USA: LE FARMACIE VENDERANNO la pillola abortiva

Le farmacie degli Stati Uniti sono autorizzate per la prima volta a vendere la pillola abortiva contenente il mifepristone dopo la decisione appena assunta dall’amministrazione Biden.

Italia, 6, gennaio 2023. La prescrizione medica è ancora richiesta, ma d’ora in poi si potrà ritirare la pillola in negozio o per corrispondenza direttamente senza passare dal medico come fino ad oggi richiesto. La Food and Drug Administration (FDA) ha infatti precisato che  il farmaco “può essere dispensato da farmacie certificate e sotto la supervisione di un prescrittore certificato”.

La decisione è giunta nel pieno del grande dibattito aperto negli Stati Uniti sull’aborto a seguito della sentenza della Corte Suprema che ha cancellato il “diritto” federale all’aborto e quelle di molti singoli stati americani che hanno deciso di vietare o di fortemente limitare le pratiche abortive. Nel frattempo, si era subito sviluppato un grande commercio illegale di pillole abortive, spesso comprate sul mercato nero internazionale grazie alle vendite on line, di pari passo con la pratica di molte donne di spostarsi per abortire verso gli stati che non vietano l’aborto (CLICCA QUI).

Secondo varie ricerche, più della metà degli aborti negli Stati Uniti vengono praticati con l’utilizzazione delle pillole piuttosto che con interventi chirurgici.

Usa: le farmacie venderanno la pillola abortiva – Politica Insieme




GUERRA IN UCRAINA le conseguenze economiche

incontro con gli economisti del collettivo coniare rivolta

Pescara, 6 gennaio 2023. La Federazione Abruzzo e Molise dell’Unione Sindacale di Base, in collaborazione con gli economisti del collettivo coniare rivolta e Potere al Popolo! Abruzzo, organizza un incontro incentrato sulle conseguenze economiche della guerra in Ucraina sull’economia europea e italiana che tutti stiamo vivendo.

I componenti del collettivo coniare rivolta ci faranno comprendere il meccanismo per cui, le scelte politiche relative alla guerra in corso, influenzano pesantemente l’economia e condizionano la vita di tutti noi.

Coniare rivolta nasce perché “l’economia ci viene spiegata e narrata ogni giorno come un processo ineluttabile: forze astratte e misteriose – i mercati – influenzerebbero il corso delle nostre vite determinandone le condizioni materiali fino a scandire il ritmo stesso delle nostre esistenze.

Coerentemente con questa narrazione, le scelte di governo dell’economia ci vengono presentate come misure necessarie, rese inevitabili da vincoli oggettivi cui sembrerebbe impossibile sottrarsi.

Nel frattempo, il nostro paese, come l’intera periferia d’Europa, è investito da una crisi di portata storica che fa emergere, in forma violenta, tutte le contraddizioni del particolare ordine economico in cui viviamo. Siamo precari, perdiamo il lavoro o lavoriamo in condizioni pessime ma – come ci viene ripetuto ogni giorno – non si può fare altrimenti.

Questa è la narrazione economica che serve a chi tiene le redini della nostra società. Gli economisti che ce la spiegano sono meri strumenti di propaganda ideologica: raccontano una storia in cui i sacrifici sono necessari ed inevitabili, in cui le soluzioni ai problemi sono solamente tecniche e mai politiche, in cui siamo tutti sulla stessa barca. Una visione armoniosa della società, in cui non vi è spazio per un’opposizione alle leggi del mercato.

Questa è la narrazione economica che vogliamo criticare, per liberare i processi economici dal carattere di necessità che gli è attribuito e dunque aprire la strada al dissenso. Per farlo dobbiamo riprenderci l’economia, e farne uno strumento utile alla comprensione della società in cui viviamo e delle sue contraddizioni. Dunque, uno strumento di lotta, perché i conflitti sociali possono trovare nell’analisi dei processi economici solide basi per essere alimentati, estesi e sostenuti.

Unione Sindacale di Base Federazione Abruzzo e Molise

Foto Corriere della Sera




APPROVATO IL PROGETTO di videosorveglianza

A marzo le prime 24 telecamere

Fossacesia, 6 gennaio 2023. La sicurezza dei cittadini è al primo posto nelle preoccupazioni dell’Amministrazione Comunale di Fossacesia, che ha presentato un progetto, approvato nell’ultima riunione della Giunta comunale del 2022, per la videosorveglianza urbana. La proposta è stata inoltrata al Ministero dell’Interno, richiedendo un finanziamento di circa 90 mila euro con una quota a carico del comune pari al 33,53% della spesa prevista per ottenere 10 telecamere ad alta tecnologia, da posizionare nei punti strategici del territorio comunale.

I dispositivi potranno essere utilizzati  per riprese ambientali e per la lettura delle targhe auto, che consentiranno anche di monitorare il traffico in entrata e in uscita dalla città. Le zone dove saranno collocate sono state indicate nel corso di una riunione con i comandanti della Stazione dei Carabinieri e della Polizia Locale e negli uffici di quest’ultima sarà installata la base dove saranno registrate e conservate le immagini. In attesa di conoscere se il Ministero concederà il finanziamento, prossimamente saranno installate 24 telecamere già acquistate dal Comune, che controlleranno molte zone del territorio fossacesiano. Il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore Finoro hanno concordato nel corso di una riunione il programma per le installazioni di queste apparecchiature entro la prossima primavera.

“La videosorveglianza è divenuta lo strumento principale per la prevenzione e il controllo del territorio – afferma il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio -. Metterle in prossimità di incroci, nelle zone strategiche e, ovviamente, sulle strade principali di accesso e di uscita da Fossacesia, Marina e Villa Scorciosa e nel resto del territorio contribuirà ad essere un efficace deterrente per la prevenzione di eventuali abusi o reati contro il patrimonio della città o di qualsiasi altra tipologia di illeciti o crimini ai danni dei cittadini”.

“Siamo a conclusione di un percorso che è frutto del lavoro in stretta sinergia tra Carabinieri e Polizia Locale – commenta l’assessore alla Sicurezza, Giovanni Finoro – Il progetto che abbiamo candidato è la sintesi di uno studio approfondito della nostra città e ci auguriamo che venga accolto positivamente per dotare Fossacesia di un sistema innovativo a beneficio della qualità della vita e della salvaguardia del nostro patrimonio”.




ESAMI DI MATURITÀ 2023

Mancano pochi mesi agli esami, e ad indirizzarli è il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha ripristinato molte delle regole che erano in vigore nel periodo precedente la pandemia.

di W. Centurione

Chieti, 6 gennaio 2023. Il neoministro, dunque ha già inviato la circolare a tutte le scuole per informarle delle regole da seguire per gli esami di maturità dell’anno scolastico 2022-2023 per i circa 480.000 studenti che dovranno affrontare le prove finali. Di seguito, ecco cosa prevede la circolare.

Per l’ammissione agli esami di maturità 2023 gli studenti per prima cosa dovranno accumulare un monte ore durante l’anno scolastico pari ad almeno tre quarti di quello svolto in classe. Un altro aspetto di cui si terrà conto è il voto. Gli studenti, infatti dovranno conseguire almeno la sufficienza in tutte le materie, condotta inclusa. Se dovesse comparire un voto pari a cinque allora in quel caso sarebbe il consiglio di classe a decidere in merito all’ammissione dello studente con tanto di motivazione.

Da quest’anno sono state introdotte le prove invalse che per i maturandi si terranno a  marzo, e un altro requisito per poter accedere agli esami di maturità è quello di dover partecipare a tutte e tre le prove proposte, cioè quella d’Italiano, di matematica e d’Inglese.

Per quanto riguarda l’alternanza scuola-lavoro invece, quest’anno non sarà considerata “necessaria” per poter accedere agli esami di maturità in quanto il decreto “Milleproroghe” del governo Meloni lo ha escluso. La motivazione trova riscontro nel fatto che negli ultimi tre anni è stato impossibile da parte degli istituti e dei licei raggiungere il “target orario previsto” per via della pandemia.

Ma in che cosa consisteranno le prove scritte della maturità 2023? La prova d’Italiano sarà comune a tutte le scuole e a tutti gli indirizzi nelle modalità di svolgimento: 6 ore di durata e scelta da parte degli studenti di una delle 7 tracce proposte. Da ricordare la trasversalità delle tracce: da argomenti artistici a letterali, da storici a filosofici e scientifici, da tecnologici a sociale ed economici. Per la seconda prova vige una novità. Essa verrà scelta dal ministero mediante decreto in pubblicazione entro la fine di questo mese di gennaio e non dalle commissioni come l’anno scorso.

Per l’esame orale invece si prevederà un colloquio interdisciplinare e multidisciplinare. Non ci saranno più le tesine ma il maturando dovrà esaminare e analizzare testi, documenti, problemi ed esperienze con collegamenti sviluppati in maniera critica, utilizzando anche le lingue straniere.

Sull’alternanza scuola-lavoro, anche se non rientra più come requisito di ammissione agli esami, il maturando potrà presentare una relazione o un elaborato a chiusura del percorso formativo.

Le commissioni invece torneranno ad essere composte com’erano nel periodo pre-pandemia ovvero da un presidente esterno, tre membri interni e tre esterni (questi ultimi saranno nominati a maggio).

Il Voto?

Beh, il voto finale sarà espresso in centesimi, ma il credito scolastico tornerà ad avere il limite di 40 punti anziché di 60 (come nel pre-covid). Gli altri 60 punti dovranno maturare grazie alle prove scritte e orali. Il minimo per superare la maturità è come sempre 60 punti.




ASPETTANDO la Befana

Giovedì 5 gennaio al Nido d’ infanzia A. Gramsci

Ortona, 5 gennaio 2023. È arrivata la Befana per la gioia dei bambini della sezione Piccoli, medi e grandi.

Le educatrici del Nido hanno voluto così rievocare, come da tradizione, questa festività tanto amata dai bambini. La cara vecchia e gentile befana è stata lieta di intrattenersi con i bambini, regalando loro carezze e sorrisi.

Un grazie quindi a tutto il personale del Nido che ancora una volta ha organizzato una bellissima festa. Buona befana a tutti.

Daniela Paolini




TUTTO PRONTO per la Sagra della Polenta

Domani 61esima edizione della festa a Pettorano sul Gizio

Pettorano sul Gizio, 5 gennaio 2023. Tutto pronto a Pettorano sul Gizio per la sessantunesima edizione della Sagra della Polenta, appuntamento culinario e non solo che si svolge ogni anno nel giorno dell’Epifania e che dopo la pandemia da Covid finalmente ritrova la sua collocazione per antonomasia, con tutti gli ingredienti per vedere il paese che si trova al centro della Riserva del Monte Genzana invaso di persone.

Si, perché è atteso un pubblico delle grandi occasioni a Pettorano venerdì prossimo, complice un tempo che sembra più primaverile che invernale, ed un sole che farà riempire quasi certamente piazza Umberto I, cuore pulsante della Sagra della Polenta, dove la Pro loco ha allestito sedie e tavoli per la degustazione della mitica polenta rognosa, ovvero il piatto tipico pettoranese, che risale all’antica tradizione dei carbonai, con la polenta cotta nell’antico cotturo, con olio extravergine, carne di maiale e salsiccia, e qualche porzione anche dell’opzione con i mugnoli, la verdura tipica di Pettorano, oltre al vino della cantina Margiotta di Pratola Peligna.

