TAGLIA RISERVA DEL BORSACCHIO

Il sindaco Nugnes scrive alla presidenza del consiglio dei ministri per avere chiarimenti in merito alla richiesta di impugnare la legge di fronte alla corte costituzionale

Roseto degli Abruzzi, 27 marzo 2024. Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ha inviato nella giornata di oggi una lettera alla Presidenza del Consiglio dei ministri nella quale si richiede un riscontro in merito alla proposta di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale della Legge Regionale n.4 del 2024, nella parte con la quale è stata sancita la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio.

Nella missiva, quindi, si chiede un chiarimento riguardante le decisioni assunte dalla Presidenza del Consiglio stessa rispetto alla possibilità di impugnare l’atto.

“A seguito del susseguirsi di notizie contrastanti e atteso che anche il Presidente Marsilio ha evidenziato la palese incostituzionalità della riperimetrazione, impegnandosi pubblicamente a cambiare la normativa, allo stato attuale non è chiaro quale sia effettivamente l’intenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Con la lettera, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità rosetana, chiedo, nelle more dalla possibilità che la Regione riveda la sua decisione, se la Legge Regionale che sancisce la riperimetrazione sarà oggetto o meno di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale come da noi richiesto con apposita Pec inviata lo scorso 27 febbraio”.




GIUSEPPE MISTICONI. PAESAGGI INTERIORI 1933 – 1989

Finissage e presentazione del catalogo della mostra. Domenica 5 maggio 2024, ore 17:30   Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 27 marzo 2024. Grazie al grande successo di pubblico per la mostra Giuseppe Misticoni. Paesaggi Interiori 1933 – 1989 in corso alla Maison des Arts, la Fondazione Pescarabruzzo è lieta di annunciarne la proroga fino a domenica 5 maggio. Sarà occasione per concludere il grande omaggio al Maestro Misticoni con l’evento di finissage e la presentazione del catalogo della mostra stessa che rappresenta, di fatto, un tributo unico con 80 opere mai esposte tutte insieme prima d’ora.

Appuntamento domenica 5 maggio alle ore 17:30 nella Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo.

L’esposizione, promossa e realizzata dalla Fondazione in collaborazione con i figli dell’importante pittore e scultore abruzzese, delinea, insieme al catalogo, un viaggio attraverso l’evoluzione artistica di Giuseppe Misticoni, figura fondamentale per lo sviluppo della storia dell’arte in Abruzzo.

Una selezione di 80 opere raccolte anche nel relativo volume, che abbraccia un arco temporale significativo, dai suoi anni giovanili fino ai periodi geometrico, materico, informale e gestaltico, testimoniando la trasformazione continua del suo linguaggio artistico. Si tratta della mostra antologica più ampia dedicata fino ad oggi al Maestro, che ha visto la partecipazione di moltissimi visitatori e altrettanti studenti del “suo” Liceo Misticoni e di tante altre scuole di diverso ordine e grado.

Giuseppe Misticoni, introdotto dal pittore spoltorese Italo De Sanctis, si inserisce nel fervente contesto culturale abruzzese, frequentando cenacoli con personaggi illustri come D’Annunzio, Michetti e Barbella. Dopo la formazione a Roma, nel 1947 fonda quello che diventerà l’attuale Liceo Artistico di Pescara e che poi assumerà il suo nome. Nel corso del tempo, l’istituto è stato frequentato da numerosi talenti, tra i quali i suoi primi docenti-collaboratori: Giuseppe Di Prinzio, Nicola Febo, Fernando Gammelli e Giovanni Melarangelo. La carriera artistica di Misticoni inizia con il figurativo per evolvere negli anni ’50 verso l’astratto-informale, diventando, nel genere, un vero pioniere non solo in Abruzzo. 

Le opere di Misticoni sono state esposte, negli anni, in importanti rassegne d’arte nazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e i Premi Michetti. Molta della sua produzione è conservata in sedi istituzionali come il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila e l’Amministrazione Provinciale di Pescara. Quest’ultima conserva, in particolare, una delle sculture in cristallo, materiale molto usato durante la fase geometrica, concessa in prestito per tale mostra ed esposta, insieme alle opere di proprietà della Fondazione e di collezionisti privati.

La Fondazione Pescarabruzzo, in occasione del finissage rende un sentito omaggio all’artista, pochi giorni dopo la ricorrenza del 26° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 2 maggio del 1998. Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, commenta: «Siamo grati per il grande successo ottenuto e per l’entusiasmo dimostrato finora dai visitatori e dagli studenti. La proroga si inserisce in questa direzione: prolungare un’opportunità ai tanti che desiderano ancora conoscere un protagonista indiscusso della storia dell’arte abruzzese. Aspettiamo, inoltre, i molti appassionati e non, nonché il giovane pubblico all’evento di finissage, momento culminante di questo straordinario tributo».

La mostra sarà, dunque, aperta al pubblico fino al 5 maggio.

Gli orari di visita sono dal mercoledì al venerdì dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.




MERCATINO DI PASQUA

Vasto, 27 marzo 2024. Sabato 30 , domenica 31 e Lunedi 1° aprile nella splendida cornice di piazza Gabriele Rossetti a Vasto, espositori da tutta Italia daranno vita al “Mercatino di Pasqua” tra piccoli artigiani, hobbisti e prodotti tipici.

Piccoli artigiani e Hobbisti che propongono oggetti come trabocchi in miniatura, piccole sculture in ceramica e legno lavorazioni in fimo , panno lenci , carta , stoffa, bigiotteria e piccola pelletteria.

Tra i prodotti tipici i liquori artigianali, il miele, i salumi e formaggi.

Ingresso libero. Orari: Sabato 30 dalle 16:00 alle 21:00 , 31 marzo e 1° aprile dalle 9:30 alle 21:00

Un Evento organizzato da Noi Costa dei Trabocchi e Puglia Eventi con la collaborazione dell’assessorato al commercio del Comune di Vasto.




L’OLIO DEL GIARDINO DELLA MEMORIA DI CAPACI

Consegnato a Mons. Fusco, verrà unito all’olio che sarà consacrato nella Messa Crismale della Settimana Santa

Sulmona, 26 marzo 2024. È stato consegnato ieri pomeriggio a Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, da parte di due agenti di Polizia, l’olio del “Giardino della Memoria di Capaci”, offerto alla Diocesi tramite il Questore di L’Aquila, Enrico De Simone, per essere unito all’olio che sarà consacrato nella Messa Crismale di domani e utilizzato dalla Chiesa sulmonese nel corso dell’anno liturgico.

“Nei pressi del luogo della strage di Capaci”, spiega Mons. Fusco, “dove persero la vita per mano mafiosa il Giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta, oggi c’è un giardino con un albero di ulivo dedicato ad ogni vittima innocente di quel brutale atto”.

Da quegli ulivi è iniziato un percorso di rinascita, curato dalla Questura di Palermo e dall’Associazione “Quarto Savona 15”, che ha dato luogo a una piccola produzione di olio che viene inviato a tutte le Diocesi italiane per essere consacrato nella S. Messa crismale.

“Anche noi domani pomeriggio, durante la S. Messa crismale”, continua Mons. Fusco, “uniremo al nostro l’olio di Capaci, offrendo un segno quanto mai eloquente per questa Santa Pasqua: da un luogo di morte giunge l’olio che utilizzeremo per donare la vita di Dio attraverso i sacramenti. È la nostra fede, ed è il messaggio che desidero accompagni quanti, in questo momento, sono nella prova”.

La S. Messa crismale sarà celebrata domani, alle 17:30, nella Basilica Cattedrale di S. Panfilo a Sulmona alla presenza di tutti i sacerdoti, ai quali verranno consegnati gli oli sacri per amministrare i sacramenti nelle Parrocchie della diocesi.




È NATO IL FORUM ASSOCIAZIONI MALATTIE RARE ABRUZZO

Cinque Associazioni dei pazienti per parlare con una voce unica. «Il successo dipenderà in gran parte dalla collaborazione con altre organizzazioni, istituzioni sanitarie e attori chiave nel settore»

Pescara, 26 marzo 2024. Portare la voce dei Malati Rari in Abruzzo, e avere una voce sola per contare di più e orientare le politiche sociosanitarie sui bisogni delle persone affette da malattie rare, ma anche offrire sostegno concreto, servizi e ascolto ai pazienti e delle loro famiglie collaborando con il mondo medico, politico e Amministrativo e con chi fa ricerca, come l’Università e le aziende farmaceutiche. È questo l’obiettivo del Forum Associazioni Malattie Rare Abruzzo, fondato da cinque associazioni lo scorso 22 Marzo con la firma di un Protocollo di intesa.

Al momento ne fanno parte Aismme – Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie APS, Associazione Cromosoma della Felicità, Associazione a sostegno dei bambini con alterazioni del cromosoma 18, Insieme per Silvia SCN2A a sostegno dei bambini affetti da EIEE, e le Famiglie di pazienti affetti da Fenilchetonuria del territorio, ma anche a persone fisiche;  è aperto ad altre associazioni o rappresentanti di ulteriori patologie che ne condividano gli scopi e le finalità.

«Al Forum possono far parte le associazioni di pazienti affetti da malattie rare, i loro membri, le famiglie dei piccoli pazienti e i pazienti adulti affetti da Malattie Rare – spiega Manuela Vaccarotto di Aismme, portavoce insieme a Oreste Andalò – L’unione fa la forza ed è essenziale per affrontare le sfide uniche che questi pazienti devono affrontare. Unendo le forze è possibile promuovere la consapevolezza, migliorare l’accesso alle risorse, sostenere la ricerca, e influenzare le politiche per migliorare la vita dei pazienti affetti da malattie rare e delle loro famiglie».

Il Forum ha un preciso piano di lavoro che mira a migliorare diverse criticità, e sostiene il Centro di Coordinamento delle Malattie Rare della Regione Abruzzo di Pescara.

Temi all’attenzione del Forum, l’implementazione delle altre opzioni terapeutiche come la riabilitazione, gli alimenti a fini medici speciali e dispostivi, la soluzione al problema della realizzazione della transizione età pediatrica/adulta/anzianità e la stabilizzazione dei professionisti che si dedicano alle malattie rare. Ma anche favorire la ricerca e l’innovazione stabilendo collaborazioni con istituti di ricerca per sostenere progetti specifici sulle malattie rare e soprattutto partecipare attivamente alle discussioni e alle decisioni sulle politiche sanitarie, cercando di influenzare normative e strategie regionali volte a migliorare la vita delle persone affette da malattie rare, in particolare sui temi della diagnosi, presa in carico e assistenza socio sanitaria e all’accesso alle cure per le malattie rare.

