MANIFATTURIERO ABRUZZESE rapporto sull’andamento

Giovedì 23 Febbraio alle ore 11:00 presso la sede di Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno, in Località Campo di Pile

L’Aquila, 15 febbraio 2023. I risultati del Rapporto e dibattito, cui prenderanno parte l’Assessore alle attività Produttive Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, il Presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone, il Vicepresidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Lino Olivastri, la Direttrice del CRESA, Francesca Bocchi, ed il Regional Manager Abruzzo Molise BPER, Giuseppe Marco Litta.

Il Rapporto è realizzato in collaborazione tra Confindustria Abruzzo ed il Cresa e si articola in una pubblicazione annuale. Si uniscono, pertanto, competenze ed esperienze importanti ai fini del miglioramento del monitoraggio dell’andamento del manifatturiero regionale che potranno fornire ai decisori pubblici indicazioni utili per realizzare azioni incisive per il contesto locale.




IL CARNEVALE di GiocaCultura

Sabato prossimo, 18 febbraio,  il laboratorio “La mascherina di cartapesta” nel Loggiato “Riccardo Cerulli”.

Giulianova, 15 febbraio 2023. Il Carnevale è alle porte anche per GiocaCultura, il ciclo di attività ricreative per i giovanissimi a cura dei Musei e della Biblioteca civica di Giulianova. “La mascherina di cartapesta” è il titolo del prossimo appuntamento, che si svolgerà sabato, 18 febbraio,  alle 16.30, nel Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere.

L’educatrice Giuseppina Michini guiderà i partecipanti, tra i 5 e gli 11 anni, alla conoscenza delle maschere più famose della tradizione: Pulcinella, Colombina, Arlecchino, Brighella e tanti altri. I bambini realizzeranno quindi le maschere classiche o di loro invenzione seguendo tutte le fasi, dalla preparazione della cartapesta alla modellazione, così da riportarle a casa e sfoggiarle durante i festeggiamenti del Carnevale.

Per informazioni sui costi ed effettuare le prenotazioni, obbligatoriamente entro venerdì 17 febbraio, è possibile chiamare il numero 0858021290 o scrivere a museicivici@comune.giulianova.te.it

Si ricorda inoltre che la Pinacoteca civica casa museo “Vincenzo Bindi” è aperta alla visita il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.

Tutti gli aggiornamenti sugli appuntamenti di GiocaCultura e non solo, sono disponibili sulla pagina Facebook ed Instagram del Polo Museale Civico di Giulianova e sui siti web pinacotecabindi.it e visitgiulianova.com




K.Z.: DISEGNI DEGLI INTERNATI nei campi di concentramento nazifascisti

La mostra presentata dalla segreteria dello SPI CGIL Provinciale di Chieti e la Sezione “Dario Serafini” ANPI di Ortona, in collaborazione con la Parrocchia di San Tommaso Apostolo

Ortona, 15 febbraio 2023. Verranno esposti disegni raccolti da Arturo Benvenuti pittore, poeta e fotografo, attraverso un pluriennale lavoro di ricerca in tutta Europa, spinto dal bisogno di produrre testimonianze storiche dirette sulle atrocità perpetrate dai nazifascisti.

Nel settembre 1979, a cinquantasei anni, l’autore si è messo alla guida del suo camper per ripercorrere le Viae Crucis del Novecento: un pellegrinaggio laico e riparatore lungo le stazioni di Auschwitz, Terezín, Mauthausen-Gusen, Buchenwald, Dachau, Gonars, Monigo, Renicci, Banjica, Ravensbrück, Jasenovac, Belsen, Gürs, per incontrare decine di sopravvissuti, recuperare testimonianze perdute e restituire alla memoria del mondo questi disegni autografi, realizzati dagli internati nei lager nazifascisti durante la loro prigionia. L’obiettivo della mostra è quello di incoraggiare il dialogo tra generazioni per costruire una “memoria di comunità” su valori condivisi portatori di alti contenuti etici, quali giustizia, solidarietà, libertà, democrazia, contro ogni forma di razzismo, di emarginazione, di sfruttamento. (Primo Levi)

La mostra è allestita nella Chiesa Di Santa Caterina in Corso Garibaldi e si potrà visitare dal 16 al 25 febbraio 2023 con i seguenti orari: mattina dalle 10.00 alle 12.00 / pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00 All’inaugurazione, giovedì 16 febbraio alle ore 17:00, saranno presenti Alessia Antenucci – Segretaria Provinciale dello SPI CGIL, Il Presidente Anpi Vasto Domenico Cavacini, Don Roberto Geroldi Parroco di San Tommaso che ha concesso l’uso della Chiesa di Santa Caterina di Alessandria per l’allestimento della mostra




IL MUSEO BARBELLA SI RIFÀ IL LOOK. Sito, indicazioni e brochure

Per raccontare la storia della struttura comunale

Sindaco e De Cesare: “Impiegate risorse ministeriali per potenziare comunicazione e visibilità del nostro gioiello”

Chieti, 14 febbraio 2023.  Il Museo d’arte Costantino Barbella diventa più evidente e fruibile grazie agli interventi resi possibili dal bando Piccoli Musei del Ministero della Cultura.

“Attraverso questo bando siamo riusciti a riallineare e potenziare la comunicazione e soprattutto fonti di informazioni sul nostro piccolo gioiello, per renderlo più visibile non solo alla città, ma anche a chi viene da fuori – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Cultura, Paolo De Cesare – C’è stato un forte intento progettuale a intercettare il finanziamento che il Ministero aveva proprio dedicato a questo scopo e che oggi ci consente di utilizzare le risorse su più fronti, dalla creazione del sito, che il Museo non aveva, fino alla cartellonistica stradale e insegne che oggi ci sono non soltanto fuori da Palazzo Martinetti Bianchi, ma anche negli snodi di ingresso della città, dove con l’assessorato alla Mobilità li abbiamo aggiunti perché oltre alle indicazioni stradali ci fosse un dato in più su uno dei punti di forza della città, le presenze culturali. Il Barbella ha da oggi un logo che ne caratterizza l’identità, un sito internet dedicato dove si possono trovare contenuti di qualità: sia la storia, sia le opere, la descrizione delle sale, delle collezioni che la struttura accoglie, orari, nonché gli eventi, quindi anche notizie di servizio per eventuali fruitori, secondo anche quanto indicato dal MIC che con il bando ha voluto creare criteri omogenei e comuni a tutti i piccoli musei italiani. (Link del sito del museo: https://www.museobarbella.it/ )

Forma e contenuto che fanno tantissimo in una città che ha un patrimonio ricco e prezioso come Chieti e che grazie alla convenzione con l’Abaq, che siamo lieti di aver introdotto, possiamo tutelare e monitorare perché durino di più nel tempo e vengano ammirate. Attraverso questa sinergia molte cose sono accadute per il recupero delle opere del Barbella, i ragazzi hanno già restaurato alcuni pezzi significativi e si preparano a riportare all’originario splendore altri quadri e molte altre cose accadranno, perché la sinergia è rinnovata e andrà avanti. Continua indefesso anche il nostro lavoro per intercettare ogni tipo di finanziamento capace di rendere possibili altri interventi per rendere più accessibile il nostro museo, che per la sua posizione centrale è uno spazio ideale sia per conoscere la vita culturale di Chieti, sia per animarla con incontri e iniziative di vario genere, aprendolo sempre di più alla vita cittadina. A questo scopo servono anche i materiali informativi cartacei prodotti, brochure che stiamo distribuendo fra uffici e sportelli pubblici con l’invito a frequentare e conoscere meglio il Museo, in quanto patrimonio della città”.




IL PALA COLLE DELL’ARA RIPARTE con un evento sportivo internazionale

L’assessore Pantalone: Seminario di arti marziali con il maestro Jun Rong

Chieti, 15 febbraio 2023 Riparte con un importante evento sportivo il Pala Colle dell’Ara che il 18 e 19 febbraio farà da scenario al seminario Maestro Jun Rong, autorità internazionale del mondo della disciplina del CSEN-WUSHU, Tajjqua e Shaijao. L’appuntamento della due giorni si svolgerà dalle ore 8,30-12,30 e dalle 15,30 alle ore 19,30.

“Un’importante ripartenza con un vero e proprio guru di una disciplina sportiva praticata in tutto il mondo – così il sindaco, l’assessore Pantalone e il consigliere Valerio Giannini che ha supportato l’organizzazione dell’evento – Abbiamo subito accolto la richiesta degli organizzatori una volta venuti a conoscenza della qualità sportiva del seminario e soprattutto del talento del Maestro. Siamo lieti che quegli spazi siano subito tornati operativi e che possano viaggiare, idealmente, grazie a questo evento che coinvolge un Maestro internazionale, capo giudice della IWuF che è stato un grande campione nelle competizioni nazionali cinesi. Si tratta di un vero evento, ma anche di un appuntamento formativo di rilievo per quanti praticano la disciplina e che sottolinea la vocazione del luogo alla formazione giovanile. A Colle dell’Ara porteremo altri eventi dedicati ai più giovani, perché possa essere uno spazio di crescita”




STELLANTIS: è sempre domenica

Usb richiede al governo di condizionare gli incentivi con le garanzie occupazionali

Pescara, 15 febbraio 2023. Nella giornata di oggi 14 febbraio 2023 si è svolto presso il  Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo convocato dal Ministro Urso su Stellantis, tavolo su cui va dato atto al Governo di aver sollevato nel rapporto con l’azienda gli elementi  giusti di discussione e preoccupazione.

Non è sfuggito a nessuno, infatti, che il Ministro ha chiesto conto all’azienda dell’utilizzo delle risorse pubbliche e del fatto che degli incentivi erogati dallo stato a Stellantis (quasi 2 Miliardi di euro) solo il 45% è stato destinato in Italia. È stata plateale e ferma la richiesta di rassicurazioni sul futuro degli stabilimenti nazionali e sulla filiera produttiva.

In un contesto complesso come quelle transizioni digitale ed ecologica, il Governo si interroga sul fatto che in questo momento Stellantis sta allineando, rispetto a queste transizioni, altri paesi e altri stabilimenti fuori dall’Italia, a scapito di quelli del nostro.

Le risposte dell’azienda sono state nervose e generiche, un elenco infinito di progetti e prodotti che però contrastano fortemente col quadro occupazionale attuale e sulla condizione dei lavoratori di tutto il gruppo. Il mantra di Stellantis alla fine è sempre lo stesso, rivendicato anche a questo tavolo: più incentivi per tutto.

Servono incentivi per il passaggio all’elettrico, servono incentivi al sostegno della domanda, servono incentivi per le infrastrutture, serve il supporto alla cancellazione della normativa Euro7, serve il sostegno al costo dell’energia e servono incentivi per il passaggio all’autoproduzione della stessa. Insomma, Stellantis vorrebbe che sia sempre domenica.

USB presente per la prima volta ad un confronto diretto con l’azienda, in presenza del Governo, ha posto con forza alcuni elementi di riflessione e di rivendicazione:

È chiaro a tutti che sul piano strategico il Governo deve recuperare un pezzo di governance, esattamente come avvenuto in Francia, con un suo intervento diretto. Pur riconoscendo al ministro una discontinuità nell’interlocuzione con l’azienda, è evidente come oggi ci sia un condizionamento determinato dal peso di una fusione che ha spostato il baricentro decisionale tutto su PSA e quindi sulla Francia, col rischio che il nostro paese venga lasciato ai margini sia produttivi che di innovazione tecnologica e di occupazione dentro al quadro delle due transizioni.

Al tavolo, è necessario affrontare dentro al tema dei nuovi prodotti, soprattutto il tema occupazionale. Serve in sostanza capire in che modo le parole di Stellantis si traducono sul piano occupazionale e produttivo. Sappiamo perfettamente che oggi un nuovo prodotto, anche innovativo, corrisponde ad un minor numero di occupati e su questo vogliamo risposte.

USB ha posto l’esigenza della condizionalità degli incentivi e dell’intervento di stato. Serve che la discussione al tavolo Stellantis prosegua nella certezza che l’intervento economico di stato su investimenti progetti ed incentivi sia sancito anche con un accordo dove sia palese il ritorno e la verifica sull’impatto sociale  ed occupazionale che questi determinano.

Per USB la garanzia dell’occupazione e la salvaguardia degli stabilimenti deve essere messa al primo posto, e questo l’azienda deve metterselo bene in testa.

Romeo Pasquarelli

Responsabile USB Lavoro Privato Abruzzo e Molise




UN PRESTIGIOSO INCARICO alla professoressa Ilaria Miarelli Mariani

La Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale 

Chieti, 15 febbraio 2023. La professoressa Ilaria Miarelli Mariani, ordinaria di “Storia della critica d’arte” e “Museologia e storia del collezionismo” presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Carmine Catenacci, è risultata vincitrice della selezione per la “Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale”. L’incarico avrà la durata di tre anni.

