PREMIO SOCIALIS 2022 alla dottoressa Virginia Spadaccini
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Assegnato il prestigioso ad una laureata della d’Annunzio
Chieti, 5 dicembre 2022. Il 2 dicembre si è svolta a Roma, presso l’auditorium dell’Ara Pacis, la cerimonia di consegna del “Premio Socialis 2022” (XX edizione) per le migliori tesi di laurea sulla responsabilità sociale e lo sviluppo sostenibile. La qualificata giuria del Premio ha attribuito la “Menzione speciale” alla dottoressa Virginia Spadaccini, che si è laureata in Beni archeologici e storico-artistici presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Carmine Catenacci.
La dottoressa Spadaccini è stata premiata per la sua tesi di laurea dal titolo “Museologia di moda. I musei della moda e del costume in Italia”, di cui è stata relatrice la professoressa Ilaria Miarelli Mariani, docente di Museologia e Critica artistica e del restauro della “d’Annunzio”.
La tesi traccia un’originale storia dei musei della moda in Italia e affronta temi quali la responsabilità sociale dell’impresa moda, le politiche inclusive, il ruolo dei Corporate Museums, il rapporto tra il mondo della moda e l’economia della cultura. Attualmente Virginia Spadaccini prosegue il suo lavoro di ricerca, focalizzato sulla “Fashion Museology” applicata a un contesto territoriale particolare quale l’Abruzzo, come borsista del corso di dottorato in “Cultural Heritage Studies. Texts, Writings, Images”, attivo presso la Scuola Superiore dell’Università “Gabriele d’Annunzio” diretta dal professor Angelo Cichelli.
<Il successo di Virginia Spadaccini nel “Premio Socialis”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti per le migliori tesi di laurea sulla Corporate Social Responsability e lo sviluppo sostenibile realizzate da studenti delle Università di tutta Italia, – commenta il professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimenti di Lettere, Arti e Scienze Sociali della “d’Annunzio” – è un’ottima dimostrazione della qualità dei corsi di studio del nostro Dipartimento e delle rilevanti opportunità che si aprono ai laureati in discipline umanistiche, anche nel campo in piena espansione dell’impresa culturale>.
Maurizio Adezio
CONCLUSE LE GIORNATE DEDICATE al Wellness per tutti
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Progetto L’Altro e noi” dell’associazione Articolo 3 Odv
Torricella Peligna, 5 dicembre 2022. Si è conclusa l’iniziativa “Wellness per tutti” promossa nell’ambito del progetto “L’altro e noi – Tra memoria, presente e futuro” di cui è capofila l’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara. Il check up medico gratuito è stato eseguito su over 65 di Gessopalena e Torricella Peligna (Chieti) in due giornate organizzate in collaborazione con le Avis comunali. I controlli sugli anziani sono stati effettuati attraverso la misurazione della pressione arteriosa, della saturazione, una verifica sul regime nutrizionale e un questionario sul benessere psicologico post Covid. I minori sono stati sottoposti a controlli nutrizionali e posturali e a un questionario sugli effetti della pandemia.
“Dopo Casoli, anche a Gessopalena e Torricella Peligna abbiamo riscontrato un’adesione alta e un forte gradimento da parte della popolazione – sottolinea Antonella Allegrino, presidente dell’associazione Articolo 3 – Gli over 65 hanno modo di verificare il proprio stato di salute e ricevere consigli su una corretta alimentazione e su abitudini quotidiane da modificare. I minori, oltre che consigli per un rapporto salutare con il cibo, hanno ricevuto anche una valutazione posturale. I risultati dei test psicologici sugli effetti del Covid verranno elaborati e messi a confronto per comprendere quale sia stata la diversa reazione alla pandemia degli appartenenti alle due fasce di età”.
“Siamo pienamente soddisfatti di aver aderito al progetto – afferma Mario Zulli, sindaco di Gessopalena – È un’iniziativa lodevole perché, oltre a mettere a confronto generazioni diverse attraverso l’incontro di giovani e meno giovani (e ne è testimonianza l’attività fatta anche a scuola), ha consentito agli utenti di fruire in maniera gratuita di un servizio importantissimo qual è stato quello del check up. In un paese delle aree interne come il nostro, con le mille difficoltà che investono purtroppo anche la sanità, non possiamo che apprezzare quanto realizzato a questo progetto”.
Il progetto “L’altro e noi” è stato ideato ed è coordinato dall’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara (capofila) che ha come partner le Avis di Casoli, Gessopalena e Torricella Peligna e come collaboratori i tre Comuni e gli istituti scolastici “De Petra” e “Algeri Marino” di Casoli. Il territorio interessato dalle azioni è nella provincia di Chieti.
Il progetto è finanziato dal Ministero delle Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo; attuazione artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore – Sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore. Accordo di programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Abruzzo. D.M. n. 9/2021 Risorse Accordo di programma Anno 2021. Determina di approvazione dell’Avviso Pubblico DPG022/54 DEL 28.04.2022. Determina di approvazione esiti DPG022/123 del 15/09/2022.
IL COLLASSO DEL SSN: è solo questione di tempo
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Diverse sono le ragioni del collasso del SSN, sia sistemiche che interne al modello adottato.
di Massimo Molteni
5 dicembre 2022
Una società con un benessere diffuso e con un livello di istruzione di base elevato ha attese e richieste di salute via via crescenti: legittimamente.
Un microcosmo sociale disgregato riduce le risorse di auto-aiuto. Una crescente insicurezza legata allo sbriciolarsi dei rapporti interpersonali incidentalmente accompagnatasi alla globalizzazione spinge a vivere ogni disagio fisico o psicologico come stato di salute inadeguato cui cercare di avere immediato ristoro.
La domanda di servizi sanitari diventa tumultuosa, non mediata, con elevate aspettative di rapida risposta.
Un modello economico fondato sul consumo è fatalmente e facilmente traslato anche nel campo della salute con conseguente implicito bisogno di avere risposte in termini di “oggetti di cura” (farmaci – dispositivi- prestazioni – integratori- terapie) da avere subito a disposizione così come avviene per tutti i beni di consumo desiderati.
L’esplosione dei social media ha reso disponibile una infinita quantità di informazioni non filtrate né filtrabili dal cittadino, che finisce per dare naturalmente maggiore credibilità alle voci provenienti da fonti ritenute a lui simili rispetto a quelle dei professionisti (di solito, di loro abbastanza “pedanti”) e a cercare di dare immediata attuazione alla possibile soluzione dei propri problemi di salute attraverso l’acquisto (diretto o per il tramite del SSN) del “prodotto” (test, farmaco, presidio, prestazione) ritenuto in grado di risolvere il problema in tempi rapidi (eccellenza/efficienza sono il binomio magico), aumentando la pressione sugli operatori del settore, con inevitabile ulteriore aumento della domanda, spesso disordinata e confusa.
Una popolazione sempre più anziana è maggiormente bisogno di servizi sociosanitari sempre più complessi e che tendono a crescere nel tempo: maggiore è la capacità del sistema di far fronte alle malattie, anche a quelle croniche/degenerative, più elevato e lungo nel tempo il bisogno di cure.
Simultaneamente una società con una popolazione che vede prevalere il numero degli anziani rispetto ai giovani va incontro ad una naturale contrazione del PIL: produzione di ricchezza stagnante a fronte di una necessità continua di aumento della spesa sociale che – per forza di cose – deve prima di tutto farsi carico della spesa pensionistica, riducendo i margini di manovra per far fronte al continuo aumento della domanda nel campo dei servizi sanitari e sociosanitari.
E l’invecchiamento non colpisce solo la popolazione ma anche chi lavora nel campo sociosanitario: una età media avanzata rende più faticosi, e a volte anche meno efficienti, i processi assistenziali, tende a rallentare i processi di cambiamento, specie se incidentalmente ci si trova ad operare in un contesto con rapide innovazioni tecnologiche che richiederebbero molta flessibilità che nel naturale processo di invecchiamento tende invece a ridursi.
Lo straordinario sviluppo tecnologico e scientifico ha reso disponibili conoscenze e successivamente soluzioni innovative assolutamente impensabili nei decenni precedenti: questo enorme miglioramento delle qualità tecnologica di cura è stata resa possibile dallo straordinario sviluppo industriale conseguenza di un dinamico mercato della salute.
Conoscenze, tecnologie, risorse, mercato, hanno reso disponibili molti prodotti per la cura delle malattie: anche se non tutti sempre così straordinari come spesso narrato.
Mantenere questa spinta innovativa continua è possibile solo all’interno di dinamiche di consumo molto sostenute, altrimenti il circolo “investimenti – prodotti – aumento della catena del valore – investimenti” si interromperebbe. Naturale conseguenza: continua pressione al consumo dei prodotti e conseguentemente spinta continua alla innovazione anche per sostenere la domanda, dinamiche dei prezzi dei beni prodotti in continua tensione al rialzo, specie nelle società opulente, specie se la domanda è garantita per tutti dallo Stato: il “mercato” con il suo dinamismo ancorato alla legge della domanda e dell’offerta, da solo non è sempre in grado di autoregolarsi, men che meno nei prodotti essenziali, peggio ancora se la domanda non è comprimibile.
In un simile scenario esterno, la spinta al continuo aumento della spesa per la salute e per i sistemi sanitari è assolutamente inevitabile: più domanda, più costi, in una spirale continua.
Incomprimibili i costi dei beni, per le dinamiche proprie della produzione industriale tipica del mercato capitalistico, non resta che comprimere le spese del personale: ed è quello che è avvenuto negli ultimi trent’anni, sia con un progressivo rallentamento delle dinamiche salariali, sia con la progressiva contrazione del numero degli addetti in termini sia relativi (in relazione alla domanda) ma anche assoluti, in alcuni settori: con l’aggravante della temeraria riduzione anche delle persone in formazione.
Altra azione intrapresa è stata l’apertura del sistema sanitario alle strutture private for profit: molto diverse da quelle appartenenti alla secolare tradizione degli ordini religiosi, con una connotazione molto aziendale, indubitabilmente efficiente e spesso capaci anche di grande innovazione.
Questa apertura aveva anche l’obiettivo (forse un po’ irrealistico e forse non in perfetta buona fede) di rendere più efficiente il sistema pubblico attraverso la competizione e la concorrenza con il sistema privato. E’ noto a tutti che l’organizzazione statale non è mai produttivisticamente efficiente come quelle privata, in ogni settore: il capitale privato è mosso dalla assoluta necessità di aumentare la catena del valore economico, pena il proprio concreto fallimento.
Senza un sistema “valoriale” molto forte e socialmente molto condiviso, ingenuo immaginare che il sistema pubblico possa “efficientarsi” attraverso una competizione economica, che non può avvenire perché mancante della leva economica del mercato; se si lascia fare solo al “mercato”, inevitabilmente vengono tagliati fuori i settori che oggettivamente non possono far aumentare la “catena del valore economico”: in campo socio-sanitario e assistenziale questi ambiti sono molti.
L’immissione di aziende private nel SSN ha, nel breve periodo, aumentato l’’offerta complessiva di prestazioni – anche di qualità – del sistema, con costi sicuramente inferiori a quelli che si sarebbero sopportati nel pubblico e con una velocità di adattamento molto più rapida.
La dinamica consumistica insita nel mercato privato ha però ben presto portato non solo più efficienza e più offerta con costi unitari minori, ma anche una serie di fattori distorsivi: spinta nell’offerta di consumo di beni e prestazioni sanitarie, non sempre necessarie, selezione delle tipologie di risposta al bisogno in relazione al rapporto costi/ricavi e non in relazione solo al bisogno o al contenimento della spesa pubblica (in una dinamica di mercato, la impossibilità ad agire sul fronte dei prezzi perché amministrati e imposti dallo Stato, obbliga a selezionare l’offerta, per equilibrare il rapporto costi/ricavi), con maggiore ricaduta sulle aziende pubbliche dei processi con un profilo sfavorevole sul piano dell’impegno assistenziale: la spesa è andata conseguentemente sempre più in tensione, senza peraltro rispondere a tutti i bisogni emergenti e a volte anche indotti.