«Lavoreremo per migliorare la qualità della vita di pazienti e famiglie, puntando sull’aumento della medicina di prossimità e per una migliore integrazione ospedale e territorio con il riconoscimento del peso della Malattia rara a livello di prestazioni assistenziali e portando l’attenzione alle tutele lavorative specifiche – precisa Andalò – Solo l’integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari può creare una vera rete di sostegno intorno al paziente».

I diversi membri del Forum daranno continuità insieme ad impegni e iniziative nuove o già avviate in Abruzzo, come fornire un sostegno completo, inclusi servizi informativi, counseling e risorse pratiche, per aiutare i pazienti e le loro famiglie ad affrontare le sfide delle malattie rare, incrementare la consapevolezza sulle malattie rare sensibilizzando la società per ridurre lo stigma associato a questi pazienti e promuovere l’educazione continua tra i professionisti sanitari.

Si punta anche a creare una Rete di supporto locale per le famiglie dei piccoli pazienti e pazienti adulti affetti da Malattie Rare; promuovendo la partecipazione alle iniziative ed eventi locali e favorendo la condivisione creando piattaforme e spazi in cui i pazienti, le loro famiglie e gli operatori sanitari possano condividere esperienze, conoscenze e risorse utili per affrontare le malattie rare.

«Molti sono e saranno i temi su cui programmare e far crescere una buona rete di presa in carico e cura delle malattie rare – conclude Vaccarotto – Le Associazioni si rendono disponibili poiché “vivono” accanto al paziente e ne raccolgono i bisogni primari. Le Associazioni da sempre al fianco dei pazienti, per mettere in atto tutte le azioni di informazione, accoglienza e supporto necessarie per  migliorare la qualità dei servizi e la qualità della vita delle famiglie dei piccoli pazienti e dei pazienti adulti. Non solo. Molto spesso supportano finanziariamente i centri di cura che le malattie rare, e metaboliche in particolar modo, necessitano. Il successo del coordinamento delle associazioni di pazienti affetti da malattie rare dipenderà in gran parte dalla collaborazione con altre organizzazioni, istituzioni sanitarie, aziende farmaceutiche e attori chiave nel settore».




SANTE MARIE IN MOSTRA ALLA FIERA

Fà La Cosa Giusta di Milano. Berardinetti: grande attenzione per il nostro territorio

Sante Marie, 26 marzo 2024. Si è appena conclusa a Milano la ventesima edizione di “Fà la cosa giusta”, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Un’importante vetrina per Sante Marie che ha messo in esposizione tutte le sue bellezze presentando anche, in un momento di approfondimento, il Cammino dei Briganti e le altre esperienze che si possono fare in paese immersi nella storia e nella natura.

“La nostra offerta ha fatto breccia alla fiera”, ha spiegato Berardinetti, “tante le persone che si sono fermate e ci hanno chiesto informazioni sul Cammino dei Briganti, sulla riserva naturale Grotte di Luppa e sulle altre attività del nostro comune. Grazie alla preside Clementina Cervale e a tutti i ragazzi dell’Istituto Argoli di Tagliacozzo. Un ospite d’eccezione al nostro stand Giovanni del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che presto verrà a percorrere il Cammino dei Briganti”.

Durante la fiera, inoltre, la Regione Abruzzo, tramite la dirigente Patrizia Radicci, ha consegnato al sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti – in rappresentanza del Cammino – l’attestato di iscrizione del Cammino dei Briganti come realtà a essere inserita nel registro regionale dei Cammini.

“Abbiamo consegnato migliaia di opuscoli del Cammino dei Briganti e di Sante Marie e abbiamo parlato con tante persone del nostro territorio, dei progetti avviati e di quelli che abbiamo nel cassetto”, ha concluso Berardinetti, “è stato emozionante raccontare la nostra esperienza, insieme a Mirko Cipollone di Appennini for All, davanti a centinaia di persone. Un entusiasmo e una attenzione che ci hanno lasciati senza parole”.




VITA AVVENTUROSA DI UN’ACCIUGA CANTABRICA

Un libro di Lucio Di Cicco, ex ferroviere di Sulmona al suo esordio letterario.

Sulmona, 26 marzo 2024.  Ecco una proposta di lettura delL’Orma Editore, in libreria dal 19 aprile. La storia di un lungo viaggio per mare e insieme di un percorso interiore che condurrà il protagonista a diventare un eroe e, forse, un’acciuga.

Nelle sue ultime ore da condannato a morte un marinaio, eterno picaro e «santo dei poveri», racconta le mille peripezie di un’esistenza piena di furti, raggiri, fughe e sposalizi, e di moltissimo, immenso mare. Tra «donne amate alla follia e follemente abbandonate», e albe dolcemente melanconiche, il protagonista gode appieno della vita inseguendola sul fondo dell’oceano Atlantico, dove, ubriaco di sale, conosce e ama la meravigliosa acciuga Alice. Morirà in nome di tutti e di nessuno, e sarà̀ una rivoluzione.

Con questo tardivo esordio, sospeso tra il realismo magico dei grandi narratori sudamericani e un Corto Maltese straccione e affettuoso, Lucio Di Cicco ha scritto un romanzo di vele e riscatto, umanissimo e appassionato.

Lucio Di Cicco, nato a Sulmona nel 1952, è un ferroviere in pensione che vive tra Roma, Sulmona e Delft, in Olanda. Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica è il suo primo romanzo.




DONNE, LEGGE SOCIETÀ: Il lungo cammino verso l’eguaglianza

Auditorium del Rettorato – 27 marzo 2024 – 14:30

Chieti, 26 marzo 2024. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara organizza per il 27 marzo prossimo, alle ore 14:30, un incontro dibattito presso l’Auditorium del Rettorato, nel Campus di Chieti sul tema Donne, leggi e società: il lungo cammino verso l’uguaglianza. Il convegno intende analizzare ed approfondire i passaggi storici rilevanti che hanno segnato l’evoluzione del principio di parità uomo-donna nell’ordinamento italiano, frutto di battaglie civili, sociali e politiche volte ad abbattere stereotipi di genere e a conquistare nelle leggi e nella società pari dignità.

L’incontro, moderato dalla presidente del CUG di Ateneo e docente di Psicologia Sociale, Francesca Romana Alparone, vedrà la partecipazione delle professoresse Fausta Guarriello, docente di Diritto del lavoro,  Melania D’Angelosante, docente di Diritto Amministrativo, Monia Buta, docente di Diritto Commerciale, Annarita Ricci, docente di Diritto Privato, e Cristiana Valentini, docente di Procedura Penale tutte presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali della d’Annunzio. Saranno loro ad illustrare le tappe salienti di un’evoluzione normativa ancora in corso sulla parità nell’accesso e nelle condizioni di lavoro, a partire dalla parità salariale, nella promozione di pari opportunità nella vita economica e politica, nella società civile e nei rapporti familiari e di filiazione, nella lotta alla violenza di genere e ai femminicidi.

Il dibattito sarà condotto dall’Avv. Maria Franca D’Agostino, Presidente della Commissione pari Opportunità della Regione Abruzzo. Sono stati invitati all’evento studenti e studentesse, personale docente e tecnico-amministrativo, cittadine e cittadini, esponenti delle organizzazioni impegnate a livello locale nella realizzazione della parità di genere e nel contrasto alla violenza di genere.

“La ricorrenza dell’8 marzo, consacrata dalle Nazioni unite come Giornata internazionale della donnaspiega la presidente del CUG di Ateneo, Francesca Romana Alparone – vuole essere per l’Università Gabriele d’Annunzio occasione di riflessione e di pubblica discussione sul lungo cammino delle donne verso la realizzazione dell’uguaglianza formale e sostanziale sancita dall’art. 3 della Costituzione. La Giornata internazionale della Donna non è solo una ricorrenza – sottolinea la Presidente del CUG della d’Annunzio – è un impegno delle Donne a proseguire tutti i giorni una battaglia di emancipazione, che è iniziata più di un secolo fa, ma che non ha ancora raggiunto il suo obiettivo. Il nostro desiderio – conclude la professoressa Alparone – è offrire alla comunità accademica e alla cittadinanza un’occasione per ricordare le conquiste sul piano dei diritti e per riflettere insieme sul cammino futuro verso il giusto equilibrio nella diversità di genere”.

  Maurizio Adezio




GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL RAZZISMO

L’abruzzese Giulia Di Rocco con il partito Mistipè

Roma, 26 marzo 2024. Mercoledì 27 marzo a partire dalle ore 11:00 in piazza dei Santi Apostoli, ci saranno rom cittadini italiani di antico insediamento (presenti sul territorio italiano già dal 1300) a manifestare nella Giornata Internazionale contro il Razzismo e per il diritto alla vita per Patrik Guarnieri, ragazzo rom morto in carcere a Castrogno nel Teramano , questo uno degli ultimi episodi avvenuti.

Sarà un evento storico quello del 27 marzo  afferma “ Giulia Di Rocco (Presidente del Partito Mistipe) perché cittadini rom italiani provenienti da ogni parte dell’Italia , saranno presenti per la prima volta in una manifestazione contro il razzismo , siamo stanchi di questa propaganda contro rom e sinti , stop all’antiziganismo “ 

Promotore dell’iniziativa è il Primo partito politico di rom e sinti  “Mistipè” in collaborazione con l’associazione Rom in Progress di Isernia e il Centro Rom di Avezzano.

A sostegno della iniziativa oltre ad altre associazioni ci saranno anche esponenti politici:

Maria Riccioli del MEDA Movimento europeo dei disabili in Italia.

Giulio Cesare Sottanelli per AZIONE

Giovanni Paolo Deidda per DCC

Sara Ferri Sinistra Italiana

Angelo Santrini Democrazia Cristiana

Il partito Mistipè ha chiesto nello stesso giorno anche un incontro con il direttore generale dell’ UNAR Mattia Peradotto- Ufficio Nazionale Anti Discriminazione Razziale presso il Ministero delle pari Oppotunità).