A beneficiare della Sagra della Polenta potrebbero essere domani anche le altre attività di ristoro di Pettorano sul Gizio che saranno aperte tutta la giornata del 6 gennaio, a partire dal ristorante ‘Il Torchio’, collocato nella centralissima e super panoramica piazza Zannelli, dove, se il tempo come sembra lo permetterà, si potranno mangiare, oltre che la polenta coi mugnoli e rognosa, anche quella condita col pomodoro, ma pure mugnoli e chezzerije, ovvero gnocchetti conditi coi mugnoli, dal sapore speciale ed unico, ed una quantità molto ampia di crustole.

E se ‘Il Torchio’, che ha previsto anche un doppio turno per il pranzo, ed il servizio asporto, ma quest’ultimo solo su prenotazione; è famoso anche per la sua amplissima scelta di vini e per la selezione di formaggi provenienti dall’agriturismo di Valle Scannese, su cui hanno sempre garantito il mitico pastore Gregorio Rotolo e la sua famiglia; specializzato in cocktail e torte è il Bar ‘Al Cortile’ sempre in piazza Zannelli, con la sua mitica ‘Pizza di San Martino’ e la sua vasta scelta di alcolici e bibite rinfrescanti. Il gazebo in via Roma del ristorante ‘Fralè’ a Pettorano potrebbe essere il giusto contesto per mangiare polenta rognosa con salsicce dalla bontà sopraffina, mentre al bar ristoro ‘Il Chiosco’ nella zona dei campi sportivi di Pettorano ci si potrà sbizzarrire fra carne cotta alla brace e le mitiche pinze, con opzione da menzionare anche il ristorante ‘La Locanda’ in zona Castello Cantelmo, che offre fra le specialità della pasta alla chitarra ed una selezione notevole di affettati.

Nei punti ristoro menzionati sarà possibile fare il pieno anche delle mitiche pizzelle di Pettorano, mentre va ricordato che chi sceglierà di degustare la polenta in piazza Umberto I potrà sentire accompagnata la sua degustazione dal suono del gruppo musicale degli Yard Birds, conosciuti per l’esecuzione di pezzi anni ‘60-’70. Insomma, Pettorano sul Gizio è pronta ad accogliere turisti, avventori ed appassionati della buona tavola, con ampia scelta sul luogo dove poter degustare il proprio piatto di sopraffina polenta.




RAPPORTI MAI COSÌ DISTESI con Sindaco e maggioranza

Il consigliere Matteo Carpineta smentisce la notizia circa un suo presunto dissenso. Si è solo amplificata una normale dialettica, peraltro travisando i fatti e omettendo passaggi decisivi

Giulianova, 5 gennaio 2023. Alla notizia apparsa oggi su un quotidiano locale, replica seccamente il consigliere Matteo Carpineta, a cui lo stesso articolo attribuiva presunti  malumori, oltre alla minaccia della restituzione delle deleghe.

“Quanto riportato dalla stampa – puntualizza Carpineta – è tendenzioso, fuorviante e del tutto ingiustificato. Il giornalista trascrive infatti stralci di un normale scambio dialettico, omettendo passaggi decisivi che avrebbero chiarito il tono e l’obiettivo delle affermazioni. I rapporti con il Sindaco e la maggioranza, mai come ora,  sono distesi, cordiali. Il mio impegno resta quello di sempre, anzi, se possibile, continuerà con maggiore entusiasmo e più forte convinzione”.




DIECI ANNI DALLA NASCITA del Censorino Teatino

2013/2023 al Servizio del Cittadino

Chieti, 5 gennaio 2023.  Nel 2023, il Censorino Teatino al Servizio del Cittadino compie dieci anni. Il Censorino Teatino nasce nei primi mesi del 2013 sulla onda della battaglia in difesa della provincia di Chieti, da me capeggiata nel 2012, come un blog che si occupava di segnalare all’opinione pubblica e alle istituzioni i problemi della città e dei cittadini, bypassando il filtro delle segreterie politiche e degli organi d’informazione istituzionali per portare oggettivamente il problema e/o la voce del cittadino nelle stanze che contano (Il blog del Censorino Teatino è ancora visibile scrivendo sul motore di ricerca “Censorino Teatino Blog”).

Il blog si chiama non a caso “Censorino Teatino” perché dedicato a Marco Porcio Catone il Censore della Res Publica romana e quindi, in questo caso, sta a significare il censore di Teate. Questo compito è stato svolto egregiamente, unendo le mie esperienze di segnalatore dei problemi dei cittadini e di denunciatore dei disservizi della pubblica amministrazione a tutti i livelli col mio maestro Nicola Cucullo, agli studi sul “Blog Power’, fatti quando ero tutor del Master “Enrico Mattei” in Medioriente, su come il potere dei blog abbia permesso di superare il filtro degli organi d’informazione istituzionali e di influenzare l’opinione pubblica internazionale durante le Primavere Arabe contro i governi ufficiali di Libia ed Egitto che sono stati rovesciati. L’esperienza del “Blog Power” è stata applicata alla realtà locale e la “magia” del Censorino Teatino è stata proprio quella di rendersi un interlocutore principale nel panorama politico – sociale Teatino, a tal punto che c’erano cittadini che si rivolgevano prima da noi che agli uffici degli enti locali competenti che venivano stimolati nel modo giusto per risolvere il problema e avere poi dal Censorino i ringraziamenti pubblici.  Questo lavoro è stato fatto anche grazie all’impegno di alcuni collaboratori della prima ora, tra i quali Daniele che ha fondato con me il blog, il super eroe Italy Man che collaborava in numerosi nostri primi mitici video e il giovane Luigino.

Così è stato fino al 2016/2017, finché a livello social non ho deciso di spostare parte dell’attenzione su progetti di promozione turistica sui social con Abruzzo Tourism. Dal 2017, come il social si è diffuso sempre più, abbiamo messo più in primo piano il civismo e l’attività sul territorio, dapprima col pronto intervento durante la poderosa nevicata del 2017 e poi durante la pandemia Covid19 dal 2020 con la Spesa Sospesa che fra alti e bassi continuiamo a fare ancora ora e il “Premio Censorino Teatino – Città di Chieti” che in estate diamo ai Teatini che si sono particolarmente distinti, giunto nel 2022 alla seconda edizione. Per il 2023 sono previste delle nuove attività e delle celebrazioni per i festeggiamenti, con sicuramente una festa dove fra un buffet e la musica dal vivo, regaleremo dei vestiti per i poveri della città, il rilancio dell’attività del Censorino Teatino Blog con delle sorprese editoriali e, infine, probabilmente una nuova pubblicazione che raccolga tutte le attività del Censorino nel decennio 2013/2023.

Cristiano Vignali

Fondatore del Censorino Teatino al Servizio del Cittadino

Nella foto la copertina di numerosi video dei Censorino Teatino nei primi anni di attività con Cristiano Vignali e Italy Man.




EPIFANIA, MuNDA aperto

Venerdì 6 gennaio

L’Aquila, 5 gennaio 2023. Venerdì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, a conclusione delle aperture straordinarie osservate per il periodo natalizio,  il Museo Nazionale d’Abruzzo sarà visitabile nel consueto orario 8.30/19.30 (chiusura biglietteria ore 19:00).

È possibile vedere il nuovo allestimento Il secondo Ottocento in Abruzzo con le recenti  acquisizioni di Patini, Barbella e Tiratelli  che concludono idealmente il percorso museale.

Nella biglietteria del Museo è disponibile gratuitamente la nuova brochure in italiano e inglese del Museo




ASPETTANDO LA BEFANA con il circo incantato e Roby Santini

Eventi del 6 gennaio

 Casalbordino, 5 gennaio 2023. Venerdì 6 gennaio dalle 15 la Pro Loco di Casalbordino, in collaborazione con la Protezione Civile “Madonna dell’Assunta” e il patrocinio del Comune di Casalbordino, dà appuntamento dalle 15 in piazza Umberto I con il tradizionale evento “Aspettando la Befana”.

L’evento sarà animato dalla presenza del “Circo Incantato”, dalla Befana che scenderà dalla Torre grazie al gruppo speleologico di Gissi e arricchito quest’anno dalla presenza di Roby Santini reduce da un tour internazionale dal grandissimo successo. Durante l’evento sarà possibile tesserarsi alla Pro Loco, metà della quota che verrà sottoscritta verrà devoluta in beneficenza così come il ricavato della vendita dei dischi di Roby Santini che saranno venduti in piazza. 




NEVE: conoscenza, consapevolezza, sicurezza

Un altro incontro per approfondire ulteriormente i temi legati alla sicurezza sulla montagna innevata

Rocca di Cambio, 5 gennaio 2023. La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, in particolare la sua Scuola “Nestore Nanni” di Alpinismo e Scialpinismo, insieme alla Sottosezione Cai “Altopiano delle Rocche”, grazie alla collaborazione del SASA (Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo) e la struttura del Meteomont Carabinieri, ripropone un incontro sul tema della sicurezza sulla montagna innevata, con un particolare focus sulle valanghe.

L’incontro, che viene riproposto dopo il notevole successo dell’evento aquilano del 1 e 2 dicembre scorso, avrà luogo presso la Sala Polifunzionale “Jacovitti” di Rocca di Cambio, sabato 7 gennaio 2023, dalle ore 17.00. È l’occasione perfetta, con l’arrivo dell’inverno, per approfondire gli aspetti legali e tecnici legati alla frequentazione della montagna innevata, ma anche per imparare a riconoscere e interpretare le condizioni di pericolo, al fine di prevenire e ridurre il rischio in un ambiente tanto bello quanto insidioso.




CAMPO SPORTIVO GRANATA, PARTITI I LAVORI per la ristrutturazione degli spogliatoi

Hanno preso il via i lavori per la sistemazione degli spogliatoi del campo sportivo Vincenzo Granata in viale San Giovanni a Fossacesia

Fossacesia, 5 gennaio 2023. “È un altro passo avanti per mettere a disposizione delle società calcistiche della nostra città di avere un impianto completo e utilizzabile, così com’era nelle nostre intenzioni quando abbiamo avviato anni fa il percorso per modernizzare l’impianto – sottolineano il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore allo Sport Maura Sgrignuoli-. Per chi non conosce la macchina della burocrazia fatta di progetti, gare d’appalto, assegnazione dei lavori, domande, verifiche, modifiche e nullaosta e altro ancora, stenta a comprendere e scambiare i ritardi con disinteresse. L’Amministrazione comunale invece, in questi anni, compreso il lungo periodo di pandemia e quello necessario per la scelta e la nomina del nuovo dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale è stata sempre attenta e si è mossa con celerità, seguendo l’iter che ha prima portato al rifacimento del terreno di gioco ed ora degli spogliatoi”.

La spesa prevista per mettere a posto la struttura è di 83.647 mila euro, finanziata con contributi statali, annualità 2022-2023, per le infrastrutture sociali. Dopo la variazione di bilancio datata 24 ottobre scorso è stato affidato l’incarico al progettista con apposita delibera della Giunta comunale del 29 novembre. I lavori infine sono stati affidati con determina del 12 dicembre 2022 e saranno ultimati, salvo sospensioni e proroghe, in 45 giorni.