Ulteriore passaggio è stata la introduzione di tetti di budget sulla produzione, a valere ovviamente per il privato. Risultato: contrazione dell’offerta complessiva e aumento consequenziale delle liste d’attesa, perché nel frattempo la domanda, per le dinamiche prima esposte, ha continuato a crescere.
E la risposta, ingenua, è stata quella di immaginare di inseguire la domanda aumentando l’offerta di prestazioni: spirale infinita e del tutto ingovernabile.
Per tenere sotto controllo la spesa sanitaria e socio-sanitaria, è stata messa in atto una contrazione dei posti-letto ospedalieri e una rapida riduzione della durata dei ricoveri stessi, così che il numero minore dei posti-letto non compromettesse troppo la capacità di risposta al bisogno: il settore privato for profit, più flessibile, ne ha tratto ulteriore giovamento, in termini economici; il settore pubblico, già in affanno con la riduzione forzata degli organici e dovendo comunque far fronte alle situazioni più croniche e fragili, meno facilmente gestibili, si è ulteriormente appesantito, scaricando sul comparto territoriale e domiciliare una domanda di assistenza non più gestita completamente negli ospedali. E la riduzione dei posti-letto in alcune specialità ha portato a livelli di carenza assoluta e preoccupante, come la pandemia ha poi messo drammaticamente in mostra.
L’idea un po’ semplicistica era che il territorio, il “mitico territorio”, avrebbe dovuto filtrare meglio la domanda, governandola, e avrebbe dovuto saper gestire le dimissioni sempre più rapide dagli ospedali: frantumazione dei legami famigliari, ridotta capacità solidale, popolazione più anziana e sempre più sola, assai improbabile che in queste condizioni anche il territorio più virtuoso potesse reggere l’urto
E il nostro territorio, dopo decenni di abbandono, non era attrezzato per l’ordinario men che meno per far fronte a questo urto riorganizzativo.
Probabilmente, ha guidato questo convincimento anche qualche pensiero malizioso di tipo economico: la spesa ospedaliera è quantificabile e quindi “gestibile”. Il territorio è concetto un po’ più aleatorio: tolti i medici delle cure primarie e i farmaci (su cui peraltro da anni si lavora per contrarre i costi e non potendo far leva sui prezzi – dettati dalle industrie – si è cercato di lavorare sui consumi, imbrigliandone la prescrizione), il resto è “narrazione”: sviluppare una appena passabile continuità assistenziale domiciliare, in assenza di contesti famigliari con legami di solidarietà in grado di gestire i diversi bisogni di una persona ammalata, ha costi assolutamente proibitivi e insostenibili per qualsiasi sistema economico: ci vorrebbe un welfare generativo e circolare che possa e sappia valorizzare il lavoro assistenziale dei contesti su cui innestare l’intervento assistenziale specialistico (infermiere – terapista – medico etc.).
Neanche a parlarne: da una parte l’ideologia del welfare state, idolo speculare al “libero mercato”, dall’altro l’industria della salute, rendono impossibile anche solo pensare e teorizzare un modello economico differente.
Adesso si è aperta la stagione delle “case della salute” e delle Cot: difficile che possano funzionare.
Continua similmente a imperversare un dirigismo sanitario velleitario e inconcludente (percorsi di cura “obbligati”, PDTA, tentativo di legare l’onere assicurativo sulla adesione ai vincoli dati) che può solo distruggere ulteriormente l’unico capitale vero su cui i sistemi sociosanitari si possono reggere: competenza/passione e relazione di cura, ossia i valori fondanti dei servizi alla persona su cui innestare l’organizzazione dei servizi.
Il collasso del SSN è già in essere: non sono le liste d’attesa, ma le disequità sempre più evidenti e i bisogni dei più fragili sempre più inevasi.
Continua a mancare, ed è questa la colpa grave della politica, una coraggiosa visione del “bene comune” declinata nell’ambito dei servizi sociosanitari che sappia orientare le dinamiche sociali all’interno dell’alveo della sostenibilità e della equità, favorendo la attiva partecipazione di tutti i corpi intermedi.
Necessaria una rivoluzione copernicana, ineluttabile e dolorosa: per ricostruire su nuove basi il sistema sanitario nazionale e regionale.
L’idea che basti l’autonomia differenziata per le regioni più ricche e virtuose è solo illusione (forse efficace in qualche contesto nel brevissimo periodo, ma destinata a fallire come tutte le altre azioni messe in atto da almeno vent’anni)
Purtroppo la cosiddetta “sinistra” pur partendo da buoni propositi di principio, è totalmente e irrimediabilmente incapace di affrancarsi dalla sua ideologia perversa che poggia sulla autoaffermazione dei diritti, garantiti un tempo dall’ideale comunista e poi dallo stato strumento del popolo, e adesso da una élite borghese e radical-snob che si è auto assunta il compito di definire cosa è diritto e cosa no, facendolo ratificare dal popolo dei social, sapientemente manipolato: lo “schwa” è il manifesto di tale follia.
E ugualmente il Mercato, pur essendo stato capace di dare risposte di assoluta eccellenza ai bisogni di salute, vede tutto solamente in funzione delle “trimestrali” e delle quotazioni di borsa: e, ad eccezione di qualche sbuffo filantropico e compassionevole, sacrifica tutto con distaccato cinismo al sacro equilibrio dei conti economici.
Ecco perché serve un partito come INSIEME: umile, perché consapevole della fallibilità umana, disposto al dialogo con tutti e a lavorare insieme per trovare vie radicalmente nuove per la società del terzo millennio; mite, perché consapevole dei propri limiti e del bisogno continuo di misericordia; roccioso e tenace, perché i “poveri” (e nelle varie forme sono la stragrande maggioranza del genere umano) sono la “missione” che ci è stata affidata e che ci sentiamo cucita addosso.
TORNA IL PREMIO Pietro Taricone. Terza edizione
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Dopo due anni di assenza forzata
Trasacco, 5 dicembre 2022. La manifestazione, nata nel 2018, ha visto tra i suoi protagonisti Davide Cerullo, attivo da sempre nel sostegno dei ragazzi emarginati, Gianfranco Franciosi primo infiltrato civile tra i narcos, Luciana Esposito, giornalista posta sotto scorta perché minacciata dai clan.
Il premio è stato assegnato ad Alberto Luzzi, fondatore di JAY NEPAL e ad Eugenia Carfora, preside coraggio nelle scuole di Caivano.
In questa edizione 2022, a ricevere quello che diventa un premio sempre più ambito, rappresentato da una scultura in acciaio realizzata dal maestro artigiano Luca Luciani, sono tre i candidati che giungeranno a Trasacco nel pomeriggio del 7 dicembre a partire dalle ore 17 presso l’Auditorium dedicato allo stesso Pietro Taricone.
Infatti, alla cerimonia sarà presente Lorenzo Barone, giovanissimo ciclista, che ha realizzato imprese straordinarie, percorrendo da solo con la sua bicicletta decine di migliaia di chilometri dall’Europa al Marocco, fino ad arrivare alla traversata della Siberia e di tutto il continente Africano, che racconterà con il supporto di foto e video inediti, le condizioni estreme ed incredibilmente rischiose che ha affrontato nei suoi viaggi.
La seconda candidata ed ospite dell’evento è Elena Pagliarini, infermiera, resa celebre dalla fotografia scattata l’8 marzo 2020 a Cremona, che la ritrae appoggiata sulla scrivania alla fine di un turno massacrante e che dopo due giorni dopo ha scoperto di essere positiva al COVID. Elena è divenuta simbolo della sofferenza e dell’abnegazione di tutti gli infermieri che in quei mesi terribilmente difficili, si sono spinti oltre i loro limiti per aiutare i pazienti malati, nella fase iniziale della pandemia, in cui non esistevano vaccini ed il virus, ancora in fase di studio, ha causato migliaia di morti in tutto il mondo.
Il terzo protagonista di questa edizione è Bruno Cerasi, artista poliedrico che dopo aver perso parzialmente la vista a seguito di un ictus, ha dedicato la sua vita allo studio delle connessioni interpersonali, realizzando opere di elevatissimo spessore artistico e di profondo valore culturale, esposte in prestigiose gallerie nazionali ed internazionali.
Foto Il Centro
APERTURA NATALE 2022
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Il commento del sindaco
Atessa, 4 dicembre 2022. “Dopo vent’anni rivedere accese, in Atessa, le vetrine dei negozi del centro storico, che avevano dismesso la propria attività, è uno spettacolo e un piacere per tanti cittadini, oltre che per l’Amministrazione comunale. L’iniziativa ha avuto successo.
Abbiamo riacceso i negozi per ospitare oltre 50 espositori di “ temporary shop” e non abbiamo messo le luminarie.
Il 2022 non è il 2020: oggi c’è una nuova emergenza dovuta al caroenergia, legato alla guerra. Ogni Comune si regola, naturalmente, come meglio crede per la propria popolazione.
La nostra scelta tiene conto delle nostre priorità in un momento che ci impone il risparmio energetico e la necessità di sostenere le attività economiche.
Ringrazio Kommerciate, i commercianti tutti, le associazioni e i cittadini che hanno condiviso questa scelta e si sono adoperati e si stanno adorando per una stagione natalizia allegra, sostenibile e partecipata.”
PRIMO STOP IN CAMPIONATO per la Tombesi
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
I gialloverdi cadono 4-3 a Casagiove, al termine di una partita in equilibrio fino all’ultimo. Massimo Morena: «Prestazione altalenante, ma potevamo comunque raccogliere almeno il pari. Ci può stare nel corso della stagione un momento di difficoltà, la squadra è viva».
Ortona, 4 dicembre 2022. Dopo sei vittorie e due pareggi arriva la prima sconfitta in campionato per la Tombesi, sconfitta 4-3 sul campo del Casagiove. Avanti 1-0 con un gran gol di tacco di Iervolino, i gialloverdi hanno incassato il pari prima dell’intervallo, iniziando poi molto bene la seconda frazione. Sono però arrivati i gol dei padroni di casa, bravi nelle ripartenze e nel punire gli errori avversari; la Tombesi ha provato a rientrare in partita, prima sul 3-2 e poi sul 4-3 (doppietta di Masi), ma ha dovuto fare i conti con un portiere, Fuschino, davvero in serata di grazia. Con questa sconfitta, la Tombesi scende al terzo posto in classifica, a +2 sulle quarte.
«Provo grande rammarico per aver perso punti oggi, era una gara che potevamo portare a casa con un po’ più di attenzione – questo il commento di mister Massimo Morena –. Siamo partiti molto bene, andando in vantaggio e controllando bene il campo fino, direi, al minuto 12 del primo tempo. Poi, un po’ per merito degli avversari, un po’ per demerito nostro, in una partita che è stata molto fisica e “maschia”, siamo andati in difficoltà sul finire della frazione e abbiamo subito il pari. Nell’intervallo abbiamo risistemato le cose e infatti nel secondo tempo è tornata la Tombesi che voglio e che conosco, che gioca bene e vuole avere il pallino del gioco sempre in mano. Su un nostro svarione è arrivato il gol del 2-1 loro e a quel punto tutto è diventato più difficile, non tanto per demeriti nostri quanto per il Casagiove, che ha trovato ancora più coraggio e forza. In più, faccio i complimenti al loro portiere, che davvero ha parato di tutto. Abbiamo commesso altre due disattenzioni individuali che ci sono costate il terzo e il quarto gol, in mezzo un gran gol di Masi, ma non è stato sufficiente per agguantare almeno il pari, nonostante il portiere di movimento, il gol del 4-3 e l’assedio finale. Peccato, credo che almeno il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Dobbiamo rimanere tranquilli, ci può stare nel corso della stagione un momento di difficoltà: la squadra è viva, speriamo di recuperare presto gli ultimi infortunati e puntiamo a riscattarci subito nella sfida molto importante di sabato prossimo contro il Venafro».
Giuseppe Mrozek
FORSE TORNANO I PARTITI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
4 dicembre 2022
Ed ecco finalmente i congressi: Il PD, la Lega, il Terzo Polo con l’Assemblea costituente, forse anche Fratelli d’Italia. Da quando tangentopoli aveva decapitato i partiti le proposte della politica erano tutte personalizzate, e non hanno fatto una bella fine. Berlusconi non ha mai voluto un partito organizzato con idee, poteri e istituzioni interne, e con lui finirà anche Forza Italia. I segnali ci sono già.
