MODELLI 730, oltre 44mila quelli presentati

Annarita Di Domenicantonio, presidente Caaf Uil Abruzzo: “È bene rivolgersi agli sportelli autorizzati. Al centro c’è la persona, non solo numeri e calcoli”

Pescara, 29 maggio 2023. Sono 44.269 i modelli 730 presentati tramite i Centri autorizzati di assistenza fiscale di Uil Abruzzo nel 2022. Numeri importanti che rispecchiano perfettamente la media nazionale. Lo scorso anno, infatti, su circa 22.644.684 modelli 730 presentati in Italia, 18.355.664 sono passati per i Caaf e i professionisti. Di questi numeri i Caaf della Uil ne hanno predisposti complessivamente 1.022.534.

Annarita Di Domenicantonio, presidente del Consiglio di amministrazione del  Caaf Uil Abruzzo spiega perché è bene rivolgersi agli sportelli autorizzati: “I Caaf predispongono il modello 730 sulla base della documentazione esibita dal cittadino relativa ai redditi posseduti e alle spese sostenute nel 2022 che danno diritto a benefici fiscali. Previa autorizzazione scritta del contribuente possono accedere ai dati della precompilata e confrontarli con quelli già inseriti nella dichiarazione predisposta al fine di garantire una maggiore tutela. Compilare il 730 non è solo riportare numeri ed effettuare calcoli: dal colloquio con l’operatore del Caaf solitamente emergono situazioni reddituali o soggettive che possono determinare benefici o risparmi economici differenti.

Potendo consultare i dati della precompilata ci si può accorgere di spese dimenticate nel cassetto o certificazioni uniche variate successivamente al primo rilascio o addirittura dimenticate. L’operatore del Caaf prende in carico la persona, valuta le convenienze e redige la dichiarazione dei redditi introducendo tutta la propria esperienza e professionalità”.

“Ma c’è di più – aggiunge – Proprio per la complessità delle norme fiscali in vigore, il cittadino preferisce rivolgersi al Caaf per presentare la propria dichiarazione 730, perché il centro autorizzato controlla i documenti esibiti e verifica che siano riconosciute tutte le detrazioni e/o deduzioni spettanti, oltre ad assicurare la corretta tassazione dei redditi percepiti nel 2022 (terreni, fabbricati, lavoro, redditi diversi)”.

Roberta Faieta , responsabile regionale degli operatori del Caaf Uil Abruzzo argomenta il perché utilizzare la precompilata non è conveniente per il cittadino: “Non tutte le spese sanitarie sono state trasferite dal Sistema Tessera Sanitaria ad Agenzia delle entrate per la predisposizione del 730 per cui vi sono spese non comprese fra quelle indicate nella precompilata. Parliamo di spese relative all’acquisto o affitto delle protesi, ad esempio quelle per protesi dentarie il cui costo non è compreso nella fattura del dentista oppure protesi ortopediche.

Acquisti presso le parafarmacie o supermercati di farmaci senza prescrizione medica, test di autodiagnosi Covid, apparecchi aerosol o per la misurazione della pressione, dispositivi medici con marcatura CE. Non risultano nella precompilata quelle spese mediche per le quali il cittadino si è opposto all’invio dei dati all’Agenzia, talvolta a sua insaputa, sottoscrivendo una dichiarazione all’atto dell’acquisto o dell’erogazione della prestazione sanitaria. Tutte le spese sanitarie sostenute all’estero, in particolare quelle relative a cure dentistiche. In ultimo, le spese mediche generiche, sostenute da persone con disabilità accertata, sono indicate nella precompilata come spese detraibili ma il cittadino potrebbe avere convenienza invece a dedurle dal proprio reddito”.

“I motivi per rivolgersi al Caaf per la propria dichiarazione sono quindi molti – conclude Annarita Di Domenicantonio, presidente del Caaf Uil Abruzzo – e pur sostenendo un costo sostenuto per il servizio di consulenza e compilazione del 730, e a tariffe  agevolate per gli iscritti Uil,  o gratuito per alcune categorie Uil convenzionate, si ha la certezza di essere assistiti con cura, a salvaguardia dei propri diritti e interessi, perché per i Caaf Uil al centro c’è la persona, non solo numeri e calcoli”.




IMMIGRAZIONE 2022 Presentazione Dossier Statistico

Arci Solidarietà L’Aquila

L’Aquila, 29 maggio 2023. Verrà presentato martedì 30 maggio 2022 alle ore 11:30, presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università degli studi dell’Aquila, il Dossier Statistico Immigrazione 2022 realizzato dal Centro Studi e Ricerche IDOS, con il sostegno dei fondi Otto per mille della Tavola Valdese e dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V.

Il Dossier analizza il contesto internazionale ed europeo e i flussi e le presenze in Italia, a più di due anni dalla pandemia e nel mezzo di una guerra scoppiata alle porte dell’Europa. Attraverso le analisi sviluppate da una vasta pluralità di studiosi e organizzazioni – a questa trentaduesima edizione hanno contributo oltre cento autori – il Dossier approfondisce le caratteristiche strutturali dei flussi migratori e della popolazione straniera in Italia, ne osserva i processi di inserimento territoriale, integrazione sociale e partecipazione alla vita collettiva, fino a misurarne la presenza nel mercato del lavoro e il contributo all’economia nazionale.

La presentazione si terrà nel quadro del corso di Geografia culturale, tenuto da Luigi Gaffuri, docente nell’Università dell’Aquila, che sarà preceduto dai saluti sia del Rettore dell’Ateneo cittadino, Edoardo Alesse, sia del Direttore del Dipartimento di Scienze umane, Marco Segala.

Seguirà la relazione di Alessandro Vaccarelli, docente di Pedagogia interculturale nell’Università dell’Aquila. Ci sarà quindi un approfondimento sulle esperienze locali di accoglienza a cura di Arci Solidarietà L’Aquila SCS, ente gestore del progetto SAI dell’Aquila, e un breve focus sui bisogni, le necessità e le risorse delle famiglie in accoglienza nel contesto locale, curato da Arci L’Aquila APS, ente gestore del progetto SAI di Pizzoli.

Si potrà così approfondire la conoscenza su un fenomeno epocale, sia con l’aiuto dei numeri e di una corretta analisi, ma anche attraverso spunti di riflessione e di approfondimento, oltreché di illustrazione del contesto aquilano e regionale, proponendo una visione maggiormente ancorata alla realtà concreta per sollecitare maggiore consapevolezza sulla necessità di politiche capaci di migliorare la vita e il futuro delle persone.

Ai partecipanti sarà distribuita copia gratuita del Dossier Statistico Immigrazione 2022.




GRANDE SUCCESSO PER IL CONCERTO DELLA BANDA della Marina Militare Italiana

Ospite d’onore del Festival Internazionale Il Giappone vince la 20° edizione. Mario Orsini e Gianni Tancredi a lavoro per il Festival del 2024

Giulianova, 28 maggio 2023. In una gremita piazza Buozzi, sabato 27 maggio si è svolto il concerto della banda musicale della Marina Militare Italiana, special guest della 23° edizione del Festival Internazionale delle Bande musicali e Majorettes.

Le note dei 102 orchestrali, diretti dal capitano di fregata maestro Antonio Barbagallo, hanno spaziato dalla sinfonica alle arie d’orchestra, dal rock alle colonne sonore di celebri film, fino alle interpretazioni della soprano Elena D’Angelo, creando un ponte tra vari generi musicali.

Con il bis finale, il Maestro Barbagallo ha coinvolto il pubblico facendolo cantare sulle note della canzone di Domenico Modugno Nel blu dipinto di blu: “Siccome ci stiamo avvicinando alla Festa della Repubblica, abbiamo scelto di fare dei brani che rappresentano il concetto di italianità coinvolgendo anche voi pubblico che siete il sale dei nostri concerti. Senza pubblico, che è mancato in tutti questi anni di restrizioni sanitarie, la musica non può andare avanti. Ricordiamoci che la musica, ed in particolare le bande musicali sono una risorsa preziosa per il Paese Italia” ha detto il maestro Barbagallo, “non dobbiamo guardare all’estero con invidia ma solo per cercare di valorizzare bene quello che abbiamo perché dobbiamo renderci conto delle grandi qualità che molte bande sia civili che militari custodiscono”. 

Tra le autorità militari e civili presenti in piazza il comandante della Banda musicale della Marina Militare – Capitano di Fregata Aniello Grasso, il comandante della Capitaneria di Porto di Giulianova Fiorentino Alessio, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, il presidente emerito del consiglio comunale Paolo Vasanella, il segretario Anbima Nazionale Andrea Romiti.

La cerimonia di premiazione, presentata da Mirella Lelli, è stata preceduta nel pomeriggio dalla grande parata allo Stadio Fadini, dove undici bande si sono esibite in parata concludendo con l’esecuzione di due brani d’insieme Amazing Grace, interpretata da Elena D’Angelo e Radetzky March.

“Siamo molto soddisfatti del grande successo ottenuto in questa 23esima edizione – hanno commentato Mario Orsini e Gianni Tancredi, organizzatori del Festival  – abbiamo avuto ospite d’onore la banda musicale della Marina Militare italiana, una delle migliori orchestre militari del mondo. La qualità degli 11 gruppi in gara arrivati da 8 diverse nazioni è stata molto elevata e tutte le bande hanno conquistato il cuore del pubblico.”

Ad aggiudicarsi il primo premio assoluto è stata la banda giapponese Waseda Setsuryo Hhigh school Wind band che ha vinto il prestigioso trofeo in oro realizzato dal maestro orafo Luigi Valentini. Il Giappone ha inoltre conquistato il premio come migliore banda da parata e primo premio come banda sinfonica. 

Seconda classificata la banda musicale Licinio Refice di Patrica. Terza posizione per la Banda musicale di Fiano Romano. Premio come miglior gruppo majorettes al Studio Tanca Tif di  Medzychod (Polonia)

Altri premi:

Miglior gruppo folcloristico la banda musicale folkloristica della Magnifica Comunita’ di Folgaria (Italia)

Miglior gruppo giovanile e miglior banda con majorettes per la  Dechovy orchestra Hana, Prevov & Majorettes Fantasy Prevov (Rep Ceca).

Premio per la migliore coreografia alla Banda Sum di Porto Rico.

Al gruppo svizzero di rievocazione storica Les Milices Vaudoises è stato assegnato il premio per i migliori costumi.

Gli organizzatori ringraziano la Regione Abruzzo per l’eccellente  lavoro svolto dalla Tua per il servizio di trasporto dei gruppi durante le giornate del Festiva.




VILLA GREMITA PER LA FESTA di San Giustino con la Tatangelo

De Cesare: “Il pubblico ha risposto, gli eventi servono a sostenere la città. Animeremo l’estate con le manifestazioni possibili”

Chieti, 28 maggio 2023. In tantissimi hanno assistito al concerto di Anna Tatangelo alla Villa comunale, ieri sera. L’evento, previsto per chiudere la Festa di San Giustino, è stato spostato per le condizioni meteo e ieri ha richiamato nel parco più importante della città un pubblico numerosissimo e vario.

“Il successo di ieri sera è il segno che pur in un momento così delicato e importante per il futuro della città non si può rinunciare a costruire occasioni non solo di svago, ma soprattutto di sostegno e sviluppo per l’economia cittadina e per due settori strategici quali sono intrattenimento e turismo, per i risvolti anche commerciali ed economici che hanno – così il vicesindaco e assessore agli Eventi e al Turismo Paolo De Cesare – Va specificato che sin dal primo momento e conoscendo le difficoltà dell’Ente, abbiamo coinvolto tutte le forze culturali della città, dando loro spazio e il supporto logistico necessario, non potendo elargire risorse.

Così sono nati ormai tre anni di manifestazioni eccezionali, di calendari unici sia per la stagione primaverile ed estiva, sia per quella invernale, delle feste natalizie. Stiamo cercando di organizzarli senza che pesino sulle casse del Comune, facendo i passi possibili: infatti il concerto della Tatangelo è frutto di una sponsorizzazione del centro commerciale Megalò e con la tassa di soggiorno, si tratta dunque di fondi dedicati, che nulla tolgono alle tante e importanti emergenze che stiamo affrontando sulla città e così è stato per tutti i maggiori eventi portati avanti finora.

Quella che si avvicina, non sarà da meno, avremo un’estate con nomi amati e di grande richiamo, da Mika e Madame, previsti il 16 e il 15 luglio alla Civitella, a Massimo Ranieri che sarà da noi il 6 agosto e altri nomi che sveleremo con l’ufficializzazione del calendario estivo. Il Maggio Teatino, intanto, con i suoi cento eventi di qualità e importanza è la conferma che questa era ed è la strada da seguire.

Un riscontro che arriva soprattutto dai dati: da serate come quella di ieri, che hanno portato a Chieti migliaia di persone; ma anche dalle presenze registrate lo scorso anno e anche quest’inverno, specie in corrispondenza degli eventi; nonché dal ritorno di immagine che ne consegue, che ci consente di arrivare lontano investendo pochissimo. Un esempio recentissimo è il video di Mika che annuncia il suo concerto a Chieti, parlando benissimo della nostra città e di una tappa, la nostra, che chiuderà il tour di un artista speciale e conosciuto in tutto il mondo, che ha vissuto un periodo particolare e ce lo racconta con la sua musica.

Ma è accaduto già lo scorso anno con una galleria di ospiti illustri, quali LP, Venditti e De Gregori, Elisa, Brignano, divenuta possibile anche grazie alla sinergia che si consolida con le società locali che si occupano di musica ad alti livelli e alla gestione delle strutture della Civitella, l’Arena, lo Stellario e gli altri spazi da parte della Deputazione Teatrale del Marrucino, un meccanismo che abbiamo voluto come Amministrazione e che sta dando grandi frutti.

