BORSA DI STUDIO UNIVAQ

Otto studenti su dieci senza

L’Aquila, 15 Gennaio 2024. I dati raccolti evidenziano una situazione allarmante: l’80% delle studentesse e degli studenti iscritti all’Università degli studi dell’Aquila, partecipanti al bando per la borsa di studio, sono attualmente in attesa di risorse fondamentali per garantire loro la borsa di studio e quindi la prosecuzione degli studi. Tra loro, anche numerose e numerosi fuorisede che devono chiaramente affrontare spese ingenti.

Il numero totale ammonta a ben 1306 studentesse e studenti che devono ancora attendere la borsa di studio. La denuncia pubblica si rivolge alle istituzioni coinvolte, ADSU e Regione, ed è accompagnata da un urgente appello: si deve assicurare l’immediato sblocco delle risorse necessarie al diritto allo studio. Attendere fino a giugno per ricevere i fondi mette a rischio il percorso formativo di migliaia di studentesse e studenti, specialmente i fuorisede che, con le loro spese fisse, non possono permettersi ritardi nei pagamenti di affitti e mezzi di trasporto.

La situazione richiede interventi immediati e chiarezza sulle tempistiche di erogazione dei fondi. I dati sono sconcertanti, le attese e le incognite provocano gravi disagi e problemi seri. Non si può ignorare questo evento così assurdo e grave. La questione dei ritardi nei pagamenti e la necessità di anticipare gli scorrimenti finanziari sono punti cardine che richiedono una risposta pronta ed efficace da parte degli organi preposti, che fino ad ora hanno continuato a tacere di fronte al disastro prospettato e che si è verificato. Bisogna capire che non devono essere gli studenti a pagare lo scotto di una burocrazia e un’amministrazione lenta con molte problematiche.

L’UDU L’Aquila sollecita le istituzioni a prendere seriamente in considerazione queste questioni. La trasparenza, la tempestività e l’efficienza nell’erogare le risorse sono fondamentali per garantire un sistema di diritto allo studio equo e accessibile.




ABOLIZIONE ESENZIONE IRPEF per l’agricoltura

Nuova Legge di Bilancio 2024. Cia “Provvedimento che mette in difficoltà il settore”

Pescara, 15 Gennaio 2024. Il governo ha ufficialmente annunciato l’abolizione dell’esenzione Irpef per il settore agricolo, nel contesto della nuova Legge di Bilancio 2024. Una decisione che ha sollevato preoccupazioni significative per il settore agricolo. Da quest’anno le rendite catastali dei terreni torneranno ad essere imponibili, rivalutate del 70% per quanto riguarda il reddito agrario e dell’80% per il reddito dominicale.

“L’annuncio dell’abolizione dell’esenzione IRPEF per l’agricoltura è estremamente preoccupante per la nostra comunità agricola. Questo provvedimento mette in difficoltà il settore, già soggetto a molte pressioni fiscali, creando ulteriori perdite per gli agricoltori locali. È fondamentale sottolineare che questo provvedimento rischia di mettere a rischio la sostenibilità economica delle aziende agricole. Gli agricoltori dovranno affrontare un aumento dei costi operativi senza l’ausilio dell’esenzione IRPEF, rendendo ancora più difficile il mantenimento della redditività”, commenta così il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba.

La Legge di Bilancio 2017 aveva introdotto un’esenzione temporanea per i redditi dei terreni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla relativa previdenza agricola. Questa esenzione era stata poi di anno in anno prorogata fino al 2023. 

“Chiediamo al governo di valutare attentamente l’impatto diretto su un settore già vulnerabile”, continua Bomba, “Le agevolazioni fiscali per il settore primario vanno confermate, mentre questo provvedimento va nella direzione contraria”.




PREMIO GENNARO MANNA DEDICATO ALL’ABRUZZO. Grande attesa

Gli insigniti. Il Premio e le Rosse Pergamene a Roma, Sala Igea della Treccani, il 22 gennaio 2024 ore 15:30

di Alessandro Clementi

Roma, 15 gennaio 2024. Grande attesa per la prima edizione del Premio internazionale “Gennaro Manna”, dedicato al grande scrittore e critico letterario abruzzese. L’evento si svolgerà a Roma il 22 gennaio prossimo, a partire dalle ore 15:30, nella splendida Sala Igea della prestigiosa Enciclopedia Treccani, in Piazza dell’Enciclopedia Italiana 4, nel cuore della capitale. La prima edizione del Premio sarà interamente dedicata all’Abruzzo, in omaggio ai natali di Gennaro Manna (Tocco da Casauria, 24 maggio 1922 – Roma, 11 aprile 1990), come desiderio della famiglia e in particolare di Anna Manna, figlia dello scrittore ed infaticabile operatrice culturale che con intenso impegno sta curando la preparazione dell’evento. Questi che seguono i nomi degli insigniti, vincitori della prima edizione del Premio.

MASSIMO PAMIO – Sezione Poesia

NICOLETTA DI GREGORIO – Sezione Poesia Donna

ROSA GIORDANO – Sezione Giovani ed Emergenti

ANGELO DE NICOLA – Sezione Saggistica

LETIZIA AIROS – Sezione Giornalismo

MIRA CARPINETA – Sezione L’Italia con sentimento

La manifestazione intitolata La Cultura dei Sentimenti, nel contesto meraviglioso di Palazzo Mattei dov’ha sede l’Enciclopedia Italiana Treccani – così chiamato dall’antica famiglia patrizia romana Mattei-Orsini che per circa secolo ebbe il Ducato di Paganica, fino al 1753 – si svolgerà in due distinte parti. La prima parte riguarderà la presentazione del Premio Gennaro Manna, ricordando il grande scrittore abruzzese, cui seguirà la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione. La seconda parte “Le Rosse Pergamene del nuovo Umanesimo 2024” riguarderà la consegna Premi speciali, cui seguirà una finestra poetica “Ghirlanda dei versi della Speranza”, con liriche di autori che hanno dedicato i loro versi al tema della Speranza. 

Nella prima parte dell’evento la Cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Gennaro Manna, prima edizione. Per la Sezione POESIA la giuria del Premio, presieduta dal giornalista e poeta Mario Narducci, l’insignito è MASSIMO PAMIO. Nato a Tollo (Chieti) e residente a Chieti, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, museo unico al mondo, ed è direttore editoriale di Edizioni Mondo Nuovo. Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per meriti culturali, ha lavorato nell’editoria fin dal 1978, ha diretto le Edizioni Noubs per 20 anni. Ha curato la regia del video I poeti, le città, il primo video girato in Abruzzo che mette a confronto un poeta con la propria città, indicizzato da IMDb, il database mondiale di film e audiovisivi. Ha pubblicato in volume numerose opere. Le più recenti: le monografie Arrivabene/Pamio (2023); Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Padovani/Pamio (2020); di saggistica Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019); di poesia Anonimie (Poesie 2010-2020), infine la curatela di D’Annunzio. Le più belle poesie e molto altro (2023).

Per la Sezione POESIA DONNA la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Anna Maria Giancarli, l’insignita è NICOLETTA DI GREGORIO. Nata e residente a Pescara, poetessa, è Presidente dell’Associazione Eremo Dannunziano e già Presidente della Fondazione PescarAbruzzo, delle Edizioni Tracce e dell’Associazione Editori Abruzzesi. Ha pubblicato dieci libri di poesia. Hanno scritto di lei autorevoli personalità, tra le quali Tara Gandhi, Dante Maffia, Walter Mauro, Plinio Perilli, Davide Rondoni e Maria Luisa Spaziani. Ha vinto numerosi premi, tra cui Milano International alla Carriera, Roberto Farina, Laudomia Bonanni, Un Bosco per Kyoto, Camaiore. Le è stato inoltre conferito il Ciattè d’Oro, massimo riconoscimento della Città di Pescara ai suoi personaggi illustri.

Per la Sezione GIOVANI-EMERGENTI la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Daniela Fabrizi, l’insignita è ROSA GIORDANO. Campana di nascita, interessata all’arte da sempre, si è occupata all’inizio di ricerca e sperimentazione teatrale fino a divenire interprete delle scritture di Eduardo Zampella e di Enzo Moscato. Nel 2003 è interprete in Metrafonos presso il teatro nuovo di Napoli ed è protagonista nella Rassegna Teatrale di Erfurt (Germania). Dal 2020 frequenta il Corso di Poesia presso l’Università Popolare Eretina mostrando la sua versatilità con una produzione poetica inedita degna di ammirazione. Presente in numerose raccolte antologiche e alle manifestazioni di poesia a Spoleto durante il Festival dei Due Mondi del 2021. Esordisce nell’edito con la silloge poetica “Il Volo dell’Alce”, sempre nel 2021. Imminente la pubblicazione della seconda silloge.

Per la Sezione SAGGISTICA la giuria del Premio, presieduta dalla saggista e critica letteraria Liliana Biondi, l’insignito è ANGELO DE NICOLA. Nato a L’Aquila, laurea in Sociologia, giornalista professionista dal 1991 ed esperto in comunicazione con varie docenze universitarie, dal 1996 è caposervizio della cronaca dell’Aquila del quotidiano Il Messaggero. E’ autore di quindici libri, tra cui i saggi “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” (2003, Edizioni Tracce), “Da Tragnone a Fidel Castro, gli eventi che sconvolsero L’Aquila” (2004, Edizioni Textus) e “La centesima rocca” (1998, edito da Bnl). Ha pubblicato il diario sul sisma del 6 aprile 2009 “Il nostro terremoto” (2009, One Group), e i saggi “Don Attilio Cecchini – Il giornalista di razza, il principe del foro, l’impolitico” (2018, One Group) e “Passione & futuro” (2019, One Group). Sulla figura di Papa Celestino V e sulla Perdonanza Celestiniana vanta otto pubblicazioni: i due romanzi “La maschera di Celestino” (2005, Edizioni Textus) e “La missione di Celestino” (2006, La Nuova Editrice) e i saggi “Il Mito di Celestino” (2010, One Group), “Trent’anni di Perdonanza” (2014, One Group),“Dante, Silone e la Perdonanza” (2021, One Group), “I Papi e Celestino V”  (2022, One Group), “Il primo Giubileo della Storia” (2023 One Group) e, con il giornalista Alberto Orsini, il libro-game “La Maschera di Celestino V” (2022, One Group). Numerosi i premi e riconoscimenti per l’attività letteraria e giornalistica.

Per la Sezione GIORNALISMO la giuria del Premio, presieduta dal giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, l’insignita è LETIZIA AIROS. Pseudonimo di Anna Letizia Soria, è nata a Roma ma con origini paterne abruzzesi, figlia del magistrato Nicola Soria. Laurea in Sociologia alla Sapienza Università di Roma, si è trasferita all’estero all’età di 23 anni, dapprima come dipendente del Ministero degli Esteri, lavorando per quasi 7 anni a Mosca.

Dal 1993 vive e lavora soprattutto negli Stati Uniti, dove, lasciato l’impiego nelle sedi diplomatiche, inizia la carriera giornalistica collaborando con diverse testate, sia italiane che americane. Nel 2008 fonda a New York la testata i-Italy che, sotto la sua direzione, diventa negli USA il maggior network multimediale in lingua inglese dedicato all’Italia. Il network, negli anni, ha sviluppato un programma televisivo in onda nella città di New York, una rivista bimestrale a stampa distribuita nelle maggiori città americane, un portale web e una web Tv con un raggio d’azione molto ampio sui social media. Diversi organi di stampa italiani ne hanno riferito con giudizi assai lusinghieri (Corriere della Sera, La Stampa, America Oggi, RAI ed altri). Tra i suoi libri si citano “L’America da vicino, l’Italia da lontano” (Edizioni Scientifiche Italiane) e “Guido: Italian/American Youth and Identity Politics” (Bordighera Press) co-curato con Ottorino Cappelli. Come direttore ed executive producer dell’unità video-Tv di i-Italy Network, ha prodotto e curato la regia di diversi corti, spot informativi e pubblicitari, documentari sulla realtà italiana a New York e negli Stati Uniti. 

Tra questi una serie di documentari dedicata al rapporto tra le nuove e vecchie generazioni italo-americane intitolata “Nonni e nipoti dell’America italiana” e, più recentemente, la raccolta di centinaia di testimonianze video tra Italia e America sull’impatto economico-sociale, ma anche esistenziale, della pandemia (#standupforItaly e #standupTogether). Nel 2010 Anna Letizia Soria è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà italiana. Tra i premi e riconoscimenti ricevuti, legati alla sua attività all’estero, si citano: “Donna ILICA” (2011); il Premio Dean Martin (2016); il Premio internazionale di giornalismo “Gaetano Scardocchia (2018)”;  “Woman of distinction” dalla Scuola d’Italia Guglielmo Marconi di New York (2019); Cultural Heritage and Communications Award e AIAE-Association of Italian American Educators Awards (2019) .