CALLAS AL MARUCCINO

Lo spettacolo a Chieti e ad Avezzano

Chieti, 25 marzo 2024. La Nestor Theater Company è una compagnia di spettacolo diretta da Kevin Arduini che oltre ad essere il direttore artistico è un danzatore professionista, coreografo e regista che ha lavorato e collaborato con i più grandi nomi del teatro e cinema internazionale. È stato primo ballerino della Compagnia Astra Roma Ballet di Diana Ferrara, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, e ha lavorato con Carla Fracci nella compagnia Balletto del Sud. Al cinema interpreta il grande Rudolf Nureyev nella produzione americana “Gore” regia di Michael Hoffman, al fianco di Nikolai Kinski e Kevin Spacey.

La Compagnia nasce ufficialmente subito dopo la pandemia con l’ intento di rilanciare l’ arte e tutto ciò che di positivo essa sa donare alla vita dell’ uomo e alle sue relazioni. La Compagnia ha già prodotto sette spettacoli che sono stati portati in numerosi teatri sia in Italia che all’ estero nel corso delle tre tournée internazionali vissute a Zagabria, sul palco del prestigioso Lisinski Concert Opera Hall, e a Sarajevo, in programma per il 2024 anche il Teatro dell’Opera Nazionale di Belgrado .

L’ultima produzione è uno spettacolo sulla Callas a cento anni dalla sua nascita. Questo spettacolo, nello stile specifico di Arduini, è una perfetta armonia tra danza, canto lirico, musica, recitazione e arti figurative e, dopo la prima nell’elegante palazzo Iacobucci di Frosinone lo scorso 30/12/2023, ha già vissuto circa 10 repliche ed approda ora in Abruzzo.

Nel cast la danzatrice Chiara dell’Omo, solista della compagnia che sta calcando in ruoli principali i palcoscenici d’Europa e il soprano ed attrice Bibiana Carusi, artista per i più grandi teatri. Entrambe Abruzzesi unitamente a tutto il cast composto da 15 elementi. Nello specifico il cast è composto dal soprano Debora di Vetta, il grande tenore William Diego Schiavo, la performer Jenny Siragusa, l’attore di cinema Romano Pigliacelli, l’attrice teatrale Naomi Vassallo, la caratterista Bianca Mantovani, l’attore Giorgio Collepardi, la piccola attrice Mikela Silvestri, l’artista Danilo Paris, il pianista di fama nazionale Manuel Caruso, i figuranti Francesca Bracaglia, Marzio Datti, Pierluigi Cerilli.

Lo spettacolo sarà messo in scena il 12/4 ore 20:30 nel prestigioso Teatro Marrucino di Chieti e il 20/4 ore 18 nel suggestivo Castello Orsini di Avezzano.




OGGI VADO IN BANCA

Gli alunni delle scuole primarie in visita alla Carifermo

Montesilvano, 25 marzo 2024.  Nei giorni scorsi gli alunni della Direzione Didattica di Montesilvano hanno visitato la Filiale Carifermo di Pescara.  Il Direttore dell’Agenzia Graziano Brunetto ha accolto le classi, portando il saluto dell’Istituto e sottolineando l’importanza della Banca nel territorio abruzzese.

Diversi sono stati gli aneddoti condivisi con gli alunni, supportati anche dall’utilizzo di  antiche monete della collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, libretti di risparmio, carte di pagamento ed altri strumenti.

I bambini hanno potuto approfondire, oltre al tema del risparmio, quello degli investimenti e il loro funzionamento, ponendo diverse  domande. Gli alunni hanno quindi visitato gli gli spazi più interessanti e curiosi dell’Agenzia, dimostrando entusiasmo per l’esperienza vissuta.

La visita è stata anche l’occasione per soffermarsi sull’iniziativa Crea il logo che prevede la realizzazione di  elaborati sul tema del risparmio.

“È stato stimolante ospitare per un giorno, all’interno della nostra Filiale, dei giovani alunni appassionati del nostro lavoro e curiosi di conoscere gli aspetti meno noti di un’Agenzia, come la gestione di una cassaforte. Crediamo che tale iniziativa sia stimolante, anche per far capire ai più piccoli l’importanza di saper gestire bene i propri risparmi.” Afferma il Direttore della Filiale Brunetto.




DONNE IN MUSICA

Successo per il concerto

Martinsicuro, 25 marzo 2024. Grande successo per Donne in Musica, l’evento di musica classica, dedicato alle donne compositrici, andato in scena domenica 24 marzo nella sala consiliare del Comune di Martinsicuro. Il concerto, fortemente voluto dalla Commissione Pari Opportunità del Comune truentino, su proposta del Conservatorio di Fermo, è stato coordinato dalla prof.ssa Sara Torquati.

“Abbiamo assistito a una magistrale esecuzione da parte di allievi di livello avanzato del Conservatorio che hanno portato in scena un programma comprendente brani scritti da compositrici storiche per voce o strumenti e pianoforte. Lo scopo dell’iniziativa è stato proprio quello di riportare in auge una parte dimenticata del repertorio musicale e che è giusto riscoprire e valorizzare anche per colmare il gap di visibilità e di ufficialità negata alle donne compositrici e per dare risalto alla conoscenza del lavoro e della creatività di tante donne che hanno lavorato una vita nell’ombra spesso ignorate e ghettizzate, quando non apertamente discriminate” ha commentato a margine dell’evento la presidente della Commissione Pari Opportunità, Isabel Marchegiani.




MAXI-ESERCITAZIONE DI EMERGENZA

Abruzzo Airport, domani alle 19:30 partirà la simulazione di una collisione tra due aerei

Pescara, 25 marzo 2024. Esercitazione di emergenza all’Aeroporto d’Abruzzo. Domani (martedì 26 marzo) a partire dalle 19:30 e per circa tre ore, gli operatori aeroportuali insieme agli enti di Stato saranno impegnati in una maxi-simulazione per testare la risposta del sistema aeroportuale.

L’esercitazione partirà dalla collisione a terra, in fase di decollo, tra un aeromobile della Ryanair insieme a un Cessna 172, un aeromobile privato di dimensioni più piccole. A quel punto scatterà tutta la macchina dei soccorsi, che vedrà gli operatori aeroportuali, Enac, Enav, polizia di frontiera, guardia di finanza, agenzie delle dogane, questura di Chieti, prefettura di Chieti, 118 di Chieti, il distaccamento aeroportuale dei vigili del Fuoco, impegnati nella gestione dell’emergenza. Parteciperanno anche le associazioni di protezione civile e saranno coinvolte una sessantina di comparse tra passeggeri a bordo e familiari.

L’esercitazione è stata promossa da Saga, che coordinerà l’attività sotto la supervisione della Prefettura di Chieti che presiede il centro coordinamento dei soccorsi in caso di attivazione, in ottemperanza ai regolamenti europei. La simulazione avverrà esclusivamente sul sedime aeroportuale, dunque tutte le operazioni si svolgeranno sulla pista e nel terminal.

Poiché le immagini saranno visibili anche dalle strade urbane e dall’asse attrezzato, si raccomanda a tutti i cittadini di non sostare nelle aree prossime all’aeroporto per scattare foto o video perché potrebbe essere pericoloso e causare incidenti reali. Le aree saranno pattugliate da polizia e carabinieri. Si vieta anche l’utilizzo di droni e si segnala che lo spazio aereo sarà controllato e chiuso. Un’altra esercitazione di questa portata venne promossa a marzo 2022.




MALORE A BORDO DI UNA NAVE DESTINATA A MALTA

Marittimo soccorso dalla Capitaneria di porto di Ortona e dal 118

Ortona, 25 marzo 2024. La sala operativa della Capitaneria di porto di Ortona ha coordinato, nel fine settimana scorso, le operazioni di soccorso ad un marittimo colto da malore a bordo di una nave di bandiera italiana, mentre la stessa si trovava a circa 22 miglia di distanza dalla costa ed in navigazione verso Malta. Erano appena trascorse le 18.30 di sabato quando la sala operativa della Guardia costiera di Ortona ha ricevuto una chiamata radio da parte del Comandante di una nave, nella quale si richiedeva un intervento urgente per via della presenza di un marittimo straniero di 51 anni, che presentava parametri vitali eccessivamente fuori controllo. Dopo aver messo in contatto la nave con il CIRM, il “Centro internazionale radio medico”, una fondazione istituita appositamente per prestare assistenza medica, via radio, ai marittimi imbarcati su navi prive di medico a bordo, la sala operativa della Capitaneria di porto allertava il locale 118 per la predisposizione di un equipaggio paramedico da imbarcare sulla propria motovedetta SAR (search and rescue). Al riguardo si è rivelato provvidenziale l’intervento della motovedetta CP 2115, con a bordo il personale ASL, che in poco meno di un’ora è riuscita a raggiungere la nave al largo e recuperare il marittimo al quale sono state prestate le prime cure direttamente durante la navigazione di rientro in porto. L’operazione di affiancamento della motovedetta alla nave è stata portata a termine non senza difficoltà, sia per la presenza, in mare aperto, di onde e vento che hanno condizionato la manovra, sia per via di un notevole dislivello tra fiancata della nave e fiancata della motovedetta che ha reso necessario, per il trasbordo della barella con il malcapitato, l’impiego della gruetta di bordo. Una volta giunti in porto, il personale del 118 ha immediatamente trasferito, in ambulanza, il marittimo presso l’ospedale di Chieti.

Il recupero di barelle con marittimi infortunati da navi molto alte è un’operazione tanto complessa quanto ricorrente, e proprio per questo l’intervento era stato già provato in diverse esercitazioni operative che hanno visto operare congiuntamente Guardia Costiera e 118.  Particolarmente preziosa si è rivelata, per l’occasione, proprio la presenza di personale del 118 a bordo delle motovedette della Guardia costiera, operazione che viene resa possibile a livello locale in forza di un protocollo d’intesa con la ASL regionale.




CAI L’AQUILA RINNOVA

Rinnovamento nella continuità

L’Aquila, 25 marzo 2024. Nel corso dell’Assemblea dei Soci del CAI L’Aquila, il 23 marzo 2024, ha avuto luogo il rinnovo delle cariche sociali. Sono risultati eletti:

Presidente della Sezione: Ugo Marinucci. Consiglieri: Vincenzo Brancadoro, Francesca Larocchia, Gian Luca Ricciardulli, Valeria Vizioli, Corrado Marsili, Giulia Scaglietta. Revisori dei Conti: Vittorio Miconi, Carla Aquilio, Antonio Mazzaferro. Delegati Nazionali: Roberta Turilli, Massimiliano Andreassi

I sei anni trascorsi hanno reso palese, agli occhi di tutti i Soci, quanto sia importante un esercizio di stile, un comportamento inclusivo nelle relazioni. Soprattutto hanno dimostrato quanto la stima reciproca e la volontà comune tesa alla ricerca delle migliori soluzioni ai problemi, siano fattori determinanti per il successo del Club.