Come sta dando frutti il supporto dato alla direzione regionale dei musei per il personale, potenziato grazie ai percettori di reddito di cittadinanza utilizzati cosa che abbiamo proposto e promosso perché riaprissero i nostri musei archeologici dopo il covid, come abbiamo richiesto e ottenuto a livello ministeriale un importante potenziamento degli organici attraverso i concorsi fatti. L’offerta culturale di Chieti è straordinaria, non può rimanere improduttiva. Musica, arte, storia, teatro, manifestazioni sono un patrimonio che ci appartiene e che produce economia e che soprattutto nei momenti di difficoltà deve essere attivato il più possibile, perché il valore aggiunto di questo comparto ha effetti diretti non solo sull’animazione cittadina, ma soprattutto sulla sua linfa vitale, l’economia”.




LAVORO, ECONOMIA e il ruolo del Cnel

Il convegno: domani lunedì 29 maggio

di Michele Marino

Politicainsieme.com, 28 maggio 2023. Com’è ben noto, il legislatore costituente dedicò grandi e molte energie, culturali, professionali ed esperienziali al dibattito, allo studio e alla formulazione dei quattro commi che compongono l’art. 39. In essi viene affermato  – direi perentoriamente – il principio dell’assoluta libertà dell’organizzazione sindacale (per cui si batteva già da decenni il sindacalista mondiale Giuseppe Di Vittorio), la qual cosa è facilmente comprensibile succedesse a seguito del lungo periodo del regime con l’imposizione del corporativismo.

L’importanza dell’attività sindacale nel nostro ordinamento, tanto nel settore pubblico quanto nel privato, è fuori discussione in questo 75.mo anniversario della Costituzione repubblicana. Ma non lo è altrettanto nei  fatti, in larghi strati dell’opinione pubblica e specialmente tra i giovani che, per lo più, sono insensibili al richiamo o indifferenti ad un impegno all’interno di organizzazioni sindacali; magari propendono per il sindacato autonomo o di base, oppure si costituiscono in comitati di protesta estemporanei e transitori per obiettivi precisi (v. pantera rosa di alcuni anni or sono).

E già nella mia esperienza di fondatore del sindacato di categoria dei dirigenti e funzionari della Presidenza del Consiglio, dagli anni ’90 in poi, avevo potuto constatare questo atteggiamento critico e di distacco dal sindacato confederale.

Si può quindi affermare tranquillamente che alla crisi del partito politico, appunto come organo di intermediazione del cittadino con l’apparato statale secondo il dettato costituzionale dell’art. 40, fa da pendant quella del sindacato come soggetto di rappresentanza e di pressione degli interessi dei lavoratori, espressione di quei valori costituzionali, fondamentali e insopprimibili che afferiscono alla dignità umana, alla salute e alla sicurezza in ogni ambiente di lavoro (omissis, le immani, interminabili tragedie che avvengono quotidianamente!), al trattamento economico necessario per una vita decorosa, da cui il dibattito recente in tema di salario minimo da comparare anche a quello medio nei Paesi dell’U. E.

Non va escluso, peraltro, il fatto che negli ultimi decenni si sono verificati non pochi fenomeni, a dir poco imbarazzanti, come gli scandali degli stipendi e gettoni vari da sceicchi, dei cumuli pensionistici senza aver versato i doverosi contributi previdenziali; per non dire degli enormi patrimoni accumulati senza alcun controllo pubblico, né un minimo di trasparenza!

Nonostante tutto ciò, anzi proprio alla luce di una situazione alquanto critica ed oggettivamente condannabile con particolare riguardo all’onestà intellettuale ed alla passione civica con cui i padri costituenti ne decretarono i valori democratici, alti e nobili, abbiamo ideato e promosso in piena condivisione con il prof. Giulio Prosperetti ed in concomitanza con la recentissima nomina del prof. Renato Brunetta alla presidenza del CNEL la Tavola rotonda Attualità della Costituzione. Lavoro, Economia e Ruolo del CNEL che si terrà presso la Sala Marco Biagi (ex parlamentino), domani, lunedì prossimo, a partire dalle ore 9:30.

È d’uopo sottolineare entrambe le circostanze come premesse oggettivamente imprescindibili del dibattito che sarà svolto dagli illustri partecipanti che, con ogni probabilità, non potranno esimersi dal rievocare il rilievo considerevole ed il valore alto che i Padri costituenti – in primis i deputati Calamandrei, Di Vittorio e Fanfani – vollero conferire sia alle norme di garanzia della libertà sindacale di cui all’art. 39, sia al susseguente art. 99 Cost., introduttivo del Consiglio dell’Economia e del Lavoro.

Dal combinato disposto costituzionale si evince che il CNEL possiede il rango di rilievo costituzionale, quale  organo ausiliario all’interno del nostro sistema democratico-parlamentare; anzi, è indicato come il primo tra gli organi ausiliari del Governo, ex Sezione III del Titolo III. Ma è fuor di dubbio  che il mancato riconoscimento della necessaria autonomia abbia danneggiato la stessa esistenza istituzionale e perciò la sua funzionalità, che è doveroso rilanciare, invocando una più adeguata attuazione dell’articolo 99, cioè svincolando il CNEL da quel rapporto stretto di dipendenza finanziaria ed amministrativa dal potere politico che ne rallenta l’operatività e contiene lo spazio di azione ed iniziativa.

Il tentativo di soppressione, maldestro e fallimentare, esercitato dal Governo Renzi, ha ovviamente condizionato in modo negativo l’attività dell’Ente fino al termine di quella legislatura. Tuttavia, la gestione condotta da Tiziano Treu è stata in grado di superare la crisi dell’apparato, fornendo una serie considerevole di pareri, relazioni ed in particolar modo un atto di iniziativa legislativa, approvato in sede assembleare nella seduta del 26 maggio 2021, concernente Modifiche alla legge 30 dicembre 1986, n. 936. Progetto di legge che consta di quattro articoli, brevi ma incisivi in relazione sia al profilo ordinamentale e regolamentare e sia all’autonomia gestionale e finanziaria. Viene, altresì, disciplinato l’obbligo di redigere “una relazione annuale al Parlamento e al Governo sull’attività svolta in attuazione del programma …, integrata con valutazioni di impatto sociale e sulla regolazione nelle materie di propria competenza.”

Siffatta, auspicata autoriforma potrebbe significare, inoltre, quel necessitato adeguamento e potenziamento del CNEL, come organismo neutrale e obiettivo alla pari o analogamente a quanto successo per l’Ufficio parlamentare di bilancio, che lo renda efficiente e – appunto – autorevole persino a livello comunitario, con particolare attenzione ai rapporti istituzionali con il Comitato di politica economica.

Quale paradigma si profila per il ruolo del CNEL nel III millennio?

Di tale quesito, del quale dibatteremo ed a cui cercheremo di dare una qualche risposta, plausibile e condivisibile, o quanto meno indicare delle linee direttrici di pensiero razionale e positivo, è – per l’appunto : quale ruolo spetta, sia istituzionalmente, sia utilitaristicamente, al C. N. E. L. nella prospettiva di una nazione, come l’Italia, che occupa una posizione di tutto rispetto nel consesso europeo ed internazionale, tenuto conto del rapido, irrefrenabile processo di evoluzione e continuo cambiamento cui stiamo assistendo.

Al convegno di domani partecipano, tra gli altri, anche il Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone,  il prof. Stefano Zamagni, e Giorgio Benvenuto

https://www.politicainsieme.com/lavoro-economia-e-il-ruolo-del-cnel-convegno-29-maggio-di-michele-marino/




L’ANGELO CUSTODE nell’ora della morte

Attivamente presente con la sua protezione e i suoi consigli

di Don Marcello Stanzione

Il Nuovo Arengario, 28 Maggio 2023. Avendo Dio affidato la cura delle nostre anime ai nostri Angeli custodi, questi amici celesti sono animati da un sincero desiderio di condurci ad una morte felice. Non ci sono mezzi che essi non impiegano per incoraggiarci e prepararci per essa; in particolar modo essi ci spronano a condurre una vita virtuosa. Quando vedono che il momento della morte si avvicina, raddoppiano le loro cure e le loro attenzioni. Essi risvegliano la vigilanza di coloro che ci circondano.

Gesù concesse a San Filippo Neri qualche volta di vedere gli Angeli che suggerivano a coloro che erano vicino ai malati le parole che essi dovevano dire loro. Infine, essi non risparmiano niente affinché possiamo lasciare questa vita solo dopo aver lavato i nostri panni e averli resi bianchi col sangue dell’agnello.

Nelle vite di molti Santi leggiamo che i loro Angeli custodi erano visibilmente presenti nella loro ultima ora, confortandoli nella loro ultima lotta, rafforzandoli contro i raddoppiati attacchi dell’inferno, annunciando loro l’ora della loro morte e dando loro la certezza che essi sarebbero stati eredi del Regno dei cieli. Non pochi santi alla loro morte furono visti essere portati da angeli esultanti in Paradiso.

Spesso, i santi Angeli custodi assicuravano ai loro protetti la grazia di una morte felice chiamando un sacerdote per ricevere gli ultimi Sacramenti. Gli angeli custodi ispirano nel malato buoni sentimenti e la loro assistenza continua anche dopo la morte.

“Una delle più belle e consolanti caratteristiche degli insegnamenti della Chiesa riguardante gli Angeli Custodi è il fatto che la missione dei santi angeli non termina con la vita terrena ma solo all’entrata nel Paradiso di quelle anime affidate alla loro cura. Assistetelo, santi di Dio, la chiesa prega quando l’anima si separa dal corpo, “venite angeli del Signore, accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo”. Sicuramente l’Angelo Custode gioca allora un importante ruolo. Accompagnato inoltre da altri spiriti angelici, l’Angelo custode presenta a Dio l’anima del giusto al momento della sua dipartita da questa vita.”




INGIUSTIZIA PER CRISTIAN!!!

L’ ingiustizia per Cristian è fatta

Pescara, 28 maggio 2023. La morte di Cristian Terilli avvenuta in ex Sevel (oggi FCA ITALY) il 3 gennaio 2020, ha mostrato il cinismo del sistema degli appalti presente in tanti ambiti del mondo del lavoro odierno. Tale sistema antepone gli interessi economici alla sicurezza dei lavoratori.

Cristian quel maledetto giorno si trovava all’interno dello stabilimento Sevel e qualcosa non è andato come sarebbe dovuto e non per proprie responsabilità.

In questi giorni il Tribunale di Lanciano ha emesso la prima sentenza sul procedimento a carico del responsabile legale della ditta in subappalto, che si è avvalso del rito abbreviato in merito all’ accusa di omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro, della quale Cristian era dipendente: 1 anno e 6 mesi di reclusione con pena sospesa.

Gli altri due rinviati a giudizio vedranno l’inizio del processo a settembre mentre la posizione dei vertici SEVEL era stata archiviata.

Tanto vale la vita di un lavoratore? Questa sentenza è l’ennesima dimostrazione che l’attuale legislazione crea ingiustizia, altro che giustizia. Sia chiaro che il dito non va puntato sulla magistratura che applica la legge ma sulla legislazione attuale in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e quella inerente la regolamentazione degli appalti, che l’attuale governo ha pensato bene di modificare nei mesi scorsi in senso opposto a quanto richiede la drammatica situazione degli infortuni mortali e non.

Il bollettino ufficiale emesso nei giorni scorsi dall’INAIL sugli infortuni in Abruzzo nel 2022 è la fotografia di una situazione inaccettabile: quasi 15.686 infortuni (nel 2021 erano stati 11.413) di cui 41 mortali (21 erano quelli del 2021).

L’Usb da anni chiede l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e nel mese di aprile ha presentato alla Camera dei deputati la proposta di legge che prevede come pena minima 10 anni di reclusione perché morire sul lavoro non è mai un caso ma ha delle responsabilità ben precise.

Le responsabilità sono da ricondurre anche alla politica regionale in quanto da tempo richiediamo il potenziamento degli organi di controllo delle ASL e una loro riforma strutturale per effettuare vera prevenzione e non controlli ex post.

Nel mese di dicembre del 2022, in occasione di un presidio sotto il palazzo regionale a Pescara, avevamo inviato nostre proposte in merito a tutti i gruppi consiliari ma nulla si è mosso e tantomeno nulla è cambiato.

Senza decisioni drastiche purtroppo continueremo ad assistere alla carneficina in atto e potremo solo indignarci per sentenze che hanno il sapore di ingiustizia.

Il Responsabile Federazione USB Abruzzo e Molise

Luigi Iasci

Il Responsabile USB Lavoro Privato Abruzzo e Molise

Romeo Pasquarelli

Il Responsabile USB P.I. Abruzzo e Molise

Teodoro Pace

Unione Sindacale di Base

Federazione Abruzzo e Molise




ROSETO GRANDE PROTAGONISTA della festa nazionale dello sport scolastico

In 2000, tra studenti e accompagnatori, hanno soggiornato in città per la manifestazione

Roseto degli Abruzzi, 28 maggio 2023. Una piazza della Repubblica strapiena e colorata, con centinaia di giovani protagonisti, ha salutato giovedì pomeriggio la conclusione della Festa Nazionale dello Sport Scolastico.

Un evento animato dai circa 1800 studenti provenienti da ogni regione d’Italia per misurarsi, soprattutto a Roseto ma anche in altri Comuni costieri, con ben otto discipline olimpiche. Un’esperienza unica nel suo genere che ha permesso anche ai 200 docenti accompagnatori di vivere momenti di grande significato formativo e godersi le bellezze del territorio.