“Sono arrivati 760 mila euro grazie al mutuo che abbiamo acceso con il Credito Sportivo, soldi iscritti nel bilancio comunale e che non prevedono ulteriori spese per gli interessi,– conclude il sindaco Di Giuseppantonio. Vi è da aggiungere che usciremo ad ultimare tutti gli interventi programmati per il campo, compresi quelli importantissimi ed indifferibili previsti dalle nuove norme sulla sicurezza, che permetteranno all’impianto di essere agibili e sicuri. Ovviamente anche in questo caso il tempo è stato ulteriormente assorbito dalle procedure di legge  che i nostri uffici comunali rispettano”. Infatti, gli impianti in Italia ed in particolare in Abruzzo devono adeguare le strutture per evitare la sospensione delle attività sportive. Tanti Comuni hanno  problemi anche a causa delle difficoltà economiche nei bilanci.




LA BEFANA che vien dal mare 2023

Ventesima edizione della manifestazione

Pescara, 5 Gennaio 2023. La Soc. Naz.le Salvamento – Sez. Pescara, con il contributo del Comune di Pescara, in collaborazione con il porto turistico “Marina di Pescara”, in occasione dell’Epifania organizza, la 20^ edizione della manifestazione “La Befana che Vien dal Mare”.

Tale manifestazione, che ogni anno riscuote un notevolissimo successo e alto gradimento, si aprirà con l’arrivo dal mare della Befana trasportata a bordo di un nostro mezzo, accompagnato dai membri della Salvamento Pescara.

La Befana poi accoglierà tutti i bambini presenti (in caso di pioggia o temperature eccessivamente basse l’evento si svolgerà all’interno del padiglione della Camera di Commercio del Porto Turistico) consegnando i doni e facendo con tutti i bimbi le foto ricordo.

La manifestazione sarà allietata da musica e colpi di scena. La “Befana che Vien dal Mare” si svolgerà in data 6 Gennaio 2023 alle ore 11.00 all’interno del Porto Turistico Il Marina di Pescara.




PRIMA CANDELINA per l’Anei di Teramo

Il 2022 è stato un anno intenso di attività

Teramo, 5 gennaio 2023. La sezione ANEI di Teramo, con sede in Giulianova (Teramo), sotto la presidenza di Edoarda Broccolini, figlia dell’Imi Carmine Broccolini, carabiniere reale deportato da Roma il 7 ottobre 1943 nella deportazione di massa che coinvolse circa 2.500 carabinieri reali e fino al 28 aprile del 1945 internato nello Stalag VIIA in Baviera, compie un anno di vita e fa il suo primo bilancio di attività.

Il 2022 è stato un anno intenso di azioni all’insegna del motto “Mai più reticolati nel mondo” e finalizzate a far conoscere principalmente, insieme all’esistenza della sezione, il messaggio di pace e riconciliazione che i famigliari degli Imi promuovono a maggior ragione e con più forza e convinzione in un periodo buio e drammatico come questo, con la guerra in corso in Ucraina, alle porte dell’Europa, dopo decenni di pace e prosperità nel Vecchio Continente garantite anche dal sacrificio dei nostri Imi.

La nascita della sezione è stata in primis comunicata a enti e istituzioni della Provincia di Teramo, a partire dalla Prefettura, e alle associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, come Anpi Teramo e Anpi Pineto; agli organi di stampa locali in occasione del 25 Aprile; lo scorso settembre, al rientro in classe, alle scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Teramo con la presentazione di un progetto didattico improntato sullo studio degli Imi della Provincia e con la promozione e la presentazione, nel corso di tutto il 2022, di eventi divulgativi sul tema della resistenza degli Imi nel Teramano e fuori provincia.

Il debutto pubblico ufficiale di Edoarda Broccolini, in qualità di presidente di ANEI di Teramo, è avvenuto il 27 Gennaio 2022, Giorno della Memoria, a Giulianova, sua città di residenza, scelta dal padre Carmine al rientro dall’internamento nazista, nel loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto piazza Belvedere. In quella occasione nelle sue mani è stata consegnata dal vicesindaco di Giulianova, Lidia Albani, la medaglia Città di Giulianova agli Internati Militari Italiani di Giulianova alla Memoria del Carabiniere Carmine Broccolini, su segnalazione del ricercatore e storico giuliese Walter De Berardinis, da sempre vicino nei suoi puntuali studi alla storia degli Imi locali. Anche in quell’evento, che ha visto la partecipazione dei famigliari di altri 13 Imi giuliesi, fondamentali sono state la presenza e la vicinanza all’Anei sezione di Teramo dell’Arma dei Carabinieri di Giulianova, dove l’Imi Carmine Broccolini aveva prestato servizio dal 1946 al 1957, nella persona dello stimato Tenente Colonnello Vincenzo Marzo, al comando della Compagnia Carabinieri di Giulianova, nipote di Imi.

Successivamente, durante il 2022, numerose le partecipazioni in presenza o per saluto ad eventi nel Teramano legati alla memoria degli Imi locali, principalmente organizzati dallo storico e giornalista Walter De Berardinis, oltre le date ufficiali di 25 Aprile, 2 Giugno, 4 Novembre e ancora all’apposizione di pietre d’inciampo e targhe sul territorio oltre che di festeggiamenti di centenari di Imi ancora in vita.

Particolarmente sentita la partecipazione al tour teramano dell’8 e 9 ottobre 2022 dello scrittore degli Imi Mario Avagliano con la sua ultima fatica letteraria, “Dissenso al fascismo. Gli italiani che si ribellarono a Mussolini (1925-1943)”, edito da Il Mulino, che è stato a Teramo, Giulianova e Pineto, perché il tour letterario, organizzato e seguito dallo storico Walter De Berardinis, cadeva proprio a ridosso del 79mo della deportazione di Carmine Broccolini e dei carabinieri reali di Roma del 7 ottobre 1943.

Direttamente, la sezione ANEI di Teramo, nel suo primo anno di vita, ha partecipato all’organizzazione e alla realizzazione di due grandi eventi, seguiti in prima persona dal dirigente e responsabile della comunicazione, la giornalista Gabriella Persiani, nipote dell’Imi Carmine Broccolini. Il primo, a Milano, il 18 giugno 2022, presso la libreria-enoteca Le Libragioni, in collaborazione con la sezione ANEI di Treviso, dal titolo “Internati Militari Italiani. Testimonianze di donne, madri, mogli e figlie”, per la presentazione dell’omonimo volume a cura di Silvia Pascale e Orlando Materassi per Ciesse Edizioni. L’evento è stato importante non solo per far conoscere una pagina di storia ai più ancora poco nota, soprattutto nel suo risvolto femminile, ma anche per intessere relazioni con le realtà milanesi di Anpi e Aned.

Il secondo, nel Teatro Polifunzionale di Pineto (Teramo), il 15 ottobre 2022, in collaborazione con Anpi Pineto, Arci di Teramo, Associazione il Nastro Rosa di Pineto contro la violenza di genere e il Comune di Pineto, dal titolo “La violenza. Politica, sociale, di genere e culturale” alla presenza dello scrittore e attivista milanese Gino Marchitelli. I saluti istituzionali di apertura sono stati a cura del sindaco di Pineto Robert Verrocchio.

Nell’azione di promozione della sezione ANEI di Teramo, inoltre, si è puntato sulla creazione e diffusione di pagine pubbliche sui principali social network, Facebook, Twitter, Instagram, al fine di divulgare anche ai più giovani le tematiche e le iniziative alla memoria degli Imi locali.

Con l’intento, infine ma non ultimo, di intessere proficui rapporti e relazioni con gli enti pubblici e le associazioni locali appartenenti al Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza, sono state emesse tessere annuali 2022 ad honorem. L’ultima consegnata proprio il 9 ottobre 2022 a Giulianova al senatore Antonio Franchi, presidente provinciale di Anpi Teramo, che aveva personalmente conosciuto e stimato l’Imi Carmine Broccolini.

Soddisfatta di quanto fin qui operato, l’ANEI di Teramo punta con maggior impegno alla promozione della memoria degli Imi nel 2023, nell’80mo dei fatti del 1943 che portarono alla prima resistenza non armata dei nostri cari, pietra miliare della Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista, sempre sulla scia tracciata da ANEI Nazionale nella persona della esimia Presidente Anna Maria Sambuco.

E con gran piacere si annuncia che già dalla Giornata della Memoria 2023 ANEI di Teramo sarà protagonista con un altro evento in arrivo, sempre a Milano e sempre con il coinvolgimento diretto di Gabriella Persiani, su invito dell’Associazione antifascista ViaPadovaViva e del Municipio 2 di Milano: in collaborazione con ANEI di Treviso, si tratterà la storia degli Imi, nel nome dei fondamentali valori di pace, democrazia, riconciliazione e libertà che ANEI difende e diffonde da sempre per Statuto.

Gabriella Persiani




PREMIAZIONE LXVI Premio Cascella 2022

Spazio Atlantide, 7 gennaio 2023 ore 16.30

Ortona, 5 gennaio 2023.  Sabato 7 gennaio 2023 si terrà la premiazione del Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica.

Il tema della LXVI edizione 2022 è infodemia, termine che identifica la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.

La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 16 partecipanti di talento tra pittori e fotografi, le cui opere sono visionabili sul sito www.premiocascella.art.

Ad ogni singolo artista partecipante è stato chiesto di analizzare concetto di infodemia e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione del tema all’attenzione del pubblico, e nella giornata di sabato saranno resi pubblici i vincitori dei premi della critica e popolare delle rispettive sezioni Fotografia e Pittura.

Artisti:

– Fotografia: Luciana Di Ludovico, Emanuele Di Quattro, Mauro Fumagalli, Davide Gualtieri, Annalisa Lenzi, Simona Nobili, Paola Rizzi, Maria Barbara Tartari.

– Pittura: Leonardo Baserni, Antonella Cedro, Gastone Costantini, Edlira Myrselaj, Veronique Pozzi Painè, Grazia Salierno, Luisa Valenzano, Yirui Fang.




PRESEPE VIVENTE 2023. Tutto pronto

L’evento che ritorna dopo quattro anni. Sindaco, vicesindaco de cesare e organizzatori: “una grande emozione riportare la natività a Chieti dopo lo stop e a 800 anno da quella di Greccio”

Chieti, 4 gennaio 2023. Tutto pronto per la 28esima edizione del Presepe vivente nel Parco Archeologico de La Civitella. Un importante ritorno dopo quattro anni di stop per l’evento, organizzato dall’associazione culturale Teate Nostra, sostenuto dal Comune, assessorato agli Eventi, in sinergia con la Curia Arcivescovile Chieti-Vasto e con la collaborazione della Direzione regionale dei Musei Abruzzo e dell’Associazione Papa Giovanni XXIII. Si terrà il 6 gennaio dalle ore 17. Stamane la presentazione in Comune con il sindaco Diego Ferrara, il vicesindaco e assessore alla Cultura e Manifestazioni Paolo De Cesare, la vicepresidente dell’associazione culturale Teate Nostra Annalucia Tacconelli e il direttore del Museo archeologico de La Civitella, Marcello Iannicca.

