NEVE: conoscenza, consapevolezza, sicurezza

Un altro incontro per approfondire ulteriormente i temi legati alla sicurezza sulla montagna innevata

Rocca di Cambio, 5 gennaio 2023. La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, in particolare la sua Scuola “Nestore Nanni” di Alpinismo e Scialpinismo, insieme alla Sottosezione Cai “Altopiano delle Rocche”, grazie alla collaborazione del SASA (Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo) e la struttura del Meteomont Carabinieri, ripropone un incontro sul tema della sicurezza sulla montagna innevata, con un particolare focus sulle valanghe.

L’incontro, che viene riproposto dopo il notevole successo dell’evento aquilano del 1 e 2 dicembre scorso, avrà luogo presso la Sala Polifunzionale “Jacovitti” di Rocca di Cambio, sabato 7 gennaio 2023, dalle ore 17.00. È l’occasione perfetta, con l’arrivo dell’inverno, per approfondire gli aspetti legali e tecnici legati alla frequentazione della montagna innevata, ma anche per imparare a riconoscere e interpretare le condizioni di pericolo, al fine di prevenire e ridurre il rischio in un ambiente tanto bello quanto insidioso.




CAMPO SPORTIVO GRANATA, PARTITI I LAVORI per la ristrutturazione degli spogliatoi

Hanno preso il via i lavori per la sistemazione degli spogliatoi del campo sportivo Vincenzo Granata in viale San Giovanni a Fossacesia

Fossacesia, 5 gennaio 2023. “È un altro passo avanti per mettere a disposizione delle società calcistiche della nostra città di avere un impianto completo e utilizzabile, così com’era nelle nostre intenzioni quando abbiamo avviato anni fa il percorso per modernizzare l’impianto – sottolineano il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore allo Sport Maura Sgrignuoli-. Per chi non conosce la macchina della burocrazia fatta di progetti, gare d’appalto, assegnazione dei lavori, domande, verifiche, modifiche e nullaosta e altro ancora, stenta a comprendere e scambiare i ritardi con disinteresse. L’Amministrazione comunale invece, in questi anni, compreso il lungo periodo di pandemia e quello necessario per la scelta e la nomina del nuovo dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale è stata sempre attenta e si è mossa con celerità, seguendo l’iter che ha prima portato al rifacimento del terreno di gioco ed ora degli spogliatoi”.

La spesa prevista per mettere a posto la struttura è di 83.647 mila euro, finanziata con contributi statali, annualità 2022-2023, per le infrastrutture sociali. Dopo la variazione di bilancio datata 24 ottobre scorso è stato affidato l’incarico al progettista con apposita delibera della Giunta comunale del 29 novembre. I lavori infine sono stati affidati con determina del 12 dicembre 2022 e saranno ultimati, salvo sospensioni e proroghe, in 45 giorni.

“Sono arrivati 760 mila euro grazie al mutuo che abbiamo acceso con il Credito Sportivo, soldi iscritti nel bilancio comunale e che non prevedono ulteriori spese per gli interessi,– conclude il sindaco Di Giuseppantonio. Vi è da aggiungere che usciremo ad ultimare tutti gli interventi programmati per il campo, compresi quelli importantissimi ed indifferibili previsti dalle nuove norme sulla sicurezza, che permetteranno all’impianto di essere agibili e sicuri. Ovviamente anche in questo caso il tempo è stato ulteriormente assorbito dalle procedure di legge  che i nostri uffici comunali rispettano”. Infatti, gli impianti in Italia ed in particolare in Abruzzo devono adeguare le strutture per evitare la sospensione delle attività sportive. Tanti Comuni hanno  problemi anche a causa delle difficoltà economiche nei bilanci.




LA BEFANA che vien dal mare 2023

Ventesima edizione della manifestazione

Pescara, 5 Gennaio 2023. La Soc. Naz.le Salvamento – Sez. Pescara, con il contributo del Comune di Pescara, in collaborazione con il porto turistico “Marina di Pescara”, in occasione dell’Epifania organizza, la 20^ edizione della manifestazione “La Befana che Vien dal Mare”.

Tale manifestazione, che ogni anno riscuote un notevolissimo successo e alto gradimento, si aprirà con l’arrivo dal mare della Befana trasportata a bordo di un nostro mezzo, accompagnato dai membri della Salvamento Pescara.

La Befana poi accoglierà tutti i bambini presenti (in caso di pioggia o temperature eccessivamente basse l’evento si svolgerà all’interno del padiglione della Camera di Commercio del Porto Turistico) consegnando i doni e facendo con tutti i bimbi le foto ricordo.

La manifestazione sarà allietata da musica e colpi di scena. La “Befana che Vien dal Mare” si svolgerà in data 6 Gennaio 2023 alle ore 11.00 all’interno del Porto Turistico Il Marina di Pescara.




PRIMA CANDELINA per l’Anei di Teramo

Il 2022 è stato un anno intenso di attività

Teramo, 5 gennaio 2023. La sezione ANEI di Teramo, con sede in Giulianova (Teramo), sotto la presidenza di Edoarda Broccolini, figlia dell’Imi Carmine Broccolini, carabiniere reale deportato da Roma il 7 ottobre 1943 nella deportazione di massa che coinvolse circa 2.500 carabinieri reali e fino al 28 aprile del 1945 internato nello Stalag VIIA in Baviera, compie un anno di vita e fa il suo primo bilancio di attività.

Il 2022 è stato un anno intenso di azioni all’insegna del motto “Mai più reticolati nel mondo” e finalizzate a far conoscere principalmente, insieme all’esistenza della sezione, il messaggio di pace e riconciliazione che i famigliari degli Imi promuovono a maggior ragione e con più forza e convinzione in un periodo buio e drammatico come questo, con la guerra in corso in Ucraina, alle porte dell’Europa, dopo decenni di pace e prosperità nel Vecchio Continente garantite anche dal sacrificio dei nostri Imi.

La nascita della sezione è stata in primis comunicata a enti e istituzioni della Provincia di Teramo, a partire dalla Prefettura, e alle associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, come Anpi Teramo e Anpi Pineto; agli organi di stampa locali in occasione del 25 Aprile; lo scorso settembre, al rientro in classe, alle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Teramo con la presentazione di un progetto didattico improntato sullo studio degli Imi della Provincia e con la promozione e la presentazione, nel corso di tutto il 2022, di eventi divulgativi sul tema della resistenza degli Imi nel Teramano e fuori provincia.

Il debutto pubblico ufficiale di Edoarda Broccolini, in qualità di presidente di ANEI di Teramo, è avvenuto il 27 Gennaio 2022, Giorno della Memoria, a Giulianova, sua città di residenza, scelta dal padre Carmine al rientro dall’internamento nazista, nel loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto piazza Belvedere. In quella occasione nelle sue mani è stata consegnata dal vicesindaco di Giulianova, Lidia Albani, la medaglia Città di Giulianova agli Internati Militari Italiani di Giulianova alla Memoria del Carabiniere Carmine Broccolini, su segnalazione del ricercatore e storico giuliese Walter De Berardinis, da sempre vicino nei suoi puntuali studi alla storia degli Imi locali. Anche in quell’evento, che ha visto la partecipazione dei famigliari di altri 13 Imi giuliesi, fondamentali sono state la presenza e la vicinanza all’Anei sezione di Teramo dell’Arma dei Carabinieri di Giulianova, dove l’Imi Carmine Broccolini aveva prestato servizio dal 1946 al 1957, nella persona dello stimato Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, al comando della Compagnia Carabinieri di Giulianova, nipote di Imi.

Successivamente, durante il 2022, numerose le partecipazioni in presenza o per saluto ad eventi nel Teramano legati alla memoria degli Imi locali, principalmente organizzati dallo storico e giornalista Walter De Berardinis, oltre le date ufficiali di 25 Aprile, 2 Giugno, 4 Novembre e ancora all’apposizione di pietre d’inciampo e targhe sul territorio oltre che di festeggiamenti di centenari di Imi ancora in vita.

Particolarmente sentita la partecipazione al tour teramano dell’8 e 9 ottobre 2022 dello scrittore degli Imi Mario Avagliano con la sua ultima fatica letteraria, “Dissenso al fascismo. Gli italiani che si ribellarono a Mussolini (1925-1943)”, edito da Il Mulino, che è stato a Teramo, Giulianova e Pineto, perché il tour letterario, organizzato e seguito dallo storico Walter De Berardinis, cadeva proprio a ridosso del 79mo della deportazione di Carmine Broccolini e dei carabinieri reali di Roma del 7 ottobre 1943.

Direttamente, la sezione ANEI di Teramo, nel suo primo anno di vita, ha partecipato all’organizzazione e alla realizzazione di due grandi eventi, seguiti in prima persona dal dirigente e responsabile della comunicazione, la giornalista Gabriella Persiani, nipote dell’Imi Carmine Broccolini. Il primo, a Milano, il 18 giugno 2022, presso la libreria-enoteca Le Libragioni, in collaborazione con la sezione ANEI di Treviso, dal titolo “Internati Militari Italiani. Testimonianze di donne, madri, mogli e figlie”, per la presentazione dell’omonimo volume a cura di Silvia Pascale e Orlando Materassi per Ciesse Edizioni. L’evento è stato importante non solo per far conoscere una pagina di storia ai più ancora poco nota, soprattutto nel suo risvolto femminile, ma anche per intessere relazioni con le realtà milanesi di Anpi e Aned.

Il secondo, nel Teatro Polifunzionale di Pineto (Teramo), il 15 ottobre 2022, in collaborazione con Anpi Pineto, Arci di Teramo, Associazione il Nastro Rosa di Pineto contro la violenza di genere e il Comune di Pineto, dal titolo “La violenza. Politica, sociale, di genere e culturale” alla presenza dello scrittore e attivista milanese Gino Marchitelli. I saluti istituzionali di apertura sono stati a cura del sindaco di Pineto Robert Verrocchio.

Nell’azione di promozione della sezione ANEI di Teramo, inoltre, si è puntato sulla creazione e diffusione di pagine pubbliche sui principali social network, Facebook, Twitter, Instagram, al fine di divulgare anche ai più giovani le tematiche e le iniziative alla memoria degli Imi locali.

Con l’intento, infine ma non ultimo, di intessere proficui rapporti e relazioni con gli enti pubblici e le associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, sono state emesse tessere annuali 2022 ad honorem. L’ultima consegnata proprio il 9 ottobre 2022 a Giulianova al senatore Antonio Franchi, presidente provinciale di Anpi Teramo, che aveva personalmente conosciuto e stimato l’Imi Carmine Broccolini.

Soddisfatta di quanto fin qui operato, l’ANEI di Teramo punta con maggior impegno alla promozione della memoria degli Imi nel 2023, nell’80mo dei fatti del 1943 che portarono alla prima resistenza non armata dei nostri cari, pietra miliare della Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista, sempre sulla scia tracciata da ANEI Nazionale nella persona della esimia Presidente Anna Maria Sambuco.

E con gran piacere si annuncia che già dalla Giornata della Memoria 2023 ANEI di Teramo sarà protagonista con un altro evento in arrivo, sempre a Milano e sempre con il coinvolgimento diretto di Gabriella Persiani, su invito dell’Associazione antifascista ViaPadovaViva e del Municipio 2 di Milano: in collaborazione con ANEI di Treviso, si tratterà la storia degli Imi, nel nome dei fondamentali valori di pace, democrazia, riconciliazione e libertà che ANEI difende e diffonde da sempre per Statuto.

Gabriella Persiani




PREMIAZIONE LXVI Premio Cascella 2022

Spazio Atlantide, 7 gennaio 2023 ore 16.30

Ortona, 5 gennaio 2023.  Sabato 7 gennaio 2023 si terrà la premiazione del Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica.

Il tema della LXVI edizione 2022 è infodemia, termine che identifica la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 16 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di infodemia e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico, e nella giornata di sabato saranno resi pubblici i vincitori dei premi della critica e popolare delle rispettive sezioni Fotografia e Pittura.

Artisti:

– Fotografia: Luciana Di Ludovico, Emanuele Di Quattro, Mauro Fumagalli, Davide Gualtieri, Annalisa Lenzi, Simona Nobili, Paola Rizzi, Maria Barbara Tartari.

