituale. Eventi ai quali hanno preso parte il Sindaco Mario Nugnes, il Vicesindaco Angelo Marcone, la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, gli Assessori e i Consiglieri Comunali. Assieme a loro l’Onorevole Giulio Sottanelli, i parroci delle Parrocchie della città e diverse autorità Civili e Militari.

Innanzitutto, si è tenuta la solenne processione delle ore 17, partita dalla Chiesa Santa Maria Assunta e arrivata al Lido La Lucciola, percorrendo le vie cittadine con l’accompagnamento dalla banda Città di Forcella. Alle ore 18.30 si è svolto uno dei riti più suggestivi del programma religioso: la tradizionale processione in mare, durante la quale è stata deposta una corona di fiori in memoria dei caduti che hanno sacrificato la propria vita per la nostra comunità. In seguito, alle ore 19 in Piazza Ponno, è stata celebrata la Santa Messa.

Concluso il programma liturgico, alle ore 22, sempre presso Piazza Ponno, si è svolto il concerto speciale tenuto dai Masters Band, che hanno intrattenuto i tanti presenti con la loro musica coinvolgente e che hanno visto come ospite speciale, sul palco, il Sindaco Mario Nugnes che ha partecipato all’esibizione accompagnando con il basso uno dei brani eseguiti dalla band.

Gran finale, come da tradizione, dopo la mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico che ha illuminato il cielo notturno di Roseto rendendo la serata ancora più magica. Un momento al quale hanno assistito migliaia di persone, assiepate sia sul lungomare che sulle spiagge nei pressi del pontile che hanno espresso il loro entusiasmo attraverso ripetuti applausi.

Tutto è filato liscio, come detto, anche dal punto di vista organizzativo, anche grazie al supporto delle tante associazioni che, come anche in questa occasione, non hanno fatto mancare il loro fondamentale contributo: Guide del Borsacchio, Associazione Nonni Vigili, Carabinieri in Pensione, Guardie Ambientali, Protezione Civile e Croce Rossa.

Molto apprezzato anche il servizio di bus navetta che ha permesso, a chi ha parcheggiato la macchina nella zona Sud e nella zona Nord, di raggiungere facilmente e velocemente il centro della città.

“Roseto si è fatta trovare pronta con l’appuntamento che, per certi versi, rappresenta il momento più importante dell’estate, confermandosi attraente e attrattiva – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Tutti gli appuntamenti, sia quelli religiosi che quelli civili, hanno visto una grandissima partecipazione, con persone arrivate appositamente in città per assistere agli eventi e, soprattutto, ai fuochi pirotecnici di mezzanotte. Ovviamente i nostri ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno permesso la perfetta riuscita di tutte le manifestazioni, a partire dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta, dai tanti volontari che hanno lavorato fino a tarda notte, dalla Lega Navale e dalla Cooperativa Rosetana Pescatori. Poi, ovviamente, ringraziamo le Forze dell’Ordine che hanno vigilato affinché tutto si svolgesse in piena sicurezza e ringraziamo tutti gli ospiti istituzionali che hanno deciso di trascorrere la giornata di Ferragosto condividendo con noi e con tutti i rosetani questa bellissima esperienza. In queste ore abbiamo ricevuto tantissimi complimenti anche da parte dei turisti che hanno apprezzato non solo le iniziative del Ferragosto ma anche il decoro e la pulizia della città riscontrato durante tutto il periodo della vacanza. Attestati di stima che certificano il buon lavoro portato avanti e che mettono in ombra le pochissime critiche che arrivano da chi non pensa a costruire per il bene della nostra città ma solo a polemizzare senza alcuna reale motivazione”.




LETTERA DI RINGRAZIAMENTO PUBBLICA

A Erica e Lara, del campus estivo di Torano Nuovo

Torano Nuovo, 16 Agosto 2023.  Carissime maestre Erica e Lara, ci rivolgiamo a voi con un sentimento di profonda gratitudine a nome di tutte le famiglie dei nostri bambini. Siamo i genitori dei piccoli partecipanti al Campus Bimbi a Bordo di Torano Nuovo, e desideriamo esprimervi la nostra riconoscenza per la creazione e la gestione del magnifico campus estivo che avete realizzato con passione e dedizione.

Siamo consapevoli delle sfide che avete dovuto affrontare per organizzare questa esperienza di eccellenza, senza l’aiuto di sostegni e infrastrutture adeguate. Eppure, grazie al vostro straordinario impegno, avete creato un ambiente educativo stimolante e coinvolgente che ha accolto numerosi bambini della val Vibrata di diverse età.

Le vostre competenze, la vostra passione e il vostro impegno hanno dato vita a un programma ricco di esperienze educative e sensoriali, guidando i nostri bambini attraverso visite guidate alle aziende agricole, l’avvicinamento a diversi tipi di animali come cani e cavalli, sport acquatici e di squadra, oltre a una didattica attenta alle loro esigenze e alla loro età.

Siamo profondamente impressionati dal fatto che nulla è stato lasciato al caso; ogni attività è stata attentamente progettata per lasciare un segno indelebile nei cuori dei nostri piccoli, insegnando loro con amore e dedizione.

Apprezziamo inoltre il vostro approccio individualizzato nell’affrontare le esigenze di ogni bambino, assicurandovi che ognuno di loro riceva l’attenzione e il sostegno educativo di cui ha bisogno per crescere e svilupparsi nel modo migliore.

Riteniamo che il vostro lavoro di elevata qualità e la vostra passione per l’educazione dei bambini dovrebbero essere valorizzati e sostenuti. Comunità come la nostra hanno bisogno di maestri come voi, che dedicano il loro tempo ed energie per ispirare e influenzare positivamente il futuro delle nuove generazioni.

