ROBERTA PAPPONETTI ESPONE IN DIGITALE

Anche partner della prima edizione kermesse Artisti Nella Storia a Caltanissetta dal 20 Gennaio  

Pescara, 18 gennaio 2024. Roberta Papponetti espone in digitale;  artista a 360°, pittrice, scultrice, poetessa, musicista (pianista), presidente ed organizzatrice di grandi eventi culturali artistici di livello internazionale sia nel territorio abruzzese che fuori regione, con artisti internazionali, vive collaborazioni straordinarie con grandi Case Editrici in Sicilia e con importanti critici d’Arte.

Si tratta della prima edizione della Kermesse Artisti nella Storia in collaborazione di Mfi Media Group di New York, e Dubai, a cura di Pamela Quinzi, presidente e da parte di Alessandro Costanza e Filippo Lo Iacono, entrambi Direttori generali, e presidenti, i quali raccontano le tre discipline : Arte, Musica, Moda.

Il 20 Gennaio, saranno assegnate targhe ed attestato di partecipazione dalle ore 16:30 nell’importante Biblioteca Luciano Scarabelli. Sarà presente anche il Conservatorio Vincenzo Bellini. Presenti due creazioni di moda “Lemore” di Agrigento, con preziose sete, indossate dalle Modelle.

In passerella non potevano mancare gli occhiali da sole “Punti di Vista” ottica S. Cataldo. Piccola degustazione di prodotti tipici e cibi siciliani  Antica Macelleria Menna. La grande bellezza terminerà con colorati giochi Pirotecnici. La pittrice Roberta Papponetti espone un dipinto in video proiezione tra cielo e mare: olio su tela MIS 80×100.

Roberta Papponetti è stata invitata a proporre il suo logo della sua associazione “Cenacolo degli artisti” con sede a Pescara in Corso Vittorio Emanuele, a favore della crescita del tessuto sociale dei paesi asiatici, reduce di grandi iniziative assieme a Madrid e New York. Ambasciatrice dell’Arte e delegata Abruzzo per la Fondazione Costanza, la Papponetti vive un percorso straordinario ove gli orizzonti si sono sempre più impreziositi con importanti conoscenze sia di artisti esteri, che manager nel settore artistico a New York, ricordiamo l’incontro con Michael Lam.




LO SPORT È UN DIRITTO DI TUTTI

Sport di Tutti – Inclusione apre con il nome di Sport-in nelle seguenti sedi: Palestra IIS “RAGIONERIA” CAPRIOTTI via Guido Sgattoni 41, 63074 san Benedetto del Tronto; Palestra Scuola MARCHEGIANI via Peppino Impastato 12, 63074 San Benedetto del Tronto; CENTRO EDUCATIVO LA CONTEA CONTRADA SANTA LUCIA 25 San Benedetto del Tronto; PALESTRA MISCIA VIA ALEARDI 10 San Benedetto del Tronto

San Benedetto Del Tronto, 17 gennaio 2024. La presentazione del progetto sarà il 20 gennaio 2024 alle ore 17:30 presso Palazzetto dello sport in Viale dello Sport 64.

SPORT DI TUTTI è un modello d’intervento sportivo e sociale che mira ad abbattere tutte le barriere di accesso allo sport e declina concretamente il principio del diritto allo sport per le persone e nelle comunità. SPORT DI TUTTI – Inclusione è un’iniziativa promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento dello Sport in collaborazione con Sport e Salute SpA, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita.

Il Progetto, che ha durata di due anni, ha lo scopo di supportare le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche e gli Enti del Terzo Settore di ambito sportivo, che svolgono attività di carattere sociale sul territorio attraverso iniziative che utilizzano lo sport come strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psicofisico, di sviluppo e di inclusione sociale, di recupero e di socializzazione, di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione e delle minoranze, valorizzando la ricchezza dei territori e le loro diversità ed eccellenze.

Il coordinamento dell’iniziativa di Sport di Tutti – Inclusione “Sport-in” sarà a cura della A.S.D. SAMBENEDETTESE BASKET, in qualità di capofila, e garantisce la promozione, attraverso l’attività fisica gratuita a partire dai 5 anni di età, la pratica sportiva e stili di vita sani, un miglioramento delle condizioni di salute e benessere psico-fisico degli individui e di favorire la coesione sociale delle comunità.

A supporto dell’iniziativa, ci saranno i seguenti Partner: POLISPORTIVA GAGLIARDA SOCIETÀ COOPERATIVA DILETTANTISTICA – CAPITANI CORAGGIOSI – ASINO PICENO – ASSOCIAZIONE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA – COMITATO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ODV SAN GIOVANNI PAOLO II – ASSOCIAZIONE MICHELEPERTUTTI ODV

SPORT-IN mira a promuovere l’inclusione sociale di ragazzi con fragilità sociali (povertà educativa) e psicofisiche (con disabilità) attraverso la pratica sportiva e aggregazione territoriale a San Benedetto del Tronto. In particolare, vogliamo migliorare le abilità sociali, relazionali e comunicative; favorire lo sviluppo cognitivo e motorio; aumentare l’autostima e il senso di autoefficacia personale dei ragazzi coinvolti. Prevediamo di coinvolgere 400 ragazzi e genitori in attività sportive (calcio, basket e ginnastica) ed extrasportive (Conosciamoci, Batti 5, laboratori in natura e formazione in primo soccorso), grazie alla collaborazione con 6 partner del territorio del mondo sportivo e non-profit. Le attività si svolgeranno in 2 spazi messi a disposizione del progetto e verranno strutturate in un’ottica di inclusione tra ragazzi. Prevediamo di divulgare il progetto tramite i canali social delle organizzazioni coinvolte per veicolare l’inclusione legata allo sport.

SPORT DI TUTTI – Inclusione ha l’obiettivo di:

· promuovere, attraverso la pratica sportiva gratuita, un percorso di sostegno e un’opportunità di recupero per soggetti fragili, a rischio di devianza e di emarginazione, inseriti anche in contesti difficili;

· favorire l’attività sportiva come strumento di prevenzione, sviluppo e inclusione sociale;

· incoraggiare la realizzazione di attività sportiva che agevoli la partecipazione delle categorie vulnerabili;

· supportare le ASD/SSD e gli Enti del Terzo Settore di ambito sportivo che svolgono attività di carattere sociale sul territorio rivolta a categorie vulnerabili, presso impianti sportivi o in altre strutture di recupero.

Le attività sono gratuite, sarà sufficiente contattare gli Organizzatori e iscriversi alle attività proposte, seguirà calendario dettagliato delle varie iniziative in programma.




#CANTIERIAPERTI

Lavori in corso sulla Provinciale 66 di Villa Brozzi, nel comune di Montorio al Vomano

Teramo, 17 gennaio 2024. Cantiere aperto a Villa Brozzi sulla SP 66, nel territorio del comune di Montorio al Vomano. I lavori in corso riguardano il rifacimento della pavimentazione e l’adeguamento delle diverse componenti dell’infrastruttura stradale.

Questa mattina il presidente D’Angelo ha effettuato un sopralluogo sul posto, dove i lavori procedono spediti, prevedendo di riaprire la strada al transito entro la settimana prossima.




IL CCR SCEGLIE I SUOI VERTICI

la Presidente è Alice Ferrara, il vice è Giulio Cola. Sindaco e assessore Giammarino: “Uno spettacolo la loro passione. Pronti a camminare insieme per il bene della città”

Chieti, 17 gennaio 2024. Prima riunione operativa ieri per il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi di Chieti, all’ordine del giorno l’elezione del Presidente e vice presidente. Erano 5 i consiglieri candidati, ciascuno dei quali presentato da 4 consiglieri di scuole e ordini diversi. La seduta si è svolta in presenza dell’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino, della Garante per l’Infanzia Matilde Giammarco e della ex presidente dell’assise, Giorgia Caramanico, che, insieme, hanno costituito il seggio elettorale e organizzato le operazioni di voto. Nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta alla prima votazione, pertanto si è proceduto al ballottaggio tra i due candidati che avevano riportato più voti ed è risultata eletta presidente Valentina Alleva, alunna delle Vicentine, vicepresidente Giulio Cola della scuola Mezzanotte.

“Abbiamo visto crescere la passione per la ricomposizione del Consiglio assemblea dopo assemblea – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessora alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino – e a ogni riunione e incontro utile tenuto nelle scuole fino al voto e dal voto all’insediamento. I ragazzi hanno davvero fatto campagna elettorale, esprimendo le loro idee e stilando dei programmi volti alla crescita culturale e sociale della città. Ai nuovi vertici di questo speciale organismo consultivo vogliamo fare il più grande in bocca al lupo, il grazie di rito va anche alla coordinatrice del CCR Carmela Caiani che con la sua tenace passione fa da riferimento ai ragazzi e da ponte fra il Consiglio senior e quello junior da sempre. Non vediamo l’ora di interfacciarci con i nostri colleghi rappresentanti per puntare l’attenzione sulle istanze che vorranno sottoporci e che porteremo avanti in sinergia e con tutta la serietà che richiede una causa perorata dai cittadini più sensibili e importanti che abbiamo, i nostri ragazzi”.




CORSI DI SCI E SNOWBOARD

Bus navetta per Roccaraso

Pescara, 17 gennaio 2024. Lo Sci Club Aterno Pescara, fondato nel 1984 e prossimo a celebrare 40 anni di attività, unico riferimento per gli appassionati degli sport invernali dell’intera area metropolitana Pescara-Chieti, per la stagione sociale 2024 ha programmato diverse tipologie di corsi: Scuola Sci Alpino Junior, Scuola Sci Alpino Adulti, Scuola Snowboard Junior, Classe Speciale Adulti, Corso Sci Alpinismo, Corso Sci Freeride. Le attività avranno inizio domenica prossima, 21 gennaio, e termineranno domenica 10 marzo. Un’offerta per tutti i soci, dai più piccini ai più grandi:

– Scuola sci alpino Junior principiante/base/intermedio/preagonismo

– Scuola sci alpino Adulti principianti

– Corso speciale sci alpino Adulti

– Scuola snowboard Junior

– Corso base Sci Alpinismo

– Corso Sci Freeride

Da domenica 21 gennaio (e fino a domenica 10 marzo) sarà inoltre operativo il servizio di bus navetta da Pescara e San Giovanni Teatino per Roccaraso – Aremogna (Località Gravare).

Per i soci dello Sci Club Aterno Pescara sono previste tariffe speciali scontate sullo Ski pass giornaliero del comprensorio dell’Alto Sangro (impianti dell’Aremogna, di Pratello e di Pizzalto), mentre per i ragazzi di età inferiore ai 14 anni la tariffa speciale per lo stagionale è di 210 euro.

Durante la stagione invernale lo Sci Club Aterno Pescara, con la collaborazione dei soci e dei partner, organizza eventi goliardici, culinari, di socializzazione e divertimento sulla neve. La partecipazione alle attività è gratuita e rientra nella quota di iscrizione annuale allo Sci Club Aterno Pescara.