– Pittura: Leonardo Baserni, Antonella Cedro, Gastone Costantini, Edlira Myrselaj, Veronique Pozzi Painè, Grazia Salierno, Luisa Valenzano, Yirui Fang.




PRESEPE VIVENTE 2023. Tutto pronto

L’evento che ritorna dopo quattro anni. Sindaco, vicesindaco de cesare e organizzatori: “una grande emozione riportare la natività a Chieti dopo lo stop e a 800 anno da quella di Greccio”

Chieti, 4 gennaio 2023. Tutto pronto per la 28esima edizione del Presepe vivente nel Parco Archeologico de La Civitella. Un importante ritorno dopo quattro anni di stop per l’evento, organizzato dall’associazione culturale Teate Nostra, sostenuto dal Comune, assessorato agli Eventi, in sinergia con la Curia Arcivescovile Chieti-Vasto e con la collaborazione della Direzione regionale dei Musei Abruzzo e dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Si terrà il 6 gennaio dalle ore 17. Stamane la presentazione in Comune con il sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco e assessore alla Cultura e Manifestazioni Paolo De Cesare, la vicepresidente dell’associazione culturale Teate Nostra Annalucia Tacconelli e il direttore del Museo archeologico de La Civitella, Marcello Iannicca.

“Ringrazio Teate Nostra per l’indefessa attività e la grande pervicacia che ha messo in questi 28 edizioni del Presepe, facendolo diventare un evento di punta per la città e il territorio – così il sindaco Diego Ferrara – La nostra Amministrazione sta cercando di dare spazio, voce e iniziativa alle associazioni cittadine culturali e del Terzo Settore, che sono di sostegno all’attività dell’Amministrazione sul campo. L’invito alla città è, come al solito, a non fare mancare presenza e supporto per una manifestazione davvero identitaria e capace di promuovere la nostra realtà dentro e fuori il territorio regionale”.

“Questa manifestazione fonde tradizione e storia e appartiene alla città – così il vicesindaco e assessore a Cultura e Manifestazioni Paolo De Cesare – Siamo lieti e orgogliosi, come Amministrazione, di aver riportato il Presepe in città: purtroppo per trascuratezza e distacco questo appuntamento nel corso degli anni era venuto meno. Le cose oggi sono cambiate, accogliamo l’evento come straordinaria occasione di promozione del territorio, siamo certi che sarà organizzata al meglio da Teate Nostra, che nel corso degli anni ha portato avanti tante manifestazioni che sono divenute tradizione ed hanno animato la vita culturale cittadina, come Carnevale, il Camerlengo, l’Infiorata e il presepe vivente è una delle più importanti che mancava da quattro anni. Avevamo promesso che il Presepe sarebbe tornato, avevamo provato a riallestirlo ma con la pandemia non è stato possibile andare avanti, quest’anno torniamo e lo facciamo in una cornice di gran pregio che ci consente di esser circoscritti nell’area del Parco archeologico, che con polo Museale risponde sempre alle nostre sollecitazioni. Si è fatto il meglio perché fosse un ritorno memorabile, a tal fine abbiamo co-organizzato come Comune l’evento che è divenuto possibile anche grazie al fattivo contributo di alcuni sponsor che non hanno fatto mancare il loro sostegno. Sono davvero felice che questa manifestazione possa essere nuovamente promossa in città, perché sappiamo quanto turismo culturale porta a Chieti. Ci siamo impegnati tanto perché torni con la sua identità che è diventata storica in questi anni e venga rappresentato con tante scene, costumi e animali veri che caratterizzano da sempre questa manifestazione e portano lustro alla città”.

“Sarà un’edizione speciale del Presepe – così Annalucia Tacconelli vicepresidente dell’associazione Teate Nostra e motore organizzativo – che vuole essere un tributo agli 800 anni della Natività di Greccio, il primo Presepe vivente della storia voluto da San Francesco di Assisi, che abbiamo riportato anche sull’immagine della locandina. Venerdì saranno in tutto 18 le scene, realizzate con 15 gruppi di figuranti. La Sacra famiglia è teatina, a impersonare Gesù sarà la piccola Clarissa Mammarella di 6 mesi, la Madonna sarà la mamma, Sara Marcello, mentre uno zio vestirà i panni di San Giuseppe, si tratta di Lorenzo Di Pietrantonio, tutti e tre di Chieti, del gruppo di Piana Vincolato. Quest’anno il luogo sarà quella del Parco Archeologico della Civitella, che siamo certi regalerà uno scenario nuovo e d’effetto alla rappresentazione. Il percorso per visitarlo sarà obbligato, con ingresso da via Ravizza, per uscire su via Pianell, questo al fine di evitare intoppi di ogni tipo e rendere fluida la visita. L’itinerario sarà presidiato dai rappresentanti della Protezione civile negli snodi critici. Per rendere l’evento inclusivo abbiamo pensato anche due percorsi per disabili: uno con ingresso da via Ravizza e la possibilità di visitare la scena della natività ed entrare dall’Anfiteatro dal cancello più grande; all’altro percorso si accede dalla Civitella per approdare a piazza di Resta e con l’ascensore salire al Velarium dove ci sono altre scene e la falconeria. Un appuntamento importante per la città e che siamo lieti possa tornare a esprimersi in città”.

“Quando ci è stato proposto abbiamo accolto l’idea con molto entusiasmo – così il direttore Marcello Iannicca – auspico solo che questo evento possa fare da traino anche a ulteriori visite al museo, dopo il boom registrato a Capodanno con l’apertura straordinaria promossa dal Ministero e dopo i numeri dei giorni delle feste che confermano l’interesse suscitato dai nostri musei in Abruzzo e fuori”.

Cosa prevedono le ordinanze:

1) L’istituzione del divieto di sosta con rimozione, dalle ore 6,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, nelle seguenti strade, ricadenti nella Z.T.L. “D”:

–              Via Ravizza, Larghetto del Ponte, Largo dei Carbonari, Via Rossetti, Via dei Celestini, Via Selecchy, Largo San Rocco, Via San Rocco, Via Petrini, Via Porticella, Via De Tocco, Via Monaco La Valletta;

2) L’istituzione del divieto di transito veicolare, dalle ore 13,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, nelle strade indicate al punto 1;

3) l’istituzione del divieto di sosta con rimozione in Via Pianell, nell’area di sosta compresa tra l’Auditorium Cianfarani e l’intersezione con Via Vernia, dalle ore 6,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, ad eccezione dei veicoli degli organizzatori esporranno il pass identificativo allegato all’istanza;

4) L’istituzione del senso vietato in Via per Popoli, all’intersezione con Via Liri, per il giorno del 6 gennaio 2023, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, con conseguente senso unico di marcia veicolare a salire nel tratto di Via per Popoli compreso tra l’intersezione con Via Aterno e l’intersezione con via Liri, in direzione da via Aterno a via Liri;

l’intersezione con Via Liri, in direzione da Via Aterno a Via Liri;

5)  L’istituzione delle seguenti deviazioni, per il giorno 6 gennaio 2023, dalle ore 16,00 alle20,00, durante il periodo di senso unico di cui al punto 1.:

–              l’obbligo di svolta a destra verso Via Liri, per i veicoli provenienti dal tratto a monte di Via per Popoli – lato Via G. C. Spatocco;

–              l’obbligo di svolta a sinistra verso il tratto a monte di via per Popoli e via G. C. Spatocco per i veicoli in uscita da via Liri.




UN GRANDE SACERDOTE in Cielo

Don Danilo Belotti, nato al cielo il 20 settembre 2016, oggi avrebbe compiuto 55 anni

Avezzano, 4 gennaio 2023. Un grande sacerdote Don Danilo Belotti che oggi fa il compleanno in cielo.

Grazie per il bene che hai fatto e del bene che mi hai voluto. Non posso mai scordare quello che mi hai detto sulla Vergine del Silenzio e sull’offerta della tua vita per bene della Chiesa.

In Cielo prega per tutti noi!

fra Emiliano Antenucci




NUOVO PRESIDENTE Confindustria Abruzzo

È Silvano Pagliuca

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Lo scorso 29 dicembre si è svolto ad Avezzano il Consiglio di Presidenza che ha eletto all’unanimità Silvano Pagliuca Presidente di Confindustria Abruzzo per il biennio 2023-2024.

Silvano Pagliuca è Presidente di Confindustria Chieti Pescara e succede a Marco Fracassi che ha guidato la Confindustria regionale dal 2019.

L’articolazione regionale degli industriali abruzzesi è rappresentata dalle tre Territoriali di Chieti Pescara, di L’Aquila e di Teramo, dall’ANCE Abruzzo e dai Presidenti regionali di Piccola Industria e Giovani Imprenditori.

Dopo le elezioni Marco Fracassi ha salutato il Neopresidente regionale Pagliuca con un brindisi e con l’augurio di rappresentare al meglio tutte le istanze degli imprenditori di Confindustria.

Marco Fracassi ha inoltre sottolineato come l’Abruzzo sia una regione ‘’in transizione’’ a spiccata connotazione industriale, che annovera imprese e filiere eccellenti nel campo farmaceutico, space economy, Ict e automotive e, al contempo, è una regione poliedrica che necessita di interventi urgenti e differenziati tesi principalmente al riequilibrio e all’integrazione delle aree più interne che presentano ritardi infrastrutturali e sociali non trascurabili. Confindustria Abruzzo, ha continuato Fracassi, grazie all’importante attività di lobby che esercita costantemente, può sicuramente contribuire allo sviluppo della regione stimolando importanti progettualità legate all’innovazione e alla ricerca.

Silvano Pagliuca ha ringraziato tutti per la fiducia accordata e si è messo sin da subito a disposizione dei soci del sistema regionale per ascoltare le loro istanze e proporre agli amministratori regionali progetti e azioni a difesa dell’economia dei territori, delle imprese e dei lavoratori.

Pagliuca ha dichiarato quanto sia importante l’unità di tutte le articolazioni del sistema in un momento in cui in Abruzzo saranno decisive le politiche di medio-lungo periodo relative alle Reti europee Ten-T, alla trasversalità Tirreno-Adriatico nel corridoio intermodale Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, all’Alta Velocità ed Alta Capacità ferroviaria Roma-Pescara e al potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo e dei Porti di Ortona e Vasto che, unitamente alla Zona Economica Speciale (ZES), potranno costituire il volano per il rilancio dell’economia abruzzese e per il collegamento delle aree interne.




ORTONA DEVE ESSERE RAPPRESENTATA nell’Autorità di Sistema Portuale

I componenti di minoranza del Comitato Porto presentano una serie di proposte per migliorare i servizi e restituire il giusto ruolo alla Città di Ortona

Ortona, 4 gennaio 2023. I componenti dell’Assemblea Generale del Comitato Porto di Ortona, Laura Iubatti, Gianluca Sperati, Antonio Serafini, Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, tutti espressione della minoranza in Consiglio comunale, hanno inviato al Presidente e ai restanti componenti dell’Assemblea Generale una serie di proposte finalizzate a migliorare i servizi portuali in favore degli operatori e della comunità ortonese. Inoltre, hanno chiesto espressamente un’azione dell’Amministrazione Comunale mirata a promuovere, presso la Regione Abruzzo, la nomina di un esponente ortonese, in rappresentanza della Città di Ortona, nell’ambito del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Adriatico Centrale.

Più nello specifico, per quanto concerne il miglioramento dei servizi portuali, è stato proposto di pubblicare in una sezione dedicata del portale istituzionale del Comune di Ortona tutta la documentazione relativa all’attività del Comitato Porto, in modo che possa essere condivisa e più facilmente consultabile.

Inoltre, è stato proposto di aprire, possibilmente in area portuale, degli uffici ZES e PNRR, nonché un ufficio distaccato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale di Ancona, per agevolare gli operatori economici del territorio e migliorare la gestione e il monitoraggio di importanti opportunità di finanziamento.  

“In occasione della prossima seduta del Comitato Porto – dichiarano i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti – che, come da noi richiesto, dovrebbe tenersi entro il mese di gennaio per proseguire il monitoraggio sugli interventi strategici per il nostro porto e per l’economia ortonese, abbiamo ritenuto utile avanzare ulteriori proposte per agevolare il lavoro degli operatori del territorio, promuovendo l’apertura in area portuale di uffici ZES, PNRR e dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona”.