Grillo aveva cavalcato tutto la protesta contro la “casta” e il disprezzo verso partiti e istituzioni , ben spalleggiato da una editoria compiacente, ed oggi ciò che resta, dopo una impressionante tosatura elettorale, si regge con Conte sulla difesa a oltranza del reddito di cittadinanza e tenta sortite addirittura a sinistra, mutuando da ambientalisti e pacifisti. Anche il suo “capo politico” nominato sul campo, Di Maio, è finito. Aveva l’occasione di organizzare un partito ma ha preferito adagiarsi sui ruoli istituzionali che sono sempre pro-tempore.
Salvini ha trasformato la Lega, quelle dei sindaci e degli amministratori locali, dei presidenti alla Maroni Zaia e Fedriga, in un partito “Salvini Presidente”. Figuriamoci. E adesso la sua base si sta svegliando. Forse si sta svegliando anche il Pd e ce lo dirà il congresso se ciò avverrà seriamente o se si ricadrà nell’errore di ridursi alle primarie. Lo hanno capito anche quelli del Terzo Polo, se è vero che Renzi e Calenda celebreranno un’assemblea costituente del loro partito.
Con i capipopolo, insomma, non si è andati molto lontano e probabilmente gli elettori cominciano a capirlo.
Nel corso dell’anno del governo Draghi ci sarebbe stato il tempo per tutti per dare impulso a strutture che sono o si ritengono partiti. Ma nessuno lo ha colto. C’è ancora chi si immagina che basti la presenza su twitter o su tik tok per essere forza politica ignorando che sono le idee che muovono la storia e non la storia che muove le idee.
Certo i tempi sono cambiati e cambiano in continuazione. Non è più il tempo delle tessere di cartoncino, dei manifesti elettorali sui muri, delle tribune politiche in bianco e nero, delle assemblee dove i votanti erano più dei presenti. I nuovi strumenti di comunicazione hanno creato nuove condizioni, termini e modi di fare politica. Ma certo è ancora il tempo del rispetto delle procedure democratiche dentro i partiti, nel confronto tra maggioranza e minoranze, delle discussioni aperte dentro gli organi rappresentativi, delle proposte, delle idee, dei confronti con gli iscritti e gli elettori in campo aperto, del controllo puntuale dell’operato degli eletti.
Un tempo si discuteva nei consigli comunali e ancor prima dentro i partiti e tra i partiti degli argomenti all’ordine del giorno. Oggi non funzionano più nemmeno i consigli comunali, ridotti a ratificare, auspicare e decidere solo su poche questioni rilevanti. Lo stesso valeva anche per deputati, senatori, consiglieri regionali che dovevano rendere conto, essere presenti, ascoltare e rispondere. Oggi abbiamo parlamentari che frequentano il loro collegio solo due mesi prima delle elezioni.
Se tornano i partiti torna vitalità nella vita democratica, e sarebbe già tanto nel tempo dove problemi epocali e non previsti mettono a dura prova le basi della convivenza civile: dalla guerra alle porte, alle epidemie, alla crisi delle materie prime energetiche, alle carestie che tornano nei paesi lontani ma che da noi aumentano le povertà.
Se tornano i partiti, sperando nel meglio che li può distinguere, anche le disuguaglianze, i mezzi limitati dello Stato, le invasioni quotidiane di informazioni, troveranno almeno un luogo per ricominciare a “conoscere e deliberare” come raccomandava Luigi Einaudi.
Guido Puccio
RILANCIARE l’agricoltura biologica
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Anabio-Cia Abruzzo. Alessandro Impicciatore eletto nuovo Presidente
Pescara, 4 Dicembre 2022. Con circa l’11 per cento della superficie agricola utilizzata destinata ad agricoltura biologica e 1960 aziende che adottano metodi di produzione bio, l’Abruzzo si colloca fra le regioni con il più elevato e variegato potenziale, dati i diversi orientamenti produttivi delle aziende convertite. Per il bio, come per le produzioni agricole di qualità, diventa sempre più necessario adeguare azioni e programmi per essere competitivi sul mercato. È questo quello che è emerso durante l’Assemblea elettiva di Anabio-Cia Abruzzo, l’Associazione di agricoltura biologica della Cia-Agricoltori italiani, che si è svolta ieri mattina, presso Torre Vinaria – Cantina Frentana a Rocca San Giovanni. La giornata è stata l’occasione per fare il punto della situazione in cui oggi versa il settore biologico.
Dopo i saluti di apertura di Roberto Battaglia, Presidente Cia L’Aquila-Teramo e Presidente uscente Anabio-Cia Abruzzo, spazio agli interventi dei tecnici sull’agricoltura biologica. Antonio Zinni, Responsabile ufficio agricoltura ecocompatibile Regione Abruzzo, ha sottolineato che il mercato del bio non è più una piccola nicchia e rappresenta l’unico segmento dell’agroalimentare italiano con tendenza alla crescita, “Siamo una delle nazioni con il più alto tasso di superficie biologica e dobbiamo cercare di spingere le aziende a convertire i prodotti in bio”.
Parola poi a Giuseppe Di Silvio, responsabile CAA-Cia Abruzzo, che ha presentato un report con i dati più rilevanti sul settore. “In una situazione nazionale che vede crescere il consumo di prodotti biologici e il relativo fatturato, di cifre superiori al 15%, Anabio Abruzzo vuole porsi come riferimento per i quasi 2mila produttori biologici della regione. Il tutto all’interno di una tendenza di aumento del numero delle aziende bio e del suolo dedicato al biologico. Gli ultimi dati ufficiali registrano oltre 43mila ettari coltivati a biologico e 6500 ettari in conversione”.
“La proposta di riforma della Pac”, ha detto il Responsabile PAC Cia Nazionale, Domenico Mastrogiovanni, “tende ad accrescere la rilevanza degli aspetti ambientali nel sostegno al settore primario, rafforzando di fatto anche il ruolo dell’agricoltura biologica. L’obiettivo è quello di trasformare la potenzialità bio di questa regione che porti valore di mercato”.
Hanno concluso il simposio gli interventi di Stefano Palumbo, Responsabile Indagine Rica Abruzzo e Gianpaolo Antonio, ricercatore del Crea.
“Abbiamo voluto organizzare questo momento di confronto date le esigenze e gli input europei che fanno sì che in futuro il modo di coltivare biologico interesserà tantissime aziende”, così il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, nel suo intervento di chiusura, “Bisogna favorire l’aggregazione a livello territoriale, la divulgazione delle tecniche di campo e dei processi produttivi propri degli alimenti biologici”.
È stato eletto Presidente regionale di Anabio Alessandro Impicciatore.
FESTEGGIATI nel parco della libertà
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
I nuovi nati con la donazione degli alberi
Fossacesia, 4 dicembre 2022. Ludovica Bucciante, Angela Bussoli, Marta Caporale, Irene Caravaggio, Roberta Caravaggio, Vittoria Casturà, Lucrezia D’Amario, Luna Di Nardo, Noemi Di Stefano, Laura Elogbamen, Gabriella Neve La Rocca, Lorenza Marchetti, Greta Marrone, Lucrezia Marrone, Carolina Nicolò, Isabelle Rotondo, Alisia Spoltore, Osamuyi Matthew Avenbuan, Tommaso Caravaggio, Davide Casciato, Leonardo Cibelli, Simone Colanero, Paolo Hermes D’Alessandro, Tommaso Di Piero, Mattia Di Pretoso, Giole Melizzi, Giovanni Moretto, Federico Nardone, Bryan Omosigho, Samuel Paione, Diego Primomo, Lorenzo Scaglione, Emanuele Tamburrini, Francesco Toscano, Manuel Vittorioso, Pier Carmine Vizzarri.
Questi i nomi delle 17 bambine e dei 19 bambini nati tra novembre 2021 e lo stesso mese del 2022 a Fossacesia, ai quali l’Amministrazione Comunale, come da tradizione, ha donato un albero di rovella e un attestato per ogni nuovo nato per salutare il loro arrivo nella comunità fossacesiana. La cerimonia si è svolta nel Parco della Libertà e a causa delle condizioni atmosferiche, non ha visto la presenza di tutti i 36 nuovi nati e dei loro genitori. Nell’occasione, come avvenuto negli anni passati, nel parco è stato piantato un albero.
La consegna delle piantine è stata presenziata dal Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, dagli assessori Maura Sgrignuoli e Giovanni Finoro, dal consigliere comunale delegato alle Politiche per lo Sviluppo sostenibile dell’Ambiente, Umberto Petrosemolo, e da Mariella Arrizza, capogruppo del gruppo consiliare Alternativa Civica per Fossacesia.
“Le Amministrazioni da me guidate sono state sempre impegnate su un percorso che testimonia quanto ci stiano a cuore la tutela ambientale e le pratiche virtuose e sostenibili: è un dovere che abbiamo anche nei confronti delle nuove generazioni e al contempo vuole essere un messaggio rivolto alle famiglie affinché possano creare insieme ai loro figli un legame diretto con la natura che le circonda”.
GIOVANI E IMPRESE DI CAMPAGNA AMICA arrivano in Sicilia
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
L’Abruzzo a Palermo per il villaggio contadino della coldiretti
Anche i giovani agricoltori abruzzesi under 30 per tre giorni a Palermo al Villaggio della Coldiretti per ricordare la centralità e i primati dell’agricoltura italiana messi a rischio da guerra e rincari energetici, incontrare aziende agricole provenienti da tutta Italia, conoscere e far conoscere la biodiversità dell’agricoltura made in Italy a cittadini consumatori, grandi e piccini, e confrontarsi per “progettare” un futuro basato sulla distintività e la qualità del made in italy agroalimentare. Una delegazione di giovani under 30 è infatti arrivata in Sicilia nel Villaggio che ha assediato il centro di Palermo, dove sono accorsi migliaia di agricoltori dal resto della penisola.
Dall’Abruzzo sono arrivati una decina di giovani imprenditori che, insieme alle aziende agricole selezionate e coinvolte nella vendita diretta del mercato di Campagna Amica, hanno assediato il centro cittadino – da Piazza del Teatro Politeama a Piazza Castelnuovo – per i tre giorni di manifestazione che, iniziati il 2 dicembre, termineranno domani 4 dicembre. Tanti i temi trattati finora nei momenti istituzionali in cui si è discusso – sulla base di esclusivi studi e ricerche elaborate per l’occasione dalla Coldiretti – di crisi energetica, cambiamento climatico, alimentazione e rischi connessi all’affermarsi di modelli di consumo omologanti, a partire dall’arrivo sulle tavole del cibo sintetico a minacciare la salute dei cittadini e la sopravvivenza stessa del Made in Italy agroalimentare, ma anche di sostenibilità, ambiente e salute.
Coldiretti Abruzzo ricorda che il Villaggio Coldiretti è l’unico posto al mondo dove tutti possono vivere per una volta l’esperienza da gourmet con il miglior cibo italiano al 100% a soli 8 euro per tutti i menu preparati dai cuochi contadini che hanno conservato i sapori antichi del passato ma anche acquistare direttamente dagli agricoltori le eccellenze agroalimentari e i prodotti dalle aziende di agricoltura sociale impegnate nel reinserimento socio lavorativo di soggetti disagiati, disabili o problematici, nell’educazione ambientale e nei servizi alle comunità locali. Al Villaggio si possono scoprire le opportunità e i pacchetti vacanze offerti dagli agriturismi di Campagna Amica, promossi da Terranostra, e conoscere la pet therapy e toccare con mano il ruolo degli animali nella cura del disagio.
Al Villaggio di Palermo è stato inoltre realizzato il primo giardino terapeutico-sensoriale, gli orti con i tutor e lo spazio Generazione agricoltori dedicato alle idee dei giovani imprenditori agricoli che fanno innovazione nel Paese.