Roseto è stata, senza ombra di dubbio, il centro nevralgico della manifestazione che si è svolta dal 22 al 26 maggio. Tutti i 1800 giovani atleti e i 200 accompagnatori, infatti, hanno soggiornato nelle strutture ricettive rosetane, vivendo anche i momenti di tempo libero in città e frequentando le attività commerciali cittadine. Inoltre, delle otto discipline sportive che hanno caratterizzato la Festa Nazionale dello Sport Scolastico ben cinque si sono svolte negli impianti della Città delle Rose, nonostante l’evento fosse condiviso con altri Comuni limitrofi.

Infine, Roseto è stata anche protagonista della grande festa finale che ha visto il piazzale antistante il municipio trasformarsi in un caleidoscopio di colori, voci e volti, caratterizzato anche dai vari stand dove sono stati collocate le specialità tipiche delle regioni di provenienza degli studenti e la gioia sul viso per ognuno di sentirsi. Sul palco, a premiare i vincitori delle varie discipline, anche gli Amministratori rosetani.

“La Manifestazione, organizzata da Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, Coordinamento Educazione Motoria, Fisica e Sportiva con il Patrocinio del Comune, ha dimostrato ancora una volta la capacità attrattiva, organizzativa e di accoglienza della città di Roseto che si è fatta trovare pronta per un evento che ha rappresentato una prova generale in vista della stagione turistica – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Ringraziamo Antonello Passacantando, anima e motore di della “Festa Nazionale dello Sport Scolastico”, per aver organizzato la manifestazione nella nostra città. Noi, da parte nostra, abbiamo lavorato per supportare l’iniziativa per quanto di nostra competenza. Ringraziamo, poi, i tanti volontari che hanno lavorato quotidianamente e che sono stati fondamentali per la riuscita della manifestazione. Infine, non possiamo non citare gli albergatori, i ristoratori, i commercianti, e tutti coloro che, come sempre, hanno lavorato in modo professionale per confermare la nostra città come capitale dello sport e come uno dei centri turistici meglio organizzati e più attrattivi della regione”.




INAUGURAZIONE DEL MUSEO STORICO del Borgo Santa Maria della Tomba

È stata inaugurata sabato 27 maggio 2023, alla presenza delle autorità civili locali, il primo museo rionale della città di Sulmona

Sulmona, 27 maggio 2023. A fare gli onori di casa il Presidente dell’Associazione Culturale Borgo di Santa Maria della Tomba Angelo La Civita. Sono intervenuti complimentandosi per la splendida iniziativa Il sindaco della Città di Sulmona  Gianfranco Di Piero, Il Presidente della fondazione CARISPAQ  Domenico Taglieri , il Commissario Reggente della Giostra Cavalleresca Maurizio Antonini, il Presidente della Casa Santa dell’Annunziata Armando Valeri e L’Assessore Attilio D’Andrea.

All’interno del museo saranno custoditi gli abiti, i gonfaloni, le bandiere e molti altri cimeli storici che hanno accompagnato i figuranti del Borgo di Santa Maria della Tomba in tutti questi anni di Giostra Cavalleresca e non solo. Hanno partecipato all’inaugurazione anche alcuni rappresentanti di altri Borghi e Sestrieri della città, segno dei rapporti di stima e rispetto tra coloro che il prossimo 29 e il 30 luglio scenderanno in piazza Maggiore in occasione della 27^ edizione della Giostra Cavalleresca di Sulmona, ognuno rappresentato dal proprio cavaliere a contendersi l’ambito Palio.

Il Capitano del Borgo Angelo La Civita durante il discorso ha voluto ringraziare le persone e il consiglio direttivo del Borgo che hanno lavorato affinché il museo prendesse vita.

Durante la visita al museo in molti hanno rivissuto momenti passati e raccontato aneddoti che li hanno visti protagonisti negli anni passati, creando un clima di festa e di unione. Il Capitano La Civita ha poi dichiarato che l’intento era quello di creare un luogo capace di far rivivere quelle emozioni che si respirano all’interno del Borgo durante tutto l’anno.

Il Sindaco Di Piero, il Presidente della fondazione Carispaq Taglieri e il  Capitano del Borgo hanno avuto il privilegio di tagliare il nastro che ha dato vita al museo. 

Pasquale Pagliafora




I PAPI E LA CHIESA della fine dei tempi

Nella profezia di san Malachia di Don Marcello Stanzione. Recensione di Annamaria Maraffa

Il Nuovo Arengario, 27 Maggio 2023

È fresco di stampa il libro di don Marcello Stanzione intitolato I papi e la Chiesa della fine dei tempi. Nella profezia di san Malachia, edito da Sugarco.

Per i cattolici il Papa è segno di unità delle varie Chiese particolari, le diocesi, ed è il vicario di Cristo in terra. Con il termine Papa (dall’ebraico Abbà, cioè padre) si indica oggi il sommo pontefice che, in quanto successore di San Pietro nel governo universale della Chiesa, ne è insieme pastore e padre.

Non sempre l’appellativo papa fu riservato esclusivamente ai sommi pontefici; inizialmente erano così chiamati anche semplici preti. Il primo pontefice a chiamarsi Papa fu San Siricio (384-399). Poco dopo, Ennodio Felice Magno (473-521) riservò l’appellativo di papa quasi unicamente a coloro che sedevano sulla cattedra episcopale di Roma. Infine, Gregorio VII (1073-1085) nel 1076 estese il titolo di papa a tutti i suoi predecessori, a partire dall’apostolo Pietro.

Da quel primo papa fino all’attuale, Francesco, sono ben 266 i papi avvicendatisi sulla cattedra romana: diversi per provenienza, nazionalità, cultura, personalità e valore umano, intellettuale e spirituale, furono tutti testimoni di una identica fede.

Sono attribuite a San Malachia le profezie riguardanti i papi che si dovrebbero avvicendare sul trono di Pietro prima che il mondo abbia fine. Sono 112 motti per 112 Pontefici di cui definiscono le caratteristiche. Queste profezie, specialmente quelle sugli ultimi papi sono analizzate da don Marcello Stanzione.

L’arcivescovo inglese, primate d’Irlanda, il cui vero nome era O’Morgair (Armagh 1094- Clerveaux 1148), autore di una vita di S. Bernardo, rinunciatario all’età di 44 anni dell’alto ufficio episcopale per ritirarsi e dedicarsi alla vita monastica, fu quasi certamente estraneo alla stesura dei vaticini, pubblicati nel 1595 dal benedettino Arnold Wion sotto il titolo di Lignum vitae, redatti forse per il Conclave del 1590 che avrebbe eletto Gregorio XIV. È stato osservato infatti come per i primi 74 papi, ultimo dei quali Urbano VII (1590), le sentenze risultino pertinenti, essendo invece vaghe per i successivi, per i quali l’adattamento è trovato in base a posteriori sforzi interpretativi dei rispettivi nomi, delle date di elezione, degli stemmi, delle vicende del pontificato, delle connotazioni psicologiche, ecc. Il conteggio, tuttavia, è indubbio: tanti Papi quanti all’incirca ne contiene il periodo che si conclude col giro di boa del secondo millennio.

Veniamo a parlare del nostro secolo: Ignis ardens sarebbe Pio X per la sua carità; Religio depopulata, Benedetto XV per gli avvenimenti della Prima guerra mondiale; Fides intrepida, Pio XI per la condanna di Hitler e della sua politica; Pastor angelicus, Pio XII per il suo aspetto ieratico, che lo faceva apparire come sospeso fra Cielo e Terra.

Secondo la profezia di San Malachia, in seguito non vi sarebbero che sei Papi: Pastor et nauta, che, come Nunzio apostolico prima e poi come ‘Papa buono’, possiamo riferire a Giovanni XXIII; Flos Florum, da vedere in Paolo VI, De medietate lunae (della durata di una luna?), Giovanni Paolo I; De labore Solis (Il travaglio del sole), in Giovanni Paolo II; e infine gli ultimi due: De gloria olivae per Benedetto XVI  e Petrus romanus per Francesco I.

Con il secondo Pietro finisce la Chiesa, poiché Roma viene distrutta, e finisce la storia stessa della terra:

“In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus rimanus”, dice il profeta, che per l’ultimo dei pontefici non redige un semplice motto, ma si diffonde in un oracolo più articolato “qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civica septis –collis diruetur, et Iudex tremendus judicabit populum suum. Amen”.

Se Roma, epicentro del cattolicesimo, con tutto quello che possiede e con tutto quello che rappresenta, viene meno, crollando sotto i colpi della persecuzione estrema, tutto il mondo va in rovina, è distrutto, si estingue per l’eternità. L’anima religiosa scorge tuttavia, nello scenario della desolazione totale che inghiottisce l’uomo insieme alla Terra che lo ha visto nascere, la venuta del Giudice che supera ogni volere come ogni velleità umana.

La Profezia di Malachia è un  testo, sul quale sono scritte innumerevoli pagine per avvalorarne o smentirne la credibilità, di cui la prima pubblicazione conosciuta  risale al 1595, quando  il benedettino fiammingo Arnold de Wyon la inserì nell’opera in cinque volumi Lignum Vitae, una storia dei personaggi illustri dell’ordine monastico fondato da san Benedetto. Nel secondo volume viene citato san Malachia, l’arcivescovo di Armagh in Irlanda che morì nel 1148 a Chiaravalle con l’assistenza spirituale  di san Bernardo, il quale successivamente ne scrisse la biografia, descrivendo anche il viaggio che il santo irlandese aveva compiuto nel 1139 a Roma per incontrare papa Innocenzo II.

Secondo la leggenda, proprio durante questa permanenza romana Malachia avrebbe ricevuto in visione un elenco di 111 motti relativi ai papi che sarebbero succeduti a Innocenzo, a cominciare da Celestino II nel 1143. De Wyon non offrì alcuna spiegazione sulla modalità con cui era entrato in possesso di quella che lui definì la profezia dei sommi pontefici. Si limitò a precisare il rapporto epistolare tra Malachia e Bernardo, del quale ci restano tre lettere, e a definire da molti desiderata la divulgazione del testo integrale di quei motti.

In realtà gli studiosi hanno concordato, sin dalla metà del Seicento, sull’idea che sia falsa l’attribuzione all’arcivescovo di Armagh. I motivi sono molteplici: in particolare, la totale assenza nei quattro secoli precedenti di notizie riguardo a questa profezia e la constatazione che i motti risultano molto precisi per i papi fino al sedicesimo secolo e decisamente più enigmatici per quelli successivi. Recentemente, lo storico Lorenzo Comensoli Antonini ha però rinvenuto negli archivi dell’Accademia Carrara di Bergamo una lettera di Maurizio Cattaneo, segretario del cardinale bergamasco Giovanni  Girolamo Albani, al pronipote di quest’ultimo, Claudio Albani, nella quale  si ragiona sull’ipotesi che il cardinale Albani divenisse papa. Tra i riferimenti veniva citata anche la profezia di Malachia: “Io dico bene a V ( ostra ) S ( ignoria)  che ci sono di boni riscontri per noi, ma due gliene voglio dire, che son profetie non moderne ma antiche; la prima di Malachia che contiene più di 200papi che dice De rore coeli che si applica mirabilmente al nostro, et la passata diceva: Axis  in medietate signi, et quella che seguirà dopo: Ex antiquietate urbis”.

La data della  missiva, 27 giugno 1587, consente di retrodatare di almeno sette anni, rispetto al volume di de Wyon, la pubblica conoscenza dell’elenco di motti, con la perfetta corrispondenza della breve sequenza citata.

L’indicazione dei 200 papi, un’approssimazione di cui non c’è ulteriore dettaglio ma che puntualizza la notevole lunghezza dell’elenco, consente di affermare che in ambedue i casi si tratta della medesima lista. Comunque, prescindendo dagli interrogativi sulla qualità della profezia, resta il fatto che proprio nel nostro tempo si è giunti alla fine dei motti, poiché il 111° riguarderebbe papa Ratzinger, che è defunto il 31 dicembre 2022, che per nome ha scelto quello di Benedetto, ispirandosi al santo che incredibilmente si trova proprio al 16° posto della sequenza di statue cui abbiamo accennato. Ed è curioso vedere che al suo fianco si trova Bernardo, che fu l’ultimo confidente di san Malachia, mentre agli estremi di questo ideale poker sul colonnato destro di piazza san Pietro ci sono sant’Ignazio e san Francesco, con un immediato collegamento a papa Bergoglio, in quanto il primo è il fondatore dell’ordine dei Gesuiti e il secondo è il santo prescelto dal cardinale gesuita come nome da pontefice.




RIAPERTURA DELLA CASA NATALE di Francesco Paolo Michetti

Il Gruppo Consiliare Insieme in Comune Agorà di Tocco da Casauria intende esprimere soddisfazione per il sostegno trasversale incassato per la sottoscrizione del progetto di legge

Tocco da Casauria, 27 maggio 2023. A raccogliere il nostro invito sono stati infatti sia esponenti dell’opposizione che della maggioranza, dai consiglieri regionali  del Pd Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, al consigliere della Lega Vincenzo D’Incecco.

Mentre il consigliere del M5S Domenico Pettinari, impossibilitato a raggiungerci stamane a Tocco a causa di impegni istituzionali, ha manifestato l’intenzione di firmarlo quanto prima. Continueremo a chiedere il sostegno anche agli altri rappresentanti del territorio perché riteniamo fondamentale questo primo passaggio.

Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito  e auspichiamo che la legge venga calendarizzata e approvata nel più breve tempo possibile affinché la casa natale di uno dei più celebri figli di Tocco possa tornare ad essere fruibile per la collettività.




NUOVO CANILE: NO ufficiale dal Comune

M5s: progetto ormai tramontato, a rischio oltre 500 mila euro di finanziamenti e nessuna  

Spoltore, 27 maggio 2023. Dopo mesi di discussione sul progetto del nuovo canile che il Comune di Pescara avrebbe voluto realizzare sul territorio di Spoltore, arriva lo stop ufficiale e (probabilmente) definitivo alla sua realizzazione. A dare la notizia è il Movimento 5 Stelle Pescara che questa mattina, in conferenza stampa insieme a volontari e associazioni animaliste, ha mostrato il diniego formale con cui il Comune di Spoltore nei giorni scorsi ha risposto alla richiesta di permesso presentata dall’amministrazione pescarese per poter avviare la costruzione dell’opera. Alla base del rifiuto c’è quanto stabilito dalla legge regionale n. 47/2013 che attribuisce ai Comuni il compito di “individuare strutture di ricovero deputate alle funzioni di canile rifugio, sul proprio territorio”.

“Una battuta d’arresto che sancisce l’ennesima promessa da marinaio del Sindaco Carlo Masci – commenta il consigliere M5S Paolo Sola – che dopo aver alimentato per mesi la narrazione di questa opera avveniristica che avrebbe risolto il problema annoso di avere finalmente un’adeguata struttura di ricovero, oggi con il diniego espresso da Spoltore non solo vede tramontare il progetto, ma con esso ormai anche il finanziamento pubblico di oltre 500mila euro il cui termine ultimo era fissato al 31 maggio prossimo. Un epilogo drammatico – aggiunge il consigliere Sola – aggravato dal fatto che, nel frattempo, non è stato fatto nulla per cautelarsi con una soluzione alternativa qualora fosse mancata la disponibilità del Comune di Spoltore. Ipotesi tra l’altro già ampiamente preannunciata, visto che quest’ultimo da tempo lamentava il suo mancato coinvolgimento nelle scelte progettuali dell’opera e della sua collocazione”.

“Non si può non sottolineare però come ci sia una grave corresponsabilità di entrambe le amministrazioni – proseguono i consiglieri Sola, Alessandrini e Di Renzo – perché, se è vero che Pescara possa aver gestito male i rapporti con Spoltore, quest’ultimo è rimasto fermo sulle proprie posizioni negando la disponibilità ad una struttura che potesse accogliere degnamente gli amici animali di entrambi i Comuni. D’altronde, in tema di attenzione alla tutela animale, non ci si poteva aspettare niente di più da un’amministrazione come quella spoltorese che continua a consentire l’allestimento dei circhi sul proprio territorio”.

Grande preoccupazione, ora, anche da parte di volontari e associazioni animaliste che, con il canile di Via Raiale sempre più in sofferenza a causa delle tante problematiche strutturali e sanitarie, temono per eventuali scelte sbrigative dell’amministrazione Masci, come lo smantellamento della struttura e la deportazione di tutti i suoi ospiti in altri rifugi di dubbia gestione.

“Un’eventualità che siamo pronti ad ostacolare in ogni modo – concludono i consiglieri pentastellati – rilanciando il tema affinché si possa, invece, lavorare da subito ad una soluzione alternativa facendo affidamento quantomeno sulla parte di fondi presenti nelle casse comunali, circa 150mila euro, che siamo riusciti a far vincolare nel bilancio 2023. Una somma che, da sola, non risolverebbe il problema di una nuova struttura, ma che può rappresentare una certezza da cui partire, finalmente, con una programmazione seria”.




TRIPADVISOR PREMIA il Sea Park Resort

Nella classifica Best of the Best, l’albergo di Andrea Tafà  è tra i migliori 25 del mondo

Giulianova, 27 maggio 2023. Il Sindaco Jwan Costantini, l’assessore Marco Di Carlo e l’Amministrazione Comunale, si congratulano con Andrea Tafà, proprietario dell’ Hotel Sea Park Resort,  per il riconoscimento ottenuto, anche quest’anno, nell’ambito della speciale valutazione periodica del sito web Tripadvisor. Nella classifica Best of the Best,  stilata dalla celebre piattaforma di recensioni turistiche, il Sea Park Resort entra infatti tra le migliori 25 strutture alberghiere del mondo, risultando al 10° posto a livello mondiale, al 6° in Europa, al 5° in Italia.

“Il piazzamento – commenta l’assessore Marco Di Carlo – non solo qualifica ulteriormente l’hotel , ma promuove l’immagine di Giulianova nel mondo. Per questo, ringraziamo e ci congratuliamo con Andrea Tafà per l’esempio di professionalità e di altissima capacità imprenditoriale che ha permesso il raggiungimento di simili standard di ospitalità”.




L’IMPERIAL ROYAL CIRCUS il più grande d’Italia

A Teramo per la prima volta in assoluto

Teramo, 27 maggio 2023. Tappa per pochi giorni nella cittadina dall’1 al 4 giugno per lo show da sold out il colosso con 100 esemplari, una grande carovana di attrazioni esotiche artisti internazionali e divertimento con il celebre Clown Ridolini esibizioni estreme dal globo di metallo con i motociclisti spericolati alla ruota della morte con artisti sudamericani

A Teramo per la prima volta in assoluto, L’imperial Royal Circus, il più grande d’Italia, tappa per pochi giorni nella cittadina dal 1° al 4 giugno, per uno show da sold out, da non perdere, installerà per la grandiosità del suo parco zoo, in località Villa Vomano, campo sportivo.

il vero circo come da tradizione, che ha conquistato il pubblico delle principali città italiane, con il maestoso spettacolo da record: attrazioni esotiche, dall’elegante giraffa ai reali, ai giganti della savana, un colosso che vanta di cento esemplari, artisti internazionali, esibizioni estreme con il globo di metallo e i motociclisti spericolati e la ruota della morte con artisti sudamericani tanto divertimento con il celebre Clown Ridolini.

La grande carovana circense, realmente porta con sé, un centinaio di straordinari esemplari che vivono nel rispetto e nell’amore della grande famiglia circo Imperial Royal Circo. Uno spettacolo pluripremiato e visto da oltre due milioni di persone in diverse Nazioni.

Il confortevole ed elegante chapiteau, si trova a Teramo e per la grandiosità del suo parco zoo installerà il complesso circense, in località, Villa Vomano, campo sportivo. In programma i seguenti spettacoli: 1° giugno, ore 17.30 e ore 21.00; 2 giungo, ore 16.00 e ore 18.30; 3 giungo, ore 17.30 e ore 21.00; 4 giugno, ore 16.00 e ore 18.30. Prenotazioni online su www.circusticket.it ; per info su promozioni è possibile consultare le pagine Facebook e Instagram o il sito www.imperialroyalcircus.com

È possibile visitare il parco ZOO viaggiante più grande d’Italia, durante l’intervallo dello spettacolo.

Tradizione circense e novità ad alta tecnologia, un’ immensa carovana con cento esemplari, da ammirare, tra cui, l’elegante giraffa, l’ippopotamo, leoni, tigri, bisonti, alta cavalleria.

Dall’America Transformers bumblebee, la donna laser; in pista artisti con esibizioni da record, premiate nei più importanti festival internazionali, tra cui Montecarlo, tanto divertimento e risate con il celebre Clown Ridolini; il globo di metallo con gli spericolati motociclisti e la ruota della morte con artisti sudamericani. Uno spettacolo imperdibile ed indimenticabile, come solo la magia del circo sa infondere nell’animo di grandi e piccini.




L’ARTE con Raffaele Giannanatonio

Quarto appuntamento con la Primavera dei libri a Bugnara. Presentato il volume curata dal prof. Raffaele Giannantonio e dedicato alla chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara

Bugnara, 27 maggio 2023. Si è tenuta presso la chiesa del S.S. Rosario a Bugnara la presentazione del libro “Il teatro architettonico barocco in Abruzzo. La chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara“, curato dal professore di Storia dell’architettura Raffaele Giannantonio.

Il volume, edito nel 2000 dalla Synapsi Edizioni, rappresenta una delle poche fonti contemporanee dedicate al Chiesa di Bugnara e utili per comprenderne la bellezza, unicità e importanza nel panorama artistico abruzzese.

“Quella del Rosario è stata citata come una delle più belle chiese della diocesiha ricordato il prof. Giannantonio nel corso della sua relazione –  tale definizione può essere considerata persino riduttiva in quanto la bellezza è il primo, ma non l’unico dei caratteri distintivi dell’edificio.

L’ultimo restauro – ha continuato Giannantonio – diretto dalla Soprintendenza ha restituito agli interni lo sfarzo del Barocco, con tinte squillanti accostate all’albore delle decorazioni plastiche, in un brillante dialogo che conduce nello straordinario teatro architettonico dell’arte sospesa tra Sei e Settecento. L’emozione provata dall’ingresso in chiesa è dunque il prodotto diretto di quel senso della meraviglia mediante la quale il Barocco si svela improvviso all’ignaro visitatore attratto all’esterno in un presunto scenario di convenzionalità”.

Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente del Centro Studi Sara Di  Censo «È stato un incontro di livello. Il Professore ci ha fatto toccare con mano molti aspetti spesso passati inosservati e ci ha reso consapevoli della brillantezza della nostra Chiesa, una delle più belle della diocesi, nonché d’Abruzzo».

“Al professore – ha concluso Di Senso – abbiamo consegnato una targa con la seguente motivazione “studioso e ricercatore attento, molto apprezzato, per aver saputo far conoscere al meglio i valori dell’architettura abruzzese e le bellezze del patrimonio artistico di Bugnara”.

La rassegna primavera dei libri continuerà il 10 giugno con la presentazione del volume Viaggio nel Fucino di Alexandre Dumas. Il libro rappresenta la prima uscita della collana Comete. Scie d’Abruzzo edita dalla casa editrice Ianieri Edizioni, curata da Peppe Millanta e dedicata alla migliore letteratura odeporica che riguarda l’Abruzzo.




LEZIONI DI SOGNI: primo evento del confarte festival

Paolo Crepet al Teatro Marrucino

Chieti, 27 maggio 2023. Lo psichiatra, sociologo, educatore e saggista Paolo Crepet protagonista a Chieti per una conferenza dal titolo Lezioni di sogni. L’appuntamento è per martedì 30 maggio, alle ore 21, al Teatro Marrucino. L’evento rientra nell’ambito della prima edizione del Confarte Festival, promosso da Confarte, categoria Cultura, Turismo e Spettacolo di Confartigianato Chieti L’Aquila. A pochi giorni dall’avvio della vendita dei biglietti, l’evento ha fatto registrare il tutto esaurito.

Nata nel 2019, la categoria Confarte è uno dei primi esperimenti di questo tipo lanciati in Italia nell’ambito del mondo Confartigianato. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo delle potenzialità culturali, turistiche ed attrattive delle province di Chieti e L’Aquila e, più in generale, dell’Abruzzo. Consapevole di questa mission, Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila ha deciso di promuove il “ConfArte Festival”, che prevede una serie di eventi che animeranno il territorio nel corso del 2023.

La scelta di organizzare un evento con Crepet si basa sull’idea di quanto sia fondamentale, in un mondo in continua evoluzione, il concetto di educare, che va ripensato alla luce dei cambiamenti repentini cui si assiste. Crepet, con il suo impegno, dà una risposta proprio a questa esigenza.  Non a caso, nel suo ultimo libro Lezioni di sogni – Un metodo educativo ritrovato, ripercorrendo quanto scritto in trent’anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, l’autore offre il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito il metodo Crepet.

Un lungo viaggio, che pone al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro, affinché tutti, in particolare le nuove generazioni, possano portare avanti il proprio progetto di vita.

Il Confarte Festival è promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e dal Movimento Donne Impresa dell’associazione, con il contributo della Camera di Commercio Chieti Pescara e degli sponsor Bper Banca, Pasquarelli Auto, UnipolSai – MaasFin.

“L’iniziativa che vede protagonista Paolo Crepet – sottolineano i presidenti di Confartigianato Chieti L’Aquila e del Movimento Donne Impresa dell’associazione, Camillo Saraullo ed Erika Liberati – è stata pensata come risposta alla grande esigenza, che l’associazione registra quotidianamente, di assistenza, consulenza e confronto su tematiche sociopsicologiche. Una società orientata alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo, d’altronde, ha alla base anche attività educative, culturali ed artistiche”.




SALOTTO CULTURALE Prospettiva Persona

Teramo, 27 maggio 2023. Mercoledì 31 Maggio 2023 alle ore 18:00 nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31, (patrocinio  Fondazione Tercas)  il Salotto termina gli incontri  di Primavera e invita sin da adesso  gli interessati per la sessione autunnale. L’ultimo incontro offrirà il tema L’in-esistenza di Dio, gli argomenti dei non credenti. Relatore don Emilio De Dominicis, emerito di Filosofia Teoretica e Morale, Università di Macerata

In presenza: Sala Annunziata, via N. Palma, 31

A distanza: Google Meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com   per ricevere il link

Approfondimento

L’ateismo nasce, si può dire costitutivamente (la –a privativa del nome), come confutazione delle pretese dei credenti che Dio esista: benché, per essere atei, sia più che sufficiente non essere persuasi dell’esistenza di Dio. Si è quindi caratterizzato a lungo per dare una fondamentale importanza alla parte critica, piuttosto che alla formulazione di argomenti “positivi” in favore della miscredenza.