Del Sistema Musei di Roma Capitale fanno parte, insieme ai Musei Capitolini, tesori assoluti del patrimonio storico-artistico internazionale come il Museo dell’Ara Pacis, i Mercati di Traiano, la Centrale Montemartini e il Museo di Roma a Palazzo Braschi, oltre a collezioni più piccole con varia focalizzazione cronologica, realtà preziose da scoprire, dal Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco alla Galleria d’Arte Moderna e al Museo Napoleonico fino alla Casa Museo Alberto Moravia e al Planetario.

La professoressa Ilaria Miarelli Mariani è autrice di più di 100 saggi e articoli, incentrati soprattutto sul sistema delle arti a Roma tra XVI e XIX secolo, e ha pubblicato e curato diversi volumi, tra i quali due monografie (nel 2005 e nel 2006) sullo storico dell’arte francese residente a Roma Jean-Baptiste Seroux d’Agincourt e “Il Tiziano inglese”, Thomas Lawrence e l’Italia (2022).

I Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale, con la loro ramificazione sul territorio e la preziosa varietà di interessi storici che li caratterizza, costituiscono – ha commentato il professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali della “d’Annunzio” – uno dei poli di maggiore valore, importanza e vivacità dello straordinario sistema dei beni culturali di una città unica quale Roma. Le più sincere congratulazioni – aggiunge il professor Catenacci – vanno alla professoressa Ilaria Miarelli Mariani per il prestigioso incarico, che testimonia anche la qualità degli studi storico-artistici e umanistici presso il nostro Ateneo.

Maurizio Adezio




IL PROGETTO PARCO ITALIA

Iniziata in queste ore la messa a dimora delle 3600 essenze previste

Giulianova, 14 febbraio 2023. Intanto, sui pini di via Lepanto, interviene l’assessore Paolo Giorgini:” La perizia tecnica ne definisce 17 a serio rischio di cedimento e ne prescrive la rimozione. Intervenire è un dovere morale e un obbligo legale.”

Ha preso il via, in queste ore, la piantumazione di nuove essenze, come previsto dal progetto Parco Italia. La messa a dimora dei piccoli esemplari, i primi di 3600 complessivi, è in atto nell’area compresa tra via Parini e via Montello.

In merito alla polemica in corso su alcuni pini di via Veneto destinati all’abbattimento, interviene intanto Paolo Giorgini. L’assessore alla Manutenzione del Verde replica alle critiche non con parole sue, ma con quelle contenute nelle trenta pagine della relazione tecnico-valutativa firmata di Matteo Colarossi, dottore agronomo, consulente in materia di verde urbano incaricato dal Comune di Giulianova. Lo studio è in linea con quanto riportato da un ulteriore documento di monitoraggio, redatto, questo, dal dottor Lorenzo Granchelli già nel 2020.

La perizia di Colarossi è scaturita dalla richiesta di verificare la stabilità di 7 pini di Aleppo e 11 pini domestici ubicati sulla banchina stradale di via Veneto. Per redigerla, spiega l’agronomo, “si è presa visione delle condizioni strutturali e fitosanitarie, si è verificata la consistenza legnosa e visionato il colletto di tutti gli esemplari”. Per ciascuno di loro è stata redatta una specifica scheda di valutazione.

Gli alberi analizzati non possono dirsi monumentali, in quanto non inseriti nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo stilato dall’ex Corpo Forestale dello Stato.  La relazione inserisce 17 pini “nella classe di propensione al cedimento con prescrizione d’abbattimento immediato al fine di evitare cedimenti con danni a carico di persone o cose. Le conseguenze di un cedimento – si puntualizza – sarebbero gravi in caso di cadute su persone o cose. ”Solo su uno dei pini è possibile procedere con un’opera di consolidamento e potatura. Il consiglio dell’agronomo è di sostituire gli alberi rimossi con cipressi comuni o con farnie.

“Tutti noi – commenta l’assessore Giorgini – siamo affezionati ai panorami della nostra infanzia e sospiriamo ricordando gli alberi sulla strada di scuola. Più di tutto, però, ci preme preservare oggi la vita dei nostri simili, specie di quelli che, ignari, potrebbero trovarsi a passare sotto i pini di via Veneto in un giorno di vento. Ce lo impongono la coscienza e, giustamente, anche la Legge. Siamo certi, peraltro, che, in caso di cedimenti con effetti nefasti, chi oggi grida allo scempio sarebbe il primo a puntare il dito e ad accusare l’Amministrazione di incuria ed inerzia. Ai 17 pini abbattuti in via Veneto fanno da contrappunto  le migliaia di essenze piantate tra il 2021 e il 2023, pronte ad offrire, ai figli dei nostri figli, un presente di 




UNITI NEL CHIEDERE MAGGIORE ATTENZIONE. Neuropsichiatria, Provincia, Comitato dei sindaci e associazioni

Servono risposte per sostenere famiglie e bambini che hanno diritto a una sanità umana ed efficiente

Chieti, 14 febbraio 2023. Ascolto e risposte, queste sono le priorità emerse dalla conferenza stampa svoltasi stamane in Provincia a Chieti e promossa dall’Ente in sinergia con il Comune e su richiesta delle Associazioni interessate per rappresentare le problematiche urgenti e indifferibili su servizi e prestazioni sanitarie in materia di neuropsichiatria infantile nell’ambito della Asl Lanciano Vasto Chieti. Alla conferenza, hanno preso parte il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti e Sindaco di Chieti Diego Ferrara, la presidente dell’associazione Asperger Abruzzo Maria Helene Benedetti, il presidente dell’Associazione Theate Magnum Federico Gallucci, la presidente dell’Associazione Angsa Abruzzo Alessandra Portinari, il coordinatore del Comitato civico salute pubblica di Chieti, Walter Palumbo e la presidente dell’Associazione Inclusiamo Anna Gloria Di Leo. In collegamento i sindaci di Atessa, Fossacesia, Rapino, Torrevecchia Teatina, Ortona.

“I nostri bambini speciali meritano un’attenzione speciale, da parte nostra e soprattutto dalla Asl – così il presidente della Provincia Francesco Menna – Vanno rafforzati i servizi sul territorio, vanno ascoltate le famiglie, vanno messe le strutture e gli operatori sanitari nelle condizioni di accogliere la grande richiesta di aiuto che viene da questi bambini speciali per crescere meglio. Noi intendiamo collaborare e metterci a disposizione come istituzione, vicini ai nostri cittadini e in ascolto delle loro esigenze. Le Associazioni ci riferiscono di oltre 500 bambini in lista di attesa dai 6 agli 8 mesi, la Asl e la Regione devono investire e dare un segnale chiaro rafforzando gli organici dei servizi sul territorio e consentire anche alle aziende private sociosanitarie di avere un maggiore accreditamento e quindi di aumentare il budget delle loro strutture. Questo significa asciugare le liste di attesa, dare fiducia a queste aziende e allo stesso tempo creare nuova occupazione di profili specializzati in materia. Ringrazio i Sindaci intervenuti e in particolar modo le Associazioni per la loro quotidiana attenzione a migliorare un servizio pubblico nell’interesse esclusivo dei nostri bambini speciali”.

“In questa giornata si concretizza un esempio di cittadinanza attiva che trova la sua più naturale applicazione nel campo della sanità pubblica – così il sindaco Diego Ferrara, presidente del Comitato ristretto dei sindaci Asl  – L’attivismo civico è un bene, perché l’aggregazione e organizzazione di gruppi cittadini, finalizzate a rendere oggettivi i diritti, tutelati i beni comuni e sostenuti i soggetti in condizioni di debolezza, possono portare a soluzione problemi e criticità. Per queste ragioni è doveroso ringraziare le associazioni che ci hanno convocato per parlare della situazione della neuropsichiatria infantile, dei problemi ad avere i servizi e dei veri e propri viaggi della speranza per affrontare patologie che sono dolorose per tutti perché riguardano i bambini.

Non è nostra intenzione puntare il dito contro qualcuno con questo incontro, nessuno dei presenti vorrebbe la spettacolarizzazione delle proprie disavventure e dei propri problemi al fine di trovare un probabile colpevole. Siamo qui per cercare ascolto per una problematica seria e vissuta, sperando in una umanizzazione della sanità capace di superare le logiche aziendalistiche e trovare soluzioni ai problemi in tempi rapidi e non rimandando a domani le azioni che potrebbero rendere veramente utili ed efficaci servizi simili. Un’azione necessaria per una questione etica e anche perché ognuno di noi potrebbe trovarsi in una situazione di bisogno e deve poter contare sulla sanità, sulle tante competenze che abbiamo, ma che male organizzate diventano invisibili e improduttive, su un impegno che diventa realtà”.

“Si tratta di una giornata storica perché stiamo parlando delle difficoltà attraversate da tantissime famiglie che ogni giorno devono combattere una vera e propria battaglia per accudire centinaia di bimbi fragili – spiega Federico Gallucci, dell’associazione Theate Magnum – Vogliamo invitare il sistema sanitario e chi lo rappresenta a dare vita a una serie di incontri per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che riunisca in un dialogo costruttivo tutti i soggetti preposti alla gestione della neuropsichiatria.

Questa la nostra priorità attraverso un incontro che vuole essere apolitico e apartitico, che mette in evidenza una serie di mancanze nella tutela e nell’assistenza dei bambini da parte del sistema sanitario. Si tratta di un’utenza vasta e che ha problematiche di natura articolata e complessa, che affliggono centinaia di figli, in età pediatrica o preadolescenziale in tutta la Provincia, in tutte le loro manifestazioni di rifiuto di contesto sociale, di disagio nell’interazione con i coetanei, di marcati ritardi nell’apprendimento o nel linguaggio o nello sviluppo psico-motorio. Da tempo, le nostre associazioni hanno iniziato una costante e puntuale interlocuzione in materia, ritrovandosi, tutte, nella consapevolezza che la (legittima) domanda di soddisfacimento dei “bisogni di salute mentale della popolazione dell’infanzia”, rivolta dalle famiglie alla ASL 2, territorialmente competente, appare non soddisfacente e non adeguata neppure ai livelli minimi di assistenza (LEA) ex lege stabiliti, con particolare riferimento: alla intempestività degli interventi di diagnosi all’esordio della patologia, alla mancata potenzialità dell’assistenza alle famiglie, alla mancanza di strutture periferiche distaccate sul territorio adeguatamente organizzate, alla carenza di organico specializzato; standard, qualitativi, che sostanziano una integrazione, articolata, di risorse umane e materiali che, evidentemente, ad oggi, la ASL 2 non riesce a garantire”.




ASPETTANDO IL CARNEVALE e Carnival Party

Due appuntamenti per il carnevale 2023. Giochi di prestigio, clown, popcorn, zucchero filato, truccabimbi, sfilata delle maschere e musica

Paglieta, 14 febbraio 2023. Doppio appuntamento  per il Carnevale 2023. Un week-end da non perdere, per gli estimatori del divertimento di qualità. Il primo è in programma sabato 18 febbraio,  il secondo, invece, proprio il giorno di  Carnevale, il 21 febbraio. C’è fermento tra gli organizzatori iscritti all’associazione Pro Loco Paglieta APS, che con la manifestazione Aspettando il Carnevale porteranno in Piazza Roma  allegria, coriandoli e stelle filanti, il tutto arricchito dai fantastici travestimenti dei bambini che indosseranno le maschere dei loro personaggi preferiti dei cartoni animati.

L’evento è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Paglieta  ed ospiterà in Piazza Roma lo spettacolo circo, dalle 15,30 alle ore 16,30 (in caso di avverse condizioni atmosferiche, la manifestazione si svolgerà nella sala polivalente di Via Pertini -Paglieta -).

Sarà un pomeriggio super speciale, un’occasione di gioia e di condivisione di momenti fantastici per il ritorno finalmente di tutti alla vita collettiva, ricca di emozioni e  di ore piacevoli da trascorrere insieme …Aspettando il Carnevale! Giochi di prestigio, clown, fuochi ed illusioni, un mondo magico sempre piacevole e da riscoprire, gustando popcorn e  zucchero filato: questi gli ingredienti che renderanno speciale la manifestazione carnevalesca.

La serata proseguirà nel noto ristorante Il Ritrovo di Paglieta, per una cena rigorosamente in maschera. Il conviviale di Carnevale , che avrà inizio alle ore 19,30,  sarà allietato dal gruppo musicale “I Cugini di Champagne”.  Martedì Grasso, il 21, è di scena lo spettacolo: “Carnival Party”, promosso dal Comune di Paglieta e curato dalla Baldinetti Events Coordinator.

I festeggiamenti  avranno luogo nella sala polivalente di via Sandro Pertini, dalle ore 15:30 alle ore 18:30. E per i protagonisti della festa più bizzarra dell’anno: buona musica,  giochi, zucchero filato, truccabimbi   e la sfilata con fatine, principesse, pagliacci, supereroi e tanti altri personaggi cari ai bambini, con pioggia di coriandoli e stelle filanti.

«Tante iniziative ed attività per accogliere festosamente di nuovo tutti insieme il Carnevale. Saranno due giorni di divertimento, con spettacoli e animazione per piccini, ragazzi e famiglie, con musica, danze e tanti giochi»,  lo afferma il primo cittadino di Paglieta, avv. Ernesto Graziani.