MONTAGNAPERTA 2022
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Fare della marginalità un’opportunità
Capracotta, 3 dicembre 2022. Fare della marginalità un’opportunità: è il titolo scelto dagli organizzatori per la tre giorni di “MontagnAperta”, l’evento culturale e scientifico dedicato ai territori minori e alle terre alte dell’Italia, dalle Alpi all’Appennino. E ancora una volta sarà Capracotta, “tetto” dell’Alto Molise, ad ospitare la tre giorni, 9-10 ed 11 dicembre, dedicata alle «comunità che accolgono». Un progetto pensato dalla Fondazione Montagne Italia, dall’Uncem, dal Gal Alto Molise e dall’associazione Borghi autentici d’Italia, partner istituzionali il Comune di Capracotta e la Regione Molise, con il patrocinio dell’Università degli studi del Molise, di Slow Food Abruzzo e Molise, della Pro Loco di Capracotta e dall’associazione RiFai.
«Ci confronteremo con alcuni tra i massimi esperti della materia proprio per provare ad individuare un percorso condiviso per contrastare lo spopolamento dei nostri paesi – spiega il sindaco di Capracotta, Candido Paglione – E noi siamo determinati a fare ogni sforzo per sconfiggere la paura di restare e per alimentare, invece, la voglia di tornare ad abitare i nostri luoghi. La montagna, infatti, è un luogo vivo dove si produce e si fa impresa che non ha bisogno di interventi caritatevoli, ma del pieno riconoscimento della accessibilità a tutti i diritti fondamentali, così come avviene nelle altre aree del Paese. Non a caso, si resta se c’è la dignità per poter restare. Parleremo di come invertire la tendenza e far crescere la cultura del voler bene al proprio paese. Vi aspettiamo nella sala della cultura, al secondo piano del palazzo municipale di Capracotta».
La conferenza stampa di presentazione della manifestazione MontagnAperta 2022 si terrà presso l’area stampa dell’Assessorato Turismo e Cultura della Regione Molise, lunedì 5 dicembre alle ore 10.30. Saranno presenti l’assessore Cotugno, il sindaco Paglione e Gianluca Di Lonardo, project manager dell’iniziativa.
BTO DI FIRENZE, Italy Ambassador Awards
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Firenze, 3 dicembre 2022. Durante il prestigioso BTO – Buy Travel online, evento annuale di riferimento sul turismo digitale, innovazione e formazione, dedicato nel 2022 al Metaturismo – ha avuto luogo la cerimonia dell”Italy Ambassador Awards”. Il primo premio italiano per i migliori influencer e blogger che promuovono l’Italia. Jenny Viant Gómez, giornalista pubblicista freelance, residente in Abruzzo e di origine cubana, da tempo attiva sul piano della comunicazione digitale, è stata scelta nella ristretta rosa di semifinalisti micro-influencer della categoria Wine&Food. Una fascia che include i comunicatori digitali che privilegiano il rapporto di fidelizzazione con una platea che va da 1-10K.
Il premio è un riconoscimento per valorizzare la capacità di chi, con tanto impegno, desidera far conoscere meglio le tante qualità dell’Italia sia agli stranieri che agli italiani. Viant Gómez, il cui profilo pubblico Instagram di 1500K è jenny_viant_gomez, ha partecipato al contest con un Instagram Reel sulla sostenibilità e valorizzazione della filiera enogastronomica.
Sono state cinque le categorie esaminate: Travel, Food&Wine, Fashion, Beauty&Spa e Luxury Lifestyle. Ogni categoria suddivisa in 5 fasce di follower: Micro, Junior, Expert, Advanced Blogger e Top Influencer.
Spiega Viant Gómez: «La comunicazione digitale richiede conoscenza delle nuove tecnologie, responsabilità e costanza. Mi sono sempre focalizzata sulla qualità dei contenuti; inoltre, essendo giornalista ho dei vincoli deontologici tassativi. Non ho mai avuto l’ossessione dei numeri. Non è trascurabile avere 1500 persone reali che mi seguono. I finti follower, diffusa prassi, sono un’arma a doppio taglio. Prossimo step lo “sbarco” su Tik Tok, è una piattaforma capace di regalare molte soddisfazioni, in questo momento. Poi inizierà a diventare satura come Instagram. Ad ogni modo, la cosa importante è che le persone capiscano che non si può prescindere dalla comunicazione digitale».
Italy Ambassador Awards è un’iniziativa in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e il patrocinio di ENIT.
Madrina dell’evento Maria Grazia Cucinotta. Fondatrice del premio Svetlana Trushnikova. Presidente della giuria Giorgio Palmucci, vicepresidente Francesco Tapinassi. In giuria Matteo Lunelli, Sofia Peronaci, Alberto Lupini, Mania Ronconi, Massimo Basile, Andrea Quadrio Curzio, Claudio De Donatis, Anton Giulio Grande, Franesco Garofalo, Elza Pereira, Irina Shkrolnaya, Patrizia Bortolin, Ludovica Casellati, Davide Manzon
L’OMAGGIO ALLA LITUANIA dei Solisti Aquilani
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Con la direzione di Raimonda Skabeikaité. Ospite d’onore l’ambasciatrice in Italia Kreiviené
L’Aquila, 3 dicembre 2022. È un omaggio alla Lituania, Paese d’origine di Raimonda Skabeikaitė che dirigerà I Solisti Aquilani, il programma del concerto di lunedì 5 dicembre, alle 18, nell’auditorium del Parco all’Aquila. L’apertura è affidata a un brano dell’italiano Bruno Bettinelli.
Si tratta del sesto appuntamento della rassegna Musica per la città che l’orchestra d’archi, con la direzione artistica di Maurizio Cocciolito, presenta nel capoluogo regionale.
Ospite d’onore l’ambasciatrice della Lituania in Italia, Dalia Kreiviené, che sarà accompagnata dall’addetto culturale, Laura Gabrielaitytė-Kazulėnienė. L’ambasciatrice sarà accolta dal console onorario per l’Abruzzo, Maurizio Cocciolito, e dalle autorità civili e militari.
La direttrice, compositrice ed educatrice musicale Raimonda Skabeikaitė è nata nel 1991 a Mažeikiai, in Lituania e dal 2013 vive a Graz, in Austria. Ha iniziato la sua educazione musicale all’età di 8 anni. Durante i suoi studi in Lituania, ha partecipato a diversi concorsi come compositrice. Nel maggio 2022 ha vinto il concorso internazionale di direzione d’orchestra “Nino Rota”. Dall’estate 2020 si dedica sempre più all’associazione e al collettivo artistico SevenCircles, che esplora la diversità artistica e culturale dei suoi componenti.
Bolero. Pavane lacrimae di Vidmantas Bartulis (1954-2020) è un esteso dittico con violoncello solista – afferma Alessandro Mastropietro nelle note di sala – nel quale un diffuso clima dolente e assorto si combina in modo timbricamente fascinoso con evidenti reminescenze delle Quattro stagioni vivaldiane. In Plexus (2007) di Arvydas Malcys (1956) emergono, in alcuni pannelli, tratti vicini alla seconda generazione dei minimalisti (ancor più netti in Milky Way, 2004), in cui l’iterazione si combina con una pianificazione della fraseologia e della densità armonica-melodica. Faustas Latėnas (1956-2020) è stato anche un operatore e un personaggio della politica culturale lituana, nonché autore di molta musica di scena per il teatro; il suo In loving memory, qui nella versione per orchestra d’archi (originale per quartetto, 1986), dedicato agli amici emigrati dalla Lituania, sottopone materiali stilisticamente molto denotati – perfino ‘triviali’ – a un travestimento che va dalla deformazione sarcastica al commosso epicedio.
Il programma
I Solisti Aquilani
Raimonda Skabeikaitė direttore
Bruno Bettinelli Due invenzioni per orchestra d’archi
Vidmantas Bartulis Bolero. Pavane lacrimae
Arvydas Malcys Milky way
Plexus
Faustas Latėnas String quartet n. 2 “In loving memory”
(trascrizione per orchestra d’archi)
PESCARABRUZZO INAUGURA il CLAP Museum
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
8 dicembre 2022 a partire dalle ore 15:00 Via Nicola Fabrizi, n. 194
Pescara, 3 dicembre 2022. Il Sottosegretario per la Cultura, Vittorio Sgarbi, e “il Michelangelo del Fumetto”, Tanino Liberatore, aprono la giornata di cerimonia con le autorità e con il pubblico
Giovedì 8 dicembre la Fondazione Pescarabruzzo inaugura ufficialmente il CLAP Museum (Comics · Lab · Art · Pescara), il nuovo polo espositivo dedicato al fumetto, in via Nicola Fabrizi, n. 194.
La struttura di originale architettura moderna, disposta su quattro livelli, è stata acquistata e riqualificata dalla Fondazione con un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro, destinandola a polo espositivo e laboratoriale per il fumetto, considerato parte integrante della cultura popolare, soprattutto giovanile, e fenomeno artistico sempre più diffuso a livello internazionale.
Negli anni, anche con un’attenta partecipazione a numerose aste, la Pescarabruzzo ha acquisito una cospicua quantità di opere di Andrea Pazienza, considerato dalla critica l’Omero della Nona Arte e che a lungo si è formato e ha operato nel capoluogo adriatico. Si aggiunge una importante donazione di ben 128 opere dell’artista prematuramente scomparso, a favore della Fondazione, fatta dal Maestro Sandro Visca, professore di Andrea al Liceo Misticoni.
Una delle più significative collezioni fra quelle dedicate a Pazienza (324 opere in totale), arricchite nell’occasione da nove capolavori del periodo di Convergenze provvisoriamente prestate dalla signora Rita, vedova del fondatore della galleria Peppino D’Emilio, viene esposta dall’8 dicembre in modo permanente nelle attrezzate sale espositive del Livello 1 e del Livello 2 del CLAP Museum. Mentre i Livelli 0 e -1 ospitano la prima mostra temporanea del nuovo spazio museale: Tanino Liberatore. Di corpi e frammenti, un percorso di oltre 100 opere, di cui 70 inedite e mai esposte in Italia, con sezioni speciali dedicate all’eros, al leggendario personaggio Ranxerox, alla reinterpretazione che Liberatore fa dei supereroi e al rapporto dell’artista con musica, storia e poesia.
«Siamo lieti, come Fondazione Pescarabruzzo, di potere inaugurare questo nuovo spazio dedicato alla Nona Arte con una collezione così importante di opere del mitico Andrea Pazienza e con una originale temporanea di Tanino Liberatore. Quest’ultimo è insignito, tra gli altri riconoscimenti, del
“Romics d’Oro” 2005, il più alto tributo conferito ai maestri del fumetto, dell’illustrazione e del cinema internazionale, nonché del “Premio Internazionale Corradino d’Ascanio” 2022. Entrambi gli artisti sono stati contaminati, anche per esperienze umane realmente vissute, dal fertile laboratorio sperimentale e culturale pescarese degli anni ’70. Le mostre a loro dedicate vogliono essere l’emblema stesso del luogo che li ospita: uno spazio simbolo insieme della modernità e dell’archeologia industriale, trasgressivo e alternativo, cantiere aperto ai fermenti più vivi e alla libera e potente espressione della Nona Arte», dichiara Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione.
La giornata di inaugurazione del CLAP Museum avrà due momenti distinti.
Inizierà con una cerimonia riservata alle istituzioni, alla presenza degli esponenti dei più prestigiosi enti culturali di prossimità, a partire dalle ore 15:00. La cerimonia vedrà protagonista il Sottosegretario di Stato per la Cultura, Vittorio Sgarbi, accolto dal Presidente della Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, dal Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, da S.E. il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, dal Presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, Gennaro Strever, dal Vicario Generale dell’Arcidiocesi, Don Francesco Santuccione, e dai Sindaci della Nuova Pescara: Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Chiara Trulli, Sindaco di Spoltore, Ottavio De Martinis, Sindaco di Montesilvano e Presidente della Provincia. L’evento inizierà all’esterno del polo museale con il taglio del nastro e proseguirà all’interno con un breve tour attraverso le esposizioni permanenti e temporanee. Chiuderanno la cerimonia i saluti istituzionali con le conclusioni del Sottosegretario, Vittorio Sgarbi.
Alle ore 16:30 il CLAP Museum aprirà le porte al pubblico alla presenza di Tanino Liberatore, definito da Frank Zappa “il Michelangelo del fumetto”, protagonista della mostra Di corpi e frammenti. L’artista incontrerà e guiderà il pubblico in visita all’esposizione personale insieme alla curatrice della temporanea, Paola Damiano.