“Ringrazio Teate Nostra per l’indefessa attività e la grande pervicacia che ha messo in questi 28 edizioni del Presepe, facendolo diventare un evento di punta per la città e il territorio – così il sindaco Diego Ferrara – La nostra Amministrazione sta cercando di dare spazio, voce e iniziativa alle associazioni cittadine culturali e del Terzo Settore, che sono di sostegno all’attività dell’Amministrazione sul campo. L’invito alla città è, come al solito, a non fare mancare presenza e supporto per una manifestazione davvero identitaria e capace di promuovere la nostra realtà dentro e fuori il territorio regionale”.

“Questa manifestazione fonde tradizione e storia e appartiene alla città – così il vicesindaco e assessore a Cultura e Manifestazioni Paolo De Cesare – Siamo lieti e orgogliosi, come Amministrazione, di aver riportato il Presepe in città: purtroppo per trascuratezza e distacco questo appuntamento nel corso degli anni era venuto meno. Le cose oggi sono cambiate, accogliamo l’evento come straordinaria occasione di promozione del territorio, siamo certi che sarà organizzata al meglio da Teate Nostra, che nel corso degli anni ha portato avanti tante manifestazioni che sono divenute tradizione ed hanno animato la vita culturale cittadina, come Carnevale, il Camerlengo, l’Infiorata e il presepe vivente è una delle più importanti che mancava da quattro anni. Avevamo promesso che il Presepe sarebbe tornato, avevamo provato a riallestirlo ma con la pandemia non è stato possibile andare avanti, quest’anno torniamo e lo facciamo in una cornice di gran pregio che ci consente di esser circoscritti nell’area del Parco archeologico, che con polo Museale risponde sempre alle nostre sollecitazioni. Si è fatto il meglio perché fosse un ritorno memorabile, a tal fine abbiamo co-organizzato come Comune l’evento che è divenuto possibile anche grazie al fattivo contributo di alcuni sponsor che non hanno fatto mancare il loro sostegno. Sono davvero felice che questa manifestazione possa essere nuovamente promossa in città, perché sappiamo quanto turismo culturale porta a Chieti. Ci siamo impegnati tanto perché torni con la sua identità che è diventata storica in questi anni e venga rappresentato con tante scene, costumi e animali veri che caratterizzano da sempre questa manifestazione e portano lustro alla città”.

“Sarà un’edizione speciale del Presepe – così Annalucia Tacconelli vicepresidente dell’associazione Teate Nostra e motore organizzativo – che vuole essere un tributo agli 800 anni della Natività di Greccio, il primo Presepe vivente della storia voluto da San Francesco di Assisi, che abbiamo riportato anche sull’immagine della locandina. Venerdì saranno in tutto 18 le scene, realizzate con 15 gruppi di figuranti. La Sacra famiglia è teatina, a impersonare Gesù sarà la piccola Clarissa Mammarella di 6 mesi, la Madonna sarà la mamma, Sara Marcello, mentre uno zio vestirà i panni di San Giuseppe, si tratta di Lorenzo Di Pietrantonio, tutti e tre di Chieti, del gruppo di Piana Vincolato. Quest’anno il luogo sarà quella del Parco Archeologico della Civitella, che siamo certi regalerà uno scenario nuovo e d’effetto alla rappresentazione. Il percorso per visitarlo sarà obbligato, con ingresso da via Ravizza, per uscire su via Pianell, questo al fine di evitare intoppi di ogni tipo e rendere fluida la visita. L’itinerario sarà presidiato dai rappresentanti della Protezione civile negli snodi critici. Per rendere l’evento inclusivo abbiamo pensato anche due percorsi per disabili: uno con ingresso da via Ravizza e la possibilità di visitare la scena della natività ed entrare dall’Anfiteatro dal cancello più grande; all’altro percorso si accede dalla Civitella per approdare a piazza di Resta e con l’ascensore salire al Velarium dove ci sono altre scene e la falconeria. Un appuntamento importante per la città e che siamo lieti possa tornare a esprimersi in città”.

“Quando ci è stato proposto abbiamo accolto l’idea con molto entusiasmo – così il direttore Marcello Iannicca – auspico solo che questo evento possa fare da traino anche a ulteriori visite al museo, dopo il boom registrato a Capodanno con l’apertura straordinaria promossa dal Ministero e dopo i numeri dei giorni delle feste che confermano l’interesse suscitato dai nostri musei in Abruzzo e fuori”.

Cosa prevedono le ordinanze:

1) L’istituzione del divieto di sosta con rimozione, dalle ore 6,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, nelle seguenti strade, ricadenti nella Z.T.L. “D”:

–              Via Ravizza, Larghetto del Ponte, Largo dei Carbonari, Via Rossetti, Via dei Celestini, Via Selecchy, Largo San Rocco, Via San Rocco, Via Petrini, Via Porticella, Via De Tocco, Via Monaco La Valletta;

2) L’istituzione del divieto di transito veicolare, dalle ore 13,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, nelle strade indicate al punto 1;

3) l’istituzione del divieto di sosta con rimozione in Via Pianell, nell’area di sosta compresa tra l’Auditorium Cianfarani e l’intersezione con Via Vernia, dalle ore 6,00 del giorno 6 gennaio alle ore 2,00 del giorno 7 gennaio 2023, ad eccezione dei veicoli degli organizzatori esporranno il pass identificativo allegato all’istanza;

4) L’istituzione del senso vietato in Via per Popoli, all’intersezione con Via Liri, per il giorno del 6 gennaio 2023, dalle ore 16,00 alle ore 20,00, con conseguente senso unico di marcia veicolare a salire nel tratto di Via per Popoli compreso tra l’intersezione con Via Aterno e l’intersezione con via Liri, in direzione da via Aterno a via Liri;

l’intersezione con Via Liri, in direzione da Via Aterno a Via Liri;

5)  L’istituzione delle seguenti deviazioni, per il giorno 6 gennaio 2023, dalle ore 16,00 alle20,00, durante il periodo di senso unico di cui al punto 1.:

–              l’obbligo di svolta a destra verso Via Liri, per i veicoli provenienti dal tratto a monte di Via per Popoli – lato Via G. C. Spatocco;

–              l’obbligo di svolta a sinistra verso il tratto a monte di via per Popoli e via G. C. Spatocco per i veicoli in uscita da via Liri.




UN GRANDE SACERDOTE in Cielo

Don Danilo Belotti, nato al cielo il 20 settembre 2016, oggi avrebbe compiuto 55 anni

Avezzano, 4 gennaio 2023. Un grande sacerdote Don Danilo Belotti che oggi fa il compleanno in cielo.

Grazie per il bene che hai fatto e del bene che mi hai voluto. Non posso mai scordare quello che mi hai detto sulla Vergine del Silenzio e sull’offerta della tua vita per bene della Chiesa.

In Cielo prega per tutti noi!

fra Emiliano Antenucci




NUOVO PRESIDENTE Confindustria Abruzzo

È Silvano Pagliuca

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Lo scorso 29 dicembre si è svolto ad Avezzano il Consiglio di Presidenza che ha eletto all’unanimità Silvano Pagliuca Presidente di Confindustria Abruzzo per il biennio 2023-2024.

Silvano Pagliuca è Presidente di Confindustria Chieti Pescara e succede a Marco Fracassi che ha guidato la Confindustria regionale dal 2019.

L’articolazione regionale degli industriali abruzzesi è rappresentata dalle tre Territoriali di Chieti Pescara, di L’Aquila e di Teramo, dall’ANCE Abruzzo e dai Presidenti regionali di Piccola Industria e Giovani Imprenditori.

Dopo le elezioni Marco Fracassi ha salutato il Neopresidente regionale Pagliuca con un brindisi e con l’augurio di rappresentare al meglio tutte le istanze degli imprenditori di Confindustria.

Marco Fracassi ha inoltre sottolineato come l’Abruzzo sia una regione ‘’in transizione’’ a spiccata connotazione industriale, che annovera imprese e filiere eccellenti nel campo farmaceutico, space economy, Ict e automotive e, al contempo, è una regione poliedrica che necessita di interventi urgenti e differenziati tesi principalmente al riequilibrio e all’integrazione delle aree più interne che presentano ritardi infrastrutturali e sociali non trascurabili. Confindustria Abruzzo, ha continuato Fracassi, grazie all’importante attività di lobby che esercita costantemente, può sicuramente contribuire allo sviluppo della regione stimolando importanti progettualità legate all’innovazione e alla ricerca.

Silvano Pagliuca ha ringraziato tutti per la fiducia accordata e si è messo sin da subito a disposizione dei soci del sistema regionale per ascoltare le loro istanze e proporre agli amministratori regionali progetti e azioni a difesa dell’economia dei territori, delle imprese e dei lavoratori.

Pagliuca ha dichiarato quanto sia importante l’unità di tutte le articolazioni del sistema in un momento in cui in Abruzzo saranno decisive le politiche di medio-lungo periodo relative alle Reti europee Ten-T, alla trasversalità Tirreno-Adriatico nel corridoio intermodale Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, all’Alta Velocità ed Alta Capacità ferroviaria Roma-Pescara e al potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo e dei Porti di Ortona e Vasto che, unitamente alla Zona Economica Speciale (ZES), potranno costituire il volano per il rilancio dell’economia abruzzese e per il collegamento delle aree interne.




ORTONA DEVE ESSERE RAPPRESENTATA nell’Autorità di Sistema Portuale

I componenti di minoranza del Comitato Porto presentano una serie di proposte per migliorare i servizi e restituire il giusto ruolo alla Città di Ortona

Ortona, 4 gennaio 2023. I componenti dell’Assemblea Generale del Comitato Porto di Ortona, Laura Iubatti, Gianluca Sperati, Antonio Serafini, Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, tutti espressione della minoranza in Consiglio comunale, hanno inviato al Presidente e ai restanti componenti dell’Assemblea Generale una serie di proposte finalizzate a migliorare i servizi portuali in favore degli operatori e della comunità ortonese. Inoltre, hanno chiesto espressamente un’azione dell’Amministrazione Comunale mirata a promuovere, presso la Regione Abruzzo, la nomina di un esponente ortonese, in rappresentanza della Città di Ortona, nell’ambito del Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare Adriatico Centrale.

Più nello specifico, per quanto concerne il miglioramento dei servizi portuali, è stato proposto di pubblicare in una sezione dedicata del portale istituzionale del Comune di Ortona tutta la documentazione relativa all’attività del Comitato Porto, in modo che possa essere condivisa e più facilmente consultabile.

Inoltre, è stato proposto di aprire, possibilmente in area portuale, degli uffici ZES e PNRR, nonché un ufficio distaccato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale di Ancona, per agevolare gli operatori economici del territorio e migliorare la gestione e il monitoraggio di importanti opportunità di finanziamento.  

“In occasione della prossima seduta del Comitato Porto – dichiarano i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti – che, come da noi richiesto, dovrebbe tenersi entro il mese di gennaio per proseguire il monitoraggio sugli interventi strategici per il nostro porto e per l’economia ortonese, abbiamo ritenuto utile avanzare ulteriori proposte per agevolare il lavoro degli operatori del territorio, promuovendo l’apertura in area portuale di uffici ZES, PNRR e dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona”.