IL DEBUTTO DELLA LANCIANO PALLANUOTO

Stasera per  il Campionato di serie C

Lanciano, 17 gennaio 2024. Debutta questa sera, nel campionato di serie C, Lanciano Pallanuoto, della società sportiva Lanciano Nuoto. L’incontro, contro la Swim Action di Città Sant’Angelo (Pe), si disputerà dalle 20.30 nel Centro sportivo “Le Gemelle” a Lanciano.

Lanciano Pallanuoto è la squadra sportiva cittadina che milita nel campionato di più alto grado. “Un campionato – spiega l’allenatore Giovanni Sarnicola, di Pescara, che sarà anche in vasca – che si presenta piuttosto difficile, con avversarie ostiche che annoverano atleti che hanno anche maturato esperienze in A2 e A1. Anche nella nostra rosa, comunque, ci sono giocatori di esperienza e altri che stanno crescendo. Insomma, ogni partita andrà affrontata con il massimo impegno”.

Questa la rosa dei giocatori della Lanciano Pallanuoto: Romano Adezio, Andrea D’Intino, Alberto Nativo, Andrea D’Aloisio, Stefano Sabatini, Enrico Di Domenico,  Carlo Bottazzi,  Antonio Monaco, Lorenzo Cocchia, Federico Barbieri, Pasquale Di Frenza,  Giovanni Sarnicola, Pierpaolo Provenzano, Mattia Di Giovanni,  Luca Lattanzio, Francesco Gianmarco,  Alessandro Ceci,  Marco Travaglini. Preparatore atletico Alessandro De Iuliis, mentre Luca Fasoli è responsabile del Settore acqua della società.




MUDI GORIANO VALLI

La casa medievale più piccola al mondo riapre le sue porte. La dimora di appena 8 metri quadrati, abitata 140 anni fa da una coppia di contadini dediti ad aiutare i bambini orfani, farà parte del Museo diffuso del parco Sirente-Velino, con inaugurazione a giugno 

L’Aquila, 17 gennaio 2024. A Goriano Valli, paese nel cuore dell’Abruzzo aquilano, è stata riscoperta quella che si candida a essere la casa, di epoca medievale, più piccola al mondo.

Gioiello architettonico di appena 8 metri quadrati, questa minuscola e preziosa dimora è una vera e propria “capsula del tempo”, rimasta chiusa per più di 140 anni a causa della scomparsa dei suoi ultimi occupanti, Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani. La casa farà parte del MuDi, il museo diffuso del parco Sirente-Velino, ideato dai fratelli Di Giulio, che sarà inaugurato a giugno, con le sue prime stazioni nel borgo.

Nato come tributo al paese dei loro antenati, il Mudi è un progetto di give back, ossia di restituzione alla comunità il cui fine è salvaguardare, ed esaltare, i segni di una cultura contadina millenaria, tipica dei borghi minori del Sirente-Velino, ormai estinta. Custodi di un’umanità dimenticata, Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani hanno dedicato la loro esistenza ai bambini abbandonati nel vicino convento francescani Osservanti di San Giorgio.

“Entrando in questa abitazione – spiega l’ideatore di Mudi, Fausto di Giulio – si ritorna magicamente alla quotidianità rurale del passato: un letto realizzato con tavole di legno e un materasso di paglia, un camino, due sedie, una cassapanca e una conca, ovvero oggetti che narrano le quotidiane fatiche dei contadini al servizio del barone locale. Priva di servizi igienici e acqua corrente, questa piccola struttura domestica conserva un’autenticità medievale che consente ai visitatori di immergersi in un’epoca lontana”.

E aggiunge allargando lo sguardo al progetto MuDi: “nostro obiettivo è ispirare altri a fare meglio, di più e diversamente invitando chi possiede strutture storiche nella valle dell’Aterno e nel parco Sirente-Velino – come stalle, cantine o pagliai – a recuperarle e proteggerle per tramandarle alle generazioni future, offrendo l’opportunità di inserirle gratuitamente nel percorso museale per partecipare attivamente alla conservazione della memoria locale”.

Le prime stazioni del MuDi verranno inaugurate a giugno, con la casa medievale e l’adiacente casa risalente al 1494, nella quale è stato recentemente scoperto e restaurato lo stemma dei Marchesi Sannesio – Malaspina, potenti famiglie nobiliari, tra loro imparentate, i Sannesio, famiglia patrizia romana, originaria di Belforte del Chienti, nella diocesi di Camerino, e i Malaspina, originariamente marchesi di Toscana, discendenti dai Longobardi, che avevano come loro feudi in Abruzzo anche Collelongo nella Marsica, Picenze, e San Demetrio né vestini nell’Aquilano.

Al suo interno troverà spazio il Me-To-Me, il CEO Museum for the Future, creazione di REX Roundtables, l’organizzazione internazionale, con sede a New York, che si occupa di innovazione per executive.

“Il Me-To-Me sarà un luogo unico – anticipa Fausto Di Giulio – dedicato a imprenditori e CEO, impreziosito da foto storiche, oggetti d’arte povera locale e venti libri ‘speciali’, accuratamente selezionati da REX per aiutare e ispirare gli executive a fermarsi, riflettere, rigenerarsi e pianificare con ‘ottimismo urgente’ un futuro migliore per le loro aziende, per loro stessi, per le loro comunità e per il Pianeta. Uno scrigno nel quale regalarsi preziose pause di disconnessione, per riconnettersi con sé stessi e con la natura, per assaporare l’autenticità dei luoghi aquilani e svolgere i venti esercizi di Future Thinking che aiutano a ‘ricordare il futuro’ e ‘prevedere il passato'”.




NUOVE SENTINELLE DI CIVILTÀ E FELICITÀ

Alla direzione didattica 115

Montesilvano, 17 gennaio 2024.  È la volta degli alunni e delle alunne di sei classi quinte delle primarie della Direzione Didattica di Montesilvano di Via Vitello D’Oro e Via Valle D’Aosta che guidate dal Cav. Claudio Ferrante diverranno a breve tante nuove “ Sentinelle di Civiltà e di Felicità” .

Nella cornice del Pala Dean Martin messo a disposizione dall’amministrazione comunale di Montesilvano e con il patrocinio della Farmacia Canto’ di Montesilvano, Claudio Ferrante ideatore realizzatore di questo progetto ha accompagnato i ragazzi in un percorso di analisi delle proprie emozioni e dei propri comportamenti.

Ponendo la felicità come centro e obiettivo del vivere quotidiano di tutti e cercando di apprendere gli strumenti per trovarla anche quando “… Lei si dimentica di noi”, gli alunni hanno poi discusso delle parole da dire e da non dire, delle parole difficili, della discriminazione, del pregiudizio arrivando ad interiorizzare un nuovo modo di concepire la disabilità.

Attraverso laboratori empatici e Circle time hanno appreso come la disabilità è una condizione determinata dall’ambiente concettualmente separata dalla malattia che talvolta la determina.

Seduti in carrozzina hanno concretamente messo in atto quanto studiato nell’articolo articolo 1 nella convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità, per partecipare in condizioni di uguaglianza alla società le persone che vivono una condizione di disabilità necessitano di un mondo universalmente accessibile in cui tutte le barriere architettoniche vengano abbattute.

Marciapiedi troppo stretti, scivoli inesistenti, barriere architettoniche disseminate tutte intorno alla scuola hanno fatto comprendere come ci sia ancora molto da fare per consentire a tutti di esercitare i propri diritti.

La dottoressa Canto’ non si è limitata a patrocinare il progetto ma ha partecipato attivamente e si è congratulata per il valore pedagogico morale ed empatico di questo percorso ringraziando dell’opportunità.

Con il patrocinio dell’associazione Carrozzine Determinate e la fattiva collaborazione della segretaria Avv. Mariangela Cilli nonché della sanitaria Artes Ortopedia di Montesilvano per la fornitura delle carrozzine, continua l’opera di sensibilizzazione nelle scuole del territorio per creare una nuova coscienza sociale nelle future generazioni .

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




DALL’ABRUZZO ALL’ETNA

Per studiare il vulcanismo di Venere

Teramo, 17 gennaio 2024. Una soluzione per studiare il vulcanismo di Venere proprio dietro l’angolo? A risolvere il problema viene in aiuto un gruppo di ricercatori guidati dall’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, i quali propongono l’Etna come un possibile analogo terrestre per lo studio di Idunn Mons, un vulcano venusiano forse tutt’ora attivo e che in base ai dati attualmente disponibili si ritiene abbia eruttato in tempi geologici recenti. Venere e i suoi vulcani (attivi e non) sono tra gli obiettivi principali delle future missioni che studieranno il gemello infernale della Terra, il secondo pianeta più vicino al Sole. L’articolo, pubblicato di recente sulla rivista Icarus, riaccende i riflettori sull’Etna, uno dei vulcani attivi più monitorati al mondo, che permetterà ai geologi di testare tecniche di analisi dei dati radar per l’individuazione di attività vulcanica in corso. Allo studio hanno partecipato diversi istituti e università in tutto il mondo, come l’Osservatorio Etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).

Piero D’Incecco, primo autore dell’articolo e ricercatore presso l’INAF d’Abruzzo, spiega che “la comparazione ha evidenziato che entrambi i vulcani interagiscono con una zona di rift e che la presenza sui fianchi di Idunn Mons di strutture vulcaniche di piccole dimensioni, morfologicamente simili ai coni di scorie presenti sui fianchi dell’Etna”. 

L’Etna è un vero e proprio laboratorio naturale a cielo aperto per i geologi che si occupano di vulcanismo, perché facile da raggiungere e perché è possibile effettuare osservazioni in-situ prelevando campioni di lava che saranno poi comparati con quelli prodotti dalle future missioni su Venere. I dati aiuteranno a definire il livello di similarità con le lave dei vulcani venusiani. Due le future missioni con obiettivo Venere: quelle della NASA VERITAS e DAVINCI, la missione ESA EnVision e la missione ISRO Shukrayaan-1. Alla ricerca ha partecipato anche Gaetano Di Achille, ricercatore dell’INAF d’Abruzzo, co-investigator della missione VERITAS ed esperto di geologia planetaria. Di Achille ha di recente preso parte anche a una spedizione della NASA in Islanda per lo studio dei vulcani islandesi come possibili analoghi terrestri per Venere.

“La facilità di accesso permetterà anche di utilizzare l’Etna come possibile area di test per operazioni di perforazione del suolo da parte dei lander che atterreranno sulla superficie di Venere grazie a future missioni come la Roscosmos Venera-D”, spiega D’Incecco, di recente nominato nel Comitato direttivo del Venus Exploration Analysis Group (VEXAG) della NASA, per un mandato di 3 anni.