Per la Sezione L’ITALIA CON SENTIMENTO la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Anna Manna, l’insignita è MIRA CARPINETA. Nata a Teramo, laureata in Comunicazione Internazionale e Interculturale, con una tesi su Giornalismo e Politica, è giornalista pubblicista. Ha diretto per alcuni anni il periodico mensile cartaceo abruzzese Prima Pagina, di cui oggi cura i contenuti del sito web. Collabora con diverse testate italiane ed internazionali dirette alle comunità italiane all’estero. Attualmente ricopre l’incarico di vicedirettore del giornale on line Italianitalianinelmondo.com. Con il libro Na ota no’…, edito nel 2022 da Tabula Fati, esordisce nella scrittura narrativa, raccontando emozioni e sensazioni che scaturiscono dalle memorie ritrovate e da un lessico familiare evocativo di affetti profondi e di storie di straordinarie persone comuni.

La seconda parte della manifestazione prevede la consegna dei Premi Speciali de LE ROSSE PERGAMENE 2024 e il Recital poetico “Ghirlanda dei versi della Speranza”. Tra i Premi Speciali il PREMIO GENIUS LOCI è conferito al giornalista internazionale GOFFREDO PALMERINI, che ha diffuso la cultura e le notizie della vita culturale italiana in tutto il mondo. Nato a L’Aquila nel 1948, già dirigente d’esercizio delle Ferrovie dello Stato, per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, è stato più volte assessore e Vicesindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono pubblicati in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. È in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia e collaboratore presso la stampa italiana all’estero.

Ha pubblicato i volumi “Oltre confine” (2007), “Abruzzo Gran Riserva” (2008), “L’Aquila nel Mondo” (2010), “L’Altra Italia” (2012), “L’Italia dei sogni” (2014), “Le radici e le ali” (2016), “L’Italia nel cuore” (2017), “Grand Tour a volo d’Aquila” (2018), “Italia ante Covid” (2020), “Mario Daniele, il sogno americano” (2021) tradotto e pubblicato anche in Usa, “Mosaico di Voci” (2021), Il mondo che va (2022), Il mondo di Mario Fratti (2023). Nel 2008 gli è stato tributato il Premio Internazionale “Guerriero di Capestrano” per il contributo reso alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo.

Conferiti nel 2014 il Premio Roccamorice e a Lecce il Premio Speciale “Nelson Mandela” per i Diritti Umani. Gli sono inoltre stati conferiti Premi alla Cultura a Galatone (2016), Spoleto e Montefiore Conca (2019), a Firenze (2021) ed Erice (2022). Vincitore nel 2007 del XXXI Premio Internazionale Emigrazione per il Giornalismo, gli sono poi stati tributati, sempre per l’attività giornalistica: lo Zirè d’Oro nel 2008, il Premio internazionale “Gaetano Scardocchia” (2017), il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli” (2017), il Premio internazionale “Fontane di Roma” (2018), il Premio Eccellenza Italiana a Roma (2021), il Premio internazionale Federico II nel 2022 a Cefalù, Menzione speciale al Premio Silone 2023 e a Nola il Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale. Studioso d’emigrazione, è esponente di prestigiose istituzioni culturali in Italia e all’estero.

Per la sezione L’ESPRESSIONE ARTISTICA PER LA TERRA D’ORIGINE, con Presidente di giuria la poetessa e pittrice EUGENIA SERAFINI, ci sarà un collegamento con la Maratona pittorica nella città di Spoleto, che ANNA MANNA ha lanciato lo scorso luglio in occasione della presentazione del suo ultimo libro di poesia “Questa mattina 24.2.2022” presso la galleria La Bottega dell’Arte di KATY LAUDICINA, con i riconoscimenti agli Artisti. La serata si concluderà con il Recital di Poeti rappresentativi di varie realtà culturali, sul tema della Speranza.




L’ABC DEL TERRITORIO

Primo appuntamento a La Conviviale

Vasto, 15 gennaio 2024. Martedì 16 gennaio 2024, alle 18, primo appuntamento de L’ABC del territorio alla Casa del Popolo La Conviviale in Corso Dante 50/52 a Vasto, con A come Ambiente, in cui prenderà parola Rossano Pazzagli, docente di Storia del territorio e dell’ambiente all’Università degli Studi del Molise, nonché uno dei più autorevoli studiosi italiani di politiche territoriali, del mondo rurale, del paesaggio e delle aree interne, e autore di numerose pubblicazioni di storia economica e sociale e di storia ambientale.

Sarà l’occasione per discutere e ragionare sui processi di sviluppo urbanistico e industriale contemporaneo che hanno segnato una profonda spaccatura tra le aree urbane e quelle rurali e montane, segnando inoltre una differenziazione territoriale anche in termini di diritti di cittadinanza e di accesso ai servizi essenziali delle comunità locali.

Partendo da queste considerazioni, l’incontro mira a stimolare una riflessione sul modo attraverso cui le comunità umane interagiscono con l’ambiente circostante, facendo leva sulla necessità oggi di abbandonare modelli estrattivi e sviluppisti, per tentare di attivare quelle pratiche di autosviluppo sostenibile attraverso uno sguardo allargato a quei sistemi territoriali urbani che interagiscano con le aree interne, montane e rurali




I CINQUE UOMINI PIÙ RICCHI AL MONDO

Hanno raddoppiato le loro fortune in tre anni

Politicainsieme.com, 15 gennaio 2024. Secondo l’ultimo rapporto di Oxfam, Disuguaglianza: il potere al servizio di pochi, a partire dal 2020 i cinque uomini più ricchi al mondo (Elon Musk, Bernard Arnault, Jeff Bezos, Larry Ellison e Warren Buffett) hanno più che raddoppiato le proprie fortune passando da una ricchezza loro complessiva di 405 a 869 miliardi di dollari.

Ciò significa che questi paperoni hanno accumulato in più 14 milioni di dollari all’ora, mentre 5 miliardi di persone più povere hanno visto complessivamente invariata la propria condizione.




STRADA PARCO. Difendere l’ambiente ed anche la mobilità sostenibile

L’infrastruttura strategica per Nuova Pescara. Un confronto indispensabile

Pescara, 15 gennaio 2024. Smettiamola con le contrapposizioni ideologiche sulla Strada Parco, tra pedonalità e trasporto pubblico, tra verde e qualificazione urbana, tra progetto del passato e città futura. Occorre confrontarsi, cercare soluzioni compatibili, pubbliche, trasparenti e partecipate. É questa un’occasione irrinunciabile. I programmi dei sindaci diventino un’occasione per costruire la nuova città resiliente del Medio Adriatico.

– La mobilità sostenibile nei progetti e piani comunali

– Ridurre il traffico veicolare, migliorare l’ambiente, qualificare la città nuova

– I corridoi ecologici verdi del programma Pettinari

– La rete degli itinerari a mare, verdi, ciclopedonali

– Un piano particolareggiato per la Strada Parco un PUMS per la grande città del medio Adriatico

– Partecipazione dei cittadini e discussione dei piani integrati per la grande città prima del 2027.

Giuseppe Di Giampietro

(Arch, phd, Webstrade.it già direttore del CMG sicurezza stradale  Comune di Pescara)




A GROTTAZZOLINA LA SPUNTA LA YUASA 3-1 ma che Sieco!

Ortona, 15 gennaio 2024. Che sarebbe stata una partita difficilissima, quasi proibitiva, era assodato. La Sieco torna sì a mani vuote dalla vicina Grottazzolina, ma ha disputato una gara di ottimo livello, dimostrato di essere grado di mettere in pratica un gioco efficace. I primi della classe, per avere la meglio degli impavidi devono fare affidamento ai singoli con un Fedrizzi autore di ben quattro aces e Breuning autore di 32 punti con il 62% di positività. La Sieco ha invece condotto una gara corale con Dimitrov pronto ad innescare indifferentemente tutte le sue bocche da fuoco. Cantagalli mette a segno 21 punti con un ottimo 66%. Un soffio dietro Marshall, 20 punti e 65% di positività. Il Capitano sarà anche il miglior muratore della serata: 5 stampate per lui. Non tutto il male viene per nuocere, si può dire, se questa è la qualità che gli impavidi introdurranno da oggi alla fine del campionato.

Avvio di primo set equilibrato, ma il primo break è per i padroni di casa con un Ace. Qualche errore di troppo dal servizio dà la possibilità a Grottazzolina di dare un altro piccolo strappo che aumenta il gap tra le due formazioni. Più brava la Yuasa in questa primo parziale a gestire la difesa e soprattutto la ricostruzione positiva. Si scuotono gli impavidi nella fase finale del set. Fabi a muro e Bertoli al servizio rimettono in gioco gli Impavidi che riducono ad un solo punto il distacco. Alla fine, i padroni di casa troveranno la vittoria del parziale con il minimo scarto.

Ancora un avvio equilibrato nel Secondo Set. Le due squadre forzano molto il servizio incappando in qualche errore. È Ortona che guadagna il primo punto – break di questo parziale. La Sieco in questa prima fase di gioco sfrutta molto bene il mani-fuori. Grottazzolina sfrutta molto bene il video-check ribaltando in un paio di occasioni la decisione dell’arbitro così da ricucire lo strappo quando il set è alla sua metà. È Fedrizzi il fattore fondamentale di questo set. Due servizi imprendibili valgono il break. Ora è la Sieco a dover rincorrere. Rincorsa che però non arriva. La Sieco accusa il colpo mentre Grotta sfrutta al massimo la potenza di Breuning ma Ortona è resiliente e riduce al minimo il distacco.

Le due squadre giocano punto a punto nella prima parte del terzo set. La Yuasa continua a fare affidamento su un servizio potente e Ortona punta sul mani-fuori. Tenta l’allungo Ortona quando si è a metà parziale. La Sieco va a +4 e costringe Grottazzolina ad aumentare i giri del motore. Ortona fa altrettanto e tiene botta mantenendo le distanze dagli avversari che sentono la pressione e aumentano gli errori personali. Nel rush finale Ortona può gestire una forbice di cinque punti ma Grotta rosicchia tornando a servire forte ma la Sieco tiene e fa male con Cantagalli. È lui a riaprire la gara mettendo a terra la palla che vale il terzo set.

Più fallosa Grottazzolina all’avvio del quarto Set. Ortona ne approfitta e scava subito un piccolo solco tra sé e gli avversari. Il muro e il servizio della Yuasa salgono di qualità e così il gap è presto colmato. Fedrizzi va al servizio e la Sieco non riesce a contenere le sue bordate. I padroni di casa acquistano un vantaggio che permette loro di gestire il resto del gioco in piena tranquillità.

PRIMO SET

I padroni di casa si dispongono con Marchiani al palleggio e Nielsen opposto. Fedrizzi e Cattaneo schiacciatori, Mattei ed Andrea centrali con Marchisio Libero.

Coach Lanci risponde con il palleggiatore Dimitrov e l’opposto Cantagalli. Al centro ci sono Patriarca e Fabi. Schiacciatori di posto quattro Capitan Marshall e Matteo Bertoli. Libero Benedicenti.

Il primo servizio è tra le mani di Marchiani, per i padroni di casa ma il primo punto è di Ortona. Cantagalli ammette il tocco a muro, 2-1 per Grottazzolina. Invasione per Canella 2-2. Fabi mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa e per Marshall è facile andare a muro 3-4. Muro anche per Cattaneo 5-4. Errore al servizio di Cantagalli 6-5. Muro per Patriarca 6-6. Ace per Grotta che trova il primo break 8-7. Tesa al centro sfruttata da Fabi 9-8. Out il servizio di Dimitrov 10-8. Cantagalli murato 12-9. Mani-fuori ben sfruttato da Cattaneo 15-11. Lungo il servizio di Marshall 16-12. Non si intendono Dimitrov e Patriarca 17-12. Buona la palla spinta in parallela da Bertoli 17-13. Mani-out stavolta a favore di Cantagalli 18-14. Dimitrov mette in difficoltà la ricezione di Cattaneo e per Ortona è facile il punto 18-15. Fuori il muro di Ortona 19-16. Out il servizio di Fedrizzi 20-17. Muro di Fabi 20-18. Bertoli finta la botta dai nove metri e invece serve corto: Ace 20-19. Non buona la ricezione di Bertoli che non prende la free-ball ed è punto per Grotta 21-19. Invasione per Marshall, ma il muro aveva comunque mandato la palla fuori 22-20. Imprendibile la diagonale di Breuning 23-21. Marshall sbaglia il servizio e regala il set-point alla Yuasa 24-22. Bertoli passa 24-23. Ancora Breuning chiude il set 25-23.