Così facendo, gli atei ritengono che l’assenza di evidenze a favore dell’esistenza di Dio prodotte dai credenti, a cui spetta l’onere della prova, sia già un argomento sufficiente per negare qualsiasi entità sovrannaturale (così come, per gli agnostici, è già un argomento sufficiente per non esprimersi affatto sulla questione).

La domanda di una giovane universitaria Che prove hai per dire che Dio non esiste?  ha suscitato la curiosità di molti. Don Emilio De Dominicis, emerito di Filosofia Teoretica e Morale, Università di Macerata, illustrerà un possibile percorso tra filosofia e fede




DIGITALIZZAZIONE Appalti Pubblici

Grande successo per l’incontro promosso dall’ordine ingegneri Chieti

Ortona, 27 maggio 2023. Una platea gremita per l’incontro dal titolo Digitalizzazione negli appalti pubblici. La strada tracciata dal nuovo Codice degli appalti tenutosi ieri pomeriggio all’Hotel Mara di Ortona e promosso dall’Ordine degli Ingegneri di Chieti, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’ANCI – Abruzzo.

Ottima occasione di confronto tra diversi Ordini professionali, il seminario ha visto la partecipazione di esponenti provenienti da tutta Italia e la trattazione di diverse tematiche come gli aggiornamenti normativi relativi al nuovo Codice degli appalti, i Criteri Ambientali Minimi, il BIM, la Certificazione delle Competenze e il Partenariato Pubblico Privato.

Tra gli altri interventi, i saluti istituzionali di Massimo Staniscia – Presidente Ordine Ingegneri di Chieti, Leo Castiglione – Sindaco di Ortona e Daniela Torto – Componente della V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE) della Camera dei deputati. Al centro del dibattito le testimonianze, con collegamento da remoto, di Massimo Sessa – Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici e di Arturo Cancrini – Avvocato Amministrativista e gli interventi di Elio Masciovecchio – Vicepresidente Consiglio Nazionale Ingegneri e Membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Domenico Condelli – Consiglio Nazionale Ingegneri, Sandro Catta – Consiglio Nazionale Ingegneri, Tiziana Petrillo – Consiglio Nazionale Ingegneri e Ippolita Chiarolini – Consiglio Nazionale Ingegneri.

A chiudere i lavori Domenico Angelo Perrini, Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri e Massimo Staniscia – Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Chieti che ha commentato: “L’obiettivo di questa giornata è accrescere la professionalità del territorio. In un momento così importante per l’economia dell’Abruzzo e nella necessità di rispondere alla richiesta di progettualità del PNRR non possiamo che essere in prima linea per permettere agli ingegneri, ma anche ad altri ordini professionali, di avere gli elementi per realizzare velocemente i progetti e portarli a termine nel modo più agevole”.




LA GUARDIA COSTIERA partner

La festa nazionale dello sport scolastico

Giulianova, 27 maggio 2023. Si è conclusa ieri sulla riviera teramana la Festa Nazionale dello Sport Scolastico, organizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Nel corso della cerimonia inaugurale tenutasi al porto di Giulianova, gli equipaggi della Guardia Costiera, partner della Manifestazione, sono stati protagonisti dello spettacolare arrivo dal mare delle bandiere delle regioni e dei tedofori con la fiaccola dei giochi. Una grande festa di sport, inclusione e di crescita per gli oltre duemila ragazzi provenienti da tutta Italia, che hanno potuto visitare uno stand promozionale allestito per l’occasione, assistiti dalla Guardia Costiera anche nel corso degli eventi sportivi che si sono tenuti in ambito portuale ed in mare.




DISSESTO IDROGEOLOGICO: chiuse Vicentini e Corradi

Il sindaco: “Una scelta precauzionale e obbligata per la sicurezza dei bambini e del personale”

Chieti, 27 maggio 2023. Nel pomeriggio di oggi il sindaco Diego Ferrara ha firmato un’ordinanza di chiusura dei plessi scolastici delle scuole primarie Vicentini-Della Porta e Corradi. Un provvedimento precauzionale, a tutela della pubblica incolumità dei bambini, dovuto alla particolare pericolosità dell’area già nota da anni e convalidata dagli studi e dai sondaggi effettuati nell’ultimo periodo.

“Si tratta di una decisione ponderata e necessaria, inevitabile, nel maggiore interesse dei bambini, ragazzi, personale e famiglie, perché dettata da condizioni tecnico e geofisiche dell’area in cui si trovano le due scuole e maturata a seguito dei serrati confronti con la Protezione civile regionale e con il gruppo di lavoro che abbiamo voluto e attivato in sinergia anche con l’Università d’Annunziospiega il sindaco Diego Ferrara – A fronte delle risultanze di ulteriori e aggiornate verifiche da noi promosse e condivise sia con la Protezione civile nazionale e regionale, sia con l’Università d’Annunzio, abbiamo ritenuto di agire subito, predisponendo la chiusura dei plessi da domani, sabato 27 maggio e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza degli stabili e dell’ambiente circostanti e la sospensione delle attività didattiche da domani e fino a martedì 30 maggio da dislocare in altre sedi fino alla fine dell’anno in corso.

Su questo grande problema di dissesto del versante nord questa amministrazione non è stata inerte, non si è girata dall’altra parte. Abbiamo avviato una serie serrata di studi coinvolgendo le migliori forze professionali, universitarie, istituzionali. La nostra azione amministrativa parte dalle carte e dai dati scientifici parte e la grave situazione riscontrata, come abbiamo più volte sottolineato in questi mesi in cui abbiamo intensificato rilevazioni e controlli, impone la massima precauzione.

Quello disposto dall’ordinanza è uno stop necessario anche a predisporre il prosieguo della didattica altrove, essendo giunti a pochi giorni dalla chiusura della scuola, ed essendo interessate anche classi delle scuole medie che non potranno fermarsi perché dovranno affrontare gli esami di fine ciclo. Al fine di limitare disagi e criticità ulteriori, abbiamo subito coinvolto la dirigenza del Comprensivo 2 e l’Ufficio scolastico provinciale, questo per agevolare la soluzione più confacente alle esigenze di tutti, nonché interessato Regione e Prefettura per gli adempimenti del caso.

Ci rendiamo conto che questa decisione creerà disagi, ma siamo oltremodo sicuri di una scelta che nasce in un momento di estrema difficoltà per il Comune, già alle prese con diverse emergenze, tutte gravi.

L’ordinanza ha come primo obiettivo la sicurezza dei nostri bambini, nonché quella di un territorio che sarà presto oggetto degli interventi da noi già programmati e al centro di azioni finalizzate a reperire nuove risorse per metterne in campo altri”.




CERIMONIA DI PREMIAZIONE al Kursaal

XII Concorso scolastico Filomena Delli Castelli promosso dalla Commissione e dall’ Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giulianova.

Giulianova, 27 maggio 2023. Si è svolta ieri mattina al Kursaal, la cerimonia di premiazione della XII edizione del Concorso Filomena Delli Castelli, promosso dalla Cpo, presieduta da Marilena Andreani,  e dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giulianova.

Il Premio, che si avvale del Patrocinio della Camera dei deputati, dell’ Università degli Studi di Teramo, delle Cpo di Regione e Provincia, del Lions Club di Giulianova è stato anche quest’anno un’occasione preziosa per riflettere sui temi della parità di genere, della democrazia, dell’ inclusione.

All’incontro,  moderato dalla giornalista Tania Bonnici Castelli, sono intervenute la professoressa Paola Serpietri, Presidente del Cug dell’ Ateneo teramano, la presidente della Cpo provinciale Amelide Francia e la componente della Cpo regionale Nadia Ranalli.

Al concorso hanno partecipato i ragazzi del Liceo Marie Curie e dell’ Istituto Crocetti di Giulianova, dell’ IIS Capriotti di San Benedetto del Tronto e del Liceo Zoli di Atri.

La commissione giudicatrice era composta dal Vicesindaco di Giulianova Lidia Albani, dalla professoressa di UniTe Fiammetta Ricci,  dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Barnabei, dallo psichiatra Domenico Di Sante.

Il Primo Premio è andato all’opera I’m not a machine della 4B L del Capriotti di San Benedetto; il Secondo, al video Inclusione presentato dalla 5G del Liceo Curie, il Terzo all’opera Diversamente uguali della 4B del Crocetti. Ha ottenuto la Menzione speciale dell’ Università di Teramo, consegnata dalla professoressa Serpietri, il video Noi saremo la vostra voce. La vulnerabilità diventa forza dell’Istituto Zoli; sempre allo Zoli, dalle mani del presidente dell’ associazione Pierluigi Tarquini,  la Menzione legata al Premio del Lions Club.




MARINA DI PESCARA: il bilancio del presidente

Servizi, eventi e la Bandiera Blu che continua a sventolare

Pescara, 27 maggio 2023. La Bandiera Blu continua a sventolare sul porto turistico Marina di Pescara che si prepara ad affrontare la stagione estiva con i migliori presupposti. La Fee (Foundation for Environmental Education) ha confermato anche quest’anno l’ambito vessillo che il Marina del capoluogo adriatico, unico tra i porti turistici abruzzesi, ottiene ormai da oltre trent’anni per la qualità delle acque, ma soprattutto per l’eccellenza dei suoi servizi.

Con oltre 260mila metri quadrati di concessione, 1.000 posti barca, 16 tra attività commerciali, servizi e ristorazione, 250 addetti che lavorano all’interno del porto e un ricco cartellone di eventi e fiere che si alternano nell’area espositiva esterna e nel Padiglione Becci, il Marina di Pescara ormai dal 1990 conquista la Bandiera Blu che, quest’anno, arriva a pochi giorni dall’approvazione del Bilancio. Un documento finanziario che dimostra un equilibrio dei conti e che evidenzia anche un risultato positivo.

A commentare questi e altri elementi è il Presidente del porto turistico, Carmine Salce.

«La Bandiera Blu arriva, anche per il 2023, a coronamento di un percorso ricco di soddisfazioni, seppur tra notevoli difficoltà», commenta. «Nonostante il Covid, il conflitto in Ucraina, la crisi energetica e l’aumento delle materie prime e di tutti i costi, il consiglio di amministrazione è riuscito con attenzione e notevole impegno a garantire stabilità e sostenibilità al Marina di Pescara. Il nostro porto turistico, infatti, si conferma punto di riferimento e fulcro delle iniziative della città di Pescara e della regione legate al settore della nautica, ma non solo».

Tra gli ultimi eventi che hanno visto il Marina di Pescara protagonista, ci sono il Salone Nautico del Medio Adriatico Sottocosta, con espositori arrivati da tutta l’Italia, il raduno nazionale della Bmw con i Federdays, il Trofeo Optisud, che ha coinvolto oltre 200 giovani velisti, o l’Expo Security & Cyber Security Forum, l’evento ancora in fase di svolgimento al PalaBecci con la presenza dei principali esperti di sicurezza cibernetica che operano in Italia e all’estero.

«E siamo solo all’inizio della stagione più calda, in tutti i sensi», prosegue il presidente Salce. «Nel corso dei prossimi mesi il Marina, oltre a centinaia di diportisti in arrivo in città, ospiterà eventi di rilievo come Estatica, Fermenti d’Abruzzo e tanti altri appuntamenti, promossi in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara e con enti, associazioni o privati. L’obiettivo che ci siamo sempre prefissati è quello di innalzare l’asticella dei servizi offerti e della qualità ambientale, a beneficio della città adriatica, dei suoi residenti e dei tanti turisti che il nostro territorio accoglie. È un impegno che richiede grande attenzione da parte degli amministratori chiamati a gestire una delle più grandi concessioni d’Italia, ma ritengo che possiamo essere tutti soddisfatti dei risultati finora raggiunti e di quelli che il Marina di Pescara raggiungerà anche in futuro».     




LA FESTA DEGLI GNOMI

Best practice per un turismo culturale sostenibile 

Roccaraso, 27 maggio 2023. La Festa Nazionale degli Gnomi, quest’anno compie 20 anni. Il 14, 15 e 16 luglio a Roccaraso in località Fonte della Guardia – Aremogna, torna in scena l’appuntamento più Gnomoso dell’estate, una festa, che ancora una volta animerà i boschi abruzzesi con fate, elfi, gnomi, folletti, unicorni e cavalli alati. L’edizione di quest’anno si preannuncia ancora più ricca di appuntamenti spettacolari, proposti da compagnie dedite al teatro ambiente  e al teatro fantasy di rilevanza nazionale e internazionale. Boschi accoglienti, laboratori creativi, racconti animati, passeggiate guidate da personaggi fiabeschi, danze fatate, evoluzioni di unicorni alati e gli immancabili spettacoli notturni illuminati da fioche lanterne, diverranno ancora una volta la perfetta cornice di un mondo fatato capace di restituire il fascino senza tempo del Piccolo Popolo.

Nel corso degli anni, la Festa è diventata un punto di riferimento Nazionale e Internazionale per tutti gli appassionati di un genere fantasy e di un linguaggio teatrale che sa coniugare la forza e il fascino di un ambiente naturale e incontaminato alle storie che quegli stessi luoghi sanno evocare. Oggi, a buon diritto, la Festa Internazionale degli Gnomi è considerata, nel panorama dell’offerta culturale nazionale, una delle più importanti manifestazioni dedicate all’infanzia e alle nuove generazioni.

“La Festa Internazionale degli Gnomi – ha osservato l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Daniele D’Amario – è quella che potremmo definire una best practice abruzzese per quanto riguarda lo sviluppo di strategie vincenti in un’ottica di turismo culturale sostenibile e destagionalizzato che vede protagoniste le famiglie. Sicuramente è un evento che ha l’obiettivo di promuovere il nostro territorio, e – conclude – di sensibilizzare i bambini alla sostenibilità ambientale”.