Quindi un rinnovamento nel forte segno della continuità, che sottolinea senza dubbio quanto sia stato apprezzato, da parte dei Soci, il lavoro svolto dal Consiglio Direttivo dal 2018 al 2024. Un cambiamento che certamente dimostra anche quanto il Club Alpino Italiano sia in grado di esprimere o attrarre persone ricche di buona volontà, energia e competenza.

In questo cammino il nuovo Consiglio Direttivo sarà affiancato da quello uscente, al fine di garantire continuità per i progetti in itinere, sostegno e consiglio per quelli da intraprendere.

I prossimi anni vedranno il compimento di tanti percorsi virtuosi già in atto. Vedranno anche il CAI presente, in forte relazione con Enti e Istituzioni, con il fine di promuovere sempre di più una consapevole Cultura della Montagna, ossia l’insieme di azioni tese alla tutela della natura e alla necessità di fornire agli appassionati i corretti strumenti, tecnici e culturali, per potersi inoltrare con conoscenza e consapevolezza in un ambiente che, per sua stessa natura, richiede, anzi pretende, l’acquisizione di queste qualità.

I 150 anni di vita del CAI L’Aquila, appena celebrati, vedono oggi una realtà associativa forte e vitale, proiettata verso il futuro con la coscienza di avere tanta storia alle spalle: una responsabilità così bella e grande è un ulteriore stimolo per fare bene.

Ad maiora!




QUEI PATTI PER IL SUD …

… scritti sulla sabbia

di Michele Rutigliano

Politicainsieme.com, 25 marzo 2024. Ricordo molto bene il giorno in cui fu chiusa la Cassa per Mezzogiorno. Era il 6 Agosto 1984. E ricordo anche che le reazioni nel mondo imprenditoriale, sociale e politico, non furono tutte uguali. In molti gioivano, in pochi tacevano. Al Sud, i meridionali non si rendevano pienamente conto del ciclo storico che si chiudeva, nel mentre se ne apriva un altro, un po’ più complicato e difficile da decifrare.

Fu nel Dicembre del 1992 che  si concluse la stagione dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno. Una stagione che, dal 1951 al 1992, aveva realizzato  al Sud investimenti per oltre 192.464 milioni di euro (ai valori del 2011), per un media annuale di oltre 4.600 milioni di euro all’anno. Dall’inizio della sua operatività, nel 1951 e fino al 1991, prima la Cassa e poi l’Agensud  elargirono  al Mezzogiorno un totale di 82.410 miliardi delle vecchie lire, con una spesa media  annuale pari allo 0,65% del PIL.

Dopo di che si aprì una breve stagione di “localismo virtuoso” basata sui principi della Nuova Programmazione e sostenuta dalle teorie dello sviluppo locale. Si delineò così  una nuova cornice istituzionale che prevedeva il coordinamento tra Regioni, Stato e Commissione europea. E, in pari tempo, fu avviata  una politica per le “aree depresse”, indirizzata a tutte le aree del Paese relativamente svantaggiate o in declino industriale.

Furono quelli gli anni degli  Accordi di programma  e dei Patti Territoriali.  Due strumenti  finalizzati a rimuovere le diseconomie esterne, considerando questo obiettivo preferibile a semplici compensazioni monetarie. Con l’avvento dell’euro e l’entrata in vigore dei Trattati di Maastricht, è entrata in scena l’Unione Europea.

La quale ha avuto un impatto molto forte sulla politica per il Mezzogiorno. Una politica alimentata soprattutto dai  Fondi Strutturali e di Coesione, concepiti essenzialmente per  ridurre le disparità regionali e promuovere lo sviluppo economico. Questi fondi furono destinati a finanziare progetti strategici, sia infrastrutturali sia immateriali, che, nelle intenzioni dei più ottimisti, avrebbero dovuto riequilibrare il Nord con il Sud del nostro Paese

L’intervento dei Fondi di coesione fu quindi ritenuto cruciale per il sostegno delle economie regionali,  e in particolare per il rafforzamento del mercato del lavoro e per la cooperazione territoriale all’interno dell’Unione Europea.

Era ed è ancora questo il nobile intento che oscilla tra Bruxelles e Strasburgo. Per quanto riguarda, invece, il fronte interno c’è da dire, per onestà intellettuale, che tutti i governi, dopo il 1992,  hanno cercato di rinvigorire la politica per il Sud. Ma con quali risultati?

Lasciamo  stare i giudizi e i pregiudizi. Atteniamoci, invece, alla cruda e nuda realtà.  Dopo decenni di Patti, Accordi, Programmi, Piani strategici e chi ne ha più ne metta, i risultati per il Sud  non sono stati molto esaltanti.  Sul Mezzogiorno, prendiamo in considerazione per esigenze di spazio, solo due indicatori: la povertà e lo spopolamento. Per quanto riguarda la prima, non solo non è stata abolita, come incautamente ebbe a dichiarare dal balcone di Palazzo Chigi, quel grande statista di Luigi Di Maio, ma si è ulteriormente accentuata.

E le prospettive non promettono nulla di buono. In Italia, secondo le ultime statistiche, la Calabria è la regione con il più alto tasso di povertà relativa, seguita da Basilicata, Sicilia e Puglia.

Per quanto riguarda, invece, la tendenza allo spopolamento,  si prevede che il Mezzogiorno  perderà una parte significativa della sua popolazione nei prossimi decenni. Si stima che al 2080 il Sud avrà oltre 8 milioni di residenti in meno, con una riduzione particolarmente marcata tra i giovani e la popolazione in età lavorativa. Un tristissimo fenomeno dovuto a vari fattori, tra cui la migrazione interna verso il Centro-Nord e l’estero soprattutto di giovani qualificati. E qui non possiamo tacere sulle contraddizioni  che, tutt’ora, persistono nella programmazione di una politica industriale ormai sempre più sbilanciata a favore delle regioni ricche del Nord.

Negli ultimi trent’anni, il Nord Italia ha attratto molte imprese multinazionali. Secondo le statistiche, infatti, ci sono oltre 14.000 aziende multinazionali che operano attualmente in Italia e generano circa 500 miliardi di euro. Ma quante di queste operano al Sud?  

Un altro fronte su cui ci sarebbe tanto da eccepire  riguarda i nostri conti pubblici. Sempre più fragili e ballerini. Che  avranno, se non in linea col Patto di Stabilità,  conseguenze  negative  sulle politiche sociali soprattutto nel Mezzogiorno.

Il quotidiano Milano Finanza, in un interessante articolo di Beniamino Piccone del 21 marzo scorso, ci informa che  dal 2021 ad oggi lo Stato italiano ha speso tra Pnrr,  Superbonus 110, bonus facciate e sussidi energetici, oltre 500 miliardi di euro.  Una grande abbuffata, come opportunamente fanno rilevare  nel loro libro sul Pnrr, Tito Boeri e  Roberto Perotti.

È evidente che con questi chiari di luna l’economia non potrà crescere più di tanto, se è vero che nel 2023 abbiamo avuto un deficit primario quasi al 4% del PIL. Anche il capitolo Bonus facciate sembra ormai una scheggia impazzita. Da una stima iniziale di 35 miliardi, si rischia di arrivare a 140 miliardi di ulteriore aggravio per lo Stato.  Per fortuna l’ottimismo della volontà non ci abbandona mai.  Ma  è la ragione che torna a farci la solita domanda: Questo Governo dove andrà a trovare i soldi per la sanità, per l’edilizia scolastica, per il dissesto idrogeologico, per il contrasto alla povertà e allo spopolamento, ora più che mai, grandi emergenze per tutte le regioni del Sud? Cosa farà? Metterà nuove tasse oppure stamperà altra moneta?

Nel Mezzogiorno, ormai, l’abbandono scolastico supera la media nazionale del 12,7%. In Calabria si arriva al 14%, in Campania al 16,4%, in Sicilia addirittura al 21%. Il nostro Presidente del Consiglio fa il suo mestiere quando gira  l’Italia per firmare i patti di coesione territoriale. Finora, però, si è trattato solo di firme.

E sempre a favor di telecamere.  Alcuni governatori del Sud e non solo De Luca, hanno fatto notare a lor signori che non ha senso fare affidamento sui Patti se poi si tagliano i fondi per la sanità, per i comuni, per la cultura. Che sostegno si dà al Sud se  li dai con la mano destra e poi, per far quadrare i conti pubblici, li togli con la mano sinistra ? Vi ricordate quella bella canzone di Franco IV e Franco I  “ Ho scritto t’amo sulla sabbia”? Ebbene, volendo parafrasare il concetto e con un occhio rivolto alla volubilità di Palazzo Chigi, potremmo tranquillamente cantare: Ho scritto “Patto” sulla sabbia ma il bilancio, a poco a poco, se l’è portato via con sé.

Costruire ponti, non muri – di Rosapia Farese – Politica Insieme




GLI ANGELI DI DON STEFANO GOBBI

Di Don Marcello Stanzione e Carmine Alvino

di Elia Lucchini

Ilnuovoarengario.it, 25 marzo 2024. È fresco di stampa il libro “Gli Angeli di don Stefano Gobbi”, di Don Marcello Stanzione e Carmine Alvino, edito da Segno.

Don Stefano Gobbi (1930-2011) l’8 maggio 1972, sta pregando nella cappella delle apparizioni a Fatima. All’improvviso sente nascere in lui una misteriosa “ispirazione”: creare dei gruppi di preghiera per riunire i sacerdoti che vogliono consacrarsi interamente al Cuore immacolato della Vergine. Nell’ottobre 1972, don Gobbi fonda il suo primo gruppo di preghiera insieme a tre sacerdoti della sua parrocchia di Gera Lario, vicino a Como. A partire dal 7 luglio 1973, riceve delle locuzioni della Vergine: “Rinnova la tua consacrazione al mio Cuore immacolato: tu sei Mio, sei una mia proprietà. Io ti preparerò a compiere grandi cose, ma a poco a poco, come fa la madre col suo bambino piccolo”.

Il giorno dopo: “Non guardare né i giornali, né la televisione; stai sempre raccolto sul mio Cuore, in preghiera”.