Con questa lettera, vogliamo semplicemente dirvi grazie. Grazie per aver dato ai nostri figli un’estate indimenticabile, ricca di conoscenze e di gioia. Grazie per averli guidati con amore lungo il loro percorso educativo, contribuendo a formare individui consapevoli, curiosi e competenti.

Siete un esempio di dedizione e professionalità per tutti noi genitori, e siamo grati di aver avuto la fortuna di avere maestre straordinarie come voi nel Campus Estivo Bimbi a Bordo.

Vi auguriamo di continuare sulla vostra strada, poiché il vostro prezioso lavoro avrà un impatto duraturo sulla vita dei nostri bambini e sulla nostra comunità nel suo complesso.

Con immensa gratitudine,

I genitori dei bimbi del Campus Bimbi a Bordo, estate 2023




CANTINE MARANESI. Manifestazione enogastronomica

Magliano de’ Marsi, 16 agosto 2023. Tutto pronto per la prima edizione di “Cantine Maranesi” la manifestazione enogastronomica che si svolgerà nel suggestivo borgo di Marano, già borgo del respiro.

L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Pasqualino Di Cristofano, ha inteso organizzare, in collaborazione con le Proloco di Magliano de’ Marsi e Rosciolo, un evento enogastronomico che potesse esaltare la bellezza naturalistica del borgo.

L’evento avrà luogo giovedì 17 agosto a partire dalle ore 18:30 nella piazza centrale del borgo; saranno presenti numerosi stand gastronomici, che valorizzeranno i prodotti locali: pasta al cinghiale, pasta al tartufo, pizzelle fritte dolci e salate, panini con la porchetta, panini con la salsiccia e tanto altro ancora.

Il borgo sarà raggiungibile attraverso un servizio navetta gratuito che partirà dall’ampio parcheggio sito in Strada Regionale 578 Salto Cicolana (ai piedi del borgo) e accompagnerà i visitatori direttamente nel centro del borgo. La navetta rimarrà a disposizione per tutta la durata della manifestazione.

Sarà presente anche un trio musicale che allieterà la serata con musica dal vivo. Insomma, una serata da non perdere, all’insegna del buon cibo, tradizione e divertimento.




I CONCERTI DI EUTERPE XXVII rassegna di musica antica

Carlotta Colombo, soprano e Michele Pasotti, tiorba a Calascio per il concerto conclusivo della XXVII Rassegna di Musica Antica “I Concerti di Euterpe”

Calascio, 16 agosto 2023. Grande attesa per l’evento conclusivo della XXVII Rassegna di Musica Antica I Concerti di Euterpe che vedrà in scena Carlotta Colombo, soprano e Michele Pasotti, tiorba nel concerto Udite Amanti e si terrà martedì 22 agosto 2023 alle ore 21 a Calascio nella pregiata chiesa di San Leonardo.

Carlotta Colombo, soprano, si è esibita in Italia e all’estero: Bologna Festival, I Pomeriggi Musicali di Milano, Festival dei Due Mondi di Spoleto, Festival MiTo, Urbino Musica Antica, Festival di Stresa, Reate Festival, Styriarte di Graz, Trigonale, Resonanzen, Schwetzingen Festival, Klangvokal Musikfesti-val di Dortmund, Arolser Barock-Festspiele, Days of Early Music di Bratislava, Printemps des Arts di Montecarlo, Brighton Early Music Festival, Musica Sacra Maastricht, Festtage Alte Musik Basel, Festival Cervantino di Guanajuato, collaborando con numerosi ensemble sotto la direzione di D. Sinkovsky, A. Bernardini, G. Capuano, A. Quarta, M. Pasotti e L. Ghielmi. Michele Pasotti, tiorba, è direttore e fondatore de La fonte musica, ensemble di musica antica con cui ha suonato nelle più prestigiose sale e festival d’Europa.

Collabora con Il Giardino Armonico, Collegium Vocale Gent, I Barocchisti, Les Musiciens du Louvre, Balthasar-Neumann Ensemble, Les Musiciens du Prince, Akademie für Alte Musik Berlin, Ensemble Artaserse, Arcangelo, Zefiro, Sheridan Ensemble e ha suonato in festival e stagioni in Europa, Stati Uniti e Asia. Il concerto in programma, “Udite Amanti”, presenta alcune fra le arie toccanti del Seicento e che per l’occasione saranno eseguite nella formazione voce e tiorba, tale da mettere in evidenza gli aspetti più intimi e coinvolgenti delle arie in programma, tra gli autori proposti: Caccini, Strozzi, d’India.




PAPÀ TI SALVO IO

Torna L’Evento più atteso dell’estate. XXIª Edizione Manifestazione – 18 e 19 Agosto 2023

Pescara, 16 agosto 2023.  Venerdì 18 e Sabato 19 Agosto si svolgerà la XXIª Edizione della Manifestazione “Papà Ti Salvo Io”, presentata dal Presidente della Compagnia del Mare Lifeguard Cristian Di Santo, rivolta a tutti i bambini e non che frequentano le spiagge del litorale abruzzese.

Tale iniziativa, realizzata con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera e dei Comuni di Pescara e Vasto, coinvolge centinaia di  bambini, riscuotendo ogni anno un notevolissimo successo.

L’iniziativa si propone di attirare l’attenzione dei più piccoli permettendo loro di acquisire quelle norme e buone pratiche di comportamento, basilari prima di immergersi in mare; norme che possano aiutare i piccoli bagnanti ad evitare i pericoli e ad apprendere le tecniche per affrontare al meglio eventuali difficoltà in acqua.