“Il prossimo monitoraggio del dragaggio, del piano regolatore portuale e degli interventi sulle infrastrutture del porto – proseguono i due esponenti della minoranza – sarà anche l’occasione per promuovere maggiore trasparenza e accessibilità alla documentazione relativa alle attività del Comitato Porto. A tal fine abbiamo proposto di creare una sezione dedicata del portale web istituzionale del Comune di Ortona”.

“Riteniamo, infine – concludono Di Nardo e Coletti – che siano maturi i tempi per restituire alla Città di Ortona una rappresentanza all’interno del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona. Per questo riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba promuovere presso la Regione Abruzzo la nomina di un ortonese. Ortona e il suo comprensorio stanno aspettando da troppo tempo il completamento delle infrastrutture portuali per beneficiare delle potenzialità strategiche della ZES e per incrementare i traffici, che produrrebbero evidenti effetti positivi per la nostra economia”.    




LA FIERA DELL’EPIFANIA. La calza gourmet dei produttori di campagna amica

Coldiretti, dieci stand di prodotti tipici alla villa comunale per la festa della befana

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Una “calza delle eccellenze” per l’ultimo appuntamento con il mercato natalizio di Campagna Amica domani 5 gennaio (dalle 8 e alle 20) alla Villa comunale dell’Aquila. Nell’ambito della fiera dell’epifania promossa dal Comune, Coldiretti torna per il terzo appuntamento con i prodotti tipici abruzzesi per chi vuole preparare una “calza” della befana gourmet e all’insegna del gusto. Vino e creme di tartufo, confetture e zafferano, pasta di grani antichi e dolci tipici, sidro di mele e frutta secca: sono alcuni dei prodotti che gli agricoltori di Campagna Amica proporranno nei dieci stand gialli che saranno sistemati in piazzale Caduti del Soccorso. Insomma, le difficoltà economiche e i rincari energetici pesano sugli acquisti delle famiglie ma la spinta ad una alimentazione più salutista contagia la Befana 2023 e arriva alla Villa dove i consumatori potranno riempire le proprie “calze” secondo le tradizioni locali del territorio. “L’Epifania è una festa tradizionale particolarmente amata dai più piccoli – dice Coldiretti L’Aquila –  l’invito è di preparare calze a base di produzioni tipiche per promuovere il territorio e far conoscere alle nuove generazioni le eccellenze regionali. I nostri produttori faranno da tutor nella preparazione delle calze e nello stesso tempo porteranno le ricette e le usanze della tradizione contadina”. Per il terzo e ultimo giorno di mercato di Campagna Amica (i precedenti, il 23 e il 30 dicembre)  ci sarà anche lo street food con panini a base di porchetta e di salumi tipici. Queste le aziende coinvolte: azienda agricola La Mascionara di Campotosto di Rinaldo D’Alessio (formaggi e salumi), Berlingeri Tartufi di Lucio Berlingeri (tartufi), aziende agrituristica di Giuseppe Scorrano (olio Evo, passate, confetture, farine, dolci tipici, conserve, legumi e pasta), Frantoio Ottaviani di Daniela Scrimieri (olio e sottoli), azienda agricola Emanuele Feneziani (zafferano) azienda agricola Fagatilli Maria di Maria Fagatilli (legumi), azienda Garofalo Patrizia di Patrizia Garofalo (cosmesi di latte d’asina), Azienda agricola Di Prospero Rosalba di Rosalba Di Prospero (pane, pasta, prodotti da forno), azienda agricola Aloisio Massimiliano di Massimiliano Aloisio (legumi e zafferano), Azienda agricola D’Eusanio Alfredo di Alfredo D’Eusanio (ortofrutta bio), azienda agricola Marco De Matteis (sidro di mele).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica “ad evento”: il 23 e il 30 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:30 e d il 05 gennaio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.




APPROCCIO AL VINO e primi rudimenti sul matrimonio con il cibo

Sandro Sangiorni torna a Pettorano per una lezione speciale il 30 gennaio prossimo

Pettorano sul Gizio, 4 gennaio 2023. Si intitola ‘Approccio al vino e primi rudimenti sul matrimonio con il cibo’ la lezione che il prossimo 30 gennaio a partire dalle 10:30 vedrà ‘salire in cattedra’ come relato d’eccezione il divulgatore e responsabile del progetto ‘Porthos racconta’, Sandro Sangiorgi, e che si svolgerà al ristorante ‘Il Torchio’ a Pettorano sul Gizio. Quest’ultimo, già protagonista di un interessantissimo ed assai seguito appuntamento svoltosi sempre a Pettorano il 10 dicembre, tornerà a raccontare il mondo legato al ‘nettare di Dio’. Tutto nasce da un corretto approccio al vino. Secondo quanto spiegano gli organizzatori dell’evento con Sandro Sangiorni, perché sia tale, è necessario partire da noi, dalla nostra sensibilità e dalla capacità di usarla. Il vino come nutrimento spiritual e come forma d’arte.

La sua applicazione entra in relazione col cibo, una vera storia d’amore, un matrimonio intenso e imprevedibile, e attraverso l’accostamento, il liquido odoroso mostra la sua vocazione a essere ministro della tavola e a favorire la convivialità. Viene ricordato come sia stato il movimento dei produttori naturali a proporre liquidi finalmente liberi da costrizioni e sovrastrutture, e abili al contatto con materie prime e specialità culinarie. Il percorso che si svolgerà il 30 gennaio al ristorante ‘Il Torchio’, in piazza Zannelli a Pettorano sul Gizio, rappresenta non solo la fase conclusiva della prima edizione della manifestazione DUMAS, Il Vino si Racconta tenutasi nel mese di dicembre ’22 ma anche la prototipazione del progetto “VINO AMICO” ovvero quello incentrato sulla creazione di un Osservatorio Nazionale sul Vino Naturale.

La Lezione parte dall’assaggio dei vini e prosegue con l’abbinamento a salumi, insaccati, latticini e formaggi di alto profilo. Per partecipare all’iniziativa, che ha fra i suoi sostenitori, oltre al Comune di Pettorano sul Gizio, La Riserva del Monte Genzana, l’associazione I Borghi più belli d’Italia, la cooperativa Valleluna, il gruppo Fai Abruzzo-Gruppo Sulmona e Tre Valli, La Fabbrica del Vino a Pescara, Cantina Biffi e l’Osteria del Tempo Perduto di Sulmona, e Libera Mia a L’Aquila, è sufficiente collegarsi al sito https://www.antidotes.it/dumas.

Insomma, un appuntamento da non mancare per gli appassionati di vino, della sua storia, dei suoi sapori, e chi vuole saperne di piu’ dei progetti legati ad esso e al legame col cibo.




ARRIVA LA BEFANA a Piantare gli Alberi

Nella Riserva Borsacchio ogni anno con più alberi

Roseto degli Abruzzi, 4 gennaio 2023. Il giorno 6 Gennaio 2023 alle ore 10.00 dal cancello del Lido D’Abruzzo i volontari delle Guide del Borsacchio , insieme a WWF, IAAP, Joya grazie al contributo di Città gentile, metteranno a dimora delle Tamerici nel tratto costiero della Riserva Borsacchio.

Il progetto “Dalla Giornata dell’Albero alla Città dell’Albero” continua grazie al contributo della Protezione Civile di Roseto degli Abruzzi che oltre a fornire supporto nei trasporti si occuperà della irrigazione necessaria per i primi tempi. L’inverno 2023 si preannuncia come uno dei più caldi e siccitosi e tale supporto è fondamentale per la ripresa delle alberature.

Grazie anche ai Carabinieri Forestali ed i loro vivai presso la sede delle Guide sono pronti già altre querce da mettere a dimora il prossimo autunno.

Come sempre invitiamo i cittadini a dare una mano con pale e picconi. Si partirà a piedi da Via Makarska all’altezza del cancello del Villaggio Lido D’Abruzzo per poi percorrere a piedi la ciclabile e iniziare la messa a dimora sul tratto ciclabile .

Alle ondate di vandali che in questi due mesi hanno distrutto oltre la metà della cartellonistica rispondiamo, oltre che ripristinando a nostre spese, rilanciando la qualità e la bellezza della Riserva mettendo a dimora alberi che forniranno riparo e ombreggio nei mesi estivi.

Il lavoro non finirà qui e continuerà nei prossimi anni. Ogni anno con più alberi, ogni anno con sempre più voglia di difendere un patrimonio comune come il nostro ambiente.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




CAF UIL ABRUZZO RASSICURA GLI UTENTI sulla scadenza dell’Isee

Cosa succede a Reddito di cittadinanza, Bonus sociale e Assegno unico universale?

“La normativa concede un po’ di tempo per non subire spiacevoli conseguenze”

Pescara, 4 gennaio 2023.  Con l’Isee scaduto il 31 dicembre 2022, ci si chiede cosa succederà ad Assegno unico, Reddito di cittadinanza e alle altre agevolazioni legate allo strumento di valutazione del reddito.

Avere un Isee scaduto, infatti, potrebbe compromettere l’accesso a tali misure laddove non si provveda al rinnovo entro i termini stabiliti dalla legge. Termine che varia a seconda della prestazione a cui si riferisce.

 Caf Uil Abruzzo rassicura gli utenti e fa sapere che  “la normativa concede un po’ di tempo per rinnovare l’Isee e non subire spiacevoli conseguenze”.

Rispetto alla percezione del Reddito di cittadinanza, non ci sono conseguenze immediate in quanto la ricarica attesa a gennaio verrà comunque effettuata sulla base di dati e informazioni contenuti nella pratica del 2022. Tuttavia, il rinnovo va effettuato entro il 31 gennaio per evitare la sospensione dei pagamenti. Non bisogna dimenticare che una volta rilasciato il nuovo Isee ci sarà un ricalcolo della prestazione, in quanto l’Inps terrà conto dei nuovi dati reddituali e patrimoniali. Ne potrebbe risultare la perdita dell’assegno, laddove il nuovo reddito dovesse certificare il superamento delle soglie previste dalla normativa, o comunque una riduzione dell’importo percepito, nel caso in cui tra il 2020 e il 2021 ci sia stato un miglioramento della situazione economica del nucleo familiare. Diversamente, in caso di peggioramento, l’importo potrebbe aumentare.

Per quanto riguarda l’Assegno unico universale, il periodo di erogazione va da marzo a febbraio dell’anno successivo. Quindi, fino a febbraio, i pagamenti verranno effettuati sulla base di quanto indicato nell’Isee 2022.

Entro il 28 febbraio però sarà però necessario rinnovarlo, in quanto avrà inizio un nuovo periodo di percezione. Se non verrà rinnovato entro la suddetta data allora l’Assegno unico verrà comunque pagato, ma per il minimo dell’importo (50 euro per i figli minorenni, 25 per i maggiorenni).

Per accedere agli sconti su bollette di luce e gas previsti dal Bonus sociale, sarà necessario rinnovare l’Isee prima della richiesta del beneficio o dell’agevolazione.

In conclusione, il presidente del Caf Uil Abruzzo  Annarita Di Domenicantonio afferma: “Avere un Isee scaduto non vuol dire che dal 1° gennaio 2023 tutte le prestazioni a esso collegate smetteranno di essere percepite, ma solo che bisognerà mettersi in moto per rinnovarlo non appena possibile. Diversamente scatteranno conseguenze differenti per mancato rinnovo della pratica, a seconda della prestazione a cui ci si riferisce. Il consiglio è comunque di procedere al rinnovo entro la fine di gennaio, a maggior ragione se si risulta percettori di Reddito di cittadinanza”.