La comunità scientifica concorda sul fatto che il vulcanismo su Venere sia comparabile al vulcanismo di tipo hot-spot terrestre. Un esempio lampante sono i vulcani hawaiani, effusivi e caratterizzati da lave molto fluide. La presenza su Venere di strutture vulcaniche morfologicamente simili ai coni di cenere terrestri, che invece sono tipici di un vulcanismo esplosivo, apre una serie di interrogativi sulla possibilità che anche su Venere – seppur localmente – possano verificarsi episodi di vulcanesimo esplosivo. “Le future missioni su Venere ci aiuteranno a far luce anche su questa possibilità, che se confermata rivoluzionerebbe la visione attuale che abbiamo del vulcanesimo venusiano”, aggiunge il ricercatore INAF.

Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, evidenzia: “Il vulcano Etna a partire dal XIX secolo in poi è stato, e continua ad essere, un laboratorio di ricerca per tutta la comunità scientifica italiana e internazionale riguardo gli studi di tipo geologico, vulcanologico, geofisico e geochimico e, grazie al sistema di monitoraggio multiparametrico dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, è uno dei vulcani meglio studiati al mondo. Questo lavoro evidenzia ancora di più questo aspetto anche per quanto riguarda lo studio del vulcanismo planetario, come nel caso di Venere. Infatti le notevoli conoscenze sulla storia eruttiva del vulcano siciliano, acquisita durante gli studi realizzati per la pubblicazione della carta geologica dell’Etna alla scala 1:50.000, unitamente alla conoscenze sull’attività recente hanno permesso di fare una comparazione morfostrutturale con il vulcano Idunn al fine di individuare possibili evidenza di vulcanismo attivo su Venere”.

L’analisi delle differenze e delle analogie tra strutture vulcaniche di pianeti diversi come Venere e Terra ci ricorda che non esiste un analogo “perfetto”, e che quindi è fondamentale studiare quanti più analoghi possibile, dato che ogni vulcano terrestre può aiutarci ad approfondire e comprendere meglio un aspetto specifico del vulcanismo venusiano.

L’articolo pubblicato su Icarus è il primo tassello del progetto “Analogs for VENus’ GEologically Recent Surfaces” (AVENGERS), a guida INAF e che è stato ufficialmente presentato alla Lunar and Planetary Science Conference a Houston a marzo del 2023. Questo progetto, durante i prossimi anni, si occuperà proprio di selezionare e studiare una serie di vulcani attivi sulla Terra che possano fungere da analoghi per Venere.




FRENTAUTO EXPERIENCE 2024

La convention allo stabilimento Stellantis di Atessa

Una tavola rotonda sulle tematiche della mobilità e dell’automotive aperta alle aziende del territorio. L’amministratore delegato Frentauto, Alberto Rolli: “Apriamo le porte all’innovazione e creiamo il cambiamento”

Atessa, 17 gennaio 2024. Innovazione, nuove tecnologie e condivisione di strategie sono i punti sui quali si discuterà il 16 febbraio prossimo allo stabilimento Stellantis di Atessa, all’evento “Frentauto Experience 2024”. L’iniziativa, organizzata da Frentauto Spa, punto di riferimento nel settore automobilistico, sarà suddivisa in due momenti.

La mattina sarà dedicata al tour guidato dello stabilimento automotive per toccare con mano il processo di realizzazione di Fiat Ducato. Nel pomeriggio, la tavola rotonda sulle tematiche della mobilità alla quale parteciperanno i vertici dell’azienda, autorità politiche e rappresentanti di associazioni ed enti.

La convention, aperta a tutte le realtà aziendali del territorio,  offrirà la preziosa opportunità di  scoprire il metodo Frentauto e i più recenti sviluppi nel panorama B2B automotive. I partecipanti, infatti, avranno modo di esplorare le tecnologie di domani e  l’evoluzione del settore, di incontrare gli esperti del comparto automobilistico, di creare alleanze strategiche che spingeranno la propria impresa al livello successivo, di unirsi a una comunità di innovatori, condividere idee e progetti e costruire il futuro insieme alle menti più brillanti del settore.

“Frentauto Experience 2024 è una chiamata all’azione per tutte le aziende desiderose di plasmare il proprio futuro nel mondo automobilistico – spiega Enrico Bevilacqua, business manager Frentauto -. Questo non è solo un evento, è un’enorme opportunità per immergersi in un mondo di innovazione e diventare protagonisti di questa rivoluzione”.

L’amministratore delegato Alberto Rolli aggiunge: “Il nostro non è solo un invito a partecipare, vorremmo che conduciate, che diventiate artefici attivi della vostra affermazione nel mercato.  Non stiamo solo aprendo le porte dell’innovazione, stiamo aprendo le porte per voi, affinché possiate definire il futuro del vostro successo. Questo evento è l’arena in cui si crea il cambiamento, dove connessioni strategiche diventano il catalizzatore per il progresso. Colgo l’occasione per ringraziare il direttore generale di Stellantis Atessa, Paolo Accastello, che ci ha aperto le porte di casa per organizzare questo evento”.

Barbara Del Fallo




CONTRO ALLA PROLIFERAZIONE DI PROGETTI DI EOLICO

Venerdì 19 gennaio, alle ore 17, presso la sala Aldo Moro del Comune di Vasto

Palmoli, 17 gennaio 2024. Il Forum per la Salvaguardia del Comprensorio Vastese e della Valle del Trigno, che comprende 5 amministrazioni del Medio e Alto Vastese e 11 rappresentanze associative territoriali, indice per venerdì 19 gennaio, alle ore 17, presso la sala Aldo Moro del Comune di Vasto, una conferenza stampa per illustrare le ragioni della contrarietà alla proliferazione di progetti di eolico sui territori interessati, già oggetto di un precedente comunicato stampa.

Comune di Palmoli- Comune di Tufillo – Comune di Furci – Comune di Fresagrandinaria – Comune di Cupello – Italia Nostra del Vastese – Delegazione FAI di Vasto – Forum Salviamo il Paesaggio Molise – Centro Studi Alto Vastese e Valle del Trigno – Stazione Ornitologica Abruzzese – Arci Vasto – Terre di Mezzo – Itinerari d’Abruzzo – Lupi del Gesso – Centro Ricerche sui Gessi (C.R.G.) – Comitato Cittadino per la Tutela del Cristallo d’Abruzzo.

Foto: Il Centro




NASCE IL COMITATO SCIENTIFICO regionale del Co.na.l.pa. Abruzzo.

La presidente D’Aurelio: ”Validi esperti multidisciplinari per divulgare la cultura degli alberi e del paesaggio”.

Pescara, 17 gennaio 2024. Il coordinamento regionale Co.n.al.pa Abruzzo, struttura del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, ha il suo comitato scientifico.

Lo annuncia la presidente regionale Monica D’Aurelio, soddisfatta per il lavoro svolto in questo inizio anno. “Seguendo la linea adottata dalla nostra associazione, abbiamo deciso di costituire un comitato scientifico multidisciplinare, formato da più esperti in vari campi per la tutela del territorio. È questo il lavoro che fa il nostro coordinamento: collaborare con tutte le figure professionali impegnate nel mondo degli alberi e del paesaggio.”

Gli esperti del comitato scientifico regionale sono i seguenti: Alessia Brignardello, botanico paesaggista, esperta di giardini e paesaggio; Luigi Giannangelo, agronomo del paesaggio, esperto di giardini, arboricoltura e verde urbano; Cristiano del Toro, architetto paesaggista, esperto in eco-landscaping, verde urbano e recupero dell’agrobiodiversità; Luigi Barlafante, perito agrario, esperto di cura del verde e di paesaggio. 

Il comitato scientifico avrà un ruolo consultivo e sarà impegnato nella organizzazione di eventi, convegni, conferenze, attività di educazione ambientale, divulgazione scientifica e culturale sugli alberi e sul paesaggio. “Siamo soddisfatti per questo traguardo raggiunto che riteniamo molto importante per potenziare la nostra attività divulgativa in Abruzzo a favore del verde.

Continua D’Aurelio: “Intanto abbiamo in programma l’organizzazione di diversi eventi per incrementare la cultura degli alberi e la loro conoscenza tecnico-scientifica con particolare riferimento alle criticità del territorio abruzzese.”




L’EMPOWERMENT DELLE DONNE

Le cinque priorità della strategia nazionale del PNRR (lavoro, reddito, competenze, tempo, potere) per le pari opportunità e l’innovazione social

L’Aquila, 17 gennaio 2024. Martedì 16 gennaio 2024 – Il 18 gennaio 2024, a partire dalle ore 10.00, si svolgerà, nell’aula magna Alessandro Clementi dipartimento di Scienze umane (viale Nizza 14) il convegno di apertura del Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN 2022) finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di cui è principal investigator la prof.ssa Francesca Colella, sociologa e docente del dipartimento di Scienze umane UnivAQ, in partenariato con l’Università Parthenope di Napoli (coordinatrice prof.ssa Valentina Grassi, sociologa e docente del Dipartimento di Giurisprudenza). 

Nel corso della conferenza – patrocinata dalla Fondazione Marisa Bellisario e dalla sezione Studi di genere dell’Associazione italiana di sociologia (AIS) – si approfondirà il tema dell’empowerment femminile a partire dai concetti di leadership, potere, lavoro, competenze e parità di genere, in una società come quella attuale caratterizzata da profonde disuguaglianze sociali. 

In tal senso, il progetto di ricerca finanziato è orientato a sviluppare strategie innovative che abbiano delle ricadute positive per la società intera, attraverso specifici interventi di contesto. L’originalità del progetto si esprime attraverso l’utilizzo combinato di quattro principali strumenti: due strumenti di ricerca sociologica (web-survey e tecnica Delphi) e due di intervento (mentoring e diversity management in aziende pubbliche e private) che, insieme, consentiranno la produzione di azioni innovative ed efficaci in ottica di acquisizione e rafforzamento di empowerment potenziale e primario. 

Il tema, di stretta attualità, sarà approfondito grazie al contributo di: Marco Segala (direttore di dipartimento di Scienze umane), Paolo De Nardis (professore emerito di Sociologia generale, Sapienza Università di Roma), Pasquale Lelio Iapadre (Prorettore delegato per lo sviluppo sostenibile, professore ordinario di Economia applicata, Università degli Studi dell’Aquila), Claudia Cattani (Presidente BNL BNP PARIBAS e Referente Fondazione Bellisario Lazio), Maria Carmela Agodi (professoressa ordinaria di Sociologia generale, Università degli studi di Napoli Federico II), Giovanna Gianturco (professoressa ordinaria in Sociologia generale, Sapienza Università di Roma),  Filomena Buonocore (professoressa ordinaria di Organizzazione aziendale, Università Parthenope di Napoli), Daniela Grignoli (professoressa associata di Sociologia generale, Università del Molise), Silvia Fornari (professoressa associata di Sociologia generale, Università degli studi di Perugia, Coordinatrice della Sezione AIS Studi di Genere), Veronica Lofrano (Matematica, Educatrice finanziaria), Patrizia Laurano (professoressa associata di Sociologia generale, Università degli studi dell’Aquila), Gloria Giorgianni (produttrice cinematografica, Amministratrice delegata Anele). 