TERAMO A TAVOLA. Una Cucina Italiana

Progetto promosso da Comune di Teramo Italia Nostra

Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana è il primo step di un progetto più ampio del Comune di Teramo per la valorizzazione del patrimonio, materiale e immateriale,  della Città e del suo Territorio, progetto che prevede una riorganizzazione della macchina gestionale che chiama in causa un approccio integrato e innovativo. A tale riorganizzazione si affianca un capitolo digitale, strumento adatto a sanare la frattura fra i cittadini e il proprio patrimonio che si è accentuata dopo i terremoti ed è stata suggellata dalla chiusura degli edifici e dei luoghi di conservazione.

L’obiettivo specifico del progetto Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana, e della mostra che ne sintetizzerà i risultati, è illustrare la storia e le caratteristiche distintive (sostenibilità, matrice rurale, elaborazione borghese), della gastronomia teramana. Di quest’ultima si evidenziano punti di contatto e divergenze rispetto alla storia della gastronomia italiana e si inquadrano di volta in volta i fatti gastronomici in quelli più ampi della storia locale e nazionale al fine evocare, a partire dalla prospettiva del cibo, le vicende della cultura materiale, dello scenario culturale e più in generale della storia della Provincia Teramana.

Il primo passaggio è il lavoro sulla Piattaforma partecipativa. Attraverso un’azione guidata e l’organizzazione di ateliers aperti alla cittadinanza, viene effettuata una ricognizione sull’intero ricettario teramano (inteso in senso ampio, che si estende quindi al territorio provinciale), comprendendo tutti i livelli dalla cucina, da quella della festa alla cucina quotidiana e popolare. Lo strumento, che si configura come modello d’avanguardia e progetto pilota in Italia destinato a dialogare con programmi omologhi a livello europeo, è quello della raccolta dati sistematica sulle ricette (ingredienti e lavorazione) basato sulla partecipazione attiva della cittadinanza, che mediante la piattaforma invia le proprie ricette, anche quelle poco conosciute, le varianti locali e familiari di ricette note e pubblicate, oppure quelle la cui versione accreditata non è giudicata corretta, il tutto in formato scritto, ma anche attraverso contributi audio e video. Sulla piattaforma sarà infatti possibile caricare formati di varia natura o anche richiedere di essere intervistati dal vivo.

L’integralità dei materiali, comprese le registrazioni delle testimonianze orali, sarà oggetto di archiviazione e costituirà in tal modo il primo Archivio pubblico digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano. Lo scopo di questo censimento è arginare il fenomeno di perdita della memoria gastronomica e il repertorio che ne risulterà sarà l’oggetto di un’analisi sistematica, che permetterà di incrociare questi dati con quelli provenienti dalle indagini d’archivio e dalle ricerche storiche.  

Il progetto è infatti il risultato di un lavoro d’équipe complesso, di cui il crowdsourcing non è che il primo passaggio, e che si radica fortemente sul territorio coinvolgendo molti specialisti locali (a partire dagli archivisti dell’Archivio di Stato di Teramo fino ai docenti e agli alunni del Conservatorio di Musica della Città, alla Biblioteca Delfico…). 

A questi si integrano professionisti di fama internazionale, coinvolti nel progetto esclusivamente in virtù della loro riconosciuta competenza sugli argomenti trattati e chiamati a collaborare strettamente con gli enti e gli studiosi locali, al fine di creare le condizioni favorevoli a un “corto circuito virtuoso” e a una circolazione orizzontale della conoscenza che superi la contrapposizione fra centri e periferie del sapere.

Le ricerche condotte da questo gruppo di esperti, al lavoro già da alcuni mesi, hanno dato già risultati entusiasmanti sul versante dei documenti d’archivio e della ricostruzione storica che, assieme ai risultati della campagna partecipativa, consentiranno di restituire al grande pubblico un’immagine totalmente inedita del patrimonio gastronomico teramano e di decretarne l’ingresso sulla scena gastronomica nazionale italiana.

I risultati di questa operazione costruita attorno alla campagna partecipativa, alle indagini archivistiche e alle ricerche storiche, saranno restituiti alla cittadinanza sotto forma di una grande Mostra, il cui catalogo integrerà l’Archivio digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano (che sarà messo a disposizione durante l’evento espositivo e resterà aperto alla fruizione pubblica anche dopo la sua conclusione, in quanto strumento di lavoro essenziale per ogni indagine futura sul patrimonio gastronomico teramano).

Teramo a Tavola. Una cucina italiana è quindi il terreno su cui dimostrare che la Città è in grado di produrre, direttamente, cultura di alto livello e che lo può fare mettendo in piedi un’équipe collaborativa che federa le intelligenze e le competenze del territorio. Ma consente di raggiungere anche altri obiettivi strategici, collocabili su tre livelli differenti.

In primo luogo, la conoscenza della storia gastronomica che sarà veicolata dalla mostra è la base su cui costruire un marchio utile a promuovere chi fa cucina teramana oggi e quindi chi la vende. Perché non si può promuovere un prodotto sul mercato se non lo si conosce a fondo.

La seconda ricaduta è su un altro livello: la collocazione di quest’azione culturale nel gruppo dei pochi progetti pilota di questo genere, gli garantirà una visibilità nazionale ed europea, come hanno sottolineato in occasione della presentazione della piattaforma anche Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato e Massimo Montanari. 

In terzo luogo, su un fronte ancora diverso: la prospettiva italiana, per parafrasare il titolo del progetto, in cui Massimo Montanari intende collocare la storia gastronomica della Città e del territorio teramano (ricordiamo che ci riferiamo qui alla cucina di tutta la provincia e ci aspettiamo pertanto una partecipazione da tutto il Territorio) aprirà la porta di accesso di questa cucina, ancora totalmente locale, al palcoscenico nazionale. Ciò vuol dire far salire la cucina teramana a un livello di interesse nazionale, seguendo la traccia quanto avvenuto in passato per altre cucine italiane, sulle quali si è fatta un’operazione analoga di conoscenza e di valorizzazione (come è il caso delle città emiliane, Parma e Bologna ad esempio).




PROFESSIONI MEDICHE, ultimi posti disponibili per il corso accreditato

Luco dei Marsi, 14 febbraio 2023. Ultimi posti disponibili per il corso Il professionista in ambulanza: responsabilità, competenze e requisiti, accreditato per professioni mediche, professioni sanitarie e farmacisti.

Il corso, organizzato dalla scuola di alta formazione Sapere Aude, presieduta dalla dottoressa Annamaria Di Gianfilippo, in collaborazione con ASD SAM L’Aquila Soccorso, prevede il conferimento di 50 crediti ECM con il rilascio di attestato di partecipazione valido ai fini concorsuali ed aumento di fascia per OSS, Protezione Civile e Volontari afferenti alle diverse associazioni.

Il programma del corso si svolgerà in quattro giornate formative – 2 fine settimana, tra il 18 e il 26 febbraio – nella sede della Scuola , in via Newton, 1, ad Avezzano. Quattro i moduli di formazione previsti:

Trasporto sanitario, dall’organizzazione del servizio di emergenza territoriale alla comunicazione e psicologia dell’emergenza;

Le diverse valutazioni cliniche del paziente, dalla valutazione del paziente con patologia medica al parto in emergenza;

Manovre salvavita, dalle nozioni BLSD adulto alla lettura dell’ECG;

Soccorso al traumatizzato, dal politrauma (PHTSL) alla medicina delle catastrofi alla Protezione civile e gestione “Metodo Augustus”.

Per tutte le info: segreteriaecm@sapere-aude.it 0863472191




CARNEVALE al Village Outlet

Lampo e Milady di 44 gatti! saranno a disposizione di bambini e famiglie il 18 e 21 febbraio prossimi

Città Sant’Angelo, 14 febbraio 2023. Dopo il grande successo del Christmas Festival, che ha allietato le giornate di vacanze dello scorso Natale, il Città Sant’Angelo Village Outlet si prepara a festeggiare il Carnevale. Sabato 18 e martedì 21 febbraio, ad accogliere i bambini che saranno presenti al Village Outlet, ci saranno le mascotte ufficiali di Lampo e Milady del fortunatissimo e amatissimo cartone “44 Gatti!”. Diversi appuntamenti nel corso delle giornate, per poter scattare foto e selfie. Sia sabato sia martedì, Lampo e Milady usciranno nei seguenti orari: 10:30-10:55; 11:30-11:55; 12:30-12:55; 15:00-15:25; 16:00-16:25; 17:00-17:25; 18:00-18:25.

Negli ultimi anni, i due protagonisti del cartone “44 gatti!” sono diventati i soggetti di due maschere gettonatissime tra i più piccolini, con moltissimi  bambini e bambine che decidono di vestirsi come Lampo e Milady. Sarà un vero e proprio “Carnevale Super Miao”. Entusiasta per l’evento, il Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “Durante le feste natalizie, tantissime famiglie hanno raggiunto la nostra struttura, per passare ore di spensieratezza e divertimento con i propri figli, grazie ai tanti eventi che abbiamo promosso. Per questo motivo, in accordo con la proprietà, abbiamo voluto dare continuità, organizzando le due giornate di appuntamento con i protagonisti dei 44 Gatti, per festeggiare il carnevale. Siamo davvero contenti perché abbiamo portato due tra i personaggi animati più amati dai bambini. L’auspicio è quello di rivedere moltissime persone. Posso anticipare che non ci fermeremo qui. Stiamo allestendo già un cartellone estivo dedicato a tutti, perché vogliamo continuare a puntare sugli eventi. Vi aspettiamo al Città Sant’Angelo Village Outlet”.




DALLA PARTE DEI BALNEATORI

Avviato percorso comune

Ortona, 14 febbraio 2023. Tengo ad esprimere il massimo supporto nei confronti dei balneatori ortonesi, impegnati nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, che sta mettendo a rischio le concessioni balneari. Il Governo Meloni ha concesso una ulteriore proroga, fino al dicembre 2024, ai titolari delle concessioni e si è dato altri cinque mesi di tempo per compiere una mappatura dettagliata delle concessioni nazionali.

Questo lasso di tempo risulterà particolarmente prezioso al fine di individuare un percorso condiviso e una soluzione definitiva, che siano in grado di soddisfare le legittime rivendicazioni dei balneatori. Fratelli d’Italia, da sempre in prima linea nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, anche questa volta è pronta a fare la propria parte.

Nei giorni scorsi, a Roma, si è tenuto un incontro tra alcuni parlamentari del partito e una delegazione dei balneatori italiani, nell’ambito del quale si è affermata la comune volontà di fare leva su Bruxelles, allo scopo di assicurare la necessaria tutela ad un comparto che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, in termini economici, culturali e occupazionali, per l’intero Paese. 

I confronti, nelle prossime settimane, si intensificheranno e si concentreranno soprattutto sui territori. Fratelli d’Italia, ad Ortona, si rende dunque disponibile a qualsiasi tipo di confronto con le associazioni di categoria e con gli operatori locali, nell’ottica di rafforzare le ragioni della battaglia contro la direttiva Bolkenstein e di centrare l’obiettivo che tutti noi auspichiamo.




SANREMO FESTIVAL della Canzone Cristiana 2023

È andata in scena sabato 11 Febbraio, tra i 22 finalisti dell’ultima serata, figurava anche Giuseppe Maria Bità (l’unico Abruzzese in gara), che ha cantato la sua canzone Sono solo un uomo

Cantautore dall’età di 15 anni, smette di scrivere canzoni all’improvviso nel 2003 e dopo 15 anni di silenzio musicale ed una forte conversione religiosa avvenuta nel 2017, nel 2018 sente nel cuore la frase “Torna a scrivere per me” e ritorna a scrivere canzoni non più per raccontare l’amore del mondo, ma per Dio.

La canzone “Sono solo un uomo”, sembra malinconica all’inizio ma poi si trasforma e diventa incredibilmente una ballata in stile Disco Music anni 90. Forse è per questa sua caratteristica, che ha riscosso tanti applausi e consensi tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico in sala. È piaciuta anche alla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023 presieduta dal Vescovo di Ascoli Piceno Monsignor Giovanni D’Ercole, che gli ha assegnato il Premio Speciale “Festival della Canzone Cristiana 2023”.

Ecco il video della canzone “Sono solo un uomo”

I primi 3 classificati del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023

1 – Anima: Ti verrò a cercare

2 – Silvia Dottori: Lontano da qui

3 – Nova: Passio

Gli altri premi assegnati dalla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023:

Il premio discografico speciale è stato attribuito a Giuseppe Santilli con la canzone” Verbum Dei“,  il Premio della Stampa a Federica Paradiso con la canzone  “Credere – Dammi un’ala di riserva”, il Premio Festival della Canzone Cristiana 2023 a Giuseppe Maria Bità con la canzone “Sono solo un uomo“, il Premio miglior composizione a Irene Coco con la canzone “Luce Gentile“, il Premio Giovanni Paolo II a Nazareno Carchidi con la canzone “Come ti ho visto in quel film”, il Premio Alberto Testo a Piernicola Dallazeta con la canzone “Alla ricerca del mio Dio“, il Premio miglior Testo a Piero Chiappano con la canzone “Una carezza leggera” e il Premio Migliore interpretazione ai Saul City con la canzone “Cosa posso darti” .