SECONDO SET

Ad iniziare questa volta sono gli impavidi con Dobri Dimitrov. Fuori il muro a tre di Ortona 1-0. Ortona lascia cadere una palla a terra valutandola erroneamente fuori 2-0. Fuori l’attacco della Yuasa, stavolta Ortona battezza bene 3-3. Marshall attacca una palla staccata di seconda intenzione 6-7. Invasione per i padroni di casa per Fedrizzi ma il video-check ribalta la decisione e l’azione è da ripetere. Ottimo il pallonetto di Cantagalli 7-8. Ancora Cantagalli che trova il mani-out 7-9. Cantagalli cerca le mani del muro ma non le trova e la palla vola fuori 10-11. Non c’è tocco a muro sull’attacco ortonese 11-11, poi Marshall mura Breuning 11-12.  Troppo forte l’attacco di Cantagalli 13-14. Buona la ricostruzione dei padroni di casa 16-15. Ace per Fedrizzi 17-15. Out stavolta il servizio di Fedrizzi 18-16. Fuori il primo tempo di Fabi 20-16. Passa la diagonale di Cattaneo 22-18. Marshall tenta il tutto per tutto dai nove metri ma la palla è sulla rete 23-19. Fuori di pochissimo l’attacco di Cantagalli 24-19. Ed è il solito Breuning a chiudere anche il secondo set 25-19.

TERZO SET

Marchiani è al servizio ma il primo punto è per Ortona 0-1. Out il servizio per Ortona 1-2. Cantagalli tira sul muro e la palla vola fuori 2-4. Fuori di poco la diagonale di Marshall 4-5. Muro di Cantagalli 6-9. Ace fortunato di Fedrizzi con la palla che si ferma sul nastro e cade a piombo sul campo di Ortona. 8-9. Muro di Fabi 8-12. Ancora Cantagalli, ancora mani-out 9-14. Out il servizio di Breuning 10-15. Invasione fischiata a Marshall 12-15. Invasione di Mattei 12-17. Out il servizio di Patriarca 14-18. Marshall dalla seconda linea 14-19. Fuori la stoccata di Breuning 15-20. Ace di Breuning 18-21. Grotta ricostruisce e Fedrizzi finalizza 20-22. Fuori il servizio di Vecchi 20-23. Patriarca ferma Breuning 20-24. Marshall forza il servizio ma la palla è sulla rete 21-24. Pallonetto di Fedrizzi 22-24. Cantagalli chiude il set: 22-25.

QUARTO SET

Si parte con Dimitrov al servizio. Ortona ricostruisce bene con Bertoli 0-1. Dimitrov impensierisce Grottazzolina che non può attaccare. La Sieco rigioca e la pipe di Marshall vale lo 0-3. Invasione fischiata a Cubito 1-5. Errore di Bertoli che serve sulla rete 2-5. Ace di Breuning 5-7. Fischiato un fallo di invasione a Bertoli che però sostiene di aver toccato la rete all’esterno rispetto all’asticella. Il video-check da ragione allo schiacciatore impavido e l’azione deve ripetersi: 7-8. Patriarca sbaglia il servizio 8-9. Ace di Mattei 9-9. Fabi murato 10-9. Dimitrov pesta la riga al servizio 11-10. Muro di Marshall 11-12. Doppio Ace di Fedrizzi 14-12. Vecchi ferma Cantagalli 15-12. Breuning 16-12. Patriarca il primo tempo 17-14. Bordata di Cantagalli che nessuno può difendere 19-16. Dimitrov intercetta una palla di ritorno 19-17. Vincente la pipe di Marshall 21-19. Cantagalli ferma Breuning 22-21. Mani-fuori a favore di Marshall 23-22. Breuning in diagonale strettissima 24-22. Fuori di pochissimo la palla di Marshall e la Yuasa Battery di Grottazzolina si aggiudica set e gara.

YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA – SIECO SERVICE ORTONA 3-1 (25-23 / 25-19 / 22-25 / 25-23)

Durata Set: I: 26’ II: 29’ III: 27’ IV: 31’

Durata Incontro: 1h 53’

Arbitri: Mesiano Marta e Angelucci Claudia

Yuasa Battery Grottazzolina:  Cubito 2, Vecchi 4, Lusetti, Canella 8, Mattei 8, Breuning 32, Ferraguti  ne, Mitkov, Fedrizzi 14, Marchiani, Romiti R. ne, Marchisio (L) 73% – 73% perfetta, Cattaneo 7.

Coach: Ortenzi Vice: Minnoni

Aces: 8  – Errori Al Servizio: 16 – Muri punto: 8

Sieco Service Ortona: Fabi 8, Broccatelli (L) % –% n.e., Bertoli 10, Benedicenti (L) 74% – 47% perfetta, Del Vecchio, Marshall 20, Patriarca 5, Cantagalli 21, Falcone n.e., Tognoni n.e., Donatelli n.e., Di Giulio n.e, Dimitrov 3, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 2 – Errori Al Servizio: 14 – Muri punto: 13




PIAZZA OVIDIO: PIAZZA, NON PARCHEGGIO!

di Giancarlo Odoardi, Direttore Ri-media.net

Pescara, 14 gennaio 2024. Scrive il noto botanico e saggista Stefano Mancuso, a pagina 148 del suo: Fitopolis, la città vivente, che “in Italia l’avvento del traffico automobilistico non significò soltanto la scomparsa delle strade come luogo pubblico, ma anche quella, ancora più dolorosa, delle moltissime piazze storiche che diventarono enormi parcheggi nel bel mezzo delle nostre città. Oggi questi obbrobri sono (quasi) del tutto scomparsi ed è difficile trovare una piazza storica trasformata in un parcheggio. (…) È un buon segno: oggi a nessuno, tranne a pochi squilibrati, verrebbe mai in mente di trasformare delle piazze storiche in parcheggi a cielo aperto“.

Ho diverse foto di Piazza Ovidio, che chi è di Pescara conosce (di fronte al Palazzo della Ex Caserma Di Cocco), che da diversi anni non è una Piazza, ma un parcheggio auto, anche abbastanza usato. Ci sono 24 stalli, con tanto di linee di delimitazione (quindi c’è una delibera che autorizza quella funzione) ma sono riuscito a contare anche 44 automobili parcheggiate, di cui quindi 20 abusive. Nella zona nord della piazza, da un anno e più è presente un Ecomobility Point, smart station dedicata alle e-bike, ma che credo ad oggi nessuno abbia mai usato.

Per curiosità sono andato a vedere come negli anni passati la piazza è stata utilizzata, utilizzando il timeline di google. Ho scoperto che in effetti solo nel 2022 compaiono le linee bianche del parcheggio libero, mentre per negli altri anni non sono rilevabili, anche se il parcheggio auto credo fosse tollerato.

Andando ancora indietro negli anni, ma con la mia memoria, ricordo che questa piazza era adornata da due splendidi esemplati di Cedro del Libano, quello con i rami a candelabro, e che un bel giorno sono spariti.

Mi chiedo come sia ancora possibile, stante la riflessione di Mancuso, che ad oggi si possa ancora destinare a parcheggio per auto una piazza come questa, seppur non storica ma certamente identitaria di una parte non remota della città, davanti ad un bel palazzo, quello si monumentale e testimone di una certa epoca e di una certa funzione, con sul retro un’area verde di 4 ettari ancora nascosta dalle vecchie mura militari perimetrali, ma soprattutto porta di ingresso a comparti urbani di pregio, come quello universitario e più avanti quello naturalistico della Riserva Dannunziana?

Smantellerei tutto e ne farei una ovvia appendice dell’area verde adiacente, con funzioni di porta, come accennato, ma anche di hub didattico storico e snodo di connessione di una più diffusa rete sostenibile di mobilità e cultura.




SCENDE IN CAMPO ERNESTO GRAZIANI

Elezioni regionali Abruzzo 2024. Il sindaco di paglietta, candidato al consiglio regionale per luciano d’amico, con il partito democratico

Paglieta, 14 gennaio 2024. Lunedì 15 gennaio, alle ore 11, presso la sala Polivalente di Via Pertini a Paglieta, il Sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, ufficializzerà la sua candidatura al Consiglio regionale con il Partito Democratico, in vista delle prossime Consultazioni regionali in Abruzzo del 10 marzo 2024.

Durante la conferenza stampa, Graziani presenterà le motivazioni della sua candidatura e il suo sostegno al Prof. Luciano D’Amico, candidato del centrosinistra alla carica di Presidente della Giunta regionale. Saranno presenti  il Prof. Luciano D’Amico, l’On. Michele Fina, Senatore e tesoriere nazionale del PD, e Daniele Marinelli, Segretario regionale PD in Abruzzo.

Graziani, noto per la sua dedizione al servizio pubblico e la sua abilità nel collaborare con la comunità, porta con sé una vasta esperienza da Sindaco di Paglieta.

Il cuore della sua campagna è “Per un Abruzzo Protagonista”, sottolineando l’importanza di conferire al territorio la possibilità di diventare protagonista, riducendo tempi e distanze. Graziani, cittadino abruzzese orgoglioso, intende affrontare le sfide regionali con attenzione alle esigenze della popolazione.




IL CENTENARIO DELLA MORTE DI KAFKA

Inaugurate a Termoli le celebrazioni. Una riflessione a più voci stimolata dal saggio di Pierfranco Bruni sul grande scrittore boemo

Termoli, 14 gennaio 2024. Inaugurate a Termoli le celebrazioni per il Centenario della scomparsa di Franz Kafka con la presentazione ufficiale del libro Kafka. La verità tragica di Pierfranco Bruni (Solfanelli) dedicato al grande scrittore boemo, presenti all’incontro l’autore e anche l’editore Marco Solfanelli. In un salone gremito e con un pubblico di spessore culturale si è sviluppato un importante colloquio proprio su Kafka, partendo dal concetto di processo. Ovvero su Il processo all’intenzione o l’intenzione di processo, la tematica al centro del convegno.

Hanno dato il loro contributo, patrocinando l’iniziativa, l’Ordine degli avvocati, la Camera degli avvocati penalisti, l’Ordine dei Giornalisti, l’Istituto Terra dei Padri, il Sindacato Libero Scrittori, il Centro studi e ricerche Francesco Grisi, la UIL Polizia. Nel suggestivo scenario del salone di Cala Sveva di Termoli le problematiche emerse sono state un intreccio tra letteratura e giustizia nell’età contemporanea. Ha coordinato i lavori Roberto d’Aloisi, presidente della Camera Penale di Larino che ha chiosato, con molta acutezza, gli interventi.

Dopo i saluti del Consiglio direttivo di Larino Camera Penale, dell’Ordine degli Avvocati, dell’Ordine dei Giornalisti e del Presidente di Terra dei Padri, Franca De Santis, che ha esposto gli obiettivi organizzativi, la prolusione su “Kafka dal ‘processo’ ad Albert Camus” è stata svolta da Pierfranco Bruni, autore del saggio su Kafka e Presidente del Comitato Capitale del Libro del Ministero della Cultura.

Pierfranco Bruni ha sottolineato l’importanza di rileggere Kafka soprattutto in un tempo in cui la dialettica su cultura e giustizia è ritornata ad essere centrale. Ponendo l’accento sulla letteratura come elemento filosofico, Bruni ha tracciato un profilo delle opere dello scrittore praghese. Sono intervenuti Vincenzo Cimino, presidente dell’ordine dei giornalisti del Molise, Antonella Colonna Vilasi, Rettore Centro Studi Intelligence, Giovanni Alfano, segretario generale provinciale UIL Polizia di Campobasso, Michele Urbano, presidente dell’Ordine degli avvocati.

Una serata ricca di spunti, stimolazioni, riflessione voluta fortemente dalla vera madrina della manifestazione Franca De Santis, che ha concluso la serata con i ringraziamenti al pubblico numerosi e al tavolo dei relatori, sostenendo la necessità di meditare su tutta l’opera di Kafka.

A cento anni dalla scomparsa, Kafka rappresenta un riferimento tra Otto e Novecento, ha ribadito Pierfranco Bruni, e occorre farlo conoscere nelle scuole e tra le nuove generazioni. Nel corso della manifestazione Franca De Santis, ricoprendo il ruolo di presidente della Commissione Tradizione per l’Ente Nazionale Attività Culturali, ha consegnato al professor Pierfranco Bruni il prestigioso Premio Mameli conferitogli con delibera il 03 dicembre 2023 a Roma per l’impegno e il coraggio nella vera interpretazione della tradizione.