IL VENTO IN TASCA. La storia di Annie Londonderry

Letture e musica dal vivo a cura di “Terrateatro”, domani, alle 16.30, al Kursaal

Giulianova, 4 gennaio 2022.Annie Londonderry, pseudonimo di Annie Cohen Kapchovsky (Lettonia 1870 – New York 1947) sosteneva di aver accettato e vinto la sfida più strabiliante mai portata a termine da una donna: fare il giro del mondo in bicicletta. La favolosa impresa, ricchissima di colpi di scena, imprevisti, primati veri o presunti, fu effettuata tra il 1894 ed il 1895. E di Annie Londonderry, atleta, avventuriera, poliedrica imprenditrice di sé stessa, racconteranno domani pomeriggio, al Kursaal, Cristina Cartone, Luca Settepanella, Ottaviano Taddei ed Alex Ricci della Compagnia “Terrateatro”, nell’originale spettacolo dal titolo “ Il vento in tasca. La storia di Annie Londonderry”.

Letture teatrali si alterneranno ad originali performance di musica dal vivo, dando vita ad un allestimento godibilissimo e stimolante.

L’ iniziativa, patrocinata dalla Città di Giulianova, dal Tsa (Teatro stabile d’Abruzzo) e dalla Fondazione Tercas, costituisce, nell’ambito di “GiuliaEventi Natale 2022”, una piacevole parentesi culturale e letteraria, alla vigilia della Festa dell’ Epifania.




NUOVE VISITE GUIDATE per scoprire il Maxxi

Tanta voglia di MAXXI all’Aquila dove Palazzo Ardinghelli registra in questi giorni di festa un boom di presenze

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Ecco allora nuove date per le visite guidate: da domani, mercoledì 4 a sabato 7 gennaio ogni giorno alle 17.00 dalla biglietteria del museo partirà un tour per scoprire la bellezza del Palazzo Barocco sede del Museo, la mostra Afterimage a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini ospitata nel piano nobile di Palazzo Ardinghelli, la Chiesa gonfiabile di Stefano Cerio nella corte e l’Omaggio a Franco Summa. In principio era il colore curata da Maria Alicata in project room.

La partecipazione a tutte le visite ha un costo di € 5 con acquisto del biglietto di ingresso ridotto al Museo. Prenotazione telefonica al numero 0862.414083 o direttamente in biglietteria. Posti limitati.

ORA IN MUSEO

Afterimage: Una grande collettiva internazionale con 26 artisti di differenti generazioni, composta da nuove committenze e installazioni site-specific, opere storiche della Collezione MAXXI, sale monografiche con opere che spaziano dagli anni ’60 a oggi. Afterimage è una riflessione per immagini sui temi della memoria e della metamorfosi, e guarda a quelle forme, sia materiali sia metaforiche, con cui ciò che è trascorso rimane intorno a noi e in noi. L’allestimento invita i visitatori a esplorare le 15 sale del piano nobile del museo e i suoi passaggi, a stabilire associazioni intuitive e spontanee tra le opere, l’architettura di Palazzo Ardinghelli e la storia di L’Aquila, città che testimonia quotidianamente l’equilibrio tra memoria del passato e impulso alla trasformazione, e che quotidianamente rende manifesto quanto il principio della metamorfosi trattenga ciò che è stato e generi ciò che sarà.

Omaggio a Franco Summa. In principio era il colore: Un focus per testimoniare l’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito delle arti visive e il forte legame tra la sua pratica artistica e l’Abruzzo, sua terra d’origine. Il percorso espositivo, che coinvolge gli spazi del MAXXI L’Aquila ma anche quelli della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, mostra i diversi aspetti di una pratica artistica che ha come campo d’azione principale il contesto urbano reimmaginato attraverso interventi che coinvolgono e interagiscono con la comunità.

Stefano Cerio. Aquila Nella corte di Palazzo Ardinghelli una chiesa gonfiabile da esplorare: è Aquila di Stefano Cerio. Il gonfiabile riproduce la chiesetta di legno di Onna, uno dei centri più colpiti dal sisma, divenuta un centro gravitazionale per la comunità del borgo nei difficili anni della ricostruzione non ancora completata. L’opera, ideata e utilizzata originariamente per la serie di scatti realizzati dal fotografo per la mostra inaugurale del MAXXI L’Aquila, Punto di equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti, evoca, come spesso accade nei lavori di Stefano Cerio, da un lato l’assenza, dall’alto una presenza data dal riferimento forte all’edificio realmente esistente.

Fino a domenica 8 gennaio il museo è aperto ogni giorno dalle 10 alle 19.

Elisa Cerasoli




THE MAC LIVE MANAGEMENT E FL MANAGEMENT: nasce la partnership

Un 2023 ricco di eventi per la coppia FL management e The Mac Live Management

Roma, 4 gennaio 2023. Inizia sotto una buona stella il 2023 per gli appassionati del mondo degli eventi e delle serate.

Le due agenzie, dopo una serie di collaborazioni, hanno deciso di rendere stabile la partnership unendo le forze e formando una squadra di artisti di altissimo livello, pronti a rendere speciali le notti della movida italiana.

Numerosi gli artisti che sono da loro seguiti in esclusiva, come Vincent Riotta, Clayton Norcross, Sergio Muniz, Daniela Fazzolari, Francesca Giuliano, Demetra Hampton, Kenia Fernandes, Yuliya Mayarchuk, Eleonora Albrecht e molti altri ancora.

Attori, cantanti maghi cabarettisti e showgirl presenza fisse di cene spettacolo, serate in discoteca convention ed eventi privati.

La sinergia della FL management di Francesco Leardini e della The Mac Live Management di Antonio Moccia permetterà di avere un portfolio ancora più ricco e di altissimo livello, realizzando eventi unici e imperdibili in tutta Italia.

Non ci resta che attendere per scoprire quali altre meravigliose novità riserverà il 2023 a questi coraggiosi imprenditori dello spettacolo che anno dopo anno stanno investendo tempo, sudore e studio in un settore che per diverso tempo ha vissuto una profonda crisi legata alla pandemia, ma che ora ha una fortissima voglia di rinascita.




PROSEGUE LA STAGIONE DI PROSA al teatro Talia di Tagliacozzo.

In scena Sabato 07 gennaio alle ore 18:00 “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa” con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e con Adriano Evangelisti.

Tagliacozzo, 4 gennaio 2023. Dopo il bellissimo pomeriggio di Natale passato con la proiezione cinematografica di “Corro da te” il 25 dicembre alle ore 18:00 che ha visto scendere dopo tanto tempo il telo bianco sul palco del Talia, questa volta è il turno della prosa. Andrà infatti in scena il 07 gennaio 2023 alle ore 18:00 “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa” scritto da Agnese Fallongo, con la regia di Raffaele Latagliata.

Il titolo nasce da un gioco linguistico che crea una fusione tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede, tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai. Se è vero che la saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all’interno delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della famiglia Mezzalira, protagonista del racconto. Il tutto visto e raccontato da Giovanni Battista Mezzalira detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia che, una volta adulto, traccerà un vero e proprio arco della sua esistenza, in un caleidoscopio di ricordi che attraverseranno una vita intera, una vita fatta di luci, ombre e colpi di scena all’interno del medesimo focolare domestico.

La messa in scena è stata definita: « […] uno spettacolo che non ti da il tempo di applaudire. Grazie al suo ritmo serrato e incalzante, è un’opera che ti fa sorridere, ridere e al contempo emozionare. L’unione di questi quattro fenomenali artisti da sempre vita a pièce che meriterebbero i migliori palcoscenici d’Italia e che dovrebbero essere visti da un infinito numero di spettatori.»

Con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo e con Adriano Evangelisti; musiche originali Tiziano Caputo; scenografie Andrea Coppi; costumi Daniele Gelsi; Regia Raffaele Latagliata; una produzione Teatro degli Incamminati.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Fino all’08 gennaio 2023 è possibile, inoltre, acquistare presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in Piazza Duca degli Abruzzi, le card natalizie del Teatro da donare!




CAFFÈ NERO A HAMMERSMITH, il secondo romanzo di Gabriele Lucci

È stato presentato a Roma il 2 dicembre 2022, con Paolo Mieli, nella Libreria Eli

di Goffredo Palmerini

L’Aquila 4 gennaio 2022. Pubblicato in novembre 2022 e presentato il 2 dicembre scorso a Roma, presso la magnifica Libreria Eli, il romanzo “Caffè nero a Hammersmith” (ed. L’Atalante) è la seconda incursione nella narrativa di Gabriele Lucci, fecondo saggista e insigne direttore artistico in campo cinematografico. Un magnifico evento, quello della presentazione del volume, in una delle più suggestive librerie della capitale, dove il profumo dei libri si coniuga con il sottile piacere degli incontri culturali, come quello vissuto appunto il 2 dicembre quando è stata svelata, ad una splendida cornice di pubblico, la novità di questo secondo romanzo di Lucci, attraverso l’intrigante conversazione con l’Autore dello storico Paolo Mieli, una delle penne più prestigiose del giornalismo italiano, già direttore della Stampa e del Corriere della Sera.

Numerose le presenze all’incontro di presentazione, specie dal mondo della settima arte. Notevoli e interessanti le annotazioni sull’opera emerse dalla conversazione, stimolata dalle puntuali domande di Mieli all’autore. D’altronde Paolo Mieli non ha fatto mistero del suo apprezzamento per l’opera, con un giudizio assai lusinghiero affidato alla terza di copertina. “Un grande romanzo di piacevole lettura – annota Paolo Mieli – e un concentrato di personaggi unici. Gabriele Lucci racconta il bisogno di far pace con le proprie radici, attraverso un ironico bilancio generazionale ricco di suspense. Riapre le ferite della protagonista e del rapporto irrisolto con il padre con il quale è costretta a confrontarsi, dimostrando l’importanza di fare i conti con il passato.” D’altronde non poteva difettare in Lucci, per la straordinaria sua confidenza e cultura in campo cinematografico, il giusto armamentario per tenere il lettore incollato alle pagine del romanzo, in una storia intricata di personaggi singolari e di varia umanità, in un ricco caleidoscopio di vicende umane, in una congerie di situazioni psicologiche, con una narrazione che non lascia vuoti, tanti sono gli intrecci nelle relazioni costruiti con un sapiente ed ampio ventaglio dialogico.

Insomma, “Caffè nero a Hammersmith” è un libro che si legge tutto d’un fiato, portando il lettore fino all’acme della storia, quando tutto si risolve nella maniera più imprevedibile, quando la suspense cinematografica s’acuisce nel colpo di teatro. Creatività e indiscutibile talento dell’Autore, entrambi fortemente vivi in Gabriele Lucci che alla profonda conoscenza delle tecniche narrative della settima arte assomma anche un’evidente propensione drammaturgica, peraltro già felicemente sperimentata. Non resta, dunque, che lasciare ai potenziali lettori il gusto di leggere il romanzo, senza richiami di dettaglio alla storia che vi è narrata, ma solo rinviando alla valutazione che sull’opera rilascia il critico prof. Angelo Moscariello nella recensione che segue queste modeste mie note di lettura. Riguardo le tecniche narrative apparirà tutto più chiaro scorrendo le annotazioni biografiche sull’autore.    

Gabriele Lucci è nato a L’Aquila il 7 luglio 1950. Giovanissimo, frequenta la Scuola di Cultura drammatica, espressione d’un fermento culturale che caratterizza negli anni ’60 L’Aquila, uno dei più importanti centri di produzione teatrale italiana. È con il Teatro Stabile dell’Aquila, poi diventato Regionale, che Lucci arricchisce il proprio bagaglio culturale, seguendo diversi allestimenti del regista Antonio Calenda. Ma è con la tesi di laurea in Economia (Regioni e Radiotelevisione) che si evidenzia il suo interesse verso il variegato mondo dell’immagine, dove il cinema è solo uno dei settori, anche se di fondamentale rilievo. A metà degli anni ’70 Lucci dà infatti vita, con alcuni amici cinefili, al Cineclub “Primo Piano”, il primo in Abruzzo, e scrive per la RAI i testi di varie trasmissioni radiofoniche, firmando anche la regia del cortometraggio “Festa”, presentato al Festival internazionale di Salsomaggiore.