L’edizione 2023 coinvolgerà oltre 120 artisti che si esibiranno in più di 30 spettacoli e laboratori creativi, in breve questi i numeri:  oltre 6300 visitatori nell’edizione precedente, oltre 18.000 followers, oltre 100.000 visualizzazioni web, oltre 1.000.000 di visualizzazioni sui social, 900 pernottamenti in hotel convenzionati.

“È un progetto di successo che ogni anno si rinnova con collaborazioni e spettacoli nuovi mantenendo immutata la sua natura giocosa e rispettosa dell’ambiente”, spiega Zenone Benedetto direttore artistico del festival: “in questi giorni, grazie alla versatilità professionale della Compagnia de I Guardiani dell’Oca, stiamo portando la Festa in formato ridotto anche nelle altre regioni italiane, in Campania e in Toscana. Il progetto si chiama Gnomi in Festa e cioè  un progetto che prevede piccoli eventi di preparazione alla Festa “madre” che resta quella di Roccaraso”.

L’attenzione ai luoghi naturali e all’ambiente si sposa con la natura stessa del progetto di teatro-ambiente, in cui il luogo diventa esso stesso parte della narrazione e protagonista dell’evento. Un racconto fantastico fatto con i luoghi e non nei luoghi, che ogni anno aggiunge un nuovo pezzo al puzzle: per questa edizione i nuovi traguardi in termini di sostenibilità e rispetto della natura sono poter disporre di acqua gratuitamente dalla Fonte degli Gnomi. Come sottolinea il Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato “Quest’anno abbiamo voluto fare un ulteriore passo in direzione di una festa amica della natura dotando di acqua pubblica corrente l’area della manifestazione”.

L’impegno di rendere la Festa ancor più sostenibile continuerà anche nell’edizione 2023, attraverso il progetto plastic free, “Crediamo molto nello sviluppo di un turismo sostenibile e di iniziative così attente ai luoghi verdi” Bando, dunque, a bottigliette di plastica, ma anche piatti bicchieri e posate: sarà tutto compostabile, in linea con la filosofia che da sempre caratterizza questa festa amica del bosco e della natura.

Per festeggiare la 20ma edizione la Festa Internazionale degli Gnomi riconferma prestigiosi partener storici quali: Unima Italia (Associazione mondiale della Marionetta), Parco Nazionale della Maiella, Unicef Abruzzo  e introduce un nuovo network collaborativo prestigiosissimo con WWF Italia.




CARMINE LA FRATTA

Per i suoi scatti d’autore va dove lo porta il cuore

di Franco Presicci

Va dove lo porta il cuore (parafrasando il titolo di un libro di successo di Susanna Tamaro). E il cuore questa volta lo ha portato a Napoli. Era da tempo che Carmine La Fratta, tarantino delle cozze, fotografo errante e virtuoso, ci voleva andare; poi per una catena di appuntamenti aveva dovuto rimandare. Adesso no, ha chiuso il libretto degli impegni e si è deciso. Lui corre sempre sul teatro di un evento importante, in un luogo che ha una storia, un paesaggio da offrire, da personaggi che hanno qualcosa di interessante da raccontare. Ha lo spirito del cronista.

Vado sotto il Vesuvio, mi ha detto per telefono. Sulle tracce di Maradona?

Non solo: da quelle parti ogni scatto è prezioso. Come dargli torto?

L’incanto di questa città variopinta rapisce residenti e turisti, da qualunque parte arrivino. Immaginavo che lui non si sarebbe limitato a puntare l’obiettivo sulle facciate con il volto e le espressioni del calciatore che in campo disegnava geometrie esaltanti, compiva acrobazie ardite, dava pedate così forti da sfondare la rete, scatenando i tifosi.

Giunto a Napoli, Carmine La Fratta si è infilato nel reticolo di vicoli, dove ancora palpita il ricordo dei grandi della scena: Totò, Eduardo De Filippo. Al ritorno mi ha chiamato nuovamente, entusiasta: “Ho cliccato, estasiato, sulle case del principe Antonio De Curtis e di Eduardo De Filippo, una a due passi dall’altra. Ho avuto la sensazione che non siano scomparsi del tutto, questi miti. Ma che siano ancora lì, tra mattoni rosicchiati e bandiere, bancarelle e negozi, tra la gente, dentro la gente. Respirano, in quei budelli, sono immortali nella memoria degli abitanti. Se tu qui fai domande su uno o su l’altro, cominciano a parlare e non riesci più a fermarli. Chi li ha visti da vicino snocciola chicche, battute, episodi particolari, comportamenti. Come quella riferita da Edmondo Capecelatro, scrittore partenopeo affermato, oltre che attore: una signora incontrò Totò in un salotto, e vedendolo molto serio, inappuntabile, gli disse. “L’ho applaudita a teatro, dove provocava risate a crepapelle; qui è quasi schivo”. Risposta: “Lei a teatro ha visto Totò, adesso è di fronte al principe De Curtis”.

Carmine è stato al rione Sanità, il vicolo nativo del grande attore comico, che proprio qui fece le sue prime esibizioni da ragazzino, avendo come spettatori i parenti, la gente dei bassi, gli scugnizzi, qualche estraneo. Poi affrontò la prima volta la ribalta, al teatro Quattro Fontane di Roma. All’Hotel Plaza incontrò l’autorevole giornalista Gaetano Afeltra e gli chiese: Zavattini verrà una sera a teatro? Mi piacerebbe conoscerlo.

Non sapeva che Zavattini ci andava tutte le sere, e batteva le mani freneticamente. In seguito, passò di palcoscenico in palcoscenico, sempre più in alto, sempre più applaudito, celebrato. Un’icona.

Carmine è entrato nei vicoli come in una chiesa: tale è considerato anche quello, a due passi, in cui visse Eduardo. Li imbocchi, questi contenitori di umanità, e non puoi non pensare a Natale in casa Cupiello, Filumena Marturano, Il sindaco del Rione Sanità, Non ti pago, divertentissima commedia che ha come tema il lotto, evocato dal vico Bonafficiata Vecchia, antico nome del gioco, creato non a Napoli, come si pensa, ma a Genova, da un barbiere, pare. Figura onnipresente del botteghino, l’assistito, personaggio ricercato e odiato quando non azzecca i numeri, inconveniente che gli capita spesso, come nel libro di Luciano De Crescenzo, Così parlò Bellavista.

Sicuramente tutto questo scenario di commedie, di storie, di vita vissuta, di monelli di strada, di riffe, di voci è riemerso anche dai ricordi di Carmine La Fratta, tra uno scatto e l’altro, una conversazione e l’altra, camminando per ore intere tra vicoli, strettoie, balconi con i bucati appesi alle ringhiere, budelli descritti in tante pagine letterarie. Il pensiero di Carmine è andato sicuramente a quella splendida poesia, ‘A livella e alla canzone Malafemmena, entrambe di Totò, e ai versi di Eduardo. 

Carmine non ha visitato soltanto i vicoli, dove emerge anche il nome di Matilde Serao, la giornalista scrittrice che con il marito Edoardo Scarfoglio nel 1892 fondò Il Mattino, dove la signora arrivava tutte i giorni in carrozza. Carmine non poteva per esempio non andare nei vicoli di San Gregorio Armeno, dove si fabbricano i presepi più belli al mondo (alcuni esemplari si trovano anche nel Museo di Dalmine e in tantissime collezioni private).

Questi presepisti hanno larghissima fama per la finezza, la bellezza, la cura delle facce, del vestiario delle loro statuine e per le loro architetture sacre, stupende: paesaggi dotati di magia, di profondità suggestive. Carmine ha fatto capolino nelle botteghe, ha ammirato i lavori, ha fatto commenti con gli artisti, ha fotografato tutto ciò che lo colpiva. Ho visto quelle foto, me ne ha mandate una settantina: foto magistrali, fanno vivere l’atmosfera dei luoghi.

Dopo qualche giorno, l’ho richiamato per chiedere altri particolari. Era già ripartito. Non si ferma mai, Carmine. Ama scoprire aspetti nuovi, perle, collettività in festa. Un giorno è impegnato a fotografare i falò e i fuochi d’artificio alla festa patronale di San Marzano di San Giuseppe, un altro nella sua Taranto davanti alle barche che dondolano con la ninna-nanna del Mar Piccolo, magnificato da poeti mai dimenticati.

Lo pensi alla festa di San Cataldo, protettore della città dei due mari, o in corso Umberto, nel Museo archeologico nazionale, a riprendere gli ori di Taranto, e invece è a Crispiano a cogliere luci e colori, la folla, la cassarmonica delle celebrazioni della Madonna della Neve o a Milano a sorprendere i colombi in piazza del Duomo e a riprendere i merletti delle guglie della Cattedrale.

   Carmine è abituato a macinare chilometri anche nella Bimare: lasciato il ponte girevole, va a destra, smaltisce la discesa del Vasto e costeggia ’u màre peccerìdde, dove dalle paranze sbarca il pesce destinato ai mercati. Vedo e rivedo le sue foto anche per sentirmi vicino alla mia culla. Foto di natanti, scafi, lampàre, che catturano il pesce di notte, la porta ormai chiusa di Cicce ‘u gnùre, noto venditore di mitili, la dogana, le facciate delle case, screpolate come le labbra dei vecchi pescatori, la chiesa di San Domenico, la via Di Mezzo, i Misteri, la processione dell’Addolorata, la ringhiera con affaccio su Mar Grande, il Castello Aragonese, il canale navigabile che sposa le due distese d’acqua. Tutte immagini raccolte nei suoi libri senza didascalie, perché, dice, questi ritratti non hanno bisogno di essere spiegati.

Mi piace seguire idealmente questo cacciatore di immagini, capace di attendere ore e ore per poter cogliere tutto lo splendore di un panorama. Non gli ho chiesto dove sia andato a cacciare questa volta. Aveva fretta di mettersi al voltante. Ma vedrò i risultati.  Intanto osservo i quadretti dei vicoli napoletani, dove restano anche le tracce di Giuseppe Marotta, giornalista, scrittore, critico cinematografico severo, sceneggiatore, paroliere, autore di Mal di Galleria, Pietre e nuvole, L’oro di Napoli, San Gennaro non dice mai di no… Si trasferì giovanissimo nel capoluogo lombardo, dove scrisse per il settimanale della Rizzoli L’Europeo e nel ’54 ricevette il Premio Bagutta per il romanzo Coraggio, guardiamo. Non trascurò mai la sua Napoli, non dimenticò le sue radici, forti, bene aggrappate alla terra.

Carmine La Fratta è tornato, appagato, arricchito dal suo pellegrinaggio napoletano tra vicoli, murales di Maradona dappertutto (anche sulle carrozzine dei bambini) e luoghi storici come il San Ferdinando, il teatro che, eretto alla fine del Settecento, fu tanto caro a Eduardo De Filippo; e vico dei Carbonari, in cui emise il suo primo vagito, a Forcella, Nino Taranto, eccellente in Pensaci Giacomino, fiammante in Ciccio Formaggio, con la paglietta a tre punte. So che ci tornerà. I vicoli di Napoli, attraversati anche da Curzio Malaparte, se li è portati nel cuore.




CAMMINO D’ABRUZZO

Incontro dei sindaci della provincia di Chieti a San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, 26 maggio 2023. Interessante incontro quello tenutosi ieri pomeriggio presso la Sala Consiliare di Palazzo di Città a San Giovanni Teatino, che ha visto riuniti sindaci ed amministratori della Provincia di Chieti appartenenti al progetto Il Cammino d’Abruzzo.

“Ringrazio di tutti i colleghi presenti e gli assessori delegati dai vari sindaci per essere stati presenti a questo importante incontro.

In particolare ci tengo a ringraziare la dott.ssa Orietta D’Armi, presidente dell’Associazione e ideatrice del cammino, per aver indicato il nostro comune come Ente Capofila per la Provincia di Chieti – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Di Clemente – Come amministrazioni siamo ora chiamati ad una seconda fase, ovvero quella di fornire il nostro patrocinio per poter consentire alle sentinelle dei vari territori di poter procedere con il posizionamento della segnaletica sugli ultimi 250 dei quasi 700km di questo meraviglioso percorso.

Un cammino che permetterà di far conoscere, ai tantissimi viandanti che sceglieranno di percorrerlo, i luoghi più belli e suggestivi della nostra amata regione, promuovendo al contempo le specialità gastronomiche e le più antiche e affascinanti tradizioni, che ci rendono davvero il cuore verde e pulsante dell’Italia”.




FESTIVAL DELLE CITTÀ del Medioevo

L’Aquila 21 – 25 giugno 2023

L’Aquila, 26 maggio 2023. Sarà “Rinascite” il titolo della prima edizione del Festival delle città del Medioevo, in programma all’Aquila da mercoledì 21 giugno a domenica 25 giugno 2023. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno al Parco del Castello e nell’Auditorium del Parco, per quello che sarà un grande evento di divulgazione storica ideato dall’Università e dal Comune dell’Aquila, unica grande città italiana nata in età medievale.

La manifestazione si articola intorno a una serie di incontri culturali con storici, artisti, scrittori e giornalisti. Un viaggio fra i secoli, che muove dal Mediterraneo alla Via della Seta: le piazze, i mercati, le banche e gli ospedali. I centri del potere e i luoghi della cultura. Torri e cattedrali. Realtà e fantasia. Tra la filosofia e l’architettura, la moda e l’urbanistica, il mondo del fantasy e la storia dell’arte.