LA SEDE BARICENTRICA DI DIRIGENZA

Le sorprese del dimensionamento scolastico in Abruzzo sembrano infinite

Pescara, 14 gennaio 2024. La Giunta Regionale adotta un nuovo principio ovvero la collocazione della sede di dirigenza nel comune baricentrico dell’istituzione scolastica. Nella Delibera DGR n. 16 del 10/01/2024 si legge: “Considerato che da un’attenta verifica è risultato che l’istituto comprensivo di Monteodorisio ha un numero di studenti di gran lunga superiore rispetto a quelli dell’Istituto Agrario di Scerni e che inoltre il Comune di Monteodorisio risulta avere una posizione baricentrica rispetto ai plessi derivanti dal nuovo accorpamento”.

Alquanto distratti precedentemente nel non accorgersi della differenza tra l’Istituto Comprensivo di Monteodorisio (530 alunni) e l’ITA di Scerni (182 alunni), per cui è stata necessaria “un’attenta verifica”. Forse è da attendersi un’ulteriore sorpresa dalla verifica che Cupello è il comune con maggiore popolazione e alunni (Cupello 333, Monteodorisio 197, Scerni 182). La CISL Scuola Abruzzo Molise ha sempre indicato la necessità di dare una piena autonomia scolastica all’ITA di Scerni, soprattutto in considerazione dell’elevatissima complessità e dell’unicità di indirizzo provinciale, sostenendola con l’immediata e piena revisione del trasporto scolastico e l’apertura del convitto femminile.

Inoltre, ha sempre invitato i politici coinvolti direttamente e/o indirettamente nel dimensionamento scolastico ad ascoltare innanzitutto i tanti dirigenti scolastici che in questi anni sono stati all’Istituto Omnicomprensivo di Scerni Casalbordino per comprendere la necessità di avere una dirigenza ed una direzione amministrativa in una scuola che si compone di un’azienda agraria, di un “albergo” (il convitto), un “ristorante” (la mensa del convitto), “un attività commerciale” (la vendita del vino), “una lavanderia” ( il guardaroba del convitto), oltre alla normale complessità di un istituto tecnico con la gestione dei vari laboratori.




INAUGURATA LA SEDE ELETTORALE

Franco Vanni candidato alle Elezioni regionali 2024

Ortona, 14 gennaio 2024. “Un punto di ascolto, aperto a tutti i cittadini della provincia di Chieti e in particolare agli ortonesi; un luogo di confronto e di proposta: l’apertura di una sede elettorale non è per me un atto puramente formale, ma la scelta coerente di chi vuole proporsi concretamente al servizio del territorio” così Franco Vanni, candidato al Consiglio regionale d’Abruzzo nella lista di Fratelli d’Italia.

La sede, in corso Matteotti 30 ad Ortona  è stata inaugurata oggi pomeriggio con la partecipazione del Presidente della Regione Marco Marsilio e del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, senatore Etel Sigismondi, dei vicecoordinatori, senatore  Guido Quintino Liris e onorevole Guerino Testa. Medico prestato alla politica, Vanni, responsabile provinciale per la sanità di Fratelli d’Italia, ha lavorato perché l’Ospedale Civile  “Gaetano Bernabeo” fosse riconosciuto, così come poi è stato, ospedale di base; ha difeso senza mai fare un passo indietro la necessità di mantenere presidi efficaci sul territorio.

È stato lui a portare e sostenere il reparto di oncologia nell’ospedale di Ortona, attivando anche campagne di volontariato per la donazione di importanti attrezzature. Ed è questo stesso impegno che vuole portare in Consiglio regionale: “Devo ringraziare – ha detto – il presidente Marco Marsilio per l’impegno profuso in favore del territorio ortonese in particolare e più in generale per tutta la provincia. Lo scorso anno la vetrina offerta dalla partenza e dal passaggio del Giro d’Italia è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per il turismo ortonese,  così come fondamentale è stata l’attenzione per la nostra costa e per il porto”.

All’inaugurazione della sede erano presenti anche i rappresentanti delle forze civiche che, con Fratelli d’Italia, compongono l’opposizione nel  consiglio comunale sotto il logo di “Uniti per Ortona”. All’incontro ha partecipato anche Forza Italia, tornata ad essere gruppo in consiglio comunale: un messaggio politico importante che potrebbe essere un segnale di svolta per il futuro dell’amministrazione cittadina.




LUCIANO D’AMICO CON ELLY SCHLEIN IN MARSICA

Un’idea di Abruzzo per tornare a crescere. Rete ospedaliera approvata dalla destra di carta e senza visione strategica. Ritireremo adesione dell’Abruzzo all’autonomia differenziata

Avezzano, 14 gennaio 2024.  “Il piano della nuova rete ospedaliera appena approvato dalla Regione Abruzzo oltre a essere di carta, nel senso che non è attuabile, manca di visione strategica, non fa scelte di specializzazioni e di vocazioni”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, nel corso del tour nella Marsica con la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein. La sanità è stata al centro, con i sopralluoghi agli ospedali di Tagliacozzo e Avezzano, seguita da un incontro con le forze sindacali e datoriali, dalla visita al centro antiviolenza di via Orazio Mattei, da un evento al Castello Orsini. In mattinata Schlein era stata ad Aielli, Celano e Sante Marie.

D’Amico, che ha detto che, come primo atto da Presidente, ritirerà “l’adesione dell’Abruzzo al progetto dell’autonomia differenziata” ed è tornato a sostenere la proposta del trasporto pubblico gratuito, ha sottolineato: “Faremo un piano ospedaliero e lo raccorderemo con la medicina del territorio. Vanno insieme affrontate le urgenze, le liste d’attesa, i pronto soccorso, la mobilità passiva. Dell’Abruzzo, in sanità come negli altri ambiti, bisogna tenere conto delle peculiarità, del suo territorio montuoso dove gli spostamenti sono più difficoltosi. È grave che, come dice l’Istat, il 7,6 per cento degli abruzzesi abbia smesso di curarsi”.

Elly Schlein ha definito quella di D’Amico una “candidatura credibile, trasversale, che parla alle persone e che ha già dimostrato di sapere lavorare per comunità, sostenuto da una coalizione che si è riunita attorno a proposte concrete per costruire un’idea di futuro”. Sulla sanità ha detto che quella abruzzese “sta soffrendo a causa della cattiva gestione di Marsilio e del governo ha che tagliato risorse, la risposta non può essere che il personale deve lavorare di più. Vanno sbloccate le assunzioni”.

La segretaria nazionale del Pd ha poi definito il taglio della Riserva del Borsacchio “un atto spregiudicato, la petizione promossa per tornare indietro è una battaglia giusta. Bisogna tutelare quel territorio e preservarlo dalla speculazione edilizia”.

Per D’Amico “serve un’idea di Abruzzo, dobbiamo riprogettare la Regione che deve tornare a crescere. Il problema principale è il lavoro, sia dal punto di vista di posti disponibili che di quello povero che si sta diffondendo. È necessario creare un ambiente favorevole, infrastrutture materiali e immateriali. Alcune vanno poste con attenzione sul tavolo del governo nazionale, stabilendo le priorità che possono rendere competitive le imprese che lavorano sul territorio. Ora ci ritroviamo all’anno zero”. Poi “serve trasferimento tecnologico dalle università, e la formazione è strategica per affiancare le imprese per fare innovazione, in cinque anni abbiamo visto solo un bando. Le partecipate regionali devono traghettare l’Abruzzo nel futuro, Tua deve passare all’idrogeno e produrselo, l’aeroporto deve individuare i flussi turistici, e fare gli accordi di fine raggio per raggiungere tutte le destinazioni del mondo attraverso gli hub continentali. Vogliamo con forza pianificare lo sviluppo del territorio, sarà decisivo spendere bene le risorse comunitarie, che in futuro non saranno la stessa mole di adesso”.




RISOTTO CON CREMA DI CAROTE E GORGONZOLA                                                           

di Luciano Pellegrini

Chieti, 14 gennaio 2024. È una pietanza vegetariana che è apprezzata da tutti. È semplice da preparare, gustosa, cremosa per il formaggio gorgonzola, ed ha un bel colore arancione, per le carote. La carota è un ortaggio, una radice, dalle numerose proprietà benefiche per l’organismo. È ricca di sali minerali, (ferro, calcio, magnesio, zinco, potassio, rame), ha un discreto quantitativo di fibre e il betacarotene, che viene trasformato in vitamina A. La dolcezza delle carote, viene contrastato dal gusto del formaggio utilizzato per la mantecatura … IL GORGONZOLA DOLCE. Questo formaggio non contiene né glutine né lattosio ed è provvisto di vitamine B2, B6, B12, importantissime per il sistema nervoso e quello immunitario. Inoltre, rende cremoso il risotto. La sua particolarità è quella di presentare venature di muffe commestibili, che danno un gusto deciso e un odore pungente.

INGREDIENTI PER 2 persone

Riso Carnaroli 160 g

Brodo vegetale 1 L

Carote 300 g

Gorgonzola Dolce 70 g

Burro 20 g

Olio extravergine di oliva 1 cucchiaio – 10 g

Pepe nero q.b.

Sale fino q.b.

Parmigiano grattugiato 20 gr (chi lo gradisce)

PREPARAZIONE

Preparare il brodo vegetale con i classici ingredienti: CAROTA, CIPOLLA, SEDANO, PATATA. Le carote serviranno per la crema, ma saranno più gustose perché cotte nel brodo. Quando il brodo sarà pronto, tenerlo in caldo

e trasferire le carote lesse in un frullatore, per ridurle in una purea omogenea, da aggiungere poi in cottura. Lasciare una carota intera, per decorare il piatto. Iniziare a cuocere il riso, (circa 20 minuti secondo il fornitore scelto),

in un tegame antiaderente, con 10 grammi di olio extravergine di oliva. Farlo tostare – (accorgimento indispensabile. In questo modo i chicchi favoriscono la cottura, sono cremosi e al dente) –  sino a renderlo semitrasparente, girandolo spesso con una paletta di legno, per non farlo attaccare. Aggiungere un mestolo di brodo vegetale caldo e, appena il riso comincia ad asciugarsi, mettere altro brodo caldo. La cottura del riso dovrà avvenire a fuoco medio, in modo che rilascia l’amido. A metà cottura, unire la crema di carote, lasciandone un paio di cucchiai. Cinque minuti dal termine della cottura del riso, sciogliere in un pentolino antiaderente, il gorgonzola e il burro. Quando il riso risulta al dente, ma deve essere morbido, spegnere il fuoco e versarci il burro e il gorgonzola sciolti. Aggiungere anche il pepe e la rimanente crema di carote, coprire con un coperchio e farlo mantecare, due minuti. Trascorso questo tempo, mescolare bene per amalgamare gli ingredienti e per rendere il riso cremoso. Versarlo nei piatti, con una piccola decorazione, con la carota lessa rimasta, tagliata a piccole rondelle. (chi lo gradisce, aggiunge il parmigiano grattugiato). Ora, si può mangiare! Generalmente, al cibo a gusto dolce, si abbina un vino bianco sapido. Ho scelto il vino PECORINO d’Abruzzo, che non contrasta il piatto, ma lo valorizza senza essere aggressivo. Ogni regione può scegliere il suo vino bianco che può accompagnare questo risotto.




A DIFESA DEL TRATTO SUD DELLA SPIAGGIA DI FOSSACESIA MARINA

Erosione: il sindaco di Giuseppantonio chiede interventi della regione

Fossacesia, 13 gennaio 2024

“Chiederò alla Regione Abruzzo di promuovere interventi per la difesa dei cinque chilometri della spiaggia di Fossacesia. Sono anni che il fenomeno dell’erosione, in particolare nella zona sud, ha fatto svanire oltre il 50% dell’arenile, limitando di fatto lo sviluppo turistico”.

È quanto è tornato a ribadire il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ai rappresentanti delle associazioni di categoria e agli operatori delle attività pluriennali e stagionali, nel corso dell’incontro svoltosi il 9 gennaio scorso, presso il teatro Nino Saraceni, di Fossacesia, per illustrare il nuovo Piano Spiaggia, recentemente adottato dal Consiglio Comunale.