Saranno presenti il personale ed i mezzi delle Capitanerie di Porto di Pescara e di Vasto, la S.I.C.S. (Scuola Italiana Cani di Salvataggio) ed il personale abilitato ai recuperi in mare. Durante la manifestazione si alterneranno diverse dimostrazioni di salvataggio con l’ausilio di uomini e mezzi e non solo…ci saranno tanti colpi di scena con il “CIAK SI GIRA.

 Ogni bambino presente riceverà in omaggio il Diploma di “Baby Watch”.

La manifestazione si svolgerà:

• Venerdì 18 Agosto 2023 c/o il Lido “Fernando” Lungomare Duca Degli Abruzzi – Vasto (CH) ore 15.30.

• Sabato 19 Agosto 2023 c/o il Lido “Mila” Lungomare Papa Giovanni XXIII, 75 – Pescara (PE) ore 15:30.




STILL SILENT DANCE

ChoeroScopic Park Dance Performance

L’Aquila, 16 agosto 2023. Sabato 19 agosto artQ13 torna all’Aquila. Alle 18:30 all’interno del Parco del Sole verrà presentata la performance “Still Silent Dance” ChoeroScopic Park Dance Performance, nata da un’idea di Carlo Caloro con i performer Valentina Sansone e Luca Della Corte, la documentazione fotografica è affidata a Sebastiano Luciano. “Still Silent Dance” è una performance coreoscopica in cui il pubblico è invitato a seguire le azioni a occhio nudo o munito di binocolo e telescopi alcuni messi a disposizione del pubblico dal team di artQ13.

La performance esplora l’ordine terreno silenzioso che si cela dietro alle non-cose e la fusione tra movimento e immobilità con una interazione che permette al pubblico di entrare in una dimensione unica di osservazione e di coinvolgimento. Gli spettatori sono invitati a riflettere sulle connessioni tra il movimento del mondo circostante, la fonte sonora e la coreografia suggerita dai danzatori.

La performance abbraccia anche i temi della misurazione e del misurabile correlati al mondo contemporaneo fatto di etichette e convenzioni. Offre così una prospettiva artistica e filosofica sulla percezione sensoriale modificata dall’ordine digitale dominato dalle informazioni che frammentano l’attenzione come fenomeno del silenzio.

artQ13 sympatric areas for artistic research è uno spazio indipendente avviato a Roma nel 2014 da Carlo Caloro e Britta Lenk che sostiene attività di ricerca, sperimentazione e realizzazione di progetti espositivi ed editoriali. L’organizzazione dei progetti performativi in città per artQ13 è a cura di Katiuscia Tomei.




PER L’OSPEDALE DEI BAMBINI IN UGANDA

L’hotel Baltic consegna 1450 euro ad Emergency

Giulianova, 16 agosto 2023. Tanto successo per  il Ferragosto solidale  organizzato  in spiaggia dell’Hotel Baltic, grazie alle tante famiglie che, anche in vacanza, hanno dimostrato attenzione e disponibilità rendendo possibile aiutare chi aiuta.

La festosa aquilonata ha infatti permesso di raccogliere 1450 euro, assicurando così un sostanziale e molto importante aiuto ad un progetto in particolare, quello che vede sostenere un ospedale pediatrico ad Entebbe, in Uganda, Una struttura che intende raggiungere un obiettivo importante,  quello di diventare un punto di riferimento non solo per i bambini ugandesi ma per tutti i bambini con necessità chirurgica provenienti da qualsiasi regione dell’Africa.




OMAGGIO A ENNIO MORRICONE Festival di arte vocale e strumentale

Estate 2023, Chiostro dell’ex Convento dei  Minori Osservanti. Direttore Artistico Guido Galterio, tra mito e magia, Bruno Gambarotta voce narrante, Elena Cornacchia flauto, Giorgio Costa  pianoforte

Pacentro, 16 agosto 2023. Settimo appuntamento per Voci&Voci Festival giovedì 17 agosto ore 21,30 a Pacentro, nel Chiostro dell’ex Convento dei Minori Osservanti: in scena la musica di Ennio Morricone con il flauto di Elena Cornacchia, il pianoforte di Giorgio Costa e la voce narrante di Bruno Gambarotta

per un  omaggio ad uno dei musicisti italiani più amati di sempre, la cui arte ha segnato un’epoca intera.

Bruno Gambarotta guiderà il pubblico come in un viaggio, attraverso le opere più suggestive di Morricone raccontando e commentando preziosi aneddoti della vita del compositore. Si ascolteranno famosi brani che hanno “dipinto” gli spaghetti western di Sergio Leone (“C’era una volta il west”, “Giù la testa”)  le magiche atmosfere di “Mission”, le tinte più moderne di “Nuovo Cinema Paradiso” e ascolteremo anche un Morricone che forse non ci aspettavamo, e cioè il Morricone autore di indimenticati brani come “Here’s to you” (cantata da Joan Baez) e “Speranze di Libertà”. Sarà un crescendo di emozioni e serena nostalgia in un’atmosfera intima e sognante, un po’ come tornare indietro di qualche anno quando il cinema (e la sua musica) era ancora magia; il tutto con la garbata ironia di Bruno Gambarotta e l’estro di Elena Cornacchia al flauto e Giorgio Costa al pianoforte.

Bruno Gambarotta è nato ad Asti e agli anni felici dell’infanzia e dell’adolescenza qui trascorsi  ritorna costantemente. Nel 1956 si diploma perito fotografo al Bodoni di Torino e quello resta l’unico traguardo scolastico raggiunto. Dal 1962 al 1994 lavora alla Rai, nel centro di produzione di Torino e Roma, nella direzione programmi di viale Mazzini. Ricopre vari ruoli: cameraman, programmista, produttore esecutivo, autore, regista, spalla (“Fantastico ‘87”), conduttore (“Lascia o Raddoppia?” “Cucina Gambarotta”) in tv e in radio (“Single” con Luciana Littizzetto). Su invito di Luigi Comencini inizia una saltuaria prestazione di attore nel cinema, in ruoli minimi: l’elenco dei film è lungo.