UN SUCCESSO dopo l’altro!

Primo a Sanremo Senior, terzo a Sanremo Juke box. Ora al Festival di san Mario per regalarsi l’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool

di W. Centurione

Torrevecchia Teatina ha il suo artista, un altro successo per Davide Morelli in arte Vid che continua a stupire. Da una piccola cittadina è salito nuovamente su un palco, questa volta su quello del teatro Centrale Tebarin.

Se all’Ariston lo scorso novembre aveva trionfato, sabato sera ha conquista un gradissimo terzo posto, al concorso canoro “Sanremo Juke box”, iniziativa che vanta il patrocinio ufficiale di Casa Sanremo Rai e che rappresenta una vera e propria “vetrina” per gli artisti provenienti da tutta Italia.

La seconda affermazione concretizzatasi nel giro di tre mesi certificano che tanto l’interpretazione quanto la canzone di “Che Ppalle” sta riscuotendo successo in ogni dove. Vincere una volta può essere un caso, ma ripetersi no.  

Dunque, una giuria composta da produttori discografici e personalità del mondo dello spettacolo, hanno dato “attraverso” il loro voto una grande possibilità all’artista torrevecchiano: cantare al festival “Una voce per San Marino”, la Kermesse musicale della piccola repubblica indipendente che al vincitore regalerà l’occasione di andarsi a confrontare con i più grandi al mondo all’Eurovision Song Contest 2023 di Liverpool

E allora perché non crederci? La canzone che è già su molti store digitali ed è disponibile anche su Spotify e con il suo video clip ha già superato le 5000 visualizzazioni è destinata ad essere più di un motivetto orecchiabile.

E allora non ci resta che fare il tifo per un cantautore pieno di speranze che il 25 Febbraio da un piccolo paese collinare come Torrevecchia Teatina salirà sul palco del Teatro Nuovo di Dogana della repubblica di San Marino.

Per l’occasione Achille Lauro vincitore della scorsa edizione si esibirà come ospite, mentre Al Bano sarà il presidente della giuria.




IL BRIGANTAGGIO IN ABRUZZO e la resa di Civitella del Tronto

Opere di Renato Coccia. 13 febbraio – 5 marzo 2023. Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 13 febbraio 2023. Venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 17:30, alla Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si è tenuto il convegno inaugurale della mostra “Il brigantaggio in Abruzzo e la resa di Civitella del Tronto. Opere di Renato Coccia” in esposizione dal 13 febbraio al 5 marzo.

L’esposizione delle opere del pittore e incisore Renato Coccia, promossa e realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Pasquale Celommi, curata da Nino Falini e Krizia Di Edoardo, ha come oggetto il brigantaggio nel teramano e la resa della Fortezza di Civitella del Tronto. È possibile ricostruire idealmente i volti, le figure, l’abbigliamento, il contesto naturale e storico in cui si collocano personaggi e vicende narrate che, nei quadri e nei disegni di Renato Coccia, riacquistano autenticità e identità inconfondibili, oltre che un valore documentale, visto che il brigantaggio e la resa della fortezza hanno scarse tracce iconografiche.

Renato Coccia si presenta con questa rassegna come narratore figurativo di importanti episodi del Risorgimento teramano, mostrando il popolo in scene corali, i soldati borbonici, i briganti, come protagonisti di una storia complessa che merita di essere conosciuta. Restituire un volto ai briganti teramani è un’opera di carattere artistico e insieme di valore storico-antropologico. L’artista ha approfondito conoscenze documentali e ricerche sul campo degli scenari naturali e urbani che ha poi riprodotto nelle tele e nei disegni. I briganti teramani, nelle opere di Coccia, rappresentano anche le contraddizioni di ieri e di oggi.

Nel corso del convegno inaugurale sono intervenuti Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo, Viriol D’Ambrosio, Presidente Fondazione Pasquale Celommi, Fausta Gallo, ordinario di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Teramo, Angelo Massimo Pompei, già docente di storia, Emidio Di Carlo, critico d’arte, Giovanni Stramenga, storico locale.

La mostra è patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale – Abruzzo, dalla Regione Abruzzo, dai Comuni di Pescara, di Montesilvano e di Civitella del Tronto.

Inoltre, in collaborazione con il Liceo Classico d’Annunzio di Pescara l’I.I.S. Alessandrini di Montesilvano, l’I.I.S. Delfico – Montauti di Teramo, nei giorni di apertura della mostra gli studenti dei rispettivi istituti saranno guide attive per i visitatori, svolgendo il percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO).

L’ingresso alla mostra è libero.

L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì 9:00 – 12:30, mercoledì e venerdì 17:00 – 20:00, sabato e domenica 16:00 – 20:00.

Foto storicamente.org




RADDOPPIO FERROVIA Pescara-Roma

Incontro con il comitato Comfer. Le dichiarazioni del sindaco di San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, 13 febbraio 2023. Importante incontro sabato mattina a Chieti c/o l’Auditorium Cianfarani, organizzato dal comitato COMFER, sulla tematica importante del raddoppio ferroviario PESCARA – ROMA.

In platea presenti alcuni esponenti della politica Nazionale e molti esponenti della nostra politica regionale e locale, sindaci e delegati dei territori.

Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, ha ribadito con forza e tenacia l’idea che da anni viene portata avanti e che contraddistingue una battaglia del territorio contro un’opera importantissima da un punto di vista strategico e di crescita, ma che può essere realizzata senza deturpare e dividere i territori interessati.

“Ancora oggi siamo qui tutti insieme, compatti, a difesa di una realtà che RFI ha deciso di trasformare e deturpare con un’opera pubblica, sicuramente di grande valore, ma che non può essere realizzata senza il rispetto di cittadini e ambiente. È importante sapere che anche i nostri rappresentati politici, a livello nazionale e regionale, hanno compreso l’impatto negativo di questo progetto così come previsto da ferrovie ed i danni strutturali e ambientali che questo porterebbe con sé e che stanno scendendo al nostro fianco per sostenere un unico fronte contro la scelleratezza e il non ascolto di quanto da noi tutti ribadito infinite volte. San Giovanni Teatino continuerà a lottare fino alla fine. Dopo essere stata: tagliata a fette dalla lottizzazione del Consorzio che sta vincolando ancora oggi lo sviluppo del territorio; condizionata dall’asse attrezzato che ha creato una sorta di barriera, con espropri ad oggi non ancora pagati; condizionata da un aeroporto che sta per prendersi altri 400mt  per allungare la pista oltre i confini, con una decisione tra l’altro presa dall’alto senza essere stati interpellati e senza aver magari  preventivato e progettato  un collegamento diretto tra aeroporto e asse attrezzato che  solleverebbe il nostro territorio  da un inquinamento ambientale già ormai al limite e darebbe  una sicurezza nella viabilità, che è al collasso. Dopo tutto questo non possiamo abbassare la guardia e permettere che anche la ferrovia divida e distrugga la nostra amata città. I tecnici da noi incaricati per il progetto alternativo dell’opera, il Prof. Avv. Francesco Vetrò ed il Prof. Ing. Ivo Vanzi , stanno portando avanti il lavoro che sarà presentato presto alla cittadinanza. Combatteremo fino alla fine.  Per il bene di San Giovanni Teatino, per il bene di tutti noi cittadini”




ESSENZIALE. Matta in Scena 2023

Rassegna di teatro, danza e altri linguaggi

Promosso da artisti per il Matta. Teatro  a cura di  Annamaria Talone. Danza a cura di Anouscka Brodacz. Atelier matta a cura di Monica Ciarcelluti. Con il contributo di  fondazione Pescarabruzzo in convenzione con soci coop alleanza 3.0

Pescara, 13 febbraio 2023. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara

Prosegue Matta in Scena 2023  con la sezione danza a cura di Anouscka Brodacz.

“Essenziale” è il tema dell’ ottava edizione della rassegna di teatro, danza e altri linguaggi  in omaggio al pensiero di Peter Brook, scomparso lo scorso anno e che aveva fatto  del “togliere di scena” un principio di rivoluzione del linguaggio performativo. «Posso prendere un qualunque spazio vuoto e chiamarlo nudo palcoscenico. Un uomo attraversa questo spazio vuoto e un altro lo guarda. E non c’è bisogno di altro perché sia il teatro» diceva il più grande maestro del teatro del secondo novecento.

Il secondo appuntamento della rassegna è con lo spettacolo SHOCKING che vuole, attraverso il doppio senso contenuto nel titolo, la tonalità di colore dei fenicotteri, e lo shock subito dall’intera umanità per la pandemia, la conseguente situazione paradossale a cui ha sottoposto l’umanità, e di cui probabilmente loro, gli animali, hanno vissuto il lato migliore, quello della libertà, svilupparsi attraverso due linguaggi artistici che perfettamente si sposano, la musica e la danza. Le due arti gemelle si fondono nel tentativo di volo, quello estremo del sogno e quello reale del viaggio, entrambi meticolosamente preparati e vissuti contestualmente.

Il nostro viaggio, ispirandosi al Codice del volo di Leonardo Da Vinci, vuole trovare soluzioni per consentire all’essere umano di volare, librarsi nell’aria e diventare leggero.

La metafora del fenicottero ci consente di ricercare un nostro codice di risoluzione ai pesi della vita ed elaborare un manuale personale di volo, munito di indicazioni e avvertimenti, utile a tutti coloro che desiderano intraprendere con noi questo viaggio nella bellezza, nella natura, nell’umano.

Dal volo parte il nostro viaggio! Sentiamo l’urgenza di fare un passo indietro e ripartire con una nuova rotta, piantare nuovi semi per far crescere piante nuove e migliori, rispettare i nostri luoghi, imparare ad apprezzarli e a riconoscerne la bellezza e l’unicità.

Incentriamo la nostra ricerca su qualcosa che esiste, che vive attorno a noi, nella sua estrema, semplice, complessità, nel suo meccanismo unico che appartiene al regno degli animali, dal quale abbiamo scelto il FENICOTTERO ROSA.

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Francesca La Cava Formazione artistica: ASMED di Cagliari, Accademia Nazionale di Danza di Roma, borsa di studio London Contemporary School. Nel 1999 si Laurea all’Università D.A.M.S. di Bologna. Docente di tecnica della danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza di Roma.Vince il premio Vignale Danza.

È stata co-direttore Artistico e assistente alla coreografia della compagnia Danzare la vita di Elsa Piperno e Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Lirico D’Abruzzo – Teatro Marrucino di Chieti. Ha danzato con numerose compagnie di Danza Contemporanea in Italia e all’estero.

Dal 2004 è Direttore Artistico del GRUPPO e-MOTION, Compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero della Cultura. Le sue creazioni sono state ospitate in numerosi Festival e stagioni teatrali nazionali e internazionali in Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Bosnia, Messico, Brasile, USA.

Giorgia Maddamma Danzatrice, coreografa, docente. Diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove insegna dal 2017 e presso la Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch dove ha studiato con grandi maestri come Jean Cébron, Malou Airaudo, Susanne Linke, Lutz Forster, Libby Nye, Dominique Merci.

Ha danzato per oltre venticinque anni in Italia e in Germania con compagnie di teatri stabili e freelance spaziando dal Repertorio della modern dance americana al Teatrodanza e alla danza contemporanea, per poi approdare a produzioni proprie in cui si mescolano vari linguaggi artistici. Nel 2005 ha fondato Koreoproject, compagnia di cui è direttore artistico, sostenuta dalla Regione Puglia, dal TPP e dal Comune di Lecce, con cui crea annualmente produzioni di Teatrodanza, dal 2013 organizza il campus e festival Uni-Tanz e dal 2017 opera nel sociale creando spettacoli teatrali con i detenuti della Casa Circondariale di Lecce.

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Matta In Scena 2023

Sezione Danza a cura di Anouscka Brodacz

Spettacolo SHOCKING

19 FEBBRAIO 2023, ORE 21.00 | SPAZIO MATTA

Produzione Gruppo e-Motion e Koreoproject

con il contributo del MIC, della Regione Abruzzo, del Comune dell’Aquila e Operazione RESTART della Regione Puglia, residenze Spazio Matta (Pescara), BarrakkArt (Puglia), Dance screen in the land (Lazio), Danssabeel (Egitto), Asmed (Sardegna)

regia, coreografia e interpretazione Francesca La Cava e Giorgia Maddamma

– aiuto alla drammaturgia e ideazione luci Anouscka Brodacz

– musica originale Globster

– disegno luci Michele Innocenzi




CREDIBILITÀ E CONSENSO in un’Europa diversa da quella che è

di Giancarlo Infante

13 febbraio 2023

Giorgia Meloni sembra alla continua ricerca di credibilità e di consenso. Componenti varie s’intrecciano in uno stato psicologico che pare influenzare l’azione politica, internazionale e interna, della Presidente del consiglio. Noi riteniamo che il mondo sia mosso dalla forza delle cose e, così, siamo restii alla personalizzazione dei fenomeni politici. Lasciamo quindi agli psicologi di professione l’esame di quanto il carattere e la sedimentazione intima propria di chi guida un paese possa finire per influire sulla sostanza della propria azione di governo.