Contemporaneamente pone le basi per la creazione di quello che sarà all’Aquila un vero e proprio Sistema Cinema. Nel 1981 fonda l’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magica”, assumendone la direzione artistica fino al 1995. Con l’Istituto avvia un’intensa attività di promozione del cinema sul territorio, accanto ad iniziative di respiro internazionale. Tra queste il primo Convegno sull’Alta Definizione, la Conferenza sul linguaggio audiovisivo, alcuni workshops tenuti da prestigiosi professionisti del cinema, il Seminario dedicato a François Truffaut, presenti i familiari e i più stretti collaboratori del regista francese. Nel 1992 fonda, con Vittorio Storaro e l’Università dell’Aquila, l’Accademia per le Arti e le Scienze dell’Immagine, ricoprendone la carica di Direttore fino al 2006. In questi stessi anni promuove la nascita della Cineteca dell’Aquila (2000), dell’Aquila Film Commission (2001), della Mediateca regionale “Giovanni Tantillo” (2005).

Gabriele Lucci è stato ideatore, con Luciano Tovoli, di “Una Città in cinema” (1981/1990), il primo Festival internazionale dedicato agli autori della fotografia, con approfondimenti anche sugli altri mestieri del cinema, e del Premio “Nestor Almendros” (1992/2008) riservato ai giovani cinematographers. Direttore editoriale per la Lanterna Magica delle Collane “Saggi e Documenti” e i “Mestieri del Cinema”, nel 1988 ha curato l’edizione italiana della biografia di Nestor Almendros (premio Oscar per la fotografia). Direttore scientifico per la sezione Cinema della Mondadori Electa (2003/2010), Lucci ha scritto diversi volumi sui generi cinematografici, tradotti in vari Paesi, e curato le pubblicazioni monografiche sui premi Oscar Vittorio Storaro, Ennio Morricone (Premio Efebo d’oro miglior libro di cinema 2008) e Dante Ferretti, libri presentati in diverse sedi istituzionali, quali la Casa del Cinema a Roma, la Mostra del Cinema a Venezia, il Guggenheim Museum e l’Istituto Italiano di Cultura a New York, l’University of California-UCLA a Los Angeles, la Protomoteca del Comune di Roma, le Università di Padova e Gorizia, i Comuni di Macerata e dell’Aquila.

Intensa la sua attività di studioso: Gabriele Lucci ha pubblicato saggi, tenuto seminari e un corso universitario su Cinema e Letteratura. I suoi lavori sono stati riportati dalle più importanti testate nazionali e internazionali (da Le Monde a La Repubblica, dal The Guardian al Corriere della Sera, da Variety a La Stampa, da Süddeutsche Zeitung a Il Sole 24 Ore, dal Los Angeles Times a Le Figaro, dalle reti televisive RAI a quelle di Mediaset). Per l’attività svolta a favore del cinema ha ricevuto a Hollywood il tributo dell’American Society Cinematographers ed è stato eletto Socio Onorario dell’Associazione Italiana Autori della Fotografia e dell’Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori.

Dopo il sisma del 2009, che a L’Aquila ha fortemente penalizzato l’intero Sistema Cinema – è sopravvissuto, vocandosi principalmente alla missione archivistica e museale sui mestieri del cinema, solo l’Istituto Cinematografico (del quale chi scrive dal 2000 al 2019 è stato prima Amministratore delegato e poi Vice Presidente) –, complice una politica dissennata che di fatto ha portato alla chiusura di un’eccellenza internazionale come l’Accademia dell’Immagine, Lucci è tornato all’antica passione per il teatro con “Stazione di Transito”, la sua prima esperienza di autore teatrale. L’opera è stata presentata a New York, nell’ottobre del 2012, nel mese dedicato alla cultura italiana, e successivamente al Salone del libro di Torino 2013. Nel 2014 ha reso un omaggio al cinema con il volume “La diabolica ossessione” e, insieme a Vittorio Storaro, Luciano Tovoli, Daniele Nannuzzi, con il volume “The Art of Cinematography”, una grande opera figurativa che per la prima volta ha proposto, avvalendosi dei testi di Lorenzo Codelli e Bob Fisher, una rilettura della settima arte attraverso gli occhi dei più importanti cinematographers del mondo.

Nel 2015 Gabriele Lucci ha esordito nella narrativa con il romanzo “Il Tataurso imperiale”. È del 2016, invece, la rappresentazione teatrale in Italia della pièce “Stazione di Transito”, per la regia di Marisa Mastracci con la Compagnia “La Bottega dei Guitti”. Nel 2017, in occasione della rassegna “Scrittori al centro”, insieme al critico cinematografico Paolo D’Agostini del quotidiano La Repubblica, ha dialogato con lo scrittore Sandro Veronesi sul tema “Il Cinema Passivo”. È del 2021 la più recente pubblicazione saggistica “Biografia di un desiderio”, ovvero come è nato all’Aquila un Sistema Cinema, tra il 1976 e il sisma del 2009. Il libro è stato presentato a Onna (L’Aquila) il 30 ottobre 2021, con la partecipazione di Paolo Mieli e Marco Tullio Giordana. Il 30 maggio 2022 Gabriele Lucci è stato insignito a Roma del Premio Internazionale Federico II, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, a riconoscimento del suo impegno e della professionalità nel settore cinematografico.

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La recensione del critico

Prof. Angelo Moscariello

Un romanzo quello di Gabriele Lucci che ti aggancia fin dalle prime righe e non ti molla sino alla conclusione, un romanzo che si legge, o meglio si guarda, in uno stato di ipnosi da una sequenza all’altra lungo la  linea di un realismo fantastico dove si alternano dolorose memorie del passato e aperture oniriche verso il futuro (nel caso della protagonista Paola che cerca di riavere in affidamento la figlioletta) e di sdoppiamenti identitari (nel caso del poliziotto Ranieri che si crea un doppio narrativo nei suoi romanzi con protagonista il suo alter ego Chuck Harris, un agente alla James Bond), con sullo sfondo la presenza incombente di un uomo che persegue un suo scopo inconfessabile (Corrado il padre di Paola uscito di galera che ora si serve della figlia per recuperare il bottino di una rapina fatta anni prima).

La struttura di Caffè nero a Hammersmith è quella di un progettato road movie dal sud al nord della penisola che alimenta una crescente suspense senza mai tradire il verosimile quotidiano nella descrizione degli ambienti della costa adriatica (con tocchi figurativi simili a quadri di Hopper) e nei ritratti dei protagonisti, una transustanziazione del cinema in letteratura (quel cinema tanto amato dall’autore) dove dialoghi e azione procedono con ritmo veloce e finezza di dettagli.

Un percorso nello spazio che si risolve in un falso movimento o meglio in vortice che risucchia tutti in un locale di San Benedetto del Tronto chiamato La Rosa dei Venti dove si ritrovano i vecchi amici e forse complici di Corrado e li restituisce come “soggetti smarriti” (come si intitola uno dei capitoli cruciali del libro).

La sorpresa è che nel finale l’azione si riavvia fino a una scena sotto la pioggia da action-movie dopo la quale in un gioco di dare e avere i protagonisti si ritrovano conciliati con il loro passato. La cosa certa è che Lucci possiede il gusto del racconto e lo esprima in una forma matura e controllata (con momenti che a volte ricordano le dissolvenze scritturali incrociate dell’argentino Julio Cortazar), senza mai ricorrere agli stereotipi dei generi di largo consumo da lui evocati e con un mood del tutto personale non privo di una deliziosa sottile ironia che procede tra slittamenti e inversioni fino all’ultimo respiro.




BENEDETTO XVI e gli Angeli

Grande risonanza ha avuto sui mass media il riferimento agli spiriti celesti che il Santo Padre Benedetto XVI, nato nel 1928 e defunto alla fine di dicembre 2022, fece durante l’Angelus del 2 ottobre 2011

di don Marcello Stanzione, 3 gennaio 2023

Ecco le testuali parole del Pontefice: “Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’augusta regina Maria delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI alla domanda chi sono gli angeli? risponde al n. 60: “Gli angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”. Sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio, citando San Basilio Magno che affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria. Il papa Benedetto XVI, Il 2 ottobre 1977, parlando alla radio bavarese quand’era ancora cardinale, dopo aver ricordato che il 2 ottobre da circa trecent’anni la Chiesa Cattolica celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, disse che poche cose erano diventate estranee ai cristiani d’oggi quanto l’idea dell’Angelo custode. Poi aggiunse: “L’Antico Testamento dice dell’angelo al popolo di Israele: “Prestagli attenzione e ascolta la sua voce”. Cioè, devo farmi attento e sensibile a quest’idea divina che mi abbraccia e guida, e non devo contrapporle ostinatamente i miei desideri ed i miei umori del momento. Di angeli custodi ora non si parla più se non in qualche locuzione convenzionale. Lo stesso vale se si parla di protezione e si discute di come sia possibile proteggerci dai fenomeni inquietanti e dai pericoli della vita moderna. Parlare degli “Angeli” significa invece essere convinti che il mondo è dappertutto colmo dalla viva presenza di Dio e che questa presenza si rivolge a ciascun individuo, a ciascuno di noi come potenza che ci chiama e ci protegge.

Alla fine del corso degli esercizi spirituali per la Quaresima del 2007, il predicatore era stato l’arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale Giacomo Biffi che si era a lungo soffermato sugli spiriti celesti e, al momento del ringraziamento, il Papa Benedetto XVI affermò:  “Mi sono accorto che negli intarsi del mio inginocchiatoio è raffigurato il Cristo risorto, circondato da angeli che volano. Ho pensato che questi angeli possono volare perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto; e che noi potremmo volare se uscissimo un po’ dalla gravitazione del materiale ed entrassimo nella gravitazione nuova dell’amore del Risorto”.