È anche l’agente Quattroni nei 24 episodi de “Il commissario Manara”. In parallelo all’attività lavorativa, pratica l’esercizio della scrittura: monologhi teatrali in piemontese e in lingua che egli stesso recita, racconti, romanzi, rubriche su riviste e quotidiani (in ordine di tempo Comix, La Repubblica, L’Unità, La Stampa). Attualmente su “Azione”, settimanale di Lugano, compare un racconto in una rubrica quindicinale e “L’immaginazione”, rivista bimensile di letteratura, ospita in ogni numero uno o più racconti. Dopo quattro libri pubblicati da Garzanti è felicemente approdato nel catalogo di Manni Editori, per il quale è al quinto titolo: “L’albero delle teste perdute”.

Dedica tempo ed energie nelle vesti di organizzatore di cultura. Dalla seconda edizione, cioè da 25 anni, collabora al Festival della Letteratura di Mantova in qualità di conduttore di incontri con i grandi scrittori ospiti del festival. Da 6 anni è direttore artistico del festival “Sentieri&Pensieri” a Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo. Appassionato di musica, attualmente gira l’Italia con due virtuosi: il pianista Giorgio Costa e la flautista Elena Cornacchia, per prendere parte come voce recitante a concerti dedicati  a Chopin, a Mozart e a Ennio Morricone.

Elena Cornacchia si è diplomata al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro,   studia successivamente alla Scuola di Musica di Fiesole, corso speciale di perfezionamento del Maestro Mario Ancillotti. Con lo stesso docente segue inoltre i corsi di “Musica Riva”a Faenza e Lanciano.

È vincitrice di numerosi concorsi in qualità di solista e in varie formazioni cameristiche. Nel settembre 1990 vince l’audizione per un posto a tempo determinato di primo flauto e fila presso l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia-Romagna “A. Toscanini” di Parma, con la quale ha svolto attività concertistica sotto la direzione di maestri come H. Soudant, A. Oestmann, R. Barschai e D. Oren. Nel 1992 è vincitrice del concorso ordinario a cattedre nei conservatori statali di musica per l’insegnamento del flauto. Svolge inoltre attività concertistica come solista ed in formazioni da camera. Attualmente è docente di flauto presso il Conservatorio “Boito” di Parma.

Giorgio Costa diplomato al Conservatorio Verdi di Torino, segue corsi di perfezionamento con Fausto Zadra all’Ecole Internationale de Piano di Losanna. Nel 1980 partecipa ai corsi di Riccardo Brengola presso l’Accademia Chigiana di Siena. Dal 1985 segue i corsi di Fenomenologia della musica tenuti da Sergiu Celibidache all’Università di Magonza. Nel 1988 prende parte alla Master Class di Murray Perahia a Firenze. Solista e camerista, spazia dai clavicembalisti ai contemporanei, con particolare riguardo ai grandi autori dell’età romantica. La sua intensa attività concertistica  riscuote consensi di pubblico e di critica in Europa e Giappone. Ha effettuato diverse registrazioni per la RAI e attualmente è docente al Conservatorio di Novara.

Il festival VOCI&VOCI , ideato e diretto da Guido Galterio, è realizzato in collaborazione con Comune di Pacentro, Camerata Musicale Sulmonese, Associazione Euterpe, Coro Maschile Majella e grazie al lungimirante atto di mecenatismo della professoressa Edvige Coleman Agostinelli e William Coleman III, dovuto all’amore per la propria terra.

PROSSIMO APPUNTAMENTO  domenica 27 agosto ore 20.45  DANIELA POGGI PRESENTA IL LIBRO “RICORDAMI” 




FACCIAMO A PEZZI SHAKESPEARE Spettacolo Teatrale

EstArte Maglianese 2023

Magliano de’ Marsi, 16 agosto 2023. Facciamo a pezzi Shakespeare è il titolo dello spettacolo a cura della Compagnia Teatrale Teatranti tra Tanti, diretto da Alessandro Martorelli, che si terrà questa sera, mercoledì 16 agosto, dalle ore 21:30 presso la Piazza del Municipio di Magliano de’ Marsi, nell’ambito del cartellone delle manifestazioni estive EstArte Maglianese 2023 a cura dell’Amministrazione Comunale.

Una sfida ardua e folle: prendere le opere più famose di William Shakespeare e metterle in scena in tutti gli stili teatrali possibili. Dalla tragedia, alla commedia dell’arte, passando per il teatro d’avanguardia, l’improvvisazione, il teatro dialettale, fino al Musical. Il risultato sarà uno spettacolo così esilarante ed esplosivo.




LA FESTA DELLE NARRAZIONI POPOLARI

A Navelli, nella stupenda cornice del Convento di Civitaretenga, dal 16 al 18 agosto, in uno dei borghi più belli d’Italia

Tre giorni di reading, dibattiti, presentazioni, workshop, street art e una piccola fiera dell’editoria indipendente

Oltre venti artisti per tornare a scoprire il territorio attraverso le narrazioni

L’Aquila 16 agosto 2023. Ai nastri di partenza la Festa delle Narrazioni Popolari, manifestazione diretta e organizzata dalla rivista TerraNullius, che a partire dal pomeriggio di oggi, 16 agosto, porterà nel convento di Civitaretenga una tre giorni con un programma fitto e completamente gratuito, un appuntamento culturale capace di tornare alle narrazioni come motore primo della vita collettiva.

Il tutto si svolgerà ogni giorno a partire dalle ore 17:00, fino a notte, nella suggestiva cornice del Convento di Sant’Antonio nella frazione di Civitaretenga. È qui che il Comune di Navelli, ospiterà la manifestazione che vedrà avvicendarsi oltre 20 artisti in una tre giorni di reading, dibattiti, presentazioni, workshop, street art e una piccola fiera dell’editoria indipendente.