“Il prossimo monitoraggio del dragaggio, del piano regolatore portuale e degli interventi sulle infrastrutture del porto – proseguono i due esponenti della minoranza – sarà anche l’occasione per promuovere maggiore trasparenza e accessibilità alla documentazione relativa alle attività del Comitato Porto. A tal fine abbiamo proposto di creare una sezione dedicata del portale web istituzionale del Comune di Ortona”.

“Riteniamo, infine – concludono Di Nardo e Coletti – che siano maturi i tempi per restituire alla Città di Ortona una rappresentanza all’interno del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale di Ancona. Per questo riteniamo che l’Amministrazione Comunale debba promuovere presso la Regione Abruzzo la nomina di un ortonese. Ortona e il suo comprensorio stanno aspettando da troppo tempo il completamento delle infrastrutture portuali per beneficiare delle potenzialità strategiche della ZES e per incrementare i traffici, che produrrebbero evidenti effetti positivi per la nostra economia”.    




LA FIERA DELL’EPIFANIA. La calza gourmet dei produttori di campagna amica

Coldiretti, dieci stand di prodotti tipici alla villa comunale per la festa della befana

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Una “calza delle eccellenze” per l’ultimo appuntamento con il mercato natalizio di Campagna Amica domani 5 gennaio (dalle 8 e alle 20) alla Villa comunale dell’Aquila. Nell’ambito della fiera dell’epifania promossa dal Comune, Coldiretti torna per il terzo appuntamento con i prodotti tipici abruzzesi per chi vuole preparare una “calza” della befana gourmet e all’insegna del gusto. Vino e creme di tartufo, confetture e zafferano, pasta di grani antichi e dolci tipici, sidro di mele e frutta secca: sono alcuni dei prodotti che gli agricoltori di Campagna Amica proporranno nei dieci stand gialli che saranno sistemati in piazzale Caduti del Soccorso. Insomma, le difficoltà economiche e i rincari energetici pesano sugli acquisti delle famiglie ma la spinta ad una alimentazione più salutista contagia la Befana 2023 e arriva alla Villa dove i consumatori potranno riempire le proprie “calze” secondo le tradizioni locali del territorio. “L’Epifania è una festa tradizionale particolarmente amata dai più piccoli – dice Coldiretti L’Aquila –  l’invito è di preparare calze a base di produzioni tipiche per promuovere il territorio e far conoscere alle nuove generazioni le eccellenze regionali. I nostri produttori faranno da tutor nella preparazione delle calze e nello stesso tempo porteranno le ricette e le usanze della tradizione contadina”. Per il terzo e ultimo giorno di mercato di Campagna Amica (i precedenti, il 23 e il 30 dicembre)  ci sarà anche lo street food con panini a base di porchetta e di salumi tipici. Queste le aziende coinvolte: azienda agricola La Mascionara di Campotosto di Rinaldo D’Alessio (formaggi e salumi), Berlingeri Tartufi di Lucio Berlingeri (tartufi), aziende agrituristica di Giuseppe Scorrano (olio Evo, passate, confetture, farine, dolci tipici, conserve, legumi e pasta), Frantoio Ottaviani di Daniela Scrimieri (olio e sottoli), azienda agricola Emanuele Feneziani (zafferano) azienda agricola Fagatilli Maria di Maria Fagatilli (legumi), azienda Garofalo Patrizia di Patrizia Garofalo (cosmesi di latte d’asina), Azienda agricola Di Prospero Rosalba di Rosalba Di Prospero (pane, pasta, prodotti da forno), azienda agricola Aloisio Massimiliano di Massimiliano Aloisio (legumi e zafferano), Azienda agricola D’Eusanio Alfredo di Alfredo D’Eusanio (ortofrutta bio), azienda agricola Marco De Matteis (sidro di mele).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica “ad evento”: il 23 e il 30 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:30 e d il 05 gennaio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.




APPROCCIO AL VINO e primi rudimenti sul matrimonio con il cibo

Sandro Sangiorni torna a Pettorano per una lezione speciale il 30 gennaio prossimo

Pettorano sul Gizio, 4 gennaio 2023. Si intitola ‘Approccio al vino e primi rudimenti sul matrimonio con il cibo’ la lezione che il prossimo 30 gennaio a partire dalle 10:30 vedrà ‘salire in cattedra’ come relato d’eccezione il divulgatore e responsabile del progetto ‘Porthos racconta’, Sandro Sangiorgi, e che si svolgerà al ristorante ‘Il Torchio’ a Pettorano sul Gizio. Quest’ultimo, già protagonista di un interessantissimo ed assai seguito appuntamento svoltosi sempre a Pettorano il 10 dicembre, tornerà a raccontare il mondo legato al ‘nettare di Dio’. Tutto nasce da un corretto approccio al vino. Secondo quanto spiegano gli organizzatori dell’evento con Sandro Sangiorni, perché sia tale, è necessario partire da noi, dalla nostra sensibilità e dalla capacità di usarla. Il vino come nutrimento spiritual e come forma d’arte.

La sua applicazione entra in relazione col cibo, una vera storia d’amore, un matrimonio intenso e imprevedibile, e attraverso l’accostamento, il liquido odoroso mostra la sua vocazione a essere ministro della tavola e a favorire la convivialità. Viene ricordato come sia stato il movimento dei produttori naturali a proporre liquidi finalmente liberi da costrizioni e sovrastrutture, e abili al contatto con materie prime e specialità culinarie. Il percorso che si svolgerà il 30 gennaio al ristorante ‘Il Torchio’, in piazza Zannelli a Pettorano sul Gizio, rappresenta non solo la fase conclusiva della prima edizione della manifestazione DUMAS, Il Vino si Racconta tenutasi nel mese di dicembre ’22 ma anche la prototipazione del progetto “VINO AMICO” ovvero quello incentrato sulla creazione di un Osservatorio Nazionale sul Vino Naturale.

La Lezione parte dall’assaggio dei vini e prosegue con l’abbinamento a salumi, insaccati, latticini e formaggi di alto profilo. Per partecipare all’iniziativa, che ha fra i suoi sostenitori, oltre al Comune di Pettorano sul Gizio, La Riserva del Monte Genzana, l’associazione I Borghi più belli d’Italia, la cooperativa Valleluna, il gruppo Fai Abruzzo-Gruppo Sulmona e Tre Valli, La Fabbrica del Vino a Pescara, Cantina Biffi e l’Osteria del Tempo Perduto di Sulmona, e Libera Mia a L’Aquila, è sufficiente collegarsi al sito https://www.antidotes.it/dumas.

Insomma, un appuntamento da non mancare per gli appassionati di vino, della sua storia, dei suoi sapori, e chi vuole saperne di piu’ dei progetti legati ad esso e al legame col cibo.




ARRIVA LA BEFANA a Piantare gli Alberi

Nella Riserva Borsacchio ogni anno con più alberi

Roseto degli Abruzzi, 4 gennaio 2023. Il giorno 6 Gennaio 2023 alle ore 10.00 dal cancello del Lido D’Abruzzo i volontari delle Guide del Borsacchio , insieme a WWF, IAAP, Joya grazie al contributo di Città gentile, metteranno a dimora delle Tamerici nel tratto costiero della Riserva Borsacchio.

Il progetto “Dalla Giornata dell’Albero alla Città dell’Albero” continua grazie al contributo della Protezione Civile di Roseto degli Abruzzi che oltre a fornire supporto nei trasporti si occuperà della irrigazione necessaria per i primi tempi. L’inverno 2023 si preannuncia come uno dei più caldi e siccitosi e tale supporto è fondamentale per la ripresa delle alberature.

Grazie anche ai Carabinieri Forestali ed i loro vivai presso la sede delle Guide sono pronti già altre querce da mettere a dimora il prossimo autunno.

Come sempre invitiamo i cittadini a dare una mano con pale e picconi. Si partirà a piedi da Via Makarska all’altezza del cancello del Villaggio Lido D’Abruzzo per poi percorrere a piedi la ciclabile e iniziare la messa a dimora sul tratto ciclabile .

Alle ondate di vandali che in questi due mesi hanno distrutto oltre la metà della cartellonistica rispondiamo, oltre che ripristinando a nostre spese, rilanciando la qualità e la bellezza della Riserva mettendo a dimora alberi che forniranno riparo e ombreggio nei mesi estivi.

Il lavoro non finirà qui e continuerà nei prossimi anni. Ogni anno con più alberi, ogni anno con sempre più voglia di difendere un patrimonio comune come il nostro ambiente.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




CAF UIL ABRUZZO RASSICURA GLI UTENTI sulla scadenza dell’Isee

Cosa succede a Reddito di cittadinanza, Bonus sociale e Assegno unico universale?

“La normativa concede un po’ di tempo per non subire spiacevoli conseguenze”

Pescara, 4 gennaio 2023.  Con l’Isee scaduto il 31 dicembre 2022, ci si chiede cosa succederà ad Assegno unico, Reddito di cittadinanza e alle altre agevolazioni legate allo strumento di valutazione del reddito.

Avere un Isee scaduto, infatti, potrebbe compromettere l’accesso a tali misure laddove non si provveda al rinnovo entro i termini stabiliti dalla legge. Termine che varia a seconda della prestazione a cui si riferisce.

 Caf Uil Abruzzo rassicura gli utenti e fa sapere che  “la normativa concede un po’ di tempo per rinnovare l’Isee e non subire spiacevoli conseguenze”.

Rispetto alla percezione del Reddito di cittadinanza, non ci sono conseguenze immediate in quanto la ricarica attesa a gennaio verrà comunque effettuata sulla base di dati e informazioni contenuti nella pratica del 2022. Tuttavia, il rinnovo va effettuato entro il 31 gennaio per evitare la sospensione dei pagamenti. Non bisogna dimenticare che una volta rilasciato il nuovo Isee ci sarà un ricalcolo della prestazione, in quanto l’Inps terrà conto dei nuovi dati reddituali e patrimoniali. Ne potrebbe risultare la perdita dell’assegno, laddove il nuovo reddito dovesse certificare il superamento delle soglie previste dalla normativa, o comunque una riduzione dell’importo percepito, nel caso in cui tra il 2020 e il 2021 ci sia stato un miglioramento della situazione economica del nucleo familiare. Diversamente, in caso di peggioramento, l’importo potrebbe aumentare.

Per quanto riguarda l’Assegno unico universale, il periodo di erogazione va da marzo a febbraio dell’anno successivo. Quindi, fino a febbraio, i pagamenti verranno effettuati sulla base di quanto indicato nell’Isee 2022.

Entro il 28 febbraio però sarà però necessario rinnovarlo, in quanto avrà inizio un nuovo periodo di percezione. Se non verrà rinnovato entro la suddetta data allora l’Assegno unico verrà comunque pagato, ma per il minimo dell’importo (50 euro per i figli minorenni, 25 per i maggiorenni).

Per accedere agli sconti su bollette di luce e gas previsti dal Bonus sociale, sarà necessario rinnovare l’Isee prima della richiesta del beneficio o dell’agevolazione.