Il 29 settembre 2007 il papa Benedetto durante l’omelia di una ordinazione episcopale dichiarò: “Celebriamo questa Ordinazione episcopale nella festa dei tre Arcangeli che nella Scrittura sono menzionati per nome: Michele, Gabriele e Raffaele. Questo ci richiama alla mente che nell’antica Chiesa – già nell’Apocalisse – i Vescovi venivano qualificati “angeli” della loro Chiesa, esprimendo in questo modo un’intima corrispondenza tra il ministero del Vescovo e la missione dell’Angelo. A partire dal compito dell’Angelo si può comprendere il servizio del Vescovo. Ma che cosa è un Angelo? La Sacra Scrittura e la tradizione della Chiesa ci lasciano scorgere due aspetti. Da una parte, l’Angelo è una creatura che sta davanti a Dio, orientata con l’intero suo essere verso Dio. Tutti e tre i nomi degli Arcangeli finiscono con la parola “El“, che significa “Dio”. Dio è iscritto nei loro nomi, nella loro natura. La loro vera natura è l’esistenza in vista di Lui e per Lui. Proprio così si spiega anche il secondo aspetto che caratterizza gli Angeli: essi sono messaggeri di Dio. Portano Dio agli uomini, aprono il cielo e così aprono la terra. Proprio perché sono presso Dio, possono essere anche molto vicini all’uomo. Dio, infatti, è più intimo a ciascuno di noi di quanto non lo siamo noi stessi. Gli Angeli parlano all’uomo di ciò che costituisce il suo vero essere, di ciò che nella sua vita tanto spesso è coperto e sepolto. Essi lo chiamano a rientrare in se stesso, toccandolo da parte di Dio. In questo senso anche noi esseri umani dovremmo sempre di nuovo diventare angeli gli uni per gli altri – angeli che ci distolgono da vie sbagliate e ci orientano sempre di nuovo verso Dio. Se la Chiesa antica chiama i Vescovi “angeli” della loro Chiesa, intende dire proprio questo: i Vescovi stessi devono essere uomini di Dio, devono vivere orientati verso Dio. “Multum orat pro populo” – “Prega molto per il popolo”, dice il Breviario della Chiesa a proposito dei santi Vescovi. Il Vescovo deve essere un orante, uno che intercede per gli uomini presso Dio. Più lo fa, più comprende anche le persone che gli sono affidate e può diventare per loro un angelo – un messaggero di Dio, che le aiuta a trovare la loro vera natura, se stesse, e a vivere l’idea che Dio ha di loro. Tutto ciò diventa ancora più chiaro se ora guardiamo le figure dei tre Arcangeli la cui festa la Chiesa celebra oggi. C’è innanzitutto Michele. Lo incontriamo nella Sacra Scrittura soprattutto nel Libro di Daniele, nella Lettera dell’Apostolo san Giuda Taddeo e nell’Apocalisse. Di questo Arcangelo si rendono evidenti in questi testi due funzioni. Egli difende la causa dell’unicità di Dio contro la presunzione del drago, del “serpente antico”, come dice Giovanni. È il continuo tentativo del serpente di far credere agli uomini che Dio deve scomparire, affinché essi possano diventare grandi; che Dio ci ostacola nella nostra libertà e che perciò noi dobbiamo sbarazzarci di Lui. Ma il drago non accusa solo Dio. L’Apocalisse lo chiama anche “l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusa davanti a Dio giorno e notte” (12, 10). Chi accantona Dio, non rende grande l’uomo, ma gli toglie la sua dignità. Allora l’uomo diventa un prodotto mal riuscito dell’evoluzione. Chi accusa Dio, accusa anche l’uomo. La fede in Dio difende l’uomo in tutte le sue debolezze ed insufficienze: il fulgore di Dio risplende su ogni singolo. È compito del Vescovo, in quanto uomo di Dio, di far spazio a Dio nel mondo contro le negazioni e di difendere così la grandezza dell’uomo. E che cosa si potrebbe dire e pensare di più grande sull’uomo del fatto che Dio stesso si è fatto uomo? L’altra funzione di Michele, secondo la Scrittura, è quella di protettore del Popolo di Dio (cfr. Dn 10, 21; 12, 1). Cari amici, siate veramente “angeli custodi” delle Chiese che vi saranno affidate! Aiutate il Popolo di Dio, che dovete precedere nel suo pellegrinaggio, a trovare la gioia nella fede e ad imparare il discernimento degli spiriti: ad accogliere il bene e rifiutare il male, a rimanere e diventare sempre di più, in virtù della speranza della fede, persone che amano in comunione con il Dio-Amore. Incontriamo l’Arcangelo Gabriele soprattutto nel prezioso racconto dell’annuncio a Maria dell’incarnazione di Dio, come ce lo riferisce san Luca (1, 26 – 38). Gabriele è il messaggero dell’incarnazione di Dio. Egli bussa alla porta di Maria e, per suo tramite, Dio stesso chiede a Maria il suo “sì” alla proposta di diventare la Madre del Redentore: di dare la sua carne umana al Verbo eterno di Dio, al Figlio di Dio. Ripetutamente il Signore bussa alle porte del cuore umano. Nell’Apocalisse dice all’”angelo” della Chiesa di Laodicea e, attraverso di lui, agli uomini di tutti i tempi: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (3, 20). Il Signore sta alla porta – alla porta del mondo e alla porta di ogni singolo cuore. Egli bussa per essere fatto entrare: l’incarnazione di Dio, il suo farsi carne deve continuare sino alla fine dei tempi. Tutti devono essere riuniti in Cristo in un solo corpo: questo ci dicono i grandi inni su Cristo nella Lettera agli Efesini e in quella ai Colossesi. Cristo bussa. Anche oggi Egli ha bisogno di persone che, per così dire, gli mettono a disposizione la propria carne, che gli donano la materia del mondo e della loro vita, servendo così all’unificazione tra Dio e il mondo, alla riconciliazione dell’universo. Cari amici, è vostro compito bussare in nome di Cristo ai cuori degli uomini. Entrando voi stessi in unione con Cristo, potrete anche assumere la funzione di Gabriele: portare la chiamata di Cristo agli uomini. San Raffaele ci viene presentato soprattutto nel Libro di Tobia come l’Angelo a cui è affidata la mansione di guarire. Quando Gesù invia i suoi discepoli in missione, al compito dell’annuncio del Vangelo vien sempre collegato anche quello di guarire. Il buon Samaritano, accogliendo e guarendo la persona ferita giacente al margine della strada, diventa senza parole un testimone dell’amore di Dio. Quest’uomo ferito, bisognoso di essere guarito, siamo tutti noi. Annunciare il Vangelo, significa già di per sé guarire, perché l’uomo necessita soprattutto della verità e dell’amore. Dell’Arcangelo Raffaele si riferiscono nel Libro di Tobia due compiti emblematici di guarigione. Egli guarisce la comunione disturbata tra uomo e donna. Guarisce il loro amore. Scaccia i demoni che, sempre di nuovo, stracciano e distruggono il loro amore. Purifica l’atmosfera tra i due e dona loro la capacità di accogliersi a vicenda per sempre. Nel racconto di Tobia questa guarigione viene riferita con immagini leggendarie. Nel Nuovo Testamento, l’ordine del matrimonio, stabilito nella creazione e minacciato in modo molteplice dal peccato, viene guarito dal fatto che Cristo lo accoglie nel suo amore redentore. Egli fa del matrimonio un sacramento: il suo amore, salito per noi sulla croce, è la forza risanatrice che, in tutte le confusioni, dona la capacità della riconciliazione, purifica l’atmosfera e guarisce le ferite. Al sacerdote è affidato il compito di condurre gli uomini sempre di nuovo incontro alla forza riconciliatrice dell’amore di Cristo. Deve essere “l’angelo” risanatore che li aiuta ad ancorare il loro amore al sacramento e a viverlo con impegno sempre rinnovato a partire da esso. In secondo luogo, il Libro di Tobia parla della guarigione degli occhi ciechi. Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità per Dio. Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la luce di Dio. Guarire questa cecità mediante il messaggio della fede e la testimonianza dell’amore, è il servizio di Raffaele, affidato giorno per giorno al sacerdote e in modo speciale al Vescovo. Così, spontaneamente siamo portati a pensare anche al sacramento della Riconciliazione, al sacramento della Penitenza che, nel senso più profondo della parola, è un sacramento di guarigione. La vera ferita dell’anima, infatti, il motivo di tutte le altre nostre ferite, è il peccato. E solo se esiste un perdono in virtù della potenza di Dio, in virtù della potenza dell’amore di Cristo, possiamo essere guariti, possiamo essere redenti”.

La prima domenica di Quaresima del 2009, all’Angelus il Papa tedesco ha sottolineato che nel vangelo di Marco si dice che “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da satana” (Mc 1,12). Ma “di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose”. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di satana”. E dopo aver elencato la presenza degli angeli nell’Antico e nel Nuovo testamento, Benedetto XVI ha aggiunto: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti, anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”. “Domandiamo loro – concluse il papa in quel primo marzo 2009 – in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia romana che in questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, regina degli Angeli, prega per noi!”




GAETANO BRAGA L’ARTISTA e il violoncello incantatore

Consegnate oggi in municipio cento copie del volume di Giovanni Di Leonardo

Giulianova, 3 gennaio 2023. Il presidente della onlus “Braga” Piccone Stella: “Un libro fondamentale, che colma una lacuna storico-documentaria”.

Alla presenza del Sindaco Jwan Costantini e dell’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il maestro Sergio Piccone Stella, presidente dell’associazione “Gaetano Braga onlus”, ha consegnato oggi cento copie del libro “Gaetano Braga, l’artista e il violoncello incantatore” di Giovanni Di Leonardo, che da oggi sono a disposizione dell’Amministrazione Comunale.

 La pubblicazione del  volume, edito lo scorso maggio dalla EditPress di Castellalto,  è stata sostenuta dalla Città di Giulianova e dal Consiglio regionale abruzzese

“Sono particolarmente felice di essere qui, stamattina – ha detto il maestro Piccone Stella a margine dell’incontro – Porto i saluti dell’autore, il professor Di Leonardo, ed esprimo, anche a suo nome, i ringraziamenti a quanto hanno creduto e credono nel valore di quest’opera, arrivata a colmare un’atavica lacuna storico-documentaria. La nostra riconoscenza, dunque, va a quanti hanno reso possibile la pubblicazione e ai lettori, giuliesi e no, che si accosteranno a queste pagine con piacere e grande curiosità”.




A PESCARA IN SCENA Jekyll e Hyde

Arriva presso il teatro Cordova (in viale Giovanni Bovio) il prossimo 6 gennaio alle ore 16,30 lo spettacolo per tutta la famiglia JEKYLL & HYDE

Pescara, 3 gennaio 2023.  Il noto romanzo di Robert Louis Stevenson viene proposto dalla Realtà teatrale Skenexodia, una produzione indipendente marchigiana con attori professionisti provenienti da ogni regione. Sul palcoscenico cittadino saranno Cinzia Damassa e Carla Lama a dare vita alle atmosfere misteriose londinesi che caratterizzano questo capolavoro gotico.

“La scelta di far interpretare questo testo famosissimo a due attrici – racconta il regista Guerini – nasce dalla voglia di leggere l’opera in una maniera diversa. Non sono due donne che recitano parti maschili, ma due donne che vivono (veramente o per gioco) le vicende inspiegabili legate alla figura di Hyde. I loro comportamenti, dunque, assumono interessanti ed originali motivazioni, nonché sfumature che non ci immagineremmo mai”.

“Inizialmente pensavo di lavorare molto sul maschile – racconta Cinzia Damassa – invece è un maschile filtrato dal femminile. Mi sono dovuta giostrare tra la passione di Poole il maggiordomo, i caratteri di Jekyll e le tenebre di Hyde.”

Sulla stessa lunghezza d’onda Carla Lama: “È un esperienza interessante con esperienze particolari dove i personaggi tutti maschili sono una sfida per le attrici donne – prosegue l’attrice – il punto di vista è quello di non imitare sé stesse, ma cercare il maschile dentro ognuno di noi”. 

Lo spettacolo continuerà la sua tournée nazionale a Bologna, Tolfa (RM), Orvieto, Milano, Roma, Bedizzole (BS) nel corso del 2023. Per le prenotazioni è possibile rivolgersi al 3384116671 (solo whp), i biglietti sono acquistabili poco prima dello spettacolo.




PACCHI SPESA per le famiglie bisognose

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna per le Festività natalizie

Vasto, 3 gennaio 2023. Anche quest’anno il Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna ha inteso aderire alla campagna promossa dal Multidistretto Lions 108 Italy denominata Aggiungi un posto a tavola. Declinabile in varie forme l’adesione al service è stata realizzata mediante la fornitura di buste della spesa a famiglie bisognose sulla scia di quanto realizzato nella prima edizione del passato anno sociale.

In particolare sono state quaranta le buste recanti beni alimentari di prima necessità destinate a 20 famiglie che pochi giorni prima del S. Natale i soci del Lions Club hanno consegnato nelle mani di padre Luigi Stivaletta, parroco di S. Maria Stella Maris a Vasto Marina, che ha provveduto alla successiva distribuzione.

Ai soci accolti nei locali del refettorio padre Luigi, che ha ringraziato i Lions per il gesto e per tutto quello che fanno, ha ricordato l’importanza della solidarietà e dello stare accanto alle famiglie in questo delicato momento in cui il numero dei poveri aumenta giorno dopo giorno.

‘Viviamo in un momento particolarmente difficile – ha detto la presidente del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna Maria Pia Smargiassi – e il nostro Club da sempre attento ai bisogni della comunità non poteva non aderire all’invito riproposto dal Multidistretto. E d’altronde la lotta alla fame, che i Lions italiani portano avanti anche con campagne di sostegno al Banco Alimentare, è uno dei 5 service globali del Lions Clubs International. Si è trattato di un piccolo gesto che, speriamo, posso aver donato almeno qualche attimo di spensieratezza e qualche sorriso a chi è davvero meno fortunato di noi’.

Un ringraziamento da parte dei soci del Lions Club a padre Luigi che ha contribuito all’efficacia dell’iniziativa.




NEL FINE SETTIMANA DEL’EPIFANIA tanti eventi

Dalla Befana alle mascotte, passando per la parata delle bolle magiche fino alla cerimonia di consegna dei giocattoli per AGBE

Città sant’Angelo, 3 gennaio 2023. Anno nuovo e festività ancora al centro del cartellone eventi del Città Sant’Angelo Village Outlet. Nel fine settimana che va da venerdì 6 a domenica 8 gennaio 2023, ci saranno diversi appuntamenti che catalizzeranno l’attenzione dei visitatori. Nel giorno dell’Epifania, a partire dalle ore 11:00 fino alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, all’interno della casetta di Babbo Natale, situata in piazza Verde, ci sarà la Befana per la gioia di tutti i bambini.

