CGIL su DDL appalti

Ripristinare clausola sociale o rischio ricadute pesantissime

Pescara, 21 aprile 2022 –

“Decine di migliaia, in Abruzzo e Molise, le lavoratrici e i lavoratori esposti al rischio continuo di licenziamento a causa del venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato”.

Così, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filcams Cgil Abruzzo Molise, Lucio Cipollini, a proposito del Ddl Appalti, discusso e approvato di recente in Senato.

“Il Ddl – hanno ricordato i due segretari – è il Disegno di Legge che delega al Governo la stesura del nuovo Testo Unico in materia di Appalti Pubblici. Il testo, sebbene veda alcune importanti conferme di norme a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, introduce la facoltà, e non l’obbligo (previsto, invece, dall’attuale normativa), di inserire clausole sociali nei bandi di gara”.

“Una configurazione del dettato normativo che, se confermata – osservano Ranieri e Cipollini – avrà ricadute pesantissime per le lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori ‘deboli’, occupati in comparti spesso essenziali: ospedali, strutture sociosanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici. Non è ammissibile che il decisore politico, con la ‘giustificazione’ della semplificazione, depotenzi regole e liberalizzi a danno delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Nelle Regioni Abruzzo e Molise – sottolineano i due sindacati – sono decine di migliaia le lavoratrici ed i lavoratori che operano negli appalti di enti pubblici: Regione, Comuni, Sanità, Giustizia. Lavoratrici e lavoratori che vivono in uno stato di costante precarietà servizi essenziali come pulizia e sanificazione, mense, servizi di vigilanza e portierato. Il venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato, esporrebbe lavoratrici e lavoratori al rischio continuo di licenziamento”.

“Il DDL è già stato approvato dal Senato e nelle prossime settimane approderà alla Camera dei deputati. CGIL Abruzzo Molise e FILCAMS CGIL Abruzzo Molise oltre a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione verso tutti i lavoratori e le lavoratrici dei settori interessati e dell’opinione pubblica, hanno coinvolto tutti i parlamentari eletti nei nostri comprensori, affinché intervengano nella discussione del testo che ci sarà prossimamente alla Camera dei Deputati per proporre la reintroduzione dell’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, con piena conferma di quanto previsto dall’attuale articoli n. 50 del Codice dei Contratti Pubblici, al fine di non ridurre le tutele che già vi sono nell’attuale codice e normativa derivata, e impedire che ogni cambio di appalto si trasformi in perdita di posti di lavoro e di reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi, essenziali e di pubblica utilità per il settore sanitario e socio assistenziale, per le scuole e più in generale per la collettività”, concludono Ranieri e Cipollini.




Disuguaglianza di salute

Raccontata dagli scatti di Cerio

Pescara, 21 aprile 2022 –

Il quartiere San Cristoforo di Catania diventa emblema del divario sociale. A Ceravento, dal 23 aprile al 24 giugno, la mostra “La Chance”

Stress abitativo, basso livello di istruzione, tipologia di lavoro, indice di povertà, scarso accesso alle catene alimentari e assenza di presidi sanitari: discriminanti sociali che generano disuguaglianze e incidono sulle aspettative di vita. Questi i contenuti di “La Chance”, mostra personale del fotografo documentarista pescarese Simone Cerio. Protagonista degli scatti è lo storico quartiere San Cristoforo di Catania che, con le sue mille contraddizioni, diventa emblema delle disuguaglianze di salute che caratterizzano la società di oggi.

Ad ospitare la mostra, dal 23 aprile al 24 giugno, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte e spazio culturale di Pescara.

L’evento inaugurale si svolgerà sabato 23 aprile, alle ore 17.00, alla presenza dell’artista. Poi la mostra sarà visitabile il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento.

Le opere esposte a Pescara sono parte di un progetto più ampio e ancora in corso. La mostra è un percorso che colpisce e invita alla riflessione. Particolari, scorci e dettagli descrivono le diversità che separano San Cristoforo dall’area urbana che si trova dall’altro lato della strada, quasi come se vi fosse una linea immaginaria di confine. Il fulcro dell’opera di Cerio sono i concetti di disuguaglianza e di salute, più che mai attuali.

“A distanza di pochi metri da dove viviamo – afferma Simone Cerio – esistono persone con un’aspettativa di vita nettamente diversa rispetto alla nostra e la nostra consapevolezza a riguardo è nulla. A San Cristoforo le discriminanti sociali incidono profondamente sul livello di aspettativa di vita media dei 20.000 abitanti. Il divario sanitario, di istruzione e lavorativo, oltre che alimentare, tra le due aree urbanistiche è incredibile ed è visibile ad occhio nudo. Nessun ospedale presente (l’unico funzionante è stato demolito), un indice di abbandono scolastico tra i più alti d’Italia, abusi edilizi, case al limite della vivibilità, alimentazione quotidiana basata su carne di cavallo. Dall’altro lato della strada l’opposto”.

“Simone Cerio, con la sua opera fotografica – osserva Loris Maccarone, ideatore dello spazio culturale pescarese Ceravento – ci racconta il disuguale e ci porta in quei luoghi nascosti, che in realtà sono proprio dietro l’angolo. Simone vuole renderci consapevoli, con la sua fotografia documentaristica, perfetta sintesi di contenuti e forma, che diventa opera d’espressione a tutti gli effetti. Il solo fatto di conoscere, approfondire e far emergere queste realtà significa farle vivere. Un modo per portarle allo scoperto. Una possibilità. La chance; eccola qui nella conoscenza, coestistenza e contaminazione”.

SIMONE CERIO

Simone Cerio è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro. Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno storytelling estremamente intimo. E’ conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità Lgbt credenti, intitolata “Religo”, e per il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, “Love givers”. Progetti che gli hanno consentito di ottenere premi internazionali tra cui il “Wellcome Photography Prize” nella categoria “Hidden Worlds” e il Premio “Umane Tracce” 2022. Contributor della Ong Emergency dal 2014 e co-fondatore di Mood Photography, centro studi di fotografia presso il quale è docente di “Identità e Metodo”, collabora con testate nazionali ed internazionali ed ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




Targa alla Provincia

Il ringraziamento per il ruolo nella Tirreno-Adriatico

Teramo, 21 aprile 2022 –

A nome della RCS e dell’organizzazione della Tirreno-Adriatico, questa mattina, Luigi Di Giosia, attivo organizzatore locale della manifestazione ciclistica che ha attraversato il territorio teramano con tappa a Bellante nel mese di marzo, ha consegnato al presidente della Provincia la targa ricordo della manifestazione

È stato un grande lavoro di squadra e ringrazio il Presidente per aver coordinato bene e con impegno i tecnici e le squadre della Provincia per i lavori di sistemazione delle strade interessate al percorso. Realizzati in modo perfetto e in tempi record” queste le parole di Di Giosia accolte con soddisfazione da Di Bonaventura: 

“Ovviamente abbiamo pensato, oltre che alla buona riuscita della manifestazione, all’opportunità che questa rappresenta per il nostro territorio. A mia volta devo ringraziare la Regione Abruzzo per la sua sensibilità: alla fine della storia rimangono le strade, in condizioni migliori, e tutta la cittadinanza ne beneficia”.

Pina Manente