In conclusione, il presidente del Caf Uil Abruzzo  Annarita Di Domenicantonio afferma: “Avere un Isee scaduto non vuol dire che dal 1° gennaio 2023 tutte le prestazioni a esso collegate smetteranno di essere percepite, ma solo che bisognerà mettersi in moto per rinnovarlo non appena possibile. Diversamente scatteranno conseguenze differenti per mancato rinnovo della pratica, a seconda della prestazione a cui ci si riferisce. Il consiglio è comunque di procedere al rinnovo entro la fine di gennaio, a maggior ragione se si risulta percettori di Reddito di cittadinanza”.




IL VENTO IN TASCA. La storia di Annie Londonderry

Letture e musica dal vivo a cura di “Terrateatro”, domani, alle 16.30, al Kursaal

Giulianova, 4 gennaio 2022.Annie Londonderry, pseudonimo di Annie Cohen Kapchovsky (Lettonia 1870 – New York 1947) sosteneva di aver accettato e vinto la sfida più strabiliante mai portata a termine da una donna: fare il giro del mondo in bicicletta. La favolosa impresa, ricchissima di colpi di scena, imprevisti, primati veri o presunti, fu effettuata tra il 1894 ed il 1895. E di Annie Londonderry, atleta, avventuriera, poliedrica imprenditrice di sé stessa, racconteranno domani pomeriggio, al Kursaal, Cristina Cartone, Luca Settepanella, Ottaviano Taddei ed Alex Ricci della Compagnia “Terrateatro”, nell’originale spettacolo dal titolo “ Il vento in tasca. La storia di Annie Londonderry”.

Letture teatrali si alterneranno ad originali performance di musica dal vivo, dando vita ad un allestimento godibilissimo e stimolante.

L’ iniziativa, patrocinata dalla Città di Giulianova, dal Tsa (Teatro stabile d’Abruzzo) e dalla Fondazione Tercas, costituisce, nell’ambito di “GiuliaEventi Natale 2022”, una piacevole parentesi culturale e letteraria, alla vigilia della Festa dell’ Epifania.




NUOVE VISITE GUIDATE per scoprire il Maxxi

Tanta voglia di MAXXI all’Aquila dove Palazzo Ardinghelli registra in questi giorni di festa un boom di presenze

L’Aquila, 4 gennaio 2023. Ecco allora nuove date per le visite guidate: da domani, mercoledì 4 a sabato 7 gennaio ogni giorno alle 17.00 dalla biglietteria del museo partirà un tour per scoprire la bellezza del Palazzo Barocco sede del Museo, la mostra Afterimage a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Alessandro Rabottini ospitata nel piano nobile di Palazzo Ardinghelli, la Chiesa gonfiabile di Stefano Cerio nella corte e l’Omaggio a Franco Summa. In principio era il colore curata da Maria Alicata in project room.

La partecipazione a tutte le visite ha un costo di € 5 con acquisto del biglietto di ingresso ridotto al Museo. Prenotazione telefonica al numero 0862.414083 o direttamente in biglietteria. Posti limitati.

ORA IN MUSEO

Afterimage: Una grande collettiva internazionale con 26 artisti di differenti generazioni, composta da nuove committenze e installazioni site-specific, opere storiche della Collezione MAXXI, sale monografiche con opere che spaziano dagli anni ’60 a oggi. Afterimage è una riflessione per immagini sui temi della memoria e della metamorfosi, e guarda a quelle forme, sia materiali sia metaforiche, con cui ciò che è trascorso rimane intorno a noi e in noi. L’allestimento invita i visitatori a esplorare le 15 sale del piano nobile del museo e i suoi passaggi, a stabilire associazioni intuitive e spontanee tra le opere, l’architettura di Palazzo Ardinghelli e la storia di L’Aquila, città che testimonia quotidianamente l’equilibrio tra memoria del passato e impulso alla trasformazione, e che quotidianamente rende manifesto quanto il principio della metamorfosi trattenga ciò che è stato e generi ciò che sarà.

Omaggio a Franco Summa. In principio era il colore: Un focus per testimoniare l’importante ruolo svolto dall’artista nell’ambito delle arti visive e il forte legame tra la sua pratica artistica e l’Abruzzo, sua terra d’origine. Il percorso espositivo, che coinvolge gli spazi del MAXXI L’Aquila ma anche quelli della Fondazione Giorgio De Marchis Bonanni d’Ocre Onlus e del Consiglio regionale dell’Abruzzo, mostra i diversi aspetti di una pratica artistica che ha come campo d’azione principale il contesto urbano reimmaginato attraverso interventi che coinvolgono e interagiscono con la comunità.

Stefano Cerio. Aquila Nella corte di Palazzo Ardinghelli una chiesa gonfiabile da esplorare: è Aquila di Stefano Cerio. Il gonfiabile riproduce la chiesetta di legno di Onna, uno dei centri più colpiti dal sisma, divenuta un centro gravitazionale per la comunità del borgo nei difficili anni della ricostruzione non ancora completata. L’opera, ideata e utilizzata originariamente per la serie di scatti realizzati dal fotografo per la mostra inaugurale del MAXXI L’Aquila, Punto di equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti, evoca, come spesso accade nei lavori di Stefano Cerio, da un lato l’assenza, dall’alto una presenza data dal riferimento forte all’edificio realmente esistente.

Fino a domenica 8 gennaio il museo è aperto ogni giorno dalle 10 alle 19.

Elisa Cerasoli




THE MAC LIVE MANAGEMENT E FL MANAGEMENT: nasce la partnership

Un 2023 ricco di eventi per la coppia FL management e The Mac Live Management

Roma, 4 gennaio 2023. Inizia sotto una buona stella il 2023 per gli appassionati del mondo degli eventi e delle serate.

Le due agenzie, dopo una serie di collaborazioni, hanno deciso di rendere stabile la partnership unendo le forze e formando una squadra di artisti di altissimo livello, pronti a rendere speciali le notti della movida italiana.

Numerosi gli artisti che sono da loro seguiti in esclusiva, come Vincent Riotta, Clayton Norcross, Sergio Muniz, Daniela Fazzolari, Francesca Giuliano, Demetra Hampton, Kenia Fernandes, Yuliya Mayarchuk, Eleonora Albrecht e molti altri ancora.

Attori, cantanti maghi cabarettisti e showgirl presenza fisse di cene spettacolo, serate in discoteca convention ed eventi privati.

La sinergia della FL management di Francesco Leardini e della The Mac Live Management di Antonio Moccia permetterà di avere un portfolio ancora più ricco e di altissimo livello, realizzando eventi unici e imperdibili in tutta Italia.

Non ci resta che attendere per scoprire quali altre meravigliose novità riserverà il 2023 a questi coraggiosi imprenditori dello spettacolo che anno dopo anno stanno investendo tempo, sudore e studio in un settore che per diverso tempo ha vissuto una profonda crisi legata alla pandemia, ma che ora ha una fortissima voglia di rinascita.




PROSEGUE LA STAGIONE DI PROSA al teatro Talia di Tagliacozzo.

In scena Sabato 07 gennaio alle ore 18:00 “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa” con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo e con Adriano Evangelisti.

Tagliacozzo, 4 gennaio 2023. Dopo il bellissimo pomeriggio di Natale passato con la proiezione cinematografica di “Corro da te” il 25 dicembre alle ore 18:00 che ha visto scendere dopo tanto tempo il telo bianco sul palco del Talia, questa volta è il turno della prosa. Andrà infatti in scena il 07 gennaio 2023 alle ore 18:00 “I Mezzalira – panni sporchi fritti in casa” scritto da Agnese Fallongo, con la regia di Raffaele Latagliata.

Il titolo nasce da un gioco linguistico che crea una fusione tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede, tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai. Se è vero che la saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all’interno delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della famiglia Mezzalira, protagonista del racconto. Il tutto visto e raccontato da Giovanni Battista Mezzalira detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia che, una volta adulto, traccerà un vero e proprio arco della sua esistenza, in un caleidoscopio di ricordi che attraverseranno una vita intera, una vita fatta di luci, ombre e colpi di scena all’interno del medesimo focolare domestico.

La messa in scena è stata definita: « […] uno spettacolo che non ti da il tempo di applaudire. Grazie al suo ritmo serrato e incalzante, è un’opera che ti fa sorridere, ridere e al contempo emozionare. L’unione di questi quattro fenomenali artisti da sempre vita a pièce che meriterebbero i migliori palcoscenici d’Italia e che dovrebbero essere visti da un infinito numero di spettatori.»

Con Agnese Fallongo e Tiziano Caputo e con Adriano Evangelisti; musiche originali Tiziano Caputo; scenografie Andrea Coppi; costumi Daniele Gelsi; Regia Raffaele Latagliata; una produzione Teatro degli Incamminati.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Fino all’08 gennaio 2023 è possibile, inoltre, acquistare presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in Piazza Duca degli Abruzzi, le card natalizie del Teatro da donare!




CAFFÈ NERO A HAMMERSMITH, il secondo romanzo di Gabriele Lucci

È stato presentato a Roma il 2 dicembre 2022, con Paolo Mieli, nella Libreria Eli

di Goffredo Palmerini

L’Aquila 4 gennaio 2022. Pubblicato in novembre 2022 e presentato il 2 dicembre scorso a Roma, presso la magnifica Libreria Eli, il romanzo “Caffè nero a Hammersmith” (ed. L’Atalante) è la seconda incursione nella narrativa di Gabriele Lucci, fecondo saggista e insigne direttore artistico in campo cinematografico. Un magnifico evento, quello della presentazione del volume, in una delle più suggestive librerie della capitale, dove il profumo dei libri si coniuga con il sottile piacere degli incontri culturali, come quello vissuto appunto il 2 dicembre quando è stata svelata, ad una splendida cornice di pubblico, la novità di questo secondo romanzo di Lucci, attraverso l’intrigante conversazione con l’Autore dello storico Paolo Mieli, una delle penne più prestigiose del giornalismo italiano, già direttore della Stampa e del Corriere della Sera.

Numerose le presenze all’incontro di presentazione, specie dal mondo della settima arte. Notevoli e interessanti le annotazioni sull’opera emerse dalla conversazione, stimolata dalle puntuali domande di Mieli all’autore. D’altronde Paolo Mieli non ha fatto mistero del suo apprezzamento per l’opera, con un giudizio assai lusinghiero affidato alla terza di copertina. “Un grande romanzo di piacevole lettura – annota Paolo Mieli – e un concentrato di personaggi unici. Gabriele Lucci racconta il bisogno di far pace con le proprie radici, attraverso un ironico bilancio generazionale ricco di suspense. Riapre le ferite della protagonista e del rapporto irrisolto con il padre con il quale è costretta a confrontarsi, dimostrando l’importanza di fare i conti con il passato.” D’altronde non poteva difettare in Lucci, per la straordinaria sua confidenza e cultura in campo cinematografico, il giusto armamentario per tenere il lettore incollato alle pagine del romanzo, in una storia intricata di personaggi singolari e di varia umanità, in un ricco caleidoscopio di vicende umane, in una congerie di situazioni psicologiche, con una narrazione che non lascia vuoti, tanti sono gli intrecci nelle relazioni costruiti con un sapiente ed ampio ventaglio dialogico.