PIANO NEVE 2023-2024

Un milione di euro, 7 turbine, 1890 tonnellate di sale per la viabilità provincia

Chieti, 17 gennaio 2024. Il piano neve della Provincia di Chieti per la stagione invernale 2024 potrà contare su 7 turbine e ulteriori mezzi pesanti di proprietà dell’ente, 1890 tonnellate di sale e 77 ditte private cui sono stati affidati 98 lotti di intervento per assicurare il servizio di sgombero neve e spargisale lungo i 1630 km di strade gestite dalla Provincia.

Si tratta di un piano, quello redatto dal settore 2 della Provincia di Chieti diretto dall’ingegnere Paola Campiteli, che ha l’obiettivo di garantire le condizioni di sicurezza alla circolazione stradale ed evitare gravi disagi alla popolazione in caso di forti precipitazioni nevose, in particolare sulle strade provinciali di alta montagna.

L’importo complessivo stanziato per l’attuazione dei vari servizi previsti nel piano neve della Provincia di Chieti ammonta ad oltre 1 milione di euro. Per una efficace e migliore gestione del piano neve, il territorio provinciale è stato suddiviso in 98 lotti di intervento affidati a 77 ditte, alcune delle quali utilizzeranno mezzi di proprietà dell’ente in comodato d’uso, tra cui le turbine. L’impegno di spesa complessivo del piano è di 1.019.540 euro, un importo suscettibile di variazione in ragione dell’imprevedibilità e della consistenza degli eventi nevosi. L’intervento delle imprese che collaboreranno alle operazioni di sgombero neve e spargimento di sale sulle strade provinciali sarà monitorato in tempo reale attraverso sistemi di localizzazione GPS, con relativa gestione da remoto: questo consentirà di calibrare al meglio gli interventi e di fornire informazioni utili in diretta alla Prefettura e quindi alle forze dell’ordine e ai mezzi di soccorso. Sono stati già acquistati e distribuiti nei 36 centri di smistamento della Provincia 1890 tonnellate di sale per disgelo (sia sfuso che in sacchi da 25 kg) per un importo complessivo di 167.636 euro.

Per l’aggiudicazione delle operazioni di sgombero della neve e di spargimento del sale del lotto Pretoro–Maielletta, lungo gli 8,5 km della SP 220 dove si trovano gli impianti sciistici di Passolanciano e Maielletta, è stato predisposto un piano specifico con gara di appalto per una spesa complessiva di 75.033 euro.

“La Provincia di Chieti è pronta a dare il suo contributo a garanzia della transitabilità dei 1630 km di strade provinciali in caso di nevicate. Il piano redatto dal settore, che ringrazio per il tramite della dirigente Paola Campitelli, prevede un dispiegamento di forze in termini di risorse sia economiche che professionali notevole: oltre 1 milione di euro sarà impegnato per garantire il transito in sicurezza lungo le strade provinciali in caso di neve, con particolare attenzione a quelle di alta montagna”, dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna. “Le ditte individuate saranno allertate e pronte ad intervenire non appena le condizioni e le autorità preposte lo richiederanno. In caso di neve o altre allerte meteo, raccomandiamo alla cittadinanza prudenza e invitiamo sempre a consultare il sito della Protezione Civile www.allarmeteo.regione.abruzzo.it per i bollettini e le previsioni meteo”.




AL KURSAAL: ‘NDUCCIO SHOW

Venerdì prossimo, 19 gennaio,  per raccogliere fondi a favore della Fondazione Avsi. Inizio alle 21

Giulianova, 17 gennaio 2024. Sarà l’intramontabile ‘Nduccio a salire, venerdì 19 gennaio, sul palco del Kursaal.  L’evento, con inizio alle 21, è organizzato da Avsi e patrocinato dal Comune di Giulianova.

Si tratta di una bella occasione per trascorrere una serata in allegria ma soprattutto per raccogliere offerte a favore della fondazione.

La Fondazione Avsi, ricordiamo,  è un’ organizzazione non governativa senza scopo di lucro. Nata a Cesena nel 1972,  realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 38 Paesi, inclusa l’Italia.

L’inizio dello show è alle 21. Prenotazione obbligatoria.




A PESCARA VUELVO AL SUR

La casa della musica e del cuore. Una rassegna dedicata alla musica del Sud del mondo con momenti di danza e canto per adulti e piccini da febbraio ad aprile 2024. 18 febbraio, 9 marzo, 20 e 21 aprile 2024 presso la libreria i Luoghi dell’Anima  

Pescara, 17 gennaio 2024. Tre incontri musicali, una milonga con gli artisti dal vivo, due stage dedicati a bambini e adulti e inclusivi per le varie disabilità, che avranno luogo da febbraio ad aprile 2024 presso la sede del centro multiculturale e psicolibreria i Luoghi dell’Anima, a Pescara, in via di sotto 120/8.

Il progetto artistico nasce dalla volontà di vivere un viaggio attraverso sonorità musicali del Sud del mondo in grado di condurci nella storia di popoli e migrazioni in un ambiente di casa, familiare, dove l’incontro e lo scambio culturale con gli artisti, testimoni indiscussi di diversità e ricchezza, restituiscono valore alla condivisione e testimoniano la ricchezza della diversità in ogni sua forma.

L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e realizzato mediante la partecipazione di Partner tecnici e Main Sponsor quali Pizzeria Giampiero al 58/1, Bonjour Boulangerie, Volavola audiovisivi e Franco Glieca Fotografia che l’organizzazione ringrazia vivamente.

È previsto uno sconto del 50% sull’acquisto dei biglietti per persone con disabilità. Per informazioni, acquisto biglietti e abbonamenti è necessario chiamare il 3388008599 o recarsi presso la libreria in via di sotto 120/8 a Pescara.

Programma

18 febbraio 2024

ore 18:30 Concerto aperitivo: Tango Cruzados

Franco Luciani (armonica e voce) e Fabrizio Mocata (pianoforte)

ore 21:00 Milonga con esibizione degli artisti

9 marzo 2024

ore 20 presentazione di vini naturali a cura di Antidotes

ore 21 Concerto Uno Buscando Martin Diaz Gonzalez (chitarra e voce)

20 aprile 2024, ore 21

Concerto aperitivo Djembè Kan

Seydou Kienou (djembè e voce)

21 aprile 2024

Ore 10:30 stage di percussioni per bambini

Ore 15:30 Viaggio nella danza e nei canti afro – stage per adulti




INAUGURATO IL DORMITORIO COMUNALE

Sette i posti letto in uno spazio dotato di cucina e lavatrice

Giulianova, 17 gennaio 2024. È stato inaugurato ieri mattina il dormitorio comunale, in via Migliori. Si tratta di una struttura unica, in Provincia di Teramo, l’unica di proprietà pubblica.

Il dormitorio si ispira a modelli di gestione a dimensione familiare. Le persone ospitate non potranno solo trascorrervi la notte, ma avranno modo di abitare h 24 i locali, dotati di servizi, cucina e lavatrice. Una delle finestre si apre sullo stadio Fadini.

Presenti al taglio del nastro, il Sindaco Jwan Costantini, il Vicesindaco Lidia Albani, l’assessore Soccorsa Ciliberti, il capogruppo consiliare Paolo Vasanella, il parroco di San Flaviano don Enzo Manes, che ha impartito la benedizione.

“Gli utenti verranno presi in carico dal nostro Servizio Sociale – spiega il Vicesindaco Lidia Albani – Saranno ammessi dopo un colloquio e dopo l’adesione ad un progetto individualizzato che prevede il raggiungimento, durante la permanenza, di precisi obiettivi. Non si tratta infatti di un’iniziativa di mero assistenzialismo, ma di un accompagnamento finalizzato alla conquista dell’autonomia personale. Due anni fa il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento relativo al suo utilizzo. Il tempo massimo di accoglienza, fissato a dodici mesi, potrà subire variazioni in base alle valutazioni delle assistenti sociali, a cui è affidata la supervisione generale.  Il primo   utente entrerà già in serata. Nostra intenzione – prosegue Lidia Albani –  è restituire almeno in parte la serenità a quanti vivono il dramma della mancanza di un tetto. La permanenza nella struttura, per quanto temporanea, permetterà loro di concentrarsi magari sulla formazione professionale o sulla ricerca di un lavoro. Partiamo dunque oggi con molta fiducia, riservandoci la possibilità di apportare modifiche e miglioramenti sulla scorta delle dinamiche osservate.”

Nel dormitorio è garantito l’utilizzo della lavatrice per l’igiene degli indumenti. Agli utenti è affidata la pulizia ordinaria, mentre una cooperativa si occuperà ogni 15 giorni di quella straordinaria e del cambio delle lenzuola.

“Siamo soddisfatti di questo risultato – sottolinea il Sindaco Jwan Costantini – frutto di una politica fortemente orientata al sociale. Non è escluso, qualora l’esperienza fosse oltremodo positiva, che altri spazi comunali vengano adibiti allo stesso uso”.




FURTI A FOSSACESIA

Il sindaco chiede ai carabinieri di aumentare i controlli

Fossacesia, 16 gennaio 2024. “I furti registrati nelle ultime settimane, in particolare nelle abitazioni delle zone periferiche, sono fatti che meritano ancora di più la nostra attenzione. Per questa ragione, in accordo con i carabinieri della locale stazione, che stanno svolgendo il loro compito per risalire agli autori, ho chiesto che i controlli siano intensificati. Abbiamo bisogno del sostegno e supporto di tutti e di un lavoro di squadra per presidiare maggiormente il territorio”.  È quanto afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, che ha concordato con i carabinieri della Stazione di Fossacesia, Compagnia di Ortona, di aumentare per quanto possibile la vigilanza, in considerazione che la loro competenza riguarda non solo Fossacesia ma anche i comuni di Mozzagrogna, Santa Maria Imbaro e Rocca San Giovanni. Il fenomeno dei furti è in crescita in tutta Italia e in Abruzzo hanno avuto un’ impennata.

“Alla sicurezza, per quanto nelle possibilità del mio ruolo di sindaco, ho sempre prestato la massima attenzione – ricorda Di Giuseppantonio – Ho fatto in modo che fosse potenziata la stazione dei carabinieri e, inoltre, quando il Ministero dell’Interno ha riavviato la graduatoria per ottenere il finanziamento per sistema di videosorveglianza in città, dal quale eravamo stati esclusi dai numerosi bandi negli anni precedenti perché il punteggio di Fossacesia relativo al numero dei reati compiuti sul nostro territorio era inferiore a quello degli altri comuni, siamo riusciti ad ottenere uno stanziamento di circa 90 mila euro (di cui 30 mila da attingere dai fondi comunali).