“Nell’area sud, proprio a causa della notevole riduzione delle spiagge libere ed in concessione, ci saranno pochi spazi per i numerosi bagnanti  che scelgono Fossacesia – ha sottolineato il sindaco Di Giuseppantonio – e per una località che negli ultimi anni sta facendo registrare una considerevole crescita per presenze tutto ciò rappresenta un grave danno perché il turismo è una delle voci più importanti della nostra economia. Per questi motivi, insisterò con la Regione perché vengano adottate tutte le misure necessarie per arginare il fenomeno erosivo nel tratto sud in particolare  e il rafforzamento delle protezioni nella parte nord”. Tra l’altro, uno studio dell’Enea riporta il problema di Fossacesia tra le spiagge italiane da preservare con interventi tempestivi.




CORSO PER DIRETTORI SPORTIVI

Gigi Buffon inaugura

Teramo, 13 gennaio 2024 − Il capo delegazione della Nazionale di calcio Gianluigi Buffon e il vicepresidente della Figc Daniele Ortolano saranno gli ospiti dell’inaugurazione del secondo anno del Corso di formazione dell’Università di Teramo in Politiche e strategie delle società calcistiche, che lunedì 15 gennaio alle ore 11 comincerà il suo ciclo di lezioni. L’evento, riservato on line ai corsisti, sarà fruibile anche e solo dal pubblico in presenza nella Sala delle lauree del Polo didattico G. D’Annunzio dell’Università di Teramo.

Dopo i saluti istituzionali del rettore Dino Mastrocola, del direttore del Dipartimento di Scienze politiche Francesca Fausta Gallo e di Romano Orrù e Adolfo Braga, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Università di Teramo, il dibattito sarà condotto da Luigi Mastrangelo, delegato del Rettore allo sport.

Il coordinatore didattico Giuseppe Tambone illustrerà il piano del Corso di formazione, riconosciuto e accreditato come percorso formativo per l’abilitazione dei Direttori Sportivi (elenco speciale federale).

L’intervento di Buffon sarà particolarmente significativo, perché il Campione del Mondo del 2006 ha sostenuto proprio nell’ultima sessione di dicembre la sua prova abilitante presso il Settore tecnico Figc a Coverciano.

Nella prima edizione – spiega Luigi Mastrangelo – i corsisti dell’Ateneo teramano hanno tutti conseguito il titolo di Direttore sportivo e si sono distinti per l’elevata media registrata nelle valutazioni finali. L’Università di Teramo conferma ancora una volta la sua consolidata tradizione a livello nazionale nella formazione dei dirigenti sportivi, come testimonia anche la ricchezza del piano didattico che, oltre alle discipline curriculari previste dal protocollo di accreditamento federale, propone un ampio ventaglio di percorsi di approfondimento in tutte le aree gestionali di una società calcistica (tecnico-sportiva, organizzativo-gestionale, giuridica, economica, marketing e comunicazione, psico-sociale e laboratori).

FOTO: www.tendenzediviaggio.it




RISCHIO DI STOP AL GASOLIO agricolo agevolato in Italia

Allarme che segue l’esempio tedesco, preoccupazione di Cia

Pescara, 13 Gennaio 2024. In seguito all’implementazione della decisione tedesca di interrompere gli incentivi fiscali sul gasolio agricolo, Cia Chieti-Pescara esprime profonda preoccupazione riguardo al rischio di adottare una misura simile in Italia.

Il gasolio agricolo agevolato, nonostante la sua importanza cruciale per il settore agricolo italiano, ha subito negli ultimi tempi incrementi vertiginosi che hanno inciso pesantemente sul bilancio delle aziende agricole. Questo sostegno è stato fondamentale per garantire un costo del carburante più accessibile agli agricoltori, ma la recente escalation dei prezzi mette a rischio la sostenibilità economica delle imprese agricole.

“La decisione della Germania di interrompere gli incentivi fiscali sul gasolio agricolo ha sollevato una seria preoccupazione nel nostro settore. Tale misura minaccia la stabilità economica delle aziende agricole, già sotto pressione per vari fattori, tra cui le sfide climatiche e la crescente competitività a livello globale”, commenta il Presidente Cia provinciale, Domenico Bomba.

Per ora l’Italia non sembra essere coinvolta dal provvedimento ma, stando alla normativa vigente, le agevolazioni per il gasolio agricolo potrebbero presto scomparire. Infatti, come previsto dall’Art. 68 della Legge 221/2015, il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite) redige una lista dei sussidi caratterizzati da un impatto dannoso (Sad) o favorevole sull’ambiente, tra i quali compaiono i contributi legati al gasolio agricolo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede, nel capitolo REPowerEU, una revisione dei sussidi ambientalmente dannosi a partire dal 2026: quindi anche in Italia sarà probabile un ridimensionamento del gasolio agricolo agevolato, con il pretesto di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’economia verde.

Bomba continua sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra il governo italiano e i rappresentanti del settore agricolo, “È fondamentale che il governo ascolti le preoccupazioni del settore. Il gasolio agricolo agevolato è un elemento chiave per la nostra competitività e un provvedimento del genere rischierebbe di produrre solo abbandono dell’agricoltura e nessun beneficio. Rendere sostenibile l’agricoltura significa incentivarla con sgravi fiscali che interessano gli agricoltori e non eliminarli”.




UN ASSURDO E SGRADITO REGALO

La seconda rata di un consumo di acqua riferito a vecchissime bollette

Pescara, 13 gennaio 2024. Protagonisti della incredibile e contorta vicenda sono due enti pubblici: l’ATER di Pescara (gestore di 4329 alloggi popolari tra Pescara e provincia) e l’ACA (gestore della rete idrica pescarese e di altri 63 comuni).

I due soggetti diciotto anni fa stabilivano di trasformare alla radice le regole di gestione del servizio idrico: il 19 giugno 2006 l’ATER, tramite raccomandata comunicava all’ACA la decisione di recedere dai contratti in essere per la somministrazione di acqua negli immobili di proprietà e contestualmente invitava la stessa ACA a sottoscrivere i nuovi contratti, per la somministrazione di acqua, direttamente con i singoli inquilini degli alloggi.

L’ACA aderendo alla richiesta dell’ATER, quindi procedeva dal 2006 alla sottoscrizione dei nuovi contratti di fornitura direttamente con i singoli inquilini, con l’installazione di contatori parziali riferiti ai singoli alloggi, dismettendo i vecchi contratti intestati all’ATER e aventi a oggetto il contatore generale dei fabbricati.

Il 19 giugno 2006 è dunque una data importantissima, perché segna il passaggio da un modello gestionale basato sull’esistenza di un contatore unico generale (detto “padre”), presente in ogni edificio e dalla cui lettura scaturivano i consumi da ripartire per ciascun alloggio secondo un’approssimativa formula matematica; a un modello di gestione basato sulla reale e trasparente rilevazione dei consumi attraverso il contatore installato in ciascun alloggio, allo scopo di responsabilizzare gli inquilini e favorire la riduzione di sprechi e perdite, quindi migliorare nell’insieme la qualità del servizio erogato.

Il progetto due enti, di rivoluzionare il processo di rilevazione dei consumi per renderlo finalmente equo e giusto verso gli inquilini, è però naufragato nell’attimo in cui l’ACA, nonostante la dismissione dei vecchi contratti intestati all’ATER e l’attivazione dei nuovi contratti con i singoli inquilini, ha continuato a inviare bollette per l’addebito dei consumi idrici all’ATER, per il periodo di consumo dall’1.1.2007 al 31.12.2018.

È in questo modo emerso un evidente e mostruoso paradosso: il vecchio modello di gestione, dapprima fondato sulla rilevazione dei consumi attraverso il contatore generale e poi superato nel 2006, è infatti incomprensibilmente riapparso sulla scena, sovrapponendosi al nuovo modello di gestione basato unicamente sulla rilevazione dei consumi per mezzo di singoli contatori.

La citata sovrapposizione ha causato devastanti ricadute economiche per le famiglie assegnatarie, poiché dopo aver sempre regolarmente pagato i consumi dall’1.1.2007 al 31.12.2018 tramite i bollettini ricevuti dall’ACA, adesso si vedono costrette dall’ATER a pagare, per lo stesso periodo, importi per migliaia di euro di consumi relativi a bollettini/fatture che non hanno mai visto e ricevuto e che contengono, secondo quanto dichiarato dalla stessa Ater, “consumi incerti, non identificabili, errati nei conteggi, in svariate ipotesi già corrisposti, imputati erroneamente all’ATER e non ai condomini legittimamente costituiti”, per complessivi 590.000 euro.

Una quota consistente di questa spropositata somma è peraltro da imputare alle conseguenze degli innumerevoli e impuniti allacci abusivi, un fenomeno questo che scaturisce dall’annosa e irrisolta emergenza abitativa causata da una serie di fattori, quali occupazioni abusive, redditi insufficienti, povertà, esclusione sociale, ecc.

Gli inquilini nei giorni scorsi sono stati sollecitati dall’ATER a pagare la seconda di quattro rate annuali pur non essendo in possesso delle fatture emesse dall’ACA e pur non potendo verificare se i consumi fatturati siano reali o presunti; se l’ACA abbia rispettato o no la regolarità di fatturazione annuale o se abbia emesso fatture di conguaglio riferite a più anni, tali da incorrere nella prescrizione, secondo le norme vigenti.

Le scriventi organizzazioni sindacali rappresentate da Giuseppe OLEANDRO, segretario interregionale Abruzzo Molise del SUNIA-CGIL; Alberto CORRARO, segretario interregionale Abruzzo-Molise del SICET-CISL; Antonio MAZZA, presidente dell’UNIAT-UIL Abruzzo e Walter RAPATTONI, coordinatore dell’UNIONE INQUILINI Abruzzo, oggi denunciano l’avvenuto, disastroso fallimento dell’operazione avviata dall’ATER e dall’ACA nel 2006 al fine di rivoluzionare, senza riuscirvi, il modello di gestione del servizio idrico per renderlo trasparente, equo e efficiente.

Contestano la delibera n. 35 del 21 agosto 2021 per mezzo della quale l’ATER, con comportamento ingiusto e vessatorio, ha stabilito di addebitare alle famiglie assegnatarie il pagamento di consumi di acqua per 590.000 euro, relativi al periodo di doppia fatturazione 1.1.2007-31.12.2018.

Chiedono il ritiro immediato della delibera e la sospensione delle rate di pagamento, per non sovraccaricare i bilanci delle famiglie già colpiti e indeboliti da forti aumenti dei prezzi di beni e servizi.

Chiedono alla Regione Abruzzo, ente di vigilanza dei due enti coinvolti, di convocare urgentemente le rappresentanze sindacali degli inquilini, per discutere della problematica e dei rimedi da trovare per riportare serenità tra le famiglie assegnatarie.

Giuseppe OLEANDRO SUNIA-CGIL                           

Alberto CORRARO SICET-CISL                        

Antonio MAZZA UNIAT-UIL                    

Walter RAPATTONI UNIONE INQUILINI




CRONACHE DA DINTERBILD

Appuntamento con il gruppo di lettura alla Macondo

Pescara, 13 gennaio 2024. La Scuola Macondo di Pescara, per il quarto appuntamento con il Gruppo di Lettura previsto per martedì 16 Gennaio alle ore 19 ha scelto l’ultimo romanzo del suo fondatore ossia “Cronache da Dinterbild” (Neo edizioni) dello scrittore Peppe Millanta che gioca in casa e sarà presentato dall’editore Francesco Coscioni: qui ci si può immergere nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del luminoso romanzo “Vinpeel degli orizzonti”, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania, uno “sprequel” (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

La scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore anche con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente Vinpeel degli orizzonti, appunto.

Peppe Millanta, diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni come musicista di strada esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello Opera Prima.

Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese” (Eliseo Entertainment, 2023) e collabora con la Rai Abruzzo per le rubriche “Quota Mille” e “Macchemito”,  ed ora “Scorci d’Abruzzo” in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara, che tiene corsi dedicati alla scrittura creativa e alle arti narrative, ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare (Ch), oltre che di Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella a Sant’Eufemia (Pe) dove sono custodite le statue, scolpite in pietra, di tanti personaggi misteriosi.

Dirige la collana “Comete – Scie d’Abruzzo” per la Ianieri Edizioni, dedicata alla narrativa di viaggio, e ha pubblicato “La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi” (Ediciclo, 2020).

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la Scuola al 370.3525381, o via mail a scuolamacondo@gmail.com; sui social @scuolamacondopescara. La Scuola Macondo si trova in via De Cesaris 36, Pescara.