Insomma, “Caffè nero a Hammersmith” è un libro che si legge tutto d’un fiato, portando il lettore fino all’acme della storia, quando tutto si risolve nella maniera più imprevedibile, quando la suspense cinematografica s’acuisce nel colpo di teatro. Creatività e indiscutibile talento dell’Autore, entrambi fortemente vivi in Gabriele Lucci che alla profonda conoscenza delle tecniche narrative della settima arte assomma anche un’evidente propensione drammaturgica, peraltro già felicemente sperimentata. Non resta, dunque, che lasciare ai potenziali lettori il gusto di leggere il romanzo, senza richiami di dettaglio alla storia che vi è narrata, ma solo rinviando alla valutazione che sull’opera rilascia il critico prof. Angelo Moscariello nella recensione che segue queste modeste mie note di lettura. Riguardo le tecniche narrative apparirà tutto più chiaro scorrendo le annotazioni biografiche sull’autore.    

Gabriele Lucci è nato a L’Aquila il 7 luglio 1950. Giovanissimo, frequenta la Scuola di Cultura drammatica, espressione d’un fermento culturale che caratterizza negli anni ’60 L’Aquila, uno dei più importanti centri di produzione teatrale italiana. È con il Teatro Stabile dell’Aquila, poi diventato Regionale, che Lucci arricchisce il proprio bagaglio culturale, seguendo diversi allestimenti del regista Antonio Calenda. Ma è con la tesi di laurea in Economia (Regioni e Radiotelevisione) che si evidenzia il suo interesse verso il variegato mondo dell’immagine, dove il cinema è solo uno dei settori, anche se di fondamentale rilievo. A metà degli anni ’70 Lucci dà infatti vita, con alcuni amici cinefili, al Cineclub “Primo Piano”, il primo in Abruzzo, e scrive per la RAI i testi di varie trasmissioni radiofoniche, firmando anche la regia del cortometraggio “Festa”, presentato al Festival internazionale di Salsomaggiore.

Contemporaneamente pone le basi per la creazione di quello che sarà all’Aquila un vero e proprio Sistema Cinema. Nel 1981 fonda l’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magica”, assumendone la direzione artistica fino al 1995. Con l’Istituto avvia un’intensa attività di promozione del cinema sul territorio, accanto ad iniziative di respiro internazionale. Tra queste il primo Convegno sull’Alta Definizione, la Conferenza sul linguaggio audiovisivo, alcuni workshops tenuti da prestigiosi professionisti del cinema, il Seminario dedicato a François Truffaut, presenti i familiari e i più stretti collaboratori del regista francese. Nel 1992 fonda, con Vittorio Storaro e l’Università dell’Aquila, l’Accademia per le Arti e le Scienze dell’Immagine, ricoprendone la carica di Direttore fino al 2006. In questi stessi anni promuove la nascita della Cineteca dell’Aquila (2000), dell’Aquila Film Commission (2001), della Mediateca regionale “Giovanni Tantillo” (2005).

Gabriele Lucci è stato ideatore, con Luciano Tovoli, di “Una Città in cinema” (1981/1990), il primo Festival internazionale dedicato agli autori della fotografia, con approfondimenti anche sugli altri mestieri del cinema, e del Premio “Nestor Almendros” (1992/2008) riservato ai giovani cinematographers. Direttore editoriale per la Lanterna Magica delle Collane “Saggi e Documenti” e i “Mestieri del Cinema”, nel 1988 ha curato l’edizione italiana della biografia di Nestor Almendros (premio Oscar per la fotografia). Direttore scientifico per la sezione Cinema della Mondadori Electa (2003/2010), Lucci ha scritto diversi volumi sui generi cinematografici, tradotti in vari Paesi, e curato le pubblicazioni monografiche sui premi Oscar Vittorio Storaro, Ennio Morricone (Premio Efebo d’oro miglior libro di cinema 2008) e Dante Ferretti, libri presentati in diverse sedi istituzionali, quali la Casa del Cinema a Roma, la Mostra del Cinema a Venezia, il Guggenheim Museum e l’Istituto Italiano di Cultura a New York, l’University of California-UCLA a Los Angeles, la Protomoteca del Comune di Roma, le Università di Padova e Gorizia, i Comuni di Macerata e dell’Aquila.

Intensa la sua attività di studioso: Gabriele Lucci ha pubblicato saggi, tenuto seminari e un corso universitario su Cinema e Letteratura. I suoi lavori sono stati riportati dalle più importanti testate nazionali e internazionali (da Le Monde a La Repubblica, dal The Guardian al Corriere della Sera, da Variety a La Stampa, da Süddeutsche Zeitung a Il Sole 24 Ore, dal Los Angeles Times a Le Figaro, dalle reti televisive RAI a quelle di Mediaset). Per l’attività svolta a favore del cinema ha ricevuto a Hollywood il tributo dell’American Society Cinematographers ed è stato eletto Socio Onorario dell’Associazione Italiana Autori della Fotografia e dell’Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori.

Dopo il sisma del 2009, che a L’Aquila ha fortemente penalizzato l’intero Sistema Cinema – è sopravvissuto, vocandosi principalmente alla missione archivistica e museale sui mestieri del cinema, solo l’Istituto Cinematografico (del quale chi scrive dal 2000 al 2019 è stato prima Amministratore delegato e poi Vice Presidente) –, complice una politica dissennata che di fatto ha portato alla chiusura di un’eccellenza internazionale come l’Accademia dell’Immagine, Lucci è tornato all’antica passione per il teatro con “Stazione di Transito”, la sua prima esperienza di autore teatrale. L’opera è stata presentata a New York, nell’ottobre del 2012, nel mese dedicato alla cultura italiana, e successivamente al Salone del libro di Torino 2013. Nel 2014 ha reso un omaggio al cinema con il volume “La diabolica ossessione” e, insieme a Vittorio Storaro, Luciano Tovoli, Daniele Nannuzzi, con il volume “The Art of Cinematography”, una grande opera figurativa che per la prima volta ha proposto, avvalendosi dei testi di Lorenzo Codelli e Bob Fisher, una rilettura della settima arte attraverso gli occhi dei più importanti cinematographers del mondo.

Nel 2015 Gabriele Lucci ha esordito nella narrativa con il romanzo “Il Tataurso imperiale”. È del 2016, invece, la rappresentazione teatrale in Italia della pièce “Stazione di Transito”, per la regia di Marisa Mastracci con la Compagnia “La Bottega dei Guitti”. Nel 2017, in occasione della rassegna “Scrittori al centro”, insieme al critico cinematografico Paolo D’Agostini del quotidiano La Repubblica, ha dialogato con lo scrittore Sandro Veronesi sul tema “Il Cinema Passivo”. È del 2021 la più recente pubblicazione saggistica “Biografia di un desiderio”, ovvero come è nato all’Aquila un Sistema Cinema, tra il 1976 e il sisma del 2009. Il libro è stato presentato a Onna (L’Aquila) il 30 ottobre 2021, con la partecipazione di Paolo Mieli e Marco Tullio Giordana. Il 30 maggio 2022 Gabriele Lucci è stato insignito a Roma del Premio Internazionale Federico II, presso la sala Zuccari del Senato della Repubblica, a riconoscimento del suo impegno e della professionalità nel settore cinematografico.

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La recensione del critico

Prof. Angelo Moscariello

Un romanzo quello di Gabriele Lucci che ti aggancia fin dalle prime righe e non ti molla sino alla conclusione, un romanzo che si legge, o meglio si guarda, in uno stato di ipnosi da una sequenza all’altra lungo la  linea di un realismo fantastico dove si alternano dolorose memorie del passato e aperture oniriche verso il futuro (nel caso della protagonista Paola che cerca di riavere in affidamento la figlioletta) e di sdoppiamenti identitari (nel caso del poliziotto Ranieri che si crea un doppio narrativo nei suoi romanzi con protagonista il suo alter ego Chuck Harris, un agente alla James Bond), con sullo sfondo la presenza incombente di un uomo che persegue un suo scopo inconfessabile (Corrado il padre di Paola uscito di galera che ora si serve della figlia per recuperare il bottino di una rapina fatta anni prima).

La struttura di Caffè nero a Hammersmith è quella di un progettato road movie dal sud al nord della penisola che alimenta una crescente suspense senza mai tradire il verosimile quotidiano nella descrizione degli ambienti della costa adriatica (con tocchi figurativi simili a quadri di Hopper) e nei ritratti dei protagonisti, una transustanziazione del cinema in letteratura (quel cinema tanto amato dall’autore) dove dialoghi e azione procedono con ritmo veloce e finezza di dettagli.

Un percorso nello spazio che si risolve in un falso movimento o meglio in vortice che risucchia tutti in un locale di San Benedetto del Tronto chiamato La Rosa dei Venti dove si ritrovano i vecchi amici e forse complici di Corrado e li restituisce come “soggetti smarriti” (come si intitola uno dei capitoli cruciali del libro).

La sorpresa è che nel finale l’azione si riavvia fino a una scena sotto la pioggia da action-movie dopo la quale in un gioco di dare e avere i protagonisti si ritrovano conciliati con il loro passato. La cosa certa è che Lucci possiede il gusto del racconto e lo esprima in una forma matura e controllata (con momenti che a volte ricordano le dissolvenze scritturali incrociate dell’argentino Julio Cortazar), senza mai ricorrere agli stereotipi dei generi di largo consumo da lui evocati e con un mood del tutto personale non privo di una deliziosa sottile ironia che procede tra slittamenti e inversioni fino all’ultimo respiro.




BENEDETTO XVI e gli Angeli

Grande risonanza ha avuto sui mass media il riferimento agli spiriti celesti che il Santo Padre Benedetto XVI, nato nel 1928 e defunto alla fine di dicembre 2022, fece durante l’Angelus del 2 ottobre 2011

di don Marcello Stanzione, 3 gennaio 2023

Ecco le testuali parole del Pontefice: “Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’augusta regina Maria delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI alla domanda chi sono gli angeli? risponde al n. 60: “Gli angeli sono creature puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”. Sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio, citando San Basilio Magno che affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore per condurlo alla vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria. Il papa Benedetto XVI, Il 2 ottobre 1977, parlando alla radio bavarese quand’era ancora cardinale, dopo aver ricordato che il 2 ottobre da circa trecent’anni la Chiesa Cattolica celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, disse che poche cose erano diventate estranee ai cristiani d’oggi quanto l’idea dell’Angelo custode. Poi aggiunse: “L’Antico Testamento dice dell’angelo al popolo di Israele: “Prestagli attenzione e ascolta la sua voce”. Cioè, devo farmi attento e sensibile a quest’idea divina che mi abbraccia e guida, e non devo contrapporle ostinatamente i miei desideri ed i miei umori del momento. Di angeli custodi ora non si parla più se non in qualche locuzione convenzionale. Lo stesso vale se si parla di protezione e si discute di come sia possibile proteggerci dai fenomeni inquietanti e dai pericoli della vita moderna. Parlare degli “Angeli” significa invece essere convinti che il mondo è dappertutto colmo dalla viva presenza di Dio e che questa presenza si rivolge a ciascun individuo, a ciascuno di noi come potenza che ci chiama e ci protegge.