Ci troviamo a Civitaretenga, in un antico abitato che domina l’Altopiano di Navelli, a circa 850 metri sul livello del mare, con una posizione strategica tra il capoluogo di regione, L’Aquila, e Sulmona. Un paese, che, per la posizione impervia, ha mantenuto intatta la sua bellezza: infatti, seppur danneggiato dai terremoti che si sono susseguiti, in particolare nel 1703 e nel 2009, ha ben conservato il suo aspetto architettonico originale.

Molti i libri e gli autori che animeranno le giornate: dai romanzi legati al territorio e oggi salvati dall’oblio del tempo, come Cristo fra i muratori, capolavoro di Pietro di Donato del 1937,  presentato dallo scrittore Sandro Bonvissuto che ne ha curato la recente ristampa,  ed Epistolario Collettivo di Gian Luigi Piccioli, romanzo ambientato nel vicino borgo di Navelli, fino ai testi e agli autori che negli ultimi anni si sono fatti portavoce più autentici delle narrazioni popolari.

Storie per scoprire il territorio: non solo libri, di cui si potrà godere anche nella piccola fiera dell’editoria indipendente organizzata nel chiostro del convento, ma anche workshop, trekking narrativi, musica e street art.

Durante la manifestazione, infatti, oltre a poter ammirare la bellezza intatta del convento, che presenta un notevole chiostro, e nei suoi locali ospita varie attività locali, sarà infatti possibile partecipare a un trekking narrativo nel quartiere di Civitaretenga noto come Ghetto, in cui si è ipotizzata una importante presenza ebraica nel tardo-medioevo. Al termine della passeggiata avverrà lo svelamento del murales che l’associazione a.DNA, da oltre dieci anni impegnata nella promozione di arte contemporanea, dedicherà proprio allo scrittore italo-americano Di Donato e alla prima edizione del suo capolavoro.

L’appuntamento è dunque fino al 18 agosto al Convento di Sant’Antonio di Civitaretenga, dalle 17:00 in poi, per ammirare uno dei borghi più belli d’Italia e tornare a scoprire il territorio attraverso le narrazioni popolari.




UN SINGOLARE SCONGIURO APOTROPAICO

In alcuni Mascheroni Peligni Articolo

[Pubblicato alle pagg. 83-91 del Bollettino Trimestrale ASTRA (Pe.) – Tradizioni Popolari Abruzzesi. Anno III Numero 6 (gennaio-febbraio-marzo) 1975]

“Si preferisce respingere fuori dalla cultura tutto ciò che non si conforma nelle norme sotto le quali si vive”: Claude Levi-Strauss

La straordinaria usanza a carattere fallico che mi accingo a descrivere è passata inosservata a tutti i folkloristi abruzzesi e soprattutto a Giovanni Pansa, autore tra l’altro di un fondamentale saggio dal titolo “Riti e simboli fallici dell’Abruzzo. Studi di etnografia comparata archeologia e folklore” . Per l’importanza che riveste, l’argomento merita ulteriori indagini dirette ad accertare, anche al di fuori dell’area peligna, testimonianze di una costumanza che, pur affondando le proprie radici nella notte dei tempi, è degradata da atto magico-religioso a semplice superstizione, spesso vissuta a livello d’inconscio. In molti centri peligni dunque, si osservano, per lo più infissi sulla facciata anteriore di umili case o di vecchi palazzi, resi “nobili”, dalla pastorizia un tempo fiorente, mascheroni fittili o in pietra che mostrano in modo evidente la lingua da fuori. Io ho avuto anche la fortuna, forse, di poter parlare con l’ultimo artigiano che su ordinazione esegue tali mascheroni, in legno o in pietra, il signor Giovanni Fraino, di anni 85, ebanista, abitante in Rivisondoli.

«Queste maschere – mi ha detto il signor Fraino – servono contro l’invidia e contro il malocchio La lingua sta ad indicare l’organo sessuale dell’uomo. In tali lavori raggiunse una certa celebrità un artigiano di Rivisondoli, di nome Emidio Troiano, vissuto verso la metà dell’Ottocento e soprannominato ‘toscanino’, perché aveva lavorato per un certo periodo in Toscana, dove aveva frequentato circoli anarchici. Appena tornato a Rivisondoli, ‘toscanino’ tentò di diffondere le idee anarchiche. Ma sorvegliato continuamente dalle autorità, fu costretto ad emigrare in America, dove continuò a scolpire mascheroni con la lingua da fuori». Questa dichiarazione del signor Fraino è certamente importante, e non tanto perché testimonia nel tempo la continuità di tale particolarissimo tipo di artigianato, quanto per la consapevolezza che gli artigiani stessi ebbero ed hanno della simbologia inerente all’atto di cacciare la lingua in segno di scongiuro, “un linguaggio dimenticato” direbbe Erich Fromm, che si è salvato tuttavia giungendo fino a noi con tutto il suo messaggio magico-religioso.

Analizziamo dunque alcuni di tali mascheroni presenti nell’area peligna. A Bugnara, centro distante 6 km da Sulmona, si ammira in via Fontana un mascherone rotondo fittile che misura cm. 50 circa di diametro (vedi dis. Bugnara).

A Scanno su segnalazione del prof. Dante Pace, noto studioso di archeologia peligna che in tale sede ringrazio sentitamente, l’uso in questione è assai vivo e si notano mascheroni in pietra scolpiti sulle facciate di alcuni palazzi ed anche sotto le mensole di balconi.