“Nei prossimi giorni – spiega l’assessore Umberto Petrosemolo, che ha coordinato oggi una riunione dei tecnici e Polizia Locale – sarà presentato il progetto definitivo e successivamente si procederà all’affidamento dei lavori con l’installazione di videocamere sull’intero territorio comunale, che permetterà il monitoraggio e il controllo delle vie di accesso alla città e della periferia. Non solo: abbiamo avuto, nei giorni scorsi,  comunicazione dalla Regione Abruzzo di un contributo di 30mila, previsto nel bilancio regionale del 2023, destinato all’acquisto di altre videocamere”.

Prefettura e Forze dell’Ordine, nel frattempo, proprio per l’aumento dei furti in tutto il territorio regionale e in provincia di Chieti, chiedono ai cittadini di segnalare tempestivamente anomalie in modo da predisporre interventi celeri per prevenire qualsivoglia azione criminosa. 




SCORCI D’ABRUZZO – ESCHER

Escher l’artista che sognava l’infinito

Pescara, 16 gennaio 2024. Maurits Cornelis Escher, nato in Olanda è famoso soprattutto per i suoi soggetti basati su curiose simmetrie, paradossi matematici e prospettive impossibili: alla fine degli anni ’20 l’artista vagava per l’Abruzzo con la sua “matita” pronta; proprio Escher è il protagonista della puntata di “Scorci d’Abruzzo”, rubrica di Paolo Pacitti, andata in onda ieri, dopo una breve pausa natalizia, su Buongiorno Regione con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore Peppe Millanta.

Forte è il suo legame con l’Italia, visse a Roma per più di dieci anni, visitando spesso l’Abruzzo. La sua opera “Castrovalva”, raffigura l’omonimo borgo nell’aquilano, posto in cima ad un ripido pendio, con una prospettiva che si apre verso il cielo nuvoloso; sullo sfondo una vallata con Anversa degli Abruzzi e Casale in lontananza, come spiega la storica dell’arte Sibilla Panerai: “nel 1922 compie una sorta di Grand Tour ottocentesco che lo porta a visitare i luoghi più belli d’Italia, e nella nostra penisola conosce la moglie che sposa a Viareggio per poi andare a vivere a Roma; da qui si muoverà verso i piccoli borghi che lo affascinarono immensamente e faranno sì che diventi specializzato in quelle tecniche paesaggistiche che caratterizzano la sua opera”.

Escher arrivò a Castrovalva di sera molto tardi, cercò un alloggio ed andò subito a dormire; alle 5 del mattino però dei pesanti colpi bussarono alla sua porta: erano i carabinieri. Fu subito portato in prigione dove passò la notte per aver preso parte all’attentato al Re d’Italia, avvenuto il giorno prima a Torino. Il motivo? arrivato nel borgo ad un orario un po’ insolito, non aveva partecipato alla processione che s’era tenuta a Castrovalva ed una donna del luogo lo segnalò alla Polizia perché “aveva lo sguardo cattivo”, ma riuscì a dimostrare la sua innocenza e venne rilasciato il giorno dopo.

Opi, Scanno, Fara San Martino, Goriano Sicoli, Pettorano sul Gizio, sono solo alcuni dei luoghi immortalati della regione abruzzese.

Alessandra Renzetti




VONGOLE DESTINATE AL MERCATO NERO

La guardia costiera ne sequestra 150 chili

Giulianova, 16 gennaio 2024. Sarebbero stati destinati al mercato nero i 150 chili di vongole sequestrati dai militari della Capitaneria di porto, nel corso delle costanti attività di vigilanza esperite sull’intera filiera ittica. In questo caso, l’attenzione del personale della Guardia Costiera veniva attirata dal comportamento sospetto di due uomini che alla vista dei militari cercavano di allontanarsi velocemente da un’area portuale dove avevano occultato i sacchetti di vongole adagiati sulla pavimentazione, senza alcuna accortezza necessaria a garantire la qualità del prodotto.

I due venivano identificati e sanzionati per un importo di 4.000 euro, poiché detenevano prodotto ittico privo di certificazione comprovante il transito presso un centro di spedizione.

Un ennesimo colpo inferto dal personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova al mercato nero dei prodotti della pesca, alimentato nella maggior parte dei casi dal prodotto pescato in eccesso che non può trovare collocazione nella filiera regolare, circostanza per la quale anche nei prossimi giorni resterà alta l’attenzione dei militari a tutela dei consumatori e degli operatori della pesca che svolgono il proprio lavoro nel rispetto delle norme.




PREMIO DONNA 2024 – CITTÀ DI ROSETO

L’amministrazione comunale e la Cpo premiano le donne che hanno contribuito allo sviluppo e al benessere della comunità. Le candidature per il premio potranno essere presentate entro il prossimo 10 febbraio

Roseto degli Abruzzi, 16 gennaio 2024. Il Comune di Roseto degli Abruzzi e la Commissione Pari Opportunità premiano le donne che si sono distinte in ambito sociale, culturale, sportivo ed economico.

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti della Donna (il prossimo 8 marzo), il Comune di Roseto degli Abruzzi ha organizzato anche quest’anno il concorso che ha lo scopo di valorizzare le donne che, con il loro impegno, la loro professionalità e la loro creatività, hanno contribuito allo sviluppo e al benessere della comunità rosetana.

Le candidature al “Premio Donna 2024” vanno presentate entro il 10 febbraio 2024, tramite PEC o brevi manu all’Ufficio URP, con l’indicazione dell’oggetto “Candidatura Premio Donna”. La scheda di candidatura è disponibile sul sito istituzionale del Comune. La Commissione Pari Opportunità, successivamente, esaminerà le proposte pervenute e selezionerà le vincitrici, tenendo conto dei criteri di valutazione previsti dal regolamento e riservandosi di valutare e inserire altri nominativi nella rosa delle candidate.

Le donne che possono partecipare devono essere originarie di Roseto, nate o residenti attualmente sul territorio, oppure devono aver vissuto almeno dieci anni in Città o comunque avere un legame con il territorio. Il premio potrà essere assegnato anche alla memoria.

Le candidature al Premio possono essere presentate da associazioni, enti, organismi o privati cittadini che vogliano sostenere e valorizzare una figura femminile che abbia i requisiti richiesti. La proposta deve essere accompagnata da una presentazione in cui siano esposte le motivazioni alla base della candidatura oltre che una breve biografia della candidata. Non sono ammesse autocandidature e si possono ripresentare richieste per donne già premiate senza diritto di prelazione.

La cerimonia di premiazione si svolgerà il prossimo 8 marzo in un luogo che sarà reso noto nei prossimi giorni. Tutte le informazioni sono a disposizione sul Sito Istituzionale dell’Ente.

Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes e la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti hanno espresso il loro apprezzamento per la conferma del Premio, sottolineando come il concorso rappresenti un esempio e uno stimolo per tutte le donne e per l’intera società. Il Sindaco e la Presidente hanno anche ringraziato la Commissione Pari Opportunità per il lavoro svolto e invitano tutti i cittadini e le cittadine a partecipare alle iniziative promosse dal Comune in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della Donna.

“Sono orgogliosa di annunciare che il Comune di Roseto degli Abruzzi conferma l’organizzazione del Premio Donna anche per il 2024 – afferma la Consigliera con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi – Si tratta di un’occasione per rafforzare i valori della parità di genere e per dare il giusto riconoscimento alle donne rosetane che portano lustro alla nostra città. Si tratta di una occasione per lanciare un importante messaggio e per far conoscere le storie e le esperienze delle donne rosetane, che sono una fonte di ispirazione e di orgoglio per tutti noi. Il “Premio Donna 2024” è un modo per celebrare il ruolo delle donne nella nostra società e per promuovere la cultura delle pari opportunità”.

“Rinnoviamo l’impegno del Premio Donna con grande entusiasmo – afferma la Presidente della Cpo di Roseto Silvia Mattioli – Quest’anno all’interno della Sezione “Impresa” potranno partecipare anche le candidature di donne che hanno raggiunto importanti traguardi e ruoli di responsabilità all’interno delle aziende e delle istituzioni pubbliche e private. Un modo per valorizzare i percorsi professionali di coloro che si sono distinte anche come valide professioniste e non solamente nel campo dell’imprenditoria”.




UNA NECESSITÀ IRRIMANDABILE

Il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime. Lavoratore morto alla Proma spa di Atessa

Pescara, 16 gennaio 2024. Aveva 46 anni Roberto ed è morto nella mattinata lavorando alla Proma SpA, azienda di Atessa che produce pezzi per il settore automotive. Quasi sempre questi non sono incidenti ma il frutto di insufficienti investimenti e attenzione delle aziende sulla sicurezza.  Il 2023 è stato un anno orribile per l’Abruzzo che è risultata la regione con il maggior incremento di morti sul lavoro rispetto al 2022, anno in cui era già aumentato il numero di morti rispetto al 2021.

Ribadiamo che la politica deve intervenire e crediamo, come abbiamo proposto a tutti i gruppi consiliari regionali, che è necessario potenziare gli organici degli enti di controllo delle ASL e attuare una loro riforma profonda per non lasciare scampo a chi non rispetta le regole. Alle aziende che violano le leggi sulla sicurezza va sospesa l’attività e prevedere dei controlli stringenti periodici: meglio lavoratori cassintegrati che morti.

Naturalmente ribadiamo con forza che bisogna introdurre un reato specifico nella legislazione: il reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime. A tal proposito da mesi stiamo raccogliendo firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare che prevede l’introduzione di tali reati e che costringerebbe il parlamento ad affrontare il tema. L’Usb ha ribadito anche nella riunione del Comitato Regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, tenutasi a Pescara lo scorso 20 dicembre, che non bastano formazione ed informazione ma serve ben altro per fermare questa carneficina.

Nei prossimi giorni programmeremo scioperi in tutte le aziende della Val di Sangro in cui siamo presenti, per ricordare Roberto, tutti i lavoratori morti sul lavoro e per chiedere vera giustizia per loro e per le loro famiglie. In questo momento sentiamo che è il modo migliore per mostrare la nostra vicinanza alla famiglia di Roberto. Se i lavoratori muoiono il minimo è che, se vi sono responsabilità, chi le ha deve pagare con la galera.

Il Coordinamento USB lavoro privato Abruzzo e Molise 




IL CULTO DI SANT’ERASMO in territorio di Acciano …

un capitolo sconosciuto di religiosità popolare abruzzese

[Articolo pubblicato in Rivista Abruzzese, Anno XLIII, n°3-4, Lanciano 1990, pp. 231-235.]

Nella desolata area montuosa situata tra la piana di Navelli ed il medio corso dell’Aterno, s’erge un brullo massiccio, il monte Offermo, che con i suoi 1303 m. di altitudine funge da spartiacque fra il territorio di Caporciano e Bominaco e quello delle frazioni appartenenti al Comune di Acciano, cioè Succiano, Beffi, S. Lorenzo e Roccapreturo.