Le lezioni di storia saranno arricchite da rievocazioni, laboratori, esibizioni, spettacoli, animazioni e visite guidate.

Cuore del Festival, per tutti i cinque giorni della manifestazione, sarà il Parco del Castello che ospiterà il Villaggio dei Rievocatori. Una vera e propria cittadella medievale davanti all’Auditorium progettato da Renzo Piano, con gli accampamenti dei rievocatori aquilani e di un qualificato gruppo di associazioni di ricostruzione storica provenienti da altre regioni italiane.

Armigeri, arcieri, amanuensi e calligrafi, speziali, falconieri e sbandieratori saranno impegnati quotidianamente in attività didattiche, mostre ed esibizioni. Nel “Villaggio dei Rievocatori” sarà presente anche una Fiera del Libro, con stand delle case editrici Laterza, Il Mulino, Carocci, Odoya, Viella, EFG, Penne e Papiri e Typimedia

Il Festival delle città del Medioevo gode del patrocinio di: Società degli archeologi medievisti (SAMI); Italia Nostra; Archeoclub d’Italia; Deputazione abruzzese di storia patria; Giostra Cavalleresca d’Europa e sezione Abruzzo dell’Istituto italiano dei Castelli. Media partner dell’evento sono i mensili storici a diffusione nazionale MedioEvo e Archeo.

L’inaugurazione è fissata per il pomeriggio di mercoledì 21 giugno.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e del rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila Edoardo Alesse, sarà lo storico Franco Cardini ad aprire il Festival con una lezione dal titolo La città medievale.

La prima giornata si concluderà nel Ridotto del Teatro Comunale con la lezione spettacolo Strade del mondo, un dialogo fra parole e musica fra gli storici Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese.

Gli incontri di giovedì 22 giugno, saranno dedicati alla storia dell’Aquila.

Le lezioni del mattino, introdotte e coordinate dal giornalista Angelo de Nicola, si apriranno con l’archeologo Alfonso Forgione (Il contado aquilano: dai villaggi ai curtes castelli). Pierluigi Terenzi con la relazione L’Aquila nel Medioevo: Fatta, disfatta, rifatta, racconterà il destino di una città che nei secoli, nonostante mille avversità, è sempre stata capace di risorgere dalle sue ceneri. Cristiana Pasqualetti chiuderà la prima sessione di incontri con la lezione dedicata a uno dei luoghi simbolo della città: La Fontana della Rivera e il mito del 99.

Nel pomeriggio, il giornalista Giustino Parisse presenterà le lezioni di storia degli studiosi Luca Pezzuto e Michele Maccherini, entrambi docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila, e Francesco Zimei,  che condurranno il pubblico in un viaggio tra il passato e l’età contemporanea, attraverso i suoni, la musica, la vita quotidiana e le bellezze artistiche del capoluogo abruzzese.

La storica Silvia Mantini chiuderà le lezioni con L’Aquila, cerniera tra Medioevo e Modernità. 

Subito dopo, Un libro, mille storie, primo di quattro appuntamenti dedicati alla lettura: Antonella Finucci, accompagnata dalle letture dell’attore Giuseppe Tomei, dialogherà con Alessandro Vanoli sul libro “Estate. Promessa e nostalgia” (Il Mulino).

La serata sarà invece dedicata a uno dei grandi maestri del cinema italiano, Pupi Avati, che dialogherà con Mirko Lino, professore di Storia del cinema all’Università degli Studi dell’Aquila, intorno alla sua ricchissima carriera cinematografica, segnata da molti film dedicati all’età medievale, dal recentissimo Dante, fino a Magnificat e a I cavalieri che fecero l’impresa.

Nella giornata di venerdì 23 giugno, introdotta e coordinata dal giornalista Mario Prignano, il racconto della città medievale esplorerà le vie del sapere, le strade dei commerci, il sistema delle regole e il rapporto quotidiano tra i cittadini e il potere con Franco Cardini (L’invenzione dell’università) Alessandro Vanoli (Il mare e i commerci) Franco Franceschi (Le città della lana) e Maria Giuseppina Muzzarelli (Dall’igiene ai prestiti: le regole della città medievale).

Valeria Valeri, docente e presidente dell’associazione di promozione sociale “L’Aquila volta la carta”, accompagnata dalle letture dell’attore Giuseppe Tomei, introdurrà il secondo appuntamento speciale dedicato alla promozione della lettura con Franco Cardini e Marina Montesano, autori di Medioevo globale. Avventurieri, viandanti e narratori a Samarcanda (Edizioni Piemme).

La serata si concluderà con Melania Mazzucco e la sua La città delle donne: un percorso collettivo, tutto femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi nell’arte, superando i ruoli che la società e la cultura del tempo hanno loro assegnato.

Sabato 24 giugno le lezioni di storia esploreranno la città medievale fra il sogno e la memoria. L’archeologo Marco Valenti (Tra l’Urbs e la Cittade) focalizzerà l’attenzione del pubblico sulle città tardo antiche, prima della lezione Città immaginate, città sognate: da Camelot a Gotham City di Francesca Roversi Monaco incentrata sulla visione di un Medioevo ancora vivo e presente nell’età contemporanea, dal cinema alla letteratura fino ai fumetti e all’intrattenimento televisivo.

Nel pomeriggio, altre due lezioni d’autore, fra storia e archeologia: Federico Canaccini (Guelfi e Ghibellini) e Andrea Augenti (I monumenti e la memoria) prima dell’appuntamento con lo storico Duccio Balestracci intorno al suo libro Stato d’assedio. Assediati e assedianti dal Medioevo all’Età Moderna (Il Mulino) con la partecipazione di Valeria Valeri e le letture di brani scelti a cura di Giuseppe Tomei. In serata il saggista e giornalista Adriano Monti Buzzetti e lo studioso Salvatore Santangelo, con Tolkien a 50 anni dalla morte, si confronteranno con l’eredità culturale dello scrittore, filologo e linguista britannico.

Il lungo viaggio attraverso le città del Medioevo terminerà domenica 25 giugno tra storia, musica, arte e politica.

La giornata verrà aperta e chiusa da due concerti: al mattino Stella Splendes del Concentus Serafino Aquilano (Auditorium del Parco) e alla sera Legenda Sanctorum con l’esibizione congiunta dell’Aquila Altera Ensemble e del gruppo musicale Le Cantrici di Euterpe (chiesa di San Basilio).

La prima lezione del mattino per l’appuntamento Un libro, mille storie, (curata da Valeria Valeri con letture di brani scelti di Giuseppe Tomei) è dedicata allo storico Paolo Golinelli e al suo Celestino V. Il papa contadino (Ugo Mursia Editore). Napoli e il Regno è invece il titolo della lezione di Amedeo Feniello, docente di Storia medievale all’Università degli Studi dell’Aquila.

Nel pomeriggio, gli interventi di due grandi storici europei: Jean-Claude Maire Vigueur (L’acqua, vitale risorsa della città medievale) e José Enrique Ruiz Domènec (Le città del Mediterraneo) prima di un ultimo appuntamento costruito in forma di dialogo: Rinascere con l’Arte con la scrittrice Annarosa Mattei e lo storico dell’arte Claudio Strinati.

“L’idea di questo Festival viene da lontano, dall’importante convegno sulla rinuncia papale che, come Università, organizzammo due anni fa” spiega il rettore Edoardo Alesse “In quell’occasione riscontrammo grande interesse e sensibilità sul tema del Medioevo.  Grazie al Comune dell’Aquila, che si è fatto subito parte attiva nell’organizzazione, e all’impegno dei nostri due docenti Amedeo Feniello  e Alfonso Forgione, abbiamo approntato un programma di altissimo profilo. Sarà una settimana di cultura, scienza e divulgazione, in cui porteremo secoli di storia della città a contatto con le persone. L’auspicio è che questo evento, che darà inizio all’estate aquilana, possa diventare un momento identitario per la nostra comunità al pari di Street Science e mi auguro che altre istituzioni e stakeholder possano unirsi a noi, in futuro, nell’organizzazione”.

“Il Festival delle città del Medioevo” afferma il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi “sarà un’occasione per riscoprire le radici della nostra terra attraverso le testimonianze e i contributi di professionisti, studiosi e accdemici che si confronteranno sul nostro passato in un luogo simbolo della nostra contemporaneità. Un’iniziativa di alto profilo culturale che l’amministrazione ha sostenuto in maniera significativa per contribuire alla realizzazione di giornate destinate a richiamare l’attenzione di appassionati e cultori della materia ma, al contempo, curiosi e cittadini per i quali è stato ideato un palinsesto di eventi e iniziative molto articolato e variegato”.

“Il turismo culturale rappresenta una importante opportunità per il nostro Paese e ogni anno aumenta il suo appeal tra viaggiatori e appassionati” osserva l’assessora al Turismo del Comune dell’Aquila Ersilia Lancia “Il  Festival delle città del Medioevo si inserisce nel solco di questo percorso e consentirà alla nostra città di ampliare l’offerta turistica coniugando, al contempo, importanti e rilevanti iniziative culturali che renderanno la nostra città ancora più attrattiva”.

“Non è retorico dire” dichiara il Prof. Amedeo Feniello “che questo Festival ha un forte significato etico ed è mosso da due sensibilità: la prima, unire le diverse componenti culturali che gravitano in città – dalla Sinfonica Abruzzese fino a tutta l’ampia schiera dei rievocato -per fornire, col contributo scientifico e il coordinamento del Comune, un prodotto culturale dal deciso profilo nazionale. La seconda sta nel titolo del Festival: declinare il tema delle rinascite significa parlare di questa stagione particolare dell’Aquila, che sta, tra mille difficoltà ma con entusiasmo crescente, letteralmente rinascendo da un punto di vista delle proposte di notevole respiro culturale

“L’idea del Festival” sottolinea il Prof. Alfonso Forgione “nasce con  il preciso scopo di potenziare ulteriormente il sistema culturale aquilano e avvicinare il più vasto pubblico possibile al mondo della ricerca e della  divulgazione scientifica, dai bambini ai cultori della materia, dai turisti ai semplici appassionati di storia. A tale scopo si alterneranno interventi divulgativi di alto profilo a esperienze immersive realizzate da rievocatori estremamente competenti e preparati. Lo sforzo dell’Università e del Comune, dunque, prosegue nel solco già avviato da tempo che ha permesso a questa sinergia tra i due enti di rendere L’Aquila una città viva e attrattiva per studenti, turisti e visitatori.”




SICUREZZA CHE SPETTACOLO. Successo straordinario per l’evento

Oltre 200 partecipanti promuovono una cultura della sicurezza

Teramo, 26 maggio 2023. Sala gremita con più di 200 partecipanti per l’evento Sicurezza che spettacolo a Teramo: un risultato straordinario ottenuto grazie alla partecipazione attiva e all’impegno condiviso per promuovere una cultura della sicurezza comune.

Teramo ha vissuto un’esperienza indimenticabile durante l’evento Sicurezza che spettacolo, che si è tenuto nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo. L’incontro, organizzato con il patrocinio della Provincia di Teramo e del Comune di Tortoreto, ha rappresentato un’importante occasione per promuovere la consapevolezza e l’importanza della sicurezza sul lavoro.

L’Assessore alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, il Direttore Regionale dell’INAIL Abruzzo, Domenico Negri, e il Vicepresidente di Confindustria, Gianmaria De Paulis hanno dato inizio all’evento introducendo i principali temi che sarebbero stati affrontati.

L’Assessore alle politiche del lavoro Pietro Quaresimale esprime il suo sincero apprezzamento alla Faraone per la preziosa iniziativa di sensibilizzare i giovani. La Regione Abruzzo sta adottando una serie di misure per prevenire gli incidenti sul lavoro, e il coordinamento tra le istituzioni e la formazione dei lavoratori sono elementi chiave in questo percorso. Investire nella prevenzione e nella formazione ci consente di evitare incidenti. Eventi come questo sicuramente contribuiscono a individuare soluzioni efficaci.

Il Dott. Negri della Direzione Regionale Inail Abruzzo esprime la sua gratitudine alla Faraone Industrie per aver adottato un approccio proattivo nel coinvolgimento dei giovani, riconoscendo l’importanza di una cultura della prevenzione diffusa e condivisa. Aggiunge che il coinvolgimento dei giovani rappresenta una strategia innovativa per diffondere la consapevolezza e l’importanza della prevenzione sin dalle prime fasi della formazione. La Direzione Regionale dell’INAIL Abruzzo ribadisce l’impegno nel promuovere una cultura della prevenzione e si impegna a continuare a sostenere iniziative che coinvolgano attivamente i giovani, le istituzioni e le aziende per un ambiente di lavoro più sicuro e consapevole.

Piero Faraone, il visionario Presidente di Faraone Industrie, si è espresso con entusiasmo riguardo all’importanza di coinvolgere i giovani e gli artisti nella promozione della sicurezza. Ha affermato: I giovani rappresentano il futuro e sono portatori di idee fresche e innovative. Sono estremamente orgoglioso di vedere come artisti emergenti e ragazzi talentuosi si uniscano a noi nella nostra missione di diffondere la cultura della sicurezza. Le loro opere d’arte ci permetteranno di raggiungere un pubblico più vasto e di sensibilizzare sulle pratiche sicure in modo creativo ed efficace.

Durante l’evento, presentato da Luisa Ferretti, è stata sottolineata l’importanza della sicurezza sul lavoro e l’impegno delle istituzioni e delle aziende nel promuovere condizioni di lavoro sempre più sicure. L’incontro ha visto anche numerose esibizioni artistiche, tra cui le ballerine del Liceo Coreutico M. Delfico di Teramo, coordinate dal professore Emanuele Giovannelli, che hanno deliziato il pubblico presente con la loro eleganza e maestria.