Giorgia Meloni, comunque, è frutto di una lunga stagione di marginalizzazione dalla politica che conta, ma è riuscita a materializzare attorno a sé un malcontento che, finora, non ha ricevuto altra risposta valida, e questo non dovrebbe impedire di recepire i segnali che giungono dal mondo.

Ieri abbiamo dato un certo rilievo al tormento che sta nuovamente arrovellando gran parte del Regno Unito a due anni dalla Brexit. Le cose non vanno bene da quel fatidico 1° febbraio del 2020 in cui essa divenne realtà sulla scia di grandi ambizioni e previsioni, già allora tutte da verificare.

Anche scorporando gli effetti negativi della pandemia, e la parziale influenza dell’impennata dei costi delle materie prime energetiche, visto che il Regno Unito è produttore di petrolio ed ha, per quanto vecchi, 15 reattori nucleari in funzione, i dati macroeconomici, e le conseguenze pratiche che hanno sconvolto importazioni ed esportazioni dopo l’uscita dall’Unione europea, non sono buoni al momento e, soprattutto, non lasciano presagire niente di meglio per il futuro.

Inoltre, c’è un elemento che non può essere sottovalutato nell’ambito importante delle relazioni all’interno del mondo occidentale e che riguarda i britannici, ma anche Giorgia Meloni nel caso pensasse di appoggiarsi oltre Oceano. Gli Stati Uniti, su cui pensavano di poter contare anche i sostenitori della Brexit, precisano sempre meglio una visione asimmetrica della loro geopolitica mondiale. Se viviamo una fase di grande rinascita della Nato, è altrettanto evidente come gli Usa stiano perseguendo propri specifici disegni in altre aree del mondo e una politica economica all’insegna di quella “America first” che pure Joe Biden sostiene, sia pure con accenti diversi da quelli di Trump.

In qualche modo, si fa sempre riferimento alla globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni. Ma riassumendo la presenza di quei fenomeni studiati dal Braudel che, nel suo “I Tempi del mondo”, vol. III, parla di una coesistenza vissuta tra più numerose “economia -mondo”. In questo quadro, l’entità economica europea continua ad avere una sua forte valenza, anche se, l’Europa, fatica a procedere nella messa in comune di una politica estera condivisa e, con essa, di altrettanto comuni politica di difesa e della fiscalità.

Ecco perché gli esiti della Brexit riducono gli spazi di manovra a tutto quel sovranismo di cui ci parla Guido Puccio. Un sovranismo che, comunque, prova a rialzare la testa dopo la clamorosa sconfitta incassata alle ultime elezioni europee di tre anni fa. E qualcuno pensa di provarci dall’Italia, sia pure camuffando il confronto con Francia e Germania come questione personale che riguardi Macron e Scholz?

E a questo riguardo è doveroso riconoscere che l’Europa si è sviluppata all’interno di una collaborazione – competizione che non è una novità scoperta, e sofferta, da Giorgia Meloni. Ne sappiamo abbastanza sulla “concorrenza”, a volte anche condotta con colpi bassi, che ha sempre interessato un po’ tutti i settori vitali del nostro come degli altri principali paesi fondatori. Petrolio, chimica, settore bancario e assicurativo, grande distribuzione, cantieristica. Lungo sarebbe l’elenco di fronte al quale la cena da cui è stata esclusa Giorgia Meloni appare davvero come poca, se non pochissima cosa.

E tutto ciò nel contesto della vigilia del progressivo disimpegno della Bce dal vincolo “draghiano” del sostegno al debito pubblico con i consistenti acquisti dei titoli di stato dei singoli paesi. Basteranno le dichiarazioni di Giorgia Meloni, comunque sono in continuità con l’impegno italiano degli anni scorsi, per giungere ad ottenere il riconoscimento di un “debito comune europeo”? E allora, è buona cosa continuare con questa polemica estrema con Francia e Germania? Quando sappiamo che i primi ad andarci contro sulle questioni di finanza pubblica che contano saranno quegli improbabili alleati di polacchi ed ungheresi, oltre ad altri del cosiddetto patto di Visegrad?

Attenzione, dunque, ad immaginarsi la realtà non per quello che è ma per quello che ci vogliamo immaginare. In particolare, questo riguarderà l’Europa e le relazioni complessive con gli Stati Uniti. Interessati certo ai rapporti con ogni singolo paese, ma senza rinunciare a salvaguardare il quadro d’insieme, che è poi quel che realmente interessa a Washington.

Mentre l’Italia ha continuato a battere l’accento sulla questione degli immigrati, con l’attenzione rivolta solo agli sbarchi e alle ricollocazioni, che è comunque cosa santa e giusta, francesi e tedeschi hanno preferito cominciare a ragionare sugli aiuti di stato, avviando il loro confronto in solitudine con Washington. Non è forse questa cosa molto più rimarchevole da considerare rispetto allo sgarbo ricevuto in occasione della cena con Zelensky?  E gli aiuti di stato seguono l’apertura della strada alla nazionalizzazione di taluni settori vitali, quali quelle delle reti per l’approvvigionamento energetico verso cui procedono Germania e Francia.

C’è da chiederci quanto ci sia di costruttivo per noi dichiarare il superamento della cosiddetta “linea Draghi”, che ovviamente non è la Bibbia. Ma un tale preannuncio potrebbe significare l’andare oltre l’intenzione d’introdurre quelle modifiche al Pnrr e prospettare persino una modifica negli equilibri interni all’Unione? I sei mesi perduti per le elezioni anticipate fanno risaltare i ritardi che l’Italia conferma nell’utilizzo dei fondi. Questo sarà un altro tema di cui saremo chiamati a rispondere dagli altri dell’Unione giacché già ci si interroga sulla capacità di non perdere un qualcosa che vale già 40 miliardi degli oltre 200 che ci sono stati assegnati, se non di più.

Da italiani, da contribuenti, non possiamo quindi che aspettarci una realistica analisi della situazione visto che decisioni prese sulla base di errori di prospettiva possono comportare danni seri per un Paese in cui si disertano i seggi come segno più evidente di una sfiducia e una rassegnazione che non sfuggono neppure a chi ci osserva da fuori e che pone davvero il problema della credibilità.

Giancarlo Infante

https://www.politicainsieme.com/credibilita-e-consenso-in-uneuropa-diversa-da-quella-che-e-di-giancarlo-infante/

Foto linkiesta




IN PIENA MESSA un sacerdote evita un tentato omicidio

Padre Adrián Marzilli, un parroco argentino, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio

di Esteban Pittaro

Un sacerdote e i fedeli hanno evitato una tragedia senza precedenti in una parrocchia di Lanús, nella zona metropolitana di Buenos Aires (Argentina). Padre Adrián Marzilli, parroco della parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio.

Per evitare l’omicidio, padre Adrián si è fatto avanti, e con l’aiuto di alcune persone che stavano assistendo alla Messa è riuscito a proteggere la vittima e a disarmare l’assalitore, che ha anche minacciato il sacerdote.

Di fronte a quanto stava accadendo, la donna ha azionato un dispositivo antipanico che aveva con sé e ha chiamato la Polizia. L’assalitore era il suo ex marito, sul quale pesavano già denunce per molestie e violenza e che ha aspettato il momento della Comunione per avvicinarsi e cercare di attaccare la donna.

Quando la signora, di nome Dolores, ha cercato di difendersi, l’aggressore ha provato a ferire il sacerdote puntandogli un coltello alla nuca, riferisce il portale Infobae. Ha anche cercato di ferire sé stesso, cosa che è stata evitata dai membri della comunità.

“È stato un episodio tremendo, e se non fosse stato per l’intervento del sacerdote e dei vicini che erano a Messa oggi staremmo parlando di un altro femminicidio nel Paese”, ha commentato alla stazione radiofonica XLFM Diego Kravetz, capo di Gabinetto e segretario per la sicurezza di Lanús.

L’aggressore, di nome Oscar, è stato arrestato.

La parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori è stata eretta nel 2019, e fino a quell’anno funzionava come cappella dipendente da un’altra parrocchia, Nostra Signora di Fatima.

Situata in un’umile zona residenziale di lavoratori, è a pochi isolati dalla casa natale di Diego Armando Maradona. Il suo primo parroco è padre Adrián, che è anche il vice-consulente nazionale del Movimento Familiare Cristiano.

https://it.aleteia.org/2023/02/12/un-sacerdote-evita-un-tentato-omicidio-in-piena-messa/




RFI – LE STORIE di ordinaria discriminazione si susseguono

Lo avevamo già denunciato, è accaduto di nuovo!

Montesilvano, 13 febbraio 2023. L’ascensore della Stazione FS di Montesilvano è nuovamente rotto. Il diritto alla mobilità delle persone con disabilità calpestato, persone costrette ed essere prese in braccio per salire e scendere dai binari.

L’8 giugno 2022 a Montesilvano ad essere prese in braccio era una ragazza di Pescara. La settimana successiva alla stazione di Portanuova di Pescara una bambina con la sua carrozzina. A Silvi, il 22 aprile un ragazzo con disabilità con la sua carrozzina è stato trasportato su e giù per le scale perché la stazione è priva di ascensore. 

È Giovedì 9 febbraio 2023 e l’ascensore della stazione di Montesilvano è nuovamente guasto!  RFI affigge un cartello con l’indicazione che il servizio sarà ripristinato il 3 marzo. 

Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese.

Un mese di vita, un mese di diritti umani compressi, un mese di mancanza di mobilità per le persone con disabilità.

Non è soltanto una grave discriminazione, è una vera e propria presa in giro perché sul sito ufficiale di RFI si legge: “in applicazione del Regolamento CE 1371/2007 su “diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario” – ci impegniamo per garantire l’accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini. Dedichiamo una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità”. 

Ora basta! Denunciamo il ripetersi continuo di tali disservizi. Chiediamo che si proceda immediatamente alla riparazione dell’ascensore della Stazione FSI di Montesilvano e che e venga predisposto un piano di manutenzione costante per evitare che gli ascensori in tutte le stazioni, si fermino anche per una sola ora!

E mentre a tutte le persone con disabilità RFI metta a disposizione un mezzo alternativo accessibile e gratuito che possa consentire di rispettare il diritto alla mobilità di tutti quei cittadini che a causa di quell’ascensore sono discriminati ed umiliati.

L’associazione Carrozzine Determinate rivolge un appello al Sindaco del Comune di Montesilvano Ottavio De Martinis e al consigliere delegato alle politiche per l’accessibilità Giuseppe Manganiello, affinché anche la Giunta di Montesilvano e l’intero consiglio comunale prendano distanze da tale comportamento di RFI e pretendano di mettere fine al danno che l’intera città di Montesilvano subisce!

Cav. Claudio Ferrante, Associazione Carrozzine Determinate




IL PCI DI ORTONA sull’impianto fotovoltaico

Pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile                                                                                          

Ortona, 13 febbraio 2023. Il Partito Comunista di Ortona in linea con le tesi e il programma della propria segreteria nazionale, ribadisce il suo pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile, pur facendo alcune precisazioni e in particolare sulla questione dell’impianto fotovoltaico galleggiante, passato in discussione nell’ultimo consiglio comunale dell’11 febbraio 2023.

Per noi comunisti è importante rimarcare il nostro principio che, i beni comuni non possono essere soggetti a profitto privato, così come per i servizi sociali fondamentali, essi devono essere pubblici e questo a maggior ragione per un’opera che dovrebbe sorgere su demanio marittimo.

Riteniamo che si debba insistere sulla necessità che settori strategici come quelli dell’energia e dell’acqua siano sotto il controllo di aziende nazionali pubbliche e chi si avvii un nuovo modello di sviluppo, dove lo Stato si riappropri delle conoscenze e delle strategie industriali che vadano nell’interesse unico della soddisfazione dei cittadini, ivi comprese le compatibilità con le fragilità ambientali ed economiche del territorio.

Il triste e sterile dibattito sollecitato da alcuni consiglieri di maggioranza e dal sindaco, si è risolto nel solito teatrino che ormai da molti anni si ripresenta nella nostra città ogni qual volta si debbano prendere delle decisioni impattanti per il futuro del nostro territorio.

L’autosufficienza e la retorica utilizzata nei loro discorsi, si fa scudo sempre e in nome del “bene dei cittadini “. Forti del loro debole mandato elettorale, dimenticano che alle ultime amministrative, su 22.098 cittadini Ortonesi aventi diritto al voto, la metà di essi non è andata a votare oltre quelli, che ci sono andati, e hanno votato scheda bianca. Questo dato incontrovertibile è purtroppo sempre più in crescita e dovrebbe far riflettere tutti anche la minoranza e domandarsi del perché più di 11.000 cittadini Ortonesi non si sentono attratti dalle loro politiche.