In quest’area geografica e propriamente alle pendici sud-orientali del monte Offermo, sorge un piccolo santuario dedicato a S. Erasmo vescovo e martire, che è meta nella prima domenica di giugno di numerosi fedeli provenienti da tutti i centri della media valle dell’Aterno e della piana di Navelli. La chiesetta, ascrivibile alla tipologia della ecclesia ruralis e sorta probabilmente come ex voto, presenta elementi architettonici che permettono di farne risalire la costruzione alla seconda metà del ‘500.

In un’altra zona del monte Offermo, in direzione nord-ovest e quindi opposta a quella dove è situato il piccolo santuario, vi sono altri due toponimi legati al culto erasmiano e cioè i calmi di S. Erasmo e la cunetta (o cunicella) di S. Erasmo, mentre lo stesso oronimo Offermo sembra indicare una ulteriore testimonianza del culto professato al santo martire, in quanto il nome Erasmus si rinviene in lingua mediolatina alterato in Ermus e Fermus (Fermo) nonché in Elmas (Elmo) e può pertanto aver contribuito alla designazione oronimica dell’Offermo.

Se la nostra supposizione fosse esatta, tutto il massiccio dell’Offermo designerebbe dunque un’area geografica sacrale posta sotto la protezione del vescovo martire, di cui si hanno scarse ed incerte notizie storiche. Infatti, sia il “Martyrologium romanum” che gli “Acta Sanctorum” ci presentano tre santi di nome Erasmo: il Confessore, il Martire di Antiochia ed il Vescovo di Formia, città di cui è patrono e dove all’epoca di Diocleziano subì, secondo una tradizione consolidata, un crudele martirio, l’esportazione cioè delle viscere mediante un argano a manovella. Un noto quadro del Poussin, conservato nella Pinacoteca del Vaticano, mostra appunto il martirio di S. Erasmo mediante l’argano, sicché tale attrezzo è diventato un attributo delle raffigurazioni antiche e moderne del vescovo martire, come il pane per S. Nicola di Bari, il maialetto per S. Antonio Abate e via dicendo.

Il martirio per estrazione delle viscere ha conferito a S. Erasmo patronati corrispondenti, come quello sui dolori del ventre, sulle coliche e sulle malattie dell’intestino. Molti santi diventano infatti protettori degli stessi organi che nel loro corpo subirono il martirio e ne causarono la morte: così S. Lucia protegge gli occhi e la vista, Sant’Agata, cui furono recisi i seni, protegge il petto da carenze di latte o dai tumori (si confronti per tale patronato il culto di S. Agata a Castelvecchio Subequo e Montenerodomo). Come si è detto, l’area geografica consacrata al culto di S. Erasmo coincide con il territorio di Acciano, che comprende le frazioni di Succiano, Beffi, S. Lorenzo e Roccapreturo. A S. Lorenzo, nella chiesa sub eodem titulo, si ammira una bella tela seicentesca che raffigura la terribile tortura cui fu sottoposto il santo.

L’ignoto artista, che probabilmente conosceva l’opera del Poussin, ha saputo ricostruire efficacemente l’atmosfera drammatica del martirio: i carnefici hanno strappato a S. Erasmo i paramenti da vescovo che giacciono per terra; e mentre alcuni lo sorreggono con forza disteso su una panca, altri gli estraggono gli intestini avvolti ad un argano a manovella. A Beffi (chiesa di S. Michele Arcangelo) e Succiano (chiesa di S. Giovanni Battista), si conservano due statue, lignea la prima e di gesso la seconda, che raffigurano invece S. Erasmo in veste da vescovo, con mitra e pastorale, senza l’attributo dell’argano. Queste due statue sono involontarie protagoniste di una singolare contesa, in quanto le due frazioni di Succiano e Beffi ne rivendicano ciascuna l’autenticità, sottolineando in tal modo la priorità del culto, con piati che esplodono proprio in occasione della festa, cioè nella prima domenica di giugno.

L’episodio conferma dunque un aspetto caratteristico della religiosità popolare, in quanto i devoti sogliono attribuire poteri miracolosi solo alle immagini ‘originarie’ e perciò più antiche di santi e madonne, venerate in quel particolare spazio sacro che è il santuario e dove solitamente si manifesta il portentoso.

Due sono pertanto le processioni organizzate separatamente nel dies natalis di S. Erasmo: la prima parte da Succiano e la seconda da Beffi. In prossimità del santuario agreste si originano talvolta forti contrasti per il diritto di precedenza, che ricordano quelli che si verificano fra le varie confraternite fondate in una medesima città. Comunque, devoti e pellegrini intervistati, non residenti né a Beffi e né a Succiano, sono stati concordi nel riconoscere che Succiano è il vero epicentro del culto ed è proprio in questa frazione che essi accorrono numerosi nella prima domenica di giugno (il dies natalis del santo cade però il 2 giugno) per rendere omaggio a S. Erasmo.

Già nelle prime ore del mattino la chiesa di S. Giovanni a Succiano è gremita di pellegrini provenienti da tutti i centri limitrofi. La statua del santo, che poggia sopra un pesante baldacchino, è costellata di catenine, collane, anelli d’oro offerti come ex voto al santo, dalla cui mano destra pende un nastro rosso sul quale si appuntano offerte in denaro. Dollari USA e canadesi testimoniano la preesistenza del culto presso comunità originarie di questi luoghi e trapiantatesi in America. Verso le sette di mattina lo sparo assordante dei mortaretti annuncia l’inizio della festa; si forma quindi una processione che lentamente imbocca il ripido sentiero che conduce al santuario, sito in una zona brulla e montagnosa, molto distante da Succiano.

In testa al corteo sfilano tre alti stendardi; il primo di S. Antonio da Padova (bianco), il secondo di S. Erasmo (rosso) ed il terzo della Madonna di Loreto (azzurro). Seguono quindi la banda e la statua di S. Erasmo. Il sentiero è ripido, impervio e faticoso. Dai circa 700 m. di Succiano si sale fino a 1.165 m., l’altitudine cioè in cui è situato il piccolo santuario; sicché coloro che portano la statua ricevono di tanto in tanto il cambio e riprendono fiato. Dopo circa un’ora di cammino la banda si stacca dal corteo ed imbocca un sentiero più breve che porta alla chiesetta, in modo da accogliere con musica i pellegrini al loro arrivo. Il corteo continua frattanto la sua faticosa marcia e compie la prima sosta alla cosiddetta cunicella o cunetta di S. Erasmo, cioè una edicola votiva in pietra dalla quale si può osservare lontano in basso l’abitato di Succiano.

Secondo la tradizione S. Erasmo avrebbe sostato nei pressi di questa edicola durante il suo peregrinare in Abruzzo, notizia questa non sorretta da documenti storici perché non risulta da alcuna fonte la presenza del santo nelle nostre contrade. Nell’interno della cunicella, forse alterazione dialettale indicante “piccola icona”, sono visibili tracce di un affresco raffigurante un tempo, con ogni probabilità, lo stesso S. Erasmo, di cui non esistono, in questa località, riferimenti relativi ad “impronte miracolose”.

Ricevuta la benedizione del sacerdote officiante, il corteo dei pellegrini riprende il suo cammino e passando per i “calmi di S. Erasmo” perviene infine alla solitaria chiesetta, addossata alla quale è stato costruito, in epoca successiva alla sua edificazione, un locale adibito a ricovero per i pastori sorpresi da tempeste atmosferiche, particolare questo degno di nota e sul quale tomeremo in seguito.

L’interno della chiesetta presenta una volta a botte ed un altare in pietra incassato in una nicchia. Sulla parte alta della medesima parete sono visibili tracce di un affresco deturpato dall’umidità. Alcune iscrizioni votive, effettuate sull’affresco con punte di chiodi o con temperini e risalenti anche alla prima metà del secolo scorso, attestano la presenza costante dei devoti nel piccolo santuario, le loro speranze, le loro angosce o la gioia per le grazie ricevute. L’affresco raffigura S. Erasmo con paramenti da vescovo, manto rosso, mitra e pastorale; con un braccio sollevato sembra additare una Madonna col Bambino, dipinta in alto sulla sua destra.

Ai piedi del santo, su uno sfondo azzurro cupo, si nota un gruppo di case sovrastate da una torre, forse una delle caratteristiche torri medievali di Beffi o Roccapreturo, supposizione che, se esatta, potrebbe costituire un indizio sull’origine del devoto che ha commissionato l’affresco, in epoca forse immediatamente successiva a quella dell’erezione del piccolo santuario.

Alla fine della funzione religiosa il sacerdote benedice i pani di S. Erasmo ed il vino offerti separatamente dalle “deputazioni” di Succiano e di Beffi.

Verso mezzogiorno il corteo si ricompone per far ritorno a Succiano.

Altrettanto fa l’altro corteo venuto da Beffi. Le due statue, riposte nelle rispettive chiese, restano esposte per tutto il pomeriggio all’adorazione dei fedeli. I pani benedetti nel piccolo santuario vengono donati a parenti ed amici che per qualsiasi motivo non hanno preso parte al pellegrinaggio in montagna. Anche una semplice mollica di questo pane preserva lo stomaco da una vasta gamma di malattie. Il pane di S. Erasmo si aggiunge così alla lunga lista dei pani sacrali ed apotropaici che esercitano il loro potere soprattutto se mangiati nel “dies natalis” del santo da cui prendono nome, il “tempo sacro” appunto della religiosità popolare.

Tutta l’area geografica compresa tra le pendici occidentali del monte Offermo ed il medio corso dell’Aterno, fiume che secondo l’umanistica Guido da Montopoli era chiamato anticamente Aperno per la grande presenza di cinghiali (Aper), sembra così consacrata a S. Erasmo. Il toponimo Acciano, menzionato nell’8l6 dal “Chronicon Vulturnensis” come possedimento del monastero benedettino di S. Pietro in Trite, compare nelle forme Azano e Anzano, mentre le sue attuali frazioni di Beffi, Succiano, Roccapreturo e S. Lorenzo sono attestate in documenti redatti in epoche diverse. Questo territorio attraversato dall’Aterno faceva parte della Diocesi di Valva e Sulmona, ma più tardi, con la Costituzione di Papa Martino V del 1426, fu assegnato alla Diocesi aquilana. I toponimi che in tale sede interessano appaiono alla Costituzione nelle forme di Roche de preturo (Roccapreturo), Aczani

(Acciano) e Beffiy (Beffi). Non sono citate dunque le altre due frazioni di Acciano, cioè Succiano e S. Lorenzo. In quest’ultima località, tuttavia, la chiesa sub eodem titulo presenta nella parte posteriore materiale riutilizzato per il suo ampliamento e di evidente stile romanico, sicché il borgo deve essersi formato successivamente attorno alla primitiva chiesetta. La Bolla corografica di Clemente III (1188), menziona per Beffi le chiese di S. Savino, S. Pietro e S. Maria; per Roccapreturo le chiese di S. Cecilia, S. Giovanni e S. Pelino; per Acciano le chiese di S. Pietro, S. Petronilla e S. Lorenzo.