TANTO VALE DIVERTIRSI

Uno spettacolo che racconta da una prospettiva inusuale e originale il dramma della shoah

Sulmona, 13 gennaio 2024. Mercoledì 24 gennaio alle ore 21:00  il Teatro Maria Caniglia di Sulmona, in occasione del vicino Giorno della Memoria, ospiterà lo spettacolo Tanto vale divertirsi, scritto da Damiano Nirchio, diretto e interpretato da Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci,  e prodotto da UNO&Trio ETS.

Meta Aps propone come quarto appuntamento della rassegna Oltre la stagione un momento di riflessione e di condivisione della memoria storica attraverso uno spettacolo ispirato a fatti realmente accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, al periodo di permanenza dei maggiori attori comici dell’epoca nel campo di transito di Westerbork in Olanda, dove questi artisti dovevano esibirsi in spettacoli leggeri di intrattenimento in cambio di una momentanea immunità dai campi di sterminio. Un lavoro di esplorazione dei meccanismi della risata fatto muovendosi su un terreno delicatissimo, basandosi su ricerche e testimonianze storiche e cercando di omaggiare il potere di quella risata che storicamente riuscì a “rovesciare la scansione del lutto”. 

Tanto vale divertirsi è un’operazione che racconta da una prospettiva piuttosto inusuale e originale il dramma della Shoah e, di riflesso, di tutte le situazioni in cui si trovano faccia a faccia oppressi ed oppressori, e che mostra come, anche in un contesto di morte e sofferenza, l’Arte e la Risata riuscirono a farsi spazio per aiutare a sopravvivere o anche solo per dare una chance in più. E proprio per il duplice fine dello spettacolo, trasmissione della memoria e dell’idea del valore salvifico dell’arte, Meta Aps e UNO&Trio ETS accoglieranno in una matinée gli studenti dei due poli liceali cittadini e delle scuola secondaria di primo grado Istituto Comprensivo Lombardo Radice Ovidio; prima della rappresentazione dedicata agli studenti un importante momento di riflessione sarà affidato al Prof. Mario Giulio Salzano, Dottore in Storia dell’Europa dal Medioevo all’età contemporanea.

«Levi ha affermato che “La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma fallace”, e in questo periodo storico, in cui siamo inondati da una sovrabbondanza di informazioni, in cui è difficile districarsi, è importante fermarsi, riflettere, in questo caso specifico attraverso il Teatro, ed agire sulla trasmissione della memoria per avere la capacità di riconoscere e affrontare situazioni analoghe, per agire sul presente» dichiara Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia, che prosegue «Meta Aps invita la cittadinanza tutta ad assistere a questo spettacolo intenso, che porterà alla riflessione attraverso la risata».

Si ricorda che i singoli biglietti al costo di € 20,00 (tariffa unica) sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




AL VIA SUGGESTIONI

Arte e cinema in dialogo al Maxxi

Dal 19 gennaio al 1° marzo, ogni venerdì, proiezioni gratuite per approfondire i temi della mostra Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari

L’Aquila, 13 gennaio 2024 – Il MAXXI L’Aquila inaugura il nuovo anno con Suggestioni, rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, che propone pellicole ispirate alle atmosfere surreali e visionarie della mostra in corso, Diario NotturnoDi sogni, incubi e bestiari immaginari, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Fanny Borel e Chiara Bertini.

Sei le proiezioni gratuite in programma da gennaio a marzo: ogni venerdì, alle ore 19.30, la Sala della Voliera si trasforma e accoglie un viaggio attraverso il cinema d’autore.

Primo appuntamento venerdì 19 gennaio con il noir del 2018 Un lungo viaggio nella notte diretto dal regista cinese Bi Gan, un affascinante intreccio di sogni e ricordi diluiti in una dimensione onirica e misteriosa in cui il tempo acquista una valenza soggettiva e non lineare. In una sorprendente continuità con i contenuti della mostra, la pellicola è quasi un “diario notturno” fatto di oscurità, viaggi, sorprese, parole, ritorni e andate, amore e odio, ricerche e tempi che si mescolano, verità e menzogne.

Venerdì 26 gennaio al pubblico verrà proposto Cave of Forgotten Dreams, documentario realizzato nel 2010 dal regista bavarese Werner Herzog, uno dei massimi cineasti viventi. Girata in 3D, l’opera racconta della Grotta Chauvet nell’Ardèche, in Francia, che conserva i più antichi dipinti dell’umanità, segni ancora capaci di una grandissima forza espressiva, che richiamano alla mente i pittogrammi antropomorfi della sbalorditiva opera Resterai con me per tutta la notte che gli artisti di Numero Cromatico hanno realizzato proprio per la Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli.

Il 2 febbraio sarà la volta di Ti mangio il cuore, opera del 2022 del regista Pippo Mezzapesa. La proiezione sarà introdotta da un dialogo fra il regista e l’artista abruzzese Giuseppe Stampone che in Diario Notturno presenta un progetto speciale dedicato al borgo di Scanno e ai grandi fotografi del ‘900 che lo hanno immortalato.

La centralità della donna, la scelta del bianco e nero e l’estetica del film di Pippo Mezzapesa tessono un’immediata e potente connessione con i tratti delle fotografie di Scanno realizzate, fra gli altri, da Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli, parte della collezione di Franco e Serena Pomilio, presenti in mostra. La pellicola immortala un sud, antico e a tratti duro, con cui è facile sintonizzarsi, perché propone scenari ancora presenti nei racconti dei più anziani. La stessa esperienza si vive davanti alle immagini di Scanno che fermano il tempo ed evocano qualcosa che permane, impresso nella memoria collettiva: il tempo, il lavoro, il fluire della vita delle donne.

Il ciclo continua venerdì 16 febbraio con una profonda riflessione sul cambiamento e sulla metamorfosi proposta dalla pellicola Blue My Mind, lungometraggio del 2017 della regista e attrice Lisa Brühlmann, in connessione intima e perfetta, con il lavoro presente in mostra sull’Homo Aquaticus di Agnes Questionmark che definisce se stessa come un’artista transpecie, facendo della trasformazione il fulcro del suo esprimersi. Opera e pellicola condividono magicamente la fluidità suggerita dalla presenza della dimensione acquatica e la metamorfosi come processo coinvolgendo lo spettatore in una riflessione sull’evoluzione della nostra sopravvivenza come specie.

L’attitudine visionaria, trasgressiva, straniante, che ibrida l’umano e l’animale, la fantascienza e il mondo ordinario, evocata dai lavori in mostra di Caterina de Nicola e Thomas Braida è condivisa con Border – Creature di confine, pellicola di Ali Abbasi del 2018, penultimo titolo in cartellone proiettato il 23 febbraio. Seconda opera del regista svedese-iraniano, il film ha ottenuto una candidatura agli Oscar ed è stato premiato al Festival di Cannes. È un film immaginifico che inquieta e insieme meraviglia, incrociando cronaca sociale e atmosfera fantastica.

Il ciclo di proiezioni si conclude venerdì 1° marzo con Lazzaro felice del 2018 della regista Alice Rohrwacher. La pellicola risulta in relazione con l’opera Planète di Alice Visentin presente in mostra: la realtà intimamente connessa alla natura che muta e si “tramanda” è il tratto distintivo delle opere delle due Alice, magicamente fuori dal tempo quella della cineasta e in costante movimento quella dell’artista. Il racconto antropologico dei propri personaggi ha luogo in uno spazio e in un tempo indefiniti, in un’epoca pre-storica in cui le voci, le forme, i disegni e i colori sono gli unici segni dei tempi passati.

Le modalità d’ingresso alle proiezioni sono consultabili sul sito www.maxxilaquila.art fino a esaurimento posti. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it.




BRIGIDA DI SVEZIA

Salotto culturale: il tema sarà trattato da Emilia Perri

Teramo, 13 gennaio 2024. Il prossimo 17 Gennaio  2024 alle 18,15  il Salotto culturale di Prospettiva persona 2024 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Teramo – via Nicola Palma, 33 , 64100- Teramo, riprende i suoi appuntamenti settimanali.

Approfondimento

Un carattere sicuramente forte e deciso fin da bambina, quello di Brigida. Appartiene a una famiglia aristocratica. Sente la vocazione ma accetta di sposarsi con Ulf, governante di un importante distretto del Regno di Svezia, come voleva suo padre. La prima parte della sua vita, segnata da una forte fede, è spesa in un matrimonio felice dal quale nascono otto figli. Dopo più di vent’anni di matrimonio, il marito muore. Qui comincia la seconda parte della sua vita.

Nel 1349 va a Roma per ottenere il riconoscimento del suo Ordine intitolato al Santissimo Salvatore e che lei voleva fosse composto da monache e religiosi. Decide quindi di stabilirsi nella Città eterna, in una casa a Piazza Farnese che ancora oggi ospita la Curia generalizia delle Brigidine.  Cuore della sua missione – al pari della sua contemporanea Santa Caterina da Siena – sarà quindi chiedere al Papa di tornare presso la Tomba di Pietro.

È stata dichiarata nel 1999 Compatrona d’Europa da San Giovanni Paolo II, che ha sottolineato come “la Chiesa, pur senza pronunciarsi sulle singole rivelazioni, ha accolto l’autenticità complessiva della sua esperienza interiore”. La sua figura è dunque molto cara agli ultimi Papi.

La trattazione storica della prof. Perri comprende documenti video ad uso didattico.




PROGETTO TENERAMENTE

Ripartono i laboratori gratuiti. L’iniziativa è rivolta ai bambini da zero a sei anni e ai loro genitori

Pescara, 13 gennaio 2023. Letture di fiabe, conoscenza della lingua inglese, massaggi infantili e laboratori sensoriali. Sono solo alcune delle attività del ricco calendario stilato dalla cooperativa sociale Orizzonte di Pescara nell’ambito del progetto “TenerAmente verso un’infanzia felice”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che ha l’obiettivo di prevenire e contrastare il maltrattamento infantile e sostenere le famiglie con bambini da 0 a 6 anni in condizione di vulnerabilità. Il progetto, coordinato da Fondazione CESVI e attivato a Pescara, Bari, Catania, Napoli e Bergamo, nella città adriatica vede protagonista la cooperativa sociale Orizzonte che negli ultimi anni ha attivato lo spazio tEssere in via Tavo 248 a Pescara dove organizza una lunga serie di attività rivolta ai più piccoli, ma anche ai loro genitori.

Si riparte lunedì 15 gennaio alle 18 con il laboratorio “Leggiamo insieme” promosso in collaborazione con la Piccola Libreria Origami di Pescara. Insieme alle operatrici, i bambini da zero a sei anni e i loro genitori avranno la possibilità di fare un tuffo nel fantastico mondo delle fiabe, con l’obiettivo di stimolare la loro fantasia e sviluppare la passione per la lettura. Gli incontri successivi sono in programma l’11 marzo e il 13 maggio.

Torna anche l’appuntamento con il “Caffè pedagogico” – 20 gennaio, 24 febbraio, 23 marzo e 20 aprile alle ore 10 – un laboratorio rivolto alle mamme e ai papà per condividere l’esperienza di essere genitori e capire meglio i bambini, alla presenza di una pedagogista. Come sempre, le famiglie avranno la possibilità di portare anche i propri bambini che saranno impegnati nel centro giochi con le educatrici.

Tra le novità in programma per il 2024, invece, c’è “English Spark Lab”, incontri di avvicinamento alla lingua inglese. Giochi, nursery rhymes, storie, creatività e tips per i genitori saranno gli strumenti d’eccezione di un percorso tematico tra i suoni e le strutture della nuova lingua, per aprire nuove possibilità di comunicare ai più piccoli. Gli appuntamenti saranno 16, divisi in 4 cicli da 4 incontri ciascuno, ognuno con un albo illustrato come tema conduttore. Si inizia il 17 gennaio e si va avanti ogni mercoledì fino all’8 maggio con incontri da 45 minuti. I bambini saranno divisi in due gruppi: da 18 mesi a 3 anni, con inizio alle 16.30; da 3 a 6 anni, con inizio alle 17:30.

Per i bambini più piccoli, poi, ci sarà la possibilità di partecipare agli incontri dedicati al massaggio infantile (0-6 mesi) e ai laboratori sensoriali (6-12 mesi). Nel primo caso, si tratta di un’attività ideata per favorire il contatto e la comunicazione che aiuta a comprendere meglio i bisogni del bambino e vivere più serenamente la maternità. Il laboratorio sensoriale, invece, è pensato per aiutare i bambini a scoprire ed esplorare il mondo che li circonda, per stimolare lo sviluppo psicofisico e per migliorare la fiducia in sé stessi. Gli incontri, della durata di circa un’ora con inizio alle 16, si svolgeranno secondo il seguente calendario: 5,12,19 e 26 febbraio, 4 e 11 marzo.

