IN SCENA IL DON CHISCIOTTE di Cervantes Saavedra

Domenica 29 gennaio alle ore 18:00 con Alessio Boni e Serra Ylmaz

Sulmona, 10 gennaio 2023. Cresce l’attesa per il nuovo grande allestimento della stagione di prosa del Caniglia. Il 2023 inizia al Teatro Maria Caniglia con un grande allestimento e un magnifico spettacolo di prosa: domenica 29 gennaio alle ore 18:00 andrà infatti in scena “Don Chisciotte” liberamente ispirato al romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra con Alessio Boni e Serra Ylmaz.

Con la regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Marcello Prayer, l’adattamento di Francesco Niccolini e la produzione del Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, saliranno sul palco insieme a Alessio Boni nei panni di Don Chisciotte e Serra Ylmaz nelle vesti di Sancho Panza, Biagio Iacovelli come Rozinante e Francesco Meoni, Liliana Massari ed Elena Nico. Sul palco anche l’attore sulmonese Pietro Faiella.

«Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici. La lucida follia è quella che ti permette di sospendere, per un eterno istante, il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano umano, ma che solo ci rende umani. L’animale non sa che dovrà morire: in ogni istante è o vita o morte. L’uomo lo sa ed è, in ogni istante, vita e morte insieme. Emblematico in questo è Amleto, coevo di Don Chisciotte, che si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire? Don Chisciotte va oltre: trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano. E che, involontariamente, l’ha reso immortale. È forse folle tutto ciò?[…] Dopotutto, sono proprio coloro che sono folli abbastanza da credere nella loro visione del mondo, da andare controcorrente, da ribaltare il tavolo, che meritano di essere ricordati in eterno.» così ha dichiarato Alessio Boni su questo spettacolo che dopo aver calcato e riscosso enorme successo in tutti i principali palchi teatrali italiani fa finalmente tappa a Sulmona.




ASPETTANDO GODOT lo spettacolo di Samuel Beckett

Firmato alla regia da Massimo Andrei, con Lello Arena.

In scena Domenica 22 gennaio alle ore 18:00 al Teatro Talia

Tagliacozzo, 9 gennaio 2023. Andrà in scena al Teatro Talia di Tagliacozzo Domenica 22 gennaio alle ore 18:00 Aspettando Godot, lo spettacolo di Samuel Beckett con Lello Arena e Massimo Andrei di cui, quest’ultimo, ne firma anche la regia. Saliranno con loro sul palco Biagio Musella, Elisabetta Romano, Esmeraldo Napodano, Angelo Pepe e Carmine Bassolillo.

Uno degli scopi di questo nuovo allestimento è quello di riportare l’azione scenica, scenografica e testuale di questo capolavoro alle intenzioni più segrete ed intime del suo autore. Un Aspettando Godot quindi come lo aveva sempre voluto Beckett, ma che acquista nuovi profumi e un punto di vista diverso proprio quando entra in contatto con il Dna dei figli di una città, quella di Napoli, che ha presto dovuto imparare il senso tragicomico dell’attesa. L’attesa di un nuovo invasore che scacci un vecchio tiranno, quella per la liquefazione del sangue del suo santo patrono a conferma della sua presenza e protezione, quella del terremoto pronto a distruggere case e certezze, quella dell’eruzione del vulcano bisbigliata e scongiurata nelle preghiere tra i riccioli di marmo del barocco e le volte d’oro delle chiese. Aspettare Godot in un una strada di campagna alle falde del Vesuvio può avere altre tensioni, altri smarrimenti, la stessa tragica inutilità.

«Quando ho cominciato a fare le prime letture a Napoli, con attori napoletani, che non mangiavano yògurt ma yogùrt, che non avevano bisogno di un hotèl ma di un hòtel, e che per venire alle prove avevano preso la metropolitana a Piazza Càvour e non a Piazza Cavoùr, ho pensato che forse mi trovavo proprio nel posto giusto e che, probabilmente, saremmo stati tutti molto simpatici a Beckett stesso» ha dichiarato il regista Massimo Andrei.

Con la traduzione di Carlo Fruttero, la scena di Roberta Crea e la coproduzione del Teatro Cilea Di Napoli, La Contrada Teatro Stabile Di Trieste.