A seguire, alle 17:30, l’appuntamento è con i fumettisti, animatori e autori Simone Angelini e Marco Taddei che dialogheranno con Luca Raffaelli, giornalista, autore e storico del fumetto, e con Claudio Curcio, Presidente di COMICON – International Pop Culture Festival (organizzatore e partner della Fondazione per la mostra temporanea).
Concluderà la cerimonia inaugurale il genio di Tanino Liberatore che si esibirà in una spettacolare performance di disegno dal vivo per il pubblico. Infine, per l’occasione, una speciale statua di Ranxerox realizzata con moderne tecniche 3D sarà esposta da subito, entrando a far parte della collezione permanente, grazie alla donazione dell’artista e di COMICON al CLAP Museum.
MANOVRA NON ESPANSIVA e iniqua
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Uil Abruzzo apre la mobilitazione regionale e annuncia una manifestazione che si terrà il 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara
Pescara, 3 dicembre 2022. La Uil Abruzzo, secondo quanto stabilito da Uil e Cgil nazionali sulla manovra finanziaria del governo, apre la mobilitazione regionale.
“Per noi è una manovra non espansiva e iniqua che crea conflitti nel mondo del lavoro, mettendo l’uno contro l’altro”, si legge nella nota della Uil Abruzzo, che commenta così il testo: “Sul mercato del lavoro diciamo no ai voucher, no alla precarietà. Per dare certezze nel futuro delle nuove generazioni, diciamo sì ai contratti di qualità, sì alla contrattazione collettiva nazionale di lavoro. Sul fisco chiediamo che l’abbattimento del cuneo fiscale sia almeno di cinque punti, chiediamo un fisco equo che non colpisca sempre i soliti noti, lavoratrici e lavoratori dipendenti e pensionati. Diciamo no a una flat tax che premia alcuni e lascia tutto il peso fiscale sugli altri. Sulle pensioni, basta con interventi tampone – ieri 102 oggi 103 – perché di questo passo arriveremo comunque alla quota prevista dalla legge Fornero. Noi siamo per una riforma strutturale del sistema previdenziale che tenga presente soprattutto la necessità di costruire una pensione di garanzia per le giovani generazioni e che con 41 anni di contributi mandi in pensione le lavoratrici e i lavoratori senza se e senza ma”.
“Chiediamo – si aggiunge nella nota – più soldi per la sanità pubblica. Le risorse postate nella finanziaria non consentono di fare nulla. Non si può attuare la riforma del sistema pubblico sanitario, non si possono fare assunzioni di personale soprattutto medico e paramedico e si rischia di non mantenere aperti gli ospedali. Sulla scuola chiediamo un sistema di istruzione pubblico uguale per tutti che non debba subire tagli di risorse, fatti in base a logiche ragionieristiche”.
La Uil Abruzzo chiude il documento annunciando gli appuntamenti previsti per le prossime settimane: “Per queste e per molte altre ragioni, che spiegheremo nella conferenza stampa di mercoledì 7 dicembre nella nostra sede di Pescara, la Uil Abruzzo apre una stagione di mobilitazione regionale e territoriale e indice una manifestazione per il giorno 16 dicembre davanti alla prefettura di Pescara”.
SORELLE TUTTE. Prosegue la stagione del Salotto culturale Prospettiva Persona 2022
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Mercoledì 7 Dicembre 2022 alle ore 18 nella Sede Annunziata. Serata a cura di Vincenzo Di Marco e Antonio Moscianese Santori
Teramo, 3 dicembre 2022. “Sorelle tutte, povere in quanto al potere, all’avere, ai diritti e per questo capaci di scoprire la grande dignità dell’uomo “fatto di terra”, fragile, ma capace, nella sua debolezza di custodire il germe della vita divina che ci rende tutti fratelli in quanto figli del Padre di tutti.
La lettera enciclica “Fratelli tutti” affronta una pluralità di argomenti nella quale la parola “fratelli”, volendo essere inclusiva di tutti, si presta fin troppo facilmente all’esclusione di molte e molti: c’è, infatti, un silenzio importante che riguarda la vita delle donne.
La “sororità” non è semplicemente il parallelo equivalente e di segno femminile della fraternità, ma è pratica di frattura rispetto ad un mondo presunto “neutrale e universale” che in realtà è solo maschile; il rigido binarismo di genere maschile-femminile è tutt’altro che uniformemente testimoniato nella spiritualità e nella teologia tradizionale, benché abbia subito nella tradizione ecclesiale il destino di una dimenticanza.
Far venire alla luce le “sorelle” anche solo nel linguaggio significherebbe influire sulla concezione patriarcale dei rapporti di forza relazionali e simbolici fra i sessi, dove il femminile è definito e riconosciuto solo ed esclusivamente per sottrazione. Occorre superare – con verità e misericordia – ciò che ci divide mantenendo vivo “un fondamentale senso di appartenenza” e tenendo bene a mente che condizioni di ingiustizia impediscono la pace.”
#SOLOORTONANELLATESTA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
I primi centocinquanta giorni dell’ attività politica amministrativa locale
Ortona, 3 dicembre 2022. Il gruppo#soloortonanellatesta per i primi centocinquanta giorni dell’attività locale organizza un incontro pubblico con l’intervento dei consiglieri comunali Ilario Coccola, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza e Emore Cauti.
L’incontro con la cittadinanza è previsto per domenica 4 dicembre alle ore 17:30 presso la sala Eden di Ortona per fare il punto dopo i primi centocinquanta giorni dell’attività locale e per parlare delle progettualità e delle prospettive per il futuro della nostra città.
DA ORTONA NOTIZIE
Domenica alle ore 17.30 il gruppo “Solo Ortona Nella Testa” ,con i propri consiglieri eletti, incontrerà la cittadinanza alla Sala Eden.
Interverranno i consiglieri comunali Ilario Cocciola, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, ed Emore Cauti, per fare il punto dopo “ i primi centocinquanta giorni dell’attività politica locale” e per parlare delle “ progettualità e delle prospettive per il futuro della nostra città ”
“Sarà l’occasione per condividere le proposte consiliari, le azioni da intraprendere e le idee per il futuro della città – afferma Ilario Cocciola -. La politica locale negli ultimi anni si è limitata al momento elettorale. Noi, invece, vogliamo dimostrare che candidarsi ed essere eletti, al di là del ruolo assegnato, significa mantenere sempre attivo questo rapporto, rappresentando ogni aspetto della vita amministrativa della città. Ecco perché i simpatizzanti ed attivisti, insieme ai Consiglieri comunali, del gruppo Solo Ortona Nella Testa, manterranno costante questo impegno, continuando ad assumere idee ed a presentare un progetto con una precisa visione della città. La politica non finisce con le elezioni comunali.”
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Completamento della bretella A14
Ortona, 3 dicembre 2022. La Provincia ormai deve assumere delle decisioni importanti per quanto riguarda il cantiere che è stato avviato nel 2007, quando Presidente della Provincia ero io. L’appalto è stato, a suo tempo, espletato correttamente ed è stato aggiudicato ad una associazione temporanea di imprese. La somma complessiva del finanziamento a disposizione della Provincia era di 10 milioni di euro. L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso d’asta di oltre il 34%, i lavori sono stati avviati immediatamente e, quando ho lasciato la guida della Provincia, risultavano eseguiti per circa l’80%. Gli stessi, secondo il contratto, sarebbero dovuti terminare entro il 28.11.2010.
Purtroppo, a causa delle avverse condizioni meteo ed a seguito di nuovi lavori imprevisti che sono stati necessari ed eseguiti, è stato perso molto tempo ed in data 17.11. 2011, la Provincia, ha approvato una perizia suppletiva e di variante che in pratica ha assorbito tutto il ribasso d’asta. Dopo questi eventi, così come dichiarato dal nuovo Presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, di fronte al Consiglio Comunale di Ortona in data 6 luglio 2012, i lavori si sarebbero dovuti completare entro il 31 dicembre dello stesso anno. Purtroppo, le cose sono andate diversamente, e, oggi, dicembre 2022, i lavori non sono stati ancora completati. Vi è un contenzioso tra Provincia e ditta appaltatrice che tiene bloccato il cantiere ormai da troppo tempo. Allo stato, i lavori sono fermi, il contratto con l’impresa è scaduto, sulla contabilità vi sono molte riserve da parte della ditta appaltatrice e la città di Ortona aspetta! Per poter completare l’opera occorrono altri soldi, circa 2.000.000 di euro, che, per fortuna, ci sono.
Occorre una decisione forte, immediata e responsabile per uscire dal pantano! Per poter far ripartire i lavori ci vuole un atto di transazione tra la Provincia e la ditta appaltatrice già ipotizzato alcuni mesi fa, ipotesi condivisa, a suo tempo, sia dai rappresentanti e tecnici della Provincia che dai rappresentanti della ditta appaltatrice, transazione mai concretizzata.
E’ di oggi, 2 dicembre 2022, la notizia della soluzione del contenzioso tra l’Amministrazione provinciale di Chieti e l’impresa appaltatrice dei lavori di realizzazione dell’importante infrastruttura che darà nuovo impulso alle attività del porto.
Il contenzioso è stato risolto bonariamente e l’impresa riconsegnerà il cantiere alla Provincia. Così, una volta predisposto il progetto di completamento, l’Amministrazione Provinciale, con i fondi già utilizzabili, messi a disposizione dalla Regione, potrà indire una nuova gara di appalto per completare l’opera.
Dopo varie sollecitazioni da me fatte, in pubblico e in privato, agli attuali amministratori provinciali, sento il dovere di rivolgere un ringraziamento a quanti si sono impegnati per trovare una soluzione che consentirà il completamento di un’opera strategica per la città. In particolare, desidero ringraziare il Presidente della Provincia, Francesco Menna e i Consiglieri provinciali Arturo Scopino ed Angelo Radica che hanno seguito la vicenda in maniera puntuale. Un ringraziamento anche all’impresa che ha accettato la soluzione bonaria ed ai dirigenti della Provincia che hanno contribuito ad uscire da una situazione che ormai si trascinava da troppi anni.
Per la città di Ortona il completamento di questa importante infrastruttura è di vitale importanza per la crescita e lo sviluppo dello scalo marittimo e per il rilancio delle attività imprenditoriali locali e regionali che utilizzano il trasporto integrato per movimentare i loro prodotti e le materie prime di cui necessitano.
Tommaso Coletti
NASCE L’ARCHIVIO Sportivo Nazionale
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Lunedì 5 Dicembre 2022 ore 10.30 – Sala Consiliare del comune di Pescara
Pescara, 3 dicembre 2022. Lunedì 5 dicembre 2022 alle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del comune di Pescara si terrà la Conferenza Stampa di presentazione dell’Archivio Sportivo Nazionale, un’opera unica che valorizza il patrimonio culturale del panorama sportivo nazionale, riuscendo a legare lo sport, l’arte e la cultura.
Il primo esemplare, in esclusiva, verrà donato alla città di Pescara, alla presenza delle autorità e delle personalità del mondo dello sport e dell’arte: Carlo Masci (Sindaco di Pescara), Patrizia Martelli (Assessore allo Sport); Daniele Sebastiani (Presidente del Pescara Calcio), Fabio Toma (CEO The Luxury Art, azienda leader nella produzione e distribuzione di opere esclusive), Pep Marchegiani (artista e ideatore del progetto).
Parte del ricavato proveniente dalla vendita delle opere sarà devoluto da The Luxury Art all’Associazione “L’Abbraccio dei prematuri Odv” per l’acquisto di un immobile destinato a garantire ospitalità e sostegno concreto ai genitori provenienti anche da altre Regioni, i cui figli nati prematuramente o con altre fragilità, sono costretti a lunghi ricoveri in Neonatologia o Terapia Intensiva Neonatale di Pescara.
The Luxury Art è stata in grado non solo di raccogliere in un archivio tutta la storia calcistica del Pescara Calcio, ma anche esaltarne i valori più profondi che fanno dello sport un pilastro nobile della società.
Lo sport è anche identità del territorio e degli uomini che lo vivono.