Sulla facciata anteriore di un rustico sito proprio nel centro di Scanno e precisamente in via dei Caduti, spicca un mascherone scolpito in una pietra del muro, che presenta caratteri così arcaici da far sorgere il sospetto che possa risalire ad epoca romana se non addirittura italica (vedi dis. Scanno).

Tale circostanza non può tuttavia stupire. Chi visita infatti il Museo Campano a Capua, resta affascinato di fronte ad una serie di mascheroni fittili di epoca italica, sistemati in apposita sala, e mostranti la lingua al di fuori. Il disegno 1 (vedi dis. Sulmona) mostra un mascherone in pietra infisso sopra il portale di una casa di Sulmona, in via Probo Mariano.

Il disegno 2 (vedi dis. Pratola Peligna.)  si riferisce ad un mascherone in stucco, posto sotto il cornicione di una casa sita in Via Antonio De Nino a Pratola Peligna. Il proprietario di tale casa, devo la preziosa informazione all’avvocato Panfilo Petrella di Pratola Peligna, fece appositamente collocare tale mascherone sotto la grondaia agli inizi del secolo, poiché era in lite per motivi di interesse con il proprietario della casa di fronte.

Questa singolare usanza, sulla quale esiste scarsissima letteratura, affonda dunque le sue radici nella notte dei tempi ed è pervenuta a noi ancora ricca del suo significato originario. A proposito afferma il Forcellini: « Linguam exserere lubridii causa in aliquem, mos fuit antiquis Latinis, qui etiamnum apud nostrates viget, quo quidem obscaeni aliquid adversus alium, quicum contendis, signiflcatur; nam lingua ita exserta similitudinem quamdam penis exhibet, quae tum viris, tum femnis, tum pueris stupri contumeliam minitari videtur» 

L’aspetto della «minaccia di stupro» insito, secondo il Forcellini nell’exserere linguam, un atto che equivale all’esibizione del pene, è tuttavia secondario, come ritengo, rispetto al concetto storico-religioso del fallo come simbolo di forza, fertilità, crescita, e pertanto ritenuto capace, se esibito direttamente o anche sostituito dalla lingua, di rendere immune l’uomo di fronte ad ogni tentativo esterno diretto a turbare la sua psiche, a minacciare i suoi beni o la sua stessa persona.

Si tratta in definitiva di un atto apotropaico, diretto ad annullare la influenza malvagia, non disgiunto anche da un contenuto magico-omeopatico, che spesso a livello d’inconscio intende produrre il simile (benessere, sviluppo fisico e psichico, fertilità ecc.) con il simile (lingua, surrogato del pene, elemento fecondante per eccellenza, il simbolo stesso, pertanto, della vita). Significativo è a proposito un episodio riferito da Livio. I Galli, avanzati fin quasi alle porte di Roma, si erano attestati sulla riva settentrionale dell’Aniene e solo un ponte li divideva dall’esercito romano, accampato sulla riva opposta. Ad un certo momento un Gallo, di enorme corporatura, si staccò dalla sua schiera e fattosi avanti sul ponte sfidò a duello il soldato romano ritenuto più valoroso.

Si offerse per il combattimento Tito Manlio e Livio aggiunge: «armatum adornatumque adversus Gallum stolide laetum et – quoniam id quoque memoria dignum antiquis visum est – linguam etiam ab inrisu exserentem producunt».   Di fronte al pericolo che la sua vita correva per l’imminente duello, il Gallo dunque cacciò fuori la lingua, simbolo della stessa vita, per allontanare apotropaicamente ogni minaccia. Lo stesso valore di scongiuro fallico è costituito dall’atto apotropaico che frequentemente si nota nel nostro Abruzzo ed anche altrove, durante il passaggio di un carro funebre, simbolo di morte, si evoca la vita toccando il pene, simbolo di vita. Al posto dei genitali si tocca spesso anche il ferro, capace di «tener lontani fantasmi e altri spiriti pericolosi»  

Un altro esempio atto ad illuminare il concetto di fertilità e di vita insito nella lingua è costituito dall’usanza che i Tibetani hanno, come è noto, di salutarsi cacciando la lingua. Anche i contadini tedeschi attribuiscono all’atto di cacciare la lingua (Zunge aussrechen) un augurio di bene e di prosperità. 

Tale atto, particolare assai importante, è una specie di surrogato di un altro gesto, il così detto Daumenhalten, che consiste nell’infilare il pollice tra l’indice e il medio, dove appunto il pollice sta a simboleggiare l’organo dell’uomo. Nei miei frequenti soggiorni in Germania ho potuto constatare che i due atti, cioè sia la « Zunge aussrechen » che il « Daumenhalten », assumono, specie nelle persone anziane, un valore apotropaico cosciente cui si ricorre per scongiurare pericoli di qualsiasi natura. Specialmente durante un litigio verbale, cacciare la lingua o infilare il pollice tra l’indice e il medio, equivale ad uno scongiuro contro le minacce di uno dei contendenti oppure ad una difesa nei confronti di ingiurie ritenute capaci di sconvolgere o impedire in quel momento, l’equilibrio fisico-psichico in seguito all’ira che tali ingiurie provocano, di sconvolgere o impedire dunque un processo armonico di crescita. 

Vi sono tuttavia ulteriori aspetti meritevoli di essere sottolineati e né con essi l’argomento può considerarsi esaurito.

Come è noto, il mero atto di cacciar fuori la lingua, compiuto a livello d’inconscio, è comune a tutti i bambini, senza distinzione di sesso. Dall’adolescenza in poi però, si verifica un mutamento significativo nel comportamento dei maschi e delle femmine. Infatti, l’atto di cacciare la lingua si nota solo in quest’ultime, mentre i primi lo sostituiscono con altri gesti «osceni» e con parole «scurrili››, che rappresentano ulteriori scongiuri a carattere fallico.