Nessuna notizia ci hanno tramandato dunque i documenti più antichi, relativi a chiese esistenti in territorio di Acciano e consacrate al culto di S. Erasmo. Lo stesso Calendario valvense, affrescato nel XIII secolo nella chiesa di S. Pellegrino nella vicina Bominaco, non contiene alcun riferimento in merito al vescovo martire di Formia ed avvalora l’ipotesi che il culto stesso sia stato introdotto in territorio di Succiano nel corso del XVI secolo e registra la massima diffusione in concomitanza con l’erezione del santuario campestre di Succiano.

Va sottolineato che il culto di S. Erasmo doveva essere presente anche ad Introdacqua, nei pressi di Sulmona. Gaetano Susi, nella sua opera Introdacqua nella storia e nel folklore (Sulmona, 1970, pp. 311-12), ci dice infatti che in una “Memoria” del 1714 si parla delle chiese campestri esistenti in territorio di Introdacqua e fra queste ve ne era una dedicata a S. Erasmo, “divenuto poi Ermo per facilità di pronuncia, come il cognome locale D’Erasmo diventò D’Eramo”. Dell’esistenza di questa chiesetta fa tuttora fede una grotta di S. Erasmo sita in loco, ai piedi della Plaja, e ricordata anche dalla Canziani nella sua nota opera Attraverso gli Appennini e le Terre degli Abruzzi (Londra 1928).

Come si diceva in precedenza, S. Erasmo, per il particolare martirio subìto, l’asportazione cioè delle viscere mediante un argano, esercita un patronato nei confronti di tutte le malattie viscerali e dello stomaco. Il Wörterbuch der deutschen Volkskunde (s.v Erasmus), sottolinea tuttavia che l’attributo dell’argano, che appare in molti dipinti raffiguranti il santo (per es. nel quadro conservato nella frazione di S. Lorenzo) “stammt aus seiner westeuropäischen Geltung als Patron der Schiffer”, deriva cioè dal suo patronato, diffuso nell’Europa occidentale, nei confronti dei marinai, essendo il verricello a mano un attrezzo indispensabile per il sollevamento delle merci da caricare sulle navi. Pertanto con il termine Erasmuswickel (gomitolo di S. Erasmo), i marinai indicavano l’argano con la fune aggomitolata, espressione che ben proìettava l’idea del martirio subito dal vescovo di Formia.

Il nome Erasmo si trasforma inoltre in lingua mediolatina in Ermo ed Elmo; e proprio con l’espressione “fuochi di S. Elmo”, i marinai indicavano quelle manifestazioni luminose di elettricità atmosferica, assumenti la forma di un velo incandescente, che apparivano di notte sull’estremità degli alberi delle navi, ed anche su aste metalliche, preposte a vari usi, in campagna o montagna. Ed è proprio questo il secondo patronato esercitato da S. Erasmo nell’area di Acciano. Specialmente nelle notti tempestose il fuoco di S. Erasmo fa ritrovare la via smarrita agli atterriti viandanti che lo invocano. I “miracoli” avvenuti in tal senso per intercessione del santo sono numerosissimi, come hanno riferito i miei informatori. Così una volta un uomo di Succiano, vagando per la notte alla ricerca della giusta strada da seguire per far ritorno in paese, scorse un lumicino che gli fu da guida fino alla chiesetta campestre di S. Erasmo, dove poté trovare riparo. In un’altra occasione, una intera banda musicale si era persa per queste montagne e poté ritrovare la strada seguendo “il lumicino di S. Erasmo”.  Una “strada” intesa anche in senso metaforico, per cui anche il malato di mente, il disoccupato ed in genere gli ‘indecisi’, cioè coloro che non sanno ‘quale strada scegliere’ nella vita, ricorrono al vescovo martire e ne implorano l’aiuto.

S. Erasmo, dunque, sembra decisamente esercitare patronati che sono, oggi, di grande attualità.

Franco Cercone




GO GO AROUND ITALY

La serie animata che racconta le venti regioni del Bel Paese. Martedì 16 Gennaio su Rai Yoyo in programmazione la diciottesima puntata dedicata all’Abruzzo. L’Aquila, Sulmona, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Teramo e Chieti e la splendida costa dei trabocchi.

Bari, 16 gennaio 2024.  Oggi, martedì 16 Gennaio su Rai Yoyo, alle ore 12:55 andrà in onda la diciottesima puntata di “Go Go Around Italy”, dedicata all’Abruzzo. Mia, Cipo e l’agente speciale alieno Zet, in questa stagione, saranno impegnati in un viaggio alla scoperta di storie, tradizioni e personaggi che dall’Aquila, Sulmona, passando per il Parco Nazionale d’Abruzzo e poi Teramo e Chieti, fino alla costa dei trabocchi.

Una serie animata per la regia di Francesco Colombo e prodotta dalla “Intergea” di Donatella Altieri e dalla “Armosia Italia” di Francesco Romeres, in collaborazione con Rai Kids. Le puntate sono state realizzate inoltre, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020 e dell’Apulia Film Commission.

Come fa una nazione così piccola, che rappresenta soltanto lo 0,2% del territorio mondiale a possedere una così alta concentrazione di storia e di cultura? La missione di Zet, parte da questo quesito e dalla ricerca di una formula segreta che sia in grado di svelare il mistero della grande bellezza dell’Italia. A bordo della Nuvola Volante, con un rocambolesco atterraggio, l’alieno giunge in una cittadina dell’entroterra barese, Gravina in Puglia, e proprio qui incontra i suoi compagni di avventure, i cuginetti Mia e Cipo.

L’indissolubile amicizia che va rafforzandosi di pari passo con le esperienze messe insieme, con sullo sfondo tante simpatiche mirabolanti peripezie, rendono “Go Go Around Italy” un prodotto adatto anche al mercato internazionale che da sempre, guarda all’industria della cultura italiana con grande interesse per la profondità e la qualità dei contenuti proposti. Fini educativi, didattici, di conoscenza del territorio e delle diversità, fanno di ciascuna delle puntate, ognuna dedicata ad una delle venti regioni italiane, un viaggio ricco di sottotrame e spunti interessanti anche per la promozione turistica nazionale ed internazionale, più specificatamente dedicata ai piccini. Con un messaggio che non si vuole celare: lasciare che i bambini si prendano il proprio tempo per tornare ad esplorare, anche soltanto con la fantasia, luoghi che poi avranno voglia di visitare anche nella realtà.




COSA TI CUCINO AMORE? Sabato 20 Gennaio, ore 21 Teatro De Nardis

RACCONTI D’INVERNO a Teatro con Mamma e Papà. Domenica 21 Gennaio, ore 17.30 Teatro De Nardis

Orsogna, 16 gennaio 2024.  Gli appuntamenti invernali proseguono con Cosa Ti Cucino Amore? una commedia scritta e diretta da Linda Brunetta con Caterina Casini, Maria Cristina Fioretti, Debora Mattiello. Il solito scherzo del destino riunisce a casa di Agata, la sera del suo compleanno, la svagata vicina Eleonora e Doga, una interprete turca di passaggio, unica ospite del suo improvvisato Bed & Breakfast. Il marito di Agata, Tito, è il grande assente, di cui si parla continuamente. Solo alla fine le due invitate, che hanno fatto di tutto per divertire la “povera” Agata, capiranno dov’è sparito Tito e nello stesso istante perché sono state coinvolte nei preparativi di una festa senza invitati.

Una sarabanda di equivoci, fraintendimenti, colpi di scena. Uno humour sarcastico e surreale, che gioca con il linguaggio, i luoghi comuni, le convenzioni, le apparenze, svelando la doppia e tripla natura dei personaggi, allo stesso tempo profondi e superficiali, crudeli e innocenti, scaltri e ingenui.

L’amore, la morte, la pasta per le tagliatelle, la danza del ventre, tutto ha lo stesso peso, entra a far parte del gioco, nell’unità di uno spazio scenico, che ha la dimensione molto femminile di una semplicissima cucina, dove può succedere e succede di tutto.

Gli ingredienti della commedia e della vita delle tre donne e si mescolano, si impastano, si mangiano e si buttano, come quelli per preparare i cibi della festa sul grande tavolo che domina la scena. Nell’arco di poco più di un’ora, assolutamente in tempo reale, le tre donne, che fino ad allora nemmeno si conoscevano, si scontrano e si confrontano, si alleano e si detestano, ridono e si commuovono, inventano storie, leggende, bugie e grandi verità, trasformandosi completamente e alla fine trovando anche un modo per stare insieme affrontando allegramente una nuova vita.

Cosa Ti Cucino Amore? è uno spettacolo comico, nella direzione stilistica dello humour nero inglese, dove, coniugando understatement e situazioni paradossali, non si ricorre alle facili battute, ma si coinvolge lo spettatore in modo sottile, spiazzandolo e sorprendendolo, per ritrovare un’ironia al femminile moderna e originale.

La programmazione di gennaio si chiude con il secondo spettacolo della rassegna Racconti d’Inverno – a teatro con mamma e papà; I Vestiti Nuovi dell’Imperatore di Andrea Calabretta  per la regia di Emanuela La Torre  (da H.C. Andersen). Un re vanesio e civettuolo pensa unicamente a cosa e come indossare. Un giorno due imbroglioni lo convincono a comprare un tessuto straordinario per bellezza ed eleganza. Questa stoffa ha una piccola particolarità: la può vedere solo chi è intelligente.

Chi non la vede vuol dire che è uno stupido. Con questa scusa i due furfanti fanno finta di tessere tessuti meravigliosi e nessuno, per paura di passare da stupido, osa confessare che non vede niente. Alla fine, il re si mostrerà nudo al suo popolo, il quale popolo loderà le meraviglie di un abito inesistente. Tra tanta gente solo un bambino ha il coraggio (o l’incoscienza) di dire la verità e di urlare a tutti che il re è nudo. I Vestiti dell’Imperatore è una partitura per attori e musicisti, in un connubio di immagini, testo, musica.

Per le scene e le immagini ci siamo lasciati ispirare dai colori e dal segno di Matisse. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze.




LETTURA AD ALTA VOCE

Laboratorio di Fonderie Ars al Mumi

Francavilla al Mare, 15 gennaio 2024.  Libridine dà il via alle sue attività dal 19 gennaio 2024:  sarà il Laboratorio di Lettura ad alta voce a cura dell’attrice e regista Annalica Bates Casasanta di Fonderie ARS a tagliare il nastro per il Cepell progetto vinto dal Comune di Francavilla al Mare. Il corso, di 25 partecipanti, prevede 12 lezioni della durata di un’ora e mezza di venerdì pomeriggio dalle 18.00 alle 19,30 presso il Mumi (sala ipogea). Quello di Fonderie Ars, è solo uno dei 14 progetti di Libridine per il 2024.

Esercizi di respirazione, elementi di dizione, elementi di recitazione,  linguaggio paraverbale, analisi del testo e della punteggiatura, esercizi e giochi di lettura espressiva, sono questi gli argomenti del laboratorio che al termine prevede un reading aperto al pubblico come restituzione del lavoro svolto. Il reading sarà accompagnato dalla musica dal vivo a cura di Identità Musicali del M° Alfredo Bruno.