L’opera dà valore alla memoria storica dell’identità sportiva, ma viene anche riconosciuta dalle autorità come strumento che veicola i fondamenti della società civile: il rispetto, la convivenza e lo spirito di appartenenza. Rispettare il proprio ruolo e l’avversario, fare un gioco di squadra e lottare per un obiettivo comune sono solo alcuni dei valori che rendono lo sport un buon maestro di vita, per accrescere le proprie virtù, per costruire gli uomini del futuro.
“Ci rivolgiamo anche alle nuove giovani generazioni” afferma il CEO The Luxury Art, Fabio Toma “con l’auspicio che la memoria storica sia per loro un esempio ed una guida. L’opera ha un ruolo duplice: raccontare attraverso immagini uniche il gesto atletico ma anche lo spirito di unione e di appartenenza. A darci conferma dell’interesse sportivo, culturale e sociale che l’opera sta generando sono le approvazioni già ottenute ad oggi anche dalle più rinomate squadre di serie A.”
L’opera esalta gli aspetti più nobili e culturali dello sport.
Come sottolinea l’ideatore, l’artista Pep Marchegiani: “Per la prima volta lo sport, l’arte e la cultura si uniscono in un’opera. Non si tratta di un semplice archivio fotografico, ma di un progetto artistico unico nel suo genere. Possiamo definirlo “ l’archivio degli archivi “ per la sua idea, progettualità, immagini valoriali scelte, materiali e processi di creazione utilizzati”.
Un’occasione importante per la città e per gli appassionati dello sport, dell’arte e della cultura. L’invito è rivolto a tutti i giornalisti, ai dirigenti e giocatori della Pescara Calcio, agli studenti dei licei scolastici con indirizzo sportivo ed artistico.
DUE CIRCOLI Uniti
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
La veleggiata natalizia
Pescara, 3 dicembre 2022. Il Circolo Nautico Pescara2018 e La Scuffia organizzano la gara velica “Christmas Sailing Togetgher” Una veleggiata competitiva ma anche di buon augurio per una sana “fratellanza” tra circoli. Si scende in acqua tutti insieme per un Buon Natale a Pescara con “Christmas Sailing Together”, iniziativa per la prima volta congiunta dei due circoli velici CNP2018 e La Scuffia. La regata, patrocinata dal Comune di Pescara sotto l’egida della FIV IX Zona Abruzzo e Molise, è organizzata per la mattina di domenica 4 dicembre sullo specchio d’acqua antistante il porto turistico Marina di Pescara.
Imbarcazioni d’altura provenienti dalla tutta la costa abruzzese si ritrovano per una sfida dai colori natalizi ma non per questo meno incalzante da un punto di vista sportivo. Una ventina di imbarcazioni per ora iscritte che gareggeranno anche per “la miglior barca natalizia”. Ci sarà infatti una giuria appositamente incaricata di premiare la barca meglio adornata da un punto di vista natalizio.
Spazio dunque alla fantasia dei velisti che potranno vestirsi da Babbo Natale o organizzare presepi o semplicemente addobbare lo scafo con i colori rosso natalizio. Premi per i primi classificati nelle classiche tre categorie veliche A,B e C e Trofeo Christmas Sailing Together per l’equipaggio dell’imbarcazione che taglia per primo il traguardo in tempo compensato. Alessandro Pavone, neopresidente del Circolo Nautico Pescara: “Sono particolarmente contento di questa iniziativa – spiega – che unisce i due circoli che si trovano all’interno del Marina di Pescara. E ancora di più che si svolga sotto l’insegna del Natale che, per antonomasia, unisce creando solidarietà.
È la giusta conclusione di un anno velico fortunato e folto di iniziative per il Circolo e per tutti i velist,i e anche di buon auspicio per il nuovo anno. Nel 2023 gli appuntamenti con le veleggiate e le regate si confermano e anzi aumentano per la gioia di tutti gli sportivi”. Soddisfatto anche il presidente del circolo La Scuffia Marco Bovani. Alla “Chrismas Sailing Together”, organizzata in collaborazione con Cantina Frentana e L’Altroporto, partecipa anche “Anassa”, barca di 14 metri della Lega Navale di Ortona sequestrata al traffico dei migranti, con un equipaggio completamente femminile guidato dalla skipper e istruttrice della Fiv Cristiana Di Luzio: in tutto 8 donne veliste tra i 17 e i 50 anni legate alla Lega navale Ortona. A poppa l’imbarcazione indossa uno striscione con i volti di Masha Amini e Hadit Najafi, con un messaggio di sostegno alle donne iraniane uccise per aver indossato male il velo.
WISE: PROMOZIONE SPORTIVA in una dimensione europea
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
All’IIS Ovidio un evento di approfondimento sulla diffusione di buone prassi sportive ed organizzative
Sulmona, 2 dicembre 2022. Quando sport e buone prassi fanno scuola. Si è tenuto questa mattina, nell’aula magna dell’IIS “Ovidio” – sede liceo Artistico “Mazara” – l’evento di disseminazione del progetto WISE (Women’s involvement in steady exercise). Si tratta di un progetto, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Erasmus+ Sport e coordinato dalla European Platform for Sport Innovation, che mira a promuovere stili di vita attivi e sani tra le giovani donne di età compresa tra 15 e 24 anni, contrastando il divario di genere esistente nel mondo dello sport ed evitando possibili abbandoni dell’attività sportiva da parte delle ragazze.
L’iniziativa è stata organizzata da ECOS, associazione partner di WISE e dell’IIS “Ovidio” nella recente organizzazione dell’“Ovidio running”, e fortemente voluta anche dal dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi. L’evento di questa mattina ha coinvolto un centinaio di studenti studentesse dell’Istituto. Sono stati illustrati gli obiettivi del progetto e i risultati finora ottenuti, con lo sguardo volto alla sua implementazione. «Il progetto», ha spiegato Stefano Moliterni, project manager di ECOS, «comprende anche un programma e un modello multidimensionale di dipendenza tra composizione corporea, stile di vita e alimentazione che consente di programmare modelli di comportamento ottimali nelle abitudini quotidiane e stimolerebbe le giovani donne ad evitare l’abbandono della pratica sportiva.» Tra gli obiettivi dell’evento anche quello di combattere il divario di genere esistente nello sport attraverso esempi concreti e testimonianze di professioniste del mondo dello sport. In questa direzione anche il ruolo della scuola appare determinante.
La mattinata si è sviluppata attraverso gli interventi di Paolo Carrozza, coordinatore del dipartimento di scienze motorie dell’IIS Ovidio; Stefano Moliterni, project manager di ECOS, partner del progetto WISE; Maria Eugenia Bertaccini, project manager di SPORTLAB, partner del progetto; Maarten Gijssel, fondatore di Kinetic Analysis, partner del progetto; Selena Mazzantini, allenatrice della FIGC della nazionale italiana di calcio femminile under 19 e Silvia Turani, atleta della Federazione Italiana Rugby.
E poi, dalla teoria, alla pratica: a tutti gli studenti è stata donata una banda elastica per il fitness e la docente Antonella Zarrillo ha effettuerà una dimostrazione per la sua utilizzazione. «È stato un onore poter ospitare l’evento di disseminazione del Progetto WISE e condividere i risultati di questa interessante ricerca», ha commentato la professoressa Emanuela Cosentino, referente Progetti Internazionali del polo liceale sulmonese e coordinatrice del progetto Erasmus. «I nostri studenti hanno apprezzato e condiviso i preziosi consigli e le accattivanti testimonianze della giovane campionessa di rugby e dell’allenatrice della nazionale under 19. Ringraziamo l’associazione nostro partner Ecos per averci offerto quest’opportunità»
Annalisa Civitareale
LA GUARDIA COSTIERA FESTEGGIA Santa Barbara
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Alle 10 di questa mattina, nella chiesa di san Gabriele, nel quartiere Annunziata, il parroco don Ennio Di Bonaventura ha celebrato la Messa alla presenza delle autorità civili e militari.
Giulianova, 2 dicembre 2022. La chiesa di San Gabriele, nel quartiere Annunziata, dopo aver ospitato il 21 novembre la celebrazione della Virgo Fidelis, protettrice dell’Arma dei Carabinieri, ha oggi aperto le porte per onorare Santa Barbara, patrona della Marina, dei Vigili del Fuoco e degli Artiglieri.
La ricorrenza è stata onorata dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, guidato dal Tenente di Vascello Alessio Fiorentino.
Oltre a lui, erano presenti alla Celebrazione Eucaristica, officiata dal parroco don Ennio Di Bonaventura, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova Capitano Nicolò Morandi, il Comandante della Guardia di Finanza di Giulianova Capitano Domenico Massimiliano Cerra, il Maggiore Roberto Iustini che guida la Polizia Municipale, il presidente dell’Ente Porto Fabrizio Ferrante, il direttore Fabio Di Serafino e numerosi esponenti del mondo della pesca. In un breve saluto, prima della preghiera a Santa Barbara, il Comandante Fiorentino ha sottolineato l’obbedienza al servizio che, alla stregua del modello di vita scelto da Santa Barbara, segna e condiziona l’impegno quotidiano di chi lavora e opera in mare.
CERIMONIA DI SALUTO del Prefetto Forgione
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Si è svolta questa mattina nella sala della Prefettura la cerimonia di “saluto” del Prefetto di Chieti, il Dott. Armando Forgione. “Il tuo ricordo è come brace viva che non lascio cadere anche se mi brucia le mani (Città)”. Con questa frase di Jorge Luis Borges il Prefetto Forgione ha concluso il suo discorso con grande commozione e gioia ringraziando i sindaci e i tanti presenti alla cerimonia per la proficua collaborazione
Chieti, 2 dicembre 2022. “Ringrazio il Prefetto Forgione per l’eccellente e fruttuoso lavoro svolto in questi quasi due anni e mezzo di servizio. La sua opera e il suo servizio sono stati fondamentali per le nostre Comunità. Con lui per la prima volta le porte della Prefettura si sono aperte ai sindaci. Un grande servitore dello Stato, ma anche e soprattutto un grande uomo, una grande persona sempre pronta all’ascolto, al dialogo e alla risoluzione delle problematiche laddove sono sopraggiunte. Auguro a lui buon lavoro per il nuovo incarico che andrà a ricoprire al Viminale come Ispettore Generale di Amministrazione”. Queste le parole espresse dal Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna al Prefetto Forgione che stamane ha partecipato, nella veste anche di sindaco di Vasto, alla cerimonia di “saluto” in Prefettura.
“Non posso che esprimere la mia profonda gratitudine al Prefetto Forgione per quanto fatto per la nostra Provincia e per le nostre comunità in un momento, tra l’altro, molto difficile e duro facendolo sempre con moderazione, pacatezza, fermezza e risoluzione. La sua azione durante i lunghi mesi bui della pandemia da Covid-19 – aggiunge il Presidente Menna – è stata fondamentale per riuscire a gestire in modo condiviso una situazione inedita mai vissuta prima dalle nostre comunità. Sia durante la fase del lockdown, che durante quella della ripartenza, Sua Eccellenza, insieme alla Prefettura tutta, è stata vicina alle Comunità in modo costante, attento e puntuale. E per questo che non posso che ringraziarlo di vero cuore”.
“Alla pandemia è seguita poi la tuttora crisi energetica, le ripercussioni della guerra in Ucraina, l’accoglienza dei profughi e la continua lotta alla criminalità, il tavolo sulla crisi idrica. Tante le sfide avviate, tanti gli obiettivi raggiunti”, evidenzia Menna che tra i traguardi portati a compimento ricorda l’acquisto dell’ex Ciapi, il centro regionale di formazione professionale che ospita il Liceo Artistico e il Liceo Coreutico “Nicola da Guardiagrele” che a riguardo Forgione aveva convocato un apposito e proficuo tavolo prefettizio.
Importante poi l’avvio del tavolo tecnico-istituzionale relativo alla messa in sicurezza della SS650 Trignina chiesto ed avviato dal consigliere provinciale e vicesindaco di Lentella, Carlo Moro e raccolto nell’immediato dal Prefetto Forgione.