Alla fine del corso degli esercizi spirituali per la Quaresima del 2007, il predicatore era stato l’arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale Giacomo Biffi che si era a lungo soffermato sugli spiriti celesti e, al momento del ringraziamento, il Papa Benedetto XVI affermò:  “Mi sono accorto che negli intarsi del mio inginocchiatoio è raffigurato il Cristo risorto, circondato da angeli che volano. Ho pensato che questi angeli possono volare perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto; e che noi potremmo volare se uscissimo un po’ dalla gravitazione del materiale ed entrassimo nella gravitazione nuova dell’amore del Risorto”.

Il 29 settembre 2007 il papa Benedetto durante l’omelia di una ordinazione episcopale dichiarò: “Celebriamo questa Ordinazione episcopale nella festa dei tre Arcangeli che nella Scrittura sono menzionati per nome: Michele, Gabriele e Raffaele. Questo ci richiama alla mente che nell’antica Chiesa – già nell’Apocalisse – i Vescovi venivano qualificati “angeli” della loro Chiesa, esprimendo in questo modo un’intima corrispondenza tra il ministero del Vescovo e la missione dell’Angelo. A partire dal compito dell’Angelo si può comprendere il servizio del Vescovo. Ma che cosa è un Angelo? La Sacra Scrittura e la tradizione della Chiesa ci lasciano scorgere due aspetti. Da una parte, l’Angelo è una creatura che sta davanti a Dio, orientata con l’intero suo essere verso Dio. Tutti e tre i nomi degli Arcangeli finiscono con la parola “El“, che significa “Dio”. Dio è iscritto nei loro nomi, nella loro natura. La loro vera natura è l’esistenza in vista di Lui e per Lui. Proprio così si spiega anche il secondo aspetto che caratterizza gli Angeli: essi sono messaggeri di Dio. Portano Dio agli uomini, aprono il cielo e così aprono la terra. Proprio perché sono presso Dio, possono essere anche molto vicini all’uomo. Dio, infatti, è più intimo a ciascuno di noi di quanto non lo siamo noi stessi. Gli Angeli parlano all’uomo di ciò che costituisce il suo vero essere, di ciò che nella sua vita tanto spesso è coperto e sepolto. Essi lo chiamano a rientrare in se stesso, toccandolo da parte di Dio. In questo senso anche noi esseri umani dovremmo sempre di nuovo diventare angeli gli uni per gli altri – angeli che ci distolgono da vie sbagliate e ci orientano sempre di nuovo verso Dio. Se la Chiesa antica chiama i Vescovi “angeli” della loro Chiesa, intende dire proprio questo: i Vescovi stessi devono essere uomini di Dio, devono vivere orientati verso Dio. “Multum orat pro populo” – “Prega molto per il popolo”, dice il Breviario della Chiesa a proposito dei santi Vescovi. Il Vescovo deve essere un orante, uno che intercede per gli uomini presso Dio. Più lo fa, più comprende anche le persone che gli sono affidate e può diventare per loro un angelo – un messaggero di Dio, che le aiuta a trovare la loro vera natura, se stesse, e a vivere l’idea che Dio ha di loro. Tutto ciò diventa ancora più chiaro se ora guardiamo le figure dei tre Arcangeli la cui festa la Chiesa celebra oggi. C’è innanzitutto Michele. Lo incontriamo nella Sacra Scrittura soprattutto nel Libro di Daniele, nella Lettera dell’Apostolo san Giuda Taddeo e nell’Apocalisse. Di questo Arcangelo si rendono evidenti in questi testi due funzioni. Egli difende la causa dell’unicità di Dio contro la presunzione del drago, del “serpente antico”, come dice Giovanni. È il continuo tentativo del serpente di far credere agli uomini che Dio deve scomparire, affinché essi possano diventare grandi; che Dio ci ostacola nella nostra libertà e che perciò noi dobbiamo sbarazzarci di Lui. Ma il drago non accusa solo Dio. L’Apocalisse lo chiama anche “l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusa davanti a Dio giorno e notte” (12, 10). Chi accantona Dio, non rende grande l’uomo, ma gli toglie la sua dignità. Allora l’uomo diventa un prodotto mal riuscito dell’evoluzione. Chi accusa Dio, accusa anche l’uomo. La fede in Dio difende l’uomo in tutte le sue debolezze ed insufficienze: il fulgore di Dio risplende su ogni singolo. È compito del Vescovo, in quanto uomo di Dio, di far spazio a Dio nel mondo contro le negazioni e di difendere così la grandezza dell’uomo. E che cosa si potrebbe dire e pensare di più grande sull’uomo del fatto che Dio stesso si è fatto uomo? L’altra funzione di Michele, secondo la Scrittura, è quella di protettore del Popolo di Dio (cfr. Dn 10, 21; 12, 1). Cari amici, siate veramente “angeli custodi” delle Chiese che vi saranno affidate! Aiutate il Popolo di Dio, che dovete precedere nel suo pellegrinaggio, a trovare la gioia nella fede e ad imparare il discernimento degli spiriti: ad accogliere il bene e rifiutare il male, a rimanere e diventare sempre di più, in virtù della speranza della fede, persone che amano in comunione con il Dio-Amore. Incontriamo l’Arcangelo Gabriele soprattutto nel prezioso racconto dell’annuncio a Maria dell’incarnazione di Dio, come ce lo riferisce san Luca (1, 26 – 38). Gabriele è il messaggero dell’incarnazione di Dio. Egli bussa alla porta di Maria e, per suo tramite, Dio stesso chiede a Maria il suo “sì” alla proposta di diventare la Madre del Redentore: di dare la sua carne umana al Verbo eterno di Dio, al Figlio di Dio. Ripetutamente il Signore bussa alle porte del cuore umano. Nell’Apocalisse dice all’”angelo” della Chiesa di Laodicea e, attraverso di lui, agli uomini di tutti i tempi: “Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (3, 20). Il Signore sta alla porta – alla porta del mondo e alla porta di ogni singolo cuore. Egli bussa per essere fatto entrare: l’incarnazione di Dio, il suo farsi carne deve continuare sino alla fine dei tempi. Tutti devono essere riuniti in Cristo in un solo corpo: questo ci dicono i grandi inni su Cristo nella Lettera agli Efesini e in quella ai Colossesi. Cristo bussa. Anche oggi Egli ha bisogno di persone che, per così dire, gli mettono a disposizione la propria carne, che gli donano la materia del mondo e della loro vita, servendo così all’unificazione tra Dio e il mondo, alla riconciliazione dell’universo. Cari amici, è vostro compito bussare in nome di Cristo ai cuori degli uomini. Entrando voi stessi in unione con Cristo, potrete anche assumere la funzione di Gabriele: portare la chiamata di Cristo agli uomini. San Raffaele ci viene presentato soprattutto nel Libro di Tobia come l’Angelo a cui è affidata la mansione di guarire. Quando Gesù invia i suoi discepoli in missione, al compito dell’annuncio del Vangelo vien sempre collegato anche quello di guarire. Il buon Samaritano, accogliendo e guarendo la persona ferita giacente al margine della strada, diventa senza parole un testimone dell’amore di Dio. Quest’uomo ferito, bisognoso di essere guarito, siamo tutti noi. Annunciare il Vangelo, significa già di per sé guarire, perché l’uomo necessita soprattutto della verità e dell’amore. Dell’Arcangelo Raffaele si riferiscono nel Libro di Tobia due compiti emblematici di guarigione. Egli guarisce la comunione disturbata tra uomo e donna. Guarisce il loro amore. Scaccia i demoni che, sempre di nuovo, stracciano e distruggono il loro amore. Purifica l’atmosfera tra i due e dona loro la capacità di accogliersi a vicenda per sempre. Nel racconto di Tobia questa guarigione viene riferita con immagini leggendarie. Nel Nuovo Testamento, l’ordine del matrimonio, stabilito nella creazione e minacciato in modo molteplice dal peccato, viene guarito dal fatto che Cristo lo accoglie nel suo amore redentore. Egli fa del matrimonio un sacramento: il suo amore, salito per noi sulla croce, è la forza risanatrice che, in tutte le confusioni, dona la capacità della riconciliazione, purifica l’atmosfera e guarisce le ferite. Al sacerdote è affidato il compito di condurre gli uomini sempre di nuovo incontro alla forza riconciliatrice dell’amore di Cristo. Deve essere “l’angelo” risanatore che li aiuta ad ancorare il loro amore al sacramento e a viverlo con impegno sempre rinnovato a partire da esso. In secondo luogo, il Libro di Tobia parla della guarigione degli occhi ciechi. Sappiamo tutti quanto oggi siamo minacciati dalla cecità per Dio. Quanto grande è il pericolo che, di fronte a tutto ciò che sulle cose materiali sappiamo e con esse siamo in grado di fare, diventiamo ciechi per la luce di Dio. Guarire questa cecità mediante il messaggio della fede e la testimonianza dell’amore, è il servizio di Raffaele, affidato giorno per giorno al sacerdote e in modo speciale al Vescovo. Così, spontaneamente siamo portati a pensare anche al sacramento della Riconciliazione, al sacramento della Penitenza che, nel senso più profondo della parola, è un sacramento di guarigione. La vera ferita dell’anima, infatti, il motivo di tutte le altre nostre ferite, è il peccato. E solo se esiste un perdono in virtù della potenza di Dio, in virtù della potenza dell’amore di Cristo, possiamo essere guariti, possiamo essere redenti”.

La prima domenica di Quaresima del 2009, all’Angelus il Papa tedesco ha sottolineato che nel vangelo di Marco si dice che “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da satana” (Mc 1,12). Ma “di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose”. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di satana”. E dopo aver elencato la presenza degli angeli nell’Antico e nel Nuovo testamento, Benedetto XVI ha aggiunto: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti, anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”. “Domandiamo loro – concluse il papa in quel primo marzo 2009 – in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia romana che in questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, regina degli Angeli, prega per noi!”




GAETANO BRAGA L’ARTISTA e il violoncello incantatore

Consegnate oggi in municipio cento copie del volume di Giovanni Di Leonardo

Giulianova, 3 gennaio 2023. Il presidente della onlus “Braga” Piccone Stella: “Un libro fondamentale, che colma una lacuna storico-documentaria”.

Alla presenza del Sindaco Jwan Costantini e dell’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini, il maestro Sergio Piccone Stella, presidente dell’associazione “Gaetano Braga onlus”, ha consegnato oggi cento copie del libro “Gaetano Braga, l’artista e il violoncello incantatore” di Giovanni Di Leonardo, che da oggi sono a disposizione dell’Amministrazione Comunale.

 La pubblicazione del  volume, edito lo scorso maggio dalla EditPress di Castellalto,  è stata sostenuta dalla Città di Giulianova e dal Consiglio regionale abruzzese

“Sono particolarmente felice di essere qui, stamattina – ha detto il maestro Piccone Stella a margine dell’incontro – Porto i saluti dell’autore, il professor Di Leonardo, ed esprimo, anche a suo nome, i ringraziamenti a quanto hanno creduto e credono nel valore di quest’opera, arrivata a colmare un’atavica lacuna storico-documentaria. La nostra riconoscenza, dunque, va a quanti hanno reso possibile la pubblicazione e ai lettori, giuliesi e no, che si accosteranno a queste pagine con piacere e grande curiosità”.