Così recita Victor Hugo né I miserabili : “Leggeva ad alta voce, parendole così di capir meglio. Leggere ad alta voce significa affermare a sé stessi la propria lettura. Ci sono persone che leggono a voce altissima e sembrano dare a sé stessi la parola d’onore di quel che leggono”.

Imparare a leggere a voce alta, infatti significa mettersi in gioco sviluppando empatia, competenze comunicative e capacità di trasmettere e veicolare le emozioni celate nei testi; inoltre permette di combattere la timidezza e acquisire maggiore sicurezza in sé stessi. La lettura ad alta voce è una lettura capace di destare interesse, di far sentire il fascino e la forza della scrittura ed è questo lo scopo del  laboratorio di Annalica Bates Casasanta.

La voce narrante è l’anello di collegamento tra autore, storia e pubblico e ha la responsabilità di restituire le corrette intenzioni al testo anche attraverso il linguaggio paraverbale. Il corso è strutturato in moduli ed intende formare, attraverso esercitazioni e lezioni frontali, la figura del narratore moderno, capace di raccontare e leggere in pubblico con efficacia.

Per informazioni sul progetto di “Lettura ad alta voce” è possibile consultare le pagine social alle voci @arsFonderie e @identitamusicali.

Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




ALLA FEDERCACCIA 105.000 EURO con la finanziaria di fine anno

Per la Regione ci sono cacciatori di serie A ed altri di serie B”

Teramo, 16 gennaio 2024. Oltre 16 milioni e circa 1.900 voci inseriti nel bilancio approvato a fine anno dal Consiglio Regionale. Fondi a pioggia elargiti in giro per l’Abruzzo su input dei consiglieri regionali con una parcellizzazione dei contributi che va da 1.000 a 180.000 euro.

Per noi di Italia Viva, come già più volte dichiarato, questi 16 milioni di euro potevano e dovevano essere impegnati a favore degli abruzzesi, investendoli nella sanità, nel trasporto pubblico, nella formazione per i giovani. Ma così purtroppo non è stato e si è preferito, prima delle elezioni, “spartire” fondi pubblici come se fossero un “bottino” dei consiglieri regionali.

Tra questi, come anticipato dagli organi di stampa, in attesa che la Legge di stabilità venga pubblicata per poter visionare l’elenco di tutti i beneficiari, saltano agli occhi i 100.000€ elargiti a favore della sezione provinciale di Chieti della Federazione Italiana Caccia e i 5.000€ a quella aquilana.

Dopo aver letto di questi specifici finanziamenti, entrando nel merito, alcune domande ci sorgono spontanee. Perché alla Federcaccia si e alle altre associazioni venatorie no? Se si fosse ravveduta l’esigenza di stanziare questi fondi, a questo punto non sarebbe stato corretto ripartirli tra tutto il mondo della caccia? Perché questa decisione che ha mortificato le altre associazioni venatorie?

“Questa scelta ha di fatto sancito che per la Regione Abruzzo ci sono cacciatori di serie A ed altri di serie B.” – conclude Luciano Monticelli Presidente provinciale di Italia Viva Teramo.




ITA INNOVATION PRESENTA MY AMI CHARLESTON

Il design innovativo ideato da Massimo Biancone

L’Aquila, 16 gennaio 2024. Il Polo d’Innovazione Abruzzo Italy accoglie con favore il lavoro di ITA Innovation con il suo nuovo progetto/prodotto denominato “My Ami Charleston”  protetto da proprietà intellettuale europea nr. 015041916-001 e condiviso con direzione marketing Citroën Italia.

My Ami Charleston è l’allestimento ideato da Massimo Biancone, designer, innovatore, imprenditore e fondatore delle Startup Firmato Biancone S.r.l; Biancone Automobili S.r.l. e ITA Innovation S.r.l.,

ispirato all’iconica 2CV Charleston anni ‘80 disegnata dallo scultore e designer italiano Flaminio Bertoni e realizzata dal noto carrozziere italiano Bertone, dedicato al quadriciclo elettrico Citroën Ami. My Ami Charleston sarà prodotto in Abruzzo, nello specifico tra L’Aquila ed Avezzano, e commercializzato per mezzo degli Ambassador Citroën Amiche e sul portale web www.myamicharleston.com.

“Con il progetto MY AMI CHARLESTON – ha dichiarato Massimo Biancone – si è voluto rendere il quadriciclo AMI opulento, accessoriato e confortevole. Esternamente il veicolo è un bifronte e, come il dio Giano, è passato da quadriciclo spartano a quadriciclo più esclusivo. Di primo acchito si noterà la colorazione Rosso Delage/Nero e la capote in tela. Internamente troviamo dei nuovi sedili, tappetini in gomma, fettucce apri porte ed una tappezzeria in pied-de-poule. Inoltre, un ombrello, con il suo vano inserito nello schienale del sedile guidatore, uno zaino, una pochette porta documenti, un disco orario, lo specchietto retrovisore, una fascia parasole e luce cortesia. L’infotainment viene garantito dallo smartphone collegato a casse bluetooth e kit vivavoce. L’obiettivo – ha concluso il designer – è quello di riportare alla luce il gusto per l’eleganza ed enfatizzare il comfort di bordo, concetti intrinsechi nella storia di Citroën oltre al fatto di riportare in auge il car design italiano”.

Il Polo di Innovazione Abruzzo Italy si complimenta con il consigliere componente del CTS,  Massimo Biancone, classe 1980, che  si appresta a raggiungere il traguardo dei 25 anni di professionalità nel design, dell’innovazione, del trasporto, sia pubblico che privato, e dell’imprenditoria. Da poco premiato designer dell’anno.




SI INSEDIA LA CONFERENZA PER L’AMBIENTE

Luciana Del Grande nominata presidente

Teramo, 15 gennaio 2024. Nella serata di giovedì l’insediamento della Conferenza per l’ambiente con la nomina di Luciana Del Grande come presidente e di Riccardo Ferrara come vicepresidente.

Le cosiddette “Conferenze” (art. 10 dello Statuto della Provincia di Teramo) costituiscono organismi di consultazione “su temi specifici e progetti di particolare interesse” e “possono essere convocate dal Presidente della Provincia, sentito il Consiglio provinciale”. Attraverso la Conferenza, la Provincia persegue le seguenti finalità:

• essere luogo di confronto e di collaborazione tra associazioni, enti, popolazione e gruppi per sviluppare la capacità di comprendere i valori dell’ambiente come bene comune;

• essere occasione per valorizzare le risorse, al fine di promuovere nuove iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa del territorio e della valorizzazione dell’ambiente;

• promuovere la reale partecipazione della popolazione al governo dell’ambiente.

La Conferenza svolge funzioni di impulso e sostegno alla realizzazione, da parte della Provincia di Teramo, di politiche rispettose del principio di sussidiarietà, attraverso attività consultive, propositive e di attiva collaborazione alle politiche e agli interventi che vengono promossi sul territorio provinciale. La partecipazione a qualsiasi titolo alla Conferenza è volontaria e gratuita.

“È iniziato un percorso virtuoso di partecipazione e coinvolgimento da parte della Provincia verso le associazioni, per far sì che le istituzioni possano sempre più tornare vicine alle istanze che provengono dai nostri concittadini. Non è una scelta casuale quella che ha visto la Conferenza per l’Ambiente essere la prima a riunirsi ed insediarsi, bensì è frutto di un programma politico preciso che vede nelle tematiche ambientali uno degli elementi essenziali dell’agenda del nostro mandato” dichiarano il vicepresidente Andrea Core ed il consigliere delegato a parchi e riserve Flavio Bartolini.




L’INASPETTATO FIORIRE

La pittura di Gaetano Paloscia (1871-1942).Presentazione del catalogo della mostra Giovedì 18 gennaio 2024, ore 17:30 Sala Convegni | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 15 gennaio 2024.  Giovedì 18 gennaio, alle ore 17:30 presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà la presentazione del catalogo della mostra “L’inaspettato fiorire. La pittura di Gaetano Paloscia (1871-1942)”.

Dopo il grande successo della prima e più importante mostra sull’artista promossa dalla Fondazione Pescarabruzzo a settembre scorso, che ha attirato numerosi visitatori anche a Palazzo D’Avalos a Scerni (CH) catturati dalla bellezza delle decorazioni parietali di Paloscia, la Fondazione stessa è entusiasta di presentare il primo percorso monografico sul pittore.

Il volume racchiude in maniera completa sia il meglio della sua arte (su parete e su tela) sia il suo percorso professionale, con un’ampia biografia che lo colloca tra i personaggi più vivaci che hanno saputo interpretare con grande sensibilità lo spirito culturale del suo tempo, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. 

Gaetano Paloscia, dopo l’infanzia trascorsa nella città natale (Terlizzi, BA) e un fruttuoso periodo di studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove conosce Francesco Paolo Michetti, si stabilisce a Francavilla al Mare (CH), lavorando molto in Abruzzo e in altre regioni centro meridionali, decorando con il suo intimo pensiero, tra natura e sogno, palazzi signorili d’epoca e dipingendo opere floreali, per lo più tempere su tela.

Il volume, edito dalla Fondazione Pescarabruzzo e curato da Giovanbattista Benedicenti, Simonetta Paloscia e Daniela Peca, è arricchito dalle fotografie di Mauro Vitale, da un excursus biografico basato su ricordi familiari e testimonianze personali, da un inedito racconto del figlio Tommaso, giornalista e critico d’arte scomparso qualche anno fa, da un ampio saggio storico che lo colloca nella fase culturale ricchissima di stimoli del cenacolo michettiano e nel più ampio periodo dell’arte Liberty, ed infine da un’interessante studio grafologico, utile per la datazione delle sue opere ma anche per la comprensione della sua intima personalità.

«All’ampia retrospettiva di opere, con la quale la Fondazione ha reso omaggio al percorso di uno degli interpreti più rappresentativi dello stile europeo del Liberty, segue questo catalogo ricco di contributi che intendono fare memoria e documentare, sotto vari aspetti, la pittura di Paloscia. Nella gran parte dei casi si tratta di decorazioni parietali di cui restano ad oggi poche tracce nei palazzi nobiliari dell’Italia centro meridionale. Altre opere ci sono pervenute su tela o su seta destinate originariamente per lo più ad una raffinata clientela. Pertanto, assume particolare rilevanza aver raccolto, per la prima volta in questa monografia, un’ampia testimonianza della produzione artistica del Maestro», scrive nell’introduzione al volume Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

All’evento, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, presenterà il catalogo lo storico dell’arte e curatore, Giovanbattista Benedicenti. A seguire, interverranno: il Presidente dell’Associazione Grafologi Aternini Forensi, Maurizio Biondi, e le curatrici e nipoti dell’artista, Daniela Peca e Simonetta Paloscia.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.