E poi ancora l’ex Caserma Bucciante di Chieti nella quale risorgerà a breve la Biblioteca Provinciale De Meis, il protocollo di intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell’ambito della Zes Abruzzo, le due edizioni del Concorso d’Arte contemporanea tesa a promuovere fra i giovani l’amore per l’arte nelle sue varie forme e l’attenzione per il mondo nel quale tutti noi viviamo.
“Incisivo e proficuo è stato il suo dialogo e il suo lavoro portato avanti in modo costruttivo in questi anni tra tutti gli enti interessati”, sottolinea con gioia Menna.
“Da Presidente della Provincia e da Sindaco di Vasto posso dire senza ombra di dubbio che sono stati anni importanti ed incisivi quelli trascorsi con lui accanto. Raramente si incontrano persone con un così alto senso dello Stato e del lavoro, appassionata di cultura e pronta a spendersi per la comunità, e per questo sono onorato del rapporto che si è instaurato all’insegna della stima e della fiducia reciproca. Non dimenticherò mai, da Sindaco di Vasto, le parole e il sentimento di guida che Forgione ha saputo trasmettermi durante tutta la fase più dura dell’emergenza legata al coronavirus. E non dimenticherò mai la sua dedizione, la sua caparbietà e il dialogo e il confronto costruttivo, uniti al duro lavoro, per portare a Vasto l’evento più importante in città e in Provincia di Chieti: il Jova Beach Party che grazie anche alla sua determinazione siamo riusciti a realizzarlo regalando emozioni e gioia, festa e allegria dopo un periodo buio e triste”, aggiunge con soddisfazione il presidente Menna che ringrazia di gran cuore la moglie Lina “che ha preso per mano i sindaci come una sorella. Una donna di alto spessore, un faro, un punto di riferimento per questa bella famiglia che si è creata anche grazie a lei”.
“Le porte dei nostri uffici, e questa città dove ha sede la Provincia, accoglierà il Prefetto Forgione sempre con grande senso di gratitudine e affetto, quando vorrà tornare a farci visita. E fin da ora dico – conclude Menna – che queste porte sono già aperte anche al nuovo Prefetto, Mario Della Cioppa che a giorni incontrerò. Sono certo, con la stessa fiducia e con la stessa stima che ho per il Prefetto Forgione, che saprà cogliere e raccogliere gli iter avviati ed avviarne altri. Sarò al suo fianco sempre, per il bene delle nostre Comunità. A lui assicuro dunque e fin da ora piena collaborazione, condivisione, dialogo e confronto”.
IL CALENDARIO FUTURA VOLLEY Teramo/Unicef 2023
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
La convenzione dei diritti dell’infanzia
Teramo, 2 dicembre 2022. Questa mattina è stato presentato il Calendario 2023 sulla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia nato da un’idea della Futura Volley Teramo in collaborazione con il Comitato Unicef di Teramo, il cui obiettivo è avvicinare sport e solidarietà.
Il calendario, che è stato realizzato dalle atlete biancorosse della Futura in simbiosi con gli alunni dell’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino Teramo 5. Grazie alla vendita del calendario, la cui offerta minima è di 10 euro, parte del ricavato sarà devoluto al Comitato Unicef di Teramo per progetti solidali sul territorio.
Dopo i saluti istituzionali e i doverosi ringraziamenti, l’evento si è concentrato sulla presentazione dei singoli mesi avviando una splendida interazione tra i bambini e le giocatrici che hanno posato per il Calendario.
“Siamo orgogliosi di aver presentato il progetto del Calendario – ha dichiarato il Vicepresidente Luca Mazzagatti, un progetto creato in simbiosi con l’Unicef e gli alunni dell’istituto Comprensivo Falcone e Borsellino Teramo 5. Sport e solidarietà è un binomio che si sposa alla perfezione ed il calendario rappresenta un modo per divulgare i diritti dei bambini ed i valori dello sport.
“Il calendario è un modo per diffondere i valori dello sport e i diritti dei più piccoli – dichiara il Presidente dell’Unicef Giammaria de Paulis – al fine di creare qualcosa davvero di unico. Ad ogni foto del mese sono affiancati i principali diritti dei bambini che proprio nelle cronache di questi ultimi tempi, sembrano, a volte, essere dimenticati. Quindi è ancor più importante che questo splendido calendario possa, di giorno in giorno e in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo, ricordarci che tutti i bambini e le bambine del mondo vanno difesi, protetti, aiutati e affiancati nel crescere”
Nel 1954, l’assemblea generale delle Nazioni Unite, con la Risoluzione 836 (IX) del 14 Dicembre 1954, intende far riflettere sulla situazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti e promuovere la solidarietà internazionale, la consapevolezza tra i bambini di tutto il mondo e il miglioramento del benessere dei fanciulli. La dichiarazione dei diritti del fanciullo (20 Novembre 1959), approvata con la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ( 20 Novembre 1989), viene adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1990.
Un ringraziamento all’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” Teramo 5 nella figura della Dirigente Maria Letizia Fatigati, all’artista Gianni Tarli che ha curato la copertina, ai professori, ai bambini e alle famiglie che hanno supportato il progetto. Un ringraziamento speciale va a Roberto e Francesco Mazzagatti che hanno realizzato le fotografie, ed ai partner che hanno creduto nel progetto.
Patrizio Visentin
PROGETTI NELLE SCUOLE. Giornata internazionale delle persone con disabilità
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Aumentare la consapevolezza e la conoscenza della disabilità, garantire la dignità, i diritti e l’inclusione delle persone con disabilità.
Pescara, 2 dicembre 2022. È nata per questo, la Giornata internazionale delle persone con disabilità istituita ufficialmente dall’ONU nel 1992. L’associazione Carrozzine Determinate celebra questa ricorrenza con un doppio impegno, continuando a patrocinare e diffondere il progetto del suo presidente Cav. Claudio Ferrante “Sentinelle della Civiltà” il 2 dicembre in Molise nel comune di San Martino in Pensilis, lunedì 5 dicembre presso il liceo scientifico Galileo Galilei di Pescara.
“ Parliamo di felicità e inclusione e diffondiamo la cultura della disabilità abbattendo barriere architettoniche e mentali in quelli che saranno i cittadini del futuro, gli studenti, ormai non solo delle scuole del nostro territorio ma anche di fuori regione. La giornata internazionale delle persone con disabilità ci ricorda sempre che molto si è fatto ma tantissimo c’è da fare per garantire piena uguaglianza e parità di possibilità nella vita politica, sociale, educativa e culturale per le persone con disabilità “così il Cav. Ferrante in attesa di far sedere in carrozzina i suoi “studenti per un giorno” per la passeggiata empatica, i ragazzi saranno anche bendati e accompagnati con il bastone bianco dall’amica dell’Associazione Valentina Lanti e dal suo labrador Evelyn.
“È con vero piacere che il Liceo Galileo Galilei di Pescara ospita per il secondo anno consecutivo l’Associazione Carrozzine Determinate. Nelle giornate del 5 e 6 dicembre 2022, gli studenti delle classi 3°, 4° e 5° del corso I e del 3° sez. E, prenderanno parte, infatti, al progetto intitolato “Sentinelle della Civiltà”, del Cav. Claudio Ferrante patrocinato dalla Associazione Carrozzine Determinate . Gli insegnanti coinvolti hanno desiderato fortemente riproporre anche quest’anno una preziosa occasione per riflettere sul tema della disabilità e sui problemi legati all’inclusione, in una società che ancor oggi costringe troppo spesso ai limiti imposti da innumerevoli barriere, architettoniche e non solo.
Il Progetto prevede, infatti, tra i momenti vissuti da ragazzi e docenti con maggiore intensità, l’esperienza ‘empatica’ di guidare le carrozzine messe a disposizione dall’Associazione sui marciapiedi delle strade della nostra città e vivere, quindi, in prima persona, una realtà altrimenti difficile da riconoscere.
Invece, la condizione di disabilità riguarda tutti noi e ci costringe a guardare a noi stessi e al mondo con il rispetto che spesso non ricordiamo. Quando ho chiesto ai miei studenti cosa abbiano appreso dall’incontro con Claudio Ferrante lo scorso anno, la risposta più convincente è stata:” Ho imparato ad essere felice 10 e lode e a non dimenticare, ogni giorno, che questo è il compito più importante della mia vita. Riconoscere di essere felice” queste le parole del Dirigente del Liceo Galilei Prof. Carlo Cappello.
L’associazione Carrozzine Determinate continua con tutti i suoi volontari e associati nel suo percorso di diffusione della conoscenza della disabilità, per un futuro e un mondo davvero uguali per tutti.
Associazione Carrozzine Determinate
ABRUZZO. CHE SORPRESA! La nostra regione anche quest’anno protagonista con le sue bellezze storiche e paesaggistiche
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Premio Tonino Di Venanzio: il 3 e il 6 dicembre premiazione del Concorso fotografico nazionale e conferimento del Premio 2022 a Mauro Vitale
San Valentino in Abruzzi Citeriore, 2 dicembre 2022. Il bianco e nero del profilo delle montagne di Campo Imperatore, gli sguardi di due bambine che giocano nella luce e un nudo artistico che sembra scolpito nel gioco plastico del chiaroscuro. Sono questi i soggetti degli scatti dei primi classificati del Concorso fotografico Premio “Tonino Di Venanzio”, che sabato 3 dicembre celebra la sua ottava edizione con la premiazione dei vincitori a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe), ore 17, nella sala “Giannino Ammirati” (ingresso libero).
Fotografi professionisti e amatori, immagini provenienti da tutta Italia al concorso dedicato alla figura di Tonino Di Venanzio, originario proprio di San Valentino, uno dei fotografi più rappresentativi dell’Abruzzo, dal periodo fascista, al Dopoguerra, alla rinascita democratica, fino al boom degli anni ’60.
Fotografo, artista e artigiano, Di Venanzio incarna la storia del fotografo di paese dei primi decenni del Novecento. «Nella sua camera oscura, scorrevano i fotogrammi della vita quotidiana di una comunità. Nel suo archivio, si custodisce la storia, un dono prezioso per la memoria collettiva» – è il commento di Andrea Morelli responsabile insieme a Giovanni Bucci e Antonio Antinucci della programmazione artistica del Premio.
L’edizione 2022 si concluderà con il conferimento del Premio “Tonino Di Venanzio” al fotografo Mauro Vitale, impegnato da sempre in tematiche etnografiche all’estero e anche nella sua terra abruzzese. La cerimonia si svolgerà martedì 6 dicembre (ore 18), nei locali del Circolo Aternino a Pescara, con l’inaugurazione della mostra Retrospective (dal 6 al 10 dicembre, ingresso libero).
L’attrice teatrale Tiziana Di Tonno sarà madrina e conduttrice del Premio Di Venanzio 2022, agli appuntamenti di San Valentino e Pescara, accompagnata dalle melodie popolari de “La viella del vecchio” e il Maestro Marcello Caldarelli.
Questi i vincitori del concorso fotografico “Tonino Di Venanzio” Premio 2022:
– Luciano Sergiacomo – 1° Premio categoria Abruzzo. Che sorpresa! con l’opera Il pascolo;
– Giuseppe Sabella – 1° Premio Tema libero con l’opera Luce;
– Maria Teresa Carniti – Premio Speciale “Elda Menna Di Venanzio” alla migliore immagine valutata con criteri di post-produzione creativa, con l’opera Golden.
Alla Giuria tecnica del concorso hanno preso parte Fabio Antonio Di Venanzio (Amministratore Di Venanzio Optical), Giovanni Bucci (critico d’arte, fotografo), Daniela D’Alimonte (dirigente scolastico, ricercatrice linguistica), Marco De Angelis (presidente Aternum Fotoamatori, delegato regionale FIAF), Enzo Federico (fotografo), Mino Gelsomoro (fotografo professionista), Andrea Morelli (fotografo, BFI Fiaf), Mauro Vitale (fotografo), coordinatore Antonio Antinucci (visual designer).
Il Premio nasce nel 2015 grazie alla volontà della famiglia Di Venanzio, con la preziosa sinergia tra l’Associazione Culturale “Tonino Di Venanzio”, il Comune di San Valentino, con il patrocinio dell’associazione nazionale fotografica FIAF, del Consiglio regionale d’Abruzzo e del Comune di Pescara.