Così un gesto che imita il fallo è costituito dall’atto di piegare il braccio destro sul quale si poggia la mano sinistra, atto comune specialmente nell’Italia centro-meridionale. Circa il linguaggio scurrile, valgono tutt’ora le lucide intuizioni del Pansa, trattandosi di una “espressione attenuata delle forme naturalistiche di scongiuro, perché conserva ancora, più o meno consciamente, il sentimento e il carattere comune a quella che era per i nostri vetusti antenati l’espediente più acconcio per allontanare l’invidia: l’esibizione fallica. Così io penso che a questi mezzi averrunchi, propri del volgo, sia come mostra apparente di scongiuro, sia come espressione viva del linguaggio, debba ascriversi l’uso della interiettiva CA – – O, comunissima nel meridione, con la quale si presume dare efficacia al discorso. Essa dovrebbe corrispondere al latino Praefiscine”. 

Ora, l’esibizione della lingua viene considerata nella donna una «oscenità» non tanto, come ritegno, a causa della funzione che l’atto stesso ha (scongiuro apotropaico), quanto per il fatto che la funzione stessa è rappresentata dalla lingua in chiara e cosciente sostituzione del pene. Vi sono intatti altri scongiuri compiuti, alla luce del sole, da donne appartenenti ad ogni ceto (come per es. toccare il ferro) e nella certezza di non violare alcuna norma sociale.

Ma l’oscenità insita nel concetto del fallo, è relativamente recente, poiché questo fu presso molti popoli del vicino Oriente, in Grecia e a Roma, un simbolo religioso legato a culti agrari e della fertilità in genere. Prescindendo dalle «fallogonie» che rappresentano in tal senso il caso più classico e non affatto sconcertante, tutto lascia ritenere che anche la Festa dei Ceri a Gubbio, che ha fatto scrivere fiumi d’inchiostro, non fosse altro che un rito di fertilità compiuto mediante l’esibizione di grandi falli portati in giro per le campagne, un rito dunque, di derivazione bacchica. essendo Bacco Dio della vite e del vino.

Fu accertato inoltre da Bachhofen , da Morgan  e confermato da illustri antropologi contemporanei come E. Fromm  , che sotto la più recente religione patriarcale è esistito uno stato più antico di religione matriarcale, caratterizzato dal culto di divinità androgine, le «Dee-Madri», rappresentate artisticamente dalle famose “Veneri” venute alla luce un po’ ovunque nell’area mediterranea, e raffigurate con seni e natiche enormi per sottolineare quei culti della fecondità cui le Dee-Madri stesse erano preposte. Ma, avverte Eliade, “l’androginia divina che si trova in tanti miti e credenze, ha un valore teorico, metafisico. La vera intenzione della formula è quella di esprimere, in termini biologici, la coesistenza dei contrari, dei principi cosmologici, cioè maschio e femmina, in seno alla divinità” 

Pertanto, nella fase matriarcale, di cui noi abbiamo un’eco nel mito delle Amazzoni, la Dea-Madre assume a sé, nell’ambito del culto generale della fertilità, anche l’attributo del fallo, organo fecondante a lei «naturalmente» estraneo, ma riprodotto simbolicamente, nell’atto magico in generale ed apotropaico in particolare, dalla lingua.

E non a caso quei mascheroni fittili mostranti abbondantemente la lingua da fuori, venuti alla luce nei pressi di Capua, sono stati ritrovati insieme ad alcune Dee-Madri. In questa «coincidentia oppositorum ››, rappresentata dalla Dea Madre, la lingua e quindi il fallo, lungi dall’essere simboli osceni, costituivano paradossalmente un aspetto della struttura stessa della divinità che riuniva in sé tutti i contrari.

Scomparse le Dee-Madri, altre divinità apparvero nell’Olimpo mediterraneo, depositarie delle stesse funzioni delle Dee- Madri. Una di queste divinità fu Cerere, preposta ai culti della fertilità e particolarmente venerata presso i peligni, nella cui area, come si è visto, sono presenti i mascheroni che, grazie ai disegni dell’amico Giovannelli, che con noi ha condotto le ricerche per la parte illustrativa, sono inseriti nel presente studio quale valido corredo grafico.

Franco Cercone

In Foto: 4  disegni di Vito Giovannelli

[Sullo stesso argomento: F. Cercone, Esibizione fallica della lingua in mascheroni peligni, articolo pubblicato alle pag.193-196 della “Rivista LARES” (Organo dell’Istituto di Storia Tradizioni Popolari dell’Università di Bari e della Federazione Italiana Arti e Tradizioni Popolari) Anno XLI – N 2 aprile/giugno 1975; Ed.: Leo S. Olschki – Firenze]

1 In “Rivista di antropologia” volume 25, Roma 1822.Il Pansa tratta tre argomenti: a) il rito magico dei ramoscelli spaccati e la tradizione dei culti fallici nel santuario della Madonna del Lago a Scanno; b) le incanate e le esibizioni falliche; c) il rito eleusino di Baubo ed il simbolo talismatico della ranocchiella abruzzese.

2 E. Forcellini, Lexicon totius latinitatis , Tom. III, voce ‘Lingua’.

3 T. Livio. Storia di Roma, Libro VII, X. L’episodio, come narra Cicerone (De Orat.II, 66) fu anche riprodotto in una tabula che si ammirava nel Foro romano.

4 J. G. Frazer, Il ramo d’oro, I 352; Boringhieri 1973.

5 Cfr. E. Hamann – Krajer e Baechtold – Staubli, Handwoerterbuch des deutschen Aberglaubens , vol. VI, 815; Berlino 1942.