Il 13 luglio seguente: “Sono soprattutto i sacerdoti a causare i miei pianti, i miei figli prediletti, la luce dei miei occhi, questi figli che mi sono consacrati”.

Il 16 luglio 1973: “Figlio mio, ti ho scelto perché sei lo strumento meno adatto; così nessuno potrà dire che l’Opera ha a che fare con la sua volontà. Attraverso la tua debolezza, manifesterò la mia forza; attraverso la tua nullità, manifesterò la mia potenza”.

I “cenacoli di preghiera” hanno un’evoluzione impressionante: nel settembre 1973, a San Vittorino, vicino a Roma, si tiene la prima riunione nazionale del “Movimento sacerdotale mariano” composto da religiosi e laici desiderosi di vivere quotidianamente e concretamente la loro fede in Cristo attraverso le disposizioni interiori date loro dalla Vergine. Don Gobbi riceve 485 messaggi fino al 31 dicembre 1992.

Questi consistono in una serie di consigli spirituali destinati a far nascere il Cristo nel cuore degli uomini di oggi, aprendoli alla “maternità spirituale” della Vergine. Nel 1992, centinaia di cenacoli accolgono all’incirca quattrocento vescovi, più di 10.000 sacerdoti e decine di migliaia di laici. Le regole del Movimento sacerdotale mariano mettono in chiaro quattro punti giudicati come essenziali:

Preghiera: uffici liturgici e recitazione frequente del rosario.

Conversione: mettere la propria vita sotto lo sguardo di Dio e sotto la protezione della Vergine.

Obbedienza: al magistero della Chiesa, in comunione con il Papa.

Missione: della Chiesa: essere testimone del Cristo nel mondo.

Una delle preghiere più semplici che si imparano da bambini è l’Angelo di Dio. La tradizione cristiana educa i piccoli a rivolgersi a una presenza discreta, ma assai prossima, quello dell’angelo, per chiedere qualche cosa di più dell’aiuto e della protezione: “[…] reggi, governa me”, si dice in questa preghiera, implorando l’angelo di essere la nostra guida. Riguardo agli angeli custodi, nel testo “Ai sacerdoti figli prediletti della Madonna” così scriveva don Gobbi in una locuzione interiore avvenuta a Milano il 2 ottobre 1993, 1° sabato del mese e festa degli Angeli Custodi:

Il compito degli Angeli Custodi.

“Figli prediletti, in questo primo sabato del mese vi riunite nei Cenacoli per rinnovare la consacrazione al mio Cuore Immacolato e per venerare la memoria liturgica dei vostri Angeli Custodi. Nei tempi della grande prova, vi invito a rendere più forte il legame che vi unisce ai vostri Angeli Custodi. Essi hanno un particolare ed importante compito da svolgere verso di voi, soprattutto in questi ultimi tempi.”

-Gli Angeli Custodi hanno innanzitutto il compito di essere Luce sul vostro cammino.

I giorni che vivete sono segnati da grande oscurità che diventa sempre più profonda ed estesa. È la tenebra degli errori che avvolge le menti degli uomini e li rende così vittime della grande apostasia; è la tenebra dei peccati che oscura la bellezza e la santità delle anime; è la tenebra dell’impurità che abbruttisce lo splendore del vostro corpo, chiamato a riflettere la gloria del Dio vivente. Ai vostri Angeli Custodi è affidato il compito di proteggervi dalla grande tenebra che vi circonda per farvi camminare sempre nella luce della verità, della santità, della purezza, della umiltà, della fiducia e dell’amore.

-Gli Angeli Custodi hanno il compito di essere difesa alla vostra vita.

Come sono numerose le insidie che ogni giorno vi tendono gli spiriti cattivi, i demoni che ora si sono riversati nel mondo ed operano ovunque per condurre le anime alla eterna dannazione.

La loro azione è ora diventata potente, perché si è associata alla forza che hanno i mezzi di comunicazione come stampa e televisione. Con subdola raffinatezza viene diffuso il male sotto forma di bene, il peccato come esercizio della propria libertà, la trasgressione alla legge di Dio come nuova conquista da parte di questa povera e pervertita umanità. Come sono forti e continui gli attacchi degli spiriti cattivi, per colpirvi anche nella vostra vita fisica, con incidenti, disgrazie, malattie, guerre e di rivoluzioni. Agli Angeli Custodi è affidato il compito di proteggervi da tutti questi mali, di difendervi contro queste insidie per farvi camminare nella vita sotto la loro sicura e potente protezione.

-Gli Angeli Custodi hanno infine il compito di combattere con voi la stessa battaglia per ottenere la medesima vittoria. Nella grande prova, che è ormai giunta, si rende ancora più forte e sanguinosa la grande lotta fra la Donna vestita di sole ed il Dragone rosso, fra le forze del bene e quelle del male, fra Cristo e l’Anticristo. È una battaglia che si svolge soprattutto a livello di spiriti: gli spiriti buoni contro gli spiriti cattivi; gli Angeli contro i demoni; S. Michele Arcangelo contro Lucifero. Voi siete coinvolti in questa grande lotta, che vi supera immensamente.

Allora dovete essere particolarmente uniti a Coloro che sono a voi vicini nel grande combattimento, che hanno grande potenza in questa lotta che vi aiutano a combattere e vi conducono verso la sicura vittoria. Mio piccolo bambino, affida alla particolare protezione dei tuoi Angeli Custodi il lungo e faticoso viaggio che, fra qualche giorno, devi compiere in Malesia, Indonesia, Australia, Isole Fiji e Nuova Zelanda, per fare ovunque i Cenacoli coi sacerdoti e fedeli del mio Movimento. Oggi invito tutti a rendere più assidua la preghiera, più forte il legame, più profondo l’affetto verso questi Angeli di Luce, che dal Signore sono a voi donati a vostra custodia e protezione. Assieme ad essi tutti vi benedicono nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

La teologia cattolica autentica di cui don Gobbi era un esponente, non quella inficiata di neo-modernismo, riserva giustamente grande interesse nei confronti degli angeli.

Riguardo ai tre Arcangeli così scriveva don Gobbi a Rio de Janeiro in Brasile il 29 settembre 1995: “I tempi saranno abbreviati, perché la grande lotta che si combatte fra Dio e il suo Avversario è soprattutto a livello di Spiriti ed avviene al di sopra di voi. Questa terribile battaglia si svolge fra gli Spiriti celesti e gli Spiriti infernali, fra gli Angeli del Signore ed i demoni, fra le Potenze del cielo e le potenze dell’inferno. In questa grande lotta, un compito particolare è affidato all’arcangelo Gabriele, che vi riveste della stessa fortezza di Dio; all’arcangelo Raffaele, che versa balsamo di guarigione su ogni vostra ferita; all’arcangelo Michele, che conduce tutte le schiere angeliche alla completa vittoria sulle schiere infernali. Per questo vi affido alla potente protezione di questi Arcangeli e dei vostri Angeli Custodi, affinché siate guidati e difesi nella lotta che ormai si combatte fra cielo e terra, fra il Paradiso e l’inferno, fra S. Michele Arcangelo e lo stesso Lucifero, che apparirà presto con tutta la potenza dell’anticristo. Così venite preparati al grande prodigio che si compirà quando, con il trionfo del mio Cuore Immacolato, scenderà sul mondo la rugiada celeste della Divina Misericordia”.




LA VITTORIA PLEBISCITARIA DI PUTIN

Quello che non cambierà nella sua politica e alla sua corte

di Angela Casilli

L’Aquila, 25 marzo 2024. Le ultime elezioni hanno completato la trasformazione di Vladimiro Putin in uno zar della guerra, perché resta alla guida di un Paese il cui destino sembra essere quello di un Paese perennemente in conflitto con altri che non sono suoi sodali.

Si è trattato di un vero e proprio plebiscito, a cui i russi sono stati chiamati, come se si trattasse di un rito a cui adempiere senza opporsi, perché un sistema politico sempre più autoritario e personalistico, come è quello di Putin, ha bisogno della riconferma periodica dell’autocrate di turno e Putin, conosce bene le dinamiche del successo e della popolarità.

Sono altri sei anni di potere assoluto che, aggiunti ai precedenti ventiquattro, gli garantiscono anche un sesto mandato, fino al 2030, come previsto nella riforma della Costituzione da lui voluta.  Il futuro della Russia è molto simile al suo passato, che ha visto il potere sempre despoti poco o nulla inclini ad una gestione democratica del potere.

A due anni dall’invasione dell’Ucraina, Putin si mostra sorridente e soddisfatto ed ha ragione di esserlo perché al fronte le cose vanno bene, le sanzioni occidentali sembrano non aver messo minimamente in crisi l’economia del Paese, che è cresciuta del 3,6% in virtù di una riconversione bellica dell’intero comparto industriale, al quale è destinato il 40% dell’intero bilancio federale.

L’opposizione non esiste, come ha ampiamente dimostrato la morte di Navalny in carcere: il messaggio veicolato è quello che non può esserci alcuno spazio per l’opposizione quando un Paese vive sotto la minaccia costante delle potenze occidentali.

Nel suo ultimo discorso all’Assemblea federale, Putin ha fatto capire che il suo obiettivo prioritario, sarà quello di creare una società russa plasmata in funzione antioccidentale con il compito di tramandare alle nuove generazioni i valori più importanti di una grande Paese come la Russia.

Lo zar ha inoltre intenzione di affidare posti di comando in tutti i settori, alla vera “élite russa “ che sarebbe costituita dai veterani dell’Operazione militare speciale, che andrebbero così ad occupare posti chiave nella pubblica istruzione, nelle compagnie statali, nell’imprenditoria e negli enti pubblici.

Il programma ha un titolo altisonante, si chiama “Il tempo degli eroi” e rappresenta una vera promozione sociale per quanti hanno rischiato la vita nel conflitto con l’Ucraina.

La società russa sta cambiando velocemente e una generazione più spregiudicata, ma anche più fedele a Putin della precedente, si sta facendo strada verso il potere, anche se il cosiddetto circolo di San Pietroburgo, non subirà modifiche e continuerà a sostenere lo zar perché la fortuna di quanti ne fanno parte dipende da lui e quindi fedeli allo zar fino all’ultimo.