Sarà anche l’occasione per la festa finale, alle ore 18:00, di Giocattolando l’iniziativa portata avanti con AGBE, patrocinata dal Comune di Città Sant’Angelo, per la raccolta di giochi da destinare ai bambini emopatici dell’ospedale di Pescara. Tutti i giocattoli che i visitatori del Village Outlet hanno donato, sono stati sanificati e verranno consegnati all’associazione.

Sabato 7 gennaio, invece, sarà la volta della Bubble Parade, dalle 16:00 alle 19:00, un momento di divertimento con bolle di sapone magico e in perfetto tema natalizio che lascerà grandi e piccini con in naso all’insù.

Domenica 8 gennaio sarà la volta delle mascotte di Pinocchio e Freeda, con sette uscite giornaliere, al mattino dalle 10-30-10:55; 11:30-11:55; 12:30-12:55 e nel pomeriggio, invece, dalle 15:00-15:25; 16:00-16:25; 17:00-17:25; 18:00-18:25.

Riprenderanno, invece, le attività del Toys Factory da giovedì 5 a domenica 8 gennaio 2023, una vera e propria fucina di creatività, in cui i bambini potranno divertirsi a realizzare decorazioni natalizie, segnalibri, segnaposto, renne, cappellini e molto altro. Gli appuntamenti inizieranno dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. Sempre aperta, invece, la mostra intitolata Il villaggio dei presepi che sta riscontrando un grandissimo successo tra i visitatori.

Il direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo, commenta così questi prossimi appuntamenti: “Non ci fermiamo con gli eventi. Il calendario che abbiamo realizzato ci accompagnerà fino al 14 gennaio. Questo fine settimana, con l’Epifania di mezzo, abbiamo voluto renderlo magico diversificando, come sempre, gli eventi. Ci auspichiamo l’arrivo di tantissime persone vista anche la concomitanza dei saldi invernali che prenderanno il via il prossimo 5 gennaio. Ma non finirà così, perché, nei prossimi giorni, annunceremo gli ultimi appuntamenti che andranno a chiudere il Christmas Festival”.




EMERGENCYFania

Il 5 Gennaio la prima serata targata Consulta Giovani Castellalto

Castellalto, 3 Gennaio 2023. La Consulta Giovani di Castellalto vi invita all’evento “EmergencyFania” che si terrà il 5 Gennaio presso il suggestivo borgo di Castelbasso e che vedrà la collaborazione di Emergency, l’organizzazione umanitaria che da oltre 20 anni lavora per fornire assistenza sanitaria alle popolazioni colpite da conflitti, epidemie e povertà estrema.

A partire dalle 21 avremo il piacere di ospitare il Coordinatore Nazionale dei Volontari, Pietro Protasi, che parlerà con noi del libro “Una Persona alla Volta” di Gino Strada, fondatore di Emergency. Dopo la presentazione festeggeremo l’arrivo dell’Epifania con le note dei Soul Buddies e con un Dj Set che vi farà ballare fino a tardi! Il ricavato della serata sarà interamente devoluto ad Emergency. Vi aspettiamo il 5 Gennaio per passare insieme una splendida serata e sostenere Emergency nel suo importante lavoro.




L’ASD CONFETTI PELINO RICORDA Geppino Madrigale

Sulmona, 3 gennaio 2023. Il direttivo e gli atleti dell’ASD Confetti Pelino di Sulmona sono rimasti sconvolti e senza parole alla notizia dell’improvvisa scomparsa di Geppino Madrigale, medico e sportivo da sempre vicino alla squadra ciclistica, scomparso improvvisamente nel pomeriggio di martedì 2 gennaio.

“Geppino Madrigale oltre che un importante medico è stato anche un grande sportivo. Negli anni ha dimostrato e testimoniato fattivamente un forte attaccamento all’ASD Confetti Pelino, con cui era tesserato da tanti anni” scrive nel messaggio di cordoglio la presidente dell’ASD Pelino, Antonietta Ramunno.

“Ci ha improvvisamente lasciati un grande amico”, prosegue Antonietta Ramunno, “Un abbraccio affettuoso e condoglianze a tutta la famiglia. Geppino era veramente una persona stupenda, un amico, sempre disponibile, sorridente, accogliente, ti metteva a suo agio. Amava la sua famiglia, la nostra città, la montagna e lo sport. Era un uomo del fare e gli piaceva impegnarsi per le persone e la sua comunità. Grazie Geppino per la Tua amicizia. Ti vogliamo ricordare con la divisa della nostra società”.




ARIANNAH Concerto dell’Epifania

Al teatro comunale

Alanno, 2 gennaio 2023. Il 5 gennaio 2023 alle ore 20:30 presso il Teatro Comunale di Alanno, la Biblioteca Comunale con il patrocinio del Comune, presenta il Concerto dell‘Epifania con la cantautrice abruzzese Ariannah. In occasione della Vigilia dell’Epifania la Biblioteca Comunale di Alanno propone un appuntamento con la musica: Ariannah in concerto, produzione curata da Sandro Odoardi.

Pietro Di Fiore, responsabile della Biblioteca: «L’evento ad ingresso libero sarà un’occasione per iniziare insieme il nuovo anno. L’invito è rivolto a tutti ed offrirà anche l’opportunità di visitare ed apprezzare le bellezze del nostro Centro Storico». Ariannah eseguirà brani di cantautori italiani, alcune canzoni natalizie e presenterà il suo nuovo singolo “Vecchio Piumone” semifinalista ad Area Sanremo 2022. Biografia Ariannah, pseudonimo di Arianna D’Angelo, è una cantautrice abruzzese anno ’96.

Apre i concerti di artisti nazionali come Arisa e Rossana Casale. Nel 2018 è co-conduttrice del programma “People Move”, di cui scrive la sigla, sul network radiofonico “Radio Studio Più”. Collaborando con il produttore Sandro Odoardi (compositore di singoli come “Love Shine”, ha lavorato con: Andrea Love, Carl Fanini, Roby Santini e remixer per Fabrizio Moro), pubblica “Fuori Tempo” e partecipa a progetti musicali dance che le aprono il mondo verso la scrittura in inglese.

Il 14 maggio 2021 esce il brano di debutto “Hope” (BIT Records), con il quale entra nella top10 di Absolute Beginners di Radio Airplay alla 9 posizione e sale alla 7 posizione restando in classifica per tre settimane consecutive. Dopo il successo ottenuto con le ultime due pubblicazioni “Red Traffic Lights” ed “In Your Eyes” arriva il primo singolo di Ariannah in italiano “Vecchio Piumone” canzone con la quale è arrivata alle semifinali di Area Sanremo 2022, su etichetta BIT Records.




QUANTI CANI DEVONO PAGARE il loro tributo di sangue?

Quante ferite e morti prima che si sveglino le coscienze?

Chieti, 2 gennaio 2023. È accaduto nuovamente il 31 dicembre in via Pianell a Chieti alle ore 13.00 mentre AP era a passeggio con le sue piccole Wendy e Frida quando un grosso cane Molosso è sfuggito da un’abitazione e si è scagliato su una cagnolina con ferocia.

Una scena straziante, tra guaiti e urla disperate della padrona tanto da richiamare i soccorsi dei passanti.

AP si è avventata per strappare dalle fauci del grande cane la piccola Wendy riuscendo a metterla in salvo.

Entrambe hanno riportato ferite profonde tanto da essere trasportate d’urgenza e sotto shock al pronto soccorso del Santissima Annunziata e al Pronto Soccorso Veterinario.

Anche il runner di nome C si è prontamente prodigato per prestare soccorsi é rimasto ferito tanto da richiedere cure mediche.

Purtroppo, ancora una triste storia che evidenzia come le aggressioni da parte di cani stia diventando un fenomeno dilagante dovuto alle custodie irresponsabili.

È necessario un intervento da parte delle istituzioni per far in modo che le normative vengano rigorosamente osservate, che le adozioni siano fatte in maniera consapevole e che i proprietari siano adeguatamente formati nella gestione dei cani soprattutto se si tratta di animali di mole importante e di caratteristiche di razza impegnative.

E a breve nascerà l’associazione L’Altra Parte Del Guinzaglio che avrà lo scopo di sollecitare istituzioni e cittadini proprio al raggiungimento di questi obiettivi.

Passeggiare con il proprio cane deve essere un piacere e non un percorso in città schivando agguati di cani incustoditi.

Cittadini e istituzioni devono impegnarsi per garantire la sicurezza e la pacifica e piacevole convivenza con tutti.

Foto: La Piccola Wendy




LA BEFANA VIEN…nel Borgo!

Il 5 e 6 gennaio artisti, musica, street food e regali per i più piccoli

Rocca San Giovanni, 2 Gennaio 2023. Giovedì 5 gennaio e venerdì 6 a Rocca San Giovanni si terrà l’evento “La Befana vien…nel Borgo!”, organizzato dal Comune con la collaborazione di tutte le associazioni presenti ed attive in paese. Un evento dedicato a grandi e piccini con artisti di strada, musica itinerante e numerosi stand di street food per gustare le specialità gastronomiche del territorio e le sue tradizioni. E poi lei, l’immancabile Befana che porterà i doni a tutti i bambini presenti.

“Un appuntamento imperdibile con il quale chiuderemo in allegria le festività natalizie – dichiara il sindaco Fabio Caravaggio -. Il borgo è pronto ad accogliere la Befana che scenderà in piazza e stringerà a sé, in un abbraccio virtuale, tutti i visitatori presenti a Rocca San Giovanni il 5 e 6 gennaio”. “Doverosi sono i ringraziamenti che rivolgo pubblicamente al capogruppo Emanuele D’Amario, coadiuvato nell’organizzazione della parte logistica dai consiglieri Lino Caravaggio e Francesco Minervino, agli assessori Carmelita Caravaggio ed Erminio Verì per la parte artistica, la programmazione e gli spettacoli, nonché indistintamente a tutte le associazioni, le attività e i volontari  del paese che hanno dimostrato una lungimirante coesione e collaborazione”.

L’evento inizierà il 5 gennaio alle ore 16:00 in piazza degli Eroi con la caccia al tesoro, a seguire i giochi in piazza e il trucca-bimbi a cura della cooperativa Praticabile e l’esibizione dell’Associazione I Piccoli Musici nella Sala Convegni. Apertura degli stand con musica ed animazione dalle ore 19:00.

Il 6 gennaio gli spettacoli pomeridiani inizieranno alle 17:00 con l’Animazione Bel-sav Savio – Il circo degli spazzacamini, che accoglieranno la Befana. Dopo la distribuzione dei doni ai più piccoli, dalle ore 19:00, si replicherà con l’apertura degli stand e l’animazione. Le serate saranno allietate dalla Hobos Street Band.




UN BEL LIBRO DI RICORDI e memoria di Mira Carpineta

Uscito in questi giorni “Na ota no’…”

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 2 gennaio 2022. È uscito in questi giorni, per i tipi dell’editore Tabula Fati, un bel libro di Mira Carpineta, ricordi e memoria, lacerti di vita vissuta da Diomira e Antonio in un paese della Marsica, Capistrello, dai primi anni del Novecento ai primi anni Settanta dello stesso secolo. Sono i nonni dell’autrice. Ma è soprattutto Diomira la protagonista del racconto.

Diomira è una contadina analfabeta, nata nel 1898 a Capistrello, nell’Abruzzo più povero e disperato, ma nel corso della sua vita lei è testimone di eventi epocali: terremoti (in particolare quello della Marsica che il 13 gennaio 1915 fece 30 mila morti), pandemie (la terribile “spagnola”), due guerre mondiali, poi l’arrivo della televisione, delle macchine a motore, del frigorifero e della lavatrice.

Diomira attraversa un secolo in cui la società rurale dei “cafoni” di siloniana memoria diventa sempre più tecnologica. Eppure, grazie alla sua prodigiosa memoria riesce a trasmettere, insieme ai ricordi della sua vita, la testimonianza di una cultura scomparsa e lo fa solo con la sua voce, con i suoi racconti, con i canti della tradizione popolare.