6 Stranamente il significato del Daumenhalten è sfuggito all’attenzione dell’Albergamo, quando questo illustre studioso afferma che “D’incerta origine sono alcuni gesti e frasi di scongiuro tutt’ora usati nei paesi civili, come lo stringere il pollice tra l’indice e il medio, che i tedeschi denominano Daumenhalten” (F. Albergamo, Mito e Magia, pag. 135. Guidi Ed. Napoli 1972). L’equivalente italiano del Daumenhalten è il ‘fare le fiche’ di cui abbiamo vastissima testimonianza soprattutto in campo letterario. Si confronti per esempio Dante, lnferno XXV.

7 G. Pansa, Riti e simboli fallici dell’Abruzzo …ecc , op. cit. nota 4, pag. 21. Si confronti con gli altri scongiuri ed esibizioni falliche delle donne abruzzesi.

8 In  Das Mutterecht , Stoccarda 1861, Schroeder Ed.

9 In Ancient Society , Chicago 1877, Charles Ed.

10 E. Fromm, Il linguaggio dimenticato, Bompiani Ed. pp. 196 segg.

11 M. Eliade, Trattato di Storia delle Religioni , pag. 436; Boringhieri 1972.




A NINO RUSCITTI la dedica della biblioteca

Sabato 19 agosto alle ore 19.00, la struttura sarà inaugurata in uno degli spazi ricavati dalla riqualificazione del Palazzo Alesi. Alle 21.30 il Centro Studi Nino Ruscitti ospita Anna Rizzo, vincitrice del Premio Nazionale “Benedetto Croce” con il suo libro “I paesi invisibili”.

Bugnara, 15 agosto 2023. Doppio appuntamento con la cultura sabato 19 agosto a Bugnara. Alle ore 19.00 in Piazza Borgo S. Vittorino, nei pressi di Piazza SS. Rosario, è in programma la cerimonia di inaugurazione della Biblioteca all’avv. Nino Ruscitti, giovane professionista prematuramente scomparso il 13 febbraio del 2020. Alle ore 21.30 ci sarà invece l’incontro con Anna Rizzo, vincitrice dell’ultima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce nella sezione letteratura giornalistica.

Alla cerimonia di inaugurazione interverranno: Domenico Taglieri, Sindaco di Bugnara; Gianfranco Di Piero, Sindaco di Sulmona; Lando Sciuba, Avvocato.

«L’inaugurazione degli spazi della Biblioteca – scrive il presidente del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti, Matteo Servilio – è un primo passo per un progetto ambizioso che stiamo cercando di portare avanti da poco più di un anno e mezzo. L’intitolazione della struttura è sicuramente il modo più idoneo per tenere vivo il ricordo di Nino, sia perché rappresenta un luogo di memoria collettiva, sia perché si tratta di uno spazio riqualificato e destinato ad una nuova funzionalità, sia perché alimentandola e curandola possa stimolare a vari livelli lo sviluppo di iniziative culturali, rispondere a bisogni di pubblica utilità, aggregare e costruire una rete di rapporti, di esperienze e professionalità da spendere per il bene dell’intero territorio. Un primo obiettivo – continua il Presidente – è stato raggiunto con fatica e dedizione, grazie soprattutto alla generosità di tante persone che hanno voluto esprimere la loro vicinanza attraverso la donazione di libri. Tra le più importanti in termini di qualità e quantità va sicuramente menzionata la donazione della Famiglia Bolino a cui va il nostro ringraziamento».

A partire dalle 21.30 negli spazi del cortile di Palazzo Alesi, adiacente alla biblioteca, è in programma il sesto appuntamento della rassegna Libri Sotto Le Stelle con la presentazione del libro di Anna Rizzo “I paesi invisibili: manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” edito dal Saggiatore. 

Di professione antropologa, Anna Rizzo studia da anni i piccoli insediamenti e le aree interne e rurali. Nel corso delle sue ricerche sul campo, partendo dall’archeologia, si è concentrata sul recupero delle comunità.

Da oltre dieci anni segue la riqualificazione di Frattura di Scanno e il suo libro ha vinto l’ultima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce – Pescasseroli nella sezione letteratura giornalistica. Nel corso della presentazione-intervista con Anna si parlerà di paesi, di comunità e di luoghi marginali, a partire dalla sua esperienza di studiosa.




COLPO DI FERRAGOSTO l’Adriatica Press completa il roster

In biancorosso arriva Silvia Costantini: “Felice di essere approdata a Teramo in una società ambiziosa”

Teramo, 15 agosto 2023. Mancava un tassello per completare il roster dell’Adriatica Press, ed il tassello è stato inserito proprio nel giorno di Ferragosto. In biancorosso arriva la schiacciatrice Silvia Costantini, classe 1993, alta 1.80 nata a Penne, con trascorsi in A2 ad Altino. Nella stagione appena conclusa ha indossato la maglia della Star Volley Bisceglie, formazione inserita nello stesso raggruppamento della Futura in B2. Per l’Adriatica Press si tratta di un colpo di mercato importante che chiude la campagna acquisti di questa nuova stagione.

“Sono felicissima di essere approdata a Teramo nel mio Abruzzo – commenta Costantini – e soprattutto di essere arrivata in una società ambiziosa. Affronteremo il campionato di B1, un torneo difficilissimo ed impegnativo. Sono convinta che con il lavoro in palestra e lo spirito di squadra riusciremo ad ottenere i risultati che la società si aspetta. Ho parlato con coach Luca Nanni e  mi ha fatto un’ottima impressione. Nella squadra biancorossa ritrovo mia cugina, Monica Lestini e Celeste Di Diego. Insieme abbiamo giocato ad Altino ottenendo ottimi risultati. Non vedo l’ora di cominciare. Sono carica e vogliosa di disputare il campionato di B1 con  Teramo, società ambiziosa”.

Silvia Costantini vestirà la maglia numero 7.