 Noi comunisti e comuniste, pur come forza extra istituzionale-comunale intendiamo sottolineare che, come per il fotovoltaico, è altre questioni riteniamo sia fondamentale coinvolgere la popolazione nella sua interezza con tutti mezzi, anche attraverso il funzionamento dei Comitati di Quartiere mai attualizzati da questa amministrazione. Siamo tra quei cittadini che sono stanchi di dover pendere dalle labbra del feudatario e del consigliere vassallo di turno per le decisioni che riguardano il futuro del proprio territorio.

 Il PCI di Ortona invita il vero popolo della sinistra a prendere coscienza degli enormi pericoli di questo appiattimento della vita democratica del nostro paese e di cogliere in questo l’apertura di inediti spazi per riaprire la lotta per il socialismo e unire le forze per un radicale cambiamento. Ricordiamo che è aperta la campagna d tesseramento 2023.

PCI Ortona




UNA SIECO VIETATA ai deboli di cuore

Completa la rimonta e vince al tie-break contro l’Aurispa Lecce

Ortona, 13 febbraio 2023. Continua la striscia consecutiva di vittorie della Sieco, anche se in quel di Lecce c’è davvero mancato poco che si interrompesse nel peggiore dei modi. Bravissimi i ragazzi di Coach Nunzio Lanci che cancellano un avvio di gara scellerato e riescono a passare letteralmente dalle stalle alle stelle. Una prova che dimostra quanto i ragazzi impavidi siano coesi, resilienti, tenaci e soprattutto capaci di tutto.

Una Sieco già sotto per due set a zero, che anche all’avvio del terzo e decisivo set non dava segni di risveglio aveva fatto mettere il cuore in pace a molti tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Chissà in quanti l’avranno data per spacciata, dimenticando che la Sieco è decisamente imprevedibile.

Una serata di gran spolvero per i padroni di casa che, impeccabili in ogni fondamentale e spinti da un monumentale Vaskelis non hanno lasciato scampo al gioco degli Impavidi che sembravano in effetti non pervenuti. E dire che la partenza dei ragazzi di Nunzio Lanci non era stata poi così male tentando per primi una mini fuga. Mini fuga che però è durata relativamente poco grazie ad una ottima fase difensiva dei salentini sfruttata al meglio dal già citato Vaskelis ma anche dall’ex Ferrini e dal centrale Fortes. E chi si aspettava una reazione dagli abruzzesi è rimasto deluso anche dal secondo set. Molti sfortunati errori individuali concentrati nella stessa gara hanno contribuito a mettere nei guai i bianco azzurri, che sembrano essere quasi spettatori non paganti dell’incontro.

Linea piatta anche nelle prime battute del terzo set ma poi qualcosa comincia a cambiare.

Qualcosa di importante accade in campo: la Sieco si sveglia da un insolito torpore e comincia a macinare gioco. Lo svantaggio si riduce ed ora sono gli ortonesi a fare la voce grossa. Non che gli avversari fossero sulle gambe, tutt’altro. L’Aurispa Lecce continua a picchiare forte contro una Sieco che però diventa letteralmente invalicabile. Cresce il muro e cresce l’efficacia della ricostruzione. Anche il servizio è completamente cambiato con Bertoli che picchia dai nove metri, fiaccando la difesa dei padroni di casa. Bulfon si fa perdonare un secondo set sotto tono e con la complicità di Ferrato riaccende le speranze di Ortona. La Sieco diventa imprendibile e per quanto gli avversari provino a star dietro agli abruzzesi non ci riescono. Gli scambi si fanno lunghi ed intensi, nessuna delle due squadre vuole mollare l’osso. L’Impavida però è più lucida e con sangue gelido trova il cambio palla sul momento migliore delle Libellule. La tensione è spezzata e i ragazzi di Coach Lanci raggiungono il tie-break che vale, ancora una volta, la sicurezza di aver sempre conquistato punti in questo campionato.

Questa volta sono i tifosi pugliesi a rimanere delusi, quando i propri beniamini non riescono a trovare la tanto sperata reazione. Ancora una volta Marshall è un porto sicuro, Bulfon picchia forte e mura altrettanto bene. Lo stesso fa Arienti e alla fine Ortona ribalta una gara che sembrava compromessa.

Finisce quindi 2 set a 3 con la Sieco che vendica la sconfitta patita in casa nel girone di andata, quando Lecce si impose al tie-break dopo essere stata in vantaggio anche allora per due set a zero.

Leonardo Ferrato: «Siamo partiti troppo tesi. È un difetto che ci portiamo avanti da un po’ di tempo a questa parte di non giocare bene nei primi set. In più tutte le squadre che ci affrontano sono portate a dare il massimo perché siamo quelli da battere. Paradossalmente è quando passiamo da essere quelli favoriti a quelli sfavoriti che cominciamo a dare il meglio di noi. Una che mi rende particolarmente felice perché dimostra che noi non molliamo mai soprattutto contro una squadra che ha giocato veramente bene. Di certo dobbiamo continuare a lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nei nostri mezzi e a sfruttarli sempre. D’altronde se abbiamo vinto così tante partite di seguito non siamo poi così malaccio. Soddisfatto della mia prestazione, è sempre una soddisfazione far punto, soprattutto a muro». E poi una dedica «Oggi sono stati sei i miei muri e li dedico tutti alla mia mamma».

IN BREVE

Un avvio di primo se molto equilibrato ma è la Sieco la prima a mettere a segno il primo punto break. L’Ortona grazie ad un muro attento riesce a limitare di molto le azioni offensive di Lecce e dopo il break trova subito una mini-fuga sul e 5-9. Dura poco però il vantaggio ortonese, Lecce riprende a giocare a trova subito il pareggio 10-10 e così la partita si incanala su un binario di equilibrio. Sul finire del set è l’Aurispa a tentare la sorte con una mini-fuga con un Vaskelis decisamente in giornata. Ancora in difficoltà gli ortonesi, che con due errori individuali di troppo perdono il contatto con gli avversari che vanno a vincere il primo parziale addirittura aumentando il divario: 25-21.

Le primissime azioni del secondo set sono una sfida Marshall – Vaskelis e la Sieco trova il primo punto break. Proprio come nel set precedente, una volta trovato il punto break la SIECO si ferma e gli ospiti non solo recuperano ma dilagano 11-6. Dopo essersi fermata, la SIECO sparisce dal campo e gli ortonesi sono in balia dei padroni di casa avanti 15-8 quando la metà del set è superata. Ortona è in evidente difficoltà, Ferrato si rifugia spesso su Marshall che però non può far tutto da solo, soprattutto contro una Libellula così attenta in difesa e ricostruzione. Come se Vaskelis non fosse sufficiente anche Ferrini trova un gran set e da il colpo di grazia alla Sieco. Nonostante un terzo set vinto in rimonta, quando la Sieco ha ripreso ad avere una buona fase muro/difesa/ricostruzione

Nel terzo set Lecce vuole chiudere la pratica e sul pronti-via trova subito un bel vantaggio. Questa volta sono bravi i ragazzi impavidi a ricucire lo strappo e a stringere le maglie della difesa. Nell’ultima parte del parziale Ortona trova anche la via del recupero che mantiene accese le speranze. Vaskelis e Ferrini però continuano a giocare benissimo e l’impresa è ardua. Cresce l’efficienza di Ortona nel fondamentale del muro e finalmente gioca ad armi pari con gli avversari. Cresce anche Bertoli che con il suo servizio impensierisce non poco gli avversari.

La Sieco appare grintosa nel quarto set. La tensione è alta e questo rende gli atleti abruzzesi più attenti e reattivi. Ortona conquista subito un piccolo margine di vantaggio. Le due squadre danno vita ad una serie di scambi lunghi ed intensi con un Bulfon che sembra essere entrato in partita. Il muro di Ortona si fa più efficace e quando non ferma completamente gli avversari, smorza le bordate della coppia Ferrini/Vaskelis. Cresce anche Bertoli e la rimonta comincia a sembrare più alla portata. Ma per festeggiare bisogna fare i conti con un avversario mai domo e proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i salentini tornano a macinare gioco facendo sentire il fiato sul collo ad Ortona. Ci prova la Sieco a mettere ulteriore distanza tra sé e l’avversaria ma non riesce a capitalizzare le ricostruzioni, anche perché i palloni sono di difficile gestione. Ci riesce invece Lecce che proprio quando sembrava fatta per la Sieco riduce pericolosamente uno strappo piuttosto ampio fino al 22-23.

Equilibratissimo anche l’avvio del Tie-Break. Ortona subito sul +2 con un formidabile Bertoli ma avversari bravissimi a recuperare. Equilibratissimo così come gli ultimi due set anche questo parziale. Ortona è finalmente in grado di giocare al massimo. Un eccezionale Ferrato trova il nono punto personale e le maglie tornano a stringersi rendendo la vita difficile ai padroni di casa. Lecce prova a sfondare al centro ma la Sieco risponde bene con un intramontabile e soprattutto incontenibile Leo Marshall.

PRIMO SET:

Coach Nunzio Lanci affronta la difficile gara di Lecce con il classico schieramento che vede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono gli schiacciatori di posto tre mentre al centro ci sono Fabi e Arienti. Libero Benedicenti.

Per il sestetto iniziale, i padroni di casa si affidano a Tulone in regia, al centro Fortes e Agrusti, Vaskelis opposto, i martelli Mazzone e Ferrini, Giaffreda libero.

Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime del violento terremoto in Turchia, la prima palla spetta ai padroni di casa che vanno al servizio con Turone ma il primo punto è di Fabi. Batti e ribatti la Sieco si mangia il punto break e il punto è di Lecce 1-1. Fischiato un fallo al palleggiatore leccese 2-4. La pipe di Marshall si infrange sul muro 4-4. Ferrini riceve e schiaccia ma ferrato lo ferma con un buon muro 4-6. Bertoli trova una precisa palla piazzata 5-7. Muro di Bulfon 5-8 ma l’arbitro fischia invasione allo schiacciatore. Punto, comunque, ad Ortona: 5-9 e time out per la Libellula. Vasquez attacca forte e il muro non trattiene 6-9. Fuori il primo tempo di Fabi 9-8. Bertoli sbaglia il servizio 9-10. Sempre Vasquez con una diagonale stretta 11-10. Potente la diagonale di Marshall 13-13. Bulfon dalla seconda linea trova le mani del muro e la palla schizza fuori 13-14. Ferrato fermato dal muro a tre alzato da Ortona 15-16. Fortunato l’ace dei padroni di casa, il nastro ferma il servizio e la palla cade a piombo sul campo di Ortona 17-16. Fischiati quattro tocchi ad Ortona, ma Lanci chiede un controllo. Alla fine, l’azione va rigiocata, Lanci aveva ragione. Murato Bertoli 18-16. La diagonale di Marshall finisce nei tre metri 19-18. Fabi serve fuori, seppur di poco 20-18. Ferrato sbaglia completamente un palleggio per Bulfon e mette la palla direttamente fuori 21-18. Bulfon appoggia la palla sulle mani del muro 21-19. Errore al servizio per il N.1 Mazzone 22-20. Bertoli trova il mani-fuori 22-21. Marshall sbaglia il servizio 23-21. Ace di Vaskelis 24-21. Bulfon murato da Bulfon 25-21.

SECONDO SET

C’è Bertoli al servizio, la rigiocata di Marshall finisce fuori 1-0. Al secondo tentativo Marshall si riscatta e fa 1-1. Ancora Marshall che gioca a carambola con il muro 2-2. Muro di Ferrato 2-3. Arienti attacca direttamente una free-ball 3-4. Ancora Marshall ma stavolta il pipe 3-5. Bulfon murato 6-6. Ace di Ferrini 7-6. Fuori l’attacco di Bertoli 8-6. Nessuno tra gli impavidi interviene e la palla cade mollemente a terra 9-6. Vaskelis trova il muro e la palla schizza fuori 10-6. Pregevole pallonetto di Vaskelis che da posizione impossibile elude il muro 11-6. Bertoli trova il cambio palla 11-7. Dopo lunga azione è sempre Vaskelis 14-8. Fabi sbaglia il servizio 16-9. La palla è fuori ma Bertoli d’istinto alza le mani, la tocca e il punto va a Lecce 17-10. Primo tempo di Arienti 19-12. Ferrato sfiora la palla a muro 20-12. Ferrini 23-13. Ace per Bertoli 23-15. Ancora Vaskelis ed il primo punto finiscono in tasca all’Aurispa Lecce.