Proseguono, infine, le attività rivolte ai genitori in condizione di fragilità o temporanea difficoltà, attraverso percorsi di accompagnamento alla genitorialità, assistenza domiciliare e molto altro.




BORSACCHIO, INVITO A RICONSIDERARE QUESTIONE

Sei ragioni giuridiche per riflettere sulla riperimetrazione ex lege in senso riduttivodella riserva regionale guidata “Borsacchio”

Pescara, 12 gennaio 2024. Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha ridotto in modo drammatico – da 1110 a 24.7 ettari – l’estensione della riserva naturale regionale guidata Borsacchio, che insiste sul comune di Roseto degli Abruzzi. In attesa che il resoconto della seduta convocata alle ore 10.00 del 28 dicembre scorso venga pubblicato sul sito istituzionale del Consiglio (l’ordine del giorno è invece consultabile a http://www2.consiglio.regione.abruzzo.it/affassweb/Xi_Legislatura/ordini_del_giorno/2023/2023-12-28.pdf), ecco un riepilogo delle informazioni a oggi disponibili.

La modifica è stata varata di notte, sotto forma di emendamento inserito nella legge regionale di stabilità per il 2024 (progetto di legge n. 379/2023. L’emendamento recante “modifiche all’art. 69, comma 2, della legge regionale 8 febbraio 2005, n. 6” è stato presentato in assemblea senza essere dunque adeguatamente discusso in seno alla commissione consiliare competente.

Le conseguenze. L’esclusione di una estesa porzione di territorio dalla riserva regionale consentirà lo svolgimento di interventi che la norma istitutiva del Borsacchio vieta in modo espresso (art. 69, comma 19, l. r. n. 6 del 2005) proprio a protezione degli elementi naturalistici presenti sul territorio. Le attività d’ora in poi legittime vanno dalla costruzione di nuovi edifici all’apertura di strade, passando per il danneggiamento, la raccolta delle specie vegetali spontanee e l’introduzione di specie non autoctone.
Le criticità. La decisione del Consiglio regionale suscita più di una perplessità di ordine giuridico. Ci limitiamo a segnalarne sei tra quelle principali.

La prima: le modalità e le tempistiche quanto meno discutibili adottate dalla maggioranza consiliare appaiono prive delle garanzie minime di trasparenza e democraticità che dovrebbero caratterizzare tutti i processi decisionali.

La seconda: la decisione del Consiglio di limitare l’estensione della riserva costituisce un atto unilaterale, che la Regione ha assunto in carenza di un preventivo confronto con gli enti locali. Questo modus operandi appare illegittimo, in quanto contrario ai principi che ispirano la legge quadro n. 394 del 1991 sulle aree naturali protette, che costituisce parametro normativo interposto in quanto espressione della competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali (art. 117, comma 2, lett. s)) non derogabile in peius dalle Regioni.

La terza: l’inserimento di una norma dai “potenti” effetti naturalistici all’interno della legge di stabilità, che ha invece natura finanziaria per l’ordinamento regionale, inficia l’articolato complessivo del vizio di eterogeneità sostanziale. Si è insomma molto lontani da una “buona legge”, come confermano i costanti richiami del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale al rispetto del requisito di omogeneità normativa, che il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha evidentemente ignorato.

La quarta: al tempo della semplificazione normativa e dello snellimento dei processi amministrativi, il Consiglio regionale con un solo emendamento notturno vanifica 18 anni di sforzi, anche economici, necessari alla redazione del Piano di assetto naturalistico (Pan) della riserva, che a gennaio 2024 sarebbe giunto ad approvazione e che è, a oggi, evidentemente inutilizzabile.

La quinta: la riperimetrazione dell’area del Borsacchio, comprimendo la vocazione naturalistica di una parte del territorio abruzzese, è costituzionalmente illegittima, in quanto contrasta in modo evidente con gli obblighi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, che la nostra Costituzione impone a tutte le articolazioni della Repubblica, comprese quelle di livello regionale (art. 9, comma 2, Cost.).

La sesta: le modifiche all’art. 69, comma 2, della l. r. n. 6/2005, appaiono in contrasto con il diritto europeo (art. 117, comma 1, Cost.) e, segnatamente, con la proposta di regolamento Nature Restoration Law (COM(2022)304) sul ripristino degli ecosistemi, che è in corso di adozione nel quadro della strategia europea di biodiversità per il 2030 e del Green Deal. Il legislatore regionale sembra infatti andare in direzione opposta rispetto alle indicazioni di potenziamento e ripristino degli ecosistemi contenute nella proposta di regolamento.

Per queste ed altre ragioni, nell’invitare il decisore regionale a riconsiderare la problematica e auspicabilmente e a valutare percorsi alternativi e legittimi, desideriamo – invitando all’adesione tutti gli studiosi interessati – avviare una iniziativa di riflessione e discussione scientifica, che, partendo dal caso di specie, indaghi e delinei i principi di diritto interno e sovranazionale, che legittimano in senso procedurale e sostanziale ogni intervento sul sistema delle aree naturali protette, come azione scientificamente fondata di tutela il più possibile integrale dei frammenti di patrimonio naturale che ancora resistono all’intervento umano, tenendo anche conto che se Borsacchio è una piccolissima riserva, è ragionevole la preoccupazione che possa diventare un pericoloso precedente.

In questa prospettiva, l’iniziativa ha anche il senso di offrire sia alle comunità e associazioni interessate che ai Pubblici Poteri i risultati dell’approfondimento scientifico, anche per contribuire alla ricerca di possibili e ulteriori soluzioni tecniche, in un’ottica di leale collaborazione e pieno rispetto istituzionale.

I Promotori
Giampiero di Plinio, Rettore Università Telematica Leonardo da Vinci
Gianluca Bellomo, Università G. d’Annunzio, Chieti-Pescara
Luisa Cassetti, Università degli Studi di Perugia
Marta Ferrara, Università degli Studi di Teramo
Mario Fiorillo, Università degli Studi di Teramo
Alessia Fonzi Università degli Studi di L’Aquila
Alberto Lucarelli, Università degli Studi Federico II, Napoli
Fabrizio Politi, Università degli Studi di L’Aquila
Romano Orrù, Università degli Studi di Teramo
Marcello Salerno, Università degli Studi A. Moro, Bari
Giuliano Vosa (Università degli Studi di Catania)




LA RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO

Dibattito pubblico, 4 e 11 gennaio 2024

A cura del Prof. Carlo Di Marco Leone presidente Demos

Giulianova, 12 gennaio 2024. Report. Nella serata di ieri 11 gennaio 2024, presso il Palazzo del Mare in Roseto degli Abruzzi, si è concluso il Dibattito Pubblico promosso dalla nostra Associazione sul caso dell’approvazione di un emendamento alla finanziaria regionale che riduce l’area della Riserva da 1100 ettari a 24,7. Questo evento è stato deciso dal Circolo Demos di Giulianova per suscitare un interessamento dei cittadini, delle associazioni e dei partiti su un fatto politico che meritava da subito la discussione democratica basata sulla corretta informazione aperta e priva di propagandismi. L’obiettivo è stato raggiunto.

Si poteva fare di più: ad esempio avremmo potuto promuovere un Forum di zona. Questo strumento prevede, come si sa, la formazione di piccoli tavoli di lavoro nei quali contemporaneamente tutti i presenti possono prendere la parola, ma mancavano due elementi organizzativi fondamentali: 1) il tempo. Per preparare un Forum c’è bisogno di una fase preparatoria non lunghissima, ma rilevante e la necessità di informazione, in questo caso, era immediata; 2) la mancanza di un’idonea struttura. Sono stati presenti all’evento, come ci aspettavamo, circa duecento persone e la suddivisione in piccoli tavoli da dieci membri riuniti contemporaneamente avrebbe richiesto spazi coperti e riscaldati, con almeno venti tavoli e duecento sedie mobili. Le nostre sale pubbliche, però, non sono strutturate per questi fini organizzativi. Il Dibattito Pubblico ha però consentito l’alternarsi di oltre venti interventi dopo due brevi relazioni introduttive, pur se abbiamo dovuto dividerlo in due parti per garantire la parola a quanti l’avevano chiesta.

Dall’evento partecipativo, al quale sono stati presenti anche personalità favorevoli alla scelta del Consiglio regionale (sia con due comunicazioni scritte, sia con la presenza fisica), sono emersi (fra analisi, informazioni e valutazioni di merito) fortissime situazioni di criticità che cercheremo di riassumere.

Merito

a) L’area non si sviluppa solo da nord a sud, bensì prevalentemente da est a ovest: va dal mare fino alle pendici collinari, rimembrando le origini del nostro territorio, essa deve essere apprezzata nel suo complesso e non ha un senso logico ridurla ad una piccola fascia di arenile marino;

b) bisogna perseguire l’interesse pubblico e la sua valutazione deve fare seguito a una consultazione con i cittadini e le istituzioni del territorio;

c) fino ad ora c’è stato il vincolo di Riserva che è un vincolo stretto: blocca e congela una situazione di fatto. Si può fare poco: attività scientifiche, piccoli tracciati, sentieri; piccole strutture finalizzate alla riserva, ma stava per essere approvato lo strumento Ambientale e Naturalistico. Con l’emendamento questo vincolo di Riserva resterebbe solo sull’arenile, conservando su tutto il resto il Vincolo Paesaggistico. Vincolo molto più leggero, pensato per mediare fra le esigenze costruttive e il rispetto di un’area. Ma è un vincolo che varia da situazione a situazione, oscillando fra discrezione amministrativa locale e opportunità;

d) con il solo vincolo paesaggistico, la porta si apre a molti interventi e si tratta di capire se quello che si fa sia fatto nel migliore interesse della collettività. Farlo andrebbe anche bene, perché no, ma per che cosa? Dov’è in tutto questo l’interesse della collettività? Per quale futuro?

 e) Quella contenuta nell’emendamento, non è una riperimetrazione, bensì una nuova istituzione: il giudice costituzionale asserisce che ogni riperimetrazione cospicua equivale a nuova istituzione. Successe per la pineta d’Annunziana a Pescara quando vi fu l’ampliamento di 1/3. Il Governo impugnò e la Corte ribadì che per le nuove istituzioni deve essere seguito un procedimento concertato tipico, stabilito dalla legge come il coinvolgimento degli enti locali interessati in Conferenza, sulla base di una proposta. La Conferenza avrebbe approvato un documento e su questa traccia si sarebbe discussa la legge regionale;

f) Il problema è anche quello delle norme di salvaguardia in attesa che quel parco entri a regime. Esse sono restrittive. Nel 2012 queste norme colpirono anche Giulianova che era dentro il Borsacchio con grave danno per i cittadini dell’Annunziata. Non per causa della legge statale, ma per quella regionale che inaspriva le norme di salvaguardia. Siccome non era possibile “ammorbidirle” la decisione fu quella di capovolgere la riserva. Non sarebbe stata né nuova istituzione, né grande modifica. Eravamo comunque intorno ai 1100 ettari;

g) questa situazione tocca i problemi dell’agricoltura? In parte potrebbe essere vero, ma non siamo riusciti a passare da un regime transitorio a un regime stabile. A parte la speculazione edilizia che certamente nessuno vorrebbe, un’area protetta può e deve essere un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio nell’interesse della collettività. Dopo 18 anni, il Consiglio regionale, anziché sopprimere la Riserva con un blitz palesemente illegittimo, avrebbe dovuto approvate il PAN (Piano Ambientale Naturalistico). Si sarebbe trattato di un procedimento lungo, ma non di 18 anni, interessando Comune e Regione.

Che fare?

a) La scelta del Consiglio regionale, da un punto di vista giuridico, presenta punti di criticità molto preoccupanti: si tratta di un atto legislativo del Consiglio che deve seguire il suo iter: promulgazione da parte del Presidente della Regione e pubblicazione sul BURA, quindi, entrata in vigore. Solo dopo questa sequenza il Consiglio regionale potrebbe abrogarlo con una legge regionale successiva. Nel frattempo (non è una questione di giorni e settimane, ma mesi, forse anni) su tutto il territorio collinare sarà in vigore il regime paesaggistico molto più permissivo delle norme di salvaguardia;

b) Nel frattempo, potrebbe intervenire il Governo in via diretta dinanzi alla Corte costituzionale, ma anche questa è un’eventualità che non può precedere la promulgazione e l’entrata in vigore della legge regionale;

c) Anche un eventuale ricorso incidentale potrebbe avere ad oggetto solo una legge regionale già in vigore, quindi, tempi lunghi.