IL MONUMENTO A MODESTO DELLA PORTA

Inaugurata la panchina in via Orientale

Guardiagrele, 25 marzo 2024. Modesto della Porta, il poeta sarto di Guardiagrele, ora è lì, sulla panchina con l’inseparabile sigaretta tra le labbra, mentre guarda uno scorcio del suo paese per cogliere aspetti ironici della vita quotidiana e pronto a raccontarsi alle future generazioni.

All’illustre personaggio è stato dedicato un monumento in via Orientale che lo rappresenta seduto su una panchina ed alle sue spalle il bellissimo panorama. L’opera è stata realizzata su iniziativa dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese con il contributo della Regione Abruzzo.  A vincere il bando è stato lo scultore Michele Montanaro che lo ha realizzata in bronzo con la collaborazione del fabbro guardiese Giuseppe Marrone. Presenti all’inaugurazione il sindaco Donatello Di Prinzio, il presidente dell’Ente Mostra Gianfranco Marsibilio, il consigliere regionale Daniele d’Amario, l’ex consigliere Fabrizio Montepara, i sindaci dei comuni limitrofi, i nipoti del poeta. 

L’inaugurazione del monumento ha concluso ben 4 giorni di eventi organizzati dall’Ente Mostra in collaborazione con l’amministrazione Comunale, che hanno coinvolto tutta la cittadinanza. Mostre, momenti musicali, le poesie dialettali più famose declamate dall’attore Fabio Di Cocco, gli aspetti sconosciuti della personalità di Modesto della Porta messi in evidenza nel seminario “Modesto della Porta tra mito e realtà”. Un seminario di grande interesse con il professor Mario Palmerio autore di una biografia, ed i professori Mario Cimini ed Emiliano Picchiorri dell’Università D’Annunzio che hanno evidenziato la levatura del poeta guardiese al quale sono state dedicate anche tesi di laurea.

“Abbiamo coinvolto anche le scuole, perché non dimentichiamo, che uno dei nostri obiettivi è quello di non far morire la lingua dialettale. Nel dialetto c’è storia, ci sono radici, c’è cultura” ha sottolineato Gianfranco Marsibilio, presidente dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese ricordando il concorso di poesia dialettale organizzato ogni anno, intitolato proprio a Modesto della Porta.

La cerimonia di inaugurazione è stata una festa. Un grande applauso e la banda cittadina nel momento in cui è stato mostrato il monumento apprezzato subito da tutti e diventato oggetto di selfie e foto ricordo.




LU BBONGIORNE

Pasqua 2024, per la prima volta anche Arotron di Franco Mannella

Pianella, 24 marzo 2024. La Compagnia dell’Aratro di Pianella dell’artista Franco Mannella prenderà parte per la prima volta nella storia del suo percorso all’importantissima tradizione di Pasqua del comune vestino pescarese: “Lu Bbongiorne”, edizione XXIV, che si terrà il 31 marzo.

Questa manifestazione rappresenta, nel panorama abruzzese, una delle poche forme valide di spettacolo di satira politica e di costume: si tratta di una libera interpretazione teatrale delle origini storiche della tradizione pianellese per eccellenza, lu Bbongiorne, che si svolge nella notte tra la Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, quando, due o più canterini, accompagnati da un’orchestrina, si recano per le vie del paese salutando con strofe in rima dal contenuto provocatorio ed ironico tutte le famiglie, quasi a voler ufficializzare le dicerie ricorrenti.

Nel pomeriggio di Pasqua, da sopra un carro, alcuni giullari, accompagnati da musici, trainati da contradaioli, salutano alcuni personaggi del paese con versi giullareschi alternati da “Le balcunate”, rappresentazioni che richiamano l’arte del teatro itinerante popolare seguiti da un corteo storico composto da personaggi in costume che tra storia e leggenda hanno fatto la storia di Pianella per ascoltare la “Predeche de S. Zelvestere”.

Si tratta di versi dalla forte carica dissacrante nei confronti soprattutto del potere, di cittadini e personalità private e pubbliche che si sono prestati di più al pettegolezzo durante l’anno.

Ovunque risieda la verità del principio di questa festa, è certo che la città di Pianella ha conservato con la giusta cura l’importanza della satira nella sua comunità. Ogni anno infatti, il giorno di Pasqua, la città si trasforma nella scena satirica d’Abruzzo, con rappresentazioni che da mattina a sera prendono ancora di mira i personaggi locali più in vista, non risparmiando alle orecchie del pubblico nessuna delle dicerie che hanno preso piede durante l’anno.

Dalle “balconate” di Pianella, dalle ore 18.00, ci saranno anche le “Madonne” di Arotron: Roby Celenza, Chiara Colangelo, Francesca Marchionno e Cristina Zoccolante discorreranno in versi di un antico abruzzese letterario con un Giullare d’eccezione ossia Alessandro Rapattoni; ci sarà anche una sorpresa, con un Franco Mannella in veste di santità ossia, San Pantaleone.

“Ringrazio di cuore Remo Di Leonardo e la Nuova Associazione Amici di Eduardo per aver voluto la nostra presenza in questa manifestazione così sentita e fondamentale per l’identità pianellese, e grazie sempre alla Pro Loco Pianella – interviene Mannella, anche a nome della sua Compagnia.

“Quando Arotron è nata, nell’ottobre 2014, e ha iniziato la sua attività di formazione teatrale a Pianella, il mio intento è stato, da subito, quello di lavorare per connettermi e integrarmi nel tessuto sociale e culturale di questo vivissimo borgo abruzzese. Sono trascorsi ormai dieci anni, un tempo utile e necessario alla realizzazione di questo importante obiettivo” – prosegue.

“Oggi, con la partecipazione di Arotron a Lu Bbongiorne, il percorso di integrazione si completa e viene ufficialmente riconosciuto. Io, gli attori della Compagnia dell’Aratro e tutti gli arotroniani siamo onorati di dare il nostro contributo artistico

ad una delle manifestazioni più tradizionali ed identitarie di Pianella.

Sono sinceramente commosso ed emozionato al pensiero di far rivivere, insieme a loro e a tutti gli altri partecipanti, questa particolare tradizione che richiama anche tanto pubblico e, soprattutto, di onorare la memoria di Riccardo Di Sante, illustre pianellese che, per tanti anni, ha incarnato l’anima di questa manifestazione” – conclude Mannella.




QUELLE PIANTE FUORI POSTO!

Scritto 3 anni fa, nel 2021. Sembra che adesso questi alberi verranno tagliati, rimossi, perché ritenuti pericolanti e quindi pericolosi. Per noi.

Pescara, 24 marzo 2024. Fare il periplo della Riserva Dannunziana, ovvero del comparto verde quasi tutto recintato della Pineta sud di Pescara, fa saltare agli occhi una curiosa quanto banale constatazione: fuori del muro di cinta ci sono piante che forse dovrebbero stare dentro. Lungo alcuni tratti si vede questo strano limite di confine passare lungo una linea al di là di certi alberi: all’epoca della realizzazione del manufatto avrà contato di più, ne sono certo, il limite catastale della particella invece che l’unità del nucleo arboreo considerato!

Lungo i 250 metri di Via Romualdo Pantini, nel tratto compreso tra Via della Bonifica e Via della Pineta, questo è molto evidente. La strada, di servizio alle abitazioni lì presenti, si è portata dietro parcheggi e marciapiedi, spazi di proprietà pubblica, che hanno contornato i pini rimasti fuori dal recinto, che stanno lì si suppone da decenni e non sono nati dopo le case e la strada.

Ma di esempi ce ne sono anche altri: vie più o meno grandi che permeano la trama arborea dell’intero comparto verde della pineta. Il tracciato richiamato di Via Pantini fa un po’ capire lo stile con cui prevalgono certi valori a scapito di altri: la scena di pini che dovrebbero stare dentro il recinto, insieme agli altri, e invece sono rimasti fuori con l’intorno di marciapiedi e parcheggi, appare emblematica.

Lo stesso vale per la strana bretella di Via Silone di collegamento tra Via della Bonifica e Via Scarfoglio, che funge da grande parcheggio per l’accesso alla Riserva, oltre che agevolare gli spostamenti casa scuola in auto da parte dei genitori dei ragazzi che frequentano gli istituti scolastici di Via Scarfoglio. E poi tante altre strade tutt’intorno, dalla più invasiva, via della Bonifica, alle arterie di Via della Pineta e Via D’Avalos, tre assi stradali dentro la Riserva.

Cosa fare di queste situazioni ormai ambigue rispetto ad uno scenario inevitabile di accorpamento di tutti i comparti della Pineta? Non vedo alternative rispetto ad una loro chiusura al traffico automobilistico attraverso una inevitabile quanto auspicabile riclassificazione paesaggistica e funzionale, perché diventino le greenway di Pescara sud.

Dal punto di vista viario, quello che accade intorno a questo nucleo verde di Pescara deve conformarsi allo stesso, non modificarlo, aggredirlo o cancellarlo: deve modellarsi e piegarsi anche strutturalmente alle caratteristiche dei luoghi attraversati perché ne emerga il maggior rilievo naturalistico sia in termini di consolidamento faunistico vegetazionale che conoscitivo, didattico e educativo.

Giancarlo Odoardi




TORNEO MEMORIAL EMILIO DELLA PENNA

Presentata ieri mattina la X Edizione. Conferito il Premio “Orgoglio giuliese” a Nicola Tribuiani, il “Leo Giannattasio” al Circolo Colibrì

Giulianova, 24 marzo 2024. Tra atleti, allenatori, accompagnatori, arriveranno a Giulianova, la settimana prossima, quasi in  5000. Il Torneo Memorial Emilio Della Penna, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, conferma di essere l’evento calcistico più significativo e partecipato dell’anno.

E gli anni, in questo 2024, sono dieci. La X Edizione del Torneo, non a caso,  è stata illustrata questa mattina in Sala Buozzi. La presentazione, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, ha visto la presenza del Sindaco Jwan Costantini e del patron dell’evento Giulio Ettorre. In platea, il mister per antonomasia Francesco Giorgini.

 I giovanissimi calciatori delle 143 squadre partecipanti si affronteranno, durante le feste pasquali, sui campi di Giulianova, Tortoreto, Mosciano, Alba Adriatica, Martinsicuro, Porto d’Ascoli. “Una grande occasione di sport e socializzazione – ha detto il Sindaco Jwan Costantini – ed anche un formidabile veicolo promozionale, prezioso soprattutto perché capace di accendere i riflettori sul territorio in un periodo di bassa stagione”.