Inoltre, sono stati presentati i progetti degli Istituti di Istruzione Superiore Alessandrini-Marino di Teramo e Peano-Rosa di Nereto, coordinati dai professori Giorgia Di Vincenzo, Luca Di Carlo, Pietro Galantini e dalla professoressa Ilaria Piccioni, che hanno dimostrato come la formazione e l’educazione siano fondamentali per una cultura della sicurezza diffusa.

La mostra delle sculture dei ragazzi del Liceo Artistico F.A. Grue di Castelli, coordinate dalla professoressa Mirella Censasorte, ha rappresentato un’altra importante testimonianza della creatività e dell’impegno dei giovani nel promuovere la sicurezza sul lavoro attraverso l’arte.

Un momento di grande rilievo è stato l’intervento dell’Amicacci Basket in Carrozzina di Giulianova e di Guido Federico Di Francesco, arbitro di serie A di Basket, che hanno discusso del confronto tra il rispetto delle regole nel gioco e nel mondo del lavoro. Un confronto che ha evidenziato l’importanza di un atteggiamento responsabile e rispettoso per garantire la sicurezza in ogni ambito.

Durante l’evento è stata presentata una selezione delle opere del concorso “International Cartoon Contest – Safety at work”, insieme ai 20 finalisti, che hanno saputo comunicare attraverso l’arte concetti chiave riguardanti la sicurezza sul lavoro. Le opere saranno disponibili in formato digitale sul sito faraone.com, permettendo a tutti di scaricarle gratuitamente, e saranno esposte alle principali fiere.




GO ABRUZZO FESTIVAL 2023 IX edizione. L’evento d’esordio

Uto Ughi in concerto con Leonardo Bartelloni l’11 giugno alle ore 21, nella chiesa di Santa Maria Maggiore

Guardiagrele, 26 maggio 2023. È stato presentato questa mattina alle 10, presso la Sala del Palazzo dell’Artigianato a Guardiagrele, il primo spettacolo dell’edizione 2023 del GO Abruzzo Festival, organizzato dall’Associazione Guardiagrele Opera: Uto Ughi, uno dei violinisti più celebri al mondo, terrà un concerto il prossimo 11 giugno, alle ore 21, nel duomo di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele, accompagnato dal pianista Leonardo Bartelloni.

 Si tratta di un evento che porta nella cittadina abruzzese una leggenda della musica italiana, a coronamento di un lavoro di squadra che va avanti dal 2015, quando iniziò l’avventura di organizzare un festival lirico proprio in questo centro ricco di storia ai piedi della Maiella. Negli anni l’offerta artistica proposta dal Guardiagrele Opera Festival, grazie al notevole lavoro svolto dal direttore artistico Maestro Maurizio Colasanti, si è ampliata fino a spaziare dalla musica sinfonica e da camera al recital solistico, passando per il teatro, la danza e le presentazioni di libri di argomento musicale, senza mai dimenticare l’opera lirica, proposta attraverso la formula originale dell’opera studio coordinata dal soprano Susanna Rigacci.

All’inizio di maggio si sono tenute presso il conservatorio di Santa Cecilia a Roma le audizioni per scegliere i cantanti che sosterranno i ruoli delle opere in cartellone per questa 9°edizione del Festival, che verrà presentata nelle prossime settimane e vedrà esibirsi nella nostra cittadina i cantanti vincitori delle audizioni, provenienti dal Giappone, dalla Cina, dalla Russia, dall’Ucraina, dal Venezuela, oltre che dall’Italia. Le opere saranno anche replicate in Calabria, nei pressi di Tropea, grazie ad un accordo raggiunto con un festival locale riconosciuto dal Ministero della Cultura.

Nel frattempo, grande attenzione ha suscitato l’annuncio dell’imperdibile concerto di Uto Ughi, i cui biglietti possono essere acquistati su Ciaotickets al link https://www.ciaotickets.com/biglietti/uto-ughi-guardiagrele




FESTA NAZIONALE DELLO SPORT Scolastico un successo strepitoso

Pioggia di consensi e lodi da tutte le delegazioni per l’organizzazione. In questa edizione hanno vinto soprattutto la scuola, lo sport e la solidarietà

Roseto degli Abruzzi, 26 maggio 2023. Suggestiva e toccante la cerimonia di chiusura della Festa Nazionale dello Sport Scolastico. Con lo spegnimento della fiaccola olimpica, ordinata dal Coordinatore Regionale di Educazione Fisica Abruzzo, Antonello Passacantando, è stata scritta la parola fine sulla manifestazione. Nel pomeriggio dei saluti, mai tanto sentiti e sinceri, tutto è cominciato con la Festa delle Regioni.  Uno scambio, che non è stato limitato ai soli prodotti tipici delle varie regioni ma, soprattutto, ad una vera osmosi di conoscenze ed emozioni in grado di abbattere pregiudizi e stupide divisioni. Qui, sport e scuola hanno trovato la giusta coniugazione per pensare e guardare al futuro con più ottimismo.

Nel corso della cerimonia di premiazione, le diverse autorità presenti, a cominciare dal sindaco di Roseto, Mario Nugnes, all’assessore allo sport, Annalisa D’Elpidio, senza dimenticare, Alessandra Berghella, vicepresidente regionale del Coni, hanno consegnato coppe, targhe, medaglie e trofei ai vincitori. Particolarmente apprezzata e applaudita la presenza di due mostri sacri del Rugby nazionale come Antonio Colella e Francesco Grosso che hanno seguito con particolare attenzione tutte le gare della palla ovale.

Il Trofeo delle regioni è andato alla LOMBARDIA. Grande attenzione è stata riservata, invece, al fair-play. Il primo premio è andato all’EMILIA ROMAGNA mentre, questi sono i vincitori nelle singole discipline:

Maschi

•             BASEBALL: Nicola Mottola, Umbria

•             BASKET 3X3: Matteo Enze, Toscana

•             CANOTTAGGIO: Greta Mugnano, Molise

•             PALLAVOLO: Andrea Nannini, Emilia-Romagna

•             RUGBY 5: Luigi Lubes, Puglia

•             VELA: Vincenzo Nomade, Campania

•             TENNIS TAVOLO: Lorenzo Tani, Toscana

•             DANZA SPORTIVA: Alberto Scardapane, Campania

Femmine

•             BASEBALL: Martina Mariotti, Toscana

•             BASKET 3X3: Anna Sablico, Marche

•             CANOTTAGGIO: Nicolas Marzoli, Friuli-Venezia Giulia

•             PALLAVOLO: Ginevra Galliano, Piemonte

•             RUGBY 5: Ilaria Carnessale, Abruzzo

•             VELA: Claudia D’Abbono, Liguria

•             TENNIS TAVOLO: Caterina Borini, Marche

•             DANZA SPORTIVA I Grado: Sara Fardella, Puglia

Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, nel porgere il saluto di commiato alle delegazioni partecipanti, ha sottolineato: “Il momento conclusivo di un evento accogliente sulla riviera teramana va goduto fino all’ultimo. Il ringraziamento va al Ministero, al CONI, a tutto il mondo scolastico che vi ha mandato in missione sportiva. Roseto, come gli altri comuni della costa, ha cercato di farsi trovare pronto nei suoi impianti, nelle proprie strutture turistiche ricettive. Siamo davvero onorati di avervi qui”, ha concluso Nugnes”, grazie all’amico Antonello Passacantando, Coordinatore educazione fisica Abruzzo, un organizzatore di eventi che sa guardare oltre, che ha creato questa rete sul territorio in grado di generare una manifestazione incredibile”.

Della riuscita e della bontà del lavoro svolto in maniera schiacciante, come sempre le prove.  Gli attestati di stima e gradimento arrivano copiose sulle varie chat WhatsApp a cui accedono tutte le delegazioni partecipanti, dai professori ai ragazzi. Dal Friuli-Venezia Giulia si lasciano andare all’emozione: “Anche tornando a casa vi porteremo nel cuore” e ancora: “È stato tutto meravigliosamente bello. Grazie di cuore”. Dal canottaggio: “Una bellissima esperienza formativa e socializzante per tutti, complimenti soprattutto all’organizzazione”.

Tanti i complimenti destinati al gruppo di Antonello Passacantando e a tutto lo staff oberato di lavoro, in questi giorni di frenetiche attività organizzative: “Manifestazione e organizzazione stupenda e impeccabile”. Dal Lazio arrivano anche gli auguri a tutti gli studenti e giovani atleti in erba: “Esperienza strepitosa, unica. I ragazzi impagabili. Questa festa ha lasciato un segno indelebile emozionante e di crescita, per me come docente e persona ma soprattutto per i ragazzi. Vi auguro una carriera sempre più entusiasmante e di rivederci presto” e ancora: “Lavoro preziosissimo ed esperienza indimenticabile. Grazie a tutte le persone che hanno lavorato, stanno lavorando e lavoreranno ancora un po’, per realizzare queste bellissime giornate di sport”. Dalla rappresentativa del tennis tavolo: “Un abbraccio a tutti e buon rientro. Settimana indimenticabile. Grazie a tutti e soprattutto alle nostre colleghe organizzatrici che sono state super!”. E del baseball. “Ciao a tutti, come organizzatori del settore gare baseball5 FIBS volevamo ringraziarvi e complimentarci con tutti voi, per l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno giocato in campo, per il modo in cui i docenti hanno approcciato e gestito la parte agonistica e per il supporto e la collaborazione fornite da Stefania, Roberta e il MIM tutto”. Dalla danza sportiva: “Un ringraziamento ad Ada per l’ottima organizzazione ed ospitalità ed un abbraccio forte a tutti voi, compreso i vostri alunni e alunne. Questa festa ha lasciato un segno indelebile emozionante e di crescita, per me come docente e persona ma soprattutto per i ragazzi. Vi auguro una carriera sempre più entusiasmante e di arrivederci a presto. Baci. Dalle delegazioni cha hanno disputato le gare di canottaggio: “Mi sono organizzato per il viaggio. Fino ai confini della Puglia penserò a voi e ai fantastici momenti vissuti in questi giorni, poi, una volta entrati in Puglia scusatemi, ma devo necessariamente tornare a pensare a mia moglie…”. E ancora: “È stato veramente bello. Vi porterò nel cuore. Quest’anno le colleghe dell’Abruzzo e della Basilicata si sono aggiudicate la palma d’oro perché hanno fatto le lavatrici. Il prossimo anno ci impegneremo per portare la palma d’oro al Nord…”. Teneramente giuliano: “Io ho ancora un po’ di tempo per pensare a voi, Trieste è lontana!! E poi anche lì vi porterò nel CUORE…”. E, per essere più chiari: “Grande gruppo, stamattina che sono salita sull’autobus della mia regione, mi sembravano tanti sconosciuti. Mancate voi e soprattutto manca lo stacchetto (musicale Mon amour di Annalisa ndr)

Infine, un pensiero va anche alla sportività messa dai ragazzi direttamente sul campo, atleti molto giovani, che sul rispetto e sulla lealtà hanno idee chiarissime: “C’è stato tanto Fair-Play in campo tra i ragazzi. Sono stati loro i pilastri della manifestazione. Complimenti a tutti”.




FESTIVAL POETAMI: un giovane pubblico per l’esordio della terza edizione

Ecco il programma per domani, seconda giornata

Miglianico, 26 maggio 2023. “La partenza della terza edizione del PoetaMi non poteva essere più emozionante” – così esordisce Giuseppe Timperio, consigliere delegato alla Cultura per il Comune, in occasione della prima delle due giornate della III edizione del Festival PoetaMi – Miglianico Borgo in Poesia in onore e memoria di Paride Di Federico, concittadino, studente modello e poeta di riconosciuta sensibilità.

“Aver visto i ragazzi della secondaria di primo grado e della primaria seguire con attenzione i racconti di Gianluca Caporaso ci ripaga di tutto il lavoro fatto nell’organizzazione di questo importante evento. Da amministratori – conclude Timperio – siamo spesso distratti dalla quotidianità e la presenza di questi ragazzi in sala consiliare, con la loro curiosità genuina, ci restituisce l’entusiasmo da mettere nel fare le cose“.

Un esordio entusiasmante ed all’insegna dei giovani studenti dell’Istituto Comprensivo I. C. Miglianico, e del laboratorio di poesia calligrafica con la Dott.ssa Serena D’Orazio per l’evento organizzato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta e diretta dalla Dott.ssa Elisa Quinto, in collaborazione con la Pro Loco di Miglianico e con il patrocinio del Comune di Miglianico grazie al sindaco Fabio Adezio e della Regione Abruzzo.

Il programma per la seconda giornata, ossia domani sabato 27 maggio è ricco: prevede infatti un workshop alle 9.30 con Bottega Cinaski a cura di Vincenzo Costantino Cinaski e delle presentazioni: alle ore 12.00 con Quando la neve era bianca (Ed. Delloiacono) di Dino Viani, alle ore 18.00 con Quando piove canto più forte (Neo Edizioni) di Paolo Fiorucci e alle 19.00 Rime toscibili (Ed. Ricerche & Redazioni) di Gino Bucci noto come L’abruzzese fuori sede, alle ore 20.00 invece ci sarà la presentazione La terza geografia (Neo Edizioni) di Carmine Valentino Mosesso.

La segreteria organizzativa del Premio è a cura della Dott.ssa Sara Caramanico. La cerimonia di premiazione della III edizione del Premio PoetaMi – Miglianico Borgo in Poesia invece, è prevista per le ore 21, seguirà un reading di Vincenzo Costantino Cinaski.