Il viaggio che l’autrice compie invece a ritroso nel tempo ha lo scopo di ritrovare in quei ricordi, testimonianze e documenti, una persona straordinaria nella sua semplicità, che lei chiama Mammuccia, perché a Capistrello così si chiamano affettuosamente le nonne. Nel testo anche belle foto d’epoca in bianco e nero, attinte dalla pagina Facebook “Capistrello il mio paesello”, curata da Ester Fasciani e Carmina Marche Palleschi.

Mira Carpineta è nata a Teramo nel 1964. Laureata in Comunicazione internazionale e interculturale con indirizzo giornalistico, è giornalista pubblicista. Ha diretto fino al 2015 il magazine mensile “PrimaPagina”, periodico abruzzese di cui attualmente gestisce i contenuti nella versione on line. Scrive articoli per numerose testate in lingua italiana nel mondo, dalla Svizzera all’Argentina, dal Brasile all’Australia. Con i racconti arriva alla scrittura narrativa. In questo libro realtà storica e fantasia trovano la sintesi nel riportare alla luce ricordi e lessico familiare. L’autrice ha chiesto a chi scrive di redigere la Presentazione che apre il volume. Qui di seguito, per chi abbia interesse e pazienza anche per avere altri elementi sul libro, volentieri la condivido.

***

PRESENTAZIONE

Per la verità avevo promesso all’autrice di questo bel libro che le avrei consegnato il testo della Prefazione un paio di settimane fa. Invece impegni e scadenze ti travolgono e ti cambiano lo scenario. Così siamo arrivati ad oggi, domenica 24 luglio, tarda serata mentre scrivo. Proprio quando annoto la data, ciò che appare un caso si chiarisce quasi come una rivelazione. Già, perché oggi 24 è la “Giornata mondiale dei nonni e degli anziani”, una ricorrenza voluta da Papa Francesco da celebrarsi ogni anno nella quarta domenica di luglio, quella più prossima alla festività dei santi Gioacchino ed Anna, nonni di Gesù. Quest’anno, seconda edizione della Giornata, osservo che è caduta proprio nell’odierna domenica.

Quale coincidenza più opportuna, dunque, per l’incipit di queste annotazioni al volumetto di Mira Carpineta, che proprio dai nonni Diomira e Antonio, e dalla loro vita, trova motivo ed ispirazione per intraprendere un delicato ed intenso viaggio dell’anima, alla ricerca delle proprie radici, alla rivisitazione di antichi ed incorrotti valori morali, camminando nei meandri della memoria e dei ricordi adolescenziali. Una vera e propria trasmissione di saggezza contadina, di profonda sensibilità, d’una umanità semplice ed essenziale nelle forme quanto densa di significati e di valori formativi.

Proprio il particolare rapporto di affetto e complicità tra Diomira e la nipotina – Mira, autrice del volume – immagino abbia impresso decisamente l’abbrivio per raccontare queste storie di vita, nella Marsica d’inizio Novecento, dalle parti di Capistrello. «Na òta no’», (Una volta, nonna), così iniziavano i racconti delle nonne ai nipotini, chiamati non per nome proprio, ma con il rimando affettivo alla propria ascendenza di “nonna” troncato in «no’», quasi a stabilire quella confidenza e complicità che poi si dipanava nella narrazione.

Una storia difficile, quella tra la giovane Diomira e il corteggiatore Antonio, come poteva esserlo a quei tempi quando anche i rapporti d’amore votati al matrimonio dovevano passare all’esigente vaglio dei genitori, che ne verificavano la compatibilità tra le due famiglie e l’utilità, anche in termini di risultato economico. Nel caso dei due giovani Diomira e Antonio, al godibilissimo fraseggio dei dialoghi nella “madre lingua” dialettale, proprio non doveva essere questo il caso, tanto che si discuteva di fare una “fuga” per sposarsi altrove e mettere poi tutti davanti al fatto compiuto.

Si legge con piacere e tutto d’un fiato questo bel libro, seguendo la narrazione, ampiamente dialogica, dei vari periodi di questa coppia di giovani marsicani di Capistrello, con le fatiche, le preoccupazioni, i problemi, le sofferenze, ma anche il coraggio e la determinazione. Incrociano la Grande Storia italiana, nelle condizioni della povera gente – braccianti, contadini e piccoli artigiani – con la dura situazione sociale della Marsica soggiogata dai Torlonia (come tornano alla memoria i cafoni dei romanzi di Silone, come Fontamara, Pane e vino, Il segreto di Luca, e gli altri), massacrata dal terremoto del 13 gennaio 1915 con le sue distruzioni e le 30mila vittime, dalle conseguenze della Grande Guerra e dalla pandemia “spagnola”, dalla durezza della dittatura fascista, dalla spietatezza dell’occupazione nazista, specie nel terribile eccidio di Capistrello, il 4 giugno 1944 quando i tedeschi catturarono, torturarono e fucilarono 33 persone inermi.     

Tutti questi fatti, come gli altri seguiti nel secondo dopoguerra e fino ai primi anni del nuovo secolo, sono il condensato di vicende piccole e grandi, tutte tessere d’un mosaico che è andato a costituire, insieme alle altre, la Storia d’Italia, con tutto il suo portato di dolori, fatiche, tragedie, speranze. Nel libro la narrazione è scorrevole. Coinvolgente. Intrigante, specie per il ricorso abbondante al dialogo ed all’uso del dialetto, che dà non solo freschezza al racconto, ma anche quella densità e ricchezza alla parola, nell’appropriatezza delle accezioni quale solo il vernacolo riesce ad esprimere. 

C’è poi il valore della memoria e quello della scrittura. Ricordi come questi sono affidati alla trasmissione orale tra due o tre generazioni, poi rischierebbero di perdersi se non ci fosse l’opera di chi, come in questo caso l’autrice, non li riporta in un libro, affidandoli così ai lettori attuali e futuri. In un tempo in cui l’attenzione è sempre più effimera, la scrittura e i libri restano un antidoto sicuro alla conservazione della memoria e alla salvaguardia del suo valore profondo. “La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare”, affermava Octavio Paz, premio Nobel per la letteratura.

Voglio infine soffermarmi sui valori essenziali della civiltà contadina che dominano tutta la narrazione. Davvero uno scrigno di sapienze ataviche, di solide pazienze, di profonda umanità, di condivisione solidale. Nella loro semplicità ed autenticità quei valori disegnano nettamente per il lettore – specie per colui che per età non ha vissuto o lambito quei periodi storici e sociali – una società più umana e meno straniante di quella che oggi viviamo nel parossismo della modernità. Può essere certamente utile, per le nuove generazioni, leggerne e comprenderne valori, significati, singolarità e qualità, utili a rendere l’attuale società più sensibile alla solidarietà, più disponibile all’attenzione verso gli altri, più consapevole che – seppure nelle differenze sociali, economiche e culturali – condividiamo il medesimo destino con tutta l’Umanità.

La riscoperta delle radici, qual è la ragione di questo racconto di vita d’una famiglia semplice ed onesta della nostra terra d’Abruzzo mentre dispiega la sua storia lungo un intero secolo, deve portare a questa consapevolezza, nell’alternanza di generazioni capaci di trasmettersi memorie e valori. Proprio come con chiarezza richiamava Papa Francesco alcuni anni fa in un’udienza generale per le famiglie: «Ciascuno è unico e irripetibile; e al tempo stesso inconfondibilmente legato alle sue radici. Essere figlio e figlia, infatti, secondo il disegno di Dio, significa portare in sé la memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro essere umano, originale e nuovo.» Questo bel libro anche a queste riflessioni ci conduce. E se oltre all’apprezzamento della storia narrata, che tanti elementi di comunanza può avere per molti di noi, ci porta ad una meditazione sui valori più autentici, potremo peraltro sperare in un nuovo umanesimo per le nostre società di oggi.

Goffredo Palmerini




RETICOLI – LINEE DI SENSO e di segno nell’azione scenica

Stage per attrici e attori diretto da Claudio Di Scanno

Prima attività del nuovo anno per il Drammateatro che dal 17 al 20 Gennaio propone a Popoli uno stage di formazione e lavoro teatrale dal titolo Reticoli – Linee di senso e di segno nell’azione scenica. È rivolto ad attrici ed attori con precedenti esperienze di scena o didattico/pedagogico (scuole, laboratori…) ed è inoltre aperto inoltre a danzatrici/danzatori, performer, cantanti lirici ma anche a persone interessate ad avviare un proprio percorso nel teatro. Claudio Di Scanno, regista e drammaturgo del Drammateatro, lavora con i partecipanti alla costruzione di una situazione scenica nella quale si evidenziano le linee di senso delle azioni attoriali, la loro energia e complessità, fino a determinare il reticolo compositivo del segno drammaturgico in funzione della presenza efficace dell’attore sulla scena.

Storicamente, la trasmissione del sapere teatrale accade per esperienza relazionale diretta tra l’allievo e il maestro. Diverse sono le componenti che intervengono, con simultaneità, nella determinazione della “presenza efficace” dell’attore nello spazio dell’azione scenica, dalle tecniche del corpo ai principi di orientamento dell’energia, dalla consapevolezza auto drammaturgica all’intreccio delle relazioni con gli altri attori, tra loro e con gli spettatori che qui intesi quale parte integrante della messa-in-forma drammaturgica. Anche altre sono le temperature relazionali, vettori altrettanto necessari per processi di creazione scenica che vivono di sensibilità e cognizioni, percezioni e sguardi, in una dinamica di compromissione umana che apre varchi di libertà creativa e di invenzione alla possibile, a volte imposta, rigidità dei principi e delle tecniche stesse. Peraltro, il gioco della mente e della immaginazione, così centrale nell’arte di creazione scenica, è il veicolo attraverso il quale la forma dell’azione attoriale si riempie non già di significati, ad esaudire ed esaurire la narrazione dell’azione già presente nel testo letterario, ma di micro-azioni significanti che affermano il valore del senso, il suo dispiegarsi come segno e suo intrinseco significante. E’ nella costruzione delle micro azioni e reazioni consapevolmente connesse al senso, nutrimento del segno significante, che poggia solidamente l’azione d’arte, la presenza efficace dell’attore nella dinamica relazionale e compromissoria che il teatro d’arte richiede, affinché sia relazionalmente, umanamente, culturalmente ed artisticamente plausibile. L’azione scenica costruisce alterità, ed è in questa precisa e convenzionale dimensione che l’attore invita lo spettatore ad una complicità data ma non scontata, giacché sarà l’arte “seduttiva” che si afferma, lì e in quel momento, nella minuziosa concatenazione dei segni agiti dal corpo e dalla mente dell’attore a creare varchi per l’accesso e l’interazione dello spettatore, per la relazione al vivo nello spazio-tempo dell’accadimento scenico. Laddove la libertà ricettiva e creativa dello stesso compartecipe al rito sarà di indispensabile completamento e di incidenza sul risultato del segno attoriale, la sua drammaturgia.

Per informazioni e iscrizioni (entro il 12 Gennaio) si può scrivere una mail all’indirizzo drammateatro418@gmail.com oppure un messaggio WhatsApp al 333.1107187.

Claudio Di Scanno è il regista e dramaturg, nel 1985 fonda a Popoli (Pescara) il gruppo Drammateatro. Nel 1987 partecipa all’ISTA International School of Theatre Antropology diretta da Eugenio Barba.

Ha realizzato tutte le regie degli spettacoli del Drammateatro, presentati in Italia e in altri paesi dell’Europa all’interno di Festival del nuovo teatro. Tra l’altro, dal 1992 al 1994 al Festival Santarcangelo dei Teatri d’Europa. È Premio Nazionale Franco Enriquez, Premio Miglior Spettacolo al Festival del monodramma di Umag (Croazia), Premio Nazionale Pratola, menzione del critico teatrale del Corriere della Sera Franco Cordelli ai Premi Ubu quale Migliore Regia 2009. Recensioni ai suoi spettacoli sono apparse sui principali quotidiani italiani e su diverse riviste di teatro e spettacolo. Ha diretto seminari e laboratori per gruppi di teatro, all’interno di DAMS delle Università di Venezia, Bologna, Pescara, Chieti, L’Aquila, nonché alla RESAD Real Escuela Superior de Arte Dramatico di Madrid e al Teatro Misiju di Durazzo (Albania). E’ incluso in diversi volumi di storia del teatro e dello spettacolo.

Claudio Di Scanno