Main sponsor del Premio: Di Venanzio Optical, Confetti Pelino e Hoya Lens Italia.
DA TORTORETO A BOLOGNA LA FORMAZIONE PER LA SICUREZZA sul lavoro fa sold out
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Si è conclusa la scorsa settimana a Bologna la fiera Ambiente lavoro, 22° Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha visto la partecipazione di numerosi esperti di sicurezza sul lavoro italiani. Particolare l’idea dello staff di Faraone Industrie, da sempre impegnata nella produzione di attrezzature per la sicurezza nel lavoro in quota certificate.
Tortoreto, 2 dicembre 2022. Un focus attivo sulla cultura della sicurezza diffusa attraverso l’organizzazione di giornate formative che, durante l’evento, hanno coinvolto attivamente più di 800 professionisti del settore italiani all’interno dello stand espositivo che si è trasformato in una sala convegni, contornata da prodotti della gamma Faraone Industrie.
L’impegno dell’azienda è sicuramente fornire attrezzature sicure e performanti, ma in parallelo diffondere la cultura della sicurezza attraverso la formazione e l’arte, anche nelle scuole, per ridurre il più possibile gli incidenti sul lavoro. Tutto questo perché profondamente convinti del fatto che una buona attrezzatura non basta, se non la si utilizza nel modo giusto.
A tenere le lezioni , organizzate in collaborazione con Aias, associazione italiana nazionale sicurezza ed ambiente, numerosi professionisti che hanno trattato argomenti collegati alla sicurezza sul lavoro.
Tra questi Ing. Christian Sbocchi, Safety First, Ing. Fabio Mazzucco, Safety First, Sabatino Mandolese, Coordinatore Provinciale AIAS Vercelli, Piero Faraone, Presidente Faraone Industrie, Ing. Alessandro Baldi, esperto in sicurezza sul lavoro e direttiva macchine, Giorgio Valentini, Docente Sicureco Servizi & Sicurezza Srl, Lucia Zazzetta, Commercialista, consulente D.Lgs 231/2001 ed Organismo di Vigilanza e Chiara Piccaglia De Eccher, Avvocato, Segretario Aias Emilia Romagna e Membro Collegio Probiviri AIAS Nazionale
A conclusione delle giornate Rock’n Safe ha portato sul palco Faraone Industrie uno spettacolo rock che unisce teatro (con gli interventi di Stefano Pancari) e musica (con i pezzi degli SOS) e riproducono la Graphic Novel “Looks That Kill” ideata e scritta da Stefano Pancari.
Laura Volpe
ALBERO DI NATALE REALIZZATO A MANO dal gruppo Arte dell’Associazione Alento
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Si accende il 7 dicembre 2022, nel giardinetto di via Zara
Francavilla Al Mare, 2 dicembre 2022. L’albero è stato creato con grande maestria in pochissimo tempo, costruito con un cerchio in ferro acciaioso 70m lineari di filo in acciaio rivestito in plastica, ha un’altezza di 4,80m e un diametro 2.40 m. Granny è la tecnica usata dal gruppo Arte e composto da 1200 piastrelle.
il gruppo artistico dell’Associazione Alento è formato da donne creative di tutte le età, unite dalla passione per la lavorazione della lana e del cotone che ha permesso loro di stringere legami di vicinanza e di amicizia.
Il filo magico ha consentito di trasformare la tradizione antica dell’uncinetto, spesso solitaria, in un modo per avvicinarsi, trascorrere del tempo insieme, condividere momenti di vita e contribuire a sviluppare e raggiungere gli obiettivi che l’Associazione Alento, da sempre si pone: permettere alle persone di incontrarsi, conoscersi ed insieme organizzare iniziative specifiche che elevino il tenore di vita del proprio quartiere e della propria città.
Già nello scorso giugno, Il gruppo Arte, si è contraddistinto per la realizzazione del progetto Yarn Bombing “arte urbana” nello stesso Giardinetto di Francavilla Al Mare, donando come per magia, colore ai tronchi degli alberi. rivestendoli con capolavori all’uncinetto.
La vigilia dell’Immacolata, dunque, l’Associazione Alento vi aspetta al Giardinetto per l’evento natalizio per condividere tante emozioni: si ritornerà un po’ bambini con la presenza di Babbo Natale che riceverà le letterine dei bambini, si accenderà il tradizionale fuoco dell’Immacolata Concezione sulle dolci note del coro di Francesco Paolo Tosti di Francavilla Al Mare che accompagnerà l’illuminazione dell’albero artigianale lavorato all’uncinetto e si avrà l’occasione di acquistare fantasiose creazioni natalizie.
Autrici del progetto “Il filo magico del Natale”:
Patrizia Girinelli, Grazia Bruni, Anna Paris, Graziella Fenotti, Odalia Cianitto, Assunta Costarella, Antonia Di Gianni, Anna Saquella, Marilena Angelucci, Rossana Taranto, Franca Taranto, Stefania Zuccarini, Luciana Di Gregorio, Filomena Calvi, Gloria Savelli, Annamaria Lorito, Anna Malospiriti.
Struttura albero a cura di Luciano Di Lizio.
Struttura a cura di Luciano Di Lizio.
GAE AULENTI, Riflessioni e pensieri sull’Architetto Geniale
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Interverranno l’autrice Annarita Briganti gli architetti Maria Giulia Zunino e Massimiliano Scuderi
Venerdì 2 Dicembre 2022 | ore 18.00
Pescara, 2 dicembre 2022. A dieci anni dalla scomparsa dell’architetto Gae Aulenti, prestigiosa firma dell’architettura internazionale e del design italiano, nell’accezione più ampia del termine, la Fondazione Zimei dedica un approfondimento su questa figura, come donna e professionista, grazie ad un’occasione preziosa rappresentata dalla recente uscita nelle librerie del volume dedicato all’architetto della scrittrice, giornalista e opinionista Annarita Briganti .
L’evento è organizzato in collaborazione con Cairo editore, la Urban Gallery e con il patrocinio dell’Ordine degli architetti di Pescara, e si avvarrà del contributo dell’autrice, di Maria Giulia Zunino, giornalista architetto, già caporedattore della rivista Abitare, e del direttore della Fondazione Zimei, l’architetto Massimiliano Scuderi.
In uno spazio immersivo, restituito grazie all’allestimento di pezzi iconici del design di Gae Aulenti, si potranno apprezzare i tratti di una delle figure più importanti della cultura internazionale del XX° e XXI° secolo.
L’Architetto Geniale, al maschile, come amava definirsi, l’italiana che ha fatto il Musée d’Orsay a Parigi e che ha realizzato molte altre opere in Italia e all’estero, la leonessa, la zia, l’intellettuale, la gran signora. Gae Aulenti è una personalità poliedrica, difficile da ingabbiare in un’unica definizione. Tra le poche donne del suo tempo laureate al Politecnico di Milano (è nata nel 1927), è un esempio luminoso di come è possibile realizzarsi senza perdere mai la voglia di amare, di avere una famiglia, di esplorare, di creare, dall’architettura al design, al teatro. La sua è una storia italiana, dal sapore internazionale, che tutti dovrebbero conoscere. Nomade nel dna – è nata in provincia di Udine da padre di origini pugliesi e madre napoletano-calabrese, è cresciuta tra Veneto e Piemonte e si è trasferita a Milano a metà degli anni Settanta – Gaetana Emilia Aulenti ha girato tutto il mondo per ristrutturarlo, costruirlo, allestirlo, renderlo più bello. In pagine appassionate, l’autrice ci fa conoscere i suoi tanti volti e lo fa attraverso il patrimonio che questa grande donna ci ha lasciato: da piazzale Cadorna e dalle Esposizioni Internazionali in Triennale nella sua Milano (città dove c’è anche una piazza intitolata a lei in tempi record) a Palazzo Grassi a Venezia, dalla Leopolda di Firenze alle Scuderie del Quirinale di Roma, dal metrò di Napoli a Palazzo Branciforte a Palermo, al Musée d’Orsay, che le è valso la Legione d’Onore. Un libro frutto di studi e ricerche sul campo, negli archivi e sui media, con interviste ai testimoni e a chi oggi porta avanti la sua eredità artistica, culturale e di «genere». Per riflettere su un concetto fondamentale: cosa significa costruire e, visti i tempi, ricostruire? Per ricominciare a sognare in grande, per essere felici e per avere una vera parità.
Annarita Briganti è giornalista, scrittrice e opinionista. Si occupa in particolare di grandi temi, di donne, di Cultura in ogni sua forma, della lotta contro tutti i tipi di discriminazioni. Collabora con Repubblica, Robinson, con le altre testate del Gruppo GEDI e con Donna Moderna. In televisione partecipa ai talk di Mediaset. Per Cairo ha pubblicato i romanzi Non chiedermi come sei nata (2014), L’amore è una favola (2015) e Quello che non sappiamo (2018) e i saggi Alda Merini. L’eroina del caos (2019) e Coco Chanel. Una donna del nostro tempo (2021) premiati e protagonisti di tour in Italia e all’estero. Vorrebbe una società più umana.
Promosso da FONDAZIONE ZIMEI
In collaborazione con Summit Lab Colussi Legnami Libreria dell’Università Pescara
CHIETI UNICA CITTÀ abruzzese ad accogliere ospiti in estrema povertà nel progetto di housing first.
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 5 Dicembre 2022
Il sindaco, l’assessore Maretti e Luca Fortunato de La Capanna di Betlemme: “Uno strumento di inclusione sociale per cittadini in condizioni di estrema povertà”
Chieti, 2 dicembre 2022. Chieti è oggi l’unica realtà regionale ad attivare il progetto dell’housing first, strumento di politica sociale rivolto a persone che vivono condizioni di estrema povertà. Tre gli appartamenti per ora inseriti nella sperimentazione che a breve, sarà alimentata da fondi del PNRR.
“Al momento il progetto nasce con finanziamenti dedicati del fondo povertà – illustrano il sindaco Diego Ferrara, l’assessore alle Politiche sociali Mara Maretti e Luca Fortunato, de La Capanna di Betlemme, partner e soggetto attuatore e gestore del progetto per conto del Comune – Siamo ad oggi l’unica realtà regionale a partire con una sperimentazione che è altra cosa dall’emergenza abitativa, che ha canali dedicati nell’ambito delle Politiche della casa. Abbiamo iniziato prima del PNRR, costruendo un vero e proprio livello essenziale di prestazione sociale che abbiamo recepito anche nel Piano di zona, inserendolo e finanziandolo con il PNRR nel piano dei servizi.
Adesso siamo pronti per partire con la prima sperimentazione che è più limitata perché ha risorse per l’accoglienza e una parte delle attività di reinserimento, per rispondere all’emergenza abitativa e a quella economico-sociale. L’housing first è una misura temporanea, pensata per accogliere chi vive situazioni di profonda indigenza, che non ha un tetto ed ha bisogno di essere seguito e reinserito nel mercato del lavoro e nella socialità da cui le condizioni precarie di vita generalmente lo tolgono. A tale fine abbiamo elaborato un progetto con La Capanna di Betlemme per accogliere piccoli nuclei famigliari in tre appartamenti comunali situati nel centro storico, ristrutturati per essere affidati di tre mesi in tre mesi a occupanti che vengono seguiti al fine di restituire loro produttività, lavoro, una vita indipendente.
Una volta definito questo circolo virtuoso di azioni, l’appartamento sarà occupato ad altre persone in condizioni di povertà, che potranno vivervi al massimo un anno proprio per consentire ad altri alloggio e accoglienza. Il fabbisogno di questo genere è aumentato post covid e noi prendiamo in carico cittadini che hanno vissuto un problema di impoverimento sensibile in carico con il Pronto intervento sociale del settore Politiche sociali. Al momento gli appartamenti sono tre, con il PNRR se ne aggiungerà un altro, ciò che ci preme sottolineare è il fatto che il progetto parte subito, dopo una gestazione durata circa un anno, ed ha un orizzonte davanti almeno per i prossimi tre anni, grazie proprio alla lungimiranza che ci ha unito nel costruirlo in anticipo con i tempi non solo del bisogno, ma anche della precisa linea di azione prevista dal Piano nazionale di resilienza”.