Nel corso della presentazione, sono stati assegnati anche quest’anno i premi Orgoglio Giuliese, andato all’allenatore e uomo di sport Nicola Tribuiani, e Leo Giannattasio, attribuito ad Ambra Di Pietro ed Egidio Casati per il Circolo Colibrì. A loro, due opere originali dell’artista giuliese Edoardo Ettorre. Tanti i momenti di vera emozione: dal racconto per immagini dell’attività del Colibrì all’intervento di Stefano Giannattasio,  dai ringraziamenti degli organizzatori alle parole commosse di Nicola Tribuiani.




INDIVIDUARE PIANTE PERICOLOSE

Interventi in corso sul patrimonio arboreo rosetano

Roseto degli Abruzzi, 24 marzo 2024. Sono in corso in questi giorni alcuni interventi sul patrimonio arboreo del Comune di Roseto degli Abruzzi, compresi alcuni abbattimenti, resi necessari a seguito della consegna dei referti sul controllo della stabilità degli alberi. I referti sono frutto dell’attività di controllo avviata dai professionisti incaricati sotto il coordinamento dei tecnici dell’Ente. Nessun abbattimento indiscriminato in corso, quindi, ma solo quelli necessari per rimuovere situazioni di pericolo per la cittadinanza e decisi dopo un’attenta e approfondita analisi. L’attività di controllo ha riguardato via Marina, via Colombo, via Palermo, la scuola di via Manzoni, Montepagano e la Pineta della stazione. Nei prossimi giorni si interverrà, invece, in altre zone del territorio.

“È stata svolta la valutazione di Stabilità degli alberi tramite metodo V.T.A. (Visual Tree Assesstment) integrata al rischio – afferma il Dottor Agronomo Stefano Castorani, incaricato dall’Amministrazione Comunale per l’attività di controllo – Ossia le alberature controllate sono state analizzate tramite specifici protocolli SIA (Società Italiana di Arboricoltura) associati al rischio arboreo. Gli interventi eseguiti sulla base delle risultanze ottenute consentono di ridurre il pericolo derivante dalla potenziale caduta di alberi attraverso delle speciali azioni di potatura o consolidamento, che permetto di ridurre la propensione al cedimento. Alcune piante vengono anche sottoposte a prove strumentali con Resistograph e Pulling-test per verificarne stabilità. Dove non è possibile ridurre il pericolo derivante dalla potenziale caduta, le piante gravemente instabili saranno rimosse e sostitute con altri alberi per la compensazione ambientale”.

“È con grande responsabilità che affrontiamo la questione del nostro patrimonio arboreo. Le piante sono parte integrante della nostra città, fornendo ombra, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo al nostro benessere complessivo – aggiunge il Sindaco Mario Nugnes – Tuttavia, dobbiamo anche considerare la sicurezza pubblica. Il controllo regolare delle piante è essenziale per garantire che siano in buona salute e non costituiscano un pericolo per i nostri cittadini. Alcune piante potrebbero essere diventate fragili o malate nel corso degli anni, e il loro abbattimento è necessario per prevenire incidenti. L’abbattimento delle piante pericolose, però, non significa una perdita permanente. Al contrario, l’impegno è quello di sostituire ogni albero abbattuto con nuove piantumazioni e collaboreremo con l’agronomo Stefano Castorani per selezionare specie adatte al nostro clima e all’ambiente urbano”.




L’ANELLO

Passo Lanciano Stazzo di Caramanico Fonte Tettone

Chieti, 24 marzo 2024. Il primo giorno di primavera è il 20 marzo con l’equinozio di primavera, e le ore di luce diurne, che sono uguali a quelle notturne. Ho voluto fare una escursione per vedere, fotografare e parlare, con il CROCO “Crocus vernus”, conosciuto anche con il nome di zafferano selvatico. Questo fiore simboleggia l’amore appassionato, la giovinezza spensierata, la passione e la sensualità. Ogni fiore di zafferano selvatico, ha SEI tepali, di un intenso colore viola. Con l’adrenalina al massimo, ho gioito ed ho fotografato tanti crochi, perché non ne ho trovati due uguali. Mi ha fatto riflettere e mi ha lasciato pensieroso, vedere i fiori stretti, direi abbracciati, come una famiglia, fenomeno che non esiste più fra gli umani. Però, ad un certo punto, ho dovuto smettere di fotografare, perché l’anello che dovevo fare era abbastanza lungo. Ho notato che i crochi ci sono rimasti male, si sono inclinati, perché sono vanitosi e ci tengono a far vedere la loro bellezza.                                                                                    

In genere, in questo periodo, negli anni passati, c’era ancora tanta neve ed era affascinante vederli sbocciare, dalla coltre bianca che si colorava di viola. Quest’anno, non c’è neve, ma solo prato, che i crochi hanno ricoperto, con il loro colore viola.  CHE SPETTACOLO!                                                      

Inizio l’escursione da Passo Lanciano-Maielletta (1318 m), Parco Nazionale della Maiella. Ho scelto di seguire la pista ciclabile, che non conoscevo. Idea non vincente, sia perché corre nel bosco fitto e ombroso e sia perché, è scivolosa. Però ho potuto verificare, come il sentiero è ridotto. Meno male che non è un sentiero per escursioni. Mi ha incuriosito lo scavo, lungo un paio di metri, di una frenata di mountain bike, perché con l’acqua piovana, è immaginabile cosa succede. Il dissesto idrogeologico lo creiamo noi. Esco sulla pista Panoramica, sino allo stazzo di Roccamorice (1509 m). Ho scoperto una capanna pastorale con un ampio stazzo. Manca la cupola e le pietre sono a terra.

È la prima volta che lo noto. Senz’altro ha funzionato sino alla realizzazione dell’enorme stazzo di Roccamorice, che per me si scontra, con il territorio dove è costruito. Il bosco di faggi è ancora umido, ma sui rami nudi, sono già pronti piccoli germogli. Raggiungo la strada provinciale Roccamorice – Fonte Tettone, per arrivare alla suddetta fonte, (1654 m), nella località Maielletta. Il panorama è immenso, dal mare ai monti ed ai tanti comuni.

A Fonte Tettone, piccola pausa per un sorso di acqua, che anche qui, ne esce poca. Continuo il cammino, per arrivare sui due colli dei Prati della Maielletta e per godere della bella vista sul sottostante Vallone di S. Spirito. Non mi è sfuggito una scultura di “PAREIDOLIA “, che raffigura la testa di orso. Si notano bene, GLI OCCHI, IL MUSO CORTO E LA BOCCA CHIUSA. La temperatura alta, circa 14 gradi a 1600 metri, è la conseguenza del riscaldamento globale, che determina l’innalzamento del limite delle nevicate, intorno ai 1.800 metri di quota. Si hanno sempre più spesso, precipitazioni piovose, invece che nevose. Inutile pensare all’innevamento artificiale. Così ho terminato l’anello nel silenzio, contemplazione, ammirazione ed ambiente.

Dislivello +/- 400 metri

Difficoltà E

Lunghezza 10 KM A/R

Durata 3 ore

Luciano Pellegrini




MARIA CALLAS, GRANDE SPETTACOLO

A cento anni dalla nascita della divina della lirica mondiale.

Chieti, 24 marzo 2024. Il 12 aprile dopo la tournée internazionale della Compagnia Nestor Theater Company di Kevin Arduini, arriva al Teatro Marrucino di Chieti ore 20:30 Maria Callas Grande Spettacolo.

Lo spettacolo narra proprio la storia di Maria Callas, attraverso le arie d’opera più famose da lei stessa interpretate. Uno spettacolo ricco di forme artistiche che conta la partecipazione di 16 artisti in scena, tra cui cantanti lirici di fama internazionale, noti danzatori , musicisti e attori di teatro e cinema. Nel cast tra i protagonisti anche la danzatrice Chiara dell’Omo abruzzese di origine.

Preziosa Solista della Nestor Theater Company sta calcando i palcoscenici d’Europa e oltre i confini nazionali interpretando ruoli principali. Nei ruoli dei protagonisti il soprano Debora di Vetta, l’attrice di cinema e teatro Eleonora Tiberia, l’attrice e danzatrice di teatro e cinema Tiziana Cardella, il noto attore Romano Pigliacelli, l’artista Danilo Paris, la performer Jenny Siragusa, il musicista di fama nazionale Manuel Caruso, il grande tenore William Diego Schiavo.

Biglietti disponibili presso il botteghino del teatro.




RACCOLTI 212 CARTONI DI BENI

Saranno consegnati alle famiglie bisognose. Tanta generosità dei cittadini rosetani per la raccolta alimentare dell’associazione nazionale carabinieri

Roseto degli Abruzzi, 23 marzo 2024. Anche quest’anno i cittadini di Roseto degli Abruzzi hanno dimostrato generosità e altruismo nella quattordicesima raccolta alimentare e di beni di prima necessità organizzata, il 9 marzo scorso dall’Associazione Nazionale Carabinieri sezione di Roseto degli Abruzzi.

In totale sono stati raccolti 212 cartoni di varie dimensioni di beni che saranno consegnati, dai volontari del Centro d’Ascolto Caritas parrocchia Sacro Cuore, alle famiglie bisognose del nostro territorio comunale da loro assistite.

Il Consiglio Direttivo e il Presidente Maresciallo Marcello Malatesta ringraziano “di cuore chi ha concretizzato la spirito di carità che il tempo di Quaresima ci porta a vivere. Grazie alla generosità di tutti coloro che hanno dato il loro contributo acquistando e donando la merce grazie ai supermercati che ci hanno permesso di effettuare, davanti ai loro punti vendita la raccolta: Conad di Cologna Spiaggia, Coal piazza del comune, Coal di piazza Sacro Cuore, Conad di Roseto, Tigre di Campo a Mare, Acqua e Sapone – affermano il Direttivo e il Presidente – Un grazie particolare a tutti i 37 volontari tra soci e amici della parrocchia che con la loro disponibilità, dedizione e impegno hanno reso possibile tutto ciò, sacrificando un sabato dedicato al riposo e alla famiglia. Grazie, infine, all’impresa di pulizia “Shining di Bruno Ferragosto per la collaborazione nel trasporto dei pacchi presso la sede del Centro d’Ascolto”.“Ancora una volta la comunità di Roseto si dimostra solidale e attenta nei confronti di chi ha bisogno – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Politiche Sociali Francesco Luciani – Soprattutto nel periodo che ci porta verso la Pasqua. La raccolta alimentare è un’azione di grande rilevanza per la società, e la collaborazione tra associazioni virtuose del territorio riveste un ruolo fondamentale in questo contesto. A loro, in primis all’Associazione Nazionale Carabinieri che da 16 anni porta avanti questa iniziativa, va il ringraziamento dell’Amministrazione Comunale di Roseto per aver creato una filiera virtuosa a sostegno di chi è in difficoltà che si aggiunge alle iniziative messe in atto dal nostro




RISTORAZIONE A L’AQUILA

La Fuocìna di Emiliano unica concessionaria in Abruzzo del  Wagyu di Kobe, regina delle carni di manzo

L’Aquila, 23 marzo 2024. La Fuocìna di Emiliano dell’Aquila, braceria specializzata in costate di manzo, entra a far parte del consorzio che consente la commercializzazione del wagyu di Kobe, la più blasonata a livello mondiale tra le carni di manzo, attualmente unico ristorante in attività in Abruzzo, e uno dei 35 in Italia.