Il ruolo della nostra Associazione termina qui. Abbiamo promosso un dibattito aperto a tutti; non sono mancate “tendenze” elettoralistiche (“io sono più bravo dell’altro…” ecc..), ma sono state minoritarie. Sono state protagoniste l’informazione corretta, la serietà e la disponibilità degli interventi, la libertà di espressione e il pluralismo. Tutto il materiale su questa bella iniziativa sarà pubblicato sul sito www.associazioneculturaledemos.it e sulla nostra pagina Face Book “Demos democrazia e partecipazione”. Ora tutto passa ai partiti politici: gli unici a poter cambiare ogni cosa secondo tempi e modalità, purtroppo, che si allungano e si deformano come in una stanza di specchi convergenti e divergenti, per diventano sfuggenti ed effimeri. Demos continuerà a fare la sua parte.




GIUSTA LA RIDUZIONE DELLA RISERVA

La riforma della riserva a Roseto Cologna operata dalla Regione

di Pierpaolo Mori, Associazione agricoltori proprietari e residenti Roseto zona Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 12 gennaio 2024. Si sente affermare dai sedicenti ambientalisti che la riserva regionale di Roseto Cologna è stata ridotta da 1.100 a 25 ettari. È vero. Ed è una cosa giusta. Il problema non è la riduzione, ma è che quando fu allargata 19 anni fa era sbagliato allargarla. Non aveva senso mettere la riserva naturale sulla strada statale con i benzinai, i capannoni, le case. E mettere a riserva naturale le colline dove già c’è il piano paesaggistico.

La riserva 19 anni fa fu portata nottetempo con un blitz da 30 ettari a 1.100 per creare uno stipendificio e un feudo, per dare posti pubblici ben pagati, comodi e sicuri, ed un potere enorme sulla popolazione vittima, a un gruppo di compagni che poi avrebbero gestito la riserva. Però così si sono massacrati gli agricoltori e la popolazione rurale.

Adesso la Regione con la riforma della riserva ha fatto la cosa giusta, ha rafforzato la tutela ambientale per la preziosa fascia costiera, dove c’è l’uccelletto fratino e la tartarughina, ridando però il lavoro, la dignità, il futuro, la vita agli agricoltori e alla popolazione.




IN ARRIVO LE PRIME INIZIATIVE SINDACALI

Prosegue lo stato di agitazione della polizia locale

Silvi, 12 gennaio 2024. A seguito dell’esito negativo del tentativo di conciliazione tenutosi il 22 dicembre presso la Prefettura di Teramo, prosegue lo stato di agitazione degli addetti alla Polizia Locale della Città di Silvi, proclamato dalla sigla sindacale CSA RAL. Il Sindaco non ha inteso assumere impegni concreti o intraprendere azioni risolutive al fine di eliminare le discriminazioni messe in atto con l’approvazione del CCDI 2023-25.

Nonostante il CCNL abbia previsto miglioramenti circa i diritti ed il benessere lavorativo dei dipendenti degli enti locali, il comune di Silvi sembra operare in controtendenza, peggiorando le condizioni e discriminando i lavoratori della Polizia Locale. Il Sindaco, che riveste anche il ruolo di Delegato Anci per la Polizia Locale e Componente del Comitato Consultivo per la Polizia Locale, continua ad assumere un atteggiamento dilatorio e noncurante delle richieste legittimamente avanzate.

Per quanto sopra, come preannunciato, verranno intraprese azioni sindacali, a cominciare dal blocco dello straordinario per quattro settimane dal 15 gennaio e l’organizzazione di una manifestazione/presidio di Addetti di Polizia Locale dinanzi alla sede del Comune il 19 gennaio dalle ore 11:00 alle ore 12:00. Il CSA RAL auspica che il Sindaco Scordella decida di voler riesaminare le decisioni adottate che peggiorano le condizioni contrattuali dei soli lavoratori della Polizia Locale; è solo una questione di volontà!




WEDDING DESTINATION e turismo delle radici

Implementare il turismo dei borghi attraverso la wedding destination

Città Sant’Angelo, 12 gennaio 2024. Sarà questo uno dei temi del convegno Wedding destination e Turismo delle radici che avrà luogo a Città Sant’Angelo il prossimo 23 gennaio. Tra i relatori anche Giovanni Maria De Vita, responsabile “Turismo delle Radici” Ministero degli Affari Esteri
e il wedding planner Angelo Garini.

Valorizzare il turismo che passa attraverso la wedding destination e la valorizzazione dei borghi. È questo l’obiettivo del convegno intitolato Wedding destination e Turismo delle radici che si terrà il prossimo 23 gennaio presso il Teatro Comunale di Città Sant’Angelo. Promotore dell’evento è l’Associazione Culturale Wedding Bureau che lo realizza con il contributo del Comune di Città sant’Angelo e della Camera di Commercio di Chieti-Pescara. L’associazione nasce da una condivisione di esperienze nel campo del marketing e comunicazione, organizzazione di grandi eventi e del mondo dei servizi wedding.

“Siamo al fianco di enti locali e amministrazioni comunali per l’individuazione – spiega la presidente dell’associazione Francesca Schunck- e lo sviluppo di progetti speciali legati al mondo del wedding, inteso come ambito in cui investire per implementare una nuova tipologia di turismo sostenibile ed eco-compatibile, in linea con i goals dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.  Le differenti professionalità che animano il team di lavoro hanno dato vita ad un progetto pilota denominato Matrimonio del Borgo, dedicato allo sviluppo del prodotto turistico destinato al wedding destination per le regioni Abruzzo e Molise”.

Il convegno, che avrà inizio alle 9:30, prevede due sessioni, quella della mattina dedicata agli interventi istituzionali e quella pomeridiana di natura formativa rivolta sia ai wedding planner che agli operatori dei vari comuni che intendono promuovere i matrimoni di italiani e stranieri all’interno dei loro borghi. Diversi i relatori nazionali e locali che si alterneranno sul palco con i loro interventi.

Nella prima parte parteciperanno tra gli altri anche Giovanni Maria De Vita, Responsabile “Turismo delle Radici” Ministero degli Affari Esteri, Tiziana Nicotera, Co-autrice del “Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia”, Angelo Sollazzo, Presidente nazionale della Cim Confederazione Italiani nel Mondo, Tosca Chersich, Dirigente Area Promozione e Sviluppo della CCIAA CH-PE, Laura D’Ambrosio, Division manager Italy for Wedding, il wedding planner Angelo Garini, Antonio Di Marco, Coordinatore Regionale Abruzzo e Molise dei Club “I borghi più belli d’Italia” e Francesca Schunck.

Il turismo delle radici è quel tipo di esperienza che i viaggiatori praticano per scoprire le proprie origini, ritornando ai luoghi della loro infanzia o a quelli in cui hanno vissuto i loro antenati alla ricerca di una esperienza esperienziale per apprendere qualcosa in più sul proprio passato e la loro identità.

In questo 2024 vi è l’avvio di una strategia integrata fra il Ministero della Cultura e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che punta a valorizzare e promuovere i viaggi in Italia degli italiani residenti nel mondo.

Gli italiani residenti all’estero e gli italodiscendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’incoming. È da qui che l’Abruzzo può e deve ripartire puntando sulla riqualificazione dei borghi che diventano non solo una destinazione turistica ma che vengono scelti come ambientazione perfetta per i matrimoni.

“L’Abruzzo purtroppo è indietro nell’attenzione posta a questi temi – conclude la Schunck- e non ha compreso fino in fondo la potenzialità attrattiva del territorio legato al turismo delle radici e alla promozione dei borghi come wedding destination. Il convegno che stiamo organizzando per il 23 gennaio nasce proprio per colmare questo gap. Ad oggi segnali positivi arrivano anche dall’attenzione posta dalla Camera di Commercio CH- PE la quale ha inserito entrambi i temi nella programmazione pluriennale 2023-2025”.

A patrocinare l’evento: il MAECI, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, il Consiglio Regionale degli abruzzesi nel Mondo, le Province di Pescara e Chieti e la Cim, Confederazione Italiani nel Mondo.




FRANCAVILLA AL MARE VINCE IL BANDO DEL CEPELL

Associazioni a lavoro per promuovere la lettura con “Libridine”

Francavilla al Mare, 12 gennaio 2024.  È con il “Laboratorio di Lettura ad alta voce” di Fonderie Ars ed Identità musicali che si dà il via il 19 gennaio 2024 al progetto vincitore del bando a Francavilla al Mare (CH) promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura, che guarda alla diffusione e alla valorizzazione della cultura del libro; il nome scelto per questo viaggio stimolante e ricco di idee ed attività è “Libridine”.

Sono esattamente 14 i progetti che verranno distribuiti, nell’arco dell’anno appena iniziato, sul territorio guidato dal sindaco Luisa Russo, gli stessi progetti inoltre verranno ripartiti mensilmente in modo da creare una continuità tra gli appuntamenti dedicati a diverse fasce di età. Come spiega il sindaco: “il progetto di ‘Città che legge’ è di importanza fondamentale per una comunità che non è fatta solo di opere, ma anche di menti, cultura ed emozioni. La forza di una comunità risiede nella sua cultura e nella conoscenza condivisa. Invito tutti ad abbracciare l’importanza della lettura, un pilastro fondamentale per la crescita individuale e collettiva. Condividiamo libri, promuoviamo biblioteche accessibili e creiamo un ambiente che celebri la bellezza delle parole. La lettura ci unisce, arricchisce la mente e crea legami duraturi. Francavilla è Città che legge, e ne siamo orgogliosi”.

Non mancheranno letture in luoghi tradizionalmente dedicati al libro ma anche alle fermate del bus, laboratori, passeggiate letterarie, o appuntamenti dedicati valorizzazione del turismo letterario con visite in luoghi significativi insieme allo scrittore e Direttore artistico di SquiLibri – Festival delle Narrazioni, Peppe Millanta, promotore nonchè scrittore molto amato nella sua Francavilla che commenta: “un bel traguardo per la comunità di Francavilla, che premia le realtà presenti sul territorio che promuovono la cultura legata alla lettura. Attività che si vanno ad affiancare al Festival SquiLibri, creando un’offerta capace di durare per tutti l’anno”. Per questa terza edizione del Festival infatti, a giugno, ci sarà anche il progetto del Cepell in corso a dare manforte alla filosofia di SquiLibri.

“Aver conseguito il titolo, e quindi il finanziamento di 30mila euro, di ‘Città che legge’, ci permette di dare avvio ad una serie di progetti che portano la cultura, e la lettura, per le vie della città. Partono in questi giorni alcune delle iniziative che, nei prossimi mesi, faranno di Francavilla un centro culturale a cielo aperto, sempre grazie al supporto fondamentale del tessuto associazionistico cittadino. La lettura è il viaggio che ci porta in mondi inesplorati e ci arricchisce di conoscenza. Promuovere la lettura non è solo diffondere libri, ma aprire porte alla crescita personale e all’empowerment. Rendiamo la lettura un’abitudine preziosa, perché in ogni pagina c’è un universo da scoprire e imparare” – interviene l’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

Le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




UN MODELLO DI TRANSIZIONE ENERGETICA

È nata la prima comunità energetica Cer Pescara

Pescara, 12 gennaio 2024. A seguito della firma del Ministro ed in attesa della pubblicazione del decreto attuativo da parte del MASE, dedicato alla disciplina delle Comunità Energetiche, il 10 gennaio si è proceduto alla costituzione legale della prima Comunità Energetica a partecipazione pubblica nella Regione Abruzzo, denominata CER PESCARA. Erano presenti, davanti al Notaio Italo De Benedittis, i tre soci fondatori: il Sindaco Carlo Masci per il Comune di Pescara, l’amministratore di Pescara Energia Giuliano Diodati e il presidente dell’associazione ARDA Liliana Profeta.

Da adesso in poi sarà avviato l’iter amministrativo per la messa in opera e l’attivazione concreta delle configurazioni tecniche necessarie all’ottenimento degli incentivi per il consumo condiviso di energia rinnovabile.

Sono tanti i benefici ambientali che l’intera iniziativa porterà sia al territorio, che ai cittadini, oltre che rappresentare un concreto risparmio per le imprese e per le famiglie del territorio. Tutto questo con grande soddisfazione dell’attuale amministrazione Comunale e del Sindaco Carlo Masci. Il Comune ha avuto un grande rilievo in questa avventura, fornendo gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare gli impianti.

Grazie al progetto CER Pescara, sono stati già realizzati diversi impianti fotovoltaici su  scuole e  strutture sportive, collocando il comune di Pescara tra i primi enti pubblici ad essere promotore nella diffusione delle comunità energetiche.