TERZO SET

Si parte con il primo punto per Marshall 0-1. Bulfon torna al punto con un mani-fuori 1-2. Ferrini schiaccia forte e Benedicenti non riesce a trattenere 3-2. Arienti fa invasione 4-2. Ancora invasione, stavolta di Marshall 5-2. Vaskelis ferma Marshall 6-2. Bertoli subisce il muro dell’8-5. Fuori il lungo linea di Vaskelis 8-7. Errore di Benedicenti che offre un ghiotto assist a Lecce 11-9. Fuori l’attacco al centro di Arienti 14-12. Errore anche per Bertoli che chiude troppo la sua diagonale che si spegne sulla rete 15-12. L’invasione stavolta è del Lecce 15-14. Arienti serve bene e Ferrato attacca la palla di ritorno 15-15. Mani fuori di Bertoli, Ortona è in vantaggio 15-16. Ferrini schiaccia fuori la sua parallela 15-17. Bulfon è attento a muro 17-20. Ancora un muro per Ortona, stavolta l’autore è Iorno 17-21. Ace per Bertoli 17-22. Marshall non riesce a fermare Vaskelis 18-22. Ancora l’opposto salentino 19-22. Errore al servizio anche per Lecce con Turone 19-23.  Il solito Vaskelis tira forte in diagonale 21-23. Bulfon trova il cambio palla che vale il set-point 21-24. Leonardo Ferrato trova un buon muro che permette alla Sieco di rimanere a galla 21-25.

QUARTO SET

Ortona deve continuare su questi binari, possibilmente facendo ancora meglio, dato che l’avversaria è in serata. Si parte con Bertoli ma il primo punto è per Lecce. Check richiesto sul punto di Marshall e alla fine, dopo un doppio controllo (chiamata di Lecce e contro Chiamata di Ortona) l’elettronica decide per dare il punto a Ortona perché se il muro non ha toccato la palla, la schiacciata di Marshall è dentro 1-3. Muro di Bulfon 1-4. Ricezione errata di Mazzone 1-5. Out l’attacco di Marshall 2-5. Potente il primo tempo di Arienti 2-6. Ferrato blocca Ferrini 3-8. Ace del mai domo Vaskelis 5-8. Bertoli picchia forte 6-10. Vaskelis attacca sulla linea di fondo campo 8-11. Iorno fa cambio palla 10-12. Potente l’attacco di Marshall, indifendibile per Mazzone 11-13. Fuori la Pipe di Mazzone 11-14. Vaskelis tira forte e il muro finisce fuori 12-14. Ottima la pipe di Bertoli 12-15. Fuori Vaskelis dai nove metri 13-16. Ottimo attacco di Bulfon 14-17. Ferrini grazia Bulfon toccando una palla che sarebbe finita fuori 16-19. Riesce una ricostruzione ad Ortona che grazie a Marshall trova il 16-20. Errore al servizio per Mazzone 17-21. Giocata di prima intenzione di Ferrato 18-22. Bertoli schiaccia forte ma viene murato 21-23. Marshall conquista il primo set point 22-24. Ancora Marshall attacca una pipe davvero scomoda e la Sieco trova il pareggio.

QUARTO SET – TIE BREAK

Si comincia con la palla tra le mani di Mazzone ma il primo punto è di Marshall. Poi tocca a Bertoli attaccare in Pipe 1-2. Ancora Bertoli, ancora in Pipe 1-3. Marshall fermato dal muro 2-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Fuori l’attacco di Iorno che aveva intercettato un pallone di ritorno 4-4. Ancora un punto per Ferrato di prima intenzione 4-5. Muro di Ferrato 4-6. Ferrato con questo punto va in doppia cifra. Fortunato Vaskelis che riceve male ma la palla arriva a toccare uno spigolo del campo ortonese: 6-7. Marshall trova il tocco del muro di Mazzone che ammette. Si cambia il campo sul 5-8. Muro di Bulfon 5-10 ma poi l’elettronica trova un’invasione ed è quindi 6-9. Ci riprova Bulfon e stavolta è buonissima 6-10. Errore al servizio per Bertoli che da vero impavido forza la battuta: 7-10. Marshall infermabile 7-11. Primo tempo ottimo per Agrusti 8-11. Pallonetto spinto di Vaskelis 9-11. Fuori il muro di Vaskelis su Marshall 9-12. Bertoli toglie le castagne dal fuoco trovando una carambola con il muro di casa 11-14. Mazzone mani e fuori per il 12-14. È Iorno a chiudere la gara con un attacco preciso al centro 12-15.

Aurispa Libellula Lecce – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (25-21 / 25-16 / 21-25 / 22-25 / 12-15)

Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 4, Vindice n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos. 55% perf 24%, Iorno 6, Marshall 24, Di Tullio n.e., Ceccoli n.e., Bulfon 19, Arienti 8, Ferrato 9, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 8, Morciano n.e., Ferrini 13, Tulone 2, Carachino, Davide Coppola, Vaskelis 35, Fortes 12, Giacomini, Pepe 1, Del Campo 6, Agrusti 7, Giaffreda pos: 81% – perf: 65%, Bello n.e. Allenatore: Peppe Bua. Vice: Luca Bramato

Durata Set: 28’ / 25’ / 29’ / 33’ / 21’

Durata Complessiva: 2h 16’

Muri Punto: Ortona 14 / Lecce 10

Aces: Ortona 2 / Lecce 5

Errori Servizio: Ortona 9 / Lecce 7

Ricezione: Ortona: Ortona Pos: 58% – Perf: 31% / Lecce Pos: 72% – Perf: 40%

Attacco: Ortona 50% / Lecce 45%

Arbitri: Palumbo Christian (Cosenza) e Colucci Marco (Matera)




RUGBY L’AQUILA al Fattori

Vittoria di misura contro lo Us Roma. Sugli spalti il ritorno del campione neroverde Rob Louw

L’Aquila, 12 febbraio 2023.  Affermazione di misura e sofferta della Rugby L’Aquila allo stadio Tommaso Fattori contro un solido Us Roma: i neroverdi vincono 13 a 10 nella partita di recupero, rispetto a quella rimandata per neve il 22 gennaio, valevole per il campionato di serie B, girone 4.

I neroverdi dell’head coach Massimo Di Marco, accorciano dunque la classifica, agganciando il Benevento al sesto posto, con 25 punti.

La partita, in uno stadio con circa 200 spettatori sugli spalti, comincia con un minuto di silenzio in ricordo di Lorenzo Di Fabio, il tredicenne aquilano morto improvvisamente per un problema di natura cardiaca.

In tribuna un tifoso d’eccezione, il campione sudafricano Robert James Louw, ex atleta dell’Aquila Rugby dal 1980 al 1985, in Abruzzo per sciare a Campo Felice assieme ai figli, accolto a braccia aperte dal presidente Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power, e da tanti aquilani appassionati della palla ovale.

Rugby L’Aquila interpreta subito in chiave offensiva la partita, primo acuto di Lepidi che sfiora la segnatura con un calcio in avanti, neutralizzato a pochi metri dalla meta. Ma il risultato a sbloccarlo sono gli ospiti in una delle rare incursioni nella 22 metri neroverde, con un calcio piazzato, e punteggio che si sblocca sullo 0 a 3. Occasione per rimediare a stretto giro, con una touché ai cinque metri, e successiva percussione di Corazza che sfonda le difese romane, fermato a pochi centimetri dalla meta.  Segnatura rimandata solo di qualche minuto. Rimessa trovata da D’Antonio, touche sporca, ma percussione efficace, e Capocaccia schiaccia in meta con un balzo acrobatico, all’altezza della bandierina. Non trasforma D’Antonio, da posizione molto difficile. Risultato sul 5 a 3.

Perde l’occasione tornare in vantaggio la Us Roma, con un calcio piazzato che colpisce il palo esterno. Ma a prendere il pallino della partita sono gli ospiti, con i neroverdi che soffrono anche oltre il dovuto, riuscendo a chiudere in vantaggio la prima parte della gara.

Il secondo tempo inizia sotto i migliori auspici per i neroverdi, con un altro calcio piazzato di D’Antonio. Risultato sull8 a 3. Esce Lepidi ed entra Antonelli. I padroni di casa crescono. Percussione di abilità e prepotenza di Daniele, placcato, senza riuscire a dare seguito all’offensiva. Gli ospiti però nulla possono davanti ad un ottimo Di Marco che, servito da D’Antonio, vola in meta zigzagando e lasciando sul posto quattro avversari. Non trasforma D’Antonio, risultato comunque  messo in buona sicurezza, sul 13 a 3.  Rugby L’Aquila controlla bene la gara, ma a pochi minuti dal fischio finale subisce una meta, trasformata, che porta il risultato sul 13 a 10.

Questa l’attuale classifica: Rugby Roma Olimpic 43 punti, Cus Catania 36, Frascati Rugby Club 28, Polisportiva Paganica 27, Unione Rugby Capitolina 27, Us Rugby Benevento e Rugby L’Aquila 25, Us Roma Rugby 16, Messina Rugby 15, Arechi Rugby 1 punto.

Dopo la gara, nella clubhouse terzo tempo a cura de L’Arte della pizza, di Emanuele Corazza, e infine alle ore 16, tutti davanti allo schermo della clubhouse a tifare la nazionale italiana del rugby, impegnata a Twickenham contro l’Inghilterra, nel Sei nazioni.




INAUGURATA LA MOSTRA fotografica sull’Agricoltura

Visitabile fino al 18 febbraio, allestita nel Loggiato Riccardo Cerulli e promossa dall’ Asp 2 Teramo

Giulianova, 12 febbraio 2023. Un bel pomeriggio all’insegna dell’arte, della promozione sociale, della collaborazione tra enti, quello vissuto ieri nel Loggiato Riccardo Cerulli, a Giulianova Alta, con l’inaugurazione della mostra fotografica sull’ Agricoltura, promossa dall’ Asp 2 provinciale e allestita in quegli spazi fino a sabato prossimo, 18 febbraio.

L’evento  è stato in effetti una preziosa occasione per dimostrare come da una piena e convinta comunità d’intenti possano nascere iniziative interessanti, originali, valide sotto molto punti di vista.

Alla cerimonia, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo, l’ assessore regionale Pietro Quaresimale, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Simona Cardinali, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il sindaco di Giulianova e Vice Presidente provinciale Jwan Costantini, il sindaco di Atri Pierluigi Ferretti, il Presidente della Asp 2 Giulia Palestini, il professor Ezio Sciarra dell’Università D’Annunzio.

Con loro, il Maestro Giuseppe Tracanna dell’Officina dell’ Immagine, che ha messo a disposizione gli scatti degli allievi. Proprio loro, i ragazzi dietro l’obiettivo, sono stati i protagonisti di un evento che, realizzato in collaborazione con il Centro integrato per i Servizi alla Famiglia Domenico Ricciconti, ha voluto essere, per il tramite del soggetto scelto, l’Agricoltura, una testimonianza tangibile della straordinaria avventura intrapresa dall’ Asp 2 con l’esperienza della fattoria sociale Rurabilandia.

La presenza del Sottosegretario D’Eramo ha reso onore all’iniziativa e sottolineato implicitamente il valore del comparto agricolo, comparto che, come pochi altri, vive in una prospettiva di grande modernità, in virtù di una scommessa sempre più urgente su innovazione, ambiente e sviluppo sostenibile, ma conservando un cuore antico, quello della civiltà contadina, che appartiene, per storia e cultura, a tutte le comunità italiane.




PREGARE PER LA VITA diventa reato

Prete arrestato in Gran Bretagna

di Patricia Gooding-Williams

Dopo Isabel Vaughan-Spruce, padre Sean Gough. Non si fermano gli arresti di attivisti pro-life che pregano vicino al centro per aborti della Robert Clinic a Birmingham. E, per rendere la situazione ancora peggiore, il Parlamento inglese sta per approvare una legge che criminalizza la preghiera per i non nati.

Il 7 febbraio padre Sean, un prete cattolico, è stato arrestato e imputato penalmente per «proteste e atti intimidatori verso gli utenti del servizio» in base a un Public Space Protection Order (PSPO: Ordine di Protezione dello Spazio Pubblico). In pratica, la polizia locale lo ha considerato colpevole per aver pregato, in silenzio, all’esterno di un centro per aborti a Kings Norton, durante l’orario di chiusura. Il Crown Prosecution Service (CPS: corrispondente al pubblico ministero, ndt) ha ritirato (per ora) le accuse contro padre Gough, ma ha chiarito che potrebbero essere ripresentate.

Il caso di padre Sean è analogo a quello di Isabel, la donna inglese arrestata a Birmingham lo scorso 6 dicembre per lo stesso crimine: pregare in silenzio nei pressi della Robert Clinic di Birmingham mentre era chiusa. Nel caso di Isabel Vaughan-Spruce, le accuse sono state inaspettatamente sospese il giorno prima dell’udienza in tribunale, il 1° febbraio. Il CPS ha concluso «che non c’era sufficiente evidenza per fornire un realistico quadro accusatorio». Tuttavia, è stata ammonita che le accuse potrebbero essere rinnovate in futuro qualora emergessero nuovi riscontri. Entrambi i casi rimangono aperti e irrisolti.

Isabel Vaughan-Spruce, però, non ha intenzione di lasciare la questione sospesa all’infinito. Ha dichiarato che ha intenzione di ottenere un verdetto chiaro in tribunale riguardo alle accuse contro di lei. Isabel mira a tutelare il proprio nome e proteggere altri attivisti pro-life che dovessero andare incontro a problemi analoghi in futuro. «Molti di noi hanno bisogno di una risposta sul fatto che sia ancora legale pregare in silenzio. Per questo perseguirò un verdetto riguardo alle mie accuse in tribunale», ha detto. «È vitale che io riceva chiarezza sul mio stato legale», ha affermato attraverso una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati dell’Alliance Defending Freedom (ADF) britannica.