L’annuncio ieri sera, nel corso di una serata conviviale offerta dai titolari Emiliano Benedetti e Brikena Hoxha, nel loro locale di via Borgo Rivera 25, a poche decine di metri dalla fontana monumentale delle 99 cannelle e dal Museo nazionale d’Abruzzo, alla presenza di Cristiano Nonis, di Wagyu company, società con sede a Milano, che si occupa di importazione di prodotti food di eccellenza giapponesi, e in particolare monopolista in Italia per alcuni degli allevamenti di bovini di razza pura da cui proviene la wagyu, una delle carni più prestigiose e costose al mondo. L’autentica Wagyu di Kobe, va precisato, proviene esclusivamente dalla prefettura di Hyogo, e deve passare per una rigorosa selezione e rispettare un ferreo disciplinare. Lo standard viene stabilito dal consorzio Kobe meat distribution promotion council, con la certificazione finale.

Ha spiegato dunque Cristiano Nonis: “la Fuocìna di Emiliano tratta già carni di una certa importanza, per qualità e valore, preparate secondo gli standard dell’alta cucina, e merita davvero di poter vantare nel suo menù questo prodotto, che si fregia della margherita, logo ufficiale del consorzio certificatore. Del resto, nostro compito come distributori ufficiali è quello di preservare il brand di una carne di una razza pura e unica al mondo, selezionata da oltre 500 anni dal suo ceppo originario, per la quale ogni anno viene effettuata anche una selezione dei vitellini migliori per incrementare la qualità genetica. Animali che vengono allevati con estrema cura, alimentati esclusivamente con cereali naturali, abbeverati con acqua di sorgente”.

Tra i requisiti la purezza del pedigree, da almeno due generazioni, con animali nati e allevati nella prefettura di  Hyogo, il non poter superare un determinato peso, la qualità della carne di classe 5 e la marmorizzazione di grado da 7 a 12. Il manzo di Kobe autentico presenta sempre un timbro chiamato nojigiku, fiore simbolo della prefettura di Hyogo.

Nella cena degustazione offerta dalla Fuocìna di Emiliano, sono stati serviti carpaccio di picanha stagionata, tartare al mango e carpaccio al bacio di wagyu, chitarrina al ragù bianco di wagyu, tataki di wagyu accompagnato da cicoria e patate, e per dolce monchi al the matcha.

“La nostra attività – spiega Benedetti –  ha come obiettivo quello di offrire a L’Aquila, a beneficio di estimatori autoctoni e turisti, il meglio delle carni a livello mondiale, tutte rigorosamente certificate, provenienti da allevamenti sostenibili, con i giusti metodi di allevamento e di nutrizione. Già serviamo il black angus proveniente da Stati Uniti, Canada, Australia, Scozia, Irlanda e Spagna, oltre alla chianina toscana e alla rubia gallega della Galizia, solo per fare qualche esempio. Ora potremo fregiarci anche di poter servire, tra i pochi in Italia, il wagyu di Kobe certificato. Un prodotto straordinario, quasi leggendario, per sapore, consistenza, marezzatura. Una sfida, quella di valorizzare in cucina al meglio questo tesoro, che accettiamo con entusiasmo”.




BRAGA PER IL SOCIALE – MUSICA IN PEDIATRIA

Esibizione, dedicata ai piccoli pazienti,  nell’ambito del progetto

Giulianova, 23 marzo 2024. Il Coro “Accademia Acquaviva – Città di Giulianova” si è esibito giovedì scorso nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Mazzini alla presenza del Vescovo di Teramo Monsignor Leuzzi. Alla sua prima uscita pubblica, il coro giovanile e di voci bianche Accademia Acquaviva – Città di Giulianova, diretto dalla Maestra Francesca Formichella,  si è esibito giovedì scorso nel reparto di Pediatria dell’ Ospedale Mazzini di Teramo, alla presenza del Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi.

Il pomeriggio musicale dedicato ai piccoli pazienti è stato allietato dal coro giuliese, dalle soliste Martina Gentile, Myriam Ridolfi, Giulia Calin, accompagnate al pianoforte da Stefano Befacchia, e dai musicisti  Maurizio Di Bacco (violino),  Alessia Avella (flauto), Paolo Tentarelli ( pianoforte). Presenti il direttore del Conservatorio Federico Paci, la Vicedirettrice Tatjana Vratonjic, la dirigente dell’Istituto Comprensivo 1 di Roseto Lara Di Luigi. Preziosa la collaborazione del coro di voci bianche I Piccoli cantori di Rosburgo.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito del progetto “Braga per il sociale. Musica in Pediatria” ideato dalla Vicedirettrice Vratonjic.

Il Coro Accademia Acquaviva – Città di Giulianova  è un gruppo di nuova formazione, nato nel novembre 2023. Si tratta di una realtà che coinvolge bambini e ragazzi dei corsi base, preaccademici e propedeutici con la passione per la musica e il canto. Le lezioni si svolgono ogni sabato nella sede giuliese del Conservatorio Braga, a palazzo Kursaal. La prossima esibizione si terrà mercoledì 27 marzo, nella chiesa di San Pietro Apostolo, a Giulianova Lido.

Il “motto” del coro è quello suggerito dal Maestro Riccardo Muti: “Cantare insieme significa imparare a vivere”.




LABORATORIO CREATIVO DI SOCIALIZZAZIONE

Organizzato da Erga Omnes per i ragazzi con disturbi del neurosviluppo.

Chieti, 23 marzo 2024. Il laboratorio creativo gratuito Le uova di Pasqua si è svolto venerdì 22 marzo, presso l’ex centro sociale San Martino a Chieti Scalo, come parte del progetto “Una Chiave”, promosso dall’organizzazione di volontariato Erga Omnes, rivolto ai ragazzi con disturbi del neurosviluppo, offrendo loro un’opportunità unica di espressione e partecipazione.

Durante l’attività, i ragazzi hanno avuto la possibilità di creare, decorare e personalizzare le uova di Pasqua, utilizzando diversi materiali artistici e tecniche creative.

L’obiettivo principale è stato quello di stimolare la loro creatività, migliorare le loro abilità motorie e favorire l’integrazione sociale attraverso il lavoro di gruppo e la condivisione delle idee.

I volontari di Erga Omnes, giovani studenti universitari, neolaureati e professionisti prevalentemente nell’ambito psico-sociale, hanno guidato i partecipanti con ascolto attivo e supporto, creando un ambiente inclusivo e accogliente dove ogni ragazzo si è sentito a proprio agio e valorizzato.

L’iniziativa dell’associazione giovanile teatina, nata nel 2011, ancora una volta ha voluto evidenziare l’importanza nel promuovere l’autostima e il benessere emotivo dei ragazzi con disturbi del neurosviluppo e dare supporto alle loro famiglie.




2 RUOTE SICURE. Imparare … divertendosi  raddoppia!!

Maria Assunta Michelangeli (Dirigente Scolastico): La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Mario Aloè (Automobile Club Provinciale Di Chieti): Bisogna diffondere una mentalità tra i più giovani che fa del rispetto delle regole il suo punto di forza.

Chieti, 23 marzo 2024.  Un circuito didattico all’aperto con mini-segnali verticali e orizzontali per riprodurre alcune situazioni critiche urbane reali e educare i ragazzi di scuola secondaria di 1° grado ad affrontarle con maggior sicurezza e nel pieno rispetto delle regole: è quello che l’Automobile Club Chieti propone ogni anno nelle scuole.

E quest’anno le giornate dedicate a questa simpatica, divertente e molto istruttiva iniziativa sono ben due!

Infatti, sono nove classi prime e seconde della Scuola Media “V. Antonelli” di Chieti, per un totale di circa duecento ragazzi, che si cimenteranno, in sella alle loro biciclette, in questo percorso didattico, predisposto appositamente per loro nel piazzale retrostante della propria scuola, oggi e domani, sabato 23 marzo.

I ragazzi hanno partecipato in precedenza ad un ciclo di lezioni di educazione stradale tenuto in aula dal direttore dell’ACI-Automobile Club Provinciale di Chieti, Roberto D’Antuono, imperniato oltre che sulla bicicletta, mezzo tradizionale di spostamento per i ragazzi, anche sui nuovi strumenti di Micromobilità sostenibile, come i monopattini elettrici.

«La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Sono sempre a favore di giornate significative come quella di oggi e domani» fa sapere la prof.ssa Maria Assunta Michelangeli, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 3 di Chieti.

«Il nostro Istituto» ha proseguito la Dirigente «ritiene che sia particolarmente importante educare i ragazzi al corretto comportamento in strada, dato che molti di loro già utilizzano la bicicletta e sono quindi tenuti, come tutti, al rispetto dei segnali e delle norme stradali».

«Come ACI, l’ente pubblico che da più di cento anni rappresenta e tutela tutti gli automobilisti italiani» ha aggiunto il Presidente dell’Automobile Club Provinciale, avv. Mario Aloè «dobbiamo e vogliamo fare ancora di più per contribuire a diffondere, soprattutto tra i più giovani, una mentalità e una cultura della mobilità che fa del rispetto delle regole e dei comportamenti responsabili il suo punto di forza”.

All’iniziativa ha partecipato attivamente anche l’autoscuola Orlandi che è appena entrata a far parte del network nazionale di autoscuole a marchio “ACI-Ready2Go”.

Che dire: “Grazie ragazzi. È stato bello avervi, una volta tanto, come protagonisti!”