La battaglia di Isabel si è fatta più difficile ora che il controverso Public Order Bill (POB: progetto di legge sull’Ordine Pubblico), che consentirebbe l’introduzione di zone cuscinetto intorno a tutte le cliniche abortiste di Inghilterra e Galles, sta per essere approvato alla Camera dei Comuni. La prima parte, sezione 10 del progetto di legge è incentrata specificamente sulle cliniche abortiste per impedire che alle donne siano proposte alternative, aiuto concreto o anche solo supporto morale e preghiera da parte degli attivisti pro-life.

L’aumento delle leggi volte a emarginare e silenziare i pro-life ha destato sconcerto in molti. Esistono già numerose leggi per tutelare la gente da comportamenti intimidatori. Oltre alla protezione prevista dall’Harassment Act del 1997, i consigli locali possono decidere di isolare per 150 metri uno specifico luogo per garantirne lo status PSPO se i residenti lamentano “comportamenti anti-sociali” nella loro zona. È quanto accaduto a Kings Norton a Birmingham, anche se le lamentele dei residenti contro gli attivisti all’esterno della clinica abortista non sono mai state circostanziate. Al contrario, l’organizzazione 40 Days for Life Birmingham mostra che sono i volontari pro-life ad essere colpiti fisicamente, a ricevere sputi, minacce e ingiurie dai residenti (non da chi fa ricorso al centro abortista), tanto che anche la polizia è stata coinvolta e in un caso un uomo ha dovuto compiere un atto di “giustizia riparativa”, cioè scrivere una lettera di scuse a un volontario pro-life per l’aggressione fisica.

Il Public Order Bill, attualmente in via di approvazione alla Camera dei Comuni, colpisce in modo particolarmente inquietante i diritti e le libertà fondamentali. Il progetto, recentemente rafforzato da un emendamento alla Camera dei Lord, mira a impedire le proteste e i “comportamenti anti-sociali” ma attacca palesemente anche la possibilità di offrire alternative all’aborto alle donne vulnerabili. Se il progetto di legge passerà così com’è, tutte le cliniche abortive diventeranno “zone cuscinetto”, escludendo indiscriminatamente i volontari pro-life nel raggio di 150 metri. Più specificamente, l’emendamento 45 del progetto di legge contiene una clausola che criminalizzerà chiunque agisca «con l’intento di, o sconsideratamente consegua l’effetto di influenzare la decisione di qualsiasi persona nell’accedere o facilitare la fornitura di servizi abortivi».

L’agghiacciante introduzione di un “reato d’opinione” nelle leggi penali britanniche offre alla polizia e agli ufficiali autorizzati ulteriori estesi poteri per reprimere comportamenti che causerebbero «fastidio, molestia, allarme o pericolo». Ma resta tutt’altro che chiaro quali siano gli specifici comportamenti che violerebbero la legge, offrendo così un significativo margine di interpretazione.

È particolarmente curioso che il progetto elenchi la preghiera sotto la voce “proteste”, come un’attività criminale se svolta in una zona cuscinetto. Ma come evidenziano i recenti casi di Isabel e padre Sean, ci sono carenze significative in una legge che non riesce a specificare quando la preghiera diventa un crimine. Da un lato, la polizia avrebbe potuto essere accusata di non attenersi alla legge se non avesse arrestato Isabel e padre Sean per aver pregato, ma d’altro canto il CPS nonostante gli sforzi alla fine ha sospeso le accuse per mancanza di prove.

Inoltre, coloro che sono stati condannati per violazione della legge, potrebbero andare in bancarotta e ritrovarsi la fedina penale macchiata. Secondo la Society for the Protection of Unborn Children, i trasgressori rischiano una multa illimitata. Se questo costituisce un miglioramento rispetto all’intento originario di infliggere alle persone fino a due anni di carcere, una multa illimitata per aver recitato un Padre Nostro per un bambino non ancora nato rappresenta una pena sproporzionata per un’attività “criminale” così modesta.

Il pericolo insito in questa legge è stato sollevato da Lord Jackson durante il dibattito alla Camera dei Lord. Riferendosi al caso di Vaughan-Spruce e di Adam Smith Connor, arrestato lo scorso novembre a Bournemouth e multato con cento sterline per aver pregato in ricordo di suo figlio abortito, ha detto che il loro arresto «ha sorpreso la gente, perché non pensavano che la preghiera silenziosa potesse diventare un crimine in questo Paese». Ha anche aggiunto che «questi casi evidenziano ulteriormente i pericoli per la libertà di espressione e di fede nelle zone cuscinetto. Dimostrano quanto rapidamente si possa giungere a considerare criminale una persona per il solo fatto che avesse determinati pensieri mentre era all’interno di una zona cuscinetto».




IMPIANTO FOTOVOLTAICO OFFSHORE. Un danno per Ortona

Un’opera in contrasto con l’economia della città. La maggioranza rifiuta confronto e dialogo

Ortona, 11 febbraio 2023. Un impianto fotovoltaico a due chilometri e mezzo dalla costa, che distruggerà la piccola pesca ed il turismo, oltre che la nautica diportistica e la qualità della vita in genere, privandoci della bella vista nella zona zona nord di Ortona: è questo che vuole la maggioranza che  sostiene Castiglione. Senza confronto e senza dialogo alcuno con la minoranza, pur di fronte ad una realizzazione che impatterà con forza sul futuro della nostra città per i prossimi 40 anni.

“Nonostante le contraddizioni evidenti tra il sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza, al momento del voto tutti si sono ricompattati nel tutelare l’incomprensibile atteggiamento di Castiglione. Prima ancora nel votare un emendamento che, stravolgendo le nostre osservazioni, tendeva solo a trascinare la minoranza nella condivisione delle loro gravi responsabilità, prontamente rigettato da questa parte dei banchi”, afferma Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra del Consiglio comunale. Una posizione condivisa con i consiglieri di “Solo Ortona nella Testa”: insieme tutti i rappresentanti della minoranza hanno presentato un pacchetto di osservazioni che mette in evidenza i rischi che accompagnano la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante offshore a poche bracciate dalla costa ortonese, ricca di un’economia fondata sul turismo, soprattutto quello ambientale, e sulla pesca, voci maggiormente aggredite ma non le uniche.

“Innanzitutto, l’emendamento è un assist all’azienda proponente il mega impianto, poiché mette dubbi sui rischi da noi esposti, quando questi invece sono certi, in quanto è negli atti la sua estrema visibilità anche a molti chilometri di distanza, come anche è certa l’interdizione alla pesca ed alla navigazione in un’area impressionante a cui aggiungere almeno altri 500 metri perimetrali. Allora,  perché modificare la delibera inserendo frasi dubitative se non per dire di essere favorevoli? La verità è che i consiglieri di maggioranza da un lato non vogliono lavorare e dall’altro temono che la discussione in Commissione avrebbe fatto emergere le loro lacune mascherate dalla necessità di studiare meglio le carte, come se queste criticità non siano già esplicite – afferma Ilario Cocciola, capogruppo di “Solo Ortona nella Testa” -. Avevamo proposto un rinvio in commissione per fare una proposta unitaria ma si sono impauriti della loro approssimazione alla questione”. Le certezze, anche scientifiche, messe in evidenza dall’opposizione sono state sostituite, nel documento finale, da mere ipotesi, che in qualche modo tendono ad alleggerire quello che sarà l’impatto di una struttura di enormi dimensioni, circa dieci chilometri quadrati, piazzata a poca distanza dalla spiaggia più importante e più estesa di Ortona, con un’autorizzazione efficace per quarant’anni.

“I cittadini e gli operatori economici  – concludono i consiglieri di minoranza – devono essere coscienti di quali sono le posizioni reali delle persone che hanno scelto per rappresentarli: questa maggioranza è favorevole ad un impianto di cui non valuta né i profili di pericolosità, né l’incidenza su aree sia direttamente interessate ed indirettamente come quella dei Ripari di Giobbe, di particolare interesse naturalistico. Contro tutto questo noi abbiamo, responsabilmente, votato contro per non essere complici delle loro scelte contro Ortona. Siamo di fronte ad un film già visto con il silenzio attuato sul cavidotto elettrico delle pale eoliche del Vastese che approderà a Postilli, silenzio ed inattivismo sulle antenne a Ripari di Giobbe e si teme anche all’Acquabella ed ora vorrebbero fare credere di voler studiare le carte? Noi non ci fidiamo di loro!”




SI PROCEDE per gli impianti sportivi

Pubblicate le manifestazioni di interesse, per cambiare volto alla città e dare servizi e opere

Chieti, 11 febbraio Buone notizie per i progetti destinati alla riqualificazione ed efficientamento di due impianti sportivi, il palazzetto di Colle dell’Ara e il campo da baseball adiacente allo stadio Angelini: 355.785,05 e 635.500 euro a disposizione per i lavori per la “Realizzazione di nuovi impianti sportivi di cittadelle dello sport e impianti polivalenti indoor da parte dei capoluoghi di regione e di provincia (Cluster 1) e di  “Efficientamento energetico e manutenzione straordinaria impianto sportivo Colle dell’Ara (Cluster 2)”. Le manifestazioni di interesse per entrambi gli interventi sono state pubblicate sulla piattaforma Tutto gare del Comune e ci sarà tempo fino al 20 febbraio per individuare i soggetti interessati a presentare le istanze per poi arrivare alla procedura negoziata su invito che precede la realizzazione. Entrambi gli interventi sono finanziati a valere sul FONDO PNRR – Missione 5 Componente C.2.3 Investimento 3.1 “Sport e Inclusione sociale”, con convenzione siglata il 26 ottobre scorso.

“Si procede come richiede il PNRR – così il sindaco e gli assessori a Lavori Pubblici e Sport Stefano Rispoli e Manuel Pantalone – potremo così di recuperare altre due strutture che aspettano da tempo una riqualificazione, ampliando ulteriormente l’offerta di spazi per la città e per il territorio. In questi due anni abbiamo ragionato in tal senso per recuperare tutto il patrimonio comunale possibile, intercettando fondi e possibilità per procedere. Il PNRR ci ha dato una grossa mano e i suoi tempi, sebbene costringano la nostra struttura a procedere serratamente, ci auguriamo assicureranno alla città nuovi spazi completamente rinnovati, lasciati all’abbandono per anni. Il nostro fine è questo e proseguiamo spediti in tal senso, rinunciando alle polemiche che non aiutano il Comune a crescere e non danno alla città la possibilità di avere nuovi servizi e nuove strutture a disposizione, come accadrà, invece, a breve.

Il primo intervento in programma prevede la realizzazione di un nuovo impianto sportivo polivalente all’aperto, nella zona vicina allo stadio Angelini, quella del campo da baseball della scuola media Antonelli, in un’area di proprietà comunale, già destinata ad attrezzature sportive. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo impianto polivalente outdoor con uno skatepark, un campo polivalente, una palazzina servizi e un’area verde attrezzata all’aperto, il tutto realizzato nel rispetto della sostenibilità ambientale. Così restituiremo dignità anche agli spazi del campo da softball che da troppo tempo aspettano una riqualificazione

L’altro intervento, invece, riguarda il palazzetto dello sport di Colle dell’Ara e si procederà all’efficientamento energetico della struttura con l’installazione di un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo e sistema di controllo Bms, per ridurre i consumi di oltre il 20%.

Si tratta di impianti fermi o in attesa di interventi da anni, chi punta il dito e cerca un impaccio per fermare una riqualificazione che andrà avanti, come testimoniano i passi che condividiamo con la città, dimostra con chiarezza perché si interviene solo ora. La nostra volontà è quella di dare alla città servizi e opere che merita”.




FOSSACESIA ALLA BORSA INTERNAZIONALE del turismo di Milano

Fossacesia sarà presente alla Bit,  Borsa Internazionale del Turismo, che si tiene a Milano Fiera dal 12 al 14 febbraio. Un’importante occasione per promuovere Fossacesia, in vista della Grande Partenza del Giro d’Italia e per l’avvio della nuova stagione estiva. Il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio sarà nel capoluogo lombardo per partecipare alle varie iniziative della rassegna internazionale del turismo, raccogliendo così l’invito della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti/ Pescara, del Gal Costa dei Trabocchi, del Flag Costa dei Trabocchi, della Dmc Costa dei Trabocchi e delle associazioni degli operatori del settore.

“L’avvio dell’edizione 106 della Corsa Rosa, con la Grande Partenza dal Lungomare di Fossacesia Marina è da considerarsi come un momento di svolta per il turismo della nostra città – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio – È essenziale quindi essere presente nei tavoli che contano, vuoi per cogliere tutte le opportunità che possono poi essere riproposte nel nostro territorio, vuoi anche per allacciare contatti e creare le condizioni per accrescere la già considerevole presenza di turisti a Fossacesia”.